Insegnamento di Psicologia sociale e delle relazioni ... · ... o di stalking (il 18,8%). ......
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Transcript of Insegnamento di Psicologia sociale e delle relazioni ... · ... o di stalking (il 18,8%). ......
Università degli Studi di Enna “Kore”!
FacoltàdiScienzeEconomicheeGiuridicheCorsodiLaureainScienzeStrategicheedellaSicurezza
Insegnamentodi
Psicologiasocialeedellerelazionigiuridiche
Prof.ssaIrenePetruccelliirene.petruccelli@unikore.itPrimalezione14marzo2017
A.A.2016-2017
Laviolenzadigenereècara0erizzatadaunaseriediazionifisiche,sessuali,dicoercizioneeconomicaepsicologicachehannoluogoall’internodiunarelazionein:maa0ualeopassata.Sitra0adiunaseriedicondo0echecomportanonelbreveenellungotempoundannosiadinaturafisica,siadi:popsicologicoedesistenziale.
(Baldry,2006)
Definizioni
• La violenza fisica • La violenza verbale • La violenza sessuale • La violenza economica • La violenza psicologica • La violenza domestica • Lo stalking
Tipologie
Casi di omicidio in cui una donna viene uccisa da un uomo per motivi relativi alla sua identità di genere (spesso mariti o fidanzati, ma anche padri, o addirittura figli) cioè di regola in relazione al fatto che la medesima è stata la moglie o in relazione sentimentale con l'autore del delitto, ovvero il medesimo autore presumeva che la vittima dovesse iniziare o continuare la relazione sentimentale o sessuale.
Femminicidio
Devoto-Oli: "Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione e di annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte".
Femminicidio
La violenza domestica è la forma più comune di abuso commesso contro le donne (UNICEF, 2006). Classifica delle violenze domestiche: Asia sudorientale, Paesi arabi del Mediterraneo e Africa, tutti con percentuali intorno al 37%. In Europa oltre 25 donne su cento vengono abusate fisicamente o sessualmente dai partner (WHO, 2013).
Dallaraccomandazionen.1582del27Se5embre2002AssembleaParlamentaredelConsigliod’Europa-Strasburgo
La violenza perpetrata in ambito domestico sarebbe per le donne di età tra i 16 e i 44 anni la principale causa di decesso e di invalidità, prima del cancro, degli incidenti stradali e della guerra.
DATI-RapportoSaveTheChildrensullaviolenzaassisHta(2011)
• 6 milioni e 743 mila donne fra i 16 e i 70 anni (ovvero il 31,9% delle donne in questa fascia d’età) hanno subito nella propria vita una violenza: di tipo fisico (il 18,8%), sessuale (23,7%), psicologico (il 33,7%) o di stalking (il 18,8%). Il 14,3% dichiara di averla subita dal proprio partner.
• Tra le donne che hanno subito violenze ripetute da partner sono 690 mila quelle che avevano figli al momento della violenza. La maggioranza di esse (62,4%) ha dichiarato che i figli sono stati testimoni di uno o più episodi di violenza.
• Si può dunque stimare dunque in almeno 400.000 il numero di bambini costretti ad assistere alle violenze sulla propria madre. Nel 19,6% dei casi i figli vi hanno assistito raramente, nel 20,2% a volte, nel 22,6% spesso. Nel 15,7% dei casi le donne valutano che esista il rischio di un coinvolgimento diretto dei figli nella violenza fisica subita dalle madri, secondo la seguente suddivisione: raramente (5,6%), a volte (4,9%), spesso (5,2%).
Piùdi6milioniledonneda16a70anniviDmediviolenzafisicaosessuale(il32%dellaclassedietàconsiderata).Milionididonnehannosubitoviolenzesessuali(24%),quasi4milioniviolenzefisiche(19%);circa1milionedidonnehasubitostupriotenta:stupri(5%).Il14%delledonnehasubitoalmenounaviolenzafisicaosessualedalpartner,mentreil25%delledonnehasubitoviolenzedaunaltrouomo.
DATI - Italia (Istat, 2007):
• Nel 2012, i femminicidi in Italia sono stati 124, i tentati omicidi di donne 47 (129 nel 2011).
• Il 70% uccise mariti, compagni, ex mariti, ex compagni ecc. • la maggior parte degli omicidi vengono compiuti nella casa
della coppia, della vittima o dell'autore. • 80% delle donne sono italiane, come anche gli autori sono
italiani. • La maggior parte di loro vive nelle Regioni del Nord. • 15% commessi dai figli.
Indagine svolta dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna
DATI–FemminicidioinItalia
Vittime e
autori
QUALIDONNE?
FENOMENOTRASVERSALEDAUNPUNTODI
VISTAANAGRAFICO,CULTURALEESOCIALE
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FALSI STEREOTIPI
NON È VERO CHE: “La violenza domestica è presente in contesti familiari culturalmente ed economicamente poveri”.
• Il maltrattamento colpisce il 35% delle
donne nel mondo, a prescindere dalla religione, stato sociale…
• Le classi meno abbienti tendono a
denunciare meno per vergogna o per la difficoltà ad essere credute.
• Ciòcheinduceledonnearimanereconl’uomoviolentosperandoinunsuocambiamento,èl’alternarsidifasidiviolenzaconfasidifalsariappacificazione.
• Ogniciclodiviolenzadomes:casiar:colainqua0rofasi
(Walker,1979)
1) Fase di crescita della tensione. 2) Fase acuta della violenza fisica. 3) Fase di scuse. 4) Fase della luna di miele o della
“riconciliazione”.
DiversiHpidiinvesHmentotra5engonolaviWmainunrapportodisfunzionale:
• Investimento emozionale • Investimento sociale. • Investimento familiare. • Investimento economico. • Investimento nello stile di vita. • Investimento nell’intimità.
Carver(2002)
“Segnalid’allarme”deicomportamen:dell’autore:
• Attaccamento rapido • Temperamento aggressivo • Tenta di eliminare il sostegno sociale della
partner • È sempre colpa della partner • Controllo • Il “test della cameriera”
(Carver, 2003)
Ladonnaviene“disumanizzata”
Le origini di questo meccanismo sono nel sistema patriarcale che mantiene l’ineguale distinzione tra maschio e femmina; «uno dei modi più importanti in cui il sé di una persona si organizza è attorno all’identità di genere. Il concetto di sé come maschi o femmine struttura il senso di sé ed è anche uno dei principali modi attraverso cui sono incanalate le aspettative culturali».
(De Zulueta, 1993)
Fa0oricheaumentanonelladonnailrischiodidivenireviDmadiunarelazioneviolenta:
• modelli socio-educativi che vedono la donna dipendente e subordinata; • modelli socio-educativi che affermano la funzione di cura “materna” a scapito dei desideri e bisogni personali; • relazioni e modelli relazionali disfunzionali nella famiglia di origine; • cure discontinue in età minore; • dipendenza da alcool o sostanze nelle figure parentali; • impossibilità (nella famiglia d’origine) di esprimere una vasta gamma di sentimenti; • censura nelle reazioni di differenziazione nella famiglia d’origine; • mancanza di contatto e fiducia con i genitori; • maltrattamento o abuso sessuale in età minore.
Fattori di rischio psico-sociali:
• 1. Stereotipi e pregiudizi di genere penalizzazione e discriminazione delle
donne come gruppo rispetto agli uomini come gruppo (nel lavoro, nelle retribuzioni, nelle posizioni di alta responsabilità).
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Stereotipi e pregiudizi di genere
• Sottovalutazione dell’importanza dei ruoli pubblici per le donne (nonostante i loro elevati livelli di istruzione).
• Centralità, per contro, delle figure femminili nei messaggi pubblicitari.
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Stereotipi e pregiudizi di genere
• Gli stereotipi legati ai ruoli sociali: l’ordine di genere (Connell): la subordinazione delle donne legata alla dominanza sociale maschile. Le donne e i ruoli di cura.
• Persistenza di S. e P. di genere, che tendono a riprodursi nel tempo.
• Come S. e P. condizionano i processi di formazione dell’identità personale e sociale.
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Stereotipi e pregiudizi nelle identità di genere
Qualche esempio di stereotipi connessi al modello femminile. Le donne:
• Non sono aggressive • Non si percepiscono come leader • Hanno molta comprensione per gli altri • Sono affettuose • Utilizzano raramente parolacce • Sono fedeli • Amano l’arte e la letteratura
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Gli uomini a loro volta: • Sono molto realistici • È difficile influenzarli • Sono attivi • Amano la matematica e le scienze naturali • Non hanno paura • Hanno attitudine al comando • Sanno imporsi e affermarsi • Sanno controllare le emozioni
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• In sintesi, per stereotipi di genere si intende la semplificazione della realtà legata ai ruoli di genere e sessuali.
• Più in particolare con questo termine si fa riferimento a quei meccanismi di categorizzazione per mezzo dei quali viene interpretato, elaborato, decodificato ciò che è maschile e ciò che è femminile.
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• Attraverso l’etichettamento si costruiscono precise immagini mentali dei due generi, che costruiscono la realtà sociale.
• Vengono in tal modo elaborate due polarità contrapposte (maschile/femminile), ciascuna delle quali investita di forti valenze ideologiche.
• Esiti nefasti degli stereotipi di genere nella vita sociale processi di auto-stereotipizzazione di donne e uomini
VIOLENZA
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Danni causati dalla violenza danni diretti
• Danno psicologico Annientamento e dispercezione del Sé • Danno economico Perdita del lavoro e condizionamento negativo Divieto di gestire il proprio denaro • Danno sociale Esclusione e isolamento Rappresentazione sociale negativa
• Danno Fisico Lesioni: temporanee permanenti • Disturbi alla digestione Coliti, gastriti • Disturbi alimentari Consumo eccessivo di cibo Rifiuto del cibo • Disturbi del sonno insonnia, incubi notturni, sonno agitato, discontinuo