Coltivatore Pavese Marzo 2011

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Poste Italiane S.p.a. Spedizione in a. p. D.L.353/2003 convertito in L. 27/02/2004 n. 46 art.1 comma 1 DCB/PV Quando la confezione costa 10 volte il contenuto periodico di Coldiretti Pavia n.3 2011 ANNO 66 per iodico di Coldi ret ti Pav ia Forma Forma o sostanza? o sostanza?

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Coltivatore Pavese Marzo 2011

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periodico di Coldiretti Pavia

n.3 2011

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sommario

sommario

Il Coltivatore PaveseEdito dalla Federazione Provinciale COLDIRETTI PAVIA

Questo numero è stato chiuso in redazione il 22 marzo 2011

Progetto grafi co e impaginazione

Fotocomposizione e stampaGrafi che Lama Srl

Strada ai Dossi di Le Mose, 5/7, Piacenza

Concessionaria di pubblicitàGrafi che Lama Srl

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Tel. +39 0523 592803, +39 0523 592859

Abbonamento annuo Euro 40,00

PresidenteGiuseppe Ghezzi

DirettoreGiovanni Roncalli

Responsabile di RedazioneClaudio Milani

Direzione artisticaMarino Galli

DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

INIZIATIVA REALIZZATA CON IL CONTRIBUTO DI

IL COLTIVATORE PAVESE

VIENE INVIATO A TUTTI I SOCI DELLA

FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI PAVIA

[email protected]

fotografi e: archivio fotografi co Coldiretti

Registrazione del Tribunale di Pavia n.3del 17 luglio 1948

Hanno collaborato:Mario Campari, Enrico De Marziani, Matteo De Ponti, Marta Madama, Alessandro Negruzzi, Carlo Palladino,Fabio Piccinini, Annamaria Seves,Rosanna Sora, Gianni Mario Stoppini

Redazione ed amministrazione:Piazza Guicciardi, 727100 PaviaTel. +39 0382 376811, Fax +39 0382 21284

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8 10Triplica il prezzo da Triplica il prezzo da negozio a negozionegozio a negozio

Boom di adesioni a Terranostra Boom di adesioni a Terranostra 22TERRANOSTRA

Infortuni: calo record in agricolturaInfortuni: calo record in agricoltura 40Invalidità civileInvalidità civile 40Pensioni: cosa cambia nel 2011 per gli autonomiPensioni: cosa cambia nel 2011 per gli autonomi 41Nuovi limiti di reddito per gli assegni familiariNuovi limiti di reddito per gli assegni familiari 41L’ultima poesia di Carletto GabbaL’ultima poesia di Carletto Gabba 42

Misura 214: piano di sviluppo rurale misure agroambientali Misura 214: piano di sviluppo rurale misure agroambientali 36

EPACA

TECNICO

Etichettopoli: il “Sacro Collegio Alimentare” dice NO... Etichettopoli: il “Sacro Collegio Alimentare” dice NO... 23ETICHETTOPOLI

Cinghiali: il gruppo di lavoro propone le linee di intervento Cinghiali: il gruppo di lavoro propone le linee di intervento 34Il Mulino di Suardi Il Mulino di Suardi 35

Suini: attuazione della direttiva 2008/71 CE Suini: attuazione della direttiva 2008/71 CE 35

TERRITORIO

SUINICULTURA

FISAR: (Col)direttamente nel bicchiere FISAR: (Col)direttamente nel bicchiere 24Club del Buttafuoco: lettera del Presidente al Coltivatore Pavese Club del Buttafuoco: lettera del Presidente al Coltivatore Pavese 26(ANSA) Vino in mano a chi non lo produce(ANSA) Vino in mano a chi non lo produce 27Distillazione di crisi Distillazione di crisi 28Controllo potenziamento viticolo Controllo potenziamento viticolo 30Misura 132 Misura 132 31Riconversione e ristrutturazione Riconversione e ristrutturazione 32Vino biologico: verso un disciplinare Vino biologico: verso un disciplinare 33Produzione di uve biologiche Produzione di uve biologiche 33

VITIVINICOLO

Editoriale: fermare chi specula sul cibo Editoriale: fermare chi specula sul cibo 7... se la confezione vale 10 volte il prodotto agricolo ... se la confezione vale 10 volte il prodotto agricolo 8Il prezzo degli alimenti triplica da un negozio all’altroIl prezzo degli alimenti triplica da un negozio all’altro 10AICOOP aderisce a Coldiretti AICOOP aderisce a Coldiretti 11Faliscono gli OGM Faliscono gli OGM 12(ANSA) Lombardia; lega propone legge con divieti OGM (ANSA) Lombardia; lega propone legge con divieti OGM 13Più ricerca per competere Più ricerca per competere 142010 positivo per i consumi BIO 2010 positivo per i consumi BIO 14Multifunzionalità: pubblicato il lavoro dell’Ispra Multifunzionalità: pubblicato il lavoro dell’Ispra 1580% della PAC al 20% delle aziende 80% della PAC al 20% delle aziende 15Moria delle api Moria delle api 16AIA a rischio competitività per 76mila allevamenti AIA a rischio competitività per 76mila allevamenti 17Dazio zero per grano e orzo Dazio zero per grano e orzo 18Stabili i prezzi della terra Stabili i prezzi della terra 18Grano cinese: rischio siccità Grano cinese: rischio siccità 19Nitrati: la camera chiede chiarimenti Nitrati: la camera chiede chiarimenti 19

SINDACALE

In agricoltura crescono le imprese in rosa In agricoltura crescono le imprese in rosa 21DONNE IMPRESA

Dove sta il valore?Dove sta il valore?

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| 7| 7EDITORIALE

Intervista a Sergio Marinipubblicata sul quotidiano l’AVVENIRE il 7/03/2011:

“FERMARE chi specula sul cibo”Di curioso c’è che anche se il prezzo dei cereali cresce del 70% in un anno, ai con-tadini non ne viene quasi niente. Le quo-tazioni di riso, mais e grano che sentiamo ripetere da settimane sono stratosferiche anche nel senso che si muovono sopra la testa degli agricoltori.

Presidente della Coldiretti Sergio Marini, ancora ieri la Fao ha rilanciato l’allarme sui prezzi degli alimentari. È una situazio-ne fuori controllo?C’è molta volatilità, soprattutto sui cereali. È qualche anno che succede. Poi gli allarmi sono forse esagerati, perché se andiamo a vedere i prezzi l’aumento è sì fortissimo ri-spetto a un anno fa, ma siamo del 30-40% sotto i picchi massimi toccati nel 2008. Il problema è che questo mercato è rigidissi-mo, sia sul fronte della off erta che su quello della domanda. Basta una piccola variazio-ne e le quotazioni si impennano. Gli ultimi rincari come si spiegano?C’è qualche problema sul lato dell’off erta, raccolti deludenti in alcuni mercati chiave, gli incendi che hanno colpito la Russia. Ma non basta a spiegare quello che sta succe-dendo. Secondo i nostri calcoli metà degli aumenti di prezzo sono dovuti alle manovre degli speculatori, lasciati a giocare sul mer-cato delle materie prime alimentari come se vendessero e comprassero oro o azioni. Il fatto che il mercato sia rigido, e quindi con quotazioni facili da infl uenzare, li agevola molto. Qualcuno dovrebbe fermarli. Ha già in mente chi potrebbe farlo?I mercati sono internazionali, quindi deve muoversi un’autorità globale. Serve una politica antispeculazione, che limiti il traffi -co di contratti derivati e futures sulle ma-

terie alimentari. Parliamo di cibo, di fame. Non scordiamoci che la scintilla delle rivolte nel mondo arabo è venuta dai prezzi del pane. Al mercato deve essere impedita tanta volatilità, che fa male ai consumatori ma anche agli agricoltori.La produzione di biocarburanti che ruolo ha in questa volatilità continua?I biocarburanti pesano, perché sottraggono una grossa quantità di raccolto. Anche eticamente non condivido l’idea di ridurre la produzione di cibo per fare più carburante. Sta davvero diven-tando un problema, anche da noi: nella Pianura padana il mais prodotto per i carburanti toglie terreno, cibo e lavoro. Incenti-varne tanto la produzione, quando le coltivazioni non riguardano solo prodotti residuali, è un errore. Chi ci guadagna devvero se i prezzi salgono?Le quotazioni dei cereali si impennano sempre quando i raccol-ti sono già terminati e il prodotto è già stato venduto ad altri prezzi. Non è l’agricoltore che ci guadagna, anche se sul lungo periodo anche i suoi listini lievitano. Però devo aggiungere che gli aumenti, entro certi limiti, erano indispensabili, perché i prez-zi di alcuni prodotti alimentari, ad esempio il grano tenero, l’an-no scorso erano scesi così tanto che in molti in Italia non hanno non hanno nemmeno seminato. Era più facile perderci che guadaggnarci. E i clienti fi nali?Da noi c’è un problema di fi liera. La carota raccolta dal ccontadininoo dinoprima di arrivare a tavola è passata di mano anche 5 o 6 vvolo te volungo la fi liera. Ogni passaggio ha il suo costo. Noi punntiamom ad amavvicinare gli agricoltori e i loro clienti fi nali. Come stiammo o facen-o do con i ‘Farmers market’ , che stanno avendo successoo iinn tutt’I- italia, e come presto faremo nei punti vendita ‘Campaggnna amica gn- La bottega’, che saranno una forma di distribuzione ppip ù similepiù simile a quella di un supermercato, ma con gli agricoltori protttagagoonisti. tagoI vostri costi di produzione intanto sono saliti anche aa gennaio.Dobbiamo prepararci a nuovi aumenti?I nostri costi stanno salendo soprattutto a causa della cocorsrsa deecorssa deei prezzi dell’energia. Probabilmente saliranno ancora. Ma la fi liera ll filiiè così lunga che è capace di attenuare gli eff etti degli aumenti: calcoliamo che a un costo di produzione agricolo che cresce del 10% corrisponde circa un aumento dell’1,7% dei prezzi fi nali. Non è un caso che gli alimentari segnino tradizionalmente aumenti inferiori alla media dell’infl azione.

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Dove sta Il caso del succo d’arancia è esemplifi -cativo. In un litro di aranciata, che vie-ne venduto mediamente a 1,30 euro, ci sono solo 3 centesimi di arance che pe-raltro spesso vengono “spacciate” come Made in Italy anche se provengono dal Brasile o dalla Florida. In altre parole, nelle bibite gassate l’acqua viene pa-gata come se fosse frutta. Sulla base di una legge nazionale ormai datata (Legge n. 286 del 1961) le bevande al gusto di agrumi possono infatti essere colorate a condizione che esse conten-gano appena il 12 per cento di succo di agrumi. Altri casi eclatanti sono quello della passata di pomodoro in bottiglia

da 700 grammi dove la confezione co-sta più del del prodotto agricolo, che incide appena il 10 per cento sul prezzo fi nale mentre tra bottiglia, tappo ed eti-chetta si arriva al 13 per cento. Ancora, per la scatola di fagioli borlotti da 400 grammi il legume presente pesa per il 18,5 per cento mentre tra scatola ed eti-chetta si arriva al 21 per cento. Occorre ricordare che per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti oltre la metà (il 60 per cento) va alla di-stribuzione commerciale, il 23 per cento all’industria di trasformazione e solo il 17 per cento per remunerare il prodot-to agricolo, secondo una analisi della

Succo d’arancia, passata di pomodoro, fagioli in scatola: ovvero quando il contenuto costa meno della confezione.

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| 9SINDACALE

il valore? ...per ogni euro

speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti oltre la metà va alla distribuzione commerciale...

Giuseppe GhezziPresidente Coldiretti Pavia

Coldiretti. Trasformare direttamente i prodotti agricoli in cibo per aumenta-re il potere contrattuale nella fi liera e sfuggire alla morsa delle speculazioni sulle materie prime stesse è l’obiettivo del nostro progetto per una Filiera Agri-cola tutta Italiana. Si tratta di sostenere il reddito degli agricoltori eliminando le distorsioni e tagliando le intermedia-zioni con l’off erta attraverso la rete di consorzi agrari, cooperative, mercati di campagna amica, agriturismi e imprese agricole di prodotti alimentari al cento per cento italiani fi rmati dagli agricoltori al giusto prezzo.

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il prezzo deglialimentari triplica da un negozioall’altro

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Il prezzo della stessa marca e confezione di spaghetti arriva a triplicare da un negozio all’altro, quello della Nutella, di yogurt e birra del tutto identici quasi raddoppiano, mentre la stessa confezione di latte cresce del 50 per cento. È quanto emerge da uno studio relativo al 2010 sulla dispersione dei prezzi al consumo realizzato da Giovanni Anania e Rosanna Nisticò e pubblicato in un working paper del Gruppo 2013 promosso dalla Col-diretti. I risultati dello studio sottolineano l’importanza della scelta dei punti vendita nel momento di fare la spesa alimentare che è la principale voce del bilancio familiare per gli italiani, dopo l’abitazione. La rilevazione dei prezzi di 14 prodotti alimentari di marca in commercio nel 2010 in diff erenti punti vendi-ta evidenzia infatti una forte variabilità, con il prezzo massimo che è pari a circa il doppio di quello minimo per ben sette delle referenze analizzate e arriva a triplicare nel caso degli spaghetti. A diff erenza di quello che ci si po-trebbe aspettare, solo per 8 dei 14 prodotti considerati dall’analisi il prezzo più basso è stato osservato nei supermercati dove peral-tro per due referenze è stato rilevato il prezzo più alto. I prezzi medi nell’area urbana non sono sistematicamente più bassi di quelli dei centri più piccoli e delle aree rurali, ma al con-trario per 11 dei 14 prodotti il prezzo medio è più alto nell’area urbana. Questo suggerisce che la più grande densità di fornitori nell’area urbana non si traduce in un’accresciuta con-correnza di prezzo tra i venditori e in più bassi prezzi per i consumatori. In particolare, la for-te variabilità dei prezzi conferma l’esistenza di ampi margini da recuperare nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola dove inef-fi cienze e distorsioni lungo la fi liera danneg-giano imprese agricole e consumatori.

Aicoop (Associazione Italiana Cooperative) dopo

aver svolto l’Assemblea nazionale ha formalizzato

la richiesta di adesione a Coldiretti condividendo-

ne le linee programmatiche e strategiche nonché il

modello organizzativo e sindacale.

Lo rende noto la Coldiretti che raff orza così propria pre-senza nella rappresentanza della cooperazione. Aicoop è un’associazione che raccoglie oltre 700 cooperative dei settori produzione-lavoro, sociale, edilizio; diff usa sul territorio nazionale ma con particolare presenza nelle regioni Lazio, Lombardia, Calabria, Campania e Piemonte. Le cooperative aderenti avevano già scelto di essere fortemente autonome rispetto al panorama na-zionale dell’associazionismo cooperativo e di collocarsi in una posizione di attenzione critica all’evoluzione del-la rappresentanza. L’accordo con Coldiretti trova la sua applicazione dopo aver sperimentato l’effi cacia dell’a-zione proposta dalla confederazione agricola e dopo averne valutate attentamente le proposizioni politico-sindacali. La Coldiretti, d’altro canto, vede riconosciuto il ruolo di grande forza sociale presente e signifi cativa nel Paese e si conferma quale punto di attrattiva per una serie di soggetti economici organizzati che si ritrovano nelle linee fondamentali della sua azione. Coldiretti è impegnata su importanti progetti che vedono coinvolta l’intera fi liera agricola italiana e con l’ausilio delle Co-operative e dei Consorzi Agrari aderenti sta predispo-nendo contratti ed accordi in diversi settori operativi.

Aicoopaderisce a Coldiretti

Cooperazione, uffi cializzata l’adesione

dell’Associazione Italiana Coopertaive

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MARZO 2011 | 12MMAMAMAMAMAMAMAMAMAAMAAAMAAAAMAAMAAAAAAAAAAAAAAAMAMAMAMAAMAAMAAMMAMMMMARRRZRRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZZRRZRZRZRZRZZZRZRZRZRRRZRZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO 222222222222222222222220100101010100010100101010000100000000 111111111111 |||||||||||||| 121122222222211111

Flop del biotech in Europa, semine in calo del 3%

Europea solo in 8 sono stati coltivati prodotti Ogm ed in par-ticolare in cinque paesi è stato seminato solo mais (Spagna dove si trova quasi l’80 per cento del terreno seminato con Ogm in Europa, Romania, Slovacchia, Portogallo e Polonia), in due solo patata (Germania e Svezia) e in Repubblica Ceca sia il mais che la patata.

Il fatto che, anche dove è possibile la coltivazione, gli agri-coltori riducano le semine è la concreta dimostrazione che per gli Ogm attualmente in commercio non c’è quella con-venienza economica che le multinazionali e i loro “tifosi” propagandano.

Calano del 3 per cento i terreni seminati con organismi gene-ticamente modifi cati (Ogm) in Europa nel 2010, a conferma della crescente diffi denza nei confronti di una tecnologia che gli agricoltori europei stanno abbandonando, anche nei Pae-si dove è ammessa, poiché nel coltivare prodotti transgenici non c’è neppure la tanto decantata convenienza economi-ca. Dall’analisi del rapporto annuale 2010 dell’ “Internatio-nal Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications” (ISAAA) emerge che la superfi cie Ogm in Europa nel 2010 si è ridotta a 91.643 ettari dei quali 91.193 coltivati a mais bt e 450 con patata “amfl ora” da seme autorizzata nel corso dell’an-no dall’Unione Europea. Su un totale di 27 paesi dell’Unione

Flop del biotech in Europa,

Fallisconogli OGM

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AGRICOLTURA: LOMBARDIA; LEGA PROPONE LEGGE CON DIVIETI OGM

(ANSA) - MILANO, 18 FEB - Per discipli-nare “l’emissione deliberata nell’ambien-te” di organismi geneticamente modifi cati, la Lega Nord ha presentato un progetto di legge al Consiglio regionale della Lom-bardia allo scopo di “tutelare la biodiver-sità e i valori ecologici”, anche tramite la promozione di consumi alternativi in scuo-le e ospedali. Nel provvedimento - su cui inizierà presto la discussione a livello di commissione Agricoltura - sono dettagliate le zone in cui impedire la coltivazione di Ogm, fra cui parchi e riserve naturali; aree con produzioni agricole tipiche o di qua-lità; terreni dedicati a produzioni biologi-che e biodinamiche; aree demaniali e tutte uelle che la Regione ritenga necessario quelle che la Regione

prrrreseesererererererererereree vare. Ai trasgressori andrebbe una mumumumumultltltlttttta aaa aa frfrfrfrf a a a a a i i ii i 5m5m5m5m5m5mila e i 50mila euro a ettaro.LeLeLeLe mmmmmisisisisisururururrrrre e e ee prprprprpreveveveveeveve ededededededee onnno o oo o rererererererereerreeestststststststststttriririririririririrriririzziziziziziziziziononononononononononoonoo i i i i ii ii i “s“s“s“s“s“s“s“s“s“s“s“s““s“s“s“sssseleleleleeleeeleeleleleeleleelelellleteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee tiveveveveveeveeveeeveeveveveveevv eeee nonononooon n n nnnn gegegegegeenenenenenen rararararaalililililill zzzzzzzzzzzz atatatatataatate”ee”e”e”e”e ((((((pepepepepepeer r r r rrrrrr evevevevevevevevititititititittarararararararaarrre e e e e e ee riririririririirrr chchchchchchhchchcchiaiaiaiaiaaiiaiaiai mimimimimimimimimimimimm dadadadadallllllllll ’U’U’U’U’Ue)e)e)e)ee ccccomomomommomommprprprprpprprprenenenennenendededdedededeentntntntntnn i i i i ii anananananananaaa chchchchchchchhc e e eee ee ee unununununnnunnna a a a a a aaaaa fafafafafafafafafascscscscscscscscsccsciaiaiaiaiaiaaiaiai didididi ‘‘‘‘sisisisis cucucucuurerererer zzzzzzzzzzza’a’a’a’a’a aaaaaaatttttttttttt ororororororornononononoon aaaaaaaaai i i i i teteteteteteteeerrrrrrrrrrrrrrreeenenenenenenennnni i ii i iii spspspspspspspspsppecececececececececececccifiifiifiifiifiifiifiifiififiififififificccccccccccccca-a-a-a-a-a-a-a-a---tititititt , , , mamamamam cccccchihihihihih arararaa isississsscococococococonononononononnnnnon ccccchehehehehehee iiiiiiiil llllll didididididididdivivvivivivivivivivietetetetetetetette oooooooooo “r“r“r“r“r“r“r“r“r““rigigigigigigigigigiiguauauauauauauauauauardrdrdrdrdrdrdrdddaa a aa a a aa alalalalal sssssemememememinininina a aaaa dididiidididi mmmmmmmmatataaaatata ererererererere iaiaiaiaiaaiaiaalelelelelelelel ddddddddererererererereerrivivivivivvvii anananananananannnntetetetetetetettet dddddddda a a a a a aaaa OgOgOgOgOgOgOgOgOgOOgOOgOO m m m m m m mmmmmminininin ccccolololoollltititititivavavavavvaziziziziizionononononononi i i ii i sususususuususul l l lllllll cacacacacaaaampmpmpmpmpmpmpmpo o o o o o ooooo a a a a aaa cicicicicicicicc elelelelelelelelllo o o o ooo oo apapapapapapapappperererererererererererrtotototototototototoot eeeeeeeeeeeee ququququuinininindidididi aaaaal lll dididididiidi fffffffuouououououoririririiri dddddddddddi i i i i iii evevevevevevvvvvvevenenenenennenntututututututuuuualalalalalaalalalalali i i i ii i iii ststststststststss rururururuururuttttttttttttttttttttttttttururururururururururreeeeeeeeee spspspspspspspspsppe-e-e-e-e-e-e-e-e-riririririmemememememementntntntnntalalalalalala i i iiiii pepepepepepeperfrfrfrfrfffeteteteteteteetttatatataatatatamememememememmeentntntntntntnttntn eeeeeee isisisisisisisisoloolololololoo atatatatatatattata e e ee e e e e e e e ee e e eee sesesesesesesess papapapapapapappapppapppppararararararararararateteteteteteteteetete dadadadadad llllllllll’e’e’e’eststststttts ererereree nonononononono”.”.”.”.”.” AAAAAAAnznznznznznznzzi i i i i i lalalaalalalaa ppppppppprorororororrororopopopopopopopopopopostststststststststssss a a a a aaaa leleleleleleleleleeeegigigigigigigigig slslslslslsslslslatatatatatatatataaatatata ivivivivivivivvivvvva a aa a a a aaaaprprprprprevevevevevededededede e e e e e chchchchhche e eeee cocococoococontntntntntntntesesesesessse tutututututututtuualaaalalalalallmememememememem ntntntntntntnn e e e e ee e lalalalalalaallalala LLLLLLLLLLomomomomomomommmmbabababababababababardrdrdrdrdrdrdrddrdiaiaiaiaiaiaiaiaiaiaiaai “p“p“p“p“prororororoomumumumumuovovovovovovovova a a a a e ee e ee fi fi fifififififinananananann nznznznznzznziiiiiiii tetetetetetetetetettecncncncncncncncnicicicicicicicicicchehehhehehhehehehe ddddddddddddi iiiiiii i i i seseseseseeeseseseeleleleleleleleelelelezizizizizizizizizizionononononononononononee e eee eeeeeegegegegeg nenenenenetititititicacacacacaa ddddddeleleleelellelelelele pppppppppiaiaiaiaiaii ntntntntntntntte e e e eee cocococoocococoltltlltltltltivivivivvivivvivvatatatatatatatata e e e e e ee ee chchchchchchchhchccc e e e e e ee e e ututututututuututu ililililililililizizizizizizizizii zazazazazazazazazazzzzzz --------nonononoo mmmmmetetetete odododododddo i i i ii inininininnonnononononononn vavavavavavatititittit viviviviiviviii mmmmmmmmmmma a aaaaa ececeecececececececececccococococococococomomomomomomomomomo papapapapapapapapap tititititititititibibibibibibibibibibib lilililililililililiiiii eeeeeeeee

in grado di rispondere alle esigenze del territorio etali da valorizzarne le peculiarità”. Quanto alla “tu-tela della salute”, i consiglieri leghisti (che hanno fi rmato tutti il documento) chiedono di stabilire per legge che nelle mense prescolastiche e scolastiche,negli ospedali e nei luoghi di cura e di assistenza siapubblici sia privati non vengano somministrati pro-dotti derivati o contenenti Ogm e cibi non tracciabi-li, favorendo invece il consumo di quelli biologicie a chilometro zero.

(N(N(N(NN(NN(N(Nototototototottototizizizizizizizizziaiaiaiaiaiaiaiaiai AAAAAAAAAANSNSNSNSNSNSNSSNSNSNSNNSA A A AAAAA AAA dedededededededed lllll 282828282828282282 ffffffebebebebebebebebbbbbrbrbrbrbrbrbrbrbrraiaiaiaiaiaiaiaiaiaioooooooo 202020220202020202020201111111111111111111))))))))

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Più ricercaper competereAccordo tra Coldiretti, CNR e FCS

Cresce del 11,6% la spesa bio degli Italiani

Il protocollo è stato sottoscritto dal presidente di Coldiretti Sergio Marini, da Luciano Maiani, presidente del Cnr e da Gianpiero Maracchi, presidente della Fcs. Nei fatti, il documento dà il via a una collaborazione per l’individuazione e lo sviluppo di un portafoglio di Programmi di ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione su temi di comune interesse. “Nel territorio ci sono le leve competitive per uscire dalla crisi che la ricerca può contribuire a far emergere in un mercato dove si aff ermano nuovi modelli che si fondano sulla combinazione ottimale tra qualità, sicurezza e sostenibilità economica, sulla percezione della responsabilità sociale ed ambientale che si ha con il riconoscimento del valore dell’identità territoriale delle produzioni” ha aff ermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. Il futuro della nostra agricoltura sarà nell’essere diversi e migliori e non omologati a quei sistemi produttivi che operano con strutture di costi per noi irraggiungibili ed in situazioni di dumping sociale ed ambientale intollerabili”. “L’Italia, per acquistare competitività e per assicurare il proprio posizionamento nel contesto della compatibilità globale e dei cambiamenti in atto a livello mondiale - si legge nel documento - con risvolti economici, sociali e ambientali, deve darsi una nuova strategia di sviluppo”. Tale transizione esige cambiamenti sostanziali che coinvolgono sia le strutture di ricerca che quelle del sistema produttivo nazionale, in particolare le imprese agroalimentari, che costituiscono la base per una produzione Made in Italy competitiva, sicura, di qualità e compatibile con l’ambiente. La qualità, la salute, la protezione dell’ambiente, la gestione della risorsa idrica, la gestione del rischio idro-geologico, la sicurezza del territorio sono istanze, fortemente sentite dai cittadini, che oltre a costituire una vera e propria domanda sociale, rappresentano un’opportunità per le imprese ed il sistema socioeconomico nel suo insieme.

Cresce del 11 6% la spesa bio degli Italiani

2010 positivoper i consumi bio

Aumenta del 11,6% su base annua, nel 2010, la spesa degli italiani in prodotti biologici confezionati. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea Ac Nielsen in occasione della diff usione dei dati Istat sul fatturato delle industrie nel 2010. A registra-re i maggiori tassi di crescita sono nell’ordine i salumi (+56,4%), pasta e riso (+22,3%), biscotti, dolciumi e snack (+13,5%), i lattiero caseari (+13,2%), pane e pro-dotti sostitutivi (+12,3%), oli (+10,2%), miele (+8%), ma anche le uova (+7,4%) e frutta e ortaggi bio, in crescita del 4,2%. L’andamento di mercato, dove si stima una spesa superiore in 3 miliardi di euro per il biologico nella Penisola, conferma l’attenzione degli italiani alla quali-tà della tavola anche in tempo di crisi accentuata dalle emergenze sulla sicurezza alimentare che si rincorrono. Una tendenza che premia il biologico, ma anche il tipico e il prodotto a chilometri zero acquistato magari diret-tamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica dove hanno fatto la spesa 8,3 milioni di italiani nel 2010. In Italia si contano 45.509 operatori biologici all’inizio del 2010 con una riduzione di circa il 2% rispet-to all’anno precedente, mentre sono coltivati a biologi-co 1.106.684 ettari con una crescita del 10%. L’Italia ha la leadership in Europa per numero di operatori certifi cati impegnati nella fi liera dell’agricoltura biologica e resta leader europeo per ettari di superfi cie coltivati secondo il metodo biologico.

SVILUPPARE LA RICERCA PER AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ DEL MADE IN ITALY A TAVOLA CON UNA PRODUZIONE DI QUALITÀ, SICURA E COMPATIBILE CON L’AMBIENTE. È L’OBIETTIVO DELL’ACCORDO SIGLATO DA COLDIRETTI, CONSIGLIO NAZIONALE PER LA RICERCA (CNR) E FONDAZIONE PER IL CLIMA E LA SOSTENIBILITÀ (FCS).

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| 15SINDACALE

L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), ha presentato il rapporto multifunzionalità dell’azienda agricola e sostenibilità ambientale, frutto di un tavolo di lavoro al quale ha partecipato Coldiretti insieme ad altre associazioni ed enti di ricerca. Il Rapporto evidenzia l’importanza della multifunzionalità dell’agricoltura da intendere come un settore primario in grado non solo di produrre beni alimentari, ma anche di erogare servizi all’ambiente, conservare la biodiversità e il paesaggio, produrre sicurezza idrogeologica, fornire servizi alla popolazione, garantire cultura e tradizioni. Con la multifunzionalità si apre la possibilità di creare nuova occupazione, attraverso l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese alla continua trasformazione economica e sociale che caratterizza i nostri tempi; ma anche, guardando al futuro, attraverso la

La Commissione europea ha pubblicato un rapporto sui dati 2009 relativi ai benefi ciari degli aiuti diretti della PAC. Il quadro che emerge è lapidario: il 20% degli agricoltori europei (grandi aziende) hanno ricevuto oltre 31 milioni di euro, mentre il restante 80% (piccoli agricoltori) ne ha ricevuto appena l’otto. Per quanto riguarda l’Italia,

La Commissione europea ha pubblicato un

80% della PAC al 20% delle aziende

Pubblicato il lavoro dell’Ispra

ricerca di soluzioni idonee al problema della riqualifi cazione delle aree agricolo-rurali. Il Rapporto aff ronta nel dettaglio vari aspetti approfondendo le politiche comunitarie volte a promuovere la multifunzionalità agricola tramite lo strumento dei Piani di Sviluppo Rurale, i collegamenti tra impresa agricola e sviluppo della biodiversità, la gestione faunistica venatoria, il rapporto tra agricoltura e tutela dell’ambiente, la realizzazione di reti ecologiche, il miglioramento della struttura del suolo e della sostanza organica in esso presente, grazie a tecniche agronomiche ecosostenibili. Il Rapporto si soff erma, poi, sulle diverse tipologie di imprese agricole multifunzionali a partire da quelle che oggi investono nelle fattorie sociali, alle imprese agrituristiche e biologiche. Un apposito capitolo è dedicato alla certifi cazione di qualità ed ambientale ed ai servizi che l’agricoltura eroga alla collettività in termini ambientali, servizi che presentano anche un valore economico. Nel rapporto è stato dedicato anche uno spazio alle Organizzazioni Professionali Agricole, nell’ambito del quale Coldiretti ha illustrato come, attraverso le proprie iniziative, contribuisca ad incentivare nelle aree rurali un modello di impresa agricola multifunzionale.<

Multifunzionalità in agricoltura

l’87% degli agricoltori ha ricevuto aiuti PAC per meno di 5.000 euro e tra questi il 42% ne ha ricevuto meno di 500. Complessivamente, agli agricoltori italiani sono giunti aiuti diretti per 4,12 miliardi di euro su un totale di 39 stanziati nel 2009 dall’Ue. I dati del Rapporto confermano che la nuova PAC dovrà porre rimedio a questa situazione e riequilibrare la distribuzione degli aiuti europei.

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disponibili i risultati del progetto Apenet

Da pochi giorni è possibile accedere alla relazione 2010 del CRA-API, sull’at-tività svolta e sui risultati ottenuti nell’ambito del progetto APENET per la tematica “Eff etti del mais conciato sulle api” sulla base della quale é stato sancito, fi no al 30 giugno 2011, il divieto di utilizzo di alcuni concianti ai sensi del DM 16 settembre 2010. Secondo tale rapporto, le sperimentazioni sono ancora in corso, ma i dati fi n qui raccolti consentono di confermare i risultati raccolti nel corso del 2009. Il protocollo applicato in queste sperimentazioni, disegnato per verifi care gli eff etti sub letali sulla memoria degli odori è stato in parte modifi cato rispetto a quello del 2009, in cui l’ape veniva saggiata molte volte nello stesso intervallo temporale. I due approcci hanno condotto, per quanto evidente sino ad ora, agli stessi risultati, che dimostrano una ridu-zione signifi cativa della memoria a lungo termine (24 ore) di api contaminate con polveri contenenti dosi sub letali di clothianidin. Le sperimentazioni sulle capacità di orientamento di api libere in un labirinto semplice a Y, in cui le api devono entrare e trovare la ricompensa sulla base di uno stimolo visivo, ovvero seguendo un colore, dimostrano che dosi sub letali di tutti principi attivi contenuti nelle polveri ricadute a 5 m dal campo seminato sono in grado

di compromettere dopo 24 ore la capacità di recarsi ad una fonte di cibo conosciuta e di riconoscere i colori associati alla ri-compensa zuccherina; per imidacloprid e clothianidin tale eff etto è visibile già dopo 60 minuti dal trattamento.

Bisognerà vedere, ora, come i Ministeri competenti intendono muoversi in futuro, sulla base dei risultati delle sperimenta-zioni già eff ettuate e di quelle ancora in corso al fi ne di adottare le misure più ido-nee a tutelare, da un lato, la sopravviven-za delle api e dall’altro, a salvaguardare le colture maidicole dall’assalto della dia-brotica.

moria delle api

MARZO 2011 | 16

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| 17SINDACALE

“Sono momenti particolarmente diffi cili per il sistema zootec-nico nazionale – dichiara Nino Andena presidente di Aia - e l’attuale mancanza di una copertura fi nanziaria all’attività del-le nostre associazioni allevatori è motivo di forte preoccupa-zione. Ma c’è anche la consapevolezza che, dal dibattito politi-co, talvolta aspro, di queste settimane sia emerso un concetto chiave, espresso da tutte le componenti in maniera bipartisan: il ruolo del sistema allevatori come strumento di salvaguardia della sicurezza alimentare del made in Italy”. Oggi, fra aziende iscritte ai controlli funzionali e stalle che hanno sinergie con il nostro sistema, sono 76.543 gli allevamenti che verrebbero danneggiati da eventuali tagli, per un totale di 5.250.244 capi di bestiame. “Ma vorrei anche ricordare – dettaglia Andena - che il 79.36% del latte italiano è controllato da Aia, grazie alle 16.147.696 analisi eff ettuate nei nostri 24 laboratori distribuiti in tutto il territorio nazionale. Oltre a ciò, senza un adeguato fi nanziamento al nostro sistema non sarebbero più possibili le 257.002 giornate di lavoro eff ettuate dai nostri controllori, per un totale di 1.927.510 ore di verifi che annuali, stalla per stal-la”. Un riconoscimento dell’importanza del lavoro dei tecnici, dei veterinari e degli agronomi che ogni giorno in tutta Italia, entrano in stalla e con la loro professionalità contribuiscono a creare una fi liera in cui la tracciabilità d’origine e la sicurezza alimentare siano valori concreti e non semplici parole. “Ab-biamo apprezzato la volontà politica del Governo centrale e delle Regioni di risolvere il problema – continua Andena - ma non possiamo nascondere che nelle aree svantaggiate e più povere del nostro territorio, dove la presenza degli allevatori acquista anche una valenza di tutela ambientale, ci siano già diffi coltà a garantire i servizi alle aziende. Siamo rammaricati perché sembra che la serietà dimostrata da Aia in più di 60 anni di attività abbia perso signifi cato e che l’obiettivo della competitività del sistema Italia, tanto evocato nel dibattito politico, naufraghi quando si devono poi garantire le risorse minime per renderla possibile, estromettendo di fatto l’Italia dalla rete internazionale di miglioramento genetico degli ani-mali di interesse zootecnico”. L’amarezza è ancora maggiore – aggiunge Andena – perché vediamo calpestata la dignità di

un sistema che in prima persona si è messo in discus-sione decidendo di riorganizzarsi. È diffi cile frenare la delusione se pensiamo che a luglio 2010 la Conferenza Stato-Regioni ha validato il testo del Programma an-nuale dei controlli 2010 e successivamente reso ope-rativo con DM, nel quale il processo di ristrutturazione approvato dal Sistema Allevatori è defi nito come “fun-zionale agli obiettivi di effi cienza ed effi cacia racco-mandati, considerando che tale percorso esige tempi di messa a punto ed attuazione che tengono conto di vari aspetti, non ultime le specifi cità regionali”.

Intanto le quattro regioni a maggiore vocazio-

ne zootecnica, Lombardia, Piemonte, Veneto

ed Emilia-Romagna hanno insieme fi rmato un

appello rivolto al Governo per un incontro alla

presenza delle Organizzazioni Professionali e

delle rappresentanze del mondo agricolo al

fi ne di trovare una soluzione immediata alla

grave situazione di emergenza. “Escludere dal

sostegno fi nanziario le Associazioni Allevatori

- recita il documento siglato dalle quattro re-

gioni - signifi ca penalizzare in modo irreversi-

bile tutto il settore della zootecnia e i comparti

strettamente dipendenti dalle attività di miglio-

ramento genetico a partire dalle attività di pre-

venzione e sicurezza alimentare.”

InInIntanto le quattro regioni a maggi

... l’appello al governo

Aia a rischio competitività per 76 mila allevamenti

Con lo stop ai fi nanziamenti all’Aia è a rischio la

competitività per 76mila allevamenti. L’allarme

viene dall’Associazione Italiana Allevatori che

denuncia i tagli previsti dal decreto.

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MARZO 2011 | 18

Dazio zero per grano e orzo

Rispetto all’anno precedente il prezzo della terra in Italia è rimasto sostanzialmente invariato (+0,1%), mentre a livello di singole zone geografi che si segnala una diminuzione nelle regioni dell’Italia centrale (-0,8%), nelle zone della montagna (-0,7%) e collina interna (-0,4%).Una situazione, frutto degli aumenti dei prezzi dei mezzi tecnici e delle diffi coltà generali del merca-to, si presenta con una domanda di terra che resta meno dinamica rispetto agli anni scorsi. Al confron-to con il tasso di infl azione, emerge che negli ultimi cinque anni il patrimonio fondiario si è svalutato me-diamente del 6% in termini reali, con punte massime del 10% nel Veneto e in altre aree dove i prezzi del-la terra erano cresciuti in misura molto consistente a partire dalla fi ne degli anni Novanta. Per contro soltanto Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Marche presentano ancora una leggera crescita dei valori in termini reali nel medesimo periodo. Tra i nuovi fat-tori che infl uiscono sul mercato fondiario sta emer-gendo la sempre più rilevante richiesta di terreni adatti all’installazione di impianti eolici e fotovoltai-ci. Per quanto si tratti di estensioni abbastanza mo-deste, la particolarità delle nuove destinazioni d’uso e, soprattutto, l’eccezionalità delle risorse fi nanzia-rie scambiate ne fanno un argomento all’ordine del giorno, tanto ad aver spinto il Governo, su richiesta di Coldiretti, a mettere dei paletti per evitare vere e proprie speculazioni. Generalmente, ricorda Inea, l’acquisizione degli appezzamenti adatti a questo genere di impianti avviene su base temporanea

piuttosto che attraverso acquisti veri e propri, ma i corrispet-tivi contrattati per ottenere il “diritto di superfi cie” (diverso, quindi, da un contratto di affi tto) sono talmente elevati che possono arrivare a superare il valore stesso del fondo. Per quanto riguarda invece gli affi tti, la congiuntura economica sembra aver spinto gli imprenditori a prediligere proprio l’af-fi tto rispetto all’acquisto della terra per ampliare le superfi ci aziendali. Il mercato è più dinamico nelle zone settentrionali, dove in genere la domanda prevale sull’off erta, mentre si at-tenua nelle regioni centro-meridionali. L’incertezza determi-nata dall’attesa del varo della nuova riforma PAC dopo il 2013, ha infl uenzato la durata media dei contratti, spesso limitata a periodi inferiori a cinque anni. Per quanto riguarda l’anda-mento dei canoni, la tendenza generale al Nord è al ribasso, in particolare per i terreni investiti a vigneti e frutteti, mentre nelle regioni del Centro-Sud si mantengono perlopiù stabili, con cali registrati per i seminativi, in conseguenza anche alla riduzione dei prezzi che ha interessato i cereali. Nel 2009 è proseguita la tendenza dei canoni a incorporare l’entità degli aiuti previsti, defi nendo una sorta di mercato parallelo tra ter-reni dotati o meno di titoli. Aumenta la domanda di seminati-vi per la coltivazione di colture energetiche, soprattutto nelle regioni del Nord e sono sempre più frequenti contrattazioni di lungo periodo, spesso ventennali, tra aziende agricole e gran-di società private, per l’istallazione di impianti fotovoltaici ed eolici, con canoni annui molto elevati (sino a 4.000 euro/ha), assolutamente indipendenti dalle caratteristiche agronomi-che dei terreni, i quali vengono però in questo modo sottratti a qualsiasi attività di coltivazione.

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Mercato fondiario sostanzialmente invariato secondo l’analisi dell’Inea

Mercato fondiario sostanzialmente invariato secondo l’analisi dell’Inea

Fino al 30 giugno 2011 stop ai dazi all’importazio-ne dai Paesi extra-europei per il frumento tene-ro di media e bassa qualità e per l’orzo destinato all’alimentazione animale, per i volumi consentiti nell’ambito del contingente. Questo è quanto sta-bilito dalla Commissione Europea nel Regolamen-to n.177/2011 (pubblicato lo scorso 25 febbraio). La Commissione Ue è arrivata a questa decisione dopo aver considerato lo scenario economico e analizzato la prospettiva dei prezzi che si man-terranno alti nel mercato mondiale dei cereali, con una conseguente diminuzione delle scorte di circa 62 milioni di tonnellate rispetto alla campa-gna 2009/2010. Sul mercato mondiale si registra-no attualmente forti tensioni commerciali legate soprattutto all’aumento dei prezzi delle materie prime. Le cause sono da ricercare nei rallenta-

ti scambi commerciali dei maggiori Paesi esportatori di cereali (Australia e Russia) in seguito alle avverse con-dizioni climatiche e alla crescita continua della domanda di mangimi da parte dei Paesi emergenti, come Cina e India. La sospensione si applica agli attuali contingenti tariff ari per frumento di qualità media e bassa e orzo, per i quali i le tariff e preferenziali, pari rispettivamente a 12 € a tonnellata e a 16 € a tonnellata saranno ridot-te a 0 €, per i volumi autorizzati nell’ambito delle quote. Coldiretti auspica che i soggetti abilitati ai controlli nei punti più sensibili, come i porti, accertino con maggior rigore la destinazione dei cereali importati e verifi chino la reale destinazione per l’uso previsto da regolamento in modo da evitare ulteriori squilibri in un mercato par-ticolarmente delicato come quello italiano, garantendo un giusto equilibrio tra i diversi settori commerciali.

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| 19SINDACALE

Nitrati,la camera chiede chiarimenti

Gran

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nese

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schi

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ccità

All’esame un’interrogazione

sulla depurazione delle acque

La cosiddetta “Direttiva Nitrati” (91/676/CEE) e le problema-tiche connesse sono al centro di un’interrogazione parlamen-tare presentata alla Camera dall’on. Fogliato ed altri. Come è noto, la direttiva citata introduce l’obbligo, per gli Stati mem-bri di designare ed aggiornare le zone vulnerabili da nitrati e di approvare adeguati programmi d’azione che tengono con-to dei dati scientifi ci e tecnici disponibili, con riferimento agli apporti azotati rispettivamente di origine agricola o di altra origine e delle condizioni ambientali nelle regioni interessate. In particolare, è stato evidenziato come l’Italia, nel corso degli ultimi anni, sia stata oggetto di numerosi richiami e procedure di infrazione, da parte della Commissione europea, per la vio-lazione o la mancata applicazione della Direttiva 1991/271/CE relativa al trattamento delle acque refl ue urbane. Sulla base di tali premesse, quindi, nell’interrogazione proposta è stato richiesto al Ministro dell’Ambiente di chiarire: quante e qua-li procedure di infrazione risultino in corso per la mancata o incompleta depurazione delle acque refl ue urbane e per vio-lazione delle direttive comunitarie in materia di tutela delle acque e quali siano i parametri ed i livelli di inquinamento connessi alle violazioni contestate; quali iniziative il Governo intenda assumere per la verifi ca della natura e della tipologia delle fonti concorrenti di inquinamento da nitrati; quali inizia-tive il Governo intenda assumere per procedere alla revisione delle zone vulnerabili, in funzione dei dati relativi all’indivi-duazione delle fonti puntuali e concorrenti di inquinamento da nitrati; quali iniziative il Governo intenda assumere per risolvere i problemi connessi al defi cit di depurazione sul ter-ritorio nazionale.

La siccità, che ha colpito tutto il nord del-la Cina, ha portato a un livello record il prezzo del grano, proprio nel momento in cui il governo cerca di contenere con mi-sure restrittive l’infl azione che ha colpito soprattutto i generi alimentari. Secondo il sito web di informazioni economiche Hexun il prezzo di una tonnellata di gra-no ha raggiunto i 2.865 yuan (circa 318 euro) sul mercato di Zhengzhou (Cina centrale). I mezzi d’informazione cinesi descrivono con toni sempre più dramma-tici la situazione nelle province più colpi-te, quelle dell’Hebei, Henan, Shandong, Jiangsu, Shanxi, mentre la scarsità di ac-qua ha cominciato a farsi sentire nella ca-pitale Pechino, dove alcuni quartieri peri-ferici vengono riforniti quotidianamente con camion-cisterna. Secondo l’agenzia Nuova Cina “il basso livello di pioggia e di neve ha colpito con forza le principa-li regioni agricole della Cina, molte delle quali sono completamente a secco”. La Cina è autosuffi ciente nella produzione e nel consumo del grano e di altri cerea-li ma la caduta della produzione interna potrebbe spingerla a rivolgersi all’estero e si ritiene che la domanda della Cina abbia già provocato l’aumento dei prez-zi internazionali, che alcuni hanno citato come la causa delle proteste popolari in

Paesi arabi. Inoltre, i rifornimenti di grano sul mercato interna-zionale sono indeboliti dalle alluvioni in Australia e dall’eccezio-nale ondata di caldo che si è verifi cata in Russia la scorsa estate. Australia e Russia sono, con la Cina e gli Usa, i maggiori produt-tori del cereale. Secondo la Food and Agriculture Organization (Fao), l’agenzia dell’Onu per l’agricoltura, 5,16 milioni di ettari dei 14 milioni di ettari di terreno coltivati a grano in Cina sono stati colpiti dalla siccità.

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| 21DONNE IMPRESA

In agricoltura crescono le imprese in

rosa

Il dato emerge da una analisi di Donne Impresa della Coldiretti sulla base del 2° Rapporto Na-zionale sull’Imprenditoria Femminile, realizzato da Unioncamere con la collaborazione del Mi-nistero dello Sviluppo Economico e del Dipar-timento per le Pari Opportunità che rileva la presenza in Italia di un totale di 1,4 milioni di aziende “in rosa” nei diversi settori nel primo semestre 2010. La capacità di coniugare la sfi da con il mercato, il rispetto dell’ambiente e la qua-lità della vita a contatto con la natura sembra essere una delle principali ragioni della presen-za femminile nelle campagne. Un impegno che è infatti particolarmente rilevante nelle attività più innovative e multifunzionali come dimostra il protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, nelle imprese agrituristiche o nelle associazioni per la valoriz-zazione di prodotti tipici nazionali come il vino. In Italia si contano circa 260mila imprese rosa con quasi una azienda agricola su tre oggi con-dotta da una donna. La progressiva femminiliz-zazione dell’agricoltura italiana ha certamente dato un impulso alla forte innovazione che ha caratterizzato il settore con l’ampliamento delle attività ad esso connesse come la trasformazio-ne dei prodotti, il benessere, le fattorie didatti-che e i servizi alle persone come gli agriasilo e la pet-therapy.

Il 17,8% delle imprese femminili si trova in agricoltura

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MARZO 2011 | 22

Boom di adesioni a Terranostra

È un vero e proprio boom di adesioni quello fatto registra-re in casa Terranostra, l’associazione della Coldiretti nata per promuove l’agriturismo. Secondo i numeri presentati dal presidente nazionale Tullio Marcelli nel corso dell’assemblea dei presidenti organizzata a Roma, nel 2010 si è registrato un aumento del 18 per cento delle strutture associate. Un ri-sultato che è anche il frutto delle iniziative messe in campo. “Abbiamo puntato su un nuovo sentiment e su un’identità ri-trovata per rinsaldare il legame con le imprese e confermare gli ottimi risultati che il settore continua a far registrare - ha spiegato Marcelli. A livello pratico abbiamo lanciato il nuovo sito internet in quattro lingue, una guida rinnovata con un CD con mappe referenziate, e la carta dell’accoglienza”. Illustrati anche i prossimi passi che attendono l’associazione: da una tessera a punti da raccogliere presso i mercati di Campagna Amica a un sistema di prenotazioni on line, dalla pro-mozione di un Terranostra day a un accordo na-zionale con Creditagri Italia. Marcelli ha an-che fatto il punto della situazione sulla rete dei punti vendita di Campagna Amica (mercati e punti di vendi-ta in azienda). Anche in questo caso registriamo un lusin-ghiero successo: dai 109 del 2008 si è passati a 4.102

in diversi settori commerciali. A Pavia, le aziende agrituristi-che di Terranostra in occasione della BIT, la Borsa Interna-zionale del Turismo, hanno presentato alla stampa la nuova guida provinciale, Agriturismo in provincia di Pavia, che è in distribuzione presso gli uffi ci di Coldiretti Pavia. Inoltre dal 20 marzo al 20 luglio, in occasione della mostra “I Leonardeschi” le aziende agrituristiche di Terranostra Pavia off riranno ai vi-sitatori pranzi, cene, menù degustazione e merende a prezzi concordati. Essere soci di Terranostra è semplice: basta pre-sentare richiesta presso la segreteria provinciale in Coldiretti Pavia a [email protected]

Cresce del 18% l’adesione delle aziende agrituristiche

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| 23ETICHETTOPOLI

Il “Sacro Collegio Alimentare” dice NO all’etichetta d’origine

didi AAAAAAAAAAAAAAAtttttttttttttttttttttttiillliilillilliioioioioioioioioioooo BBBBBBBBBBBBBBBBarara bibieerrrreerrerrerree iiiiiiiiii

L’etichetta d’origine? Non è il momento. Proprio ora che l’industria alimentare italiana sta dando segnali di ripresa sul fronte dell’export, perché in-testardirsi a scrivere sulla confezione da dove arri-vano le materie prime utilizzate... E poi garantiano noi industriali la sicurezza di tutta la fi liera.Questo, in sostanza, è emerso martedì scorso, 15 marzo, nel corso di un pranzo tenutosi a Milano, all’Osteria del Treno. Presenti, oltre a un certo nu-mero di giornalisti (incluso il sottoscritto) lo sta-to maggiore della Fiera di Parma, a cominciare dall’ad Antonio Cellie, Annalisa Sassi, presidente dei giovani di Federalimentare e i rappresentan-ti di Slow Food, la corazzata del mangiar sano di Carlo Petrini. Nulla di uffi ciale: si trattava di fare il punto su Cibus Tour, l’edizione dedicata al grande pubblico della storica manifestazione che si tiene a Parma, organizzata (e controllata) in coabitazio-ne dalla locale Fiera e da Federalimentare. Slow Food durante Cibus Tour (15-17 aprile) riempirà un intero padiglione, il numero 7, con un proprio format, “Po(r)co ma buono”: attività didattiche, degustazioni guidate, teatri del gusto, conferenze, mostre fotografi che, tavole rotonde. Tutto sul ma-iale e i salumi. Una sfi da, quella di Petrini: portare

un messaggio legato al gusto, alla tipicità, alle produzio-ni artigianali e su piccola scala nel tempio dell’industria alimentare italiana.Ma non è questo il punto. Il sottoscritto, che è un provo-catore nato, non ha resistito alla tentazione di introdurre il tema dell’etichettatura d’origine e della tracciabilità. Un po’ come parlare del diavolo a un Concistoro di car-dinali. E i componenti del “Sacro Collegio Alimentare” (mi perdonino i veri cardinali) non si sono tirati indietro. «Altro che etichetta, stiamo esportando bene, andiamo avanti così. E poi a garantire su tutta la fi liera che porta dal campo (non italiano, ndr) alla tavola, ci pensiamo noi». I 19 milioni di prosciutti importati ogni anno e che diventano poi magicamente italiani? Il grano rigorosa-mente non made in Italy impiegato per fare spaghetti, farfalle e tortiglioni? Il latte in polvere o addirittura con-gelato che entra a migliaia di ettolitri ogni giorno dai valichi alpini per produrre “italianissimi” formaggi? L’ex-travergine africano che fi nisce sulle nostre tavole col tri-colore sulla bottiglia? Chissenefrega. Vogliamo davvero mettere in diffi coltà l’industria obbligandola a indicare l’origine dei prodotti in etichetta?La risposta del “Sacro Collegio Alimentare” è una sola: assolutamente no! E questa era implicita nelle parole che ho ascoltato martedì all’Osteria del Treno.

Inizia con questo numero una collaborazione con una fi rma libera e prestigiosa. Attilio Barbieri, giornalista vogherese. Il Coltivatore Pavese ospiterà le sue inchieste tratte dal blog Etichettopoli, per parlare di cibo, di sicurezza alimentare, di origine, ascoltando un’opinione fuori dal coro ma perfettamente in linea con Coldiretti

Attilio Barbieri nasce a Voghera nel 1959. Fa il giornalista da quando aveva ventun anni. I primi passi nel mondo della carta stampata li compie in una piccola casa editrice milanese, il Gruppo editoriale italiano che pubblicava tre mensili: Prima Pagina, Economia Trasporti e Spedizioni e Terra Verde. Testata, quest’ultima, in cui inizia ad occuparsi di economia dell’agricoltura. Una passione, più che un interesse, che mantiene inalterata nel tempo. Ma sono le recenti inchieste uscite su “Libero”, dove lavora fi n dalla nascita del quotidiano fondato da Vittorio Feltri, nell’estate del 2000, a condurlo nel mondo aff ascinan-te e problematico da cui provengono i cibi che mettiamo in tavola tutti i giorni: la terra. Come si forma il prezzo delle mele? E com’è possibile trovarle in vendita a 45 o 50 centesimi se al campo, gli stessi frutti, vengono pagati un cent al chilo? È per rispondere e domande come questa che nell’estate del 2009 la-scia (momentaneamente) quel mostro divora-notizie che per i giornalisti è la scrivania e trascorre alcuni mesi fra i campi del veronese, i mercati all’ingrosso e le Borse merci. È allora che comprende l’importan-za dell’etichetta d’origine: dietro alle informazioni stampate (o omesse) su un pezzetto di carta sta un mondo di interessi ma soprattutto di diritti negati a produttori e consumatori. Da dove viene la conserva di pomodoro? E le olive frante per fare l’olio? E i formaggi, i salumi, i legumi, la frutta? Viviamo immersi in un mondo fatto di prodotti di cui sappiamo tutto tranne che l’origine. L’idea del blog Etichettopoli.com che Barbieri ha fondato lo scorso gennaio, nasce proprio da qui.

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VITIVINICOLOMARZO 2011 | 24

Nella zona collinare della Lombardia situata a sud del fi ume Po, nelle vicinanze della cittadina di Ca-steggio, dal 1924 ad oggi, ben tre generazioni della famiglia GUERCI si sono avvicendate al timone della loro azienda che, partita come piccolo appezzamen-to, vanta oggi oltre 37 ettari di vigneto. Essa si avvale di tecnologie altamente avanzate che, abbinate ad un grande rispetto delle tradizioni enologiche, le permet-tono di poter ottenere una produzione di vini DOC e IGT Oltrepo Pavese. L’azienda non pratica agricoltura biologica ma aderisce alla misura “F” del piano di svi-luppo rurale che limita in modo piuttosto severo l’uso di anticrittogamici, anche a bassissima tossicità, non-ché l’uso di concimi chimici, a tutto vantaggio della qualità del prodotto. Varie sono le tipologie di vino prodotte da F.lli Guerci, praticamente tutti i vitigni storici dell’Oltrepo collinare vengono vinifi cati nelle loro cantine per produrre più di 15 varietà di vino: dal-la rappresentativa Bonarda al più complesso Moscato Passito, affi nato diversi mesi in barriques, per arrivare ad una delle ultime creazioni nella famiglia degli spu-manti : il Cruasé. È l’eccellenza degli spumanti Guerci, fatto con uva Pinot Nero proveniente dal vigneto “val-le” nel comune di Casteggio - Pavia - fg. XXI – mapp.9.Il caratteristico nome 222 A.C. Cruasé identifi ca pro-prio certi vitigni già menzionati ai tempi di Plinio il vecchio. La prima volta che a Casteggio si festeggiò fu probabilmente nel 222 avanti Cristo. In quell’anno il console Marcello vinse la battaglia di Clastidium contro Viridumaro, Re dell’antica popolazione Gallica dei Boi. In ricordo di quei giorni nasce 222 A.C., uno straordinario Spumante Metodo Classico per festeg-giare le vostre piccole o grandi vittorie. La vinifi cazio-ne avviene in fermentazione naturale con il metodo classico (lo stesso “champenoise” dello Champagne) e l’affi namento in bottiglia maturato su lieviti per 24 mesi. Paziente e precisa la rotazione delle bottiglie sulle pupitres che avviene puntualmente ogni quarto di luna. Dégorgement manuale a freddo. Meticolosa ed ovviamente segreta l’aggiunta fi nale della liqueur d’expédition che garantisce un perlage a catena lunga fi ne, abbondante e persistente. La presentazione visi-va del prodotto è nel complesso accattivante: bottiglia trasparente (ma se dovete conservarlo, attenzione alla luce!!!) che lascia libero di essere ammirato il bel co-lore ramato del vino, etichetta nera con scritte color rame a richiamare quello del contenuto. Bella. Una mi-gliore scelta del carattere utilizzato per le scritte rite-

(Col)direttamente nel bicchiere222 A.C. cruasé - f.lli Guerci

niamo potrebbe ulteriormente impreziosirla.Ma veniamo al bicchiere… dicevamo, splendido co-lore rosa ramato, che si esprime con una brillante luminosità (proprio come luccica un fi lo di puris-simo rame) ed un perlage fi ne a lunga catena, di signifi cativa persistenza. Piacevole ed elegante.Al naso, il 222 A.C. Cruasé si dichiara vino giovane e fresco, con prevalenti note fruttate che richia-mano i piccoli frutti a bacca rossa (lampone e ri-bes, in primis) legati da un piacevole sottofondo leggermente boisé e da una tenue speziatura che ricorda la noce moscata. In un secondo momento compaiono le classiche note, tipiche della spuman-tizzazione in bottiglia) di lieviti e di crosta di pane. Un bouquet di buona complessità, pulito e preciso, di sicuro gradimento. Al palato si confermano le note olfattive appoggiate su un’ottima acidità che ci regala una bella sensazione di freschezza, giu-stamente moderata (ma ben presente!) percezio-ne alcolica (12.5% in etichetta), forse un po’ troppo “morbido” nel complesso (residuo zuccherino ele-vato???), cosa che, se da un lato lo rende di facile e piacevole beva, dall’altro tende a limitarne il pano-rama dei possibili abbinamenti. Buona, molto buo-na, la persistenza: il ricordo del bouquet olfattivo rimane a lungo, dopo aver deglutito. Un vino che potremmo defi nire dal tocco femminile, vanitoso e piacevolmente seducente. Ottimo per un aperitivo importante o per un ricco antipasto, accompagne-rà egregiamente un prosciutto crudo toscano ed un Grana Padano anche di 24 mesi, mentre la mor-bidezza un po’ spinta lo rende meno adatto a salu-mi più grassi o a formaggi a pasta molle. Si troverà decisamente a proprio agio anche con dei crosta-cei e con primi piatti, anche complessi, a base di sugo di pesce. Riteniamo che, per godere appieno le caratteristiche di freschezza, sia da consumarsi entro 1 anno, 1 anno e mezzo dalla sboccatura (fa-cilmente desumibile dal lotto di imbottigliamento riportato in etichetta) e da conservarsi al fresco di cantina nonché, ripetiamo, rigorosamente al riparo dalla luce.

Roberto Pace

Delegato Provinciale Fisar Pavia

Michele Verda

Somellier Fisar

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VITIVINICOLOMARZO 2011 | 26

Egr. Sig. Presidente, nessuna intenzione da parte mia di fare delle “proposte”: ho parlato di sogni, non di fatti. Né tantomeno di mettere in discussione la storicità e la vocazione della zona e della denominazione Buttafuoco. Oltretutto ritengo di non averne titolo… almeno non in veste giornalistica: in fondo sono solo un umile “cosiddetto” addetto ai lavori (anche se spesso mi rimbocco le maniche e non passo molto tempo in salotto...). Mi spiace notare quanto non sia stata colta “l’iperbole” nel cui contesto il nome Buttafuoco è stato usato e la cui evidenza stava proprio nell’assurdità della “proposta” stessa: l’articolo parlava di potenza comu-nicativa dei nomi, non del valore dei prodotti né di delegittimazione di denominazioni territoriali. Quello che volevo sottolineare era la scarsa “forza” comunicativa, al di fuori del territorio d’origine, di una denominazio-ne top-quality che si chiami, genericamente, “Rosso”, raff orzando l’immagine con una piccola provocazione, a sottolineare quanto la semantica possa essere importante nel moderno marketing globale, senza peraltro pensare, né suggerire, di chiamare davvero Buttafuoco tutto il Rosso Oltrepò! Provocazione probabilmente, nel suo piccolo, riuscita, visto che il Vostro gradito intervento ha la forma delle onde provocate dal sasso nello stagno... Resto in ogni caso del parere che per ottenere la giusta riconoscibilità sui mercati mondiali, il Rosso Oltrepò avrebbe bisogno di un nome più fi ccante, da vero Cavaliere Senza Macchia, non da (seppur nobile) paggio.

Con stima

Roberto Pace Delegato Provinciale Fisar Pavia

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VINITALY: COMUNICAZIONE, VINO VINITALY: COMUNICAZIONE VINOIN MANO A CHI NON LO PRODUCE

(ANSA) - VERONA, 28 FEB - L’Italia del vino produce troppo, comunica troppo poco sul mercato interno e non sa fare si-stema ne’ dentro ne’ fuori dai confi ni na-zionali. Impietoso il giudizio sull’enologia nazionale dato da Lucio Mastroberardino, presidente dell’Unione Italiana Vini, nella seconda serie di interviste a istituzioni di categoria, produttori, comunicatori, opera-tori della distribuzione e della ristorazione, pubblicitari/esperti di costume realizzate da Vinitaly. Il dibattito sul calo dei con-sumi interni proposto dal più importan-te Salone internazionale dedicato al vino coinvolge questa settimana, oltre al presi-dente dell’Uiv, il direttore commerciale di Cantine Riunite Nino Visco, il giornalista Cantin

idente di Ais Antonello Marco Gatti, il presidente di Ais AntonellMaMaMaaieieieieietttttttttta a a aa e e e ee ili creativo Riccardo Facci della

Facci&Pollini. A chiusura della discussione, duran-te i giorni di manifestazione verrà presentata una specifi ca ricerca di mercato, commissionata per ca-pire il fenomeno e le strategie possibili da adottare. Il confronto, pubblicato sul sito www.vinitaly.comè aperto ai commenti e verte su tre domande. Può il Paese primo produttore vivere di solo export, coni rischi rappresentati dalle fl uttuazioni monetarie e dalle agguerrite politiche di marketing e distribu-zione dei competitori dei cosiddetti Nuovi Mondi?Il gap del mercato italiano è di natura economica,culturale o è un problema di comunicazione? Per-ché al contrario il trend dell’export è in crescita?Condivisa da tutti gli intervistati di questa setti-mana l’opinione sulle motivazioni che frenano ilmercato interno. Per Antonello Maietta “manca inItalia una vera cultura del vino e la comunicazionetalvolta appare distorta”.

VITIVINICOLO | 27

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Distillazione di crisile richieste delle regioni

Oltre al Piemonte ed alla Calabria che avevano caldeggiato l’adozione della misura, hanno co-municato il ricorso alla distillazione di crisi per le produzioni a Denominazione di origine e ad indi-cazione geografi ca anche il Lazio e la Sardegna, mentre le Marche e la Puglia ne limiteranno l’u-tilizzo ai soli vini comuni. È scaduto lo scorso 28 febbraio il termine ultimo entro il quale le Regioni potevano inviare al ministero delle Politiche agri-cole alimentari e forestali la richiesta di attivazio-ne della misura di distillazione di crisi. La misura, contenuta nel programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo datato 2008, è stata attiva-ta con Decreto Ministeriale del 21 gennaio scorso per la campagna 2010-2011 e, eccezionalmente, interessa anche le produzioni a Denominazione di

PRESS.MAC. → BOCCAGLIO PRESS.GETTO LITRI GITTATA CONS.Kg\oraH.10 D.30 H.6 1440 MT. 59 6.8H.10 D.32 H.6 1636 MT. 60 7.3H.10 D.34 H.6 1850 MT. 62 8.0H.10 D.34 H.7 2006 MT. 65 8.4H.10 D.36 H.6 1988 MT. 65 8.4H.10 D.36 H.7 2173 MT. 69 9.3H.10 D.38 H.6 2242 MT. 67 10.2H.10 D.38 H.7 2423 MT. 71 11.2H.10 D.40 H.6 2455 MT. 68 11.5H.10 D.42 H.6 2706 MT. 70 12.1H.10 D.42 H.7 2960 MT. 70 13.3

MOTOPOMPE CON NUOVE POMPE SIDERMECCANICA AD ALTO RENDIMENTO FINO A 6.000 LT.

MOTOPOMPE CON RAFFREDDAMENTO INTEGRATO TRAMITE SCAMBIATORE DI CALORE INOX BREVETTATO SIDERMECCANICA

RISPARMIO GASOLIO DAL 30% AL 60%Con i più bassi consumi di combustibile oggi disponibili sul mercato. Consumi ridotti e intervalli cambio olio 500 oredi lavoro significano costi di esercizio e fermi macchina ridotti al minimo.Una motopompa nella sua vita media, consuma olio e gasolio pari a 12 volte il suo costo di acquisto, risparmiare il30/40% significa poterne acquistare altre 4 con quanto si è risparmiato.

Via Parma n. 84/Bis - 43022 Monticelli Terme PR - Italy

Tel. +39 0521 658294 / +39 0521 659348 - Fax +39 0521 659347 - e-mail: [email protected]

TABELLA DI CONSUMO SPECIFICO NUOVE MOTOPOMPE JCB E IVECO DOPO 500 ORE DI LAVORO

Hanno presentato domanda Piemonte, Calabria, Sardegna e Lazio. Marche e Puglia vi faranno ricorso

per i soli vini comuni. Per un totale di 114.000 Hl di vini a Do e Ig.

origine e ad identifi cazione geografi ca con gradazione non inferiore a quella prevista dal disciplinare di produzione. Da una prima stima, ammontano a circa 114.000 ettolitri i volu-mi di vini a Do e Ig che saranno sottoposti a distillazione di crisi, concentrati per lo più in particolari aree che hanno ma-nifestato una certa soff erenza di mercato. Per i vini comuni, il quantitativo massimo ipotizzabile si attesta a circa 135.000 ettolitri, in massima parte riferibili alla Regione Puglia. A fron-te di tali quantitativi, la spesa prevista è stimabile intorno ai 7 milioni di euro per i vini a Do e Ig e a 2,9 milioni di euro per quelli comuni, per un costo complessivo di gran lunga inferiore al limite massimo utilizzabile pari al 10% dello stan-ziamento assegnato al Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo (23.239.000 euro). La distillazione di crisi, è una misura transitoria applicabile fi no al 31 luglio 2012, con dotazione fi nanziaria decrescente pensata per le produzioni

PRESS.MAC. → BOCCAGLIO PRESS.GETTO LITRI GITTATA CONS.Kg\oraH.10 D.30 H.6 1440 MT. 59 6.8H.10 D.32 H.6 1636 MT. 60 7.3H.10 D.34 H.6 1850 MT. 62 8.0H.10 D.34 H.7 2006 MT. 65 8.4H.10 D.36 H.6 1988 MT. 65 8.4H.10 D.36 H.7 2173 MT. 69 9.3H.10 D.38 H.6 2242 MT. 67 10.2H.10 D.38 H.7 2423 MT. 71 11.2H.10 D.40 H.6 2455 MT. 68 11.5H.10 D.42 H.6 2706 MT. 70 12.1H.10 D.42 H.7 2960 MT. 70 13.3

MOTOPOMPE CON NUOVE POMPE SIDERMECCANICA AD ALTO RENDIMENTO FINO A 6.000 LT.

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TABELLA DI CONSUMO SPECIFICO NUOVE MOTOPOMPE JCB E IVECO DOPO 500 ORE DI LAVORO

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non a denominazione di origine aventi gradazione alcolica minima di 10° vol. Il prezzo minimo di acquisto del vino non a denominazione di origine è stato fi ssato a 1,75 euro per %vol/hl mentre per i vini Do e Ig non può superare il 65% del prezzo di mercato espresso in %vol/hl, risultan-te dai bollettini uffi ciali delle Camere di Commercio nel semestre antecedente la richiesta di ciascun vino. Ultima condizio-ne posta dal ministero è la richiesta di im-pegno da parte dei produttori delle Do e Ig interessate di procedere, nella campa-gna 2011/2012, alla riduzione di almeno il 20% delle rese previste dal disciplinare.

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1000Destina il 5x1000 alla DIOCESI DI PAVIA - RAMO ONLUS nello spazio dedicato sul Modello Unico, sul 730 o sul CUD.

Il 5x1000 non sostituisce l'8x1000e NON COSTA NULLA al cittadino contribuente.

La riapertura del Duomo è un evento di rilevante interesse per la vita religiosa, sociale e civile della Città e della Diocesi.

Gli imponenti lavori di consolidamento riguardanti la struttura e la cupola e gli indispensabili interventi sugli impianti, per consentirne l’agibilità, sono a buon punto.

Anche tu hai la possibilità di contribuire concretamente e gratuitamente alla realizzazione di questo obiettivo inserendo il numero di codice fiscale della DIOCESI DI PAVIA – RAMO ONLUS nello spazio dedicato sul 730, sul Modello Unico oppure sul CUD.

Codice fiscale da riportare sulla denuncia:

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VITIVINICOLOMARZO 2011 | 30 VIVVVIVVVVIVIVIVIVIVIVIVVIVIVIVIVVVVVIVVVIVIVVVIVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVIIIVVIIIIVIITITITITTITITITITTITITITITITITITTITITTTITTITTTITITITITITITTTTITTITTTTITTTIITITTTTTTTTITTTIVIVIVVVIVVIVIVIVVIVIVIVIVIVIVIIIVIVIVIVVIVVIVIVIVIVIVVVVIIIVIVIVVVIIVIVIIVVVVVIVVVIVIVIVIVVVVIVIIVVVIVIVIVIVVIVVV NNINININNNNNININNNININNINININNININNNNNINIINNNINNNININNNNININNINNNININNNNNNNNNNNNNNNNNN COCCCOCCOCOCOCOCOCOCOCOCOCOCOCOCOCOOCOCCCCOCOCOCOCOCOCCOOCOCCCOOCOCOOOOOOOOOOOOLOLLLOLOLOLOLOLLOLLOLOLOLOLOLOLOOLOLOLOLOLOLOLOLOLOOLOLOOLOLOLOOOLOLOOOOOOOOOOOOOOOLOLLOMAMAMAMAMAMAMAMAMAMAMAMAMAMAAAAAMAMAMAMAMAMAMAMAMAMAMAMMAAAAAMAMAMAMAMAMAMMMAMMAMAMAMAMAMMAMAAMAMAAMAMAMMAMAMAMAMMMAMMMAMAAMMAAAMAAAMAMAAMAMAMAMAAAMMAAAAMAAAAAAAMAAAAMAAAAAAAAMAAAARZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZRZZRZRZRZRZRZRRRRZRZRRRZRZRZRRRRZRZRRZRZRZRRRRZRZRZRRZZZRRZRZRZRRZZZRRZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO 22222222222222222222222222222222222222222222010101010100100001010101010101010010000101001010001111010100000010111010010000000000 1111111111111111111111111111 ||||||||||||||||||||||||||||| 30303030303330303030303003030330303003000330303030303030300303003030300003030303303033333303333303033000300000

Controllo Potenziale ViticoloModifi cato il Testo UnicoSul Bollettino Uffi ciale della Regione Lombar-dia (BURL) n.8 - Supplemento Ordinario - del 25/02/2011, è stata pubblicata la modifi ca alla leg-ge regionale 5 dicembre 2008, n.31 “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, fore-ste, pesca e sviluppo rurale, con l’inserimento del titolo VIII-ter, relativo al controllo del potenziale viticolo. In particolare la Regione Lombardia, in conformità a quanto previsto dall’articolo 12 com-ma 4 del Decreto Legislativo 8 aprile 2010, n.61, ha stabilito la possibilità di adottare provvedimenti voltltii a a cococ nsnsegeguiuirere ll’eeququililibibririoo didi mmerercato nele ssssete to-rerereerereee vvvvvititititiitiiti ivviivvivivivivvvivvvininnninininnii iciciciciicicicicicicoloololololooooolo ooo oo oo cocococococccoconn n n nnn n nnn ririrrrrifeeeefeeef riririrririmememememmmemmem ntnnnntntnntntoooooooo aiaiaiaiaiaia vvvvvvvinininninniiiii a aaaa a DDDeDeDDeD nonon mimiimminanananaaa--zizizizizizz ononnononononnoono e e eee e diddidddididididdddi OOOOOOOOOOOOOririrririririrririrrr gigigigiigiggg nenenenennee..... 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durata è di tre anni salvo revoche o modifi che) la possibili-tà di iscrizione dei vigneti allo schedario ai fi ni delle riven-dicazioni o fi ssano la superfi cie massima per ogni Provincia dei vigneti iscrivibili allo Schedario e i relativi criteri di asse-gnazione. I vigneti non iscritti allo schedario sono comunque idonei alla produzione di vini senza denominazione di origi-ne. Sono esclusi dal “blocco delle rivendicazioni” il rinnovo tramite estirpo e reimpianto dei vigneti iscritti allo schedario alla data di entrata in vigore dell’eventuale provvedimento e i diritti acququuquuuuisisisiisi iti dai produttori alla stessa data. I vigneti non iscritti allo oo scsssss hedario sono comunquququq e idonei alla pprp oduzione di vini senzaaaaaaaaa Denoomimm nazione di Orrirr gigigginenene... A AA A ququqqqq eseseesestotototooo ppprororoopopopopoooposisisisisiss totototttotto rararrarraracccccccccccoomomomoomomomomomomomaanananaananaanaa didididididdiidiamaaaamamaaamama oooooo lalalalaaa mmmmmmmmasasaa sisiimamamamamama aaaaaatttttttttttttt eneneneneneenzzzzizizzzizizz onononoooone eeeeee e nenenenenenenenelllll prprrprprprprprprprppp eseseseseseesesenenennenenenenttatatatatataaarererererereree aaaaaaaal ll l l CACACACACACACACACACACCAAA A AAAAAAlalaalaalaalalalala rrrrrrricicicciciciccicchihhihhihihhihh eseseeeseseesesesessesese tatatatatatataatatatatata ddddddddddddddiiiiiiiiiii trtrrtrttrtrttrttrasasasssasasasaassaassfefefeffeffffeffefeff iiiriririmemememementttntnttoooo nenenennenneen lllllll cacacaccacacccc sosososos dddddddddiiii ddddididididdirirriririri tttttttttttttttiiii acacacaacaccquququququuuququqququq isisisisisisissititittitiiitititi.i.ii.iiii.i.i.ii LLLLLLLLLaa a aa aaaaa aa a a DiDiDDiDiDiDiDiDDDDiDDDiDDiiDii------erererereereerereerererererererereezizizizizizizizizizzizzizizziziononononononononnononooononoonnonnneee eeeeee e e eee GeGeGeGeGeGeeGeGeeGGeGeGeneneneneneneneneeneeneennenenerararararaaraaraaaaarararaarralelelelelelelelellelleeee ddddddddddddddeleelelelleleleeleeleee l’l’’l’lll’l’l’lll AgAgAgAgAgAAgAgAgAAgAggggrirriririrriiiiiicocococoocococcccooltltltltlttlttltttlttttttuuurrururrrurruuurrurururururu aa aaaaaaaaaa ststststtststststsstttaaaaaaaaaaaaa prprprprprprprprprpppp edededddddededddedededededeedisiiissiisiiisisisispopopopooopoopopoppop neneneneeenenenenendndndndndndndndndndndndnddn ooooooooo lelelleleeleleleeleleeleeleleel LLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLininininnnnnnnininininininneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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Page 31: Coltivatore Pavese Marzo 2011

VITIVINICOLO | 31VIVIVIVIVIVIVIVVIVIVIVIVIVIVIVIVIVIVVIVIVIVIVIVIVIVIIVIIVVVIVVIVIVVIVIVIVVIIIVVVIITITITITITITTTITITITITITITITITITITITITTITITITIITIITITITTTITIITITITTITTTTTTT VIVIVVIVIVVIVIVIVIVIVIVIVIVIVVIVIVIVVVIVVIVVIVIVVVIVVIVIVVIVVVVIVVIVIVVIVIVIVVVVVVVVVV NNINININININININNININNINNNININNNNINININININNININININNINIINIININININIIINIIINNINNNICOCOCOCOCOCOCOCOCOCOCCOCOCOCOOCOCOCOCOCOCOCOCCOCOCOCOCOCOCCCCOCOCOCOCCOCOCCOCOOCOCCOOCOCOCOOOCCOCOCOCCCCCCOLOLOLOLOLLOLOLOLOLOLOLOLOOOLOLOLOLOLOOOLOLOLOOOLOLOOOOLOLOLOOLLOLOOLOOOOOOOLOOLOLOLOLOLLOLLOOOOLOOOOOOOOOOOOL |||||||||||||||||||||||| 313131333131313133313131331333131313131311133333333333333333133311333331111311313333

Misura 132Domanda di Pagamento entro il 30 aprileIn attesa della pubblicazione del Bando Misura132 (Sostegno agli agricoltori che partecipano aisistemi di qualità alimentare) per l’anno 2011, ri-cordiamo che il 30 aprile 2011 è il termine ultimo,per le aziende che hanno aderito a tale Misura nel2010, per presentare alla Provincia la Domandadi Pagamento e le fatture, riferite all’anno 2010,in essa indicate. Le fatture devono essere ac-compagnate dalla dichiarazione liberatoria delladitta che le ha emesse e dalla documentazionerilasciata dalla Struttura di Controllo attestan-te l’inesistenenenenza d’inadempienznzzze e e eeeee di irregolarità.PPeePePePePerrrrr r dididdiddidimomomoomm stststststststrarararararereeererer lllll’a’’’aaaaaaavvvvvvvvvvvvvvvvvvvvveneneeneeneneenenutututuuutututttttooooooo papapapapaapapapapapaggagaggagagaaagg memmmmmmem ntnttntttntntnnn ooooooo dedededelllllllleeeee spspsppspspesesesee e eee ssososoososososostststststststteneneneneenennnututtuttuututu eeee e e ee ilililillil bbbbbbbenenenenenene efiefififiefifiefiefiefieficccccccciaiaiaaaiaiaaiaiaririrririrrirrir oooooooo o ooo dodododododooododood vvvrvrvrrvrvrvrvrvrrààààààààà lalalaalaaalaalalleleeleleleleegagaggagagarerererererererrerrerrerr pppppppererere oooognggngngngngngg iiii i fafaffafafafafafafaaffaffafaaffatttttttttttttttttttttttttturururururururrururrururrururaaaaaaaaaaaaaa rerererereererrereeer ndndndndndndndndndndnnddndndnndicicicicicicicicciciciccconononononononononononononnntatatatatatatatatatatatatataatatatatatatatatataatatatataat llllllaa aa a aaaa seseseseseseseeesseeseesseguguguguguguguguguguugug enenenenenenennnnnnteteteeteteteeee dddddddococococococooccumumumumumumummumuuumeneneneneenenenenne tatatatatatatatatttt zizizizizizizionononoonononooono e:e:ee:e:ee::•••••• BoBoBBBoBoBoBoBoBoBoBoBoBBBoBooBoBoBoBB nninininninnininininininnnninninniniififi fi fifififififififififi fifi fififififififififificococococcocococococoococcococcocoococcococc ooooooooooooooooo rrrrrrrrrrriciciiicicccciciciciccicciicciccceveveeeveveveeveveveeeveeveveveveevvututututututututututututututututuututuututututtaaa aaaaaaaaaaaaaa a aaa bababababababababababababbaabaaab ncncncncnncncncncnccncnnncnncnn arararrraararrarrrarariaiaaaiaiaiaiiaa ((((((((((((((((((RiRiRRRiRiiRRRRRRRRRR bababababaababababababababaabbababba) ) )) )))) ) riririrriririrrirrrrrrirr lalalalaalaalaalalaaaaaalascscscscscscscsssccscscsscsccciiaaaiaiiaiaiaiaaaiaiaaaatatatataattattatatatataatataaaatt

ddadadadadadadddaaaddaaadadadaadadaaaaaalllllllllllllllllllllll’I’I’I’I’I’IIIststststststsststttsttttitiitititttittttututututututututtttuttoo oo ooooooo dididididdididdddddd CCCCCCCCCCCCCCCrereereeerereereereeeeeerediddidiididididididdidiid ttototototototottototototootottoto::::::::: neneneneneneneneenenennnenenen lllllllllll cacacacacacacacaaaacaccccacacc sosososoosososoosoosoosossooo iiiiiiiiinnnnnnnnnnnnn cucucuccucuuuuuucuuccuucucuuuuuiiiii i i iillilililliilililililillili bbbbbbbbbbbbbbbbbbbononoonoonoonononi-i-ii-i-ii-i-i-i-i-i-fi fi fififi fififififi fififi ficocococococoococooccooccococooco ssssssssssssssssiaiaiiiiaiaiaiaaiaiaaaiiaiaaa ddddddddddddddddddddiisisisisisisisisisissssspopopopopoopopoopopoooopppooppop ststststsstsststsstssssss ooooooooooo trtrtrtrtrrrtrtrtrrrtrtrrramamamamamammamamaammmmaaamititttitttitititittte e ee e eeeeeeee “h“h“h“h“hh“hh“h“h“hh““hhomomomommmommommommmmommmmomome e eeee eee eeeeeee ee babababbabababababbaabbbbbanknknknknkkkkkkknkkkknkkknn 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scritture contabili eseguite.• Assegno: si tratta di una modalità di pagamento sconsigliata ma

pur sempre accettabile se riporta la dicitura “non trasferibile”. La documentazione da allegare alla fattura è la seguente: la fotocopia dell’assegno emesso e l’estratto atto conto rilasciato dall’Istituto di Credito di appoggio riferito all’assegno stesso.

In questi giorni Valoritalia sta inviando ai produttori, che hanno riven-dicato le uve DOC/DOCG nella vendemmia 2010, la fattura relativa al parere di conformità delle stesse. Questa fattura, da pagare secondo le modalità sopra indicate, sarà da indicare nella Domandndndddndndaaaaaa didddddd Pagamento per l’anno 2010 insieme alle altre fatture relative ai cososssososososososooossosstittitititiitiitititiii sssssssssssssosososossossosssoososososteteteteteteetetttetetettttetettettetteet nunununnununnuunununnununnnunuunutitt presso la SStruttuutuuuuuuuuuuurararararrraaraar dddddddddddddddddddddddiiii i ii iiiiiiii CoCoCoCoCoCoCoCoCoCoCoCooCoCoCoCoCooCooooonttntntntntntnntntntntnnttntntnnnn rorororororoorororororooooroororororororoorororooorroor lllllllllllllllllllllllllllllooooooo ooooo oooooooo peppepepepepepepepepppepppepeeepepepepeer rrrrrrrrrr rrrrrr pap rtecipipippipararree alalaaaaalaaaalalalalllllllll ssssssssssssssisisisisissisisiisisisiiisiiisissistetetetetetteteteteteteeeetttteteeeeeetemamamamamamamamamamamammamaamamamaaamamamma dddddddddddddddddddddiiiiiiiiii quququququququqquuuuquuquqqqualalalaaallalalala ititititititiititttàààààààààààààà alalalalalalalalalaaaaaaaaaaaaaaaaaa iimimiimimimimmimimimimimimimmmmiimmmmenenennnnnntataaatatataaaataaat rerrerererererererererre ininndidiivivviddudududuaatatatataatatatataatatatatattattto.o.o.o.o.o.o.o.o.ooooooo.o. RRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRiiiciciciciciiiiciccciccicicororororororoorooroooorooooooroooo dididididididd amamamamammamamammmmmmmmmmmmooooooooooooo glglglgglglggggggg iiii i ii i imimimimimimimimmimimimmimimmimimimmmmimmmmmmppppppepeppppppepp gngngggng ii asasassususuuuuuuuuuuuntnntntntntntntntnnttnntntntnnnn iiiiiiii daddadadadaddaddddadaaiiiiiii bebebebebebebebeeneneneneneeneneeneefifi fi fifi fifififi fifificicicicicicccccicccccc araarrararaaaarrrriiiiiii cocccocococococcccccconnnnnnnn lalalalalalalalalallalalaaaaaaaaa ppppppppppppppppppprerereeereereeerressssseseseseen-n-nn-tatatatatatazizizizizziziononoonnonnnnnnonnoo eeee ee ee eeee ddedededdededededdedddedded lllllllllllllaaaaaaa DoDoDoDoDDoDoDoDooDoDDDoDoDDDoDDDoomamamamamamamammam ndndnddndndndddnddnddddaaaaaaaaaa MiMiMiMiMiMiMiMiMiMMiMiMiMiMiiMiiiisusususususuususssusususussssusussus rrrraraaarrararrrra 111111132323232323232322::::::•••• papapapapapaapapaaaaaapp rtrtrtrtrtrttrrtrrrtrrr ececececeececeeecccipipippipipippipipipiippiiparararararraarra eeeeee aalalalalalaalllallallaa lollololooooolllolo sssssssssstetetetetetetetettttteteteesssssssssssssssssssssss oooo o oo oooooooo SiSiSiSiSSiSSSiSSSistststststtststststtttstttemememememememmemeemeeemeemeemmemmaaaaaaa pepepepepepepepepepeeeep rrr r r rrrrrr rrr aalalaaaaaallllmemmememememememm nononononononononooo 555555555555555 aaaaaaaaaaaaaaaaannnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnniiiiiii dadadaadadadadadaadallllllllllllllllla aa aaaaaaaa dadadadadaaddadaddaddddaddaddd tatatattattaaa dddddddddddddddiiiii prprprprpp e-e-ee

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VITIVINICOLOMARZO 2011 | 32

Campagna 2010/2011Per le aziende che hanno presentato Domanda di Adesione al PRRV 2010/2011, la comunicazione di ammissione a fi nanziamento è inviata entro il 15 apri-le. La documentazione da presentare alla Provincia è la seguente:

• Per i benefi ciari che percepiscono l’aiuto in for-ma anticipata:

» la garanzia fi deiussoria pari al 120% dell’aiuto concesso;

» l’autodichiarazione attestante l’inizio lavori.

• Per i benefi ciari che percepiscono l’aiuto a sal-do:

» la comunicazione della conclusione delle opere; » la presentazione delle fatture in originale.

Novità: Alla richiesta di collaudo deve essere allega-to un prospetto riepilogativo delle opere realizzate, la documentazione fi scale giustifi cativa delle spese sostenute e l’eventuale documentazione compro-vante i lavori eff ettuati in economia; tale documen-tazione sarà utilizzata per la verifi ca che il contributo comunitario non superi il 50% rispetto alle spese di ristrutturazione e di riconversione eff ettivamente so-stenute. I nostri uffi ci sono a disposizione per la stipula delle garanzie fi deiussorie, attraverso il servizio assicurati-vo seguito da Pietro Migliavacca.

Campagna 2011/2012Entro il 15 novembre sarà possibile presentare le Do-mande di Adesione al PRRV 2011/2012.Nel nostro sito www.pavia.coldiretti.it, alla Sezione Vitivinicola- OCM VINO, è disponibile una breve de-scrizione della domanda.

Riconversionee Ristrutturazione Vigneti

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VITIVINICOLO | 33

Il Ministero delle Politiche Agricole Ali-mentari e Forestali ha deciso di riavviare il gruppo di lavoro sul vino biologico, dopo il fallimento del tentativo operato dalla Com-missione Ue lo scorso anno, a causa delle divergenze tra l’Italia e gli altri Stati membri del nord Europa in merito alla necessità di promuovere un prodotto di alta qualità sen-za o comunque con bassi limiti di impiego di anidride solforosa. A fronte delle incer-tezze sul versante comunitario, Coldiretti, ha espresso nel corso della riunione tenu-tasi presso il Mipaaf la necessità di predi-sporre un disciplinare di produzione italiano sul vino biologico, presentando un proprio articolato di norme tecniche e sottolinean-do come l’obiettivo sia quello di avere da un lato, un elevato standard di qualità circa la produzione di vino biologico nel nostro paese in modo da valorizzare le nostre pro-duzioni e dall’altro lato, norme tecniche di riferimento condivise da tutto il settore. Il Mipaaf è stato inoltre invitato da Coldiretti a prevedere delle risorse fi nanziare, per pro-muovere sul mercato i vini che saranno ot-tenuti con tale disciplinare per consentire ai produttori di diff erenziarsi sul mercato per la produzione di vini biologici di eccellenza ottenuti possibilmente senza solfi ti o con dosi limitate di tale elemento.

In occasione del BIOFACH 2011, la fi era mondiale dell’agricoltura biologica che si è

tenuta a Norimberga nel mese di febbraio 2011, il Research Institute of Organic Agricolture, istituto

di ricerca svizzero e IFOAM hanno pubblicato il rap-porto “Il mondo dell’agricoltura biologica” con i dati

dell’anno 2009. Da questo studio emerge che la superfi -cie coltivata a uve biologiche ha raggiunto i 190.000 ettari su

una superfi cie mondiale coltivata a vite pari a circa 7,4 milioni di ettari, aumentando di ben quattro volte rispetto al 2000 quando ammontava a solo 62.340 ettari. L’Europa è il leader mondia-le con 167.337 ha:al primo posto la Spagna con 54.000 ha, al secondo l’Italia con 44.000 ha e al terzo la Francia con 62.340 ha. La posizione di tutto rispetto dell’Italia nel settore vitivinicolo biologico si conferma anche in termini percentuali di superfi cie coltivata a vite biologica:la maggior percentuale si riscontra in Austria con il 7,3%, in Italia con il 5,5% e in Francia con il 4,8%. Nel corso del Biofach, è stato anticipato che lo Scof (Standing Com-mittee on Organic Farming) proporrà un emendamento al reg. CE 834/2007 che consenta in questa fase transitoria di mantene-re le diciture uve da agricoltura bio senza logo europeo, dicitura che attualmente non è consentita dalla normativa vigente. Tale emendamento sarà in vigore fi no al 2012 solo per i vini prodotti entro la vendemmia 2011. In attesa che in sede Comunitaria si arrivi ad un Regolamento sul vino biologico, superando le diver-genze tra il nostro Paese che si sta battendo per una legislazio-ne che valorizzi il vino bio di qualità ottenuto senza l’impiego di anidride solforosa e i paesi del Nord Europa che spingono per un vino scarsamente diff erenziato rispetto a quello convenzionale, Coldiretti ha espresso al Ministero la necessità di predisporre un disciplinare di produzione italiano per il vino bio. Coldiretti ha inoltre richiesto al Ministero di prevedere delle risorse fi nanziarie per promuovere i vini che saranno ottenuti con tale disciplina-re in modo che i nostri produttori, che operano in un territorio molto vocato, possano diff erenziarsi sul mercato proponendo un vino di eccellenza ottenuto senza solfi ti o con dosi molto limitate a garanzia della salute dei consumatori.

Vino BIOBIOProduzione

di uve biologiche

Verso un disciplinare

L’Italia è il secondo paese al mondo

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MARZO 2011 | 34 TERRITORIO

Coldiretti Lombardia ha evidenziato come il problema dei danni causati dal cinghiale non può più riguardare solo l’agri-coltura, ma deve ricadere anche sulla componente sociale e ambientale; tutti gli attori in gioco, compresi quelli istituzio-nali, rappresentati dai diversi Assessorati regionali interessati (Agricoltura, Ambiente, Sanità, Sistemi Verdi, ecc.),  devono partecipare al processo e intervenire anche economicamente per la soluzione del problema. Infatti, sul bilancio dei fondi destinati al pagamento dei danni da fauna selvatica, pesa il fatto che le Province non ricevono la totalità delle risorse fi -nanziarie derivanti dalle tasse di concessione regionali versa-te dai cacciatori lombardi. In sintesi il percorso individuato dal gruppo di lavoro si articola nei seguenti punti:1. Raccolta dei dati. È emersa la disponibilità, presso le Pro-

vince e i Parchi, di una notevole mole di informazioni, ma anche la necessità che la raccolta e l’organizzazione di tali dati avvenga secondo protocolli maggiormente con-divisi e standardizzati per consentire l’organizzazione e l’implementazione di un apposito data base a valenza regionale.

2. Monitoraggio genetico. È stata condivisa l’importanza di tale approfondimento scientifi co, per defi nire sia l’origi-ne, che il valore faunistico delle diverse popolazioni di cinghiale.

3. Zonizzazione del territorio. È stata sottolineata l’impor-tanza di defi nire le aree destinate alla gestione venatoria del cinghiale e le aree inidonee, da un punto di vista so-cio-economico, ad una sua presenza (zone di esclusione ed eradicazione), esplicitando i criteri di individuazione di queste aree, basati anche sul contributo degli esperti del settore.

4. Coordinamento. È risultata evidente la necessità di un coordinamento a livello regionale nella gestione della specie, con un coinvolgimento, oltre che delle Province e delle aree protette, anche dei Comuni e delle Comunità Montane, nonché di altri eventuali portatori d’interesse presenti sul territorio.

5. Interventi prioritari per una più effi ciente gestione della specie. Sono emerse le seguenti azioni prioritarie:• contrasto alla diff usione del cinghiale operata tramite

immissioni illegali, anche attraverso il controllo e/o il divieto degli allevamenti;

• b. aumento dell’effi cacia del controllo, privilegiando la preparazione e la qualifi cazione dei selecontrollori ri-spetto all’entità numerica degli stessi;

• c. introduzione e/o consolidamento, tenendo conto delle diverse situazioni ambientali, di tecniche di caccia e di controllo alternative ovvero complementari rispet-to alla braccata, in considerazione anche del fatto che, talvolta, i fautori di tale metodo di prelievo quale solu-zione univoca non risultano poi del tutto collaborativi nelle attività di controllo;

• d. inserimento nella L.R. 26/93 di una norma che obbli-ghi gli ATC e i CA a indennizzare i danni da cinghiale.

6. Necessità di disporre di risorse economiche aggiuntive. È indispensabile disporre di fondi straordinari per far fron-te ad eventi dannosi imprevisti, nonché destinati a danni idrogeologici, ambientali e nei confronti degli ecosistemi che, attualmente non vengono computati.

In defi nitiva occorre una decisa inversione di rotta, una nuo-

va e più effi cace politica di gestione e controllo della fauna selvatica da parte delle competenti Istituzioni, cambiando radicalmente l’approccio sino ad oggi adottato; non si tratta più, infatti, di gestire la fauna ai fi ni prettamente faunistico-venatori, ma piuttosto di riequilibrare la presenza in funzione di preminenti esigenze di carattere sociale ed economico.Per questi motivi Coldiretti Pavia sta facendo da portavoce di un progetto che ha come fi ne quello di indirizzare gli inter-venti di controllo così come previsto dalla normativa regiona-le e dalle direttive dell’I.S.P.R.A. Finalità del progetto:• intervenire per una effi cace prevenzione dei danni, garan-

tendo maggiori risultati nel comparto agricolo attraverso la tempestività degli interventi, ma anche defi nendo pro-getti mirati a carattere sperimentale di prevenzione da realizzare con il fi nanziamento da parte della Regione, Provincie e degli ATC;

• intensifi care l’attività di vigilanza allo scopo di impedire immissione illegale di esemplari di cinghiale;

• intensifi care i prelievi attuabili anche nelle zone ritenute vocate adottando criteri di mantenimento;

• potenziare e sviluppare operativamente i soggetti abi-litati alle azioni di controllo tramite catture ed abbatti-menti;

• coinvolgere operativamente e fi nanziariamente tutti gli assessorati Regionali interessati (Sanità, Ambiente, Si-stemi Verdi, Agricoltura ecc.);

• garantire sempre l’intervento fi nanziario per la preven-zione ed il risarcimento dei danni, anche da parte degli enti gestori delle aree naturali protette, che dovranno essere prioritariamente refusi agli imprenditori agricoli professionali;

• prevedere una diversa destinazione dei proventi delle tasse di concessioni governative e regionali che consenta di istituire un fondo a sostegno delle imprese agricole il cui lavoro sia fi nalizzato alle attività di ripristino e miglio-ramento ambientale e faunistico;

• defi nire un sistema assicurativo incentivato per la coper-tura dei danni, tramite l’istituzione di un’apposita sezione del fondo di solidarietà;

• defi nire una più stretta collaborazione di controllo e pre-venzione con gli istituti privati (A.F.V. e A.A.T.V. ricadenti nei territori non vocati alla specie cinghiale) nei quali la gestione faunistica è esercitata in maniera autonoma.

Da ultimo, è allo studio la possibilità di attuazione per le aziende agricole, delle disposizioni degli articoli 14 e 15 del decreto legislativo n. 228 del 2001 (Legge di Orientamento e modernizzazione del settore agricolo) rispetto alla pos-sibilità di stipulare conven-zioni per la realizzazione di interventi fi nalizzati alla messa in opera di strumenti di prevenzione e cattura, an-che sfruttando le risorse ri-cavate dalla vendita delle carni.

Dal gruppo di lavoro insediatosi presso la Regione Lombardia, è emerso come le problematiche legate alla presenza del cinghiale stiano assumendo una connotazione di scala nazionale e addirittura continentale.

Cinghiali: il gruppo di lavoro propone le linee di intervento

Page 35: Coltivatore Pavese Marzo 2011

| 35SUINICULTURA

L’agricoltura può essere strumento educativo per ragazzi in diffi -coltà? Sì, lo è. Questa è la scommessa con cui nel 2002 don Ansel-mo Cattaneo ha fondato a Suardi la cooperativa Famiglia Ottolini, grazie a un lascito del cantante lirico Luigi Ottolini. Cooperativa e imprenditore agricolo che coltiva il suo orto grazie all’opera degli educatori e dei ragazzi della comunità “Mulino Suardi”. Si tratta di una comunità educativa di seconda accoglienza per minori soli con particolare attenzione ai minori stranieri non accompagnati. Nel “Il Mulino” di Suardi, i progetti sbocciano di pari passo con la crescita umana e professionale dei ragazzi. La comunità ospita minori momentaneamente separati dalla famiglia, aiutandoli a concludere gli studi e a trovare un lavoro, attraverso laboratori di cucina, agricoltura, offi cina meccanica e informatica. La coopera-tiva produce ortaggi nell’orto biologico, prodotti sani e freschi che vengono coltivati con una programmazione rispettosa del ritmo delle stagioni e venduti tramite i GAS, gruppi d’acquisto solidali. In collaborazione con Coldiretti è in programma la partecipazio-ne ai mercati di Campagna Amica. Presso la struttura è presente anche un salone polivalente con cucina dove vengono organizzati eventi culturali e gastronomici utilizzando i prodotti dell’orto. Al Mulino di Suardi si esalta il modo antico di coltivare, riscoprendo il legame stretto con la terra, senza sfruttarla bensì integrando la sua fertilità con sostanze naturali. L’attività orticola è stata pen-sata per creare situazioni di “accompagnamento al lavoro” per i ragazzi in uscita dalla Comunità; un laboratorio agricolo protetto dove promuovere, in collaborazione con i Servizi Sociali compe-tenti, borse lavoro e tirocini osservativi. Tale processo è il viatico al graduale inserimento lavorativo degli ospiti nel settore agricolo e nella società lavorativa. I giovani, seguendo i cicli naturali della produzione agricola imparano un lavoro, iniziano il percorso di socializzazione e trovano una risposta ai propri bisogni educati-

vi e di crescita personale. Il Mulino vende direttamente le verdure e facendo tesoro dell’esperienza contadina, garantisce la qualità degli ortaggi nel rispetto assolu-to della loro stagionalità senza alcuna forzatura. Con il progetto “L’ortointavola” le verdure vengono raccolte e mangiate. Si evitano raccolte anticipate e lunghe so-ste nei frigoriferi con l’obiettivo di accorciare la fi liera, garantendo freschezza, qualità ed un giusto prezzo, sia per i ragazzi che coltivano sia per i consumatori. È in arrivo il laboratorio di trasformazione dei prodotti agri-coli e presto Il Mulino di Suardi sarà in grado di off rire confetture e conserve sia nel proprio spaccio sia sui mercati di Campagna Amica.

Il Mulino di Suardi Quando un progetto educativo diventa anche un’effi cace esperienza commerciale

Il 28 febbraio 2011 si è concluso il periodo transitorio di adeguamento al Decreto 26 ottobre 2010 n. 200 e le novità previste dal suddetto Decreto trovano ora piena applicazione. Il Ministero della Salute con una nota inviata alle Regioni ed ai soggetti delegati per i controlli, ricorda le disposizioni e la tempistica a cari-co del detentore che deve registrare le informazioni in Banca Dati Nazionale, direttamente o tramite persona delegata, relativamente a:• Consistenza totale dell’allevamento al 31 marzo

2011 (suini presenti in allevamento di età superio-re a 70 giorni)

• Totale nascite e decessi entro il 31 marzo 2011• Numero di riproduttori quando presenti specifi -

cando il numero di verri, scrofe e scrofetteLa registrazione nella BDN può essere eff ettuata di-

rettamente dal detentore, che in questo caso ha a di-sposizione 7 giorni lavorativi dal momento della rile-vazione delle informazioni per implementare la BDN; se la registrazione è eff ettuata da persona delegata, il delegato ha a disposizione 5 giorni lavorativi per la re-gistrazione dal momento in cui riceve la comunicazio-ne da parte del detentore. Le tempistiche del deten-tore e del delegato si sommano. Il registro aziendale di “carico e scarico” in formato cartaceo non richiede più la vidimazione delle pagine da parte del Servizio Veterinario competente mentre per quanto riguarda il frontespizio del registro si evidenzia che nulla è cam-biato rispetto alle informazioni già previste dal model-lo precedente in vigore. I registri già in uso possono essere ancora utilizzati fi no al loro esaurimento previa integrazione delle parti di nuova introduzione.

Suini: attuazione della direttiva 2008/71 CE relativa all’identifi cazione e alla registrazione dei suini applicata con DLgs 26 ottobre 2010 n. 200

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MARZO 2011 | 36 TECNICO

È in corso la modifi ca alle disposizioni attuative della misura 214 del Piano di Sviluppo Rurale, le nuove norme allargano il ventaglio delle possibilità a disposizione delle aziende agrico-le, in particolar modo per le colture di MAIS e RISO.La Regione Lombardia nei prossimi giorni pubblicherà sul BURL le nuove disposizioni la cui applicazione è subordi-nata all’approvazione da parte della Commissione Europea, ne consegue che potrebbero essere rivisti alcuni particolari all’interno delle azioni anche se diffi cilmente sono previste modifi che sostanziali.

Invitiamo le aziende potenzialmente interessate a contattare gli uffi ci Coldiretti per avere informazioni sempre aggiornate sulle opportunità previste dalla misura 214.

La misura prevede diverse tipologie di adesione che in alcu-ni casi sono compatibili tra loro:Azione A - “Fertilizzazione bilanciata e avvicendamento” Può interessare le aziende che scelgono di attuare la rotazio-ne dei seminativi, per il 2011 e’ previsto un impegno supple-mentare volontario ‘cover crops’Azione B - “Produzioni agricole integrate”Fino al 2010 riguardava solo frutteti, vigneti, orticole e piccoli frutti, dal 2011 sara’ possibile aderire con mais e riso. Prevede il rispetto di un disciplinare di produzioneAzione C - “Produzioni vegetali estensive” Vengono erogati dei contributi per la costituzione di nuovi prati polifi ti di pianura e di collina e per il mantenimento di prati già oggetto di misura F 2000-2006 Azione E - “Produzioni agricole biologiche” Possono aderire le aziende biologiche o quelle in conversione con l’impegno a diventare biologiche al 100%Azione F - “Mantenimento di strutture vegetali lineari e fasce tampone boscate”Contributi al mantenimento di siepi e fi lari costituiti con le precedenti misure del Piano di Sviluppo Rurale oppure attra-verso la misura 216Azione G - “Miglioramento ambientale del territorio rurale”Per le aziende che intendono ritirare seminativi dalla produ-zione per la creazione di aree ad elevato valore naturalisticoAzione H - “Salvaguardia delle risorse genetiche”Contributi per la salvaguardia di razze bovine ed ovicaprine a rischio estinzione (es. vacca varzese)Azione I – “Conservazione della biodiversità nelle risaie”Incentivi alla creazione di fossi all’interno della camera di risa-ia, impegno supplementare volontario ‘gestione delle stoppie’Azione L – “Conservazione della biodiversità NELLE PRATE-RIE AD ALTO VALORE NATURALISTICO”Per la conservazione dei pascoli in montagnaAzione M – “Introduzione di tecniche di agricoltura conser-

vativa”Contributi destinati alle aziende che attuano la semina su sodo o la minima lavorazione

Azione A – fertilizzazione bilanciata e avvicendamentoColture: seminativiDurata impegno: 5 anni

L’impegno riguarda tutta la SAU a seminativi ad esclusione di:• risaie permanenti• superfi ci richieste con l’azione M• superfi cie richiesta nell’azione I (esclusione facoltativa)• superfi ci a riso o mais richieste nell’azione B (esclusione

facoltativa)è altresì possibile escludere dall’impegno fi no al 15% della SAU per scadenza di contratti non rinnovabili prima del ter-mine degli impegni o di corpi aziendali distanti almeno 10 kmSono richiesti:• l’avvicendamento annuale con l’alternanza di almeno 3

colture diverse durante l’impegno• la fertilizzazione bilanciata in base alle risultanze delle

analisi del terreno• la certifi cazione funzionale di atomizzatori e barre irro-

ratriciDeroghe e restrizioni:• non è ammessa la coltivazione per due anni consecutivi

di cereali autunno vernini• nelle aree collinari e di pianura asciutta della provincia

di Pavia nel piano di avvicendamento bisogna inserire almeno una leguminosa e almeno due colture che man-tengano la copertura nel periodo invernale

• l’erba medica e i prati possono essere mantenuti per più anni, nel piano di avvicendamento bisogna comunque prevedere un’altra coltura

Dal 2011 sarà possibile aderire a un impegno supplementare facoltativo che consiste nella semina di colture intercalari da sovescioImporti annuali ad ettaro:169 € per fertilizzazione bilanciata e avvicendamento251 € per fertilizzazione bilanciata e avvicendamento + semi-na colture intercalari da sovescio

È compatibile con l’azione B ‘produzioni agricole integrate’ per mais e riso, e con l’azione I ‘conservazione della biodiver-sità nella risaia’

Azione B – Produzioni agricole integrateColture: vigneti, frutteti, colture orticole, piccoli frutti, mais e riso

Misura 214 piano di sviluppo un’opportunità da valutare attentamente

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| 37TECNICO

Durata impegno: 5 anniSono richiesti:• il rispetto dei disciplinari di produzione per la difesa ed il

controllo delle infestanti • la fertilizzazione bilanciata in base alle risultanze delle

analisi del terreno• l’inerbimento autunno-vernino nell’interfi la di vigneti e

frutteti ad eccezione dei primi 4 anni di impegno e avva-lersi dell’assistenza di un tecnico per la corretta applica-zione dei principi dell’agricoltura integrata

• la certifi cazione funzionale di atomizzatori e barre irro-ratrici

• l’assistenza di un tecnico per la corretta applicazione dei principi dell’agricoltura integrata

Importi annuali ad ettaro:• 196 € mais• 164 € riso• 300 € orticole e piccoli frutti• 530 € vigneti e fruttetiÈ compatibile con l’azione A ‘avvicendamento e fertilizzazio-ne bilanciata’ e con l’azione I ‘conservazione della biodiversità nella risaia

Azione C – Produzioni vegetali estensiveColture: prati permanenti di pianura e collinaDurata impegno: 5 anni Si applica ai prati di collina e di pianura di nuova costituzione e ai prati che sono stati oggetto di impegno in applicazione della misura F del PSR 2000-2006Importi annuali ad ettaro: 270 €

Azione E – Produzioni agricole biologicheColture: tutte, sono soggetti all’impegno anche gli alleva-menti Durata impegno: 5 anni L’impegno consiste nel condurre o nel convertire tutte le su-perfi ci aziendali e gli allevamenti in conformità ai metodi di produzione defi niti dal Reg. CE 834/2007 (agricoltura biolo-gica)Importi annuali ad ettaro: da 160 € a 620 € in base alla tipo-logia di coltura

Azione F – Mantenimento di siepi, fi lari e fasce tampone boscateDurata impegno: 10 anni L’impegno consiste nel mantenere le siepi, i fi lari e le fasce tampone boscate che sono stati oggetto di impegno in ap-plicazione alla misura F del PSR 2000-2006 o del Reg. CE 2078/92 o sono stati costituiti in applicazione della misura 216 del PSR. E’ previsto l’obbligo di mantenere una fascia di

rispetto libera da coltivazioni.Importi annuali : 525 € in pianura - 450 € in collina e mon-tagna

Azione G – Miglioramento ambientale del territorio ruraleDurata impegno: 15 anni L’azione agisce in sinergia con la misura ‘216 investimenti non produttivi’ attraverso la quale si concedono contributi per la rinaturalizzazione delle aree umideImporti annuali : 525 € in pianura - 450 € in collina e mon-tagna

Azione H – Salvaguardia delle risorse geneticheDurata impegno: 5 anni L’impegno consiste nell’allevamento di razze bovine e ovica-prine in via di estinzioneImporti annuali : 210 € per Unità Bovina

Azione I – Conservazione della biodiversità nelle risaieDurata impegno: 5 anni La superfi cie minima di adesione è pari al 10% delle superfi ci investite annualmente a riso secondo tecniche agronomiche che prevedono la sommersione della risaia, tale superfi cie non potrà essere inferiore ad 1 ettaro.La prima sottoazione prevede l’adozione dei due impegni di seguito elencati. 1) Realizzazione di un solco per camera. Costituire, in ogni camera di risaia oggetto di impegno, un solco nel quale dovrà essere assicurata la presenza di acqua durante le asciutte. a. Posizionamento del solco: All’interno della camera e pre-

feribilmente adiacente al lato dove si trova la bocchetta di uscita dell’acqua

b. Caratteristiche geometriche del solco: deve interessare l’intera lunghezza del lato della camera in cui è posizio-nato, avere sezione trapezoidale con base maggiore ri-volta verso l’alto di almeno 60 cm ed profondità di alme-no 40 cm, al momento della realizzazione.

c. Durata del solco: il solco deve essere presente in risaia dalla prima sommersione fi no alla asciutta fi nale di pre-raccolta del riso.

d. Livello dell’acqua nel solco: il solco deve essere mante-nuto costantemente pieno di acqua per tutto il ciclo pro-duttivo, dal primo ingresso dell’acqua alla asciutta fi nale di pre-raccolta

e. Manutenzione del solco. Per evitare interferenze negati-ve sul ciclo biologico della fauna acquatica non possono essere eff ettuati interventi di manutenzione dal 15 marzo al 15 agosto

f. Indicazioni operative Fasce di rispetto: qualora la creazione del solco determini

rurale misure agroambientali

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MARZO 2011 | 38 TECNICO

l’instabilità dell’argine è importante mantenere una fascia di rispetto tra l’argine della camera ed il solco. Solchetti secondari o scoline: per favorire la raccolta della microfauna all’interno del solco durante il defl usso dell’acqua e/o il mantenimento dell’acqua nel solco durante l’asciutta, può essere utile realizzare delle scoline, ad andamento ten-denzialmente perpendicolare al solco

1) Inerbimento di un argine per camera di risaia. a. Dall’inizio della stagione di coltivazione del riso e per

tutta la stessa, va mantenuto costantemente inerbito un argine per camera soggetta ad impegno, preferibilmente l’argine adiacente al solco, mediante semina o sviluppo della vegetazione spontanea

b. Nel caso in cui il solco della camera oggetto di impegno sia adiacente ad una strada poderale o interpoderale in luogo dell’argine può essere mantenuta inerbita e gestita con le stesse modalità indicate sopra, la relativa banchina o bordo.

c. Tra il 15 marzo ed il 15 agosto di ogni anno sono vieta-te operazioni di contenimento chimico o meccanico (es: trinciatura) della vegetazione sull’argine inerbito.

2) Impegno supplementare FACOLTATIVO: Gestione delle stoppieSono compatibili con questo impegno:a) La raccolta e asportazione delle paglie purché sia garantito il mantenimento delle stoppie in campo per il periodo stabi-lito;b) La rullatura delle stoppie purché queste siano successiva-mente mantenute sommerse per tutto il periodo;c) Lo spandimento degli effl uenti di allevamento e/o dei fan-ghi, se eff ettuati con modalità compatibili al rispetto dell’im-pegno e preferibilmente dopo la fi ne di febbraio.La trebbiatura meccanica del riso può essere eff ettuata se-condo le seguenti alternative: a) taglio dei culmi con le pannocchie. Questo metodo lascia stoppie di altezza variabile, da cui è asportata la parte termi-nale; b) “sgranatura” della spigaImporti annuali per ettaro :• 135 € in caso di adesione alla sottoazione I.1 “Gestione

delle acque in risaia”• 165 € in caso di adesione alla sottoazione I.2 “Gestione

delle acque e delle stoppie in risaia”

Azione L – Conservazione della biodiversità nelle praterie ad alto valore naturalisticoL’azione si compone di due interventi:• Intervento 1 “Conservazione dei prati permanenti di

montagna”• Intervento 2 “Conservazione dei pascoli di montagna”Importi annuali per ettaro :• 87 € Prati permanenti di montagna• 149 € Pascoli (Alpeggi in aree accessibili e non disagiate)• 174 € Pascoli (Alpeggi in aree poco accessibili e disagiate)

Azione M – Introduzione di tecniche di agricoltura conservativaColture: seminativiDurata impegno: 5 anniL’azione si distingue in due interventi:1. Introduzione dell’agricoltura BLU o semina diretta su sodo (SD);2. Minima lavorazione (ML);Per l’intervento 2 “Minima lavorazione” sono escluse le super-fi ci coltivate a riso.La superfi cie minima per aderire all’azione è pari ad 1 ha e comunque non inferiore al 10% della SAU a seminativo azien-dale.Intervento 1 “Introduzione dell’agricoltura BLU o semina di-retta su sodo (SD)”.1. Eff ettuare la semina diretta su sodo su almeno il 10 % della SAU aziendale coltivata a seminativo, la semina deve essere eff ettuata con idonee macchine operatrici 2. Qualora si faccia ricorso a contoterzisti, le fatture relative a tali operazioni colturali dovranno riportare la seguente dicitu-ra: “ Lavorazioni eff ettuate con macchine idonee alla semina su sodo come da allegato 4 al bando della Misura 214 PSR 2007-13 – campagna 2011”. Nella fattura dovranno inoltre es-sere indicate le particelle catastali sulle quali sono state ese-guite le operazioni;3. Rispettare l’obbligo di successione colturale con alternanza di cereali autunno-vernini, riso, colza/altre crucifere, legumi-nose, mais, sorgo, soia, barbabietola. E’ consentita la rota-zione con leguminose. La durata massima dei medicai è di 4 anni; La coltura del mais può permanere per due anni consecutivi sulle stesse superfi ci solo in caso di adesione all’impegno ag-giuntivo “cover crops”; 4. Mantenere in loco i residui colturali e/o le stoppie delle col-ture principali, in modo da avere uno strato di materiale vege-tale sparso tra le piante o sul suolo a scopo protettivo

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5. Divieto di eff ettuare lavorazioni che provochino il rime-scolamento degli strati del profi lo attivo del terreno (aratura, erpicatura, estirpatura, sarchiatura, nonché altre operazioni meccaniche eff ettuate solo in corrispondenza della fi la di se-mina). Somministrare in dosi frazionate e/o localizzate le concima-zioni di azoto e fosforo; Frazionare e/o localizzare gli interventi di controllo delle infe-stanti sulla coltura principale. Non utilizzare fanghi. Mantenere costantemente e conformemente aggiornato il registro aziendale dei trattamenti, delle concimazioni e dei relativi magazzini. Intervento 2 “Minima lavorazione (ML)”1. Rispettare il divieto di lavorazione del terreno a profon-

dità superiori a 15 cm;2. Mantenere in loco i residui colturali e/o le stoppie delle

colture principali, per avere uno strato di materiale ve-getale sparso tra le piante o sul suolo a scopo protettivo (Tecnica del mulching);

3. Divieto di eff ettuare lavorazioni che provochino l’inver-sione degli strati del terreno (es. aratura) nonché il ri-mescolamento degli strati del profi lo attivo del terreno a profondità superiori ai 15 cm (erpicatura, estirpatura, sar-chiatura, nonché altre operazioni meccaniche eff ettuate solo in corrispondenza della fi la di semina). Le operazioni colturali devono essere eff ettuate con idonee macchine operatrici che rispondano alle caratteristiche tecniche in-dicate nell’allegato 4 al presente bando. Qualora si faccia ricorso a contoterzisti, le fatture relative a tali operazioni colturali dovranno riportare la seguente dicitura: “Lavo-razioni eff ettuate con macchine idonee alla minima lavo-razione come da allegato 4 al bando della Misura 214 PSR 2007-13 – campagna 2011”. Nella fattura dovranno inoltre essere indicate le particelle catastali sulle quali sono sta-te eseguite le operazioni.

4. Somministrare in dosi frazionate e/o localizzate le conci-mazioni di azoto e fosforo, frazionare e/o localizzare gli interventi di controllo delle infestanti sulla coltura princi-pale, non utilizzare fanghi.

Sulle superfi ci oggetto di adesione all’intervento possono es-sere facoltativamente aggiunti i seguenti pacchetti di impe-gni, con il riconoscimento di un premio supplementare:

Impegno supplementare aggiuntivo facoltativo “cover crops”Seminare almeno due volte nell’arco del periodo di impegno una coltura intercalare o cover crop autunno-vernina; la se-

mina deve essere eff ettuata entro venti giorni dalla raccolta della coltura principale. mantenere la cover crop almeno fi no a venti giorni prima della semina della successiva coltura principale; Non utilizzare concimi minerali sulla cover crop ;Non eff ettuare trattamenti fi tosanitari e diserbanti sulla co-ver crop. È consentito l’uso di disseccanti, a dosi inferiori a quelle di etichetta, esclusivamente prima della semina della coltura principale successiva, per la devitalizzazione in loco a fi ne ciclo della cover per consentire l’avvio delle operazioni di semina.

Impegno aggiuntivo facoltativo “iniezione diretta degli ef-fl uenti di allevamento non palabili o interramento immediato”Eff ettuare l’iniezione diretta degli effl uenti di allevamento nel terreno oggetto d’impegno utilizzando macchine operatrici con idonee caratteristiche tecniche descritte nell’allegato 4 al presente bando.oppure Eff ettuare l’interramento degli effl uenti di allevamento imme-diatamente dopo la loro distribuzione, tramite un unico can-tiere di lavoro.Agli impegni base dell’intervento 2 è possibile aggiungere singolarmente gli impegni facoltativi a) oppure b), oppure entrambi gli impegni facoltativi (a + b).

Importi annuali per ettaro:

Intervento 1: Agricoltura BLU Semina su sodo (SD)Semina su sodo = 208,00 euro/haSemina su sodo + cover crop = 290,00 euro/haSemina su sodo + iniezione diretta effl uenti non palabili = 278,00 euro/haSemina su sodo + cover crop + iniezione diretta effl uenti non palabili = 360,00 euro/ha

Intervento 2: Minima lavorazione (ML) Lavorazione minima = 190,00 euro/haLavorazione minima + cover crop = 272,00 euro/haLavorazione minima + interramento effl uenti = 260,00 euro/haLavorazione minima + cover crop + interramento immediato o iniezione diretta effl uenti = 342 euro/ha

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MARZO 2011 | 40 EPACA

Infortunicalo record in agricoltura: meno 38% in 10 anniNel corso del 2010 la maggiore riduzione degli infortuni sul lavoro si è registrata nel settore agricolo. Se analiz-ziamo altresì il dato dell’ultimo decennio, riscontriamo che la riduzione complessiva degli infortuni è stata pari al 38% con un calo del 25% per gli infortuni mortali. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’Inail che evidenzia una riduzione anche rispetto al 2009 con un calo del 4,9 per cento degli infortuni e del 10,2 per cento per le morti, ben al di sopra della media degli altri settori produttivi. Molto resta tuttavia ancora da fare e per questo è necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplifi -cazione, la trasparenza, l’innovazione tecnologica e la formazione, che sappiano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto. Il trend registrato conferma il prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni per rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato, ma anche più si-curo come dimostra il progressivo e costante calo degli infortuni con tassi nettamente superiori a quelli degli altri settori. Un risultato che è frutto dell’impegno degli imprenditori e dei lavoratori per lo sviluppo di un’agricoltura al servizio della sicurezza della salute, dell’ambiente e dell’alimentazione, che vuole conciliare gli interessi delle imprese, degli occupati e dei consumatori.Ricordiamo, in proposito che la Federazione in materia di sicurezza di lavoro ha attivato da tempo uno specifi co servizio che ha permesso anche a Pavia di raggiungere risultati signi-fi cativi sul versante degli infortuni ed, in generale, sulla tutela del lavoro nelle aziende.Invitiamo tutti gli associati a contattare i rispettivi Uffi ci locali per avere informazioni sul servizio di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Invalidità civilenon è giusto che a pagare siano sempre i più debolinon è giusto che a pagare siano sempre i più deboli

I giornali locali hanno dato ampio risalto alla problematica relativa ai ritardi che si registrano sul ricono-scimento delle Invalidità Civili e delle Indennità di Accompagnamento da parte degli Enti preposti. Si tratta di circa 5000 pratiche ferme in attesa che... la burocrazia trovi una soluzio-ne su come “gestirle” e portarle a ter-mine. I numeri sono signifi cativi e non potevano non suscitare la reazione della Associazione Pensionati visto che i diretti interessati sono prevalen-temente persone anziane. Per questo il Presidente Pierluigi Cerri ha scritto alla Provincia Pavese per esprimere lo sdegno dei pensionati coldiretti e per sollecitare interventi immediati e risolutivi. Ma l’iniziativa della Asso-ciazione non si ferma alla sola “de-nuncia” della situazione in atto; se gli Enti interessati non danno risposte in tempi rapidi con la Federazione Col-diretti e il Patronato Epaca verranno attivate tutte le iniziative possibili per tutelare gli associati.

LETTERA AL DIRETTORE DEL QUOTIDIANO LA PROVINCIA PAVESE Se non ci fossero in gioco i diritti dei più bisognosi, quanto sta succedendo sulle pratiche di Invalidità Civile potrebbe farci cre-dere di essere alla solita storia di ordinaria burocrazia. Purtroppo, la situazione attuale non può essere considerata, quasi con un senso di rassegnazione, una normale amministrazione. Ciò che sta avvenen-do origina e favorisce la diff usione di un sentimento di vera e propria irritazione. Più di 5000 pratiche ferme non sono la conseguenza di una criticità contingente. Sono la conseguenza di un sistema am-ministrativo che sta fallendo la propria missione di servizio verso i cittadini e che non riesce a far fronte alle domande di chi, colpito da gravi malattie o non in grado di provvedere alle proprie necessità quotidiane, chiede diritti stabiliti dalla legislazione. Chi fa domanda di Invalidità Civile non chiede un sussidio; esige il riconoscimento del proprio diritto in tempi brevi. È giusto scandalizzarsi alla lettura della scoperta di falsi invalidi; ma è altrettanto giusto scandalizzarsi di fronte a 5000 mancate risposte. All’Associazione Pensionati del-la Coldiretti si rivolgono con sempre maggiore frequenza persone anziane e familiari di ospiti in strutture di ricovero che chiedono di intervenire a tutela dei loro diritti. Queste persone non saranno la-sciate senza risposta ed avranno il sostegno che gli è dovuto. Ma alla fi ne l’interrogativo che ricorre più frequentemente è sempre il medesimo: possibile che i cittadini per vedere riconosciuti i propri diritti devono sempre rivolgersi a qualcun altro, trasmissione satirica o magistratura comprese??? PierLuigi Cerri Presidente Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti

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Per saperne di più contatta il nostro uffi cio Epaca: [email protected] Tel. 03823768216

Sono aumentati i limiti di reddito per essere considerati familiari a carico e la soglia per la concessione degli assegni. A renderlo noto è l’Epaca, il patronato della Coldiretti, nel sot-tolineare che in alcuni casi tali limiti sono utili per stabilire alcuni benefi ci come l’esenzione dal ticket sanitario. Vediamo nel dettaglio.

CHI HA DIRITTO AI TRATTAMENTI DI FAMIGLIA Coltivatori diretti, mezzadri e coloni in attività possono chiedere gli assegni familiariAi lavoratori autonomi in pensione (coltivatori diretti, coloni e mezzadri, artigiani, commer-cianti) spettano quote di maggiorazione sulla pensione.BENEFICIARI DELL’ASSEGNO I trattamenti di famiglia possono essere ri-chiesti per i fi gli, i fratelli, le sorelle e i nipoti, minori o inabili, apprendisti o studenti (fi no a 21 anni se apprendisti o studenti di scuola media superiore; fi no a 26 anni se studenti universitari e non oltre la durata del corso le-gale di laurea).Per i pensionati l’assegno spetta anche per il coniuge.Per il pagamento degli assegni è necessario che i familiari vivano a carico del richiedente e che il nucleo familiare non superi determinati limiti di reddito.Per ottenere gli assegni familiari è necessario presentare la relativa domanda all’Inps.I LIMITI DI REDDITO Limite di reddito del familiare per il quale si chiedono gli AFPer il 2011 si considera a carico il familiare che abbia redditi personali non superiori ai se-guenti importi mensili:• 658,29 euro per il coniuge, per un genitore, per ciascun fi glio o equiparato;• 1.152,02 per due genitoriIl limite di reddito è personale (si riferisce al

A diff erenza dei lavoratori dipendenti, agli autonomi non è ri-chiesta la cessazione dell’attività lavorativa. Si può infatti pre-sentare la domanda di pensione all’Inps senza doversi cancella-re dagli elenchi di categoria. Ecco di seguito i requisiti richiesti dal 2011 ai lavoratori autonomi (coltivatori diretti, mezzadri, co-loni, artigiani e commercianti) per accedere al pensionamento.

PENSIONE DI VECCHIAIALa pensione di vecchiaia si continua a maturare, anche nel 2011, al compimento di 60 anni di età, per le donne, e 65 anni, per gli uomini, ed almeno 20 anni di contributi (15 anni, se maturati entro il 31.12.1992, ovvero, entro la medesima data si è ottenuta l’autorizzazione ai versamenti volontari).PENSIONE DI ANZIANITÀCon 40 anni di contributi i coltivatori diretti, mezzadri, coloni, artigiani e commercianti potranno continuare ad andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafi ca. Per andare in pensione prima di aver maturato i 40 anni di contribuzione, dal 1° luglio 2009 è stato introdotto il cosiddetto “sistema delle quote” date dalla somma tra l’età anagrafi ca e anziani-tà contributiva. Fino al 31 dicembre 2010, per anda-re in pensione anticipata, nella gestione dei lavora-tori autonomi era suffi -ciente avere “quota 96”, ma dal 2011 lo scalino è stato innalzato, in quanto è richiesta la “quota 97”. Sono, quindi, necessari 61 anni di età e 36 anni di contributi, oppure, 62 anni di età 35 anni di con-tributi. PENSIONE DI VECCHIAIA CONTRIBUTIVAPer coloro che hanno ini-ziato l’attività lavorativa dopo il 31.12.1995 e per coloro che possono opta-re per il sistema di calcolo contributivo, i requisiti sono:• 65 anni di età per gli

uomini e 60 anni per le donne e 5 anni di contribuzione legati ad una eff ettiva atti-vità lavorativa. Prima dei 65 anni la pensio-ne si ottiene a condi-zione che l’importo sia di almeno 1,2 vol-te quello dell’asse-gno sociale;

• gli stessi di quelli previsti per il pen-sionamento di anzia-nità.

Le lavoratrici autonome che optino per la liqui-dazione della pensione con il sistema contributi-vo possono accedere alla pensione con 58 anni di età e 35 di anzianità con-tributiva.

noo aaumentatiti iii lliimiti di reddito perer eessere

NuoviNuovi limiti di redditoper gli assegni familiari

A differenza dei lavoratori dipendenti agli autonomi non è ri

Pensioni:Pensioni: cosa cambia nel 2011 per gli autonomicosa cambia nel 2011 per gli autonomi

singolo familiare a carico) e mensile, vale a dire che occorre considerare le somme eff ettivamente perce-pite mese per mese; pertanto, se il reddito personale è superato solo per alcuni mesi nell’anno, gli assegni familiari non vengono corrisposti solo per i mesi nei quali il reddito è stato superato.LIMITE DI REDDITO COMPLESSIVO DELL’INTERO NUCLEO PER IL 2011 Nucleo familiare Reddito familiare annuo oltre il quale cessa la corresponsione per il primo fi glio e per il genitore a carico e equiparati Reddito fami-liare annuo oltre il quale cessa la corresponsione di tutti gli AF o quote di maggiorazione

1 persona Euro 8.698,92 -2 persone Euro 14.434,88 Euro 17.287,303 persone Euro 18.560,53 Euro 22.224,524 persone Euro 22.165,88 Euro 26.544,955 persone Euro 25.774,30 Euro 30.865,406 persone Euro 29.210,51 Euro 34.981,337 o più Euro 32.646,10 Euro 39.096,56

FONTE INPS Tali limiti sono aumentati del• 10% per i vedovi, divorziati, separati legalmente, ab-bandonati, celibi o nubili• 50% se fanno parte del nucleo familiare totalmente inabili • 60% se ricorrono entrambe le condizioni

Per avere maggiori informazioni raccomandiamo a tutti gli interessati di rivolgersi al Patronato Epaca: gli operatori forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, predisponendo la documentazione che deve essere inviata all’Inps.

LE NUOVE DECORRENZE PENSIONISTICHEPer coloro che maturano il requisito per il diritto alla pensione di vecchiaia e anzianità, anche con 40 anni di contributi, a partire dal 1° gennaio 2011 in poi, è stato modifi cato, non solo per i lavoratori dipendenti, ma anche per i lavoratori autonomi, l’intervallo di tempo che intercorre tra la data di maturazione dei requisiti richiesti e quello di eff ettiva decorrenza della pensione (le cosiddette fi nestre di usci-ta), in quanto, è stata introdotta un’unica fi nestra di uscita. In particolare, per i lavoratori autonomi la pensione decorrerà tra-scorsi 18 mesi dalla maturazione dei requisiti.Ricordiamo che, per accedere alla pensione, è necessario presentare la relativa domanda all’Inps, entro il mese precedente a quello della decorrenza.

Per una consulenza personalizzata raccomandiamo a tutti gli interes-sati di rivolgersi al Patronato Epaca: gli operatori forniranno gratui-tamente tutta l’assistenza necessaria, verifi cando il raggiungimento dei requisiti previsti dalla normativa, la relativa decorrenza e predi-sponendo tutta la documentazione che deve essere inviata all’Inps.

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Ricordiamo l’amico Carletto GABBA socio fondatore

di Coldiretti, protagonista in prima fi la delle battaglie

sindacali di Coldiretti e promotore della Associazione

Pensionati, pubblicando la sua poesia premiata al

concorso della FEDERPENSIONATI nel 2008.

LA VITA È ANCORA BELLA

Nell’ora colorata, incantatadel sole che si nasconde giù in fondo,il cielo vien scuro e cancella il mio mondo.Pian piano il buio è vicinoe tacciono i rumori del mio paesino. Il giorno che fi nisce è un momento di sconforto, è un pezzetto della mia vita ormai proprio morto. Corre, si accorcia il mio tempo, va via in volata come il vento. Il mio cuore è gonfi o di commozione; da solo mi chiedo: “che cosa ho fatto di buono”?

I ricordi e pensieri mi riportan lontano:a quel ragazzino coi libri in mano,a quel giovane e forte soldatoche per la patria ha combattuto,a quel COLDIRETTO appassionatoche dall’alba al tramonto ha lavorato,alla mia sposa che tanto ho amatoe che troppo presto mi ha lasciato:a LEI ogni giorno, sul far della serarivolgo sempre la mia preghiera.

Un nodo di pianto il cuore mi stringe. E la mia vita di nero si tinge …

Ma poi la luna accende il suo faro lucentee ogni tetto si tinge d’argento.E quando il cielo è tutta una stellail mio cuore canta che LA VITA È ANCORA BELLA!!!

Carletto GABBA

L’ultima poesia di Carletto Gabba

MARZO 2011 | 42 EPACA

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2011

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