Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Ottobre 2003

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Notiziario della cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga (Savona).Notizie sulla vita della cooperativa e sull'agricoltura ligure.

Transcript of Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Ottobre 2003

fiancato da Mario Mattone perle scelte tecniche e per il rap-porto con i sociInoltre, al momento di scriverequesto articolo, stiamo sele-zionando un professionista dainserire nel punto vendita pergestirne il riordino e l’organiz-zazione del lavoro.Si partirà quindi con la riorga-nizzazione del punto vendita,che sarà effettuata in tempi emodi tali da non mettere indifficoltà il servizio ai soci, eavendo come obiettivo quellodi migliorarlo, con un più cor-retto utilizzo del personale eun più funzionale sistema diservizio e vendita.

Il Consiglio d’Amministrazione

La Cooperativa O T T O B R E · 2 0 0 3 3“ MPA - Assistenza Tecnica”

■ In alcuni articoli di que-sta primavera avevamo

annunciato un progetto moltoimportante relativo alla riorga-nizzazione complessiva delMagazzino Prodotti per l’Agri-coltura.La partenza del progetto è sta-ta posticipata di alcuni mesiper non causare disagi ai socinel momento di maggior lavo-ro del settore ed ora che il vo-lume del lavoro sta rallentan-do, stiamo dando corso alleattività in programma.Per prima cosa abbiamo con-centrato l’attenzione sul setto-re tecnico, dopo aver ricevutoosservazioni negative da partedei soci in merito al servizioofferto.L’incarico di riorganizzare il si-

stema delle visite aziendali edella consulenza in cooperati-va è stato affidato a GianricoBassetti, che usufruirà dellacollaborazione dell’intero stafftecnico della cooperativa, ecioè Giorgio Bozzano, MarioMattone, Fabrizio Gualco, An-na Crotti e Ingrid Amprimo.Il registro delle richieste di vi-site sarà gestito dall’intero uffi-cio, e verificato costantementedall’amministrazione, invitia-mo i soci a richiedere le visitedirettamente all’ufficio, affin-ché possano essere tempesti-vamente registrate, per evitarei contrattempi evidenziati inpassato da più di un socio.È inoltre nostra intenzionemodificare il prima possibilel’orario d’apertura facendolo

coincidere con quello del pun-to vendita, pomeriggi e sabatocompresi per offrire un serviziopiù completo ai soci.Siamo voluti partire dall’Assi-stenza Tecnica, perché ritenia-mo molto importante questosettore, noi soci siamo tal-mente abituati ad usufruirneche non ci rendiamo conto cheè il punto di forza della coope-rativa, il valore aggiunto cheessa offre ai suoi soci, ma senon funziona diventa il puntodebole, partire da questo set-tore ci è sembrato essenzialeper la buona riuscita dell’inte-ra operazione.Ma questo è solo il primo tas-sello, il responsabile del Ma-gazzino Prodotti per l’Agricol-tura, Pino Bellantoni, verrà af-

Rinnovamento M.P.A. e Assistenza TecnicaAvviata la riorganizzazione dei due settori dell’Ortofrutticola

della piante fiorite pro-dotte nella nostra pro-vincia, abbiamo editoquesto bel libro diGalbussera indirizza-to ai consumatori fi-nali. Ne è uscito unpiccolo campiona-rio delle piante dacollocare sul bal-cone o bordureed aiuole in giar-dino, per quantosono decorati-ve, per quantosono preziosein cucina eper quantevirtù possie-dono».Nella prefa-

zione al li-bro, Elena

Accati, direttricedella Scuola di specializza-

zione «Parchi e Giardini»dell’Università di Torino, hascritto: «È un affascinanteviaggio nel mondo delle pian-te ornamentali. Anche oggi,come nell’antichità, nel giardi-no, nel terrazzo o semplice-mente sul balcone c’è unospazio dedicato alle aromati-che». Ha dichiarato l’autore:«Questa raccolta è anche unamia personale espressione distima per i floricoltori savone-si, in particolare del-l’Albenganese, con molti deiquali sono tanto spesso inrapporti di lavoro».

Romano Strizioli

La Cooperativa O T T O B R E · 2 0 0 3 5“ Il libro”

■ Nel contesto del conve-gno su «Aromatiche, le 4

stagioni delle piante in vaso inaiuole, parchi e giardini», svol-tosi al Cersaa di regione Rollod’Albenga sabato 11 ottobre, èstato presentato ufficialmentel’interessante volume «Aroma-tiche, belle buone e di moltevirtù» curato da Riccardo Gal-bussera (grafica dello StudioGriggio). Si tratta di un volumeche, come indica il suo lungosottotitolo, contiene «Raccoltadi notizie, verità e leggende,sulle piante in vaso ornamen-tali aromatiche prodotte dalleaziende florovivaistiche savo-nese; il loro nome, le origini ele proprietà; il loro uso decora-tivo, culinario, farmacologico ecosmetico; informazioni utili ecuriosità».Come ha avuto modo di spie-gare Franco Gallea, nel presen-tare il volume, Galbussera hasaputo unire, grazie all’inter-vento della Camera di Com-mercio nella veste di editore

(la pubblicazione è stata realiz-zata con il contributo di SergioRavera, portavoce dell’ente ca-merale savonese), una esigen-za ed una cultura. La cultura,

soprattutto di naturastorica e letteraria, èquella dell’autoreche ha per anni in-dagato i testi cheparlavano delle aro-matiche, riportandoanche citazioni clas-siche veramente in-teressanti con dise-gni al tratto che ac-compagnavano, co-me iconografia, quel-le antiche ricerche.

Il libro si compo-ne di quasi duecento pagine,formato 17 x 24 centimetri, evi sono elencate 41 schede de-dicate alle più note piante or-

n a m e n t a l inella loro du-plice valenza(ornamento egusto).Non solo unatrattazionescientifica maanche piace-voli curiositàstoriche checoinvolgonocelebri perso-naggi e la rac-colta di dettidi saggezzapopolare.Dice EnnioFazio, presi-

dente del Cersaa, rappresen-tante dell’agricoltura nellagiunta della Camera di Com-mercio: «Il libro viene incontroad una richiesta di promuove-re e valorizzare una produzionefra le più qualificate della flori-coltura savonese, spesso igno-rata anche sul nostro territo-rio. Il volume premia anchel’intelligenza e la cultura delfunzionario dell’ente cameraleRiccardo Galbussera vera epropria memoria storica e cul-turale dell’agricoltura della no-stra provincia». Ha dichiaratoil presidente della Camera,Giancarlo Grasso: «Dopo lapubblicazione del catalogo

■ Ennio Fazio e (sopra) Riccardo Galbussera

Aromatiche: bellezza, sapori e virtùPresentata al Cersaa l’opera di Riccardo Galbussera, tecnico del settore orto-floricolo

Un manuale che annovera

41 speciedi aromaticheornamentalidel Savonese

■ Come presidente dell’Or-tofrutticola sono anche

membro del Distretto AgricoloFlorovivaistico del Ponente Li-gure, di cui sono stato recente-mente eletto presidente.Il distretto comprende le pro-vince di Imperia e Savona, e viè rappresentata tutta la filierafloricola. Sanremo col suo mer-cato dei fiori è il più famoso eimportante mercato del recisod’Italia, ed è il cuore della flori-coltura imperiese; dall’altraparte Savona è rappresentataprincipalmente da Albenga,una realtà in crescita, nota oggiin Europa per la sua produzio-ne in vaso.Compito del Distretto è trovareuna politica da esprimere in unprogetto triennale per lo svi-luppo della floricoltura del Po-nente , progetto che compren-derà la promozione, la regola-mentazione del settore, finan-ziamenti, le infrastrutture el’urbanistica. Compito difficileperché le due realtà del fiorereciso (Sanremo) e della piantain vaso (Albenga) hanno carat-

teristiche ed esigenze diverse.In questo momento il Comita-to del Distretto sta lavorandoper raccogliere dati che eviden-ziano realtà molto interessantiche non tutti conoscono.In provincia di Savona ci sonocirca 1.500 aziende agricole,per una superficie coltivata dioltre seicento ettari, con quasiquattromila occupati nella pro-duzione ed oltre mille occupatinell'indotto. Una settantina direaltà artigianali, costruttori diserre e impianti che vengonoesportati in tutta Europa, alcu-ne società di trasporti, senzacontare i liberi professionisti,come agronomi, commerciali-sti, geometri, tecnici diversi,tutti legati all’agricoltura, soload Albenga, ad esempio, sicontano più di venti sportellibancari. Sono presenti unatrentina di commerciantiesportatori, la maggior parte diAlbenga, ma vi sono anchesuccursali di società italiane, eimprese straniere, che hannofatto di Albenga la loro sedeitaliana.

L’Ortofrutticola da alcuni anniha in gestione il più fornito de-posito italiano della CentralenContainer, società danese pro-prietaria del sistema dei carrel-li, detti appunto "CC", che so-no, per le piante in vaso, il si-stema di trasporto standard intutta Europa, questi vengonocaricati sui camion pieni equando sono vuoti ritornanoindietro o rientrano in ciclo at-traverso un sistema organizza-to di depositi.È stato calcolato che da Alben-ga partono, ogni anno, circa500.000 di questi carrelli, cheequivalgono al carico di oltre12.000 TIR, e questo nel breveperiodo compreso tra la metàdi febbraio e la festa dellamamma. Albenga rappresentail 75% del volume totale deicarrelli circolanti in Italia, que-sto dato indubbiamente rendeAlbenga la più importanterealtà italiana di piante in vaso,come Sanremo è quella del re-ciso.Le piante aromatiche rappre-sentano il 50% della produzio-

ne floricola locale, vengonocoltivate in vasi che partonodal diametro 10 fino ad arrivaread esemplari di diametro 40 osuperiore, in varie forme, a ce-spuglio, ad alberetto, ma per"aromatica" ad Albenga si in-tende essenzialmente la piantanel vaso da 14 centimetri didiametro. Ogni anno aumenta-no i quantitativi prodotti e l’as-sortimento varietale, cosa cherende Albenga il centro pro-duttivo per eccellenza dellepiante aromatiche a livello eu-ropeo, anche se talvolta l’uten-te finale non sa che la piantache ha comprato arriva dallanostra Piana.Sarà uno dei compiti delDistretto Agricolo Florovivaisti-co proporre progetti finalizzatia promuovere e valorizzareulteriormente le produzioni diAlbenga.Ringrazio la Camera diCommercio che già sta facen-do molto per l’agricoltura coniniziative importanti.

Il PresidenteMarco Ansaldi

La Cooperativa O T T O B R E · 2 0 0 3 7“ L’intervento ”

Floricoltura, un settore poco conosciutoL’intervento del presidente Ortofrutticola, al convegno svoltosi al Cersaa l’11 ottobre

Edoardo

La CooperativaO T T O B R E · 2 0 0 38Nuove tecniche per valorizzare l’asparago

I risultati del progetto di CoopIntesa in collaborazione con l’Università di Torino

“ Assistenza Tecnica ”

■ Negli ultimi anni l’aspa-rago è divenuto sempre

più una coltura ad alto valoreaggiunto. Tale condizione do-vrebbe portare l’attenzionedei coltivatori su nuove pro-spettive di mercato: in Italiaesistono infatti interessantizone dove l’asparago è consi-derato un prodotto di nicchia,tra le quali è molto nota laPiana di Albenga, dove si pro-duce il pregiatissimo aspara-go Violetto di Albenga. Essosfrutta al meglio le condizionipedologiche e climatichedell’Albenganese, e riesce adessere collocato sul mercatoin periodi (e con prezzi) favo-revoli. Secondo i dati fornitidall’ISTAT, in Liguria la super-ficie coltivata ad asparagoVioletto di Albenga dal 1936al 2000 è diminuita più del90%, quindi è pressochéscomparsa. Le cause di que-sto declino sono essenzial-mente riconducibili alla noncompetitività della coltura,che viene sostituita da colturea maggior reddito per unità disuperficie e che richiedono ungrado d’impegno minore intermini di capitale anticipatoe di manodopera. L’asparagoVioletto di Albenga è menoproduttivo rispetto ad altrecultivar, però presenta carat-teristiche che lo rendono unprodotto unico al mondo: i

turioni sono più grossi edhanno una colorazione violaintenso che sfuma gradata-mente verso la parte basale.Da un punto di vista culinariol’asparago Violetto di Albengaè una varietà morbida e bur-rosa al palato, non presentan-do la fibrosità tipica di moltevarietà di asparago. Questecaratteristiche dipendono dalmicroclima della Piana d’Al-benga; molti agricoltori, inAustralia ed in Nuova Zelan-da, hanno tentato di coltivar-lo ma le condizioni pedocli-matiche non favorevoli hannoportato a scarsi risultati.La Regione Liguria a soste-gno del settore ortofrutticoloha finanziato nell’ambito delPiano di Sviluppo rurale 2000-2006 un progetto presentatodalla Cooperativa L’Ortofrut-ticola in collaborazione conl’Università di Torino al fine didefinire la diffusione e l’im-

portanza dell’asparago Violet-to di Albenga e di verificare lapossibilità di anticipare laproduzione di turioni median-te la forzatura fredda in pienocampo, favorendone unamaggiore precocità.L’acquisizione dei dati relativialla tipologia aziendale, allatecnica colturale adottata edalla commercializzazione delprodotto è avvenuta median-te un questionario rivolto agliagricoltori. La forzatura è sta-

ta realizzatapresso l’azien-da Valle di Al-benga median-te l’impiego ditre diversi trat-tamenti riscal-danti (Fig. 1):tessuto nontessuto (TNT)utilizzato cometelo paccia-mante diretta-mente sopra lacoltivazione; untunnel piccolo(Fig. 2), in cui iturioni distava-no circa 50 cmdal colmo; tuboin polietilene(Fig. 3) riempitodi acqua e po-sto a lato dellaco l t i vaz ionenel senso dellal u n g h e z z a .

L’acqua all’interno del tuboassorbe il calore di giorno elo rilascia di notte riducendocosì l’escursione termica. Suiturioni raccolti sono stati rile-vati diametro massimo, dia-metro minimo, lunghezza del-la parte viola, peso fresco epeso secco; inoltre sono statidefiniti il grado di aderenzadelle brattee e la forma delturione.Dai dati raccolti è risultatoche della superficie aziendaleorticola esaminata (57 ha ca)4,4 ha sono coltivati ad aspa-rago Violetto di Albenga. Lasuperficie media aziendale in-vestita ad asparago Violettodi Albenga è pari a 0,16 ha,con un range pari a 0,08-0,6ha. Le aziende esaminate col-tivano, oltre all’asparago Vio-letto di Albenga, altri ortaggi;in particolare nell’area consi-derata sono presenti impor-tanti coltivazioni di carciofo,insalata e pomodoro.Dall’elaborazione dei dati re-lativi ai parametri biometricimisurati è emerso che i turio-ni di tutte le tesi presentava-no le brattee relativamentediscostate ed erano incurvatinelle tesi controllo, tubo etunnel, mentre erano moltoricurvi nella tesi tessuto non

Potenziare la produzione delpregiato Violetto

di Albenga ecaratterizzare

la qualitàpost-raccolta

■ Fig. 1. Forzatura dell’asparago: a sin. tubi con acqua,; al centro tessuto non tessuto; a destra: tunnel (azienda Valle, Albenga – SV).

continua a pag. 9■ Fig. 2. Particolare del tunnel con alcuni turioni (azienda Valle,

Albenga – SV).

tessuto, probabilmente per-ché il telo appoggiato diretta-mente sul terreno impediva laregolare fuoriuscita dei turio-ni (Tab. 1). La lunghezza dellaparte viola del turione era dica 15 cm nelle parcelle dicontrollo e con tunnel, men-tre era inferiore (ca 13,5 cm)nelle altre due tesi. Il diame-tro minimo del turione eramaggiore di nuovo nelle tesicontrollo e tunnel (rispettiva-mente 11,7 e 10,7 mm) men-tre presentava valori minorinelle tesi tessuto non tessutoe tubo (rispettivamente 7,4 e7,7 mm). La stessa situazionesi è verificata con il diametromassimo, che raggiunge i va-lori maggiori nel controllo(13,5 mm) e nel tunnel (12,0mm). Il peso fresco per turio-ne di valore massimo è statomisurato nella parcella dicontrollo (24,5 g); ad esso se-guiva quello della parcella co-perta dal tunnel (18,6 g); nelpeso secco si è verificato lostesso andamento (2,4 e 1,8 grispettivamente per controlloe tunnel). L’attività dimostrativa ha evi-denziato che tra i trattamenti

per la forzatura fredda dellacoltura dell’asparago Violettodi Albenga è preferibile utiliz-zare il tunnel coperto con pla-stica trasparente. Il fatto cheil controllo abbia quasi sem-pre fornito i risultati miglioriè dovuto al fatto che i tratta-menti utilizzati per favorire laprecocità della produzionenon hanno potuto esprimereal meglio la loro potenzialità,poiché la prova di forzaturaha avuto inizio quando i primiturioni stavano per fuoriusciredal terreno.

La coltivazione dell’asparagoVioletto di Albenga puòdiventare economicamentevantaggiosa affrontando ildiscorso sia della tipicizzazio-ne del prodotto sia della suaprecocità, ottenuta medianteforzatura della produzioneutilizzando serre riscaldate,teli, tubi con acqua calda oaltri sistemi ancora; la forza-tura implica comunque unaumento dei costi di produ-zione, giustificato però da unperiodo di raccolta anticipatoe più lungo.

Tab. 1. Effetto dei trattamenti sui diversi parametri misurati sui turioni di asparago Violetto di Albenga

La Cooperativa O T T O B R E · 2 0 0 3 9“ Assistenza Tecnica ”

Aprirsi a nuove prospettive di mercatoAgricoltori australiani hanno tentato di coltivare l’asparago senza alcun successo

M. Mattone,G. Bassetti,I. Amprimo,A. Crotti,F. GualcoOrtofrutticola-CoopIntesaVia Dalmazia, 16917031 Albenga (SV)

COOPINTESA

CONSORZIO COOPERATIVE AGRICOLE

ALBENGA

S. Nicola,J. Hoeberechts,E. Fontana,D. SagliettiG. PiovanoDipartimento di Agronomia,Selvicoltura e Gestione delTerritorio Settore Orticoltura eColture Officinali Università degli Studi di Torino, Via Leonardo da Vinci, 44Grugliasco (TO)

Gli autori

Segue da pag. 8

TRATTAMENTI

Controllo

TNT

Tubo

Tunnel

ADERENZABRATTEE

1,9

2,5

2,2

2,1

FORMATURIONE

Controllo

TNT

Tubo

Tunnel

LUNGH.PARTE VIOLA

14,9

13,6

13,3

15,6

DIAMETROMIN (MM)

14,9

13,6

13,3

15,6

DIAMETROMAX (MM)

13,5

8,4

8,6

12,0

PESOFRESCO (G)

24,5

10,3

8,9

18,6

■ Fig. 3. Particolare dei tubi con acqua; sono visibili alcuni turioni emergenti dal terreno (azienda Valle, Albenga – SV).

PESOSECCO (G)

2,3

1,1

1,0

1,8

La Cooperativa O T T O B R E · 2 0 0 3 11“ Comunicazioni ”

DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀVia Dalmazia 169 – 17031 Albenga (SV)

tel. 0182.50374REDAZIONE

I&C Ideazione e ComunicazioneVia Genova 96 – 17031 Albenga (SV)tel. e fax 0182.555.305 / 0182.555.146

E- mail: [email protected]

Direttore responsabile: Marco StrizioliDirettore editoriale: Romano Strizioli

In redazione: Giacomo Bonifazio, Silvia Campese, CesareOddera, Arianna Pinto, Angelo Fresia e Erica Marzo

FOTOCOMPOSIZIONEDaniele Griggio - 17031 Albenga (SV) - tel. 0182.555.476

Cooperativa“L’Ortofrutticola”

Via Dalmazia 169 - 17031 Albenga (SV)

PRESIDENZATel. 0182 50374 • Fax 0182 50312

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ORTAGGI E DEPOSITO CCTel. 0182 568109 (interno 213) - Fax 0182 21321

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Orario di apertura:

Lunedì – Venerdì8.00 – 12.30 • 14.30 – 19.00

Sabato8.00 – 12.30

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AGENDA

“L’ORTOFRUTTICOLA – LA COOPERATIVA”Bimestrale della cooperativa “L’Ortofrutticola”

Anche in questo numero de “L’Ortofrutticola” è necessarioprestare grande attenzione al nuovo spazio dedicato allecomunicazioni della Cooperativa rivolte ai soci.

Visto lo sviluppo del SettoreOrtaggi dell’Ortofrutticola,

che è stato rinnovatoe potenziato,

SI INVITANO I SIGNORI SOCIDELLA COOPERATIVA

A PRENDERE CONTATTOAL NUMERO 0182/568109

(digitare il 213 dopo il numerodi telefono per parlare

con Mino Oddo raggiungibileanche sul telefono cellulareal numero 3356909197)

PER IL CONFERIMENTODEI LORO PRODOTTI.

Grazie a nuove strategiedi vendita il settore ortaggi

è in grado di formulare propostevantaggiose per i conferitori.

lorizzazione del territorio, manel metodo applicato per otte-

■ Uno strumento politicoe operativo finalizzato a

concretizzare il progetto di ri-generazione dell'agricoltura, acui la Coldiretti da anni sta la-vorando. Il PAT (Programma diazione territoriale per la rige-nerazione dell'agricoltura) èinfatti un metodo di lavoro,formulato a livello nazionale,che, tramite le FederazioniColdiretti regionali e provin-ciali, permetterà di valorizzareed esaltare le potenzialità delterritorio. I lavori, entro fineanno, coinvolgeranno le im-prese, i soggetti intermedi del-la società civile, le istituzioni ela collettività con cui verrannoavviti una serie di incontri, ne-cessari per verificare le neces-sità dei singoli al fine di prepa-rare una programmazione con-certata e volta a soddisfare leaspettative di tutti i soggettiinteressati . “La vera novità delPAT – spiega il presidente del-la Coldiretti, Martino Bolla –non è costituita dagli obiettivi,in quanto la Coldiretti già datempo sta lavorando per la va-

La Cooperativa O T T O B R E · 2 0 0 3 13“ Associazioni ”

nerli, che è molto più scientifi-co dal punto di vista organizza-tivo e quindi maggiormente ef-ficace ed organico”.Lo sviluppo del PAT si basa suuna griglia metodologica attra-verso il cui utilizzo l'Organizza-zione si confronta con la So-cietà (per governare e misurarele risposte delle imprese ri-spetto alle esigenze della so-cietà post-industriale), con leImprese (per misurarne e go-vernarne la rigenerazione, lerelative esigenze e quindi con-cretizzarne il nuovo potere

economico) e con le Istituzioni(per renderle consapevoli epartecipi del progetto della ri-generazione, misurandone ilgrado di coinvolgimento).“Tra i primi obiettivi ci sarannola salvaguardia del territorioagricolo – conclude il presi-dente Bolla -; la promozionedel territorio sia in campo flo-ricolo che dei prodotti tipici; lamultifunzionalità, già previstadalla legge di orientamentoma difficile da attuare”.

Cesare Oddera

Uno strumentoefficace

formulatoa livello

nazionaleche coinvolge

più enti

■ Negli ultimi anni nellapiana albenganese si è

diffusa la coltivazione di piantearomatiche in vaso, destinataprincipalmente verso i mercatidel Nord Europa ed in particola-re la Germania.Essendo questi mercati moltosensibili all’ecocompatibilità eal rispetto dell’ambiente si è ri-tenuto importante verificarel’utilizzo delle tecniche d’agricol-tura biologica nella coltivazionedelle aromatiche in vaso. LaConfederazione Italiana Agricol-tori di Albenga sta continuando

stiche nel terreno.Quindi pre-sentare sui mercati dell’Europasettentrionale questo tipo diproduzioni dovrebbe anche for-nire un maggior valore aggiuntoai prodotti floricoli d’Albenga. Il progetto, che finora ha fornitobuoni risultati, ha bisogno di es-sere maggiormente sviluppato,oltre che nell’aspetto tecnicoanche dal punto di vista com-merciale. Occorre iniziare ad im-mettere sul mercato un certonumero di piante e fiori nei vasibiodegradabili per valutare l’in-teresse commerciale del prodot-to. Per questo motivo salutiamocon piacere la collaborazione,che è in fase di progettazione,tra il Ce.R.S.A.A. e la Cooperati-va l’Ortofrutticola di Albengache ha per oggetto la prosecu-zione della sperimentazione incampo, coinvolgendo un certonumero di aziende floricole ade-renti alla cooperativa, utilizzan-do i canali commerciali dellaCooperativa l’Ortofrutticola periniziare a sondare l’interesse del mercato.

Erica Marzo

cesso di compostaggio, si de-grada completamente in pochimesi senza lasciare residui. Dal-la sperimentazione si è potutoosservare che il vaso biodegra-dabile è in grado di mantenereinalterate le proprie caratteristi-che strutturali per un intero ci-clo culturale, potendo poi esse-re regolarmente commercializ-zato e giungere quindi al consu-matore finale integro, quindipoter essere smaltito come unvero e proprio rifiuto organico,immesso nel ciclo di smalti-mento dell’umido detto compo-staggio. Da ciò si comprendequanto sia importante questasperimentazione che va incon-tro all’esigenza di offrire al mer-cato dei prodotti ecocompatibili(che coniugano le tecniche dicoltivazione biologica e l’utilizzodi contenitori totalmente biode-gradabili con le esigenze di tu-tela e difesa dell’ambiente) per-ché una volta terminato il suociclo vitale la pianta insieme alvaso può essere smaltita comerifiuto vegetale senza lasciarealcun residuo di sostanze pla-

la prova speri-mentale, in colla-borazione con ilCentro Sperimen-tale e AssistenzaAgricola di Alben-ga della CIIAA diSavona ed il Prof.Antonio Talaricodell’Istituto Su-periore di Agrariadi Albenga, ini-ziata tre anni facome progettodimostrativo ine-

rente proprio la coltivazione dipiante aromatiche in vaso contecniche di agricoltura biologi-ca mediante l’utilizzo di vasibiodegradabili. L’attività speri-mentale è iniziata e proseguegrazie soprattutto alla disponi-bilità dell’Azienda Agricola Bal-dari Daniela, situata nel comu-ne di Cisano sul Neva Loc. Ce-nesi. Il vaso biodegradabile ècomposto principalmente daamidi termoplastici e da altresostanze vegetali, come la cellu-losa e alla fine del ciclo produt-tivo, attraverso un normale pro-

La CIA promuove l'ecocompatibilitàContinua la sperimentazione delle aromatiche in vasi biodegradabili

La Coltivatori Diretti dà il via al PATProgramma per la valorizzazione dell’agricoltura del nostro territorio

La Cooperativa A G O S T O · 2 0 0 3COOPINTESA 15“ CoopIntesa ”

■ Il 9 agosto scorso nellasala consiliare del Comu-

ne di Arnasco si è svolto unmini-corso di degustazioned'olio d'oliva extravergine, or-ganizzato dalla CooperativaOlivicola, in collaborazione conl'ONAOO (Organizzazione Na-zionale Assaggiatori Olio d'Oli-va), organizzato dalla Cameradi Commercio di Imperia. Nel-la foto in alto Marcello Scoccia,capo-pannel ONAO e RobertaMercenaro, segretaria dell'as-

Un corso per assaggiatori d’olio d’olivaOrganizzato dalla Cooperativa Olivicola, ha ottenuto grande successo

sociazione “Strada del vinoe dell'olio”, al momento dellaconsegna degli attestati ai22 partecipanti al corso.Tre erano i campioni d'oliosottoposti all'esame organolet-tico: della Puglia, della Tosca-na e di Arnasco.La serata si è conclusa conl'assaggio di piatti preparaticon i tre olii in esame dallasempre disponibile RobertaBeltramo. Sempre in agosto i maestri dimuro a secco si sono esibiti intrasferta a Digne (Francia) in

occasione della Fiera della la-vanda. I maestri Franco Botteroe Sergio Ravera hanno realizza-to un muro a secco all'internodello stand della Provincia diImperia (vedi foto a lato).Come ogni estate, infine, siè svolto per tutto agostopresso il centro sportivo comu-nale l'ormai tradizionale tor-neo di calcio, organizzato daMM61 di Marco Sergio. Spon-sor dell'evento la nostra Coo-perativa. Tanti spettatori e tifoalle stelle.

Giacomo Bonifazio

■ La vendemmia 2003 èscattata il 3 settembre,

preceduta da una lunga sta-gione estiva, che ha riservatocondizioni climatiche partico-larmente favorevoli per la rac-colta dell’uva. L’estate appenatrascorsa si è caratterizzata pertemperature superiori alla nor-ma, ma soprattutto per la scar-sità di precipitazioni. Negli an-ni passati i viticoltori avevanodovuto fare i conti coi proble-mi creati dalle muffe sui tralcie sui grappoli, causate dai co-piosi temporali di fine agosto.Quest’anno, fortunatamente, ilclima è stato clemente. Pur-troppo si sono registrate alcu-ne grandinate improvvise,verificatesi a macchia di leo-pardo, che hanno creatonotevoli danni nel Dianese ein alcune aziende dell’entroter-ra albenganese.L’aiuto della Comunità Ingau-na Montana, guidata dal presi-dente Pietro Revetria, si è rive-lato nuovamente prezioso.Grazie ai finanziamenti forniti

dall’ente è stato possibile ac-quistare nuovi macchinari perla vendemmia. La sostituzionedi mezzi obsoleti e antiquatiha favorito le operazioni dicantina e di vinificazione, ga-rantendo maggiori standard disicurezza per i dipendenti dellaCooperativa. I moderni stru-menti per l’agricoltura risulta-no attualmente essenziali percompetere sul mercato. Con-seguentemente anche la qua-lità del vino ne risentirà positi-vamente, come già confermatodalle prime rilevazioni.

La vendemmia 2003 è termi-nata ufficialmente nei primigiorni d’ottobre; bisogneràperò attendere almeno unpaio di mesi per conoscere i ri-sultati definitivi, anche se co-minciano ad arrivare i primicommenti da parte degli ad-detti ai lavori. Secondo i datiforniti dai viticoltori, le previ-sioni dei tecnici sarebbero sta-te rispettate sotto ogni puntodi vista. Quest’anno la quan-tità di uva conferita alla Coo-

perativa Viticoltori Ingauni ri-sulta maggiore rispetto allastagione passata. Questo risul-tato va di pari passo con unbuon livello qualitativo, rag-giunto indistintamente da tut-te le qualità interessate dallavendemmia e uniformementesu tutto il territorio del Ponen-te. Le prime rilevazioni segna-lano, infatti, un’elevata grada-zione alcolica per buona partedelle uve.

Angelo Fresia

Sostituitii macchinari

grazie al finanziamentodella Comunità

MontanaIngauna

Interesseanche per

i muri a seccorealizzatia Digne

dai maestridi Arnasco

Vendemmia: confermate le previsioniSi è conclusa una raccolta caratterizzata da scarse piogge e clima secco

La Cooperativa O T T O B R E · 2 0 0 3 17“ Flor.A.S. ”

Flor.A.S. all’ Hortus Hungaricus 2003Dal 19 al 21 settembre sono stati migliaia i visitatori allo stand della fiera di Budapest

■ Domenica 21 settembresi è conclusa la mostra

espositiva Hortus Hungaricus2003, iniziata il 19 settembrea (Szigetszentmiklòs, 15 chilo-metri da) Budapest. La fieraungherese è stata organizzatasu un’area complessiva di ol-tre quattromila metri quadri,di cui quasi tremila all’internodi una struttura e quasi due-mila in spazio aperto. Nume-rosa la presenza di ditte e as-sociazioni produttrici di pian-te e fiori d’ogni parte d’Euro-pa, in tutto più di trecento,con l’interesse di far conosce-re i propri prodotti in paesiesteri. Le organizzazioni flori-cole italiane che hanno parte-cipato a questa manifestazio-ne ungherese sono: Flor.a.s.di Albenga, Flormercati diMontichiari (Brescia) e il Con-sorzio coexport di Ragusa.Ampi gli stand espositivi, alle-stiti con esemplari di piantefiorite ed aromatiche, prodot-te dalle varie aziende floricoleassociate. Gianluigi Nario, Fa-bio Zambarino e Gianni Cer-ruti sono stati i tecnici dele-gati per rappresentare l’asso-ciazione savonese.Durante il primo giorno dellamostra, l’accesso alle struttureera consentito esclusivamentealle scolaresche guidate, aigarden center e a grossistioperatori del settore. Negli al-tri due giorni, invece, la rasse-gna era aperta anche per i visi-tatori esterni. Numeroso ilpubblico proveniente da diver-

si Paesi. La Flor.a.s ha posto lebasi per partecipare a dettamanifestazione in occasionedella mostra di Essen, dove hapreso i primi contatti con l’En-te Fiera ungherese. La presen-za in questa fiera è stata dav-vero interessante perché ci ha

permesso, da un lato di cono-scere realtà nuove e dall’altrodi presentare la produzionefloricola albenganese. C’èmolto interesse sui nostri pro-dotti presentati, sia da opera-tori del settore che dalla gentecomune e numerosi contatti

sono stati presi:dal settore com-merciale alle varieassociazioni diproduttori locali,istituti agrari, etc.La margherita adalberello è statosicuramente il pro-dotto che ha ri-scosso maggiorsuccesso a questafesta del fiore, inquanto poco cono-sciuto. Buon esitoanche per le diver-se piante aromati-che, apprezzate giàda tempo in tuttaEuropa grazieall’elevata qualitàdel prodotto e alprezzo di mercatocontenuto. La presenza della

Flor.a.s a questo incontro èstata voluta e studiata per al-largarne gli orizzonti, alla ricer-ca di nuovi mercati, e per farconoscere sempre più la realtàfloricola savonese in tutta Eu-ropa. Dal territorio ungheresesono facilmente raggiungibilialtri Paesi dell’est Europaavendo così la possibilità difar conoscere i nostri prodottigià apprezzati altrove. L’Un-gheria infatti è in una posi-zione decisamente strategica.Partendo da Budapest è possi-bile raggiungere la Romania,la Bulgaria e la ex Jugoslavia,potendo potenziare l’allarga-

mento del mercato floricoloitaliano in più paesi contem-poraneamente. Il pubblicopresente alla fiera non era so-lo ungherese; si è infatti rileva-ta una discreta partecipazionedi visitatori provenienti daPaesi stranieri. I prodotti liguri hanno incurio-sito e suscitato un reale inte-resse. Il punto fondamentaleora è quello di capire in chemodo e con quali misure siapossibile relazionare un com-mercio con i Paesi che a breveentreranno a far parte, a tuttigli effetti, della Comunità Eco-nomica Europea.Novità anche nel settore am-ministrativo dell’associazione.Recentemente il PresidenteGerolamo Calleri ha rassegna-to le proprie dimissioni; diconseguenza il giorno 30settembre 2003 si è riunitoil Consiglio di Amministrazio-ne della Flor.a.s., per eleggerele nuove cariche. È Statonominato Presidente ilsig. Stella Giorgio e vicepresi-dente i Sig. Ottonello Marcoe Motta Lolita.

Arianna Pinto

La margheritaad alberelloha riscossoil maggiorsuccesso.

Bene anchele aromatiche

■ Nelle foto dall’alto: lo stand Flor.A.S.; i tecnici che hanno rappresentatol’associazione savonese; i tanti visitatori dello spazio espositivo

La CooperativaO T T O B R E · 2 0 0 318Torna l’Assistenza Tecnica sul giornalino

Rinnovata e potenziata: ecco la rubrica curata in toto dai tecnici Ortofrutticola

“ Assistenza Tecnica ”

INSETTICIDI

Pubblichiamo una chiara tabella sull’uso degli insetticidi e dei fungicidi utilizzati per le principali malattie

FUNGICIDI

La Cooperativa O T T O B R E · 2 0 0 3 19“ Volontariato ”

Quando il lavoro aiuta a crescereNell’anno dedicato al disabile, l’impegno di Albenga per l’inserimento sociale

■ Forse non tutti sanno chedal 1998 sul territorio che

ricalca gli ambiti sanitari 1 (In-gauno) e 2 (Finalese), quindida Andora a Noli e rispettivientroterra, opera un servizioche favorisce l'integrazione so-ciale di soggetti disabili attra-verso il loro inserimento nelmondo del lavoro: il S.I.L.D.(Servizio Inserimento Lavora-tori Disabili). L'opera è volta afavore degli invalidi civili ultra-diciotenni o che abbiano as-solto l'obbligo scolastico, condisabilità cognitive e fisicosen-soriali, quindi non in grado diraggiungere da soli un'autono-mia sociale. In questi casi il la-voro diventa uno strumentoper crescere. Gli obiettivi chesi pone il servizio SILD si pos-sono condensare in quattropunti:• Maturazione globale del

disabile• Completa integrazione

sociale• Adattamento all'attività

lavorativa• Acquisizione di abilità

che consentono un realeinserimento nel mondo dellavoro.

L'attività di mediazione delSILD, tra mondo del lavoro edisabile, prevede una cono-scenza precoce del soggettoattraverso la collaborazione trale famiglie e i servizi:

• un'elaborazione condivisadi un progetto di vita“possibile”.

• la conoscenza delle realtàlavorative del territorio e lepossibilità occupazionali.

• informazione, consulenza esostegno alle aziende circai significati e le modalitàdell'inserimento lavorativo.

Sono stati individuati alcunistrumenti operativi, nella nor-mativa nazionale e regionale,per quanto riguarda l'inseri-mento lavorativo dei disabili,che sono: la formazione mirataall'attività da svolgere, la borsalavoro, l'inserimento socio-as-sistenziale e il soggiorno lavo-ro. L'impresa che accoglie i ra-gazzi ha la garanzia di esseresostenuta e accompagnata an-che dopo l'assunzione e ovvia-mente i ragazzi sono seguitinel loro percorso. Nella Pro-vincia di Savona sono tre i

toriale il dottor Giovanni Erne-sto Cassolino. L'equipe multi-disciplinare è composta dallapsicologa, dottoressa A. Ferra-ris, la pedagogista dottoressaP. Stalla, la borsista dottoressaZanelli. Educatori prefessiona-li: Giovanni Piccinno e G.Pog-gio. Riferisco con piacere che iresponsabili del servizio ope-rante nel nostro ambito sonomolto soddisfatti della colla-borazione con CoopIntesa perle positive esperienze in am-biente lavorativo in corso al-l'Ortofrutticola o stagionali inolivicoltura, vendemmia, flori-coltura. Pare doveroso ricono-scere i meriti in particolaredell'educatore Giovanni Pic-cinno, dinamico, vulcanico vi-cepresidente della Cooperati-va Olivicola di Arnasco. Ovvia-mente un plauso al presidenteMarco Ansaldi, a Luciano Gal-lizia e a tutti quelli che, affian-cando e collaborando coi ra-gazzi, favoriscono l'abilitazionee la crescita personale attra-verso la funzione lavorativa.Inoltre martedì 14 ottobre si èsvolta nella sala conferenzedella Biblioteca Deaglio diAlassio una giornata di incon-tro e confronto tra gli operatoridel settore sul tema: “Visibi-lità, normative e organizzazio-ni”. Un altro appuntamento aSavona (Legino) dove saràpresente l'assessore Ramello esi parlerà della Legge 68/'99.

Giacomo Bonifazio

centri SILD: a Savona, operan-te da Spotorno a Varazze, aCarcare per la Valbormnida ead Albenga per il territorio daNoli ad Andora ed entroterra.La sede di Albenga è sita in viadegli Orti, piano terra ScuoleMedie, telefono 0182/541765 ea Loano, via Stella 36,019/675354, e-mail [email protected] di tutto il diparti-mento è la dottoressa PaolaPregliasco. Responsabile terri-

Proficua e intensacollaborazione

tra CoopIntesa e il Dipartimento

ingauno di Riabilitazione

del Disabile