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3 novembre / dicembre2010

Direttore responsabile: Giovanni PasqualiProprietario: Federazione Provinciale ColdirettiAutorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 82 del 8-5-1954Redazione e amministrazione: Via N. Copernico, 28/A - 42124 Reggio Emilia Tel. 0522 936000 C/C Postale n. 13145420In redazione: Sabrina CampaniImpaginazione e stampa: TECNOGRAF - RE

3 Una bonifica di tutti alla guida dell’Emilia Centrale

Soddisfazione di Coldiretti. La lista unitaria si aggiudica la vittoria nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Bonifica

4 Stop confezionamento del Parmigiano Reggiano all’estero

Un duro colpo alla contraffazione del Parmigiano Reggiano. Accolta la richiesta di Coldiretti.

5 Salviamo il Rossissimo e la viticoltura reggiana

Progetto di Coldiretti: Rossissimo prodotto enologico

6 Energie rinnovabili: non sottraggano terreno

Coldiretti: sosteniamo lo sviluppo nella direzione che preserva il territorio e l’agricoltura

7 Prosperino: la filiera corta arriva in piazza San Prospero

Il mercato di Campagna Amica colora la città con prodotti tipici e locali per il Ringraziamento

10 Regione sostiene l’accesso al credito

Presentazione delle domande sino al 21 marzo 2011. Rabboni: un aiuto concreto a fronte della stretta creditizia

11 Telethon e Campagna Amica per sostenere la ricerca

Doppia Grolla d’Oro per il Re

dei Formaggi

14 Pensionati in agricoltura: risorsa attiva

Gnudi, confermato presidente regionale Coldiretti Pensionati.

S. Natale 2010

L’Associazione Provinciale Coldiretti Reggio Emilia

Augura a tutti Voi e alle Vostre famiglie

Buone Feste e un sereno Anno Nuovo

Natività, Convento di S. Marco - Firenze

NUOVA SEDE COLDIRETTI REGGIO EMILIA

Via Nicolò Copernico, 28/A - 42124 Reggio EmiliaTel. 0522 936000 - Fax 0522 302440

[email protected] - www.reggio-emilia.coldiretti.it

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idraulica con il sistema di scolo, per la collina – memori dei recenti allagamenti - un presidio efficace e una gestione unitaria delle acque del reticolo naturale, per la città il ripensare in maniera radicale alla rete di opere in gestione al consorzio. La lista intende inoltre rafforzare il rapporto con gli enti locali per affrontare assieme le tematiche idrauliche e ambientali e di protezione civile e costruire un quadro condiviso degli interventi.Per l’agricoltura, le imprese artigianali e l’industria ci si propone di garantire la sicurezza idraulica e la risorsa idrica anche con la ricerca di ulteriori fonti di approvvigionamento.“Sarà una Bonifica di Tutti, orgoglio anche a livello nazionale e, ancora una volta, l’attività di bonifica a fianco di quella degli agricoltori - conclude Zani – risulterà efficace nel dimostrare la polivalenza dell’attività consortile assommata alla multifunzionalità rurale a servizio di tutto il territorio”.

Una bonifica di tutti alla guida dell’Emilia CentraleSoddisfazione di Coldiretti. La lista unitaria si aggiudica la vittoria nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Bonifica “Le nostre organizzazioni si sono liberamente riunite per formulare una proposta di progetto per i prossimi 5 anni di mandato dell’Emilia Centrale. Persone, sicurezza, condivisione. Ecco il nostro progetto in tre parole – commenta Marino Zani presidente di Coldiretti Reggio Emilia e della Lista una Bonifica di tutti - Ed ora lavoriamo per una Bonifica che sia ancora di più per le persone e di tutti”. Alle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per il quinquennio 2011 – 2015, infatti, è risultata vincente la lista che ha unito Coldiretti, le altre associazioni agricole, Cna, Confindustria, Confartigianato, Legacoop, Confcooperative, Asppi di Reggio e di Modena. Tre le provincie dove si sono tenuti i seggi di voto per cui Coldiretti ha ottenuto il massimo dei voti, per 3120 votanti, pari al 4% della globalità degli aventi diritto al voto. La Sezione 2 (ove concorrevano due liste) è quella che

ha visto la netta affermazione di “Una Bonifica di Tutti” con il 74,4% dei voti (2564 994) rispetto al 20,21% della lista “Acqua Amica” (270 preferenze). Nelle restanti sezioni la lista Una Bonifica di Tutti ha ottenuto l’88% (Sezione 1), l’86% (Sezione 3) e il 94% (Sezione 4) delle preferenze. Ora si attende ratifica di nomina dei Consiglieri da parte della Regione. “Proponiamo un costante impegno nell’indirizzo dell’ente consortile – dichiara Marino Zani – per raggiungere i diversi significativi progetti di tutela e salvaguardia del territorio di cui ci siamo resi promotori. Come noto, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha, infatti, tra i suoi obiettivi il servizio e il presidio del territorio, dall’Appennino alla pianura”.I progetti per i prossimi anni de “Una Bonifica di Tutti” prevedono massima attenzione sul tema della sicurezza idraulica, con la proposta di un piano di sicurezza per il comprensorio, per la pianura il garantire una maggiore sicurezza

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imitazioni sulla base del regolamento eu-ropeo di tutela delle denominazioni che consente di intervenire giuridicamente an-che se si moltiplicano i casi di imitazione. Particolarmente grave è la situazione sui mercati extracomunitari come gli Stati Uniti dove a fronte di una importazione media dall’Italia di circa 10mila tonnella-te all’anno di Parmigiano Reggiano e Gra-na Padano, si producono - riferisce la Col-

Stop al confezionamento, taglio, porzio-natura, grattugia o condizionamento del Parmigiano Raggiano all’estero per evi-tare la perdita delle caratteristiche orga-nolettiche e soprattutto combattere il ri-schio contraffazioni per il formaggio più imitato nel mondo. Lo afferma Coldiret-ti Reggio Emilia nel rendere nota l’ado-zione del Regolamento della Commissio-ne europea. Quest’ultima reca l’approva-zione delle modifiche del disciplinare del-la DOP Parmigiano Reggiano nell’ambito del Comitato Permanente per le denomi-nazioni di origine protetta ed indicazioni geografiche protette con la sola opposi-zione del Belgio.Un duro colpo per la contraffazione inter-nazionale di una specialità come il Par-migiano Reggiano che attualmente è il formaggio più copiato nel mondo e se la punta dell’iceberg delle imitazioni è il Parmesan diffuso in tutti i continenti, da-gli Stati Uniti al Canada, dall’Australia fino al Giappone, in vendita c’è anche il Par-mesao in Brasile, il Regianito in Argenti-na, Reggiano e Parmesano in tutto il Sud America, ma anche Pamesello in Belgio o Parmezan in Romania. Sul mercato europeo il gustoso formaggio - sottolinea la Coldiretti - è protetto dalle

diretti - quasi 70mila tonnellate di Parme-san, tra Wisconsin, New York e California. In altre parole è originale solo una scaglia su otto. «La decisione comunitaria che dà segui-to alla richiesta del Consorzio Parmigiano Reggiano, fortemente voluta da Coldiret-ti, nasce dal fatto che - sottolinea Giovan-ni Pasquali direttore della Coldiretti reg-giana - l’esecutivo comunitario ha condivi-so le motivazioni addotte per giustificare l’obbligo del confezionamento in zona». Questo significa:• necessità di garantire l’origine del pro-

dotto preconfezionato: a tale riguar-do viene sottolineata la perdita nel for-maggio grattugiato o in porzioni dei se-gni identificativi di questo ultimo;

• perdita delle caratteristiche organolet-tiche originarie del Parmigiano Reggia-no: il confezionamento e la porzionatu-ra devono avvenire in tempi brevi per evitare la disidratazione e l’ossidazione.

Al fine di garantire il rispetto degli obbli-ghi contrattuali in fase di esecuzione è stato accordato nel regolamento appro-vato - conclude la Coldiretti - un perio-do transitorio di un anno a favore degli operatori non stabiliti nella zona geogra-fica delimitata che abbiano effettuato le-galmente le operazioni di taglio e condi-zionamento del formaggio al di fuori del-la suddetta area almeno cinque anni pri-ma del 16 aprile 2009.

Stop confezionamento del Parmigiano Reggiano all’esteroUn duro colpo alla contraffazione del Parmigiano Reggiano. Accolta la richiesta di Coldiretti.

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re di Ancellotta, quella che viene prodot-ta solo nei comuni vocati e che quindi, per qualità territoriale, si fregia di caratteristi-che organolettiche eccellenti, deve cam-biare nome ed essere ridefinita “prodot-to enologico”, solo così si può sdogana-re all’interno dei disciplinari delle produ-zioni Doc italiane ed aprirsi verso mercati internazionali emergenti e già consolidati. “Il progetto di Coldiretti - commenta il di-rettore di Coldiretti Giovanni Pasquali - ri-darà valore commerciale al Rossissimo di cui si produce nella nostra provincia per 750 mila quintali di uva circa. I bilanci che stanno presentando le cantine sociali in questi giorni si attestano su una remune-razione media di circa 23,5 euro al quin-tale per un costo di produzione pari a 24 euro - considera Pasquali. I viticoltori sono in forte sofferenza già da diversi anni ed è necessario invertire la tendenza perché le imprese si possano riprendere”. Storica-mente un buon prezzo del Rossissimo tra-scina in un trend positivo anche il prezzo del Lambrusco e migliorerebbe così anche il margine percepito dai viticoltori locali.“Oggi il ricavo percepito dai produttori sulle uve destinate a Rossissimo è di cir-ca 30 euro al quintale contro i 45-50 eu-

Salviamo il Rossissimo e la viticoltura reggianaProgetto di Coldiretti: Rossissimo prodotto enologico

I grandi vini italiani, dal Trentino alla Si-cilia, hanno bisogno del Rossissimo tein-teur reggiano per raggiungere la loro ri-nomata qualità ed eccezionalità, che può essere utilizzato solo se viene dichiarato prodotto enologico.La parte qualitativamente migliore della produzione del Rossissimo deve riceve-re la denominazione di prodotto enologi-co, da parte dell’Organizzazione Interna-zionale della Vite e del Vino (OIV). È que-sto il progetto che Coldiretti ha messo in campo per ridare valore al vino reggiano, ottenuto dalla vinificazione dell’uva An-cellotta, tipica di soli 5-6 comuni in tutto il mondo e che rappresenta oltre il 50% del-la produzione viticola dell’intera provincia. Tra gli utilizzatori storici del Rossissimo, destinato a migliorare il punto di colore dei vini che ne sono carenti, ci sono an-che i trasformatori dei vini italiani più pre-stigiosi che ora, in base ai nuovi discipli-nari, non lo possono più utilizzare metten-do così a rischio la loro trasformazione e il loro posizionamento sul mercato. Coldiretti ha formulato un progetto per ri-solvere il problema e dare maggiore red-dito a tutti i viticoltori della provincia. Cir-ca il 30% della produzione locale miglio-

ro del 2003. Il leggero aumento di que-sto ultimo periodo - interviene il presiden-te di Coldiretti Marino Zani - è stato pos-sibile anche grazie all’attività del neo na-to Consorzio del Rossissimo, che aspetta-vamo da oltre un decennio e che rappre-senta un primo passo verso una maggio-re forza contrattuale dei produttori. Anche se cercare nuovi sbocchi di mercato deve rappresentare solo l’inizio di un percorso che assicuri un coordinamento della pro-duzione e un aggiornamento delle tecni-che gestionali e produttive. Il Rossissimo è un vino non destinato al consumo diretto ed è principalmente utilizzato come aiuto nelle annate in cui le condizioni climatiche non hanno sostenuto la produzione di co-lore. Ridargli la possibilità di essere utiliz-zato dai grandi vini italiani gli garantisce una dignità commerciale a cui farà segui-to un buon prezzo e quindi compensi ade-guati ai produttori”.Da sempre considerata una produzio-ne senza valore alla quale non dare im-portanza e sulla quale non investire quel-la del Rossissimo è l’unica che, in realtà, anche nei momenti di maggiore difficoltà economica del settore vitivinicolo, riesce a strappare prezzi di mercato accettabili.

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Solo terreni agricoli marginali per produr-re eco-combustibili, niente importazio-ni dall’estero di biomasse, incentivazione delle nuove forme di rinnovabili non im-pattanti.Prima di tutto - commenta il direttore di Coldiretti Giovanni Pasquali - è necessa-rio chiarire se la nostra agricoltura deve continuare a produrre prodotti Doc, Dop e Igp di alta qualità o fare altro. La Col-diretti vuole comunque continuare a tu-telare e valorizzare le produzioni tipiche su cui si fonda tutta la nostra agricoltura e sulla quale da anni le aziende agricole stanno investendo.Nello specifico delle centrali a biomas-se Coldiretti non le demonizza ma certa-mente non le vede come “una boccata di ossigeno” per la nostra provincia.L’alimentazione di centrali a biogas esi-ge una disponibilità di circa 300-400 etta-ri di terreno coltivato per un impianto da 1 megawatt di energia e questo è terreno che va sottoratto alle coltivazioni tipiche del nostro territorio.Questo fenomeno ha innescato anche distorsioni di mercato per quello che ri-guarda l’affitto medio del terreno agrico-lo, siamo di fronte a costi che stanno di-

ventando proibitivi.Si riscontra già grande difficoltà a reperi-re, a costi di mercato, spazi in affitto per coltivare la necessaria quantità di foraggi da parte delle aziende locali per l’attivi-tà zootecnica. Siamo già arrivati a 500 eu-ro a biolca quando l’affitto medio era tra i 200 e i 300 euro.

Oltre ad una necessaria questione mo-rale per la quale è giusto che la coltiva-zione della terra porti principalmente ci-bo è bene tenere in considerazione an-che queste speculazioni ad appannaggio di pochi.Inoltre le centrali, una volta costruite, de-vono essere alimentate e la dove non esi-ste sufficiente materia prima diventa ne-cessario importarla. Il bilancio non sareb-be per nulla positivo sia sotto l’aspetto economico sia ambientale.Coldiretti sostiene dunque lo sviluppo delle energie rinnovabili nella direzio-ne che preserva il territorio e l‘agricoltu-ra. Impianti fotovoltaici costruiti sui tetti e sugli immobili e non a terra, il geotermi-co di cui poco si parla ma che offre grandi opportunità a basso impatto e piccoli im-pianti a dimensione interaziendale, pen-sati al di fuori delle logiche speculative.Le produzioni di biomasse, che possono essere importanti integrazioni al reddito degli agricoltori, dove è difficile l�attività agricola principale, vanno pensate solo nei terreni marginali o dove ci sono note-voli scarti di lavorazione.La nostra provincia deve dunque valuta-re con attenzione quale sia la capacità di supportare e sostenere questi impianti in relazione alla loro durata e alla loro resa ed inoltre quanta produzione sia neces-sario investire per alimentarli.

Energie rinnovabili: non sottraggano terrenoColdiretti: sosteniamo lo sviluppo nella direzione che preserva il territorio e l’agricoltura

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Solo terreni agricoli marginali per produrre eco-combustibili, niente importazioni dall’estero di biomasse, incentivazione delle nuove forme di rinnovabili non impattanti. Prima di tutto – commenta il diretto-re di Coldiretti Giovanni Pasquali – è necessario chiarire se la nostra agri-coltura deve continuare a produrre prodotti Doc, Dop e Igp di alta quali-tà o fare altro. La Coldiretti vuole comunque continuare a tutelare e valorizzare le produzioni tipiche su cui si fonda tutta la nostra agricoltu-ra e sulla quale da anni le aziende agricole stanno investendo. Nello specifico delle centrali a bio-masse Coldiretti non le demonizza ma certamente non le vede come “una boccata di ossigeno” per la nostra provincia. L’alimentazione di centrali a biogas esige una disponibilità di circa 300-400 ettari di terreno coltivato per un impianto da 1 megawatt di energia e questo è terreno che va sottoratto alle coltivazioni tipiche del nostro territorio. Questo fenomeno ha innescato an-

Energie rinnovabili: non sottraggano terreno all’agricoltura Coldiretti: sosteniamo lo sviluppo nella direzione che preserva il territorio e l’agricoltura

che distorsioni di mercato per quello che riguarda l’affitto medio del terre-no agricolo, siamo di fronte a costi che stanno diventando proibitivi. Si riscontra già grande difficoltà a reperire, a costi di mercato, spazi in affitto per coltivare la necessaria quantità di foraggi da parte delle aziende locali per l’attività zootecni-ca. Siamo già arrivati a 500 euro a biolca quando l’affitto medio era tra i 200 e i 300 euro.

Oltre ad una necessaria questione morale per la quale è giusto che la coltivazione della terra porti princi-palmente cibo è bene tenere in con-siderazione anche queste specula-zioni ad appannaggio di pochi. Inoltre le centrali, una volta costrui-te, devono essere alimentate e la dove non esiste sufficiente materia prima diventa necessario importarla. Il bilancio non sarebbe per nulla positivo sia sotto l’aspetto economi-co sia ambientale. Coldiretti sostiene dunque lo svilup-po delle energie rinnovabili nella direzione che preserva il territorio e l’agricoltura. Impianti fotovoltaici costruiti sui tetti e sugli immobili e non a terra, il geotermico di cui poco si parla ma che offre grandi opportu-nità a basso impatto e piccoli im-pianti a dimensione interaziendale, pensati al di fuori delle logiche spe-culative. Le produzioni di biomasse, che pos-sono essere importanti integrazioni al reddito degli agricoltori, dove è difficile l’attività agricola principale, vanno pensate solo nei terreni mar-ginali o dove ci sono notevoli scarti di lavorazione. La nostra provincia deve dunque valutare con attenzione quale sia la capacità di supportare e sostenere questi impianti in relazione alla loro durata e alla loro resa ed inoltre quanta produzione sia necessario investire per alimentarli. Tabella 1. Nuovo conto energia 2011 per impianti fotovoltaici

Tabella 1. Nuovo conto energia 2011 per impianti fotovoltaici

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Anche quest’anno è arrivata la conclu-sione dell’annata agraria e, come acca-de ogni anno oramai dal 1950, le aziende Coldiretti hanno ringraziato di quanto rac-colto e prodotto celebrando domenica 21 novembre la Giornata del Ringraziamento. “Il giorno in cui si ringrazia per il raccolto dei campi e si chiede la benedizione per i nuovi lavori che avranno inizio ha acquisi-to negli anni significato non solo per noi agricoltori, afferma Marino Zani, presiden-te della Coldiretti Reggio Emilia, ma per l’intera società. In questo modo il consu-matore ha la possibilità di trovare in città i prodotti delle campagne reggiane.”Fuori dalla Basilica piazza San Prospero ha ospitato, dal mattino fino a tarda sera, il Mercato di Campagna Amica con la Filie-ra agricola made in Reggio rappresentata dalle aziende Coldiretti che hanno vendu-to direttamente ai consumatori le migliori produzioni tipiche delle nostre campagne: Parmigiano Reggiano, Lambrusco, Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, salumi, prodotti a base di carne di bufalo, miele e marmellate, zucche, verze e orto-frutta di stagione anche biologica. Nonostante la pioggia i consumatori han-no visitato le bancarelle sin dalle prime ore della mattina e hanno preso parte alla ce-lebrazione in Basilica di Mons. Francesco

Marmiroli. Durante la S. Messa I frutti del-la terra ricevuti in dono sono stati porta-ti all’altare e in seguito destinati alla Men-sa del Povero del Vescovado, dove ogni giorno vengono distribuiti più di 400 pasti.“In un periodo in cui la crisi economica, la disoccupazione, i disequilibri di ricchezze e la povertà regnano sovrani, è necessa-rio riconsiderare l’agricoltura come un me-stiere fondamentale - spiega Mons. Fran-cesco Marmiroli nel momento dell’omelia - sia dal punto di vista del sostentamen-to che fornisce sia da quello culturale. La forza del Vangelo darà a voi agricoltori la

forza di affrontare la fatica del lavoro nei campi”.Al termine della funzione poi Mons. Mar-miroli ha benedetto le macchine agrico-le in sosta a fianco del sagrato della chie-sa. «Tutte le aziende ospitate nel Mercato Campagna Amica di Coldiretti - commen-ta Giovanni Pasquali, direttore di Coldiret-ti Reggio Emilia - si rispecchiano nei valo-ri che da sempre caratterizzano la politi-ca della nostra associazione: qualità delle produzioni, tipicità del prodotto, attenzio-ne alla salute dei consumatori, all’ambien-te e alle tradizioni».

Prosperino: la filiera corta arriva in piazza San Prospero Il mercato di Campagna Amica colora la città con prodotti tipici e locali per il Ringraziamento

“Quest’anno si è celebrata la Giornata nazionale a Bologna e siamo grati al San-to Padre per l’importante riconoscimen-to trasmesso nell’occasione che ci confor-ta e ci responsabilizza nel nostro impegno per garantire un futuro all’agricoltura ita-liana che ha conquistato primati sul pia-no qualitativo e della tutela ambientale”. Cosi commenta Marino Zani presidente di Coldiretti Reggio Emilia l’evento di tre giornate che ha portato in piazza del Net-tuno a Bologna le aziende agricole Col-diretti che hanno dato ai consumatori la possibilità di trovare in città i prodotti del-le campagne reggiane per contribuire al-la realizzazione di una filiera agricola tutta italiana. Tra i prodotti esposti a richiamo della tradizione contadina anche frittelle di sanguinaccio, cicciolata e coppa di te-sta reggiana.

Celebrata a Bologna la Giornata nazionale del Ringraziamento

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Allora puoi aderire alla nostra rete nazionale:diventa un Punto Campagna Amica!

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La Regione Emilia Romagna ha stanzia-to 1 milione e 700 mila euro per sostene-re l’accesso al credito da parte delle im-prese agricole cosi da far fronte alla stret-ta creditizia che continua a caratterizza-re i mercati finanziari e proporre un aiuto concreto, abbattendo il costo del denaro.Le domande possono essere presenta-te sino al 21 marzo 2011 e il programma, gestito dai Confidi agricoli, che riguarda i prestiti di conduzione per l’annata agra-ria 2010/11 nasce dall’esigenza di da-re continuità alle iniziative avviate negli scorsi anni, evitando possibili interruzioni nell’erogazione del credito da parte delle banche. Per questo è rivolto, in via priori-taria, alle imprese che si trovano nella ne-cessità di rinnovare o di riattivare i presti-ti di conduzione agevolati contratti nel-la precedente campagna agraria. “Que-ste risorse ci consentiranno di abbattere il costo del denaro fino a 1,80 punti per-centuali rispetto ai tassi applicati normal-mente dagli Istituti di credito, su un vo-lume di finanziamenti bancari di oltre 95 milioni di euro- ha sottolineato l’assesso-re regionale all’agricoltura Tiberio Rab-boni – In questo modo daremo un aiuto concreto alle imprese agricole per supe-rare le grosse difficoltà che, a seguito del-la stretta creditizia che ancora caratteriz-za il mercato finanziario mondiale, incon-trano ad accedere ai prestiti bancari. In un contesto segnato da una consistente riduzione delle entrate e quindi dei red-diti agricoli, i produttori devono infatti ri-correre al credito per reperire i capitali di anticipazione necessari alla conduzione aziendale.”La delibera della Giunta regionale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia – Romagna il prossimo 9 dicembre; da quella data e fino al 21 mar-zo 2011 le e imprese potranno presenta-re domanda alla propria Banca e al Confi-di di appartenenza.

Regione sostiene l’accesso al creditoPresentazione delle domande sino al 21 marzo 2011. Rabboni: un aiuto concreto a fronte della stretta creditizia

Dai 6 mila a 150 mila euro gli importi pre-visti per una durata di 12 mesi.Il sistema dei Confidi agricoli è sostenu-to attraverso la legge regionale 43 del 1997 ed è attualmente costituito, a segui-to di alcune fusioni, da cinque cooperati-ve che operano a livello provinciale e in-terprovinciale. I Confidi provvedono di-rettamente all’istruttoria dell’istanza, alla concessione e alla liquidazione del con-tributo in conto interesse all’impresa be-neficiaria utilizzando le risorse assegnate dalla Regione. I prestiti, che sono a bre-ve termine con durata fino a 12 mesi, co-prono le spese che l’imprenditore agrico-lo deve anticipare per il completamento

del ciclo produttivo - colturale fino alla vendita dei prodotti. L’importo massimo del prestito per azienda è di 150 mila eu-ro ed è calcolato attraverso parametri de-finiti con riferimento alle superfici coltiva-te, ai capi allevati o alle attività svolte. So-no ammesse le imprese che presentano richieste non inferiori a 6 mila euro.Oltre all’abbattimento del tasso di inte-resse di due punti percentuali, i presti-ti potranno contare sulla garanzia offer-ta, con capitali propri, dai Confidi non-ché sulle condizioni di favore ricomprese all’interno delle convenzioni che gli stes-si organismi hanno in essere con gli isti-tuti bancari.

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Si è conclusa per Coldiretti Reggio Emilia domenica 19 dicembre la raccolta fondi a sostegno di Telethon l’associazione per la lotta contro la distrofia muscolare e altre malattie genetiche, che Campagna Ami-ca ha sostenuto nelle piazze sin dalla pri-ma iniziativa del Prosperino, conseguendo risultati potenziali. Le aziende di Coldiret-ti hanno collaborato alla raccolta delle do-nazioni da parte dei consumatori prose-guendo nell’iniziativa sino alla conclusione nel mercatino natalizio di piazza Prampolini che per le domeniche di dicembre ha allie-tato i reggiani con prodotti della tradizione all’insegna della genuinità e della tipicità . E anche quest’anno la genuinità dei pro-dotti a km 0 si sposa con la solidarietà. in-fatti per l’occasione i consumatori sono sta-ti omaggiati con pere abate a km zero, ric-che di antiossidanti e con zucche ornamen-tali provenienti dalle nostre campagne.A livello regionale e nazionale l’impegno di Coldiretti Giovani Impresa, Donne Impresa, Terranostra e Fondazione Campagna Ami-ca a favore di Telethon conferma il ruolo di forza sociale della Coldiretti nel momento in cui stiamo accelerando nella costruzio-ne di una filiera agricola tutta italiana, per restituire redditività alle imprese agricole e dare risposte ai cittadini consumatori.

Telethon e Campagna Amica per sostenere la ricerca

Doppia Grolla d’Oro per il Re dei FormaggiAnche quest’anno la Nazionale del Par-migiano Reggiano si aggiudica due delle tredici Grolle d’oro per il miglior formag-gio d’Italia e nella squadra sono presenti oltre a caseifici cooperativi anche caseifici aziendali Coldiretti. “In questi momenti di difficoltà econo-mica abbiamo notato un evidente ritorno ai cosiddetti valori antichi, di tradizione e genuinità: un nuovo modo per familiariz-zare con il cibo e renderlo da compagnia. In questo scenario il Parmigiano Reggia-no si conferma il migliore“ spiega Giusep-pe Alai, presidente del Consorzio del For-maggio del Parmigiano Reggiano. L’evento organizzato in Valle d’Aosta ha sancito i dieci anni di vita in un concor-so difficile dove i campioni in gara era-no oltre duecento, tra cui il ‘concorrente’ Grana Padano. In Valle d’Aosta sono sa-

liti infatti i campioni di: Bologna Caseifi-cio sociale Fior di Latte (Gaggio Monta-no); e da Reggio Emilia, il Caseificio so-ciale di Cavola (Toano), la Latteria sociale Migliara (Casina), la Latteria sociale Nuo-va (Bibbiano), la Latteria sociale Moderna (Bibbiano), l’Antica fattoria caseificio Sca-labrini (Bibbiano) e la Fattoria Fiori (Vetto d’Enza), il Caseificio sociale Allegro (Ca-stelnovo Sotto), la Casearia Fratelli Dot-ti (Bibbiano), la Latteria sociale San Bar-tolomeo (Poviglio); la Latteria sociale Lo-ra (Campegine), il Caseificio sociale Ca-stellazzo (Campagnola Emilia), la Latteria sociale Valle (Cavriago), la Latteria socia-le Tabiano (Viano) e la Latteria sociale San Giovanni di Querciola (Viano).Nella categoria extraduri d’età superiore a 30 mesi è Grolla d’Oro la Nazionale del Parmigiano Reggiano Caseificio Cavola

(Toano, Reggio Emilia), e nomination per Latteria Sociale Moderna - (Bibbiano), e il Caseificio Fior di Latte (Gaggio Montano, Bologna); nella categoria extraduri d’età inferiore a 30 mesi Grolla d’oro alla Nazio-nale del Parmigiano Reggiano Caseificio Castellazzo (Campagnola, Reggio Emilia) e nomination per Latteria Sociale Moder-na - Bibbiano (Reggio Emilia) e Antica Fat-toria Scalabrini - Bibbiano (Reggio Emilia). “Ora che anche le normative comunitarie contribuiscono nel limitare le contraffazio-ni del prodotto più imitato al mondo, ci auguriamo ulteriori successi - commenta Giovanni Pasquali direttore della Coldiret-ti reggiana - il divieto di confezionare Par-migiano Reggiano all’estero offre garan-zie di qualità e autenticità ai consumato-ri e di maggiore redditività per i produt-tori.”

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12AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA

Via Amendola n. 2 – 42122 Reggio EmiliaAVVISO DI ASTA PUBBLICA PER L’ALIENAZIONE DEL PODERE LOGHINO BELLARIA PO-STO IN COMUNE DI REGGIOLO - FRAZIONE BRUGNETO - PROVINCIA REGGIO EMILIA

SI RENDE NOTO CHE In esecuzione della Deliberazione D.G. n. 240 del 28/10/2010, il giorno 10 febbraio 2011, alle ore 9,30, presso la Sala Riunioni del Servizio Gestione Servizi Tecnici e Patrimonio della Azienda USL di Reggio Emilia in Via Amen-dola 2 42122 Reggio Emilia, avanti alla Commissione d’Asta, avrà luogo il pubblico incanto per la alienazione del compendio immobiliare in oggetto come appresso meglio dettagliato.

LOTTO UNICO. Il lotto è costItuIto da: - Podere Agricolo, denominato Podere Loghino Bellaria, posto in frazione Brugneto del Comune di Reggiolo, composto da tre fabbricati (rurali) e da appezzamenti di terreno per una superficie catastale di Ettari 7,76.28. Il Podere Loghino Bellaria è individuato al N.C.T. del Comune di Reggiolo dalle particelle: Fg 6 part. 19 Semina-tivo irriguo cl. 1^ Ha 0,26.98, Fg 6 part. 32 Seminativo irriguo Ha 0,35.90, Fg 6 part. 96/A vigneto Ha 0,13.59, Fg 6 part 96/B seminativo irriguo Ha 6.70.78, Fg 6 part 97 corpo edificato Ha 0.29.03, Fg 6 mapp. 97 sub 1 BCNC Ha 0.12.55, Fg 6 mapp. 97 sub 2 A/3 cl. 1^ Ha 0.01.50, Fg 6 mapp. 97 sub 3 D/3 Ha 0.00.65.- beni mobili registrati: - Autovettura SEAT Ibiza targa BS061AH; - trattrice agricola A2 RM FORD ACA 4 telaio B/B06389 targa RE 033690; - trattrice agricola A 4 RM MOTRANSA AGRIFUL 100 DT12 Telaio 871059 targa RE036011;- altri beni mobili elencati in allegato alla stima disponibile presso i nostri uffici, nelle condizioni in cui si trovano;

CONDIZIONI DI VENDITA: La vendita del lotto unico deve intendersi a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano i beni.

PREZZO A BASE D’ASTA: € 747.920,00.- DEPOSITO A GARANZIA DELL’OFFERTA euro 74.792,00.-MODALITA’ DI AGGIUDICAZIONE: La presente asta si terrà con le modalità di cui agli artt. 73 lettera c) e 76 del vigente Regolamento per l’Amministrazione e per la contabilità generale dello Stato, approvato con R.D. 23 maggio 1924 n 827 e più precisamente per “mezzo di offerte segrete da confrontarsi con il prezzo base in-dicato nell’avviso d’asta”.

RICHIESTA DI INFORMAZIONI: I concorrenti possono chiedere informazioni prendere visione della documen-tazione ed effettuare il sopralluogo previo appuntamento con il Geom. Giorgio Saccani presso il Servizio ge-stione Servizi tecnici e Patrimonio dell’Azienda USL tel. 0522-335213 / 335338.

TERMINE, INDIRIZZO, MODALITA’ E DATA APERTURA OFFERTE: Le offerte dovranno pervenire al Servizio Gestione Servizi Tecnici e Patrimonio dell’Azienda USL di Reggio Emilia Via Amendola 2 – 42122 Reggio Emilia, secondo le modalità previste dal disciplinare di gara entro il termine perentorio del 08 febbraio 2011 ore 13,00. Non sarà considerata valida alcuna offerta pervenuta dopo la scadenza stessa, anche se sosti-tutiva o aggiuntiva dell’offerta stessa, né sarà consentita in sede di gara la presentazione di altre offerte. Il gior-no, 10 febbraio 2011 alle ore 9,30, presso la Sala Riunioni del Servizio Gestione Servizi Tecnici e Patrimonio della Azienda USL di Reggio Emilia in Via Amendola 2 42100, si procederà in un’unica seduta pubblica all’aper-tura delle buste “A – Documentazione Amministrativa” e all’apertura delle buste “B – Offerta economica” per i soli partecipanti in possesso dei requisiti amministrativi richiesti dal disciplinare d’asta. L’asta verrà aggiudica-ta anche in presenza di una sola offerta, purché valida. L’aggiudicazione è definitiva ad unico incanto ai sensi dell’art 65 RD 23 maggio 1924 n. 827. Il bando, il disciplinare, lo schema di istanza di partecipazione e relativa offerta sono disponibili sul sito internet: http://www.ausl.re.it.

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Ing. Roberto Bonacini. TRATTAMENTO DATI PERSONALI: Si infor-ma che, ai sensi del D.Lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, il trattamento dei dati personali raccolti è esclusivamente finalizzato allo svolgimento della procedura di asta e alla eventuale in-staurazione e gestione del rapporto contrattuale. Il trattamento dei dati avverrà nel rispetto del segreto d’uffi-cio e dei principi di correttezza, liceità e trasparenza, in modo da assicurare la tutela della riservatezza dell’in-teressato, fatta comunque salva la necessaria pubblicità della procedura di gara ai sensi delle disposizioni le-gislative vigenti. F.to Il Direttore Generale Dott. Franco Nicolini

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Diabrotica Virgifera:le prescrizioni

Il Servizio Fitosanitario Regionale ha emanato le prescrizioni fitosanitarie per il 2011 contro il parassita Diabro-tica virgifera virgifera Le Conte che interessa la coltura del mais. Nel-la Determina l’intero territorio della provincia di Reggio nell’Emilia è sta-to dichiarato “zona infestata”.Inoltre, tale determina stabilisce che nei territori dichiarati “zona infesta-ta”, e fino a contraria disposizione sono attuate le seguenti prescrizioni:1) è vietato il ristoppio del mais per più di due anni consecutivi. Non si considera ristoppio la semi-na del mais effettuata dopo il 1 Giu-gno 2011;2) è vietato trasportare piante o par-ti di piante di mais allo stato fresco, compreso il trinciato integrale ed il pastone di pannocchie verso zone indenni da Diabrotica Virgifera Virgi-fera Le Conte;3) è vietato lo spostamento di terre-no che abbia ospitato mais nell’anno in corso o in quello precedente ver-so zone indenni da Diabrotica Virgi-fera Virgifera Le Conte.Sono state istituite delle “zone di contenimento” al confine con il ter-ritorio della Toscana. L’inosservanza di queste prescrizioni comporta san-zioni da 500,00 a 3.000,00 euro. I pro-duttori che hanno la necessità di ri-stoppiare il mais per più di due anni consecutivi, tenendo conto dell’an-damento climatico e del ciclo col-turale, possono richiedere una de-roga al Servizi Fitosanitario di Reg-gio Emilia entro il 31 maggio 2011, ma comunque prima delle semine. Per la predisposizione e l’inoltro di tale richiesta di deroga vi invitiamo a passare presso gli uffici Zona Col-diretti

Agricoltura sicura per i piccoli agricoltoriAnche le Imprese Familiari, i Piccoli Im-prenditori e le Ditte Individuali senza di-pendenti, sono soggette con il D.Lgs. 81/2008, alla normativa sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavo-ro in particolare hanno i seguenti obbli-ghi:· utilizzare attrezzature, macchine e im-pianti a norma;· utilizzare i dispositivi di protezione indi-viduale (maschera con filtri, guanti, tute, calzature, occhiali, cuffie di protezione) e munirsi di tesserino di riconoscimento per i lavori in regime di appalto.Nello specifico per quanto riguarda le trattrici occorre ricordare la protezione in caso di ribaltamento (cabina o arco con cinture sicurezza), la protezione delle pre-se di potenza e degli alberi cardanici, la protezione delle cinghie , delle ventole e della marmitta.Le frese le zappe e zappatrici devono es-sere dotate di controcuffie, protezione degli organi di trasmissione del moto, e organi lavoratori con bandelle che inter-cettano la proiezione di frammenti e per la zappa barra distanziatrice anteriore.La Rotoimballatrice provvista di protezio-ne della catenaria posteriore pick-up con barra distanziatrice e carter laterali di pro-tezione.Lo Spandiconcime deve essere provvisto di disco di protezione che evita il contat-to accidentale con le palette spanditrici e con la griglia che impedisce l’accesso agli organi mobili interni alla tramoggia.Lo Spandiletame bandelle laterali di pro-tezione agli organi lavoranti, all’ogano spanditore e riparo in posizione di chiu-so quando la macchina non è utilizzata e in posizione di aperto durante lo spandi-mento.L’Irrigatore deve avere la protezione della raggiera della bobina.Il Carro Autocaricante deve avere il pick-up con barra distanziatrice, la protezione dei rotori.Gli Impianti Elettrici devono avere la Di-chiarazione di Conformità alla regola d’ar-te, deve essere presente l‘impianto di messa a terra e installato un differenziale

ad alta sensibilità (salvavita).Nell’impianto di evacuazione deiezioni deve esser presente almeno un pulsante o fune di guardia d’arresto d’emergenza in prossimità di punti critici con rischio di cesoiamento.Scale fisse dotate di gabbia, le portati-li con piede antisdrucciolo le doppie con catena che impedisca l’apertura oltre il li-mite di sicurezza.

Proroga delle misure agroambientali

Prorogato al 21 gennaio 2011 il ter-mine per la presentazione delle do-mande per aderire alle misure agro ambientali, misura 214 del Psr, che favoriscono un utilizzo ed una ge-stione sostenibile dei terreni agrico-li promuovendo la salvaguardia del-la risorsa acqua e suolo, la tutela e la valorizzazione della biodiversità ge-netica e del paesaggio agrario. Il programma di intervento preve-de degli aiuti annuali, rivolti agli im-prenditori agricoli, calcolati sulle su-perfici o sugli animali oggetto di im-pegno, per una durata che va dai 5 ai 20 anni.

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dei servizi agli anziani interroga tutto il mondo politico, sociale ed economico”. Nella sola Emilia Romagna – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – su oltre 4 mi-lioni e 200 mila abitanti, gli anziani con più di 65 anni superano le 950 mila uni-tà (22,6%). “per questo – ha detto Gnudi – la società rurale, in cui il pensionato resta attivo fino in età avanzata e viene segui-to a livello familiare anche quando non è più autosufficiente, dà un forte contribu-to a ridurre i problemi legati all’assisten-za agli anziani”.Nei prossimi quattro anni, l’associazio-ne pensionati Coldiretti è intenzionata a prendere in esame il sistema regionale

Pensionati in agricoltura: risorsa attivaGnudi, confermato presidente regionale Coldiretti Pensionati.Aimone Gnudi, classe 1941, è stato con-fermato alla presidenza dell’associazione pensionati di Coldiretti Emilia Romagna, che con 65 mila associati è la maggiore organizzazione di pensionati agricoli re-gionale. Imprenditore agricolo con azienda a indi-rizzo frutticolo a Galliera, in provincia di Bologna, Gnudi era alla guida dei pensio-nati Coldiretti dal 2008. All’assemblea dei delegati Gnudi ha ricordato che “I pen-sionati in agricoltura sono ancora una ri-sorsa viva e spesso attiva in azienda, an-che se, in generale, l’invecchiamento del-la popolazione sta diventando sempre più un fenomeno globale e il problema

dei servizi alla persona per arrivare a de-finire proposte migliorative che partano dalle esigenze del territorio. L’assemblea regionale dei pensionati Col-diretti ha eletto i nuovo consiglio compo-sto dai due vicepresidenti, Cesare Gara-vini (Forlì-Cesena) e Adriano Montoncel-lo (Ferrara), e dai consiglieri Augusto Cor-radini (Modena), Giorgio Rossi (Piacen-za), Francesco Gallina (Ravenna), Beniami-no Corradini (Reggio Emilia), Carlo Con-tadini (Rimini), Gianni Guerra (Bologna), Alberto Sartori (Ferrara), Pietro Brigliado-ri (Forlì-Cesena), Gianni Ferrari (Modena) Emilio Lusignani (Piacenza), Eugenio Car-lini (Reggio Emilia).

Soggiorno ad Alassio Hotel Mediterranee ****14-28 Gennaio 2011Prenotazioni e saldo entro un mese dalla partenza800,00 euro

Soggiorno a Molveno Hotel Excelsior *** 23 luglio - 06 agosto 2011Prenotazioni e saldo entro un mese dalla partenzaPrezzo da definire

Calendario Soggiorni PensionatiDigitale terrestre istruzioni per l’uso Il patronato Epaca da consigli anche sul nuovo dispositivo per mettere d’accordo utenti di tutte le età.

Il Patronato Epaca, nell’ambito dei servizi rivolti alla persona, ha organiz-zato, insieme all’associazione Provin-ciale Pensionati Coldiretti, un incontro nella sala civica di Casina per dare la possibilità agli utenti di tutte le età, di svelare i segreti del nuovo dispositivo. “Sono contenta della riuscita dell’in-contro – commenta Rita La Monica, responsabile Patronato Epaca Reggio Emilia – molti anziani e non solo tro-vano difficoltà nel cimentarsi con le nuove tecnologie. Come Patronato il nostro obiettivo è avvicinarci sempre di più all’assistenza alla persona e sia-mo contenti di aver dato una risposta al comprensorio di Casina. Ci orga-nizzeremo presto per organizzare altri incontri sul territorio”.

Numeri Utili

uffici Epacatel. 0522 936019 - 0522 936020

segreteria Associazione Pensionatitel. 0522 936004 - 0522 936009

Soggiorno a RiccioneGiugno 2011Prenotazioni e saldo entro un mese dalla partenzaPrezzo da definire

Gita alle Isole BorromeeCon i colori della primavera11 maggio 2011minimo 50 partecipanti Prezzo da definire

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