Il Coltivatore Reggiano 3

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A cura della Coldiretti di Reggio Emilia TERREMOTO: L’EMILIA SI RIALZA 100 GIORNI DI BUROCRAZIA I GIOVANI AGRICOLTORI RIPARTONO A cura della Coldiretti di Reggio Emilia Il coltivatore Reggiano - Luglio/Agosto 2012 - numero 03 del 6/09/2012 - Poste Italiane Spa / Spedizione in abbonamento postale - 70% - LO/BS – prezzo € 1,00 – Contiene I.P. e I.R. Il coltivatore NUMERO 03 - LUGLIO/AGOSTO 2012 Foto di copertina: Gabriele Arlotti

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journal of news, politics and events

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Page 1: Il Coltivatore Reggiano 3

A cura della Coldiretti di Reggio Emilia

terremoto: l’emilia si rialza

100 giorni di burocrazia

i giovani agricoltori ripartono

A cura della Coldiretti di Reggio Emilia

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Il coltivatore NUMERO 03 - lUgliO/agOstO 2012

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3Il coltivatore

TTerremoto, caldo soffocante, siccità,

trombe d’aria, grandine negli ultimi tre

mesi si sono sommati alle già gravi e pe-

santi difficoltà di mercato.

Le produzioni agricole sono state seria-

mente compresse. Con il caldo le col-

tivazioni hanno richiesto un maggior

numero di irrigazioni, producendo un

aumento notevole dei costi di produ-

zione, nelle stalle gli animali, per quante

misure anti caldo siano state adottate,

hanno subito forti stress riducendo la produzione di latte del 10-20% e il

numero delle nascite, ridotte del 10-15%. Difficoltà di accrescimento anche

per i maiali a cui il caldo ha ridotto del 40% l’appetito. Pesanti effetti con

le api che non riescono a prendere il polline e il nettare compromettendo

la produzione di miele. Una vendemmia che si prospetta in diminuzione

anche se di buona qualità. Calo delle principali produzioni che arriva fino

a -40% per il mais.

Quella degli agricoltori è una condizione sempre gravosa, afflitti come sono

da condizioni di mercato particolarmente pesanti ed in balia delle calamità

naturali, che sono in grado di vanificare, in poco tempo, intere annate di

lavoro.

Senza un’adeguata produzione agricola si corre anche il concreto pericolo

di non avere sulla tavola ciò a cui si è abituati: il Prosciutto di Parma e i suoi

compagni meloni oppure il latte e i suoi amici biscotti.

Buona parte della nostra società ha interiorizzato l’insensibile ed erronea

idea che il cibo con cui ci nutriamo nulla abbia a che fare con i campi colti-

vati e gli allevamenti e ma unicamente con il sistema industriale.

Importazioni, rincaro dei prezzi, speculazioni, scarsa qualità dei prodotti

sono solo alcune delle conseguenza che il consumatore deve affrontare. Ma

i problemi sono molti di più ed anche più gravi.

Con l’assenza di raccolti, oggi come mille anni fa, si va incontro alla carestia.

Ora, cosa si può fare per non restare esclusivamente in balia della sorte? Un

primo passo è pensare alle opere infrastrutturali adeguate, a sistemi di mer-

cato al riparo dalla speculazione e dalle periodiche volatilità dei prezzi dei

prodotti agricoli ed infine attenzione a fornire una corretta e trasparente

informazione che non faccia il danno prima che si sia avverato.

Il valore del cibo come bene comune è l’unico che possa garantire uno

sviluppo sostenibile della produzione alimentare fondato sui territori ed

è attorno a questo valore che la nostra agricoltura di qualità concilia gli

interessi delle imprese agricole, dei cittadini e delle collettività. Anche la Fao

ha evidenziato che tra meno di quarant’anni non ci sarà più cibo per tutti.

Accudiamo il bene terra e teniamolo al riparo dalle speculazioni edilizie e

da usi non agricoli.

editoriale

L’agricoltura e le calamità naturali

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Il Coltivatore ReggianoN° 03 - Luglio/Agosto 2012

Proprietario: Federazione Provinciale Coldiretti

Direttore responsabile: Giovanni Pasquali

Autorizzazione del Tribunale

Di Reggio Emilia n. 82 del 8.05.1954

Redazione e amministrazione:

via Nicolò Copernico 28/a -42124 Reggio Emilia

Redazione: Sabrina Campani

Pubblicità, impaginazione e stampa:

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L’agricoltura e le calamità naturali

100 giorni all’annoper burocrazia agricola

Terremoto: l’Emilia si rialza

Terremoto: tutti gli aiutiper ripartire

Terremoto: a Reggio Emilia crollano 113mila forme di Parmigiano Reggiano

Due Oscar arrivano a Reggio

Riparto da qui. I giovani agricoltori si organizzano

Giacomo Vezzani, leader di Giovani Impresa

Francesco Bosco, alla guidadell’Associazione Pensionati

Beniamino Corradini, sempre nel cuore della Coldiretti

Notizie flash

Page 4: Il Coltivatore Reggiano 3

4 Il coltivatore

èÈ un’agricoltura combattiva e pronta a ripartire

dopo i gravi danni provocati dal terremoto del

29 maggio ed è questa immagine e questa forza

che i coldiretti reggiani hanno portato a Roma

all’inizio di luglio, per prendere parte all’Assem-

blea nazionale Coldiretti.

Al centro dei lavori dell’assemblea come sempre,

il Made in Italy, con i suoi primati economici,

ambientali e sociali, per evidenziarne il contribu-

to positivo che l’agricoltura può offrire alla cre-

scita sostenibile, in un difficile momento di crisi.

Le riflessioni dell’assemblea si sono concentrate

sulla capacità del sistema Italia di sostenere la

competitività delle imprese. Con questo obietti-

vo è stata elaborata la prima analisi sull’efficacia

della politica italiana e comunitaria nell’ultima

legislatura.

È stato impiegato imfatti in media quasi un

anno (359 giorni) per approvare ciascuna del-

le proposte di legge di iniziativa parlamentare.

Un record negativo a livello comunitario che

fa addirittura impallidire la pesante burocra-

zia dell’Unione Europea dove, per completare

un processo legislativo, si è impiegato in media

“appena” 264 giorni, il 36 per cento di tempo

in meno. Inoltre, in molti casi, le procedure di

approvazione a livello nazionale e comunitario

si intersecano o si sommano e i tempi di attesa

per i cittadini e le imprese si moltiplicano. Le ri-

sposte delle Istituzioni non sono più compatibili

con i cambiamenti rapidi che intervengono nella

100 giorni all’anno perburocrazia agricolaAssEmBLEA NAzIONALE COLDIRETTI: sPENDING REVIEw, OCCAsIONE PER TOGLIERE ADEmPI-mENTI INuTILI ChE sACRIFICANO 100 GIORNI L’ANNO ALLA VERA ATTIVITà PRODuTTIVA DI uN’ImPREsA AGRICOLA

società e nell’economia e si va avanti a forza di

decreti mentre occorre – precisa il presidente di

Coldiretti Sergio Marini - accelerare le riforme a

livello nazionale e comunitario senza perdere più

tempo.

In Italia sulle 8.205 proposte e disegni di legge

presentati nel corso dell’ultima legislatura ap-

pena 205 sono andati in porto, percentuale di

appena il 2,5 per cento, che metterebbe in crisi

qualsiasi azienda. Si assiste ad una proliferazione

di proposte destinate a rimanere nel vuoto che

non ha eguali in Europa, con una perdita di ener-

gie, tempo e risorse, ma anche tante illusioni per

cittadini e imprese e tante speranze destinate a

svanire.

Se la situazione è preoccupante a livello generale

per il settore agricolo siamo di fronte ad un qua-

dro insostenibile per la mancata attuazione di

norme fortemente attese dalle imprese agricole

e dai consumatori. Ferme al palo sono sia la legge

sulla regolamentazione dei prodotti ortofrutti-

coli di quarta gamma, per cui manca il decreto

attuativo, che quella sull’etichettatura di origine

degli alimenti, per cui mancano i decreti applica-

tivi dal febbraio 2011.

Sono scaduti anche i termini per l’emanazione

del decreto con l’elenco dei terreni demaniali

da dismettere per rendere disponibili risorse e

calmierare il prezzo dei terreni, stimolare la cre-

scita, l’occupazione e la redditività delle imprese

agricole.

primo piano

“In Italia su 8.205 proposte

solo 205 approvate nell’ultima legislatura

Nella foto, da sinistra: Roberta Rivi, Marino Zani, Vanni Binacchi, Francesco Villani

L’efficacia dell’attività

parlamentare

Proposte presentate

e approvate

Italia 2,5%

Francia 9 %

Germania 68%

Spagna 36%

UE 27%

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

Page 5: Il Coltivatore Reggiano 3

5Il coltivatore

primo piano

Occorre cogliere l’occasione della spending re-

view per togliere di mezzo una volta per tutte

quegli adempimenti burocratici inutili che tol-

gono all’attività di impresa vera e propria 100

giorni l’anno.

«Non c’è alternativa al taglio degli sperperi nella

pubblica amministrazione dove troppo spesso

si annida una burocrazia inutile e gravemente

dannosa per le imprese – ribadisce il presidente

della Coldiretti reggiana Marino Zani nel sotto-

lineare le parole di Marini all’assemblea nazio-

nale». «Non le Provincie dovrebbero essere nel

mirino di questo provvedimento ma le numero-

se attività duplicate, gli sperperi e i tortuosi iter

burocratici di tutte le amministrazioni pubbli-

che – continua sulla stessa linea il direttore Gio-

vanni Pasquali - con gli inevitabili aggravi di costi

e tempi che ricadono su cittadini e imprese. Non

si possono rivedere solo i singoli uffici o servizi

ma è necessaria una revisione di tutto l’apparato

burocratico».

Diminuzione drastica della burocrazia, servizi

puntuali e snelli e chiarezza nell’assegnazione

delle competenze solo in questo modo il mon-

do agricolo, e non solo, potrà continuare a far

funzionare l’attività d’impresa. Inoltre è necessa-

rio individuare un solo organismo incaricato dei

controlli in azienda per agevolare il lavoro degli

agricoltori e annullare duplicazioni inutili e di-

spendiose con costi che ricadono sulle imprese

stesse. Non vanno certo eliminati quegli adem-

pimenti che garantiscono la sicurezza alimenta-

re ed ambientale che qualificano il nostro Made

in Italy ma non c’è dubbio che troppo spesso la

burocrazia impedisce l’avvio di nuove attività e la

gestione di quelle esistenti.

Un esempio per tutti. Un’azienda suinicola deve

gestire 22 registri ed espletare 24 adempimenti

all’anno. Un allevamento bovino ne ha pochi di

meno. «Noi rappresentiamo un’idea di crescita e

di sviluppo diversa da quella dominante: l’Italia e

il suo futuro sono legati alla capacità di tornare

a fare l’Italia, cioè di essere l’Italia della grande

creatività, delle piccole e medie imprese agricole,

artigiane, manifatturiere che poi sanno crescere e

conquistare il mondo».

I tempi di approvazione di una legge nell’UE

Italia 359 giorni

Francia 271 giorni

Spagna 163 giorni

UE 264 giorni

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

Page 6: Il Coltivatore Reggiano 3

6 Il coltivatore

II danni stimati per l’agricoltura reggiana sembra

ammontino a 170 milioni. Oltre 250 le aziende

agricole danneggiate, 4 le cantine e 7 i caseifici

che, da soli, contano un danno, tra strutture e

forme di Parmigiano Reggiano distrutte, supe-

riore ai 100 milioni di euro.

Le scosse di fine maggio hanno colpito dura-

mente i Comuni dell’Emilia-Romagna in cui si

concentra l’1,9 percento del PIL nazionale e ben

il 3,9 per cento dell’intero export italiano. Sono

state “bloccate” le tre regioni “traino” dell’econo-

mia italiana che da sole producono oltre 1/3 del

Pil del paese creando un danno complessivo di

oltre 11,5 miliardi ma le imprese restano anima-

te da grande volontà di reazione e spingono per-

ché siano create le condizioni per consentire una

ripresa delle attività. Dopo la messa in sicurezza

di scuole e ospedali l’attenzione ora è posta sulla

conta dei danni e sulla ripresa per non creare in-

terruzioni tra l’emergenza e la ricostruzione.

Il comparto agricolo potrà contare non solo

sui 2,5 miliardi complessivamente stanziati dal

Governo per la ricostruzione e sui 6 miliardi de-

rivanti dalla spending review, ma anche sui 134

milioni che arriveranno dall’apposito capitolo

delle calamità del Piano di sviluppo rurale 2013,

rafforzato con risorse dello Stato e contributi di

solidarietà rinunciati dalle Regioni non colpite.

Per ora, in soccorso alle imprese agricole dei 13

comuni reggiani colpiti dal terremoto, arrivano

gli anticipi dei premi Pac per poco più di 1 mi-

lione e 600 mila euro, anticipo del 44% sul totale

di oltre 3 milioni di euro che riceveranno a saldo

L’Emilia si rialzaA TRE mEsI DAI sIsmI ChE hANNO COLPITO ANChE LA NOsTRA PROVINCIA sI INIzIA A PENsA-RE ALLE RICOsTRuzIONI. IN ARRIVO I FONDI PER RIPARTIRE

entro giugno prossimo.

Per aiutare concretamente le imprese terremota-

te la vera urgenza però è limitare il più possibi-

le la burocrazia. A questo riguardo, ha fatto un

appello alla politica italiana lo stesso presidente

della Regione Vasco Errani, che ha stanziato altri

47 milioni di euro per la ricostruzione.

In aiuto ad aziende e cittadini sono previsti dun-

que stanziamenti, da parte dello Stato, della Re-

gione, delle Camere di commercio e dell’Unione

europea ma anche proroghe dei pagamenti, al

momento, fissate per la maggioranza al 30 set-

tembre.

La Regione ha chiesto, al riguardo, il rinvio fino a

novembre sul pagamento delle tasse per tutti i

cittadini nell’area del terremoto mentre, per chi

ha case inagibili, imprese che non producono e

che hanno danni tuttora rilevanti, chiede un ul-

teriore rinvio fino a giugno 2013. L’Agenzia delle

Entrate, in una recente nota, puntualizza di non

avere potere decisionale sull’eventuale proroga; è

Innegabile, però, il peso della richiesta da parte

delle tre regioni colpite.

Coldiretti Reggio Emilia si impegna costante-

mente nel seguire gli stanziamenti, le modalità

di erogazione dei fondi e nel tenere sempre alta

l’attenzione sul comparto agricolo, perché non

venga dimenticato. Altrettanto costante però è

la solidarietà alla popolazione, alle famiglie delle

vittime, agli sfollati e a tutti coloro che continua-

no a soffrire per i disagi dell’allontanamento dalle

proprie abitazioni ed agli imprenditori che hanno

visto compromesse le proprie attività.

terremoto

“Comuni cratere: Correggio, Fabbrico, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo,

Campagnola Emilia

Comuni coinvolti: Boretto, Brescello,

Gualtieri, Guastalla, Luzzara,

San Martino in Rio

Page 7: Il Coltivatore Reggiano 3

7Il coltivatore

G

terremoto

Tutti gli aiuti per ripartiresTANzIAmENTI, PROROGhE E AGEVOLAzIONI PER CREARE LE CONDIzIONI PER LA RIPREsA

Gli stanziamenti a disposizione arrivano dal Go-

verno nella misura di:

• 2,5 miliardi di cui 500 milioni 2012, 1000 mi-

lioni 2013, 1000 milioni 2014;

• 6 miliardi dalla spending review;

• 100 milioni per anticipi tasso zero alle aziende;

• 5 milioni come garanzia sui crediti agevolati

alle imprese grazie all’intervento a costo zero

dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo ali-

mentare (Ismea) Sgfa;

• 450 milioni sul fondo centrale di garanzia per

le piccole medie imprese a costo zero;

• 40 milioni per tutti i Comuni per migliorare

patto di stabilità.

In aiuto interviene anche l’Unione europea

stanziando il 2% del danno certificato che si può

calcolare circa in 200 milioni di euro.

Da parte della Regione Emilia Romagna sono

messi a disposizione delle aziende:

• 47 milioni per la ricostruzione;

• 150 milioni anticipo per aziende sanitarie.

Nello specifico del comparto agricolo fa la sua

parte anche il Piano di sviluppo rurale 2013

della Regione, attraverso la misura 126, che

può contare su una disponibilità di 134 milio-

ni di euro da destinare al finanziamento per la

ricostituzione delle scorte vive e morte, nonché

delle attrezzature danneggiate dal sisma; i fondi

arrivano da finanziamenti come dal dettaglio

sotto indicato

• 100 milioni: 43 milioni dalle regioni non colpi-

te che hanno rinunciato a parte della loro asse-

gnazione sul PSR e 57 milioni dallo Stato;

• 34 milioni derivanti dal risparmio per la nostra

regione della quota di finanziamento regionale

del Psr che si è accollato lo Stato.

Il sistema delle Camere di commercio non è ri-

masto a guardare:

Unioncamere: 2 milioni da destinare a iniziative

di supporto alle imprese;

Cciaa di Reggio Emilia: 1 milione di cui

500 mila ai confidi; 300 mila a disposizione per

finanziare interventi che devono essere indivi-

duati; 200 mila per il bando che assegna contri-

buti pari al 50% sulle spese sostenute relative alle

perizie, per un massimo di 4 mila euro (per l’agri-

coltura l’aiuto è in regime de minimis).

Differimenti e proroghe

Sospesi fino al 30 settembre i versamenti e

adempimenti tributari, i contributi previdenziali

e assistenziali, il pagamento dei tickets sanitari, le

sanzioni, l’attività giudiziaria dei vari tipi di pro-

cessi civili, penali, amministrativi e tributari ed

è prevista una moratoria delle rate dei mutui e

dei finanziamenti. Sospesi anche i pagamenti dei

premi assicurativi sulle polizze dei Consorzi di di-

fesa e differiti al 30 novembre gli adempimenti

di registrazione e identificazione degli animali.

Fissati gli stanziamenti e le proroghe ora bisogna

aspettare:

“Per ricostruirel’Emilia:

Coldiretti E.R.Fondo Imprese

AgricoleTerremoto

Emilia-MantovaUnicredit Spa Via Ugo Bassi,

BolognaIBAN: IT 75 I 02008 02435

000102114095

Il presidente Sergio Marini in visita alle zone terremotate

Page 8: Il Coltivatore Reggiano 3

8 Il coltivatore

• la procedura operativa per l’erogazione dei

contributi prevista a breve;

• la norma specifica per il settore agricolo rela-

tiva alla ricostruzione in zona rurale;

• l’assegnazione dei moduli abitativi per gli

agricoltori che ne hanno fatto richiesta perché

hanno la casa inagibile e non si possono allon-

tanare dalle aziende. Ad oggi Coldiretti Reggio

Emilia, oltre a garantire ai propri soci che l’at-

tenzione al comparto agricolo non venga meno,

mette a disposizione un servizio di consulenza

tecnica per la valutazione statica degli immobili

tramite uno Studio di Ingegneria e per l’inoltro

delle domande di contributo.

Con Creditagri Italia, confidi di Coldiretti, ha fis-

sato a 1.000 euro il costo di garanzia e istrut-

toria delle pratiche “ponte” per gestire la liquidi-

tà immediata per le aziende colpite ed inoltre ha

ridotto le spese di commissione, di consulenza

e di assistenza finanziaria, per tutte le aziende

agricole della regione, allo 0,50% del finanzia-

mento.

S

Crollano 600 mila formedi Parmigiano Reggiano

LA PuNTA DI FORmAGGIO uNIsCE L’ITALIA NELLA sOLIDARIETà ALL’EmILIA

Sono partiti tempestivi i lavori per libera-

re le forme di Parmigiano Reggiano crollate

durante la scossa del 29 maggio scorso. Solo

nella provincia reggiana le forme crollate in

quei pochi minuti sono state 113.000, 614.600

quelle crollate nell’intero comprensorio del

Parmigiano Reggiano. Purtroppo molte strut-

ture sono risultate inagibili rendendo difficili le

operazioni. Molto formaggio è andato distrut-

to, molto è risultato irrecuperabile e parte di

quello recuperato è stato smaltito a causa del-

le condizioni in cui è stato trovato.

Immediato il coordinamento di Coldiretti per

far ripartire l’economia locale e sottolineare i

gravi danni subiti dal comparto agricolo atti-

vando una mail a cui rivolgersi per acquistare il

Parmigiano Reggiano dei caseifici terremotati.

Migliaia i contatti solo dopo i primi giorni per

una vera e propria gara di solidarietà.

I danni sono stati superiori a quanto inizial-

mente si ipotizzava e purtroppo non sono

stati compensabili con la vendita, benché co-

spicua, del formaggio salvato. La maggioranza

del formaggio crollato infatti era “fresco” e ha

subito danni praticamente totali. La vendita

veicolata da Coldiretti si è fatta garante contro

le speculazioni sempre in agguato e ha dato ai

consumatori garanzie di qualità anche in un

momento di grave emergenza. Con una stima

di oltre 150 milioni di euro il sistema del Par-

migiano Reggiano è risultato in cima alla tri-

ste classifica dei prodotti più danneggiati dal

sisma. La solidarietà dimostrata dal numero

di richieste pervenute, con sollecitudine e so-

stegno, è stata toccante e tutti gli operatori del

settore, anche coloro coinvolti solo marginal-

mente, sono riconoscenti e grati di questa di-

mostrazione di unione di cui il Paese ci ha dato

prova.

Grazie per il sostegno che avete dato e per tutto

ciò che riuscirete a fare in futuro!

terremoto

Page 9: Il Coltivatore Reggiano 3

9Il coltivatore

riconoscimenti

QDue Oscar arrivano a ReggioPROVINCIA E mIsTICO sPEzIALE sI AGGIuDICANO IL PRImO PREmIO ALLA FINALE REGIONALE DI OsCAR GREEN NELLE CATEGORIE “PAEsE AmICO” E “IDEANDO”

Quando si tratta di tutelare prodotti a qualità

controllata e a filiera corta, con produzione in-

tegrata rispettosa dell’ambiente e della salute

realizzato secondo le regole della tracciabilità

in modo che il consumatore possa conoscer-

ne le origini a partire dai luoghi di coltivazione,

la provincia reggiana è in prima fila. E proprio

attraverso la valorizzazione di un prodotto ti-

pico e tradizionale di casa nostra, il PAN DE

RE, l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia

di Reggio Emilia si è aggiudicato il premio nel-

la categoria Paese Amico alla finale regionale

di Oscar Green, il premio per l’innovazione

in agricoltura promosso da Giovani Impresa

Coldiretti, con l’alto Patronato del Presidente

della Repubblica e della Rappresentanza in

Italia della Commissione Europea. “L’obiettivo

che ci siamo dati nel pensare al Pan De Re – ha

commentato l’assessore provinciale Roberta

Rivi - è stato quello di promuovere le eccellen-

ze del nostro territorio, richiamando ai valori

di una agricoltura sana e della salute dei cit-

tadini attraverso l’alimentazione valorizzando

al contempo le tradizioni del buon cibo come

espressione dei valori e delle eccellenze di un

territorio. Da qui l’attuazione di alcuni proget-

ti al fine di avvicinare il consumatore alle filiere

produttive d’eccellenza 100% di origine reggia-

na”. Il primo prodotto è appunto il PAN DE RE,

il pane qualità controllata, nato sull’onda della

necessità del consumatore di aver sempre più

coscienza di ciò che consuma. Premio regionale

per l’innovazione in agricoltura anche per due

giovani imprenditori agricoli reggiani, Valenti-

na e Saverio Denti dell’azienda agricola Mistico

Speziale di Roncadella che dal 2011 producono

Elisir e Liquori a base d’erbe con due condizioni:

gusto originale e insolito e proprietà fitoterapi-

che che giovino al corpo e allo spirito.

Connotazione principale dell’azienda agricola:

unire all’attività della coltivazione quella della

produzione di Elisir, per riportare alla luce quel-

le preparazioni un tempo considerate “medi-

che” ma che con il passare del tempo sono

andate scomparendo come l’Assenzio! Alla

festa finale di premiazione che si è svolta a Bo-

logna nella cornice di villa “Due Torri”, hanno

preso parte l’assessore regionale all’Agricoltura,

Tiberio Rabboni, il direttore del dipartimento

di Sociologia “Achille Ardigò” della Facoltà di

Scienze Politiche dell’Università di Bologna,

Giovanni Pieretti, il delegato nazionale di Col-

diretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio, il

delegato regionale, Mattia Dall’Olio, il direttore

e il presidente di Coldiretti Emilia Romagna,

Gianluca Lelli e Mauro Tonello.

Roberta Rivi riceve il premioda Mauro Tonello

Valentina e Saverio Dentiricevono il premio

Page 10: Il Coltivatore Reggiano 3

Coldiretti & Co.

10 Il coltivatore

RRiparto da qui! Una certezza per Giovani Impre-

sa Coldiretti Reggio Emilia che è ripartito con

alle spalle un trascorso ricco di attività e con

la volontà di delineare un futuro produttivo e

motivante. L’incontro ha visto la presenza di nu-

merosi giovani agricoltori reggiani e tra gli ospiti

i dirigenti di Giovani Impresa regionale e nazio-

nale oltre a Roberta Rivi, assessore provinciale

agricoltura ed Enrico Bini, presidente CCIAA

reggiana.

A Giovani Impresa, organismo costituito

nell’ambito di Coldiretti della quale è parte inte-

grante, aderiscono i soci tra i 18 e i 30 anni di età.

L’assemblea Giovani Impresa, si svolta lunedì

6 agosto presso l’agriturismo Corte dei Lan-

di a Cadè di Reggio Emilia, ha rappresenta un

momento di confronto per dare il via decisivo

all’aggregazione tra i giovani imprenditori agri-

coli reggiani che, forse in risposta alla crisi o forse

per vocazione, stanno portando le loro imprese

verso una più elevata capacità competitiva ed

una maggiore innovazione.

Coldiretti a Reggio Emilia rappresenta un cen-

tinaio di aziende guidate da giovani con meno

di 40 anni con una superficie superiore del 70%

rispetto alla media regionale, rilevata dal censi-

mento agricolo 2010, e un fatturato più elevato

del 79% e il 55% di occupati in più. Il ricambio

generazionale è sicuramente un aspetto proble-

Riparto da qui. I giovani agricoltori si organizzanoAssEmBLEA PROVINCIALE GIOVANI ImPREsA COLDIRETTI PER RIDAR VITA AL GRuPPO DEI GIO-VANI ImPRENDITORI DI COLDIRETTI.

matico ma è comunque più alto in agricoltura

rispetto ad altri settori, con la presenza di giovani

agricoltori rimasta percentualmente stabile men-

tre, ad esempio, nell’attività manifatturiera si è

più che dimezzata negli ultimi 30 anni.

Nonostante Reggio Emilia sia la provincia che ha

insediato in regione più giovani non ci sono state

risorse sufficienti per finanziare tutte le domande

di insediamento. «Abbiamo già chiesto alla Re-

gione di spostare le risorse inutilizzate su questa

misura per garantire il finanziamento a tutte le

domande presentate in modo da sostenere tutti i

giovai che vogliono iniziare l’attività agricola – ha

garantito l’assessore Rivi, per cui l’imprenditoriali-

tà giovanile è una priorità».

L’esperienza del settore agricolo conferma che

quando in azienda è presente un giovane la crisi

si fa meno sentire, con risultati migliori in termini

di reddito ed occupati. Infatti, in base a quanto

emerge da una recente indagine Coldiretti/Swg,

le giovani imprese crescono il triplo rispetto a

quelle adulte ma hanno la metà delle possibilità

di accedere al credito. Il 33% dei giovani agricolto-

ri si trova in fase di espansione aziendale, al Nord

come al Sud, contro il 10% della media nazionale,

e ciò nonostante le opportunità di ottenere fi-

nanziamenti dalle banche si riducono della metà:

il 17% degli under 30 segnala, infatti, difficoltà ri-

spetto all’8% degli adulti.

Page 11: Il Coltivatore Reggiano 3

Coldiretti & Co.

Giacomo Vezzani

11Il coltivatore

UUno degli obiettivi che ci siamo dati: riconosce-

re i giovani come naturale priorità e risorsa per

la crescita

«Più innovazione, credito e formazione». Sono

queste i punti fermi per un Paese “giovane” di

Giacomo Vezzani, il nuovo delegato di Giovani

Impresa Coldiretti Reggio Emilia.

L’assemblea elettiva ha nominato all’unanimità

il nuovo gruppo operativo e il suo portavoce,

Giacomo Vezzani, 28 anni, che conduce un’a-

zienda viticola e cerealicola a Correggio.

Giacomo è subentrato nel 2004 all’azienda del

nonno da cui ha preso in affitto i terreni che

oggi lavora in modo totalmente meccanizzato.

Ed è stata proprio questa la prima innovazio-

ne apportata all’azienda ed in seguito, come

integrazione al reddito e nell’ottica della mul-

tifunzionalità, ha ottimizzato le attrezzature

meccaniche svolgendo lavori fuori dall’azienda.

Questa è l’esperienza di un ragazzo che ha scel-

to di fare l’agricolture per passione, dopo aver

scelto un percorso scolastico specifico e aver

“sperimentato” direttamente l’attività durante

i mesi delle vacanze estive.

«Uno degli obiettivi che ci siamo dati – com-

menta Giacomo dopo la nomina – è quello

Giacomo Vezzani, leader di Giovani ImpresaRICOsTITuITO IL GRuPPO DEI GIOVANI ImPRENDITORI DI COLDIRETTI. GIACOmO VEzzANI, 28 ANNI DI CORREGGIO, ALLA GuIDA DEI GIOVANI AGRICOLTORI REGGIANI

di relazionarci con enti ed istituzioni in ambiti

civili, politici ed economici, perché i giovani ven-

gano riconosciuti come priorità e risorsa per la

crescita dell’intero paese. Tanto per incomincia-

re ragioniamo per migliorare l’accesso al credito,

la disponibilità dei terreni e la riduzione della

burocrazia».

Il nostro Paese non può guardare ai giovani

come un grande problema da risolvere all’inter-

no del sistema economico piuttosto ma come

un’opportunità. Sono numerose le storie di gio-

vani imprese agricole che hanno tracciato un

nuovo e più sostenibile modello di sviluppo ba-

sato su logiche di rete, dinamismo, innovazione

e diversificazione, di attenzione alla società, di

conciliazione tra redditività e affermazione per-

sonale, passione ed etica del lavoro, integrazio-

ne e coesione sociale.

L’assemblea ha eletto anche i due vice, Bosco Va-

lentina e Prandi Giuseppe e gli altri componenti

del comitato Giovani Impresa Reggio Emilia, Al-

berti Andrea, Benatti Andrea, Benatti Matteo,

Beltrami Simone, Cucchi Stefano, Denti Saverio,

Fattori Alessandro, Ferrari Maikol, Ferrari To-

mas, Giovanetti Davide, Marzani Anselmo, Re-

verberi Roberto, Sartori Daniele, Sozzi Gabriele.

Page 12: Il Coltivatore Reggiano 3

12 Il coltivatore

Coldiretti & Co.

èÈ Francesco Bosco l’attuale presidente

dell’Associazione Pensionati Coldiretti Reg-

gio Emilia che rimarrà in carica sino al 2014,

in sostituzione di Beniamino Corradini,

scomparso lo scorso giugno.

Bosco, nominato all’unanimità, prosegui-

rà la strada intrapresa con azioni tenaci e

propositive nel dialogo con le istituzioni nei

diversi ambiti politico-sindacali e previden-

ziali.

«Beniamino ha rappresentato tutti noi con

vitalità e autorevolezza per molti anni. Sono

onorato di ricoprire questo incarico ed or-

Francesco Bosco, alla guida dell’Associazione PensionatiIL CONsIGLIO PENsIONATI DELLA COLDIRETTI REGGIANA hA ELETTO IL PREsIDENTE IN sOsTI-TuzIONE DI BENIAmINO CORRADINI

goglioso di essere a guida del movimento

dei pensionati della Coldiretti reggiana – ha

commentato Bosco subito dopo la nomina.

Come associazione di rappresentanza siamo

impegnati su vari fronti, in un epoca di crisi

non vanno persi di vista i valori che come

portatori di esperienza dobbiamo trasmet-

tere alle future generazioni rimanendo sem-

pre in prima fila».

Francesco Bosco, 64 anni, vive a Gattatico

dove ha condotto per 35 anni un’azienda

agricola di circa 60 ettari di terreno coltivati

a cereali e seminativi. Francesco Bosco

Page 13: Il Coltivatore Reggiano 3

Beniamino Corradini

13Il coltivatore

“I“Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato

forza, perché io potessi portare a compimento

l’annuncio del Vangelo”, così abbiamo pregato e

continuiamo a pregare il Signore per il papà Be-

niamino, nato il 27 luglio 1938 da famiglia di con-

tadini, sposato con Giovanna dal 15 ottobre 1966

da cui ha avuto 8 figli.

Una vita dedicata con passione a tutto ciò che

riguardava l’agricoltura attraverso la Coltivatori

Diretti di cui è stato Presidente provinciale, rap-

presentate regionale e nazionale e per tanti anni

Presidente dei pensionati.

Negli stessi anni, ha intrapreso la strada dello

sport diventando arbitro del Centro Sportivo,

portandolo in diverse città dell’Italia e soprattut-

to sui campi da calcio di quasi tutta la Provincia

di Reggio facendogli amare in modo particolare il

Torneo della Montagna, negli ultimi anni costret-

to dalla salute arbitrava con la stessa passione i

tornei dei più piccoli.

Non si può tralasciare la politica che vedeva come

mezzo per partecipare al bene della società civile,

militando in gioventù nella Democrazia Cristiana.

Dalla fine del 1980 è stato provato dalla malattia

compresi diversi ricoveri che non gli hanno mai,

Beniamino Corradini, per sempre nel cuore di Coldiretti I suOI FIGLI LO RICORDANO PER NOI. ALLE EsEquIE NumEROsI GLI AmICI, I DIRIGENTI COLDI-RETTI E I COmPAGNI sPORTIVI

mai tolto la voglia di vivere e di portare avanti i suoi

interessi con passione.

Anche in questi ultimi tempi, che la salute non gli

permetteva di uscire, si informava e chiedeva cosa

succedesse fuori casa. Ha vissuto ogni momento

che il Signore gli ha dato, non ha sprecato nulla del

tempo che gli è stato permesso di vivere. Non lo

abbiamo mai sentito lamentarsi o abbattersi per le

malattie o complicazioni che pian piano sono so-

praggiunte. Ci sentiamo di ringraziare tutti coloro

che in questi anni lo hanno conosciuto sui campi

di calcio e nella Coldiretti. Vi assicuriamo che siete

stati per lui una forza, un sostegno, un incoraggia-

mento a lottare con gioia per essere sempre pre-

sente agli impegni richiesti.

Sappiamo che se siamo qui oggi è per ringrazia-

re il Signore del grande dono di papà Beniamino

perché attraverso di lui ha operato grandi cose e la

vostra partecipazione lo dimostra, se noi lo abbia-

mo sostenuto con l’amore; voi lo avete fatto con

l’amicizia.

Maria santissima, che qui in terra ha più volte pre-

gato e ringraziato lo accompagni con gli Angeli al

cospetto di Dio Padre per godere della pace eter-

na, tanto meritata.

ricordo

Page 14: Il Coltivatore Reggiano 3

Notizie Flash

14 Il coltivatore

è

Quattro cantine verso la fusione

È stata sottoscritta una dichiarazione di intenti

da parte dei consigli di amministrazione delle

cantine coinvolte che definisce gli accordi defi-

nitivi per la costituzione del nuovo gruppo.

«Questa unificazione porterà grandi vantaggi

per il settore vitivinicolo migliorando il potere

contrattuale e l’impatto dei vini reggiani sul

mercato e realizzando un migliore riconosci-

mento economico per i viticoltori – commenta

il presidente di Coldiretti Reggio Emilia Marino

Zani. Rappresenterebbe infatti una Plv di oltre

20 milioni di euro».

È con la spinta verso l’aggregazione che la co-

operazione reggiana è in grado di gestire il

momento di crisi e le difficoltà di mercato ri-

ducendo i costi e ottimizzando le risorse a di-

sposizione.

L’unificazione delle quattro cantine crea una re-

altà che rappresenta oltre 1.000 soci con un 35%

della produzione provinciale di uva, 3.000 ettari

di vigneto, 500 mila quintali di uva, 400 mila et-

tolitri di vino di cui 230 mila di ancellotta, 150

lambrusco e 20 mila di altri uvaggi.

«Oggi oltre il 95% della produzione delle sin-

gole quattro cantine è venduto in cisterne. Con

l’aggregazione dell’offerta, maggiore potere con-

trattuale ed una adeguata strategia commercia-

le - conclude Zani – sicuramente si valorizze-

rebbe in modo adeguato il vino ottenendo una

remunerazione per i soci nettamente superiore,

già incrementato dalla riduzione dei costi fissi.

Ora aspettiamo l’avvio della fase operativa».

sODDIsFAzIONE E CONDIVIsIONE DI COLDIRETTI REGGIO EmILIA PER L’uLTERIORE PAssO COm-PIuTO VERsO L'uNIFICAzIONE FRA LE CANTINE sOCIALI DI ARCETO, CORREGGIO, PRATO E sAN mARTINO IN RIO, VOLuTA E sOsTENuTA sIN DALLE PRImE IPOTEsI.

SEducazione allaCampagna AmicaSi è concluso il percorso educativo promosso

da Coldiretti e Campagna Amica rivolto alle

scuole primarie dell’Emilia Romagna che per

l’edizione 2011/2012 ha coinvolto 600 alunni

delle scuole elementari reggiane.

Obiettivo primario, la creazione di ricette a

base di prodotti locali e stagionali, freschi

e trasformati la cui ricerca, preparazione,

degustazione e valutazione ha permesso ai

ragazzi di imparare sperimentando l’impor-

tanza delle produzioni del nostro territorio.

A causa del sisma la festa di premiazione è

stata sospesa e le classi finaliste hanno rice-

vuto da Coldiretti premi in materiale didatti-

co assieme ad un set di matite colorate come

ricordo dell’esperienza svolta. A settembre

anche l’ultima consegna presso la scuola pri-

maria di Reggiolo, zona duramente colpita dal

terremoto.

La classifica

1° - classe 3° scuola Primaria Pratissolo,

2° - classe 2° scuola Primaria di La Vecchia,

3° - classe 1° scuola Primaria Don Milani di

Novellara

Premio speciale - classe 1° scuola Primaria di

Reggiolo

“LA mIA mERENDA. sANA, LOCALE, sTAGIONALE.”

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