Artigianato & Imprese | CNA Vicenza 02/2007

24
ARTIGIANATO & & imprese imprese Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa / Associazione Provinciale di Vicenza marzo 2007 anno VI numero 2 periodico d’informazione tecnica e sindacale www.cnavicenza.it Poste Italiane spa - Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB Vicenza Contiene I.P. e I.R. SUCCESSO IN FIERA L’happy day dei creativi dell’immagine

description

Successo in fiera L'happy day dei creativi dell'immagine

Transcript of Artigianato & Imprese | CNA Vicenza 02/2007

ARTIGIANATO&& impreseimpreseConfederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola

e Media Impresa / Associazione Provinciale di Vicenza

marzo 2007anno VI

numero 2

periodico d’informazionetecnica e sindacale

www.cnavicenza.it Poste Italiane spa - Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB VicenzaContiene I.P. e I.R.

SUCCESSO IN FIERAL’happy daydei creatividell’immagine

primo pianoprimo piano

2/2007

A Firenze meeting di formazioneper un ruolo in sviluppo

Cresconole imprese donna

“Per CNA Vicenzahanno partecipato

le imprenditriciAnnamaria Dall’Alba

e Cinzia Fabris

44

ScandianÈ ripresa?È ripresa?Meno tasseMeno tassealle Pmi!alle Pmi!

77

EditoriaUna guidaUna guidaper chi vuoleper chi vuoleintraprendereintraprendere

1616

AffreschiGli artigianiGli artigianiridecoranoridecoranovilla Ghellinivilla Ghellini

“Periodico edito da CNA via Giordano 4, VicenzaRegistrazione Tribunale di Vicenza n. 1019/11.3.2002Comitato di redazione Francesco Pigato, GiuseppeMantese, Stefano Masiero, Giannina Scremin, Enrico Storti, Marco Troncon, Leonardo ZamperettiDirettore responsabileClaudio StratiRedazione e pubblicità via Giordano 4, Vicenza. Tel.0444 569900, fax 0444 961628 e mail: [email protected]., via Corbetta 9, Vicenza

Fotografi e: Copertina (in senso orario): Luca Andolfatto, Ente Fiera, Alessandro Zorzi. Cristiano Urban: pag. 3 sopra (lab. De De), 4 sotto a sin. Luca Andolfatto: pag. 4 sopra, 11, 12 a dx. / Alessandro Zorzi: pag. 9 sopra a sin. / Graziano Guglielmi: pag. 9 sopra al centro. / Lino Niccolò

Basiricò: pag. 9 sopra a dx. / Ente Fiera: pag. 8, 9 sotto. / E dall’archivio CNA

ARTIGIANATOARTIGIANATO&& impreseimprese

ARTIGIANATO & imprese3

NFORMATIVA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 196 DEL 30/06/2003. Spettabile Impresa, il D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003, “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, all’art. 13 impone l’obbligo di informare l’interessato sugli elementi fondamentali del trattamento. Per quanto attiene alla scrivente Associazione vi si adempie compiutamente informandoLa che: 1) i dati sono stati raccolti per inviarle del materiale che pubblicizza la nostra associazione e per promuoverne l’attività; 2) in relazione alle summenzionate fi nalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti cartacei ed informatici in modo da garantirLe la sicurezza e la riservatezza dei dati, nonché la piena osservanza della Legge; 3) la presente informativa è resa per i dati raccolti da pubblici registri, elenchi; 4) contro le sopra indicate fi nalità di utilizzo dei dati può esercitare i diritti di cui all’ art. 7 della Legge; 5) i diritti che Le competono sono quelli previsti dall’art. 7 della Legge ed in particolare: di conoscere,

in ogni momento, quali sono i Suoi dati presso noi e come essi vengono utilizzati; di farli aggiornare, integrare, rettifi care o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento; 6) titolare del trattamento è CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa - Associazione Provinciale di Vicenza, corrente in Vicenza, Via U. Giordano, n. 4. Vicenza, maggio 2005

Le donne che svolgono un ruolo imprenditoria-le sono il 35-40% com-

plessivo delle aziende italiane. Una presenza importante, che cresce. Per questo, sotto l’egi-da della CNA nazionale, si è svolto a Firenze, in febbraio, il meeting di formazione CNA Impresa Donna “Fare grup-po, fare rete: strumenti per migliorare il nostro lavoro in azienda, nelle reti, nell’asso-ciazione”.Alla due gior-ni di studio ha partecipato un centinaio di imprenditrici che svolgono ruoli direttivi nella CNA. Per la CNA vicentina erano presenti Cinzia Fabris, presidente della sede di Schio, e Annamaria Dall’Alba, refe-rente CNA per il progetto De-motech, con Annalisa Salionti,

funzionaria referente del pro-getto Impresa Donna.«La CNA - spiega Annalisa Salionti - da tempo ha deciso di valorizzare l’imprenditoria femminile come novità e ele-mento trainante per l’intera economia. Da parte del mondo artigiano, poi, la considerazio-ne è duplice: da un lato aiuta-

re le donne a fare impresa rappresenta un bene per l’in-tero Sistema Italia, dall’al-tro anche lo sviluppo di una forza nuova e di grande va-

lore per la stessa CNA. Si è discusso di credito, si è parlato di una serie di proposte come quella di rivedere la legge 53 sulla conciliazione e introdurre strumenti fi scali che permetta-no di mitigare questo disagio, ma anche dei bonus o dell’al-

largamento del cuneo fi scale relativo ai contributi per la pro-pria categoria e i dipendenti».L’appuntamento ha focaliz-zato l’importanza di miglio-rare il lavoro in azienda e in associazione, di accrescere la capacità di comunicazione e relazione tra donne.«C’è grande bisogno di fare spazio alla creatività e al lavo-ro delle donne - dice Cristina Bandinelli, presidente nazio-nale di CNA Impresa Donna - anche perché sono i numeri a dirlo: oggi il 25% delle azien-de è totalmente al femminile, ma sono tante anche le donne

presenti in imprese non catalo-gabili come tali. In complesso le donne che svolgono un ruo-lo imprenditoriale sono il 35-40% complessivo. E questo fenomeno è particolarmente signifi cativo nelle piccole e medie imprese. La legislazio-ne deve tenerne conto, anche introducendo contributi pre-videnziali inferiori per chi assume donne. Stimolare l’oc-cupazione femminile vuol dire ridurre il numero delle donne che domani godranno di pen-sione sociale: oggi è un costo, domani una voce di risparmio considerevole».

artigianato oggiartigianato oggiSegnali di ripresa per l’economiaIntervista a Silvano Scandian

«Ora il fi scorestituiscaalle Pmi»

Una ripresa si vede in modo abbastan-za netto. Già nella

seconda metà del 2006 si erano registrati incremen-ti dei fatturati e delle com-messe. Ne parliamo con il presidente provinciale CNA, Silvano Scandian.Qual è la situazione eco-nomica dal vostro punto di osserva-zione? «Va detto an-zitutto che qui da noi la crisi non ha mai avuto connotati di drammaticità, fatta eccezio-ne per il set-tore dell’ore-fi ceria che ha subito un vero e proprio tracollo. Il rallentamen-to complessivo, peraltro, c’è stato, e per molti versi permane, pur in presen-za di segnali di ripresa. I motivi di preoccupazione e di sofferenza, comun-que, nonostante un clima complessivamente mirato all’ottimismo, non man-cano: molte imprese lavo-rano “alla giornata” e non riescono a fare programmi a medio termine. Le croni-che carenze infrastruttura-li unitamente all’instabili-tà politica non aiutano di certo. I recenti dati Union-camere su nascita e morta-lità delle imprese nel 2006 confermano complessiva-mente il clima di incer-

tezza:il saldo delle nuove imprese nel 2006 è stato pari a 10.464 unità contro le 15.000 del 2005. Ma se si toglie il settore edile che è cresciuto da solo di 19.000 unità, il dato assu-me una connotazione pe-santemente negativa». Riforme e politiche de-

terminanti, si chiede da più parti.«C’è biso-gno di una classe poli-tica stabile che realizzi le riforme: e f f i c i e n z a nella Pub-blica Ammi-nistrazione, liberalizza-zioni, anche per il settore energetico, misure per la competitivi-

tà e l’innovazione, sem-plifi cazioni burocratiche. C’è bisogno di una vera modernizzazione del pae-se che agevoli l’impre-sa anziché penalizzarla. Inoltre adesso il surplus del gettito incassato dal fi sco va restituito al mon-do produttivo, in partico-lare alle piccole imprese. Dopo la Finanziaria 2007, una manovra che ha chie-sto molto alle Pmi e al mondo del lavoro auto-nomo, serve ora una re-distribuzione del maggior gettito attraverso un calo delle tasse a loro carico. Diminuire la tassazione a carico delle Pmi, metten-

do così in moto meccani-smi di sostegno non solo della domanda ma anche dell’offerta. Per sostenere una ripresa che ha comin-ciato a rimet-tere in moto l ’ economia italiana è il momento di impegnarsi in politiche atti-ve a vantag-gio delle im-prese e della loro competi-tività».A livello lo-cale quali sono le vo-stre istanze? «Anche qui servono effi cienza am-ministrativa, sburocratiz-zazione ed infrastrutture adeguate allo sviluppo. Un esempio per tutti: la politica che ha prodotto ingiustifi cati ritardi nella trasformazione in spa del-la Fiera di Vicenza ed i re-lativi giochetti sulle pol-trone. A questo proposito le categorie economiche sembrano unanimemente orientate a proporre e so-stenere criteri e scelte che privilegino competenza e professionalità: noi siamo assolutamente d’accor-do». E la CNA cosa fa, dal canto suo, per sostenere

le imprese? «Siamo impegnati a pro-muovere e favorire la qua-lità e l’innovazione quali

elementi im-prescindibili in una eco-nomia glo-balizzata e in continua evoluzione. Abbiamo per questo dato par t ico lare impulso al-l’attività for-mativa con n u m e r o s e proposte an-che articolate sul territorio, diffondendo tra gli as-

sociati la “cultura” del-la formazione continua. Stiamo inoltre ponendo particolare attenzione a temi quali l’aggregazione tra imprese e il passag-gio generazionale delle attività. Particolare cura viene posta all’assisten-za sui progetti d’impresa attraverso un vero e pro-prio servizio denominato Creaimpresa. Anche sul fronte della tenuta sotto controllo dell’effi cienza aziendale abbiamo mes-so a disposizione degli associati un servizio sul Controllo di Gestione sul quale puntiamo partico-larmente».

Noi sosteniamole aziende con

una forte attivitàformativa e moltoaiuto ai progetti

Servono riformee infrastrutture

E basta giochettipolitici sul futuro

della Fiera

:: Silvano Scandian, presidente provinciale della CNA

ARTIGIANATO & imprese4

artigianato oggiartigianato oggiSemplifi cazione e sburocratizzazioneBuon inizio. Ora si attende il resto

Bersani okma adessovada avantiL’impresa «in un gior-

no» del disegno di legge Bersani piace

alle Pmi. Che incoraggiano il Governo a proseguire sul terreno delle semplifi cazio-ni e dell’abolizione dei mille adempimenti amministrativi, troppo pesanti per il mondo produttivo. Bene anche il di-segno di legge presentato il 16 febbraio scorso alla Camera dal ministro per lo sviluppo economico: contiene, infatti, alcune norme che facilitano l’avvio di impianti produttivi.«In realtà si tratta di un corpus di norme che va nella direzione da noi auspicata da anni», spie-ga Giulio Baglione, responsabi-le del dipartimento territorio e impresa della CNA. In effetti, secondo una ricerca dell’asso-ciazione, è di circa 15 milioni di euro l’anno il costo della buro-crazia a carico dei 5 milioni di imprese italiane. Un peso pari a 30 mila miliardi delle vecchie lire che grava soprattutto sulle imprese con meno di 50 dipen-denti (il 98% del totale) e quelle con meno di 10 dipendenti, le microimprese (il 94,9%).L’Italia, secondo lo studio, è inoltre il paese che possiede il record degli adempimenti: per iniziare un attività produttiva, infatti, servono mediamente 65 passaggi burocratici in 18-20 amministrazioni. Un disa-stro, insomma, a cui, però, ha cercato di porre rimedio pro-prio Pierluigi Bersani con la nuova normativa.«Molto importante nel dl Ber-sani è il rilancio dello sportello unico per le attività produttive - dice Baglione - che diventa il punto di snodo di tutta la pubbli-ca amministrazione nei confron-

ti del mondo imprenditoriale. Fondamentale, in questo senso, è la collaborazione prevista con le Camere di Commercio e con le associazioni imprenditoriali che potranno in questo modo dare un contributo importantis-simo alla semplifi cazione della vita delle impresa».Molto apprezzata dalle Pmi è poi la svolta verso l’informa-tizzazione e l’uso della mo-dalità elettronica. Ai pezzi di carta, infatti, il dl Bersani attri-buisce un ruolo residuale affi -dando alla modalità telematica quello consuetudinario. «Un fatto importante, questo, che in aggiunta ad altre dispo-sizioni - continua Baglione - spinge la p.a. all’applicazione sempre più capillare delle tec-nologie informatiche».Piace alle Pmi anche lo spazio che il legislatore ha attribuito all’autocertifi cazione e si dà il bentornato alle cosiddette nor-me ghigliottina, ovvero quel-le disposizioni che una volta entrate i vigore eliminano le precedenti. Tutto bene dun-que? «In effetti il dl presentato lo scorso febbraio contiene anche dei limiti - chiosa Ba-glione -. Pensiamo, per esem-pio, all’esclusione di alcuni settori da questa normativa, come quelli della tutela del patrimonio archeologico, sto-rico, artistico culturale e pae-saggistico; la difesa nazionale e la pubblica sicurezza la tute-la dell’ambiente, della salute della pubblica incolumità. Un’ esclusione così drastica di in-teri settori sembra eccessiva E proprio per questo le Pmi chie-dono un coordinamento fra i disegni di legge presentati su questo terreno».

“Dopo anni di stagnazione (Pil tendente a 0) il 2006

chiude con un importante quanto inatteso + 2% ad indicare la ripresa ormai in atto della nostra

economia. Speriamo si creino le condizioni affi nché il dato si confermi e si consolidi.Stabilità di governo e politiche economiche adeguate ne sono le condizioni assieme al trend internazionale che sembra effettivamente evolversi in modo favorevole.Ma vorrei qui sottolineare la inadeguatezza sempre più evidente di considerare come unico indice di “crescita” e di “sviluppo” il Pil.In realtà il Pil misura esclusivamente il livello della pro-duzione globale di un paese senza riferimento alcuno alle tipologie della produzione, alle modalità con cui vengono conseguite, ai benefi ciari delle medesime, nonché all’im-patto ambientale che le produ-zioni stesse generano.In buona sostanza l’indice è in-dipendente dalla qualità della vita di chi contribuisce alla pro-duzione della “ricchezza” che il Pil riscontra, nonché dagli ef-fetti che sui territori si determi-nano. Il quadro delle “compati-bilità” è totalmente estraneo a questa modalità di valutazione economica che, peraltro, non ha pretese di valutazioni più este-se. Il guaio è però che questo indice risulta, di fatto, l’unico metro utilizzato per valutare tout court il progredire di una società.Il limite risulta sempre più evidente con la crescente im-portanza che le “compatibilità” assumono nel mondo e con la crescente attenzione che fortunatamente sempre più persone ad esse assegnano.Pensiamo alla compatibilità ambientale: è sempre più evidente come non sia più possibile prescindere dagli ef-fetti che produzioni e consumi determinano sull’ambien-te, pena il superamento del punto di non ritorno verso l’autodistruzione. Ma pensiamo anche alla compatibilità sociale: produzioni fi nalizzate ai consumi fi ne a se stessi che generano problemi anziché soddisfazioni ai bisogni e vera qualità della vita. C’è infi ne, anche una compatibilità etica: senza fare riferimento a fatti macroscopici come le produzioni di morte, quali ad esempio le mine antiuomo di cui sono vittime popolazioni inermi, si consideri la necessità di curare adeguatamente la sicurezza nei luoghi di lavoro o l’importanza di comportamenti etici in tema di im-poste e contributi. Responsabilità sociale dell’impresa, produzioni ecocompatibili, etica della produzione, sono concetti sempre più diffusi. Si tratta di concezioni che consentono di dare spessore, ruolo e motivazioni nobili all’attività imprenditoriale, ma che sempre di più si con-fi gurano quali elementi di valore aggiunto anche econo-mico e quindi occasioni di business.L’obiettivo che occorre porci è l’innesco di un circolo virtuoso che coniughi “mercato” e “valori” contribuen-do così al vero progresso della società.

QUALE SVILUPPO

Non solo Pil:mercato e valori

di Francesco Pigato

ARTIGIANATO & imprese5

:: Francesco Pigato direttore provinciale della CNA

risparmio energeticorisparmio energeticoCon la fi nanziaria impulso agli impianti che utilizzano fonti rinnovabili e rispettano l’ambiente

Investimenticon il benefi ciodel 55 per centoLa Finanziaria 2007

ha stanziato con-sistenti risorse per

incentivare l’adozione di apparecchi e impianti in grado di risparmiare ener-gia. Nella G.U. n. 47 del 26 febbraio è stato pub-blicato il Decreto 19 feb-braio 2007 in attuazione del comma 349 della leg-ge fi nanziaria per il 2007. Sono compresi gli inter-venti su edifi ci esistenti riguardanti strutture opa-che verticali e orizzontali (coperture e pavimenti), fi nestre comprensive di infi ssi; a condizione che siano rispettati specifi ci requisiti di trasmittanza termica. Inoltre la detra-zione del 55% è prevista per l’installazione di pan-nelli solari per la produ-zione di acqua calda per usi domestici ed indu-striali; per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolasti-ci e università. Inoltre la detrazione si applica per interventi di sostituzione di impianti di climatizza-zione invernale con im-pianti dotati di caldaie a condensazione e messa a punto del sistema di di-stribuzione. Per tutti gli interventi in-teressati è riconosciuta una detrazione dall’impo-sta lorda sul reddito (Irpef o Ires) pari al 55 per cento delle spese effettivamente rimaste a carico del con-tribuente, sostenute entro il 31 dicembre 2007.

La detrazione spettante, nei limiti sopra indicati, deve essere ripartita in tre quote annuali di pari im-porto. Per i soggetti tito-lari di reddito d’impresa si ritiene che la detrazio-ne del 55 per cento spetti in aggiunta alla normale deduzione delle spese, se ed in quanto inerenti al-l’attività esercitata, nella determinazione del reddi-to d’impresa.I soggetti che intendono avvalersi della detrazione sono tenuti a:

a) acquisire l’asseve-razione di un tecnico abilitato (può essere compresa nell’am-bito di quella resa dal direttore lavo-ri); b) acquisire e tra-smettere entro 60 giorni dalla fi ne dei lavori e, comunque, non oltre il 29 feb-braio 2008, all’Enea, copia dell’attestato

di certifi cazione energe-tica, prodotto da un tec-nico abilitato utilizzan-do le procedure adottate dalla Regione; la sche-da informativa relativa agli interventi realizzati; c) effettuare il pagamen-to delle spese sostenute con bonifi co bancario o postale con causale del versamento, codice fi sca-le del benefi ciario della detrazione e la partita Iva del percipiente; con-servare ed esibire, pre-via richiesta degli uffi ci fi nanziari, i documenti e le ricevute. Le detrazioni del presente decreto non sono cumulabili con altre agevolazioni previste da altre disposizioni di legge nazionali.C o n s e g u e n t e m e n t e l’agevolazione non può essere cumulata, ad esempio, con la detra-zione del 36 per cento. Al contrario è consentita la cumulabilità con altre agevolazioni non fisca-li: contributi su finan-ziamenti e agevolazioni previste da disposizioni locali (regionali, provin-ciali e comunali).

Energy Planet, evento organizzato dalla Fiera di Vi-cenza all’interno di Microelettronica (15-18 marzo), è tutto dedicato al mondo delle energie rinnovabili e

al risparmio energetico. Punto d’incontro tra mondo del-le imprese, centro di ricerca e università, Energy Planet si svolge in concomitanza con Microelettronica, con oltre 300 espositori e più di seimila operatori professionali. La CNA di Vicenza a Energy Planet è presente con uno stand in collaborazione con il Meta Distretto della Bioedilizia. Il 15 marzo in calendario il convegno organizzato da CNA “Il ruolo della Bioedilizia per uno sviluppo sostenibile del ter-ritorio e il sistema di certifi cazione energetico-ambientale degli edifi ci”. Un convegno rivolto alle imprese ma soprat-tutto ai Progettisti ed ai tecnici comunali per promuovere un dibattito sulle opportunità di programmazione e nuo-va gestione del territorio e della qualità degli insediamenti. Importante la relazione dell’ing. Andrea Moro dell’ iiSBE Italia sul Sistema di certifi cazione Energetico-Ambientale degli Edifi ci messo a punto dal Distretto della Bioedilizia e già in fase di prima applicazione in alcune aree del Trevigia-no. L’insieme delle iniziative è promosso in collaborazione anche con l’Ente Fiera di Vicenza mentre il convegno trova il contributo della Camera di Commercio di Vicenza. Sul tema della Bioedilizia si registrano grande fermento tra im-prese e professionisti. Nell’ultimo numero del 2006 di que-sta rivista i servizi presentati e il volume allegato, realizzato dal Distretto della Bioedilizia, hanno suscitato notevole in-teresse tra gli specialisti del settore.

“ IN FIERA

Energy Planet,Bioedilizia e unfuturo sostenibile

ARTIGIANATO & imprese6

guideguide

Dopo aver attivato al-cuni progetti di con-sulenza e di servizio

per la creazione di impre-sa la CNA ha promosso la realizzazione di un bre-ve vademecum sul tema, una guida concreta per tutti gli aspiranti imprenditori. É andato così alle stampe il vademecum “Vuoi intra-prendere? Per misurare la tua dose di imprenditorialità, per valutare rischi e opportu-nità”.Non è sicuramente un “ma-nuale” che permette di ri-solvere i problemi ma un supporto alla valutazione dell’idea di impresa e uno strumento di guida ad una prima valutazione di fatti-bilità. Ogni anno sono mol-to numerose le imprese che nascono ma, contempora-neamente, è alto il numero delle nuove esperienze che si esaurisce nell’arco del primo

triennio di vita.Per la storia e l’esperienza consolidata in CNA è sem-pre fondamentale un approc-cio analitico e non rituale alla defi nizione del progetto di nuova impresa. Il contesto è sicuramente dif-fi cile e la sfi da per la piccola impresa è molto più forte.E’ necessario che lo start di una nuova esperienza sia studiato, sia frutto di una attenta valutazione delle op-portunità, dei vincoli e delle risorse disponibili. In questa area di intervento CNA con il suo servizio “Crea l’im-presa” ha la presunzione di poter essere un punto di rife-rimento per il nuovo impren-ditore e per l’aspirante tale in grado di assume il ruolo di “partner” nella costruzio-ne, nella valutazione e nella validazione del progetto.Il servizio “Crea l’impresa” si attua con informazione e

consulenza gra-tuite all’aspirante imprenditore per verifi care le con-dizioni e le possi-bilità di sviluppa-re la propria idea imprenditoriale. Inoltre fornisce orientamenti e informazioni sul mercato e sulle normative, oltre alle valutazioni economiche sui f i n a n z i a m e n t i possibili. Insom-ma un aiuto per “partire” con maggiori op-portunità.Il vademecum “Vuoi intra-prendere?” ha visto la col-laborazione di alcuni ope-ratori della struttura CNA (Armido Battistello, Rossa-no Braga, Annalisa Salionti, Enrico Storti, Marco Tron-con), la fattiva collaborazio-

ne della dott. Luisa Barausse di Associazione Staff nonché il contributo della Camera di Commercio di Vicenza. Un centinaio di pagine utili, introdotte dalle prefazioni di Silvano Scandian (presiden-te provinciale CNA) e Dino Menarin (presidente Camera di Commercio).

Un vademecum utile a chi avvia un’attività

Per le nuove imprese

ARTIGIANATO & imprese7

eventieventi

“Happy day 2007” a Spazio Casa. Più giornate dedicate al look

La fi era dei creativiModa, hair style e

fotografi a. Vale a dire all’opera i

creativi del look, dell’im-magine, dei servizi alla persona, della moda.Il tutto fi rmato dalla CNA. In occasione dell’esposi-zione Spazio Casa della Fiera di Vicenza, la CNA provinciale ha organizza-to una serie di eventi, in più giorni, sotto la deno-minazione “Happy Day 2007” per valorizzare la produzione artigiana de-gli abiti e degli accessori per nozze e cerimonie, e i servizi collegati a que-sto ambito: acconciatura, estetica, fotografi a, alle-stimenti fl oreali.Come avviene da anni, la CNA è convinta che solo valorizzando la creatività e l’innovazione espresse

dalle imprese della nostra provincia l’artigianato locale del settore servizi alla persona e moda può trovare nuovi impulsi.

Fotografi e acconciatori,coppie in garaUn notevole successo di critica e di pubblico. A co-minciare dal primo “Con-corso fotografi co Happy day - Moda sposa foto”, o rga n i z z a -to al fi ne di valorizzare la creativi-tà, l’estro e le capacità tecniche dei fotografi e degli acconciatori parte-cipanti.Durante la “gara”, i fo-

tografi dovevano realiz-zare servizi fotografici in collaborazione con lo stilista acconciatore. Servizi fotografici del-la durata di un’ora da svolgersi in un set fis-so allestito all’interno di “Spazio casa” e negli stand della Fiera, predi-sponendo un’ambienta-zione ideale a giudizio insindacabile del foto-

grafo.Il soggetto del servizio fotografico ( acconc ia -tura, abbi-g l iamento , trucco della m o d e l l a ) era invece

rimesso alla insindaca-bile scelta dell’accon-ciatore.

Trecento stilistial seminar showQuindi si sono svolti l’Hair show per accon-ciatori e la sfi lata di abiti da sposa.In sala Trissino la CNA ha anche organizzato un seminar show rivolto agli acconciatori che ha presentato i nuovi “tagli moda” e le acconciature per la sposa. Il semina-rio-hair show si è conclu-so con una sfi lata di abiti da sposa.La manifestazione si è svolta in collaborazione con Brelil professional ed ha visto una parteci-pazione davvero massic-cia di acconciatori, circa trecento. Il seminar show è stato

“Valorizzate cosìancora una voltale potenzialitàdegli operatori

artigiani

ARTIGIANATO & imprese8segue ☞

eventieventi

ARTIGIANATO & imprese9

:: Da sinistra le modelle classifi catesi ai primi tre posti del primo concorso Happy day grazie alle performance di fotografi e accon-ciatori invitati dalla CNA: Gioia, Roberta, Valentina. Nelle altre foto, due momenti del grande defi lé dedicato ai modelli degli abiti per sposa e cerimonia

condotto dall’Orchidea Team di Bassano, coordi-nato da Luca Caron.

In sala Palladioil gran defi léIl clou si è poi avuto do-menica 18 febbraio, con la messa in scena, nel sa-

lone Palladio, di “Happy Day in passerella”, sfi lata di alta moda per abiti da sposa, sposo e cerimo-nia: un’occasione estre-mamente importante per le aziende artigiane del settore per dimostrare al pubblico la qualità del-

segue ☞

l’abbigliamento e delle acconciature che svilup-pano nei loro laboratori e nei loro negozi. E proprio a conclusione della manifestazione c’è stata la premiazione del primo concorso fotogra-fi co “Happy day”.

eventieventi

Gli eventi sviluppati dalla CNA a Spazio Casa sono stati or-ganizzati con il contributo

dell’Ente Fiera, della Camera di Com-mercio e di Ebav. Partner dell’iniziativa sono stati: Brelil Professional prodotti e servizi professio-nali per parrucchieri; Mafer srl Mila-no; Prof Foto srl, Sarmeola di Rubano, Scuola Hair Orchidea Team di Gialuca Caron, Bassano del Grappa; Fioreria I Girasoli, Vicenza.A sfi lare in passerella sono stati gli abi-ti di due atelier molto rinomati; Marisa Spose di Maria Rosa Ricoldi, boutique e atelier per gli sposi di Legnago, Verona, che conta sulle migliori fi rme e su creazio-ni di tradizione sartoriale artigiana, con una scelta tra ben 500 modelli; e Fascino Bianco di Patrizia Verlato, di Ponte di Barbarano, manifattura sartoriale molto curata ed esclusiva, all’avanguardia per le nuove tendenze ma che non tralascia l’abito tradizionale e romantico.Nel concorso fotografi co, questa la clas-sifi ca fi nale.Primo classifi cato il team formato dal-l’acconciatrice Elisa Capovilla, dalla modella Gioia Calvi e dal fotografo Ales-sandro Zorzi.Secondi classifi cati: acconciatrice Erika Cercato, modella Roberta Perosa, foto-grafo Graziano Guglielmi.Al terzo posto infi ne il team composto da: acconciatrice Erica Ann Johnson, modella Valentina Bella, fotografi Lino Niccolò Basiricò.Gli altri professionisti in gara (nell’or-dine acconciatrice, modella, fotografo): Nives Dalla Pozza, Gloria Granieri, Luca Andolfatto; Martina Vivaldo, Vera Dalla Valle, Sergio Mantello; Susan Zurlo, He-lenia Sbrissa, Antonio Baggio; France-sca Capovilla, Giada Roncato, Luciano Dal Lago; Michela Mazzucco, Giorgia Danieli, Stefano Miele.

“ I PROTAGONISTI

Tanti professionistitra fashion e look

ARTIGIANATO & imprese11

:: I due pieghevoli dedicati alle manifestazioni della CNAduranteSpazio Casa.In alto e qui a fi anco due momenti della performance del concorso fotografi co: il lavoro su Gioia, che poi vincerà ilprimo premio

segue ☞

integrazioneintegrazione

ARTIGIANATO & imprese12

Il terzo incontro multireligioso, voluto da CNA World, ha messo a confronto le culture. E le diverse Parole

È Montecchioil laboratoriomultietnicoMolte strade, una

sola città: il ti-tolo del meeting

multireligioso svoltosi a Montecchio Maggiore, promosso e ideato dal-la CNA, dal Comune di Montecchio Maggiore e dal Movimento dei Foco-lari. «La CNA - spiega Stefa-no Masiero, responsabile territoriale dell’associa-zione - impegnata da vari anni sul terreno dell’im-migrazione, ha attivato lo sportello CNA World per un servizio mirato e professionale rivolto a imprenditori e lavoratori stranieri : istanze e rinno-vi del permesso/carta di soggiorno, richieste nulla osta al lavoro, consulenza normativa, credito age-volato, avvio di impresa. Sono una serie di servizi atti a favorire l’integra-zione degli stranieri, nel rispetto delle regole della convivenza civile e delle leggi dello stato Italiano. Proprio perchè siamo at-tivi in questi servizi che mirano all’integrazione abbiamo voluto questo incontro di Montecchio perchè fosse una gran-de opportunità per tutti: un passo in avanti sul-la strada del dialogo per una vera integrazione di persone che vivono nello stesso territorio. Tradi-zioni, ricchezze cultura-li, religiose, ricchezze di vita, non devono essere motivo di divisione ma di dialogo e unione».L’evento, al Polisportivo,

si è svolto tra momen-ti musicali, brevi letture dei libri sacri sikh, indù, musulmani , cristiani, tra intervalli arti-stici e folclo-ristici. Una festa conclu-sasi con un buffet “equo e solidale”.Sono intervenuti il prof. Giuseppe Milan ordina-rio di Pedagogia intercul-turale all’Università di

Padova, Kamel Layachi presidente del Consiglio

Islamico di V i c e n z a , Rav Ahron Locci rab-bino capo della Comu-nità ebraica di Padova, mons. Giu-seppe Dal

Ferro delegato del Vesco-vo di Vicenza.«Siamo arrivati al terzo incontro multireligioso, multiculturale, multiet-

nico - spiega il sindaco di Montecchio, Maurizio Scalabrin, che insieme al-l’assessore Agostino Pilati ha partecipato attivamen-te all’evento -. L’iniziati-va era partita da un’idea, condivisa con Khan Md Arif, alla fi ne del 2004. E’ sempre interessante e bello incontrarci con le nostre storie, tradizioni e fedi. Quest’anno l’even-to è stato preparato dai rappresentanti dei diversi gruppi religiosi con incon-

tri dove si con-divide-v a n o i d e e , p r o -pos te , p e n -s i e r i , cibi e soprat-t u t t o a m i -c i z i a . S t a r e i n s i e -m e , con se-renità e fiducia r e c i -proca, si può. É stata una fe-sta del d i a lo -go tra perso-ne che a b i -t a n o , lavora-no, vi-

vono nello stesso territo-rio. Il tema dell’incontro “Molte strade, una sola città” indicava appunto che pur arrivando da stra-de diverse, ci troviamo a vivere nella stessa città. Il sottotitolo “I grandi libri sacri per essere fratelli” ha voluto testimoniare che tutti i libri sacri, che ispi-rano le grandi religioni, non ci invitano a dividerci ma ad essere fratelli».Sulla realtà di Montec-chio un inserto allegato a questo numero.

“Scalabrin: i librisacri che ispirano

le religioni ci invitano

a essere fratelli

:: L’immagine del terzo incontro multireligioso di Montecchio, con il nuovo logo: un anello formato da due frecce con origine comune.Qui il sindaco Maurizio Scalabrin, a fi anco Stefano Ma-siero responsabile CNA World

www.mediocredito.fvg.it

Anche nel Veneto ci sono imprese che guardano avanti ...

... e noi diamo credito ai loro progetti di sviluppo.

Linee Operative

_ Finanziamenti ordinari con durata a breve e medio-lungo termine.

_ Finanziamenti agevolati per industria, commercio, turismo, servizi e artigianato.

_ Leasing finanziario immobiliare e strumentale.

_ Finanziamenti a valere su fondi di rotazione regionali per industria, commercio, turismo, servizi e artigianato.

_ Sconto effetti ordinario e agevolato.

Uffici di PadovaPiazza Zanellato, 5 _Tel. 049 8088087 _Fax 049 7819883E-mail: [email protected]

Sede legale e Direzione GeneraleUdine _ Via Aquileia,1 _ Tel 0432 245511 _ Fax 0432 508015Email: [email protected]

Uffici a: Pordenone - Trieste - Conegliano

sicurambientesicurambiente

ARTIGIANATO & imprese14

Èentrato in vigore il novo decreto legislativo sul ru-

more (10 aprile 2006, n. 195). Le valutazioni e le misurazioni effettuate in base al precedente decreto 277 non han-no più valore e vanno quindi ripetute.Le nuove disposizioni modifi cano il decreto legislativo 626/1994: la valutazione generale dei rischi deve ora va-lutare anche il rischio rumore. Se, a seguito della valutazione si può ritenere di superare gli 80 decibel (valore infe-riore di azione), il dato-re di lavoro farà misu-rare i livelli. Al di sotto di tale soglia continua a non essere obbligatoria la misurazione stru-mentale.I dispositivi di protezio-ne individuale dell’udi-to dovranno essere for-niti dal datore di lavoro ai lavoratori quando vengono superati i va-lori inferiori che fanno scattare l’azione, cioè 80 db(A), mentre do-vranno essere fatti in-dossare nel caso in cui l’esposizione al rumo-re sia pari o maggiore ai valori superiori che fanno scattare l’azione, cioè 85 db(A).Si può tener conto de-gli otoprotettori ai fi ni della valutazione del-l’esposizione. Un da-tore di lavoro che ha fornito ai lavoratori i Dispositivi di Protezio-ne Individuale in grado di assorbire, per esem-pio, 3 decibel, allorché si trovi in una situazio-ne generale di 86 db(A) avrà lavoratori esposti a solo 83 db(A) e quindi sotto il valore superio-re di azione che corri-sponde a 85 db(A).Per delucidazioni sulla complessa normativa rivolgersi al servizio ambiente della CNA, 0444 569900.

“ RUMORE

Oltre 80 dbmisurazionid’obbligo

Una sintesi degli accorgimenti da mettere in attoda parte delle imprese. Il Mud entro il 30 aprile

Rifi uti, attenzioneagli adempimentiburocraticiIl servizio Sicurambiente

della CNA fa una utilis-sima sintesi delle proce-

dure da mettere in atto per la corretta gestione degli adem-pimenti, sia tecnici sia buro-cratici, relativa ai rifi uti.

Registro Rifi uti Tutti i produttori di rifi uti speciali e/o pericolosi devo-no compilare il registro di carico e scarico dei rifi uti, con annotazioni da esegui-re entro 10 giorni dalla data di presa in carico, o scarico del/dei rifi uto/i, secondo le modalità previste dalla nor-mativa vigente.Secondo una nostra interpre-tazione delle nuove norme in materia ambientale (D.Lgs. 152/06) il registro non deve essere più vidimato. Se il registro è tenuto presso le associazioni di categoria, o le società di servizi delle stesse, le annotazioni devo-no essere apportate con ca-denza mensile e la ditta do-vrà conservare copia dei dati trasmessi. Le registrazioni sono annotate riportando un numero progressivo che ini-zia con il numero 1 all’inizio di ogni anno. Il registro deve essere conservato per cinque anni dalla data dell’ultima annotazione riportata.

Formulari I rifi uti, per lo smaltimento, devono essere consegnati a ditte autorizzate dall’Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei ri-fi uti. Durante il trasporto effettuato anche con mez-

zi propri (in questo caso le imprese devono iscriversi al-l’Albo Gestori Rifi uti secon-do la procedura semplifi cata), i rifi uti devono essere ac-compagnati dal formulario di identifi cazione dei rifi uti (a meno che non eccedano saltuariamente le quantità di 30 Kg. O 30 lt.). Il formulario – vero e pro-prio documento di trasporto – prima della sua utilizza-zione deve essere vidimato dalla Camera di Commer-cio, o dall’Uffi cio delle En-trate, e la fattura di acquisto registrata sul registro Iva - acquisti. La vidimazione è gratuita. E’ obbligatorio compilare il formulario in ogni sua parte, in quattro esemplari il primo dei quali sarà trattenuto dal produttore/detentore del ri-fi uto, gli altri tre seguiranno il rifi uto con il trasportatore che provvederà a lasciarne copia al destinatario, tratte-nendone un’altra e restituen-do la quarta al produttore/detentore entro tre mesi dal-la data del trasporto; se entro i tre mesi previsti il formu-lario non sarà restituito, con-trofi rmato dal destinatario, il produttore/detentore del rifi uto dovrà darne comuni-cazione alla Provincia. Le copie dei formulari devono essere conservate, unita-mente al registro di carico e scarico dei rifi uti, per cinque anni.

Obbligo di smaltimentoIl deposito temporaneo dei rifi uti, per il quale non è

necessaria alcuna autoriz-zazione, è ammesso purché i rifi uti siano smaltiti alme-no una volta l’anno. I rifi uti devono essere stoc-cati separati per tipologia, depositati in luoghi acces-sibili solamente a persone autorizzate, al riparo dagli agenti atmosferici e, inoltre, quelli liquidi devono essere stoccati in idonei recipienti dotati di bacino di conteni-mento. I rifi uti che, secondo il Codice Europeo Rifi uti sono classifi cati come pe-ricolosi, devono riportare sui recipienti/contenitori la stessa etichettatura prevista per la materia prima da cui derivano.

Comunicazione annuale Ricordiamo, infi ne, che an-che per l’anno 2006, entro il 30 aprile 2007, i sogget-ti interessati (produttori, smaltitori e trasportatori di rifi uti pericolosi) do-vranno presentare alla Camera di Commercio competente per territorio dove ha sede la unità locale che ha prodotto i rifi uti, la comunicazione relativa ai rifi uti prodotti e smaltiti nell’anno 2006 (nota come Modello Unico di Dichia-razione Mud).Siamo in attesa di chiari-menti in merito alla presen-tazione della denuncia rifi uti da parte dei produttori di soli rifi uti speciali non pe-ricolosi per i quali, allo sta-to attuale, sembrerebbe non sussistere l’obbligo di tale adempimento.

ARTIGIANATO & imprese15

sicurambientesicurambiente

Con il dlgs 19.8.2005 n. 187 (GU 220 del 21.9.2005) so-

no state fi ssate le regole per la tutela dei lavo-ratori dalle vibrazioni meccaniche sui luoghi di lavoro.Il provvedimento di re-cepimento (che ha una tempistica applicativa fi no al 2014) della diret-tiva europea 2002/44/CE ha fatto decorrere per i datori di lavori gli obbli-ghi di misurazione e di valutazione del rischio vibrazioni dal 1 gen-naio 2006. Il provvedi-mento riguarda i rischi derivanti da vibrazioni meccaniche da cui i la-voratori devono essere protetti: quelle trasmes-se al sistema mano-brac-cio, causa di disturbi va-scolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari; quelle al corpo intero, origine di lombalgie e traumi del rachide.I valori limite di esposi-zione e i valori di azione sono entrambi norma-lizzati su un periodo giornaliero di 8 ore. Per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-brac-cio il valore limite di esposizione giornaliero è di 5 m/s² e il valore di azione giornaliero che fa scattare l’azione è di 2,5 m/s². Per le vibra-zioni trasmesse al corpo intero il valore limite di esposizione giornaliero è di 1,15 m/s² e il valo-re di azione giornaliero che fa scattare l’azione è di 0,5 m/s²In caso di attrezzature di lavoro messe a di-sposizione prima del 6 luglio 2007, che non permettono il rispetto dei valori limite di espo-sizione tenuto conto del progresso tecnico e del-le misure organizzative messe in atto, l’obbligo di rispetto del valore li-mite decorre dal 6 luglio 2010 per tutti i settori e dal 6 luglio 2014 per il solo settore agricolo e forestale.

“ VIBRAZIONI

Prevenzionedei rischisul lavoro

Con la Finanziaria 2007 sono state introdottenumerose modifi che normative e nei termini

Sicurezza sul lavoroe ambiente, novitàe prorogheCon il Dl 300 del

28.12.2006 e la legge 296 del 27.12.2006 (fi -

nanziaria 2007)” sono state por-tate modifi che a norme in campo ambientale e di sicurezza sul la-voro e prorogati diversi termini.> Disposizioni in materia di costruzioni (articolo 3).Disciplina degli impiantiLe disposizioni relative agli impianti, contenute nel capo V della parte II del “Testo Unico dell’edilizia” (D. Lgs 380/2001), entreranno in vigore all’emanazione dei decreti. Ma, in assenza di tali decreti l’entrata in vigore non potrà andare oltre il 31 maggio 2007. Prevenzione incendi strutture ricettiveIl termine per il completa-mento degli investimenti per gli adempimenti relativi alla messa a norma delle strutture ricettive, ai fi ni della prevenzione incendi, è ulteriormente prorogato al 30 aprile 2007, per le imprese che abbiano presentato la richiesta di nulla osta ai vigili del fuoco entro il 30 giugno 2005.> Proroga di termini in campo ambientale (articolo 5)Rifi uti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee)Il termine per l’attivazione del sistema di gestione dei Raee (articolo 20, c. 5, del D. Lgs. 151/2005) è prorogato fi no alla data di adozione dei provvedimenti attuativi. Pur in assenza dei decreti, il termine non potrà andare oltre il 30 giugno 2007.Valutazione di Impatto AmbientaleIl termine per l’entrata in vigore della nuova disciplina sulla Valutazione di Impatto Ambientale è prorogato al 31 luglio 2007.> La Legge 296/2006 ha

introdotto le seguenti novità.Gestione dei rifi utiVengono ribaditi i criteri per la determinazione delle superfi ci per il calcolo della parte fi ssa della tariffa per la Tarsu, secondo i coeffi cienti del Dpr 158/1999 (c. 183).Per l’anno 2007 rimane invariato il regime di prelievo (tassa o tariffa) applicato nel 2006 per raccolta e smaltimento rifi uti urbani (c. 184). Per l’assimilazione dei rifi uti speciali ai rifi uti urbani, continuano ad applicarsi le disposizioni del Dlgs. 22/. Il termine ultimo per il conferimento di rifi uti in discarica ai sensi del Dlgs 36/2003 è posticipato dal 31.12. 2006 al 31.12.2007. La proroga non si applica alle discariche di II categoria tipo A (già 2A), e per rifi uti inerti cementizi contenenti amianto (c. 184).> Interventi in materia di sicurezza e salute sul lavoro.Riduzione premi InailÈ prevista una riduzione dei premi Inail, per l’anno 2007, riconosciuta “prioritariamente” alle imprese in regola con gli obblighi previsti da D. Lgs 626/1994 e delle normative di settore, che abbiano adottato piani pluriennali di prevenzione, trasmessi alle Direzioni Provinciali del lavoro e concordati con le Associazioni datoriali e sindacali più rappresentative e che non abbiano registrato infortuni nel biennio precedente la richiesta (commi 780 e 781).Contratto di appalto o contratto d’operaModifi che all’articolo 7 del D. Lgs 626/1994. Gli obblighi del/dei datori di lavoro, dell’articolo 7 del D. Lgs 626/1994, si applicano in caso di affi damento dei lavori a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola

unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima. L’imprenditore committente risponde in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori (c. 910).Appalto, modifi che al D. lgs. 276/2003In caso di appalto di opere o di servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato, in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali ulteriori subappaltatori, entro il limite di due anni dalla cessazione dell’appalto, a corrispondere ai lavoratori trattamenti retributivi e i contributi previdenziali (c. 911).Documento Unico di Regolarità ContributivaDal 1. luglio 2007, i benefi ci normativi e contributivi sul lavoro sono subordinati al possesso del Documento Unico di regolarità Contributiva, Durc (c. 1175).Aumento al quintuplo delle sanzioni per le violazioniGli importi delle sanzioni amministrative per la violazione di norme in materia di tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in vigore prima dell’1.1.99, sono quintuplicati. Eccettuate le violazioni su libro matricola e libri paga.Misure per promuovere l’occupazione e l’emersione del lavoro irregolarePer la regolarizzazione retributiva e contributiva di rapporti di lavoro non risultanti da scritture, i datori di lavoro possono presentare, nelle sedi Inps, entro il 30 settembre 2007, apposita istanza di regolarizzazione. Nei loro confronti, per la durata di un anno, sono sospese le eventuali ispezioni e verifi che.

reportagereportage

A villa Ghellini di Villaverla profi cuo lavoro su decorazioni del 1400

I restauratori

:: Ancora un corso di restauro e affresco molto profi cuo realizza-to dalla CNA a Villa Ghellini di Villaverla. Sotto il controllo della Soprintendenza e sotto la guida dell’esperta docente e restauratrice Fiorella Soffi ni, una quindicina di artigiani ha operato nel riporta-re agli antichi fasti alcune preziose decorazioni del 1400.Contestualmente i partecipanti al corso si sono cimentati anche con le tecniche della pittura in affresco

ARTIGIANATO & imprese16

categoriecategorie

ARTIGIANATO & imprese18

Impianti. Legge 46/90: la moltiplicazione delle verifi che. E l’unicoche sottoscrive la conformità è l’installatore

Effetto boomerangLe associazioni di ca-

tegoria delle impre-se che installano gli

impianti tecnologici nelle abitazioni sono impegnate a ricercare una strada che renda possibile la costru-zione di un assetto legislati-vo più chiaro e applicabile. «Senza riferimenti chiari e precisi – dice Franco Bian-chi Presidente nazionale dell’Unione Impianti della CNA – non si va da nes-suna parte. La sicurezza è una cosa seria, invece sta diventando l’alibi che alcu-ne categorie utilizzano per accrescere senza motivo il loro spazio vitale. E’ il caso degli Ordini e dei Collegi professionali che stanno alacremente lavorando per accrescere l’obbligo della progettazione sugli impian-ti estendendolo anche a quelle tipologie più comuni che non necessitano di un aggravio di documentazio-ne e di costi per cittadini e consumatori. Del resto in 16 anni di applicazione del-la legge 46, sulla sicurezza degli impianti, la caduta verticale del numero degli incidenti testimonia come l’assetto regolamentare anche per la progettazione sia stato adeguato e coeren-te. Occorre dire però che i segnali che in questi mesi abbiamo registrato nei con-fronti della nostra categoria – continua Bianchi – sono preoccupanti ed impongono una rifl essione che voglio estendere a tutti gli ope-ratori. Di fronte all’accre-scersi dei controlli su tutti gli impianti c’è da chieder-si se la legge 46 non si stia semplicemente trasforman-do per la nostra categoria in un boomerang! Se è infatti vero che abbiamo accettato volentieri di assoggettarci ad una serie di obblighi e di responsabilità in cambio del

riconoscimento del nostro ruolo e della nostra profes-sionalità, oggi di fronte al-l’accrescersi dei controlli e delle verifi che non solo sul lavoro svolto ma sulla do-cumentazione rilasciata al cliente, per esempio impo-sta dalla Delibera 40 emes-sa dall’autorità dell’ener-gia, a cui non corrisponde peraltro alcuna assunzione di responsabilità da parte del distributore/controllo-re, dobbiamo prendere atto che questa legge serve solo da individuare un respon-sabile!»

«Non sfugga a nessuno in-fatti che tra tutti gli opera-tori della fi liera - distribu-tore di energia - venditore - progettista - installatore - è solo quest’ultimo che rilascia una dichiarazione di conformità delle opere eseguite - prosegue Bian-chi -. Il moltiplicarsi dei controlli ed il tentativo di imporre l’obbligo della progettazione anche agli impianti più semplici, mirano a mettere “sotto tutela” l’installatore del-l’impianto. Perciò appare ridicolo che l’unico sog-

getto a cui si richiede di assumersi la responsabili-tà dell’impianto attraverso una fi rma sulla dichiara-zione di conformità dei la-vori eseguiti, sia quello che implicitamente si ricono-sce come il meno capace e professionale della fi liera. Siamo peraltro stupiti che un controllo documentale come quello previsto dalla delibera 40 per gli impian-ti a gas, venga spacciato come garante della sicu-rezza dell’impianto ben di più e ben oltre a quella che è la dichiarazione di conformità rilasciata dal-l’installatore. Oltre 16 mi-lioni di euro sono stati già spesi per garantire questa “sicurezza di carta” ai 400 mila consumatori che han-no visto addebitarsi questi importi nelle loro bollette. Io credo che sia giunto il momento di mettere la parola fi ne a questa storia – chiude Bianchi – pre-tendendo dal legislatore un atto di chiarezza e di trasparenza che a questo punto non solo è dovuto a noi che siamo gli operato-ri ma anche a tutti i con-sumatori ed alle famiglie italiane che pagano i costi dei questo ingorgo legisla-tivo e regolamentare. Con la legge 46 dagli anni ’90 si inaugurò un sistema che prevedeva imprese quali-fi cate che si assumevano la responsabilità del lavo-ro svolto e che venivano controllate a campione. Controlli a tappeto, pre-liminari alla fornitura e durante la vita dell’im-pianto, non si conciliano neppure economicamente con quanto previsto dalla legge 46. Non siamo più disponibili ad accettare supinamente un ruolo sempre più mar-ginale e burocratizzato».

Liberalizzare i mercati rappresenta un elemento imprescindibile per lo sviluppo della concorrenza e per stimolare le imprese ad adeguare le proprie

capacità e professionalità. Un obiettivo che questo Go-verno persegue nei confronti delle Pmi e delle professioni artigiane ma che la CNA auspica si rivolga presto anche ai grandi monopoli sull’energia, alle assicurazioni e ai servizi pubblici locali in genere. Su questa linea si è mossa la CNA chiedendo di garantire che i mercati posti a valle dei servizi di distribuzione e vendita di energia non fossero terreno di conquista di chi ricopre posizioni dominanti e può quindi avvantag-giarsi di una situazione che oggettivamente lo favorisce nei confronti delle migliaia delle piccole imprese ed ar-tigiane. In questo contesto si muove la lettera inviata dalla Unione Installatori CNA al ministro Bersani chie-dendogli di sostenere con coerenza quel testo che con un voto bipartisan il Parlamento nell’agosto 2004 approvò in sede di discussione della cosiddetta legge “Marzano” sull’energia. Una posizione che va sostenuta nei confronti della Com-missione europea che ha chiesto all’Italia di spiegare le ragioni di questo provvedimento. La CNA non teme il confronto competitivo con i concorrenti ma non è di-sponibile a tollerare che esso avvenga su un terreno sul quale ci si dovrà misurare con soggetti imprenditoriali che, grazie a leggi compiacenti, ancora oggi detengono il sostanziale monopolio dei servizi di distribuzione del-l’energia su mercati che, come quelli dei servizi post con-tatore, dovrebbero essere liberi e concorrenziali.

“ CARO MINISTRO

Liberalizzazioni? Va beneMa anche per i monopoli

ARTIGIANATO & imprese19

categoriecategorie

Gli agenti di assicurazione rifi utano l’applicazione della procedura dell’In-

dennizzo Diretto. Questa è la sin-tesi delle azioni deliberate dallo Sna, il Sindacato degli Agenti di assicurazione, alla vigilia dell’en-trata in vigore della procedura RC Auto che interessa milioni di uten-ti consumatori. «Abbiamo dispo-sto - ha spiega Tristano Ghironi, presidente nazionale dello SNA - il blocco di ogni forma di indenniz-zo diretto RC Auto dal 1. febbraio e di ciò abbiamo correttamente informato il presidente del Consi-glio Prodi, il ministro Bersani ed il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta. Pur considerando l’indennizzo Diret-to un sistema innovativo e con le dovute riserve derivanti dal me-todo usato nella sua elaborazione - ha aggiunto Ghironi - riteniamo indispensabile e doveroso un in-tervento del governo che risolva i gravi problemi di redditività delle agenzie di assicurazione, aggrava-ti soprattutto delle recenti norme introdotte dall’ISVAP che appe-santiscono a dismisura la nostra attività, senza alcun benefi cio per il cliente consumatore».Il blocco della riforma è inserito in un contesto di forme di lotta sindacali che lo SNA ha delibera-to a sostegno delle rivendicazioni della Categoria. Nel prossimo fu-turo saranno attuate forti mani-festazioni di protesta che avranno come diretti interessati sia Mini-stero Sviluppo Economico, che l’intero Governo.«Ma certo - spiega Ghironi - si tratta di un provvedimento fonda-mentale che interessa l’intera atti-vità di intermediazione assicurati-va. Il fatto che sia stato concepito senza il nostro coinvolgimento ha generato una somma di criticità che una dopo l’altra stanno ar-rivando al pettine. Le agenzie di assicurazione costituiscono l’as-se portante della distribuzione assicurativa nel nostro Paese e il Governo non può trascurare un settore che coinvolge oltre 150.000 addetti».

“ RC AUTO

Indennizzodiretto,prime grane

Autotrasporto. CNA e Confi ndustria, il perché della revoca del fermo di febbraio

Il governo ha presoimpegni precisiÈ atteso al varcoRe v o -

ca del f e r -

mo a fronte di impegni precisi del Governo ap-provati da tutte le sigle sindacali di c a t e g o r i a del settore (con la sola e s c l u s i o n e del Cuna che comprende Confartigianato e Api).Sono stati gli “impegni precisi e det-tagliati” del governo a convincere la CNA Fita a revocare lo stop dell’au-totrasporto in programma dal 12 al 16 febbraio.L’incontro a Palazzo Chigi ha consentito una decisiva “inver-sione di tendenza”. “Il protocollo d’intesa che è stato sottoscritto pre-vede l’immediata ese-cuzione di una serie di provvedimenti fi nalizzati a imporre quei cambi strutturali al mercato che rappresentano la chiave per la sopravvivenza, lo sviluppo e la crescita dell’autotrasporto. Oltre a creare le precondizioni per un re-cupero degli aiuti tagliati nella Fi-nanziaria del 2007, il Governo ha condiviso in pieno la scelta di porre mano alla riforma di settore, inter-venendo anche sul meccanismo e sui tempi della legge delega. Sono stati assunti inoltre impegni precisi e inderogabili in tema di intensifi -cazione dei controlli, varo di un re-golamento sul conto proprio. Con-

ferma di un ulteriore intervento per circoscrivere e attenuare gli effetti della decisione comunitaria sulla restituzione dell’ecobonus.

La sospensione del fermo da parte di CNA e Confi ndustria co-fi rmatari dell’ac-cordo è stato un atto di responsabilità. Però gli impegni assunti dal Governo dovran-no essere al più pre-

sto attuati. Si apre un’importante agenda di lavoro che porterà alla presa di misure normative tese a rendere più trasparente il mercato, a migliorare le condizioni di lavoro e ad aumentare la capacità contrat-tuale e progettuale delle imprese dell’autotrasporto. Non possiamo dimenticare le vane promesse di ri-sanamento del mercato e del setto-re che dovevano derivare dal varo della riforma dell’autotrasporto sostenuta e caldeggiata dall’allora sottosegretario ai trasporti e che a più di un anno di distanza non ha provocato alcun benefi cio.

“Si apre l’agendadi lavoro per

la trasparenzadopo tante vane

promesse

I migliori software per ufficio e casa con prezzi inferiori fino all’80% rispettoai concorrenti!StarOffice 8 la soluzione Office compatibile, completa: videoscrittura, foglioelettronico, data base, presentazioni, grafica, conversione PDF. Powertranslator software per tradurre nel modo più semplice e veloce, documentidi qualsiasi tipo fino a 9 combinazioni linguistiche diverse.Pacchetti informatici all’avanguardia per la manutenzione, la diagnostica, laprotezione e difesa PC, per spedire e ricevere i fax, e molto altro ancora.Sophos, leader mondiale nella protezione informatica delle imprese, offreSCONTI a partire dal 10% per software antivirus, spyware, antispam e clientfirewall per tutti i computer Windows e Macintosh.Gli associari CNA che acquistano Sophos Anti-Virus per l’ufficio, potrannousarlo gratis anche a casa! Sophos antivirus è aggiornato costantemente e garantisce una protezioneintegrata, semplice da usare e installare, con supporto in italiano.

Abbonamenti a riviste del Gruppo Mondadori eClasseditori a prezzi scontati.

ARTIGIANATO & imprese21

territorioterritorio

Per gli impiantisti e i manutentori termoidraul ic i

sono numerose le novi-tà normative e le nuove regole nella costruzione, manutenzione e condu-zione degli impianti. In particolare, il nuovo testo del dlvo 192 (che è stato denominato de-creto legislativo n.311) con nuovi allegati dove è positiva la possibilità inserita nell’allegato I di consentire ai Co-muni di non richiedere la progettazione per la sostituzione dell’appa-recchio inferiore a 35 kW. Positiva la ulteriore scansione comunicativa per quanto concerne la manutenzione degli im-pianti inferiori a 35 kW. Novità anche all’alle-gato riguardante certi-fi cazione energetica ed attestato. Utile quindi un’intesa fra CNA (associazio-ne artigiana) e Unione Consumatori (associa-zione consumatori) per individuare, attraverso analisi di mercato, il mi-gliore rapporto quali-tà/prezzo nell’offerta di servizi termoidraulici. Per questo dalla cate-goria degli Installatori e Impianti, presieduta da Marino Casarotto, e seguita dal responsabile Leonardo Zamperetti, è stata organizzata una serata a Thiene per ap-profondire i provvedi-menti ed esaminare i problemi che le imprese installatrici e di ma-nutenzione hanno già riscontrato e potranno riscontrare in futuro.Relatori della serata sono stati Roberto Ri-goni, consulente e veri-fi catore di impianti ter-mici, e Alberto Bazzea, presidente Unione Con-sumatori di Vicenza.

“ THIENE

Impianti, intesa coiconsumatori

«L’Area Vasta è l’ultima possibilità

per il nostro territorio di rimanere sulla scena eco-nomica internazionale». È il giudizio dei presiden-ti di CNA, Api, Confar-tigianato, Confi ndustria, Umce. «Il Bassanese è posiziona-to all’incrocio del corri-doio 1 (Berlino-Palermo) con il corridoio 5 (Barcel-lona - Kiev) ed è per que-sto che l’Europa ha scelto la nostra area assieme ad altri 25 territori italiani - si legge in una nota con-giunta - per concretizza-re un nuovo modello di sviluppo. La scelta non ci coglie di sorpresa: da sempre siamo consci del-l’importanza strategica del nostro territorio, che non è mai stato oggetto di attenzione da parte dei vertici politici. Quello che ci preoccupa è la man-canza di una chiara e co-mune strategia: i sindaci del territorio si muovono in ordine sparso, più at-tenti alle esigenze interne dei propri comuni che alla visione globale del territorio, e ciò è la di-retta conseguenza di una mancanza di leadership a livello politico centrale». Il territorio-cerniera del Bassanese, sfumata per diversi errori la possibi-lità di una nuova Provin-cia, vede nell’Area Vasta una possibile risposta alle proprie esigenze di autonomia di gestione. Le associazioni d’impre-sa si chiedono però se un progetto così articolato e ambizioso possa avere possibilità di successo «quando quotidianamen-te si assiste al penoso fe-nomeno di non riuscire a far arrivare con successo un treno a Venezia. Oppu-re quando in 30 anni non si è trovata una soluzione agli otto chilometri della Valsugana e si avverte l’incapacità di realizzare la Pedemontana, gestita in chiave grottesca».

“ BASSANO

Area Vastaforse l’ultimotreno

A Schio dopo pochi mesi è una realtà vivaceGià 208 le aziende coinvolte

Demotech, doves’incontranoricerca e impresaIl tema dell’innovazio-

ne tecnologica e della ricerca è d’importanza

strategica per lo sviluppo dell’intero sistema econo-mico provinciale. Per que-sto, è nato nella zona in-dustriale di Schio, località Campo Romano, un centro di trasferimento tecnologi-co al servizio delle piccole e medie imprese pro-vinciali, voluto dalla Camera di Commer-cio, dalla Fondazione Giacomo Rumor-Cen-tro Produttività Veneto (CPV) e dal Comune di Schio, con il soste-gno delle Associazioni di Categoria tra cui CNA, di Veneto Inno-vazione e del Parco Scientifi co e Tecnologico Galileo di Padova. Demotech è un vero e pro-prio motore per lo sviluppo dell’innovazione tecnolo-gica, con servizi che spa-ziano dal design industriale alla ricerca di materiali in-novativi e alla diffusione di brevetti. Luogo di incontro tra territorio, imprese, mon-do universitario e ricerca. Inaugurato a novembre, in pochi mesi al Demotech sono stati già organizzati con successo tre convegni ad alto contenuto tecno-logico, che hanno visto la partecipazione in totale di 208 imprese. Risultati po-sitivi che confermano, an-cora una volta, l’interesse del mondo imprenditoriale a servirsi della ricerca uni-versitaria per lo sviluppo delle proprie attività. Ne è convinto anche Franco

Masello, assessore camera-le con delega per l’innova-zione tecnologica, il quale spiega che l’innovazione di prodotto si attua anche attraverso un’opportuna scelta di nuovi materiali e tecnologie di processo: «ll trasferimento tecnologico facilita, se ben attuato, lo sviluppo di attività di ri-

cerca effi caci, con tempi e costi contenuti. La compe-tizione globale è fortissima ed oggi più che mai il va-lore aggiunto dato dall’uti-lizzo di materiali e tecniche innovative hanno la preva-lenza. Metteremo a dispo-sizione delle aziende idee e ricerca per incrementare la competitività delle imprese provinciali». Per questo grazie a Demo-tech le imprese possono entrare fi sicamente in con-tatto con l’innovazione ed accedere ai vari circuiti di ricerca collegati alle uni-versità italiane e ai centri di ricerca europei. Al Centro è prevista la costituzione di gruppi di studio e ricerca su temi di forte attualità, quali le nanotecnologie, le ener-gie rinnovabili e la bioedi-lizia, con la partecipazione diretta di imprenditori Pmi.

CNA pensionatiCNA pensionati

ARTIGIANATO & imprese22

Due petizioni da fi rmare: basta differenze sugli assegni familiari, adeguare i minimi

Stop discriminazioniBasta con le discrimi-

nazioni verso i pen-sionati. Il Cupla, Co-

mitato unitario dei pensionati (vi aderiscono le associazio-ni e i sindacati pensionati di CNA, Confartigianato, Casartigiani, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcom-mercio, Confesercenti), che rappresenta due milioni e mezzo di iscritti e oltre 5 mi-lioni di pensionati, ha lanciato due petizioni nell’esclusivo interesse dei pensionati.Le petizioni popolari sono sta-te concepite per porre all’at-tenzione del Governo, del Par-lamento e delle forze politiche il disagio economico sociale in cui si trovano i pensionati, in modo che si intervenga ad eliminare le discriminazioni.Le due petizioni riguardano temi molto importanti. Una chiede di cancellare l’immoti-vata discriminazione sugli as-segni familiari: i pensionati ex lavoratori autonomi ricevono i vecchi assegni familiari di 10,21 euro, gli altri pensionati invece godono dell’assegno per il nucleo familiare, molto più consistente (e la fi nanzia-ria non ha dato soluzione al problema); si chiede pertanto l’estensione della seconda for-ma di assegno anche alle ge-stioni artigiani, commercianti e coldiretti. L’altra petizione chiede l’adeguamento del po-tere d’acquisto e dei minimi di pensione: a causa del sistema Istat di adeguamenti dei prez-zi, le pensioni negli ultimi anni hanno subito una consi-stente svalutazione che non rispecchia l’infl azione reale (sistema censurato anche dal-la Corte Costituzionale): biso-gna dunque dare una risposta legislativa, adottando un “pa-niere” specifi co per i pensio-nati di base per i calcoli Istat, riparametrare le pensioni a sa-lari e stipendi come nel resto d’Europa e rivalutare le pen-sioni minime, escluse da ogni benefi cio negli ultimi anni.É importante pertanto recarsi a fi rmare presso tutte le sedi della CNA o delle altre or-ganizzazioni che fanno parte del Cupla. Informazioni CNA Pensionati Vicenza: 0444 569900.

L’assessore re-gionale alle po-litiche sociali,

Stefano Valdegamberi, ha scritto ai centri di servizio residenziali del veneto che ospitano per-sone non autosuffi cienti invitandoli a rilasciare le dichiarazioni, agli ospiti e ai loro familiari, per consentire di detrarre dalle tasse le quote Ir-pef, come previsto dalla Finanziaria. In merito alle detrazioni per il 2006 vale quanto dispo-sto dalla legge 311/2004 che ha introdotto la detrazione Irpef a be-nefi cio del contribuente non autosuffi ciente fi no a 1.820 euro per spese di assistenza. Per il 2007 il tetto massimo di detra-zione è fi ssato a 2.100 euro a condizione che le spese siano opportuna-mente documentate.Rivolgersi al Caf CNA 0444 569900.

“ IMPOSTE

Detrazionetasse per nonautosuffi cienti

Il Comitato Gestio-ne Artigiani Inps ha assunto una questio-

ne controversa da anni. Riguarda la maggiora-zione prevista dalle leggi 140/85 e 544/88 da eroga-re a favore dei pensionati ex combattenti, comprese vedove e orfani. Inizial-mente l’ammontare era di 30,000 lire mensili, ma il legislatore aveva stabi-lito che la maggiorazione “è soggetta alla discipli-na della perequazione automatica”. L’Inps non riconosce il diritto auto-matico alla rivalutazione. Pertanto va presentata domanda di rivalutazione / ricostituzione che potrà essere predisposta rivol-gendosi alle sedi di CNA Pensionati e del patrona-to Epasa, portando con sé i modelli Obis e Cud inviati dall’Inps a inizio anno, documento d’iden-tità e codice fi scale. Infor-mazioni 0444 569900.

“ RIVALUTAZIONI

Maggiorazioniper gli excombattenti

Gli iscritti alla Gestione Se-parata dei la-

voratori autonomi che dopo il pensionamento continuano ad esercitare l’attività hanno diritto a supplementi di pensione che vanno ad incremen-tare l’importo della pen-sione percepita.É possibile chiedere il primo supplemento due anni dopo il pensiona-mento.I successivi supplementi possono essere richiesti a cinque anni dalla pre-cedente richiesta. Per-ciò tutti i pensionati che ancora hanno scelto di continuare a lavorare, se interessati a questa in-teressante opportunità, possono recarsi agli uffi -ci della CNA Pensionati e del patronato Epasa, dove otterranno gratuita-mente che venga inoltrata la richiesta all’Inps.Informazioni 0444 569900.

“ SUPPLEMENTI

Lavorareancora purpensionati