Il Reporter Q3 - Settembre 2015

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Settembre 2015 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere così cambiano volto le piazze fiorentine Editoriale ripartire dal cuore di firenze Matteo Francini S ettembre, mese della prima campanella. Per le scuo- le, certo, ma non solo. Perché – a dispetto di quel che dice il calendario – è questo il pe- riodo che segna il “vero” ini- zio dell’anno, con Firenze che riprende il suo ritmo abituale dopo la pausa estiva e con gli immancabili propositi per i mesi a venire. Insomma, si ri- parte. E Il Reporter ha scelto di farlo dal cuore stesso della cit- tà, di ogni città: le piazze. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 23 P er ridisegnarne una si sono “scomodati” in cento. Per un’altra c’è l’effetto tramvia, che ne ha rivoluzionato l’aspetto. Sono al- cune delle piazze fiorentine che si stanno trasformando insieme alla città. Quartiere per quartiere, ecco cinque spazi che stanno cambiando volto e che – nello stesso tempo – stanno cambiando quello di centro e periferie. Ma se per molte piazze ci sono novità in pentola, altre sono in attesa di progetti di rinascita: viaggio in cinque tappe tra le aree che aspettano di essere “ridisegnate”. Gianni Carpini - Elisabetta Pini PAGINA 11 PAGINA 15 solidarietà e alberi 2.0 l’anconella rinasce così Iniziative, campagne e una cena per il parco distrutto dalla tem- pesta del 1° agosto. tutti a teatro, ma da protagonisti Il Reporter dei piccoli: ogni mese una favola per i lettori in erba SEGUE A PAGINA 18 PAGINA 17 Abdou Diakhate, campione per caso C’ era una volta un ragazzino senegalese che si divertiva a giocare a pallone in piazza In- dipendenza, nel cuore di Firen- ze. Il suo nome è Abdou Lahat Diakhate e questa è la sua storia. Calcio PAGINA 7 Anno IX Ed. 38 Firenze Quartiere 3 il quartiere tra sfide e bilanci I risultati raggiunti e cosa resta da fare a poco più di un anno dalle elezioni Primo piano PAGINE 2-3 novità al lumière (su e giù dal palco) Nuova direzione artistica per la sesta stagione del teatro e nuovi pacchetti per gli abbonamenti. PAGINA 4 la bottega “scampata” a guerra e alluvione Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 38 del 1 settembre 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud La famiglia italiana della frutta

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere.

Transcript of Il Reporter Q3 - Settembre 2015

Settembre2015

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

così cambiano voltole piazze fiorentine

� Editoriale

ripartiredal cuoredi firenze

Matteo Francini

Settembre, mese della prima campanella. Per le scuo-

le, certo, ma non solo. Perché – a dispetto di quel che dice il calendario – è questo il pe-riodo che segna il “vero” ini-zio dell’anno, con Firenze che riprende il suo ritmo abituale dopo la pausa estiva e con gli immancabili propositi per i mesi a venire. Insomma, si ri-parte. E Il Reporter ha scelto di farlo dal cuore stesso della cit-tà, di ogni città: le piazze.

☛ SegUe aLLe pagine 8-9

☛ SegUe a pagina 23

Per ridisegnarne una si sono “scomodati” in cento. Per un’altra c’è l’eff etto tramvia, che ne ha rivoluzionato l’aspetto. Sono al-

cune delle piazze fi orentine che si stanno trasformando insieme alla città. Quartiere per quartiere, ecco cinque spazi che stanno cambiando volto e che – nello stesso tempo – stanno cambiando quello di centro e periferie. Ma se per molte piazze ci sono novità in pentola, altre sono in attesa di progetti di rinascita: viaggio in cinque tappe tra le aree che aspettano di essere “ridisegnate”.

Gianni Carpini - Elisabetta Pini

☛ pagina 11

☛ pagina 15

solidarietà e alberi 2.0l’anconella rinasce cosìIniziative, campagne e una cena per il parco distrutto dalla tem-pesta del 1° agosto.

tutti a teatro,ma da protagonisti

Il Reporterdei piccoli:ogni meseuna favolaper i lettori

in erba☛ SegUe a pagina 18 ☛ pagina 17

Abdou Diakhate,campione per caso C’era una volta un ragazzino

senegalese che si divertiva a giocare a pallone in piazza In-dipendenza, nel cuore di Firen-ze. Il suo nome è Abdou Lahat Diakhate e questa è la sua storia.

Calcio

☛ pagina 7

Anno IX Ed. 38

FirenzeQuartiere 3

il quartieretra sfidee bilanciI risultati raggiuntie cosa resta da fare a poco più di un anno dalle elezioni

Primo piano

☛ pagine 2-3

novità al lumière(su e giù dal palco)Nuova direzione artistica per la sesta stagione del teatro e nuovi pacchetti per gli abbonamenti.

☛ pagina 4

la bottega “scampata”a guerra e alluvione

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r.l. Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud

La famiglia italiana della frutta

La sede del Quartiere 3in via Tagliamento a Sorgane

Focus

“siamo ancora senzaun presidio sanitario”

Nel quartiere manca un presidio sanitario. È

quanto tornano a sottolineare i rappresentanti delle opposi-zioni, che evidenziano come a niente siano serviti, nel tempo, gli appelli e le richieste dei vari partiti, di residenti e comitati. Dopo che la sede di via di Ri-poli (nella foto) prese fuoco nel 2007, il Comune aveva indivi-duato uno spazio compreso fra viale Europa e il cimitero del Pino, che sulla carta doveva es-sere destinato proprio a ospi-tare la nuova sede della Asl. Tuttavia negli anni il progetto non è stato realizzato, e oggi il Quartiere resta ancora senza un presidio sanitario.

N.F.

le opposizionifanno il punto,fra prioritàe problemi

Le sfide del Quartiere/1

Via Fortini

Era il 18 giugno 2014 quando si insediava ufficialmente il nuovo consiglio di Quartiere.

Ora, trascorso poco più di un anno da quella data, le opposi-zioni fanno il punto su quello che, a detta loro, è stato e non è stato fatto fino ad ora dalla maggioranza del Partito De-mocratico. Sono cinque i con-siglieri che siedono tra le fila dell’opposizione, divisi fra Forza Italia e Movimento 5 Stelle, con due rappresentanti ciascuno, e Sel, con un consigliere. Per Gaia Serri, capogruppo di Forza Italia, presente in consiglio di Quartie-re insieme a Emanuele Viciani, le priorità sono rappresentate da tematiche quali l’assenza di un presidio sanitario, di spazi pub-blici come l’Ex3 e dalla questio-ne degli immigrati. “Abbiamo proposto una linea Ataf diretta da Gavinana al presidio di via Gabriele D’Annunzio e all’Iot di viale Michelangelo – spiega – un altro tema che ci sta a cuore è il destino della Foresteria Pertini a Sorgane. Siamo preoccupati per le tensioni che si possono creare con i circa cinquanta immigrati in attesa della definizione di sta-tus”, continua Serri. La questione della Foresteria Pertini non è invece ritenuto un problema da Giovanna Sesti, architetto, capo-gruppo e unico rappresentante

di Sel in consiglio di Quartiere, che invece si trova d’accordo con Forza Italia “riguardo la ne-cessità di ripristino del presidio sanitario. Tuttavia – aggiunge – sono tre le questioni principali da affrontare: il futuro dei Ca-nottieri Comunali, la fruibilità da parte dei disabili della città e la privatizzazione della Villa di Rusciano. Siamo il partito che ha presentato più mozioni e una l’abbiamo presentata proprio a favore dei disabili, mentre un’al-tra contro la demolizione della struttura dei Canottieri, società storica che ha portato tanti ra-gazzi a diventare campioni na-zionali”. Queste le sfide più ur-genti che anche il Movimento 5 Stelle, di cui nel Quartiere la ca-pogruppo è Laura Magni, cerca di portare sul tavolo della discus-sione. “Sia io che il consigliere Luca Madiai appoggiamo in pie-no gli altri partiti per quanto ri-guarda la questione della vendita della Villa di Rusciano e l’assenza della Asl. Inoltre – continua Ma-gni – poniamo l’accento anche sull’ecologia, un tema purtroppo poco trattato dal Consiglio. Per questo appoggiamo la creazione di nuove piste ciclabili – sarebbe bello averne una in viale Gian-notti – e ci stiamo impegnando anche per la messa in sicurezza delle strade fra Nave a Rovezza-no e Bagno a Ripoli”.

Niccolò Falchini

la “battaglia” per la villa di rusciano

Una delle battaglie portate avanti all’unanimità da tutte e tre le forze di opposizione è quella che riguarda la privatizzazione

della Villa di Rusciano, situata in via Benedetto Fortini, a Gavinana. “La Villa di Rusciano è un vero patrimonio storico – spiega Laura Magni del M5s – verso la metà del ‘400 fu ristrutturata da Filippo Brunelleschi e si pensa che ci abbia lavorato anche Michelangelo Buonarroti. Fu inoltre sede dell’Istituto Vittorio Veneto per gli orfani di guerra e poi ancora del liceo Piero Gobetti”. Oggi la struttura – viene segnalato – mostri segni di incuria e degrado, a differenza del parco che invece, a partire dagli anni Novanta, ha visto un ampio intervento di recupero ad uso pubblico tanto da diventare uno dei più apprezzati polmoni verdi del quartiere. “Nella zona – dice Giovanna Sesti di Sel – si è perfino formato un comitato di residenti chiamato ‘Villa di Rusciano bene comune’ che ha una pagina Facebook e si riunisce al circolo delle Vie Nuove per raccogliere firme”. Anche Gaia Serri di Forza Italia afferma che “in questo caso sarebbe anche un rischio per la conservazione dell’intero complesso, visto che si vuole vendere la villa e una porzione di terreno di pertinenza della casa ex rurale. Il resto, cioè una porzione di parco, rimarrebbe pubblico”.

N.F.

#Primo piano

Tracciatoun bilancioa poco piùdi un annodi distanzadall’entratain caricadel nuovoConsiglio

2 | Settembre 2015 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

“ecco i risultatiraggiunti. manon abbassiamola guardia”Il presidente Esposito illustratraguardi e obiettivi

Le sfide del Quartiere/2

Ex3

A poco più di un anno dall’insediamento del nuovo consiglio di Quartiere, si fan-

no i conti con i risultati raggiun-ti e con quelli che restano nel mirino dell’amministrazione. La prima “bandierina” piantata con orgoglio, il primo obiettivo raggiunto, è stato il ritorno del punto anagrafico a Sorgane, per la registrazione dei “fatti della vita” (come nascite, matrimoni, identità e cambi di residenza) dei cittadini e per il rilascio dei certificati. Il servizio è aperto su prenotazione il mercoledì e il venerdì, e si affianca al lavoro di altri due sportelli anagrafici al Galluzzo e alle Cascine del Riccio: nella sede della Miseri-cordia e al circolo La Rinascita è possibile stampare alcuni cer-tificati (per il momento solo di tre tipi, ma presto – viene an-nunciato – la lista sarà amplia-ta). “Un servizio che abbiamo fortemente voluto”, commenta il presidente del Quartiere Alfre-do Esposito. Un altro risultato raggiunto riguarda Gavinana: il

Lisa Baracchi

Il presidente del Quartiere Alfredo Esposito fa il punto sui risultati raggiunti e su quelli che restano nel mirino dell’amministrazione

Atteso in città l’arrivo del memoriale di Auschwitz, che troverà spazio nei locali dell’Ex3

polo della memoria, il progetto va avanti

Il memoriale di Auschwitz dovrebbe arrivare a Firenze a ottobre. Poi dovrà essere restaurato e rimontato nei locali dell’Ex3.

Il progetto di “salvare” il monumento alle vittime italiane dell’Olocausto procede: il Quartiere ha tutta l’intenzione di portare avanti il progetto del Polo della memoria di Gavinana e farne il centro culturale di questa zona della città, accanto alla piazza intitolata a Gino Bartali, a un futuro museo della Resistenza e anche a una biblioteca con documenti e volumi del periodo storico più cupo. Il memoriale di Auschwitz è una spirale all’interno della quale è possibile camminare per conoscere le vittime italiane della Shoah: realizzato nel 1971 dagli architetti Baffi e Belgiojoso, reduci di Mauthausen, con la collaborazione artistica del pittore Pupino Samonà, del musicista Luigi Nono e dello scrittore Primo Levi, era conservato nel Blocco 21 di Auschwitz, ma è chiuso dal 2011. La direzione del museo del campo non lo riteneva più conforme alle linee didattiche dello spazio di documentazione.

centro anziani Il Lido ha trova-to una nuova sede nell’ex scuola Elsa Morante, in via Giampaolo Orsini, e – altra novità – al posto del centro per l’impiego (quel-lo di via Gran Bretagna è stato chiuso un anno fa), il Quartie-re ha incoraggiato l’apertura di uno sportello a cura di Informa-giovani e Agorà, dove cercare informazioni per un lavoro, per l’orientamento professionale, la stesura di un curriculum e per l’autoimpiego (per chi vuol pro-vare a mettere su una propria at-tività). “Il nostro obiettivo, però, è quello di provare a riportare il centro per l’impiego nel quartie-re, magari a Sorgane, per servi-re tutta la fascia sud della città metropolitana”, sottolinea il pre-sidente Esposito. Croce e delizia del quartiere in questo anno sono state le aree verdi, oggetto di un lavoro straordinario per la messa in sicurezza dopo due de-vastanti eventi atmosferici della scorsa stagione (la tempesta di vento e la grandinata), prima dell’uragano del 1° agosto, che ha colpito soprattutto il par-

co dell’Anconella, distrutto dal nubifragio. Quanto alle piazze, quella dedicata a Bartali ha una nuova illuminazione, mentre il Galluzzo può contare su una piazza Acciaioli totalmente ri-qualificata. Ma quali sono gli obiettivi per settembre? “Con-tinuerà il monitoraggio delle due grandi opere dei bypass del Galluzzo e di Cascine del Riccio – spiega Esposito – non possiamo abbassare la guardia. E sono ripresi anche i lavori per gli alloggi Erp di Gavinana”. Nel mirino del Quartiere c’è poi la costruzione del Polo della me-moria all’Ex3, ed è aperta la di-scussione con la Asl per la firma di convenzioni per prestazioni mediche specialistiche: “Il pre-sidio sanitario di viale Europa non si farà – conclude il presi-dente del Q3 – ma possiamo rendere sempre più accessibile lo Iot e agevolare i cittadini più anziani con visite ambulatoriali a prezzi più bassi”.

un “lido” più grandecon tante attività

Una nuova sede e tante nuove attività per il cen-

tro anziani Il Lido. Perché lo spazio in via Giampaolo Orsi-ni è almeno tre volte più gran-de del vecchio circolo. Con l’avvio delle demolizioni per mettere in sicurezza l’argine sinistro dell’Arno, il Quartie-re ha promosso il trasloco del centro anziani, che ha lasciato spazio ai Canottieri comuna-li (uno spazio provvisorio in realtà, perché anche loro pre-sto dovranno trovare un’altra sistemazione). Nuova sede e nuova vita, dunque, per il cen-tro anziani, che nell’ex scuola Elsa Morante ha ampliato la sua offerta di attività, dai cor-si di internet ai convegni sulle problematiche della terza età.

Anziani

#Primo piano Settembre 2015 | 3 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

#Zoom

il lumière ingrana la sesta(con un cambio alla guida) Un nuovo direttore artistico per la stagione alle porte

e lo sport vuoletornare a correre

Settembre, mese di nuovi inizi. Ed è proprio così per il teatro Lumière, in via di Ripoli, che per la nuova stagione cambia

direzione artistica. Paola Tanda, già direttrice della storica “Giosuè Borsi Arsante”, compagnia di teatro stabile lì residente, quest’anno prende le redini della sesta stagione del Lumière, anche se tiene subito a precisare che il frutto del suo lavoro è merito di tante altre

persone: “Il lavoro che c’è dietro la programmazione di questo teatro non si vede – racconta – ma è davvero tanto e coinvolge diversi collaboratori, per lo più volontari della compagnia. Sono loro il vero motore del Lumière, loro hanno permesso la buona riuscita delle stagioni passate”. Il cartellone prenderà ufficialmente il via a ottobre e già si parla di una sorpresa attesa in autunno: “Solo per coloro che faranno l’abbonamento,

ci sarà un evento davvero unico. Posso solo anticipare che sarà una piacevole serata d’incontro teatrale con un attore cinematografico molto famoso...”, anticipa soddisfatta Tanda. E questo è solo l’inizio. “A ottobre abbiamo il debutto in versione teatrale del film ‘Eva contro Eva’, con la compagnia dei ‘Giardini dell’arte’. E se a novembre c’è la ripresa de ‘Il Delitto è servito’, grazie al successo dell’anno scorso, dicembre sarà dedicato anche ai più piccoli. Ad esempio – annuncia Tanda – il 12 e 13 sarà in scena l’Odissea, una parodia musicale che attraverso le canzoni si ripropone di far imparare la storia mitologica ai bambini dai quattro anni in su, e non solo. Con il nuovo anno ci sarà invece un bell’omaggio a Gaber e Jannacci con ‘I due Corsari’, uno spettacolo di Grazia Scuccimarra da Roma, che parla delle ragazze negli anni ’60. Non mancherà il divertimento per i ragazzi, con una replica di ‘Attento alla cioccolata, Callaghan!’ a fine gennaio. Ci sarà poi una riflessione sulla Resistenza, con lo spettacolo ‘Quattro bombe in tasca’ di Marcello Sbigoli, e perché no qualcosa di più leggero per celebrare San Valentino: ‘Ricette d’amore’. Segnalo poi ‘La scelta’, in cui si parla dei diversamente abili nella dimensione del lavoro e infine, ad aprile, ci sarà l’atteso ritorno del bravissimo Maurizio Lombardi. Insomma – conclude – sarà una stagione ricca di spettacoli per tutti i gusti e per tutte le età. E quest’anno ricordo che abbiamo anche la possibilità di offrire alcuni pacchetti per l’abbonamento, ovvero per 8, 14, 19 o tutti gli spettacoli”.

Con gli ultimi scampoli d’estate le infradito lasciano il posto alle scarpe da ginnastica, mentre i costumi vengono spesso soppiantati dalle tenute

sportive indossate da chi vuol rimettersi in forma dopo i mesi del solleone. Che quest’anno, però, hanno lasciato un’amara eredità all’incipiente autunno e alle prime battute della nuova stagione agonistica. Come ben sanno i calcia-tori, piccoli e grandi, del Firenze Sud. “L’impianto di calcio del Firenze Sud è stato letteralmente travolto dalla furia della tempesta dello scorso primo agosto – fa il punto il presidente del Quartiere Alfredo Esposito – gli alberi del parco hanno ceduto sotto la forza delle intemperie e si sono schiantati a terra devastando il campo, gli spogliatoi... il carico di lavoro per risistemare il tutto è incredibilmente ingente, ma gli interventi sono partiti immediata-mente. L’obiettivo è stato fin dall’inizio quello di tornare il prima possibile alla normalità, andare avanti e superare insieme il tutto. Nel giro di cinque giorni siamo riusciti a riaprire la pizzeria e liberare il vialetto, propedeutico per sgomberare il campo dagli alberi. Il colpo al cuore è stato tremendo, ma ci rialzeremo”. Quello che è certo è che, per i giocatori e gli spettatori, vedere dal campo di calcio, dalle panchine e dagli spalti la collina di Fiesole prima coperta dai secolari pini del parco, sarà un qualcosa di tristemente nuovo, il malinconico memento di una ferita profondissima per l’intero quartiere, an-cora aperta e dolorosa. Più “fortunati” sono stati gli impianti sportivi dell’Al-bereta, dal lato di piazza Ravenna. “Gli alberi sono caduti sulle recinzioni, ma i campi sono usciti indenni e i tempi di riapertura previsti sono stati subito più brevi”, spiega Esposito, che prosegue: “Anche il campo di atletica di Sorgane e l’impianto sportivo di San Marcellino hanno subito danni, ma di minore entità. I lavori sugli impianti comunali sono partiti immediatamente, ma non ci tiriamo indietro nel venire incontro anche ai privati, come quelli della Nave a Rovezzano o la Virtus Firenze, gravemente danneggiati dalle cadute degli alberi circostanti”. Piccoli e grandi interventi per far tornare “in forma” una Gavinana che vuol riprendere a correre il prima possibile.

Vanessa Bambi

Elisa Lami

Il teatro Dopo la tempesta del 1° agosto

Per la nuova stagione il teatro Lumière di via di Ripoli cambia direzione artistica: arriva Paola Tanda

Gli impianti sportivi del Firenze Sud dopo il nubifragio dello scorso 1° agosto

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4 | Settembre 2015 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Cultura

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Nel Q.3 gli alberi caduti e/o stroncati spontaneamente ammontano a 1.100, altri 900 sono stati controllati (800 di que-sti verranno risanati con potature). Finora sono stati messi in sicurezza il giardino spartitra� co di via Villamagna/via Nazioni Unite, piazza del Bandino, via Gran Bretagna, via Reims e i giardini di Sorgane. Sono stati riaperti i giardini di piazza Francia, piazza Elia Dalla Costa, piazza del Bandino e di via F. Da Montefel-tro, il Centro Giovani Gavinuppia, piazza Bacci, piazza Bernardino Pio e tutto il Par-co di Rusciano.Per quanto riguarda in particolare il Parco dell’Albereta-Anconella, sicuramente la zona più colpita dalla tempesta e dove è più complesso intervenire per questioni di sicurezza legate al gran numero di al-beri caduti, ci stiamo impegnando con i tecnici per individuare alcune zone del parco da riaprire quanto prima. Nel Parco dell’Anconella è stato provviso-riamente depositato il materiale legnoso proveniente dagli abbattimenti ed è lì che nelle prossime settimane saranno eseguite le operazioni di triturazione e

smaltimento.Sul fronte delle scuole saranno control-lati i giardini dei plessi Kassel, Pallonicino e Villamagna. Sono in corso gli interventi urgenti sugli edi� ci scolastici: Villani, Kas-sel, Vittorino Da Feltre, Botticelli, Damiano Chiesa, infanzia Villamagna e Grifeo, negli asili nido Catia Franci, Palloncino, Staccia Buratta, che hanno subito danni dall’e-vento meteo del 1° agosto e che termi-neranno in tempo per la riapertura delle scuole. Complessivamente i lavori nelle 15 scuole cittadine hanno comportato una spesa di quasi 800mila euro.Sul fronte degli Impianti Sportivi quelli danneggiati sono: Firenze Sud, Albereta, Campo scuola Sorgane, Canottieri Co-munali e San Marcellino. I servizi tecnici stanno lavorando per ripristinare prima possibile i luoghi danneggiati. L'obiettivo è consentire alle società sportive � oren-tine di poter riprendere normalmente le loro attività quanto prima.Complesso sportivo Albereta: le riparazioni delle recinzioni e del manto dei cinque campi sono previste entro � ne settem-bre, con priorità concordate con la socie-

tà sportiva. Canottieri Comunali: già eseguita la messa in sicurezza delle alberature. Complesso polivalente Sorgane: la ripara-zione delle recinzioni e delle attrezzature sportive sarà eseguita entro settembre. Complesso polivalente San Marcellino: la riparazione delle recinzioni e delle attrez-zature sportive sarà eseguita entro metà settembre. Campo di calcio Firenze Sud: la rimozione delle alberature è in corso. I danni sono ingenti. Si può ipotizzare la riapertura del campo di calcio a 11 nella prima metà di settembre e di quello di calcio a sette nel-la prima metà di ottobre.Tecnici e operai del Comune sono al la-voro al Cimitero del Pino per rimuovere gli alberi abbattuti dal vento (12 piante, tra cui 6 pini che si sono schiantati sulle tombe lesionandole). Alcune aree sono già state messe in sicurezza ma per la gran parte del cimitero (il viale, i percorsi pedonali, gli u� ci, le cappelle sul lato sini-stro, il blocco centrale) è ipotizzabile una riapertura i primi di settembre con alcune parziali chiusure interne.

Dopo la tempesta del 1° agosto

LA SITUAZIONE DEL VERDE PUBBLICO, DELLE SCUOLE E DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Tutte le iniziative per la Ri� colona

Il 7 settembre a Gavinana e al Galluzzo si rinnova l’appuntamento con la Ri� colona. A Gavinana l’evento sarà centrato su via Datini, via d’Antiochia e piazza Gualfredot-to e verrà curato dal Centro Commerciale Naturale. Al Galluzzo, che vedrà in primo piano, ovviamente, piazza Acciaiuoli, l’iniziativa è promossa da Centro Sportivo Galluzzo, commercianti di via del Podestà, Associa-zione Il Pellicano, Teatro Everest e Miseri-cordia.

Conversazioni musicaliGuida all’ascolto delle opere in pro-gramma al Teatro del Maggio Musicale,

a cura dell'Associazione degli Amici del Maggio Musicale Fiorentino. Villa Bandini, via di Ripoli 118, ore 17, ingresso libero17 settembre, ore 17, Lucia di Lammer-moor di Gaetano Donizetti. 15 ottobre, ore 17, Così fan tutte, di Wolf-gang Amadeus Mozart

Astrologia esperenziale18 settembre, Grotta del Bandino, via del Paradiso 5, ore 18, visita guidata alla grotta, ore 18.30, presentazione del libro Astrolo-gia evolutiva- La luna e le dee bianche di Jivan Parvani. Intorno allo Zodiaco, costru-ito sul pavimento, si potrà sperimentare la percezione diretta dell'energia di ogni se-gno zodiacale.

Vita dei quartieri

VIDEO INTERVISTE ONLINE

LA DOMANDA VA INOLTRATA ENTRO IL 15 SETTEMBRESono disponibili in Rete Civica i moduli per segnalare i danni, in modo da proce-dere ad una valutazione delle spese da sostenere per il ripristino. La richiesta, che va inoltrata entro il prossimo 15 settem-bre, può essere fatta valere sia per i danni so� erti dal patrimonio edilizio privato che per le attività economiche e produttive. La richiesta non produce automatica-mente un diritto all’erogazione di contri-buti. I moduli sono scaricabili all’indirizzo web http://www.comune.fi.it/export/sites/re-tecivica/comune_firenze/ultime_notizie/e0589.html

Per ritiro-consegna delle richieste ¤���Quartiere 3, via Tagliamento 4Dal lunedì al venerdì, ore 9-13; martedì e giovedì anche 14.30-17.30 tel. 055.2767732-7739¤�U.R.P. Parterre Piazza della Libertà, 12 (cubo 4) dal lune-dì al venerdì, ore 9-13; il giovedì anche 14.30-17.30 (dal 1° di settembre aperto anche il sabato, ore 9-13) tel. 0552769250 - 9251- 9252 - 9253.

DANNI AI VEICOLI: COME E DOVE PRESENTARE LA DOCUMENTAZIONE Molti cittadini chiedono come compor-

tarsi in caso di vei-coli (auto, scooter etc.) che abbiano subito danni in qualche modo ricondu-cibili ad una responsabilità pubblica. Per questo tipo di situazione il punto di riferi-mento è rappresentato dalle sede terri-toriale della polizia municipale ¤�Q.3 Gavinana, via Villamagna 23ore 7.30-12.45 e 13.45-19

Documentazione da presentare Foto e documentazione utile riguardante il danno; carta di circolazione del veicolo; descrizione sommaria del danno.

RICHIESTA DANNI, COME PROCEDERE

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI

FESTA DELLO SPORTAnche quest’anno il Consiglio di Quar-tiere 3-Commissione Sport propone la Festa dello Sport denominata “Gioca lo Sport” presso il giardino di via Nanchi-no, vista la evidente indisponibilità del parco Albereta-Anconella. La festa mira alla promozione dello “Sport per tutti” e numerose sono le so-cietà sportive che hanno aderito con le seguenti discipline: calcio, pallavolo, ba-sket, scherma , baseball-softball, atletica leggera, karate, canottaggio, ginnastica artistica, judo, laboratori di circo, ten-nis, minitennis nanbudo, scout cngei, tennis tavolo, ciclismo, zumba dance, escursionismo e balance games, golf, nord walking, giochi di pesca, modelli-smo nautico (presso le vasche, appena restaurate, del Parco). Quest’anno la Festa si è arricchita anche dell’apporto di associazioni che svolgo-no attività sociale e di realtà che ope-rano all’interno del centro Gavinuppia di via Gran Bretagna, con proposte sul benessere e sulle discipline bio-naturali.Il 4 settembre, ore 18.30, presentazione

del libro “Dal Giglio alla Nazionale- 50 anni (dal 1963 al 2013) di Sport Azzurro a Firenze”. Presenti il curatore del libro, Luca Giannelli, l’Assessore allo Sport An-drea Vannucci, il Presidente del Quar-tiere Alfredo Esposito, oltre ad alcune vecchie glorie dello sport � orentino.

Alla manifestazione collaborano Qua-drifoglio, Assistenza domiciliare oncolo-gica (ANT), OIPA (Organizzazione Inter-nazionale Protezione Animali-Firenze), Misericordia di Badia a Ripoli (in azione sia come punto di soccorso che come organizzatrice delle “soccorsiadi”, rivol-te ai bambini). In programma una bi-ciclettata a cura dell’associazione Città Ciclabile. Coordinamento a cura di UISP Comitato Territoriale di Firenze. Sponsor Mukki Latte.

¤�Festa dello Sport “Gioca lo Sport 4, 5, 6 settembre ore 17-19.30 Giardino di via Nanchino

Lo scorso 9 luglio il rione di Gavinana ha vissuto la sua Notte Bianca, che ha avuto come sedi Piazza Gualfredotto, via Datini, via D'Antiochia, i controvia-li di Viale Europa, piazza e Lungarno Ferrucci, il tratto di via di Ripoli tra via Giampaolo Orsini e via Coluccio Saluta-ti, piazza Artusi e il Parco dell'Anconella. Questa edizione ha presentato un programma vivace e molto articolato grazie alla collaborazione dei Centri Commerciali Naturali del territorio, del Centro Commerciale Coop Gavinana e di molte associazioni sportive, ricre-ative e socio-culturali del territorio. La Notte Bianca ha coinciso anche con la conclusione della tre giorni del Qart3 street festival di arte contempora-nea che ha visto l’esposizione di opere d'arte contemporanea negli esercizi

commerciali di Gavinana. Il 19 settembre è il turno del Galluzzo che proporrà una � tta serie di eventi coordinati dalla rete dell’associazio-nismo locale, con il grande ausilio del Centro Sportivo Galluzzo e della Mi-sericordia, e dal Centro Commerciale Naturale. Protagoniste ovviamente le piazze e le strade del borgo, con in primo piano Piazza Acciaiuoli, via Se-nese e via del Podestà. In programma: presentazione di discipline sportive e di arti marziali, concerti, danze, prove di equitazione, dimostrazioni di arti e mestieri, degustazioni, teatro per bam-bini, e tanto altro ancora. La serata avrà inizio alle ore 18 con le prime esibizioni sportive, presso i giardini di Viale Tanini, e continuerà nel centro del paese.

LE NOTTI BIANCHE DEL Q3

i

L'evento a Gavinana e GalluzzoAssociazione Il Paracadute di Icaro

La vecchia San Brunone, scuola me-dia annessa all'Istituto d'Arte, inserita nell'Istituto comprensivo del Galluzzo e chiusa nel 2013, divenendo sede dell’ associazione culturale Il Paracadute di Icaro e proponendosi come Casa delle Arti dei Bambini e dei Ragazzi. Ospiterà scuole di teatro, danza, arte, acrobatica e musica, in collegamento con il con-servatorio Luigi Cherubini. In programma anche tavole rotonde per i genitori in compagnia di esperti

psico-pedagogici, letture animate, la-boratori artistici e tanto altro. L'inaugu-razione è prevista il 27 settembre, ore 17, con musica dal vivo e prova gratuita delle diverse discipline.

Per ulteriori info visita il sito www.ilparacadutediicaro.it (segui anche pro� lo facebook).

UNA NUOVA CASA DELLE ARTI

Sul sito web de "Il Reporter" (http://www.ilreporter.it/video/visualizza/3124) vi-deointervista on line al presidente Q.3 Alfredo Esposito che mostra le devastanti conseguenze del tornado del 1° agosto, con il corredo di immagini che documen-tano i danni subiti dalle abitazioni e dal patrimonio verde, con particolare riferi-mento alla gravissima situazione venutasi a creare nel parco dell’Anconella.

4-6 settembre, Giardino di via Nanchino

#Il quartiere in pillole

Secondo quanto segnalato dai residenti, il fenomeno dei furti delle biciclette nella zona di Gavinana sembra essere aumentato negli ultimi tempi

“gavinana, in aumento i furti di biciclette”Episodi sempre più frequentisecondo i residenti della zona

La segnalazione

addio a gedeone, il “gatto del quartiere”Ogni mattina usciva per il solito giro: un po’ di carne dal macellaio, una sosta al negozio di abbi-

gliamento e... un croccantino alla bottega degli animali. Sì, perché non stiamo parlando di una signora alle prese con lo shopping, ma della routine di un gatto. Tutti, in piazza Gualfredotto, amavano Gedeone. Era il “gatto del quartiere”, coccolato dai negozianti e accudito a turno dai residenti. Lui vi-veva fuori, all’aria aperta, ma non gli mancava niente. Poi la malattia, l’appello raccolto da Il Reporter, l’adozione. Gli ultimi cinque anni Gedeone li ha passati in casa, ricevendo le cure di cui aveva bisogno e vivendo felice. Quel male però ha avuto la meglio e lo scorso 15 giugno Gedeone se ne è andato. La sua è una storia di amicizia, di affetto e di buon vicinato. Una storia che sentiamo anche un po’ nostra. Per questo, cinque anni dopo, vogliamo raccontare com’è andata. Era la fine dell’inverno 2010 quando arrivò una lettera in redazione. Sonia e Mara, due sorelle che, come tutti nella zona, conoscevano bene quel bel gatto così amorevole adottato da tutto il quartiere, si erano accorte che negli ultimi tempi qualcosa in lui non andava. Era una rinite, sintomo di una delle più diffuse infezioni feline. Gedeone non poteva più vivere all’aperto. I lettori risposero all’appello, ma il primo tentativo di adozione non andò a buon fine. Così, dopo qualche mese, Sonia lo prese in casa con sé, accettando qualche sacrificio pur di non farlo tornare in strada. Fu amore a prima vista. Un rapporto intenso, di quelli che solo chi ha avuto un animale da compagnia riesce a capire. Giochi, coccole, amore e rispetto reciproco. Cin-que anni, racconta la stessa Sonia, “da sogno”, durante i quali il vicinato non si è mai dimenticato di Gedeone. Tutti chiedevano di lui e avevano sempre pensieri dolci per il gatto di piazza Gualfredotto. E grazie alla nuova padrona, la sua salute era sotto controllo. Alla fine del 2014 la brutta notizia: Gede-one viene colpito da un linfoma nasale. Ha sopportato bene le cure, vivendo in pace per altri sei mesi. Ma all’inizio di giugno ha detto basta: Gedeone ha smesso di mangiare, lasciando capire di non farcela proprio più. Il 15 giugno si è addormentato. Felice, per una vita riempita dall’affetto di tutto il vicinato. “Sono convinta – racconta Sonia – che avrebbe voluto ringraziare tutti coloro che si sono interessati a lui e salutare Rossella, Elena, Alessandro, gli amici della macelleria e gli abitanti del quartiere che lo hanno conosciuto. Con infinita tristezza lo faccio io per lui”. E noi de Il Reporter ci uniamo al saluto.

Andrea Tani

L’accordo

il museo bartali si rilanciaIl museo Bartali “pedala” verso il futuro. È stato firmato l’accordo per il rilancio della struttura di

Ponte a Ema dedicata al grande Gino. “Si apre una pagina nuova per la struttura, che tornerà a essere un punto di riferimento per gli amanti del ciclismo, e si rende il giusto merito a ‘Ginettaccio’ Bartali per le sue imprese sportive e per ciò che ha rappresentato per la storia d’Italia”, ha commentato l’assessore allo sport Andrea Vannucci. L’accordo, della durata di tre anni, prevede la gestione diretta da parte del Comune e la cessione in comodato gratuito da parte dell’associazione dei cimeli esposti e custoditi nel museo. L’associazione – viene spiegato – ha inoltre espresso l’intenzione di cedere gratui-tamente al Comune la proprietà dei beni al termine dei tre anni. “Da subito opereremo per il rilancio e la promozione del museo che riteniamo contribuisca ad arricchire la già ampia e qualificata offerta storica e culturale della città. Ringrazio l’associazione Amici del Museo Bartali, Marco Paoletti e gli uffici della direzione e dell’assessorato allo Sport per il lavoro svolto. Un ringraziamento particolare va al presidente Andrea Bresci che ha sempre dimostrato attaccamento, passione e grande impegno nel mantenere e onorare al meglio la volontà del grande Gino”. “Finalmente – ha detto il presidente dell’as-sociazione Amici del Museo Bartali Andrea Bresci – si è giunti a questo risultato che da tanto tempo auspicavamo e per il quale Gino avrebbe sicuramente esultato. Collaboreremo con grande entusiasmo col Comune di Firenze per far sì che il museo possa diventare un fiore all’occhiello della storia del ciclismo, dello sport e della cultura della nostra città e dell’Italia intera”.

L’intervento

nuovo asfalto per viale giannottiRiasfaltatura completa per viale Giannotti, con tanto di rifacimento di tutta la segnaletica oriz-

zontale. “Un intervento molto atteso dai cittadini, sia per quanto riguarda il nuovo asfalto che il rifacimento della segnaletica orizzontale”, ha spiegato l’assessore a lavori pubblici e viabilità Stefano Giorgetti. Gli interventi sono stati realizzati da Toscana Energia nell’ambito di un accordo con l’ammi-nistrazione comunale, e hanno comportato alcuni restringimenti di carreggiata, interessando l’intero viale a tutta sezione stradale ad eccezione di alcuni tratti in cui la manutenzione è stata sufficiente. Nell’occasione è stata ripristinata anche tutta la segnaletica orizzontale. Per la realizzazione dell’inter-vento erano previsti alcuni disagi per la viabilità nella zona, da qui la decisione di effettuare i lavori nel periodo estivo. Lavori che hanno preso il via nella seconda metà di agosto, dopo essere stati rinviati a causa del violento nubifragio che il 1° agosto aveva colpito la zona.

A chi non è capitato di uscire di casa pronto a montare in sella e trovare solo un pez-

zo inutilizzabile attaccato al palo o, peggio ancora, non trovare più la propria bicicletta? Stando alle segnalazioni dei residenti, il fenomeno dei furti di biciclette nella zona di Gavinana sembra essere decisamente aumentato negli ultimi tempi. Se prima era il centro della città a detenere il triste primato dei furti delle due ruote, adesso – assicurano gli abitanti del Q3 – i ladri di bici-clette si stanno spostando anche in periferia. Andrea, residente in viale Giannotti, racconta che a lui di bici ne hanno rubate ben tre: “Abitando al terzo piano le-gavo sempre la bici in strada. Poi me l’hanno rubata la prima volta e ho pensato che fosse un caso. La seconda volta ho ritrovato

solo la ruota davanti. Alla terza ho pensato che anche se mi sa-rebbe costato fatica sarebbe stato meglio portarla sempre in casa”. E la stessa sorte – viene spiegato – è toccata ad altri abitanti. “È un peccato – dice un altro ciclista – perché se da una parte il numero crescente di piste ciclabili incen-tiva i cittadini all’uso della bici, dall’altra questi furti scoraggiano molti ad acquistare un mezzo”.

Niccolò Falchini

Animali

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Via Gianpaolo Orsini, 78 info 333.40.22.251

via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

6 | Settembre 2015 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

#Ieri & oggi

“la storia vista dalla mia bottega”La Cantina Pacini ha festeggiato ottant’anni:Giorgio, il titolare, guarda indietro (e avanti)

“Oggi, sette giu-gno, festeg-giamo ottanta anni di attività.

Prima c’era mio nonno Fran-cesco, poi mio babbo Augusto, adesso ci siamo io e mio figlio Paolo. In questa piazza, piazza Gualfredotto, ho passato l’infan-zia e la giovinezza. La guerra, la tremenda alluvione... ho visto passare tutto dall’uscio di que-sta bottega. Oggi ci festeggiano gli amici e i clienti, sarà bellis-simo!”, commentava il giorno dell’importante compleanno un emozionato Giorgio Pacini, il titolare della storica “Cantina Pacini”, uscita illesa anche dal-la tempesta dello scorso primo agosto che ha duramente colpito il quartiere. “La sorte ci ha voluto bene anche questa volta”, scherza ora Giorgio. Decine di persone hanno contribuito, a giugno, a mettere in piedi una festa indi-menticabile per l’intero rione. Strada chiusa e, al posto dei vei-coli, tante persone sorridenti, ri-

unite attorno a un palco pronto a “guidare” un pomeriggio diverso dal solito. Gli sbandieratori dell’associazione culturale Con-trada Alfiere hanno dato il via al tutto, facendo risplendere e risuonare la piazza di colori, mu-siche e danze. La band pop-rock Alter Ego, capitanata dal giovane Andrea Pacini, figlio di Paolo e voce del gruppo, ha scosso la

Elisa Lami

Piazza Gualfredotto

Un momento della festa organizzata lo scorso 7 giugno per celebrare gli ottant’anni di attività della Cantina Pacini

tegole a terrae danni ai negozi:la “strada rossa”dopo la tempesta

Se la Cantina Pacini si è salvata dalla tempesta del

1° agosto, proprio da piazza Gualfredotto parte via Datini, una delle strade più colpite dal nubifragio, tanto che qual-cuno, all’indomani di quanto accaduto, l’aveva rinominata la “strada rossa” per via delle molte tegole che, cadendo a terra, avevano lasciato residui di quel colore sull’asfalto. Oltre ai tetti delle case, i danni peg-giori li hanno subiti anche le tende e le insegne dei negozi, senza dimenticare il gazebo di un bar rovesciato. Ma in tanti, anche qua, hanno messo subito in pratica le parole pronuncia-te dal presidente del Quartiere Esposito nel fermento della “ricostruzione”: “Non c’è altro da fare se non rimboccarsi le maniche e ripartire insieme”.

E.L.

Via Datini

folla con canzoni degli Europe, dei Metallica, dei Rolling Stones e dei Beatles... standing ovation anche per loro, apprezzatissimi dal pubblico. E non è mancata nemmeno una nota “sportiva”, con la presenza e la partecipa-zione delle giovani promesse della pallavolo attualmente ar-ruolate nell’U14 dell’Euroripoli. “Venivo sempre da i’ vinaio di

piazza Gualfredotto con mia nonna quando ero una bambina, troppi anni fa... – ricorda una si-gnora brandendo un bicchiere di vino – facevamo la spesa negozio per negozio, e il Pacini era una tappa immancabile. Non solo per il vino, ma anche per l’olio. Allora per me era una scoccia-tura, ma ripensandoci adesso erano veramente tempi preziosi.

Specialmente vedendo quanto è mutato il volto del quartiere e quante attività hanno abbassato per sempre la saracinesca. Noi gavinanini non possiamo non partecipare a questa giornata, a questa festa del quartiere”. Un evento a dir poco riuscito e sen-tito, non solo dagli allestitori ma anche e soprattutto dai parte-cipanti. “Siamo orgogliosi della nostra bottega, ma in particolar modo siamo entusiasti dall’avere attorno tante persone che ci vo-gliono bene. Che dire? Ci vedia-mo tra dieci anni, per festeggiare i novant’anni di attività”, conclu-de Paolo Pacini. Con un brindisi (più che mai) d’obbligo.

Settembre 2015 | 7 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

#L’inchiesta

Le piazze fiorentine che cambiano volto...

a cura di Gianni Carpini e Elisabetta Pini

La città di domani/1

Quartiere 1 Quartiere 2 Quartiere 3 Quartiere 4 Quartiere 5

Piazzadel Carmine

PiazzaNannotti

PiazzaAcciaiuoli

Piazzadell’isolotto

PiazzaLeopoldo

Il 2015 è iniziato “a piedi” in piazza del Carmine. Dai primi di gennaio questa grande area

dell’Oltrarno è stata chiusa al traffi co nella sua parte centrale e in quella antistante la basilica. Una piccola-grande rivoluzio-ne per la viabilità della zona, un primo tassello di quel più ampio “piano dell’Oltrarno” annunciato da Palazzo Vecchio per valoriz-zare e promuovere la “rive gau-che” fi orentina. Da quest’estate, inoltre, è partito un cartellone di eventi di vario genere per ani-mare la piazza e, grazie al nuo-vo piano del commercio, sono arrivati qui fi ere e mercati: de-stinato a traslocare qua anche il mercato di Natale tedesco che, almeno per il 2015, abbandonerà piazza Santa Croce.

Nuovo look per piazza Ac-ciaiuoli, al Galluzzo. Sei mesi di lavori, un investi-

mento totale di 600mila euro fi nanziato da Esselunga, che lo scorso anno ha inaugurato il nuovo punto vendita in via Se-nese. Una pavimentazione in conglomerato trasparente al posto dell’asfalto, il rifacimento di liste, cordonati e zanelle, la ri-sistemazione delle aiuole al cen-tro della piazza con il ripristino del manto erboso, l’abbattimen-to di alcune piante malate e il reimpianto delle alberature nel-la loro confi gurazione originaria oltre all’installazione di un im-pianto di irrigazione e alla sosti-tuzione delle panchine: questi i principali interventi messi in atto per il cuore del borgo, che atten-de ora l’ultimazione del bypass.

Da “non piazza” pedonale a campo da gioco. Diffi ci-le trovarla sullo stradario:

piazza Nannotti è un rettango-lo di cemento di duemila metri quadrati proprio dietro piazza Alberti. Presto avrà un nuovo volto: via le scritte spray e gli ingombranti blocchi di cemen-to armato che fungono da fi o-riere. Al loro posto una pista da skateboard, campi da basket e pallavolo, nuove aiuole. Prevista anche una passerella pedonale che collegherà la piazza con via De Sanctis. Già stanziati 350mila euro, a cui si aggiunge un con-tributo economico di Burger King. Per la vicina piazza Alberti, dove sarà ripensata la viabilità, bisognerà invece aspettare: il progetto resta per il momento fermo al palo.

Il domani di piazza dell’Isolotto è su un “tappeto volante”. Defi -nito così dai suoi stessi creato-

ri, il progetto di riqualifi cazione dell’area prevede un lastricato continuo dalla chiesa al lungar-no, con usi diversi (pedoni, bici, auto) in base al colore. Il “tappe-to” dell’Isolotto è stato scelto tra i centouno progetti arrivati per il concorso internazionale lanciato dal Comune. Tutti dovevano ri-spettare le richieste dei cittadini, raccolte durante il percorso di partecipazione. Palazzo Vecchio ha messo sul piatto un milione di euro, ma secondo alcuni biso-gnerà spendere qualcosa in più per una piazza grande due etta-ri. I cittadini aspettano i cantieri: tutto dovrebbe essere concluso entro metà 2019.

Tramvia nel mezzo e una piazza gemella, con tan-to di contadini urbani. Nel

giro di un anno l’aspetto di piaz-za Leopoldo si è trasformato: mentre al centro continuano i la-vori per posare i binari del tram, nei due semicircoli laterali è stata ridisegnata la sosta (ora a lisca di pesce), piantati nuovi al-beri e realizzati posteggi riserva-ti ai diversamente abili. Anche il grande spazio davanti alla Coop cambia look, grazie a un investi-mento della grande insegna: nel-la piazza-giardino è stato creato un orto urbano, su cui si aff accia un bar gestito da ragazzi con la sindrome di Down. Tra le idee in cantiere, la creazione nell’area verde di un forno per il pane da gestire insieme alle associazioni.

Per ridisegnarne una si sono “scomodati” in cento. Per un’altra c’è l’eff etto tramvia che ne ha rivoluzionato l’aspetto. Sono alcune delle piazze fi orentine che si stanno trasformando insieme alla città. Quartiere per quartiere, ecco cinque aree che stanno cambiando volto e che – nello stesso tempo – stanno cambiando quello di centro e periferie.

8 | Settembre 2015

#L’inchiesta

Quartiere 1 Quartiere 2 Quartiere 3 Quartiere 4 Quartiere 5

piazze dei ciompie indipendenza

Piazzadelle cure

Piazzaelia dalla costa

Piazzapier vettori

Piazzadalmazia

L’autunno dovrebbe porta-re cambiamenti in piazza dei Ciompi. Grazie a un

milione e duecentomila euro di fi nanziamenti regionali e comu-nali, si provvederà al rifacimento del manto stradale, del giardino, del lastricato e del marciapiede. E dopo tanti progetti rimasti sul-la carta, si parla anche di mette-re mano, una volta per tutte, alla struttura del mercato: l’intenzio-ne di Palazzo Vecchio, secondo l’assessore Bettarini, è quella di trovare un accordo con gli ope-ratori e realizzarne una pubblica sotto cui posizionare i “casotti-ni”. Contro le tante diffi coltà di piazza Indipendenza, invece, va avanti l’idea di “occuparla” con eventi legati al mondo della cul-tura e dell’editoria.

La manutenzione ordinaria non basta più, a sollecitare un maggiore sforzo sono i

cittadini e il Quartiere 3. Parlia-mo di piazza Dalla Costa, dove si trovano anche il monumento ai caduti di Pian d’Albero e il centro polivalente “Il Porto”, entrambi al centro di due “ripuliture straordi-narie” organizzate da Q3 e Angeli del Bello. Il sistema fognario risul-ta danneggiato in più punti, e non mancano frequenti allagamenti. Un primo intervento da 150mila euro è previsto nel piano trienna-le degli investimenti 2015-17: con una mozione ad hoc, il Q3 chiede che questa cifra venga anticipata al 2015-16 e che vengano indivi-duate ulteriori risorse per una ri-qualifi cazione complessiva, che preveda anche l’eliminazione del-le barriere architettoniche.

Sarà maggio 2016 il mese delle “nuove Cure”, dopo la lunga attesa del proget-

to defi nitivo. Il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi è ottimista: i lavori per ridisegnare questa piazza-simbolo partiran-no nella primavera del prossimo anno. Sempre che non ci sia-no intoppi. Le linee guida sono quelle defi nite insieme ai cittadi-ni e agli architetti residenti nella zona durante le assemblee dei Cento Luoghi di renziana me-moria. Come cambierà l’area? Una coppia di rotonde anti-in-gorgo, una ai piedi del cavalca-via, l’altra in mezzo alla piazza. Più spazio pedonale, soprattut-to davanti ai banchi del mercato, nuovi alberi e lo stesso numero di posti auto. Costo del cantiere, due milioni di euro.

Le idee per rivoluzionarla ci sono, il progetto ancora no. È stata un’associazione

(Save the City) a organizzare assemblee e laboratori per ca-pire come i cittadini vorrebbero cambiare questa grande area a metà strada tra ponte alla Vitto-ria e San Frediano. Che oggi – di-cono i residenti – somiglia più a un grande spartitraffi co che non a una piazza. Tra le idee, un mer-cato rionale “modello Santo Spi-rito”, una piazza unica e non più spezzata in due dal parcheggio (recuperando i posti auto tut-to attorno), più verde e un orto urbano sperimentale. Dibattito aperto, invece, sulla possibilità di pedonalizzarne un lato. Intan-to, il Quartiere 4 ha riportato qui eventi e iniziative.

Cercasi una nuova casa per il mercato di piazza Dalmazia, alle prese con

i lavori della tramvia. In attesa dell’approvazione della variante che permetterà il passaggio del-la linea 3 da via di Rifredi (là dove ora sono ospitati i banchi), è allo studio il trasloco defi nitivo degli ambulanti. L’ipotesi più accredi-tata è quella che vede il mercato farsi in due: metà delle bancarel-le, soprattutto i commercianti di frutta e verdura, dovrebbe spo-starsi nell’area alberata davanti al cinema, mentre la seconda metà si trasferirebbe dall’altra parte della strada, in una piazza pe-donale che verrà creata davanti ai grandi magazzini, al posto di due isole verdi fi nora usate come spartitraffi co.

Se per molte aree ci sono novità in pentola, altre sono invece in attesa di progetti di rinascita. Alcuni sono mutati più volte nel tempo, altri aspettano il via o devono ancora essere messi sulla carta. Ecco allora un viaggio in cinque tappe tra le piazze fi orentine che attendono di essere “ridisegnate”.

...E quelle in attesa di essere “ridisegnate”

La città di domani/2

SEGNALACI LA TUA PIAZZAHai idee, proposte o segnalazioni per qualche piazza? Mandaci una mail, foto o video a [email protected]

Settembre 2015 | 9

#ioaiutofi renze

Le nubi nere in cielo, il forte vento. Poi una violentissima pioggia, 35 millimetri d’acqua in appena tre quarti d’o-ra. Grandine, auto e cassonetti portati via dal fi ume che aveva preso a scorrere per le strade. E quando infi ne la

furia si è placata, il parco dell’Anconella non c’era più. Distrutto. Cancellato dal nubifragio che lo scorso 1° agosto ha stravolto la zona sud di Firenze, lasciando dietro di sé alberi abbattuti, strade e case allagate, ferrovie interrotte e una decina di feriti. I pioppi bianchi e gli alti pini che almeno una volta avevano off erto ombra e riparo a tutti i fi orentini di colpo erano a terra, i tronchi spez-zati come ramoscelli. Risolta l’emergenza, è cominciata la conta dei danni. Circa centocinquanta alberi caduti solo all’Anconella. Mille, su per giù, in tutto il quartiere 3, più di quelli rimasti in piedi che, a loro volta, hanno comunque avuto bisogno di con-trolli, potature o – in un centinaio di casi – abbattimenti. Sono stati ridotti in scaglie e trasformati in cippato da utilizzare come combustibile o come materia prima. Ma adesso c’è da ripianta-re tutto. L’obiettivo di Palazzo Vecchio, annunciato dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini, è iniziare a ottobre. Il Comune da solo, però, non può farcela. Una prima stima a pochi giorni dal nubifragio parlava di danni in città per venti milioni di euro.

Cifra da rivedere al rialzo, fosse anche solo perché non tiene conto dei danni alle strutture private. E l’Anconella rappresenta una porzione considerevole di questo triste bilancio. Per questo, all’indomani del disastro, è stato lo stesso sindaco Dario Nardella a lanciare la campagna, con tanto di hashtag, “#ioaiutofi renze”. La macchina della solidarietà si è messa subito in moto. Tra i primi a farsi avanti Legacoop Toscana, che ha deciso di “adottare” il parco dell’Anconella: l’associazione regionale delle cooperative si farà carico per intero della ripiantumazione di tutto il parco attraverso la Coop Agriambiente Mugello, una sua associata. Nei prossimi mesi saranno piantati alberi 2.0, dotati di microchip in grado di aggiornare costantemente sullo sviluppo di fusti e radici. Ma nemmeno i “semplici” cittadini sono rimasti con le mani in mano: già dalle prime ore successive alla tempesta, erano tanti quelli scesi in strada ad aiutare le squadre della protezione civile e oggi, a oltre un mese di distanza, si stanno attrezzando per la grande cena di solidarietà che il Quartiere 3 organizzerà a fi ne settembre in una delle sue piazze simbolo. Altre raccolte fondi in occasione della Rifi colona e della Festa dello sport, costretta a traslocare ai giardini della Nave a Rovezzano. Senza dimenticare, però, la sua sede storica, ovvero l’Anconella.

Andrea Tani

Anconella,tutti in campo per il parcoLa macchina della solidarietà si è messa in moto: Legacoop Toscana ha decisodi “adottare” il giardino. In arrivo alberi 2.0

Dopo la tempesta del 1° agosto

IO AIUTO FIRENZEUn gesto di solidarietà attraverso una donazione sul conto corrente bancario o sul conto postale del Comune di Firenze per contribuire a far rinascere il parco dell'Anconella e dell'Albereta

Questi gli estremi per il versamento:

Comune di FirenzeConto corrente bancario iban: IT20X0616002832000000161C01Conto corrente postale: 21747514Causale:Donazione a favore della ricostruzionedel parco Anconella e Albereta

Settembre 2015 | 11

FIRMAFIRMAANCHE TUFirma anche tu per mettere fuori gioco chi non rispetta valori e personeL'Alleanza delle Cooperative Italiane promuove una raccolta di �rme per chiedere al Parlamento una legge con misure più severe contro le false cooperative che raggirano regole e lavoratori.

In particolare la proposta di legge porterà: • revisioni immediate per le cooperative non controllate da tempo

o attive nei settori più a rischio• cancellazione dall’Albo delle cooperative non controllate• controlli incrociati con l’Agenzia delle Entrate per bloccare chi apre e chiude

l’attività per non pagare i contributi

Ma l’impegno dell’Alleanza delle Cooperative Italiane per la legalità non si ferma qui.

Insieme lavoreremo per il ra�orzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali e ci mobiliteremo: • per una riforma che garantisca trasparenza negli appalti• contro le gare al massimo ribasso che portano al mancato rispetto

dei contratti di lavoro• contro le in�ltrazioni ma�ose nell’economia sana

STOPalle false cooperativealle false cooperative

LE IMPRESE COOPERATIVEPER UN’ ECONOMIA PULITA

Per seguire il nostro impegno per la legalità:www.stopfalsecooperative.it

Salviamola Crusca.Con una parolaDa questo mese Unicoop Firenze si mobilita portando l’Accademia davantial grande pubblico con iniziative, maxicruciverbae incontri con i linguisti

La lingua italiana entra al supermer-cato per mettere i clienti a tu per tu con gli esperti in materia. Obiettivo: salvare la più antica istituzione per

lo studio e la salvaguardia del nostro idioma, che ha sede proprio a Firenze da 430 anni, l’Accademia della Crusca. Per la mancan-za di fondi, la “casa” del giusto parlare non naviga in buone acque. Di recente il suo presidente Claudio Marazzini ha lanciato un grido di allarme perché, nel caso in cui non arrivino risorse da Stato e Regione, l’en-te sarà costretto a tagliare ricerca e borse di studio per i giovani, la linfa vitale per questa realtà. Un appello al quale ha risposto una della più grandi insegne della Toscana. Da questo mese di settembre Unicoop Firen-ze si mobilita portando l’Accademia della Crusca davanti al grande pubblico con ini-ziative, maxicruciverba e incontri con i lin-guisti, ospitati nelle trenta Bibliocoop attive in altrettanti supermercati. Si tratta di angoli dedicati alla lettura e al prestito gratuito, ge-stiti insieme alle biblioteche del territorio. A Firenze si trovano in quattro punti vendita Coop: Gavinana, Ponte a Greve, Novoli e via Cimabue. In cantiere ci sono anche visite guidate nel quartier generale della Crusca, la suggestiva villa medicea di Castello, e un grande evento dedicato alla lingua italiana,

che coinvolgerà nomi di spicco, intellettuali e artisti. “È un modo per far capire che un centro di ricerca della lingua italiana non è aff atto un’istituzione polverosa – ha spiega-to Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, la “nume-ro uno” dei soci della cooperativa di consu-mo – ma un luogo dove si creano i valori che più ci stanno a cuore: identità e cittadinanza”. Dopo la raccolta fondi popolare “Abbraccia il Battistero”, che ha destinato oltre duecen-tomila euro al celebre monumento, Unicoop Firenze dà quindi il via a una nuova campa-gna a sostegno della cultura, perché anche la parola è un’opera d’arte da tutelare. Questa volta non saranno le singole persone a so-stenere l’iniziativa con micro-donazioni, ma la stessa cooperativa di consumo devolverà all’Accademia della Crusca i fondi per la ri-cerca. La cifra non è ancora stata fi ssata, ma sarà calcolata in base al ritorno di immagine registrato da Unicoop Firenze, con una vera e propria azione di “marketing culturale”, una sponsorizzazione sui generis.

Informazioni sulla campagnasono disponibili sul sitowww.coopfi renze.it

#Società

La campagna

Settembre 2015 | 13

#Un mese in una pagina

i teatri si aprono,Tra cafè e scuole

Il teatro cambia pelle, e si trasforma da luogo dove fermarsi e vivere un’esperienza da spettatore a piattaforma ideale in cui immergersi da veri protagonisti. Anche Firenze si sta adeguando a questa nuova tendenza, proponendo ai fruitori luoghi che siano sempre più polivalenti. Luoghi di rinascita, sempre più valorizzati. Basti pensare al Teatro Niccolini (ex Teatro del Cocomero, in via Ricasoli),

il più antico della città fondato nel 1652 (sul cui palcoscenico, tra gli altri, hanno recitato anche Paolo Poli e Carmelo Bene) e per anni lasciato in stato di completo abbandono fi no a quando, nel 2006, Mauro Pagliai, titolare della casa editrice Polistampa, lo acquistò per farne uno spazio polivalente, che abbinasse al teatro anche il cinema, i dibattiti e la musica, oltre a un caff è letterario aperto al pubblico ogni giorno dell’anno. Sono quasi dieci anni che i lavori di restauro e adeguamento vanno avanti, ed entro la fi ne del 2015 – fanno sapere dalla casa editrice – il rinato spazio dovrebbe tornare ad aprirsi alla città. Vicino fi -sicamente ma anche per questioni “anagrafi che” è il Teatro della Pergola (fondato nel 1656), primo teatro all’italiana del Bel Paese e storico punto di ritrovo per gli appassionati di palcoscenico d’autore, che da quando è stato acquistato dal Comune di Firenze (insieme alla Cassa di Risparmio) e trasformato nella Fondazione omonima, ha dato vita – parallelamente al calendario di spettacoli, che continuano a essere di altissimo livello – a una serie di iniziative per aspiranti professionisti del teatro, affi ancate da occasioni per dilettanti e appassionati. Per chi vuol fare sul serio c’è la neonata scuola Oltrarno, corso triennale di tecnica attoriale che vede nelle vesti di direttore nientepopodimenoche Pierfrancesco Favino, rivolta a una selezione di ragazzi tra i 18 e i 28 anni che vogliono avere un futuro sul palcoscenico. È destinato ai professionisti il corso biennale Orazio Costa, basato sul metodo mimico, mentre altri corsi sono aperti a chiunque abbia voglia di esplorare questo mondo. Stessa direzione è quella che sta prendendo la nuova Opera, le cui porte si stanno aprendo sempre più nella direzione della formazione e della cultura a 360 gradi. La sezione Edu propone (da diversi anni, ad onor del vero) una serie di iniziative di avvicinamento all’opera dedicate alle scuole, a cui si è andata ad aggiungere, negli ultimi anni, un’interessante off erta che porta i ragazzi direttamente sul palco insieme a tenori e soprani, come nel caso del progetto “All’Opera!”, organizzato dall’associazione Venti Lucenti. Non resta che dire “si alzi il sipario”... sì, ma sul pubblico.

Barbara Biondi

Non solo spettacoli

Il teatro Niccolini prima del restauro cominciato nel 2006

Al “Parco degli animali”

la pensione per cani torna in inverno?Un “albergo” da tutto esaurito, per ospiti rigorosamente a quattro zampe. La pensione estiva per i

cani attivata quest’anno al “Parco degli animali” di Ugnano è stata presa d’assalto: sono stati deci-ne i quattrozampe ospitati a partire dal 22 giugno, giorno dell’inizio del servizio, con la struttura che ha registrato il “sold out” fi no alla prima settimana di settembre. Tanto che ora si pensa già a replicare. “Siamo stati inondati di richieste di soggiorno fi n dall’inizio del servizio, che abbiamo realizzato con l’obiettivo di prevenire il fenomeno, purtroppo ancora troppo diff uso, degli abbandoni soprattutto a ridosso delle vacanze – ha fatto il punto l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – si tratta di un pro-getto sperimentale che andrà avanti fi no alla fi ne di settembre: per quest’anno abbiamo deciso con il direttore di accettare solo le richieste dei residenti nel comune di Firenze, per cercare di organizzare al meglio l’attività, ma visto il successo registrato stiamo valutando di estendere il servizio ad altri mesi dell’anno come, ad esempio, il periodo delle vacanze invernali, pensando di fare un buon servizio ai cittadini”. Durante la giornata – viene spiegato – gli ospiti a pensione escono a passeggio almeno due volte al giorno. E i padroni che hanno lasciato qua i loro cani hanno mostrato di gradire il servizio. Il 5 per cento delle richieste sono state per il fi ne settimana, il 60% per un periodo di due settimane e il 35% per tre settimane. Per informazioni è possibile telefonare direttamente al “Parco degli animali”, al numero 055.7352018.

Lupi di Toscana

incontri e concorso per l’ex casermaLa caserma Gonzaga “marcia” verso il futuro. Prosegue il lavoro per la trasformazione e il recupero

dell’ex Lupi di Toscana, passata negli scorsi mesi dal Demanio al Comune di Firenze. Dopo la maratona dell’ascolto del 21 febbraio, Palazzo Vecchio ha lanciato un avviso pubblico per chiedere idee e proposte per capire la fattibilità del progetto di trasformazione ipotizzato, ovvero un progetto che si basi sul 50 per cento della superfi cie destinata ad housing sociale. All’avviso hanno risposto due privati, con due progetti che mettono insieme una parte adibita a edilizia residenziale riservata alle fasce più deboli della società e un’altra a servizi e commerciale, senza dimenticare verde, piste ciclabili e viabilità. Entrambi gli studi – viene spiegato – confermano la fattibilità del progetto comunale. E ora si prosegue con un nuovo step partecipativo, per cui il Comune ha già fatto richiesta di fi nanziamento all’autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione, che dovrebbe aprirsi a otto-bre per concludersi a marzo. Il 2016, poi, sarà l’anno del lancio del concorso internazionale di proget-tazione, e il processo partecipativo si concluderà con una mostra dei progetti selezionati. L’obiettivo, insomma, è quello di far conoscere il progetto di trasformazione coinvolgendo il più possibile gli oltre settantamila abitanti dell’area. “Sarà un percorso intenso, sei mesi di incontri pubblici, focus group, videointerviste e passeggiate dentro l’area della caserma. Coinvolgeremo i cittadini per disegnare in-sieme a loro il futuro”, ha spiegato il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni.

Viale Morgagni & Co.

i sottopassi si rifanno il lookUn altro sottopasso pedonale si è rifatto il look, andando così ad allungare la lista di quelli rimessi

a nuovo negli ultimi tempi in città. Dopo i sottopassi del cimitero di Trespiano, di viale Guidoni e il collegamento ciclopedonale tra il parcheggio di viale Corsica e le vie di Rifredi e Bini, lo scorso mese è stata completata la riqualifi cazione del sottopasso di viale Morgagni, in prossimità della Casa dello Studente. “Con questo intervento restituiamo agli abitanti e agli studenti un sottopasso pulito e tinteggiato ex novo – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – si tratta di una infra-struttura importante perché consente di attraversare il viale Morgagni, interessato dai cantieri della tramvia, agevolmente e in piena sicurezza”. In concreto, sono stati eff ettuati una pulizia accurata delle caditoie e dei grigliati, la video-ispezione delle tubazioni di smaltimento interrate e il lavaggio interno delle tubazioni di recupero delle acque piovane. Per quanto riguarda le pareti del sottopasso, sono state sistemate le porzioni di intonaco rovinate per poi passare all’imbiancatura, con l’applicazione della vernice antigraffi ti. Infi ne è stata la volta della pulizia delle fi niture e della verniciatura di ringhiere, corrimano e recinzioni.

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Il Reporter del Q3 raggiunge le famiglie del quartiere 3 di Firenze

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Settembre 2015 | 15

#Cultura

In gelateria... ce n’è per tutti i gustiDal “catrame” al “gelso”, fra coni e coppette: viaggio (goloso) in alcune sorbetterie fi orentine

Cosa scegliere? Una classica accoppiata crema e cioccolata, un rinfrescante binomio

limone e fragola o uno strava-gante mix di pistacchio e angu-ria? E ancora, cedere alla tenta-zione o ascoltare la voce della coscienza e tener conto dell’im-placabile conto delle calorie? Ma soprattutto... cono o coppetta? E questi sono solo alcuni degli interrogativi “esistenziali” che af-follano la mente degli amanti del gelato, con gli occhi spalancati e le papille gustative in fermento davanti a una dolce vetrina che propone invitanti vaschette co-lorate. Perché, quando si tratta di gelati, la città del Giglio ne ha letteralmente “per tutti i gusti”. Partiamo ad esempio da quelli particolarissimi proposti dalla piccola gelateria artigianale “La Sorbettiera”, in piazza Torquato Tasso: a due passi dai meravi-gliosi aff reschi della Cappella Brancacci, nel cuore dell’Oltrar-no, si possono assaporare gli aro-

mi del “catrame”, un indimenti-cabile cioccolato fondente, del limone e salvia o del gelso bian-co, gelosamente custoditi nelle carapine del bancone. I proprie-tari sono due simpatici ragazzi fi orentini, che servono coni e coppette praticamente sull’uscio del locale, in quanto la maggior parte dello spazio è occupata dal laboratorio. “Il Sorriso” – assi-curano i suoi fan – propone un cioccolato decisamente irresisti-bile, oltre a porzioni abbondan-ti e gusti originali: non stupisce dunque che la storica gelateria di Firenze sud, che può contare su un pubblico di “afi cionados”, convinca molti a spostarsi fi n qua per una golosa deviazione. Una storia (e una gestione) tutta al femminile è quella della gela-teria “La Carraia”, che prende il nome dal celebre ponte nel cuo-re della città, dove concedersi una dolce pausa dalle bellezze artistiche e dai negozi delle vie del centro, magari standosene seduti sulla spalletta del ponte

Elisa Lami

Ancora estate

La gelateria La Sorbettiera, in piazza Torquato Tasso

lasciandosi cullare dalla piace-vole brezza che spesso soffi a sui lungarni fi orentini. Un ponte più in là c’è la gelateria Santa Trinita, altro gettonatissimo pit-stop tra una visita e l’altra, dove a dispo-sizione dei clienti ci sono anche una serie di prodotti made in Tuscany. A un balzo da Palazzo Pitti, alla gelateria “La Passera” si può invece gustare un ottimo gelato immersi nella cornice di quella gemma ancora poco co-nosciuta che è piazza della Pas-sera. Fuori dal canonico circuito turistico ma a metà strada tra il giardino dell’Orticoltura e la Fortezza, nella zona nord della città, si trova la rinomata gela-teria “De’ Medici”, un connubio di eleganza, raffi natezza e gusto che propone una produzione gelatiera all’altezza del prestigio-so nome del locale: imperdibili i “monodose”, piccole estasi di piacere in grado di soddisfare anche i palati più scettici ed esi-genti. Perché un gelato al giorno toglie il medico di torno, giusto?

Shopping, musicad’autore e laboratoriper i bambini: un mese da vivere

È uno dei mesi più belli dell’anno, settembre. Il sole

è tiepido, le giornate ancora lunghe ed è il momento ideale per partire con nuove avven-ture e progetti speciali. Anche il cartellone fi orentino non la-scia spazio alla noia, inanellan-do un evento dopo l’altro. Il 17 settembre i modaioli di tutta la città troveranno pane per i loro denti con la terza edizione del-la Vogue Fashion’s Night Out, una serata a tutto shopping durante la quale i negozi del centro rimarranno aperti fi no alle 23 proponendo ai patiti degli acquisti fi rmati oggetti in edizione limitata. Per quan-to riguarda invece l’universo della musica, si può comin-ciare fi n da subito a mettere un post-it per la serata del 22, quando sul palco dell’Obihall si esibirà l’ex Genesis Steve Hackett. Bisognerà poi aspet-tare il 30 per assistere dal vivo alla perfomance dell’istrionico Mika che – reduce dall’espe-rienza come giudice a X Factor Italia – si esibirà davanti ai suoi fan al Nelson Mandela Forum. Altro mese altra corsa per Max Pezzali, amatissimo dai no-stalgici degli anni Novanta ma non solo: il cantautore di Pavia si esibirà sempre al Mandela il 2 ottobre. E se i più piccoli potranno contare su un pro-gramma di laboratori organiz-zati ad hoc a Palazzo Vecchio da Mus.E e dai Musei civici fi orentini (ad esempio il 26 settembre alle 16.30 toccherà a “Nel paese dei mostri selvaggi” di Maurice Sendak, attività de-dicata alle famiglie con bam-bini tra i tre e i cinque anni), sempre nel palazzo comunale, ma all’interno della Sala d’Ar-me, genitori e ragazzi di ogni età potranno godere (ancora fi no a fi ne ottobre) dell’espe-rienza targata “Magnifi cent”, opera digitale che concentra secoli di storia fi orentina in un racconto multimediale creato su misura del luogo dal digital artist Felice Limosani. E se an-cora non si è trovato il tempo o il modo (causa canicola?) di andare a visitare la mostra “Human” dell’inglese Antony Gormley al Forte Belvedere, questo mese potrebbe essere l’occasione giusta per farci un salto (fi no al 27 settembre, in-gresso libero).

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Festival-delle-Economie-del-Terzo-Millennio

Robert Jhonson, già consulente del presidente Usa Bill Clinton, sarà ospite del Festival delle Economie del Terzo Millennioa Castelfranco di Sopra

Fuori porta

il Valdarno e la new economy

Si svolge a Castelfranco di Sopra, dal 29 settembre al 1° ottobre, la prima edizione del Festival delle Economie del Terzo Millennio,

organizzato nel borgo del Valdarno dalla Fondazione Terra Franca - Il Paese che vorrei onlus. La tre giorni convoglia nel borgo dell’are-tino economisti e studiosi internazionali uniti a imprenditori locali reduci da esperienze virtuose, per confrontarsi a vicenda e off rire soluzioni possibili per aff rontare la diffi cile situazione globale. “Il Festival è un momento di catalizzazione, approfondimento e rag-gruppamento di tutte quelle iniziative, idee e soluzioni che girano per l’aria – spiega Flora Grandis, organizzatrice e presidente della Fondazione – il punto di inizio di un percorso che, partendo dall’e-same della situazione e snodandosi in altri appuntamenti ravvici-nati, serva ad ottenere sempre più conoscenza e strumenti pratici per aff rontarla. Un modo per dire che un’altra economia a servizio dell’uomo è possibile”. La guest star del Festival, Robert Jhonson, esperto statunitense in psicologia del cambiamento, già consulente dell’ex presidente Usa Bill Clinton, del fondatore di Microsoft Bill Gates e del campione di basket Michael Jordan, esperto nella te-rapia delle malattie emotivamente indotte, a Castelfranco terrà tre conferenze. Tra gli altri appuntamenti in programma, gli interventi dell’avvocato e saggista Marco Della Luna e dello studioso e ricerca-tore Bruno Di Loreto Wurms, la presentazione del libro del socio-logo Enrico Caldari “Liberi dal sistema, come cambiare il mondo partendo da sé” e l’intervento di Alessandro Govoni su “Il sistema bancario area euro-dollaro”. Ma non è tutto, il Festival è fatto anche di novità e confronti, e proprio per questo nelle strade del borgo verranno allestiti una serie di sportelli di consulenza al consumato-re, come lo sportello psicolegale e Adr Resolution, che favoriscono la risoluzione delle controversie in maniera alternativa, ma anche Banca Etica e uno speciale “uffi cio di collocamento” che metterà in contatto aziende e mondo del lavoro. Inoltre, ci saranno una serie di stand enogastronomici e spazi ad hoc per produttori biologici, dove saranno organizzate degustazioni. Infi ne sarà possibile partecipare a visite guidate del centro di Castelfranco, per scoprire gli scorci di un borgo considerato tra i più belli d’Italia.

Poesia contemporaneamade in florence

È un caleidoscopio di sug-gestioni quello che viene

fuori da “Grec”, antologia che raccoglie le poesie di una serie di autori contemporanei selezio-nati da Aletti Editore. Un colla-ge di personaggi variopinti tra cui spicca il fi orentino Lorenzo Mossani con i suoi versi. Mossa-ni, 36 anni, giornalista sportivo con una grande passione per la letteratura, ha saputo incanalare il suo lato più intimo nei quin-dici componimenti proposti nella pubblicazione. “Crisalidi in volo”, così si intitola la sua rac-colta nella raccolta, quindici mo-menti che racchiudono in pochi versi momenti di vita vissuta.

Riforma Franceschini:cambio ai verticidi Uffizi, bargelloe accademia

Valzer di poltrone nei musei statali fi orentini,

che con l’arrivo della riforma dei beni culturali fi rmata dal ministro Dario Franceschini hanno subito diversi stravolgi-menti. Innanzitutto sono cam-biati i vertici dei tre principali musei della città (anche se, di fatto, non sono ancora entrati in carica), selezionati tramite un bando pubblico. Agli Uffi zi, al posto del direttore Antonio Natali, che dal 2006 guida la più importante galleria fi oren-tina, arriverà Eike Schmidt, 47 anni, storico dell’arte tedesco. Alla Galleria dell’Accademia, Angelo Tartuferi, che prima di arrivare qua aveva a lungo lavorato come direttore di di-partimento agli Uffi zi, lascia il posto a Cecilie Hollberg, 48 anni, tedesca anche lei, di professione storica e manager culturale. E infi ne al museo del Bargello, fi no ad oggi gestito da Ilaria Ciseri, arriverà la na-poletana Paola D’Agostino, 43 anni, storica dell’arte.

In libreria Nei musei

16 | Settembre 2015

Capitan Stoviglia era un temibile pirata. In tutti i mari del globo, era conosciuto per la sua fama di filibustie-re e avventuriero. Ma a renderlo noto era anche la sua fame proverbiale che ne spiegava il pancione e la mole corpulenta. Capitan Stoviglia era ghiotto soprat-tutto di pasta e ancor di più di spaghetti al pomodoro.

Non a caso si chiamava così: al posto della mano de-stra, che aveva perduto in una lotta subacquea con uno squalo, Capitan Stoviglia si era fatto mettere un grosso e lungo forchettone d’argento. Con quel-lo era solito arrotolare l’intera montagnola di spaghetti che ogni giorno ordinava al mozzo-chef di preparargli.

Amava così tanto la pasta al pomodoro che una volta fece rinchiudere nelle segrete della stiva un marinaio che si era pappato l’ultimo pacco di penne della cambusa. Un al-tro venne spinto in mare perché aveva fatto legger-mente scuocere i rigatoni. Non solo, Capitan Stoviglia adorava la pasta a tal punto da aver chiamato la sua nave Bucatino.

La vita di Ca-pitan Stoviglia p r o c e d e v a sempre uguale con il solito tran tran di razzie nei porti, risse nelle balere, botte da orbi alla ciurma e ov-viamente, manco a dirlo, abbondanti pastasciutte alla

pomarola. Finché un giorno un misterioso figuro cono-sciuto in una balera di Taiwan raccontò a Capitan Sto-viglia la leggenda di un meraviglioso tesoro custodito in una grotta nel cuore di Toscana: un forziere pieno di spaghetti d’oro nascosto dall’inventore della pasta, Picio de Fusillis, ai piedi del Ponte Vecchio a Firenze. Picio era stato il cuoco fidato dell’ingegnosa Caterina de’ Medici, la prima a capire che gli spilloni per capelli erano ottimi strumenti per arrotolare gli spaghetti.

Fu proprio lei a regalare a Picio lo scrigno di pastasciutta

d’oro per rin-graziarlo

d e l l e

sue pre-libatezze. Lo sfo rtu n ato cuoco lo celò in una spelon-

ca quando fu costretto a fuggire

da Firenze per colpa di una terribile epidemia

di varicella. Poi, non riuscì a fare più ritorno in città e a recuperarlo. Capitan Stoviglia chiamò subito a raccolta la ciurma e spiegate le vele della Bucatino puntò il timone verso il Mediterraneo.

Dopo settimane di navigazione, la Bucatino finalmente raggiunse Bocca d’Arno e risalendo il fiume arrivò in prossimità del Ponte Vecchio. Capitan Stoviglia aspettò la notte per entrare in azione. Quatto quatto, penò un bel po’ prima di scovare l’entrata della spelonca ai piedi del Ponte. Ma la faticaccia venne ricompensata dallo spettacolo che il pirata si trovò di fronte una volta aperto il forziere: centinaia di spaghetti d’oro lucentissimi e decorati da pietre e brillanti colorati. Ca-pitan Stoviglia non seppe resistere.

Con l’acquolina in bocca, bramoso come un lupo affa-mato, azzannò con foga gli invitanti spaghetti dorati. Bellissimi e apparentemente buonissimi ma anche duri, durissimi come sassi. Dalla bocca di Capitan Stoviglia si alzò un grido e non era di gioia: richiuse le fauci in preda a un acuto dolore e tanti denti quanti ne aveva in bocca caddero all’istante per terra.

Il pirata ululò dal male e scappò via dalla grotta e dal tesoro d’oro, vittima della sua stessa ingordigia.

Umiliato e sdentato non ebbe nemmeno il co-raggio di farsi rivedere dalla ciurma. Nes-

suno seppe che fine fece. Ma una cosa è cer-

ta: da quel giorno, tutti cominciaro-no a chiamarlo Capitan Brodino.

#Il Reporter dei piccoli

Capitan Stoviglia e gli spaghetti d’oro

Con indosso il pigiama prima di addormentarvi, in compa-gnia di mamma e papà oppure da soli, mentre fate merenda o una pausa dai compiti. Care bambine e cari bambini, lettori in erba de Il Reporter, questa favoletta è dedicata a voi. Da oggi, ogni mese ve ne propor-remo una, sperando di intrat-tenervi per un po' e, magari, di strapparvi un sorriso.

Settembre 2015 | 17

#Sport

Ripartita la stagione

la favola (viola)di Abdou Diakhate“Scoperto” mentre giocavaa calcio in piazza con gli amici

Piccoli campioni crescono

C’era una volta un ragazzino senega-lese che si diverti-va a giocare a pal-

lone in piazza Indipendenza, nel cuore di Firenze. Il suo nome è Abdou Lahat Diakhate (foto dal suo profi lo Facebook) e questa è la sua storia. Non l’ennesima sto-riella del bambino che sognava un futuro da calciatore giocando alla Playstation o al campetto di allenamento con i compagni di squadra, magari accompagna-to dal padre che lo iscrive a un

Irene Delfino

provino dopo l’altro convinto di avere in casa un baby campione. Fate un punto e andate a capo. O se preferite un linguaggio più moderno, resettate tutto. Per-ché qui siamo di fronte a una vera favola, riscritta in chiave moderna. Tre anni fa, in piazza Indipendenza, sembra un gior-no come tutti gli altri, con fi umi di automobilisti frettolosi che la attraversano per recarsi al lavo-ro. Vicino alle panchine, invece, c’è un altro mondo, quello dei ragazzini senegalesi, a cui basta

un pallone da calcio per divertir-si. Due mondi vicini pochi me-tri, ma lontanissimi. Che quasi non si accorgono l’uno dell’al-tro. Quel giorno, però, qualco-sa cambia. Perché fermo a quel semaforo rosso c’è anche Stefa-no Cappelletti, uno dei respon-sabili del settore giovanile della Fiorentina. A diff erenza degli altri automobilisti si accorge dei ragazzini che giocano a calcio e di uno di loro particolarmente dotato. Del resto, è il suo lavo-ro scovare talenti. “Quanti anni

hai?”, chiede Stefano ad Abdou. “Tredici”. Cappelletti è stupito: “Ma come, sei del 1998?” “Fine dicembre”, risponde Diakhate. Praticamente un ‘99, visto che è nato a Dakar il 31 dicembre. Ma questo il responsabile del settore giovanile viola lo scoprirà solo in seguito. Stefano, prima di tornare alla macchina, invita il ragazzino a presentarsi alla sede della Fiorentina. Ed eccolo qua. In un batter d’occhio ha com-piuto la scalata dai Giovanissimi alla corte di Sousa, visibilmen-te impressionato dalle doti del sedicenne centrocampista, che unisce fi sico e tecnica, capacità di interdizione e colpi di classe, più una spiccata personalità. Il suo valore di mercato dal 2014 ad oggi è lievitato, raggiungendo il gradino più alto fra i baby vio-la. E sembra destinato a crescere ancora. La Fiorentina sa di avere in rosa un futuro campione e ha prontamente deciso di blindarlo con un contratto quadriennale, nonostante Diakhate sia ancora minorenne, per allontanare le ripetute avance di top club d’Ol-tremanica. Il suo procuratore è Raiola, ma lasciamo stare (per il momento) i paragoni con Pogba: il migliore augurio è che diventi Diakhate.

Il nuovo allenatore della Fiorentina Paulo Sousa: la sua prima stagione sulla panchina viola è iniziata ufficialmente da poche settimane

Pallavolo

il bisonte alla caricaNinkovic, Martinuzzo, le registe Fiamma Mazzini e Ilka Van

de Vyver, Perinelli e Vanzurova. Il Bisonte Firenze si è rinno-vato, con l’obiettivo di vestire il ruolo di sorpresa del campionato di serie A1. Dopo una straordinaria salvezza, la squadra allena-ta da Francesca Vannini mette nel mirino i play-off, anche se il campionato si annuncia più difficile della passata stagione. Belli e sinceri i ringraziamenti del presidente Elio Sità alle giocatrici protagoniste di questa favola dalla B1 alla A1: “Purtroppo ogni anno arriva il momento in cui si devono prendere delle decisioni, e quando le strade si dividono con giocatrici con cui si stabilisco-no rapporti non solo professionali, ma anche di stima e di affetto, è difficile e anche un po’ triste salutarsi. Voglio comunque rin-graziare tutte le otto ragazze che non continueranno con noi per quanto hanno dato alla nostra società, e ovviamente auguro loro le più belle fortune sia a livello di carriera che personale. Ci tengo però in maniera particolare a ringraziare il nostro capitano Fede-rica Mastrodicasa, che si è sempre comportata in modo irreprensi-bile nei tre anni in cui è stata con noi, Giorgia Vingaretti e Letizia Savelli, il nostro simbolo visti i sei anni passati in questa società”.

un settembre “caldissimo”

Si è ormai aperto il sipario sulla stagione 2015/16 della Fiorentina. Anzi, della “nuova Fiorentina”, diversa nell’allenatore, nei gioca-

tori e nel modo di stare in campo. Il nuovo tecnico Paulo Sousa ha portato tante novità e un gioco completamente diverso sia da quello di Montella che da quello di Prandelli. E ora, dopo un calciomercato che ha visto rivoluzionare la rosa (tanti addii, più o meno discussi, da quello con strascichi di Salah alla partenza nel silenzio del “Pek” Pizarro, passando per Vargas, Aquilani e Mario Gomez, ma anche importanti conferme e nuovi arrivati che hanno saputo integrarsi subito), è già tempo di fare sul serio, con il campionato ripartito da qualche settimana. Il settembre di serie A è cominciato per i viola con la sfi da interna col Genoa, per proseguire una settimana dopo contro la neo-promossa Carpi. Poi, nel primo turno infrasettima-nale, il derby dell’Appennino col Bologna, mentre il mese si chiu-de con lo scontro esterno contro la nuova Inter di Mancini. Dopo un’estate caldissima, insomma, anche settembre non sarà da meno.

Lorenzo Mossani

Baseball

corsa verso la serie aLa stagione del “batti e corri” ha ritrovato una grande protagoni-

sta, la Fiorentina Baseball, che dopo aver sfi orato, al termine della passata stagione, i playoff per accedere alla serie A ed essere stata fi -nalista in Coppa Italia, è tornata a giocare in serie B sul diamante del Cerreti. La Fiorentina (uno scudetto nel lontano 1949 e una Coppa Italia nel 1984) ha scelto di lavorare sul vivaio anche se non mancano gli stranieri per puntare alla promozione. “Abbiamo cambiato tanto e vorremmo arrivare in serie A (che manca dal 2011) nell’arco di due stagioni. Per essere competitivi – spiega il manager Marco Duimo-vich – abbiamo ingaggiato un giocatore forte sul monte di lancio. Si tratta dell’ex nazionale azzurro di origini venezuelane Carlos Pezzul-lo. È paragonabile, in una squadra di calcio, al cannoniere, quello che la butta dentro”. Per continuare a crescere, la Fiorentina Baseball ha poi lanciato la Franchigia Baseball, che prevede la cooperazione fra Fiorentina, Asd Junior Firenze, Chianti Baseball e Antella Baseball.

Sim. Spa.

La famiglia Della Valle ha deciso di scommettere in

rosa. E lo ha fatto per prima. L’Acf Firenze, società fondata nel 1979 e simbolo del calcio femminile in città, è diventata Fiorentina Women’s Football Club. Nell’impianto di San Marcellino si respira aria di rivoluzione: ne abbiamo parlato con l’allenatore Sauro Fattori, da quattro anni alla guida delle ragazze.Mister, una svolta epocale? Nella sostanza cambia molto, perché la Fiorentina fa sostanza. Credo sia epocale perché spero che questo sia da esempio anche per altre società. San Marcellino sarà il centro femminile della Fiorentina. Ho scelto questa av-ventura tre anni fa, venivo dal maschile e quando sono arriva-to non c’era ancora questa gran-de attenzione attorno al settore. Poi le cose sono cambiate. Que-sta pubblicità sta facendo molto bene al calcio femminile, che è un mondo tutto da scoprire, e credo che queste ragazze se lo meritino. Pur essendo in serie A, veniva riservata loro un’at-tenzione minima. Quanto pesa il fattore cultu-rale? Deve cambiare l’ottica. Serena Williams, ad esempio, è la numero uno al mondo, ma non viene paragonata a Novak Djokovic. Bisogna avere una giusta crescita mentale. Al momento abbiamo una squadra Primavera e una di Giovanissime, che fanno ancora parte della vecchia società, e stiamo organizzando una squadra composta da

venti bambine under 12. La Fiorentina è entrata in punta di piedi senza stravolgere l’ambiente, con umiltà e serietà per aiutare il calcio femminile e con un progetto che coinvolge anche le scuole. La sua non è una forzatura mediatica.Come è composto il campionato? Abbiamo cercato di approntare una squadra competitiva e ci apprestiamo a disputare un campionato da protagonisti. Giochiamo da Catania a Trento e le ragazze vivono una realtà da professioniste, ma sono considerate dilettanti pure. Questo deve cambiare, e la Fiorentina le sta trattando da professioniste. Sta cercando di cambiare una cultura, e se verrà supportata da altre società importanti il settore avrà un’espansione come capita all’estero. Deve cambiare anche la cultura delle famiglie. Che volto ha la sua squadra? Il livello sia tecnico che agoni-stico è molto buono, abbiamo acquistato il bomber Patrizia Pa-nico (ex Verona, con oltre cento reti segnate in carriera) e tante altre atlete importanti, arrivate per migliorare questa squadra. La mia idea? Molto possesso pal-la, voglio una squadra dominan-te e ben messa in campo. Ci saranno gare anche in ambi-to internazionale? Non lo sappiamo ancora. An-drea Della Valle ha detto che noi adesso “facciamo parte della famiglia”: questa per me è stata una frase determinante.

Tiziana Alma Scalisi

Viola, una scommessa in rosa Fiorentina Women’s Fc

18 | Settembre 2015

Una delle prime uscite della neonata Fiorentina Basket

La Fiorentinascende in camposul parquet

Basket

Andrea Tani

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Firenze e il basket di vertice, un rapporto complicato. Ma quest’anno c’è una squa-dra che ha tutte le carte in regola per conquistare il cuore della città: si chiama

Fiorentina, indossa maglie viola e, se non bastas-se, promette grinta, sudore, corsa e gomiti sbuc-ciati. “Abbiamo scelto giocatori che rispondano a tre caratteristiche – spiega coach Stefano Salieri, una carriera di soddisfazioni tra Imola, Veroli, Virtus Siena, Pavia, Ozzano e Bologna – che si-ano giovani, che abbiano fame e che dimostrino le qualità umane per restare nel gruppo. Perché solo uniti e sacrifi candosi l’uno per l’altro riusci-

remo a far bene in un campionato diffi cile come questo”. Già, la serie B. Terza categoria della pal-lacanestro nazionale alla quale i viola sono stati ammessi dopo l’acquisizione del titolo del Team Basket Montichiari, club lombardo che ha dovu-to ridimensionarsi per ragioni fi nanziarie. Uno sforzo non da poco per la neonata società fi oren-tina, anche perché questo signifi ca dover prende-re parte al girone B, quello di Lombardia, Veneto e Friuli, con la trasferta più “vicina” a Padova e il livello di competizione medio più alto del torneo. “Ma la società ha operato per il meglio in rela-zione al budget”, assicura coach Salieri. Le spese

saranno considerevoli e la storia insegna che cer-care di fare il passo più lungo della gamba non ha mai portato buoni frutti. Specialmente nel basket, specialmente a Firenze. “Quest’anno non possiamo avere obiettivi diversi dalla salvezza – chiarisce il tecnico emiliano – stiamo lavorando a un progetto nuovo con una squadra che è an-cora un cantiere aperto e lo resterà fi no alla fi ne della seconda fi nestra di mercato. Perché qui il posto bisogna saperselo conquistare”. Una squa-dra “piccola” che fa dell’intensità e della corsa le sue armi migliori a discapito di centimetri e chi-li in mezzo all’area, portando sul parquet quel-

lo che di là dall’Oceano viene chiamato “small ball” e che da sempre è la cifra tattica di Salieri. “Puntiamo tutto su difesa aggressiva e ritmi alti. Ma sopravviveremo soltanto giocando compat-ti, come una vera squadra. Per fortuna abbiamo iniziato con un nucleo di giocatori buoni e che vogliono migliorarsi, supportati da una società entusiasta, competente e, cosa fondamentale, che ha spirito manageriale”. La prima palla a due del 27 settembre aprirà la stagione. Sette mesi di lot-ta, un gruppo pronto a lottare. Il basket di vertice è tornato a Firenze, con tutto quello che serve per far innamorare gli sportivi.

Questo il nome scelto per la neonata società, che disputerà la serie B. Coach Salieri presenta la squadra: “Giocatori giovani, con fame e qualità umane”

#Sport Settembre 2015 | 19

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La vigilia di San Mi-chele Arcangelo, il 28 settembre, si svolgeva fi no agli anni Ottanta

del secolo scorso, subito fuori di Porta Romana, precisamente lungo l’inizio dei Viali Niccolò Machiavelli e del Poggio Impe-riale, la tradizionale Fiera degli Uccelli, tipico appuntamento annuale con il mondo contadi-no e dei cacciatori. L’origine di questa fi era-mercato, che dura-va soltanto lo spazio di un mat-tino, si ricollegava alla passione per la caccia dei fi orentini che di buon’ora vi accorrevano per acquistare quanto poteva loro occorrere, come gabbie, pispo-le, tagliole, reti, panie e più che altro “richiami”, per soddisfare la passione venatoria. I canori

volatili da richiamo più ricer-cati, usati nell’uccellagione per attirare gli altri loro consimi-li, erano fringuelli, pettirossi, merli e tordi. Non mancavano però neppure le civette, partico-larmente addestrate per attrarre le allodole verso i cacciatori in agguato nei mimetizzati ca-panni. Fin dalle prime ore del mattino, dalle minuscole gabbie appese ai rami degli alberi lun-go i due viali, i piccoli pennuti iniziavano il loro dialogo con il giorno e con la natura: un cano-ro cinguettio che si confondeva con le chiassose contrattazioni fra venditori e acquirenti, e ai trilli dei “fi schiatori” che, con svariate pispole e fi schietti, imitavano alla perfezione i gor-gheggi di alcuni esemplari di

Quest’estate il caldo ha toccato temperature record. L’afa era davvero insopportabile, ho visto gente che per avere un po’ di freschezza

ha messo addirittura la testa nel forno microonde. Ognuno di noi ha af-frontato il gran caldo in modo diverso. C’è chi è caduto in catalessi e non riusciva a fare niente: camminare, parlare, dormire, respirare. Tutto era ridotto al minimo sforzo, una specie di coma vegetativo indotto. Come gli zombie anche queste persone uscivano solo la notte, vagavano per la città con l’occhio pallato e la carnagione bianca, ma al primo raggio di luce, anche di un lampione, tornavano subito nelle loro case. C’è chi invece di fronte al caldo diventava completamente irascibile. Se gli dicevi qualcosa si arrabbiava subito. Se facevi qualcosa si arrabbiava lo stesso. Se pensavi qualcosa si arrabbiava pure di più. Queste persone sono quel-le che durante le vacanze di solito vengono abbandonate dal resto della famiglia all’autogrill. Il governo ha organizzato in loro difesa pure degli spot pubblicitari: “Non abbandonare un familiare irascibile all’autogrill; pensa a chi ci lavora!”. Infi ne c’è l’uomo “eroe”, quello che il caldo non lo sente, il caldo è un’invenzione della stampa. Questo impavido individuo girava la città nelle ore più calde, incurante dei bollini rossi che invitava-no a starsene a casa! Un giorno il paese onorerà questi eroici compatrioti e nelle piazze verrà eretto un monumento in loro memoria: una pozza di sudore!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Webandreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

uccelli canterini. Un concorso per “fi schiatori di poggio e di palude” era organizzato con tanto d’insindacabile giuria e rituale premiazione. Un par-ticolare richiamo, che non era quello di un volatile, ma face-va intervenire alla fi era anche i non cacciatori, era dato dai caratteristici “disturnatori” i quali, alternandosi a canta-re in un ameno battibecco in ottava rima, improvvisavano versi a “botta e risposta” in uno scambio di motteggi che faceva scaturire prolungate risate fra i divertiti astanti; vinceva chi riusciva a mettere in diffi coltà l’avversario. Poi, a tarda mattinata, i banchi si vuotavano ed il chiassoso af-follamento andava un po’ alla volta assottigliandosi, tanto che prima di mezzogiorno era tutto fi nito. Con una cer-ta obiettività c’è da dire che quando la fi era fu soppressa era, di fatto, già scaduta di tono e d’importanza, sia per-ché il numero dei cacciatori era notevolmente diminuito e perché quelli ancora con porto d’arme e doppietta, avevano il modo di provvedere agli ac-quisti delle proprie necessità venatorie tutto l’anno presso appositi esercizi commercia-li. Forse il maggior distacco dell’affl uenza alla fi era fu an-che il frutto di una presa di coscienza e di rispetto per la vita degli animali, non più considerata un’esistenza sem-plice e inutile, ma una bellezza facente parte della natura che ci circonda, pertanto da amare e salvaguardare, come appun-

to un cinguettio, un batter d’ali e l’intrecciar di voli in un fu-gace bagliore di un tramonto. Della fi era degli uccelli, ades-so, è rimasto solo il modo di dire: Bei i mi’ ciuchi! Anche se di primo acchito non sem-brano avere attinenza i ciuchi con gli uccelli, il detto ha avu-to origine proprio alla fi era di Porta Romana. Si racconta di un tale che vendeva canarini: a chi voleva un maschio o una femmina, prendeva il piccolo pennuto in mano, gli soffi ava più volte sulle penne di dietro per distinguerne il sesso, ri-petendo fra i denti: Bei i’ mi’ ciuchi. Gli acquirenti non ca-pivano cosa volesse dire con quell’aff ermazione fi no a che uno, più curioso degli altri, gli chiese spiegazioni, e si sentì rispondere: Caro lei, prima di fare l’uccellaio facevo il sensale e commerciavo anche somari che riconoscevo subito i maschi dalle femmine, senza esitazioni e perdita di tempo!

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

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BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

LA FIERA DEGLI UCCELLIViale Machiavellie Viale del Poggio Imperiale

zombie, eroi o... da abbandonare: gli uomini alla “prova caldo”

#Rubriche Settembre 2015 | 21

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Lettere

PIAZZA DELL’ISOLOTTO E LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINICara redazione,ho letto con piacere e molto interesse l’articolo pub-blicato sul Reporter di luglio 2015 su come cambierà la piazza dell’Isolotto. Finalmente una bella notizia, mi è sembrata veramente una bella scelta quella di sentire le idee dei cittadini prima di decidere come rifare la piazza, perché alla fi ne siamo noi cittadini che ne dobbiamo “usufruire” e quindi è un bene che una volta tanto siamo stati interpellati. Vorrei farmi sentire attraverso le pagine del vostro giornale per chiedere che la strada scelta per la piazza dell’Iso-lotto venga ripetuta anche per tutte le altre piazze di Firenze che devono essere rifatte, e che a parer mio sono diverse. Le piazze devono tornare a essere il centro della vita di Firenze, ma per fare questo devo-no essere posti ospitali e funzionali, dove le persone possano stare piacevolmente e con verde, panchine, mercati e negozi. Tante piazze in città hanno bisogno di essere risistemate per stare al passo con i tempi e ascoltare le idee dei cittadini come è stato fatto per la piazza dell’Isolotto è la via migliore, perché i cittadi-ni conoscono bene i problemi e possono dare le idee giuste per rifare per bene le piazze. Quindi auspico che si continui a chiedere il parere di noi cittadini ogni volta che una piazza deve essere rifatta, per po-terla rifare nel migliore dei modi.Grazie per l’attenzione che verrà dedicata a questa mia lettera,

Cristiano

IL REPORTERRISPONDECaro signor Cristiano,il percorso partecipato che è stato alla base della scelta del volto futuro di piazza dell’Isolotto non è destinato a rimanere un esperimento isolato in città. Anche per la riqualifi cazione di altri spazi, come ad esempio piazza Pier Vettori, sempre nel territorio del quartiere 4, sono stati coinvolti i cittadini, cui sono stati chiesti spunti e idee per “ridisegnare” l’area. E altre iniziative simili sono state annunciate di recente, come quella – di cui parliamo su questo numero del nostro mensile e che continueremo a seguire nei prossimi mesi – in vista della rinascita (in una veste tutta nuova) dell’ex caserma Gonzaga. Insomma, i percorsi di partecipazione stanno prendendo sempre più piede come “base” da cui partire per il recupero degli spazi cittadini. E concordo con lei nel ritenere questo un mo-dus operandi da estendere il più possibile, perché quella di coinvolgere gli abitanti, ovvero l’anima stessa di ogni città, nelle decisioni che la riguardano – e che li riguardano – è sempre una scelta lungimirante e positiva. Senza dimen-ticare però che sta poi proprio ai cittadini rispondere nel modo giusto, ossia non facendo mancare impegno e parte-cipazione quando vengono chiamati in causa. Perché ogni occasion e per dare il proprio contributo non deve essere persa, per il bene di Firenze e dei suoi stessi abitanti.

MATTEO FRANCINI [email protected]

LA PULIZIA STRADALE IN VIA SPOLETOBuongiorno, abito all’Isolotto in via Spoleto e vorrei segnalare quello che succede regolarmente in questa piccola strada secondaria. Il giorno della pulizia stradale ci sono sempre parcheggiate numerose auto. Il Quadri-foglio cerca di pulire come può, tra un’auto e l’altra, ma ovviamente con diffi coltà e con risultati non ec-cellenti. Sottolineo che le case che si aff acciano su questa via, hanno tutte, sul retro lo spazio privato con posto auto. In otto anni che abito qui non ho mai visto una macchina dei vigili urbani per multare le auto o comunque invitare a rimuoverle. In altre zone di Firenze questo succede, forse le periferie non me-ritano la stessa attenzione? Dovrebbe essere interes-se di coloro che ci abitano parcheggiare all’interno e permettere che la strada venga pulita, ma se non esiste questo senso civico, rimane solo la dissuasione della multa, affi nché la strada venga pulita almeno quella volta al mese.

Simona G.

LE STRISCE PEDONALI DI BADIA A RIPOLISpettabile redazione de Il Reporter.È sempre un piacere incontrarsi e sapere che qual-cuno si interessa con professionalità e passione dei problemi del quartiere. Ed è appunto leggendo il numero di maggio che mi sono rallegrato alla no-tizia dei lavori intrapresi dal nostro solerte Comu-ne, riguardo alla segnaletica e alle strisce pedonali. Ovviamente io comprendo benissimo e purtroppo l’attuale momento e anche la vastità del problema, è naturale che da tutte le parti non si può arrivare, solo che ci siamo un po’ rotti di essere considerati dei fortunati tutte le volte che riusciamo ad attraversare la strada sulle strisce ormai inesistenti. Mi riferisco precisamente a Badia a Ripoli, inizio via Chiantigia-na, dove purtroppo non esiste neppure la segnaletica che aiuti gli automobilisti a rallentare, specialmente chi venendo da via di Ripoli prende la curva a destra a delle velocità che non potrebbero assolutamente evitare il pedone sulle suddette “strisce” inesistenti... per non parlare delle buche in piazza, dei giardini e dei tombini altamente rumorosi.

G.R.

“LA VELOCITÀDELLE AUTO E I RISCHIPER CHI ATTRAVERSA”Buongiorno,leggo sempre con molta attenzione il vostro giornale per essere informato sulle notizie del quartiere. Nel numero scorso avete parlato dei lavori di rifacimen-to delle strisce pedonali, che eff ettivamente anche nella mia zona a volte non si vedono da quanto si sono sbiadite nel tempo. Ritengo certamente im-portante che le strisce vengano rese ben visibili, ma questo non basta: anche con le strisce che si vedono benissimo, in certe strade gli automobilisti corrono così tanto che frenare per fare passare i pedoni che vogliono attraversare la strada sarebbe impossibi-le. Quindi sono i pedoni che sono costretti a dover

stare sempre attentissimi per non fi nire sotto una macchina quando attraversano la strada, anche se avrebbero la precedenza. Le strisce si devono vedere bene e è importante che vengano fatti questi lavori, ma è anche più importante controllare che vengano rispettati i limiti di velocità. I vigili potrebbero fare la prova di mettersi in prossimità di alcune strisce per vedere quello che succede, quante poche macchine si fermano per fare attraversare la gente. Speriamo che con le strisce rifatte la situazione migliori, ma fi nché le macchine non andranno più piano i rischi per i pedoni ci saranno sempre.Distinti saluti,

V.B.

I ROTTAMI “PARCHEGGIATI”ALLE RASTRELLIEREEgregio direttore,su Reporter pubblicate spesso lettere sul tema delle biciclette, vi scrivono i ciclisti per denunciare tutti i loro problemi e diffi coltà e anche gli automobili-sti per lamentarsi che le biciclette non rispettano il codice della strada. Io non voglio schierarmi né dall’una né dall’altra parte, ma voglio segnalare il fat-to che le rastrelliere sono sempre piene di rottami di biciclette, biciclette senza le ruote, o arrugginite, scheletri inutilizzabili ecc... ecc... In questo caso non c’entra il rispetto delle regole della strada, ma è evi-dente che se le rastrelliere sono piene di rottami che non vengono mai tolti, poi i ciclisti lasciano le loro biciclette da altre parti, attaccate ai pali delle strade ecc... che possono intralciare il passaggio. Visto che tanti vostri lettori chiedono giustamente controlli per far rispettare a tutti il codice della strada, perché non vengono fatti regolari controlli anche alle ra-strelliere? Qualcuno dovrebbe pensare a portare via tutti quei brutti e ingombranti rottami, visto che non ci pensano i loro proprietari, ammesso che esistano.

Lettera fi rmata

“MERCATINIDEI PRIVATI IN CITTÀ”

Recentemente avete pubblicato sul Vostro simpati-co e utile giornale, la nuova mappa dei mercati della città. Questo mi fa venire in mente che – a mio av-viso – potrebbe essere una buona idea se l’Assessore al Commercio del Comune, autorizzasse l’esercizio dei mercatini dei privati, da tenersi anche una sola volta l’anno, in un luogo adatto e in un certo periodo, come quello – per esempio – a Primavera o prena-talizio. In questo modo, molti cittadini potrebbero approfi ttare per disfarsi di oggetti non più usati e re-legati in cantina o in soffi tta, ricavandone modesti ma utili incassi. Chissà se una proposta del genere possa essere presa in considerazione da chi di com-petenza: mi auguro di sì, specialmente se appoggiata dal Vostro giornale.Cordiali saluti.

M.B.

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni, problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Da quelle già cambiate, da quelle che stanno per rinnovarsi e da quelle che invece sono ancora in attesa. Così, questo mese sul nostro giornale proponiamo un “viaggio” tra le piazze fi orentine, quartiere per quartiere, dal cen-tro alle periferie, per raccontare come si sono trasformate (al-cune) e come si trasformeran-no (altre), senza dimenticare le aree che da tempo invocano un nuovo volto, più “accogliente” e funzionale, per stare al passo con le nuove esigenze della città e dei suoi abitanti. Che proprio nelle piazze hanno tradizionalmente uno dei luoghi di ritrovo preferi-ti, ruolo che – è l’auspicio di mol-ti – non deve andare perso, anzi. Da qui la richiesta da un lato di ridisegnare gli spazi a uso e con-sumo dei cittadini, dall’altro di organizzare sul loro suolo sem-pre più eventi e iniziative, per dar vita a luoghi di incontro e condivisione anziché di semplice passaggio. Ma se proprio i citta-dini sono da sempre i protagoni-sti della vita delle e nelle piazze, ora lo stanno diventando sempre più anche nella loro progettazio-ne, grazie ai percorsi di parteci-pazione realizzati con l’obiettivo di coinvolgere gli stessi abitanti al momento del rifacimento di questa o quell’area, perché siano direttamente coloro che poi do-vranno viverla e animarla a tira-re fuori spunti e idee. È stato così per piazza dell’Isolotto, lo sarà anche per altre. E noi vi chiedia-mo allora di indicarci quali sono, secondo voi, le piazze cui sareb-be opportuno rimettere mano, mandandoci le vostre proposte e segnalazioni. Perché se per al-cune piazze è già arrivato il tem-po del cambiamento, per altre la “campanella” – quella giusta – deve ancora suonare.

MATTEO FRANCINI

Settembre 2015 | 23

Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi]Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203

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Per lo studio, la cura, l’assistenzae l’informazione sui tumori cerebrali infantili