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Corso di Laurea in Economia Aziendale Manifesto degli Studi Anno Accademico 20132014 Approvato dal Consiglio di Corso di Studio in Economia Aziendale del 7 Maggio 2013 Nome del Corso Economia Aziendale Nome inglese del Corso Business Administration Tipo di Laurea Laurea triennale Anno accademico 20132014 Ordinamento D.M. 270/2004 Classe di Corso L18 “Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale” Sede Didattica Università della Calabria – Cosenza Dipartimento Scienze Aziendali e Giuridiche Accesso al corso Programmato Modalità di svolgimento Convenzionale Presidente del Consiglio Corso di Studio Prof. Gaetano Luberto Indirizzo Internet: http://www.unical.it/portale/strutture/dipartimenti_240/discag/

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Corso di Laurea in 

Economia Aziendale Manifesto degli Studi 

 

Anno Accademico 2013‐2014 Approvato  dal Consiglio di Corso di Studio in Economia Aziendale del 7 Maggio 2013 

 

 

Nome del Corso                    Economia Aziendale 

Nome inglese del Corso           Business Administration 

Tipo di Laurea              Laurea triennale 

Anno accademico      2013‐2014 

Ordinamento        D.M. 270/2004              

Classe di Corso   L‐18  “Scienze  dell’Economia  e  della 

Gestione Aziendale” 

Sede Didattica    Università della Calabria – Cosenza 

Dipartimento                             Scienze Aziendali e Giuridiche 

Accesso al corso    Programmato 

Modalità di svolgimento  Convenzionale 

 

Presidente del Consiglio 

Corso di Studio    Prof. Gaetano Luberto 

 

Indirizzo Internet: 

http://www.unical.it/portale/strutture/dipartimenti_240/discag/ 

 

 

 

 

  

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1. Obiettivi formativi specifici del corso  

Il  Corso  di  Laurea  in  Economia  Aziendale  si  propone  di  fornire  allo  studente  strumenti 

metodologici  e  scientifici  tali  da  prepararlo  alla  professione  nel mondo  aziendale,  in modo  da 

renderlo in grado di  interpretare e guidare correttamente il funzionamento dellʹazienda nelle sue 

diverse tipologie e aspetti. Lo studente, grazie al corso di studi intrapreso, potrà non solo avere la 

padronanza  delle  diverse  funzioni  aziendali  e  la  conoscenza  degli  strumenti  di  supporto,  di 

indirizzo e di analisi della gestione, ma acquisirà anche  la  capacità di  cogliere  le  interazioni  tra 

impresa e ambiente. A tal fine, si mirerà a far acquisire allo studente le necessarie competenze di 

base nelle discipline aziendali, economiche, giuridiche e quantitative, così da prepararlo a entrare 

nel mondo del lavoro ed in particolare nelle aziende private, nella libera professione, nelle aziende 

pubbliche, nel campo della formazione. L’obiettivo è, dunque, quello di sviluppare le competenze 

tipiche del management  intese come base per  lʹavvio di una carriera nellʹambito della direzione, 

gestione  e  consulenza  aziendale;  l’offerta  didattica,  tuttavia,  è  stata  progettata  anche  nella 

prospettiva  di  chi  intende  proseguire  gli  studi  universitari  al  fine  di  conseguire  una  Laurea 

Magistrale, un Master o entrambi.  

 2. Descrizione del percorso formativo 

Il primo e  il secondo anno di studi prevedono contenuti comuni per tutti gli studenti: si tratta di 

insegnamenti ritenuti indispensabili per fornire un background culturale idoneo ad affrontare con 

successo il terzo anno di studio e le successive sfide proposte dal mondo del lavoro e dai percorsi 

di  studio  post‐lauream  (lauree  magistrali,  master).  Nel  biennio  sono  pertanto  previsti 

insegnamenti  di  economia,  diritto,  matematica  e  matematica  finanziaria,  economia  aziendale, 

statistica, gestione d’impresa, lingue straniere e informatica.  

A partire dal terzo anno lo studente può completare il proprio piano di studi selezionando tra un 

numero  contenuto  di  insegnamenti:  l’obiettivo  è  quello  di  rinforzare  competenze  specifiche  in 

funzione di  un  più  efficace  e  immediato  inserimento  nel mondo del  lavoro,  già  dopo  il  primo 

triennio di studi universitari. Per tutte queste ragioni, gli insegnamenti del terzo anno presentano 

una  combinazione  di  corsi  e  di  attività  didattiche  originali  e  interattive  (esercitazioni  pratiche, 

studi  di  casi  aziendali,  simulazioni,  business  game,  stage  e  tirocini)  idonee  a  consentire  un 

immediato ed efficace  ingresso nel mondo del  lavoro, come pure  la prosecuzione degli studi per 

l’ottenimento  dei  titoli  post‐lauream  in  aree  di  specializzazione  simili  o  contigue  (tutte  le  aree 

dell’economia aziendale e della gestione,  l’area della gestione delle  tecnologie e delle  reti,  l’area 

della giurisprudenza d’impresa, e così via). 

Il  ventaglio  di  corsi  per  il  terzo  anno  si  riferisce  in  modo  analitico  a  tutte  le  problematiche 

d’impresa  relative alla  razionalità economica delle decisioni di  investimento e di  finanziamento, 

con  particolare  riferimento  alle  scelte  di  struttura  finanziaria,  all’individuazione  dei  servizi  di 

finanziamento più opportuni per la copertura degli investimenti produttivi, alla scelta dellʹinsieme 

delle diverse fonti di finanziamento, al ricorso agli intermediari piuttosto che ai mercati finanziari. 

Vengono affrontate,  inoltre, anche  le problematiche relative al controllo di gestione e ai controlli 

interni, con particolare riferimento alla valutazione delle performance. 

 

3. Conoscenze richieste per lʹaccesso  

Fatte salve eventuali diverse disposizioni di legge, possono essere ammessi al Corso di Laurea:  

a) i diplomati degli istituti di istruzione secondaria superiore; 

b) quanti siano in possesso di altro titolo di studio conseguito allʹestero, riconosciuto idoneo. 

 

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Per l’ammissione al Corso di Laurea, inoltre, si richiede una preparazione iniziale che contempli il 

possesso di un  buon metodo di  studio,  unʹadeguata  conoscenza della  lingua  italiana,  adeguate 

capacità logico‐matematiche, conoscenze informatiche e giuridiche di base.  

Il possesso dei citati requisiti di base sarà verificato attraverso un apposito test di  ingresso che si 

svolgerà  con modalità  che  verranno  rese note  attraverso  avvisi  sul portale del Dipartimento di 

Scienze Aziendali e Giuridiche. 

Gli  studenti  dovranno  inoltre  obbligatoriamente  sostenere  all’inizio  dell’anno  accademico,  con 

modalità che verranno rese note attraverso avvisi sul sito del Dipartimento di Scienze Aziendali e 

Giuridiche, un “Entry Test” per la verifica del livello di competenza posseduto con riferimento alla 

lingua Inglese. 

Gli  studenti  che  a  seguito  dell’Entry  Test  dimostrino  di  non  possedere  adeguate  competenze 

dovranno svolgere attività di studio in autonomia (Self Study) con il supporto dei Tutor Linguistici 

presso  il  Centro  Linguistico  dell’Ateneo  al  fine  di  acquisire  le  necessarie  competenze  che  gli 

consentiranno di  frequentare proficuamente  il  corso di  “Lingua  Inglese”  (4  cfu). Coloro  i  quali 

dimostreranno di possedere una adeguata  conoscenza della  lingua  Inglese  saranno esonerati da 

tale obbligo. 

 4. Il piano di studio 

Per conseguire la Laurea, lo studente deve acquisire almeno 180 cfu, compresi quelli assegnati alla 

prova  finale,  superando  le prove di  accertamento del profitto  (esami  e/o  idoneità) nelle  attività 

formative presenti nel proprio piano di studio. 

La verifica del profitto per  le attività di  tirocinio e di  laboratorio non prevede una votazione ma 

soltanto una valutazione di superamento (che determina l’acquisizione da parte dello studente dei 

relativi  crediti)  con  conseguente  esclusione degli  stessi dal  computo della media dei voti ai  fini 

della determinazione del voto finale di Laurea. 

Il piano di studio ufficiale è riportato  all’allegato A al presente Manifesto degli Studi. 

A ciascuno studente utilmente collocato nella graduatoria di ammissione, sarà assegnato un piano 

di studio standard riportato all’allegato B del presente Manifesto.  

Con  riferimento  al  piano  standard  attribuito,  lo  studente  potrà,  di  norma  entro  il  31  Ottobre 

dell’anno  di  immatricolazione, modificare  esclusivamente  la  scelta  riferita  alla  seconda  lingua 

straniera  (sul piano di  studio  standard è previsto  il “Laboratorio di Lingua Francese”, chi vorrà 

potrà optare per  il “Laboratorio di Lingua Tedesca”). Nell’ipotesi  in cui  lo studente non effettui 

tale  modifica,  verrà  confermata  d’ufficio  la  scelta  prevista  dal  piano  di  studio  standard 

(“Laboratorio di Lingua Francese”). 

All’inizio del  terzo anno di  corso,  lo  studente dovrà, di norma  entro  il 31 Ottobre,  compilare  il 

proprio piano di studio, confermando il piano di studio standard ed indicando le attività formative 

a scelta dello studente oppure individuando gli insegnamenti da inserire negli ambiti opzionali a 

scelta riportati all’Allegato A del presente Manifesto e le attività formative a scelta dello studente. 

Non è prevista la possibilità di presentare piani di studio individuali.  

Lo studente può modificare ogni anno il proprio piano di studio, di norma entro il 31 Ottobre; le 

modifiche possono  interessare  le attività  formative dell’anno di corso cui  lo studente è  iscritto e 

quelle inserite negli anni precedenti i cui crediti non siano stati ancora acquisiti, purché previste in 

ambiti opzionali a scelta o tra le attività formative a scelta dello studente. 

Lo  studente  che  partecipi  ai  programmi  di  mobilità  internazionale  dell’Ateneo  potrà,  con 

riferimento  agli  esami  così  sostenuti  o  da  sostenere,  variare  il  proprio  piano  di  studi  in  corso 

d’anno, prima della partenza ed al rientro. 

 

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I piani di  studio devono  essere presentati o modificati mediante  la procedura web  all’indirizzo 

http://pianidistudio.unical.it. 

La  procedura  via  web  è  predisposta  in  modo  che  il  piano  di  studio  venga  approvato 

automaticamente, una volta  che   il  sistema  informatico  avrà  riconosciuto  la  correttezza dei dati 

inseriti,  nel  rispetto  dei  vincoli  contenuti  nel  Manifesto  degli  Studi  relativo  all’anno  di 

immatricolazione.  

Lo  studente  dovrà  completare  l’operazione  dando  conferma  on  line  del  piano  di  studio 

presentato.   In mancanza della  suddetta  conferma,  il piano di  studio non  sarà  ritenuto valido  e 

pertanto non sarà approvato.  

Si  consiglia  agli  studenti  di  stampare  una  copia  del  piano  di  studio  validato,  che  potrà  essere 

esibita in caso di eventuali difformità con quello presente in segreteria studenti.  

I piani di studio confermati dagli studenti via web saranno trasferiti nel sistema informatico delle 

segreterie  studenti;  ogni  studente,  regolarmente  iscritto,  potrà  monitorare  la  propria  carriera 

collegandosi a http://pianidistudio.unical.it. 

 

5. Attività formative autonomamente scelte dallo studente 

Al terzo anno di corso lo studente deve indicare autonomamente 15 cfu quali attività formative a 

scelta  tra  tutte quelle offerte dall’Ateneo presentando apposita  richiesta al Consiglio nei  termini 

previsti per la presentazione dei piani di studio. Il Consiglio valuterà la coerenza della scelta con 

gli  obiettivi  formativi  del  Corso  di  Laurea  e  ne  darà  tempestiva  notizia  allo  studente  prima 

dell’inizio di tali insegnamenti. 

Gli  insegnamenti offerti dal Corso di Laurea  in Economia Aziendale, non già previsti o  inseriti 

dallo studente nel proprio piano di studio in altri ambiti, sono considerati coerenti con il progetto 

formativo senza ulteriore attività istruttoria da parte del Consiglio di Corso di Studio. 

 

 6. Organizzazione didattica Le  attività  didattiche  si  svolgono  secondo  il  calendario  accademico  pubblicato  sul  sito  del 

Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche. 

Nel calendario accademico sono indicate: 

a) le date di inizio e di fine delle lezioni, nonché la sospensione delle medesime; 

b) le date e la durata delle sessioni di verifica del profitto. 

Le  attività didattiche di  ciascun  anno  accademico, di norma,  si  articolano  in periodi  (due,  tre o 

quattro) di uguale durata.  

Di norma, le attività didattiche hanno inizio dopo il 15 settembre e terminano prima del 30 giugno. 

 7. Caratteristiche della prova finale  

La  Laurea  è  conferita  previo  superamento  di  una  prova  finale,  da  sostenersi  dinnanzi  ad  una 

apposita  Commissione,  la  quale  è  separata  dalla  proclamazione  in  forma  pubblica  del 

conferimento del  titolo. La data di conferimento del  titolo è quella del superamento della prova 

finale. 

La prova finale consiste nella discussione orale di un elaborato avente per oggetto un argomento 

specifico concordato dallo studente con un docente che sia stato o sia titolare di un insegnamento 

compreso nel proprio piano di studio ed approvato dal Consiglio di Corso di Studio. 

Possono  proporre  all’approvazione  del  Consiglio  un  argomento  oggetto  della  prova  finale  gli 

studenti  che abbiano acquisito almeno 150  cfu. Tale  richiesta di approvazione dovrà  comunque 

presentarsi al massimo nei termini previsti per la presentazione della domanda di ammissione alla 

prova  finale all’Area Didattica;  il modello relativo all’approvazione dell’argomento oggetto della 

prova finale, disponibile sul sito del Corso di Laurea all’indirizzo  

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http://www.economia.unical.it/ecoaz270,  dovrà  consegnarsi  all’Ufficio  protocollo  del 

Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche  (cubo 11C).  

Il Consiglio di Corso di Studio vigila sulla congruenza tra cfu assegnati alla prova finale e impegno 

richiesto allo studente per  lʹespletamento della stessa. L’argomento della prova  finale può essere 

connesso  all’attività  di  tirocinio  svolta  in  Italia  oppure  nell’ambito  dei  programmi  di  scambio 

internazionale. Lo studente può inoltre svolgere la Prova Finale al termine del percorso formativo, 

prolungando il periodo di Stage in Azienda fino a 125 ore (3+2  CFU). Il Tutor Accademico sarà, in 

questo caso, lo stesso Docente con il quale lo studente decide di effettuare la Prova. 

Lo studente concorderà con il proprio relatore la discussione della prova finale durante un appello 

di esame al quale sarà tenuto a prenotarsi. 

Per poter partecipare alle sessioni delle prove finali lo studente deve presentare, tramite il sito web 

dell’Area  Didattica  (www.segreterie.unical.it)  domanda  di  ammissione  alla  prova  finale;  per 

presentare tale domanda e sostenere la prova finale, lo studente deve aver acquisito tutti i crediti 

previsti dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea e dal suo piano di studio, ad eccezione di 

quelli relativi alla prova finale stessa, entro la fine della sessione d’esami che precede quella della 

prova finale ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.  

La  proclamazione,  con  il  carattere  di  cerimonia  pubblica  cui  partecipano  i  laureati  non  ancora 

proclamati  e  i  loro  invitati,  si  terrà  secondo  il  calendario  deliberato  dal Consiglio  di Corso  di 

Studio  e  pubblicizzato  sul  sito  telematico  del  Corso  di  Laurea  e  del  Dipartimento  di  Scienze 

Aziendali e Giuridiche. 

 

8. Conseguimento della laurea 

Per  conseguire  la  laurea,  lo  studente  deve  aver  acquisito  almeno  180  crediti  secondo  quanto 

riportato nell’allegato A o nell’allegato B. 

La durata normale del Corso di Laurea è di tre anni, riducibili nel caso di riconoscimento di crediti 

ottenuti prima dell’ammissione. 

La  valutazione  finale  dello  studente  è  espressa  in  centodecimi;  ai  fini  del  conseguimento  della 

Laurea è necessario acquisire il punteggio minimo di sessantasei centodecimi.   

La proceduta di calcolo del voto finale di laurea è la seguente: 

a) si  calcola  la media  espressa  in  centodecimi  delle  votazioni  riportate  in  ciascuna 

attività  formativa  ponderate  sulla  base  dei  relativi  crediti;  pertanto,  ottenuta  la 

media ponderata espressa in trentesimi, sarà necessario moltiplicare tale valore per 

11/3;  

b) si moltiplica il valore di cui al punto a) per 1,08; 

c) al  valore  di  cui  al  punto  b)  si  aggiungono  0,3  punti  per  ogni  lode  in  attività 

formative da  più di  cinque  crediti  e  0,15  punti  per  ognuna di  quelle  ottenute  in 

attività formative da cinque crediti o meno; 

d) si aumenta il risultato di cui al punto c): 

- di cinque punti nel caso in cui lo studente abbia acquisito tutti i crediti previsti dal 

suo piano di studio e sostenuto la prova finale entro il 31 Dicembre dell’anno solare 

in cui si conclude il terzo anno di corso;  

- di tre punti nel caso in cui lo studente abbia acquisito tutti i crediti previsti dal suo 

piano  di  studio,  ad  eccezione  di  quelli  relativi  alla  prova  finale,  entro  il  31 

Dicembre dell’anno  solare  in  cui  si  conclude  il  terzo anno di  corso  e  sostenga  la 

prova finale entro il 31 Maggio dell’anno successivo. 

e) si  aumenta    il  risultato  di  cui  al  punto  d)  di  2  punti  qualora  lo  studente  abbia 

trascorso  un  periodo  di  studio  all’estero  nell’ambito  di  programmi  di  mobilità 

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internazionale  dell’Ateneo  avendo  acquisito  almeno  20  crediti  per  semestre 

all’estero con una votazione media non inferiore a 25/30; 

f) l’incremento di  cui ai punti b),  c), d) ed e)  rispetto alla media  calcolata  in a) non 

potrà in ogni caso superare gli undici punti; 

g) la  votazione  così  ottenuta  è  arrotondata  al  centodecimo  più  vicino;  l’eventuale 

attribuzione  della  lode,  in  aggiunta  al  punteggio  massimo  di  centodieci 

centodecimi,  è  subordinata  all’accertata  rilevanza  dei  risultati  raggiunti  dal 

candidato e alla valutazione unanime della commissione. 

Nel calcolo del tempo che si è impiegato per conseguire il titolo in modo da stabilire se lo studente 

abbia o meno diritto di fruire dell’incremento di punteggio di cui al punto (d), è necessario partire 

dall’anno di prima  immatricolazione e cioè dall’anno  in cui  lo studente si è  iscritto per  la prima 

volta all’Università,  in questo o  in altri Atenei.  In ogni caso,  l’incremento di punteggio non può 

essere  attribuito  agli  studenti  che partano  con  crediti già  acquisiti  in una precedente  carriera:  è 

infatti evidente che,  in questi casi,  il completamento degli studi  in tempi brevi si prospetta come 

naturale conseguenza del riconoscimento dei crediti già maturati nella precedente carriera stessa. 

 

9. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati  

Gli  sbocchi professionali  riguardano  sia  la  carriera manageriale nelle  istituzioni  aziendali  sia  la 

libera professione previo superamento del relativo esame di Stato, con particolare riferimento alle 

seguenti prospettive: 

- bancaria, parabancaria, assicurativa e della consulenza finanziaria; 

- delle professioni nell’ambito di  imprese, banche, amministrazioni pubbliche con riguardo 

soprattutto alle funzioni dell’amministrazione, del controllo e della finanza;  

- della libera professione nel campo amministrativo, societario, tributario e della consulenza 

aziendale e direzionale; in tal senso, la laurea in Economia Aziendale consente l’iscrizione 

alla sezione B dell’albo professionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ciò 

previo rispetto dei termini di accesso stabiliti dalla normativa vigente (praticantato, esame 

di stato); 

- del  general management  privato  e  pubblico  e  del management  funzionale  nelle  diverse 

aree  aziendali,  dalla  finanziaria  alla  commerciale,  dal  marketing  alla  produzione, 

dall’organizzazione aziendale alla gestione delle risorse umane; 

- del management pubblico e privato nel mondo dell’Information Technology e dei mercati 

internazionali, per  le strategie di determinazione dei prezzi all’interno delle  imprese o di 

attività di regolamentazione dei mercati da parte delle autorità pubbliche.  

 

Il corso prepara alle professioni di  

- Segretari amministrativi e tecnici degli affari generali  

- Contabili  

- Tecnici dellʹorganizzazione e della gestione dei fattori produttivi  

- Tecnici della gestione finanziaria  

- Tecnici del lavoro bancario  

- Agenti di borsa e cambio, tecnici dellʹintermediazione titoli e professioni assimilate  

- Approvvigionatori e responsabili acquisti  

- Responsabili di magazzino e della distribuzione interna  

- Tecnici della vendita e della distribuzione  

- Tecnici del marketing . 

 

 

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7

 

10. Tirocini 

Il  tirocinio  consiste  in  un  periodo  di  inserimento  operativo  dello  studente  in  una  struttura 

produttiva,  progettuale  di  ricerca,  di  servizio,  professionale  o  amministrativa  interna  o  esterna 

all’Ateneo,  con  il  fine  di  apprendere  le  modalità  di  applicazione  di  argomenti  oggetto  di 

insegnamento. 

E’ previsto lo svolgimento di un tirocinio curriculare obbligatorio della durata di 50 ore, finalizzato 

al conseguimento di 2 cfu; il Tutor attribuito agli studenti a seguito  dell’immatricolazione fungerà 

anche da relatore accademico dello stage: resta naturalmente ferma la possibilità di individuare un 

relatore accademico per lo stage diverso da quello assegnato d’ufficio. La  verifica  del  profitto  per  l’attività  di  tirocinio  non  prevede  una  votazione, ma  soltanto  una 

valutazione  di  superamento  (che  determina  l’acquisizione  da  parte  dello  studente  dei  relativi 

crediti).  I  cfu  maturati  vengono  esclusi  dal  computo  della  media  dei  voti  ai  fini  della 

determinazione del voto finale di Laurea. 

Lo  studente può, eventualmente e di  concerto  con un docente del Corso di Laurea,  individuare 

l’argomento  oggetto  della  prova  finale  in  connessione  con  le  attività  svolte  nell’ambito  del 

tirocinio. In tal caso il periodo di Stage in Azienda potrà durare fino a un massimo di almeno 125 

ore (3+2  CFU), al termine del quale lo studente dovrà sottoporsi alla prova finale. Nell’ambito dei 

programmi  di  scambio  internazionale,  è  data  inoltre  agli  studenti  la  possibilità  di  svolgere  il 

tirocinio anche all’estero. 

 

11. Studenti regolarmente in corso, non regolarmente in corso e fuori corso 

E’  iscritto al secondo anno “regolarmente  in corso”  lo studente che abbia maturato, entro  la data 

d’inizio dei  corsi del  secondo  anno,  almeno  30  crediti  relativi  alle  attività  formative previste  al 

primo  anno  dall’ordinamento  didattico  del Corso  di  Laurea  e  dal  proprio  piano  di  studio.  Lo 

studente che abbia maturato un numero di crediti inferiore viene considerato “non regolarmente in 

corso”. 

E’  iscritto  al  terzo  anno  “regolarmente  in  corso”  lo  studente  che  abbia maturato,  entro  la  data 

d’inizio dei corsi del terzo anno, almeno 80 crediti relativi alle attività formative previste al primo 

ed al secondo anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea e dal proprio piano di studio. 

Lo  studente  che  abbia  maturato  un  numero  di  crediti  inferiore  viene  considerato  “non 

regolarmente in corso”. 

Viene considerato  fuori corso  lo studente che, pur avendo seguito  il corso di Laurea per  l’intera 

sua  durata,  non  abbia  acquisito,  entro  il  31  dicembre  immediatamente  successivo  alla  fine 

dell’ultimo anno di iscrizione, tutti i crediti richiesti per il conseguimento del titolo. 

Gli  studenti non “regolarmente  in  corso” e gli  studenti “fuori  corso”  sono oggetto di  specifiche 

attività di tutorato e di recupero, individuali e di gruppo, volte ad aiutarli nel superamento delle 

difficoltà  incontrate. Gli  organi  competenti  dell’Ateneo  possono  deliberare  per  tali  tipologie  di 

studenti contributi maggiorati. 

Fatte salve le eventuali propedeuticità in essere, gli studenti “non regolarmente in corso” possono 

frequentare le attività formative previste per l’anno di corso cui sono iscritti e sostenere le relative 

prove di accertamento del profitto. 

 

12. Trasferimenti da altri Atenei, passaggi da altri Corsi di Laurea e riconoscimento crediti 

Le  richieste  di  iscrizione  con  riconoscimento  esami,  le  istanze  di  passaggio  da  altro  Corso  di 

Laurea dell’Ateneo o di trasferimento da altro Ateneo e le richieste di iscrizione ad anni successivi 

al  primo  proposte  da  quanti  siano  già  in  possesso  di  un  titolo  di  studio  universitario  saranno 

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consentite, nel  limite massimo dei posti dichiarati disponibili dall’area didattica, per  il  secondo 

anno e per il terzo anno del Corso di Laurea in Economia Aziendale. 

Per l’iscrizione al secondo anno, è richiesto il riconoscimento di almeno 30 cfu relativi alle attività 

formative  previste  al  primo  anno  dall’ordinamento  didattico  del  Corso  di  Laurea  riportato 

all’Allegato A del presente Manifesto. 

Per  l’iscrizione  al  terzo  anno,  è  richiesto  il  riconoscimento di  almeno  80  cfu  relativi  ad  attività 

formative  previste  nei primi due  anni di  corso dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea 

riportato all’Allegato A del presente Manifesto. 

Il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti dallo studente  in un altro Corso di Laurea 

dell’Ateneo ovvero in un Corso di Laurea di altro Ateneo ai fini della prosecuzione degli studi nel 

Corso di Laurea, compete al Consiglio di Corso di Studio. Compete altresì al Consiglio di Corso di 

Studio la valutazione dell’avvenuto accertamento del possesso dell’adeguata preparazione. 

Le domande, da  compilarsi  sul  sito web dell’Area Didattica, dovranno  essere presentate presso 

l’Ufficio protocollo del Dipartimento di  Scienze Aziendali  e Giuridiche  (cubo  11C)  tra  il primo 

giugno ed il dieci settembre. 

Alla  domanda  deve  essere  allegata  autocertificazione  attestante  l’anno  di  immatricolazione,  la 

denominazione di  ciascuna attività  formativa per  la quale  lo  studente abbia  superato  la  relativa 

prova, la data del superamento e la votazione eventualmente riportata ed i programmi di ciascuna 

attività formativa. 

Per ogni insegnamento convalidato, verrà riconosciuto allo studente al massimo lo stesso numero 

di  crediti  risultante  dalla  autocertificazione  prodotta,  tenuto  conto  del  programma  relativo 

all’insegnamento sostenuto che lo studente avrà provveduto ad allegare alla domanda. 

Le modalità di acquisizione dei crediti  integrativi necessari per  raggiungere  il numero di crediti 

previsti dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea per  lo specifico  insegnamento, dovranno 

essere concordate dallo studente con il docente di riferimento. 

Nel caso in cui le domande superino il numero di posti disponibili per ciascun anno di corso, verrà 

redatta una graduatoria che sarà formulata come di seguito riportato: il primo criterio è quello del 

numero di crediti formativi riconosciuti; in caso di parità di crediti riconosciuti, si terrà conto della 

media dei voti conseguiti e nel caso di ulteriore parità della minore età. 

 

13. Tutorato 

Nel Corso di Laurea  è  istituito un  servizio di  tutorato per gli  studenti. Obiettivo del  tutorato  è 

orientare ed assistere gli studenti nel corso degli studi, renderli attivamente partecipi del processo 

formativo, aiutarli a  rimuovere gli ostacoli ad una proficua  frequenza dei  corsi e assisterli nelle 

loro scelte formative. 

Entro il primo mese dall’immatricolazione o iscrizione ad anni successivi al primo, a ciascuno degli 

studenti è attribuito un tutor tra i professori di ruolo ed i ricercatori afferenti al Corso di Laurea. 

Gli  studenti  immatricolati  nel  corso  del  primo  anno  degli  studi  hanno  l’obbligo  di  incontrare 

almeno  due  volte  il  loro  tutor,  fatta  salva  la  possibilità  per  il Consiglio  di Corso  di  Studio  di 

incrementare tale frequenza. 

Gli studenti  incontrano  il  loro  tutor, di norma, nell’orario che questi destina al ricevimento degli 

studenti. 

Le attività di tutorato possono avere luogo anche in periodi di interruzione delle attività didattiche 

ed in orari serali. 

 

 

 

 

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Elenco dei docenti tutor: 

1) Algieri Bernardina 

2) Cariola Alfio 

3) Carnevale Concetta 

4) Chiappetta Giovanna 

5) Costanzo Damiana 

6) Dacrema Pierangelo 

7) De Paola Maria 

8) Drago Danilo 

9) Fava Claudia 

10) Ferraro Olga 11) Infante Davide 12) Lanza Andrea 13) Luberto Gaetano 14) Massabò Ivar 

15) Mazzotta Romilda 

16) Miceli Gaetano 

17) Misuraca Michelangelo 

18) Monteforte Daniele 

19) Palermo Vittorio 

20) Pastore Patrizia 21) Piluso Fabio 22) Raimondo Maria Antonietta 

23) Ricciardi Antonio 24) Rija Maurizio 

25) Scoppa Vincenzo 26) Sicoli Graziella 27) Silipo Damiano 

28) Silvestri Antonella 29) Vocaturo Francesca

 

 

14.  Norme  transitorie  sui  passaggi  dall’ordinamento  DM  509/99  e  previgenti  ordinamenti 

all’ordinamento DM 270/04  

Gli  studenti  già  iscritti  al  Corso  di  Laurea  in  Economia  Aziendale  DM  509/99  e  previgenti 

ordinamenti  che  ottengano  il  riconoscimento  di  almeno  30  cfu  previsti  al  primo  anno  di  corso 

dall’ordinamento  didattico  del  Corso  di  Laurea  in  Economia  Aziendale  DM  270/04  di  cui  al 

presente Manifesto, potranno optare per  il passaggio con  iscrizione al secondo anno di corso; gli 

studenti che ottengono il riconoscimento di almeno 80 cfu previsti al primo anno e al secondo anno 

di corso dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Economia Aziendale DM 270/04 di cui 

al presente Manifesto potranno optare per il passaggio con iscrizione al terzo anno di corso. 

Le  domande  dovranno  essere  presentate  all’Ufficio  protocollo  del  Dipartimento  di  Scienze 

Aziendali e Giuridiche (cubo 11 C) tra il primo giugno ed il dieci settembre. Alla domanda dovrà 

essere  allegata  autocertificazione  attestante  l’anno  di  immatricolazione,  la  denominazione  di 

ciascuna attività  formativa per  la quale  lo  studente abbia  superato  la  relativa prova,  la data del 

superamento e la votazione eventualmente riportata. 

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Il riconoscimento totale o parziale dei crediti maturati a seguito degli esami sostenuti nel Corso di 

Laurea  ex DM  509/99  o  secondo  gli  ordinamenti  didattici  previgenti  al DM  509/99  compete  al  

Consiglio di Corso di Studio.  

La Laurea in Economia Aziendale conseguita ai sensi del DM 509/99 ha il medesimo valore legale 

della Laurea in Economia Aziendale conseguita ai sensi del DM 270/04. 

 

 

15. Offerta formativa 

L’elenco degli  insegnamenti attivati con  l’indicazione del docente  titolare di ciascun corso viene 

pubblicato  sul sito Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche. 

I periodi didattici di attivazione degli insegnamenti così come riportati nel presente Manifesto 

degli  Studi  potrebbero  subire  delle  modifiche:  è  responsabilità  dello  studente  verificare, 

all’inizio di ogni periodo didattico tramite il sito web del Dipartimento di Scienze Aziendali e 

Giuridiche, i corsi effettivamente attivati. 

Per alcuni insegnamenti, gli studenti vengono suddivisi in due aule (aula 1 e aula 2): confluiscono 

nell’aula  1  gli  studenti  il  cui  cognome  ricade  nel  gruppo  “A‐L”;    confluiscono  nell’aula  2  gli 

studenti il cui  cognome ricade nel gruppo “M‐Z”. 

Per le propedeuticità ed i programmi dei corsi di insegnamento si veda l’allegato C. 

 

Per  ulteriori  informazioni  è  possibile  inoltre  consultare  il  sito del Corso di Laurea  all’indirizzo 

http://www.economia.unical.it/ecoaz270. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ALLEGATO A 

PIANO DI STUDIO UFFICIALE  

Attività formative previste al primo anno 

 

Insegnamento  Tipologia 

Ambito 

disciplinare 

Settore 

scientifico‐

disciplinare  Cfu 

Periodo 

didattico 

Metodi Matematici per l’economia   Base Statistico‐

Matematico SECS‐S/06  10  1°‐2° 

Statistica  Caratterizzante Statistico‐

Matematico SECS‐S/01  10  3°‐4° 

Economia Aziendale   Base  Aziendale  SECS‐P/07  10  1°‐2° 

Microeconomia   Base  Economico  SECS‐P/01  10  3°‐4° 

Istituzioni di diritto pubblico   Affini o integrative Affini o 

integrative IUS/09  5  4° 

Laboratorio informatico di base 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

Ulteriori 

Attività 

formative (art. 

10, comma 5, 

lettera d) 

INF/01  2  2° 

Lingua Inglese 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

Per la prova 

finale e la 

lingua straniera 

(art. 10, comma 

5, lettera c) 

L‐LIN/12  4  3°‐4° 

Seconda Lingua straniera a scelta tra: 

- Laboratorio di Lingua Francese 

- Laboratorio di Lingua Tedesca 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

Ulteriori 

Attività 

formative (art. 

10, comma 5, 

lettera d) 

L‐LIN/04 

L‐LIN/14 4 

 

3°‐4° 

3°‐4° 

Totale cfu I anno  55   

  

Attività formative previste al secondo anno 

 

Insegnamento  Tipologia 

Ambito 

disciplinare 

Settore 

scientifico‐

disciplinare  Cfu 

Periodo 

Didattico 

Ragioneria Generale ed Applicata   Caratterizzante  Aziendale  SECS‐P/07  10  1°‐2° 

Economia e Gestione delle Imprese   Caratterizzante  Aziendale  SECS‐P/08  10  3°‐4° 

Istituzioni di diritto privato  Base  Giuridico  IUS/01  10  1°‐2° 

Macroeconomia   Caratterizzante  Economico  SECS‐P/01  10  3°‐ 4° 

Matematica Finanziaria   Affini o integrative Affini o 

integrative SECS‐S/06  5  4° 

Diritto Commerciale   Caratterizzante  Giuridico  IUS/04  10  3°‐4° 

Diritto Tributario   Caratterizzante  Giuridico 

 

IUS/12  

 

5  2° 

Totale cfu secondo anno  60   

 

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 Attività formative previste al terzo anno 

 

Insegnamento  Tipologia  Ambito disciplinare 

Settore 

scientifico‐

disciplinare  Cfu 

Periodo 

didattico 

Organizzazione Aziendale 1   Affini o integrative  Affini o integrative  SECS‐P/10  5  1°‐2 

5 cfu a scelta tra i seguenti insegnamenti: 

‐ Organizzazione aziendale 2 (5 cfu) 

‐ Economia del personale (5 cfu) 

‐ Economia dell’innovazione (5 cfu) 

‐ Economia dei contratti (5 cfu) 

‐ Economia internazionale (5 cfu) 

Affini o integrative  Affini o integrative 

 

SECS‐P/10 

SECS‐P/01 

SECS‐P/02 

SECS‐P/01 

SECS‐P/01 

 

3°‐4° 

3° 

4° 

4° 

3° 

35 cfu a scelta tra i seguenti insegnamenti 

da individuare selezionando al massimo 5 

insegnamenti diversi : 

Analisi di Bilancio (10 cfu) 

Analisi e contabilità dei costi (10 cfu) 

Metodologie e determinazioni 

quantitative d’azienda (10 cfu) 

Strategia e politica aziendale  (5 cfu) 

Analisi di bilancio per la valutazione dei 

rischi d’impresa (5 cfu) 

Tecnica e gestione dei finanziamenti (5 

cfu) 

Tecnica e gestione degli investimenti (5 

cfu) 

Tecnica e gestione dei finanziamenti e 

degli investimenti (10 cfu) (*) 

Marketing (10 cfu) 

Marketing di rete (5 cfu) 

Strategie d’impresa (10 cfu) 

Finanza Aziendale (10 cfu) 

Economia delle aziende di credito (10 cfu) 

Tecnica di borsa (10 cfu) 

Finanza etica (10 cfu) 

Caratterizzante  Aziendale 

 

 

 

SECS‐P/07 

SECS‐P/07 

SECS‐P/07 

SECS‐P/07 

SECS‐P/07 

 

 

SECS‐P/08 

SECS‐P/08 

SECS‐P/08 

SECS‐P/08 

SECS‐P/08 

SECS‐P/08 

 

 

SECS‐P/09 

 

SECS‐P/11 

SECS‐P/11 

SECS‐P/11 

35 

 

 

 

1°‐2° 

1°‐2° 

1°‐2° 

3° 

3° 

 

 

1° 

2° 

1°‐2° 

3°‐4° 

3° 

3°‐4 

 

 

1°‐2° 

 

1°‐2° 

1°‐2° 

3°‐4° 

Attività formative a scelta dello studente 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

A scelta dello 

studente (art. 10, 

comma 5, lettera a) 

‐  15  ‐ 

Tirocinio 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

Per stages e tirocini 

presso imprese, enti 

pubblici o privati, 

ordini professionali 

(art.10, comma 5, 

lettera e) 

‐  2  ‐ 

Prova Finale 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

Per la prova finale e 

la lingua straniera 

(art. 10, comma 5, 

lettera c) 

‐  3  ‐ 

Totale cfu terzo anno        65   

 (*) Moduli coordinati: Tecnica e gestione dei finanziamenti (5 cfu) + Tecnica e gestione degli investimenti (5 cfu).  

 

 

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Altre attività formative “a scelta dello studente”  (art. 10, comma 5, lettera a) considerate 

coerenti con il progetto formativo del CdL in Economia Aziendale.  

 

Attività formative  Settore scientifico‐disciplinare  Cfu

Storia economica  SECS‐P/ 12 Storia economica (mutua da 

Giurisprudenza)

10

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Allegato B 

Piano di Studio Standard  

Insegnamento  Tipologia 

Ambito 

disciplinare 

Settore 

scientifico‐

disciplinare  Cfu  Anno 

Metodi Matematici per l’economia   Base Statistico‐

Matematico SECS‐S/06  10  I 

Statistica  Caratterizzante Statistico‐

Matematico SECS‐S/01  10  I 

Economia Aziendale   Base  Aziendale  SECS‐P/07  10  I 

Microeconomia   Base  Economico  SECS‐P/01  10  I 

Istituzioni di diritto pubblico   Affini o integrative Affini o 

integrative IUS/09  5  I 

Laboratorio informatico di base 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

Ulteriori 

Attività 

formative (art. 

10, comma 5, 

lettera d) 

INF/01  2  I 

Lingua Inglese 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

Per la prova 

finale e la 

lingua straniera 

(art. 10, comma 

5, lettera c) 

L‐LIN/12  4  I 

Laboratorio di Lingua Francese 

 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

Ulteriori 

Attività 

formative (art. 

10, comma 5, 

lettera d) 

L‐LIN/04 

 4  I 

Totale cfu primo anno  55   

 

 

Insegnamento  Tipologia 

Ambito 

disciplinare 

Settore 

scientifico‐

disciplinare  Cfu  Anno 

Ragioneria Generale ed Applicata   Caratterizzante  Aziendale  SECS‐P/07  10  II 

Economia e Gestione delle Imprese   Caratterizzante  Aziendale  SECS‐P/08  10  II 

Istituzioni di diritto privato  Base  Giuridico  IUS/01  10  II 

Macroeconomia   Caratterizzante  Economico  SECS‐P/01  10  II 

Matematica Finanziaria   Affini o integrative Affini o 

integrative SECS‐S/06  5 

II 

Diritto Commerciale   Caratterizzante  Giuridico  IUS/04  10  II 

Diritto Tributario   Caratterizzante  Giuridico 

 

IUS/12  

 

 

II 

Totale cfu secondo anno  60   

 

 

 

 

 

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Insegnamento  Tipologia 

Ambito 

disciplinare 

Settore 

scientifico‐

disciplinare  Cfu  Anno 

Finanza Aziendale   Caratterizzante  Aziendale  SECS‐P/09  10  III 

Analisi e contabilità dei costi  Caratterizzante  Aziendale  SECS‐P/07  10  III 

Organizzazione Aziendale 1  Affini o integrative  Affini o 

integrative SECS‐P/10  5  III 

Marketing  Caratterizzante  Aziendale  SECS‐P/08  10  III 

Strategia e politica aziendale  Caratterizzante  Aziendale  SECS‐P/07  5  III 

Economia dell’innovazione  Affini o integrative Affini o 

integrative SECS‐P/02  5 

III 

Attività formative a scelta dello studente 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

A scelta dello 

studente (art. 

10, comma 5, 

lettera a) 

‐  15  III 

Tirocinio 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

Per stages e 

tirocini presso 

imprese, enti 

pubblici o 

privati, ordini 

professionali 

(art.10, comma 

5, lettera e) 

‐  2  III 

Prova Finale 

Altre attività 

formative (DM 270 

art. 10 § 5) 

Per la prova 

finale e la 

lingua straniera 

(art. 10, comma 

5, lettera c) 

‐  3  III 

Totale cfu terzo anno  65   

   

 

 

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Allegato C   

Programma dell’insegnamento di 

Analisi di bilancio 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Analisi di bilancio 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Financial statements analysis 

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: Economia Aziendale 

Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali e interattive, discussioni di casi 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: esame scritto (test al computer) con domande a risposta chiusa. Nessun esame 

orale. Valutazione in trentesimi. Voto minimo 18. 

Risultati di apprendimento previsti:   fornire agli studenti   gli   strumenti   metodologici   e  le   competenze  

pratiche  per  applicare  le  tecniche  di  analisi  di  bilancio  più diffuse  nella  prassi economico‐finanziaria. 

Programma/contenuti:  

L’impresa; la dinamica temporale delle operazioni di gestione; il bilancio come rappresentazione 

dell’impresa; criteri di riclassificazione del bilancio; fabbisogno e surplus finanziario; le condizioni di 

equilibrio economico e finanziario; il rendiconto finanziario; le analisi per indici; il cash flow; la leva 

finanziaria; la leva operativa; approcci alla valutazione aziendale. 

Bibliografia 

Facchinetti  I., Analisi di bilancio, Milano, Il Sole 24 Ore, 2006. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Analisi di bilancio per la valutazione dei rischi d’impresa 

A.A. 2013‐14  

 

Denominazione dell’insegnamento: Analisi di bilancio per la valutazione dei rischi d’impresa 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Financial Statement Analysis to assess business risks

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: Lezioni tradizionali e interattive ‐  Esercitazioni ‐ Discussioni di casi 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Prova scritta 

Risultati di apprendimento previsti:   Il corso  intende fornire agli studenti gli strumenti metodologici e  le 

competenze pratiche per applicare le tecniche di analisi di bilancio diffuse nella prassi contabile. 

Programma/contenuti:  

l bilancio: struttura, obiettivi ed impatto dei principi contabili internazionali ‐ L’analisi di bilancio: natura e 

scopi ‐ La riclassificazione dello Stato patrimoniale ‐ Le novità introdotte dalla riforma del diritto societario 

in tema di conferimenti e forme di finanziamento nelle Spa e nelle Srl ‐ La riclassificazione del Conto 

economico ‐ Le condizioni di equilibrio economico dell’impresa ‐ Gli indici di bilancio: analisi della 

situazione finanziaria e patrimoniale e della performance economica ‐ La scelta delle fonti di finanziamento 

e lʹeffetto leva finanziaria. I rischi di un eccessivo indebitamento ‐ L’analisi di bilancio nella prospettiva di 

Basilea 2 ‐ Le criticità della gestione economico‐finanziaria delle imprese italiane. 

Bibliografia 

Dispense e letture a cura del docente. 

 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Analisi e contabilità dei costi 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Analisi e contabilità dei costi  

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Cost management system 

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: Nessuna 

Organizzazione della Didattica: Lezioni tradizionali, discussione di casi ed esercitazioni sulle domande di 

esame in aula. 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Esame scritto. Valutazione in trentesimi. Voto minimo 18. 

Risultati di  apprendimento previsti:  Il  corso  si  propone di  fornire  agli  studenti  le  basi  concettuali  e  la 

conoscenza delle  tecniche  tradizionali  sulle metodologie quantitative,  tradizionali  e avanzate, a  supporto 

dell’attività direzionale  nelle  aziende di produzione.  Il  corso  intende  inoltre  fornire  agli  studenti  le  basi 

concettuali  e  la  conoscenza delle  tecniche  tradizionali  ed  innovative  necessarie per un  efficiente utilizzo 

della contabilità analitica a supporto dei processi decisionali di breve periodo. 

Programma/contenuti:  

Classificazioni dei costi. Configurazioni di costo. Direct costing. Full costing. Activity based costing (ABC). 

Produzione  per  lotti,  commessa  e  processo.  Break  even  analysis. Make  or  buy.  Decisioni manageriali: 

prezzo, mix e produzioni. 

Bibliografia 

BRUSA L. (2000), Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè. 

GARRISON R.H. ‐ NOREEN E.W. (2007), Programmazione e controllo, IIed. McGraw‐Hill 

HORNGREN  C.T.  –  SUNDEM  G.L.  –  STRATTON W.O.  (2007),  Programmazione  e  controllo,  Pearson 

Prentice Hall. 

ANTHONY R.N. ‐ HAWKINS D.F. – MACRI’ D.M. ‐ MERCHANT K.A. (2008), Sistemi di controllo, IIIa ed. 

McGraw‐Hill. 

 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Diritto Commerciale 

A.A. 2013‐14   

Denominazione dell’insegnamento: Diritto Commerciale 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Commercial Law 

Ambito disciplinare: Giuridico 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): IUS/04 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: secondo 

Propedeuticità: Istituzioni di Diritto Privato 

Organizzazione della Didattica: Lezioni 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: la prova finale si articola: a) in una preselezione informatica consistente in domande 

a risposta multipla superabile (diviso in due moduli da 25 domande l’uno, da superare entrambi con 

punteggio minimo di 18 e con penalizzazione di 1 punto per ogni risposta errata); b) in un successivo 

colloquio orale sostenibile qualora si sia superata la prova preselettiva 

Risultati di apprendimento previsti: obiettivo del corso è fornire agli studenti le conoscenze di base 

necessarie per comprendere il ruolo del diritto commerciale nello sviluppo delle imprese e dell’economia, 

tra regole e autonomia dei privati. 

Programma/contenuti:  

Parte prima: imprenditore; impresa; azienda; concorrenza; consorzi. Parte seconda: titoli di credito; 

procedure concorsuali. Parte terza: le società in generale; le società di persone; le società di capitali; le 

società cooperative. 

Bibliografia 

Per  la  parte  prima:  G.  F.  CAMPOBASSO  (a  cura  di  M.  Campobasso),  Diritto  commerciale  1.  Diritto 

dell’impresa, Torino, UTET, 2008, 6a  ed., ad  eccezione dei  capitoli  relativi al diritto dei  segni distintivi  e 

delle opere dell’ingegno (quindi: tutto il manuale ad eccezione dei cap. VI e VII); per la parte seconda: G. F. 

CAMPOBASSO  (a cura di M. Campobasso), Diritto commerciale 3. Contratti. Titoli di credito. Procedure 

concorsuali, Torino, UTET, 2008, 4a ed., ad eccezioni dei capitoli dedicati ai contratti di  impresa  (quindi: 

solo la parte seconda e la parte terza). 

In alternativa ai testi sopra indicati, G. PRESTI ‐ M. RESCIGNO, Corso di diritto commerciale I. 

Impresa. Contratti. Titoli di credito. Fallimento, Zanichelli, Bologna, 2011, 5a ed., per le parti 

corrispondenti. 

Per la parte terza: G. F. CAMPOBASSO (a cura di M. Campobasso), Diritto commerciale 2. Diritto 

delle società, Utet, Torino, 2009, 7ª ed., oppure, in alternativa, G. PRESTI‐M. RESCIGNO, Corso 

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di diritto commerciale. II. Società, Zanichelli, Bologna, 2011, 5a ed. (tutto). 

E’ indispensabile utilizzare edizioni del Codice Civile pubblicate non prima del gennaio 2011. 

 

 

Programma dell’insegnamento di 

Diritto Tributario 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Diritto Tributario 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Tax Law 

Ambito disciplinare: Giuridico 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): IUS/12  

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: secondo 

Propedeuticità: Nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali e interattive, discussioni di casi 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Esame orale. Valutazione in trentesimi. Voto minimo 18. 

Risultati di apprendimento previsti:  Il Corso si propone l’obiettivo di formare gli studenti sui principi 

generali dell’ordinamento tributario e sulla disciplina dei singoli tributi. 

Programma/contenuti:  

A) Parte generale 

‐ il diritto tributario; 

‐ prestazioni patrimoniali imposte e tributi; 

‐ principi costituzionali; 

‐ la norma tributaria: le fonti e lʹinterpretazione; 

‐ lʹattuazione del prelievo: fattispecie, obbligazione tributaria, soggetti, dinamica dellʹimposta, obblighi dei 

contribuenti, istruzione, accertamento; 

‐ l’elusione; 

‐ le sanzioni amministrative; 

‐ lʹautotutela. 

B) Parte speciale 

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‐ il sistema tributario italiano; 

‐ le imposte dirette: l’IRPEF e le singole categorie di reddito, l’IRES (con esclusione delle operazioni  

straordinarie nel reddito dʹimpresa e dei redditi transnazionali), IRAP e i principi comunitari; 

‐ lʹIVA; 

‐ Lʹimposta di registro. 

 

Bibliografia 

F. TESAURO, “Istituzioni di diritto tributario”, Parte generale e Parte speciale, ultima edizione; oppure R. 

LUPI, “Diritto tributario”, Parte generale e Parte speciale, ultima edizione.  

L’esame può essere altresì preparato su altri manuali accademici, purché aggiornati. 

 

 

 

Programma dell’insegnamento di 

Economia Aziendale 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Economia Aziendale 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Business Administration 

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Base 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: primo 

Propedeuticità: Nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali e interattive, esercitazioni, discussioni di casi 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Prova scritta e orale; valutazione in trentesimi. 

Risultati di apprendimento previsti: L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le basi per la 

conoscenza del funzionamento dellʹazienda, della sua organizzazione, della sua gestione, delle logiche 

contabili che legano le operazioni di gestione alle rilevazioni contabili e che conducono alla predisposizione 

del bilancio d’esercizio. Al termine del corso lo studente è in grado di: conoscere i principi e le logiche di 

funzionamento del sistema aziendale; effettuare la rilevazione economico‐finanziaria di alcune classi di 

operazioni aziendali ‐ conoscere la struttura, i contenuti e il quadro normativo di riferimento del bilancio 

d’esercizio secondo il codice civile. 

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Programma/contenuti:  

Il fenomeno azienda – Il fenomeno gruppo aziendale – La concezione sistemica dell’azienda – L’impresa e 

l’ambiente – L’organizzazione aziendale: variabili organizzative strutturali e non strutturali ‐ La gestione 

come sistema di operazioni e sistema di valori ‐ Il capitale e il reddito ‐ L’economicità e le condizioni di 

equilibrio economico dell’impresa ‐ Le condizioni di equilibrio finanziario dell’impresa e le decisioni di 

finanziamento ‐ La rilevazione contabile e il bilancio d’esercizio 

Bibliografia 

G. Fabbrini ‐ A. Montrone (a cura di), Economia aziendale. Volume I. I fondamenti della disciplina, Franco 

Angeli, Milano, 2006.   2) Dispense e letture a cura del docente. 

 

Programma dell’insegnamento di 

Economia delle aziende di credito  

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Economia delle aziende di credito  

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Banking and Financial Institutions 

Ambito disciplinare: Aziendale  

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/11 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: Nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni, esercitazioni 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: L’esame prevede una prova orale. 

Risultati di apprendimento previsti:  

Il  corso  ha  l’obiettivo  di  fornire  una  panoramica  esaustiva  sul  sistema  finanziario,  con  particolare  at‐

tenzione rivolta verso le banche.  

Il corso è disegnato per chi  si accosta per  la prima volta allo  studio del  sistema  finanziario ma che nello 

stesso  tempo  possiede  già  un  bagaglio  di  conoscenze  e  di  competenze  tali  da  consentire  un  approccio 

maturo ai contenuti del corso e una valutazione critica delle questioni ivi affrontate e discusse.  

Ci si propone di raggiungere i seguenti risultati di apprendimento: 

‐ acquisizione delle terminologia di uso corrente nei mercati finanziari; 

‐ comprensione delle specificità e delle principali funzioni della banca; 

‐ capacità di comprendere le caratteristiche tecniche e le finalità economiche delle operazioni bancarie, degli 

strumenti e dei servizi finanziari offerti nel sistema finanziario (italiano);  

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‐ capacità di valutare i bisogni finanziari (di pagamento, di investimento, di finanziamento, di gestione dei 

rischi) degli operatori economici (famiglie, imprese, pubblica amministrazione), e di trovare le soluzioni fi‐

nanziarie più adeguate (prodotti e servizi finanziari). 

Programma/contenuti:  

- Sistema finanziario e attività bancaria 

- Raccolta bancaria, Depositi 

- Prestiti e analisi di fido, Finanziamenti a breve termine, Finanziamenti a medio lungo termine 

- Vigilanza bancaria e Basilea 

- Merchant banking 

- Titoli azionari, Obbligazioni e Titoli di Stato 

- Strumenti derivati 

- Cartolarizzazioni 

- Concentrazioni bancarie 

- Servizi di gestione del risparmio 

- Servizi di investimento 

- Strumenti di pagamento 

- Crisi bancarie e finanziarie 

Bibliografia 

Libri di testo: 

•  Fabrizi P.L., Forestieri G., Mottura P. (a cura di) (2003). Strumenti e servizi finanziari. Egea.  

Letture integrative consigliate: 

•  Ruozi R. (2011). Economia della banca. Egea.  

 Durante il Corso vengono consigliate ulteriori letture di approfondimento. 

 

 

Programma dell’insegnamento di 

Economia e Gestione delle Imprese  

A.A. 2013‐14 

 

Denominazione dell’insegnamento: Economia e Gestione delle Imprese 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: General management 

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante  

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/08 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: secondo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali, casi, esercitazioni 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

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Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta e orale 

Risultati di apprendimento previsti: Il corso di Economia e Gestione delle Imprese propone lo studio di 

teorie economiche, modelli manageriali e tecniche di gestione, con lʹobiettivo di trasferire agli studenti gli 

strumenti necessari a governare i processi di funzionamento dell’impresa. 

Programma/contenuti:  

Il  corso  di  Economia  e Gestione  delle  Imprese  (EGI)  propone  lo  studio  di  teorie  economiche  e modelli 

manageriali,  con  lʹobiettivo  di  trasferire  agli  studenti  gli  strumenti  necessari  a  governare  i  processi  di 

funzionamento  dell’impresa.  L’approccio  è  fondato  sul  concetto  di  “valore  economico”,  proposto  quale 

finalità principe della gestione aziendale.  

Si tratta di un corso dedicato ai principi dell’economia manageriale, proponendo l’esame dell’impresa quale 

sistema cognitivo in continua evoluzione. In sostanza, vengono analizzate le principali teorie sulle finalità e 

sul governo dell’impresa  ‐  intesa quale  sistema  complesso  composto da  individui,  competenze,  funzioni 

(stock  di  competenze  specialistiche)  e  processi  (aggregati  di  competenze multifunzionali)  ‐  e  sulle  sue 

relazioni con le principali categorie di stakeholder (portatori di interessi aziendali e ambientali). L’obiettivo 

didattico  consiste  nell’introduzione  alla  complessità  e  alle  interdipendenze  dei  processi  gestionali, 

considerando  la molteplicità  di  attori,  prospettive,  culture  e  valori  che  cooperano  e  competono  intorno 

all’impresa in funzionamento. Vengono, inoltre, descritti i modelli e i processi di gestione che consentono di 

rendere  le  finalità d’impresa  concreti obiettivi  imprenditoriali  e di gestione, mediante  la definizione  e  la 

realizzazione delle  strategie  e  attraverso  la gestione dei processi  innovativi.  Il  corso di EGI prevede una 

unità didattica dedicata allo sviluppo imprenditoriale e al business planning, considerando tale prospettiva 

imprescindibile per chi intenda operare in una economia di mercato, sia con ruoli manageriali che con ruoli 

imprenditoriali in senso stretto intesi.  

I principali temi affrontati nel corso sono:  

1) le teorie sulle finalità dell’impresa fra creazione, diffusione e distribuzione del valore economico;  

2)  lʹanalisi  delle  risorse  che  determinano  la  capacità  di  creazione  di  valore  dellʹimpresa:  relazioni  e 

conoscenza nel processo evolutivo dell’impresa quale sistema cognitivo;  

3)  lʹimpiego delle risorse aziendali nella prospettiva delle finalità e degli obiettivi  imprenditoriali: visione, 

missione, dinamiche competitive e strategie d’impresa, sui mercati nazionali e internazionali;  

4) le gestione dell’innovazione e delle tecnologie per lo sviluppo aziendale ‐ la funzione Ricerca & Sviluppo; 

5) lo sviluppo imprenditoriale e il business planning: principi e processi; 

6) l’approccio sistemico‐funzionale alla gestione delle imprese: il marketing, la produzione e la finanza. 

Tecniche di gestione. Misurazione bilanciata delle prestazioni. 

Bibliografia 

S.Sciarelli, 2002, Economia e Gestione delle Imprese ‐ Volume 1° e Volume 2°, Cedam, Padova 

Ulteriori testi consigliati per approfondire gli argomenti di maggiore rilievo sono:  

G.Golinelli,  2000,  L’approccio  sistemico  al  governo  dell’impresa.  Volume  Primo:  L’impresa  sistema  vitale, 

Cedam, Padova;  

P.Jaccod, G.Gandellini e P.Nascenti, 1997, Sviluppare Nuovi Business, Seam  

I materiali didattici sono disponibili sul sito:  

www.egiunical.it 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Finanza Aziendale  

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Finanza Aziendale  

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Corporate Finance 

Ambito disciplinare: Discipline economico‐gestionali  

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante  

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/09 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio: 10 

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: Nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali e interattive, discussioni di casi 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta e orale 

Risultati di apprendimento previsti: Il corso prende in esame i temi principali della finanza aziendale 

nella prospettiva decisionale dei manager aziendali. Viene sviluppato e applicato il concetto di valore 

attuale netto per mostrare come le scelte di investimento e quelle di finanziamento interagiscono ai fini 

della creazione del valore. I contenuti del corso sono rilevanti per tutte le materie manageriali.  

Programma/contenuti:  

Valore Attuale Netto,  la  teoria  della Massimizzazione  del  Valore  e  Corporate  Governance.  Perché  il 

criterio del VAN è quello migliore: presentazione delle alternative.  Introduzione al Rischio e Costo del 

Capitale. Politica dei Dividendi e Scelte di Struttura Finanziaria.  

Bibliografia 

Principi di finanza aziendale, Brealey, Myers, Allen, Sandri, Mc Graw Hill Italia   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Istituzioni di Diritto Privato 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Istituzioni di Diritto Privato 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: civil law 

Ambito disciplinare: Giuridico 

Tipologia di attività formativa: Base 

SSD (settore scientifico disciplinare): IUS/01 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: secondo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni frontali, esercitazioni. 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova orale 

Risultati di apprendimento previsti:  

Programma/contenuti:  

Realtà sociale e ordinamento giuridico 

Fonti del diritto  

Principi 

Fatto ed effetto giuridico 

Situazione soggettiva e rapporto giuridico 

Dinamica delle situazioni soggettive 

Metodo giuridico e interpretazione 

Diritto internazionale privato 

Situazioni di credito e di debito 

Situazioni di garanzia  

Prescrizione e decadenza  

Autonomia negoziale e autonomia contrattuale 

Singoli contratti  

Promesse unilaterali  

Pubblicità e trascrizione  

Responsabilità civile e illecito  

Impresa familiare. 

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Bibliografia 

Pietro Perlingieri, Manuale di Diritto Civile, Napoli, ESI, ultima edizione. 

Approfondimenti e letture: 

Codice civile e leggi complementari, qualsiasi casa editrice, ultima edizione. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Istituzioni di diritto pubblico 

A.A. 2013‐14   

Denominazione dell’insegnamento: Istituzioni di Diritto Pubblico 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Public Law 

Ambito disciplinare: Affini o integrative 

Tipologia di attività formativa: Affini o integrative 

SSD (settore scientifico disciplinare): IUS/09 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: primo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova orale 

Risultati di apprendimento previsti:  

il corso intende offrire agli studenti le nozioni di base sulla disciplina organizzativa delle amministrazioni 

pubbliche 

Programma/contenuti:  

1. Amministrazione pubblica e poteri pubblici. Concetto di amministrazione pubblica. 

2. Il diritto amministrativo. Nascita ed evoluzione storica del diritto amministrativo in Francia e in Italia. La 

legislazione amministrativa. Diritto amministrativo e diritto privato. 

3. Le fonti del diritto amministrativo. Fonti comunitarie: regolamenti, direttive, decisioni. Costituzione, leggi 

costituzionali, atti aventi forza di legge, regolamenti, principi generali. Il potere legislativo e regolamentare 

dopo la riforma del Titolo V della Costituzione. Gli statuti. 

4. Le norme costituzionali sullʹamministrazione pubblica. Modelli di amministrazione e principi 

costituzionali. Pluralismo, differenziazione, adeguatezza, sussidiarietà. Imparzialità, buon andamento, 

ragionevolezza. Indirizzo politico e attività amministrativa. 

5. Le amministrazioni pubbliche e gli enti pubblici. Stato, Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni. 

La cooperazione tra i diversi livelli di governo. Le autorità amministrative indipendenti. Le amministrazioni 

pubbliche in forma privata. Le forme organizzative dellʹimpresa pubblica. Gli organismi di diritto pubblico. 

I servizi pubblici locali. 

6. Organizzazione della pubblica amministrazione: caratteri generali. Il rapporto di ufficio. Relazione tra 

uffici. Principi generali in materia di rapporti di impiego con le pubbliche amministrazioni. 

Bibliografia 

V. CERULLI IRELLI, Lineamenti del diritto amministrativo, Torino  2012, capitoli 1, 2, 3 e 4 (pagg. 1‐ 233). 

Ulteriori riferimenti bibliografici nonché materiali utili alla preparazione dellʹesame saranno di volta in 

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volta indicati dal docente nel corso delle lezioni. Ai fini della preparazione dell’esame è indispensabile la 

consultazione di un qualsiasi codice di leggi amministrative in commercio (purché aggiornato al 2012). 

 

Programma dell’insegnamento di 

Laboratorio informatico di base 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Laboratorio informatico di base 

Ambito disciplinare: Ulteriori attività formative 

Tipologia di attività formativa: Altre attività formative 

SSD (settore scientifico disciplinare): INF/01 

Crediti Formativi (CFU): 2    

Ore di lezione in Aula: 6 ore di 

seminari in aula 

tradizionale 

Ore riservate allo studio individuale: 14 

Ore di esercitazione/laboratorio: 30 ore svolte presso il Laboratorio Didattico di Informatica (LDI) 

Lingua d’insegnamento: Italiano 

Anno di corso: primo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: Il Corso prevede seminari svolti in aula tradizionale dal docente 

supervisore e attività pratiche svolte presso il Laboratorio Didattico di Informatica (LDI) della Facoltà di 

Economia dal docente esercitatore assegnato al corso e coordinati dal docente responsabile. 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Per l’acquisizione dei crediti è necessario aver frequentato le 

attività di laboratorio previste dal programma e superato una prova finale da svolgere presso il Laboratorio, 

consistente in: (1) un questionario a risposta multipla atto a verificare la comprensione dei concetti di base 

illustrati durante il ciclo di seminari; (2) un elaborato, consistente nella “scrittura” mediante word processor 

di un semplice documento e nell’utilizzo di un foglio elettronico. 

Risultati di apprendimento previsti: Conoscenza di alcuni concetti di base relativi alla rappresentazione ed 

al trattamento automatico delle informazioni ed all’architettura logica e fisica dei calcolatori. Capacità 

pratiche relative all’uso del calcolatore ed all’utilizzo dei principali applicativi software di Office 

Automation (scrittura testi, fogli elettronici) e dei servizi di rete (posta elettronica, 

trasferimento file, WWW).

Programma/contenuti:  

1. ‐ Architettura del calcolatore ‐ Ambiente Windows. 

Struttura e uso del personal computer. L’ambiente di lavoro Windows. Gestione delle risorse del 

computer. Risorse di rete. Software applicativi. Internet. Posta elettronica. 

2. –Elaborazione testi. 

Principali  elementi  e  comandi  di  un wordprocessor: Utilizzo  di  un  editor  di  testi  con  particolare 

riferimento alla creazione, formattazione e impaginazione di un documento, alla creazione di tabelle, 

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al mail merging e ai collegamenti ipertestuali. 

 

3. ‐ Foglio elettronico: calcolare ed analizzare dati. 

Creazione e gestione di un foglio di lavoro con particolare riferimento all’utilizzo di funzioni aritmetiche e 

logiche, alla ricerca e ordinamento dei dati, alla rappresentazione grafica dei dati e ai collegamenti 

ipertestuali. 

Bibliografia 

Tutto il materiale didattico sarà disponibile sul portale del corso 

 

Testo consigliato ma non obbligatorio: 

ECDL ‐ La guida McGraw‐ Hill alla Patente Europea del Computer, McGraw‐Hill, Italia. 

 

 

Programma dell’insegnamento di 

Laboratorio di Lingua Francese  

A.A. 2013‐14 

Denominazione dell’insegnamento: Laboratorio di Lingua Francese 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: FRENCH LANGUAGE   

Ambito disciplinare: Ulteriori attività formative 

Tipologia di attività formativa: Altre attività formative 

SSD (settore scientifico disciplinare): L‐LIN/04 

Crediti Formativi (CFU): 4 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 40 

Ore di esercitazione/laboratorio:30 

Lingua d’insegnamento: Francese  

Anno di corso: primo 

Propedeuticità: nessuna  

Organizzazione della Didattica: esercitazioni degli esperti linguistici  

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione:prova scritta 

Risultati di apprendimento previsti: acquisizione delle competenze linguistiche di base necessarie alla 

comprensione scritta ed orale di testi di specialità in lingua francese. 

Programma/contenuti:  

lessico specialistico, grammatica di base, fonetica del francese. 

Bibliografia 

dispensa esercitazioni 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Laboratorio di Lingua Tedesca 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Lingua Tedesca (laboratorio) 

Denominazione dell’insegnamento in inglese:German Language 

Ambito disciplinare: Ulteriori attività formative 

Tipologia di attività formativa: Altre attività formative 

SSD (settore scientifico disciplinare): L‐LIN/14 

Crediti Formativi (CFU): 4 

Ore di lezione in Aula: 20  Ore riservate allo studio individuale: 60 

Ore di esercitazione/laboratorio: 20 

Lingua d’insegnamento: Italiano e Tedesco; a richiesta anche in Inglese 

Anno di corso: primo 

Propedeuticità: Nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni frontali ed esercitazioni in aula. 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: esame scritto e orale, valutazione in trentesimi 

Risultati di apprendimento previsti: il corso intende fornire le basi per la comprensione scritta e orale della 

lingua tedesca di testi specifici. 

Programma/contenuti:  

Grammatica base che comprende i seguenti argomenti: 

coniugazione  del  verbo  al  presente,  coniugazione  dei  verbi modali,  coniugazione  dei  verbi  con  prefisso 

separabile, l’orario formale ed informale, preposizioni che reggono accusativo, dativo e quelli che reggono 

accusativo e dativo, coniugazione del verbo al Perfekt (passato prossimo). 

Tratti  fondamentali  della  storia  tedesca  prima  e  dopo  il  1945,  i  Länder  della  Repubblica  Federale  di 

Germania  sotto  il profilo politico, economico, aziendalistico e giuridico; partiti politici  tedeschi ed alcuni 

articoli della Costituzione Tedesca e articoli della stampa tedesca quotidiana e settimanale. 

Informazioni su Austria e la Svizzera. 

Bibliografia 

Grammatica: Themen aktuell 1 Kursbuch (libro del corso) e Arbeitsbuch (eserciziario), Hueber Verlag, Ismaning 2009. 

Programma: Fatti sulla Germania, Societäs‐Verlag, Francoforte sul Meno 2003 

 

 

 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Lingua Inglese 

A.A. 2013‐14 

 

Denominazione dell’insegnamento: Lingua Inglese 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: English for Business Administration 

Ambito disciplinare: Per la prova finale e la lingua straniera 

Tipologia di attività formativa:  Altre attività formative 

SSD (settore scientifico disciplinare): L‐LIN/12 

Crediti Formativi (CFU): 4 

Ore di lezione in Aula:24  Ore riservate allo studio individuale: 38 

Ore di esercitazione/laboratorio: 38 

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: primo 

Propedeuticità: Nessuna 

Organizzazione della Didattica: Esercitazioni, studio in autonomia presso il Centro Linguistico di Ateneo, 

lezioni frontali 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Prova scritta in cui si valutano le competenze raggiunte nei seguenti aspetti 

linguistici: coesione del testo, conoscenze lessicali nel settore economico, analisi di un grafico, comprensione 

e analisi di un testo economico.  

Prova orale che valuta le competenze raggiunte nelle seguenti funzioni comunicative: saper parlare di sé 

attraverso lʹanalisi del proprio currculum vitae, saper esporre i contenuti di articoli autentici su tematiche 

socio‐economiche. 

Risultati di apprendimento previsti:  

Il corso di Lingua Inglese ha un duplice obiettivo: fornire agli studenti le basi per sviluppare una 

conoscenza attiva e passiva della lingua inglese nel settore economico e potenziare le abilità di studio 

accademico 

Programma/contenuti:  

Comprendere il contenuto globale della comunicazione che avviene in aula; comprendere/interagire su temi 

di uso quotidiano (es.: so parlare delle attività che svolgo in Facoltà o a casa); interagire in situazioni semplici 

tipiche del contesto professionale (es.: so rispondere al telefono, so annotare un messaggio, riesco a dare delle 

informazioni); utilizzare il lessico di base specifico del contesto economico; comprendere i contenuti di un 

testo breve e semplice, ma specifico del campo di studi degli studenti (es.: una brochure/catalogo descrittivo di 

un’azienda) ed in contesto professionale, come: comprendere/saper formulare i contenuti di una e‐mail, 

scrivere una application form o una cover letter, analizzare grafici e dati statistici. 

Bibliografia 

I  testi di  riferimento verranno  consigliati  ad  inizio di  lezione.  Si  tratterà,  comunque, di  articoli  autentici 

selezionati da Internet e testi economici consigliati dai docenti di discipline economiche. 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Macroeconomia 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Macroeconomia 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Macroeconomics 

Ambito disciplinare: Economico 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/01 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: secondo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni ed esercitazioni 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: L’esame consiste in una prova scritta (più eventualmente orale) 

Risultati di apprendimento previsti: Il corso costituisce una introduzione allo studio della Macroeconomia. 

L’obiettivo  è di  fornire gli  strumenti per  l’analisi  e  la  spiegazione dell’andamento, nel breve  e nel  lungo 

periodo,  delle  principali  variabili  economiche  (produzione,  occupazione  e  disoccupazione,  consumi, 

investimenti, bilancio pubblico,  tassi di  interesse,  tassi di cambio, bilancia dei pagamenti, produttività del 

lavoro), delle patologie  che affliggono  i  sistemi economici  (disoccupazione,  inflazione, debito pubblico) e 

degli strumenti di politica economica che possono essere usati per rimediare ai problemi macroeconomici. 

Programma/contenuti:  

Le principali variabili macroeconomiche. 

Il mercato dei beni e il moltiplicatore 

I mercati finanziari: moneta e titoli. 

I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS‐ LM. La politica monetaria e fiscale. 

Il mercato del lavoro. 

Lʹequilibrio generale: la domanda aggregata e lʹofferta aggregata. 

La curva di Phillips nel breve e nel lungo periodo. 

Inflazione, produzione e crescita della moneta. 

Lʹeconomia aperta. Tassi di cambio, scambi commerciali, movimenti di capitali. 

Crescita economica. I fatti principali 

Crescita. Produttività del lavoro, accumulazione di capitale e progresso tecnologico. 

Aspettative e politica economica 

Le patologie dei sistemi economici: disoccupazione elevata, iperinflazione, debito pubblico 

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Bibliografia 

Blanchard, O., 2005, Scoprire la Macroeconomia. I. Quello che non si può non sapere, Il 

Mulino, Bologna 

Findlay, Esercizi di macroeconomia. Guida allo studio del testo di Olivier Blanchard , 

2000, Il Mulino, Bologna. 

ISTAT, LʹItalia in cifre 2005 (disponibile sul sito dell’ISTAT) 

 

 

Programma dell’insegnamento di 

Marketing 

A.A. 2013‐14 

 

Denominazione dell’insegnamento: Marketing 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Marketing 

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/08 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano  

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: Economia e Gestione delle Imprese 

Organizzazione della Didattica: lezioni frontali 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta e prova orale 

Risultati di apprendimento previsti:  

Il corso si propone di sviluppare la conoscenza dei modelli di marketing per l’analisi e la gestione dei 

processi di scambio e delle relazioni tra imprese e clienti. Il corso è dedicato ai processi, agli strumenti e alle 

tecniche per l’assunzione di decisioni strategiche riguardo alle relazioni con la domanda e per la gestione 

operativa delle leve di marketing. 

Programma/contenuti:  

Il corso di Marketing è dedicato ai fondamentali modelli che guidano la gestione delle attività di marketing, 

nonché  ai  processi,  agli  strumenti  e  alle  tecniche  che  sostengono  l’assunzione  di  decisioni  strategiche 

riguardo alle relazioni con la domanda e, conseguentemente, alle politiche di offerta dell’impresa. 

I contenuti sono i seguenti: 

� i processi di marketing per la creazione di valore. Il marketing come disciplina scientifica e come funzione 

dell’impresa; 

� le relazioni fra attività di marketing, customer loyalty e valore dell’impresa; 

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� il comportamento del consumatore e il processo d’acquisto; 

� il comportamento del cliente: dalla soddisfazione alla lealtà; 

� le ricerche di marketing. Metodologie e tecniche; 

� le decisioni di marketing strategico: definizione del business e segmentazione della domanda; 

� le decisioni di marketing strategico: posizionamento e differenziazione dell’offerta. 

Il  corso  si  concentra  inoltre sugli  aspetti  operativi  della  gestione  dei  processi  di marketing.  Vengono, 

 pertanto,  analizzati  modelli  e  tecniche  per  la  gestione  delle principali  aree  di  attività  mediante  le 

 quali  l’impresa  genera  valore  per  la domanda.  I  contenuti  sono  i  seguenti:        

� la  gestione  delle  politiche  di  prodotto    

� le  politiche  distributive  e  la  gestione  delle  vendite    

� la  comunicazione  di  marketing    

� il  pricing    

� il  marketing  plan   

� i  principi  di  marketing  internazionale  

Bibliografia 

P.Kotler, 2004, Marketing Management, Pearson Education Italia 

 

Per eventuali approfondimenti sono consigliati anche: 

M.Costabile, 2001, Il capitale relazionale, McGraw‐Hill 

M.A.Raimondo, 2004, Le relazioni di mercato dellʹimpresa, Egea 

E.Valdani, 1995, Marketing Strategico, Etas 

L.Molteni, Troilo G., 2003, Ricerche di Marketing, McGraw‐Hill 

Corbetta P., Gasperoni G., Pisati M., 2001, Statistica per la ricerca sociale, Il Mulino 

M.Costabile,  1996,  Misurare  il  valore  per  il  cliente,  Utet   

C.A.  Pratesi,  1995,  Il  marketing  dei  prodotti  alimentari  di  marca,  Sperling  &  Kupfer   

 

 

Programma dell’insegnamento di 

Matematica Finanziaria 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Matematica Finanziaria 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: 

Ambito disciplinare: Affini o integrative 

Tipologia di attività formativa: Affini o integrative 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐S/06 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: secondo 

Propedeuticità: Metodi Matematici per l’Economia 

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali ed esercitazioni in aula 

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Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta e colloquio orale 

Risultati di apprendimento previsti: Fornire allo studente gli strumenti atti a definire i principi e le tecniche 

del calcolo finanziario, impostare le logiche della valutazione finanziaria, fornendole nozioni di base per la 

formalizzazione dei contratti e per la lettura formale dei mercati dei capitali. 

Programma/contenuti:  

1. Grandezze fondamentali della matematica finanziaria.  

Interesse  e  tasso  dʹinteresse  di  una  operazione  finanziaria  elementare  a  pronti,  a  termine.  Operazioni 

finanziarie  composte.  La  legge  degli  interessi  semplici  e  quella  degli  interessi  composti.  Interesse,  tasso 

dʹinteresse  e di  sconto,  fattore di  capitalizzazione  e di  sconto,  intensità di  interesse  e di  sconto,  intensità 

istantanea di interesse e di sconto di una generica funzione valore. la legge esponenziale. Tassi equivalenti 

in capitalizzazione semplice e composta. I titoli obbligazionari a cedola nulla e a cedola fissa.  

2. Valore di una operazione finanziaria. Valore globale di una operazione finanziaria in base ad una legge 

finanziaria  assegnata.  Valore  attuale,  Valore Montante  e  Valore  residuo  di  una  operazione  finanziaria. 

Operazioni  finanziarie  eque  rispetto  ad una  legge  finanziaria.  Il  concetto di  equità. Proprietà della  legge 

esponenziale (invariantiva, additiva, etc.) e dimostrazione. Uniformità nel  tempo e scindibilità espresse  in 

termini di fattore di capitalizzazione e di sconto.  

Verifica di tali proprietà per le leggi finanziarie studiate.  

3.  Rendite  e  piani  di  ammortamento.  Definizioni  preliminari.  Valore  attuale  e  montante  di  rendite 

temporanee (anticipate e posticipate,  immediate e differite). Rendite perpetue. Rendite frazionate. Rendita 

anticipata e posticipata. Valutazione di rendite a rata costante in base alla legge dellʹinteresse composto (con 

dimostrazione). Definizione di operazione di ammortamento; ammortamento a rimborso finale o graduale 

del debito. Il piano dʹammortamento. Il caso dellʹammortamento a rate costanti posticipate, a quote capitali 

costanti e a rimborso unico.  

4.  Il  tasso  interno di  rendimento. Definizione del  tasso  interno di  rendimento  (T.I.R.) di una operazione 

finanziaria. Condizioni di esistenza e unicità: richiami sul Teorema fondamentale dellʹAlgebra. Il Teorema 

di Cartesio. Casi di determinazione esatta del T.I.R. (con dimostrazione). Determinazione del TIR mediante 

interpolazione lineare (o metodo delle Corde). Applicazione del T.I.R. come criterio di confronto e di scelta 

tra operazioni finanziarie alternative.  

5. Indici temporali e di variabilità. Scadenza, vita a scadenza, scadenza media aritmetica (scadenza media) 

e Duration di un flusso di importi calcolata in base alla legge esponenziale. Derivazione della Duration di 

un generico portafoglio di titoli (con dimostrazione). Applicazione al calcolo della Duration di titoli 

obbligazionari a cedola fissa e a cedola nulla. Variazione percentuale del valore di un flusso di importi e sua 

relazione con la Duration del flusso stesso (con dimostrazione). 

Bibliografia 

F. Moriconi, Matematica finanziaria, Il Mulino, 1995.  

Altro testo di utile consultazione: F. Cacciafesta, Lezioni di Matematica Finanziaria, Giappichelli editore 

 

Programma dell’insegnamento di 

Metodi matematici per l’economia 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Metodi matematici per l’economia 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Mathematical methods for economics 

Ambito disciplinare: Statistico‐Matematico 

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Tipologia di attività formativa: Base 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐S/06 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio: 30 

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: primo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali – Esercitazioni in aula 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Prova scritta e colloquio orale 

Risultati di apprendimento previsti: Fornire allo studente gli strumenti di base del calcolo differenziale ed 

integrale e dell’algebra lineare che sono propedeutici all’apprendimento di materie professionali, quali la 

matematica finanziaria, la statistica e le materie economiche‐aziendali ed indispensabili per poter valutare 

fenomeni economici‐aziendali sotto l’aspetto quantitativo. 

Programma/contenuti:  

Parte 1. Elementi introduttivi 

Elementi di logica: proposizioni, connettivi logici, quantificatori. Elementi di teoria degli insiemi: operazioni 

fra insiemi, relazioni e funzioni. Funzione inversa e composta.  

Insiemi numerici elementari: numeri naturali, interi relativi, razionali, reali. 

Richiami di geometria analitica del piano: piano cartesiano, equazioni di retta, parabola, iperbole, 

circonferenza, ellisse. 

Funzioni reali di variabile reale. Alcuni grafici di funzioni elementari: polinomiali, razionali fratte, 

esponenziali, logaritmiche. 

 

Parte 2. Analisi Matematica per funzioni a una variabile. 

Limiti di funzioni reali di variabile reale. Esistenza del limite. Operazioni con i limiti e forme indeterminate. 

Continuità e teoremi per funzioni continue: teorema di Weierstrass (solo enunciato), teorema di esistenza 

degli zeri, teorema dei valori intermedi, vari tipi di discontinuità. 

Nozione di derivata e suo significato geometrico. Regole di derivazione. Teoremi del calcolo differenziale: 

teorema di Rolle, Lagrange, Cauchy, De L’Hospital. Polinomio di Taylor. 

Studio di funzioni: asintoti, massimi e minimi locali e globali, convessità e concavità, flessi. 

Successioni numeriche e serie numeriche. Serie geometrica. Alcuni criteri di convergenza. 

Primitive (antiderivate). Ricerca delle primitive con i metodi di scomposizione, parti e sostituzione. 

Integrale definito e sue principali proprietà. Calcolo dell’integrale definito con i metodi di scomposizione, 

parti e sostituzione. Funzione integrale e teorema fondamentale del calcolo. 

Parte 3. Algebra lineare. 

Vettori, matrici e operazioni fra matrici. Determinante e sue proprietà. Rango di una matrice. Matrice 

inversa. 

Sistemi di equazioni lineari: Teorema di Cramer (solo enunciato), Teorema di Rouché‐Capelli (solo enunciato), 

sistemi omogenei. 

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Bibliografia 

A. Guerraggio, “Matematica”, 2 Edizione, Prentice Hall, 2009. 

 

Programma dell’insegnamento di 

Microeconomia 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Microeconomia 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Microeconomics 

Ambito disciplinare: Economico 

Tipologia di attività formativa: Base 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/01 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: primo 

Propedeuticità: Nessuna 

Organizzazione della Didattica: Lezioni ed esercitazioni 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Prova basata su scelte multiple ed eventualmente orale; valutazione in trentesimi. 

Risultati di apprendimento previsti: Il corso si propone di dare allo studente la conoscenza e la 

strumentazione  di  base  per  affrontare  i  problemi  posti  dalla  teoria  del  consumatore,  dei mercati  e  del 

benessere. 

Programma/contenuti:  

I contenuti del corso riguardano i seguenti argomenti: vincolo di bilancio, preferenze, funzione di utilità, 

scelta ottimale del consumatore, preferenze rivelate, equazione di Slutsky, acquistare e vendere, scelta 

intertemporale, surplus del consumatore, domanda ed equilibrio di mercato,  funzione di produzione, 

massimizzazione del profitto, minimizzazione dei costi, offerta dell’impresa e dell’industria, monopolio e 

comportamenti monopolistici, oligopolio, equilibrio economico generale e benessere, esternalità e 

asimmetrie informative. 

Bibliografia 

H.R. Varian, Microeconomia (ultima edizione) 

T. C. Bergstrom ‐ H.R. Varian, Esercizi di microeconomia (ultima edizione) 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Organizzazione Aziendale 1 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Organizzazione aziendale 1 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Organizaton theory and behavior 1 

Ambito disciplinare: Affini o integrative 

Tipologia di attività formativa: Affini o integrative  

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/10 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: Lezioni, Discussioni di casi, Esercitazioni in classe  

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta   

Risultati di apprendimento previsti: Capacità di riconoscere i problemi dell’assetto organizzativo, di 

analizzare le possibili alternative e di progettare gli interventi rivolti a ad un miglioramento delle 

prestazioni in termini di efficienza ed efficacia. 

Programma/contenuti:  

I  concetti  e  degli  strumenti  di  base  necessari  a  svolgere  l’analisi  e  la  progettazione  organizzativa  in 

contesti  settoriali  e  istituzionali  diversi  sotto  il  vincolo  dell’efficienza,  dell’efficacia  e  dell’equità.    

Livelli,  criteri  e  modalità  di  specializzazione  e  di  coordinamento.    

Strategia  e  assetto  organizzativo.  Approccio  classico,  contingente,  economico�organizzativo,  evolutivo  e  istituzionale.  Organizzazione  interna,  organizzazione  esterna  e  “mercato.   Ambiente.  Transazioni  e 

 relazioni.   Strutture   unitarie/funzionali   e   divisionali.   Strutture   matriciali   e   per   l’innovazione. 

 Variazione  e  ibridi.  Gestione  per  processi.  Organizzazione  della  microstruttura  e  delle  persone.   

Bibliografia 

Costa‐Gubitta   “Organizzazione   Aziendale”   McGrawHill,   2008.   Dispense   1,   2,   3   (la   dispensa   sui   casi 

 online  è  facoltativa  in  quanto  i  relativi  testi  sono  reperibili  sul  sito  web  del  testo.  Le  esercitazioni  e 

 i   casi   della   seconda   e   terza   dispensa   discussi   a   lezione   possono   essere   oggetto   di   esame   come 

 applicazioni  ei  concetti  e  degli  strumenti  esaminati durante il corso. 

 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Organizzazione Aziendale 2 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Organizzazione Aziendale 2 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Organizaton theory and behavior 2 

Ambito disciplinare: Affini o integrative 

Tipologia di attività formativa: Affini o integrative 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/10 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: Lezione, Discussione di casi, Esercitazioni in classe, project work 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta e orale 

Risultati di apprendimento previsti: Capire il collegamento tra comportamento organizzativo, performance 

individuale ed organizzativa. Comprendere l’impatto delle variabili comportamentali sul funzionamento e 

sulle  prestazioni  delle  aziende.  Essere  in  grado  di  analizzare  il  significato  teorico  ed  applicativo  delle 

diverse teorie sulle percezioni e sugli atteggiamenti lavorativi, sulla motivazione, sulla dinamica di gruppo, 

sulla  leadership,  sulla  gestione  dei  conflitti  e  sulla  negoziazione,  sui  valori  e  sulla  cultura  aziendale. 

Considerare i possibili interventi del management sui comportamenti individuali ed organizzativi ai fini di 

un miglioramento delle prestazioni aziendali nei diversi contesti settoriali.

Programma/contenuti:  Variabili  di  progettazione  e  comportamento  organizzativo.  Gestione  e  risorse 

umane. Percezione e atteggiamenti lavorativi, motivazione a apprendimento, dinamiche di gruppo, gestione 

dei conflitti e negoziazione, valori e cultura organizzativa. 

Bibliografia 

Slocum, Hellriegel, Comportamento Organizzativo, Hoepli 2010. 

Dispense di casi e letture fornite dal docente. 

 

  

 

 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Ragioneria Generale ed Applicata 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Ragioneria Generale ed Applicata 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: General and Applied Accounting 

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: secondo 

Propedeuticità: Economia Aziendale 

Organizzazione della Didattica: lezioni ed esercitazioni 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta e orale 

Risultati di apprendimento previsti:  

Programma/contenuti:  

La contabilità generale 

Le rilevazioni contabili di esercizio 

Dalla redazione delle operazioni di gestione al bilancio d’esercizio 

La chiusura e la riapertura dei conti 

La destinazione dell’utile e la sistemazione della perdita 

L’evoluzione della disciplina del bilancio e i principi contabili 

I postulati del bilancio 

La struttura, il contenuto e la forma del bilancio d’esercizio 

Le disposizioni in materia di redazione, approvazione e pubblicità del bilancio 

Le immobilizzazioni tecniche 

Gli oneri pluriennali 

L’avviamento 

I beni gratuitamente devolvibili 

Gli investimenti finanziari 

Le rimanenze  

I lavori in corso su ordinazione 

I crediti e i debiti commerciali 

Il patrimonio netto 

I finanziamenti a titolo di credito 

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I fondi per rischi e oneri 

Le poste in valuta 

I conti d’ordine 

Bilancio e norme fiscali 

Bibliografia 

Fabbrini G. – Musaio A.  (a  cura di), La  contabilità generale. Fondamenti  e disciplina, Franco Angeli, Milano, 

2005. 

Mazzotta R., La contabilità generale. Gli esercizi, Milano, Franco Angeli, 2002 

 

Programma dell’insegnamento di 

Statistica 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Statistica 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Statistics 

Ambito disciplinare: Statistico‐Matematico 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐S/01 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: primo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica:  

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta 

Risultati di apprendimento previsti: lo studente al termine del corso deve essere in grado di analizzare e 

descrivere da un punto di vista statistico un fenomeno caratterizzato da uno o due caratteri. Inoltre deve 

essere in grado di interpretare problemi con natura di incertezza seguendo un ragionamento di tipo 

probabilistico 

Programma/contenuti:  

I parte: Unità  Statistiche, Collettivo, Caratteri  e Classificazione dei Caratteri  – Distribuzioni Univariate  ‐ 

Distribuzioni di frequenze secondo un solo carattere statistico (univariate) ‐ Frequenze relative, percentuali 

e cumulate ‐ Rappresentazioni grafiche delle distribuzioni univariate:  istogrammi, a barre, ad aree a torta, 

etc. ‐ Sintesi delle distribuzioni statistiche: media aritmetica, media geometrica, mediana, moda, percentili ‐ 

Variabilità delle distribuzioni statistiche: varianza ed altri indici di variabilità ‐ Box plot ‐ La concentrazione 

‐ Distribuzioni  di  frequenze  secondo  due  caratteri  statistici  (bivariate):  frequenze  relative  e  percentuali, 

marginali  e  condizionate; medie  e  varianza marginali  e  condizionate  ‐  Studio  dell’associazione  tra  due 

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caratteri:  dipendenza,  indipendenza,  interdipendenza  ‐  Numeri  indici  semplici  e  complessi;  indice  dei 

prezzi ‐ Rapporti statistici 

II parte: Concetti base di probabilità – Eventi ‐ Probabilità condizionate ed indipendenza ‐ Teorema di Bayes 

‐ Variabili casuali discrete e continue ‐ Distribuzione Bernoulli e Binomiale, Poisson, Esponenziale, Normale 

– Trasformazioni e Approssimazione alla Normale 

Bibliografia 

Libro di Testo consigliato (fino al Cap.10 incluso): A. Di Ciaccio, S. Borra, Statistica – metodologie per le scienze 

economiche e sociali (McGraw‐Hill) 

 

Programma dell’insegnamento di 

Strategia e Politica Aziendale 

A.A. 2013‐14 

 

Denominazione dell’insegnamento: Strategia e Politica Aziendale 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Strategic Management and Business Strategy 

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: Economia Aziendale 

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali, studio di casi, eventuali visite e testimonianze aziendali 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Prova scritta ed eventualmente prova orale; valutazione in trentesimi 

Risultati  di  apprendimento  previsti:  Il  corso  si  propone  di  affrontare  le  problematiche  del  governo 

strategico  delle  imprese,  in  particolare  delle  PMI,  negli  attuali  contesti  competitivi,  caratterizzati  dalla 

diffusa  applicazione dell’innovazione  tecnologica  e dalla progressiva globalizzazione dei mercati.  In  tale 

ambito, verranno analizzati, da un lato, i processi decisionali e gli organi aziendali coinvolti, dall’altro lato, 

le opzioni strategiche più appropriate nelle diverse situazioni competitive e nelle diverse  fasi di sviluppo 

dell’impresa. 

Programma/contenuti:  

Nuovi  scenari  competitivi:  effetti della globalizzazione  ‐ Natura  e  finalità dell’impresa  – Definizione del 

concetto di strategia e sua evoluzione nella dottrina – La gestione strategica dell’impresa – Pianificazione 

strategica e sistemi di controllo – La strategia dell’integrazione verticale ‐ Le strategie di esternalizzazione: 

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l’outsourcing strategico – Studio di casi. 

Bibliografia 

Ricciardi A. e Pastore P. (2010), Outsourcing strategico:  tecniche di gestione, criticità, vantaggi competitivi, Franco 

Angeli, Milano  

Ricciardi A. (2006), “L’orientamento, la gestione e la pianificazione strategica dell’impresa”, in Fabbrini G. e 

Montrone A. (a cura di), Economia aziendale. I fondamenti della disciplina – Vol. I.,  F.Angeli, Milano. 

Dispense a cura del docente. 

 

 

 

Programma dell’insegnamento di 

Strategie d’impresa 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Strategie d’impresa 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Strategic Management 

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/08 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: Economia e Gestione delle Imprese 

Organizzazione della Didattica: lezioni frontali e discussioni di casi 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta e orale 

Risultati di apprendimento previsti:  

Il  corso  si  propone  di  fornire  una  preparazione  in  chiave  critica  sulla  teoria  e  la  pratica  dello  strategic 

management d’impresa di un’impresa,  in particolare  sui  concetti,  gli  strumenti  e  i  contesti del processo 

manageriale  di  formulazione  di  una  strategia.  Il  programma  e  la  didattica  seguiranno  un  approccio 

problematico  e  orientato  all’analisi  d  casi  reali,  con  l’obiettivo  di  favorire  lo  sviluppo  di  capacità  di 

comprensione e confronto critico delle teorie e delle tecniche, di loro rielaborazione e applicazione selettiva 

in contesti diversi, di analisi e interpretazione articolata di situazioni reali. 

Programma/contenuti:  

1 – Strategie d’Impresa 

2 – L’analisi di settore 

3 – Le risorse  

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4 – Le fonti del vantaggio competitivo 

5 – Le strategie di gruppo 

6 – Teoria dei giochi 

7 – Il cambiamento e il vantaggio competitivo 

8 – Sviluppo imprenditoriale 

9 – Gestione del capitale intellettuale 

10 – Knowledge governance 

Bibliografia 

L’analisi strategica per le decisioni aziendali – Robert M. Grant 

Dispensa dei casi aziendali da discutere settimanalmente in aula 

 

 

Programma dell’insegnamento di 

Economia dell’innovazione 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Economia dell’innovazione  

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Economics of Innovation 

Ambito disciplinare: Affini o integrative 

Tipologia di attività formativa: Affini o integrative 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/02 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: Microeconomia 

Organizzazione della Didattica: Lezioni in aula 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Prova scritta ed eventualmente orale; valutazione in trentesimi.   

Risultati  di  apprendimento  previsti:  L’obiettivo  del  corso  è  dare  allo  studente  gli  strumenti  per 

comprendere la generazione e l’impatto del progresso tecnologico sull’economia.  

Programma/contenuti:  

Il  corso  analizza  natura,  caratteristiche,  determinanti  e  conseguenze  dell’innovazione  e  della  sua 

diffusione nel sistema economico; i soggetti economici e le istituzioni coinvolti nella dinamica innovativa; 

i  processi  di  apprendimento,  generazione  di  conoscenza,  competizione,  selezione  ed  interazione;  le 

interazioni tra soggetti ed il ruolo chiave delle istituzioni.  

 

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Bibliografia 

Il corso si basa su una  lista di  letture di articoli e capitoli di  libri  in  lingua  italiana ed  inglese che sarà 

fornita nella prima lezione del corso.   

  

Programma dell’insegnamento di 

Economia del personale 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Economia del personale 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Personnel Economics 

Ambito disciplinare: Affini o integrative 

Tipologia di attività formativa: Affini o integrative 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/01 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni  

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta e orale 

Risultati di apprendimento previsti:  

Programma/contenuti:  

I temi affrontati sono i seguenti: Numero e tipologia dei lavoratori da assumere Selezione, 

contratti di prova, segnalazione Investimenti in capitale umano Struttura organizzativa 

Separazioni Meccanismi retributivi. 

Bibliografia 

De Paola e Scoppa , Economia del Personale, Carocci 

 

 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Marketing di rete 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Marketing di rete 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Internet Marketing 

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/08 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: Economia e Gestione delle Imprese 

Organizzazione della Didattica: lezioni frontali 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: prova scritta e prova orale 

Risultati di apprendimento previsti: Sviluppare conoscenze sull’analisi e la gestione dei 

processi di scambio e delle relazioni fra domanda e offerta, con riferimento alle specificità 

degli ambienti digitali. 

Programma/contenuti:  

Il  corso  di Marketing  di  Rete  si  propone  di  trasmettere  conoscenze  specialistiche  inerenti  il marketing 

management delle  imprese operanti attraverso  canali digitali. Lo  sviluppo delle  reti digitali –  Internet  in 

primis – influenza significativamente la complessità dello scenario e le opportunità manageriali, imponendo 

un’attenta rivisitazione dei modelli e delle strategie di marketing;  la realizzazione della convergenza  tra  i 

canali  tradizionali  e  quelli  digitali  nell’attività  di  interazione  con  la  domanda  diventa  un  obiettivo 

prioritario per le imprese poste davanti alle sfide degli scenari ipercompetitivi. 

I contenuti sono i seguenti: 

‐ L’orientamento  al mercato  delle  imprese;  i  processi  analitici,  strategici  e  operativi  per  la  creazione  di 

valore; i principi e le caratteristiche dell’economia digitale 

‐ Il processo di acquisto in ambienti digitali: le fasi e i concetti critici; il processo di analisi e di ricerca su 

internet: l’integrazione delle diverse fonti informative 

‐ La segmentazione: analisi e strategie; il posizionamento: analisi e strategie; la differenziazione dell’offerta: 

approcci e opportunità 

‐ La definizione del prodotto e del contenuto; il pricing on line; la comunicazione attraverso l’interazione 

digitale 

‐ Le virtual community:  l’interazione e  le dinamiche  sociali;  l’infomediazione;  il dynamic profiling degli 

utenti 

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Bibliografia 

Prandelli E. e Verona G., 2002, Marketing di rete, Milano, McGraw‐Hill; 

Costabile M.,  Ricotta  F., Miceli  G.,  2005,  ʺLa  personalizzazione  dellʹofferta  negli  ambienti  digitali.  Un 

modello per il dynamic profiling dei clientiʺ, Economia & Management, gennaio‐febbraio 2005. 

 

Per eventuali approfondimenti sono consigliati anche: 

Busacca B. e Costabile M., 2000, “I processi di consumo nellʹeconomia delle reti digitali. La 

prospettiva delle imprese sullʹevoluzione del comportamento del consumatore”, working 

paper, Osservatorio di Marketing, SDA Bocconi. 

 

 

Programma dell’insegnamento di 

Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda  

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda  

Denominazione dell’insegnamento in inglese: Analytical and quantitative methodologies for the firms 

(Financial statements analysis) 

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07 

Crediti Formativi (CFU): 10 

Ore di lezione in Aula: 60  Ore riservate allo studio individuale: 190 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: (consigliata) Ragioneria Generale ed applicata  

Organizzazione della Didattica: Lezioni frontali, studio di casi ed esercitazioni su casi concreti (documenti 

Borsa Italiana, reports pubblicati da Sole 24 ore e Uffici Studi società finanziarie). 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Prova scritta costituita da test effettuati su computer; valutazione in trentesimi. 

Risultati di apprendimento previsti:   Il  corso  intende  fornire  agli  studenti gli  strumenti metodologici di 

base e le competenze pratiche essenziali per interpretare il bilancio delle imprese. 

Programma/contenuti:  

L’impresa come sistema di scambi; la dinamica temporale delle operazioni di gestione; le aree gestionali; 

criteri di riclassificazione del bilancio; le configurazioni intermedie di reddito; fabbisogno e surplus 

finanziario; le condizioni di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario; il cash flow. 

Bibliografia 

dispense del docente ed altro materiale reso disponibile dal docente sul sito internet: 

http://www.unical.it/portale/strutture/dipartimenti/orgazi_ammpub/didattica/palermo/ 

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Programma dell’insegnamento di 

Tecnica e Gestione degli investimenti 

A.A. 2013‐14 

 

Denominazione dell’insegnamento in inglese:  

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/08 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: III 

Propedeuticità: Nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali, esercitazioni 

Modalità di frequenza: Obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Prova scritta e, eventualmente in aggiunta, orale 

Risultati di apprendimento previsti:  

Il corso si propone di sviluppare nello studente, in primo luogo, la capacità di risolvere 

problemi decisionali di natura finanziaria connessi alle scelte di investimento e 

finanziamento. 

Programma/contenuti:  

Capital budgeting; Decisioni di investimento; Rischio e rendimento; Capital budgeting in 

condizioni di certezza ed incertezza; Metodi avanzati per la valutazione degli 

investimenti sotto razionamento del capitale. 

 

Bibliografia  

Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S., Allen, Principi di Finanza Aziendale, Mc Graw Hill 

Italia; Dispense, letture ed esercizi a cura del docente. 

 

 

 

 

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Programma dell’insegnamento di 

Tecnica e Gestione dei finanziamenti 

A.A. 2013‐14 

 

Denominazione dell’insegnamento in inglese:  

Ambito disciplinare: Aziendale 

Tipologia di attività formativa: Caratterizzante 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/07 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: III 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: lezioni tradizionali, casi, esercitazioni 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: Prova scritta e orale facoltativo 

Risultati di apprendimento previsti:  

il corso ha lʹobiettivo di far acquisire agli studenti gli strumenti di base necessari per 

l’analisi economico finanziaria dell’impresa 

Programma/contenuti:  

Il corso si propone di fornire una preparazione sui presupposti teorici e gli strumenti 

operativi per l’analisi, passata e prospettica, degli equilibri finanziari dell’impresa. 

Appare un’esigenza fondamentale per manager e imprenditori saper interpretare il 

bilancio in una prospettiva finanziaria, identificando le grandezze impiegabili per la 

valutazione delle performance aziendali e per la valutazione d’impresa. A tal fine il corso 

si pone l’obiettivo di fornire agli studenti, attraverso lezioni frontali, esercizi e casi 

aziendali, favorendo l’interazione con l’aula, gli strumenti manageriali necessari per 

l’analisi economico‐finanziaria d’impresa. Particolare riguardo sarà dato all’analisi della 

dinamica finanziaria dell’impresa e alla determinazione del suo fabbisogno finanziario, 

nonché ai temi della relazione fra determinanti delle scelte reali e strategiche d’imprese. 

In particolare, gli argomenti fondamentali trattati nel modulo sono indicati di seguito. 

1. Riclassificazione del bilancio di esercizio e interpretazione dei prospetti riclassificati per 

l’analisi economico−finanziaria della gestione d’impresa, passata e prospettica 

2. Indici di bilancio e loro lettura sistematica per l’analisi economico−finanziaria della 

gestione  

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3. Rischio finanziario e rischio operativo: concetti e misure 

4. Analisi della dinamica finanziaria dell’impresa: flussi di circolante e di cassa e 

redazione del rendiconto finanziario 

5. Interazione fra scelte di investimento e di finanziamento 

 

Bibliografia  

La Rocca M., La gestione finanziaria dʹImpresa, Rubbettino Editore, 2012 

 

 

 

Programma dell’insegnamento di 

Economia internazionale 

A.A. 2013‐14  

Denominazione dell’insegnamento: Economia internazionale 

Denominazione dell’insegnamento in inglese: International Trade

Ambito disciplinare: Affini e integrative 

Tipologia di attività formativa: Affini e integrative 

SSD (settore scientifico disciplinare): SECS‐P/01 

Crediti Formativi (CFU): 5 

Ore di lezione in Aula: 30  Ore riservate allo studio individuale: 95 

Ore di esercitazione/laboratorio:  

Lingua d’insegnamento: italiano 

Anno di corso: terzo 

Propedeuticità: nessuna 

Organizzazione della Didattica: Lezioni, esercitazioni, studio individuale. 

Modalità di frequenza: obbligatoria 

Modalità di erogazione: tradizionale 

Metodi di valutazione: L’esame consiste in una prova scritta

Risultati di apprendimento previsti:  Il corso si propone di illustrare le principali tematiche riguardanti gli 

scambi  internazionali  di  prodotti. A  tale  scopo  verranno  presentati  i  più  importanti  elementi  teorici  ed 

empirici che consentono di comprendere le determinanti e l’evoluzione dei flussi commerciali, del processo 

di  integrazione  internazionale  e del  funzionamento del  sistema monetario  internazionale. Ampio  spazio 

verrà dato alla lettura e allʹinterpretazione di casi e statistiche di più rilevante attualità. 

Programma/contenuti:  

Il commercio internazionale: uno sguardo d’insieme e alcuni fatti stilizzati.   

Il modello gravitazionale come spiegazione dei flussi commerciali.  

Introduzione alla teorie esplicative del commercio internazionale.  

Il mercantilismo.  

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La teoria classica del commercio internazionale:  Adam Smith e i vantaggi assoluti.  

Il modello di Ricardo: vantaggi comparati e costi comparati.  

La teoria di Heckscher‐Ohlin e le dotazioni di risorse.  

Gli scambi internazionali con rendimenti crescenti di scala o economie di scala.  

Il modello di Krugman con mercati in concorrenza monopolistica ed economie interne di scala: mercati 

separati in autarchia e vantaggi degli scambi internazionali.  

Politiche commerciali.  

Dazi e sussidi.  

Limitazioni “volontarie” delle esportazioni, contingentamenti e standard produttivi  

Accordi multilaterali e accordi preferenziali del commercio (aree di libero scambio e unioni doganali)  

Bibliografia 

1) Krugman P. R. – Obstfeld M. – Meliz M. J., Economia Internazionale, volume primo, Pearson‐Italia, 2012.  

2)  Salvatore  D.  Economia  Internazionale,  teorie  e  politiche  del  commercio  internazionale,  ETAS  LAB, 

seconda edizione 2008.