Bagnanti agricoli e l'antincendio

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S OLUZIONI VFV MARZO/APRILE 2011 44 I “BAGNANTIAGRICOLI E L ANTINCENDIO DI FRANCO LUCONI BISTI (*) Non sempre le soluzioni migliori richiedono complessità e diffcoltà di ricerca; e quello che andremo a trattare nelle righe di questo articolo ne è la dimostrazione. In tempi di crisi e di cronica mancanza di risorse tornare alla tradizione può essere un ottimo ripiego. Mai potremmo declassare l’acqua, mai potremmo sostituirla, mai riusciremmo a detronizzarla dal suo ruolo di estinguente per destino, piuttosto potremmo migliorarla. PRINCIPIO ATTIVO: DIOTTIL SOLFOSUCCINATO SODICO (COMPONENTE CHIMICO) DILUIZIONE: 50-100 ML PER ETTOLITRO SI TROVA: NELLE AZIENDE AGRARIE E DAI FIORAI COSTA POCHISSIMO... CURIOSITÀ: QUALCUNO LO USA PER AUMENTARE LA FLUIDITÀ DEI REFLUI FOGNARI 44/45 art 461:Layout 1 1-03-2011 16:47 Pagina 44

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Mai potremmo declassare l’acqua, mai potremmo sostituirla, mai riusciremmo a detronizzarla dal suo ruolo di estinguente per destino, piuttosto potremmo sicuramente migliorarla. (articolo di Franco Luconi Bisti apparso sul n° 2/2011 (marzo/aprile) della rivista "VFV Tecnica Antincendio e PC"

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I “BAGNANTI”AGRICOLI E

L’ANTINCENDIODI FRANCO LUCONI BISTI (*)

Non sempre le soluzioni migliori richiedono complessità e diffcoltà di ricerca; e quelloche andremo a trattare nelle righe di questo articolo ne è la dimostrazione. In tempidi crisi e di cronica mancanza di risorse tornare alla tradizione può essere un ottimoripiego. Mai potremmo declassare l’acqua, mai potremmo sostituirla, mai riusciremmoa detronizzarla dal suo ruolo di estinguente per destino, piuttosto potremmo migliorarla.

PRINCIPIO ATTIVO:DIOTTIL SOLFOSUCCINATO SODICO (COMPONENTE CHIMICO)

DILUIZIONE:50-100 ML PER ETTOLITRO

SI TROVA:NELLE AZIENDE AGRARIE E DAI FIORAI COSTA POCHISSIMO...

CURIOSITÀ:QUALCUNO LO USA PER AUMENTARE LA FLUIDITÀ DEI REFLUI FOGNARI

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Le azioni attrattive tra le molecole di unliquido (le forze di coesione) fanno sì chele molecole dello strato superficiale siano

soggette ad una forza risultante non nulla chetende a farle spostare verso lʼinterno; esse per-tanto tendono a sfuggire dalla superficie limitedel liquido e di conseguenza questa tende adassumere la estensione minima possibile (inassenza di altre forze, la superficie minima, èquella sferica).

Quindi la goccia è una limitazione allʼeffettobagnante della acqua e di conseguenza dellasua capacita estinguente.In scarsità di risorse idriche e con incendi divaste proporzioni, rendere migliorabile lʼestin-guente può essere importantissimo, in questocaso basti ricordare incendi boschivi in periodidi forte siccità o incendi di strutture ricche dilegno stagionato.

In questo frangente la conoscenza minima diquesto problema ci aiuta a trovarne la soluzio-ne, è nota da secoli, per primi i saponi ricordatianche dalla bibbia, che alcuni composti chimici- anche di semplice struttura - riescono a dimi-nuire molto la tensione superficiale.

Ricordando solo lʼolio di ricino solfato che agliinizi dellʼottocento permetteva un miglior tratta-mento dei filati, da sempre i tensioattivi sonofondamento della pulizia dei tessuti e presentiin ogni detersivo. Non è però dalla lavatrice cheabbiamo attinto i tensioattivi, ma dallʼagricoltu-ra. Chi più del contadino ha bisogno dellʼacquaper i suoi raccolti e chi più di lui conosce legrandi quantità necessarie per il buon anda-mento della crescita e di conseguenza dellaqualità dei frutti della terra. Il tensioattivo aiuta abagnare meglio la terra, le piante e le foglie equesto riduce di molto le quantità di liquido equindi i costi.Lʼutilizzo agricolo rende questo prodotto econo-mico e facilmente reperibile e assolutamentebiodegradabile, tanto che mangiamo tranquilla-mente i prodotti innaffiati con acqua trattata contensioattivi.

Grandi quantità di liquido estinguente si otten-gono versando nellʼautobotte il quantitativorelativo alla capienza della stessa, facilitandomolto il lavoro di miscelazione altrimenti un poʼcertosino. Orientativamente 1 litro per ogni ton-nellata dʼacqua (100 ml per ettolitro).

(*) COMANDANTE CORPO VOLONTARIO VIGILI DEL FUOCO MADONNADI CAMPIGLIO (TN)ISTRUTTORE DELLA SCUOLA PROVINCIALE ANTINCENDI DI TRENTO

I TENSIOATTIVI E L’ANTINCENDIO

Non ci sono particolari controindicazioni allʼutilizzo dei ten-sioattivi sia in utilizzo semplice, sola acqua, sia in utilizzocon schiumogeni.Migliorando lʼeffetto bagnato la superficie della nostra goc-cia sarà di molto superiore al normale e di conseguenza lastessa sarà molto più efficace sulla zona interessata dallefiamme.In fase preventiva riuscirà a penetrare più allʼinterno deipori del materiale combustibile e a rendere più lunga lafase di distillazione e quindi di innesco.Ma ciò che le fotografie ci mostrano è una chiarissima fun-zionalità di questo prodotto.

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