Unioni di Comuni Fusioni edi Comuni, Fusioni e Nuove Province di Comuni fusioni e... · Le gestioni...

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Unioni di Comuni Fusioni e Unioni di Comuni, Fusioni e Nuove Province 29 novembre 2014 A cura di Elena Gamberini Direttore Unione Bassa Reggiana

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Unioni di Comuni Fusioni eUnioni di Comuni, Fusioni e Nuove Province

29 novembre 2014A cura di Elena GamberiniDirettore Unione Bassa Reggiana

Forme di gestione associata: gun possibile filo conduttore

Le gestioni associate di funzioni e servizi – Unioni / Fusioni di comuni come

PROGETTO ISTITUZIONALE ED ORGANIZZATIVO

Le Unioni di Comuni/Fusioni per

L’INNOVAZIONE E LO SVILUPPO DEI TERRITORI

Le gestioni associate: hanno un ruolo nel

CONTESTO EUROPEO? E SE AVESSERO DEI DOVERI?

Di cosa parleremo? pUna cornice di riferimento

NUMERI E NORMATIVENUMERI E NORMATIVE

La disciplina regionale dell’Emilia Romagna

Due tesi possibili per le gestioni associate:

UNIONI E FUSIONI = FUNZIONI E SERVIZI

UNIONI E FUSIONI = PROGRAMMAZIONE DI POLITICHE DI AREA VASTA

Due «STORIE>> possibili per le Unioni e Fusioni

UNIONI E FUSIONI UNA STORIA DI ALTERNATIVEUNIONI E FUSIONI = UNA STORIA DI ALTERNATIVE

UNIONI E FUSIONI = UNA STORIA DI PROGETTO TEMPORALE

4 POSSIBILI COORDINATE DI RIFERIMENTO

PER COSTRUIRE UN PROGETTO DI RIASSETTO ISTITUZIONALE

Di cosa parleremo? p

Una cornice di riferimento

NUMERI E NORMATIVENUMERI E NORMATIVE

Unioni. E le Fusioni?

Unioni di Comuni costituite e che svolgono servizi n. 380n. 380

F i i di C i tit it d l 1995 d iFusioni di Comuni costituite dal 1995 ad oggi n. 14 *

Partiamo da qui

* Dato al 2013

Gestioni associate: E se ci fosse anche dell’altro?

Tendenza Sfide Possibile ruolo

Unioni di Comuni

• Richiesta di nuovi • Adeguare/anticipare • Innovazione diRichiesta di nuovi

servizi

• Urbanizzazione

E

degua e/a t c pa e

l’offerta ai bisogni

• Coordinare

Rid fi i il l

Innovazione di

servizi

• E-government

S i t i i• Europa

• Nuova domanda di

trasparenza e

• Ridefinire il ruolo

dei territori

• Adeguare i modelli

• Sperimentazioni

• Contaminazioni con

altri Paesi

partecipazione organizzativi • Modelli partecipativi

Di cosa parleremo? p

4 POSSIBILI COORDINATE DI RIFERIMENTO

PER COSTRUIRE UN PROGETTO DIPER COSTRUIRE UN PROGETTO DI

RIASSETTO ISTITUZIONALE

4 COORDINATE per il prossimo futuroprossimo futuro

1. Piano politico-istituzionale

2. Piano territoriale e dello sviluppo locale

3. Piano dello sviluppo organizzativo e delle funzioni e servizifunzioni e servizi

4 Piano delle risorse4. Piano delle risorse

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4 COORDINATE per il prossimo futuroprossimo futuro

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Piano politico-istituzionale Suggestioni di lavoro: <<cosa serve?>>Suggestioni di lavoro: <<cosa serve?>>

Documenti ProgrammaticiDocumenti Programmatici

Valorizzazione delle funzioni degli organi politici

Informazione-Formazione agli amministratori sul quadro europeo- Informazione-Formazione agli amministratori sul quadro europeo-

nazionale-regionale-provinciale delle Unioni/Fusioni/gestioni

associate pe amminist ato iassociate per amministratori

Favorire la conoscenza delle gestioni associate/unioni ai

consiglieri, ai cittadini ed alle imprese, per meglio adeguare la

rappresentatività

Spazio, tempo, luoghi dedicati al pensiero ed allo sviluppo delle

politiche pubbliche di cd area vasta

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Reti di confronto con altri territori, UE e Italia (scambi, gemellaggi

interregionali, protocolli di intesa)

Piano territoriale e dello sviluppo locale

Suggestioni di lavoro: <<cosa serve?>>

Banche dati locali (imprese, terzo settore, volontariato,

emergenze culturali emergenze ambientali)emergenze culturali, emergenze ambientali)

Progetti di sviluppo (dai protocolli di intesa alla pianificazione

t t i )strategica)

Confronti stabili con regione e nuove province

Benchmark, ove utili

Sistema incentivante/contributi per i progetti di sviluppo locale

Focus on welfare

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Piano dello sviluppo organizzativo e delle funzioni e servizie servizi

Suggestioni di lavoro: <<cosa serve?>>

Figure di direzione

Confronti stabili tra modelli di gestione Piani integrati di formazione su: modelli di rendicontazione

finanziaria e sociale; costruzione e gestione di progetti complessi;finanziaria e sociale; costruzione e gestione di progetti complessi; redazione di studi di fattibilità e di piani esecutivi; monitoraggio e valutazione delle politiche pubbliche; gestione delle relazioni i i i i liinter-istituzionali

Innovazione tecnologica – ovvero: semplificazione e cambiamento organizzativo

Sviluppo organizzativo integrato tra Comuni e Unioni Osservatori su modelli di gestione associata (non solo/non tanto

indici di performance)

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p )

Piano delle risorse

Suggestioni di lavoro: <<cosa serve?>>

Linee guida su politiche di bilancio ed investimento-indebitamento

Sistema di contribuzione regionale che premi, con gradualità, g p , g ,

l’effettività delle gestioni associate

Progetti di partenariato pubblico-privatoProgetti di partenariato pubblico privato

Accesso a finanziamenti UE nuovo programma quadro

Potenziare le comunità professionali le comunità di pratiche Potenziare le comunità professionali, le comunità di pratiche

Investire sulle risorse umane

F lf P i t i l i i f i d i i i Focus on welfare: Privato sociale – servizi fuori dai servizi –

rivedere modelli di gestione

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Questioni semantiche. C’è bisogno di… DIRE (la verità) - Lo <<sguardo al futuro>> è forse più un <<ritorno al futuro>>.( ) g p

FARE (le cose giuste ovvero coerenti al contesto locale) - L’Italia è composta per lo più da piccoli comuni: le gestioni associate devono funzionare anche e soprattutto lì.

INTENZIONALITA’ (al contrario) - Gestioni associate tra obbligo e volontarietà? Il dibattito è già vecchio. Recuperare intenzione nelle politiche pubbliche.

INNOVAZIONI (non novità) - Le gestioni associate – se effettive - rivedono e modificano gli ( ) g gassetti organizzativi e strutturali degli enti. Innovano procedure, assetti, comportamenti professionali.

SERIETA’ (di approcci) – Le gestioni associate sono una fatica (per gli amministratori e per i ( pp ) g (p g pfunzionari). Intraprendere progetti di medio periodo. Curando i risultati con pazienza e metodo.

STABILITA’ (del campo di azione) – il drafting normativo, nazionale e regionale, definisce i ( p ) g , g ,confini di un campo di azione. Il campo, e le regole, devono essere il più possibile stabili.

FORMAZIONE (per dare forma al riordino) – Per gli amministratori, i direttori (più direttori), i responsabili. Costruiamo un nuovo assetto di competenze. p p

ECCELLENZA (dei percorsi) – I sistemi istituzionali ed i processi di riordino necessitano di percorsi dinamici, fluidi, la qualità non basta. I territori meritano di più.

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