La Politica Agricola Comunitaria Norme e meccanismi che regolano la produzione, gli scambi e la...
-
Upload
duilio-marrone -
Category
Documents
-
view
234 -
download
0
Transcript of La Politica Agricola Comunitaria Norme e meccanismi che regolano la produzione, gli scambi e la...
La Politica Agricola Comunitaria
Norme e meccanismi che regolano la produzione, gli scambi e la lavorazione dei prodotti agricoli nell’ambito dell’UE
Interessi dei consumatori e dei
contribuenti
-Salvaguardia ambientale;
-Sicurezza degli alimenti;
-Protezione degli animali;
Agricoltore: libero di produrre ciò che il mercato esige e in modo sostenibile
Pagamenti unico per azienda - 1/1/2005
Condizionalità degli aiuti (cross-compliance e buone pratiche agricole)
Disaccoppiamento
Sviluppo rurale
Aumentano le risorse a cui si aggiungono quelle derivanti dalla MODULAZIONE
Az. con pagamenti diretti >5.000e
2003 Revisione di medio
termine della Pac
Riserve monetarie azzerateRiserve monetarie azzerate
Europa del secondo dopoguerra
Strutture produttive gravemente menomate
Strutture produttive gravemente menomate
Sistemi di trasporto e vie di comunicazione
sconvolti
Sistemi di trasporto e vie di comunicazione
sconvolti
Ripresa
Garantire gli approvvigionamen
ti dei generi alimentari
Garantire gli approvvigionamen
ti dei generi alimentari
Disporre di materie prime
e beni strumentali
Disporre di materie prime
e beni strumentali
Problemi comuni ai paesi europeiProblemi comuni ai paesi europei
Soluzione comuneSoluzione comune
Vantaggi di una soluzione comune per agricoltura
Mercato comune
Nuovi sbocchi
Maggiore competitività
Razionalizzazione e
specializzazione
Razionalizzazione e
specializzazione
Produzione + ampia
Diversificata
Meno dipendente
dalle fluttuazioni di
mercato
La nascita della PAC (Trattato di Roma 1957) : gli obiettivi
Aumentare la produttività dell’agricoltura;
Assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola;
Stabilizzare i mercati; Assicurare prezzi ragionevoli nelle
consegne ai consumatori.
La nascita della PAC: le politiche
Politica dei prezzi e dei mercati
Politica dei prezzi e dei mercati Politica delle strutturePolitica delle strutture
Costituzione del FEOGA-Orientamento e Garanzia
La politica dei prezzi: l’accoppiamento
Prezzo indicativo o obiettivo: Prezzo di equilibrio a cui dovrebbe tendere il mercato.
Prezzo di intervento: Prezzo che gli organismi di intervento devono pagare
per acquistare i prodotti non collocati sul mercato per eccesso di offerta. PREZZO MINIMO GARANTITO.
Prezzo soglia (prelievo variabile): Prezzo minimo di entrata dei prodotti provenienti dai
paesi terzi al di sotto del quale scatta il prelievo. Restituzioni alle esportazione (sussidio):
Colma la differenza tra il prezzo interno ed internazionale. Incentiva le esportazioni.
Vantaggi del sistema accoppiato: UE importatrice netta
Consente di soddisfare due principi:
Produttivistico – accrescere il grado di approvvigionamento attraverso aumento produzione e produttività;
Sociale – sostenere i redditi degli agricoltori.
Altri vantaggi Semplicità amministrativa; Costo di bilancio relativamente
contenuto; Scarsa percezione da parte dei
consumatori del costo loro imposto; Coerenza con il principio del
mercato unico.
Svantaggi
Non discrimina; Genera inefficienza; Tende a produrre una distribuzione
iniqua dei suoi benefici; È una tassa sul consumo.
Il sistema diventa inadeguato
Fine anni ’70 inizio anni ‘80
Nascita delle eccedenze strutturali
Anni ‘80 Nascita del vincolo di bilancio
Assicurare la compatibilità finanziaria sotto il profilo: dell’ammontare della spesa, della sua controllabilità e prevedibilità e della sua “equa” ripartizione tra gli Stati membri.
Risposta della ComunitàStrategia difensiva
Introduzione di misure e contromisure necessarie a gestire il vincolo di bilancio senza agire sulle sue cause
Misure di corresponsabilità
Quote fisiche di produzione
Stabilizzatori di bilancio
Prelievo sul prezzo di sostegno produzioni eccedentarie da usare per favorire smaltimento.
Riduzione livello di sostegno a seconda della misura dell’eccedenza
Riduzione automatica e progressiva del pr. intervento per anno successivo la prd. supera quantità massima garantita.
Risultato
Stratificarsi di misure e contromisure che hanno complicato e burocratizzato la PAC contribuendo a far emergere una diffusa insofferenza nei suoi confronti.
Il negoziato commerciale GATT
Fine anni ‘80
Incompatibilità finanziaria
+
Incompatibilità internazionale
1986 negoziato commerciale dell’Uruguay Round del GATT
Messa in stato d’accusa della PAC per i suoi effetti distorsivi
La risposta della Commissione
1992 - Pacchetto di riforma Mac Sharry – la Commissione gioca di
anticipo riformando la PAC
Riflessione attorno al principio di disaccoppiamento
Riduzione dei pagamenti accoppiati compensata da pagamenti slegati alla
quantità prodotta
La riforma Mac Sharry: maggio 1992 Prima applicazione alla PAC del
principio di disaccoppiamento; Seminativi nocciolo della riforma:
Riduzione (30% c.a.) del prezzo di intervento in tre campagne;
Compensazione con un sistema di pagamenti legati al numero di ettari coltivati (o a riposo) e alle rese medie dell’area negli anni precedenti.
Aspetto deludente della PAC Disaccoppiamento solo parziale; Criterio compensatorio alla base
dei pagamenti per ettaro riproduce la stessa distribuzione territoriale dei benefici del sistema accoppiato
Aspetto positivo della riforma: le misure di accompagnamento Misure a metà strada tra l’intervento
strutturale e la politica dei mercati; Sperimentano azioni esplicitamente
rivolte a remunerare beni pubblici o esternalità positive: Produzioni eco-compatibili e minor uso di
fattori produttivi (Reg. CEE 2078/92); Forestazione (Reg. CEE 2079/92) Migliorare l’efficienza delle imprese (Reg.
CEE 2080/92).
Fine anni ’90: la nascita di un nuovo vincolo
Incompatibilità della PAC con allargamento ad Est dell’UE1997 – Agenda 2000 – Per un’Unione più forte e più ampia
Affronta tre temi:
-La riforma delle politiche;
-L’allargamento ai PECO;
-Il quadro finanziario.
Agricoltura: delinea il nuovo modello di agricoltura che si intende promuovere:
-Competitiva;
-Sostenibile;
-Multifunzionale.
Competitività
Condizione per rimanere sul mercato imposta del processo di riduzione del sostegno e di liberalizzazione
Riduzione costi attraverso interventi su strutture produttive
Miglioramento livello qualitativo dei prodotti
Sostenibilità
Recepisce disposto Trattato di
Amsterdam che rende trasversale
la materia.
Realizzazione delle priorità della collettività (tutela ambientale e sviluppo territorio);
Rispondere alle esigenze dei consumatori (sicurezza, qualità, rispetto benessere animali).
Ambientale Sociale
Multifunzionalità
Riconoscimento e valorizzazione delle funzioni che l’agricoltura svolge in relazione alla protezione dell’ambiente e allo sviluppo delle aree rurali.
Obiettivi dell’intervento pubblico Aumentare la competitività; Garantire sicurezza e qualità degli alimenti; Continuare ad assicurare un livello di vita equo
per la comunità agricola e stabilità dei redditi; Creare fonti di reddito e occupazionali
complementari per agricoltori e loro famiglie; Integrare nella PAC obiettivi ambientali; Semplificare la PAC (burocrazia e
amministrazione); Contribuire alla coesione economica.
Come cambia la PAC con Agenda 2000
1992-99 PAC
Politica mercati
OCM
Misure di accompagnamento
agroambientali, forestazione,
prepensionamento.
Politica strutture
2000-2006 PAC
Politica mercati
OCM
Politica strutture
Sviluppo rurale
Reg. orizzontale
Fondi strutt.i 6 ob.
Iniziative Com. n. 13
Fondi strutt. 3 ob.
Iniziative Comun. n. 4
I pilastro II pilastro III pilastro
13.12.2002 Copenhagen: UE-25
Estensione della PAC a Repubblica Ceca, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Cipro e Malta (V.A.A. 7 miliardi di Euro circa):
Si rafforza l’impegno per lo sviluppo rurale
Il costo della PAC ai 10 nuovi Stati membri
2004 2005 2006 Totale
Aiuti diretti e gestione OCM
327 2.032 2.322 4.681
Sviluppo rurale
1.570 1.715 1.825 5.110
Totale agricoltura
1.897 3.747 4.147 9.791
Chiara scelta a favore dello sviluppo rurale le cui misure saranno cofinanziate all’80% da Bruxelles.
2000: uno scenario modificato
Revisione di medio
termine della PAC
Incompatibilità finanziaria
Incompatibilità
internazionale: nuovi negoziati
WTO
Allargamento ad Est
Esigenze della società: tutela
ambiente; sicurezza alimenti e animale; equità negli scambi e dei prezzi di acquisto.
2003 Revisione di medio termine della Pac
Vera e propria riforma della politica agricola comunitaria
Interessi dei consumatori e dei
contribuenti
-Salvaguardia ambientale;
-Sicurezza degli alimenti;
-Protezione degli animali;
Agricoltore: libero di produrre ciò che il mercato esige e in modo sostenibile
Pagamenti unico per azienda - 1/1/2005
Condizionalità degli aiuti (cross-compliance e buone pratiche agricole)
Disaccoppiamento
Sviluppo rurale
Aumentano le risorse a cui si aggiungono quelle derivanti dalla MODULAZIONE
Az. con pagamenti diretti >5.000e
2003 Revisione di medio
termine della Pac
2013 la revisione della PAC. Il consumatore come vuole la Pac?
Il consumatore e le priorita di PAC
Quanto conta l’agricoltura nell’UE-27
Perchè una politca agricola? Perchè comunitaria?
Nell’Ue allargata, con nuove e rilevanti necessità di convergenza dei sistemi agricoli, la PAC è lo strumento per dare attuazione secondo una visione UNITARIA E ORGANICA agli obiettivi legati al NUOVO RUOLO dell’agricoltura nel “sistema” Europa.
Problema finanziario: Come cambia il budget per agricoltura
Prospettive: taglio di 114 mrd ero in 7
anni
Prospettive: taglio di 114 mrd ero in 7
anniRischi:
-sviluppo rurale;-nuovi vincoli per OCM
ancora da riformare.
Incapacità di assicurare massima efficacia (e quindi sostenibilità
della PAC stessa) rispetto anuovi obiettivi:
-Condizionalità ecologica;-Sicurezza alimentare;-Funzioni territoriali;
-Benefici per imprese.
Quali direttrici e visioni?
Liberisti: smantellamento PAC; Innovatori: rilegittimazione della
PAC e sua innovazione; Conservatori
Verso il 2013, la PAC è “condannata” ad esprimere ulteriori rilevanti riforme per mantenere la sua legittimità. Il problema sarà anzitutto politico nella ricerca di un equilibrio tra le “visioni” contrapposte dei Paesi:
Sviluppo Rurale
Definizione di sviluppo rurale
Non esiste un’unica definizione delle aree rurali condivisa a livello internazionale
Unione Europea: Multifunzionalità USA: Riscoperta dello sviluppo rurale World Bank: attenzione alla povertà OECD: Approccio olistico con
attenzione sulla creazione di occupazione rurale
PVS: Attenzione all’agricoltura nell’ambito di una struttura multisettoriale.
Le ragioni della difficoltà di definire univocamente il concetto di sviluppo rurale
Varie percezioni di cosa sia e non sia rurale e degli elementi che caratterizzano la ruralità (naturali, economici, culturali, ecc.)
Necessità di avere una definizione coerente con gli obiettivi di analisi e di policy;
Difficoltà di censire dati rilevanti rispetto alle unità geografiche di base (comuni, province e sub-aree).
Un concetto condiviso di sviluppo rurale
Lo sviluppo rurale è qualcosa di più e di diverso dal semplice sviluppo agricolo, in quanto ingloba uno spazio, quello rurale appunto, dove l’agricoltura è spesso, ma non sempre, al centro del sistema socio economico, ma sul quale insistono attività differenti, con funzioni e obiettivi diversificati, tutti da integrare e coordinare in un’ottica di sviluppo coerente e sostenibile
Le aree rurali: metodologia di classificazione dell’UE
Ogni Stato Membro ha una sua definizione;
Metodologia OECD è quella usata con più frequenza dall’UE: OECD (1994), Creating rural indicators for shaping territorial policy, Paris.
Metodologia OECD
Approccio a due stadi
Municipalità (comuni)
Regioni (NUTS3 o 2)
Comuni Rurali: densità di
popolazione inferiore ai 150 abitanti per
Km2
Aree prevalentemente rurali: più del 50% della popolazione vive nei comuni
rurali
Aree significativamente rurali: 15–50% della popolazione vive in comuni
ruraliAree prevalentemente urbane: meno
del 15% della popolazione vive in comuni rurali
Aggregazione
NUTS
La Nomenclatura delle unità territoriali per la statistica (NUTS) è stata elaborata da Eurostat più di 25 anni fa al fine di fornire una ripartizione unica e uniforme delle unità territoriali per la compilazione di statistiche regionali per l'Unione europea.
Classificazione gerarchica basata sulla numerosità della popolazione
Le unità amministrative esistenti all'interno degli Stati membri costituiscono il primo
criterio di definizione delle unità territoriali.
Regioni ai sensi del Reg. CE 1290/05
Unità territoriale corrispondente al livello I e II della Nomenclatura delle
unità territoriali per la statistica (livelli NUTS 1 e 2)
Importanza delle aree ruraliUE-25 aree prevalentemente e significativamente rurali: 92% del territorio e 56% della popolazione
UE-25 aree significativamente rurali: 56% del territorio e 19% della popolazione
Aree rurali importanti in termini di territorio
Aree rurali importanti in termini di contributo all’economia
UE-25 aree prevalentemente e significativamente rurali: 45% del PIL
UE-25 aree prevalentemente e significativamente rurali: 51% dell’occupazione totale
Perchè nelle aree rurali sono importanti specifiche politiche di sviluppo
Lo sviluppo rurale èessenziale per lo sviluppo
del settore agricolo
Lo sviluppo rurale èessenziale per lo sviluppo
del settore agricolo
Lo sviluppo rurale èessenziale per ambiente
e qualità della vita
Lo sviluppo rurale èessenziale per ambiente
e qualità della vita
Lo sviluppo rurale èessenziale per lo sviluppoeconomico e la coesione
Lo sviluppo rurale èessenziale per lo sviluppoeconomico e la coesione