profumo di molecola

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Profumo di molecola Piccola storia del profumo

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Profumo di molecolaPiccola storia del profumo

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La storia dei profumi è antica quanto gli dei

A loro erano infatti dedicati i

profumi

che salivano

per fumum tramite il

fumo

dagli altari dei sacrifici fino al cielo

Il profumo serve da intermediario fra l’uomo e gli dei.

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Antichi testi e pareti dipinte raccontano che tra i primi ad usare i profumi ci furono gli Egizi che li usavano per riti religiosi.

I profumi per i riti religiosi erano prodotti in laboratori sacri attigui ai templi e sotto la protezione di Chesmu, dio della profumeria. Nel tempio di Horus ( 237 a.C.), a Edfu, si può ammirare la sala dei profumi, le cui pareti sono ricoperte di ricette per la loro preparazione.

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Il profumo è un filo conduttore attraverso varie religioniIl profumo porta a staccarsi dal corpo per ambire all’immortalità e alla contemplazioneMolti sono i riferimenti ai profumi nelle diverse religioniNei Salmi spesso la preghiera e la lode al Signore vengono paragonati al profumo dell’incenso che sale verso l’alto

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Alcuni profumi hanno addirittura ideatori diviniProfumo dettato da Dio a Mosè

“Ed il Signore disse a Mosé : Procurati balsami: storàce, ònice, galbàno come balsami e incenso puro: il tutto in parti uguali. Farai con essi un profumo da bruciare, una composizione aromatica secondo l’arte del profumiere, salata, pura e santa.” ( Esodo 30, 34-36).

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E ancora

il siclo era una moneta e una misura di peso che equivaleva a 16,4 g circa un hin equivaleva a 5, 83 litri circa

“Procurati balsami pregiati: mirra vergine per il peso di cinquecento sicli, cinnamòmo odorifero, la metà, cioè duecentocinquanta sicli, canna odorifera, duecentocinquanta, cassia cinquecento sicli, secondo il siclo del santuario , e un hin d’olio d’oliva. Ne farai l’olio per l’unzione sacra, un unguento composto secondo l’arte del profumiere”

( Esodo 30, 22-25).

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Fu sempre in Egitto che i profumi cessarono di essere esclusivo dono per gli dei. Con il passar del tempo i profumi vennero usati per la cura della persona, per profumare la casa per coprire l'odore di malattia o della vita cittadina.

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Tutta la storia antica è intrisa di profumi

Il profumo dei faraoni, il khyphi la cui ricetta è incisa nel tempio del dio Horus ad Assuan

Incenso, mirra cannella, sandalo, cipero, ginepro, calamo, coriandolo, mastice, storace, uva passa macerati in vino agro e forte.

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Regina Hatsepsuth 1479–1458 a.C.

L’industria dei profumi, fu favorita dal viaggio della regina Hatsepsuth nel mitico Paese di Punt dove crescevano mirra, incenso e opoponax. La sovrana tornò dalla terra che probabilmente corrisponde all’attuale Somalia con navi cariche di legnami pregiati e resine odorose.

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Furono quasi certamente gli Egiziani a inventare la boccetta porta profumo, l’Alabastron, bottiglina di alabastro che, tenuta lontano dai raggi del sole e in luogo fresco conservava gli oli.

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Contenitori di profumi La forma caratteristica a goccia con larga imboccatura a colletto svasato ebbe una diffusione immensa e fu replicata nelle varie culture con diversi materiali.

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Quella dei profumi è la più antica forma di chimica che si conosca.

Il primo chimico al mondo fu una donna a nome Tapputi Belatekallium, vissuta in Mesopotamia 1200 aC.

Il suo nome e la sua arte sono riportate in un reperto in carattere cuneiforme .

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Tapputi Belatekallium

In realtà non fu la prima a formulare un profumo , ma fu la prima a essere nominata come creatrice di profumi. Di lei si sa ben poco. Era profumiera della famiglia reale e aveva un’ assistente di cui è rimasta solo una parte del nome “ninu”.

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Super Science Friends

Un’interpretazione orrenda di Tapputi , vista come una strega ributtante.

Tapputi è fra gli scienziati (Tesla, Einstein, Marie Curie, Darwin, Freud) supereroi guidati da Winston Churchill, protagonisti di alcuni film di animazione.Bell’ idea, ma mi pare che l’autore abbia qualche problema con le donne!!!

https://www.youtube.com/watch?v=GjKGWvdSamQ

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Il “naso”del filosofo e dello scienziato

Due importantissimi libri ci arrivano dal passato.Dalla Grecia“Sugli odori “di Teofrasto” , filosofo amico e seguace di Aristotele , morto nel 388 a.C., e da Roma , il libro XII della “ Naturalis Historiae” scritta da Plinio il Vecchio, scienziato morto durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Morto,si narra, “per la scienza”mentre prendeva appunti sul fenomeno.

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Teofrasto 370 a.C - 288 a.C.Nato tra il 372 e il 370 a.C. a Ereso nell’isola di Lesbo. Studiò alla scuola di Platone e divenne amico di Aristotele.Quando Aristotele tornò dalla Macedonia, dove era stato maestro di Alessandro Magno, Teofrasto ne seguì le lezioni e alla morte di Aristotele (322) ne assunse la guida e vi rimase fino alla morte avvenuta nel 288 a.C.

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Sugli odoriOggetto di studio di Teofrasto furono le piante e in particolare la relazione che c’era fra odore, colore, e sapore. Il suo libro più importante è “Sugli odori“ dove indaga in maniera approfondita e puntuale il tema degli odori, distinguendo le diverse componenti aromatiche, indicandone le caratteristiche, evidenziando le fasi di lavorazione, nella creazione della fragranza.

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Un altro libro fondamentale per la storia dei profumi è “Naturalis Historia” . Tre secoli dopo, nei primi sei capitoli del libro XII, Plinio vecchio condensa il lavoro di Teofrasto senza nominarlo esplicitamente.

Plinio il Vecchio (Como o Verona 23- Stabiae 24 agosto 79 d.C

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Naturalis HistoriaeNel libro XII delle Naturalis Historiae Plinio descrive le piante da cui si traggono i profumi e dà ricette per la creazione di fragranze,

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Ricetta e metodo per comporre un profumo

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Naturalis historiae libro XII: un manuale della profumeria antica

Il profumo di iris, in particolare quello di Corinto, rimase famoso per molto tempo, come ricorda Plinio nella Naturalis Historiae. L’iris è ancora oggi alla base dell’omonimo profumo di Prada

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Il profumo nelle immagini

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Nei secoli i profumo divenne un affare da parecchi milioni di dollari

Nell’antichità, Il profumo, al pari dei metalli e delle pietre preziose, è considerato un bene di lusso. Come ci racconta il Vangelo, incenso e mirra (resine aromatiche) vengono offerti dai Magi al Salvatore, mentre, Maria di Betania viene ripresa per aver speso inutili denari per ungere i piedi di Gesù con il nardo.

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In orienteCostantinopoli era una città opulenta e raffinata in cui il lusso era importante e i profumi profondamente legati al modo d’essere dei suoi abitanti. Gli insegnamenti di Galeno e Dioscoride diedero un enorme impulso alla cosmesi che divenne un’attività molto fiorente

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Dioscoride (Anazarbe, 40 circa – 90 circa)Dioscoride fu medico a Roma durante l’impero di Nerone . Nel suo libro“ De materia medica” sviluppò le tecniche di distillazione e superò il concetto greco di olio profumato. In quel testo coniò anche il termine botanica

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Galeno (Pergamo, 129 – Roma, 201 circa)Galeno indica per primo la linea di demarcazione fra medicina e cosmesi sottolineando come quest’ ultima possa, a volte, comportare problemi per la salute

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Con l’avvento del Cristianesimo, la maggior importanza data allo spirito, piuttosto che alla cura del corpo, contribuì a sminuire il consumo di profumi e cosmetici, riservandone l’uso solo nei culti religiosi. Un nuovo impulso all’uso degli aromi si registra, sebbene solo tra le classi sociali agiate, con il Rinascimento. Nel rinascimento si distinsero alcune dame per il loro apporto nella storia del profumo.

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Caterina Sforza “La signora di Forlì” (1463- 1509)

La Milano degli Sforza era una città molto attiva dal punto di vista dei suoi commerci con Venezia e Firenze; l’ambiente ideale per Caterina, cultrice delle scienze alchemiche come farmacia, medicina, cosmetica e profumeria. Caterina potrebbe aver avuto come maestro Leonardo da vinci.

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Experimenti dell’excellentissima Signora Caterina da Forlì, madre de lo illustrissimo Giovanni de Medici”

Scrisse un vero e proprio ricettario di cosmesi.Nel giardino della Rocca di Ravaldino a Forlì dirigeva giardinieri e speziali che coltivavano le erbe che poi lei stessa lavorava.

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Isabella D’Este Lucrezia Borgia

Isabella d’Este (Ferrara, 17 maggio 1474 – Mantova, 13 febbraio 1539) fu un modello in tutta Europa per la moda, il galateo, la cosmesi e la bellezza. Coltissima e grande mecenate, commissionava a monaci e speziali, la creazione di acque profumate. Molto legata a Venezia, acquistava in laguna, vetri, gioielli ed essenze.

Lucrezia Borgia (Subiaco, 18 aprile 1480 – Ferrara, 24 giugno 1519) amante del marito di Isabella cercò in ogni modo di eguagliarla e si interessò di profumi e cosmetici. Si dice avesse inventato una ricetta per mantenere i capelli biondi.

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La supremazia nella produzione di profumi passa alla Francia

Caterina de Medici quando 1533 andò sposa quattordicenne al duca d’Orleans portò con se oltre alla forchetta e al galateo anche il profumo che il suo alchimista Renato Bianco le aveva preparato “L’acqua della regina” a base di agrumi

Renato Bianco, conosciuto in Francia come René le Florentin, aprì una bottega di profumiere a Pont Saint Michel che ebbe un enorme successo e si può dire che decretò la fine della supremazia italiana nel campo dei profumi

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Aqua mirabilisBergamotto, limone, arancio dolce, neroli, rosmarino

Giovanni Paolo Feminis (Crana, 1660 circa – Colonia, 28 novembre 1736) ambulante piemontese vendeva la sua “ aqua mirabilis” panacea di tutti i mali.

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Acqua di ColoniaTrasferitosi in Germania, alla morte lasciò la sua bottega al nipote Giovanni Maria Farina. Questi esperto di botanica, affinò la ricetta operando un importante sostituzione Invece dell’alcol ricavato dalle patate utilizzò quello ricavato dal vino rendendo la preparazione più gradevole. A metà settecento durante la guerra dei sette anni la Renania fu invasa dai francesi. I soldati francesi apprezzarono moltissimo l’ ”Aqua mirabilis “ che si diffuse per tutta Europa con il nome francese di “Eau di Cologne”

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A cavallo tra il XVIII e il XIX secolo per estrazione dalle matrici naturali si scoprirono le sostanze odorose .Tra il XIX e l’inizio del XX secolo fu messa a punto la maggior parte dei processi sintetici.Il XX secolo segna l’avvento delle sostanze inesistenti in natura.

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Molecole sinteticheL’industria delle fragranze sintetiche ebbe la prima celebrazione ufficiale nel 1900 quando alla fiera mondiale di Parigi la vanillina e lo ionone furono presentati insieme all’alluminio e all’anilina come alcune tra le maggiori scoperte scientifiche e conquiste tecnologiche del secolo precedente.

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La profumeria moderna come la intendiamo oggi , nasce a metà del 1800. allora erano note solo centocinquanta sostanze mentre oggi sono più di quattromila quelle a disposizione del profumiere(naso)

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Classificazione dei prodottiEsse rientrano nella composizione di una serie di prodotti che si dividono nelle classi mostrate in tabella.

* È il caso delle plastiche il cui terribile odore di pesce viene mascherato con l’aggiunta di piccolissime quantità di vanillina

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Il primo profumo modernoNegli anni Venti le donne, erano ormai entrate a pieno titolo nel mondo del lavoro: per loro la francese Coco Chanel disegnava vestiti rivoluzionari e volle creare un profumo innovativo come i suoi abiti. Fu così che nel 1921 nacque Chanel n°5 ill capostipite dei profumi aldeidici, il primo profumo d’alta moda a confessare l’origine puramente sintetica di alcuni ingredienti.

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Fine

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Bibliografia•G. Squillace – il profumo nel mondo antico- Firenze 2010•G. Mattera – Profumo di molecola- rielaborazione della tesi di laurea- Milano 1994• F. Gonzato, C.Vicentini- Storia del profumo, profumo della storia- catalogo della mostra- Museo archeologico Nazionale di Fratta Polesine 2016•Immagini reperite in rete.