nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo...

16
M E N SILE DIN FO RM AZIONE TECNICO PROFESSIONALE DELLA CONFEDERAZIONE IT ALIANA AGRICOL TORI - CIA AL T A LO M BARDIA nuova agricoltura n°1 Gennaio 2016 Autorizz. Trib. Como 8/77 del 6/4/77 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1, comma 1, DCB Como” - Prezzo dell’abbonamento: Italia Euro 5,50 05 06

Transcript of nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo...

Page 1: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

MENSILE D’INFORMAZIONE TECNICO PROFESSIONALE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI - CIA ALTA LOMBARDIA

nuova agricolturan°1 Gennaio 2016

Autorizz. Trib. Como 8/77 del 6/4/77 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1, comma 1, DCB Como” - Prezzo dell’abbonamento: Italia Euro 5,50

05 06

Page 2: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

02

nuova agricoltura

EDITORIALE

Di Peppino Titone

SOMMARIONon e’ un paese per giovani

nuova agricolturaMensile d’informazione tecnico professionale dellaConfederazione Italiana Agricoltori - CIA Alta Lombardia

Direttore responsabile: Peppino Titone (e-mail: [email protected])

Edito da: CO.S.AGR.I. S.c.r.l. - Como via Morazzone, 4

Redazione: Como, via Morazzone, 4Tel. 031.26.45.61 - Fax 031.30.76.55

Stampa: Rindi

Abbonamento annuale Italia: Euro 5,50Spedizione in abbonamento postale 45%Art. 2 comma 20/b - Legge 662/96.Domanda di iscrizione al Registro degli Operatori diComunicazione (R.O.C.) presentata in data 09/01/2002.

Sedi C.I.A.:Como - Via Morazzone, 4 Tel. 031.26.45.61 - Fax 031.30.76.55

Merate - Via Statale, 5R - Tel. 039.99.00.553 - Fax 039.99.00.193

Appiano Gentile - Via Volta, 24 Tel. 031.97.03.79/031.97.03.80 - Fax 031.35.33.392

Sondrio - Via Nazario Sauro, 44 Tel. 0342.21.75.63 - Fax 0342.21.42.91

Merone - Via Pertini, 1 Tel. 031.61.73.93 (Inac) Tel. 031.651743 (Cia) - Fax 031.61.84.928

Gorle - via Roma, 85 - Tel. 035.214247 - Fax 035.222017

Comerio - via Piave, 16 - Tel. e Fax 0332.732376

“Si fa credito solo agli ottantenni ac-compagnati dai genitori”. Chissà quan-ti avranno letto una frase simile su un cartello messo in bella mostra dentro una delle tante osteria di una volta: una di quelle spiritosaggini da strapaese per dire che in quell’esercizio non si fa-ceva credito a nessuno.Un messaggio simile, ma senza alcuna pretesa umoristica, è quello che tro-viamo, leggendo in filigrana il bando dell’operazione 6.1.01 del PSR: ““Incen-tivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori”, laddove gli incentivi - o sarebbe meglio dire, le regalie -sono previsti ma a con-dizione che il richiedente sia titolare di un’aziende ben avviata ma costituita da non più di dodici mesi; che l’azienda al momento della domanda sia in grado di produrre un considerevole reddito e che il giovane aspirante agricoltore abbia la qualifica di imprenditore agri-colo professionale quasi ancor prima di essere imprenditore: insomma, un vero e proprio ossimoro. Obiettivo dell’ope-razione 6.1.01 non sembra tanto quello di incentivare la nascita di nuove im-prese agricole (ben altro servirebbe a tal fine), quanto piuttosto quello di elargire una cospicua mancia di 30 mila Euro in montagna, di 20 mila nelle altre zone, a quei giovani che decidono di intraprendere la carriera di imprendi-tori agricoli. Non male, si dirà. Si, ma a

quali condizioni?Le prime condizioni sono quelle di ave-re un’età compresa fra i 18 e i 40 anni e di essersi insediati in azienda come imprenditori da non più di 12 mesi. Fin qui, tutto sommato, nulla di ché. Sen-nonché, passando al punto 3 del quarto paragrafo che elenca le condizioni per partecipare al bando, troviamo inoltre che per poter presentare la domanda i nostri giovani devono condurre, all’at-to della presentazione della domanda, un’azienda agricola con dimensione economica, misurata in termini di Pro-duzione Standard compresa, fra i 12 e i 200 mila Euro per le aziende ubicate in zona montana; compresa fra i 18 e i 200 mila Euro per le aziende ubicate in altre zone. Il fatto che il bando preveda un griglia di selezione atta ad escludere quei progetti non idonei a produrre un adeguato livello di reddito, non è cer-tamente motivo di scandalo. Anzi! Risulta semmai più difficile compren-dere in base a quale insondabile logica si sia deciso di tagliare anche i progetti di quei giovani imprenditori titolari di aziende capaci di realizzare livelli di produzione superiore ai 200 mila Euro, ai quali andrebbe semmai raddoppiato il premio.A prescindere dai valori limite in cui sono stati apposti i paletti, però, è il particolare metro di misura adottato: la Produzione Standard, che dimostra

2 Non e’ un paese per giovani

3 Incentivi ai giovani per la costituzione di aziende agrico-le, pubblicato il bando della Misura 6 Psr

4 Misura Investimenti campagna 2015-2016 per il settore vitivinicolo

5 PSR 2014-2020 approvazione del bando anno 2016 per la misura 10 - sottomisura 10.1 «Pagamenti per impegni agro - climatico - ambientali»

6 Agricoltura Bio: approvata la Misura 11 Psr, stanziati 12 milioni di euro

Stato-Regioni, ok a misure su Piano assicurativo, consu-lenza e condizionalità in agricoltura

7 Piano Assicurativo Agricolo Nazionale: il testo del decre-to ministeriale non ci convince

Lombardia, Fava sul piano assicurativo agricolo 2016: schema di decreto bocciato, ecco le nostre proposte

8 Cinghiali, Fava: presto provvedimento per gestione specie

Le osservazioni del “Comitato per la difesa dei danni degli ungulati” al PFVR

9 Fisco, ecco le novità del 2016

I titoli della Pac

Imu e Irap agricole

Altre novità fiscali

10 Mipaaf: le agevolazioni per il settore primario contenute nella Legge di Stabilità

Riesumare Federconsorzi? Per Cia e Agrinsieme sarebbe un grave scandao

11 Iscritti nella riserva regionale nuovi diritti reimpianto per vini DOP e IGP

Approvato decreto su nuovo sistema di autorizzazione impianti viticoli

12 Assemblea di Donne in Campo Lombardia: bilancio attività, progetti futuri e nuove nomine

Credito: siglata la convenzione Cia-Cooperfidi. Nuove opportunità per le imprese agricole

I Biomass Days di Aiel a Progetto Fuoco, dal 24 al 28 febbraio 2016 alla Fiera di Verona

13 Indagine conoscitiva sul gasolio agricolo

14 Varata dalla Giunta lombarda bozza di regolamento della Banca della Terra

Per il Tar fondati i dubbi di legittimità sull’Imu agricola. Ora si attende la Corte Costituzionale

15 Nitrati, approvata proroga dei termini del Programma di Azione regionale

On-line l’elenco regionale delle imprese agromecca-niche

Page 3: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

03

nuova agricoltura

quanta superficiale conoscenza vi sia nei piani alti dei palazzi regionali ri-guardo a quella che è la reale condizio-ne dell’agricoltura regionale. E’ il caso di osservare, infatti, che la Produzione Standard, così come la in-tende Regione Lombardia, misura si la redditività dell’azienda, tenendo, però, in considerazione esclusivamente le produzioni primarie, ovvero le quan-tità di cereali, di ortaggi, di foraggi prodotti piuttosto che il numero di animali allevati. Per quanto riguarda il valore aggiunto rappresentato dalle trasformazioni in azienda delle materie prime (produzione di formaggi, di sa-lumi, ecc.), dalla vendita diretta, dalle attività connesse quali l’agriturismo, la manutenzione del territorio, in altri ter-mini, per quanto riguarda tutte quelle attività che consentono oggigiorno al giovane - o non giovane - aspirante im-prenditore agricolo di ricavare un livel-lo di reddito compatibile con gli inve-stimenti impegnati, tutto ciò non incide minimamente ai fini del calcolo della Produzione Standard. Ragionando in questo modo potrà quindi accadere - come di fatto accade - che interessan-tissime start up, bellissimi progetti, per realizzare i quali troviamo dei giovani preparati, disposti ad intraprendere e ad impegnare anche ingenti somme di

denaro risultano escluse dalle misure incentivanti la nuova imprenditoria o gli investimenti aziendali. E in molti di questi casi, ciò accade proprio per il modo strampalato con il quale la no-stra burocrazia regionale pretende di misurare la redditività delle aziende agricole: quella Produzione Standard che, come abbiamo detto, non tenen-do in alcun conto l’enorme valore ag-giunto rappresentato dalle molte at-tività connesse realizzabili nell’ambito agricolo, esclude da queste misure la gran parte delle nostre aziende a voca-zione multifunzionale.E’ come se una sorta di super buro-crate avesse d’improvviso deciso di spostare le lancette d’orologio della nostra agricoltura indietro di quindi-ci anni, cancellando con un tratto di penna quel decreto legislativo n. 228 del 2001, meglio noto come “Legge di orientamento in agricoltura”, gra-zie al quale migliaia di aziende sono riuscite in tutti questi anni, malgrado tutto, a mantenere le proprie posizio-ni di mercato. Se esistesse da parte del legislatore regionale la benché minima consapevolezza dei danni che certe scelte possono produrre su al-cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-

trebbe anche immaginare che esista a monte di tali scelte una vera e propria strategia per riuscire a far fuori, defini-tivamente, quel poco di agricoltura che si ostina a rimanere in queste zone. Ma dubitiamo che esista tale consapevo-lezza. Eppure, com’è possibile leggere in altro modo la scelta di escludere dai contributi della misura 13 (l’indennità compensativa per le zone montane), le aziende agricole che conferiscono il proprio bestiame nelle cosiddette ATI (associazioni temporanee di imprese); come si può interpretare la scelta di apporre quell’assurda griglia di sele-zione che è stata apposta per tagliar fuori dalla misura 4 (investimenti azien-dali) il 100% di aziende ad indirizzo multifunzionale; come si fa a non com-prendere che il venir meno degli aiuti della vecchia misura 214 per il mante-nimento dei pascoli sottrarrà proprio alle aziende di montagna in molti casi oltre il 50% degli aiuti comunitari, e che in conseguenza di ciò molte di queste usciranno a breve dal mercato. Come si fa,infine, a non comprendere che una volta morte queste aziende, non ve ne saranno di altre ad occupare il loro spazio, perché dopo qualche anno di questa cattiva politica non esisterà più alcuno spazio da coltivare nelle nostre montagne e nelle nostre vallate.

Incentivi ai giovani per la costituzione di aziende agricole, pubblIcato Il baNdo della MIsura 6 psrLa Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia, con decreto n. 11437 del 16 dicembre 2015 pubblicato sul Bol-lettino Ufficiale di Re-gione Lombardia (BURL) serie ordinaria n. 52 del 22 dicembre 2015, ha approvato il bando relativo all’Operazione 6.1.01 “Incentivi per la costituzione di nuove aziende agri-cole da parte di giovani agricoltori” del Programma di Sviluppo Rurale 2014- 2020 (Misura 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”).Le risorse complessive disponibili ammontano a 23.000.000,00 euro. Con il decreto si è inoltre stabili-to che esclusivamente per il primo periodo di presentazione delle do-mande, ossia dal 22 dicembre 2015 alle ore 12,00 del 29 gennaio 2016,

nell’indisponibilità, fino al 30 gennaio 2016, della compilazione informatica del “Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola”, lo stesso dovrà essere compilato per via

telematica successivamente e co-munque entro le ore 12,00 del 18 febbraio 2016, pena la non procedi-bilità all’istruttoria della domanda di premio presentata.Possono presentare domanda i gio-vani agricoltori che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola, in qualità di: a) titolare di una impre-sa individuale, b) rappresentante le-gale di una società agricola di per-sone, capitali o cooperativa. Il primo insediamento deve avvenire in una impresa o in una società di cui alle precedenti lettere a) e b) che abbia

nel territorio della regione Lombar-dia: - il centro aziendale, se esisten-te, costituito dagli edifici rurali indi-cati nel fascicolo aziendale; - almeno il 50 % della superficie agricola utiliz-zata (SAU) aziendale.La domanda può essere presentata dal giorno 22 dicembre 2015 alle ore 12,00 del 29 dicembre 2017. Tuttavia, al fine dell’istruttoria delle domande e della redazione delle graduatorie, la presentazione delle domande è suddivisa in otto periodi come indi-cato nel bando integralmente con-sultabile al link:

Page 4: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

04

nuova agricoltura

MIsura INvestIMeNtI caMpaGNa 2015-2016 per Il settore vItIvINIcoloLa Giunta Regionale con delibera 30 novembre 2015 n. X/4411 ha approvato i criteri della misura Investimenti, in applicazione del Piano Nazionale di Sostegno nel settore vitivinicolo, per la realizzazione di investimenti materiali o immateriali.

Chi può presentare domanda? 1. Imprenditori agricoli singoli o associati. Per la definizio-

ne di imprenditore agricolo si fa riferimento all’articolo 2135 del codice civile.

2. Società di persone e capitali esercitanti attività agricola. 3. Imprese di trasformazione che utilizzano materia prima

di provenienza extra aziendale per più di 2/3 4. Cooperative agricole, e cooperative sociali che svolgo-

no prevalentemente attività agricola e che commercia-lizzano e trasformano prevalentemente materia prima conferita, per obbligo statutario, da produttori di base soci dell’impresa stessa.

Azioni ammissibili A. opere di miglioramento fondiario di natura straordinaria:1. nuova costruzione, ristrutturazione, restauro o risana-

mento conservativo di fabbricati rurali al servizio dell’a-zienda vinicola;

2. nuova costruzione, ristrutturazione, restauro o risana-mento conservativo di fabbricati adibiti alla trasforma-zione;

3. nuova costruzione, ristrutturazione, restauro o risana-mento conservativo di fabbricati alla commercializza-zione e/o vendita diretta dei prodotti vinicoli;

4. nuova costruzione, ristrutturazione, restauro o risana-mento conservativo di strutture di stoccaggio dei pro-dotti della produzione vinicola;

5. nuova costruzione, ristrutturazione, restauro o risana-mento conservativo di fabbricati adibiti a sale di degu-stazione; 6. nuova costruzione, ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati adibiti a uffici aziendali.

B. Acquisto e/o realizzazione di impianti e acquisto di do-tazioni fisse, ossia installate in modo permanente e dif-ficilmente spostabili, per:

1. produzione, lavorazione e conservazione dei prodotti

vinicoli; 2. trasformazione e commercializzazione e/o vendita di-

retta dei prodotti vinicoli; C. Acquisto di recipienti per l’affinamento del vino in legno, in acciaio e in vetroresina, compresi loro eventuali supporti quando necessario.D. Acquisto di macchine e/o attrezzature mobili innovati-ve dal punto di vista dell’efficienza lavorativa, dirette a mi-gliorare il rendimento globale dell’imprese sia dal punto di vista economico che energetico utilizzate in cantina o in magazzino in tutte le fasi di produzione, di imbottigliamen-to e di immagazzinaggio del mosto/vino.E. Allestimento di punti vendita al dettaglio: l’acquisto di mobili e attrezzature, (compresi gli elettrodomestici dedi-cati quali lavastoviglie e frigoriferi) è consentito solo fino ad un massimo del 10% degli interventi previsti per le azioni A.3 nel limite delle normali dotazioni standard escludendo attrezzature particolari di design/ lusso ed extra lusso.F. Allestimento di sale degustazione: l’acquisto di mobili e attrezzature, (compresi gli elettrodomestici dedicati quali lavastoviglie e frigoriferi) è consentito solo fino ad un mas-simo del 10% degli interventi previsti per le azioni A.5 nel limite delle normali dotazioni standard escludendo attrez-zature particolari di design/ lusso ed extra lusso.G. Dotazioni utili per l’ufficio quali acquisto di pc per po-stazioni fisse, stampanti, fax, scanner, arredi e/o mobili per ufficio; acquisto di software gestionali per l’ufficio e la can-tina; l’acquisto di mobili e attrezzature) è consentito solo fino ad un massimo del 10% degli interventi previsti per le azioni A.6, nel limite delle normali dotazioni standard escludendo attrezzature particolari di design/ lusso ed ex-tra lusso.H. Creazione e aggiornamento di siti internet dedicati all’e-commerce.

Contributo:La spesa ammissibile per la realizzazione di investimenti materiali e immateriali non può essere inferiore a 5.000,00- e non può essere superiore a 200.000,00-. Il contributo erogabile è pari al 40% della spesa ammissibile effettiva-mente sostenuta, IVA esclusa, quindi l’importo del contri-buto potrà essere compreso tra 2.000,00 - e 80.000,00-.

Page 5: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

05

nuova agricoltura

psr 2014-2020 approvazione del bando anno 2016 per la misura 10 - sottomisura 10.1 «pagamenti per impegni agro - climatico - ambientali»

Con il decreto di approvazione del bando anno 2016 per la misura 10 - sottomisura 10.1 «Pagamenti per impegni agro - climatico - ambientali», contenente vengono definiti gli elementi che costituiranno la circolare attua-tiva.

La misura 10, sottomisura 10.1, è articolata come segue:10.1.01 Produzioni agricole integrate10.1.02 Avvicendamento con leguminose fo-raggere10.1.03 Conservazione della biodiversità nelle risaie10.1.04 Agricoltura conservativa10.1.05 Inerbimenti a scopo naturalistico10.1.06 Mantenimento di strutture vegetali lineari e fasce tampo-ne boscate realizzate con le operazioni 4.4.01 e 4.4.02 (NON AT-TIVATA NEL 2016)10.1.07 Mantenimento funzionale delle zone umide realizzate con l’operazione 4.4.02 (NON ATTIVATA NEL 2016)10.1.08 Salvaguardia di canneti, cariceti, molinieti10.1.09 Salvaguardia di coperture erbacee seminaturali10.1.10 Tecniche di distribuzione degli effluenti di allevamento10.1.11 Salvaguardia di razze animali locali minacciate di abban-dono10.1.12 Salvaguardia di varietà vegetali minacciate di abbandono

TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE:La domanda di aiuto deve essere presentata esclusivamente per via informatica, seguendo le modalità descritte nel bando, A PAR-TIRE DAL 31 MARZO 2016 ED ENTRO IL 15 MAGGIO 2016.In caso di presentazione in ritardo della domanda elettronica:• si applica una riduzione del contributo pari all’1% per ogni

giorno lavorativo di ritardo, degli importi ai quali il beneficia-rio avrebbe avuto diritto se avesse presentato la domanda in tempo utile;

• seilritardoèsuperiorea25giornidicalendarioladomandaè irricevibile e all’interessato non è concesso alcun aiuto o so-stegno.

Ne consegue che il termine ultimo per la presentazione della DO-MANDA ELETTRONICA CON RIDUZIONE è il 9 GIUGNO 2016

MODALITA’ DI FIRMA DELLA DOMANDALa domanda deve essere sottoscritta con firma elettronica ai sensi del D.lgs n. 82/2005 mediante l’utilizzo di dispositivi per fir-ma elettronica avanzata (quali ad es. CRS/CNS associate a PIN - cosiddetta firma debole) o con dispositivi per la firma digitale (cosiddetto sistema di firma forte rilasciata da Ente certificatore). Invitiamo pertanto tutti gli interessati a richiedere presso le ASL di competenza, qualora già non l’avessero, il rilascio del PIN colle-gato alla propria CRS/CNS.

ALTRE IMPORTANTI INFORMAZIONI DI MISURA- AmpliamentiDurante il periodo d’impegno (5 o 6 anni a seconda delle opera-zioni) è consentito nell’ambito della medesima operazione, am-

pliare le superfici richieste a premio rispetto a quelle indicate in domanda. Tale ampliamento è possibile a seguito di acquisizione di nuove su-perfici o per inserimento a premio di superficie aziendale precedentemente non richiesta a pre-mio. L’ampliamento verificatosi successivamente alla presentazione della domanda di Misura 10 per un dato anno diventa efficace ai fini del pa-gamento del premio a partire dall’annualità suc-cessiva. In caso di ampliamento della superficie richiesta a premio, la scadenza degli impegni

rimane comunque fissata a partire dall’anno di prima adesione alla Misura. Per assicurare l’efficacia e la finalità ambientale degli impegni, l’ampliamento della superficie è consentito a condizione che la durata degli impegni sulla superficie così rideterminata e richiesta a premio sia pari ad almeno 3 anni rispetto alla scadenza della Misura.

- Adesione a nuove operazioniDurante il periodo d’impegno è consentito anche aderire a nuo-ve operazioni, in aggiunta a quelle attivate attraverso la doman-da iniziale. In questo caso, la scadenza degli impegni relativi alle nuove operazioni decorre a partire dal primo anno di adesione a ciascuna di esse.

- Trasformazione degli impegni da Misura 10 verso altre operazio-ni/Misure PSR (Reg. UE n. 807/2014 artt. 14 e 15)Per trasformazione di impegno si intende la cessazione degli impegni assunti dal beneficiario di una operazione/Misura e la contestuale adesione ad impegni di un’altra operazione/Misura che risultino avere effetti benefici per l’ambiente significativa-mente superiori a quelli che vengono cessati. La trasformazione dell’impegno non comporta la restituzione dei contributi prece-dentemente percepiti e può avvenire in uno qualsiasi degli anni di impegno.Il nuovo impegno deve essere assunto per l’intero periodo spe-cificato nella pertinente operazione/Misura, indipendentemente dal periodo per il quale l’impegno originario è già stato eseguito. La trasformazione di impegno deve essere richiesta per iscritto a Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura e autorizza-ta dalla medesima.

- Trasformazione degli impegni tra operazioni della Misura 10NON sono ammesse trasformazioni di impegni tra le diverse ope-razioni della Misura 10.

- Trasformazione degli impegni da operazioni della Misura 10 ver-so altre Misure PSR 2014-2020E’ consentito trasformare gli impegni assunti ai sensi di una qual-siasi operazione della Misura 10, in impegni della Misura 11 ”Agri-coltura biologica”.

- Adeguamenti di impegni in corsoQualora Regione Lombardia ritenesse necessario adeguare gli impegni previsti da una data operazione, l’impegno così modifi-cato va rispettato per la restante durata dell’impegno originario.

Page 6: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

06

nuova agricoltura

Approvata con Decreto n.11414 della Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia del 16 dicembre 2015, la Misura 11 del Psr dedicata al biologico. Il bando propone due diverse operazioni: 11.1.01 Conversione all’agricoltura biologica e 11.2.01 Mantenimento dell’agricoltura biologi-ca, che promuove l’introduzione e lo sviluppo di sistemi di coltivazione e allevamento che prevedono un impiego ri-dotto di sostanze per la difesa delle colture e la fertilità del terreno, limitandole ai prodotti consentiti dal metodo bio, finanziando gli impegni che i richiedenti assumonovolontariamente aderendo al metodo di produzione bio-logica in conformità ai regolamenti comunitari di settore. Per le nuove adesioni gli impegni decorrono dal 1 gennaio 2016 e si protrarranno per un periodo di 6 anni. Possono presentare domanda coloro che: risultano essere “agricol-tori in attività”; sono iscritti al registro regionale degli ope-ratori biologici entro il 31 Dicembre2015 e, al momento della domanda, sono già iscritti a tale elenco; hanno presentato notifica d’attività per l’iscrizione all’elenco regionale degli operatori biologici entro il 31 Di-cembre 2015; almomento della domanda sono in possesso del documento giustificativo rilasciato dall’Organismo di Controllo. Coloro che risulteranno ammessi ai benefici del-la Misura riceveranno, per ogni anno di impegno, un pre-mio per ettaro di superficie oggetto di impegno. Il premio compensa l’agricoltoreper i maggiori costi e/o i minori ricavi connessi all’attuazio-

ne della pratica agro-climaticoambientaleprescelta. L’ammontare complessivo del bando per il 2016 è pari a 12 milioni di euro.Le domande potranno essere presentate attraverso Sis.Co. (Sistema delle Conoscenze - Portale delle aziende agricole di Regione Lombardia) dal 31 marzo al 15 maggio 2016.I bando è pubblicato sul Burl del 22 e 23 dicembre.

Per approfondimenti:www.agricoltura.regione.lombardia.it

La Conferenza Stato Regioni ha ap-provato lo scorso 17 dicembre alcuni importanti provvedimenti relativi al settore agricolo. Si tratta in partico-lare del Piano assicurativo 2016, l’i-stituzione del Sistema di consulenza

aziendale in agricoltura, la ridetermi-nazione dei consumi medi dei pro-dotti petroliferi impiegati nei lavori agricoli e l’aggiornamento delle nor-me sulla condizionalità.Per quanto riguarda il Piano assicura-tivo, sono state consolidate le inno-vazioni introdotte negli ultimi anni, mirate a orientare le scelte degli agri-coltori secondo gli obiettivi fissati dal Programma nazionale di sviluppo ru-rale, approvato dalla Commissione europea lo scorso novembre. In parti-colare, è stato ampliato l’elenco delle colture assicurabili con l’inserimento di colture di recenteintroduzione come il goji, la quinoa, i funghi coltivati, la soia edamame ed il mango in Sicilia.Sono state ulteriormente specificate, inoltre, alcune colture già presenti nell’elenco, per consentire la stipula di polizze più aderenti alle esigenze delle imprese. Le colture da biomas-

sa sono state separate in graminacee autunno vernine, mais e sorgo, men-tre le insalate suddivise in lattuga, cicorie ed indivia. Per il settore zoo-tecnico, le novità riguardano l’intro-duzione della garanzia per la mancata produzione di miele a causa di eventi meteorologici avversi, l’ampliamento dell’elenco delle epizoozie assicurabi-li a carico degli allevamenti avicoli e le serre per fungicoltura tra le strut-ture assicurabili. È stata inoltre previ-sta un’agevolazione contributiva per i nuovi assicurati per i primi tre anni di adesione al sistema assicurativo, il termine di sottoscrizione delle poliz-ze a ciclo autunno-primaverile e delle colture permanenti è stato spostato dal 31 marzo al 30 aprile. Sono stati innalzati i tetti massimi ai parametri contributivi per nesti di vite, piante di vite Portinnesto, vivaidi Vite, e confermati quelli per il resto delle colture.

aGrIcoltura bIo: approvata la Misura 11 psr, stanziati 12 milioni di euro

stato-reGIoNI, ok a misure su piano assicurativo, consulenza e condizionalità in agricoltura

Page 7: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

07

nuova agricoltura

La Cia è critica sul documento “fat-to circolare” che non coglie le istan-ze avanzate più volte per rendere lo strumento assicurativo agevola-to più fruibile e corrispondente alle esigenze degli agricoltori.

Dall’ultima riunione della Conferen-za Stato-Regioni, dove era all’ordine del giorno la discussione in merito al parere obbligatorio sulle norme che costituiranno il Piano Assicurati-vo Agricolo Nazionale 2016, è uscito un documento, ora in nostro posses-so, che delinea una bozza di decreto ministeriale. Il testo purtroppo non coglie le criticità che erano state più volte evidenziate dalla Cia-Agricoltori

Italiani e dall’Associazione nazionale dei Condifesa.“Avevamo presentato poche pro-poste -sostiene la Cia- ragionevoli e recepibili, ovviamente tutte volte a rendere lo strumento assicurativo agevolato più fruibile e corrisponden-te alle esigenze degli agricoltori che si vogliono tutelare, ma nella bozza di decreto ben poco è stato inserito e si è voluto confermare l’impianto dello scorso anno.In sostanza la semplificazione che era stata richiesta per la determina delle procedure e delle rese, la flessibilità nella costruzione della tipologia assi-curativa e la revisione del meccanismo di definizione del contributo ammissi-

bile, formule di salvaguardia compre-se, sono rimaste lettera morta.Il rischio è che così si disincentivi il ricorso allo strumento assicurativo in un momento in cui si ha già chiara l’in-versione di tendenza seppur lieve, vo-lumi assicurati in calo nel 2015, men-tre invece l’obiettivo che ci vogliamo dare -conclude la Cia- è ampliare tut-to il sistema. Anche se arrivano segna-li, da parte dei dirigenti del Mipaaf che seguono il settore, che ipotizzano un qualche correttivo a inizio anno ac-quisiti i dati definitivi della campagna scorsa, non possiamo che esprimere le nostre perplessità per le scelte fat-te e la nostra preoccupazione sull’im-patto che potrebbero avere”.

«Devo bocciare sonoramente lo schema di decreto mini-steriale sul Piano assicurativo agricolo 2016, perché, anco-ra una volta, si lasciano le casse vuote per le assicurazioni agevolate sui rischi delle oscillazioni dei mercati. Siamo di fronte all’ennesima grave disattenzione nei confronti della situazione che stiamo vivendo, ma, evidentemente, per il Governo sono sufficienti gli applausi per l’abolizio-ne dell’Imu che gli stessi inquilini di Palazzo Chigi avevano imposto». Cosi’ l’assessore all’Agricoltura della Lombardia Gianni Fava richiama l’attenzione su un problema che col-pisce con sempre maggiore frequenza il mondo agricolo: la volatilità dei mercati, fenomeno che si aggiunge alle ca-lamità naturali e agli effetti dei cambiamenti climatici. Fava, in qualita’ di vice coordinatore della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e Province autono-me, ha scritto al presidente della Cpa, Leonardo Di Gioia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia.

LE PROPOSTE DELLA LOMBARDIA - L’assessore Fava avanza alcune osservazioni per migliorare la bozza del de-creto ministeriale. «Innanzitutto, ritengo che si debba con-sentire agli agricoltori una più libera scelta in merito alle avversità assicu-rabili - analizza l’assessore lombar-do - introducendo la possibilità per l’assicurato di scegliere almeno tre avversita’ tra quelle cosiddette ‹ca-tastrofali’, di frequenza e accessorie, nel loro insieme e senza limitazioni o condizioni». Da correggere nella bozza, per la Lombardia, anche il punto in base al quale si prevede che «nel caso in cui la spesa ammessa a contributo

delle polizze agevolate di cui all’articolo 3 comma 2 lettera c) sia inferiore al 75% del premio assicurativo, la stessa e’ incrementata fino al 75% del premio assicurativo». Come sottolinea Fava, ‹questa dicitura si traduce nel fatto che chi assicura la sua produzione nel miglior modo possibile, cioè con tutte le garanzie consentite, è fortemente penalizzato, in quanto andrebbe a ricevere un contributo proporzio-nalmente inferiore rispetto a chi invece assicura il minimo. Ne risulterebbe, a queste condizioni, un meccanismo non premiante per gli agricoltori a forte vocazione imprendito-riale».«Pertanto - specifica Fava - si chiede di elevare fino al 90 per cento del premio assicurativo la spesa ammessa a con-tributo».

EVENTI METEO - Fava chiede inoltre che il decreto mini-steriale sul Piano assicurativo agricolo introduca gli eventi ‹gelo’ e ‹colpo di calore e sbalzo termico’ tra gli ‹eventi di frequenza’ elencati al punto 1.2.2.1 dell’allegato 1 del pia-no. «Tale modifica - osserva Fava - risulta particolarmente importante per i produttori di mais a tutela del prodotto

nella fase di fioritura, fase del ciclo fenologico in cui il manifestarsi di tali avversita’ arreca ingenti danni».

ATTENZIONE ANCHE AL BIO - «Considerata la crescente diffusio-ne di produzioni biologiche - con-clude l’assessore -, si chiede una maggiore attenzione in merito alla determinazione dei prezzi massi-mi applicabili, ossia prevedere una maggiorazione del 50 per cento ri-spetto ai prodotti tradizionali».

pIaNo assIcuratIvo aGrIcolo NazIoNale: Il testo del decreto MINIsterIale NoN cI coNvINce

loMbardIa, Fava sul pIaNo assIcuratIvo aGrIcolo 2016: schema di decreto bocciato, ecco le nostre proposte

Page 8: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

08

nuova agricoltura

(Lnews - Milano) “L’Assessorato all’Agricoltu-ra sottoporrà alla Giunta regionale l’approva-zione di uno specifico progetto di legge sulla specie cinghiale, che, nel rispetto delle leggi nazionali - in materia di aree protette e in ma-teria di caccia e tutela della fauna selvatica e in adeguamento al Collegato ambientale re-centemente approvato dal Parlamento -, de-mandi alla stessa Giunta la definizione di mo-dalità di gestione della specie, con particolare riferimento alle modalità di raccolta dati e di monitoraggio”. Lo ha spiegato l’assessore re-gionale all’Agricoltura Gianni Fava, che ha presentato, in Giunta, un’informativa in relazione alla gestione faunistico- venatoria e controllo delle popolazioni di cinghiale. “Tut-to ciò - ha precisato l’assessore - una volta perfezionato il trasferimento effettivo delle competenze, oggi provinciali, in materia di tutela della fauna selvatica e disciplina dell’at-tività venatoria”.

LE CIFRE DEL FENOMENO - La progressiva espansione del cinghiale nel territorio regionale, che ha portato alla pre-senza di almeno 6000 esemplari nelle sole province alpine (stima dell’anno 2009), ha causato un notevole incremento dei danni all’agricoltura e all’ambiente, oltre che numerosi incidenti stradali. Nel 2013, in Lombardia, sono stati abbat-tuti 3.388 capi nell’ambito dell’attività di caccia e 1.186 capi nell’ambito dell’attività di controllo riduttivo condotta dalle Province. Nello stesso anno sono stati registrati 952 eventi dannosi causati alle produzioni agricole da questi animali, che hanno comportato l’erogazione di 473.568 euro a titolo di indennizzo.

EVITARE NUOVI INSEDIAMENTI DI ANIMALI - «Viste an-che le numerose segnalazioni e richieste di intervento - ha aggiunto Fava - l’Assessorato all’Agricoltura intende indivi-duare modalità di gestione della specie finalizzate a con-tenerne l’espansione». «Il provvedimento - ha spiegato il

responsabile lombardo dell’Agricoltura - punta a evitare la colonizzazione di nuovi territori e, laddove già presente, ridurre o mantenere la densità delle popolazioni di cinghiale a livelli compatibili soprattutto con agricoltura, sicu-rezza e viabilità e la tutela dell’ambiente».

OBIETTIVI DEL PROVVEDIMENTO - Il prov-vedimento punta a definire, come accennato, - modalità di gestione della specie, con parti-colare riferimento a modalità di raccolta dati e di monitoraggio; - individuazione dell’idoneità

gestionale del territorio mediante opportuna zonizzazione che individui aree di ‹non presenza’ della specie, da con-siderare non idonee, in cui cercare di non avere presenza di questa specie di animali; - aree di presenza non idonee (dal punto di vista gestionale) alla specie, in cui persegui-re una densità della stessa tendente a zero; - aree di pre-senza idonee (dal punto di vista gestionale) alla specie, in cui perseguire il raggiungimento/mantenimento di densità della stessa compatibili con le attività agricole, zootecniche (dal punto di vista sanitario) e con l’ambiente; - modalità di gestione differenziata (attività venatoria e attività di con-trollo), da attuarsi nelle diverse tipologie di aree, come in-dicato al punto precedente, fatto salvo comunque il divieto di caccia nelle aree previste dalle Leggi 157/92 e 394/91; - coordinamento tra i vari soggetti coinvolti (Enti gestori delle aree protette, Atc, Cac, Afv), fermo restando, che, nella aree a divieto di caccia ai sensi della L. 394/91, le at-tività di controllo dovranno avvenire in conformità al rego-lamento del parco o alle direttive regionali, sotto la diretta responsabilità e sorveglianza dell’ente gestore e attuate da personale da esso dipendente o da persone da esso autorizzate, scelte di preferenza tra cacciatori residenti nel territorio del parco, previ opportuni corsi di formazione a cura dello stesso ente; - modalità di risarcimento dei danni e di gestione dei capi abbattuti.Da Lombardia Notizie - 29 dicembre 2015

cINGhIalI, Fava: presto provvedimento per gestione specie

le osservazioni del “comitato per la difesa dei danni degli ungulati” al pFvr

Importante iniziativa, quel-la realizzata lo scorso 11 dicembre presso la sede della Comunità Montana Lario Intelvese a cura del “Comitato per la difesa dei danni degli ungulati”.La riunione indetta dal co-mitato, alla quale hanno partecipato molti sindaci dei comuni della Val d’In-telvi, le associazioni agricole - fra le quali la Cia Alta Lombardia - i rappre-sentanti del comprensorio dell’ambito di caccia, diversi agricoltori, è servita

a fare il punto sull’impatto che lo sviluppo incontrol-lato di cinghiali e cervi pro-duce sul territorio e sulla nostra agricoltura.Ne è uscito infine un docu-mento, pienamente condi-viso dai presenti oltre che dalla nostra Organizzazio-ne, con il quale si indivi-duano specifiche propo-

ste per arginare il problema.Il documento, indirizzato al presidente della Provincia di Como e alla Regione Lombardia in previsione della pros-

sima adozione del Piano Faunistico Venatorio Regionale ha raccolta l’ade-sione di pressochè tutti i sindaci della Valle.Dopo un puntuale disamina delle principali problematiche connesse allo sviluppo incontrollato degli un-gulati (cinghiali e cervi, soprattutto) nella Valle, vengono sviluppate nel documento le proposte del Comitato al fine di contenere a livelli accettabili i danni prodotti dalla selvaggina infe-stante.Su www.ciaaltalombardia.it il testo in-tegrale del documento.

Page 9: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

09

nuova agricoltura

FIsco, ecco le novità del 2016

I tItolI della pac

IMu e Irap aGrIcole rivalutazione valore dei terreni e delle partecipazioni

Consulenza Agricola ha promosso un convegno sulle novità fiscali per il prossimo anno, in particolare per il settore agricolo.Grande partecipazione al convegno organizzato da Consulenza Agricola nella giornata di giovedì 17 dicembre a Cervia (Ra), che ha visto la parteci-pazione di relatori importanti quali Maurizio Leo, docente della Scuola di istruzione della Guardia di Finanza,

Gian Paolo Tosoni, fiscalista professio-nista ed editorialista del Sole 24 Ore, Angelo Frascarelli, professore asso-ciato dell’Università di Perugia, e Ga-briele Procucci, colonnello del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza. A livello agricolo i due inter-locutori principali sono stati natural-mente Frascarelli e Tosoni, che sono intervenuti sui temi della Pac e della legge di stabilità.

“Nella nuova Pac l’assegnazione dei titoli legati al paga-mento di base, ovvero il 58% dell’intero aiuto vedrà una sorta di regionalizzazione, con una convergenza che porti gradualmente a un sostegno uguale per tutti - ha esordito Frascarelli - fino a una media nazionale di 350 euro per ettaro. Per il pagamento di base il calcolo viene stabilito con il modello irlandese. Per quanto riguar-da i titoli, la prima e prossima scadenza è il 1° aprile 2016, in cui entro quella data Agea dovrà aver fissato definitivamente i titoli, mentre c’è tempo fino al 30 giugno per il pagamento del saldo. Questi titoli si posso-no succedere, fondere e trasferire tempora-neamente o definitivamente a un altro sog-getto, all’interno di un contratto d’affitto o di vendita”.“In ambito contrattuale il terreno e i titoli

si sono possono anche dividere - ha continuato Frasca-relli - facendo in questo modo due contratti, prima solo il trasferimento del terreno e poi anche i titoli, ma in questo caso bisogna pagare due volte l’imposta fissa per la regi-strazione del contratto”.Il professore di economia e politica agraria si è poi sof-

fermato sulla definizione di agricoltore attivo, necessario per poter accedere ai contributi della Pac.“Bisogna soddisfare almeno una condizione tra quelle previste per risultare agricoltore attivo, fra cui quella di essere detentore di partita Iva aperta prima del 1° agosto 2014. Ci sono stati molti casi di aperture di partite iva repentine negli ultimi mesi per poter ac-cedere al contributo, cercando di inserire l’a-pertura retroattiva, ma l’azione è inefficace”.

L’esperto fiscalista Gian Paolo Tosoni ha invece parlato delle legge di stabi-lità, al vaglio ora del Senato per l’ap-provazione definitiva dopo l’ok della Camera. “Bisogna ammettere che questa legge finanziaria è favorevole all’agricoltura. In un contesto in cui le produzioni agricole, a parte il vino, non sono ca-ratterizzate da adeguata remunera-zione a causa di prezzi scarsi. Sono infatti azzerate sia l’Imu che l’Irap

agricole, e questa è una politica for-temente espansiva. In questo modo lo Stato, nel dare-avere con l’agri-coltura, è sotto di 600-700 milioni: in generale diffido molto delle troppe agevolazioni, però chiaramente al mo-mento ci teniamo questo nuovo pac-chetto di norme, molto favorevoli per gli imprenditori agricoli. L’abolizione dell’Imu agricola vuole così offuscare il brutto pasticcio del 2014 per i terreni agricoli in montagna”.

Con il varo della Legge di stabi-lità viene riaperto il termine per rideterminare il valore dei terreni a destinazione agricola ed edifi-catoria e delle partecipazioni in società non quotate possedute da persone fisiche per operazio-ni estranee all’attività d’impre-sa, società semplici, società ed enti ad esse equiparate, enti non commerciali per i beni che non ri-entrano nell’esercizio di impresa commerciale. E’ fissato al 30 giu-gno 2016 il nuovo termine entro il quale redigere e giurare la peri-zia di stima nonché versare l’im-posta sostitutiva o la prima rata della stessa e il 1° gennaio 2016 è il nuovo termine di riferimento per il possesso dei terreni e delle partecipazioni oggetto di rideter-minazione del valore.

Page 10: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

10

nuova agricoltura

MIpaaF: le agevolazioni per il settore primario contenute nella legge di stabilitàA margine dell’approvazione definitiva della Legge di Sta-bilità 2016 il Ministero delle Politiche agricole Alimentari e Forestali ha diffuso un comunicato nel quale si riepiloga-no le principali misure di interesse agricolo contenute nel provvedimento.“La pressione tributaria sulle aziende agricole viene ta-gliata di oltre il 25%, passando dai 2.360 milioni di euro di quest’anno ai 1.760 milioni dell’anno prossimo”, afferma il Mipaaf per poi dettagliare le singole disposizioni riguar-danti il settore.

- Via Imu e Irap dai terreni agricoli600 milioni di euro di risparmio per le aziende agricole con l’eliminazione totale delle due imposte.

- Aumento compensazioni iva per produzione di latte e carniOltre 50 milioni di euro per alzare subito la compensazione Iva sulla produzione di latte al 10% e sulle carni bovine e suine (rispettivamente al 7,7% e all’8%).

- Contributi per le assunzioni in agricolturaPrevista l’estensione degli sgravi per le assunzioni a tempo

indeterminato anche per il settore agricolo.

- Assicurazioni contro le calamitáConfermato il budget di 140 milioni in due anni a sostegno delle assicurazioni contro le calamità.

- Accorpamento Isa e Sgfa in IsmeaCon l’obiettivo di aumentare l’efficienza dell’amministra-zione e favorire l’accesso al credito delle imprese agricole, l’Istituto Sviluppo Agroalimentare (ISA) e la Società Gestio-ne Fondi per l’Agroalimentare (SGFA) vengono incorpora-ti nell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA).

- Fondo macchine agricoleStanziati 45 milioni per il rinnovo delle macchine agricole. Il fondo, creato presso l’Inail, è destinato a finanziare gli inve-stimenti per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di macchine o trattori agricoli e forestali. La misura ha l’obiet-tivo di favorire l’innalzamento degli standard di sicurezza a favore dei lavoratori, l’abbattimento delle emissioni inqui-nanti e l’aumento dell’efficienza delle prestazioni.www.politicheagricole.it

rIesuMare FedercoNsorzI? per cia e agrinsieme sarebbe un grave scandaoPer Cia e Agrinsieme è inaccettabile qualsiasi ipotesi di riesumare Feder-consorzi. Da ieri circola insistente la voce di un possibile emendamento alla legge di Stabilità che andrebbe a riesumare la Federconsorzi a 20 anni dal suo scio-glimento, per destinarle 400 milioni di euro frutto delle eterne vicende con-corsuali. Il presidente della Cia Dino Scanavi-no si è subito scagliato contro que-sta ipotesi: “Speriamo che la notizia sia infondata -ha affermato-. Sareb-be assurdo e inqualificabile decidere di riservare a un ristretto gruppo di persone che oggi gestiscono la Fe-

derconsorzi quello che è un vero e proprio ‘tesoretto’, che potrebbe in-vece essere destinato dal Governo a risolvere problemi veri che riguardano tutta l’agricoltura, come la questione aperta dell’eliminazione dell’Imu a chi affitta ai giovani agricoltori. Siamo pronti a dare battaglia per im-pedire un’operazione del genere, che definiamo a dir poco scandalosa”. Sul tema la Cia è quindi intervenuta anche come Agrinsieme, con Confagricoltu-ra, Copagri e Alleanza delle coopera-tive agroalimentari, per rimarcare in maniera ancora più forte il “no” della gran parte della rappresentanza agri-cola al rifinanziamento di un ente che

la legge in vigore qualifica come me-ritevole di liquidazione ed estinzione. “Se l’indiscrezione su Federconsorzi fosse vera -ha ribadito Agrinsieme- un gruppo circoscritto e privato di sog-getti verrebbe a beneficiare di risor-se pari o superiori a quanto fatto, e positivamente, per l’intero comparto agricolo nella stessa legge di Stabilità. Se veramente ci fosse tale disponibi-lità, ma ne dubitiamo -ha sottolinea-to il coordinamento- questa somma, indirizzata al sistema agroalimentare tutto con un vero progetto di svilup-po, potrebbe raddoppiare l’impegno del Governo e del Parlamento a favore dell’agricoltura”.

Page 11: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

11

nuova agricoltura

Con delibere n. X/4284 del 6 novem-bre 2015 e n. X / 4412 del 30/11/2015 Regione Lombardia ha iscritto nella ri-serva regionale ulteriori diritti di reim-pianto per vini Dop e Igp pari 30.99.49 ettari, resisi disponibili sul Sistema In-formativo Agricolo Regionale (SIARL). Le delibere stabiliscono inoltre di as-segnarli scorrendo la graduatoria, ap-provata con decreto n. 9099/2015, de-gli aventi diritto che erano stati esclusi dalla concessione per esaurimento delle superfici disponibili.La materia è regolamentata da norme comunitarie, in particolare dal rego-lamento CE n. 491/2009 del consiglio del 25 maggio 2009, articolo 85 duo-decies che stabilisce:

• laconcessionedeidirittidiimpian-to confluiti nella riserva a titolo:a. gratuito, ai produttori di età in-

feriore a quarant’anni dotati di sufficienti capacità e compe-tenze professionali, che si inse-diano per la prima volta in qua-lità di capo dell’azienda;

b. oneroso ai produttori che inten-dano utilizzare i diritti per pian-tare vigneti la cui produzione abbia sicuri sbocchi sul merca-to.

• l’utilizzodeidirittidiimpiantocon-cessi dalla riserva regionale entro la fine della seconda campagna viticola successiva a quella in cui sono stati concessi.

approvato decreto su Nuovo sIsteMa dI autorIzzazIoNe IMpIaNtI vItIcolI

IscrIttI Nella rIserva reGIoNale NuovI dIrIttI reIMpIaNto per vINI dop e IGp

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nei giorni scorsi il de-creto relativo al nuovo sistema di autorizzazioni per impian-ti viticoli che prenderà il via a partire dal 1° gennaio 2016 e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2030.In tal modo viene data attuazione alla specifica disciplina europea in materia (Regolamento Ue n.1308/2013).Questo strumento, che sostituisce il regime di limitazione agli impianti viticoli gestito attraverso il sistema dei diritti di impianto e reimpianto, permetterà il rilascio di autorizza-

zioni per l’impianto di nuovi vigneti, per i reimpianti e per convertire ed utilizzare i’vecchi diritti di reimpianto in pos-sesso dei produttori. Le autorizzazioni verranno rilasciate nel limite massimo annuo dell’1% della superficie vitata na-zionale.Il decreto prevede inoltre che al termine del primo anno di applicazione sarà effettuata una verifica approfondita al fine di valutare i risultati e apportare, se del caso, modifiche ed integrazioni al fine di migliorare l’efficienza del sistema.www.politicheagricole.it

Page 12: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

12

nuova agricoltura

asseMblea dI doNNe IN caMpo loMbardIa: bilancio attività, progetti futuri e nuove nomine

credIto: siglata la convenzione Cia-Cooperfidi. Nuove opportunità per le imprese agricole

I bIoMass days dI aIel a proGetto Fuoco, dal 24 al 28 febbraio 2016 alla Fiera di verona

Giovedì 3 dicembre a Milano, presso la sede della Cia Area Metropolitana di Milano, Lodi, Monza e Brianza si è svolta l’assemblea annuale di Donne in Campo Lombardia.L’assemblea, molto partecipata, è sta-ta ricca di spunti e occasioni di con-fronto. Si è valutata l’attività, molto impegnativa, portata avanti nel corso dell’anno a livello regionale e nei di-versi territori, dal progetto mantovano “ le donne nutrono il mondo ”i quattro itinerari alla scoperta delle ricchezze della campagna mantovana, all’ otta-va festa regionale a Brivio, alla quindi-cesima edizione di Fattoria nel Castel-lo, ai mercati, ai due viaggi di studio in Veneto ed in Emilia, alla Zucca d’Oro, e molte altre iniziative organizzate di-

rettamente o alle quali l’associazione ha contribuito (tra le altre il Treno Ver-de e le numerose iniziative nell’ambito di Expo). Per il prossimo anno, si è de-ciso di confermare gli appuntamenti ricorrenti e di valutare con attenzione le possibili iniziative nell’ambito delle diverse misure del Piano di Sviluppo Rurale, riprendendo la progettazione e la realizzazione di iniziative, sospese per il 2015 in mancanza delle circolariattuative, anche in quest’ambito.Nel corso dell’assemblea, si è delibe-rata la nomina di Mariangiola Mona-ci, agricoltrice di Seriate (Bergamo) come Vicepresidente vicaria dell’as-sociazione. Mariangiola affiancherà la Presidente Renata Lovati e la Vice-presidente Morena Torelli. Si è decisa,

infine, la modifica della sede legale dell’associazione che torna presso la sede regionale Cia in piazza Caiazzo a Milano.http://www.cialombardia.org/don-neincampo/index.htm

Un accordo di collaborazione tra l’organizzazione degli agricoltori e l’organismo specializzato nel rilascio di garan-zie “a prima richiesta” a favore delle banche e degli isti-tuti finanziari che erogano credito alle imprese: è quello firmato venerdì 18 dicembre dal presidente della Cia Dino Scanavino e dal presidente di Cooperfidi Mauro Frangi. Si tratta di un’importante partnership in tema di garanzia col-lettiva dei fidi.“Con l’intesa raggiunta”, ha spiegato Frangi, “ci accredi-tiamo a essere il Confidi di riferimento non solo della coo-perazione, ma anche dell’agricoltura e del settore sociale. Tale operazione -ha continuato Frangi- permette a Cooper-fidi di acquisire diverse migliaia di nuove imprese agricole e sociali, le garanzie in essere a loro collegate e i relativi ap-porti patrimoniali. Ora -ha evidenziato il presidente- siamo a lavoro per sviluppa-re prodotti specifici che tengano conto delle indicazioni tecniche e operative fornite dalla Cia e delle 3 specifiche ne-

cessità provenienti dalle imprese del settore agricolo”.Dal canto suo, Scanavino ha espresso “soddisfazione per un accordo che cambia le prospettive, rafforza il rapporto con la cooperazione a tutto vantaggio delle aziende agri-cole. Con tante opportunità concrete di crescita a partire dai progetti connessi ai Psr, dove sono previste risorse che complessivamente ammonteranno, grazie al cofinanzia-mento del ministero dell’Economia e delle Regioni, a ol-tre 20 miliardi di euro”. Il protocollo d’intesa che lega Cia e Cooperfidi è articolato e prevede molte azioni comuni tutte tese al miglioramento e lo sviluppo delle attività im-prenditoriali in agricoltura. Oltre agli aspetti più propria-

mente commerciali, previsti percorsi formativi in materia di credito, assisten-za alle start-up, specifici piani di comu-nicazione e monitoraggio costante delle varie attività. Si punta, quindi, alla con-cretezza con attività tese al raggiungi-mento di precisi obiettivi prefissati.

Diffondere la cultura del riscaldamen-to a biomassa attraverso attività di comunicazione ad hoc per il grande pubblico, e approfondire i temi del mercato del pellet, dell’energia ter-mica e della minicogenerazione da biomasse con tre eventi convegnistici dedicati agli operatori del settore.

Questo saranno i Biomass Days, l’ini-ziativa di AIEL in occasione della pros-sima edizione di Progetto Fuoco 2016 in programma alla Fiera di Verona dal 24 al 28 febbraio 2016.Durante tutti i cinque giorni della ma-nifestazione, inoltre, lo stand di AIEL al padiglione 11 si animerà di numerosi

workshop sui tanti temi della filiera dal bosco al camino.Il programma in fase di elaborazione, aggiornato al 22 dicembre 2015 è con-sultabile al link:ht tps : //d l .d ropboxusercontent .com/u/101649710/NL_43_2015/Bio-massDays.pdf

Page 13: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

13

nuova agricoltura

VIA Milano 127/A Cantù (CO) - Tel 031/730235 - Fax 031/731490 - Venditore esterno: DOTT. BRUNINI Tel. 335 1872477

RAINOLDI SRL - Via Beccaria, 20 - 20010 | S. Pietro all’Olmo - MI - Tel. 02-93569118 Fax amministrazione: 0293560131 Fax offi cina: 0293648421 www.rainoldi.net

L’indagine conoscitiva sul gasolio agri-colo, proposta dall’onorevole Filippo Gallinella e fatta propria da tutta la Commissione Agricoltura della Came-ra, è certamente utile e affronta un ar-gomento non affatto secondario per il settore. A dichiararlo è Dino Scana-vino, presidente della Cia-Agricoltori Italiani e coordinatore nazionale di Agrinsieme (il raggruppamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Aci agroalimentare).L’auspicio -spiega Scanavino- è che l’indagine possa offrire un quadro il più chiaro possibile degli utilizzi, del-le agevolazioni e dei costi pubblici in questo importante capitolo di inter-

vento. Sarà così possibile garantire agli agricoltori virtuosi e ai sistemi di erogazione regionale la rapidità di ge-stione e l’attendibilità del dato ammi-nistrativo.Infatti, troppo spesso, il sostegno pubblico nell’erogazione del gasolio agricolo agevolato -evidenzia il pre-sidente della Cia- è stato oggetto di critica sia per l’eccesso di spesa che additato come fonte di speculazione. La piena trasparenza gestionale e l’as-sicurazione della continuità di questo sostegno, assolutamente necessario alle aziende agricole, è importante che venga accompagnato dagli utili assestamenti operativi che l’indagine

in questione -conclude Scanavino- potrà suggerire alla Pubblica ammini-strazione.

INdaGINe coNoscItIva sul GasolIo aGrIcolo

Page 14: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

14

nuova agricoltura

Via libera la scorsa settimana dalla Giunta regionale alla bozza di rego-lamento per il funzionamento della “Banca della Terra”. Istituita con la legge regionale 30 del 2014, la Banca è finalizzata alla rimessa a coltura delle terre incolte o abbandonate. “La Ban-ca della Terra Lombarda” ha spiegato l’assessore all’agricoltura di Regio-ne Lombardia Gianni Fava, “consiste in un inventario pubblico, dei terreni pubblici e privati, che i proprietari o gli aventi diritto dichiarano disponibi-li per la temporanea assegnazione ai soggetti che ne fanno richiesta, per il riutilizzo a coltura. La Banca è gesti-ta da Regione Lombardia attraverso un sistema informativo accessibile via web, che prevede due sezioni, a se-conda della natura del soggetto titola-re della proprietà, pubblica o privata; i terreni sono identificati nel sistema informativo attraverso i propri estremi

catastali e localizzazione geografica”. I terreni abbandonati o incolti, iscrivibili alla Banca della Terra Lombarda, sono i terreni agricoli che non siano stati destinati a uso produttivo da almeno due anni e quelli in cui si sono inse-diate formazioni arbustive e arboree spontanee, oltre che potenzialmente seminabili o utilizzabili a pascolo, e di almeno 50 metri quadri di estensione. Gli elenchi delle superfici individuate, unitamente allo loro localizzazione geografica, sono resi disponibili ai Co-muni oltre ad altri Enti pubblici che ne fanno esplicita richiesta.

Priorità nell’assegnazione delle su-perfici viene data alle richieste (che prevedano l’utilizzo di tecniche di coltivazione biologica) presentate da coltivatori diretti, imprenditrici agrico-le e imprenditori agricoli professiona-li, singoli o associati, richiedenti con meno di 40 anni alla data di presenta-zione della domanda di assegnazione. La proposta di regolamento sarà ora trasmessa alla commissione consiliare competente per l’acquisizione del pa-rere previsto.www.agricoltura.regione.lombardia.it

varata dalla GIuNta loMbarda bozza dI reGolaMeNto della baNca della terra

per il tar fondati i dubbi di legittimità sull’Imu agricola. ora sI atteNde la corte costItuzIoNaleLa Cia-Agricoltori Italiani accoglie con soddisfazione l’Or-dinanza con cui il Tar del Lazio, ritenendo fondati i dubbi in merito alla legittimità costituzionale dei criteri fissati dall’ar-ticolo 1 del decreto legge n.4/2015 per l’assoggettamento a imposizione dei terreni agricoli, ha deciso di sospende-re il giudizio e di trasmettere immediatamente gli atti alla Corte Costituzionale. Il Tribunale amministrativo, evidenzia la Cia, ha ritenuto fondate e legittime le proteste di fronte a una palese iniquità perpetrata a danno dei possessori di terreni agricoli chiamati al pagamento del tributo in ragio-ne di un mero criterio altimetrico, senza considerare invece i criteri costituzionali di capacità contributiva e di riserva di legge.Il suddetto articolo, pro-segue la Cia, intervenuto peraltro in sostituzione di un altro provvedimen-to bocciato dallo stesso Tar del Lazio (ovvero il decreto interministeriale del 28 novembre 2014 che legava l’esenzione a un criterio puramente al-timetrico del centro del comune) ha infatti ridefi-nito i parametri di esen-zione dei terreni in base alla classificazione conte-nuta nell’elenco dei co-

muni italiani predisposto dall’Istat, per effetto della quale risultano esenti da Imu i terreni ubicati nei comuni definiti come montani mentre nei comuni parzialmente montani l’esenzione spetta solo ai terreni posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. La contestazione questa volta, spiega la Cia, non verte sulle modalità adottate dall’Istat per realizzare tale elenco, mo-dalità su cui il Tar del Lazio si era già espresso qualificando-le come insufficienti a chiarire i criteri di classificazione dei comuni italiani, bensì sul fatto che l’esenzione Imu dipenda da un atto amministrativo non vincolato da norme di legge, in palese violazione dell’articolo 23 della Costituzione che

prevede come nessuna prestazione personale o patrimonialepuò essere imposta se non in base alla legge.In attesa che la Corte Costituzionale si pronun-ci in merito, conclude la Cia, stiamo già valutando modalità e soluzioni per assicurare agli impren-ditori agricoli il diritto a percepire quanto inde-bitamente versato attra-verso la presentazione di una domanda di rimbor-so cautelativo.

Page 15: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

15

nuova agricoltura

NItratI, approvata proroGa deI terMINI del proGraMMa dI azIoNe reGIoNaleCon una delibera dei giorni scorsi la Giunta regionale ha approvato la proroga dei termini del “Programma d’azione regionale per la tutela ed il risanamento delle acque dall’inqui-namento causato da nitrati di origine

agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile”.“La proroga dei termini di validità del Programma d’Azione 2011-2015 oltre la data di scadenza naturale (31 dicembre 2015) è motivata da due

fattori”, ha spiegato l’assessore all’a-gricoltura regionale Gianni Fava: “è in corso di approvazione, a livello na-zionale, il Decreto ministeriale recante “Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazio-ne agronomica degli effluenti di al-levamento e delle acque reflue”, che potrà essere approvato non prima del febbraio 2016 a causa della recente acquisizione del Parere circostanziato della Commissione Europea; il Pro-gramma d’Azione 2016-2019 è in corso di Valutazione ambientale strategica, procedura che si concluderà nel feb-braio 2016”. Il Programma d’Azione per le zone vulnerabili impatta su tutte le imprese che gestiscono effluenti di allevamento e fertilizzanti contenenti azoto nei territori classificati come vul-nerabili ai sensi della Direttiva Nitrati. Destinatarie sono le imprese agricole zootecniche, le imprese agricole che acquisiscono effluenti di allevamento, le imprese che effettuano trattamenti di effluenti di allevamento.www.agricoltura.regione.lombardia.it

on-line l’elenco regionale delle imprese agromeccanicheÈ stato pubblicato sul sito di Regione Lombardia l’elenco delle aziende iscritte all’albo delle imprese agromeccaniche regionali. Si tratta di un adempimento previsto dal decreto dirigenziale n. 1132 del 17 febbraio 2015 «Approvazione del-le disposizioni attuative per l’iscrizione

all’albo delle imprese agromeccaniche ai sensi della legge regionale 31/2008 art. 13 bis», L’elenco contiene dati azien-dali, tipologia lavorazioni eseguite, in-formazioni da pubblicare, legenda. I dati sono aggiornati al 20 novembre 2015.

Per approfondimenti:

Page 16: nuova agricoltura - CIA Alta Lombardia · cuni settori della nostra agricoltura, in particolar modo sulle aziende agricole delle aree prealpine e montane, si po-trebbe anche immaginare

16

nuova agricoltura

DI COMO - LECCO - SONDRIO

Uffici – Magazzini – Officina Ricambi – Deposito carburanti – Essicatoio – Stoccaggio cereali:Via Lombardia, 2 (S.P. 23) – Faloppio (COMO) Tel. 031 991500 Fax 031 987801

Consorzio Assicura:Via Manzoni, 19 – Montano Lucino (COMO) Tel. 031 476311 Fax 031 471645

Via Milano, 47 – Cantù (COMO) Tel. 031 70934 Fax 031 712583 Via Lombardia, 2 (S.P. 23) – Faloppio (COMO) Tel. 031 987484

SEMENTI - ANTIPARASSITARI - CONCIMI - MANGIMI - CARBURANTI - MACCHINE - RICAMBI - ASSICURAZIONI -

GIARDINAGGIO - ALIMENTI PER ANIMALI AFFETTIVI

MERATEVia Monsignor Colombo, 3

Tel. 039 [email protected]

OGGIONOVia 1° Maggio, 2Tel. 0341 260426

CASATENOVOVia Castelbarco, 1Tel. 039 9208022

Tutte le informazioni presso le Agenzie Unipol di:

VARESEViale Milano, 15

Tel. 0332 [email protected]

LAVENO MOMBELLOVia Fortino, 25

Tel. 0332 666865

LUINOVia Manzoni, 33

LOMAZZOVia Trento, 11

Tel. 02 [email protected]

FINO MORNASCOVia Garibaldi, 71Tel. 031 921888

Risparmio fino al 50% - RCA delle Macchine Agricoleutilizzate per l’attività dell’Azienda (escluso conto terzi) al costo esclusivo di _ 78 annui con un massimale di _ 6.000.000.