Rassegna stampa IDV 27-03

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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 27.03.2013 Pagina 1 di 32

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Rassegna stampa IDV 27-03

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

27.03.2013

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extra IDV

Regionale

Bologna

Parma

Modena

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

“Se vinceranno i Sì al referendum rette più alte o chiuderemo le scuole”27/03/13 La Repubblica Bologna 4

Fido, addio catena. E ora entra pure negli ospedali27/03/13 La Repubblica Bologna 7

Società La Vena svalutata dal Comune27/03/13 La Voce di Romagna Cesena 8

Cesenatico Variante 6% Polemica anomala27/03/13 La Voce di Romagna Cesena 10

Nuova legge col “giallo”27/03/13 La Voce di Romagna Ravenna 11

E Bonaccini risponde a Richetti: «Il Pd non si mette in discussione»27/03/13 Modena Qui 12

Pd, ancora polemica su Richetti27/03/13 Unità edizione Bologna 14

Fusione comuni. Bologna, approvata risoluzione bipartisan per Castel di Casio-Granaglione-PorrettaTerme: “farla anche se solo due favorevoli”27/03/13 Bologna2000.com 15

«Sì alla fusione nell’Alto Reno»27/03/13 Il Resto del Carlino Bologna 16

“Se vinceranno i Sì al referendum rette più alte o chiuderemo le scuole”27/03/13 La Repubblica Bologna 4

Fido, addio catena. E ora entra pure negli ospedali27/03/13 La Repubblica Bologna 7

Pd, ancora polemica su Richetti27/03/13 Unità edizione Bologna 14

Via libera in ospedale agli animali da compagnia27/03/13 Gazzetta di Parma 17

E Bonaccini risponde a Richetti: «Il Pd non si mette in discussione»27/03/13 Modena Qui 12

sport Ravenna ha reso omaggio all’Acmar regina di Coppa27/03/13 Corriere Romagna Ravenna 18

Ogni lunedì i parchi diventano una palestra a cielo aperto per i bimbi27/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 19

Nuova legge col “giallo”27/03/13 La Voce di Romagna Ravenna 11

Balzani: «Gli sforzi non più sostenibili»27/03/13 Il Corriere Romagna Forlì 20

Società La Vena svalutata dal Comune27/03/13 La Voce di Romagna Cesena 8

Cesenatico Variante 6% Polemica anomala27/03/13 La Voce di Romagna Cesena 10

Tra gli assistenti civici la leghista Paola Casara27/03/13 La Voce di Romagna forlì 23

Conto da 51 milioni per scendere dal metrò27/03/13 Il Resto del Carlino Rimini 24

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Nazionale

Nessuna cartella

«Chiudiamo subito i cantieri, la gestione ci dissanguerà»27/03/13 Il Resto del Carlino Rimini 26

Gnassi la spunta e attacca “le tre meteore”27/03/13 La Voce di Romagna Rimini 27

“GRILLINI” PRONTI PER LE AMMINISTRATIVE A SAN CLEMENTE27/03/13 La Voce di Romagna Rimini 29

Si spaccano i grillini di Bergamo. Non va giù la nomina di Martinelli26/03/13 Affari Italiani 30

QS UNO STORICO SUCCESSO «La vittoria in Coppa Italia ha dato lustro a tutta la città»27/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 31

QS Acmar Da domani sera la Coppa Italia comparirà sulle maglie27/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 32

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WOM.

Giovanni Silvagni

Cresce l'Imperi bolognesi "O cosi o si tagliava ilwegarC

LakzonedeldofforRna . Triwitempid,magoge

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27/03/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Monsignor Silvagni e il referendum "Siamo a rischio"

MONSIGNOR Giovanni Silvagni liquidala pro-posta lanciata dal ca-

pogruppo comunale 5 Stelle Massimo Bugani («la Curia pa-ghi le paritarie coi soldi dell'e-redità Faac»). Usare quei 14 milioni di euro e mezzo che via Altabella ha ereditato, è una idea che non viene nemmeno presa in considerazione. «Noi ascoltiamo tutti i consigli, ma questa è solo una boutade» di-ce.

Ma sul referendum l'uomo della Curia è netto: «Se vince-ranno i Sì le scuole che ce lafan-no andranno avanti, aumen-tando le rette per coprire i costi. Tutte le altre chiuderanno. Già adesso facciamo sacrifici enor-mi per tenere tutto in piedi. Finché c'è davivere vivremo, se dobbiamo morire, moriremo».

PERSICHELLA A PAGINAVII

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LO SCONTRO In alto, don Giovanni Silvagni. A destra, manifestazione per il sì al referendum

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27/03/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

"Se vinceranno i Sì al referendum rette più alte o chiuderemo le scuole" Don Silvagni: sull 'eredità Faac dai grillini solo boutade

BEPPE PERSICHELLA

«L'EREDITA Faac? Una bouta-de», così monsignor Giovanni Silvagni liquida la proposta lan-ciata dal capogruppo 5 Stelle Massimo Bugani («la Curiap aghi le paritarie coi soldi dell'azien-da»). Usare quei 14 milioni di eu-ro e mezzo che via Altabella ha ereditato, è una proposta che non viene nemmeno presa in considerazione. «Noi ascoltia-mo tutti i consigli, ma questa è solo una b attuta» dice Don Silva-gni.

E se i grillini dicessero seria-mente?

«Sono ipotesi che non risolvo-no il problema immediato. Noi ora non disponiamo di nulla, è tutto bloccato.Noi non abbiamo

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interessi di bottega, tutto quello che facciamo ha sempre una fi-nalità pubblica. Restaurare gli edifici di culto, ad esempio, è un contributo che diamo al patri-monio artistico italiano».

Ma perla scuola quindi nulla? «Il problema è riconoscere un

servizio pubblico che le scuole paritarie offrono. L'iniziativa può essere statale, comunale o privata, ma il servizio alla fine è pubblico. È un discorso molto

semplice, non ci sono sottigliez-ze».

E se in caso divittoria dei refe-rendari, il Comune decidesse di abolire i finanziamenti?

«Le scuole che ce la fanno an-dranno avanti, aumentando le rette per coprire i costi. Tutte le altre chiuderanno. Già adesso facciamo sacrifici enormi per te-nere tutto in piedi. Finché c'è da vivere vivremo, se dobbiamo morire, moriremo».

Non c'è una terza via? «No, chi affossa questo siste-

ma pensando che sia meglio sta-talizzare è un poveretto. Per di più si accolla una responsabilità morale che non dovrà mai paga-re. Alla fine avremo davvero una società più giusta e variegata o buona solo per pochi ricchi?»

Variegata adesso non lo è molto. A parte una laica e una steineriana, tutte le altre 25 scuoleparitarie sono cattoliche.

«E dall'800 che la Chiesa ha scuole materne per venire in-contro ai lavoratori. I pro grammi svolti sono quelli ministeriali. Non stiamo poi parlando di una scuola obbligatoria, si tratta di una libera scelta».

Non tanto libera, se l'alterna-tiva è rimanere fuori dalla lista.

«Non c'è nessun indottrina-mento. Se così fosse a Bologna 1'80% dei cittadini verrebbe a messa. Certo, c'è un'attenzione a

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dei valori, ma la scuola laica co - s' è? Totale noncuranza e trascu-ratezza dell'aspetto religioso? Molti genitori musulmani prefe-riscono venire da noi, perché ap-prezzano l'indirizzo, perché ci sono suore vestite come le non-ne, perché c'è un senso di Dio, una trascendenza. Poi a casa ci pensano loro a correggere il tiro».

La Chiesa farà campagna apertamente da qui al 26 mag-gio?

«No, ci penseranno i comitati, ma la nostra impo stazione è ab-bastanza chiara. Sarebbe auto le - sionistico dire "fate quel che vo-lete". Noi siamo per conservare un sistema di contributo pubbli-co alle scuole paritarie ma senza fare crociate. Affronteremo que-sto referendum con l'animo di chihaunnonno acasa seguito da un assistente e che rischia di fini-re in una casa di riposo».

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NttiN.,21:

27/03/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Garanzie per 36 milioni il giudice stoppa la Curia NEL radar della "causa Faac", la guerra sul lascito del patron Michelangelo Ma-nini, entrano altri 36,5 milioni, fin qui ri-masti fuori dal sequestro e dalla dispo-nibilità del custode giudiziario, il docen-te di Economia aziendale Paolo Bastia. Il giudice civile Maria Fiammetta Squar-zoni ha invitato la Curia atrasferire la ro-busta somma su un conto corrente e su un deposito titoli ad hoc e a rendere no-te le coordinate del conto corrente ban-cario su cui ha versato 14,5 milioni, cor-rispondenti agli utili dell'anno 2011, an-che questi sfuggiti al computo iniziale e ai "sigilli".

Carlo Rimondi, uno dei parenti che hanno impugnato iltestamento olografo in possesso dell'Arcidiocesi, esprime soddisfazione: «L'avvocato della Curia, Michele Sesta, aveva frettolosamente dichiarato che ero io a non essere stato capace di eseguire il sequestro e che la chiesa bolognese aveva diritto a tratte-nersi utili e importi. Bene, non è così. E adesso — scrive in una nota — per fa-voresmettiamola di giocare a nascondi-no e cominciamo a discutere concreta-mente su come uscire da questavergo-gnosa situazione che danneggia tutti».

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ROSARIO DI RAIMONDO

CANI e gatti non più considera-ti come semplici animali da compagnia, ma «da affezione». Che possono quindi alleviare le sofferenze dei loro padroni, ad esempio quando sono ricovera-ti in o spe dale. La nuova legge sul loro benessere approvata ieri in Regione scrive due pagine ine-dite in Italia su questo argomen-to: per la prima volta, agli amici a quattro zampe sarà consentito di entrare negli istituti di cura e far parte a tutti gli effetti di tera-pie mirate per i pazienti. E inol-tre — questa la seconda grossa novità — sarà vietato l'utilizzo della catena «come strumento permanente di contenimento».

E così, mai più cani segregati e porte aperte (dopo gli oppor-tuni regolamenti) per entrare negli ospedali. La legge sul be-nessere animale è stata appro-

vata all'unanimità dall'assem-blea legislativa, dopo la modifi-ca di un testo del 2005. Esulta Andrea Defranceschi, consi-gliere regionale del Movimento 5 Stelle e relatore della le gge, che considera questo provvedi-mento «unarivoluzione nel rap - porto uomo-animale».

Una decisione che disegna

nuovi orizzonti anche nell'am-bito della sanità e delle cure per i malati: «Ora si darà nuovo im-pulso alla pet-therapy o zoo te-rapia e si potranno aprire le strutture sanitarie pubbliche e private, attraverso un apposito disciplinare, agli animali da af-fezione» aggiunge Defrance-schi, auspicando anche che il di-

vieto della contenzione venga "esportato" nel resto del Paese.

Cani e gatti (ma non solo, c'è da scommetterci) potranno en-trare negli ospedali pubblici e privati accreditati nelle ore divi-sita. A parte iniziative sporadi-che introdotte in singoli reparti o strutture, si tratta di un'inizia-tiva unica in Italia, la cui impor-tanza è sottolineata da Carlo Lu-senti, assessore regionale alle Politiche per la salute: «La pre-senza dell'animale agisce diret-tamente sul benessere fisico e psichico della persona malata. È questa una opportunità di por-tare sollievo, soprattutto nei ca-si di lungodegenza o nelle fasi più avanzate della malattia».

Entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge, la Giunta re-gionale approverà la disciplina per l'accesso degli animali alle strutture di cura.

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IN CORSIA Un cane usato per la pet therapy con un paziente in ospedale

Fido, a ddlo rine. E or nhupla negli osredah

27/03/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Fido, addio catena. E ora entra pure negli ospedali Lusenti: la legge sul benessere animale è un ' opportunità anche per gli ammalati"

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Società la Vena svalutata dal Conuale

CESENATICO

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Il gusto della tradizione

ROMAGNA I

CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

27/03/2013

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

Società La Vena svalutata dal Comune MOVIMENTO 5 STELLE "Cesenatico Servizi potrebbe registrare perdite per 3.7 milioni Una cattiva e fallimentare gestione"

E4 arriva un nuovo affondo del Movimento 5 Stelle a Cesena- tico Servizi. Questa volta sot-

to la lente d'ingrandimento ci finisce il bilancio. "Il sindaco, come socio unico, ha l'ob-bligo, non solo morale ma anche isti-tuzionale, di controllare per riferire al-la cittadinanza sull'operato della mu-nicipalizzata - interviene Davide Mar-tini, responsabile del settore bilancio dei pentastellati - abbiamo richiesto al primo cittadino, attraverso un'in-terpellanza, di portare in consiglio co-munale il bilancio semestrale della Cesenatico Servizi per verificarne l'an-damento non solo economico ma an-che il livello di efficienza. Il sindaco ci ha consigliato di seguire la strada dell'accesso agli atti, a cui è poi segui-ta la risposta di diniego del dirigente dei servizi finanziari". La Cesenatico Servizi, di proprietà al 100% del Comune di Cesenatico, è nata dall'operazione di scissione da Gesturist: "Da semplici considerazioni riscontrabili dai dati del bilancio 2011 si potrebbe ipotizzare che il patrimo-nio di natura contabile della società sia in corso di estinzione. La società nell'esercizio 2011 ha registrato per-

dite per 930mila euro. Tuttavia nel 2012 potrebbe contabilizzare l'inesi-stenza di crediti verso il Comune per 1.7 milioni di euro e svalutare la par-tecipazione nella società La Vena per un milione di euro. In sintesi - conti-nua Davide Martini - nei primi due e-sercizi dalla sua costituzione la società Cesenatico Servizi potrebbe registrare perdite per 3.7 milioni di euro, di con-seguenza l'intero capitale sociale di 4 milioni di euro verrà presumibilmen-te utilizzato per coprire le perdite de-gli esercizi 2011 e 2012. La municipa-lizzata è nata con un valore che sulla carta sarebbe dovuto essere di 7 mi-lioni, contro un valore attuale del suo patrimonio che tende allo zero. In sin-tesi la società ha un bilancio fallimen-tare e la sua cattiva gestione graverà sul bilancio comunale". Quindi il monito dei 5 Stelle: "Noi cre-diamo che sia necessaria una verifica contabile da parte di una società di revisione terza che certifichi lo stato di salute dei conti. Occorre rivalutare tutto l'impianto amministrativo della società. Noi ci impegniamo nell'infor-mare la comunità sulla situazione pa-trimoniale — finanziaria e le carenze gestionali di Cesenatico Servizi".

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Cesenatico Servizi Movimento 5 Stelle: "Un bilancio fallimentare"

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E ROMAGNA FORLÌ & CESENA

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

27/03/2013

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

CESENATICO

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Il gusto della tradizione

pressunE

Società la Vena svalutata dal Conuale

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ROMAGNA I

CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

27/03/2013

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

Cesenatico

Variante 6% Polemica anomala La polemica sulla variante del 6% al PRG del Comune di Cesenatico appare assai anomala se si considera il fatto che la "querelle" che sta imperversando in questi giorni sulla stampa locale è alimentata da una forza politica, il Movimento Cinque Stelle, che fa dell'ecologismo uno dei suoi cavalli di battaglia. L'intervento urbanistico in oggetto, così come pianificato dall'amministrazione comunale, riguarda principalmente il comparto turistico-ricettivo ed è in gran parte teso a riqualificare delle aree già urbanizzate ed ora in evidente stato di degrado o di abbandono. Aver concentrato la capacità edificatoria disponibile su pochi progetti connotati, almeno in potenza, da un alto contenuto economico e commerciale, da un lato permette di conferire un concreto valore aggiunto all'intervento urbanistico promosso dall'ente comunale e dall'altro evita l'eccessiva parcellizzazione di superfici e volumi edificabili che avrebbe rischiato di determinare una reale colata di cemento distribuita a macchia di leopardo su tutto il territorio comunale. Sotto questo aspetto è assai singolare che il Movimento Cinque Stelle si faccia portavoce di istanze che ricordano antiche politiche di carattere "micro-clientelare" che, se attuate, avrebbero potuto seriamente creare i presupposti per una progressiva cementificazione selvaggia di una zona rurale già colpita in passato da scelte di carattere urbanistico di tenore assai discutibile. Al contrario il dissesto idrogeologico che caratterizza il nostro territorio

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

27/03/2013

Periodicità: Quotidiano

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press LinE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

ANIMALI

Nuova legge col "giallo" Una vittoria a metà. Così la Lav, ieri mattina in presidio davanti la Re-gione con altre associa-zioni animaliste, giudica l'approvazione da parte dell'assemblea legislati-va della legge che vieta le catene per i cani. Un divieto "positivo", lo giudica la Lav, anche se la sanzione prevista è di "appena 150 euro". A preoccupare l'associa-zione, però, sono le de-roghe previste che sa-ranno fissate in un rego-lamento attuativo. Ma non solo. Perché nel te-sto di legge - redatto anche a seguito dello sciopero della fame dell'attivista ravennate Davide Battistini - sono spuntati alla vigilia del voto nuovi elementi che, a detta delle associazio-ni animaliste - avrebbero peggiorato la normativa vigente per molte altre categorie di animali, co-me quelli esotici. "E' sta-to un errore in buona fe-de" - hanno poi spiega-to i consiglieri Andrea Defranceschi (M5S), Ga-briella Meo (Sel), Marco Monari e Giuseppe Pa-ruolo (Pd), Mauro Mala-guti (Pdl) e Monica Do-nini (Fds). Errore al qua-le si è posto rimedio in fretta e furia grazie alle correzioni apportate da-gli stessi animalisti.

Sconti sul canoned'affitto per chi ha perso il 'moro

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en.a

Direttore Responsabile: Alessia Pedrielli

27/03/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

E Bonaccini risponde a Richetti: «Il Pd non si mette in discussione» Bersani prega il miracolo, ma in Emilia si pensa al dopo

Partitone versione Matteo Se a Roma Pierluigi Bersani prega il miracolo (politico), in Emilia già si pensa e si litiga sul dopo segretario incaricato. Il pensiero in pillole di Matteo Richetti, pubblicato sul quo-tidiano Repubblica di lunedì, sulla forma partito da ribaltare, pardon rottamare, ha scatenato la discussio-ne prima in rete e poi tirato in ballo i vertici regionali dei democratici. Ieri ha preso la parola il segretario regio-nale Stefano Bonaccini che mette i paletti sul perimetro del Pd: «Oggi -ieri per chi legge, ndr - ogni mia ener-

SCISSIONE ll deputato rottamatore ha sottolineato pilìì volte

che non è nei suoi pensieri l'idea di una rottura

gia la spendo per il rafforzamento del Pd, un bene troppo prezioso per met-terlo in discussione». Insomma stia-mo attenti a personalizzare un patri-monio storico come quello democra-tico Avevamo detto di volere una grande forza riformista anche in que-sto Paese -ricorda il segretario regio-nale- credo che dobbiamo maneg-giarla con cura e rafforzarla. Il mo-mento è talmente complicato che possiamo fare tutto tranne dare il senso ai nostri elettori che non abbia-mo cura del progetto». Attenzione al-la 'ditta' predica Bonaccini che ri-sponde alla proposta o suggestione di Richetti: «Prima o poi dovremo fa-re un ragionamento sul dato reale delle elezioni. Scopriremo che il Pd è praticamente finito. Se oggi facessi-

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Se oggi facessimo una lista civica 'Renzi per

cambiare l'Italia' prenderebbe molti più

consensi del partito democratico

Oggi ogni mia energia la spendo per il

rafforzamento del Pd, un bene troppo

prezioso per metterlo in discussione

mo una lista civica Renzi per cam-biare l'Italia' prenderebbe molti più consensi del partito democratico». Idea che trova terreno fertile in alcu-ni spezzoni del partito 'esteso', ma che provocano l'alzata di scudi di chi alla struttura classica non vuole ri-nunciare, per niente al mondo. Per

esempio l'ex segretario regionale e ora europarlamentare Salvatore Ca-ronna lancia un partito socialista. «Credo sia altrettanto legittima- ha scritto su Facebook- la posizione di chi è convinto che non sia più rinvia-bile, per questo Paese innanzitutto, avere una forza politica simile, per la

Prima o poi dovremo fare un ragionamento

sul dato reale delle elezioni. Scopriremo

che il Pd è praticamente finito

Il momento è talmente complicato che possiamo fare tutto tranne che dare il senso ai nostri elettori

che non abbiamo cura del progetto

cultura, organizzazione, program-ma, ai partiti socialisti e socialdemo-cratici presenti nei vari paesi euro-pei». Siamo agli antipodi della conce-zione renziana ed è lo specchio di un partito lacerato tra visioni molto di-verse della politica. «Considero Mat-teo Richetti uno degli esponenti mi-

Partitone versione Stefano

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E Bonaccini risponde a Richetti: «I1 Pd non si mette in discussione» BLI ■ aliz prega 11,m, vlo Nu, Pinifm sipenm al dopo

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press LITE en.a •

Direttore Responsabile: Alessia Pedrielli

27/03/2013

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

gliori di quella classe politica che si è affermata negli ultimi anni - prose-gue Caronna -. Per cui prendo sul se-rio, e con rispetto, le sue recenti affer-mazioni sul fatto che una Lista Renzi prenderebbe più voti del Pd. Ho tro-vato ingiusto accusarlo di volontà scissionistiche o di volere sabotare il difficilissimo tentativo di Bersani di formare un Governo». Sarà pur ve-ro, ma la distanza politica si misura facilmente. Chiaro che in molti den-tro il partito preferiscono non agita-re troppo le acque visto il momento,

TW1TTER Nel soda! network il

braccio destro di Renzi ha risposto

a tutte le critiche

ma una svolta in profondità dell'or-ganizzazione del partito non è solo una richiesta dei renziani. Sia a livel-lo nazionale che a Modena dove non mancano le proposte firmate sia da renziani che bersaniani che puntano a mettere a dieta il corpo del partito. Il documento di Stefano Rimini e Giulia Morini, firmato da 35 membri del partito nell'assemblea cittadina, dove si chiede per esempio di elimina-re i politici a busta paga. Per non par-lare della proposta di far votare al congresso anche chi fa la tessera il giorno stesso, stile primarie, e con un contributo ridotto. Tutte ipotesi in campo, un campo di battaglia dove il partitone non trova sintesi e concor-dia interna.

(gbn)

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E Bonaccini risponde a Richetti: Pd non si mette in discussione»

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As p»

l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

27/03/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Pct ancora polemica su Richetti

PAOLA BENEDETTA MANCA

[email protected]

Le dichiarazioni del neo deputato ren-ziano Matteo Richett i - che lunedì scor-so ha parlato del Pd come di »un partito finito», sottolineando che "una lista Ren-zi", al contrario, prenderebbe più voti -continuano a far discutere all'interno del partito.

Ieri, l'europarlamentare Salvatore Ca-ronna, in risposta alla sua posizione, su Facebook ha contrapposto una visione del Pd neo-socialista. «Credo che sia al-trettanto legittima - scrive - la posizione di chi è convinto che non sia più rinviabi-le, per questo Paese, avere una forza po-litica simile - per cultura, organizzazio-ne e programma - ai partiti socialisti e socialdemocratici presenti nei vari paesi europei», > Considero Richetti uno degli esponenti migliori di quella classe politi-ca che si è affermata negli ultimi anni - dice Caronna - e ho trovato ingiusto ac-cusarlo di volontà scissionistiche odi vo-lere sabotare Bersani». Richetti, infatti, «è sinceramente convinto, e con lui tan-tissimi altri, che sia sufficiente mettere Renzi nelle condizioni giuste e si vinco-no le elezioni, si cambia l'Italia e si co-

struisce un partito bellissimo». »Indipen-dentemente da come si risolverà il tenta-tivo di Bersani - conclude - credo sia ne-cessario confrontarsi con queste posizio-ni». Recuperando, appunto, l'ipotesi di un partito socialista di stampo europeo. Ma a Caronna replica subito il consiglie-re regionale renziano Giuseppe Paruolo che prende le distanze anche da Richet-ti: «Continuo a pensare che, se facessi-mo finalmente il Pd, sarebbe la cosa mi-gliore, e con un grande futuro•.

«All'interno del Pd i nervi sono tesissi-mi» ma una lista civica guidata da Mat-teo Renzi »è un tema che non è neanche presente» commenta, dai microfoni di Radio Tau, il consigliere comunale Bene-detto Zacchiroli, sostenitore del sindaco fiorentino.«Richetti non ha detto niente di nuovo, è una cosa che si dice da mesi: il fatto che Renzi sia in grado di guada-gnare consensi anche al di là del Pd è una verità che si sa da tempo». Ma dire che si deve fare una lista civica »significa parlare di un tema che non è presente».

E nel dibattito interviene anche il se-gretario Stefano Bonaccini per richiama-re i Democratici all'ordine e all'unità. »Oggi ogni mia energia la spendo per il rafforzamento del Pd, un bene troppo prezioso per metterlo in discussione» commenta. E ancora: «Avevamo detto di volere una grande forza riformista an-che in questo Paese, credo che dobbia-mo maneggiarla con cura e rafforzarla. il momento è talmente complicato che possiamo fare tutto tranne dare il senso ai nostri elettori che non abbiamo cura del progetto, E in ogni caso, non voglio pensare che il Pd non possa avere un grande futuro»

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27/03/2013 press unE BOLOGNA2000

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Fusione comuni, Bologna. approvata risoluzione bipartisan per Castel di Casio-Granaglione-Porretta Terme: - farla anche se solo due favorevoli" 2e, mar 2013 _189 l etture ;. Annunci Gooale ► Hotel Terme ► Terme ► Finanziaria

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La Giunta regionale deve -sostenere congiuntamente i Consigli comunali di Castel di Casio, Granaglione e Porretta Terme', in provincia di Bologna, affinché formulino entro i termini stabiliti dalla legge un prowedimento che istituisca - un nuovo Comune mediante fusione' e deve valutare il risultato del processo partecipativo in modo che, qualora 'i Comuni favorevoli fossero due' si proceda - in ogni caso con il progetto di legge per promuovere la fusione solo tra i Comuni interessati".

Lo chiede una risoluzione, approvata all'unanimità dai presenti in Aula, e sottoscritta da Marco Monari (Pd), Gian

Guido Naldi (Sel-Verdi), Andrea Defranceschi (Mov5Stelle), Roberto Sconciafomi (Fds), Liana Barbati

Manes Bernardini (Lega nord) e Andrea Pollastri (Pdl), nella quale si ricorda che i tre Comuni, in virtù della loro conformazione urbanistica costituiscono già, nei fatti, un'unica realtà territoriale' e che i due terzi della popolazione risiedono a ridosso del medesimo centro urbano.

I consiglieri segnalano che il superamento dei confini amministrativi di questi Comuni - è presente nel dibattito istituzionale sin dai primi anni '60 del secolo scorso' e che' le Amministrazioni di Granaglione e Porretta Terme, attraverso la costituzione dell'Unione tra i due Comuni, già dal 2009 gestiscono in forma associata diversi servizi tra cui alcuni fondamentali', consentendo così di ottenere - risparmi, efficientamento e razionalizzazione sia nella spesa per i servizi che nell'utilizzo del personale impiegato'. A testimonianza dell'interesse sul tema, da anni in questi territori opera anche un Comitato per la Fusione dei Comuni.

Nella risoluzione si evidenzia che due anni fa il Consiglio dell'Unione invitò i Consigli comunali di Castel di Casio, Granaglione e Porretta Terme a richiedere alla Giunta della Regione Emilia-Romagna l'attivazione dell'iter legislativo per istituire un nuovo Comune mediante fusione e che già allora il Consiglio di Castel di Casio si dichiarò sfavorevole, a differenza degli altri due Comuni che approvarono la delibera con voto unanime.

Durante il dibattito in Aula sono intervenuti: Monari (Pd), Bernardini (In), P.Ialaguti (Pdl), Naldi (Sel-Verdi), Bignami (Pdl), Mumolo (Pd), Vecchi (Pdl), Defranceschi (M5 S), Mandini

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

27/03/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

RISOLUZIONE IN REGIONE PER PORRETTA, GRANAGLIONE E CASTEL DI CASIO

«Sì alla fusione nell'Alto Reno» —CASTEL Dl CASIO-

LA GIUNTA regionale deve «sostenere congiuntamente i Consigli comunali di Castel di Casio, Granaglione e Porretta Terme», affinché formulino en-tro i termini stabiliti dalla legge un provvedimento che istitui-sca «un nuovo Comune median-te fusione» e deve valutare il ri-sultato del processo partecipati-vo in modo che, qualora «i Co-muni favorevoli fossero due» si proceda «in ogni caso con il pro-getto di legge per promuovere la fusione solo tra i Comuni in-teressati». Lo chiede una risoluzione, ap- provata all'unanimità dai pre- senti in Aula, e sottoscritta da

Marco Monari (Pd), Gian Gui-do Naldi (Sel-Verdi), Andrea Delira ncesch i (M ov5 Stelle), Ro-berto Sconciaforni (Fds), Liana Barbati (Idv), Manes Bernardi-ni (Lega nord) e Andrea Polla-stri (Pdl), nella quale si ricorda che i tre Comuni, «in virtù della loro conformazione urbanistica costituiscono già, nei finti, un'unica realtà territoriale» e che i due terzi della popolazio-ne risiedono a ridosso del mede-simo centro urbano. I consiglieri segnalano che il su-peramento dei confini ammini-strativi di questi Comuni «è pre-sente nel dibattito istituzionale sin dai primi anni '60 del secolo scorso e che le amministrazioni di Granaglione e Porretta Ter-

me, attraverso la costituzione dell'Unione tra i due Comuni, già dal 2009 gestiscono in for-ma associata diversi servizi tra cui alcuni fondamentali», con-sentendo così di ottenere «ri-sparmi, efficientamento e razio-nalizzazione sia nella spesa per i servizi che nell'utilizzo del per-sonale impiegato». Nella risolu-zione si evidenzia che due anni fa il Consiglio dell'Unione invi-tò i Consigli comunali di Castel di Casio, Granaglione e Porret-ta Terme a richiedere alla Giun-ta della Regione l'attivazione dell'iter legslativo per istituire un nuovo Comune mediante fu-sione e che già allora il Consi-glio di Caste' di Casio si dichia-rò sfavorevole.

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Animali in corsia Le visite saranno concesse a determinate condizioni.

27/03/2013 press unE GAZZETTA DI PARMA

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

PETThERAPY IL DIRETTORE DEL MAGGIORE GRISENDI: «TROVEREMO SPAZI PER GLI INCONTRI»

Via libera in ospedale agli animali da compagnia Lo prevede una legge regionale. Gli animalisti: «Finalmente»

Monica Tiezzi

Gli animali d'affezione potran-no essere portati in visita in ospe-dale, o in casa di cura o di riposo, per fare compagnia ai padroni ri-coverati. E' una delle novità prin-cipali contenute nella nuovalegge sul benessere :inimale approvata ieri dalla Regione Emilia Roma-gna. Una norma che, dice l'asses-sore regionale alla Sanità Carlo Lusenti, rappresenta «un'oppor-tunità di portare sollievo, soprat-tutto nei casi di lungodegenza o nelle fasi più avanzate della ma-lattia. Non ci sono altre esperien-ze regolamentate in Italia, se non iniziative sporadiche in alcuni re-parti o strutture. Quella della Re-gione Emilia-Romagna è un'asso-luta novità».

Entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge, la Giunta re-gionale approverà la disciplina per l'accesso degli animali «in al-cune strutture e in certe condi-zioni», dice Lusenti.

Come conciliare le esigenze di cura e igiene con la legge, e come trovare spazi per :favorire rincon-tro tra animali e degenti, è ancora da studiare. Lo spiega Leonida Gri-sentii, direttore dell'Ospedale Maggiore: «Faremo, come sem-pre, del nostro meglio per appli-care la norma e per rendere faffibili questi incontri», dice.

Positivi i commenti degli ani-malisti, che pure hanno obiettato a molti altri aspetti della legge. «La strada per il via libera degli animali in ospedale era già stato sancito nel 2017, da una sentenza del Tribunale di Varese, e in Lom-bardia molti ospedali pediatrici

hanno già aperto agli animali. Questa legge rappresenta un gros-so passo in avanti, che riconosce la valenza terapeutica della compa-gnia degli animali di affezione. Io stessa ho potuto constatare come l'amore per un animale e la sua presenza può consolare e dare motivazioni di guarigione al ma-lati», dice Lella Gialili, presidente della sezione Enpa di Parma.

«Finalmente. Abbiamo inizia-to questa battaglia sette anni fa, è una vittoria importante» dice Lo-renzo Croce, presidente nazionale del Tribunale degli animali-Ai-daa, associazione che conta a Par-ma una novantina di iscritti. «Cer-to, la legge è sempre qualche passo indietro rispetto alla società civile nel dare agli animali spazi di li-

bertà e nel responsabilizzare gli umani nella loro gestione - con-tinua Croce Noi ad esempio ab-biamo chiesto a Bersani, se riu-scirà a formare un governo, di in-trodurre gli animali domestici nello stato di famiglia, abolire la caccia nei fondi privati, ed equi-parare i delitti contro gli animali a quelli contro gli uomini».

La legge ha, avuto un iter tra-vagliato, con aggiustamenti dei-i'uìtinora e proteste da parte di alcune associazioni animaliste. Proposto da Pd-Sel-Verdi e sotto-scritto da Lega nord, M5S, Pdl e Idv, il progetto di legge ha visto ad esempio scomparire nell'ultima discussione l'articolo 8 che, per gli animalisti, rappresentava un «via libera alla caccia ai piccioni». 4

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5> i\ L\O 27/03/2013

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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pressunE

Basket DnB. Ieri la squadra è stata ricevuta in Comune: in caso di promozione c'è il nodo-palazzetto da risolvere

Ravenna ha reso omaggio all'Acmar regina di Coppa RAVENNA. Sei giorni da

ricordare, tra coppa Italia e primo posto nel girone, e da festeggiare per l'Ac-mar, ricevuta al gran com-pleto ieri mattina in Co-mune (nella foto Fiorenti-ni). Un avvenimento per la città di Ravenna, che dal 1997 non conosceva la pa-rola trofeo, quando cioè il Porto vinse la sua ultima Cev.

La Coppa Italia di cate-goria conquistata dalla formazione di Lanfranco Giordani è piccola di di-mensioni ma dal grande significato. «Questo suc-cesso - spiega il presidente Roberto Vianello - va con-diviso tra tutti. Un pezzet-to va al nostro meraviglio-

so pubblico che affolla sempre le tribune del Pa-laCosta (e che domani po-trà vedere da vicino il tro-feo quando alle 20.30 l'Ac-mar affronterà Cecina, con le canotte dove è già stampato il logo della Cop-pa, ndr). Spero che il loro urlo ci dia sempre più for-za per affrontare al meglio i play-off. Tra le tante te-stimonianze di affetto e di attenzione quella che ci ha colpito di più e reso felici è stato il fax dell'Armani Jeans Milano. Ma è anco-ra più importante quello

ralmente alle sfide per la promozione alla Legadue Silver. «Il mio pensiero va a Roberto Ravaioli (socio

di Lanfranco Giordani nell'Eurocamp, scompar-so due giorni fa, ndr) che ha lavorato in un periodo avaro di soddisfazioni per Ravenna che non ha mai conosciuto la serie A e non ha mai visto giocare gli stranieri - premette il dg Giorgio Bottaro - l'ha otte-nuta Cervia per poi cedere i diritti 48 ore dopo (nel 1994 a Modena, ndr). E' un'opportunità importan-te che ci giocheremo fino in fondo». Un impegno ri-badito poi da Giorgio Bro-glia, miglior giocatore del-

la finale di Coppa. Il sup-porto dell'amministrazio-ne, fondamentale in caso di promozione, è arrivato dal sindaco, Fabrizio Mat-teucci. «Dai prossimi gior-ni - è il pensiero del primo cittadino - cominceremo a lavorare perché questo te-soro, anche a riguardo del settore giovanile, non ven-ga disperso».

In caso di promozione si aprirebbe un problema lo-gistico. La capienza del Pa-laCosta (1003 spettatori) è insufficiente a termini di regolamento (2000 richie-sti). Due le opzioni: trasfe-rimento al De Andrè (da condividere con la Robur) o trasferirsi a Cervia.

Agostino Galegati

che c'è dietro la prima squadra, i 364 ragazzi del settore giovanile».

Il pensiero corre natu-

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Musso garantisce sulla Gamberi

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Ogni lunedì parchi diventano una palestra

a cielo aperto per i bimbi PROMUOVERE l'attività fisica nei confronti dei bambini, ma anche il recupero della memoria lu-dica, degli spazi e dell'identità del proprio territo-rio: queste le finalità del progetto 'Io fuori gioco' organizzato dal Comune con Arci, associazione la Lucertola', Csi, Legambiente 'Circolo Matelda Ravenna' e Uisp. Nello specifico, l'iniziativa si concretizzerà, nei prossimi mesi di apri- le e maggio, nello svol- gimento gratuito di atti- vità ludico motorie, de- dicate ai bambini, con la presenza di operato- ri, all'interno di tre par- chi di Ravenna: l par- co Mani Fiorite, i Giar- dini Pubblici e il parco John Lennon (Villaggio Anic). Ogni settimana, infatti, due operatori, un educatore elo un animatore sportivo, saranno presenti per le attivi-tà in un luogo ben definito nelle giornate di lune-dì, mercoledì o venerdì dalle 16 alle 18: nel detta-glio la programmazione prevede la presenza de-gli operatori ogni lunedì (tranne 1'1 aprile) presso il parco Mani Fiorite; ogni mercoledì (tranne maggio) presso i Giardini Pubblici e ogni venerdì presso il parco John Lennon. Da segnalare la gra-tuità del progetto 'Io gioco fuori': «Il progetto con-sentirà l'accesso di ragazzi con difficoltà economi-che — ha sottolineato Guido Guerrieri, assessore allo Sport del Comune di Ravenna — è un'oppor-tunità di fare attività fisica a costo zero». Domeni-ca 26 maggio, in occasione della celebrazione del-la Giornata mondiale del Gioco', si svolgerà una festa-evento nel parco Mani Fiorite e strada adia-cente, in un'ottica di collaborazione di rete tra as-sociazioni e di coinvolgimento delle famiglie e del-la comunità del territorio.

Valerio l a

press unE il Resto del Carlino 27/03/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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CC:W

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O CANDAMENTO DEI PASSEGGER' O

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Balzani: ‹<Gli sforzi non più sostenibili» rriam

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ci,o'r''''fiere di Forlì e Cesena

Direttore responsabile: Pietro Caricato

27/03/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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Balzani: «Gli sforzi non più sostenibili» In consiglio critiche ed autocritiche rileggendo í sogni di "grandeur" e i `fallimenti" Il sindaco denuncia anche l'assenza a differenza di Bologna e di Rimini di un privato forte

FORLÌ. Giocata invano sul tavolo della privatiz-zazione l'ultima carta del mazzo, la speranza di ria-prire davanti all'aeropor-to "Luigi Ridolfi" un futu-ro di voli, passeggeri e tu-rismo è tramontata defi-nitivamente. Con la pagi-na scritta lunedì «è termi-nata solo una delle tante fasi di vita dello scalo, si chiude "Seaf' non un'in-frastruttura che resta una risorsa per la città».

Nuova fase. Parola di Roberto Balzani, che all'indomani dell'infelice esito del bando promosso da Enac, ha consegnato ie-ri le sue riflessioni all'in-tero consiglio comunale. Per il primo cittadino «o-ra si può aprire una nuova fase e noi siamo pronti a relazionarci continua-mente con Enac ed Enav per impostarla senza ca-dere più nelle illusioni e nella "grandeur" dell'ulti-mo scorso decennio».

Sogni di sabbia. Quelle speranze tanto cullate e ri-velatesi fallimentari - ba-sti guardare i 9,6 milioni di passività toccati nel

2010 e i 5,6 del 2012 - che il sindaco ha analizzato in un lungo excursus storico delle tante parabole dello scalo finendo con unire critica ad auto critica. Due le svolte cruciali indivi-duate: il 2007 quando il Co-mune si ritrovò socio di maggioranza «e nessuno sia allora, sia oggi, poteva ritenere sostenibile un ae-roporto municipale» e il 2010 con l'impossibilità per gli enti locali di sup-portare società pubbliche in perdita da più di tre an-ni. «Sino ad allora tutti ri-tenevano credibile per Forlì la ricetta importata di un turismo low cost "fai da te", e su questa base fu-rono redatti solo piani in-dustriali rivelatisi libri dei sogni. Noi abbiamo provato ad adottare stra-tegie alternative rimet-tendo il "Ridolfi" al mer-cato e cercando un dialogo regionale, ma sono state tutte strade infruttuose».

Cause e debolezze. Per colpa di chi? «E' chiaro che le responsabilità sono principalmente le nostre -afferma Balzani - ma sia-

mo pure le vittime di de- cisioni prese altrove che non siamo riusciti a con-

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Il sindaco Roberto Balzani e a lato uno degli

ultimi voli dall'aeroporto "Luigi Ridolfi"

ci,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore responsabile: Pietro Caricato

27/03/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

trollare. Io per primo che di certo sono debole nei rapporti con Bologna non appartenendo ad alcuna consorteria di potere di questa regione. E' vero, però, che non sono mai an-dato a questi tavoli con dietro la forza di una città intera». E qui arriva la stoccata all'imprendito-

ria locale e alla sua fred-dezza. «Privati specializ-zati interessati alla pista non ne abbiamo mai tro-vati, la stessa "Sa.Ve.", sempre correttissima, ri-contattata appena un me-se fa ha ribadito di non es-sere interessata a investi-re su Forlì. Il "Ridolfi" l'ha sempre pagato solo il

Pubblico restando col ce-rino in mano. I privati se ne sono sempre fregati, si sono fatti di nebbia tutte le volte a differenza di Bo-logna e Rimini dove fun-gono spesso da supporto e anche da paracadute».

Vertici serrati. E adesso che vola via anche Wizz Air - «impresa seria tra

tante poco serie che abbia-mo incrociato» - restano solo i nodi da sciogliere. In primis i lavoratori. «L'assessore regionale ai trasporti, Alfredo Peri, s'è impegnato a incontrarli o-gni settimana insieme al-le organizzazioni sindaca-li» informa il sindaco.

Enrico Pasini

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Stizzito Alessandro Rondoni dopo

la replica di Veronica Zanetti

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27/03/2013

Periodicità: Quotidiano

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Direttore responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d.

pressunE

Nel dibattito le opposizioni si affidano alla sfida del loro capogruppo verso Balzani ed Errani

Rondoni attacca e poi esce dall'aula con Pdl e Lega Offeso dai toni della renziana Veronica Zanetti durante una replica FORLÌ. Momenti di bagarre in

consiglio comunale durante il di-battito sul "Ridolfi". Pdl e Lega Nord escono dall'aula non assisten-do volutamente all'intervento del capogruppo del Pd Veronica Za-netti rea, a loro detta, di avere of-feso il collega Alessandro Rondo-ni definendo il suo intervento «un comizio da campagna elettorale, u-na strumentalizzazione "sulla pel-le" dei lavoratori dell'aeroporto di cui io, al suo posto, mi vergogne-rei». Frasi che hanno scatenato cin-que minuti di accuse reciproche scandite a decibel da Boeing 747 prima dello stizzito "fuori tutti" dei due gruppi dell'opposizione.

Strumentale o meno, l'intervento dai banchi Pdl è stato durissimo. Rondoni, sfidando il primo cittadi-no a un confronto pubblico a due su tutti i problemi della città e chie-dendo che il presidente della Regio-ne Vasco Erranivenga convocato in consiglio per chiedergli conto delle responsabilità dell'ente nella vicenda-aeroporto, ha attaccato di sciabola: «Per lei, sindaco, ammi-nistrare la città significa chiuder-la? Questo è il fallimento politico di

Forlì e di un Pd che ha ceduto a Bologna facendosi prendere in giro e infliggendo ora un colpo basso a tutta la cittadinanza e al suo futu-ro». Accuse sposate a sua volta da Massimiliano Pompignoli (Lega Nord) per il quale «Il sindaco Bal-zani, con la sua incapacità di ag-gregare il suo stesso partito, ha di-mostrato come Forlì sia destinata a ridursi ai minimi termini».

Strali respinti dalla maggioranza con l'Idv che, per voce di Tommaso Montebello chiede, però, una con-vocazione urgente delle commis-sioni per informare sui processi che interesseranno lo scalo e sull'e-sito dei vertici in Regione per il de-

stino dei lavoratori, e con il capo-gruppo democratico che ammette: «Questa Amministrazione ha fatto tutto il possibile, con coerenza. Ab-biamo fallito noi, lo scalo che non s'è mai costruito una vera identità, la Regione e il suo progetto d'area vasta, ma meglio il rimpianto d'a-vere fallito che il rimorso di non averci neppure provato».

Responsabilità sulla Regione an-che da parte dell'Udc, mentre per Raffaella Pirini (DestinAzione) «serviva coraggio nel capire anni fa che salvare il "Ridolfi" era inu-tile: adesso arriviamo tardi scon-tentando tutti, i lavoratori ormai senza lavoro per primi». (e.p.)

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Strali di Gagliardi, Ragni e Candido FORLÌ. Il capogrup-

po provinciale Stefa-no Gagliardi (Pdl) spara alzo zero: « Nel-l'arco di un anno o po-co più dopo esser riu-sciti a fare fallire una società che operava in regime di monopo-lio come Sapro si è portata al fallimento anche una società di gestione aeroportua-le come Seaf, unico caso in Italia. Questo

è il capolavoro che ha fatto chi governa il territorio, ovvero il monocolore di sini-stra ed il bello è che nessuno si assume le proprie responsabili-tà ma imputa il pro-prio fallimento o a chi c'era prima o a chi verrà dopo o al desti-no». Negativo il giudi-zio di Fabrizio Ragni (Pdl): «Ci siamo ritro-vati di fronte un pri-mo cittadino che si è limitato a prendere atto della chiusura dello scalo forlivese, senza alcuna ammis-sione di responsabili-tà. Il sindaco annun-cia a cuor leggero che

il `Ridolfi' chiude». «L'epilogo dell'Ae-

roporto era annun-ciato da anni - secon-do Nicola Candido, segretario della fede-razione di Prc-Fds -oggettivamente Forlì non poteva permet-tersi uno scalo con quelle caratteristi-che, ma sono stati in-vestiti milioni di euro e Seaf oggi è costretta a chiudere. Sia cen-trodestra che centro-sinistra, invece di guardare ad un rilan-cio economico adatto al territorio forlivese, hanno perseguito ma-nie di grandezza».

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Balzani: ‹<Gli sforzi non più sostenibili»

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Itidolfi, il sindaco Balzani Si agpmppa

E ROMAGNA FORLÌ & CESENA

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

27/03/2013

Periodicità: Quotidiano

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press LinE

Tra gli assistenti civici la leghista Paola Casara VOLONTARI PER LA CITTÀ Ieri il sindaco ha consegnato le casacche verdi ai 22 nuovi cittadini che dopo un corso saranno impegnati a promuovere l'educazione alla convivenza e al rispetto

era anche la ca- pogruppo della Lega Nord Paola Casara tra i venti-

due nuovi assistenti civici che ieri hanno ricevuto l'attestato in Consiglio comunale. Prima di dare il via ai lavori della mas- sima assemblea cittadina il sin- daco Roberto Balzani ha conse- gnato personalmente, alla pre- senza della comandante della polizia municipale Elena Fiore, gli attestati al nuovo gruppo di Assistenti Civici di Quartiere

che hanno partecipato al corso di preparazione a fine 2012 e che stanno per diventare ope-rativi sul territorio. Nell'ambito della consegna degli attestati è stato ufficialmente dato il via alla neonata Associazione degli Assistenti Civici di Quartiere.

Paola Casara è quindi impe-gnata per la sua città. fatto - dice la capogruppo in Consi-glio comunale di Lega Nord -come esempio di impegno e per l'importanza di presidiare il territorio. E' ora di riprendere

un rapporto di vicinato che col passare del tempo è venuto a meno". L'iniziativa del vice sin-daco Giancarlo Biserna, con

l'atto di ieri, e la consegna delle casacche, diventa operativa a breve. I 22 volontari sono stati formati dopo 30 ore di lezione gestite dalla Polizia Municipale di Forlì. "Tale iniziativa da noi voluta - dice Biserna - in base alle direttive regionali, risponde alla realizzazione di una pre-senza attiva sulla città con il fi-ne, tra gli altri, di promuovere l'educazione alla convivenza ed il rispetto della legalità, il dialo-go tra le persone, l'integrazione e 1' inclusione sociale".

Pagina 13 FORLÌ

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il Resto del Carlino 27/03/2013 press unE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Conto da 51 milioni per scendere dal metrò Ai 28 già spesi bisognerebbe aggiungere rimborsi e penali. Opera pronta nel 2017 'FRC pronto nel 2017. Costo tota-le previsto 103 milioni (rispetto ai 92 iniziali si è saliti a 99,7 più 3,1 di contenziosi e consulenze'). Ven-tono i milioni di euro spesi sino-ra, tra progettazioni, espropri e la-vori fatti. Di questi, 9,5 milioni per i sottopassi. Con questi 28, sal-gono a oltre 51 i milioni di oneri e spese, più costi di risarcimento e cause legali, in caso la maxi-opera venisse interrotta. Lo ha detto il direttore di Agenzia Mobilità, in-gegner Ermete Dalprato, che per AM guida il progetto del metrò di costa. Il 21 dicembre scorso AM ha firmato un mutuo con la Cassa depositi e prestiti per 27 milioni di curo. Dei 42 milioni già erogati dallo Stato, 15 erogati e 9 ricevuti da AM. Le amministrazioni loca-li hanno anticipato altri fondi: 14 su 15,6 totali già dati da Rimini; 5,5 su 6,2 da Riccione; 5,5 su 7 (ma diventeranno 12) da AM; 7 dalla Regione. «Dopo 8 mesi di la-vori ha spiegato Dalprato

iniziati lo scorso luglio, è stato av-viato il 30% dei cantieri, ovvero 3,3 km dei 9,8 complessivi tra le stazioni di Rimini e Riccione. Fi-nanziamenti statali ulteriori per 14 milioni, spiega AM, sono atte-si per l'acquisto dei mezzi. La flot-ta, se formata da 9 mezzi, avrà fre-quenza di 10 minuti; con 11 mez-zi la frequenza si riduce a 5 minu-ti. Ad oggi AM ha comprato un

solo maxi-bus, per 1,9 milioni, dall'olandese Philleas. Potranno anche viaggiare fuori sede, «ad esempio con destinazione aero-porto». Ma per il tratto ulteriore, caldeggiato da Renzi (FdJ), Rimi-ni stazione - Fiera, di 45 km servi-ranno altri 40 milioni di curo, già chiesti allo Stato. Tornando alle penalità in caso di stop, d'attuali-tà sia per le richieste di M5S e co-

mitati, sia per l'inedita recente presa di posizione del sindaco di Riccione Massimo Pironi, AM ha fornito una scheda dettagliata. «Sarebbe una pia illusione sposta-re le risorse su altre opere per il nostro territorio», premette Dal-prato. Detto dei 28 milioni spesi, vanno aggiunti. 3,5 milioni per ri-soluzione contratto appalto prin-cipale; 3,5 costi di management e

rimborso spese sostenute; 500mi-la contabilizzazione opere sinora realizzate; 1,9 milioni per fornitu-ra primo veicolo; 3,2 per risoluzio-ne interferenze Rfi compratime n-to di Bologna e di Ancona; 2 mi-lioni di spostamento sottoservizi; 500mila risistemazione impianti Rfi; 1,5 pagamento ultima tran-che acquisizione aree Rfi; 1,5 com-pletamente) sottopasso Pascoli - Poerio; 500mila risoluzione con-tratto impianti ausiliari; 400mila costi management e impianto au-silio tecnico. Altri 4 da prevedere, secondo AM, per la «chiusura del procedimento espropriativo» (li-quidazione occupazioni, costi le-gali retrocessioni, costi interni di struttura). In tutto 51 milioni. Cui vanno aggiunti risarcimento danni, risoluzione mutuo, ulterio-re avanzamento interventi: AM dovrebbe lavorare 3-4 anni per li-quidare la complessa partita.

Mario Gradara

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il Resto del Carlino 27/03/2013 press unE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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Page 26: Rassegna stampa IDV 27-03

il Resto del Carlino 27/03/2013 press LinE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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GLUS: «L'OPERA E' UN'IPOTECA CHE GRAVERÀ SULLE TESTE DEI NOSTRI FIGLI, GONFIATE LE STIME DEI PASSEGGER»

«Chiudiamo subito i cantieri , la gestione ci dissanguerà»

Una maglietta per contestare la nnetropolltana di costa

I NUMERI

LA SPESA TOTALE

Dai 92 milioni iniziati si saliti a 99,7. A questa

cifra ne andranno aggiunti 3,1 per

contenziosi e consute ze. Sono 28 milioni già s pesi

)

«CHIUDERE i cantieri della me-tropolitana di Costa sarebbe anco-ra oggi il male minore. Nonostan-te le cifre dei risarcimenti e degli oneri dovuti in caso di interruzio-ne dell'opera, riteniamo che i co-sti di gestione futuri, al 65 per cen-to per legge a ricaduta sul pubbli-co, cioè sui cittadini, saranno un'ipoteca che graverà per sem-pre sulle teste nostre e quelle dei nostri figli». Il Movimento 5 Stel-le di Rimini, contrario da sempre alla maxi-opera, conferma tutte le proprie perplessità. «La gestione futura sarà a carico del cittadino — afferma il capogruppo consi-gliare Pierluigi Camporesi — cui andranno due terzi. del debito di gestione da ripianare. E il traspor-to pubblico è in rosso per defini-zione». «Il punto di non ritorno è

già superato — fa eco Carla Fran-chini, grillina e presidente della II commissione conti! iare, che in-sieme alla V presieduta da Sanme-le Zerbini ha convocato per un'au-

CARLA FRANCHINI «Netta parte progettuale it costo è del 15 per cento, qui siamo già at 50»

dizione il responsabile Tre di Agenzia Mobil ità, ingegner Ernie-te Dalprato Un anno fa le cose andavano assolutamente stoppa-le, senza alcuna conseguenza».

Wel dire che ritiene sia bene procedere, o questo punto?

«No il progetto andrebbe e va fer-

mato. Il grosso dei soldi spesi, mi si consenta, è aria fritta».

Ovvero? «Come ho rilevato durante la com-missione — continua la presiden-te grillina mentre nelle opere pubbliche mediamente il costo della parte progetwale si aggira in-torno al 15% del totale, qui siamo quasi alla metà, al 5OW»

Me in quello somma sono comprese anche gli espropri.

«Parte degli espropriati sarà lieta di transare pur di non vedersi quei treni quasi dentro casa. Re-sta comunque un'enormità. An-che perché riteniamo che le stime di utilizzo del Tre siano assoluta-mente gonfiate (. 3,7 milioni di pas-seggeri l'anno, ndr). Quei passeg-geri teorici sono ci saranno! E la linea l (per fortuna) resterà».

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pressunE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

(;11aSS1 hiSp h•emeteol

Gnassi la spunta e attacca "le tre meteore" URBANISTICA M5S non si presenta in consiglio, sindaco infuriato, Nel Pd defezi solo di Pironi e Zerbini. Piano Celle bocciato

F.

' la sua :vittoria politica, costruita dopo giorni di 'scouting' tra i con-

4 sigtien del Pd più inde- cisi sul voto ai piani edilizi del-l'Immobiliare Celle e di via Bor-ghi a Santa Giustina. Andrea Gnassi alla fine l'ha spuntata ie-ri notte in consiglio comunale: poco prima delle 23 arriva il vo-to contrario al piano dei cugini Paesani per la costruzione di u-na palazzina da 5.300 mq vici-no alla rotatoria sulla via Emilia all'altezza della statale 16. Quat-torici consiglieri del Pd più il sindaco, Savio Galvani (Fds) e Fabio Pazzaglia (Sei-Fc) boccia-no la variante al Prg per con-sentire la costruzione di negozi al dettaglio e uffici invece della destinazione all'ingrosso. Il Pdl vota a favore (assenti Alessan-dro Ravaglioli e Gennaro Mau-ro) con Gioenzo Renzi (fili), Marco Casadei (Lega Nord) e Bertino Astolfi (Rimini per Ri-mini) che fa parte della maggio-ranza. Nel Pd mancano Giovan-ni Pironi e Sanuele Zerbini. As-senti i tre consiglieri del Movi-mento 5 Stelle: Luigi Cainpore-si, Carla Frananti e Gianluca. Tamburini. A notte fonda il quadro che si delineava era quello di una bocciatura anche

per il progetto dei ventuno pri-vati di via Borghi per la costru-zione di 110 appartamenti. La linea dei sinda- co, dunque, è passata.

Niente

sgambetto. in apertura di se- duta, alle 18, le opposizioni tentano il 'col- p accid, sfrut- tando qualche assenza di troppo nel Pd, mentre tra i banchi del pubblico siedono una cinquan-tina di persone. La mossa però non sortisce l'effetto sperato, il numero legale non viene a mancare, nonostante quasi tut-ti gli esponenti del Pdl, quelli del M5S e della Lega non si sia-no presentati. In aula ci sono sedici consiglieri più iil sindaco, il quorum è salvo. Restano se-duti tra i banchi delle minoran-ze i consiglieri Pazzaglia, Giudi-ci del Pdl (che non segue le di-renive del coordinatore Fabrizio Miserocchi) e Renzi, Le loro presenze sono decisive per non fare mancare il numero legale. Nei Pd, seppure in ritardo, arri-

vano in aula anche i consiglieri Vincenzo Gallo e Mattia Morol-li; in bilico fino all'ultimo, alla fine votano contro. Pironi, as-surto a uomo della settimana per aver pesantemente attacca-to il sindaco in conanissione, non c'è. "Gli hanno consigliato di restare a casa" sussurra qual-cuno. Zerbini arriva in ritardo, ma esce per il voto. Non c'è nemmeno Stefano Brunori dell'ldv, che però aveva già an-nunciato la sua assenza per motivi personali.

Attacco ai grillini La ritirata innanzitutto dei consiglieri 5 Stelle, quindi dell'a ricotapat-ta il .Pd. Il sindaco si infuria, il capogruppo Marco Agosta par-la di "comportamento vergo-

gnoso". A usci- re allo scoper- to sono tre gio- vani consiglieri pd: Mattia Mo- rolli, Enrico Piccari e Simo- ne Bertozzi, che poi rilan- ciano la pole- mica su Face- book, "Arriva lo 'tsunami ce- mento', brilla- no le 3 stelle

dei banchi vuoti. Una pantomi-ma fatta assieme ad alcuni

berlusconiani. Ma non erano loro i rivoluzionari che volevano sfrattare la vecchia politica? I cittadini riminesi che chiedono un cambiamento di rotta, e tra questi gli elettori in buona fede del partito di Grillo, devono sapere che è finita la campagna elettorale" attaccano i tre ramponi 'dernocrat', L'ac-cusa ai 'grillini' è di defilarsi nel momento buono: "Quando si arriva al dunque c'è chi si na-sconde e c'è chi ci mette la fac-cia. Peccato che la faccia di qualcuno, invece, fosse nasco- Pagina 15

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Consiglio comunale ll sindaco col consigliere Mancini (Pd) trai banchi della maggioranza (Migliorint)

(;11aSS1 i" hp h•emeteol

sta tra i corridoi e i bagni". Il Movimento 5 Stelle chiari-

sce con :ma nota: "Oggi i nostri tre consiglieri non saranno in consiglio comunale - annuncia - e questo non per scansare una

responsabilità, ma per rimar-carne una molto più grande: né cori noi né tramite noi si porte-ranno avanti le logiche della politica che ha affossato questa città" e che "ha provocato enor-

mi passivi, mancato sviluppo, una situazione d'emergenza per la salute pubblica (fogne, Prii l. O, inceneritore)". t grillini citano il problema delle "88 va-rianti decise dal Pd di cui Gnas-

si era segretario provinciale" e attaccano "un sindaco che vor-rebbe rifarsi il maquillage per gridare come una verginella al mondo che lui è un ammini-stratore ecosostenibile".

Gnassi si prende la scena. Dopo settimane di attacchi, il sindaco nel suo discorso di ieri notte si prende la rivincita ami-che contro i grillini. "Qui p15 che Movimento 5 Stelle ci sono state tre meteore, che per tro-vare una giustificazione alla lo-ro assenza si sono rintanati nei corridoi, per non prendere la responsabilità di una scelta che cambia la direzione della città" attacca Gnassi parlando di "gruppo tre meteore". Il model-lo di sviluppo "che ci ha dato benessere per 60 anni, oggi ci consegna tutti i suoi limiti - ag-giunge Quel modello ci resti-tuisce i limiti in termini di qua-lità dell'aria, pini°. Se poi il si-stema fognario è saltato, e c'è un'indagine della Procura per epidemia colposa, vuole dire che miei modello che ci ha dato tanto va modificato".

Giovanni Bucchi

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press LinE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

:reciso e costante da a e del movrmer per non de-

e, visto a . ‘ebbraio,

lto accaduto per la Giunta

3 d ere le aspettative degli nr,r .i ttori'`si le g una n >t orca nes e no

che in erat ica anticipa I vanno in monta n a

Fo de°

a ai b anche 5 Stelle'

SAN CLEMENTE ilr,a di attivisti del Mos in en

n

stelle ( grilli si sorgo ri trovai; nei e del su e ieica o LOPid City per in

c n e i COnCittadMi. Molti gli interessati che sono stati avvidnat.,nonche la cur sita manifestata dagli stess

ministra tot i .a ci fa presagire che al>rrecord re donale del 42% cielo scorso 24-25 febbraio, frutto di>un malcontento gene alizzao dovrà eguire un impegno

e:tazione di una lista per le prossimne 1 amministra tive. "Lo >,scopo dei banchet

. . . e quello di seguire suggen-

enti e segnalazioni delle persone, G, i n effetti, in tanti hanno esp o la volontà di partecipare alla vita politica del proprio comune, e la o

ia di contribuire ai suo cambiamento e migli mento l o ma si cerca no ndidati e il Consil

MORCIANO Vacanze estive per i pensiona d il 25 ano al glio a alese. Comunepromosso il soci giorno climatico>in mo nta ,ria peri cittadini pensic n t che abbiano compiut e anni di età, !,uurnlrìi, e 55 anni, se donne. All' niz

ra perta morcianesi, p tranno partecipare anche

o abitanti della Valconca.

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Pagina 20 %sem una lezione di Bilancio

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Si spaccano i grillini di Bergamo. Non va giù la nomina di Martinelli

MilanoItalia.

Aria di fronda nel Movimento 5 Stelle bergamasco. Gli attivisti bergamaschi hanno

deciso di scrivere a Grillo e ai loro parlamentari per protestare contro la nomina del

blogger bergamasco Daniele Martinelli a commissario alla comunicazione dei

deputati grillini. Al nominato vengono contestate, oltre al suo passato nell' Idv, il

fatto di essere stato bocciato alle primarie per le regionali me soprattutto la sua

scarsissima partecipazione alla campagna elettorale, "cercando il massimo, con il

minimo sforzo". Non e' stato gradito nemmeno il metodo scelto per la nomina,

troppo "calato dall' alto". I grillini bergamaschi sono impegnati anche su un altro

fronte: stanno cercando di capire perche' il movimento ha riscosso meno successo

rispetto ad altre zone (15% alle Politiche, 11,7% alle Regionali, quarto partito a

Bergamo). Hanno quindi organizzato l' iniziativa "Sparate a zero sul Movimento 5

Stelle", chiedendo a non simpatizzanti di partecipare a una pizzata per spiegare ai

dirigenti perche' non hanno votato per il Movimento. Per ora gli iscritti sono stati

solo due.

Affari Italiani26/03/2013

Periodicità: sito web

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«La vittoria in Coppa Italia ha dato Lustro a tutta la città» L'assessore Guerrieri: «Sarà uno stimolo in più per 364 ragazzi del vivaio»

Bottaro, il coach

iondani e anello

il Resto del Carlino

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27/03/2013 press unE

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a Ravenna COI UNA cerimonia svoltasi ieri mattina nella sala consiliare del municipio, l'amministrazione co-munale con il sindaco Fabri-zio Matteucci e l'assessore allo sport Guido Guerrieri — si è con-gratulata con l'Acmar Basket Ra-venna per la recente vittoria nella Coppa Italia di DnB, un successo storico per la pallacanestro cittadi-na e per tutto lo sport ravennate. «Una vittoria — ha affermato l'as-sessore allo sport — che dà sicura-mente lustro a tutta la città, un tra-guardo la cui soddisfitzione è an-cora maggiore se si tiene conto che non era previsto a inizio sta-gione. Il Basket Ravenna è una re-altà trainante nello sport cittadi-no con i suoi 364 ragazzi del setto-re giovanile, e dimostra il buon la-voro operato da questa società, a partire dal 'vivaio' per arrivare al-la prima squadra». All'incontro, oltre alle autorità, erano presenti tutti i giocatori della formazione giallorossa, il presidente Roberto Vianello e l'intero staff tecnico.

«UNA delle cose più belle del no-stro successo in Coppa Italia — ha quindi raccontato, mostrando grande soddisfazione, il presiden-te del Basket. Ravenna, Vianello — è stato il grandissimo affetto che ci è stato testimoniato in que-sti giorni. A partire dai tantissimi nostri tifosi, per arrivare a molte società cestistiche di tutta Italia che si sono complimentate con noi. Non ultimo, e questo ci riem-pie di grande orgoglio, un fax di congratulazioni giunto anche dall'Emporio Armani Milano, la

i tifosi che ci stanno sostenendo con enorme affetto dall'inizio del-la stagione».

E QUINDI domani sera, in occasio-ne della partita interna dell'Ac-mar contro il Cecina, la Coppa Ita-lia verrà mostrata ai sostenitori ra-vennati. Il direttore generale Gior-gio Bottaro ha poi voluto ricorda-

re, «con un pensiero commosso, Roberto Ravaioli che ha aiutato la pallacanestro in tempi diversi da questi e scomparso nei giorni scor-si. Vogliamo anche dire grazie a quei 364 ragazzi che si sono appas-sionati al basket senza che in que-sto sport ci fosse una tradizione vincente a livello cittadino. Ades-so finalmente questa disciplina si

sta alimentando dei nostri risulta-ti». Una parola, infine sul gruppo e sul futuro prossimo a cui la squa-dra potrebbe andare incontro. «Con la ristrutturazione dei cam-pionati ha concluso Bottaro dall'anno prossimo la Legadue viene incontro al basket dilettanti-stico. Sarà suddivisa in due gior-ni, Gold e Silver, e in quest'ulti-mo approderanno le squadre pro-mosse dalla DnB. Quindi abbia-mo la storica possibilità accedere a un campionato in cui si potran-no tesserare anche giocatori stra-nieri. Cosa mai vista a Ravenna, una possibilità che non si era ne-anche mai potuta sognare prima qui e il merito è solo di questi ra-gazzi che la stanno rendendo pos-sibile».

PER LA SQUADRA ha parlato Giorgio Broglia, miglior giocato-re della finale di Coppa, che ha ringraziato tutti per l'affetto dimo-strato, mentre il sindaco, ripren-dendo le parole di Vianello, ha de-dicato la vittoria ai 364 bambini e ragazzi del settore giovanile: «Il successo potrà far avvicinare altri giovani a questo sport e il merito principale va alla tenacia e alla passione di Vianello, che ha sapu-to trovare un aiuto prezioso nell'Acmar e nella Fondazione Cassa di Risparmio e nel Comu-ne, per quanto possibile, un pun-to di riferimento. L'impegno che oggi prendiamo è quello di costru-ire ponti per il futuro, perché quanto fatto finora, soprattutto per il settore giovanile, non venga disperso».

Stefano Pece

formazione della massima divisio-ne. Segno che questi ragazzi stan-no veramente realizzando qualco-sa di importante per la prima squadra e soprattutto per tutto quello che c'è dietro, dall'under 19, formazione che ricordo sta do-minando il proprio campionato, al minibasket. Inoltre vorrei sotto-lineare che questo trofeo è di tutti

RAGGIANTE IL PRESIDENTE ROBERTO VIANELLO: «ABBIAMO RICEVUTO COMPLIMENTI DA TUTTA ITALIA, ANCHE DALL'EMPORIO ARMANI MILANO DI SERIE A»

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La squadra con i rappresentanti di Acrnar, Fondazione Cassa di Risparmio e Comune di Ravenna

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Acmar Da domani sera la Coppa Italia comparirà sulle maglie Ravenna

CI SARA UNA piacevole sorpresa per i tifosi che domani sera, giovedì, si recheranno al TalaCosta' per la gara di campionato tra Acmar e Cecina che inizierà alle 20.30. La società mostrerà a tutti la storica Coppa Italia vinta dieci giorni a Cecina nel-la finale contro Castellanza. Inoltre, sulle maglie

dei giocatori ravennati — come mostrato ieri mat-tina in anteprima dal giri Bottaro con la maglia di capitan Amoni — comparirà in alto a destra, all'al-tezza della spalla, un logo particolare e cioè quello della Coppa Italia, un 'marchio' che campeggerà sulla divisa della prima squadra dell'Acmar Ra-venna fino alla fine della stagione.

il Resto del Carlino

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