Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione N. 09 - ANNO 67 – 16-31 MAGGIO 2013 Dal grande impegno di Coldiretti Imu sospesa per terreni e fabbricati agricoli Coldiretti chiede lo stato di calamità naturale per l’agricoltura piemontese Nasce la Cooperativa Agricola Lolacoop

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Il Coltivatore Cuneese, quindicinale edito da Coldiretti Cuneo

Transcript of Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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n. 09 - ANNO 67 – 16-31 MAGGIO 2013

Dal grande impegno di Coldiretti Imu sospesa per terreni e fabbricati agricoli

Coldiretti chiede lo stato di calamità naturale per l’agricoltura piemontese

Nasce la Cooperativa Agricola Lolacoop

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SommarioIMU sospesa per terreni e fabbricati agricoli 4

Segnali di ripresa dell’attività legislativa 4

Rinnovato l’accordo fra Ortopiemonte e Saclà 5

Stefania Grandinetti nella giunta nazionale di Terranostra 5

“Degustibus”: un successo 5

PAC: le nuove norme sui pagamenti diretti slittano al 2015 6-7

Contenimento ungulati: priorità anche nel Fossanese 7

Expoflora a Fossano 7

A Ceva apre lo Sportello (in) Salute 8

Insieme a Coldiretti, le aziende agricole a sostegno degli anziani 8

Danni da fauna selvatica 10

Nasce la Cooperativa Agricola Lolacoop 11

Il Corsivo del Coltivatore: Primavera cercasi... 12

Storie di Vita Bartolo Bruna, cuoco felice in Valle Stura 13

Tecniche di prevenzione del riscaldo superficiale delle mele 14-15

Contratto di appalto: tutte le norme da conoscere 16-17

In preparazione corso per RSPP agricolo 17

A Farigliano “La Camminata del Gusto” 30 giugno 2013 18

Avviato il piano regionale di monitoraggio del settore cunicolo 19

“Progettualità concrete per costruire il futuro” 20

La storia “piemontese” della legge “DOC dei vini” 21

Al Castello della Manta “Il Bello, il Buono e il Naturale” 21

Successo delle aziende Terramica a CamBio 22

Pubblicate le nuove regole per i controlli sul biologico 23

A Peveragno Mercato... e Sagra della Fragola 24

“Musicando in fiera” a Villafalletto 24

“Mestieri e Città” a Boves 24

SPECIALE ENERGIA ALTERNATIVA

Fotovoltaico: nel 2012 quasi 500mila impianti installati 27-28

Cresce l’interesse per gli impianti biogas di piccola taglia 29

Scadenze aziendali 30

Assegni familiari 32

Tunnel carpale 32

Il mercatino del Coltivatore 33-34

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N. 09 - ANNO 67 – 16-31 MAGGIO 2013

Dal grande impegno di Coldiretti Imu sospesa per terreni e fabbricati agricoli

Coldiretti chiede lo stato di calamità naturale per l’agricoltura piemontese

Nasce la Cooperativa Agricola Lolacoop

Foto di Piermario Turina

Coldiretti Chiede lo stato di Calamità naturale per l’agriColtura piemontese

■ Coldiretti Cuneo e Piemonte hanno chiesto alla Regione di approvare con urgenza lo stato di calamità naturale per l’Agricoltura piemontese. Le eccessive piogge di questi giorni hanno danneggiato i raccolti, in particolare nella provincia di Cuneo, è stata compromessa la produzione del mais, dal momento che ne è stato seminato solamente il 50%. Risulta compromessa anche per almeno il 30% la raccolta del fieno maggengo, poiché le piogge non hanno consentito lo sfalcio del primo taglio.Notevoli danni si segnalano anche sulle produzioni frutticole, riguardo alle quali i tecnici Coldiretti hanno rilevato come l’eccessiva piovosità abbia compromesso in fase di allegazione la fioritura con danni superiori al 30%.Il settore orticolo nella zona pedemontana sta subendo un ritardo sia per quanto riguarda la messa a dimora delle patate che la semina dei fagioli, a causa del terre-no eccessivamente zuppo di acqua. Anche qui, le man-cate produzioni si stimano superiori al 30%.

“Il Coltivatore Cuneese”Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

1 copia euro 2,00Abbonamento annuo euro 40,00Direttore AmministrativoBruno RivarossaDirettore ResponsabileMichelangelo PellegrinoCoordinamento di redazioneChiara SerraHanno collaborato:Mariangela Abbà, Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Elena Bono, Matteo Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Cinzia Garro, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Claudia Marenco, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Nadia Quaglia, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Giampiero Sabena, Federica Scaperrotta, Piermario Turina

Redazione ed amministrazione:Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CNTel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300E-mail: [email protected]

Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

40.000 CopieIl Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo

Grafica e stampa:AGAMVia Renzo Gandolfo, 8Madonna dell’Olmo – 12100 CuneoTel. 0171.411470 • Fax 0171.411714E-mail: [email protected]

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Marcello Gatto,presidente di Coldiretti Cuneo

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Segnali di ripreSa dell’attività legiSlativa

Si è concluso con soddisfazioni di ambedue le parti l’incontro tra sergio marini, presidente di Col-diretti e la ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali, nunzia de girolamo. Durante il confronto, sono state trattate le principali questioni riguardanti il comparto agroalimentare con un’attenzione particolare ad un nuovo modello di sviluppo per l’Italia, dove l’agricoltura e l’agro-alimentare stanno trainando quel poco di ripresa che gli Istituti di Statistica stanno segnalando.

Dalla Camera dei Deputati è partito l’iter parlamentare per la proposta di legge sull’agricoltu-ra sociale, dopo lo stop causato dalla fine della scorsa legislatura. Il testo riconosce giuridicamente la valenza sociale di determinate attività agricole, disciplinando i requisiti per gli operatori e per le strutture, istituendo presso i Mi-nisteri competenti un Osservato-rio nazionale.

Infine, la proposta di legge per-mette agli operatori dell’agricol-tura sociale di costituire organiz-zazioni di produttori per ottenere interventi europei.

Una serie di segnali positivi che evidenziano la ripre-sa dell’attività politica necessaria all’agri-coltura per superare questi complessi momenti eco-nomici. n

L’estate tarda ad arrivare, il livello idrometrico del fiume Po è salito di tre metri in 24

ore, l’allerta della protezione civile è su tutto il Piemonte. In alcune zone, una grandinata imprevista ha divelto colti-

vazioni orticole, compromet-tendo fortemente i bilanci delle imprese. A livello di Nord Italia, in

alcune zone si stima una perdita fino al 50%

nel raccolto di mais e soia ed una forte c o m p r o m i s s i o -ne della quantità

di fieno che sta marcendo nei campi.

A livello generale, è comunque l’alimentare a salvare l’export del primo trimestre 2013, che secon-do l’Istat cresce del 7 per cento in controtendenza rispetto all’an-damento generale. A far regi-strare i maggiori incrementi delle vendite all’estero, sono i prodotti simbolo del Made in italy alimen-tare, come il vino con un +15 per cento, l’olio di oliva con un +14 per cento, l’orto-frutta e la pasta con un +10 per cento.

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Con la sospensione della prima rata Imu da 346 milioni in scadenza per terreni agricoli e fabbricati strumentali, il Governo ha dato un importante segnale al settore agricolo rico-noscendone la straordinaria importanza in termini economici e sociali e quale perno per

una nuova stagione di crescita sostenibile. È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento alla deci-

sione del Consiglio dei Ministri. “Un particolare riconoscimento va sicuramente al Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo che in pochi giorni ha saputo far proprie le aspettative di un intero settore e so essersi impegnata con determinazione e competenza nell’ottenimento di questo importante risultato”.

“Tutto ciò – dicono Roberto Moncalvo e Bruno Rivarossa presidente e direttore di Coldiretti Piemonte – è sicuramente di buon auspicio per il riaffermarsi di una rinnovata e meritata cen-tralità del settore agricolo in questo contesto di straordinaria crisi economica che vive il Paese”.

Concludono Marcello Gatto e Lauro Pelazza, presidente e vice direttore di Coldiretti Cuneo: “La sospensione, in attesa che venga ridefinita l’intera materia, rappresenta una boccata di os-sigeno per le aziende agricole più patrimonializzate. Capannoni, stalle e terreni sono funzionali alla produzione e non frutto della speculazione. Il Governo ha capito e gliene diamo atto”.

imu SoSpeSa per terreni e fabbricati agricoli

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rinnovato l’accordo tra ortopiemonte e Saclà

Anche per il 2013, è stato rinnovato il contratto di filiera tra la cooperativa

Ortopiemonte, emanazione di Coldiretti, per la fornitura degli ortaggi del Piemonte alla Saclà Spa di Asti.

Un accordo importante che, per il terzo anno consecutivo, prevede la fornitura di oltre ot-tomila quintali di ortaggi e che coinvolge una quarantina di aziende orticole delle province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino, ognuna di esse specializzata nel-le colture, richieste dalla Saclà.

Per il 2013, sono stati inseri-ti anche ulteriori ortaggi, quali scalogno, sedano-rapa e basilico.

“Questa collaborazione è estremamente importante per il territorio piemontese – eviden-zia Bruno rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo e Piemon-te – per consentire alle aziende agricole interessate una nuova destinazione di mercato del pro-dotto, diversa dalla vendita al dettaglio nei mercati generali e dalla grande distribuzione”.

Per quanto riguarda i quan-titativi dell’accordo stipula-to con Saclà per la campagna agraria 2013, che si riferiscono al prodotto lavorato, in sala-moia, vi sono 1.100 quintali di carote; 2.300 quintali di ci-

polle; 800 quintali di rape; 300 quintali di sedano-rapa; 200 quintali di cavolfiore; 500 quin-

stefania grandinetti nella giunta nazionale di terranostran stefania grandinetti, pre-sidente di Terranostra Piemonte, operatrice agrituristica con fat-toria didattica di Alessandria e con un allevamento di suini allo stato brado è stata eletta nella giunta nazionale di Terranostra.Il Consiglio di Terranostra regio-nale, che rappresenta quasi 300 agriturismi di Coldiretti, l’aveva eletta presidente di Terranostra Piemonte nel set-tembre 2012. Stefania Grandinetti nel suo intervento di insediamento, aveva evidenziato la progettualità degli Agriturismi di Campagna Amica come centrale per il percorso futuro, nella più ampia progettualità di Coldiretti, della filiera agricola tutta italiana anche nel settore della ricettività turistica. “L’insediamento della nuova giunta nazionale di Terranostra avviene in un momento di grandi cambiamenti sul modo di fare la spesa degli italiani – dicono roberto moncalvo e Bruno rivarossa, presidente e direttore di Coldi-retti Piemonte – Terranostra ha saputo interpretare le esigenze dei cittadini proponendo cibi locali e valo-rizzando l’ospitalità rurale in ogni angolo della nostra Regione”.

tali di peperoni; 800 quintali di sedano; 1.000 quintali di basilico. n

“degustibus”: un successon Si è svolta con grande successo da venerdì 10 a domenica 12 maggio in Corso Nizza a Cuneo la 4a edizione di “degustibus”, obbiettivo della mani-festazione: avvicinare i partecipanti ai gusti della buona tavola attraverso de-gustazioni di prodotti di eccellenza dei produttori italiani, soprattutto piemon-tesi, promuovendo la riscoperta della cultura, delle tradizioni e dei legami con il territorio. Campagna Amica ha preso parte all’evento con 15 aziende aderenti al circuito, proponendo un vero e pro-prio tour all’interno della città di Cuneo, con possibilità di degustare e acquistare gustosi cibi: dai formaggi ai salumi ti-pici, agli ortaggi, alla pasta ai vini, dai biscotti, tor-te, miele e nocciole ecc. Erano pre-senti anche aziende della Liguria con fiori, bonsai, olive e olio extra vergine.

Bruno Rivarossa,direttore di Coldiretti Cuneo

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n NEL 2014 RIMARRANNO LE ATTUALI REGOLE MA CON IL NUOVO BUDGET

pac: le nuove norme Sui pagamenti diretti Slittano al 2015

siano mantenuti anche per la domanda PAC 2014. Mentre le nuove regole, ad esempio quel-le relative al greening, saranno applicate soltanto dal 2015. Dal punto di vista economico, in-vece, é importante sottolineare come la proposta della Commis-sione tenga conto delle conclu-sioni sul bilancio UE 2014-2020 (detto anche QFP – Quadro Fi-nanziario Pluriennale) del Con-siglio europeo dell’8 febbraio, nonostante sia ancora in attesa di avere l’avvallo del Parlamento europeo (dopo una prima boc-ciatura dello scorso 14 marzo). Ciò vuol dire che la distribuzione delle risorse tra gli Stati mem-bri, detta “convergenza esterna”,

Nel 2014 verrà mantenuto l’attuale regime dei paga-menti diretti. In realtà non

si tratta di una novità assoluta, in quanto già nei mesi scorsi il commissario europeo all’agricol-tura Dacian Ciolos aveva venti-lato questa ipotesi, visto l’allun-gamento dei tempi del dibattito sulla riforma in sede comunita-ria. Il 2014 sarebbe dovuto esse-re il primo anno di applicazione della riforma ma, anche se il Parlamento europeo e il Consi-glio dovessero raggiungere un accordo politico entro la fine di giugno all’interno dei negoziati (cosiddetti triloghi), secondo la Commissione gli Stati membri non sarebbero comunque in gra-

do di introdurre tutte le proce-dure amministrative necessarie per dare avvio alla nuova PAC. Pertanto la base giuridica della nuova PAC entrerà in vigore dal 1 gennaio 2014 con la pubblica-zione dei nuovi regolamenti ma, di fatto, la sua piena applica-zione partirà soltanto dal 2015. Proprio per colmare questo vuo-to normativo la Commissione europea ha pubblicato il 18 apri-le una proposta di regolamento per stabilire le norme transitorie per la PAC nel 2014, e in partico-lare per il regime dei pagamenti diretti. Sostanzialmente la pro-posta prevede che il regime di pagamento unico e i pagamen-ti relativi all’articolo 68 attuali

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che prevede un taglio per i paesi che hanno un importo medio di pagamenti diretti superiore alla media europea (tra questi anche l’Italia) a favore di quelli che sono sotto tale soglia, sarà in vigore già dal 2014. In pratica per i pagamenti diretti, nel 2014, ci saranno le regole attuali ma

nuovo budget. Per l’Italia signi-fica una riduzione del proprio budget da 4,02 a 3,95 miliardi di euro. La proposta per la PAC 2014, per poter essere applicata dal 1 gennaio 2014, dovrà es-sere approvata dal Consiglio e dal Parlamento entro la fine di quest’anno, una volta raggiunti

gli accordi sulla riforma PAC e sul QFP, entrambi ancora in fase di negoziazione. La proposta di regolamento prevede norme transitorie anche per lo sviluppo rurale, l’OCM unica ed il regola-mento orizzontale della PAC. Un ulteriore approfondimento sul prossimo numero di giugno. n

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Contenimento ungulati: priorità anche nel Fossanesen Con una lettera indirizzata al Sindaco del Comune di Bene Vagienna, al Sindaco del Co-mune di Lequio Tanaro e al Presidente dell’ATC CN1, Coldiretti Cuneo sollecita la necessità di interventi per contenere la diffusione di fauna selvatica, in particolar modo ungulati, e i con-seguenti danni alla coltivazioni agricole e rischi connessi alla circolazione stradale.“In particolar modo – sottolinea Bernardino Ambrogio, presidente di Zona Fossano – si rav-visa un’esponenziale aumento delle segnalazio-ni di presenza e di danni da fauna nella zona della riserva speciale “Augusta Bagiennorum” e territori limitrofi, situazione che si è andata ad acuire anche in forza dell’allargamento dei con-fini della zona in cui è vietata la caccia (Legge regionale 16/2011 di modifica alla Legge regio-nale 19/2009). Vengono segnalati gruppi anche di 15/20 ungulati che si aggirano nei campi col-tivati, causando danni anche difficilmente ripri-stinabili, e attraversano, specialmente nelle ore notturne le strade del circondario, mettendo a grave repentaglio i mezzi in transito”.Già nei mesi scorsi l’argomento era stato tratta-

to in un incontro promosso dall’amministrazio-ne di Bene Vagienna ma la situazione è rimasta pressoché invariata e in vista delle semine fino ad oggi ritardate dalle piogge la situazione dei danni non potrà che precipitare in una zona dove per mancanza di fondi non vengono da oramai 3 anni più erogati gli indennizzi previsti per legge.Va anche rilevato che le battute di caccia di selezione al cinghiale nei confinanti ATC CN4, ATC CN5 e CA CN6 concordate nel Comitato Consultivo Provinciale per la tutela e la gestio-ne della fauna selvatica del 22 aprile scorso, hanno come risvolto, sicuramente non voluto, di scatenare la migrazione di tale specie oltre il fiume Tanaro verso la zona della riserva speciale di Bene Vagienna.Coldiretti chiede un sollecito intervento, sugge-rendo battute congiunte tra ATC CN1 e riserva speciale al fine di contenere un problema che rischia, se ulteriormente trascurato, di portare a un abbandono di grandi aree fino ad ora col-tivate.

(vedi altro servizio a pagina 10)

n Successo di “Naturalmente Expoflora con gusto”, a Fossano l’11 e il 12 maggio, che ha uni-to la bellezza di fiori e piante al piacere della buona gastrono-mia e dei prodotti agricoli locali di qualità. Expoflora, organizza-ta dal Comune di Fossano insie-me a Coldiretti, ha presentato ai visitatori le eccellenze dei setto-ri produttivi del territorio. Par-ticolare accento è stato posto sulla realtà produttiva agricola sia florovivaistica sia zootecnica con la mostra mercato di piante e fiori realizzata presso il parco cittadino e la vendita diretta di prodotti agricoli in via Roma nella giornata di domenica. Tanti gli eventi correlati: dalla manifestazione di auto storiche alla Scuola del Gusto realizzata presso Localmente dall’associa-zione Terramica Coldiretti che ha permesso ai consumatori di degustare ed apprezzare, guida-ti da esperti del settore, i pro-dotti agricoli biologici e locali.

expoflora a Fossano

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inSieme a coldiretti, le aziende agricole a SoStegno degli anziani

maggior parte delle case di ripo-so della zona e di un sostegno alla gestione della casa e della vita quotidiana. I volontari che già operano sul territorio e al-cune aziende agricole di Bagna-sco, Battifollo, Castellino Tanaro, Ceva, Garessio, Montezemolo, Murazzano, Rocca Cigliè, Sale San Giovanni e Perlo saranno i protagonisti di questi nuovi ser-vizi raggiungendo a domicilio gli anziani che ne fanno richiesta e offrendo loro il supporto neces-sario per garantire loro un’assi-stenza. Con un contributo per il rimborso di parte del costo del servizio, la restante parte è fi-nanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, l’anziano direttamente o un suo familiare hanno l’opportunità di trovare a casa un sostegno concreto e

Il progetto “Rete per la domici-liarità degli anziani nel Ceba-no”, a cui partecipa attivamen-

te Coldiretti Cuneo, ha formato una cinquantina di volontari, tra i quali anche 12 aziende agri-cole per rendere operativa con l’inizio dell’estate la proposta di nuovi servizi a sostegno de-gli anziani ultra settantenni dei 37 comuni del Cebano sui quali operano i servizi sociali della co-munità Montana e il distretto di Ceva dell’ASL CN1.

Ad ogni anziano verrà reca-pitata a domicilio, a mezzo po-sta, la proposta dei servizi che il progetto prevede, come la con-segna del pasto, le visite di com-pagnia e di assistenza, l’accom-pagnamento a visite mediche, il lavaggio della biancheria, il bagno assistito all’interno della

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n Presso l’ufficio Zona di Coldiretti a Ceva aprirà lu-nedì 3 giugno, a partire dalle ore 9,30 lo Sportello (in) Salute, che permetterà ai cittadini di ottenere pre-stazioni socio-sanitarie e socio-assistenziali: in parti-colare, sarà possibile:➧ presentare ed ottenere

l’esenzione ticket per red-dito per le prestazioni am-bulatoriali e per i farmaci;

➧ presentare domande per protesi e ausili per i pa-zienti disabili o non auto-sufficienti.

Lo sportello funzionerà come agile punto infor-mativo per le attività so-cio assistenziali rivolte alla popolazione del Cebano da parte dei servizi sociali della Comunità montana, in par-ticolare per le attività di so-stegno alla domiciliarità.

a Ceva aprelo sportello(in) salute

costante di persone motivate e formate. Il pieghevole illustrati-vo conterrà tutti i recapiti a cui rivolgersi per informazioni e ri-chieste ma già fin d’ora la Coldi-retti è a disposizione presso l’uf-ficio zona di Ceva (0174.701103) e di Cuneo, sede provinciale, al numeri 0171.447337.

“Ci auguriamo – dice marcel-lo Cavallo, capo Area Organiz-zazione Coldiretti Cuneo – che questo progetto, sostenuto da Coldiretti insieme alla Comunità Montana, all’ASL CN1 Distretto di Ceva, alle amministrazioni comunali, e a numerose asso-ciazioni di volontariato, dia un contributo concreto alla popo-lazione anziana e alle famiglie, per mantenerne la presenza sul territorio, perché il loro benesse-re è interesse di tutti”. n

Page 9: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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Page 10: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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n COLDIRETTI hA OTTENUTO ChE GLI ATC ED I CA EFFETTUINO LE PERIZIE PER IL 2013

danni da fauna Selvatica

Mentre la nuova legge re-gionale sulla caccia è in fase di lenta discussione, pubblichiamo il riparto tra gli ATC ed i CA del contributo regionale per il ri-sarcimento dei danni da fauna selvatica. I fondi si riferiscono al saldo del 2011 ed all’anticipo del 2012.

Intanto i rappresentanti di Coldiretti hanno chiesto ed otte-

La giunta regionale ha ap-provato le linee guida per la gestione della presenza del

cinghiale sul territorio piemon-tese. La novità è data dal fatto che la caccia al cinghiale potrà essere esercitata anche secondo il metodo della selezione, che si aggiunge a quelli della battuta o braccata, della girata e della cerca.

Approvatele linee guida per

il contenimento dei cinghiali

9 giugno – in pullman

LAGO DI COMO: Villa Carlotta

e Villa del Balbianello

23 giugno – in pullman

TORINO: Gli Appartamenti

dei Principi di Piemonte e la

storica tranvia a dentiera fi no

a Superga

16 giugno – in pullman

COSTA AZZURRA:Villa Ephrussi de Rotschild e

Saint Paul de Vence

29-30 giugno – in pullman

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27-30 giugno – in pullman

VIENNA e la navigazione sul

Danubio

29 giugno – in pullman

ARENA DI VERONA: Nabucco

30 giugno – in pullman

Trenino Rosso del Bernina

6-7 luglio – in pullman

La fi oritura della Lavanda

in Provenza

7 luglio – in pullman

Navigazione sul Lago

Maggiore e la Centovalli

21-24 luglio – in pullman

Mini tour delle Dolomiti

ATC SALDO 2011 ANTICIPO 2012 CONTRIBUTO COMPLESSIVOATC CN1 e60.239,23 e29.177,59 e89.416,83ATC CN2 e29.851,40 e11.604,72 e41.456,12ATC CN3 e19.107,14 e5.479,13 e24.586,27ATC CN4 e68.667,99 e19.955,45 e88.623,44ATC CN5 e105.782,32 e23.301,99 e129.084,31CA CN1 e25.201,93 e12.303,09 e37.505,02CA CN2 e18.835,23 e6.429,64 e25.264,86CA CN3 e40.706,54 e12.526,13 e53.232,67CA CN4 e19.823,49 e6.450,09 e26.273,58CA CN5 e9.502,68 e5.172,85 e14.675,53CA CN6 e33.999,31 e16.397,22 e50.396,53CA CN7 e21.091,16 e8.373,14 e29.464,30Totale e452.808,42 e157.171,04 e609.979,46

nuto che tutti i CA e gli ATC ef-fettuino le perizie per il 2013 per evitare che, qualora vi sia una nuova assegnazione di fondi, gli organismi di gestione non siano in condizione di liquidare il 2013 perché le perizie non sono state svolte. n

RipaRto tRa gli atC ed i Ca del ContRibuto peR il RisaRCimento dei dannida fauna selvatiCa – saldo 2011 – antiCipo 2012

Page 11: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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naSce la cooperativa agricola lolacoop

La cooperativa sarà inoltre in grado se necessario di raccoglie-re i vitelli dalle aziende associa-te che conferiscono le vacche. I vitellini verranno ritirati con un peso di almeno 45 chili e saran-no pagati a prezzo di mercato al quale verrà sottratto il costo del trasporto. Le vacche saranno ca-ricate da trasportatori locali con-venzionati con Lolacoop ed i gior-ni di raccolta saranno concordati con gli allevatori interessati. Per qualsiasi informazione in merito e per l’operatività nella raccolta sul territorio contattare mar-cello pellegrino al 3666392624 – 0171.447349 e Beniamino alberti 3351047271.

Segreteria: Tel. 0171.447295 – Fax. 0171.447366 e-mail [email protected] n

Dopo poco più di un mese dalla sua costituzione, lo scorso 2 aprile, entra nel

vivo l’operatività della Coopera-tiva Agricola Lolacoop creata per fornire alle aziende associate la possibilità di conferire le vacche di razze da latte fine carriera con il fine di valorizzarle tramite un sistema assolutamente traspa-rente. “Il servizio – spiega Fran-co ramello, responsabile del servizio economico di Coldiretti Piemonte – inizialmente verrà garantito alle aziende presenti all’interno delle province di Cu-neo e di Torino con la volontà di estenderlo all’intera Regione.”

La Cooperativa nasce in se-guito all’accordo tra Coldiretti

e il gruppo Cremonini-Inalca. Quest’ultimo ha la necessità di reperire questa tipologia di vac-che sul territorio piemontese da destinare al macello di Ospeda-letto Lodigiano per la produzione di hamburger. Il prezzo delle vac-che sarà calcolato a peso morto in base alla classificazione uffi-ciale europea (Griglia SEUROP), secondo il Listino Vacche Inalca aggiornato alla settimana di consegna. A questo prezzo così determinato, verrà sottratto il costo del trasporto del capo fino al luogo di destinazione che ver-rà chiaramente indicato. L’alleva-tore riceverà il pagamento me-diante bonifico bancario entro 10/12 giorni dal carico insieme a copia della classificazione (cate-goria) della vacca conferita con l’indicazione del peso morto con la chiara indicazione del prezzo/kg applicato da Inalca.

La cooperativa Lolacoop è in grado di fornire ai propri associa-ti il servizio legato alla gestione delle emergenze e delle urgenze. Sono già stati infatti presi accor-di con macelli locali in grado di ritirare e gestire questa tipologia di vacche.

La Cooperativa è stata creata per la commercializzazione di vacche da latte fine carriera

✔ agli allevatori sarà pagato il prezzo del macello, sottratta la spesa del trasporto;

✔ il prezzo delle vacche è calcolato a peso morto;

✔ il pagamento è effettuato in base al listino Vacche inalca aggiornato alla settimana di consegna.

FrancoRamello

Page 12: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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I L C O R S I V OD E L C O L T I V A T O R E

PRIMAVERA CERCASI...

“V o glio la primavera”. Lo ha scritto un wri-ter sulla recinzione di

un palazzo che sta nascendo in una via laterale del centro città, poco lontano dalla parete su cui, anni or sono, un sostenitore della libertà generalizzata aveva dato vita all’esortazione “Fuori le sardine dalle scatole”.

Ma dov’è la primavera? Per-ché ci sta tradendo, regalandoci pioggia, erba alta nei prati, orti in crisi e, ultima in ordine di tem-po, una grandinata violenta che ha distrutto la fragolicoltura del bovesano?

La primavera, come il Gover-no, tentenna. Ufficialmente è arrivata da un pezzo; di fatto ha preferito la politica del rinvio, lasciando spazio all’aria fredda, alla pioggia e al marciume. Si affaccia sporadicamente, di tan-

to in tanto, per ritirarsi dopo un paio di giorni, rifugiandosi in cieli nuvolosi, temperature basse, cli-mi umidi e minacce di temporale.

Tutti si lamentano, con una sola eccezione: i sofferenti di al-lergia da polline, graziati da at-tacchi prolungati nel tempo visto che le precipitazioni ripuliscono l’aria.

Anche il normale succeder-si delle stagioni è diventato un problema e pare ribellarsi agli schemi. In tempi in cui l’uomo afferma il proprio strapotere, modificando a suo piacimento i mille aspetti dell’esistente, il me-teo impone la propria autonomia e fa di testa sua, sorprendendo in continuazione e spiazzando chi, con arroganza, cerca conferme al sogno di onnipotenza.

Abbiamo portato a casa le sco-perte più sensazionali, realizzato

le alchimie più assurde, indivi-duato soluzioni strabilianti, ma continuiamo a guardare il cielo con preoccupazione e ad essere turbati dal brontolio del tuono, dall’ammassarsi delle nubi e dal-lo zigzagare dei lampi.

I sostenitori della ricerca di soluzioni a tutti i costi si stan-no lambiccando il cervello per scovare rimedi. Fare una pro-posta di legge? Promuovere un referendum climatico? Rivestire tutto con il nylon? Tornare alle antiche Rogazioni per ottene-re precipitazioni più regolari? Il Ministero dei trasporti potrebbe provvedere a spostare le nuvo-le, piazzandole sul mare aperto; quello dell’economia inventare una tassa per occupazione abu-siva di cielo pubblico; il dicastero dell’ambiente multare il maltem-po per scarichi abusivi e quello

della giustizia assicurare il cor-retto svolgimento di un processo mondiale per abuso di potere e comportamento irresponsabi-le. Sino ad ora solo nel campo dell’agricoltura si è fatto qual-cosa, prevedendo alcune forme di risarcimento per gli imprendi-tori quando proprio il maltempo esagera. Ma non si può vivere nell’incertezza ed occorre risarci-re anche i danni morali.

Ecco il motivo per cui la prima-vera latita. Ha paura dei processi, teme di essere messa alla gogna. E, intanto, gli umani cercano la Boccassini di turno: il giudice che si è fatto le ossa con Berlusconi e che potrebbe intentare causa anche alla signora Primavera Mancata, colpevole di delitti contro l’umanità, in questo mo-mento “latitante”.

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Page 13: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

Bartolomeo Bruna (“Bartolo”) è una figura molto cono-sciuta, anche perché è uno

chef valido ed appassionato: “Sono nato per caso a Saviglia-no il 19 marzo 1949. Mia mam-ma Margherita Quaranta faceva la margara, mio padre Antonio aveva l’Osteria, che noi portiamo avanti. Dopo la guerra, quando qui a vivere si faceva fatica, i miei erano emigrati a Saviglia-no. Mio padre con un camion faceva il corriere, mia mamma la casalinga. Ho una sorella, Silva-na, che è monaca di clausura be-nedettina nel Lazio, a Tarquinia”.

la sorella monaCaChe rapporti ha con sua

sorella?“Ottimi! Silvana ha 5 anni in

meno di me, ci sentiamo per te-lefono sovente e ci vediamo una volta all’anno. Io le raccomando di pregare anche per me… La sua scelta io l’ho accettata, mio padre anche, mia mamma inve-ce era andata un po’ in crisi per la sua scelta. Poi con il tempo i rapporti tra di loro sono diven-tati ottimi”.

Cosa pensa della clausura?“Capisco la scelta di mia so-

rella, apprezzata e condivisa a Sambuco, e lei continua ad avere dei rapporti intensi con il paese, seppure a distanza. A Natale scrive sempre una lettera che viene letta in chiesa, quando qualcuno si sposa arriva la per-gamena con la benedizione del Papa”.

Come mai lei è finito a sambuco?

“Perché un giorno mio nonno ha scritto a mio padre e gli ha detto che l’Osteria sarebbe stata sua. Era il 1957, mio papà ha ac-cettato e siamo tornati a vivere qui”.

lei aveva 8 anni… che ri-cordi ha di quel viaggio?

“Ah, il trasloco è durato tre ore di viaggio, ma a me è sembrato una eternità!”.

isolati per tre mesiun ricordo della sua infanzia?“La famosa alluvione del 1957,

che aveva colpito diverse valli al-pine. Noi siamo stati isolati per tre mesi, lo Stura aveva portato via la strada da Vinadio in su e Sambuco si raggiungeva solo a piedi. Rivivo l’alluvione come se fosse un film”.

da bambino sognava di fare il cuoco?

“No! Da bambino sognavo di volare con l’aereo. Ho fatto il pa-racadutista, diversi voli con l’ae-reo e ho preso anche il brevetto per guidare il parapendio. Sono diventato cuoco per caso, ma cu-cinare mi piace”.

Cosa rappresenta la cucina per lei?

“Molto. Mia mamma mi ha in-segnato molte cose, noi abbiamo puntato sulla ristorazione. Gra-zie alla cucina ho raggiunto una grande popolarità, che non im-maginavo. Nel 1989 mia mam-ma ha lasciato e io ho preso le redini in mano. Poi ho avuto un incidente con il parapendio, ho agganciato una pianta cadendo come un pero da dieci metri e mi sono rotto tre vertebre. Sono sta-to tre mesi bloccato a letto, era

il 17 luglio 1990: quella stagione è andata a rotoli e mia moglie, Alda Degioanni, con i miei ge-nitori ha cercato di tamponare quell’emergenza. Momenti diffi-cili…Ho firmato io le dimissioni dall’ospedale, contro il parere dei medici”.

Cosa pensa della salute?“La diamo tutti per scontata e

sovente ci accorgiamo di quanto è importante quando l’abbiamo persa”.

e poi?“Mi sono ripreso e dal 1994

al 1996 abbiamo fatto l’albergo nuovo, con grandi sacrifici e una grossa grinta. Io non mi arrendo mai”.

il piacere più grande?“Quando arrivo in sala e vedo

la gente felice”.

piatti sempliCiChe cucina propone?“Propongo la cucina del nostro

territorio, alcuni piatti semplici dei nostri vecchi”.

il problema con cui deve fare i conti tutti i giorni?

“Mi diverto ancora lavorando. In cucina c’è un giovane, Luca Marchisio, arrivato una decina di anni per uno stage e che mi aiu-

ta. Mia moglie si occupa delle ca-mere dell’albergo, io della cucina e del reperimento dei prodotti”.

la ricetta che ama di più?“È l’agnello sambucano! Lo cu-

cino nel modo più semplice e la gente quando lo mangia è entu-siasta. Credo che la cucina sem-plice sia quella vincente”.

Quali sono i patti occitani che propone?

“Ho ripreso, ingentilendola, una vecchia ricetta di torta sa-lata di patate e di riso. Cucino i “cruzet” con i porri di Cervere e le patate. Poi l’agnello sambuca-no, molto apprezzato. Sui dolci invento volentieri, non vado mai dietro alla ricette”.

Quando si è sposato?“Il 18 settembre 1971, Alda è di

Aisone. Non è stato difficile con-quistarla, dopo un anno e mezzo di fidanzamento ci siamo sposati. Abbiamo 2 figli e 4 nipoti”.

sambuco cosa è per lei?“È un bel paese con 80 abitanti

e siamo fortunati ad essere qui. Il paese è un valore in più. I mon-tanari sono ottime persone. I va-lori qui sono restati, il problema grosso è che manca purtroppo la gente e non ci sono i servizi. Spe-ro che lentamente ci sia un rilan-cio della valle Stura, giocando le carte del turismo, dell’artigiana-to e dell’agricoltura, dove ci sono ottimi prodotti di nicchia”.

preghiere in CuCinai suoi progetti per il futuro?“Mi diverto molto in cucina e

non penso alla pensione!”.il segreto del successo?“Puntare sulla qualità”.lei va sovente in chiesa?“Quando riesco, ma i preti mi

vogliono bene lo stesso. Io prego quando cucino. La morte: io ci sono andato molto vicino quan-do sono andato sott’acqua nello Stura, avevo 25 anni e ci sono restato per un minuto e mezzo. Una eternità. Poi sono riuscito a riemergere e sono felice di essere ancora qui!”. n

S T O R I E D I V I T A

BARTOLO BRUNA, CUOCO FELICE

IN VALLE STURA

a cura di Barba Bertu [email protected]

Bartolo Bruna, sorridente fra i fornelli

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Page 14: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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tecniche di prevenzione del riScaldo Superficiale delle mele

n CONVEGNO AGER – PROGETTO QUALITà DELLA MELA

te dei magazzini ne concentra l’utilizzo sulle partite destinate ai mercati d’oltremare o a quei mercati che richiedono parame-tri di durezza elevati come quel-lo inglese.

guglielmo Costa dell’Uni-versità di Bologna ha illustrato la fisiologia della maturazione, raccontando quanto a oggi si sa sui processi biochimici che cau-sano la comparsa del riscaldo superficiale. Nel caso delle varie-tà sensibili (nell’ordine: Granny Smith, Red Delicious, Pink Lady, Fuji), la prevenzione del riscaldo si gioca sulla combinazione di più fattori: adozione dell’Atmo-sfera Dinamica nelle sue diverse accezioni tecnologiche; grado di maturazione dei frutti; suppor-to di sostanze attive in grado di contrastare l’azione dell’etilene. Nell’ambito del Progetto AGER l’Università di Bologna, insieme al CReSO, ha definito per ogni varietà le finestre di raccolta che minimizzano la sensibilità al riscaldo. Si tratta di parametri oggettivi, dall’ormai consolidato amido test, al più recente indi-ce non distruttivo DA. Definito il momento ottimale, il passo successivo è sapere in anticipo quando si verificherà, in modo da programmare la logistica dei cantieri di raccolta e del cari-

Lo scorso 10 maggio, presso il CReSO – Centro di Ricerca per la Frutticoltura di Man-

ta (CN), sono stati presentati risultati i risultati del Progetto AGER – Qualità della mela sulla prevenzione delle fisiopatie del post-raccolta. AGER è un fondo costituito da tredici Fondazioni bancarie, tra cui per il Piemon-te la Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Cuneo, che finanzia progetti di ricerca di ampio re-spiro con rilevanti ricadute sul territorio. Il Progetto “Qualità della mela” vede coinvolti i più importanti Centri di ricerca ita-liani, a partire dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele

all’Adige, alle Università di Bo-logna, Padova, Udine e Milano, al Creso.

L’evento di disseminazione si è focalizzato sui metodi e le tecniche di prevenzione del ri-scaldo superficiale delle mele, tema di particolare interesse per il territorio piemontese: le varietà Red Delicious – 40.000 t in Piemonte – rappresentano il nucleo della neo-IGP “Mela Rossa Cuneo”.

luca giordani del CReSO ha aperto l’incontro tracciando un quadro delle strategie adottate dai centri di lavorazione e stoc-caggio piemontesi nel prevenire le fisiopatie da conservazione, con particolare riferimento al riscaldo superficiale. A oggi i magazzini piemontesi integrano efficacemente l’AD – atmosfera dinamica con una serie di pra-tiche che vanno dalla corretta gestione del frutteto all’uso l’1-MCP SmartFresh®. Quest’ul-timo viene utilizzato da tutti i magazzini per la sua efficacia nel prolungare la shelf-life dei frutti. La molecola, andandosi a legare con i ricettori dell’etilene blocca i processi biochimici che favoriscono la sovra-maturazio-ne dei frutti. A fronte di alcune centrali che ne fanno un uso generalizzato, la maggior par-

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camento delle celle. Costa ha riferito dello sviluppo di metodi predittivi e del relativo model-ling per programmare e gestire correttamente il delicato perio-do pre-raccolta (che sta intorno alla raccolta, fino allo stoccag-gio in AD), il tutto in funzione di prevenzione del riscaldo, o me-glio della massimizzazione della qualità al consumo.

Flavia succi e hubert Wieser di Agrofresh, dopo aver spiegato come si arriva alla presenza di riscaldo sulle mele e sottolineato quali sono i fattori che maggiormente ne influenzano l’incidenza, hanno introdotto l’applicazione del-la tecnologia SmartFresh® in combinazione con i sistemi LOS (basso stress di ossigeno). L’inte-grazione delle due tecnologie è possibile utilizzando regimi gas-sosi diversi a seconda delle so-luzioni attuabili e delle strutture disponibili. I due tecnici hanno sottolineato come la molecola si integra in modo eccellente con i sistemi LOS per quasi tutte le varietà, ad eccezione di Granny Smith e Fuji.

Ovviamente risultati miglio-ri sono ottenuti rispettando le “finestre” di raccolta e gli stadi di maturazione, così come in-dicato nelle raccomandazioni Agrofresh.

Fabrizio Costa della Fon-dazione E. Mach ha riferito di come i suoi lavori nel campo della biologia molecolare siano oggi in grado di spiegare i mec-canismi di azione dell’1-MCP. Questa molecola inibitrice della percezione etilenica non si limi-ta solamente a regolare negati-vamente l’espressione di alcuni geni, ma è in grado anche di attivare la trascrizione di un’al-tra serie di geni, per la maggior parte coinvolti nei processi di regolazione.

Il suo gruppo di lavoro è im-pegnato nell’individuazione dei geni responsabili della croccan-tezza della polpa, grazie all’im-piego di un texture analyzer, strumento sviluppato per la misura contemporanea del pro-filo acustico e meccanico delle mele. La croccantezza è oggi una delle caratteristiche senso-riali più apprezzate da parte del

consumatore, ma fino a questo momento veniva solamente valutata (e spesso confusa con la durezza) e mai misurata in modo analitico e preciso.

La ricerca della Fondazione Edmund Mach permetterà di integrare questi strumenti utili ad una migliore caratterizzazio-ne della qualità del frutto con gli studi di genomica, al fine di selezionare in maniera precoce nuove accessioni di melo distin-te da elevate proprietà qualita-tive. n

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contratto di appalto: tutte le norme da conoScere

In altre parole, il contratto di appalto si caratterizza per rischio di impresa e organizza-zione di mezzi propri a carico dell’appaltatore, cioè dell’impre-sa che svolge i lavori. In questo quadro, occorre distinguerlo dal contratto d’opera per il fatto che il servizio o l’opera è svolta pre-valentemente con lavoro proprio dell’esecutore (es. piastrellista) e dal contratto di somministra-zione per il fatto che questo è caratterizzato dalla quotidianità della prestazione (es. fornitura di latte al caseificio).

Questa distinzione è impor-tante perché stipulare un con-tratto di appalto significa rica-dere nelle numerose disposizioni di legge che negli ultimi anni hanno esteso la responsabilità in

solido del committente rispetto agli inadempimenti dell’appalta-tore. Infatti, il committente (ad esempio, l’azienda agricola che affida il lavoro alla cooperativa di lavoro o al contoterzista) ri-sponde in solido con l’impresa appaltatrice (quindi, con la coo-perativa di lavoro o in contoter-zista) per ❱ ritenute fiscali sui redditi da

lavoro dipendente e versa-mento IVA; tale responsabilità è limitata nell’ipotesi in cui, pur in assenza della presen-tazione della documentazione dei relativi versamenti, tali ver-samenti non risultino eseguiti dall’appaltatore o dall’even-tuale subappaltatore; nei confronti del committente trova applicazione la sanzione

Sempre più spesso, nella nor-male organizzazione azien-dale, anche l’imprenditore

agricolo si trova nella possibilità di utilizzare il contratto di appal-to, inteso come forma di ester-nalizzazione del lavoro, nel sen-so che svolgere l’attività azienda con mezzi e risorse proprie, deci-de di fare ricorso a mezzi e risor-se esterne.

Al riguardo, è necessario, in-nanzitutto, chiarire bene cosa si intende per contratto di appalto. Secondo il codice civile, si parla di contratto di appalto quando “una parte assume, con orga-nizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro”.

Attenzione ai profili di

responsabilità in solido da parte

del committente

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amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 200.000 se l’appaltatore o subappaltato-re non hanno regolarmente provveduto al versamento delle ritenute fiscali o dell’IVA

❱ retribuzioni (compreso TFR), contributi previdenziali e assi-curativi per lavoro dipendente, nel limite di due anni dalla cessazione dell’appalto

❱ danni conseguenti da in-fortunio, non indennizzati dall’INAIL.“Con tale disciplina – sottoli-

nea il vicedirettore di Coldiretti Cuneo, lauro pelazza – una cosa è certa: che si è caricato sulle imprese un’ulteriore ap-pesantimento burocratico sen-za aver alcuna garanzia di aver migliorato il funzionamento del sistema economico. Sulla questione, la nostra richiesta è di semplificare… e semplificare perché la burocrazia demolisce la voglia di fare impresa!”.

Il quadro del contratto di appalto va ulteriormente com-pletato sulle conseguenze dal punto di vista della sicurezza sul lavoro (dovendo valutare even-

tuali rischi interferenziali, cioè derivanti dalla sovrapposizione nell’attività lavorativa delle due imprese) e giuslavoristico. Su quest’ultimo aspetto, soprattut-to in relazione alle cooperative di lavoro, è necessario che la cooperativa appaltatrice man-tenga “autonomia organizza-tiva e rischio di impresa”, cioè i lavoratori della cooperativa non devono lavorare insieme a quelli del committente. va evi-denziato che è fondamentale nel contratto specificare il dettaglio delle mansioni e il riparto di competenze con il committen-te ben potendosi immaginare che i dipendenti della coopera-tiva svolgono la vendemmia e il committente (o i suoi dipenden-ti) svolgono il carico delle ceste sulla capezzagna e il trasporto delle stesse in azienda (ovvia-mente, ciò consente una costru-zione formalmente corretta del contratto per cui spetterà alle parti darne corretta esecuzione).

Gli Uffici di zona Coldiretti sono a disposizione per le azien-de associate per ogni ulteriore chiarimento. n

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n Come noto, in ogni azienda datrice di lavoro, anche agricolo, è necessario che sia nominato un RSPP (cioè Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), che come previsto dal Testo Unico Sicurezza, deve ave-re un’adeguata formazione.Per i datori di lavoro agricoli fino a 30 lavoratori ULA possono svolgere direttamente il ruolo di RSPP con una formazione che come previsto dall’Accordo Stato Re-gioni del 21 dicembre 2011, è della durata di 32 ore.I datori di lavoro oltre la soglia dei 30 lavoratori ULA o che non intendono svolgere direttamente il ruolo di RSPP, devono incaricare un soggetto RSPP con una specifica formazione prevista dall’accordo Stato Re-gioni del 26 gennaio 2006, che per il settore agricolo è complessivamente di 88 ore, ripartito in tre moduli – modulo base (A) – modulo specifico (B) – modulo sulla gestione della sicurezza (C).Coldiretti Cuneo sta organizzando il modulo specifico (B) per il RSPP in agricoltura, corso della durata di 36 ore, che verrà svolto da funzionari ASL.Coloro che fossero interessati possono rivolgersi agli Uffici Coldiretti – 0171/447371-278 – mail [email protected]

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nil percorso si snoda per 8 km con numerose tappe nelle aziende agricole, dove gli ap-passionati avranno la possibilità di degustare i prodotti tipici e i piatti della cucina tipica langarola: in ogni tappa della camminata, si degusterà il vino prodotto nelle cascine. la camminata si svolge con partenza dalla piazza san giovanni, in piccoli gruppi, verso le 9 del mattino. la pro loco mette a disposizione un servizio navetta. per info: tel. 0173.76109 (Comune di Farigliano) www.facebook.com/CamminatadelgustodiFarigliano.

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avviato il piano regionale di monitoraggio del Settore cunicolo

da parte delle imprese, per l’ac-quisto di vaccini per la mixo-matosi, una malattia virale del coniglio a esito quasi sempre mortale.

La Regione si era impegnata a sostenere gli allevatori con una parziale copertura delle spese di acquisto dei vaccini. E pro-prio in questi giorni dall’Unione europea è giunto il definitivo via libera al piano, che prevede uno stanziamento complessivo di 80 mila euro. I servizi veteri-nari, tra marzo e aprile, hanno avviato un primo monitoraggio negli allevamenti e, contestual-mente, raccogliendo le adesioni al piano vaccinale per la mixo-matosi.

Da una prima analisi, a livello regionale, su un totale di circa

150 allevamenti che avevano i requisiti dimensionali (alme-no 50 riproduttori) per poter aderire, al momento già il 70% delle aziende ha confermato la partecipazione al piano vacci-nale. Dopo una prima fase spe-rimentale nel 2013, l’intenzione è di mantenere il piano vacci-nale anche per l’anno succes-sivo e, se possibile, addirittura nel 2015. Per gli allevamenti che non l’abbiano ancora fat-to, è ancora possibile aderire al piano vaccinale.

Verranno acquistate circa 550 mila dosi vaccinali e la distribu-zione avverrà, indicativamente, da inizio settembre. L’Istituto Zooprofilattico distribuirà il vaccino presso le sue sedi di Cuneo e Torino. n

A fine febbraio avevamo dato notizia dell’inten-zione da parte della Re-

gione Piemonte di avviare un programma regionale di moni-toraggio a supporto al settore cunicolo.

Obiettivo del piano avviare un’approfondita ricognizione sugli standard produttivi degli allevamenti, sia attraverso la raccolta di informazioni sul-la gestione aziendale, sia su aspetti di carattere più stret-tamente epidemiologico. In modo tale da costituire una base conoscitiva del comparto da cui poter trarre importanti indicazioni. In sede di definizio-ne del piano era emerso come una delle principali criticità ri-guardasse l’esborso notevole,

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levanti i temi trattati: tra que-sti, l’evoluzione dei contratti di filiera, su cui è intervenuto Franco ramello, responsabile Economico Coldiretti Piemon-te, nonché l’indagine Donne Impresa in collaborazione con l’Università di Torino – facoltà di Agraria, che prevede un’azio-ne volta a verificare gli interessi delle donne imprenditrici, valu-tando gli aspetti sociali, cultu-rali, formativi ed economici.

A seguire è stato fatto un ag-giornamento di quelli che sono i progetti sociali e sanitari in cui Coldiretti è impegnata in prima linea, tra i quali “Sportello in salute” per supportare i citta-dini nel disbrigo delle pratiche socio-sanitarie ed attivare cor-

si di formazione sui principali temi di igiene e prevenzione, ed il progetto Rosa per favorire l’incontro tra chi cerca lavoro come assistente familiare (ba-dante) e le famiglie che hanno bisogno di questo servizio.

Nella serata, inoltre, è stato fatto il punto della situazione circa gli sviluppi della nuova Centrale Cooperativa UE. Coop (Unione Europea delle Coopera-tive), riconosciuta ed autorizza-ta nel mese di aprile 2013, che garantisce la rappresentanza, la tutela e la revisione del movi-mento cooperativo, nonché la vigilanza sugli enti ad essa ade-renti, e del progetto S.V.O.L.T.A., in collaborazione con il Comi-tato Imprenditoria Femminile della CCIAA; il progetto, volto all’inserimento lavorativo nelle aziende del territorio di donne vittime di violenza, prevede due mesi dedicati all’orientamento e sei mesi di tirocinio a partire dal mese di giugno, senza alcun onere per le aziende.

delia revelli – Responsabi-le Provinciale Donne Impresa Coldiretti – ha ribadito l’im-portanza rivestita dal Coordi-namento Provinciale Donne Impresa nell’offrire impulsi preziosi per la progettualità dell’Organizzazione a supporto di tutte le imprese del territorio. n

Martedì 7 maggio 2013 si è svolta a Fossano, pres-so la sede di Coldiretti,

la riunione del Coordinamento Provinciale Donne Impresa. Ri-

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Page 21: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

la Storia “piemonteSe” della legge “doc dei vini”

le di tale sistema e del processo evolutivo che ha portato l’Italia a diventare paese leader mondiale del vino”. n

Il 50esimo anniversario del decreto che istituì le denominazioni di origine dei vini (dpr n.930 del

12 luglio 1963) è stato al centro del convegno “1963-2013. Il vino, la memoria, il futuro. La legge delle doc dei vini compie 50 anni. Una storia molto piemontese”, che si è svolto il 3 maggio nella sala Viglione di Palazzo Lascaris a Torino. Parte del convegno è stata dedicata alla rievocazione dei due protagonisti piemonte-si della storia della legge sulle doc: il senatore paolo desana e l’onorevole giovanni goria, con la simbolica cerimonia di conse-gna delle targhe alla memoria dei due personaggi ai rispettivi figli. “Il convegno ha dimostrato anco-ra una volta che quello del vino rappresenta uno dei comparti più importanti, vitali e attivi della no-stra economia e della nostra so-cietà – ha evidenziato l’assessore

regionale all’Agricoltura, Claudio sacchetto –. Il Piemonte, terra di grandi vini e antiche tradizioni vitivinicole, è parte fondamenta-

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al Castello della manta“il Bello, il Buono e il naturale”n Cultura, passione per il territorio e gusto rendono unico “Il Bello, il Buono e il Naturale”, l’evento organizzato dal FAI, Fondo Ambiente Italiano, insieme al Castello della Manta e alle aziende di Campagna Amica Coldiretti, in cui le gustose peculia-rità del territorio accompagnano la visita con le guide del FAI al Castello della Manta. domenica 26 maggio, dalle 14 alle 18, il tema della giornata è “io scelgo Bio”: ai visitatori sono offer-te degustazioni di marmellate, succhi di frutta, formaggi tipici del territorio, miele e altre specialità dell’agricoltura biologica. Le aziende espongono i loro prodotti nelle cantine del Castello e chi lo desidera può acquistare i prodotti biologici.Domenica 30 giugno, sarà protagonista il progetto “Buono due volte”, con i prodotti etici dell’agricoltura sociale, domenica 28 luglio, vi saranno le degustazioni di piccoli frutti, in partico-lare lamponi, fragole e mirtilli.

Page 22: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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Si è svolta Domenica 19 maggio a Savigliano la XVI edizione di Quintessenza

la fiera che vede protagoniste le erbe aromatiche e officinali, spe-zie, essenze, prodotti biologici e

naturali, giardinaggio, florovi-vaismo e artigianato. Numero-si sono stati gli appuntamenti che hanno caratterizzato questa edizione. Tra quelli di maggior successo sicuramente la ter-za edizione della fiera dedicata all’agricoltura biologica “Cam-Bio…per un’altra terra”.

La fiera, tenutasi all’interno dell’Isola del biologico presso il Chiostro di San Pietro dalle ore 9:00 alle 19:00, ha visto la par-tecipazione in vendita diretta di ben 16 aziende associate all’As-sociazione Produttori Biologici Terramica.

Le aziende hanno riempito il chiostro con colori e sapori grazie alle loro produzioni rigo-rosamente certificate biologiche spaziando dai prodotti ortofrut-ticoli freschi e trasformati alle uova, dalle tisane e erbe aroma-tiche alle salse per condimenti,

dalle nocciole ai vini e ai mieli fino al succo di mirtillo, all’olio di oliva extravergine, alla pasta e ai formaggi di capra.

Grande attenzione è stata posta da Terramica nei confron-ti del visitatore che grazie alla presenza di un apposito stand ha potuto incontrare membri dell’Associazione a disposizione per rispondere a tutte le curio-sità sul settore.

Al consumatore, che è sem-pre più attento nella scelta dei prodotti biologici a KmØ sono stati dispensati utili consigli su come riconoscere un prodot-to Bio leggendo attentamente l’etichetta invitandoli a visitare il sito internet www.terramicabio.it per poter scoprire i Merca-ti di Campagna Amica presenti sull’intero territorio provinciale, le Botteghe di Campagna Amica e le aziende associate. n

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per informazione contattare questo numero: 0174 42481 e/o visionare il sito dell’ente: “www.sacrafamigliamondovi.it”

È stato pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale dell’Unione Europea del 30 aprile 2013

il Regolamento di Esecuzione n. 392 del 29 aprile 2013 che modi-fica il regolamento n. 889/2008 per quanto riguarda il sistema di controllo per la produzione bio-logica.

Il regolamento stabilisce al-cuni requisiti minimi per il con-trollo e la vigilanza, lasciando agli Stati Membri la possibilità di attuare misure aggiuntive. Il regolamento sottolinea l’impor-tanza dello scambio di informa-zioni all’interno degli Stati mem-bri, fra gli Stati membri, e fra gli Stati membri e la Commissione in materia di vigilanza effet-tuata dalle autorità competenti

nonché la necessità di adottare prescrizioni minime uniformi. Ciò anche per permettere un in-tervento tempestivo ed efficace nei casi in cui uno Stato membro rilevi irregolarità o infrazioni ri-guardanti la conformità dei pro-dotti importati.

Nel regolamento si ravvisa la necessità di un maggiore detta-glio nelle norme sui controlli in materia di produzione biologica, rafforzando la vigilanza delle autorità competenti sugli orga-nismi di controllo cui sono stati delegati compiti di controllo. Il Regolamento entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2014.

L’inasprimento dei controlli è la risposta, da una parte, agli scandali che hanno coinvolto

il settore biologico negli ultimi mesi a seguito di prodotti bio-logici stranieri entrati sul terri-torio nazionale dimostratisi in seguito alle indagini non essere tali e dall’altra, alle conseguenti richieste dei consumatori e delle stesse autorità europee, a partire dal commissario all’Agricoltura Ciolos, di dare maggiore credi-bilità al settore. Questo aspetto è di particolare importanza in quanto rafforzerà ulteriormen-te la credibilità dell’Agricoltura Biologica italiana da sempre garanzia di massima salubrità e tracciabilità delle produzioni a vantaggio del consumatore che è sempre più attento nella ricerca del prodotto alimentare italiano certificato biologico. n

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

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n A Peveragno, giovedì 30 maggio, aprirà il mercato della fra-gola e dei piccoli frutti ‘della Bisalta’: la sede del mercato è in via Beinette. Nei giorni scorsi è stata presentata la confezione uffi-ciale che sarà utilizzata per commercializzare i frutti sul mercato. L’iscrizione al mercato è gratuita. Il mercato sarà aperto tutti i giorni della settimana dalle ore 16, tranne il sabato. Per info: tel 0171-33.77.11 / 0171-33.90.85 (Comune di Peveragno). Sabato 8 e domenica 9 giugno la Pro loco ed il Comune di Peveragno organizzano la 56a edizione della Sagra della Fragola: l’elezione di Miss Fragola sarà sabato sera in piazza Toselli; domenica vi sarà il mercato dei prodotti tipici locali: in piazza Toselli, davanti al Mu-nicipio, si svolgeranno le attività legate alla fragola e il mercato di Campagna Amica. Domenica vi sarà la Mostra pomologica con la presentazione varietale delle fragole a cura del CReSO e la Mostra “I 60 anni di storia delle fragole a Peveragno”.

“Mestieri e Città” a Bovesn Dal 31 maggio al 2 giugno torna a Bo-ves "Mestieri e Città", la mostra mercato di primavera diventa re-gionale! L’evento vede la partecipazione della Coldiretti di Cuneo con il mercato di Campa-gna Amica, la fattoria didattica e con i labo-ratori agricoli, dedicati ai più piccoli. Oltre ai prodotti tipici dell’agricoltura, vi saranno gli operatori del commercio con le loro attività aperte e attive.

“Musicando in fiera”a Villafalletto n Il 2 giugno, si terrà “Musicando in fiera”: un grande raduno bandistico con rilevanza regionale e la presenza di una decine di bande della provincia di Cuneo e non solo: le bande suoneran-no in aree diverse del paese: ognunà terrà un mini concerto e sfileranno a turno per le vie di Villafalletto.Non mancherà la fiera, con il Mercato di Campagna Amica per valorizzare i prodotti del territorio e ci sarà anche il mercatino dell’antiquariato.

A Peveragno Mercato... e Sagra della Fragola

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fotovoltaico: nel 2012 quaSi 500mila impianti inStallati

A fine 2012, in Italia risul-tano in esercizio 478.331 impianti fotovoltaici per

16.420 MW installati e 18.862 GWh prodotti. A scattare la fo-tografia del settore è il “Rappor-to statistico sul solare fotovol-taico”, pubblicato dal Gse.

Nel solo 2012 è stata instal-lata una quantità di impianti pari a quella presente in Italia alla fine del 2010: oltre 148.000 per una potenza addizionale di 3.646 MW. Almeno un impian-to presente nel 97 per cento dei comuni italiani (era l’1,1 per cento nel 2006) ed il 96 per cento degli impianti esistenti è collegato in bassa tensione con una taglia media di 11 kW.

Sono 25.900 gli impianti fo-tovoltaici che beneficiano del premio per la sostituzione di co-perture in amianto, per una su-perficie pari a circa 20 kmq, con un incremento del 58 per cen-to rispetto al 2011. Toscana (38 per cento), Lombardia (37 per cento), Emilia Romagna (36 per cento) e Piemonte (35 per cen-to) sono le Regioni che primeg-giano. In termini di superficie bonificata sono da rilevare, oltre alla Lombardia (4.947.864 mq) e all’Emilia Romagna (3.066.118 mq), il Veneto (2.534.422 mq) ed il Piemonte (2.480.278 mq), che insieme coprono oltre il 64 per cento delle coperture bonificate in Italia. Crescono anche i piccoli

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(continua a pagina 28)

Page 28: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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e medi impianti e la generazio-ne distribuita, la cui consistenza è aumentata di 148.135 unità, realizzando un +45 per cento rispetto agli impianti esistenti a fine 2011.

L’incremento maggiore si ri-leva, in termini percentuali, per gli impianti tra 3 e 20 kW (+47 per cento). La taglia media degli

(continua da pagina 27)

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impianti si è ridotta passando da 38,7 kW del 2011 a 34,3 kW del 2012. Il fenomeno è legato alla riduzione nell’installazione dei grandi impianti determinata dal D.Lgs 1/2012 che ha posto delle limitazioni agli impianti a terra.

Per il Gse in pochi anni si è passati, da un sistema che face-va affidamento su un numero li-mitato di impianti di dimensioni medio-grandi, ad un sistema di generazione distribuita costitui-to soprattutto da piccoli e medi impianti rinnovabili. Infatti il 96 per cento degli impianti instal-lati in Italia sono collegati alla rete in bassa tensione, mentre solo 20.000 impianti sono con-nessi alla media tensione ma rappresentano il 63 per cento della potenza installata sull’in-tero territorio nazionale. I nuovi impianti entrati in esercizio nel corso del 2012 sono soprattut-to impianti di piccola taglia e sono collegati alla rete in bassa tensione. Questo ha comportato una trasformazione radicale nel sistema di generazione di ener-gia elettrica nel nostro paese. Nel 2012, la produzione degli

impianti fotovoltaici in Italia ha raggiunto 18.862 GWh con un incremento del 75 per cento rispetto all’anno precedente per una potenza totale di 16.420 MW.

Complessivamente il 43 per cento della potenza è installata a terra, il 48 per cento è collo-cata su edifici, il 6 per cento su serre e pensiline ed il residuo 3 per cento è ubicato diversamen-te, ad esempio è utilizzato per le barriere acustiche autostrada-li. A livello regionale il numero maggiore di impianti si trova al Nord, in particolare in Lombar-dia e in Veneto (rispettivamente 68.434 impianti e 14,3 per cen-to del totale e 64.941 e 13,6 per cento del totale). Infine a livello internazionale l’Italia è seconda solo alla Germania (32.278 MW) per ciò che concerne la potenza installata anche se ha circa la metà della potenza comples-siva tedesca. Stesso discorso per la nuova potenza installata nel 2012: in testa la Germania con 7.600 MW di nuovi impian-ti e a seguire l’Italia con 3.646 MW. n

Page 29: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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creSce l’intereSSe per gli impianti biogaS di piccola taglia

si che tali impianti vengano ali-mentati essenzialmente attraver-so i reflui di allevamento prodotti in azienda e che il loro dimen-sionamento sia valutato davve-ro in funzione di tutta una serie di variabili quali: la consistenza animale, la disponibilità di terra, la quantità di nitrati prodotti ed utilizzabili nel rispetto della nor-mativa…

In breve, questo settore do-vrebbe sempre più configurarsi come un’attività complementare e sinergica a quella di allevamen-to evitando la nascita di impianti maldestramente inseriti nell’im-presa e nel territorio che gene-rano speculazioni pericolose che troppo spesso danneggiano le imprese. n

Stando ad alcuni dati diffusi dal CRPA, nell’arco di tem-po che intercorre tra il 2007

ed il 2012, in Italia, nelle aziende agro-zootecniche, sono stati re-alizzati non meno di 1.000 nuovi impianti di biogas, per una po-tenza installata di circa 116 MWe. Il biogas ha dunque rappresenta-to un settore in costante crescita negli ultimi anni, e ciò a fronte di un regime di incentivazione di si-curo interesse.

Com’è noto quanto sopra non è avvenuto sempre in perfetta armonia con le esigenze del ter-ritorio ed in specifico attraverso una razionale valutazione della compatibilità di tali impianti ri-spetto agli indirizzi colturali dei luoghi ed alla situazione esisten-

te relativamente alla disponibilità di reflui per l’alimentazione degli impianti. Con il 2013 il regime incentivante è mutato profonda-mente andando a premiare, come più volte sostenuto da Coldiretti, i piccoli impianti alimentati es-senzialmente da reflui animali e sottoprodotti aziendali, armo-niosamente inseriti nell’ambito dell’azienda agro-zootecnica. Se oggi quindi la potenza media degli impianti realizzati è di circa 750 kwe c’è da attendersi per il futuro un’inversione di tenden-za che, in linea con le politiche di sostegno portate avanti dal Paese, orienterà le scelte verso impianti di piccola e forse picco-lissima taglia.

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Page 30: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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n 31 MAGGIOIVA REGISTRAZIONE FATTUREPer le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabi-lito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse .Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORII contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei regi-stri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acqui-sti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI “BLACK LIST”SOGGETTI MENSILIInvio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” re-gistrate o soggette a registrazione nel mese di aprile 2013, di importo superiore a 500 euro.

n 15 GIUGNO IVA FATTURAZIONE DIFFERITAA seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve es-sere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di maggio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo do-cumento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè maggio.

n 17 GIUGNO (essendo il 16 giugno festivo)IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI MAGGIOAnnotazione di liquidazione per il mese di maggio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2012 hanno re-alizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00 se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre ef-fettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore ai limiti suddetti che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

sCadenze aziendaliIVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTINELLA DICHIARAZIONE D’INTENTOEntro tale data deve essere trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di maggio 2013. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che effettuano cessioni nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art.8, lettera c) del D.P.R. 633/72.

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEFScade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di maggio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

VERSAMENTO ACCONTO IMU 2013Scade il termine per il versamento della prima rata di acconto IMU anno 2013, tramite modello F24 o conto corrente postale.

VERSAMENTO IRPEF, ADDIZIONALE REGIONALE ECOMUNALE IRPEF, IRAP SALDO 2012Scade il termine per effettuare il versamento del saldo IRPEF, addizionale regionale e comunale IRPEF ed IRAP anno 2012, per i contribuenti obbli-gati alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

ACCONTO IRPEFScade il termine per versare la prima rata di acconto IRPEF, nella misura del 40% dell’acconto totale dovuto (99%) se l’importo risultante al rigo RN33 è pari o superiore a euro 257,72. Il contribuente può dedurre dagli acconti da versare i relativi crediti d’imposta.

ACCONTO IRAPI contribuenti che esercitano attività diretta alla produzione o allo scam-bio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono effettuare il ver-samento della prima rata di acconto IRAP nella misura del 40 per cento dell’acconto totale dovuto (99%) se l’imposta è pari o superiore a euro 257,52. Non sono tenuti al versamento i produttori agricoli esonerati dalla tenuta della contabilità IVA.

DIRITTO ANNUALE CCIAA 2013Entro tale data le imprese iscritte al Registro annuale della Camera di Commercio sono tenute al versamento, tramite modello F24, del diritto annuale 2013. L’importo del diritto per le imprese individuali e le società semplici iscritte nella sezione agricola per l’anno 2013 è stato stabilito in euro 88 (ottantotto). Le imprese che esercitano l’attività attraverso unità locali devono versare, per ciascuna di esse, un diritto pari al 20% di quello dovuto per la sede principale, nella fattispecie 18 euro. n

Page 31: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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nNumerosa adesione di partecipanti alla Camminata del Sorriso 2013, organizzata dalla Cooperativa Sociale Serena di Fossano lo scor-so 28 aprile, con l’attiva collaborazione di Coldiretti Cuneo. Grande soddisfazione da parte della Onlus, che organizza e gestisce le atti-vità del Centro Equitazione Disabili per la straordinaria condivisione tra i camminatori, i numerosi giovani disabili provenienti da tutta la Provincia e l’entusiasmante esibizione degli “Artisti” di Teatro e Tera-pia. La manifestazione, che ha visto la presenza di oltre 150 parteci-panti, si è rivelata una splendida occasione di incontro, con un pre-ciso obiettivo: donare un autentico e sincero sorriso. La Coldiretti, da sempre vicina alle tematiche sociali, al termine della camminata ha offerto ai partecipanti una sana e gustosa merenda a base di frutta.

Camminata del sorriso 2013 a Fossano

Page 32: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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n NOTIZIE EPACA

Coltivatori diretti: i colti-vatori diretti in attività hanno diritto agli assegni familiari esclusivamente in favore dei fi-gli minori, studenti od inabili, in misura pari a 8,18 euro mensili.

pensionati: i pensionati delle gestioni speciali (coltivatori di-retti, artigiani e commercianti) hanno diritto alla maggiorazione di pensione per:• coniuge non legalmente ed

effettivamente separato;• figli minori, studenti od inabili;• la misura della maggiorazione

è pari a e10,21 mensili per ciascun componente a carico.

domandaAl fine di ottenere le presta-

zioni di cui sopra è necessario inoltrare all’INPS specifica do-manda.

Il Patronato Epaca della Col-diretti è a disposizione per for-nire assistenza gratuita per gli adempimenti del caso. n

I coltivatori diretti possono ot-tenere gli assegni familiari quando svolgono attività la-

vorativa e, unitamente agli ar-tigiani e commercianti, quando diventano pensionati.

limiti di redditoGli assegni sono corrisposti a

condizione che la famiglia del richiedente non abbia superato, nell’anno precedente, determi-nati limiti di reddito. Tali limiti sono rivalutati ogni anno in ra-gione del tasso di inflazione pro-grammato (tabella sottostante).

Se il reddito familiare supera i limiti può scattare la revoca degli assegni per il primo figlio oppure per tutti i familiari.

Sempre in materia di reddito, inoltre, è previsto un limite di red-dito personale che il familiare non deve superare per essere conside-rato a carico, che per il corrente anno è di e697,73 mensili.

redditi da considerareAlla formazione del reddito

familiare concorrono: 1) i redditi assoggettabili

all’IRPEF;2) il reddito della casa di abita-

zione;3) redditi esenti da imposta

(pensioni sociali, pensioni di invalidità civile, ecc.) se supe-rano euro 1.032,81;

4) redditi soggetti a ritenuta alla fonte (interessi bancari, posta-li, BOT, CCT, ecc).

Sono esclusi i redditi dei figli maggiorenni, non a carico anche se conviventi.

nucleofamiliare

Il nucleo familiare è così composto: • il richiedente;• il coniuge non legalmente ed

effettivamente separato;• i figli minori di 18 anni, anche

se non conviventi e non a ca-rico.

BeneficiariPossono essere beneficiari de-

gli assegni:• il coniuge non separato;• i figli minori di 18 anni, stu-

denti di età non superiore a 21 anni, universitari per tutta la durata del corso legale di lau-rea e comunque non oltre il 26° anno di età, non esiste li-mite di età per i figli che siano riconosciuti inabili al lavoro.

aSSegni familiari

(*) L’ipotesi riguarda il titolare maggiorenne di pensione ai superstiti unico componente il nucleo familiare.

Nucleo Familiare

Reddito familiare annuale oltre il quale cessa la corresponsione del trattamento di famiglia per il primo figlio e per il genitore a

carico e relativi equiparati

Reddito familiare annuale oltre il quale cessa la corresponsione

di tutti gli assegni familiari o quote di maggiorazione di

pensione

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Page 33: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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Page 34: Il Coltivatore Cuneese n.9 maggio 2013

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