Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

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“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 0,77 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Viola Carasso Hanno collaborato Marco Benzo, Alberto Burzio, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Roberto Bianco, Nicola Fontana, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Silvia Graglia, Roberto Lingua, Claudia Marenco, Paolo Marengo, Ornella Martino, Livio Minero, Nadia Olivero, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Anna Rossi, Giulia Santi Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: [email protected] Sito Internet: www.coldiretticuneo.org Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 47.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: [email protected] Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: [email protected] Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA. È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità. Foto Gian Cerato (Boves) Il Coltivatore Cuneese Fagiolo Bingo 2009: Coldiretti segnala anomalie nelle piante 3 Pesche: mercato in forte difficoltà 4 Conalpi: risultati positivi dall’accordo con Auchan 4 Campagna granoturco 2009-2010: le proposte del CAP Nord-Ovest 5 Attacchi da lupo: Coldiretti chiede nuove misure 6 Normativa effluenti zootecnici: aperti i termini per la presentazione delle domande 7 A settembre la Fiera d’Autunno di Caraglio e della Valle Grana 7 PSR 2007-2013: numerose scadenze a fine mese 8 Storie di vita: Le piccole baite di montagna di Francesco Panuele 9 Osservatorio Prezzi 10 A Fossano X Sagra d’Estate 11 Il Corsivo del Coltivatore: Cercasi novello San Francesco 12 Buono & conveniente: la nuova associazione di gruppi d’acquisto 12 Vendemmia 2009 13 Uso alternativo alla distillazione per fecce e vinacce 21 Coldiretti e Scuola Enologica: sinergie a favore delle imprese viticole 21 Ripresa dell’attività da parte dei pensionati 23 Al via… la Fattoria come aula 24 “Agriclick 2009” si presenta a Revello 24 Festa Provinciale Giovani Impresa: divertimento a mille!!! 25 Il biologico piemontese in Costa Azzurra 25 I vincitori di “Schina Cinà” 2009 26 Quinta Festa del Pane a Savigliano 26 Istituzione della Scheda di Trasporto 28 Scadenze aziendali 29 Al via la regolarizzazione di colf e badanti 30 IX Concorso fotografico “la mia piemontese” 30 Confessioni di una moglie di cavaliere (nel senso di uno che va a cavallo!) 31 10° Memorial Beppe Pellegrino: Fiera di San Luca Demonte 11 ottobre 2009 31 Il mercatino del Coltivatore 32 A seguito delle numerose segnalazioni sui comportamenti non uniformi nella crescita delle piante e sui baccelli di fagiolo della varietà “Bingo”, Coldiretti ha inviato alla ditta Olter di Asti una lettera per denunciare l’accaduto e richiedere un intervento significativo della azienda stessa nei confronti degli imprenditori agricoli. Il fagiolo rampicante a raccolta carosa ha una notevole importanza economica in Provincia di Cuneo. Una produzione media annua di circa 90.000 q.li con oltre 1000 aziende interessate per una produzione lorda vendibile di oltre 10 milioni di euro. Sicuramente la varietà maggiormente coltivata è “Bingo” in quanto ha sempre dato le migliori caratteristiche richieste dal mercato e dai consumatori. Durante la campagna 2009, peraltro non ancora terminata, molte imprese agricole hanno segnalato comportamenti non uniformi nella crescita delle piante che si è poi manifestata sui baccelli al momento della raccolta. Le piante della varietà Bingo presentavano, infatti baccelli tipici della tipologia da sempre coltivata. Tra queste piante, però, una sostenuta percentuale presentava dei baccelli molto corti, anomali che spesso e volentieri non avevano nessuna tenuta alla conservazione in cella frigo. “Attraverso questa lettera – ha commentato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte – Coldiretti ha voluto evidenziare la problematica, peraltro grave per il settore in quanto molte volte le quotazioni di questo fagiolo sono state anche del 40-50% in meno rispetto alla varietà Bingo in purezza”. i 3 N° 15 – 1-15 settembre 2009

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1 - 15 settembre 2009

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Sommario

“Il Coltivatore Cuneese”Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo1 copia euro 0,77Direttore AmministrativoBruno RivarossaDirettore ResponsabileMichelangelo PellegrinoCoordinamento di redazioneViola CarassoHanno collaboratoMarco Benzo, Alberto Burzio, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Roberto Bianco, Nicola Fontana, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Silvia Graglia, Roberto Lingua, Claudia Marenco, Paolo Marengo, Ornella Martino, Livio Minero, Nadia Olivero, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Anna Rossi, Giulia SantiRedazione ed amministrazionePiazza Foro Boario, 18 – 12100 CNTel: 0171.447211Fax: 0171.447300E-mail:[email protected] Internet:www.coldiretticuneo.orgRegistrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/5547.000 CopieIl Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci dellaFederazione Provinciale Coldiretti di CuneoGrafica e stampa: AGAMVia Renzo Gandolfo area 90Madonna dell’Olmo – CuneoTel. 0171.411470 – Fax 0171.411714E-mail: [email protected] esclusivamentepresso la ditta RéclameVia Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279E-mail: [email protected] prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA. È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.

Foto Gian Cerato (Boves)Il Coltivatore Cuneese

Fagiolo Bingo 2009: Coldiretti segnala anomalie nelle piante 3

Pesche: mercato in forte difficoltà 4

Conalpi: risultati positivi dall’accordo con Auchan 4

Campagna granoturco 2009-2010: le proposte del CAP Nord-Ovest 5

Attacchi da lupo: Coldiretti chiede nuove misure 6

Normativa effluenti zootecnici: aperti i termini per la presentazione delle domande 7

A settembre la Fiera d’Autunno di Caraglio e della Valle Grana 7

PSR 2007-2013: numerose scadenze a fine mese 8

Storie di vita: Le piccole baite di montagna di Francesco Panuele 9

Osservatorio Prezzi 10

A Fossano X Sagra d’Estate 11

Il Corsivo del Coltivatore: Cercasi novello San Francesco 12

Buono & conveniente: la nuova associazione di gruppi d’acquisto 12

Vendemmia 2009 13

Uso alternativo alla distillazione per fecce e vinacce 21

Coldiretti e Scuola Enologica: sinergie a favore delle imprese viticole 21

Ripresa dell’attività da parte dei pensionati 23

Al via… la Fattoria come aula 24

“Agriclick 2009” si presenta a Revello 24

Festa Provinciale Giovani Impresa: divertimento a mille!!! 25

Il biologico piemontese in Costa Azzurra 25

I vincitori di “Schina Cinà” 2009 26

Quinta Festa del Pane a Savigliano 26

Istituzione della Scheda di Trasporto 28

Scadenze aziendali 29

Al via la regolarizzazione di colf e badanti 30

IX Concorso fotografico “la mia piemontese” 30

Confessioni di una moglie di cavaliere (nel senso di uno che va a cavallo!) 31

10° Memorial Beppe Pellegrino: Fiera di San Luca Demonte 11 ottobre 2009 31

Il mercatino del Coltivatore 32

A seguito delle numerose segnalazioni sui comportamenti non

uniformi nella crescita delle piante e sui baccelli di fagiolo della varietà “Bingo”, Coldiretti ha inviato alla ditta Olter di Asti una lettera per denunciare l’accaduto e richiedere un intervento significativo della azienda stessa nei confronti degli imprenditori agricoli. Il fagiolo rampicante a raccolta carosa ha una notevole importanza economica in Provincia di Cuneo. Una produzione media annua di circa 90.000 q.li con oltre 1000 aziende interessate per una produzione lorda vendibile di oltre 10 milioni di euro. Sicuramente la varietà maggiormente coltivata è “Bingo” in quanto ha sempre dato le migliori caratteristiche richieste dal mercato e dai consumatori. Durante la campagna 2009, peraltro non ancora terminata, molte imprese agricole hanno segnalato comportamenti non uniformi nella crescita delle piante che si è poi manifestata sui baccelli al momento della raccolta. Le piante della varietà Bingo presentavano, infatti baccelli tipici della tipologia da sempre coltivata. Tra queste piante, però, una sostenuta percentuale presentava dei baccelli molto corti, anomali che spesso e volentieri non avevano nessuna tenuta alla conservazione in cella frigo. “Attraverso questa lettera – ha commentato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte – Coldiretti ha voluto evidenziare la problematica, peraltro grave per il settore in quanto molte volte le quotazioni di questo fagiolo sono state anche del 40-50% in meno rispetto alla varietà Bingo in purezza”. i

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Pesche: mercato in forte difficoltàÈ stata una campagna delle

pesche difficile non solo in provincia di Cuneo ma

su tutto il territorio piemontese e non solo. Analoghe situazioni infatti si sono verificate in Emilia Romagna ed in Campania e la situazione è difficile anche fuori dall’ Italia, secondo paese produttore al mondo di pesche e nettarine. “La crisi è stata generalizzata – hanno commentato Marcello Gatto e Bruno Rivarossa (foto a lato), presidente e direttore Coldiretti Cuneo – e per il futuro occorreranno misure d’intervento adeguate da parte dell’Unione Europea per fronteggiare situazioni difficili di mercato ormai sempre più ricorrenti. Formule che agiscano non solamente a risollevare circostanze contingenti ma che diano linee operative che consentano di superare la forte instabilità dei mercati globali e possano dare una reale ristrutturazione del debito”. La campagna di raccolta piemontese, che sta volgendo ormai al termine (arrivata all’80-90%), è stata caratterizzata da momenti di mercato con quotazioni che hanno raggiunto addirittura 15-18 centesimi per il prodotto fresco di seconda scelta. Per il prodotto da destinare all’agroindustria, veniva riconosciuto non più di 1 centesimo al Kg.Il prodotto di prima scelta ha comunque mantenuto le sua fetta di mercato, ovviamente con prezzi al di sotto rispetto alle precedenti annate ma comunque accettabili, mentre il forte calo si è riscontrato per l’appunto sui calibri B ma soprattutto C. Va ricordato anche che la campagna promozionale “Pesca Cuneo”, lanciata congiuntamente da Coldiretti, Camera di

Commercio e Regione, negli anni sta iniziando a dare risultati sempre più validi. Il mercato, da ferragosto in avanti, ha dato leggeri segnali di ripresa, sia per la conclusione della campagna emiliano romagnola sia per le elevate temperature del mese di agosto che hanno favorito

l’aumento dei consumi. Tuttavia si sarebbero potuti certamente raggiungere maggiori risultati positivi se non fosse stato per i prezzi eccessivamente alti al consumatore. In questo contesto Coldiretti Piemonte ha chiesto l’attivazione dello stato di crisi, chiedendo tutte le misure necessarie per cercare di porre rimedio o almeno di tamponare l’attuale situazione. Tra le varie ipotesi avanzate precedentemente da Coldiretti, ed in particolare dalla Consulta Provinciale Frutticola, è emersa quella di richiedere un considerevole ritiro dal mercato di prodotto da destinare ai paesi emergenti, che possa garantire maggiore respiro ad un mercato saturo. Per il futuro occorrerà definire maggiormente la programmazione aziendale delle

produzioni su base pluriennale ed una costante ricerca di nuovi sbocchi di mercato, per far si che non si verifichi il ripetersi di crisi che possano danneggiare pesantemente il settore. Oppure ancora trovare nuove formule commerciali, magari prendendo spunto dai cugini francesi, che per far risalire il mercato di frutta e verdura sono stati autorizzati dal ministro dell’agricoltura alla vendita al “deballage” nei parcheggi, con grande quantità di prodotto ed a costo inferiore per riassorbire gli eccessi di stock.Ma soprattutto continuare a fare qualità perché alla fine paga sempre, e raggiungere un’unione di intenti comune che permetta, sia in situazioni positive che in quelle negative, di organizzare e coordinare l’intero settore. m

Conalpi: risultati positivi dall’accordo con Auchan

La produzione cunicola piemontese rappresenta

a livello italiano la quarta realtà produttiva per un totale complessivo di 5 milioni di capi annui allevati ripartiti in oltre 350 allevamenti. La filiera piemontese, nel suo complesso comprensiva di mangimifici, allevatori, macellatori, trasformatori e confezionatori, genera un fatturato annuo di oltre 45 milioni di euro annui. Una realtà economica importante nel quale opera il Conalpi (il Consorzio di riferimento per il Piemonte) che si è reso artefice di una specifica progettualità. Ha preso il via infatti dal mese di giugno la fornitura di carne cunicola alla catena Auchan del Piemonte. Un accordo maturato

nei mesi scorsi e che sta dando i primi risultati positivi. A oggi il prodotto viene fornito non più solamente intero ma anche lavorato ricevendo importanti segnali d’apprezzamento da parte del mondo dei consumatori. “Come sottolineato nel corso dell’ultimo Consiglio Conalpi di luglio – ha commentato Guido Monge (foto accanto al titolo),

presidente del Consorzio – si tratta indubbiamente di un inizio positivo e molto si dovrà ancora fare per migliorare il progetto lanciato recentemente. Dai primi riscontri numerici le richieste di carne cunicola, tenuto conto del periodo estivo tradizionalmente calmo per il mercato, sono stati di un certo rilievo e soprattutto costanti. Questo ultimo aspetto può divenire una base solida da cui partire per il rilancio del prodotto locale a partire sin dall’autunno affiancata da una significativa e massiccia campagna promozionale”. Conalpi ha scelto di puntare sul confezionato, proprio per rispondere alle esigenze del consumatore garantendogli qualità, trasparenza e tracciabilità della carne. m

4 N° 15 – 1-15 settembre 2009 F O N D O

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Campagna granoturco 2009-2010: le proposte del CAP Nord-Ovest

L’avvicinarsi della campagna di raccolta del granoturco rinnova grave preoccupazione per l’andamento depresso di un mercato

che non pare nell’immediato improntato a importanti mutamenti di rotta. La consapevolezza che l’imprenditore agricolo potrà risollevarsi solo attraverso la realizzazione di utili d’impresa, induce a cercare soluzioni alternative, nella speranza di aiutare i produttori a migliorare il loro reddito.La nuova proposta presentata dal Consorzio Agrario contiene aspetti innovativi:a) l’imprenditore agricolo sarà in grado di verificare l’esattezza del

prezzo che gli verrà corrispostob) il prezzo che verrà liquidato sarà quello medio di mercato

di un periodo relativamente lungo (oltre 9 mesi), al fine di evitare pressioni di offerta al momento della raccolta, possibili errori di valutazione del mercato e tensioni al momento della definizione del prezzo di compra-vendita

c) all’imprenditore agricolo verrà corrisposto un anticipo di denaro, che potrà servire per l’avvio della nuova campagna primaverile

d) l’imprenditore agricolo sarà esentato dal pagare oneri di magazzinaggio, essendo questi compresi nel prezzo di liquidazione finale. m

LA PROPOSTADEL CONSORZIO AGRARIO

5C E R E A L I C O L O N° 15 – 1-15 settembre 2009

Nell’imminenza della campagna di raccolta autunnale, riepiloghiamo

di seguito le disposizioni che regoleranno gli acquisti del granoturco :

ACQUISTO MAIS VERDE:Il mais verde potrà essere acquistato ai prezzi che verranno di volta in volta comunicati e che terranno in ogni caso conto del grado di umidità e della quotazione del mais secco.I prezzi si intenderanno per merce resa franco nostri magazzini, con pagamento al 20-01-2010.

ACQUISTO MAIS SECCO:Si potrà effettuare l’acquisto del mais secco, al prezzo che verrà di volta in volta comunicato.I prezzi si intenderanno per merce resa presso i nostri centri di stoccaggio e con pagamento al 20-01-2010.

CONTO DEPOSITO:Consentira’ ai produttori di scegliere il momento della vendita, alle condizioni di mercato.Le spese di magazzinaggio saranno calcolate in ragione di 0,70 euro/ton. per quindicina indivisibile a decorrere dal 01 Dicembre 09. Per gli agricoltori soci del Consorzio Agrario le spese di magazzinaggio verranno applicate in ragione di 0,40 euro/ton per quindicina indivisibile esclusivamente nel caso in cui il cereale sia ceduto a CAP N.O..Nel caso in cui il produttore decidesse di vendere il prodotto a terzi ovvero di ritirarlo per autoconsumo, le spese di magazzinaggio verranno applicate per intero (0,70 euro/

ton. per quindicina indivisibile) e in aggiunta verrà addebitata un’ulteriore quota di 5 euro oltre IVA per tonnellata per facchinaggio d’uscita .Il conto deposito dovrà essere inderogabilmente chiuso entro il 30 giugno 2010.

MAIS IN CONFERIMENTOA chi scegliera’ questa opzione, verra’ liquidato il prezzo medio (media delle medie) del listino della Borsa Merci di Torino per il periodo dal terzo mercato di settembre 2009 fino all’ultimo mercato di giugno 2010, dedotti 10 euro per ton per oneri di magazzinaggio. Non verranno addebitati ulteriori oneri di magazzinaggio. Al produttore verra’ inoltre corrisposto un’anticipo senza interessi di 80

euro oltre iva per ton entro il 29 gennaio 2010 e il prezzo finale verra’ corrisposto entro il 10 agosto 2010. Al momento del conferimento il prodotto dovra’ essere preso in carico come “acquisto con prezzo da determinare “.

CONTO LAVORAZIONEViene proposto a quegli agricoltori interessati alla trasformazione dei cereali in mangimi di nostra produzione. Se l’agricoltore sceglierà questa modalità, il prodotto dovrà essere bollettato in conto deposito e si dovrà far sottoscrivere all’ agricoltore lo specifico contratto. Solo in questo caso non verranno addebitati oneri di magazzinaggio.È indispensabile che al

momento del conferimento la merce sia scortata da regolare bolla di accompagnamento e che al momento dell’entrata in magazzino venga subito compilata la bolla del conto deposito od il CEC 1 per l’acquisto.Se la merce è conferita in conto deposito, il documento dovrà essere registrato sull’apposito libro.

ESSICCAZIONE:Si potrà effettuare presso gli essiccatoi di nostra proprietà o con noi convenzionati, con un costo per i produttori agricoli di 18,50 euro a tonnellata, base 30% di umidità.Il pagamento delle spese di essiccazione per i produttori che sceglieranno il conto deposito o il conferimento dovrà avvenire entro il 31.12.2009Ai soci verrà riconosciuto uno sconto sulle spese di essiccazione nella misura del 4%.Non si effettua essiccazione per conto terzi, a meno che il produttore agricolo non provveda subito, cioè entro tre giorni dalla consegna del verde, al ritiro del prodotto essiccato. Nel caso in cui il prodotto non venga ritirato subito, al produttore verranno addebitate le spese di magazzinaggio in ragione di 0,70 euro/ton per quindicina indivisibile (senza sconti per i Soci) a partire dalla data di consegna del prodotto da essiccare e un’ulteriore quota di 5 euro oltre IVA per tonnellata per facchinaggio d’uscita Ogni acquisto dovrà essere comunicato entro lo stesso giorno alla Sede per iscritto; diversamente non verrà riconosciuto valido. m

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N

Attacchi da lupo: Coldiretti chiede nuove misure

6 A T T U A L I T ÀN° 15 – 1-15 settembre 20096

La convivenza con i lupi si fa sempre più difficile e dopo gli attacchi registrati

nelle ultime settimane nelle vallate cuneesi, pastori e Coldiretti chiedono a gran voce nuovi interventi da parte della Regione Piemonte e degli organi competenti.Con il ritorno del lupo nel territorio cuneese il lavoro dei pastori è però notevolmente cambiato divenendo sempre più complesso e oneroso e stravolgendo le abitudini di una pratica storica come quella della pastorizia in alta montagna. Non è infatti più possibile lasciare gli animali in alpeggio allo stato brado, impiegando il tempo in tutte le altre attività che caratterizzano il lavoro in montagna, dalla lavorazione del latte alla fienagione. Negli ultimi anni si è infatti reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie, al fine di proteggerle da attacchi di lupi e cani randagi poiché recinzioni elettrificate e cani da pastori spesso non sono

più sufficienti per scongiurare il pericolo. Secondo i dati forniti dal “Centro per la conservazione e gestione grandi carnivori” nel corso degli ultimi tre anni la situazione relativa ai danni da attacchi da canide in Piemonte sembra essersi lievemente stabilizzata, ma questo risultato è stato raggiunto esclusivamente grazie agli sforzi fatti dai pastori che operano nelle aree a rischio.Nelle ultime settimane però, in particolare dopo l’attacco eclatante a 17 vitelli avvenuto nel mese di luglio in Valle Tanaro, il problema della convivenza tra il grande predatore e la pastorizia è tornato alla ribalta mettendo in

luce come gli indennizzi fino ad ora previsti per i danni da attacchi di canidi non siano più sufficienti.“Coldiretti – ha precisato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo, nel corso della conferenza stampa tenutasi in Alta Valle Tanaro giovedì 27 agosto (vedi foto a piè articolo) – chiede un impegno più concreto a tutti gli organi competenti, degli indennizzi equi che tengano in considerazione anche i danni indotti come la mancata produzione, gli aborti degli animali provocati dallo stato di stress, le spese legate alla necessità di una maggiore sorveglianza ed alla collaborazione di un aiuto

pastore, un maggior impegno nella lotta al randagismo, una maggior celerità nell’erogazione degli indennizzi e una differente assegnazione del punteggio per la regolamentazione del premio di pascolo gestito. E vorremo anche invitare le associazioni ambientaliste a prendere in considerazione la possibilità di organizzare vacanze alternative organizzando sin dalla prossima estate, turni di volontari che collaborino con i pastori alla sorveglianza di greggi e mandrie”.Essendo il lupo una specie protetta dalla normativa europea è impensabile programmare eventuali abbattimenti ma viste le difficoltà si rende indispensabile trovare un giusto equilibrio perché questa convivenza forzata tra l’animale e l’uomo non porti all’abbandono della pratica dell’alpeggio. Non sarebbero solo gli allevatori a perderci, ma l’intera comunità poiché i pastori attraverso la loro opera conservano e valorizzano la montagna e le sue tradizioni. m

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Normativa effluenti zootecnici: aperti i termini per la presentazione delle domande

Torna a Caraglio il 26-27 settembre il tradizionale appuntamento con la Fiera d’Autunno di Caraglio e della Valle Grana, giunta

ormai alla 31esima edizione. Strade e piazze del paese ospiteranno espositori e promotori di prodotti tipici, artigianato, commercio, industria, mezzi auto-agro-forestali e da giardino, associazioni sportive e di volontariato e consorzi di tutela. E naturalemente non mancheranno spettacoli, musica ed esibizioni, mostra di animali da cortile e zootecnica, esposizioni dei prodotti ortofrutticoli locali, filmati e novità, la creazione di un nuovo spazio dedicato alla Valle Grana con la partecipazione di associazioni culturali e turistiche. Nella nuova piazza, ubicata all’ingresso della centrale Via Roma, verso la vallata, verranno esposte le tipicità dell’ambiente, dell’agricoltura di nicchia, dell’artigianato e della cultura della Valle Grana. Infatti verrà definita “La porta di Valle”. Nell’ambito della Fiera, anche quest’anno, si allestirà un padiglione gastronomico per la degustazione, dagli gnocchi al prelibato e famoso formaggio Castelmagno. A conclusione della manifestazione si svolgeranno spettacolari fuochi di artificio per salutare la calda estate ed essere bene auguranti verso un autunno generoso di bontà e un inverno corto e clemente. m

A SETTEMBRE LA FIERA D’AuTuNNO DI CARAGLIO E DELLA VALLE GRANA

7N° 15 – 1-15 settembre 2009V A R I E

È arrivata la delibera della Regione Piemonte – Assessorato Agricoltura

– relativa all’apertura delle domande di cui alla Misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale “Programma straordinario di sostegno alle aziende agricole per l’adeguamento alle norme in materia di utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici” fissando la scadenza al prossimo 10 Novembre 2009.Tale programma è finalizzato a sostenere l’adeguamento delle aziende agricole (anche attraverso la realizzazione di nuove opere) che debbano realizzare investimenti strutturali e che dal Gennaio 2008 in conseguenza dell’entrata in vigore del DPGR 20 Ottobre n. 10/R e degli ampliamenti delle zone designate come vulnerabili da nitrati di origine agricola (DPGR 28 Dicembre 2007 n. 12/R), sono oggetto di applicazione di nuove e/o più severe norme in materia di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici rispetto a quanto stabilito dal Regolamento 9/R o da norme preesistenti in materia di smaltimento di liquami zootecnici.Il sostegno previsto dalla presente misura potrà essere corrisposto per la realizzazione degli investimenti materiali

volti a conformarsi ai nuovi e/o più severi requisiti entro il 31 Dicembre 2010.La domanda di sostegno agli investimenti comprende un Piano aziendale nel quale viene definito il programma di adeguamento aziendale ed il relativo crono programma con individuazione delle carenze e dei problemi strutturali aziendali, degli obiettivi specifici, degli investimenti e delle spese che il richiedente ritiene necessario effettuare.Le domande potranno essere presentate anche da aziende che

allevano bestiame in soccida.Gli investimenti per i quali potrà essere concesso il sostegno sono i seguenti: strutture per lo stoccaggio degli effluenti zootecnici; impianti di trattamento per la valorizzazione agronomica degli effluenti zootencnici (separatori solido – liquido, impianti di compostaggio, impianti di concentrazione ed estrazione dell’azoto, ecc.); macchine per la distribuzione degli effluenti zootecnici (con esclusione dei mezzi con piatto deviatore); interventi riguardanti la produzione di

biogas per autoconsumo; opere di mitigazione dell’impatto paesaggistico delle nuove strutture.Per l’attuazione del presente programma straordinario valgono le disposizioni già adottate per la Misura 121 del Piano di sviluppo rurale : la spesa ammessa potrà quindi variare da un minimo di 7.500 Euro ad un massimo di 170.000 Euro. Le agevolazioni (contributi in conto capitale) ed i criteri per le graduatorie sono i medesimi della stessa misura di ammodernamento delle aziende agricole. m

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PSR 2007-2013: numerose scadenze a fine meseAlla fine di settembre-inizio

ottobre, scadono i termini per la presentazione di

numerose domande di aiuto del PSR 2007-2013, alcune di queste sono di grande interesse per le aziende agricole provinciali e di seguito si riporta il dettaglio delle misure in scadenza.

25 settembre: scade il termine per la presentazione delle domande relative alla misura 132 “partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità alimentare” la misura prevede un contributo del 100% sulle spese di certificazione e controllo per le aziende che adottano sistemi di qualità riconosciuti (DOP, IGP, DOP, Agricoltura biologica DOCG, VQPRD).

30 settembre: scade il termine per la presentazione delle domande ai sensi della misura 215 “pagamenti per il benessere animale”, tale misura prevede interessanti aiuti per migliorare il benessere e l’igiene degli animali, il dettaglio della misura è pubblicato sul n° 14 del “coltivatore cuneese”, a piè articolo si riporta la tabella riassuntiva dei premi previsti in base alle aree di intervento.

2 ottobre 2009: scade il termine per presentare la domanda

di aiuto ai sensi della misura 123.2 “accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali” tale misura prevede aiuti consistenti per le imprese agricole e artigianali che operano nel settore forestale, i contributi in conto capitale possono arrivare al 40% della spesa ammissibile e riguardano l’acquisto di macchinari e la realizzazione di strutture per la lavorazione del legame.Gli aiuti al settore forestale appaiono piuttosto interessanti in virtù del fatto che l’attività in bosco rientra nel campo di competenza dell’imprenditore agricolo professionale (IAP) pertanto può godere delle agevolazioni previste per tale figura. m

Specie AnimaleSistemi di

allevamento e di stabulazione

Controllo ambientale Alimentazione e acqua di bevanda

Igiene, sanità e aspetti

comportamentali

8 N° 15 – 1-15 settembre 2009 A T T U A L I T À

Page 7: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

Costruire le baite delle nostre montagne, con i tetti a “lose”, in miniatura,

è la sua grande passione. Il pensionato Francesco Panuele è nato il 9 marzo 1939 a Madonna dell’Olmo, a quattro passi da Cuneo. Oggi vive a Racconigi, dopo aver fatto diversi lavori nella sua vita: «I miei genitori lavoravano la terra, eravamo otto figli, ma siamo rimasti solo più in cinque, tre sorelle e due fratelli».

LE BACCHETTATE A SCUOLALa seconda guerra mondiale se la ricorda?«Ero bambino e ho pochi ricordi della guerra, e sono vaghi. Ricordo quando c’era il coprifuoco e andavamo a nasconderci».

Dove è andato a scuola?Francesco Panuele ride divertito: «Ah, studiare proprio non mi piaceva! Ho studiato fino alla quinta Elementare, ricordo bene la maestra, che era severa! Mi sono preso tante bacchettate sulle dita, perché ero tutt’altro che uno studente modello! Mia mamma mi sgridava, ma non serviva a nulla, perchè i libri proprio non mi piacevano».Francesco lavora in campagna, aiutando i suoi genitori, fino all’età di 18 anni. Poi parte militare, e finisce negli alpini, a Merano, in Alto Adige. Poi inizia a lavorare: «Ho lavorato alla Fiat, a Torino, per tre anni. Poi ho fatto l’autista nei quattro anni successivi. Quindi per ventiquattro anni ho guidato i bus della Satti, a Torino. Conducevo i bus di linea, a Torino e nelle vicinanze, ed è un lavoro che mi è sempre piaciuto. Sono andato in pensione nel 1994».L’ex-autista dei bus si è sposato con Rosetta, una ragazza originaria di Sanfront, in Valle Po, il 27 settembre 1967: «Abbiamo una figlia e tre nipotini, di 6 mesi, 4 anni e 6 anni. Fare i nonni è molto bello, anche se a volte è faticoso, perché non siamo più giovani! Non mi metterei mai e poi mai a

guardare i bimbi degli altri, ma a mia figlia Laura non si può dire di no».

LE BAITE, CHE PASSIONELa sua grande passione per le baite quando è nata?«Nel 1994, quando sono andato in pensione. Prima, lavoravo un po’ il legno, facendo seggiole e posacenere… poi ad un mercatino ho visto delle piccole case di montagna, le ho osservate, si è acceso qualcosa in me, sono arrivato a casa e ho cominciato a farle… Dopo qualche mese, ho imparato».

Perchè proprio le case di montagna, e non altri soggetti?«Perché mi piacciono molto, nella loro semplicità. Mia moglie ha ancora una baita in una borgata di Sanfront e così in Valle Po andiamo abbastanza frequentemente. Quando vado a fare delle passeggiate, le osservo e a volte le fotografo anche. Tra l’altro, mi piacciono i funghi e li vado a cercare nei boschi».

Dove recupera il materiale per costruirle?«Le pietre ideali le trovo in alta montagna. Le finestre e

le porte le faccio invece con il compensato».

TANTA PAZIENZAE così, a Racconigi, Francesco Panuele ha realizzato un piccolo laboratorio, dove lavora in tranquillità: «Mediamente, dedico a questa mia grande passione quattro o cinque ore al giorno, perchè proprio mi piace. È un lavoro che richiede molta pazienza e grande precisione. I modelli sono quelli delle case di montagna delle nostre Valli occitane, ma a volte lavoro anche un po’ di fantasia. Su una baita piccola lavoro due ore, su quelle grandi anche una dozzina d’ore!».Francesco Panuele, con le sue creazioni, partecipa ai Mercatini e alle Fiere, dove viene sempre più frequentemente invitato: «Le soddisfazioni non mancano. Devono dire che sono tante davvero le persone che si fermano ad osservare, incuriosite… E soprattutto i turisti francesi sono sempre quelli che restano più colpiti, e fanno i maggiori complimenti. Posso dire che sono molto soddisfatto».

E a casa, cosa dicono i suoi?«Mia moglie Rosetta, mia figlia Laura e mio genero sovente vengono ai mercatini. E tutti mi incoraggiano ad andare avanti. I nipoti osservano il nonno».

Francesco, si risposerebbe?«Mi sposerei di nuovo con lei, perché avere la famiglia è bello».

E sua moglie Rosetta cosa ne dice?«Non gliel’ho mai chiesto! Comunque spero di vivere ancora a lungo, perchè la vita è bella».Osservando le piccole baite di Francesco, si provano grandi emozioni: i tetti a “lose”, la legna accatastata, i fiori, la scopa appoggiata al muro in pietra… e non si può non pensare alla genialità dei nostri montanari, alle loro fatiche e ai loro sacrifici, e al loro gusto per il bello. i

9N° 15 – 1-15 settembre 2009

Storie di vitaa cura di Barba Bertu ([email protected])

R I T R A T T I D I I E R I E D I O G G I

Page 8: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

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N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro. Per il riscaldamento delle serre adibite a colture floro-vivaistiche tale accisa è ridotta a 0 euro.

Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda: ˆ variazione al rialzo; ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.

G A S O L I O A G R I C O L O

C E R E A L IFRUMENTO ORZO MAIS SOIA-semi

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10 N° 15 – 1-15 settembre 2009 O S S E R V A T O R I O P R E z z I

Page 9: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

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A Fossano X Sagra d’EstateGrande successo per

la X edizione della Sagra d’Estate, evento

organizzato dal CATAC Agenzia 4A di Fossano e da Coldiretti Fossano, con il patrocinio del Comune di Fossano, che si è svolto nella serata di venerdì 3 Luglio 2009 seguendo il tradizionale programma con cena a base di piatti cucinati utilizzando rigorosamente prodotti del territorio. Impegnati nell’organizzazione i consiglieri ed il Presidente del CATAC di Fossano, le rispettive consorti, supportati dall’aiuto dei dipendenti della Coldiretti.“La sagra d’estate – spiega il presidente del CATAC di Fossano Raffaele Tortalla – è come sempre un appuntamento immancabile per il CATAC e per Coldiretti. La serata si è aperta quest’anno con la seconda edizione del conferimento del riconoscimento

“Galant’om” a Gioan Battista Beltrando di frazione Tagliata di Fossano. Questo riconoscimento è stato creato per dare pubblicamente valore ed

importanza a persone “normali”, la cui vita si è contraddistinta per correttezza, impegno, dedizione, integrità. Il grande successo riscosso dalla

Sagra, l’apprezzamento per il menù e per il lavoro svolto da tutti gli organizzatori sono un segnale importante che il territorio da alla realtà agricola locale. Composizione CATAC di Fossano: Presidente: Raffaele Tortalla; Consiglieri: Giuseppe Ambrogio, Giovanni Eandi, Fruttero Giuseppe Fruttero, Pier Carlo Panero, Elio Pettiti, Domenico Pirra, Aldo Giordano e Stefano Rocca.Ringraziamenti: Paolo Stassi tecnico di riferimento del CATAC di Fossano, dipendenti Coldiretti Fossano. Si ringraziano inoltre tutte le ditte che hanno contribuito a vario titolo nella riuscita della manifestazione, in particolare: Integra S.r.l. – Tecnozoo S.n.c. e poi Cassa di Risparmio di Fossano, Vetefar S.r.l., C.A.P. Nord Ovest, Biotrade di Malavasi C., Reale Mutua Assicurazioni, Mondo Servizi S.r.l. m

11N° 15 – 1-15 settembre 2009A T T U A L I T À

Page 10: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

Il lupo è un animale controverso, anche nella leggenda. Spacciato per cattivo, come nella favola di Cappuccetto Rosso, o per sensibile, come nell’incontro con San

Francesco, ha avuto vita difficile, anche nell’immaginario collettivo.“Se disobbedisci, ti mangia il lupo!” – si diceva un tempo, quando ancora usava rimproverare i bambini. Anche i proverbi non sono benevoli con il selvatico: “Mangia come un lupo!”, si dice di chi ingoia avidamente molto cibo; “In bocca al lupo!” si augura a chi sta per affrontare una prova dall’esito incerto; “Il lupo perde il pelo, ma non il vizio”, si sentenzia su colui che sembra diventato buono, ma non lo è davvero; “Andare come un agnello tra i lupi”, si afferma per quanti si trovano in mezzo ai violenti.Questo la dice lunga sul pensiero popolare in proposito e, soprattutto, conferma come il carnivoro tornato sulle nostre montagne non abbia mai goduto di buona fama. È sempre stato considerato aggressivo, vorace, nemico dell’uomo e degli altri animali.L’ondata animalista gli ha condonato, in epoca più recente, tutti i misfatti. Lo si è presentato come elemento utile nella catena zoologica, come presenza interessante, come soggetto da tutelare.Pastori e malgari, però, attenti ai fatti più che alle dissertazioni, sono rimasti della loro idea.Per questo, da anni, denunciano aggressioni a greggi e mandrie, muovono accuse precise, documentano danni e chiedono attenzione. Lo stanno facendo, in queste settimane, nel Cebano, stanchi di subire danni anche rilevanti, timorosi che la situazione sfugga di mano e stufi di una visione del mondo idilliaca e buonista di animali che vivono in stupefacente equilibrio con la natura, protetti tutti indistintamente e salvaguardati per evitare l’estinzione. Certo, il problema non è di poco conto e fatica a trovare l’attenzione che merita. Più d’uno pensa ad una salvifica, anonima schioppettata, tanto così, per liberarsi dall’incubo. A meno che non si ritrovi un novello San Francesco! m

Bastian Contrari

CERCASI NOVELLO SAN FRANCESCO

Il Corsivo del Coltivatore

“Buono & Conveniente”:

questo il nome, volutamente semplice ed immediato, per la neonata associazione di gruppi di acquisto, costituita lo scorso 5 agosto a Cuneo.L’associazione vuole rappresentare lo strumento di riferimento per l’organizzazione, la gestione e la promozione, nonché la realizzazione, di Gruppi di acquisto di prodotti agroalimentari in provincia di Cuneo, forniti direttamente dalle aziende agricole Coldiretti.“Tale realtà associativa – mette in evidenza Enrico Bertello (foto sopra), suo neopresidente – ha concrete finalità etiche, sociali e di sostenibilità ambientale, in quanto suo obiettivo principale è favorire il consumo e la diffusione di prodotti stagionali e del territorio, dunque chiaramente a kmØ, nel rispetto della stagionalità e a sostegno di un consumo consapevole, e soprattutto a fronte di un prezzo equo e conveniente”.

I Gruppi di acquisto, essendo strutture molto semplici dal punto di vista organizzativo e gestionale, possono essere facilmente realizzabili ed inseribili in tutte le realtà aggregative che raccolgono consumatori interessati a questa

conveniente formula di acquisto: dunque vantaggi in termini alimentari, ma anche economici per i consumatori. Per informazioni sulla creazione di gruppi di acquisto contattare l’associazione “Buono & Conveniente” al numero 0171.447281. m

BuONO & CONVENIENTE: LA NuOVA ASSOCIAZIONE DI GRuPPI D’ACquISTO

12 N° 15 – 1-15 settembre 2009 V A R I E

Page 11: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

Vendemmia 2009

PREMESSE – NOVITÀ – CONFERME

Non sempre gli argomenti che tratteremo avranno attinenza in senso stretto con la vendemmia, ma abbiamo ritenuto di allargare un po’ questo numero “Speciale” con l’obiettivo di

fornire aggiornamenti su aspetti che direttamente o indirettamente e un po’ più o un po’ meno toccano il settore in questo periodo. E per questo non potevamo fare a meno di considerare alcuni Regolamenti applicativi pubblicati recentemente che via, via, completano il nuovo quadro normativo di settore noto sotto il nome di OCM (acronimo che sta per Organizzazione Comune di Mercato). È infatti importante conoscere, almeno a grandi linee, i contenuti dei nuovi ordinamenti già dalla vendemmia, laddove si concentrano molte operazioni che impattano con questi e poi perché è necessario fare le scelte più appropriate relativamente alla “destinazione” e descrizione dei prodotti, sin dalla loro origine. L’apertura ai vini varietali, l’elenco delle categorie, al quale sono aggiunti alcuni prodotti, sono solo alcuni motivi che devono vederci attenti e preparati già dalla raccolta delle uve. Alcune disposizioni nazionali ancora non ci sono e talune novità volute dalla nuova OCM aggiungono alle critiche in sede politica, le incertezze immancabili e tipiche della fase applicativa. Inoltre, avendo di fronte un’ annata ottima sotto il profilo qualitativo, ma anche anticipata, molte diposizioni, quando noi andiamo in stampa sono ancora nella penna del legislatore. È quindi possibile che alcune indicazioni che forniremo di seguito possano trovare successive modifiche o integrazioni, che provvederemo a comunicare tempestivamente.Raccomandiamo ai produttori di considerare le informazioni che seguiranno un orientamento sintetico e iniziale, non esaustivo della vasta collezione di norme che gravitano sul settore vitivinicolo (dall’impianto del vigneto al piano dei controlli), per le quali Coldiretti ha presentato e sta sostenendo nelle varie sedi ed occasioni, un progetto di attenta e profonda semplificazione. Invitiamo dunque ad approfondire le tematiche, specie se relative ad operazioni o situazioni particolari, meno di routine, o in caso di dubbio.Gli sportelli della Coldiretti garantiscono servizi, contabilità di cantina e consulenza secondo le forme tradizionali o meccanizzate,

assecondando le scelte e le esigenze delle imprese e restano a disposizione per fornire informazioni, approfondimenti e risposte ai quesiti anche tramite: contatto diretto/appuntamento; help telefonico, invio di e-mail o sms; Internet.Dopo queste brevi premesse, “andiamo a incominciare” …anticipando subito le principali novità: ➥ l’entrata in vigore di molte disposizioni (etichettatura, registri,

pratiche enologiche) ha effetto già dal 1-8-2009 ➥ le etichette attuali, purché aggiornate alle previgenti norme,

possono utilizzarsi fino a fine 2010 ed i vini sul mercato o già confezionati a quella data saranno smaltibili fino ad esaurimento delle scorte

➥ il vino da tavola è sostituito dal “vino” (senza obbligo di indicarne il colore principale: rosso, rosato o bianco), e si sono introdotte nuove categorie quali il “vino spumante di qualità di tipo aromatico” e il “vino ottenuto da uve appassite”. I vini “passiti” (talvolta menzionati in etichetta con vendemmia tardiva) potranno quindi appartenere alla categoria dei vini di uve stramature se ottenuti da uve lasciate appassire sulla pianta, oppure al vino ottenuto da uve appassite, quando l’appassimento è avvenuto come prima o con modalità differenti;

A cura delServizio Vitivinicolo Coldiretti

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(continua a pagina 14)

Page 12: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

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➥ la denominazione di origine controllata e controllata e garantita è “sinonimo” di DOP e pertanto continua ad utilizzarsi in affiancamento o in sostituzione (libertà di scelta) del nuovo acronimo DOP, il quale ha invece pensionato definitivamente il precedente VQPRD, che non va più utilizzato;

➥ i controlli possono essere casuali, a campione o sistematici e, si estendono dai DOC/G anche ai vini varietali, così chiamati gli ex da tavola che possono presentare, da questa vendemmia anche l’indicazione di annata e varietà, seppur con le limitazioni previste (nel merito si rimanda alla lettura dello specifico capitolo)

➥ è obbligatoria la menzione relativa alla provenienza (prima sulle DOC/G era facoltativa), ad esempio: “ vino prodotto in Italia”, oppure “prodotto italiano”, “vino della Comunità europea” e simili.

➥ sui registri diviene obbligatorio riportare sempre il numero e la capacità nominale del recipiente nel quale si detengono i prodotti o rispetto ai quali si sono effettuati trattamenti, aggiunte, manipolazioni (specificandone sempre la natura e le quantità interessate). Tra le annotazioni, che prima non erano richieste, c’è l’aggiunta dell’anidride solforosa compresa la sua forma solida come bisolfito o metabisolfito di potassio);

➥ è specificato che sui registri vanno annotati i cambiamenti di categoria dei prodotti (lavorazioni), comprese le trasformazioni naturali che avvengono durante la fermentazione alcolica. Nei registri o conti speciali di entrata e uscita di prodotti quali mosti concentrati, saccarosio, acidificazione, disacidificazione, alcoli, acquaviti, ecc, oltre le note indicazioni sono richiesti anche nome e ragione sociale e indirizzo del fornitore;

➥ per le etichette sono confermate in linea generale le modalità di indicazione del grado, del lotto, dei solfiti (dove un pittogramma appositamente istituito è eventualmente considerato aggiuntivo, ma purtroppo non sostitutivo della tradizionale scritta).Relativamente alle indicazioni sull’imbottigliamento, se questo avviene in una struttura diversa dalla sede sociale dell’azienda, in etichetta deve figurare sia detta sede, che il riferimento al luogo specifico in cui si è effettuato l’imbottigliamento.

ISCRIZIONI AGLI ALBI – SUPERFICIE IN PRODUZIONE

Prima di decidere a quale categoria destinare le uve (DOC/G; IGP, vino varietale, vino …) o effettuare i carichi sui registri o emettere i documenti di trasporto per la vendita, è utile controllare la quantità e la qualità della base produttiva. In altre parole consigliamo di verificare quanta superficie di vigneto risulta caricata sul fascicolo del produttore – anagrafe unica del Piemonte; quanta è in età produttiva e quanta invece ancora in fase di allevamento; quanta è

iscritta regolarmente agli albi ed a quali, dei vini DOC/G e quanta eventualmente non ha ancora completato l’iter di iscrizione. Nei casi di iscrizioni in corso conviene verificare che l’istruttoria a cura della Provincia e CCIAA sia completata o in fase di completamento e se del caso, sollecitare.

LE COMUNICAZIONI ALL’ICQ

GENERALITÀ E DATI CONTENuTI – Le comunicazioni devono essere presentate (sottoscritte da parte del responsabile legale o da persona appositamente delegata) dagli operatori interessati all’Ufficio competente ICQ – Ispettorato Controllo Qualità in forma scritta, recando tutte le richieste indicazioni in modo esatto, completo e leggibile. Le stesse comunicazioni dovranno consentire l’esatta identificazione del soggetto comunicante, sia esso persona fisica o giuridica: nome e cognome/ragione sociale, indirizzo, C.F./P.IVA, recapito telefonico/fax.MODALITÀ PRESENTAZIONE – Fatte salve quelle più specifiche previste dalla legge in talune circostanze: – consegna a mano; – lettera raccomandata; – telegramma; – telefax. Fa fede la data di spedizione risultante dal timbro postale, quella di ricezione se consegnate a mano ovvero tramite telefax. Per la dichiarazione preventiva di arricchimento è inoltre consentito l’uso della posta elettronica. Fanno eccezione le comunicazioni relative a vini liquorosi, aromatizzati, detenzione di sostanze nonché vinacce per usi industriali.

PLANIMETRIA DEI LOCALI

I titolari di stabilimenti enologici che attivano un deposito fiscale (obbligati se la produzione media dell’ultimo quinquennio supera i 1000 hl oppure si acquista vino), sono tenuti a presentare richiesta

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(segue da pagina 13)

Page 13: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

N

di autorizzazione al competente UTF, allegando alla richiesta una planimetria del deposito stesso. Gli stessi UTF, a loro volta le trasmettono all’ICQ di competenza.È necessario specificare la collocazione dei recipienti fissi di capacità superiore a 10 hl (mentre le precedenti disposizioni facevano riferimento a tutti i recipienti fissi ed ai recipienti mobili di capacità superiore ai 10 hl). Richiamiamo ancora alla memoria che la legge 82/2006 ha abrogato l’esonero per le cantine aventi capacità complessiva inferiore ai 100 ettolitri, pertanto tutte le cantine, indifferentemente dalla capacità sono soggette a tale obbligo. Consigliamo infine, di controllare sempre l’esistenza dell’autorizzazione sanitaria ed il suo aggiornamento tempestivo, anche quando le lavorazioni si effettuano presso strutture di terzi.

PERIODO VENDEMMIALE – FERMENTAZIONI

Secondo la Determina annuale della Regione, in Piemonte il periodo in cui sono consentite le fermentazioni va dal 1 agosto al 30 novembre 2009. Le vinacce di conseguenza potranno essere detenute presso le cantine non oltre il trentesimo giorno dal suddetto termine, vale a dire il 30 dicembre 2009.Per la produzione di vini che prevedono tempi di fermentazione più lunghi come i passiti o i vini di uve stramature è previsto un periodo più esteso, fino al 1-5-2010. Per questi vini la detenzione delle vinacce è vietata a partire dal trentesimo giorno dal loro ottenimento e comunque dal 31-5-2010.Per prodotti che richiedono la rifermentazione (Moscato d’Asti, Brachetto, mosti parzialmente fermentati, frizzanti, spumanti, ecc.) è ammessa la deroga di cui alla Legge 82 – art 9, la quale consente la fermentazione in bottiglia o in autoclave, indipendentemente dal periodo consentito. Altre fermentazioni spontanee che avvengono al di fuori del suddetto periodo vanno invece immediatamente segnalate all’ ICQ Ispettorato Controllo Qualità (ex Repressione Frodi) – TORINO, via Bertola 34, tramite telegramma o fax.

IL TRASPORTO E LA VENDITA DELLE UVE DA VINO

FATTORI e CONDIZIONI CHE DETERMINANO IL TIPO DI DOCuMENTO La regola generale, pur prevedendo casi di esonero e documenti alternativi, richiede l’impiego del DA/IT (documento di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli), soggetto ad alcune precise formalità di emissione.Si è provveduto a riassumere in uno schema (vedere tabella a pagina 17) le varie casistiche possibili per il trasporto delle uve. Qui di seguito si prendono in considerazione e si commentano gli elementi che

concorrono a determinare l’esonero, oppure l’obbligo a compilare il DA/IT oppure ad emettere in sostituzione DDT o l’altri documenti. • Il tipo di destinatario: – cantina sociale – privato consumatore-

commerciante intermediario – vinificatore. • Il luogo di partenza e di destinazione: vigneto, cantina, mercato.

Se le uve sono destinate ad un luogo in cui non avviene la vinificazione, è sempre obbligatorio il DA/IT.

• La distanza percorsa: se è superiore a 40 Km decade ogni deroga ed è obbligatorio sempre emettere un DA/IT, indipendentemente dagli altri fattori.

• Il trasportatore: può essere il produttore, il destinatario, un vettore terzo. Se il trasporto è affidato al destinatario oppure al vettore dal medesimo destinatario incaricato è obbligatorio il DA/IT.

La posizione fiscale del viticoltore e del destinatario:1) Produttore tenuto alla contabilità I.V.A.Nei casi in cui non ricorre l’obbligo di emettere un “D.A.”, si è tenuti a compilare – fatti salvi i casi di trasporti destinati alla propria cantina o al conferimento a cantina sociale nel raggio di 40 km – il documento di trasporto (D.D.T.) previsto dal D.P.R. 472/96. In alternativa può essere emessa la fattura nella giornata, ma in tal caso necessita il “documento giustificativo” per la presa in carico (attesta qualità e quantità) delle uve sul registro della cantina ricevente. 2) Produttore esonerato dalla contabilità I.V.A.Il viticoltore, nei casi in cui non è obbligato ad emettere un D.A. deve portare con se la dichiarazione di esonero dalla contabilità IVA.Se per il trasporto incarica un terzo vettore, rilascia al medesimo la “dichiarazione di incarico”, sostitutiva del documento di accompagnamento. Questa dichiarazione sostituisce la “scheda di trasporto” prevista dalle vigenti disposizioni in materia di trasporto e circolazione stradale. Se consegnata in copia al destinatario ha effetto anche quale “documento giustificativo” per la presa in carico sul registro dell’acquirente. Nelle circostanze in cui il produttore non è tenuto all’emissione di alcun documento, il destinatario, (considerati gli obblighi di natura fiscale), all’entrata in possesso delle uve dovrà in ogni caso redigere autofattura, consegnata in copia al produttore esonerato.

quANDO È OBBLIGATORIO IL “DA” Riepilogando, occoRRe impiegaRe il da quando si pResenta almeno una di queste ciRcostanze: - la distanza tra il vigneto o altro impianto del produttore e luogo di

destinazione superiore a 40 km o cambia la zona viticola; - il trasporto, nei casi di vendita, avviene a cura del destinatario; - le uve non sono destinate a luoghi in cui non avviene la

vinificazione, (esempio il mercato).

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(continua a pagina 16)

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- uve ammostate: l’indicazione sui documenti per le uve trasportate già ammostate e/o diraspate è: “uve da vino ….. pigiate e diraspate”. Attenzione, in occasione della dichiarazione di raccolta/produzione la quantità da indicare deve essere però comprensiva anche del peso dei raspi, come se fosse stata ceduta uva integra.

INDICAZIONE DEL PESO – Sul “DA” presentato per la convalida è’ richiesto che figuri il peso effettivo delle uve. Alla partenza e durante il trasporto è ammessa la tolleranza in più o in meno massima del 1,5% del dichiarato. Se il peso effettivo riscontrato eccede tale percentuale il documento deve essere annullato. Non è consentito scrivere “peso presunto “ o simili dichiarazioni, quindi: - verificare bene se ricorre l’obbligo di emissione del DA e utilizzarlo

solo se effettivamente necessario; - pesare le uve presso il peso più vicino alla sede aziendale, visto

che il trasporto dal vigneto al peso più vicino può avvenire in assenza di documento.

- Una volta determinato il quantitativo compilare o completare il DA e provvedere alla sua convalida.

CASI DI ESONERO PARZIALE O TOTALENei casi di esonero dal suddetto “DA”, come si evince dalla tabella allegata, necessita in sua sostituzione compilare lo stampato “ DDT”, un documento commerciale (come prevede l’art 36 del Reg. 436/09) o altro “documento giustificativo” per l’introduzione delle uve in cantina.Su tutti i documenti sopraccitati devono essere menzionate le indicazioni più precise possibili riguardo alla varietà ed alla destinazione delle uve. Occorre inoltre indicare ogni altra informazione che si voglia poi far figurare in sede di etichettatura.Se ricorrono le circostanze di esonero dal documento di accompagnamento occorrerà valutare l’esistenza di altri obblighi dettati dalla disciplina fiscale.

quANDO SI COMPILA IL DDT…Per questo documento non sono prescritti formati secondo schemi rigidi. Il DDT può essere emesso sin dalla partenza, oppure all’arrivo, ed eventualmente anche dalla ditta acquirente/destinataria.

IL “DOCuMENTO GIuSTIFICATIVO”Trattasi di semplice foglio, senza numero progressivo di emissione o altro. Necessita quale giustificativo d’ingresso in cantina e di presa in carico sui registri delle uve oggetto di compravendita nei casi di esonero di compilazione degli stampati precedenti. Si consiglia di accordarsi preventivamente con l’acquirente delle uve.

FORMALITÀ PER L’IMPIEGO DEL “DA”TIMBRATuRA – Il documento preso in carico sui registri di cantina o loro sostituti, è soggetto a timbratura preventiva presso il comune o ICQ (Istituto Controllo Qualità) ed a successiva convalida prima del trasporto. La convalida è da effettuarsi presso il comune o su delega del sindaco presso i centri autorizzati e può avvenire fino a 2 giorni prima della partenza. Non necessita (per le uve) la spedizione della copia di controllo all’ICQ. DESCRIZIONE PRODOTTO – Nel documento dovrà essere descritta l’uva trasportata nel dettaglio come segue:- colore principale (uve bianche; uve nere); - le DOC/G (ora annesse alle DOP e non più ai VQPRD)) di

riferimento con eventuali sottozone o tutte indicazioni che si intendono far figurare in etichetta;

- l’eventuale specificazione del vitigno; - l’indicazione “… da vino “ (decaduta la categoria “vino da tavola”, se

non si rivendica la Denominazione d’Origine- la specificazione se trattasi di uve di supero e da quale DOC/G - altre indicazioni per le uve provenienti da vigneti iscritti all’Albo

Moscato d’Asti e Asti, come meglio specificato dalle note riportate più avanti

(segue da pagina 15)

Page 15: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

DESTINATARIO UVE TRASPORTATOREDOCUMENTO NECESSARIO

PRODUTTORE IN CONT. IVA PRODUTTORE ESONERATO

SCHEMA RIEPILOGATIVO DOCUMENTI TRASPORTO UVE DA VINO

Per migliore informazione e dettaglio: caso a) il produttore commercializza presso le aree mercatali esclusivamente le uve direttamente prodotte, senza effettuare alcun acquisto, la vendita può indifferentemente avvenire verso operatori professionali quali:cantine, stabilimenti industriali ecc. e soggetti privati (che ottengono meno di 10 hl di vino, quindi esentati dalla presentazione della dichiarazione di produzione). caso b) il produttore commercializza nelle aree mercatali anche uve

LA VENDITA DELLE UVE SUI MERCATI

Il DM 30-6- 95 dispone una serie di adempimenti e di requisiti per i “centri di intermediazione delle uve”. Successive Circolari e hanno individuato – seppur non cosi chiaramente – che cosa deve intendersi per centro di intermediazione. Ne consegue (anche dopo aver consultato gli uffici competenti) che le compravendite sui mercati nulla abbiano a che vedere con i suddetti “centri”, i quali sono da individuarsi invece nella figura del mediatore/commerciante (che non dispone di propri depositi).

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(continua a pagina 18)

DA: “Documento di Accompagnamento” vitivinicolo - Reg. 436/2009 – DDT: Documento di Trasporto - DPR 472/96 * Trattasi di “dichiarazione d’incarico” scritta rilasciata al vettore terzo incaricato al trasporto e consegnata in copia al destinatario quale documento giustificativo

per il carico sui registri, in caso di assenza di documenti di trasporto** Portare appresso la dichiarazione di esenzione dalla tenuta della contabilità IVA. Nota: nel caso di esonero da ogni documento, occorre ricordare che il carico delle uve sui registri della cantina ricevente deve essere attestato da un

documento giustificativo, costituito anche da semplice foglio auto redatto.

Page 16: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

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acquistate, o trattasi di commerciante non si applica quanto previsto dal DM 30-6-95 (adempimenti che renderebbero complicato, se non impossibile operare presso i mercati), solo se il destinatario acquirente è un soggetto privato. Non sono quindi ammesse, in tale circostanza, le cessioni a operatori professionali.Per la vendita delle uve da vino sui mercati, dopo aver osservato quanto sopra, occorre dotarsi di registro di carico-scarico preventivamente vidimato dall’ICQ, emettere un DA – dall’azienda al mercato. e, per ciascuna vendita compilare un nuovo DA ed annotare lo scarico sul registro.

CARATTERISTICHE UVE DA VINOE ANNOTAZIONI SUI REGISTRI

Per la produzione del vino (nelle sue varie categorie “Vino” DOC, DOCG, ecc) possono utilizzarsi soltanto uve appartenenti alle varietà che figurano come “varietà di uve da vino”, iscritte nel Registro nazionale delle varietà di viti. In caso di dubbio verificare.Le uve atte a produrre “vino” (che ha sostituito il “vino da tavola”), raccolte nella nostra zona viticola, CII devono assicurare una gradazione minima naturale di 8,5% vol. Il vino ottenuto in ogni caso potrà essere commercializzato se presenta (dopo le eventuali operazioni di arricchimento), un titolo alcolico effettivo minimo 9%vol.Per i vini a DOC e DOCG (ora appartenenti alla categoria DOP) occorre invece attenersi scrupolosamente ai limiti prescritti nei singoli disciplinari di produzione, eventualmente “ritoccati” da appositi decreti annuali in caso di necessità. Altrettanto necessita osservare le indicazioni per spumanti, frizzanti ecc, contente nell’allegato IV del REG..479/2008 e successive modifiche. Non essendo obbligatoria la cernita in fase di raccolta per i DOC/G, possono essere considerati regolarmente effettuati i trasporti congiunti, anche in promiscuità, dei quantitativi d’uve ammesse a divenire DO e di quelli costituenti il supero. I documenti di trasporto, quando previsti, devono tuttavia contenere l’indicazione più precisa possibile riguardo alla varietà e destinazione delle uve, annotando i quantitativi separati della partita a DOC/G dai superi. La cantina ricevente prima dell’ammostamento iscrive sui registri di carico i quantitativi medesimi su conti distinti, precisandone il titolo alcolometrico potenziale. Per le uve eccedenti la resa DOC/G, definiti generalmente “superi”, va sempre indicata la Denominazione di provenienza. È bene ricordare che l’indicazione sul registro del vitigno, della sottozona, della vigna, l’anno di raccolta, o di qualsivoglia menzione aggiuntiva, indipendentemente dal resto delle indicazioni obbligatorie,

è condizione indispensabile per far figurare tali menzioni in etichetta. Ogni menzione indicata sull’etichetta deve essere veritiera, dimostrabile, e non deve trarre in inganno il consumatore. La partita di quel vino è e tenuta separata dalle altre, sia nei recipienti che nei conti (colonne) dei registri.. Sui registri, dal 1 agosto 2009 è stato introdotto l’obbligo di riportare sempre il numero e la capacità nominale del recipiente nel quale si detengono i prodotti. Le operazioni da registrare, oltre alle entrate e uscite sono:a) aumento del titolo alcolometrico; b) acidificazione; c) disacidificazione; d) dolcificazione; e) taglio; f) imbottigliamento; g) distillazione; h) elaborazione di vini spumanti di ogni categoria, di vini frizzanti, di vini frizzanti gassificati; i) elaborazione di vini liquorosi; j) elaborazione di mosto di uve concentrato, rettificato o non rettificato; k) trattamento con carbone ad uso enologico; l) trattamento con ferrocianuro di potassio; m) elaborazione di vini alcolizzati; n) altri casi di aggiunta di alcole; o) trasformazione in un prodotto di un’altra categoria, in particolare in vino aromatizzato; p) trattamento mediante elettrodialisi o trattamento mediante scambio di cationi per la stabilizzazione tartarica del vino; q) aggiunta di dimetildicarbonato (DMDC) ai vini; r) impiego di pezzi di legno di quercia nell’elaborazione dei vini; s) dealcolizzazione parziale dei vini; t) impiego sperimentale di nuove pratiche enologiche, col riferimento all’autorizzazione concessa dallo Stato membro; u) aggiunta di anidride solforosa, bisolfito di potassio o metabisolfito di potassio.Non sarà sfuggito che tra le aggiunte da annotare, che prima non erano richieste, c’è quella dell’anidride solforosa, sia in forma liquida/gassosa che solida, come bisolfito o metabisolfito di potassio. Per le informazioni si rimanda agli approfondimenti inseriti nel capitolo specifico. È inoltre affermato dai Regolamenti in modo preciso che vanno annotati i cambiamenti di categoria dei prodotti (lavorazioni), comprese le trasformazioni naturali che avvengono durante la fermentazione alcolica. Nei registri specifici o conti speciali di entrata e uscita di prodotti quali mosti concentrati, saccarosio, acidificazione, disacidificazione, alcoli, acquaviti, ecc, in aggiunta alle suddette indicazioni sono richiesti anche nome e ragione sociale e indirizzo del fornitore.La pubblicazione imminente del Decreto applicativo nazionale aiuterà a chiarire alcuni dubbi che la pubblicazione del Reg.439/09 ha sollevato.

VINIFICAZIONE PRESSO TERZI E IN CONTO LAVORAZIONE

VINIFICAZIONE PRESSO TERZI: Consiste nell’utilizzare la cantina di una terza persona che è disposta a concederla (immobile, impianti ed attrezzature) dietro compenso di un canone di locazione. Il lavoro

(segue da pagina 17)

Page 17: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

19N° 15 – 1-15 settembre 2009S P E C I A L E V E N D E M M I A 2 0 0 9

e la responsabilità delle operazioni sono a carico di chi ha prodotto le uve. Spettano invece al locatore le autorizzazioni relative alle strutture, ai locali, agibilità, autorizzazione sanitaria, norme sulla sicurezza degli impianti(chiedere e verificare che tutto sia in regola). CONTO LAVORAZIONE: Le uve sono affidate ad una ditta terza, che dotata di propria cantina e sulla base di un contratto di lavorazione per conto di terzi, provvede alla trasformazione dietro compenso per prestazione di servizio. Dall’ingresso delle uve in cantina all’uscita del vino (sfuso o imbottigliato) le operazioni sono svolte dalla ditta terza sotto la sua responsabilità.

PRODUZIONEVINI VARIETALI – NON DOC/G

Al momento di andare in stampa è in fase di adozione il decreto ministeriale e nelle more della sua pubblicazione ed in conformità al reg. CE n. 479/2008, il MIPAF ha diffuso apposita circolare. Vengono fornite le disposizioni relative all’uso dei vitigni per i prodotti vitivinicoli senza Indicazione Geografica (IG), vale a dire non appartenenti alle categorie DOP o IGP, che trovano applicazione per i vini provenienti dalla prossima campagna vendemmiale 2009/2010, in osservanza alle limitazioni ed alle deroghe stabilite dai suddetti regolamenti UE. L’ammissione delle sole varietà “internazionali” nelle etichette dei vini non DOP e IGP, in aggiunta alle prescrizioni del Reg. CE 607/2009 in ordine a certificazione e controllo (organolettico ed analitico mediante verifiche sistematiche, casuali o a campione, al pari dei vini DOP/IGP), in questa prima fase recepiscono le osservazioni e la richiesta di prudenza che Coldiretti ha avanzato dopo l’approvazione della contestata nuova OCM. In attesa di conoscere gli sviluppi del mercato e l’impatto sul consumatore che avranno i vini varietali senza IG, le esclusioni dei

vitigni autoctoni e locali (che hanno effetto, a seconda dei casi a livello internazionale o nazionale), rappresentano il primo risultato, seppur parziale ed eventualmente provvisorio, della determinata posizione di Coldiretti a difesa delle DOC e DOCG e quindi del legame con il territorio d’origine dei vini. Per brevità riportiamo di seguito 2 elenchi distinti, rispettivamente riguardanti i vitigni ammessi per i vini varietali (tutte le tipologie) e quelli ammessi solo per gli spumanti. Tutte gli altri vitigni non presenti nei suddetti elenchi restano esclusi dalla possibilità di utilizzo per i vini varietali, essendo riservati alle DOP (DOC e DOCG) o IGP (ex IGT).

ELENCO POSITIVO – VARIETÀ CHE POSSONO FIGuRARE IN ETICHETTA PRIMO ELENCO (Italia) – la lista dei vitigni che possono figurare nell’etichettatura e presentazione dei vini varietali, senza IG (non DOP o IGP), siano essi appartenenti alla tipologia ”tranquilli” che “spumanti”. 1. Cabernet franc, 2. Cabernet sauvignon; 3. Cabernet; 4. Chardonnay; 5. Merlot; 6. Sauvignon; .7 Syrah.SECONDO ELENCO (Piemonte) – la lista dei vitigni che possono figurare nell’etichettatura e presentazione dei vini varietali, senza IG (non DOP o IGP), purché appartenenti alla categoria “spumanti” non gassificati. 1. Croatina; 2. Dolcetto; 3. Malvasia: 4. Moscato; 5. Pinot bianco (*); 6. Pinot grigio (*); 7. Pinot nero (*).(*) N.B.: Per vini spumanti senza IG può essere utilizzato esclusivamente il sinonimo “Pinot”.

NUOVE REGOLE PER L’ANIDRIDE SOLFOROSA

Il REG 606/09 ha modificato il tenore massimo ammesso di anidride

(continua a pagina 20)

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20 S P E C I A L E V E N D E M M I A 2 0 0 9N° 15 – 1-15 settembre 2009

solforosa (totale) …”nei prodotti al momento dell’immissione al consumo umano diretto”. La precisazione al momento dell’immissione in consumo sta a significare che non sono prese in considerazione le fasi che precedono, durante la produzione.Questi i nuovi limiti massimi consentiti, (tra parentesi il precedente limite) TENORE DI SOLFOROSA NEI VINI – 150 mg/l per i vini rossi (160) 200 mg/l per i vini bianchi e rosati (210). In deroga, per i vini con un tenore di zuccheri, espresso dalla somma di glucosio e fruttosio, pari o superiore a 5 g/l, il tenore massimo di anidride solforosa è innalzato a: 200 mg/l per i vini rossi (210); 250 mg/l per i vini bianchi e rosati (260).Sono inoltre previste altre specifiche deroghe da un apposito elenco annesso al Regolamento per prodotti che omettiamo per brevità. Il Piemonte è solamente interessato alle suddette deroghe per la DOC “Loazzolo”, rispetto alla quale il tetto massimo sale a 300 mg/l.TENORE DI ANIDRIDE SOLFOROSA DEI VINI LIquOROSI 150 mg/l se il tenore di zuccheri è inferiore a 5 g/l (idem) 200 mg/l se il tenore di zuccheri è pari o superiore a 5 g/l. (idem). TENORE DI ANIDRIDE SOLFOROSA DEI VINI SPuMANTI 185 mg/l per tutte le categorie di vini spumanti di qualità (idem) 235 mg/l per gli altri vini spumanti (idem). Già nelle premesse richiamavamo l’attenzione sul fatto che sui registri diviene obbligatorio riportare il numero e la capacità nominale del recipiente nel quale si detengono i prodotti o rispetto ai quali si sono effettuati trattamenti, aggiunte, manipolazioni specificandone sempre la natura e le quantità interessate. L’anidride solforosa compare tra le aggiunte, precedentemente non vincolate ad alcuna annotazione. Ecco alcune utili osservazioni:SOGGETTI OBBLIGATI – tutti coloro che producono vini a scopi professionali e commercialiquALI REGISTRI E COSA ANNOTARE – Non sussiste l’obbligo di tenere un registro separato per le annotazioni dell’utilizzo dei solfiti. Queste, pertanto, possono essere effettuate anche sui registri di vinificazione e commercializzazione”. Descrivere l’operazione effettuata e la data della medesima; la natura e la quantità dei prodotti impiegati; la quantità di prodotto ottenuto con tale operazione; la designazione dei prodotti prima e dopo I’operazione; l’indicazione dei recipienti nei quali i prodotti iscritti nei registri erano contenuti prima dell’operazione e di quelli nei quali sono contenuti dopo I’operazione, in caso di spostamento. Al momento non sembra che vi sia la necessità – ai fini di questa operazione- di tenere un registro speciale di carico / scarico della solforosa.

ACCORDO PER LE UVE MOSCATO 2009

Relativamente alla conclusione della trattativa sui prezzi delle uve Moscato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte, dichiara: “La fase di incertezza dell’economia si riflette inevitabilmente sui mercati e l’Asti Docg non fa eccezione. Va considerato positivamente però, l’aumento rispetto alla proposta iniziale della parte industriale che ha collocato il prodotto al termine della trattativa a €9,65/ql.”.

“Importante, la conferma ed il completamento del piano di rilancio dell’Asti Docg, in due anni ha permesso di fissare i valori minimi garantiti, per la vendemmia 2010 pari a 85 ql/ha a €9,55/ql.”. - Aggiunge il membro di giunta che coordina il gruppo di lavoro regionale del settore vitivinicolo Maurizio Soave.

La nota più positiva, come sempre, giunge dalle vigne: si preannuncia una vendemmia eccellente con uve sane e di alto contenuto zuccherino, accompagnate dall’acidità più che buona. Intanto in settimana in molte aree vocate all’Asti, inizia la vendemmia.

I punti essenziali dell’accordo economico 2009:

➥ Resa rivendicabile a DOCG = 95 q/ha per l’Asti spumante e per il Moscato d’Asti (resa massima totale in vigneto: 120 q)

➥Superi = 25 q massimo che possono produrre aromatici o altri prodotti come il vino da tavola, senza priorità predeterminate ed in assenza di un prezzo concordato. Contribuzione al fondo promozionale di 1 euro /miriagrammo se destinato a prodotti aromatici

➥ Prezzo uve destinate alla DOCG Asti tipologia spumante = 9,650 euro al miriagrammo.

➥ Pagamenti: (invariati) 60% al 15 dicembre e 40% di saldo al 30 giugno

➥ Riduzione del prelievo a carico delle ditte acquirenti –rispetto l’accordo pluriennale – per il fondo destinato alla promozione:da 0,77 a 0.45 al miriagrammo per la quota destinata ad Asti spumante (diversamente dal 2008 una parte non viene più versata quale integrazione di prezzo al viticoltore e non si estende oltre la durata del prelievo).

➥ Impegno delle parti ad incontrarsi entro il 15 febbraio 2010 ed a definire entro il 30 aprile 2010 il prezzo per quell’annata, anche tenendo conto dell’art 6, che stabilisce gli aumenti ISTAT (quasi mai applicati).

➥ Minimi garantiti per la campagna 2010 (base di partenza della futura trattativa): resa 85, prezzo 9,55 euro e alimentazione fondo promozionale per 0,32 euro. m

(segue da pagina 19)

Page 19: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

Successivamente alla pubblicazione del quadro normativo afferente al nuova politica vitivinicola comunitaria (OCM) ed alle successive disposizioni ministeriali, l’originario obbligo

di consegnare i sottoprodotti della vinificazione alle distillerie, in talune condizioni, può essere convertito in utilizzazioni (“ritiro sotto controllo”) alternative. Tale facoltà, specie per aziende vitivinicole medie e piccole rappresenta una semplificazione operativa, insieme ad un più razionale sfruttamento di tali materiali. Sono previsti impieghi nel settore agroalimentare e per le energie rinnovabili da biomassa. Le vinacce e le fecce possono inoltre essere anche indirizzate verso altri usi compatibili con l’ambiente, quale la restituzione (osservando vincoli e quantità massima spandibile per superficie), di sostanza organica al vigneto, negli ultimi anni sempre più carente, e di integrazione della concimazione/fertilizzazione. A tale proposito Coldiretti Cuneo e Istituto Enologico Umberto I di Alba – Scuola Enologica stanno effettuando una prova relativa allo spandimento sul terreno dei sottoprodotti della vinificazione per valutare metodologie, effetti qualitativi, quantitativi e biologici sulla pianta e sulla produzione, testando impatto ambientale, utilità tecnico agronomica ed economicità dell’operazione, in alternativa (a scelta del produttore) alla consegna alle distillerie.Secondo il precitato Decreto, le Regioni hanno facoltà di chiedere al Ministero di estendere le categorie dei produttori che potranno, in futuro, avvalersi degli impieghi alternativi individuati dal provvedimento di legge stesso. La prova in oggetto, che dovrà ripetersi per almeno 2 o 3 annate, intende dunque fornire elementi tecnico-scientifici ed agronomici utili per orientare e supportare le decisioni più appropriate sia per la tutela ambientale che per offrire soluzioni vantaggiose alle imprese vitivinicole. m

COLDIRETTI E SCuOLA ENOLOGICA: SINERGIE A FAVORE DELLE IMPRESE VITICOLE

21

soprattutto a carico delle tantissimi aziende vitivinicole e cooperative che, a vario titolo, potranno meglio valorizzare fecce vinacce e raspi. Tra gli usi alternativi, particolare interesse riveste l’utilizzo dei sottoprodotti per la produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili e gli usi agronomici come ammendante agricolo all’interno dello stesso

N° 15 – 1-15 settembre 2009V I T I V I N I C O L O

Uso alternativo alla distillazione per fecce e vinacceColdiretti Piemonte, già

dell’imminente vendemmia 2009, ritiene urgente la

predisposizione di un piano operativo a livello regionale per gli usi alternativi alla distillazione di fecce e vinacce, per dar modo ai produttori interessati di presentare in tempo utile le comunicazioni agli organismi preposti ai controlli.Si è pertanto accolta con favore la circolare predisposta dal Mipaaf mediante la quale si ricorda alle Regioni la procedura da seguire per le concessioni di autorizzazione agli usi alternativi alla distillazione per fecce e vinacce. Si tratta sostanzialmente di usi energetici e agronomici che rientrano nel “ritiro sotto controllo”.Questa circolare redatta dal Ministero si è resa necessaria per la nuova campagna vendemmiale ormai prossima, ed anticipa la predisposizione di linee guida nazionali in fase di stesura mediante le quali sarà regolamentata la materia degli usi alternativi. Si attende ora la predisposizione del piano operativo da parte dell’Assessorato all’Agricoltura che la Coldiretti Piemonte ha sollecitato alla Regione, considerata l’imminenza della vendemmia 2009. Pur non essendo pienamente risolutiva della problematica,

è un importantissimo passo in avanti verso l’ eliminazione di questo inaccettabile obbligo di distillazione dei sottoprodotti

ciclo produttivo.Quest’ultimo aspetto assume notevole importanza in quanto è sempre più sentita l’esigenza da parte dei produttori di valorizzare gli scarti della trasformazione dei prodotti agricoli, non soltanto per evitare i costi della consegna dei sottoprodotti alla distilleria, ma anche per re-immettere nel ciclo agronomico della stessa azienda un prodotto naturale. m

Page 20: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

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22 T E M P O L I B E R ON° 15 – 1-15 settembre 2009

Page 21: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

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23N O T I z I E E P A C A N° 15 – 1-15 settembre 2009

Ripresa dell’attività da parte dei pensionatiPremessa

Il diritto alle pensioni di anzianità e di vecchiaia è subordinato, tra l’altro, alla condizione che gli interessati non prestino attività lavorativa subordinata alla data di decorrenza della pensione stessa.In passato erano sorte perplessità circa l’immediata possibilità di ripresa dell’attività lavorativa dopo il pensionamento e, non solo, ma anche se ciò potesse avvenire presso lo stesso datore di lavoro.

Nuovi criteri

Sulla base dei chiarimenti fruiti dal Mistero del Lavoro, l’INPS ha recentemente mandato le seguenti direttive in merito.La pensione è legittimamente concessa, a prescindere dalla durata del periodo di inattività

intercorrente tra la cessazione del rapporto di lavoro ed il successivo reimpiego, sia presso un datore di lavoro diverso da quello alle dipendenze del quale si trovano il pensionando al momento della domanda di pensione, sia qualora detta rioccupazione avvenga con il medesimo datore di lavoro.

Affinché si verifichino le condizioni di legge per certificare l’effettiva interruzione del precedente rapporto di lavoro è necessario che si siano osservate le formalità relative e cioè:• dimissionidellavoratore;• comunicazioniescritturedilegge;• liquidazionedituttele

competenze economiche.In altri termini, la liquidazione del trattamento pensionistico non è subordinato alla necessaria sussistenza di un lasso temporale minimo di inattività intercorrente la cessazione di un rapporto di lavoro ed il successivo rempiego. m

PREVALENZACom’è certamente noto, la Legge n. 9/63 relativa all’iscrizione all’INPS dei coltivatori diretti,

prevede che tale attività venga svolta con carattere di continuità e prevalenza. In particolare, relativamente a quest’ultimo requisito della prevalenza, il coltivatore diretto che, nell’arco dell’anno, svolga anche altra attività lavorativa autonoma o dipendente, deve attentamente verificare che continui a permanere la prevalenza sia di tempo che di reddito ai fini del mantenimento della qualifica di coltivatore diretto, anche per evitare in futuro di essere cancellato retroattivamente dall’INPS dagli elenchi previdenziali con conseguente danno sulla pensione futura. Gli uffici di zona e di recapito della Coldiretti invitano tutti coloro che si trovano nella situazione sopra citata a valutare annualmente con gli operatori del Patronato Epaca il permanere dei requisiti di legge predisponendo un semplice modulo utile ad individuare il rispetto del concetto di prevalenza. m

Page 22: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

Si è conclusa con una buona affluenza di pubblico, il 22 e 23 agosto scorso in occasione della Festa patronale

di S. Rocco, la presentazione a Revello della seconda edizione di Agriclik ’09, mostra fotografica organizzata dal gruppo “Giovani Impresa” della zona di Saluzzo. Le fotografie realizzate dagli studenti dell’Istituto d’Arte Amleto Bertoni di Saluzzo in dieci giovani aziende agricole del Saluzzese, che ritraggono le peculiarità dell’agricoltura di questo territorio, sono state esposte, su gentile concessione dell’ASAR (Amici della Storia e dell’Arte di Revello) nella Sala Denina del Palazzo Comunale di Revello. Questa sala è attigua alla famosa Cappella Marchionale, interamente affrescata per volontà di Margherita di Foix, moglie di Ludovico II, marchese di Saluzzo, con scene che ritraggono i santi protettori dei marchesi di Saluzzo, ritratti di famiglia dei marchesi e sulla controfacciata l’ultima cena, ispirata al capolavoro di Leonardo da Vinci. m

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N° 15 – 1-15 settembre 2009

Al via… la Fattoria come aula Anche per il 2010,

nell’ambito dell’ampio programma nazionale

Coldiretti di Educazione alla Campagna Amica, le Fattorie Didattiche apriranno le proprie porte agli studenti, alle famiglie e a tutti coloro che desiderano vivere da vicino la natura e la campagna.Si tratta di una progettualità rivolta in particolare alle scuole, per rispondere ad un’esigenza di apprendimento pratico, volto a stimolare l’osservazione e la scoperta: conoscere la fattoria, trascorrere una giornata in campagna diventa un momento importante per familiarizzare con la natura e con l’agricoltura; significa comprendere il lavoro dell’agricoltore, “custode” delle ricchezze ambientali e culturali del territorio e della produzione di alimenti di qualità.Il nuovo opuscolo Fattoria come Aula presenta le aziende agricole, attrezzate per l’accoglienza e la didattica, aderenti al progetto: il numero è in costante crescita e, per il prossimo anno, sono ben 45 le imprese disponibili a “raccontarsi”, attraverso percorsi formativi, attività e laboratori pratici. L’obiettivo è quello di far conoscere e comprendere a bimbi, giovani e adulti i valori del benessere, della sana alimentazione e della tutela ambientale, rimarcando l’importanza del rispetto della

natura e del lavoro dell’uomo.Le proposte didattiche offerte dalle aziende, alcune particolarmente curiose, tutte istruttive e divertenti, coinvolgeranno i visitatori, con specifica attenzione a bambini e ragazzi, in molteplici attività: dalla cura degli animali alla coltivazione di orti e campi, dalla produzione di farine, pane, pasta e dolci alla lavorazione del latte per la preparazione di formaggi e yogurt, dal riconoscimento di piante e frutti del bosco alla vendemmia, dall’allevamento delle api alla raccolta del miele.Per informazioni o per richiedere l’opuscolo è possibile contattare la segreteria organizzativa al numero 0171/447336. m

Page 23: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

La quattordicesima edizione della fiera Bio-Grasse, manifestazione rivolta esclusivamente alla promozione di prodotti biologici che quest’anno si svolgerà il 5 e il 6 settembre nell’omonima

città francese, vedrà la partecipazione di quattro aziende dell’associazione Terramica Coldiretti. Il settore del biologico è un campo dove l’agricoltura italiana ricopre i primi posti, sia per il numero di aziende che hanno abbracciato tale metodo di produzione, sia per quanto riguarda le esportazioni. Per questo motivo l’associazione di produttori biologici piemontese Terramica ha voluto che una delegazione delle proprie aziende fosse presente all’importante manifestazione organizzata dai nostri cugini d’oltralpe.Le aziende che parteciperanno sono: Az. Agr. Agrilanga, che proporrà formaggi di latte di capra; Azienda vitivinicola Clerico Francesco, produttrice di vino da uve biologiche; Az. Agr. Petra di Forneris Maura, che potrà promuovere le confetture e il miele e i suoi derivati; Az. Agr. Tenuta Antica, con le sue confetture, i vini e succhi d’uva.“La partecipazione a fiere di questa caratura” – commenta il Presidente dell’Associazione Aldo Viale – “rappresenta un momento importante per la promozione delle nostre aziende che quotidianamente si impegnano per ottenere dei prodotti di qualità nel rispetto degli equilibri ecologici.” m

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N° 15 – 1-15 settembre 2009V A R I E

Festa Provinciale Giovani Impresa: divertimento a mille!!!Si è tenuta sabato 1 agosto

a Boves l’annuale Festa Provinciale Giovani Impresa

Coldiretti Cuneo: con una cena a base di prodotti del territorio e tantissima voglia di divertirsi insieme la serata è stata un successo. Un’occasione per riunire in un momento di svago i giovani dai 18 ai 30 anni che hanno deciso di investire le proprie energie e costruire il proprio futuro puntando sull’agricoltura. Il Comitato Provinciale Giovani Impresa, organismo di rappresentanza dei giovani agricoltori, ha voluto porre l’attenzione in modo particolare al valore dei prodotti locali ed ha proposto per la cena un menù realizzato esclusivamente con prodotti a “KmØ”, provenienti da aziende giovani.La risposta dei giovani è stata molto positiva e i quasi 200 partecipanti, giunti da tutta la provincia Granda, hanno rappresentato uno spaccato delle nuove generazioni di imprenditori agricoli.L’iniziativa è stata anche un momento per fare il punto su diversi argomenti che interessano i giovani imprenditori e creare una rete di rapporti e conoscenze attraverso cui individuare spunti, necessità e condividere esperienze che

verranno analizzate nelle riunioni organizzate del movimento a partire dal prossimo autunno.

Un Organizzazione che investe sui giovani investe su se stessa”, – ha commentato il

Presidente Provinciale Coldiretti Marcello Gatto – “i momenti di aggregazione come quello che è stato realizzato offrono l’opportunità di rafforzare il senso di appartenenza dei giovani.”Dario Perucca, Delegato Provinciale Giovani Impresa Cuneo, conferma l’ottima riuscita della festa: ”Sono molto soddisfatto della grande partecipazione nonostante il periodo di inteso lavoro. Spero di rivedere tutti i ragazzi con i quali questa sera ho condiviso una bellissima serata durante gli incontri Giovani Impresa che verranno organizzati nelle zone a partire dal prossimo autunno.” m

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Giunta ormai alla tredicesima edizione “Schina Cinà” è diventato negli anni un imperdibile appuntamento per

Dogliani e non solo. Si è svolta sabato 22 agosto la consegna dell’ambito riconoscimento che nella borgata Casale di Dogliani viene riservato ad un giovane che ha scelto di lasciare la vecchia professioneper investire tempo ed energie nell’attività agricola.Nell’edizione 2009, Walter Costamagna, ideatore ed organizzatore dell’iniziativa ha consegnato il premio al signor Tomatis, che dopo aver fatto il muratore per molti anni ha deciso di dedicarsi all’agricoltura.Il tradizionale appuntamento ha visto la partecipazione di autorità istituzionali e politiche tra le quali Gianni Devalle Vice sindaco di Dogliani, Attilio Pecchenino Assessore all’Agricoltura, Barbara Ferrero Assessore alle Politiche Sociali, Valerio Semprevivo Assessore alla Cultura, Claudio Romano, Assessore all’Urbanistica e al Bilancio, Alberto Cirio Consigliere Regionale, Gualtiero Revelli Sindaco di Belvedere Langhe ed infine don Luigino Galleano parroco di Dogliani.A rappresentanza della Coldiretti e del mondo agricolo erano presenti il Presidente di zona Mondovì, Carlo Gabetti ed il Segretario zona Mondovì, Michele Mellano.Il premio “Schina Chinà nel mondo” è stato consegnato quest’anno alla giornalista RAI Maura Fassio che da sempre lavora per raccontare e far conoscere il mondo agricolo piemontese e non solo. m

Il pane è buono. Il pane è sacro. Il pane è la base

della nostra tradizione alimentare. Un alimento semplice, ma che ha trovato nella storia dei popoli di tutto il mondo mille e più modi di esprimersi. La quinta edizione della Festa del pane di Savigliano, che si terrà il 25, 26 e 27 settembre, vuole continuare ad essere occasione di scambio e di incontro tra comunità diverse, rimanendo sempre, come è tradizione, un grande laboratorio a cielo aperto, una vetrina sul mondo, una tavola imbandita di tutti i sapori e di tutti i colori. Quest’anno il pane all’Alvà sarà ambasciatore di un nuovo modo di pensare il territorio, che propone il confronto con le altre culture come momento di valorizzazione di ciò che sono le nostre radici. Così piazza del Popolo sarà il cuore di questo grande laboratorio, con l’area forni dove si alterneranno i panificatori ospiti, l’area panetterie ed il magazzino delle farine, mentre piazza Santa Rosa sarà la piazza della festa, dove momenti di allegria, musica e ballo faranno da nastro trasportatore delle tradizioni di ogni regione e dell’amicizia fra culture diverse. Laboratori, analisi sensoriali del pane, momenti educativi sull’alimentazione rivolti alle famiglie e in particolar modo ai bambini, una tavola rotonda condotta da esperti sul tema dei disordini alimentari, completano il panorama della Quinta Edizione della Festa del Pane di Savigliano, occasione e spunto per conoscere anche gli edifici e gli angoli più interessanti della città e della sua storia. m

I VINCITORI DI “SCHINA CINÀ” 2009

quINTA FESTA DEL PANE A SAVIGLIANO

26 V A R I EN° 15 – 1-15 settembre 2009

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27A T T U A L I T À N° 15 – 1-15 settembre 2009

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Istituzione della Scheda di Trasporto

A T T U A L I T À28 N° 15 – 1-15 settembre 2009

Dal 19 luglio 2009 è stata introdotta dall’articolo 1, decreto legislativo 214/08 che ha aggiunto l’art. 7 bis al decreto legislativo 286/2005, la scheda di

trasporto.Tale documento ha lo scopo di garantire maggiore sicurezza stradale e favorire la correttezza e la trasparenza dei rapporti fra i contraenti nel trasporto di merci per conto terzi.La scheda di trasporto deve essere compilata e sottoscritta “a cura del committente” prima del trasporto e deve essere conservata a bordo del veicolo a cura del vettore.Questo nuovo adempimento riguarda solo l’attività di autotrasporto di merci per conto terzi ossia solo quando si incarica un autotrasportatore conto terzi ad effettuare il trasporto della merce (non si applica quando il trasporto è effettuato in conto proprio) ed è un adempimento che non ha rilevanza di natura fiscale ma esclusivamente di carattere civilistico. Al committente che non compila la scheda di trasporto, la altera o la compila in modo incompleto o non veritiero, si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da 600 a 1800 euro.Rischia invece la sanzione da 40 a 120 euro il conducente del veicolo che durante il trasporto non porta a bordo del veicolo la scheda di trasporto o il documento di trasporto o altra documentazione opportunamente integrata dei dati previsti per la scheda. Inoltre scatta il fermo amministrativo del veicolo che verrà restituito solo dopo aver esibito, entro 15 giorni, uno di questi documenti.La scheda di trasporto può essere sostituita dal Documento di Trasporto fiscale (ddt) solo se è integrata con i nuovi dati in essa contenuti e se accompagna la merce trasportata.Si riporta a lato un fac-simile di scheda di trasporto che deve essere compilata in ogni sua parte a cura del committente, ossia dal soggetto che incarica l’autotrasportatore ad effettuare il trasporto.Gli uffici di Impresa Verde Cuneo società di servizi della Coldiretti sono a disposizione per ogni informazione in merito. m

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29N° 15 – 1-15 settembre 2009

15 SETTEMBREIVA FATTuRAZIONE DIFFERITAA seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di agosto, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè agosto.

16 SETTEMBRE VERSAMENTO RITENuTE FISCALI IRPEFScade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nel mese di agosto sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIuNTO (contribuenti mensili)Annotazione di liquidazione per il mese di agosto e versamento dell’eventuale imposta tramite modello F24 telematico da parte dei contribuenti, che esercitano attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2008 hanno realizzato un volume d’affari superiore a €309.874,14, se prestazione di servizio o di €516.456,90 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art .66, legge 427/93.

IVA COMuNICAZIONE DEI DATI CONTENuTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTOEntro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento, ricevute nel mese di agosto 2009. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art .8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

21 SETTEMBRE (esseNdo il 20 settembre festivo)ACquISTI E CESSIONI INTRACOMuNITARIEI soggetti che hanno realizzato nell’anno solare precedente acquisti intracomunitari per un ammontare complessivo superiore a €180.000, o cessioni intracomunitarie per un ammontare complessivo superiore a €250.000, debbono presentare agli uffici doganali l’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni effettuate nel mese di agosto. Per effetto delle modifiche apportate dal D.M. 20/12/2006 tali scadenze sono prorogate di cinque giorni nell’ipotesi di trasmissione telematica degli elenchi mediante utilizzazione del sistema EDI.

30 SETTEMBREIVA REGISTRAZIONE FATTuREPer le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.IVA ESPORTATORII contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.TRASMISSIONE TELEMATICA MODELLO uNICO 2009 (redditi anno 2008)Entro tale data devono essere trasmessi in via telematica all’Amministrazione Finanziaria i modelli Unico 2009 (redditi 2008) relativi alle persone fisiche, società di persone ecc... Entro lo stesso termine devono essere inviate le dichiarazioni annuali IVA da presentare in modo autonomo. m

S C A D E N z E A z I E N D A L I

Page 28: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

30 N° 15 – 1-15 settembre 2009

Al via la regolarizzazione di colf e badanti

V A R I E

Come previsto dal Decreto Anticrisi, in questi giorni è partita la regolarizzazione

di colf e badanti. Le domande possono essere presentate dal 1° al 30 settembre, non vi sono graduatorie e verranno accettate tutte le domande che abbiano i requisiti previsti dalla legge e che si vanno ad illustrare.Possono essere regolarizzati rapporti di lavoro con collaboratrici domestiche o badanti che abbiano effettivamente lavorato dal 1° aprile al 30 giugno e il cui rapporto di lavoro sia continuato fino alla data della presentazione della domanda di regolarizzazione.La domanda di regolarizzazione può essere presentata da datori di lavoro italiani, comunitari o extracomunitari titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o titolari di carta di soggiorno in quanto familiari di cittadino comunitario.Possono essere regolarizzati lavoratori domestici italiani, comunitari, extracomunitari con o senza permesso di soggiorno; in quest’ultimo caso, la domanda va presentata allo Sportello Unico per l’Immigrazione presso la Prefettura, negli altri casi, la domanda di regolarizzazione va presentata all’Inps.

In tutti i casi, preliminarmente, il datore di lavoro che intende presentare domanda di regolarizzazione deve provvedere al pagamento, mediante modello F24 di euro 500 per ogni lavoratore che si intende regolarizzare; tale somma, che serve a coprire i costi amministrativi della regolarizzazione e il periodo contributivo dal 1° aprile al 30 giugno, non è rimborsabile e non è compensabile.Nel caso di regolarizzazione di lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno che consentano il lavoro subordinato, la legge prevede dei limiti numerici e reddituali: non più di una colf e due badanti per ogni nucleo familiare. Inoltre, nel caso di regolarizzazione di colf, occorre dimostrare un reddito familiare non inferiore a 20.000 euro se famiglia con un solo componente o 25.000 euro se con più componenti.Per la regolarizzazione di badanti clandestine non è richiesto alcun limite di reddito ma occorre presentare allo Sportello Unico per l’Immigrazione una certificazione, rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il SSN, che attesti la limitazione dell’autosufficienza del soggetto assistito.

La presentazione della domanda di regolarizzazione sospende ogni procedimento penale e amministrativo a carico dei lavoratori e dei datori di lavoro connessi all’irregolare ingresso in Italia e alle violazioni relative all’impiego di lavoratori, anche di carattere finanziario, fiscale, previdenziale o

assistenziale che riprenderanno qualora la domanda di regolarizzazione venga respinta o rigettata.Gli Uffici di zona Coldiretti sono a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e per fornire la necessaria assistenza per la predisposizione delle domande di regolarizzazione. m

In occasione della 30a Mostra

Nazionale dei bovini di razza Piemontese, che si svolgerà a Cuneo presso il MIAC dal 6 al 8 novembre, Anaborapi organizza il Concorso Fotografico “La mia Piemontese”. In palio premi in denaro e piatti in ceramica dipinti a mano; le opere, che avranno come protagonista il bovino di questa pregiata razza, potranno essere a colori od in bianco e nero e dovranno essere consegnate entro il 24 ottobre. Tutte le immagini pervenute saranno esposte a Cuneo al MIAC nei giorni della Mostra Nazionale, mentre la premiazione ufficiale si terrà domenica 8. Le opere che hanno vinto le precedenti edizioni sono visibili al sito www.anaborapi.it, nella sezione La razza Piemontese – Photo gallery. Per informazioni, regolamento e schede di partecipazione: Anaborapi (Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese) [email protected] tel. 0173 750791. m

IX CONCORSO FOTOGRAFICO “LA MIA PIEMONTESE”

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N O T I z I E D A L M O N D O D E I C A V A L L I N° 15 – 1-15 settembre 2009 31

Confessioni di una moglie di cavaliere (nel senso di uno che va a cavallo!)

“Perché perché la domenica mi lasci sempre sola...”, così in

una canzonetta Rita Pavone strillava al suo moroso, tifoso di calcio e reo di abbandonarla per la partita. Anch’io spesso la domenica resto a casa da sola, perchè il mio amato bene se ne va a cavallo con gli amici. Io a cavallo non ci so andare (paura di cadere, chi mi conosce sa che cado già di mio, figuriamoci a cavallo), quindi non lo posso seguire, anche volendo. E poi spesso e volentieri le uscite sono per soli uomini, o in montagna con passaggi acrobatici, oppure con percorsi

costellati di osterie e soste ristoratrici. Eppure, se devo dire la verità, non gli ho mai strillato come la Rita Pavone, perché se lo facessi so che gli rovinerei un piacere, quello di trovarsi in posti che gli piacciono, con persone che gli piacciono, facendo qualcosa che gli piace da matti. Inoltre quando va a un raduno, per la verità, mi ci porta volentieri, salvo poi abbandonarmi con le altre “squaw” a chiacchierare, per stare a discutere e parlare per ore e ore di argomenti equini coi suoi amici. Comunque, adesso ho (quasi) deciso: imparo ad andare a cavallo pure io!

10° MEMORIAL BEPPE PELLEGRINO: FIERA DI SAN LuCA DEMONTE 11 OTTOBRE 2009

In occasione della Fiera di San Luca a Demonte,

domenica 11 ottobre 2009, il circolo ippico Valle Stura organizza il 10° Memorial Beppe Pellegrino.Il Programma prevede: al mattino sfilata a cavallo per le vie del paese; a mezzogiorno pranzo del cavaliere e al pomeriggio gara di abilità a cavallo con ricchi premi.Per informazioni e prenotazione (entro giovedì 8 ottobre 2009) telefonare a Cristina 347.8536989 o a Ivano 338.1151071. Vi aspettiamo numerosi.

Sabato 1 e domenica 2

agosto si è svolto il 1° raduno alla Fontana Magnesia a Bernezzo. Anche se alla domenica è comparsa un po’ di pioggia, tutto è andato bene: possiamo dire, raduno bagnato raduno fortunato! Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla nostra iniziativa, e in particolare il Gruppo Alpini di Bernezzo per la preziosa collaborazione e disponibiltà. Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno.

I Cavalieri del Drago

Anche quest’anno si è svolto il 14 e il 15 agosto il tradizionale antico

raduno di Desertetto di Valdieri. Organizzato come sempre dai soci del circolo “I due pini” di Borgo San Dalmazzo, circolo fondatore dell”A.C.S.T.E. e tra i più vecchi attivi nella nostra zona. Nato come ritrovo annuale di amici con la comune passione per i cavalli, questo raduno si è andato via via sviluppando, assumendo proporzioni di vera kermesse, negli anni 2005/2007, per poi tornare piano piano alle caratteristiche originali e tornando ad essere ciò che era in principio, e cioè un’occasione di far festa tra amici, tutti organizzatori e ospiti, e non un “business” stressante. Al prossimo anno, vi aspettiamo a Desertetto!

1° RADuNO ALLA FONTANA MAGNESIA

RADuNO A DESERTETTO

Domenica 27 settembre, presso il MIAC di Madonna dell’Olmo (Cuneo), si terrà il raduno provinciale dei soci

ACSTE. Maggiori informazioni presso i presidenti dei circoli

Page 30: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

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H Spandiconcime capacità 800 l., cassone in vetroresina e 2 ventoletel. 3355285015 3382175415

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Il mercatino

del Coltivatore

32 N° 15 – 1-15 settembre 2009 P R O P O S T E D ’ A F F A R I

Page 31: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

H Coclea da granoturco per cerealitel. 0174587282

H Tre gabbie grandi per conigli o polli, trattore Landini 100 CV e saldatrice tre fasitel. 0174587294

H Letame mucca di pagliatel. 0171772224 ore pasti

H Uve, Nebbiolo D’Alba, ottima qualitàtel. 017390689 3286823871

H Rimorchio agricolo Perona tipo RS 32, immatricolato, sponde in ferro, m. 1,50 x 3,50tel. 3358150757

H Trattore Hurlimann 75 CV, caricatore frontale, scavafossi, patate di montagnatel. 3484550590

H Attrezzatura per cantina uso famiglia (botti, damigiane, torchio, pigiatrice, ecc.)tel. 0172489140 ore pasti

H Botte acciaio con portella da 500 l.tel. 0174722386

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H 1.000 cassette in legno per mele e gabbia raccoglifrutta Blositel. 0175391003

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H Cassette per uva, vasca acciaio, q.li 30, coibentata, vasca vetroresinatel. 017377204 3355633130

H Mais per trinciato (15 g.te Piemontesi) zona Buscatel. 3772302389

H Barra falciante bilama, larghezza m. 1,80, ottimo statotel. 0174323169

H Trattori Case International 744 - 2 RM e 644 2 RM con caricatore frontale, eccellenti condizionitel. 3342228960 ore pasti

H Gabbia per mais, elevatore mais/fienotel.3805221418

H G.te Piemontesi 10 di mais da trinciato zona Caragliotel. 0171618426 ore pasti

H Mais in piedi g.te piemontesi 10, vicinanze Cuneo Spinettatel. 3478739620

H Tino in vetroresina da 85 Mg.tel. 0171612417 ore pasti

H Tino in vetroresina, torchio, rimorchio ribaltabile, erpice snodato, gabbia raccolta fruttatel. 3397067023 ore pasti

H Uve Dolcetto di Dogliani ottima qualitàtel. 3805330479

H Motoagricola Pasquali 906 TR 387 anno 1968 avviamento elettrico, usata pochissimotel. 3408006953

H Lama da neve posteriore largh. 2,50 m. con molle e bilancere con rotazione di 180°tel. 3289152930

H Torchio diametro 70 idraulico seminuovo, prezzo interessantetel. 3483646898

H Vino da pasto produzione familiaretel. 3489191587

H Cassette da uva e una macchina per uvatel. 0172649163

H Diritti di reimpianto vigneto mq 7.600tel. 0175230653

H Muletto per trattore “Nobili” q.li 15 ottimo statotel. 3493201662

H Trattore Same Corsaro 70 cabinato euro 3.500 trattabilitel. 3474696734

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33N° 15 – 1-15 settembre 2009P R O P O S T E D ’ A F F A R I

Page 32: Il Coltivatore Cuneese n. 15 anno 2009

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34 N° 15 – 1-15 settembre 2009 P R O P O S T E D ’ A F F A R I