Proprietario: Credito Cooperativo Reggiano - società ... · niamo sia indispensabile affidare le...

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ccr news DICEMBRE 2010 Proprietario: Credito Cooperativo Reggiano - società cooperativa - San Giovanni di Querciola (RE) Coordinamento editoriale: Piergiorgio Munarini - Progetto grafico: Gold Studio di Michele Campani Stampa: Tipolitografia Moderna - Rivalta (RE) - Distribuzione gratuita La Banca guarda al futuro “Crisi economica”, “crisi finan- ziaria”, “indebitamento”, “consu- mo”…. sono alcune delle parole che riecheggiano nelle nostre teste e che incontriamo ogni qualvolta accendiamo un televi- sore o sfogliamo un quotidiano. La cosa che stupisce maggior- mente è la quasi totale assenza, in questa fase congiunturale sfavorevole, di parole rassicuranti quali “risparmio”, “coesione so- ciale”, “crescita responsabile e sostenibile”,“pensare al domani”. Educare i propri clienti al corret- to utilizzo del denaro, accompa- gnarli in base ai loro bisogni è ciò che il Credito Cooperativo Reggiano cerca di fare quoti- dianamente tenendo sempre a mente che le banche di credito cooperativo sono figlie di una cultura contadina che ha an- cora molto da trasmetterci oggi. La quasi totalità degli italiani ri- conosce l’importanza del valore del risparmio, derivante dall’educazione ricevuta e alimen- tata da validi motivi per risparmiare, quali la possibilità di avere denaro nei momenti di emergenza e l’istruzione dei figli. Nel contesto economico attuale, pur con tutte le difficoltà, cercare di risparmiare una quota variabile di mese in mese evitando gli sprechi e le spese inutili pare essere la soluzione che gli italiani preferiscono. Da piccoli i genitori spesso ci insegnavano a GANASSI risparmiare attraverso la cara e vecchia favo- la della “cicala e la formica”. Chi canta e chi risparmia per l’inverno… Nel 2010 le cose ini- ziano a cambiare e ora è la banca che cerca di insegnare come risparmiare. La nostra banca ha capito ed è consapevole del fatto che bisogna partire dalle ‘piantine più giovani’ per poi arrivare agli ‘alberi più maturi’, perciò, proprio per questo motivo, sono state varate diverse iniziative rivolte alla ‘popolazione’ dei giovani, perché sappiamo tutti che loro saranno il futuro. Per il Credito Cooperativo Reg- giano questi ultimi sono una priorità soprattutto strategica. La sfida è che i giovani siano il pre- sente della nostra compagine sociale e della clientela del CCR, per questo abbiamo deciso di investire risorse ed energie su di loro. Non è un caso, infatti, che nonostante il difficile perio- do economico, la nostra banca abbia assunto una decina di ragazzi da inserire nel proprio organico e, se si considera il fatto che l’età media dei dipendenti si aggira sui trent’anni, si può facilmente intuire che i giovani per noi sono davvero una priorità. Vogliamo far sì che in un futuro abbastanza prossimo la maggio- ranza della nostra base sociale sia composta da persone con un’età dai 18 ai 40 anni: quelli che in pratica saranno i cittadini di domani, i lavoratori di domani, i genitori di domani. Da poco è partita la nuova campagna che prevede un’infinità di incentivi e agevolazioni che accompagneranno i nostri giovani in tutti i momenti della loro vita, facendo del Credito Cooperativo Reggiano la banca di fiducia, come un partner attento a coglierne le richie- ste, pronto a soddisfarne i bisogni, efficace nel proporre suggerimenti, ma anche come un nonno nel dispensare esperienza o come un papà nel premiare impegno e successo. Tramite questa campagna, chi ha figli di età compresa tra 0 e 14 anni avrà la possibilità Al via nuovi prodotti e investimenti per i giovani di aprire un libretto di risparmio che darà loro 50 euro in regalo, elevata remunerazione sulle som- me depositate e zainetto scuola e salvadanaio in omaggio. Chi invece ha figli adolescenti da 14 a 18 anni, potrà aprire un conto corrente con elevata remunera- zione sulle somme depositate, ri- lascio gratuito della Carta Banco- mat e nessuna spesa di gestione. Al compimento del diciottesimo anno di età, la banca regalerà 25 quote sociali. Ulteriori agevola- zioni di cui possono beneficiare i nostri giovani sono le borse di stu- dio, i prestiti per l’acquisto di libri scolastici, personal computer e abbonamenti autobus; finanzia- menti per il conseguimento della patente di guida e, correlato a questa, per l’acquisto della prima auto. Infine, per le future coppie, la banca concede prestiti per le spese matrimoniali e per l’allesti- mento dell’abitazione. Sappiamo che l’importanza del valore del de- naro cresce con l’aumentare dell’età; la nostra volontà è quella di inculcare la coscienza del risparmio anche ai giovanissimi, poiché in un mondo che cambia così velocemente, rite- niamo sia indispensabile affidare le chiavi del futuro a chi di quel futuro sarà protagonista. Luciano Aguzzoli Direttore Generale CCR

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ccr newsDICEMBRE 2010

Proprietario: Credito Cooperativo Reggiano - società cooperativa - San Giovanni di Querciola (RE)Coordinamento editoriale: Piergiorgio Munarini - Progetto grafico: Gold Studio di Michele Campani Stampa: Tipolitografia Moderna - Rivalta (RE) - Distribuzione gratuita

La Banca guarda al futuro“Crisi economica”, “crisi finan-ziaria”, “indebitamento”, “consu-mo”…. sono alcune delle parole che riecheggiano nelle nostre teste e che incontriamo ogni qualvolta accendiamo un televi-sore o sfogliamo un quotidiano. La cosa che stupisce maggior-mente è la quasi totale assenza, in questa fase congiunturale sfavorevole, di parole rassicuranti quali “risparmio”, “coesione so-ciale”, “crescita responsabile e sostenibile”, “pensare al domani”.Educare i propri clienti al corret-to utilizzo del denaro, accompa-gnarli in base ai loro bisogni è ciò che il Credito Cooperativo Reggiano cerca di fare quoti-dianamente tenendo sempre a mente che le banche di credito cooperativo sono figlie di una cultura contadina che ha an-cora molto da trasmetterci oggi.La quasi totalità degli italiani ri-conosce l’importanza del valore del risparmio, derivante dall’educazione ricevuta e alimen-tata da validi motivi per risparmiare, quali la possibilità di avere denaro nei momenti di emergenza e l’istruzione dei figli. Nel contesto economico attuale, pur con tutte le difficoltà, cercare di risparmiare una quota variabile di mese in mese evitando gli sprechi e le spese inutili pare essere la soluzione che gli italiani preferiscono.Da piccoli i genitori spesso ci insegnavano a

GANASSI

risparmiare attraverso la cara e vecchia favo-la della “cicala e la formica”. Chi canta e chi risparmia per l’inverno… Nel 2010 le cose ini-ziano a cambiare e ora è la banca che cerca di insegnare come risparmiare. La nostra banca ha capito ed è consapevole del fatto che bisogna partire dalle ‘piantine più giovani’ per poi arrivare agli ‘alberi più maturi’, perciò, proprio per questo motivo, sono state varate diverse iniziative rivolte alla ‘popolazione’ dei giovani, perché sappiamo tutti che loro saranno il futuro. Per il Credito Cooperativo Reg-giano questi ultimi sono una priorità soprattutto strategica. La sfida è che i giovani siano il pre-sente della nostra compagine sociale e della clientela del CCR, per questo abbiamo deciso di investire risorse ed energie su di loro. Non è un caso, infatti, che nonostante il difficile perio-do economico, la nostra banca abbia assunto una decina di ragazzi da inserire nel proprio organico e, se si considera il fatto che l’età media dei dipendenti si aggira sui trent’anni, si può facilmente intuire che i giovani per noi sono davvero una priorità. Vogliamo far sì che in un futuro abbastanza prossimo la maggio-ranza della nostra base sociale sia composta da persone con un’età dai 18 ai 40 anni: quelli che in pratica saranno i cittadini di domani, i lavoratori di domani, i genitori di domani. Da poco è partita la nuova campagna che prevede un’infinità di incentivi e agevolazioni che accompagneranno i nostri giovani in tutti i momenti della loro vita, facendo del Credito Cooperativo Reggiano la banca di fiducia, come un partner attento a coglierne le richie-ste, pronto a soddisfarne i bisogni, efficace nel proporre suggerimenti, ma anche come un nonno nel dispensare esperienza o come un papà nel premiare impegno e successo. Tramite questa campagna, chi ha figli di età compresa tra 0 e 14 anni avrà la possibilità

Al via nuovi prodotti e investimenti per i giovanidi aprire un libretto di risparmio che darà loro 50 euro in regalo, elevata remunerazione sulle som-me depositate e zainetto scuola e salvadanaio in omaggio. Chi invece ha figli adolescenti da 14 a 18 anni, potrà aprire un conto corrente con elevata remunera-zione sulle somme depositate, ri-lascio gratuito della Carta Banco-mat e nessuna spesa di gestione. Al compimento del diciottesimo anno di età, la banca regalerà 25 quote sociali. Ulteriori agevola-zioni di cui possono beneficiare i nostri giovani sono le borse di stu-dio, i prestiti per l’acquisto di libri scolastici, personal computer e abbonamenti autobus; finanzia-menti per il conseguimento della patente di guida e, correlato a questa, per l’acquisto della prima auto. Infine, per le future coppie, la banca concede prestiti per le spese matrimoniali e per l’allesti-

mento dell’abitazione.Sappiamo che l’importanza del valore del de-naro cresce con l’aumentare dell’età; la nostra volontà è quella di inculcare la coscienza del risparmio anche ai giovanissimi, poiché in un mondo che cambia così velocemente, rite-niamo sia indispensabile affidare le chiavi del futuro a chi di quel futuro sarà protagonista.

Luciano AguzzoliDirettore Generale CCR

Anche la nostra Banca sta svi-luppando una riflessione circa i miglioramenti da apportare al sistema di governo societario: all’orizzonte si profilano significa-tive modifiche statutarie. La Commissione Europea e il Comitato di Basilea hanno già elaborato proposte di rego-lamentazione, puntualmente emerse nel corso del 33° Con-vegno Regionale della Coope-razione di Credito dell’Emilia Romagna tenutosi a Baveno lo scorso ottobre.I temi centrali oggi sono impor-tanti: riaffermare i valori e darsi nuove regole di governance. Per quanto riguarda il primo punto va senz’altro riconosciuta quella matrice cattolica che è alla base del nostro movimento bancario e che ci sprona ad operare con saggezza e lungi-miranza ma sempre per il bene comune. Del resto da sempre crediamo che la cooperazione sia una vera palestra di demo-crazia, che si nutre anche di nuove opportunità di crescita e di ricambio generazionale. Le nostre filiali dovranno perciò sempre più funzionare da pre-sidi per dare alle famiglie e alle imprese le risposte in linea con il nostro modo positivamente differente di fare banca.

Giorgio Munarini

Governance bancaria: nuove regole

Suor Giuliana Galli con Giorgio Costa, giornalista de Il Sole 24 Ore.

Sulla questione della “corporate governance”, un tema decisivo, siamo chiamati a sviluppare tutti insieme una riflessione circa i miglioramenti da apportare al nostro sistema di governo. La riforma degli statuti è solo uno strumento per far sì che ogni singola BCC – compresa la no-stra – sia amministrata e diretta da persone consapevoli, com-petenti, motivate, responsabili e disinteressate.Uno dei passi da compiere non può prescindere dalla valoriz-zazione delle professionalità presenti nella base sociale, verso la formulazione di direttrici di svi-luppo aziendale non generiche ma capaci di correlare le risorse proprie di ogni banca alle esi-genze del territorio di riferimento.E’ poi necessario un conteni-mento dei conflitti di interesse, un equilibrio tra organi aziendali e un maggior coinvolgimento della base sociale nelle scelte aziendali. Bisogna provvedere a una rivisitazione statutaria che vada in direzione di un rafforza-mento dei sistemi di controllo e di trasparenza informativa. Operare in piena sinergia fra Consiglio di Amministrazione, Collegio sindacale e Direzione deve essere la strada da percor-rere resistendo alla tentazione – frequente quando corroborata da spiccate qualità anche ma-nageriali – di avere “un uomo solo al comando”. Si apre anche la necessità di consentire il ricambio generazio-nale prevedendo una limitazio-ne del numero dei mandati per amministratori e sindaci. Infine occorre riservare maggiore at-tenzione al mondo femminile: le donne rappresentano il 30-40% dei Soci ma sono al contrario scarsamente rappresentate nei vertici decisionali. Anche di questo il nostro CdA è chiamato a discutere entro breve.In occasione delle festività na-talizie ormai alle porte, anche a nome della redazione di CCR News, porgo i migliori auguri a tutti i nostri lettori!

L’INTERVENTO DI SUOR GIULIANA GALLI A BAVENO

Come non buttare via il cassiere con l’acqua sporca“Dobbiamo avere fiducia nella Prov-videnza di Dio che si muove con le dita degli uomini; e gli uomini sono persone che vivono di relazione ma continuamente tentati dalle diaboliche tentazioni dell’esaspe-rata competizione e della divisione: nella comunità, nella famiglia, nell’impresa.L’antidoto è capire che gli uomini e le donne del nostro tempo hanno un grande bisogno di pane, di ri-spetto, di accoglienza. Siamo tutte persone: il banchiere ma anche coloro che gli affidano i risparmi di una vita.Certo, una volta il Direttore di ban-ca conosceva tutto e tutti; oggi è il computer che detta la relazione, analizza garanzie e rendiconti ma non riesce ad entrare nel cuore e nelle aspirazioni della gente.Eppure la comunità vive su un territorio e la banca cooperativa, con i suoi valori e le sue radici, può essere una risposta concreta, cor-retta, rassicurante. Esiste un potere del denaro ma questo potere è veramente forte quando è mezzo e non fine, quando sostiene i deboli, quando applica alle situazioni del presente il messaggio evangelico della fratellanza.Cristo non aveva fratelli, forse è an-che per questo che ci chiede con-tinuamente di amarci come tali”.

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La delegazione del CCR al convegno di Ba-veno era capitanata dal presidente Canelli e composta dai consiglieri Bonini, Bertolini, Casolari, Ferrarini e Munarini, oltre al direttore Aguzzoli e al sindaco Campani.

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Verso il futuro in un percorso di crescita

Da sempre le Banche di Credito Cooperativo sono ben inserite nel territorio locale e godono della fiducia delle persone e aziende con cui collabo-rano. L’offerta continua di fi-nanziamenti alle famiglie e alle piccole imprese nasce dall’abitudine a valutare il merito di credito attraverso le informazioni scaturite dal legame diretto con la clientela. Dal 2008 la crisi finanziaria mondiale ha contagiato i grandi Paesi avanzati e le piccole economie locali. Solo negli ultimi mesi sono comparsi fievoli segnali di ripresa, ma le famiglie e le società continuano a subire le ripercussioni della stagnazione econo-mica. Le problematiche sul fronte imprenditoriale e occupazionale si sono manifestate anche nel no-stro territorio, intaccando la spina dorsale del nostro tessuto economico, ossia le piccole e medie imprese. Solo quelle sufficientemen-te strutturate, con compe-tenze all’avanguardia e con una produzione ben diversificata, sono state in grado di competere con profitto.Tali temi sono stati oggetto di analisi durante il Con-vegno Regionale della Cooperazione di Credito dell’Emilia Romagna, svol-tosi lo scorso ottobre a Ba-veno (VB). L’intervento del Dott. Marchetti, direttore della sede di Bologna della Banca d’Italia, ha messo in luce tra l’altro la sostan-ziale tenuta del sistema economico-sociale, pur in una situazione d’incertezza finanziaria, grazie soprat-tutto “alle banche locali, più delle altre, sollecitate in quest’azione di sostegno,

che ne enfatizza i legami con il territorio e la loro stessa matrice di natura cooperativistica”. Ed è con queste stesse fina-lità che seguita a operare il Credito Cooperativo Reg-giano, per sostenere finan-ziariamente i propri clienti sulla base della conoscen-za e fiducia reciproca. Il nostro modello di lavoro è, infatti, rivolto ad assicurare le migliori competenze e un’assistenza finanziaria quantitativamente e qua-litativamente adeguata, soprattutto nei periodi di crisi. Il potenziale della No-stra Banca si esprime nella predisposizione a sostenere l’economia locale, offrendo risorse finanziarie adeguate e stimolando quella fitta rete di relazioni che permet-tono a famiglie e imprese di ottenere soluzioni persona-lizzate alle loro necessità.Il nostro modo di fare ban-ca ci ha permesso di ot-tenere brillanti risultati nel 2010, confermati anche nell’esercizio in corso. In particolare, soffermando-ci sui dati principali al 30 settembre di quest’anno, l’ottimo trend di crescita

emerge con riferimento: al numero di soci che ha raggiunto le 4.360 unità e al patrimonio netto attesta-tosi sui 32,8 milioni di euro, comprensivo dell’utile netto pari a 1,6 milioni. Altrettanto rilevanti sono i traguardi raggiunti in termini di rac-colta totale, 364 milioni, e impieghi, 259 milioni di euro. Ugualmente in-dicative sono le proiezioni a fine esercizio che evi-denziano incrementi del 15,81% per quanto riguarda la raccol-ta totale, 5,91% gli impieghi e un utile netto che si avvicine-rà tendenzialmente a 1.821.827 € (ossia +8,93% rispetto al 2009).Gli obiettivi rag-giunti ci indu-cono a guardare con ottimismo al futuro. La nuova

Il presidente del CCR Emmore Canelli.

IL MESSAGGIO AUGURALE DEL PRESIDENTE sede operativa di Scandia-no, che sarà inaugurata nella prossima primavera, e l’ampliamento degli uffici adiacenti alla filiale di Reg-gio Emilia Est ne sono una testimonianza fattiva. Tra i prossimi progetti del nostro istituto vi sono anche le aperture di due nuove filiali nella città di Reggio Emilia e di una a Rivalta, che ci permetteranno di con-tinuare quel percorso di crescita che ci ha caratterizzato fin dalla nascita.

Il Consiglio di Amministra-zione della Nostra Banca è intenzionato a rivolgersi sempre più apertamente e in modo trasparente a voi signori soci e clienti, con l’intento di coinvolgervi per partecipare a un’impresa sempre più solida ed es-sere ancor più artefici del benessere locale.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti

voi e alle vostre famiglie!

Emmore Canelli

Una bottiglia speciale da ritirare presso la propria sede o filiale della Banca. Per un brindisi genuino e con tanti auguri!

OMAGGIO FESTIVITA’ PER TUTTI I SOCI

Lambrusco Reggiano

ICAAP: ecco il “controllo prudenziale”

pure nel caso si verificassero eventi avversi di carattere eccezionale. La Banca d’Italia interverrà qualora dall’analisi complessiva emergano profili di anomalia. In tale eventua-lità essa potrà richiedere all’azien-da di credito l’adozione di idonee misure correttive, di natura organiz-zativa e/o patrimoniale.

Le fasi dell’ICAAP1. Identificazione dei rischi rilevanti.2. Misurazione/valutazione dell’es-posizione ai rischi e determinazio-ne del relativo capitale interno.3. Determinazione del capitale in-terno complessivo.4. Determinazione del capitale complessivo (o capitale disponibi-le) e riconciliazione con il patrimo-nio di vigilanza.5. Revisione.6. Reporting.

Principali definizioni contenute nella normativa Rischi rilevanti. In una successi-va interpretazione questa dicitura coincide con la locuzione “rischi presenti”. Capitale interno. Il fabbisogno di capitale relativo ad un certo rischio che la Banca ritiene necessario per coprire le perdite eccedenti il livello stimato. Capitale interno complessivo. La sommatoria dei capitali interni di cui sopra per tutti i rischi rilevanti ovvero presenti. A quest’importo si somma il capitale occorrente per la realizzazione di eventuali politi-che strategiche. Infatti, il capitale interno complessivo dovrebbe es-sere sempre integrato dal capitale necessario per azioni strategiche già decise, come ad es. l’apertura di una nuova filiale. Capitale e capitale complessi-vo. Gli elementi patrimoniali che la Banca ritiene di utilizzare a coper-tura rispettivamente del capitale interno e del capitale interno com-plessivo.

La circolare 263/2006 della Banca d’Italia prevede che le Banche de-finiscano in piena autonomia un processo al fine di determinare il capitale complessivo adeguato in termini attuali e prospettici per fronteggiare tutti i rischi rilevanti. Questo processo deve essere for-malizzato, documentato, sottopo-sto a revisione interna ed approva-to dagli organi societari.Il processo deve fornire alla Ban-ca d’Italia con cadenza annuale, le caratteristiche fondamentali, l’esposizione ai rischi e la determi-nazione del capitale ritenuto ade-guato a fronteggiarli attraverso un resoconto dettagliato.Va stimato sia il capitale attuale sia il capitale prospettico tenendo conto dell’evoluzione possibile dei rischi e del piano strategico stabili-to dalla Banca. Per una valutazione più efficiente e veritiera dell’esposizione ai rischi, dei relativi sistemi di attenuazione e controllo e, in certi casi, anche dell’adeguatezza del capitale in-terno, le Banche effettuano delle simulazioni considerando condi-zioni di tensione (c.d. stress test).Le tecniche adottate nello stress test dovranno essere illustrate nel resoconto ICAAP.La normativa ricorda, inoltre, che gli intermediari devono predisporre soluzioni per affrontare e corregge-re eventuali scostamenti dai valori attesi di capitale interno.Con questa normativa la Banca d’Italia ha radicalmente rivisto le norme (“disposizioni di vigilan-za”) riguardanti i rapporti con le aziende di credito, rivoluzionando l’approccio da tenere nell’ambito della sua funzione di controllo sulle banche.Se finora il metodo utilizzato da Banca d’Italia per supervisionare l’attività bancaria – a garanzia dei depositanti – è stato quello tipico dell’ispezione, ovvero quello di ca-rattere gerarchico dall’alto verso il basso, alimentato anche dalle informazioni periodiche (segnala-zioni di vigilanza) inviate obbliga-toriamente dalle banche, adesso è cambiata completamente la prospettiva. Non sarà più la Banca d’Italia ad attivarsi per il controllo delle ban-che, mediante la richiesta di infor-mazioni e l’eventuale successiva adozione di provvedimenti in caso di non conformità dell’operato bancario a leggi, regolamenti e principi di sana amministrazione, ma sarà la Banca stessa a definire i suoi rischi e ad approntare con-seguentemente un’organizzazione ed un sistema di processi in grado di ridurli ai minimi termini, indivi-duando nel contempo un patri-monio di entità tale da assicurare la loro copertura. Banca d’Italia si “limiterà” a valuta-re la correttezza della misurazione dei rischi operata dalla Banca e la congruità dei processi posti in essere per garantire un livello patri-moniale sufficiente a fronteggiarli,

INTERNAL CAPITAL ADEGUACY ASSESSMENT PROCESS

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Stress Test. Sono le “tecniche quantitative e qualitative con le quali le banche valutano la pro-pria vulnerabilità ad eventi ecce-zionali ma plausibili”. Questi eventi si distinguono in specifici, che dan-no luogo ad analisi di sensibilità, o relativi a congiunture economi-che-finanziare conseguenti ad ipo-tesi di scenari avversi, che danno luogo ad analisi di scenario.

I rischi da sottoporre a valutazione nell’ICAAPRischi di 1° Pilastro

Rischio di credito e rischio di con-troparte è il rischio di perdita de-rivante dall’inadempimento dei debitori, o meglio dall’insolvenza o dal peggioramento del merito creditizio delle controparti affidate dalla Banca.Rischio di mercato è il rischio di perdita derivante dai movimenti avversi dei prezzi di mercato (es.: corsi azionari, tassi di interesse, tassi di cambio, prezzo di merci, etc.).Rischio operativo è il rischio di subi-re perdite derivanti dall’inadegua-tezza o dalla disfunzione di proce-dure, risorse umane, sistemi interni o da eventi esogeni. In tale tipo-logia di rischio rientrano tra l’altro: le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadem-pienze contrattuali, catastrofi na-turali. Nel rischio operativo è com-preso il rischio legale, mentre non sono inclusi il rischio strategico ed il rischio di reputazione.

Altri Rischi – 2° PilastroRischio di concentrazione è il rischio derivante da esposizioni verso con-troparti, gruppi di controparti con-nesse e controparti del medesimo settore economico o che esercita-no la stessa attività o appartenenti alla medesima area geografica (per il rischio di concentrazione ver-so singole controparti o gruppi di controparti connesse si veda l’Alle-gato B; per il rischio paese le ban-che fanno riferimento alla specifica metodologia di quantificazione di tale rischio definita in sede ABI).Rischio di tasso di interesse derivan-te da attività diverse dalla negozia-zione: rischio derivante da variazio-ni potenziali dei tassi di interesse.Rischio di liquidità è il rischio che la banca non sia in grado di adem-piere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza. Rischio residuo è il rischio che le tecniche riconosciu-te per l’attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla banca risulti-no meno efficaci del previsto.Rischi derivanti da cartolarizzazio-ni è il rischio che la sostanza eco-nomica dell’operazione di carto-larizzazione non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni di va-lutazione e di gestione del rischio.Rischio strategico è il rischio attua-le o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del contesto opera-tivo o da decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisio-ni, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo.Rischio di reputazione è il rischio at-tuale o prospettico di flessione de-gli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’im-magine della banca da parte di clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o autorità di vigi-lanza.

Corrado Filippi Resp. Contr. Gest. CCR

Corrado Filippi, responsabile Servizio Pianificazione e Control-lo di Gestione CCR.

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Da Basilea 1 a Basilea 3, non è questione di numeriLINEE GUIDA IN MATERIA DI REQUISITI PATRIMONIALI DELLE BANCHE

Gli accordi di Basilea meglio noti come Basilea 1, Basilea 2 e Basilea 3, sono accordi internazionali che dettano le linee guida in materia di requisiti patrimoniali delle banche.Detti accordi sono stati redatti dal comitato di Basilea che è l’organi-smo rappresentativo delle principa-li banche centrali al cui organismo aderiscono gli enti regolatori di oltre cento paesi.L’obbligatorietà per le banche co-munitarie a recepire le indicazioni del comitato di Basilea avviene dopo il recepimento da parte del legislatore comunitario, delle diret-tive sulle imprese bancarie.Le motivazioni storiche dell’accordo di Basilea risalgono agli anni no-vanta quando numerosi istituti di

Cesare Campani*bancario in funzione del sistema economico che oggi ha continua necessità di capitali da investire. Altro intento è quello di generare un legame del tutto diverso tra banca e impresa, fondato sulla fiducia reciproca, informazioni reali,da aggiornarsi continuamente con capacità di produrre reddito in pro-spettiva e non solo a breve termine.Basilea 1 valutava le aziende in base a requisiti molto semplificati (da quanto tempo esisteva una ditta, quale patrimonio possede-va). In breve, Basilea 1 si limitava a prendere atto della storia patrimo-niale di una ditta e della capacità di rimborso della stessa,senza avere la possibilità di valutare quando avrebbe generato reddito. Si rende-va quindi necessaria una struttura di analisi molto più sofisticata per poter comprendere la realtà del mercato, ultimamente notevol-mente cambiata. Inoltre le banche si resero conto che il loro ruolo di semplici prestatori di denaro anda-va evoluto in un ruolo di maggiore responsabilità.Basilea 2 ha individuato i principali fattori di rischio operativo e ai fini della ponderazione delle attività per il rischio di credito assume importanza fondamentale l’attribu-zione del rating al cliente.Il rating è l’insieme di procedure di analisi e calcolo grazie al qua-le una banca valuta quanto un cliente sia rischioso e quanto sarà produttivo in futuro, qualora gli ve-nisse concesso il credito richiesto.Tramite il rating si calcola la misura-zione del rischio in modo differente rispetto a prima di Basilea 2. Questa nuova procedura fornisce molte più informazioni e permette di fare valutazioni molto più concrete e realistiche.L’ultimo accordo, denominato Ba-silea 3, è nato in seguito ai venti di crisi che si stanno abbattendo in campo mondiale e punta a raffor-zare le banche per evitare altre crisi economiche.L’accordo di Basilea 3 è facile da comprendere nelle sue linee gene-rali. L’attività di una banca (vendita di titoli, erogazione di crediti) com-portano dei rischi e quindi delle possibili perdite. Basilea 3 punta ad aumentare il capitale che la banca tiene da parte per sicurezza, aumentando la percentuale già stabilita dagli accordi di Basilea 1 e Basilea 2. Per semplificare ulterior-mente, trattasi di denaro in cassa-forte , da tenere per le emergenze.Il principale indicatore che l’accor-do ha modificato è il rapporto fra il capitale e il rischio ponderato, che dal 2% dovrà salire al 4,5% con un cuscinetto del 2,5% che potrebbe anche aumentare nel caso in cui la situazione economica dovesse ulteriormente peggiorare.L’applicazione degli accordi di Basi-lea 3 verrà introdotta gradualmente e solo nel 2020 sarà totalmente applicata.

*Presidente del Collegio Sindacale del CCR

Il terzo pilastro individua un in-sieme di requisiti di trasparenza informativa che consentono agli operatori di mercato di disporre di informazioni fondamentali su patrimonio,esposizione ai rischi,processi di valutazione dei rischi e, di conseguenza, sull’adeguatezza patrimoniale delle banche.Basilea 2 ha come intento quello di assicurare stabilità al sistema

deve corrispondere una quota di capitale da conservare a scopo prudenziale. Il primo accordo di Basilea obbligava le banche ad accantonare l’8% del capitale erogato, non investibile in attività creditizia tipica, al fine di garantire solidità nel sistema creditizio.Col tempo, l’accordo si è rivelato inadatto a fronteggiare le nuove sfide poste in essere dalle nuove tecnologie dei prodotti finanziari i cui rischi di credito vengono piut-tosto sottostimati. La conseguenza di una certa elusione dei vincoli di capitale minimo imposto dalla formula di Basilea 1, è stata quella di avere provveduto ad una revisio-ne degli accordi con il cosiddetto Basilea II.Il nuovo accordo noto come Basi-lea 2 è articolato in tre parti, dette comunemente pilastri, fra di loro

interconnessi e costi-tuenti un insieme che disciplina il sistema bancario.Il primo pilastro disci-plina i requisiti patri-moniali minimi obbli-gatori e prevede una modalità di calcolo dei requisiti del patri-monio della banca più raffinato, inoltre prevede nuovi metodi di calcolo del rischio.Il secondo pilastro disciplina il controllo prudenziale dell’ade-guatezza patrimonia-le. Riguarda essenzial-mente la definizione dei compiti delle au-torità nazionali (Ban-ca d’Italia) di super-visione nell’applicare la regolamentazione e stabilisce un iter di trasparenza e respon-sabilità.

credito hanno sofferto degli effetti di una gestione poco prudente del credito; ciò ha reso evidente che esistevano delle lacune nel quadro normativo utilizzato dalle banche per la valutazione dei rischi delle aziende affidate. In pratica era diventato obsoleto il modo di valu-tare se l’impresa che chiedeva un credito sarebbe stata in grado di restituirlo.Lo scopo iniziale del gruppo di Basilea fu quello di salvaguardare la stabilità del settore bancario in funzione del sistema economico che oggi ha continua necessità di capitali da investire in ricerca e sviluppo.Il primo accordo di Basilea è stato definito nei 1988 e riguardava i requisiti di capitalizzazione delle banche. Detto accordo contiene la prima definizione del capitale minimo delle banche. Pertanto per ciascuna operazione di prestito

La sede della Banca dei Rego-lamenti Internazionali, istituita a Basilea nel 1930.

Confermate in pieno le previsioni positive

LE NOSTRE CIFRE AL 30-09-2010

8 SPORTELLI

4.360 SOCI (+ 10,74% rispetto al 2009)

74 DIPENDENTI

RACCOLTA DIRETTA: 298,6 milioni (+10,36% rispetto al 2009)

RACCOLTA INDIRETTA: 65,5 milioni (+13,362% rispetto al 2009)

IMPIEGHI: 258,8 milioni (+6,55% rispetto al 2009)

PATRIMONIO GLOBALE: 32,9 milioni (+11,00% rispetto al 2009)

Conto economico al 30 settembre 2010

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Negli Stati Uniti i dati relativi al Pil hanno con-fermato un aumento del 2% su base annuale nel terzo trimestre in linea con le attese e in aumento rispetto il trimestre precedente (1,7% su base annuale). Positivi anche il dato rela-tivo all’indice della fiducia economica dei direttori d’acquisto di Chicago che è au-mentato ad ottobre a 60,6 punti e il dato relativo alla vendita di case nuove (+6,6%) e la vendita di case esistenti (+10%). Scen-de invece l’indice di fiducia dei consumatori americani, misurato dall’Università del Michi-gan, a ottobre a 67,7 da 68,2 di settembre. Il dato è al di sotto delle attese degli analisti e inferiore alla lettura pre-liminare di 67,9.Migliorano le indicazioni dal mondo delle imprese: l’indice Ism manifatturiero sale infatti a 56,9 punti contro i 54,4 di settembre e risulta superiore alle attese degli analisti che indicavano una discesa a 54 punti. Salgono anche gli ordini di fabbrica nel mese di settembre (+2,1%, rial-zo maggiore dallo scorso gennaio) grazie alla forte crescita della domanda nel settore dei trasporti. Segnali positivi nel mese di ottobre dal mercato del lavoro: sono stati creati 151 mila posti di lavoro, più del doppio della stima degli analisti (60 mila). Il tasso di disoccupa-zione rimane invece invariato al 9,6%.Le vendite al dettaglio ad ottobre son aumen-tate oltre le attese a +1,2%, miglior dato rilevato negli ultimi 7 mesi, mentre crolla l’indice mani-fatturiero dello Stato di New York che per la pri-ma volta dal luglio 2009 scende sotto lo zero a -11,14 da +15,73 del mese di ottobre. Crescono meno delle attese i prezzi al consumo mante-nendo quindi stabile l’inflazione su base men-

Segnali incoraggianti ma anche timori

Banche italiane: ripresa più debole delle attese

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sile a +0,2% (1,2% a/a). Stabile anche la produ-zione industriale che si attesta a -0,2%.In Europa è migliorato ad ottobre l’indice di fi-ducia dell’economia che si è portato a 104,1 punti dai 103,2 di settembre. In Germania è rimasta stabile la fiducia dei consumatori sui massimi da due anni e mezzo (4,9 pt), mentre è risultato invariato il tasso di disoccupazione al 7,5%. In Italia è risultato in crescita sia l’indice relativo alla fiducia delle imprese (da 98,6 pun-ti a 99,8 punti, sui massimi dal maggio 2008) sia quello dei consumatori (da 107,2 a 107,7).

LA SITUAZIONE MACROECONOMICA: MONDO CON LA CINGHIA TIRATA, PERO’...

In Europa l’indice definitivo Pmi dei servizi di ot-tobre si è attestato a 53,3 punti, meglio del 53,2 preliminare, ma in calo rispetto ai 54,1 punti di settembre. Le vendite al dettaglio nel mese di settembre sono risultate al di sotto delle at-tese sia su mese sia su anno, confermando la debolezza della domanda delle famiglie: su base mensile il calo è stato pari a -0,2% mentre gli analisti prevedevano un rialzo dello 0,1%; su base annuale si è registrato un incremento del 1,1%, in ribasso rispetto le stime che indicavano +1,3%.

Rallenta la crescita economica secondo la stima preliminare del Pil che è aumentato

dello 0,4% contro una crescita dell’1% nel tri-mestre precedente. Rispetto allo stesso trime-stre del 2009, la crescita del Pil è stata dell’1,9% in linea con il dato precedente. I dati macro relativi alla Germania fanno segnare una di-minuzione della produzione industriale nel mese di settembre (-0,8% su base mensile, era attesa a +0,4%) nonostante un miglioramento della bilancia commerciale a 16,8 mld con le esportazioni in aumento del 3% su base men-sile, oltre le attese degli analisti (+1,5%). Il dato preliminare relativo al Pil segna un aumento dello 0,7% rispetto al trimestre e del 3,9% se confrontato con il trimestre dello scorso anno.In ottobre l’indice dei prezzi al consumo, inve-ce, risulta in crescita del +1,9% su base annua-le, in aumento rispetto la precedente rileva-zione (+1,8% a/a). In Cina i prezzi al consumo (aumentati del 4,4% su base mensile) e il balzo dei prezzi d’acquisto (+8,1%) indicano un rialzo dell’inflazione che potrebbe costringere il go-verno cinese a un nuovo intervento di politica monetaria restrittiva con una manovra di rialzo dei tassi dopo quella del mese scorso.

Il Financial Outlook dell’ABI, nel rapporto di previsione 2010-2012 dif-fuso nel luglio scorso, fotografa la situazione del settore Italia. La nuova fase di incertezza macroeconomica si sta traducendo in una prospettiva di ripresa meno forte delle attese. Questo a livello mon-diale e ancor più per i Paesi dell’area euro e per l’Italia, con riper-cussioni ovvie anche sull’industria bancaria.Secondo le analisi dell’ABI, nel nostro Paese il Pil crescerà solo dello 0,9% nel 2010 e dell’1,2% nel 2011 e nel 2012. Saremmo dunque in presenza di una ripresa vera ma fragile ed esposta so-prattutto ai rischi del mutamento delle politiche indotte dalle nuove turbolenze. In un contesto finanziario ancora molto incerto, l’incremento del rischio sovrano (la potenziale insolvenza di alcuni Paesi sui propri titoli di debito pubbli-co) specie in Europa, obbliga infatti i governi a concentrarsi su due obiettivi apparentemente opposti fra loro: aggiustamento fiscale e crisi economica.In tale contesto le banche italiane mostrano una sostanziale tenuta, nonostante le performance in valore assoluto rimarranno tutt’altro che brillanti nel breve periodo. L’utile netto complessivo del sistema previsto per il 2010 sarà in crescità dell’1,5% (livello che non consen-tirà di recuperare il -29% messo a segno nel 2009).La redditività dovrebbe migliorare solo a partire dal 2011, portando il ROE (l’indice che misura la redditività sul capitale investito) al 3,6% e al 4,5% nel 2012. Si tratta comunque di valori dimezzati rispetto al passato, basti pensare che nel 2007 il ROE del settore era di circa il 10%. Anche i crediti in sofferenza, specchio fedele di un’economia reale ancora asfittica, continueranno a crescere: +40% nel 2010, +12% nel 2011, per poi stabilizzarsi nel 2012.Dalle previsioni ABI emerge come in realtà non vi sia stato e non sia in atto alcun credit crunch generalizzato. Negli anni 2008 e 2009 l’aumento del credito erogato è stato comunque superiore alla va-riazione del Pil. Nel 2010, poi, il tasso di crescita dei prestiti erogati

a famiglie ed imprese è stato di circa il 3,9% (0,5% nel 2009) ed è previsto in aumento del 5,5% nel 2011 e nel 2012.Anche i depositi (+3,6% nel 2009) sono dati in crescita nei prossi-mi due anni: registreranno un aumento del 5% nel 2010 e del 4% nel 2011-2012. Si conferma anche la solidità delle banche italiane.

A fine 2009 l’indice di patrimonializzazione del sistema era salito al 9%, 1,4% in più del 2008, nonostante le gravi turbolenze dei mercati.

I NOSTRI RISULTATIIl Credito Cooperativo Reggiano a conclusio-ne dei primi nove mesi dell’anno ha fatto re-gistrare buoni risultati, portando l’utile netto a 1.557.404 euro.I risultati ottenuti caratterizzano un andamento positivo del margine di interesse che si attesta ad euro 7,42 milioni di euro, in aumento del 16,04% rispetto al dato registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Gli interessi at-

tivi complessivi sono pari a 9,46 milioni (-2,96% rispetto al 2009), mentre il costo complessivo per interessi passivi sulla raccolta onerosa è di 2,04 milioni, importo in diminuzione rispetto al 2009 del 39,11%. Le commissioni attive ammontano a complessivi 1,55 milioni di euro (+17,32% rispetto al 2009), mentre le commissioni passive risultano pari a 221 mila euro (+12,66% rispetto al 2009). Pertanto le commissioni nette risultano pari a 1,33 milioni (+18,13% rispetto al 2009).Il risultato netto della gestione finanziaria risulta essere in aumen-to, rispetto al dato riscontrato nel precedente esercizio alla stessa data, del 15,25%. I costi operativi ammontano a 6,04 milioni di euro (+15,59% rispetto al 2009). Il margine operativo lordo ammonta a 2.35 milioni (in aumento del 14,40% rispetto al 2009).L’andamento dei volumi porta la raccolta diretta a 298,63 milioni (+10,36% rispetto al 2009) mentre gli impieghi al 30 settembre am-montano a 258,79 milioni di euro (+6,55% rispetto al 2009).

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DIFENDERSI DALLE FRODI INFORMATICHE

Chi ha investito in prodotti fi-nanziari o sta valutando tale eventualità conosce o dovreb-be conoscere gli elementi base della Direttiva europea sui Mer-cati degli Strumenti Finanziari, la cosiddetta MiFID. La disciplina predisposta in at-tuazione della direttiva comuni-taria MiFID (Markets in Financial Instruments Directive) è infatti entrata in vigore tre anni fa, il 1° novembre 2007.Le norme comunitarie discipli-nano unitariamente, per l’intera Comunità europea, la materia dei servizi di investimento e dei mercati. Un quadro normati-vo unico per tutti i Paesi della Comunità costituisce, infatti, un presupposto irrinunciabile per l’effettiva realizzazione e svilup-po di un mercato europeo co-mune.Il nuovo assetto normativo ha introdotto modifiche nel rappor-to tra investitori e intermediari. E’ un tema sul quale molto è sta-to scritto e detto dagli organi di informazione, ma forse non ab-bastanza da assicurare una ca-pillare informazione dei rispar-miatori sugli aspetti che più li riguardano nel momento in cui si affidano ad un operatore pro-fessionale per effettuare i propri investimenti.La MiFID stabilisce tre principi fondamentali che si applicano alle imprese che svolgono attivi-tà d’investimento. Essi sono: • agire in modo onesto, equo e professionale, per servire al me-glio gli interessi dei risparmiato-ri;• fornire informazioni appropria-te e complete che siano corret-te, chiare e non fuorvianti (per permettere ai risparmiatori di capire i prodotti ed i servizi;

Direttiva europea sui mercati degli strumenti finanziari: Mifid

• offrire dei servizi che tenga-no conto della situazione indi-viduale del risparmiatore per garantire che gli investimenti corrispondano al profilo dell’in-vestitore ed alle sue esigenze.E’ importante che i risparmia-tori pongano in essere, anche attraverso l’instaurazione di un positivo rapporto con gli inter-mediari, comportamenti con-sapevoli e attivi nelle proprie decisioni di investimento. La di-mensione internazionale in cui ormai operano i mercati finan-ziari e la grande varietà di pro-dotti finanziari offerti, a volte an-che particolarmente complessi, richiedono infatti risparmiatori sempre più preparati e attenti, capaci di assumere responsa-bilmente scelte di investimento adeguate ai propri bisogni fi-nanziari.

Mario Mauro Montecchi(Responsabile Servizio

Controlli Interni)

Phishing... non abboccare!Che vuol dire phishingPhishing deriva da una defor-mazione del verbo inglese “to fish”, ovvero “pescare”. Si po-trebbe tradurre con “gettare l’esca”… per vedere chi ab-bocca.

Phishing, phisher, e-mail, link, password… Piccolo vocabolario della sicurezza informatica• Le frodi informatiche chia-mate “phishing” sono sempre più diffuse: colpiscono i titolari di conti correnti on-line e car-te di credito che navigano su internet ed hanno un indirizzo di posta elettronica, anche se possono avvenire pure via te-lefono fisso o cellulare.• Il phishing consiste nell’invio da parte di un truffatore infor-matico (phisher) di un mes-saggio di posta elettronica (e-mail) ad un gran numero di ignari utenti di internet.• Il messaggio di posta elettro-nica sembra in tutto e per tut-to provenire dalla tua BCC: a

to all’esigenza di cambiare la password, che si sostiene esse-re scaduta, oppure si indicano non meglio precisati “motivi tecnici” o ancora si adduco-no presunti problemi sul conto corrente che vanno risolti im-mediatamente. Il linguaggio quasi sempre è gentile, ci si scusa persino dell’incomodo, in altri casi è più imperioso, si minaccia la sospensione del servizio on line in caso di man-cata risposta.• Il vero cuore della frode è la richiesta di rispondere al mes-saggio – di aprire l’allegato o di collegarsi al link riportato in esso – scrivendo dati riserva-ti inerenti al conto corrente o alla carta di credito. Ad esem-pio, le coordinate bancarie, la parola chiave (password) per accedere al proprio con-to corrente on line, oppure il numero della carta di credi-to o un altro analogo codice segreto. Una volta venuto in possesso di queste delicate informazioni, il truffatore infor-matico potrà agire sul conto corrente o utilizzare la carta di credito, con grave danno per i clienti colpiti.

Le regole d’oro anti phishing1. Non rispondere mai alle e-mail che chiedono dati riser-vati. Già solo il dub-bio che posa trattarsi di una truffa è suffi-ciente a sconsigliare l’invio di dati così im-portanti. Come det-to, la tua BCC non te li richiederebbe mai via e-mail. Contatta-re subito la BCC per segnalare l’accadu-to.

2. Se nel messaggio di posta elettroni-ca c’è un allegato o il collegamento a quello che in appa-renza è il sito internet della BCC, ma pro-babilmente è solo un sito internet con-traffatto, non apri-re l’allegato e non cliccare sul link. Per accertarti che il sito sia veramente quel-lo della BCC, digita l’indirizzo internet

della BCC manualmente sul programma di navigazione in-ternet (browser).

3. Prima di digitare qualsia-si dato personale su internet, verifica se il sito è garantito dal certificato di protezione: si tratta di un’icona che rappre-

senta un piccolo lucchetto giallo. Se presente, questo simbolo indica che il sito è protetto da un sistema di crittografia.

4. Fai attivare dalla tua BCC, ove possibile, un sistema di avviso im-mediato dell’utilizzo di carta di cre-dito e bancomat. E’ il cosiddetto Sms alert, che consiste nell’invio automatico di un messaggino sul cellulare non appena la carta o il bancomat sono utilizzati.

5. Invia alle competenti autorità di polizia una segnalazione con il mes-saggio di phishing ricevuto.

6. Se pensi di aver subito una frode e rilevi una transazione non autoriz-zata, procedi immediatamente al blocco della carta e rivolgiti subito alla tua BCC. Se anche a seguito di una verifica effettuata con la tua BCC risulta confermata la frode a tuo danno, rivolgiti alle autorità di pubblica sicurezza competenti, che

sono a tua disposizione 24 ore su 24, anche tramite un apposito sito inter-net, www.commissariatodips.it.

Difendersi è facileBastano pochi, semplici accorgi-menti per mettersi al riparo dai pirati informatici ed evitare le loro perico-lose incursioni sul conto corrente on line o sulla carta di credito.Un messaggio di posta elettronica apparentemente inviato dalla tua BCC, che chiede il numero della tua carta di credito o la parola chiave per accedere al tuo conto corrente elettronico, ti deve subito insospetti-re: la tua BCC, come ogni altra ban-ca, non chiederebbe mai questi dati personali questi dati personali e riservati per posta elettronica.

Non rispondere mai a queste richie-ste e informa subito la tua BCC: con-tro questa difesa neanche il più te-mibile frodatore può fare niente.

volte riporta anche il marchio della BCC. In alcuni casi al suo interno c’è un allegato o il col-legamento (link) a quello che appare proprio il sito internet della tua BCC. • Il truffatore tenta di acquista-re la tua fiducia in vari modi: il messaggio può fare riferimen-

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Credito Cooperativo Reggiano volta davvero pagina e si propone con nuovi ambiziosi pro-getti di comunicazione.Tra questi, CCR Tv, canale multimediale perso-nalizzato ed esclusivo, che trasmette su moni-tor e tv presenti in tutte le filiali, realizzato con la collaborazione di Matrix Media Srl.

Il palinsesto CCR Tv è stato progettato con il vivo contributo della Direzione, e racchiude in sé grandissime potenzialità per comunica-

CCR TV e nuovo sito Internet

I recenti avvenimenti su scala globale hanno travolto non solo i grandi colossi del credito ma hanno addirittura minato la fiducia in alcuni stati dell’Unione Europea mettendo in discussione certezze cristalliz-zate e creando una situazione di disorien-tamento generale.L’incertezza e la turbolenza dei mercati, infatti, male si adattano alle esigenze di quei risparmiatori, poco propensi al rischio e che, nella scelta dei propri investimenti, ricercano tranquillità rispetto alle prospet-tive di rimborso del capitale investito e tra-sparenza nei criteri di remunerazione pat-tuiti con l’emittente.Da ciò nasce la preferenza espressa in questi tempi dai nostri clienti per le ob-bligazioni emesse dalla nostra Banca. Le nostre obbligazioni Rendicredit a capitale

garantito, come i titoli di Stato, permettono di soddisfare i bisogni essenziali di bassa rischio-sità e di incassare un rendimento certo nel tempo.Le principali caratteristiche delle Obbligazioni Rendicredit a tasso variabile sono le seguenti:

• Cedola interessi: trimestrale • Rendimento indicizzato alla quotazione Euribor • Nessuna spesa per sottoscrizione e custo-dia • Denaro sempre disponibile

Per investimenti a tasso fisso segnaliamo l’ul-tima emissione Rendicredit a tassi crescenti: • 1° anno: tasso lordo del 2,00% • 2° anno: tasso lordo del 2,20% • 3° anno: tasso lordo del 3,20%

Orientare il cliente verso un investimento con queste caratteristiche è in primo luogo una scelta di rispetto del rapporto del clien-te con il risparmio e del suo livello di pro-pensione al rischio, oltre che una maniera per contribuire al benessere della collettivi-tà: non dobbiamo infatti mai dimenticare l’aspetto fondamentale rappresentato dal fatto che le risorse raccolte dalla nostra Banca vengono investite sempre nel nostro territorio di competenza, cioè a beneficio della comunità locale.Presso tutte le filiali e sul nostro sito web www.ccr.bcc.it sono disponibili i prospetti informativi in cui, con massima trasparen-za, sono riportate tutte le caratteristiche de-gli investimenti.

Obbligazioni CCR Rendicredit: investimento garantito

re con clienti e soci in tempo reale, fornendo notizie finanziarie, presentazione di prodotti e promozioni, comunicati, manifestazioni, spon-sorizzazioni, previsioni meteo, e moltissimo al-tro; il tutto confezionato in modo accattivan-te, gradevole e moderno, adatto a rendere i contributi fruibili dal più ampio target possi-bile.Alcuni contributi sono forniti direttamente dal nuovo sito internet che sarà on-line entro il mese di gennaio.Il sito sarà lo strumento definitivo “di svolta”: ogni persona, anche senza particolari attitu-

dini al web, potrà agevolmente navigare e tro-vare soluzioni finanziarie, prodotti, offerte, do-cumentazione, notizie, informazioni sulle filiali.Costruito pensando alle nuove tecnologie emergenti (Ipad, Iphone in primis, Smartpho-ne e TabletPC in generale), il sito www.ccr.bcc.it rappresenterà l’immancabile elemen-to d’unione tra comunicazione tradizionale (stampa, Tv, Radio) e multimedialità (CCR Tv).

Sempre attenti al vostro gradimento e alle vo-stre esigenze, aspettiamo segnalazioni, idee, spunti, per migliorare e fare crescere insieme questi strumenti per comunicare a voi, e insie-me a voi.

Importanti investimenti per migliorare la comunicazione con i Soci e i Clienti.

Davide Meglioli, responsabileSistemi informativi CCR.

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Tutti i vantaggi per i giovaniIl progetto “La Banca dei giovani” rappresenta insieme un’affermazione e una prospettiva, un “già” e un “non ancora”, un qualcosa che esiste ma al tempo stesso un qualcosa da compiere. Gli obiettivi principali di questo progetto, sviluppato a livello nazionale da Fe-dercasse, sono sostanzialmente tre:

- Conoscere: conoscere chi sono i giovani d’oggi, quali sono i loro valori, che rapporto hanno con il denaro, il risparmio, il futuro. Sapere cosa chiedono alla Banca e quale profilo ha la loro banca ideale. Se conoscono le Bcc, cosa ne pensano e cosa pen-sano della cooperazione in generale. Ma anche conoscere quello che esiste, quello che il Credito Cooperativo Reggiano già fa per e con i giovani, le “buone pratiche” che facilmente possono essere replicate.- E poi farsi conoscere, diffondere maggiormente la conoscenza della realtà dell’espe-rienza BCC, presentarsi come banca a 360 gradi, anzi come sistema e rete di banche. - Il tutto con la finalità di farsi riconoscere, di essere percepita nella propria identità, con le proprie specificità, per farsi scegliere dai giovani come partner nella costruzione dei propri progetti di vita e come realtà meritevole di adesione. Da poco è partita la nuova campagna che prevede un’infinità di agevolazioni che ac-compagneranno i nostri giovani in tutti i momenti della loro vita, facendo della Credito Cooperativo Reggiano la banca di fiducia, una banca su cui poter fare affidamento.

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IL SOSTEGNO DELLA BANCA ALLE SOCIETA’ E AI GIOVANI

Una presenza concreta nel mondo sportivo

La nostra attenzione verso lo sport giovanile si con-cretizza ogni anno anche con la sponsorizzazione del vivaio dell’Hockey Roller Scandiano, in particolare la categoria “minihockey”.

Sin dai primi anni 2000 il team New Bike si è impegnato nella promozione del cicli-smo sia tra gli adulti che tra i bambini. L’associazione omonima vanta infatti oltre 120 adulti come associati, uno Junior Team per ragazzi dai 10 ai 18 anni e una scuola di mountain bike. Senza dimenticare le numerose manifestazioni e gare organizzate in tutta la nostra provincia e anche in ambito regionale. Questa attenzione al mondo della bici “per ogni età” è stata foriera di successi, a livello competitivo ma soprattutto in termini di aggregazione. Tra gli sponsor di questa bella realtà sportiva c’è anche il Credito Cooperativo Reggiano. La nostra banca infatti supporta sempre con entusiasmo queste associazioni che promuo-vono i valori più sani dello sport.

Nonostante una giornata inclemente dal punto di vista meteorologico, l’11ª edizio-ne della Corsa del Tartufo ha fatto regi-strare un successo più che lusinghiero: lo scorso 31 ottobre sono convenuti a Viano più di 850 podisti e c’è da scommettere che si sarebbe superata quota mille con un tempo migliore. Tra i partecipanti an-che il nostro Luciano Aguzzoli, vero moto-re organizzativo della manifestazione che gode del sostegno CCR. La corsa compe-titiva ha visto il successo di Lorenzo Villa (MDS Sassuolo), che ha bissato il titolo del 2009 coprendo la distanza in 1.16.05. La categoria Over 40 è stata appannaggio di Carlo Guidetti (Atl. Castelnovo Monti), mentre tra gli Over 50 ha avuto la meglio Franco Maffei (La Guglia Sassuolo). Tra le donne Isabella Morlini (Atl. Scandiano) si è presa la rivincita su Laura Ricci inverten-do l’ordine di arrivo di un anno fa.

L’Associazione Sportiva Dilettantistica e Ricreativa “Il Mucchio” è nata nel 1997 da un gruppo di amici che decise di unirsi con finalità benefiche per ricordare Andrea “Gigio” Torelli, scomparso a causa di un incidente stradale l’anno precedente.L’attività si è tradotta soprattutto nell’organizzazione di un torneo di calcetto che si svolge ogni estate presso la zona sportiva Boc-ciodromo di Scandiano e che il prossimo anno arriverà alla sua

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15ª edizione. Il torneo viene realizzato in collaborazione con la Poli-sportiva Scandianese e il Comune di Scandiano, e l’intero ricavato, raccolto grazie alla generosità degli sponsor (fra i quali il Credito Co-operativo Reggiano) e al servizio bar che funziona durante le serate, viene ogni anno devoluto in beneficenza e destinato a differenti asso-ciazioni bisognose. Assai considerevole la cifra complessiva donata in tutti questi anni: oltre 120 mila euro!

Ars Canusina e solidarietà

Lo scorso 25 settembre, con una bella festa molto partecipata che ha visto cimentarsi sul palco, in un esilarante spettacolo, tanti bambini e tre improba-bili ballerini classici, è stato inaugurato ufficialmente a Viano l’oratorio par-rocchiale “Il Girotondo”. La struttura, curata nel progetto dall’ing. Emanuele Guidetti, è stata realizzata grazie all’impegno di tanti volontari capitanati da Mirella Torri e coordinati ovviamente dal parroco don Franco Messori. Il Credi-to Cooperativo Reggiano ha contribuito con una donazione che verrà utilizza-ta per recuperare l’attiguo campo da calcetto.

Viano: ecco l’oratorio Girotondo

Il Credito Cooperativo Reggiano ha finanziato parte della realizzazione di un lavoro comples-so, promosso dall’Istituto Comprensivo “G. Grego-ri”, in collaborazione con l’Amministrazione comu-nale, per recuperare e valorizzare L’Ars Canusina e celebrare la figura della dott.ssa Maria Del Rio Ber-tolani, che ideò questa’ar-te a metà del Novecento. Questo progetto ha avuto la sua conclusione nella grande e riuscita mostra dal titolo: “Insieme con Matilde”, inaugurata sa-bato 29 maggio nell’atrio della scuola media, dal sindaco di Casina Carlo Fornili. Tanti i partecipanti

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oltre al primo cittadino: il dirigente scolastico Maria Alberta Ferrari; il dott. Erco-le Domenichini, presidente del consorzio Ars Canusi-na; l’assessore alla cultura Giovanna Caroli; i rappre-sentanti del centro diurno Arcobaleno; Irmo Bertani, presidente del Distretto sociale Coop di Castel-novo Monti; Erika Meglioli del Credito Cooperativo Reggiano, filiale di Casina; Paola Gualdi e Sandra Gi-berti, le insegnanti coinvol-te nel progetto.La mostra, frutto del lavo-ro di un intero anno sco-lastico, ha visto coinvolte le classi prime e seconde della scuola media. I per-corsi svolti sono stati due: lo

studio della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo nelle classi prime e l’approfon-dimento dell’Ars Canusina nelle classi seconde.I ragazzi di seconda han-no svolto, con gli artigiani del consorzio Ars Canusi-na, un approfondimento su questo tipo di arte per poi realizzare oggetti e manufatti insieme all’inse-gnante di arte e immagine Sandra Giberti e ai ragazzi del centro diurno per disa-bili. Le classi prime, invece, hanno approfondito con

la professoressa di italiano Paola Gualdi, la Dichiara-zione dei Diritti dell’Uomo del 1948, soffermandosi sui valori fondamentali espli-citati nel testo. Una volta analizzati, ciascun alunno ha realizzato un disegno che simboleggiasse un valore fondamentale: que-sti disegni, poi, sono stati riprodotti in formelle di ter-racotta che sono andate a comporre un bellissimo pannello circondato da una cornice in Ars Canu-sina.“Rileggere, approfondire e condividere la Dichiara-zione dei Diritti dell’Uomo – spiega la prof.ssa Gualdi – significa consegnare alle nuove generazioni i valori sui quali costruire il nostro e il loro futuro”. “L’obietti-vo che ci siamo prefissa-ti – continua la prof.ssa Giberti parlando dell’Ars Canusina – è stato quello di recuperare la storia cul-turale del nostro territorio durante il regno di Matilde di Canossa” ma anche, come aggiunge l’asses-sore Giovanna Caroli: “Ri-cordare la dott.ssa Maria Del Rio Bertolani, una figu-ra femminile di Casina di eccezionale valore, che ha fondato l’Ars Canusi-na, riprendendo i motivi ornamentali del periodo matildico per utilizzare poi quel tipo di riproduzione per scopi terapeutici con bambini disabili”.Proprio nell’ottica del recu-pero della storia culturale del territorio, la scuola ha promosso anche un con-

corso fotografico dal titolo “Fotografa Matilde”, che ha visto coinvolti tutti gli alunni della scuola media.Un lavoro complesso, quindi, racchiuso nella mostra di fine anno in cui erano esibiti i disegni sui valori contenuti nella Di-chiarazione, gli oggetti realizzati dai ragazzi in Ars Canusina e le bellissime fotografie partecipanti al concorso.Anche il dirigente scolasti-co Maria Alberta Ferrari ha espresso viva soddisfazio-ne, ringraziando il Credi-to Cooperativo Reggiano per la collaborazione ed esprimendo la sua gratitu-dine verso tutti i realizzatori del progetto – tra i quali è da citare la maestranza di Vetro Art, artigiano che lavora il vetro, anch’egli fa-cente parte del Consorzio Ars Canusina – attraverso queste parole: “Una reale sperimentazione e innova-zione avviene quando la scuola individua e realizza nuove pratiche di sviluppo dei propri allievi: compen-sare le criticità, promuove-re le eccellenze crescen-do insieme, avendo come partner soggetti presenti sul territorio”.Il Credito Cooperativo Reggiano, dunque, in sin-tonia con gli obiettivi degli educatori e amministratori e nell’ottica della valoriz-zazione del territorio e del-la collaborazione con le agenzie educative, è sta-to ben lieto di concorrere alla realizzazione di tale progetto.

La cerimonia con il discorso del dirgente scolastico Maria Alberta Ferrari. A destra, in rappresentanza del CCR, Erika Meglioli.

Alcuni ragazzi del centro diurno Arcobaleno.

La tavolata più lunga del mondo

Il 12 settembre scorso centinaia di persone hanno voluto prendere parte alla tavolata più lunga del mondo, forse anche per «entrare nel-la storia» del proprio paese. Un serpentone che ha iniziato il suo percorso a Bosco per poi pro-seguire lungo la strada verso Borzano. Un gran-de evento a tutti gli effetti messo in piedi in soli venti giorni e che, nonostante questo, ha avuto gran successo. A misurazione avvenuta, infatti, il verdetto è stato il seguente: la tavolata è entra-ta nel Guinness dei primati.Alla tavolata hanno partecipato anche i sinda-ci Alessio Mammi di Scandiano e Antonella In-certi di Albinea. Da notare la partecipazione di numerose famiglie che ne hanno approfittato per passare una piacevole giornata in compa-gnia stando all’aria aperta.A coordinare il pranzo e il servizio per oltre 2.700 commensali, i volontari dei circoli Pratissolo An-spi, Amici dell’Aia, il Campetto, Asd Bosco, Felle-gara e Borzano C’è. Una tavolata davvero esagerata quella che è stata allestita: lunga, dopo attenta misurazio-

DA BOSCO A BORZANO FINO AL GUINNESS DEI PRIMATI

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Gli amici di SarsinaLo scorso 5 ottobre una delegazione di oltre cento soci della Banca di Credito Cooperativo di Sarsina (Forlì) è venuta a farci visita. La località romagnola è famosa per aver dato i natali al commediografo latino Plauto (250 a.C.-184 a.C.). A guidare la comitiva erano lo storico presidente Alberto Giannini, il vice Mauro Fabretti e il direttore generale Mauro Freschi. Gli onori di casa sono invece stati fatti dal nostro presidente Emmore Canelli e dal vice Giovanni Raffaele Bonini. I soci sarsinati hanno visitato la nuova sede del CCR di Reggio Est in via Emilia Ospizio esprimendo giudizi positivi sulla moderna struttura e sull’avanguardia delle scelte logistiche operate.Il consigliere Giorgio Munarini ha poi guidato i parteci-panti a una visita ai monumenti storici più significativi della città.L’incontro, terminato con un conviviale sulle colline del Cavazzone, è stato utile per instaurare una fra-terna collaborazione tra i nostri due Istituti di credito. A suggello di questo “patto” di amicizia, il presidente Giannini ha fatto dono di due prestigiose targhe al collega Canelli e al direttore generale Aguzzoli.

OLTRE CENTO SOCI IN VISITA

Alberto Giannini, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Sarsina, consegna la targa ricordo a Emmore Canelli.

ne, ben 1.760 metri e ricoperta con una to-vaglia di 1.800 metri. Nonostante le innu-merevoli lodi per la ri-uscita dell’evento, non sono mancate lamen-tele sulla lentezza del servizio e sulla «loca-tion. Ma in manifesta-zioni così grandi qual-

che inconveniente è inevitabile, a maggior ragione poiché lo spirito della tavolata era soprattutto bat-tere un record. Il pranzo è iniziato intorno alle 12.30 e all’appuntamento non hanno voluto mancare nemme-no diverse personalità del mondo dello sport. Tra gli eventi collaterali anche una competizione di auto-cross su jeep e le bancarelle di un mercatino in aperta campagna. Ad animare la giornata anche il corpo bandistico di Scandiano e la fanfara dei bersaglieri.Anche il CCR ha voluto contribu-ire alla realizzazione dell’evento, attraverso un sostegno economi-co e fornendo le tovagliette per tutti i commensali.Parte del ricavato della tavolata sarà destinato all’hospice Ma-donna dell’Uliveto di Montericco.

Nel corso del 2010 la no-stra banca ha erogato oltre 33.000 euro per iniziative culturali, sportive e benefi-che. Un impegno costante e crescente che testimonia la vicinanza del nostro Istituto alle esigenze del territorio in cui opera.Tra le altre, vanno segnala-te le seguenti iniziative che hanno avuto il nostro soste-gno: Casina dei Bimbi Onlus (aiuto e sostegno a bambini ospedalizzati); Parrocchia S. Francesco; Confraternita dell’Aceto Balsamico (corso conduttori); Università del Tempo Libero; Circo Didattico Musicale “F. Busoni”; Teatro “F. De Andrè” Casalgrande (stagione teatrale); Circolo Culturale “A. Gramsci” Reggio Emilia (squadra di pallavo-lo femminile); Circolo Arci Salvaterra; UST Paullo (Fier-ra di Costaferrata); Assoc. Commercianti “Io c’entro” Castellarano (manifestazione White); Tennistavolo Reggio Emilia; Fa.Ce: Associazione Famiglie Cerebrolesi; ASD Olimpia Viano; Croce Rossa Italiana di Scandiano; Moto Club Crostolo; Associazione Pro Migliara (volume “Tracce del passato e del presente”); Casa de los Niños Onlus; Car-nevale di Scandiano; Scuola Media Regnano (acquisto libri biblioteca); Salvaterra Eventi (Festa dell’Agricoltura); Comitato “Pro recupero Pieve San Valentino”; Associazione “Alberto Franchetti” (concer-to musica classica); Motora-duno Casina; Associazione Sportiva Frontside (Skatebo-ard Contest).

33mila euro: una mano

all’impegno

15

Sono stati ben 840 i partecipanti all’annuale gita sociale organizzata dal Credito Cooperativo Reggiano. Domenica 19 settembre, accompagnati dal presidente Emmore Canelli e dal direttore Luciano Aguzzoli, da alcuni consiglieri e da molti dipendenti, un lungo serpentone di autobus (per la precisione 19) provenienti da mezza provincia, è partito alla volta di Lucca. Dopo la visita turistica della città d’arte, la carovana si è trasfe-rita nella suggestiva Torre del Lago Puccini.Nel salone del teatro intitolato al grande musicista e in un conte-sto artistico di grande spessore si è consumato il pranzo, allietato da musicisti di prestigio come Paolo Gandolfi, Maurizio Trasatti e Omar Paolini, e dal cantante Miki.

Domenico Amidati

Lucca: 19 settembre 2010

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