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110 marzo 2017 - Logopedista Dott.ssa Tiziana Begnardi
Programma
� Comprensione del testo orale e scritto
� Cosa significa comprendere un testo
� Principali processi attivati durante la comprensione di un testo scritto o orale
� La comprensione del testo scritto
� Le caratteristiche del testo di facile lettura
� Le caratteristiche del lettore
� La metacognizione
� Alcune strategie utili
� Come facilitare la comprensione del testo: approccio sul testo e sul lettore
� La «Nuova guida alla comprensione del testo» del Gruppo MT e le 10 abilità necessarie per comprendere
� Il Disturbo Specifico di Comprensione del Testo scritto
I collegamenti verticali
I collegamenti verticali possono ulteriormente essere
suddivisi in:
� Collegamenti inclusivi
� Collegamenti di causa-effetto
� Collegamenti di fine o scopo
� Collegamenti transitivi
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� Collegamenti inclusivi: indicano un rapporto tra un
concetto gerarchicamente superiore e posto in alto, ed
uno o più concetti inclusi, gerarchicamente inferiori
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FELINI
GATTO GHEPARDO TIGRE
� Collegamenti di causa-effetto: legano due o più concetti
che sono causa (quello di partenza) e conseguenza (quello
di arrivo). I concetti sono disposti dall’alto al basso
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SCOPERTA DEI SEMI
RIVOLUZIONE AGRICOLA
� Collegamenti di fine o scopo: legano due o più concetti
attraverso una relazione di fine
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CACCIA
CIBO PELLI
PER PER
� Collegamenti transitivi o predicativi: indicano il tipo di
azione compiuta da un concetto nei confronti di un altro
7
IL NUOTO
APPARATO
RESPIRATORIO
MUSCOLATURA
DEGLI ARTI
MIGLIORAMIGLIORA
I collegamenti orizzontali
Possono essere suddivisi in:
� Collegamenti temporali
� Collegamenti spaziali
� Collegamenti di addizione-ordine-paragone o contrasto
� Collegamenti di esplicazione o esemplificazione
� Collegamenti nominali
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� Collegamenti temporali: pongono in relazione un
concetto di partenza ad un altro che determina la
contestualizzazione cronologica del primo, generalmente
un evento (in questo caso il nodo che contiene
l’indicazione temporale va disposto come estensione
laterale del concetto-evento)
9
Scheggiatura
della pietraPALEOLITICO
nel
Nel caso, invece, occorra indicare una successione
temporale, è consigliabile disporre i concetti in verticale
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PALEOLITICO
MESOLITICO
NEOLITICO
� Collegamenti spaziali: pongono in relazione un concetto
di partenza ad un altro (luogo)che determina la
contestualizzazione spaziale del primo, solitamente un
concetto-evento
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Agricoltura
templareMesopotamia
� Collegamenti di addizione-ordine-paragone o contrasto:
segnalano che due o più concetti
� fanno parte di un insieme o un elenco
� sono vari punti di un ragionamento
� sono legati da un elemento comune
� sono in contrasto
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Nuoto Ciclismo
APPARATO
RESPIRATORIO
e
migliorano
� Collegamenti di esplicazione o esemplificazione: legano
un concetto generale di partenza ad un concetto
particolare di arrivo che esplicita il primo
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Fattori inquinantitrafficoad es.
provocano
malattie
respiratorie
� Collegamenti nominali: legano un concetto alla sua
modalità d’essere
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NUOTO èuno sport
completo
Le parole - legame
� Definiscono i rapporti tra i nodi
� Permettono di costruire una comunicazione dotata di
significato
� Aiutano la rielaborazione
� Regolano coesione e coerenza di una mappa
� Sono soprattutto forme verbali, congiunzioni,
preposizioni
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La rievocazione del testo
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� La comprensione del testo rappresenta una condizione
necessaria ma non sufficiente ai fini di una corretta
rievocazione del racconto.
� Bambini che presentano una cattiva comprensione del
testo, in genere, presentano una rievocazione povera di
contenuti ed espressa prevalentemente attraverso
strutture sintattiche semplici (soprattutto frasi S+V+C e
frasi coordinate del tipo …e poi…e poi…)
� In questi bambini, laddove la produzione sia più ampia, è
spesso non adeguata in termini di contenuti.
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Dal punto di vista della produzione autonoma, con l’affinarsi
delle competenze narrative, i racconti prodotti dai bambini
seguono uno sviluppo con gradi crescenti di complessità
strutturale:
� Non storia: sono riportati elenchi di azioni o di eventi
collegati da relazioni temporali come «poi», «e»
� Abbozzo di storia: è introdotto un evento iniziale seguito da
una conseguenza
� Storia incompleta: sono presenti eventi intermedi che
collegano la conseguenza al problema iniziale
� Storia essenziale: vi è un episodio centrale introdotto da un
problema e corredato da tentativi di soluzione del
problema
� Storia completa: sono riportati più episodi collegati tra loro
da relazioni temporali o causali.
� I bambini che mostrano una comprensione del testo in
fascia medio-bassa, spesso presentano una produzione di
contenuti limitata soprattutto alle informazioni testuali,
dimostrando una scarsa abilità inferenziale.
� Altri bambini, a fronte di una buona comprensione del
testo, non riescono a rievocarlo in una struttura narrativa
soddisfacente � valutazione delle abilità di linguaggio
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La comprensione
del testo dei problemi
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Strategie di facilitazione:
� Evitare spiegazioni verbali: esse costituiscono un aggravio
alla comprensione, perché moltiplicano le operazioni di
decodifica che il bambino deve svolgere
� Utilizzare una semplificazione linguistica: è importante
controllare la formulazione linguistica del testo del
problema. Una formulazione linguistica complessa
preclude senza motivo la comprensione a bambini dotati
di buone possibilità dal punto di vista matematico: il
rebus linguistico si antepone e sovrappone al problema
matematico vero e proprio.
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Esempi di semplificazione linguistica:
� Usare proposizioni semplici: è inutile la costruzione di un
periodo complesso con frasi subordinate. Scomporre il
testo in proposizioni semplici giustapposte.
«Se Paola ha comprato 7 paste per la festa del papà, quanto
ha speso spendo che ciascuna costava 0,90 centesimi?»
«Paola ha comprato 7 paste per la festa del papà.
Ciascuna costa 0,90 centesimi.
Quanto ha speso?»
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� Formalizzazione: riduzione del testo verbale scritto per
favorire il lavoro di selezione e formalizzazione. Viene
volutamente eliminato il contesto per far emergere i dati
essenziali.
«Quanto ha speso la mamma per orlare una tovaglia con
nastro ricamato rosa sapendo che il contorno della tovaglia
misura 12 metri e il nastro costa 1,80 € al metro?»
«Il nastro per orlatura costa 1,80 € al metro.
Quanto costano 12 metri?»
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� Esplicitazione dei quantificatori logici: i quantificatori
logici devono essere espliciti per evitare ambiguità.
«La nonna ha regalato 3 € ai 3 nipotini.»
«La nonna ha regalato 3 € a ciascuno dei 3 nipotini.»
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� Schemi grafici: ricorrere a schemi grafici che favoriscano
la scelta delle operazioni utilizzando riferimenti di tipo
posizionale.
Testo del problema semplificato:
«Il pane costa 3,50 € al kg. Quanto costano 4 kg?»
Schema aggiuntivo:
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Prezzo totale
Quantità Prezzo unitario
i quantificatori logici
� Esistono alcune parole, nel testo dei problemi, che sono
fondamentali per trovare la soluzione: i quantificatori
logici, come tutti, uno, ciascuno; ognuno di loro dà luogo
ad un’operazione di raggruppamento diversa.
� La difficoltà nel discriminare le operazioni da svolgere
viene aggravata dal fatto che questi termini sono
frequentemente sostituiti da sinonimi o in alcuni casi
vengono sottintesi.
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� Ciascuno: racchiude in sé l’ambiguità data dalle nozioni
opposte di «uno» e «tutto». Molti bambini con difficoltà
linguistiche tendono a considerare il termine ciascuno
come una semplice aggiunta all’interno della frase,
quando in realtà produce un effetto moltiplicativo
� Tutto: dal punto di vista linguistico non presenta difficoltà
di comprensione perché fa parte del vocabolario di uso
comune e concettualmente comporta una semplice
operazione mentale di raggruppamento
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indovinare i problemi
� La risoluzione di un problema è condizionata in buona
parte dalla capacità di visualizzare mentalmente la
situazione
� Spesso, però, il livello di astrazione nei problemi di
moltiplicazione e divisione è tale da non permettere
un’adeguata visualizzazione
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� I bambini allora utilizzano strategie alternative per
risolvere questa difficoltà: puntano a cogliere nel testo
segnali di tipo linguistico in grado di suggerire da soli la
soluzione:
Qual è il prezzo totale?
Quante sono in tutto le mele?
Quanto ho speso complessivamente?
Quante mele in ogni cesto?
Quante persone per ciascun gruppo?
Qual è il costo al metro?
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� Le parole evidenziate fanno scattare nel bambino un
meccanismo associativo di selezione dell’operazione
senza che venga compresa del tutto la richiesta del
problema: in questo caso l’intuizione sopperisce al
ragionamento � può essere usata come strategia
metacognitiva, ovvero riflessione consapevole
� …anche sui verbi presenti nel testo del problema:
distribuire, dividere, suddividere…
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Un metodo: Nuova guida alla
comprensione del testo
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� Volume 1: introduzione teorica generale al programma e
prove criteriali di livello A e B
� Volume 2: attività di avvio
� Volume 3: livello A – attività per gli alunni dagli 8 ai 12
anni
� Volume 4: livello B – attività per alunni dai 12 ai 15 anni
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Nuova guida alla comprensione del testo
Il programma si basa su un modello multicomponenziale di
lettura.
Già Davis nel 1972 dimostrò che la comprensione non è
un’abilità o operazione mentale unitaria, ma che sono
coinvolte specifiche abilità mentali riferibili a fattori diversi,
indipendenti gli uni dagli altri.
In questo quadro teorico ed empirico, il Gruppo MT ha
sviluppato un modello che identifica 10 aree fondamentali.
Nuova guida alla comprensione del testo
Nella comprensione dei nuclei narrativi, appare
fondamentale che il bambino riconosca chiaramente
1.Personaggi, tempi, luoghi e fatti; per quanto riguarda
questi ultimi, il lettore deve individuare tipologie diverse
e coglierne i nessi consequenziali (2.Fatti e sequenze).
Nuova guida alla comprensione del testo
In secondo luogo il lettore deve possedere le abilità
psicolinguistiche fondamentali di analisi di un testo, a
partire dalla comprensione del significato delle parole,
per proseguire con la corretta elaborazione dei nessi
grammaticali e sintattici all’interno di una frase e fra
diverse frasi (3.Struttura sintattica). Molto spesso il testo
non offre esplicitamente tutte le informazioni e i nessi
implicati, quindi il lettore è chiamato a compiere
4.Inferenze che richiedono l’utilizzo di conoscenze
preesistenti o 5.Collegamenti tra parti diverse del testo.
Nuova guida alla comprensione del testo
Le inferenze, infatti, possono riguardare il significato delle
parole, le relazioni all’interno della frase o gli elementi che
si ricavano dal collegamento operato tra frasi anche lontane
nel testo. Questo tipo di collegamento è facilitato se il
lettore riconosce i diversi livelli di importanza delle parti del
testo (6.Gerarchia del testo) ed evita quindi di essere
sovraccaricato da tutte le informazioni lette, mantenute
tutte allo stesso livello di attivazione, con inevitabili
incomprensioni, confusioni e perdite di informazioni
rilevanti.
Nuova guida alla comprensione del testo
Quando il lettore ha raccolto un numero sufficiente di
elementi significativi può cominciare a costruire delle
rappresentazioni più generali del contenuto del testo
(7.Modelli mentali), che guideranno il percorso
successivo di elaborazione.
I modelli mentali possono avere diverse caratteristiche, ma
hanno in tutti i casi la funzione di fornire il quadro di
riferimento generale (spaziale, concettuale, emotivo…)
entro cui si possono collocare e acquisiscono significato le
varie informazioni del testo.
Nuova guida alla comprensione del testo
Inoltre il lettore raggiunge un livello ottimale di competenza
se possiede abilità metacognitive generali che lo aiutano
a riconoscere le caratteristiche del testo che deve
affrontare (8.Sensibilità al testo), ad adattare il processo
di lettura alle diverse richieste del compito in relazione al
tipo di testo, ai suoi scopi, alle istruzioni ricevute, alle
condizioni ambientali e alle sue caratteristiche di lettore
(9.Flessibilità) e monitorare il proprio processo di
comprensione, riconoscendo i momenti in cui questo
processo si è inceppato (10.Errori e incongruenze).
Nuova guida alla comprensione del testo
Per ciascun obiettivo sono previste schede di valutazione:
� Avvio: per bambini dai 5 agli 8 anni
� Livello A: per ragazzi dagli 8 ai 12 anni
� Livello B: per ragazzi dai 12 ai 15 anni.
Per i livelli A e B sono presenti prove (di 15 domande
ciascuna) che valutano separatamente le competenze dello
studente in ciascuna delle 10 aree del programma.
Nuova guida alla comprensione del testo
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E’ in grado di sondare le abilità generali del processo di
comprensione in bambini del primo ciclo della scuola
elementare.
Propone la lettura di un testo e 12 domande per verificarne
la comprensione.
Nuova guida alla comprensione del testo:
prova di Avvio
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Il secondo volume è rivolto ai bambini dai 5 agli 8 anni.
Lettura e comprensione si basano su diversi processi
cognitivi (e pre-requisiti), quindi l’insegnante può
progettare due distinti percorsi di insegnamento:
- Lettura
- Comprensione
Le schede delle attività di avvio contengono molto
materiale figurato
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Nuova guida alla comprensione del testo
Individuare i personaggi di un brano, i luoghi in cui si svolge
la vicenda, ciò che succede, è un compito che viene
comunemente richiesto già agli scolari che affrontano la
lettura delle prime brevi favole.
Costituisce lo sfondo o scenario sul quale si sviluppa la
vicenda.
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1. Personaggi, luoghi, tempi e fatti
E’ la prima area del percorso perché rappresenta un’abilità
di base e si applica particolarmente ai testi narrativi, che
nei primi anni di scuola sono quelli maggiormente letti.
In questa prima fase cognitiva, la comprensione di un brano
si identifica con l’attribuzione delle informazioni del testo
alle persone, luoghi, eventi ai quali si riferiscono.
1. Personaggi, luoghi, tempi e fatti
Molte fiabe di magia sono costruite sulla base di uno
schema fisso che ben presto gli alunni imparano a
riconoscere anche in storie diverse, come i romanzi di
avventura o racconti di fantascienza.
Il perno è rappresentato da personaggi fissi (eroe, nemico,
aiutante…) e la vicenda passa attraverso un succedersi di
momenti (partenza, viaggio…) e di eventi fissi (prove difficili,
lotta, vittoria…).
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1. Personaggi, luoghi, tempi e fatti
Conoscere la struttura tipica di un certo tipo di testo
fornisce uno schema di riferimento che facilita sia la
produzione che la comprensione: si creano aspettative e
si facilitano inferenze.
In quest’area vengono utilizzati testi narrativi e non: articoli
di cronaca, racconti fantastici o verosimili, in prima
persona � si rende consapevole l’alunno che esistono
vari tipi di testo, e che dal tipo di testo in esame dipende
la presenza o meno di determinati personaggi
Individuare queste differenze permette di riconoscere la
tipologia di testo e quindi il genere letterario.
1. Personaggi, luoghi, tempi e fatti
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La comprensione approfondita di un testo richiede la capacità
di individuare la sequenza dei fatti e la loro diversa tipologia.
Le storie più semplici e ben strutturate sono caratterizzate da:
� uno scenario o sfondo (PTL)
� un episodio, articolato in una sequenza di eventi o fatti
concatenati tra loro in cui si distinguono:
� un evento iniziale
� una risposta interna (risposta emotiva o decisione)
� uno o più tentativi
� la conseguenza
� una reazione
2. Fatti e sequenze
Vengono individuate quattro categorie di fatti:
1. Quelli che esprimono le azioni agite o subite dai personaggi
2. Quelli che esprimono gli eventi interni, cioè emozioni,
pensieri, intenzioni dei personaggi
3. Quelli che esprimono gli eventi esterni, come gli eventi
atmosferici o una collocazione temporale che spesso si trova
all’inizio del testo
4. Quelli che riguardano le descrizioni.
2. Fatti e sequenze
In molti testi i diversi fatti sono compresenti, ma particolari
generi sono caratterizzati dalla predominanza di alcuni, ad
esempio:
� Nelle narrazioni prevalgono le azioni e gli eventi interni ed
esterni
� Negli articoli di cronaca sono più presenti le azioni
� Un diario segreto può contenere più eventi interni
� I testi informativi sono ricchi di descrizioni
� I testi scientifici contengono spesso azioni abituali (l’acqua bolle a
100°C) o azioni figurate (il monte Baldo domina il lago di Garda)
che comportano una maggiore difficoltà di comprensione per lo
studente, soprattutto della scuola primaria
2. Fatti e sequenze
Per comprendere meglio alcuni testi è altresì
importante seguire la sequenza cronologica o logica
dei fatti anche quando il testo non la rispetta,
operando inferenze: questa è un’abilità da esercitare
con tipi differenti di testi già in età prescolare
2. Fatti e sequenze
E’ importante saper riconoscere fatti e sequenze per
inquadrare il testo come appartenente ad un
determinato genere sulla base di certi indizi, creandosi
aspettative circa il contenuto, la forma, lo stile,
l’obiettivo dell’autore e scegliere di conseguenza le
strategie di lettura più adeguate.
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2. Fatti e sequenze
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L’area ha l’obiettivo di promuovere la capacità di
comprensione del testo in relazione agli elementi
sintattici che lo compongono, con lo scopo di portare
i bambini:
� A riflettere su particolari strutture della frase che
rendono difficile la comprensione di un testo
� A riconoscere la rete di legami che pronomi,
connettivi e nessi tessono all’interno di un brano
� A notare le sfumature di significato di frasi che si
differenziano per la struttura sintattica.
3. Struttura sintattica
Le attività proposte riguardano la negazione, la frase
passiva, il periodo ipotetico e il passaggio dal dialogo al
discorso indiretto.
Viene stimolata la riflessione sull’uso della punteggiatura,
sull’uso degli articoli determinativi o indeterminativi, sui
pronomi.
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3. Struttura sintattica
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71
72
73
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Una differenza fondamentale tra la difficoltà nella
comprensione di frasi rispetto alla comprensione di testi
riguarda l’impressionante aumento di elementi
informativi che il lettore deve prendere in considerazione.
Per fortuna, questi elementi sono in relazione.
La memoria di lavoro gioca un ruolo critico, mantenendo
alcune informazioni potenzialmente rilevanti finché
compare una nuova informazione che può essere
collegata.
� I lettori meno esperti procedono parola per parola e
potrebbero avere difficoltà di memoria
4. Collegamenti
Le attività di quest’area mirano a portare lo studente a
cogliere collegamenti esistenti tra gli elementi o operarne
di originali, ma sempre avendo a disposizione nel testo
tutte le informazioni necessarie.
I tipi di legami tra elementi sono suddivisi in tre categorie:
� Legami di coreferenza
� Legami di sostituzione
� Collegamenti che richiedono uno sforzo concettuale
4. Collegamenti
Si intende per coreferenza un’associazione forte, percettiva
o di contenuto, che lega elementi del testo o di
un’immagine. La competenza da esercitare è quella di
rilevare in punti diversi del testo uno stesso elemento o
elementi strettamente correlati e individuane i legami che
collegano le loro apparizioni.
4. Collegamenti
La sostituzione fa riferimento ad un’associazione di elementi
che abbiano significato analogo, come la risoluzione di
indovinelli o l’uso di sinonimi. Al lettore non viene
richiesto un grande sforzo concettuale, quanto di
padroneggiare il lessico per comprendere come parole o
espressioni diverse si riferiscano in realtà ad uno stesso
personaggio, situazione, azione.
4. Collegamenti
Per collegamento con sforzo concettuale si intende
un’associazione tra idee espresse nel testo che richieda
una riflessione sul contenuto implicito di quelle idee.
Richiede di comprendere il contenuto profondo e
concettuale.
4. Collegamenti