Coltivatore Cuneese n.13/2012

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n ° 13 A n n o 6 6 1 - 3 0 S E T T E M B R E 2 0 1 2

Siccità, manodopera estiva, burocrazia: i problemi dell’estate

Caldo torrido e neve: l’estate drammatica dei malgari. Coldiretti chiede lo stato di calamità

La vendemmia 2012 è di grande qualità: aumentano le quotazioni delle uve

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3N° 13 – 1-30 settembre 2012

Sommario

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

A causa del brusco abbassamento delle temperature e delle

precipitazioni piovose e nevose degli ultimi scorsi, la situazione è drammatica sugli alpeggi delle vallate cuneesi, dove si contano centinaia di capi uccisi dal freddo.Ai danni di questa nuova emergenza, a cui si aggiungono le ingenti spese che dovranno essere affrontate anche per il recupero dei capi morti.“In alpe mancano le strutture necessarie di fronte ad eventi di questo genere per il riparo dei capi – commentano Marcello Gatto, presidente, e Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo –. Abbiamo più volte segnalato l’urgenza e la necessità di questi lavori alle amministrazioni comunali, proprietarie degli alpeggi, di cui non possono farsi carico le aziende, che pagano già affitti molto alti per usufruire dei pascoli. Questa drammatica situazione va ad aggiungersi a tutte le problematiche che quotidianamente vivono i malgari e ancor più chi abita e opera stabilmente in zona montana, dagli attacchi dei selvatici alle speculazioni che danneggiano irreversibilmente la montagna. In ordine a questa ultima vera emergenza, che va ad aggiungersi alla grave siccità dei mesi di luglio e agosto, chiediamo alle Amministrazioni che venga riconosciuto lo stato di calamità naturale”. m

Siccità, manodopera estiva, burocrazia: i problemi dell’estate 4

ULTIMA ORA: Più frutta nelle bibite, più certezze per i produttori e i consumatori 5

Siccità, si esigono interventi rapidi 5

Vendemmia 2012 di grande qualità: in aumento le quotazioni delle uve 6

Siglato l’accordo per il prezzo delle uve moscato 6

Approvati tre Piani Forestali Aziendali per il Cuneese 7

Uso sostenibile dei fitofarmaci: le nuove regole 8

Storie di vita

Oreste e ‘Talino’, amore a prima vista fra le meridiane di Bellino 9

Scade il 30 settembre la domanda di ruralità 10

Pomodoro da industria: positiva la raccolta nella Granda 11

Il Corsivo del Coltivatore: L’importante è essere belli? 12

In ricordo di Don Sandro Luccon 12

Come si calcola il prezzo indicizzato? 13

La Posta del Coltivatore 14

31 aziende vinicole cuneesi premiate alla Douja d’Or di Asti 15

Alla mostra di Saluzzo, Rebecca regina delle Frisone 16

Contratti di cessione dei prodotti agricoli e/o alimentari in forma scritta 18

Datori di lavoro: occorre provvedere direttamente al modello F24 21

CO.SM.AN. Consorzio Obbligatorio per lo Smaltimento dei Rifiuti di Origine Animale 22

Terramica e O.N.A.Frut presentano le mele biologiche 23

La sinergia tra Terramica e “7 vie del Belbo” per l’economia delle aziende biologiche del cuneese 24

Modifiche per la zootecnia bio e i mangimi trasformati 25

Concluso il corso di A Casa/Chez Soi: iniziano gli aiuti concreti agli anziani 26

Le prime Agritate “operative” nel Cuneese 27

Centallo: il Mercato del Fagiolo torna in piazza Don Gerbaudo 28

A Centallo una cornice perfetta per la Sagra del Fagiolo 29

Premio “Schi-na cinà” 2012 30

Serate a tema: gli agriturismi propongono le tipicità cuneesi 32

Iniziata la campagna di raccolta delle mele 34

Speciale Vendemmia 2012 36

“Campagna Amica daii!”: un invito a gustare quanto di vero e genuino offre il territorio 52

Giovani alla scoperta del Trentino Alto Adige 55

Grande ritrovo in montagna per gli allevatori di Piemontese 56

La fiera del Tartufo 56

Soggetti salvaguardati dalla riforma pensionistica 57

Scadenze aziendali 58

Le api e l’uva: una convivenza possibile e vantaggiosa 59

Un’estate ricca di appuntamenti per i cavalieri dell’A.C.S.T.E. 60

Concorso fotografico “Ri-scatti della terra” 62

Enobike... più forte del maltempo 62

50a Sagra del Marrone a Roccavione 62

Il mercatino del Coltivatore 63

“Il Coltivatore Cuneese”Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

1 copia euro 2,00Abbonamento annuo euro 40,00

Direttore AmministrativoBruno Rivarossa

Direttore ResponsabileMichelangelo Pellegrino

Coordinamento di redazioneChiara Serra

Hanno collaborato:Rosanna Ariaudo, Secondo Arneodo, Roberto Bianco, Silvia Bosco, Aldo Brustolon, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Piero Camperi, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Serena Demarchi, Mario Dotto, Damiano Dutto, Gianni Ellena, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Fiorenzo Leone, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Claudia Marenco, Michele Mellano, Massimo Meineri, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Valentina Riba, Davide Roà, Annalisa Sola

Redazione ed amministrazione:Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CNTel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300

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Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

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Il Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo

Grafica e stampa: AGAMVia Renzo Gandolfo area 90Madonna dell’Olmo – CuneoTel. 0171.411470 – Fax 0171.411714E-mail: [email protected]

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4 N° 13 – 1-30 settembre 2012 F O N D O

Siccità, manodopera estiva, burocrazia: i problemi dell’estate

Manodopera stagionaleNel Saluzzese, abbiamo assistito alla difficile situazione degli stranieri che dalla stazione ferroviaria si sono spostati al foro boario e poi sono stati sistemati in altri siti. Una situazione che va affrontata con proposte concrete. Coldiretti, rispondendo alle richieste degli imprenditori associati, che assumono manodopera straniera, sta ipotizzando un “campus” allestito appositamente per loro. Questo per evitare che vengano attribuite al mondo agricolo responsabilità di ordine sociale che non ha.Va ribadito che alle imprese associate a Coldiretti sta a cuore rispettare i lavoratori stranieri e nei loro confronti attuare il codice etico che comporta anche una vivibilità dignitosa, aldilà dell’impegno lavorativo. Allora ognuno deve fare il proprio mestiere e assumersi le proprie responsabilità. L’iniziativa di Coldiretti, che sarà realizzata sin dalla prossima campagna di raccolta, punta proprio su questo.

Siccità

Il periodo estivo, dal punto di vista agricolo, ha visto tornare prepotentemente di attualità

la problematica, ormai storica, della siccità.Soprattutto, nel periodo intorno al ferragosto e nei giorni successivi, i giornali si sono sbizzarriti nel riportare articoli e dichiarazioni che evidenziavano

la siccità e la conseguente carenza di infrastrutture atte a contenere l’acqua nel periodo invernale per poi cederla in quello estivo. I dati relativi ai danni causati dalla siccità, sono ancora in via di pianificazione: meno 30% la produzione dei cereali, meno 40% quella dei foraggi, anticipi di maturazione per frutta ed ortaggi e calo produttivo generalizzato. Cento milioni i danni pagati dall’agricoltura a causa della siccità in Piemonte, di cui 50 solo nella provincia di Cuneo. Se l’inchiostro fosse acqua, avremmo irrigato mezza provincia. Questo, per dire che Coldiretti denuncia ancora una volta la latitanza del mondo politico e delle Istituzioni. Dov’erano gli amministratori provinciali, alcuni dei quali si sono anche fatti negare ai giornalisti?Quest’anno, l’unica novità, è che non hanno ritenuto nemmeno di entrare nel merito della problematica. E questo non depone a loro favore. Abbiamo assistito in primavera alla costituzione e alla presentazione in pompa magna

del Consorzio Irriguo di terzo grado. Avrebbe dovuto portare avanti proposte e progetti concreti. Sinora, al di là di generici impegni, non abbiamo visto nulla.Occorre che chi è chiamato a governare, governi e chi è chiamato a decidere, decida.E in fretta. Alle frasi fatte ed alle parole, il mondo agricolo non ci crede più. Coldiretti ha avanzato la richiesta alla Regione di costituire un tavolo di lavoro permanente per la realizzazione degli invasi. Risposta affermativa da parte dell’Assessore all’Agricoltura, e siamo ora in attesa della convocazione.

Siccità: Ferma presa di posizione di Coldiretti, occorre stanare i politici.

Manodopera stagionale: chiarezza tra quanti hanno trovato lavoro e quanti lo stanno cercando.

Patentino per usare le macchine agricole: la norma non entrerà in vigore fino all’11 marzo 2013 e per chi ha un’esperienza almeno biennale, l’obbligo scatterà soltanto dal marzo 2017.Coldiretti sta lavorando per modificare la norma che ad oggi non riconosce la professionalità acquisita dagli imprenditori agricoli.

5N° 13 – 1-30 settembre 2012V A R I E

Patentino per usare le macchine agricoleE poi il periodo estivo è sempre foriero di qualche “bufala” che viene pubblicata su giornali, dove l’informazione spesso si confonde con la pubblicità commerciale.Ditte private organizzano corsi di formazione per ottenere i patentini obbligatori e necessari al fine di adempiere a quanto richiesto nell’accordo Stato-Regioni in materia di formazione dei lavoratori addetti all’utilizzo di attrezzature. Coldiretti ricorda che, per ora e fino alla data di entrata in vigore della norma, l’11 marzo 2013, non è obbligatorio l’uso di patentini per utilizzare le macchine agricole nei campi. L’Organizzazione sta lavorando, di concerto con il Ministero, affinché questa norma venga modificata per il mondo agricolo, al fine di evitare ulteriori balzelli burocratici agli imprenditori agricoli. La sicurezza, per Coldiretti, è una cosa seria che si ottiene non con corsi teorici, bensì con l’uso corretto delle attrezzature sulla base dell’esperienza imprenditoriale che nessun organismo, né pubblico, né privato è in grado di sostenere.Invitiamo pertanto i soci a chiarire tale aspetto presso gli Uffici di Zona Coldiretti, per evitare di incappare in burocrazia ora inutile, messa in atto da chi sicuramente ha interessi. Di problemi sul tappeto ve ne sono già abbastanza, anche sul piano

necessità di rilanciare i consumi dei nostri vini, a partire dai Dolcetti. Situazioni sulle quali Coldiretti ha lavorato con la sottoscrizione di accordi di filiera e rispetto ai quali non solo non intende demordere, ma vuole farli crescere. m

economico. Occorre evitare di crearne di nuovi. Dal prezzo del latte a quello dei bovini da carne, che debbono coprire almeno i costi di produzione, ad un momento economico che veda la frutta cuneese in parte trasformata sul posto, alla

Siccità, si esigono interventi rapidi

In questi mesi, Coldiretti è impegnata in un’attenta analisi

delle proposte di modifica presentate dalla Regione, relative alla disciplina dei procedimenti di concessione di derivazioni di acqua pubblica. Senza addentrarci in dettagli di ordine tecnico, si rimarca la necessità – ancora una volta

– di un riesame relativo agli obblighi derivanti dal rispetto del deflusso minimo vitale, dei misuratori di portata, del ricondizionamento dei pozzi e della necessità di realizzare nuove più moderne infrastrutture. Alla luce anche della grave situazione di carenza idrica che si è verificata nei

mesi estivi, si ritiene necessario riaprire un dibattito, con tutte le Istituzioni e i soggetti interessati e in particolare con la Regione Piemonte, in relazione alle politiche in materia di utilizzo di acqua e relativa legislazione che non paiono oggi adeguate a fronteggiare le emergenze del presente e del futuro. m

ULTIMA

ORA

Più frutta nelle bibite, più certezze per i produttori e i consumatori

Ben cinquantamila chili di vitamina C in più all’anno contro l’influenza saranno ‘bevuti’

dai 23 milioni di italiani che consumano bibite, grazie all’aumento del 20 per cento del contenuto minimo di frutta previsto dalla nuova norma, che accoglie finalmente le richieste di Coldiretti. Il presidente di Coldiretti Sergio Marini commenta positivamente l’approvazione della miniriforma della Sanità da parte del Consiglio dei Ministri: “La norma concorre a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre così le spese sanitarie dovute alle malattie, dall’influenza all’obesità”. Senza dimenticare l’impatto economico positivo che il provvedimento avrà sulle imprese agricole. m

6 N° 13 – 1-30 settembre 2012 V A R I E

dove le aziende acquirenti, il Consorzio, la parte agricola singola ed associata, partecipano ad un tavolo di trattative.“In sede tecnica – evidenzia Fabrizio Rapallino, responsabile Settore Vitivinicolo Coldiretti Cuneo – si è individuata un’ipotesi alternativa alle obsolete mercuriali, che Coldiretti e la parte agricola si impegneranno per il futuro affinché il progetto possa trovare le condizioni per concretizzarsi e portare all’individuazione concertata di un prezzo indicativo, ante vendemmia”. m

La vendemmia 2012 sarà di grande qualità, resa ancora migliore dalle

recenti piogge. Il clima secco, specie nei sorì, ha comportato una riduzione dei quantitativi, già limitati da una campagna comunque non generosa, una riduzione ulteriormente dovuta all’asciugatura dei grappoli è stata scongiurata dalle recenti piogge. I viticoltori sono costretti, dunque, ad uno stop- and go, ma a parte i disagi in sede di programmazione ed organizzazione della raccolta, le piogge regaleranno una stellina al punteggio della qualità. “Passiamo da un livello atteso tra il medio e l’alto, ad uno tra l’alto e l’eccellente, a seconda della varietà e delle esposizioni. L’ottimismo si farà realismo, se al termine delle piogge di questi giorni, settembre trascorrerà ancora caldo e ci sarà escursione tra le temperature di giorno e di notte”, dice Federico Vacca vicepresidente Coldiretti Cuneo e membro di giunta provinciale Coldiretti con delega al settore vitivinicolo.Proseguono Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo: “Il valore della vendemmia, insieme alle rese basse e al mercato vivacizzato, sta anche stimolando gli acquisti delle uve

e l’aumento delle quotazioni delle medesime”.A comprova di ciò, i prezzi de vini sfusi e i dati sulle vendite e sulle giacenze, a favore delle prime, sembrano aver lasciato alle spalle il periodo più grigio. L’inversione positiva era attesa, soprattutto per quelle denominazioni che negli ultimi

anni erano scese sotto il costo di produzione.Gli accordi interprofessionali, come quello dell’Asti DOCG, estesi anche ad altri vini rappresenterebbero il meglio per la gestione dell’economia vitivinicola, sia nel

segno dell’equilibrio e della stabilità lungo tutto l’asse della filiera, che per le possibili sinergie promozionali, tuttavia le differenti condizioni, in primis l’esigua percentuale di uve ancora compravendute, non aiutano a trovare le intese tra le parti. Un grande passo in quella direzione lo si sta facendo presso la Camera di Commercio,

Vendemmia 2012 di grande qualità: in aumento le quotazioni delle uve

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È stato siglato in Regione presso l’Assessorato Regionale all’Agricoltura l’accordo per il prezzo delle uve moscato: 10,65 euro a miriagrammo più Iva con una resa ad ettaro di 108 quintali.

L’accordo ha validità biennale per il prezzo mentre le rese verranno ridiscusse nel 2013 in base agli stoccaggi. Ha dichiarato Roberto Cabiale, presidente di Coldiretti Asti e membro di Giunta di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo: ”Riteniamo si tratti di un accordo che, visto il difficile momento economico, permette di mantenere il reddito alle imprese. Quest’anno la qualità delle uve è elevata. Il risultato raggiunto consente alle circa 4500 imprese agricole piemontesi che producono moscato di iniziare la vendemmia con la certezza di un prezzo. Nella trattativa la componente agricola ha agito con grande senso di responsabilità nell’interesse di tutti i componenti della filiera” m

Siglato l’accordo per il prezzo delle uve moscato

Alle pagine 36-51 lo “Speciale” dedicato alla Vendemmia 2012

A T T U A L I T À 7N° 13 – 1-30 settembre 2012

Approvati tre Piani Forestali Aziendali per il Cuneese

cominciato con la presentazione ai competenti uffici dei rispettivi Piani da parte degli enti interessati, a cui è seguita un’attenta disanima dell’Ipla (Istituto per le piante da legno e l’ambiente) comprensiva di precise indicazioni di perfezionamento della programmazione. Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “Prosegue il percorso intrapreso da questo Governo Regionale volto a valorizzare la gestione del patrimonio boschivo. Dopo l’approvazione del nuovo regolamento forestale nei mesi scorsi, attraverso il quale si è dato un taglio notevole alla fitta rete burocratica, restituendo dignità ai boscaioli nel rispetto delle necessità di ordine ambientale”. m

La Giunta Regionale ha approvato i tre Piani Forestali Aziendali presentati

rispettivamente dalla Comunità Montana Alto Tanaro Cebano Monregalese (delegata dai Comuni di Perlo, Bagnasco, Priola, Garessio, Ormea, Alto e Caprauna), dal Consorzio Forestale Monte Armetta ed infine dalla Comunità Montana Valli del Monviso (delegata dai Comuni di Sanfront e Gambasca).

Il Piano Forestale Aziendale è lo strumento, attraverso il quale si predispone la gestione pianificata in ogni dettaglio del patrimonio forestale e si coordina l’azione selvicolturale, si velocizza l’intervento da parte degli operatori e si predispone un piano attento alle esigenze del territorio nel rispetto della normativa di tutela ambientale.“Coldiretti – sottolinea Bruno

Rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte – chiede da sempre misure che diano risposte economiche concrete alla montagna. La forestazione rappresenta sicuramente un momento di reddito che va tutelato e difeso per garantire la presenza delle imprese agricole su quei territori difficili”.Il via libera della Regione pone termine ad un lungo iter

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La Regione ha dato il via libera a tre Piani Forestali Aziendali per pianificare in modo razionale la gestione del bosco in tre aree del Cuneese

A T T U A L I T À8 N° 13 – 1-30 settembre 2012

novembre 2013); 3) la modifica delle norme relative al rilascio dell’autorizzazione all’acquisto dei prodotti fitosanitari (il cosiddetto patentino) che decorrono a partire dal 26 novembre 2015.Si prevede l’obbligo di possesso di un certificato di abilitazione alla vendita dei fitofarmaci o, comunque, per svolgere un’attività di consulenza in

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (n.202 del 30 agosto 2012), il decreto

legislativo 14 agosto 2012 n. 150, che va ad attuare la direttiva 2009/128/Cee che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari. Le norme di maggiore interesse per le ricadute territoriali ed amministrative riguardano l’elaborazione da parte di un Consiglio tecnico scientifico istituito ad hoc, del Piano nazionale di attuazione; l’obbligo di formazione degli utilizzatori professionali, dei distributori e dei consulenti sull’impiego dei fitofarmaci (le Regioni devono realizzare il sistema formativo e di rilascio delle abilitazioni entro il 26

materia sempre a decorrere dal 26 novembre 2015; controlli delle attrezzature per l’applicazione dei fitofarmaci a partire dal 2016; l’abrogazione dell’art. 42 del dpr 290/2001 che innova il registro dei trattamenti, disposizione questa che entra subito in vigore; limitazioni all’uso dei fitofarmaci nelle aree protette e in quelle della Rete Natura 2000; le disposizioni in merito alla manipolazione e stoccaggio dei fitofarmaci; difesa integrata e sanzioni. Le disposizioni di principale interesse per le imprese agricole hanno un’entrata in vigore dilazionata nel tempo. Per quanto riguarda, specificatamente, il registro dei trattamenti, gli acquirenti e gli utilizzatori di prodotti fitosanitari lo conservano presso l’azienda riportando tutti gli interventi fitosanitari effettuati nel corso della stagione di coltivazione. Per registro dei trattamenti si intende un modulo aziendale che riporti cronologicamente l’elenco dei trattamenti eseguiti sulle diverse colture, oppure, in alternativa, una serie di moduli distinti, relativi ciascuno ad una singola coltura agraria. Sul registro, devono essere annotati i trattamenti effettuati con tutti i prodotti fitosanitari utilizzati in azienda, classificati molto

tossici, tossici, nocivi, irritanti o non classificati, entro il periodo della raccolta e comunque al più tardi entro trenta giorni dall’esecuzione del trattamento stesso. Il testo del decreto desta sicuramente qualche perplessità, in particolare, è negativo il provvedimento che esclude dal Consiglio tecnico scientifico competente ad elaborare il Piano nazionale le Organizzazioni professionali agricole. Preoccupa anche il paventato divieto d’uso dei prodotti molto tossici e tossici nelle aree protette e nelle zone Sic e Zps, restrizione che non trova alcuna giustificazione tecnica, trattandosi di una classificazione tossicologica relativa alla salute umana e non all’ambiente. In ogni caso, la professionalità dei produttori affiancati dai Servizi di assistenza tecnica Coldiretti faranno sì che il nuovo provvedimento venga introdotto senza eccessivi impatti negativi, elevando ulteriormente la qualità dei prodotti agricoli. m

Uso sostenibile dei fitofarmaci: le nuove regole

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Nella sua vita, Oreste Deferre ha sempre faticosamente lavorato

svolgendo molte attività e oggi, a 92 anni di età, soffre nel vedere le tante cose che ci sarebbero da fare... Oreste Deferre è nato a Cassinasco (Asti) il 19 luglio 1920, nel pieno della mietitura del grano: “Mio padre si chiamava Carlo, mia madre Maria Adelaide, ma per tutti era Matilde. I miei genitori erano contadini, coltivavano il grano e avevano la vigna”.

SOLDATOIN VALLE VARAITAQuanti eravate in famiglia?“In famiglia eravamo in sette: due sorelle e tre fratelli, oggi sono rimasto solo io, il più piccolo della nidiata”.Con cosa giocava da bambino?“Non avevo molto tempo per giocare, dovevo aiutare i miei genitori, tant’è che non ricordo momenti di distrazione”.Come mai è finito in Val Varaita?“Nel 1940 sono venuto a fare il militare in Val Varaita dove ho trovato gente ospitale, pronta ad aiutarmi al bisogno e anche a rifocillarmi portandomi di notte il cibo in un nascondiglio sicuro, ricavato nella pietraia di Bellino, ai ‘bac’ di Chiazale”.

AMORE A PRIMA VISTAI suoi ricordi della guerra?“Mi ritengo fortunato, perché non sono stato mandato né in Germania né in Russia, dove alcuni bellinesi hanno vissuto la terribile esperienza della prigionia e molti sono morti, lontani da casa. Ricordo giornate di ansia, di paura, di nostalgia e di pericolo, ma non ho mai sofferto la fame”.Come si chiamava sua moglie?“Mia moglie si chiamava Caterina (“Talino Sertoureto”, diventata in seguito “Talino d’Oreste”). L’ho conosciuta in quanto con sua mamma lavava gli indumenti dei militari dietro modesto compenso; in seguito avveniva anche uno scambio di prodotti alimentari. Io mi sono innamorato subito di lei, poiché

era molto bella! Aveva tanti pretendenti che mi guardavano di brutto in quanto ero forestiero. Finita la guerra, sono rientrato a casa e nulla lasciava sperare che tornassi da lei... Poi un bel giorno mi sono presentato con un vestito elegante, le scarpe lustre e lei non ha saputo resistere... Ci siamo sposati il 20 luglio 1946”.Come è composta la sua famiglia?“Dalla nostra unione sono nati tre figli: Matilde, Guido e Dario”.

IN PRIGIONEPER UNA MUCCAChe lavori ha svolto nella sua vita?“Nella mia vita ho svolto molte attività: appena sposato svernavo a Canelli lavorando nelle cantine sociali, poi con mia moglie ci siamo messi a vendere il vino che io compravo

direttamente nell’Astigiano. Più tardi ho comprato una licenza di autonoleggio. Nel frattempo il Comune di Bellino mi ha affidato l’incarico di portare i bambini alle Medie di Sampeyre. Nonostante queste occupazioni, ho sempre svolto il lavoro di contadino, di muratore, di assistente agli impianti sciistici di Pontechianale”.Qualche episodio particolare della sua vita?“Una volta con alcuni amici della borgata abbiamo deciso di andare a comprare una mucca oltre il confine, ma purtroppo sono stato “pizzicato”, mentre i miei

compaesani sono riusciti a fuggire e a farla franca. Sono stato messo in prigione a Gap dove ho svolto il lavoro di taglialegna. Fortunatamente i parenti di mia moglie, che abitavano in Francia, mi hanno aiutato ad uscire pagando una cauzione. Una triste avventura!”Quando è rimasto vedovo?“Sono rimasto vedovo l’11 giugno 2009: mia moglie se n’è andata improvvisamente, nonostante fosse in buona salute. Non mi sembra ancora vero oggi...”.Oggi con chi vive?“Oggi vivo con mia figlia Matilde, sei mesi a Cuneo e sei mesi a Bellino. Bellino è diventato il mio paese, qui ho incontrato “Talino” e insieme abbiamo formato una famiglia, ma non sempre mi sono sentito accettato ed integrato, in quanto i bellinesi non approvavano unioni con i forestieri”.

LE SUSINE DI DON RUFFAHa conosciuto don Ruffa?“Certo, ho conosciuto don Bartolomeo perchè le sue Suore erano le nostre vicine di casa. Mi sembra ancora di sentire il profumo delle susine che il reverendo portava dalla pianura. Ricorrevamo a loro per chiedere le medicine per noi e per gli animali”.Cosa pensa delle Suore di don Ruffa?“Le Suore erano quasi tutte adorabili: una mi ha persino cucito il labbro spaccato da una palata di neve”! Per non inguaiare colui che mi aveva procurato l’importante ferita, la Suora mi ha soccorso con abilità e generosità. I carabinieri, conosciuto l’accaduto, sono intervenuti, ma mia moglie si è assunta ogni responsabilità e tutto è finito bene”.Ora che ha 92 anni, la vita è diventata faticosa?“La vita è faticosa, ma l’essere affiancato dai figli ai quali ho trasmesso la mia voglia di lavorare, mi dà ancora forza, coraggio e speranza”.

DOPO LA MORTECi sarà qualcosa dopo la morte?“Io credo in Dio, ma non sono praticante. Per me la cosa importante nella vita è essere onesti e non fare del male a nessuno. Pensare alla morte non serve a niente, poiché prima o poi arriva lo stesso... Non so se ci sarà qualcosa dopo la morte, nessuno è mai tornato indietro, in ogni caso spero proprio di ricongiungermi a “Talino”, che è stata per quasi 70 anni la mia compagna di vita!”. m

9N° 13 – 1-30 settembre 2012R I T R A T T I D I I E R I E D I O G G I


Scade il 30 settembre la domanda di ruralità

decreto. La domanda non rappresenta quindi una richiesta di variazione di categoria, bensì la richiesta di riconoscimento e pubblicazione in atti del requisito rurale. Di grande importanza è il fatto che il decreto stabilisca che le domande così presentate hanno effetto a decorrere dal quinto anno antecedente a quello di presentazione della domanda. La norma ha lo scopo di prevenire il contenzioso con i Comuni per gli anni in cui era ancora in vigore l’Ici che escludeva da imposizione i fabbricati rurali, mentre nell’era dell’IMU darà la certezza di poter applicare correttamente l’aliquota ridotta o l’esenzione per i fabbricati strumentali ubicati in comuni montani o parzialmente tali. La data del 1° ottobre (essendo il 30 settembre domenica) rappresenta pertanto per tutti coloro che, pur avendo i fabbricati accatastati come rurali, non avessero ancora provveduto alla presentazione delle domande, un appuntamento assolutamente da non perdere. m

Con il mese di settembre scade l’ultimo termine per la presentazione

all’Agenzia del Territorio delle domande per il riconoscimento della ruralità dei fabbricati. Il recente decreto del Ministero Economia e Finanze del 26 luglio 2012, stabilisce infatti le corrette modalità di iscrizione negli atti catastali del requisito, dando piena attuazione, anche se in ritardo, alla previsione contenuta nel DL 201/2011 conosciuto come manovra Salva Italia. Il decreto risolve il problema creato dalle

interpretazioni della Cassazione secondo la quale il fabbricato per essere considerato rurale doveva essere accatastato nelle categorie A/6 per gli immobili abitativi o D/10 per quelli strumentali. La nuova disposizione stabilisce infatti che i fabbricati per cui sussistono i requisiti di ruralità sono iscritti in una delle categorie previste, in base alle regole generali. Pertanto per i fabbricati abitativi e per quelli strumentali iscritti in categorie

diverse dalla D/10, viene apposta una specifica annotazione, senza comportare il cambio di categoria. Si torna pertanto alla vecchia lettura in base alla quale il requisito deve essere verificato in base alle regole dell’art. 9 del DL 557/1993 a nulla rilevando la categoria catastale. Tuttavia è fatto obbligo di presentare la domanda secondo lo schema già introdotto dal precedente decreto 14 settembre 2011 e leggermente rivisto dal nuovo

la nostra priorità......il loro benessere

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Interessati tutti coloro che hanno fabbricati accatastati come rurali


Pomodoro da industria: positiva la raccolta nella Granda

800 quintali/ettaro. Le cause che hanno portato ad una contrazione delle superfici messe a coltura sono essenzialmente da imputarsi soprattutto ad aspetti di natura logistica, non potendo contare su di un centro di lavorazione territoriale del prodotto. Le principali industrie di lavorazione si concentrano, infatti, nelle altre regione del Centro Nord Italia e le più vicine sono in provincia di Alessandria. Lo stesso prezzo di partenza del prodotto, stipulato in sede accordo interprofessionale per il Nord Italia, passato quest’anno da 88 a 84 euro alla tonnellata, non ha certamente incentivato, così come la diminuzione dei quantitativi ritirati dalle industrie di trasformazione. m

Avviata sin dai primi di agosto dovrebbe concludersi verso la

fine di settembre la campagna di raccolta del pomodoro da industria. Coltura che in provincia di Cuneo ha raggiunto, quest’anno, circa 100 ettari, ma in netta contrazione rispetto al 2011 (-23%), concentrando sui tradizionalmente nelle aree del Fossanese e del Saviglianese. Rispetto alle previsioni la produzione presenta un calo dovuto soprattutto alle grandinate di inizio estate, le quali hanno investito circa il

50% della superfici con danni che variano dal 20 al 70% a seconda delle aree interessate. La disponibilità di acqua ha consentito di evitare il rischio danni da siccità. Siccità che invece ha danneggiato pesantemente le altre aree di produzione del Centro- Nord Italia, quali l’Alessandrino in Piemonte, Parma e Piacenza in Emilia

Romagna, Mantova in Lombardia, dove la scarsità d’acqua ha portato ad un accorciamento della campagna di raccolta. E qualche preoccupazione per le produzioni tardive.Tornando, invece, alla produzione cuneese, gli appezzamenti che non sono stati colpiti da grandine hanno mantenuto, mediamente, le rese degli anni precedenti, variando da 600 a

CUNEO Cuneotre via Torino, 216/a

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Maggiori difficoltà invece nelle altre aree del Nord d’Italia

V A R I E12 N° 13 – 1-30 settembre 2012

La sera, alle 20,30, arrivano le aspiranti veline: bionde o brune (è esclusa la via di mezzo), corpo statuario, sorriso a 45 denti.

Tutte più o meno uguali, con i capelli lunghi, possibilmente lisci, i pantaloncini che più corti non si può e i tacchi da 12 centimetri in su.Canticchiano, ballicchiano, raccontano dei loro studi veri o presunti e dell’aspirazione ad entrare a “Striscia la notizia”. Sembra che il pubblico, presente in piazza o a casa, gradisca, anche se la sua opinione vale meno del 2 di picche, perché non ha voce in capitolo e sono i giornalisti schierati sul palco a decidere.Penso che trucco e parrucco, chirurgia estetica e diete abbiano raggiunto standards tali per cui essere brutti oggi è diventato una scelta, una decisione da difendere con fatica.A questo punto mi chiedo se non sarebbe meglio estrarre a

sorte o cercare nelle nostre campagne, dove le ragazze “belle di nascita” non mancano di certo. E qualcuna – udite! Udite! – è persino castana, pesa più di 50 chili e porta i capelli corti.

Sarebbe questa la vera novità. Non la sfilza di giovani fotocopia, mamma e papà in estasi al seguito, frutto di una scala di valori che mette al primo posto le esigue misure petto-vita-fianchi e non si preoccupa di appurare se il tutto è controllato da un cervello che sappia ragionare.Certo, la posta è alta, ma non è detto che le quattro mossette sulla pedana di striscia assicurino, oltre ai soldi, felicità stabile e futuro sereno.Per me è meglio la normalità. E voi, che ne dite? Pensateci pure. Stacchetto!!!!! m

Bastian Contrari

L’IMPORTANTE è ESSERE BELLI?

Il Corsivo del Coltivatore

In ricordo di Don Sandro Luccon

È mancato, a causa di una grave malattia con cui lottava da anni, Don Sandro Luccon, Consigliere Ecclesiastico delle Zone di Saluzzo

e Savigliano dal 1998. Di origini venete, Don Sandro si era laureato in psicologia a Padova nel 1981. Ordinato sacerdote nel 1991 a Roma, dove aveva conseguito la licenza in Teologia Pastorale ivi era rimasto fino al 1996. Nello stesso anno fu accolto dall’allora Vescovo Mons. Diego Bona nella Diocesi di Saluzzo, prima a Sampeyre come vice Parroco e poi a Pratavecchia di Dronero, dove tuttora guidava la parrocchia di San Giacomo. Oltre a vari incarichi diocesani, da anni era responsabile della Pastorale Sociale del Lavoro e della Vicaria zonale della Valle Maira.Don Sandro colpiva chiunque lo incontrava per l’intelligenza l’affettuosità e la sincerità che da sempre lo contraddistinguevano. Ai suoi familiari, al Vescovo Mons. Giuseppe Guerrini, alla comunità di Pratavecchia giungano le sincere condoglianze della Coldiretti. m

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II prezzo indicizzato attuale di luglio “standard” è di 39,151

e cents/litro, considerando che:- il grasso conta il 35%

del prezzo finale;- le proteine contano il 65%

del prezzo finale;- il valore del grasso è di

38 g/litro;- il valore delle proteine è di

33 g/litro.Per arrivare al valore e cents/g di grasso e proteine con cui moltiplicare i valori mensili delle proprie analisi del latte, e per arrivare al prezzo finale al litro, occorre:• scomporre il prezzo standard 39,151 x 65% = 25,44815 e cents/

litro che è il prezzo totale della sola componente proteine;

39,151 x 35% = 13,70285 e cents/litro che è il prezzo totale della sola componente grasso;

• dividere i due valori per i rispettivi parametri standard ottenendo così i prezzi unitari di e cents/g di grasso e proteine:

225,44815 e cents/litro:33 g/litro = 0,771 e cents/g che è il prezzo unitario delle proteine;

13,70285 e cents/litro:38 g/litro = 0,361 e cents/g che è il prezzo unitario del grasso.

Questi ultimi due valori sono quelli da utilizzare per fare il prezzo, moltiplicandoli per i valori mensili delle proprie analisi, ottenendo così il prezzo del proprio latte. m

Come si CalCola il prezzo indiCizzato?

Pesi: Estero 33 Costi 34 Prodotti 33Grasso 35% Proteine 65% Controllo 100%

Prezzo in � cents per litro, Iva esclusa Controllo: 100

Base: gen 2010 = Pz �cents/litro

Standard grasso, g/litro 38 = g/kg 36,898Standard proteine, g/litro 33 = g/kg 32,043

valori rimodulati

estero costi prodotti totaleprezzo simul

gen-09 70,476 97,510 112,245 93,452 30,700 30,119 -0,581feb-09 69,290 95,135 111,539 92,020 30,230 29,491 -0,739

mar-09 68,439 93,414 111,112 91,012 29,899 29,086 -0,813apr-09 69,318 96,147 109,079 91,561 30,079 29,342 -0,737

mag-09 69,502 102,656 108,193 93,542 30,730 29,403 -1,327giu-09 70,728 103,374 107,623 94,003 30,881 29,806 -1,076lug-09 71,232 98,417 106,110 91,985 30,218 29,971 -0,247

ago-09 72,183 100,249 105,212 92,625 30,429 30,283 -0,145set-09 76,153 96,334 103,716 92,111 30,260 30,260 0,000ott-09 82,634 97,695 103,853 94,757 31,129 31,129 0,000

nov-09 88,120 103,501 105,821 99,191 32,586 32,586 0,000dic-09 87,597 104,213 106,596 99,516 32,692 32,692 0,000

gen-10 84,591 110,698 107,233 100,939 33,160 33,160 0,000feb-10 83,192 113,199 108,686 101,807 33,445 33,445 0,000

mar-10 83,498 114,891 109,275 102,678 33,731 33,731 0,000apr-10 89,148 116,847 109,374 105,240 34,573 34,573 0,000

mag-10 98,393 119,714 109,482 109,302 35,907 35,907 0,000giu-10 100,352 115,942 110,400 108,968 35,798 35,798 0,000lug-10 99,515 103,542 111,790 104,935 34,473 34,473 0,000

ago-10 98,401 110,544 114,418 107,815 35,419 35,419 0,000set-10 98,672 115,132 118,171 110,703 36,368 36,368 0,000ott-10 97,113 119,788 120,038 112,388 36,921 36,921 0,000

nov-10 95,718 123,202 121,605 113,605 37,321 37,321 0,000dic-10 97,847 131,145 122,442 117,285 38,530 38,530 0,000

gen-11 101,069 141,931 124,761 122,780 40,335 40,052 -0,283feb-11 108,375 145,451 126,383 126,923 41,696 41,696 0,000

mar-11 109,503 145,174 129,376 128,189 42,112 42,112 0,000apr-11 103,769 146,662 130,159 127,061 41,742 40,791 -0,950

mag-11 103,879 146,812 130,309 127,198 41,787 40,823 -0,964giu-11 105,418 139,339 130,275 125,154 41,115 41,115 0,000lug-11 103,969 135,830 130,034 123,403 40,540 40,540 0,000

ago-11 102,048 133,878 129,255 121,849 40,029 40,029 0,000set-11 101,807 130,123 129,255 120,492 39,584 39,584 0,000ott-11 102,242 126,721 128,200 119,131 39,136 39,136 0,000

nov-11 101,522 128,786 129,255 119,944 39,403 39,403 0,000dic-11 99,189 131,631 128,734 119,969 39,412 39,156 -0,256

gen-12 98,150 134,731 127,899 120,405 39,555 38,814 -0,741feb-12 95,404 138,680 126,701 120,446 39,568 38,492 -1,076

mar-12 92,400 141,277 125,884 120,068 39,444 37,322 -2,122apr-12 87,949 143,362 124,078 118,712 38,999 36,990 -2,008

mag-12 85,582 142,751 121,904 117,006 38,438 36,573 -1,865giu-12 87,174 136,487 121,424 115,243 37,859 35,617 -2,242

prezzo unitario proteine giugno 2012 0,702 � cents/g prezzo unitario grasso giugno 2012 0,328 � cents/g

indice base apr-giu 2007prezzo

simulato

variazione su prezzo

simul

Lombardia 33,16e

e

Pesi: Estero 33 Costi 34 Prodotti

Grasso 35% Proteine 65% Controllo

Prezzo in �cents per litro, Iva esclusa Controllo:

Base: gen 2010 = Pz Lombardia �cents/litro 33,16

Standard grasso, g/litro 38 = g/kg 36,898

Standard proteine, g/litro 33 = g/kg 32,043

valori rimodulati

estero costi prodotti totaleprezzo simul

gen-09 70,476 97,510 112,245 93,452 30,700 30,119 -0,581

feb-09 69,290 95,135 111,539 92,020 30,230 29,491 -0,739

mar-09 68,439 93,414 111,112 91,012 29,899 29,086 -0,813

apr-09 69,318 96,147 109,079 91,561 30,079 29,342 -0,737

mag-09 69,502 102,656 108,193 93,542 30,730 29,403 -1,327

giu-09 70,728 103,374 107,623 94,003 30,881 29,806 -1,076

lug-09 71,232 98,417 106,110 91,985 30,218 29,971 -0,247

ago-09 72,183 100,249 105,212 92,625 30,429 30,283 -0,145

set-09 76,153 96,334 103,716 92,111 30,260 30,260 0,000

ott-09 82,634 97,695 103,853 94,757 31,129 31,129 0,000

nov-09 88,120 103,501 105,821 99,191 32,586 32,586 0,000

dic-09 87,597 104,213 106,596 99,516 32,692 32,692 0,000

gen-10 84,591 110,698 107,233 100,939 33,160 33,160 0,000

feb-10 83,192 113,199 108,686 101,807 33,445 33,445 0,000

mar-10 83,498 114,891 109,275 102,678 33,731 33,731 0,000

apr-10 89,148 116,847 109,374 105,240 34,573 34,573 0,000

mag-10 98,393 119,714 109,482 109,302 35,907 35,907 0,000

giu-10 100,352 115,942 110,400 108,968 35,798 35,798 0,000

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feb-11 108,375 145,451 126,383 126,923 41,696 41,696 0,000

mar-11 109,503 145,174 129,376 128,189 42,112 42,112 0,000

apr-11 103,769 146,662 130,159 127,061 41,742 40,791 -0,950

mag-11 103,879 146,812 130,309 127,198 41,787 40,823 -0,964

giu-11 105,418 139,339 130,275 125,154 41,115 41,115 0,000

lug-11 103,969 135,830 130,034 123,403 40,540 40,540 0,000

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ott-11 102,242 126,721 128,200 119,131 39,136 39,136 0,000

nov-11 101,522 128,786 129,255 119,944 39,403 39,403 0,000

dic-11 99,189 131,631 128,734 119,969 39,412 39,156 -0,256

gen-12 98,150 134,731 127,899 120,405 39,555 38,814 -0,741

feb-12 95,404 138,680 126,701 120,446 39,568 38,492 -1,076

mar-12 92,400 141,277 125,884 120,068 39,444 37,322 -2,122

apr-12 87,949 143,362 124,078 118,712 38,999 36,990 -2,008

mag-12 85,582 142,751 121,904 117,006 38,438 36,573 -1,865

giu-12 87,174 136,487 121,424 115,243 37,859 35,617 -2,242

lug-12 88,651 151,042 120,936 120,518 39,592 39,151 -0,441

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prezzo unitario grasso luglio 2012 0,361 �cents/g

indice base apr-giu 2007prezzo

simulatovariazione su prezzo simul

prezzo unitario proteine luglio 2012 0,771 e cents/g prezzo unitario grasso luglio 2012 0,361 e cents/g

14 N° 13 – 1-30 settembre 2012 L E T T E R E

La Posta del Coltivatore

colleghi del Progetto Lupo. Ancora, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha ridotto l’interesse a monitorare la diffusione e la numerosità del predatore, con la grave conseguenza che mancheranno i presupposti per la gestione del lupo sul territorio.In un momento di disponibilità economiche limitate e di espansione territoriale delpredatore è importante che i finanziamenti pubblici siano ottimizzati per supportare gliallevatori che già operano

OCCORRE FARE CHIAREZZA SUL “PROGETTO LUPO PIEMONTE”Recenti articoli sui giornali, riunioni pubbliche con allevatori, voci insistenti riguardantil’argomento “lupo”, obbligano la categoria Veterinaria, rappresentata dall’Associazione dei Consigli Ordini Provinciali Medici Veterinari del Piemonte a puntualizzare quale sia stato fino al 2011 il ruolo del Professionista Veterinario nell’ambito del “Progetto Lupo Piemonte” e fare chiarezza, sugli episodi che si leggono quasi quotidianamente sui giornali.Fin dalla sua istituzione nel 1999, il Progetto lupo è stato impostato con un approccio diestremo rigore scientifico, affiancando all’attività di monitoraggio (diffusione della specie e sua consistenza numerica), quella più specialistica di accertamento e di prevenzione dei danni al bestiame domestico. Mentre la prima azione è portata avanti da un team di biologi, per la valutazione degli attacchi da canide è legalmente indispensabile la figura del

Veterinario di progetto, non solo come autore di esami autoptici, ma anche come dispensatore di terapie mediche e chirurgiche agli animali feriti.Oltre ad occuparsi delle necroscopie finalizzate al risarcimento degli animali predati, il Veterinario di Progetto effettuava interventi di primo soccorso sugli animali feriti edinstaurava un rapporto di dialogo con gli allevatori, finalizzato soprattutto alla messa apunto di sistemi per la prevenzione dagli attacchi.

Pur mantenendo il sistema degli indennizzi sempre erogati dalla Regione Piemonte ed affidati ad una compagnia assicuratrice, vengono a mancare: il controllo da parte di professionisti formati ad hoc, l’affidamento di sistemi di prevenzione, la formazione e l’affidamento di cani da guardiania selezionati. I sopralluoghi sono stati affidati a Veterinari dell’A.S.L., i quali oltre alle loro normali mansioni, devono addossarsi un ulteriore lavoro per il quale non sono specializzati come lo erano i

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15N° 13 – 1-30 settembre 2012

31 aziende vinicole cuneesi premiate alla Douja d’Or di Asti

V A R I E

in maniera proficua ed eco-sostenibile, soprattutto in terminidi prevenzione e gestione del bestiame alpeggiante.La decisione delle Autorità Regionali di sollevare dall’incarico le figure dei Medici Veterinari sembra andare in direzione opposta a quanto finora realizzato.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia

di CuneoDr. Emilio Bosio

La lettera era molto più lunga, ma abbiamo pubblicato i passaggi salienti. Evidenziamo che né il progetto Lupo, né l’attuale impostazione regionale hanno dato i risultati sperati dagli allevatori. La professionalità dei veterinari non è in discussione, mentre è opportuno aprire un dibattito sul ruolo non solo economico, ma anche ambientale dei malgari e dei pastori. Coldiretti continua ad essere schierata dalla parte dei malgari. m

Sono 31 le aziende vinicole della provincia di Cuneo

premiate al 40^ concorso enologico nazionale “Douja d’Or 2012”, bandito dalla Camera di commercio di Asti in collaborazione con l’Onav, l’organizzazione nazionale assaggiatori di vini.Tecnici ed esperti, dopo aver esaminato i campioni a livello organolettico, cioè guardando agli aspetti visivi, olfattivi e gustativi, hanno stilato la classifica, riconoscendo a molti (la metà circa dei concorrenti) caratteristiche di qualità elevata. D’ora in poi, potranno fregiarsi di un apposito bollino, autorizzato dal Ministero delle Politiche

agricole e forestali.

Le aziende premiate: fratelli Abrigo (Diano d’Alba), Marco e Vittorio Adriano (Alba), Valter Bera di Bera (Neviglie), Soc. agricola Brandini (La Morra), Renato Biganza (Piobesi d’Alba), Andrea Burlotto (Verduno), Azienda agric. Cagliero (Barolo), Cantina del Nebbiolo (Vezza d’Alba), Cantina della Porta Rossa (Diano d’Alba), Cantina Terre del Barolo (Castiglione Falletto), Cascina Cucco dei fratelli Stroppiana (Serralunga d’Alba), Fratelli Casetta (Vezza d’Alba), az. Caudrina di Romano Dogliotti (Castiglione Tinella), Luigi Drocco (Alba), Enrico Serafino (Canale),

Ettore Fontana (Castiglione Falletto), Giovanni Ghiga (Castiglione Tinella), Giordano Vini (Diano d’Alba), fratelli Massucco (Castagnito), Fratelli Mossio (Rodello), Palazzo Rosso (Pocapaglia), Giovanni Prandi (Diano d’Alba), Salvano (Diano d’Alba), Sartirano figli (Monforte d’Alba), Savigliano fratelli (Diano d’Alba), Sibona fratelli (S. Stefano Roero), Giovanni Sordo (Castiglione Falletto), Matteo Soria (Castiglione Tinella), Tenuta Carretta (Piobesi d’Alba), Toso (Cossano Belbo), Giovanni Veglio e figli (Diano d’Alba), Michele Viano (Vezza d’Alba), Antonio Viglione e figli (Monteu Roero), Villadoria (Serralunga d’Alba). m


Alla mostra di Saluzzo, Rebecca regina delle Frisone

mondo dei giovani allevatori. Lo Junior show ha visto in azione 18 concorrenti, maestri di toelettatura dopo la lunga preparazione dei capi in stalla. La classifica assoluta Junior vede al primo posto Gabriele Gariglio di Piobesi Torinese, seconda Serena Vanzetti di Candiolo e terzo Franco Bruno di Saluzzo. Un altro giovane è stato protagonista della Mostra: si tratta del saluzzese Maurizio Paschetta, che lo scorso 26 maggio ha conquistato il record mondiale di mungitura (4,5 litri in due minuti) finendo sul Guinness dei primati. A Maurizio, 27 anni, il presidente dell’Arap e Apa Roberto Chialva ha consegnato una speciale targa a nome delle associazioni allevatoriali. m

La frisona, regina della 40a Mostra regionale che si è tenuta a Saluzzo, è

Rebecca dell’allevamento dei fratelli Beltramino di Buriasco, nel Pinerolese. Rebecca ha conquistato anche il premio per “la miglior mammella”, davanti a un pubblico di intenditori giunti da più regioni italiane. La rassegna promossa dall’Associazione piemontese allevatori, con la collaborazione tecnica dell’Apa di Cuneo, ha portato alla ribalta dopo attente valutazioni e sfilate

in passerella, numerose altre campionesse bovine dal tipico mantello pezzato bianconero. L’azienda agricola Oitana di Scalenghe ha conquistato il primo premio tra gli allevatori,

seguita da Sergio Casalis di Carignano, il Beltramino, la Magnolia e Carlo Vanzetti di Candiolo. Come sempre nella kermesse zootecnica saluzzese, ampio lo spazio dedicato al

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Contratti di cessione dei prodotti agricoli e/o alimentari in forma scritta

sostanza o prodotto trasformato, parzialmente trasformato o non trasformato, destinato ad essere ingerito, o di cui si prevede ragionevolmente che possa essere ingerito, da esseri umani.

Contratti esclusi dall’applicazione della nuova normativaSono esclusi dell’applicazione della nuova normativa i conferimenti di prodotti agricoli e alimentari operati dagli imprenditori alle cooperative di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, se gli imprenditori risultano soci delle cooperative stesse, nonché i conferimenti di prodotti agricoli e alimentari operati dagli imprenditori alle organizzazioni di produttori di cui al decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, se gli imprenditori risultano soci delle organizzazioni di produttori stesse ed i conferimenti ittici tra imprenditori ittici di cui all’art. 4 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4.La nuova normativa, inoltre, non si applica alle cessioni di prodotti agricoli e alimentari istantanee, con contestuale consegna e pagamento del prezzo pattuito, né ai contratti conclusi con il consumatore finale, ossia con

Secondo quanto previsto dall’art. 62 del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1,

convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, a partire dal 24 ottobre 2012, i contratti aventi ad oggetto il trasferimento di prodotti agricoli e/o alimentari, dietro il pagamento di un prezzo, la cui consegna avvenga nel territorio della Repubblica Italiana, devono essere stipulati in forma scritta, indicando, a pena di nullità, la durata, la quantità e le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo, le modalità di consegna e di pagamento.Entro il 31 dicembre 2012, invece, dovranno essere adeguati alla nuova normativa i contratti già in essere alla data del 24 ottobre 2012.

Cosa si intendeper forma scrittaPer forma scritta si intende qualsiasi forma di comunicazione scritta, anche trasmessa in forma elettronica o a mezzo fax, avente la funzione di manifestare la volontà delle parti di concludere un contratto avente ad oggetto la cessione dei prodotti agricoli e/o alimentari.Costituiscono contratto in forma scritta – purché contenenti le indicazioni richieste a pena di nullità – anche i documenti di

trasporto o di consegna e le fatture su cui sia riportata la dicitura “assolve gli obblighi di cui all’art. 62, c. 1, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27” e gli ordini di acquisto con i quali viene commissionata la consegna dei prodotti, nonché gli scambi di comunicazioni e di ordini antecedenti alla consegna dei prodotti.Vengono anche equiparati ai contratti in forma scritta gli scambi di comunicazione e le contrattazioni che viaggiano attraverso la Borsa merci telematica e le altre borse merci riconosciute dalla legge.

Quali sono i prodotti agricoliSono prodotti agricoli quelli

elencati nell’allegato I di cui all’art. 38, comma 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, consultabile sul sito http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:083:0329:0334:IT:PDF, e quindi, per esempio: animali vivi, carni, pesci, latte e derivati del latte, uova, miele, piante vive e prodotti della floricoltura, legumi, ortaggi, frutta, cereali.

Quali sono i prodotti alimentariSono prodotti alimentari quelli di cui all’articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002, consultabile sul sito http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2002:031:0001:0024:IT:PDF, e quindi: qualsiasi

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Codice Produttore : 02603970043Cod. Iscr. Reg. Nazionale Fornitori CN 0004

(continua a pagina 20)


a mano, di invio a mezzo di raccomandata A.R., di posta elettronica certificata (PEC) o di impiego del sistema EDI (Electronic Data Interchange) o altro mezzo equivalente, come previsto dalla normativa fiscale; se manca la certezza circa la data di ricevimento della fattura, si presume che la stessa sia ricevuta nella data di consegna dei prodotti.Per la cessione di prodotti alcolici è fatto salvo quanto previsto dall’art. 22 della legge 18 febbraio 1999, n. 28, secondo cui: per le cessioni di prodotti alcolici di cui all’articolo 27, comma 1, del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, approvato con decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 , a soggetti autorizzati ad immetterli in consumo, i corrispettivi devono essere versati entro sessanta giorni dal momento della consegna o ritiro dei beni medesimi. In caso di

la persona fisica che acquista i prodotti per scopi estranei alla propria attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta.

Le pratiche commerciali slealiNei contratti di cessione dei prodotti agricoli e/o alimentari e nelle relazioni commerciali tra operatori economici è vietato adottare condotte commerciali sleali che comportino l’imposizione di condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose.È considerata pratica commerciale sleale anche la previsione nel contratto di una clausola che obbligatoriamente imponga al venditore, successivamente alla consegna dei prodotti, un termine minimo prima di poter emettere la fattura. Ciò è possibile solo se le consegne sono frazionate nello stesso mese: in questo caso

la fattura può essere emessa solo successivamente all’ultima consegna del mese.

Termini di pagamento e fatturazioneSono previsti, inoltre, termini legali non derogabili di pagamento del corrispettivo: trenta giorni per i prodotti deteriorabili (intendendosi per tali i prodotti agricoli, ittici e alimentari preconfezionati che riportano una data di scadenza o un termine minimo di conservazione non superiore a sessanta giorni; i prodotti agricoli, ittici e alimentari sfusi, comprese erbe e piante aromatiche, anche se posti in involucro protettivo o refrigerati, non sottoposti a trattamenti atti

a prolungare la durabilità degli stessi per un periodo superiore a sessanta giorni; i prodotti a base di carne che presentino le seguenti caratteristiche fisico-chimiche: aW superiore a 0,95 e pH superiore a 5,2 oppure aW superiore a 0,91 oppure pH uguale o superiore a 4,5; e tutti i tipi di latte); sessanta giorni per tutte le altre merci.Tali termini decorrono dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura.Inoltre vanno emesse fatture separate per cessioni di prodotto che siano assoggettate a termini di pagamento diversi.Dal giorno successivo alla scadenza del termine decorrono automaticamente gli interessi, ma in questi casi il saggio degli interessi è maggiorato di ulteriori due punti percentuali ed è inderogabile.Ai fini della determinazione degli interessi, la data di ricevimento della fattura è validamente certificata solo nel caso di consegna della fattura

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21N° 13 – 1-30 settembre 2012V A R I E

consumatori aderenti al Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti e delle categorie imprenditoriali presenti nel Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, le quali sono altresì legittimate a richiedere l’inibitoria dei comportamenti illegittimi. m

mancato rispetto del termine di pagamento il cessionario, senza bisogno di costituzione in mora, è tenuto al pagamento di interessi corrispondenti al tasso ufficiale di sconto maggiorato di cinque punti percentuali, salva pattuizione tra le parti di interessi moratori in misura superiore e salva la prova del danno ulteriore.

Le sanzioniIl contraente che contravvenga agli obblighi di cui al comma 1 dell’art. 62 (forma scritta del contratto e indicazione a pena di nullità della durata, della quantità e delle caratteristiche del prodotto venduto, del prezzo, delle modalità di consegna e di pagamento), purché non si tratti del consumatore finale, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 516,00 a € 20.000,00, a seconda del valore dei beni oggetto di cessione.Il contraente che adotti pratiche commerciali sleali, purché non si tratti del consumatore finale, è punito con la sanzione

amministrativa pecuniaria da € 516,00 a € 3.000,00, a seconda del beneficio che ha tratto dalla violazione. Il debitore che non rispetti i termini legali di pagamento è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 500,00 ad € 500.000,00, a seconda del fatturato dell’azienda, della ricorrenza e della misura dei ritardi.

La vigilanzaCompetente a vigilare sull’applicazione delle nuove

norme ed ad irrogare le sanzioni previste, è l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, la quale provvede d’ufficio o su segnalazione di qualsiasi soggetto interessato, anche avvalendosi del supporto operativo della Guardia di Finanza.

Risarcimento del dannoÈ fatta salva la possibilità di agire in giudizio per il risarcimento del danno derivante dalle violazioni delle nuove norme, anche a mezzo delle associazioni dei

Datori di lavoro: occorre provvedere direttamente al modello F24

Con la scadenza dei contributi relativi alla manodopera occupata nel 1° trimestre 2012, in scadenza il 17 settembre p.v. l’INPS non ha più inviato il consueto modello F24 precompilato ma bensì solo una comunicazione riportante gli importi e gli altri elementi indispensabili per la compilazione.Le aziende dovranno pertanto attivarsi direttamente alla predisposizione del modello utile per il pagamento.Gli uffici Coldiretti sono a disposizione delle aziende assistite per le informazioni e l’assistenza utile al caso.

Presso gli Uffici Coldiretti sono e saranno possibili

informazioni più puntuali e l’assistenza del caso.


CO.SM.AN. Consorzio Obbligatorio per lo Smaltimento dei Rifiuti di Origine Animale

pubblici regionali nell’entità che sarà fissata dalla Giunta Regionale in occasione dell’approvazione del Programma annuale di attività del Consorzio per il 2013.Poiché la Legge e lo Statuto pongono in capo al Consorzio l’onere dell’organizzazione del sistema regionale di smaltimento degli animali morti in allevamento, diventa essenziale effettuare da parte del Consorzio il monitoraggio dei flussi di smaltimento.A tal fine gli allevatori che trasmetteranno le comunicazioni di non adesione si impegnano altresì a comunicare al Consorzio entro il termine del 28 febbraio 2013 le modalità alternative di smaltimento attivate e comunque conformi alla normativa sanitaria ed ambientale vigente, consapevoli che i costi di smaltimento dell’anno 2013 saranno totalmente a loro carico.Per maggiori informazioni è possibile contattare gli uffici del Consorzio al telefono telefonico 011/4326084 o al fax 011/4326085 o all’e-mail [email protected] m

La Legge Regionale n. 10 del 11 luglio 2011 “Disposizioni collegate alla legge finanziaria

per l’anno 2011” all’art. 6 ha modificato il comma 1 bis dell’art. 4 della L.R. n. 11 del 25 maggio 2001 istitutiva del CO.SM.AN. il Consorzio obbligatorio per lo smaltimento o il recupero dei rifiuti di origine animale provenienti da allevamenti ed industrie alimentari. Con la nuova formulazione della legge si sancisce quanto segue, fermo restando che permane l’obbligo di adesione al Consorzio (ai sensi dell’art. 7-ter L.R. n. 11/2001 e DGR n. 26-1405 del 19/01/2011) da parte di tutti gli allevatori di tutti i settori di interesse zootecnico con consistenze animali nei propri allevamenti superiori alle 10 UBA (Unità Bovino Adulto):1. l’obbligatorietà di adesione alla

polizza assicurativa collettiva per lo smaltimento degli animali

morti o abbattuti in focolai di malattie infettive e diffusive disciplinate dalle norme di polizia veterinaria, (con copertura totale o parziale, da parte del contributo pubblico regionale, dei costi di smaltimento sostenuti dagli allevatori);

2. la possibilità di non aderire alla polizza assicurativa collettiva per lo smaltimento dei capi morti in allevamento per mortalità ordinaria (con copertura parziale, da parte del contributo pubblico regionale, dei costi di smaltimento sostenuti dagli allevatori) comunicandolo entro i termini e con le modalità stabilite dal Consorzio.

Conseguentemente il Consorzio è chiamato dalla Legge a stabilire i termini e le modalità con le quali gli allevatori consorziati possono comunicare al Consorzio che non intendono più aderire alla polizza

assicurativa collettiva per lo smaltimento degli animali morti per mortalità ordinaria.Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio nella seduta del 14 giugno 2012 ha deliberato che l’allevatore che intenda esercitare tale opzione debba inoltrare al Consorzio, entro e non oltre il termine del 30 settembre 2012, una comunicazione di non adesione per l’anno 2013 alla polizza assicurativa collettiva per lo smaltimento degli animali morti per mortalità ordinaria.In assenza di comunicazioni pervenute entro tale termine ogni allevatore consorziato risulterà aderente per l’anno 2013 alla polizza assicurativa collettiva per lo smaltimento ordinario, usufruendo del consueto servizio di smaltimento attraverso denuncia al Call Center Smaltimenti e beneficiando del premio assicurativo agevolato dai contributi

23N° 13 – 1-30 settembre 2012T E R R A M I C AM

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Lo scorso 4 Settembre l’Associazione Produttori Biologici Terramica è tornata

ad incontrare il consumatore presso il mercato di Cuneo. L’occasione ha permesso di presentare le prime mele estive rigorosamente certificate biologiche. L’evento che si è svolto in collaborazione con O.N.A.Frut. Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Frutta. Le mele biologiche del cuneese sono caratterizzate da un’elevata ed equilibrata composizione in vitamine e sali minerali tali da rendere la mela l’integratore alimentare per

eccellenza. L’elevata presenza di polifenoli, agenti antiossidanti nemici dei radicali liberi, aiuta a rallentare l’invecchiamento delle cellule e l’insorgere di varie patologie come le malattie dell’apparato cardiovascolare e le formazioni di neoplasie. Per toccare con mano queste proprietà presso il gazebo Terramica il consumatore è stato omaggiato con una mela biologica ed è stato informato su dove poter trovare in vendita diretta il prodotto biologico delle aziende nei diversi Mercati e Botteghe di Campagna Amica presenti sul territorio della provincia. m

Terramica e O.N.A.Frut presentano le mele biologiche

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale:l’Europa investe nelle zone rurali

24 N° 13 – 1-30 settembre 2012 T E R R A M I C A

La sinergia tra Terramica e “7 vie del Belbo” per l’economia delle aziende biologiche del cuneese

di Cossano Belbo e il mulino Sobrino di La Morra hanno trovato una giusta valorizzazione economica per la qualità delle produzioni capace di premiarne la professionalità. Tre contratti molto soddisfacenti dal punto di vista del prezzo che verrà liquidato dalla “7 vie del Belbo” Società Agricola Cooperativa. Le produzioni di frumento tenero si sono attestate intorno ai 650 q.li ed il ricavo per le aziende si aggira mediamente sui 38,00 e/q.le, quotazione superiore di oltre un

Concluse le fasi di trebbiatura e di conferimento dei cereali

biologici è ora di raccogliere i frutti dei progetti di filiera nati dalla collaborazione tra l’Associazione Produttori Biologici Terramica e “7 vie del Belbo” Società Agricola Cooperativa certificata biologica. Frutti che creano nuove opportunità economiche per le aziende agricole biologiche del cuneese. Una sinergia nata nel cebano territorio caratterizzato da una

natura generosa ma impegnativa e “faticosa” per chi vi abita e lavora che rivela il lungo lavoro compiuto dall’uomo nel corso dei secoli per “addomesticarla”. Un territorio con una conformazione che alterna zone pianeggianti a versanti con pendenze elevate caratteristiche dell’alta langa. Accanto ad aree ancora consistenti destinate a pascolo, il territorio si distingue per Ia presenza di castagneti, noccioleti e vigneti oltre a superfici adibite a seminativi in particolar modo

orzo e frumento. Per Ia particolare conformazione del territorio, caratterizzato da colline e fitti boschi, l’agricoltura di questi territori ha dovuto nell’arco del tempo sapersi adattare ed ingegnare riuscendo ad ottenere il meglio nel rispetto della natura aspetti alla base dell’agricoltura biologica. Non per altro infatti in questo areale è elevata la concentrazione di aziende agricole certificate biologiche le quali aderendo ai contratti stipulati con il mulino Marino

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10% rispetto ai listini. Discorso a parte merita il contratto dell’Enkir. Farro selvatico che non necessita di alcun tipo di concimazione, indicato come il vero cereale biologico. La farina è sorprendentemente gialla in quanto possiede un’elevata quantità di carotenoidi, efficienti antiossidanti naturali. “Garantisce un prodotto puro (non contaminato da grano), un prodotto biologico, privo di organismi geneticamente modificati, un prodotto senza additivi chimici caratterizzato da un basso indice glicemico” afferma Mauro Forneris responsabile per il cebano del Servizio Tecnico 4A che segue direttamente le coltivazioni insieme al collega Andrea Garelli a garanzia dell’applicazione delle corrette tecniche agronomiche per massimizzarne le produzioni oltre a seguire gli importanti aspetti della certificazione. “La richiesta di questo tipo di cereale è in continuo aumento e per il prossimo anno le prospettive

sono di raddoppiare le superfici investite. Quest’anno le rese si sono attestante all’incirca sui 12-14 qli a giornata con una produzione complessiva di 350 q.li. Prospettive veramente interessanti anche per la remunerazione di 70,00 €/q.le garantita dal contratto stipulato con il Mulino Marino” dichiara Marcello Pellegrino responsabile provinciale Terramica.Aspetti che fanno emergere come ci siano le possibilità di sviluppo per la filiera biologica anche in territori che risultano effettivamente svantaggiati ma che possono trovare slancio da questa situazione riuscendo a creare delle economie di nicchia capaci di soddisfare la domanda del consumatore attento e disposto a riconoscere anche dal punto di vista del prezzo quello che rappresenta un prodotto agroalimentare ottenuto in questi territori.Una possibilità sicuramente replicabile anche in altre zone della nostra provincia. m

Modifiche per la zootecnia bio e i mangimi trasformati

Il Regolamento di esecuzione UE n. 505/2012 ha introdotto alcune modifiche relative alla zootecnia biologica, di seguito si riportano gli

aspetti salienti. Per il bestiame le modifiche sono le seguenti:- la % di alimento aziendale per gli erbivori passa dal 50 al 60%, o deve

provenire da un’azienda bio della stessa regione. Per suini e avicoli è pari al 20%;

- viene meno il vincolo di impiego tra l’ultima raccolta di miele e 15 giorni prima dell’inizio del successivo periodo di disponibilità del nettare o della melata di alimento bio per le api. L’alimentazione può quindi essere effettuata durante l’intero periodo dell’anno rispettando comunque il vincolo relativo al fatto che si può effettuare soltanto quando la sopravvivenza degli alveari è minacciata da condizioni climatiche avverse. L’alimentazione viene effettuata con miele, zucchero o sciroppi di zucchero biologici;

- l’introduzione delle pollastrelle convenzionali inferiori alle 18 settimane di età sarà possibile fino al 2014;

- per suini e avicoli è consentito l’impiego di mangimi proteici convenzionali per max il 5% della s.s. della razione annuale fino al 2014;

- per i mangimi trasformati almeno il 95% della sostanza secca del prodotto è costituito da prodotti agricoli biologici.

In breve per l’acquacoltura:- viene aggiunto un elenco di materie prime minerali ammesse per i

mangimi;- i mangimi trasformati devono rispettare l’art. 15 par 1 lettera d) del Reg

CE n.834/2007. m

26 N° 13 – 1-30 settembre 2012 A T T U A L I T À

Concluso il corso di A Casa/Chez Soi: iniziano gli aiuti concreti agli anziani

che prevedono aiuti nei piccoli lavori (es. fare la spesa, accompagnare a visite mediche...), oppure ospitare l’anziano per un pasto, e ancora, ospitare l’anziano presso l’abitazione della famiglia individuata, ma con la possibilità di recarsi qualche ora al giorno a casa sua. Se siete interessati a saperne di più sul servizio, su come usufruirne, o su come parteciparvi, potete contattare i seguenti numeri: - Servizi Sociali Area

Organizzazione Coldiretti: Elisa Catena 0171.447245, Valentina Riba 0171.447287

- Ufficio Zona Coldiretti Saluzzo: Andrea Fruttero 0175.210209

- Consorzio Monviso Solidale: Ivano Bresciano 0172.698615, Cristiana Bertaina 0172.698611. m

Nel saluzzese prenderanno presto il via le attività di sostegno agli

anziani, previste dal progetto transfrontaliero A Casa/Chez Soi, che vede nei suoi partner Epaca, il Consorzio Monviso Solidale e l’Associazione “Vivre et Veillir Chez Soi”. Si è infatti appena concluso il corso di formazione rivolto alle persone che presteranno assistenza agli anziani che abitano nelle aree svantaggiate della zona montana e pedemontana del saluzzese. Il corso, svoltosi dal 9 luglio al 3 settembre, è stato tenuto da docenti esperti nel settore, quali la psicologa Simona Rivara, le OSS del Consorzio Monviso Solidale Silvana Garino e Nadia Colomba, l’infermiera professionale del 118 Maria Rivoira, il medico di base Dottor

Claudio Blengini, la dietista dell’ASL CN1 Erika Sgnaolin, Ivano Bresciano del Consorzio Monviso Solidale e Vittorio Marabotto di Coldiretti Cuneo. A conclusione del corso, il 18 e il 19 settembre, si svolgerà un’esperienza formativa nella località l’Argentière la Bessèe nella zona del Pays du Grand

Briançonnais per conoscere il partner francese, ovvero l’Associazione “Vivre et Veillir Chez Soi”, e vedere da vicino le azioni che già si compiono a favore degli anziani.A breve saranno attivi, dunque, i primi servizi per il mantenimento della domiciliarità degli anziani,

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Le prime Agritate “operative” nel Cuneese

Il 31 agosto sono stati ufficialmente consegnati gli attestati di frequenza e

profitto alle prime Agritate che hanno concluso positivamente, nell’ambito del progetto sperimentale, il primo percorso formativo della durata di 400 ore, suddivise tra teoria e pratica, e che ora sono idonee ad iniziare l’attività. “Gli obiettivi fondamentali di questo progetto – sottolinea Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo – sono quelli di avviare un servizio di alta qualità per le famiglie interessate, valorizzando gli aspetti di domiciliarità e ruralità, con l’accoglienza dei bambini in famiglia, nel contesto dell’azienda agricola”. Con l’Agritata, si delinea una nuova professione che opera in un contesto familiare. Le Agritate accolgono bambini dai tre mesi ai tre anni, seguendo un progetto pedagogico specifico che porta alla riscoperta della natura, della stagionalità e delle eccellenze della nostra agricoltura. Il progetto sperimentale è realizzato in sinergia con la Regione Piemonte, in particolare con l’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia, l’Assessorato all’Agricoltura e l’Assessorato all’Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro. L’ente gestore che costituisce il raccordo operativo tra il progetto e le Agritate è la Cooperativa Sociale Linfa Solidale che seguirà i contratti tra le famiglie e le Agritata. “Con la consegna degli attestati – evidenzia Maria Chiara Bellino, coordinatrice

regionale del progetto per Coldiretti – si raggiunge un importante risultato, con le prime Agritate idonee, che potranno essere operative per le numerose famiglie che hanno già manifestato interesse per questo servizio innovativo, che garantisce la personalizzazione e la flessibilità dell’orario, oltre alla capillarità sul territorio e alla conciliazione dei tempi della vita familiare e lavorativa”. Le Agritate che saranno operative a breve sul territorio cuneese sono: Erica Aimar e Wanda Maria Giordano (entrambe di Barge), Sara Beccaria (di Montelupo Albese), mentre altre “tate” stanno completando il percorso formativo con lo stage. Per informazioni sul servizio contattare il numero: 0171-447211.A breve, inizieranno nuovi corsi di formazione per altre Agritate, vi invitiamo dunque a contattare per l’Area Sociale-Organizzazione ai seguenti numeri: Elisa Catena 0171.447245, Valentina Riba 0171.447287. m

Nella sede di Coldiretti Piemonte, è avvenuta la consegna degli attestati


Centallo: il Mercato del Fagiolo torna in piazza Don Gerbaudo

commercializzazione consente di formare un prezzo e tornare a casa con i soldi in tasca già nel pomeriggio, ricordiamo che il mercato si tiene dal lunedì al sabato con apertura alle ore 15”. m

Il mercato ortofrutticolo di Centallo è tornato nella sua sede storica di Piazza Don Gerbaudo.

Come si vede nella fotografia a lato, in sostituzione del capannone, a suo tempo edificato a servizio dell’area mercatale, è stata eretta una tettoia, dove il prodotto e i produttori trovano riparo dalle intemperie e dove si possono svolgere anche le trattative.La realizzazione della struttura è avvenuta su forte sollecitazione di Coldiretti, comentano i presidenti di sezione Coldiretti di Centallo – Franco Olivero, Silvio Costamagna e Dario Lerda – “dopo che i lavori effettuati dall’amministrazione comunale sulla vecchia struttura avevano reso la stessa non più fruibile

per la destinazione originaria. L’auspicio e l’invito rivolto ai produttori è quello di ritornare in buon numero a fruire del mercato anziché conferire il prodotto senza prezzo determinato direttamente ai magazzini di

confezionamento”.“Riuscire a ‘fare mercato’ – evidenzia Mario Dotto segretario Zona Coldiretti Fossano – è importantissimo, specialmente in tempi di difficoltà economica, in quanto nessun’altra forma di

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A Centallo una cornice perfetta per la Sagra del Fagiolo

del fagiolo in cucina”. A seguire, un aperitivo a base di prodotti del fagiolo Cuneo IGP.Coldiretti e l’Agenzia 4 A organizzano una serie di attività con taglio didattico per i ragazzi delle scuole elementari e medie e per quanti siano interessati ad un approccio semplice e chiaro ad alcuni aspetti delle realtà agricole locali, attraverso il progetto Educazione alla Campagna Amica. In particolare, sabato mattina e domenica, sia al mattino che al pomeriggio, i bambini delle scuole elementari visiteranno la fattoria didattica allestita in fiera, curata dall’azienda agricola Raffaele Tortalla, in cui i piccoli ospiti potranno conoscere la fattoria e i suoi animali. m

La piazza intitolata a Don Gerbaudo, così risistemata, sarà la perfetta cornice della

biennale “Sagra del Fagiolo” che si svolge il 14-15-16 settembre. L’evento, organizzato dal Comune di Centallo, la Pro loco con Coldiretti e Agenzia 4A, propone una serie di iniziative che rappresentano il territorio, le imprese agricole e le tipicità. Nelle tre giornate, gli eventi in programma spaziano dalla mostra ortofrutticola, a cura di Coldiretti Cuneo, Agenzia 4A e CReSO, la vetrina di frutta e ortaggi di stagione, al mercato con la vendita diretta con le aziende del circuito di Campagna Amica.Ma non è tutto, sabato 15, alle ore 10, vi è il convegno presso l’area Palafagiolo dal titolo: ”Il

fagiolo e la dieta: ieri e oggi con il Fagiolo Cuneo IGP tra cucina e ricerca” curato da Coldiretti Cuneo, Agenzia 4A/CATAC, in collaborazione con CReSO e Comune di Centallo per cogliere tutte le caratteristiche di questo legume dal punto di vista nutrizionale. Intervengono: Mauro Ternavasio – Tecnico

Orticolo Agenzia 4A/CATAC DI CENTALLO – “Introduzione e inquadramento Fagiolo Cuneo Igp”; Michele Baudino – Ricercatore CReSO – “La ricerca nella storia del fagiolo”; Dott. Marco Cipolat – Dietologo – “L’uso del fagiolo nell’alimentazione”; Vivalda – Chef Stellato Michelin – “L’uso


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Grande partecipazione di pubblico Sabato 18 agosto in borgata

Casale di Dogliani per la serata di consegna dei premi “Schi-na cinà” e “Schi-na cinà nel Mondo”, (schiena china) evento giunto alla 16° edizione. Con Schi-na cinà 2012, a “piegare la schiena”

abbandonando un impiego sicuro, rinunciando ad uno stipendio fisso per intraprendere un’attività legata all’agricoltura, il premio è stato assegnato ad una donna, Antonia Peyro che aprirà un agriturismo a Dogliani, affascinata dalla Langa, con tanto di attestato di merito, medaglia

d’oro e per concludere un gesto simbolico, consegnata anche una “zappa” appositamente fucinata al maglio dai maestri forgiatori dalla storica fabbrica “Falci” di Dronero leader mondiale per la forgiatura di attrezzi agricoli. Il premio “Schi-na cinà nel Mondo” è stato consegnato al giornalista della

stampa, Alberto Prieri, un premio si legge sull’attestato, “A chi, con scritti e parole, promuove nel mondo le produzioni del nostri territori, della realtà contadina”. La terra di Langa ancora una volta protagonista, una realtà contadina che crede nei suoi valori e li esprime a “schiena china”. m

Premio “Schi-na cinà” 2012

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32 N° 13 – 1-30 settembre 2012 E N O G A S T R O N O M I A

Serate a tema: gli agriturismi propongono le tipicità cuneesi

Fritto misto alla piemontese, bagna caöda, bollito, porri..chi di noi non conosce questi piatti? Sono le tipiche ricette della tradizione culinaria locale e saranno proposte dagli agriturismi di Terranostra

Cuneo con appuntamenti settimanali creati appositamente per l’autunno. Gli agriturismi di Terranostra, con la qualità del marchio Campagna Amica, diventano agriturismi con la A maiuscola, dove il KmØ, la genuinità e la freschezza sono all’ordine del giorno.

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Giovedì 20/09: cena vegetariana – 25€ bevande incluseVenerdì 21/09: merenda sinoira con serata liscio Orchestra

Simpatia – 25€ bevande incluseVenerdì 28/09 e 19/10: serata funghi – 28€ bevande incluse

(menù soggetto a modifiche in mancanza di funghi)Giovedì 04/10, 25/10: serata polenta – 24€ bevande incluse

Tre antipasti e polenta con salse: porri, cinghiale, salsiccia, concia, tris di dolci

Venerdì 05/10: trionfo di formaggi – 25€ bevande incluse (max 20 persone) – Cena e degustazione formaggi nel “crutin”

Giovedì 11/10: serata della castagna – 25€ bevande incluseVenerdì 12/10: serata della bagna caöda – 25€ bevande incluseVenerdì 26/10 e 23/11: serata fritto misto alla piemontese –

27€ bevande incluseMercoledì 31/10: serata Halloween cena al contrario –

25€ bevande incluseGiovedì 08/11: pòr e cosse (porri e zucche) – 25€ bevande incluseVenerdì 09/11 e 30/11: bollito misto alla piemontese –

27€ bevande incluseGiovedì 15/11 e 29/11: serata selvaggina – 27€ bevande incluseVenerdì 16/11: serata dei vini – 28€ bevande incluse

Cena con selezione di vini a cura delle aziende agricole Eraldo Revelli e Giachino Claudio abbinati a gustosi piatti

Giovedì 22/11: serata trippe – 25€ bevande incluse

Az.Agr. ENOLOCANDA DEL TUFO di Bruno Del Tufo Borgata Gombe, 33 – 12063 DOGLIANI (CN) Tel 0173.70692 cell [email protected] – www.deltufo.it

Giovedì 27/09: nati sotto un fungo – 27€ bevande incluse Antipasti misti a base di funghi porcini e non solo; risotti e

tagliatelle ai funghi per soddisfare i palati più esigenti; le carni piemontesi arricchite dai funghi per un secondo adatto a veri intenditori.

Giovedì 04/10: e tu cos’hai nella zucca? – 24€ bevande incluse La zucca in tutte le sue forme con il suo sapore raffinato per

antipasti sopraffini; gnocchetti e ravioli dal gusto nostrano per i più curiosi; dall’antipasto al dolce una cena da non mancare!!

Giovedì 18/10: batti il farro finch’è caldo – 25€ bevande incluse Un antico cereale per riscoprire i tempi passati con antipasti che

strizzano l’occhio al futuro; farro in chicchi e pasta di farro per assaporare le due facce della stessa medaglia; che sia polenta per accompagnare un gustoso spezzatino o farina per preparare dolci dal gusto particolare il farro è un cereale da non dimenticare…

Giovedì 25/10: domestici o selvaggi..da che parte stai? – 27€ bevande incluse – Coniglio o lepre? Maiale o cinghiale? Difficile scegliere quando vengono proposti in piatti diversi come antipasto, ragout oppure deliziosi arrosti … Provare per credere!!

Giovedì 08/11: non sai tenerti tre ceci in corpo – 25€ bevande incluse – Legumi che han fatto la storia della nostra terra dalla Liguria al Piemonte diversi modi per gustarli ed apprezzarli nuovamente.; cisrà e poi? Dogliani nota per la famosa minestra di ceci con la trippa qui riproposta a gusto nostro…

Giovedì 22/11: e tu che porro sei? – 24€ bevande incluse Monsieur il porro come antipasto caldo, freddo e perché no…in

pinzimonio!; risotto e ravioli tutti da provare per gli intenditori e i più golosi; un delizioso contorno a carni prelibate per non essere un porro dalla barba bianca e la coda verde…

Giovedì 06/12: cosa bolle in pentola? – 27€ bevande incluse Bollito misto per tutti i gusti da assaporare insieme ad appetitose

salse come vuole la tradizione.Le serate si svolgeranno con un minimo di 6 partecipanti

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Venerdì 14/09 e 26/10: serata del bollito – 20€ bevande incluse Antipasto, bollito con salsa, formaggio, dolceVenerdì 21/09: serata dei bocconcini di vitello – 20€ bevande

incluse – Antipasto, bocconcini al Dogliani DOCG Papà Cadu, formaggio, dolce

Venerdì 28/09: serata della trippa – 20€ bevande incluse Antipasto, minestra di trippe, trippe in umido, formaggio, dolce

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Venerdì 05/10: serata della polenta – 20€ bevande incluse Antipasto, polenta concia, polenta e cinghiale, formaggio, dolceVenerdì 12/10: serata della bagna caöda – 20€ bevande incluse Antipasto, bagna caöda con verdure, formaggio, dolceVenerdì 19/10: serata dei tajarin – 20€ bevande incluse Antipasto, tagliatelle al ragù, tagliatelle ai funghi, formaggio,

dolceVenerdì 26/10: serata del bollito – 20€ bevande incluse Antipasto, bollito misto alla piemontese con salse, formaggio,

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Az.Agr. L’AGRIFOGLIO di Silvana Vallauri Fraz. Ceresole, 9 – 12015 LIMONE PIEMONTE (CN) Tel 0171.927970 cell [email protected] – www.agriturismoagrifoglio.it

Giovedì 04/10 e venerdì 05/10: serate del mais ottofile – 25€ bevande escluse – Antica varietà di mais gustata dai tortini ai gnocchi, dalla polenta al dolce

Giovedì 11/10 e venerdì 12/10: serate di patate e porri – 25€ bevande escluse – Antipasti, ravioli..fino al dolce: un trionfo di questi sfiziosi prodotti

Giovedì 18/10 e venerdì 19/10: serate del bollito – 25€ bevande escluse – Antipasto di benvenuto, bollito misto alla piemontese con salsa, dolce

Giovedì 25/10 e venerdì 26/10: serate dei nostri formaggi – 25€ bevande escluse – Antipasti, fonduta, gnocchetti, tortini..e dolce, tutto con i nostri formaggi d’alpeggio

Az.Agr. BERRUTO di Gaetano Berruto Via Mortizzo, 6 – 12050 MONTELUPO ALBESE (CN)Tel 0173.617265 cell 333.3855139

Giovedì 22/11, 29/11, 5/12, 13/12: serate con il tipico fritto misto alla piemontese – 28€ bevande incluse – Antipasto a base di salumi, fritto misto, dolce

Az.Agr. RUMÈ di Aldo Monchiero Fraz. Mellea, 49 – 12060 MURAZZANO (CN) Tel 0173.797174 cell [email protected]

Venerdì 28/09 e 26/10: fritto misto del Rumè – 30€ bevande incluse – Aperitivo, fritto misto, degustazione di tume, dolci

Venerdì 05/10: fantasia di antipasti – 28€ bevande incluse Aperitivo, 10 antipasti, degustazione di tume, dolciVenerdì 12/10: i primi di Carla – 28€ bevande incluse Aperitivo, 6 primi, degustazione di tume, dolciVenerdì 19/10: secondi…ma grandi! – 28€ bevande incluse Aperitivo, carni del Rumè (coniglio, agnello, vitello, maiale),

contorni, degustazione di tume, dolci Venerdì 02/11: bollito misto del Rumè e minestra di ceci –

28€ bevande incluse – Minestra di ceci, bollito misto con salse, contorni, degustazione di tume, dolci

Az.Agr. CA’ DEL RE di Giovanna Bianco Via Umberto I, 14 – 12060 VERDUNO (CN) Tel [email protected] – www.castellodiverduno.com

Venerdì 2/11, 9/11, 16/11, 23/11, 30/11: serata della bagna caöda – 35€ bevande incluse – Antipasto, bagna caöda con misto di verdure cotte e crude, sorbetto al limoneLe serate si svolgeranno con un minimo di 6 partecipanti

E N O G A S T R O N O M I A 33N° 13 – 1-30 settembre 2012

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Iniziata la campagna di raccolta delle mele

alle abbondanti piogge che si sono susseguite in fioritura nei diversi siti di produzione ed in misura minore dal caldo ed alla conseguente siccità nell’estate appena trascorsa.Tra i principali paesi produttori, gli unici a prevedere un incremento della produzione rispetto alla campagna precedente, sono la Polonia e l’Ungheria dove l’aumento previsto, è riconducibile all’entrata in produzione dei nuovi impianti ma, soprattutto alle forti perdite produttive registrate nel triennio precedente. Per quanto riguarda la Polonia, va poi tenuto in debito conto il volume di mele destinate alla trasformazione industriale che dal 45% della passata stagione, passa all’attuale 55%; trattandosi del principale paese produttore europeo, con una produzione prevista di 2.250.000 ton., anche questo porterà ad una ulteriore diminuzione di mele per il mercato fresco, rispetto alla passata stagione.

Mentre il clima caldo ed asciutto, unito alla minore produzione

stagionale, ha fatto terminare con un buon anticipo la campagna di raccolta di pesche e nettarine, è iniziata anche in Piemonte, nell’ultima decade di agosto, la campagna di raccolta delle mele.Come ormai consuetudine, ad inizio agosto, si è tenuto a Tolosa in Francia, l’annuale edizione di Prognosfruit: l’incontro

dei paesi produttori di mele europei nel quale, sono state presentate e commentate le previsioni di produzione per la campagna di raccolta e successiva commercializzazione entrante. In Europa è prevista la produzione di 9.739.000 tonnellate di mele delle diverse varietà ed una contrazione produttiva del 9% rispetto al 2011 e del 7% rispetto alla media del triennio precedente. La produzione attesa, si colloca quindi al di sotto dei 10 milioni di tonnellate e questo fa prevedere, una maggiore facilità nella collocazione della produzione comunitaria sul mercato ed anche per i produttori, una campagna di commercializzazione

decisamente più favorevole delle precedenti.La causa di una così marcata contrazione produttiva, è riconducibile al freddo nel periodo inverno – primaverile,

In Piemonte si prevede una buona produzione con quantitativi in linea con la campagna precedente


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negli ultimi anni si sia sempre mantenuto su livelli abbastanza costanti ed oltre a ciò, negli ultimi anni l’esportazione verso il cosiddetto “oltre mare”, è stata ulteriormente incrementata. I suddetti dati di previsione uniti a queste considerazioni, fanno prevedere come soddisfacente anche la prossima campagna di commercializzazione.“Il buon livello di richiesta, ha fatto si che già al momento della raccolta, circolassero le quotazioni dei primi contratti; inoltre numerosi produttori hanno potuto contrattare la propria partita di mele cosa che, non avveniva da diversi anni – afferma Michele Quaglia, presidente di Zona Coldiretti Saluzzo – e questo, anche se dovuto ad un contesto di minore produzione, fa ben sperare per il futuro e per un ruolo sempre più attivo delle imprese produttrici che, soprattutto negli ultimi anni, sono state completamente tagliate fuori dal meccanismo della formazione del prezzo”. m

Le principali perdite produttive, si registrano in Francia (–32%), in Austria (–23%), in Belgio (–30%), in Olanda (–23%) ed in Spagna (–24%). La Germania che nell’ultimo decennio ha visto crescere notevolmente la propria capacità produttiva, contiene la perdita produttiva nel 3%.L’Italia, con una produzione prevista di 1.991.000 ton., si conferma il secondo produttore europeo di mele e con le dovute differenze tra regione a regione, si posiziona nella media dei paesi del sud Europa, con una perdita produttiva prevista del 13% rispetto alla passata stagione. La prima regione di produzione, si conferma la provincia di Bolzano ed è anche quella caratterizzata dalla maggiore perdita produttiva (–15,5%); l’Alto Adige è seguito a ruota dalla provincia di Trento (–11%) e dalle altre regioni italiane (–10,1%). Le violente grandinate di Giugno, Luglio ed inizio Agosto, hanno poi portato, nelle principali regioni di produzione e negli appezzamenti non

provvisti di rete antigrandine, una considerevole diminuzione della produzione destinabile al mercato del fresco. In Piemonte invece, si prevede quasi ovunque una buona produzione con quantitativi in linea con la campagna precedente. Se è vero infatti che non tutte le aziende sono rimaste

indenni dalle forti gelate di inizio febbraio, è vero altrettanto che l’entrata in produzione dei nuovi impianti, compensa agevolmente la perdita. Anche se nell’attuale contesto economico è molto difficile fare delle previsioni di breve e medio termine, va considerato come il consumo mondiale di mele,

Speciale Vendemmia 2012

V I T I V I N I C O L O36 N° 13 – 1-30 settembre 2012

In vista della vendemmia e delle operazioni ad essa correlate come i trasporti, la vendita, la vinificazione, che richiedono l’osservanza di innumerevoli disposizioni, vi proponiamo questo sintetico

“vademecum” riepilogativo.Gli argomenti non sono trattati esaustivamente e non si ha la presunzione di aver considerato tutti gli obblighi che l’impresa

viticola e vinicola incontreranno dalla vigna alla cantina e pertanto si rimanda, in caso di necessità di approfondimento o di completamento, agli sportelli Coldiretti Qui si possono richiedere servizi aziendali,

contabilità di cantina e consulenze secondo le forme tradizionali o meccanizzate ed in base alle esigenze delle aziende. Informazioni, approfondimenti e risposte ai quesiti si realizzano tramite contatto

diretto/appuntamento; help telefonico, invio di e- mail o sms; Internet www.cuneo.coldiretti.it; [email protected] Molte norme sono identiche a quelle della campagna scorsa (le riportiamo comunque), altre sono state appena aggiornate.

PERIODO VENDEMMIALEL’apposita Determina annuale della Regione Piemonte stabilisce che il periodo in cui sono consentite le fermentazioni va dal 1 agosto al 30 novembre 2012. Le vinacce, di conseguenza, potranno essere detenute presso le cantine non oltre il trentesimo giorno dal suddetto termine, vale a dire il 30 dicembre 2012. (Per le prestazioni viniche e gli impieghi alternativi alla consegna in distilleria si rimanda allo specifico punto di questa pubblicazione). Per la produzione di vini che prevedono tempi di fermentazione più lunghi come i passiti o i vini di uve stramature è ammesso un periodo più esteso, fino al 1-5-2013. Per questi vini la detenzione delle vinacce è vietata a partire dal trentesimo giorno dal loro ottenimento e comunque dal 31-5-2013.

SOMMARIO: • PERIODO VENDEMMIALE• CARATTERISTICHE UVE DA VINO E

ANNOTAZIONI SUI REGISTRI DI CANTINA

• IMPIEGHI ALTERNATIVI DI VINACCE E FECCE OTTENUTE – SEMPLIFICAZIONI

• CONTROLLARE I DATI DELLO SCHEDARIO DEI VIGNETI

• IL TRASPORTO E LA VENDITA DELLE UVE DA VINO• LA CIRCOLAZIONE DURANTE I GIORNI FESTIVI• LA VENDITA DELLE UVE SUI MERCATI• VINIFICAZIONE PRESSO TERZI E IN CONTO LAVORAZIONE• PRODUZIONE VINI VARIETALI – NON DOC/G• ACCORDO MOSCATO: LE RESE

V I T I V I N I C O L O 37N° 13 – 1-30 settembre 2012

Per prodotti che richiedono la rifermentazione (Moscato d’Asti, Brachetto, mosti parzialmente fermentati, frizzanti, spumanti, ecc.) è ammessa la deroga di cui alla Legge 82 – art 9, la quale consente la fermentazione in bottiglia o in autoclave, indipendentemente dal periodo consentito. Altre fermentazioni spontanee che avvengono al di fuori del suddetto periodo devono invece immediatamente segnalarsi all’ ICQCRF (Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi) – TORINO, Strada Antica di Collegno 259, tramite telegramma o fax.

CARATTERISTICHE UVE DA VINO E ANNOTAZIONI SUI REGISTRI DI CANTINAPer la produzione del vino (nelle sue varie categorie “Vino” DOC, DOCG, ecc) possono utilizzarsi soltanto uve appartenenti alle varietà che figurano come “varietà di uve da vino”, iscritte nel Registro nazionale delle varietà di viti. In caso di dubbio è bene informarsi. Le uve atte a produrre “vino” (che ha sostituito il “vino da tavola”), raccolte nella nostra zona viticola, CII devono assicurare una gradazione minima naturale di 8,5% vol. Il vino ottenuto in ogni caso potrà essere commercializzato se presenta (dopo le eventuali operazioni di arricchimento), un titolo alcolico effettivo minimo 9%vol.Per i vini a DOC e DOCG (ora appartenenti alla categoria europea “DOP”) occorre invece attenersi scrupolosamente ai limiti prescritti nei singoli disciplinari di produzione, eventualmente modificati da appositi decreti annuali in caso di necessità. Altrettanto necessita osservare le indicazioni per spumanti, frizzanti ecc, contenute nell’allegato IV del REG..479/2008 e successive modifiche. Non essendo obbligatoria la cernita in fase di raccolta per i DOC/G, possono essere considerati regolarmente effettuati i trasporti

congiunti, anche in promiscuità, dei quantitativi d’uve ammesse a divenire DO e di quelli costituenti il supero. I documenti di trasporto, quando previsti, devono tuttavia contenere l’indicazione più precisa possibile riguardo alla varietà e destinazione delle uve, annotando i quantitativi separati della partita a DOC/G dai superi. La cantina ricevente prima dell’ammostamento iscrive sui registri di carico i quantitativi medesimi su conti distinti, precisandone il titolo alcolometrico potenziale. Per le uve eccedenti la resa DOC/G, definiti generalmente “superi”, va sempre indicata la Denominazione di provenienza. Es. scrivere 500 kg di uve…provenienti da superi (massimo del 20%) di …. (completare con il nome della DOC o DOCG dalla quale le uve eccedenti la resa provengono).

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È bene ricordare che l’indicazione sul registro del vitigno, della sottozona, della vigna, l’anno di raccolta, o di qualsivoglia menzione aggiuntiva, indipendentemente dal resto delle indicazioni obbligatorie, è condizione indispensabile per far figurare tali menzioni in etichetta. Ogni menzione indicata sull’etichetta (anche se permessa), deve comunque sempre essere veritiera, dimostrabile, e non deve trarre in inganno il consumatore. La partita di quel vino (con una menzione o una indicazione aggiuntiva) è tenuta separata dalle altre, sia nei recipienti che nei conti (colonne) dei registri.. Sui registri, dal 1 agosto 2009 è stato introdotto l’obbligo di riportare sempre il numero e la capacità nominale del recipiente nel quale si detengono i prodotti. La Circolare MIPAAF del 3 agosto 2009 nel merito aggiunge che “nelle more dell’adozione di nuove disposizioni nazionali applicative….” … “si ritiene” che la planimetria di cantina, ove sono indicati i numeri dei recipienti, insieme ai cartelli apposti sui medesimi recipienti soddisfi l’obbligo suddetto, previsto dal Reg. CE 436/2009, paragrafo 3, articolo 40. Le operazioni da registrare, oltre alle entrate e uscite sono:a) aumento del titolo alcolometrico; b) acidificazione; c) disacidificazione; d) dolcificazione; e) taglio;f) imbottigliamento; g) distillazione; h) elaborazione di vini spumanti di ogni categoria, di vini frizzanti, di vini frizzanti gassificati; i) elaborazione di vini liquorosi; j) elaborazione di mosto di uve concentrato, rettificato o non rettificato; k) trattamento con carbone ad uso enologico; l) trattamento con ferrocianuro di potassio; m) elaborazione di vini alcolizzati; n) altri casi di aggiunta di alcole; o) trasformazione in un prodotto di un’altra categoria, in particolare in vino aromatizzato; p) trattamento mediante elettrodialisi o trattamento mediante scambio di cationi per la

stabilizzazione tartarica del vino; q) aggiunta di dimetildicarbonato (DMDC) ai vini; r) impiego di pezzi di legno di quercia nell’elaborazione dei vini; s) e alcolizzazione parziale dei vini; t) impiego sperimentale di nuove pratiche enologiche, col riferimento all’autorizzazione concessa dallo Stato membro. Relativamente all’anidride solforosa, il Regolamento 314/2012 ha recepito le richieste di semplificazione presentate da Coldiretti ed eliminato l’obbligo di annotare le aggiunte sui registri di cantina. Permane invece l’obbligo di indicazione della stessa in etichetta. È inoltre affermato dai Regolamenti in modo preciso che vanno annotati i cambiamenti di categoria dei prodotti (lavorazioni), comprese le trasformazioni naturali che avvengono durante la fermentazione alcolica. Precisa il Regolamento: “nei registri sono riportati i quantitativi e la natura del prodotto risultante da tale trasformazione”. Nei registri specifici o conti speciali di entrata e uscita di prodotti quali mosti concentrati, saccarosio, acidificazione, disacidificazione, alcoli, acquaviti, ecc, in aggiunta alle suddette indicazioni sono richiesti anche nome e ragione sociale e indirizzo del fornitore.Le imprese che intendono, per libera scelta aggiungere elementi, atti ad assicurare un livello facoltativo più elevato di rintracciabilità, fino addirittura al vigneto d’origine, potranno annotare tutti gli ulteriori dati (es. numero dell’unità vitata, aggiunte, pratiche enologiche, travasi, ecc) partendo dalla presa in carico delle uve ed arrivando fino all’imbottigliamento.Circa i tempi in cui effettuare le registrazioni:registro generale di carico/scarico, entrate ed uscite – entro il primo

gg lavorativo successivo della ricezione e entro il terzo gg lavorativo successivo per le uscite/spedizioni (con possibilità di deroga per le contabilità meccanizzate)

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IMPIEGHI ALTERNATIVI DI VINACCE E FECCE OTTENUTE – SEMPLIFICAZIONIColdiretti, dopo aver ottenuto la possibilità di avviare ad utilizzi alternativi i sottoprodotti della vinificazione, tra questi il reimpiego agronomico, ha proposto ulteriori miglioramenti alla Regione Piemonte ed al Ministero per facilitare le operazioni. Sono stati rimarcati gli elementi delle disposizioni che destano incertezza , che provocano maggior disagio alle imprese o che lasciano spazio a possibili differenti interpretazioni in sede di controllo, facendo seguire immediatamente le proposte correttive. Al Ministero si è richiesto di poter elevare l’attuale limite massimo (30 q/ha) di apporto ammesso in sede di spandimento e si attende risposta. Per quanto è di competenza del livello regionale, Coldiretti ha fatto presente che durante il periodo vendemmiale le imprese sono oberate dai lavori di raccolta, trasporto, vinificazione ecc, nonché dai numerosi adempimenti e pertanto va evitata l’aggiunta di altri impegni, se non indispensabili, quale appunto l’organizzare lo spandimento definitivo dei sottoprodotti sui terreni. È anche accaduto che a causa di improvvisi mutamenti climatici, accompagnati da piogge persistenti non si sia potuto rispettare rigorosamente la data riportata inizialmente nella comunicazione che deve essere trasmessa prima

delle operazioni. In sede di controllo sono state elevate contestazioni per il ritardo. Le aziende devono poter cumulare – intanto che si procede con le fermentazioni – i sottoprodotti in terreni idonei e sufficientemente distanti dalla cantina, posticipando le operazioni di spandimento nei giorni successivi alla vinificazione, dove si ha più tempo, comunque sempre nel rispetto del periodo fissato di anno in anno. Di conseguenza occorre acconsentire, nel caso l’eliminazione dei sottoprodotti avvenga in più giorni (secondo la normale quotidianità delle operazioni di vinificazione), di indicare un piano temporale definito di ritiro/consegna/reimpiego, precisandone il giorno di inizio e di termine.

La Regione ha favorevolmente accolto queste richieste e, si potrà: 1) presentare un piano di smaltimento (si compila un’appendice

aggiuntiva al solito modulo), durante l’intero periodo delle lavorazioni, senza dover di volta in volta inviare una specifica lettera di “ritiro sotto controllo”;

2) cumulare in un terreno aziendale i sottoprodotti in attesa di reimpiego o spandimento definitivo;

3) considerare che la comunicazione preventiva non è riferita al giorno in cui le materie escono dalla cantina per l’allontanamento e il “cumulo” provvisorio, (che si effettua pertanto senza necessità di preavviso), ma al giorno di inizio delle operazioni di definitivo riutilizzo. La suddetta comunicazione va dunque effettuata almeno entro il 4° giorno antecedente l’inizio dell’operazione di “ritiro “, corrispondente agli utilizzi ammessi dalla normativa vigente, quali spandimento sui terreni aziendali, impiego energetico, farmaceutico, agroindustriale ecc.

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IMPIEGHI ALTERNATIVI Ritiro sotto controllo – I produttori (si intendono tutti i vinificatori, fatte salve limitazioni specifiche e rispettando le disposizioni successivamente indicate), tenuti a ritirare i sottoprodotti della vinificazione, adempiono al loro obbligo con la consegna, totale o parziale, in distilleria degli stessi o mediante il ritiro sotto controllo per i seguenti utilizzi: Uso agronomico diretto, mediante la distribuzione dei sottoprodotti

nei terreni agricoli, nel limite di 3.000 kg per ettaro di superficie agricola risultante nel fascicolo aziendale, a condizione di un espresso impegno (indicato nella comunicazione preventiva di seguito specificata) ad utilizzare i sottoprodotti stessi per uso agronomico.

Uso agronomico indiretto, mediante l’utilizzo dei sottoprodotti per la preparazione di fertilizzanti.

Uso energetico, mediante l’utilizzo dei sottoprodotti quale biomassa per la produzione di biogas o per alimentare impianti per la produzione di energia, utilizzati anche congiuntamente ad altre fonti energetiche destinabili alla produzione di biogas o biomasse combustibili.

Uso farmaceutico, mediante l’utilizzo dei sottoprodotti per la preparazione di farmaci.

Uso cosmetico, mediante l’utilizzo dei sottoprodotti per la preparazione di cosmetici.

Le vinacce destinate all’estrazione di enocianina o alla produzione di prodotti agroalimentari del decreto sono considerate come utilizzate per uso alternativo. L’utilizzo delle vinacce per la produzione di ulteriori prodotti agroalimentari deve essere preventivamente autorizzato..I produttori che destinano i sottoprodotti ad usi alternativi,

effettuano la comunicazione compilando il modello specifico e lo trasmettono, per fax o posta elettronica, almeno entro il quarto giorno antecedente l’inizio delle operazioni di ritiro, all’Ufficio periferico dell’ICQRF territorialmente competente.

LA COMUNICAZIONE deve contenere almeno:a) la natura e la quantità dei sottoprodotti;b) il luogo in cui sono depositati;c) il tipo di destinazione;d) il giorno e l’ora dell’inizio delle operazioni destinate a rendere

inutilizzabili per il consumo umano o dell’inizio del trasporto verso lo stabilimento di utilizzazione dei sottoprodotti. Qualora



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l’eliminazione dei sottoprodotti avvenga in più giorni, deve essere indicato altresì il piano del ritiro/consegna dei sottoprodotti;

e) nel caso di uso agronomico dei sottoprodotti, l’impegno del produttore alla loro distribuzione sui terreni agricoli presenti nei fascicoli aziendali;

f) nel caso di utilizzazione dei sottoprodotti da parte di soggetto diverso dal produttore, devono essere indicati altresì il nome o la ragione sociale, il codice fiscale e la partita IVA della ditta destinataria, nonché il relativo indirizzo. NB – in questo caso il modulo allegato al decreto non ha previsto le caselle predefinite, quindi occorre non dimenticare di riportare quanto appena scritto (nome, ragione sociale, cf, partita iva, e indirizzo del destinatario dei sottoprodotti).

La comunicazione reca il codice del registro di carico e scarico del produttore, attribuito dall’ICQRF. Copia della comunicazione scorta il trasporto del sottoprodotto ritirato e viene esibita a richiesta dell’organo che controlla le operazioni di ritiro. Le comunicazioni sono conservate per cinque anni.

ANNOTAZIONE NEI REGISTRI – sul registro di carico e scarico tenuto dal produttore è annotato lo scarico della feccia o della vinaccia destinate al ritiro sotto controllo o ad usi alternativi, il giorno stesso in cui è effettuata l’operazione di ritiro e prima dell’operazione stessa; nella colonna “descrizione” è riportato, tra l’altro, il riferimento alla comunicazione ed alla data di trasmissione della stessa agli organi di controllo.

CONTROLLI – sono previsti controlli a campione eseguiti, a seconda dei casi da ICQRF, Forestale, Regione o suoi delegati. Per le distillerie l’Agenzia delle Dogane.

CONTROLLARE I DATI DELLO SCHEDARIO DEI VIGNETI Ancor prima di accingersi a emettere documenti di vendita o effettuare i carichi sui registri di cantina è utile verificare a quale categoria destinare le uve (DOC/G; IGP, vino varietale, vino …)e controllare la quantità massima ammissibile dall’eventuale disciplinare, la sussistenza di eventuali accordi di filiera o di specifiche limitazioni di resa uva/vino, e la superficie dei vigneti. Vale a dire: quanta superficie di vigneto risulta caricata sul fascicolo del produttore – anagrafe unica del Piemonte; quanta è in età produttiva e quanta invece ancora in fase di allevamento; quanta è iscritta regolarmente agli albi dei vini DOC/G ed a quali, e quanta eventualmente non ha ancora completato l’iter di iscrizione. Nei casi di iscrizioni in


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corso conviene verificare che l’istruttoria a cura della Provincia sia completata o in fase di completamento e se del caso, sollecitare.Ribadiamo l’importanza, ai fini della rivendicazione delle uve atte a produrre DOC e DOCG, che la quantità massima di produzione di ciascuna Denominazione di Origine trovi coerenza con la superficie risultante dal “fascicolo” sul Sistema Piemonte.

IL TRASPORTO E LA VENDITA DELLE UVE DA VINO

FATTORI e CONDIZIONI CHE DETERMINANO IL TIPO DI DOCUMENTO La regola generale, pur prevedendo casi di esonero e documenti alternativi, richiede l’impiego del DA/IT (documento di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli), soggetto ad alcune precise formalità di emissione.Si è provveduto a riassumere in uno schema (vedi tabella a pagina 51) le varie casistiche possibili per il trasporto delle uve. Qui di seguito si prendono in considerazione e si commentano gli elementi che concorrono a determinare l’esonero, oppure l’obbligo a compilare il DA/IT oppure ad emettere in sostituzione DDT o l’altri documenti.

Il tipo di destinatario: – cantina sociale – privato consumatore- commerciante intermediario – vinificatore.

Il luogo di partenza e di destinazione: vigneto, cantina, mercato. Se le uve sono destinate ad un luogo in cui non avviene la vinificazione, è sempre obbligatorio il DA./IT.

La distanza percorsa: se è superiore a 40 Km decade ogni deroga ed è obbligatorio sempre emettere un DA/IT, indipendentemente dagli altri fattori.

Il trasportatore: può essere il produttore, il destinatario, un vettore

terzo. Se il trasporto è affidato al destinatario oppure al vettore dal medesimo destinatario incaricato è obbligatorio il DA/IT.

La posizione fiscale del viticoltore e del destinatario:1) Produttore tenuto alla contabilità I.V.A. Nei casi in cui non ricorre l’obbligo di emettere un “D.A.”, si è tenuti

a compilare – fatti salvi i casi di trasporti destinati alla propria cantina o al conferimento a cantina sociale nel raggio di 40 km – il documento di trasporto (D.D.T.) previsto dal D.P.R. 472/96. In alternativa può essere emessa la fattura nella giornata, ma in tal caso necessita il “documento giustificativo” per la presa in carico (attesta qualità e quantità) delle uve sul registro della cantina ricevente.

2) Produttore esonerato dalla contabilità I.V.A. Il viticoltore, nei casi in cui non è obbligato ad emettere un D.A.

deve portare con se la dichiarazione di esonero dalla contabilità IVA.

Se per il trasporto incarica un terzo vettore, rilascia al medesimo la “dichiarazione di incarico”, sostitutiva del documento di accompagnamento. Questa dichiarazione, compilata in ogni sua parte (si veda facsimile annesso), sostituisce la “scheda di trasporto” prevista dalle vigenti disposizioni in materia di trasporto e circolazione stradale. Se consegnata in copia al destinatario ha effetto anche quale “documento giustificativo” per la presa in carico sul registro dell’acquirente. Nelle circostanze in cui il produttore non è tenuto all’emissione di alcun documento, il destinatario, (considerati gli obblighi di natura fiscale), all’entrata in possesso


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delle uve dovrà in ogni caso redigere autofattura, consegnata in copia al produttore esonerato.

QUANDO è OBBLIGATORIO IL “DA” – Riepilogando, occorre impiegare il DA quando si presenta almeno una di queste situazioni: - la distanza tra il vigneto o altro impianto del produttore e luogo di

destinazione superiore a 40 km o cambia la zona viticola; - il trasporto, nei casi di vendita, avviene a cura del destinatario o da

vettore incaricato dal destinatario; - le uve sono destinate a luoghi in cui non avviene la vinificazione,

(esempio il mercato).

FORMALITÀ PER L’IMPIEGO DEL “DA”• TIMBRATURA – Il documento preso in carico sui registri di cantina

o loro sostituti, è soggetto a timbratura preventiva presso il comune o ICQ (Istituto Controllo Qualità) ed a successiva convalida prima

del trasporto. La convalida è da effettuarsi presso il comune o su delega del sindaco presso i centri autorizzati e può avvenire fino a 2 giorni prima della partenza.

Non necessita (per le uve destinate alla vinificazione ottenute in un Paese UE) la spedizione della copia di controllo all’ICQRF. Tale spedizione deve invece avvenire entro il giorno lavorativo successivo per altri prodotti ceduti sfusi quali i vini (novità), eccetto i generici, ed i prodotti a monte del vino.

• DESCRIZIONE PRODOTTO – Nel documento dovrà essere descritta l’uva trasportata nel dettaglio come segue:

colore principale (uve bianche; uve nere); - le DOC/G di riferimento con eventuali sottozone o tutte

indicazioni che si intendono far figurare in etichetta; - l’eventuale specificazione del vitigno; - l’indicazione “… da vino “ (decaduta la categoria “vino da tavola”, se

non si rivendica la Denominazione d’Origine;- la specificazione se trattasi di uve di supero e da quale DOC/G

provengono;- altre indicazioni per le uve provenienti da vigneti iscritti all’Albo

Moscato d’Asti e Asti non rivendicabili a DOCG (superi);- uve ammostate: l’indicazione sui documenti per le uve trasportate

già ammostate e/o diraspate è: “uve da vino ….. pigiate e diraspate”. Attenzione, in occasione della dichiarazione di raccolta/produzione la quantità da indicare deve essere però comprensiva anche del peso dei raspi, come se fosse stata ceduta uva integra.

• INDICAZIONE DEL PESO – Sul “DA” presentato per la convalida

è’ richiesto che figuri il peso effettivo delle uve. Alla partenza e durante il trasporto è ammessa la tolleranza in più o in meno



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massima del 1,5% del dichiarato. Se il peso effettivo riscontrato eccede tale percentuale il documento deve essere annullato.

Non è consentito scrivere “peso presunto “ o simili dichiarazioni, quindi: - verificare bene se ricorre l’obbligo di emissione del DA e utilizzarlo

solo se effettivamente necessario; - pesare le uve presso il peso più vicino alla sede aziendale, visto che

il trasporto dal vigneto al peso più vicino può avvenire in assenza di documento.

- una volta determinato il quantitativo compilare o completare il DA e provvedere alla sua convalida.

CASI DI ESONERO PARZIALE O TOTALE – Nei casi di esonero dal suddetto “DA”, come si evince dalla tabella allegata, necessita in sua sostituzione compilare lo stampato “ DDT”, un documento commerciale (come prevede l’art 36 del Reg. 436/09) o altro “documento giustificativo” per l’introduzione delle uve in cantina.Su tutti i documenti sopraccitati devono essere menzionate le indicazioni più precise possibili riguardo alla varietà ed alla destinazione delle uve. Occorre inoltre indicare ogni altra informazione che si voglia poi far figurare in sede di etichettatura dei prodotti ottenuti(es. sottozone, vigna, indicazioni di vitigno, ecc).Se ricorrono le circostanze di esonero dal documento di accompagnamento occorrerà valutare l’esistenza di altri obblighi dettati dalla disciplina fiscale. QUANDO SI COMPILA IL DDT – Per questo documento non sono prescritti formati secondo schemi rigidi. Le disposizioni richiedono

l’indicazione almeno di: A) NOME E INDIRIZZO DELLO SPEDITORE;B) NOME E INDIRIZZO DEL DESTINATARIO;C) NUMERO DI RIFERIMENTO D) DATA DI REDAZIONE e DI SPEDIZIONE E) DESIGNAZIONE DEL PRODOTTO TRASPORTATO F) QUANTITÀ DI PRODOTTO TRASPORTATO.

Il DDT può essere emesso sin dalla partenza, oppure all’arrivo, ed eventualmente anche dalla ditta acquirente/destinataria.

IL “DOCUMENTO GIUSTIFICATIVO”Trattasi di semplice foglio, senza numero progressivo di emissione o altro. Necessita quale giustificativo d’ingresso in cantina e di presa in carico sui registri delle uve oggetto di compravendita nei casi di esonero di compilazione degli stampati precedenti. Si consiglia di accordarsi preventivamente con l’acquirente delle uve.

LA CIRCOLAZIONE DURANTE I GIORNI FESTIVIIl decreto 28/12/2011, ha stabilito il calendario dei divieti di circolazione nei giorni festivi. Per quanto concerne le macchine agricole resta in vigore la possibilità di circolare tutti i giorni dell’anno – anche con macchine eccezionali o superiori alle 7,50 t – quando si transita su strade non statali (regionali, provinciali, comunali..). Occorrono invece appositi permessi rilasciati dalla Prefettura, in caso di transito su strade statali durante i suddetti giorni di divieto: tutte le domeniche ed i giorni individuati dal suddetto calendario (1° settembre, ottobre il 31, novembre il 1°). La circolazione invece di mezzi non agricoli superiori alle 7,5 tonnellate durante i giorni stabiliti di



divieto è sempre soggetta ad autorizzazione della Prefettura.In caso di necessità rivolgetevi agli sportelli Coldiretti.

LA VENDITA DELLE UVE SUI MERCATIRelativamente alle norme sull’etichettatura dei prodotti ortofrutticoli (che prescrive un cartello in cui si specifica il paese di produzione) si precisa che le uve da vino osservano regole particolari e differenti, secondo la consueta disciplina specifica e più restrittiva. Il DM 30-6- 95 dispone una serie di adempimenti e di requisiti per i “centri di intermediazione delle uve”. Successive Circolari e hanno individuato – seppur non cosi chiaramente- che cosa deve intendersi per centro di intermediazione. Ne consegue (anche dopo aver consultato gli uffici competenti) che le compravendite sui mercati nulla abbiano a che vedere con i suddetti “centri”, i quali sono da individuarsi invece nella figura del mediatore/commerciante (che non dispone di propri depositi). Per migliore informazione e dettaglio: caso a) il produttore commercializza presso le aree mercatali

esclusivamente le uve direttamente prodotte: la vendita può indifferentemente avvenire verso operatori professionali quali cantine, stabilimenti industriali ecc. e soggetti privati (che ottengono meno di 10 hl di vino, quindi esentati dalla presentazione della dichiarazione di produzione).

caso b) il produttore commercializza nelle aree mercatali anche uve acquistate, o trattasi di commerciante non si applica quanto previsto dal DM 30-6-95 (adempimenti che renderebbero complicato, se non impossibile operare presso i mercati), solo se il destinatario acquirente è un soggetto privato. Non sono quindi ammesse, in tale circostanza, le cessioni a operatori professionali.

Per la vendita delle uve da vino sui mercati, dopo aver osservato

quanto sopra, occorre:- dotarsi di registro di carico-scarico preventivamente vidimato

dall’ICQRF;- emettere un DA – dall’azienda al mercato. Nella casella riservata

al destinatario scrivere il nominativo del produttore medesimo con l’aggiunta: “presso mercato…” Annotare sul predetto registro la partita in carico;

- per ciascuna vendita – sia essa diretta a privato o ditta- compilare un nuovo DA. Alla casella “speditore”, dopo i dati del produttore aggiungere: ”dal mercato di…”. Successivamente annotare lo scarico sul registro di carico-scarico.



VINIFICAZIONE PRESSO TERZI E IN CONTO LAVORAZIONE

VINIFICAZIONE PRESSO TERZI: Consiste nell’utilizzare la cantina di una terza persona che è disposta a concederla (immobile, impianti ed attrezzature) dietro compenso di un canone di locazione. Il lavoro e la responsabilità delle operazioni sono a carico di chi ha prodotto le uve. Spettano invece al locatore le autorizzazioni relative alle strutture, ai locali, agibilità, autorizzazione sanitaria, norme sulla sicurezza degli impianti(chiedere e verificare che tutto sia in regola). Modalità operative:- predisporre un contratto di locazione (da registrare, per quanto

attiene l’immobile, all’Ufficio del Registro) comprendente locali, impianti, attrezzature;

- comunicare entro 30 giorni la sede secondaria ai fini IVA e al registro delle imprese;

- richiedere la vidimazione di nuovi registri di cantina (carico scarico/vinificazione ed eventualmente imbottigliamento se si confeziona o gli altri specifici per talune operazioni e lavorazioni, es. arricchimento, elaborazione spumanti ecc.) indicando quale responsabile ovviamente il produttore delle uve e come indirizzo, quello della cantina ospitante;

- effettuare tutte le operazioni previste in qualità di soggetto direttamente responsabile. Tutte le comunicazioni per le lavorazioni (quando previste, es, arricchimento), segnalazioni, prestazioni viniche, denunce e dichiarazione di produzione sono intestate al produttore delle uve che ne risponde direttamente;

- il locatore emette una fattura di locazione dell’immobile addebitando l’IVA al 21%. Ai fini delle imposte dirette il locatore dovrà denunciare il compenso percepito.

CONTO LAVORAZIONE: Le uve sono affidate ad una ditta terza, che dotata di propria cantina e sulla base di un contratto di lavorazione per conto di terzi, provvede alla trasformazione dietro compenso per prestazione di servizio. Dall’ingresso delle uve in cantina all’uscita del vino (sfuso o imbottigliato) le operazioni sono svolte dalla ditta terza sotto la sua responsabilità. Quindi:- i prodotti dovranno essere tenuti fisicamente separati da altri

presenti nella cantina ospitante, sia nei recipienti che durante le varie lavorazioni;

- occorre garantire la separazione delle partite sui registri di cantina dedicando una colonna specifica o registro apposito (utile quando siano numerosi i conto lavorazione aperti) per ciascun cliente e per ciascun vino;


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- tutte le comunicazioni per le lavorazioni (quando previste, es, arricchimento) segnalazioni sono intestate alla ditta terza,specificando per conto di.... Relativamente alla consegna di vinaccia e feccia in distilleria, in osservanza alle prestazioni obbligatorie, i documenti di trasporto sono emessi dal vinificatore che effettua la prestazione di servizio in nome e per conto (da specificare nel documento generalità e p.IVA) del produttore delle uve;

- la dichiarazione di produzione va invece presentata in carico al produttore delle uve, indicando comune ed indirizzo dove i prodotti sono fisicamente detenuti;

- il soggetto che effettua la prestazione di servizio al momento del pagamento emette la fattura con IVA al 21%. Al fine delle imposte dirette denuncerà il compenso percepito.

PRODUZIONE VINI VARIETALI – NON DOC/GL’impiego del nome della varietà sui vini senza Indicazione Geografica IG (vale a dire non DOP o IGP) è ammesso, secondo le disposizioni di cui al Regg. Ce 479/2008 e 607/2009 e successivi provvedimenti nazionali. È stabilito l’obbligo di controllo da parte dell’organismo a scelta del produttore, purché accreditato presso il Ministero. Importanti contenuti nel Decreto:• ambito d’applicazione. Etichettatura dei vini non DOP e IGP(generici)

per i quali si intende indicare la varietà di vitigno (con i noti limiti e vincoli) e/o l’annata di raccolta delle uve. Tutte le partite dei vini suddetti con l’indicazione varietale o di annata, devono essere sottoposti, prima della commercializzazione al controllo;

• il produttore sceglie il soggetto al quale affidare il controllo tra

quelli autorizzati e notifica tale scelta alla Regione ed all’ICQRF.• relativamente al vino ottenuto da vinificazione il controllo riguarda

la dichiarazione annuale di raccolta. In caso di vino acquistato le verifiche attengono invece ai documenti di trasporto (NB devono contenere tutte le indicazioni che si vogliono fare figurare in etichetta);

• il produttore deve segnalare al soggetto incaricato al controllo l’inizio delle operazioni di imbottigliamento e successivamente il numero di lotto attribuito alla partita;

• non sono interessati i vini designati con varietà o annata derivanti da declassamento o riclassificazioni di DOP/IGP;

• l’applicazione del Decreto riguarda i vini ottenuti a partire dalla vendemmia 2009, anche se non sono stati inseriti come varietali


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nella dichiarazione annuale, fermo restando che in sede di controllo si trovi corrispondenza nello schedario viticolo aziendale;

• il pagamento degli oneri per il controllo è effettuato direttamente al soggetto dai produttori, senza che vi siano prestabiliti tariffari ufficiali.

VARIETÀ CHE POSSONO FIGURARE IN ETICHETTA – Indichiamo di seguito 2 elenchi distinti, rispettivamente riguardanti i vitigni ammessi per i vini varietali (tutte le tipologie) e quelli ammessi solo per gli spumanti. Tutte gli altri vitigni non presenti nei suddetti elenchi restano esclusi dalla possibilità di utilizzo per i vini varietali, essendo riservati alle DOP (DOC e DOCG) o IGP (ex IGT).

PRIMO ELENCO (Italia) – la lista dei vitigni che possono figurare nell’etichettatura e presentazione dei vini varietali,senza IG (non DOP o IGP), siano essi appartenenti alla tipologia ”tranquilli” che “spumanti”. 1 Cabernet franc 2 Cabernet sauvignon 3 Cabernet 4 Chardonnay 5 Merlot 6 Sauvignon 7 Syrah

SECONDO ELENCO (Piemonte) – la lista dei vitigni che possono figurare nell’etichettatura e presentazione dei vini varietali, senza IG (non DOP o IGP), purché appartenenti alla categoria “spumanti” non gassificati.

1. Croatina2. Dolcetto3. Malvasia4. Moscato5. Pinot bianco (*)6. Pinot grigio (*)7. Pinot nero (*)(*) N.B.: Per vini spumanti senza IG può essere utilizzato esclusivamente il sinonimo “Pinot”.

ACCORDO MOSCATO E LE RESE FISSATEDi seguito uno schema riepilogativo sui contenuti dell’accordo interprofessionale e la Determina sulle rese della DOCG Asti per la vendemmia 2012.Resa uve DOCG Asti PER IL 2012 (anche moscato d’Asti) = 108 qsuperi = 12 q con vincolo di destinazione (vedi Determina)prezzo uve DOCG (valido anche per campagna 2013) = 1,065 euro kg. al lordo delle trattenute di 7 euro /tonnellata per accordo e 3 euro /tonnellata per sostegno-integrazione viticoltura aree difficili (circa 300 ettari individuati)prezzo al netto delle trattenute = 1,055 al kgprezzo dei superi = non fissato trattenute uve supero = “... saranno fatturate alle aziende acquirenti...100 euro /tonnellata di uva destinata a a mosto parzialmente fermentato da uve aromatiche moscato”. (NDR: da ciò si evince che le altre destinazioni delle uve di supero non sono gravate di prelievo). resa 2013 = 100 q se le giacenze al 31-8 saranno comprese tra 200 e 250 mila hl. Al disotto o al disopra di dette rimanenze la Commissione per l’accordo dovrà rideterminare la resa. m


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SCHEMA RIEPILOGATIVO DOCUMENTI TRASPORTO UVE DA VINOÈ sempre obbligatorio il D.A. se:

la distanza vigna – luogo di scarico supera i 40 kmil luogo di destinazione non è una cantina (mercato, deposito temporaneo, ecc.)

Per distanze inferiori a 40 km, vedere di seguito:

DA = “Documento di Accompagnamento” vitivinicolo – Reg. 436/2009 DDT = Documento di Trasporto – DPR 472/96 * Trattasi di “dichiarazione d’incarico” scritta rilasciata al vettore terzo incaricato al trasporto e consegnata in copia al destinatario quale

documento giustificativo per il carico sui registri, in caso di assenza di documenti di trasporto ** Portare appresso la dichiarazione di esenzione dalla tenuta della contabilità IVA Nota: nel caso di esonero da ogni documento, occorre ricordare che il carico delle uve sui registri della cantina ricevente deve essere

attestato da un documento giustificativo, costituito anche da semplice foglio auto redatto.


La Festa del Pane di Savigliano è un evento che, ormai da anni, è cresciuto localmente e a livello nazionale, proponendo tutte le varianti del pane, in

gustosi assaggi, dimostrazioni di panificazione, degustazioni e ospitando molti espositori che presentano prodotti inerenti al mondo del pane. Quest’anno, il 22 e il 23 settembre, durante l’evento, la splendida cornice di Piazza Santa Rosa, ospiterà il primo “Campagna Amica daii!” una due giorni dedicata interamente alla campagna in città, a produttori che incontrano “da vicino” i consumatori e stabiliscono un dialogo

all’insegna dei prodotti agricoli di eccellenza, del buon cibo di qualità, della trasparenza e del prezzo equo. Oltre 40 le aziende presenti sulla piazza, di cui una parte significativa

proveniente dal cuneese, una parte da altre provincie della regione Piemonte ed alcune provenienti da altre

zone d’Italia con le loro tipicità locali, tutte rigorosamente a marchio Campagna Amica.

Come progetto nazionale di Coldiretti, Campagna Amica racchiude in sé i Punti, le Botteghe, i Mercati e gli Agriturismi, caratterizzandoli di qualità e trasparenza, elementi imprescindibili per il rapporto di fiducia che si crea con il consumatore. Terranostra, con i suoi agriturismi, non potrà mancare all’evento e proporrà i piatti

tipici della tradizione locale da gustare abbinati ai vini dell’Enoteca di Fattoria Amica.

“L’evento sarà motivo di incontro tra i consumatori e l’agricoltura di qualità, tutto condito da momenti di intrattenimento musicale e spettacoli circensi, degustazioni guidate e laboratori

– sostiene Marcello Cavallo, Capo Area Organizzazione Coldiretti Cuneo. “Riteniamo sia molto importante far conoscere le progettualità di

Coldiretti, puntando a sensibilizzare il consumatore ad un’alimentazione più consapevole, legata anche alle tipicità

locali e ai piatti del territorio, che racchiudono saperi, tradizioni del nostro territorio” sostiene Marcello Gatto, Presidente Coldiretti Cuneo. Ti aspettiamo a Savigliano, in Piazza Santa Rosa, che si trasformerà in un grande “salotto” tinto di giallo, sabato 22 settembre dalle ore 9 alle ore 24 e domenica 23 settembre dalle ore 9 alle ore 21. m

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“Campagna Amica daii!”: un invito a gustare quanto di vero e genuino offre il territorio

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CAMPAGNA AMICA DAII!Savigliano – Piazza Santa Rosa

Sabato 22 e domenica 23 settembre 2012

9,00 apertura vendita diretta nei 40 stand di produttori agricoli11,00 inaugurazione Festa del Pane e “Campagna Amica daii!”15,30 spettacolo a cura di Sbandieratori per la Solidarietà18,00 intrattenimento musicale con Bandarotta Fraudolenta21,00 intrattenimento musicale con Bandarotta Fraudolenta24,00 chiusura stand

9,00 apertura vendita diretta nei 40 stand di produttori agricoli

10,00e11,00laboratori di degustazione di formaggi e frutta

16,00-18,00spettacolo circense dei giovani allievi dell’Associazione Fuma che ‘nduma

21,00: chiusura stand

SABATO 22 SETTEMBRE

DOMENICA 23 SETTEMBRE Durantetuttalamanifestazione degustazione enogastronomica di piatti tipici del territorio a cura

di TerranostraAgriturismidiCampagnaAmica

e vini delle aziende dell’EnotecadiFattoriaAmica

PROGR AMMA

nell’ambito della Festa del Pane

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Provinciale Pensionati 0171.447287.Al momento dell’adesione

versare un acconto di 100 euro a persona.

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Gruppominimo50persone

Quota:euro289.00perpersonaincameradoppia

EscursioneValdiNon:euro69,00apersona

EscursioneTrentoelaValledeiLaghi:

euro29,00apersona

Supplementosingola:euro67,50apersona

55N° 13 – 1-30 settembre 2012G I O V A N I I M P R E S A

Giovani alla scoperta del Trentino Alto Adige

Giovani Impresa propone, per l’autunno, un viaggio studio in Trentino Alto Adige previsto per il 20, 21 e 22 Novembre 2012, durante il quale potrete

conoscere da vicino le produzioni tipiche della zona.

Programma: 20 Novembre CUNEO/TRENTO Partenza per Trento ed in mattinata visita alla città. Incontro con Giovani Impresa Trento, presso l’azienda vitivinicola Pravis a Lasino (TN). Degustazione vini con salumi e formaggi. Nel pomeriggio visita all’azienda zootecnica Filo d’erba e all’azienda apicola ed elicicola Florandole a Fai della Paganella (TN). Sistemazione in hotel a Trento. Cena e pernottamento.

21 Novembre TRENTO/MERANOPrima colazione in hotel. In mattinata visita al Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg (BZ). Pranzo in ristorante. Visita all’azienda frutticola Soini Quinto e Figli a Bronzolo (BZ): vendita diretta e produzione succhi di mela. Sistemazione in hotel a Merano (BZ). Cena presso la Birreria Forstbraun con gastronomia tirolese. Rientro in hotel e pernottamento.

22 Novembre MERANO/BOLZANO/CUNEOPrima colazione in hotel. Visita della distilleria Walcher a Frangarto (BZ). Pranzo libero in Bolzano. Nel pomeriggio visita guidata alla città di Bolzano. In serata rientro a Cuneo.

Quota individuale di partecipazione: € 309,00(La quota è calcolata sulla base minima di 30 partecipanti e potrebbe variare qualora non si raggiungesse il numero minimo di adesioni).

La quota comprende:• Viaggio in pullman gran turismo; • Sistemazione in hotel 3 stelle nella zona di Trento e

Merano (in camera doppia);• Degustazione di vini e piatto freddo del 1° giorno;• Pranzo in ristorante del 2° giorno;• Cena presso la Birreria Forstbraun a Merano;• Bevande ai pasti;• Visita guidata a Bolzano• Assicurazione medico/bagaglio.

Prenotazioni entro il 29 SETTEMBRE presso i Referenti di zona GI, negli Uffici Zona, anticipando un acconto di Euro 250,00.Possibilità di sottoscrivere un’assicurazione contro l’annullamento del viaggio per motivi di salute, propri o di famigliari. Si raccomanda di portare con se un documento d’identità in corso di validità.

Per informazioni: Segreteria provinciale Giovani Impresa:Daniele Caffaro: 0175.210222; Matteo Bono: 0171.447348. m

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Grande ritrovo in montagna per gli allevatori di Piemontese

grosso grazie va alla famiglia Agù che ha messo a disposizione l’alpeggio e la malga accogliendo la pacifica e festante invasione degli allevatori di Piemontese. m

È stata una bella festa, il Grande Ritrovo in montagna 2012, giovedì

23 agosto al Pian Vasserot di Pontechianale, vi erano oltre 400 persone.Dopo la messa officiata dal parroco di Sampeyre Don Luca Margaria si è consumato il pasto (classica polenta con salciccia, e formaggi locali), sotto il tendone appositamente montato. Nel pomeriggio, un inizio di pioggia ha rinfrescato l’aria e inumidito la polvere, ma ha comunque permesso lo svolgersi della lotteria che ha avuto come sempre un largo seguito. Sono saliti in montagna per partecipare alla giornata di festa ed accolti dal Presidente Anaborapi Albino Pistone,

il sindaco di Pontechianale Alfredo Campi, il presidente dell’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte Roberto Chialva, il Presidente

del Coalvi Carlo Gabetti, il presidente della Federazione Coldiretti di Cuneo, Marcello Gatto ed il presidente dell’Apa di Pavia, Virginio Magnaghi. Un

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La fiera del Tartufo

Nel mese di ottobre si terrà ad Alba la Fiera del Tartufo, la Coldiretti partecipa come già negli anni passati con le aziende iscritte al

circuito di Campagna Amica. Ogni domenica ci saranno 20 aziende, presso la piazzetta antistante il tribunale vicino piazza Medford.Le date di tale evento sono il 7-14-21-28 ottobre dalle ore 8,00 alle ore 18,00 in cui le aziende presenteranno e valorizzeranno i loro prodotti tipici, dal vino, al formaggio, alle nocciole, al miele, all’ortofrutta, ecc. La fiera internazionale è un’occasione unica vista la partecipazione di turisti italiani e stranieri, per far conoscere i prodotti locali e la loro origine. m

57N° 13 – 1-30 settembre 2012

Soggetti salvaguardati dalla riforma pensionistica

N O T I Z I E E P A C A

PremessaLa legge di riforma delle pensioni ha stabilito che, le disposizioni

in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata

in vigore della legge 214/2011, continuino ad applicarsi alle sotto elencate categorie di persone,

ancorché maturino i requisiti per il pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011. m

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(*) Il decreto legge n. 95/2012 ha disposto l’allungamento, di 12 mesi del termine entro il quale deve rientrare la decorrenza della pensione per i soggetti autorizzati alla prosecuzione volontaria anteriormente al 04 dicembre 2011 e per i lavoratori il cui rapporto di lavoro si è risolto entro il 31 dicembre 2011, in base ad accordi individuali o collettivi.Per l’attuazione di quanto disposto dal decreto legge occorrerà attendere l’adozione di specifico decreto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Con il presente articolo si è voluto dare una prima indicazione dei potenziali destinatari delle deroghe alla legge di riforma delle pensioni.L’individuazione dei soggetti rientrati nel numero dei beneficiari, correlato alle coperture finanziarie previste per ciascuna categoria, sarà effettuata dall’INPS non appena terminate le operazioni di verifica del diritto a pensione in favore dei lavoratori salvaguardati.Il Patronato Epaca è a disposizione di tutti coloro che ritengano di essere interessati al piano operativo per i lavoratori salvaguardati, nonché per l’inoltro delle istanze alla Direzione Territoriale del Lavoro. m

TUNNEL CARPALEChiedere l’indennizzo INAIL

Viene riconosciuta come malattia professionale

La sindrome del tunnel carpale per chi è impegnatoin lavorazioni, svolte in modo non occasionale, checomportano movimenti ripetuti, mantenimento di

posture incongrue e impegno di forza.È opportuno presentare la denuncia entro 2 anni

dall’abbandono della lavorazione.

58 N° 13 – 1-30 settembre 2012

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S C A D E N z E A z I E N D A L I

20 SETTEMBRE

TRASMISSIONE TELEMATICA MODELLO 770 – PROROGAEntro tale termine deve essere inviato in via telematica all’Agenzia delle Entrate il modello 770. Tale scadenza è stata prevista dal Dpcm del 26/07/2012.

25 SETTEMBRE

ACQUISTI-CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARIScade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione, in via telematica, all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di agosto 2012.

1 OTTOBRE (essendo iL 30 settembre festivo)ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILIInvio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black list nel mese di agosto

IVA REGISTRAZIONE FATTUREPer le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORII contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

TRASMISSIONE TELEMATICA MODELLO UNICO 2012 (redditi anno 2011)Entro tale data devono essere trasmessi in via telematica all’Amministrazione Finanziaria i modelli Unico 2012 (redditi 2011) relativi alle persone fisiche, società di persone ecc...Entro lo stesso termine devono essere inviate le dichiarazioni annuali IVA da presentare in modo autonomo.

15 OTTOBREIVA FATTURAZIONE DIFFERITAA seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di settembre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè settembre.

16 OTTOBRE VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEFScade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nel mese di settembre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

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IMPOSTA VALORE AGGIUNTO (contribuenti mensili)Annotazione di liquidazione per il mese di settembre e versamento dell’eventuale imposta tramite modello F24 telematico da parte dei contribuenti, che esercitano attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2011 hanno realizzato un volume d’affari superiore a € 400.000, se prestazione di servizio o di € 700.000 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art .66, legge 427/93.

Le api e l’uva: una convivenza possibile e vantaggiosa

V A R I E

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTOEntro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di settembre 2012. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art. 8, lettera C) del D.P.R. 633/72. m

Durante la stagione estiva la maturazione dei frutti è spesso accompagnata dalla presenza di numerosi insetti alla ricerca di

sostanze zuccherine di cui cibarsi. Fra questi temuti e fastidiosi, vespe e calabroni. Insieme ad essi spesso si vedono anche le api che però non possono essere assimilati in nessun modo ai vespoidei che scatenano giustificate lamentele da parte dei produttori, soprattutto vitivinicoli.Api, vespe e calabroni appartengono tutti all’ordine degli imenotteri anche se posseggono caratteristiche piuttosto diverse tra loro tanto da essere classificati in due distinte famiglie: apidi per le api e vespidi per vespe e calabroni. Questa distinzione è attribuibile alla differente morfologia delle due famiglie di insetti, in particolare per quanto riguarda l’apparato boccale. L’ape possiede un apparato boccale definito “lambente succhiante”, come quello delle farfalle, ovvero in grado solamente di lambire e succhiare le sostanze zuccherine come per esempio il nettare, sostanza secreta dalle piante e presente soprattutto nei fiori. Invece vespe e calabroni posseggono un apparato boccale detto “masticatore succhiante”, capace di lacerare e distruggere anche materiali solidi. Mentre

i vespoidei con le loro mandibole spezzano la buccia della frutta, le api con il loro apparato boccale, non sono in grado di penetrare la “buccia” dei frutti, nemmeno dei più delicati come l’uva; dunque, per poterne succhiare il prezioso liquido zuccherino che c’è all’interno, devono attendere che qualcuno (vespe, calabroni…) o qualcosa (grandine, vento…) apra loro la strada precedentemente. Fatta questa distinzione è più chiaro capire cosa accade nella realtà; inoltre, proprio su questa questione sono stati effettuati esperimenti da esperti del settore (Pistoia A. 1993) che dimostrano e confermano l’estraneità delle api nei danni fisici apportati alla frutta. In più, per quanto riguarda gli acini d’uva, è stato osservato che una volta “succhiati” dalle api questi seccano e non marciscono, impedendo così la proliferazione di muffe e/o malattie fungine che comprometterebbero la qualità dell’intero grappolo d’uva. Dunque la convivenza tra apicoltura e viticoltura è quanto mai possibile e, anzi, presenta risvolti positivi che la rendono vantaggiosa e auspicabile per tutti. m

una trekking mettendo in primo piano la sicurezza dei cavalieri che sono stati assistiti per tutto il viaggio dalla navetta.Ferragosto ha visto i cavalieri avventurarsi nella Valle Stura per raggiungere Desertetto, numerosi cavalieri tra i quali gli ormai “storici” amici francesi si sono dati appuntamento a Borgo San Dalmazzo presso la sede del Circolo I Due Pini per partecipare al tradizionale Trekking di Ferragosto dove si sono impegnati nell’attraversamento della Valle Stura e della Valle Gesso. A concludere la carrellata ecco il Trekking a Caporale, cucuzzolo panoramico tra i boschi di Roccaforte Mondovì. L’ultima domenica di agosto ha visto l’A.C.S.T.E. impegnata nella collaborazione per l’organizzazione del I° Raduno Equestre nell’ambito dei festeggiamenti di San Magno a San Giovanni dei Govoni – Mondovì, dove il grande impegno del Comitato Festeggiamenti di San Giovanni e l’esperienza nell’organizzazione di raduni equestri dell’A.C.S.T.E. ha dato vita ad una giornata ricca di emozioni.Per info Segreteria A.C.S.T.E.: tel 3394243330 – 3387049109 e-mail: [email protected]

Agosto è stato un mese ricco di appuntamenti, grazie all’impegno dei

Circoli organizzatori e dei soci A.C.S.T.E. sempre molto attivi.Primo appuntamento la “Passeggiata notturna al chiaro di luna” sulle piste del Parco Fluviale organizzata dal Circolo I Servaj di Bombonina dove trenta cavalieri hanno vissuto la magia della notte e della luna piena in una passeggiata di circa tre ore conclusasi con una gustosa cena.A seguire il Trekking organizzato dal nuovo Circolo A.C.S.T.E. “Gli amici degli equini” di Bagnolo Piemonte, trekking dove una ventina di cavalieri sono stati impegnati in una traversata di due giorni con partenza da Bagnolo P. e arrivo in serata a Rucas dopo aver attraversato la zona delle cave con dei panorami mozzafiato.

Il giorno seguente tutti invitati alla “I° Festa del Margaro” a Montoso dove ad attendere i cavalieri c’erano le autorità tre le quali l’Assessore all’Agricoltura di Bagnolo e il Presidente della Proloco che hanno colto l’occasione per premiare i margari della zona per il loro impegno nel portare avanti con

passione il loro duro lavoro. Al termine un buon pranzo a cura della Proloco e consegna a tutti i cavalieri del gadget in ricordo della splendida avventura. L’A.C.S.T.E. si complimento con il Circolo “Gli Amici degli equini” per l’ottima organizzazione, nulla è stato lasciato al caso in particolare per aver organizzato

N OT I Z I E DA L M O N D O D E I C AVA L L IN° 13 – 1-30 settembre 201260

Un’estate ricca di appuntamenti per i cavalieri dell’A.C.S.T.E.

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APPUNTAMENTI DI OTTOBRE• 7 ottobre Raduno a San Martino di Busca organizzato dal Circolo Costa Olearia per info: Manu 3385484000 Sandro 3474142214 Marco

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29-30 SETTEMBRE FESTA ANNUALE A.C.S.T.E.presso il CIRCOLO RICREATIVO SAN BIAGESE a San Biagio di Centallo con il seguente programma:

Sabato 29• Nel pomeriggio arrivo cavalieri e sistemazione cavalli. Ampio spazio per campeggiare• Ore 18.00 inizio FESTA COUNTRY con balli e musica dal vivo con gli HORSE POWER,

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Domenica 30• Ore 10.00 ritrovo cavalieri con sfilata• Ore 11.00 dimostrazione giochi equestri• Ore 12.30 pranzo presso Circolo Ricreativo (prenotazione al numero 3394243330)• Ore 14.00 dimostrazioni equestri e sfilata carrozze• Ore 15.00 dimostrazione giochi equestri con gadget ricordo ai partecipanti.

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62 N° 13 – 1-30 settembre 2012 V A R I E

Concorso fotografico “Ri-scatti della terra”

La Regione Piemonte, nell’ambito del piano di comunicazione del

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, bandisce la prima edizione del concorso fotografico Ri-scatti della terra. Il concorso si propone di coinvolgere tutti gli appassionati di fotografia con l’obiettivo di rappresentare, attraverso le immagini, l’agricoltura che sta cambiando ed

evolvendo. In particolare, il concorso prevede diverse categorie, che possono fornire uno spunto per i temi da trattare, in linea con le priorità fissate dalla politica di sviluppo rurale. Possono partecipare al concorso tutti i cittadini senza distinzioni di età, sesso o nazionalità. I concorrenti sono chiamati a inviare fotografie che hanno come oggetto le tematiche del concorso così come esplicitato nel paragrafo precedente. Il territorio oggetto delle fotografia deve essere necessariamente il Piemonte. La partecipazione è individuale. E’ ammessa la partecipazione di gruppi solo per le classi scolastiche di ogni ordine e grado. I concorrenti che intendono partecipare al concorso debbono iscriversi compilando il modulo di iscrizione scaricandolo online dal sito www.riscattidellaterra.com. entro e non oltre il 15/10/2012. Il termine ultimo per la consegna del materiale fotografico è invece fissato per il 30/10/2012 entro le ore 12. m

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alla manifestazione che domenica 3 settembre ha animato le colline doglianesi, hanno partecipato un centinaio di ciclisti. “Un sentito grazie – dice il presidente di zona Coldiretti Mondovì, Carlo Gabetti – ai giovani di Giovani impresa Coldiretti, sezione di Dogliani, che si sono attivati e hanno organizzato la giornata al meglio, nonostante il tempo non clemente, e alle aziende agricole che hanno aperto le loro porte ai turisti per promuovere i prodotti e il territorio del Doglianese”. m

Sagra del Marrone a Roccavione

Domenica 14 ottobre 2012 a Roccavione si tiene la 50a Sagra del Marrone un appuntamento per valorizzare e far conoscere al

pubblico il prodotto locale, le risorse agricole, naturali ed ambientali. Lungo il centro storico e vie adiacenti saranno esposti i prodotti agricoli e artigianali, esposizioni in mostre, il mercato di Campagna Amica e non mancheranno musicanti, giocolieri e artisti di strada, che accompagneranno i visitatori. Il clou della manifestazione sarà nel primo pomeriggio “Gran Baldoria dei Moundaj” con la distribuzione di caldarroste e buon vino, il tutto rallegrato da musiche e balli tipici della Val Vermenagna. m

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