Orizzonte Impresa 2/2015

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O R I Z Z O N T E Anno XVI n. 2 - 2015 Bimestrale di cultura & informazione agricola di Coldiretti Lazio EDITORIALE: EXPO 2015: proposta culturale economica e sociale IL PRESIDENTE: Giubileo della misericordia: una carta della buona accoglienza per il pellegrino PRIMO PIANO: EXPO: al porto di Civitavecchia “approda” il terminal del gusto di Campagna Amica Autorizzazione del Tribunale di Roma n.231 del 2/6/2000 - Poste Italiane spa - sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - Art. 1, Comma 1, DCB Roma SPECIALE: finiscono le quote latte. E dopo? UE: finalmente etichetta d’origine obbligatoria anche per le carni fresche di maiale, agnello, pecora, capra e volatili EXPO: la rete degli agricoltori in un’App. Nasce Farmersforyou

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O R I Z Z O N T E

Anno XVI n. 2 - 2015

B i m e s t r a l e d i c u l t u r a & i n f o r m a z i o n e a g r i c o l a d i C o l d i r e t t i L a z i o

EDITORIALE:EXPO 2015:propostaculturaleeconomicae sociale

IL PRESIDENTE:Giubileodella misericordia:una carta dellabuona accoglienzaper il pellegrino

PRIMO PIANO:EXPO: al portodi Civitavecchia“approda” il terminaldel gustodi Campagna Amica

AutorizzazionedelTribunalediRoman.231del2/6/2000-PosteItalianespa-sped.inabb.postale-D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004n°46)-Art.1,Comma1,DCBRoma

SPECIALE: finisconole quote latte. E dopo?

UE: finalmente etichettad’origine obbligatoria anche

per le carni fresche di maiale, agnello,pecora, capra e volatili

EXPO: la retedegli agricoltori

in un’App.Nasce Farmersforyou

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L’agricoltura in Europa di Andrea FugaroFinalmente etichetta d’origine obbligatoria anche per lecarni fresche di maiale, agnello, pecora, capra e volatili 19

L’agricoltura in politica di Andrea FugaroGli italiani chiedono all’unanimitàdi indicare l’origine in etichetta 20

L’esperto risponde di Elio GuarnacciaFare impresa: le domande dei nostri soci 21

Il Presidente di David GranieriGiubileo della misericordia:una carta della buona accoglienza per il pellegrino 03

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In copertina:EXPO 2015: con Coldiretti agricoltori protagonisti

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Editoriale di Aldo MattiaEXPO 2015:proposta culturale economica e sociale 02

Primo Piano di Alessandra CoriEXPO: al porto di Civitavecchia “approda”il terminal del gusto di Campagna Amica 05

SPECIALEFiniscono le quote latte: e dopo? 08

Economia e Finanza di Simone Di ColantonioEXPO 2015: grande opportunità per le imprese agricole 14

INSERTO STACCABILE - EPACAGli uffici del patronato Epaca-Coldiretti del Lazioal nastro di partenza per attivare i nuoviammortizzatori sociali per la tuteladei lavoratori subordinati previsti nel job act 15

Riflessioni di Paolo CarlottiLa famiglia e i suoi due Sinodi dei vescovi 23

Notizie dalle provinceFrosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo 25

Il Punto di Campagna Amica 28

Questa rivista è inviata agli oltre 40.000 associati Coldiretti del Lazio, ai principali rappresentanti delle Istituzionie Amministrazioni locali ed ai più qualificati opinion leaders delle filiere agroalimentari laziali.

Bimestrale dicultura & informazione agricola

di Coldiretti LazioIscrizione al Roc n° 12420

Editore

Centro Assistenza ImpreseColdiretti LazioVia R. Piria, 6

[email protected]

Direttore responsabileAldo Mattia

[email protected]

RedazioneAndrea Fugaro

Maurizio Ortolani

CollaboratoriSimone Di ColantonioGianluigi Terenzi

AbbonamentiOrdinario: Eu 10,00Onorario: Eu 20,00Sostenitore: Eu 50,00

Tramite c/c postale n. 82689027intestato a:

Federazione RegionaleColdiretti del Lazio o rivolgersi

alle sedi della Coldiretti

Progetto grafico e impaginazioneGrafiche Delfi Italia s.r.l.

StampaGrafiche Delfi Italia s.r.l.

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E D I T O R I A L Edi Aldo Mattia

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EXPO 2015: proposta culturaleeconomica e sociale

L’Esposizione universale che siterrà a Milano a partire dalmaggio 2015 e che vedrà il nostroPaese al centro dell’attenzioneinternazionale per sei mesi su untema così cruciale per il futuroquale è quello legato allanutrizione del Pianeta, mostral’evidente necessità per ColdirettiLazio di sottolineare l’opportunitàche ciò significa per un settore,come quello agricolo, che il cibo èchiamato a produrre.Si tratta di un’opportunità chetrascende la pur essenzialecapacità del Paese di indicare agliocchi del mondo la qualità eunicità delle sue produzioni conl’obiettivo sempre importante ditrasformare tale indicazione inun’occasione di business e dicrescita economica sfruttando lapresenza stimata di oltre 4 milionidi visitatori provenienti da tutte leparti del mondo cheattraverseranno EXPO.La vera opportunità, unica edirripetibile nella storia di unPaese, è quella di mostrare unaproposta culturale, economica esociale che presenti l’Italia e lesue regioni partendo dalleeccellenze del cibo e dai valori disostenibilità

ambientale, economica,sociale, eticità,innovazione, storia,cultura e paesaggiimpareggiabili. Insostanza si tratta di“exporre” unnuovo modello disviluppo che oggitrova già la suaconcretapossibilità diattuazione nelmodello di sviluppodella nostra agricolturae del nostroagroalimentare.La Coldiretti Lazio e CampagnaAmica si sono fatte promotrici diun progetto economico destinatoa durare oltre EXPO ma che daEXPO prende le mosse comeoccasione e opportunità: si trattadel Terminal del Gusto diCivitavecchia. Una strutturamultifunzionale situata nei localidei vecchi mercati di Traiano delporto laziale destinati adaccogliere turisti e crocieristi ditutto il mondo per proporre loro leeccellenze del patrimonioagroalimentare laziale e delPaese attraverso la vendita diprodotti stagionali, a chilometro

zero, di qualità, tracciatinell’origine, ma ancheattraverso percorsiculturali diristorazione,cooking show,didattica.Al centro delprogettol’agricoltura checon una rete dioltre 60 impreseagricolerappresenta il cuore

pulsante dell’iniziativa.Infatti, il Terminal

rappresenta la sintesi

perfettadel nuovo

modello disviluppo che abbiamo pensato epromosso per rimetterel’agricoltura al centrodell’economia e della società conpari dignità rispetto agli altrisettori.Da tempo le nostre aziende cichiedevano iniziative perinternazionalizzare i prodottidell’agroalimentare laziale,nuove occasioni, nuovi canaliper promuovere all’esterole nostre tipicità.Per le imprese agricoleesporre e vendere nelPorto di Civitavecchiasignifica aprirsi al turismointernazionale, investiresulla crescita dell’immagineaziendale, sulle vendite,sui fatturati: significagarantire valore aggiuntoalla nostra agricolturadi qualità.La rete di impreseè destinata ad ampliarsiin una sfida che si proponedi restare un punto di riferimentoanche dopo EXPO, un polodi attrazione internazionale,una vetrina permanentedel meglio dell’agroalimentarelaziale e nazionale.

Aldo Mattia,Direttore diColdiretti Lazio

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I L P R E S I D E N T Edi David Granieri

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Giubileo della misericordia:una carta della buona accoglienzaper il pellegrino

Lo scorso 13 marzo PapaFrancesco ha indetto ilGiubileo della Misericordia cheavrà inizio il prossimo 8 dicembreper terminare il 16 novembre del2016.È evidente che la città di Romasarà chiamata ad uno sforzoorganizzativo straordinario ingrado di accogliere le migliaia dipellegrini provenienti da tutto ilmondo.Il mondo delle imprese romane,sopratutto di quelle piccole emedie, è convinta che anche lafase organizzativa e diaccoglienza sia una questione dietica, di comportamento neiconfronti del pellegrino che siaffaccia nella nostra città. Perquesto Coldiretti Lazio è pronta afare la sua parte per far sì che ilGiubileo non diventi unaspeculazione, ma un’opportunitàper coordinare le attività in unacollaborazione pubblico – privatoche rappresenta il valore aggiuntoper questo evento straordinario.Purtroppo, gli eventi straordinaricome quello Giubilare, nonsempre vengono vissuti comeun’opportunità per incanalaresulla strada dell’ordinarietà iproblemi che una città comeRoma è chiamata a risolvere peressere una città accogliente eall’altezza della situazione.Ecco dunque, che prima diaccogliere il pellegrino delGiubileo, rimangono sul tavolo iproblemi ordinari di una Romache deve rivedere il propriosistema di traporti per renderloefficiente, coprire le buche che lascavano, lottare control’abusivismo commerciale chesfigura l’immagine di Roma oltreche danneggiare i commercianti

David Granieri,PresidenteColdiretti Romae Lazio

Lo strumento proposto permettea tutte le rappresentanze disvolgere la priopria attività inoccasione del Giubilo, evitandonon solo le speculazioni deipochi che danneggiano lamaggioranza, ma anche dicreare un circuito economicoche in un clima di concorrenzaleale abbia come unico punto diriferimento il consumatore/cliente/ turista/ pellegrino esoprattutto l’obiettivo di rendereRoma una città accogliente,moderna, efficiente e all’altezzadel nome che porta e dellepotenzialità che esprime.Dunque per noi Giubileo dellaMisericordia significa nonoccasione di businessstraordinario ma opportunità perinvestire nel riscatto di una Romapiù accogliente ed efficiente.

onesti, migliorarel’accesso alletecnologieintelligenti per faredella Capitale unamodernaSmart city.Come ColdirettiRoma e Lazioabbiamo chiestoche RomaCapitale istituiscaun tavolopermanente con lepiccole e medieimprese delterritorio perfavorire progetti diaccoglienza inoccasione delGiubileo chepossano staredentro uncontenitorecomune e in unclima di coordinamento.Come siamo abituati a fare dasempre, non abbiamo solochiesto un luogo di discussione,ma abbiamo fatto anche le nostreproposte.Innanzitutto è necessariocostruire la cornice comuneall’interno delle quale operare. Ciòè possibile attraverso la redazionedi una “carta della buonaaccoglienza” che prenda lemosse dal tessuto produttivo e diservizi della città e che diventivincolante attraverso un vero eproprio “Patto” tra la città, leimprese e i consumatori. Unimpegno che non dovrà risolversicon un adesivo da apporre neipunti di fruizione ma nel garantireservizi e prodotti conformi astandard di qualità ed eticitàcondivisi.

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P R I M O P I A N Odi Alessandra Cori

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EXPO: al porto di Civitavecchia“approda” il Terminal del Gustodi Campagna AmicaSarà inaugurato a settembre lo store che farà rivivere, in uno spazio multifunzionale,gli antichi Mercati di Traino in un mix di innovazione e tradizione, all’insegna dellacultura del buon cibo. Un’offerta in più, inoltre, per i turisti di Expo che cercano “altro”

Nel porto crocieristico più gran-de del Mediterraneo, nei luo-

ghi che furono adibiti ai Mercati diTraiano circa duemila anni fa,aprirà al pubblico alla fine di set-tembre, e in occasione di Expo, il“Terminal del Gusto” di CampagnaAmica, un progetto presentato loscorso 9 aprile presso la sede del-l’Autorità Portuale e che ha visto trai soci fondatori e come capofilaColdiretti Lazio.Si tratta di uno spazio multifunzio-nale per la commercializzazione

merce), alla scuoladi cucina ai labo-ratori didattici, da-gli eventi a temaagli show-cookingalla food experien-ce con percorsi te-matici ma ancheun punto di infor-

mazione turistica, con la partner-ship di Tour e Cruise operator.Un luogo nel quale tradizione arti-gianale, specificità dei territori,qualità del prodotto e cultura delbuon cibo si fondono in una stra-ordinaria suggestione data dallebellezze artistiche ed archeologi-che del sito: una chiesa di epoca

romana, un fonte battesimale, muriin opus reticolatum in perfetto statodi conservazione risalenti all’epocadell’Impero di Traiano, uno dei più

dei prodotti e delle eccellenze del-l’agroalimentare “Made in Lazio” e“Made in Italy” che verrà integratoda un servizio di accoglienza e ri-storazione.Avrà il compito di accogliere i tu-risti crocieristi e passeggeri intransito sui traghetti per le isolemaggiori ed in arrivo nella Capi-tale in un’area ricca di opere digrande interesse storico e cultu-rale.Una struttura innovativa nella qualeil visitatore troverà una vasta of-ferta: dalla degustazione alla ven-dita diretta (supportata dall’ e-com-

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P R I M O P I A N Odi Alessandra Cori

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grandi Imperatori della storia ro-mana e fondatore della città di Ci-vitavecchia.L’iniziativa imprenditoriale è statasostenuta da un pool di investitoriprivati attraverso la società di ge-stione IL BUONO SRL, alla guidadella quale è stato chiamato, inqualità di presidente, per la grandeesperienza e gli importanti risultatiraggiunti negli anni, il direttore diColdiretti Lazio, Aldo Mattia.

“Il Terminal del Gusto si proponecome polo di attrazione europeo einternazionale, una sorta di Expopermanente del prodotto tipico” haaffermato Mattia nel sottolineareche si tratta di “uno spazio in cui ilmondo dell’agroalimentare è pro-tagonista, come passione ma an-che come driver di sviluppo eco-nomico, soprattutto per il territorioe le attività produttive locali”.“Il progetto – ha sottolineato Mattia– è nato per rispondere alla do-manda crescente, anche tra i turi-sti, di una nuova offerta alimentarefondata sui valori della distintività

territoriale, della sostenibilità am-bientale, della tracciabilità del pro-dotto, del Km zero e del rapportodiretto tra produttori e consuma-tori”.E c’è da credere che una positivaricaduta sul “Terminal del Gusto”l’avrà anche il flusso di turisti stra-nieri che arriveranno in Italia ri-chiamati da Expo, che, stando adun’analisi di Coldiretti sull’impattoeconomico dell’Esposizione Uni-versale di Milano, saranno circa8 milioni in più, per un totale di 59milioni di arrivi, con una spesa ag-giuntiva stimata in 5,4 miliardi, unterzo dei quali destinati alla tavola“Made in Italy”. Inoltre, sempresecondo una stima di Coldiretti,coloro che giungeranno in Italiaper l’Expo dedicheranno il 67%del loro tempo per visitare “altro” eche i turisti stranieri in arrivo in Ita-lia per questa occasione siano piùattratti, rispetto alla media, dal-l’agroalimentare “Made in Italy”che si afferma come il vero motoredegli arrivi dall’estero e che verosi-

milmente si tradurrà in occasioniper acquistare “souvenir del gu-sto”.“L’Expo avrà veramente successosolo se sapremo creare le condi-zioni per prolungare il soggiornodei visitatori stranieri al di fuori del-l’area espositiva di Milano connuove attrazioni lungo tutta la Pe-nisola. L’Italia può contare su ini-ziative ad hoc per lasciare dellapermanenza in Italia un ricordo in-dimenticabile”, ha commentato ilpresidente di Coldiretti, RobertoMoncalvo.

Il Terminal sembra avere tutte lecaratteristiche per rappresentareuno dei luoghi più adatti per l’ac-quisto di prodotti tipici in ricordodella permanenza in Italia, e ca-pace di valorizzare i prodotti locali,come già avviene nelle “Bottegheitaliane” di Campagna Amica, conin più un respiro internazionaledata la logistica ed un’ampia sceltadi prodotti, rispetto alle tradizionaliBotteghe già presenti sull’intero ter-ritorio nazionale.Il “Terminal del Gusto”, si presentacon numeri importanti: 8 milioni dieuro di investimenti, con un equitydi 1,2 milioni immesso dai soci trai quali figurano come fondatori, ol-tre a Coldiretti Lazio, Molinari SpAdella famosa Sambuca, Salumifi-cio Sano leader del prosciutto ama-triciano IGP, ed il gruppo Marsi-cola, famiglia di grandi proprietariterrieri romani.Il cospicuo investimento è stato so-stenuto dal Gruppo Intesa SanPaolo e dalla BCC di Roma oltreche da un contributo comunitarioammesso sul PSR Lazio “2007-

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P R I M O P I A N O

2013” pari a 2 milioni di euro. Tut-to assistito e garantito dal confidipromosso da Coldiretti, CreditAgriItalia.Si estenderà su una superficie di1.500 metri quadri, conterà sullapartecipazione di 61 imprese agro-alimentari laziali e nazionali chepresenta un fatturato globale di retedi oltre 150 milioni di euro.Imprenditori che nelle stime po-trebbero aumentare di numero vi-sto che, secondo uno studio ap-profondito di mercato nel porto diCivitavecchia transitano ogni annocirca 7 milioni di utenti, con unconsumo medio pro capite nel set-tore food pari a circa 30 euro perpersona.I ricavi aggregati previsti dal busi-ness plan ammontano a 17.818.121euro nel 2015, a 39.478.200 euronel 2016 e 41.650.199 nel 2017. Ilrisultato atteso al netto delle imposteè di circa 1milione di euro nell’anno

di avvio per arrivare a circa 3 milionidi euro nel 2017.Obiettivo finale degli investitori èlanciare un nuovo modello di far-mer’s market corporate che possa

essere replicato su scala nazionaleed internazionale. Il tutto sarà af-fiancato da una piattaforma e-com-merce altamente innovativa siaB2B che B2C, presto online.

Allo store, primo test che potrebbeessere replicato anche su base na-zionale, si affianca un temporaryshop, il “Villaggio del Gusto” cheverrà aperto anticipatamente ri-spetto ai locali e occuperà uno spa-zio multifunzionale antistante ilForte Michelangelo che sarà inau-gurato agli inizi di giugno di que-st’anno e si comporrà di 12 strut-ture di legno (Casette del Gusto)che spazieranno dall’enoteca, allaristorazione, dai dolci ai formaggitutti rigorosamente a Km zero e“Made in italy”.Iniziative che hanno incontrato ilsostegno ed il supporto dell’AutoritàPortuale ed hanno incassato un si-gillo formale con un contratto sot-toscritto con la società di scopoPortmobility per la canalizzazionedi flussi turistici pari ad almeno

600.000 presenze solo nel primoanno di avvio.Un progetto che, nelle intenzionidegli ideatori, intende rappresen-tare un modello ed una sfida versola creazione di spazi in cui le ra-gioni del commercio e della rica-duta occupazionale si possano in-contrare e fondere con i valori diColdiretti Lazio: il cibo come benecomune, la sicurezza alimentare,la legalità contro le minacce almarchio “Made in Lazio”, la soste-nibilità, la salvaguardia del territo-rio, il ruolo strategico dell’agricol-tura, la capacità di innovare, lacreatività, il patto di trasparenzatra produttore e consumatore chesi traduce in conoscenza e quindicultura del buon cibo.

di Alessandra Cori

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Finiscono le quoFiniscono le quo

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Il 31 marzo, dopo oltre trent’anni diapplicazione, è terminato il co-siddetto regime comunitario

delle quote latte, oggetto di di-battito nel paese soprattuttoa causa delle multe subiteper gli splafonamenti con-seguenti un’assegnazionequantitativa non adeguataalla capacità produttiva del-l’Italia e non coerente con iconsumi interni.Per questi motivi gli Stati membridell’Unione Europea, fra cui l’Italia,stanno predisponendo misure che con-sentano un “soft landing” dell’imminente apertura dei mercati ancoradrogati nel nostro Paese da comportamenti scorretti che sottopagano illatte ed il lavoro degli allevatori.

Quote latte e multe

Il deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia da parte della Commissio-ne europea per i ritardi nella riscossione del prelievo a carico dei pro-duttori non in regola, permette di fare il punto sulle multe.Ormai non si parla più di quello che è successo prima del 1995 per cui lavicenda quote latte e la mancata applicazione delle quote individuali rima-ne archiviata e le multe pagate rimangono definitivamente a carico del-l’Erario e di conseguenza a carico di tutti i cittadini (1,700 milioni di Euro).Dalla campagna 2009 in avanti e fino al 2014, l’Italia è rientrata nellequote per cui non deve pagare multe.

Per adesso quindi la materia del conten-dere riguarda 2.305 milioni di eurodi prelievo imputati all’Italia per ilsuperamento delle quote pro-duttive nel corso di 14 perio-di dalla campagna 1995/96alla campagna 2008/2009,che sono stati versati rego-larmente nelle casse comu-nitarie da parte dell’Erarioitaliano e non tutti recuperatidalle tasche dei singoli alleva-

tori cui devono essere effettiva-mente imputati per il superamento

delle quote produttive individuali.

SPECIALE

ote latte: e dopo?te latte: e dopo?

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In Italia, a ben vedere, il regime delle quote latte rima-sto in vigore per trent’anni sarebbe stato applicato inmaniera del tutto originale in quanto per i primi diecianni si è andati avanti con il sistema dell’Italia consi-derata come bacino unico produttivo per cui i supe-ramenti della quota nazionale sono stati regolati conil pagamento delle multe direttamente da parte delloStato e senza alcuna possibilità di recupero presso isingoli allevatori che in definitiva avevano concorso alsuperamento della quota stessa.Una volta attribuite le quote individuali e per i succes-sivi vent’anni la musica non è cambiata di molto inquanto pur essendo stati individuati in maniera preci-sa gli splafonatori di produzione e quindi attribuite lorole relative multe, l’Erario italiano ha continuato a sal-dare subito il debito delle multe con l’Ue, perseguen-do senza molto entusiasmo i singoli creditori.Occorre da una parte sostenere i produttori in regolache sono la grande maggioranza e, dall’altro, recu-perare le somme ingiustificatamente sottratte alla col-lettività.Le cifre non sono certamente confortanti in quanto su2.305 milioni di euro di prelievo imputato per tutti i14 periodi ne sono stati riscossi 553 e ve ne sono 198che saranno incassati a rate, per un totale di 751

milioni. Dei restanti 1.554 milioni 211 sono classifi-cati irrecuperabili, arrivando quindi a un prelievoancora dovuto di 1.343 milioni.Di questa somma, una parte non è ancora “esigibile”(511 milioni di euro) a causa di sospensive giurisdi-zionali, mentre risultano esigibili 832 milioni di euro.Con riferimento alle attività di riscossione, va ricor-dato che con la legge di stabilita 2015 il Governo hadeciso di modificare l’articolo 8-quinquies, comma10-ter, del decreto-legge n. 5 del 2009, nel senso diaffiancare alla Guardia di Finanza anche le societàdel gruppo Equitalia, al fine di garantire una maggio-re efficacia della riscossione, anche in considerazio-ne delle difficolta applicative della previgentenormativa che avevano determinato, di fatto, il ral-lentamento della fase esecutiva.Per effetto delle norme in esame, quindi, l’AGEApotrà procedere – nel caso di mancata adesione allarateizzazione e di decadenza dal beneficio della dila-zione – alla riscossione dei debiti relativi alle quotelatte.In proposito l’AGEA ed Equitalia hanno già predispo-sto 1.405 cartelle esattoriali, con interessi aggiornatial 31 dicembre 2014, attualmente in fase di notificaagli interessati.

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SPECIALE

RISCOSSO IN CORSO RISCOSSIONEA RATE

INESIGIBILI PENDENTI GIUDICE CARTELLE NOTIFICATE TOTALE

e 553.000.000,00 e 198.000.000,0 e 211.000.000,0 e 511.000.000,0 e 832.000.000,0 e 2.305.000.000,00

24,0% 8,6% 9,2% 22,2% 36,1% 100,0%

Prelievo campagne 1995-1996 -2008-2009

Il PIANO DEL MIPAAF PER IL DOPO FINE QUOTE:“SOFT LANDING”

Sono quattro le aree di intervento previste dal pianoper il settore del latte che il Ministero delle politicheagricole ha presentato l’11 marzo 2015 al tavolo del-la filiera latte costituita dalle organizzazioni di catego-ria, dalla distribuzione, dall’industria, dalla coope-razione e dal consorzio del grana Padano.

1. Valorizzazione e consumo di latte frescoIl primo campo d’interventi previsti dal documentoministeriale riguarda le iniziative per la valorizzazioneed il consumo di latte fresco. In particolare tutte le ini-ziative previste si incentrano sulla definizione di unlogo che identifichi e valorizzi il prodotto italiano.Il Ministero ha già predisposto il logo “Latte 100% Ita-liano”, quale espressione di un marchio collettivo, cheè stato registrato dall’Unione Italiana delle Camere diCommercio assieme ad una proposta di regolamentod’uso dello stesso.Il regolamento, previsto obbligatoriamente per imarchi collettivi sia dal Codice di Proprietà Indu-striale italiano che dal Regolamento (CE) n.207/2009, contiene i requisiti e i criteri di utilizzodel marchio da parte degli operatori che sono stati

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individuati. Si intende così porre in essere un siste-ma volontario nell’accesso ma con criteri oggettivida rispettare, ivi incluse le disposizioni nel caso dinon conformità.

2. Regolazione del mercato e dell’OrganizzazioneInterprofessionaleIl secondo e più consistente punto del Piano latteriguarda le Iniziative per la regolazione del mercato edell’Organizzazione Interprofessionale.L’intervento previsto ha come obiettivo principalequello di accompagnare le imprese italiane nel pas-saggio dal regime delle quote a quello liberalizzato.Il pacchetto di misure da definire poggia su due pila-stri fondamentali.Da un lato, esso mira a fornire una risposta imme-diata e indifferibile alla necessità di governare i mer-cati nei mesi a ridosso della cessazione del regimedelle quote latte e, dall’altro, a porre le basi per l’ur-gente riordino delle relazioni commerciali nella filie-ra, al fine di garantire proprio il “soft landing”raccomandato anche dalle istituzioni europee.Al fine di realizzare tali obiettivi le ipotesi di interven-to in merito sono relative a:a) all’ampliamento entro il 31 marzo 2015 delle ipo-tesi di compensazione tra produttori di latte, nel-l’ambito della quota nazionale, in relazione allacampagna in corso, che è l’ultima assoggettata alregime delle quote;

b) ad un rafforzamento dell’equilibrio nelle relazionicontrattuali, a tutela del produttore quale contra-ente debole, attraverso norme più stringenti perl’attuazione dell’obbligo della forma scritta, con laprevisione espressa di una durata minima, per i

contratti aventi ad oggetto la cessione di latte traproduttori e primi acquirenti, già introdotta conl’articolo 62 del decreto-legge 24 gennaio 2012,n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24marzo 2012, n. 27, in linea con la normativaeuropea e le raccomandazioni dell’Autorità garan-te della concorrenza e del mercato, e attraversouna determinazione del prezzo che tenga in con-siderazione il reale andamento dei costi di pro-duzione;

c) al riordino delle relazioni commerciali nel settoredel latte, attraverso l’adeguamento della normativainterna a quella europea in materia di organizza-zioni interprofessionali, al fine di superare le debo-lezze strutturali della filiera.

3. Rateizzazione delle multe per splafonamento cam-pagna dell’ultima campagna 2014-2015Il terzo punto del Piano ministeriale riguarda la Pro-posta di regolamento della Commissione europea sul-la rateizzazione delle multe per splafonamentocampagna dell’ultima campagna 2014-2015.Anche a seguito di esplicita richiesta da parte italiana,prima durante il semestre di Presidenza, poi ribaditacon lettera indirizzata al Commissario Hogan, la Com-missione europea ha già presentato un progetto diregolamento di esecuzione, di modifica del reg. (CE)n. 595/2004, recante norme di applicazione del regi-me delle quote latte, per consentire agli Stati membridi riscuotere il prelievo eventualmente dovuto dagliallevatori per l’ultimo periodo di applicazione del regi-me in tre rate annuali.La concessione della rateizzazione agli allevatori nonesonera però gli Stati membri dall’obbligo di versare

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SPECIALE

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all’Unione europea il prelievo dovuto entro il termineattualmente fissato al 30 novembre 2015 per cuiancora una volta gli Stati membri dovranno anticipa-re con i loro fondi le multe a carico dei singoli alleva-tori.

4. Qualità latte bovinoInfine il quarto comparto riguarda il Fondo per ilmiglioramento della qualità del latte bovino e in par-ticolare le modalità di accesso degli allevatori ai con-tributi previsti dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190.In particolare i contributi previsti possono essere ero-gati in regime di “de minimis” e sono destinati acoprire le garanzie concesse da ISMEA e/o parte del-la quota interessi per prestiti finalizzati al migliora-mento della qualità del latte attraverso programmi,assistiti da consulenti qualificati. Il mix tra le due com-ponenti (garanzia o abbattimento interessi) è lasciatoalla scelta di ciascun beneficiario.L’accesso ai contributi previsti è condizionato all’ade-sione da parte dell’allevatore ad un piano di migliora-mento della qualità del latte basato sui seguentiobiettivi:– allungamento della carriera produttiva delle bovineda latte;

– corretta gestione del farmaco ai fini della preven-zione delle mastiti;

– miglioramento della gestione dell’allevamento e del-le strutture produttive.

LE RICHIESTE COLDIRETTI

1. Attività dell’”Antitrust” per contrastare le pratichecommerciali illecite che penalizzano gli allevatori

ai quali non viene minimamente considerato ilcosto di produzione del latte alla stalla;

2. Prevedere la realizzazione da parte di ISMEA dianalisi specifiche relative ai costi di produzione del-le imprese di allevamento ed alla ripartizione delvalore aggiunto nella filiera del settore lattierocaseario;

3. Adottare, previa notifica alla Commissione Euro-pea, i decreti relativi all’indicazione obbligato-ria nelle etichette del latte sterilizzato a lunga con-servazione, del latte UHT, del latte pastorizzatomicrofiltrato o a elevata temperatura non-ché dei formaggi e degli altri prodotti a base di lat-te, del luogo di origine del latte oggetto di tratta-mento;

4. Prevedere un piano organico per la promozionedei prodotti di qualità del settore zootecnico e lat-tiero caseario, anche nell’ambito dell’Expo di Mila-no;

5. Promuovere iniziative nazionali per il consumo dellatte e dei formaggi di qualità, soprattutto nellescuole e nelle mense pubbliche;

6. Sostenere attraverso le società pubbliche la realiz-zazione di iniziative specificamente destinate aiprodotti di qualità provenienti dagli allevamenti edalle imprese di trasformazione che si impegninoall’acquisto dei prodotti nel pieno rispetto delleregole e dei principi di corretto equilibrio contrat-tuale sanciti dalle norme comunitarie e nazionali;

7. Rendere pubblici i dati relativi alle importazioni dilatte fresco e di prodotti semilavorati a base di deri-vati del latte anche attraverso la realizzazione disistemi di tracciabilità delle sostanze utilizzate nel-la fabbricazione dei formaggi in modo chiaramen-te percepibile dai consumatori.

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SPECIALE

Page 15: Orizzonte Impresa 2/2015

ospitalità

ambiente

genuinità

valori

territorio

vacanza

agriturismoDUEMILAQUINDICI

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Page 16: Orizzonte Impresa 2/2015

E C O N O M I A E F I N A N Z Adi Simone Di Colantonio

14

EXPO 2015: grande opportunitàper le imprese agricole

Expo sarà l’opportunità deldecennio per le imprese

agroalimentari italiane, cheavranno la grande occasione diincontrare già entro i confininazionali gli immensi spazi delmercato internazionale. Ma qualisono i dati attuali in merito allacapacità di queste di muoversi suimercati esteri?È un quadro diversificato quellodell’export italiano, soprattutto inottica extra europea: che poi èquella fetta di mercato che piùinteressa nell’ambito di Expo.Secondo le stime de il Sole 24 oreper il mese di febbraio 2015 gliStati Uniti sono uno dei mercatipiù appetibili per il nostro paese.Le esportazioni sono aumentate al49,3%, ed hanno portato nellecasse delle aziende italiane 3,2miliardi di euro. Altre buonenotizie vengono dalla Turchia cheresta una delle principalidestinazioni del Made in Italy conun +10,7%. Segue l’India con un+6,4% ed il Medio Oriente con un+6,3%. Resta stabile, rispetto alleprecedenti rilevazioni, il mercatogiapponese.Sono dati che, ad una primalettura, possono sembrareincoraggianti, ma non dimostranouna crescita del nostro exportsotto il segno della continuità edella omogeneità geografica. Acontrobilanciare le crescite delleesportazioni c’è infatti il crollo del28,5% verso la Russia – dovutosoprattutto alle sanzioni UE che,di fatto, hanno avuto delleripercussioni anche sulle nostreaziende – seguita dal -17,6%verso l’America centro-meridionale, del -7,7% verso laCina e del -7% verso l’Africasettentrionale. Cifre che, alcontrario delle precedenti,devono far porre più di unadomanda.

La grande occasione del settorevinicolo - Certamente, unagrande occasione sarà per ilsettore vinicolo italiano, che haretto all’urto della crisi russa e nelcorso del 2014 ha mostrato unapiccola crescita in valore e anchein volume. Nel corso dell’annoscorso è stato raggiunto il recorddelle quantità esportate, portandogli ettolitri a 20,4 milioni, per un+0,8%,e il valore a 5,11 miliardidi euro, in crescita dell’1,4%sul 2013.Come ci mostra l’infografica de IlSole 24 ore i principali Paesi didestinazione del vino italiano sonogli Stati Uniti – allineati ai datigenerali sul nostro export – dovesono stati acquistativolumi superiori in valore almiliardo di euro, con una crescitadel 4,4% nel 2014 rispetto al2013. Seguono, anche se sonodiminuite, le importazionitedesche. La Germania resta alsecondo posto, mentre il RegnoUnito ha visto una crescita di 6punti percentuali. Incontrotendenza la Russia, che, adispetto del quadrogenerale didiminuzionedell’export italianoverso il paese,mostra un aumentodelle importazioni divino italiano dell’1,4%,in controtendenzanetta con il trendnegativo causato dallacrisi. Expo, viene dasé, rappresenta lagrande occasioneper consolidare ilnostro settorevinicolo e mettere inmostra le nostreeccellenze. Bastipensare che sono 341i vini con marchio

Denominazione di originecontrollata (Doc) in Italia, mentresono invece 74 i prodotti ai quali èstata assegnata la certificazioneDocg (Denominazione di originecontrollata e garantita).Ai primi posti spiccano i vignetidel Piemonte e della Toscana,con un totale di certificazioni Doce Docg di 58 per la prima e 52per la seconda. Seguono il Veneto(42, di cui 14 Docg), la Pugliacon 32 ed il Lazio con trenta.Di certo, potremo vedere solo amedio-lungo periodo i risultatidi Expo per il nostro settoreagroalimentare, se ci saranno.Avremo la percezione di non averperduto l’occasione di Expo se ilnostro Paese sarà riuscito,attraverso il suo settoreagroalimentare, a far germogliareprogetti che mettano al centrola qualità del cibo e la salute delconsumatore. In questo modo lenostre imprese potranno porsicome modelli di eccellenza inambito internazionale.Fonte: Europinione.it -Copyright © 2015 - Sole 24 Ore.

SimoneDi Colantonio,CreditAgri

Page 17: Orizzonte Impresa 2/2015

Gli uffici del patronato Epaca-Coldirettidel Lazio al nastro di partenza per attivarei nuovi ammortizzatori sociali per la tuteladei lavoratori subordinati previsti nel job actDal 1° maggio 2015 è cambiato l’intero siste-ma di erogazione dei cosiddetti ammortiz-zatori sociali in caso di disoccupazione invo-lontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoc-cupati.In attuazione della legge 10 dicembre 2014,n. 183” di delega al Governo in materia diLavoro meglio nota come Job Act il decretolegislativo n. 22 del 4 marzo 2015 ha intro-dotto le nuove procedure per accedere ai bene-fici assistenziali per i lavoratori che restanosenza lavoro, operativi esclusivamente per glieventi di disoccupazione che si sono verificatisuccessivamente al primo maggio.Quindi, aldilà delle nuove caratteristiche sog-gettive ed oggettive cui devono essere in pos-sesso i soggetti beneficiari, bisognerà purefare i conti con una nuova terminologia fattaanche di acronimi sinora sconosciuta.Andiamo a conoscere nel dettaglio tutte lenovità.

NASpI

Viene introdotta la NASpI (Nuova AssicurazioneSociale per l’Impiego), che sostituisce l’ASpI(Assicurazione Sociale per l’Impiego) e la MiniASpI, istituite dalla cd. legge Fornero, le qualiavevano preso il posto dell‘indennità di disoc-cupazione ordinaria e a requisiti ridotti.La NASpI, come i precedenti istituti, ha la fun-zione di fornire un sostegno al reddito ai lavo-ratori con rapporto di lavoro subordinato cheabbiano perduto involontariamente la propriaoccupazione.Non è riconosciuta agli operai agricoli a tem-po determinato ed indeterminato, per i qualicontinua a trovare applicazione la disciplinadell’indennità di disoccupazione agricola; allostesso modo non è prevista per i dipendenti atempo indeterminato delle pubbliche ammini-strazioni.È stata uniformata la disciplina relativa ai trat-tamenti ordinari (già ASpI) e ai trattamentibrevi (già mini ASpI) e sono stati rivisitatirispetto al passato i requisiti per aver dirittoalla prestazione sia rispetto alla durata chealla misura dei trattamenti: infatti questi ulti-mi vengono rapportati alla pregressa storiacontributiva del lavoratore e non più alla etàanagrafica.

Requisiti congiunti

• STATO DI DISOCCUPAZIONE• 13 SETTIMANE DI CONTRIBUTI• 30 GIORNATE LAVORATIVE

AGGIUNGIAMO VALORE AL VALORE

Gli uffici del patronato Epaca-Coldirettidel Lazio al nastro di partenza per attivarei nuovi ammortizzatori sociali per la tuteladei lavoratori subordinati previsti nel job act

Page 18: Orizzonte Impresa 2/2015

La NASpI viene riconosciuta anche ai lavorato-ri che hanno rassegnato le dimissioni per giu-sta causa e nei casi di risoluzione consen-suale del rapporto di lavoro.

Misura

La indennità è rapportata alla retribuzioneimponibile ai fini previdenziali degli ultimi quat-tro anni, divisa per il numero di settimane dicontribuzione e moltiplicata per il numero4,33.La NASpI non può in ogni caso superare, nel2015, l’importo mensile massimo di 1.300euro, rivalutato annualmente sulla base dellavariazione dell’indice ISTAT dei prezzi al con-sumo per le famiglie degli operai e degli impie-gati intercorsa nell’anno precedente.La NASpI si riduce del 3 per cento ogni mesea decorrere dal primo giorno del quarto mesedi fruizione.

Durata

La NASpI viene corrisposta mensilmente, perun numero di settimane pari alla metà dellesettimane di contribuzione degli ultimi quattroanni. Ai fini del calcolo della durata non sonocomputati i periodi contributivi che hanno già

dato luogo ad erogazione delle prestazioni didisoccupazione.

Domanda e decorrenza della prestazione

Le regole sono rimaste immutate: la doman-da di NASpI è presentata all’INPS in via tele-matica attraverso i nostri uffici EPACA, entro iltermine di decadenza di sessantotto giorni dal-la cessazione del rapporto di lavoro.L’indennità spetta a decorrere dall’ottavo gior-no successivo alla cessazione del rapporto dilavoro o, qualora la domanda sia presentatasuccessivamente a tale data, dal primo giornosuccessivo alla data di presentazione delladomanda.I lavoratori che beneficiano di tale indennitàhanno l’obbligo di partecipare alle iniziative diattivazione lavorativa nonché ai percorsi diriqualificazione professionale proposti dai Ser-vizi per l’impiego competenti.

Compatibilità della NASpI con lo svolgimentodi lavoro subordinato

Il lavoratore che durante il periodo in cui per-cepisce la NASpI instauri un rapporto di lavo-ro subordinato il cui reddito annuale siasuperiore al reddito minimo escluso da impo-

AGGIUNGIAMO VALORE AL VALORE

Page 19: Orizzonte Impresa 2/2015

sizione fiscale decade dalla prestazione, sal-vo il caso in cui la durata del rapporto di lavo-ro non sia superiore a sei mesi.

Compatibilità della NASpI con lo svolgimentodi attività lavorativa autonoma o d’impresaindividuale

Il lavoratore che durante il periodo in cui per-cepisce la NASpI intraprenda un’attività lavo-rativa autonoma o di impresa individuale, dallaquale ricava un reddito inferiore al limite utileai fini della conservazione dello stato di disoc-cupazione, deve comunque informare l’INPSentro un mese dall’inizio dell’attività, dichia-rando il reddito annuo che prevede di trarne.

Decadenza

a) perdita dello stato di disoccupazione;b) inizio di un’attività lavorativa subordinata o

di un’attività lavorativa in forma autonoma odi impresa individuale senza provvederealle previste comunicazioni all’INPS;

c) raggiungimento dei requisiti per il pensiona-mento di vecchiaia o anticipato;

d) acquisizione del diritto all’assegno ordina-rio di invalidità, salvo il diritto del lavorato-re di optare per la NASpI.

INCENTIVO ALL’AUTOIMPRENDITORIALITÀ

Il lavoratore che ha diritto alla corresponsionedella NASpI può richiedere la liquidazione anti-cipata, in unica soluzione, dell’importo com-plessivo del trattamento che gli spetta e chenon gli è stato ancora erogato, a titolo di incen-tivo all’avvio di un’attività lavorativa autonomao di impresa individuale o per la sottoscrizionedi una quota di capitale sociale di una coope-rativa nella quale il rapporto mutualistico haad oggetto la prestazione di attività lavorativeda parte del soci.

ASDI

Viene introdotto – in via sperimentale – l’as-segno di disoccupazione per i lavoratori che sitrovino in particolare stato di bisogno dopo lafruizione della nuova indennità di disoccupa-zione NASpI .La durata dell’assegno, che sarà pari al 75%dell’ultima indennità NASpI percepita (comun-que in misura non superiore all’ammontaredell’assegno sociale), è di 6 mesi e verrà ero-gato fino ad esaurimento dei 300 milioni delfondo specificamente costituito.

AGGIUNGIAMO VALORE AL VALORE

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DIS-COLL

In via sperimentale per il solo anno 2015 vie-ne riconosciuta una indennità di disoccupa-zione mensile ai collaboratori coordinati e con-tinuativi rimasti privi di occupazione.

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE

Si tratta di una particolare forma di assisten-za intensiva alla ricerca di lavoro da parte deiservizi per il collocamento pubblici o privati,finanziata dalle Regioni.

AGGIUNGIAMO VALORE AL VALORE

UFFICI EPACA - COLDIRETTIPROVINCIA DI FROSINONE

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI ALATRIVia A. De Gasperi, 5303011 ALATRI - 0775/440225

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI ANAGNIVia Giminiani s.n.c.03012 ANAGNI - 0775/726542

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI ATINACorso Munazio Planco, 35703042 ATINA - 0776/691009

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI CASSINOVia De Nicola, 17403043 CASSINO - 0776/23235

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI CECCANOVia Madonna della Pace, 10803023 CECCANO - 0775/604245

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI FROSINONEP.zza S. Pertini, Palazzo SIFE03100 FROSINONE - 0775/250856

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI PONTECORVOVia Lungo Liri, 503037 PONTECORVO - 0776/742949

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI SORAVia XX Settembre, 61/D03043 SORA - 0776/832118

UFFICI EPACA - COLDIRETTIPROVINCIA DI LATINA

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI APRILIAVia Ponchielli angolo Via Ugo La Malfa s.n.c.04011 APRILIA - 06/9275935

Ufficio Zona EPACA -COLDIRETTI BORGO HERMADAPiazza IV Novembre, 104010 BORGO HERMADA - 0773/598032

Ufficio Zona EPACA -COLDIRETTI CISTERNA DI LATINAVia Oberdan, 2504012 CISTERNA DI LATINA - 06/9681080

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI FONDIViale Piemonte c/o MOF04022 FONDI - 0771/511895

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI FORMIAVia Olivastro Spaventola snc04023 FORMIA - 0771/267290

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI LATINAVia Don Minzoni, 104100 LATINA - 0773/663559

Ufficio Zona EPACA -COLDIRETTI PALOMBARA SABINAVia della Libertà, 5600018 PALOMBARA SABINA - 0774/65137

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI ROMAVia XXIV Maggio, 4300187 ROMA - 06/4682360

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI ROMAVia R. Piria, 6 - 00156 ROMA - 06/40818935

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI TIVOLIViale Tomei, 7600019 TIVOLI - 0774/317188

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI VELLETRIVia dei Volsci, 55 (Ingresso via Mammuccari 32)00049 VELLETRI - Tel. 06/9621469

UFFICI EPACA - COLDIRETTIPROVINCIA DI VITERBO

Ufficio Zona EPACA -COLDIRETTI ACQUAPENDENTEVia Campo Boario, 5301021 ACQUAPENDENTE - 0763/733222

Ufficio Zona EPACA -COLDIRETTI CAPRAROLAVia F. Nicolai, 101032 CAPRAROLA - 0761/645164

Ufficio Zona EPACA -COLDIRETTI CIVITA CASTELLANAVia Garibaldi, 3501033 CIVITA CASTELLANA - 0761/517108

Ufficio Zona EPACA -COLDIRETTI MONTEFIASCONEVia Grilli, 201027 MONTEFIASCONE - 0761/826233

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI TARQUINIAViale Rosa, 1601016 TARQUINIA - 0766/850044

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI TUSCANIAVia Turriozzi, 3301017 TUSCANIA - 0761/436273

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI VETRALLAVia Cassia, 10901019 VETRALLA - 0761/478049

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI VIGNANELLOPiazza Proietti, 701039 VIGNANELLO - 0761/754829

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI VITERBOVia F. Baracca, 8101100 VITERBO - 0761/2522

Ufficio Zona EPACA -COLDIRETTI MONTE SAN BIAGIOVia Provinciale S. Magno, 1004020 MONTE SAN BIAGIO - 0771/511895

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI PONTINIAVia Napoli, 46 - 04014 PONTINIA - 0773/867758

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI PRIVERNOVia della Stazione, 504015 PRIVERNO - 0773/902122

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI SABAUDIAVia Zara, 23 - 04016 SABAUDIA - 0773/510545

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI SEZZEPiazzale della Repubblica s.n.c.04018 SEZZE - 0773/887568

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI TERRACINAViale Europa, 6704019 TERRACINA - 0773/732034

UFFICI EPACA - COLDIRETTIPROVINCIA DI RIETI

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI AMATRICECorso Umberto I, 3402012 AMATRICE - 0746/85036

Ufficio Zona EPACA -COLDIRETTI MAGLIANO SABINAVia E. Pulifici, 2302046 MAGLIANO SABINA - 0744/91654

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI PASSO CORESEVia XXIV Maggio, 83 Fara Sabina02036 PASSO CORESE - 0765/486325

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI POGGIO MIRTETOVia G. Matteotti, 502047 POGGIO MIRTETO - 0765/24492

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI RIETIVia Fundania, Torre A - 02100 RIETI - 0746/203662

UFFICI EPACA - COLDIRETTIPROVINCIA DI ROMA

Ufficio Zona EPACA -COLDIRETTI AGRO ROMANOVia della Storta, 800123 AGRO ROMANO - 06/61908251

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI CERVETERIVia Prato del Cavaliere, 1100052 CERVETERI - 06/9905390

Ufficio Zona EPACA - COLDIRETTI PALESTRINAVia Don Minzoni, 300036 PALESTRINA - 06/9537391

Per conoscere i giorni e gli orari in cui il tuo personal trainer previdenziale è a disposizione consulta il sito www.epaca.it

Page 21: Orizzonte Impresa 2/2015

L’AGRICOLTURA IN… EUROPA

Finalmente etichetta d’origineobbligatoria anche per le carnifresche di maiale, agnello,pecora, capra e volatili

di Andrea Fugaro

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Con l’entrata in vigore a partiredal 1° aprile 2015 del Regola-

mento comunitario n. 1337/2013che impone l’indicazione del Paesedi origine o del luogo di prove-nienza delle carni fresche, refrige-rate o congelate di animali dellaspecie suina, ovina, caprina e divolatili non sarà più anonima laprovenienza di questi prodotti.Questo è anche il risultato dellalunga battaglia della Coldiretti perla trasparenza. Per essere certi diportare a casa un prodotto 100%italiano occorrerà dunque sceglie-re la carne con la scritta “origineItalia” poiché sta a significare chetutte le fasi, dalla nascita all’alle-vamento fino alla macellazione sisono svolte sul territorio nazionale.Una novità importante che arrivadopo gli scandali della carne dimaiale tedesca alla diossina ven-duta in tutta Europa e degli agnelliungheresi spacciati per italiani maanche il completamento di un per-corso iniziato ormai 15 anni fa conl’introduzione dell’obbligo di eti-chettatura di origine per la carnebovina fresca, grazie al regolamen-to Ce 1760/2000 che impose l’ob-bligo di indicare anche il luogo dinascita, oltre a quello di alleva-mento e macellazione.Tuttavia mancano all’appello del-l’obbligo di etichettatura d’origineancora la carne di consiglio, parti-colarmente diffusa a livello nazio-nale, e quella di cavallo oggetto delrecente scandalo, ma anche lecarni di maiale trasformate in salu-mi. Una carenza particolarmentegrave che va colmata al più prestoin una situazione in cui in Italiadue prosciutti su tre sono fatti da

maiali stranieri ma il consumatorenon lo può sapere. La situazionenon è certo migliore per salami,soppressate, coppe o pancette. Suquesti prodotti come su altril’eventuale obbligo dell’originedipenderà dagli studi di impattoche la Commissione Europea starealizzando, con un certo ritardosui tempi previsti dal Regolamen-to 1169/2011, nonché dalle suc-cessive valutazioni politiche degliStati membri.

LLaa ccaarrttaa dd’’iiddeennttiittàà delle carni fre-sche, refrigerate o congelate di ani-mali della specie suina, ovina,caprina e di volatili dovrà comun-que riportare una delle dueseguenti indicazioni:

1. “Allevato in…” seguito dalnome dello Stato membro o delPaese terzo e poi “Macellatoin…” (seguito dal nome del-lo Stato membro o del Paeseterzo).

2. “Origine…” seguito dal nomedello Stato membro o del Paeseterzo ma solo se l’animale ènato, allevato e macellato in ununico Stato membro o Paeseterzo.

Il regolamento prevede poi, dellespecifiche casistiche sui tempi dipermanenza in un determinatoPaese e di peso raggiunto dall’ani-male, per poter indicare in etichet-ta qual è il luogo di allevamento edi macellazione. L’obiettivo rimane quello di garanti-re scelte di acquisto consapevoli aiconsumatori portando sul mercatoil valore della trasparenza a van-taggio dei consumatori stessi masoprattutto dei produttori agricoli. Iprimati qualitativi e sanitari dell’Ita-lia in campo agroalimentare nonpossono essere messi in discus-sione da politiche che lascianosicurezza e qualità alimentare, tra-sparenza e lealtà commerciale inun angolo dei processi decisionali.

Carne di pollo e derivati Carne di coniglio

Carne bovina Salumi

Carne di maiale Carne trasformata

Carne di pecora e agnello Pasta

Frutta e verdura fresche Frutta e verdura trasformata

Passata di pomodoro Derivati del pomodoro diversi da passata

Latte fresco Formaggi

Pesce Latte a lunga conservazione

Extravergine di oliva Derivati dei cereali (pane, pasta)

Uova Concentrato di pomodoro e sughi pronti

Miele

“Cibi CON indicazione d’origine Cibi SENZA indicazione di origine

LA SPESA CON E SENZA ETICHETTA D’ORIGINE:LA BATTAGLIA CONTINUA

Page 22: Orizzonte Impresa 2/2015

L’AGRICOLTURA IN… POLITICAdi Andrea Fugaro

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sia trasformato in Italia, a seguireil 54% controlla che sia tipico, il45% verifica anche la presenzadel marchio Dop e Igp, mentreper il 30% cerca il prodotto bio-logico.Per 9 italiani su 10 è poi impor-tante conoscere l’origine dei pro-dotti in funzione di garanzia circail rispetto degli standard di sicu-rezza alimentare, mentre per il70% questa informazione è utileper questioni di tipo etico, comeil rispetto delle normative sul la-voro che in molti Paesi non è ga-rantito.Gli italiani quindi, in base alle ri-sposte fornite nel corso dellaconsultazione pubblica, voglionoconoscere sempre l’origine dellematerie prime in particolare sualcuni prodotti come le carni fre-sche e il latte fresco (95%), i pro-dotti lattiero-caseari come yogurte formaggi (90%), la frutta e ver-dura fresca tagliata già prontaper l’uso (88%), le carni trasfor-mate come salumi e insaccati,carne in scatola (87%) o il riso(81%).Per quanto riguarda il luogo doveavviene la trasformazione, per ol-tre 18mila persone (70%), è sem-pre fondamentale che sia indi-cato in etichetta in modo chiaro,e per l’86% è molto importanteche la trasformazione industrialeavvenga al 100% in Italia.Inoltre, gli italiani non risparmianoquando si tratta di avere la cer-tezza dell’origine dei prodotti ali-mentari che consumano: infattiquasi 22mila persone pari al-l’82% di coloro che hanno parte-cipato alla consultazione, hannodichiarato che sono disposte aspendere di più per avere la cer-tezza dell’origine e la provenienzaitaliana del prodotto, con quasi lametà pronta a pagare dal 5 al20% in più.

che costituisce da tempo unaprassi consolidata. In realtà si trattava di domande suargomenti di grande attualità esui quali si concentra l’attenzionedi tutti, sia dei consumatori chedei produttori che degli altri ope-ratori agroalimentari. Pertanto, non stupisce che oltreil 96% dei consumatori dichiariche è molto importante che sul-l’etichetta sia scritta in modochiaro e leggibile l’origine del pro-dotto e che per l’84% sia fonda-mentale l’indicazione del luogo incui è avvenuto il processo di tra-sformazione.Anche la questione dell’origineitaliana è un argomento al centrodell’attenzione dei media e delleorganizzazioni rappresentative deiconsumatori e dei coltivatori percui la consultazione pubblica mi-nisteriale ha evidenziato che per8 italiani su 10 assume un’im-portanza decisiva al momentodell’acquisto che il prodotto siafatto con materie prime italiane e

Ha avuto pieno successo laconsultazione, pubblica in-

detta dal Ministero delle politicheagricole alimentari e forestali, at-traverso il suo sito istituzionale,sull’etichettatura dei prodottiagroalimentari.Sono stati, infatti, oltre 26.500 ipartecipanti che hanno espressoil proprio punto di vista, rispon-dendo ad un questionario con 11domande sull’importanza dellatracciabilità dei prodotti, della in-dicazione dell’origine e della tra-sparenza delle informazioni in eti-chetta. L’iniziativa fa parte delle misure di‘Campolibero’ della Legge Com-petitività e ha avuto l’obiettivo dicoinvolgere la collettività su unaquestione decisiva come la tra-sparenza delle informazioni in eti-chetta sui prodotti agroalimenatri. Un ulteriore effetto della consul-tazione è costituito dall’allinearsiai principi generali dell’UnioneEuropea, dove la condivisione deicontenuti delle decisioni pubbli-

Gli italiani chiedono all’unanimitàdi indicare l’origine in etichetta

Page 23: Orizzonte Impresa 2/2015

L ’ E S P E R T O R I S P O N D Edi Elio Guarnaccia

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Le considerazioni che seguonosono frutto esclusivo delpensiero dell’Autore e nonimpegnano in alcun modol’Amministrazione diappartenenza.

Quali tipologie di aziende agricolehanno l’obbligo di versare icontributi assicurativi per gliinfortuni sul lavoro direttamenteall’INAIL?In taluni casi eccezionalideterminate attività pur agricolevengono attratte nella tutelapropria della Gestione Industria inragione del modo in cui vienesvolta l’attività agricola. I casiche rientrano nella tutelaindustriale sono i seguenti :• le cooperative e loroconsorzi chetrasformano,manipolano ecommercializzanoprodotti propri o deiloro soci.

• le lavorazionimeccanico-agricoleeseguite esclusivamenteovvero prevalentemente perconto terzi.

• i frantoi se gestiscono soltantoolive lavorate per conto terzi oacquistate da terzi ovvero oliveprodotte nel fondo del gestore,ovvero olive lavorate per contoterzi o acquistate da terzi,quando la potenzialità el’organizzazione produttiva delfrantoio non trovi normalerispondenza nella quantità diolive prodotte dal gestore.

Fatte queste eccezioni cheriguardano la modalità delversamento contributivo(direttamente all’INAIL e nonall’INPS che ordinariamenteriscuote il premio dalle impreseagricole per conto dell’INAIL),

l’Istituto Nazionale perl’Assicurazione contro gli Infortunisul Lavoro (INAIL) è l’EntePubblico che gestiscel’Assicurazione Obbligatoriacontro i danni derivanti dainfortuni e malattie professionalicausati da tutte le lavorazioni,principali e secondarie, agricole eforestali.Sono lavorazioni principali quelleinerenti la coltivazione di fondi,orti e giardini, allevamento delbestiame, raccolta dei prodottiagricoli, le attività relative alla

coltivazione boschiva(piantagione, potatura,seminazione), taglio delle piante eloro trasporto. Le lavorazionisecondarie sono tutte quelleconnesse alle lavorazioniprincipali agricole e forestali qualila preparazione e laconservazione dei prodottiagricoli, l’allevamento, custodia egoverno degli animali, irrigazionee cura delle piante, ecc..Gli imprenditori agricoli cheeseguono lavori meccanicoagricoli sia per conto della propriaazienda sia per conto terzi (attività

mista) sono da comprendersinell’assicurazione agricola.Pertanto sono da racchiudere inquesta tipologia tutti i lavoratorimanuali fissi o avventizi, dai 12 ai70 anni, e i sovrastanti al lavoro.Sono inoltre assicurati iproprietari, mezzadri, affittuari,enfiteuti, coloni parziari, nonché iloro coniugi (moglie o anchemarito nell’ipotesi che sia lamoglie titolare del fondo) e i figliquando prestano abitualmenteopera manuale nelle loro aziende.Sono esclusi da questa tipologiaassicurativa quei lavoratori chesono addetti a prestare servizipresso macchine mosse daagente inanimato o pressomotori di esse; gli addetti altaglio dei boschi e relativotrasporto quando sisvolgono con più di 5persone o con qualunquenumero di addetti se si fauno sfruttamentoindustriale o commercialedelle piante; gli addetti alleopere di bonifica idraulica ealla sistemazione dei bacini

montani. Per questa tipologia dilavoratori devono essere applicatele forme assicurative previste perle lavorazioni industriali. Per quanto riguarda i dirigenti e gliimpiegati tecnici e amministrativi,questi devono essere assicuraticontro gli infortuni presso l’Entenazionale di previdenza e diassistenza per gli impiegati agricolie forestali (ENPAIA). L’obbligo della denuncia degliinfortuni in agricoltura è a caricodel datore di lavoro per gli operaia tempo determinato e del titolaredel nucleo di appartenenzadell’infortunato per i lavoratoriagricoli autonomi.L’inadempimento di detto obbligocomporta una sanzione.

Fare impresa:le domande dei nostri soci

Elio Guarnaccia,Ispettoredel LavoroCoordinatore

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Una azienda agricola, iscritta allaCCIAA nella sezione specialeagricoltura può svolgere attività diselvicoltura (potatura, taglio egoverno dei boschi) anche sufondi altrui? Entro quali limiti?La silvicoltura è quell’attività chetrae dal bosco un regolareprodotto di legname attraverso deitagli periodici che hanno lafunzione sia di estrarre dettoprodotto sia di mantenere laproduttività naturale dellacoltivazione. La silvicolturacomprende pertanto le operazionidi sistemazione del terreno,piantagione e cura delle piante,raccolta di prodotti forestali, taglioe disgrossamento degli alberi conlo scopo di facilitarne il trasporto. Se invece il legname vienesistematicamente lavorato perricavarne tavole o trasformatosecondo procedimenti industriali,in quel caso si parla di attivitàindustriale perché il prodotto chesi realizza non è più unicamenteforestale. Nell’ambito della selvicolturaè da considerare l’arboricoltura,ovvero la coltivazione di alberi in

Le nuove disposizioni prevedonol’istituzione di elenchi o albiregionali delle imprese perl’esecuzione di lavori, opere eservizi in ambito forestale. Isoggetti iscritti a tali albi o elenchipossono, altresì, ottenere lagestione di aree silvo-pastoralipubbliche.Tutti i soggetti iscritti negli elenchio albi regionali compresi icoltivatori diretti singoli odassociati, la cui azienda siaubicata in territorio montano,possono assumerein appalto da Enti pubblicie privati lavori di sistemazionee manutenzione delterritorio montano.È richiesto l’impegno esclusivodel proprio lavoro, dei familiarie delle attrezzature di proprietà.I principi fondamentalisono inseriti in norme regionali.

Per qualsiasi informazione oapprofondimento in materiacontattare le FederazioniProvinciali Coldiretti del Lazio(i recapiti sono disponibili sulsito www.lazio.coldiretti.it)

aree precedentemente prive odisboscate al fine di ottenerelegno, frutti o beni ornamentali.Quest’attività non è compresanell’attività tipica dei boschi e diconseguenza non è assoggettataalle regole forestali, ma èconsiderata attività agricola insenso stretto, nonostante laproduzione di legna e la relativacommercializzazione sianoelementi evidenti e primari.La normativa non pone più comevincolo il possesso del fondoall’imprenditore agricolo cioè acolui che esercita un’attivitàdiretta alla coltivazione del fondo,alla selvicoltura, all’allevamento dianimali e attività connesse, perpotere svolgere la sua attività.Pertanto venendo meno il vincolodel possesso del fondo, questonon è più elementoindispensabile per poteresercitare l’attivitàdell’imprenditore agricolo. Infatti irecenti sviluppi tecnologicipermettono di ottenere prodottiagricoli con metodi cheprescindono dal merosfruttamento della terra.

L ’ E S P E R T O R I S P O N D Edi Elio Guarnaccia

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R I F L E S S I O N Idi Paolo Carlotti

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La famiglia e i suoi dueSinodi dei vescovi

Lo scorso ottobre si è celebratoa Roma il primo dei dueSinodi sulla Famiglia. Il secondo èprevisto per il prossimo ottobre esi svolgerà sempre a Roma. Losappiamo, il Sinodo, istituzionevoluta dal beato Paolo VI inesecuzione delle indicazioni delConcilio Vaticano II, è unariunione, a scadenzaquadriennale, dei rappresentantidei vescovi di tutto il mondo, pertrattare delle problematiche piùurgenti ed importanti della vitadella Chiesa. La famiglia è stato iltema centrale di entrambi, ilprimo dedicato alla riflessionesulle sfide che essa oggi ricevedal mondo contemporaneo, ilsecondo incentrato invece sullasua vocazione e missionecristiana, sempre per l’oggicultuale e sociale.Le sfide che la famiglia oggiriceve sono notevoli: pensate soloalla prospettazione di unaconiugalità senza differenzasessuale che, in alcuni paesi anoi vicini come per esempioSpagna e Francia, ha avutoattuazione legislativa con icosiddetti matrimoni-gay. Mabasti pensare alla considerevolediffusione delle ‘convivenze difatto’ col rifiuto di ogni forma dicelebrazione civile o religiosa delmatrimonio. La crisi economica,quella in particolare del lavoro,affligge in modo prioritario la vitafamiliare inducendo vissuti diincertezza e di precarietà, chegiungono talora anche a decisioniestreme.Le sfide come si vede nonmancano ed aumentano quandosi pensa alla famiglia cristianabasata sulla scelta vicendevole diun uomo e di una donna, cheintendono vivere insieme tutta laloro vita con tutta la vita, con tutto

ciò che sono, ivi compreso il lorofuturo. Intendono in questo modotestimoniare la fedeltà di Dioall’amore del suo popolo, diciascuno di noi, amore che nonviene meno quando noi veniamomeno, ed è quindi indissolubile. Iconiugi cristiani intendonorendere visibile nella vita e nellastoria, proprio questo amore diDio. Ecco la differenza trasposarsi in chiesa o sposarsi incomune. Proprio per questo c’è laquestione dei divorziati risposati,cioè dei cristiani che si sonosposati sacramentalmente e poihanno civilmente sciolto il loromatrimonio e ne hanno semprecivilmente contratto un altro, maanche la questione di coloro checonvivono come marito e mogliesenza la celebrazione delsacramento, sacramento cheviene così considerato quasisuperfluo e non centrale comedovrebbe essere. Come si puòben vedere le questioni ci sono enon sono di poco conto eriguardano non solo l’Italia, matutta la Chiesa sparsa per ilmondo, anche se in alcuneculture non emergono con laforza o con la fisionomia tipichedella nostra cultura, quellacosiddetta occidentale.Non sempre possiamo farequalcosa, anche quando sonocoinvolti i nostri figli ormai adulti,si può far presente qualcosa, masarà poi giocoforza prendere attodelle loro libere e responsabilidecisioni. Forse qualcheprecauzione educativa in più,cercando di far crescere i nostrifigli sensibili ai valori più alti e piùbelli della vita umana e cristiana.Un’altra cosa però papaFrancesco ce la chiede e lapossiamo fare tutti, quella dipregare per la famiglia e per il

prossimo Sinodo, perchéabbondante scenda la luce e laforza dello Spirito e sappia luicondurci dove è il nostro verobene.Perché mi occupo di questotema in un periodico dellaColdiretti? Cosa ha a che fare lafamiglia e la famiglia cristianacon la Coldiretti? Mi è venuto inmente che le nostre aziendesono per lo più a conduzionefamiliare ed hanno fondato granparte della loro storia e anchedei loro successi proprio suquesta modalità familiare digestione aziendale.Sembrerebbe che ci sia dadomandarsi il perché di questabuona riuscita. Certo è che laColdiretti non può rimanereindifferente nei confronti dellafamiglia e accettaresupinamente ogni sua forma chela società e la cultura di volta involta emergente ci raccomanda.Del resto proprio la storia diColdiretti dimostra quanto essasia stata capace di creare buonepratiche e buone condizioni perl’agricoltura, lottandostrenuamente contro potentati elobbies agguerrite. AncheColdiretti ha bisogno dellafamiglia, non di una famigliaqualsiasi, che sia semplicementeun insieme contrattuale diinteressi, ma di una famiglia chesi riproponga per la qualitàumana delle sue relazioniprimarie, come è quellaconiugale e genitoriale. Quandole persone sono legate insiemeda vicendevole accoglienza e daserena intesa, come avviene inuna famiglia, allora si realizza unpresupposto inaggirabile ancheper la gestione moderna diqualsiasi impresa, soprattuttoquella agricola.

d. Paolo Carlotti,Consigliereecclesiasticoregionale

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ROMA/RIETI:BATTISTELLI LASCIA,ARRIVA SCANO

Cambio al vertice direttivo delleFederazioni di Roma e Rieti:

Roberto Scano è il nuovo direttorecon decorrenza dal 4 maggio.Scano termina quindi ladirezione regionale che lo havisto capofila in Molise e primaancora nella Federazione isolanadi Cagliari.Presenti al Consiglio direttivo cheha sancito il passaggio diconsegne il delegato confederaleDott. Antonio Biso ed il viceDirettore di Coldiretti Lazio IvanoCapannini; il coordinamento deilavori è toccato come di consuetoinvece al Presidente Enzo Nesta.Passaggio di consegne quindi traRoberto Scano e Gabriel Battistellichiamato a dirigere la federazioneabruzzese di Chieti.Un’esperienza durata poco menodi due anni quella di Battistelli mache tuttavia ha reso sempreprotagonista le Federazioni nellevarie “battaglie” di Coldiretti chesi sono susseguite in questi ultimimesi.Dalle mobilitazioni alla Pisananate per difendere i produttori daidanni da fauna selvatica, allamaxi spedizione al Brennero indifesa del “Made in Italy” che haregistrato un massiccio afflusso diagricoltori sia romani che reatiniper passare alle ormai notevicende dell’Imu agricola.

Da menzionare ovviamentel’impegno di Roma e Rieti nellamobilitazione a difesa del prezzodel latte e dei produttori cherimane a tutt’oggi una partitaaperta.

ROMA: COLDIRETTIA VALMONTONE PERLA PRESENTAZIONEDEL NUOVO PSR

Si è svolto, il 19 marzo, neilocali della cooperativa

Casilina il convegno dedicato alnuovo PSR organizzato dallaFederazione di Roma che haregistrato la partecipazione di unafolta delegazione di giovaniprovenienti dalle zone limitrofee non solo. L’introduzione dei lavori è stataaffidata al responsabile dicomprensorio Leopoldo Prosperiche ha sottolineato l’importanzadi approfondimenti di questo tipoin un momento in cui il settoreagricolo è l’unico comparto inripresa.Al Dott. Agronomo Marco Cerboniè stato invece dato l’incarico dientrare nel merito delle news edei tecnicismi del nuovo PSR,attualmente in corso diapprovazione presso laCommissione comunitaria diBruxelles. Uno specificoapprofondimento è statopredisposto per ciò che riguarda ilcosiddetto “pacchetto giovani”che già da diversi anniaccompagna il giovane agricoltorenella fase di start up dell’attivitàaziendale attraverso strumenticoerenti ed efficaci nella loroazione.“È di fondamentale importanzapromuovere tavoli di lavoro comequesto di oggi – ha affermatoGabriel Battistelli, direttore dellaFederazione Coldiretti di Roma –potenziale volano capace di daredinamicità alle giovani impreseche spesso, nelle fasi iniziali, si

trovano di fronte ad impasse dinatura tecnica, burocratica masoprattutto finanziaria”.Particolare apprezzamento è statoespresso dai partecipanti chehanno seguito i lavori con forteinteresse ed attenzione e chehanno saputo “sfruttare” taleoccasione per porre domande eprovare a sciogliere i dubbi checaratterizzano la fase iniziale dellaloro attività.

RIETI: MATTIALEONCINI ELETTODELEGATOPROVINCIALEDI GIOVANI IMPRESACOLDIRETTI

Assemblea elettiva per GiovaniImpresa Rieti alla presenza

della Delegata Nazionale MariaLetizia Gardoni, del DelegatoRegionale dei Giovani PatrizioNicolai e della dirigenzaprovinciale della Coldiretti di Rieti.Il 24enne Mattia Leoncini,imprenditore agricolo di Greccio,dove conduce un’azienda agricolaad indirizzo cerealicolozootecnico, prende il testimoneda Vincenzo Colantoni.L’assemblea introdotta dalsegretario provinciale Simone Lilli,ha visto l’intervento del direttoredella Federazione di Rieti GabrielBattistelli che ha rimarcatol’importanza dei giovani presentianimati da una grande e proficuaoperosità che si declina nellacultura del fare e nella culturad’impresa. “Coldiretti Giovani

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NOTIZIE DALLE PROVINCE

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Impresa è la forza giovane delPaese, una rete di impresegiovani che creano sviluppo nellecampagne italiane, checontribuiscono a rendere il Madein Italy vincente anche attraversoil Progetto di una filiera agricolatutta italiana” ha affermatoPatrizio Nicolai prima del dibattitoche ha preceduto la nomina delnuovo delegato. Nel ringraziarel’assemblea per la fiduciaaccordatagli, Mattia Leoncini si èdetto orgoglioso di rappresentareun gruppo dinamico e coeso digiovani imprese che saprannosicuramente ritagliarsi un ruolo daprotagonisti nel panoramaeconomico provinciale.

VITERBO:A MONTEFIASCONEPER L’ASSEMBLEA EA CANINO CON UNANUOVA SEDE

Coldiretti Viterbo continua adessere presente su tutto il

territorio della Tuscia con incontri,assemblee e inaugurazioni. Unanuova sede è infatti stata aperta aCanino, dove tutti i soci e icittadini avranno un nuovo puntodi riferimento in cui recarsi etrovare assistenza con gli espertidi Coldiretti. A Montefiascone,inoltre, si è tenuta il 28 aprile,l’Assemblea Ordinaria dellaFederazione Provinciale Coldirettidi Viterbo per l’approvazione delbilancio consuntivo relativoall’esercizio 2014, nei localiconcessi dalla Cantina SocialeCooperativa di Montefiascone,con la presenza del DirettoreRegionale Aldo Mattia.Il Presidente Mauro Pacificiha sottoposto ai Presidentisezionali i risultati contabilidell’anno 2014 i quali sono statisuccessivamente edanaliticamente illustrati dalDirettore Provinciale Ermanno

Mazzetti. Dopo la lettura dellarelazione dei Revisori dei Contiil documento è stato approvatoall’unanimità. È emersa unasituazione finanziaria e contabilesostanzialmente sana, anche sesono state mantenute leprecedenti tariffe per i servizi resiai soci, seppure in presenza di unaumento costante dei costi diproduzione, che certifica l’ottimasalute dell’Organizzazione. A seguire, ed in collaborazionecon L’Università della Tuscia e laCantina di Montefiascone, si ètenuto il convegno“Semplificazione e Innovazione” -Elementi indispensabili per losviluppo dell’Agricoltura, centratosulla riforma della PAC nel SettoreVitivinicolo, riservato agli operatoridel settore con invito esteso aiSindaci dei Comuni in cui larealtà vitivinicola èparticolarmente presente. I lavorisono stati aperti dal PresidenteMauro Pacifici, moderati dalDirettore Ermanno Mazzetti econclusi dal Direttore RegionaleAldo Mattia.

COLDIRETTI VITERBOHA UN NUOVORECAPITO A VILLASAN GIOVANNI

Icittadini e le imprese agricoledel comune di Villa S.Giovanniin Tuscia, hanno ora un nuovoufficio su cui contare perassistenza e tutela al loro lavoro.Aperto tutti i lunedì pomeriggio,dalle ore 15,00 alle ore 17,00offre molti servizi tra cui quellifiscali, tutele dal patronato,assistenza tecnica, compilazionedella domanda unica, assistenzaper il PSR e tutto quanto sirichiede come necessario allosvolgimento dell’attività deicoltivatori diretti.“Ringraziamo il sindaco MarioGiulianelli per aver messo a

disposizione il locale e diamo congioia la nostra disponibilità adessere presenti anche in questazona del territorio da doveproviene una gran fetta del lavoroagricolo della Tuscia” ha detto ildirettore della Coldiretti ViterboErmanno Mazzetti.“L’ufficio di Villa San Giovanni siunisce alle altre sedi sparse nelterritorio del Tuscia arricchendo lapresenza di Coldiretti Viterbo intutta la provincia.

FROSINONE:GIUSEPPE CAMPIONENUOVO DIRETTORE

Cambio al vertice dellaColdiretti di Frosinone. Il

nuovo direttore è GiuseppeCampione, di Agrigento. SaverioViola, promosso direttoreregionale, lascia la Ciociaria per laguida della Coldiretti del Molise. Ilpassaggio di consegne è statoufficializzato nell’ultimo consigliodirettivo provinciale alla presenzadel direttore regionale del LazioAldo Mattia e del responsabileorganizzativo nazionale BrunoRivarossa. “Non sono arrivato qui perrivoluzionare, ma per stare sulterritorio e per sviluppare –queste le prime parole diCampione – tutti i servizi e glistrumenti creati da Coldiretti persostenere con sempre miglioririsultati le imprese associate.Qualcuno vive le difficoltà della

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NOTIZIE DALLE PROVINCE

crisi come un limite, in Coldirettiinvece le viviamo come una sfidada vincere. Questo mio nuovoincarico è una sfida e vogliovincerla con un giocodi squadra”.“In poco più di un anno di lavoro– ha ricordato Viola nel suo salutodi congedo – abbiamo condottooperazioni destinate a lasciare ilsegno. Abbiamo unito Frosinonee Latina in una unica società diservizi (Impresa Verde BassoLazio), ci siamo trasferiti in unasede più funzionale, abbiamorinnovato e potenziato la piantaorganica, nominato i nuoviresponsabili del patronato e degliuffici Pac, abbiamo incrementatoi numeri e il peso della nostrarappresentanza, tanto che oggirappresentiamo il 70% dell’interaagricoltura provinciale”.

FROSINONE:FIRMATOPROTOCOLLOCON TELEFONOROSA

Coldiretti partner di TelefonoRosa. “La firma del protocollo

ci carica di una granderesponsabilità, ma siamo pronti afare la nostra parte – hacommentato Aldo Mattia, direttoredella Coldiretti del Lazio – peraiutare le donne vittime diviolenza a rifarsi una vita,ricominciando dal lavoro”. “La collaborazione con Coldirettici rafforza. Sappiamo di avere alnostro fianco un partneraffidabile, pronto a condividere lanostra attività a sostegno delledonne che si rivolgono al nostrosportello. Se ogni associazione eogni industria della nostra

provincia prevedesse anche unsolo posto da riservare a unadonna vittima di violenza – haauspicato la presidente delTelefono Rosa, Patrizia Palombo– avremmo risolto il grandeproblema del reinserimentosociale e lavorativo delle nostreassistite”. “Questo protocollo – haaggiunto il presidente dellaColdiretti di Frosinone, VinicioSavone – testimonia quanto lanostra organizzazione siariconosciuta sempre più comeuna forza sociale, capace diinteragire, condividere e giocareun ruolo di primo piano nellegrandi questioni sociali delPaese”.

LATINA: IN VISTA DIEXPO. IL PRESIDENTENAZIONALEE IL SEGRETARIOGENERALEIN VISITA A FONDIE TERRACINA

“Siete stati lungimiranti. Avetecapito in tempo utile che

da soli non si va da nessunaparte. Così oggi siete tornati adessere i protagonisti del mercato”.Così Roberto Moncalvo,presidente della Coldiretti, saluta isoci del consorzio di cooperative

Copla di Fondi, una delle tappedel tour, in vista dell’Expo, perconoscere da vicino le piùaffermate realtà agroalimentaridel Centro Italia. “Produco ortaggiin Piemonte – ha aggiuntoMoncalvo – e oggi da noi leaziende stanno morendo proprioperché non hanno avutol’intelligenza di cooperare. Se oggisiete protagonisti sui mercati lodovete alla vostra capacità dimettere da parte gli interessipersonali e di riversare le singoleforze aziendali in un unico,grande contenitore che,esprimendo una notevole massacritica di prodotto, può garantireforniture importanti eimpegnative, impensabili per lesingole aziende”. Ad accogliereMoncalvo al Copla sono stati ildirettore provinciale Saverio Violae il segretario di zona, Lino Conti.“Il Copla, oltre alle grandiforniture di ortofrutta, esprimeuna forza propulsiva non comuneanche nelle progettualitàagroalimentari. Siamo stati noi –ha ricordato Conti – a promuovereil percorso che ha portato alriconoscimento della Igp alsedano bianco di Sperlonga”. “La cooperazione è la nostratraiettoria di futuro.E sono felice di sottolinearecome la gran parte dei soci– ha detto Saverio Viola – siarappresentata da giovaniagricoltori. Sono loro il futurodella nostra economia”.La visita del presidenteMoncalvo, accompagnato neltour dai membri della giuntanazionale e dal segretariogenerale della Coldiretti,Vincenzo Gesmundo, si èconclusa a pochi chilometri didistanza. A Terracina, nei localidella Cooperativa dei Pescatori divia Lungolinea Pio VI, accolti dalpresidente Dario Venerelli.

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Èdestinato al cibo un terzo delbudget che spenderanno i

turisti stranieri durante ilsoggiorno in Italia per l’Expocon ben un miliardo di europer ristoranti, pizzerie, bar,caffè e rosticcerie ai qualivanno aggiunti 750 milionidi euro per acquisti di vinie prodotti agroalimentarida consumare o da regalare. È quanto emerge dalla primamappa sulle vie del gustoelaborata dalla Coldiretti.Gli stranieri in Italiaper l’Expo hanno spessopianificato una permanenzaitinerante lungo lo stivale anchepoco convenzionale sia nellascelta dell’alloggio che per ilmangiare con una decisaattenzione alla ricerca dellatradizione. L’obiettivo per molti èquello di cogliere le molteplicioccasioni di valorizzazione deiprodotti locali presenti lungo tuttala Penisola, con percorsienogastronomici, città del gusto,mercati degli agricoltori, feste esagre di ogni tipo, per mangiarefuori, ma anche per l’acquisto disouvenir. Vino, formaggi ed oliodi oliva “Made in Italy” infattiraccolgono insieme il 44,9%degli interessi potenziali sulsegmento del “Culinary Travel”,secondo la società specializzatain indagini sul turismo Jfcche ha analizzato le aspettativedei turisti stranieri. Coldiretti, per l’inaugurazionedell’Expo, attiverà“Farmersforyou” la prima App perindicare ai visitatori italiani e

stranieri dove dormire, mangiareo acquistare prodotti direttamentedagli agricoltori con oltre10mila riferimenti.“Farmersforyou” dice dovetrovare il vero cibo italianogarantito da Campagna Amica, lapiù grande Rete europea divendita diretta degli agricoltoriitaliani che offre i prodotti e leeccellenze in fattorie e mercatilungo tutta la Penisola,ma anche gli agriturismi dovesoggiornare e mangiare.L’App Coldiretti “Farmersforyou”è il nuovo servizio di Coldirettiper mettere in connessionegli imprenditori agricoli italianicon i nostri connazionalie con i cittadini di tutto il mondoche si recheranno in Italia.Infatti l’App, in versione italianae inglese a seconda della linguaimpostata sullo smartphoneo sul tablet, permettedi accedere a tutta la retedi Campagna Amica.Sarà possibile scegliere gliagriturismi dove poter soggiornare

nei più bei paesaggi dellacampagna italiana, i mercati diCampagna Amica, le fattorie, e lebotteghe dove poter acquistare ilvero “Made in Italy”agroalimentare, ma anche iristoranti che offrono menù conprodotti acquistati direttamentedagli agricoltori di Coldiretti.L’App ha un sistema di ricercaper settore, su base regionaleo anche provinciale.In ogni scheda l’utentetroverà informazioni riguardantii prodotti che si possonoacquistare, una selezione delleeccellenze, la mappa perraggiungere il luogo, gli oraridi apertura e chiusura,immagini e molto altro. L’App prevede anche il servizio“around me” che,geolocalizzando l’utente, glipermette di visualizzare in unraggio di 30 km tutto ciò che èpresente intorno alla sua persona.L’App sarà scaricabile nella suaversione completa a partire dalprimo maggio, in occasione

FondazioneCampagna AmicaVia Nazionale 89aTel. 06/489931campagnamica.it

“FARMERSFORYOU”: LA RETE DEGLIAGRICOLTORI DIVENTA UNA APP

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dell’inaugurazione di Expo 2015sia su Apple store cheGoogle play. “Farmersforyou” sarà tra le Appdisponibili con Tim2go(www.tim2go.tim.it), il nuovoservizio di tablet sharing realizzatoda Tim in collaborazione conSamsung per rendereindimenticabile l’esperienza dellavisita a Expo 2015 grazie allapossibilità di noleggio di un tabletSamsung Galaxy Tab S 8.4”,dotato di connettività ultraveloceillimitata 4G Lte di Tim utilizzabilesia all’interno che all’esternodell’area espositiva, chepermetterà loro di lasciare a casamappe, guide turistiche,macchine fotografichee videocamere.

frutta, miele, pane e yogurt, tuttiprodotti della filiera regionale. Sono una quindicina i produttori

Inaugurato il 7 dicembre scorso,l’Ex (de) po’ di Ostia, l’area dicorso Duca di Genova 22 che peroltre ottanta anni ha ospitato leofficine dei bus pubblici del Lidosegnando la storia del luogo edoggi ospita un edificiopolifunzionale, sta riscuotendo ungrande consenso da parte delpubblico anche grazie a Coldirettiattraverso il mercato di CampagnaAmica. Vista la grande affluenza, il mercatomanterrà le aperture domenicalicon orario dalle ore 9,00 alle ore14,00 con la vendita di ortaggi,

diretti situati al primo piano delmoderno edificio verde del centrodella cittadina balneare dedicatoall’arte ed al sapere,all’enogastronomia, alle esposizioni,all’intrattenimento. Nel mercato diCampagna Amica si può fare laspesa in modo sostenibile eresponsabile, acquistando prodottiagricoli di stagione, selezionati concura, sempre freschi e di origineitaliana controllata e garantita,realmente a filiera corta. Con quellodi Ostia sono una cinquantina imercati a km zero aperti nel Lazio,di cui ben 16 a Roma.

OOSSTTIIAA LLIIDDOO:: AALLLL’’EEXX ((DDEE)) PPOO’’IILL MMEERRCCAATTOO DDII CCAAMMPPAAGGNNAA AAMMIICCAA

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La Fondazione CampagnaAmica, a soli 6 annidalla sua nascita ufficiale,durante i quali ha valorizzatoil grande patrimonio rappresentatodal territorio del nostro Paese,ha saputo creare il più grandecircuito di agricoltori in venditadiretta d’Europa.Un luogo ideale di incontrotra gli interessi dei produttorie quelli dei consumatori,una Rete formata da tuttiquei soggetti che hanno saputo

cogliere le esigenze delconsumatore e le peculiaritàdel progetto della Filiera AgricolaItaliana di Coldiretti.I protagonisti di questa realtàimportante sono i suoiproduttori agricoli.Per questa ragione e perrafforzare e migliorarequesta Rete di produttoriche hanno deciso di puntaresulla qualità delle produzionianche attraverso la scommessasu innovazione, ricerca,conoscenza, qualità e bellezza”,la Coldiretti del Lazio,attraverso il coordinatoreregionale di Campagna Amica,Maurizio Ortolani,ha organizzato unWorkshop B2B ed uncorso pratico-teoricodi Campagna Amica,che si è svolto il 30 marzopresso l’aziendaCasale dei Pozzi invia Monte li Pozzi 16 -Cerveteri (RM).Un incontro che ha riscosso ilconsenso di tutti i numerosipartecipanti che hanno potuto conoscersi meglio e farconoscere le loro produzionianche all’interno dello stesso

WORKSHOP “B2B” E CORSO“PRODURRE MEGLIO”:UNA NUOVA OPPORTUNITÀPER LE AZIENDE DI CAMPAGNA AMICA

Il signor Domenico ha compiuto da poco cent’anni. Assiduofrequentatore del Mercato di Campagna Amica, puntuale, ognisabato fa la spesa in particolare al Mercato dell’Eur, del quale èdiventato cliente affezionato. Auguri! Vale il detto chi mangiasano campa cent’anni!

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Presso il mercato di CampagnaAmica del Circo Massimo, in

Via San Teodoro 74, sabato21 marzo, per festeggiare l’arrivodella primavera, si sono svoltimomenti di informazione in cuisono stati svelati trucchi perrealizzare l’orto “perfetto” grazieall’aiuto della prima rete nazionaledi “Tutor dell’orto” promossa dallaFondazione Campagna Amica. Sono stati forniti consigliagronomici utili per avere

che vi troveranno all’internoun vero e proprio orto biologico,che segue i ritmi della terra edella stagionalità, irrigato adenergia fotovoltaica, con alberida frutto in via di estinzione,nidi di uccelli insettivori,batbox e un’isola ecologicaper la raccolta differenziata.“Il famoso made in Italyche tutto il mondo ci invidiae ci richiede, passa anche da qui.Da queste iniziative,dai farmer’s markets(mercati degli agricoltori),i Mercati di Campagna Amica,appunto, dove il

Prosegue con successo ilmercato di Campagna Amica

all’Eur, in Via dell’Oceano Pacificon.209.Aperto tutti i sabati, fino al20 giugno, dalle ore 9,00alle ore 14,00, al mercatoche si trova proprio nellapiazza sotto il Fungo è possibileacquistare prodotti agricoli diqualità a KM 0 e allo stessotempo visitare il “GiardinoDidattico di EUR SpA”, apertotutti i giorni dalle10 alle 19 e dedicatoai bambini e alle loro famiglie,ma anche a tutti i cittadini,

cittadino/consumatoretrova prodotti di eccellenza,espressione della miglioreagricoltura del Lazio”dice il direttore di Coldiretti Lazio,Aldo Mattia. “I Mercati diCampagna Amica stannoriscuotendo grande successocome dimostrano quelli giàesistenti al Circo Massimo,in Via Tiburtina e all’AuditoriumParco della Musica.Un rapporto diretto tra agricoltorie cittadini che garantiscela qualità e la sicurezzadell’origine certa dei prodottivenduti” conclude Mattia.

PRIMAVERA:È TEMPO DI FARE L’ORTO

EUR: FARMER’S MARKET

successo con l’orto, attraversol’illustrazione pratica delle diverseoperazioni colturali dalla seminaalla raccolta, dei costi e dei tempinecessari ma anchesuggerimenti ed idee perottimizzare gli spazi disponibilianche con idee creative e lapresentazione delle varie tipologiedi orto che si possono realizzare.

Per ogni informazione si rimandaal sito: www.campagnamica.it

circuito di Campagna Amica.Il Business-to-business, (B2B),altro non è che la transazionecommerciale tra imprese, piùspecificamente, le relazioniche un’impresa detienecon i propri fornitori perattività di approvvigionamento,oppure le relazioni che l’impresadetiene con clienti professionali,cioè altre imprese, collocate

invece, illustrate le più efficientitecniche di trasformazionee conservazione degli alimentiper le imprese agricolemultifunzionali diCampagna Amica,ed è stato anche illustratoil modo per perfezionarele tecniche di lavorazione,trasformazione e conservazionedei prodotti agricoli.

in punti diversi della filieraproduttiva.Quindi con il Workshop B2Bdi Campagna Amica si è volutocreare una Communitytra produttori per aiutarsi,valorizzarsi a vicenda, scambiarsii prodotti e di conseguenzavalorizzare tutta la Rete. Durante il corso pratico e teorico“Produrre Meglio”, sono state,

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