Il Coltivatore Reggiano 3
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A cura della Coldiretti di Reggio Emilia
terremoto: l’emilia si rialza
100 giorni di burocrazia
i giovani agricoltori ripartono
A cura della Coldiretti di Reggio Emilia
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Il coltivatore NUMERO 03 - lUgliO/agOstO 2012
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otti
3Il coltivatore
TTerremoto, caldo soffocante, siccità,
trombe d’aria, grandine negli ultimi tre
mesi si sono sommati alle già gravi e pe-
santi difficoltà di mercato.
Le produzioni agricole sono state seria-
mente compresse. Con il caldo le col-
tivazioni hanno richiesto un maggior
numero di irrigazioni, producendo un
aumento notevole dei costi di produ-
zione, nelle stalle gli animali, per quante
misure anti caldo siano state adottate,
hanno subito forti stress riducendo la produzione di latte del 10-20% e il
numero delle nascite, ridotte del 10-15%. Difficoltà di accrescimento anche
per i maiali a cui il caldo ha ridotto del 40% l’appetito. Pesanti effetti con
le api che non riescono a prendere il polline e il nettare compromettendo
la produzione di miele. Una vendemmia che si prospetta in diminuzione
anche se di buona qualità. Calo delle principali produzioni che arriva fino
a -40% per il mais.
Quella degli agricoltori è una condizione sempre gravosa, afflitti come sono
da condizioni di mercato particolarmente pesanti ed in balia delle calamità
naturali, che sono in grado di vanificare, in poco tempo, intere annate di
lavoro.
Senza un’adeguata produzione agricola si corre anche il concreto pericolo
di non avere sulla tavola ciò a cui si è abituati: il Prosciutto di Parma e i suoi
compagni meloni oppure il latte e i suoi amici biscotti.
Buona parte della nostra società ha interiorizzato l’insensibile ed erronea
idea che il cibo con cui ci nutriamo nulla abbia a che fare con i campi colti-
vati e gli allevamenti e ma unicamente con il sistema industriale.
Importazioni, rincaro dei prezzi, speculazioni, scarsa qualità dei prodotti
sono solo alcune delle conseguenza che il consumatore deve affrontare. Ma
i problemi sono molti di più ed anche più gravi.
Con l’assenza di raccolti, oggi come mille anni fa, si va incontro alla carestia.
Ora, cosa si può fare per non restare esclusivamente in balia della sorte? Un
primo passo è pensare alle opere infrastrutturali adeguate, a sistemi di mer-
cato al riparo dalla speculazione e dalle periodiche volatilità dei prezzi dei
prodotti agricoli ed infine attenzione a fornire una corretta e trasparente
informazione che non faccia il danno prima che si sia avverato.
Il valore del cibo come bene comune è l’unico che possa garantire uno
sviluppo sostenibile della produzione alimentare fondato sui territori ed
è attorno a questo valore che la nostra agricoltura di qualità concilia gli
interessi delle imprese agricole, dei cittadini e delle collettività. Anche la Fao
ha evidenziato che tra meno di quarant’anni non ci sarà più cibo per tutti.
Accudiamo il bene terra e teniamolo al riparo dalle speculazioni edilizie e
da usi non agricoli.
editoriale
L’agricoltura e le calamità naturali
0304060811091011121314
Il Coltivatore ReggianoN° 03 - Luglio/Agosto 2012
Proprietario: Federazione Provinciale Coldiretti
Direttore responsabile: Giovanni Pasquali
Autorizzazione del Tribunale
Di Reggio Emilia n. 82 del 8.05.1954
Redazione e amministrazione:
via Nicolò Copernico 28/a -42124 Reggio Emilia
Redazione: Sabrina Campani
Pubblicità, impaginazione e stampa:
Kaiti expansion s.r.l.
via Caduti delle Reggiane 1/G, Reggio Emilia
tel. 0522.924196 - fax 0522.232317
[email protected] - kaiti.it
Stampatore: Intergrafica Verona - 37134 Verona
L’agricoltura e le calamità naturali
100 giorni all’annoper burocrazia agricola
Terremoto: l’Emilia si rialza
Terremoto: tutti gli aiutiper ripartire
Terremoto: a Reggio Emilia crollano 113mila forme di Parmigiano Reggiano
Due Oscar arrivano a Reggio
Riparto da qui. I giovani agricoltori si organizzano
Giacomo Vezzani, leader di Giovani Impresa
Francesco Bosco, alla guidadell’Associazione Pensionati
Beniamino Corradini, sempre nel cuore della Coldiretti
Notizie flash
4 Il coltivatore
èÈ un’agricoltura combattiva e pronta a ripartire
dopo i gravi danni provocati dal terremoto del
29 maggio ed è questa immagine e questa forza
che i coldiretti reggiani hanno portato a Roma
all’inizio di luglio, per prendere parte all’Assem-
blea nazionale Coldiretti.
Al centro dei lavori dell’assemblea come sempre,
il Made in Italy, con i suoi primati economici,
ambientali e sociali, per evidenziarne il contribu-
to positivo che l’agricoltura può offrire alla cre-
scita sostenibile, in un difficile momento di crisi.
Le riflessioni dell’assemblea si sono concentrate
sulla capacità del sistema Italia di sostenere la
competitività delle imprese. Con questo obietti-
vo è stata elaborata la prima analisi sull’efficacia
della politica italiana e comunitaria nell’ultima
legislatura.
È stato impiegato imfatti in media quasi un
anno (359 giorni) per approvare ciascuna del-
le proposte di legge di iniziativa parlamentare.
Un record negativo a livello comunitario che
fa addirittura impallidire la pesante burocra-
zia dell’Unione Europea dove, per completare
un processo legislativo, si è impiegato in media
“appena” 264 giorni, il 36 per cento di tempo
in meno. Inoltre, in molti casi, le procedure di
approvazione a livello nazionale e comunitario
si intersecano o si sommano e i tempi di attesa
per i cittadini e le imprese si moltiplicano. Le ri-
sposte delle Istituzioni non sono più compatibili
con i cambiamenti rapidi che intervengono nella
100 giorni all’anno perburocrazia agricolaAssEmBLEA NAzIONALE COLDIRETTI: sPENDING REVIEw, OCCAsIONE PER TOGLIERE ADEmPI-mENTI INuTILI ChE sACRIFICANO 100 GIORNI L’ANNO ALLA VERA ATTIVITà PRODuTTIVA DI uN’ImPREsA AGRICOLA
società e nell’economia e si va avanti a forza di
decreti mentre occorre – precisa il presidente di
Coldiretti Sergio Marini - accelerare le riforme a
livello nazionale e comunitario senza perdere più
tempo.
In Italia sulle 8.205 proposte e disegni di legge
presentati nel corso dell’ultima legislatura ap-
pena 205 sono andati in porto, percentuale di
appena il 2,5 per cento, che metterebbe in crisi
qualsiasi azienda. Si assiste ad una proliferazione
di proposte destinate a rimanere nel vuoto che
non ha eguali in Europa, con una perdita di ener-
gie, tempo e risorse, ma anche tante illusioni per
cittadini e imprese e tante speranze destinate a
svanire.
Se la situazione è preoccupante a livello generale
per il settore agricolo siamo di fronte ad un qua-
dro insostenibile per la mancata attuazione di
norme fortemente attese dalle imprese agricole
e dai consumatori. Ferme al palo sono sia la legge
sulla regolamentazione dei prodotti ortofrutti-
coli di quarta gamma, per cui manca il decreto
attuativo, che quella sull’etichettatura di origine
degli alimenti, per cui mancano i decreti applica-
tivi dal febbraio 2011.
Sono scaduti anche i termini per l’emanazione
del decreto con l’elenco dei terreni demaniali
da dismettere per rendere disponibili risorse e
calmierare il prezzo dei terreni, stimolare la cre-
scita, l’occupazione e la redditività delle imprese
agricole.
primo piano
“In Italia su 8.205 proposte
solo 205 approvate nell’ultima legislatura
Nella foto, da sinistra: Roberta Rivi, Marino Zani, Vanni Binacchi, Francesco Villani
L’efficacia dell’attività
parlamentare
Proposte presentate
e approvate
Italia 2,5%
Francia 9 %
Germania 68%
Spagna 36%
UE 27%
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
5Il coltivatore
primo piano
Occorre cogliere l’occasione della spending re-
view per togliere di mezzo una volta per tutte
quegli adempimenti burocratici inutili che tol-
gono all’attività di impresa vera e propria 100
giorni l’anno.
«Non c’è alternativa al taglio degli sperperi nella
pubblica amministrazione dove troppo spesso
si annida una burocrazia inutile e gravemente
dannosa per le imprese – ribadisce il presidente
della Coldiretti reggiana Marino Zani nel sotto-
lineare le parole di Marini all’assemblea nazio-
nale». «Non le Provincie dovrebbero essere nel
mirino di questo provvedimento ma le numero-
se attività duplicate, gli sperperi e i tortuosi iter
burocratici di tutte le amministrazioni pubbli-
che – continua sulla stessa linea il direttore Gio-
vanni Pasquali - con gli inevitabili aggravi di costi
e tempi che ricadono su cittadini e imprese. Non
si possono rivedere solo i singoli uffici o servizi
ma è necessaria una revisione di tutto l’apparato
burocratico».
Diminuzione drastica della burocrazia, servizi
puntuali e snelli e chiarezza nell’assegnazione
delle competenze solo in questo modo il mon-
do agricolo, e non solo, potrà continuare a far
funzionare l’attività d’impresa. Inoltre è necessa-
rio individuare un solo organismo incaricato dei
controlli in azienda per agevolare il lavoro degli
agricoltori e annullare duplicazioni inutili e di-
spendiose con costi che ricadono sulle imprese
stesse. Non vanno certo eliminati quegli adem-
pimenti che garantiscono la sicurezza alimenta-
re ed ambientale che qualificano il nostro Made
in Italy ma non c’è dubbio che troppo spesso la
burocrazia impedisce l’avvio di nuove attività e la
gestione di quelle esistenti.
Un esempio per tutti. Un’azienda suinicola deve
gestire 22 registri ed espletare 24 adempimenti
all’anno. Un allevamento bovino ne ha pochi di
meno. «Noi rappresentiamo un’idea di crescita e
di sviluppo diversa da quella dominante: l’Italia e
il suo futuro sono legati alla capacità di tornare
a fare l’Italia, cioè di essere l’Italia della grande
creatività, delle piccole e medie imprese agricole,
artigiane, manifatturiere che poi sanno crescere e
conquistare il mondo».
I tempi di approvazione di una legge nell’UE
Italia 359 giorni
Francia 271 giorni
Spagna 163 giorni
UE 264 giorni
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
6 Il coltivatore
II danni stimati per l’agricoltura reggiana sembra
ammontino a 170 milioni. Oltre 250 le aziende
agricole danneggiate, 4 le cantine e 7 i caseifici
che, da soli, contano un danno, tra strutture e
forme di Parmigiano Reggiano distrutte, supe-
riore ai 100 milioni di euro.
Le scosse di fine maggio hanno colpito dura-
mente i Comuni dell’Emilia-Romagna in cui si
concentra l’1,9 percento del PIL nazionale e ben
il 3,9 per cento dell’intero export italiano. Sono
state “bloccate” le tre regioni “traino” dell’econo-
mia italiana che da sole producono oltre 1/3 del
Pil del paese creando un danno complessivo di
oltre 11,5 miliardi ma le imprese restano anima-
te da grande volontà di reazione e spingono per-
ché siano create le condizioni per consentire una
ripresa delle attività. Dopo la messa in sicurezza
di scuole e ospedali l’attenzione ora è posta sulla
conta dei danni e sulla ripresa per non creare in-
terruzioni tra l’emergenza e la ricostruzione.
Il comparto agricolo potrà contare non solo
sui 2,5 miliardi complessivamente stanziati dal
Governo per la ricostruzione e sui 6 miliardi de-
rivanti dalla spending review, ma anche sui 134
milioni che arriveranno dall’apposito capitolo
delle calamità del Piano di sviluppo rurale 2013,
rafforzato con risorse dello Stato e contributi di
solidarietà rinunciati dalle Regioni non colpite.
Per ora, in soccorso alle imprese agricole dei 13
comuni reggiani colpiti dal terremoto, arrivano
gli anticipi dei premi Pac per poco più di 1 mi-
lione e 600 mila euro, anticipo del 44% sul totale
di oltre 3 milioni di euro che riceveranno a saldo
L’Emilia si rialzaA TRE mEsI DAI sIsmI ChE hANNO COLPITO ANChE LA NOsTRA PROVINCIA sI INIzIA A PENsA-RE ALLE RICOsTRuzIONI. IN ARRIVO I FONDI PER RIPARTIRE
entro giugno prossimo.
Per aiutare concretamente le imprese terremota-
te la vera urgenza però è limitare il più possibi-
le la burocrazia. A questo riguardo, ha fatto un
appello alla politica italiana lo stesso presidente
della Regione Vasco Errani, che ha stanziato altri
47 milioni di euro per la ricostruzione.
In aiuto ad aziende e cittadini sono previsti dun-
que stanziamenti, da parte dello Stato, della Re-
gione, delle Camere di commercio e dell’Unione
europea ma anche proroghe dei pagamenti, al
momento, fissate per la maggioranza al 30 set-
tembre.
La Regione ha chiesto, al riguardo, il rinvio fino a
novembre sul pagamento delle tasse per tutti i
cittadini nell’area del terremoto mentre, per chi
ha case inagibili, imprese che non producono e
che hanno danni tuttora rilevanti, chiede un ul-
teriore rinvio fino a giugno 2013. L’Agenzia delle
Entrate, in una recente nota, puntualizza di non
avere potere decisionale sull’eventuale proroga; è
Innegabile, però, il peso della richiesta da parte
delle tre regioni colpite.
Coldiretti Reggio Emilia si impegna costante-
mente nel seguire gli stanziamenti, le modalità
di erogazione dei fondi e nel tenere sempre alta
l’attenzione sul comparto agricolo, perché non
venga dimenticato. Altrettanto costante però è
la solidarietà alla popolazione, alle famiglie delle
vittime, agli sfollati e a tutti coloro che continua-
no a soffrire per i disagi dell’allontanamento dalle
proprie abitazioni ed agli imprenditori che hanno
visto compromesse le proprie attività.
terremoto
“Comuni cratere: Correggio, Fabbrico, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo,
Campagnola Emilia
Comuni coinvolti: Boretto, Brescello,
Gualtieri, Guastalla, Luzzara,
San Martino in Rio
7Il coltivatore
G
terremoto
Tutti gli aiuti per ripartiresTANzIAmENTI, PROROGhE E AGEVOLAzIONI PER CREARE LE CONDIzIONI PER LA RIPREsA
Gli stanziamenti a disposizione arrivano dal Go-
verno nella misura di:
• 2,5 miliardi di cui 500 milioni 2012, 1000 mi-
lioni 2013, 1000 milioni 2014;
• 6 miliardi dalla spending review;
• 100 milioni per anticipi tasso zero alle aziende;
• 5 milioni come garanzia sui crediti agevolati
alle imprese grazie all’intervento a costo zero
dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo ali-
mentare (Ismea) Sgfa;
• 450 milioni sul fondo centrale di garanzia per
le piccole medie imprese a costo zero;
• 40 milioni per tutti i Comuni per migliorare
patto di stabilità.
In aiuto interviene anche l’Unione europea
stanziando il 2% del danno certificato che si può
calcolare circa in 200 milioni di euro.
Da parte della Regione Emilia Romagna sono
messi a disposizione delle aziende:
• 47 milioni per la ricostruzione;
• 150 milioni anticipo per aziende sanitarie.
Nello specifico del comparto agricolo fa la sua
parte anche il Piano di sviluppo rurale 2013
della Regione, attraverso la misura 126, che
può contare su una disponibilità di 134 milio-
ni di euro da destinare al finanziamento per la
ricostituzione delle scorte vive e morte, nonché
delle attrezzature danneggiate dal sisma; i fondi
arrivano da finanziamenti come dal dettaglio
sotto indicato
• 100 milioni: 43 milioni dalle regioni non colpi-
te che hanno rinunciato a parte della loro asse-
gnazione sul PSR e 57 milioni dallo Stato;
• 34 milioni derivanti dal risparmio per la nostra
regione della quota di finanziamento regionale
del Psr che si è accollato lo Stato.
Il sistema delle Camere di commercio non è ri-
masto a guardare:
Unioncamere: 2 milioni da destinare a iniziative
di supporto alle imprese;
Cciaa di Reggio Emilia: 1 milione di cui
500 mila ai confidi; 300 mila a disposizione per
finanziare interventi che devono essere indivi-
duati; 200 mila per il bando che assegna contri-
buti pari al 50% sulle spese sostenute relative alle
perizie, per un massimo di 4 mila euro (per l’agri-
coltura l’aiuto è in regime de minimis).
Differimenti e proroghe
Sospesi fino al 30 settembre i versamenti e
adempimenti tributari, i contributi previdenziali
e assistenziali, il pagamento dei tickets sanitari, le
sanzioni, l’attività giudiziaria dei vari tipi di pro-
cessi civili, penali, amministrativi e tributari ed
è prevista una moratoria delle rate dei mutui e
dei finanziamenti. Sospesi anche i pagamenti dei
premi assicurativi sulle polizze dei Consorzi di di-
fesa e differiti al 30 novembre gli adempimenti
di registrazione e identificazione degli animali.
Fissati gli stanziamenti e le proroghe ora bisogna
aspettare:
“Per ricostruirel’Emilia:
Coldiretti E.R.Fondo Imprese
AgricoleTerremoto
Emilia-MantovaUnicredit Spa Via Ugo Bassi,
BolognaIBAN: IT 75 I 02008 02435
000102114095
Il presidente Sergio Marini in visita alle zone terremotate
8 Il coltivatore
• la procedura operativa per l’erogazione dei
contributi prevista a breve;
• la norma specifica per il settore agricolo rela-
tiva alla ricostruzione in zona rurale;
• l’assegnazione dei moduli abitativi per gli
agricoltori che ne hanno fatto richiesta perché
hanno la casa inagibile e non si possono allon-
tanare dalle aziende. Ad oggi Coldiretti Reggio
Emilia, oltre a garantire ai propri soci che l’at-
tenzione al comparto agricolo non venga meno,
mette a disposizione un servizio di consulenza
tecnica per la valutazione statica degli immobili
tramite uno Studio di Ingegneria e per l’inoltro
delle domande di contributo.
Con Creditagri Italia, confidi di Coldiretti, ha fis-
sato a 1.000 euro il costo di garanzia e istrut-
toria delle pratiche “ponte” per gestire la liquidi-
tà immediata per le aziende colpite ed inoltre ha
ridotto le spese di commissione, di consulenza
e di assistenza finanziaria, per tutte le aziende
agricole della regione, allo 0,50% del finanzia-
mento.
S
Crollano 600 mila formedi Parmigiano Reggiano
LA PuNTA DI FORmAGGIO uNIsCE L’ITALIA NELLA sOLIDARIETà ALL’EmILIA
Sono partiti tempestivi i lavori per libera-
re le forme di Parmigiano Reggiano crollate
durante la scossa del 29 maggio scorso. Solo
nella provincia reggiana le forme crollate in
quei pochi minuti sono state 113.000, 614.600
quelle crollate nell’intero comprensorio del
Parmigiano Reggiano. Purtroppo molte strut-
ture sono risultate inagibili rendendo difficili le
operazioni. Molto formaggio è andato distrut-
to, molto è risultato irrecuperabile e parte di
quello recuperato è stato smaltito a causa del-
le condizioni in cui è stato trovato.
Immediato il coordinamento di Coldiretti per
far ripartire l’economia locale e sottolineare i
gravi danni subiti dal comparto agricolo atti-
vando una mail a cui rivolgersi per acquistare il
Parmigiano Reggiano dei caseifici terremotati.
Migliaia i contatti solo dopo i primi giorni per
una vera e propria gara di solidarietà.
I danni sono stati superiori a quanto inizial-
mente si ipotizzava e purtroppo non sono
stati compensabili con la vendita, benché co-
spicua, del formaggio salvato. La maggioranza
del formaggio crollato infatti era “fresco” e ha
subito danni praticamente totali. La vendita
veicolata da Coldiretti si è fatta garante contro
le speculazioni sempre in agguato e ha dato ai
consumatori garanzie di qualità anche in un
momento di grave emergenza. Con una stima
di oltre 150 milioni di euro il sistema del Par-
migiano Reggiano è risultato in cima alla tri-
ste classifica dei prodotti più danneggiati dal
sisma. La solidarietà dimostrata dal numero
di richieste pervenute, con sollecitudine e so-
stegno, è stata toccante e tutti gli operatori del
settore, anche coloro coinvolti solo marginal-
mente, sono riconoscenti e grati di questa di-
mostrazione di unione di cui il Paese ci ha dato
prova.
Grazie per il sostegno che avete dato e per tutto
ciò che riuscirete a fare in futuro!
terremoto
9Il coltivatore
riconoscimenti
QDue Oscar arrivano a ReggioPROVINCIA E mIsTICO sPEzIALE sI AGGIuDICANO IL PRImO PREmIO ALLA FINALE REGIONALE DI OsCAR GREEN NELLE CATEGORIE “PAEsE AmICO” E “IDEANDO”
Quando si tratta di tutelare prodotti a qualità
controllata e a filiera corta, con produzione in-
tegrata rispettosa dell’ambiente e della salute
realizzato secondo le regole della tracciabilità
in modo che il consumatore possa conoscer-
ne le origini a partire dai luoghi di coltivazione,
la provincia reggiana è in prima fila. E proprio
attraverso la valorizzazione di un prodotto ti-
pico e tradizionale di casa nostra, il PAN DE
RE, l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia
di Reggio Emilia si è aggiudicato il premio nel-
la categoria Paese Amico alla finale regionale
di Oscar Green, il premio per l’innovazione
in agricoltura promosso da Giovani Impresa
Coldiretti, con l’alto Patronato del Presidente
della Repubblica e della Rappresentanza in
Italia della Commissione Europea. “L’obiettivo
che ci siamo dati nel pensare al Pan De Re – ha
commentato l’assessore provinciale Roberta
Rivi - è stato quello di promuovere le eccellen-
ze del nostro territorio, richiamando ai valori
di una agricoltura sana e della salute dei cit-
tadini attraverso l’alimentazione valorizzando
al contempo le tradizioni del buon cibo come
espressione dei valori e delle eccellenze di un
territorio. Da qui l’attuazione di alcuni proget-
ti al fine di avvicinare il consumatore alle filiere
produttive d’eccellenza 100% di origine reggia-
na”. Il primo prodotto è appunto il PAN DE RE,
il pane qualità controllata, nato sull’onda della
necessità del consumatore di aver sempre più
coscienza di ciò che consuma. Premio regionale
per l’innovazione in agricoltura anche per due
giovani imprenditori agricoli reggiani, Valenti-
na e Saverio Denti dell’azienda agricola Mistico
Speziale di Roncadella che dal 2011 producono
Elisir e Liquori a base d’erbe con due condizioni:
gusto originale e insolito e proprietà fitoterapi-
che che giovino al corpo e allo spirito.
Connotazione principale dell’azienda agricola:
unire all’attività della coltivazione quella della
produzione di Elisir, per riportare alla luce quel-
le preparazioni un tempo considerate “medi-
che” ma che con il passare del tempo sono
andate scomparendo come l’Assenzio! Alla
festa finale di premiazione che si è svolta a Bo-
logna nella cornice di villa “Due Torri”, hanno
preso parte l’assessore regionale all’Agricoltura,
Tiberio Rabboni, il direttore del dipartimento
di Sociologia “Achille Ardigò” della Facoltà di
Scienze Politiche dell’Università di Bologna,
Giovanni Pieretti, il delegato nazionale di Col-
diretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio, il
delegato regionale, Mattia Dall’Olio, il direttore
e il presidente di Coldiretti Emilia Romagna,
Gianluca Lelli e Mauro Tonello.
Roberta Rivi riceve il premioda Mauro Tonello
Valentina e Saverio Dentiricevono il premio
Coldiretti & Co.
10 Il coltivatore
RRiparto da qui! Una certezza per Giovani Impre-
sa Coldiretti Reggio Emilia che è ripartito con
alle spalle un trascorso ricco di attività e con
la volontà di delineare un futuro produttivo e
motivante. L’incontro ha visto la presenza di nu-
merosi giovani agricoltori reggiani e tra gli ospiti
i dirigenti di Giovani Impresa regionale e nazio-
nale oltre a Roberta Rivi, assessore provinciale
agricoltura ed Enrico Bini, presidente CCIAA
reggiana.
A Giovani Impresa, organismo costituito
nell’ambito di Coldiretti della quale è parte inte-
grante, aderiscono i soci tra i 18 e i 30 anni di età.
L’assemblea Giovani Impresa, si svolta lunedì
6 agosto presso l’agriturismo Corte dei Lan-
di a Cadè di Reggio Emilia, ha rappresenta un
momento di confronto per dare il via decisivo
all’aggregazione tra i giovani imprenditori agri-
coli reggiani che, forse in risposta alla crisi o forse
per vocazione, stanno portando le loro imprese
verso una più elevata capacità competitiva ed
una maggiore innovazione.
Coldiretti a Reggio Emilia rappresenta un cen-
tinaio di aziende guidate da giovani con meno
di 40 anni con una superficie superiore del 70%
rispetto alla media regionale, rilevata dal censi-
mento agricolo 2010, e un fatturato più elevato
del 79% e il 55% di occupati in più. Il ricambio
generazionale è sicuramente un aspetto proble-
Riparto da qui. I giovani agricoltori si organizzanoAssEmBLEA PROVINCIALE GIOVANI ImPREsA COLDIRETTI PER RIDAR VITA AL GRuPPO DEI GIO-VANI ImPRENDITORI DI COLDIRETTI.
matico ma è comunque più alto in agricoltura
rispetto ad altri settori, con la presenza di giovani
agricoltori rimasta percentualmente stabile men-
tre, ad esempio, nell’attività manifatturiera si è
più che dimezzata negli ultimi 30 anni.
Nonostante Reggio Emilia sia la provincia che ha
insediato in regione più giovani non ci sono state
risorse sufficienti per finanziare tutte le domande
di insediamento. «Abbiamo già chiesto alla Re-
gione di spostare le risorse inutilizzate su questa
misura per garantire il finanziamento a tutte le
domande presentate in modo da sostenere tutti i
giovai che vogliono iniziare l’attività agricola – ha
garantito l’assessore Rivi, per cui l’imprenditoriali-
tà giovanile è una priorità».
L’esperienza del settore agricolo conferma che
quando in azienda è presente un giovane la crisi
si fa meno sentire, con risultati migliori in termini
di reddito ed occupati. Infatti, in base a quanto
emerge da una recente indagine Coldiretti/Swg,
le giovani imprese crescono il triplo rispetto a
quelle adulte ma hanno la metà delle possibilità
di accedere al credito. Il 33% dei giovani agricolto-
ri si trova in fase di espansione aziendale, al Nord
come al Sud, contro il 10% della media nazionale,
e ciò nonostante le opportunità di ottenere fi-
nanziamenti dalle banche si riducono della metà:
il 17% degli under 30 segnala, infatti, difficoltà ri-
spetto all’8% degli adulti.
Coldiretti & Co.
Giacomo Vezzani
11Il coltivatore
UUno degli obiettivi che ci siamo dati: riconosce-
re i giovani come naturale priorità e risorsa per
la crescita
«Più innovazione, credito e formazione». Sono
queste i punti fermi per un Paese “giovane” di
Giacomo Vezzani, il nuovo delegato di Giovani
Impresa Coldiretti Reggio Emilia.
L’assemblea elettiva ha nominato all’unanimità
il nuovo gruppo operativo e il suo portavoce,
Giacomo Vezzani, 28 anni, che conduce un’a-
zienda viticola e cerealicola a Correggio.
Giacomo è subentrato nel 2004 all’azienda del
nonno da cui ha preso in affitto i terreni che
oggi lavora in modo totalmente meccanizzato.
Ed è stata proprio questa la prima innovazio-
ne apportata all’azienda ed in seguito, come
integrazione al reddito e nell’ottica della mul-
tifunzionalità, ha ottimizzato le attrezzature
meccaniche svolgendo lavori fuori dall’azienda.
Questa è l’esperienza di un ragazzo che ha scel-
to di fare l’agricolture per passione, dopo aver
scelto un percorso scolastico specifico e aver
“sperimentato” direttamente l’attività durante
i mesi delle vacanze estive.
«Uno degli obiettivi che ci siamo dati – com-
menta Giacomo dopo la nomina – è quello
Giacomo Vezzani, leader di Giovani ImpresaRICOsTITuITO IL GRuPPO DEI GIOVANI ImPRENDITORI DI COLDIRETTI. GIACOmO VEzzANI, 28 ANNI DI CORREGGIO, ALLA GuIDA DEI GIOVANI AGRICOLTORI REGGIANI
di relazionarci con enti ed istituzioni in ambiti
civili, politici ed economici, perché i giovani ven-
gano riconosciuti come priorità e risorsa per la
crescita dell’intero paese. Tanto per incomincia-
re ragioniamo per migliorare l’accesso al credito,
la disponibilità dei terreni e la riduzione della
burocrazia».
Il nostro Paese non può guardare ai giovani
come un grande problema da risolvere all’inter-
no del sistema economico piuttosto ma come
un’opportunità. Sono numerose le storie di gio-
vani imprese agricole che hanno tracciato un
nuovo e più sostenibile modello di sviluppo ba-
sato su logiche di rete, dinamismo, innovazione
e diversificazione, di attenzione alla società, di
conciliazione tra redditività e affermazione per-
sonale, passione ed etica del lavoro, integrazio-
ne e coesione sociale.
L’assemblea ha eletto anche i due vice, Bosco Va-
lentina e Prandi Giuseppe e gli altri componenti
del comitato Giovani Impresa Reggio Emilia, Al-
berti Andrea, Benatti Andrea, Benatti Matteo,
Beltrami Simone, Cucchi Stefano, Denti Saverio,
Fattori Alessandro, Ferrari Maikol, Ferrari To-
mas, Giovanetti Davide, Marzani Anselmo, Re-
verberi Roberto, Sartori Daniele, Sozzi Gabriele.
12 Il coltivatore
Coldiretti & Co.
èÈ Francesco Bosco l’attuale presidente
dell’Associazione Pensionati Coldiretti Reg-
gio Emilia che rimarrà in carica sino al 2014,
in sostituzione di Beniamino Corradini,
scomparso lo scorso giugno.
Bosco, nominato all’unanimità, prosegui-
rà la strada intrapresa con azioni tenaci e
propositive nel dialogo con le istituzioni nei
diversi ambiti politico-sindacali e previden-
ziali.
«Beniamino ha rappresentato tutti noi con
vitalità e autorevolezza per molti anni. Sono
onorato di ricoprire questo incarico ed or-
Francesco Bosco, alla guida dell’Associazione PensionatiIL CONsIGLIO PENsIONATI DELLA COLDIRETTI REGGIANA hA ELETTO IL PREsIDENTE IN sOsTI-TuzIONE DI BENIAmINO CORRADINI
goglioso di essere a guida del movimento
dei pensionati della Coldiretti reggiana – ha
commentato Bosco subito dopo la nomina.
Come associazione di rappresentanza siamo
impegnati su vari fronti, in un epoca di crisi
non vanno persi di vista i valori che come
portatori di esperienza dobbiamo trasmet-
tere alle future generazioni rimanendo sem-
pre in prima fila».
Francesco Bosco, 64 anni, vive a Gattatico
dove ha condotto per 35 anni un’azienda
agricola di circa 60 ettari di terreno coltivati
a cereali e seminativi. Francesco Bosco
Beniamino Corradini
13Il coltivatore
“I“Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato
forza, perché io potessi portare a compimento
l’annuncio del Vangelo”, così abbiamo pregato e
continuiamo a pregare il Signore per il papà Be-
niamino, nato il 27 luglio 1938 da famiglia di con-
tadini, sposato con Giovanna dal 15 ottobre 1966
da cui ha avuto 8 figli.
Una vita dedicata con passione a tutto ciò che
riguardava l’agricoltura attraverso la Coltivatori
Diretti di cui è stato Presidente provinciale, rap-
presentate regionale e nazionale e per tanti anni
Presidente dei pensionati.
Negli stessi anni, ha intrapreso la strada dello
sport diventando arbitro del Centro Sportivo,
portandolo in diverse città dell’Italia e soprattut-
to sui campi da calcio di quasi tutta la Provincia
di Reggio facendogli amare in modo particolare il
Torneo della Montagna, negli ultimi anni costret-
to dalla salute arbitrava con la stessa passione i
tornei dei più piccoli.
Non si può tralasciare la politica che vedeva come
mezzo per partecipare al bene della società civile,
militando in gioventù nella Democrazia Cristiana.
Dalla fine del 1980 è stato provato dalla malattia
compresi diversi ricoveri che non gli hanno mai,
Beniamino Corradini, per sempre nel cuore di Coldiretti I suOI FIGLI LO RICORDANO PER NOI. ALLE EsEquIE NumEROsI GLI AmICI, I DIRIGENTI COLDI-RETTI E I COmPAGNI sPORTIVI
mai tolto la voglia di vivere e di portare avanti i suoi
interessi con passione.
Anche in questi ultimi tempi, che la salute non gli
permetteva di uscire, si informava e chiedeva cosa
succedesse fuori casa. Ha vissuto ogni momento
che il Signore gli ha dato, non ha sprecato nulla del
tempo che gli è stato permesso di vivere. Non lo
abbiamo mai sentito lamentarsi o abbattersi per le
malattie o complicazioni che pian piano sono so-
praggiunte. Ci sentiamo di ringraziare tutti coloro
che in questi anni lo hanno conosciuto sui campi
di calcio e nella Coldiretti. Vi assicuriamo che siete
stati per lui una forza, un sostegno, un incoraggia-
mento a lottare con gioia per essere sempre pre-
sente agli impegni richiesti.
Sappiamo che se siamo qui oggi è per ringrazia-
re il Signore del grande dono di papà Beniamino
perché attraverso di lui ha operato grandi cose e la
vostra partecipazione lo dimostra, se noi lo abbia-
mo sostenuto con l’amore; voi lo avete fatto con
l’amicizia.
Maria santissima, che qui in terra ha più volte pre-
gato e ringraziato lo accompagni con gli Angeli al
cospetto di Dio Padre per godere della pace eter-
na, tanto meritata.
ricordo
Notizie Flash
14 Il coltivatore
è
Quattro cantine verso la fusione
È stata sottoscritta una dichiarazione di intenti
da parte dei consigli di amministrazione delle
cantine coinvolte che definisce gli accordi defi-
nitivi per la costituzione del nuovo gruppo.
«Questa unificazione porterà grandi vantaggi
per il settore vitivinicolo migliorando il potere
contrattuale e l’impatto dei vini reggiani sul
mercato e realizzando un migliore riconosci-
mento economico per i viticoltori – commenta
il presidente di Coldiretti Reggio Emilia Marino
Zani. Rappresenterebbe infatti una Plv di oltre
20 milioni di euro».
È con la spinta verso l’aggregazione che la co-
operazione reggiana è in grado di gestire il
momento di crisi e le difficoltà di mercato ri-
ducendo i costi e ottimizzando le risorse a di-
sposizione.
L’unificazione delle quattro cantine crea una re-
altà che rappresenta oltre 1.000 soci con un 35%
della produzione provinciale di uva, 3.000 ettari
di vigneto, 500 mila quintali di uva, 400 mila et-
tolitri di vino di cui 230 mila di ancellotta, 150
lambrusco e 20 mila di altri uvaggi.
«Oggi oltre il 95% della produzione delle sin-
gole quattro cantine è venduto in cisterne. Con
l’aggregazione dell’offerta, maggiore potere con-
trattuale ed una adeguata strategia commercia-
le - conclude Zani – sicuramente si valorizze-
rebbe in modo adeguato il vino ottenendo una
remunerazione per i soci nettamente superiore,
già incrementato dalla riduzione dei costi fissi.
Ora aspettiamo l’avvio della fase operativa».
sODDIsFAzIONE E CONDIVIsIONE DI COLDIRETTI REGGIO EmILIA PER L’uLTERIORE PAssO COm-PIuTO VERsO L'uNIFICAzIONE FRA LE CANTINE sOCIALI DI ARCETO, CORREGGIO, PRATO E sAN mARTINO IN RIO, VOLuTA E sOsTENuTA sIN DALLE PRImE IPOTEsI.
SEducazione allaCampagna AmicaSi è concluso il percorso educativo promosso
da Coldiretti e Campagna Amica rivolto alle
scuole primarie dell’Emilia Romagna che per
l’edizione 2011/2012 ha coinvolto 600 alunni
delle scuole elementari reggiane.
Obiettivo primario, la creazione di ricette a
base di prodotti locali e stagionali, freschi
e trasformati la cui ricerca, preparazione,
degustazione e valutazione ha permesso ai
ragazzi di imparare sperimentando l’impor-
tanza delle produzioni del nostro territorio.
A causa del sisma la festa di premiazione è
stata sospesa e le classi finaliste hanno rice-
vuto da Coldiretti premi in materiale didatti-
co assieme ad un set di matite colorate come
ricordo dell’esperienza svolta. A settembre
anche l’ultima consegna presso la scuola pri-
maria di Reggiolo, zona duramente colpita dal
terremoto.
La classifica
1° - classe 3° scuola Primaria Pratissolo,
2° - classe 2° scuola Primaria di La Vecchia,
3° - classe 1° scuola Primaria Don Milani di
Novellara
Premio speciale - classe 1° scuola Primaria di
Reggiolo
“LA mIA mERENDA. sANA, LOCALE, sTAGIONALE.”