Coltivatore Reggiano 1.2011

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Il coltivatore ETICHETTATURA OBBLIGATORIA: È LEGGE! MAIALE REGGIANO A RISCHIO DI ESTINZIONE PERLE DI FINANZIARIA 2011 NUMERO 01 - GENNAIO/FEBBRAIO 2011 A cura della Coldiretti di Reggio Emilia Il coltivatore Reggiano - Gennaio/Febbraio 2011 - numero 01 del 21/02/2011 - Poste Italiane Spa - Spedizione in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB BO filiale RE - Pubbl. 45% - Prezzo € 1,00 - Contiene I.P. e I.R.

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Il coltivatore

EtichEttatura obbligatoria:

è lEggE!MaialE rEggiano a rischio di EstinzionE

PErlE di Finanziaria 2011

NUMERO 01 - gENNaiO/fEbbR aiO 2011

A cura della Coldiretti di Reggio Emilia

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3Il coltivatore

IIl Coltivatore Reggiano è la fonte di

informazione dei coltivatori reggia-

ni dal 1954. È da quasi 60 anni che

il giornale della allora Coltivatori

Diretti segue i propri associati pas-

so passo, offrendo e condividendo

con il territorio la visione di Coldi-

retti. Con il primo numero del 2011

il Coltivatore Reggiano cambia ve-

ste, modificando il proprio layout

e dandosi un aspetto leggero e

dinamico, per restare al passo con

il tempo che scorre. “Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di

cambiare”. Viviamo nell’era dell’informazione veloce in cui tutto viene

comunicato e in cui tutto evolve in fretta. Centinaia di storie e centinaia

di canali digitali, decine di accadimenti e decine di quotidiani, migliaia di

notizie e migliaia di tg, una quantità infinita di informazioni e una quan-

tità infinita di radio e siti internet. Eppure, mai come in questo momen-

to storico, si avverte un’insoddisfazione per il modo in cui viene raccon-

tata la realtà e per il modo in cui viene vissuta. Non vogliamo metterci

contro il tempo e i suoi cambiamenti ma bansì condurlo e determinare

i nostri cambiamenti. È l’azione quotidiana e la responsabilità di ognuno

di noi che rendono la realtà diversa. Ovvero, limitarsi a nostalgici rim-

pianti del tempo che fu o a preoccupati timori per il futuro passando da

inquietanti pessimistiche visioni della vita non cambia la realtà e non fa

altro che rafforzare il gioco di chi ci vuole inerti e manipolabili. Il nostro

giornale è solo un aspetto della nostra attività. Il Coltivatore Reggiano è

lo specchio della Coldiretti di Reggio Emilia, è la forma dei suoi pensieri.

In queste pagine faremo sintesi di quello che rende Coldiretti protagoni-

sta, progettando il cambiamento, oltrepassando l’esistente e concretiz-

zando una nuova realtà. È proprio di questi giorni una grande vittoria di

Coldiretti, la legge sull’etichettatura, frutto della sua volontà di cambiare

degli ultimi dieci anni, vittoria di tutti gli agricoltori e di tutti i consuma-

tori; questa vittoria ha cambiato la realtà grazie a tutti coloro che sono

stati al nostro fianco. E anche in questo modo ogni singolo associato

Coldiretti è attore del cambiamento che Coldiretti costruisce con ogni

sua azione. Buon anno a tutti e ricordate che con il nuovo anno parte

anche la nuova campagna di tesseramento. Tesserandoti contribuisci

anche a rendere più forte e autonoma la tua organizzazione e più forte

e autonoma l’azione sindacale a difesa e tutela dei tuoi interessi.

Marino Zani

editoriale

Il cambiamento per un nuovo anno

Il cambiamento

per un nuovo anno

Etichettatura

obbligatoria: è legge!

Maiale reggiano

a rischio di estinzione

Basta proroghe,

imposta di registro stabile

Il consulente Creditagri

sa far la differenza

Bietole:

in arrivo gli anticipi

Assicuratevi risparmiando

Contributi Qualità latte

Epaca news

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Perle di Finanziaria 2011

Coldiretti & Co

Il Coltivatore ReggianoN° 01 - Gennaio/Febbraio 2011

Proprietario: Federazione Provinciale Coldiretti

Direttore responsabile: Giovanni Pasquali

Autorizzazione del Tribunale

Di Reggio Emilia n. 82 del 8.05.1954

Redazione e amministrazione:

via Nicolò Copernico 28/a -42124 Reggio Emilia

Redazione: Sabrina Campani

Pubblicità, impaginazione e stampa:

Kaiti expansion s.r.l.

via Caduti delle Reggiane 1/G, Reggio Emilia

tel. 0522.924196 - fax 0522.232317

[email protected] - kaiti.it

Stampatore: Nuova Grafica scarl - 41012 Carpi (MO)

È una vittoria per i cittadini e per i consumatori, che potranno finalmente sapere da dove viene ciò che mangiano e scegliere italiano.

È una vittoria per le nostre imprese agricole, che potranno far riconoscere il valore del proprio lavoro e della propria qualità e contrastare la concorrenza sleale di chi vende per italiano ciò che di italiano non ha neppure l’incarto.

È una vittoria per la filiera agricola italiana, ma anche per le industrie e la distribuzione italiana che vorranno valorizzare il vero made in Italy.

È una vittoria per la politica italiana tutta, perché la legge è stata votata all’unanimità da tutti i partiti e da tutti i parlamentari, e questo fa onore a un Paese che generalmente è diviso su ogni cosa e che ha, invece, ritrovato l’unità proprio su una norma dove è in gioco la corretta informazione ai consumatori e la difesa della trasparenza.

È una vittoria dell’Italia intera, perché il nostro Paese ha dimostrato di essere leader in Europa in tema di sicurezza alimentare.

Per tutti noi si tratta di un passo avanti nella democrazia economica e nei diritti dei consumatori.

una vittoria per l’intero Paese

L’approvazione della legge corona l’impegno di Coldiretti

che in questi dieci anni si è sempre battuta per la trasparenza del “made in Italy”

graziea tutti coloro che sono stati al nostro fianco!

ETICHETTATURA OBBLIGATORIA

4 Il coltivatore

IIl 18 gennaio 2011 rimarrà una data storica

in casa Coldiretti, nel mondo agricolo ed in

ogni ambito in cui si opera per la difesa del

vero Made in italy.

In questa data infatti è stata approvata de-

finitivamente la legge sull’etichettatura che

rende obbligatoria l’indicazione dell’origine

sui prodotti alimentari.

«Si conclude in modo positivo – commen-

ta Marino Zani, presidente Coldiretti Reg-

gio Emilia – una vicenda che è iniziata die-

ci anni, nel gennaio del 2001, con il primo

caso di mucca pazza che portò all’obbligo

di etichettatura per la carne bovina.

Il ripetersi di emergenze alimentari, da al-

lora in poi, ha reso sempre più di vitale im-

portanza la garanzia di trasparenza dell’in-

formazione sui prodotti alimentari per un

paese come l’Italia che è grande importa-

Etichettatura obbligatoria: è legge!Con l’etiChetta vengono smasCherati i falsi prodotti italiani

tore di materie prime». La fiducia accordata

alle produzioni agricole italiane è stata giu-

stificata dal primato nei controlli; solo nel

2010 sono stati effettuati oltre un milione di

controlli sul Made in Italy, a garanzia delle

imprese e dei consumatori.

«Una legge nazionale che assume ancor più

importanza – continua Zani – poiché dovrà

tamponare una carenza comunitaria sull’eti-

chettatura che oggi più che mai si dimostra

clamorosamente incomprensibile».

L’indicazione della provenienza in etichetta

era obbligatoria solo per carne bovina, pol-

lo, ortofrutta fresca, uova, miele, latte fre-

primo piano

è Una vittoria di tutto il Paese, vince il vero

Made in Italy

5Il coltivatore

sco, passata di pomodoro, extravergine di

oliva, ma l’etichetta era anonima per circa

la metà della spesa dalla pasta ai succhi di

frutta, dal latte a lunga conservazione ai

formaggi, dalla carne di maiale ai salumi.

Senza la trasparenza dell’origine l’inganno

ha dilagato danneggiando sia i consumato-

ri sia gli allevatori, che sempre più spesso

chiudono le loro imprese per mancanza di

riconoscimento economico da parte del

mercato, come per i suinicoltori che si tro-

vano a far fronte a spese superiori ai loro

ricavi con il rischio concreto di estinzione

degli allevamenti locali e con essi dei pro-

dotti di qualità che ne derivano.

Sugli scaffali dei negozi italiani infatti ben

due prosciutti su tre provengano da ma-

iali allevati in Olanda, Danimarca, Francia,

Germania e Spagna, senza che questo ven-

ga chiaramente indicato in etichetta, anzi,

l’uso di indicazioni fuorvianti come “Di

Montagna” e “Nostrano” spesso inganna-

no il consumatore sulla reale origine di ciò

che mangia. «L’approvazione del decreto

– commenta il direttore della Coldiretti di

Reggio Emilia, Giovanni Pasquali – corona

l’impegno di Coldiretti che in questi dieci

anni si è sempre battuta per la trasparen-

za di ciò che i consumatori portano sulla

tavola, per garantire una sicurezza alimen-

tare messa a dura prova dalle emergenze

sanitarie e pone fine ad un grave inganno

nei confronti dei produttori italiani e dei

consumatori».

«È una vittoria della Coldiretti per tutti gli

agricoltori e per tutti i consumatori – com-

menta ancora Zani.

L’approvazione rappresenta un importan-

te passo avanti nei rapporti economici e

nei diritti dei consumatori. E mi unisco al

presidente nazionale Marini nel dire che è

sentito e doveroso il nostro ringraziamento

a tutti coloro - soci, associazioni, cittadini,

esponenti politici - che hanno permesso di

vincere questa battaglia. Ora la legge dovrà

essere applicata bene e velocemente».

«È una vittoria per le nostre imprese agri-

cole che – ha affermato Marini nel com-

mentare l’approvazione definitiva della leg-

ge - potranno far riconoscere il valore del

proprio lavoro e della propria qualità e con-

trastare la concorrenza sleale di chi vende

per italiano ciò che di italiano non ha nep-

pure l’incarto.

È una vittoria per la filiera agricola italiana,

ma anche per le industrie e la distribuzio-

ne italiana che vorranno valorizzare il vero

made in Italy quale leva competitiva esclu-

siva per fronteggiare i mercati interni ed

internazionali.

È una vittoria per la politica italiana tutta,

perche la legge è stata votata all’unanimità

da tutti i partiti e da tutti i parlamentari,

e questo fa onore a un Paese che general-

mente è diviso su ogni cosa e che ha, invece,

ritrovato l’unità proprio su una norma dove

è in gioco la corretta informazione ai consu-

matori e la difesa della trasparenza».

primo piano

“La suinicoltura reggiana continua

nella sua lenta e costante

retrocessione. Oggi 380 mila capi allevati in provincia,

oltre 500 mila 5 anni fa e

800 mila 15 anni fa.

6 Il coltivatore

I“Il settore suinicolo è provato da anni di crisi.

In risposta alla concorrenza estera forte e sle-

ale e l’esponenziale aumento dei costi di pro-

duzione non c’è stato un adeguato riconosci-

mento dei prezzi delle carni, troppo bassi per

la qualità a cui vengono portate. Le quotazioni

dei suini non hanno visto nessun incremento

– commenta il direttore della Coldiretti reg-

giana Giovanni Pasquali. Il settore ha bisogno

di proposte concrete per tutelare una della

produzioni che storicamente fanno parte del-

la nostra realtà agricola”.

Gli oltre cinquemila allevamenti di suini in

Italia, per un totale di un milione e 620 mila

tonnellate di carne, rischiano di essere deci-

mati da prezzi bassi che non coprono i costi,

da forti importazioni dall’estero, dalla man-

cata valorizzazione del prodotto nazionale e

dall’utilizzo di carni straniere per fare salumi e

prosciutti venduti poi come made in Italy al

posto di quelli nostrani.

Coldiretti ha colto l’esigenza fortemente segna-

lata dai suinicoltori reggiani di un momento

di programmazione e confronto convocando

un incontro, a fine gennaio a Mantova, che ha

visto i rappresentanti dei suinicoltori reggiani,

emiliano romagnoli e quelli lombardi, riunirsi

con il Responsabile nazionale di Coldiretti per

la zootecnia, Giorgio Apostoli, e con il neo

Presidente Anas, Andrea Cristani. «L’obiettivo

è stato condividere l’analisi del difficile perio-

do che si sta affrontando, elaborando insieme

i passi da compiere per garantire la sopravvi-

venza delle imprese suinicole italiane – con-

tinua Pasquali. Il momento è cruciale perché,

dopo anni di battaglie per la promozione delle

Maiale reggiano a

rischio di estinzionela suiniColtura provinCiale, al limite delle proprie forze, risChia di sComparire

carni suine, ora la legge sull’etichettatura è reale

e concreta per il maiale locale come per tutte

le altre produzioni made in Italy». Da questo

vertice è nata una unità di crisi che ha prepa-

rato un piano di emergenza che prevederà, fra

le altre cose, il congelamento della situazione

debitoria per almeno due anni per le imprese

agricole, la produzione di maiali leggeri per i

tagli da macelleria, prevedere una governance

dei consorzi solo da parte dei produttori per

singola dop e un prezzo minimo garantito

concordato tra attori della filiera. Il rischio di

estinzione del maiale reggiano e con esso i pro-

dotti tradizionali di qualità che ne derivano è

comunque reale. La suinicoltura reggiana con-

tinua nella sua lenta e costante retrocessione.

Oggi si attesta sui 380.000 capi allevati in pro-

vincia contro gli oltre 500.000 di 5 anni fa e gli

800.000 di 15 anni fa. L’allevamento di suini si è

dimezzato negli ultimi 15 anni ed oggi l’Italia

produce soltanto il 60% del consumo interno

di carne suina; del 40% di carne importata non

si è certi della provenienza e la si lavora all’inter-

no delle medesime strutture dove ci si occupa

di capi nazionali. Nei prosciuttifici ad esempio

spesso si stagionano cosce DOP e cosce este-

re. Le più recenti quotazioni delle Camere di

Commercio di Cremona, Mantova, Modena,

indicano una remunerazione per la carne di

suini di 160-180 kg pari a 1,225 euro/chilo. «È

Con una spesa di 10 euro per l’acquisto di carne suina l’allevatore si paga un caffe’

Economico

Giovanni Pasquali

7Il coltivatore

necessario – conclude il direttore Pasquali - in-

vestire con una produzione programmata in

base alle necessità di mercato ed una relativa

valorizzazione delle carni con indicazione di

origine in etichetta. Nella filiera del suino sia-

mo di fronte a comparti stagni ognuno dei

quali cerca di portare a casa il proprio vantag-

gio. Occorre che il mondo allevatoriale decida

di costruire un percorso autonomo di confron-

to con il resto della filiera al fine di riprendere

potere contrattuale».

La suinicoltura reggiana continua nella sua len-

ta e costante retrocessione.

Oggi si attesta sui 380.000 capi allevati in pro-

vincia contro gli oltre 500.000 di 5 anni fa e gli

800.000 di 15 anni fa.

Economico

8 Il coltivatore

LLa Finanziaria 2011 ed il decreto mille

proroghe, pubblicato in Gazzetta il 29

dicembre 2010 ed attualmente in iter di

conversione in Parlamento, hanno porta-

to alcune novità. In sintesi si riportano le

più rilevanti:

5 per mille

Ripristinato il fondo del principale contri-

buto agli enti no profit.

Anche per il 2011 sarà pertanto possibile

destinare una quota dell’Irpef con la no-

vità della fissazione di un tetto complessi-

vo nazionale di 400 milioni.

Contratti di produttività

Proroga al 2011 della detassazione dei

contratti di produttività.

Sanzioni accertamento con adesione

Dal primo febbraio 2011 il minimo previ-

sto per legge viene elevato da un quarto

a un terzo per le sanzioni amministrative

applicabili nel caso di accertamento con

adesione (imposte sui redditi, Iva, impo-

ste indirette).

Reddito presunto

Il principio del nuovo sistema è la ‘pre-

sunzione’ del reddito del contribuente

in base alle uscite sostenute per quattro

capitoli di spesa: la casa, compresi mutui

e bollette, i mezzi di trasporto, il tempo li-

bero, che comprende spese per centri be-

nessere, circoli esclusivi o centri ippici, e

altre voci che comprendono per esempio

le assicurazioni, i movimenti di capitale o

i contributi ai domestici.

Ognuna di queste uscite si tradurrà in

‘reddito presunto’, grazie a coefficienti

che cambieranno in base alla tipologia

familiare e alla zona di residenza del con-

Perle di Finanziaria 2011alCune delle novità utili per il settore agriColo

tribuente.

Nel nuovo sistema si suppone che quanto

viene speso in un determinato periodo sia

finanziato con redditi contemporanei, per

cui basta un anno di scostamento per far

partire la verifica, e scende, inoltre, dal 25%

al 20% la soglia di tolleranza nella forbice

fra entrate dichiarate e redditi presunti in

base all’accertamento.

Manager pubblici

Riduzione degli stipendi per manager della

Pubblica Amministrazione (gli stipendi ol-

tre i 90mila euro sono ridotti del 5%, quelli

superiori a 150mila euro del 10%), e tagli a

Regioni ed Enti locali.

Case fantasma

Chi ha costruito ex novo o ampliato immo-

bili esistenti senza comunicarlo al catasto

dovrà mettersi in regola entro fine anno.

I comuni potranno utilizzare le banche

dati messe a disposizione dall’Agenzia del

territorio per contribuire al miglioramen-

to dei dati.

Tasso legale

Dal primo gennaio la misura del tasso lega-

le aumenta dall’1% all’1,5% e si applicherà

a tutte le operazioni che fanno riferimento

al tasso stesso.

Ad esempio, aumenta il costo del ravve-

dimento operoso sia breve che lungo. Dal

primo febbraio aumenteranno poi anche

le sanzioni per avvalersi del ravvedimento.

Detrazione 55% risparmio energetico

Saranno detraibili in dieci rate annuali,

anziché cinque, le spese per la riqualifica-

zione energetica degli edifici sostenute nel

2011. L’agevolazione scadrà il 31 dicembre

2011.

Fiscale

Carlo Fornili

9Il coltivatore

LLe agevolazioni fiscali per i coltivatori diretti

e gli imprenditori agricoli professionali che

acquistano terreni agricoli (la cosiddetta

piccola proprietà contadina) sono state

definitivamente stabilizzate con la nuova

Finanziaria. È anche questo quanto prevede

il maxiemendamento alla Finanziaria, prov-

vedimento importante particolarmente at-

teso dal settore agricolo da oltre 50 anni.

Dopo anni e anni di proroghe l’imposta di

registro da versare per rogitare un terreno

ad uso agricolo è definitivamente fissata

all’1%, rispetto al 19% delle normali transa-

zioni. A Reggio Emilia nel 2010 grazie a que-

sta agevolazione riservata al settore agricolo

gli agricoltori hanno pagato 125mila euro

per le compravendite dei terreni a fronte di

un milione e novecento mila senza i benefi-

Basta proroghe, imposta di registro stabileConfermato all’1% il tributo per Chi aCquista terreni agriColi

ci fiscali. “La stabilizzazione era necessaria sia

per uscire da continue e ripetute proroghe

sia per scongiurare un aggravio di costi in-

sostenibile al settore, che già sconta livelli di

pressione contributiva ben più alti della me-

dia europea – commenta Fausto Castagnetti

responsabile economico di Coldiretti Reggio

Emilia. Per potere usufruire del versamento

dell’imposta di registro, ipotecaria e catasta-

le in misura fissa all’1% chi acquista il terreno

deve avere i requisiti previdenziali necessari

ed il beneficio decade se entro 5 anni l’acqui-

rente cede volontariamente il terreno oppu-

re cessa di coltivarlo e condurlo direttamen-

te. La richiesta alla Provincia di attestazione

dei requisiti per accedere all’agevolazione

non è più obbligatoria in quanto già attestati

nell’atto di compravendita stesso.

Tributario

PresuPPOstO sOggettivO

Coltivatore diretto, iAP iscritto nella

gestione previdenziale inps.

PresuPPOstO OggettivO

Atto di trasferimento a titolo oneroso di ter-reni agricoli e relative

pertinenze.BenefiCiO

imposta di registro,

imposta ipotecaria in misura fissa;

imposta catastale 1%.

Fausto Castagnetti

Credito

un aiuto per ridare “credito” alle nostre

aziende agricole

10 Il coltivatore

AIl consulente Creditagri sa far la differenzaoltre 9,6 milioni di euro intermediato a reggio emilia nel 2010

Anche per CreditAgri Emilia Romagna, so-

cietà di mediazione creditizia e consulenza

finanziaria di Coldiretti, inizia un nuovo anno

di attività ed è quindi tempo di bilanci. Dopo

la fase di start up, il 2010 ha rappresentato

l’effettiva consacrazione della rete di Credita-

gri Emilia Romagna con i suoi consulenti cre-

ditizi schierati nelle diverse provincie. A loro

è stata riconosciuta credibilità e autorevolez-

za da parte di Istituiti bancari e dalle aziende

stesse. Sono stati in grado di effettuare effi-

caci analisi dei principali elementi economi-

ci, finanziari e patrimoniali delle aziende xxx

creando i presupposti essenziali per la corret-

ta valutazione del progetto imprenditoriale

da parte dell’Istituto bancario. I consulenti di

Creditagri sono quindi risultati determinanti

nell’effettiva erogazione dei finanziamenti.

L’intermediato totale a livello regionale, per

l’annualità 2010, ha superato i 153 milioni

di euro; in termini di effettiva erogazione,

esclusa l’attività dei Confidi, Reggio Emilia ha

ottenuto risultati importanti con più di 9,6

milioni di euro.

Gli obiettivi raggiunti sono stati possibi-

li grazie ad appositi accordi di partenariato

sottoscritti con i principali Istituti del sistema

bancario nazionale che, definendo prodotti

dedicati per soddisfare le specificità del set-

tore agricolo, hanno riconosciuto alle aziende

aderenti a CreditAgri condizioni migliorative

rispetto agli standard di mercato, senza tut-

tavia aver limitato l’operatività di CreditAgri

nei rapporti con Istituti bancari più piccoli o

maggiormente radicati nel territorio. Un altro

valore aggiunto è da riconoscere all’intervento

dei consulenti CreditAgri: l’impegno nell’inco-

raggiare un nuovo approccio che riduca l’uti-

lizzo del breve termine a favore di soluzioni

di medio lungo periodo che implicano una

gestione aziendale più ragionata.

I dati economici della nostra regione con-

fermano la forza del Pil agricolo, motivando

un sempre più convinto sostegno del settore

agricolo da parte del mondo bancario; favo-

rire questa collaborazione, condividendo i

reciproci saperi, è l’obiettivo che CreditAgri

intende favorire ancora e di più anche l’anno

che verrà.

Creditagri Reggio Emilia – via Copernico 28/a

– Referente: Morena Pioli, 0522936029, more-

[email protected]

Morena Pioli

“Ai produttori di reggio emilia che

conferiranno presso lo zuccherificio

eridania sadam san Quirico,

verrà riconosciuto un contributo fisso

pari a 250 €/Ha a condizione che

la produzione media aziendale

di saccarosio superi le 7 ton/Ha”

Economico

11Il coltivatore

èÈ stato stretto un accordo tra Eridania

Sadam e le associazioni bieticole per ac-

creditare un’anticipazione sugli aiuti na-

zionali relativi alle campagne 2009/2010

e 2010/2011 per le barbabietole conferite

agli zuccherifici. Le coltivazioni della bar-

babietola da zucchero, di cui la nostra pro-

vincia ha terreni vocati e professionalità

consolidate da tempo, hanno subito nella

nostra realtà un grosso calo negli ultimi

anni. «Questo accordo è indispensabile

– commenta il direttore della Coldiretti

reggiana Giovanni Pasquali - per offrire un

supporto finanziario alle azienda agricole

che devono affrontare le anticipazioni cul-

turali per la barbabietola da zucchero».

Bietole: in arrivo gli anticipistretto un aCCordo Con eridania sadam e le assoCiazioni bietiCole

Agea, l’agenzia per l’erogazioni in agricoltu-

ra, non ha ancora erogato gli importi degli

aiuti nazionali per le due campagne per cui

è stato deliberato uno stanziamento di 64

milioni di euro.

Le superficie coltivate a bietole nel 2010 sul-

la provincia di Reggio Emilia sono state cir-

ca 900 ettari con un calo di circa 100 ettari

rispetto all’anno precedente.

«L’accordo è un primo passo importante

da parte dell’industria verso i bieticoltori

– conclude Pasquali – ma ancora lo sfor-

zo non è soddisfacente a tenere in piedi il

settore. È necessario infatti anche un giusto

riconoscimento nel prezzo pagato per il

conferimento».

Economico

12 Il coltivatore

I

S

I soci del Consorzio di difesa delle produzio-

ni intensive possono accedere ai contributi

comunitari per le agevolazioni stanziate per

l’anno 2011 per abbattere i costi delle polizze

assicurative, espletando alcuni adempimenti. Il

socio deve provvedere, attraverso l’attività del

Caa (Centro di Assistenza Agricola), all’aggior-

namento o all’apertura del fascicolo aziendale

con la stesura del piano colturale con dati cata-

stali, superfici relativi alle colture coltivate entro

15 maggio. Entro la stessa data il CAA deve pre-

disporre anche la domanda unica PAC all’inter-

no della quale bisogna dichiarare l’intenzione

di assicurare. Questa dichiarazione non obbli-

ga il socio ad assicurarsi ma è essenziale: infatti

se tale volontà non viene espressa, non si ha

diritto al contributo per eventuali polizze che

saranno successivamente sottoscritte. Entro la

data di chiusura della campagna assuntiva (ma

è raccomandabile all’inizio: il costo assicurati-

vo non cambia), con una copia del fascicolo

Sono state fissate le procedure relative agli

interventi di sostegno previsti dall’articolo

articolo 68 per il miglioramento della qualità

del latte vaccino. Sono stati stanziati 40 mi-

lioni di euro all’anno per tre anni a favore dei

produttori di latte vaccino titolari di quote

latte e che hanno presentato domanda uni-

ca di pagamento, fino ad un massimo di 1,50

euro al quintale di latte, e degli allevatori che

producono latte crudo vaccino nel rispetto di

dei requisiti qualitativi igienico sanitari previ-

sti dalla norma.

Assicuratevi risparmiando

Contributi qualità latte 2010

norme e regole per aCCedere al Contributo2011

aziendale (B1 o potenziale vitivinicolo per l’uva

da vino) il socio deve recarsi dal proprio assicu-

ratore ed indicare sui certificati di assicurazione

i dati catastali (fogli, mappali/particelle, super-

fici e varietà) per ogni produzione che intende

assicurare. Importantissima in questa sede la

verifica da parte del socio che i dati catastali in-

dicati nel certificato e quelli riportati nel piano

colturale siano esatti: la mancata corrisponden-

za può comportare una perdita pesante di con-

tributo. Ricordiamo inoltre che esiste l’obbligo,

come per gli anni passati, di assicurare l’intera

produzione aziendale nell’ambito dello stesso

comune (tutte le pere oppure tutte le mele

oppure tutta l’uva, ecc) quantitativamente cal-

colata nella media degli ultimi tre anni o degli

ultimi cinque scartando il peggiore ed il miglio-

re. La mancata osservanza di tale disposizione

esclude il produttore dal diritto al contributo

pubblico con l’onere di dovere pagare l’intero

premio della polizza contratta.

Pertanto si rende necessario che il latte ana-

lizzato sia sottoposto due volte al mese alle

prove eseguite da laboratori autorizzati per la

determinazione delle caratteristiche necessa-

rie per ottenere il contributo.

Nei prossimi giorni i produttori saranno chia-

mati a firmare l’autorizzazione/delega al ca-

seificio, al laboratorio e al Crpa come previsto

dalla procedura di assegnazione dei contributi

definita dalla Regione Emilia Romagna nei

giorni scorsi. Per informazioni: Dott. Fausto

Castagnetti, tel. 0522936027

Epaca news

13Il coltivatore

LLe prestazioni economiche di natura assisten-

ziale sono rivolte agli ultra sessantacinquenni

che si trovano in situazioni di disagio econo-

mico e a chi è stato riconosciuto invalido ci-

vile da parte delle preposte commissioni me-

diche. L’Inps, per provvedere al pagamento

delle prestazioni assistenziali, deve accertare

la permanenza dei requisiti necessari e per

questo chiede di rilasciare una dichiarazione

di responsabilità a:

- invalidi civili titolari di assegno mensile te-

nuti a presentare ogni anno, la dichiarazione

di responsabilità relativa alla permanenza del

requisito di mancata prestazione di attività la-

vorativa (Mod. ICLAV);

- invalidi civili titolari di indennità di accom-

pagnamento tenuti a presentare entro il 31

marzo di ogni anno la dichiarazione di respon-

sabilità relativa alla sussistenza o meno di uno

stato di ricovero a titolo gratuito in istituto

(Mod. ICRIC)

- invalidi civili titolari di indennità di frequenza

L’inps invierà due plichi a tutti i pensionati nell’anno 2011. il primo plico è già in corso di spedizione e il secondo plico sarà inviato nei pros-simi mesi. Come sempre consigliamo a tutti i pensionati di portare la modulistica ricevuta agli uffici epaca zonali in modo da procedere con le utili verifiche e gli eventuali accertamenti.

Dichiarazioni di responsabilità per prestazioni assistenziali

Comunicazione ai pensionati

per la dichiarazione di responsabilità relativa

alla eventuale sussistenza di uno stato di rico-

vero incompatibile con la prestazione;

- titolari di pensione sociale e assegno sociale

per la dichiarazione di responsabilità relativa

alla permanenza del requisito della residenza

stabile e continuativa in Italia e per i soli titolari

di assegno sociale anche la dichiarazione di re-

sponsabilità sulla sussistenza dello stato di rico-

vero o meno, in istituto (Mod. ACCAS/PS).

I Caf di Coldiretti, a seguito di apposita con-

venzione, possono inviare gratuitamente que-

ste dichiarazioni all’Inps attraverso la proce-

duta telematica.

Rita La Monica

Coldiretti & Co.

SI

PParte il nuovo programma

delle attività per il 2011 per

Coldiretti Giovani Impre-

sa. Ripartono gli incontri

formativi dal punto in cui

sono stati lasciati lo scor-

so anno con una scaletta

sui temi di attualità per il

mondo agricolo.

Si parlerà infatti di Filie-

ra Agricola tutta Italiana,

dell’attività di Campagna

Amica e della rete dei pun-

ti di vendita diretta, delle

energie alternative, della

discussione in corso per

definire la nuova Politica

Agricola Comunitaria, del-

la sicurezza nelle aziende

agricole e molto altro an-

cora al fine di promuove-

re l’imprenditorialità tra

i giovani imprenditori e

accompagnarli attraverso

una formazione consape-

vole nel futuro dell’impre-

Il 17,8 per cento delle im-

prese rosa si trova in agri-

coltura che si conferma

come un settore in grado

di attirare un crescente in-

teresse del mondo femmi-

nile.

È quanto emerge da una

analisi di Donne Impresa

della Coldiretti sulla base

del 2° Rapporto Nazionale

sull’Imprenditoria Femmi-

nile, realizzato da Union-

camere con la collabora-

zione del Ministero dello

Sviluppo Economico e del

• Soggiorno a Riccione

Hotel Union

4 - 18 Giugno 2011

Prenotazioni e saldo entro

un mese dalla partenza

Prezzo da definire

• Soggiorno a Molveno

Hotel Excelsior ***

23 luglio - 06 agosto 2011

Prenotazioni e saldo entro

un mese dalla partenza

Prezzo da definire

• Gita alle Isole Borromee,

con i colori della primavera

11 maggio 2011

minimo 50 partecipanti

Prezzo da definire

Organizzazione:

Planetario gruppi

Informazione e prenotazio-

ni: segreteria Associazione

Pensionati 0522.936000 -

0522.936004 - 0522.936009

www. reggio-emilia.coldiret-

ti.it

Coldiretti Giovani Impresa

Coldiretti Donne Impresa

Pensionati Coldiretti

Le attività deL 2011

imprese in rosa in agricoLtura

si parte:tutti in vacanza!

sa agricola che si rinnova e

si riposiziona sul territorio

con forte spirito d’innova-

zione.

Per informazioni:

segreteria Giovani Impresa

0522936046 - www.reggio-

emilia.coldiretti.it

Dipartimento per le Pari

Opportunità, che rileva la

presenza di un totale di 1,4

milioni di aziende “in rosa”

presenti in Italia nei diversi

settori nel primo semestre

2010.

La capacità di coniugare

la sfida con il mercato, il

rispetto dell’ambiente e la

qualità della vita a contatto

con la natura sembra essere

una delle principali ragioni

della presenza femminile

nelle campagne.

Un impegno che è infatti

particolarmente rilevante

nelle attività più innovati-

ve e multifunzionali come

dimostra il protagonismo

delle donne nei mercati de-

gli agricoltori di Campagna

Amica, negli agriturismi

o nelle associazioni per la

valorizzazione di prodotti

tipici nazionali.

In Italia si contano circa

260mila imprese rosa con

quasi una azienda agricola

su tre che è oggi condotta

da una donna.