Marcella Marletta - I dispositivi a supporto della nutrizione intra ed extra ospedaliera

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I dispositivi a supporto della nutrizione intra ed extra ospedaliera Introduzione della Dott.ssa Marcella Marletta Direttore Generale della Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico Una adeguata alimentazione abbinata ad un buono stato nutrizionale è un prerequisito importante per il mantenimento dello stato di salute in tutte le fasi della vita e diventa ancora più critico e determinante nella fase dell’invecchiamento e di uno stato di malattia. Infatti l’alimentazione non solo può essere un elemento chiave nella riduzione dei fattori che predispongono all’invecchiamento, ma anche uno strumento per mitigare gli effetti delle patologie tipiche di questa fase della vita o di uno stato di sofferenza. Ma il problema della malnutrizione nell’anziano e delle categorie “fragili” è una realtà spesso grandemente sottovalutata ed in modo automatico l’intervento elettivo diventa solo quello farmacologico. In realtà evidenze scientifiche e non, testimoniano sempre più come attraverso una adeguata alimentazione (sostenibile e accessibile) e un corretto stile di vita si potrebbe avere un effetto ben più significativo in termini di benessere, longevità e recupero. A mio parere, questa è una delle più importanti sfide che il nostro pianeta si trova ad affrontare e che vede nell’alimentazione e nutrizione, oltre che nell’inclusione sociale e nell’innovazione in tutte le aree collegate alla salute e al benessere, delle armi vincenti. Questo tema è di grande rilevanza non solo perché ha ricadute importanti sulla ricerca e la conoscenza ma anche per l’impatto che può avere sulle imprese del settore alimentare, dell’ICT, e delle aziende impegnate nello sviluppo e ottimizzazione dei dispositivi per il miglioramento degli stili di vita. Non è un caso che questo tema sia oggetto specifico di attenzione della commissione europea. Nel settore dei device questo tema è da tempo al centro di numerose azioni finalizzate alla diffusione dell’e - Health quale strumento abituale per operatori, pazienti e cittadini per il miglioramento della qualità dell’assistenza e della produttività del settore sanitario. In questo contesto si inseriscono nuovi dispositivi estremamente sofisticati, in grado di fornire informazioni essenziali in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo a qualsiasi utente, grazie ai quali è stato possibile migliorare l'assistenza, e quindi la qualità, delle prestazioni erogate all'utente/paziente all’interno delle strutture sanitarie e non. Del resto, le nuove tecnologie stanno cambiando il nostro modo di comunicare con gli altri e di informarci, ma anche il nostro modo di affrontare le questioni mediche come singoli e come comunità. Non solo. Recentemente oltreoceano si è acceso un dibattito sul potenziale valore aggiunto dell'Ict al settore sanitario. La domanda è: può la tecnologia aiutare a fornire servizi a costi minori e di migliore qualità? Su questo tema molti operatori ritengono che la riforma dei diversi sistemi sanitari nazionali non deve limitarsi ad una spending review fine a se stessa, ma migliorare la produttività dell'intero sistema. Perché ciò avvenga, però, è necessario stabilire un efficace flusso informativo tra coloro che vi lavorano ed i pazienti: e sono proprio gli strumenti Ict che risultano di grande aiuto nella registrazione, condivisione e comunicazione dei dati, riducendo errori, sprechi e migliorando l’efficienza e l’efficacia dell’assistenza. A tal proposito, recenti proiezioni hanno evidenziato che solo in Italia con la sanità digitale possiamo arrivare a risparmiare oltre 14mld: 6,8 mld nelle strutture sanitarie (Asl, Regioni e ospedali) e 7,6 mld per i cittadini.

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I dispositivi a supporto della nutrizione intra ed extra ospedaliera

Introduzione della Dott.ssa Marcella MarlettaDirettore Generale della Direzione Generale

dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico

Una adeguata alimentazione abbinata ad un buono stato nutrizionale è un prerequisito importante per ilmantenimento dello stato di salute in tutte le fasi della vita e diventa ancora più critico e determinante nellafase dell’invecchiamento e di uno stato di malattia.

Infatti l’alimentazione non solo può essere un elemento chiave nella riduzione dei fattori che predispongonoall’invecchiamento, ma anche uno strumento per mitigare gli effetti delle patologie tipiche di questa fasedella vita o di uno stato di sofferenza. Ma il problema della malnutrizione nell’anziano e delle categorie“fragili” è una realtà spesso grandemente sottovalutata ed in modo automatico l’intervento elettivo diventasolo quello farmacologico.

In realtà evidenze scientifiche e non, testimoniano sempre più come attraverso una adeguata alimentazione(sostenibile e accessibile) e un corretto stile di vita si potrebbe avere un effetto ben più significativo in terminidi benessere, longevità e recupero.

A mio parere, questa è una delle più importanti sfide che il nostro pianeta si trova ad affrontare e che vedenell’alimentazione e nutrizione, oltre che nell’inclusione sociale e nell’innovazione in tutte le aree collegatealla salute e al benessere, delle armi vincenti. Questo tema è di grande rilevanza non solo perché ha ricaduteimportanti sulla ricerca e la conoscenza ma anche per l’impatto che può avere sulle imprese del settorealimentare, dell’ICT, e delle aziende impegnate nello sviluppo e ottimizzazione dei dispositivi per ilmiglioramento degli stili di vita.

Non è un caso che questo tema sia oggetto specifico di attenzione della commissione europea. Nel settoredei device questo tema è da tempo al centro di numerose azioni finalizzate alla diffusione dell’e - Healthquale strumento abituale per operatori, pazienti e cittadini per il miglioramento della qualità dell’assistenzae della produttività del settore sanitario.

In questo contesto si inseriscono nuovi dispositivi estremamente sofisticati, in grado di fornire informazioniessenziali in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo a qualsiasi utente, grazie ai quali è stato possibilemigliorare l'assistenza, e quindi la qualità, delle prestazioni erogate all'utente/paziente all’interno dellestrutture sanitarie e non.

Del resto, le nuove tecnologie stanno cambiando il nostro modo di comunicare con gli altri e di informarci,ma anche il nostro modo di affrontare le questioni mediche come singoli e come comunità. Non solo.

Recentemente oltreoceano si è acceso un dibattito sul potenziale valore aggiunto dell'Ict al settore sanitario.La domanda è: può la tecnologia aiutare a fornire servizi a costi minori e di migliore qualità?

Su questo tema molti operatori ritengono che la riforma dei diversi sistemi sanitari nazionali non develimitarsi ad una spending review fine a se stessa, ma migliorare la produttività dell'intero sistema. Perché ciòavvenga, però, è necessario stabilire un efficace flusso informativo tra coloro che vi lavorano ed i pazienti: esono proprio gli strumenti Ict che risultano di grande aiuto nella registrazione, condivisione e comunicazionedei dati, riducendo errori, sprechi e migliorando l’efficienza e l’efficacia dell’assistenza.

A tal proposito, recenti proiezioni hanno evidenziato che solo in Italia con la sanità digitale possiamo arrivarea risparmiare oltre 14mld: 6,8 mld nelle strutture sanitarie (Asl, Regioni e ospedali) e 7,6 mld per i cittadini.

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Le Asl e gli ospedali, in particolare, potrebbero ridurre le spese in diversi settori grazie alle innovazioni deldigitale: 3 mld con medicina del territorio e domiciliare, 1,39 mld con la cartella clinica elettronica, 860 mlncon i referti digitali, 370 con i referti via web, 860 mln con la gestione informatizzata dei farmaci.

I risparmi potenziali per i cittadini, pari a 7,6 mld, sono invece così ridistribuiti: 4,6 mld con i referti via web,2,2 mld con la medicina a domicilio, 170 mln con la gestione dei farmaci online e infine 640 mln con leprenotazioni online.

Si può affermare, concludendo, che il tema dell’accessibilità all’alimentazione per tutti gli anziani ed i malatipone un obiettivo di rilevanza trasversale e globale che può e deve impegnare tutte le forze disponibili.

La definizione di un tale progetto non può, però, prescindere dall’impegno di identificare le risorse pergarantire ai target di popolazione anziana e fragile di poter accedere a un “paniere di prodotti necessari” permantenere un adeguato stato nutrizionale e ridurre i rischi associati alla malnutrizione, in qualunque stato cisi trovi.