Legni impiegati nella nostra produzione

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SCHEDE DELLE ESSENZE LIGNEE UTILIZZATE PER REALIZZARE I NOSTRI MOBILI. Foreste e boschi, oggi fortemente ridotti rispetto alla loro estensione originaria, eser- citano funzioni insostituibili per l’equilibrio dell’ecosistema terrestre. Luoghi di culto in epoche remote e oggetto di sfruttamento massiccio a causa dei bi- sogni crescenti dell’industria del legno, foreste e boschi, oggi sono sottoposte a tutela secondo la moderna cultura ecologista. Per la produzione dei nostri mobili impieghi- amo solamente legno a produzione eco-sostenibile cioè proveniente da piantagioni in cui è stabilito un equilibrio tra taglio e piantumazione certificato dall’ente interna- zionale indipendente Forest Stewerdship Council, che riunisce proprietari forestali, industrie, scienziati, tecnici nonché gruppi ambientalisti come Greenpeace.

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Materiali lignei ed essenze impiegati nella costruzione dei mobili La bottega del Legno.

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SCHEDE DELLE ESSENZE LIGNEE

UTILIZZATE PER REALIZZARE I NOSTRI MOBILI.

Foreste e boschi, oggi fortemente ridotti rispetto alla loro estensione originaria, eser-citano funzioni insostituibili per l’equilibrio dell’ecosistema terrestre.Luoghi di culto in epoche remote e oggetto di sfruttamento massiccio a causa dei bi-sogni crescenti dell’industria del legno, foreste e boschi, oggi sono sottoposte a tutela secondo la moderna cultura ecologista. Per la produzione dei nostri mobili impieghi-amo solamente legno a produzione eco-sostenibile cioè proveniente da piantagioni in cui è stabilito un equilibrio tra taglio e piantumazione certificato dall’ente interna-zionale indipendente Forest Stewerdship Council, che riunisce proprietari forestali, industrie, scienziati, tecnici nonché gruppi ambientalisti come Greenpeace.

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Tulipier o TulipiferoLiriodendron tulipifera

Conosciuto in Italia con i nomi commerciali di Tulipier, Nocino, Bolivar è questa una varietà di legname che si ricava da un albero della famiglia delle Magnoliaceae (Liriodendron tulipifera) originario dagli Stati Uniti d’America dove è presente dalla

costa orientale fino agli stati dell’Indiana, Tennessee e Mississippi. Deve la sua denominazione ai suoi fiori, simili a tulipani di colore verde-giallo.

L’albero, dalla forma conica e con fusto diritto, ha una crescita rapida e raggiunge altezze notevoli

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(oltre i 20-30 metri con un diametro fino a 3 met-ri). Un esemplare di Liriodendron tulipifera molto grande (52 metri d’altezza) è situato nel parco di Villa Besana a Sirtori nella provincia di Lecco ed è l’albero più alto d’Italia.

La pianta fornisce legname che, con le sue car-atteristiche di lavorabilità, stabilità e peso specif-ico (480 kg/m³ essiccato) lo rendono adatto ad un gran numero di impieghi. Ha colore biancas-tro, venatura evidente con fiammature scure o verdastre e struttura a consistenza medio-tenera dall’ottima reazione ai trattamenti con vernici, mordenti e impregnanti. Tutte le giunzioni con colla, viti e chiodi tengono molto bene. Le fibre del suo legno assorbono bene i pro-dotti protettivi con cui viene trattato al momento della sua stagionatura, senza che si verifichino fenomeni di permanenza e successivo rilascio di sostanze nocive per l'ambiente.

La sua produzione avviene prevalentemente in Piantagioni controllate o in Foreste certificate secondo i principi del FSC per questo motivo questa essenza rientra tra quelle a impatto am-bientale accettabile secondo la guida alla scelta del legno elaborata dall'associazione ambiental-ista Greenpeace.

Viene impiegato per arredamenti d’interni, men-tre è poco idoneo per rivestimenti esterni anche se trattato con sostanze preservanti. E’ adatto pure per essere tranciato e sfogliato.

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Frassino MaggioreFraxinus excelsior

I frassini sono alberi imponenti, alti da 25 a 40 m della famiglia delle Oleaceae com-prendente circa 65 specie di alberi o arbusti a foglie decidue, originarie delle zone temperate dell’emisfero settentrionale.

Hanno crescita rapida e raggiungono i 250 anni di età, nei boschi produttivi viene tagliato a 70 – 90 anni con diametri da 40 a 100 cm. Normalmente non è un legno problematico per l'impatto ambien-tale: le importazioni da Stati Uniti e Francia provengono da Foreste gestite per scopo produttivo e

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da Foreste certificate secondo i principi del FSC, ma le importazioni del Sud- Est Europeo proven-gono da Foreste vergini e non dovrebbero es-sere impiegate per tutelare l'ambiente (fonte Greenpeace).

Riesce a sopravvivere in condizioni ambientali difficili come zone inquinate, con salsedine o forti venti, resistendo bene anche alle basse o elevate temperature; le specie più conosciute in Italia per la produzione del legno oltre il Fraxi-nus excelsior conosciuto col nome comune di Frassino maggiore è il Fraxinus angustifolia noto col nome di Frassino meridionale.

Appartenente alla categoria delle essenze dure, il frassino ha una massa volumica secca di 670 kg/m3 (durezza di Brinell di 38 N/mm2). Questo legno, tenace ed elastico dalla colorazione chi-ara che varia dal bianco grigiastro al marrone chiaro è largamente utilizzato per la fabbricazi-one di attrezzi sportivi, eliche per aeroplani, uten-sili, strumenti musicali. Per la sua robustezza è adoperato per la fabbricazione di mobili rustici.Alcuni tagli assomigliano all’olmo e al castagno e quindi può essere usato in alternativa ad essi.

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Peccio o Abete rosso.Picea abies

L'Abete rosso è un albero dell'ordine delle conifere che cresce nell'emisfero boreale, in zone fredde e temperate, diffusissimo sulle Alpi e nel resto d'Europa.

Può arrivare fino a 60 metri di altezza, con tronco diritto e chioma conica che alle quote più basse, può assumere una forma più espansa, mentre tende a divenire più stretta a quote maggiori per con-tenere i danni provocati dalla neve.

Gli abeti possono raggiungere un’età di 600 anni, generalmente vengono tagliati ad 80 – 120 anni. Viene importato, prevalentemente da Austria e Germania, Francia, Russia e Slovenia. In Italia pro-duce abete la prima foresta certificata: la Magnifica Comunità di Val di Fiemme.Quello proveniente dal taglio illegale o distruttivo delle foreste vergini della Russia non va impiegato per la salvaguardia dell'ambiente. È importante riconoscerlo (gli anelli di accrescimento sono vicini fra loro meno di un millimetro, mentre in quello Alpino gli anelli sono distanziati da 2 a 3 millimetri)

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perchè sovente viene importato in Austria e Ger-mania da dove è rivenduto come prodotto locale (fonte Greenpeace).

Il legno di abete rosso è leggero (massa volu-mica secca di 410 kg/m3) e tenero (durezza di Brinell di 12 N/mm2) di buona stabilità. Il legno fresco piallato è quasi bianco e lievemente lu-cente, il legno tardivo è da giallo a bruno rosato. Esposto alla luce solare tende ad ingiallire e di-viene color miele.

Facilmente lavorabile, il legno di abete, si sfoglia e si taglia altrettanto facilmente e l’essiccazione è veloce e non problematica. Esso è così ver-satile tanto da essere il più importante legno da costruzione, massiccio o lamellare si utilizza in falegnameria, per semilavorati, serramenti, im-ballaggi e mobili.

Questo legno raggiunge il suo grande potenziale nella costruzione delle tavole armoniche degli strumenti a corda per le quali viene impiegato l'abete rosso "di risonanza", così chiamato per le sue caratteristiche acustiche è un particolare tipo di abete rosso definito in liuteria, col termine "abete maschio" e il cui legno presenta anom-alie di accrescimento degli anelli annuali dette "maschiature". Questo tipo di abete da secoli viene ricercato dai liutai e costruttori per realiz-zare la tavola armonica di svariati strumenti mu-sicali a corda è limitata a poche zone europee alcune di queste in Italia: Val di Fiemme e fores-ta di Paneveggio in provincia di Trento, nonché della Val Canale e del Tarvisiano in provincia di Udine.

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Gli usi del legno al suo stato naturale, nel corso del tempo, si sono modificati e rgazie all’introduzione nel mercato di nuove e potenti sostanze adesive, non solo è stato possibile creare nuovi materiali anche da scarti di lavorazione del legno, come i tru-ciolari o i Medium density, ma sopratutto realizzare materiali lignei dalle notevoli car-atteristiche tecniche. Qui sono elencati i materiali di trasformazione del legno che adoperiamo nella costruzione dei nostri mobili.

MATERIALI DERIVATI DEL LEGNOUTILIZZATI PER REALIZZARE

I NOSTRI MOBILI.

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COMPENSATO e MULTISTRATI.Esso è formato da sottili fogli di legno, in genere lamine di pioppo ottenute per mezzo di macchine tranciatrici o sfogliatrici, incollati uno sull'altro e pressati a caldo.

Gli strati, in numero dispari, vengono disposti con le fibre perpendicolari rispetto a quelle del foglio adiacente di modo che ogni foglio si op-porrà alle deformazioni dei fogli vicini, "compen-sandone" l'effetto. Il materiale è molto stabile e resiste a sforzi esercitati in qualsiasi direzione. I compensati che superano uno spessore di 8 mm vengono detti multistrati.

Per la fabbricazione di compensati e multistrati speciali, come quelli marini, s'impiegano lamine di faggio, o conifere, tenute insieme da collan-ti fenolici dalla notevole resistenza all'acqua, anche salata.

PANIFORTE LISTELLARE. Questo è un materiale robusto e poco deforma-bile utile nella fabbricazione di mobili di pregio. Esso è realizzato con listelli, in genere di abete,

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incollati uno accanto all'altro, tra due o più strati di legno pregiato.Talvolta quando è necessario avere una superficie liscia e facile da laccare, le superfici esterne pos-sono essere rivestite da uno strato di alcuni millimetri di MDF (medium density fiberboard). Questo materiale è ottenuto aggregando le piccole particelle di legno delle segature, con speciali collanti. Pur non avendo, come il truciolare, grande resistenza meccanica le laccature su di esso risultano praticamente perfette. La struttura listellare in questo tipo di pannelli sopperisce alle carenze di resistenza meccanica del MDF.

PANNELLI IN LEGNO LAMELLARE.Questo tipo di pannelli, detti anche monostrato, sono utilizzati in ebanisteria per la costruzione di top e ripiani a forti spessori se realizzati con legni pregiati, mentre il lamellare monostrato d'abete viene impiegato per schienali e fondi masicci. Il legno lamellare è soprattutto usato in edilizia per la realizzazione di travi e strutture con fun-zioni portanti per le sue ottime proprietà meccan-iche dovute al criterio di costruzione. Esso è cos-tituito da tavole di legno, in genere di conifere, con uno spessore da 20 mm a 45 mm circa, in-collate con colle di grande resistenza e pressate a fibre parallele.

Tutti i materiali elencati e da noi impiegati sono classificati E1, cioè a basso contenuto di formal-deide, ed impiegati in una percentuale che non supera il 50% dei materiali impiegati per prodotto finito.

Con il marchio CQA-Formaldehyde E1 sono contraddis-tinte le produzioni di pannelli a bassa emissione di for-maldeide rispondenti ai requisiti imposti dalle normative internazionali in materia. Esso si basa sul monitoraggio continuo della produzione e su prelievi periodici eseguiti dal CATAS in qualità di organo esterno di sorveglianza. L’emissione di formaldeide è un problema per la salute per i suoi possibili effetti a breve ed a lungo termine a carico dell’apparato respiratorio. La formaldeide trova applicazi-one nella produzione di resine ureiche che sono impiegate per la preparazione di adesivi impiegati nella produzione di pannelli truciolari, MDF e compensati. Per effetto di fenomeni chimici chiamati di idrolisi la formaldeide viene continuamente liberata dalla stessa resina ureica di cui è costituito il pannello e quindi emessa in ambiente. In considerazione del numero di pannelli che costituiscono i mobili, le quantità di formaldeide liberate o liberabili negli ambienti di vita, possono essere in alcuni casi superiori ai limiti consentiti.