Introduzione Fonderia Le

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1 Dipartimento di Meccanica Dipartimento di Meccanica Sezione Tecnologie Meccaniche e Produzione Sezione Tecnologie Meccaniche e Produzione Tecnologia Meccanica I Tecnologia Meccanica I 1 I Processi Tecnologici (Fonderia) Dipartimento di Meccanica Dipartimento di Meccanica Sezione Tecnologie Meccaniche e Produzione Sezione Tecnologie Meccaniche e Produzione Tecnologia Meccanica I Tecnologia Meccanica I 2 La tecnica produttiva opera nei campi: - Lavorazione delle materie prime - Industria manifatturiera Produzione e trasformazione dei materiali fino al livello dei semilavorati Trasformazione dei materiali secondo forme e dimensioni prefissate per ottenere oggetti funzionali Trasformazione dallo stato di grezzo o semilavorato allo stato di prodotto finito tramite macchine operatrici o utensili

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Dipartimento di MeccanicaDipartimento di MeccanicaSezione Tecnologie Meccaniche e ProduzioneSezione Tecnologie Meccaniche e Produzione Tecnologia Meccanica ITecnologia Meccanica I1

I Processi Tecnologici

(Fonderia)

Dipartimento di MeccanicaDipartimento di MeccanicaSezione Tecnologie Meccaniche e ProduzioneSezione Tecnologie Meccaniche e Produzione Tecnologia Meccanica ITecnologia Meccanica I2

La tecnica produttiva opera nei campi:

- Lavorazione delle materie prime

- Industria manifatturiera

Produzione e

trasformazione dei

materiali fino al livello

dei semilavorati

Trasformazione dei materiali

secondo forme e dimensioniprefissate per ottenere

oggetti funzionaliTrasformazione dallo stato di

grezzo o semilavorato allo

stato di prodotto finitotramite macchine operatricio utensili

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Il processo di progettazione di un prodotto, richiede una

chiara identificazione delle funzioni e delle specifiche del

manufatto. Spesso si hanno a disposizione più soluzioni

tra le quali scegliere. Il criterio da applicare è quello

economico:

- produzione del pezzo col ciclo di lavorazione meno costoso;

- grado di precisione e finitura necessari;

- garanzia delle caratteristiche tecniche e resistenziali richieste.

Processo di costruzione, descrizione ed analisi

delle forme, delle proprietà di un prodotto e del

suo processo produttivo al fine di svolgere una

determinata funzione.

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Solo una corretta conoscenza dei procedimenti

tecnologici di lavorazione permette di progettare

correttamente un pezzo scegliendone

oculatamente materiali e ciclo produttivo.

Il primo step è quindi l’ANALISI FUNZIONALE

Questa analisi è strettamente legata alla fase di

progettazione del componente.

Non si può prescindere da essa e deve essere effettuata

dal tecnologo in stretta collaborazione con il progettista.

Occorre rispondere a domande quali:

A cosa serve? Dove viene usato? In che tipo di ambiente?

A quali carichi è soggetto? Con quale materiale?

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Per la scelta del processo produttivo più appropriato, è

necessario arrivare a classificare i processi in modo da

definirne i campi di applicazione e le possibili scelte

alternative.

Entrano, in questo senso, in gioco anche ulteriori fattori:

-volume produttivo;

-materiale;

-dimensioni dei pezzi;

-precisione richiesta;

-complessità della forma da ottenere;

-disponibilità di macchine ed attrezzature.

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PROCESSI DI LAVORAZIONEPROCESSI DI LAVORAZIONE

Formatura Deformazione Asportazione

Stato liquido:

fonderia

Stato solido: polveri

Laminazione

Estrusione

Trafilatura

Forgiatura

Lamiere

Con taglienti a

geometria definita:

- tornitura,

- fresatura, …

Con taglienti a

geometria

indefinita:

- rettificatura, …

Con metodi non

convenzionali

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FONDERIA

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La fusione è una tra le tecniche più antiche per la produzione

di manufatti metallici (fin dal 3000 a.C.).

L’obiettivo è dare al metallo una determinata forma partendo

dallo stato liquido.

La colata è l’operazione con la quale il metallo liquido viene

versato nella forma dove assume la forma della cavitàrelativa e si solidifica.

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Al termine dalla solidificazione esso viene estratto dalla

forma (che può essere o meno a perdere, ovvero distrutta)

fornendo così un grezzo avente la forma della cavità

riempita con il metallo fuso.

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Solo alla fine dell’800 però la fonderia ha assunto un

carattere industriale con il perfezionamento degli impianti,

con lo sviluppo della ricerca sui materiali e con il progresso

tecnologico.

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Il procedimento in pratica consiste nel preparare una cavità,

detta forma, che è il negativo del pezzo che si vuole

ottenere, nella quale colare poi il metallo o la lega metallica

fusi scelti per la realizzazione del pezzo.

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Il pezzo che esce dalla forma è detto getto e può

essere un grezzo per lavorazioni successive

(semilavorato), oppure un pezzo finito.

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Non tutti i materiali sono adatti ad essere impiegati in

fonderia. Occorre verificarne le proprietà tecnologiche che

sono:

Le prerogative di materiali adatti ad essere fusi sono:

- fondere a temperature relativamente basse (buona fusibilità, max. 1500-1600 °C);

- riempire completamente la forma (buona fluidità o colabilità o scorrevolezza);

- mantenere una sufficiente omogeneità strutturale durante la solidificazione (nessuna o minima segregazione);

- fornire getti sani esenti da difetti.

fusibilità e colabilità

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La forma può essere di due tipi:

• A perdere (forma transitoria)

• Non a perdere (forma permanente)

TIPI DI FORMATURATIPI DI FORMATURA

Forma transitoria Forma permanente

• Colata in terra

• Formatura a guscio

• Cold-box

• Microfusione o a

cera persa

• Con modello a

perdere

• In conchiglia:

- per gravità,

- sottovuoto,

- pressofusione

• Colata centrifuga

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Particolari che possono essere prodotti per fusione sono:

• Carburatori

• Testate di motori

• Volani

• Bancali di macchine utensili

• Raccordi di tubazioni

• Parti di caloriferi

• Rubinetterie

• Valvolame

• Componenti di grande dimensione

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La fonderia presenta il vantaggio della rapidità di

esecuzione e della convenienza economica nella

realizzazione di pezzi la cui forma renderebbe troppo

costoso o difficile la lavorazione con altri metodi

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Modifiche di geometria al modello rispetto al pezzo finito per

poterne garantire l’estrazione dalla forma e che la forma

stessa non si distrugga.

• Angoli di sformo o spoglie

• Raccordi sugli spigoli ed angoli

• Accorgimenti per la realizzazione di fori (anime)

• Accorgimenti per la realizzazione di sottosquadri

Se il pezzo deve essere successivamente lavorato, è necessario prevedere un opportuno sovrametallo.

Modello

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SFORMI ESPOGLIE

L’estrazione del

modello dalla terra

può essere

effettuata senza

distruggere la

forma solo se

sono presenti

adeguati angoli di

spoglia.

Questi dipendono

dal materiale del

modello e dalla

profondità

dell’impronta.

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RACCORDI SU ANGOLI E SPIGOLI

E’ necessario sostituire agli spigoli ed agli angoli

adeguati raggi di raccordo che permettano un

contenimento delle tensioni locali, un migliore

andamento delle isoterme di raffreddamento ed una

migliore tenuta della terra costituente la forma.

Per gli angoli il valore di tali

raggi è suggerito dalla pratica

industriale come funzione

degli spessori delle parti da

collegare.

Per gli spigoli si suggerisce

un valore pari al sovrametallo.

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Come

ottenere

i fori

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Esempi di anime

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REALIZZAZIONE DI FORI E SOTTOSQUADRI: LE ANIME

Problema …

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Soluzione …

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SOVRAMETALLO

Ha lo scopo di prevedere del materiale di “riserva”

sulle superfici da lavorare tramite successive

operazioni di asportazione di truciolo.

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Come immettere il materiale fuso nella forma:

i canali di colata

Questo tipo di

colata si definisce

“in gravità” perché

il riempimento della

forma è garantito

dal solo peso del

metallo liquido.

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Durante la fase di solidificazione hanno origine alcuni

fenomeni che vanno presi in considerazione per poter

correttamente progettare il modello e realizzare la forma.

• Ritiro

• Cavità di ritiro

• Tensioni di ritiro

• Formazione di cricche a caldo

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RITIRO

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RITIRO – effetti sulle dimensioni

∆L = L0 *α* ∆T →→→→→→→→ ∆L = L0 * rit%

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CAVITA’ DI RITIRO - 1

Andamento della solidificazione in

un corpo fuso e andamento delle

isoterme in corrispondenza di

angoli e spigoli

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CAVITA’ DI RITIRO - 2 Cavità e

concavità di ritiro

in un getto non

alimentato

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Questi pezzi sono scarti!Questi pezzi sono scarti!

CAVITA’ DI RITIRO - 3

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CAVITA’ DI RITIRO – L’impiego delle materozze

Per eliminare questo problema occorre spostare il

baricentro termico (ovvero l’ultima parte che solidifica)

predisponendo materozze che forniscono materiale

liquido al pezzo durante la solidificazione.

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TENSIONI DI RITIRO

Si hanno diverse velocità di raffreddamento e quindi

diverse temperature e

conseguenti accorciamentinelle varie barrette.

∆L = L0 *α* ∆T

Poiché sono vincolate esse

devono ridurre la lunghezza

della stessa quantità e

quindi risultano sottoposte a

tensioni interne.

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TENSIONI DI RITIRO – effetti sul pezzo prodotto

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CRICCHE A CALDO

Il ritiro ostacolato dalla

forma può dare origine alla

formazione di cricche dove

siano presenti spigoli vivi e

conseguenti concentrazioni

di sforzi.

Ampi raggi di raccordo

evitano tale pericolo.

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FONDERIA CON FONDERIA CON FORME A PERDEREFORME A PERDERE

FORMA TRANSITORIAFORMA TRANSITORIA

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Riassumendo quindi un modello, rispetto al pezzo finito che

si vuole ottenere, presenta modifiche dimensionali e di forma

in quanto occorre tenere conto di:

• ritiro

• sovrametallo

• angoli di spoglia

• raccordi

• scomposizione in più parti

• eventuali portate d’anima

• eventuali sottosquadri

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Forma allestita

per la colata

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Getto ottenuto

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Esempi di modelli

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Esempi di modelli

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Getto da

ottenere

Modello

scomponibile

Cassa

d’anima

Sequenza di formatura

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Formatura

staffa di base

Forma completa

con canali ecc.

Forma allestita

per la colata

Semi modello

inferiore

Semi modello

superiore

Anima

C – canale di colataM - materozze

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La formatura con forma a perdere può essere effettuata in diversi modi:

• formatura in terra “a verde”

• formatura in sabbia-silicato

• hot box

• cold box

• formatura a guscio

• formatura in sabbia-cemento

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Esistono altri tipi di

colata che

permettono un grado

di precisione dei

pezzi ottenuti più

elevato con forma a

perdere: si parla

della formatura a guscio (shell molding) ottenuta

dal più vecchio

metodo della cera persa.

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In altri casi è possibile lavorare con modello a perdere in

polistirolo espanso.

La procedura seguita in questo caso è illustrata in figura.

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Esempi di colata in gravità

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Esempi di attacchi di colata

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FONDERIA CON FORME FONDERIA CON FORME PERMANENTIPERMANENTI

COLATA IN CONCHIGLIA COLATA IN CONCHIGLIA PRESSOFUSIONEPRESSOFUSIONE

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Le problematiche sono le stesse viste per la formatura

in terra, ovvero sformi, ritiro, sovrametallo, …

La forma è ottenuta all’interno di stampi in metallo che

quindi possono essere utilizzati più e più volte.

La colata può ancora avvenire per semplice

immissione del metallo liquido nella forma, oppure

tramite spinta del metallo stesso (si esercita cioè una

pressione sul liquido).

In questo caso si parla di colata sotto pressione ed in

particolare di pressofusione che può essere eseguita

a camera calda o a camera fredda.

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La PressaLa Pressa

Camera

calda

Camera

fredda

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Esempio di stampo per pressocolata

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Schema di funzionamento ed esempio di macchina di pressocolata a camera calda

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Schema di funzionamento ed esempio di macchina di pressocolata a camera calda

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Schema esempio di funzionamento e particolari di una macchina di pressocolata a camera calda

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Modalità di riempimento della cavità (flusso del metallo liquido)

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Esempi di pezzi pressocolati

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Complessita ’ delle forme

Cadenze produttive elevate

Riproducibilita’ perfetta

Automatizzazione - robotizzazione

Piccole – medie – grandi e grandissime serie

Vantaggi della pressocolataVantaggi della pressocolata

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Si ha spesso la tendenza a dire che il processo di

pressocolata è riservato esclusivamente alle grandi e

grandissime serie. Bisogna dimenticare questo preconcetto.

Tutto è funzione della complessità del pezzo e delle

tecniche di produzione meno onerose.

Di riflesso, quello che graverà sul costo o sull’investimento

totale, è il costo di lavorazione necessario alla produzione.

Per questo non è raro incontrare serie di 500 pezzi all’anno

realizzati in fonderia di pressocolata.

Tuttavia la grande maggioranza delle serie è superiore a

5000 pezzi all’anno in uno o due lotti. La taglia del pezzo o

il peso, sono anche parametri da considerare.

Generalmente più i pezzi sono piccoli più le serie sono

grandi.

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Le leghe che possiedono una eccellente fluidità o «colabilità», permettono il

riempimento di tutte le cavità o impronte, qualunque sia la loro complessità

grazie alla azione di spinta. Si possono ottenere filettature «grezze di

fonderia» a passo 100, su piccoli diametri.

Le propietà fisiche, i deboli calori specifici e latenti di fusione, il breve intervallo

di solidificazione, combinati con macchine sofisticate, permettono di avere

tempi di produzione elevati (da 80 a 1500 iniezioni all’ora) con più impronte

all’interno dello stesso stampo. Non è difficile incontrare delle fabbricazioni di

milioni di pezzi al giorno nelle fonderie di pressocolata.

La pressocolata permette l’ottenimento di forme La pressocolata permette l’ottenimento di forme più complesse rispetto alla colata in gravitàpiù complesse rispetto alla colata in gravità