USR per la Lombardia, Ambito territoriale di Mantova 20 MARZO 2015 Damiano Previtali.
-
Upload
davide-de-simone -
Category
Documents
-
view
218 -
download
0
Transcript of USR per la Lombardia, Ambito territoriale di Mantova 20 MARZO 2015 Damiano Previtali.
IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
(SNV)
IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
(SNV)
USR per la Lombardia, Ambito territoriale di Mantova 20 MARZO 2015
Damiano Previtali
Una PREMESSA necessaria: breve cronistoria
1. gli ORIENTAMENTI generali del SNV
2. la SEQUENZA del procedimento
3. la LOGICA interna
4. i primi PASSAGGI da presidiare (il RAV)
5. alcune ATTENZIONI
IL “SISTEMA” NAZIONALE DI VALUTAZIONE IN ITALIA …
Breve cronistoria degli ultimi venticinque anni …
PER NON DIMENTICARE
1990Conferenza Nazionale sulla scuola
“- i finanziamenti e le spese per la scuola; - un servizio nazionale di valutazione; - la formazione iniziale degli insegnanti;- l'istruzione obbligatoria nei paesi della comunità europea; - il rapporto scuola-lavoro; - il governo della scuola e l’autonomia didattica”.
1992 "Uno sguardo sull'educazione: indicatori OCSE”
1994Decreto Legislativo n. 297/1994
Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione; art. 603: “Parametri di valutazione della produttività del sistema scolastico”.
“… per l'analisi sistematica dei risultati rilevati e per la verifica dell'idoneità degli interventi disposti, il Ministro della pubblica istruzione si avvale della collaborazione del Centro europeo dell'educazione, della Biblioteca di documentazione pedagogica, degli istituti regionali di ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi, nonché di enti specializzati, universitari e non universitari, pubblici e privati, e di associazioni di tutela dei diritti dei cittadini e della qualità di servizi”.
1998Raccomandazioni al Ministro espresse da un gruppo di esperti internazionali designati
dall'OCSE (“OCSE: Esami delle politiche nazionali dell'istruzione: Italia” Armando 1998 )
Raccomandazione 1: sia istituito un sistema di valutazione … che incentri la sua attività sulla definizione di parametri di valutazione …
Raccomandazione 2: il Governo consideri l'opportunità di istituire un ente indipendente …
Raccomandazione 3: il Governo riesamini il ruolo dell'ispettorato …
Raccomandazione 4: la creazione di un sistema di testing per valutare gli alunni in determinati momenti del corso di studi o in determinate classi …
Raccomandazione 5: i risultati di questa valutazione vengano messi a disposizione dei genitori e della comunità …
1999Regolamento per l’autonomia scolastica DPR 8 marzo 1999 n. 275
Art. 10 c. 1: "Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento e degli standard di qualità del servizio il Ministero della Pubblica Istruzione fissa metodi e scadenze per rilevazioni periodiche. Fino all’istituzione di un apposito organismo autonomo le verifiche sono effettuate dal Centro europeo dell’educazione, riformato a norma dell’art. 21, comma 10 della legge 15 marzo 1997, n. 59".
2000 “Concorsone”
Concorso selettivo finalizzato ad accertare la preparazione didattico - pedagogica dei docenti in servizio da almeno dieci anni. Nel progetto la qualità della docenza era sostanzialmente riferita alla verifica delle competenze dei docenti che potevano essere premiati con un contributo di 6 milioni di lire l'anno lordi. Fallimento totale!
2001 decreto 165 “… qualifica dirigenziale per i capi di istituto preposti alle
istituzioni scolastiche e educative alle quali e' stata attribuita personalità giuridica ed autonomia a norma dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 …”
Art. 25 comma 1: “I Dirigenti Scolastici sono inquadrati in ruoli di dimensione
regionale e rispondono, in ordine ai risultati, che sono valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e sulla base delle verifiche effettuate da un nucleo di valutazione istituito presso l'Amministrazione scolastica regionale, presieduto da un Dirigente e composto da esperti anche non appartenenti all'Amministrazione stessa”.
2003 SIVADIS prima sperimentazione
N.3 Sperimentazioni: 2.000 Dirigenti Scolastici e circa 250 valutatori.
Monitoraggio INVALSI/SIVADIS, criticità:“la trasparenza delle procedure e l’oggettività dei
criteri, l’omogeneità dell’applicazione in campo nazionale e regionale, la ponderazione delle diverse condizioni operative in cui i dirigenti esercitano il loro ruolo, l’assenza di un quadro comune di dati di riferimento”
2003Progetto Pilota
Il progetto ha avuto 3 edizioni (PP1, PP2, PP3). Le scuole coinvolte nel progetto sono: materne, elementari, medie e secondarie superiori, statali e paritarie. Gli studenti sono delle classi II e IV elementare, I media, I e III superiore e le materie oggetto della valutazione sono italiano, matematica e scienze. I risultati sono restituiti in funzione del tipo di Istituto e in rapporto ai risultati medi della regione di appartenenza e della nazione. Il Progetto Pilota non coinvolge tutte le scuole italiane, ma solo un campione, i risultati per le scuole non hanno un valore assoluto ma indicativo.
2003Legge 53/2003
Art. 3. “Valutazione degli apprendimenti e della qualità del sistema educativo di istruzione e di formazione”.
b) ai fini del progressivo miglioramento e dell'armonizzazione della qualità del sistema di istruzione e di formazione, l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche e formative; in funzione dei predetti compiti vengono rideterminate le funzioni e la struttura del predetto Istituto.
2004
Decreto Legislativo 286/2004
Con il Decreto legislativo 286 del 19 novembre 2004, si mette un punto di riferimento chiaro attraverso l’Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, da qui in avanti: INVALSI.
Il decreto all’articolo 3 definisce i “Compiti dell'Istituto”.
2008Direttiva triennale n. 74 del 15 settembre 2008
Aree di intervento:
- Valutazione di sistema.
- Valutazione delle scuole.
- Valutazione (rilevazione) degli apprendimenti degli studenti.
- Valutazione del personale della scuola.
- Diffusione della cultura della valutazione.
2009Legge n. 15 del 4 marzo 2009 d.lgs n. 150 del 27 ottobre 2009 Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle
amministrazioni pubbliche (CIVIT)
ciclo di gestione della performance, mirato a supportare una valutazione delle amministrazioni e dei dipendenti volta al miglioramento e al riconoscimento del merito;
selettività nell’attribuzione dei premi;
rafforzamento delle responsabilità dirigenziali e riforma della contrattazione collettiva;
procedura semplificata per le sanzioni disciplinari, con la definizione di un catalogo di infrazioni.
2009 Regolamento sulla valutazione … degli alunniDPR 22 giugno 2009, n.122. Schema di regolamento
concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni …”.
Articolo 3Esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell’istruzioneAlla valutazione conclusiva dell’esame concorre l’esito
della prova scritta nazionale di cui all’articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni. I testi della prova sono scelti dal Ministro tra quelli predisposti annualmente dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI), ai sensi del predetto comma 4-ter.
2010 “Valorizza”
Nell’anno scolastico 2010/2011 il MIUR promuove una sperimentazione finalizzata a “individuare e premiare in ogni scuola gli insegnanti meritevoli di generale e comprovato apprezzamento professionale” (il cosiddetto “metodo reputazionale”).
La sperimentazione definita “Valorizza” è stata realizzata in 33 istituti scolastici di Campania, Lombardia e Piemonte e non ha avuto seguito.
2010/2013 VSQ Valutazione per lo Sviluppo dellaQualità delle scuole. Sperimentazione con 77 scuole …
2010-112010-11
C
alcolo
d
el
valo
re
agg
iun
to
con
testu
ale a
p
artire
d
alle
pro
ve
stan
da
rdizza
te
di
com
pre
nsio
ne
testo
e d
i m
atem
atica
in
I m
ed
ia, a
cura
de
ll’Inv
alsi
V
isite
di
os
serv
azion
e d
a
pa
rte
di
isp
ettori
e o
sse
rvato
ri es
terni p
er la
verifica
d
el
bu
on
fu
nzio
nam
ent
o
delle
sc
uo
le, a
cu
ra d
el
Min
istero
d
ell’Is
truzio
ne
C
alcolo
d
el
valo
re
agg
iun
to
con
testu
ale a
p
artire
d
alle
pro
ve
stan
da
rdizza
te
di
com
pre
nsio
ne
testo
e d
i m
atem
atica
in
I m
ed
ia, a
cura
de
ll’Inv
alsi
V
isite
di
os
serv
azion
e d
a
pa
rte
di
isp
ettori
e o
sse
rvato
ri es
terni p
er la
verifica
d
el
bu
on
fu
nzio
nam
ent
o
delle
sc
uo
le, a
cu
ra d
el
Min
istero
d
ell’Is
truzio
ne
2011-122011-12
R
epo
rt su
lle sc
uo
le d
a
pa
rte d
ei
team
di
os
serv
atori
A
sseg
nazio
ne
de
lla p
rima
tranch
e
de
i p
rem
i
Defin
izio
ne
ed
es
ecu
zio
ne
de
lle azio
ni
di
mig
lior
amen
to, a
cura
d
ell’In
dire
R
epo
rt su
lle sc
uo
le d
a
pa
rte d
ei
team
di
os
serv
atori
A
sseg
nazio
ne
de
lla p
rima
tranch
e
de
i p
rem
i
Defin
izio
ne
ed
es
ecu
zio
ne
de
lle azio
ni
di
mig
lior
amen
to, a
cura
d
ell’In
dire
2012-132012-13
C
alcolo
d
el
valo
re
agg
iun
to
con
testu
ale a
p
artire
d
alle
pro
ve
stan
da
rdizza
te
di
com
pre
nsio
ne
testo
e d
i m
atem
atica
di III m
ed
ia, a
cura
de
ll’Inv
alsi
V
isite
di
os
serv
azion
e d
a
pa
rte
di
isp
ettori
e o
sse
rvato
ri es
terni p
er la
verifica
d
el
bu
on
fu
nzio
nam
ent
o
delle
sc
uo
le, a
cu
ra d
el
Min
istero
d
ell’Is
truzio
ne
A
sseg
nazio
ne
dei
prem
i fin
ali
C
alcolo
d
el
valo
re
agg
iun
to
con
testu
ale a
p
artire
d
alle
pro
ve
stan
da
rdizza
te
di
com
pre
nsio
ne
testo
e d
i m
atem
atica
di III m
ed
ia, a
cura
de
ll’Inv
alsi
V
isite
di
os
serv
azion
e d
a
pa
rte
di
isp
ettori
e o
sse
rvato
ri es
terni p
er la
verifica
d
el
bu
on
fu
nzio
nam
ent
o
delle
sc
uo
le, a
cu
ra d
el
Min
istero
d
ell’Is
truzio
ne
A
sseg
nazio
ne
dei
prem
i fin
ali
PRIMA ANNUALITA’ 2012-13
- Autovalutazione con riferimenti comuni e dati comparati per Rapporto di Autovalutazione.
- Visite alle istituzioni scolastiche da parte dei Nuclei di Valutazione sulla base di un protocollo d’osservazione e validazione del Rapporto.
- Definizione obiettivi, indicatori , risultati attesi dal Piano di Miglioramento e negoziazione/assegnazione USR
PRIMA ANNUALITA’ 2012-13
- Autovalutazione con riferimenti comuni e dati comparati per Rapporto di Autovalutazione.
- Visite alle istituzioni scolastiche da parte dei Nuclei di Valutazione sulla base di un protocollo d’osservazione e validazione del Rapporto.
- Definizione obiettivi, indicatori , risultati attesi dal Piano di Miglioramento e negoziazione/assegnazione USR
SECONDA E TERZA ANNUALITA’ 2013-14 e 2014-15
Sviluppo Piano di Miglioramento
Monitoraggio (con brevi visite periodiche e raccolta sistematica varie informazioni)
Valutazione finale in relazione al Piano e ai risultati raggiunti
SECONDA E TERZA ANNUALITA’ 2013-14 e 2014-15
Sviluppo Piano di Miglioramento
Monitoraggio (con brevi visite periodiche e raccolta sistematica varie informazioni)
Valutazione finale in relazione al Piano e ai risultati raggiunti
2012/2015 Vales: Valutazione e sviluppo La valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici
2013
IL REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
Il regolamento individua il Sistema nazionale per la valutazione del servizio educativo di istruzione e
formazione, e ne definisce struttura e funzionamento organizzativo ai sensi:
- dell’articolo 2, comma 4 – undevicies, del decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10
- dell’articolo 51 del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni e sviluppo, convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35.
La delega
Legge 10/2011
comma (4-octiesdecies) “Con regolamento da emanare … è individuato il sistema
nazionale di valutazione che si articola:
a) nell’istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa con compiti di sostegno ai processi di miglioramento e innovazione educativa, di formazione in
servizio del personale della scuola e di documentazione e ricerca didattica
b) nell’istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione con compiti di predisposizione di prove di valutazione degli apprendimenti per le scuole di
ogni ordine e grado, di partecipazione alle indagini internazionali, oltre alla prosecuzione delle indagini
nazionali periodiche sugli standard nazionali
c) nel corpo ispettivo, autonomo e indipendente, con il compito di valutare le scuole e i dirigenti scolastici
secondo quanto previsto dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150”.
DPR 28 marzo 2013 n. 80(G.U. n. 155 del 4 luglio 2013)
IL REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE
DI VALUTAZIONE IN MATERIA DI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
DM del 18/09/2014 n. 11 “Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17”
CM del 21/10/2014 n. 47“Avvio del sistema nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva del 18/09/2014 n. 11”
IL “SISTEMA” NAZIONALE DI VALUTAZIONE IN ITALIA
PER NON DIMENTICARE
Alcune evidenze (dal 1990 al 2015):
- Sviluppo dei sistemi di valutazione internazionali e evidenze sulle difficoltà della scuola italiana
- Riconoscimento dell’autonomia scolastica e mancanza di accountability;
- Fallimento delle sperimentazioni sulla valutazione dei docenti e dei dirigenti, difficoltà con la valutazione delle scuole
- Sviluppo dei sistemi di autovalutazione (scuole e reti)
- Sviluppo di un servizio nazionale di valutazione e rapporti sui risultati (prove INVALSI);
- Attenzione sociale ai dati, ai risultati, al merito e all’eccellenza.
IL REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE
DI VALUTAZIONE IN MATERIA DI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
1. ORIENTAMENTI Tutto il sistema di valutazione intende essere:
leggero (di facile utilizzo e consultazione)
comparabile (con dati e strumenti comuni di riferimento)
duttile (attento ai diversi contesti e ai punti di partenza)
integrabile (con informazioni che possano essere integrate dalla scuola e/o da altri sistemi)
dinamico (attento allo sviluppo e al miglioramento che avviene nel tempo)
Il sistema non intende essere (ma è) imperfetto
2. LA SEQUENZA
DPR 28 marzo 2013 n. 80ART. 6
(Procedimento di valutazione)
Ai fini dell’articolo 2 (miglioramento) il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali … nelle seguenti fasi:
a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche
b) valutazione esterna
c) azioni di miglioramento
d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche
FASI ATTORI A.S. 2014/2015 A.S.2015/2016 A.S. 2016/2017
AUTOVALUTAZIONE TUTTE LE SCUOLE
VALUTAZIONE ESTERNA CIRCA 800 SCUOLE(ogni anno)
AZIONI DI MIGLIORAMENTO
TUTTE LE SCUOLE
RENDICONTAZIONE SOCIALE
TUTTE LE SCUOLE
DA
TI
C
OM
PA
RA
ZIO
NE
/M
OD
EL
LI C
OM
UN
I
I dati sono numeri discreti, fotografano un fatto o un evento, vengono ricavati dall’osservazione diretta o da misurazioni e non hanno significato per se stessi.I dati iniziano ad essere interessanti quando hanno possibilità di comparazioni e di modelli comuni di riferimento
3. LA LOGICA
DA
TI
C
OM
PA
RA
ZIO
NE
/M
OD
ELLI
CO
MU
NI
INF
OR
MA
ZIO
NI
C
ON
TE
ST
O/A
UT
OV
ALU
TA
ZI
ON
E
I dati divengono informazioni quando vengono collocati in un contesto. Le informazioni si originano dai dati attraverso la contestualizzazione , la categorizzazione, l’elaborazione, la correzione e la sintesi, tipica dei processi di autovalutazione.
DA
TI
C
OM
PA
RA
ZI
ON
E/
MO
DE
LLI C
OM
UN
I
INF
OR
MA
ZI
ON
I
C
ON
TE
ST
O/
AU
TO
VA
LU
TA
ZI
ON
E
CO
NO
SC
EN
ZE
T
RA
SF
OR
MA
ZIO
NE
/M
IGLIOR
AM
EN
TO
La conoscenza dei dati e delle informazioni avviene attraverso il confronto, la comunicazioni fra le persone in una organizzazione orientata alla trasformazione e al miglioramento
ATTENZIONE AL MIGLIORAMENTO
Ecco perché abbiamo bisogno del rapporto di autovalutazione delle scuole
Art. 6: procedimento di valutazione
a. Autovalutazione delle istituzioni scolastiche (R.A.)b. Valutazione esternac. Azioni di miglioramentod. Rendicontazione sociale
Art. 6: procedimento di valutazione
a. Autovalutazione delle istituzioni scolastiche (R.A.)b. Valutazione esternac. Azioni di miglioramentod. Rendicontazione sociale
1. analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola;
1. elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall’Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento;
1. analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola;
1. elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall’Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento;
4. I PASSAGGI (prossimi)
Art. 6: procedimento di valutazione
a. Autovalutazione delle istituzioni scolastiche (R.A.)b. Valutazione esternac. Azioni di miglioramentod. Rendicontazione sociale
Art. 6: procedimento di valutazione
a. Autovalutazione delle istituzioni scolastiche (R.A.)b. Valutazione esternac. Azioni di miglioramentod. Rendicontazione sociale
Comma 4
Le azioni … sono dirette anche a evidenziare le aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche riconducibili al dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale …
Comma 4
Le azioni … sono dirette anche a evidenziare le aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche riconducibili al dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale …
Le prossime tappe
AZIONI SOGGETTI TEMPI
QUESTIONARIO SCUOLAMIUR
Inizio FEBBRAIO 2015
INSERIMENTO DATI TUTTE LE SCUOLE Inizio MARZO 2015
RESTITUZIONE DATI CON BENCHMARK IN PIATTAFORMA
INVALSI/MIUR FINE MARZO 2015
DEFINIZIONE RAV TUTTE LE SCUOLE
MARZO/LUGLIO 2015
PUBBLICAZIONE RAV TUTTE LE SCUOLE LUGLIO 2015
LA PIATTAFORMA UNITARIA
Anagrafe studenti (scuola)
Rilevazioni integrative
Fascicolo docenti
Bilanci delle scuole
AUTOVALUTAZIONE
PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
La struttura del RAV
Popola
zio
ne
scola
stica
Territo
rio e
ca
pita
le
socia
le
Riso
rse
eco
nom
iche e
m
ate
riali
R
isorse
pro
fessi
onali
Contesto e risorse
R
isulta
ti sco
lasti
ci
Risu
ltat
i nelle
pro
ve
standar
dizza
te
Com
pet
enze
ch
iave
e d
i citta
din
anza
R
isulta
ti a
dista
nz
a
Esiti
Pra
tich
e
ed
uca
tive e
d
ida
ttiche
Pra
tich
e
gest
ion
al
i e
org
an
izzativ
e Processi
Processo di autovalutazione
P
rior
ità e
Tra
gu
ard
i
Ob
iettiv
i d
i p
roc
esso
Individuazione delle priorità
Contesto e risorse
Ambiente organizzativo
Pratiche educative e didattiche
Esiti formati ed educativi
La cornice di riferimento
R
isulta
ti sco
lasti
ciEsitiNome indicatore Descrittore Fonte
Esiti degli scrutini
Studenti ammessi alla classe successiva MIUR
Studenti diplomati per votazione conseguita all’esame
MIUR
Trasferimenti e abbandoni
Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d’anno
MIUR
Studenti trasferiti - in entrata - in corso d’anno MIUR
Studenti trasferiti - in uscita - in corso d’anno MIUR
R
isulta
ti n
elle
pro
ve
standar
dizza
teEsitiNome indicatore Descrittore Fonte
Esiti degli studenti nelle prove di italiano e matematica
Punteggio della scuola in italiano e matematica
INVALSIProve SNV
Punteggio delle classi in italiano e matematica
INVALSIProve SNV
Punteggio delle sedi in italiano e matematica
INVALSIProve SNV
Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS)
INVALSIProve SNV
Livelli di apprendimento degli studenti
Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica
INVALSIProve SNV
Variabilità dei risultati fra le classi
Varianza interna alle classi e fra le classiINVALSI
Prove SNV
C
om
pete
nz
e
chia
ve d
i citta
di
nanzaEsiti
Nome indicatore Descrittore Fonte
Con la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (Raccomandazione approvata dal Parlamento europeo il 18.12.2006) “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” vengono individuate e definite otto competenze chiave:
1. comunicazione nella madrelingua 2. comunicazione nelle lingue straniere 3. competenza matematica e competenze di base in scienze e
tecnologia4. competenza digitale5. imparare a imparare 6. competenze sociali e civiche 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. consapevolezza e espressione culturale
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo)?
La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento?
La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come l’autonomia di iniziativa e la capacità di orientarsi?
In che modo la scuola valuta queste competenze (osservazione del comportamento, individuazione di indicatori, questionari, ecc.) ?
Qual è il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico?
Ci sono differenze tra classi, sezioni, plessi, indirizzi o ordini di scuola?
Rubrica di valutazioneSituazione
della scuolaIl livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti non è soddisfacente; nella maggior parte delle classi le competenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti non raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. La scuola non adotta modalità comuni per la valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.
Molto critica
La scuola assicura l’acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è accettabile; sono presenti alcune situazioni (classi, plessi, ecc.) nelle quali le competenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). In generale gli studenti raggiungono una sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento, ma alcuni studenti non raggiungono una adeguata autonomia. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma non utilizza strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.
Con qualche
criticità
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.
Positiva
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è elevato; in tutte le classi le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole) e in alcune classi raggiungono un livello ottimale. La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento e una parte di essi raggiunge livelli eccellenti. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza più strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.
Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
(max 2000 caratteri spazi inclusi) …
R
isulta
ti a
dista
nz
a
EsitiNome indicatore Descrittore Fonte
Prosecuzione negli studi universitari
Studenti diplomati che si sono immatricolati all'Università
MIUR
Successo negli studi universitari
Crediti conseguiti dai diplomati nel I e II anno di università
MIUR
Successo negli studi secondari di II grado
Consiglio orientativo per tipologia MIUR
Corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata
MIUR
Promossi al I anno che hanno seguito il consiglio orientativo
MIUR
Promossi al I anno che non hanno seguito il consiglio orientativo
MIUR
Inserimenti nel mondo del lavoro
Numero inserimenti nel mondo del lavoro MIUR
Dati complessivi di scuola: matematica
Restituzione dei dati per distribuzione nei cinque livelli
1 34
52
Dal + BASSO…………………………………………al + ALTO
PRIORITA’ RIFERITE AGLI
ESITI DEGLI STUDENTI
PRIORITA’ RIFERITE AGLI
ESITI DEGLI STUDENTI
TRAGUARDI DI LUNGO
PERIODO
TRAGUARDI DI LUNGO
PERIODO
PIANO TRIENNALE
Obiettivo di processoObiettivo di processo
Obiettivo di processoObiettivo di processo
Obiettivo di processoObiettivo di processo
P
riorit
à e
Tra
gu
ard
i
Ob
ietti
vi
di
pro
ces
so
Individuazione delle priorità
Si suggerisce di individuare un traguardo per ciascuna delle priorità individuate
esiti degli studentidescrizione
della priorità descrizione
del traguardo
a) Risultati scolastici
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Risultati nelle prove
standardizzate
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Competenze chiave e
di cittadinanza
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Risultati a distanza
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
Obiettivi di processo
Area di processo descrizione dell'obiettivo di processo
a) Curricolo, progettazione e valutazione
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Ambiente di apprendimento1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Inclusione e differenziazione1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Continuità e orientamento1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Sviluppo e valorizzazione delle
risorse umane
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
5. ATTENZIONI
DM del 18/09/2014 n. 11
“Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni
scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17”
PRIORITA’ STRATEGICHE DELLA VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Per il prossimo triennio la valutazione del sistema educativo di istruzione è caratterizzata dalla progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione, secondo le fasi previste dall’articolo 6, comma 1, del Regolamento.
La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e
degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:
1. alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico;
1. alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti;
1. al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza;
1. alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al lavoro.
Risultati ed equità,a partire dalla persona e dai contesti
Divari di apprendimento in Matematica e Scienze in terza media a parità di altre condizioni
(differenza di punteggio nelle prove standardizzate)
Il colore più scuro segnala una più omogenea composizione sociale delle classi
Fonte: elaborazione su dati INVALSI
Rimuovere gli ostacoli
Font
e: E
uros
tat (
Labo
ur F
orce
Sur
vey)
, 200
8
05
10152025303540
18-24enni privi di diploma, fuori dai percorsi di istruzione
o formazione professionale (quota %)
Obiettivo 2010 (2020)
61
Rimuovere gli ostacoli
I dati INVALSI: i livelli di apprendimento - 2013
UNA LETTURA CON VALORE PEDAGOGICO
Ischia 2010Damiano Previtali 65
PROVA NAZIONALE DI MATEMATICA
Scuola secondaria di I grado classe III
D20. Il Signor Carlo scende dal tram all’incrocio di via Pietro Micca con via Antonio Giuseppe Bertola (nella mappa che vedi qui sotto il punto è
contrassegnato da un asterisco).
Percorre 200 metri di via Bertola e all’incrocio con via 20 Settembre svolta a sinistra; dopo aver camminato per 150 metri, raggiunge l’incrocio con via Pietro Micca. Da lì decide di tornare al punto di partenza per via Pietro Micca. Quanti metri all’incirca percorre al ritorno?□ A. 200 m□ B. 250 m□ C. 350 m □ D. 600 m
Ischia 2010Damiano Previtali 66
L’allievo
Ischia 2010Damiano Previtali
67
Allievo “diligente” Risorse
cognitive
Lettura; comprensione; relazioni spaziali; orientamento; riconoscimento
figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e radice
quadrata.
Euristiche Si chiede: -Quando abbiamo fatto queste cose a scuola?-
Controllo Non trova soluzione. Panico. Rinuncia a risolvere il problema
(Non lo abbiamo trattato a scuola!)
Belief system Le discipline sono chiuse -
“edite”
Allievo “competente” Lettura; comprensione; relazioni spaziali;
orientamento; riconoscimento figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e
radice quadrata.
Legge la situazione e si chiede: - Come “trasformo” le cose che conosco in
questa situazione nuova?
La trasformazione non porta ad una soluzione, si applica, cerca trasformazioni alternative e
innovative (il desiderio della scoperta)
Interdisciplinarietà ed apertura “all’inedito”
Un modello di PROBLEM SOLVING matematico (Schoenfeld)
In educazione non si raggiungono risultati quando la velocità e la tecnica contano più del tempo necessario e della sostanza
L’apprendimento è un’attività lenta Spesso in educazione meno significa di più Ogni persona ha bisogno del proprio tempo Ogni apprendimento ha il momento giusto Per valorizzare al meglio il tempo è necessario
porsi finalità e priorità
“Proponi uno scopo,ma che sia grande”
(Don Milani)
A pensarci bene
“Il vero cuore della scuola è fatto di ore di lezione che possono essere avventure, incontri, esperienze intellettuali ed emotive profonde.”
“Perché quello che resta della scuola, nel tempo della sua evaporazione, è la bellezza dell’ora di lezione. Questa è stata per me la scuola e questo mi ha salvato.”
“Un bravo insegnante non è forse quello che crede ancora che un’ora di lezione possa cambiare la vita?”
Massimo Recalcati, L’ora di lezione, Einaudi 2014