La Voce della Franciacorta 2010 10

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Castegnato. Da venerdì 8 a domenica 10 ottobre la 15ª edizione della rassegna Una delle più ricche vetrine di prodotti lattiero-caseari, realizzati con latte vaccino, caprino, ovino e latte crudo. Si parla di 100 espositori, 400 formaggi esibiti e – l’anno scorso – 12mila visitatori Il servizio a pag. 9 Inchiesta Case su case Si continua a costruire, ma le abitazioni restano vuote. La crisi sta colpendo il mercato immobiliare. Molti Comuni elaborano Piani di governo del territorio puntando solo sull’urbanizzazione Editoriale Città vuote di Adriano Bianchi Le vie del gusto Borgonato di Cortefranca: i distillati trovano casa a Borgo San Vitale pag. 29 Cultura Toy Story 3: i film di ottobre nelle Sale della Comunità pag. 30 Franciacorta in Bianco: sapore per il palato J Chiedersi quante case vuote, sfitte o in vendita ci sono in Franciacorta o in provincia di Brescia in tempo di cri- si economica potrebbe sembrare re- torico e sortire una risposta scontata. Se non ci sono soldi le gente non com- pra, le banche non fanno mutui per- ché non ci sono garanzie, soprattut- to a chiederli sono i giovani che sono spesso con un lavoro ancora precario. Liquidare, quindi, con la crisi un mer- cato immobiliare che pare fermo per le difficoltà economiche delle fami- glie potrebbe essere insufficiente. La nostra piccola inchiesta cerca di fare anzitutto una stima numerica: quan- te case vuote ci sono? La risposta è perlomeno imprecisa perché i dati ri- sultano contrastanti, negati, vecchi e comunque approssimativi. Nessuno vuole dire che nei nostri paesi le ca- se ci sono, ma non sono abitate. Inte- ressi? Anche questi, tanti. Quelli dei costruttori che vogliono continuare a costruire, quelli dei Comuni che con le tasse di urbanizzazione fanno un po’ di cassa, quello delle agenzie im- mobiliari che tendono a non svaluta- re il mercato per poter tenere i prezzi a un certo livello. Il dato osservabile da tutti è quello empirico: provate a contare i cartelli con scritte “vendesi” e “affittasi” in Franciacorta e vi rende- rete conto. Suonano come un appel- lo quasi disperato. In attesa di tempi migliori, le famiglie che possono inve- stono i risparmi nel mattone. I titoli di Stato, infatti, non danno grandi inte- ressi e gli investimenti finanziari sono rischiosi. Nessuno, poi, è disponibile ad abbassare i prezzi e le case costano sempre troppo. Di mezzo ci va pure l’ambiente con una cementificazione selvaggia. In questo si giocano le re- sponsabilità degli amministratori lo- cali soprattutto quando mettono ma- no ai piani di governo del territorio (Pgt). C’è da sperare che abbiano a cuore il nostro vero bene. La Voce della Franciacorta WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO II - Ottobre 2010 10 n. Il servizio a pag. 2-3 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS Foto Marini Rovato - Piazza Garibaldi, 7 - Tel. 030 7721555 Riprese fotografiche cerimonie aziende Le vostre foto digitali in 10 minuti - Stampe immagini grandi formati

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Case su case. Si continua a costruire, ma le abitazioni restano vuote. La crisi sta colpendo il mercato immobiliare. Molti Comuni elaborano Piani di governo del territorio puntando solo sull’urbanizzazione.

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Castegnato. Da venerdì 8 a domenica 10 ottobre la 15ª edizione della rassegna

Una delle più ricche vetrine di prodotti lattiero-caseari, realizzati con latte vaccino, caprino, ovino e latte crudo. Si parla di 100 espositori, 400 formaggi esibiti e – l’anno scorso – 12mila visitatori

Il servizioa pag. 9

Inchiesta

Case su caseSi continua a costruire, ma le abitazioni restano vuote. La crisi sta

colpendo il mercato immobiliare. Molti Comuni elaborano Piani

di governo del territorio puntando solo sull’urbanizzazione

Editoriale

Città vuotedi Adriano Bianchi

Le vie del gusto

Borgonato di Cortefranca:i distillati trovano casaa Borgo San Vitale

pag. 29

Cultura

Toy Story 3:i film di ottobrenelle Sale della Comunità

pag. 30

Franciacorta in Bianco:sapore per il palato

Chiedersi quante case vuote, sfitte o in vendita ci sono in Franciacorta o in provincia di Brescia in tempo di cri-si economica potrebbe sembrare re-torico e sortire una risposta scontata. Se non ci sono soldi le gente non com-pra, le banche non fanno mutui per-ché non ci sono garanzie, soprattut-to a chiederli sono i giovani che sono spesso con un lavoro ancora precario. Liquidare, quindi, con la crisi un mer-cato immobiliare che pare fermo per le difficoltà economiche delle fami-glie potrebbe essere insufficiente. La nostra piccola inchiesta cerca di fare anzitutto una stima numerica: quan-te case vuote ci sono? La risposta è perlomeno imprecisa perché i dati ri-sultano contrastanti, negati, vecchi e comunque approssimativi. Nessuno vuole dire che nei nostri paesi le ca-se ci sono, ma non sono abitate. Inte-ressi? Anche questi, tanti. Quelli dei costruttori che vogliono continuare a costruire, quelli dei Comuni che con le tasse di urbanizzazione fanno un po’ di cassa, quello delle agenzie im-mobiliari che tendono a non svaluta-re il mercato per poter tenere i prezzi a un certo livello. Il dato osservabile da tutti è quello empirico: provate a contare i cartelli con scritte “vendesi” e “affittasi” in Franciacorta e vi rende-rete conto. Suonano come un appel-lo quasi disperato. In attesa di tempi migliori, le famiglie che possono inve-stono i risparmi nel mattone. I titoli di Stato, infatti, non danno grandi inte-ressi e gli investimenti finanziari sono rischiosi. Nessuno, poi, è disponibile ad abbassare i prezzi e le case costano sempre troppo. Di mezzo ci va pure l’ambiente con una cementificazione selvaggia. In questo si giocano le re-sponsabilità degli amministratori lo-cali soprattutto quando mettono ma-no ai piani di governo del territorio (Pgt). C’è da sperare che abbiano a cuore il nostro vero bene.

La Vocedella Franciacorta

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO II - Ottobre 2010

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Dati. La storia del mercato edile, della costruzione selvaggia e degli immobili invenduti nel Bresciano

Vendesi casa disperatamente.La realtà supera i programmi tv

a cura di Massimo Venturelli

Secondo un calcolo approssima-tivo (l’approssimazione è per difet-to) sarebbero circa 5000 le abitazioni vuote sul territorio provinciale. Quel-lo delle case vuote è solo una parte di un più ampio processo di edificazione selvaggia che si è sviluppato nel corso dell’ultimo decennio. Alle abitazioni devono essere sommati le centinaia di migliaia (probabilmente milioni) di metri quadrati di spazi produttivi e commerciali inutilizzati distribuiti dall’Alta Valle Camonica alle più pro-fonde propaggini della Bassa. Quello

Primo pianoLa saturazione del mercatoAnche nella Franciacorta, come nel resto del territorio bresciano, ci sono centi-naia, migliaia di costruzioni vuote. Appartamenti, intere palazzine, capannoni che la storia recente dell’edilizia (come documentato in queste stesse pagine) ha condizionato con anni e anni di edificazione selvaggia, realizzata, probabil-mente, al di fuori di ogni logica. La situazione attuale è fotografata da Massi-mo Ziletti, direttore di Probrixia, l’azienda speciale della Camera di commercio che tra i suoi servizi annovera anche la Borsa immobiliare che realizza costan-temente un monitoraggio del settore, dall’analisi delle singole realtà e da un breve sondaggio tra le agenzie immobiliari del territorio.

2 La Voce della Franciacortaottobre 2010

Sito:www.lavocedelpopolo.it

dell’edificazione oltre ogni richiesta è un fenomeno che risale alle metà de-gli anni Novanta del secolo scorso. All’epoca fu la legge Tremonti (con-sentiva la detassazione degli utili rein-vestiti) a scatenare la corsa al capan-none. Venne poi la stagione del “mat-tone bene rifugio”, della casa come investimento impermeabile a qualsiasi svalutazione. Una stagione che vide la proliferazione di imprese edili attratte dal miraggio di guadagni abbastanza

facili. Ma venne anche la stagione dei primi tagli dei trasferimenti statali agli enti locali con Comuni grandi e piccoli costretti a inventarsi nuovi modi per far quadrare i propri bilanci. Più di un sindaco si rese conto che quello degli oneri di urbanizzazione (una tassa a carico di chi realizzava nuove costru-zioni) era un metodo facile e redditi-zio per far quadrare i conti comunali. Non ci fu Comune che non si dotò di uno strumento di programmazione ur-

banistica segnato da una copiosa pre-visione di espansione edilizia. Si tratta di una partita ancora aperta, una sfida che molte amministrazioni locali gio-cano anche oggi. Qualcosa, però, nel meccanismo si è inceppato se è vero che tante amministrazioni locali han-no dovuto fare i conti con consuntivi che negli ultimi anni hanno registrato introiti da oneri più bassi di quelli pre-visti. Perché il mercato degli immobili a un certo punto si è fermato e chi do-veva costruire ci ha pensato due volte prima di aprire cantieri per realizzare abitazioni e strutture destinate a rima-nere invendute. C’è stata la crisi certo, ma c’è stato anche un mercato che ha raggiunto livelli di saturazione, perché se alta è la propensione alla casa di proprietà dei bresciani è anche vero che sono poche le famiglie che pos-sono permettersi la seconda e la ter-za casa. E così sempre più numerosi i cartelli “vendesi” sono apparsi anche su complessi residenziali per restarvi mesi e mesi. Tante delle imprese nate sul miraggio di facili guadagni hanno dovuto chiudere. C’è un programma in onda su Sky in cui possessori di immo-bili chiedono aiuto a due esperti per vendere la loro casa. Nel Bresciano avrebbero di che lavorare!

Borsa immobiliare. Parla Massimo Ziletti, direttore di Probrixia, azienda speciale della Camera di commercio

La Borsa Immobiliare di Brescia è un servizio organizzato e promosso da Probrixia, l’azienda speciale della Camera di commercio di Brescia, con l’obiettivo di offrire consulenze pro-fessionali nel campo dell’intermedia-zione immobiliare a beneficio di citta-dini, enti pubblici e soggetti privati. In-terfacciandosi con i diversi attori della filiera immobiliare locale (costruttori, agenzie immobiliari) rappresenta un osservatorio privilegiato per leggere la crisi che ha colpito il settore e come l’eccesso di offerta immobiliare (civi-le, commerciale o produttiva) possa incidere sulla stagione di difficoltà.

A illustrare la situazione è Massimo Ziletti, direttore di Probrixia. I dati in possesso dell’azienda speciale (che si riferiscono al 2009) indicano che lo scorso anno la crisi ha conosciuto un rallentamento del suo andamento ne-gativo. Pur soffrendo, il settore immo-biliare bresciano non ha patito le pene conosciute nel 2008. “Non si può certo parlare di inversione di tendenza o di uscita dalla crisi – ha affermato il diret-tore di Probrixia –. Al massimo si può parlare di un leggero miglioramento in un quadro che è complessivamen-te ancora grave”. Logico che su tale situazione incida in modo considere-

Lievi miglioramenti in un paziente che è ancora critico

Secondo un calcolonecessariamentearrotondato per

difetto sarebbero 5000le abitazioni vuote.

Centinaia di migliaiadi metri quadri in attesa

di compratori

vole anche il gran numero di immobi-li invenduti in tutta la provincia. Una considerevole quantità di invenduto incide anche sul prezzo degli immobili anche se “nominalmente – sono anco-ra considerazioni di Ziletti – dal 2008 i prezzi sono calati non più del 6%”. C’è per il direttore di Probrixia una quota di invenduto che rischia di restare tale per un lungo periodo, a meno di non essere venduto a prezzi bassi. Si tratta di quelle abitazioni costruite solo po-chi anni fa ma senza l’utilizzo di tec-nologie adeguate in tema di risparmio energetico che sono rese “obsolete” da altre più recenti.Massimo Ziletti

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3La Voce della Franciacorta

ottobre 2010

Nell’ambito del progetto “Franciacorta Sostenibile”, dopo tre anni di percorso la Fondazione Cogeme onlus ha promosso una campagna di monitoraggio ambien-tale. Hanno aderito a questo progetto tutti i 20 Comuni dell’area, dimostrando l’inequivocabile volontà di elaborare politiche ambientali condivise. Sono 35 gli indicatori ambientali e di contesto raccolti, che coprono la demografia, le politi-che urbanistiche, l’energia, i rifiuti, l’acqua, l’aria il rumore e il traffico. Tutti i dati raccolti presso i Comuni, le società di servizi pubblici, i consulenti e le banche dati vengono dapprima controllati, corretti, commentati sul piano scientifico e, poi, inseriti nel sito internet dedicato (www.franciacortasostenibile.org).

Rodengo Saiano. La difficile congiuntura economica ha colpito anche il territorio caro ai vigneti

Franciacorta Sostenibile: online gli indicatori

Si continua a costruire tanto,ma sono in pochi a comprare

Anche in Franciacorta le ven-dite sono ferme. In questa mini in-chiesta abbbiamo contattato sei agenzie immobiliari che operano sul territorio e che di fatto hanno testimoniato lo stato di crisi del mercato immobiliare. Non si ven-de, ma si continua a costruire. Ba-sti pensare alla situazione di Ro-dengo Saiano che ha 400 case in-vendute e nell’arco di un anno ne avrà altre 500.Lo stesso si può per dire per altri Comuni che confinano con la Fran-

ciacorta come Ospitaletto (700 abi-tazioni vuote) e Travagliato (400 abitazioni vuote). Altre realtà del territorio non hanno (o non voglio-no comunicare) dati aggiornati, ma la sensazione è che siano troppe le case vuote o non finite. Si possono vedere cantieri aperti con la scritta vendesi su e giù per le colline fran-ciacortine.In pochi, quindi, acquistano; in molti vendono senza trovare poten-ziali acquirenti. Ad onor del vero c’è anche chi, cavalcando la diffici-le congiuntura economica, non ha perso l’occasione di fare buoni af-fari, comprando abitazioni a prezzi quasi stracciati.L’attenzione al territorio passa da scelte politiche lungimiranti, che puntano a mantenere un tessuto comunitario e non a far diventare il proprio paese l’ennesimo quartiere dormitorio. In pagina presentiamo l’esempio positivo di Paderno Fran-ciacorta che ha saputo coniugare le esigenze di bilancio e l’attenzione al territorio. Non si raccolgono gli oneri, ma non si demolisce nem-meno il territorio. Oggi più che mai visto che il mercato è saturo di abi-tazioni vuote.

E-mail:franciacortavocemedia.it

di Luciano Zanardini

Paderno Franciacorta. Il Comune franciacortino è un esempio positivo nella salvaguardia del territorio

A Paderno Franciacorta si può. Si può adottare (aprile 2009) e poi approvare (gennaio 2010) all’unani-mità un Pgt senza concedere neppu-re un metro quadrato all’urbanizza-zione. Come? Con una filosofia pre-cisa portata avanti dal sindaco An-tonio Vivenzi, che sta affrontando il suo secondo mandato.Se i paesi limitrofi hanno numeri elevati di invenduto (si pensi al so-lo esempio di Rodengo Saiano), lo stesso non si può dire di Paderno che ha bloccato di fatto ogni possi-bile speculazione edilizia, rinnovan-do quanto sviluppato nel 2000 dopo

che negli anni Novanta, forse, si era lasciato troppo spazio all’edificazio-ne. In centro si arriva attraverso la campagna e già questo potrebbe es-sere un buon indicatore. Si tratta di fare delle scelte, magari anche appa-rentemente impopolari. E non può essere una mera coincidenza. Si sa che con gli oneri di urbanizzazione si finanziano le grandi opere, si sa anche che così facendo si dà il via libera alla cementificazione, spesso selvaggia. Anche se la chiara volon-tà politica è stata premiata dal buon esito elettorale. In costruzione ci sono solo quattro/

cinque case in un mercato segnato dal rapporto acquisto-vendita. Il Co-mune Franciacortino è impegnato da alcuni anni nell’attenzione al ter-ritorio. Può vantare diversi primati: è stato il primo paese a installare una rete di microteleriscaldamento per plessi comunali; tra i primi a dotare di fotovoltaico scuole e plessi spor-tivi e il primo paese ad introdurre la raccolta differenziata totale, rag-giunto il 78%. Sono in fase di ultima-zione le piste ciclabili, a breve ci sarà un rapporto tra km di strade urbane e piste ciclabili tra i più alti in tutta la Franciacorta.

Laddove la campagna non lascia il terreno al cemento

Anche in Franciacortale vendite sono ferme, ma

si continua a costruire.A Rodengo Saiano, per

esempio, ci sono 400 case invendute e nell’arco di

un anno ne verranno costruite altre 500

Antonio Vivenzi

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5La Voce della Franciacorta

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Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Franciacorta”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

La parolaai lettori

LLETTERE

IL PEGGIO DELLA FRANCIACORTA

Il sottopassaggioIl sottopassaggio pedonale della stazione

ferroviaria di Rovato è l’esempio dei danni che è possibile provocare alla cosa pubblica

quando l’inciviltà di qualcuno si assomma all’incuria di molti. Scritte, anche ingiuriose,

inviti di ogni genere vergati con lo spray si mescolano a cattivi odori, cartacce e ai

tabelloni luminosi il cui funzionamento pare essere regolato dalle bizzarrie del caso. La situazione del sottopassaggio

risulta aggravata dal confronto con il vicino spazio ristoro: moderno, pulito, spazioso

e recentemente sistemato, il bar della stazione di Rovato spesso supplisce anche ai ristretti orari della biglietteria ufficiale

grazie alla vendita di biglietti chilometrici.

IL MEGLIO DELLA FRANCIACORTA

Successo per il Festivalil Festival del Franciacorta 2010, il primo in versione “itinerante”, supera ampiamente l’esame in attesa di tornare in una sede unica per il 2011. La due giorni organizzata dal Consorzio per la tutela del Franciacorta ha visto la partecipazione di circa 5mila persone. Nella cinquantina di cantine e aziende vitivinicole aderenti sono state centinaia le degustazioni e i momenti a cavallo fra arte, sapere e sapori che si sono alternati nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 settembre. Bel risultato anche per i bus gratuiti che hanno abbinato il vino alle bellezze del territorio.

L’essenziale è invisibileQuest’anno ho voluto staccare la spina dal quotidiano mondo virtuale e passa-re le mie vacanze in pellegrinaggio con i malati, tutti insieme in viaggio ver-so Lourdes. Il perché ancora oggi non mi è perfettamente chiaro ma voglio credere che sia stata la Beata Vergine Maria a volermi lì con lei, con le per-sone sofferenti e con quel meraviglio-so mondo che sono i volontari dell’Of-tal. Li ho incontrati durante le riunioni preparatorie, ma solo una volta salito sul treno ho avuto modo di conoscer-li davvero. Per me questo rappresen-tava il primo anno a Lourdes, non co-noscevo nessuno, i volti mi erano tut-ti estranei. Sono stato accolto da sorrisi sinceri, strette di mano e vera amicizia. Il lavoro sul treno, il caricare e scarica-re bagagli e vettovaglie, il servire i pa-sti durante il viaggio, il sistemare i let-ti dei pellegrini o il turno di notte al-le porte del vagone sono state occasio-ni uniche per meravigliarmi di quanta bontà e generosità esiste nel cuore del-le persone incontrate, sentimento am-plificato quando mi sono imbattuto in un volontario che aveva la metà esat-ta dei miei anni. Queste emozioni so-no state il carburante che mi ha dato la forza e la serenità necessarie per com-piere al meglio i servizi affidati. Anche la preghiera, così presente e frequen-te durante il viaggio, non ha mai man-cato di cadenzare il ritmo delle giorna-te passate nel Santuario. Mi sono così imbattuto nella trasparente e genuina fede dei malati e dei pellegrini. Il mio compito infatti era quello di accompa-gnarli alle funzioni, al S. Rosario o al-la Grotta dove è apparsa la Madonna. Spingere le carrozzine o i risciò non è mai stato tanto dolce e leggero. Il so-le, il caldo o la pioggia estiva erano an-nullati dalla compagnia degli ammala-ti. È il loro esempio che serbo in cuore: non ho mai sentito nessuno lamentarsi della fatica di passare tante ore fuori dal letto o dalla stanza, per molti sicu-ro rifugio, della sofferenza causata dal-la malattia, non ho mai visto il dubbio sui loro visi. A Lourdes ho capito ancor di più che il soffrire non è vano se vi-sto nella sola e unica prospettiva a noi accessibile: quella cristologica. La cro-

Fino al 1° novembre prosegue, presso Villa Mazzotti a Chiari, la rassegna collettiva “Gli anni della ricostruzione: 1945-1956”, la prima mostra del ciclo “Arte in Lombardia – Il se-condo dopoguerra”. I primi dieci anni del secondo dopoguerra costituiscono uno snodo essenziale nella storia culturale; sono stati anni di speranze, di aperture, di recuperi e pro-poste. L’intento della mostra, poco meno di novanta opere, è stato quello di documenta-re un ricchissimo decennio, cercando i materiali (opere) che potessero costituire un utile e ampio scandaglio dell’accaduto. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 16 alle 19. Sabato e festivi anche dalle 10 alle 12. Sabato e domenica alle 17.30 la visita guidata gratuita con il prof. Paolo Sacchini. Per scolaresche visite su appuntamento al numero 0307007882.

E-mail:franciacortavocemedia.it

Chiari: Arte in Lombardia nel dopoguerra

ce, il portarla e offrirla a Gesù Cristo è impresa impossibile senza l’aiuto della nostra Madre Maria. Senza di lei tutto è vano, ogni sforzo inutile. Certo, per me che scrivo e che non vivo in prima persona i limiti di una malattia invali-dante è facile esprimere questi pensieri ma è così! Mi sono meravigliato della forza d’animo, del credere a prescinde-re, del dare senza ricevere di tutti gli ammalati incontrati. Loro per me, per noi tutti volontari, avevano sempre una parola gentile e una promessa: ri-cordarci nelle loro preghiere per il po-co del nostro servizio offerto. Chi va a Lourdes bene o male ha sempre qual-che grazia, grande o piccola che sia, da chiedere alla Madonna: io, prima di ve-nire via dal Santuario, mi sono accor-to con stupore di averne ricevute più di una. La serenità, la certezza di conti-nuare il cammino di fede intrapreso, il bello di vivere ogni giornata con cuore leggero, la voglia di essere ancora vo-lontario nell’Oftal e il dono delle per-sone incontrate, che ho conosciuto e con cui ho condiviso sei giorni di servi-zio e preghiera.

Lettera firmata

Bollettini parrocchiali

"Tutti Insieme" è il giornale del-la comunità di San Filastrio di Provez-ze. La copertina del numero di settem-bre è dedicata alla fine delle vacanze e all’inizio dell’anno scolastico e pastora-le. Il parroco don Mario Bertoli nell’edi-toriale invita i fedeli a vivere sui due bi-nari della preghiera e della carità.

Radio VoceHa ripreso il via “100% Brescia”: tra-smissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo del-le rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, se-gui ogni domenica con “Diretta Sport” l’intero campionato del Rodengo Saia-no con collegamenti dal Comunale e in trasferta. Spogliatoi anche di Lumezza-ne, Montichiari e Feralpi Salò.

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

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7La Voce della Franciacorta

ottobre 2010

Scuola materna parrocchiale. Un nuovo stabile che ospita la sezione primavera

La cooperativa sociale Bessimo onlusLa cooperativa sociale Bessimo onlus dal 1976 opera nell’area delle dipendenze con una rete di comunità e servizi sui territori delle provincie di Brescia, Bergamo e Cremona. In questi 34 anni ci siamo fatti carico di oltre 4.700 persone inserite nella rete delle nostre comunità, con cui sono stati realizzati oltre 6.500 percorsi riabilitativi, dando altresì occupazione stabile a 886 persone, di cui 156 tuttora in servizio. Al gennaio 2010 la nostra offerta è di 226 posti residenziali accreditati, di cui 125 posti per programmi terapeutico – riabilitativi, 79 posti per programmi specialistici per coppie, soggetti con figli e nuclei familiari, 16 posti per program-mi specialistici per alcol e polidipendenti, 5 posti per programmi di accoglienza e 68 posti per bambini. Per informazioni, www.bessimo.it.

Rogno

Continua a crescere la scuola materna parrocchiale di Rogno: do-po l’ampliamento dei locali dell’asilo, dopo la costruzione del micronido, ora è pronto il nuovo stabile che da alcuni giorni ospita la sezione prima-vera. L’opera, costata 200mila euro, è stata inaugurata domenica 3 ottobre da mons. Gianfranco Mascher, vica-rio generale della diocesi. La sezione primavera, quella per i bambini di due e tre anni, è stata ricavata in un nuo-vo stabile posto alle spalle dell’asilo. L’edificio, che potrà accogliere fino a venticinque bambini, è stato realizzato con colori caldi e naturali: un tetto in legno lamellare assicurerà copertura e protezione per tutti i piccoli; i giochi, le attrezzature, le pareti si caratteriz-zano per i colori caldi e accoglienti. “Il nostro asilo – spiega Fiorella Sangalli, presidente della scuola materna Gio-vanni XXIII – è aperto dalle 7 alle 18 dal lunedì al venerdì e anche il sabato mattina alcune educatrici sono pre-senti all’asilo per accogliere i bambi-ni. Credo che il nostro punto di forza sia la qualità della proposta: qualità non solo nelle strutture, messe a nor-ma e adeguate alle esigenze del giorno d’oggi, ma qualità anche del personale e qualità della nostra proposta forma-tiva. Le nostre maestre seguono conti-

nui corsi di aggiornamento, sono state a Reggio Emilia e a Verona per vedere come funzionano gli asili in quelle re-altà. E poi siamo convinti che i valori cristiani che caratterizzano la nostra scuola siano fondamentali per educa-re al meglio i bambini”. Le considera-zioni della presidente sono condivise anche dalle tante famiglie che scelgo-no la scuola materna “Giovanni XXIII” per mandare all’asilo i loro figli: in tut-to i bambini sono più di centoventi. Oltre ai venticinque della sezione pri-mavera, bisogna contare i ventuno del

micro nido e gli ottanta dell’asilo che hanno fra i 3 e i 6 anni di età. Tra loro ci sono anche diversi stranieri: cinesi, marocchini, polacchi, equadoregni e rumeni,ge ancora la presidente San-galli – che il nostro asilo riceve è quan-do ci dicono che i bambini qui da noi si sentono un po’ come a casa loro”. Nell’asilo di Rogno lavorano stabil-mente quindici persone, alle quali nel corso dell’anno si affiancano docen-ti e riconosciuti come una ricchezza culturale e sociale dai loro compagni e da tutti i genitori.

di Giuseppe Arrighetti

La scuola materna parrocchiale

E-mail:franciacortavocemedia.it

Don Paolo Gheza, parroco di Rogno, detiene un “primato”: da ventisette anni è il pastore di questa comuni-tà, dove vivono milletrecento anime. Don Paolo è nato a Esine nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1977. Quel che sta a cuore di questo sim-patico e affabile sacerdote è di con-tinuare nella sua missione, partendo dalla realtà parrocchiale senza trala-sciare i gruppi che da tempo segue con impegno e dedizione. Osservan-do la nuova ala dell’asilo che verrà inaugurata domenica, don Paolo ci mostra orgoglioso il libro stampato a Rogno in occasione dei suoi venti-cinque anni di permanenza in que-sta parrocchia. Apre a pagina 115, dove si parla di don Agostino Ghi-da, il parroco che volle la costruzio-ne del primo nucleo della scuola ma-terna parrocchiale: “Sapeva quanto fosse importante – spiega ora don Paolo – lavorare per l’educazione e la formazione delle giovani genera-zioni. Seguendo il suo insegnamen-to ancora oggi, con il nostro asilo, vogliamo offrire una struttura per le giovani coppie e le famiglie in cui sia possibile confrontarsi, incontrarsi e dialogare, salvaguardando i valo-ri cristiani così importanti al giorno d’oggi. Da più di ottant’anni (l’asi-lo venne inaugurato nel 1929, ndr) questa scuola è un punto di riferi-mento per tutta la comunità”. Don Paolo opera in una delle parrocchie bergamasche della diocesi bresciana (le altre, oltre a quelle del comune di Rogno, sono situate a Costa Volpi-no, Lovere e Bossico). Crea qualche disagio questa situazione? “Direi di no: da una parte c’è il forte legame con la chiesa bresciana, dall’altra i miei parrocchiani si sentono più ber-gamaschi, ma essendo una terra di confine le due anime del nostro pa-ese convivono senza problemi e anzi diventano un’occasione di crescita e di arricchimento per tutti”.

Una strutturaper i genitori

Superato l’abitato di Rogno, conti-nuando sulla SS. 42 si incontra la nuo-va zona industriale, poco prima, sulla sinistra, in corrispondenza di un grup-po isolato di costruzioni una stradetta asfaltata porta alla località Sorec. Qui, nelle vicinanze di una cooperativa, si può lasciare l’automezzo ed imboc-care il sentiero. Sulla sinistra la zona è dominata dal pilastro roccioso del Coren Pagà, raggiungibile in 20 minu-ti. La strada sterrata sale dolcemente conducendoci alla periferia della fra-zione Bessimo. Lasceremo alla destra

la strada che scende verso il paese e continueremo a salire mantenendo la sinistra. Superata una curva trovere-mo il segnavia CM 7 e imboccheremo il sentiero. Incontrata una cappellet-ta saremo sicuri di procedere nella giusta direzione. Giunti ad un bivio si procede verso le case di Monti, si at-traversa il paese. Incontrata la Comu-nale per San Vigilio si tiene la sinistra giungendo al cimitero. Questo pano-ramico tratto ci conduce ad un secon-do bivio dove, incontrato il segnavia, scenderemo a sinistra sino al Santua-

rio della Madonna del Dosso Lungo. Lasciata la chiesetta e guadata la valle il sentiero riprende a salire portando-ci a San Vigilio. Giunti alla periferia si prosegue imboccando la vecchia Co-munale per Castelfranco proseguendo fino alla strada asfaltata per Rogno. La si segue per circa 2 km sino a una piaz-zola sulla sinistra di un tornante dalla quale si riprende il sentiero portandoci in Località Spiazzi. Ripreso il cammino in breve giungeremo sulla comunale asfaltata per Rogno. Superato il grup-po di case si ritorna a Rogno.

Bessimo di Rogno. Si parte e si arriva nella frazione toccando Monti, Madonna del Dosso Lungo e San Vigilio

Il Sentiero del sole e della luna con un panorama incantevole

Una proposta di qualità

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8 La Voce della Franciacortaottobre 2010

Gussago. Sono 1.300 gli alunni delle scuole del Comune che potranno incontrare i loro scrittori preferiti

“Mangiastorie”, fiabe in classe

Sei giorni per imparare a mangia-re le storie. Sei giorni per scoprire il piacere di leggere, insieme a per-sonaggi senza età con cui crescere. Arriva per la prima volta a Gussago il festival della letteratura dedicato a bambini e ragazzi compresi tra i 5 e gli 11 anni, la rassegna chiamata simpaticamente con il nome di “Man-giastorie” in programma dall’11 al 17 ottobre e permetterà agli oltre 1300 alunni delle scuole gussaghesi di in-contrare i propri scrittori preferiti

grazie a incontri, letture, laboratori e spettacoli. Il festival nato sotto la direzione artistica di Cosetta Zanotti aiuterà i piccoli lettori a confrontar-si con temi vari che andranno dalle emozioni, per poi passare alle lin-gue lontane, ai giochi della tradizio-ne all’handicap al cibo, in un viaggio

intenso percorso a fianco di Vincen-zo Beschi,Marisa Bonomi, Shafali Mathur, Eleonora Mor, Davide Calì, Claudio Comini, AntonGionata Fer-rari, Massimiliano Maiucchi, Manue-la Monari, Giusi Quarenghi, Silvia Roncaglia, Annalisa Strada e Andrea Valente. Numerose anche le occasio-

ni di approfondimento aperte a tutta la cittadinanza, che si apriranno lu-nedì 11 ottobre alle 20.45 nella chie-sa di San Lorenzo con Giusi Quaren-ghi, autrice del libro “Io ti domando. Storie dall’antico testamento”. Mar-tedì 12 ottobre alle 16 sarà invece la volta di un’incontro dedicato agli insegnati con la psicoterapeuta Ma-risa Bonomi che affronterà il tema de “La ricchezza della diversità. La-vorare con le famiglie immigrate e i loro bambini”. Alle domande “Come scegliere un libro per i nostri bambi-ni? A che età iniziare a leggere? Quali sono i titoli senza tempo per la let-teratura dell’infanzia?” risponderà invece giovedì 14 ottobre alle 20.30 l’esperto Gigi Paladin, responsabile del progetto “Nati per leggere”, in un incontro dibattito ospitato dalla scuola primaria della frazione di Ca-saglio. Infine lo spettacolo teatrale “I musicanti di Brema” del Teatro a Pedali, domenica 17 ottobre alle 16 nel salone mons. Bazzani, chiuderà la rassegna rinnovando l’invito per il prossimo anno.

Franciacorta

di Davide Lorenzini

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Il Comune di Cazzago San Martino con l'Assessorato allo sport e tempo libero e in collaborazione con l'Associazione sportiva “Avis Sport Cazzago San Marti-no” organizza, domenica 17 ottobre, a Calino di Cazzago San Martino, la pri-ma edizione del Giro dei boschi, una corsa su strada provinciale Fidal competi-tiva per Assoluti, Amatori e Master. Accanto alla prova competitiva di 8 km (ini-zio alle 9.30), gli appassionati si possono misurare in una camminata in collina di 4 km con ritrovo e partenza dalle ore 8.45 in Piazza Caduti di Calino. Per la gara competitiva il costo è di 5 euro, mentre per quella non competitiva il costo è di 3 euro con riconoscimento finale (1,50 euro senza riconoscimento).

A Cazzago San Martino il Giro dei boschi

Sei giorni per imparare a mangiare le storie

e per scoprire personaggi senza età.

Dall’11 al 17 ottobre sono in programma laboratori e letture

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Page 9: La Voce della Franciacorta 2010 10

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La Voce della Franciacortaottobre 2010

L’azienda BioBiò di Vobarno è presente a Franciacorta in Bianco con prodot-ti biologici: produce, infatti, carne, ottenuta dai vitelli nati nella loro stalla, e formaggi quali il primo sale, lo stagionato di montagna, la ricotta e il capri-no. Il latte crudo, prodotto dalle loro vacche, viene venduto attraverso i di-stributori automatici a Vobarno, presso la loro sede, a Moniga del Garda e a Manerba. I prodotti BioBiò possono essere acquistati ogni sabato al mercato di prodotti biologici Meglio Bio presso la Cascina Maggia a Brescia, al mercato di produttori sul lungolago di Salò ogni martedì oltre che nell’azienda a Vo-barno. Nell’azienda c’è anche un piccolo allevamento di capre.

Castegnato. Da venerdì 8 a domenica 10 ottobre torna la rassegna dedicata ai prodotti lattiero-caseari

Anche il biologico partecipa alla Fiera

“Franciacorta in Bianco” al via:sapore e delizia per il palato

Da venerdì 8 a domenica 10 otto-bre, Castegnato torna ad essere per tre giorni la capitale dell’arte case-aria italiana. Per il 15° anno, il polo fieristico di via 2 Giugno ospita in-fatti “Franciacorta in Bianco”, mani-festazione nata nel 1995 con l’intento di valorizzare il latte e i suoi derivati. Nei tre lustri appena trascorsi la ker-messe castegnatese si è guadagnata sul campo i galloni del prestigio na-zionale, tanto da essere ritenuta or-mai “la più autorevole rassegna na-zionale del settore”. La definizione non è una piaggeria di chi scrive, ma l’autorevole commento di Corrado

Barberis, presidente dell’Insor (l’Isti-tuto nazionale di sociologia rurale). “Franciacorta in Bianco” è in effetti una delle più ricche vetrine di prodot-ti lattiero-caseari, realizzati con latte vaccino, caprino, ovino e latte crudo: si parla di 100 espositori, 400 formag-gi esibiti e – stando ai dati dell’anno scorso – 12.mila visitatori.Quest’anno, in più, ci sarà la manife-stazione organizzata da “Bevilatte”,

Curiosità. Saranno presenti, fra gli altri, il Pecorino sardo, il Fiore sardo di Gavoi e il Cacioricotta lucano

Fra le tante specialità propo-ste quest’anno da “Franciacorta in Bianco” c’è da segnalare il Pecori-no sardo, il Fiore sardo di Gavoi, il Piave formaggio delle Dolomiti, il Montebore, il Silter Camuno, il Raveggiolo della Toscana, il Ca-cioricotta lucano, il Nostrano del-la Valle Trompia, il Raschera della Valli Monregalesi e la Robiola di Roccaverano.L’Azienda Agricola Chessa di Mon-te Carotto, in provincia di Ancona, presenterà inoltre il Formaggio del-la Sibilla, prodotto con latte di pe-cora ed elaborato secondo un’an-

tica ricetta custodita da un’arzilla centenariai. Anche a questa edizio-ne parteciperanno infine Piervitto-rio Duberti (selezionatore e ricer-catore di Acqui Terme) e Franco di Nucci, del caseificio di Nucci, anti-ca famiglia di Capracotta, il più alto Comune dell’Italia appenninica). L’edizione 2010 di “Franciacorta in Bianco” si terrà da venerdì 8 a do-menica 10 ottobre. Teatro dell’ini-ziativa: il polo fieristico in via 2 Giu-gno a Castegnato.Venerdì la kermesse aprirà alle 19, quando si terrà l’inaugurazione uf-ficiale. A seguire l’apertura dei can-

celli, per quella sera ad ingresso gratuito. Sabato e domenica, inve-ce il biglietto costa 6 euro. Le de-gustazioni guidate, invece, hanno un costo a parte (5 euro). Ingres-so gratuito, invece, per i minori di 12 anni.L’orario di apertura è fissato dalle 19 alle 23 nella serata di venerdì, 10 alle 22 nella giornata di sabato e dalle 10 alle 20 nella giornata di domenica. Ulteriori informazioni si possono reperire chiamando il numero di telefono 030/2146881, oppure visitando il sito www.fran-ciacortainbianco.it.

Sono tante le specialità sui banchi da ogni parte d’Italia

agenzia di servizi per l’agricoltura, che in collaborazione con il comu-ne di Castegnato e la sezione locale dell’Onafha promosso la prima edi-zione del concorso “Miglior yogurt di fattoria 2010”, riservato alle sole aziende agricole con propria produ-zione e trasformazione. “Lo Sta’el dei Gaì, un formaggio dell’alta Valle Ca-monica”, “La salute parte dal latte”, “La carta dei formaggi: i carrelli più

gustosi della Lombardia” saranno in-vece i titoli delle occasioni d’incontro, confronto e scambio culturale offer-te da Franciacorta in Bianco. Inter-verranno poi ai numerosi convegni e talk-show in calendario nutrizioni-sti, giornalisti ed esperti del settore. Verrà infine consegnato come da tra-dizione il premio speciale alla memo-ria dell’ ingegner Aldo Artioli e i premi giornalistici “La Fasera”.

di Daniele Piacentini

Una delle più ricche vetrine di prodotti

lattiero-caseari, realizzati con latte vaccino,

caprino, ovino e latte crudo: 100 espositori

e 400 formaggi

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11E-mail:franciacortavocemedia.it

La Voce della Franciacortaottobre 2010

Nello scorso numero abbiamo parlato dell’ipotesi portata avanti dall’AAto di re-alizzare un nuovo depuratore a Rovato, ma non abbiamo dato notizia del ma-lumore che serpeggia. Un apposito comitato “Giù le mani dal Duomo”, guidato dal suo presidente Pierino Danesi, ha preso carta e penna e ha raccolto le firme per bloccare il progetto. Il motivo principale è la collocazione in una zona (la fra-zione Duomo) che è stata bonificata 300 anni fa ed è molto fertile. Danesi, con-sigliere comunale e cavaliere della Repubblica, sottolinea “che il depuratore va fatto, ma senza distruggere un territorio che ha già dato la Brebemi e l’Alta Velo-cità. Basta spostarlo di 300 metri nel mezzo di queste nuove infrastrutture”.

Fondazione Cogeme. Presentati i primi dati relativi alla campagna di indagini per monitorare il territorio

Rovato: fa discutere il progetto del depuratore

“Franciacorta sostenibile”:non mancano le criticità

“Franciacorta sostenibile”, il progetto di monitoraggio ambien-tale di Cogeme Onlus in collabora-zione con una ventina di Comuni della Franciacorta, inizia a sforna-re i primi risultati.Negli scorsi giorni la sede rovate-se di via XXV Aprile ha ospitato la presentazione dei dati relativi alla doppia campagna di indagini con-dotte su aria, traffico ed altro an-cora condotta prima a febbraio e poi a giugno, in modo da avere dati relativi sia alla stagione invernale che a quella estiva. Il risultato? Fra i tanti dati raccolti nelle rilevazio-ni, emerge un quadro generalmen-te nella media della fascia padana della Lombardia orientale.La Franciacorta, insomma, che nell’immaginario generale rispon-de a criteri di qualità della vita ed ambiente forse superiori agli stan-dard, non manca certo di problemi e criticità. Come risolvere i proble-mi, ad esempio quelli relativi a cer-ti nodi viabilistici (rotonda Bono-melli, ex strada statale 11 e provin-ciale da e per Iseo giusto per fare tre esempi su tutti) che influenza-no pesantemente anche la qualità dell’aria e quindi quelli della vita di

tutti i giorni? Non certo con prov-vedimenti estemporanei, o peggio ancora presi a macchia di leopar-do dalle singole Amministrazione comunali. Servono, e il progetto di “Franciacorta Sostenibile” lo dimo-stra, azioni strutturali e sovraco-munali, a livello di distretto e non più di singoli territori.L’obiettivo di Cogeme Onlus è per così dire, maieutico: senza voler proporre dall’alto risposte unifor-mi, i dati elaborati dalla Fondazio-

Rovato. La biblioteca comunale “Cesare Cantù” vive un mese particolare: i servizi riprenderanno a novembre

È un mese particolare, quello di ottobre, per la biblioteca comunale di Rovato “Cesare Cantù”. In vista in-fatti dell’abbandono in via definitiva dell’immobile di via Spalti Don Min-zoni, sede della biblioteca fin dal set-tembre del 1976, il servizio di prestito libri è destinato a subire temporanee riduzioni. A partire da martedì 21 set-tembre il prestito interbibliotecario in uscita (ossia le richieste di testi pre-senti in altri Comuni e fatti arrivare alla biblioteca rovatese su esplicita richiesta degli interessati in modo ta-le da non doversi recare chissà dove per usufruirne) risulta infatti essere

momentaneamente sospeso. Dall’11 di ottobre, invece, l’ex carcere man-damentale che ancora oggi ospita il cuore culturale della capitale della Franciacorta resterà definitivamente chiuso agli utenti. Con esso anche il servizio di prestito dei libri subirà un temporaneo stop destinato a durare poco meno di un mese. La biblioteca “Cesare Cantù” e tutti i servizi connes-si riprenderanno a pieno regime solo a partire dal 4 novembre, giorno di San Carlo, patrono di Rovato. La scelta è tutt’altro che casuale: proprio in quel-la mattinata, infatti, verrà inaugurato il nuovo polo della cultura che sorgerà

all’interno del palazzo cinquecentesco conosciuto nella cittadina come Casa Rovati. Sede del polo: il centralissimo corso Bonomelli, proprio all’angolo di vicolo Vantini naturale collegamento pedonale fra la cosiddetta “Strada lar-ga” e l’acciottolato di piazza Cavour”. “La lunga chiusura, dice Ivano Bianchi-ni, responsabile del servizio e anima ormai da quasi vent’anni della Cantù, si è resa necessaria per permettere agli addetti di ultimare le operazioni di trasloco degli arredi e dei testi oggi ancora custoditi nel vecchio edificio, dove dovrebbe trovare spazio l’archi-vio storico della città di Rovato”.

La lettura si prende una pausa per un trasloco forzato

ne con la collaborazione operativa dell’ Università di Brescia devono servire ai Comuni per mettere in campo autonomamente risposte “di sistema”.Dal progetto, in tal senso, gli spun-ti non mancano: dalla stesura di un Regolamento edilizio comune alla certificazione energetica degli edifici, dal monitoraggio delle aree pregiate fino alla promozione delle strade ferrate come la Rovato-Iseo e la Palazzolo-Paratico, ad oggi an-

cora troppo poco sfruttate dalla po-polazione e scarsamente pubbliciz-zate dalle istituzioni.Dietro al progetto “Franciacorta Sostenibile” c’è, oltre alla ventina di Comuni coinvolti, la regia atten-ta della Fondazione Cogeme Onlus, nata diversi anni fa all’interno del perimetro aziendale della multiu-tilites franciacortina Cogeme spa, la società di servizi pubblici loca-li a capitale pubblico, costituita da una settantina comunità locali lombarde.Obiettivi della Fondazione: “So-stenere e promuovere direttamen-te progetti per la promozione di una cultura della sostenibilità, sia in campo sociale, sia ambientale”. Cogeme Onlus contribuisce inoltre a diversi progetti anche in ambiti molto diversi tra loro per contri-buire a progettare e realizzare un territorio nel quale “il sistema di relazioni e la qualità dell’ambiente siano essenziali per il benessere dell’individuo verso una prospet-tiva di governance sostenibile”. Tutto il patrimonio di conoscenza di “Franciacorta Sostenibile” è a disposizione di tutti sul sito www.franciacortasostenibile.org.

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13La Voce della Franciacorta

ottobre 2010E-mail:franciacortavocemedia.it

Il nuovo polo scolastico, inaugura-to di recente e intitolato alla memoria del prof. Gianfranco Miglio, ha vissu-to un mese intenso di polemiche. Al centro della questione le raffigurazioni (più di 700) del Sole delle Alpi, simbolo caro alla Lega. Sui banchi, sui cestini, sui muri e sul tetto. Con un intervento il ministro dell’istruzione Gelmini ha chiesto, dopo le proteste dell’opposi-zione e di alcuni genitori, la rimozione dei simboli politici. Il Sindaco si è det-to disponibile solo alla “razionalizza-zione” dei simboli, a patto che i costi (circa 30mila euro) non siano a cari-co del Comune. Poco interesse, inve-ce, per i ragazzi, attori principali della nuova struttura. Materna, elementare e media racchiuse in un unico edifi-cio all’avanguardia e costruito secon-

do le più recenti tecniche. Realizzato in meno di due anni, i costi sono stati ammortizzati attraverso la cessione dell’esistente (le diverse scuole locate sul territorio) e con il concorso gene-roso di imprese e privati cittadini. In classe trova spazio la tecnologia: ban-chi ergonomici, modificabili a secon-da delle esigenze dei fruitori; lavagne intelligenti e, soprattutto, in grado di ricordare e rinnovare segni e parole;

computer dialoganti tra loro grazie a un server centrale. La lavagna interat-tiva multimediale, ad esempio, è un dispositivo elettronico con pennarelli virtuali. Tutte le informazioni visualiz-zate sulla lavagna interattiva possono essere stampate, salvate e inviate tra-mite posta elettronica e pubblicate sul sito web della scuola, dando così la possibilità agli studenti di scaricare il materiale.

Adro. Nel nuovo polo scolastico contestate le raffigurazioni del Sole delle Alpi

di Luciano Febbrari

Il nuovo Polo scolastico di Adro

Ministero e Comunediscutono sui simboli

Intitolato alla memoria del prof. Miglio, l’edificio è entrato nell’occhio del

ciclone mediatico per la presenza dei simboli

politici. Si è parlatopoco della struttura

Monte Isola “sbarca” a Bruxelles. La suggestiva isola lacustre, appoggia-ta da tempo immemore nel Sebino, è stata riconosciuta nella capitale belga come una delle “nuove mete turisti-che emergenti”. 25 le località premia-te durante la Giornata europea del tu-rismo, incentrata sul turismo acquati-co. A tutte è andato l’ambito premio “Eden”, che punta ad aumentare la visibilità di destinazioni di eccellenza, cercando di valorizzare la diversità e la qualità del patrimonio del Vecchio Continente, attirando visitatori in tut-ti i periodi dell’anno. A convincere i giurati europei, oltre all’indubbia bel-lezza naturalistica di Monte Isola, so-no stati piccoli gioielli come il Santua-rio della Madonna della Ceriola e la Rocca Martinengo. La fama dell’isola è poi dovuta alla produzione delle re-ti. Una volta erano solo da pesca ed erano le donne le principali artefici di una realtà produttiva nota nel mondo per la sua qualità. Così, se in passato le reti di Monte Isola erano apprezzate da Alessandro Manzoni, che le utiliz-zava per i roccoli che aveva nel lecche-se, molto più recentemente (nel 1990 e nel 2002) le stesse sono state utiliz-zate per i mondiali di calcio. Tra le al-tre bellezze premiate spuntano locali-tà turistiche definite “le nuove poten-ziali nuove stelle d’Europa e del Me-diterraneo”: c’è Nin, ribattezzata la “Gerusalemme croata” per la sua ri-levanza storica, o il secondo lago vul-canico più grande del mondo, quello del monte Nemrut, in Turchia, abbina-to alla cittadina di Bitlis.

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14 La Voce della Franciacortaottobre 2010

Iseo. Il Dipartimento di salute mentale e altre realtà partecipano, il 10 ottobre, alla Giornata mondiale

Il problema salute mentale

In occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale, il 10 ottobre, verranno proposti, come ogni anno, eventi culturali dislocati su tutto il territorio della provincia allo scopo di promuovere la sensi-bilizzazione alla salute mentale. Or-ganizzatori di queste iniziative sono: il Dipartimento di salute mentale di Iseo dell’Azienda Ospedaliera Melli-no Mellini, i Comuni di Capriolo, di

Rovato, di Orzinuovi, la Fondazio-ne Isparo e l’Associazione Cultura-le Pangloss di Iseo, l’Associazione Il Club di Palazzolo, l’associazione “Nessuno è Perfetto” di Rovato, il Centro socio-culturale La Manica e la cooperativa “La Nuvola” di Orzi-nuovi. Per ogni singola iniziativa sa-ranno coinvolti attivamente da par-te degli operatori e degli utenti dei servizi psichiatrici, Gruppi ed Asso-ciazioni specifici del territorio; que-sto allo scopo di continuare l’opera di costruzione di una rete sociale che ha l’obiettivo di combattere lo stigma e il pregiudizio nei confron-ti della malattia mentale e di creare relazioni come possibile stimolo al benessere sociale della comunità. Come recitava lo slogan di qualche anno fa attraverso questa giornata si vogliono abbattere i muri: i muri non sono più quelli del manicomio, ma sono costituiti coi mattoni del-la solitudine, cementati dalla rasse-gnazione, dalla carenza di risorse ed energie per la cura, intonacasti dal pregiudizio e dall’indifferenza.

Sebino

pagine a cura di Alba Vezzoli

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Gli esami non finiscono mai, così recita un vecchio proverbio, e nel caso del Sebino è proprio vero. Infatti il Comune di Sulzano, in qualità di En-te capofila del Distretto Centro Lago Bresciano, insieme ai Comuni di Sale Marasino, Monte Isola, Marone, Zone e ad Isfor 2000, ha organizzato un corso gratuito rivolto ai titolari di attività commerciali e di pubblici eser-cizi intitolato “Tecniche di promozione delle piccole strutture commerciali nell’ambito dei Distretti Diffusi per il Commercio”. Il programma prevede alcuni punti importanti come la “definizione degli obiettivi strategici” e “l’importanza di una strategia comune territoriale”.

Sulzano: un corso per le attività commerciali

I disturbi riguardano il 12% della popolazione

mondiale. Secondo le statistiche del 2002

dell’Oms, 154 milioni di persone soffrono

di depressione

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Page 15: La Voce della Franciacorta 2010 10

15La Voce della Franciacorta

ottobre 2010E-mail:franciacortavocemedia.it

Il lago d’Iseo: non solo un’attrat-tiva per turisti, ma una risorsa da sviluppare in maniera consapevole e intelligente in una “visione strate-gica e di insieme”. Un’esigenza forte quella di inserire il Sebino in un siste-ma che, in accordo con la moderna concezione di sviluppo sostenibile, aggreghi gli interessi, ottimizzi le ri-sorse, riduca le problematiche loca-li, permetta una crescita omogenea e coordinata, e sia gestito e pianificato nell’ottica di una visione partecipata che coinvolga direttamente le realtà locali. Comunità montane, Province, Consorzi, Asl e tanti altri enti: uno sforzo che sta dando i suoi frutti.Il 2005 è stato l’anno della svolta: dopo una serie di attente analisi dei principali comparti che caratteriz-zano le condizioni ambientali, so-ciali e culturali del territorio, si è passati alla creazione di progetti di

intervento. Il primo frutto concreto di questi sforzi è stato il progetto “Coordinarsi per Agire Insieme sulle Acque del Se-bino” che ha portato alla costituzione nel 2007 del “Documento strategico del Sebino” e al relativo progetto di “realizzazione di interventi condivi-si finalizzati al miglioramento delle condizioni ecologiche, dello stato qualitativo e alla rinaturalizzazione del Lago d’Iseo”.Il progetto ha pre-

so il via nel 2008 e si protrarrà fino a metà del 2011; costo dell’operazione 845mila euro, di cui 450mila concessi dalla Fondazione Cariplo. Il Documento ha individuato inoltre la necessità della costituzione di una “Cabina di regia” al fine di gestire lo sviluppo del sistema Sebino. Tale documento è stato firmato lunedì 4 ottobre presso la Chiesetta di Negri-gnano (ex Manifattura Sebino) a Sar-nico, al termine di un convegno. Oltre

Lago d’Iseo. Il progetto per il miglioramento delle condizioni ecologiche si protrae fino a metà del 2011

Il lago d'Iseo visto da Punta Almana

Diversi attori per un obiettivo:proteggere le acque lacustri

alla presenza dell’Assessore all’Am-biente, Reti, Energia della Regione Lombardia, Marcello Raimondi, era-no presenti l’assessore all’ambiente e tutela risorse naturali della Pro-vincia di Bergamo, Pietro Romanò; l’assessore alla tutela dell’ambiente, ecologia e attività estrattive, energia della Provincia di Brescia Stefano Dotti; i direttori dell’Asl di Brescia, Carmelo Scarcella, e dell’Arpa, An-tonio Dalmiglio.

Non solo un'attrattiva, ma anche una risorsa

da valorizzare. Comunità montane,

Province, Comuni, Asle altri enti sono uniti

in uno sforzo comune

Page 16: La Voce della Franciacorta 2010 10

Comune di ChiariAssessorato al commercio

e attività produttive

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Cultura. Dopo il successo della prima edizione, domenica 10 ottobre si replica dalle 10 alle 21 in piazza

Si rinnova l’appuntamento con “Chiari blues&jazz festival”. Dopo il successo della prima edizione do-menica 10 ottobre si replica. Dalle 10 alle 21 vie e piazze cittadine sa-ranno teatro di sonorità che si dif-fonderanno in ogni dove.Promossa dalla Società consortile per la promozione dell’aerea del Centro storico di Chiari, dall’As-sessorato alle attività produttive in collaborazione con l’associazione Le Botteghe di Chiari, la giornata vedra’ protagonisti gruppi musica-li di spessore. Dalle 10 alle 11.30 e dalle 16.30 alle 18 sarà la Magicabo-ola brass band a muoversi all’inter-no del centro storico in una sorta di concerto itinerante.Alle 15.30 in piazza Zanardelli spa-zio al jazz con i Bossaproject4, per lasciare posto, alle 17, a Filippo Pardini and jazz quartet. Esibizio-ne Blues in contemporanea invece

alle 18, per i Roberto Bellan Organ quartet in piazzetta Marengo, men-tre i Cex deluxe suoneranno in via Degasperi.La giornata musicale si conclude-rà alle 19.30 con un concerto di jazz&blues in piazza Zanardelli a

Chiari “Come imperturbabili dei” e “Trionfo della memoria”, due opere bronzee del-lo scultore bergamasco Ugo Riva, sono state collocate in esposizione, il 28 set-tembre, di fronte all’ingresso del Municipio in piazza Martiri della Libertà. Altre due opere, vincitrici della precedente edizione del Concorso di scultura indetto dall’Amministrazione, erano state collocate nel centro. “Dinamica” di Giancar-lo Marchese, all’imbocco di Villatico e “Le pratiche della vita di ogni giorno” di Franca Ghitti, posizionata nella fontana antistante la sede municipale. A fine ot-tobre, un’altra opera di Ugo Riva,”Casa della memoria”, vincitrice della seconda edizione del concorso di scultura, troverà spazio nello slargo di via Bettolini.

Le sculture arrivano in piazza

17La Voce della Franciacorta

ottobre 2010E-mail:franciacortavocemedia.it

opera degli “Smog Stefania Mar-tin open group”. Ma non sarà la musica la sola protagonista del 10 ottobre. Il Festival sarà affiancato da un concorso per giovani talenti – Artist’ new generation – anch’es-so alla sua seconda edizione, dal

di Claudia Morandini suggestivo tema “Sguardi tra arte e musica”. Il concorso è riservato ad artisti e fotografi di età compre-sa tra i 16 e i 36 anni non compiuti al 10 ottobre e le opere resteranno esposte nel corso della giornata nel centro cittadino. Pittura e fotogra-fia le due sezioni scelte all’interno delle arti visive.La premiazione delle migliori pro-duzioni (500 euro per la fotografia e 1000 euro per la pittura) avver-rà alle 19, ad opera di una giuria qualificata nella centrale Piazza Zanardelli.Vero tributo all’arte declinata nel-le sue molteplici espressioni, con questa manifestazione – in con-temporanea con la mostra in Villa Mazzotti dedicata all’Arte in Lom-bardia nel secondo dopoguerra – Chiari riconferma la sua volontà di trasformarsi in cittadina viva, ricca di spunti culturali, conteni-tore ideale di aggregazione di qua-lità e richiamo di grande pubblico. Per l’occasione i negozi del centro rimarranno aperti.

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19E-mail:franciacortavocemedia.it

La Voce della Franciacortaottobre 2010

Si chiama Giulio Coniglio, è un ottimo cuoco, ama i bambini e insegna loro a cuci-nare con allegria. E sabato 9 ottobre, alle 15, ha dato appuntamento a tutti i suoi fans in Piazza delle Erbe a Chiari, dove presenterà il suo libro di ricette dedicato ai cuochi in erba. Ricette semplici naturalmente, gustose, ma soprattutto sane e a proporle sono l’istrice Ignazio, la lepre Gelsomina, l’oca Caterina, il topo Tomma-so. Edito da Franco Cosimo Panini, sarà l’illustratrice Febe Sillani lo chef di questo laboratorio dedicato ai piccini che si divertiranno a realizzare “facce buffe” con ingredienti sfiziosi. Il libro è stato pensato per i bambini con pagine plastificate. Si può avere una copia omaggio presso l’edicola in via XXVI aprile, 29.

Azienda ospedaliera Mellino Mellini. Una collaborazione positiva con l’associazione Amici per il Cuore

In un libro le ricette per piccoli cuochi

In prima linea con le campagnedi informazione e prevenzione

Sinergie tra l’Unità operativa di Cardiologia dell’Azienda ospedaliera Mellino Mellini e l’associazione Amici per il Cuore da 23 anni in prima linea con campagne di informazione e sen-sibilizzazione sul tema della preven-zione primaria delle malattie cardio-vascolari. L’occasione è stata la Gior-nata mondiale del Cuore e Cardiologie Aperte, svoltasi domenica 26 settem-bre, durante la quale sanità e volonta-riato sono scesi in piazza a Chiari con un unico obiettivo: fare della preven-zione una mission.Soprattutto quando, come accade in Italia, i decessi legati alle malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte. Risulta chiaro pertanto l’im-portanza del lavoro di screaning che l’associazione clarense, in collabora-

zione con le cardiologie della provin-cia, organizza periodicamente nelle piazze. L’appuntamento di domeni-ca 26 settembre ha visto, dalle 8 alle 12.30, personale medico e infermieri-stico della Cardiologia clarense, e vo-lontari dell’Associazione Amici per il cuore, effettuare gratuitamente 358 misurazioni della pressione arteriosa e valutazione del colesterolo, eseguito 60 elettrocardiogrammi-questi ultimi previa prenotazione e solo a soggetti con almeno 2 fattori a rischio a tutti

Assessorato ai servizi sociali. Approvato il bando promosso dalla Regione Lombardia per le famiglie

Un aiuto alle famiglie in diffi-coltà è in arrivo anche quest’anno grazie all’approvazione del bando per il Fondo sostegno affitti rela-tivo all’anno 2010, promosso dal-la Regione Lombardia e recepito dall’Assessorato ai servizi sociali clarensi.La scelta di aderire al Fondo, infat-ti, è a discrezione di ogni Comune dal momento che lo stesso è tenu-to a contribuire con un 10% ad ogni singolo finanziamento elargito, per diventare un 20% quando si tratta di famiglie che si ritrovano ad affron-tare gravi disagi economici.

Abitare in alloggi in affitto, non pos-sedere altro alloggio o non abitare in strutture realizzate con contribu-ti pubblici o di cooperativa edilizia: sono queste le condizioni necessa-rie per accedere al fondo. “Anche quest’anno – ha affermato l’asses-sore ai servizi sociali, Annamaria Boifava – intendiamo riconoscere questa forma di contributo alle fa-miglie in difficoltà economica che, nell’attuale congiuntura o di fron-te a frequenti disagi occupazionali, devono fronteggiare i costi dell’af-fitto. Il Comune di Chiari, secondo un’ampia visione politica di hou-

sing sociale e di attenzione al pro-blema abitativo dei nostri cittadi-ni rende disponibili, nonostante le forti ristrettezze economiche per gli Enti locali, risorse proprie fi-nalizzate al Fondo sostegno affitti, accanto al finanziamento elargito da Regione Lombardia”.Nel 2009 sono state presentate 290 domande, 255 delle quali sono ri-sultate in possesso dei requisiti e 207 alla fine hanno ottenuto il con-tributo.Per avere maggiori informazioni è attivo uno sportello al pubblico al piano terra della sede municipale.

Il Comune implementa il fondo di sostegno agli affitti

coloro che si sono presentati al gaze-bo allestito con la collaborazione del Gruppo Alpini locale. “A Chiari pos-siamo contare su una struttura stra-ordinaria – ha affermato il presidente dell’Associazione Giacomo Fogliata – grazie anche all’ottima collaborazione che esiste con l’ospedale”.L'Azienda ospedaliera si articola in strutture di ricovero e cura (Chiari, Iseo e Orzinuovi), strutture ambulato-riali (Chiari, Iseo, Orzinuovi, Rovato e Palazzolo) e in strutture psichiatriche

territoriali. La propria offerta di servizi sanitari si rivolgea a un potenziale ba-cino di utenza di circa 250mila abitan-ti, con una dotazione di 468 posti letto accreditati e circa 1300 dipendenti. Le due strutture ospedaliere principali (Chiari e Iseo) sono connotate come ospedale per acuti e concentrano tutte le specialità di base e, nel caso di Chia-ri, la terapia intensiva e rianimatoria. Chiari è identificata come sede del Di-partimento di emergenza e accettazio-ne, Iseo come Pronto Soccorso.

L’Azienda ospedaliera Mellino Mellini

La Giornata mondiale del cuore e cardiologie

aperte del 26 settembre ha visto protagonista

anche il presidio clarense: sanità e volontariato

sono scesi in piazza

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ottobre 2010

GIULIO CONIGLIOFA MERENDA

Il Municipio

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Domenica aperto15.30 - 19.30

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L’apertura dei monumenti piace,adesso si guarda ai traguardi futuri

È stato proprio un successo il pro-getto sperimentale “apertura monu-menti 2010” che ha visto protagonisti tre perle cittadine come la Torre di San Fedele, il Torrione e il Castello con i suoi camminamenti sotterranei. Que-sta sperimentazione voluta dall’Ammi-nistrazione comunale, sotto la guida di Marco Bonari, con la collaborazione del maestro Ghidotti, e grazie all’im-pegno e alla volontà di ben dodici As-sociazioni di volontariato, ha visto in poco più di sette mesi nonostante la pausa estiva un afflusso record di circa 10mila visitatori. Turisti locali e non; visitatori venuti da diverse re-gioni che hanno elogiato la bellezza dei nostri monumenti ed in molti casi hanno tessuto lodi sull’organizzazione di tali eventi. La giornata di chiusura del 26 settembre è stata la ciliegina su una torta ricca di eventi, che ha visto esibirsi il Corpo musicale “Città di Pa-lazzolo sull’Oglio” nel cortile interno del Palazzo Comunale gremito in ogni posto. A susseguirsi in Piazza Roma lo spettacolo teatral-musicale della com-pagnia “Il magico baule” che ha riscos-so un grande successo, e nella serata l’anteprima teatrale di alcune scene de “Il popolo della torre”, spettacolo che verrà presentato l’anno prossimo, curato da Angelo Ghidotti con la regia

Palazzolo. La Torre di San Fedele, il Torrione e il Castello sono stati protagonisti di un progetto sperimentale

E-mail:franciacortavocemedia.it

I bambini nella giornata del verde pulito

di Massimo Venturelli, un omaggio al grande monumento che sovrasta la città. Quando un progetto giunge alla conclusione è doveroso tirare le som-me e non pensare sia finito tutto ma è il punto di partenza per ricominciare a lavorare. Bisogna dunque analizza-re numeri e trasformare l’esperienza passata per costruire un nuovo pro-getto per l’anno prossimo. Un lavoro che da subito prende il via e si pone già da oggi l’obiettivo di incrementa-re le presenze strutturando al meglio ogni azione che si andrà a realizzare. La stretta collaborazione tra il Sinda-co e l’Assessore al Commercio e vice-sindaco Romana Turra sarà priorità, per individuare le sinergie costruttive con le risorse commerciali presenti sul territorio.Un’attenzione particolare al settore ristorazione in quanto si devono in-dividuare insieme proposte complete in chiave turistica per offrire maggio-ri servizi e competitività sul mercato. Per quanto riguarda la promozione diventa necessario elaborare un pia-no di interventi mirati tesi alla pro-mozione. C’è convinzione e positivi-tà nel credere che realizzare progetti turistici significa anche creare nuovi posti di lavoro; per questo è prevista una collaborazione con l’Istituto “IPS G. Falcone” che da anni attua progetti didattico-formativo nel settore turisti-co e culturale di impresa.

“È una battaglia, quella della pulizia della città, che passa innanzitutto da uno sforzo dell’Amministrazione comu-nale e delle istituzioni. ma anche dal vo-stro aiuto per lottare e avere la città pu-lita. Dobbiamo continuare a credere in-sieme che la città è il luogo dove abitia-mo, è il luogo davvero di tutti. La pulizia è il primo biglietto da visita che abbiamo verso chi vieni da fuori, è nostro dovere presentarci nel migliore dei modi”. Con queste parole il Sindaco esprime soddi-sfazione per la pulizia della città che ha coinvolto in prima persona i cittadini.

Per migliorare il servizio di pulizia strade e parchi della città sono stati organizzati incontri con Sogeim e Cogeme al fine di creare una solida sinergia collaborativa. Il primo cittadino crede, inoltre, che “sia doveroso incrementare azioni di sensibi-lizzazione partendo dal mondo scolasti-co”. Il verde dei nostri parchi, quello che accompagna il corso del nostro fiume Oglio e quello che rende il paesaggio vivo e sano vicino alle nostre case, deve essere un bene prezioso che appartiene a tutti e tutti hanno la responsabilità di mantenerlo e di preservarlo”.

Il sindaco Sala ringrazia i cittadini

La Voce della Franciacortaottobre 2010

di Adonella Turra

EVENTIEVENTIIIEVENTI

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23La Voce della Franciacorta

ottobre 2010E-mail:franciacortavocemedia.it

di Luciano Febbrari

Una gestione famigliare per un ambiente che vuole essere prima di tutto accogliente e alla portata di bambini e adulti. Nel cuore della Fran-ciacorta, precisamente a Monticelli Brusati, si può trovare l’azienda agri-cola-agrituristica Dosso Badino, che si estende su una superficie di 10 et-tari ed è ammessa a regime biologico. Le sorelle Morandi, Alessandra, che dal 2008 è anche presidente regionale di Terranostra Lombardia, e Carola, gestiscono dal 1999 l’agriturismo di via Europa 53. Il punto di forza, forse la spiegazione del successo del model-lo agrituristico, risiede proprio nel fat-to che l’imprenditore si mette in gio-co in prima persona, apre le porte di quell’azienda che è anche la sua casa. “Oggi il consumatore – afferma Ales-sandra – matura sempre più interes-se per quello che mangia. Cerchiamo, quindi, di renderlo consapevole per valorizzare i prodotti di un compar-to come quello agricolo colpito dalla crisi economica e dalla contraffazio-ne dei prodotti italiani”. Forte di una posizione strategica, il complesso ru-rale, antica Badia di fine Seicento, è posizionato sopra un ampio dosso (da qui il nome di Dosso Badino) in una conca immersa tra i vigneti dove si allevano numerose specie di anima-li. Da qui sono agevoli le escursioni in bicicletta al lago d’Iseo, alle Terme di Ome, all’Abbazia olivetana di Roden-go Saiano e alle tante cantine presenti sul territorio. Sui terreni – riconosciu-ti come biologici – dell’azienda sono coltivate molte piante officinali. La

realtà agricola, presente da tre gene-razioni (prima delle sorelle, c’erano il padre e il nonno), si accompagna a quella dell’agriturismo con la propo-sta di tanti piatti gustosi: dalle specia-lità tipiche bresciane (casoncelli alla

L'agriturismo Dosso Badino di Monticelli Brusati

Economia

L'incontro

Alessandra MorandiCon la sorella Carola gestisce l’agriturismo Dosso Badino

Passione per la natura,passione per il cibo

A Monticelli Brusati l’esperienza dell’azienda famigliare

Dal 2008 Alessandra Morandi è anche la presidente regionale di Terranostra Lombardia, l’asso-ciazione per l’agriturismo, l’am-biente e il territorio di Coldiretti, la più importante associazione agricola nazionale. “L’agrituri-smo, come sottolinea Alessandra Morandi, diventa uno strumen-to intelligente per promuovere il made in Italy”. Terranostra è og-gi un punto di riferimento sia per le imprese che per i consumatori. Le aziend (fra queste l’agriturismo Dosso Badino), che necessitano di un quadro normativo efficace, trovano nell’associazione forma-zione, informazione, assistenza, consulenza e promozione. I consu-

matori, invece, si sentono tutelati e garantiti dalla presenza dell’as-sociazione. Promuove: accoglien-za di qualità; tutela del paesaggio e dell’ambiente; l’impiego a tavo-la dei prodotti locali a chilometri zero, di origine certa; la vendita diretta dei prodotti; la diffusione di sistemi e metodi produttivi a basso impatto ambientale. La ve-rifica del possesso e della conser-vazione dei requisiti da parte delle aziende che si fregiano del mar-chio di qualità Terranostra viene effettuata attraverso la struttura nazionale, regionale e provinciale dell’associazione e con la collabo-razione degli ospiti. Per informa-zioni, www.terranostra.it.

La garanzia di Terranostra

bresciana e manzo all’olio di Rovato) alla rivisitazione di ricette innovative, tipiche del Dosso Badino. C’è anche la possibilità di assaggiare lo spiedo. Con uno spazio di 80 posti la cucina è, comunque, tipicamente bresciana

con antipasti su taglieri caserecci, ravioli di Breno, arrosto freddo alle erbe aromatiche, torte di mele e noc-ciole e crema cotta al caffè, solo per fare alcuni esempi. Non solo alloggio e ristorazione. Fra le attività (la cui offerta è stata ampliata nel corso de-gli anni), si segnala la collaborazione con numerosi istituti ed enti (da aprile è membro delle Fattorie del Panda). In particolare partecipa dal 2002 (già prima di questa data sviluppava servi-zi analoghi) al circuito delle Fattorie didattiche della Regione Lombardia. A questo proposito è giusto ricordare che il 26 settembre è stata vissuta una giornata importante con il coinvolgi-mento di molti bambini: “L’obiettivo – spiega Alessandra – è quello di ren-dere protagonista e non un semplice spettatore il bambino. Attraverso la-boratori interattivi, in un’atmosfera densa di valori veri e di storia”. Sono cinque gli itinerari proposti: per tutti i percorsi si possono visitare, accu-dire e accarezzare gli animali della Fattoria e il piccolo museo agricolo. All’interno della cascina, come si di-ceva in precedenza, è stato allestito un piccolo museo con gli attrezzi che hanno caratterizzato la vita agricola negli ultimi cinquant’anni. Di fondo resta sempre il desiderio di trasmet-tere “il grande amore che ci lega a questa cascina, la forte passione per l’attività agricola e il profondo rispet-to per gli animali”. Vengono, quindi, proposti laboratori interattivi duran-te la mattinata per la Scuola materna, elementare e media. Quando? Tutti i giorni, tranne il sabato e la domenica. I ragazzi sono coinvolti in esperienze di manualità per mezzo dei laboratori e dei “lavori” nella fattoria.

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Un servizio di consulenza a disposizione dei nostri lettori per supportar-li in merito ai principali quesiti di natura fiscale, giuridica e amministra-tiva. Con il mese di ottobre inizia una nuova rubrica per districarsi nella selva delle norme. Si sa che l’Italia è un Paese in grado di sfornare leggi su leggi, a volte di difficile interpretazione. Ringraziamo fin da questo pri-mo numero lo Studio B&B e Ass.ti (via Roma 2/a Paderno Franciacorta; tel/Fax:030.6857086 o www.bbassociati.com) che ci accompagnerà in questo viaggio. Speriamo che le nostre indicazioni possano essere utili a quanti si ritrovano di fronte a dubbi e perplessità.

Ministero del Tesoro. Si prevede la possibilità di sospendere fino a 18 mesi le rate del mutuo

La circolare fiscale

Mutui: un fondo di solidarietàper l’acquisto della prima casa

È stato autorizzato dal Ministero del Tesoro il fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima ca-sa. Il fondo prevede la possibilità di sospendere fino a 18 mesi le rate del mutuo, sia a tasso variabile che a tas-so fisso,contratto con una banca per l’acquisto di un’unità immobiliare,sita in Italia, adibita ad abitazione princi-pale. Il fondo prevede che le rate ven-gano sospese non cancellate, pertan-to, le scadenze slitteranno di 18 mesi o fino al periodo per cui si richiede la sospensione. Per accedere e usufru-ire della sospensione di cui sopra,i soggetti interessati devono essere in possesso, alla data di presentazione della domanda, dei seguenti requisiti soggettivi: titolo di proprietà sull’im-mobile oggetto del mutuo, il quale non deve rientrare nelle categorie ca-tastali A/1, A/8 e A/9 ne avere carat-teristiche di “lusso”; per l’immobile in oggetto si deve avere contratto un mutuo stipulato da oltre un anno al-la data di presentazione della doman-da il cui importo non superi i 250mi-

la euro; l’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non deve superare i 30mila euro. L’ammis-sione è subordinata anche alla sussi-stenza di almeno uno tra i seguenti requisiti,successivi alla data di stipu-la del contratto di mutuo:perdita del posto di lavoro dipendente a tempo

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Agenzia delle entrate. Sono state indicate le modalità per fruire dell’esenzione del canone Rai

L’Agenzia delle entrate ha indica-to le modalità per fruire dell’esenzio-ne del canone Rai, per i soggetti over 75, dovuto a partire dal 2008, come disposto dalla Legge finanziaria 2008. Possono fruire del beneficio: i contri-buenti che hanno compiuto 75 anni di età entro il termine per il pagamento del canone o alla data in cui viene at-tivato l’abbonamento;non convivono con altri soggetti diversi dal coniuge; hanno un reddito che, unitamente a quello del proprio coniuge conviven-te, non è superiore complessivamente ad euro 6.713,98 annuo. Questo limi-te va calcolato sommando il reddito

del soggetto interessato e quello del coniuge convivente riferito all’anno precedente a quello in cui si intende chiedere l’agevolazione. Dal calcolo sono esclusi i redditi esenti da Irpef e il reddito dell’abitazione principale con relative pertinenze. I soggetti inte-ressati devono richiedere l’esenzione presentando una dichiarazione sosti-tutiva attraverso la compilazione del modello disponibile in internet o pres-so gli uffici dell’Agenzia delle entrate. Il modulo va consegnato agli uffici locali o spedito (tramite plico raccomanda-to senza busta e con la fotocopia del documento di identità), al seguente in-

dirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio Torino 1 S.A.T., Sportello abbonamenti Tv, 10121 Torino. Per coloro che frui-scono per la prima volta del beneficio la dichiarazione va presentata entro il 30 aprile se la richiesta si riferisce al primo semestre o entro il 31 luglio se la richiesta si riferisce al secondo se-mestre. Per i soggetti che attivano per la prima volta un abbonamento Rai e sono in possesso dei requisiti entro 60 giorni dal momento in cui è sorto l’obbligo di pagare il canone. I contri-buenti che hanno già pagato il canone per gli anni 2008, 2009 e 2010 potranno chiederne il rimborso.

Hai più di 75 anni? Puoi non pagare il canone della Rai

La Voce della Franciacortaottobre 2010

indeterminato o termine del contratto di lavoro parasubordinato o assimila-to, con assenza non inferiore a 3 mesi di un nuovo rapporto di lavoro;morte o insorgenza di condizioni di non au-tosufficienza di uno dei componenti del nucleo familiare; pagamento di spese mediche o di assistenza do-

miciliare non inferiori a 5mila euro annui; spese di manutenzione stra-ordinaria, ristrutturazione o adegua-mento dell’immobile oggetto del mu-tuo sostenute per opere necessarie e per un importo non inferiore a 5mila euro; aumento della rata del mutuo, regolato a tasso variabile, rispetto alla scadenza precedente, di almeno il 25% in caso di rate semestrali e di almeno il 20% in caso di rate mensili. La domanda per ottenere la sospen-sione della rata del mutuo, reperibile all’indirizzo internet:www.dt.tesoro.it/it/doc_hp/fondomutuipc.html, deve essere presentata alla propria banca con la quale si ha in corso il mutuo. In attesa di ulteriori aggiornamenti in merito, si ricorda che il fondo è fi-nanziato con 20 milioni di euro e la sospensione delle rate sarà concessa fino ad esaurimento del medesimo, pertanto la tempestività nella presen-tazione della domanda può garantire l’accessibilità all’agevolazione. Nella domanda dovrà essere indicato il pe-riodo di tempo per il quale viene ri-chiesta la sospensione e dovrà essere allegata l’attestazione Isee e la docu-mentazione che conferma gli eventi negativi che consentono di accedere alla sospensione.

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Regole certe e promozione della salute: nuove sfide del mercato

Il mercato del vending, termine tecnico che indica la distribuzione au-tomatica, è come molti altri maturo; la crisi economica ha enfatizzato un processo in corso da tempo che vede un impoverimento progressivo del set-tore e dei suoi attori. Per questo mo-tivo gli attori del settore (rappresen-tanti dall’associazione Confida) sono impegnati nella definizione di strategie e di assetti normativi che possano por-tare a una auspicata normalizzazione del settore. Pochi sanno, infatti, che dietro uno dei tantissimi distributori automatici presenti in luoghi pubblici e in un numero sempre più elevato di aziende private, si cela un mondo fat-to di tanti operatori. Molti, la maggio-ranza, hanno operato e operano con correttezza. Altri, fortunatamente po-chi, non si sono fatti troppi scupoli e,

allettati dalla possibilità di ampliare le loro quote di mercato, hanno intro-dotto elementi che hanno stravolto le regole del gioco. “Per questo motivo – afferma Pierpaolo Turotti, ad di Ovda-matic e membro del consiglio di Confi-da – la nostra associazione ha lavora-to per la definizione di un capitolato d’appalto tipo, per fare in modo che, nelle gare indette dagli e nti pubblico,

vengano tenute nelle giuste conside-razioni e proporzioni le necessità degli enti e le garanzie di qualità e di servi-zio che il gestore e l’ente stesso devo-no assicurarre al consumatore finale”. Il lavoro, in sostanza, è stato dettato dalla necessità di non far pensare in sede di assegnazione di appalto quan-to il gestore di distributori automatici offre all'ente pubblico. Una battaglia

Vending. La distribuzione automatica tra partite da vincere e frontiere sempre nuove da raggiungere

Pierpaolo Turotti, ad di Ovdamatic

di Massimo Venturelli

Pierpaolo Turotti, ad di Ovdamatic una realtà

leader del settore, illustra gli impegni assunti dal

settore per far fronte alla crisi che si è fatta sentire anche in questo mondo

difficile ma che, per l’ad di Ovdamatic, potrebbe essere prossima a conclusio-ne. C’è un altro campo su cui chi opera nel vending sta giocando una partita altrettanto importante. Confida ha in-fatti dato vita al Progetto Sani e in For-ma per la promozione della salute; al consumatore viene data la possibilità di scegliere dai distributori automati-ci prodotti salutar a basso contenuto calorico e tipici del territorio e della dieta mediterranea. Sul progetto Con-fida ha avviato un confronto a più li-velli perchè quella della salute deve essere preoccupazione condivisa. C'è un altro campo in cui Ovdamatic sta producento uno sforzo particolare: si tratta del mercato delle cialde. Anche in casa (almeno nelle intenzioni delle grandi torrefazioni) la moka dovrebbe (o forse avrebbe già dovuto) lasciare il posto alle macchine. Una prospettiva che ha conosciuto dei rallentamenti perchè il privato sino a oggi non ha trovato assistenza per la propria mac-china da caffè una volta che questa aveva dei problemi. Le statistiche di-cono che a oggi sono le macchine de-positate in qualche angolo della casa che non quelle in funzione. Ovdama-tic apre anche a questo campo. “Come Ovdamatic – afferma ancora Pierpaolo Turotti – riteniamo che il servizio post venditasia assicurato dalla solidità e professionalità messa in campo negli oltre 35 anni di attività”.

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27La Voce della Franciacorta

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29La Voce della Franciacorta

ottobre 2010E-mail:franciacortavocemedia.it

Borgo San Vitale: casa per distillati La Franciacorta? Ora non è più

solo sinonimo di bollicine. Da venerdì 10 settembre, anche i distillati delle celebri colline bresciane hanno una casa d’eccellenza. Si tratta di Borgo San Vitale, inaugurato proprio nei giorni scorsi a Borgonato di Corte Franca. Impossibile elencare il nu-mero degli ospiti istituzionali e non che hanno risposto all’invito dei fra-telli Gozio, proprietari del Borgo ol-tre che della cantina Castello e delle Distillerie Franciacorta a Gussago. Otto anni di intenso lavoro – fra inda-gine archeologica e restauro – hanno riportato alla luce un angolo perduto di Franciacorta. Sui – e dai – ruderi del 2002, i fratelli Gozio hanno cre-ato una distilleria che di artigianale ha solamente la nomea, essendo in realtà un punto d’equilibrio fra an-tiche tradizioni e moderni apparati. Accanto alla distilleria, poi, il fiore all’occhiello: il Forum Acquavitae, primo centro internazionale per lo studio su distillati e grappe. A fare la

Le vie del gusto. A Borgonato di Corte Franca è stato inaugurato dai fratelli Gozio dopo otto anni di lavori

di Daniele Piacentini

Borgo San Vitale dei fratelli Gozio

differenza, nell’affascinante struttu-ra di Borgonato, non è solo l’aspetto più strettamente legato all’eccellenza produttiva, ma anche l’ambientazio-ne. Durante i pazienti lavori di recu-pero i ricercatori hanno infatti trova-to ben tre chiese. La prima, di poco successivo all’anno Mille dopo Cristo, si presenta piccola e semplice, attor-niata com’è da diverse centinaia di tombe dell’epoca. La seconda è inve-ce del XV secolo, con una superficie doppia della precedente e ben visibile all’occhio degli studiosi. La terza, infi-ne, risale al XVIII secolo ed è compo-sta oltre che dall’edificio centrale da una canonica. Nel Borgo San Vitale di oggi tutte e tre le strutture hanno cittadinanza, anche se la chiesa attua-le rende maggiormente fruibile il se-condo impianto, quello quattrocente-sco, con all’interno richiami degli altri due edifici. Nel Borgo c’è inoltre un auditorium e un atelier della grappa. Spazio infine anche alla ristorazione di prestigio: da ottobre il Borgo sarà la nuova sede del ristorante “Due Co-lombe” di Rovato, diretto dalla chef Stefano Cerveni.

La mostra personale dell’artista brescia-no Alberto Bonera ha aperto i batten-ti domenica 3 ottobre nella suggestiva cornice della Sala Curtefranca del Mu-seo d’Arte Contemporanea Remo Bian-co in Franciacorta, fiore all’occhiello del-le Tenute La Montina di Monticelli Bru-sati. La rassegna è un’interessante anto-logica, che racchiuderà più periodi della sua produzione : quadri di vario formato e tematiche (dalla natura morta, ai pae-saggi, alle figure) racconteranno il per-

corso di questo eclettico artista brescia-no, compositore, musicista, poeta e pit-tore. L’esposizione prosegue fino al 30 ottobre; è aperta tutti i giorni dalle 9 al-le 12 e dalle 15 alle 18. L’ingresso è gra-tuito. Nella pittura il suo percorso spa-zia dalla natura in posa, ai paesaggi e ai ritratti preferibilmente femminili. Nella sua opera si intrecciano filosofia e colore, disciplina e invenzione, pen-siero e passione.

La mostra di Bonera alla Montina

Le viedel gusto

Stagione di grandi emozioni in casa Monte Rossa: il Franciacorta Cabo-chon 2005 ha ottenuto per la decima volta il riconoscimento dei Tre Bic-chieri per la Guida ai Vini d’Italia 2011, conquistando così la sua prima Stella, una tappa importante sul percorso iniziato nel 1999, quando rag-giunse per la prima volta i Tre Bicchieri con il Cabochon del ’93. Con que-sto riconoscimento Monte Rossa è entrata a far parte del gotha di aziende che hanno saputo dimostrare negli anni una presenza continua ai vertici dell’eccellenza italiana, un gruppo di produttori selezionati per la qualità dei loro vini, che diventa ancora più esclusivo se si parla di bollicine.

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30 La Voce della Franciacortaottobre 2010

CulturaIl Crystal di Lovere entra nel circuito Voce SasNuovo ingresso tra le Sale della Comunità che lavorano con Voce Sas, il servizio diocesano di Brescia: la sala Crystal di Lovere. La parrocchia di Lovere, sul lago d’iseo, in terra bergamasca ma in diocesi di Brescia, è dotata di una Sala della Comunità ricca di proposte e iniziative, tanto di cinema quanto di teatro. Per la programmazione ordinaria vengono proposti “Sansone” (10 ottobre alle 15) e “Shrek e vissero felici e contenti” (31 ottobre ore 10). Interessante la rassegna po-meridiana di qualità: “La vita è una cosa meravigliosa” (14 ottobre ore 15); “Basi-licata coast to coast” (21 ottobre ore 15); “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori” (28 ottobre ore15). Tutte le info su www.teatrocrystal.it

Cinema. ”Toy Story 3 - La grande fuga”, targato Disney-Pixar, arriva nelle Sale della Comunità

Gli incredibili Woody e sociSuccesso confermato

per la pelliccola che conserva tutte

le caratteristichevincenti del primo

capitolo: commuovere, emozionare e riflettere

di Mauro Toninelli

È standing ovation per “Toy Sto-ry 3”. Successo ripetuto per la Pixar e per i giocattoli creati da John Lasseter nel lontano 1995. Il regista di questo capitolo è Lee Unkrich.Andy, il piccolo bambino, proprieta-rio dei giocattoli, nei primi due ca-pitoli, è diventato grande; ora deve andare al college. Mentre fa i baga-gli decide di portare con sè l’amato Woody, da sempre il suo giocattolo preferito e di mettere gli altri in sof-fitta. Mentre lui è distratto, la madre mette i giocattoli in una scatola per destinarli a un asilo. Anche Woody, ovviamente alla ricerca dei compa-gni, finisce nello scatolone.Ha inizio così la nuova avventura che vedrà la presenza di altri giocattoli, di storie nuove e il confronto con una dura realtà, che si rivela diversa da

quanto pensato: l’asilo. Da qui il de-siderio di una grande fuga da orga-nizzare. Il mondo dei giocattoli Pixar-Disney recupera in questo episodio alcune delle caratteristiche tipiche del primo capitolo: una sceneggiatura brillante che unisce innovazione (an-che nella versione in 3D, a cui no n ha nulla da invisiare la tradizionale in 2D, la tridimensionalità dell’immagii-ne non risulta mai eccessiva e ingom-brante o appiccicaticcia;), creatività, umorismo e capacità di emozionare; il tutto in maniera superlativa. Buzz, Woody e compagni parlano agli adulti e non solo ai bambini; ma questa non è una novità in casa Pixar, che si è sempre distinta per storie capaci di far sorridere, com muovere, emozio-nare e in grado anche di affrontare te-mi importanti e valori; basti pensare ad “Up” o “Wall-E”, per citarne due. In questa storia si ritrovano alcuni temi già affrontati come la passione per l’avventura, la fragilità degli affet-ti ma soprattuutto la paura di essere abbandonati e quella, altrettanto im-portante, di crescere. Il regista così si è espresso sul tempo che passa: “La gente ama questi personaggi, è affe-zionata a loro e non li vuole lasciare. Quelli che erano ragazzi quando uscì il primo film magari oggi sono genito-ri e aspettano di andare a vedere co-sa succede con i loro figli”. In questo caso ne vale la pena.

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Rodengo Saiano. Aperti i corsi presso il nuovo sodalizio che prosegue l’opera dell’Accademia “Sette note”

Per ogni momento della nostra vi-ta, per ogni ricordo che si ammiri nel gioco lento di un flashback o si celi nella rapidità di un gesto, ci sarà sem-pre un rumore, un suono, un silenzio di troppo o forse inseguito, il testo di una canzone o l’eco calma di una stro-fa che si scontri a ribadire che nella memoria non esistono tempi morti. La musica forse è proprio questo. La musica ci insegue e ci accompagna nella realtà di ogni giorno. La musica nasce con l’emozione, con la stessa emozione che la nuova Associazione culturale musicale bandistica “Acca-demia dei suoni” vuole trasmettere nel

corso del proprio operato. Costituita il 7 settembre 2010 grazie ad alcune persone legate alla passata gestione e da altre provenienti dal locale corpo bandistico A. Raineri, l’Associazione è volta a proseguire l’opera decennale della precedente Accademia musicale “Sette note”. L’apertura delle porte di Casa Rossini in via S. Rocco 1, dove si terranno i corsi, è prevista per lunedì 4 ottobre. Sotto la supervisione della presidente Amanda Mazzucchi e del Direttore didattico Davide Boccardi, l’Accademia dei suoni propone un per-corso formativo completo che si esten-de dall’ambito strumentale (violino,

viola, violoncello, flauto, clarinetto, saxofono, tromba, chitarra classica, pianoforte, chitarra elettrica e basso) al canto lirico e moderno, oltre ad un insieme di proposte di corsi collettivi (gratuiti per gli iscritti alle lezioni di strumento) di minibanda, orchestra, coro e band per gli strumenti amplifi-cati. Per avere informazioni la segrete-ria sarà aperta il giovedì dalle 17 alle 19 ed il martedì dalle 14.30 alle 16, mentre tutti i giorni dalle 17 alle 19 è garantita la disponibilità al numero 0306119644. L’Accademia dei suoni: un’accademia per conoscere l’emozione che la musi-ca suscita. (Francesco Gavazzi)

L’Accademia della musica per saper ascoltare i suoni

SALA DELLA COMUNITÀ - COLOGNE Shrek e vissero felici e contenti Sa-bato 9 ottobre ore 20.45; domenica 10 ottobre ore 15.00, 17.30. Toy story - La grande fuga Sabato 16 ottobre ore 21; domenica 21 marzo ore 15, 17.30.Inception Domenica 24 ottobre ore 20.45. L’ultimo dominatore dell’aria Sabato 30 ottobre ore 20.45; domeni-ca 31 ottobre ore 17.30. L’apprendi-sta stregone Lunedì 1 novembre ore 17.30.AURORA - PALAZZOLO Giustizia pri-vata Sabato 9 ottobre ore 21; domeni-ca 10 ottobre ore 20.30. Toy Story - La grande fuga Sabato 16 ottobre ore 21; domenica 17 ottobre ore 16, 20.30; The karate kid: la leggenda continua Sa-bato 23 ottobre ore 21; domenica 24 ottobre ore 16, 20.30. Mangia, prega, ama Sabato 30 ottobre ore 21; dome-

nica 31 ottobre ore 16, 20.30; lunedì 1 novembre ore 16, 20.30.DON BOSCO - PONTOGLIO Toy Sto-ry - La grande fuga Domenica 10 ot-tobre ore 16.15. L’apprendista stre-gone Domenica 17 ottobre ore 16.15. Shrek e vissero felici e contenti Do-menica 24 ottobre ore 16.15. The kara-te kid: la leggenda continua Dome-nica 31 ottobre ore 16.15.PAX - PROVAGLIO D’ISEOShrek e vissero felici e contenti Sa-bato 9 ottobre ore 20.45; domenica 10 ottobre ore 16.00. L’apprendista stre-gone Sabato 16 ottobre ore 20.45; do-menica 17 ottobre ore 16.00. Toy Sto-ry 3 - La grande fuga Sabato 23 otto-bre ore 20.45; domemica 24 ottobre ore 16.00; Karate kid: la leggenda conti-nua Sabato 30 ottobre ore 20.45; do-menica 31 ottobre ore 16.00.

I film di ottobre nelle Sale della Comunità

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31E-mail:franciacortavocemedia.it

Schumann e Chopin. Questi i due grandi artisti a cui è dedicato “Autunno Mu-sicale Palazzolese 2010”, festival internazionale giunto alla sua 18ª edizione. La manifestazione è promossa dall’associazione MusicArte, in collaborazione con l’associazione culturale Sconfinarte e El sonido y el tiempo, con il patrocinio e contributo del Comune, della Regione e della Provincia. Domenica 10 ottobre con “Il Settecento strumentale”, sabato 23 “Omaggio a Fryderyck Chopin”, saba-to 6 novembre “Da Mozart a Schumann”. L’ultimo appuntamento è per sabato 20 novembre con la rappresentazione “Omaggio a Robert Schumann”. Molti gli ospiti, tra questi Michele Vegis, ex ballerino del corpo di ballo della Scala,

Provincia. Presente e futuro della scuola bresciana; parla l’Assessore alla pubblica istruzione Aristide Peli

Il Festival musicale palazzolese nel dettaglio

Grande attesa per l’anno zero delle superiori con la riforma

Alle attese di studenti, insegnan-ti e famiglie si aggingono quest’anno anche quelle della Provincia. “Quello che si è aperto il 13 settembre – affer-ma Aristide Peli, assessore provincia-le all’Istruzione – è anche per noi un anno zero perché si vede l’avvio della riforma della scuola secondaria volu-ta dal ministro Gelmini”. La Provin-cia, infatti, ha avuto una parte attiva nella riorganizzazione sostanziale e formale delle superiori ridisegnate dal Ministro bresciano. Legittimo, quindi, che il titolare delle deleghe in materia di istruzione di Palazzo Bro-letto guardi con un minimo di appren-sione a questo nuovo “start up”. Gran parte degli sforzi dell’amministrazio-ne provinciale sono stati assorbiti dagli interventi di manutenzione e di messa a norma degli edifici scolasti-ci. La Provincia è infatti proprietaria delle strutture che ospitano gli istituti superiori. Dalla Valle Camonica alla Bassa e da est a ovest, passando ov-viamente per la città, sono qualcosa come cinquanta gli edifici di cui Pa-lazzo Broletto, tramite l’assessorato

affidato all’assessorato di Aristide Peli, deve prendersi cura. “In tema di offerta formativa – afferma Peli – di concerto con la Regione abbiamo deciso di mantenere tutti gli indirizzi stabiliti lo scorso mese di marzo, an-che se più di uno non ha riscontrato particolare gradimento presso gli stu-denti. L’anno scolastico servirà anche per far conoscere l’offerta formativa superiore soprattutto in campo tecni-co”. Per l’assessore Peli Brescia, real-tà a forte vocazione produttiva, deve riscoprire la formazione tecnica. Si tratta di una preoccupazione che nel Bresciano avvertono da più parti. Da anni le realtà imprenditoriali chiedo-no un maggior raccordo con il mondo della scuola che, a sua volta, va invo-cando la possibilità di far compiere ai propri studenti esperienze formative in azienda. Nelle intenzioni dell’asses-sore Peli c’è il desiderio di giungere a una sintesi delle richieste: “La scuola moderna deve formare i suoi studenti all’elasticità, deve fornire loro, oltre alle conoscenze, anche la capacità di misurarsi con un mondo del lavoro che da anni non è più caratterizzato dal posto fisso per tutta la vita”. An-che su questo fronte la Provincia sta lavorando alacremente. L’assessore all’Istruzione Aristide Peli

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Palazzolo. Fino al 20 novembre va in scena il Festival internazionale giunto ormai alla 18ª edizione

Schumann e Chopin. Questi i due grandi artisti a cui è dedicato “Au-tunno musicale Palazzolese 2010”, festival internazionale giunto ormai alla sua 18ª edizione. Quest’anno si vogliono celebrare i 200 anni dalla nascita dei due maestri. La manife-stazione è promossa dall’associa-zione MusicArte, in collaborazione con l’associazione culturale Sconfi-narte e El sonido y el tiempo, con il patrocinio e il contributo del Comu-ne, della Regione Lombardia e della Provincia di Brescia. L’evento è sem-pre molto atteso dai palazzolesi, che custodiscono gelosamente nel loro

Dna l’amore e la passione per la mu-sica. Il festival aprirà sabato 2 otto-bre alle 21 all’Auditorium San Fede-le con lo spettacolo “Omaggio a R. Schumann”. Altre date in program-ma sono domenica 10 ottobre con “Il Settecento strumentale”, sabato 23 ottobre “Omaggio a Fryderyck Cho-pin”, sabato 6 novembre “Da Mozart a Schumann”. L’ultimo appuntamen-to è previsto per sabato 20 novembre con la rappresentazione “Omaggio a Robert Schumann”. Molti gli ospiti attesi. Il pubblico attende con ansia l’esibizione de “I musici di Vivaldi”, un gruppo da camera fra i più ap-

prezzati nel panorama italiano ed estero che sarà presente a Palazzo-lo domenica 10 ottobre. L’orchestra, specializzata nel repertorio Barocco e Classico, si esibisce senza direttore e con strumenti originali adottando accordature e temperamenti adegua-ti. Per la serata di chiusura è attesa Jitka Cechova, artista di fama inter-nazionale, molto apprezzata dalla critica in Europa, Sud Africa, Sud America e Giappone. Viene invita-ta regolarmente ai maggiori festival europei, quali Primavera di Praga, Parigi, l’Alte Oper di Francoforte e tanti altri. (n.f.)

L’Autunno musicale nel segno di Schumann e Chopin

La Voce della Franciacortaottobre 2010

Jitka Cechova

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Nosy Be ovvero un giro su l’isolapiù bella di tutto il Madagascar

Situata a 15 km dalla costa Nord-ovest di Madagascar, nel Canale di Mozambico, Nosy Be è circondata da numerose isolette. La sua super-ficie è di 321 chilometri quadrati. Per muoversi sull’isola ci sono moltis-simi taxi e tra questi gli economici taxi collettivi che permettono con pochi soldi di muoversi e conosce-re gente durante gli spostamenti. Le acque calde del Canale di Mozam-bico, la protezione del Massiccio di Tsaratanana e il clima tropicale che regola le stagioni, fanno di Nosy Be un’isola con una fauna ed una flora eccezionale. Il significato di Nosy Be è “Grande isola” in quanto è la più grande come dimensione rispetto tutte le isolette che la circondano ma l’appellativo più corretto che la distingue è “Isola dei profumi”(Nosy Manitra): infatti l’isola e’ ricca di fra-granze date da piante e spezie.Dalla cima del Mont Passot (329 m), si possono ammirare splendidi tra-monti e l’intero panorama della ba-ia di Nosy Manitra e tutte le isolette che circondano l’isola come l’arcipe-lago delle Mitsio, Nosy Iranja e mol-te ancora. Tutto intorno al monte troviamo i bellissimi laghi sacri la-

Speciale viaggi. Circondata da numerose isolette offre un panorama ricco di laghi naturali e parchi molto belli

ghi vulcanici dalle acque cristalline di Anjavibe, Amparihimirahavavy, Bemapaza, Antsahamanavaka, An-tisihy, Amparihibe e Maintimaso. I laghi sono ricoperti da una fittissi-ma vegetazione e sono popolati da numerosi coccodrilli. Altro punto panoramico è la cima della riserva naturale del Lokobe, importante per la foresta primaria che la ricopre e rifugio di molti animali quali lemu-ri diurni e notturni, serpenti,volpi volanti, camaleonti, tartarughe e varie specie di uccelli. L’isola è cir-condata da spiagge stupende dove le palme accarezzate dalle onde e le mangrovie occupano ampi spazi dove il mare si ritrae per centina-ia di metri durante la bassa marea. Nosy be non deve essere un punto di arrivo ma bensì di partenza per la scoperta delle meravigliose isole che la circondano come Nosy Iran-ja, Nosy Tanikely, Nosy Komba, le isole Radama e altre ancora. Da No-sy Be poi, con solo un paio d’ore di traghetto o mezz’ora di barca velo-ce si raggiunge la costa Nord Ovest del Madagascar e da qui è possibile muoversi per visitare la stupenda zona di Diego Suarez con le bellis-sime baie che la circondano (come la baje du currier, de sakalava, des dunes, des pigeons) e i bellissimi parchi naturali come la Montagne D’ambre e l’Ankarana.

Nosy Be ha un posizione strategica ed è stata nel tempo meta di flotte di guer-ra, navi commerciali indiane, arabe, por-toghesi così come dei pirati. I primi abi-tanti dell’isola furono naufraghi portati dalle correnti e gruppi appartenenti alle tribù Antankarana, Zafinofotsy, Sakala-va, Antondray, Indiani e Comoriani. Agli inizi del XIX secolo, nel momento in cui Radama I completava l’unificazione po-litica del Madagascar, Nosy Be fu rifugio dei principi Sakalava decaduti. Nel 1837 la regina Sakalava Tsiomeko, sconfitta dai Merina, si rifugiò nelle isole di Nosy

Komba e Nosy Tanikely. Qui ottenne la protezione da parte del sultano di Zan-zibar ma fu solo temporanea. Nel 1840, un comandante di vascello francese chi-mato Passot, si fermò a Nosy Be e i Saka-lava si rivolsero a lui per chiedere prote-zione da parte della Francia. Nel 1841, la regina Tsiomeko cedette l’isola ai fran-cesi con un trattato. Da allora seguì un periodo durante il quale si sviluppò l’in-dustria dello zucchero, la coltura del caf-fè e della vaniglia. Nosy Be ha risentito dell’influenza dell’Europa mezzo secolo prima del resto del Madagascar.

In una posizione strategica

di Luigi Zameli

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I tappi auricolari per proteggersidalla permanenza dell’acqua

Quasi tutti conosciamo la fasti-diosa sensazione dell’acqua che pene-tra troppo in profondità nell’orecchio quando si fa il bagno. Una frequen-te conseguenza della permanenza dell’acqua nell’orecchio, soprattutto per i bambini, può causare un’infiam-mazione. Dopo aver nuotato, ma an-che dopo un bagno o una doccia, nel condotto uditivo esterno può racco-gliersi dell’acqua. Sulla pelle calda e umida del condotto i batteri prolifera-no facilmente. Già dopo qualche ora si può manifestare prurito o dolore. Se questa infiammazione iniziale non si estingue spontaneamente può aumen-tare generando forti dolori.Se il prurito o il dolore iniziale au-menta tirando il lobo o il padiglione auricolare, si tratta quasi certamente di un’otite del condotto uditivo ester-no. Per sua natura l’orecchio sarebbe ben protetto dall’umidità: le ghian-

Salute. In caso di orecchie delicate l’unico rimedio affidabile e sicuro è affidarsi ai cosiddetti Aquastopper

dole sebacee sane producono infatti abbondante cerume che “lubrifica” e protegge il condotto uditivo. Questo permette all’acqua di scorrere meglio. Il cerume è inoltre utile perché “trasci-na all’esterno” dell’orecchio le cellule cutanee desquamate e lo sporco che può essere entrato nell’orecchio. Chi pratica sport acquatici con frequenti allenamenti corre il rischio che il ce-rume venga dilavato e che il condotto uditivo si secchi, divenendo vulnerabi-li alle infezioni. Dopo aver nuotato o aver fatto una doccia, l’acqua deve es-sere rimossa dall’orecchio inclinando lateralmente la testa e tirando legger-mente il lobo o il padiglione auricola-re. Non si devono inserire nell’orec-chio bastoncini cotonati o altri ogget-ti assorbenti che possono spingere verso l’interno il cerume protettivo e le cellule cutanee desquamate, con il rischio di formare un tappo. La proba-bilità d’infiammazione in questo modo aumenta. I bastoncini cotonati e simili sono la più frequente causa scatenante di infiammazioni del condotto uditivo esterno. In caso di orecchie delicate bisognerebbe pertanto evitare il più possibile che l’acqua penetri nel con-dotto. Un ausilio affidabile e sicuro a tal fine sono i tappi auricolari realizza-ti su misura del proprio condotto udi-tivo, i cosiddetti “Aquastopper” sono realizzati su misura in laboratorio uti-lizzando silicone morbido.

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provoca una sensazione di fastidio.

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di infiammazione

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di perforazione del timpano e con dre-naggio trans timpanico naturalmente dopo aver effettuato una visita spe-cialistica seguita da una prescrizione medica.Per ulteriori informazioni sulla realiz-zazione degli “Aquastopper”, si può telefonare al numero 0307241615 pres-so il Centro acustico Franciacorta di Ro-vato, dove si può trovare un audiopro-tesista a disposizione. Meglio affidarsi a un professionista piuttosto che utiliz-zare metodi fai da te che possono com-promettere lo stato di salute.

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34 La Voce della Franciacortaottobre 2010

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La Voce della Franciacortaottobre 2010

Personale diplomato e qualificatoper la cura di malati e di anziani

Elena Toma è nata in Romania. Arriva a Ghedi una decina di anni fa, in visita ai genitori, che per motivi di lavoro si erano trasferiti in Italia e decide di fermarsi qua. In Romania Elena frequentava l’università di Bu-carest per diventare giornalista. “Qui mi sono iscritta all’Università catto-lica – racconta – al corso di Scienze linguistiche per la comunicazione e l’impresa. Nel 2007 mi sono laurea-ta. Conosco quattro lingue: romeno, inglese, spagnolo e italiano. Attual-mente lavoro al tribunale di Brescia come traduttrice. Di solito vengo chiamata quando ci sono imputati stranieri o interrogatori che devono essere sostenuti in lingua straniera”. Elena, però, fa dell’altro: a Ghedi, in-fatti, ha creato la fondazione di Mano nella Mano, che si occupa di recluta-

re badanti, infermiere, collaboratrici domestiche e baby sitter. Il tutto in piena regola. Se straniere, infatti, le aspiranti lavoratrici devono avere le carte a posto, a cominciare dal per-messo di soggiorno. Chi le assume, infatti, lo deve fare seguendo tutte le regole: assicurare, versare contributi e previdenza. “Queste sono le condi-zioni di chi vuole rivolgersi a noi – ga-rantisce Elena Toma –. Noi facciamo i colloqui per verificare se le persone hanno le competenze, poi seguiamo la parte burocratica, facciamo le bu-ste paga e via dicendo. Offriamo un servizio completo”. “Ho deciso di fon-dare questa associazione – continua Elena Toma – perché conosco bene la realtà delle donne che cercano un impiego come badanti. È un settore del quale le nostre agenzie del lavoro non si occupano. Conoscendo sia le lingue straniere che la realtà, mi sono attivata per fondare questo sodalizio, che non ha scopo di lucro e persegue la finalità di promozione sociale”. At-tualmente l’associazione ha cinque soci e ha all’attivo circa 200 contat-ti: 200 figure professionali pronte ad essere inserite nel mondo del lavoro. “Mi occupo personalmente di selezio-nare le persone – precisa la signora Toma –. Chi è interessato a un lavoro sostiene un colloquio; alla fine della chiacchierata decido se è idoneo al tipo di lavoro”.

Salute. Le badanti, le infermiere e le baby sitter sono delle figure professionali sempre più preziose

Una badante al lavoro

di Maria Teresa Marchioni

L’associazione Mano nella Mano si occupa anche dell’assistenza legale, contatta le famiglie e

stipula i contratti. Fra le novità, il Pronto Soccorso per servizi piccoli ma utili

Un impegno a 360°

Il fenomeno delle badanti è molto diffuso. La famiglia tipo che richiede questo servizio di assistenza lo fa per la persona anziana o anche per la per-sona invalida. La badante lavora tutti i giorni della settimana, e, a volte, anche di notte. Difficilmente le donne italia-ne facevano questo tipo di scelta. Og-gi il fenomeno della badante sta inte-ressando anche molte donne italiane. L’assicura la fondatrice dell’associazio-ne Mano nella mano, Elena Toma, ori-ginaria della Romania. “Questa asso-

ciazione – riferisce la signora Toma – è stata creata appositamente per accom-pagnare il cammino delle persone che cercano lavoro e delle famiglie che han-no dei bisogni. Noi assistiamo gli uni e gli altri offrendo servizio di assistenza. Persone, italiane o straniere, senza al-cuna differenza”. Elena Toma si occupa anche dell’assistenza legale, contatta le famiglie e stipula i contratti. Mano nel-la Mano si trova a Ghedi in via Garibaldi 18, telefono 339-7138683. Informazioni anche a [email protected].

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36 La Voce della Franciacortaottobre 2010

Provaglio d’Iseo. In paese si celebra la prova di questo giovane ciclista che ha tutti i numeri per fare bene

In bicicletta per cullare un sogno

Sport

Biondo, non particolarmente al-to, gambe potenti. È questo il ritratto di Nicolas Marini, il giovane ciclista divenuto ormai una celebrità a Pro-vaglio d’Iseo e non solo. Al ciclismo Nicolas ci è arrivato davvero per caso, ma qualcuno evidentemente ci aveva visto lungo. Ha iniziato a pedalare da bambino, all’età di otto anni e il merito è stato di un amico di famiglia, che dopo averlo visto an-dare in bici, era rimasto impressio-nato dalla potenza delle sue gambe. Propose ai suoi genitori di farlo ga-

reggiare. “Questo sport mi prese su-bito, a differenza del calcio che ho praticato per quattro anni” dichiara Nicolas. Da lì è iniziata una lunga storia, fatta di sforzi, sacrifici, cadu-te, sconfitte ma anche molte gioie e trionfi. Oggi Nicolas ha 17 anni, si divide fra scuola e sport: frequenta, infatti, l’Istituto Lunardi a Brescia e corre nella categoria juniores per la Aspiratori Otelli – Caseifici Zani.

In bacheca può vantare davvero un gran numero di vittorie. La più im-portante è sicuramente quella regi-strata a Singapore, dove, lo scorso 22 agosto, alle Olimpiadi Giovanili, il giovane velocista ha conquista-to la medaglia d’argento, portando così a Provaglio la quarta medaglia olimpica. “Riuscire a conquistare la medaglia d’argento è stata una delle emozioni più grandi della mia vita.

In quel momento tutti i sacrifici fatti sono stati ripagati”. “Medaglia d’ar-gento, Marini veloce come il vento”, questo e tanti altri gli striscioni spar-si per il paese che hanno accolto il giovane campione, in occasione del suo ritorno in patria. Un’ esperienza, quella di Singapore, seguita diretta-mente anche dalla sua famiglia che non manca mai. La mamma, il papà, il fratello Christian e la sorella Mi-chela sono i suoi primi tifosi; non si perdono una gara. “La famiglia per me è fondamentale, mi aiuta a fare ottime scelte, così nello sport come nella vita”. L’ultima sua vittoria risa-le a pochi giorni fa, al 26 settembre, quando, a San Vigilio di Concesio in occasione del XX Memorial Pa-ride Bresciani, il giovane ciclista ha messo in atto uno sprint vincente, firmando così il suo decimo succes-so stagionale. Il suo sogno è arriva-re al professionismo e vincere qual-che tappa al Giro d’Italia e al Tour de France. E se dovesse continuare su questa strada,in salita senza alcun dubbio, il suo sogno potrebbe, un giorno, trasformarsi in realtà.

Nicolas Marini

Sito:www.lavocedelpopolo.it

di Natalia Franchini

Medaglia d’argentoalle Olimpiadi giovanili di

ciclismo, Nicolas Marini, 17 anni, si divide fra

sport e scuola. Corre nei Juniores per la Aspiratori

Otelli Caseifici Zani

Berlingo. Il Gruppo vogatori di Paratico ha organizzato le qualificazioni per i ragazzi nati dal 1993 al 1997

Si è svolta a Berlingo domenica 26 settembre la gara di Canottaggio sedile fisso riguardante le qualifi-cazioni giovanili, organizzata dalla Ficsf (Federazione italiana canot-taggio sedile fisso), dalla Scuola del Remo di Garda e dal gruppo Voga-tori di Paratico. La competizione era rivolta ai ragazzi nati negli an-ni 1993-1997.La manifestazione ha visto la par-tecipazione di diverse società: ol-tre ai già citati gruppo Vogatori di Paratico (divise azzurro − bianche)e Scuola del Remo di Garda (blu scuro), hanno partecipato anche i Giovani vogatori clusanesi (rosso –giallo) e il gruppo sportivo clusa-nina (rosso – bianco).La gara si è conclusa con la vitto-ria di Franco Nembrini e Francesco Tengattini per il gruppo vogatori Paratico, che hanno realizzato un tempo di 4h03’13’’. Sul podio an-

che Mafezzoli Giuseppe e Squar-zoni Stefano della Scuola del Re-mo che hanno ottenuto un tempo di 4h09’02’’. Terzo posto per gli at-leti Archetti Sergio e Tengattini Mi-chele del gruppo Vogatori Paratico (4h28’17’’). Il 10 ottobre la Ficsf or-ganizza a Bardolino la Coppa Italia per la Voga in Piedi.Non solo canottaggio a sedile fisso. Sul lago d’Iseo è tradizione anche la passione per le bisse: imbarcazio-ni in legno composte da 4 rematori che vogano “alla veneta”, in piedi con un remo ciascuno.La barca è tipica del lago di Gar-da, originariamente progettata per la pesca e successivamente snelli-ta e preparata per le gare, misura oltre undici metri di lunghezza per un peso che si aggira attorno ai 120-140 kg.Queste imbarcazioni si sfidano an-nualmente in una serie di 8-9 gare

Paratico e Clusane sono protagonisti negli sport acquaticitra Sebino e Garda, ciascuna in un paese diverso.Il confronto si sviluppa su un trac-ciato a boe da percorrere quattro volte con tre giri e una distanza complessiva di poco meno di 1,5 km. La società sebina è il G. S. Clu-sanina di Clusane d’Iseo che racco-glie vogatori di Clusane, Paratico, Palazzolo e Cazzago San Martino. I colori sociali sono il rosso e il bianco, presenti sia sullo stendar-do, che sulla barca e le divise dei vogatori.La Clusanina mette in campo tre bisse, oltre a diversi equipaggi di naècc (tipiche imbarcazioni se-bine su cui si voga in coppia): la Clusanina, la Carmagnola e la Pa-ratico. L’età dei vogatori va dai 21 ai 65 anni. Esiste inoltre una sezio-ne di voga dedicata ai più giovani che raccoglie atleti a partire dai 10-11 anni.

La Gimondibike è andata a Marzio DehoMarzio Deho è il vincitore della X edizione della Gimondibike, la gara interna-zionale di mountain bike che ogni anno si tiene in Franciacorta e che quest’an-no ha visto più di 1600 partecipanti. Il ciclista bergamasco ha conquistato il suo quarto titolo alla Gimondibike, riuscendo a battere in volata il francese Tempier e coprendo così i 39,7 km del percorso in 1h27’55’’. Secondo posto per Tempier (1h27’55’’) e terza posizione per Betelli (1h28’21’’). Tra le donne, invece, Miche-la Benzoni (1h48’01’’) ha dominato la gara fin dall’inizio, imponendo il proprio ritmo ed aumentando il distacco dalle avversarie col passare dei kilometri. Sul podio con lei Sandra Klomp (1h50’57’’) e Roberta Gasparini (1h52’34’’).

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Pallavolo. La squadra Intesa Lavoro – Team Volley Rovato ai nastri di partenza

Pronti a una stagioneda protagonisti sotto reteIl club franciacortino nato nel 1994 ha cambiato sede, ma non i programmi ambiziosi

di Maximiliano Esti

Il Team Volley Rovato è nato nel 1994 e ha militato nei campionati pro-vinciali con una parentesi di qualche anno nel Csi conclusasi l’anno scorso con il ritorno in Fipav nel campiona-to di 3ª divisione maschile al termine del quale è stata conquistata la pro-mozione alla categoria superiore. Da quest’anno militano nel campionato regionale di serie C. L’opportunità è nata poichè a Paderno Franciacorta non esistevano più le condizioni per proseguire quanto di buono era sta-to fatto: la vittoria del campionato di serie D dominandolo dalla prima di campionato (24 vinte su 24 giocate). Il team si è spostato a Rovato. Ades-so, dopo aver toccato il traguardo della promozione alla massima serie regionale, si riparte con una nuova so-cietà, nuovi sponsor ma con la stessa voglia di fare bene e con l’entusiasmo che ha contraddistinto il gruppo nelle scorse stagioni. Gli artefici di questo nuovo progetto sono Antonio Patti (il direttore sportivo) e i “senatori” Adam Marchina e Maximiliano Esti. L’obiet-tivo della stagione è di conservare la categoria guadagnando la salvezza nel

più breve tempo possibile. Gli atleti so-no consci che il livello con il salto di categoria aumenta moltissimo e che potrebbero non bastare i buoni risul-tati dello scorso campionato per cen-trare la salvezza. Confermato il gruppo dello scorso anno con l’inserimento di due centri di grande esperienza e bravura: Alfio Novelli e Diego Mutti. L’importanza di conservare la cate-

goria è legata al progetto ambizioso per i prossimi anni. Con l’aiuto dello sponsor principale “Intesa Lavoro” nella persona del suo presidente Fabio Manna si vuole riportare la pallavolo maschile a Rovato ad alto livello. Il campionato inizia il 23 ottobre in tra-sferta a Segrate. La prima casalinga è fissata per il 30 ottobre alle ore 18.30 contro Gonzaga Milano.

La squadra Intesa Lavoro – Team Volley Rovato

E-mail:franciacortavocemedia.it

L’Asd Team Volley è una associazio-ne sportiva dilettantistica nata a Rovato nel 1994 in seguito all’esi-genza di finanziare l’attività ago-nistica di una squadra di pallavolo maschile e di promuovere la diffu-sione di questo sport nel territorio comunale e nelle sue vicinanze.Originariamente il nome della squadra era “La Smorfia Rovato” dal nome dello sponsor, una piz-zeria rovatese, grazie a cui e sta-ta possibile la prima iscrizione ad un campionato ufficiale nel 1991 (campionato Csi).Dal campionato 1995/96 a oggi la partecipazione ai vari campionati è stata effettuata con la denomina-zione attuale.Nel corso degli anni la compagine franciacortina si è tolta molte sod-disfazioni: infatti già nel secondo anno di attività della squadra si è piazzata al terzo posto nel campio-nato provinciale. Nelle file del Ro-vato hanno militato e militano gio-catori provenienti un po’ da tutta la zona della Franciacorta e del la-go d’Iseo e anche tre stranieri: uno statunitense e due romeni.Quello agli esordi è il 17° cam-pionato e la società vuole inserire nell’organico nuovi elementi. Re-sta anche forte l’intenzione di or-ganizzare una squadra giovanile (ad oggi esiste solo il femminile) per dare nuova linfa alla squadra e un senso di continuità al lavoro fin qui fatto.II Comune di Rovato ha autorizza-to l’utilizzo della palestra in fascia pomeridiana, adesso si attendono solo i giocatori dai 15 ai 17 anni per l’allestimento del settore gio-vanile. Inizialmente collaborando con altre società (sembra raggiun-to un accordo con Passirano), in fu-turo diventando un punto di rife-rimento importante per la Francia-corta. Ci sono i margini per cresce-re, mantenendo sempre lo spirito che ha fatto la differenza in que-sti anni.

L’Asd Team Volleypunta sui giovani

La Voce della Franciacortaottobre 2010

diamo voce anche al basket brescia

in collaborazione con

radiocronaca di Alberto BanzolaLa radio dello sport brescianosms: 3383636104 - [email protected]

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38 La Voce della Franciacortaottobre 2010

Sito:www.lavocedelpopolo.it

EDICOLE ADRO: Edicola Punto e Virgola - Via Provinciale - Zini Laura: Via Roma 13BORNATO: Edicola Belleri - Via San Bartolomeo 3CAPRIOLO: L’Edicola - Viale IV Novembre CAZZAGO SAN MARTINO: Bar La Bertola - Via Padana Superiore 12; Filippini Marco Via San Michele 2CELLATICA: Edicola Torchio Giampaolo - Via Caporalino; Francioli Bruno - Via Risorgimento 2/ACHIARI: Legrenzi Alessandro - P.zza Martiri della Libertà 15; San Faustino - Via Villatico 8; Vanfiori Michele - Via Mazzini 6; L’Edicola delle erbe - Via XXVI aprile 42COCCAGLIO: Il negozio dietro l’angolo - Via Martiri della Libertà 9 - Donghi Barbara - L.go Garibaldi,1COLOGNE: Non Solo Giornali - Via BresciaCORTEFRANCA: Cappelletti Davide - Via Provinciale 6; Non solo merceria - Via Roma 77/BERBUSCO: L’Edicola - Via RovatoGUSSAGO: Gatta Giovanni - Via Dante Alighieri 5/A - Tonelli Mauro - Viale Italia - Ravarini Pierina - Via Richiedei 10 - La Luna di Carta - P.zza Vittorio Veneto 25ISEO: Edicola 71 - Via C. Bonari; Volonghi Ettore - Viale Repubblica 6 - Patrizia Verri - P.zza Garibaldi 8MONTICELLI: Cartoleria ABC - Via Caduti 42/COME: Franchi Daniele Via E. Fermi 1PADERNO: Minelli Loretta - P.zza Libertà 27PALAZZOLO S/ OGLIO: Pasquali Alessandro - Viale Italia 1; Bertocchi Giuseppe - Piazzale Giovanni XXIIIPASSIRANO: Berardelli Livio - Via XXV aprile 3RODENGO SAIANO: Edicola Rodengo Saiano - Via BresciaROVATO: Edicola Cavour - P.zza Cavour 17; Edicola Bianchi Giancarlo - Via Franciacorta; Edicola Ghafar Mohamed - Via C. Battisti 101

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ADRO www.comune.adro.bs.it BRIONE www.comune.brione.bs.it CAPRIOLO www.capriolo.org CASTEGNATO www.comune.castegnato.bs.it CAZZAGO S. MARTINO www.comune.cazzago.bs.it CELLATICA www.comune.cellatica.bs.it CHIARI www.comune.chiari.brescia.it COCCAGLIO www.comunedicoccaglio.it COLOGNE www.comune.cologne.bs.it CORTE FRANCA www.comune.cortefranca.bs.it ERBUSCO www.comune.erbusco.bs.it ISEO www.comune.iseo.bs.it GUSSAGO www.gussago.com LOVERE www.comune.lovere.bg.it MARONE www.comune.marone.bs.it MONTE ISOLA www.comune.monteisola.bs.itMONTICELLI www.comune.monticellibrusati.bs.it OME www.comune.ome.bs.it OSPITALETTO www.comune.ospitaletto.bs.it PADERNO FRANCIACORTA www.comune.pader-nofranciacorta.bs.it PALAZZOLO SULL’OGLIO www.palazzoloweb.it PARATICO www.comune.paratico.bs.it PASSIRANO www.comune.passirano.bs.it PISOGNE www.comune.pisogne.bs.it POLAVENO www.comune.polaveno.bs.it PONTOGLIO www.comunedipontoglio.euPROVAGLIO D’ISEO www.comune.provagliodiseo.bs.it RODENGO SAIANO www.rodengosaiano.net ROVATO www.comunedirovato.it RUDIANO www.comune.rudiano.bs.it SALE MARASINO www.comune.sale-marasino.bs.itSULZANO www.comune.sulzano.bs.it URAGO D’OGLIO www.comune.uragodoglio.bs.itZONE www.comune.zone.bs.it

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ANNO II

NUMERO 10 - OTTOBRE 2010

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 48/2009 del 10-11-2009

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39La Voce della Franciacortaottobre 2010

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

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DISTRETTI SANITARICHIARIPiazza Martiri della Libertà, 25 - Telefono: 030/7007011 [email protected] GUSSAGOVia Richiedei, 10 - Telefono: 030/2499911 [email protected] ISEOVia Giardini Garibaldi, 2 - Telefono: 030/9887456 [email protected] PALAZZOLO SULL’OGLIOVia Lungo Oglio Battisti, 39 - Telefono: 030/7007645 [email protected]

118 (Emergenza sanitaria)

112 (Carabinieri)

113 (Polizia)

115 (Vigili del Fuoco)

117 (Guardia di Finanza)

1515 (Corpo Forestale)

EMERGENZA

ADROSantuario Madonna della Neve - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 6.30 - 8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.00 S. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 7.00 - 9.00 - 10.30 - 18.00Torbiato - SS. Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00BRIONES. Zenone - Prefestivo: 17.00 - Festivo 10.30 - 17.00CAPRIOLOS. Giorgio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 10.00 - 11.15 - 15.30 - 18.30CASTEGNATOS. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 CAZZAGO SAN MARTINONatività di Maria Vergine - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Bornato - S. Bartolomeo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00Calino - S. Michele - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 - 10.30 - 18.30Pedrocca - S. Francesco d’Assisi - Prefestivo: 18.00 - Festivo 8.00- 10.00CELLATICAS. Giorgio - Prefestivo: 17.00 - 18.00 - Festivo 8.30 - 9.30 - 10.30 - 18.00CHIARIDuomo SS. Faustino e Giovita - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 6.00 - 7.00 - 8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.00 - 12.00 - 18.00 S. Bernardino - Prefestivo: 17.30 - Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 17.30COCCAGLIOS. Maria Nascente - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.00 - 9.00 - 10.00 - 11.00 - 18.00COLOGNESS. Gervasio e Protasio - Prefestivo: 18.00 - Fe-stivo: 7.00 - 8.30 - 9.45 - 11.00 - 18.00CORTEFRANCABorgonato - S. Vitale - Festivo: 7.30 - 10.30 - 17.30Colombaro - S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00 Nigoline - SS. Martino ed Eufemia - Prefesti-vo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30Timoline - SS. Cosma e Damiano - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30ERBUSCOS. Maria Assunta - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.30 - 10.30 - 18.30Villa di Erbusco - S. Giorgio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.30 - 10.30 - 18.30Zocco di Erbusco - S. Lorenzo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 11.00 - 18.00ISEOS. Andrea - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00Clusane - Cristo Re - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00

Pilzone - Madonna Assunta - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00GUSSAGOS. Maria Assunta - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 10.00 - 11.15 - 16.30 - 18.30Civine - S. Girolamo - Prefestivo: 20.00 - Festi-vo: 9.00Ronco di Gussago - S. Zenone - Prefestivo: 20.00 - Festivo: 8.30 - 10.00Sale di Gussago - S. Stefano - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 9.45 - 11.00 - 18.00LOVERES. Giorgio Martire - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 - 10.00 - 17.00 - 18.30Convento dei Cappuccini - Festivo: 7.00 - 9.00 - 11.30MARONES. Martino - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.15 - 10.30 - 18.30 Vello - S. Eufemia - Festivo: 9.15MONTE ISOLACarzano - S. Giovanni Battista - Prefestivo: 16.50 - Festivo: 8.45Peschiera Maraglio - S. Michele Arcangelo - Prefestivo: 18 - Festivo: 11.15Siviano - SS. Faustino e Giovita - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 10.00MONTICELLI BRUSATISS. Tirso ed Emiliano - Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 7.00 - 9.30 - 10.00 - 18.00OMERitrovamento di S. Stefano - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00OSPITALETTOS. Giacomo - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 - 9.00 - 10.00 - 11.00 - 16.30 - 18.30PADERNO FRANCIACORTAS. Pancrazio - Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00PALAZZOLO SULL’OGLIOSacro Cuore - Prefestivo: 18.30 Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.30S. Giuseppe - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.30 - 10.30 - 18.00S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00S. Paolo in S. Rocco - Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00San Pancrazio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00PALOSCOS. Lorenzo - Prefestivo: 20.00 - Festivo: 7.30 - 9.30 - 10.45 - 18.00PASSIRANOS. Zenone Prefestivo: 19.00 Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00CAMIGNONES. Lorenzo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 11.00 - 18.00MONTEROTONDOS. Vigilio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 10.30

PISOGNES. Maria Assunta - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30 Fraine - S. Lorenzo - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 - 18.30Gratacasolo - S. Zenone - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 - 11.00 - 18.00Grignaghe - S. Michele Arcangelo - Prefesti-vo: 18.00 - Festivo: 11.00Pontasio - S. Vittore - Prefestivo: 16.00 - Festi-vo: 9.30Sonvico - S. Martino - Prefestivo: 16.00 - Festi-vo: 10.00Toline - S. Gregorio Magno - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.00PONTOGLIO S. Maria Assunta - Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 11.00 - 18.30PROVAGLIO D’ISEOSS. Pietro e Paolo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 10.00 - 18.00Fantecolo - S. Apollonio - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.30Provezze - S. Filastrio - Prefestivo: 18.00 - Fe-stivo: 8.00 - 10.30 RODENGO SAIANORodengo - Abbazia Olivetana S. Nicola Pre-festivo: 19.30 Festivo: 6.30 - 8.00 - 9.30 - 10.30 - 18.00Padergnone - S. Rocco - Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 8.00 - 10.30 - 18.00Saiano - Cristo Re - Prefestivo: 19.30 - Festivo: 7.30 - 9.00 - 10.30 - 16.00 ROVATOS. Maria Assunta - Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.00 - 8.15 - 9.30 - 11.00 - 18.30Convento SS. Annunciata Monte Orfano - Prefestivo: 18.45 - Festivo: 9.00 - 11.00 - 17.00S. Giovanni Bosco - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.00 - 11.00 - 17.00Duomo di Rovato - Sacro Cuore di Gesù - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.00 - 18.00 Lodetto - S. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.00 - 18.00S. Andrea di Rovato - S. Andrea Apostolo - Festivo: 7.30 - 10.30S. Anna di Rovato - S. Anna - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.30 - 11.00S. Giuseppe di Rovato - S. Giuseppe - Prefe-stivo: 18.00 - Festivo: 9.00SALE MARASINOS. Maria Assunta e S. Zenone - Festivo: 7.00 - 9.00 - 11.00 - 19.00 SULZANOS. Giorgio - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.30 - 18.00URAGO D’OGLIOS. Lorenzo - Prefestivo: 18.00 Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 ZONES. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 08.00 - 10.30 - 18.00

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