Orizzonte impresa n 4/2015

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O R I Z Z O N T E Anno XVI n. 4 - 2015 Bimestrale di cultura & informazione agricola di Coldiretti Lazio EDITORIALE: Coldiretti Lazio ad EXPO 2015: un successo per gli agricoltori laziali e i loro prodotti di eccellenza IL PRESIDENTE: Il formaggio si fa con il latte: il no di Coldiretti alla polvere di latte PRIMO PIANO: Danni alla fauna: dalle parole ai fatti Autorizzazione del Tribunale di Roma n.231 del 2/6/2000 - Poste Italiane spa - sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - Art. 1, Comma 1, DCB Roma La Commissione UE richiama in tavola la Pajata romana: non più materiale a rischio BSE Le novità della legge agricola su latte, olio e Xylella CAA Coldiretti Lazio: verso il super CAA L’embargo russo continua fino al 2016 e l’export agroalimentare precipita “Oscar Green” 2015: Coldiretti Lazio, premiati tecnologia, salute e sociale applicati all’agricoltura

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Orizzonte impresa n 4/2015

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O R I Z Z O N T E

Anno XVI n. 4 - 2015

B i m e s t r a l e d i c u l t u r a & i n f o r m a z i o n e a g r i c o l a d i C o l d i r e t t i L a z i o

EDITORIALE:Coldiretti Lazioad EXPO 2015:un successoper gli agricoltori laziali e i loroprodottidi eccellenza

IL PRESIDENTE:Il formaggiosi fa con il latte:il no di Coldirettialla polvere di latte

PRIMO PIANO:Danni alla fauna:dalle parole ai fatti

Autorizzazione del Tribunale di Roma n.231 del 2/6/2000 - Poste Italiane spa - sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - Art. 1, Comma 1, DCB Roma

La Commissione UE richiama in tavola la Pajata romana:

non più materiale a rischio BSE

Le novità della legge agricola su latte, olio e Xylella

CAA Coldiretti Lazio: verso il super CAA

L’embargo russo continua fino al 2016e l’export agroalimentare precipita

“Oscar Green” 2015: Coldiretti Lazio, premiati tecnologia, salute e sociale applicati all’agricoltura

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EPACA di Gianluigi Terenzi

Il patronato Epaca ancora una volta vicino ai cittadini iscrittiall’ex Inpadap per sistemare le proprie esposizioni contributive 16Pensionati: controllate la vostra “quattordicesima” 17

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In copertina:La Commissione UE richiama in tavola la Pajata romana: non più materiale a rischio BSE

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Questa rivista è inviata agli oltre 40.000 associati Coldiretti del Lazio, ai principali rappresentanti delle Istituzionie Amministrazioni locali ed ai più qualificati opinion leaders delle filiere agroalimentari laziali.

Bimestrale dicultura & informazione agricola

di Coldiretti LazioIscrizione al Roc n° 12420

Editore

Centro Assistenza ImpreseColdiretti LazioVia R. Piria, 6

[email protected]

Direttore responsabileAldo Mattia

[email protected]

RedazioneAndrea Fugaro

Maurizio Ortolani

CollaboratoriSimone Di Colantonio

Gianluigi Terenzi

AbbonamentiOrdinario: Eu 10,00Onorario: Eu 20,00Sostenitore: Eu 50,00

Tramite c/c postale n. 82689027intestato a:

Federazione RegionaleColdiretti del Lazio o rivolgersi

alle sedi della Coldiretti

Progetto grafico e impaginazioneGrafiche Delfi Italia s.r.l.

StampaGrafiche Delfi Italia s.r.l.

L’agricoltura in Europa di Andrea FugaroLa Commissione UE richiama in tavola la Pajata romana:non più materiale a rischio BSE 13L’agricoltura in politica di Andrea FugaroLe novità della legge agricola su latte, olio e Xylella 14

Il Presidente di David GranieriIl formaggio si fa con il latte:il no di Coldiretti alla polvere di latte 05

Editoriale di Aldo MattiaColdiretti Lazio ad EXPO 2015: un successoper gli agricoltori laziali e i loro prodotti di eccellenza 03

Primo Piano di Alessandra CoriDanni alla fauna: dalle parole ai fatti 06

SPECIALECAA Coldiretti Lazio: verso il super CAA 08Economia e Finanza di Simone Di ColantonioPSR 2014 - 2020: aumentano le opportunità per i giovani agricoltori 12

Cronache di Alessandra CoriL’embargo russo continua fino al 2016e l’export agroalimentare precipita 18“Oscar Green” 2015: Coldiretti Lazio, premiatitecnologia, salute e sociale applicati all’agricoltura 20

Riflessioni di Paolo CarlottiL’educazione e il bicentenario della nascita di don Bosco 23Notizie dalle provinceFrosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo 24

Il Punto di Campagna Amica 31

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E D I T O R I A L Edi Aldo Mattia

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Coldiretti Lazio ad EXPO 2015:un successo per gli agricoltori lazialie i loro prodotti di eccellenza

Tra il 6 il 12 luglio 2015 laColdiretti del Lazio è stata

presente ad EXPO nel PadiglioneColdiretti, cardo sud oppostoall’Albero della Vita, dove èandato in scena il megliodell’agroalimentare laziale conuna passerella delle eccellenze,della cultura e della tradizionedelle cinque Province dellaregione.Il valore aggiunto della presenzadi Coldiretti Lazio ad Expo, è statounire alla fase espositiva, ilmomento dell’esperienza direttada parte del visitatore condegustazioni, laboratori econoscenza non virtuale delgrande patrimonioenogastronomico della RegioneLazio; i veri protagonisti sonorimasti gli imprenditori agricoliche come dimostra il layout delnostro padiglione vi hannorealmente “messo la faccia”.Alla settimana ha partecipatoanche una rappresentanza deglioltre 60 imprenditori entrati nel“Terminal del Gusto”, il nuovospazio multifunzionale di 1.500metri quadrati ospitati neimillenari Mercati di Traiano delPorto di Civitavecchia, per lacommercializzazionedell’agroalimentare “Made inLazio” e “Made in Italy”.Le sfide di Expo sono le stesse diColdiretti Lazio: una nuova offertaalimentare fondata sui valori delKm 0, della sostenibilitàambientale, della sicurezzaalimentare.La Coldiretti Lazio ha portato gliagricoltori ad Expo daprotagonisti, in quella che non èstata solo una vetrina per iproduttori migliori, ma si è rivelatacome un’occasione per i visitatori

di tutto il mondo di conoscere davicino e direttamente leeccellenze delle produzioniagricole del Lazio, frutto dellalaboriosità e dell’altaprofessionalità raggiunta ormainella realtà quotidiana dellecampagne regionali.Il lavoro degli imprenditori agricoliinfatti, va nella direzione di unosviluppo sostenibile consapevolee rispettoso delle tradizioni,capace di garantire la sicurezzaalimentare, ambientale e laqualità della vita, in perfettasintonia con il messaggiodell’Esposizione Universale chepunta a sensibilizzare proprio suun modello di sviluppo centratosul lavoro degli agricoltori in gradodi nutrire il pianeta attraverso lafornitura di cibo sano, sicuro eaccessibile a tutti. Un racconto,quello della Coldiretti Lazio adEXPO, iniziato con i sapori dellamontagna reatina, il suo piattotradizionale – la famosa eamatissima Amatriciana e il suo

Oro verde rappresentato dagli olid’oliva della Sabina. È continuatocon la Mozzarella di Bufala delterritorio di Latina e con il pescatodelle sue splendide coste.Roma è stata poi protagonistacon i pastori dell’agro romano,le loro tradizioni legate allatransumanza e i prodotti come ilPecorino Romano e il Caciofioredi Columella. Prima di chiuderecon le nocciole di Viterbo e letradizioni culturali e storiche delLago di Bolsena c’è stato iltempo ancora per presentare algrande pubblico la 1° piattaformadel Turismo agroalimentareitaliano che aprirà i battenti nelPorto di Civitavecchia il prossimoottobre nei locali dei Vecchimercati di Traiano, ristrutturatiper l’occasione. L’ormairiconosciuto “Terminal del Gusto”voluto da Coldiretti Lazio conl’obiettivo di internazionalizzareil Km 0, fare del Terminalun EXPO permanentedella filiera corta.

Aldo Mattia,Direttore diColdiretti Lazio

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ospitalità

ambiente

ospitalità

ambiente

genuinità

valori

territorio

vacanza

genuinità

valori

territorio

vacanza

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I L P R E S I D E N T Edi David Granieri

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Il formaggio si fa con il latte:il no di Coldiretti alla polvere di latte

La Commissione Europea hainviato una diffida all’Italia per

chiedere la fine del divieto didetenzione e utilizzo di latte inpolvere, latte concentrato e lattericostituito per la fabbricazione diprodotti lattiero caseari previstostoricamente dalla leggenazionale. In sostanza l’Unione Europeavuole imporre all’Italia di produrre“formaggi senza latte” ottenuticon la polvere. Questo ilcontenuto di una lettera dicostituzione in mora inviata dalSegretariato generale dellaCommissione Europea allaRappresentanza permanented’Italia presso l’Unione Europeasull’infrazione n. 4170. È evidenteche siamo di fronte all’ultimodiktat di una Europa che tentennasu emergenze storiche comel’emigrazione, ma che è pronta adassecondare le lobby che voglionocostringere i produttori adabbassare gli standard qualitatividei propri prodotti alimentari difesida generazioni di agricoltura.Dall’11 aprile del 1974 con lalegge n. 138, l’Italia ha deciso divietare l’utilizzo di polvere di latteper produrre formaggi, yogurt elatte alimentare ai caseifici situatisul territorio nazionale. Unamisura ha lo scopo di tener altala qualità delle produzionicasearie italiane salvaguardandole aspettative dei consumatori perquanto concerne l’autenticità e laqualità dei prodotti italianimediante la qualità delle materieprime. Una scelta che hagarantito fino ad oggi il primatodella produzione lattiero caseariaitaliana che riscuote unapprezzamento crescente in tuttoil mondo dove le esportazioni diformaggi e latticini sonoaumentate in quantità del 9,3 percento nel primo trimestre del

2015. La Commissione UE conl’avvio della procedura diinfrazione ritiene invece che lalegge italiana a tutela dellaqualità della produzionirappresenti una restrizione alla“libera circolazione delle merci”,essendo la polvere di latte e illatte concentrato prodotti utilizzatiin tutta Europa. In altre paroleimpone un adeguamento alribasso con una diffida che, seaccolta, comporterà unoscadimento della qualità deiformaggi e degli yogurt italianiche metterà a repentaglio la“reputazione” del Made in Italy,ma anche una maggiorimportazione di polvere di latte elatte concentrato che arriverà datutto il mondo a costi bassissimi,con conseguenze pesanti sullatenuta degli allevamenti italiani. Il via libera alla polvere di lattefarebbe sparire 40 formaggitradizionali censiti dalla RegioneLazio ottenuti secondo metodimantenuti inalterati nel tempo dagenerazioni. Come abbiamosottolineato in occasione dellamobilitazione di allevatori, casarie consumatori in piazzaMontecitorio lo scorso 8 luglio.

Con un chilo di polvere di latte,che costa sul mercatointernazionale 2 euro è possibileprodurre 10 litri di latte,15 mozzarelle o 64 vasetticonfezioni di yogurt e tuttocon lo stesso identico saporeperché viene a mancare quelladistintività che viene solodal latte fresco dei diversi territori.L’elenco dei formaggi tradizionalilaziali che potrebbe esseresostituito da produzioni omologatee realizzate con polvere di latte èda far tremare i polsi oltre chel’economia di un’intera regione –Pensare che un formaggio comeil Caciofiore di Columellarealizzato con caglio vegetalederivante dal cardo del carciofo efrutto di una tradizione millenariao i pecorini delle nostre montagnee le caciotte dell’agro romano, o iformaggi di bufale di quellopontino, possano lasciare il passoad analoghi prodotti “fatti” conpolvere di latte, magari importata,non è accettabile per i produttoriche rischiano di abbandonare laloro attività e per i consumatoriche verrebbero ingannati suprodotti che hanno fatto la storiadei nostri territori.

David Granieri,PresidenteColdiretti Romae Lazio

I FORMAGGI TRADIZIONALI A RISCHIO NELLA REGIONE LAZIOBurrata di bufalaCacio di GenazzanoCacio fioreCacio magno (semplice e alle erbe)Caciocavallo di bufala (semplice e affumicata)Caciocavallo vaccino (semplice e affumicato)Cacio ricotta di bufalaCaciotta dei Monti della LagaCaciotta della Sabina (semplice e alle erbe)Caciotta di bufala (pontina)Caciotta di muccaCaciotta di vacca ciociara(semplice ed aromatizzata)Caciotta genuina romanaCaciotta mista ai bronziCaciotta mista della TusciaCaciotta mista ovi-vaccina del LazioCaciottina di bufala di Amaseno(semplice e aromatizzata)

Ciambella di MoroloConciato di San VittoreFormaggio e caciotta di pecora sott’olioFormaggio di capraGran cacio di MoroloMarzolino e/o marzolinaPecorino (viterbese, ciociaro, di Picinisco)Pecorino ai bronziPecorino dei Monti della LagaPecorino della Sabina(semplice e alle erbe)Pecorino di AmatricePecorino in grotta del viterbesePressato a manoProvola di bufala (semplice e affumicata)Provola di vacca (semplice e affumicata)Provolone vaccinoScamorza vaccina (semplice e ripiena)Squarquaglione dei Monti Lepini

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P R I M O P I A N Odi Alessandra Cori

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Danni alla fauna:dalle parole ai fattiDalla legge regionale ai provvedimenti attuativi

Il 25 febbraio scorso, il ConsiglioRegionale del Lazio ha approvato,dopo un lungo e difficile percorsolegislativo, la legge n.4/2015, chedisciplina gli “Interventi regionaliper la conservazione, la gestione,il controllo della fauna selvatica, laprevenzione, e l’indennizzo deidanni causati dalla stessa nonchéper una corretta regolamentazionedell’attività faunistico-venatoria.Soppressione dell’Osservatorio fau-nistico regionale”. Da quel momento l’attenzione delmondo imprenditoriale agricolo èstata tutta rivolta all’attuazione diquesta deliberazione legislativa e

sulla conseguente messa a puntodella relativa regolamentazioneoperativa, visto il perpetrarsi deidanni, in molti casi ingenti, che nelfrattempo continuano ad interes-sare le aziende agricole anche inassenza di adeguate misure di pre-venzione.Diverse sono le norme della leggeche necessitano di un’immediataattuazione tanto più che l’articolo 1della stessa parla della istituzione diun sistema organico di interventiche parte dalla creazione di un’ap-posita struttura organizzativapresso la Direzione generale Agri-coltura della Regione per conti-

nuare con l’introduzione di un Co-mitato scientifico di supporto cheva a sostituire l’Osservatorio fauni-stico regionale fino alla redazione diun programma operativo annualedegli interventi oltre che di un re-golamento regionale che disciplinile modalità di vendita delle carni dianimali commestibili abbattuti conmetodi selettivi.Il sistema di interventi che do-vrebbe confluire nel programmaoperativo annuale sono tanti e di di-versa natura e possono essere sin-tetizzati come segue: • lo studio della biologia, dei com-portamenti e del tipo di alimenta-zione della fauna selvatica, al finedi favorirne, anche attraverso lasperimentazione di specifici in-terventi agricoli, la conservazione;

• la ricerca, il monitoraggio e ilcontrollo sullo stato di conserva-zione delle diverse specie difauna selvatica e dei relativi ha-bitat, con particolare riferimentoalla fauna di importanza comu-nitaria di cui alla direttiva09/147/CE del Parlamento euro-peo e del Consiglio, del 30 no-vembre 2009, relativa alla con-servazione degli uccelli selvatici e

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P R I M O P I A N Odi Alessandra Cori

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alla direttiva 92/43/CEE del Con-siglio, del 21 maggio 1992, rela-tiva alla conservazione degli ha-bitat naturali e seminaturali edella flora e della fauna selvati-che;

• la predisposizione e l’adozionedi piani di azione per la conser-vazione, la gestione e il controllodelle specie di fauna selvaticanonché la valutazione dei risultatiottenuti in attuazione dei pianistessi;

• il supporto tecnico e il sostegnofinanziario per l’attuazione di mi-sure, anche di tipo gestionale,dirette alla prevenzione dei dannicausati dalla fauna selvatica alleattività agricole, zootecniche o adaltre attività umane;

• il supporto tecnico e il sostegnofinanziario per le attività di con-trollo della fauna selvatica perfavorire la ricomposizione deglisquilibri ecologici all’interno dellearee naturali protette regionali, etutelare le produzioni zoo-agro-forestali e protezione dei fondicoltivati e degli allevamenti;

• la verifica e la valutazione delleragioni che ammettono l’eserciziodel prelievo in deroga;

• la definizione degli indirizzi edelle direttive per la predisposi-zione e l’attuazione di piani diabbattimento selettivo, approvatidalle province, finalizzati al pre-lievo di selezione;

• il rilevamento, l’analisi, l’elabo-razione, la gestione, la diffu-sione e l’archiviazione dei datirelativi all’attività riproduttiva ealla consistenza della fauna sel-vatica stanziale, alle fluttuazioni,sotto il profilo dei periodi e della

consistenza, delle popolazionidi avifauna migratoria e ai pre-lievi stagionali di fauna selva-tica appartenenti alle speciecacciabili;

• l’indennizzo dei danni causatidalla fauna selvatica e dall’attivitàvenatoria;

• lo svolgimento di specifici corsi,per la formazione e l’aggiorna-mento professionale di operatorifaunistici;

• l’elaborazione di pubblicazioni edi altro materiale divulgativo ri-guardanti la fauna selvatica.

È evidente che il Programma Ope-rativo, proprio per la complessitàche lo caratterizza e per i diversiambiti di intervento che ne sonointeressati deve essere moltochiaro nella fissazione delle prio-rità e dei tempi di realizzazione,oltre che nella individuazione

dei soggetti attuatori non man-cando distabilire sempre criteri emodalità trasparenti per la deter-minazione e concessione deifinanziamenti e per la quantifica-zione e liquidazione degli inden-nizzi per i danni causati dallafauna selvatica.Proprio in materia di supporto peril grave tema dei danni e il loro ri-sarcimento la legge ha introdottouno strumento innovativo e impor-tante che in sede di attuazionedeve essere definito: vale dire èfondamentale individuare i criterie le modalità per la determinazionee la concessione, subordinata-mente all’istituzione del relativofondo nel bilancio di previsione re-gionale, di contributi sui premi percontratti assicurativi, sottoscritti informa individuale o collettiva, di-retti alla copertura proprio dei dannicausati dalla fauna selvatica.A testimonianza dell’attenzionedella legge per i veri problemi delsettore agricolo la legge stabilisceche finanziamento delle misure diprevenzione e l’indennizzo deidanni causati dalla fauna selvaticanonché i contributi sui premi percontratti assicurativi diretti alla co-pertura dei danni medesimi sonoriconosciuti in via prioritaria a fa-vore degli imprenditori agricoli.

Costituzione struttura regionale dedicata e immediato trasferimentofunzioni e coordinamento di tutti gli enti interessati (Province, Comuni,ATC, Regione)

Istituzione Comitato scientifico

Stesura programma operativo annuale

Stanziamento risorse finanziarie sia nel bilancio regionale che nel PSR2014-2020

DALLE PAROLE AI FATTI

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CAA Coldiretti Lazio CAA Coldiretti Lazio

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SPECIALE

Il Centro di Assistenza Agricola Coldiretti S.r.l. e le società Ausiliari auto-rizzate – per il Lazio Impresa Verde Roma - Rieti srl, Impresa VerdeTuscia srl e Impresa verde Basso Lazio srl e le 40 Unità Operative Loca-

li presenti sul tutto il territorio regionale – è una struttura specializzatanei servizi orientati alla semplificazione delle procedure e degli adempi-

menti amministrativi delle aziende agricole, assistendo le imprese nel rap-

porto con la Pubblica Amministrazione, nella consulenza per la gestione

e lo sviluppo delle attività agricole e nella diffusione della conoscenza sul-

le opportunità di finanziamento alle imprese;• è convenzionato con gli Organismi Pagatori e le Regioni per l’acquisi-zione, conservazione, custodia e aggiornamento del fascicolo azienda-le, cartaceo ed elettronico, e per l’accettazione e registrazione a sistemadelle domande di premio e/o contributo, nonché delle dichiarazioni pre-sentate dai produttori agricoli;

• assume nei confronti della Pubblica Amministrazione un ruolo ricono-sciuto di interlocutore qualificato a garanzia dell’attività svolta.

La soddisfazione e la cura degli interessi dell’utente non costituiscono unsemplice compito legale e/o negoziale, ma una vera missione istituziona-le del CAA.

Il menù dei servizi

A) PAC E DINTORNI

1. AGGIORNAMENTO del FASCICOLO AZIENDALE; il cardine per l’accessodelle aziende agricole ai benefici previsti dalla regolamentazionecomunitaria, nazionale e regionale.

In particolare, il CAA raccoglie, verifica ed archivia la documentazionecartacea necessaria per la sua costituzione ed aggiornamento ed inseri-sce nella Banca Dati dellaPubblica Amministrazione leinformazioni necessarie disua competenza.

di Andrea Fugaro

o: verso il super CAA o: verso il super CAA

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2. Assistenza nella verifica ed assegnazione dei titoliin applicazione della riforma della PAC;

3. Assistenza propedeutica alla corretta elaborazionee compilazione degli atti amministrativi anche diammissione a premi e/o contributi comunitari,nazionali e regionali, nei seguenti ambiti:a) Domanda unica PAC;b) Sviluppo rurale:

Misure a superficie: agroambiente, indennitàcompensativa, forestazione, biologico, ecc; Misure strutturali: richieste di primo insedia-mento di giovani agricoltori, ammodernamentodelle aziende agricole, diversificazione versoattività non agricole, domande di aiuto d’inve-stimenti, ristrutturazione e riconversione deivigneti, partecipazione dei produttori a sistemidi qualità; ecc.

c) Vitivinicolo: Aggiornamento e gestione delloschedario vitivinicolo, dichiarazioni di raccoltauve e di produzione vino, dichiarazioni di gia-cenza vino e/o mosti, domande di estirpazione,domande di arricchimento e magazzinaggio,domande di distillazione, domande di iscrizio-ne/variazione albi vigneti DO ed elenco dellevigne IGT, ecc.;

d) Zucchero: aiuto alla ristrutturazione, aiuto sup-plementare alla ristrutturazione e aiuto alladiversificazione;

e) Richieste di anticipazioni finanziarie dei premiPAC in collaborazione con CreditAgri Italia.

B. ULTERIORI SERVIZI

1. Anagrafe bovina, ovina e suina: assistenza nellaesecuzione degli adempimenti nell’ambito dellagestione delle anagrafi zootecniche (bovina ovi-na e suina) per conto dell’allevatore, che preve-dono tra l’altro l’inserimento nella Banca DatiNazionale dei dati dei capi richiesti a premio e

non a premio e la notifica delle movimentazioni.Effettua anche il servizio di distribuzione dellemarche auricolari.

2. Vitivinicolo: Consulenza e tenuta dei registri dicantina per vinificazione, imbottigliamento, com-mercializzazione e arricchimento; vidimazioneregistri presso l’ICQ; invio telematico delle acci-se; iscrizione all’albo degli imbottigliatori; auto-rizzazioni sanitarie; apertura di nuove posizioni;variazioni nelle intestazioni; cessazioni attività;predisposizione ed invio planimetrie per le can-tine.

3. Assistenza nella applicazione delle regole di con-dizionalità in agricoltura;

4. Consulenza sulle opportunità di finanziamentoagevolato in accordo con CreditAgri Italia;

5. Consulenza alla contrattualistica;6. Predisposizione ed aggiornamento del registro

dei trattamenti;7. Presentazione dei Piani di Utilizzazione Agrono-

mica (PUA);8. Supporto giuridico alle imprese agricole per la

soluzione di contenziosi con l’Amministrazione; 9. Ulteriori servizi di consulenza richiesti dalle

imprese agricole;10. contributi su premi assicurativi, interventi com-

pensativi e polizze assicurative collettive.

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SPECIALE

Il super CAA

Nel Lazio, l’area di competenza dei CAA risultaampliata a seguito dell’entrata in vigore della leggeregionale 13 agosto 2011, n.12, e dei successivi prov-vedimenti regolamentari operativi che hanno con-sentito di individuare una nutrita gamma di proce-dimenti amministrativi, per i quali i CAA possono pre-sentare istanza per conto dell’utente, effettuarnel’istruttoria per accertarne la completezza formale ecertificare la formazione del silenzio assenso, laddo-ve l’Amministrazione procedente non rispetti i terminifissati nei procedimenti per l’emanazione del provve-dimento conclusivo.

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Va, inoltre, tenuto conto che l’orizzonte dell’operativi-tà dei CAA andrà ad essere ulteriormente ampliatocon l’entrata a regime del nuovo periodo di program-mazione 2014/2020 visto che le disposizioni del nuo-vo Piano di Sviluppo Rurale annovera i CAA fra isoggetti erogatori dell’attività di consulenza verso glioperatori agricoli.Ecco i procedimenti per il quale la domanda di auto-rizzazione può essere fatta per il tramite del Caa:1. Certificazione della qualifica di Iap e C.D.;2. Abilitazione all’esercizio dell’attività agrituristica,

iscrizione nell’elenco degli operatori agrituristici;

3. Autorizzazione degli impianti di produzione dienergia da fonti rinnovabili;

4. Programma di sviluppo rurale: bandi pubbliciregionali per i regimi di aiuto relative misure gesti-te con procedura d’istruttoria automatizzata del-le domande;

5. Permesso a costruire in zona agricola;6. Concessione di carburante agevolato agli utenti

di macchine agricole;7. Riconoscimento dell’indennizzo per i danni da

fauna selvatica;8. Autorizzazione alla produzione al commercio

vegetali e dei prodotti digitali;9. Allineamento delle superfici vitate e il trasferi-

mento dei dati dello schedario vitivinicolo;10. Autorizzazione all’utilizzazione dei fanghi di depu-

razione in agricoltura e notifica di inizio attività dispandimento;

11. Comunicazione per le emissioni in atmosfera del-le aziende zootecniche.

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SPECIALE

PROVINCIA DI FROSINONEImpresa Verde Basso Lazio s.r.l.

ALATRI - 001Via Alcide De Gasperi, 51 - 03011tel. 0775-440225

ANAGNI - 002Via Giminiani, 14 - 03012tel. 0775-726542

ATINA - 003Corso M. Planco, 357 - 03042tel. 0776-691009

CASSINO - 004Via E. De Nicola, 174 - 03043tel. 0776-23235

CECCANO - 005Via Madonna della pace, 104 03023- tel. 0775-604245

FROSINONE - 006Piazza Sandro Pertini snc - 03100tel. 0775-87681

PONTECORVO - 008Via Lungo Liri, 5 - 03037tel. 0776-742949

SORA - 009Viale Trieste, 23 - 03039tel. 0776-832118

PROVINCIA DI LATINAmpresa Verde Basso Lazio S.r.l.

APRILIA - 001Via Ugo La Malfa(II entrata Via A. Ponchielli)c/o Centro commercialeIl Tulipano - 04011tel. 06-9275935

FONDI - 002Viale Piemonte - 04022tel. 0771-511895

FORMIA - 003Via Olivastro Spaventola, 1504023 - tel. 0771-267290

LATINA - 004Via Don Minzoni, 1 - 04100tel. 0773-696659

PONTINIA - 005Via Napoli, 46 - 04014tel. 0773-867758

PRIVERNO - 006Via della Stazione, 5 - 04015tel. 0773-902122

TERRACINA - 007Piazza IV Novembre, 1(loc. Borgo Hermada), 14 04019- tel. 0773-732034

PROVINCIA DI RIETIImpresa Verde RomaRieti s.r.l.

AMATRICE - 001Corso Umberto I, 34 - 02012tel. 0746-825036

MAGLIANO SABINA - 003Via Emidio Pulifici, 23 - 02046tel. 0744-91654

FARA IN SABINA - 004Viale XXIV Maggio, 87 - 02027tel. 0765-486325

RIETI - 006Via Fundania sncTorre a 3° piano - 02100tel. 0746-203662

PROVINCIA DI ROMAImpresa Verde RomaRieti s.r.l.

BRACCIANO - 002Via S. Antonio, 23 - 00062tel. 06-99804788

CAPENA - 003Via Morlupo, 26 - 00060tel. 06-9032544

CERVETERI - 004Via Aurelia, km 42,700 -00052 - tel. 06-9905390

COLLEFERRO - 006Via C. Latina, 116 - 00034tel. 06-9780961

PALESTRINA - 007Via Don Minzoni, 3 - 00036tel. 06-9537391

PALOMBARA SABINA - 008Via della Libertà, 56 - 00018tel. 0774-65137

ROMA - 009Via della Storta, 8 - 00123tel. 06-61908251

ROMA - 010Via Raffaele Piria, 6 - 00156tel. 06-40818933

TIVOLI - 012Viale Tomei, 16 - 00019tel. 0774-317188

VELLETRI - 013Via dei Volsci, 55 - 00049tel. 06-9621469

PROVINCIA DI VITERBOImpresa Verde Tuscia s.r.l.

ACQUAPENDENTE - 001Via Campo Boario,5301010 - tel. 0763-733222

CANINO - 002Località San Francesco snc01011 - tel. 0761-437718

CAPRAROLA - 003Via Filippo Nicolai, 1 - 01032tel. 0761-645164

CIVITA CASTELLANA - 004Via 4 Giornate di Napoli, 3801033 - tel. 0761-517108

MONTEFIASCONE - 006Via Grilli, 2 - 01027tel. 0761-826233

TARQUINIA - 007Via le Rose snc 1° piano -01016 - tel. 0766-850044

TUSCANIA - 008Via Turriozzi, 33 - 01017tel. 0761-436273

VETRALLA - 010Via Cassia, 109 - 01019tel. 0761-436273

VIGNANELLO - 011 Piazza A. Proietti, 7 - 01039

VITERBO - 012Viale Francesco Baracca, 8101100 - tel. 0761-2522225

DOVE CI TROVATE: LE 40 UNITÀ OPERATIVE LOCALI (UOL) Servizi alle imprese e ai cittadini

Page 14: Orizzonte impresa n 4/2015

E C O N O M I A E F I N A N Z Adi Simone Di Colantonio

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PSR 2014 - 2020: aumentano leopportunità per i giovani agricoltoriDal primo insediamento al pac-

chetto di misure: così le Regionihanno scelto di rafforzare il budget afavore del ricambio generazionale,puntando anche su un approccio piùinnovativo degli “under 40”. La fase diapprovazione definitiva da parte dellaCommissione europea dei Piani re-gionali di Sviluppo Rurale 2014-2020non è ancora completata ma dalla let-tura degli stessi emerge la volontàdelle Regioni italiane di contrastare lasenilizzazione dell’agricoltura e di ri-spondere all’interesse mostrato daigiovani nei confronti del settore alquale si approcciano con strategie in-novative, con maggiore attenzione allaqualità dell’offerta produttiva, alla tu-tela dell’ambiente e ai fabbisogni delterritorio contribuendo così al miglio-ramento della qualità della vita e agliaspetti socio economici dei contestiagricoli e rurali. La priorità strategicadei PSR che mette al centro il raffor-zamento della competitività del set-tore agricolo e forestale contemplal’attivazione di più misure dirette a so-stenere l’attività imprenditoriale agri-cola e che prestano un’attenzione par-ticolare ai giovani imprenditori. Traqueste misure, a livello nazionale, unruolo rilevante è attribuito alla misura6 “Sviluppo agricolo e aziendale”: concirca il 7% delle risorse complessive,la misura è chiamata a sostenere lacreazione e lo sviluppo di nuove atti-vità economiche nelle aree rurali e la

nascita di nuove aziende agricole, il ri-cambio generazionale, la costituzionee lo sviluppo di PMI extra-agricolenelle zone rurali e la diversificazionedelle attività agricole.A livello nazionale alla sottomisura 6.1“Aiuti all’avviamento aziendale pergiovani agricoltori”, che prevede laconcessione di un premio unico al-l’insediamento ai giovani di età com-presa tra i 18 e i 40 anni che per laprima volta si insediano in un’aziendaagricola, sono assegnati circa 851 mi-lioni di euro, il 26% in più rispetto allerisorse assegnate all’analoga misuraprevista nella programmazione 2007-2013. Questa mole ingente di nuoverisorse destinate ai “Giovani” dovràessere necessariamente accompa-gnata da una attenta attività di moni-toraggio e tutoraggio al fine di con-sentire ai nuovi potenziali imprenditoriagricoli un accesso al settore consa-pevole ma soprattutto ragionato.Infatti si tratta di risorse importanti mache richiedono anche uno sforzo diprogrammazione economico-finan-ziaria che spesso ha lasciato “al palo”molti progetti nella vecchia program-mazione.Sebbene l’entità del premio e del con-tributo complessivo sugli investimentirisulta elevato fino ad un massimaledel 60% dell’investimento è oppor-tuno ricordare che il fabbisogno di co-pertura finanziaria deve necessaria-mente essere coperto sin dall’inizio

SimoneDi Colantonio,CreditAgri

della programmazione, andando apremiare i progetti veramente soste-nibili.Pertanto l’attività di assistenza econo-mica-finanziaria risulta fondamentalesin dalle prime fasi di predisposizionedel Business Plan per evitare di pre-sentare progetti che poi non trovino lanecessaria copertura finanziaria.A tal fine le imprese, una volta pre-sentata la domanda, avranno la pos-sibilità di rivolgersi presso gli uffici diCreditAgri Italia, presenti in tutte leprovincie e individuabili all’interno delsito internet www.creditagri.com, perricevere tutta l’assistenza e consu-lenza necessaria in materia di finanzad’impresa e di accesso al credito alfine di programmare adeguatamenteil proprio investimento e di portarlo acompimento. Riceveranno una consulenza specia-listica, per tutto ciò che riguarda la re-dazione del business plan, l’accessoai bandi del PSR, l’accesso al creditoordinario ed agevolato, la valutazionedi sostenibilità degli investimenti, l’ot-timizzazione della gestione finanziariadell’impresa.CreditAgri Italia è un ente di garanziafidi presente in modo capillare su tuttoil territorio nazionale costituito appo-sitamente per offrire servizi altamentequalificati di assistenza e consulenzain materia di credito e finanza d’im-presa. In particolare, CreditAgri Italia,attraverso il rilascio di garanzie in fa-vore del sistema bancario, sostiene efacilita l’accesso al credito per le im-prese associate.Una vera e propria Rete di professio-nisti strutturata per valutare al meglioogni progetto di investimento in agri-coltura, in grado di accompagnarel’imprenditore agricolo dall’idea im-prenditoriale alla sua realizzazione,anche attraverso l’ottenimento del fi-nanziamento necessario.Attraverso un ampio sistema di con-venzioni col sistema bancario, chevede coinvolti i principali istituti bancaridel Paese e oltre 220 banche locali,CreditAgri Italia è in grado di offrirespecifici prodotti creditizi apposita-mente strutturati per rispondere al me-glio alle esigenze delle imprese agricolee delle cooperative a condizioni parti-colarmente vantaggiose riservate, inesclusiva, alla Rete CreditAgri.

Fonte: PianetaPSR/Inea/CreditAgrItaliaFonte: Elaborazioni INEA su dati PSR

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MISURA 6.1 MISURA 112 2007-2013

Page 15: Orizzonte impresa n 4/2015

L’AGRICOLTURA IN… EUROPAdi Andrea Fugaro

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La Commissione UE richiamain tavola la Pajata romana:non più materiale a rischio BSESicurezza e controlli esaltano il Made in Italy

Ibuongustai romani non dovrannopiù riunirsi di nascosto come deicarbonari del Risorgimento italianoper gustare il famoso piatto dei ri-gatoni con la Pajata ma potrannofarlo liberamente ora che è statoabolito il divieto imposto dall’Ue nel2001 per combattere la possibilediffusione del morbo della muccapazza.Il Via libera dalla Ue è arrivato conil regolamento UE 2015/1162 del19 luglio 2015 che autorizza nuo-vamente il consumo di prodotti inprecedenza esclusi a causa del ri-schio della cosiddetta «MuccaPazza». Dopo ben quattordici annidunque, tornano sulle tavole degliitaliani, oltre alla Pajata romane-sca, anche tutti i salumi che pertradizione sono confezionati con ilbudello di bovino. La situazione drammatica che siverificò nel 2001 portò a definiremisure eccezionali per evitare il dif-fondersi della grave epizoozia e traqueste venne vietato il commercioe il consumo di alcuni prodotti rite-nuti a rischio tra i quali le interiora,il cervello e il midollo sopratutto deibovini di età superino a 12 mesi inquanto tale materiale era ritenuto ilmezzo più facile di trasmissionedel morbo.Il cammino per arrivare a dichia-rare il nostro Paese indenne dal-l’Encefalopatia spongiforme bovina(BSE) e quindi ridurre la lista deimateriali a rischio ed eliminare idivieti sul loro consumo, è statomolto lungo e laborioso.Da allora, tutte le misure sanitariepreviste per ridurre la presenzadella malattia sul territorio nazio-nale sono state attuate con scru-

polo ed efficacia. Grazie al lavorodei Servizi Veterinari, dei laboratoridegli Istituti zooprofilattici speri-mentali, del Centro di referenza na-zionale (CEA) di Torino e dell’Isti-tuto Superiore di Sanità, coordinatidal Ministero della Salute (Dire-zione Generale della Sanità Ani-male e Farmaci Veterinari), l’Italianon ha mai abbassato la guardia ri-spetto la situazione epidemiologica.I test effettuati dal 2001 nell’ambitodelle attività di controllo e monito-raggio, su circa 7 milioni e 400 milacapi bovini, hanno confermato l’ef-ficacia dell’azione di contrasto e ilforte declino della malattia. «Un ri-sultato eccellente che ripaga il no-stro Paese degli sforzi compiuti inmateria di controlli negli ultimiquattordici anni dai servizi veteri-nari del Ministero della Salute e daquelli regionali. Il traguardo rag-giunto con l’autorizzazione al con-sumo in sicurezza di questi pro-dotti riporterà sulle nostre tavolealimenti e ricette della nostra tradi-

zione e agevolerà la crescita occu-pazionale nelle aziende nazionaliche utilizzano, per la realizzazionedei loro prodotti, taluni tessuti oranon più a rischio. Grazie alla nostrabattaglia sulla sicurezza si amplia lagamma dei prodotti esportabili ed èuna buona notizia per il Made inItaly.Certo non tutti i materiali a rischiosono stati sdoganati in quanto setorna la vera Pajata che manca daquasi 14 anni dalle tavole degli ita-liani non torna invece il cervellofritto che rimane ancora nella listanera dei materiali a rischio ancheper i bovini allevati in un Paesecome l’Italia, a bassissimo rischioBSE.Il via libera alla Pajata non è consi-derato però solo una vittoria per iconsumatori buongustai ma ancheuna maggiore opportunità per i ri-storatori che potranno riproporrequesto piatto che i romani nonhanno dimenticato in questi quat-tordici anni di “proibizionismo”.

Page 16: Orizzonte impresa n 4/2015

L’AGRICOLTURA IN… POLITICAdi Andrea Fugaro

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tra Mipaaf e Conferenza Stato Re-gione; l’Interprofessione ha uncampo d’azione che comprende leregole di produzione, la commer-cializzazione, la promozione, i con-tratti tipo, la tutela ambientale e laricerca.5. Rafforzamento del contrasto allepratiche sleali di mercato con An-titrust. Viene rafforzato il livello ditutela degli allevatori e dei produt-tori di latte, attraverso una riformadell’art. 62 che prevede: monito-raggio dei costi medi di produzionedel latte crudo da parte di Ismea,secondo le metodologie stabilite dalMinistero delle Politiche agricole. Idati verranno elaborati mensil-mente e costituiranno un ben-chmark ai fini delle segnalazioni al-

3. Contratti di vendita scritti e condurata minima di un anno. Viene ri-badita la necessità del contrattoscritto come previsto dall’art. 62del decreto-legge n. 1 del 2012, esi introducono delle novità rilevanti:– la durata minima dei contratti èfissata a 12 mesi;

– il contratto deve espressamentecontenere il prezzo da pagarealla consegna che può esserefisso o legato a fattori determi-nati, come indicatori di mercato,volume consegnato e qualità ocomposizione del latte crudo.

4. Creazione dell’Interprofessionedel latte per organizzare la filiera. Inparticolare per rafforzare la filiera sidefinisce la creazione di un unicoorgano interprofessionale, che po-

Il Senato ha approvato definitiva-mente il 2 luglio 2015 il decretolegge riguardante il settore agricoloemanato il 6 maggio 2015 e che,qualora non convertito in legge sa-rebbe scaduto proprio il succes-sivo 6 luglio.I comparti maggiormente interes-sati dai numerosi provvedimenti in-seriti nel dispositivo legislativo ap-provato riguardano il settore lattierocaseario e in particolare il periodosuccessivo alla cessazione del re-gime delle quote, il settore olivicoloe le misure per contrastare laXylella e il fondo nazionale di soli-darietà per le avversità.Si comincia con la questione deldopo quote latte con una serie dimisure per tener conto delle diffi-coltà che devono affrontare i pro-duttori anche in conseguenza delfatto che l’ultima campagna si èchiusa con il superamento dellequote individuali e quindi con l’ap-plicazione delle multe.La legge prevede in questo caso:1. Attuazione della rateizzazione in3 anni senza interessi per le multedell’ultima campagna. Il pagamento è ammesso anchecon una fideiussione assicurativa,non solo bancaria. Gli allevatori in-teressati potranno presentare do-manda all’AGEA entro il 31 agosto2015.2. Compensazione quote ultimacampagna. Con questa norma si amplia lapossibilità di compensazione traproduttori, nell’ambito della quotanazionale, per l’ultima campagnaconsentendo a chi ha superato lequote, con tre fasce percentualiulteriori di superamento della pro-duzione - 12-30%, 30-50%, oltreil 50% - di compensare fino al6%, cosa che prima non era pre-vista e che vedeva scattare la san-zione sull’intera percentuale displafonamento oltre il 6%.

Le novità della legge agricolasu latte, olio e Xylella

trà prendere decisioni valide “ergaomnes” come accade in altri Paesieuropei come la Francia.Per favorire l’aggregazione l’orga-nizzazione interprofessionale devearrivare al 25% per cento di rap-presentatività degli operatori; nellapredisposizione di contratti-tipo perla cessione del latte si deve rispet-tare quanto previsto dall’articolo 62del decreto legge n. 1 del 2012 edalle sue disposizioni attuative; perriconoscere le organizzazioni inter-professionali è prevista un’intesa

l’Antitrust; sono previste sanzionifino al 10% del valore dei contrattiin caso di violazione dei contratti-tipo estesi “erga omnes”; l’Ispetto-rato repressione frodi del Mipaaf(ICQRF) potrà segnalare all’Anti-trust le possibili violazioni.Il secondo comparto maggiormenteinteressato dai provvedimenti legi-slativi è quello oleario per il qualeviene approvato il piano oleicolonazionale e le misure per combat-tere la Xylella fastidiosa. In parti-colare i provvedimenti sono:

Per rafforzare la filiera latte:

• la creazione di un unico organo interprofessionale, che potrà prendere decisionivalide “erga omnes”;

• l’organizzazione interprofessionale deve arrivare al 25% per cento dirappresentatività degli operatori;

• nella predisposizione di contratti-tipo per la cessione del latte si debba rispettarequanto previsto dall’articolo 62 del decreto legge n. 1 del 2012 e dalle suedisposizioni attuative;

• Per riconoscere le organizzazioni interprofessionali è prevista un’intesa traMipaaf e Conferenza Stato Regione;

• l’Interprofessione ha un campo d’azione che comprende le regole di produzione,la commercializzazione, la promozione, i contratti tipo, la tutela ambientale e laricerca.

Page 17: Orizzonte impresa n 4/2015

L’AGRICOLTURA IN… POLITICA

1) Per contrastare la crisi del set-tore olivicolo e oleario il Governo dàil via libera al Piano olivicolo na-zionale con un fondo da 32 mi-lioni di euro nel triennio 2015-2017. Tra le finalità del Fondovengono inserite la certificazionee la lotta alla contraffazione. Que-sto intervento fa parte di una piùampia azione operativa che pre-vede un coordinamento con le Re-gioni per far leva sui fondi europeidei Psr e rafforzare ulteriormen-te l’operazione a favore dei pro-duttori.2) In particolare gli interventi delpiano olivicolo puntano al recuperodel potenziale produttivo e compe-titivo con aumento del 25% dellequantità prodotte a livello nazionalenei prossimi 5 anni, arrivando aquota 650 mila tonnellate. Gli in-terventi si concentreranno sullastruttura della singola azienda perelevare la capacità quantitativa diproduzione, come indicato priori-tariamente dal piano per l’olio pre-sentato dal Mipaaf alla filiera neimesi scorsi.

3) Per andare incontro alle neces-sità degli agricoltori e dei vivaistidanneggiati dalla diffusione del bat-terio Xylella fastidiosa in Puglia,viene stabilita la deroga per l’atti-vazione del Fondo di solidarietà na-zionale, che segue la dichiarazionedi calamità. Viene aumentata la do-tazione complessiva del Fondo perle imprese colpite da eventi allu-vionali, nonché infezioni di organi-smi nocivi ai vegetali, con prioritàper i danni legati alla diffusionedella Xylella fastidiosa, del cinipidedel castagno e della flavescenzadorata negli anni 2013, 2014 e2015: oltre agli 11 milioni previstiper la Xylella, vengono stanziati ul-teriori 10 milioni di euro per il 2016per gli altri interventi. Si arriva cosìa 21 milioni di euro di dotazione. Èla prima volta che questa norma siapplica a emergenze fitosanitarieprovocate da infezioni degli organi-smi nocivi, prevista solo per eventiatmosferici. La procedura prevedeche la Regione interessata possafare richiesta di stato di calamitàentro 60 giorni a partire dall’ado-

zione delle misure di contenimentoo di eradicazione da parte dellecompetenti autorità nazionali edeuropee.Infine per quanto riguarda il fondodi solidarietà per le avversità, neiterritori colpiti dalle avversità atmo-sferiche di eccezionale intensitànegli anni 2014 e 2015, le impreseagricole danneggiate dalle pioggealluvionali che non hanno sotto-scritto polizze assicurative agevo-late a copertura dei rischi possonoaccedere agli interventi per favorirela ripresa dell’attività economica eproduttiva. Tutte le Regioni interes-sate, come ad esempio Toscana,Puglia e Liguria, in deroga ai ter-mini stabiliti dal decreto legislativo102/2004, possono deliberare laproposta di declaratoria di ecce-zionalità degli eventi atmosferici,entro sessanta giorni dall’entrata invigore della legge. L’accesso alFondo viene esteso anche alle av-versità atmosferiche caratterizzateda vento forte e ai danni alle scortedi materie prime causati da eventieccezionali nell’ultimo triennio.

di Andrea Fugaro

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E P A C Adi Gianluigi Terenzi

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Il patronato Epaca ancora una voltavicino ai cittadini iscrittiall’ex Inpdap per sistemarele proprie posizioni contributive

L’INPS, ha dato avvio all’opera-zione Estratto Conto dipendentipubblici, per circa 500.000 posi-zioni di dipendenti di enti locali.Tale operazione per gli iscritti all’exInpdap è finalizzata a consentirel’erogazione delle prestazioni sullabase delle informazioni presentinella posizione individuale, alimen-tata ed aggiornata progressivamentenel corso dell’intera vita lavorativadell’iscritto, superando la prassidella sistemazione del conto indivi-duale a ridosso della prestazione. Interesserà progressivamente tutti gliiscritti alla Gestione Dipendenti Pub-blici, per concludersi entro il 2016.Inizialmente saranno interessati isoli iscritti alle gestioni degli Enti lo-cali, successivamente il personaledello Stato e infine il compartodella Scuola e della Difesa. Attualmente quindi, dopo la siste-mazione preventiva delle prime500.000 posizioni di dipendenti dienti locali, con l’eliminazione delleincongruenze relative ai periodi diservizio e agli imponibili contribu-tivi si procederà alla fase di inoltrodelle comunicazioni individuali agliiscritti, per contingenti successivi.Il primo contingente di invii inte-ressa circa 200.000 iscritti e i ri-spettivi enti locali datori di lavoro.

Comunicazione all’utente delladisponibilità dell’estratto conto

L’Istituto invierà ai dipendenti pub-blici una comunicazione conte-

nente l’illustrazione delle finalitàdell’operazione con l’invito a pren-dere visione del proprio EstrattoConto e a segnalare eventuali ine-sattezze. Per l’invio delle comunicazioni,verrà utilizzato in via esclusiva ilcanale telematico:1) Gli iscritti che hanno comuni-

cato all’Istituto un indirizzoemail riceveranno la comuni-cazione della disponibilità delservizio Estratto Conto tramiteposta elettronica.

2) L’INPS chiederà in ogni casoagli enti datori di lavoro, di fareda tramite nella consegna aipropri dipendenti della comu-nicazione relativa alla disponi-bilità dell’Estratto Conto, attra-verso l’account di posta azien-dale/istituzionale o con le mo-dalità ritenute più opportune.

Per quanto riguarda gli enti di pa-tronato, è previsto che le sediINPS “nell’ambito del consolidatorapporto di collaborazione, con-corderanno con gli stessi ogniforma di sinergia volta ad offrire ailavoratori interessati un servizio ef-ficiente”.

Richiesta di variazionedella posizione assicurativa

Attraverso l’Estratto Conto Informa-tivo, l’Istituto vuole far conoscereagli iscritti della Gestione Dipen-denti Pubblici (ex Inpdap) la con-sistenza del proprio conto assicu-

rativo. Ciò allo scopo di mettere adisposizione degli interessati tuttele informazioni indispensabili peruna valutazione consapevole dellapropria situazione previdenziale eper coinvolgerli nel perfeziona-mento del conto attraverso lo stru-mento della Richiesta di Variazionedella Posizione Assicurativa.

Tale operazione potrà essere svoltacon le seguenti modalità:

• rivolgendosi al patronato, anchese non si è in possesso di PIN; ilpatronato, in nome e per contodell’interessato, dopo una attentavalutazione, trasmette telemati-camente le istanze di Richiestadi Variazione all’INPS.

• Personalmente operando online,dal sito www.inps.it, attraverso lafunzione “Estratto Conto e Ri-chieste di variazione” del servizio“Estratto Conto Informativo”, sesi è in possesso di PIN per l’ac-cesso ai servizi online dell’Isti-tuto.

• telefonando al contact centerdell’INPS (da telefono fisso al nu-mero verde gratuito 803 164; datelefono cellulare al numero 06164164, a pagamento in base alpiano tariffario del proprio ge-store telefonico).

Dal momento della ricezione dellarichiesta di variazione della posi-zione assicurativa l’INPS avrà 90giorni per adempiere.

L’indiscutibile esperienza degli operatori dell’EPACA maturatanegli anni del travagliato passaggio degli “agricoli” dall’ex SCAUall’INPS nella sistemazione delle posizioni contributive,oggi è a disposizione dei “pubblici”

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E P A C Adi Gianluigi Terenzi

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Con la mensilità di luglio è statapagata la somma aggiuntiva do-

vuta sulle pensioni: è bene che ipensionati che non l’abbiano rice-vuta o abbiano dubbi sugli importi sirechino tempestivamente presso glisportelli dell’EPACA.A partire dall’anno 2007, in pre-senza di determinate condizioni

reddituali certificate dall’acquisi-zione dei cosiddetti RED, vienecorrisposta una somma aggiun-tiva, cosiddetta “quattordicesima”ai pensionati che abbiano com-piuto 64 anni di età. Per l’anno2015 sono interessati tutti i sog-getti nati prima del 1° gennaio1952.

Lavoratori dipendenti Lavoratori Somma aggiuntivaAnni di contribuzione autonomi anno 2015

Fino a 15 Fino a 18 336,00

Oltre 15 e fino a 25 Oltre 18 e fino a 28 420,00

Oltre 25 Oltre 28 504,00

Pensionati: controllatela vostra “quattordicesima”

• REDDITI - La somma aggiuntivaviene erogata sulla base del soloreddito personale, che deveessere inferiore ai limiti riportatinella seguente tabella:

Chi ne ha dirittoTutti i pensionati in possesso deiseguenti requisiti:• ETÀ - almeno 64 anni ed, in mi-sura proporzionale, con riferi-mento ai mesi di possesso delrequisito anagrafico nel corsodell’anno di erogazione.

• CONTRIBUZIONE:

ANNI DI CONTRIBUZIONE ANNO 2015

Lavoratori Lavoratori TM TM TM Somma Limite dipendenti autonomi mensile annuo annuo x 1,5 aggiuntiva massimo

≤ 15 anni ≤ 18 anni(≤ 780 ctr.) (≤ 936 ctr.) e 501,89 e 6.524,57 e 9.786,86 e 336,00 e 10.122,86

>15 ≤ 25 anni > 18 ≤ 28 anni(≥ 781 ≤ 1.300 ctr) (≥ 937 ≤ 1.456 ctr.) e 420,00 e 10.206,86

> 25 anni > 28 anni(≥ 1.301 ctr.) (≥ 1.457 ctr.) e 504,00 e 10.290,86

Importi determinati con il coefficiente di perequazione definitivo per l’anno 2015 pari a 0.2%

Ai pensionati ai quali il beneficionon è stato corrisposto per assen-za delle informazioni reddituali, ilbeneficio sarà attribuito a richiesta.

In proposito L’INPS sta inviandoanche una specifica lettera solle-

recarsi con ogni urgenza presso glisportelli dell’EPACA per provvederealla rettifica degli eventuali errori.Dal beneficio sono esclusi i pen-sionati da enti e casse privati, perinvalidità civile, ed alcune catego-rie residuali.

citandoli a presentare la richiestacorredata dalla dichiarazione red-dituale relativa all’anno 2014.Siccome vengono già segnalatealcune disfunzioni legate proprioalla mancata tempestività della veri-fica da parte dell’INPS, occorre

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C R O N A C H E

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L’embargo russo continuafino al 2016 e l’exportagroalimentare precipita

L’embargo russo sui prodottiagroalimentari dell’Ue conti-nuerà almeno fino a luglio del 2016e con ogni probabilità verrà estesoanche ad altri prodotti che fino adoggi erano rimasti fuori dalla listacome il cioccolato e i fiori e quindicon pesanti ricadute su Paesicome Belgio, Germania e PaesiBassi. Indiscrezioni non ancoraconfermate parlano anche di con-serve di pesce e prodotti caseariderivati da grassi vegetali.La decisione del Governo Russo èla pesante ritorsione alla corri-spondente decisione dei ministri

degli Esteri europei di estendere lesanzioni alla Russia fino al pros-simo 31 gennaio.Ormai questa guerra comincia apesare per entrambe le parti e staprovocando gravi danni sul fronteeuropeo con la perdita, ormai irre-versibile di un importante mercatocome quello russo. All’inizio si rite-neva che l’embargo sarebbe du-rato pochi mesi in quanto la Russiasarebbe venuta a più miti consiglicon l’Ue. Gli operatori hanno quindicercato mercati alternativi, pronti

a ritornare verso la Russia non ap-pena cessato l’embargo per prose-guire la politica di sviluppo com-merciale avviata da qualche anno eche stava dando buoni risultati.Ma ormai sono passati già troppimesi e il conto dei danni subiti siaccresce di giorno in giorno senzapossibilità di recupero a breve ter-mine.Le ricadute dell’embargo russosulle esportazioni agroalimentariitaliane sono state analizzate daColdiretti che con uno studio suidati dell’export ha rilevato come leesportazioni agroalimentari verso

di Alessandra Cori

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C R O N A C H E

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dalla completa implementazionedegli accordi di Minsk. Tra questesanzioni rientra il ridotto accesso diMosca ai mercati dei capitali Ue,l’embargo sulle armi, il blocco del-l’export dei cosiddetti materiali“dual use” (prodotti normalmenteusati per scopi civili ma che pos-sono avere anche applicazioni nelcampo militare, come materiali

la Russia si siano dimezzate (-51,1%) nel primo semestre del2015 e siano del tutto azzerate perl’ortofrutta, i formaggi e la carne ederivati.In generale le esportazioni italianesono infatti scese dell’11,6% atte-standosi a quota 9,5 miliardi equelle russe hanno perso il 20% ar-rivando a quota 16 miliardi, e

Per soddisfare questa domandache non è venuta a cessare nep-pure durante questo periodo diembargo, si è accresciuto moltis-simo il fenomeno di imitazione efalso sul mercato russo, dai salumiai formaggi con imitazioni di moz-zarella, robiola o “parmesan”. Que-sto alla luce del fatto che la Russiaè abituata ad importare il 40 per

la tendenza al ribasso sta aumen-tando a giudicare dall’andamentoche si sta registrando nel secondosemestre del 2015. Senza considerare che l’impossi-bilità di esportare sul mercato russoprovoca un eccesso di prodotti eu-ropei, e quindi anche italiani, sulmercato Ue con conseguentecrollo dei prezzi. L’embargo sta procurando difficoltàanche ai consumatori russi che co-noscono e apprezzano, già da pa-recchi anni le produzioni comuni-tarie di qualità e non si rassegnanoa farne a meno.

cento dei prodotti alimentari checonsuma, per un valore di 43 mi-liardi di dollari in totale nel 2013, eil 9,9 per cento viene importatoproprio dai Paesi Ue. Ecco che perle esportazioni il prezzo da pagareper i produttori europei cambia na-turalmente in base al peso del mer-cato russo: per la frutta rappre-senta il 27% delle esportazioni Ue,per la verdura il 21,5%.La decisione di estendere le san-zioni europee deriva dai continuiscontri nell’est dell’Ucraina. Nelleintenzioni dei Paesi Ue, la duratadelle misure economiche dipende

speciali, computer o strumenti elet-tronici dalle elevate prestazioni) equello di tecnologie “sensibili” utiliall’industria petrolifera russa.Questo ping-pong di sanzioni traRussia ed Europa fa più danni aglieuropei che ai russi. È lecito dubi-tare che questo tipo di reazione eu-ropea possa risolvere il problemadell’Ucraina. Forse sarebbe megliolavorare sul piano diplomatico, pre-stando attenzione alle richieste diun settore - quello agroalimentare -che ha subìto e sta continuando asubire i danni più ingenti dellescelte fatte finora.

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“Oscar Green” 2015:Coldiretti Lazio, premiatitecnologia, salute e socialeapplicati all’agricoltura

Sono stati consegnati, il 29 lu-glio, nella splendida cornice del-

l’Azienda agricola “il Parco Lago deiReali” a Tivoli - già vincitrice degli“Oscar Green” 2013 per la condu-zione altamente sostenibile di pi-scine per l’acquacoltura alimentatesenza l’uso di energia elettrica e uti-lizzate per l’allevamento della trotaFario autoctona dell’Aniene - gli at-testati ai vincitori della selezione re-gionale del Lazio per gli “OscarGreen” 2015. Il premio promossoda Coldiretti Giovani Impresa pervalorizzare e dare spazio all’innova-zione in agricoltura. I vincitori re-gionali a settembre voleranno a Mi-lano per partecipare alle finalinazionali, quest’anno in programmaal Padiglione Italia, ad Expo.

I riconoscimenti sono stati conse-gnati, tra l’altro, dal presidente edal direttore di Coldiretti Lazio, Da-vid Granieri e Aldo Mattia, e dalSegretario regionale di Giovani Im-presa Coldiretti, Patrizio Nicolai aigiovani imprenditori alla guida dimodelli di impresa innovativi checoniugano agricoltura e tecnologia,innovazione e tradizione, sicurezzaalimentare, qualità dei prodotti etutela ambientale, sviluppo del ter-ritorio e welfare. Silvia Bugliazzini è la vincitrice dellacategoria “Fare Rete”. La suaazienda agricola è specializzatanella produzione di tartufi e comeattività connessa all’agricoltura la

di Alessandra Cori

Il direttore di Coldiretti Viterbo, Ermanno Mazzetti (al centro) premia Silvia Bugliazzini, categoria “Fare Rete”

Premio “Impresa2.Terra” a Elvira Garsia

sua azienda alleva cani per la ri-cerca dei preziosi tuberi. Un esem-pio di come si possano creare retisinergiche in grado di massimiz-zare i vantaggi della propriaazienda. “La lumaca Romana” di Elvira Gar-sia, si è invece aggiudicata il premionella categoria “Impresa 2.Terra”,con il progetto “Nutrigenomika”che ha l’obiettivo di valorizzare i de-rivati nutrizionali delle lumache(bava, polpa, uova) attraverso l’ali-mentazione a base di piante adat-togene rarissime che li trasformanoin prodotti dagli effetti terapeuticiper la specie umana. In questocaso l’azienda di Elvira rappresentaun successo imprenditoriale risul-tato del connubio tra creatività, ori-ginalità e grande abilità progettuale.Una cultura d’impresa esemplareche è riuscita ad incanalare tuttiquesti fattori per lo sviluppo e lacrescita dell’agricoltura italiana.

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Valerio Lucci, con la sua “Reviola”,è il vincitore della categoria “Cam-pagna Amica”, per la valorizza-zione dei prodotti Made in Italy nelmondo, “arrivando al consumatorein modo diretto rispondendo alleesigenze di sicurezza alimentare,qualità dei prodotti e tutela am-bientale”. Valerio è un giovane chedopo gli studi con tanto coraggio hadeciso di dar vita alla sua aziendaagricola prendendo in affitto deiterreni collocati presso la fertilevalle del Tevere e iniziando da solola produzione in campo. La suaazienda produce ortaggi di sta-gione nella Valle della Reviola, unadelle più fertili di Monterotondo traSan Matteo e la Torraccia. Le con-cimazioni vengono effettuate attra-verso l’uso di letami e di un’algacertificata e riconosciuta tra i con-cimi biologici. Oggi i suoi prodottipossono essere acquistati, oltrechénella sua azienda, al mercato diCampagna Amica di Montero-tondo. Un vero KM 0. Tra le istituzioni pubbliche, co-muni, province e scuole che hannodato il proprio contributo per l’at-tuazione dei progetti promossi daColdiretti, è stato scelto l’Audito-rium Parco della Musica, per ilquale ha ritirato il premio il Dott.Mauro Mancini, responsabile areagestione risorse umane di Fonda-

zione Musica per Roma. L’Audito-rium è all’avanguardia nel rapportodiretto tra il cittadino, la musica e lacultura. Il connubio con il cibopassa attraverso la partnership conColdiretti Lazio, che attraverso laFondazione Campagna Amica or-ganizza e promuove i punti di ec-cellenza della filiera agricola ita-liana dal produttore al consumatore

e a KM 0, sostenendo la difesa delpatrimonio agroalimentare, la bio-diversità e le energie rinnovabili.Da tempo, ormai, l’AuditoriumParco della Musica accoglie, in unacornice unica e prestigiosa, unmercato dei produttori di Campa-gna Amica, dando l’opportunità aicittadini di conoscere ed apprez-zare i prodotti del territorio laziale.

Il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri premia il Dott. Mauro Mancini - Auditorium Parco della Musica

Il direttoredi Coldiretti Roma,Roberto Scano (a sinistra)premiaValerio Lucci,categoria“Campagna Amica”

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Nel Parco nazionale d’Abruzzo,versante laziale, un ragazzo, An-tonio Siragusa, dopo aver studiatoe lavorato all’estero, ha deciso ditornare al proprio paese d’originee di aprire un’azienda bio-agrituri-stica, la Italyfarmstay, con la fermaintenzione di esaltare le potenzia-lità di un territorio di grandissimopregio come l’area di protezioneesterna tagliata fuori da qualsiasitipo di sviluppo turistico, rivolgen-dosi ad una clientela straniera conun sito internet solo in inglese. Unponte, una possibilità per farfruire, al livello internazionale, ilmeglio di questo ricco territorio,

superando barriere culturali e lin-guistiche. Oggi il progetto è unarealtà affermata che offre pro-grammi eno-gastronomici fre-quentati dagli studenti delle uni-versità americane della Carolinadel Sud e della Florida. Antonio siè aggiudicato il premio nella cate-goria “We Green” dedicata alleaziende che pongono particolareattenzione alla tutela dell’ambientee all’agricoltura sociale ponendosicome interpreti di un modello disviluppo al servizio dell’intera so-cietà. Il ruolo dell’imprenditore di-venta fondamentale per lo svi-luppo della comunità e del terri-

torio. Rientrano in questa catego-ria le fattorie sociali, ovvero quelleimprese che hanno come scopo fi-nale il miglioramento della qualitàdella vita e dello sviluppo locale,attraverso nuove forme di welfarerivolte ala sostenibilità ambientalee all’integrazione tra agricoltura,artigianato e servizi. La categoria“We Green” comprende anchetutte quelle imprese che lavoranoe producono in modo ecososteni-bile riducendo al minimo la pro-duzione di rifiuti, risparmiandoenergia e materiali attraverso pro-cessi innovativi a tutela dell’am-biente.

Il direttoredi Coldiretti Lazio,Aldo Mattiapremia Antonio Siragusa

Gruppo dei vincitori“Oscar Green 2015”

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R I F L E S S I O N Idi Paolo Carlotti

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Si è appena concluso ilbicentenario della nascita di

san Giovanni Bosco nato aCastelnuovo d’ Asti, oraCastelnuovo Don Bosco, 16agosto 1815. Non posso nondedicare a questo tema un pezzo,tra i molti che ormai volentieriscrivo per Orizzonte Impresa daqualche anno, perché, comesapete sono un salesiano di don Bosco, la congregazione dalui fondata nel 1859. Don Boscoera un povero prete, tra le molteespressioni con cui si definiva, miha sempre colpito quella con cuisi firmava: “il povero don Bosco”.È stato un prete che, povero esenza mezzi, ha voluto aiutaresoprattutto i giovani più poveri,non solo nei loro bisogni materiali,ma specialmente in quellispirituali, tramite un mezzo,quello dell’educazione. Dando un piatto di minestra caldaa giovani spazzacamini emuratori, dopo dieci ore di lavoro,offrendo un pagliericcio su cuipassare la notte, diversamentetrascorsa all’agghiaccio, nella suapovera casetta a Valdocco(Torino), con cui viveva con lamadre, che lo aiutava nella suaazione di soccorso ai giovani, donBosco non aveva finito maappena iniziato la sua opera, chepuntava a ben altro, a fare - sonosue parole, molto attuali - di ognigiovane incontrato “un onestocittadino e un buon cristiano”.L’educazione per lui non era unfreddo schema logico, ma era“cosa del cuore”, cioècoinvolgeva tutta la persona,secondo tre criteri che rimarrannostabili in tutta la sua vita pastoralee nella tradizione salesiana che alui si rifà: “ragione, religione eamorevolezza”. L’educazionedella persona, soprattutto dei

giovani, anche dei nostri figli, nonè un impegno occasionale, mapermanente, non prevede ilcoinvolgimento di una parte di sé,ma esige il tutto di noi stessi. Essava ragionata, non imposta conforza (se non fai ciò che ti dico tipicchio) o ricattata affettivamente (se non fai ciò che ti dico non tivoglio più bene): di ciò che sichiede occorre mostrare laragionevolezza, la convenienza edanche saper attendere e stimolareche il giovane maturi in sé unmodo di comprendere la realtà.Per don Bosco poi non erapossibile educare senza Dio olontano dalla Chiesa, perché èDio che tiene le fila del cuore edella vita di ognuno di noi ecercare di capire come Dio pensae agisce è essenziale per poterguidare bene la propria vita: lafrequenza dei sacramenti,specialmente dell’eucarestia edella confessione, accompagnatadalla preghiera, era essenzialeper il successo educativo. Edinfine l’amorevolezza, cioè il saperfare affidamento sulle immenserisorse del voler bene, risorse chese non sono immediate nel loromanifestarsi, hanno però effettiprofondi e duraturi. Per educareoccorre essere ottimisti, occorresaper credere nelle possibilità delgiovane, forse di più di quantoegli non sappia fare: quando c’èqualcuno che crede in te, è facilecredere in se stessi: questoqualcuno ce l’abbiamo tutti è ilSignore Gesù, ma incontrarequalcuno che ce lo ricorda e ciincoraggia fa sempre piacere...Don Bosco poi rifiutava ognimezzo educativo che implicassel’uso della forza, perché diceva:“si prendono più mosche con unagoccia di miele che con un bariledi aceto”!

Don Bosco e i salesiani hannooperato nel campo educativo congli oratori, i centri giovanili, lescuole, soprattutto professionali -a Roma sono famose quella delBorgo ragazzi Don Bosco alprenestino e quella ‘Gerini’ deltiburtino, vicino alla nostra sede -,non escluse le molte scuoleagricole in Italia e nel mondo, ma vi sono state ancheparrocchie - la prima parrocchiadi Latina, san Marco, è nata conla città ed è stata fondata daisalesiani di don Bosco.Qualche mese fa, a riguardo delbicentenario della nascita di donBosco e della questioneeducativa, così papa Francescoscriveva: «A noi adulti costaascoltare i giovani con pazienza,comprendere le loro inquietudinio le loro richieste, e imparare aparlare con loro nel linguaggioche essi comprendono. Facciamoin modo, come educatori e comecomunità, di accompagnarli nelloro cammino, affinché si sentanofelici di portare Gesù in ognistrada, in ogni piazza, in ogniangolo della terra. Don Bosco ciaiuti a non deludere le aspirazioniprofonde dei giovani: il bisogno divita, apertura, gioia, libertà,futuro; il desiderio di collaborarealla costruzione di un mondo piùgiusto e fraterno, allo sviluppo pertutti i popoli, alla tutela dellanatura e degli ambienti di vita. Sulsuo esempio, li aiuterete asperimentare che solo nella vita digrazia, cioè nell’amicizia conCristo, si attuano in pieno gliideali più autentici. Avrete la gioiadi accompagnarli nella ricerca disintesi tra fede, cultura e vita, neimomenti in cui si prendonodecisioni impegnative, quando sicerca di interpretare una realtàcomplessa».

L’educazione e il bicentenario dellanascita di don Bosco

d. Paolo Carlotti,Consigliereecclesiasticoregionale

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Si è svolta dal 6 al 12luglio, presso ilPadiglione Coldiretti,all’inizio del Cardo,Ingresso Sud, sullato oppostoall’albero dellavita, la settimanadedicata allaColdiretti delLazio.Presenti leeccellenze

dell’agroalimentarelocale e specie

ortofrutticole di grandeprestigio e rinomate in tutto il

mondo che le migliaia di visitatoridi Expo, grazie proprio a Coldiretti,hanno potuto conosceredirettamente attraverso lenumerose degustazioniaccompagnate sempre damomenti di spettacolo, eventi dalsapore folkloristico, convegni eapprofondimenti, in un connubiodi cibo e cultura.Le sfide della Coldiretti hannotrovato nel pubblico globale diExpo la cornice ideale: unanuova offerta alimentarefondata sui valori delKm 0, dellasostenibilitàambientale, dellasicurezzaalimentare.“La Coldiretti delLazio ha portato gliagricoltori ad Expoda protagonisti, inquella che non è solo

unavetrina peri nostriproduttorimigliori, maun’occasioneper i visitatoridi tutto ilmondo diconoscere davicino edirettamentele eccellenzedelleproduzioni

agricole del Lazio, frutto dellalaboriosità e dell’altaprofessionalità raggiunta ormainella realtà quotidiana dellecampagne”. Questo il commentodel presidente della ColdirettiLazio, David Granieri. “Il lavorodei nostri imprenditori agricoli vanella direzione di uno svilupposostenibile consapevole erispettoso delle tradizioni, capace

di garantire lasicurezza

LE PROVINCE DEL LAZIO AD

Aldo Mattia e David GranieriPadiglione Coldiretti

La giovane Coldiretti

La giovane Coldiretti

alimentare,ambientale e la qualità della vita,in perfetta sintonia con ilmessaggio dell’EsposizioneUniversale che punta asensibilizzare proprio su unmodello di sviluppo centrato sullavoro degli agricoltori in grado dinutrire il pianeta attraverso lafornitura di cibo sano, sicuro eaccessibile a tutti”. È stato ilcommento del direttore diColdiretti Lazio, Aldo Mattia.

Laboratori per la pasta

ISTANTANEEDALL’ESPOSIZIONEUNIVERSALEDI MILANO

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LE PROVINCE DEL LAZIO AD

Rieti ha aperto la settimana,mandando in scenal’”Amatriciana”, la regina

delle ricette tradizionali laziali, ilcondimento per la pasta che haottenuto recentemente ilriconoscimento comunitario STG(Specialità tradizionalegeografica). Ad illustrarne cennistorici e presente “europeo” una

esempio, la padella di ferro percuocere la salsa e chel’”Amatriciana” nasce con ilcondimento in bianco (Gricia) esolo alla fine del 1700, conl’avvento del pomodoro, il piatto èpreparato con gli stessiingredienti e l’aggiunta delpomodoro. Un piatto cheerroneamente alcuniattribuiscono alla cucina romana,dimenticando che furono invece ipastori, che con gli spostamentistagionali della transumanzaverso le campagne romane,

amatriciano con un laboratoriodimostrativo della preparazione dipasta fresca tipica reatina epresentazione delle filieretracciate dell’olio extravergine delReatino. Un posto d’onore lo haavuto l’olio DOP della Sabina conle sue straordinarie caratteristicheorganolettiche, la sua qualità e ilsuo sapore inconfondibile datosoprattutto dall’uso di varietàcome “carboncella”, “leccino” e“moraiolo”. Un nutrizionista neha illustrato le proprietà ed ibenefici, in particolare in

pediatria. Secondouno studio diColdiretti, nellacampagna2014/2015, nellaregione Lazio,sono stateprodotte circa12.000 tonnellatedi olio con unaforte contrazionerispetto allacampagnaprecedente (-40%), con unaperdita di fatturatodi circa 30 milionidi euro. Tra leprincipali cause,l’innalzamentodelle temperature

medie con pesanti ripercussioninegative sui cicli di produzioneche tuttavia non hanno intaccatol’alta qualità degli oli tracciati.

Aldo Mattia con il sindaco di Amatrice

L'amatriciana

Menu amatriciano Lo chef dell'amatriciana

serie di filmati e diapositive, allapresenza del sindaco di Amatrice,di recente entrato in una vivacepolemica con il celeberrimo chefCarlo Cracco circa la vera ricettatradizionale. Non tutti sanno che,importante per fare la differenza,è l’uso non solo degli ingredientitipici (guanciale, pomodoro,pecorino romano) ma anche l’usodi utensili particolari, come, ad

fecero conoscere questa ricettanella Capitale. Per i visitatori delPadiglione di Coldiretti, è statoorganizzato uno show cooking

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Latina, sfruttando la suaestensione geografica, haportato il meglio delle

produzioni della pianura pontinafino alle prelibatezze di pescedella costa. Al centro dell’attenzione deivisitatori la regina dei formaggi apasta filata d’Italia, la mozzarelladi bufala con degustazioniguidate e seminari tenuti da unesperto per illustrarne leproprietà nutrizionali.Un prodotto che registra, nellaprovincia, una produzioneimportante, sostenuta da unconsorzio costituito ad hoc daColdiretti Lazio, la Prolab,organizzazione riconosciuta dallaRegione che associa più di 60produttori per una produzionetotale di 74.000 quintali di latte (il18% della produzione laziale),per un valore pari ad oltre 8milioni e 300 mila euro e circa 4mila quintali di mozzarelle per un

valore di oltre 3 milioni e mezzodi euro che nel rispetto di unrigoroso disciplinare negarantisce qualità e sicurezzaalimentare.Non sono mancate degustazionidi pesce sott’olio e fritti alcartoccio con illustrazione dellecaratteristiche del pesce azzurroe proprietà organolettiche. NelTirreno il pescato, fondamentaleper l’economia pontina, faregistrare un fatturato di circa 35milioni di euro ogni anno.Un patrimonio di biodiversitàittica con orate di pezzaturaabbondante presenti in prossimitàdel promontorio del Circeo,ma anche triglie di fango e discoglio, sogliole, merluzzi, pescebandiera, gallinelle, e ancoratotani, polpi e calamari.

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LE PROVINCE DEL LAZIO AD

Frutta al mattino pesce al pomeriggio

Sbandieratori di Sermoneta

China loves pomodorini

Roma in posa

I pomodorini pontini vanno a ruba

Le alici della coop pescatori di Terracina

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LE PROVINCE DEL LAZIO AD

Coldiretti Lazio ha scelto diaffidare ad un gruppo diGladiatori, ancelle romane epastori della Campagna

Romana, il ruolo di“ambasciatori” dellatradizioneenogastronomica,dei prodottiagroalimentari,della storia edella culturaalimentare diRoma edell’immensopatrimonioagricolo della sua

provincia.Ad aiutarli l’attore

Maurizio Mattioli con ilquale hanno dato vitaad un momento di rievocazionestorica attraverso letture, canti di“stornelli romani” e balli. Un angolo ludico culturaleall’interno del quale i visitatorihanno potuto degustare i vinietrusco – romani e assistere aduno show cooking con lo chefRiccardo Pacifici che hamostrato come si realizzano ifamosi tonnarelli cacio e pepe,fiore all’occhiello della cucinaromana. I pastori dell’agroromano, l’area agricola piùgrande d’Europa, hannoraccontato, attraversotestimonianze, filmati ediapositive d’epoca, gli itineraridella storica transumanzaattraverso la quale i greggi si

spostavano dalla montagna allapianura per trovarele migliori condizioni di pascolo.Itinerari lungo i quali si possonoancora osservare numerosetracce del loro passaggio. Ivisitatori di Expo hanno potutoconoscere da vicino, accantoa racconti e testimonianze,i frutti dell’arte della pastorizia,attraverso degustazionidi Pecorino romano DOP delLazio, di Ricotta Romana Dop, diAbbacchio romano DOP e diCaciofiore di Columella, un anticoformaggio realizzato con il cagliovegetale e registrato da millenninella tradizione casearia romana.

Viterbo si è presentata con larinomata nocciola, punta didiamante della produzione

dell’intera provincia, seconda inItalia per la sua produzione, ilcoregone di Bolsena, laboratoridel gusto e degustazioni guidatetra i sapori della Tuscia.Con circa 18mila ettari dipiantagioni e una quantità annuadi 40 mila tonnellate, pari al 5%di quella mondiale, la provincia diViterbo, a partire dagli anniNovanta, ha conquistato ilprimato nazionale dellaproduzione di nocciole. Lacoltivazione nella provincia lazialeè estesa in 30 comuni (in 15 dei

Gladiatori, stornelli romani e l'attore Mattioli

Gladiatori

Il pubblico delle degustazioni

Gruppo folk di Frosinone

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museo territoriale el’acquario di Bolsenacon degustazione diprodotti dellapesca e tipici delterritorio,accompagnatidai vini dellaTuscia, facentiparte delcircuitoVulcanicWines.La scelta diColdiretti diinvitare il MuseoTerritoriale del Lago diBolsena e Acquario è natada una profonda

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LE PROVINCE DEL LAZIO AD

Agricolazione offerta da Coldiretti

consapevolezza che laconoscenza ed ilrispetto delterritorio porti aduna buonagestione di tuttele attivitàproduttive e adunmiglioramentodegli standarddi qualità deiprodotti agro-ittici. L’Acquario è natoinfatti con uno scopoprettamente divulgativo edi conoscenza delle specie

quali rappresenta la principaleattività agricola) e coinvolge più di8 mila famiglie.In Italia la superficie destinata allaproduzione di nocciole èconcentrata principalmente in 4regioni: Piemonte, Lazio,Campania e Sicilia. Le provinceche tradizionalmente si dedicanoal settore sono Cuneo, Viterbo,Roma, Avellino, Napoli e Messina.Dal punto di vista delle varietà la‘’Tonda gentile romana’’ è la piùdiffusa in provincia di Viterbo e alivello nazionale. La varietà èmolto apprezzata dalle industriedi trasformazione per le maggiorigaranzie di uniformità delprodotto e per la buona

Gazebo Coldiretti

adattabilità a diverse condizioniambientali e climatiche. Per i sapori della Tuscia: mieli delterritorio, lombrichelli concoregone affumicato, frittata congli strigoli, crema all’aglio rosso,crema di porcini, crema dicarciofi tartufata, zuppa di ceci erosmarino, spezzatino di agnello abuglione con patata, focaccefatte in casa, alla presenza delcomitato medico nutrizionista deldottor Carlo Iacovissi.“La filiera del pesce di Bolsena edil viaggio tra le specie ittiche dellago”, è stata presentata condiapositive, filmati, focus sul

Aperitivo al gazebo

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LE PROVINCE DEL LAZIO AD

ittiche del Lago di Bolsena,unico nel suo genere poichéospita solo specie ittiche diacqua dolce. La presenza di Coldiretti Lazio eil successo delle iniziativerealizzate nel corso di un’intensasettimana vanno attribuiteinnanzitutto agli agricoltori chehanno voluto non solo portare i

propri prodotti ma testimoniare ilvalore della cultura e tradizionelaziale, ma soprattutto aciascuna delle federazioni checon il proprio personale hainvestito e messo a fattorcomune il proprio lavoro per ilraggiungimento di un obiettivocomune. Una sfida vinta graziealla fattiva collaborazione allo

spirito di appartenenzadimostrato da tutti e da ciascunonel far fronte ad un eventoassolutamente straordinariodalle dimensioni planetarie econ l’ambizioso obiettivo ditrasmettere attraverso leeccellenze agroalimentari delterritorio valori e cultura che litrascendono e li esaltano.

Frutta e ortaggi contro la calura

Convegno in roof garden

Aldo Mattia con un gruppo folk

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PAGINA_5PERMILLE 27-05-2015 9:24 Pagina 1

Colori compositi

C M Y CM MY CY CMY K

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Arriva la prima rete delle oasiagricole in autostrada. Il

progetto nasce da un accordofra Coldiretti-Fai (Firmato dagliAgricoltori Italiani) e Chef Express,la società del gruppo Cremoniniper la gestione delle aree diservizio. L’intesa, presentata aMilano presso il PadiglioneColdiretti a Expo dal Presidente diColdiretti Roberto Moncalvo e daldirettore generale di Chef ExpressCristian Biasoni, prevede che neipunti di ristoro venganoorganizzate delle vere e proprieoasi di prodotti alimentari chearrivano dalle aziende agricole delterritorio. La prima fase prevede ilcoinvolgimento di 9 aree fraEmilia Romagna e Lazio:La Pioppa Est (autostrada A1,Bologna Borgo Panigale indirezione Milano), San MartinoOvest (autostrada A1 a Parmadirezione Bologna), SanternoOvest (autostrada A14 tra Imola eFaenza direzione Ancona),Feronia Ponte (A1 Roma Nord),Frascati Ponte (A1 Roma Sud),Trebbia Sud (A21 Piacenza),Tevere Est (A1 direzione nord traAttigliano e Orvieto), Fabro Est(A1 direzione nord tra Orvieto eFabro) e Montefeltro Est (A14direzione nord Riccione). A disposizione degli automobilistici saranno oltre 80 tipi di prodotti:dai vini all’olio extra vergined’oliva, dalla pasta di farro aquella all’uovo, dai biscotti alleconserve dolci e salate, oltre asalse, sott’oli, gelatine e piante

aromatiche. Saranno tutti prodottiFai (Firmato dagli AgricoltoriItaliani), per garantire sia la qualitàche la trasparenza della filiera aiviaggiatori che si fermeranno inquelle aree di servizio.Secondo un’analisi diColdiretti/Ixè saranno circa30 milioni gli italiani adulti cheandranno in vacanza questaestate 2015, con una spesamedia di 504 euro a persona, manel dettaglio il 33 per cento dellefamiglie spenderà tra i 500 ed imille euro a persona, il 3 percento tra i mille e i duemilamentre una minoranza dell’1 percento oltre i duemila euro, con il4 per cento che invece preferiscenon rispondere. Un terzo delbudget delle vacanze ècomunque destinatoall’alimentazione e all’acquisto disouvenir enogastronomici. Quasiun italiano su tre (28 per cento)

in vacanza rimane però nellapropria regione di appartenenza,con ben il 6 per cento che hascelto destinazioni più vicinerispetto allo scorso anno. In ognicaso l’82 per cento dei vacanzieriresterà in Italia anche per laspinta dei recenti fatti di cronacaoltre che per ragioni economiche. E tra chi va all’estero ben il 20 percento ha scelto un altro Paeseeuropeo e solo una minoranzaresiduale Paesi extracomunitari.Si accorciano le distanze e siriducono anche i tempi con il18 per cento dei vacanzieri cheha pianificato una durata inferioreai tre giorni, il 27 per cento da4 giorni ad una settimana,il 26 per cento da una a duesettimane, il 13 per cento da duea tre settimane, il 6 per cento datre a quattro settimane e il5 per cento oltre un mese,tra quelli che hanno già deciso.

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Il clima torrido di questa estaterovente porta a preferirealimenti più leggeri, a bassocontenuto calorico, ma cheriescano a dare sollievo all’arsuraprovocata dalle temperaturedecisamente fuori dalla norma.Il fisico, a causa delle temperatureelevate, è particolarmentestressato, per questo motivo ilmese d’agosto con la sua grandevarietà di frutta e verdura, aiuta aristabilire certi equilibri che, difatto, subiscono numerosi sbalzi.Fare la spesa significa riempire ilcarrello di colori. Particolarmenteindicati per evitare ladisidratazione, sono tutti queifrutti ricchi di acqua e saliminerali: angurie e meloni, idealianche come merendapomeridiana, reidratano e aiutanoa mantenere la pressione nellanorma, prevenendo l’ipertensione;mantengono il peso sotto controlloe riducono i livelli di colesterolo. Gialli, verdi e rossi, anche ipeperoni devono far parte dellevostre scelte alimentari: sonoricchissimi di vitamina C e hannoproprietà antiossidanti, quindi

combattono l’invecchiamentoprecoce dei tessuti. In casa non dovrebbero maimancare le patate: presenti inogni stagione, in estate sonoparticolarmente indicate perchéricche di potassio, vitamina C edisinfiammanti dell’apparatodigerente. Consigliamo diconsumarle lesse in insalata,oppure semplicemente conditecon olio Evo, sale e prezzemolo. Fate scorta anche di cetrioliperché oltre ad essere a bassocontenuto calorico, sono ricchid’acqua e sono un toccasana permantenere depurato l’organismo:sono ottimi se consumati insiemea pomodori e finocchi con unsemplice condimento a crudo. In questo periodo nelle tavole èprotagonista anche l’uva: fresca,dolce, gustosa ogni acino è unconcentrato di sostanze prezioseche regalano benessere. Bianca orossa, l’uva contiene vitamina A,B e C e i polifenoli preziosi alleaticontro i tumori; è particolarmenteindicata per essere consumatacome frutto fresco oppure inmacedonia.

Se siete in spiaggia, comespuntino di metà mattina i fichisono perfetti: semplici oppuredentro un bel trancio di pizzabianca calda, rappresentano ilmodo giusto per affrontare lagiornata, facendo il pieno dienergia. In alternativa suggeriamoanche i fichi d’india: moltonutrienti, questi frutti originari delMessico, hanno proprietàastringenti e antiossidanti.Se amate particolarmente i fruttidi bosco, allora non possonomancare more e lamponi: dalleproprietà depurative e diuretiche,queste piccole gemme dolci esuccose possono essereconsumate nature,oppure con panna liquidao spolverate con zucchero. Un suggerimento per un primopiatto gustoso e leggero?Provate i fusilli con zucchinerosolate in padella con olio Evo,sale e un trito di cipolla:le zucchine sono gustose,ricche d’acqua e sono facilmentedigeribili e si prestano allapreparazione di diversi tipidi ricette.

AGOSTO, LA FRUTTA DELL’ESTATECOLORA LE VACANZEAngurie, meloni e fichi protagonisti di freschi spuntini.E inizia anche la stagione dell’uva

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