Rassegna Stampa Idv del prova

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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 02.08.2012 Pagina 1 di 44

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

02.08.2012

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extra IDV

Regionale

Bologna

Piacenza

Reggio Emilia

Modena

Ferrara

Ravenna

INDICE

Terremoto, sì del Senato, ora il decreto è legge. L'ira dell'Idv: "Andava discusso"02/08/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 4

Terremoto, sì del Senato, ora il decreto è legge. L'ira dell'Idv: "Andava discusso"02/08/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 4

Conservazione e Tutela delle tartarughe marine: sottoscritto in Regione il protocollo d’intesa02/08/12 Bologna2000.com 6

Merola: "L'estate di Ronchi funziona"02/08/12 Corriere di Bologna 7

Il documentario in onda su Rai 3. L'Idv: ci ripensino02/08/12 Corriere di Bologna 10

Il sindaco mette tutti a tacere «Ronchi? Ha fatto un ottimo lavoro»02/08/12 Il Resto del Carlino Bologna 11

«Orgogliosa di essere con i bolognesi»02/08/12 Il Resto del Carlino Bologna 14

Movida, Merola promuove Ronchi02/08/12 La Repubblica Bologna 16

Di Pietro mollato reagisce:stanno tradendo i lavoratori02/08/12 Libertà 18

Patto Pd-Vendola:no a veti all’Udc02/08/12 Libertà 19

«La più grave siccità degli ultimi 10 anni»02/08/12 Libertà 20

Provincia,due proposte per il consiglio02/08/12 Libertà 21

«Convocazione in ritardo»:il Consiglio di Cerignale per la cittadinanza al Dalai Lama finisce dal prefetto02/08/12 Libertà 22

Riva ricorda i suoi inizi a "Tonalestate"02/08/12 Il Resto del Carlino Reggio 23

Due dirigenti comunali salvati in extremis02/08/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 24

«Centro, adesso puntiamo su villa Giacobazzi»02/08/12 Gazzetta di Modena 25

«Dopo la fusione Hera punita dai mercati»02/08/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 26

Dopo la fusione, Hera perde il 2,5% Cosa ne pensa il sindaco Pighi?02/08/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 27

Stasera incontro pubblico sulla violenza alle donne02/08/12 Il Resto del Carlino Ferrara 28

Le ricerche idrocarburi a Ferrara sotto la lente dei magistrati02/08/12 La Nuova Ferrara 29

Il panino divide la sinistra Gli Ecologisti criticano l’Idv02/08/12 La Voce di Romagna Ravenna 30

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Forlì Cesena

Rimini

Nazionale

«Niente assessorato a Donini»02/08/12 Corriere Romagna Cesena 31

Beagle, la Provincia al Comune: ripensaci La Lega del cane presenta una nuova richiesta02/08/12 Il Resto del Carlino Forlì 32

SEAF/1 Maggioranza spaccata Minoranza e sindaco ai ferri corti02/08/12 La Voce di Romagna forlì 33

Università, i riminesi scelgono “casa”02/08/12 Corriere Romagna di Rimini 34

«Fellini fondamentale alla città Per risanare i conti in rosso si usino i finanziamenti del Trc»02/08/12 Corriere Romagna di Rimini 35

Riminesi, addio università: dopo il diploma prosegue uno su due02/08/12 Il Resto del Carlino Rimini 36

Il Comune ‘confina’ i pr davanti ai cantieri02/08/12 Il Resto del Carlino Rimini 37

Errani: “Pronto a riferire all’assemblea”02/08/12 La Voce di Romagna Rimini 38

Vendola e Bersani fanno coppia e fanno la corte a ‘Pierferdi’02/08/12 La Voce di Romagna Rimini 39

Sempre meno tentano la strada dell’università02/08/12 La Voce di Romagna Rimini 40

Brunori (Idv) “Ok a sostenere Aeradria, ma con vincoli precisi”02/08/12 La Voce di Romagna Rimini 41

“Pironi, provi a vivere una notte da noi”02/08/12 La Voce di Romagna Rimini 42

‘Abc’, accordo su cinque punti Rivolta Lega-Idv02/08/12 Il Resto del Carlino 43

Prima Grillo, ora gli ex comunisti Tutti scaricano il Tonino furioso02/08/12 Il Resto del Carlino 44

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Terremoto: sì del Senato, ora il decreto è legge. L'ira dell'Idv: "Andava discusso" Con 247 sì, 11 no e 4 astenuti palazzo Madama appone la fiducia al prowedimento che sblocca 2,5 miliardi di euro per le zone terremotate. Critici Lega e Di Pietro. I sindaci dei comuni colpiti: "Segnale positivo dopo un inizio stentato. Ma l'emergenza continua perchè abbiamo bisogno di dipendenti a tempo determinato"

di Annalisa Dall'Oca I Emilia Romagna I i agosto 2012

Il governo Monti ha incassato la fiducia del Senato e il decreto sul terremoto è diventato legge. Senza emendamenti, ma non senza polemiche. La votazione a palazzo Madama, che si è conclusa con 247 sì, 11 no e 4 astenuti, ha dato il via libera alle misure urgenti in favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia, della Lombardia e del Veneto. Ma l'ok è arrivato accompagnato dalle proteste della Lega Nord, che non ha votato, e dell'Italia dei Valori, contraria. In disaccordo con un prowedimento "lacunoso e insufficiente", inviato dalla Camera al Senato in forma blindata, spiega Nello Di Nardo, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Ambiente e Territorio a Palazzo Madama, "solo per tentare

di frenare lo scollamento della maggioranza prowisoria, talmente divisa da non essere in grado di approvare un prowedimento atteso da ben tre regioni".

Scontento dell'approvazione lampo anche il Pdl, che avrebbe preferito aggiungere qualche emendamento al testo di legge. Come quello, bocciato dal governo, che avrebbe dovuto salvare dall'abbattimento migliaia di edifici abusivi collocati tra Ischia e l'entroterra campano. Il blitz è stato messo in atto da 19 senatori tra gli iscritti al partito delle libertà e i "responsabili", che all'ultimo minuto hanno tentato di infilare un paragrafetto sul condono nel testo della legge, perchè "esiste la sofferenza in Emilia, ma c'è anche una sofferenza in Campania". Incassando però un nulla di fatto. Monti del resto era stato chiaro, il 6 agosto i termini per l'approvazione sarebbero scaduti e il via libera era necessario per garantire almeno quella prima ondata di aiuti che, in Emilia, servono come l'aria.

Convertito in legge, il decreto 74 sbloccherà finalmente i 2,5 miliardi di euro in tre anni stanziati dal governo Monti a sostegno delle popolazioni terremotate e consentirà, alle regioni colpite dal sisma, di iniziare la ricostruzione. "E' un primo passo utile per affrontare con urgenza i problemi della ripresa sociale ed economica dei territori investiti dal terremoto — spiega Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna e commissario delegato alla ricostruzione -. Va detto però che diverse questioni importanti rimangono non risolte, dal tema del differimento dei termini per gli adempimenti fiscali e tributari, a quello relativo al credito d'imposta per quanti investono nella ricostruzione. Solo per fare alcuni esempi".

"L'ok del Senato — chiarisce infatti Rudi Accorsi, sindaco di San Possidonio — darà la possibilità al commissario Errani di intraprendere quel percorso urbanistico fatto di riforme e deroghe che ci permetterà di iniziare a lavorare per rimettere in piedi l'Emilia, la nostra terra". Che a causa delle scosse del 20 e del 29 maggio ha riportato danni per 13,2 miliardi di euro.

"Tuttavia — aggiunge Accorsi — questo è solo un primo segnale positivo dopo un inizio stentato". I sindaci dei Comuni terremotati, così come l'opposizione al governo, si aspettano ulteriori interventi da parte del premier Monti. Una deroga efficace al patto di stabilità, "che nelle condizioni attuali porta solo a una burocrazia assurda e controproducente", e una distinzione netta tra chi vive la condizione di terremotato e chi invece, comune emiliano romagnolo, ha subito danni a causa del sisma ma ha le strutture integre.

Inoltre, chiedono ancora gli amministratori locali, "abbiamo la necessità di assumere qualche dipendente in più a tempo determinato, perché questa situazione che stiamo vivendo non è normale, e non lo sarà almeno per tutto il prossimo anno. Così — aggiunge Accorsi — servono forze nuove per riuscire a garantire servizi maggiori alla popolazione, che oggi si trova ancora in una situazione drammatica".

Un altro punto sul quale i sindaci sono irremovibili riguarda i criteri di ricostruzione. Come avevano segnalato aziende e imprese, specialmente per quanto riguarda il settore agricolo, "sarebbe anti economico riedificare una struttura inagibile seguendo le caratteristiche che aveva in precedenza". Pertanto, afferma Accorsi, è

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necessario che "alle nostre imprese si consenta di seguire criteri diversi". "Per ricostruire un fabbricato com'era prima del terremoto, generalmente in pietra, i costi si aggirano intorno ai 2000 euro al metro quadro —spiega Pierluigi Bolognesi, direttore di Confagricoltura Modena — invece, per erigere una struttura più moderna e funzionale ne basterebbero dai 500 ai 1.000. Non è conveniente, quindi, rispettare i vecchi canoni quando non si parla di edifici storici".

E lo stesso discorso vale per capannoni, stabili, fabbricati. Per le migliaia di edifici inagibili che costellano la bassa modenese e ferrarese."11 Governo avrebbe dovuto fare molto di più nei confronti delle popolazioni colpite — accusa Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord al Senato — a cominciare dal sostegno alle imprese per difendere i posti di lavoro e ai fondi da destinare alla ricostruzione. In segno di rispetto nei confronti di tutte quelle famiglie che da mesi vivono nelle tende. Il provvedimento doveva essere migliorato: sarebbe stato sufficiente discuterlo un giorno in più al Senato e alla Camera".

Ma ormai il decreto è legge e ora, ricordano i sindaci emiliani, non resta che andare avanti e iniziare a ricostruire. In attesa di ciò che da settimane in regione si chiede a gran voce: una legge per la ricostruzione adeguatamente finanziata. "Come del resto si fece in passato in occasioni simili — ricorda il commissario Errani — capace di rispondere anche alle diverse questioni rimaste irrisolte con il prowedimento varato dalla Camera oggi".

Precedenti di questo articolo

Terremoto, Monti pone la fiducia sul decreto. Di Pietro: "E' uno scandalo"

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press LinE 02/08/2012

Conservazione e Tutela delle tartarughe marine: sottoscritto in Regione il protocollo d'intesa

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Un nuovo strumento di tutela della biodiversità nel Mare Adriatico: con la sottoscrizione del protocollo d'intesa

triennale av .,e,nuta oggi a Bologna. si è costituita la Rete Regionale per la ConseR'azione e la Tutela delle Tartarughe

marine. Oltre alla Regione hanno siglato l'intesa le Province costiere dell'Emilia-Romagna. I Università di Bologna.

l'Istituto :ooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna, la Direzione Marittima di Ravenna per

le capitanerie di porto di Ravenna. Rimini e Porto Garibaldi. il Corpo Forestale dello Stato, ARPA Daphne. e le diverse

fondazioni da anni impegnate nella tutela dell ambiente. come la Fondazione Cetacea, il Centro ricerche marine di

Cesenatico e l'associazione Arche.

'La sottoscrizione del protocollo ha formali=ato una sinergia già in atto tra diverse istituzioni. che si rafforza con la

costituzione del tavolo di indirio e coordinamento — ha detto l'assessore all'Ambiente Sabrina Freda —

tanto più importante in un momento in cui il Decreto 95 sembra mettere una seria ipoteca sulla sopra4ivenza dÌ

fondazioni quali il Centro ricerche marine. CerAaambiente e addirittura della stessa Agenzia regionale per la

protezione dell Ambiente. Occorre invece più integra -zione tra le politiche settoriali. considerando l'ambiente come

tema trasversale e rafforzando le possibili sinergie

Il protocollo recepisce le linee guidi per il recupero, soccorso. affidamento e gestione delle tartarughe marine ai fini

di riabilitazione manipolazione e rilascio a scopi scientifici emanate dal 1.1MMA. Ministero dell Ambiente e della

Tutela del Territorio e del Mare: Le linee guida recepiscono. a loro volta. le direttive della Comunità Europea in

materia di tutela ambientale. Con questo strumento la Regione Emilia Romagna intende tutelare la peculiarità

dell'ambiente marino antistante le proprie coste, ricco di biodiversità ed in particolare l'areale di alimentazione di una

numerosa popolazione di Caretta caretta.

Le tartarughe marine sono animali protetti — ha spiegato Sauro Pari della Fondazione Cetacea — Nell'Adriatico è

una grande concentrazione di Caretta caretta, pari forse solo a quella delle coste libiche E' importante aver messo in

campo un'azione di salvaguardia in una delle zone più antropizzate e più turisticamente fruite . .

'Nel 2010 tra Emilia-Romagna e ','eneto si è registrato lo spiaggiamento di 135 tartarughe marine. vittime di un

parassita e curate dal centro recupero e poi reintrodotte in mare — ha detto Affilio Rinaldi del Centro Ricerche marine

di Cesenatico — Nel corso dell'ultimo inverno circa 45 tartarughe sono state recuperate perché in difficoltà per il

grande freddo e curale nel Centro di Riccione Questo coordinamento é importante anche dal punto di vista

scientifico. per la raccolta dei dati'

Gli studi ci dicono che la tartaruga Caretta caretta non viene sulle coste dell'Emilia-Romagna per deporre le uova. ma

usa l'alto Adriatico come nurser), cioè per nutrire i piccoli Si tratta infatti di un mare poco profondo, ricco di crostacei .

Lina Volta cresciuta la prole le tartarughe tendono a migrare pii. a sud. L indice di recupero delle Caretta caretta sulle

coste dell'Emilia-Romagna è pari a 7.5 tartarughe per chilometro, contro Una media nazionale di 0.4. un indice che

dimostra la consistente presenza delle tartarughe in questa zona e l'esistenza di un sistema organizzato per il

recupero

Il Protocollo prevede inoltre la costituzione di un tavolo di indirio. coordinato dall'assessore all Ambiente della

Regione Emilia-Romagna e composto da un referente per ciascun Ente sottoscrittore, che programmerà le attività

della Rete con l'indicazione della tempistica. dei costi e delle modalità operati v e a tali scopi necessarie

La Rete intende dimostrare come le strategie sinendiche possano reali are nel modo migliore QII obiettivi di tutela

dell ambiente e del/ ecosistema previsti dalla Costituzione — ha agghiaio l'assessore Freda — e permetterà di

contribuire concretamente alla tutela delle specie di tartarughe marine più a rischio, valorizzando l'attività svolta

costantemente sul territorio dalle associazioni che operano, spesso su base volontaria, per la conservazione e tutela

della flora e della fauna marina

L'azione C011QiUllt3 degli enti sottoscrittori coordinerà le strutture di soccorso presenti sul territorio. effettuerà il

monitoraagio sullo stato di conservazione delle tartarughe marine e curerà la divulaazione dell'attr,ità di ricerca e la

sensibili azione della popolazione sulle tematiche inerenti la protezione dell'ambiente marino-costiero

Bologna 2000

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press LITE 02/08/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

Difence l'assessore nella guerra ce i cecibel: «la funzionato I suo modello per la musica nelle sere d'estate»

Merola a Pd): «Bravo Rombi» Ma, il seoTetario Donini chiede un faccia a faccia. al sindaco

Il sindaco Merola difende il suo asses-sore Alberto Ronchi, anche dalle critiche del I'd «11 modello di una città che fa mu-sica fino alle 23.30 ha funzionato, mi sem-bra un ottimo modello, se ci sono delle proposte alternative ne discuteremo.

Finora non ho visto alternative ma so-lo ostacoli». Ma il segretario dei Pd, Raffa-de Donini vuole un chiarimento e chiede-rà un incontro al sindaco.

ALLE PAGINE 2 E 3 RomanInl

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press LITE 02/08/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

Merola: «L'estate di Ronchi funziona Non ho visto alternative, solo ostacoli» L'appoggio di Roversi Monaco: «Impressione positiva dai concedi»

Nella contesa aperta tra Alberto Ronchi e il Pd sul tema dell'estate musicale in città il primo cittadino, Virginio Merola si schiera con il suo assessore. «Il modello di una città. che fa musica fino alle 23.30 • ha detto il sindaco — ha funzionato, mi sembra un ottimo modello. Poi se ci sono delle proposte alternative ne di-scuteremo. Ma finora non ho visto al-ternative ma solo ostacoli». L'ultima parte del suo ragionamento era pro-babilmente più riferita ai comitati che agli esponenti del suo partito ma non c'è dubbio che quando Ronchi dice che «il nodo politico su cosa fa-re in estate vada sciolto una volta per tutte» abbia dalla sua parte il pri-mo cittadino. «Ci sono opinioni ha proseguito Merola — e poi le pro-cedure di Tribunale che non fanno parte della partecipazione, ma intan-to l'estate è stata fatta e abbiamo di-mostrato che è un buon modello che può funzionare. Poi il consiglio co-munale e la giunta decideranno, è lo-ro compito farlo». Con la giunta e con l'assessore Ronchi si schiera ad-dirittura il presidente della Fondazio-ne Carisbo, Fabio Roversi Monaco: «Sono stato più volte in piazza Verdi

spiega • e ne ho tratto un'impres - sione molto positiva, soprattutto per quanto riguarda i concerti dell'Acca-demia pianistica di Imola. Devo dire,

che ho visto ben altro, in termini di degrado, in epoche anche recentissi-me. Basti pensare a piazza Verdi»,

L'assessore Ronchi sperava proba-bilmente che dopo la brusca decisio-ne di sospendere tutti i concerti al-l'aperto ci fosse un moto d'indigna-zione della città.. E in questo senso ha vinto la sua scommessa. Ieri sono intervenuti anche i sindacati a prote-

stare anche perché quello che sta ac-cadendo danneggia gli artisti e i lavo-ratori dello spettacolo. Valgano per tutti le parole di Alessio Festi, sinda-calista della COI: «E incredibile che una città come Bologna debba rinun-ciare ai concerti estivi. Che in questa città l'orchestra del Teatro comunale non possa esibirsi in piazza Verdi è una cosa davvero mortificante e cre-do che ci vorrebbe una reazione del-la città». Anche l'associazione stu-

dentesca l'Altra Babele ieri si è unita alle preoccupazioni delle altre realtà. associative e ha chiesto che venga ap - provare un regolamento che consen-ta lo svolgimento dell'estate musica-le.

Paradossalmente le resistenze maggiori alla linea Merola-Ronchi vengono dalla sua stessa maggioran-za. A parte i mal di pancia del Pd ieri

anche l'Italia dei Valori, che pure ha un solo consigliere a Palazzo, ha so - stenuto che forse c'erano soluzioni alternativa alla cancellazione di tutti i concerti e che, rivolgendosi a Ron-chi, ha fatto sapere che non sarà. ostaggio di «assessori decisionisti». Il Pdl invece chiede le dimissioni del-l'assessore Ronchi, definito «autori-tario e offensivo».

O. Ro, C RIPRODUZIONE RISERVATA

Il bilancio e l'avvertimento del. sindaco t, estate e stata fatta e ahManto dlinogt§ -,

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Sotto accusa L'assessore Alberto Ranch

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CORRIERE DI BOLOGNA press LITE 02/08/2012

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press LITE 02/08/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

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pressunE

il Resto del Carlino 02/08/2012 Bologna

Decibel, Merola blinda Ronchi La musica è finita «Ha lavorato bene». I locali: «E una bega poli -dea Servizi

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Il sindaco mette tutti a tacere «Ronchi? Ha fatto un ott' o lavoro» 'il suo modello fitnziona. E non ho visto alternative, solo ostacoli»

NELLA GUERRA dei decibel, il sinda-co Virginio Merola fa da scudo al suo as-sessore alla cultura. Martedì, dopo una pronuncia del Tar (su esposto di comita-ti) che accusa il Comune di avere auto-rizzato concerti con sforamento dei deci-bel consentiti da una legge regionale, l'assessore Alberto Ronchi ha cancella-to tutti i concerti all'aperto del cartello-ne estivo I3è. Invocando, per il 2013, un. regolamento ad hoc, pena la fine delle estati bolognesi. Merola si schiera con Ronchi. «Il modello di una città che fa musica tino a I l 23,30 •

ha funzionato, mi sembra un ottimo mo-dello. Se ci sono proposte alternative ne discuteremo».

FINORA, però, sottolinea il sindaco, di soluzioni differenti non si è parlato. «Ci sono opinioni e poi le procedure di tri-bunale, che non fanno parte della parte-cipazione. Proposte alternative non ne abbiamo sentite, se non ostacoli. Ma in-

MARCO LISE PC Li «La rassegna estiva è stata un fattimento, altro che storie Questa giunta è incompetente»

tanto restate è stata fatta e abbiamo di-mostrato che è un buon modello che può funzionare». Quanto al regola- mento, «il consiglio comunale e la giunta decideranno, è loro compito farlo. Ne discuteremo. Ci sarà occa-sione per sistemare le cose, c'è biso-gno di regole». Quanto al Pd, da cui non sono mancate critiche a Ronchi, Merola commenta: «Il Pd? E il consi-.

o comunale che approva il regola- mento acustico e quello per l'Irti-

lizzo delle piazze. E una discussione che va assolutamente fatta, come ha detto Ronchi». Ti tema, spiega il sindaco, «è la convivenza urbana, l'offerta culturale in questa città. Credo che sia risolvibile at-traverso un regolamento acustico e di utilizzo delle piazze che tenga conto che bisogna fare attività culturali per far vi-vere la città».

MA IL TEMA, afferma Marco Lisci, capogruppo del Pdl in Comune, «non è se fare musica, ma come, dove e con che programma farla. Il modello dell'estate è stato un fallimento. Se il sindaco non l'ha compreso o è in malafede o non sa cosa dire pur di difendere Ronchi». Se-condo Lisci, la decisione del 'Far «certi-fica l'incompetenza di una giunta che invece di risolvere i problemi li crea, che invece di cercare il dialogo alimenta lo scontro, che invece di far partecipare e margina». Critiche anche dall'Idv. «Non ci sono stati solo ostacoli, come so-stiene il sindaco — dice il coordinatore Sandro Mandi ni —, ma anche proposte alternative e complementari, Certo, ri-correre al Tribunale non fa parte della buona pratica della partecipazione, ma non è colpa dei giudici o dei cittadini se non è stato adottato il regolamento acu-stico».

press LITE

il Resto del Carlino 02/08/2012

Bologna

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press LITE

il Resto del Carlino 02/08/2012 Bologna

ALESSO FEST' (SLC-COILI «INCREDIBILE: BOLOGNA DEVE RINUNCIARE A UNA PROGRAMMAZIONE ESTIVA DI QUALITÀ CHE È ANCHE OCCASIONE DI RIQUALIFICAZIONE»

STEFANO ORENAN1N IFSTELCISU «MAGARI NON LO SI PENSA, MA GLI ARTISTI SONO ANCHE DEI LAVORATORI, CHE RESTANO STRITOLATI TRA GLI OPPOSTI FRONTI»

SANDRO AANDINIIIDV1 «LA CONTRAPPOSIZIONE TRA [ASSESSORE E I COMITATI È FINITA NEL PEGGIORE DEI MODI: MA NON C'ERA ALTRA SOLUZIONE?»

ASSOCIAZ1OOE 'L'ALTRA BADELE' «L'AMMINISTRAZIONE DEVE DARE IL GIUSTO PESO A TUTTE LE MINORANZE, CHE PERÒ NON POSSONO PRETENDERE IL SOPRAVVENTO»

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bro. E Silvana Mura, deputato Idv, polemizza con la scelta della Rai di mandarlo in onda proprio stasera. E se stasera alle 19 Paolo Bolognesi (presidente dell'Associazione fami-gliari delle vittime) e Roberto Scar-

IL SEGRETO DI STATO

«L'unica ragione di Stato è la verità, come ha detto l presidente del Consiglio

a Palermo ricordando l'omicidio di Falcone»

press LITE

il Resto del Carlino 02/08/2012

Bologna

«Orgogliosa di essere con i bolognesi» Il ministro Cancellieri oggi alla cerimonia: «Partecipo con commozione» .......

DOPO l'arrivo delle staffette podi-stiche in Montagnola, già alle 6,30, il primo momento ufficiale per commemorare la strage alla Stazio-ne del 2 agosto 1980, sarà alle 8,30 nella sala del consiglio a Palazzo d'Accursio, dove le autorità incon-treranno l'Associazione familiari vittime della strage. A rappresenta-. re il Governo sarà il ministro dell'Interno Annamaria Cancellie-ri, che a Bologna è rimasta legata dopo il suo anno e mezzo da com-missario prefettizio: «Partecipo con commozione, perché so cosa si-gnifica per la città la ferita della strage e quanto il dolore sia ancora vivo ha detto in un'intervista a Radio I —. L'unica ragione di Sta-to è la verità, come ha detto il presi-dente del Consiglio a Palermo ri-cordando l'omicidio di Falcone». E ai famigliari delle vittime: «L'im-pegno del Governo è quello della massima trasparenza». Alle 9,15 partenza del corteo che da piazza Nettuno arriverà in piazza Meda-glie d'Oro per la deposizione di co-rone alla lapide in sala d'aspetto. In piazza Maggiore, alle 21,15, il concerto dell'Orchestra del Teatro Comunale. Ma è la proiezione del documentario 'Un solo errore' dì Matteo Pasi, che andrà in onda sta-sera alle 23,40 su Rai3, una delle micce che hanno appiccato il :fuo-co alle polemiche. Proiettato lune-dì scorso in piazza Maggiore, con-tiene un'intervista a Valerio Fiora-vanti (che però l'ha disconosciuta), condannato con Francesca Main-

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press LITE il Resto del Carlino

02/08/2012

Bologna

presentano all'Ambasciatori W1.1fbro Stragi e mandanti', il depu-

ifàto Pii Enzo Rati rincara la po- Iernicl sugli autori materiali. Te-

infatti, su Facebook, ha spie- gato di aver recuperato altri do- cumenti in Senato che finiran- no nel libro che sta scrivendo

sostegno della tesi alte rnati- a: «Mambro e Fioravanti so- o innocenti — insiste — la

condanna fu per coprire il lodo-Moro', cioè l'accordo del governo che consentiva ai palestinesi di operare in Italia». Chiama in causa an- che Mauro Di 'Vittorio, una delle vittime e sul suo ruo-

lo, vicino ad Autonomia Operaia. Su questo fronte, Daniele Pifàno, di Automom la Operaia, risponde che «mai abbiamo saputo o avuto notizia dell'esistenza di un compa- cmo dell'autonomia tra le vittime della strage. Ho dato mandato — conclude di sporgere denuncia contro quest'accusa». Ribatte Rai-si: «Mai detto che è stata Autono-mia Operaia». Interviene sulle polemiche di que-sti giorni anche Pierluigi Bersani, leader del Pd, garantendo a Bolo-gnesi che il partito farà «argine al tentativo di inquinare l'esito dei processi, ma resta da capire chi fos-sero i mandanti e quali forze abbia-no agito».

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Agosto senza concetti red, mav^c vomllParcoNord e la cl.icatoma chilw

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press unE 02/08/2012

la Repubblica

BOLOGNA

Il sindaco chiude le polemiche dopo lo stop del Tar ai concerti: "L'estate con la musica fino alle 23 e 30 ha funzionato bene"

Merola blinda l'assessore Ronchi IL SINDACO Virginio Merola interviene sul caso della so-spensione dei concerti all'a-perto, decisa dopo la sentenza del Tar che ha dato ragione ai comitati anti-rumore: «Siamo pronti a discutere - dice - ma il modello di una città che fa musica fino alle 23.30 ha fun-zionato». Un sostegno aperto all'operato dell'assessore alla Cultura, Alberto Ronchi.

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Agosto senza concerti red, qolo il Parco N ord

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COSIPIAZZAVERD RUJI,D1

press unE 02/08/2012

la Repubblica

BOLOGNA

Movida, Merola promuove Ronchi Il sindaco: "Pronti a discutere, però la musica in città fino alle 23.30 ha funzionato "

«LA musica fino alle 23 e 30 è un ottimo modello». Puntuale arri-va la risposta del sindaco Virgi-nio Merola, dopo la decisione di sospendere tutti i concerti in car-tellone. Una risposta che certa-mente deluderà i comitati anti-degrado. Merola blinda infatti l'operato dell'assessore alla Cul-turaAlb erto Ronchi e promuove la rassegna estiva conclusasi in

anticipo dopo la sentenza del Tar. Deve però fare i conti dentro la sua maggioranza, con l'Idv già sul piede di guerra (mentre il Pdl continua a chiedere le dimissio-ni diRonchi). Oralapalla passa ai partiti, che dovranno scrivere un nuovo regolamento acustico.

«L'estate è stata fatta. Abbia-mo dimostrato che è un modello che può funzionare — ragiona

Merola —. Poi il consiglio e la giunta decideranno. Sono fidu-cioso». Indietro però non si tor-na. «Il modello di una città che fa musica fino alle 23.30 ha funzio-nato, mi sembra ottimo. Se ci so-no proposte alternative ne di-scuteremo». Ma fino ad ora sono arrivati solo «ostacoli», lamenta il sindaco.

«Non è vero», ribatte il coordi-

natore dell'Idv Sandro Mandini, «le proposte ci sono state». Quel-lo del dipietrista è un vero attac-co alla giunta e a Ronchi. «La di-scussione sul regolamento an-dava fatta prima», accusa Man-dini, che prende di mira anche l'assessore al Traffico Andrea Colombo: «Da vari mesi e su vari temi, come i T -Days, assistiamo ad un atteggiamento di alcuni

assessori più orientato alla ricer-ca di visibilità che di soluzioni condivise». Se la prendono inve-ce con i comitati i sindacati degli orchestrali del Comunale. «Gli artisti sono dei lavoratori che re-stano stritolati. È mortificante, ci vorrebbe una reazione della città», dicono Cgil e Cisl.

(b. per.)

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

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Antonìo N Metro

Patto Pd-Vendela: no a veti MIT&

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Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto Diffusione: 26.480

Di Pietro mollato reagisce: stanno tradendo i lavoratori ROMA- Alla fine, ad uscire dall'in-quadratura della foto di Vasto, è proprio chi quell'im.magine vol- le scattare: 'Antonio Di Pietro. L'ex Pm, del resto, cori Bersani sembra non voler più cercare il contatto e già di prima mattina scava netto il solco tra sè e il Pd salutan-do caustica-mente sia l'incontro tra il segretario Democrato e Nichi Vendo-la («incontra Vendola? E noi stiamo incontrando i cittadini... », dice prima di entra-re alla Cassazione per consegna-re i quesiti referendari) sia l'inte-sa politica tra i due («senza di noi Vendola tradisce i lavoratori).

Parole che dispiacciono al lea-der di Sei che con Di Pietro ha pure tentato di costruire un'al-ternativa ma che ora lo costrin-gono a scuotere la testa puntan-do il dito contro il »«propagandi-smo esagerato».

All'indomani della presenta-zione del patto fra democratici e

progressisti di Bersani, Di Pietro appare ancora più isolato per-dendo anche il governatore pu-gliese, che più volte aveva tenta- to di fare da. pontiere tra Idv e Pd. Basti pensare che solo un mese fa Vendola disse di essere dispo-sto a sedersi a discutere con il Pd solo se ci fosse stato anche An-tonio Di Pietro.

Forse anche per questo il lea-der Idv dice di non voler credere ad una rottura con Vendola che, dopo il "no, grazie" con cui Bep-pe Grillo ha sbrigativamente li-quidato le sue offerte di alleanza, potrebbe creargli notevoli pro-blemi interni al partito. Le prime avvisaglie non si sono fatte at-tendere e la granitica compattez-za di Idv nei confronti del suo leader mostra qualche crepa: «Mi auguro che Di Pietro rinvii al mittente le accuse di non voler far parte della coalizione di cen-trosinistra e chieda al più presto un incontro con Bersani e Ven-dola», dice il suo capogruppo al-la Camera, Massimo Donadi che aggiunge subito che «una rottu-ra col centrosinistra sarebbe let-teralmente antitetica a tutto quanto deciso nell'ultimo con-gresso nazionale». Chiedendo un'eventuale convocazione de-gli organismi di partito, Donadi affonda la lama e spiega che, al di là della dialettica e della polemi-ca politica, «tuttavia non si può più nemmeno fingere di non ve-dere che Idv, ormai da mesi, non sembra avere alcun interesse per la costruzione di tale coalizione, rincorrendo il massimo di con-flittualità con i potenziali alleati».

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Patto Pcii-Vendola. no a veti all'Udc Scaricata l'Idv. Bersani: ha scelto un'altra strada. Primarie per il leader Sel

ROMA - Il patto dei progressisti c'è, quello tra progressisti e mo-derati arriverà. Pierluigi Bersani è soddisfatto: il centrosinistra, da lui immaginato per vincere le e-lezioni, sta prendendo forma. Ni-chiVendola dà il via libera a quel-lo che lui battezza il ''polo della speranza", non inette veti all'Udc e annuncia la sua candidatura al-le primarie, passo non temuto dal segretario del Pd che, nono stante le pressioni interne, vuole la legittimazione popolare per la corsa a Palazzo Chigi. Fuori dai giochi resta Antonio Di Pietro.

E una castello delicato quello che il Pd sta cercando di costrui-re in vista del voto. Basta guarda-re la sollevazione della base di Sei all'apertura, subito dopo mini-mizzata, di NichiVendola all'Udc per capire come da qui alle de-

zioni, come ammette Bersani, «c'è lavoro da fare». Ma per il se-gretario Pd il percorso è tracciato: prima un'alleanza di centrosini-stra con chi accetta «gli impegni imprescindibili», a fine anno le primarie e poi un patto di legisla-tura con i centristi. Le intese di massima già ci sono ma, spiega-no esponenti democratici, è me-glio non enfatizzarle per evitare ripercussioni negative sia sull'e-lettorato moderato di Pier Ferdi-nando Casini sia su quello di sini-stra di NichiVendola.

Il governatore pugliese è il pri-mo ad andare con i piedi di piombo. «È necessario - sostiene - costruire la coalizione del futu-ro per costruire un'alternativa a 30 anni di liberismo esasperato». Per farlo, sostiene al termine del-l'incontro con Bersani, serve «u-

della base. «Nessuna svolta, non metto veti a nessuno ma penso sia molto difficile per me sentir-mi alleato a Buttiglione e vicever-sa», minimizza poi, nel pomerig-gio, il leader di Sei in una confe- renza stampa in cui, anche per rassicurare gli elettori di sinistra, annuncia la sua corsa alle prima-rie e presenta il suo documento, vicino alle posizioni del Pd tran-ne che per la posizione a favore dei matrimoni gay.

Sel punta a mantenere la pro-pria identità e respinge come «fantapolitica» tentazioni, pre-senti nel Pd, di una lista unica per le elezioni. Anche Bersani prefe-risce pensare a due campagne e-lettorali separate mentre nella nuova fotografia di centrosini-stra, sparisce uno dei protagoni-sti della foto di Vasto: Antonio Di Pietro. «Ha scelto un'altra stra-da», è l'addio di Bersani che non prevede incontri con l'ex pm. E ieri anche Vendola sembra chiu-dere un rapporto che fino a poco tempo fa pareva saldo.

Pierluigi Bersani e Nicki Vendola: trovato l'accordo per quello che viene definito dal leader Sel il «polo della speranza».

na coalizione larga e plurale», che dia il benvenuto a coloro, Udc compreso, che mettano al centro «i diritti civili e sociali».

Parole che subito fanno il giro del web e scatenano le critiche

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«La più grave siccità degli ultimi 10 anni» A rischio le colture agroindustriali. Va o modificati i sistemi di irrigazione

«E l'estate più siccitosa degli ultimi dieci anni. Peggio del 2001, peggio del 2003, peggio del 2007» dice Filippo Volpe, direttore del Consorzio di Bonifica. Si combatte a denti stretti il "Drago africa-no", così è stato ribafiezzato il rovente anticiclone prove-niente dal Nord Africa, ma o-gni giorno che passa senza pioggia fa alzare il rischio di rincari sui prodotti agricoli e il rischio di perdita nelle col-tivazioni. «Al momento, pos-siamo stimare una perdita pari all'incirca al nove per cento» spiega il direttore di Coldiretti Piacenza, Massimo Albano, parlando di una si-tuazione che, a Piacenza, è a «macchia di leopardo, ma do-ve non è drammatica come nel Trebbia resta comunque difficile».

La Regione Emilia-Roma-gna fornisce alcuni dati, per nulla rassicuranti, secondo i quali le precipitazioni del se-mestre compreso tra l'ottobre del 2011 e il marzo del 2012 sarebbero state inferiori del 50-60 per cento ai valori atte-si. Da marzo ad oggi, sono pochissimi. i giorni di pioggia, si contano sulle dì ta di una mano. L'ultima pioggia, inol-tre, si è trasformata in grandi-nata, soprattutto in alta Val-trebbia e Valtidone, tanto da "triturare", in particolare, le viti.

Considerando il periodo dal primo giugno al 15 luglio (ultimo dato disponibile, guardando a quelli regionali), le precipitazioni sono inferio-ri dal 75 al 90 per cento ri-spetto alla media. I fiumi ap-penninici hanno portate prossime o al di sotto del mi-nimo deflusso vitale. Non è prevista pioggia. Forse, qual-che goccia, nella giornata di sabato.

La cabina di regia, riunita a Piacenza martedì, dalle nove del mattino fino al tardo po-meriggio, e voluta dagli asses-sori regionali Sabrina Freda e Tiberio Rabboni, composta dal Consorzio di Bonifica di Piacenza, dal Servizio tecnico di bacino degli affluenti del Po della Regione Emilia-Ro-

magna, dal Servizio idrogra-fico di Arpa e del Canale emi-liano-romagnolo, non parla ormai neppure più dì emer-genza, tanto la situazione si è

cronicizzata. I_: obiettivo è quello di lavorare perché si riesca ad affrontare un qua-dro che, per quanto peggiora-I:o di anno in anno, rientra ne-

gli ultimi agosti di caldo sicci-toso. Quindi, il piano prevede una manutenzione delle reti idriche, in modo da evi tare la dispersione, una modifica del

sistema di irrigazione (più ir-rigazione di notte, per evitare evaporazione dell'acqua, so-stituzione dì alcuni sistemi quali il "cannone"), raziona-

lizzazione della risorsa tra coltu-re idroesigenti o che richiedono meno acqua, a-nalisi dei circa tremila pozzi nel bacino del Treb-bia che pescano dalle falde. Poi, invasi a basso impatto, laghetti aziendali. E così via.

«Le colture del mais e il pomo-

doro avrebbero senza dubbio bisogno di più acqua e di irri-gazione - prosegue ancora Al-bano -. Ad oggi stabilire la perdita con precisione è dif-ficile. Che cosa sì potrebbe fa-re? Niente. Se non piove, non possiamo fare nulla. Anche il rilascio eccezionale di acqua dalla diga del Brugneto non ha avuto i risultati sperati. Ci vorrebbe una soluzione defi-nitiva, come trattenere l'ac-qua a monte. Ricordiamoci che il sistema agroalimenta-re, in questo momento, sem-bra essere l'unico a reggere al contraccolpo della crisi. Co-me tale, va tutelato».

Elisa Malacalza

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Sul tavolo di Trespidi la richiesta del referendum e l'invito di Reggio a formare la"Grande Emilia"

Provincia, due proposte per consiglio i PIACENZA - La spending review ha riacceso il campanilismo, sia di chi si sente lombardo, sia di chi si sente emiliano. «Ma parliamo del nulla - interviene Massimo Albano, direttore di Coldiretti -, rischiamo di fare un discorso di semplici simpatie. Ci vorrebbe uno studio, a questo potrebbe lavorare la Provincia, insieme, perché no, alle università. La scelta è delicata, non può essere vittima di banalizzazioni o con-siderazioni superficiali».

Al momento, sarebbero due le proposte arrivate al tavolo del presidente della Provincia, Mas- s'imo Trespidi. La prima è quella, caldeggiata dai partiti della sua maggioranza, che sia convocato un consiglio provinciale ad hoc per deliberare la richiesta del via libera al referendum. La secon-da, arrivata dalla provincia reg-giana, è una "Provincia Emilia", da Modena a Piacenza. Contro la prima ipotesi, si scaglia il ca-pogruppo del Pd in consiglio provinciale, Marco Bergonzi. Contro la seconda, il partito per la Rifondazione Comunista.

«La Lega si dice disposta a partecipare a un consiglio pro-vinciale anche a Ferragosto per-ché in realtà il sole lo ha già pre-so tutto - dice Bergonzi. -. Fare un referendum significa con-dannare la nostra pro \i.ncia alla lacerazione: invece, solo rima-nendo uniti potremmo giocare un ruolo da protagonisti nella nuova dimensione che ci com-peterà. Chiedo, quindi, la con-vocazione di un tavolo istituzio-nale, che sappia dialogare con tutto il nostro territorio. Un ta-volo negoziale che, ad esempio, nell'assegnazione degli uffici tenga conto di un "quoziente chilometrico" tra il centro deci-sionale e l'erogazione del servi-zio».

La proposta di costituire la Provincia "Emilia" accorpando Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza -, invece, è «sempli-cemente una follia istituziona-le» per Nando Mainardi, segre-tario regionale Prc Emilia-Ro - magia ed i segretari provinciali di Modena, Reggio Emilia, Par-ma e Piacenza: Stefano Lugli, Al-

li palazzo della Provincia

berto Ferrigno, Paola Varesi. e Davi.d Santi. «Una Provincia di quasi due milioni di abitanti sa-rebbe ingestibile - dicono Provincia "Emilia" sarebbe tanto grande da rischiare di essere scambiata per una regione. In-vitiamo le Amministrazioni e i Consigli provinciali coinvolti ad abbandonare questa strada, e ad assumere come centrali l'indivi-duazione di bacini territoriali piii dimensionati e la difesa dei posti di lavoro dei dipendenti posti Province».

La giunta regionale della Lombardia, ieri, ha annunciato di valutare se esistano i presup-posti per avanzare un ricorso al-la Corte Costituzionale contro il riordino delle province deciso dal governo. Il consiglio regiona-le ha approvato una mozione che sollecita il governo del Pirel-lone ad are in questa direzio-ne. Il decreto legge, che sarà vo-tato oggi alla Camera dei Depu-tati sull'eliminazione delle pro-vince, era stato in parte conte-stato, a luglio, anche dalla Con-ferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Vasco Errani, sottolineando, tra gli squilibri, il pesante de- pauperamento del Fondo nazio- nale. per le Politiche sociali che, per il 2012, risulta pressoché az-zerato.

«La spending review nella par-te che riguarda le Province dà un colpo senza precedenti a Enti sani e virtuosi come il nostro e non fa nulla, invece, contro quelli dissestati che continue-ranno a sprecare esattamente come prima, se non addirittura

di più» commenta il presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, annunciando il possibi-le ricorso d'incostituzionalità.

L'Idv non si smuove dalla po-sizione sempre dichiarata. «Per noi, le Province andrebbero a-bolite tutte, l'accorpamento si tradurrà in un problema in più.

da gestire» dice, dalle fila del partito, Sabrina Freda. Il quadro di intenzioni sembra sempre più un arlecchino, in attesa del pro-nunciamento del presidente Trespidi sulla convocazione, a brevissimo, di un consiglio pro-vinciale urgente.

EI. Mal.

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La sede del municipio di Cerignale; è polemica sulla assegnazione della cittadinanza al Dalai Lama

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«Convocazione in ritardo»: il Consiglio di Cerignale per la cittadinanza al Dalai Lama finisce dal prefetto Esposto critico di Eugenio Malchiodi: la montagna ha bisogno d'altro CERIGNALE - È simbolo della pa-ce, il Dalai Lama, letteralmente "Oceano di saggezza". Ma, sen-za saperlo e senza volerlo, è di-ventato un caso di battaglia nel piccolissimo paesino di Ceri-gnale, dove parte della mino-ranza in consiglio comunale, capitanata da Eugenio Mal-chiodi, si è rivolta, ieri, alla Pre-fettura di via San Giovanni a Piacenza, chiedendo che sia impugnato l'ultimo consiglio comunale, quello del 22 luglio scorso, dove l'assemblea aveva deliberato di conferire la citta-dinanza onoraria proprio alla 77enne guida spirituale del buddismo, sua santità 'Tenzin Gyatso.

La decisione del sindaco di Cerignale, Massimo Castelli, e-ra stata annunciata durante la visita del Dalai Lama nei luoghi

siine anime, arroccato sui mon-ti dell'alta Valtrebbia.

«La mia convocazione al con-siglio comunale - spiega il con-sigliere Malchiodi - è arrivata poche ore fa, un fatto inaccetta-bile. Per questo, ho segnalato il fatto sia in Prefettura che in Co-mune. Chiedo che quel consi-glio sia annullato. Oltretutto, vorrei anche far notare che i re-sidenti di Cerignale hanno bi-sogno di aiuto, su più temi: non vogliono un sindaco che, per farsi pubblicità, debba dare cit-tadinanza al Dalai Lama. Nulla contro la massima autorità po-litica e spirituale del Tibet, ci. mancherebbe, ma nella nostra montagna le urgenze sono tan-te e i consigli comunali a queste dovrebbero dare la priorità». «11 consigliere Malchiodi era as-sente, ma non è la prima volta - commenta il sindaco Castelli -. Ora cercherò di capire perché la convocazione sia arrivata con tanto ritardo, avevamo avvisa-to la stampa, e gli altri consi-glieri erano presenti. Probabil-mente, ci sarà stato un disgui-do».

Intanto, l'iter va avanti, in at-tesa del pronunciamento della Prefettura. 1114 agosto, alla se-ra, sempre a Cerignale, è in pro-gramma la "celebrazione inter-culturale" della montagna, alla quale il sindaco intende invita-re diversi rappresentanti dei più vari credi religiosi, chiamati ad interrogarsi, come già annun-ciato, sui temi della spiritualità e della natura.

Malac.

terremotati del modenese, e l'i-niziativa era stata provocatoria-mente lanciata dopo il dietro-front della giunta milanese, la quale, temendo le pressioni ci-nesi, aveva rinunciato a ricono-scere il Datai Lama come citta-

dino onorario del capoluogo lombardo. Un'offesa, secondo il primo cittadino, tanto che Ceri-gnale aveva subito tentato di correre ai ripari. Ma la decisio-ne non è stata apprezzata da tutti, pur in un paese di pochis-

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Monica nAa carcereI SElliedana assasuna presto dimessa ospedale

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il Resto del Carlino

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

02/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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CONSIGLIERE Matteo Riva, idv

Riva ricorda i suoi inizi a 'Tonatestate' DA CASINA al consiglio regionale dell'Emilia Romagna. Ricordando la sua parabola politica Matteo Riva, consigliere regionale dell'Jdv e consigliere comunale di Reggio parteciperà all'edizione 2012 del prestigioso convegno internazionale «Tonalestate». L'intervento di Riva è previsto per lunedì, giornata dedicata all'impegno politico. «Racconterò dei miei inizia

spiega Riva e delle motivazioni che mi spingono ad andare avanti». Al convegno, che si svolgerà dal 5 al 8 agosto a Ponte di Legno (provincia di Brescia), interverranno, tra gli altri, anche Dominique Vidal giornalista e storico di Le Monde Diplomatique, Giorgio Fornoni Reporter di Report, il Cardinale Giovanni Battista Re, il Cardinale Jean-Louis Tatiran e Dalil Bouhakeur rettore dell'istituto Musulmano Moschea di Parigi.

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

02/08/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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NOMINE Rinnovato il contratto a Gasperini e Magnani «perché sono essenziali pe programma di governo»

Due dirigenti comunali salvati in extremis Giovannini Le a Nord): «Quella norma non si può applicare a Reggio»

ino all'ultimo due ma sshn i • dirigenti comunali, Gior- dano Gasparini e Massimo Magnani, hanno rischiato di perdere il posto. Poi si è trova-ta la quadra, ricorrendo a una norma pensata per le ammini-strazioni prossime al voto - quello della primavera scorsa - e i due contratti sono stati confermati. E prorogati fino a fine mandato della giunta Del-rio con la formula del tempo determinato alle stesse condi-zioni.

Lo stabilisce la delibera di. giunta del 22 giugno scorso - otto giorni prima della sca-denza dei contratti relativa alle decisioni prese dall'ammi-nistrazione Deirio circa l'inte-grazione al piano occupazio-nale triennale per gli anni. 2012-2014. Dribblando tra ri-strettezze economiche, patto di stabilità ed esigenze funzio-nali della macchina organiz-zativa, la giunta. conferma di a-ver assoluto bisogno dei due ma.ssini dirigenti per comple-tare il programma di governo. La proroga dei contratti è sta-ta assunta facendo leva su una norma del Governo che conce-de una ulteriore deroga ai li-miti di assunzioni di dirigenti a tempo determinato.

<<E' un evidente controsenso

commenta Giacomo Giovan-nini, capogruppo Lega Nord in consiglio comunale dal momento che la norma gover-nativa a cui si fa riferimento va contro quanto a suo tempo stabilito dai decreti Brunetta. per lo snellimento della mac-china statale e di fatto, rappre-sentava una opportunità per le amministrazioni prossime ai voto della scorsa primavera. Per agevolare il loro lavoro e pur tenendo conto della neces-sità di limitare l'eccessivo ri-corso a queste figure ingaggia-te a tempo per affiancare con. tecnici di fiducia il governo politico degli enti locali, è sta-ta autorizzata questa deroga. Questo delle elezioni, ovvia-mente, non era e non è il caso di Reggio Emilia, ma la giunta vi ha fatto ugualmente ricor-so, Ci consola il fatto che nella stessa delibera, l'Amministra-zione prende poi l'impegno a bandire i concorsi per la co-per tura. di. quei. posti con un. in-carico a tempo indeterminato, questo anche per sgombrare il campo da sospette scelte di al-

cuni professionisti rispetto ad altri».

Giordano Gasparini è at-tualmente incaricato della di-rezione area servizi alla perso-na (all'interno della quale so-no allocati í servizi "di line," sociali, scolastico-educativi e culturali) nonché della diri-genza ad interim del servizio i-stituzioni culturali. Massimo Magnani è attualmente inca-ricato della direzione dell'area

pianificazione strategica (che governa e presidia le politiche pubbliche sociali, della cono-scenza e dello sviluppo econo-mico, urbanistico/territoria-li, ambientali e di mobilità) nonché della dirigenza ad in-terim della unità di progetto "Progetti speciali".

in difesa di Gasparini e Ma-gnani la delibera di giunta ri-porta una lettera del sindaco che rinnova ad entrambi la fi-ducia valutando positivamen-te il lavoro svolto in questa pri-ma parte della legislatura. Per entrambe le posizioni, il sin-daco Deirio dice che «per la realizzazione e l'ultimazione di importanti programmi, progetti ed obiettivi di legisla-tura, ritengo fondamentale dare continuità di presidio al-le strutture di primi livello dell'Ente quali sono le "aree", che costituiscono anche ga-.

ranzia del corretto svolgimen-to delle funzioni. essenziali che vi si allocano. Propongo per-tanto il rinnovo dei contratti dei dirigenti direttori di area. fino al termine d'Amnio manda-to, così come già disposto per tuttigli altri dirigenti a tempo determinato dell'Ente».

La giunta conferma poi l'ec-cezionalità del provvedimen-to preso precisando che «i fu-turi contratti dirigenziali ver-ranno conferiti unicamente entro i limiti stabiliti dalla vi-gente normativa; nel contem-po verranno indetti. concorsi pubblici per la copertura a tempo indeterminato di posti. vacanti di qualifica dirigen-ziale, ripristinando pertanto gli equilibri percentuali tra i. contratti a tempo indetermi-nato e determinato ai sensi. di legge».

La delibera di giunta è stata. approvata all'unanimità dei presenti, sei a cinque: assenti gli assessori De Sciscio, Del. Bue, Ferrari, Gandolfi, Mara-motti.

(cg.)

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51f9eSSO punti:una su vitla Ciacobazzi»

02/08/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

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«Centro, adesso p t su villa Giacobazzi»

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L'assessore Claucio Corra.° promuove il dando cel cuore della città: «Locali aperti fino a sera, la gente cie passeggia ma serve maggiore appeal»

L'intervista della Gazzetta al rappresentante cittadino dell' Idv Raffaele Del Sante ha aper-to un dibattito articolato, in particolare sull'attrattiva di Sassuolo e del suo centro stori-co. Secondo del Sante ci vor-rebbe una dimensione più eu-ropea, fatta di piazze con fun-zione aggregativa e bisogne-rebbe puntare ulteriormente su eventi culturali e sportivi. Fra chi ha commentato, alcuni pensano che l'amministrazio-ne dovrebbe farsi più intensa-mente promotrice di eventi, chi invece :ritiene che l'iniziati-va debba essere dei privati e dell'associazionismo. dn real-tà ritengo che di passi avanti ne abbiamo fatti — commenta l'assessore alla cultura Clau-dio Corrado — proprio nella di-rezione indicata da Del Sante, che mi trova concorde, Piazza Garibaldi per esempio, grazie all'iniziativa di due ristoranti all'aperto che in questa stagio-ne esercitano fino a tarda sera-ta, è piii animata e c'è gente che passeggia fino a tardi. Piaz-zale Della Rosa è da alcuni an-ni il teatro all'aperto di Sassuo-lo, con proposte culturali fre-

l'assessore Claudio Corrado

quenti e di alta qualità, che :re-gistrano tante presenze. C'è una birreria all'aperto in piaz-zale Avanzini e c'è il Tempie Bar nel parco e sono tutti punti di aggregazione che funziona-no. In un futuro ormai prossi-mo sperimenteremo le poten-zialità della nuova Villa Giaco-bazzi, nel parco a due passi dal. centro storico. Per le altre piaz-ze, per esempio piazza Martiri partigiani, è vero che il rilancio sarebbe auspicabile, ma non passa solo per gli eventi, quan-to per una riqualificazione pfìr

completa e impegnativa». Secondo l'assessore Corra-

do il problema di Sassuolo è comunque più articolato: "I centri storici a mio parere fati-cano non solo per la mancan- za di veni C'è un elemento storico, sono ‘ruoti perché la gente ha smesso di viverci e dove c'erano spazi vuoti spes-so si è insediata una fascia più debole di popolazione. Inoltre Sassuolo, pur essendo miglio-rata sia esteticamente che dal punto di vista delle iniziative, non ha l'appeal delle grandi se-di europee e non è neanche cit-tà universitaria. La sua 'attratti-va è in questo senso abbastan-za ridotta, ma ci stiamo pro-vando, risultati ne abbiamo e programmi per il futuro an-che». «Perchè invece non dare alla città quell'appeal di di-mensione europea che le man-car, sostiene Renzo Catucri del Pd. «Se cominciassimo a ra-gionare regolarmente, e il Pd lo farà, in -termini di Unione dei Comuni o di distretto allar-gato anche alla sponda reggia-na, le potenzialità di quest' area sarebbero immense».

Gabriele Bassanetti

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Li PRIMA PAGINA «Ricostruire, fondi ai cittadini»

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02/08/2012 press LinE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

OSS

«Dopo la fusione Nera punita dai mercati»

„ 'l'indomani della fusione Itera scen-

de a -2,5%. Cosa ne dice Pighi del fatto che i tanto osannati mercati prendo-no così male la fusione?» Così Eugenia Rossi (Idv).

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02/08/2012 pressunE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

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L'AMCCO Eugenia Rossi sull'aggregazione con Acegas

«Dopo la fusione, Hera perde 112,5% Cosa ne pensa il sindaco Righi?»

villa fusione Hera-Acegas inter-L) viene oggi con una nota durissi-ma il capogruppo in Consiglio co-munale dell'Idv Eugenia Rossi. Ec-co il suo commento.

((Preoccupa, e tanto, la fusione an-nunciata tra fiera ed Acegas. Non foss'altro pere/tè l'annuncio del sin-daco accompagnato dalla solita si-camera, ha già sortito un gretto di se-gno completamente diverso dall'otti-mismo che lo ha accompagnato.

Tra le mie richieste di chiarimenti, avanzate in commissione, e che non hanno ottenuto risposta, in quanto liquidate come "sgradevoli" da un sindaco che non risponde mai nel me-rito, a ennesima dimostrazione di u-na sua debolezza che sarà pesante-mente pagata dai cittadini per anni futuri, c'era proprio quella sull'at-tuale quotazione del titolo Hera, gin molto debole, e sulle ,previsioni fìnu-re.

Un titolo che vegeta da 15 mesi in-torno a I euro, che è stato dato una

settimana fa, proprio alle prime av-visaglie della futura fusione Hera A-cegas come in crescita, con target pri-ce compreso tra un minimo di 1,30 e un MaSSiM0 di 1,90 euro, oggi, all'uf

`'icialità dell'annuncio, subisce un litro colpo. Hera scende a -2,5 % (con ndice Mib generale di borsa + Z27%) e in giornata era arrivato a 9erdere i14%. Ma i mercati non han-

no sempre ragione? Almeno nell'otti-ca della multiutility quotata in bor-sa? O piuttosto siamo dil} -onte all'en-nesimo errore della nostra politica locale? Cosa ne dice Pighi del l'atto che i tanto osannati mercati prendo-no così male la fusione?

E questo non è che uno dei tanti pe-ricoli. Tra tutti, cito le previsioni nere sui debiti Acegas che ci andiamo ad accollare e che, entro lafine dell'anno potrebbero raggiungere il níezzo

di euro, frutto di investimenti, dice Pighi, sbagliati aggiungo io.

Al punto che il Coordinamento dei comitati per l'acqua bene comune già il 23 luglio aveva rivolto un appello ai sindaci perchebsse fermata ten-sione Hera Acegas, parlando di una operazione oscura della quale non

solo i cittadini, ma anche i consiglie-ri comunali, le giunte e moltissimi sindaci non sanno nulla)), che com-porterebbe, dopo la fusione, un inde-bitamento complessivo di Koltre 2 mi-liardi e 800 milioni di euro)). E conclu-do assieme a loro: se non è vero ci dia-no i dati corretti».

(Eugenia Rossi)

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Ai r5, sette banibiall su re.

WAtk

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CZOAACZ:0 ALLE 2 30

Stasera incontro pubblico sulla violenza alle donne CI SARA questa dello Squero a Cori acch

o del parcheggio della Coop, u a tro dal titolo 'Aborto, violenza,

fernminicidin I diritti delle donne sotto attacco' e sì parlerà con Irene Bregola (Rifondaziorte Comunista), Paola Castagnotto (Sei), Monica Chiarinì (Itatia Dei Valori), Rita Lo-di (Socialismo 2000) e Delfina Troin-botti (PdCi), L'incontro verrà coordi-nato da Susanna Pucci.

press LinE 02/08/2012

it Resto del Carlino

FERRARA

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press LITE 02/08/2012 la Nuova Ferrara

Le ricerche idrocarburi a Ferrara sotto la lente dei magistrati li governo ha formalmente escluso collegamenti tra le attività connesse allo stoccaggio di gas e il sisma, ma l'indagine della Procura di Modena va avanti. Lo dimostra la richiesta d'informazioni pervenuta nei giorni scorsi al Comune di Ferrara da parte del commissariato di Mirandola, in merito alle attività di stoccaggio e ricerca idrocarburi che abbiano comportato l'utilizzo di esplosivi. La richiesta é inquadrata nell'ambito di un procedimento penale, per il momento solo conoscitivo, aperto dal pm modenese Lucia Musti. Nel territorio delcomune di Ferrara sono state individuate tre distinte situazioni da segnalare agii inquirenti. La prima è la

prospezione geografica 3D Sabbioncello, condotta qualche mese fa nel sito di stoccaggio gas della Stogit per verificare la possibilitàà di aprire un altro pozzo di monitoraggio: in quest'occasione sono state utilizzate micro-cariche esplosive. Sulla questione c'è un'interpellanza dei consigliere provinciale Alessandro Rorato (ldv), alla quale si sta apprestando a dare risposta l'assessore provinciale Giorgio Bellini. Il secondo punto riguarda l'indagine geofisica condotta nell'ambito del permesso di ricerca idrocarburi nel Podere Gallina, tra Ferrara, Voghiera e Portomaggiore, presentato dalla Po Valley Energy. L'indagine é

stata condotta attraverso vibroseis, macchinari mobili che producono mini-onde sismiche nel terreno. C'è infine l'indagine geofisica di Ponte del Diavolo. tra Copparo, Ferrara, Formignana, Masi Torello, Ostellato e Voghiera. svolta da Aleanna Resources per cercare gas naturale, sempre attraverso vibroseis. Queste sono le attività conosciute, mentre per altri permessi rilasciati sul territorio comunale non risultano effettuate indagini geofisiche. E' presumibile che richieste del genere da parte degli inquirenti siano arrivate anche agli altri Comuni terremotati ma. al momento, l'inchiesta é in fase conoscitiva.

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«li governo non ci aiuta Dffidi:. andare avanti»

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press unE lAVOCEmin 02/08/2012 Ravenna

SULL'APERTURA DEL MCDONALD'S "Beniamino Tirone si sveglia tardi Il suo partito è in giunta e poteva opporsi prima al nuovo fast food"

Il panino divide la sinistra Gli Ecologisti criticano l'Idv

Continua ad accendere la polemica in città la prossi-ma apertura di un McDo-nald's lungo via Piratello.

Contro l'approdo di un ristorante tanto desiderato da diversi giovani e meno giovani lughesi e che offrirà una trentina di posti di lavoro. Ma a sinistra - sponda ecologisti - il Mc-Drive non piace. E anche al suo in-terno, la sinistra si divide.

Dopo le critiche dell'Italia dei va-lori, gli "Ecologisti - Reti Civiche Bassa Romagna" rimproverano il ca-pogruppo Idv, Beniamino Tirone, di non essersi mosso per tempo. Se-condo Tirone, infatti, il McDonald's non porterebbe vantaggi all'econo-mia lughese, "perché sarà un terri-bile concorrente per le piccole atti-vità del centro storico, farà aumen-tare la mobilità delle auto e, se non dovesse funzionare, alla città resterà un capannone inutilizzabile".

"Sono tutte considerazioni in buona parte condivisibili, ma c'è qualcosa che stona - notano gli E-cologisti - Reti civiche Bassa Roma-gna - Questa discussione avrebbe un senso se il Comune di Lugo do-

"Contrarietà tardiva: il Comune ha dato l'autorizzazione mesi fa"

vesse decidere se dare l'autorizza-zione per l'apertura oppure no. In-vece, come sanno tutti coloro che percorrono quotidianamente via Pi-ratello, il McDonald's è già stato pra-ticamente costruito e fra non molto aprirà. I permessi sono stati dati già da parecchi mesi. Quindi? L'Italia dei valori non fa parte del governo della città? Nella giunta del Comune di Lugo non occupa una poltrona un assessore in quota all'Italia dei valori? Quando si è affrontata la

questione McDonald's come ha vo-tato? Non c'era? Era in bagno? O era malato? E tutti gli altri assessori e consiglieri? Con l'acquolina alla bocca avvranno festeggiato l'arrivo nella Bassa Romagna degli hambur-ger e delle patate fritte - chiedono i-ronici gli Ecologisti - alzando con entusiasmo la mano al momento del voto favorevole?".

Insomma, sottolineano gli Ecolo-gisti, quando in febbraio ha comin-ciato a concretizzarsi l'apertura del McDonald's: "L'Italia dei valori dov'era? Non faceva parte di questa maggioranza quando il sindaco, Raffaele Cortesi, dichiarava ai gior-nali che l'arrivo del ristorante avreb-be migliorato l'offerta gastronomica della città?".

Gli "Ecologisti - Reti civiche della Bassa Romagna", rinnovando la loro contrarietà all'apertura del nuovo McDonald's, rilevano anche come "in questa politica fatta di slogan e di poca sostanza, capita anche che chi ha permesso l'arrivo di questi fa-st food, poi cerchi anche di salvare la faccia criticandoli pubblicamen-te".

Pagina 21 LUGO

La Rocca si rad look per non tremare

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«Niente assessorato a Donini» L'Idv contro l'eventuale ingresso in giunta del leghista «E il sindaco ricordi che è stato eletto coi voti del Pri»

CESENATICO. L'Italia dei Valo-ri interviene sulla situazione po-litica. «Dopo la recente epurazio-ne di Bruna Righi da vice sindaco, per motivi poco chiari e che na-scondono secondi fini - vaticina Alex Napolitano - molto probabil-mente un assessorato potrebbe essere assegnato a un esponente della Lega Nord. Un possibile can-didato è il consigliere comunale Pier Luigi Donini, dal quale ci si potrà aspettare di tutto essendo un personaggio folcloristico e non certo cultore di quell'etica che dovrebbe avere chi ricopre u-na qualsiasi funzione pubblica. Diverse sono state le sue "perfor-mance" al quanto discutibili, ul-timo episodio nel recente consi-glio comunale, nel quale Donini si

è distinto per aver apostrofato con il termine "imbecille" il con-sigliere comunale Papperini , per poi invitare i suoi colleghi di mag-gioranza a uscire dall'aula, facen-do così sospendere la seduta». Poi l'Idv cita comunicati di Donini of-fensivi verso Bruna Righi e lo «considera inadeguato a ricopri-re un eventuale incarico di asses-sore, qualsiasi esso sia».

Ma non solo. L'Idv inoltre invi-ta «il sindaco a tener conto che con l'uscita dalla maggioranza del Partito Repubblicano viene meno la legittimazione democra-tica del suo mandato. Questo per-ché i 700 voti portati dal partito della Righi sono stati l'ago della bilancia che hanno portato alla vittoria alle urne».

Pagina 28 Cronaca Cesenallico

<Noi,modelloperlaRhierw>

"LaNuovaEamgia" celelmlog, la su:desta

press LinE 02/08/2012 C 29i"Vs • ornare

di Forlì e Cesena

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LO SCONTRO BULBI CORREGGE BALZANI. E GLI ANIMALISTI CI RIPROVANO

Beagle, la Provincia al Comune: ripensaci La Lega del cane presenta una nuova richiesta

«RIBADIREMO la nostra richie-sta ai Comune: vogliamo ospitare i 20 beagle di Green Hill». Paola Dassani, responsabile della Lega del cane di Forlì, continua la sua battaglia dopo il 'no' dell'ammini-strazione comunale. Il vicesinda-co Biserna, in Consiglio comuna-le, ha motivato la mancata autoriz-zazione spiegando che «il servizio sanitario dell'Ausl ha dato parere assolutamente negativo all'acco-glimento e l'auspicio è che tanti cittadini vogliano diventare asse-gnanti di questi

DI PARERE opposio Massimo Bulbi, che ha bacchettato il Co-mune via Facebook. «Giungono alla mia casella di posta, da più giorni e da tutta Italia, decine di richieste che chiedono di rivede-re il rifiuto di autorizzazione— le parole del presidente della Provin-cia —. Sarebbe opportuno che,

chi ne ha la competenza, riveda la decisione e consenta l'ingresso ai 20 cani». i beagle sono abituati a vivere in ambienti isolati e senza contatto con l'esterno, «Ma non mi risulta — ribatte Dassani — che altrove i rifugi abbiano l'aria condizionata o che venga impedi-to il contatto con aliti animali. Ep-pure, a parte Forlì, ovunque è arri-vata l'autorizzazione». La Lega del cane di Folli gestisce il rifugio 'La Pioppa' dal 1993. E proprio lì che dovrebbero essere accolti i 20 beagle di Green Hill. Oggi stesso sarà inoltrata la seconda richiesta di autorizzazione al Comune. «Preciseremo — spiega Dassani. — che intendiamo ospitare ani-mali adulti, non i cuccioli. E poi anche il presidente Bulbi ha spie-gato che la struttura del rifugio è idonea, a norma, pulita e disinfet-tata». La Croce Rossa si era già at-tivata per il trasferimento dei ca-

rr PAOLA DASSAN I

Preciso che intendiamo ospitare animati adulti L'autorizzazione è arrivata ovunque Solo qui hanno detto no

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ni. Proprio il Comune, a partire da ieri, ha messo a disposizione l'ufficio per il benessere animale con l'obiettivo di dare ai cittadini informazioni e assistenza nel per-corso di adozione. «Si ricorda che l'eventuale accoglimento della ri-chiesta dà diritto a un affidamen-to provvisorio che solo in seguito si potrà trasformare in definiti-vo», la precisazione del Comune affidata a una nota. I beagle da adottare sono soprattutto cuccioli da 3 a 8 mesi. L'eventuale conse-

gna avverrà a Brescia, nella sede del comando provinciale della Fo-restale.

«E IMPORTANTE sapere — si legge nella nota — che questi ani-mali sono nati e cresciuti in gab-bia, non hanno una vita normale e non hanno mai visto la luce del sole. Sono quindi cani con una storia molto particolare con la cuale ci si deve rapportare in mo-co e consapevole». Nu-merose le richieste di informazio-ni. Sul tema si è pronunciato an-che l'Ordine dei medici veterina-ri che ha invitato le famiglie «a ponderare le adozioni e a non far-si prendere dall'emotività perché la gestione di tali animali può es-sere molto impegnativa». Le spe-se veterinarie per le profilassi di routine e per l'eventuale riabilita-zione comportamentale sono a ca-rico della famiglia affidataria.

Giuseppe Catapano

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press LinE 02/08/2012

il Resto del Carlino

FORLI

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Balzani rifiuta i cani ',cade Bulbi rinalia

La Seaf va avanti con la liquidazione. La scelta è stata confermata ieri dall'assemblea dei soci

che si sono riuniti nella sede della società che gestisce il Ri-dolfi in via Seganti: Comune, Provincia, Camera di Commer-cio alla presenza del liquidatore Riccardo Roveroni e del Deve-lopment manager della Wizz Air. Il dirigente ungherese ha voluto partecipare all'assemblea per essere rassicurato sul fatto che i voli possono proseguire fi-no a ottobre. Così sarà perché i soci hanno promesso - con gli atti deliberati dai Consigli di Provincia e Comune ieri l'altro - che l'obiettivo è mantenere l'operatività dello scalo fino al-l'arrivo - auspicato da tutti - di un nuovo gestore privato. Di somme di denaro non si è par-lato, ma è noto che il liquidatore Roveroni - come risultava dalla delibera preparata e poi ritirata dalla Provincia - ha chiesto 1,6 milioni di euro per il funziona-mento dell'infrastruttura aero-portuale dal 17 maggio, giorno

-01

I cinesi guardano con interesse lo scalo. Di im-prenditori locali nemmeno l'ombra

dell'avvio della liquidazione vo-lontaria fino al 31 ottobre, data in cui dovrebbe essere conclusa la procedura di gara per l'affida-mento della concessione dell'E-nac. Roveroni aveva chiesto la somma con urgenza, ma dovrà accontentarsi dei soldi in set-tembre: circa 800mila euro li sborserà il Comune dalla casse della holding Livia Tellus,

140mila euro la Provincia e i re-stanti soprattutto Camera di Commercio, poi Unindustria e pochi piccoli soci. Roveroni ha confermato che il bando dell'E-nac per richiamare i potenziali investitori dovrebbe uscire a giorni, anche se l'ultimo consi-glio di amministrazione dell'En-te nazionale dell'aviazione civi-le, tenutosi il 25 luglio, non ha deliberato nulla per il Ridolfi. Per il momento pare che intor-no all'aeroporto di Forlì si sia manifestato prevalentemente l'interesse di stranieri e, in par-ticolare, come anticipato dalla Voce di Romagna alcune setti-mane fa, sembra che finora gli abboccamenti più concreti sia-no arrivati dalla Cina. Di im-prenditori locali, nemmeno l'ombra. Mentre gli italiani risul-terebbero solamente in cordata con gli stranieri. In ogni caso si tratta di manifestazioni di inte-resse che si potranno concretiz-zare soltanto dopo la pubblica-zione del bando per la conces-sione trentennale dell'Enac sul-la Gazzetta ufficiale. (ma. ne.)

SEAF/1 Maggioranza spaccata Minoranza e sindaco ai ferri corti FORLÌ La maggioranza risicata e spaccata che ha consentito "il passaggio di misura in consiglio della delibera d'indirizzo sulla gestione della liquidazione Seaf e nuovo bando Enac" è stata ieri al centro di pepato commento che Balzani ha affi-dato a Facebook. "E' stato l'estremo, doveroso tentativo, com-plicato ma plausibile, di agganciare la fine della società pub-blica ad un futuro (privato) per l'aeroporto e i suoi lavoratori - scrive il sindaco -. Se la delibera non fosse passata, per il li-quidatore sostenere la continuità dello scalo e dei voli sarebbe oggi molto più difficile c i già precari posti di lavoro sarebbero ancor più appesi a un filo. Eppure l'opposizione, anziché vo-tare contro e buonanotte, ha cercato, giocando sui numeri, di tentare il colpaccio della mancanza del numero legale. Un divertimento da mezza estate, sulla pelle dei lavoratori, molti dei quali, a quel che si dice, elettori del centro-destra. Ma la politica è fatta così: demagogia quando ci sono i cartelli in piazza, e poi, nel chiuso dell'aula, strumentalizzazione pura e semplice, fregandosene degli esseri umani coinvolti. La ma-ratona oratoria, degna di miglior causa, ha riservato perle che meriterebbero la pubblicazione e, soprattutto, la divulgazione presso l'ambiente aeroportuale. In ogni caso, questa - per la stampa di oggi - non è notizia. Quindi, prendetela solo come l'opinione insignificante di uno che c'era". Invece è notizia perché quell'uno è il sindaco! E ha subito attirato le critiche dell'opposizione. Per Enrico Pasini dell'Udc, Balzani parla dei lavoratori per mascherare un problema politico importante sulla maggioranza che è spaccata. La sua è una strumenta-lizzazione per cercare di buttare la palla in tribuna, invece il problema è di tutt'altra natura". Il capogruppo del Pdl, Ales-sandro Rondoni ha rimarcato l'evidenza della "spaccatura Pd-Idv con la difficoltà a garantire il numero legale in Consiglio. Il sindaco invece di attaccare l'opposizione si preoccupi dei consiglieri di maggioranza che sono andati al mare. La mag-gioranza ormai è a rischio". E ha ricordato le recenti spacca-ture del Pd con l'Italia dei Valori che in Consiglio il 17 luglio ha votato contro la Provincia unica romagnola e l'altro ieri appunto contro la "salvezza" di Seaf.

SEAF/2 Confermata la linea dei soci pubblici: promettono 1,6 milioni per l'operatività dell'aeroporto fino a ottobre in attesa del bando

Wizz Air continua a volare Ma i soldi non arrivano subito

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FORI]

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C ; (J J'i A (_-)' MA •■ orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

pressunE 02/08/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

La porta di

ingresso

della sede

universitaria

riminese

in via

Angherà

(Foto

Diego

Gasperoni)

Pagina 8 Università, i Muntesi scelgono "casa'

1,1172 111711111i111

29, 95, 53 E.

• Università, i riminesi scelgono 66casa', Oltre il 77% è in regola con gli esami ma 9 su 10 rimangono entro 120 chilometri dalla residenza

Crescono le immatricolazioni del Polo riminese che si conferma «di buon rilievo» di Patrizia M. Lancellotti

RIMINI. Preferiscono stare vi-cino casa gli studenti universi-tari riminesi e oltre il 26 per cento di loro sceglie il polo u-niversitario di "casa" che, nell'il° osservatorio sull'istru-zione universitaria della Pro-vincia di Rimini, dimostra l'im-portanza assunta nel panorama formativo regionale e romagno-lo: sul complesso delle iscrizio-ni all'ateneo bolognese il Polo riminese raccoglie circa il 7 per cento degli iscritti totali e nell'anno accademico in corso ha avuto un rilevante incre-mento di immatricolazioni ri-spetto al 2010 (18,2 per cento) che sono arrivate a 1.624. Dei 5.859 iscritti totali il 54,9 per cento risiede in provincia di Ri-mini mentre il resto arriva per la maggior parte da Marche e Puglia ma anche dalla Sicilia.

Il report sull'istruzione uni-vesitaria riminese è stata an-che l'occasione per una rifles-sione sul futuro del Polo rimi-nese e sulle preoccupazioni le-gate alla riforma Gelmini e alla soppressione delle province. «La provincia di Rimini ha ne-

logna sottolineando che i futuro di un Polo è strettamente legato al numero di professori in un distaccamento in funzione an-che degli investimenti.

Poche invece le note dolenti rispetto agli universitari rimi-nesi che per oltre il 77 per cento sono in regola con gli esami; l'a-rea disciplinare con il tasso più alto di studenti regolari è la tec-nico-scientifica (a cui è iscritto il 48 per cento dei riminesi) con-trariamente a quella umanisti-ca in cui si registra la percen-tuale più alta di studenti fuori corso (il 30,9 per cento): 9 su 10

iS\N ~U1» nkri

Dei 5.859

iscritti totali

il 54,9 %

risiede in

provincia di

Rimini: il

resto specie

da Marche e

Puglia

frequentano un corso universi-tario ad una distanza che non supera i 120 km dal proprio co-mune di residenza.

Secondo i dati dell'osservato-rio il 52 per cento dei maturati nel 2011 è diventato matricola, 1362 quelli che si sono laureati. Oltre 7500 studenti si iscrivono ogni anno ad un corso univer-sitario (il 56 per cento ragazze) anche se tra i 2.070 maturi dell'anno scorso, sono 1.074 ad essersi iscritti in un'universi-tà, ovvero il 10,9 per cento in meno rispetto all'anno prece-dente.

gli anni investito nell'universi-tà in modo rilevante - ha spie-gato Carlo Bulletti, vicepresi-dente della Provincia di Rimini - credendoci e portando a Rimi-ni comunque una formazione u-niversitaria di buon rilievo» con Economia e Commercio che, secondo il Censis 2012 è al 10° posto di tutte le facoltà eco-nomiche delle università stata-li italiane. Bulletti ha voluto ri-marcare ancora una volta l'im-poverimento a cui però il Polo riminese è stato costretto con lo spostamento della direzione di Scienze infermieristiche a Bo-

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

02/08/2012

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

Brunori spiega il sì dell'Idv al salvataggio

«Fellini fondamentale alla città. Per risanare i conti in rosso

si usino i finanziamenti del Trc» RIMINI. «Sostenere l'aeroporto ma vincolando la ge-

stione a sottoscrivere un impegno per un piano di e-quilibrio entro il 31 ottobre 2012».

Così Stefano Brunori capogruppo in consiglio comu-nale, spiega perchè l'Idv «ha responsabilmente deciso dare un appoggio "vincolato" da impegni specifici e sottoscritti per il piano di sostegno all'aeroporto della città, ben consapevole dell'impegno economico pesan-te che viene richiesto a questo scopo». «Il Fellini - pro-segue - è vitale, soprattutto in considerazione dei voli con la Russia e l'Ucraina, da cui arrivano turisti in grado di veicolare indotto e ricchezza fondamentali per la sopravvivenza della nostra economia».

L'Idv quindi lancia la provocazione e indica la stra-da da seguire per riportare in attivo i conti dell'ae-roporto: «per evitare il default finanziario di dirottare al ripianamento del debito di Aeradria i fondi origi-nariamente previsti per la realizzazione del Trc, pre-via verifica della fattibilità giuridica dell'ipotesi»

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L niversità, i riminesi scelgono "casa"

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il Resto del Carlino

RIMINI Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

02/08/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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L'MDAGMZ ISCRITTI IN FORTE CALO. BULLETTI ACCUSA BOLOGNA: «STA INDEBOLENDO IL NOSTRO ATENEO»

Riminesi, addio università: dopo il diploma prosegue uno su due I RIMINESI vanno sempre meno all'universi-tà. Colpa della crisi e della mancanza dì sboc-chi profèss ional i nel nostro territorio, per chi si laurea. Lo rivela l'annuale ricerca realizzata dal-la Provincia sulla popolazione universitaria ri-minese. Sui 2.070 diplomai dell'anno scorso (+2,3% sul 2010), meno della metà, ovvero 1.074 ragazzi, si sono immatricolati: il calo è del 10,6%, Complessivamente i riminesi iscrit-ti all'università sono, nel corrente anno accade-mico, 7.528, il 3,2% in meno dell'anno scorso.

E' un trend che si è intensificato, dopo lo scop-pio la crisi. Solo nel 2004 i riminesi che frequen-tavano l'università erano infatti 8.200. Un altro dato che salta all'occhio è che socio sempre di più i ragazzi che, anche per spendere meno, scelgono di studiare 'vicino casa, Nove su 10 so-no iscritti ad atenei a 100 km di distanza da ca-sa. Prova ne é che dopo Bologna (2,107 iscritti), Rimini (2.005) è Urbino l'università cori più ri-minesi (il 12% del totale dei nostri universita-ri). Va detto però che quasi il 77% dei ragazzi è

in corso con gli studi. La 'fotografia degli studenti riminesi è anche l'occasione, per il vice presidente della Provin-cia Carlo Bulleti, di tornare alla carica contro le scelte fatte da Bologna: «Assegnare a Rimini un solo dipartimento sui 32 nati con la riforma, quando il nostro polo vanta il 7% degli iscritti, è stato un errore, Meritiamo di più. E non meri-tavamo di perdere la direzione del corso di in-fermieristica, ora passata a Bologna. Così si ri-schia di indebolire l'università riminese».

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LE DANTE

IL Comune 'confina' i pr davanti ai cantieri CARABINIERI, polizia e vigili per far tornare la calma in viale Dante. La tensione tra Pr e commercianti cresce e ieri l'argomento è stato oggetto di confronto nel tavolo tra comune e categorie. Nel fine settimana scorso si è rischiata la rissa tra una commerciante e diversi pr che avevano monopolizzato una parte del viale attivando a impedire ai turisti in passeggio di avvicinarsi al negozio. Sono dovute intervenire le forze dell'ordine per calmare gli aninti. «Se il Comune non fa qualcosa la prossima volta accadrà di peggio» dicono alcuni commercianti e il messaggio pare essere arrivato al vicesindaco Lanfranco Francolini nella riunione di ieri. Se in viale Ceccaririi i pr hanno zone dedicate, in viale Dante la pubblicità dei locali è selvaggia, e tesserini e corner non si vedono. «Incontreremo i titolari delle discoteche in settimana - annuncia il vicesindaco Lanfranco Francolini -. Metteremo anche in viale Dante dei corner dove doveanno riunirsi i pT, davanti ai cantieri o agli uffici chiusi la sera. Se non basterà prenderemo vedim e.'nti»

-Vrewrtz, elo lel 2J pe- irati, ; prezzi gnovapti POP ci Sids eran,10,

il Resto del Carlino 02/08/2012 press unE

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ROMAGNA 22z,

Emani: "Pronto a riferire alr.semblea"

TERREMERSE La Lega Nord esulta: "Costringiamo il presidente ai lavori forzati ad agosto". Era successo solo due volte

Errani: "Pronto a riferire all'assemblea"

asco Errani è disponibile a riferire in aula sulla vicenda Terremerse, anche in pieno agosto. A dirlo è lo stesso governatore dell'Emilia-Ro-

magna, ieri pomeriggio a margine di un incontro con i sindaci delle zone colpite dal terremoto. "Quello che do- vevo dire sulla vicenda Terremerse l'ho detto - afferma Errani - e, per quel che mi riguarda, non ho alcuna difficoltà ad andare in Assemblea a dire su que- sto punto. Com'è noto - aggiunge - non sono io che debbo convocare il Consi- glio. Io sono qui, lavoro e quindi nessun problema". A raccogliere le firme dei consiglieri regionali (ne bastano cin- que) per convocare la seduta straordi- naria del Consiglio regionale sono la Lega nord e l'M5S, che oggi dovrebbero formalizzare la richiesta. Sul presidente della Regione pesa la richiesta di rinvio a giudizio formulata dai pm della Pro- cura di Bologna per falso ideologico, a proposito del finanziamento di un mi- lione di euro assegnato dalla Regione alla cooperativa Terremerse di Imola, guidata all'epoca dei fatti (nel 2006) dal fratello del governatore, Gianni Errani. La Lega trova uno slogan di spirito di- cendo che a Ferragosto "condanna Er- rani ai lavori forzati" grazie a una peti-

zione promossa tra i consiglieri per ot-tenere dal governatore emiliano roma-gnolo una relazione in Assemblea legi-slativa sull'affaire "Terremerse". Nella storia della Regione, ricorda il Carroc-cio in una nota, di convocazioni ago-stane se ne contano solo due: una a se-guito della strage di Bologna del 2 ago-sto 1980, l'altra per l'emergenza muc-cillagini, nel 1988. La Lega nord attacca poi gli 'alleati' del Pdl, accusati di avere un atteggiamento "sulla difensiva". Il capogruppo Luigi Villani, di fronte alla richiesta di un consiglio straordinario, "temporeggia con le firme, proponen-do una più 'prudenziale' audizione di Errani in conferenza dei capigruppo del 29 agosto e scatenando le ire dell'o-norevole Pdl Fabio Garagnani, pronto a 'sfiduciare' i consiglieri 'amicr. Ma "a nulla sono valsi i tentativi del presiden-te dell'Assemblea legislativa Matteo Ri-chetti di arginare la convocazione ago-stana stoppando ogni delega alle sot-toscrizioni. Le firme necessarie sono comunque arrivate tra - circola voce nei corridoi di via Aldo Moro - impre-cazioni di consiglieri, frettolose riunioni di partito, imbarazzi nella scelta delle posizioni politiche da tenere". Lo statu-to e il regolamento obbligano ora il pre-sidente dell'Assemblea a convocare la

seduta di consiglio entro dieci giorni. "I tempi sono stretti - aggiunge Fabio Rainieri, segretario della Lega Emilia-, altro che aspettare fino a settembre". Oggi, annuncia il consigliere regionale Manes Bernardini, "formalizzeremo la

richiesta integrata dall'ordine del gior-no sul sisma. Possiamo contare sulla convergenza del Movimento cinque Stelle e, ci aspettiamo, anche dell'Idv. Ora spetta al Pd garantire la maggio-ranza in aula".

Sarà un Ferragosto di lavoro per il presidente della Regione Vasco Errani

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Raffica di p roteste sui blog della s inistra e siamo all' inizio...

ITALIA MOXDO

Monti-Nlerkel,per i tedeschi c'è. muro .„ . ,

ALLEANZE IL GRANDE TAGLIATO FUORI È DI PIETRO CHE NON SEMBRA POI PRENDERSERLA TANTO. IL LEADER DI SEL SI CANDIDA SUBITO PER LE PRIMARIE

Vendola e Bersani fanno coppia e fanno la corte a Tierferdr

Un centrosinistra che ha idee chiare, una bussola e un orizzonte netto non deve aver paura di aprirsi a chi vuole dare il suo contributo". NichiVendola, al ter-

mine di un incontro con Pier Luigi Bersani parla così di una possibile alleanza tra Pd e Sel aperta all'Udc di Pier Ferdinando Casini. Per Vendola l'importante è condividere una piattaforma "di di-ritti sociali e civili. Io non metto paletti sulle per-sone, parlo di contenuti e non esercito il diritto di veto verso nessuno". Quanto all'Idv "non sta mo-strando interesse" per la co-struzione di un'alleanza di centrosinistra e "il propagan-dismo esasperato di Di Pie-tro lo sta portando alla deri-va". Parole che rimbalzano immediatamente su agenzie e siti web che sottolineano la "svolta" di Vendola e la "rot-tura" dell'asse Sel-Idv in fa-vore di un'alleanza con l'Udc. Ma la scelta del gover-natore pugliese scatena l'ira della sua base che si sfoga sui social network con com-menti che vanno dall'elo-quente "hai fatto la tua scel-ta, adios!", all'intramontabile "non voglio morire democristiano", passando per i più politici "col Pd e Idv ti voterei, con Casini no". Reazione che fa scattare da parte del leader di Sel un chiarimento netto: "Non c'è nessuna svolta, nessuna apertura all'Udc". "Con Bersani - spiega -abbiamo discusso a lungo dei contenuti del docu-mento che ha presentato ieri. A breve presentere-mo un documento di Sel che intende interloquire con quello del Pd". "A Bersani ho detto che è ne-

cessario che ci sia una rottura più netta rispetto alle politiche del liberismo che hanno portato l'I-talia e l'Europa in questa crisi. Dobbiamo costruire il polo della speranza, la coalizione del futuro che offra una prospettiva a partire innanzitutto dalle politiche del lavoro". Per farlo è necessaria "una coalizione larga e plurale e c'è la disponibilità di Sel ad essere soggetto fondante, così come lo è il Pd di questa coalizione". Vendola annuncia poi la sua candidatura alle primarie "per scegliere chi sarà il candidato del centrosinistra. Bersani lo ha

sempre saputo". Soddisfatto il segretario Pd: quello con Vendola "è stato un incontro molto buono e utile. Abbia-mo parlato di Italia, di lavo-ro, di come prefigurare l'al-ternativa di governo, un'al-ternativa alla destra e abbia-mo fatto passi avanti signifi-cativi". "Adesso - prosegue Bersani - anche Sel produrrà un suo documento di pro-poste che interloquirà con il nostro. Noi intanto conti-nuiamo in questo giro di in-contri. Vedrete ci sarà qual-che incontro politico e molti sociali con associazioni e via

dicendo. C'è un lavoro da fare ma - sottolinea il se-gretario del Pd - vedo tutte le prospettive positive". Il nome della coalizione? Il Polo della Speranza lan-ciato daVendola "è un bel titolo", dice Bersani che chiude invece all'Idv: "Ha fatto da sola la sua scelta e ha scelto un'altra strada". Di Pietro però non ci sta. "Voglio proprio vedere - dice in Transatlantico - come faranno il 16 settembre quando si dovran-no fare le liste per le regionali in Sicilia...".

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RIMINI Pagamento offline, ma a chi

— vaia commissione?

SGR

C.`,3coNADTIBERio roflom'

7.12?2212,12

APERTO ANCHE

LA DOMENICA DALLE 0.30 ALLE 13.00

Sempre meno tentano la strada dell'università I DATI DELL'UFFICIO STATISTICA Diminuisce il numero di diplomati riminesi che si iscrivono a un corso di laurea. 5859 gli studenti che frequentano il polo riminese dell'ateneo di Bologna

Sarà forse la crisi economica, o sarà magari la difficoltà per i neolaureati di trovare sbocchi lavorativi, soprat-tutto nel riminese. Sta di fatto che,

nell'anno scolastico 2011/2012, il numero degli studenti riminesi che si sono iscritti a un corso di laurea, rispetto all'anno prima, è diminuito del -10,6% (1.074 le nuove ma-tricole, appena la metà del totale dei diplo-mati nella nostra provincia). Non sono però queste le cifre che impensieriscono Carlo Bulletti. "A mettere a repentaglio il futuro del sistema universitario riminese - ha dichiara-to - è piuttosto la logica dei dipartimenti, che rischia di sottrarre risorse preziose per la pre-

senza sul territorio dei cosìddetti professori incardinati". Il vice presidente della Provincia ha ancora il dente avvelenato dal trasferi-mento, presso il dipartimentone di Bologna, del corso di laurea in scienze infermieristi-che. 1074 nuove matricole, dicevamo. In to-tale, i riminesi iscritti a un corso di laurea so-no 7528 (-3,2% rispetto all'anno precedente). Meno studenti, ma più bravi: il 76,7% della popolazione univer-sitaria riminese è infatti in regola con il piano di studi. Per quanto riguarda l'a-

teneo con la maggiore frequentazione, quel- lo di Bologna la fa da padrone: il 71,2% dei laureandi riminesi frequenta infatti l'ateneo bolognese o uno dei suoi poli distaccati (in- cluso quello di Rimini). Un altro dato che e- merge è che 9 studenti su 10 frequenta un corso universitario dislocato entro 100/120 km dal luogo di residenza. Venendo al polo riminese, sono 5895 gli studenti iscritti (e il 34,4% di loro risiede in provincia): le facoltà

che vanno per la maggiore sono economia e farmacia, mentre

i ha subito una fles- sione la facoltà di

scienze motorie.

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Brunori (Idv) "Ok a sostenere Aeradria, ma con vincoli precisi" RIMINI Appoggiare il finanziamento dell'aeroporto Fellini, sì, però prendendo degli impegni che andranno poi rispettati. E' questa la linea del consigliere dell'Idv, Stefano Brunori, favorevole a so-stenere econicamente la società responsabile della gestione del-l'aeroporto, la Aeradria - magari dirottando le risorse destinate al Trc - ma a condizione che siano imposti dei vincoli stretti e sot-toscritti. "Siamo convinti della necessità di adoperarsi per salvare una struttura che, allo stato attuale, è l'unica in grado di suppor-tare ed alimentare i flussi turistici nel nostro territorio. In ciò, è doveroso ricordarlo, si ravvisa la noncuranza della Regione, che troppo spesso si dimentica di essere anche Romagna...tranne che per ricevere i contributi dalle nostre casse. E' per questo motivo che abbiamo deciso di appoggiare le misure economiche impel-lenti e necessarie ad evitare il defualt finanziario dell'unica strut-tura capace di tenere viva la nostra economia. L'Idv - conclude Brunori - sollecita al contempo un monitoraggio costante e pun-tuale, da parte di tutti i soci, in relazione agli interventi realizzati e realizzare, con l'esplicitazione degli investimenti necessari e le informative esplicative a chiarimento degli stessi".

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LtOCE

Basta cartelli incomprensibili in mare

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LAke#V0 CE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

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"Pironi, provi a vivere una notte da noi" STAZIONE Chi vi abita davanti invita sindaco e vice a dormire nelle loro case con i ragazzi delle discoteche sotto

occate con mano, anzi, provate a conviverci!"

E' questo l'appello-invi- to che gli abitanti del con- dominio di viale XIX Otto-

bre n. 3 - proprio a metà strada tra l'ingresso della stazione ferroviaria e lo spiazzo adibito a sosta per i pull-man che portano i ragazzi alle disco-teche - al sindaco di Riccione Massi-mo Pironi. Un invito a passare una notte, a scelta tra mercoledì, venerdì o sabato, ospite in una delle stanze che dà sulla strada.

"Parlo a nome di tutti i condomini - dichiara una signora che, una doz-zina di anni fa, ha scelto Riccione per 'vivere meglio', in riva al mare e lon-tano dai problemi del centro di Bo-logna. ma inizio a pensare di aver sbagliato. Infatti, seppur in maniera diversa rispetto al passato, anche quest'anno siamo costretti a convi-vere con le migliaia di giovani che si ritrovano qui davanti, luogo di par-tenza per passare la notte nelle di-scoteche in collina, ma anche in quelle di Rimini e Gabicce. Infatti da una parte si è provveduto, forse per-ché è stata realizzata la rotatoria, a spostare di un centinaio di metri il luogo di "imbarco' dei ragazzi, ma dall'altra è venuto a mancare com-pletamente la presenza, se non il controllo, da parte delle forze dell'or-dine.

La totale assenza di ogni tipo di presidio o controllo lascia spazio alla più 'sfrenata vitalità' di centinaia di ragazzi. Con tutto quello che ne con-segue. La chiusura del posto estivo di polizia dentro la stazione ha ag-gravato il problema. Prima bastava solo la presenza delle 'divise' per sco-

"Capiamo la 'sfrenata vitalità' dei giovani, ma evitiamo che degeneri e non ci faccia dormire, in casa nostra"

raggiare o raffreddare - in parte - gli eccessi dei nostri figli o nipoti. Tale chiusura non è stata compensata dall'arrivo, anche se solo per le 'caldi notti/mattine' di mercoledì, venerdì e sabato, di nessuna divisa di nessun corpo. Tanto meno i vigili urbani. Ad aggravare questo stato di 'non con-trollo', che fa emergere gli eccessi di giovani che vogliono divertirsi - qual-che volta in eccesso -, c'è poi la 'sire-na' di alcuni pubblici esercizi in zona che si improvvisano, specialmente u-no, quale anteprima della disco, an-che per fare il pieno di bevande al-coliche. Questo comporta che, men-tre i ragazzi aspettano i pullman, si 'riscaldano' facendo branco e inci-tandosi con cori più da stadio che da notte di riposo. Vorremmo che finis-se, tra le varie coponenti che dovreb-bero gestire questo fenomeno, una specie di scaricabarile. é tempo che ognuno faccia il suo e ci sia coordi-namento.

"Chiudo, a nome del condominio, rinnovando l'invito al sindaco Pironi, invito esteso al vice Francolini che ha la delega al Corpo della Polizia Mu-nicipale, a passare una di queste not-ti in una delle nostre abitazioni... vi-sta ragazzi". (epi)

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"Pironi, provi a ivere una notte noi"

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Tei SCTiC3, Tor ne <11~

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press unE

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A °ABC SODO a promesso sulla lege,

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to istituito dalla e fissione Altari C,ostim

Tali del Senato si parla di bicchiere mezzo pieno»,

strada individuata da Ga- uagliariello, viceca-

pogruppo 13d1,, alla fine,t<a un accordo su 5 punti: sul metodo proporzionale;

I fatto che i 2/3 dei candi- i siano indicati dagli gilet- ' ,

ri (o con le preferenze o aniite i collegi); che 1/3 si- no con le liste bloccale; lie si prevedano 26 circo- - "zioni più quella della

d'Aosta: che siistituì- , , un premio di abilità; e una soglia , rainento al 5% n , In -

'olia Lega e Idv, Il timore? «Che sì taglino seggi ai pani-' più piccoli»,

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STR.A'TECflE L SEGRETARIO DEL PD: «HA SCELTO LA SUA STRADA»

Prima Grillo, ora gli ex comunisti Tutti scaricano il 'Ilo o furioso

, • L'ATTACCO AL GOVERNATORE

Se Vendola rompe con noi, tradisce i Lavoratori. Dice che rischiamo La deriva? No comment

Manetta Cocchi e ROMA

ALTRI TEMPI quelli in cui perfino l'Economist scriveva del politico dì Montenero di Bisaccia. Il settima-nale anglosassone paragonava An-tonio Di Pietro a Cincinnato e de-cantava la sua capacità di piacere al-la sinistra, ma anche alla destra (>da sua forza sta nel non essere un politico. E un populista che sa cosa la gente vuole»). Era il 1996, il ma-gistrato simbolo di Mani pulite aveva appena fatto il suo ingresso in politica e dopo due anni avreb-be fondato l'Italia dei valori.

DA ALLORA abbiamo conosciuto tanti Tonino. L'ex pm che rifiutò di diventare ministro del primo go-verno Berl USCOn i, per poi diventa-- re, negli anni, più arai-berlusconia-

LX M ELLA DA SOLO Rimasto a bocca aciutta, ora deve anche fronteggiare la fronda interna al partito

no degli ex comunisti. L'exiroparla-ruentare. 11 ministro «responsabi-le» del governo Prodi. Il capofila dei giustizialisti. Il politico che, co-me il re dei blogger Beppe Grillo, scopre le potenzialità del web pri-ma dei suoi colleghi. 11 leader del partito forse più personalistico che esista (assieme al FI-Pdi beriusco-niano), tra alti e bassi elettorali, scontri col centrodestra e liti me-morabili con Pier Ferdinando Ca-sini, tra annunciate alleanze e rot-ture con il Pd o con Pier Luigi Ber-sani e Nichi Vendola (settembre

2011, la famosa foto di Vasto ieri definitivamente archiviata). L'oggi, invece, non sembra riserva-re le migliori prospettive per Di Pietro, almeno apparente. mente scaricato da tutti. L"amore ritrova-to' tra il Pd e Sel lo ha lasciato a bocca asciutta. Bersani prende atto che «l'Idv ha ormai preso la sua strada». E il 'compagno' Nichi è ad-dirittura perfido: mentre apre all'tJdc, dell'amico Di Pietro dice che «è un polemista» e che «il suo propagandismo esasperato rischia di portarlo alla deriva». Tonino incassa con dignità. Come un innamorato cornificato ma spe-ranzoso invita Bersani e Vendola a Vasto. Poi non rinuncia a dare una stoccata al governatore della Pu-glia: «Se rompi con l'Idv, tradisci i lavoratori», Lui no. Tonino sta di-ventando più radicale della Fiorii. Proprio ieri, l'ex pm di Mani puli-te ha depositato quattro quesiti re-ferendari: due contro la riforma Fornero (uno per la reintegrazione

REFERENDUM

In prima Linea L'idv ieri ha presentato 4 quesiti referendari sui diritti dei Lavoratori, ad ottobre Miri 4

dell'atti& dello Statuto dei lavora-tori, il secondo a favore della reinte-grazione della libertà di contratta-zione), gli altri due contro la Casta (abrogazione totale del finanzia-mento ai partiti e della diana spet-tante ai parlamentari). Gli attacchi di Di Pietro a Giorgio Napolitano si fanno più pressanti. E non passa giorno senza demolire ogni singo-lo provvedimento di Monti, liqui-dato come «peggio di Berlusconi». Resterà memorabile (per cattivo gusto) il video pestato sul blog www.antoniodipietro.it in cui i lea-der di maggioranza, Bersani-Alfa-no-Casini, sono stati trasfigurati in zombie.

INSOMMA, una deriva grillina. Chiunque sarebbe pronto a scom-mettere che Di Pietro in realtà in-tenda allearsi con i 5 stelle (infatti questo è l'auspicio espresso nei giorni scorsi). Invece picche. An-che Beppe Grillo snobba Tonino: «Alle elezioni non ci alleiamo con nessuno». Ma allora dove va Anto-nio Di Pietro? Difficile dirlo. Anche perché il malcontento della base del partito e i distinguo di big come Massimo Donati: (favorevo-le all'asse con il Pd) che non con-cordano con la sua linea ultra-radi-cale soprattutto nei confronti del Colle aumentano di giorno in gior-no. Per non parlare dell'incubo che angustia il leader dell'Idv: il ponte che Luigi De Magistris sta-rebbe gettando al Pd. Tonino ta-gliato fiori da tutto?

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