Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Febbraio 2004

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pag. 7/8 ASSISTENZA TECNICA Il ritorno dei servizi “made in Albenga” pag. 9 LA FLOR.A.S. AD ESSEN Successo alla manifestazione VITICOLTORI INGAUNI Febbraio 2004 Bimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XIX - n.1 - febbraio 2004 - Spedizione A.P. 70% -Reg. Trib. Sv n.315 (1/3/1985). Distribuzione gratuita Contiene I.P. ARTE E CULTURA Il ‘600 nell’albenganese pag. 19 Fabrizio Di Sibio alla guida di FOTO FLAVIO FURLANI COOPERATIVA LIVICOLA A R N A S C O COOPI NTESA

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Notiziario della cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga (Savona).Notizie sulla vita della cooperativa e sull'agricoltura ligure.

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pag. 7/8ASSISTENZA TECNICAIl ritorno dei servizi “made in Albenga”

pag. 9LA FLOR.A.S. AD ESSENSuccesso alla manifestazione

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Per conquistare i mercati dell’EstCon la Camera di Commercio, un piano di penetrazione in Polonia e Ungheria

sato una diminuzione dei mar-gini, si è avviato un dialogoall’interno del Consorzio suproblematiche mai affrontateseriamente prima, regole in-terne di mercato e di compor-tamento commerciale, iniziati-ve commerciali comuni anchein altre aree già coperte dalleassociate, fino alla presenta-zione univoca del prodotto al-benganese. Una precisazione:il Consorzio non ha intenzione

■Venerdì 28 novembre2003, è stato firmato l’at-

to costitutivo dell’ “ACEA AL-BENGA”, società consortile aresponsabilità limitata, natadall’iniziativa di 14 aziendecommerciali albenganesi, trale quali L’Ortofrutticola, che èpresente anche nel Consigliod’Amministrazione, il cui pre-sidente è Giorgio Delfino.Lo spunto per la nascita diquesto Consorzio è la com-mercializzazione in quattropaesi emergenti dell’Est euro-peo, Polonia, Repubblica Ce-ca, Ungheria e Slovacchia, at-traverso la mediazione diun’agenzia, l’Ecostudio di Sa-vona, il tutto con la fattiva col-laborazione della Camera diCommercio di Savona.La grande novità, a differenzadell’ACEA associazione dicommercianti, è che quelloche li raggruppa è un motivoeconomico, e che tutti hannosborsato del loro per farvi par-te. Per questi motivi e per unaconcomitanza di situazioni,crisi economica, stasi del mer-cato, situazione meteorologicanon ottimale, che hanno cau-

In una situazione del genere èprioritario un dialogo coni produttori, rappresentatidall’associazione dei produtto-ri Flor.A.S., per gettare le basidi una fattiva collaborazione.La nostra Cooperativa, svol-gendo il ruolo di sintesitra la produzione e la commer-cializzazione, opererà in que-sto contesto come ga-rante per il mondo dellaproduzione.

di fare guerra a nessuno, il suointento anzi è di creare dellecollaborazioni con le altrestrutture presenti sul territorioe soprattutto con i produttori,iniziando un discorso di pro-grammazione colturale.

■Fabrizio Di Sibio, consi-gliere di amministrazione

dell’Ortofrutticola, è stato no-minato mercoledì 13 febbraionuovo presidente di CoopInte-sa, il Consorzio fondato da Or-trofrutticola, Olivicola di Arna-sco e Viticoltori Ingauni. Mar-co Ansaldi, che ha visto accre-scere il proprio impegno conla nomina a presidente del Di-stretto Floricolo del ponente

denza di CoopIntesa poiché èmio costume non ricoprire ca-riche solo nominalmente.Il nuovo impegno del Distrettonon mi consente più didedicarmi come necessario al-la cooperativa voluta daOrtofrutticola, Olivicoltori,Viticoltori".Fabrizio Di Sibio, 41 anni,è entrato nel mondodell’agricoltura da dodicianni. Sposato, ha tre figli.

ligure, ha deciso di lasciare ladirezione di CoopIntesa pro-prio a chi, come Di Sibio, haseguito in prima persona lacomplessa pratica di ricono-

scimento dell’IGP perzucchina trombetta,asparago, carciofo epomodoro cuore dibue, che ora è stata in-viata a Roma e atten-de la successiva tra-smissione a Bruxellesper il riconoscimentodefinitivo.Dice Di Sibio: "L’inizia-tiva della richiestadell’IGP è stata volutada CoopIntesa che ri-ceverà nuovo slanciodal marchio di valoriz-zazione della produ-zione di quattro pro-dotti tipici della nostraPiana. Abbiamo tantenuove proposte edidee che esporremo,prima della prossima

primavera, nel nostro pro-gramma per il 2004. Si apronointeressanti prospettive".Sulla stessa linea Ansaldi:"Ho preferito lasciare la presi-

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 4 3“ Acea - CoopIntesa ”

Di Sibio presidente di CoopIntesaSostituisce Marco Ansaldi, impegnato nel Distretto floricolo del Ponente

■ Giorgio Delfino, presidente dell’ACEA

■ Di Sibio, neopresidente CoopIntesa

Si è avviato un dialogo

nel Consorzio suproblematichemai affrontate

seriamenteprima

È diventatoprioritario

un dialogo con i produttori

rappresentatidalla Flor.A.S.

La CoopIntesariceverà nuovo

slancio dal marchio divalorizzazione

dellaproduzione

Promotore deiriconoscimenti

IGP perzucchina

trombetta,asparago,carciofo e

cuore di bue

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La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 4 5“Distretto Floricolo”

■Marco Ansaldi, un agri-coltore albenganese alla

presidenza del neocostituito"Distretto florovivaistico delPonente ligure", ha scioltol’impegno assunto nove mesifa al momento della sua no-mina al vertice dell’organismoche deve dare unitarietà di in-terventi e di programmazionealla floricoltura della Riviera diponente. E lo ha fatto svol-gendo la relazione centrale diuna tavola rotonda organizza-ta al mercato dei Fiori di ValleArmea di Sanremo, nell’occa-sione ufficiale offerta da Fiori-tec 2004, venerdì 23 gennaio.Hanno preso parte alla tavola

rotonda, oltre al nostro presi-dente Ansaldi, l’assessore re-gionale all’agricoltura PietroGilardino, Ivan Lombardi (pre-sidente commercianti floricoliANCE), Andrea Mansuino (vi-cepresidente del Distretto),Pietro Guglielmi (componentedella giunta del Distretto),Giancarlo Cassini (presidenteUciflor). Svolgeva la funzionedi moderatore il giornalistaspecializzato in agricolturaArturo Croci."Il Distretto,- ha detto Ansal-di,- rappresenta gli interessigenerali dell’intera filiera floro-vivaistica del Ponente e vuoleessere la voce del settore tra-smettendo alle istituzioni e aimercati esigenze, richieste,suggerimenti". Un ruolo chedovrà farsi spazio nella certez-za che procedere come si è si-nora fatto (cioè in ordine spar-so sia per quanto riguarda ivari territori sia per le variespecializzazioni) significa inde-bolire la floricoltura ligure. An-saldi ha delineato un pro-gramma del Distretto che "sul-la base di un ‘analisi della si-tuazione esistente e delle po-tenzialità di sviluppo, ha indi-

viduato gli obiettivi e gli inter-venti necessari per lo svilup-po". Il presidente ha anche ri-cordato: "Il Distretto è un or-gano consultivo che deve ser-vire in varie fasi: una, priorita-ria, nella stesura delle norma-tive regionali, che riguardanola floricoltura ed il territorio,quindi l’urbanistica. Comeorgano di segnalazione diproblematiche a caratterenazionale e comunitario (per

indicare particolari interventipolitici e normativi) e comemomento di valutazione e ap-plicazione delle norme già at-tive". Ansaldi ha evidenziato:"Per questi motivi, se gli entipubblici, partendo dallaRegione, non capiscono lasua importanza e non collabo-rano con esso il Distretto èdestinato a fallire".A questo proposito, l’assesso-re Gilardino da noi intervista-

to, ha detto: "Siamo stati noi,come Regione, a volere ilDistretto. La floricoltura devedarsi un respiro programmato-rio regionale se vuole soprav-vivere. Quindi, massimoappoggio al nuovo organismoche deve crescere e diventareautorevole interlocutore epropositore".Dopo aver esposto le cifre sta-tistiche del settore ortoflorovi-vaistico (cifre su cui avremooccasione di ritornare in futu-ro) ligure ed interprovinciale(province di Imperia e di Savo-na), il presidente ha elencato esviluppato i principali puntidel programma. Essi sono: laproduzione (quale fulcro delDistretto); la ricerca (innova-zioni di prodotto e di proces-so/tecnologie); formazione, as-sistenza tecnica, divulgazione,programmazione colturale;il mercato; la cooperazione;il marketing; le infrastrutturee l’urbanistica.

Romano Strizioli

■ Ansaldi (nella foto sotto a destra) espone il programma del Distretto.Sotto l’assessore Gilardino

Distretto come voce dei floricoltoriIl presidente Ansaldi espone il programma dell’ organismo ortoflorovivaistico

La floricolturadeve avereun respiro

programmatorioregionalese vuole

sopravvivere

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La CooperativaF E B B R A I O · 2 0 0 46 “ Assistenza Tecnica ”

I patogeni del pomodoroA cura di: Mattone, Bassetti, Bozzano, Amprimo, Crotti, Gualco

ALEURODIDI

Trialeurodes vaporariorume Bemisia tabaciL’aleurodide origina infesta-zioni soprattutto sulle coltureallevate in serra, sporadica-mente può attaccare le colturein pieno campo. Gli adulti e leforme giovanili vivono sullapagina inferiore delle foglie, inseguito alla sottrazione dellalinfa causano ingiallimenti eparziali defogliazioni, con con-seguenti deperimenti vegetati-vi, che nei casi più gravi puòportare le piante alla morte.L’aleurodide produce abbon-danti quantità di melata cheimbrattano la vegetazione e ifrutti. Sulla melata, in modoparticolare in condizioni dielevata umidità, si produceuna elevata quantità di fumag-gine che deturpa gli organi ve-getativi e limita l’attività foto-sintetica della pianta.In serra l’aleurodide compiemolte generazioni all’anno,ciò è influenzato dalle condi-zioni di temperatura e luce (20giorni a 30 °C, 2 mesi a 15 °C),mentre in pieno campo le ge-nerazioni si riducono e si ha losvernamento su molte speciedi piante spontanee.Per il contenimento delle infe-stazioni è importante ripulirebene la serra dai residui dellacoltivazione precedente, pri-ma di impiantare nuovamenteil pomodoro.Le coltivazioni devono esseresempre avviate con piante chenon siano infestate.Nelle colture protette è utilel’impiego di trappole cromo-tropiche di colore giallo cheattirano e catturano gli adultiCon la coltura in atto si posso-no applicare diversi mezzi didifesa sia chimica che biologi-ca con l’impiego di insetti an-tagonisti.La difesa biologica sfruttal’attività del parassitoide En-carsia formosa che viene in-trodotto allo stadio dipupa.Questo parassitoide de-pone le singole uova all’inter-no delle forme giovanilidell’aleurodide. Tale attività èinfluenzata da molti fattori: lafumaggine svolge un’azionerepellente, la temperatura in-fluenza la durata della vita de-gli adulti e la loro fecondità.Per quanto riguarda la lottachimica è bene ricordare che

si presenta difficile in quantol’aleurodide è vulnerabile ai fi-tofarmaci solo quando si trovanello stadio adulto o di neani-de di 1ª età. Contro le uova egli altri stadi la maggior partedegli insetticidi dimostra unascarsa attività. (vedi tabella)

TRIPIDEFrankliniella occidentalisIl tripide con le sue punture dinutrizione causa la comparsadi numerose punteggiature ar-gentate e necrotiche a caricodei tessuti fogliari, rallentandoe riducendo lo sviluppo dellepiante e causando malforma-zioni dei frutti.Questo insetto è molto peri-coloso poiché è vettore del vi-rus dell’avvizzimento macula-to del pomodoro (TSWV), ma-lattia che colpisce diverse col-ture orticole (pomodoro, pe-perone, melanzana, lattuga,indivia, carciofo, fagiolo, basi-lico, cipolla) e numerose pian-te da fiore.I primi sintomi della virosicompaiono sulle foglie e sonocostituiti da macchioline ton-deggianti prima giallastre poidi colore scuro, che successi-vamente evolvono in bronza-ture e necrosi. Le piante infet-te mostrano una riduzione dicrescita ed incurvamentodell’apice vegetativo verso ilbasso. A seconda che la pian-ta sia infettata precocementeo tardivamente, va incontro adavvizzimento rapido e morteoppure viene interessata daisintomi e porta a maturazionefrutti con macchie di coloregiallastro o brunastro e di for-ma tondeggiante o anulare.Per il contenimento delle infe-stazioni è necessaria l’adozio-ne congiunta di provvedimentiagronomici, biologici e chimi-ci. La distruzione dei residuicolturali a fine ciclo, la puliziadelle serre e dell’ambiente cir-costante dalle erbe infestantiche ospitano l’insetto e l’im-piego di piante sane riduconoo ritardano il rischio di even-tuali infestazioni. In ambiente protetto, perquanto riguarda la lotta biolo-gica, può essere impiego ilpredatore specifico Orius lae-vigatus, mentre la difesa chi-mica viene effettuata con di-versi fitofarmaci che a voltehanno un’efficacia limitata acausa della sovrapposizione

delle generazioni dell’insetto.(vedi tabella)

RAGNETTO ROSSOTetranychus urticae Questo acaro è in grado di in-festare un grande numero dispecie vegetali, sia coltivateche spontanee, in particolarmodo le piante ortive.I sintomi si manifestano condecolorazioni e ingiallimentidelle foglie che finisconospesso per disseccare e cade-re. Le foglie infestate vengonoa volte ricoperte da fitte ragna-tele sotto le quali si possonotrovare uova e forme adultedell’acaro. Sul pomodorol’acaro causa anche la com-parsa di argentature, necrosi edecolorazioni delle bacche.L’elevato numero di specieche lo ospitano e la capacitàdi sviluppare rapidamenteceppi resistenti ai prodottiacaricidi rendono la lotta con-tro questo acaro molto diffici-le.Nelle serre un’alternativa allalotta chimica è costituitadall’impiego del predatore na-turale Phytoseiulus persimilis.(vedi tabella)

ERIOFIDE RUGGINOSOAculops lycopersiciSul pomodoro l’attacco deter-mina sul fusto la comparsa dialterazioni rugginose seguiteda fessurazioni, anche le fogliecolpite, che si deformano ac-cartocciandosi ai bordi e ripie-gandosi verso il basso, vannoincontro a cambiamenti cro-matici diventando di colorebronzeo, successivamente sistaccano dal fusto.Sui frutti l’attacco dell’eriofidedetermina alterazioni che simanifestano con la comparsadi aree più o meno estese, su-berificate e percorse da scre-polature. I fiori colpiti vannoincontro a cascola oppure da-ranno origine a frutti deformi.I danni si verificano soprattut-to durante i mesi più caldi es-sendo questo acaro favoritoda temperature ottimali intor-no ai 27-28 °C. Nelle zone conclima caldo l’eriofide sopravvi-ve nei mesi invernali su piantespontanee, mentre nelle zonefredde riesce a sopravviveresolo nelle serre. Per ridurrel’incidenza dei danni è impor-tanti intervenire alla comparsadei primi sintomi ricorrendo a

trattamenti specifici con acari-cidi.Le popolazioni di questo aca-ro vengono inoltre ostacolateda trattamenti con Zolfo. (veditabella)

NOTTUESpodoptera littoralis,Heliothis armigeraLa nottua è estremamente po-lifaga, infatti diverse sono lespecie ortive colpite.Le larve compiono inizialmen-te piccole erosioni fogliari perdivorare ampie porzioni dellembo, in un secondo tempopenetrano anche nel fusto enelle bacche che perdonoogni valore commerciale evengono aggredite seconda-riamente da marciumi batteri-ci.Le infestazioni sulle piante or-tive avvengono soprattutto neimesi estivi e si protraggono fi-no ad autunno inoltrato.Per rilevare la presenza degliadulti nelle coltivazioni e il lo-ro periodo di volo sono di no-tevole utilità le trappole a fe-romoni. Per il contenimentodei danni è necessario interve-nire alla nascita delle larve oall’inizio della loro attività uti-lizzando insetticide specifici.Per contenere le infestazionidegli stadi larvali può essereutile impiegare il Bacillus Thu-ringiensis. (vedi tabella)

AFIDIAphys gossypii, Aphis fabae,Macrosiphum euphorbiaeL’afide infesta le foglie, i fiori ei frutti appena allegati dellepiante ospiti causando rallen-tamenti vegetativi, cascola deifiori e dei giovani frutti. L’afideproduce inoltre un’abbondan-te melata che imbratta la ve-getazione e favorisce lo svilup-po della fumaggine. Oltre aidanni diretti, l’afide è partico-larmente pericoloso poichévettore di virus (virus del mo-saico del cetriolo, virus dell’ac-cartocciamento della patata).L’afide viene combattuto innatura dalle larve e dagli adul-ti di coccinellidi, ciò nonostan-te le popolazioni sfuggonospesso al loro controllo ren-dendo necessario il ricorso adaficidi ammessi sulle colture.(vedi tabella)

Continua a pag. 7

Page 5: Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Febbraio 2004

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 4 7“ Assistenza Tecnica ”

confronti delle forme giovanili,in quanto meno mobili e piùsensibili, impiegando insettici-di autorizzati sulla coltura. (ve-di tabella)

MINATRICELiriomyza trifoliiAttacca molte piante orna-mentali e ortive tra le quali ilpomodoro. I danni consistononella formazione di mine fo-gliari con conseguente riduzio-ne dell’attività fotosintetica,disseccamenti fogliari. Leperforazioni operate dall’inset-to favoriscono inoltre l’inse-diamento di infezioni di naturafungina e batterica.In ambiente protetto gli adultipossono essere attirati e cattu-rati con trappole cromotropi-che di colore giallo.La lotta chimica è abbastanzadifficoltosa perché questo in-setto ha un ciclo molto breve ela comparsa di fenomeni di re-sistenza verso i principi attivi

CIMICI

Nezara viridulaLa cimice compie punture suigermogli, fiori e frutti. I dannimaggiori interessano le colti-vazioni di pomodoro e pepero-ne, soprattutto quelle ubicatein prossimità di incolti che co-stituiscono un ambiente favo-revole allo sviluppo delle po-polazioni patogene. Le formegiovanili e gli adulti compionopunture sulle bacche causan-do decolrazioni e necrosi loca-lizzate. Le bacche infestate as-sumono un sapore e un odoredisgustoso, divenedo in talmodo non commestibili. Infunzione delle condizioni am-bientali, in corrispondenzadelle punture si possono inse-diarsi marciumi battierici.Per contenere i danni della ci-mice, soprattutto sul pomodo-ro, è necessario intervenire nei

ripetutamente impiegati.La lotta biologica in serra sibasa sull’introduzione del pa-rassitoide Diglyphus isaea.(vedi tabella)

ELATERIDIAgriotes spp.Le infestazioni di elateridi siverificano in primavera e in au-tunno, quando le larve posso-no giungere a contatto con leradice di cui si nutrono, ciòcomporta il rapido dissecca-mento della pianta.In inverno le larve scendono fi-no a 90 cm di profondità, e ri-salgono in superficie in prima-vera per nutrirsi; si approfondi-scono nuovamente in estateper sfuggire alla siccità.La lotta chimica può essere at-tuata in presemina e pretra-pianto con prodotti specifici.(vedi tabella)

NEMATODIMeloidogyne incognita

I prodotti ammessi sulle pianteInsetticidi e acaricidi per migliorare i pomodori della Piana

I sintomi caratteristici degli at-tacchi di nematodi apparte-nenti a questo genere sono legalle che si sviluppano sull’ap-parato radicale. Esse possonoessere di grandezza e forma di-versa a seconda della speciecoinvolta. Le galle sono la rea-zione della pianta alle punturedel nematode, mentre sull’ap-parato aereo i sintomi non so-no specifici.Le colture infesta-te presentano nel campo areepiù o meno estese con piantea crescita stentata, ingialli-menti precoci, disseccamenti escarsa di produzione. Il dannoprincipale consiste nell’altera-ta funzionalità dell’apparatoradicale, che non può più as-sorbire acqua ed elementi nu-tritivi i quantità sufficiente asostenere il suo sviluppo e leproduzioni.La difesa contro i nematodi sipuò effettuare con nematocidispecifici e con disinfezioni delterreno. (vedi tabella)

Continua da pag. 6

PRINCIPIO ATTIVO NOME COMMERCIALE DOSE (PER HL) CARENZA ALEURODIDI TRIPIDI RAGNETTO ROSSO ERIOFIDE NOTTUE AFIDI CIMICI MINATRICE ELATERIDI NEMATODI

Abamenctina Vertimec 50 ml 7 X X XAcefate Orthofat 150 gr 21 X X X XAcrinatrina Rufast 50 ml 3 XAlfametrina Fastac 150 ml 3 X X X X X XCipermetrina Contest 40 ml 3 X X X XAzadiractina Diractin 200 ml 3 X X XBifentrin Brigata 30 ml 7 XBromopropilato Neoron 200 ml 21 X XBuprofezin Applaud 60 ml 2 XCarbaril Sevilan 200 gr 7 XCiflutrin Bayteroid 100 ml 3 X X XCipermetrina Trigard 40 gr 14 XClofentezin Apollo 40 ml 15 XClorpirifos Pyrinex 200 ml 21 X X X X XClorpirifos- metile Reldann 22 200 ml 21 X X X X XDeltametrina Decis 60 ml 3 X X XDimetoato Rogor 100 ml 20 X X XEndosulfan Thiodan 150 ml 25 X X X X XEtoprofos Mocap 10Kg/1000 mq 30 X XExitiazox Matacar 20 ml 7 XFenamifos Nemacur 20Kg/1000 mq 20 X XFenazaquin Magister 50 ml 7 X XFenitrotion Fenitrocap 150 ml 20 X X XFenpiroximate Mirò 150 ml 14 X XFluvalinate Klartan 40 ml 7 X X XImidacloprid Confidor 50 ml 7 X XIndoxacarb Steward 20 ml 3 XLambda – cialotrina Karate- express 100 gr 3 X X XLufenuron Match 200 ml 7 XMalation Smart 200 ml 20 X XMetomil Lannate 150 ml 10 X X X X X XOxamil Vydate 10 Kg/1000 mq n.n. X XParation – metile Bladan 150 ml 20 X X X XPiretro Piretrum 40 100 ml 2 X X X X X XPirimicarb Pirimor 200 ml 14 XPimetrozine Plenum 80 gr 3 X XRotenone Rotena 200 ml 10 X X X X X XSpinosad Laser 30 gr 3 X XTebufenpirad Oscar 150 ml 14 X XThiacloprid Calypso 20 ml 3 X XThiametoxam Actara 40 gr 3 X X

� I PRODOTTI EVIDENZIATI SONO AMMESSI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA

Page 6: Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Febbraio 2004

■ Si è conclusa il primofebbraio la Fiera esposi-

tiva IPM di Essen, iniziata il 29gennaio scorso. Per il secondoanno consecutivo, l’Associa-zione Floricola di Albenga(Flor.a.s.), ha preso parte allarassegna con uno scenograficostand espositivo. All’appunta-mento, il più importante d’Eu-ropa per il settore florovivaisti-co, con la presenza di oltre 37paesi espositori, quest’anno ilmercato ligure presente inGermania ha puntato su unagrossa novità. Per la prima vol-ta la Regione Liguria, in colla-borazione con UnioncamereLiguri, ha deciso di raggruppa-re le varie associazioni florico-le liguri, (Flor.a.s. di Albenga,UC Flor di Sanremo, Flor GeSpdi Genova e La Spezia), perpromuovere le produzioni flo-ricole della regione e nellostesso tempo riuscire a valoriz-zare il territorio dove vengonoprodotte. Davvero grande èstato l’impegno che hanno de-dicato in queste giornate i rap-presentanti della Flor.a.s. IlTecnico Gianluigi Nario, la Vi-ce Presidente Lolita Motta e ilConsigliere Silvana Vella si so-no occupati di tutta la parteorganizzativa per allestire con

efficacia gli spazi assegnatiall’interno della mostra. Con lepiante messe a disposizionedalla Flor.a.s. e dalle associa-zioni di Sanremo, Genova e LaSpezia, sono stati creati alcunigiardini espositivi con l’utilizzodi piante grasse, camelie, gar-denie e fiori recisi. Le presenzepiù significative di quest’annodei commercianti albenganesisono state quelle di Della Val-le, M.B. Plant, Merloflor, L’Or-tofrutticola, Terra Alta, Servet-to Marco e Vigo Gerolamo, RB

Plant e altri rappresentantidell’ACEA (Associazione Com-mercianti Export Albenganesi).Tutti i partecipanti, a conclu-sione di questa presenzaall’estero, si sono dichiaratisoddisfatti. L’afflusso di visita-tori è stato elevato: le piante ei fiori liguri non sono passatiinosservati, anzi, molte speciehanno suscitato interesse ecuriosità. Buona, quindi, lapossibilità di consolidare eampliare il mercato floricoloingauno all’estero. Ottimo illavoro della Flor.a.s. che conquasi tutte le piante fiorite delperiodo è riuscita a ricreare un

autentico giardi-no ispirato alletipiche ville liguricon l’utilizzo dicamelie, drache-ne compatte, or-chidee phaleno-psis, oncidium,cymbidium (due,tre o quattro ste-li), con l’ausiliodi piante aroma-tiche di vario ge-nere quali il timoAnderson e la specie variegata,rosmarino a piramide, prostra-to, repens e officinale, prezze-molo riccio, maggiorana, sal-via, lavanda a piramide e an-gustifolia. In ogni giardino chesi rispetti non possono man-

care le margherite; per la rea-lizzazione delle composizionisono state utilizzate le seguen-ti specie: la Camilla, la Stella2000, e l’Europa 92. Altre pian-te fiorite hanno completatoqueste splendide aiuole con laloro bellezza e il loro profumo.Composizioni realizzate con lamargherita gialla euriops, ga-zanie, primule, leptospermunscoparius, solanum jasminoi-des, garofani e garofanini, gar-

denie e chamae-rops umilis edexcelsa non sonopassate inosser-vate. Anche l’uti-lizzo della piantadi ulivo è stataessenziale per lacreazione di que-ste vere e proprieopere d’arte.D’altronde, es-sendo una tra lepiante più carat-

teristiche della zona, rispec-chiando nel miglior modo lanostra terra, non poteva di cer-to mancare. Visto l’afflusso divisitatori, l’esperimento dellaRegione Liguria e dell’Union-camere può considerarsi per-fettamente riuscito. È auspica-bile per le prossime edizionipoter ripetere questa esperien-za tutti assieme, e perché no?,magari, avere uno spazio dovetutti i rappresentanti della zo-na siano compatti. Tutto que-sto non sarà sicuramente faci-le a livello organizzativo, mamolto più pratico per il visita-tore. Niente è certo per la mo-stra futura, ma una cosa è si-cura: il prossimo anno laFlor.a.s. ad Essen ci sarà e rea-lizzerà altri capolavori che nonpotranno non attirare l’atten-zione dei visitatori.

Arianna Pinto

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 4 9“ Flor.A.S. ad Essen ”

Successo alla Fiera IPM di EssenUtilizzo di vasi fioriti per ricreare i classici giardini delle ville liguri

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La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 4 11“ Comunicazioni ”

DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀVia Dalmazia 169 – 17031 Albenga (SV)

tel. 0182.50374REDAZIONE

I&C Ideazione e ComunicazioneVia Genova 96 – 17031 Albenga (SV)tel. e fax 0182.555.305 / 0182.555.146

E- mail: [email protected]

Direttore responsabile: Marco StrizioliDirettore editoriale: Romano Strizioli

In redazione: Giacomo Bonifazio, Silvia Campese, CesareOddera, Arianna Pinto, Angelo Fresia e Erica Marzo

FOTOCOMPOSIZIONEDaniele Griggio - 17031 Albenga (SV) - tel. 0182.555.476

Cooperativa“L’Ortofrutticola”Via Dalmazia 169 - 17031 Albenga (SV)

PRESIDENZATel. 0182 50374 • Fax 0182 50312

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AMMINISTRAZIONETel. 0182 50374 • Fax 0182 50312

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SETTORE FIORITel. 0182 568109 • Fax 0182 21119e-mail [email protected]

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ORTAGGI E DEPOSITO CCTel. 0182 568109 (interno 213) - Fax 0182 21321

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MAGAZZINO PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA

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COOPERATIVA COOPINTESADirezione e Amministrazione

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UFFICIO COMMERCIALETel. 0182 568109 • Fax 0182 21119e-mail [email protected]

AGENDA

“L’ORTOFRUTTICOLA – LA COOPERATIVA”Bimestrale della cooperativa “L’Ortofrutticola”

Utili ed interessanti novità per tutti i soci de “L’Ortofrutticola”. In que-sto spazio i lettori potranno trovare informazioni sull’attività della Coo-perativa e offerte vantaggiose.

Richiediamo la collaborazione di tutti gliassociati su un punto fondamentale per lasicurezza all’interno della nostra Cooperativa.

Avrete senz’altro notato negli ultimi tempi unnotevole incremento della cartellonistica chesancisce il divieto assoluto di fumo in tuttii locali e piazzali della Cooperativa stessa,come imposto dalle normative vigenti. Questoper il rischio, stante la particolare tipologiadei materiali stoccati, dovuto a mozziconi disigaretta non gestiti correttamente.

Vi invitiamo, pertanto, a dare il vostrocontributo al miglioramento della sicurezzaevitando di fumare all’interno del perimetrodella Cooperativa.

Ringraziamo anticipatamente per l’attenzioneche vorrete accordare alla presente.

Il Presidente

ATTENZIONE • ATTENZIONE • ATTENZIONE

Page 8: Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Febbraio 2004

tività. Pertanto, precisa il Comu-ne, tutti i locali e le aree occu-pate dalle aziende (avanserre,magazzini, ecc) ad esclusionedella casa di abitazione, non sa-ranno più assoggettate alla tas-sazione. L’adesione alla conven-zione comporterà anche il venirmeno degli obblighi burocraticiimposti dalla legge (D.lgs. 22/97conosciuto come decreto Ron-chi) come l’iscrizione all’AlboNazionale imprese gestione ri-fiuti, la compilazione del formu-lario per il trasporto, la tenutadel registro di carico e scarico ela dichiarazione annuale.Questa nuova proposta di smal-timento dei rifiuti agricoli è statatrasmessa dal Comune di Alben-ga e dalle tre Associazioni di Ca-tegoria (CIA, Coldiretti e UPA) atutte le aziende agricole situatein Albenga, con allegato un mo-dulo per esprimere l’interesse o

■ L’Amministrazione comu-nale di Albenga, di con-

certo con le Associazioni di Ca-tegoria (CIA, Coldiretti e UPA),in applicazione dell’Accordo diProgramma sottoscritto nelmaggio 2002 fra Regione Ligu-ria, Province liguri, Anci e Orga-nizzazioni Professionali Agricole,propone un nuovo sistema dismaltimento dei rifiuti derivantida attività agricole. Il Comuneingauno propone alle aziendeagricole di conferire i rifiuti spe-ciali e non pericolosi (contenito-ri vuoti di fitofarmaci, sacchi diplastica per i concimi, teli di re-sina per la pacciamatura, filmsplastici di copertura delle serre etunnel, ecc) presso un punto diraccolta gestito dal Comunestesso, che attualmente potreb-be essere il sito in Reg. Bagnoli– Ledoga. Per dare corso al ser-vizio e, inoltre per garantire alleimprese e ai coltivatori una pun-tuale gestione dei rifiuti al costoeffettivo di smaltimento, il Co-mune propone una convenzioneche prevede il pagamento in ba-se ai chilogrammi prodotti econferiti (Euro 0,115 + IVA alchilogrammo) e non in base aimetri quadrati occupati dalle at-

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 4 13“Associazioni”

meno alla convenzione. L’inizia-tiva si propone di favorire la rac-colta differenziata, il recupero, ilriciclaggio ed il corretto smalti-mento dei rifiuti, non solo per-ché lo impone la normativa at-tualmente in vigore, ma soprat-tutto per una ragione di civiltà edi difesa dell’ambiente. Dai primi dati forniti dal Comu-ne, ancora parziali, la rispostaalla proposta di smaltimento deirifiuti agricoli sembra sia statapositiva, le aziende agricole chehanno manifestato interesse so-no state finora circa 600 su untotale di 1100. Quindi, ora si at-

tendono le prossime mosse delComune che, se deciderà di atti-vare il servizio dovrà garantirealle aziende agricole una pun-tuale gestione del conferimentodei rifiuti al costo di smaltimen-to proposto (Euro 0,115 + IVA alKg). Comunque, successivamen-te all’adesione di massima, leaziende agricole dovranno rice-vere un vero e proprio contratto,con specificate le condizioni diservizio e le condizioni economi-che, che se sottoscritto darà l’av-vio al nuovo sistema di smalti-mento dei rifiuti agricoli.

Cesare Oddera

Il sito per losmaltimento

in regioneBagnoli-Ledoga

■ IVA sulla fornitura dienergia elettrica

La Federazione provincialeColtivatori Diretti di Savonainforma che la legge finanzia-ria per il 2004 prevede la ridu-zione dell’aliquota IVA dal 20al 10 per cento alla fornitura dienergia elettrica per uso esclu-sivo dell’attività agricola.

sentare nel 2005) l’aliquotaprevista è stata quella del 3,75per cento.Proprietà coltivatrice(articolo2, comma3)La legge del 6 agosto 1954,n°604, concernente le agevola-zioni tributarie a favore dellaproprietà contadina, è natacon lo scopo di facilitare la ri-composizione e il consolida-mento delle strutture azienda-li, mediante il miglioramentodelle dimensioni della superfi-cie agricola utilizzata dalle im-prese. L’agevolazione consistenell’assoggettamento degli attidi acquisto dei terreni agricolida parte dei coltivatori direttialle imposte di registro ed ipo-tecarle nella misura fissa di129,11 euro ciascuna ed all’im-posta catastale nella misuradell’1 per cento. Inoltre le spe-se notarili sono ridotte al 50percento. L’agevolazione è sta-ta prorogata sino al 31 dicem-bre 2004.

Angelo Fresia

Imposta regionale sulleattività produttive(articolo2, comma1)È noto che l’IRAP ha rappre-sentato per il settore agricoloun aggravio netto, in quantoha sostituito tributi e contribu-ti che il produttore agricolonon pagava o pagava in misu-ra ridotta. Al fine di attenuarel’incidenza della nuova impo-sta, in luogo dell’aliquota ordi-naria del 4,25 per cento,è sem-pre stata applicata, per effettodi continue proroghe, l’aliquo-ta ridotta nella misura dell’1,9per cento. Detta misura è stataconfermata anche per il perio-do di imposta 2003 (dichiara-zione da presentare nel 2004),mentre per il periodo di impo-sta 2004 (dichiarazione da pre-

Per usufruire dell’agevolazioneè necessario inviare all’Eneluna apposita istanza il cui facsimile si può ritirare presso gliuffici (Savona, Albenga, FinaleLigure, Cairo Montenotte) erecapiti della Coldiretti. Suoifunzionari sono a disposizioneper ulteriori informazioni e perl’assistenza necessaria.

Riduzioni sull’IVA per l’energia elettricaPresenti anche agevolazioni che riguardano gli atti d’acquisto dei terreni

Nuovo sistema di smaltimento dei rifiutiLa proposta del Comune di Albenga per favorire riciclaggio e ambiente

Aliquota IVAdiminuita dal 20

al 10 per cento

Page 9: Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Febbraio 2004

a uscire sul mercato saranno ilPigato e il Vermentino. Inoltreal primo posto sarà messa an-cora una volta l’assistenza aisoci, con la presenza di un tec-nico agrario che in determinatigiorni alla settimana offriràconsulenze tecniche e verifichesul campo per tutti i Viticoltori”.Massimo Enrico preannunciaanche la stesura di una primabozza per la creazione del nuo-vo statuto della Cooperativa.“Si tratta di un passaggio ne-cessario – commenta – per ade-guarsi alle nuove esigenze deiproduttori, alla nuova realtà delmercato e al nuovo diritto so-cietario”. Previsti anche per il2004 una serie di investimentiper il rimpiazzo e l’acquisto dinuove attrezzature, in particola-re per imbottigliare, in una con-tinuità con l’operato e le sceltesvolte nel 2003. “È necessariorinnovarsi costantemente e ag-giornarsi – conclude MassimoEnrico – alla luce del fatto chela tecnologia, nel nostro setto-re, corre, ad una velocità assaielevata”.

Silvia Campese

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 4COOPINTESA 15“ Olivicoltori - Viticoltori ”

■ Nasce ad Arnasco unpercorso che compren-

de tre itinerari tra l’ambiente,la storia, le radici e la culturadell’olivo. Il primo, indicatocome “Oliveto dei Bambini”,consiste in un parco giochiambientato proprio in mezzoad alberi d’olivo, per favorire ilprecoce contatto dei bimbicol tronco contorto e le om-brose fronde argentate dell’al-bero da sempre e da tutti con-siderato simbolo di pace e diprosperità. Il secondo, “Meno-sio Uliveto sulla roccia”, ri-specchia la ridente località,adagiata sul dolce pendio del-le colline che dominano lavalle del Rio Arveglio, affac-ciata sulla piana e sul mare,terrazzata dalla laboriosità etenacia di tante generazioni. Ilterzo, “L’Oliveto Mediterra-neo”, ricrea un angolo con lepiante tipiche che hanno co-lonizzato da sempre la collinaoltre le ultime fasce olivate, inalto sino alla Rocca Liverna,nei secoli baluardo e fortilizio

della nostra comunità. In que-sto sito sono state messe adimora o selezionate numero-se piante tipiche, quali timo,lavanda, rosmarino, mirto,corbezzolo, ginepro, ginestra,erica, cisto, salvia e molte al-tre. Nel 2003, anno internazio-

Le vie tra i rami e le fronde degli oliviTre percorsi ad Arnasco per insegnare la storia e la tradizione dell’albero

nale dedicato alle acque, èstato allestito un cantiere peril recupero delle antiche fon-tane. Un percorso è stato trac-ciato anche per la visita deglioliveti recuperati, muretti asecco compresi , e la torre diDavì, acquisita dalla comunità

di Arnasco, chesarà il fulcrodell’eco-museoall’aperto.Soci e lettoridell’Ortofruttico-la sono invitatia l l ’ a s s a g g i odell’olio nuovo2003/2004 e deiprodotti tradizio-nali del territo-rio, dal lunedì alsabato ore 9.00-12.00 e 14.30-18.30 (domenicasolo su prenota-zione. Per infor-mazioni telefo-nare al numero:0182/761178).Giacomo Bonifazio

■ Bilancio positivo per i Vi-ticoltori Ingauni che van-

tano per il 2003 una produzionevinicola di alta qualità. “Un an-no in cui, pur confrontandocicon una serie di difficoltà, ab-biamo ottenuto risultati davve-ro soddisfacenti”, commentaMassimo Enrico, presidentedella Cooperativa e aggiunge:“L’estate piuttosto secca ha de-terminato una vendemmia nonmolto ricca a livello quantitati-vo - inferiore a quella del 2001 ein ripresa rispetto al 2002 - maeccezionale per la qualità”. Laproduzione di vini sarà quindidi alto livello e si preannunciaun ottimo impatto sul mercato,come è stato per l’anno appenaconcluso. “Il 2003 – spiega Mas-simo Enrico – ha visto l’uscitain commercio della linea per laristorazione con la nuova eti-chetta, linea che ha ottenutogrande successo”. Ma non è fi-nita. Nell’anno trascorso laCantina è stata estremamenteattiva, con una scelta di investi-menti in nuove attrezzature chehanno permesso di migliorarenotevolmente la lavorazione

delle uve. Altrettanto attivo edenso di novità si prospetta il2004. “Pensiamo di imbottiglia-re il nuovo prodotto entro mar-zo – dice il Presidente di Viticol-tori Ingauni – e i primi vini Doc

Prevista per il2004 la stesura

del nuovo statuto

Un parco per farconoscere aibambini la

cultura ligure

Entro marzo imbottigliati i vini DocL’estate secca ha determinato una vendemmia di ottima qualità

Page 10: Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Febbraio 2004

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 4 19“ Cultura Ingauna ”

Arte e cultura del ‘600 nella PianaLa mostra inaugurata il 13 dicembre 2003 si è conclusa il 1° febbraio 2004

■Nel 2003 ricorreva il 350°anniversario della morte

del Vescovo di Albenga PierFrancesco Costa. L’Ammini-strazione Comunale con l’As-sessorato alla Cultura ed al Tu-rismo ed il Centro Studi diStoria della Chiesa “Gio. Am-brogio Paneri” della diocesi diAlbenga-Imperia hanno dove-rosamente ricordato il grandeligure del ‘600 con una mostrasul percorso storico per imma-gini e documenti ed una pub-blicazione curata dai professo-ri Antonio Arecco e LucianoLivio Calzamiglia, che riprendeil formato delle due precedentiedizioni sui "Tesori del Centa"e sul "Martire ingauno San Ca-locero". La mostra, inauguratail 13 dicembre 2003 nel museodiocesano da Sua EccellenzaMons. Mario Oliveri, con inter-venti dell’assessore alla cultu-ra Gerry Delfino e del Prof. Cal-zamaglia, presenti il vicario ge-nerale Mons. Giorgio Branca-leoni, l’assessore Rosy Guar-nieri, autorità e cultori dell’artee della storia della diocesi diAlbenga, si è conclusa il 1°febbraio 2004. Ai visitatori èstato consegnato il bell’opu-scolo di 32 pagine, con prefa-zioni del sindaco Mauro G. Zu-nino, del Vescovo Mario Olive-ri e del prof. Calzamiglia. Ben50 le foto di Eugenio Lertoradei preziosi documenti, arredie opere d’arte inerenti l’Ingau-nia ed il suo grande Vescovo.Per chi è interessato, la pubbli-cazione è reperibile presso lelibrerie San Michele e S.M. Sa-cro. Ma chi è P.F. Costa? Nascea Roma nel febbraio del 1594dalla giovanissima nobile ge-novese Laura Spinola, checomplessivamente darà allaluce 8 figli maschi e 6 femminee dal marito Ottavio, conte diGarlenda e Paravenna, ban-chiere di papi, cardinali e no-biltà romana, nonché mecena-te dei più noti artisti dell’epo-ca ed attento collezionista.Pier Francesco abbraccia lostato ecclesiastico non perchéera il destino dei figli cadettidella nobiltà dell’epoca, maper autentica vocazione. Silaurea in Sacra Teologia nel1622 all’Università La Sapienzadi Roma e subentra allo zioAlessandro nella commendadell’Abbazia di S. Maria e S.Martino alla Gallinaria. Consa-crato Vescovo a Roma, prende

possesso della diocesi di Al-benga, culla dei suoi avi, nel1624. Dedica preghiere, tem-po, energie ed impe-gno economico perl’applicazione delle im-portanti disposizionidel Concilio Tridentinonella vasta diocesi che,partendo a levantedall’attuale confinecon Finale Ligure, arri-vava a ponente ben ol-tre Porto Maurizio, Ci-vezza e Pietrabruna,confine attuale, fino al-la Valle Argentina,Sanremo e Ospedaletticompreso. Nei 29 annidi vescovato compieper ben 4 volte la visitapastorale completadelle parrocchie delladiocesi, collegiate,pievi e chiese matrici.Pensiamo alle strade diallora, ai mezzi di tra-sporto, all’ospitalità(dimore confortevolima anche disagiate, ac-coglienze in sperduteborgate). Un quadro,

custodito nel museo, riprodu-ce a volo d’aquila tutte le par-rocchie della Diocesi ed i rela-tivi confini. L’autore è il pittoree cartografo Bernardo Raibadodi Triora, assunto dal Vescovoe rimasto al suo servizio fino aldecesso avvenuto in Albenganel 1638. Opera sua è l’alberogenealogico della famiglia Co-sta, sullo sfondo di Conscente,

vio, per la nuova parrocchia diConscente dedicata aSant’Alessandro, nome del de-funto zio abate, numeroseopere d’arte, in particolare il"San Giovanni Battista peni-tente nel deserto", del: “Cele-bre e nominato pittore Mi-chel’Angelo Caravaggio”, - co-me scrive il Paneri nel “Giardi-nello” in quegli anni, e la de-collazione di S. Caterinad’Alessandria di Guido Reni.Anche la parrocchia della Nati-

vità di Garlenda, al-tro feudo della fami-glia Costa, viene do-tata di importanti emaestose tele sei-centesche, purtroppotrafugate alcuni annifa. Convoca due si-nodi diocesani e nepubblica gli atti. In-tenso ed oneroso è ilsuo impegno per so-stenere il seminariodiocesano, fondatodal vescovo Cicadasecondo le disposi-zioni del Concilio diTrento. Grande curadedica al feudo diConscente con lacreazione del bel"Giardino delle cro-ciere", su modellodelle ville di Roma.Tra San Fedele e Lu-signano la tenutacon villa di Piambel-lino è abbellita con ilviale, il pergolato, lefontane e zone di fre-scura, dove, secondol’usanza, si ritira in

estate. Nei 29 anni del suo ve-scovato i duchi di Savoia cer-cano di staccare dalla diocesiil loro feudo di Oneglia e deipaesi della valle, con l’intentodi creare una diocesi autono-ma; il vescovo però riesce a re-spingere i ripetuti tentativi.Travagliato nello spirito e nelfisico, all’età di 59 anni, il 14marzo 1653 si spegne ad Al-benga, lasciando per testa-mento, alla chiesa cattedraletutte le sue preziose suppellet-tili: paramenti, calice, anello,riccio del pastorale, messaliminiati e quant’altro. Fu vera-mente un grande Pastore chemise la sua fede, la cultura,il carisma ed il patrimonioal servizio della chiesa e deidiocesani tutti.

Giacomo Bonifazio

col castello e la nuova chiesadedicata a S. Alessandro, im-preziosito con un corteo in mi-niatura di carrozze, portantina,cavalieri e pedoni. Suo capola-voro è la pergamena dei CorpiSanti, con vista a volo d’uccel-lo su Albenga, cintata e turrita,il fortino Genovese, l’isola Gal-linaria, il complesso di San Ca-locero, l’ordinato reticolo degliorti nella Piana alle spalle del-la città. Altra meritevole inizia-tiva di Mons. Costa è la tem-

pestiva e felice assunzione, co-me segretario, del canonico G.Ambrogio Paneri che lo seguenelle visite pastorali, annotan-do, con bella grafia e scorrevo-le descrizione, in tre tomi an-cora in attesa di pubblicazio-ne, tutto quanto di artistico èconservato in chiese, oratori,cappelle. Grande impegnoprofonde il Vescovo nella rico-gnizione e verifica dell’autenti-cità delle reliquie; dona quelledella Vera Croce, di S. Pietro ePaolo, di S. Gregorio, S. Filip-po Neri ed altri e proibisce ilculto di quelle dubbie. Ricevein dono dal padre conte Otta-

Nel 2003 cade il350° anniversario

della morte delVescovo Pier

Francesco Costa

■ Nell’immagine la copertinadel libro dedicato al celebre Vescovo Costa