RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE...con la Cassa Rurale, seminando fiducia e coesione....

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Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia Società cooperativa Sede legale in Battipaglia (SA), Piazza A. De Curtis nn. 1 e 2 Registro Imprese di Salerno, Codice fiscale e Partita IVA n. 00258900653 Iscritta all’Albo delle società cooperative al n. A162920 Iscritta all’Albo delle banche al n. 4629.20 95° Esercizio Relazione del Consiglio di Amministrazione Relazione del Collegio Sindacale Bilancio al 31.12.2008 Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia 1

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Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

Società cooperativa Sede legale in Battipaglia (SA), Piazza A. De Curtis nn. 1 e 2

Registro Imprese di Salerno, Codice fiscale e Partita IVA n. 00258900653 Iscritta all’Albo delle società cooperative al n. A162920

Iscritta all’Albo delle banche al n. 4629.20

95° Esercizio

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Relazione del Collegio Sindacale

Bilancio al 31.12.2008

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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ORGANI SOCIETARI AL 31 DICEMBRE 2008

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Petrone Silvio* Vice Presidenti Catarozzo Camillo* Vicinanza Maria Pia* Consiglieri Barone Pierpaolo

Caporaso Giovanni Crudele Carlo* Fasulo Cosimo Palladino Elisabetta Pascarella Marina Rubino Vittorio* Soldivieri Elia COLLEGIO SINDACALE

Presidente Murri Fabrizio Sindaci effettivi Fiocco Maria Anna Oropallo Ornella Sindaci supplenti Cupolo Domenicantonio Russo Giulio DIREZIONE

Direttore Luigi Frezzato Condirettore Adriano Bortolone

COMPAGINE SOCIALE All’1/1/2008 Soci numero 3.336 Soci entrati numero 322 Soci usciti numero 44 Al 31/12/2008 Soci numero 3.614

* membri del Comitato Esecutivo

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INDICE

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

SCHEMI DI BILANCIO:

- Stato patrimoniale

- Conto economico

- Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

- Rendiconto finanziario

- Nota integrativa

Parte A – Politiche contabili

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale

Parte C – Informazioni sul conto economico

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte F – Informazioni sul patrimonio

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Parte H – Operazioni con parti correlate

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

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Relazione del Consiglio di Amministrazione

al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2008

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1.Introduzione

Signori soci,

nella lunga e speriamo mai finita stagione degli esercizi sociali, le litanie delle

ricorrenze si susseguono simili, mai uguali con monotonie di toni, raccontando di fatti, di

accadimenti, di uomini, riflettendo la vita di una piccola comunità economica sempre meno

padrona del proprio destino, con una globalizzazione senza freni.

Poi improvvisamente arrivano esercizi sociali non solo da raccontare, da rendicontare,

ma da non poter dimenticare.

L‟esercizio 2008 è un esercizio da non poter dimenticare.

Una grande crisi finanziaria è partita dall‟altra parte dell‟Atlantico e in breve ha

coinvolto tutta l‟economia reale del mondo occidentale e non solo.

Le origini, le dimensioni, l‟evoluzione di questo grande fenomeno pernicioso non sono

del tutto definite, certamente quando finirà, e tutti sappiamo che finirà, niente sarà come prima.

Il mondo occidentale tutto si era convinto di poter fare a meno dell‟economia reale,

considerando obsolete parole come lavoro, produzione, sacrifici; si era imbandita una grande

tavola con mirabolanti prodotti finanziari, cui tutti potevano sedere, cui tutti potevano

approfittare, senza pagare alcun dazio.

La parola d‟ordine “lasciate fare al mercato perché il mercato rigenera tutto” è

scomparsa e allora tutti hanno invocato l‟intervento dello Stato padrone.

Solo pochi inascoltati economisti avevano previsto che l‟abnorme eccesso di liquidità,

senza regola alcuna, avrebbe potuto provocare un disastro mondiale, e così è stato.

Una piccola cooperativa di credito come la nostra, che aveva diligentemente messo

mano al piano industriale 2008 – 2010, prendendo come base di previsione del mercato

monetario i dati messi a punto dagli analisti più accorsati, si è trovata nella seconda metà

dell‟anno a fare i conti con scenari nuovi, imprevedibili.

Abbiamo reagito come ci hanno insegnato i nostri vecchi. Abbiamo messo in sicurezza

i nostri assetti, ci siamo preoccupati dei più deboli, ci siamo guardati al nostro interno.

Non ci siamo spaventati, ma siamo solo diventati più attenti.

Attenti, ma senza dimenticare il nostro Dna; quello che ha segnato fin dalla origine la

storia antica di quella che poi sarebbe divenuta la città di Battipaglia. I racconti del „700 ci

descrivono le vecchie stazioni di posta che segnavano quasi una sorta di confine verso mondi

sconosciuti. E‟ qui che arrivavano i visitatori, gli esploratori, gli archeologi come

Winckelmann, gli scrittori che Goethe. E da qui, accolti con l‟accoglienza propria delle nostre

genti, ripartivano, accompagnati verso terre sconosciute, ma ricche di valori e di potenzialità

straordinarie. Ecco, è quell‟accoglienza e quella capacità di accompagnare, di non lasciare soli

coloro che vogliono intraprendere un‟impresa, che è rimasta come impronta anche nel

cammino di questa Banca che nei suoi 95 anni di vita ha sempre vissuto questa vocazione

come una sua missione naturale e non smetterà di farlo nemmeno in un periodo difficile come

questo, ma sarà capace – siamo certi – di trovare nuove energie ed idee per trasformare questo

periodo difficile in un nuove opportunità per uno slancio nuovo ed una stagione di sviluppo

per i nostri Soci e per le nostre comunità.

Signori Soci,

è indubbio comunque che l‟aver, da parte praticamente di tutti, sottovalutato la crisi e la

recessione che ha investito l‟economia occidentale si è rivelato devastante.

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Ma non poteva essere diversamente in un contesto in cui la società ha decretato il

divorzio dell‟etica dall‟economia e proceduto in modo sistematico a scardinare ogni regola,

che non fosse il profitto immediato, effimero e molto spesso irresponsabile.

La finanza e l‟economia, che avevano scelto il rischioso sentiero delle operazioni

sofisticate, sono miseramente crollate, trascinando non solo gli speculatori, ma anche

l‟economia reale e, soprattutto i risparmiatori comuni, le famiglie, le piccole imprese, in un

effetto domino, di cui nessuno è ancora davvero in grado di prevedere la conclusione.

Ne sono derivati il crollo della fiducia verso gli enti e le istituzioni, sia finanziarie, sia

creditizie, e l‟arresto di quel meccanismo semplice, ma imprescindibile, che sta alla base del

progresso umano e della storia di ogni civiltà e di ogni economia: il meccanismo dell‟

entusiasmo, della sfida, della voglia di agire e costruire. Un meccanismo che i nostri anziani

conoscevano bene e non hanno mai esitato ad attivare.

Il dubbio è che per uscire dalla crisi e ripartire non sia più sufficiente quella stessa

energia impiegata quando l‟andatura era costante e regolare, ma vi sia invece necessità di uno

“scatto in avanti”, una forte energia, un grande coraggio e molta inventiva.

Di una cosa siamo certi, deve essere la speranza il presupposto di quel nuovo

“umanesimo ottimista”, che ci traghetterà fuori dal tunnel.

E‟ grazie alla forza della speranza, che 95 anni fa nasceva la Cassa Agraria di

Battipaglia, portatrice di istanze innovative, capace di sopperire alla contenuta disponibilità di

capitale con un enorme patrimonio di energie, fiducia e coraggio.

Le stesse energie, la stessa fiducia e lo stesso coraggio che vengono oggi richieste a noi

per costruire un domani sereno e guardare lontano sperimentando nuove vie nel rapporto fra

etica ed affari, tenendo ben salda la fedeltà ai modelli di chi ci ha preceduto.

Modelli, quali lo spirito cooperativo, la mutualità, la responsabilità solidale, che nel

corso degli anni ha consentito alla nostra “Cassa” di lasciare il segno nel contesto in cui opera

con una peculiarità caratteristica, non certo esclusiva ma oggettivamente molto radicata.

Grazie alle istanze di natura sociale e solidaristica connaturate al modello societario, la

nostra “Cassa” oltre ad assistere fasce di clientela potenzialmente a rischio di esclusione dai

mercati del credito e, quindi, di usura, ha sostenuto attivamente particolari segmenti del

mercato, quali le piccole e medie imprese.

Il radicamento nelle economie locali è un presupposto per mitigare le difficoltà di

accesso al credito anche in condizioni difficili come quelle attuali e può salvaguardare valide

iniziative imprenditoriali e contribuire così alla ripresa dell‟attività produttiva.

Ma, per essere davvero banca del territorio, bisogna venire in primo luogo riconosciuti

come tali dalle comunità in cui si opera, e sono la credibilità e l‟autorevolezza conseguite a

determinare il successo di un modello, soprattutto in momenti di crisi.

E‟ appunto grazie a questa nostra identità antica e coerente, è grazie al nostro

radicamento nel territorio, che riusciamo a rendere concreti i progetti nei quali abbiamo

investito e verso i quali seguitiamo a indirizzare le nostre risorse, profondendo ingenti energie.

E‟ proprio all‟insegna dell‟identità e dell‟orgoglio di appartenenza ad un modello cooperativo,

antico e attuale, che orientiamo il nostro cammino di coesione e attiviamo iniziative capaci di

aggregare le potenzialità costruttive del territorio in tutte le loro forme differenti e

complementari.

Siamo convinti che dall‟azione comune e responsabile dei differenti attori di un

territorio, imprenditori privati e istituzioni, associazioni, cittadini impegnati nel volontariato e

nel sociale, possa derivare quell‟articolato disegno che mira ad una migliore qualità della vita.

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Responsabilità sociale, dunque, che sarà determinante per il cammino che ci porterà ad

una meta ampiamente condivisa e di tutta rilevanza per il futuro. Non solo e non tanto della

nostra Cassa Rurale, ma anche e soprattutto del nostro territorio e della nostra gente.

A questa sfida siamo tutti chiamati, perché comporta il coinvolgimento di tutti noi e

richiede che ciascuno sappia superare le titubanze e i timori.

Pertanto l‟auspicio della nostra Cassa è che “possiamo essere noi stessi per primi quel

cambiamento che ci attendiamo dal mondo …”.

Anche le crisi possono offrire delle opportunità.

Signori Soci,

è con piacere che porgiamo a tutti Voi un cordiale saluto e un sincero ringraziamento

per la numerosa partecipazione a questa Assemblea.

Con l‟occasione, desideriamo indirizzare un particolare benvenuto ai nuovi soci entrati

numerosi nel 2008 nella nostra compagine sociale a testimonianza anche dell‟importante

lavoro che la nostra Cassa svolge per le Comunità per costruire il futuro e il Bene Comune.

Il 2008 è stato un anno delicato e negli ultimi mesi dell‟esercizio anche particolarmente

difficile, impegnativo ed incerto.

Come si è detto, la crisi della finanza ha interessato tutti i Paesi del Mondo, provocando

significative perdite, la scomparsa di Istituzioni Finanziarie e Bancarie anche di dimensioni

significative ed incertezze economiche di notevole rilievo.

Le economie dei vari Paesi hanno evidenziato nel 2008 significative recessioni e

conseguenti riduzioni di posti di lavoro.

La nostra Cassa, pur nel contesto difficile ed incerto che ha caratterizzato il 2008, ha

operato con una particolare attenzione ai soci, alla clientela, alle famiglie, ai giovani e ai

piccoli e medi operatori economici.

Per tutti loro sono stati attivati con tempestività interventi di sostegno ed iniziative

coraggiose così da aiutarli nei momenti difficili ed incerti, dare loro coraggio e testimoniare la

vicinanza della nostra Cassa Rurale.

Gli interventi creditizi agevolati sono stati numerosi ed hanno interessato anche le

nostre Comunità e le Associazioni che operano nei nostri territori, ai quali abbiamo erogato

anche contributi per garantire continuità operativa a favore dei giovani, delle famiglie e di

coloro che operano per la prevenzione, per l‟assistenza e per la formazione.

Abbiamo operato intensamente aderendo, ed in qualche caso favorendo, convenzioni

con Associazioni di Categoria, con Organismi Provinciali ed Interprovinciali, con la CCIAA,

con Confidi, con i Sindacati per assicurare continuità di reddito a lavoratori e famiglie in

difficoltà, ad imprese che hanno attraversato e che ancora vivono incertezze finanziarie ed

economiche, assicurando a tutti la nostra presenza, la nostra vicinanza e la nostra disponibilità.

Un grazie a questi partner che hanno partecipato attivamente e si sono mossi in sintonia

con la Cassa Rurale, seminando fiducia e coesione.

Signori Soci,

negli ultimi mesi del 2008, ma anche nei primi mesi del 2009, l‟azione propositiva

della nostra Istituzione è stata sempre coerente con i principi che ci contraddistinguono

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assicurando il credito, in primo luogo, ai Soci, ai giovani, alle famiglie e ai piccoli e medi

operatori.

Abbiamo operato per garantire ai nostri risparmiatori una buona remunerazione,

proponendo i nostri Prestiti Obbligazionari ed investimenti conosciuti e condivisi.

La nostra funzione e il nostro impegno sono stati come sempre quelli di svolgere una

attenta consulenza nei confronti dei nostri clienti, per consentire loro scelte oculate e sicure

atte a garantire il futuro e salvaguardare il risparmio.

Ai nostri imprenditori vogliamo raccomandare la patrimonializzazione delle rispettive

Aziende, imprescindibile per poter operare in modo competitivo in un mercato globale.

Le crescite che la nostra Cassa ha conseguito nel 2008 sono state importanti: sia quelle

patrimoniali, sia quelle economiche, pur avendo adottato numerosi provvedimenti agevolativi

ed attivato operazioni creditizie a tasso zero e, in qualche caso, a tasso praticamente simbolico.

La raccolta diretta è cresciuta più del 5% . I prestiti in essere nei confronti dei nostri

soci e della nostra clientela sono aumentati nell‟anno 2008 di oltre il 2% . Il credito utilizzato

dai Soci, escluse le attività a ponderazione zero, è pari a più di 104 milioni di euro con un

incremento di circa il 4% rispetto al 2007. Nel 2008 è continuata la politica del frazionamento

del credito per garantire a tutti i nostri Soci, famiglie, giovani e piccoli operatori la possibilità

di ottenere risposte dalla nostra Cassa in qualsiasi momento.

Il risultato economico del 2008 è stato di Euro 3.649.255.

Questi risultati sono la testimonianza della fiducia e della reputazione che la nostra

Cassa raccoglie nelle Comunità e nei territori conosciuti.

A fine anno, sono cresciute anche le posizioni in sofferenza peraltro largamente

garantite e per le quali il Consiglio di Amministrazione ha provveduto in sede di definizione

del bilancio 2008 ad opportuni accantonamenti.

Il patrimonio di Vigilanza della Cassa ha raggiunto con le proposte di destinazione

dell‟utile netto che Vi verranno sottoposte oggi, oltre 48 milioni di euro.

I risultati conseguiti, la crescita dei Soci, dei clienti e delle Comunità da noi presidiate e

quelle che sempre più frequentemente chiedono la nostra presenza, sono la testimonianza della

validità del nostro modo di operare, delle positive relazioni instaurate e della nostra

partecipazione e presenza in Società e Istituzioni che riconoscono in noi una “Banca

Differente” che opera concretamente per il “bene comune” e per la “coesione sociale”.

Signori Soci,

nei primi mesi del 2009 sono continuate le difficoltà e le incertezze economiche cui la

nostra Cassa ha sempre dato risposte, sostegno e soprattutto fiducia, testimoniando vicinanza,

consulenza e coraggio.

Da questi momenti difficili il nostro Paese, ma anche tutti i Paesi industrializzati,

dovranno riprendere il cammino con nuove regole e con nuovi stili di vita improntati alla

sobrietà e alla essenzialità.

Da parte nostra continueremo a diffondere i valori che ci contraddistinguono, il nostro

esempio e il nostro modo di operare.

Siamo oggi convinti, e ci auguriamo di cuore, che la nostra convinzione si diffonda

sempre di più, che il coraggio, la fiducia e l‟ottimismo debbano essere gli obiettivi da

perseguire nei prossimi mesi. Alcuni segnali positivi ci indicano che la via di uscita

dall‟attuale crisi può essere vicina. Dipende da tutti noi, da tutti coloro che credono nel futuro,

nelle capacità di fare sforzi e di diffondere l‟impegno a sostenere coloro che vivono le

difficoltà.

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Autorevoli economisti hanno recentemente dichiarato che la ripresa, anche se lenta,

può essere intravista alla fine del corrente anno.

La nostra Cassa vuole essere tra coloro che credono fortemente nella ripresa.

Crediamo nel futuro del nostro Paese e soprattutto dei nostri territori.

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2.Scenario Economico

Lo scenario mondiale

Signori Soci,

Negli Stati Uniti l‟attività economica si è progressivamente indebolita nel corso

dell‟anno, mentre le pressioni inflazionistiche si sono attenuate. Nel quarto trimestre del 2008

si è registrata una contrazione del prodotto interno lordo (PIL) in termini reali pari al 3,8 per

cento in ragione d‟anno, contro un‟espansione dello 0,6 per cento nel corso del 2007. Le cause

sono da ricercare nell‟andamento negativo della spesa per consumi, nella caduta del mercato

immobiliare e nella debolezza degli investimenti in attrezzature e software.

In Giappone la situazione economica è progressivamente peggiorata nel corso

dell‟anno, a seguito del ristagno della domanda interna e del rallentamento delle esportazioni.

Nel terzo trimestre il PIL in termini reali è sceso su base annua dell‟1,8 per cento (+2,1 per

cento nel corso del 2007) e si è verificata per la prima volta dal 2001 la seconda variazione

negativa consecutiva del dato su base trimestrale (-0,5 per cento tra giugno e settembre, dopo il

-0,9 per cento del trimestre precedente).

Nei paesi emergenti dell’Asia l‟attività economica ha iniziato a decelerare nella

seconda metà del 2008, per flettere, poi, bruscamente, negli ultimi mesi dell‟anno. La causa è

stata principalmente il deterioramento del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese che

ha prodotto un forte indebolimento della domanda interna.

In Cina la crescita del PIL nel terzo trimestre è scesa al 6,8 per cento su base d‟anno

(dal 9,0 e del 10,1 per cento, rispettivamente, del terzo e secondo trimestre). Il ristagno della

domanda estera, l‟effetto ritardato delle politiche macroeconomiche restrittive attuate nella

prima metà dell‟anno e il rallentamento del settore delle costruzioni sono stati i principali

fattori.

Anche nell‟Area dell’Euro l‟attività economica ha subito un progressivo

indebolimento nel corso dell‟anno. Gli investimenti sono calati ovunque, in misura

particolarmente accentuata nel settore delle costruzioni, risentendo dell‟andamento negativo

del settore immobiliare.

I rischi per la crescita economica sono connessi principalmente alla possibilità di un

maggiore impatto sull‟economia reale delle turbolenze nei mercati finanziari, nonché ai timori

di spinte protezionistiche e a eventuali sviluppi disordinati legati agli squilibri mondiali.

Il tasso di inflazione al consumo annualizzato ha avuto da luglio una flessione

significativa: a dicembre è stato pari all‟1,6 per cento, dopo il 2,1 di novembre e il 3,2 di

ottobre. Anche l‟indice dei prezzi alla produzione, che aveva accelerato nei primi sette mesi

dell‟anno (dal 4,9 al 9,0 per cento), ha rallentato a partire da agosto, dall‟8,5 al 1,8 per cento

di dicembre. Il netto calo dell‟inflazione complessiva osservato dall‟estate riflette in gran parte

il marcato arretramento dei prezzi internazionali delle materie prime negli ultimi mesi, che ha

più che compensato l‟impatto del brusco rialzo del costo del lavoro per unità di prodotto nella

prima metà dell‟anno.

Con riguardo, infine, alla politica monetaria, nella seconda parte del 2008 la BCE ha

ridotto per tre volte i tassi di riferimento; nei primi mesi del 2009 la BCE ha ulteriormente

ridotto, di 100 punti base, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali

dell‟Eurosistema, fino all‟attuale 1,50 per cento. Il tasso di interesse sui depositi presso la

Banca centrale è stato fissato allo 0,50 per cento, mentre il tasso sulle operazioni di

rifinanziamento marginale è attualmente al 2,50 per cento.

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Lo scenario italiano

Nel 2008 la congiuntura italiana ha registrato un ulteriore peggioramento che delinea

l‟intensificazione della fase ciclica recessiva iniziata nella seconda metà del 2007. Nel secondo

(-0,6 per cento), terzo (-0,6 per cento) e quarto trimestre dell‟anno (-1,6 per cento) il PIL ha

segnato tre flessioni congiunturali consecutive. La produzione industriale ha avuto in

novembre una flessione del 9,7 per cento su ottobre, quando vi era stata una contrazione del

6,9 per cento su settembre (dati destagionalizzati).

Con riguardo al mercato del lavoro, si rileva che la recessione in corso ha determinato

un sensibile peggioramento delle condizioni occupazionali: fra il secondo trimestre 2007 e il

terzo trimestre del 2008 i disoccupati sono aumentati di 190 mila unità (+12,7 per cento). Gli

ultimi dati confermano che sinora la crescita della disoccupazione ha riguardato

principalmente le regioni centro-meridionali: da quando è iniziato l‟aumento della

disoccupazione, negli ultimi cinque trimestri, il saggio di disoccupazione è aumentato dell‟1,0

per cento nel Mezzogiorno, dell‟1,1 per cento al Centro e dello 0,3 per cento al Nord. Il tasso

di disoccupazione è pari nella media nazionale al 6,7 per cento della forza lavoro.

Lo scenario regionale

Spostandoci a parlare più in specifico della situazione della nostra regione, la

Campania, facciamo riferimento ai dati del Rapporto Svimez 2008 che mostra, ancora una

volta, come il Mezzogiorno non riesca a colmare le distanze che lo separano dal Nord.

L'economia campana va male. Siamo al 224° posto tra le 271 regioni di cui è composta

l‟Unione Europea.

I consumi delle famiglie e delle imprese sono rallentate, così come gli investimenti;

l'export ha un buon andamento nel 2008, da gennaio a settembre è in crescita del 5,6

per cento rispetto all'analogo periodo del 2007; gli investimenti realizzati dalle imprese

industriali rallentano sensibilmente e la struttura dell'apparato produttivo regionale è

particolarmente frammentata, al punto che le imprese con almeno 200 addetti sono

meno di 50, cinque volte in meno della media nazionale.

Da un dato del rapporto “Creat” reso noto lo scorso 11 marzo, emerge che in Campania

sono state più di 1800 le imprese fallite nel 2008, con un aumento del 76% rispetto al 2006. Ad

Avellino l‟incremento record delle aziende che hanno chiuso la propria attività: +130%.

La scarsa crescita dell'economia campana ha accentuato gli squilibri ovviamente anche

nel mercato del lavoro. Il numero di occupati è calato dello 0,7% nel 2007 e negli ultimi

quattro anni è diminuito del 2,4%, contro una crescita del 2,7% nelle altre regioni del Sud e del

4,6% nelle aree del Centro-nord.

Il peggioramento della situazione occupazionale è dovuto sia alla bassa probabilità di

trovare lavoro da parte di chi la cerca, inferiore di oltre il 23% rispetto al Centro-nord, sia alla

più alta frequenza della perdita del posto di lavoro.

Per le donne sembra rilevante il tasso di abbandono di un'occupazione per la necessità

di dedicarsi alla famiglia: l'incidenza di questo fenomeno supera il 20%, oltre 5 punti in più

rispetto al resto del paese.

Sempre secondo il rapporto Creat, risultano in difficoltà anche l‟indotto

metalmeccanico e la gomma plastica nell‟ automotive a Napoli e la componentistica

meccanica a Salerno; il distretto conciario ad Avellino, la filiera tessile e l‟artigianato di

produzione a Benevento; la filiera bufalina e il commercio al dettaglio a Caserta. Fra i settori

da cui arrivano segnali un po‟ più positivi, capaci di reggere sui mercati, si registrano la

cantieristica e i servizi di qualità a Napoli; la nautica, l‟artigianato artistico e il turismo a

Salerno; il vitivinicolo a Benevento ed Avellino e le produzioni agricole di nicchia a Caserta.

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Lo scenario provinciale

La sensazione prevalente che emerge dall‟analisi dei dati è che il sistema economico

provinciale sia molto vicino ad un punto di collasso che impone la necessità di mettere in

campo al più presto un disegno complessivo di rilancio delle potenzialità in termini di

produttività. Si sta consumando, cioè, il definitivo tramonto di un modello di insediamenti

produttivi ereditato dagli anni ‟60 e ‟70 del secolo scorso. In altre parole, la crisi in atto è la

sequenza finale di un processo “antico” di progressiva deindustrializzazione del territorio

senza alcuna volontà di consapevolezza degli scenari futuri. La mancanza di qualsiasi

riferimento all‟elaborazione di una nuova e compatibile identità industriale – e più in generale

produttiva – ha causato conseguenze che nel contesto attuale si acuiscono al punto da fare

immaginare l‟esigenza di una nuova pianificazione di interventi finalizzati al sostegno del

tessuto di aziende che riusciranno a sopravvivere all‟onda d‟urto che durerà anche per larga

parte del 2009.

Indicativi i dati resi noti dalla Confindustria e riguardanti il secondo semestre del 2008

che si è concluso all‟insegna di numeri estremamente negativi. Ordini in diminuzione per il

54,6% del campione dell‟indagine; Produzione in calo per il 44,6%; Occupazione stazionaria

per il 63,1% ed in calo per il 28,5%. I costi dei fattori della produzione sono risultati in

aumento per il 38,5% degli intervistati e stazionari per il 30%.

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3. Mercati finanziari e sistema bancario

Sistema Bancario Mondiale

Signori Soci,

Il 2008 è stato un anno di profondi cambiamenti per l‟economia e il sistema finanziario.

La crisi nata nell‟estate del 2007 nel mercato dei mutui immobiliari americani, con le

prime difficoltà di alcuni istituti negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, dopo essersi rapidamente

estesa a ogni comparto della finanza e a tutto il mondo, si è trasformata, con il fallimento di

Lehman Brothers il 15 settembre 2008, nella prima crisi economica globale.

Negli ultimi mesi dell‟anno ha colpito l‟economia reale, influenzando le scelte di

consumo, investimento e produzione. La dinamica del prodotto nelle principali economie si è

fortemente deteriorata, investendo da ultimo anche i paesi emergenti.

Il brusco cambiamento di passo che si è osservato a partire dagli inizi di settembre sia

sul fronte della crisi finanziaria che su quello della congiuntura reale ha radicalmente mutato

gli orientamenti delle politiche monetarie che fino a giugno scorso non escludevano,

soprattutto nell‟Area euro, la possibilità di una intonazione ancora lievemente restrittiva a

contrasto delle insidie inflazionistiche.

Piani di intervento pubblico a sostegno delle istituzioni finanziarie vengono attivati nel

giro di qualche settimana in tutte le principali economie mondiali, dalla Norvegia alla Nuova

Zelanda, dal Giappone agli Emirati Arabi Uniti. Manovre di sostegno all‟economia reale

vengono intraprese da molti Governi, sia attraverso misure volte ad evitare che il flusso del

credito verso le famiglie e le imprese si contragga, sia attraverso provvedimenti per il rilancio

di ampi settori industriali.

Il rapido deterioramento del quadro macroeconomico ha sgonfiato le quotazioni delle

materie prime e dischiuso un quadro privo di rischi di inflazione. Si è così aperta una fase in

cui le politiche monetarie sono diventate rapidamente espansive, anche e soprattutto per

l‟esigenza di fronteggiare una crisi finanziaria internazionale particolarmente profonda.

La situazione venutasi ha creare ha, dapprima, spinto tutte le principali banche centrali

internazionali ad attuare il primo intervento coordinato di politica monetaria della storia che si

è concluso l‟8 ottobre scorso con il taglio contemporaneo dei tassi di policy; successivamente

ha generato una ondata di ribassi dei tassi che presto, in alcune aree geografiche,si sono

avvicinati ai limiti dello zero.

Per quel che concerna l‟area Euro, il Consiglio direttivo della BCE, dopo un rialzo di

25 punti base deciso a luglio ha ridotto più volte, nel corso dell‟autunno e nei primi mesi del

2009 i tassi di riferimento.

Nel dettaglio il tasso di riferimento della BCE è diminuito dal 4,25% di inizio anno al

2,50% di fine dicembre 2008.

Nell‟anno in corso la BCE ha ulteriormente accentuato la propria politica monetaria

espansiva procedendo a tre ulteriori interventi, il 21 gennaio,il 5 marzo ed il 2 aprile che hanno

portato il tasso di riferimento al minimo storico dell‟ 1,25%.

Il quadro delineatosi nel corso dell‟anno trascorso sui mercati finanziari ha

naturalmente coinvolto il sistema bancario che si è ritrovato nell'occhio del ciclone ed il 2008

ha visto, nei maggiori centri della finanza internazionale, insolvenze repentine di grandi istituti

bancari e vasti, reiterati interventi di salvataggio pubblico.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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Il Sistema Bancario italiano

In questo contesto le banche italiane si sono rivelate in condizioni migliori rispetto ai

maggiori intermediari internazionali, difese da un grado contenuto di leva finanziaria, da un

modello di intermediazione orientato prevalentemente verso attività di prestito e di raccolta al

dettaglio; radicato nel rapporto con la clientela, le famiglie e le imprese e,non ultimo, da un

quadro regolamentare e una vigilanza prudenti.

Nel corso del 2008 il tasso di espansione degli impieghi bancari in Italia si è fortemente

ridotto. La variazione annua si è attestata al 4,9 per cento, contro il 9,8 del 2007. Il

rallentamento del credito bancario ha riflesso la debolezza della domanda da parte delle

imprese e delle famiglie.

Dalla fine di ottobre i tassi bancari, seguendo il calo di quelli ufficiali, hanno iniziato a

ridursi attestandosi al 6,68 per cento sui prestiti a famiglie e al 6,28 per cento sui prestiti a

società non finanziarie.

La qualità del credito non ha risentito eccessivamente del contesto economico

penalizzante, le sofferenze lorde sono diminuite del 12,9 per cento. In rapporto agli impieghi

esse risultano pari al 2,3%, in flessione rispetto al 3% di fine 2007.

La raccolta bancaria è cresciuta nel corso dell‟anno in misura significativa facendo

registrare una crescita dell‟ 11,7 per cento rispetto al 7,9 per cento dell‟anno precedente. I

depositi in conto corrente hanno accelerato negli ultimi mesi, favoriti da un aumento della

preferenza per la liquidità.

L‟espansione dei rendimenti derivanti dall‟attività bancaria tradizionale (il margine di

interesse è cresciuto del 13 per cento, in accelerazione rispetto ai primi nove mesi del 2007)

non ha però compensato la riduzione delle commissioni nette e l‟azzeramento dei proventi

dell‟attività di negoziazione, determinando una contrazione del 5 per cento del margine

d‟intermediazione. Pur in presenza di una sostanziale stabilità dei costi operativi, il risultato di

gestione ha registrato una flessione dell‟11 per cento.

Il peggioramento del quadro congiunturale si è tradotto, infine, in una crescita rilevante

degli accantonamenti e rettifiche di valore, interamente ascrivibile alla componente relativa al

deterioramento dei crediti, aumentata di quasi il 40 per cento. Quest‟ultima ha assorbito oltre

un quarto del risultato di gestione (meno di un quinto nello stesso periodo del 2007).

Il sistema del Credito Cooperativo

Il sistema delle Banche di Credito Cooperativo italiane nel 2008 ha proseguito il suo

trend anticiclico innescatosi già negli anni scorsi.

Nel corso dell‟anno si è assistito ad un forte sviluppo dell‟attività di intermediazione

svolta dalle BCC – CR, soprattutto con riguardo alla funzione di finanziamento.

Le quote delle BCC – CR nel mercato del credito alla clientela residente in Italia sono

ulteriormente cresciute, dal 7 per cento di fine 2007 al 7,4 per cento di novembre 2008, mentre

quelle relative al mercato della raccolta hanno subito una leggera contrazione, dal 9,1 all‟ 8,9

per cento. Ciò potrebbe essere spiegato, come rilevato dalla Banca d‟Italia, tenendo presente

che “molte banche e gruppi bancari hanno incrementato la raccolta soprattutto attraverso

emissioni obbligazionarie collocate presso altre banche”, e che il forte deflusso di risparmio

dai fondi comuni e dalle gestioni patrimoniali si è rivolto “probabilmente a favore di forme più

liquide e meno rischiose di investimento". Fenomeni questi pressoché estranei alle BCC – CR.

E‟ proseguita, nel corso del‟‟anno, la crescita degli sportelli delle BCC-CR: alla fine

del 2008 si registrano 438 banche (pari al 54,3per cento del totale delle banche operanti in

Italia), con 4.044 sportelli (pari al 11,9 per cento del sistema bancario). Gli sportelli sono ora

diffusi in 98 province e 2.589 comuni.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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Le BCC-CR rappresentano ancora l‟unica presenza bancaria in 542 comuni italiani,

mentre in altri 507 comuni hanno un solo concorrente.

Il numero dei soci delle BCC-CR è pari a fine anno a circa 926 mila unità, 5,4 milioni

sono i clienti e più di 30.000 i dipendenti.

La grave crisi finanziaria che ha sconvolto i mercati di tutto il mondo ha, di fatto,

rinvigorito il ruolo delle banche locali in generale e delle BCC – CR in particolare che hanno

dimostrato, ove ve ne fosse bisogno, di essere più adatte a svolgere una funzione di stimolo

dell‟economia attraverso il radicamento territoriale, il modello tradizionale di fare banca e la

stretta relazione con la clientela.

Ciò nonostante, la nuova normativa in materia di revisione cooperativa, l‟attenzione

delle autorità di Governo e di Vigilanza alla coerenza della governance con i principi di

mutualità, la posizione assunta dalla Commissione Europea in materia di fiscalità, impongono

di affrontare secondo un‟ottica strategica e operativa le direttrici caratterizzanti lo sviluppo

coerente delle BCC, quali:

La mutualità interna (quella tra e con i soci) ;

La mutualità esterna (quella delle relazioni con i territori);

La mutualità di rete (quella della sussidiarietà sempre più efficiente del Credito

Cooperativo).

La mutualità è, infatti, una caratteristica distintiva, qualificante ed irrinunciabile delle

BCC- CR. Essa non soltanto ne permea l‟identità, ma ne garantisce la competitività sul

mercato, conferendo un “plus” alla connotazione di “banca del territorio”.

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4. Linee Strategiche del Credito Cooperativo

A livello nazionale, il Credito Cooperativo è stato impegnato, da un lato, nell‟avvio di

una serie di progetti di facilitazione dell‟adeguamento delle singole BCC-CR alle nuove

normative primarie e secondarie, spesso di origine internazionale relative :

al principio di proporzionalità che tenga conto delle strutture organizzative e della

minore complessità delle BCC;

a favorire la patrimonializzazione delle BCC-CR mediante la rimozione per via

legislativa di alcuni divieti che, per quanto riguarda le imprese cooperative, si

applicano solo alle BCC;

a rivedere la disciplina della deducibilità degli interessi passivi e delle perdite su

crediti;

al riconoscimento per via legislativa della struttura di sistema del Credito

Cooperativo italiano;

a incoraggiare tutte le modifiche alla normativa e alla regolamentazione che ne

attenuino la pro-ciclicità.

Inoltre, il sistema del Credito Cooperativo, nella consapevolezza che la mutualità non

può essere soltanto quella che si misura sulla base del rispetto dei requisiti civilistici e fiscali e

della condizione della prevalenza operativa a favore dei soci, è stato impegnato, nel corso

dell‟anno, ad affermare con forza una mutualità di “sostanza” che ha trovato la sua

manifestazione più alta nella costituzione del Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito

Cooperativo.

Il Fondo, proponendosi di tutelare e consolidare l‟immagine e la reputazione delle

Banche del Sistema del Credito Cooperativo, accrescendone la coesione e le capacità

operative, quali intermediari operanti sul mercato in condizioni di stabilità e sicurezza, realizza

uno dei progetti più rilevanti definiti nell‟ultimo Convegno Nazionale del Credito Cooperativo

di Parma per rafforzare la rete delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali.

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5. Le linee di Gestione

In un contesto nazionale ed internazionale a tinte fosche in cui si innesta la difficile

situazione dell‟economia regionale e provinciale i cui dati fanno emergere uno scenario

complessivo molto negativo, la sensazione prevalente che emerge è che il sistema economico

locale sia molto vicino ad un punto di collasso.

In questo particolare quadro di riferimento, l‟impegno profuso nell‟anno appena

trascorso dalla nostra Cassa è stato teso in particolare a ribadire a livello locale l‟attività di

sostegno all‟economia reale, ancorata all‟identità mutualistica e alla vocazione territoriale

svolgendo una funzione anticiclica a contrasto della contingente situazione congiunturale.

Gli assetti patrimoniali della Banca e la consistente posizione liquida hanno consentito

di non innescare fenomeni di restringimento del credito.

Tuttavia, la nostra Cassa, che ha superato senza turbolenze la fase della crisi

finanziaria, inevitabilmente non può non subire gli effetti di quella economica.

A questo riguardo, è stato ulteriormente intensificato il monitoraggio dell‟andamento

della rischiosità del credito che risulta in crescita anche se il rapporto sofferenze/impieghi si

mantiene costante.

Nell‟ottica di migliorare lo scambio mutualistico nelle sue molteplici manifestazioni la

nostra Cassa è stata impegnata nel corso di questo difficile 2008 ad assicurare concreti

vantaggi sia di tipo bancario che extrabancario ai propri soci e clienti.

Nel rispetto della “mission” costitutiva, attenzione preminente è stata riservata ai soci,

primi portatori di interesse della Banca.

Soci che alla fine dell‟anno sono più di 3.600 e nei confronti dei quali la Cassa si è

impegnata, innanzitutto, ad estendere una logica di “vantaggio” e “beneficio” assicurando ad

essi, ma anche a tutti i clienti, la qualità e la convenienza dei prodotti e servizi.

Al termine della campagna associativa “Momento Donna”, che ha portato ad un

notevole incremento nella compagine sociale della presenza femminile, ha preso il via una

nuova iniziativa, “Momento Giovani”, la cui finalità è sia quella di abbassare l‟età media dei

soci della Cassa, ma soprattutto quella di favorire l‟inserimento degli stessi nel mondo

lavorativo. Il pacchetto studiato per i giovani prevede infatti, oltre un esborso finanziario

limitato per entrare a far parte della compagine sociale della Cassa, l‟accesso a condizioni

particolari ai prodotti e servizi bancari legati al futuro formativo e lavorativo.

E‟ utile inoltre sottolineare che, alla fine del 2008, il credito utilizzato dai soci si

attestava al 60% circa del complesso delle attività a rischio; ben oltre i limiti statutariamente

previsti.

Signori Soci,

molteplici sono state le iniziative realizzate nel corso dell‟anno tese ad assicurare ai

soci della nostra Cassa una serie di vantaggi prettamente bancari.

Nell‟ambito degli interventi di sostegno finanziario:

nella prima parte dell‟anno, allorquando il progressivo aumento del costo del

denaro, aveva influito negativamente sulla determinazione delle rate di mutuo, la

Cassa ha provveduto a rivedere al ribasso i tassi variabili applicati ai mutui

ipotecari finalizzati all‟acquisto della prima casa.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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Sono inoltre proseguite le iniziative già avviate negli anni scorsi relative ai prodotti:

Prestito “Pronto Scuola” per agevolare le famiglie nell‟affrontare le spese di

istruzione dei figli;

Finanziamento a tasso agevolato “Fiori d‟arancio” che mette a disposizione dei soci

e dei loro figli quanto necessario a sostenere le spese ed i costi relativi “all‟atto

costitutivo delle famiglie”, il matrimonio;

Finanziamento a tasso agevolato per l‟acquisto del personal computer;

Con l‟acuirsi della crisi finanziaria ed economica, in risposta alle esigenze che sono

emerse nei territori e dai territori, abbiamo realizzato una serie di iniziative di sostegno nei

confronti dei soci e della clientela quali:

“Operazione Ombrello” per fronteggiare la crisi e superare la sfavorevole

congiuntura economica è stato messo a disposizione delle imprese, delle famiglie e

dei lavoratori in cassa integrazione un plafond di 12 milioni di euro destinati a

finanziamenti a tassi agevolati per interventi urgenti di sostegno. Nel dettaglio, 10

milioni di euro sono stati destinati alle imprese, 2 milioni alle famiglie oltre ad una

ulteriore cifra messa a disposizione per lavoratori in cassa integrazione.

Per incrementare le quote di mercato della filiale di Salerno, città capoluogo della

provincia dove, più che in altre zone geografiche, è sentita la concorrenza degli altri

sportelli bancari e dell‟ufficio postale abbiamo messo a punto una categoria di

conto corrente “Senza Spese” e con particolari condizioni di favore, destinato alle

famiglie, ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati disposti domiciliare l‟accredito

dello stipendio e della pensione e l‟addebito delle utenze.

La consistente presenza di pensionati tra i soci e clienti della Banca, ci ha suggerito

l‟attivazione di un conto corrente con particolari condizioni di favore, denominato

“Anni Tranquilli”, su cui far affluire l‟accredito delle pensioni previa estinzione

del Deposito a Risparmio su cui solitamente viene convogliata tale operatività.

Il settore lattiero caseario, nel corso del 2008 ha subito dapprima i contraccolpi

dello scandalo diossina e successivamente è stato anch‟esso travolto dalla crisi

economico finanziaria. La particolare situazione di crisi, venutasi a creare, ci ha

indotto a mettere a punto, con l‟ausilio di Iccrea Banca S.p.a., un intervento

agevolato a favore del settore.

Nell‟ambito del sostegno ai cittadini appartenenti alle fasci sociali più deboli, in

difficoltà per l‟acuirsi della crisi economica, si inserisce il progetto di microcredito

avviato sul territorio dalla nostra Cassa in partnership con la Caritas diocesana di

Salerno, Campagna ed Acerno che prevede la concessione di prestiti la cui

restituzione avviene in 36 – 48 mesi, a tassi contenuti, senza spese e parzialmente

garantiti da un apposito Fondo costituito dalla stessa Caritas e dalla Banca.

Numerosi sono anche gli accordi che abbiamo sottoscritto con partner locali e nazionali

volti a dare respiro sia alle famiglie che alle piccole e medie imprese per le quali sono

maggiori le esigenze di liquidità e più difficoltoso l‟accesso al credito nella logica di Basilea2.

In questo novero vanno ascritte le adesioni:

al progetto “Diamogli Credito” :un protocollo d‟intesa sottoscritto tra

l‟Associazione Bancaria Italiana ed i Ministeri per le Politiche Giovanili e le

Attività Sportive, per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione,

dell‟Università e della Ricerca, che permette agli studenti, alle prese con la

formazione universitaria e post universitaria, un agevole accesso al credito per

sostenere autonomamente le spese connesse alla propria formazione;

alla convenzione stipulata tra l‟ABI ed il Ministero dell‟Economia e delle Finanze

che prevede la possibilità di rinegoziare mutui a tasso variabile stipulati per

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l‟acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell‟abitazione principale senza il

pagamento di oneri aggiuntivi;

alla convenzione stipulata tra Iccrea Banca S.p.a. e B.I.T. S.p.a., società partecipata

da Iccrea Holding e da alcune Banche di Credito Cooperativo, specializzata nella

consulenza finanziaria nel settore delle c.d. “3A” (Agricoltura, Agroalimentare e

Ambiente), allo scopo di fornire una risposta di elevato livello qualitativo alla

domanda di erogazione di consulenza e/o servizi finanziari da parte della clientela

appartenente al mondo dell‟agricoltura in genere. L‟accordo riconducibile al

comparto dei “Crediti Speciali” prevede l‟intervento di Iccrea Banca nel ruolo di

regolatore/facilitatore per quanto attiene a tutte le operazioni di finanziamento a

medio lungo termine anche a valere su agevolazioni di natura pubblica e/o

comunitaria;

alla convenzione stipulata tra la Federazione Campana delle Banche di Credito

Cooperativo ed il Confidi Salerno per regolare la concessione di affidamenti alle

imprese associate al Consorzio Collettivo Fidi della Provincia di Salerno.

Nel rispetto di quanto deliberato dall‟assemblea dei soci dell‟11 maggio 2008, in cui è

stato deliberato di destinare l‟importo dei dividendi dell‟esercizio in opere di beneficenza, ed

in ossequio ai dettami statutari, molteplici sono stati gli interventi di beneficenza sul territorio

concretizzatisi nell‟erogazione di contributi per più di 30.000,00 euro.

Fattore distintivo della politica sociale, come ormai prassi per la Cassa, è stato anche

quello di estendere una logica di vantaggio e beneficio ai soci di natura non strettamente

creditizia. In tal senso abbiamo organizzato, nel corso dell‟anno, una serie di iniziative legate

al tempo libero, alla formazione allo scambio mutualistico ed alla socializzazione quali:

E‟ continuata l‟iniziativa denominata “Cooperazione Incontri”, nata nel 2006 per

creare momenti di incontro dei soci all‟insegna dello spettacolo. Sul palcoscenico

della Sala Soci della Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di

Battipaglia, dopo lo straordinario spettacolo di musica jazz del gruppo nippo-

argentino Gaia Cuatro, si sono susseguiti la comicità esilarante di Rosalia Porcaro,

il nostalgico racconto e la sublime interpretazione teatrale di Annamaria Ackerman.

Nel Centro Sociale di Battipaglia, al termine della giornata che ha visto la

celebrazione della 94° assemblea dei soci, si è invece svolta la manifestazione

“Pulcinelliade” organizzata per valorizzare un aspetto particolarissimo della

tradizione artistica campana, quella del Teatro di Figura.

Il concorso “Accendi la voglia”, destinato a tutti gli alunni delle Scuole per cui la

Cassa svolge il servizio di cassa e nato per far crescere la “voglia” dei più giovani

di conoscere ed amare la propria terra, nella sua seconda edizione, ha visto la

partecipazione di oltre duecentcinquanta alunni che hanno fatto pervenire i disegni,

le opere grafiche ed i racconti brevi sul tema “Apri una finestra sul futuro della tua

città”;

“Non è mai troppo tardi” è l‟iniziativa di alfabetizzazione informatica destinata ai

soci over 40 per apprendere gli elementi essenziali dell‟uso del computer a cui

hanno partecipato più di 100 soci;

Le esperienze di aggregazione sociale ed umane sono state incentivate attraverso

l‟organizzazione nel periodo estivo di due gite sociali a Londra ed Ostuni che

hanno visto una partecipazione numerosissima;

Nel segno di una tradizione ormai consolidata è stata celebrata la 30° edizione della

“Giornata della Cassa Rurale ed Artigiana”, la Festa del socio nel corso della quale

sono stati premiati i soci anziani e consegnati i premi scolastici ai figli dei soci

particolarmente distintisi nello studio;

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Alla terza età è stata dedicata la Festa del Pensionato che ha portato più di

cinquecento tra soci e clienti a trascorrere una serata spensierata in discoteca.

Ma la nostra Cassa, in quanto realtà finanziaria a carattere locale, deve porsi quale

obiettivo anche quello di essere protagonista del territorio nell‟ambito del quale opera. A tale

scopo deve essere in grado conoscerne e valutarne le istanze, le aspettative ed anche il disagio.

Con questi presupposti abbiamo messo a punto due importanti iniziative cui annettiamo

una importanza rilevante:

Per contribuire alla risoluzione del problema della casa, su iniziativa della Banca

abbiamo concretizzato la costituzione, già preannunciata l‟anno scorso, della

Cooperativa Edilizia “Il Melograno” cui hanno aderito sin da subito oltre 250 soci.

Obiettivo è quello di affiancare i soci nella risoluzione delle esigenze abitative che

investono il territorio. In tal senso sono stati avviati contatti con le amministrazioni

locali per sensibilizzare le stesse aduna fattiva collaborazione in tal senso;

Nel corso del tempo abbiamo avuto modo di constatare che vi è una certa difficoltà

a capire il territorio di riferimento in virtù del basso livello di penetrazione delle

informazioni. Da queste considerazioni è scaturita l‟idea di commissionare una

ricerca sul disagio sociale del territorio per poter, successivamente, porre in essere

iniziative mirate. Con la collaborazione del Prof. Massimo Corsale, già docente di

sociologia dell‟organizzazione, attualmente collaboratore dell‟Università degli studi

Suor Orsola Benincasa e dell‟Università “ La Sapienza” è stata messa a punto

l‟indagine sul tema “Il Disagio sociale nel comprensorio della piana del Sele”.

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6. Dinamica dei principali aggregati

Stato patrimoniale e conto economico

Signori Soci,

si premette che il bilancio al 31 dicembre 2008 è redatto in conformità ai criteri di

valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standard (IFRS) e

dagli International Accounting Standard (IAS) – emanati dall‟International Accounting

Standard Board (IASB) ed adottati dalla Comunità Europea secondo la procedura di cui all‟art.

6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio

2002 – e secondo le disposizioni della Circolare della Banca d‟Italia n. 262 del 22 dicembre

2005 “Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”.

Nell‟ambito di tale contesto normativo, la Banca ha redatto il bilancio al 31 dicembre

2008 – così come avvenuto per i bilanci relativi agli esercizi 2006 e 2007 – in ossequio ai

nominati standard internazionali IAS/IFRS e nel rispetto delle disposizioni che la Banca

d‟Italia ha emanato nell‟ambito dei poteri regolamentari ad essa attribuiti in materia di “forma

tecnica” dei bilanci bancari.

La raccolta e gli investimenti della clientela

La raccolta bancaria in Italia è cresciuta nel corso dell‟anno in misura significativa. A

novembre 2008 il tasso di crescita annuo è stato pari al 14,6% (+6,6 % a novembre 2007). I

depositi in conto corrente hanno accelerato negli ultimi mesi, favoriti da un aumento della

preferenza per la liquidità.

Sempre in novembre, il ritmo di espansione delle obbligazioni emesse dalle banche

italiane è salito al 22,0%, riflettendo le nuove emissioni sul mercato domestico. Circa un terzo

della crescita può essere, tuttavia, attribuito agli acquisti effettuati da altre banche italiane. Il

tasso di interesse medio sui depositi a famiglie e imprese si attestava a novembre al 2,25%.

In tale contesto, la raccolta complessiva delle BCC si è sviluppata negli ultimi dodici

mesi ad un tasso significativo (+12,3%), pressoché in linea con la media rilevata nel sistema

bancario se escludiamo le emissioni obbligazionarie che, nelle altre banche, sono state in gran

parte riacquistate da altri istituti di credito. La quota delle BCC nel mercato della raccolta “da

residenti” è pari a novembre 2008 all‟8,9% in leggera contrazione rispetto al dato 2007 (9,1%).

L‟aggregato “depositi, PCT e obbligazioni” era pari alla fine di novembre 2008 a 133.575

milioni di euro e si stima che approssimi quota 136 miliardi di euro a fine anno.

E‟ proseguita la tendenza ad un maggior sviluppo della componente “a tempo” rispetto

a quella “a vista”, in particolare delle emissioni obbligazionarie e dei pronti contro termine.

L‟incidenza delle obbligazioni sul totale della raccolta, superiore al 41%, è in linea con la

media di sistema; nell‟ultimo scorcio dell‟anno il ricorso alle emissioni obbligazionarie da

parte delle BCC ha subito una leggera decelerazione determinata dall‟acuirsi di un clima di

incertezza sull‟andamento economico futuro e dalla conseguente preferenza, da parte di

famiglie e imprese, per forme più liquide di provvista.

La nostra Cassa ha fatto segnare un risultato tutto sommato positivo, dal momento che

la raccolta netta da clientela (voce 20 “Debiti verso la clientela” + voce 30 “Titoli in

circolazione”), che ammonta alla fine dell‟anno a 290,8 milioni di euro, ha registrato un

incremento del 5,18%.

La raccolta indiretta del complesso delle BCC si è incrementata su base d‟anno del 7%,

in linea con il sistema bancario complessivo. La quota di mercato della Categoria in tale

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comparto è stabile all‟1,3%.

La Cassa ha visto i dossier della propria clientela passare da 57,1 milioni di Euro a

fine 2007 ai 45,3 milioni di euro del 31 dicembre 2008 con un decremento del 26,0%. La

marcata flessione è da ricercare sia nel vistoso calo delle quotazioni degli strumenti finanziari

registrato nell‟ultima parte del 2008 che nelle ingenti fuoriuscite dai mercati causate dalle

preoccupazioni diffusesi tra gli investitori per la grave situazione che si è andata

progressivamente delineando.

Raccolta Diretta:

Conti correnti passivi

Ammontano a fine esercizio a 127,8 milioni di euro, in incremento rispetto all‟esercizio

precedente (+6,30%).

Prestiti obbligazionari

Il saldo di fine esercizio è pari a 39,5 milioni di euro, con un incremento del 17,15%

rispetto all‟esercizio precedente.

Depositi a risparmio

A fine 2008 il saldo complessivo di tale forma tecnica risulta pari a 92,7 mln di euro, in

contrazione del 6,95%, rispetto al precedente esercizio.

Certificati di deposito

L‟ammontare dei certificati di deposito si attesta a 16,7 mln di euro, con un incremento

del 3,97% rispetto al 2007. Per il terzo anno consecutivo, dopo circa un decennio di costante

flessione, in conseguenza dell‟inasprimento dell‟incidenza fiscale verificatosi nell‟anno 1996,

il comparto fa registrare una crescita. Resta comunque la forma tecnica di minor peso sul

comparto della raccolta diretta rappresentando il 5,75% del totale.

Pronti contro termine

L‟ammontare complessivo a fine esercizio è pari a 13,9 milioni di euro contro i 6,8

milioni di euro del 31/12/2007.

Raccolta indiretta:

La raccolta indiretta al 31 dicembre 2008 a valori di mercato risulta così composta:

2008 2007 variazione %

AZIONI 1.562.033 3.216.732 -51,44%

OBBLIGAZIONI SOCIETARIE

1.473.360 844.349

74,50%

TITOLI DI STATO

34.200.999 39.860.499

-14,20%

Totale A) 37.236.392 43.921.580

-15,22%

FONDI COMUNI, ALTRE FORME DI

INVESTIMENTO COLLETTIVO E PRODOTTI

ASSICURATIVI

8.061.486 13.152.566 -38,71%

Totale complessivo 45.297.878 57.074.146 -20,63%

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Sia il comparto amministrato che la raccolta gestita nel corso del 2008 registrano un

deciso decremento degli stock rispettivamente del 15,22% e del 38,71% incorporando sia la

caduta dei corsi che la disaffezione degli investitori.

Gli impieghi

Nel corso del 2008 il tasso di espansione degli impieghi bancari in Italia si è

fortemente ridotto. La variazione annua si è attestata a novembre al +3,4%, contro il +10,6% di

dodici mesi prima. Tenendo conto dell‟effetto contabile delle cartolarizzazioni la crescita è

stata dell‟8,7% sui dodici mesi. Seguendo una tendenza in atto dalla fine del 2007, gran parte

dei titoli derivanti dalle cartolarizzazioni sono stati successivamente riacquistati dalle stesse

banche che hanno originato le operazioni, al fine di ottenere strumenti stanziabili a garanzia

nelle operazioni di rifinanziamento con l‟Eurosistema. Il rallentamento del credito bancario ha

riflesso la debolezza della domanda da parte delle imprese e delle famiglie.

L‟indagine sul credito bancario (Bank Lending Survey), relativa al terzo trimestre del

2008 e la ricerca trimestrale Banca d‟Italia – Il Sole 24 Ore sulle aspettative di inflazione e

crescita nell‟industria e nei servizi condotta a dicembre e l‟inchiesta mensile dell‟ISAE di

dicembre rilevano, inoltre, un sensibile inasprimento nei criteri adottati per l‟erogazione dei

prestiti.

Per quanto attiene le Banche di Credito Cooperativo, la crescita degli impieghi è

risultata superiore a quella media di sistema, con un incremento dell‟10,3% su scala nazionale.

La nostra Cassa dal canto suo ha registrato un incremento del 2,00% degli impieghi che al 31

dicembre 2007 hanno superato i 151 milioni di euro.

Crediti verso clientela:

Conti correnti attivi

A fine 2008 il saldo di tale forma tecnica risulta pari a 37,3 milioni di euro, in contrazione

dell‟ 1,76%, rispetto al precedente esercizio.

Mutui

Ammontano a fine esercizio a 65,4 milioni di euro, in incremento rispetto all‟esercizio

precedente (+4,74%).

Finanziamenti per anticipi sbf

Continuando l‟ascesa che si registra ormai da svariati esercizi il saldo di tale forma tecnica

ammonta al 31/12/2008 a 22,2 milioni di euro, con un incremento del 5,72% rispetto al dato

del 2007.

Rischio di portafoglio

Al 31/12/2008 ammonta a 6,8 milioni di euro in incremento rispetto al 31/12/2007 del

32,02% con una decisa inversione di tendenza rispetto ai precedenti esercizi, pur rimanendo

la forma tecnica di minor peso nel comparto degli impieghi a clientela (4,51%).

Attività deteriorate

Ammontano a fine esercizio a 7,4 milioni di euro in decremento rispetto all‟esercizio

precedente (-3,84%) risultando in controtendenza rispetto al resto del sistema cooperativo. L‟

incidenza sull‟intero comparto è del 4,9% che si eleva al 7,38% inserendo tra i crediti

problematici l‟attuale valore di bilancio dei titoli Junior acquisiti dalla Banca nell‟ambito della

operazione di cartolarizzazione di crediti in sofferenza con la Società Veicolo Bcc Securis srl.

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Il contenuto incremento i crediti in sofferenza esposti in bilancio per 3,2 milioni di

euro a seguito di rettifiche di valore per 4,7 milioni. Il rapporto sofferenze lorde (al 31

dicembre 2008 pari a 7,9 milioni) su impieghi lordi (al 31 dicembre 2008 pari a 158,0

milioni) si attesta al 4,97% mentre il rapporto sofferenze nette attualizzate su impieghi

netti è pari al 2,09% con una percentuale di copertura (attualizzazione inclusa) del 59,77%.

Sostanzialmente stabili le partite incagliate esposte in bilancio per 2,7 milioni a

seguito di rettifiche di valore analitiche e di altre tipologie per 0,8 milioni. Il rapporto

partite incagliate lorde (al 31 dicembre 2008 pari a 3,4 milioni) su impieghi lordi si attesta

al 2,18% mentre il rapporto partite incagliate nette attualizzate su impieghi netti è pari al

1,76% con una percentuale di copertura (attualizzazione inclusa ) del 22,74%.

In notevole flessione le esposizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 180 giorni

esposte in bilancio per 1,6 milioni a seguito di rettifiche di valore di comparto per 0,4

milioni (al 31/12/2007 rispettivamente 2,7 e 0,3 milioni di euro). Il rapporto esposizioni

scadute e/o sconfinanti da oltre 180 giorni a valori lordi (al 31 dicembre 2008 pari a 2,0

milioni) su impieghi lordi si attesta al 1,24% mentre il rapporto degli stessi aggregati

rideterminati a valori netti è pari al 1,04% con una percentuale di copertura del 19,35%.

In linea con gli esercizi precedenti, è continuata la crescita degli impieghi concessi ai

settori tradizionalmente assistiti dalla Banca, famiglie consumatrici e produttrici, imprese

artigiane ed aziende agricole, piccole e medie imprese industriali, come del resto previsto

dalla nostra mission.

Al 31 dicembre 2008 il rapporto impieghi/depositi della Cassa è pari al 51,96%, in

leggera flessione rispetto al 53,58%, dell‟esercizio precedente.

Il credito utilizzato direttamente dai Soci della Cassa è aumentato nel corso del 2008,

superando a fine dicembre i 104 milioni di euro, con un incremento di oltre il 4% rispetto

all‟esercizio precedente. Come innanzi accennato cumulando al credito a favore dei soci le

attività a ponderazione zero, l‟aggregato complessivo costituisce il 60% circa del complesso

delle attività a rischio e conferma il pieno rispetto da parte della Banca di svolgere in via

prevalente le sue attività con i soci così come previsto dalle disposizioni di Legge e di

Vigilanza nonché dall‟articolo 16 dello Statuto Sociale.

Pienamente rispettate, come già si è innanzi accennato, anche le limitazioni di

operatività in attività di rischio al di fuori della zona di competenza territoriale, rappresentando

a fine 2008 tali attività l‟1,41% del complesso delle attività a rischio ben al di sotto quindi del

limite al 5% normativamente e statutariamente previsto (art. 18 dello statuto sociale).

Le attività finanziarie

Nel corso del 2008, le consistenze del portafoglio di proprietà della nostra Cassa pari a

108,5 milioni di euro si sono incrementate di 11,2 milioni, con un incremento percentuale del

11,56% ben al di sopra della media del sistema cooperativo che registra un incremento annuo

del 5,7%. A fine 2008, il portafoglio delle attività finanziarie e degli investimenti

sull‟interbancario ammontava a 184,6 milioni di euro.

Si riportano di seguito le voci di bilancio che recepiscono tali attività finanziarie,

classificate in base ai vigenti principi contabili internazionali IAS/IFRS ed in particolare allo

IAS 39.

Attività finanziarie di negoziazione ( voce 20 attivo)

La voce “attività finanziarie detenute per la negoziazione”, valutate al fair value

rilevato a conto economico, ammonta a fine 2008 a 19,3 milioni di euro.

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Attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 40 attivo)

Tale categoria di attività finanziarie, che registra a fine 2008 una consistenza di 89,2

milioni di euro, include, tra gli altri, i titoli azionari di proprietà della Banca e che non sono

qualificabili “partecipazioni di controllo” essendo costituiti da partecipazioni in organismi del

movimento del Credito Cooperativo ed altre società con le quali si è inteso realizzare una

situazione di legame durevole. Il relativo valore ammonta a 3,6 milioni di euro la cui maggior

consistenza è costituita da azioni di ICCREA Holding SpA per 2,8 milioni di euro, e da azioni

della Federazione Campana per 392 mila euro.

Crediti verso banche (voce 60 attivo)

Nella categoria “crediti verso banche” sono ricompresi i depositi interbancari e la

riserva obbligatoria.

Alla fine del 2008 la voce ammonta a circa 76 milioni di euro in crescita del 4,56%

rispetto al 2007 ben al di sotto della media delle Bcc italiane che ha fatto registrare un

incremento del 10,8% ed ancor più rispetto al sistema bancario nazionale che registra un

incremento del 16,1% .

I Servizi

Nel corso del 2008, confermando il positivo trend degli ultimi esercizi, si è

ulteriormente incrementato il numero dei clienti che utilizzano gli strumenti di pagamento

distribuiti dalla nostra Cassa, nelle diverse tipologie disponibili.

Al 31 dicembre 2008 risultano emesse su richiesta della clientela nr. 283 carte

prepagate TASCA collocate per conto dell‟ICCREA Banca s.p.a..

Risultavano in circolazione a fine esercizio 2388 carte di credito in gran parte

costituite dalle Carte del Credito Cooperativo che in pochi anni hanno decisamente

sopravanzato le pur affermate CartaSi e Bankamericard.

Nel corso del 2008 nell‟ambito del progetto “ABI 8000” di Iccrea Banca, è iniziata la

migrazione delle carte di debito verso la tecnologia a microchip, avviando in tal modo il

processo di progressivo abbandono delle carte a banda magnetica.

In buon incremento la diffusione presso gli esercenti convenzionati delle

apparecchiature pos (point of sale) della Banca per le quali al 31 dicembre 2008

risultavano 381 installazioni (+ 3,53% rispetto al 31 dicembre 2007).

Nell‟ambito dei nuovi canali di comunicazione e di operatività si segnala con

soddisfazione il continuo incremento (+14%) dell‟internet banking a privati e ad aziende.

Complessivamente risultano attivi 1.637 contratti.

Anche per il 2008 l‟operatività svolta nel settore della locazione finanziaria per conto

della società del gruppo Banca Agrileasing Spa risulta soddisfacente. Sono stati stipulati nr.

32 nuovi contratti di leasing per un ammontare di oltre 2 milioni di euro.

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7. Le attività materiali e immateriali

Le Attività materiali ed immateriali

Attività materiali (voce 110 attivo)

Le attività materiali nette a fine 2008 si attestano a 7,8 milioni di euro, con un

decremento del 4,72% rispetto all‟esercizio 2007.

Come dettagliato nella nota integrativa le immobilizzazioni tecniche della Azienda

non hanno avuto nel 2008 movimentazione di rilievo. Nell‟esercizio si è proceduto ad alcuni

acquisti di macchine elettroniche ed altre attrezzature per ufficio nonché ad attività di

manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali di terzi adibiti alla attività bancaria ed in

particolare i locali della Agenzia di Pontecagnano.

Attività immateriali (voce 120 attivo)

La Banca non ha iscritto nell‟attivo dello Stato Patrimoniale alcun costo relativo a

pubblicità, impianto, formazione, riorganizzazione o incentivo all‟esodo, la cui

capitalizzazione come onere pluriennale, del resto non è più consentita dalla vigente

normativa. La spese sostenute per migliorie ad immobili non di proprietà sono state riportate

tra “le altre attività” allorquando non è stato possibile ricondurle o attribuirle a specifici

cespiti.

Per maggiori informazioni relative alle due voci di cui sopra si rimanda alla Nota

integrativa e ai prospetti di riconciliazione con le relative note esplicative.

L’assetto patrimoniale e finanziario

Il patrimonio di vigilanza della Cassa, in caso di approvazione della proposta di

destinazione dell‟utile dell‟esercizio, ammonterà a 48,2 milioni di euro.

Il processo di rafforzamento patrimoniale della nostra Istituzione viene perseguito

costantemente, anche allo scopo di fronteggiare i numerosi rischi connessi all‟attività bancaria

ed a supportare le strategie future.

Il coefficiente di solvibilità si è attestato a fine esercizio al 28,81% in incremento

rispetto al 26,46%, del 2008 in ragione dell‟applicazione dei parametri previsti dalle nuove

disposizioni di Vigilanza prudenziale (Basilea 2). La Banca infatti ha beneficiato, a livello di

rischio di credito, delle migliori ponderazioni previste per i crediti garantiti da ipoteche e per i

crediti del segmento “retail”, comparti che storicamente rappresentano il nostro “core

business”.

Risulta peraltro ampiamente superato il livello minimo di patrimonializzazione

richiesto dalla Vigilanza evidenziandosi un esubero di patrimonio libero di 27,7 milioni di

euro.

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8. Risultanze del Conto Economico

L‟esercizio 2008 si chiude con un utile netto pari a 3,6 milioni di euro, rispetto a 3,8

milioni di euro dell‟esercizio precedente, con un decremento del 4,06% che appare

decisamente contenuto se rapportato alle stime al momento disponibili relative sia al sistema

bancario complessivo che alle Bcc (flessione dell‟ utile di esercizio compresa tra il 15 e il 20

per cento).

Il margine di interesse, rappresentato alla voce 30 di conto economico, si è

incrementato del 6,44%, quotando a fine 2008, Euro 14,3 milioni.

Gli interessi attivi registrano un incremento di 1,9 milioni di euro correlato alla

crescita dei volumi intermediati ed allo spread di remunerazione che si è ottenuto allocando

consistenti quote della liquidità in depositi interbancari a tempo. Buona parte del 2008 è stato

infatti caratterizzato da tassi interbancari che pagavano un elevato differenziale rispetto ai tassi

ufficiali di riferimento a causa della crisi che ha messo in ginocchio l‟intero sistema bancario.

Gli interessi passivi si incrementano di 1,0 milioni di euro ascrivibile, oltre

all‟incremento dei volumi intermediati, alla maggiore remunerazione della raccolta a tempo e

dei Pronti contro termine. Tra l‟altro a partire da novembre 2008 la Banca ha cominciato a far

ricorso al rifinanziamento presso la BCE e il costo sostenuto per tale operatività ammonta a

fine esercizio a circa 39mila euro.

Le commissioni nette, voce 60 del conto economico, ammontano a 1,7 milioni di euro e

risultano invariate rispetto allo scorso esercizio.

Le risultanze delle componenti sopra descritte, cumulate ai dividendi percepiti, al

risultato netto dell‟attività di negoziazione, degli utili da cessione o riacquisto di attività

finanziarie disponibili per la vendita e di passività finanziarie, determinano un margine di

intermediazione (voce 120) di circa 16,0 milioni di euro, con una variazione in aumento del

4,11% rispetto all‟esercizio 2007. Da evidenziare che la Banca non ha esercitato la deroga

prevista dallo IAS 39, emanata a seguito del crollo dei corsi degli strumenti finanziari

registrata nella seconda parte del 2008, che prevede in particolari situazioni la possibilità di

trasferire i titoli dalle categorie IAS che registrano le differenze di fair value a conto

economico ad altre categorie (costo ammortizzato o fair value a patrimonio). Pertanto le

minusvalenze contabilizzate a fine esercizio sul portafoglio di negoziazione (voce 20 di Stato

Patrimoniale), tra l‟altro costituito solo da titoli di stato a tasso variabile (CCT), ammontano a

0,9 milioni di euro.

Il rapporto margine di interesse/margine di intermediazione è pari all‟ 89,50% rispetto

all‟ 87,55%, dell‟esercizio 2007. In leggero peggioramento l‟indicatore di efficienza

gestionale, il cosiddetto “cost income ratio” (rapporto tra costi operativi e margine di

intermediazione) che si attesta a fine 2008 al 61,42% rispetto al 60,40% del 2007, dopo

aver registrato una contrazione di oltre 7,5 punti percentuali dal 31/12/2005 (68,08).

Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti, riportate alla voce 130,

ammontano a 1,5 milioni di euro a conferma di una politica di prudenziale ed attenta

valutazione dei crediti anomali e di una rigorosa applicazione dei criteri di valutazione

collettiva delle posizioni non assoggettate ad impairment individuale.

Il risultato netto della gestione finanziaria, di cui alla voce 140, si incrementa del

2,82% rispetto all‟esercizio precedente.

Le spese del personale di cui alla voce 150a) aumentano del 14,86%, incremento in

gran parte determinatosi per la contabilizzazione, secondo i criteri IAS, delle riattribuzioni a

conto economico del fondo tfr e del fondo premi di fedeltà, nonché per l‟erogazione nel mese

di luglio 2008 di incentivi per l‟esodo di due unità. Le altre spese amministrative, riportate

alla voce 150b) si incrementano dell‟ 1,81%.

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9. Le risorse umane

Signori Soci,

l‟organico della Banca alla data del 31/12/2008 era costituito da n. 88 dipendenti in

aggiunta ai 2 componenti la Direzione Generale (n. 87 al 31/12/2007). Nel 2008 si sono

registrate 2 fuoriuscite e 3 nuove assunzioni.

La composizione dell‟organico rileva n. 58 uomini (65,9%) e n. 30 donne (34,1%) con

un solo rapporto di lavoro a part-time. Il dettaglio degli inquadramenti del personale è riportato

nella nota integrativa.

Massima attenzione è stata riversata sulla pianificazione di percorsi formativi

individuali e di gruppo, avvalendosi come già avvenuto per il passato delle strutture specifiche

del Credito Cooperativo (Federazione Regionale, Ente di Formazione “R. Pingaro” e ISIDE

per quanto riguarda l‟addestramento e la formazione operativa).

Nel corso del 2008 sono stati effettuati ben 356 giorni di formazione, pari ad oltre

2.670 ore, con un incremento rispetto all‟anno precedente di circa 200 ore e di oltre 1.500 ore

rispetto all‟anno 2006.

La formazione si è suddivisa in interna, specialistica ed operativa.

La formazione interna, tenuta da personale della Banca e da consulenti esterni

direttamente all‟interno dell‟Azienda, ha interessato la totalità dei dipendenti affrontando

tematiche quali:

Catalogo prodotti bancari e finanziari;

Nuove norme sull‟Antiriciclaggio;

Piano di continuità operativa;

Obblighi di adeguata verifica della clientela;

Progetto Formativo “da cassiere ad operatore di sportello”.

Inoltre, presso la sala Formazione della Filiale di Olevano Sul Tusciano è stata portata

a termine la formazione istituzionale prevista per il primo anno per il personale assunto con

contratto di “Apprendistato Professionalizzante”, iniziata ad aprile dello scorso anno, ed è stata

avviata quella prevista per il secondo anno (si tratta di 120 ore di formazione individuale per

quattro anno).

La Formazione specialistica esterna si è tenuto prevalentemente presso la sede della

Federazione Regionale delle BCC e presso l‟ente di Formazione “R. Pingaro”.

Si sono conclusi i percorsi Formativi finanziati da Foncoop, denominati

“FORMINNOVA” e “BCC News”, iniziati lo scorso anno, e si è aderito al progetto “HAKA-

BCC”, ancora in corso i realizzazione, sempre finanziato da Foncoop.

Di particolare importanza è stato, inoltre, il Progetto “Atomizzazione” che ha visto

impegnato il nostro addetto alla consulenza Agrileasing in una attività Formativa presso la

Sede Romana della Società per circa 100 ore.

Inoltre, dal mese di gennaio e fino a tutto il mese di giugno si è dato seguito al progetto

iniziato lo scorso anno e denominato “Luna Rossa”. È stato formato un gruppo di lavoro e

cinque sottogruppi che sotto la guida del Prof. Filippo Passalacqua, della Società SeF

Consulting, hanno avviato progetti atti al miglioramento della comunicazione interna.

La Formazione operativa, organizzata dalla Società ISIDE, si è tenuta presso la

Federazione Regionale delle BCC ed è stata incentrata in modo prevalente sugli aggiornamenti

e sulle innovazioni apportate alle applicazioni ed alle procedure operative per adeguarle alle

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nuove regole e disposizioni normative e di Vigilanza nonché per meglio supportare

l‟operatività quotidiana della Banca.

Anche per il corrente anno è previsto un notevole impegno organizzativo per la

Formazione del personale:

Sono stati individuati e tempestivamente segnalati alla Funzione Formazione della

Federazione Regionale le esigenze ed i fabbisogni formativi sia specialistici che di

base;

È stato predisposto il programma per terminare l‟attività Formativa del secondo anno

per il personale assunto con contratto di “Apprendistato Professionalizzante” e si dovrà

avviare quella per il terzo anno;

È stata data l‟adesione ad un Progetto finanziato dalla Regione Campana denominato

“Oceani VerdiBlu”, nonché si darà adesione al Progetto finanziato da Foncoop di

prossima emanazione;

Si organizzeranno molteplici sessioni formative all‟interno dell‟azienda con la

partecipazione di relatori e consulenti esterni per informare ed istruire il personale sulle

caratteristiche dei prodotti commerciali e finanziari distribuiti dalla Banca nonché

specifici approfondimenti su innovazioni normative e regolamentari delle tematiche

bancarie;

Particolare attenzione sarà riservata, inoltre, alla Formazione identitaria, alla

rilevazione dei fabbisogni formativi e alla valutazione di efficacia dell‟intervento

formativo;

Infine, in attuazione del deliberato consiliare del 7/10/2008, è stato dato avvio al

Progetto “Organizzazione Rete di Vendita” che mira:

A trasferire a tutta la “Rete di Vendita” l‟organizzazione e le competenze della struttura

centrale;

Al potenziamento delle risorse;

Ad una maggiore autonomia organizzativa;

Alla pianificazione di un‟attività Formativa che, oltre a rafforzare in tutto il personale il

sentimento di appartenenza e la condivisione dei valori del Credito Cooperativo, possa

realizzare una maggiore flessibilità operativa e dare maggiore impulso alle attività di

consulenza e sviluppo commerciale.

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10. La gestione dei rischi

Gli intermediari Creditizi si trovano oggi ad operare nell‟ambito di uno scenario

economico e finanziario che impone, come non mai, un‟analisi meticolosa, integrata e

completa della politica di gestione e prevenzione dei rischi.

La nostra Banca, pur in ossequio del principio di proporzionalità che ha costantemente

ispirato il Sistema dei Controlli Interni riguardo il suo grado di affinamento, calibrato sulla

complessità e rischiosità del contesto fronteggiato, nel decorso esercizio ha proseguito la

consolidata attività di presidio dei rischi, impegnandosi, nel contempo, a implementare la

Struttura con l‟introduzione della nuova Funzione di Compliance.

L‟istituzione della Funzione, prescritta dalle norme dettate in materia dalla Banca

d‟Italia, è avvenuta con delibera del Consiglio di Amministrazione mediante il conferimento

dell‟incarico a un proprio membro; per quanto concerne, invece, la Funzione di controllo di

conformità ex Regolamento congiunto Banca d‟Italia-Consob del 29 ottobre 2007, relativa ai

processi adottati per la prestazione dei servizi e delle attività di investimento, lo specifico

incarico era già stato attribuito alla preesistente Funzione di Risk Controlling.

Unitamente al conferimento dell‟incarico, l‟Organo amministrativo ha formalizzato le

Politiche per la gestione del rischio di non conformità, nonché il Regolamento di Processo

della Funzione; ha adottato, altresì, una soluzione organizzativa che prevede di esternalizzare

alla Federazione regionale le attività relative alla consulenza legale e quelle inerenti la

definizione degli interventi organizzativi interni e di mitigazione.

La Funzione, nell‟architettura del Sistema, si colloca tra gli organi di controllo di

secondo livello, ed è orientata al presidio del rischio di compliance , inteso come il rischio di

incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di

reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative (di leggi o di regolamenti )

ovvero di autoregolamentazione ( statuto, codici di condotta ecc.).

La particolare natura e potenziale gravità del rischio di compliance hanno richiesto l‟

instaurazione di rapporti di collaborazione e sinergia tra la nuova Funzione e le varie Unità

Organizzative aziendali, al fine di migliorare l‟efficienza e l‟efficacia dei controlli; si è inteso

perseguire, in tal modo, anche l‟obiettivo di assicurare alla Funzione le migliori condizioni per

gli interventi, in considerazione dell‟ampiezza del perimetro di attività e della particolare

complessità dei compiti di controllo.

Nell‟esercizio 2008 si è proceduto all‟implementazione del processo di valutazione

interna dell‟adeguatezza della dotazione patrimoniale (ICAAP). Esso risponde al requisito

regolamentare di informativa sul processo, documentando le caratteristiche qualitative

fondamentali dell‟iter di pianificazione patrimoniale e di valutazione di tutti i rischi ai quali la

Banca è o potrebbe essere esposta. I rischi sono stati valutati con riferimento alle varie

categorie ( Credito, Controparte, Mercato, Operativo, Concentrazione, Tasso di interesse,

Liquidità, Residuo, Cartolarizzazione, Strategico, Reputazionale ), pervenendo – in merito al

capitale complessivo – ad una valutazione di eccedenza patrimoniale che può essere

considerata più che soddisfacente. Si evidenzia che le maggiori esposizioni sono quelle riferite

al Rischio di Credito e al Rischio Operativo.

La Banca utilizza a regime il Sistema CRC ( classificazione del rischio di credito ) di

Federcasse per la misurazione del Rischio di Credito e l‟attribuzione di rating alle controparti.

Viene inoltre aggiornato il Piano di continuità operativa per gestire i processi aziendali

critici in caso di incidenti o catastrofi naturali.

Riguardo il trattamento dei dati, si è provveduto alla prescritta revisione annuale del

Documento Programmatico sulla sicurezza.

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La Banca, in ossequio a quanto disposto dall‟art. 34 del Codice in materia di protezione

dei dati personali, recato dal D. Lgs. n. 196/2003, ha provveduto alla redazione del documento

programmatico sulla sicurezza 2008. Nel documento sono contenute idonee informazioni

riguardo:

l‟elenco dei trattamenti di dati personali;

la distribuzione dei compiti e delle responsabilità nell‟ambito delle strutture

preposte al trattamento dei dati;

l‟analisi dei rischi che incombono sui dati;

le misure da adottare per garantire l‟integrità e la disponibilità dei dati, nonché la

protezione delle aree e dei locali, rilevanti ai fini della loro custodia ed

accessibilità;

la descrizione dei criteri e delle modalità per il ripristino delle disponibilità dei

dati in seguito a distruzione o danneggiamento dei medesimi o degli strumenti

elettronici;

la previsione di interventi formativi degli incaricati del trattamento per renderli

edotti dei rischi che incombono sui dati, delle misure disponibili per prevenire

eventi dannosi, dei profili della disciplina sulla protezione dei dati personali più

rilevanti in rapporto alle relative attività, delle responsabilità che ne derivano e

delle modalità per aggiornarsi sulle misure minime adottate dal titolare;

la descrizione dei criteri da adottare per garantire l‟adozione delle misure minime

di sicurezza in caso di trattamenti di dati personali affidati, in conformità al

codice, all‟esterno della struttura del titolare.

La Banca ha inoltre provveduto alla redazione del documento programmatico sulla

sicurezza 2009»

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11. Relazione sul carattere mutualistico della Cooperativa e sulle politiche di ammissione di

nuovi soci

Le nuove disposizioni previste in materia di diritto societario, di Vigilanza Cooperativa

e il nostro Statuto prevedono l‟indicazione specifica dei criteri da seguire nella gestione sociale

per il conseguimento dello scopo mutualistico, nonché delle politiche seguite per l‟ammissione

di nuovi soci oltre a queste norme la nostra Cassa “opera avendo ben presente la carta dei

valori del Credito Cooperativo.

L‟esercizio del credito prevalentemente ai soci e l‟adozione di politiche aziendali tali

da favorire l‟ampliamento della compagine sociale, non costituiscono per la nostra Cassa

semplici vincoli normativi da rispettare, bensì elementi fondanti dell‟economia mutualistica,

che caratterizza la natura delle banche di credito cooperativo. La mutualità non si limita

tuttavia “al fare” banca nell‟interesse concreto dei soci, ma si occupa di tutta una serie di

attività verso e per il territorio di riferimento e verso i soggetti che lo abitano. Quindi, l‟identità

dalla nostra Cassa e delle altre Bcc è esplicitata nell‟art. 2 dello Statuto dove, accanto allo

scopo di “favorire i soci e gli appartenenti delle comunità locali nelle operazioni e nei servizi

bancari”, appare “la promozione delle condizioni morali, culturali ed economiche” dei soci e

delle comunità locali e la “coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del

territorio” .

Il piano strategico 2008-2010 della nostra Cassa riconferma la politica sia economica,

sia di promozione sociale tesa a valorizzare i soci in quanto “risorsa primaria”.

La funzione mutualistica della nostra Cassa, come delle altre Bcc, è stata oggetto nel 2008

di uno specifico controllo riguardante aspetti della gestione e dell‟attività degli organi sociali,

derivante dall‟entrata in vigore il 1° Gennaio 2007 (Legge n. 220 del 2 Agosto 2002

concernente : Norme in materia di riordino della vigilanza sugli enti cooperativi, ai sensi

dell‟art. 7, comma 1, della legge 3 aprile 2001, n. 142, recante “Revisione della legislazione in

materia cooperativistica”). Le nuove disposizioni hanno lo scopo di “sollecitare” le banche di

credito cooperativo a continuare ad essere “cooperative di qualità”. La revisione, svolta dalle

strutture associative delle Bcc, ha verificato l‟osservanza di:

1. esercizio del Credito prevalentemente con i Soci

2. perseguimento in modo assai limitato risultati lucrativi

3. assenza di preclusione all‟ingresso di nuovi soci

4. stretto legame con la zona di competenza territoriale della Banca

5. esercizio di una reale democrazia cooperativa.

La revisione cooperativa si affianca al controllo di Bankitalia e accentuerà il profilo della

tutela, della valorizzazione e della promozione dell‟identità peculiare delle Banche di credito

cooperativo.

L‟esito della verifica cooperativa svolta dalla nostra Federazione nel mese di luglio, ha

avuto riscontri positivi riconoscendo alla nostra Cassa il lavoro e l‟impegno a favore dei Soci e

delle Comunità.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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12. Soci

Al 31 dicembre 2008, la compagine sociale era composta da 3.614 soci, con un

aumento del 9,3% rispetto all‟anno precedente. Il capitale sociale è passato da 308.349 euro a

311.553 euro. Rispetto alla stessa data dell‟anno precedente la compagine sociale è aumentata

di 278 unità, (n. 322 soci entrati e 44 usciti per decessi, recessi e esclusione per mancanza di

requisiti).

La misura del sovrapprezzo richiesta ai nuovi soci è rimasta invariata rispetto all‟anno

precedente (€ 57,42).

Nel corso dell‟esercizio 2008 sono state accolte tutte le domande di ammissione a socio

pervenute alla Cassa. Nessuna domanda di ammissione a socio è stata respinta.

Conformemente al principio della centralità del socio e alla natura mutualistica della

Cassa, ai soci vengono garantite una considerazione prioritaria nella concessione dei crediti,

nonché l‟offerta di prodotti e servizi a condizioni vantaggiose.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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13. Evoluzione prevedibile della gestione

In questo primo scorcio dell‟anno, l‟attività aziendale è proseguita secondo le linee

programmate in un cotesto che è, e sarà, ancora condizionato da un significativo rallentamento

dell‟attività economica e bancaria come conseguenza del progressivo deterioramento delle

prospettive dell‟economia. Tutti i dati forniti dagli indicatori macroeconomici non lasciano

alcun margine di dubbio sull‟inevitabile perdurare per gran parte del 2009, della fase di

debolezza ciclica in atto dal quarto trimestre del 2007.

Nel contesto appena delineato, continueremo a destinare consistenti risorse al sostegno

degli organismi locali per la realizzazione di attività nel campo dell‟assistenza, della cultura,

dell‟ambiente per il conseguimento del primario obiettivo di contribuire attivamente al

miglioramento della qualità della vita nel territorio.

Gli interventi di promozione dello sviluppo sociale e culturale del territorio e delle

comunità locali saranno concretizzati sia sostenendo l‟attività di organizzazioni dedicate sia

mediante realizzazione diretta.

Ai fini di una compiuta realizzazione della mission aziendale assume fondamentale

rilievo il massimo attenzionamento di tutte le componenti aziendali alla prevenzione ed al

contrasto sociale del fenomeno dell‟usura, che l‟attuale disagio economico e sociale di tante

famiglie e piccole imprese rende oggi ancor più diffuso e pericoloso.

Per quanto riguarda la compagine sociale le attività della Banca saranno rivolte a:

consolidare la già elevata fidelizzazione dei soci anche mediante iniziative extra

bancarie proseguendo nell‟intensa attività sociale promossa nel corso dei trascorsi anni;

incrementare la base sociale con appropriate azioni di sviluppo da indirizzare

territorialmente soprattutto verso i comuni dove la Cassa è già presente con proprie

filiali ma senza una adeguata presenza di posizioni di soci;

privilegiare le imprese, in particolare quelle già clienti e quelle di più recente

costituzione, ma in ambiti familiari in cui siano presenti soci o affidabili clienti della

Cassa.

Per quel che concerne la rete territoriale verrà perseguita una maggiore incisività della

attività della rete commerciale nelle aree di insediamento a maggior densità demografica e

con un più diffuso tessuto imprenditoriale ai fini di un più capillare presidio del territorio

anche mediante l‟ampliamento e/o il riposizionamento della attuale rete commerciale.

La rete urbana, con riferimento alla agenzia di Via Roma, formerà oggetto di politiche

di riallocazione in un ambito comunale che meglio di altri possa contribuire alla ottimale

copertura del territorio.

Il riammodernamento delle agenzie di Pontecagnano, Salerno e quello già realizzato

della filiale di Eboli, saranno funzionali al previsto ampliamento dei relativi organici al fine di

supportare adeguatamente le funzioni di filiale capofila nelle rispettive aree di operatività.

Ulteriori investimenti in risorse tecniche e professionali saranno richiesti dalla

necessità di dare maggiore spessore operativo alla filiale di Salerno. E‟ stata inoltre avanzata la

richiesta per un secondo nostro sportello nel comune capoluogo. Siamo fiduciosi

sull‟accoglimento della richiesta.

Rimane confermato l‟impegno aziendale di una politica commerciale volta a

fidelizzare ulteriormente la clientela già acquisita e acquisirne di nuova ai fini di una costante,

ma equilibrata, crescita della raccolta e del collocamento di prodotti bancari, finanziari e di

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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altro tipo anche mediante lo sviluppo al meglio di ogni possibile sinergia con le fabbriche-

prodotto del Gruppo.

Target di riferimento saranno naturalmente le famiglie, consumatrici e produttrici, e le

piccole e medie imprese, tenendo ben conto dell‟istituzionale bacino di utenza costituito dai

soci e dalle loro famiglie. Particolare attenzione sarà riservata alle imprese artigiane ed alle

aziende agricole, serbatoio storico della compagine sociale della Cassa.

Per quanto attiene la raccolta diretta si darà un impulso ancora più vigoroso rispetto al

passato all‟incremento delle forme tecniche di maggior durata finanziaria, anche sopportando

un contenuto aumento dei relativi costi di acquisizione mentre per la raccolta indiretta e gestita

si continuerà a privilegiare il collocamento di prodotti finanziari delle Società del Gruppo

orientando comunque la clientela verso quelli di minor complessità a rischio/rendimento

equivalente.

La positiva evoluzione del comparto della raccolta, diretta ed indiretta, sarà frutto

di un opportuno ed effettivo decentramento dell‟attività consulenziale presso le filiali

capogruppo. Attività per altro cui è già stata data concreta attuazione mediante l‟ avvio del

progetto “Filiali Autonome”

Per quanto attiene la tesoreria aziendale sarà data sostanziale continuità ad una

gestione tradizionalmente orientata verso investimenti che privilegiano liquidità e affidabilità

di controparte e con rischi di tasso a livelli estremamente contenuti.

Le politiche di gestione del rischio di credito continueranno ad essere improntate alla

prudenza evitando comunque la formazione e la maturazione di esposizioni imprudenti

mediante l‟attuazione di politiche di frazionamento e di mitigazione.

Nel contempo la domanda di credito proveniente dalle imprese clienti di maggiori

dimensioni verrà soddisfatta mediante il ricorso ad operazioni in pool con Agrileasing spa con

la cui sede di Salerno sono già in corso rapporti quotidiani che hanno consentito alla clientela

della banca di accedere ad operazioni di leasing ed a altri finanziamenti per importi più che

notevoli.

Con riferimento alla sfera di governo e controllo aziendale, nel corso dell‟anno, oltre

all‟entrata a regime delle attività della nuova funzione di compliance, verranno messe in atto

ulteriori azioni volte all‟avvio in effettivo degli adempimenti relativi alla normativa Basilea2,

ICAAP e proseguiranno le attività di ulteriore implementazione e strutturazione organizzativa

dei processi interni nelle aree di governo dei rischi, della pianificazione strategica e operativa e

del Sistema aziendale dei Controlli Interni.

Particolare attenzione sarà rivolta nel prossimo anno all‟adeguamento della struttura e

della organizzazione aziendale per ottimizzare il profilo commerciale della Banca anche

mediante il progetto di potenziamento delle risorse tecniche e professionali in dotazione alle

filiali di Eboli, Pontecagnano e Salerno al fine non solo di supportare la penetrazione

commerciale nei Comuni di insediamento ma anche di costituire autonomi punti di

erogazione alle filiali collegate di gran parte dei servizi tecnici ed attività consulenziali oggi

fornite esclusivamente da personale qualificato di Uffici di Sede.

In tal senso massima attenzione sarà riservata alla formazione del personale per

addivenire ad una piena valorizzazione delle risorse interne, a supporto del processo di

crescita territoriale.

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14. Strategia economica patrimoniale

All‟inizio dell‟anno in corso sono stati redatti il budget tecnico e quello operativo in

coerenza con le linee di gestione pianificate per l‟esercizio 2009 e sulla base di analisi dei dati

rivenienti dal Sistema Informativo Territoriale e Nazionale.

Gli obiettivi formulati per il 2009, e le relative politiche di attuazione, possono essere così

sintetizzati:

a. Raccolta diretta – lo sviluppo dei volumi che la Banca intende perseguire si attesta

al 7,5% traendo particolare contribuzione dai conti correnti (+8,9%) e, in un‟ottica

di contenimento del costo della stessa e progressivo allungamento della relativa

durata media finanziaria, dalle obbligazioni di propria emissione (+8,5%).

b. Raccolta indiretta amministrata – incremento del comparto di circa il 16% pur

tenendo conto del proponimento di indirizzare la clientela verso la raccolta

indiretta gestita.

c. Raccolta indiretta gestita e altri prodotti di terzi – si ipotizza un sensibile

incremento del comparto con una previsione di crescita di oltre il 30%. La ripresa

dei mercati, la crescente consapevolezza tra gli investitori che i prezzi hanno

raggiunto il “bottom” unitamente alla costante e continua innovazione dei prodotti

offerti dal Gruppo, che la Banca utilizza in via preferenziale, dovrebbero consentirci

di raggiungere l‟ambizioso obbiettivo.

d. Impieghi a clientela – le aspettative si attestano su un incremento dei volumi del

14% circa con il consueto ruolo trainante della componente dei crediti autoliquidanti

e dei mutui, la cui componente a più lungo termine dovrebbe essere favorita dalla

previsione di tassi ancora in contrazione. Sul versante del credito al consumo, verrà

perseguita una maggiore diffusione delle carte revolving e dei prestiti personali.

e. Rapporto impieghi/raccolta – la evoluzione delle masse intermediate innanzi

delineata farà attestare a fine 2009 tale indice al 55,77%, in ulteriore incremento

rispetto alle risultanze dei precedenti esercizi.

f. Spread tassi – si prevede la contrazione dello spread dei tassi applicati alla clientela

di oltre un punto percentuale per effetto del non proporzionale contenimento dei

prezzi applicati alla clientela, con la diminuzione del costo della raccolta. In

particolare nello scenario di previsione, che ipotizza tassi di riferimento all‟1% per

giugno 2009, non è stata applicata nessuna riduzione ai tassi della raccolta a vista

pur scontando riduzione dei rendimenti degli impieghi a revoca tra lo 0,5% e il 2%.

g. Margine di interesse – è previsto in contrazione di circa il 24% in relazione alla

prevista riduzione degli spread da clientela e alla probabile continua flessione dei

tassi ufficiali di riferimento nel corso del 2009.

h. Margine da servizi – si prevede un sensibile incremento dei ricavi netti (+ 60%)

rispetto al trascorso esercizio 2008 per maggiori ritorni commissionali dai servizi

bancari (spese di c/c, dossier titoli, lavorazioni effetti ed altri titoli, spese

istruttoria), dal segmento del risparmio gestito nonché per la previsione del venir

meno dell‟impatto consistente delle minusvalenze sul portafoglio di negoziazione

registrate nel conto economico del 2008.

i. L‟attività finanziaria – a seguito della previsione di un consistente incremento del

ricorso al rifinanziamento in BCE, che per tutto il 2009 continuerà con il sistema

delle aste a tasso fisso, il portafoglio di proprietà è previsto in incremento di oltre il

60%. Sostanzialmente stabile la previsione per la liquidità depositata

sull‟interbancario che per buona parte del 2009 beneficerà di consistenti quote

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destinate a depositi interbancari con vincoli temporale 6-12 mesi contratti nel 2008 a

tassi particolarmente favorevoli.

j. Costi del personale e di struttura – si darà continuità ad una rigorosa azione di

contenimento dei costi amministrativi il cui incremento tendenziale (+ 2%) è

previsto in una misura prossima al probabile tasso di inflazione.

k. Risultato d‟esercizio – il risultato operativo e l‟utile netto sono previsti in

diminuzione per il 2009 di circa il 35%.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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15. Conclusioni

Vorremmo avviarci in modo inconsueto alla conclusione di questo documento

dell‟attività svolta nel trascorso esercizio. Non tanto ricapitolando i fatti più significativi che

hanno interessato la vita della nostra Cassa nei primi mesi del 2009, fatti strettamente

interconnessi con gli scenari di mercato, ma con la voglia di trovare risposte stimolanti a

situazioni in qualche modo nuove e tuttavia già prospettate.

Abbiamo pensato di chiudere queste poche pagine con un invito alla ricostruzione,

alla speranza, alla fiducia e quindi al futuro.

Spetta alla nostra Cassa Rurale dare l‟esempio, prendere lo slancio, fare il balzo in

avanti. Viviamo consapevoli dei gravi pericoli che incombono, ma anche e soprattutto – e

questo a noi sta maggiormente a cuore – viviamo giorni d‟opportunità incredibili.

Giorni che si riveleranno nuovamente positivi, purché il timore e la rinuncia non

prevalgano sul desiderio e la fiducia.

Ci lasceremo alle spalle la crisi e la recessione, che – come c‟insegna la storia

dell‟economia – hanno una ciclicità ineluttabile, valorizzando le forze dell‟innovazione.

La creatività e il coraggio saranno le carte vincenti per la nostra società all‟alba del

terzo millennio, in cui siamo chiamati a passare dall‟era industriale a quella della

„conoscenza‟.

Ancora una volta la nostra Cassa Rurale sarà il motore del „bene comune‟, che i Soci

considerano un „valore‟. Un valore fatto di lavoro concreto, costante e di risultati tangibili.

In quest‟ottica abbiamo costruito il nostro Piano strategico 2008-2010 che, in termini di

mission, conferma l'ispirazione ai principi del messaggio cristiano-sociale della Chiesa e

intende dare concretezza, anche in questo triennio, ai valori insiti nell'art. 2 dello Statuto

Sociale, perseguendo un cammino orientato al Bene Comune e alla Responsabilità Solidale.

Un cammino che si declina anche attraverso lo scambio mutualistico tra i soci e

attraverso l'esercizio della democrazia economico-finanziaria. La nostra Cassa Rurale

continuerà a favorire i soci e i membri delle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di

banca, perseguendo precipuamente il miglioramento delle condizioni morali, culturali, civili ed

economiche degli stessi, perché la sua vera essenza si manifesta solo dal contestuale

soddisfacimento di entrambe le anime di impresa e di cooperativa, senza che l'una o l'altra

prevarichi e prevalga. Ciò in piena coerenza con i dettami della Carta dei Valori del Credito

Cooperativo che ha sottoscritto e pienamente condivide.

In termini di vision infine, la nostra Cassa Rurale vuole, in questo triennio del nuovo piano

strategico 2008-2010, promuovere un radicamento sempre più efficace nel territorio, così che

le comunità e la gente seguitino a riconoscerla come interlocutore autorevole, che ha saputo

costruire la propria reputazione nei 95 anni di credibilità e concretezza, fedele

all'insegnamento e all'esempio dei padri e con lo sguardo coraggioso e fiducioso al futuro,

soprattutto in questo contesto di crisi generale e di difficoltà contingente.

Saremo così pienamente consapevoli che il nostro operare quotidiano consentirà di dare

concretezza al bene di ciascuno di noi, che si realizza insieme a quello degli altri, non già

contro, come avviene nel bene privato, né a prescindere, come avviene nel bene pubblico, ma

nella relazione interpersonale, come avviene nel Bene Comune.

Signori Soci,

riteniamo sia importante ricordare che lo scorso 31 dicembre si è conclusa l‟esperienza

presso la nostra Cassa del dott. Gianfranco Baldi come Direttore Generale. Era arrivato presso

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la nostra Banca il 1° gennaio 2002 proveniente dal più grande Istituto bancario del

Mezzogiorno. In pochi mesi era riuscito a comprendere la nostra realtà e ad immedesimarsi in

essa facendo divenire propri quei valori della Cooperazione di Credito che andavano ad

arricchire un patrimonio di competenze già altissimo. La sua professionalità, il suo spiccato

senso del dovere, la sua trasparenza, congiunte anche ad una buona dose di sana cocciutaggine,

in questi sette anni hanno permesso alla Cassa di realizzare importanti traguardi in termini

finanziari, economici e sul piano dell‟identità e dell‟aggregazione della compagine

impiegatizia.

Al termine di una lunga e prestigiosa carriera di dirigente bancario ha lasciato quella

che ormai considerava e, sono convinto, considera sempre la sua Azienda, in ottime

condizioni.

Al dott. Gianfranco Baldi va il non rituale ringraziamento del Consiglio di

Amministrazione per il suo impegno leale sempre permeato di quei valori di solidarietà

cristiana con cui è stato cresciuto.

La scelta operata dal Consiglio di Amministrazione per coprire il ruolo di Direttore

Generale è stata quella di privilegiare un cammino di continuità operativa che valorizzasse

appieno quelle alte professionalità cresciute proprio all‟interno della nostra Cassa Rurale. Ecco

quindi l‟incarico di Direttore Generale affidato al dott. Luigi Frezzato che nel corso degli anni

ha mostrato preparazione e condivisione piena dei valori del Credito Cooperativo. Accanto a

lui, con il ruolo di Condirettore, un‟altra figura a noi cara per come ha vissuto con

professionalità e coinvolgimento umano la sua esperienza lavorativa presso di noi: il dott.

Adriano Bortolone. Siamo certi che queste scelte aiuteranno la nostra struttura a proseguire nel

suo cammino di crescita e di servizio.

E‟ in questa logica che intendiamo lavorare, certi che occorre guardare lontano per

riprendere la via della crescita economica.

Signori Soci,

prima di invitarVi, ad approvare il Bilancio 2008 e la destinazione dell‟utile netto, Vi

esortiamo a lavorare ancor più e ancor meglio con la nostra Cassa Rurale, per quella fierezza

d‟appartenenza e per la consapevolezza che con passione e coerenza si può dare un volto al

futuro;

Un ringraziamento:

alla Direzione, nelle persone del Direttore Generale, Luigi Frezzato e del Condirettore

Adtriano Bortolone e al Personale tutto, di ogni ordine e grado, per avere saputo

condurre un eccellente “gioco di squadra”, in una partita che li ha impegnati a tutto

campo;

al Collegio Sindacale, per la cura posta nel garantire il rispetto delle complesse regole

che sottendono l‟articolata operatività quotidiana della nostra “impresa speciale”;

agli Organismi nazionali e regionali del nostro Movimento, che sta conseguendo una

sempre maggiore efficienza ed assolve un ruolo fondamentale ed insostituibile per le

Casse Rurali e BCC impegnate in difficili sfide. In particolare, un grazie al Direttore di

Federcampana Franco Vildacci;

all‟Organo di Vigilanza per le indicazioni e il sostegno che ci garantisce;

al Presidente Onorario, Felice Crudele, sempre vicino alla nostra Istituzione coi suoi

preziosi suggerimenti e con la sua partecipata attenzione ai momenti della vita

societaria;

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a tutti Voi, che credete nei valori Cooperativi e nel nostro progetto sostenendoci e

seguendo il nostro cammino;

ai giovani soci e alle famiglie socie, che sono tante, fortemente convinti che lo stare

insieme e condividere i nostri progetti sia la garanzia per un futuro migliore;

ai numerosi soci, oltre n. 300, entrati a far parte della nostra Compagine sociale nel

2008.

Come già nel concluso esercizio, ci proponiamo per il futuro di essere interlocutori

attendibili nei confronti dei soci, delle famiglie, dei giovani, delle scuole, da quelle materne

all‟Università, delle piccole imprese e delle numerose istituzioni e associazioni di volontariato,

che operano nelle Comunità dai noi presidiate e da noi conosciute.

Interlocutore ed attori coerenti con quel lavoro ultradecennale coraggiosamente

compiuto dalle tante forze sane, che pure operano nei nostri paesi e che stanno conducendo fra

mille difficoltà la loro battaglia per lo sviluppo sociale ed economico dei propri territori.

Per noi e per chi verrà dopo di noi.

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Relazione del Collegio Sindacale

sul Bilancio chiuso al 31 dicembre 2008

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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La presente relazione si compone di due parti: la prima relativa al controllo contabile

esercitato da questo Collegio sindacale , in ossequio a quanto previsto dagli artt. 2409 bis e

2409 ter del codice civile; la seconda rilasciata ai fini previsti dall‟art. 2429 dello stesso

codice.

PARTE PRIMA

Relazione ai sensi dell’art. 2409-ter, primo comma, lett. c) del codice civile

Signori Soci,

abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio di esercizio chiuso alla data del 31

dicembre 2008, costituito dallo Stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle

variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota integrativa.

La responsabilità della redazione del bilancio compete agli Amministratori della Banca.

E‟ nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla

revisione contabile. Il suddetto bilancio d‟esercizio è stato preparato in conformità agli

International Financial Reporting Standards adottati dall‟Unione Europea.

Il nostro esame è stato condotto secondo i principi statuiti per la revisione contabile.

In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di

acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio di esercizio sia viziato da errori

significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile.

Il procedimento di revisione comprende l‟esame, sulla base di verifiche a campione,

degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenute nel bilancio,

nonché la valutazione dell‟adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della

ragionevolezza delle stime effettuate dagli Amministratori.

Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l‟espressione del

nostro giudizio professionale.

Il bilancio di esercizio presenta ai fini comparativi i dati corrispondenti dell‟esercizio

precedente predisposti in conformità ai medesimi principi contabili.

Per il giudizio relativo al bilancio dell'esercizio precedente si fa riferimento alla

relazione del Collegio Sindacale emessa in data 8 aprile 2008.

A nostro giudizio, il bilancio d‟esercizio della Cassa Rurale ed Artigiana Banca di

Credito Cooperativo di Battipaglia al 31 dicembre 2008 è conforme agli International

Financial Reporting Standards adottati dall‟Unione Europea; esso, pertanto, nel suo complesso

è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e

finanziaria, il risultato economico, le variazioni del patrimonio netto e i flussi di cassa della

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito cooperativo di Battipaglia per l‟esercizio chiuso a

tale data.

La responsabilità della redazione della Relazione sulla gestione in conformità a quanto

previsto dalle norme di legge compete agli Amministratori della Cassa Rurale ed Artigiana

Banca di Credito cooperativo di Battipaglia. E‟ di nostra competenza l‟espressione del giudizio

sulla coerenza della relazione sulla gestione con il Bilancio, così come richiesto dall‟art. 2409-

ter, comma 2, lettera e), del Codice Civile. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal

principio di Revisione n. PR 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti

e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla Consob. A nostro giudizio la relazione sulla

gestione è coerente con il Bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2008 della Cassa Rurale ed

Artigiana Banca di Credito cooperativo di Battipaglia.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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PARTE SECONDA

relazione ai sensi dell’art. 2429 del codice civile

Signori Soci,

il Consiglio di Amministrazione ha messo a nostra disposizione il bilancio d‟esercizio

chiuso al 31 dicembre 2008 unitamente alla relazione sulla gestione nei termini di legge.

Il progetto di bilancio che è composto da cinque distinti documenti: lo Stato

patrimoniale, il Conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il

rendiconto finanziario e la nota integrativa può essere riassunto nelle seguenti risultanze:

STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Cassa e Disponibilità Liquide 2.879.549

Attività Finanziarie 108.482.699

Crediti verso banche 76.083.746

Crediti verso clientela 151.110.621

Attività Materiali 7.773.212

Attività fiscali 2.823.194

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 76.694

Altre Attività 3.398.134

Totale dell’Attivo 352.627.849

PASSIVO

Debiti verso banche 222.865

Debiti verso clientela 234.564.329

Titoli in circolazione 56.233.098

Passività Finanziarie 6.947

Passività fiscali 2.297.867

Altre Passività 7.493.703

Trattamento di fine rapporto 2.917.569

Fondi Rischi e Oneri 427.093

Totale del Passivo 304.163.481

Riserve da rivalutazione 2.682.688

Riserve 39.816.546

Sovrapprezzi di emissione 2.004.336

Capitale 311.543

Patrimonio Netto 44.815.113

Totale del Passivo e Patrimonio Netto 348.978.594

Utile di esercizio 3.649.255

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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CONTO ECONOMICO

Interessi attivi e proventi assimilati 19.470.502

Interessi passivi e oneri assimilati - 5.134.289

Commissioni attive 2.106.331

Commissioni passive - 387.372

Dividendi e proventi simili 102.317

Risultato netto dell‟attività di negoziazione -525.354

Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: crediti, attività finanziarie AFS,

attività finanziarie HTM, passività finanziarie

385.639

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: crediti, attività

finanziarie AFS, attività finanziarie HTM, altre operazioni finanziarie

- 1.521.993

Spese Amministrative -10.960.958

Rettifiche/riprese di valore su attività materiali ed immateriali - 466.421

Altri oneri/proventi di gestione 1.589.421

Utili (Perdite) da cessione di investimenti -1.512

Utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte 4.656.311

Imposte sul reddito dell‟esercizio - 1.007.056

Utile dell’operatività corrente al netto delle imposte 3.649.255

Utile dell’esercizio 3.649.255

La nota integrativa contiene, oltre all‟indicazione dei criteri di valutazione, delle

informazioni dettagliate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico anche le altre

informazioni richieste al fine di esporre in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale,

economico e finanziaria della Banca.

Unitamente al bilancio 2008 sono riportati i dati patrimoniali e di conto economico al

31 dicembre 2007 anch‟essi determinati applicando i principi contabili internazionali

IAS/IFRS.

Nel corso dell‟esercizio 2008 questo Collegio , nominato nel corso dell‟Assemblea dei

Soci in data 11 maggio 2008, ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e,

quando convocato, del Comitato Esecutivo. In tali interventi abbiamo potuto verificare come

l‟attività dei suddetti organi sia improntata al rispetto della corretta amministrazione e di tutela

del patrimonio della Banca.

Nel corso dell‟anno 2008 sono state effettuate verifiche sia collegiali sia individuali.

Nei riscontri e nelle verifiche sindacali ci siamo avvalsi, ove necessario, della

collaborazione della struttura dei controlli interni e dell‟ufficio contabilità generale della

Banca.

Dalla nostra attività di controllo e verifica non sono emersi fatti significativi tali da

richiedere la segnalazione alla Banca d‟Italia.

Ai sensi dell‟art. 2403 del codice civile il Collegio:

1) ha ottenuto dagli Amministratori le informazioni sul generale andamento della gestione

e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo

economico finanziario e patrimoniale;

2) in base alle informazioni ottenute, ha potuto verificare che le azioni deliberate e poste

in essere sono conformi alla legge e allo Statuto sociale e che non appaiono

manifestatamene imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi o in

contrasto con le deliberazioni assunte dall‟Assemblea o tali da compromettere

l‟integrità del patrimonio;

3) ha vigilato sull‟osservanza della Legge e dello Statuto, nonché sul rispetto dei principi

di corretta amministrazione;

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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4) ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull‟adeguatezza

dell‟assetto organizzativo della Banca anche tramite la raccolta di informazioni dai

responsabili delle funzioni e a tal riguardo non ha osservazioni particolari da riferire;

5) ha rilevato l‟adeguatezza sostanziale del sistema dei controlli interni della Banca anche

attraverso informazioni acquisite in specie dall‟Internal Audit, funzione esternalizzata

alla FederCampana, con la quale è proseguito il necessario raccordo;

6) ha valutato e vigilato sull‟adeguatezza del sistema amministrativo e contabile nonché

sull‟affidabilità in concreto di quest‟ultimo a rappresentare correttamente i fatti, gli atti

e le operazioni di gestione, anche a seguito delle specifiche informazioni ricevute dai

responsabili delle rispettive funzioni .

Si evidenzia infine che non sono pervenute al Collegio denunce ex art. 2408 del codice

civile o esposti di altra natura.

Il Collegio Sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all'art. 2 Legge n.

59/1992 e dell‟art. 2545 cod. civ., comunica di condividere i criteri seguiti dal Consiglio di

amministrazione nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi mutualistici in

conformità col carattere cooperativo della società e dettagliati nella relazione sulla gestione

presentata dagli stessi Amministratori.

Signori Soci, l‟esercizio trascorso ha visto in Banca la realizzazione di numerose ed

importanti operatività legate, da una parte , al puntuale recepimento di nuove disposizioni

normative entrate in vigore il 1° gennaio 2008, e dall‟altra dall‟esigenza di adeguare nel

continuo l‟assetto organizzativo aziendale alle rinnovate esigenze normative e del “mercato”.

E l‟attuale periodo di difficoltà , che tutti conosciamo, ha visto la Banca svolgere con

tempestività e prudenza le operatività ritenute necessarie nel quadro di una sana e prudente

gestione aziendale, mai perdendo di vista la “ mission “ sociale.

Nell‟esercizio trascorso la Banca, in recepimento del Nuovo Accordo sul Capitale

(Basilea2) entrato in vigore il 1° gennaio 2008, ha posto in essere una complessa serie di

attività culminate con la presentazione del 1° Resoconto semplificato ICAAP, preceduto da

una verifica straordinaria espressamente richiesta dalla Banca d‟Italia: si tratta quindi di un

documento centrale ( insieme con il Bilancio di esercizio) nella vita della Banca, che andrà

rivisitato , e se necessario migliorato, annualmente per valutare e determinare, sia

qualitativamente che quantitativamente, l‟adeguatezza del capitale complessivo volto a

fronteggiare tutti i rischi ritenuti rilevanti cui la Banca è o potrebbe essere esposta, in termini

attuali ed in termini prospettici, in situazione di normalità ed in situazione di stress. Il Processo

ha fatto rilevare l‟adeguatezza del capitale complessivo della Banca sia in ottica attuale ( 30

giugno 2008) sia in ottica prospettica ( 31 dicembre 2008).

Nell‟ambito delle politiche di erogazione del credito, la Banca ha attivamente seguito

nel continuo l‟evoluzione andamentale degli affidamenti alla clientela per poterne avvertire le

possibili aree di criticità, e le operatività della propria organizzazione interna in modo da poter

intervenire con concrete iniziative.

Il Collegio ha poi seguito per quanto di competenza , il divenire delle programmate

attività della Banca in materia di adeguatezza dell‟assetto organizzativo e del suo concreto

funzionamento, e al riguardo evidenzia la costante sensibilità del CdA per tale importante

aspetto della gestione aziendale e per il miglioramento dei livelli di efficienza dei “ controlli

interni “, incrementati con la attivazione della funzione “ compliance”.

In questo quadro va segnalata la consapevole partecipazione delle Funzioni aziendali

coinvolte, alle quali si dovranno mantenere linee di costante aggiornamento e formazione.

Il Collegio seguiterà – nel rispetto dei ruoli, delle reciproche competenze e

nell‟interesse della Banca – a non far mancare al CdA la propria leale e corretta cooperazione e

all‟intera struttura Esecutiva ogni possibile attività di stimolo e supporto.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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In considerazione di quanto sopra, il Collegio esprime parere favorevole

all‟approvazione del bilancio dell‟esercizio 2008 e concorda con la proposta di destinazione

del risultato di esercizio formulata dal Consiglio di Amministrazione.

Battipaglia, 7 aprile 2009 I Sindaci

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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SCHEMI DI BILANCIO

Stato patrimoniale

Conto economico

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Rendiconto finanziario

Nota integrativa

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STATO PATRIMONIALE

Voci dell'attivo 31.12.2008 31.12.2007

10. Cassa e disponibilità liquide 2.879.549 3.374.640

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 19.251.157 34.826.005

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 89.231.542 62.419.321

60. Crediti verso banche 76.083.746 72.766.454

70. Crediti verso clientela 151.110.621 148.143.298

110. Attività materiali 7.773.212 8.158.491

130. Attività fiscali 2.823.194 2.933.843

a) correnti 1.141.859 1.712.985

b) anticipate 1.681.335 1.220.858

140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 76.694 76.694

150. Altre attività 3.398.134 3.973.475

Totale dell'attivo 352.627.849 336.672.221

Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2008 31.12.2007

10. Debiti verso banche 222.865 167.198

20. Debiti verso clientela 234.564.329 226.675.692

30. Titoli in circolazione 56.233.098 49.809.130

40. Passività finanziarie di negoziazione 6.947 65

80. Passività fiscali 2.297.867 2.375.920

a) correnti 706.066 672.761

b ) differite 1.591.801 1.703.159

100. Altre passività 7.493.703 8.950.581

110. Trattamento di fine rapporto del personale 2.917.569 3.025.667

120. Fondi per rischi e oneri: 427.093 309.185

a) quiescenza e obblighi simili

b) altri fondi 427.093 309.185

130. Riserve da valutazione 2.682.688 3.133.486

160. Riserve 39.816.546 36.242.172

170. Sovrapprezzi di emissione 2.004.336 1.871.095

180. Capitale 311.553 308.349

200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 3.649.255 3.803.681

Totale del passivo e del patrimonio netto 352.627.849 336.672.221

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CONTO ECONOMICO

31.12.2008 31.12.2007

10. Interessi attivi e proventi assimilati 19.470.502 17.559.379

20. Interessi passivi e oneri assimilati (5.134.289) (4.089.951)

30. Margine di interesse 14.336.213 13.469.428

40. Commissioni attive 2.106.331 2.095.891

50. Commissioni passive (387.372) (375.433)

60. Commissioni nette 1.718.959 1.720.458

70. Dividendi e proventi simili 102.317 85.244

80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (525.354) 112.080

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 385.639 (2.328)

a) crediti

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 383.946 (3.276)

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza

d) passività finanziarie 1.693 948

120. Margine di intermediazione 16.017.774 15.384.882

130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (1.521.993) (1.286.460)

a) crediti (1.506.422) (1.243.394)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza

d) altre operazioni finanziarie (15.571) (43.066)

140. Risultato netto della gestione finanziaria 14.495.781 14.098.422

150. Spese amministrative: (10.960.958) (10.001.838)

a) spese per il personale (6.846.732) (5.960.687)

b) altre spese amministrative (4.114.226) (4.041.151)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (106.000)

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (466.421) (463.414)

190. Altri oneri/proventi di gestione 1.589.421 1.279.140

200. Costi operativi (9.837.958) (9.292.112)

240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (1.512)

250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 4.656.311 4.806.310

260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (1.007.056) (1.002.629)

270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 3.649.255 3.803.681

290. Utile (Perdita) d'esercizio 3.649.255 3.803.681

Voci

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

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Capitale: 308.349 - 308.349 - 3.204 - 311.553

a) azioni ordinarie 308.349 308.349 3.204 311.553

b) altre azioni - -

Sovrapprezzi di emissione 1.871.095 1.871.095 133.241 2.004.336

Riserve: 36.242.172 - 36.242.172 3.574.374 - - - - - 39.816.546

a) di utili 35.154.172 35.154.172 3.574.374 38.728.546

b) altre 1.088.000 1.088.000 1.088.000

Riserve da valutazione: 3.133.485 - 3.133.485 (450.797) 2.682.688

a) disponibili per la vendita (261.153) (261.153) (450.797) (711.950)

b) copertura flussi finanziari - -

c) altre:

- Saldi attivi di rivalutaz. monetaria 226.584 226.584 226.584

- Valutazione immobili "Deemed c." 3.168.054 3.168.054 3.168.054

Strumenti di capitale - -

Azioni proprie - -

Utile (Perdita) di esercizio 3.803.681 3.803.681 (3.574.374) (229.307) 3.649.255 3.649.255

Patrimonio netto 45.358.782 45.358.782 (229.307) (450.797) 136.445 - - - - - 3.649.255 48.464.378

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Operazioni sul patrimonio netto

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Variazioni dell'esercizio

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Allocazione risultato

esercizio precedente

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Nella Riserva di Utili sono affluite le riserve conseguenti alla transizione ai principi contabili internazionali Ias/Ifrs per un importo pari a - 1.207 mila euro.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

31.12.2008 31.12.2007

1. Gestione 6.891.851 6.552.398

- risultato d'esercizio (+/-) 3.649.255 3.803.681

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su

attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) 883.271 30.958

- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)

- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 1.938.277 1.618.089

- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 466.421 463.414

- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 397.606 366.470

- imposte e tasse non liquidate (+) 81.827 100.548

- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-)

- altri aggiustamenti (+/-) (524.806) 169.238

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (19.154.856) (10.094.754)

- attività finanziarie detenute per la negoziazione 14.583.843 24.711.681

- attività finanziarie valutate al fair value

- attività finanziarie disponibili per la vendita (27.108.946) (103.941)

- crediti verso banche: a vista 19.264.352 8.710.939

- crediti verso banche: altri crediti (22.677.232) (30.059.795)

- crediti verso clientela (4.415.365) (13.617.865)

- altre attività 1.198.492 264.227

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 11.731.133 3.856.931

- debiti verso banche: a vista 55.667 (479.515)

- debiti verso banche: altri debiti

- debiti verso clientela 7.888.637 (3.834.188)

- titoli in circolazione 5.847.247 5.697.333

- passività finanziarie di negoziazione

- passività finanziarie valutate al fair value

- altre passività (2.060.418) 2.473.301

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (531.872) 314.575

B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 97.099 81.493

- vendite di partecipazioni

- dividendi incassati su partecipazioni 95.588 81.493

- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza

- vendite di attività materiali 1.511

- vendite di attività immateriali

- vendite di rami d'azienda

2. Liquidità assorbita da (82.654) (342.391)

- acquisti di partecipazioni - -

- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

- acquisti di attività materiali (82.654) (342.391)

- acquisti di attività immateriali - -

- acquisti di rami d'azienda - -

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 14.445 (260.898)

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA

- emissioni/acquisti di azioni proprie 136.445 237.169

- emissioni/acquisti di strumenti di capitale

- distribuzione dividendi e altre finalità (114.110) (58.412)

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista 22.335 178.757

LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (495.092) 232.434

LEGENDA

(+) generata

(-) assorbita

RICONCILIAZIONE

31.12.2008 31.12.2007

Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 3.374.640 3.142.206

Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (495.092) 232.434

Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 2.879.548 3.374.640

A. ATTIVITA' OPERATIVAImporto

Voci di bilancioImporto

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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NOTA INTEGRATIVA

Parte A - Politiche Contabili

A.1 Parte generale Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Sezione 2 - Principi generali di redazione Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Sezione 4 – Altri aspetti

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita 3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4 - Crediti 5 - Attività finanziarie valutate al valore equo (fair value) 6 - Operazioni di copertura 7 - Partecipazioni 8 - Attività materiali 9 - Attività immateriali 10 - Attività non correnti in via di dismissione 11 - Fiscalità corrente e differita 12 - Fondi per rischi e oneri 13 - Debiti e titoli in circolazione 14 - Passività finanziarie di negoziazione 15 - Passività finanziarie valutate al fair value 16 - Operazioni in valuta 17 - Altre informazioni

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Attivo Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value (valore equo) Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Sezione 6 - Crediti verso banche Sezione 7 - Crediti verso clientela Sezione 8 - Derivati di copertura Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica Sezione 10 - Le partecipazioni Sezione 11 - Attività materiali Sezione 12 - Attività immateriali Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate Sezione 15 - Altre attività

Passivo Sezione 1 - Debiti verso banche Sezione 2 - Debiti verso clientela Sezione 3 - Titoli in circolazione Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value (valore equo) Sezione 6 - Derivati di copertura Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica Sezione 8 - Passività fiscali

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Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione Sezione 10 - Altre passività Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri Sezione 13 - Azioni rimborsabili Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa Sezione 15 – Altre informazioni

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 1 - Gli interessi Sezione 2 - Le commissioni Sezione 3 - Dividendi e proventi simili Sezione 4 - Risultato netto dell'attività di negoziazione Sezione 5 - Risultato netto dell'attività di copertura Sezione 6 - Utile (perdite) da cessione/riacquisto Sezione 7 - Risultato netto delle attività e delle passività finanziarie valutate al fair value (valore equo) Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento Sezione 9 - Le spese amministrative Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Sezione 11 - Rettifiche di valore nette su attività materiali Sezione 12 - Rettifiche di valore nette su attività immateriali Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione Sezione 14 - Utili (perdite) delle partecipazioni Sezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value (valore equo) delle attività materiali ed immateriali Sezione 16 - Rettifiche di valore dell'avviamento Sezione 17 - Utili (perdite) da cessione di investimenti Sezione 18 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente Sezione 19 - Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Sezione 20 - Altre informazioni Sezione 21 - Utile per azione

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Sezione 1 - Rischio di credito Sezione 2 - Rischi di mercato Sezione 3 - Rischio di liquidità Sezione 4 - Rischio operativo

Parte F - Informazioni sul patrimonio

Sezione 1 - Il patrimonio dell'impresa Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Parte H - Operazioni con parti correlate

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

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PARTE A: POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il Bilancio dell’esercizio 2008 è redatto in applicazione dei principi contabili internazionali

International Accounting Standards (IAS) e International Financial Reporting Standards

(IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e delle relative

interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC)

omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L’elenco dei principi contabili IAS/IFRS (di seguito IFRS) omologati e i relativi Regolamenti

attuativi è riportato in allegato alla presente parte A.

L’applicazione degli IFRS è stata effettuata facendo anche riferimento al ―quadro sistematico

per la preparazione e presentazione del bilancio‖ (c.d. framework), con particolare riguardo al

principio fondamentale che riguarda la prevalenza della sostanza sulla forma, nonché al

concetto della rilevanza e significatività dell’informazione.

Oltre alle istruzioni contenute nella circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005

―Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione‖, si è tenuto conto, sul piano

interpretativo, dei documenti sull’applicazione degli IFRS in Italia predisposti dall’Organismo

Italiano di Contabilità (O.I.C.).

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle

variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla presente nota integrativa ed è

corredato dalla relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione

della Banca.

I conti in bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale.

Il bilancio di esercizio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale e facendo

riferimento ai principi generali di redazione di seguito elencati:

- competenza economica;

- continuità aziendale;

- comprensibilità dell’informazione;

- significatività dell’informazione (rilevanza);

- attendibilità dell’informazione (fedeltà della rappresentazione; prevalenza della sostanza

economica sulla forma giuridica; neutralità dell’informazione; completezza

dell’informazione; prudenza nelle stime per non sovrastimare ricavi/attività o sottostimare

costi/passività);

- comparabilità nel tempo.

Nella predisposizione del bilancio di esercizio sono stati osservati gli schemi e le regole di

compilazione di cui alla circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22/12/2005.

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Inoltre sono state fornite le informazioni complementari ritenute opportune a integrare la

rappresentazione dei dati di bilancio, ancorché non specificatamente prescritte dalla

normativa.

Gli schemi di stato patrimoniale e conto economico, il prospetto delle variazioni del

patrimonio netto e il rendiconto finanziario sono redatti in unità di euro, mentre la nota

integrativa, quando non diversamente indicato, è espressa in migliaia di euro. A fini

comparativi gli schemi di bilancio e, ove richiesto, le tabelle della nota integrativa riportano

anche i dati relativi all’esercizio precedente.

I criteri adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio sono rimasti invariati rispetto a

quelli utilizzati per il bilancio di esercizio 2007.

Le modifiche della normativa contabile

Con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 275 del 16 ottobre

2008, del Regolamento CE n. 1004/2008, sono entrate in vigore le modifiche allo IAS 39

―Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione‖.

Tali previsioni sono sostanzialmente volte a concedere alcune limitate possibilità di

riclassifica, in determinate condizioni, quali ad esempio quelle determinatesi a seguito della

attuale crisi dei mercati finanziari, di strumenti finanziari classificati tra le ―Attività finanziarie

detenute per la negoziazione‖ (ovvero attività valutate al fair value con impatto delle

variazioni a conto economico) in altre categorie IAS, al fine di non applicare la valutazione al

fair value.

Più in dettaglio, l’amendment allo IAS 39 consente:

1. in rare circostanze, di riclassificare una qualsiasi attività finanziaria – diversa dagli

strumenti derivati – dalle ―Attività finanziarie detenute per la negoziazione‖ (voce 20

dell’attivo patrimoniale) ad altre categorie di strumenti finanziari;

2. di riclassificare attività finanziarie, che hanno le caratteristiche oggettive per essere

classificate nella categoria ―Finanziamenti e crediti‖ (Loans e receivebles) e per le quali si

ha l’intenzione di detenerle per un prevedibile futuro ovvero sino alla scadenza, dalla

categoria ―Attività finanziarie detenute per la negoziazione‖ e dalle ―Attività finanziarie

disponibili per la vendita‖ verso la categoria dei ―Finanziamenti e crediti‖ (leggasi ―Crediti

verso banche‖ o ―Crediti verso clientela‖ – rispettivamente voce 60 e 70 dell’attivo

patrimoniale).

Sono rimaste inalterate le previsioni dello IAS 39, che consentono riclassifiche dalla categoria

delle ―Attività finanziarie detenute sino a scadenza‖ alla categoria delle ―Attività finanziarie

disponibili per la vendita‖ e viceversa.

La Banca, in sede di redazione del bilancio di esercizio, non ha tuttavia proceduto ad alcuna

riclassificazione degli strumenti finanziari posseduti.

Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Nel periodo di tempo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la sua approvazione

da parte del Consiglio di amministrazione avvenuta il 24 marzo 2009 non sono intervenuti

fatti che comportino una modifica dei dati approvati in tale sede, né si sono verificati fatti di

rilevanza tale da richiedere una integrazione all’informativa fornita.

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Sezione 4 - Altri aspetti

Il bilancio della Banca è sottoposto alla revisione contabile del Collegio Sindacale.

La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che

possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto

economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in

bilancio.

L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di

valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della

formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.

Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non

può quindi escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno

differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive

utilizzate.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni

soggettive da parte del Consiglio di Amministrazione sono:

la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle

altre attività finanziarie;

la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini

dell’informativa di bilancio;

l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti

finanziari non quotati in mercati attivi;

la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;

le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i

dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni

soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio.

Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di

iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche

sezioni di nota integrativa.

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A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio di

esercizio 2008. L’esposizione dei principi adottati è effettuata con riferimento alle fasi di

classificazione, iscrizione, valutazione, cancellazione delle poste dell’attivo e del passivo, così

come per le modalità di imputazione e classificazione dei ricavi e dei costi.

1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Criteri di classificazione

Si classificano tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione gli strumenti finanziari

che sono detenuti con l’intento di generare profitti nel breve termine derivanti dalle variazioni

dei prezzi degli stessi.

La Banca ha iscritto tra le ―attività finanziarie detenute per la negoziazione‖ laddove presenti

titoli obbligazionari quotati, titoli di capitale quotati, quote di O.I.C.R. (fondi comuni di

investimento o SICAV).

La Banca non detiene strumenti finanziari derivati né con finalità di negoziazione né con

finalità di copertura.

Criteri di iscrizione

L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di

debito, di capitale e le quote di OICR; alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.

All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono

rilevate al fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per

l’esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi ad essa riferiti ed

attribuibili allo strumento stesso, che vengono rilevati direttamente nel conto economico.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione

sono valorizzate al fair value con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto

economico.

Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, tale posta è contabilizzata come una

passività finanziaria di negoziazione.

I titoli di capitale per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile,

sono mantenuti al costo eventualmente rettificato a fronte di perdite durevoli per diminuzione

di valore.

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Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi

finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo

sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.

I titoli consegnati nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne prevede il riacquisto

non vengono stornati dal bilancio.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi attivi sui titoli e relativi

proventi assimilati, nonché dai differenziali e dai margini maturati sino alla data di riferimento

del bilancio relativi ai contratti derivati classificati come attività finanziarie detenute per la

negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività o passività finanziarie valutate al fair

value (cosiddetta fair value option), sono iscritte per competenza nelle voci di conto

economico relative agli interessi.

Gli utili e le perdite realizzati dalla cessione o dal rimborso e gli utili e le perdite non realizzati

derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono classificati nel

conto economico nel ―Risultato netto dell’attività di negoziazione‖.

2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di classificazione

Sono classificate nella presente voce le attività finanziarie non classificate tra le ―Attività

detenute per la negoziazione‖, ―Valutate al fair value‖, attività finanziarie ―detenute fino a

scadenza‖ o ―Crediti e finanziamenti‖. Si tratta, pertanto, di una categoria residuale di attività

finanziarie che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere

vendute per esigenze di liquidità, variazioni nei tassi d’interesse, nei tassi di cambio e nei

prezzi di mercato. Essa accoglie:

I titoli di debito quotati e non quotati;

I titoli azionari quotati e non quotati;

Le quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento e SICAV);

Le partecipazioni azionarie non qualificabili di controllo, di collegamento o di controllo

congiunto (c.d partecipazioni di minoranza).

Criteri di iscrizione

L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di

regolamento.

All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono

rilevate al fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per

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l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente

attribuibili.

Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione di ―Attività finanziarie detenute sino a

scadenza‖, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value dell’attività al momento del

trasferimento.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad

essere valutate al fair value.

Gli investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati attivi ed il cui fair value non

può essere determinato in modo attendibile sono mantenuti al costo e svalutati, con

imputazione a conto economico, nell’eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore

durevoli.

Per i criteri di determinazione del fair value, si fa riferimento a quanto indicato nelle

specifiche note in merito di cui al successivo punto 17 ―Altre informazioni‖.

Le quote di partecipazione nel capitale di altre imprese, diverse da quelle di controllo e di

collegamento, sono state valutate al costo e non al fair value, poiché per esse si ritiene possano

ricorrere le condizioni previste dal par. AG80 dell’Appendice A allo IAS39.

Se una attività finanziaria disponibile per la vendita subisce una diminuzione durevole di

valore, la perdita cumulata non realizzata e precedentemente iscritta nel patrimonio netto, è

stornata dal patrimonio netto e contabilizzata nella voce di conto economico ―rettifiche/riprese

di valore nette per deterioramento delle attività finanziarie disponibili per la vendita‖.

Per l’accertamento di situazioni che comportino una perdita per riduzione durevole di valore e

la determinazione del relativo ammontare, la Banca utilizza tutte le informazioni a sua

disposizione che si basano su fatti che si sono già verificati e su dati osservabili alla data di

valutazione.

Qualora i motivi della perdita durevole vengano meno a seguito di un evento verificatosi

successivamente alla sua rilevazione vengono iscritte riprese di valore imputate al conto

economico se si tratta di titoli di debito o al patrimonio netto se si tratta di titoli di capitale.

L’ammontare della ripresa non può in ogni caso far superare il valore al costo ammortizzato

(punto 17 – altre informazioni) che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di

precedenti rettifiche.

La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione durevole di valore viene effettuata

a ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi

finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo

sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Per le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono rilevati:

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a conto economico, gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo,

che tiene conto dell’ammortamento dei costi di transazione e del differenziale tra il

costo e il valore di rimborso;

a patrimonio netto in una specifica riserva, al netto dell’imposizione fiscale, i proventi

e gli oneri derivanti dalla variazione del relativo fair value, sino a che l’attività

finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita durevole di valore.

Al momento della dismissione gli effetti derivanti dall’utile o dalla perdita cumulati nella

riserva relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita, vengono riversati a conto

economico nella voce ― utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie

disponibili per la vendita‖.

3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono attività non derivate estinguibili a scadenza

predeterminata con pagamenti fissi o determinabili che la Banca ha oggettiva intenzione e

capacità di detenere sino alla scadenza.

La Banca non ha classificato attività finanziarie in tale categoria.

4 - Crediti

Criteri di classificazione

I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate e non quotate

in un mercato attivo che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili. Essi includono

gli impieghi con clientela e con banche, erogati direttamente e che non sono stati classificati

all’origine tra le Attività finanziarie valutate al fair value.

Nella voce crediti rientrano i crediti commerciali e le operazioni di pronti contro termine.

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che

normalmente coincide con la data di erogazione, sulla base del fair value dello strumento

finanziario. Esso è pari all’ammontare erogato, comprensivo dei proventi e degli oneri

direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione,

ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le

caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono

inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Nel caso di titoli di debito l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di

regolamento.

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Per le operazioni creditizie, eventualmente concluse a condizioni non di mercato, la

rilevazione iniziale è effettuata per un importo pari ai futuri flussi di cassa scontati ad un tasso

di mercato. L’eventuale differenza tra la rilevazione iniziale e l’ammontare erogato è rilevata

nel conto economico al momento dell’iscrizione iniziale.

Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di rivendita a termine sono iscritte in

bilancio come operazioni di impiego. In particolare, le operazioni di acquisto a pronti e di

rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le misurazioni successive sono effettuate utilizzando il metodo

del costo ammortizzato, sulla base del criterio dell’interesse effettivo, determinato

considerando la specifica situazione di solvibilità dei debitori; nell’effettuazione delle

valutazioni vengono prese in considerazione le garanzie in essere e gli eventuali andamenti

economici negativi riguardanti comparti merceologici e/o categorie omogenee di crediti.

Il tasso di interesse effettivo è individuato determinando il tasso che eguaglia il valore attuale

dei flussi futuri del credito, per capitale ed interessi, all’ammontare erogato comprensivo dei

costi/proventi direttamente imputabili al credito. Detta modalità di contabilizzazione si basa su

una logica finanziaria e consente di distribuire l’effetto economico dei costi e dei proventi

direttamente imputabili alla transazione di riferimento lungo la vita residua attesa del credito.

Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere

trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono

valorizzati al valore nominale erogato. I proventi e gli oneri agli stessi riferibili sono attribuiti

direttamente a conto economico. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti

senza una scadenza definita o a revoca.

Ad ogni data di bilancio viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività

finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale

circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere

l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in

presenza:

a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;

b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento

degli interessi o del capitale;

c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà

finanziaria del beneficiario, estenda al beneficiario una concessione che il finanziatore

non avrebbe altrimenti preso in considerazione;

d) della probabilità che il beneficiario si avvalga di procedure di ristrutturazione

finanziaria;

e) della scomparsa da un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà

finanziarie;

f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi

finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della

rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora

identificata con le singole attività finanziarie del gruppo.

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Dapprima si valuta la necessità di rettificare individualmente le esposizioni deteriorate (crediti

non performing), classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata

dalla Banca d’Italia (punto 17 – altre informazioni) ed alle disposizioni interne che fissano le

regole per il passaggio dei crediti nell’ambito delle diverse categorie di rischio:

sofferenze;

esposizioni incagliate;

esposizioni ristrutturate;

esposizioni scadute.

Detti crediti non performing sono oggetto di un processo di valutazione analitica e

l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di

bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale

dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario.

I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di

realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il

recupero dell’esposizione creditizia.

Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia

intervenuta una ristrutturazione del rapporto, che abbia comportato la variazione del tasso

contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi

contrattuali.

Qualora il credito abbia un tasso d’interesse variabile, il tasso di sconto al fine di determinare

la perdita è pari al tasso di rendimento effettivo corrente determinato in accordo con il

contratto.

I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve termine non vengono

attualizzati.

La rettifica di valore è iscritta a conto economico. La componente della rettifica riconducibile

all’attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo

del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di valore.

I crediti non performing che sono stati valutati individualmente e per i quali non sono state

riscontrate evidenze oggettive di perdite di valore sono inseriti in gruppi di attività finanziarie

con caratteristiche analoghe procedendo a una svalutazione analitica stimata in via forfetaria e

determinata mediante l’utilizzo di parametri di ―probabilità di insolvenza‖ (PD – probabilità

di default) e di ―perdita in caso di insolvenza ― (LGD – loss given default). I crediti per i quali

non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè di norma i crediti

in bonis (ivi inclusi quelli verso controparti residenti in paesi a rischio), sono sottoposti alla

valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie di crediti

omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito e le relative percentuali di

perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, che consentono di stimare il valore della

perdita in ciascuna categoria di crediti.

La stima dei flussi nominali futuri attesi si basa sui parametri di ―probabilità di insolvenza‖

(PD – probabilità di default) e di ―perdita in caso di insolvenza ― (LGD – loss given default) e

i flussi così calcolati sono attualizzati sulla base del tasso effettivo di ciascun rapporto.

La rettifica di valore è iscritta a conto economico.

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Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui

vengono meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purchè tale valutazione sia

oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa.

La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso far superare il valore

al costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Tra le

riprese di valore sono inoltre ricompresi gli effetti positivi connessi al rientro dell’effetto

attualizzazione derivante dalla progressiva riduzione del tempo stimato di recupero del credito

svalutato.

Ad ogni data di chiusura del bilancio, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore

vengono ricalcolate con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis.

Criteri di cancellazione

I crediti vengono cancellati dalle attività in bilancio allorché il diritto a ricevere i flussi di

cassa è estinto, quando la cessione ha comportato il trasferimento in maniera sostanziale di

tutti i rischi e i benefici connessi ai crediti stessi o nel caso in cui il credito è considerato

definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state

completate.

Qualora invece siano stati mantenuti i rischi e i benefici relativi ai crediti ceduti, questi

continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del

credito sia stata effettivamente trasferita, registrando una passività a fronte del corrispettivo

ricevuto dall’acquirente.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi derivanti da ―Crediti verso banche e clientela‖ sono iscritti tra gli ―Interessi attivi

e proventi assimilati‖ del conto economico in base al principio della competenza temporale

sulla base del tasso di interesse effettivo.

Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a conto economico nella voce 130

―rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti‖ così come i recuperi di parte

o dell’intero importo oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a

fronte di una migliorata qualità del credito tale da far insorgere la ragionevole certezza del

recupero tempestivo del capitale, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a

fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione

della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva le eventuali rettifiche aggiuntive o

riprese di valore vengono ricalcolate con riferimento all’intero portafoglio dei crediti.

5 - Attività finanziarie valutate al fair value

Alla data del bilancio la Banca non detiene ―Attività finanziarie valutate al fair value‖.

6 - Operazioni di copertura

La Banca nell’esercizio non ha dato corso ad operazioni di derivati classificabili fra i derivati

di copertura.

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7 - Partecipazioni

La Banca non detiene partecipazioni di controllo, di collegamento o di controllo congiunto,

così come definite e previste dai principi IAS27 e IAS28.

8 - Attività materiali

Criteri di classificazione

La voce include principalmente i terreni, gli immobili ad uso funzionale e quelli detenuti a

scopo di investimento, gli impianti, i veicoli, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi

tipo.

Si definiscono ―immobili ad uso funzionale‖ quelli posseduti per essere impiegati nella

fornitura di servizi oppure per scopi amministrativi.

Rientrano invece tra gli immobili da investimento le proprietà possedute al fine di percepire

canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito, o per entrambe le

motivazioni.

Sono compresi tra le attività materiali i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing

finanziario, ancorché la titolarità giuridica dei medesimi permanga in capo alla società

locatrice.

Tra le attività materiali sono inclusi anche i costi per migliorie su beni di terzi, purché relative

ad attività materiali identificabili e separabili (es. ATM). Qualora i suddetti costi non

presentino autonoma funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri,

sono iscritti tra le ―altre attività‖ e vengono ammortizzati nel più breve periodo tra quello di

prevedibile utilizzabilità delle migliorie stesse e quello di durata residua della locazione.

Al valore delle immobilizzazioni materiali concorrono anche gli acconti versati per

l’acquisizione e la ristrutturazione di beni non ancora entrati nel processo produttivo, e quindi

non ancora oggetto di ammortamento.

Criteri d’iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto o di costruzione,

comprensivo di tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla

messa in funzione del bene.

Le spese di manutenzione straordinaria ed i costi aventi natura incrementativa che comportano

un incremento dei benefici futuri generati dal bene, sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono

ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.

Le spese per riparazioni, manutenzioni o altri interventi per garantire l’ordinario

funzionamento dei beni sono invece imputate al conto economico dell’esercizio in cui sono

sostenute.

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Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le attività materiali, inclusi gli immobili non strumentali, salvo

quanto di seguito precisato, sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti

cumulati e di eventuali perdite di valore accumulate.

Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base della loro

vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.

Non sono soggetti ad ammortamento i terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o

incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto considerati a vita utile indefinita. Nel caso in

cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, sono considerati beni separabili

dall’edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla

base di perizia di periti indipendenti per i soli immobili detenuti ―cielo-terra‖;

Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso.

Le attività soggette ad ammortamento sono rettificate per possibili perdite di valore

ogniqualvolta eventi o cambiamenti di situazioni indicano che il valore contabile potrebbe non

essere recuperabile.

Il valore recuperabile di un’attività è pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali

costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi

futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche sono imputate a conto economico alla voce

―rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali‖.

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, viene rilevata

una ripresa di valore, che non può far superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto

degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore.

Criteri di cancellazione

Le attività materiali sono eliminate dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o

quando sono ritirate permanentemente dall’uso e, di conseguenza, non sono attesi benefici

economici futuri che derivino dalla loro cessione o dal loro utilizzo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L’ammortamento sistematico è contabilizzato al conto economico alla voce ―Rettifiche/riprese

di valore nette su attività materiali‖

Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettiva

disponibilità all’uso del bene. Per i beni ceduti e/o dismessi nel corso dell’esercizio,

l’ammortamento è calcolato su base giornaliera fino alla data di cessione e/o dismissione.

Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività

materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore

contabile del bene; esse sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono

eliminate dalla contabilità.

Nella voce di conto economico ―Utili (Perdite) da cessione di investimenti‖ sono oggetto di

rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti

materiali.

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9 - Attività immateriali

Alla data del bilancio la Banca non detiene ―Attività immateriali‖.

10 - Attività non correnti in via di dismissione

Criteri di classificazione

Vengono classificate nelle presente voce le attività e i gruppi di attività non correnti in via di

dismissione quando il valore contabile sarà recuperato principalmente con una operazione di

vendita ritenuta altamente probabile.

Criteri di iscrizione

Le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati, al momento

dell’iscrizione iniziale, al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di

vendita.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale le attività e i gruppi di attività non correnti in via di

dismissione sono valutati al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di

vendita. I relativi proventi ed oneri (al netto dell’effetto fiscale) sono esposti nel conto

economico in voce separata quando sono relativi ad unità operative dismesse.

Criteri di cancellazione

Le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato

patrimoniale al momento della dismissione.

11 - Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione e classificazione

Le relative voci di Stato Patrimoniale includono rispettivamente le attività/passività fiscali

correnti e quelle anticipate/differite.

Le attività e passività fiscali per le imposte correnti dell’esercizio sono rilevate applicando le

aliquote e la normativa fiscale vigenti e corrispondono al risultato stimato della dichiarazione.

Le attività fiscali correnti accolgono i crediti d’imposta recuperabili (compresi gli acconti

versati), le passività fiscali correnti accolgono le imposte correnti non ancora pagate alla data

del bilancio.

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Le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulla base del criterio del balance

sheet liability method, tenendo conto delle differenze temporanee (deducibili o imponibili) tra

il valore contabile di una attività o di una passività e il suo valore riconosciuto ai fini fiscali.

L’iscrizione di ―attività per imposte anticipate‖ è effettuata quando il loro recupero è ritenuto

probabile. Le ―passività per imposte differite‖ vengono rilevate in tutti i casi in cui è probabile

che insorga il relativo debito.

Le ―attività per imposte anticipate‖ indicano una futura riduzione dell’imponibile fiscale, a

fronte di un’anticipazione della tassazione rispetto alla competenza economico-civilistica,

mentre le ―passività per imposte differite‖ indicano un futuro incremento dell’imponibile

fiscale, determinando un differimento della tassazione rispetto alla competenza economico-

civilistica.

Le imposte sul reddito dell’esercizio sono costituite dal saldo della fiscalità corrente e di

quella differita.

L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione

dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.

Criteri di valutazione

Sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della

legislazione fiscale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le

modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le

aliquote di imposta vigenti.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate utilizzando

le aliquote fiscali applicabili, in ragione della legge vigente, nell’esercizio in cui l’attività

fiscale anticipata sarà realizzata o la passività fiscale differita sarà estinta.

Esse vengono sistematicamente valutate per tener conto di eventuali modifiche intervenute

nelle norme o nelle aliquote.

Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti

e senza compensazioni, nella voce ―Attività fiscali b) anticipate‖ e nella voce ―Passività fiscali

b) differite‖ e non vengono attualizzate.

Criteri di rilevazione delle componenti economiche

Qualora le attività e le passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno

interessato il conto economico, la contropartita è rappresenta dalle imposte sul reddito.

Nei casi in cui le imposte anticipate o differite riguardano transazioni che hanno interessato

direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico, quali ad esempio le

valutazione degli strumenti finanziari disponibili per la vendita, le stesse vengono iscritte in

contropartita al patrimonio netto, interessando la specifica riserva.

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12 - Fondi per rischi ed oneri

Criteri di classificazione

I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali (legali

o implicite) originate da un evento passato, per le quali sia probabile l’esborso di risorse

economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempreché possa essere effettuata

una stima attendibile del relativo ammontare.

Criteri di iscrizione

Nella sottovoce ―altri fondi‖ del Passivo dello Stato Patrimoniale figurano i fondi per rischi e

oneri costituiti in ossequio a quanto previsto dai principi contabili internazionali, ad eccezione

delle svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate, da ricondurre alle "altre

passività".

Criteri di valutazione

L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta

per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio.

Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati

utilizzando i tassi correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere

la miglior stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell’onere diviene

improbabile, l’accantonamento viene stornato. Per quanto attiene i fondi relativi ai benefici ai

dipendenti si rimanda al successivo punto 17.

Criteri di cancellazione

Se non è più probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici

economici per adempiere all’obbligazione, l’accantonamento deve essere stornato. Un

accantonamento deve essere utilizzato unicamente a fronte di quegli oneri per i quali esso è

stato iscritto.

Criteri di rilevazione delle componenti economiche

L’accantonamento è rilevato a conto economico alla voce ―accantonamenti netti ai fondi per

rischi e oneri‖. Nella voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le

eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti.

Gli accantonamenti netti includono anche i decrementi dei fondi per l’effetto attualizzazione

nonché i corrispondenti incrementi dovuti al trascorrere del tempo (maturazione degli interessi

impliciti nell'attualizzazione).

Qualora gli accantonamenti riguardino oneri per il personale dipendente, quali i premi di

anzianità indicati al successivo punto 17, la voce di conto economico interessata è la 150.

―Spese amministrative a) spese per il personale‖.

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13 - Debiti e titoli in circolazione

Criteri di classificazione

Le voci del Passivo dello stato Patrimoniale ― Debiti verso banche‖, ― Debiti verso clientela‖ e

―Titoli in circolazione‖ comprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela

e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione,

al netto dell’eventuale ammontare riacquistato, non classificate tra le ―passività finanziarie

valutate al fair value‖. Sono inclusi i titoli che alla data di riferimento del bilancio risultano

scaduti ma non ancora rimborsati.

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme

raccolte o dell’emissione dei titoli di debito.

Il valore a cui sono iscritte corrisponde al relativo fair value, normalmente pari all’ammontare

incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi

direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati

dalla controparte creditrice. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che

sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi

di carattere amministrativo.

Il fair value delle passività finanziarie, eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di

mercato, è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo incassato è

imputata direttamente a conto economico.

Il ricollocamento di titoli propri riacquistati, oggetto di precedente annullamento contabile, è

considerato come nuova emissione con iscrizione del nuovo prezzo di collocamento, senza

effetti a conto economico.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato

utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che

rimangono iscritte per il valore incassato, e i cui costi e proventi direttamente attribuibili

all’operazione sono iscritti a conto economico nelle pertinenti voci.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. La cancellazione

avviene anche in presenza di riacquisto, anche temporaneo, di titoli precedentemente emessi.

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Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le componenti negative di reddito rappresentate dagli interessi passivi sono iscritte, per

competenza, nelle voci di conto economico relative agli interessi

L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli di propria emissione ed il

corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a conto economico nella voce

―Utili/perdite da cessione o riacquisto di: d) passività finanziarie‖.

14 - Passività finanziarie di negoziazione

Alla data del bilancio la Banca non ha operazioni in derivati rientranti nell’ambito di

applicazione della fair value option con valore negativo.

La voce 40 di stato patrimoniale risulta avvalorata per il differenziale negativo determinatosi,

tra prezzo pagato e fair value alla data di bilancio del BTP scadenza 01/09/2011 codice Isin

IT0004404973 sottoscritto per nominali € 5.000.000,00 sul mercato primario il 29 dicembre

2008 ma con regolamento 2 gennaio 2009.

15 - Passività finanziarie valutate al fair value

La Banca alla data del bilancio non ha in essere passività classificate in questa voce.

16 - Operazioni in valuta

Criteri di classificazione

Tra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una

valuta diversa dall’euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria

collegate al tasso di cambio dell’euro con una determinata valuta o con un determinato paniere

di valute.

Ai fini delle modalità di conversione da utilizzare, le attività e passività in valuta sono

suddivise tra poste monetarie (classificate tra le poste correnti) e non monetarie (classificate

tra le poste non correnti).

Gli elementi monetari consistono nel denaro posseduto e nelle attività e passività da ricevere o

pagare, in ammontari di denaro fisso o determinabili.

Gli elementi non monetari si caratterizzano per l’assenza di un diritto a ricevere o di

un’obbligazione a consegnare un ammontare di denaro fisso o determinabile.

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Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa

di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data

dell’operazione.

Criteri di valutazione

Ad ogni chiusura del bilancio, gli elementi originariamente denominati in valuta estera sono

valorizzati come segue:

le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura del periodo;

le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in

essere alla data della operazione;

le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite al tasso di cambio a pronti

alla data di chiusura del periodo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le differenze di cambio che si generano tra la data dell’operazione e la data del relativo

pagamento, su elementi di natura monetaria, sono contabilizzate nel conto economico

dell’esercizio in cui sorgono, alla stregua di quelle che derivano dalla conversione di elementi

monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione alla data di chiusura

del bilancio precedente.

Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio

netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch’essa a patrimonio netto.

Quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è parimenti rilevata a conto

economico anche la relativa differenza cambio.

17 - Altre informazioni

Dividendi

I dividendi distribuiti a Soci sono contabilizzati a riduzione del patrimonio netto nell’esercizio

in cui l’Assemblea ne ha deliberato la distribuzione.

Ratei e Risconti

I ratei e i risconti, che riguardano oneri e proventi di competenza dell’esercizio maturati su

attività e passività, vengono ricondotti a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

In assenza di rapporti cui ricondurli, saranno rappresentati tra le ―altre attività‖ o ―altre

passività‖.

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Contratti di vendita e riacquisto (pronti contro termine)

I titoli venduti e soggetti ad accordo di riacquisto sono classificati come strumenti finanziari

impegnati, quando l’acquirente ha per contratto o convenzione il diritto a rivendere o a

reimpegnare il sottostante; la passività della controparte è inclusa nelle passività verso banche,

altri depositi o depositi della clientela.

I titoli acquistati in relazione ad un contratto di rivendita sono contabilizzati come

finanziamenti o anticipi ad altre banche o a clientela.

La differenza tra il prezzo di vendita ed il prezzo d’acquisto è contabilizzato come interesse e

registrato per competenza lungo la vita dell’operazione sulla base del tasso effettivo di

rendimento.

Trattamento di fine rapporto del personale

Il T.F.R. è assimilabile ad un ―beneficio successivo al rapporto di lavoro‖ (post employment

benefit) del tipo ―Prestazioni Definite‖ (defined benefit plan) per il quale è previsto, in base

allo IAS 19, che il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale.

Conseguentemente, la valutazione di fine esercizio della posta in esame è effettuata in base al

metodo dei benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit

Credit Method).

Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche, statistiche

e probabilistiche, nonché in virtù dell’adozione di opportune basi tecniche demografiche.

Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato ad una certa data in senso attuariale, distribuendo

l’onere per tutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in essere e non più come

onere da liquidare nel caso in cui l’azienda cessi la propria attività alla data di bilancio.

La valutazione del T.F.R. del personale dipendente è stata effettuata da un attuario

indipendente in conformità alla metodologia sopra indicata.

A seguito dell’entrata in vigore della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs.

252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 rimangono in

azienda, mentre le quote che maturano a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del

dipendente, destinate a forme di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria

dell’INPS.

Queste ultime sono quindi rilevate a conto economico sulla base dei contributi dovuti in ogni

esercizio; la Banca non ha proceduto all’attualizzazione finanziaria dell’obbligazione verso il

fondo previdenziale o l’INPS, in ragione della scadenza inferiore a 12 mesi.

In base allo IAS19, il T.F.R. versato al fondo di Tesoreria INPS, si configura, al pari della

quota versata al fondo di previdenza complementare, come un piano a contribuzione definita.

Premio di fedeltà

Fra gli ‖altri benefici a lungo termine‖ descritti dallo IAS 19, rientrano nell’operatività della

BCC anche i premi di fedeltà ai dipendenti. Tali benefici devono essere valutati in conformità

allo IAS 19.

La passività per il premio di fedeltà viene rilevata tra i ―fondi rischi e oneri‖ del passivo.

L’accantonamento, come la riattribuzione a conto economico di eventuali eccedenze dello

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specifico fondo (dovute ad esempio a modifiche di ipotesi attuariali), è imputata a conto

economico fra le ―spese del personale‖.

Le obbligazioni nei confronti dei dipendenti sono valutate da un attuario indipendente.

Valutazione garanzie rilasciate

Gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi

connessi all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni

assunti sono determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti.

Tali accantonamenti sono rilevati nella voce ―Altre passività‖ in contropartita alla voce di

conto economico ―Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni

finanziarie‖.

Conto economico

I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono riconosciuti

quando ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo

attendibile.

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti.

I costi ed i ricavi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo

ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono

liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.

Gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto

economico solo al momento del loro effettivo incasso.

Le commissioni sono generalmente contabilizzate per competenza sulla base dell’erogazione

del servizio (al netto di sconti e abbuoni).

Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.

Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari

Il fair value è definito dal principio IAS 39 come ―il corrispettivo al quale un’attività potrebbe

essere scambiata o una passività estinta in una libera transazione fra parti consapevoli e

indipendenti‖.

Il fair value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento alle

quotazioni di mercato rilevate l’ultimo giorno di riferimento dell’esercizio.

Nel caso di strumenti finanziari quotati su mercati attivi, la determinazione del fair value è

basata sulle quotazioni del mercato attivo di riferimento (ossia quello su cui si verifica il

maggior volume delle contrattazioni) desumibili anche da provider internazionali e rilevate

l’ultimo giorno di riferimento dell’esercizio. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni

riflettano normali operazioni di mercato, siano prontamente e regolarmente disponibili ed

esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni di mercato. Qualora il medesimo

strumento finanziario risulti quotato su più mercati, la quotazione da considerare è quella

presente nel mercato più vantaggioso a cui l’impresa ha accesso.

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Nel caso di strumenti finanziari non quotati il fair value è determinato applicando tecniche di

valutazione finalizzate alla determinazione del prezzo che lo strumento avrebbe avuto sul

mercato alla data di valutazione in un libero scambio motivato da normali considerazioni

commerciali. La determinazione del fair value è ottenuta attraverso le seguenti tecniche:

utilizzo di recenti transazioni di mercato;

riferimento al prezzo di strumenti finanziari aventi le medesime caratteristiche di

quello oggetto di valutazione;

metodi quantitativi (modelli di pricing delle opzioni - tecniche di calcolo del valore

attuale ―discounted cash flow analysis”- modelli di pricing generalmente accettati dal

mercato e che sono in grado di fornire stime adeguate dei prezzi praticati in operazioni

di mercato).

In particolare, per le obbligazioni non quotate si applicano modelli di attualizzazione dei flussi

di cassa futuri attesi utilizzando strutture di tassi di interesse che tengono opportunamente in

considerazione il settore di attività di appartenenza dell’emittente e della classe di rating, ove

disponibile.

I titoli di capitale non scambiati in un mercato attivo, per i quali il fair value non sia

determinabile in misura attendibile sono valutati al costo, rettificato per tener conto delle

eventuali diminuzioni significative di valore.

Per gli impieghi e la raccolta a vista/a revoca si è assunta una scadenza immediata delle

obbligazioni contrattuali e coincidente con la data di bilancio e pertanto il loro fair value è

approssimato al valore contabile. Analogamente per gli impieghi a breve si è assunto il valore

contabile.

Per gli impieghi a clientela a medio-lungo termine, il fair value è ottenuto attraverso tecniche

di valutazione sviluppate internamente, attualizzando i residui flussi contrattuali ai tassi di

interesse correnti, opportunamente adeguati per tener conto del merito creditizio dei singoli

prenditori (rappresentato dalla probabilità di default e dalla perdita stimata in caso di default).

Per le attività deteriorate il valore di bilancio è ritenuto un’approssimazione del fair value.

Esposizioni deteriorate

Si riportano di seguito le definizioni di esposizioni deteriorate per le attività finanziarie

classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata dalla Banca

d’Italia:

sofferenze: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) nei

confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in

situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di

perdita formulate dalla Banca;

incagliate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) nei

confronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia prevedibile

possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo;

ristrutturate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) per

le quali una banca (o un pool di banche), a causa del deterioramento delle condizioni

economico-finanziarie del debitore, acconsente a modifiche delle originarie condizioni

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contrattuali (ad esempio, riscadenzamento dei termini, riduzione del debito e/o degli

interessi) che diano luogo a una perdita;

scadute e/o sconfinanti: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli,

derivati, etc.), diverse da quelle classificate a sofferenza, incaglio o fra le esposizioni

ristrutturate, che, alla data di chiusura del periodo, sono scadute o sconfinanti da oltre 180

giorni.

Modalità di determinazione del costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di una attività o passività finanziaria è pari al valore per cui è stata

inizialmente rilevata, meno i rimborsi di capitale, meno qualunque svalutazione (diretta o

attraverso un fondo) causata da una riduzione durevole di valore o da insolvenza, più o meno

l’ammortamento cumulato della differenza tra il valore contabile iniziale e il valore di

rimborso.

Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale di una attività o passività

finanziaria al flusso contrattuale dei pagamenti futuri o ricevuti sino alla scadenza o alla

successiva data di rideterminazione del tasso.

Per gli strumenti a tasso fisso o a tasso fisso per periodi temporali, i flussi di cassa futuri

vengono determinati in base al tasso di interesse noto durante la vita dello strumento.

Per le attività o passività finanziarie a tasso variabile, la determinazione dei flussi di cassa

futuri è effettuata sulla base dell’ultimo tasso noto. Ad ogni data di revisione del prezzo, si

procede al ricalcolo del piano di ammortamento e del tasso di rendimento effettivo su tutta la

vita utile dello strumento finanziario, vale a dire sino alla data di scadenza.

Il costo ammortizzato è applicato per i crediti, le attività finanziarie detenute sino a scadenza,

quelle disponibili per la vendita, per i debiti ed i titoli in circolazione.

Le attività e passività finanziarie negoziate a condizioni di mercato sono inizialmente rilevate

al loro fair value, che normalmente corrisponde all’ammontare pagato od erogato comprensivo

dei costi di transazione e delle commissioni direttamente imputabili.

Sono considerati costi di transazione i costi ed i proventi marginali interni attribuibili al

momento di rilevazione iniziale dello strumento e non recuperabili sulla clientela.

Tali componenti accessorie, che devono essere riconducibili alla singola attività o passività,

incidono sul rendimento effettivo e rendono il tasso di interesse effettivo diverso dal tasso di

interesse contrattuale.

Sono esclusi pertanto i costi ed i proventi riferibili indistintamente a più operazioni e le

componenti correlate che possono essere oggetto di rilevazione durante la vita dello strumento

finanziario.

Inoltre, non sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato i costi che la Banca dovrebbe

sostenere indipendentemente dalla operazione, quali i costi amministrativi, di cancelleria, di

comunicazione.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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ALLEGATO

Reg. n. 1725/2003 del 29/9/2003, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 261 del 13.10.2003

Reg. n. 707/2004 del 6/4/2004, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 111 del 17.04.2004

Reg. n. 2086/2004 del 19/11/2004, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 363 del 09.12.2004

Reg. n. 2236/2004 del 29/12/2004, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 392 del 31.12.2004

Reg. n. 2237/2004 del 29/12/2004, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 393 del 31.12.2004

Reg. n. 2238/2004 del 29/12/2004, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 394 del 31.12.2004

Reg. n. 211/2005 del 4/2/2005, pubblicato sulla G. U. dell’Unione europea L 41 del 11.02.2005

Reg. n. 1073/2005 del 7/7/2005, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 175 del 08.07.2005

Reg. n. 1751/2005 del 25/10/2005, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 282 del 26.10.2005

Reg. n. 1864/2005 del 15/11/2005, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 299 del 16.11.2005

Reg. n. 1910/2005 dell’ 8/11/2005, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 305 del 24.11.2005

Reg. n. 2106/2005 del 21/12/2005, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 337 del 22.12.2005

Reg. n. 108/2006 del 11/1/2006, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 24 del 27.1.2006

Reg. n. 708/2006 del 8/5/2006, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 122 del 9.5.2006

Reg. n. 1329/2006 del 8/9/2006 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 247 9.9.2006

Reg. n. 610/2007 del 1/6/2007 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 141 2.6.2007

Reg. n. 1004/2008 del 15/10/2008 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 275 16.10.2008

I Principi contabili e relative interpretazioni in vigore alla data del bilancio sono i seguenti:

PRINCIPI CONTABILI

Regolamento

di

omologazione

MODIFICHE

IAS 1 Presentazione del bilancio 1725/03 2236/04; 2238/04; 1910/05; 108/06

IAS 2 Rimanenze 1725/03 2238/04; 1358/2007

IAS 7 Rendiconto finanziario 1725/03 2238/04; 1358/2007

IAS 8 Utile (perdita) d’esercizio, errori determinanti e

cambiamenti di principi contabili

1725/03 2238/04

IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio 1725/03 2236/04; 2238/04

IAS 11 Commesse a lungo termine 1725/03

IAS 12 Imposte sul reddito 1725/03 2086/04; 2236/04; 2238/04; 211/05

IAS 14 Informativa di settore 1725/03 2236/04 2238/04; 108/06

IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 1725/03 2236/04; 2238/04; 211/05; 1910/05

IAS 17 Leasing 1725/03 2236/04; 2238/04; 108/06

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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IAS 18 Ricavi 1725/03 2086/04; 2236/04

IAS 19 Benefici per i dipendenti 1725/03 2086/04; 2236/04; 2238/04; 211/05; 1910/05;

1358/2007

IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa

sull’assistenza pubblica

1725/03 2238/04

IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1725/03 2238/04;706/2006

IAS 23 Oneri finanziari 1725/03 2238/04

IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate 1725/03 2238/04; 1910/05

IAS 26 Fondi di previdenza 1725/03

IAS 27 Bilancio consolidato e contabilizzazione delle

partecipazioni in controllate

1725/03 2236/04; 2238/04

IAS 28 Partecipazioni in società collegate 1725/03 2236/04; 2238/04

IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1725/03 2238/04

IAS 31 Informazioni contabili relative alle partecipazioni in joint

venture

1725/03 2236/04; 2238/04

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e

informazioni integrative

2237/04 2238/04; 211/05; 1864/05; 108/06

IAS 33 Utile per azione 1725/03 2236/04; 2238/04; 211/05; 108/06; 1358/2007

IAS 34 Bilanci intermedi 1725/03 2236/04; 2238/04; 1358/2007

IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività 1725/03 2086/04; 2236/04; 2238/04; 1358/2007

IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1725/03 2086/04; 2236/04; 2238/04

IAS 38 Attività immateriali 1725/03 2236/04; 2238/04; 211/05; 1910/05

IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 1725/03 2236/04; 211/05; 1751/05; 1864/05; 1910/05;

2106/05; 108/06; 1004/08

IAS 40 Investimenti immobiliari 1725/03 2236/04; 2238/04

IAS 41 Agricoltura 1725/03 2236/04; 2238/04

IFRS 1 Prima adozione degli IFRS 707/04 2236/04; 2238/04; 211/05; 1751/05; 1864/05;

1910/05; 108/06

IFRS 2 Pagamenti basati su azioni 211/05

IFRS 3 Aggregazioni aziendali 2236/04

IFRS 4 Contratti assicurativi 2236/04 108/06

IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita ed attività

operative cessate

2236/04

IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1910/05

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative 108/06 1004/08

IFRS 8 Settori operativi 1358/2007

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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DOCUMENTI INTERPRETATIVI

Regolamento

di

omologazione

MODIFICHE

SIC 7 Introduzione dell’euro 1725/03 2238/04

SIC 10

Assistenza pubblica — Nessuna specifica relazione alle

attività operative

1725/03

SIC 12

Consolidamento — Società a destinazione specifica

(società veicolo)

1725/03 2238/04

SIC 13

Imprese a controllo congiunto — Conferimenti in natura da

parte dei partecipanti al controllo

1725/03 2238/04

SIC 15 Leasing operativo — Incentivi 1725/03

SIC 21

Imposte sul reddito — Recupero delle attività rivalutate

non ammortizzabili

1725/03 2238/04

SIC 25

Imposte sul reddito — Cambiamenti di condizione fiscale

di un’impresa o dei suoi azionisti

1725/03 2238/04

SIC 27

La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma

legale del leasing

1725/03 2086/04; 2238/04

SIC 29

Informazioni integrative — Accordi per servizi in

concessione

1725/03

SIC 31

Ricavi — Operazioni di baratto comprendenti servizi

pubblicitari

1725/03 2238/04

SIC 32 Attività immateriali — Costi connessi a siti web 1725/03 2236/04; 2238/04

IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti,

ripristini e passività similari

2237/04

IFRIC 2 Azioni dei soci di entità cooperative e strumenti simili 1073/05

IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1910/05

IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per

smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali

1910/05

IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato

specifico — Rifiuti di apparecchiature elettriche ed

elettroniche

108/2006

IFRIC 7 Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi

dello IAS 29. Informazioni contabili in economie

iperinflazionate

706/06

IFRIC 8 Ambito di applicazione dell’IFRS 2 1329/2006

IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati 1329/2006

IFRIC 10 Bilanci Intermedi e riduzione durevole di valore 610/2007

IFRIC 11 Operazioni con azioni proprie e del gruppo 611/2007

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

Attivo

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31.12.2008 31.12.2007

a) Cassa 2.880 3.375

b) Depositi liberi presso Banche Centrali

Totale 2.880 3.375

Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Quotati Non quotati Quotati Non quotati

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 19.251 - 34.824 -

1.1 Titoli strutturati

1.2 Altri titoli di debito 19.251 34.824

2. Titoli di capitale

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti - - - -

4.1 Pronti contro termine attivi

4.2 Altri

5. Attività deteriorate

6. Attività cedute non cancellate

Totale A 19.251 - 34.824 -

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari - - 2 -

1.1 di negoziazione 2

1.2 connessi con la fair value option

1.3 altri

2. Derivati creditizi - - - -

2.1 di negoziazione

2.2 connessi con la fair value option

2.3 altri

Totale B - - 2 -

Totale (A+B) 19.251 - 34.826 -

Voci/Valori31.12.2008 0,00

La sottovoce cassa comprende valute estere per un controvalore pari a 9 mila euro.

Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le valute aventi corso legale, comprese le

banconote e le monete divisionali estere, e i depositi liberi verso la Banca d'Italia.

I titoli di debito sono composti esclusivamente da titoli dello Stato italiano.

Nella presente voce figurano le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti,

derivati ecc.) detenute per la negoziazione al fine di generare profitti dalle fluttuazioni dei relativi

prezzi nel breve termine.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti

A. ATTIVITA' PER CASSA

1. Titoli di debito 19.251 34.824

a) Governi e Banche Centrali 19.251 34.824

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri emittenti

2. Titoli di capitale - -

a) Banche

b) Altri emittenti: - -

- imprese di assicurazione

- società finanziarie

- imprese non finanziarie

- altri

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri soggetti

5. Attività deteriorate - -

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri soggetti

6. Attività cedute non cancellate - -

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri emittenti

Totale A 19.251 34.824

B. STRUMENTI DERIVATI

a) Banche

b) Clientela 2

Totale B - 2

Totale (A+B) 19.251 34.826

Voci/Valori 31.12.2008 31.12.2007

La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o

degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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2.3 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: strumenti derivati

A) Derivati quotati

1. Derivati finanziari: - - - - - - 2

• Con scambio di capitale - - - - - - 2

- Opzioni acquistate -

- Altri derivati - 2

• Senza scambio di capitale - - - - - - -

- Opzioni acquistate -

- Altri derivati -

2. Derivati creditizi: - - - - - - -

• Con scambio di capitale -

• Senza scambio di capitale -

Totale A - - - - - - 2

B) Derivati non quotati

1. Derivati finanziari: - - - - - - -

• Con scambio di capitale - - - - - - -

- Opzioni acquistate -

- Altri derivati -

• Senza scambio di capitale - - - - - - -

- Opzioni acquistate -

- Altri derivati -

2. Derivati creditizi: - - - - - - -

• Con scambio di capitale -

• Senza scambio di capitale -

Totale B - - - - - - -

Totale (A+B) - - - - - - 2

Altro Tipologie derivati/attività

sottostanti 31.12.2008 31.12.2007

Tassi di

interesse

Valute e

oro

Titoli di

capitaleCrediti

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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2.4 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione diverse da quelle cedute e

non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue

A. Esistenze iniziali 34.824 34.824

B. Aumenti 113.025 - - - 113.025

B1. Acquisti 112.431 112.431

B2. Variazioni positive di fair value -

B3. Altre variazioni 594 594

C. Diminuzioni 128.597 - - - 128.597

C1. Vendite 126.257 126.257

C2. Rimborsi 1.116 1.116

C3. Variazioni negative di fair value 883 883

C4. Altre variazioni 341 341

D. Rimanenze finali 19.252 - - - 19.252

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - voce 30

Finanziamenti Totale Titoli di

debito

Titoli di

capitale

Quote di

O.I.C.R.

Le voci B2 e C3 includono rispettivamente le plusvalenze e le minusvalenze registrate a conto economico alla

voce 80 "risultato netto dell'attività di negoziazione".

Nella voce B3. Aumenti - altre variazioni - sono compresi:

- Utili da negoziazione iscritti a conto economico nella voce 80 "risultato netto dell'attività di negoziazione"

per +378 mila euro

- scarti finali per -43 mila euro;

- ratei finali per +259 mila euro.

Nella voce C4. Diminuzioni - altre variazioni - sono compresi:

- Perdite da negoziazione iscritte a conto economico nella voce 80 "risultato netto dell'attività di negoziazione"

per -23 mila euro

- scarti iniziali per +188 mila euro;

- ratei iniziali per -505 mila euro.

La Banca non detiene attività finanziarie valutate al fair value, per cui la presente sezione non viene avvalorata.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Quotati Non quotati Quotati Non quotati

1. Titoli di debito 70.948 501 51.395 501

1.1 Titoli strutturati 1.307 1.310

1.2 Altri titoli di debito 69.641 501 50.085 501

2. Titoli di capitale - 3.600 - 3.616

2.1 Valutati al fair value

2.2 Valutati al costo 3.600 3.616

3. Quote di O.I.C.R. 120 125

4. Finanziamenti

5. Attività deteriorate

6. Attività cedute non cancellate 14.063 6.782

Totale 85.131 4.101 58.302 4.117

Voci/Valori31.12.2008 31.12.2007

Nella presente voce figurano le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale, ecc.) classificate nel portafoglio

"disponibili per la vendita".

Il portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita accoglie:

- la quota parte di portafoglio obbligazionario (banking book) non destinata a finalità di negoziazione;

- le partecipazioni le cui quote di interessenza detenute non risultano riferibili a partecipazioni di controllo, collegamento

o controllo congiunto di cui agli IAS27 e IAS28.

Tra i titoli di capitale di cui al punto 2.2 sono pertanto comprese le partecipazioni detenute nel capitale di società

promosse dal movimento del Credito Cooperativo e di società o enti comunque strumentali allo sviluppo dell'attività della

Banca.

Si comunica, inoltre, il fair value delle partecipazioni al capitale sociale detenute nelle seguenti società (dati all'unità di

euro):

- Iccrea Holding SpA - numero azioni detenute 54.209 - valore contabile 2.758.623 - fair value 3.214.052;

- Banca Agrileasing SpA - numero azioni detenute 2.800 - valore contabile 143.286 - fair value 195.468.

Le attività cedute non cancellate di cui al punto 6 sono riferite ad operazioni di pronti contro termine passive.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31.12.2008 31.12.2007

1. Titoli di debito 71.449 51.897

a) Governi e Banche Centrali 58.771 45.151

b) Altri enti pubblici 171 464

c) Banche 10.809 4.594

d) Altri emittenti 1.698 1.688

2. Titoli di capitale 3.600 3.616

a) Banche 143 143

b) Altri emittenti 3.457 3.473

- imprese di assicurazione

- società finanziarie 2.775 2.775

- imprese non finanziarie 682 698

- altri

3. Quote di O.I.C.R. 120 125

4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri soggetti

5. Attività deteriorate - -

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri soggetti

6. Attività cedute non cancellate 14.062 6.782

a) Governi e Banche Centrali 13.053 6.782

b) Altri enti pubblici

c) Banche 1.009

d) Altri soggetti

Totale 89.231 62.420

4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività coperte

4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica

La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti è

stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia.

I titoli di debito di cui alla lettera a) del punto 1. sono costituiti interamente da titoli emessi dallo Stato italiano.

Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di

copertura.

Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di

copertura specifica.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate:

variazioni annue

A. Esistenze iniziali 51.896 3.616 125 55.637

B. Aumenti 59.187 - - - 59.187

B1. Acquisti 58.075 58.075

B2. Variazioni positive di FV 174 174

B3. Riprese di valore - - - - -

- imputate al conto economico X -

- imputate al patrimonio netto -

B4. Trasferimenti da altri portafogli -

B5. Altre variazioni 938 938

C. Diminuzioni 39.634 16 5 - 39.655

C1. Vendite 31.349 1 31.350

C2. Rimborsi -

C3. Variazioni negative di FV 835 5 840

C4. Svalutazioni da deterioramento - - - - -

- imputate al conto economico -

- imputate al patrimonio netto -

C5. Trasferimenti ad altri portafogli -

C6. Altre variazioni 7.450 15 7.465

D. Rimanenze finali 71.449 3.600 120 - 75.169

Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50

Totale Titoli di

debito

Titoli di

capitale

Quote di

O.I.C.R.Finanziamenti

Nella sottovoce B5 Aumenti -altre variazioni- sono compresi:

- utile da negoziazione per + 397 mila euro;

- scarti finali per -408 mila euro;

- rateo interessi finali per + 930 mila euro;

- rendimento al tir per + 19 mila euro.

Nella sottovoce C6. Diminuzioni - altre variazioni - sono compresi:

- perdite da negoziazione per + 15 mila euro;

- scarti iniziali per - 356 mila euro;

- rateo interessi iniziali per + 526 mila euro;

- attività cedute non cancellate per + 7.281mila euro;

Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene attività finanziarie classificate nella categoria in esame;

pertanto, la presente Sezione non viene avvalorata.

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Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

A. Crediti verso Banche Centrali 4.588 4.577

1. Depositi vincolati

2. Riserva obbligatoria 4.588 4.577

3. Pronti contro termine attivi

4. Altri

B. Crediti verso banche 71.497 68.189

1. Conti correnti e depositi liberi 18.708 38.068

2. Depositi vincolati 52.788 30.121

3. Altri finanziamenti: 1 -

3.1 Pronti contro termine attivi

3.2 Locazione finanziaria

3.3 Altri 1

4. Titoli di debito - -

4.1 Titoli strutturati

4.2 Altri titoli di debito

5. Attività deteriorate

6. Attività cedute non cancellate

Totale (valore di bilancio) 76.085 72.766

Totale (fair value) 76.084 72.766

6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica

6.3 Locazione finanziaria

Tipologia operazioni / Valori 31.12.2008 31.12.2007

Nella presente voce figurano le attività finanziarie non quotate verso banche classificate nel portafoglio "crediti”.

I crediti verso banche non sono stati svalutati in quanto ritenuti interamente recuperabili.

La sottovoce “riserva obbligatoria” include la parte “mobilizzabile” della riserva stessa.

Tra i crediti verso banche figurano crediti in valuta estera per un controvalore di 41 mila euro.

Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti crediti verso banche oggetto di copertura specifica.

La Banca non ha posto in essere alcuna operazione di locazione finanziaria in qualità di soggetto locatore.

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Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

1. Conti correnti 37.281 37.947

2. Pronti contro termine attivi

3. Mutui 65.430 62.469

4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 8.156 8.637

5. Locazione finanziaria

6. Factoring

7. Altre operazioni 29.096 26.240

8. Titoli di debito 3.745 5.152

8.1 Titoli strutturati

8.2 Altri titoli di debito 3.745 5.152

9. Attività deteriorate 7.403 7.699

10. Attività cedute non cancellate

Totale (valore di bilancio) 151.111 148.144

Totale (fair value) 157.954 154.106

22.175 20.975

6.812 5.160

12 13

97 93

29.096 26.241

31.12.2007 Tipologia operazioni/Valori

31.12.2008

Contributi da riscuotere da enti locali per operazioni a tasso agevolato

Margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di contratti derivati

31.12.2007

Finanziamenti per anticipi SBF

Tipologia operazioni

Depositi presso Uffici Postali

Depositi cauzionali infruttiferi

Crediti con fondi di terzi in amministrazione

Altri

Totale

Rischio di portafoglio

Altre sovvenzioni non regolate in conto corrente - sovvenzioni diverse

31.12.2008

Crediti verso la Cassa Depositi e Prestiti

I crediti verso clientela sono esposti al netto delle rettifiche di valore derivanti da svalutazioni.

L'ammontare e la ripartizione delle rettifiche di valore sono esposti nella parte E della presente Nota Integrativa.

Tra i crediti sono compresi finanziamenti in valuta estera per un controvalore di 35 mila euro;

La sottovoce 7. "Altre operazioni" comprende:

Nella presente voce figurano le attività finanziarie non quotate verso clientela allocate nel portafoglio “crediti”.

I titoli di debito di cui alla sottovoce 8.2 sono costituiti da obbligazioni di classe C emesse dalla Società veicolo Bcc

Securis srl nell'ambito della operazione di cartolarizzazione, effettuata nell'esercizio 2002, di crediti non performing;

l'operazione è meglio descritta e rappresentata nella Parte E - C.1 Operazioni di cartolarizzazione della presente Nota

Integrativa.

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7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

1. Titoli di debito: 3.745 5.152

a) Governi

b) Altri Enti pubblici

c) Altri emittenti 3.745 5.152

- imprese non finanziarie

- imprese finanziarie 3.745 5.152

- assicurazioni

- altri

2. Finanziamenti verso: 139.962 135.292

a) Governi

b) Altri Enti pubblici 2.546 5.082

c) Altri soggetti 137.416 130.210

- imprese non finanziarie 92.026 87.598

- imprese finanziarie 607 338

- assicurazioni

- altri 44.783 42.274

3. Attività deteriorate: 7.404 7.699

a) Governi

b) Altri Enti pubblici

c) Altri soggetti 7.404 7.699

- imprese non finanziarie 4.005 4.612

- imprese finanziarie 2

- assicurazioni

- altri 3.397 3.087

4. Attività cedute non cancellate: - -

a) Governi

b) Altri Enti pubblici

c) Altri soggetti - -

- imprese non finanziarie

- imprese finanziarie

- assicurazioni

- altri

Totale 151.111 148.143

7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica

7.4 Locazione finanziaria

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2008 31.12.2007

La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti è

stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia.

Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene crediti verso la clientela oggetto di copertura specifica.

La Banca non ha posto in essere alcuna operazione di locazione finanziaria in qualità di soggetto locatore.

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Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80

Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90

Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100

Sezione 11 - Attività materiali - Voce 110

11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo

A. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà 7.773 8.159

a) terreni 1.355 1.355

b) fabbricati 5.921 6.179

c) mobili 69 76

d) impianti elettronici 326 427

e) altre 102 122

1.2 acquisite in locazione finanziaria - -

a) terreni

b) fabbricati

c) mobili

d) impianti elettronici

e) altre

Totale A 7.773 8.159

B. Attività detenute a scopo di investimento

2.1 di proprietà - -

a) terreni

b) fabbricati

2.2 acquisite in locazione finanziaria - -

a) terreni

b) fabbricati

Totale B - -

Totale (A+B) 7.773 8.159

11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate

Attività/Valori 31.12.2008 31.12.2007

Nella presente voce figurano le attività materiali (immobili, impianti, macchinari e altre attività materiali ad uso funzionale

disciplinate dallo IAS 16 e gli investimenti immobiliari (terreni e fabbricati) disciplinati dallo IAS 40, nonché le attività

oggetto di locazione finanziaria.

Non sono presenti attività materiali valutate al fair value o rivalutate; pertanto si omette la compilazione della relativa

tabella.

La Banca non ha posto in essere derivati di copertura, non si procede , di conseguenza, alla compilazione della presente

sezione.

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono attività oggetto di copertura generica, di conseguenza, non si procede alla

compilazione della presente sezione.

La Banca non detiene partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte a influenza notevole, di

cui al principio IAS27 e IAS28, per cui la presente sezione non viene avvalorata.

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11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

A. Esistenze iniziali lorde 1.355 6.953 1.513 3.132 1.488 14.441

A.1 Riduzioni di valore totali nette 774 1.437 2.706 1.366 6.283

A.2 Esistenze iniziali nette 1.355 6.179 76 426 122 8.158

B. Aumenti: - - 8 49 26 83

B.1 Acquisti 8 49 26 83

B.2 Spese per migliorie capitalizzate -

B.3 Riprese di valore -

B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto -

b) conto economico -

B.5 Differenze positive di cambio -

B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo

di investimento -

B.7 Altre variazioni -

C. Diminuzioni: - 258 14 150 47 469

C.1 Vendite 2 2

C.2 Ammortamenti 258 14 148 47 467

C.3 Rettifiche di valore da deterioramento

imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto -

b) conto economico -

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto -

b) conto economico -

C.5 Differenze negative di cambio -

C.6 Trasferimenti a: - - - - - -

a) attività materiali detenute a scopo di

investimento -

b) attività in via di dismissione -

C.7 Altre variazioni -

D. Rimanenze finali nette 1.355 5.921 70 325 101 7.772

D.1 Riduzioni di valore totali nette 1.032 1.451 2.493 1.412 6.388

D.2 Rimanenze finali lorde 1.355 6.953 1.521 2.818 1.513 14.160

E. Valutazione al costo -

11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

11.5 Impegni per acquisto di attività materiali

Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120

Altre Totale Terreni Fabbricati MobiliImpianti

elettronici

Alle voci A.1 e D.1 "Riduzioni di valore totali nette" è riportato il totale del fondo ammortamento.

La voce E. "Valutazione al costo" non è valorizzata in quanto la sua compilazione è prevista solo per le attività materiali

valutate in bilancio al fair value, non in possesso della Banca.

La Banca non detiene attività materiali a scopo di investimento.

La Banca non ha contratto impegni di acquisto su attività materiali.

Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene attività materiali, per cui la presente sezione non viene

avvalorata.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell'attivo e Voce 80 del passivo

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

In contropartita del conto economico

IRES IRAP Totale

-

1.322 - 1.322

76 - 76

29 29

32 32

15 15

-

1.398 - 1.398

In contropartita dello stato patrimoniale

IRES IRAP Totale

223 61 284

223 61 284

- altre -

223 61 284

13.2 Passività per imposte differite: composizione

In contropartita del conto economico

IRES IRAP Totale

1.288 226 1.514

-

-

-

1.288 226 1.514

In contropartita dello stato patrimoniale

IRES IRAP Totale

71 8 79

71 8 79

-

- altre -

71 8 79Totale

. plusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita

- riserve da valutazione

Totale

Totale

. rivalutazione immobili

Descrizione

- riserve da valutazione:

. altre voci

. ammortamenti di attività materiali fiscalmente già riconosciuti

. rivalutazioni di attività materiali

. trattamento di fine rapporto del personale

Descrizione

Descrizione

Descrizione

. oneri del personale dipendente

. fondi per rischi e oneri

. costi di natura amministrativa

. minuvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita

Totale

. altre voci

- altre:

- perdite fiscali

- svalutazione crediti

Nella presente voce figurano le attività fiscali (correnti e anticipate) e le passività fiscali (correnti e differite) rileva te,

rispettivamente, nella voce 130 dell'attivo e 80 del passivo.

Le tipologie di differenze temporanee che hanno portato all'iscrizione di "attività per imposte anticipate" riguardano:

Le tipologie di differenze temporanee che hanno portato all'iscrizione di "passività per imposte differite" riguardano:

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13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

1. Importo iniziale 1.179 1.338

2. Aumenti 302 249

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 302 249

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) riprese di valore

d) altre 302 249

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni 83 407

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 83 205

a) rigiri 83 205

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità

c) mutamento di criteri contabili

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 194

3.3 Altre diminuzioni 8

4. Importo finale 1.398 1.180

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

1. Importo iniziale 1.651 1.900

2. Aumenti - 103

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio - 103

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre 103

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni 138 352

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 138 44

a) rigiri 138 44

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 302

3.3 Altre diminuzioni 6

4. Importo finale 1.513 1.651

31.12.2008 31.12.2007

31.12.2008 31.12.2007

Le imposte anticipate vengono rilevate sulla base della probabilità di realizzazione di sufficienti

redditi imponibili fiscali futuri.

Tale rilevazione è stata effettuata in base alla legislazione fiscale vigente; le aliquote utilizzate per

la rilevazione delle imposte differite ai fini IRES ed IRAP sono rispettivamente pari al 27,50% e

al 4,82% .

Lo sbilancio delle imposte anticipate e delle imposte differite è stato iscritto a conto economico

alla voce 260 "imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", rispettivamente, per

+219 mila euro e per +138 mila euro.

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13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

1. Importo iniziale 42 -

2. Aumenti 248 43

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 248 43

a) relative a precedenti esercizi 17

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre 248 26

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni 6 1

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 6 -

a) rigiri 6

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità

c) dovute al mutamento di criteri contabili

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 1

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 284 42

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

1. Importo iniziale 52 90

2. Aumenti 50 18

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 50 18

a) relative a precedenti esercizi 14

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre 50 4

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni 23 57

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 23 49

a) rigiri 23 49

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 8

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 79 51

31.12.2007

31.12.2007 31.12.2008

31.12.2008

Le imposte anticipate e differite si riferiscono, rispettivamente, a svalutazioni e rivalutazioni di titoli

disponibili per la vendita.

Dette movimentazioni hanno trovato come contropartita la rispettiva riserva di patrimonio netto.

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13.7 Altre informazioni

IRES IRAP ALTRE

IMPOSTE

DIRETTE

IMPOSTE

INDIRETTE

TOTALE

Passività fiscali correnti (-) (719) (551) (41) (1.311)

Acconti versati (+) 675 559 1.234

Altri crediti di imposta (+) -

Ritenute d'acconto subite (+) 4

Accantonamenti (-) (624) (624)

Saldo a debito della voce 80 a) del passivo (40) - (41) (624) (705)

Saldo a credito - 8 8

Crediti di imposta non compensabili: quota capitale 146 146

Crediti di imposta non compensabili: quota interessi 26 26

Saldo dei crediti di imposta non compensabili 172 - - 172

Acconti e crediti relativi ad imposte indirette (+) 962

Saldo a credito della voce 130 a) dell'attivo 172 8 - 962 1.142

14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

A. Singole attività

A.1 Partecipazioni

A.2 Attività materiali 77 77

A.3 Attività immateriali

A.4 Altre attività non correnti

Totale A 77 77

B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)

B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione

B.2 Attività finanziarie valutate al fair value

B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita

B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

B.5 Crediti verso banche

B.6 Crediti verso clientela

B.7 Partecipazioni

B.8 Attività materiali

B.9 Attività immateriali

B.10 Altre attività

Totale B - -

C. Passività associate ad attività non correnti in via di dismissione

C.1 Debiti

C.2 Titoli

C.3 Altre passività

Totale C - -

D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione

D.1 Debiti verso banche

D.2 Debiti verso clientela

D.3 Titoli in circolazione

D.4 Passività finanziarie di negoziazione

D.5 Passività finanziarie valutate al fair value

D.6 Fondi

D.7 Altre passività

Totale D - -

31.12.2008 31.12.2007

Composizione della fiscalità corrente

Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 140

Alla data di riferimento del bilancio sono presenti attività in via di dismissione relative ad immobili acquistati per

recupero crediti.

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Sezione 15 - Altre attività - Voce 150

15.1 Altre attività: composizione

Ratei attivi non capitalizzati 10 9

Migliorie e spese incrementative su beni di terzi non separabili 45 101

Altre attività: 3.343 3.865

Risconti attivi 45 40

Crediti verso Erario 812 767

Valori diversi e valori bollati

Assegni di c/c tratti su terzi

Assegni di c/c tratti sulla banca 5 5

Partite in corso di lavorazione 1.363 2.227

Partite viaggianti 1

Rettifiche per partite illiquide di portafoglio

Anticipi e crediti verso fornitori 18 1

Effetti commerciali al protesto 11 1

Effetti di terzi insoluti e al protesto 529 105

Fatture emesse in attesa di pagamento 226 196

Altre partite attive 334 522

Totale 3.398 3.975

Voci 31.12.2008 31.12.2007

Nella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell’attivo dello stato patrimoniale.

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Passivo

Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

1. Debiti verso banche centrali

2. Debiti verso banche 222 167

2.1 Conti correnti e depositi liberi

2.2 Depositi vincolati

2.3 Finanziamenti 35 -

2.3.1 Locazione finanziaria

2.3.2 Altri 35

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti

patrimoniali

2.5 Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal

bilancio - -

2.5.1 Pronti contro termine passivi

2.5.2 Altre

2.6 Altri debiti 187 167

Totale 222 167

Fair value 223 167

1.2 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti subordinati

1.3 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti strutturati

1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica

1.5 Debiti per locazione finanziaria

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2008 31.12.2007

Nella presente voce figurano i debiti verso banche, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli

ricondotti nelle voci 30, 40 e 50. Sono inclusi i debiti di funzionamento.

Tra i debiti verso banche figurano debiti in valuta estera per un controvalore di 35 mila euro.

La sottovoce "Altri debiti" risulta interamente composta da somme da riconoscere a Iccrea Banca SpA per

il regolamento di incassi elettronici.

Alla data di riferimento del bilancio, non sono presenti debiti subordinati verso banche.

Alla data di riferimento del bilancio, non sono presenti debiti strutturati nei confronti di banche.

Alla data di riferimento del bilancio, non vi sono debiti verso banche oggetto di copertura specifica.

La Banca non ha in essere operazioni della specie.

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Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

1. Conti correnti e depositi liberi 187.675 184.341

2. Depositi vincolati 32.824 35.507

3. Fondi di terzi in amministrazione

4. Finanziamenti - -

4.1 Locazione finanziaria

4.2 Altri

5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti

patrimoniali

6. Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal

bilancio 13.948 6.783

6.1 Pronti contro termine passivi 13.948 6.783

6.2 Altre

7. Altri debiti 118 44

Totale 234.565 226.675

Fair value 234.564 226.646

2.2 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti subordinati

2.3 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti strutturati

2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica

2.5 Debiti per locazione fnanziaria

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2008 31.12.2007

Nella presente voce figurano i debiti verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli

ricondotti nelle voci 30, 40 e 50. Sono inclusi i debiti di funzionamento.

Alla data di riferimento del bilancio, non sono presenti debiti subordinati verso clientela.

Non sono presenti debiti strutturati verso clientela.

Alla data di riferimento del bilancio, la Banca non ha in essere debiti verso clientela oggetto di copertura specifica.

La Banca non ha in essere debiti per locazione finanziaria.

Tra i debiti verso clienti figurano debiti in valuta estera per un controvalore di 32 mila euro.

Le operazioni “pronti contro termine” passive riguardano esclusivamente operazioni con obbligo di rivendita

a termine, da parte del cessionario, delle attività oggetto della transazione.

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Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

Valore

bilancio Fair value

Valore

bilancio Fair value

A. Titoli quotati - - - -

1. obbligazioni - - - -

1.1 strutturate

1.2 altre

2. altri titoli - - - -

2.1 strutturati

2.2 altri

B. Titoli non quotati 56.233 57.008 49.809 49.272

1. obbligazioni 39.518 40.181 33.732 33.306

1.1 strutturate

1.2 altre 39.518 40.181 33.732 33.306

2. altri titoli 16.715 16.827 16.077 15.966

2.1 strutturati

2.2 altri 16.715 16.827 16.077 15.966

Totale 56.233 57.008 49.809 49.272

3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati

3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica

La Banca non ha titoli oggetto di copertura specifica.

Tipologia titoli/Valori

31.12.2008 31.12.2007

La Banca non ha emesso titoli subordinati.

Nella presente voce figurano i titoli emessi valutati al costo ammortizzato.

Sono ricompresi i titoli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati. E' esclusa la

quota dei titoli di debito di propria emissione non ancora collocata presso terzi.

La sottovoce B.2.2 "Titoli non quotati - altri titoli - altri" è interamente composta dai certificati di deposito.

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Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Q NQ Q NQ

A. Passività per cassa

1. Debiti verso banche

2. Debiti verso clientela

3. Titoli di debito - - - - - - - -

3.1 Obbligazioni - - - - - -

3.1.1 Strutturate X X

3.1.2 Altre obbligazioni X X

3.2 Altri titoli - - - - - -

3.2.1 Strutturati X X

3.2.2 Altri X X

Totale A - - - - - - - -

B. Strumenti derivati X X X X

1. Derivati finanziari - - - -

1.1 Di negoziazione X X X X

1.2 Connessi con la fair value option X X X X

1.3 Altri X X X X

2. Derivati creditizi 7 - - -

2.1 Di negoziazione X 7 X X X

2.2 Connessi con la fair value option X X X X

2.3 Altri X X X X

Totale B X 7 - X X - - X

Totale (A+B) X 7 - X X - - X

Legenda

FV = fair value

FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio

dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = valore nominale o nozionale

Q = quotati

NQ = non quotati

4.2 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate

4.3 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati

Tipologia operazioni/Valori VN

31.12.2008 31.12.2007

FV * VN FV * FV FV

La Banca, in ottemperanza a quanto stabilito nel proprio statuto, non ha mai assunto posizioni speculative in derivati finanziari.

L'importo riportato nella seguente tabella al punto B) 2.1 è riferito al differenziale tra prezzo di acquisto e fair value alla data di

bilancio del BTP scadenza 01/09/2011 codice Isin IT0004404973 con regolamento 2 gennaio 2009.

Alla data di bilancio non vi sono passività finanziarie di negoziazione subordinate.

Alla data di bilancio non vi sono passività finanziarie di negoziazione relative a debiti strutturati.

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4.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti derivati

A) Derivati quotati

1. Derivati finanziari: 7 - - - - 7 -

• Con scambio di capitale 7 - - - - 7 -

- opzioni emesse -

- altri derivati 7 7

• Senza scambio di capitale - - - - - - -

- opzioni emesse -

- altri derivati -

2. Derivati creditizi: - - - - - - -

• Con scambio di capitale -

• Senza scambio di capitale -

Totale A 7 - - - - 7 -

B) Derivati non quotati

1. Derivati finanziari: - - - - - - -

• Con scambio di capitale - - - - - - -

- opzioni emesse -

- altri derivati -

• Senza scambio di capitale - - - - - - -

- opzioni emesse -

- altri derivati -

2. Derivati creditizi: - - - - - - -

• Con scambio di capitale -

• Senza scambio di capitale -

Totale B - - - - - - -

Totale (A+B) 7 - - - - 7 -

4.5 Passività finanziarie per cassa (esclusi "scoperti tecnici") di negoziazione: variazioni annue

Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50

Sezione 6 - Derivati di copertura - voce 60

Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 70

Crediti Altro 31.12.2008 31.12.2007 Tipologie derivati/attività

sottostanti

Tassi di

interesse Valute e oro

Titoli di

capitale

Non vi sono passività finanziarie per cassa di negoziazione.

La Banca non detiene passività finanziarie valutate al fair value, pertanto la presente sezione non viene avvalorata.

La Banca non ha posto in essere derivati di copertura per cui la presente sezione non viene avvalorata.

La Banca non ha posto in essere passività oggetto di copertura generica dal rischio di tasso di interesse, per cui

la presente sezione non viene avvalorata.

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Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80

Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90

Sezione 10 - Altre passività - Voce 100

10.1 Altre passività: composizione

Debiti per garanzie rilaciate 59 43

Ratei passivi non riconducibili a voce propria 4 5

Altre passività: 7.431 8.903

Acconti infruttiferi versati su crediti a scadere 8 2

Debiti verso fornitori 440 550

Debiti verso enti previdenziali 224 213

Debiti verso l'Erario per l'attività di riscossione imposte e/o come sostituto d'imposta1.194 1.176

Partite in corso di lavorazione 755 46

Partite viaggianti - 6

Risconti passivi non riconducibili a voce propria 61 61

Rettifiche per partite illiquide di portafoglio 2.729 1.107

Somme a disposizione della clientela o di terzi 225 2.313

Somme a disposizione enti in servizio di tesoreria 1.359 610

Somme a disposizione della clientela per netto ricavo finanziamenti - 1.475

Somme a disposizione per richiamo effetti e assegni 34 271

Debiti verso Istituzioni Creditizie 204 385

Altre partite passive 198 688

Totale 7.494 8.951

Voci 31.12.2008 31.12.2007

Per quanto riguarda le informazioni relative alle passività fiscali, si rinvia a quanto esposto nella Sezione 13 dell'Attivo.

Non sussistono passività associate ad attività in via di dismissione (si veda corrispondente tabella riportata nella sezione

14 dell'Attivo)

Nella presente voce sono iscritte le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello

stato patrimoniale.

Le "Rettifiche per partite illiquide di portafoglio" rappresentano lo sbilancio tra le rettifiche "dare" e le

rettifiche "avere" del portafoglio salvo buon fine e al dopo incasso il cui dettaglio è indicato nell'apposita

tabella delle Altre Informazioni della parte B della presente Nota integrativa.

Nell'importo relativo ai "Debiti per garanzie rilasciate" figurano le svalutazioni collettive dei crediti di firma.

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Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

A. Esistenze iniziali 3.026 3.702

B. Aumenti 274 187

B.1 Accantonamento dell'esercizio 274 187

B.2 Altre variazioni in aumento

C. Diminuzioni 382 863

C.1 Liquidazioni effettuate 371 408

C.2 Altre variazioni in diminuzione 11 455

D. Rimanenze finali 2.918 3.026

11.2 Altre informazioni

31.12.2008 31.12.2007

Fondo iniziale 3.512 3.772

Varizioni in aumento 97 153

Variazioni in diminuzione 383 413

Fondo finale 3.226 3.512

31.12.2008 31.12.2007

Nella presente voce figura il Fondo di Trattamento di fine rapporto rilevato con la metodologia prevista dallo IAS19.

Alla data di bilancio, la Banca si è avvalsa della facoltà di rilevare a Conto Economico gli utili o le perdite attuariali che

si sono manifestati nell'esercizio, pertanto la Voce D. “Rimanenze finali” del fondo inscritto coincide con il suo Valore

Attuariale (Defined Benefit Obligation – DBO).

Fermo restando quanto sopra rappresentato, il Fondo di trattamento di fine rapporto, calcolato ai sensi dell’art. 2120

del Codice Civile, non devoluto ai fondi pensione esterni o al fondo di tesoreria Inps, ammonta a 3.226 mila euro e

nell’esercizio si è movimentato come di seguito:

Nel corso dell'esercizio sono state destinate quote di trattamento di fine rapporto al:

- fondo di previdenza di categoria pari a 251 mila euro.

- fondo di Tesoreria INPS pari a 19 mila euro.

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Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

1. Fondi di quiescenza aziendali

2. Altri fondi per rischi ed oneri 427 309

2.1 controversie legali 106 106

2.2 oneri per il personale 115 77

2.3 altri 206 126

Totale 427 309

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

A. Esistenze iniziali 309 309

B. Aumenti - 158 158

B.1 Accantonamento dell'esercizio 38 38

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 5 5

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto -

B.4 Altre variazioni in aumento 115 115

C. Diminuzioni - 41 41

C.1 Utilizzo nell'esercizio 6 6

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto -

C.3 Altre variazioni in diminuzione 35 35

D. Rimanenze finali - 426 426

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita

Totale

Voci/Valori

Fondi di

quiescenza Altri fondi

31.12.200731.12.2008

Nelle presenti voci figurano le passività relative agli “Altri benefici a lungo termine”, riconosciuti contrattualmente al

personale in servizio, ai sensi dello IAS19 e le obbligazioni in essere, per le quali la Banca ritiene probabile un esborso

futuro di risorse, per quanto previsto dallo IAS37.

La Banca non ha iscritto in Bilancio fondi della specie.

La sottovoce B.1 - Accantonamento dell'esercizio - accoglie l'incremento del debito futuro stimato, relativo sia a fondi già

esistenti che costituiti nell'esercizio.

La sottovoce B.2 - Variazioni dovute al passare del tempo - accoglie i ripristini di valore connessi con il trascorrere del

tempo corrispondenti ai ratei maturati, calcolati sulla base dei tassi di sconto utilizzati nell'esercizio precedente per

l'attualizzazione dei fondi.

La sottovoce B.4 - Altre variazioni in aumento - accoglie la quota parte dell'utile del precedente esercizio destinata ad

accantonamento al fondo per beneficenza e mutualità.

La sottovoce C.1 - Utilizzo nell'esercizio - si riferisce ai pagamenti effettuati.

La sottovoce C.3 - Altre variazioni in diminuzione - accoglie i decrementi del fondo per beneficenza e mutualità a seguito

dell'utilizzo a fronte delle specifiche destinazioni.

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12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

Sezione 13 - Azioni rimborsabili - Voce 140

Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200

14.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

1. Capitale 312 308

2. Sovrapprezzi di emissione 2.004 1.871

3. Riserve 39.817 36.242

4. (Azioni proprie)

5. Riserve da valutazione 2.683 3.133

6. Strumenti di capitale

7. Utile (Perdita) d'esercizio 3.649 3.804

Totale 48.465 45.358

14.2 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Voci/Valori 31.12.2008 31.12.2007

La Banca non ha emesso azioni rimborsabili.

Nella sezione è illustrata la composizione dei conti relativi al capitale e alle riserve della banca.

Il capitale della Banca è costituito da azioni ordinarie del valore nominale di € 2,58.

Le riserve di cui al punto 3 includono le riserve di utili già esistenti (riserva legale), nonché le riserve positive e negative

connesse agli effetti della transizione ai principi contabili internazionali Ias/Ifrs non rilevate nelle altre voci di patrimonio

netto.

Le riserve da valutazione di cui al punto 5, sono dettagliate nella successiva tabella 14.7.

In ossequio alla sua configurazione giuridica di Società Cooperativa, la Banca ha emesso esclusivamente azioni

ordinarie pari al capitale sociale sottoscritto per 312 mila euro.

Non vi sono azioni proprie riacquistate.

La voce “Altri fondi per rischi e oneri” è costituita da:

: controversie legali

vertenze passive con curatele fallimentari per 106 mila euro;

:oneri del personale

premi di anzianità/fedeltà relativi all’onere finanziario che la Banca dovrà sostenere, negli anni futuri,

in favore del personale dipendente in relazione all’anzianità di servizio pari a 115 mila euro. La quota

di competenza dell'esercizio è ricondotta nel conto economico tra le spese del personale.

:altri

fondo di beneficenza e mutualità per 206 mila euro;

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14.3 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre

A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 119.515 -

- interamente liberate 119.515

- non interamente liberate

A.1 Azioni proprie (-)

A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 119.515 -

B. Aumenti 2.757 -

B.1 Nuove emissioni 2.757 -

- a pagamento: 2.757 -

- operazioni di aggregazioni di imprese

- conversione di obbligazioni

- esercizio di warrant

- altre 2.757

- a titolo gratuito: - -

- a favore dei dipendenti

- a favore degli amministratori

- altre

B.2 Vendita di azioni proprie

B.3 Altre variazioni

C. Diminuzioni 1.515 -

C.1 Annullamento

C.2 Acquisto di azioni proprie

C.3 Operazioni di cessione di imprese

C.4 Altre variazioni 1.515

D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 120.757 -

D.1 Azioni proprie (+)

D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 120.757 -

- interamente liberate 120.757

- non interamente liberate

14.4 Capitale: altre informazioni

Variazioni della compagine sociale

Numero soci al 31.12.2007 3.336

Numero soci: ingressi 322

Numero soci: uscite 44

Numero soci al 31.12.2008 3.614

14.5 Riserve di utili: altre informazioni

Le informazioni si riferiscono al numero di azioni movimentate nel corso dell'esercizio.

Le riserve di utili sono costituite dalla Riserva Legale per 39.936 mila euro.

La stessa, naturalmente, non è comprensiva delle riserve costituite in sede di transizione agli IAS/IFRS.

La normativa di settore di cui all’art. 37 del D.Lgs. 385/93 e l'art.49 dello Statuto prevedono la costituzione obbligatoria della

riserva legale.

La riserva legale è costituita con accantonamento di almeno il 70% degli utili netti di esercizio.

Alla riserva legale viene inoltre accantonata la quota parte degli utili netti residui dopo le altre destinazioni previste dalla legge,

dalla normativa di settore e dallo Statuto, deliberate dall'Assemblea.

La riserva legale risulta indivisibile e indisponibile per la Banca, ad eccezione dell'utilizzo per la copertura di perdite di esercizio,

al pari delle altre riserve di utili iscritte nel Patrimonio, in ragione dei vincoli di legge e di Statuto.

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Descrizione Importo Possibilità di

utilizzazione

per copertura perdite per altre ragioni

Capitale sociale: 312

per copertura perdite

e per rimborso del

valore nominale delle

azioni

0 0

Riserve di capitale:

Riserva da sovrapprezzo azioni 2.004

per copertura perdite

e per rimborso del

sovrapprezzo versato*

0 0

Altre riserve:

Riserva legale 39.936 per copertura perdite 0 non ammessi in

quanto indivisibile

Riserve di rivalutazione monetaria 3.395 per copertura perdite 0 non ammessi in

quanto indivisibile

Altre riserve 1.088 per copertura perdite 0 non ammessi in

quanto indivisibile

Riserva FTA -1.208 per copertura perdite 0 non ammessi

Riserva da valutazione: attività

finanziarie disponibili per la vendita -712

per quanto previsto

dallo IAS 39

Totale 44.815

14.6 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Utilizzi effettuati nei tre precedenti esercizi

importo

In ottemperanza all'articolo 2427, n. 7-bis, cod.civ., si riporta di seguito il dettaglio della composizione del patrimonio netto della

Banca, escluso l'utile di esercizio, con l'evidenziazione dell'origine e del grado di disponibilità e distribuibilità delle diverse poste.

*Importo riferito ai sovrapprezzi azioni versati dopo le modifiche statutarie intervenute a seguito degli adeguamenti introdotti dall'art.

9 L. 59/92.

La "Riserva da valutazione: attività finanziarie disponibili per la vendita" può essere movimentata esclusivamente secondo le

prescrizioni dello IAS 39. Essa trae origine dalla valutazione di strumenti finanziari e non può essere utilizzata nè per aumenti di

capitale sociale, nè per distribuzione ai soci, nè per coperture di perdite. Le eventuali variazioni negative di tale riserva (i cui dettagli

sono riportati nella tabella 14.10) possono avvenire solo per riduzioni di fair value, per rigiri a conto economico o per l'applicazione

di imposte correnti o differite.

Non sussistono strumenti rappresentativi di patrimonio netto diversi dal capitale e dalle riserve.

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14.7 Riserve da valutazione: composizione

1. Attività finanziarie disponibili per

la vendita (712) (261)

2. Attività materiali

3. Attività immateriali

4. Copertura di investimenti esteri

5. Copertura dei flussi finanziari

6. Differenze di cambio

7. Attività non correnti in via di

dismissione

8. Leggi speciali di rivalutazione 3.395 3.395

Totale 2.683 3.134

Leggi/Principi contabili 31.12.2008 31.12.2007

Rivalutazione ex L. 576/75 7 7

Rivalutazione ex L. 72/83 47 47

Rivalutazione ex L. 408/90

Rivalutazione ex L. 413/91 173 173

Rivalutazione ex L. 342/2000

Rivalutazione ex L. 266/2005

IFRS 1 - Deemed Cost 3.168 3.168

Totale 3.395 3.395

14.8 Riserve da valutazione: variazioni annue

A. Esistenze iniziali (261) 3.395

B. Aumenti 445 - - - - - - -

B1. Incrementi di fair value 174 X

B2. Altre variazioni 271

C. Diminuzioni 896 - - - - - - -

C1. Riduzioni di fair value 840 X

C2. Altre variazioni 56

D. Rimanenze finali (712) - - - - - - 3.395

Voci/Componenti 31.12.2008 31.12.2007

Attività

finanziarie

disponibili

per la

vendita

Attività

materiali

Attività

immateriali

Copertura

di

investimenti

esteri

Copertura

dei flussi

finanziari

Differenze

di cambio

Attività non

correnti in

via di

dismissione

Leggi

speciali di

rivalutazione

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Comprende gli utili e le perdite non realizzate (al netto delle imposte) delle attività finanziarie classificate nella categoria

“disponibili per la vendita”, ai sensi dello IAS 39.

Gli utili e le perdite sono trasferiti dalla riserva di fair value al conto economico al momento della dismissione dell’attività

finanziaria oppure in caso di perdita durevole di valore.

Leggi speciali di rivalutazione

Comprende le riserve costituite in base a disposizioni di legge emanate prima dell’entrata in vigore dei principi contabili

internazionali, nonchè la riserva costituita in sede di prima applicazione degli IAS/IFRS, per effetto della valutazione al

costo presunto (deemed cost) delle attività materiali , secondo quanto previsto dai medesimi principi contabili.

In dettaglio gli immobili sono stati rivalutati in base alle seguenti leggi o previsioni:

Le altre variazioni di cui alla sottovoce B2 si riferiscono a incrementi di imposte anticipate per 248 mila euro e a decrementi di imposte differite

per 23 mila euro.

Le altre variazioni di cui alla sottovoce C2 si riferiscono a incrementi di imposte differite per 50 mila euro e a decrementi di imposte anticipate per

6 mila euro.

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14.9 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Riserva

positiva

Riserva

negativa

Riserva

positiva

Riserva

negativa

1. Titoli di debito 113 (822) 109 (370)

2. Titoli di capitale

3. Quote di O.I.C.R. (3)

4. Finanziamenti

Totale 113 (825) 109 (370)

14.10 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

1. Esistenze iniziali (262)

2. Variazioni positive 444 - 2 -

2.1 Incrementi di fair value 174

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - - - -

- da deterioramento

- da realizzo

2.3 Altre variazioni 270 2

3. Variazioni negative 891 - 5 -

3.1 Riduzioni di fair value 835 5

3.2 Rigiro a conto economico di riserve positive - - - -

- da deterioramento

- da realizzo

3.3 Altre variazioni 56

4. Rimanenze finali (709) - (3) -

14.11 Riserva da Sovrapprezzo azioni: variazioni

Sovrapprezzo al 1.871

Sovrapprezzo: incrementi 154

Sovrapprezzo: decrementi 21

Sovrapprezzo al 2.004

Attività/Valori

31.12.2008 31.12.2007

Titoli di

debito

Titoli di

capitale

Quote di

O.I.C.R. Finanziamenti

Nella colonna “riserva positiva” è indicato l’importo cumulato delle riserve da valutazione relative agli strumenti finanziari, che

nell’ambito della categoria considerata, presentano alla data di riferimento del bilancio un fair value superiore al costo

ammortizzato (attività finanziarie plusvalenti).

Nella colonna “riserva negativa” è indicato l’importo cumulato delle riserve da valutazione relative agli strumenti finanziari, che

nell’ambito della categoria considerata, presentano alla data di riferimento del bilancio un fair value inferiore al costo

ammortizzato (attività finanziarie minusvalenti).

Gli importi indicati sono riportati al netto del relativo effetto fiscale.

La riserva da sovrapprezzo azioni è una riserva di capitale che accoglie l’eccedenza del prezzo di emissione

delle azioni rispetto al loro valore nominale.

La sottovoce 2.3 "Altre variazioni" include:

- aumenti di imposte anticipate per 248 mila euro;

- diminuzioni di imposte differite passive per 23 mila euro;

La sottovoce 3.3 "Altre variazioni" include:

- aumenti di imposte differite passive per 50 mila euro;

- diminuzioni di imposte anticipate attive per 6 mila euro;

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Sezione 15 - Altre informazioni

1. Garanzie rilasciate e impegni

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 758 1.020

a) Banche

b) Clientela 758 1.020

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 3.724 3.295

a) Banche

b) Clientela 3.724 3.295

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 8.759 4.462

a) Banche 7.569 3.389

i) a utilizzo certo 5.178 1.273

ii) a utilizzo incerto 2.391 2.116

b) Clientela 1.190 1.073

i) a utilizzo certo

ii) a utilizzo incerto 1.190 1.073

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti:

vendite di protezione

5) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di

terzi

6) Altri impegni

Totale 13.241 8.777

31.12.2008 31.12.2007 Operazioni

Tra le garanzie rilasciate di natura commerciale sono compresi i crediti di firma per garanzie personali che assistono specifiche

transazioni commerciali o la buona esecuzione di contratti.

Tra quelle di natura finanziaria sono comprese le garanzie personali che assistono il regolare assolvimento del servizio del debito

da parte del soggetto ordinante.

Il punto 3 "Impegni irrevocabili a erogare fondi" comprende:

a) banche :

- a utilizzo certo:

acquisti di titoli non ancora regolati, per 5.178 mila euro;

- a utilizzo incerto:

impegni verso il Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo per 1.882 mila euro;

impegni verso il Fondo di garanzia degli obbligazionisti del credito cooperativo per 510 mila euro.

b) clientela a utilizzo incerto:

margini utilizzabili su linee di credito irrevocabili concesse per 1.171 mila euro;

impegni ad erogare fondi per servizi di tesoreria per 18 mila euro.

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2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

2. Attività finanziarie valutate al fair value

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 14.063 6.782

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

5. Crediti verso banche

6. Crediti verso clientela

7. Attività materiali

3. Informazioni sul leasing operativo

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo

1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi

a) Acquisti -

1. regolati

2. non regolati

b) Vendite -

1. regolate

2. non regolate

2. Gestioni patrimoniali

a) individuali

b) collettive

3. Custodia e amministrazione di titoli 189.186

a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca

depositaria (escluse le gestioni patrimoniali) -

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio

2. altri titoli

b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali): altri 75.531

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 39.026

2. altri titoli 36.505

c) titoli di terzi depositati presso terzi 75.531

d) titoli di proprietà depositati presso terzi 113.655

4. Altre operazioni 24.676

Le altre operazioni di cui al punto 4. comprendono:

1. Attività di ricezione e trasmissione di ordini: 24.162

a) acquisti 22.445

b) vendite 1.717

2. Attività di collocamento e offerta di servizi di terzi: 514

a) altre quote di Oicr 514

Portafogli 31.12.2008 31.12.2007

Gli importi, di cui al punto 1, si riferiscono ai dati di flusso dell'esercizio relativi alle operazioni di raccolta e

trasmissione ordini per conto della clientela.

Gli importi di cui al punto 2, si riferiscono ai collocamenti effettuati nell'anno di quote di fondi comuni di

investimento della società Aureo Gestioni S.p.A.

La Banca non ha effettuato servizi di intermediazione per conto terzi.

Gli importi del punto 3. si riferiscono al valore nominale dei titoli.

La sottovoce b) comprende anche titoli in deposito a garanzia per 4.436 mila euro.

L'importo di cui al punto 3 si riferisce ai titoli costituiti a garanzia a fronte di operazioni di pronti contro termine passive

effettuate con titoli dell’attivo.

La Banca non ha in essere operazioni di leasing operativo.

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5. Incasso di crediti per conto di terzi: rettifiche dare e avere

31.12.2008 31.12.2007

a) Rettifiche "dare": 46.087 43.389

1. conti correnti 721 886

2. portafoglio centrale 40.083 37.251

3. cassa 1.419 1.592

4. altri conti 3.864 3.660

b) Rettifiche "avere" 48.815 44.497

1. conti correnti 1.645 1.424

2. cedenti effetti e documenti 47.170 43.073

3. altri conti

La Tabella fornisce il dettaglio delle differenze, derivanti dagli scarti fra le valute economiche applicate nei

diversi conti, generate in sede di eliminazione contabile delle partite relative all'accredito e all'addebito dei

portafogli salvo buon fine e al dopo incasso, la cui data di regolamento è successiva alla chiusura del bilancio.

La differenza tra le rettifiche "dare" e le rettifiche "avere", pari a 2.729 mila euro, trova evidenza tra le "Altre

passività" - voce 100 del Passivo.

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PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

1.

Attività finanziarie detenute

per la negoziazione 1.211 1.211 2.022

2. Attività finanziarie

disponibili per la vendita 2.783 2.783 2.421

3. Attività finanziarie detenute

sino alla scadenza -

4. Crediti verso banche 3.530 3.530 1.972

5. Crediti verso clientela 6 11.338 599 11.943 11.130

6. Attività finanziarie valutate

al fair value -

7. Derivati di copertura X X X -

8. Attività finanziarie cedute

non cancellate -

9. Altre attività X X X 4 4 15

Totale 4.000 14.868 599 4 19.471 17.560

Altre attività 31.12.2008 31.12.2007Titoli di debito Finanziamenti

Voci/Forme tecniche

Attività finanziarie in bonis Attività

finanziarie

deteriorate

Nelle presenti voci sono iscritti gli interessi attivi e passivi, i proventi e gli oneri assimilati relativi, rispettivamente,

a disponibilità liquide, attività finanziarie detenute per la negoziazione, attività finanziarie disponibili per la vendita, attività

finanziarie detenute sino alla scadenza, crediti, attività finanziarie valutate al fair value (voci 10, 20, 30, 40, 50, 60 e 70

dell’attivo) e a debiti, titoli in circolazione, passività finanziarie di negoziazione, passività finanziarie valutate al fair value

(voci 10, 20, 30, 40, 50 del passivo) nonché eventuali altri interessi maturati nell’esercizio.

Nella tabella sono ricompresi interessi di mora riscossi per 65 mila euro.

Nella sottovoce 4 “Crediti verso Banche”, colonna “Attività finanziarie in bonis – Finanziamenti” sono compresi:

- conti correnti e depositi per 3.343 mila euro;

- riserva obbligatoria per 187 mila euro.

Nella sottovoce 5 “Crediti verso Clientela”, colonna “Attività finanziarie in bonis – Finanziamenti” sono compresi:

- conti correnti per 4.297 mila euro;

- mutui per 4.471 mila euro;

- carte di credito e prestiti personali per 734 mila euro;

- anticipi Sbf per 1.403 mila euro;

- portafoglio di proprietà per 360 mila euro;

- altri finanziamenti per 73 mila euro.

Le commissioni e i recuperi di spese su crediti verso clientela sono stati classificati rispettivamente alla voce 40

"commissioni attive" e alla voce 190 "altri oneri/proventi di gestione". Nell'esercizio 2007 erano stati classificati alla voce

10 "interessi attivi e proventi assimilati" per un importo pari a 116 mila euro.

Tra gli importi della colonna “Attività finanziarie deteriorate”, in corrispondenza delle sottovoce 5 "Crediti verso

clientela", sono stati ricondotti gli interessi attivi e i proventi assimilati riferiti agli incagli e alle esposizioni scadute.

L’importo ricompreso nella colonna “Altre Attività” in corrispondenza della sottovoce 9 “Altre Attività” è riferito agli

interessi attivi maturati sui crediti d’imposta.

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1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria

1.3.3 Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

1. Debiti verso banche (24) X (24) (25)

2. Debiti verso clientela (2.600) X (2.600) (2.602)

3. Titoli in circolazione X (1.817) (1.817) (1.334)

4. Passività finanziarie di negoziazione -

5. Passività finanziarie valutate al fair value -

6. Passività finanziarie associate ad attività cedute (693) (693) (130)

non cancellate

7. Altre passività X X -

8. Derivati di copertura X X -

Totale (3.317) (1.817) - (5.134) (4.091)

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

31.12.2008 31.12.2007Voci / Forme tecniche

Debiti TitoliAltre

passività

La Banca non ha detenuto derivati di copertura e, pertanto, non viene compilata la relativa Tabella.

Gli interessi attivi e proventi assimilati in valuta sono pari a 3 mila euro.

La Banca non ha posto in essere operazioni attive di locazione finanziaria.

La Banca non gestisce fondi di terzi in amministrazione.

Nella sottovoce 1 “Debiti verso Banche”, colonna “Debiti” sono compresi interessi su:

- conti correnti e depositi per 24 mila euro.

Nella sottovoce 2 “Debiti verso Clientela”, colonna “Debiti” sono compresi interessi su:

- conti correnti per 1.441 mila euro;

- depositi per 1.159 mila euro.

Nella sottovoce 3 “Titoli in circolazione”, colonna “Titoli” sono compresi interessi su:

- obbligazioni emesse per 1.339 mila euro;

- certificati di deposito per 478 mila euro.

In corrispondenza della sottovoce 6 “ Passività finanziarie associate ad attività cedute non cancellate” sono stati ricondotti:

- interessi passivi e oneri assimilati per operazioni di pronti contro termine passive verso banche per 39 mila euro;

- interessi passivi e oneri assimilati per operazioni di pronti contro termine passive verso clientela per 654 mila euro.

La Banca nel corso dell'esercizio non ha posto in essere "derivati di copertura" e, pertanto, non viene compilata la relativa tabella.

Gli interessi passivi e oneri assimilati in valuta sono pari a 726 euro.

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1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria

1.6.3 Interessi passivi su fondi di terzi in amministrazione

Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50

72 65

236 220

15 15

- -

9 10

88 132

38 20

86 43

- -

7 4

79 39

1.046 1.216

37 36

715 559

Totale 2.106 2.096

1. negoziazione di strumenti finanziari

a) garanzie rilasciate

b) derivati su crediti

2.1 Commissioni attive: composizione

g) esercizio di esattorie e ricevitorie

9.2. prodotti assicurativi

5. banca depositaria

6. collocamento di titoli

7. raccolta ordini

8. attività di consulenza

f) servizi per operazioni di factoring

9.1.2 collettive

2. negoziazione di valute

3.1. individuali

9. distribuzione di servizi di terzi

9.1. gestioni patrimoniali

9.1.1 individuali

9.3. altri prodotti

h) altri servizi

Tipologia servizi/Valori 31.12.2008 31.12.2007

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:

3. gestioni patrimoniali

3.2. collettive

4. custodia e amministrazione di titoli

d) servizi di incasso e pagamento

e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione

La Banca non ha posto in essere operazioni della specie.

La Banca non ha avuto nell'esercizio fondi di terzi in amministrazione.

Nelle presenti voci figurano i proventi e gli oneri relativi, rispettivamente, ai servizi prestati e a quelli ricevuti dalla

Banca.

Sono escluse le commissioni attive e i recuperi di spesa classificati nell'ambito degli altri proventi di gestione.

Sono esclusi i proventi e gli oneri considerati nella determinazione del tasso effettivo di interesse (in quanto

ricondotti nelle voci 10 “interessi attivi e proventi assimilati” e 20 “interessi passivi e oneri assimilati” del conto

economico) delle attività e passività finanziarie.

I recuperi di spese su servizi di incasso e pagamento sono stati classificati in bilancio alla voce 190 "altri

oneri/proventi di gestione". Nell'esercizio 2007 erano stati classificati alla voce 40 "commissioni attive" per un

importo pari a 202 mila euro.

L'importo di cui alla sottovoce h) "altri servizi" è composto da:

- commissioni su c/c attivi a clientela ordinaria per 396 mila euro;

- commissioni per crediti a clientela ordinaria per 178 mila euro;

- commissioni per servizi di home e corporate banking per 60 mila euro;

- commissioni servizi bancari altri per 81 mila euro.

Le commissioni per crediti a clientela nell'esercizio 2007 erano state classificate alla voce 10 "interessi attivi e

proventi assimilati" per un importo pari a 90 mila euro.

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2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

174 175

88 132

86 43

- -

- -

- (1)

(6) (6)

- -

- -

- -

- -

- -

(6) (6)

- -

- -

(315) (312)

(65) (57)

Totale (386) (376)

Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Dividendi

Proventi da

quote di

O.I.C.R.

Dividendi

Proventi da

quote di

O.I.C.R.A. Attività finanziarie detenute per la

negoziazione B. Attività finanziarie disponibili per la

vendita96 7 81 4

C. Attività finanziarie valutate al fair

value

D. Partecipazioni X X

Totale 96 7 81 4

1. gestioni patrimoniali

2. collocamento di titoli

3. servizi e prodotti di terzi

3. servizi e prodotti di terzi

b) offerta fuori sede:

1. gestioni patrimoniali

2. collocamento di titoli

3. servizi e prodotti di terzi

c) altri canali distributivi:

Canali/Valori 31.12.2008 31.12.2007

a) presso propri sportelli:

1. gestioni patrimoniali

2. collocamento di titoli

2. negoziazione di valute

3. gestioni patrimoniali:

d) servizi di incasso e pagamento

e) altri servizi

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi

2.3 Commissioni passive: composizione

a) garanzie ricevute

b) derivati su crediti

Servizi/Valori 31.12.2008

5. collocamento di strumenti finanziari

c) servizi di gestione e intermediazione:

1. negoziazione di strumenti finanziari

31.12.2007

4. custodia e amministrazione di titoli

Voci/Proventi

31.12.2008 31.12.2007

3.1 portafoglio proprio

3.2 portafoglio di terzi

Nella presente voce figurano i dividendi relativi ad azioni o quote detenute in portafoglio diverse da quelle valutate

in base al metodo del patrimonio netto.

Sono compresi anche i dividendi e gli altri proventi di quote di O.I.C.R. (organismi di investimento collettivo del

risparmio).

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Sezione 4 - Il risultato dell'attività di negoziazione - Voce 80

- 401 (883) (43) (525)

375 (883) (30) (538)

-

-

-

1.5 Altre 26 (13) 13

- - - - -

-

2.2 Altre -

X X X X

- - - - -

- - - - -- Su titoli

di debito -- Su titoli

di capitale -- Su

valute e oro X X X X

- Altri -

-

Totale - 401 (883) (43) (525)

Sezione 5 - Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90

4. Strumenti derivati

4.1 Derivati finanziari:

4.2 Derivati su crediti

1.4 Finanziamenti

2. Passività finanziarie di negoziazione

2.1 Titoli di debito

3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio

1.1 Titoli di debito

1.2 Titoli di capitale

1.3 Quote di O.I.C.R.

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Operazioni / Componenti redditualiPlusvalenze

(A)

Utili da

negoziazione

(B)

Minusvalenze

(C)

Perdite da

negoziazione

(D)

Risultato

netto

[(A+B) -

(C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione

Nella voce figurano per “sbilancio” complessivo (somma algebrica dei saldi di cui alle successive lettere a) e b)):

a) il saldo tra i profitti e le perdite delle operazioni classificate nelle “attività finanziarie detenute per la negoziazione” e nelle

“passività finanziarie di negoziazione”, inclusi i risultati delle valutazioni di tali operazioni.

Sono esclusi i profitti e le perdite relativi a contratti derivati connessi con la fair value option, da ricondurre in parte fra gli

interessi di cui alle voci 10. e 20., e in parte nel “risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value“, di cui

alla voce 110. del Conto Economico.

b) il saldo tra i profitti e le perdite delle operazioni finanziarie, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura,

denominate in valuta, inclusi i risultati delle valutazioni di tali operazioni.

I risultati della negoziazione e della valutazione delle attività e delle passività finanziarie per cassa in valuta sono separati da

quelli relativi all’attività in cambi.

Nella sottovoce "attività finanziarie di negoziazione:altre" sono compresi gli utili e le perdite derivanti dalla negoziazione di

valute.

La Banca non detiene attività e passività finanziarie in valuta designate al fair value, ovvero oggetto di copertura del fair value

(rischio di cambio o fair value) o dei flussi finanziari (rischio di cambio).

La Banca non ha posto in essere derivati di copertura, per cui la presente sezione non viene avvalorata .

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Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100

Utili PerditeRisultato

nettoUtili Perdite

Risultato

netto

1. Crediti verso banche - -

2. Crediti verso clientela - -

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 399 (15) 384 - (3) (3)

3.1 Titoli di debito 399 399 -

3.2 Titoli di capitale (15) (15) (3) (3)

3.3 Quote di O.I.C.R. - -

3.4 Finanziamenti - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

399 (15) 384 - (3) (3)

1. Debiti verso banche - -

2. Debiti verso clientela - -

3. Titoli in circolazione 2 2 1 1

Totale passività 2 - 2 1 - 1

Totale attività

Passività finanziarie

Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31.12.2008 31.12.2007

Attività finanziarie

Voci/Componenti reddituali

Figurano i saldi positivi o negativi tra gli utili e le perdite realizzati con la vendita della attività o passività finanziare diverse

da quelle di negoziazione e da quelle designate al fair value.

Con riferimento alla sottovoce 3. "Attività finanziarie disponibili per la vendita", l'utile rappresenta la differenza fra

prezzo di cessione e valore di libro delle attività cedute, mentre la perdita è riferita alla partecipazione al capitale sociale

della società Irno Picentini Sviluppo S.p.A., registrata a seguito dell'utilizzo del capitale per il ripianamento delle perdite

di esercizio accumulatesi nel corso degli anni.

Alla sottovoce 3. Passività finanziarie - Titoli in circolazione sono iscritti utili da riacquisto di titoli obbligazionari di

propria emissione collocati presso la clientela.

La Banca non ha detenuto attività e passività valutate al fair value, pertanto la presente sezione non viene avvalorata.

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A B A B

A. Crediti verso banche -

B. Crediti verso clientela (530) (1.796) (198) 534 485 (1.505) (1.243)

C. Totale (530) (1.796) (198) 534 485 - - (1.505) (1.243)

Legenda

A = da interessi

B = altre riprese

A B A B

A. Garanzie rilasciate (16) (16) (43)

B. Derivati su crediti -

C. Impegni ad erogare fondi -

D. Altre operazioni -

E. Totale - - (16) - - - - (16) (43)

Legenda

A = da interessi

B = altre riprese

31.12.2007

Specifiche

Di portafoglio

Specifiche Di portafoglio

Can

cell

azio

ni

Alt

re

31.12.2008 31.12.2007

Specifiche

Di

portafoglio

Sezione 8 - Le rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Operazioni/ Componenti

reddituali

Rettifiche di valore Riprese di valore

31.12.2008

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

SpecificheDi

portafoglio

Can

cell

azio

ni

Alt

re

8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

Operazioni / Componenti

reddituali

Rettifiche di valore Riprese di valore

Alla data di riferimento del bilancio la Banca non ha rilevato alcuna rettifica o ripresa di valore su attività finanziarie

disponibili per la vendita.

Alla data di riferimento del bilancio la Banca non ha classificato alcuno strumento finanziario tra le attività finanziarie detenute sino a

scadenza.

Figurano i saldi delle rettifiche di valore e delle riprese di valore connesse con il deterioramento dei crediti verso clientela e verso banche, delle

attività finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie detenute sino a scadenza e delle altre operazioni finanziarie.

Le rettifiche di valore, in corrispondenza della colonna “Specifiche – Altre”, si riferiscono alle svalutazioni analitiche dei crediti, mentre quelle

riportate nella colonna “ Specifiche – Cancellazioni”, derivano da eventi estintivi.

Le rettifiche di valore, in corrispondenza della colonna “Di portafoglio” corrispondono alle svalutazioni collettive.

Le riprese di valore, in corrispondenza della colonna “ Specifiche – A”, si riferiscono ai ripristini di valore corrispondenti agli interessi maturati

nell’esercizio sulla base dell’originario tasso di interesse effettivo precedentemente utilizzato per calcolare le rettifiche di valore.

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Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

(6.381) (5.572)

a) salari e stipendi (4.307) (4.134)

b) oneri sociali (1.039) (1.037)

c) indennità di fine rapporto (132) (116)

d) spese previdenziali

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto (274) 263

f) accantonamento al fondo trattamento di

quiescenza e simili: - -

- a contribuzione definita

- a prestazione definita

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare

esterni: (444) (383)

- a contribuzione definita (444) (383)

- a prestazione definita

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su

propri strumenti patrimoniali

i) altri benefici a favore dei dipendenti (185) (165)

l) spese sostenute per il personale collocato a riposo

(299) (229)

(167) (160)

Totale (6.847) (5.961)

Personale dipendente 89

a) dirigenti 1

b) totale quadri direttivi 13

- di cui: di 3° e 4° livello 7

c) restante personale dipendente 75

Altro personale 2

Tipologia di spese/Valori 31.12.2008 31.12.2007

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

1) Personale dipendente

2) Altro personale

3) Amministratori

Nella presente sezione sono dettagliate le “spese per il personale” e le “altre spese amministrative” registrate

nell’esercizio.

La sottovoce “e) accantonamento al trattamento di fine rapporto – Personale dipendente” è così composta:

- onere finanziario figurativo (Interest Cost – IC) pari a -138 mila euro;

- perdita attuariale (Actuarial Gains/Losses – A G/L) pari a -136 mila euro.

La sottovoce g) comprende:

-somme relative al trattamento di fine rapporto maturato nell'esercizio e destinate al Fondo di previdenza di categoria per -251

mila euro;

-somme destinate al fondo di Tesoreria Inps, in applicazione delle disposizioni introdotte dalla riforma previdenziale di cui al DLgs.

252/2005 e alla Legge n. 296/2006, per -19 mila euro.

Nella voce 2) “altro personale” sono comprese:

- le spese relative ai contratti di “collaborazione coordinata continuativa”, per -275 mila euro;

- i rimborsi di spesa per i dipendenti di altre società distaccati presso l’impresa, per -24 mila euro.

Nella voce 3) "Amministratori" sono compresi i compensi degli amministratori, ivi inclusi gli oneri previdenziali a carico

dell'azienda ed i relativi rimborsi spese, per 122 mila euro e compensi pagati ai sindaci dell'azienda per 45 mila euro.

Il numero medio è calcolato come media aritmetica del numero dei dipendenti alla fine dell'esercizio e di quello

dell'esercizio precedente arrotondato all'unità.

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(3.405) (3.373)

prestazioni professionali (525) (568)

servizio internal audit esternalizzato (27) (28)

certificazione di bilancio

contributi associativi (190) (187)

pubblicità e promozione (177) (158)

rappresentanza (17) (19)

canoni per locazione di immobili (168) (155)

altri fitti e canoni passivi (10) (10)

elaborazione e trasmissione dati (760) (696)

manutenzioni (162) (260)

di cui per CED (Sw e Hw)

premi di assicurazione incendi e furti (86) (84)

altri premi di assicurazione

spese di vigilanza (138) (117)

spese di pulizia (80) (80)

stampati, cancelleria, pubblicazioni (117) (120)

spese telefoniche, postali e di trasporto (242) (216)

utenze e riscaldamento (121) (118)

altre spese di amministrazione (585) (557)

(709) (669)

tassa sui contratti di borsa (8)

imposta di bollo (575) (527)

imposta comunale sugli immobili (ICI) (27) (27)

imposta sostitutiva DPR 601/73 (77) (72)

altre imposte (30) (35)

(4.114) (4.042)Totale spese amministrative

Imposte indirette e tasse

Spese di amministrazione

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

9.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia 31.12.2008 31.12.2007

9.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costi

La Banca non ha iscritto alla data di bilancio fondi della specie, in quanto i contributi dovuti in forza di accordi

aziendali vengono versati a un Fondo esterno.

La sottovoce “i) altri benefici a favore dei dipendenti – Personale dipendente” è così composta:

1) buoni pasto per -99 mila euro;

2) cassa mutua nazionale per -57 mila euro;

3) rimborsi spese viaggio per -13mila euro;

5) altre spese per -16 mila euro.

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Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Vcoe 160

a) controversie legali e revocatorie fallimentari - (106)

b) oneri per il personale -

c) altri -

Totale - - - (106)

Sezione 11 - Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170

A. Attività materiali

A.1 Di proprietà (466) - - (466)

- Ad uso funzionale (466) (466)

- Per investimento -

A.2 Acquisite in locazione finanziaria - - - -

- Ad uso funzionale -

- Per investimento -

Totale (466) - - (466)

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e

Accantonamenti Riattribuzioni di

eccedenze31.12.2008 31.12.2007

Sezione 12 - Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componente redditualeAmmortamento

(a)

Rettifiche di

valore per

deterioramento

Riprese di valore

(c)

Risultato netto

(a + b - c)

Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto

economico di fondi ritenuti esuberanti, relativamente ai fondi di cui alla sottovoce b) (“altri fondi”) della voce 120

(“fondi per rischi e oneri”) del passivo dello stato patrimoniale.

Nella sezione è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attività materiali detenute

ad uso funzionale o a scopo di investimento, incluse quelle relative ad attività acquisite in locazione finanziaria e ad

attività concesse in leasing operativo.

La banca non ha effettuato rettifiche/riprese di valore su attività immateriali, pertanto la presente sezione non viene

avvalorata.

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Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190

Insussistenze e sopravvenienze (69) (159)

Oneri per malversazioni e rapine (13)

Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi non separabili (56) (75)

Spese di manutenzione su beni di terzi (74) (44)

Oneri interbancari (86) (81)

Totale (298) (359)

Recupero imposte e tasse 647 604

Rimborso spese legali per recupero crediti 8 8

Addebiti a carico di terzi su depositi e c/c 794 798

Recupero premi di assicurazione 1 1

Recuperi di spese su finanziamenti e servizi bancari 204

Insussistenze e sopravvenienze 79 76

Proventi interbancari 79 71

Altri proventi di gestione 76 81

Totale 1.888 1.639

Sezione 14 - Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 210

Sezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 220

Sezione 16 - Rettifiche di valore dell'avviamento - Voce 230

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

31.12.2008 31.12.2007

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

31.12.2008 31.12.2007

Nella sezione sono illustrati i costi e i ricavi non imputabili alle altre voci, che concorrono alla determinazione della

voce 280 “Utili (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte”.

I recuperi di spese su finanziamenti e sui servizi bancari nell'esercizio 2007 erano stati classificati rispettivamente

alla voce 10 "interessi attivi e proventi assimilati" per 26 mila euro e, alla voce 40 "commissioni attive" per 202

mila euro.

Alla data di riferimento del bilancio, la Banca non detiene partecipazioni in società controllate, controllate congiuntamente

o sottoposte a influenza notevole, pertanto la presente sezine non viene avvalorata.

Nel corso dell'esercizio non sono state effettuate valutazioni al fair value su attività materiali o immateriali, pertanto la

presente sezione non viene avvalorata.

La Banca non ha iscritto tra le sue attività alcuna voce a titolo di avviamento, per tanto la presente sezione non viene

avvalorata.

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Sezione 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240

17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

A. Immobili - -

- Utili da cessione

- Perdite da cessione

B. Altre attività (2) -

- Utili da cessione

- Perdite da cessione (2)

Risultato netto (2) -

Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

1. Imposte correnti (-) (1.270) (1.063)

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (93) (30)

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 218 (159)

5. Variazione delle imposte differite (+/-) 138 249

6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (1.007) (1.003)

Riepilogo delle imposte sul reddito di competenza dell'esercizio, per tipologia di imposta

IRES (402) (474)

IRAP (547) (529)

Altre imposte (58)

Totale (1.007) (1.003)

Componente/Valori 31.12.2008 31.12.2007

31.12.200731.12.2008Componente reddituale/Valori

Componente/Valori 31.12.2008 31.12.2007

Nella presente voce figura l’onere fiscale – pari al saldo fra la fiscalità corrente e quella differita – relativo al

reddito dell’esercizio.

Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente.

Ai fini IRES, le imposte correnti sono determinate tenendo conto delle disposizioni previste per le società cooperative

a mutualità prevalente, introdotte dalla L. 311/2004.

Al punto 2 sono ricompresi 58 mila euro riferiti all' imposta sostitutiva per riallineamento deduzioni extracontabili

(art.1. comma 333, L. 244/2007).

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Imponibile Imposta

4.656

(1.280)

1.098

(297)

1.310

(4.144)

(6)

2.617

(720)

Imponibile Imposta

4.656

(182)

(2.954)

11.924

(3)

(2.195)

11.428

(446)

(105)

(551)

(1.271)

Imposte sul reddito di competenza IRES

Imposte sul reddito di competenza IRAP

- annullamento delle differenze temporanee deducibili

Utile della operatività corrente al lordo delle imposte

Imposte sul redito (aliquota ordinaria 3,90%)

Effetto di maggiorazione regionale di aliquota (0,92%)

Imponibile fiscale - Valore della produzione netta

- annullamento delle differenze temporanee tassabili

IRAP

TOTALE IMPOSTE CORRENTI

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

IRES

Utile della operatività corrente al lordo delle imposte

- variazioni positive permanenti

Voci non rilevanti nella determinazione dell'imponibile:

Onere fiscale teorico (27,50%)

Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi

Differenze che non si invertiranno negli esercizi successivi:

- variazioni negative permanenti

Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi

Imponibile fiscale

- annullamento delle differenze temporanee deducibili

- annullamento delle differenze temporanee tassabili

Altre variazioni

Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti:

Altre variazioni

- costi e oneri

- ricavi e proventi

Onere fiscale teorico (aliquota ordinaria 3,90%)

Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti:

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Sezione 21 - Utile per azione

Sezione 19 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività di via di dismissione al netto delle imposte - Voce 280

Sezione 20 - Altre informazioni

Nel corso dell'esercizio, la Banca non ha proceduto a cessioni di gruppi di attività, pertanto la presente sezione non

viene avvalorata.

Mutualità prevalente

Per quanto previsto dall'art. 5, comma 2, del D.M. 23 giugno 2004, si attesta che sussistono e permangono le

condizioni di mutualità prevalente e che lo Statuto della Banca contiene le clausole richieste dall'art. 2514

Codice Civile, clausole che sono state rispettate nell'esercizio.Ai sensi del disposto dell'art. 2512 del Codice Civile e dell'art. 35 del D.Lgs. n. 385 del 1993 e delle correlate Istruzioni

di Vigilanza, nel corso dell'esercizio la Banca ha rispettato i requisiti previsti in tema di operatività prevalente con i Soci.

In particolare, per quanto richiesto dall'art. 35 citato, e così come risultante dalle segnalazioni periodiche inviate

all'Organo di Vigilanza, si documenta che le attività di rischio destinate ai Soci o ad attività a ponderazione zero sono

state superiori al 50 % del totale delle stesse nel corso dell'anno; alla data di bilancio, a fronte di attività di rischio

complessive per 355.334 mila euro, 210.575 mila euro, pari al 59,26% del totale, erano destinate ai soci

o ad attività a ponderazione zero.

I nuovi standard internazionali (IAS 33) danno rilevanza all’indicatore di rendimento - “utile per azione” –

comunemente noto come “EPS – earning per share”, rendendone obbligatoria la pubblicazione, nelle due

formulazioni:

- “EPS Base”, calcolato dividendo l’utile netto per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione;

- “EPS Diluito”, calcolato dividendo l’utile netto per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenuto

anche conto delle classi di strumenti aventi effetti diluitivi.

La Banca è una società cooperativa a mutualità prevalente, si ritengono di conseguenza non significative dette

informazioni, tenuto conto della natura della Società.

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PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI

COPERTURA

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Il rischio di credito rappresenta la componente di rischio più rilevante per la Banca.

Gli obiettivi e le strategie dell’attività creditizia della Banca riflettono in primis le specificità

normative, (“mutualità” e “localismo”), che l’ordinamento bancario riserva alle Banche di

Credito Cooperativo e sono indirizzati:

- ad un’efficiente selezione delle singole controparti, attraverso una completa ed

accurata analisi della capacità delle stesse di onorare gli impegni contrattualmente

assunti, finalizzata a contenere il rischio di credito;

- alla diversificazione del rischio stesso, individuando nei crediti di importo limitato (il

94% della clientela ha una esposizione inferiore a 100 mila euro) il naturale bacino

operativo della Banca, nonché circoscrivendo la concentrazione delle esposizioni su

gruppi di clienti connessi o su singoli rami di attività economica;

- al controllo andamentale delle singole posizioni effettuato sia con procedura

informatica, sia con un’attività di monitoraggio sistematica sui rapporti che presentano

delle irregolarità.

La politica commerciale che contraddistingue l’attività creditizia della Banca è, quindi,

orientata al sostegno finanziario della propria economia locale e si caratterizza per un’elevata

propensione ad intrattenere rapporti di natura fiduciaria e personale con tutte le componenti

(famiglie, micro e piccole imprese, artigiani) del proprio territorio di riferimento, nonché per

una particolare vocazione operativa a favore dei clienti-soci anche mediante scambi non

prevalentemente di natura patrimoniale. Peraltro, non meno rilevante è la funzione etica svolta

dalla Banca a favore di determinate categorie di soggetti (ad esempio, giovani e immigrati),

anche tramite l’applicazione di condizioni economiche più vantaggiose.

In tale contesto, i settori delle famiglie, delle micro e piccole imprese e degli artigiani

rappresentano i segmenti di clientela tradizionalmente di più elevato interesse per la Banca.

L’importante quota degli impieghi rappresentata dai mutui residenziali, offerti secondo diverse

tipologie di prodotti, testimonia l’attenzione particolare della Banca nei confronti del comparto

delle famiglie.

Il segmento delle micro e piccole imprese e quello degli artigiani rappresenta l’altro settore di

particolare importanza per la Banca. In tale ambito, le strategie della Banca sono volte a

instaurare relazioni creditizie e di servizio di medio-lungo periodo attraverso l’offerta di

prodotti e servizi mirati e rapporti personali e collaborativi con la stessa clientela.

In tale ottica, si collocano anche le convenzioni ovvero gli accordi di partnership raggiunti e

in via di definizione con diversi Confidi e varie associazioni di categoria tra i quali segnaliamo

l’intensificarsi dei rapporti e degli accordi con Fedart Fidi, avviati e coordinati da Federcasse a

partire dal 2006.

Inoltre, nell’ultimo anno, si sono consolidate a livello di Categoria le iniziative avviate di

concerto con le associazioni dei confidi del settore commercio e del settore agricolo con la

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finalità, anche in questo caso, di valorizzare il patrimonio informativo dei confidi attraverso la

definizione delle modalità di condivisione dell’istruttoria di fido.

Sotto il profilo merceologico, la concessione del credito è prevalentemente indirizzata verso i

rami di attività economica rappresentati dal commercio-edilizia-agricoltura-servizi.

La Banca è altresì uno dei partner finanziari di riferimento di enti territoriali, nonché di altri

enti locali e di strutture alle stesse riconducibili. L’attività creditizia verso tali enti si sostanzia

nell’offerta di forme particolari di finanziamento finalizzate alla realizzazione di specifici

progetti oppure al soddisfacimento di fabbisogni finanziari di breve periodo.

Oltre all’attività creditizia tradizionale, la Banca è esposta ai rischi di posizione e di

controparte con riferimento all’operatività in titoli.

L’operatività in titoli comporta una limitata esposizione della Banca al rischio di posizione in

quanto gli investimenti in strumenti finanziari sono orientati verso emittenti (governi centrali,

intermediari finanziari e imprese non finanziarie) di elevato standing creditizio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Nello svolgimento della sua attività la Banca é esposta al rischio che i crediti, a qualsiasi titolo

vantati, non siano onorati dai terzi debitori alla scadenza e, pertanto, debbano essere registrate

delle perdite dalla loro cancellazione, in tutto o in parte, in bilancio. Tale rischio è

riscontrabile eminentemente nell’attività tradizionale di erogazione di crediti, garantiti o non

garantiti, iscritti in bilancio, nonché in analoghe operazioni non iscritte in bilancio (ad

esempio, crediti di firma).

Le potenziali cause di inadempienza risiedono in larga parte nella mancanza di disponibilità

economica della controparte (mancanza di liquidità, insolvenza,) e in misura marginale in

ragioni indipendenti dalla condizione finanziaria della controparte, quali il rischio Paese e/o

rischio operativo.

Le attività diverse da quella tradizionale di prestito espongono ulteriormente la Banca al

rischio di credito. In questo caso il rischio di credito può, per esempio, derivare da:

- compravendite di titoli;

- sottoscrizione di contratti derivati OTC non speculativi;

Le controparti di tali transazioni potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza,

mancanza di liquidità, deficienza operativa, eventi politici ed economici o per altre ragioni.

Alla luce delle disposizioni previste nel Titolo IV, capitolo 11 delle Istruzioni di Vigilanza

della Banca d’Italia in materia di controlli interni, nonché del rilievo attribuito all’efficienza ed

efficacia del processo del credito e del relativo sistema dei controlli, la Banca si è dotata di una

struttura organizzativa funzionale al raggiungimento degli obiettivi di gestione e controllo dei

rischi creditizi indicati dalla citata normativa prudenziale.

Il processo organizzativo di gestione del rischio di credito è ispirato al principio di separatezza

tra le attività proprie del processo istruttorio e quelle di sviluppo e gestione dei crediti. Tale

principio è stato attuato attraverso la costituzione di strutture organizzative separate.

In aggiunta ai controlli di linea, quali attività di primo livello, le funzioni di controllo di

secondo livello si occupano del monitoraggio dell’andamento delle posizioni creditizie e della

correttezza e adeguatezza dei processi amministrativi svolti dalle strutture deputate alla

gestione dei crediti.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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L’intero processo di gestione e controllo del credito è disciplinato da Regolamenti interni

che in particolare:

- individuano le deleghe ed i poteri di firma e di decisione in materia di erogazione del

credito;

- definiscono i criteri per la valutazione del merito creditizio;

- definiscono le metodologie per il rinnovo degli affidamenti;

- definiscono le metodologie di controllo andamentale e di misurazione del rischio di

credito, nonché le tipologie di interventi da adottare in caso di rilevazione di anomalie.

Attualmente la rete operativa della banca è costituita dalla Sede Centrale e da 13 filiali

ognuna diretta e controllata da un responsabile.

Presso la Direzione Generale risiedono le funzioni e gli uffici di governo dell'intero processo

del credito (Concessione - Revisione – Monitoraggio - Gestione del contenzioso), nonché le

funzioni di coordinamento e di sviluppo degli affari creditizi e degli impieghi sul territorio. La

ripartizione dei compiti e responsabilità avviene tenendo debito conto della esigenza di evitare

ogni possibile conflitto di interesse.

In particolare, all'interno della Area Controlli ed in via indipendente dai destinatari di deleghe

in materia di erogazione del credito, l'Ufficio Controllo Crediti, è delegato al monitoraggio

sistematico delle posizioni ed alla rilevazione delle posizioni "problematiche" nonché al

coordinamento e alla verifica delle attività di monitoraggio eseguite dai responsabili di filiale.

L'Ufficio Risk Controlling, in staff alla Direzione Generale, svolge l'attività di controllo sulla

gestione dei rischi, attraverso un’articolazione dei compiti derivanti dalle tre principali

responsabilità declinate nelle citate Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia (concorrere alla

definizione delle metodologie di misurazione dei rischi; verificare il rispetto dei limiti

assegnati alle varie funzioni operative; controllare la coerenza dell’operatività delle singole

aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimento assegnati).

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Con riferimento all’attività creditizia del portafoglio bancario, la Direzione Generale, come

già detto, assicura la supervisione ed il coordinamento delle fasi operative del processo del

credito, delibera nell’ambito delle proprie deleghe ed esegue i controlli di propria competenza.

A supporto delle attività di governo del processo del credito, la Banca ha attivato procedure

specifiche per le fasi di istruttoria/delibera, di rinnovo delle linee di credito e di monitoraggio

del rischio di credito. In tutte le citate fasi la Banca utilizza metodologie quali-quantitative di

valutazione del merito creditizio della controparte, supportate da procedure informatiche

sottoposte a periodica verifica e manutenzione.

I momenti di istruttoria/delibera e di revisione delle linee di credito sono regolamentati da un

iter deliberativo in cui intervengono le diverse unità operative competenti, appartenenti sia alle

strutture centrali che a quelle di rete, in ossequio ai livelli di deleghe previsti. Tali fasi sono

supportate, anche al fine di utilizzare i dati rivenienti da banche dati esterne, dalla procedura

Pef Web che consente, in ogni momento, la verifica (da parte di tutte le funzioni preposte alla

gestione del credito) dello stato di ogni posizione già affidata o in fase di affidamento, nonché

di ricostruire il processo che ha condotto alla definizione del merito creditizio dell’affidato

(attraverso la rilevazione e l’archiviazione del percorso deliberativo e delle tipologie di analisi

effettuate).

In sede di istruttoria, per le richieste di affidamenti di rilevante entità, la valutazione, anche

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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prospettica, si struttura su più livelli e si basa prevalentemente su dati quantitativi e oggettivi,

oltre che - come abitualmente avviene - sulla conoscenza personale e sull’approfondimento

della specifica situazione economico-patrimoniale della controparte e dei suoi garanti.

Analogamente, per dare snellezza alle procedure, sono stati previsti due livelli di revisione:

uno, di tipo semplificato con formalità ridotte all’essenziale, riservato al rinnovo dei fidi di

importo limitato riferiti a soggetti che hanno un andamento regolare; l’altro, di tipo ordinario,

per la restante tipologia di pratiche.

La definizione delle metodologie per il controllo andamentale del rischio di credito ha come

obiettivo l’attivazione di una sistematica attività di controllo delle posizioni affidate da parte

dell’Ufficio Controllo Crediti e dei referenti di rete (responsabili dei controlli di primo livello),

in stretta collaborazione con la struttura commerciale (Filiali, Area Affari, Direzione).

In particolare, gli addetti delegati alla fase di controllo andamentale hanno a disposizione una

molteplicità di elementi informativi che permettono di verificare le movimentazioni dalle quali

emergono situazioni di tensione o di immobilizzo dei conti affidati.

La procedura informatica SAR WEB, adottata dalla Banca, consente di estrapolare

periodicamente tutti i rapporti che presentano sintomi di anomalia andamentale. Il costante

monitoraggio delle segnalazioni fornite dalla procedura consente, quindi, di intervenire

tempestivamente all’insorgere di posizioni anomale e di prendere gli opportuni provvedimenti

nei casi di crediti problematici.

Le posizioni affidate, come già accennato, vengono controllate anche utilizzando le

informazioni fornite dalle Centrali dei Rischi.

Tutte le posizioni fiduciarie sono inoltre oggetto di riesame periodico, svolto per ogni singola

controparte/gruppo di clienti connessi da parte delle strutture competenti per limite di fido.

Il controllo delle attività svolte è assicurato dall’Ufficio Risk Controlling in staff alla

Direzione Generale.

La normativa interna sul processo di gestione e controllo del credito è oggetto di

aggiornamento costante.

Negli ultimi anni, la revisione della regolamentazione prudenziale internazionale (cd. Basilea

2) ha richiesto alle banche di dotarsi di una efficiente struttura di risk management con il fine

di misurare e monitorare tutte le fattispecie di rischio nonché di procedere ad autovalutazioni

periodiche sull’adeguatezza del capitale interno rispetto alla propria posizione di rischio,

attuale e prospettica.

Tale contesto normativo ha ulteriormente stimolato il Sistema del Credito Cooperativo a

sviluppare metodi e sistemi di controllo del rischio di credito per cui, nell’ambito di un più

ampio progetto di Categoria sui Controlli Interni, un forte impegno è stato dedicato allo

sviluppo di uno apposito strumento gestionale a presidio del rischio di credito che ha portato

alla realizzazione di un sistema di classificazione “ordinale” del merito creditizio delle

imprese (Sistema CRC).

Coerentemente con le specificità operative e di governance del processo del credito delle

BCC-CR, il Sistema CRC è stato disegnato nell’ottica di realizzare un’adeguata integrazione

tra le informazioni quantitative (Bilancio; Centrale dei Rischi; Andamento Rapporto;

Evoluzione Settore merceologico) e quelle qualitative accumulate in virtù del peculiare

rapporto di clientela e del radicamento sul territorio. Tale Sistema, quindi, consente di

attribuire una classe di merito all’impresa cliente, tra le dieci previste dalla scala maestra di

valutazione, mediante il calcolo di un punteggio sintetico (scoring) sulla base di informazioni

(quantitative e qualitative) e valutazioni (oggettive e soggettive) di natura diversa. Pertanto,

risponde all’esigenza di conferire maggiore efficacia ed efficienza al processo di gestione del

credito, soprattutto attraverso una più oggettiva selezione della clientela e un più strutturato

processo di monitoraggio delle posizioni.

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Per il calcolo dello scoring dell’impresa, come già detto, oltre ai dati quantitativi, il Sistema

CRC prevede l’utilizzo da parte dell’analista di un questionario qualitativo standardizzato,

strutturato in quattro profili di analisi dell’impresa (governance, rischi, posizionamento

strategico e gestionale). Il processo di sintesi delle informazioni qualitative elementari è

essenzialmente di tipo judgmental. Peraltro, in relazione ad alcuni profili di valutazione non

incorporabili nella determinazione del rating di controparte in quanto a maggiore contenuto di

soggettività, il sistema CRC attribuisce all’analista, entro un margine predeterminato

corrispondente ad un livello di notch, la possibilità di modificare il rating di controparte

prodotto dal sistema stesso. A fronte di tale significativo spazio concesso alla soggettività

dell’analista, è prevista la rilevazione e l’archiviazione delle valutazioni svolte dagli stessi

analisti del credito (principio della tracciabilità del percorso di analisi e delle valutazioni

soggettive).

L’utilizzo del CRC come strumento di valutazione e controllo dei clienti affidati e da affidare

sta comportando notevoli implicazioni di tipo organizzativo peraltro attentamente esaminate e

affrontate, nel quadro di un complessivo riesame del sistema dei controlli interni della banca e

dei relativi assetti organizzativi e regolamentari. A tale riguardo, quindi, stanno proseguendo

le attività rivolte ad un ottimale inserimento del CRC nelle fasi di processo del credito e nelle

funzioni di controllo anche mediante una costante opera di sensibilizzazione, di formazione e

di addestramento del personale operativo e dei relativi responsabili.

Il gruppo di lavoro della Categoria sta ultimando le attività propedeutiche alla valutazione da

parte del CRC di particolari tipologie di imprese clienti (ad es. Imprese agricole, Ditte

individuali, Imprese pubbliche, Cooperative sociali/Onlus e Gruppi di imprese) attualmente

non ancora analizzabili. Inoltre sta per essere rilasciato alle Banche utenti il modello

metodologico per la valutazione della clientela “privati”. Un’ulteriore evoluzione del Sistema

CRC è costituita dal modulo di analisi di eventuali garanzie prestate al fine di valutare

l'operazione nel suo complesso.

A seguito dell’entrata in vigore della nuova disciplina prudenziale, nonché degli

approfondimenti e delle considerazioni sviluppate nell’ambito delle iniziative promosse dalla

Categoria (a livello sia nazionale da parte di Federcasse con il Progetto “Basilea 2”, sia

regionale da parte della Federazione Regionale Campana delle BCC-CR) a cui la banca ha

partecipato (acquisendo la documentazione via via prodotta in relazione all'evoluzione dei

lavori), il CdA della Banca con delibera del 4 marzo 2008 e successive integrazioni e

modificazioni ha adottato le relative scelte metodologiche e operative aventi rilevanza

strategica. In particolare, il CdA della Banca ha - tra l’altro - deliberato l’adozione della

metodologia standardizzata per il calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito (I

Pilastro).

Inoltre, con riferimento al processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale

(ICAAP) previsto dal II Pilastro della nuova regolamentazione prudenziale, il CdA della

Banca con delibera del 16 settembre 2008 ha adottato il regolamento che definisce i principi

guida, i ruoli e le responsabilità delle funzioni organizzative coinvolte nell’ICAAP, allo scopo

di assicurare la regolare ed efficace esecuzione delle attività di valutazione del capitale

complessivo relativamente alla sua adeguatezza, attuale e prospettica, in relazione ai rischi

assunti e alle strategie aziendali. Il CdA della Banca ha dato incarico alla Direzione generale

di attuare il processo, curando che lo stesso sia rispondente agli indirizzi strategici e alle

politiche in materia di gestione dei rischi definiti dal CdA stesso.

In particolare il CdA della Banca ha deliberato di utilizzare l’algoritmo semplificato cd.

Granularity Adjustment (Cfr. allegato B, Titolo III, Capitolo 1 Circ. 263/06) per la

quantificazione del capitale interno a fronte del rischio di concentrazione per singole

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controparti o gruppi di clienti connessi.

Con riferimento all’operatività sui mercati mobiliari, sono attivate presso il settore Finanza

della Banca procedure di valutazione e controllo sia in fase di acquisto degli strumenti

finanziari, sia in momenti successivi nei quali periodicamente viene analizzata la

composizione del comparto per asset class/portafoglio, identificato e determinato il livello di

rischio specifico oppure di controparte, nonchè verificato il rispetto dei limiti e delle deleghe

assegnate.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Conformemente agli obiettivi ed alle politiche creditizie definite dal CdA, le tecniche di

mitigazione del rischio di credito utilizzate dalla Banca si sostanziano nell’acquisizione di

differenti fattispecie di garanzie reali, finanziarie e non finanziarie, e personali.

Tali forme di garanzia sono, ovviamente, richieste in funzione dei risultati della valutazione

del merito di credito della clientela e della tipologia di affidamento domandata dalla stessa.

A dicembre 2008 le esposizioni assistite da garanzie, reali e personali, rappresentano il

76,07% del totale dei crediti verso la clientela, di cui: il 37,74% coperto da garanzie reali e il

38,33% assistito da garanzie personali.

Con riferimento all’attività sui mercati mobiliari, considerato che la composizione del

portafoglio é orientata verso primari emittenti con elevato merito creditizio, non sono richieste

al momento particolari forme di mitigazione del rischio di credito.

La principale concentrazione di garanzie reali (soprattutto ipotecarie) è legata a finanziamenti

a clientela retail a medio e lungo termine. Tuttavia, allo stato attuale, la Banca non valuta e

gestisce il rischio di concentrazione con riferimento alle garanzie.

Rispetto al precedente esercizio, come di seguito descritto, è stato dato un decisivo impulso,

coerentemente agli approfondimenti condotti nell’ambito del Progetto di Categoria “Basilea

2”, alla realizzazione di configurazioni strutturali e di processo idonee ad assicurare la piena

conformità ai requisiti organizzativi, economici, legali e informativi richiesti dalla nuova

regolamentazione prudenziale in materia di tecniche di attenuazione del rischio di credito

(CRM).

Garanzie reali

Per quanto concerne le forme di garanzia reale, la Banca accetta diversi strumenti a protezione

del credito prevalentemente costituiti dalle seguenti categorie:

- 1) ipoteca su beni immobili residenziali;

- 2) ipoteca su immobili commerciali ed altre tipologie di immobili;

- 3) pegno di titoli di debito di propria emissione o emessi da soggetti sovrani;

- 4) pegno di denaro depositato presso la Banca;

La Banca non ricorre a forme di protezione del rischio di credito e di controparte costituite da

accordi di compensazione.

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Le forme tecniche di garanzia sopra descritte cautelano il 37,74% delle esposizioni

complessive nei confronti della clientela e soddisfano tutti i requisiti richiesti dalla citata

nuova regolamentazione prudenziale per il riconoscimento delle tecniche di attenuazione dei

rischi di credito.

Tutte le tipologie di garanzia acquisibili dalla Banca sono inserite nel processo strutturato di

gestione delle garanzie reali condividendone quindi tutte le fasi in cui è composto.

Con riferimento all’acquisizione, valutazione e gestione delle principali forme di garanzia

reale, la Banca ha definito specifiche politiche e procedure, anche al fine di assicurare il

soddisfacimento dei requisiti previsti dalla normativa per il loro riconoscimento ai fini

prudenziali al momento della costituzione della protezione e per tutta la durata della stessa.

In particolare:

- sono state predisposte politiche e procedure documentate con riferimento alle tipologie

di strumenti di CRM utilizzati a fini prudenziali, al loro importo, all’interazione con la

gestione del profilo di rischio complessivo;

- sono state adottate tecniche e procedure volte al realizzo tempestivo delle attività poste

a protezione del credito;

- sono stati affidati a strutture centralizzate i compiti di controllo sui profili di certezza

giuridica e sono stati sviluppati e posti in uso standard della contrattualistica

utilizzata;

- le diverse tipologie di garanzie accettate e le connesse politiche creditizie sono state

chiaramente documentate e divulgate.

E’ stata inoltre assicurata la presenza di un sistema informativo a supporto delle fasi del ciclo

di vita della garanzia (acquisizione, valutazione, gestione, rivalutazione, realizzo).

Le misure di controllo cui è soggetta la concessione del credito con acquisizione di garanzie

reali sono differenziate per tipologia di garanzia.

Relativamente alle garanzie ipotecarie su immobili, le politiche e le procedure aziendali

assicurano che siano sempre acquisite e gestite con modalità atte a garantirne l’opponibilità in

tutte le giurisdizioni pertinenti e l’escutibilità in tempi ragionevoli.

Il processo di sorveglianza sul valore dell’immobile oggetto di garanzia è svolto attraverso

l’utilizzo di metodi statistici.

Con riguardo alle garanzie reali finanziarie la Banca, sulla base delle politiche e processi per la

gestione dei rischio di credito e dei limiti e deleghe operative definite, indirizza l’acquisizione

delle stesse esclusivamente a quelle aventi ad oggetto attività finanziarie delle quali l’azienda

è in grado di calcolare il fair value con cadenza almeno semestrale (ovvero ogni qualvolta

esistano elementi che presuppongano che si sia verificata una diminuzione significativa del

fair value stesso).

Garanzie personali

Con riferimento alle garanzie personali, le principali tipologie di garanti sono rappresentate da

imprenditori e partner societari correlati al debitore nonché, nel caso di finanziamenti concessi

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a favore di imprese individuali e/o persone fisiche (consumatori e non), anche da congiunti del

debitore stesso. Meno frequentemente il rischio di insolvenza è coperto da garanzie personali

fornite da altre società (generalmente società appartenenti allo stesso gruppo economico del

debitore), oppure prestate da istituzioni finanziarie e compagnie assicurative.

Nel caso di finanziamenti a soggetti appartenenti a determinate categorie economiche

(artigiani, commercianti, etc.) la Banca acquisisce specifiche garanzie (sussidiarie o a prima

richiesta) prestate da parte dei consorzi fidi di appartenenza.

Le suddette forme di garanzia, nella generalità dei casi, non consentono un’attenuazione del

rischio di credito in quanto prestate da soggetti “non ammessi” ai fini della nuova normativa

prudenziale.

Nel caso in cui una proposta di finanziamento preveda garanzie personali di terzi l’istruttoria

si estende anche a questi ultimi. In particolare, in relazione alla tipologia di fido garantito ed

all’importo, si sottopone a verifica e analisi::

la situazione patrimoniale e reddituale del garante, anche tramite la consultazione delle

apposite banche dati;

l’esposizione verso il sistema bancario;

le informazioni presenti nel sistema informativo della banca;

l’eventuale appartenenza ad un gruppo e la relativa esposizione complessiva.

Se il garante è rappresentato da una società, e comunque quando ritenuto necessario in

considerazione del rischio e dell’importo del finanziamento, oltre al riscontro delle

informazioni prodotte dalle rete nell’apposito modulo riservato al garante, si procede allo

sviluppo del merito creditizio del soggetto garante, con le stesse modalità previste per il

richiedente.

2.4 Attività finanziarie deteriorate

La Banca è organizzata con strutture e procedure informatiche per la gestione, la

classificazione e il controllo dei crediti.

Coerentemente con quanto dettato dai principi contabili IAS/IFRS, ad ogni data di bilancio

viene verificata la presenza di elementi oggettivi di perdita di valore (impairment) su ogni

strumento finanziario ovvero gruppo di strumenti finanziari.

Le posizioni che presentano un andamento anomalo sono classificate in differenti categorie di

rischio. Sono classificate tra le sofferenze le esposizioni nei confronti di soggetti in stato di

insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili; tra le partite incagliate le posizioni in

una situazione di temporanea difficoltà che si prevede possa essere rimossa in un congruo

periodo di tempo; come crediti ristrutturati le posizioni per le quali la banca acconsente, a

causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore, ad una modifica

delle condizioni contrattuali originarie. In seguito alla modifica delle disposizioni di vigilanza

prudenziale, sono state incluse tra le esposizioni deteriorate anche le posizioni scadute e/o

sconfinanti da oltre 90/180 giorni. Questa modifica ha comportato l’introduzione di una nuova

categoria contabile nella quale vengono classificate le posizioni con tali caratteristiche e

l’inclusione dello sconfinamento continuativo tra gli elementi da considerare ai fini del

monitoraggio e della rilevazione dei crediti problematici per favorire la sistemazione

dell’anomalia anteriormente al raggiungimento dei giorni di sconfinamento previsti per la

classificazione del nuovo stato.

La responsabilità e la gestione complessiva dei crediti deteriorati, non classificati a

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“sofferenza”, è affidata all’Ufficio Controllo Crediti ed all’Ufficio Legale e Contenzioso.

Detta attività si estrinseca principalmente nel:

- monitoraggio delle citate posizioni in supporto alle agenzie di rete alle quali

competono i controlli di primo livello;

- concordare con il gestore della relazione gli interventi volti a ripristinare la regolarità

andamentale o il rientro delle esposizioni oppure piani di ristrutturazione;

- determinare le previsioni di perdite sulle posizioni;

- proporre agli organi superiori competenti il passaggio a “sofferenza” di quelle

posizioni che a causa di sopraggiunte difficoltà non lasciano prevedere alcuna

possibilità di normalizzazione.

La metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico commisurato

all’intensità degli approfondimenti ed alle risultanze che emergono dal continuo processo di

monitoraggio.

La attività di recupero relative alle posizioni classificate a sofferenza sono gestite

esclusivamente dall’Ufficio Legale e Contenzioso, in staff alla Direzione Generale.

Anche in questo caso la metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio

analitico.

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Informazioni di natura quantitativa

A. QUALITA' DEL CREDITO

A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

1. Attività finanziarie

detenute per la negoziazione 19.251 19.251

2. Attività finanziarie

disponibili per la vendita 89.232 89.232

3. Attività finanziarie detenute

sino alla scadenza -

4. Crediti verso banche 76.084 76.084

5. Crediti verso clientela 3.161 2.660 1.582 143.707 151.110

6. Attività finanziarie valutate

al fair value -

7. Attività finanziarie in corso

di dismissione -

8. Derivati di copertura -

Totale al 31.12.2008 3.161 2.660 - 1.582 - 328.274 - - 335.677

Totale al 31.12.2007 2.753 2.586 2.360 310.456 318.155

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

1. Attività finanziarie

detenute per la negoziazione - X X 19.251 19.251

2. Attività finanziarie

disponibili per la vendita - 89.232 89.232 89.232

3. Attività finanziarie detenute

sino alla scadenza - - -

4. Crediti verso banche - 76.084 76.084 76.084

5. Crediti verso clientela 13.264 5.860 7.404 144.786 1.079 143.707 151.111

6. Attività finanziarie valutate

al fair value - X X -

7. Attività finanziarie in corso

di dismissione - - -

8. Derivati di copertura - X X -

Totale al 13.264 5.860 - 7.404 310.102 1.079 328.274 335.678

Totale al 13.500 5.801 7.699 276.510 881 310.456 318.155

Esposizioni

ristrutturate Portafogli/qualità

Rischio

Paese Incagli

Rettifiche

specifiche

Esposizione

netta

Rettifiche di

portafoglio

Altre attività

Rettifiche di

portafoglio

Sofferenze

Esposizione

netta

Esposizioni

scadute

Esposizione

lorda

Totale

Portafogli/qualità

Attività deteriorate Altre attività Totale

(esposizione

netta)

Esposizione

lorda

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A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

A. ESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenze -

b) Incagli -

c) Esposizioni ristrutturate -

d) Esposizioni scadute -

e) Rischio Paese X -

f) Altre attività 88.045 X 88.045

TOTALE A 88.045 - - 88.045

B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

a) Deteriorate -

b) Altre 7.570 X 7.570

TOTALE B 7.570 - - 7.570

A.1.4 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al "rischio paese" lorde

A.1.5 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

A. ESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenze 7.858 4.697 3.161

b) Incagli 3.443 783 2.660

c) Esposizioni ristrutturate -

d) Esposizioni scadute 1.963 380 1.583

e) Rischio Paese X -

f) Altre attività 241.307 X 1.079 240.228

TOTALE A 254.571 5.860 1.079 247.632

B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

a) Deteriorate 67 1 66

b) Altre 5.663 X 58 5.605

TOTALE B 5.730 1 58 5.671

Esposizione

netta Tipologie esposizioni/valori

Esposizione

lorda

Rettifiche di

valore

specifiche

Rettifiche di

valore di

portafoglio

Tipologie esposizioni/valori Esposizione

lorda

Rettifiche di

valore

Rettifiche di

valore di

Esposizione

netta

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile:

negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività in via di dismissione.

Le esposizioni "fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati

ecc.) che comportano l'assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità di tali operazioni (negoziazione, copertura, ecc).

Non vi sono esposizioni deteriorate o soggette a rischio paese verso banche.

Non vi sono rettifiche di valore su esposizioni per cassa verso banche.

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di

allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate

al fair value, attività in via di dismissione.

Le esposizioni "fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie

rilasciate, impegni, derivati ecc.) che comportano l'assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità di

tali operazioni (negoziazione, copertura, ecc).

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

136

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A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al "rischio paese" lorde

A. Esposizione lorda iniziale 7.498 3.293 2.708

- di cui: esposizioni cedute non

cancellate -

B. Variazioni in aumento 2.872 4.012 - 3.405 -

B.1 ingressi da crediti in bonis 592 1.853 3.040

B.2 trasferimenti da altre categorie di

esposizioni deteriorate 1.852 1.522 6

B.3 altre variazioni in aumento 428 637 359

C. Variazioni in diminuzione 2.512 3.862 - 4.151 -

C.1 uscite verso crediti in bonis 394 1.326

C.2 cancellazioni 1.570 60 100

C.3 incassi 942 1.462 960

C.4 realizzi per cessioni

C.5 trasferimenti ad altre categorie di

esposizioni deteriorate 1.696 1.684

C.6 altre variazioni in diminuzione 250 81

D. Esposizione lorda finale 7.858 3.443 - 1.962 -

- di cui: esposizioni cedute non

cancellate

Variazioni in aumento

415

3

10

428

264

372

636

256

103

359

250

81

Incagli

Esposizioni scadute

Per minor utilizzo di affidamenti e/o rinegoziazione crediti

Esposizioni scadute

Per minor utilizzo di affidamenti e/o rinegoziazione crediti

Per interessi contabilizzati nell'esercizio

Per maggior utilizzo di affidamenti e/o rinegoziazione crediti

Totale altre variazioni in aumento

Variazioni in diminuzione

Per somma riconosciuta a curatela fallimentare

Per addebiti su posizioni già in essere

Totale altre variazioni in aumento

Per maggior utilizzo di affidamenti e/o rinegoziazione crediti

Totale altre variazioni in aumento

Incagli

Per interessi contabilizzati nell'esercizio

Crediti in sofferenza

Per interessi contabilizzati nell'esercizio

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni

ristrutturate

Esposizioni

scadute Rischio Paese

Di seguito sono riportati i dettagli delle altre variazioni in aumento e in diminuzione dei crediti deteriorati per singola categoria.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

A. Rettifiche complessive iniziali 4.745 707 348

- di cui: esposizioni cedute non

cancellate

B. Variazioni in aumento 2.078 624 - 413

B.1 rettifiche di valore 1.423 465 323

B.2 trasferimenti da altre categorie di

esposizioni deteriorate 231 159 1

B.3 altre variazioni in aumento 424 - 89

C. Variazioni in diminuzione 2.126 548 - 381

C.1 riprese di valore da valutazione 383 119 1

C.2 riprese di valore da incasso 174 186 72

C.3 cancellazioni 1.569 60 100

C.4 trasferimenti ad altre categorie di

esposizioni deteriorate 183 208

C.5 altre variazioni in diminuzione

D. Rettifiche complessive finali 4.697 783 - 380

- di cui: esposizioni cedute non

cancellate

A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E INTERNI

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni

A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating interni

Esposizioni

scadute Rischio Paese Causali/Categorie Sofferenze Incagli

Esposizioni

ristrutturate

La Banca svolge attività creditizia eminentemente nei confronti di micro e piccole imprese unrated,

pertanto la presente tabella non viene compilata.

La Banca svolge attività creditizia eminentemente nei confronti di micro e piccole imprese un rated,

pertanto la presente tabella non viene compilata.

Nelle rettifiche di valore è inclusa la svalutazione degli interessi su sofferenza giudicati irrecuperabili, non transitati a conto

economico.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA

A.3.1 Esposizioni per cassa verso banche e verso clientela garantite

1. Esposizioni verso banche garantite: - - - - - - - - - - - - -

1.1 totalmente garantite -

1.2 parzialmente garantite -

2. Esposizioni verso clientela garantite: 116.396 53.392 388 3.245 - - - - - - - 57.919 114.944

2.1 totalmente garantite 111.782 52.955 143 2.245 56.439 111.782

2.2 parzialmente garantite 4.614 437 245 1.000 1.480 3.162

A.3.2 Esposizioni "fuori bilancio" verso banche e verso clientela garantite

1. Esposizioni verso banche garantite: - - - - - - - - - - - - -

1.1 totalmente garantite -

1.2 parzialmente garantite -

2. Esposizioni verso clientela garantite: 3.026 - 30 433 - - - - - - - 2.346 2.809

2.1 totalmente garantite 2.698 30 325 2.343 2.698

2.2 parzialmente garantite 328 108 3 111

A.3.3 Esposizioni per cassa deteriorate verso banche e verso clientela garantite

1. Esposizioni verso banche garantite: - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

1.1. oltre il 150% -

1.2. tra il 100% e il 150% -

1.3. tra il 50% e il 100% -

1.4. entro il 50% -

2. Esposizioni verso clientela garantite: 5.642 5.154 3.145 - 23 - - - - - - - - - - - - 18 1.969 5.155 15.348

2.1. oltre il 150% 3.799 3.799 2.635 17 18 1.129 3.799 13.969

2.2. tra il 100% e il 150% 794 794 225 570 795 1.148

2.3. tra il 50% e il 100% 274 268 10 6 252 268 226

2.4. entro il 50% 775 293 275 18 293 5

A.3.4 Esposizioni "fuori bilancio" deteriorate verso banche e verso clientela garantite

1. Esposizioni verso banche garantite: - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

1.1. oltre il 150% -

1.2. tra il 100% e il 150% -

1.3. tra il 50% e il 100% -

1.4. entro il 50% -

2. Esposizioni verso clientela garantite: 66 40 - - 40 - - - - - - - - - - - - - - 40

2.1. oltre il 150% -

2.2. tra il 100% e il 150% -

2.3. tra il 50% e il 100% 66 40 40 40

2.4. entro il 50% -

Garanzie personali

Garanzie (fair value)

Garanzie personali

Tit

oli

Alt

ri b

eni

Go

ver

ni

e B

anch

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entr

ali

So

ciet

à fi

nan

ziar

ie

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à d

i as

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razi

on

e

Im

pre

se n

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fin

anzi

arie

Totale

(1)+(2)

Derivati su crediti Crediti di firma

Alt

ri s

og

get

ti

Sta

ti

Alt

ri e

nti

pu

bb

lici

Sta

ti

Alt

ri e

nti

pu

bb

lici

Val

ore

esp

osi

zio

ne Garanzie reali (1)

Garanzie personali (2)

Ban

che

Alt

ri s

og

get

ti

Sta

ti

Alt

ri e

nti

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bb

lici

Ban

che

Garanzie personali (2)

Totale

(1)+(2)

Derivati su crediti Crediti di firma

Sta

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Alt

ri e

nti

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Ban

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Alt

ri s

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ti

Ban

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Alt

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Val

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Tit

oli

Garanzie reali (1)

Im

mo

bil

i

Tit

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Alt

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Im

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Val

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Alt

ri E

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bb

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Garanzie reali Derivati su crediti

Im

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ti

Ban

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Garanzie (fair value)

To

tale

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Ban

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So

ciet

à fi

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Im

pre

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fin

anzi

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Crediti di firma

Alt

ri s

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ti

Val

ore

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zion

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Alt

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pubbli

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finan

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a Garanzie reali Derivati su crediti Crediti di firma

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pubbli

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Ban

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Soci

età

finan

ziar

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Soci

età

di

assi

cura

zione

I comparti economici di appartenenza dei garanti (crediti di firma) e dei venditori di protezione (derivati su crediti) sono stati individuati facendo

riferimento ai criteri di classificazione previsti nel fascicolo “Classificazione della clientela per settori e gruppi di att ività economica” edito dalla

Banca d’Italia.

I comparti economici di appartenenza dei garanti (crediti di firma) e dei venditori di protezione (derivati su crediti) sono stati individuati facendo

riferimento ai criteri di classificazione previsti nel fascicolo “Classificazione della clientela per settori e gruppi di att ività economica” edito dalla

Banca d’Italia.

I comparti economici di appartenenza dei garanti (crediti di firma) e dei venditori di protezione (derivati su crediti) sono stati individuati facendo riferimento ai criteri di classificazione previsti nel

fascicolo “Classificazione della clientela per settori e gruppi di attività economica” edito dalla Banca d’Italia.

I comparti economici di appartenenza dei garanti (crediti di firma) e dei venditori di protezione (derivati su crediti) sono stati individuati facendo riferimento ai criteri di classificazione previsti nel fascicolo

“Classificazione della clientela per settori e gruppi di attività economica” edito dalla Banca d’Italia.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DEL CREDITO

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - 4 2 2 - 5.030 3.214 1.816 2.823 1.481 1.342

A.2 Incagli - - - - 2.139 520 1.619 1.304 263 1.041

A.3 Esposizioni

ristrutturate - - - - - -

A.4 Esposizioni scadute - - - - 706 137 569 1.257 243 1.014

A.5 Altre esposizioni 91.075 X 91.075 2.750 X 32 2.718 8.953 X 8 8.945 X - 93.561 X 853 92.708 44.968 X 186 44.782

Totale A 91.075 - - 91.075 2.750 - 32 2.718 8.957 2 8 8.947 - - - - 101.436 3.871 853 96.712 50.352 1.987 186 48.179

B. Esposizioni "fuori

bilancio"

B.1 Sofferenze - - - - - -

B.2 Incagli - - - - 67 1 66 -

B.3 Altre attività

deteriorate - - - - - -

B.4 Altre esposizioni X - 327 X 4 323 1.038 X - 1.038 X - 3.655 X 45 3.610 643 X 8 635

Totale B - - - - 327 - 4 323 1.038 - - 1.038 - - - - 3.722 1 45 3.676 643 - 8 635

Totale al 31.12.2008 91.075 - - 91.075 3.077 - 36 3.041 9.995 2 8 9.985 - - - - 105.158 3.872 898 100.388 50.995 1.987 194 48.814

Totale al 31.12.2007 86.757 86.757 5.598 52 5.546 11.119 4 11.115 - 100.950 4.210 695 96.045 48.341 1.591 173 46.577

Imprese di assicurazione Imprese non finanziarie

Esposizioni/Controparti

Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Società finanziarie

Espos. lordaRettifiche val.

specifiche

Rettifiche val.

di portafoglioEspos. netta

Rettifiche val.

di portafoglioEspos. nettaEspos. lorda

Rettifiche val.

specifiche

Rettifiche val.

di portafoglioEspos. netta

Espos.

lorda

Rettifiche

val.

specifiche

Espos. lordaRettifiche val.

specifiche

Rettifiche val.

di portafoglioEspos. netta Espos. lorda

Rettifiche val.

specifiche

Rettifiche val.

di portafoglioEspos. netta

Altri soggetti

Espos. lordaRettifiche val.

specifiche

Rettifiche val.

di portafoglioEspos. netta

La distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per comparto economico di appartenenza dei debitori e degli ordinanti

(per le garanzie rilasciate) è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti nel fascicolo “Classificazione della clientela per

settori e gruppi di attività economica” edito dalla Banca d’Italia.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 7.858 3.161

A.2 Incagli 3.443 2.660

A.3 Esposizioni ristrutturate

A.4 Esposizioni scadute 1.963 1.582

A.5 Altre esposizioni 239.438 238.359 1.698 1.698 171 171

Totale A 252.702 245.762 1.698 1.698 171 171 - - - -

B. Esposizioni "fuori

bilancio"

B.1 Sofferenze

B.2 Incagli 67 66

B.3 Altre attività deteriorate

B.4 Altre esposizioni 5.663 5.606

Totale B 5.730 5.672 - - - - - - - -

Totale al 31.12.2008 258.432 251.434 1.698 1.698 171 171 - - - -

Totale al 31.12.2007 250.611 243.888 1.688 1.688 464 464

B.4 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso banche

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze

A.2 Incagli

A.3 Esposizioni ristrutturate

A.4 Esposizioni scadute

A.5 Altre esposizioni 84.662 84.662 3.383 3.383

Totale A 84.662 84.662 3.383 3.383 - - - - - -

B. Esposizioni "fuori

bilancio"

B.1 Sofferenze

B.2 Incagli

B.3 Altre attività deteriorate

B.4 Altre esposizioni 7.570 7.570

Totale B 7.570 7.570 - - - - - - - -

Totale al 31.12.2008 92.232 92.232 3.383 3.383 - - - - - -

Totale al 31.12.2007 77.609 77.609 3.283 3.283

B.5 Grandi rischi

Resto del mondo

Espos.

netta

Espos.

netta

Espos.

lorda

Espos.

lordaEspos. lorda Espos. netta

Espos.

lorda

Espos.

netta

Espos.

netta

Esposizioni/Aree geografiche

Italia Altri Paesi europei America

Espos.

lorda

Asia

Esposizioni/Aree geografiche

Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo

Espos. lorda Espos. nettaEspos.

lorda

Espos.

netta

Espos.

lorda

Espos.

netta

Espos.

lorda

Espos.

netta

Espos.

lorda

Espos.

netta

Al 31 dicembre 2008 non è presente alcuna posizione classificata come "grande rischio" ai fini della normativa di Vigilanza.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE

ATTIVITÀ

C. 1 Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Banca

Nella presente Sezione è riportata l’informativa riguardante le caratteristiche della

operazione di cartolarizzazione posta in essere dalla Banca ai sensi della L. 130/1999. La

normativa richiamata disciplina la cessione “in blocco” di crediti da parte di una società

(originator) ad un’altra società appositamente costituita (Special Purpose Vehicle – SPV),

la quale a sua volta emette titoli collocabili sul mercato (Asset Backed Securities - ABS) al

fine di finanziare l’acquisto dei crediti stessi.

Di seguito sono specificate le caratteristiche dell’operazione di cartolarizzazione cui la

Banca ha partecipato nell’anno 2002.

Politiche contabili adottate

Il trattamento di Bilancio delle operazioni di cartolarizzazione effettuate anteriormente

all’entrata in vigore dei principi IAS/IFRS differisce dal trattamento riservato da quelle

effettuate successivamente.

In particolare, in sede di prima applicazione dei principi IAS/IFRS la Banca si è avvalsa

della facoltà – prevista dall’IFRS 1 - di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti alle

operazioni effettuate prima del 1° gennaio 2004, cancellati in base ai precedenti principi

nazionali. Tali attivi, pertanto, non figurano nel bilancio della Banca, sebbene essi non

sarebbero stati cancellati se fossero state applicate le regole previste dallo IAS 39 per la

derecognition. Sono state rilevate soltanto le forme di attività di rischio in bilancio e fuori

bilancio assunte dalla Banca nell’ambito della operazione.

Finalità

L'operazione è stata effettuata nell' ottica di una maggiore correlazione delle scadenze tra

raccolta ed impieghi, di diversificazione delle fonti di finanziamento e di miglioramento

dei coefficienti prudenziali di vigilanza. In tale ambito i principali obiettivi conseguiti

sono risultati il miglioramento della qualità dell'attivo ed un più soddisfacente profilo

tecnico della Azienda (miglioramento dei "ratios" di Vigilanza, riequilibrio del portafoglio

impieghi, allineamento delle scadenze delle poste dello stato patrimoniale, ecc.).

Informazioni generali

Nel corso del 2002 la Banca ha partecipato ad un'operazione di cartolarizzazione di crediti

ai sensi della L.130/1999, avente per oggetto crediti non performing costituiti da partite

iscritte a sofferenza. Il progetto, realizzato con l’assistenza di Iccrea Holding ha visto la

cessione pro-soluto da parte della Banca e di altre 23 consorelle di portafogli di crediti

nascenti da posizioni in sofferenza, sia garantite da ipoteca sia chirografe, di clienti

residenti nel territorio nazionale, per un valore nominale complessivo lordo di 335,5

milioni di euro di cui 32,1 milioni originati dalla banca.

Soggetto organizzatore (arranger) è stata Société Gènèrale con il coinvolgimento, per le

necessarie

valutazioni di rating, della Standard & Poor’s.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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Per l'operazione ci si è avvalsi di una Società veicolo appositamente costituita e omologata

come previsto dalla L.130/99 denominata BCC Securis srl nella quale la Banca non

detiene partecipazioni, interessenze o collegamenti diretti di alcun tipo.

L'operazione si è concretizzata per mezzo di più contratti tra loro collegati, il cui schema è

di seguito rappresentato:

a) cessione pro-soluto, da parte degli originator, di un portafoglio di crediti individuati in

"blocco";

b) acquisizione pro-soluto dei crediti, da parte del cessionario/emittente, società veicolo, ed

emissione da parte di quest’ultimo di "notes" caratterizzate da un diverso grado di

rimborsabilità al fine di reperire mezzi finanziari;

c) sottoscrizione delle "notes" Senior da parte di intermediari collocatori;

d) sottoscrizione da parte dei singoli originator delle notes Junior.

Il prezzo di acquisto del portafoglio dei crediti è stato definito in 148,2 milioni di euro e

corrisponde al valore contabile dei crediti alla data del 31 maggio 2002 al netto di

precedenti rettifiche di valore per complessivi 187,3 milioni di euro.

La quota parte del prezzo di acquisto attribuito alla Banca ammonta a 14,0 milioni di euro

corrispondente al valore contabile dei crediti ceduti alla data del 31 maggio 2002 di 32,1

milioni di euro al netto di rettifiche di valore di euro 18,1 milioni.

Come cennato la Società veicolo ha finanziato l'acquisto di crediti mediante emissione di

titoli obbligazionari suddivisi in due classi.

Le caratteristiche dei titoli emessi sono le seguenti:

- Titoli di classe A (titoli senior)

Obbligazioni a tasso variabile Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread pari allo 0,23%

annuo

per un valore complessivo di 80 milioni di euro alle quali è stato attribuito rating AA.

-Titoli di classe C (titoli junior)

Obbligazioni a tasso variabile per un valore complessivo di 68,2 milioni di euro.

I titoli di classe A sono stati interamente collocati presso primari investitori istituzionali.

I titoli di classe C sono stati suddivisi in 24 serie ciascuna di importo proporzionale

all'ammontare dei crediti rispettivamente ceduti dalle singole banche. Le banche cedenti

hanno sottoscritto interamente i titoli di classe C. Ognuna di queste ha sottoscritto

esclusivamente la serie di titoli subordinati di pertinenza, con pagamento del relativo

prezzo alla "pari".

Le "notes" senior godono di un rating AA attribuito da Standard & Poor’s.

Alle diverse tipologie di titoli è stato attribuito un diverso grado di subordinazione nella

definizione delle priorità dei pagamenti sia per il capitale che per gli interessi.

Il rimborso dei titoli è previsto con le seguenti modalità:

ad ogni scadenza semestrale le somme ricavate dagli attivi, dopo il pagamento delle spese

e delle cedole sui titoli di classe A, vengono integralmente destinate al rimborso dei titoli

prioritari.

In sostanza i titoli di classe A hanno priorità nel pagamento rispetto alla emissione Junior

che é sprovvista di rating e subordinata nel rimborso.

Quest'ultima tipologia di titoli non ha una cedola predeterminata ed è remunerata (allo

0,10% annuo salvo excess spread) solo in presenza di fondi residuali dopo aver coperto

tutte le spese di periodo (Senior cost, Interessi Classe A, etc.) nonché il rimborso

dell’intera Classe A.

Il rimborso del capitale dei titoli di classe Junior è ultimo nella gerarchia dei pagamenti sia

in caso di rimborso anticipato che in caso di estinzione naturale dei titoli.

Ciascun Cedente ha fornito al Veicolo una linea di liquidità proporzionale all’ammontare

ceduto, da attivarsi nel caso in cui ad una data di pagamento i fondi disponibili rivenienti

dagli incassi non fossero sufficienti per il pagamento degli oneri di gestione

dell’operazione e per la remunerazione dei sottoscrittori dei titoli Senior. La linea di

credito concessa dalla Banca ammonta ad euro 1.018 mila.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

143

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I Cedenti inoltre hanno assunto il ruolo di Limited Recourse Loan provider.

Ciascun Cedente ha messo a disposizione del Veicolo titoli di stato successivamente

costituiti in pegno a garanzia del rimborso delle somme dovute ai Portatori dei Titoli

Senior a titolo di interessi e capitale ai sensi del Regolamento delle Notes.

Stante la struttura finanziaria dell’operazione, il rischio che permane in capo alla Banca, a

seguito dell’integrale rimborso dei titoli Senior, è costituito dall’ammontare dei titoli

Junior sottoscritti e non ancora rimborsati il cui valore nominale ammonta ad euro 5.251

mila e che sono esposti nel presente Bilancio per Euro 3.745 mila al netto delle rettifiche

di valore nel tempo apportate. Gli incassi realizzati nel secondo semestre dell’esercizio

2008 hanno consentito alla Banca di ricevere, nel febbraio 2009, ulteriori rimborsi per

euro 687 mila.

Ciascuna delle banche cedenti esercita le attività di servicing in relazione allo specifico

portafoglio dalla stessa ceduto, curando la gestione, l'amministrazione e l'incasso dei

crediti nonché la gestione dei procedimenti, in conformità ai criteri individuati nel

contratto di servicing. Per tale attività, disciplinata da una procedura che permette il

coordinamento di tutte le attività inerenti avvalendosi delle competenti strutture aziendali,

la Banca riceve una commissione pari al 0,1% semestrale sul valore di cessione del

portafoglio cartolarizzato e al 1% sugli incassi realizzati.

In adempimento a quanto disposto dalle Istruzioni di Vigilanza emanate dalla Banca

d’Italia in materia, la Banca verifica inoltre che l’operazione nel suo complesso sia gestita

in conformità alla legge e al prospetto informativo (Offering Circular).

In particolare cura la valutazione delle possibilità di recupero delle singole posizioni, ne

pianifica e ne attua gli interventi con l’ausilio dei legali esterni, rimette gli incassi al

veicolo ed effettua un monitoraggio costante sulle rilevazioni contabili effettuate, oltre a

rendicontare al veicolo i risultati consuntivi di periodo.

Subito dopo il regolamento semestrale di periodo, la funzione di gestione amministrativa

dell’operazione riporta al Consiglio di Amministrazione una relazione in cui ne illustra

l’andamento complessivo con evidenza degli incassi complessivi e di periodo, i pagamenti

effettuati dal veicolo, il trend di recupero atteso e le connesse previsione di recupero del

titolo di classe Junior, degli interessi e delle spese ancora a carico della operazione.

La funzione di controllo interno alla Banca svolge con analoga periodicità le verifiche

sull’andamento dell’operazione, informandone conseguentemente l’amministrazione della

Banca.

Il valore di cessione residuo del portafoglio al 31 dicembre 2008 ammonta a 4,7 milioni

di euro.

Gli incassi complessivi lordi al 31 dicembre 2008 ammontano a 10.365 mila euro.

In particolare nel 2008 sono stati incassati oltre 1,4 milioni di euro con realizzi

ampiamente superiori ai relativi prezzi di cessione ed a quanto preventivato nel “business

plan” dell’operazione che prevedeva incassi al 31/12/2008 per euro 8.864.000,00 con un

differenziale quindi di 1,5 milioni di euro rispetto agli euro 10.365 mila effettivamente

incassati. Le posizioni interamente definite al 31 dicembre 2008 (291) costituiscono il

64,1% dell’intero portafoglio ceduto, originariamente composto da 445 posizioni.

Il titolo Junior sottoscritto dalla Banca e allocato in vigenza dei principi contabili nazionali

tra i titoli immobilizzati, è stato classificato, in sede di prima applicazione dei principi

IAS/IFRS, nel “portafoglio crediti” e la sua valutazione è stata effettuata tenendo conto

della stima dei probabili flussi di cassa generati dalla gestione del portafoglio sofferenze

ceduto.

Una estremamente prudente e cauta valutazione del sottostante, effettuata in occasione

della chiusura dell’esercizio 2008, ha fatto emergere un complessivo valore recuperabile

di 3,1 milioni di euro per cui tenendo debito conto dei pagamenti prioritari ancora da

effettuare (oneri di gestione della Società Veicolo) si è proceduto ad ulteriore rettifica per

euro 55mila del titolo Junior di proprietà della Banca il cui valore di bilancio al 31

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

144

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dicembre 2008 si attesta quindi ad euro 3.745.274 (comprensivo di rateo maturato al

31/12/2008) con rettifiche di valore complessive di euro 1.507.855 rispetto

all’originario valore nominale di euro 5.251.000.

Operazioni di cartolarizzazione di terzi

La Banca detiene in portafoglio titoli rivenienti da operazioni di cartolarizzazione di terzi

per complessivi 501 mila euro.

Strumenti finanziari Valore nominale Valore di bilancio

Titoli – Mezzanine 500.000 501.062

Totale 500.000 501.062

Trattasi di titoli di classe B (Mezzanine) emessi nell'anno 2006 dalla società veicolo

Mortgages nell'ambito di operazione di cartolarizzazione di portafogli di mutui in bonis,

garantiti da ipoteca e originati da n. 43 Banche di Credito Cooperativo.

Le caratteristiche dei titoli sono le seguenti:

- Obbligazioni a tasso variabile Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread pari allo 0,46%

annuo con

rating A (da parte S. & P.) e A2 (da parte Moody's).

Si precisa che relativamente alla suddetta operazione la Banca non svolge alcun ruolo di

servicer.

La Banca non detiene alcuna interessenza nella società veicolo.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

145

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Informazioni di natura quantitativa

C.1.1 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti

Esp

osi

z. l

ord

a

Esp

osi

z. n

etta

Esp

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z. n

etta

A. Con attività sottostanti

proprie : - - - - 5.253 3.745 - - - - - - - - - - - -

a) Deteriorate 5.253 3.745

b) Altre

B. Con attività sottostanti di

terzi : - - 501 501 - - - - - - - - - - - - - -

a) Deteriorate

b) Altre 501 501

Val

ore

di

bil

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o

Ret

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val

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Val

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Esp

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z.

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Ret

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val

ore

A. Oggetto di integrale

cancellazione dal bilancio - - - - 3.745 (55) - - - - - - - - - - - -

A.1 BCC Securis srl 3.745 (55)

- cartolarizzazione crediti in

sofferenza

A.2 nome cartolarizzazione 2

- tipologia attività

A.3 nome cartolarizzazione ..

- tipologia attività

B. Oggetto di parziale

cancellazione dal bilancio - - - - - - - - - - - - - - - - - -

B.1 nome cartolarizzazione 1

- tipologia attività

B.2 nome cartolarizzazione 2

- tipologia attività

B.3 nome cartolarizzazione ..

- tipologia attività

C. Non cancellate dal bilancio - - - - - - - - - - - - - - - - - -

C.1 nome cartolarizzazione 1

- tipologia attività

C.2 nome cartolarizzazione 2

- tipologia attività

C.3 nome cartolarizzazione ..

- tipologia attività

Valore

di

bilanci

o

Rettif.

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valore

Valore

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valore

Esposi

z.

netta

Rettif.

/ripr.

di

valore A.1 BCC Mortgages plc 501

- cartolarizzazione mutui in

bonis

A.2 nome cartolarizzazione 2

- tipologia attività

A.3 nome cartolarizzazione ..

- tipologia attività

Senior

Junior

Junior Senior

JuniorJunior

Linee di credito

Qualità attività

sottostanti/Esposizioni

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate

Senior Mezzanine

Mezzanine

Mezzanine

Tipologia attività

sottostanti/Esposizioni

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate

Garanzie rilasciate Linee di credito

Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine

Senior Mezzanine Junior Mezzanine

C.1.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "di terzi" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipo di esposizione

Senior Junior

Tipologia attività

cartolarizzate/Esposizioni

Esposizioni per cassa

Linee di credito

Senior Mezzanine Junior

Senior Mezzanine Junior

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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C.1.4 Esposizioni verso le cartolarizzazioni ripartite per portafoglio di attività finanziarie e per tipologia

1. Esposizioni per cassa - - 501 - 3.745 4.246 5.653

- senior -

- mezzanine 501 501 501

- junior 3.745 3.745 5.152

2. Esposizioni fuori

bilancio - - - - - - -

- senior -

- mezzanine -

- junior -

C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad

altre forme di sostegno creditizio

A. Attività sottostanti proprie: 4.712 -

A.1 Oggetto di integrale cancellazione 4.712

1. Sofferenze 4.712 X

2. Incagli X

3. Esposizioni ristrutturate X

4. Esposizioni scadute X

5. Altre attività X

A.2 Oggetto di parziale cancellazione -

1. Sofferenze X

2. Incagli X

3. Esposizioni ristrutturate X

4. Esposizioni scadute X

5. Altre attività X

A.3 Non cancellate - -

1. Sofferenze

2. Incagli

3. Esposizioni ristrutturate

4. Esposizioni scadute

5. Altre attività

B. Attività sottostanti di terzi: - -

B.1 Sofferenze

B.2 Incagli

B.3 Esposizioni ristrutturate

B.4 Esposizioni scadute

B.5 Altre attività

C.1.6 Interessenze in società veicolo

C.1.7 Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo

attività

deteriorate

attività in

bonis

attività

deteriorate

attività in

bonis

attività

deteriorate

attività in

bonis

Bcc Securis srl 4.712 1.449 100 22,40

Quota % dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)

senior mezzanine junior

Deteriorate In bonis Deteriorate In bonis

Attività/ValoriCartolarizzazioni

tradizionali

Cartolarizzazioni

sintetiche

Società veicolo

Attività cartolarizzate (dato di fine

periodo)

Incassi crediti realizzati

nell'anno

31.12.2008 31.12.2007Esposizione/portafoglio

Attività

finanziarie

detenute per

negoziazione

Attività

finanziarie fair

value option

Attività

finanziarie

disponibili

per la

Attività

finanziarie

detenute

sino alla

Crediti

La Banca non detiene interessenze in società veicolo.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

147

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C.2 Operazioni di cessione

C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate

A B C A B C A B C A B C A B C A B C 31.12.2008 31.12.2007

A. Attività per cassa - - - - - - 14.063 - - - - - - - - - - - 14.063 6.782

1. Titoli di debito 14.063 14.063 6.782

2. Titoli di capitale X X X X X X X X X -

3. O.I.C.R. X X X X X X X X X -

4. Finanziamenti -

5. Attività deteriorate -

B. Strumenti derivati X X X X X X X X X X X X X X X -

Totale al 31.12.2008 - - - - - - 14.063 - - - - - - - - - - - 14.063

Totale al 31.12.2007 6.782 6.782

Legenda:

A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)

C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)

C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate

Passività/Portafoglio

attività

Att

ivit

àfi

nan

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tale

1. Debiti verso

clientela - - 13.948 - - - 13.948

a) a fronte di attività

rilevate per intero 13.948 13.948

b) a fronte di attività

rilevate

parzialmente -

2. Debiti verso banche - - - - - - -

a) a fronte di attività

rilevate per intero -

b) a fronte di attività

rilevate

parzialmente -

Totale al 31.12.2008 - - 13.948 - - - 13.948

Totale al 31.12.2007 6.783 6.783

Attività finanziarie

detenute sino alla

scadenza

Crediti verso banche Crediti verso

clientela Totale

Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

Forme

tecniche/Portafoglio

Attività finanziarie

valutate al fair value

Attività finanziarie

disponibili per la

vendita

L'importo è riferito esclusivamente a operazioni di pronti contro termine passivi.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO

2.1 RISCHIO TASSO DI INTERESSE – POTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI

VIGILANZA

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

La Banca svolge, in modo primario, attività di negoziazione in proprio di strumenti

finanziari esposti al rischio di tasso di interesse.

La dimensione del portafoglio di proprietà è strettamente legata alla posizione di liquidità

di tesoreria. La strategia sottostante alla negoziazione in proprio risponde sia ad esigenza

di tesoreria che all’obiettivo di massimizzare il profilo di rischio/rendimento degli

investimenti di portafoglio nelle componenti rischio di tasso e rischio di credito della

controparte.

La Banca non assume posizioni speculative in strumenti derivati come previsto dalla

Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia e dallo statuto della Banca stessa.

Le fonti del rischio tasso di interesse sono rappresentate dall’operatività in titoli

obbligazionari.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse

La gestione del rischio di tasso del portafoglio di negoziazione è effettuata dall’Ufficio

Tesoreria e Finanza in base a limiti e deleghe definiti direttamente dal CdA, mentre le

attività di misurazione, controllo e verifica del rischio di tasso sono demandate alla

Funzione Controlli.

La gestione e la misurazione del rischio di tasso di interesse del portafoglio di

negoziazione viene supportata da tecniche e modelli di Modified Duration e di Massima

Perdita Accettabile (MPA) che consentono di determinare, con frequenza giornaliera, gli

impatti prodotti dalle variazioni della struttura dei tassi di interesse sul valore del

portafoglio di negoziazione.

In particolare, il limite di Modified Duration, calcolato in base ad un’ipotesi di variazione

della curva di +/-100 bp, è definito in relazione alla tipologia di emittente, mentre il limite

di MPA è ottenuto considerando la somma del dato di Value at Risk (metodo

varianza/covarianza, intervallo di confidenza 99%, holding period 10 giorni lavorativi),

dell’ammontare delle minusvalenze e del valore delle perdite realizzate. Da evidenziare

che il VaR considerato per la determinazione dei limiti è calcolato non in base al solo

rischio di tasso ma in relazione a tutti i fattori di rischio considerati, e quindi anche equity e

cambio, nonché dell’effetto diversificazione.

Tali modelli sono elaborati giornalmente da ICCREA e da Iside, “outsourcer”

informatico della Banca, e da questa usufruiti mediante report analizzati dagli addetti alle

funzioni di gestione, monitoraggio e controllo del rischio di tasso.

Le risultanze di tali analisi sono periodicamente riportate all’attenzione del CdA.

Il modello di misurazione del rischio di tasso non è utilizzato per la determinazione dei

requisiti patrimoniali, ma rappresenta uno strumento interno a supporto della gestione e del

controllo interno del rischio.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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Informazioni di natura quantitativa

passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3

mesi fino a 6

mesi

da oltre 6

mesi fino a 1

anno

da oltre 1

anno fino a 5

anni

da oltre 5

anni fino a 10

anni

oltre 10 anni durata

indeterminata

1. Attività per cassa - 14.153 4.839 - - - - -

1.1 Titoli di debito - 14.153 4.839 - - - - -

- con opzione di

rimborso anticipato

- altri 14.153 4.839

1.2 Altre attività

2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi

2.2 Altre passività

3. Derivati finanziari - 5.178 - - 5.099 - - -

3.1 Con titolo

sottostante - 5.178 - - 5.099 - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - 5.178 - - 5.099 - - -

+ posizioni lunghe 5.099

+ posizioni corte 5.178

3.2 Senza titolo

sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Margine di intermediazione 158.767

variazione % 0,99%

Utile di esercizio 139.326

variazione % 0,04%

Valore economico Patrimonio Netto -166.895

variazione % -0,37%

Shock - 100 punti base Effetto Variazione

Margine di intermediazione -158.767

variazione % -0,99%

Utile di esercizio -139.326

variazione % -0,04%

Valore economico Patrimonio Netto 171.915

variazione % 0,38%

Valuta di denominazione 242 - EURO

1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle

L'importo di cui al punto 3.1 è relativo all'acquisto del titolo BTP scad. 01/09/2011 cod. Isin IT0004404973 con regolamento 02 gennaio 2009.

Si riportano di seguito gli effetti di una variazione dei tassi di interesse pari a +/- 100 punti base sul margine di intermediazione, sul risultato

d'esercizio e sul patrimonio netto. Le stime sono state effettuate ipotizzando l'invarianza della stuttura patrimoniale in termini di masse e di mix di

attività e passività, nonchè ipotizzando che le poste a vista abbiano un adeguamento ritardato alle nuove condizioni di mercato, stimato attraverso

una apposita analisi econometrica.

Shock + 100 punti base Effetto Variazione

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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2.2 RISCHIO TASSO DI INTERESSE – PORTAFOGLIO BANCARIO

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di

interesse

Principali fonti del rischio di tasso di interesse

Le fonti del rischio di tasso di interesse a cui è esposta la Banca sono individuabili

principalmente nei processi del credito, della raccolta e della finanza, essendo il portafoglio

bancario costituito prevalentemente da crediti e dalle varie forme di raccolta dalla clientela.

In particolare, il rischio di tasso di interesse da “fair value” trae origine dalle poste a tasso

fisso, mentre il rischio di tasso di interesse da “flussi finanziari” trae origine dalle poste a

tasso variabile.

Tuttavia, nell’ambito delle poste a vista sono normalmente ravvisabili comportamenti

asimmetrici a seconda che si considerino le voci del passivo o quelle dell’attivo; mentre le

prime, essendo caratterizzate da una maggiore vischiosità, afferiscono principalmente al

rischio da “fair value”, le seconde, più sensibili ai mutamenti del mercato, sono

riconducibili al rischio da “flussi finanziari”.

Processi interni di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso

La Banca ha posto in essere opportune misure di attenuazione e controllo finalizzate a

evitare la possibilità che vengano assunte posizioni eccedenti un determinato livello di

rischio obiettivo.

Tali misure di attenuazione e controllo trovano codificazione nell’ambito delle normative

aziendali volte a disegnare processi di monitoraggio fondati su limiti di posizione e sistemi

di soglie di attenzione in termini di capitale interno al superamento delle quali scatta

l’attivazione di opportune azioni correttive.

A tale proposito sono state definite:

- politiche e procedure di gestione del rischio di tasso d'interesse coerenti con la

natura e la complessità dell'attività svolta;

- metriche di misurazione coerenti con la metodologia di misurazione del rischio

adottata dalla Banca, sulla base dei quali è stato definito un sistema di early-

warning che consente la tempestiva individuazione e attivazione delle idonee

misure correttive;

- limiti operativi e disposizioni procedurali interne volti al mantenimento

dell'esposizione entro livelli coerenti con la politica gestionale e con la soglia di

attenzione (v. infra) prevista dalla normativa prudenziale.

Dal punta di vista organizzativo la Banca ha individuato nella Direzione Generale la

struttura deputata a presidiare tale processo di gestione del rischio di tasso di interesse sul

portafoglio bancario.

Il monitoraggio all’esposizione al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario

avviene su base trimestrale.

Per quanto concerne la metodologia di misurazione del rischio e di quantificazione del

corrispondente capitale interno, il CdA della Banca con delibera del 4 marzo 2008 ha

deciso di utilizzare l’algoritmo semplificato descritto nell’Allegato C, Titolo III, Cap.1

della Circolare n. 263/06 della Banca d’Italia.

Attraverso tale metodologia viene stimata la variazione del valore economico del

portafoglio bancario a fronte di una variazione ipotetica dei tassi di interesse pari a 200

punti base.

L’applicazione della citata metodologia semplificata si basa sui seguenti passaggi logici.

1) Definizione del portafoglio bancario: costituito dal complesso delle attività e

passività non rientranti nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

151

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2) Determinazione delle “valute rilevanti”, le valute cioè il cui peso misurato come

quota sul totale attivo oppure sul passivo del portafoglio bancario risulta superiore

al 5%. Ciascuna valuta rilevante definisce un aggregato di posizioni. Le valute il

cui peso è inferiore al 5% sono aggregate fra loro.

3) Classificazione delle attività e passività in fasce temporali: le attività e passività a

tasso fisso sono classificate in base alla loro vita residua, quelle a tasso variabile

sulla base della data di rinegoziazione del tasso di interesse. Specifiche regole di

classificazione sono previste per alcune attività e passività.

4) Ponderazione delle esposizioni nette di ciascuna fascia: in ciascuna fascia le

posizioni attive e passive sono compensate, ottenendo una posizione netta. La

posizione netta per fascia è moltiplicata per il corrispondente fattore di

ponderazione. I fattori di ponderazione per fascia sono calcolati come prodotto tra

una approssimazione della duration modificata relativa alla fascia e una variazione

ipotetica dei tassi (pari a 200 punti base per tutte le fasce).

5) Somma delle esposizioni nette ponderate delle diverse fasce: l’esposizione

ponderata netta dei singoli aggregati approssima la variazione di valore attuale

delle poste denominate nella valuta dell’aggregato nell’eventualità dello shock di

tasso ipotizzato.

6) Aggregazione nelle diverse valute attraverso la somma dei valori assoluti delle

esposizioni ponderate nette per aggregato. Il valore ottenuto rappresenta la

variazione di valore economico aziendale a fronte dello scenario ipotizzato.

7) Determinazione dell’indicatore di rischiosità rappresentato dal rapporto tra il valore

somma ottenuto e il valore del Patrimonio di Vigilanza.

Le disposizioni della citata normativa prudenziale che disciplinano il processo di auto-

valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP – Internal Capital Adequacy

Assessment Process) definiscono una soglia di attenzione del cennato indicatore di

rischiosità ad un valore pari al 20%. Nel caso in cui tale indicatore assuma valori superiori

alla soglia di attenzione, la Banca d’Italia approfondisce con la banca i risultati e si riserva

di adottare opportuni interventi.

La Banca effettua, inoltre, prove di stress, attraverso la citata metodologia e considerando

un incremento di 100 bp dello shock di tasso.

La misurazione del rischio di tasso di interesse, con riferimento al rischio da “flussi

finanziari”, viene effettuata secondo il metodo di “Maturity Gap Analisys”.

Tale approccio analizza congiuntamente i tempi di riprezzamento delle attività e delle

passività di bilancio sensibili ai tassi e determina la variazione del margine di interesse

atteso a seguito di una oscillazione dei tassi di mercato.

Il modello viene gestito in modo accentrato dal Centro Servizi e le risultanze delle

elaborazioni vengono divulgate ai singoli utenti attraverso la pubblicazione su web di

specifici report d’analisi. La versione in uso è di tipo statico, con gapping period pari a 12

mesi e copre tutte le poste dell’attivo e del passivo di bilancio. Il metodo prevede la stima

personalizzata di un sistema di parametri che tengano conto della effettiva relazione tra

tassi di mercato e tassi bancari delle poste a vista (correlazione, tempi medi di

adeguamento, asimmetria). Gli scenari di stress considerati sono quelli classici di +/- 100

punti base e quello dei tassi forward.

La misurazione del rischio di tasso di interesse, con riferimento al rischio da “fair value”,

viene effettuata secondo il metodo di “Duration Gap Analisys”.

Tale approccio analizza congiuntamente il present value delle attività e delle passività di

bilancio e determina la variazione del valore del patrimonio netto a seguito di una

oscillazione dei tassi di mercato.

Il modello viene gestito sempre centralmente, è anch’esso di tipo statico, ma con orizzonte

temporale 5 anni e copre tutte le poste dell’attivo e del passivo. I parametri sono costituiti

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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dalle duration e convessità delle varie voci di bilancio, comprese quelle delle poste a vista.

Gli scenari sono sempre +/- 100 punti base e tassi forward.

Sempre nell’ambito degli approcci relativi al monitoraggio della sensitivity del valore del

patrimonio netto, vengono altresì sviluppate analisi per il calcolo, secondo la metodologia

parametrica varianza/covarianza, dell’Interest Rate Value at Risk con holding period di 1

mese ed intervallo di confidenza del 99%.

Le analisi di ALM, prodotte periodicamente, vengono presentate dalle funzioni Risk

Controlling e Tesoreria e Finanza alla Direzione Generale, deputata alla gestione di tale

tipologia di rischio.

B. Attività di copertura del fair value

La Banca non pone in essere operazioni di copertura né contabile né gestionale da

variazioni del fair value.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

La Banca non pone in essere operazioni di copertura di cash flow, ossia coperture

dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari associati a strumenti finanziari a tasso

variabile.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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Informazioni di natura quantitativa

1.a Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3

mesi fino a 6

mesi

da oltre 6

mesi fino a 1

anno

da oltre 1

anno fino a 5

anni

da oltre 5

anni fino a 10

anni

oltre 10 anni Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 104.186 51.183 72.387 23.982 25.249 5.297 22.470 7.749

1.1 Titoli di debito 5.618 5.630 52.396 1.286 3.745 - 20.554 -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri 5.618 5.630 52.396 1.286 3.745 20.554

1.2 Finanziamenti a banche 18.667 27.407 10.302 15.079 4.588

1.3 Finanziamenti a clientela 79.901 18.146 9.689 7.617 21.504 5.297 1.916 3.161

- c/c 38.570

- altri finanziamenti 41.331 18.146 9.689 7.617 21.504 5.297 1.916 3.161

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri 41.331 18.146 9.689 7.617 21.504 5.297 1.916 3.161

2. Passività per cassa 221.383 20.320 6.765 13.067 29.213 - - -

2.1 Debiti verso clientela 220.569 13.948 - - - - - -

- c/c 127.755

- altri debiti 92.814 13.948 - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri 92.814 13.948

2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -

- c/c

- altri debiti

2.3 Titoli di debito 814 6.372 6.765 13.067 29.213 - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri 814 6.372 6.765 13.067 29.213

2.4 Altre passività - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altre

3. Derivati finanziari - - - - - - - -

3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Valuta di denominazione 242 - EURO

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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1.b Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione 001 - DOLLARO USA

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3

mesi fino a 6

mesi

da oltre 6

mesi fino a 1

anno

da oltre 1

anno fino a 5

anni

da oltre 5

anni fino a 10

anni

oltre 10 anni Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 33 - 35 - - - - -

1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri

1.2 Finanziamenti a banche 33

1.3 Finanziamenti a clientela - - 35 - - - - -

- c/c

- altri finanziamenti - - 35 - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri 35

2. Passività per cassa 32 - 35 - - - - -

2.1 Debiti verso clientela 32 - - - - - - -

- c/c 32

- altri debiti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri

2.2 Debiti verso banche - - 35 - - - - -

- c/c

- altri debiti 35

2.3 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri

2.4 Altre passività - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altre

3. Derivati finanziari - - - - - - - -

3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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1.c Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione 002 - STERLINA GRAN BRETAGNA

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3

mesi fino a 6

mesi

da oltre 6

mesi fino a 1

anno

da oltre 1

anno fino a 5

anni

da oltre 5

anni fino a 10

anni

oltre 10 anni Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 8 - - - - - - -

1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri

1.2 Finanziamenti a banche 8

1.3 Finanziamenti a clientela - - - - - - - -

- c/c

- altri finanziamenti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri

2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 Debiti verso clientela - - - - - - - -

- c/c

- altri debiti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri

2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -

- c/c

- altri debiti

2.3 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri

2.4 Altre passività - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altre

3. Derivati finanziari - - - - - - - -

3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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1.d Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 mesi

da oltre 3

mesi fino a 6

mesi

da oltre 6

mesi fino a 1

anno

da oltre 1

anno fino a 5

anni

da oltre 5

anni fino a 10

anni

oltre 10 anni Durata

indeterminata

1. Attività per cassa - - - - - - 28 -

1.1 Titoli di debito - - - - - - 28 -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri 28

1.2 Finanziamenti a banche

1.3 Finanziamenti a clientela - - - - - - - -

- c/c

- altri finanziamenti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri

2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 Debiti verso clientela - - - - - - - -

- c/c

- altri debiti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri

2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -

- c/c

- altri debiti

2.3 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altri

2.4 Altre passività - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- altre

3. Derivati finanziari - - - - - - - -

3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - - - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Margine di interesse 1.033.320

variazione % 7,21%

Utile di esercizio 906.790

variazione % 0,25%

Valore economico Patrimonio Netto 1.329.395

variazione % 2,97%

Shock - 100 punti base Effetto Variazione

Margine di interesse -1.033.320

variazione % -7,21,%

Utile di esercizio -906.790

variazione % -0,25%

Valore economico Patrimonio Netto -1.335.049

variazione % -2,98%

Altre valute

Si riportano di seguito gli effetti di una variazione dei tassi di interesse pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, sul

risultato d'esercizio e sul patrimonio netto. Le stime sono state effettuate ipotizzando l'invarianza della stuttura patrimoniale in

termini di masse e di mix di attività e passività, nonchè ipotizzando che le poste a vista abbiano un adeguamento ritardato alle

nuove condizioni di mercato, stimato attraverso una apposita analisi econometrica.

Shock + 100 punti base Effetto Variazione

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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2.3 RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

La Banca svolge in proprio attività di negoziazione di strumenti finanziari esposti al rischio di prezzo.

Tale attività di negoziazione riguarda strumenti di capitale , nonchè quote di fondi comuni azionari. Essa è

comunque residuale rispetto all'operatività svolta sui mercati obbligazionari.

La strategia sottostante alla negoziazione di questi strumenti finanziari si pone l’obiettivo di massimizzare il

profilo complessivo di rischio/rendimento. Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle

intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di

beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita con una opportuna

diversificazione degli investimenti.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo

Il rischio prezzo del portafoglio di negoziazione eventualmente assunto è monitorato sia tramite analisi delle

esposizioni quotate e non quotate, sia attraverso la determinazione dell’esposizione per singolo mercato,

ovvero dell’esposizione complessiva per ciascun paese al fine di poter assumere tempestivamente le

decisioni più opportune in merito alla tempistica di realizzo.

Il rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione è gestito dall’Ufficio Tesoreria e Finanza sulla base di

deleghe che ne circoscrivono l’operatività in termini di nozionale, di mercati di quotazione, di paesi di

residenza degli enti emittenti e di valore massimo di minusvalenze potenziali (stop loss).

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: esposizioni per cassa in titoli di capitale e O.I.C.R.

La Banca non ha assunto nell’esercizio esposizioni per cassa in titoli di capitale e O.I.C.R.

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e

indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

La Banca non ha esposizioni in titoli di capitale e/o indici azionari alla data di riferimento del bilancio.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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2.4 RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO

Informazioni di natura qualitativa

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: esposizioni per cassa in titoli di capitale e O.I.C.R.

Quotati Non quotati

A. Titoli di capitale - 3.600

A.1 Azioni 3.600

A.2 Strumenti innovativi di capitale

A.3 Altri titoli di capitale

B. O.I.C.R. 120 -

B.1 Di diritto italiano 120 -

- armonizzati aperti

- non armonizzati aperti

- chiusi 120

- riservati

- speculativi

B.2 Di altri Stati UE - -

- armonizzati

- non armonizzati aperti

- non armonizzati chiusi

B.2 Di Stati non UE - -

- aperti

- chiusi

Totale 120 3.600

Tipologia esposizione/Valori Valore di bilancio

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo

Il portafoglio bancario accoglie particolari tipologie di investimenti in titoli di capitale, aventi la finalità di perseguire

determinati obiettivi strategici di medio/lungo periodo. Nel portafoglio bancario sono presenti per lo più partecipazioni

che costituiscono cointeressenze in società appartenenti al sistema del Credito Cooperativo e/o in Società e/o Enti

strumentali allo sviluppo dell’attività della Banca.

B. Attività di copertura del rischio di prezzo

In considerazione dell’attuale operatività non sono state poste in essere operazioni di copertura del rischio di prezzo.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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2.5 RISCHIO DI CAMBIO

Informazioni di natura qualitativa

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Dollari

USA Sterline Yen

Dollari

canadesi

Franchi

svizzeri

Altre

valute

A. Attività finanziarie 68 8 - - - 28

A.1 Titoli di debito 28

A.2 Titoli di capitale

A.3 Finanziamenti a banche 33 8 -

A.4 Finanziamenti a clientela 35

A.5 Altre attività finanziarie

B. Altre attività 2 1 2 1 3

C. Passività finanziarie 67 - - - - -

C.1 Debiti verso banche 35

C.2 Debiti verso clientela 32

C.3 Titoli di debito

D. Altre passività

E. Derivati finanziari - - - - - -

- Opzioni - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati - - - - - -

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Totale attività 70 9 - 2 1 31

Totale passività 67 - - - - -

Sbilancio (+/-) 3 9 - 2 1 31

Voci

Valute

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite sulle operazioni in valuta per effetto di avverse variazioni

dei corsi delle divise estere.

Nell’esercizio dell’attività in cambi, la Banca non assume posizioni speculative, in ogni caso l’eventuale posizione

netta in cambi è contenuta entro il 2% del patrimonio di vigilanza.

La Banca è esposta al rischio di cambio per effetto della operatività ordinaria sull’estero della propria clientela ma in

misura decisamente marginale.

L’esposizione al rischio di cambio è determinata attraverso una metodologia che ricalca quanto previsto dalla

normativa di Vigilanza in materia. La sua misurazione si fonda, quindi, sul calcolo della “posizione netta in cambi”,

cioè del saldo di tutte le attività e passività (in bilancio e “fuori bilancio”) relative a ciascuna valuta, ivi incluse le

operazioni in euro indicizzate all’andamento dei tassi di cambio di valute.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Nonostante la marginalità del fenomeno la Banca procede comunque ad una costante attività di copertura del rischio

cambio mediante il sistematico pareggiamento delle posizioni in valuta assunte.

In considerazione della modestissima consistenza della posizione in valuta della Banca,

non si procede alla descrizione dell'effetto delle variazioni dei tassi di cambio sul

margine di intermediazione, sul risultato d'esercizio e sul patrimonio netto, nonchè i

risultati delle analisi di scenario.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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2.6 GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

A. Derivati finanziari

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi

Quotati Non quotati Quotati Non quotati Quotati Non quotati Quotati Non quotati Quotati Non quotati Quotati Non quotati

1. Forward rate agreement - -

2. Interest rate swap - -

3. Domestic currency swap - -

4. Currency i.r.s. - -

5. Basis swap - -

6. Scambi di indici azionari - -

7. Scambi di indici reali - -

8. Futures - -

9. Opzioni cap - - - - - - - - - - - -

- acquistate - -

- emesse - -

10. Opzioni floor - - - - - - - - - - - -

- acquistate - -

- emesse - -

11. Altre opzioni - - - - - - - - - - - -

- acquistate - - - - - - - - - - - -

- plain vanilla - -

- esotiche - -

- emesse - - - - - - - - - - - -

- plain vanilla - -

- esotiche - -

12. Contratti a termine 5.178 - - - - - - - 5.178 - 2.548 -

- acquisti 5.178 5.178 - 1.273

- vendite - - 1.275

- valute contro valute - -

13. Altri contratti derivati - -

Totale 5.178 - - - - - - - 5.178 - 2.548 -

Valori medi -

A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi

A.2.1 Di copertura

A.2.2 Altri derivati

31.12.200731.12.2008Tipologia

operazioni/Sottostanti

Titoli di debito e tassi

di interesse

Titoli di capitale e

indici azionariTassi di cambio e oro Altri valori

L'importo di cui al punto 12 è relativo all'acquisto del titolo BTP scadenza 01/09/2011 codice Isin IT0004404973 con regolamento 2 gennaio 2009.

Al 31 dicembre 2008 non è presente alcuna operazione.

Al 31 dicembre 2008 non è presente alcuna operazione.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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A.3 Derivati finanziari: acquisto e vendita dei sottostanti

QuotatiNon

quotatiQuotati

Non

quotatiQuotati

Non

quotatiQuotati

Non

quotatiQuotati

Non

quotatiQuotati

Non

quotatiA. Portafoglio di

negoziazione di vigilanza: 5.178 - - - - - - - 5.178 - 2.548 -

1. Operazioni con scambio

di capitali 5.178 - - - - - - - 5.178 - 2.548 -

- acquisti 5.178 5.178 - 1.273

- vendite - - 1.275

- valute contro valute - -

2. Operazioni senza

scambio di capitali - - - - - - - - - - - -

- acquisti - -

- vendite - -

- valute contro valute - -

B. Portafoglio bancario: - - - - - - - - - - - -

B.1 Di copertura - - - - - - - - - - - -

1. Operazioni con scambio

di capitali - - - - - - - - - - - -

- acquisti - -

- vendite - -

- valute contro valute - -

2. Operazioni senza

scambio di capitali - - - - - - - - - - - -

- acquisti - -

- vendite - -

- valute contro valute - -

B.2 Altri derivati - - - - - - - - - - - -

1. Operazioni con scambio

di capitali - - - - - - - - - - - -

- acquisti - -

- vendite - -

- valute contro valute - -

2. Operazioni senza

scambio di capitali - - - - - - - - - - - -

- acquisti - -

- vendite - -

- valute contro valute - -

Altri valori 31.12.2008 31.12.2007Tipologia

operazioni/Sottostanti

Titoli di debito e

tassi di interesse

Titoli di capitale e

indici azionari

Tassi di cambio e

oro

L'importo di cui al punto A.1 è relativo all'acquisto del titolo BTP scadenza 01/09/2011 codice Isin IT0004404973 con regolamento 02 gennaio 2009.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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A.4 Derivati finanziari "over the counter": fair value positivo - rischio di controparte

A.5 Derivati finanziari "over the counter": fair value negativo - rischio finanziario

Lo

rdo

no

n

com

pen

sato

Lo

rdo

co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

Lo

rdo

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n

com

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Lo

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co

mp

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to

Esp

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Lo

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n

com

pen

sato

Lo

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co

mp

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Esp

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futu

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Lo

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n

com

pen

sato

Lo

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co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

Co

mp

ensa

to

Esp

osi

zio

ne

futu

ra

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza:

A.1 Governi e Banche Centrali

A.2 Enti pubblici

A.3 Banche 7

A.4 Società finanziarie

A.5 Assicurazioni

A.6 Imprese non finanziarie

A.7 Altri soggetti

Totale A al 31.12.2008 7 - - - - - - - - - - - - -

Totale al 31.12.2007 -

B. Portafoglio bancario:

B.1 Governi e Banche Centrali

B.2 Enti pubblici

B.3 Banche

B.4 Società finanziarie

B.5 Assicurazioni

B.6 Imprese non finanziarie

B.7 Altri soggetti

Totale B al 31.12.2008 - - - - - - - - - - - - - -

Totale al 31.12.2007

A.6 Vita residua dei derivati finanziari "over the counter": valori nozionali

Sottostanti/Vita residuaFino a

1 anno

Oltre

1

anno

e fino

a 5

anni

Oltre

5 anniTotale

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 5.178 - - 5.178

A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 5.178 5.178

A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari -

A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro -

A.4 Derivati finanziari su altri valori -

B. Portafoglio bancario - - - -

B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse -

B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari -

B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro -

B.4 Derivati finanziari su altri valori -

Totale al 31.12.2008 5.178 - - 5.178

Totale al 31.12.2007 2.548 2.548

B. Derivati Creditizi

B.1 Derivati su crediti: valori nozionali di fine periodo e medi

B.2 Derivati creditizi: fair value positivo - rischio di controparte

B.3 Derivati creditizi: fair value negativo - rischio finanziario

B.4 Vita residua dei contratti derivati su crediti: valori nozionali

Titoli di capitale e Tassi di cambio e oro

Controparti/Sottostanti

Titoli di debito e Altri valori Sottostanti

Al 31 dicembre 2008 non è presente alcuna operazione.

L'importo indicato al punto A.3 è relativo alla differenza di fair value negativo sul titolo BTP scadenza 01/09/2011 codice Isin IT0004404973

acquistato con regolamento 2 gennaio 2009.

L'importo di cui al punto A.1 è relativo all'acquisto del titolo BTP scadenza 01/09/2011 codice Isin IT0004404973

regolamento 02 gennaio 2009.

Al 31 dicembre 2008 non è presente alcuna operazione.

Al 31 dicembre 2008 non è presente alcuna operazione.

Al 31 dicembre 2008 non è presente alcuna operazione.

Al 31 dicembre 2008 non è presente alcuna operazione.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

163

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SEZIONE 3 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di

liquidità

Si definisce rischio di liquidità l’eventualità che la Banca non riesca a mantenere i propri

impegni di pagamento a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity

risk) e/o di vendere attività sul mercato (asset liquidity risk) per far fronte allo sbilancio da

finanziare ovvero del fatto di essere costretta a sostenere costi molto alti per far fronte ai

propri impegni.

Le fonti del rischio di liquidità a cui è esposta la Banca sono individuabili principalmente

nei processi della Finanza/Tesoreria, della Raccolta e del Credito.

Nel progetto di Categoria “Basilea 2” è specificatamente previsto che la Banca possa

misurare, monitorare e controllare la propria posizione di liquidità di breve periodo (fino a

12 mesi) sulla base del calcolo degli sbilanci (gap) periodali e cumulati della maturity

ladder e che la Banca, inoltre, assuma a riferimento le ex-regole sulla trasformazione

delle scadenze della Banca d’Italia per il controllo della liquidità strutturale (oltre i 12

mesi).

La maturity ladder a disposizione della Banca utilizzerà la base informativa A2 della

Matrice dei Conti quale principale fonte alimentante. In particolare, essa è stata costruita

sulla base del cd. “metodo ibrido”, intermedio tra l’”approccio degli stock” e quello dei

“flussi di cassa”; tale metodo, oltre ad allocare i flussi di cassa delle poste attive e passive

sulla base della loro vita residua, prevede la categoria rappresentata dallo stock di attività

finanziarie prontamente monetizzabili (APM), ossia le disponibilità di base monetaria e le

attività rapidamente convertibili in base monetaria attraverso la liquidazione delle relative

posizioni e/o l’ottenimento di linee di credito concedendole in garanzia. E’ previsto che

l’allocazione nelle varie fasce temporali dei flussi di cassa generati dalle diverse tipologie

di poste attive (diverse da quelle ricomprese nelle APM) e passive avvenga sulla base dei

seguenti criteri:

- collocazione in base alle rispettive date di regolamento e/o esigibilità dei flussi certi

originati da poste patrimoniali con scadenze contrattualmente determinate. Le poste

attive relative ad operazioni creditizie nei confronti della clientela ordinaria sono

considerate al netto di uno scarto determinato in funzione delle rettifiche di valore

mediamente operate dalla Banca e del roll-over degli impieghi in scadenza e delle

linee di credito/aperture di credito in rinnovo;

- posizionamento nella fascia “a vista” dei flussi relativi alle poste patrimoniali ad

utilizzo incerto (poste a vista, linee di credito, garanzie) per una quota parte

determinata mediante l’applicazione di coefficienti di tiraggio delle poste stesse

definiti sulla base di valutazioni judgement-based e/o di quanto previsto nel

“modello di valutazione MID” e delle prassi in materia seguite dai principali gruppi

bancari italiani;

- posizionamento dei flussi stimati relativi ad operazioni future nelle presumibili date

di scadenza/realizzazione degli eventi che li genera (imposte, dividendi, ecc.).

I flussi di cassa immediatamente realizzabili dall’utilizzo dei titoli rientranti tra le APM

sono, invece, determinati tenendo conto delle diverse caratteristiche di negoziabilità e

rifinanziamento degli stessi.

Tale ripartizione dei flussi di cassa delle poste attive e passive sulle fasce temporali della

maturity ladder è volta a riflettere le aspettative della Banca ed è, quindi, relativa ad un

quadro di operatività ordinaria o moderatamente teso sotto il profilo della liquidità.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

164

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L’obiettivo del controllo della posizione di liquidità, di breve e medio/lungo periodo, è di

garantire il mantenimento di riserve di liquidità sufficienti ad assicurare la solvibilità nel

breve termine ed, al tempo stesso, il mantenimento di un sostanziale equilibrio fra le

scadenze medie di impieghi e raccolta.

La gestione della liquidità è affidata, per specifiche competenze, all’Ufficio Tesoreria e

Finanza che si avvale delle previsioni di impegno e, in particolare, dei flussi di cassa in

scadenza, rilevati tramite la procedura C.R.G. di Iccrea Banca (conto di regolamento

giornaliero). Per il monitoraggio dei flussi finanziari un ulteriore strumento di supporto è la

gestione giornaliera dello scadenzario dei flussi in entrata e in uscita affidata sempre alla

stessa struttura.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

165

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Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione:(242) - Euro

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno

a 7 giorni

da oltre 7 giorni

a 15 giorni

da oltre 15

giorni a 1 mese

da oltre 1 mese

fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi

fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi

fino a 1 anno

da oltre 1 anno

fino a 5 anni Oltre 5 anni

Durata

indetermininata

Attività per cassa 57.290 686 10.500 16.575 21.098 24.006 41.108 91.988 56.731 11.991

A.1 Titoli di Stato 16.617 44.627 29.832

A.2 Titoli di debito quotati 262 1.553 7.128 4.215

A.3 Altri titoli di debito 3.745 501

A.4 Quote O.I.C.R. 120

A.5 Finanziamenti 57.170 686 10.500 16.313 21.098 22.453 24.491 36.488 22.183 11.991

- banche 18.667 10.120 10.177 7.110 10.302 15.079 4.588

- clientela 38.503 686 380 6.136 13.988 12.151 9.412 36.488 22.183 7.403

Passività per cassa 188.762 2.653 1.341 3.351 13.035 6.792 45.803 29.213 - -

B.1 Depositi 187.642 - - - 61 27 32.736 - - -

- banche

- clientela 187.642 61 27 32.736

B.2 Titoli di debito 815 340 465 869 4.698 6.765 13.067 29.213

B.3 Altre passività 305 2.313 876 2.482 8.276

Operazioni "fuori

bilancio" 2.342 5.178 - - - - - 5.099 - -

C.1 Derivati finanziari con

scambio di capitale - 5.178 - - - - - 5.099 - -

- posizioni lunghe 5.099

- posizioni corte 5.178

C.2 Depositi e

finanziamenti da ricevere - - - - - - - - - -

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a

erogare fondi 2.342 - - - - - - - - -

- posizioni lunghe 1.171

- posizioni corte 1.171

1.1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione:(001) - Dollaro USA

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno

a 7 giorni

da oltre 7 giorni

a 15 giorni

da oltre 15

giorni a 1 mese

da oltre 1 mese

fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi

fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi

fino a 1 anno

da oltre 1 anno

fino a 5 anni Oltre 5 anni

Durata

indetermininata

Attività per cassa 33 - - - - 35 - - - -

A.1 Titoli di Stato - - -

A.2 Titoli di debito quotati - - - -

A.3 Altri titoli di debito - -

A.4 Quote O.I.C.R. -

A.5 Finanziamenti 33 - - - - 35 - - - -

- banche 33 - - - - -

- clientela - - - - - 35 - - - -

Passività per cassa 32 - - - - 35 - - - -

B.1 Depositi 32 - - - - - - - - -

- banche

- clientela 32 - - -

B.2 Titoli di debito - - - - - - - -

B.3 Altre passività - - - - - 35

Operazioni "fuori

bilancio" - - - - - - - - - -

C.1 Derivati finanziari con

scambio di capitale - - - - - - - - - -

- posizioni lunghe -

- posizioni corte -

C.2 Depositi e

finanziamenti da ricevere - - - - - - - - - -

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a

erogare fondi - - - - - - - - - -

- posizioni lunghe -

- posizioni corte -

L'importo di cui al punto C.1 è relativo all' acquisto del titolo BTP scadenza 01/09/2011 codice Isin IT0004404973 con regolamento 2 gennaio 2009.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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1.2 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione:(002) - Sterlina Gran Bretagna

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno

a 7 giorni

da oltre 7 giorni

a 15 giorni

da oltre 15

giorni a 1 mese

da oltre 1 mese

fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi

fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi

fino a 1 anno

da oltre 1 anno

fino a 5 anni Oltre 5 anni

Durata

indetermininata

Attività per cassa 8 - - - - - - - - -

A.1 Titoli di Stato - - -

A.2 Titoli di debito quotati - - - -

A.3 Altri titoli di debito - -

A.4 Quote O.I.C.R. -

A.5 Finanziamenti 8 - - - - - - - - -

- banche 8 - - - - -

- clientela - - - - - - - - - -

Passività per cassa - - - - - - - - - -

B.1 Depositi - - - - - - - - - -

- banche

- clientela - - - -

B.2 Titoli di debito - - - - - - - -

B.3 Altre passività - - - - -

Operazioni "fuori

bilancio" - - - - - - - - - -

C.1 Derivati finanziari con

scambio di capitale - - - - - - - - - -

- posizioni lunghe -

- posizioni corte -

C.2 Depositi e

finanziamenti da ricevere - - - - - - - - - -

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a

erogare fondi - - - - - - - - - -

- posizioni lunghe -

- posizioni corte -

1.3 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Altre valute

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno

a 7 giorni

da oltre 7 giorni

a 15 giorni

da oltre 15

giorni a 1 mese

da oltre 1 mese

fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi

fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi

fino a 1 anno

da oltre 1 anno

fino a 5 anni Oltre 5 anni

Durata

indetermininata

Attività per cassa - - - - - - - - 28 -

A.1 Titoli di Stato - - -

A.2 Titoli di debito quotati - - - 28

A.3 Altri titoli di debito -

A.4 Quote O.I.C.R. -

A.5 Finanziamenti - - - - - - - - - -

- banche - - - - - -

- clientela - - - - - - - - - -

Passività per cassa - - - - - - - - - -

B.1 Depositi - - - - - - - - - -

- banche

- clientela - - - -

B.2 Titoli di debito - - - - - - - -

B.3 Altre passività - - - - -

Operazioni "fuori

bilancio" - - - - - - - - - -

C.1 Derivati finanziari con

scambio di capitale - - - - - - - - - -

- posizioni lunghe -

- posizioni corte -

C.2 Depositi e

finanziamenti da ricevere - - - - - - - - - -

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a

erogare fondi - - - - - - - - - -

- posizioni lunghe -

- posizioni corte -

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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2. Distribuzione settoriale delle passività finanziarie

Esposizioni/Controparti

Governi e

Banche

Centrali

Altri enti

pubblici

Società

finanziarie

Imprese di

assicurazione

Imprese non

finanziarie Altri soggetti

1. Debiti verso clientela 1.189 4.696 655 3 44.572 183.449

2. Titoli in circolazione 6.152 50.081

3. Passività finanziarie di

negoziazione

4. Passività finanziarie al

fair value

Totale al 31.12.2008 1.189 4.696 655 3 50.724 233.530

Totale al 31.12.2007 2.195 3.952 608 4 51.032 218.694

3. Distribuzione territoriale delle passività finanziarie

Esposizioni/Controparti Altri Paesi

europei America Asia

Resto del

mondo

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole

1. Debiti verso clientela 234.553 11

2. Debiti verso banche 223

3. Titoli in circolazione 56.233

4. Passività finanziarie di

negoziazione 7

5. Passività finanziarie al

fair value

Totale al 31.12.2008 - - - 291.016 11 - - -

Totale al 31.12.2007 276.563 86 2

Italia

La banca opera prevalentemente nella zona di competenza territoriale che ricade nel territorio regionale campano.

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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SEZIONE 4 – RISCHIO OPERATIVO

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Natura del rischio operativo

Il rischio operativo, così come definito dalla nuova regolamentazione prudenziale, è il

rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure,

risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Tale definizione include il rischio

legale, ma non considera quello reputazionale e quello strategico.

Il rischio operativo, in quanto tale, è un rischio puro, essendo ad esso connesse solo

manifestazioni negative dell’evento. Tali manifestazioni sono direttamente riconducibili

all’attività della Banca e riguardano l’intera sua struttura della stessa (governo, business e

supporto).

Principali fonti di manifestazione

Il rischio operativo, connaturato nell’esercizio dell’attività bancaria, è generato

trasversalmente da tutti i processi aziendali. In generale, le principali fonti di

manifestazione del rischio operativo sono riconducibili alle frodi interne, alle frodi esterne,

ai rapporti di impiego e sicurezza sul lavoro, agli obblighi professionali verso i clienti

ovvero alla natura o alle caratteristiche dei prodotti, ai danni da eventi esterni, alla

disfunzione dei sistemi informatici e all’esecuzione, consegna e gestione dei processi.

Rilevano, in tale ambito, i rischi connessi alle attività rilevanti in outsourcing.

Struttura organizzativa preposta al controllo del rischio

La Banca ha provveduto alla definizione di responsabilità ed attribuzioni organizzative

articolate sia sugli Organi di Vertice che sulle unità organizzative aziendali, finalizzate al

presidio del rischio in esame.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell’istituzione e del

mantenimento di un efficace Sistema di Misurazione e Controllo del Rischio Operativo. La

Direzione Generale, in coerenza con il modello di business ed il grado di esposizione ai

rischi definito dal Consiglio di Amministrazione, predispone le misure necessarie ad

assicurare l’attuazione ed il corretto funzionamento del sistema di monitoraggio e gestione

del Rischio Operativo, assicurando che siano stati stabiliti canali di comunicazione efficaci,

al fine di garantire che tutto il personale sia a conoscenza delle politiche e delle procedure

rilevanti relative al sistema di gestione del Rischio Operativo. In tale ambito gestisce le

problematiche e le criticità relative agli aspetti organizzativi ed operativi dell’attività di

gestione del Rischio Operativo. Il Collegio Sindacale, nell’ambito delle proprie funzioni

istituzionali di sorveglianza, vigila sul grado di adeguatezza del sistema di gestione e

controllo del rischio adottato, sul suo concreto funzionamento e sulla rispondenza ai

requisiti stabiliti dalla normativa.

Nella gestione e controllo dei Rischi Operativi sono poi coinvolte le unità organizzative,

ciascuna delle quali è destinataria dell’attribuzione di specifiche responsabilità coerenti con

la titolarità delle attività dei processi nei quali il rischio in argomento si può manifestare.

Tra queste, la funzione di Risk Controlling è responsabile dell’analisi e valutazione dei

Rischi Operativi, garantendo un’efficace e puntuale valutazione dei profili di

manifestazione relativi, nel rispetto delle modalità operative di propria competenza.

La revisione interna, altresì, nel più ampio ambito delle attività di controllo di propria

competenza, effettua sui rischi operativi specifiche e mirate verifiche.

Sempre con riferimento ai presidi organizzativi, assume rilevanza anche l’istituzione della

funzione di Conformità, deputata al presidio ed al controllo del rispetto delle norme, che

fornisce un supporto nella prevenzione e gestione del rischio di incorrere in sanzioni

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giudiziarie o amministrative, di riportare perdite rilevanti conseguenti alla violazione di

normativa esterna (leggi o regolamenti) o interna (statuto, codici di condotta, codici di

autodisciplina).

Sistemi interni di misurazione, gestione e controllo del rischio operativo

Con riferimento alla misurazione regolamentare del requisito prudenziale a fronte dei rischi

operativi, la Banca, non raggiungendo le specifiche soglie di accesso alle metodologie

avanzate individuate dalla Vigilanza e in considerazione dei propri profili organizzativi,

operativi e dimensionali, ha deliberato l’applicazione del metodo base.

Sulla base di tale metodologia, il requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi viene

misurato applicando il coefficiente regolamentare del 15% alla media delle ultime tre

osservazioni su base annuale di un indicatore del volume di operatività aziendale,

individuato nel margine di intermediazione.

Il requisito è calcolato utilizzando esclusivamente i valori dell’indicatore rilevante

determinato in base ai principi contabili IAS e si basa sulle osservazioni disponibili aventi

valore positivo.

Rientra tra i presidi a mitigazione di tali rischi anche l’adozione, con delibera consiliare del

7 novembre 2006, di un “Piano di Continuità Operativa” volto a cautelare la Banca a

fronte di eventi critici che possano inficiarne la piena operatività. In tale ottica, si è

provveduto ad istituire le procedure operative da attivare per fronteggiare gli scenari di

crisi, attribuendo, a tal fine, ruoli e responsabilità dei diversi attori coinvolti.

Infine, al fine di tutelare le informazioni aziendali contro accessi non autorizzati, la Banca

rivede periodicamente i profili abilitativi al sistema informativo aziendale, nell’ottica di

migliorarne la segregazione funzionale.

Informazioni di natura quantitativa

La banca monitora l’esposizione a determinati profili di insorgenza di tale rischio anche

attraverso alcuni indicatori di rilevanza di cui si riportano i valori al 30 settembre 2008:

Cause legali con i dipendenti negli ultimi n 4 anni

Numero 1

Ammontare 76.889,76

Vertenze Passive collegate a frodi interne e esterne subite negli ultimi 4 anni

Numero frodi interne (infedeltà) 0

Ammontare importo a rischio/perdite per frodi interne (infedeltà) 0

Numero perdite per frodi esterne 5

Ammontare importo a rischio/perdite per frodi esterne 61.766,30

Cause passive con la clientela negli ultimi 4 anni

Numero 26

Ammontare 1.622.253,13

Perdite negli ultimi 4 anni per cause legali con la clientela 23.362,95

Rapine negli ultimi 4 anni

Numero 3

Ammontare 45.695,00

Azioni revocatorie subite negli ultimi 4 anni

Numero 8

Ammontare 443.108,20

Sanzioni comminate da autorità di Vig. ultimi 4 anni 0,00

Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia

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PUBBLICAZIONE DELL'INFORMATIVA AL PUBBLICO

La Banca ha avviato al proprio interno le necessarie attività per l'adeguamento ai requisiti normativi della

"Informativa al Pubblico" introdotti dal c.d. "Pillar III" di Basilea 2; le previste tavole informative (risk

report), ed i relativi aggiornamenti , sono pubblicati sul sito internet della Banca, all'indirizzo

www.bccbattipaglia.it

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PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

Sezione 1 - Il patrimonio dell'impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

B. Informazioni di natura quantitativa

Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

2.1 Patrimonio di vigilanza

A. Informazioni di natura qualitativa

Per quanto riguarda le informazioni di natura quantitativa e, in particolare, la composizione del patrimonio netto della banca,

si fa rimando alla Parte B - Sezione 14 Passivo della presente Nota integrativa.

Una delle priorità strategiche delle Banca è rappresentata dalla consistenza e dalla dinamica dei mezzi patrimoniali.

L'evoluzione del patrimonio aziendale non solo accompagna puntualmente la crescita dimensionale, ma rappresenta un

elemento decisivo nelle fasi di sviluppo. Per assicurare una corretta dinamica patrimoniale in condizioni di ordinaria

operatività, la Banca ricorre soprattutto al rafforzamento delle riserve attraverso la destinazione degli utili netti annuali.

La Banca destina infatti alla riserva legale la quasi totalità degli utili netti di esercizio.

Il patrimonio netto della Banca è determinato dalla somma del capitale sociale e delle riserve di capitale e di utili, così come

meglio illustrato nella Parte B - Sezione 14 Passivo della presente Nota integrativa.

I principi contabili internazionali definiscono invece il patrimonio netto "ciò che resta delle attività dell'impresa dopo aver

dedotto tutte le passività" e quindi ne danno una definizione in termini residuali. In una logica finanziaria, pertanto, il

patrimonio rappresenta l'entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati dall'impresa.

Ai fini di Vigilanza, l'aggregato patrimoniale rilevante a tale scopo viene determinato in base alle disposizioni emanate dalla

Banca d'Italia. Esso costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di Vigilanza prudenziale, in quanto risorsa

finanziaria in grado di assorbire le possibili perdite prodotte dall'esposizione della Banca ai rischi tipici della propria attività,

assumendo un ruolo di garanzia nei confronti di depositanti e creditori.

L'attuale consistenza patrimoniale consente il rispetto delle regole di Vigilanza prudenziale previste per tutte le banche,

nonché quelle specifiche dettate per le banche di Credito Cooperativo.

In base alle istruzioni di vigilanza, infatti, il patrimonio della banca deve rappresentare almeno l'8% del totale delle attività

ponderate (total capital ratio) in relazione al profilo di rischio creditizio, valutato in base alla categoria delle controparti

debitrici, alla durata, al rischio paese ed alle garanzie ricevute.

Le banche sono inoltre tenute a rispettare i requisiti patrimoniali connessi all'attività di intermediazione.

Per le banche di credito cooperativo sono inoltre previste differenti forme di limitazione all'operatività aziendale quali:

- il vincolo dell'attività prevalente nei confronti dei soci, secondo il quale più del 50% delle attività di rischio deve essere

destinato a soci o ad attività prive di rischio;

- il vincolo del localismo, secondo il quale non è possibile destinare più del 5% delle proprie attività al di fuori della zona di

competenza territoriale, identificata generalmente nei comuni ove la banca ha le proprie succursali ed in quelli limitrofi.

Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato

economico determinati con l'applicazione della normativa di bilancio prevista dai principi contabili internazionali IAS/IFRS e

tenendo conto della disciplina della Banca d'Italia sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali.

Il patrimonio di vigilanza viene calcolato come somma delle componenti positive e negative, in base alla loro qualità

patrimoniale; le componenti positive devono essere nella piena disponibilità della banca, al fine di poterle utilizzare nel

calcolo degli assorbimenti patrimoniali.

Esso, che costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale, è costituito dal patrimonio di base e

dal patrimonio supplementare al netto di alcune deduzioni; in particolare:

Patrimonio di base (Tier 1)

Il capitale sociale, i sovrapprezzi di emissione, le riserve di utili e di capitale, costituiscono gli elementi patrimoniali di

primaria qualità. Il totale dei suddetti elementi, previa deduzione delle azioni o quote proprie, delle attività immateriali,

nonché delle eventuali perdite registrate negli esercizi precedenti ed in quello in corso costituisce il patrimonio di base.

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B. Informazioni di natura quantitativa

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 45.510 41.996

B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: 712- 261-

B.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)

B.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) 712 261

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 44.798 41.735

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base

E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 44.798 41.735

F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 3.395 3.389

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: - -

G. 1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)

G. 2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 3.395 3.389

J. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare

L. Totale patrimonio supllementare (TIER 2) (H-J) 3.395 3.389

M. Elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare

N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 48.193 45.124

O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 48.193 45.124

31.12.200731.12.2008

Patrimonio supplementare (Tier 2)

Le riserve di valutazione, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività subordinate costituiscono gli elementi

positivi del patrimonio supplementare, ammesso nel calcolo del patrimonio di vigilanza entro un ammontare massimo pari al

patrimonio di base; le passività subordinate non possono superare il 50% del Tier 1.

Da tali aggregati vanno dedotte le partecipazioni, gli strumenti innovativi di capitale, gli strumenti ibridi di

patrimonializzazione e le attività subordinate detenuti in altre banche e società finanziarie.

Patrimonio di terzo livello

La banca non fa ricorso a strumenti computabili in tale tipologia di patrimonio.

Le nuove disposizioni di vigilanza sono finalizzate ad armonizzare i criteri di determinazione del patrimonio di vigilanza e

dei coefficienti con i principi contabili internazionali. Elemento caratterizzante dell'aggiornamento normativo è

l'introduzione dei cosiddetti "filtri prudenziali", da applicare ai dati del bilancio IAS, volti a salvaguardare la qualità del

patrimonio di vigilanza e di ridurre la potenziale volatilità indotta dall'applicazione dei principi stessi. In linea generale,

l'approccio raccomandato dal comitato di Basilea e dal Committee of European Banking Supervisors (CEBS) prevede, per le

attività diverse da quelle di trading, la deduzione integrale dal patrimonio di base delle minusvalenze da valutazione e il

computo parziale delle plusvalenze da valutazione nel patrimonio supplementare (c.d. approccio asimmetrico). Sulla base di

tali raccomandazioni sono stati applicati dall'Organo di Vigilanza i seguenti principi:

- Attività disponibili per la vendita: gli utili e le perdite non realizzate, al netto della relativa componente fiscale, vengono

compensati distinguendo tra "titoli di debito" e "titoli di capitale"; la minusvalenza netta è dedotta integralmente dal

patrimonio di base, mentre la plusvalenza netta è inclusa al 50% nel patrimonio supplementare.

- Immobili: le plusvalenze derivanti dalla rideterminazione del costo presunto (deemed cost) degli immobili (sia ad uso

funzionale che per investimento), verificatesi in sede di prima applicazione degli IAS/IFRS, sono integralmente computate

nel patrimonio supplementare.

- Fair value option: le minusvalenze e le plusvalenze da valutazione sono interamente computate nel patrimonio di base.

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2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

B. Informazioni di natura quantitativa

31.12.2008 31.12.2007 31.12.2008 31.12.2007

A. ATTIVITA' DI RISCHIO

A.1 Rischio di credito e di controparte 352.885 309.202 181.340 184.583

1. Metodologia standardizzata 347.621 303.033 167.053 170.546

2. Metodologia basata sui rating interni - - - -

2.1 Base

2.2 Avanzata

3. Cartolarizzazioni 5.264 6.169 14.287 14.037

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e di controparte X X 14.507 13.644

B.2 Rischi di mercato 137 83

1. Metodologia standardizzata X X 137 83

2. Modelli interni

3. Rischio di concentrazione X X

B.3 Rischio operativo X X 2.207 -

1. Modello base X X 2.207

2. Modello standardizzato X X

3. Modello avanzato X X

B.4 Altri requisiti prudenziali 3.627 4.815

B.5 Totale requisiti prudenziali X X 20.478 18.542

C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI

VIGILANZA X X

C.1 Attività di rischio ponderate X X 255.975 231.775

C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1

capital ratio) X X 17,50 18,01

C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate (Total

capital ratio) X X 18,83 19,47

Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati / requisiti

La Banca d’Italia con l’emanazione della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 (“Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale

per le banche”) e successivi aggiornamenti, ha ridisegnato la normativa prudenziale delle banche e dei gruppi bancari

recependo le direttive comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale degli intermediari finanziari: Nuovo Accordo di

Basilea sul Capitale (cd.”Basilea 2”).

La nuova struttura della regolamentazione prudenziale si basa su tre Pilastri:

- il Primo attribuisce rilevanza alla misurazione dei rischi e del patrimonio, prevedendo il rispetto di requisiti patrimoniali per

fronteggiare alcune principali tipologie di rischi dell’attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e

operativi); a tal fine sono previste metodologie alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di

complessità nella misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi di controllo;

- il Secondo richiede agli intermediari finanziari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell’adeguatezza

patrimoniale, attuale e prospettica, evidenziando l’importanza della governance quale elemento di fondamentale significatività

anche nell’ottica dell’Organo di Vigilanza, a cui è rimessa la verifica dell’attendibilità e della correttezza di questa valutazione

interna;

- il Terzo introduce specifici obblighi di informativa al pubblico riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e

le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo.

I coefficienti prudenziali al 31 dicembre 2008 sono determinati secondo la metodologia prevista dall’Accordo sul Capitale –

Basilea 2, adottando il metodo Standardizzato per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito e

controparte e quello Base per il calcolo dei rischi operativi.

I coefficienti relativi al 31.12.2007 posti a confronto sono stati determinati utilizzando la precedente metodologia (Basilea 1).

In base alle istruzioni di Vigilanza, le banche devono mantenere costantemente, quale requisito patrimoniale in relazione ai

rischi di perdita per inadempimento dei debitori (rischio di credito), un ammontare del patrimonio di vigilanza pari ad almeno

l’8 per cento delle esposizioni ponderate per il rischio (total capital ratio).

Le banche sono tenute inoltre a rispettare in via continuativa i requisiti patrimoniali per i rischi generati dalla operatività sui

mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci. Con riferimento ai rischi di mercato calcolati sull’intero

portafoglio di negoziazione la normativa identifica e disciplina il trattamento dei diversi tipi di rischio: rischio di posizione su

titoli di debito e di capitale, rischio di regolamento e rischio di concentrazione. Con riferimento all’intero bilancio occorre

inoltre determinare il rischio di cambio ed il rischio di posizione su merci.

Per la valutazione della solidità patrimoniale assume notevole rilevanza anche il c.d. Tier 1 capital ratio, rappresentato dal

rapporto tra patrimonio di base e le complessive attività di rischio ponderate.

Come risulta dalla composizione del patrimonio di vigilanza e dal seguente dettaglio dei requisiti prudenziali, la Banca presenta

un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) pari al 17,50% (18,01% al 31.12.2007)

ed un rapporto tra patrimonio di vigilanza ed attività di rischio ponderate (total capital ratio) pari al 18,83% (19,47% al

31.12.2007) superiore rispetto al requisito minimo dell’8%. Si ricorda che i dati riferiti al 31.12.2007 sono calcolati con la

metodologia prevista dalla normativa precedentemente in vigore (c.d. “Basilea 1”), per cui i dati dell'esercizio 2008 presentati

nella seguente tabella non sono del tutto omogenei a quelli riferiti a dicembre 2007.

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PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti

Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche Importi

283

- Benefici successivi al rapporto di lavoro 48

- Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro

Compensi ad Amministratori: Importi

- benefici a breve termine 122

- benefits

Compensi a Sindaci: Importi

- benefici a breve termine 45

- benefits

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Rapporti con parti correlate

Attivo Passivo Garanzie Ricavi Costi

rilasciate

Controllate

Collegate

Amministratori e Sindaci 78 1.115 12 26

Dirigenti 38 143 3 5

Altri parti correlate 262 158 631 41 7

Totale 378 1.416 631 56 38

PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

- Stipendi e altri benefici a breve termine

- Altri benefici a lungo termine

La Banca non ha effettuato nel corso del 2008 e successivamente alla chiusura dell'esercizio operazioni di aggregazione di

imprese o rami d'azienda.

I compensi agli amministratori ed ai sindaci sono stati determinati con delibera dell'Assemblea del 11/05/2008.

Tali compensi comprendono i gettoni di presenza e le indennità di carica loro spettanti.

Si indicano di seguito i dati richiesti dallo IAS 24 par. 16 sui dirigenti con responsabilità strategiche, intendendosi

come tali coloro che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e controllo, nonchè le

informazioni sui compensi riconosciuti agli amministratori della Banca.

Le altre parti correlate sono rappresentate da entità soggette al controllo o all'influenza notevole di amministratori o dirigenti, ovvero dai

soggetti che possono avere influenza o essere influenzati dai medesimi.

I rapporti e le operazioni intercorse con parti correlate non presentano elementi di criticità, in quanto sono riconducibili all'ordinaria attività

di credito e di servizio.

Le operazioni con parti correlate sono regolarmente poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di valutazioni di

convenienza economica e sempre nel rispetto della normativa vigente.

La Banca non ha effettuato accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali.

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Elenco analitico proprietà immobiliari comprensivo delle rivalutazioni effettuate:

Ubicazione Destinazione

Ammontare

della

rivalutazione ex

L. 576/75

Ammontare

della

rivalutazione ex

L. 72/83

Ammontare

della

rivalutazione ex

L. 408/90

Ammontare

della

rivalutazione ex

L. 413/91

Ammontare

della

rivalutazione ex

L. 342/00

Ammontare

della

rivalutazione ex

L. 266/05

Immobili strumentali:

Battipaglia - piazza A. De Curtis n. 1 - 2 sede 173 2.133

Battipaglia - via S. Anna Archivio 46

Eboli - viale G. Amendola Filiale 585

Giffoni Vale Piana - via F. Spirito Archivio 47

Olevano sul Tusciano - via Mensa IX traversa Filiale 357

Totale - - - 173 - 3.168

Immobili da Investimento:

Totale - - - - - -

Totale complessivo - - - 173 - 3.168

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