fonderia seconda parte
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Dipartimento di Sistemi di Produzione Dipartimento di Sistemi di Produzione ed Economia delled Economia dell’’AziendaAzienda
Tecnologia MeccanicaTecnologia Meccanica
La solidificazione dei getti• Il fenomeno del ritiro
Temperatura
Volume specifico
Ta Tf Ti Tc
V1
V2
V3
V4
Contrazione infase liquida
Contrazione infase di solidificazione
Contrazione allo statosolido
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Esempio
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La solidificazione dei getti• La formazione del cono di ritiro
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La solidificazione dei getti• La formazione del cono di ritiro
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• Definizione: il modulo termico (M) di un getto èpari al rapporto tra il Volume e le sue superfici di scambio termico.
Il concetto di modulo termico
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Metodi per il calcolo di M
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La solidificazione dei getti
A parità di volume maggiore è il modulo termico maggiore è il tempo di solidificazione.
x
x
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La solidificazione direzionale
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Esempio
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Dimensionamento sistema di alimentazione
Suddividere il getto in forme elementari e calcolare i moduli di raffreddamento.
Verificare la direzione di solidificazione.Definire le zone che richiedono di alimentazione
Per ogni zona predisporre una materozza di opportuno modulo (metodo di Caine).
Verificare il raggio di influenza (numero delle materozze).
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Il sistema di alimentazione• Generalità.
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Il metodo dei cerchi inscritti
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Moduli termici di getti complessi
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Quando il getto ha una forma complessa occorre:• Scomporre il pezzo in geometrie elementari• Calcolare per ogni parte il modulo corrispondente
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Consente di determinare le dimensioni di una materozza che:…1 rilascia la “giusta quantità” di metallo al getto che va
solidificando2 rimane liquida finché il getto (o la parte di esso che viene
alimentata) è solidificato completamente …
Da: A theoretical approach to the problem of dimensioning risersBy J.B. Caine
Metodo di Caine
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BUONI
NONBUONI
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Diagramma di Caine
La zona “buona” può essere espressa come:
bcx
ay +−
≥
Dove:• x = modulo materozza/modulo getto = tempo di
solidificazione relativo• y = volume materozza/volume getto = volume relativo• b = contrazione in fase L-S del metallo • c = velocità di raffreddamento relativa materozza-
terra vs getto-terra• a = costante sperimentale (0.1 per gli acciai)
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0.000
0.500
1.000
1.500
2.000
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00
x=Mm/Mg
y=V
m/V
g
c =1
b =0.03
bcx
ay +−
=
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Gli asintotiCoefficiente di contrazione bSe la velocità di raffreddamento della materozza è infinitamente più piccola della velocità di raffreddamento del getto (x ⇒ ∞) il volume della materozza necessario a contrastare la contrazione del getto è pari alla contrazione del getto stesso.
bVVyallora
MMxSe
g
m
g
m ==∞→=
Velocità di raffreddamento relativa cSe materozza e getto solidificano con la stessa velocità di raffreddamento (ovvero sono entrambi a contatto con la stessa terra) il volume della materozza necessario a contrastare la contrazione del getto tende all’infinito.
∞→===g
m
g
m
VVyallora
MMxSe 1
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Fissiamo un valore orientativo per x lontano dal ginocchio:
⎪⎪⎩
⎪⎪⎨
⎧
+−
≥
=→=
bcx
ay
xMMxx
p
m
*
**
Come si sceglie il punto lontano dal ginocchio?
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Normalmente le materozze sono acquistate con forme e dimensioni standard
MATEROZZE CILINDRICHE
( )5.15.0 ÷∈= δDH
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( ) ( ) ( )
3
32
333
3
33
2
2
32
)(
144
1444
14
1444
4
44
xkxfy
xVM
MV
DVV
Vy
MxMmaMD
DDH
HD
DHD
HD
SVM
DHDV
DH
p
pm
ppp
m
pmm
m
mm
m
⋅==
+=
+===
⋅=+
=
+
⋅=
+=
+==
==
=
δδπ
δδδπδπ
δδ
δδ
ππ
π
δππ
δ
Fissando il rapporto di forma H/D
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( )
( )
( )δδ
δδπ
δ
δδπ
δδπ
12142
144
)(
144
2
23
2
33
3
32
33
−+=
∂∂
+=
⋅==
+=
p
p
p
p
p
p
VMk
VM
k
conxkxfy
ovvero
xVM
y
0.06
0.07
0.08
0.09
0.1
0.11
0.3 0.45 0.6 0.75 0.9 1.05 1.2 1.35 1.5
delta
k
Studiamo la dipendenza da delta:
Minimo in 0.5
Si osserva pertanto che la materozza con delta 0.5 è più efficiente
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Una volta:• scelto il rapporto δ• fissato x = x*si ricava y = y* =Vm/Vg
CURVE ISODELTA
delta
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 2.0
x (Mm/mg)
y (V
m/V
g)
delta 0.5 delta 1 delta 1.5
*xx =
*yy =
δ
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Materozza coibentata
BUONI
NONBUONI
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0
0.5
1
1.5
2
0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2 2.2
x
y
c=1 c=0.6
*xx =
*yy =
*yy =
δ=1
*xx =
Una materozza coibentata consente rese maggiori.
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Esempio.
t1.jpg t2.jpg t3.jpg
complessivo.avicomplessivo.avi
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Metodo Modulo Termico
Suddividere il getto in forme elementari e calcolare i moduli di raffreddamento.
Verificare la direzione di solidificazione.Definire le zone che richiedono di alimentazione
Per ogni zona predisporre una materozza di opportuno modulo.
Verificare il raggio di influenza (numero delle materozze).
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Il raggio di influenza
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Il raggio di influenza
R = k S
k parametro funzionedel materiale del getto.Per gli acciai k = 2
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Il raggio di influenza
= 50 mm
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Il collare di attaccoMaterozze cieche Materozze a cielo aperto
Osservazione Normalmente i collari sono coibentati (con un modulo termico reale intermedio tra pezzo e materozza)
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Esempio
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Esempio
M1 = 15 mmM2 = 13 mmM3 = 11 mm
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Il sistema di colataObiettivo: progettare l’insieme di canalizzazioni che permettono alla lega liquida di riempire la forma.
REGOLE PRATICHE• La forma deve essere riempita rapidamente.• Occorre evitare forti velocità e turbolenze della corrente fluida.• Occorre evitare che la scoria penetri all’interno.• Occorre distribuire la vena fluida in modo contemporaneo nelle
varie parti del getto• (Occorre controllare il gradiente termico)
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Il sistema di colataElementi caratteristici:• bacino di colata• canale di colata• canale distributore• attacchi di colata• trappole, filtri, pozzetti
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Sistema pressurizzato
Rapporto delle sezioni
Sc / Sd / Sa
2 / 2 / 14 / 3 / 24 / 8 / 3Sc
Sd
Sa
Il sistema assicura che i differenti canali siano sempre pieni di metallo liquido.
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Sistema non pressurizzato
Rapporto delle sezioni
Sc / Sd / Sa
1 / 2 / 21 / 4 / 41 / 2 / 4Sc
Sd
Sa
Il sistema assicura una velocitàridotta ed un moto quasi laminare della vena fluida negli attacchi.Idoneo per leghe che si ossidano facilmente (alluminio, magnesio, titanio)
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Dimensionamento sezioni caratteristiche
Occorre determinare l’area della sezione di strozzatura (sezione minima)Imponiamo un bilancio di massa :
vSt
QS
r
⋅=⋅γ
Dove:• Q = peso del metallo da colare (kgf)• γ = peso specifico del metallo (kgf/m3)• tr = tempo di riempimento (s)• SS= area (complessiva) sezione di strozzatura (m2)• v = velocità metallo nella sezione di strozzatura (m/s)
⎪⎩
⎪⎨
⎧=
A
C
S
S
SS
Sistema non pressurizzato
Sistema pressurizzato
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Il tempo di riempimento consigliato può essere valutato come:
4.032.0
2.3
Qst
oppureQt
r
r
⋅⋅=
=
Dove:• Q = peso del getto (kg)• s = spessore medio del getto (mm)• tr= tempo di riempimento (s)
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Vincoli temporaliIl tempo di riempimento deve essere minore:• del tempo di inizio solidificazione ts delle parti sottili del getto• del tempo di esposizione massimo tc all’irraggiamento da parte della forma
cr
sr
tttt
≤≤
][
][71.1
71.1
sskt
sMkt
Ss
Ms
⋅=
⋅=
Il valore di ts può essere calcolato mediante una di queste formule sperimentali:
Dove:• M = modulo termico del getto [cm]• s = spessore della zona più sottile [cm]• kM, ks = costanti empiriche
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Valori indicativi delle costanti k in funzione della temperatura di surriscaldo per getti colati in sabbia silicea.
Valori indicativi del tempo critico di esposizione tc (s).
Forme in terra (verde)Forme ed anime
agglomerate con leganti sintetici
4- 25 s fino a 60 s
kM kS kM kS kM kS kM kSAcciai 2.0 0.6 8.0 3.0 18.0 6.0 30.0 10.0Ghise malleabili e bronzi 3.0 0.9 12.0 3.5 25.0 7.5 45.0 14.0Ghisa grigia e sferoidale 4.0 1.3 15.0 5.0 38.0 12.0 65.0 20.0
SurriscaldoMateriale
50°C 100°C 150°C 200°C
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La velocità nella sezione di strozzatura vale (secondo il principio di Bernoulli):
mHgcv ⋅⋅= 2
Dove:• g = 9.8 (m/s2)• Hm = altezza dal pelo libero (mm)• c = perdite di caricoIn ogni caso la velocità nella sezione di strozzatura deve essere inferiore a 1 m/s per evitare turbolenze ed inclusioni.
Hm
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Altezza dal pelo liberoColata diretta Colata in sorgente
2
2 ⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛ += if
m
hhHhHm =
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Perdite di caricoSistema pressurizzato
• vengono considerate tutte le perdite di carico dal bacino di colata sino alla sezione degli attacchi
• c ≈ 0.5 – 0.65
Sistema non pressurizzato
• vengono considerate le perdite di carico dal bacino di colata alpiede del canale di colata
• c ≈ 0.9
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Esempi di sistemi di colata
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Esempi di sistemi di colata
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La spinta metallostatica.Per tutto il tempo in cui la lega si mantiene liquida all’interno della forma, ogni punto delle pareti interne della forma stessa è soggetta da una pressione funzione del peso specifico (γ) della lega e della profondità del punto considerato rispetto al pelo libero del liquido (H).
Dove:
p = pressione (kg/m2)
γ = peso specifico liquido (kg/m3)
H = altezza pelo libero (m)
a = larghezza (m)
b = profondità (m)
V = volume (m3)
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La spinta metallostatica.
Dove:
p = pressione (kg/m2)
γ = peso specifico liquido (kg/m3)
V1,2,3 = volume (m3)
Vai = volume anima immersa (m3)
Pa = peso anima (m3)
V2V2
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La spinta metallostatica.
Anima verticale
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La spinta metallostatica.Anima mista
Dove:
V = volume evidenziato (m3 )
γ = peso specifico liquido (kg/m3)
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La spinta metallostatica.
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I difetti di fonderia.Numerosi parametri influiscono sulla qualità
finale del greggio di fonderia.
• Escrescenze metalliche• Cavità• Soluzioni di continuità• Superfici difettose• Pezzi incompleti
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I difetti di fonderia.Escrescenze metalliche• Difetto: bave di piccolo spessore e dimensioni limitate• Cause: giochi negli accoppiamenti, eccessiva temperatura di colata
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Escrescenze metalliche• Difetto: bave di maggiore spessore ed estensione • Cause: eccessiva spinta metallostatica
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Escrescenze metalliche• Difetto: distacco di sabbia • Cause: erosione su parti non raccordate, scarsa coesione o scarsa
permeabilità locale della sabbia
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Cavità• Difetto: soffiature • Cause: impedita evacuazione dei prodotti gassosi
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Cavità• Difetto: cavità di ritiro • Cause: insufficienza di alimentazione da parte delle materozze
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Soluzioni di continuità• Difetto: fratture a freddo • Cause: eccessive tensioni di trazione causate dal ritiro in fase solida
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Soluzioni di continuità• Difetto: cricche • Cause: eccessive tensioni di trazione causate dal ritiro in fase solida in parti
mal raccordate
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Soluzioni di continuità• Difetto: riprese• Cause: incollaggio di due vene fluide unitesi a temperatura troppo bassa o
con superfici ossidate
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Superfici difettose• Difetto: “buccia d’arancia”• Cause: terra mal rigenerata o con agenti inquinanti
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Pezzi incompleti• Difetto: pezzo incompleto• Cause: prematura solidificazione di uno spessore sottile