Orizzonte impresa 5 / 2014

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O R I Z Z O N T E Anno XV n. 5 - 2014 Bimestrale di cultura & informazione agricola di Coldiretti Lazio EDITORIALE: Prezzo latte: sempre attenti e qualche risultato IL PRESIDENTE: Danni da fauna selvatica: Legge Regionale in arrivo PRIMO PIANO: Rapporto AgrOsserva: come l’agricoltura risponde alla crisi Autorizzazione del Tribunale di Roma n.231 del 2/6/2000 - Poste Italiane spa - sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - Art. 1, Comma 1, DCB Roma Approvazione legge #CAMPOLIBERO: guida alla lettura del provvedimento Latte: bene tavolo in Regione, accolte le proposte di Coldiretti Lazio Premi ai giovani agricoltori: Coldiretti Lazio plaude agli stanziamenti della Regione Giornata Mondiale dell’Alimentazione: Coldiretti Lazio e FEI verso e oltre EXPO 2015

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Transcript of Orizzonte impresa 5 / 2014

O R I Z Z O N T E

Anno XV n. 5 - 2014

B i m e s t r a l e d i c u l t u r a & i n f o r m a z i o n e a g r i c o l a d i C o l d i r e t t i L a z i o

EDITORIALE:Prezzo latte:sempre attenti equalche risultato

IL PRESIDENTE:Danni da faunaselvatica:Legge Regionalein arrivo

PRIMO PIANO:Rapporto AgrOsserva:come l’agricolturarisponde alla crisi

AutorizzazionedelTribunalediRoman.231del2/6/2000-PosteItalianespa-sped.inabb.postale-D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004

n°46)-Art.1,Comma1,DCBRoma

Approvazione legge#CAMPOLIBERO:guida alla letturadel provvedimento

Latte: bene tavoloin Regione, accolte le

proposte di Coldiretti Lazio

Premi ai giovani agricoltori:Coldiretti Lazio plaude aglistanziamenti della Regione

Giornata Mondialedell’Alimentazione:

Coldiretti Lazioe FEI verso e oltre

EXPO 2015

L’agricoltura in Europa a cura di Andrea FugaroUn commissario UE più ambientalista che agricoloma per il rigore 14

Cronache di Alessandra CoriCelebrazione della Giornata Mondiale dell’AlimentazioneInaugurata, presso la Bibliotecadel Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Roma,la “Collezione Anna Di Vittorio” 20

L’agricoltura in politica a cura di Andrea FugaroApprovazione legge #CAMPOLIBERO:guida alla lettura del provvedimento 16

Primo Piano di Andrea FugaroRapporto AgrOsserva: come l’agricoltura risponde alla crisi 06

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In copertina:Approvazione legge #CAMPOLIBERO: guida alla lettura del provvedimento

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Editoriale di Aldo MattiaPrezzo latte: sempre attenti e qualche risultato 03Il Presidente di David GranieriDanni da fauna selvatica: Legge Regionale in arrivo 05

SPECIALE a cura di Coldiretti LazioInnovazione e PEI nel nuovo Sviluppo Rurale:la UE detta le sue linee guida 08

Attualità / In breveNotizie dal Territorio 12

Cronache di Andrea FugaroA Cernobbio il XIV Forum Internazionaledell’agricoltura e dell’alimentazione 18

Riflessioni di Paolo CarlottiGrazie, permesso, scusa 24

EPACA di Gianluigi Terenzi

La tutela dell’Inail in tempo di crisi 22

Notizie dalle provinceFrosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo 25

Il Punto di Campagna Amica 31

Questa rivista è inviata agli oltre 40.000 associati Coldiretti del Lazio, ai principali rappresentanti delle Istituzionie Amministrazioni locali ed ai più qualificati opinion leaders delle filiere agroalimentari laziali.

Bimestrale dicultura & informazione agricola

di Coldiretti LazioIscrizione al Roc n° 12420

Editore

Centro Assistenza ImpreseColdiretti LazioVia R. Piria, 6

[email protected]

Direttore responsabileAldo Mattia

[email protected]

RedazioneAndrea Fugaro

Maurizio Ortolani

CollaboratoriSimone Di ColantonioGianluigi Terenzi

AbbonamentiOrdinario: Eu 10,00Onorario: Eu 20,00Sostenitore: Eu 50,00

Tramite c/c postale n. 82689027intestato a:

Federazione RegionaleColdiretti del Lazio o rivolgersi

alle sedi della Coldiretti

Progetto grafico e impaginazioneGrafiche Delfi Italia s.r.l.

StampaGrafiche Delfi Italia s.r.l.

PIANO DI INCENTIVAZIONE AGLI INTERVENTIDI DIVULGAZIONE E COMUNICAZIONE

IN AMBITO AGRICOLO, AGROALIMENTARE E FORESTALEPER L’INNOVAZIONE E LO SVILUPPO INTEGRATO

DELLE ZONE RURALI DEL LAZIO

L.R. 04 AGOSTO 2009, N. 19

La Regione Lazio, conformemente a quanto previsto dall’articolo 1 della legge regionalen.19/2009 sostiene tramite un apposito Piano le attività di divulgazione, di comunicazionein ambito agricolo, agroalimentare e forestale con l’obiettivo di promuovere:

– lo sviluppo armonico, sostenibile, ed integrato delle aree agricole regionali;– la crescita della competenza e della competitività degli operatori e delle imprese delsettore agricolo, agroalimentare e forestale;

http://www.pidalazio.it/

I Principali servizi offerti dal Piano di divulgazione nel corso dei suoi interventi sono– L’apertura di Sportelli informativi:http://www.pidalazio.it/attivita-sul-territorio/portelli-informativi/

– Convegni e seminari– Opuscoli informativi– azioni di aggiornamento professionale nei confronti degli imprenditori, degli operatorie degli addetti del settore agricolo, agroalimentare e forestale

– interventi di orientamento finalizzati all’attivazione di servizi territoriali per laraccolta delle confezioni e residui di prodotti agrofarmaci e delle acque di lavaggiodelle irroratrici;

– interventi di orientamento rivolti all’imprenditoria, al mercato ed ai consumatori;– Newsletter– Pubblicizzazione su quotidiani e riviste– Laboratori o giornate dimostrative

E D I T O R I A L E

Prezzo latte:sempre attenti e qualche risultato

La ripresa delle attività subitodopo la pausa estiva ha

trovato la Coldiretti Lazio prontaad affrontare senza indugio lequestioni rimaste aperte sul tavolodella politica ma ancor di piùnelle imprese agricole i cuiinteressi ogni giorno cerchiamo ditutelare con la nostra azione.Innanzitutto il tema del prezzo dellatte lasciato senza esito il30 giugno dopo la scadenzadei relativi contratti diconferimento e in balia delledecisioni anticoncorrenziali e“banditesche” dell’industria ditrasformazione.Il silenzio assordante dellaRegione Lazio seguito alle ripetutesollecitazioni arrivate da questaOrganizzazione già a partire dalmese di giugno e da ultimoall’inizio del mese di agosto conuna lettera aperta al Presidentedella Regione, ad intervenire perfar fronte alla grave situazioneche incombe sugli allevatori delLazio che producono lattevaccino, ci hanno costretto aminacciare un’ulteriore forteposizione con l’obiettivo ditutelare il reddito dei nostriproduttori ormai schiacciati in uncontesto nazionale edinternazionale che ne mette arischio la stessa sopravvivenza.Eppure, gli elementi oggettivi cherendono chiaro il quadro eranodavanti agli occhi di tutti: lascadenza dei contratti diconferimento del latte alla stalla il30 giugno 2014 e la conseguentesottoscrizione di nuovi accordisenza il riferimento di un quadrogenerale necessario per la tuteladelle posizioni contrattuali degliallevatori; il calo di circa il 5% delprezzo del latte alla stalla pagatoagli allevatori passato da circa 45centesimi al litro agli attuali 42centesimi al litro; il prezzo del

latte fresco al consumo checontinua a rimanere oltre 4 volte ilprezzo alla produzionenonostante quest’ultimo sia calatonegli ultimi tre mesi; costi diproduzione che rimangonoampiamente al di sopra dei prezzidi vendita non remunerando illavoro degli allevatori.La conseguenza di tutto ciò è nonsoltanto una falsificazione di lealirapporti di concorrenza e ilprevalere della regola del piùforte, ma soprattutto il rischio diperdere la qualità e la specificitàdel latte laziale e quindi il rischiodi chiusura di centinaia diimprese zootecniche del nostroterritorio.Il risultato dell’azione di Coldirettiè stato la redazione di unaPiattaforma di azioni di interventoe adeguate politiche tese da unaparte al mantenimento di unprezzo equo del latte alla stalla ingrado di remunerare il lavorodegli allevatori e dall’altro diridurre i costi di produzione oltreche valorizzare la qualità del lattelaziale e promuoverne il consumoal livello locale.Una Piattaforma che Coldiretti hafortemente contribuito a redigeree che verrà presentata al MinistroMartina insieme alla RegioneLombardia con tutto il suo pesodato dal costituire più del 50%

della produzione di lattenazionale. Mi piace ricordarecome nella Piattaforma sianostate accolte le richieste diColdiretti Lazio fondate suiseguenti elementi, gli stessi suiquali continueremo a tenere altal’attenzione:L’assistenza tecnica alle impreseper la quale la Regione Lazio si èimpegnata a predisporre, attuaree finanziare con il concorso ditutti i soggetti interessati (APA,ARSIAL, ORGANIZZAZIONIAGRICOLE) uno o più programmicon l’obiettivo non solo delmiglioramento della qualità dellatte prodotto ma anche esoprattutto dell’accrescimentodelle capacità imprenditoriali egestionali necessarie ad affrontareil mercato e guadagnare marginida una corretta gestione degliallevamenti e della produzioneagendo su temi quali la qualitàdel latte, il pacchetto Igiene e latracciabilità ma, soprattutto i costidi produzione.La promozione del territorio e dellatte laziale è la leva sulla qualeagire per favorire la diffusione diun marchio laziale e quindi unritorno di prezzo per gli allevatoriche conferiscono all’industria ditrasformazione latte di originetracciabile e rintracciabile laziale.Le risorse della promozionedovrebbero rispondere al criteriodi utilizzo da parte delle industriebeneficiarie di latte di originelaziale.Azioni di implementazione delPacchetto Latte ed in particolaredel ruolo delle OP nellanegoziazione del prezzo oltre chel’utilizzo regionaledell’Osservatorio UE per lapredisposizione delle politiche piùadeguate anche in funzione dellacessazione del regime delle quotelatte prevista per il 2015.

di Aldo Mattia

Aldo Mattia,Direttore diColdiretti Lazio

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I L P R E S I D E N T E

Danni da fauna selvatica:Legge Regionale in arrivo

Alla ripresa dei lavori delConsiglio Regionale dopo la

pausa estiva abbiamo appresocon piacere l’immediato avviodelle procedure di approvazionedella proposta di legge regionalerelativa alla tutela dei produttoriagricoli dai danni da faunaselvatica.Il disegno di legge all’ordine delgiorno del Consiglio regionaleriunisce in un unico testo piùproposte compresa quellapervenuta nel mese di febbraioscorso dalla Coldiretti Lazio efondata sui seguenti elementi:Garantire adeguati stanziamentisul bilancio regionalespecificatamente dedicati alristoro dei danni causati dallafauna selvatica ed in particolaredagli ungulati. Siamo convinti chetale richiesta possa esseresoddisfatta in tempi relativamentebrevi in sede di approvazionedella finanziaria 2015.Redigere in accordo concacciatori e ambientalisti unpiano di abbattimento selettivo ecattura degli ungulati conl’obiettivo di riportare la

popolazione dei cinghiali a livellicompatibili con un buonequilibrio dell’ecosistema agricolodelle zone maggiormenteinteressate. Coldiretti Lazio è poiin grado di affiancare ai piani diabbattimento progettualitàconcrete per favorirel’ottenimento di una produzioneselezionata di prodotti derivati chepotrebbero incontrare i favori deiconsumatori soprattutto all’internodei Farmer’s Market diCampagna Amica presentisul territorio regionale.Prevedere anche attraverso ilricorso a fondi comunitaril’utilizzo di strumenti finanziari sulmodello di quelli già in essere perla gestione del rischio inagricoltura. Coldiretti Lazio fariferimento in tal senso a quantoprevisto dalla nuovaregolamentazione sullo SviluppoRurale per il periodo 2014-2020in materia di gestione del rischiosul quale lavorare per analogia:Compensazioni per il pagamentodi premi assicurativi specifici;Fondi di mutualizzazione per ilpagamento di compensazioni

finanziarie legate a perdite direddito causate da danni da faunaselvatica.La proposta unificata di legge vachiaramente in questa direzioneaggiungendo un importanteelemento per noi fondamentale:la priorità per gli imprenditoriagricoli e coltivatori diretti qualidestinatari delle misure diprevenzione e risarcimento deldanno così come il riferimentoalla copertura finanziaria che fariferimento a fonti comunitarie equindi al PSR 2014-2020 incorso di approvazione.Per spingere i consiglieriregionali ad una rapidaapprovazione del provvedimentocomprensivo di alcuniemendamenti migliorativi da noiindicati nonché per accelerare ilpercorso per la sua pienaapplicazione attraverso ilnecessario regolamentoregionale, Coldiretti Laziochiamerà a raccolta nei prossimimesi in un convegno dedicatonon solo le imprese agricole maanche tutti i sindaci di queiterritori che maggiormentesoffrono dell’annoso problemadei danni da fauna selvatica.Siamo convinti che in gioco nonci sia solo il reddito e quindi lasopravvivenza delle impreseagricole ma la vitalità stessa deiterritori all’interno dei quali lestesse operano.Infatti con la chiusura delleaziende agricole se ne vanno leproduzioni tipiche e stagionali, ilforaggio per l’alimentazione deglianimali con aggravi di costi, latutela e il presidio di intere areerurali che solo gli agricoltori con laloro presenza garantiscono, lacultura, le tradizioni, l’ambiente eil paesaggio che l’agricoltura el’attività di impresa costruiscono etutelano ogni giorno.

di David Granieri

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David Granieri,PresidenteColdiretti Romae Lazio

Andrea Fugaro,Coldiretti

2014, pari al 28,9% del totale delleimprese agricole nazionali. Spic-cano a questo proposito, il Venetoe la Puglia che segnano, rispetti-vamente, un saldo positivo di 132e 129 imprese.Per quanto riguarda la tipologiadelle imprese agricole si può direche la crisi dovuta all’embargorusso sull’import agroalimentare ein particolare dei prodotti ortofrut-ticoli si aggiunge ad una prece-dente crisi di natura strutturale. In-fatti è come se piovesse sul bagna-to in quanto il Rapporto AgrOs-serva riferisce che le imprese agri-cole, comprese quelle che ope-rano nel comparto orto-frutticolo,soffrono di una sfavorevole con-giuntura di mercato caratterizzata,oltre che da un incremento dei co-sti per l’acquisto dei mezzi correntidi produzione, da un tendenzialeribasso dei prezzi all’origine deiprodotti agricoli.Secondo Ismea, infatti, i prezzimedi rilevati a giugno delle produ-zioni agricole registrano – in lineacon la tendenza rilevata su baseannua – forti riduzioni rispetto almese precedente (-8,1%), datoche, scomposto per singolo com-parto, ha fatto registrare una fles-sione pari a meno 18,7% per lafrutta, meno 16% per gli ortaggi emeno 4,8% per i cereali.ll mercato, tra l’altro, risulta esseretendenzialmente caratterizzato an-che da una debole domanda e dauna crisi dei consumi che – se-condo i dati AgrOsserva – negli ul-timi sei mesi si sono ulteriormenteridotti, meno 1,2% in termini diquantità e 3,1% per quanto ri-guarda il valore.E come non bastasse, ad aggra-vare una situazione già complicataper le imprese agricole, sono arri-vate le piogge e le basse tempe-rature che hanno caratterizzato leultime settimane del secondo tri-

spirale negativa della crisi anchedei consumi e da una difficile si-tuazione di mercato.È quanto emerge dal rapportoAgrOsserva, relativo al II° trimestre2014 che rileva come siano leforme d’impresa più semplici, perlo più le imprese individuali, afarne le spese. Tra le regioni cheregistrano i maggiori cali troviamoil Friuli-Venezia Giulia con meno8,5% e la Liguria con meno 6,5%,e a seguire l’Emilia Romagna ele Marche con meno 4,1%.Per quanto concerne la variazionedelle imprese per classe di naturagiuridica, proseguono il trend po-sitivo le società di capitali, che au-mentano dell’1% rispetto a marzo2014 e del 3% rispetto allo stessoperiodo dell’anno precedente, e lesocietà di persone, +0,8% su basetrimestrale e +1,5% su base an-nua.Si contraggono, invece, le attivitàpiù semplici forse a causa del lo-ro carattere marginale. Nell’arcodell’ultimo anno, si contano sulterritorio nazionale 27.047 ditteindividuali agricole in meno, men-tre sono rimaste sostanzialmen-te invariate nel periodo aprile-giugno 2014 con un calo tra idue periodi di riferimento di 161unità.In contrazione anche le altre formedi impresa in particolare coopera-tive e consorzi, che segnano unmeno 0,1% rispetto al primoquarto dell’anno e un meno 2,8%rispetto alla consistenza dell’annoprecedente.In merito agli andamenti nell’ul-timo trimestre, emergono dinami-che positive anche relativamentealle imprese femminili, giovanili estraniere. Scendendo maggior-mente nel dettaglio, le imprese“rosa” sono aumentate di 301unità (+0,1%), per un totale di220.079 imprese a fine giugno

Il settore agricolo, risente dellacrisi generale che ha colpito lanostra economia da quasi dueanni, e a dirlo è il rapporto trime-strale di AgrOsserva redatto con-giuntamente da Ismea e Unionca-mere.È confermato ormai che anche ilsettore agricolo, seppure in ritardo,come peraltro era stato previsto, èstato colpito dalla crisi economicae i segnali di ciò sono diversi a co-minciare dalla diminuzione delleaziende agricole e dalle impreseche sono state costrette a chiu-dere, alla diminuzione della pro-duzione e quindi del relativo valoredi tale produzione in termini di pro-duzione lorda vendibile e di inci-denza sul Pil.La crisi del settore agricolo è anchela diretta conseguenza della crisiche ha investito gli altri settori e daultimo quello dei consumi alimen-tari delle famiglie che segnano unanetta riduzione e che quindi vannoad incidere direttamente sulla do-manda che cala corrispondente-mente, innescando la spirale dellarecessione.In un’ottica tendenziale, quindi, ilrapporto di AgrOsserva rileva unulteriore impoverimento del tessu-to imprenditoriale agricolo, con26.105 realtà produttive in menorispetto al 30 giugno 2013, il 3,3%in meno in termini percentuali.Entrando nel dettaglio territoriale,le riduzioni su base annua più si-gnificative continuano a registrarsinel Nord, ed in particolare nelNord-Est, dove si rileva un calo del4,0%, mentre si attesta a meno3,4% nel Nord-Ovest ed a meno3,0% e meno 3,1% rispettiva-mente al Centro e nel Mezzo-giorno.Nell’ultimo anno cioè dal 30 giu-gno 2013 al 30 giugno 2014,hanno chiuso i battenti oltre 26 milaimprese agricole trascinate nella

Rapporto AgrOsserva:come l’agricoltura risponde alla crisi

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a cura di Andrea Fugaro

P R I M O P I A N O

Fonte: Elaborazioni Unioncamere su dati Infocamere

mestre 2014 e che hanno causato(con qualche eccezione geogra-fica) un rallentamento del cicloproduttivo delle colture agricole eproblemi per quanto riguarda lagestione fitosanitaria.Per quanto riguarda la riduzionedella spesa delle famiglie, i risultatidelle elaborazioni dei dati del Pa-nel famiglie Gfk-Eurisko relativi aiprimi sei mesi del 2014 riportatidal Rapporto, indicano una ridu-zione della spesa delle famigliedestinata ai consumi alimentari do-mestici pari all’1,2% su base an-nua (valori correnti) alla quale cor-risponde una contrazione dei vo-lumi leggermente superiore, paria meno 1,5%.In termini di spesa, la flessione sirivela più decisa per il segmentodei generi alimentari che registrameno 1,3% rispetto a quello del-le bevande alcoliche e analcoliche(-0,6%); situazione invertita in ter-mini di volumi, con un calo mag-giore per le bevande (-2,1%) cheper gli alimenti (-1,2%).

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P R I M O P I A N Oa cura di Andrea Fugaro

REGIONI % 2014/2013N. AZIENDE AL 30.06.2014

Imprese agricole per regione.Valori assoluti e variazioni percentuali sull’anno precedente

Piemonte 56.221 -3,8Valle d’Aosta 1.495 -2,2Lombardia 48.414 -2,3Trentino-Alto Adige 28.745 -1,8Veneto 67.607 -3,9Friuli-Venezia Giulia 14.702 -8,5Liguria 10.391 -6,5Emilia-Romagna 59.485 -4,1Toscana 40.510 -2,3Umbria 17.138 -3,8Marche 28.905 -4,1Lazio 44.011 -2,5Abruzzo 27.821 -3,4Molise 10.209 -2,8Campania 63.281 -3,5Puglia 78.459 -3,6Basilicata 18.077 -2,8Calabria 30.161 -1,4Sicilia 81.539 -3,6Sardegna 33.297 -0,9Totale 760.468

Macro Aree

Nord-Ovest 116.521 -3,4Nord-Est 170.539 -4,0Centro 130.564 -3,0Sud e Isole 342.844 -3,1ITALIA 760.468 -3,3

Innovazione e PEI nella UE detta le sue lineInnovazione e PEI nella UE detta le sue line

Lanuova programmazione sullo Sviluppo Rurale pone l’innovazionenel settore agricolo tra le priorità di questa politica. Con l’introduzionedell’iniziativa denominata “Partenariato europeo per l’innovazione

(PEI) Produttività e sostenibilità dell’agricoltura” che, a livello nazionale eregionale, verrà sviluppata dai noti “Gruppi Operativi” (GO), la Commis-sione Europea ha inteso rafforzare le opportunità per lo sviluppo innova-tivo del settore agricolo.Il ruolo del PEI è quello di colmare il divario tra la ricerca e la sua appli-cazione pratica in agricoltura, allo scopo di fare in modo che la ricerca siconcretizzi in un’innovazione disponibile e accessibile agli agricoltori.L’iniziativa è stata pensata per fornire soluzioni ad un settore agricolo chepunta ad essere più efficiente, nell’uso delle risorse, produttivo ed equi-librato, rispetto alle sfide ambientali e al processo di filiera.I GO rappresentano una delle 3 componenti che costituiscono l’iniziativaPEI sull’agricoltura sostenibile (le altre 2 sono la Rete PEI europea e quellanazionale che si appoggerà alla rete rurale nazionale).Per guidare le Autorità di gestione (Regione) sui meccanismi di funzio-namento di questo nuovo “strumento”, la Commissione Europea hamesso a disposizione le “Linee guida per l’attuazione della programma-zione sull’innovazione e del PEI Produttività e sostenibilità dell’agricol-tura”.Tra i temi toccati dalle linee guida si segnala:• Il concetto di innovazione: l’innovazione interattiva “un’idea messa inpratica con successo”.

• I Gruppi Operativi: forma giuridica, composizione, finalità, finanzia-mento e bandi.

• I Gruppi Operativi interregionali: soluzioni possibili.• I servizi di supporto all’innovazione: le azioni di animazione.• I Gruppi Operativi e Horizon 2020: complementarietà a favore dello svi-luppo dell’innovazione lineare.

Il concetto di innovazione

Per quanto l’innovazione sia per sua natura difficile da circoscrivere, il do-cumento tenta di dare una definizione che aiuti a individuarne i criteri peraccedere alle risorse dello Sviluppo Rurale. In particolare, per la Com-missione Europea, sono finanziabili i progetti che si basano sull’innova-zione interattiva. Questa viene intesa quale risultato dell’interazione dellascienza abbinata alla pratica e agli intermediari (quali gli agricoltori, i ser-vizi di consulenza, i ricercatori, le ONG,…) secondo un processo dal bassoverso l’alto.Deve quindi essere privilegiata l’innovazione incentrata su problematicheconcrete che, in linea di principio, trova anche una più facile attuazionedal momento che viene condivisa con i beneficiari finali già dal momentodel suo concepimento e sviluppo.

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SPECIALE

a cura di Coldiretti Lazio

l nuovo Sviluppo Rurale:ee guidal nuovo Sviluppo Rurale:ee guida

L’innovazione può essere tecnologica, ma anche nontecnologica, organizzativa o sociale. La Commissionenon esclude inoltre che il sostegno possa essere usatoanche per testare nuove idee o per progetti pilota cheadattino tecniche/pratiche tradizionali a nuove condi-zioni geografico/ambientali.

I Gruppi Operativi: forma giuridica, composizione,finalità, finanziamento e bandi

Sono formati dalle cosiddette “parti interessate” (qualigli agricoltori, i ricercatori, i consulenti e gli imprendi-tori del settore agroalimentare, …) che decidono dicooperare tra di loro al fine di trovare soluzioni inno-vative che permettano di superare uno specifico pro-

blema/ostacolo pra-tico che limita lacompetitività, lasostenibilità e la

remuneratività del-l’attività agricola di un territorio

circoscritto o di un determinato agricoltore.I Gruppi Operativi potranno essere finanziati con ifondi del FEASR con misure quali, ad esempio, la coo-perazione, gli aiuti alla consulenza, alla formazione,agli investimenti e allo sviluppo d’impresa. Nono-stante il regolamento non intervenga in merito, una ge-stione finanziaria trasparente implica che questi go-dano di personalità giuridica o siano in grado didocumentare come è stata ripartita la responsabilitàtra i suoi membri.L’attribuzione della responsabilità sarà relativamentesemplice per i progetti in cui i fondi del FEASR inter-vengono solo rispetto ai costi operativi di coopera-zione. Quando l’idea progettuale prevede anche un in-vestimento, il Gruppo Operativo sarà invece chiamatoa precisare chi sarà responsabile di quel-l’aiuto, chi si farà carico del cofinan-ziamento privato e chi sarà ilproprietario dell’investi-mento una volta che ilprogetto sarà conclusoe l’investimento con-tinuerà a produrre“valore”.Se da una lato icosti per l’avvio diun Gruppo Ope-rativo e quelli perla realizzazionedel progetto iden-tificano 2 mo-menti temporal-mente ben distintiquanto funzionalil’uno all’altro, dall’altrolo Sviluppo Rurale nonpuò finanziare iniziative av-viate prima di aver superato unbando per l’allocazione di risorseFEASR. Questo può rendere difficile per

un’Autorità di gestione l’impostazione del relativo si-stema degli aiuti in quanto ci potrebbero, ad esempio,essere dei costi di cooperazione sostenuti per l’avviodi progetti che poi un’Autorità di gestione può deci-dere di non finanziare.Per superare questa apparente impasse la Commis-sione Europea propone di dividere l’aiuto in due bandidistinti.Relativamente ai costi di avvio, la CE osserva chequesti saranno relativamente bassi. Le Autorità di ge-stione potrebbero quindi aprire un bando con il qualeselezionare le candidature sulla base di una descri-zione dell’idea progettuale di massima, della sua rile-vanza in termini pratici e di una prima identificazionedelle parti potenzialmente interessate. Le propostedei GO che superano la selezione, avrebbero quindiaccesso ad un aiuto forfettario.Un secondo bando potrebbepoi essere aperto per il fi-nanziamento del funziona-mento di un Gruppo Opera-tivo. In questa seconda fase dovràessere richiesta una descrizione più approfondita delprogetto e dei relativi costi, la strutturazione di unpiano di lavoro e l’indicazione delle parti interessateche lavoreranno allo sviluppo dell’idea progettuale.

I Gruppi Operativi interregionali: soluzioni possibili

Per gli Stati membri che, come l’Italia, hanno una pro-grammazione PSR nazionale e regionale, il docu-mento prospetta tre possibili soluzioni per il finanzia-mento di Gruppi Operativi interregionali:1) possono essere previsti al contempo Gruppi Ope-rativi a livello regionale e a livello nazionale, purchévenga garantito il coordinamento e la coerenza trai due. Le autorità nazionali potrebbero quindi sce-

gliere di approcciare tematiche di inno-vazione su questioni che toccano

più regioni con Gruppi Opera-tivi a carattere nazionale;2) si può far ricorso al-la possibilità previstaall’art. 70 del regola-mento 1303/2013,secondo cui l’au-torità di gestionepuò accettare cheun’operazione sisvolga al di fuoridell’area del pro-gramma purchél’operazione sia avantaggio dell’areadel programma stessoe nei limiti di un importo

non superiore al 5% delladotazione FEASR. Questo

permetterebbe ad una regionedi finanziare la cooperazione con

soggetti al di fuori del proprio territorio;

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SPECIALE

I servizi di supporto all’innovazione: le azioni di ani-mazione

Una parte del piano d’azione della Rete rurale nazio-nale si concentrerà su scambi tematici tra gli stake-holder del settore agricolo.Per azioni più mirate, le reti e le piattaforme esistentipotrebbero essere utilizzate per far incontrare le partiinteressate e farle discutere su possibili idee innova-

tive. Dove necessario, si puòfare ricorso alle reti/cluster esi-stenti per mettere in collega-mento ricercatori e consulenti.A tale proposito, lo SviluppoRurale fornisce anche un sup-porto ad hoc per la costituzio-ne di reti, purché siano nuoveo intraprendano una nuova at-tività.

I Gruppi Operativi e Horizon2020: complementarietà a fa-vore dello sviluppo dell’innova-zione lineare

Nel documento guida viene il-lustrata la complementaritàdelle iniziative avviate dai GO eil più importante programma diricerca e innovazione UE, Oriz-zonte 2020, a favore di uno svi-luppo dell’innovazione lineareche punti a ricadute su scalaunionale.Il legislatore UE ha infatti pre-visto delle sinergie tramite laRete PEI europea che ricopreinfatti una funzione di “colle-gamento” poiché si trova inte-grata sia nella politica europeadella ricerca e innovazione chenella politica di Sviluppo Ru-rale.Le due iniziative sono inoltredestinate a “comunicare” tra diloro, grazie ai bandi sulle reti te-matiche e alla previsione delcosiddettomultiactor approachnella programmazione Oriz-zonte 2020. Questo approccio,in particolare, punta a finan-ziare le idee progettuali che na-scono da un reale coinvolgi-mento dei beneficiari finali,quali agricoltori/gruppi di agri-coltori, al fine di sostenere so-luzioni innovative che abbianoun’alta probabilità di essere ap-plicate perché condivise, fin dalloro concepimento, con gli ope-ratori del mondo agricolo.

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SPECIALE

3) i diversi PSR possono essere strutturati preve-dendo azioni coordinate. Questo permetterebbe lapossibilità di finanziare, più o meno simultanea-mente, Gruppi Operativi su tematiche comuni(anche a livello transazionale) in più regioni. Inquesto caso, le Autorità di gestione potrebbero ri-conoscere rispettivamente ognuna per il proprioGO, i costi per l’interconnessione con gli omologhiGruppi Operativi.

COME OPERANO I GRUPPI OPERATIVIE CON QUALI MISURE DELLO SVILUPPO RURALE

I Gruppi Operativi (GO) vengono previsti nella nuova proposta di rego-lamento per lo Sviluppo Rurale. La loro costituzione e il loro funzio-namento possono essere finanziati con i fondi del FEASR. Essirappresentano una delle 3 componenti che costituiscono l’iniziativaPEI sull’agricoltura sostenibile (le altre 2 sono la Rete PEI europea equella nazionale).Sono formati dai cosiddetti “soggetti interessati” (quali gli agricoltori,i ricercatori, i consulenti e gli imprenditori del settore agroalimentare)che decidono di cooperare tra di loro al fine di trovare soluzioni inno-vative che permettano di superare uno specifico problema/ostacolopratico che limita la competitività, la sostenibilità e la remunerativitàdell’attività agricola di un territorio circoscritto o di un determinatoagricoltore. A tal fine, i Gruppi Operativi sono tenuti a presentare unpiano di lavoro che descriva l’obiettivo del progetto che intendono svi-luppare ed i risultati attesi.Una volta portato a termine detto progetto, dovranno garantire la dis-seminazione dei risultati raggiunti, soprattutto attraverso le reti PEInazionale (se disponibile) e europea.Spetterà alle Autorità di gestione stabilire le condizioni di eligibilitàdei GO ed i criteri di selezione. In questo modo potranno orientare lacostituzione dei Gruppi Operativi, sulla base delle tematiche approc-ciate o dei soggetti che lo compongono, in combinato con le esigen-ze (analisi SWOT) del proprio territorio.Le Autorità di gestione dovranno inoltre specificare, nel loro pro-gramma, a quali misure i Gruppi Operativi potranno accedere e comequeste potranno essere combinate tra di loro.Tra le misure del prossimo periodo di programmazione che meglio silegano allo sviluppo di processi innovativi la Commissione Europeaindica:

Cooperazione

• Trasferimento di conoscenza e azioni di informazione

• Servizi di consulenza

• Investimenti in immobilizzazioni materiali

• Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese

• Investimenti in nuove tecnologie silvicole e nella trasformazione ecommercializzazione dei prodotti delle foreste

Ai sensi della misura Cooperazione (Reg. 1305/2013) sarà possibilefinanziare la costituzione dei Gruppi Operativi. Nello stesso articoloviene previsto un sostegno sotto forma di sovvenzione globale, acopertura dei costi della cooperazione e dei costi del progetto stesso.In caso di aiuti agli investimenti, l’intensità massima del sostegno puòessere maggiorato del 20% (fino ad un massimo del 90%).In alternativa, i GO potranno essere finanziati, quali soggetti eleggi-bili, attraverso l’accesso ad altre misure dello Sviluppo Rurale sopracitate.

AT T U A L I T À / I N B R E V Ea cura di Coldiretti Lazio

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in risposta alle sanzioni occidentaliper la crisi in Ucraina.Al danno economico si aggiungel’impatto emotivo sui cittadini russiche vedono peraltro scomparire al-cuni prodotti dagli scaffali dei su-permercati o dai menu dei risto-ranti. Dal prosciutto di Parma aquello di San Daniele, dal Parmi-giano Reggiano al Grana Padanoma anche le mele, le pesche e lepere provenienti dall’Italia e da al-tri Paesi.

Export: pecorino, prosciutto e gor-gonzola su podio

Leesportazioni di pecorino e fioresardo hanno fatto registrare un

aumento record del 19% ma sulpodio degli alimenti che hanno fattoregistrare il maggiore incrementosalgono anche prosciutti, speck eprodotti affini (11%) e il formaggiogorgonzola (+8%).È quanto emerge da una analisidella Coldiretti sull’apprezzamentodel cibo italiano all’estero che, incontrotendenza alla crisi, ha fattosegnare un incremento del 2% invalore nel primo semestre dell’annosecondo Ismea.Tra i comparti di punta del Madein Italy agroalimentare manten-gono un buon andamento leesportazioni dei formaggi grana(+7%), la frutta (+4%) e i prodottidolciari a base di cacao (+3%),mentre l’export di vino continua acresce, ma a un ritmo più lento(+1%) a causa di una generaleflessione dei prezzi.Per l’olio di oliva e i prodotti dellabiscotteria e panetteria i primi seimesi del 2014 hanno fatto segnareper entrambi incrementi del 3%. Ilsemestre è stato invece negativoper l’export di ortaggi, legumi efrutta trasformati (-1%). Ma anche

pria vigilanza affinché siano piena-mente tutelati i diritti dei giovaniimprenditori agricoli.La vicenda rientra nell’ambito del-l’applicazione del PSR (Piano di Svi-luppo Rurale) 2007-2013 già fon-dato strategicamente su una politicaa favore dei giovani agricoltori daattuarsi attraverso la concessione diun premio pari in media a 40 mila

Latte: bene tavolo in Re-gione, accolte le propo-ste di Coldiretti Lazio

Dal tavolo agroa-limentare di

settore, il 23 set-tembre in RegioneLazio, è uscita unabozza di piattaformadi interventi a soste-

gno della zootecnia la-ziale da latte che accoglie

le proposte avanzate dalla Coldi-retti del Lazio.Sei gli obiettivi fissati: programmi diassistenza tecnica alle imprese mi-rati non solo al miglioramento dellaqualità del latte prodotto ma an-che all’accrescimento delle capa-cità imprenditoriali e gestionali ne-cessarie per affrontare il mercato;attività di promozione del territorioe del latte laziale quale leva per fa-vorire la diffusione di un marchioterritoriale e mantenere prezzi ade-guati agli allevatori che conferi-scono latte di origine tracciabile la-ziale; azioni di attuazione “pac-chetto latte” con particolare atten-zione al rafforzamento del ruolodelle organizzazioni dei produttorinella negoziazione del prezzo dellatte. Inoltre, accesso al credito,ruolo del Piano di Sviluppo Rurale(PSR), necessità di ancorare al ter-ritorio anche l’industria di trasfor-mazione che opera nel Lazio.

Premi ai giovani agricoltori: glistanziamenti della Regione Lazio

L’azione di Coldiretti Lazio, por-tata avanti fin dal mese di giu-gno in favore dei giovani agricoltoriper i quali i pagamenti relativi alpremio di primo insediamentoerano rimasti bloccati a causa di uncontenzioso tra la Regione Lazio ela Commissione Europea, ha dato isuoi primi risultati.Un buon risultato anche se par-ziale, tenuto conto che la Regioneha stanziato 3 milioni di euro di ri-sorse proprie che premetteranno ilpagamento di 121 giovani agricol-tori, la metà dei 276 aventi diritto.Coldiretti Lazio manterrà alta la pro-

euro in combinazione con aiuti agliinvestimenti riuniti in un unico co-siddetto “pacchetto giovani”.Il successo della misura è dimo-strata dal fatto che negli ultimi 5anni circa 2000 giovani hanno usu-fruito, nel Lazio, di questo tipo diaiuto per un totale di contributi vi-cino ai 50 milioni di euro.

Ucraina: crolla del 16% export Rus-sia in Italia

Le esportazioni dalla Russia inItalia, che riguardano soprat-

tutto prodotti energetici, sono di-minuite del 16% nei primi ottomesi dell’anno a conferma del fattoche il braccio di ferro della Russiasul conflitto in Ucraina ha gene-rato una guerra commerciale cherischia di danneggiare pesante-mente anche il Paese di Putin.È quanto afferma la Coldiretti sullabase di una analisi dei dati Istat nelcommentare il fatto che il Ministerodello Sviluppo economico russo pre-vede per quest’anno e per il 2015un aumento dei prezzi dei prodottialimentari del 12%-13%, per effettodell’embargo agro-alimentare russo

stre, le sagre e le manifestazioni de-dicate al tartufo che coinvolge inItalia circa 200.000 raccoglitori uffi-ciali che riforniscono negozi e risto-ranti per un business comprensivodi indotto con un valore stimato incirca mezzo miliardo per una spe-cialità venduta fresca, conservata otrasformata che alimenta anche unbuon flusso di esportazioni.

Crisi: Coldiretti, per 49% italiani lasagra è “cool”, boom d’autunnoQuasi la metà degli italiani par-tecipa a sagre e feste di Paese chesi concentrano con l’inizio dell’au-tunno con appuntamenti che van-no dall’uva ai funghi, dalle casta-gne alle mele fino ai tartufi. È quan-to emerge da un’analisi della Col-diretti/Ixè in occasione del primoweek-end di autunno che evidenziala riscoperta degli italiani per le sa-gre come alternativa low cost ri-spetto ad altri svaghi.Il ritorno delle sagre è infatti all’inse-gna del risparmio con un visitatoresu cinque che non spende nem-meno un euro mentre per gli altri laspesa rimane sempre sotto i 30euro, secondo l’indagine Coldi-retti/Ixè. Si tratta di una nuova ten-denza che è il frutto dell’esigenza dicontenere le spese.Dal pesce al cinghiale, dalla fruttaalla verdura, ma anche le tantespecialità autunnali del territoriocome il vino, i funghi sono prota-goniste degli appuntamenti di set-tembre che vedono la partecipa-zione entusiasta di tanti cittadini.

È quanto emerge da una indagineIpr marketing divulgata dalla “Taskforce per una Italia libera da Ogm”che conferma la contrarietà al bio-tech nei campi nazionali.Per l’Italia gli organismi genetica-mente modificati (Ogm) in agricol-tura, secondo la “Task force”, nonpongono solo seri problemi di si-curezza ambientale e alimentare,ma soprattutto perseguono un mo-dello di sviluppo che è il grande al-leato dell’omologazione e il grandenemico del Made in Italy.Nell’Unione Europea nonostantel’azione delle lobbies che produ-cono Ogm, nel 2013 sono rimastisolo cinque, sui ventotto, i paesi acoltivare Ogm (Spagna, Portogallo,Repubblica Ceca, Slovacchia e Ro-mania), con appena 148mila ettari

di mais transgenico MON810 pian-tati nel 2013, la quasi totalità inSpagna (136.962 ettari). Si trattaquindi di fatto di un unico Paese (laSpagna) dove si coltiva un unicoprodotto (il mais MON810) nono-stante le promesse sulle proprietàmiracolistiche.

Consumi: Coldiretti, anno storicoper tartufo, da 10 a 200 euro/etto

L’estate segnata da pioggesparse e abbondanti in molte

parti della Penisola che ha rovinatole vacanze degli italiani assicuraperò un anno storico per il tartufocon una produzione da record perquantità e qualità con prezzi lontanidai valori inavvicinabili del passatoche vanno dai 10 euro/etto per ilnero nel centro Italia fino ai 200euro/etto per il bianco in Piemonteper le pezzature più piccole che siè iniziato a raccogliere.Con il primo week-end di autunno –sottolinea la Coldiretti – si moltipli-cano lungo tutto lo stivale le mo-

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a cura di Coldiretti Lazio

AT T U A L I T À / I N B R E V E

per la pasta (-1%) e soprattutto pergli ortaggi freschi (-10%) che fannoregistrare il calo maggiore.

Commercio: +248% contraffazionenel cibo da inizio crisi

Le frodi a tavola sono quelleche spaventano 7 italiani su10 e riguardano cibi e be-vande sequestrati per-ché adulterate, con-traffatte o falsificate.È quanto emergeda una analisi dellaColdiretti sulla basedell’attività dei ca-rabinieri dei Nas nelperiodo 2007-2013.

Gli ottimi risultati dell’atti-vità dei Nas confermano l’ef-

ficacia del sistema di controlli in Ita-lia contro un crimine particolarmen-te odioso perché si fonda sull’in-ganno e colpisce soprattutto quantidispongono di una ridotta capacitàdi spesa a causa della crisi e sonocostretti a rivolgersi ad alimenti abasso costo dietro i quali spesso sinascondono infatti ricette modifi-cate, l’uso di ingredienti di minorequalità o metodi di produzione al-ternativi sui quali è importante ga-rantire maggiore trasparenza.Nel 2013 in Italia sono stati seque-strati beni e prodotti per un valoredi 441 milioni di euro soprattuttocon riferimento a prodotti base del-l’alimentazione come la carne, fa-rine pane e pasta, latte e derivati,vino ed alcolici, ma anche in mi-sura rilevante alla ristorazione doveper risparmiare si diffonde pur-troppo l’utilizzo di ingredienti lowcost importati che spesso nascon-dono frodi e adulterazioni.

OGM: 85% degli italiani vuolel’Expo senza biotech

Secondo l’85% degli italiani al-l’Expo deve essere valorizzata

l’agricoltura di qualità senza Ogmche l’Italia ha fatto giustamente lascelta di non coltivare insieme allastragrande maggioranza dei Paesidell’Unione.

ÈPhil Hogan il Commissario al-l’agricoltura designato dal pre-

sidente della Commissione dell’UEche subentrerà all’uscente Ciolos.Dopo un rumeno come Ciolos sitorna ad un rappresentante degliStati membri continentali e in par-ticolare all’Irlanda da cui proviene ilnuovo responsabile della politicaagricola europea dei prossimi anni.La scelta comunque è caduta su unpolitico di razza che nel suo Paeseha svolto il ruolo di presidente delConsiglio oltre a importanti ruoli mi-nisteriali tra i quali quello di ministrodell’ambiente, lasciato proprio allavigilia del gran salto a Bruxelles.Hogan infatti non ha riflettuto più ditanto prima di lasciare l’incarico diministro dell’ambiente del Governoirlandese, per approdare a Bruxel-les in una delle più prestigiose pol-trone, quella di Commissario al-l’agricoltura, che da sempre haavuto un ruolo strategico ed opera-tivo nella realizzazione della poli-tica comunitaria.Il neo Commissario all’agricolturaha poco più di 50 anni essendo natonel 1960 a Kilkenny e si è laureatopresso il University College Cork, inarte (Bachelor of Arts), ha ottenutoanche il diploma superiore in edu-cazione. Separato e con un figlio, ènoto per le sue posizioni rigoriste intema economico per cui comple-terà la squadra dei Commissari eco-nomici noti per la politica del rigoreauspicata dalla Germania.Il Commissario designato si è pre-sentato di fronte al Parlamentoeuropeo per ottenere la fiducia il2 ottobre, chiarendo così il suopensiero e la sua politica su uncampo che non gli è del tutto estra-neo, anche se certamente non èun tecnico di settore.Dall’audizione né è uscito un Com-missario dall’orientamento liberistamoderato. Si è infatti detto favore-vole all’abolizione delle QUOTE

LATTE e ZUCCHERO – che a suoavviso crea “più opportunità dimercato e più occupazione” – e hadefinito gli accordi commerciali conpaesi terzi ed in particolare il TTIP,una “opportunità ad alto poten-ziale”.Successivamente però, ha affer-mato di essere contrario ad un ab-

sussidiarietà, che – ha detto – sa-ranno i suoi obiettivi in vista dellarevisione di medio termine. Ri-spondendo al coordinatore PaoloDe Castro, Hogan ha assicurato divoler tenere in seria considerazionele critiche dell’europarlamento, maha specificato che bisognerà ri-spettare i tempi previsti per proce-

Un commissario UE più ambientalistache agricolo ma per il rigore

L’AGRICOLTURA IN… EUROPAa cura di Andrea Fugaro

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bassamento degli standard comu-nitari ed ha sottolineato la necessitàdi preservare i settori più espostidall’impatto dei negoziati commer-ciali. Rispetto poi allo strapoteredella GDO nella filiera agroalimen-tare, Hogan ha spiegato che nonesclude di proporre strumenti legi-slativi che “fissino un prezzo digni-toso per i produttori”.Sugli OGM, ha asserito che se gliStati Membri sono contrari, ciò do-vrebbe avere la stessa importanzadelle prove scientifiche, quanto allaPAC, Hogan ha insistito in partico-lare su semplificazione, flessibilità e

dere ad una revisione, per poi ag-giungere che nella nuova PAC, “glistati membri hanno autonomia suf-ficiente per migrare risorse ai settoripiù in difficoltà”. Il commissario in-fine, si è impegnato a difendere ilbilancio della PAC, ma ha affer-mato che è necessario che per losviluppo rurale si usino anche “al-tre leve”, come HORIZON 2020.Sui temi di attualità Hogan ha defi-nito l’EMBARGO RUSSO “una prio-rità” e, per combattere le CRISI e laVOLATILITÀ dei prezzi, il politico ir-landese si è impegnato a utilizzaretutti gli strumenti previsti dalla OCM

L’AGRICOLTURA IN… EUROPAa cura di Andrea Fugaro

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unica, ivi comprese le restituzioniall’esportazione che però – ha fattopresente – “costano tantissimo”.Ha inoltre affermato che intendeutilizzare al meglio i fondi per laPROMOZIONE in mercati alterna-tivi rispetto a quello russo. Sempresu questo tema ha sottolineato lanecessità di una “rete di sicurezza”per gli agricoltori.Hogan ha ammesso di non cono-scere bene tutta una serie di que-stioni, impegnandosi però ad ap-profondirle. Ad esempio, rispon-dendo alla domanda di un’euro-parlamentare spagnola, ha affer-mato di non sapere molto sul set-

tore dell’OLIO DI OLIVA, ma checercherà di “familiarizzarsi con l’ar-gomento”. Infine, sulla direttiva NI-TRATI, che in quanto ex ministrodell’ambiente conosce molto bene,ha risposto senza sbilanciarsi chebisogna trovare “un equilibrio tranecessità agricole, ambientali e ditutela della qualità delle acque”.Il suo passato o meglio il suo curri-culum come ministro dell’econo-mia e da ultimo come ministro del-l’ambiente, oltre alle sue primedichiarazioni fanno presagire chePhilip Hogan, come Commissarioagricoltura dell’UE non sarà un per-sonaggio facile e non avrà molti

amici e sostenitori. La PAC rischiaquindi una brusca frenata con de-cisioni che potrebbero essere moltodiscutibili ma soprattutto impron-tate al rigore economico e a un mi-nore impegno finanziario nell’am-bito del bilancio europeo.In definitiva Hogan potrebbe avereuna visione e una lettura della PACalquanto limitata e condizionata daalcuni aspetti ambientali che nonsembrano essere stati condivisi a li-vello comunitario per cui i neces-sari compromessi tra i 29 Statimembri potrebbero essere difficili acausa del carattere battagliero delnuovo commissario.

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L’AGRICOLTURA IN… POLITICA

Il Decreto legge 24 giugno 2014n. 91 convertito in legge edivenuto pertanto pienamenteefficace contiene molte normeche accolgono le proposte e leindicazioni formulate da Coldiretti.

accompagnato da un maggioreimpegno sul piano dellasemplificazionea sostegno delle impresecome ad esempio con il registrounico dei controlli.

L’approvazione del pacchetto#CAMPOLIBERO a favoredell’agricoltura rappresentaun significativo passoin avanti per lo sviluppodel settore che deve essere

a cura di Andrea Fugaro

Approvazione legge #CAMPOLIBERO:guida alla lettura del provvedimento

#CAMPOLIBERO: LA GUIDA ALLA LETTURA DELLA LEGGE

ARTICOLO DI LEGGE

Articolo 1

Articolo 1 Bis

Articolo 1 ter

E

TITOLO ARTICOLO

Disposizioni urgenti inmateria di controlli sulleimprese agricole,istituzione del registrounico dei controlli sulleimprese agricole epotenziamentodell'istituto della diffidanel settore agroalimentare

Disposizioni urgenti inmateria di semplificazioni

Istituzione del sistema diconsulenza aziendale inagricoltura

Disposizioni urgenti per ilrilancio del settorevitivinicolo

IN SINTESI

Controlli coordinati tra i vari organismi compresi quelli privati autorizzati

Istituzione del registro unico dei controlli ispettivi

Diffida prima della sanzione per le violazioni di lieve entità e sanabili in quanto connesse aviolazioni formali, e/o le cui conseguenze non sono dannose

Pagamento in misura ridotta pari al 30% del dovutoentro 5 giorni anche per le violazioni pregresse all’entrata in vigoredella legge

Semplificazione norme antincendio per depositi petroliferi di capacità inferiore a 6 metri cubi

Nessun obbligo di Registrazione per gli imprenditori agricoli ma solo comunicazione d’inizio attività

Nuove norme per la distribuzione della produzione delle piccole e medie imprese derivantedall’esercizio in comune dell’attività

Abrogata la registrazione alla CCIA per i depositi del burro

Al Sian la tenuta dei registri vitivinicoli

Al Sian la tenuta dei registri delle farine e paste non destinate al mercato nazionale

Al Sian la tenuta dei Registri obbligatori del burro

Al Sian la tenuta dei registri dello zucchero

Il registro Sian per il carico e scarico latte in polvere

Entro 90 giorni un decreto Mipaaf per l’istituzione e la gestione e tenuta dei registri Sian

Abolito il sistema di etichettatura del Poligrafico per le produzioni Dop

Le particelle montane inferiori a 5.000 metri quadri ubicate in zone montane svantaggiate sonoinserite nel fascicolo aziendale senza la presentazione del titolo di possesso

I depositi delle cooperative sono esonerati dai finanziamenti dei controlli sanitari

Le organizzazioni professionali agricole che svolgono attività di consulenza per la circolazionedelle macchine agricole possono attivare le procedure di collegamento con il sistema operativodel ministero delle infrastrutture e dei trasporti e funzionano da sportelli per le immatricolazioni

Adeguamenti formali delle norme in materia di produzione di piante

Ampliati i compiti degli agrotecnici che comprendono l’attività di progettazione e direzione delleopere di trasformazione e miglioramento fondiario sia agrario che forestale

1. istituisce il sistema di consulenza in conformità al Reg. CE1306/2013;2. individua gli ambiti della consulenza e gli aspetti che sono quelli della competitivitàdell’azienda agricola, zootecnica e forestale; 3. l’attività di consulenza deve essere svolta inmaniera funzionalmente e contabilmente separata dall’attività di controllo dei procedimentiamministravi per l’erogazione degli aiuti; 4. i consulenti devono possedere adeguataqualificazione; 5. entro 60 giorni un decreto Ministeriale fissa i criteriper la realizzazione dell’attività di consulenza e istituisce il registro degli organismi di consulenza;6. successivamente le regioni selezionano gli organismi di consulenza; 7. i Caa devono accertaree attestare circostanze di ordine meramente tecnico concernenti situazioni o dati certi relativiall’esercizio dell’attività d’impresa.

Semplificazioni per la produzione del mosto cotto, dell’utilizzo del saccarosio, della detenzionedelle sostanze utilizzate in enologia, dei prodotti per la pulizia dei locali

Per i piccoli produttori, cioè i titolari di stabilimenti enologici di capacità non superiore a 50ettolitri con annesse attività di vendita o ristorazione i registri di cantina sono rappresentati dalledichiarazioni vitivinicole

Non diventano vini Doc quelli ottenuti da vitigni ibridi asiatici

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L’AGRICOLTURA IN… POLITICAa cura di Andrea Fugaro

segue #CAMPOLIBERO: LA GUIDA ALLA LETTURA DELLA LEGGE

ARTICOLO DI LEGGE

Articolo 3

Articolo 4

Articolo 5

Articolo 6

Articolo 6 bis

Articolo 7

Articolo 7 bis

Articolo 7 ter

Articolo 8

TITOLO ARTICOLO

Interventi per il sostegnodel Made in Italy

Misure per la sicurezzaalimentare e laproduzione dellaMozzarella di BufalaCampana DOP

Disposizioni perl'incentivo all'assunzionedi giovani lavoratoriagricoli e la riduzione delcosto del lavoro inagricoltura

Rete del lavoro agricolo diqualità

Disposizioni per i contrattidi rete

Detrazioni per l'affitto diterreni agricoli ai giovanie misure di caratterefiscale

Interventi a sostegnodelle imprese condotteda giovani

Esercizio del diritto diprelazione

Disposizioni finanziarie

IN SINTESI

Credito d’imposta del 40% per le spese per l’ampliamento delle infrastrutture informatiche per losviluppo del Made in Italy

Modalità di utilizzo del credito d’imposta sono le seguenti:

Il credito d’imposta è riconosciuto anche per spese per lo sviluppo di nuovi prodotti

Il credito va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta per il quale èconcesso e utilizzabile solamente in compensazione

Lo stanziamento è di 14 mil di euro per il 2015 e 10 mil per il 2016

Viene avviata una consultazione pubblica per la nuova normativa sull’etichettatura

Termini entro cui effettuare la consultazione

Entro sei mesi dalla promulgazione della legge verranno emanati i i decreti legislativi

La distruzione di derrate agli indigenti terrà conto dei problemi della filiera produttiva

Ha lo scopo di garantire ai consumatori che, nel luogo in cui avviene la produzione di Mozzarelladi Bufala Campana DOP e la lavorazione dei relativi prodotti, sottoprodotti o derivati, vengautilizzato solo latte proveniente da allevamenti inseriti nel sistema di controllo della DOPMozzarella di Bufala Campana. Pertanto, si è disposto che la produzione di formaggi e preparatialimentari, realizzati con latte o derivati del latte non provenienti da allevamenti inseriti nelsistema di controllo della DOP in questione, siano prodotti in un luogo differente.

Il comma 2 si occupa della rilevazione della produzione e la tracciabilità del latte di bufala e deiprodotti trasformati.

Il comma 3 rimanda ad un decreto ministeriale l'introduzione di un quadro normativo certo, inbase al quale le aziende produttive interessate potranno programmare la loro attività produttiva,prevedendo che la separazione spaziale delle lavorazioni impedisca ogni contatto ancheaccidentale tra i due tipi di latte Dop e non.

Il regime sanzionatorio rinnovato.

L’ICqrf è Autorità competente a irrogare le sanzioni per le violazioni commesse.

Solo una multa da 25.000 a 50.000 euro e niente reclusione per chi coltiva Ogm

I commi da 1 a 12 riguardano una misura temporanea di incentivo alle assunzioni da parte deidatori di lavoro imprenditori agricoli, mentre i successivi commi 13 e 14 consentono, per iproduttori agricoli che rientrino nell'ambito di applicazione dell'IRAP, alcune deduzioni dallabase imponibile del medesimo tributo, con riferimento ai lavoratori agricoli dipendenti a tempodeterminato.

Prevede l'istituzione, presso l'INPS, di una Rete del lavoro agricolo di qualità, alla quale possonopartecipare, su istanza, le imprese agricole che siano in possesso di determinati requisiti diregolarità sotto il profilo lavoristico, previdenziale e tributario. Si pone, di conseguenza, ilprincipio (comma 6) che l'attività di vigilanza, nel settore agricolo, da parte del Ministero dellavoro e delle politiche sociali e dell'INPS, sia orientata nei confronti delle imprese nonappartenenti alla Rete suddetta.

Priorità agli investimenti delle aziende organizzate con il contratto di rete.

Misure fiscali per favorire l’affitto di terreni ai giovani agricoltori. Si riconosce ai coltivatori direttie agli imprenditori agricoli professionali di età inferiore ai trentacinque anni una detrazionedel 19% delle spese sostenute per i canoni di affitto dei terreni agricoli, entro il limite di 80 europer ciascun ettaro preso in affitto e fino a un massimo di 1.200 euro annui e a tal fine il contrattodeve essere stipulato in forma scritta

Più incisività alle norme della vecchia legge del 2000 in materia alle imprese condotte dagiovani.

L’obiettivo è di sostenere i giovani e favorirne l’accesso al credito.

È necessario il preventivo placet della Commissione Europea.

Prevista la concessione di mutui a tasso zero per dieci anni e sul 75% della spesa relativa agliinvestimenti effettuati.

Soggetti beneficiari sono solo le imprese agricole di giovani di età non superiore a 40 anni, cheesercitano da almeno due anni e che propongono un piano di sviluppo.

Sono finanziabili progetti fino a 1,5 milioni di euro.

Le risorse sono già disponibili.

Le cooperative con metà dei soci coltivatori diretti esercitano il diritto diprelazione.

Reperimento dei fondi per le misure previste dalla legge.

A Cernobbio il XIV ForumInternazionale dell’agricolturae dell’alimentazione

C R O N A C H E

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Si è svolto il 17 e il 18 ottobre 2014 a Cernobbio sullago di Garda in provincia di Como nello splendido

scenario di Villa D’Este la XIV edizione del Forum In-ternazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione or-ganizzato da Coldiretti in collaborazione con lo StudioAmbrosetti. Il Forum, giunto alla quattordicesima edi-zione, costituisce l’appuntamento annuale del set-tore che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, edesponenti del mondo accademico nonché rappre-sentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali,economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere.Tre gli argomenti che qui si evidenziano fra i tanti trat-tati durante i lavori.

Consumi alimentari: nonostante la crisi gli italianimangiano meglio

Una ricerca Coldiretti - Censis, illustrata dal Presi-dente di quest’ultimo Istituto Giuseppe De Rita hafatto luce su una vera e propria rivoluzione in atto pergli italiani a tavola che, nonostante le profonde pre-occupazioni, ha anche riflessi positivi con il ritorno acomportamenti virtuosi. Infatti, se è vero che sei ita-liani su dieci hanno ridotto gli acquisti alimentari, perun totale di 15,4 milioni di famiglie costrette a tirareulteriormente la cinghia negli ultimi due anni, è altret-tanto vero, mostra la ricerca, che, oltre 12,3 milionidi famiglie italiane di fronte alla crisi hanno deciso diridimensionare gli sprechi nei propri consumi ali-mentari (48,1%) mentre 3,1 milioni hanno dovutotagliare i consumi essenziali (12,3%). Non sorpren-de quindi che al vertice dei fattori che, secondo gliitaliani, determinano la loro dieta ci siano la ricercadella qualità e della genuinità (45,4%) e i prezzi(39,1%). Genuinità e prezzi – afferma De Rita –incarnano i due poli del paradigma del consumatorecontemporaneo, maturato nelle dinamiche della cri-si, che ha fatto proprie le logiche della sobrietà e ivalori di un rapporto non più compulsivo con i con-sumi, in una logica nuova dove quantità vuol direqualità. Si spiega così anche il ritorno della “cucina

povera” che utilizza gli avanzi, tagli minori, pescipoveri o addirittura gli scarti per risparmiare masoprattutto per offrire un elemento distintivo che valo-rizza lo stare assieme a tavola. La messa in campo dicomportamenti come la riduzione degli sprechi e ilrecupero degli avanzi sono gli unici aspetti positividella crisi.

Legge di stabilità: tasse frenano la crescita

Il varo della Legge di Stabilità da parte del GovernoRenzi è stata l’occasione per presentare uno studioColdiretti - Ixè circa la percezione da parte degli ita-liani sull’azione dello stesso in Italia e in Europa. Lostudio evidenzia innanzitutto un grado di fiducia e otti-mismo pari al 49% degli intervistati che tuttavia sot-tolineano per il 41% come l’elevata tassazione sia daconsiderarsi il principale elemento frenante delle pos-sibilità di ripresa del Paese Il piano di Governo degliitaliani che emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè indicaanche la necessità di intervenire sull’area dell’illega-lità, della corruzione (38%) dell’evasione fiscale(35%), ma anche sul peso della burocrazia (27%).Va però sottolineato che quasi due italiani su tre(63%) sono contrari alla diminuzione delle tasse incambio di una riduzione dei servizi sociali e sanitari.È evidente quindi che c’è oggi un segnale forte difiducia che deve essere colto per aggredire senzaindugio ritardi storici che impediscono all’Italia di svol-gere il ruolo che gli spetta nella comunità internazio-nale.

Embargo Russia: crolla del 63% export agricolo inRussia ma ad essere a rischio è il Made in Italy

Crollano del 63% in un mese le esportazioni di pro-dotti agricoli in Russia nel primo bilancio dell’embar-go scattato dal 7 agosto con il divieto all’ingresso diuna lista di prodotti agroalimentari che comprendefrutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anchepesce. È quanto emerge dall’analisi della Coldirettisugli effetti dell’embargo nel “mercato dei prodottialimentari Made in Italy in Russia” presentato dallaColdiretti al Forum Internazionale dell’agricoltura e

di Andrea Fugaro

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dell’alimentazione di Cernobbio. Peraltro la situazio-ne è destinata a peggiorare nel tempo con l’esaurir-si delle scorte. I danni diretti solo nell’alimentareraggiungono un ammontare di circa 200 milioni dieuro all’anno ai quali si sommano quelli indirettidovuti alla perdita di immagine e di mercato provo-cata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazio-ne che non hanno nulla a che fare con il Made inItaly ma anche la possibilità che vengano dirottatisul territorio nazionale i prodotti agroalimentari dibassa qualità di altri paesi che non trovano più unosbocco nel Paese di Putin. I settori più penalizzatisono ortofrutta per un importo di 72 milioni di euroesportati nel 2013, le carni per 61 milioni di euro, lat-te, formaggi e derivati per 45 milioni di euro. Dasegnalare che sono stati colpiti anche prodotti tipicidal Parmigiano Reggiano al Grana Padano (per un

importo di 15 milioni di euro) ma anche prosciutti adenominazione di origine. Le misure di sostegnomesse in atto dall’Unione Europea nel settore deiprodotti ortofrutticoli e dei formaggi stagionati nonsono sufficienti a coprire le pesanti perdite. Inoltreulteriori problemi vengono dal fatto che la Commis-sione Europea ha annunciato che il costo delle misu-re di sostegno messe in atto dall’Unione Europea perfar fronte ai danni causati dall’embargo russo verrà difatto pagato dagli stessi agricoltori. I 344 milioni dieuro destinati al settore dei prodotti ortofrutticoli e deiformaggi stagionati colpiti dal blocco delle frontiererusse saranno, infatti, tolti dalla riserva di crisi auto-finanziata dagli stessi produttori, sui quali viene cosìingiustamente scaricato il peso intero di una crisi dimercato provocata da decisioni politiche di cui nonsono responsabili.

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di Alessandra CoriIn questo senso assume importanza l’inaugurazione,il 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione,della “Collezione Anna Di Vittorio”, andata ad arric-chire l’offerta didattica della Biblioteca del ConvittoNazionale “Vittorio Emanuele II” di Roma.Si tratta di una importante raccolta di circa 900 pezzitra materiale editoriale e libri sul tema dell’alimenta-zione, affidata per la sua valorizzazione al Convittodalla Fondazione per l’Educazione Alimentare “FoodEducation Italy” (FEI), ed in questo modo fruibile daparte di studenti, docenti ed anche cittadini interes-sati a vario titolo al tema del cibo.Una iniziativa voluta dalla Coldiretti Lazio che con ilFEI ha siglato un protocollo d’intesa, lo scorso luglio,per contribuire direttamente a migliorare le abitudinialimentari e gli stili di consumo del cibo, soprattuttodelle nuove generazioni.L’Organizzazione del Lazio non è nuova a progetti diquesto tipo. Nel tempo ha sviluppato numerose azionidi educazione alimentare destinate in particolare allascuola Primaria, in linea con la mission nazionale diFEI e della stessa Coldiretti Lazio: lavorare per con-solidare il legame tra territorio, agricoltura, cibo, e va-

La Scuola è il cuore della cultura, dove si formanonuove generazioni di uomini e donne, dove ha ini-

zio il percorso della conoscenza, dove tutti noi ab-biamo mosso le prime domande e cercato le rispostealla nostra voglia di sapere. «Si è curiosi soltanto nellamisura in cui si è istruiti» scriveva Rousseau nel suotrattato filosofico “Emilio o dell’educazione”, nel 1762.Un positivismo filosofico e pedagogico che ricono-sceva e sosteneva il valore e la validità universaledella conoscenza specie nella prospettiva educativa eafferenza alle innovazioni culturali.La Scuola ha rappresentato, per molti di noi, uno deiluoghi più importanti dove potersi accostare al patri-monio culturale della società, patrimonio che orasiamo chiamati a restituire nelle nostre varie occupa-zioni alla società stessa in un ideale circolo virtuoso delsapere.E proprio nel processo formativo deve essere collo-cata, dandole l’ampio spazio che merita, la “culturadell’alimentazione”.

Celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione

Inaugurata, presso la Bibliotecadel Convitto Nazionale“Vittorio Emanuele II” di Roma,la “Collezione Anna Di Vittorio”Una raccolta di 900 pezzi tra materiali editoriali e libri sul tema dell’alimentazione

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lori imprescindi-bili come salute e culturadella dieta mediterranea, riconosciuta quest’ultimapatrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO.In questa stessa direzione vanno le raccomandazionie le direttive dell’Unione Europea, nonché le lineeguida emanate dal MIUR concernenti l’educazione ali-mentare.“Abbiamo tenuto conto – ha detto il presidente di Col-diretti Lazio, David Granieri – dei problemi, in Italia, de-rivanti da un’alimentazione scorretta che hanno conse-guenze negative sul benessere psico-fisico delle personee soprattutto dei giovani ed inoltre sulla qualità dellavita, provocando in molti casi sovrappeso e obesità,soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza”.Da parte sua il presidente di FEI, Giorgio Do-negani, ha sottolineato “l’importanza di va-lorizzare e rendere accessibile, grazie alladisponibilità del Convitto, un patrimoniodi esperienze sul tema dell’educazionealimentare come la “Collezione Anna DiVittorio”, che permette di ripercorrerelo sviluppo dell’educazione alimentarenegli ultimi decenni e consente unapiù efficace progettualità futura”.“La scelta non casuale del luogo e delladata dell’inaugurazione che coincide conla Giornata Mondiale dell’Alimentazione– ha detto il direttore di Coldiretti Lazio,Aldo Mattia – è il segno che abbiamo volutopromuovere il cibo e l’alimentazione quale “attoculturale”, partendo dal sistema scolastico, ri-spondendo anche all’esigenza di un’educazione ali-mentare coerente con le linee guida del MIUR. Que-

sta preziosa “Collezione” rappresenta un significativoesempio di centro di documentazione sul tema della

sana e corretta alimentazione e di educazione ali-mentare”.“Coldiretti Lazio- ha proseguito il presidenteGranieri- tra le proprie iniziative, ne anno-vera diverse volte a esprimere pienamenteil valore e la dignità dell’agricoltura ita-liana, rendendo evidente il suo ruolochiave per la tutela dell’ambiente, delterritorio, delle tradizioni e della cul-tura, della salute, della sicurezza ali-mentare, dell’equità, dell’accesso alcibo a un giusto prezzo, all’aggrega-zione sociale e del lavoro”.E la necessità di portare l’attenzione sullaquestione della sana e corretta alimenta-zione viene anche dal mondo politico. La de-

putata del Pd, Susanna Cenni, in occasionedell’avvio dell’anno scolastico, aveva ribadito

l’importanza dell’istituzione di una giornata nazio-nale per l’educazione alimentare e la prevenzione deidisturbi alimentari, come già evidenziato in una suaproposta di legge presentata il 22 maggio scorso.Proposta che aveva incassato il consenso anche deltitolare del Dicastero delle Politiche Agricole, MaurizioMartina che aveva affermato: “dedicare una giorna-ta nazionale all’educazione alimentare è una inizia-tiva davvero importante, in quanto educare e sen-sibilizzare i cittadini sui temi legati al cibo, ad unanutrizione equilibrata e ad un sano stile di vita so-no obiettivi fondamentali, in particolare per quan-

to riguarda i bambini ei ragazzi”.

E P A C A

La tutela dell’Inail in tempo di crisi

Il riconoscimento di una malattia professionale può diventarefonte di integrazione economica della famiglia?

La provocazione è utile a faremergere un fenomeno che, ol-

tre ad incidere in maniera a voltepesante sulla vita del lavoratore col-pito da malattie contratte a causadel lavoro svolto, segna anche lesorti economiche della famiglia intermini di impossibilità di impiegoin diverse mansioni o attività.L’INAIL nel rapporto sull’andamentodelle malattie professionali del 2012rileva che nel Lazio su 2.250.000occupati ne sono state denunciatecomplessivamente 1.331, in lievema costante aumento rispetto aglianni precedenti.La tutela nei confronti degli infor-tuni e delle malattie professionali,istituita fin dal 1917 per i lavoratoriagricoli, per il Patronato EPACArappresenta la tradizione in quantoerede del patrimonio ideale delleCasse cattoliche di assistenza e,dopo 60 anni dalla sua costitu-zione, seguendo le orme della Col-diretti sua organizzazione promo-

trice, si è ancor più aperta alleistanze dei cittadini e dei lavoratoridi tutti i settori produttivi.Cosa occorre allora per allargare ilpiù possibile la conoscenza di stru-menti di tutela che da personalepossono assurgere ad azione di tu-tela sociale più ampia? Di seguito siforniscono alcune informazioni utiliaffinché il lettore possa orientarsi edi conseguenza contattare tempe-stivamente uno dei 42 uffici EPACA-COLDIRETTI presenti su tutto il Lazio(www.epaca.it DOVE SIAMO) in cuipotrà trovare a disposizione unarete di specialisti nella materia,coadiuvati da 18 medici del lavoroe 20 avvocati.

DEFINIZIONE

A differenza degli infortuni, le ma-lattie professionali si caratterizzanoper il fatto che la causa scatenanteè lenta progressiva ed agisce nel

tempo mediante la prolungataesposizione del lavoratore ad atti-vità fisica (sforzi, posture scorrette,ecc.), prodotti nocivi per la salute,ovvero a rumori o a strumenti emacchine che possano incideresulla vista o l’udito.Ai fini della valutazione circa l’in-sorgenza di una malattia professio-nale quindi acquista rilievo l’am-biente di lavoro, le lavorazioni chevi vengono effettuate, le macchine,i materiali e le sostanze utilizzati.

IL RISCHIO AMBIENTALE

Può essere riconosciuta la malat-tia professionale anche ad un lavo-ratore che non era direttamenteaddetto ad una lavorazione ‘no-civa’, ma che per le proprie man-sioni – ed indipendentemente dalcontenuto manuale o intellettualedelle stesse – era tenuto a fre-quentare con abitualità gli stessiambienti in cui la lavorazione no-civa veniva effettuata da altri lavo-ratori.

di Gianluigi Terenzi

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E P A C A

LE MALATTIE “TABELLATE” E NON

La malattia viene considerata di ori-gine professionale, senza necessitàdi alcuna ulteriore dimostrazioneove ricorrano le seguenti condizioni:1. se è compresa tra quelle conte-nute nel Decreto del Ministerodel Lavoro e della Previdenza so-ciale del 9/4/2008, recentementeaggiornato con il riconoscimentodi nuove malattie determinate daagenti fisici con riferimento allepatologie muscolo scheletriche;

2. se contratta nell’esercizio dellelavorazioni ivi espressamente in-dicate;

3. se si manifesta entro l’arco tem-porale massimo, successivo al-l’abbandono della lavorazione, in-dicato nella tabella stessa in cor-rispondenza a ciascuna malattia.

Questo sistema sostanzialmente ri-gido, grazie all’intervento della CorteCostituzionale nel 1988 e la suc-cessiva modifica normativa inter-venuta con il Decreto Legislativon. 38/2000, è stato ampliato inmodo tale che può essere ricono-sciuta come professionale anchequalsiasi altra malattia, non com-presa nella lista, della quale il lavo-ratore sia in grado di provare l’ori-gine lavorativa.Per le malattie contenute nella listadel Decreto il lavoratore deve solodare prova di avere svolto le lavo-razioni previste dalla lista stessa.Per le malattie non tabellate, alcontrario, spetta al lavoratorel’onere di dimostrare che la malat-tia è stata provocata dalle lavora-zioni a cui è stato adibito e non daaltri fattori.

MANIFESTAZIONE DELLA MALATTIAE TERMINI DI PRESCRIZIONE

Come data di ‘manifestazione’della malattia si intende la data ini-ziale della assenza dal lavoro acausa della malattia stessa tutta-via, nel caso – non infrequente:es. ipoacusia – in cui la malat-tia non determini astensione dallavoro, ovvero si manifesti succes-sivamente all’abbandono della la-vorazione, si considera conven-zionalmente – ai fini anche de-gli istituti amministrativi previsti –come data di manifestazione quel-la di presentazione all’INAIL delladenuncia.Anche il termine di prescrizione ditre anni, per i casi in cui la malat-tia non comporti astensione dal la-voro o si sia manifestata dopo l’ab-bandono della lavorazione causatadella malattia, decorre dalla datadella denuncia all’INAIL, ovverodalla data in cui il lavoratore haavuto certezza della origine lavora-tiva della malattia.

di Gianluigi Terenzi

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ONERE DELLA PROVAMalattie “tabellate”

L’INAIL deve dimostrare che la malattianon è professionale

Malattie “non tabellate”

Il lavoratore deve dimostrare che la ma-lattia è professionale

R I F L E S S I O N I

Grazie, permesso, scusa

Forse le avrete già sentitequeste tre semplici parole,

che papa Francesco, in unrecente incontro con le famiglie,ha invitato ad usare di più, certonella vita familiare, ma anche inquella sociale e lavorativa. Sonotre parole che rimandano a treatteggiamenti molto importantiper promuovere e migliorare lanostra vita e la nostra rete direlazioni. Le relazioni con lepersone è elemento che fa ladifferenza e tanti probleminascono, si risolvono o siaggravano proprio per il modocon cui entriamo in relazione e virimaniamo.Possiamo entrare – come si suoldire – ‘a gamba tesa’, senzachiedere permesso, senzaconsiderare che l’altro, ogni altro,ha la sua libertà e la sua direttaresponsabilità su se stesso e sullasua esistenza e non èsemplicemente uno strumentonelle nostre mani per i nostriprogetti, anche quando questiprogetti non sono solo nostri esono il riportato di ciò che si devefare. Nella vita lavorativa, anchein federazione, siamo inseriti inuna rete relazionale che talora perla sua stretta funzionalità tende afarci dimenticare che gli altri sonopersone e non automi. Ilriconoscimento reciproco delnostro ‘essere persona’, anchenelle situazioni più difficoltose,rende meno stressante, se nonaddirittura piacevole il nostrostare insieme e ci realizza nellanostra identità.Viviamo in un’epoca in cuisembra essere subentrato unasorta di ‘diritto allo sbaglio’ e allosbaglio ci siamo quasi abituati, atal punto che talora moltocomodamente provvediamo acorreggerci. Ma a parte questeesagerazioni, è evidente che ognipersona ha le sue fragilità esbaglia, spesso non volendolo.

Chiedere scusa per gli erroricommessi o per gli errori in cuisiamo incorsi e riconoscere ilnostro limite disattiva la reattivitàdell’altro e permette di vivere unrapporto interpersonale piùsereno e innesca anche iniziativedi solidarietà e di aiutovicendevole. Certo, è importantenon lasciar mancarel’accettazione delle scuse o ilperdono, in un clima comunquesinceramente impegnato adevitare ulteriori ripetizioni, anchese nessuno può garantire oltre sestesso e le sue capacità.L’arroccamento difensivo adoltranza isola la persona e bloccala vita relazionale su una reattivitàistintiva e immediata, che soventeagisce solo per partito preso e hadi mira solo la soppressionedell’altro. L’altro invece non lopossiamo sopprimere, dobbiamoaccettarlo, anzi accoglierlo nellanostra vita, perché l’altro è larisorsa più preziosa che abbiamoper realizzare noi stessi e creare ilbene comune della società.Ma la terza parola, grazie, misembra la più importante.Permette di riconoscere il donodell’altro, anche quando, comenella vita lavorativa, ciò che farientra in una prestazione dacontratto. Non è possibile diregrazie, se si considera scontato oaddirittura dovuto ciò che l’altro fae molto di più ciò che l’altro è.Questo avviene soprattutto nellafamiglia quando è possibileconstatare, giorno dopo giorno,quando ciò che noi siamo è dono

della presenza dell’altro, sia alivello coniugale, sia a livellogenitoriale. Crescere insieme è lacondizione ineludibile percrescere – questo Coldiretti l’hacapito molto bene – ma non èpossibile crescere insieme se nonsi riconosce che l’altro, con la suapersona e la sua storia, è ciò chemi libera dalla prigione che possodiventare io per me stesso,quando decido di vivere la miavita solo con me stesso. Il grazie,detto non come semplice parolad’uso, vieta in radice poi ognitentazione di parassitismo e disfruttamento, difunzionalizzazione e diasservimento dell’altro.Grazie, permesso, scusa sonoparole della nostra quotidianitàche dovrebbero avere maggioreuso ed anche maggioreconsapevolezza circa ilcoinvolgimento che richiedo daparte nostra.È vero, siamo in un’epocain cui ci sentiamo ripeteretante volte tante cose chedovremmo fare e che aumentanosempre di più: ci sentiamosaturi e siamo un po’ stufi.Semplicemente vogliamofare quello che ci pare,quello che lì per lì ci va di fare,senza troppi pensierie senza troppe riflessioni.Forse, ad alcuni, è addirittural’esperienza stessa che loraccomanda. E poi la figuradel saccente che sa tutto,che sa come va la vitaè diventata alquanto desueta.Tuttavia, come si suol dire,un buon consiglio lo si accettaanche dal diavolo e qualchepensiero che accompagnila nostra giornata, può fare bene,senza che diventi un altro peso.Ecco è ciò che questi brevipensieri intendono essere,prima per mee poi per ciascuno di noi.

di Paolo Carlotti

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d. Paolo Carlotti,Consigliereecclesiasticoregionale

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ROMA: UNADISCARICA NELLATERRA DEL VINO

Centinaia di tonnellate di rifiutidi Roma e del Lazio

potrebbero prendere la strada perVelletri, città che rischia diospitare un impianto per smaltirei rifiuti di mezza regione.L’area dove dovrebbe sorgerel’impianto, all’interno di una cava,è un’area di grande pregioagricolo e paesaggistico, definita“paesaggio agrario di rilevantevalore”.È la zona di produzione del vinodi qualità, del kiwi, una zona dovel’agriturismo rappresenta unvolano economico per l’interoterritorio e che rischierebbecompletamente di sparire.Il nuovo impianto di smaltimentodovrebbe comporsi di cinqueimpianti, uno per l’essicazione e ilprimario trattamento dei rifiuti,uno per il compost, un terzo per iltrattamento del percolato, unadiscarica vera e propria, e infineun impianto di distribuzione delgas prodotto. “Si tratta di unavera e propria devastazionedell’ambiente e del paesaggio, edè sicuramente un progetto chenon risponde alle esigenzeeconomiche di questo territorio –afferma Gabriel Battistelli,direttore della Coldiretti Roma –Occorre, come stiamo facendo,trovare delle alternative disviluppo per questa zona, nelrispetto dei suoi prodotti agricoli,vino in testa. Occorre un usoconsapevole del territorio e non

un consumo indiscriminato comequesto gruppo di privati staproponendo. Per non parlare poidelle conseguenze sulla salute deicittadini, e sulle conseguenze chele falde acquifere presenti nelsottosuolo dell’area potrebberoavere. Per quanto riguarda leinfrastrutture, le strade che adoggi sono quasi ad uso deitrattori, diventerebbero di transitodi camion, bilici che trasportanofino a 600 ql. di non si sa cosa.Coldiretti prende atto del dissensoespresso anche dall’Amministrazionecomunale nell’ultimo consiglio,

Gabriel Battistelli – l’augurio piùgrande va ai soci affinchésappiano usufruire ed apprezzareciò che Coldiretti mette adisposizione ed ai mieicollaboratori affinché siimpegnino nel mantenimento dielevati standard di qualitànell’erogazione dei servizi”.“L’inaugurazione di una sedeColdiretti rappresenta un segnaleforte di crescita – ha dichiarato ilpresidente Coldiretti Roma, DavidGranieri – che è stato fortementevoluto dal consiglio di zona,supportato dall’intera dirigenzaprovinciale e va a inserirsi in unprogetto ancora più ampio chevuole Coldiretti Roma sempre piùpunto di riferimento sull’interoprovinciale. Nella rinnovatastruttura – ha concluso Granieri –la base associativa ed i cittadinitroveranno risposte alle loronecessità nell’offerta di nuoviservizi in materia assistenziale,di patronato, e di tutti i servizitecnici e fiscali per le impresedel comparto agricoloe per tutti i cittadini”.

ROMA: COLDIRETTIINAUGURA LA NUOVASEDE DI TIVOLI

Si è tinto del giallo dellebandiere Coldiretti il civico 76

di Viale Pietro Tomei a Tivoli, dovesi è svolta l’inaugurazione deinuovi locali, alla presenza di unfolto numero di soci, dei dirigentiprovinciali dell’Organizzazione edel Sindaco Giuseppe Proietti.“È un’inaugurazione che diventamotivo di compiacimento – haaffermato il Sindaco – in unmomento di forte crisi dove ci sitrova sempre dinnanzi a situazionidi chiusure di attività e trendnegativi. In ogni famiglia del nostroterritorio c’è da sempre un contattocon il mondo dell’agricolturae Coldiretti è un punto di riferimentofondamentale per i nostri cittadini”.“L’apertura di un nuovo locale èsempre un motivo di orgoglio inun’ottica di riassetto eriorganizzazione degli uffici – hacommentato il direttore

sperando che non sia troppo tardiper bloccare questo scempio delterritorio”.“La nostra posizione – affermaDavid Granieri presidente dellaColdiretti di Roma e del Lazio –sarà ferma e irremovibile, la tuteladel territorio costituisce unapriorità strategica per il nostrofuturo, abbiamo a cuore i nostriproduttori, il nostro territorio,l’ambiente che ci circonda cherappresenta il biglietto da visitaanche per la capitale e soprattuttola salute dei cittadini di oggie di domani”.

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VITERBO: QUI UNADELLE DUE IMPRESECHE HANNO AVUTODALL’ARSIALIL TERRENOIN AFFITTO

Èstato assegnato ad una nuovacooperativa, l’“Officina del

Gusto”, di giovani imprenditoriagricoli e aderente alla centralecooperativa UeCoop di Viterbodella Coldiretti della Tuscia, unodei due terreni consegnatidall’ARSIAL nell’ambito del bando“Terre ai giovani’.Andrea Renna, direttore dellaColdiretti di Viterbo hasottoscritto, così come previstodalle attuali normative, il contrattodi affitto con Zingaretti e ilcommissario dell’Arsial, AntonioRosati alla presenzadell’assessore alle politicheagricole della Regione Lazio,Sonia Ricci.L’affitto prevede un canone di2.890 euro l’anno, con pagamentiche saranno effettuati a partiredalla fine del quarto anno. Ladurata è di 15 anni, rinnovabile diulteriori 15 su richiesta delconcessionario. “Il Commissariodell’Arsial Rosati, che ringraziocome Coldiretti Viterbo – ha dettoRenna – ha permesso diconcretizzare quanto promessonei mesi scorsi ed in tempi rapidi.Si tratta di una risposta concretache apre, auspichiamo, un nuovocapitolo nel settore”. Il lottoconsegnato a Viterbo si trova nelcomune di Proceno. Si tratta di

un ex vigneto di 15,2 ettari, inlocalità Bacula.“In un momento particolarmentecomplicato per l’economiaagricola – ha sottolineato ilpresidente di Coldiretti Viterbo,Mauro Pacifici – è statosottoscritto un atto cherappresenta in modo pragmaticola possibilità di ridare speranza ecreare reddito e occupazione”.

responsabile del comitato per ilgemellaggio Valeria Cattaneo.Presenti Mauro Pacifici,presidente Coldiretti Viterbo e ildirettore Andrea Renna.“Sulla PAC che stadefinitivamente prendendo forma,possiamo dire che non è quellache avremmo voluto, ma èsenz’altro meglio di quanto siprospettasse nelle prime versioni.E se ciò è potuto accadere nonpossiamo nascondere che ilmerito è stato della pressanteazione che la nostraOrganizzazione ha fattoin questi anni a Bruxellese poi a Roma – ha detto Pacifici –Una battaglia che Coldirettiin perfetta solitudine hacombattuto, portando a casaun risultato importantea vantaggio delle vere impreseagricole del Paese”.

VITERBO: COLDIRETTIPRESENTE ALLAGIORNATA STORICADI “SANTA ROSA”

La Coldiretti di Viterbo nellagiornata dedicata alla

Macchina di Santa Rosa, inconcomitanza con ilriconoscimento mondialedell’Unesco, raccogliendo l’invitodel Prefetto di Viterbo, S.E.Antonella Scolamiero e delPresidente della Provincia,Marcello Meroi, ha messo inmostra e fatto apprezzare a tuttigli intervenuti il meglio delle

VITERBO: A FARNESELA NUOVA PACAL CENTRODELL’ATTENZIONE

Importante ed apprezzatoincontro, quello svoltosi aFarnese, per dare un quadro piùchiaro alla nuova PAC. Nell’ambitodelle attività legate al gemellaggiocon la città francese di Beaumontde Pertuis, Coldiretti Viterbo, incollaborazione con il comitato delgemellaggio e con il Comune diFarnese, ha organizzato unariunione utile a dare novità edindirizzi per la nuova PAC.Presso la sede della Riserva delLamone, sono intervenuti concommenti tecnici Andrea Fugarodella Coldiretti nazionale ed ilsegretario generale dell’Oma,l’Organizzazione mondialeagricoltori, Marco Marzano cheha illustrato le attività dellapropria struttura che lavoratramite la Fao e che anche nellaTuscia, grazie a Coldiretti, staimplementando diverse attività.A fare gli onori di casa il sindacodi Farnese, Massimo Biagini e la

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produzioni enogastronomichedella Tuscia.I rappresentanti delle istituzionipresenti hanno particolarmenteapprezzato la qualità dei prodottidel circuito di Campagna Amica eAgrimercato Tuscia.“Abbiamo voluto, in un giornodavvero storico per Viterbo e perla Macchina di Santa Rosa – hadetto il presidente Mauro Pacifici– dare il nostro modestocontributo, preparando unavetrina di primissimo piano per ilsettore agricolo della Tuscia”.Presente il Segretario NazionaleOrganizzativo, Dr. VincenzoGesmundo, che, per la primavolta, ha potuto ammirare laMacchina di Santa Rosa.“Ringraziamo il Dott. Gesmundoper aver raccolto il nostro invito –ha sottolineato il direttoreprovinciale di Coldiretti ViterboAndrea Renna – dialogando alungo con il Prefetto, il Presidentedella Provincia e le altre autorità,congratulandosi con ilresponsabile del Sodalizio deiFacchini e con il capo deiFacchini. A questi ultimi,Mecarini e Rossi, ColdirettiViterbo ha voluto donare unatarga in ricordo della storica datadel 3 settembre 2014. ComeColdiretti Viterbo abbiamoacquistato i biglietti per tutti inostri consiglieri provinciali oltreche per i dirigenti nazionali”.Dalla sede nazionale sonointervenuti i dirigenti Elsa Bigai,responsabile nazionale CaaColdiretti, Gianluca Lelli, CapoArea Economica e AngeloBarbieri, direttore nazionale Cai,consorzi agrari d’Italia e MassimoFerraro dell’OsservatorioCriminalità Agricoltura. Presenti,altresì, il presidente regionaleDavid Granieri ed il direttore AldoMattia insieme ai presidentiColdiretti di Frosinone e Latina,Vinicio Savone e Carlo Crocetti edi direttori di Frosinone-Latina,Saverio Viola, di Roma-Rieti,Gabriel Battistelli, il segretariogenerale dell’OMA

(Organizzazione MondialeAgricoltori) Marco Marzano con ilgià direttore di Coldiretti Viterbo,Ionio Massini.

LATINA: COLDIRETTILAZIO, ETICA EAMMINISTRAZIONENELLA QUINTAGIORNATA DIFORMAZIONE

Si è tenuta a Fossanova laV giornata di formazione di

Coldiretti Lazio dedicata al tema“Etica ed amministrazione”.Moderatore il direttore regionaledi Coldiretti Lazio, il frusinate,Aldo Mattia alla presenza di tutti idipendenti della Coldiretti delLazio e dei dirigentidell’Organizzazione.“Il tema – ha spiegato Mattia – èquantomai attuale oltre cheimportante. L’etica pubblicariguarda il bene della collettività, ilcosiddetto bene comune edè anzitutto interesse (ed ancheresponsabilità) dei cittadini, intesicome collettività”.Il Vescovo di Latina, Mons.Mariano Crociata ha reso unamirabile lezione, analizzando ilsistema pubblico edimprenditoriale troppo spesso“imbrigliato nelle magliedell’illegalità e delle inefficienze”.“I costi economici dellacorruzione sono così ingenti dadeterminare una grave perdita dicompetitività del Paese epericolose conseguenze sul

bilancio dello Stato” ha dettoancora Mattia.Ad aprire i lavori è stato ildirettore della Coldiretti diFrosinone e Latina, Saverio Violache ha organizzato l’evento. Asalutare la “famiglia Coldiretti” èstato il presidente provincialedella Coldiretti di Latina, CarloCrocetti.David Granieri, presidente dellaColdiretti Lazio, ha rimarcato ilruolo anche dell’Osservatoriocontro la criminalità in agricolturarecentemente istituito daColdiretti mentre Don PaoloCarlotti, ringraziando il vescovoper aver accettato l’invitoall’iniziativa, ha portato il propriocontributo ai lavori che hannoregistrato l’intervento anche delconsigliere ecclesiasticonazionale, Don Paolo Bonetti.“Una giornata – ha commentatoMattia – che ha permesso unariflessione utile anche a quantioggi governano la cosa pubblicain un’epoca in cui la disaffezionedei cittadini alle istituzioni e lalontananza dallo Stato hannoportato a un grave scollamentodel tessuto politico-sociale delPaese. L’urgenza di un’analisiconoscitiva delle criticità e deglielementi che contribuiscono adeterminare tale manifestazionepatologica delle attività dellepubbliche amministrazioni, percomprenderne le cause e tentaredi porre rimedi – ha conclusoMattia – ci ha portato a scegliereil tema e a rintracciare eventualirimedi come la selezione diamministratori capaci di nonessere influenzati oinfluenzabili”.Alla riunione hanno preso partetutti i dipendenti delle sedi lazialidi Coldiretti con a capo ipresidenti Vinicio Savone(Frosinone), Mauro Pacifici(Viterbo) e Crocetti (Latina) ed ildelegato del direttore regionaleMattia, Ivano Capannini con idirettori Viola, Gabriel Battistelli(Rieti e Roma) e Andrea Rennaper la sede di Viterbo.

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LATINA: CONDIFESALAZIO A VANTAGGIODELLE IMPRESEAGRICOLE

“Con il riconoscimento,anche da parte della

Regione, della personalitàgiuridica, il Condifesa Lazio èpronto per cimentarsi in unanuova e più complessa faseoperativa a vantaggio degliassociati e, comunque,di tutti gli imprenditoriagricoli laziali”.Così Saverio Viola, direttore dellaColdiretti Latina/Frosinone, nelsuo intervento durante laconferenza convocata percomunicare la nascita del nuovoorganismo nato dalla fusionedegli ormai ex Consorziprovinciali di Viterbo e Latina.Il Condifesa Lazio gestisce, perconto degli associati, politiche estrategie per la coperturafinanziaria, tramite lasottoscrizione delle più adeguatee vantaggiose polizzeassicurative, dei rischi inagricoltura derivanti dalleavversità atmosferiche, maanche dai rischi che dovesseroessere generati da improvvisedistorsioni delle dinamiche delmercato. “Associarsi alCondifesa Lazio significa snelliree accelerare la durata deiprocessi burocratici per ottenereil risarcimento dei danni.

Oggi Ministero e Regioni – hasottolineato Luca Bacchi,direttore del Condifesa –dispongono di somme irrisorieper poter indennizzare le aziendecolpite da calamità naturali e,generalmente, i tempi per laliquidazione delle somme sonobiblici. Il nuovo organismoregionale, invece, assicura,grazie alla forza finanziariagenerata dalla oculata gestionedelle quote associative, certezzae tempestività nella erogazionedei risarcimenti”.“Un raccolto perso – ha aggiuntoViola – viene indennizzato nelgiro di un paio di mesi,consentendo così all’impresaagricola danneggiata diricostituire in tempi brevissimi ilcapitale necessario afronteggiare la nuova campagnastagionale”. I numeri delCondifesa: oggi gli agricoltoriassociati nel Lazio sono oltre2.000, con una crescita del10%. Il valore delle produzionivitivinicole assicurate è passatoda 5 a 6 milioni di euro, mentreè salito da 65 a 71 milioni ilvalore complessivo delle altreproduzioni assicurate.Nella zootecnia, infine, il totaledel montepremi è passatoda 56 a 62 milioni.“La regionalizzazione delCondifesa e il superamentodella frammentazione provinciale– ha detto Carlo Giorgi,presidente del nuovo organismo– ci ha messo nelle condizionidi migliorare la nostra operativitàe i nostri servizi e di esserediventati, di fatto, l’interlocutoreprivilegiato tanto delle istituzioni,quanto delle compagnieassicurative”.“Al più presto – ha annunciatoSaverio Viola - avvieremo unacampagna di informazione perraggiungere tutti i produttori delLazio e metterli al corrente sullepiù adeguate ed efficacicoperture assicurativeanche a tutela delle produzioniorticole invernali”.

RIETI: PROTOCOLLOUECOOP ECREDITAGRI ITALIA

“La materia del credito –afferma Gabriel Battistelli,

direttore di Coldiretti Rieti – rivesteuna fondamentale importanza perla vita delle cooperative in quantol’accesso al mercato dei capitalirisulta assolutamente necessarioper la realizzazione di progetti disviluppo e di crescita”.Da queste necessità di vitaleimportanza per le cooperative, ènata l’esigenza di siglare unprotocollo tra UeCoop e CreditagriItalia, quale strumento operativoin grado di facilitare eaccompagnare in questi percorsile imprese cooperative e loroconsorzi. Il Protocollo è volto adinstaurare una collaborazionefinalizzata a favorire l’accesso al

credito ordinario e agevolato dellecooperative aderenti, eincentivarne lo sviluppo conprodotti dedicati ed un servizio diaccompagnamento e diconsulenza personalizzata inambito finanziario e creditizio.“Il modo di “fare credito” èprofondamente cambiato e quindil’approccio qualificato sviluppatoin collaborazione con un partnercome CreditAgri Italia rappresental’elemento distintivo rispetto alpanorama oggi presente”,continua Battistelli.CreditAgri Italia è una cooperativadi garanzia fidi, vigilata dallaBanca d’Italia (Ente Intermediario

NOTIZIE DALLE PROVINCE

Finanziario iscritto all’ex art. 107TUB Elenco speciale n. 19556.0),che attraverso una rete di risorseprofessionale dedicate edaltamente qualificare, si occupadi assistenza e consulenzatecnico- finanziaria non solo inagricoltura ma anche a favore delmondo della cooperazione ingenere. Tutto ciò avviene ancheattraverso un ampio sistema diconvenzioni col sistema bancarioche CreditAgri Italia ha messo inatto, che vede coinvolti i principaliistituti di credito nazionali e locali,in grado di offrire specificiprodotti creditizi appositamentestrutturati a condizioniinteressanti riservate allecooperative associate perrispondere meglio alle loroesigenze.Per maggiori approfondimenti supotenzialità e prodotti adisposizione, anche attraversoun’analisi “personalizzata” dellasituazione finanziaria dellecooperative, è possibile contattaregli uffici della Coldirettidella provincia.

dell’Organizzazione – cheesistano gli elementi per unriesame degli stessi al fine dirichiedere una rettifica ol’annullamento delle sommerichieste. A tal fine si invitanotutte le aziende assuntrici dimano d’opera agricola che hannoricevuto o riceveranno un“Atto di accertamento” a recarsipresso gli uffici Coldiretti che simettono a disposizione per unaapprofondita analisi dell’attostesso e per valutare le azioni damettere in campo.

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aziende agricole interessate sonotutte quelle che hanno assuntomanodopera agricola nel periodocompreso tra il 2009 ed il 2013incluso e le verifiche riguardano idati dichiarati nelle denuncetrimestrali (DMAG) degli operai.In base all’azienda agricola dagliaccertamenti emergerebberodelle maggiori somme da pagareche variano da qualche centinaiodi euro ad oltre 22 mila euro.“La Coldiretti ha esaminatoalcuni accertamenti e riteniamo– affermano i tecnici

RIETI: DALL’INPSAVVISI DIACCERTAMENTOALLE IMPRESEAGRICOLE

Numerose aziende agricolestanno ricevendo, o hanno

ricevuto, dall’INPS di Rieti degli“Atti di accertamento di maggiorisomme dovute” a seguito diverifiche effettuate d’ufficio. Le

RIETI: ALLA SAGRADELL’AMATRICIANAPER I 60 ANNIDI EPACA

Pasta, guanciale, pomodoro,pecorino romano e

peperoncino sono i sempliciingredienti per un piatto che daAmatrice è diventato uno deipiatti più famosi d’Italia,indissolubilmente legato alterritorio, l’Amatriciana. Alcunistorici amavano definirlo il piattodel “fischio” perché se si succhiacon troppa frenesia il boccone, ilbucatino, intriso di sugo, fischia;elemento folcloristico, divertenteper i bambini ma poco adatto agliaffezionati del galateo. Il 30 e 31agosto si è tenuta la 48° edizionedella sagra dedicata alla pastaall’amatriciana con il centro

storico della cittadina allestito constand enogastronomici doveassaggiare numerosi prodottidella tradizione laziale e sabina inparticolare, oltre ad apprezzarel’opera di numerosi artigiani. Inquesto clima festoso ancheColdiretti, con lo stand dell’Epacaper festeggiarne il 60°anniversario. Alla presenza deifunzionari del territorio, deldirettore Epaca Mario Cristofori edel direttore provinciale dellaColdiretti di Rieti GabrielBattistelli, numerosi cittadini sisono avvicinati chiedendoinformazioni e delucidazioni sullapropria situazione pensionistica esull’attività del patronato. Unmomento importante di confrontoe di ascolto della cittadinanzamolto gradito e pieno di contenutiche sicuramente verrà ripropostoanche in altre occasioni e in altremanifestazioni.

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COLDIRETTI VITERBO: LE BELLEZZEAGROALIMENTARI DELLA TUSCIAFANNO BRECCIA A BRUXELLES

FondazioneCampagna AmicaVia Nazionale 89aTel. 06/489931campagnamica.it

Le imprese legate al circuito diCampagna Amica ed

Agrimercato Tuscia sono stateprotagoniste a Bruxelles.Nell’ambito della iniziativa volutae realizzata dal sindaco diMontalto di Castro, Caci, infatti, laColdiretti di Viterbo, conAgrimercato Tuscia, è stataprotagonista con il meglio dialcune delle produzioni dellaTuscia che hanno arricchito econtribuito a rendere ancor piùsuggestiva l’iniziativa pressol’espace del Monte dei Paschi diSiena nella capitale belga.“Occasioni come questa vannocolte per la più sana sinergia tesaa far conoscere le eccellenze delterritorio viterbese dal punto divista dell’enogastronomia insiemea quelle artistiche e storichecome il museo di Vulci”ha detto il presidente dellaColdiretti di Viterbo, MauroPacifici, che, con il direttoreAndrea Renna è stato presentealla manifestazione conclusivadella missione presso la sede delParlamento Europeo.“Grazie ai nostri progetti legati aCampagna Amica, abbiamo inquesti anni concertato una offertasempre più apprezzata che,anche durante il meeting,mirabilmente organizzatodall’ambasciata italiana aBruxelles, sono stati moltoapprezzati. Abbiamo ancherimarcato che l’anno prossimo– ha concluso Pacifici – nellaTuscia sarà «L’anno degliEtruschi» e per questo si dovràpredisporre un’adeguata offertacon dinamiche nuove cheuniscano soggetti privati epubblici per nuovi scenari”.Insieme a Pacifici e Renna erano

presenti il neo responsabile dicomprensorio della Maremma,Claudio Calevi, ed il presidentedella sezione di Montalto diCastro, Giuseppe Mariotti che,per l’occasione, è statoaccompagnato dal consigliereprovinciale di Coldiretti Viterbo,David Graziotti."Un’occasione importante – hacommentato Renna – che hapermesso alla nostra struttura dipoter pianificare con l’Arsial e laRegione Lazio incontri e prossimeoccasioni di valorizzazione delleproduzioni locali. Grazie adAntonio Rosati, oggi a capo diArsial, la struttura sta dando consempre maggiore frequenza lerisposte attese dalla nostraOrganizzazione e, più ingenerale, dal territorio dellaTuscia. Questa sinergiarappresenta la risposta miglioreanche per le attività future che,prima nella nostra regione, e poianche all’estero, possono

permettere di alzare l’asticelladell’offerta turistica edenogastronomica della Tuscia inun momento in cui la domanda èdavvero vivace. I presupposti,come è emerso anche nelmeeting, ci sono tutti e la baseper l’avvio di progetti di partenzasono già state gettate. Occorresolo lavorare insieme convirtuosità e pragmatismo”.Il buffet organizzato da Coldirettied Agrimercato è stato possibilegrazie alle imprese di MecarelliCesare (nocciole); Onofri Carla(vino, nocciole); Reda Giuseppina(succhi di frutta) BelcapoLeonardo (olio, vino); GiulianiMarino (miele, legumi); Del RioGianluca (formaggio); IngegneriLuca (marmellate e patè) CapatiDanilo (farine); Tenuta Casciani(vino, olio); Di MarcantonioAntonella (lumache); AquilaniArmando (pasta, legumi);F.lli Stefanoni (salumi)e Pasqualini Gisella (olio).

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EPACA ROMA ALLA 53ª SAGRA DELL’UVADI CERVETERI PER FESTEGGIAREI 60 ANNI CON CAMPAGNA AMICA

Campagna Amica e lo standdell’Epaca per festeggiarne il 60°anniversario”. Alla presenza deifunzionari del territorio e deldirettore Epaca Roma MauroZalabra, numerosi cittadini sisono avvicinati chiedendoinformazioni e delucidazionisulla propria situazionepensionistica e sull’attivitàdel patronato.Un momento importante diconfronto e di ascolto dellacittadinanza molto gradito e pienodi contenuti che sicuramenteverrà riproposto anche in altreoccasioni e in altre manifestazioni.

spostamento del Mercato diCampagna Amica dalla ormaiconsolidata location della Cantinadi Cerveteri al centro del paese edella manifestazione. “Una festaveramente da vivere appieno intutto e per tutto – affermaMaurizio Papa, responsabileColdiretti del Comprensoriodell’Agro Romano – rivolta adogni tipologia di pubblico, dai piùpiccoli fino ai più anziani, doveassaggiare numerosi prodottidella tradizione romana e lazialeoltre ad apprezzare l’opera dinumerosi artigiani. In questoclima festoso anche il Mercato di

Edizione numero 53 dellaSagra dell’Uva e del Vinodei Colli Ceriti,l’appuntamento piùimportante del calendariodegli eventi ceretani, nelsegno della tradizione allariscoperta delle radici di

Cerveteri e di questa stessafesta che nasce nel 1961 ad

opera dell’Ente Maremma conl’obiettivo di far conoscere lepregiate qualità delle uve locali.Un evento unico nel suo genereche ha visto tra le tante novitàinserite nel lungo programmaallestito per l’occasione, lo

Oltre 2000 bistecche,arrostite su griglie

giganti hanno sancito ilgrande successo per iltradizionaleappuntamento con laSagra della BisteccaChianina di Collevecchio di

Rieti, organizzato

allevato nel nostro territorio,promuove anche il consumoconsapevole dei prodottidel territorio e far riscoprireai partecipanti i gustie i sapori delle eccellenze dellanostra provincia,il tutto accompagnatoogni sera da musica e danze.

BAGNO DI FOLLA ALLA SAGRADELLA BISTECCA DI COLLEVECCHIO

dall’azienda agricola PlacidiVittorio.Giunta all’undicesima edizione,nei quattro giorni di festaè stato possibile gustare labistecca reatina cottarigorosamente sulla brace che haesaltato il buon sapore dellacarne di bovino di razza chianina

Dopo la pausa estivaha riaperto i battenti

il Mercato di CampagnaAmica della Coldirettidella Tuscia, in LargoBenedetto Crocea Viterbo.L’abitudine, ormaiconsolidata, e sempre più

apprezzata dell’incontro traimprenditori agricoli e cittadini-consumatori, continuerà epermetterà di far trovare in piazzail meglio delle produzioni dellaTuscia e del Lazio, grazie adAgrimercato Tuscia e agli

Viterbo, è stato sempre adisposizione di tutti i cittadini e inmoltissimi casi anche dei tantituristi presenti nel capoluogo, eormai rappresenta unappuntamento fisso per la spesasettimanale dei viterbesi.“Sono certo – ha detto AndreaRenna, Direttore Coldiretti Viterbo– che anche quello di LargoBenedetto Croce continueràa registrare consenso tra iconsumatori diventando unulteriore momento di aggregazioneoltre che un valido supporto perdiffondere le nostre progettualità”.

VITERBO: TORNA IL MERCATODI CAMPAGNA AMICADI LARGO BENEDETTO CROCE

imprenditori del Circuito diCampagna Amica.“Diffondere il meglio delleproduzioni eno-gastronomichedelle nostre imprese – ha detto ilPresidente di Coldiretti Viterbo,Mauro Pacifici – è per noi unanaturale declinazione di uno deisegmenti del progetto di Coldirettilegato a Campagna Amica”.Durante l’estate, l’altro Mercatodi Campagna Amica che si èsvolto ogni sabato mattina inViale F. Baracca n. 81, dalleore 8,00 alle ore 13,00, pressoil piazzale della sede di Coldiretti