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Corso di Laurea in
Economia Aziendale Manifesto degli Studi
Anno Accademico 2013‐2014 Approvato dal Consiglio di Corso di Studio in Economia Aziendale del 7 Maggio 2013
Nome del Corso Economia Aziendale
Nome inglese del Corso Business Administration
Tipo di Laurea Laurea triennale
Anno accademico 2013‐2014
Ordinamento D.M. 270/2004
Classe di Corso L‐18 “Scienze dell’Economia e della
Gestione Aziendale”
Sede Didattica Università della Calabria – Cosenza
Dipartimento Scienze Aziendali e Giuridiche
Accesso al corso Programmato
Modalità di svolgimento Convenzionale
Presidente del Consiglio
Corso di Studio Prof. Gaetano Luberto
Indirizzo Internet:
http://www.unical.it/portale/strutture/dipartimenti_240/discag/
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1. Obiettivi formativi specifici del corso
Il Corso di Laurea in Economia Aziendale si propone di fornire allo studente strumenti
metodologici e scientifici tali da prepararlo alla professione nel mondo aziendale, in modo da
renderlo in grado di interpretare e guidare correttamente il funzionamento dellʹazienda nelle sue
diverse tipologie e aspetti. Lo studente, grazie al corso di studi intrapreso, potrà non solo avere la
padronanza delle diverse funzioni aziendali e la conoscenza degli strumenti di supporto, di
indirizzo e di analisi della gestione, ma acquisirà anche la capacità di cogliere le interazioni tra
impresa e ambiente. A tal fine, si mirerà a far acquisire allo studente le necessarie competenze di
base nelle discipline aziendali, economiche, giuridiche e quantitative, così da prepararlo a entrare
nel mondo del lavoro ed in particolare nelle aziende private, nella libera professione, nelle aziende
pubbliche, nel campo della formazione. L’obiettivo è, dunque, quello di sviluppare le competenze
tipiche del management intese come base per lʹavvio di una carriera nellʹambito della direzione,
gestione e consulenza aziendale; l’offerta didattica, tuttavia, è stata progettata anche nella
prospettiva di chi intende proseguire gli studi universitari al fine di conseguire una Laurea
Magistrale, un Master o entrambi.
2. Descrizione del percorso formativo
Il primo e il secondo anno di studi prevedono contenuti comuni per tutti gli studenti: si tratta di
insegnamenti ritenuti indispensabili per fornire un background culturale idoneo ad affrontare con
successo il terzo anno di studio e le successive sfide proposte dal mondo del lavoro e dai percorsi
di studio post‐lauream (lauree magistrali, master). Nel biennio sono pertanto previsti
insegnamenti di economia, diritto, matematica e matematica finanziaria, economia aziendale,
statistica, gestione d’impresa, lingue straniere e informatica.
A partire dal terzo anno lo studente può completare il proprio piano di studi selezionando tra un
numero contenuto di insegnamenti: l’obiettivo è quello di rinforzare competenze specifiche in
funzione di un più efficace e immediato inserimento nel mondo del lavoro, già dopo il primo
triennio di studi universitari. Per tutte queste ragioni, gli insegnamenti del terzo anno presentano
una combinazione di corsi e di attività didattiche originali e interattive (esercitazioni pratiche,
studi di casi aziendali, simulazioni, business game, stage e tirocini) idonee a consentire un
immediato ed efficace ingresso nel mondo del lavoro, come pure la prosecuzione degli studi per
l’ottenimento dei titoli post‐lauream in aree di specializzazione simili o contigue (tutte le aree
dell’economia aziendale e della gestione, l’area della gestione delle tecnologie e delle reti, l’area
della giurisprudenza d’impresa, e così via).
Il ventaglio di corsi per il terzo anno si riferisce in modo analitico a tutte le problematiche
d’impresa relative alla razionalità economica delle decisioni di investimento e di finanziamento,
con particolare riferimento alle scelte di struttura finanziaria, all’individuazione dei servizi di
finanziamento più opportuni per la copertura degli investimenti produttivi, alla scelta dellʹinsieme
delle diverse fonti di finanziamento, al ricorso agli intermediari piuttosto che ai mercati finanziari.
Vengono affrontate, inoltre, anche le problematiche relative al controllo di gestione e ai controlli
interni, con particolare riferimento alla valutazione delle performance.
3. Conoscenze richieste per lʹaccesso
Fatte salve eventuali diverse disposizioni di legge, possono essere ammessi al Corso di Laurea:
a) i diplomati degli istituti di istruzione secondaria superiore;
b) quanti siano in possesso di altro titolo di studio conseguito allʹestero, riconosciuto idoneo.
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Per l’ammissione al Corso di Laurea, inoltre, si richiede una preparazione iniziale che contempli il
possesso di un buon metodo di studio, unʹadeguata conoscenza della lingua italiana, adeguate
capacità logico‐matematiche, conoscenze informatiche e giuridiche di base.
Il possesso dei citati requisiti di base sarà verificato attraverso un apposito test di ingresso che si
svolgerà con modalità che verranno rese note attraverso avvisi sul portale del Dipartimento di
Scienze Aziendali e Giuridiche.
Gli studenti dovranno inoltre obbligatoriamente sostenere all’inizio dell’anno accademico, con
modalità che verranno rese note attraverso avvisi sul sito del Dipartimento di Scienze Aziendali e
Giuridiche, un “Entry Test” per la verifica del livello di competenza posseduto con riferimento alla
lingua Inglese.
Gli studenti che a seguito dell’Entry Test dimostrino di non possedere adeguate competenze
dovranno svolgere attività di studio in autonomia (Self Study) con il supporto dei Tutor Linguistici
presso il Centro Linguistico dell’Ateneo al fine di acquisire le necessarie competenze che gli
consentiranno di frequentare proficuamente il corso di “Lingua Inglese” (4 cfu). Coloro i quali
dimostreranno di possedere una adeguata conoscenza della lingua Inglese saranno esonerati da
tale obbligo.
4. Il piano di studio
Per conseguire la Laurea, lo studente deve acquisire almeno 180 cfu, compresi quelli assegnati alla
prova finale, superando le prove di accertamento del profitto (esami e/o idoneità) nelle attività
formative presenti nel proprio piano di studio.
La verifica del profitto per le attività di tirocinio e di laboratorio non prevede una votazione ma
soltanto una valutazione di superamento (che determina l’acquisizione da parte dello studente dei
relativi crediti) con conseguente esclusione degli stessi dal computo della media dei voti ai fini
della determinazione del voto finale di Laurea.
Il piano di studio ufficiale è riportato all’allegato A al presente Manifesto degli Studi.
A ciascuno studente utilmente collocato nella graduatoria di ammissione, sarà assegnato un piano
di studio standard riportato all’allegato B del presente Manifesto.
Con riferimento al piano standard attribuito, lo studente potrà, di norma entro il 31 Ottobre
dell’anno di immatricolazione, modificare esclusivamente la scelta riferita alla seconda lingua
straniera (sul piano di studio standard è previsto il “Laboratorio di Lingua Francese”, chi vorrà
potrà optare per il “Laboratorio di Lingua Tedesca”). Nell’ipotesi in cui lo studente non effettui
tale modifica, verrà confermata d’ufficio la scelta prevista dal piano di studio standard
(“Laboratorio di Lingua Francese”).
All’inizio del terzo anno di corso, lo studente dovrà, di norma entro il 31 Ottobre, compilare il
proprio piano di studio, confermando il piano di studio standard ed indicando le attività formative
a scelta dello studente oppure individuando gli insegnamenti da inserire negli ambiti opzionali a
scelta riportati all’Allegato A del presente Manifesto e le attività formative a scelta dello studente.
Non è prevista la possibilità di presentare piani di studio individuali.
Lo studente può modificare ogni anno il proprio piano di studio, di norma entro il 31 Ottobre; le
modifiche possono interessare le attività formative dell’anno di corso cui lo studente è iscritto e
quelle inserite negli anni precedenti i cui crediti non siano stati ancora acquisiti, purché previste in
ambiti opzionali a scelta o tra le attività formative a scelta dello studente.
Lo studente che partecipi ai programmi di mobilità internazionale dell’Ateneo potrà, con
riferimento agli esami così sostenuti o da sostenere, variare il proprio piano di studi in corso
d’anno, prima della partenza ed al rientro.
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I piani di studio devono essere presentati o modificati mediante la procedura web all’indirizzo
http://pianidistudio.unical.it.
La procedura via web è predisposta in modo che il piano di studio venga approvato
automaticamente, una volta che il sistema informatico avrà riconosciuto la correttezza dei dati
inseriti, nel rispetto dei vincoli contenuti nel Manifesto degli Studi relativo all’anno di
immatricolazione.
Lo studente dovrà completare l’operazione dando conferma on line del piano di studio
presentato. In mancanza della suddetta conferma, il piano di studio non sarà ritenuto valido e
pertanto non sarà approvato.
Si consiglia agli studenti di stampare una copia del piano di studio validato, che potrà essere
esibita in caso di eventuali difformità con quello presente in segreteria studenti.
I piani di studio confermati dagli studenti via web saranno trasferiti nel sistema informatico delle
segreterie studenti; ogni studente, regolarmente iscritto, potrà monitorare la propria carriera
collegandosi a http://pianidistudio.unical.it.
5. Attività formative autonomamente scelte dallo studente
Al terzo anno di corso lo studente deve indicare autonomamente 15 cfu quali attività formative a
scelta tra tutte quelle offerte dall’Ateneo presentando apposita richiesta al Consiglio nei termini
previsti per la presentazione dei piani di studio. Il Consiglio valuterà la coerenza della scelta con
gli obiettivi formativi del Corso di Laurea e ne darà tempestiva notizia allo studente prima
dell’inizio di tali insegnamenti.
Gli insegnamenti offerti dal Corso di Laurea in Economia Aziendale, non già previsti o inseriti
dallo studente nel proprio piano di studio in altri ambiti, sono considerati coerenti con il progetto
formativo senza ulteriore attività istruttoria da parte del Consiglio di Corso di Studio.
6. Organizzazione didattica Le attività didattiche si svolgono secondo il calendario accademico pubblicato sul sito del
Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche.
Nel calendario accademico sono indicate:
a) le date di inizio e di fine delle lezioni, nonché la sospensione delle medesime;
b) le date e la durata delle sessioni di verifica del profitto.
Le attività didattiche di ciascun anno accademico, di norma, si articolano in periodi (due, tre o
quattro) di uguale durata.
Di norma, le attività didattiche hanno inizio dopo il 15 settembre e terminano prima del 30 giugno.
7. Caratteristiche della prova finale
La Laurea è conferita previo superamento di una prova finale, da sostenersi dinnanzi ad una
apposita Commissione, la quale è separata dalla proclamazione in forma pubblica del
conferimento del titolo. La data di conferimento del titolo è quella del superamento della prova
finale.
La prova finale consiste nella discussione orale di un elaborato avente per oggetto un argomento
specifico concordato dallo studente con un docente che sia stato o sia titolare di un insegnamento
compreso nel proprio piano di studio ed approvato dal Consiglio di Corso di Studio.
Possono proporre all’approvazione del Consiglio un argomento oggetto della prova finale gli
studenti che abbiano acquisito almeno 150 cfu. Tale richiesta di approvazione dovrà comunque
presentarsi al massimo nei termini previsti per la presentazione della domanda di ammissione alla
prova finale all’Area Didattica; il modello relativo all’approvazione dell’argomento oggetto della
prova finale, disponibile sul sito del Corso di Laurea all’indirizzo
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http://www.economia.unical.it/ecoaz270, dovrà consegnarsi all’Ufficio protocollo del
Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche (cubo 11C).
Il Consiglio di Corso di Studio vigila sulla congruenza tra cfu assegnati alla prova finale e impegno
richiesto allo studente per lʹespletamento della stessa. L’argomento della prova finale può essere
connesso all’attività di tirocinio svolta in Italia oppure nell’ambito dei programmi di scambio
internazionale. Lo studente può inoltre svolgere la Prova Finale al termine del percorso formativo,
prolungando il periodo di Stage in Azienda fino a 125 ore (3+2 CFU). Il Tutor Accademico sarà, in
questo caso, lo stesso Docente con il quale lo studente decide di effettuare la Prova.
Lo studente concorderà con il proprio relatore la discussione della prova finale durante un appello
di esame al quale sarà tenuto a prenotarsi.
Per poter partecipare alle sessioni delle prove finali lo studente deve presentare, tramite il sito web
dell’Area Didattica (www.segreterie.unical.it) domanda di ammissione alla prova finale; per
presentare tale domanda e sostenere la prova finale, lo studente deve aver acquisito tutti i crediti
previsti dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea e dal suo piano di studio, ad eccezione di
quelli relativi alla prova finale stessa, entro la fine della sessione d’esami che precede quella della
prova finale ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.
La proclamazione, con il carattere di cerimonia pubblica cui partecipano i laureati non ancora
proclamati e i loro invitati, si terrà secondo il calendario deliberato dal Consiglio di Corso di
Studio e pubblicizzato sul sito telematico del Corso di Laurea e del Dipartimento di Scienze
Aziendali e Giuridiche.
8. Conseguimento della laurea
Per conseguire la laurea, lo studente deve aver acquisito almeno 180 crediti secondo quanto
riportato nell’allegato A o nell’allegato B.
La durata normale del Corso di Laurea è di tre anni, riducibili nel caso di riconoscimento di crediti
ottenuti prima dell’ammissione.
La valutazione finale dello studente è espressa in centodecimi; ai fini del conseguimento della
Laurea è necessario acquisire il punteggio minimo di sessantasei centodecimi.
La proceduta di calcolo del voto finale di laurea è la seguente:
a) si calcola la media espressa in centodecimi delle votazioni riportate in ciascuna
attività formativa ponderate sulla base dei relativi crediti; pertanto, ottenuta la
media ponderata espressa in trentesimi, sarà necessario moltiplicare tale valore per
11/3;
b) si moltiplica il valore di cui al punto a) per 1,08;
c) al valore di cui al punto b) si aggiungono 0,3 punti per ogni lode in attività
formative da più di cinque crediti e 0,15 punti per ognuna di quelle ottenute in
attività formative da cinque crediti o meno;
d) si aumenta il risultato di cui al punto c):
- di cinque punti nel caso in cui lo studente abbia acquisito tutti i crediti previsti dal
suo piano di studio e sostenuto la prova finale entro il 31 Dicembre dell’anno solare
in cui si conclude il terzo anno di corso;
- di tre punti nel caso in cui lo studente abbia acquisito tutti i crediti previsti dal suo
piano di studio, ad eccezione di quelli relativi alla prova finale, entro il 31
Dicembre dell’anno solare in cui si conclude il terzo anno di corso e sostenga la
prova finale entro il 31 Maggio dell’anno successivo.
e) si aumenta il risultato di cui al punto d) di 2 punti qualora lo studente abbia
trascorso un periodo di studio all’estero nell’ambito di programmi di mobilità
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internazionale dell’Ateneo avendo acquisito almeno 20 crediti per semestre
all’estero con una votazione media non inferiore a 25/30;
f) l’incremento di cui ai punti b), c), d) ed e) rispetto alla media calcolata in a) non
potrà in ogni caso superare gli undici punti;
g) la votazione così ottenuta è arrotondata al centodecimo più vicino; l’eventuale
attribuzione della lode, in aggiunta al punteggio massimo di centodieci
centodecimi, è subordinata all’accertata rilevanza dei risultati raggiunti dal
candidato e alla valutazione unanime della commissione.
Nel calcolo del tempo che si è impiegato per conseguire il titolo in modo da stabilire se lo studente
abbia o meno diritto di fruire dell’incremento di punteggio di cui al punto (d), è necessario partire
dall’anno di prima immatricolazione e cioè dall’anno in cui lo studente si è iscritto per la prima
volta all’Università, in questo o in altri Atenei. In ogni caso, l’incremento di punteggio non può
essere attribuito agli studenti che partano con crediti già acquisiti in una precedente carriera: è
infatti evidente che, in questi casi, il completamento degli studi in tempi brevi si prospetta come
naturale conseguenza del riconoscimento dei crediti già maturati nella precedente carriera stessa.
9. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Gli sbocchi professionali riguardano sia la carriera manageriale nelle istituzioni aziendali sia la
libera professione previo superamento del relativo esame di Stato, con particolare riferimento alle
seguenti prospettive:
- bancaria, parabancaria, assicurativa e della consulenza finanziaria;
- delle professioni nell’ambito di imprese, banche, amministrazioni pubbliche con riguardo
soprattutto alle funzioni dell’amministrazione, del controllo e della finanza;
- della libera professione nel campo amministrativo, societario, tributario e della consulenza
aziendale e direzionale; in tal senso, la laurea in Economia Aziendale consente l’iscrizione
alla sezione B dell’albo professionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ciò
previo rispetto dei termini di accesso stabiliti dalla normativa vigente (praticantato, esame
di stato);
- del general management privato e pubblico e del management funzionale nelle diverse
aree aziendali, dalla finanziaria alla commerciale, dal marketing alla produzione,
dall’organizzazione aziendale alla gestione delle risorse umane;
- del management pubblico e privato nel mondo dell’Information Technology e dei mercati
internazionali, per le strategie di determinazione dei prezzi all’interno delle imprese o di
attività di regolamentazione dei mercati da parte delle autorità pubbliche.
Il corso prepara alle professioni di
- Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali
- Contabili
- Tecnici dellʹorganizzazione e della gestione dei fattori produttivi
- Tecnici della gestione finanziaria
- Tecnici del lavoro bancario
- Agenti di borsa e cambio, tecnici dellʹintermediazione titoli e professioni assimilate
- Approvvigionatori e responsabili acquisti
- Responsabili di magazzino e della distribuzione interna
- Tecnici della vendita e della distribuzione
- Tecnici del marketing .
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10. Tirocini
Il tirocinio consiste in un periodo di inserimento operativo dello studente in una struttura
produttiva, progettuale di ricerca, di servizio, professionale o amministrativa interna o esterna
all’Ateneo, con il fine di apprendere le modalità di applicazione di argomenti oggetto di
insegnamento.
E’ previsto lo svolgimento di un tirocinio curriculare obbligatorio della durata di 50 ore, finalizzato
al conseguimento di 2 cfu; il Tutor attribuito agli studenti a seguito dell’immatricolazione fungerà
anche da relatore accademico dello stage: resta naturalmente ferma la possibilità di individuare un
relatore accademico per lo stage diverso da quello assegnato d’ufficio. La verifica del profitto per l’attività di tirocinio non prevede una votazione, ma soltanto una
valutazione di superamento (che determina l’acquisizione da parte dello studente dei relativi
crediti). I cfu maturati vengono esclusi dal computo della media dei voti ai fini della
determinazione del voto finale di Laurea.
Lo studente può, eventualmente e di concerto con un docente del Corso di Laurea, individuare
l’argomento oggetto della prova finale in connessione con le attività svolte nell’ambito del
tirocinio. In tal caso il periodo di Stage in Azienda potrà durare fino a un massimo di almeno 125
ore (3+2 CFU), al termine del quale lo studente dovrà sottoporsi alla prova finale. Nell’ambito dei
programmi di scambio internazionale, è data inoltre agli studenti la possibilità di svolgere il
tirocinio anche all’estero.
11. Studenti regolarmente in corso, non regolarmente in corso e fuori corso
E’ iscritto al secondo anno “regolarmente in corso” lo studente che abbia maturato, entro la data
d’inizio dei corsi del secondo anno, almeno 30 crediti relativi alle attività formative previste al
primo anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea e dal proprio piano di studio. Lo
studente che abbia maturato un numero di crediti inferiore viene considerato “non regolarmente in
corso”.
E’ iscritto al terzo anno “regolarmente in corso” lo studente che abbia maturato, entro la data
d’inizio dei corsi del terzo anno, almeno 80 crediti relativi alle attività formative previste al primo
ed al secondo anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea e dal proprio piano di studio.
Lo studente che abbia maturato un numero di crediti inferiore viene considerato “non
regolarmente in corso”.
Viene considerato fuori corso lo studente che, pur avendo seguito il corso di Laurea per l’intera
sua durata, non abbia acquisito, entro il 31 dicembre immediatamente successivo alla fine
dell’ultimo anno di iscrizione, tutti i crediti richiesti per il conseguimento del titolo.
Gli studenti non “regolarmente in corso” e gli studenti “fuori corso” sono oggetto di specifiche
attività di tutorato e di recupero, individuali e di gruppo, volte ad aiutarli nel superamento delle
difficoltà incontrate. Gli organi competenti dell’Ateneo possono deliberare per tali tipologie di
studenti contributi maggiorati.
Fatte salve le eventuali propedeuticità in essere, gli studenti “non regolarmente in corso” possono
frequentare le attività formative previste per l’anno di corso cui sono iscritti e sostenere le relative
prove di accertamento del profitto.
12. Trasferimenti da altri Atenei, passaggi da altri Corsi di Laurea e riconoscimento crediti
Le richieste di iscrizione con riconoscimento esami, le istanze di passaggio da altro Corso di
Laurea dell’Ateneo o di trasferimento da altro Ateneo e le richieste di iscrizione ad anni successivi
al primo proposte da quanti siano già in possesso di un titolo di studio universitario saranno
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consentite, nel limite massimo dei posti dichiarati disponibili dall’area didattica, per il secondo
anno e per il terzo anno del Corso di Laurea in Economia Aziendale.
Per l’iscrizione al secondo anno, è richiesto il riconoscimento di almeno 30 cfu relativi alle attività
formative previste al primo anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea riportato
all’Allegato A del presente Manifesto.
Per l’iscrizione al terzo anno, è richiesto il riconoscimento di almeno 80 cfu relativi ad attività
formative previste nei primi due anni di corso dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea
riportato all’Allegato A del presente Manifesto.
Il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti dallo studente in un altro Corso di Laurea
dell’Ateneo ovvero in un Corso di Laurea di altro Ateneo ai fini della prosecuzione degli studi nel
Corso di Laurea, compete al Consiglio di Corso di Studio. Compete altresì al Consiglio di Corso di
Studio la valutazione dell’avvenuto accertamento del possesso dell’adeguata preparazione.
Le domande, da compilarsi sul sito web dell’Area Didattica, dovranno essere presentate presso
l’Ufficio protocollo del Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche (cubo 11C) tra il primo
giugno ed il dieci settembre.
Alla domanda deve essere allegata autocertificazione attestante l’anno di immatricolazione, la
denominazione di ciascuna attività formativa per la quale lo studente abbia superato la relativa
prova, la data del superamento e la votazione eventualmente riportata ed i programmi di ciascuna
attività formativa.
Per ogni insegnamento convalidato, verrà riconosciuto allo studente al massimo lo stesso numero
di crediti risultante dalla autocertificazione prodotta, tenuto conto del programma relativo
all’insegnamento sostenuto che lo studente avrà provveduto ad allegare alla domanda.
Le modalità di acquisizione dei crediti integrativi necessari per raggiungere il numero di crediti
previsti dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea per lo specifico insegnamento, dovranno
essere concordate dallo studente con il docente di riferimento.
Nel caso in cui le domande superino il numero di posti disponibili per ciascun anno di corso, verrà
redatta una graduatoria che sarà formulata come di seguito riportato: il primo criterio è quello del
numero di crediti formativi riconosciuti; in caso di parità di crediti riconosciuti, si terrà conto della
media dei voti conseguiti e nel caso di ulteriore parità della minore età.
13. Tutorato
Nel Corso di Laurea è istituito un servizio di tutorato per gli studenti. Obiettivo del tutorato è
orientare ed assistere gli studenti nel corso degli studi, renderli attivamente partecipi del processo
formativo, aiutarli a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza dei corsi e assisterli nelle
loro scelte formative.
Entro il primo mese dall’immatricolazione o iscrizione ad anni successivi al primo, a ciascuno degli
studenti è attribuito un tutor tra i professori di ruolo ed i ricercatori afferenti al Corso di Laurea.
Gli studenti immatricolati nel corso del primo anno degli studi hanno l’obbligo di incontrare
almeno due volte il loro tutor, fatta salva la possibilità per il Consiglio di Corso di Studio di
incrementare tale frequenza.
Gli studenti incontrano il loro tutor, di norma, nell’orario che questi destina al ricevimento degli
studenti.
Le attività di tutorato possono avere luogo anche in periodi di interruzione delle attività didattiche
ed in orari serali.
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Elenco dei docenti tutor:
1) Algieri Bernardina
2) Cariola Alfio
3) Carnevale Concetta
4) Chiappetta Giovanna
5) Costanzo Damiana
6) Dacrema Pierangelo
7) De Paola Maria
8) Drago Danilo
9) Fava Claudia
10) Ferraro Olga 11) Infante Davide 12) Lanza Andrea 13) Luberto Gaetano 14) Massabò Ivar
15) Mazzotta Romilda
16) Miceli Gaetano
17) Misuraca Michelangelo
18) Monteforte Daniele
19) Palermo Vittorio
20) Pastore Patrizia 21) Piluso Fabio 22) Raimondo Maria Antonietta
23) Ricciardi Antonio 24) Rija Maurizio
25) Scoppa Vincenzo 26) Sicoli Graziella 27) Silipo Damiano
28) Silvestri Antonella 29) Vocaturo Francesca
14. Norme transitorie sui passaggi dall’ordinamento DM 509/99 e previgenti ordinamenti
all’ordinamento DM 270/04
Gli studenti già iscritti al Corso di Laurea in Economia Aziendale DM 509/99 e previgenti
ordinamenti che ottengano il riconoscimento di almeno 30 cfu previsti al primo anno di corso
dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Economia Aziendale DM 270/04 di cui al
presente Manifesto, potranno optare per il passaggio con iscrizione al secondo anno di corso; gli
studenti che ottengono il riconoscimento di almeno 80 cfu previsti al primo anno e al secondo anno
di corso dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Economia Aziendale DM 270/04 di cui
al presente Manifesto potranno optare per il passaggio con iscrizione al terzo anno di corso.
Le domande dovranno essere presentate all’Ufficio protocollo del Dipartimento di Scienze
Aziendali e Giuridiche (cubo 11 C) tra il primo giugno ed il dieci settembre. Alla domanda dovrà
essere allegata autocertificazione attestante l’anno di immatricolazione, la denominazione di
ciascuna attività formativa per la quale lo studente abbia superato la relativa prova, la data del
superamento e la votazione eventualmente riportata.
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Il riconoscimento totale o parziale dei crediti maturati a seguito degli esami sostenuti nel Corso di
Laurea ex DM 509/99 o secondo gli ordinamenti didattici previgenti al DM 509/99 compete al
Consiglio di Corso di Studio.
La Laurea in Economia Aziendale conseguita ai sensi del DM 509/99 ha il medesimo valore legale
della Laurea in Economia Aziendale conseguita ai sensi del DM 270/04.
15. Offerta formativa
L’elenco degli insegnamenti attivati con l’indicazione del docente titolare di ciascun corso viene
pubblicato sul sito Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche.
I periodi didattici di attivazione degli insegnamenti così come riportati nel presente Manifesto
degli Studi potrebbero subire delle modifiche: è responsabilità dello studente verificare,
all’inizio di ogni periodo didattico tramite il sito web del Dipartimento di Scienze Aziendali e
Giuridiche, i corsi effettivamente attivati.
Per alcuni insegnamenti, gli studenti vengono suddivisi in due aule (aula 1 e aula 2): confluiscono
nell’aula 1 gli studenti il cui cognome ricade nel gruppo “A‐L”; confluiscono nell’aula 2 gli
studenti il cui cognome ricade nel gruppo “M‐Z”.
Per le propedeuticità ed i programmi dei corsi di insegnamento si veda l’allegato C.
Per ulteriori informazioni è possibile inoltre consultare il sito del Corso di Laurea all’indirizzo
http://www.economia.unical.it/ecoaz270.
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ALLEGATO A
PIANO DI STUDIO UFFICIALE
Attività formative previste al primo anno
Insegnamento Tipologia
Ambito
disciplinare
Settore
scientifico‐
disciplinare Cfu
Periodo
didattico
Metodi Matematici per l’economia Base Statistico‐
Matematico SECS‐S/06 10 1°‐2°
Statistica Caratterizzante Statistico‐
Matematico SECS‐S/01 10 3°‐4°
Economia Aziendale Base Aziendale SECS‐P/07 10 1°‐2°
Microeconomia Base Economico SECS‐P/01 10 3°‐4°
Istituzioni di diritto pubblico Affini o integrative Affini o
integrative IUS/09 5 4°
Laboratorio informatico di base
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
Ulteriori
Attività
formative (art.
10, comma 5,
lettera d)
INF/01 2 2°
Lingua Inglese
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
Per la prova
finale e la
lingua straniera
(art. 10, comma
5, lettera c)
L‐LIN/12 4 3°‐4°
Seconda Lingua straniera a scelta tra:
- Laboratorio di Lingua Francese
- Laboratorio di Lingua Tedesca
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
Ulteriori
Attività
formative (art.
10, comma 5,
lettera d)
L‐LIN/04
L‐LIN/14 4
3°‐4°
3°‐4°
Totale cfu I anno 55
Attività formative previste al secondo anno
Insegnamento Tipologia
Ambito
disciplinare
Settore
scientifico‐
disciplinare Cfu
Periodo
Didattico
Ragioneria Generale ed Applicata Caratterizzante Aziendale SECS‐P/07 10 1°‐2°
Economia e Gestione delle Imprese Caratterizzante Aziendale SECS‐P/08 10 3°‐4°
Istituzioni di diritto privato Base Giuridico IUS/01 10 1°‐2°
Macroeconomia Caratterizzante Economico SECS‐P/01 10 3°‐ 4°
Matematica Finanziaria Affini o integrative Affini o
integrative SECS‐S/06 5 4°
Diritto Commerciale Caratterizzante Giuridico IUS/04 10 3°‐4°
Diritto Tributario Caratterizzante Giuridico
IUS/12
5 2°
Totale cfu secondo anno 60
12
Attività formative previste al terzo anno
Insegnamento Tipologia Ambito disciplinare
Settore
scientifico‐
disciplinare Cfu
Periodo
didattico
Organizzazione Aziendale 1 Affini o integrative Affini o integrative SECS‐P/10 5 1°‐2
5 cfu a scelta tra i seguenti insegnamenti:
‐ Organizzazione aziendale 2 (5 cfu)
‐ Economia del personale (5 cfu)
‐ Economia dell’innovazione (5 cfu)
‐ Economia dei contratti (5 cfu)
‐ Economia internazionale (5 cfu)
Affini o integrative Affini o integrative
SECS‐P/10
SECS‐P/01
SECS‐P/02
SECS‐P/01
SECS‐P/01
5
3°‐4°
3°
4°
4°
3°
35 cfu a scelta tra i seguenti insegnamenti
da individuare selezionando al massimo 5
insegnamenti diversi :
Analisi di Bilancio (10 cfu)
Analisi e contabilità dei costi (10 cfu)
Metodologie e determinazioni
quantitative d’azienda (10 cfu)
Strategia e politica aziendale (5 cfu)
Analisi di bilancio per la valutazione dei
rischi d’impresa (5 cfu)
Tecnica e gestione dei finanziamenti (5
cfu)
Tecnica e gestione degli investimenti (5
cfu)
Tecnica e gestione dei finanziamenti e
degli investimenti (10 cfu) (*)
Marketing (10 cfu)
Marketing di rete (5 cfu)
Strategie d’impresa (10 cfu)
Finanza Aziendale (10 cfu)
Economia delle aziende di credito (10 cfu)
Tecnica di borsa (10 cfu)
Finanza etica (10 cfu)
Caratterizzante Aziendale
SECS‐P/07
SECS‐P/07
SECS‐P/07
SECS‐P/07
SECS‐P/07
SECS‐P/08
SECS‐P/08
SECS‐P/08
SECS‐P/08
SECS‐P/08
SECS‐P/08
SECS‐P/09
SECS‐P/11
SECS‐P/11
SECS‐P/11
35
1°‐2°
1°‐2°
1°‐2°
3°
3°
1°
2°
1°‐2°
3°‐4°
3°
3°‐4
1°‐2°
1°‐2°
1°‐2°
3°‐4°
Attività formative a scelta dello studente
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
A scelta dello
studente (art. 10,
comma 5, lettera a)
‐ 15 ‐
Tirocinio
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
Per stages e tirocini
presso imprese, enti
pubblici o privati,
ordini professionali
(art.10, comma 5,
lettera e)
‐ 2 ‐
Prova Finale
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
Per la prova finale e
la lingua straniera
(art. 10, comma 5,
lettera c)
‐ 3 ‐
Totale cfu terzo anno 65
(*) Moduli coordinati: Tecnica e gestione dei finanziamenti (5 cfu) + Tecnica e gestione degli investimenti (5 cfu).
13
Altre attività formative “a scelta dello studente” (art. 10, comma 5, lettera a) considerate
coerenti con il progetto formativo del CdL in Economia Aziendale.
Attività formative Settore scientifico‐disciplinare Cfu
Storia economica SECS‐P/ 12 Storia economica (mutua da
Giurisprudenza)
10
14
Allegato B
Piano di Studio Standard
Insegnamento Tipologia
Ambito
disciplinare
Settore
scientifico‐
disciplinare Cfu Anno
Metodi Matematici per l’economia Base Statistico‐
Matematico SECS‐S/06 10 I
Statistica Caratterizzante Statistico‐
Matematico SECS‐S/01 10 I
Economia Aziendale Base Aziendale SECS‐P/07 10 I
Microeconomia Base Economico SECS‐P/01 10 I
Istituzioni di diritto pubblico Affini o integrative Affini o
integrative IUS/09 5 I
Laboratorio informatico di base
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
Ulteriori
Attività
formative (art.
10, comma 5,
lettera d)
INF/01 2 I
Lingua Inglese
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
Per la prova
finale e la
lingua straniera
(art. 10, comma
5, lettera c)
L‐LIN/12 4 I
Laboratorio di Lingua Francese
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
Ulteriori
Attività
formative (art.
10, comma 5,
lettera d)
L‐LIN/04
4 I
Totale cfu primo anno 55
Insegnamento Tipologia
Ambito
disciplinare
Settore
scientifico‐
disciplinare Cfu Anno
Ragioneria Generale ed Applicata Caratterizzante Aziendale SECS‐P/07 10 II
Economia e Gestione delle Imprese Caratterizzante Aziendale SECS‐P/08 10 II
Istituzioni di diritto privato Base Giuridico IUS/01 10 II
Macroeconomia Caratterizzante Economico SECS‐P/01 10 II
Matematica Finanziaria Affini o integrative Affini o
integrative SECS‐S/06 5
II
Diritto Commerciale Caratterizzante Giuridico IUS/04 10 II
Diritto Tributario Caratterizzante Giuridico
IUS/12
5
II
Totale cfu secondo anno 60
15
Insegnamento Tipologia
Ambito
disciplinare
Settore
scientifico‐
disciplinare Cfu Anno
Finanza Aziendale Caratterizzante Aziendale SECS‐P/09 10 III
Analisi e contabilità dei costi Caratterizzante Aziendale SECS‐P/07 10 III
Organizzazione Aziendale 1 Affini o integrative Affini o
integrative SECS‐P/10 5 III
Marketing Caratterizzante Aziendale SECS‐P/08 10 III
Strategia e politica aziendale Caratterizzante Aziendale SECS‐P/07 5 III
Economia dell’innovazione Affini o integrative Affini o
integrative SECS‐P/02 5
III
Attività formative a scelta dello studente
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
A scelta dello
studente (art.
10, comma 5,
lettera a)
‐ 15 III
Tirocinio
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
Per stages e
tirocini presso
imprese, enti
pubblici o
privati, ordini
professionali
(art.10, comma
5, lettera e)
‐ 2 III
Prova Finale
Altre attività
formative (DM 270
art. 10 § 5)
Per la prova
finale e la
lingua straniera
(art. 10, comma
5, lettera c)
‐ 3 III
Totale cfu terzo anno 65
16
Allegato C
Programma dell’insegnamento di
Analisi di bilancio
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Analisi di bilancio
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Financial statements analysis
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: Economia Aziendale
Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali e interattive, discussioni di casi
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: esame scritto (test al computer) con domande a risposta chiusa. Nessun esame
orale. Valutazione in trentesimi. Voto minimo 18.
Risultati di apprendimento previsti: fornire agli studenti gli strumenti metodologici e le competenze
pratiche per applicare le tecniche di analisi di bilancio più diffuse nella prassi economico‐finanziaria.
Programma/contenuti:
L’impresa; la dinamica temporale delle operazioni di gestione; il bilancio come rappresentazione
dell’impresa; criteri di riclassificazione del bilancio; fabbisogno e surplus finanziario; le condizioni di
equilibrio economico e finanziario; il rendiconto finanziario; le analisi per indici; il cash flow; la leva
finanziaria; la leva operativa; approcci alla valutazione aziendale.
Bibliografia
Facchinetti I., Analisi di bilancio, Milano, Il Sole 24 Ore, 2006.
17
Programma dell’insegnamento di
Analisi di bilancio per la valutazione dei rischi d’impresa
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Analisi di bilancio per la valutazione dei rischi d’impresa
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Financial Statement Analysis to assess business risks
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: Lezioni tradizionali e interattive ‐ Esercitazioni ‐ Discussioni di casi
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Prova scritta
Risultati di apprendimento previsti: Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti metodologici e le
competenze pratiche per applicare le tecniche di analisi di bilancio diffuse nella prassi contabile.
Programma/contenuti:
l bilancio: struttura, obiettivi ed impatto dei principi contabili internazionali ‐ L’analisi di bilancio: natura e
scopi ‐ La riclassificazione dello Stato patrimoniale ‐ Le novità introdotte dalla riforma del diritto societario
in tema di conferimenti e forme di finanziamento nelle Spa e nelle Srl ‐ La riclassificazione del Conto
economico ‐ Le condizioni di equilibrio economico dell’impresa ‐ Gli indici di bilancio: analisi della
situazione finanziaria e patrimoniale e della performance economica ‐ La scelta delle fonti di finanziamento
e lʹeffetto leva finanziaria. I rischi di un eccessivo indebitamento ‐ L’analisi di bilancio nella prospettiva di
Basilea 2 ‐ Le criticità della gestione economico‐finanziaria delle imprese italiane.
Bibliografia
Dispense e letture a cura del docente.
18
Programma dell’insegnamento di
Analisi e contabilità dei costi
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Analisi e contabilità dei costi
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Cost management system
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: Lezioni tradizionali, discussione di casi ed esercitazioni sulle domande di
esame in aula.
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Esame scritto. Valutazione in trentesimi. Voto minimo 18.
Risultati di apprendimento previsti: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi concettuali e la
conoscenza delle tecniche tradizionali sulle metodologie quantitative, tradizionali e avanzate, a supporto
dell’attività direzionale nelle aziende di produzione. Il corso intende inoltre fornire agli studenti le basi
concettuali e la conoscenza delle tecniche tradizionali ed innovative necessarie per un efficiente utilizzo
della contabilità analitica a supporto dei processi decisionali di breve periodo.
Programma/contenuti:
Classificazioni dei costi. Configurazioni di costo. Direct costing. Full costing. Activity based costing (ABC).
Produzione per lotti, commessa e processo. Break even analysis. Make or buy. Decisioni manageriali:
prezzo, mix e produzioni.
Bibliografia
BRUSA L. (2000), Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè.
GARRISON R.H. ‐ NOREEN E.W. (2007), Programmazione e controllo, IIed. McGraw‐Hill
HORNGREN C.T. – SUNDEM G.L. – STRATTON W.O. (2007), Programmazione e controllo, Pearson
Prentice Hall.
ANTHONY R.N. ‐ HAWKINS D.F. – MACRI’ D.M. ‐ MERCHANT K.A. (2008), Sistemi di controllo, IIIa ed.
McGraw‐Hill.
19
Programma dell’insegnamento di
Diritto Commerciale
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Diritto Commerciale
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Commercial Law
Ambito disciplinare: Giuridico
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): IUS/04
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: secondo
Propedeuticità: Istituzioni di Diritto Privato
Organizzazione della Didattica: Lezioni
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: la prova finale si articola: a) in una preselezione informatica consistente in domande
a risposta multipla superabile (diviso in due moduli da 25 domande l’uno, da superare entrambi con
punteggio minimo di 18 e con penalizzazione di 1 punto per ogni risposta errata); b) in un successivo
colloquio orale sostenibile qualora si sia superata la prova preselettiva
Risultati di apprendimento previsti: obiettivo del corso è fornire agli studenti le conoscenze di base
necessarie per comprendere il ruolo del diritto commerciale nello sviluppo delle imprese e dell’economia,
tra regole e autonomia dei privati.
Programma/contenuti:
Parte prima: imprenditore; impresa; azienda; concorrenza; consorzi. Parte seconda: titoli di credito;
procedure concorsuali. Parte terza: le società in generale; le società di persone; le società di capitali; le
società cooperative.
Bibliografia
Per la parte prima: G. F. CAMPOBASSO (a cura di M. Campobasso), Diritto commerciale 1. Diritto
dell’impresa, Torino, UTET, 2008, 6a ed., ad eccezione dei capitoli relativi al diritto dei segni distintivi e
delle opere dell’ingegno (quindi: tutto il manuale ad eccezione dei cap. VI e VII); per la parte seconda: G. F.
CAMPOBASSO (a cura di M. Campobasso), Diritto commerciale 3. Contratti. Titoli di credito. Procedure
concorsuali, Torino, UTET, 2008, 4a ed., ad eccezioni dei capitoli dedicati ai contratti di impresa (quindi:
solo la parte seconda e la parte terza).
In alternativa ai testi sopra indicati, G. PRESTI ‐ M. RESCIGNO, Corso di diritto commerciale I.
Impresa. Contratti. Titoli di credito. Fallimento, Zanichelli, Bologna, 2011, 5a ed., per le parti
corrispondenti.
Per la parte terza: G. F. CAMPOBASSO (a cura di M. Campobasso), Diritto commerciale 2. Diritto
delle società, Utet, Torino, 2009, 7ª ed., oppure, in alternativa, G. PRESTI‐M. RESCIGNO, Corso
20
di diritto commerciale. II. Società, Zanichelli, Bologna, 2011, 5a ed. (tutto).
E’ indispensabile utilizzare edizioni del Codice Civile pubblicate non prima del gennaio 2011.
Programma dell’insegnamento di
Diritto Tributario
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Diritto Tributario
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Tax Law
Ambito disciplinare: Giuridico
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): IUS/12
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: secondo
Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali e interattive, discussioni di casi
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Esame orale. Valutazione in trentesimi. Voto minimo 18.
Risultati di apprendimento previsti: Il Corso si propone l’obiettivo di formare gli studenti sui principi
generali dell’ordinamento tributario e sulla disciplina dei singoli tributi.
Programma/contenuti:
A) Parte generale
‐ il diritto tributario;
‐ prestazioni patrimoniali imposte e tributi;
‐ principi costituzionali;
‐ la norma tributaria: le fonti e lʹinterpretazione;
‐ lʹattuazione del prelievo: fattispecie, obbligazione tributaria, soggetti, dinamica dellʹimposta, obblighi dei
contribuenti, istruzione, accertamento;
‐ l’elusione;
‐ le sanzioni amministrative;
‐ lʹautotutela.
B) Parte speciale
21
‐ il sistema tributario italiano;
‐ le imposte dirette: l’IRPEF e le singole categorie di reddito, l’IRES (con esclusione delle operazioni
straordinarie nel reddito dʹimpresa e dei redditi transnazionali), IRAP e i principi comunitari;
‐ lʹIVA;
‐ Lʹimposta di registro.
Bibliografia
F. TESAURO, “Istituzioni di diritto tributario”, Parte generale e Parte speciale, ultima edizione; oppure R.
LUPI, “Diritto tributario”, Parte generale e Parte speciale, ultima edizione.
L’esame può essere altresì preparato su altri manuali accademici, purché aggiornati.
Programma dell’insegnamento di
Economia Aziendale
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Economia Aziendale
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Business Administration
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Base
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: primo
Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali e interattive, esercitazioni, discussioni di casi
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Prova scritta e orale; valutazione in trentesimi.
Risultati di apprendimento previsti: L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le basi per la
conoscenza del funzionamento dellʹazienda, della sua organizzazione, della sua gestione, delle logiche
contabili che legano le operazioni di gestione alle rilevazioni contabili e che conducono alla predisposizione
del bilancio d’esercizio. Al termine del corso lo studente è in grado di: conoscere i principi e le logiche di
funzionamento del sistema aziendale; effettuare la rilevazione economico‐finanziaria di alcune classi di
operazioni aziendali ‐ conoscere la struttura, i contenuti e il quadro normativo di riferimento del bilancio
d’esercizio secondo il codice civile.
22
Programma/contenuti:
Il fenomeno azienda – Il fenomeno gruppo aziendale – La concezione sistemica dell’azienda – L’impresa e
l’ambiente – L’organizzazione aziendale: variabili organizzative strutturali e non strutturali ‐ La gestione
come sistema di operazioni e sistema di valori ‐ Il capitale e il reddito ‐ L’economicità e le condizioni di
equilibrio economico dell’impresa ‐ Le condizioni di equilibrio finanziario dell’impresa e le decisioni di
finanziamento ‐ La rilevazione contabile e il bilancio d’esercizio
Bibliografia
G. Fabbrini ‐ A. Montrone (a cura di), Economia aziendale. Volume I. I fondamenti della disciplina, Franco
Angeli, Milano, 2006. 2) Dispense e letture a cura del docente.
Programma dell’insegnamento di
Economia delle aziende di credito
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Economia delle aziende di credito
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Banking and Financial Institutions
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/11
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni, esercitazioni
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: L’esame prevede una prova orale.
Risultati di apprendimento previsti:
Il corso ha l’obiettivo di fornire una panoramica esaustiva sul sistema finanziario, con particolare at‐
tenzione rivolta verso le banche.
Il corso è disegnato per chi si accosta per la prima volta allo studio del sistema finanziario ma che nello
stesso tempo possiede già un bagaglio di conoscenze e di competenze tali da consentire un approccio
maturo ai contenuti del corso e una valutazione critica delle questioni ivi affrontate e discusse.
Ci si propone di raggiungere i seguenti risultati di apprendimento:
‐ acquisizione delle terminologia di uso corrente nei mercati finanziari;
‐ comprensione delle specificità e delle principali funzioni della banca;
‐ capacità di comprendere le caratteristiche tecniche e le finalità economiche delle operazioni bancarie, degli
strumenti e dei servizi finanziari offerti nel sistema finanziario (italiano);
23
‐ capacità di valutare i bisogni finanziari (di pagamento, di investimento, di finanziamento, di gestione dei
rischi) degli operatori economici (famiglie, imprese, pubblica amministrazione), e di trovare le soluzioni fi‐
nanziarie più adeguate (prodotti e servizi finanziari).
Programma/contenuti:
- Sistema finanziario e attività bancaria
- Raccolta bancaria, Depositi
- Prestiti e analisi di fido, Finanziamenti a breve termine, Finanziamenti a medio lungo termine
- Vigilanza bancaria e Basilea
- Merchant banking
- Titoli azionari, Obbligazioni e Titoli di Stato
- Strumenti derivati
- Cartolarizzazioni
- Concentrazioni bancarie
- Servizi di gestione del risparmio
- Servizi di investimento
- Strumenti di pagamento
- Crisi bancarie e finanziarie
Bibliografia
Libri di testo:
• Fabrizi P.L., Forestieri G., Mottura P. (a cura di) (2003). Strumenti e servizi finanziari. Egea.
Letture integrative consigliate:
• Ruozi R. (2011). Economia della banca. Egea.
Durante il Corso vengono consigliate ulteriori letture di approfondimento.
Programma dell’insegnamento di
Economia e Gestione delle Imprese
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Economia e Gestione delle Imprese
Denominazione dell’insegnamento in inglese: General management
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/08
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: secondo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali, casi, esercitazioni
Modalità di frequenza: obbligatoria
24
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta e orale
Risultati di apprendimento previsti: Il corso di Economia e Gestione delle Imprese propone lo studio di
teorie economiche, modelli manageriali e tecniche di gestione, con lʹobiettivo di trasferire agli studenti gli
strumenti necessari a governare i processi di funzionamento dell’impresa.
Programma/contenuti:
Il corso di Economia e Gestione delle Imprese (EGI) propone lo studio di teorie economiche e modelli
manageriali, con lʹobiettivo di trasferire agli studenti gli strumenti necessari a governare i processi di
funzionamento dell’impresa. L’approccio è fondato sul concetto di “valore economico”, proposto quale
finalità principe della gestione aziendale.
Si tratta di un corso dedicato ai principi dell’economia manageriale, proponendo l’esame dell’impresa quale
sistema cognitivo in continua evoluzione. In sostanza, vengono analizzate le principali teorie sulle finalità e
sul governo dell’impresa ‐ intesa quale sistema complesso composto da individui, competenze, funzioni
(stock di competenze specialistiche) e processi (aggregati di competenze multifunzionali) ‐ e sulle sue
relazioni con le principali categorie di stakeholder (portatori di interessi aziendali e ambientali). L’obiettivo
didattico consiste nell’introduzione alla complessità e alle interdipendenze dei processi gestionali,
considerando la molteplicità di attori, prospettive, culture e valori che cooperano e competono intorno
all’impresa in funzionamento. Vengono, inoltre, descritti i modelli e i processi di gestione che consentono di
rendere le finalità d’impresa concreti obiettivi imprenditoriali e di gestione, mediante la definizione e la
realizzazione delle strategie e attraverso la gestione dei processi innovativi. Il corso di EGI prevede una
unità didattica dedicata allo sviluppo imprenditoriale e al business planning, considerando tale prospettiva
imprescindibile per chi intenda operare in una economia di mercato, sia con ruoli manageriali che con ruoli
imprenditoriali in senso stretto intesi.
I principali temi affrontati nel corso sono:
1) le teorie sulle finalità dell’impresa fra creazione, diffusione e distribuzione del valore economico;
2) lʹanalisi delle risorse che determinano la capacità di creazione di valore dellʹimpresa: relazioni e
conoscenza nel processo evolutivo dell’impresa quale sistema cognitivo;
3) lʹimpiego delle risorse aziendali nella prospettiva delle finalità e degli obiettivi imprenditoriali: visione,
missione, dinamiche competitive e strategie d’impresa, sui mercati nazionali e internazionali;
4) le gestione dell’innovazione e delle tecnologie per lo sviluppo aziendale ‐ la funzione Ricerca & Sviluppo;
5) lo sviluppo imprenditoriale e il business planning: principi e processi;
6) l’approccio sistemico‐funzionale alla gestione delle imprese: il marketing, la produzione e la finanza.
Tecniche di gestione. Misurazione bilanciata delle prestazioni.
Bibliografia
S.Sciarelli, 2002, Economia e Gestione delle Imprese ‐ Volume 1° e Volume 2°, Cedam, Padova
Ulteriori testi consigliati per approfondire gli argomenti di maggiore rilievo sono:
G.Golinelli, 2000, L’approccio sistemico al governo dell’impresa. Volume Primo: L’impresa sistema vitale,
Cedam, Padova;
P.Jaccod, G.Gandellini e P.Nascenti, 1997, Sviluppare Nuovi Business, Seam
I materiali didattici sono disponibili sul sito:
www.egiunical.it
25
Programma dell’insegnamento di
Finanza Aziendale
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Finanza Aziendale
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Corporate Finance
Ambito disciplinare: Discipline economico‐gestionali
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/09
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio: 10
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali e interattive, discussioni di casi
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta e orale
Risultati di apprendimento previsti: Il corso prende in esame i temi principali della finanza aziendale
nella prospettiva decisionale dei manager aziendali. Viene sviluppato e applicato il concetto di valore
attuale netto per mostrare come le scelte di investimento e quelle di finanziamento interagiscono ai fini
della creazione del valore. I contenuti del corso sono rilevanti per tutte le materie manageriali.
Programma/contenuti:
Valore Attuale Netto, la teoria della Massimizzazione del Valore e Corporate Governance. Perché il
criterio del VAN è quello migliore: presentazione delle alternative. Introduzione al Rischio e Costo del
Capitale. Politica dei Dividendi e Scelte di Struttura Finanziaria.
Bibliografia
Principi di finanza aziendale, Brealey, Myers, Allen, Sandri, Mc Graw Hill Italia
26
Programma dell’insegnamento di
Istituzioni di Diritto Privato
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Istituzioni di Diritto Privato
Denominazione dell’insegnamento in inglese: civil law
Ambito disciplinare: Giuridico
Tipologia di attività formativa: Base
SSD (settore scientifico disciplinare): IUS/01
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: secondo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni frontali, esercitazioni.
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova orale
Risultati di apprendimento previsti:
Programma/contenuti:
Realtà sociale e ordinamento giuridico
Fonti del diritto
Principi
Fatto ed effetto giuridico
Situazione soggettiva e rapporto giuridico
Dinamica delle situazioni soggettive
Metodo giuridico e interpretazione
Diritto internazionale privato
Situazioni di credito e di debito
Situazioni di garanzia
Prescrizione e decadenza
Autonomia negoziale e autonomia contrattuale
Singoli contratti
Promesse unilaterali
Pubblicità e trascrizione
Responsabilità civile e illecito
Impresa familiare.
27
Bibliografia
Pietro Perlingieri, Manuale di Diritto Civile, Napoli, ESI, ultima edizione.
Approfondimenti e letture:
Codice civile e leggi complementari, qualsiasi casa editrice, ultima edizione.
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Programma dell’insegnamento di
Istituzioni di diritto pubblico
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Istituzioni di Diritto Pubblico
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Public Law
Ambito disciplinare: Affini o integrative
Tipologia di attività formativa: Affini o integrative
SSD (settore scientifico disciplinare): IUS/09
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: primo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova orale
Risultati di apprendimento previsti:
il corso intende offrire agli studenti le nozioni di base sulla disciplina organizzativa delle amministrazioni
pubbliche
Programma/contenuti:
1. Amministrazione pubblica e poteri pubblici. Concetto di amministrazione pubblica.
2. Il diritto amministrativo. Nascita ed evoluzione storica del diritto amministrativo in Francia e in Italia. La
legislazione amministrativa. Diritto amministrativo e diritto privato.
3. Le fonti del diritto amministrativo. Fonti comunitarie: regolamenti, direttive, decisioni. Costituzione, leggi
costituzionali, atti aventi forza di legge, regolamenti, principi generali. Il potere legislativo e regolamentare
dopo la riforma del Titolo V della Costituzione. Gli statuti.
4. Le norme costituzionali sullʹamministrazione pubblica. Modelli di amministrazione e principi
costituzionali. Pluralismo, differenziazione, adeguatezza, sussidiarietà. Imparzialità, buon andamento,
ragionevolezza. Indirizzo politico e attività amministrativa.
5. Le amministrazioni pubbliche e gli enti pubblici. Stato, Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni.
La cooperazione tra i diversi livelli di governo. Le autorità amministrative indipendenti. Le amministrazioni
pubbliche in forma privata. Le forme organizzative dellʹimpresa pubblica. Gli organismi di diritto pubblico.
I servizi pubblici locali.
6. Organizzazione della pubblica amministrazione: caratteri generali. Il rapporto di ufficio. Relazione tra
uffici. Principi generali in materia di rapporti di impiego con le pubbliche amministrazioni.
Bibliografia
V. CERULLI IRELLI, Lineamenti del diritto amministrativo, Torino 2012, capitoli 1, 2, 3 e 4 (pagg. 1‐ 233).
Ulteriori riferimenti bibliografici nonché materiali utili alla preparazione dellʹesame saranno di volta in
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volta indicati dal docente nel corso delle lezioni. Ai fini della preparazione dell’esame è indispensabile la
consultazione di un qualsiasi codice di leggi amministrative in commercio (purché aggiornato al 2012).
Programma dell’insegnamento di
Laboratorio informatico di base
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Laboratorio informatico di base
Ambito disciplinare: Ulteriori attività formative
Tipologia di attività formativa: Altre attività formative
SSD (settore scientifico disciplinare): INF/01
Crediti Formativi (CFU): 2
Ore di lezione in Aula: 6 ore di
seminari in aula
tradizionale
Ore riservate allo studio individuale: 14
Ore di esercitazione/laboratorio: 30 ore svolte presso il Laboratorio Didattico di Informatica (LDI)
Lingua d’insegnamento: Italiano
Anno di corso: primo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: Il Corso prevede seminari svolti in aula tradizionale dal docente
supervisore e attività pratiche svolte presso il Laboratorio Didattico di Informatica (LDI) della Facoltà di
Economia dal docente esercitatore assegnato al corso e coordinati dal docente responsabile.
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Per l’acquisizione dei crediti è necessario aver frequentato le
attività di laboratorio previste dal programma e superato una prova finale da svolgere presso il Laboratorio,
consistente in: (1) un questionario a risposta multipla atto a verificare la comprensione dei concetti di base
illustrati durante il ciclo di seminari; (2) un elaborato, consistente nella “scrittura” mediante word processor
di un semplice documento e nell’utilizzo di un foglio elettronico.
Risultati di apprendimento previsti: Conoscenza di alcuni concetti di base relativi alla rappresentazione ed
al trattamento automatico delle informazioni ed all’architettura logica e fisica dei calcolatori. Capacità
pratiche relative all’uso del calcolatore ed all’utilizzo dei principali applicativi software di Office
Automation (scrittura testi, fogli elettronici) e dei servizi di rete (posta elettronica,
trasferimento file, WWW).
Programma/contenuti:
1. ‐ Architettura del calcolatore ‐ Ambiente Windows.
Struttura e uso del personal computer. L’ambiente di lavoro Windows. Gestione delle risorse del
computer. Risorse di rete. Software applicativi. Internet. Posta elettronica.
2. –Elaborazione testi.
Principali elementi e comandi di un wordprocessor: Utilizzo di un editor di testi con particolare
riferimento alla creazione, formattazione e impaginazione di un documento, alla creazione di tabelle,
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al mail merging e ai collegamenti ipertestuali.
3. ‐ Foglio elettronico: calcolare ed analizzare dati.
Creazione e gestione di un foglio di lavoro con particolare riferimento all’utilizzo di funzioni aritmetiche e
logiche, alla ricerca e ordinamento dei dati, alla rappresentazione grafica dei dati e ai collegamenti
ipertestuali.
Bibliografia
Tutto il materiale didattico sarà disponibile sul portale del corso
Testo consigliato ma non obbligatorio:
ECDL ‐ La guida McGraw‐ Hill alla Patente Europea del Computer, McGraw‐Hill, Italia.
Programma dell’insegnamento di
Laboratorio di Lingua Francese
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Laboratorio di Lingua Francese
Denominazione dell’insegnamento in inglese: FRENCH LANGUAGE
Ambito disciplinare: Ulteriori attività formative
Tipologia di attività formativa: Altre attività formative
SSD (settore scientifico disciplinare): L‐LIN/04
Crediti Formativi (CFU): 4
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 40
Ore di esercitazione/laboratorio:30
Lingua d’insegnamento: Francese
Anno di corso: primo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: esercitazioni degli esperti linguistici
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione:prova scritta
Risultati di apprendimento previsti: acquisizione delle competenze linguistiche di base necessarie alla
comprensione scritta ed orale di testi di specialità in lingua francese.
Programma/contenuti:
lessico specialistico, grammatica di base, fonetica del francese.
Bibliografia
dispensa esercitazioni
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Programma dell’insegnamento di
Laboratorio di Lingua Tedesca
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Lingua Tedesca (laboratorio)
Denominazione dell’insegnamento in inglese:German Language
Ambito disciplinare: Ulteriori attività formative
Tipologia di attività formativa: Altre attività formative
SSD (settore scientifico disciplinare): L‐LIN/14
Crediti Formativi (CFU): 4
Ore di lezione in Aula: 20 Ore riservate allo studio individuale: 60
Ore di esercitazione/laboratorio: 20
Lingua d’insegnamento: Italiano e Tedesco; a richiesta anche in Inglese
Anno di corso: primo
Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni frontali ed esercitazioni in aula.
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: esame scritto e orale, valutazione in trentesimi
Risultati di apprendimento previsti: il corso intende fornire le basi per la comprensione scritta e orale della
lingua tedesca di testi specifici.
Programma/contenuti:
Grammatica base che comprende i seguenti argomenti:
coniugazione del verbo al presente, coniugazione dei verbi modali, coniugazione dei verbi con prefisso
separabile, l’orario formale ed informale, preposizioni che reggono accusativo, dativo e quelli che reggono
accusativo e dativo, coniugazione del verbo al Perfekt (passato prossimo).
Tratti fondamentali della storia tedesca prima e dopo il 1945, i Länder della Repubblica Federale di
Germania sotto il profilo politico, economico, aziendalistico e giuridico; partiti politici tedeschi ed alcuni
articoli della Costituzione Tedesca e articoli della stampa tedesca quotidiana e settimanale.
Informazioni su Austria e la Svizzera.
Bibliografia
Grammatica: Themen aktuell 1 Kursbuch (libro del corso) e Arbeitsbuch (eserciziario), Hueber Verlag, Ismaning 2009.
Programma: Fatti sulla Germania, Societäs‐Verlag, Francoforte sul Meno 2003
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Programma dell’insegnamento di
Lingua Inglese
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Lingua Inglese
Denominazione dell’insegnamento in inglese: English for Business Administration
Ambito disciplinare: Per la prova finale e la lingua straniera
Tipologia di attività formativa: Altre attività formative
SSD (settore scientifico disciplinare): L‐LIN/12
Crediti Formativi (CFU): 4
Ore di lezione in Aula:24 Ore riservate allo studio individuale: 38
Ore di esercitazione/laboratorio: 38
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: primo
Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: Esercitazioni, studio in autonomia presso il Centro Linguistico di Ateneo,
lezioni frontali
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Prova scritta in cui si valutano le competenze raggiunte nei seguenti aspetti
linguistici: coesione del testo, conoscenze lessicali nel settore economico, analisi di un grafico, comprensione
e analisi di un testo economico.
Prova orale che valuta le competenze raggiunte nelle seguenti funzioni comunicative: saper parlare di sé
attraverso lʹanalisi del proprio currculum vitae, saper esporre i contenuti di articoli autentici su tematiche
socio‐economiche.
Risultati di apprendimento previsti:
Il corso di Lingua Inglese ha un duplice obiettivo: fornire agli studenti le basi per sviluppare una
conoscenza attiva e passiva della lingua inglese nel settore economico e potenziare le abilità di studio
accademico
Programma/contenuti:
Comprendere il contenuto globale della comunicazione che avviene in aula; comprendere/interagire su temi
di uso quotidiano (es.: so parlare delle attività che svolgo in Facoltà o a casa); interagire in situazioni semplici
tipiche del contesto professionale (es.: so rispondere al telefono, so annotare un messaggio, riesco a dare delle
informazioni); utilizzare il lessico di base specifico del contesto economico; comprendere i contenuti di un
testo breve e semplice, ma specifico del campo di studi degli studenti (es.: una brochure/catalogo descrittivo di
un’azienda) ed in contesto professionale, come: comprendere/saper formulare i contenuti di una e‐mail,
scrivere una application form o una cover letter, analizzare grafici e dati statistici.
Bibliografia
I testi di riferimento verranno consigliati ad inizio di lezione. Si tratterà, comunque, di articoli autentici
selezionati da Internet e testi economici consigliati dai docenti di discipline economiche.
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Programma dell’insegnamento di
Macroeconomia
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Macroeconomia
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Macroeconomics
Ambito disciplinare: Economico
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/01
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: secondo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni ed esercitazioni
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: L’esame consiste in una prova scritta (più eventualmente orale)
Risultati di apprendimento previsti: Il corso costituisce una introduzione allo studio della Macroeconomia.
L’obiettivo è di fornire gli strumenti per l’analisi e la spiegazione dell’andamento, nel breve e nel lungo
periodo, delle principali variabili economiche (produzione, occupazione e disoccupazione, consumi,
investimenti, bilancio pubblico, tassi di interesse, tassi di cambio, bilancia dei pagamenti, produttività del
lavoro), delle patologie che affliggono i sistemi economici (disoccupazione, inflazione, debito pubblico) e
degli strumenti di politica economica che possono essere usati per rimediare ai problemi macroeconomici.
Programma/contenuti:
Le principali variabili macroeconomiche.
Il mercato dei beni e il moltiplicatore
I mercati finanziari: moneta e titoli.
I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS‐ LM. La politica monetaria e fiscale.
Il mercato del lavoro.
Lʹequilibrio generale: la domanda aggregata e lʹofferta aggregata.
La curva di Phillips nel breve e nel lungo periodo.
Inflazione, produzione e crescita della moneta.
Lʹeconomia aperta. Tassi di cambio, scambi commerciali, movimenti di capitali.
Crescita economica. I fatti principali
Crescita. Produttività del lavoro, accumulazione di capitale e progresso tecnologico.
Aspettative e politica economica
Le patologie dei sistemi economici: disoccupazione elevata, iperinflazione, debito pubblico
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Bibliografia
Blanchard, O., 2005, Scoprire la Macroeconomia. I. Quello che non si può non sapere, Il
Mulino, Bologna
Findlay, Esercizi di macroeconomia. Guida allo studio del testo di Olivier Blanchard ,
2000, Il Mulino, Bologna.
ISTAT, LʹItalia in cifre 2005 (disponibile sul sito dell’ISTAT)
Programma dell’insegnamento di
Marketing
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Marketing
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Marketing
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/08
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: Economia e Gestione delle Imprese
Organizzazione della Didattica: lezioni frontali
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta e prova orale
Risultati di apprendimento previsti:
Il corso si propone di sviluppare la conoscenza dei modelli di marketing per l’analisi e la gestione dei
processi di scambio e delle relazioni tra imprese e clienti. Il corso è dedicato ai processi, agli strumenti e alle
tecniche per l’assunzione di decisioni strategiche riguardo alle relazioni con la domanda e per la gestione
operativa delle leve di marketing.
Programma/contenuti:
Il corso di Marketing è dedicato ai fondamentali modelli che guidano la gestione delle attività di marketing,
nonché ai processi, agli strumenti e alle tecniche che sostengono l’assunzione di decisioni strategiche
riguardo alle relazioni con la domanda e, conseguentemente, alle politiche di offerta dell’impresa.
I contenuti sono i seguenti:
� i processi di marketing per la creazione di valore. Il marketing come disciplina scientifica e come funzione
dell’impresa;
� le relazioni fra attività di marketing, customer loyalty e valore dell’impresa;
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� il comportamento del consumatore e il processo d’acquisto;
� il comportamento del cliente: dalla soddisfazione alla lealtà;
� le ricerche di marketing. Metodologie e tecniche;
� le decisioni di marketing strategico: definizione del business e segmentazione della domanda;
� le decisioni di marketing strategico: posizionamento e differenziazione dell’offerta.
Il corso si concentra inoltre sugli aspetti operativi della gestione dei processi di marketing. Vengono,
pertanto, analizzati modelli e tecniche per la gestione delle principali aree di attività mediante le
quali l’impresa genera valore per la domanda. I contenuti sono i seguenti:
� la gestione delle politiche di prodotto
� le politiche distributive e la gestione delle vendite
� la comunicazione di marketing
� il pricing
� il marketing plan
� i principi di marketing internazionale
Bibliografia
P.Kotler, 2004, Marketing Management, Pearson Education Italia
Per eventuali approfondimenti sono consigliati anche:
M.Costabile, 2001, Il capitale relazionale, McGraw‐Hill
M.A.Raimondo, 2004, Le relazioni di mercato dellʹimpresa, Egea
E.Valdani, 1995, Marketing Strategico, Etas
L.Molteni, Troilo G., 2003, Ricerche di Marketing, McGraw‐Hill
Corbetta P., Gasperoni G., Pisati M., 2001, Statistica per la ricerca sociale, Il Mulino
M.Costabile, 1996, Misurare il valore per il cliente, Utet
C.A. Pratesi, 1995, Il marketing dei prodotti alimentari di marca, Sperling & Kupfer
Programma dell’insegnamento di
Matematica Finanziaria
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Matematica Finanziaria
Denominazione dell’insegnamento in inglese:
Ambito disciplinare: Affini o integrative
Tipologia di attività formativa: Affini o integrative
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐S/06
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: secondo
Propedeuticità: Metodi Matematici per l’Economia
Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali ed esercitazioni in aula
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Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta e colloquio orale
Risultati di apprendimento previsti: Fornire allo studente gli strumenti atti a definire i principi e le tecniche
del calcolo finanziario, impostare le logiche della valutazione finanziaria, fornendole nozioni di base per la
formalizzazione dei contratti e per la lettura formale dei mercati dei capitali.
Programma/contenuti:
1. Grandezze fondamentali della matematica finanziaria.
Interesse e tasso dʹinteresse di una operazione finanziaria elementare a pronti, a termine. Operazioni
finanziarie composte. La legge degli interessi semplici e quella degli interessi composti. Interesse, tasso
dʹinteresse e di sconto, fattore di capitalizzazione e di sconto, intensità di interesse e di sconto, intensità
istantanea di interesse e di sconto di una generica funzione valore. la legge esponenziale. Tassi equivalenti
in capitalizzazione semplice e composta. I titoli obbligazionari a cedola nulla e a cedola fissa.
2. Valore di una operazione finanziaria. Valore globale di una operazione finanziaria in base ad una legge
finanziaria assegnata. Valore attuale, Valore Montante e Valore residuo di una operazione finanziaria.
Operazioni finanziarie eque rispetto ad una legge finanziaria. Il concetto di equità. Proprietà della legge
esponenziale (invariantiva, additiva, etc.) e dimostrazione. Uniformità nel tempo e scindibilità espresse in
termini di fattore di capitalizzazione e di sconto.
Verifica di tali proprietà per le leggi finanziarie studiate.
3. Rendite e piani di ammortamento. Definizioni preliminari. Valore attuale e montante di rendite
temporanee (anticipate e posticipate, immediate e differite). Rendite perpetue. Rendite frazionate. Rendita
anticipata e posticipata. Valutazione di rendite a rata costante in base alla legge dellʹinteresse composto (con
dimostrazione). Definizione di operazione di ammortamento; ammortamento a rimborso finale o graduale
del debito. Il piano dʹammortamento. Il caso dellʹammortamento a rate costanti posticipate, a quote capitali
costanti e a rimborso unico.
4. Il tasso interno di rendimento. Definizione del tasso interno di rendimento (T.I.R.) di una operazione
finanziaria. Condizioni di esistenza e unicità: richiami sul Teorema fondamentale dellʹAlgebra. Il Teorema
di Cartesio. Casi di determinazione esatta del T.I.R. (con dimostrazione). Determinazione del TIR mediante
interpolazione lineare (o metodo delle Corde). Applicazione del T.I.R. come criterio di confronto e di scelta
tra operazioni finanziarie alternative.
5. Indici temporali e di variabilità. Scadenza, vita a scadenza, scadenza media aritmetica (scadenza media)
e Duration di un flusso di importi calcolata in base alla legge esponenziale. Derivazione della Duration di
un generico portafoglio di titoli (con dimostrazione). Applicazione al calcolo della Duration di titoli
obbligazionari a cedola fissa e a cedola nulla. Variazione percentuale del valore di un flusso di importi e sua
relazione con la Duration del flusso stesso (con dimostrazione).
Bibliografia
F. Moriconi, Matematica finanziaria, Il Mulino, 1995.
Altro testo di utile consultazione: F. Cacciafesta, Lezioni di Matematica Finanziaria, Giappichelli editore
Programma dell’insegnamento di
Metodi matematici per l’economia
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Metodi matematici per l’economia
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Mathematical methods for economics
Ambito disciplinare: Statistico‐Matematico
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Tipologia di attività formativa: Base
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐S/06
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio: 30
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: primo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali – Esercitazioni in aula
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Prova scritta e colloquio orale
Risultati di apprendimento previsti: Fornire allo studente gli strumenti di base del calcolo differenziale ed
integrale e dell’algebra lineare che sono propedeutici all’apprendimento di materie professionali, quali la
matematica finanziaria, la statistica e le materie economiche‐aziendali ed indispensabili per poter valutare
fenomeni economici‐aziendali sotto l’aspetto quantitativo.
Programma/contenuti:
Parte 1. Elementi introduttivi
Elementi di logica: proposizioni, connettivi logici, quantificatori. Elementi di teoria degli insiemi: operazioni
fra insiemi, relazioni e funzioni. Funzione inversa e composta.
Insiemi numerici elementari: numeri naturali, interi relativi, razionali, reali.
Richiami di geometria analitica del piano: piano cartesiano, equazioni di retta, parabola, iperbole,
circonferenza, ellisse.
Funzioni reali di variabile reale. Alcuni grafici di funzioni elementari: polinomiali, razionali fratte,
esponenziali, logaritmiche.
Parte 2. Analisi Matematica per funzioni a una variabile.
Limiti di funzioni reali di variabile reale. Esistenza del limite. Operazioni con i limiti e forme indeterminate.
Continuità e teoremi per funzioni continue: teorema di Weierstrass (solo enunciato), teorema di esistenza
degli zeri, teorema dei valori intermedi, vari tipi di discontinuità.
Nozione di derivata e suo significato geometrico. Regole di derivazione. Teoremi del calcolo differenziale:
teorema di Rolle, Lagrange, Cauchy, De L’Hospital. Polinomio di Taylor.
Studio di funzioni: asintoti, massimi e minimi locali e globali, convessità e concavità, flessi.
Successioni numeriche e serie numeriche. Serie geometrica. Alcuni criteri di convergenza.
Primitive (antiderivate). Ricerca delle primitive con i metodi di scomposizione, parti e sostituzione.
Integrale definito e sue principali proprietà. Calcolo dell’integrale definito con i metodi di scomposizione,
parti e sostituzione. Funzione integrale e teorema fondamentale del calcolo.
Parte 3. Algebra lineare.
Vettori, matrici e operazioni fra matrici. Determinante e sue proprietà. Rango di una matrice. Matrice
inversa.
Sistemi di equazioni lineari: Teorema di Cramer (solo enunciato), Teorema di Rouché‐Capelli (solo enunciato),
sistemi omogenei.
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Bibliografia
A. Guerraggio, “Matematica”, 2 Edizione, Prentice Hall, 2009.
Programma dell’insegnamento di
Microeconomia
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Microeconomia
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Microeconomics
Ambito disciplinare: Economico
Tipologia di attività formativa: Base
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/01
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: primo
Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: Lezioni ed esercitazioni
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Prova basata su scelte multiple ed eventualmente orale; valutazione in trentesimi.
Risultati di apprendimento previsti: Il corso si propone di dare allo studente la conoscenza e la
strumentazione di base per affrontare i problemi posti dalla teoria del consumatore, dei mercati e del
benessere.
Programma/contenuti:
I contenuti del corso riguardano i seguenti argomenti: vincolo di bilancio, preferenze, funzione di utilità,
scelta ottimale del consumatore, preferenze rivelate, equazione di Slutsky, acquistare e vendere, scelta
intertemporale, surplus del consumatore, domanda ed equilibrio di mercato, funzione di produzione,
massimizzazione del profitto, minimizzazione dei costi, offerta dell’impresa e dell’industria, monopolio e
comportamenti monopolistici, oligopolio, equilibrio economico generale e benessere, esternalità e
asimmetrie informative.
Bibliografia
H.R. Varian, Microeconomia (ultima edizione)
T. C. Bergstrom ‐ H.R. Varian, Esercizi di microeconomia (ultima edizione)
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Programma dell’insegnamento di
Organizzazione Aziendale 1
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Organizzazione aziendale 1
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Organizaton theory and behavior 1
Ambito disciplinare: Affini o integrative
Tipologia di attività formativa: Affini o integrative
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/10
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: Lezioni, Discussioni di casi, Esercitazioni in classe
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta
Risultati di apprendimento previsti: Capacità di riconoscere i problemi dell’assetto organizzativo, di
analizzare le possibili alternative e di progettare gli interventi rivolti a ad un miglioramento delle
prestazioni in termini di efficienza ed efficacia.
Programma/contenuti:
I concetti e degli strumenti di base necessari a svolgere l’analisi e la progettazione organizzativa in
contesti settoriali e istituzionali diversi sotto il vincolo dell’efficienza, dell’efficacia e dell’equità.
Livelli, criteri e modalità di specializzazione e di coordinamento.
Strategia e assetto organizzativo. Approccio classico, contingente, economico�organizzativo, evolutivo e istituzionale. Organizzazione interna, organizzazione esterna e “mercato. Ambiente. Transazioni e
relazioni. Strutture unitarie/funzionali e divisionali. Strutture matriciali e per l’innovazione.
Variazione e ibridi. Gestione per processi. Organizzazione della microstruttura e delle persone.
Bibliografia
Costa‐Gubitta “Organizzazione Aziendale” McGrawHill, 2008. Dispense 1, 2, 3 (la dispensa sui casi
online è facoltativa in quanto i relativi testi sono reperibili sul sito web del testo. Le esercitazioni e
i casi della seconda e terza dispensa discussi a lezione possono essere oggetto di esame come
applicazioni ei concetti e degli strumenti esaminati durante il corso.
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Programma dell’insegnamento di
Organizzazione Aziendale 2
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Organizzazione Aziendale 2
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Organizaton theory and behavior 2
Ambito disciplinare: Affini o integrative
Tipologia di attività formativa: Affini o integrative
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/10
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: Lezione, Discussione di casi, Esercitazioni in classe, project work
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta e orale
Risultati di apprendimento previsti: Capire il collegamento tra comportamento organizzativo, performance
individuale ed organizzativa. Comprendere l’impatto delle variabili comportamentali sul funzionamento e
sulle prestazioni delle aziende. Essere in grado di analizzare il significato teorico ed applicativo delle
diverse teorie sulle percezioni e sugli atteggiamenti lavorativi, sulla motivazione, sulla dinamica di gruppo,
sulla leadership, sulla gestione dei conflitti e sulla negoziazione, sui valori e sulla cultura aziendale.
Considerare i possibili interventi del management sui comportamenti individuali ed organizzativi ai fini di
un miglioramento delle prestazioni aziendali nei diversi contesti settoriali.
Programma/contenuti: Variabili di progettazione e comportamento organizzativo. Gestione e risorse
umane. Percezione e atteggiamenti lavorativi, motivazione a apprendimento, dinamiche di gruppo, gestione
dei conflitti e negoziazione, valori e cultura organizzativa.
Bibliografia
Slocum, Hellriegel, Comportamento Organizzativo, Hoepli 2010.
Dispense di casi e letture fornite dal docente.
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Programma dell’insegnamento di
Ragioneria Generale ed Applicata
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Ragioneria Generale ed Applicata
Denominazione dell’insegnamento in inglese: General and Applied Accounting
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: secondo
Propedeuticità: Economia Aziendale
Organizzazione della Didattica: lezioni ed esercitazioni
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta e orale
Risultati di apprendimento previsti:
Programma/contenuti:
La contabilità generale
Le rilevazioni contabili di esercizio
Dalla redazione delle operazioni di gestione al bilancio d’esercizio
La chiusura e la riapertura dei conti
La destinazione dell’utile e la sistemazione della perdita
L’evoluzione della disciplina del bilancio e i principi contabili
I postulati del bilancio
La struttura, il contenuto e la forma del bilancio d’esercizio
Le disposizioni in materia di redazione, approvazione e pubblicità del bilancio
Le immobilizzazioni tecniche
Gli oneri pluriennali
L’avviamento
I beni gratuitamente devolvibili
Gli investimenti finanziari
Le rimanenze
I lavori in corso su ordinazione
I crediti e i debiti commerciali
Il patrimonio netto
I finanziamenti a titolo di credito
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I fondi per rischi e oneri
Le poste in valuta
I conti d’ordine
Bilancio e norme fiscali
Bibliografia
Fabbrini G. – Musaio A. (a cura di), La contabilità generale. Fondamenti e disciplina, Franco Angeli, Milano,
2005.
Mazzotta R., La contabilità generale. Gli esercizi, Milano, Franco Angeli, 2002
Programma dell’insegnamento di
Statistica
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Statistica
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Statistics
Ambito disciplinare: Statistico‐Matematico
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐S/01
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: primo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica:
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta
Risultati di apprendimento previsti: lo studente al termine del corso deve essere in grado di analizzare e
descrivere da un punto di vista statistico un fenomeno caratterizzato da uno o due caratteri. Inoltre deve
essere in grado di interpretare problemi con natura di incertezza seguendo un ragionamento di tipo
probabilistico
Programma/contenuti:
I parte: Unità Statistiche, Collettivo, Caratteri e Classificazione dei Caratteri – Distribuzioni Univariate ‐
Distribuzioni di frequenze secondo un solo carattere statistico (univariate) ‐ Frequenze relative, percentuali
e cumulate ‐ Rappresentazioni grafiche delle distribuzioni univariate: istogrammi, a barre, ad aree a torta,
etc. ‐ Sintesi delle distribuzioni statistiche: media aritmetica, media geometrica, mediana, moda, percentili ‐
Variabilità delle distribuzioni statistiche: varianza ed altri indici di variabilità ‐ Box plot ‐ La concentrazione
‐ Distribuzioni di frequenze secondo due caratteri statistici (bivariate): frequenze relative e percentuali,
marginali e condizionate; medie e varianza marginali e condizionate ‐ Studio dell’associazione tra due
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caratteri: dipendenza, indipendenza, interdipendenza ‐ Numeri indici semplici e complessi; indice dei
prezzi ‐ Rapporti statistici
II parte: Concetti base di probabilità – Eventi ‐ Probabilità condizionate ed indipendenza ‐ Teorema di Bayes
‐ Variabili casuali discrete e continue ‐ Distribuzione Bernoulli e Binomiale, Poisson, Esponenziale, Normale
– Trasformazioni e Approssimazione alla Normale
Bibliografia
Libro di Testo consigliato (fino al Cap.10 incluso): A. Di Ciaccio, S. Borra, Statistica – metodologie per le scienze
economiche e sociali (McGraw‐Hill)
Programma dell’insegnamento di
Strategia e Politica Aziendale
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Strategia e Politica Aziendale
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Strategic Management and Business Strategy
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: Economia Aziendale
Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali, studio di casi, eventuali visite e testimonianze aziendali
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Prova scritta ed eventualmente prova orale; valutazione in trentesimi
Risultati di apprendimento previsti: Il corso si propone di affrontare le problematiche del governo
strategico delle imprese, in particolare delle PMI, negli attuali contesti competitivi, caratterizzati dalla
diffusa applicazione dell’innovazione tecnologica e dalla progressiva globalizzazione dei mercati. In tale
ambito, verranno analizzati, da un lato, i processi decisionali e gli organi aziendali coinvolti, dall’altro lato,
le opzioni strategiche più appropriate nelle diverse situazioni competitive e nelle diverse fasi di sviluppo
dell’impresa.
Programma/contenuti:
Nuovi scenari competitivi: effetti della globalizzazione ‐ Natura e finalità dell’impresa – Definizione del
concetto di strategia e sua evoluzione nella dottrina – La gestione strategica dell’impresa – Pianificazione
strategica e sistemi di controllo – La strategia dell’integrazione verticale ‐ Le strategie di esternalizzazione:
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l’outsourcing strategico – Studio di casi.
Bibliografia
Ricciardi A. e Pastore P. (2010), Outsourcing strategico: tecniche di gestione, criticità, vantaggi competitivi, Franco
Angeli, Milano
Ricciardi A. (2006), “L’orientamento, la gestione e la pianificazione strategica dell’impresa”, in Fabbrini G. e
Montrone A. (a cura di), Economia aziendale. I fondamenti della disciplina – Vol. I., F.Angeli, Milano.
Dispense a cura del docente.
Programma dell’insegnamento di
Strategie d’impresa
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Strategie d’impresa
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Strategic Management
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/08
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: Economia e Gestione delle Imprese
Organizzazione della Didattica: lezioni frontali e discussioni di casi
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta e orale
Risultati di apprendimento previsti:
Il corso si propone di fornire una preparazione in chiave critica sulla teoria e la pratica dello strategic
management d’impresa di un’impresa, in particolare sui concetti, gli strumenti e i contesti del processo
manageriale di formulazione di una strategia. Il programma e la didattica seguiranno un approccio
problematico e orientato all’analisi d casi reali, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di capacità di
comprensione e confronto critico delle teorie e delle tecniche, di loro rielaborazione e applicazione selettiva
in contesti diversi, di analisi e interpretazione articolata di situazioni reali.
Programma/contenuti:
1 – Strategie d’Impresa
2 – L’analisi di settore
3 – Le risorse
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4 – Le fonti del vantaggio competitivo
5 – Le strategie di gruppo
6 – Teoria dei giochi
7 – Il cambiamento e il vantaggio competitivo
8 – Sviluppo imprenditoriale
9 – Gestione del capitale intellettuale
10 – Knowledge governance
Bibliografia
L’analisi strategica per le decisioni aziendali – Robert M. Grant
Dispensa dei casi aziendali da discutere settimanalmente in aula
Programma dell’insegnamento di
Economia dell’innovazione
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Economia dell’innovazione
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Economics of Innovation
Ambito disciplinare: Affini o integrative
Tipologia di attività formativa: Affini o integrative
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/02
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: Microeconomia
Organizzazione della Didattica: Lezioni in aula
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Prova scritta ed eventualmente orale; valutazione in trentesimi.
Risultati di apprendimento previsti: L’obiettivo del corso è dare allo studente gli strumenti per
comprendere la generazione e l’impatto del progresso tecnologico sull’economia.
Programma/contenuti:
Il corso analizza natura, caratteristiche, determinanti e conseguenze dell’innovazione e della sua
diffusione nel sistema economico; i soggetti economici e le istituzioni coinvolti nella dinamica innovativa;
i processi di apprendimento, generazione di conoscenza, competizione, selezione ed interazione; le
interazioni tra soggetti ed il ruolo chiave delle istituzioni.
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Bibliografia
Il corso si basa su una lista di letture di articoli e capitoli di libri in lingua italiana ed inglese che sarà
fornita nella prima lezione del corso.
Programma dell’insegnamento di
Economia del personale
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Economia del personale
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Personnel Economics
Ambito disciplinare: Affini o integrative
Tipologia di attività formativa: Affini o integrative
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/01
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta e orale
Risultati di apprendimento previsti:
Programma/contenuti:
I temi affrontati sono i seguenti: Numero e tipologia dei lavoratori da assumere Selezione,
contratti di prova, segnalazione Investimenti in capitale umano Struttura organizzativa
Separazioni Meccanismi retributivi.
Bibliografia
De Paola e Scoppa , Economia del Personale, Carocci
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Programma dell’insegnamento di
Marketing di rete
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Marketing di rete
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Internet Marketing
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/08
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: Economia e Gestione delle Imprese
Organizzazione della Didattica: lezioni frontali
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: prova scritta e prova orale
Risultati di apprendimento previsti: Sviluppare conoscenze sull’analisi e la gestione dei
processi di scambio e delle relazioni fra domanda e offerta, con riferimento alle specificità
degli ambienti digitali.
Programma/contenuti:
Il corso di Marketing di Rete si propone di trasmettere conoscenze specialistiche inerenti il marketing
management delle imprese operanti attraverso canali digitali. Lo sviluppo delle reti digitali – Internet in
primis – influenza significativamente la complessità dello scenario e le opportunità manageriali, imponendo
un’attenta rivisitazione dei modelli e delle strategie di marketing; la realizzazione della convergenza tra i
canali tradizionali e quelli digitali nell’attività di interazione con la domanda diventa un obiettivo
prioritario per le imprese poste davanti alle sfide degli scenari ipercompetitivi.
I contenuti sono i seguenti:
‐ L’orientamento al mercato delle imprese; i processi analitici, strategici e operativi per la creazione di
valore; i principi e le caratteristiche dell’economia digitale
‐ Il processo di acquisto in ambienti digitali: le fasi e i concetti critici; il processo di analisi e di ricerca su
internet: l’integrazione delle diverse fonti informative
‐ La segmentazione: analisi e strategie; il posizionamento: analisi e strategie; la differenziazione dell’offerta:
approcci e opportunità
‐ La definizione del prodotto e del contenuto; il pricing on line; la comunicazione attraverso l’interazione
digitale
‐ Le virtual community: l’interazione e le dinamiche sociali; l’infomediazione; il dynamic profiling degli
utenti
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Bibliografia
Prandelli E. e Verona G., 2002, Marketing di rete, Milano, McGraw‐Hill;
Costabile M., Ricotta F., Miceli G., 2005, ʺLa personalizzazione dellʹofferta negli ambienti digitali. Un
modello per il dynamic profiling dei clientiʺ, Economia & Management, gennaio‐febbraio 2005.
Per eventuali approfondimenti sono consigliati anche:
Busacca B. e Costabile M., 2000, “I processi di consumo nellʹeconomia delle reti digitali. La
prospettiva delle imprese sullʹevoluzione del comportamento del consumatore”, working
paper, Osservatorio di Marketing, SDA Bocconi.
Programma dell’insegnamento di
Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Denominazione dell’insegnamento in inglese: Analytical and quantitative methodologies for the firms
(Financial statements analysis)
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07
Crediti Formativi (CFU): 10
Ore di lezione in Aula: 60 Ore riservate allo studio individuale: 190
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: (consigliata) Ragioneria Generale ed applicata
Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali, studio di casi ed esercitazioni su casi concreti (documenti
Borsa Italiana, reports pubblicati da Sole 24 ore e Uffici Studi società finanziarie).
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Prova scritta costituita da test effettuati su computer; valutazione in trentesimi.
Risultati di apprendimento previsti: Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti metodologici di
base e le competenze pratiche essenziali per interpretare il bilancio delle imprese.
Programma/contenuti:
L’impresa come sistema di scambi; la dinamica temporale delle operazioni di gestione; le aree gestionali;
criteri di riclassificazione del bilancio; le configurazioni intermedie di reddito; fabbisogno e surplus
finanziario; le condizioni di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario; il cash flow.
Bibliografia
dispense del docente ed altro materiale reso disponibile dal docente sul sito internet:
http://www.unical.it/portale/strutture/dipartimenti/orgazi_ammpub/didattica/palermo/
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Programma dell’insegnamento di
Tecnica e Gestione degli investimenti
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento in inglese:
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/08
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: III
Propedeuticità: Nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali, esercitazioni
Modalità di frequenza: Obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Prova scritta e, eventualmente in aggiunta, orale
Risultati di apprendimento previsti:
Il corso si propone di sviluppare nello studente, in primo luogo, la capacità di risolvere
problemi decisionali di natura finanziaria connessi alle scelte di investimento e
finanziamento.
Programma/contenuti:
Capital budgeting; Decisioni di investimento; Rischio e rendimento; Capital budgeting in
condizioni di certezza ed incertezza; Metodi avanzati per la valutazione degli
investimenti sotto razionamento del capitale.
Bibliografia
Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S., Allen, Principi di Finanza Aziendale, Mc Graw Hill
Italia; Dispense, letture ed esercizi a cura del docente.
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Programma dell’insegnamento di
Tecnica e Gestione dei finanziamenti
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento in inglese:
Ambito disciplinare: Aziendale
Tipologia di attività formativa: Caratterizzante
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: III
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali, casi, esercitazioni
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: Prova scritta e orale facoltativo
Risultati di apprendimento previsti:
il corso ha lʹobiettivo di far acquisire agli studenti gli strumenti di base necessari per
l’analisi economico finanziaria dell’impresa
Programma/contenuti:
Il corso si propone di fornire una preparazione sui presupposti teorici e gli strumenti
operativi per l’analisi, passata e prospettica, degli equilibri finanziari dell’impresa.
Appare un’esigenza fondamentale per manager e imprenditori saper interpretare il
bilancio in una prospettiva finanziaria, identificando le grandezze impiegabili per la
valutazione delle performance aziendali e per la valutazione d’impresa. A tal fine il corso
si pone l’obiettivo di fornire agli studenti, attraverso lezioni frontali, esercizi e casi
aziendali, favorendo l’interazione con l’aula, gli strumenti manageriali necessari per
l’analisi economico‐finanziaria d’impresa. Particolare riguardo sarà dato all’analisi della
dinamica finanziaria dell’impresa e alla determinazione del suo fabbisogno finanziario,
nonché ai temi della relazione fra determinanti delle scelte reali e strategiche d’imprese.
In particolare, gli argomenti fondamentali trattati nel modulo sono indicati di seguito.
1. Riclassificazione del bilancio di esercizio e interpretazione dei prospetti riclassificati per
l’analisi economico−finanziaria della gestione d’impresa, passata e prospettica
2. Indici di bilancio e loro lettura sistematica per l’analisi economico−finanziaria della
gestione
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3. Rischio finanziario e rischio operativo: concetti e misure
4. Analisi della dinamica finanziaria dell’impresa: flussi di circolante e di cassa e
redazione del rendiconto finanziario
5. Interazione fra scelte di investimento e di finanziamento
Bibliografia
La Rocca M., La gestione finanziaria dʹImpresa, Rubbettino Editore, 2012
Programma dell’insegnamento di
Economia internazionale
A.A. 2013‐14
Denominazione dell’insegnamento: Economia internazionale
Denominazione dell’insegnamento in inglese: International Trade
Ambito disciplinare: Affini e integrative
Tipologia di attività formativa: Affini e integrative
SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/01
Crediti Formativi (CFU): 5
Ore di lezione in Aula: 30 Ore riservate allo studio individuale: 95
Ore di esercitazione/laboratorio:
Lingua d’insegnamento: italiano
Anno di corso: terzo
Propedeuticità: nessuna
Organizzazione della Didattica: Lezioni, esercitazioni, studio individuale.
Modalità di frequenza: obbligatoria
Modalità di erogazione: tradizionale
Metodi di valutazione: L’esame consiste in una prova scritta
Risultati di apprendimento previsti: Il corso si propone di illustrare le principali tematiche riguardanti gli
scambi internazionali di prodotti. A tale scopo verranno presentati i più importanti elementi teorici ed
empirici che consentono di comprendere le determinanti e l’evoluzione dei flussi commerciali, del processo
di integrazione internazionale e del funzionamento del sistema monetario internazionale. Ampio spazio
verrà dato alla lettura e allʹinterpretazione di casi e statistiche di più rilevante attualità.
Programma/contenuti:
Il commercio internazionale: uno sguardo d’insieme e alcuni fatti stilizzati.
Il modello gravitazionale come spiegazione dei flussi commerciali.
Introduzione alla teorie esplicative del commercio internazionale.
Il mercantilismo.
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La teoria classica del commercio internazionale: Adam Smith e i vantaggi assoluti.
Il modello di Ricardo: vantaggi comparati e costi comparati.
La teoria di Heckscher‐Ohlin e le dotazioni di risorse.
Gli scambi internazionali con rendimenti crescenti di scala o economie di scala.
Il modello di Krugman con mercati in concorrenza monopolistica ed economie interne di scala: mercati
separati in autarchia e vantaggi degli scambi internazionali.
Politiche commerciali.
Dazi e sussidi.
Limitazioni “volontarie” delle esportazioni, contingentamenti e standard produttivi
Accordi multilaterali e accordi preferenziali del commercio (aree di libero scambio e unioni doganali)
Bibliografia
1) Krugman P. R. – Obstfeld M. – Meliz M. J., Economia Internazionale, volume primo, Pearson‐Italia, 2012.
2) Salvatore D. Economia Internazionale, teorie e politiche del commercio internazionale, ETAS LAB,
seconda edizione 2008.