il Focolare numero di dicembre 2015

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Periodico di informazione della comunità di Rebbio (CO)

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IN QUESTO NUMEROPapa Francesco: Natale, la tenerezza di Dio 2

Per riflettere: i l volto del la misericordia 3

La riflessione di don Giusto: Indifferenza, Scontro, Incontro 6

VITA COMUNITARIA

I l progetto di iniziazione cristiana per bambini e ragazzi: 8

Concorso "Presepe insieme 201 6" 1 0

Vita dei Gruppi: oratorio, luogo di incontri 1 2

Gli auguri di don Federico 1 3

In Como Sud: un'esperienza tra cultura e natura 1 4

Buon compleanno G.T.R. : 45 anni dal la fondazione 1 6

NEWS NEWS NEWS 1 7

PAGINE DI STORIA: I l piastrino del soldato Bruno 1 8

Ricordando la Signora Bonaretti : un impegno per la vita 20

Lettere al Focolare 21

29ma Rassegna dialettale 201 6 22

Le quinte abbondanti: uno spettacolo 24

Concerto di San Martino: un grazie al la Corale di Carimate 25

Calendario l iturgico 26

Anagrafe parrocchiale 27

Calendario pastorale 28

Foto di copertina: Betlemme "Grotta dei pastori" Natività

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PAPA FRANCESCONatale: la tenerezza di DioQuando gli angeli annunciarono ai

pastori la nascita del Redentore, lo

fecero con queste parole: «Questo

per voi i l segno: troverete un

bambino avvolto in fasce, adagiato

in una mangiatoia». I l “segno” è

proprio l ’umiltà di Dio, l ’umiltà di Dio

portata al l ’estremo; è l ’amore con

cui, quel la notte, Egl i ha assunto la

nostra fragil ità, la nostra sofferenza,

le nostre angosce, i nostri desideri e

i nostri l imiti . I l messaggio che tutti

aspettavano, quello che tutti

cercavano nel profondo della

propria anima, non era altro che la

tenerezza di Dio: Dio che ci guarda

con occhi colmi di affetto, che

accetta la nostra miseria, Dio

innamorato della nostra piccolezza.

In questa santa notte, mentre

contempliamo il Bambino Gesù

appena nato e deposto in una

mangiatoia, siamo invitati a

riflettere. Come accogliamo la

tenerezza di Dio? Mi lascio

raggiungere da Lui, mi lascio

abbracciare, oppure gli impedisco di

avvicinarsi? “Ma io cerco il Signore”

– potremmo ribattere. Tuttavia, la

cosa più importante non è cercarlo,

bensì lasciare che sia Lui a

cercarmi, a trovarmi e ad

accarezzarmi con amorevolezza.

Questa è la domanda che il

Bambino ci pone con la sua sola

presenza: permetto a Dio di volermi

bene?

E ancora: abbiamo il coraggio di

accogliere con tenerezza le

situazioni diffici l i e i problemi di chi

ci sta accanto, oppure preferiamo le

soluzioni impersonali , magari

efficienti ma prive del calore del

Vangelo? Quanto bisogno di

tenerezza ha oggi i l mondo!

Pazienza di Dio, vicinanza di Dio,

tenerezza di Dio.

La risposta del cristiano non può

essere diversa da quella che Dio dà

alla nostra piccolezza. La vita va

affrontata con bontà, con

mansuetudine. Quando ci rendiamo

conto che Dio è innamorato della

nostra piccolezza, che Egli stesso si

fa piccolo per incontrarci meglio,

non possiamo non aprirgl i i l nostro

cuore, e supplicarlo: “Signore,

aiutami ad essere come te, donami

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Per riflettereIl volto della misericordia

la grazia della tenerezza nelle

circostanze più dure della vita,

donami la grazia della prossimità di

fronte ad ogni necessità, del la

mitezza in qualsiasi confl itto”.

(Francesco, Omelia del 24/1 2/201 4)

.CChh ii aamm aattii aadd eesssseerree mm ii sseerrii ccoorrdd ii oossii

Abbiamo sempre bisogno di

contemplare il mistero della

misericordia. È fonte di gioia, di

serenità e di pace. È condizione

della nostra salvezza. Misericordia:

è la parola che rivela i l mistero della

SS. Trinità. Misericordia: è l ’atto

ultimo e supremo con il quale Dio ci

viene incontro. Misericordia: è la

legge fondamentale che abita nel

cuore di ogni persona quando

guarda con occhi sinceri i l fratel lo

che incontra nel cammino della vita.

Misericordia: è la via che unisce Dio

e l’uomo, perché apre il cuore alla

speranza di essere amati per

sempre nonostante i l l imite del

nostro peccato. [Y ] la misericordia

nella Sacra Scrittura è la parola-

chiave per indicare l ’agire di Dio

verso di noi. Egl i non si l imita ad

affermare il suo amore, ma lo rende

visibi le e tangibi le. L’amore,

d’altronde, non potrebbe mai essere

una parola astratta. Per sua stessa

natura è vita concreta: intenzioni,

atteggiamenti, comportamenti che

si verificano nell ’agire quotidiano.

La misericordia di Dio è la sua

responsabil ità per noi. Lui si sente

responsabile, cioè desidera il nostro

bene e vuole vederci fel ici , colmi di

gioia e sereni. È sul la stessa

lunghezza d’onda che si deve

orientare l ’amore misericordioso dei

Il Giubileo Straordinario della Misericordia si è aperto a Roma, l’8 dicembre. Papa Francesco,pellegrino di pace e apostolo di speranza, aveva già aperto, tuttavia, una Porta Santa,domenica 29 novembre, nella cattedrale di Bangui, nella Repubblica Centrafricana.Un intero anno dedicato alla misericordia ci apre alla riflessione e allo studio dei testi propostidal Papa, per accogliere con rinnovato impegno la parola del Vangelo.Proponiamo, a partire da questo numero, alcuni testi di Papa Francesco

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cristiani. Come ama il Padre così

amano i figl i . Come è

misericordioso Lui, così siamo

chiamati ad essere misericordiosi

noi, gl i uni verso gli altri . (

Francesco, Misericordiae Vultus, Bol la

di Indizione del Giubileo

Straordinario del la Misericordia, nn.

2 - 9)

CCoonn ii ll ccuu oorree aall ll ee ppeerrii ffeerrii ee

eessii sstteenn zzii aa ll ii

In questo Anno Santo, potremo fare

l ’esperienza di aprire i l cuore a

quanti vivono nelle più disparate

periferie esistenzial i , che spesso il

mondo moderno crea in maniera

drammatica. Quante situazioni di

precarietà e sofferenza sono

presenti nel mondo di oggi! Quante

ferite sono impresse nella carne di

tanti che non hanno più voce

perché il loro grido si è affievolito e

spento a causa dell ’ indifferenza dei

popoli ricchi. In questo Giubileo

ancora di più la Chiesa sarà

chiamata a curare queste ferite, a

lenirle con l’ol io del la consolazione,

fasciarle con la misericordia e

curarle con la solidarietà e

l ’attenzione dovuta. Non cadiamo

nell ’ indifferenza che umil ia,

nel l ’abitudinarietà che anestetizza

l ’animo e impedisce di scoprire la

novità, nel cinismo che distrugge.

Apriamo i nostri occhi per guardare

le miserie del mondo, le ferite di

tanti fratel l i e sorel le privati del la

dignità, e sentiamoci provocati ad

ascoltare i l loro grido di aiuto. Le

nostre mani stringano le loro mani,

e tiriamoli a noi perché sentano il

calore della nostra presenza,

del l ’amicizia e della fraternità. Che il

loro grido diventi i l nostro e insieme

possiamo spezzare la barriera di

indifferenza che spesso regna

sovrana per nascondere l ’ ipocrisia e

l ’egoismo. (Francesco, MisericordiaeVultus, Bol la di Indizione del Giubileo

Straordinario del la Misericordia, n.

1 5)

OO ppeerraattoorrii dd ii mm ii sseerrii ccoorrdd ii aa

È mio vivo desiderio che il popolo

cristiano rifletta durante i l Giubileo

sul le opere di misericordia

corporale e spirituale. Sarà un

modo per risvegliare la nostra

coscienza spesso assopita davanti

al dramma della povertà e per

entrare sempre di più nel cuore del

Vangelo, dove i poveri sono i

privi legiati del la misericordia divina.

La predicazione di Gesù ci presenta

queste opere di misericordia perché

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possiamo capire se viviamo o no

come suoi discepoli . Riscopriamo le

opere di misericordia corporale:

dare da mangiare agli affamati, dare

da bere agli assetati , vestire gl i

ignudi, accogliere i forestieri ,

assistere gl i ammalati , visitare i

carcerati , seppell ire i morti . E non

dimentichiamo le opere di

misericordia spirituale: consigl iare i

dubbiosi, insegnare agli ignoranti ,

ammonire i peccatori, consolare gl i

affl itti , perdonare le offese,

sopportare pazientemente le

persone moleste, pregare Dio per i

vivi e per i morti . (Francesco,

Misericordiae Vultus, Bol la di Indizione

del Giubileo Straordinario del la

Misericordia, n. 1 5)

diamo il benvenuto tra i sostenitori de I l Focolare a:

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Carissimi,

nel l 'attesa dell 'incontro ultimo col

Signore che verrà alla fine di ogni

cosa per salvare l 'umanità abbiamo

davanti a noi la scelta tra più modi

di vivere e più pensieri che

influenzano le relazioni tra persone

e soprattutto tra popoli .

Per comodità individuo tre di questi

modi di pensare e di vivere:

l 'indifferenza, lo scontro e l 'incontro.

INDIFFERENZA

L'indifferenza e l'apatia che prima o

poi portano allo scontro sono il

vivere come se l 'altro non esistesse

ed il rendersi conto dell 'altro solo

perché ci ha schiacciato i piedi e ci

è stato di intralcio.

SCONTRO

Lo scontro avviene quando

considero l 'altro, i l diverso per stato

sociale,per nazionalità, per

rel igione. . come un nemico, un

antagonista. Mi scontro perché la

persona che ho di fronte non è un

fratel lo da amare nella verità ma

uno con cui competere,

lottare,perché è più intel l igente, più

ricco e più riconosciuto di me.

Lo scontro tra i popoli , o meglio ,

tra i capi dei popoli avviene per i l

possesso ed il control lo del le

risorse che Dio ha creato per tutti

ma che qualcuno vuole accumulare

per sé provocando guerre e

fomentando rivolte e terrorismi.

Terra, acqua, mineral i , gas, petrol io

sono oggi l 'oggetto del contendere.

Al riguardo invito a leggere le

riflessioni dei giovani sul Fuori

Campo allegato.

INCONTRO

Vi propongo due testi del la

Scrittura.

I l Profeta Daniele scrive: "I saggi

risplenderanno come lo splendore

La riflessione di don Giusto:INDIFFERENZA,SCONTRO,INCONTRO

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del firmamento, coloro che avranno

indotto molti al la giustizia

risplenderanno come le stel le per

sempre (1 2,3)

Nel Salmo 1 4 leggiamo:

Signore chi abiterà nella tua tenda?

Chi dimorerà sul tuo santo monte?

Colui che cammina senza colpa,

agisce con giustizia e dice la verità

del cuore. . . . . colui che agisce in

questo modo resterà saldo per

sempre, non sarà mai scosso.

Ecco, perché l 'incontro tra persone

e popoli oggi possa accader

abbiamo bisogno che tra di noi

sorgano astri , punti di

riferimento,persone che inducano

molti al la giustizia, persone che non

vacil l ino, che non siano scosse

perché agiscono con giustizia e

dicono la verità del cuore.

Secondo San Paolo vivere secondo

giustizia significa essere in

comunione con la morte e la

Risurrezione di Gesù da cui sgorga

una vita nuova in cui l 'uomo vive in

Cristo e Cristo vive nell 'uomo.

I l mio augurio per questo Natale è

che in mezzo a noi, nel nostro

quartiere di Rebbio sorgano astri ,

persone che trascinino molti dietro

di sé sul cammino della giustizia.

Tanti auguri.

Giusto Della Valle

Buon Natalee Buon Anno Santodella Misericordiaa tutte le famiglie

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VITA COMUNITARIA

LLoo ssttii ll ee ccaatteeccuu mm eenn aall ee

L’aggettivo “catecumenale” indica

un itinerario che si ispira al

catecumenato senza confondersi

con esso.

Nella Chiesa antica i l catecumenato

era destinato a coloro che, adulti ,

chiedevano di ricevere il Battesimo

per diventare cristiani. Si trattava di

un cammino che poteva durare

anche anni che partiva da un primo

annuncio del Vangelo e

progressivamente inseriva coloro

che lo compivano nell ’esperienza di

fede della comunità cristiana

attraverso l’ascolto della Parola di

Dio, la preghiera e la celebrazione

liturgica, l ’esercizio del la vita

cristiana. Culmine di questo

cammino era la celebrazione dei

sacramenti del l ’ iniziazione cristiana

(i l Battesimo, la Confermazione e la

partecipazione piena all ’Eucarestia)

che avveniva durante la veglia

Pasquale per opera del Vescovo.

I l cammino catecumenale non finiva

qui, ma proseguiva con la

mistagogia, cioè un tempo in cui i

nuovi cristiani consolidavano la loro

vita di fede e la loro presenza

consapevole nella comunità.

I l catecumenato era un vero e

proprio tirocinio al la vita cristiana,

un apprendistato che impegnava la

persona ad entrare

consapevolmente nell ’esperienza

della salvezza offerta da Cristo

attraverso la Chiesa.

LL’’ ii nn ii zzii aazzii oonn ee ccrrii ssttii aann aa

Lo sti le del progetto di iniziazione

cristiana dei bambini e dei ragazzi

ne riassume alcune dimensioni: un

cammino di fede nel tempo, nel la

Il progetto di iniziazione cristiana perbambini e ragazziDa quattro anni, nel la nostra parrocchia, si respira un’aria nuova quando si

parla di catechismo: iniziazione cristiana in sti le catecumenale, mamme e

papà che partecipano agli incontri insieme ai propri figl i e altre novità ancora,

ma educare secondo lo sti le catecumenale cosa significa in concreto?

Vorremmo provare a fare un po’ di chiarezzaY

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comunità, con i sacramenti, con la

famigl ia, con l ’accompagnamento

degli adulti .

Tre sono le parole irrinunciabil i :

Parola (annuncio, narrazione,

testimonianza dei santi e dei

contemporanei, laboratori di ricerca,

pregare la Parola, memorizzareY )

Celebrazione (Sacramenti da

ricevere e da scoprire e preghiera

comunitaria, con celebrazioni

penitenzial i , cura degli atteggiamenti

e del le capacità di porre gesti

rel igiosi, senso della comunitàY )

Testimonianza (mettere in pratica,

condividere esperienze caritative,

imparare facendo, strutturare la vita

del la ChiesaY ).

II ll pprroogg eettttoo dd ii oocceessaann oo

In concreto nelle note del Vescovo

Diego, l ’ i tinerario di iniziazione

cristiana si svi luppa secondo il

seguente percorso:

1 . Un tempo di accompagnamento

alla celebrazione del Battesimo e

all ’educazione cristiana per i fanciul l i

in età 0-6 anni nel contesto della

loro famigl ia: primo contatto degli

operatori battesimali con i genitori in

occasione della richiesta del

Battesimo, accompagnamento alla

celebrazione del Battesimo e

all ’educazione cristiana nei primi

anni di vita e negli anni del la scuola

dell ’ infanzia.

2. Un tempo per la prima

evangelizzazione ai bambini (e

primo annuncio ai genitori che non

avessero partecipato al cammino 0-

6), final izzato ad introdurl i

nel l ’ i tinerario di fede e ad aiutare i

genitori nel la loro opera di

trasmissione della fede ai propri figl i

(durata 1 -2 anni a seconda della

partecipazione alla prima fase).

3. Un tempo per i l discepolato

(oppure catecumenato per i ragazzi

che non hanno ricevuto i l

Sacramento del Battesimo), che

culmina con la celebrazione dei

Sacramenti del la Confermazione e

della SS. Eucaristia, premettendo la

confessione sacramentale (tre

anni);

Gli incontri vengono impostati come

esperienze prolungate di 2-4 ore e

non come ore di lezione. Si

propongono diverse forme di

catechesi: narrazione, memoria,

laboratorio, celebrazione, servizio.

4. Un tempo di mistagogia, durante

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I l presepe propriamente detto è una

rappresentazione con figure mobil i

che ogni anno vengono

opportunamente e diversamente

collocate, secondo una ritual ità

specifica e fortemente connessa al

tempo, e ogni anno, in un tempo

prefissato della tradizione, vengono

tolte e riposte in attesa dell 'avvento

successivo. Per questa mobil ità,

che si traduce in un continuo

comporre e scomporre, fare e

disfare, l 'apporto di chi real izza il

presepe risulta determinante. Ogni

anno mil ioni di persone si mettono

di fronte al la sua realizzazione

portando il carico di problemi e

attese, sia universal i che

Concorso "Presepe insieme 2016"

i l quale i ragazzi sono aiutati a

testimoniare nella Chiesa e nel

mondo la grazia dei sacramenti

ricevuti , si consolidano nella vita

cristiana e si inseriscono

pienamente nella comunità (almeno

un anno). Naturalmente le proposte

di fede non finiscono qui. . .

Non chiediamo alle famiglie di fare le“famiglie catechiste”, ma le coinvolgiamo inun cammino di fede in cui possanocrescere, proprio perché non le lasciamosole.Il cammino di Iniziazione cristiana interpellala vita reale dei bambini, facendo deldiscernimento personale e comunitario uno

dei suoi capisaldi fondamentali. Questocomporterà che alcune famiglie e i rispettiviragazzi vivranno le varie tappe delcammino di iniziazione cristiana ad etàdiverse da quelle che comunementeintendiamo “scolastiche” e questo non cideve spaventare perché è una ricchezza difede.Chiediamo una preghiera per tutte le Equipedegli Operatori Pastorali perché nel tentare,con tutte le fragilità del tentativo, dimodellare questi nuovi cammini sianoguidati dal vero e unico Pastore: Gesù.

Dagli appunti di un Operatore

Pastorale

La parola presepe (o presepio) deriva dal latino praesaepe (o praesaepium),

composto di prae (pre) e saepire (cingere, circondare con una siepe - da

saepes: siepe), ed è propriamente ogni recinto chiuso e, per estensione,

greppia, mangiatoia, stal la. . .

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contingenti , che in modo vario

trovano espressione sul la scena

presepiale, così che i presepi

risultano uno specchio fedele dei

tempi e delle culture che li ospitano.

Rappresentazione della nascita di

Gesù densa di significati contingenti

ed archetipici, i l presepe ci

consente non soltanto di vedere e

guardare, ma mette anche in moto

un procedimento di

immedesimazione e permette a chi

guarda di entrare per così dire nella

scena, di essere attore

protagonista. Di contemplare e

anche di partecipare.

I l tema proposto per i l Concorso

Presepe 201 5 è “La porta della

Misericordia”.

La Misericordia di Dio va oltre i l

peccato. . . Lo riconosce, lo

denuncia, non lo cancella ma,

facendo un passo avanti, lo

perdona e offre la strada per la

redenzione.

Come riconoscere la grande

Misericordia di Dio nella nostra

vitaY I l Santo Padre ci sfida in

questa ricerca proclamando un

intero anno di riflessione su questo

mistero, anno giubilare che si è

aperto l '8 dicembre. La nascita di

Gesù è l'incarnazione della

Misericordia del Padre: quale

occasione migl iore se non la

realizzazione dei nostri presepi di

quest'anno per riflettere e provare a

far vivere questo mistero?

Possono partecipare al concorso

tutti i presepi real izzati da gruppi di

famigl ie (di condomini, rioni, via,

etc. . ), al lestiti in spazi comuni

(portici , corti l i , giardini. . . ) e da tutti

coloro che amano costruire un

presepe.

Coloro che vogliono partecipare

possono dare la loro adesione eenn ttrroo

ii ll 22 22 dd ii cceemm bbrree in parrocchia oppure

telefonando a uno dei seguenti

numeri:

Molteni Angelo 34848831 00

Paduano Michele 3771 61 6200

Don Giusto 3667090468

I presepi saranno valutati da

un'apposita commissione e sarà

premiato i l presepe ritenuto più

attinente al tema. Tutti i partecipanti

saranno successivamente contattati

per concordare il giorno e l 'ora della

visita del la commissione per la

valutazione.

La premiazione avverrà nel

pomeriggio del 6 gennaio 201 6

Page 14: il Focolare numero di dicembre 2015

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Nell 'oratorio del la nostra parrocchia,

molti gruppi ed associazioni sono

impegnati in attività e progetti ,

meritevoli di essere conosciuti e

divulgati .

Uno di questi gruppi è i l gruppo

accoglienza oratorio.

I l gruppo è nato circa un anno e

mezzo fa ed è attualmente formato

da sette persone, la sua

rappresentanza è affidata a

Concetta Romano.

E' un gruppo di amici che si riunisce

una volta al mese per discutere e

confrontarsi sugl i obiettivi prefissati ,

ma soprattutto per i l piacere di stare

insieme con stima reciproca ed

affetto sincero.

Gli obiettivi del gruppo sono:

1 . Privi legiare l 'oratorio come luogo

d'incontro, di relazioni, di

condivisione. Luogo in cui ognuno

possa esprimere le proprie risorse e

testimoniare la propria fede in un

clima di fraternità e di accettazione.

La nostra immagine dell 'oratorio è

quella di un grande e colorato

mosaico, dove ognuno è una

tessera unica e preziosa.

2. Armonizzare le diverse realtà

della comunità parrocchiale

attraverso iniziative che coinvolgano

tutte le associazioni, ital iane e

straniere, che s'incontrano a

Rebbio. Citiamo due esempi

concreti : la cena di presentazione

aperta a tutti i gruppi e i l pranzo

francescano con i senza fissa

dimora del Centro diurno della

Caritas di Como.

3. Valorizzare la solidarietà, la carità

operosa e il servizio cristiano con

uno sti le giocoso e brioso che

trasmetta un forte senso di

appartenenza alla parrocchia.

4. Promuovere la cultura

dell 'oratorio come casa di tutti ,

come ponte tra strada e chiesa, nel

rispetto degli ambienti e degli spazi

comuni.

I l gruppo è aperto a chiunque voglia

aderirvi e disponibi le a collaborare

per la realizzazione di idee, di

attività e di progetti .

gruppo accoglienza oratorio

Vita dei gruppioratorio luogo di incontri

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L’altra sera a Milano ho contato in

zona centro, sei associazioni,

compresa la nostra, che portavano

generi di conforto al le persone

senza fissa dimora. Ero contento,

ma con qualche perplessità. “Nessunbarbone a Milano muore di fame”, mi son

detto.

D’abitudine, a Milano andiamo alla

ricerca dei giovani nel le piazze,

lungo le strade e spesso, in alcune

zone, diffici lmente riusciamo ad

incontrarne qualcuno “lucido” con cui

poter parlare: la droga e l’alcool

regnano sovrani. “A nessun giovane aMilano manca lo svago, il divertimento”, mi

son detto con tante preoccupazioni

dentro me.

Ho condiviso questi pensieri con

una carissima amica, la quale dopo

poche ore mi manda una riflessione

di Madre Teresa di Calcutta. “Lapeggiore malattia oggi e’ il non sentirsidesiderati ne’ amati, il sentirsi abbandonati.Vi sono molte persone al mondo chemuoiono di fame, ma un numero ancoramaggiore muore per mancanza d’amore.Ognuno ha bisogno di amore. Ognuno devesapere di essere desiderato, di essere

amato, e di essere importante per Dio. Vi èfame d’amore, e vi è fame di Dio.”Ecco di cosa si muore a Milano, di

sol itudine!

Sì, i giovani oggi, i senza dimora, i

migranti , gl i emarginati muoiono di

sol itudine!

E io cosa faccio di fronte a ciò? Che

la luce del Natale mi aiuti ad

i l luminare le tante ferite e solitudini

del nostro mondo.

Che la luce del Natale aiuti tutti voi

parrocchiani di Rebbio a camminare

giorno dopo giorno.

Auguri

don Federico Pedrana

Gli auguri di don FedericoLuce per le ferite e le solitudini

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L’incontro, svoltosi i l 6 novembre

scorso presso la sede della ex

Circoscrizione n. 3 di Camerlata per

iniziativa proposta dal circolo di

Legambiente “A. Vassallo” in

col laborazione con l’Assessorato

al la Cultura del Comune di Como,

ha visto l 'adesione di un cospicuo

numero di enti , associazioni, circol i

attivi sul nostro territorio, tra i qual i

la Parrocchia di Rebbio ed i Padri

Comboniani.

La serata è stata pensata per

promuovere, valorizzare, conoscere

questa parte della nostra città,

proponendo una narrazione che ha

collegato diagonalmente il presente

e il passato, dialogando di culture

dei territori piuttosto che di identità,

poiché la cultura è innanzitutto una

forma di apertura e di inclusione.

Una cultura che spesso viene “dal

basso”. Infatti esiste una Como

“minore” che forse così minore non

è! L’ambito a sud, comprendente i

quartieri di Prestino, Breccia,

Rebbio ed anche Camerlata, è ricco

di storia e di storie da raccontare

agli attual i residenti , ed anche a

quell i futuri , al la città intera e ai

numerosi turisti . Ci sono enormi

potenzial ità che se espresse

potrebbero contribuire ad

aumentare i l ivel l i di vivibi l i tà e di

coesione sociale dei residenti ,

ricreando “nuovi” legami con gli

spazi di vita di antica formazione e

con quell i di più recente

realizzazione. E magari potendo

anche ideare nuovi attesissimi posti

di lavoro, poiché queste dinamiche

potrebbero costituire un’occasione

positiva per un turismo sostenibi le

sempre più orientato a cercare

quegli elementi di qual ità che sono

trasmessi dai piccoli borghi ed

anche da certi quartieri ital iani.

Pertanto nell 'ottica di una visione

"policentrica" del la città di Como,

che tiene conto delle specificità del

suo territorio, consolidatosi anche

attraverso la fusione in tempi

relativamente recenti di alcuni ex

comuni di cintura precedentemente

autonomi, è stato ipotizzato un

progetto che fosse in grado di far

emergere la complessità sociale e

culturale del territorio al di là del le

aree di pregio tradizionali del la città.

Così sono stati considerati : i luoghi

In Como SudUn'esperienza tra cultura e natura

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del lavoro (l ’ex asse industriale di

via Paoli), del la social ità (come i

lavatoi, le corti , ecc.), di del izia (le

vi l le padronali o di vi l leggiatura e i

loro giardini come la vil la Giul ini e la

vi l la Giovio); i luoghi del la pietaspopolare (come le chiese ma anche

le piccole edicole votive diffuse), le

emergenze architettonico-ambiental i

(come la fontana di Camerlata, la ex

casa per i l floricoltore Bianchi, la

sede del quotidiano “La Provincia” o

i l parco Negretti). Si è quindi

presentata al pubblico una “brochure”bil ingue che ha sintetizzato i valori

che si è inteso promuovere ma

anche una modalità per dare

“dignità”, ad un ambito della città

che è stato spesso dimenticato.

Alla serata ha partecipato

l ’assessore alla Cultura del Comune

di Como, dott. Luigi Cavadini,

sottol ineando in particolare

l 'esigenza di una circuitazione locale

delle iniziative cultural i e sul la

"consapevolezza" dei luoghi, ed

hanno anche espresso il loro

contributo di riflessioni alcuni

cittadini già impegnati in questi anni

in attività di sostegno della qualità

del la vita nel quartiere. In questa

occasione Don Giusto ha

approfondito i l tema del rapporto tra

cultura locale e culture della

mondial ità, Vittorio Pozzi ha

proposto i suoi ricordi in relazione

al contesto socio-politico dopo la

seconda guerra mondiale, Andrea

Paredi invece quell i afferenti al

cl ima sindacale quando il quartiere

era ancora a vocazione industriale.

Antonella Pinto e Marco Ponte

hanno relazionato rispettivamente

sul le possibi l ità di incidere sul la

realtà locale attraverso la

cittadinanza attiva (PGT e area ex

ospedale s. Anna), oppure mediante

un approccio al territorio “lento”

come quello proposto

dall ’esponente della Federazione

Ital iana Amici del la Bicicletta. Molto

interessanti e da discutere sono

stati poi gl i intermezzi tratti dal testo

“Passeggiate Lariane” di Carlo Linati ,

ed. Boni, autore con percepibi l i

venature manzoniane, letti da

Mariangela Castel l i , e le argute

poesie in vernacolo dell ’”Enrico deRebi”, interpretate dalla figl ia Tiziana

Roncoroni. Ogni ulteriore apporto

sul la materia sarà benvenuto in

quanto è final ità del l ’evento anche

quella di sistematizzare il materiale

documentario raccolto in una

piccola pubblicazione ad hoc oppure

in un agile e­book.

Page 18: il Focolare numero di dicembre 2015

1 8

Buon compleanno G.T.R.45 anni dalla fondazioneCon il Concerto di San Martino del

1 4 novembre, i l GTR ha chiuso un

anno molto importante per

l ’associazione.

E’ stato, infatti , l ’anno in cui i l GTR

ha festeggiato i l suo

quarantacinquesimo “compleanno”,

un traguardo ragguardevole che,

come da consolidata tradizione

ogni cinque anni, doveva essere

debitamente “festeggiato”.

Non potevamo non aprire, i l primo

marzo, con il doveroso ricordo dei

Soci defunti , in particolare i l nostro

fondatore, Mario Bianchi, al quale

abbiamo voluto dedicare la Via

della Sapienza: lui stesso aveva

fortemente voluto che il GTR la

regalasse all 'intera comunità di

Rebbio. Prima della Santa Messa,

celebrata dal Rettore del Seminario

di Beit Jala, Abouna Jamal Kader, i l

GTR ha, quindi, fatto posare una

lapide all ’ inizio del la Via della

Sapienza e l’occasione è stata uti le

per provvedere anche al

completamento della Via stessa,

tramite la posa di una nuova

ringhiera.

Le iniziative per i l

quarantacinquesimo sono poi

proseguite nel corso dell ’anno,

trovando una partecipazione

numerosa e coinvolta anche al di là

degli Amici Soci del GTR: si è

passati dal la gara cicl istica

“Garibaldina”, al concerto del coro

Dalakopen, tenutosi i l 23 maggio, a

due anni dal la morte di Mario, al la

bel la e coinvolgente esibizione del

Corpo Musicale di Rebbio, fino al

concerto dei Campanari di

Bergamo con la possibi l ità di

vedere all 'opera un gruppo di

madonnari nel week end del 6 e 7

giugno.

Dopo l'estate, nel mese di

settembre, i l torneo di calcio

giovanile organizzato dagli “Amici di

Ivano Introzzi” presso il campo

dell ’Oratorio di Rebbio ha

assegnato il trofeo " Mario Bianchi"

e i l 4 ottobre si è tenuta la

tradizionale battel lata che

quest'anno ci ha portati sino

al l 'Abbazia di Piona, mentre a

cavallo tra ottobre e novembre gli

amici di teatro di Mario, in

Page 19: il Focolare numero di dicembre 2015

1 9

NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS

collaborazione con la

Filodrammatica di Rebbio ed i

ragazzi del la compagnia teatrale

delle Quinte Abbondanti, ci hanno

regalato due splendide serate con i

loro spettacoli . Abbiamo infine

organizzato una mostra di auto e

moto d'epoca, interval lata da un

meravigl ioso pranzo a base di

“tocc”, polenta tipica di Bellagio.

A chiusura di questo anno per noi

molto intenso colgo l ’occasione per

ringraziare tutti i col laboratori del

GTR e tutti quanti ci hanno aiutato

ad organizzare il nostro

quarantacinquesimo, perché senza

il loro impegno e la loro passione

quasi nul la di tutto ciò sarebbe stato

possibi le.

Vorrei poi ringraziare in particolare

don Giusto e la Parrocchia di

Rebbio per la consueta “ospital ità”

presso l’Oratorio, che ha reso

possibi le real izzare le iniziative del

quarantacinquesimo in quella che

da sempre è la casa del GTR.

Roberto Durini

Presidente GTR

Don Italo Mazzoni, vicario a Rebbio dal 1 980 al 1 991 , è stato nominato

parroco di Lenno e di Isola Ossuccio, mantenendo l'incarico di Vicario

episcopale per i l Coordinamento pastorale. Don Giuseppe Tentori, anch’egl i

vicario a Rebbio, dal 1 966 al 1 974, sarà collaboratore in entrambe le

parrocchie.

La nostra comunità parrocchiale l i accompagna nella preghiera, affidando al

Signore il loro ministero.

Page 20: il Focolare numero di dicembre 2015

20

“Ho ancora nel naso l’odore che faceva ilgrasso sul fucile mitragliatore arroventato.Ho ancora nelle orecchie e sin dentro ilcervello il rumore della neve che crocchiavasotto le scarpe, gli sternuti e i colpi di tossedelle vedette russe, il suono delle erbesecche battute dal vento sulle rive del Don.”Così l ’ inizio de Il sergente nella neve:

ricordi del la ritirata di Russia (1 953),

di Mario Rigoni Stern, la storia di un

gruppo di alpini ital iani sul fronte del

Don, nel secondo confl itto

mondiale, “narrata con una

semplicità tanto più artisticamente

valida in quanto espressione di

un'esperienza duramente vissuta

ma dominata da un senso che

oltrepassa la vicenda personale per

farsi al lusivo del dramma di tutto un

popolo trascinato in un'avventura

fol le. ”

In quelle lande desolate,

probabilmente nel campo di

prigionia di Miciurinsk, nel la Russia

sudoccidentale. morì , i l 31 dicembre

1 942, anche Bruno Trombetta. Nato

a Como, nel 1 91 4, dopo un primo

periodo di servizio mil itare tra i l

1 934 e il 1 936, Bruno Trombetta fu

richiamato nel 1 941 e assegnato al

1 20° Reggimento Artigl ieria

Motorizzata della 3° Divisione

Celere “Principe Amedeo Duca

d’Aosta”, destinato al la campagna

di Russia.

Di lui , sarto a Rebbio, la famigl ia (i

genitori , tre fratel l i e una sorel la)

non ebbe più notizie. Come molti

altri , fu dichiarato ‘disperso in

Russia’.

Nel 201 0, a distanza di circa

settant’anni, è stato ritrovato i l suo

piastrino, grazie al l ’ impegno di

Antonio Respighi di Abbiategrasso,

consigl iere della sezione milanese

dell ’ANA, Associazione Nazionale

Alpini. Respighi, con un gruppo di

soci del l ’ANA, nel corso di alcuni

viaggi in Russia, è riuscito a

recuperare circa trecento piastrini ,

poi restituiti ai parenti dei caduti. I

piastrini di riconoscimento dei

soldati ital iani sono stati ritrovati

prevalentemente nella zona di

Miciurinsk. Si può ritenere che

anche Bruno Trombetta “sia finito,

PAGINE DI STORIAIl piastrino del soldato Bruno

Page 21: il Focolare numero di dicembre 2015

21

come più di ottantamila militari italiani,prigioniero dell’Armata Rossa, nellaseconda metà del gennaio ‘42, costretto aripercorrere a piedi il percorso della ritirata(le marce del “davai”) fino alle stazioniferroviarie posizionate al di là del Don ecaricato sulle tradotte che trasportavano imilitari catturati nei campi di prima prigionia,come quello di Miciurinsk, nella regione diTambov, dove persero la vita quindicimilasoldati italiani. I campi di prima prigioniaerano assolutamente privi di qualsiasiorganizzazione e di ogni forma diassistenza per i militari prigionieri, chemorirono a migliaia per le conseguenze diferite, malattie e congelamenti contrattidurante la ritirata”.

Lo scorso mese di apri le, al la

sorel la Rina, ultranovantenne, ora

residente presso la casa di riposo

Vil la San Fermo e per l ’occasione

accompagnata da alcuni nipoti , è

stato riconsegnato il piastrino di

Bruno, durante una cerimonia

presso la Sala Consil iare del

Comune di San Fermo. Un piccolo

pezzo di metal lo consumato, ricordo

di una vita spezzata, nel l ’assurdità

del la guerra.

as

I l Gruppo Alpini di Abbiategrasso,

Sezione di Milano (tel. 0384.521 45

– 349.1 534002) sta riordinando il

copioso materiale fornito da

tantissimi parenti di Caduti in

Russia, per realizzare un’iniziativa

che aiuti a mantenere viva la

memoria di tanti giovani caduti.

Page 22: il Focolare numero di dicembre 2015

22

All ’ inizio di novembre, è scomparsa

Giacomina Camurri Bonaretti , per

tutti nel quartiere la signora

Bonaretti .

Nata i l 25 dicembre 1 91 9 a Rolo, in

provincia di Reggio Emil ia, la

signora Bonaretti era arrivata a

Como nel novembre 1 949: aveva

seguito i l marito che, dipendente

della Landini Trattori, era stato

trasferito nel l ’azienda di Camerlata,

aperta in quegli anni, uno dei primi

tra i tanti lavoratori emil iani giunti in

città.

Giacomina, già diplomata ostetrica

a Modena, aveva poi iniziato a

lavorare presso la Maternità in Via

Pasquale Paoli (ora sede del Liceo

Giovio): “Era molto conosciuta nelquartiere”, racconta una vicina di

casa, che, con Giacomina, ha

condiviso i primi momenti del

soggiorno comasco all ’ interno dello

stabil imento Landini. “Tutti lachiamavano, ha seguito molte mamme etantissimi bambini.”Dal carattere aperto e gioviale, era

sempre allegra: amava l’opera, i l

canto e lo stare in compagnia. “Erauna brava mamma”, continua la vicina

di casa. “Una donna forte e con una fedeprofonda, che non mancava mai allacelebrazione eucaristica”.Durante la l iturgia funebre, i

sacerdoti presenti, don Giusto, don

Sergio Bianchi e don Giovanni

Corradini, hanno ricordato i l suo

grande impegno a favore della vita.

Un impegno che la signora

Bonaretti ha testimoniato dalla cul la

al la vecchiaia, nel la cura dei bimbi

e, anni fa, nel l ’assistenza al marito

malato.

Ricordando la Signora BonarettiUn impegno per la vita

Page 23: il Focolare numero di dicembre 2015

23

LETTERE A IL FOCOLARE

Genti le redazione, approfitto del lo spazio per sottoporre a voi e al la

comunità una riflessione.

Da qualche giorno, in via Lissi, sono esposti alcuni cartel l i messi dal la

scuola materna che invitano a "l iberare la scuola" dal le auto.

Alleluia! Nella speranza che i vari genitori e parenti che si avvicendano

nell 'accompagnamento dei bimbi si risveglino dal torpore che li rende

schiavi del la macchina e maleducati, proporrei un'iniziativa simile anche in

parrocchia. C'è bisogno che io descriva la situazione dei parcheggi attorno

alla chiesa in occasione delle messe o di altre attività oratorial i "di

richiamo"?

Non siamo stati capaci di uti l izzare bene l'apertura di cancell i e sbarre

operata da don Giusto e puntualmente trasformiamo spazi di incontro o

anche di semplice passaggio pedonale in un'accozzaglia di macchine.

Eppure c'è un ampio parcheggio a 1 00 metri. . .

Nonna Dada

LLaa rreedd aazzii oonn ee rrii ssppoonn dd ee::

Cara nonna Dada, come si può darti torto!

L'iniziativa della Scuola Materna di Rebbio è sicuramente lodevole e

speriamo sia ripetuta in altre scuole comasche, per i l bene di tutti ma

soprattutto dei piccoli utenti .

Siamo certi che don Giusto ed il consigl io pastorale della parrocchia

rifletterà anche sull 'uso del corti le del l 'oratorio e della parrocchia che si è

trasformato in parcheggio anziché luogo di incontro, tradendo la buona fede

di Don Giusto stesso che aprendo cancell i e sbarre si è affidato al nostro

buon senso.

Grazie per la riflessione.

E' una rubrica aperta a tutti : i l focolare accoglie segnalazioni, curiosità,domande e quant'altro possa essere di interesse per la comunità. Bastascrivere a [email protected] lettere non devono superare i 600 caratteri.

Page 24: il Focolare numero di dicembre 2015

24

29ma rassegna dialettaleanno 2016TEATRO NUOVO DI REBBIO

Como – Via Lissi, 9 – tel. (031 ) 59.07.44

www.teatronuovorebbio. it

Sabato 9 gennaio ore 21 .00

PENSIONE VITTORIA - Compagnia Teatrale “I Ruzanivul” - Cucciago

Sabato 1 6 gennaio ore 21 .00

BRUT COME EL PECAA - Compagnia Teatrale “Amici del Teatro” - Bellano

Sabato 23 gennaio ore 21 .00

L’ ÜSELL DEL MARESCIÀLL - Compagnia Teatrale “I Quattro Venti” -

Arcisate

Sabato 6 febbraio ore 21 .00

UNA STORIAY CUMPLICADA!! - Compagnia Teatrale “La Crisal ide” –

Olgiate Comasco

Sabato 1 3 febbraio ore 21 .00

LE PILLOLE D’ERCOLE - Associazione Culturale Teatrale “Gli Adulti” -

Buccinasco

Sabato 20 febbraio ore 21 .00

LE VIE DEL MONDO - Associazione Culturale Musicale “Baule dei Suoni” –

Como

Sabato 27 febbraio ore 21 .00

PIO ALBERGO “LA CASA DEL BEL SORRISO” - Compagnia Teatrale “IL

Ponte” - Merone

Page 25: il Focolare numero di dicembre 2015

25

Sabato 5 marzo ore 21 .00

TRI I PULASTER (Y e una caponera) - Compagnia Teatrale “La Donghese” -

Dongo

Sabato 1 2 marzo ore 21 .00 e Domenica 1 3 marzo ore 1 5.00

LA BADANTE - Compagnia Comica Lariana - Como

Sabato 1 9 marzo ore 21 .00

I PECAA DE GIUVENTÜ SE PAGAN CAAR - Compagnia Teatrale “Città di

Como” - Como

Sabato 2 apri le ore 21 .00 e Domenica 3 apri le ore 1 5.00

UN COEUR A FICC - Filodrammatica Teatro Nuovo di Rebbio

Sabato 9 apri le ore 21 .00

LASSA PÜR CH’EL MOND EL DISA - Compagnia Teatrale “I sempr’alegher”

– Parabiago

Sabato 1 6 apri le ore 21 .00

EH SÌ MA PERÒ EHY - Compagnia Teatrale “ I Matiröö – Vacallo (Canton

Ticino)

Sabato 23 apri le ore 21 .00

LA CAPELADA DELL’ARTURO - Compagnia Amatoriale “Svitol” - Lipomo

Ingresso: Euro 1 0,00

Prenotazioni: i l giorno dello spettacolo dalle ore 1 4.30 alle ore 1 6.00

telefonando al nr. 031 -590744, oppure presso il teatro nello stesso orario o

nelle altre giornate di apertura.

E’ possibi le prenotarsi via e-mail , entro le ore 1 2 del giorno precedente lo

spettacolo, col legandosi con il sito del teatro. Le prenotazioni saranno

ritenute valide sino a 5 minuti prima dell ’ inizio del lo spettacolo.

Page 26: il Focolare numero di dicembre 2015

26

"Le quinte abbondanti"Uno spettacolo fantasticoSapevo già che fossero una

compagnia bri l lante e infatti a

teatro, in occasione dello spettacolo

dedicato al GTR pro Terra Santa, ci

sono andato con tutta la famigl ia.

Sono lo stesso riusciti a

sorprendermi, regalando al pubblico

una serata da sganasciarsi dal le

risate.

Tra il pubblico c'era qualcuno che in

alcuni momenti non riusciva a

trattenersi, con la moglie a dargl i

gomitate nel fianco per farlo

smettere. . . uno spettacolo nello

spettacolo.

La commedia che ci hanno regalato

titola “Taxi a due piazze” ed è una

famosa pièce teatrale opera del

commediografo inglese Ray

Cooney.

E' la storia di un tassista dalla

doppia vita, con due famigl ie che

abitano a poca distanza l 'una

dall 'altra e delle sue rocambolesche

avventure e invenzioni nel tentativo,

vano, di mantenere il segreto. Una

trama che diventa sempre più

incalzante, piacevolmente intricata,

fino a che si perde il fi lo e, tra una

risata e l 'altra, ci si trova a

scorticarsi le mani dagl i applausi.

Gli attori sono stati davvero bravi,

disinvolti , briosi e perfettamente

inseriti nel la parte.

Dietro tutto questo, invisibi le ma

indispensabile, c'era una grande

regia. Brava Marilena Bianchi.

Grazie ancora, Quinte abbondanti,

che ci avete regalato un aiuto per la

Terra Santa ed una piacevolissima

serata.

Page 27: il Focolare numero di dicembre 2015

27

Concerto di San MartinoUn grazie alla Corale di CarimateAnche quest'anno il GTR ha voluto

regalare alla Parrocchia di Rebbio e

a tutta la comunità i l tradizionale

“Concerto di San Martino”.

E' stata una bella serata nella quale

abbiamo festeggiato i l Santo

patrono e che, nel contempo, ha

concluso ufficialmente i

festeggiamenti per i l

quarantacinquesimo del GTR.

Abbiamo cercato qualcosa di bel lo,

che potesse raccogliere i l

gradimento di tutti e potesse

onorare adeguatamente le due

ricorrenze.

Ci siamo riusciti !

A cantare per noi, i l 1 4 Novembre, è

arrivata la Corale “Angelo Sala” di

Carimate, diretta dal maestro

Antonello Rizzella, organista

Stefano Stefanoni e una ventina di

bravi cantanti tra cui spiccava la

voce della soprano Simona

Garbagnati.

La serata è stata piacevole, la

navata centrale della chiesa era

gremita e l 'attenzione del pubblico

costante.

I l repertorio, di quasi venti brani, ha

spaziato tra vari generi, epoche ed

autori per concludere con un

trascinante gospel.

Desidero sottol ineare l 'esecuzione

di alcuni brani composti dal lo stesso

maestro del coro, i l quale ha

dimostrato di essere un bravo

compositore oltre che direttore.

La corale è stata indubbiamente

brava e gli applausi non sono

mancati.

Ho trovato commovente l 'inizio del la

serata, quando i coristi sono giunti

“in scena” uno ad uno, cantando e

portando, ognuno sul palmo della

mano, una candela che è stata poi

posata sul l 'altare a ricordo dei morti

nei tragici episodi di Parigi.

Eravamo in chiesa e sono certo

che, assieme alle note del coro, più

di una preghiera è salita al cielo.

Page 28: il Focolare numero di dicembre 2015

28

martedi 8: festa dell ’ Immacolata Concezione apertura anno santo a

Roma: preghiera nelle parrocchie

Avvento: ore 8.1 5 recita del le lodi segue S.messa feriale

domenica 1 3: in cattedrale e nei luoghi individuati apertura porta della

misericordia per anno santo: ritrovo ore 1 6 basil ica del S.

Crocefisso – segue processione alla cattedrale - S.messa.

Novena di Natale

mercoledi 1 6: inizio novena ore 20.30 in chiesa

sabato 1 9: ore 1 6.30

domenica 20: ore 1 4.30 - al le ore 21 .00 in chiesa concerto corpo musicale

lunedi 21 : ore 20.30 al termine celebrazione comunitaria del

sacramento della riconcil iazione

martedi 22: ore 20.30 segue al cine-teatro tombolata alebbio

giovedi 24: dal le 1 5 al le 1 9 confessioni per tutti

ore 1 6.30 conclusione novena e presepio vivente

ore 23 veglia animata dai giovani

ore 24 S. messa di mezzanotte

venerdi 25: Natale del Signore - S. messe ore 7.30 – 1 0.00 – 1 8.00

sabato 26: S. Stefano - S. messe ore 1 0.00 – 1 7.30 prefestiva

giovedi 31 : ore 1 7.30 s.messa e canto te deum segue in oratorio

capodanno 201 6 con le associazioni del quartiere

CALENDARIO LITURGICO

Page 29: il Focolare numero di dicembre 2015

29

ANAGRAFE PARROCCHIALE

54 GIGLIO MARGHERITA

55 CONTE LUIGI

56 PADERNO LILLIANA

57 MASIERO GIOVANNI

58 MASIERO GIANPAOLO

59 ARNOLDI FERMILIANA

60 TORCHIANA GRAZIELLA

61 LUCCA LETIZIA

62 ARRIGHI MARIA

63 CAMURRI GIACOMINA

64 RODA INES

65 CASARIN ANGELO

66 ROSSINI ANGELA

67 RAO MARIO

68 MAMELI MARCELLO

CCii hh aann nn oo pprreecceedd uu ttoo nn eell ll aa ccaassaa dd eell SS ii gg nn oorree

BB aatttteezzzzaattii nn eell ll aa ffeedd ee dd eell ll aa CChh ii eessaa ee dd eeii GG eenn ii ttoorrii

UU nn ii ttii nn eell ssaaccrraamm eenn ttoo dd eell mm aattrrii mm oonn ii oo

6 ROMANZIN ROBERTO e LANNA CHIARA

7 FERRARI ENZO e LIMARDO MARIA GRAZIA

Celebrato a Portichetto

8 BERGAMINI LUCA e ALESSANDRINI ELISA

Celebrato a S.NICOLO' di CALCARA - BOLOGNA

9 COMBATTI ANTONIO e EMANUELE TATIANA

Celebrato a MOLINARA – BENEVENTO

1 0 TOPPACCINI DANIELE e PIZZINO DEBORA

Celebrato a CERISANO - COSENZA

1 1 ESOSA ALEX EMMANUEL

1 2 SGHEIZ CAMILLA

1 3 VAGHI FRANCESCO

1 4 DELLA VIGNA LODOVICA

1 5 MARTINEZ ALESSIA

1 6 BOTTURI MADDALENA

1 7 POGLIANI MARCO

1 8 VIESTI FEDERICO

1 9 MATERA NICOLO’

20 BALBO IVAN

Page 30: il Focolare numero di dicembre 2015

30

DICEMBRE

dal 1 6 al 24: novena di Natale

venerdi 25: Santo Natale

giovedi 31 : ore 1 7,30 S. messa e canto “te deum” segue in oratorio

capodanno 201 6 con le associazioni del quartiere

GENNAIO

venerdi 1 : giornata mondiale del la pace. S. messe ore 1 0.00 e 1 8.00

mercoledi 6: Epifania del Signore. S. messe ore 7.30 - 1 0.00 - 1 8.00

ore 1 4.30 ritrovo dai padri comboniani inizio processione

(via Lissi – chiesa ) vespri, benedizione – bacio del S.

Bambino. Al termine premiazione concorso presepi.

domenica 1 0: festa dei battesimi 201 5

domenica 1 7: marcia della pace

dal 1 8 al 25: settimana di preghiera per l ’unità dei cristiani

domenica 24: giornata dei migranti

domenica 31 : festa del patrono del nostro oratorio san Giovanni Bosco

FEBBRAIO

mercoledi 1 0: le ceneri. S.messe ore 8,30 – 1 7,00 - 20,30

giovedi 1 1 : anniversario apparizione Madonna a Lourdes, giornata

mondiale degli ammalati

MARZO

Dal 9 al l '1 1 : S. quarantore

domenica 1 3: pel legrinaggio parrocchiale al la chiesa della Divina

Misericordia di Maccio per l 'Anno Santo

domenica 27: Santa Pasqua

GIUGNO

domenica 1 2: festa anniversari di matrimonio

CALENDARIO PASTORALE