La disfunzione erettile

La disfunzione erettile è un disturbo della sfera sessualemaschile caratterizzato dall’incapacità di raggiungeree mantenere un'erezione in grado di consentire un rap-

porto sessuale soddisfacente. E’ più comune negli uominiover 65, ma può verificarsi a qualsiasi età. La disfunzioneerettile può dipendere da una varietà di fattori: problemi disalute, l’uso di tabacco, il sovrappeso, l’abuso di alcool o

di sostanze stupefacenti, la sedentarietà, un intervento chirurgico alla prosta-ta, l’uso di farmaci e condizioni psicologiche come stress, ansia o depressio-ne. E’ fondamentale parlarne con il proprio medico di base per cercare ditrovare una possibile soluzione. Prima di assumere un farmaco per la disfun-zione erettile (compresi i rimedi erboristici), è sempre consigliabile chiedere ilparere del medico perché potrebbero avere effetti collaterali anche moltopericolosi. Considerato che l’erezione è dovuta all’afflusso di sangue all’in-terno dei corpi cavernosi del pene e che quindi avere vene e capillari in per-fetta forma ne favorisce il meccanismo fisiologico, la prevenzione è di basi-

di Roberto Tobia - farmacista - info@farmaciabonsignore.it

settimanale di prevenzione medica e di solidarietà diretto da Michele Guccioneanno 7 n. 13 del 2 aprile 2012 - edizioni nell’attesa s.a.s. Palermo - da un’idea del Dott. Diego Fabra - www.nellattesa.it - e-mail: redazione@nell’attesa.it

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In questo periodo, guardando in giro i sentimenti diansia e di disperazione che si vanno diffondendo trala gente, viene difficile anche a noi darvi consigli

per il vostro benessere, parlarvi di sani stili di vita, diequilibrio corpo-mente. E’ ovvio che la crisi ci sta con-dizionando, che la dieta non sarà più una costosa scel-ta medica, ma una abitudine obbligata dalle casse

vuote. E a proposito di casse, molti ex benestanti stanno rimpiangendoi periodi precedenti a Tangentopoli, quando nelle loro case non man-cavano mai casse di aragoste e gamberi accompagnate da fiumi dichampagne.Il palermitano tipo, però, sa adattarsi anche alle situazioni più tristi efa di necessità virtù. E’ il caso di un signore – fatto vero – notoriamen-te povero in canna, che vive da solo e che all’improvviso si è messoogni giorno a mangiare gamberi, pranzo e cena. I condomini dellapalazzina, un edificio popolare, incuriositi da quei quotidiani effluvi,hanno cominciato a fargli domande di tutti i tipi, cercando la misterio-sa origine di tanto improvviso benessere. Una vincita al lotto?Un’eredità? Una donazione? Una ricetta medica? Ma con quali soldi?Lui, imperterrito, ha sempre glissato, sostenendo che glieli da un vec-chietto in cambio di servizi. La versione non ha convinto nessuno. Allafine la verità è venuta a galla. Non sapendo come fare per metterequalcosa in pentola, anche lui si è dato alla più recente delle “attivi-tà” dei disperati: rubare i sacchetti della spesa dalle auto parcheggia-te nei pressi del mercato ittico. Dopo Catania, dove il fenomeno è diffusissimo, adesso anche a Palermosi scassano le auto per portare via la spesa. Sono poveri veri, affama-tissimi, non i mendicanti di mestiere o i posteggiatori e lavavetri rego-lati dal racket.Che dire? Certo, mangiare tutti i giorni gamberi o pata-te (a seconda della zona dei furti) non fa bene alla salute, né a quel-la dei ladri né a quella delle vittime. Ma oggi purtroppo nessuno prov-vede a soluzioni alternative, anzi la lotta fra lobby e gruppi di poteresta spingendo governanti e amministratori a bloccare ogni iniziativa perla città. Quando all’orizzonte ci sono tante altre migliaia di personeche stanno per perdere il lavoro, migliaia di candidati sprecano soldiper stampare le loro facce sui manifesti. Ci vuole coraggio a bruciarerisorse in questo momento per stupide e inutili campagne elettorali. Civorrebbe quanto meno il buon gusto di evitare di offendere la fame eil bisogno della gente.

editoriale di Michele Guccione - micheleguccione@nellattesa.it

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malattie genetiche2 aprile 20122

Le cardiopatie congenitenon più fatali per i bambini

di Francesco Sanfilippo - francescosanfilippo@nellattesa.it

Le cardiopatie congenite sono tra le malformazioniinnate più frequenti, come dimostra la loro inci-denza che è calcolata sul numero dei bambini con

cardiopatia sul totale dei nati vivi. Numerosi studidimostrano che quest’incidenza è intorno a 8 casi per1.000 nati vivi. Non esistono, a oggi, studi epidemiolo-gici specifici a livello mondiale, ma sembra che la fre-

quenza sia costante. Nell'ambito di queste patologie, alcune sono decisamente più frequen-ti di altre, come, ad esempio, il difetto interventricolare che rappre-senta circa il 32% di tutte le cardiopatie congenite. Altre patologie sonomeno frequenti come il difetto interatriale che incide per il 9%, il dottodi Botallo pervio e la coartazione aortica che si presenta nell'8% deicasi, la tetralogia di Fallot che colpisce il 6%, e la trasposizione com-pleta delle grandi arterie che incide nel 5%. Esistono, inoltre, moltissi-me cardiopatie congenite, tra le quali ve ne sono alcune più frequen-ti, come il difetto ventricolare, che non possono essere definite rare,giacché colpiscono il 30/40% dello 0,8 dei casi su 100 persone, costi-tuendo, quindi, una forte minoranza. Le cardiopatie congenite sono molto diverse tra loro e alcune possonoessere definite uniche. In realtà, queste patologie sono associate adanomalie su base genetica che possono essere trasmesse dai genitori,ma nella maggior parte dei casi sono anomalie nuove. Inoltre, esisteuna forte associazione tra anomalie genetiche e malattie cardiachecongenite. Un esempio è dato dai bambini affetti da Sindrome di Downche hanno un’altissima presenza di malattie congenite, così come lasindrome di Turner dove esiste un unico cromosoma x. La sindrome diWilliams è un’altra patologia che, spesso, comporta soprattutto pro-blemi vascolari. In particolare, quest’ultima provoca dei restringimen-ti dei vasi polmonari con effetti gravi perché impedisce il flusso d’ossi-geno ai polmoni, costringendo il cuore a fare il doppio degli sforzi perfar arrivare l’ossigeno stesso all’apparato polmonare. Grazie ai progressi scientifici, la diagnosi, oggi, è molto precisa ed èfatta alla nascita, dove si può intervenire fin da subito, poiché l’anali-si può essere fatta in epoca fetale anche alla 20° o 18° settimana. Nona caso, le tecniche di trattamento di queste cardiopatie si sonoanch’esse molto evolute. Il dott. Maurizio Mongiovì, dirigente medicodel reparto di Cardiologia pediatrica dell’Ospedale dei Bambini diPalermo, ha dichiarato: ”In realtà, esistono cardiopatie che possonoessere corrette con una semplice operazione chirurgica, mentre altrepatologie sono corrette parzialmente perché hanno difetti talmentenetti che devono essere operati più volte nel tempo. In ogni caso, ilbambino che nasceva con una cardiopatia negli anni ‘70 aveva una per-centuale del 5-10% di sopravvivere; oggi, questi bambini hanno unapossibilità dell’ 85-90% di restare in vita nei Paesi Occidentali”.

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lare importanza. Oltre alla gestione di ogni eventuale problema di salute chepossa contribuire al problema, è importante adottare uno stile di vita salubree seguire un’alimentazione sana: preferire alimenti freschi, ricchi di antiossi-danti ed acqua (frutta e verdura, naturalmente), e ridurre al minimo il con-sumo di grassi animali, zuccheri e carboidrati e bere molta acqua. Benefico per la salute sessuale è mangiare cibi ricchi di zinco (arachidi, pollo,tacchino e yogurt, prodotti integrali, salmone, agnello, formaggi, carne elatte). Sufficiente quantità di zinco nel corpo contribuisce a sviluppare la pro-duzione di testosterone e migliora la mobilità degli spermatozoi. Ecco alcunirimedi naturali contro le disfunzioni erettili: il Gingko biloba e il ginseng pareaiutino a migliorare la circolazione del sangue nei genitali maschili; il DHEA(deidroepiandrosterone), componente essenziale per il testosterone; L-argi-nina per la sua azione favorente gli effetti dell’ossido nitrico a livello neuro-nale ed endoteliale; lo Ashwagandha favorisce l’aumento dell'energia e dellaresistenza; il Tribulus Terresteris stimola la produzione di testosterone, aumen-ta la forza,migliora la circolazione sanguigna e aumenta la libido negli uomi-ni. La maggior parte delle sostanze fitoterapiche sono degli eccitanti genera-li che accrescono il dinamismo dell'organismo, danno sensazione di benes-sere e quindi possono dare un riscontro anche sulle prestazioni sessuali, manon sono scevre da effetti collaterali, in particolare per chi segue terapie far-macologiche. E’ quindi sempre bene consigliarsi con il proprio medico.

segue da pagina 1: LA DISFUNZIONE ERETTILE

Commento: Lecondizioni atmo-sferiche ed i valo-ri delle tempera-ture hanno favori-to il proseguimen-to delle fiorituredi molte piantearboree con lacomparsa anchedi nuove famiglie,aumentando cosìla carica pollinicatotale presente inatmosfera. Intaluni casi siosserva inveceuna diminuzionedei pollini per lafine della fioritu-ra. Le Cupres-saceae-Taxaceae(cipresso, tasso,tuja) rappresenta-no al momento lafamiglia con mag-giore diffusionepollinica. Le Urti-caceae (Parie-taria) raggiungo-no stabilmentelivelli medio-alti inentrambe le sta-zioni. Aumentano

anche le concentrazioni di pollini di Pino ed Euphorbiaceae, diminuiscono net-tamente i livelli di Ontano ed Olmo. Si assiste alla comparsa dei primi pollini diGraminaceae e Platanaceae. Si prevedono ancora alte concentrazioni diCupressaceae-Taxaceae ed un incremento di pollini di piante erbacee a fioritu-ra primaverile, in particolare Graminaceae.

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allergie2 aprile 20123

30/04/2012

Il Progetto delmonitoraggiopollinico dell’a-

ria, promossod a l l ’ A z i e n d aO s p e d a l i e r aUniversitaria del

Policlinico Paolo Giaccone, vedecoinvolto in prima linea il gruppodi Aerobiologia, il cui responsabi-le è la dott.ssa Patrizia Cascio,affiancata dalla dott.ssa CinziaLupo e dal dott. Pietro Vitale. APalermo esistono due postazioni,una sita a Piazza Marina, un’altrain Viale delle Scienze, sull’edifi-cio della facoltà di Ingegneria.Ma come avviene materialmenteil monitoraggio aerobiologico? Lostrumento, chiamato “pollentrap”, è piccolo, facilmente posi-zionabile, posto generalmentesulla sommità di edifici nonschermati da altri palazzi; riescea catturare le particelle presentinel raggio di 10 km.Settimanalmente è sostituito untamburo rotante, su cui è postoun materiale plastico reso adesi-vo e sui cui è intrappolato il par-ticolato aerodisperso, tra cui i

Monitoraggio pollinico a Palermo: un progettodel Policlinico per aiutare a combattere le allergie

dati, questi sono rappresentatigraficamente creando il bolletti-no pollinico, di facile lettura einterpretazione, anche per i nonaddetti ai lavori. Per fare inmodo che tali dati siano diffusi inmodo più capillare possibile, èstato stipulato un accordo tra ilGruppo di Aerobiologia delPoliclinico e l’Ordine deiFarmacisti della Provincia diPalermo, che invierà il bollettinopollinico settimanalmente allefarmacie della provincia in modotale da fornire anche ai farmaci-sti una stima dei pollini presentinell’aria in un dato momento.Non è, infatti, inusuale che ilpaziente ricorra in prima battutaal farmacista, con la richiesta difarmaci sintomatici che possanotamponare, almeno momenta-neamente, i disturbi del pazien-te; tale bollettino quindi potràessere un valido aiuto per il far-macista che può consigliare almeglio il paziente, e indirizzarloa un eventuale approfondimentoterapeutico qualora il farmacosintomatico non dovesse esserepiù sufficiente.

di M. Stefania Leto Barone - specialista in Medicina interna - stefanialetobarone@gmail.com

pollini e le spore fungine. Questotamburo ruota ad una velocità di2mm/h nelle 24 ore per settegiorni, in modo tale da avere unastima di tale particolato nell’in-tera settimana. Il lunedì, il tam-buro è sostituito con uno nuovo.Quello della settimana preceden-te viene dunque portato in labo-ratorio, il nastro posto su un ade-guato supporto e tagliato inmodo tale che a ogni segmentocorrisponda un giorno della setti-mana, in modo tale da avere una

stima del particolato presentenell’aria in città per ogni giornodella settimana.I segmenti ottenuti vengonoquindi, dopo opportuni fissaggioe colorazione, letti al microsco-pio ottico. Questa metodica per-mette di avere un’opportunavalutazione quantitativa, vale adire la concentrazione, e qualita-tiva, cioè il tipo di polline ospora fungina, espressa in unitàdi pollini/m³.Una volta ottenuti ed elaborati i

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La violenzasulle donne èuna piaga

sociale che nonaccenna ad arre-starsi, anzi faregistrare nuovi

preoccupanti picchi di anno inanno. I dati Istat del 2007 indica-vano 6,7 milioni di donne tra i 16e 70 anni vittime di violenza ses-suale o psicologica nel corsodella vita. Com’è cambiato ilfenomeno negli anni e qual èoggi la sua entità? Ne parliamocon la Dottoressa VittoriaMessina, direttrice del centroantiviolenza le Onde Onlus diPalermo che, dal 1992, è impe-gnato nel contrasto al fenomenodella violenza verso le donne,con attività che vanno dal soste-gno legale e psicologico al rac-cordo con i servizi ad azioni diricerca sulle richieste di aiutopervenute nei vari anni. Età delladonna, autore della violenza esostegno da parte dei servizisono alcuni fattori che illustranol’andamento del fenomeno nellanostra città per il 2011. “Nel2011 il Centro ha registrato 448richieste, di cui il 60% da parte didonne che hanno proseguito conle attività, mentre il 40% ha solorichiesto informazioni”, spiega ladott. Messina. Le novità riguar-dano l’età delle donne, mentre idati sul grado di istruzione sfata-

Aumenta la violenza sulle donne a Palermo

i servizi nella pagina sono di Angela Ganci - angela.ganci@virgilio.it

no miti radicati. “Precisando chei nostri dati sono ricavati da quel60% che ha frequentato il centro,è risultato che il 65% circa chie-de aiuto tra i 31 e i 50 anni,prima rispetto agli anni passati”. Il basso livello d’istruzione non èdeterminante nella violenza, concirca il 55% in possesso di diplo-ma o laurea. “Ciò evidenziacome la violenza sia un fatto cul-turale e non una questione difascia sociale, come spesso sicrede”, evidenzia Messina.Discorso simile per gli autoridella violenza, per il 71,74%mariti, fidanzati o conviventi,solo dopo ex-partner, con la vio-lenza dentro la famiglia in nettaprevalenza (86% dei casi). “Ilproblema si aggrava nella violen-za assistita (23% dei casi) – conti-nua Messina – perché assisterealla violenza per un bambino ècome subirla”. Un dato che fariflettere riguarda le modalitàcon cui si è venuti a conoscenzadell’associazione: solo circa il 6% delle donne è informata daconsultori o forze dell’ordine,mentre è tra i primi posti il pas-saparola (26,8%). “Un risultatosconfortante che testimoniacome i servizi cittadini presenti-no carenze nella rilevazione delfenomeno nonostante la sensibi-lizzazione sul tema sia moltoforte. La speranza per il futuro è

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Stalking: perchè denunciare

Secondo il Piano Nazionale contro la violenza di genere e lo stalking del2011, la violenza contro le donne è qualsiasi azione di violenza checomporta o potrebbe comportare danni o sofferenze di natura fisica,

sessuale o psicologica, compresa la minaccia di subirne, la costrizione, laprivazione arbitraria della libertà. Un fenomeno inquietante: l’indagine Istatrelativa al 2006 contava più di 14 milioni di vittime di violenza, da quellafisica e sessuale a quella più sottile di natura psicologica, mentre un milionee 100mila le donne che dichiaravano di aver subito stalking. Definito anchesindrome del molestatore assillante, lo stalking consiste in comportamentiintrusivi e ripetitivi (lettere anonime, pedinamenti, minacce di violenza,aggressioni) finalizzati a controllare la persona e seguirne i movimenti. Essoha effetti psicologici gravi e negativi sull’equilibrio psicologico della vittimache sviluppa sintomi ansiosi come incapacità di rilassarsi, depressione o rab-bia. E’ oggetto di attenzione giuridica in molti Paesi europei, con un ritardoin Italia dove la legge anti-stalking risale al 2009 e prevede la reclusione dasei mesi a quattro anni per chi “attraverso minacce o molestie, cagiona adaltri un perdurante e grave stato di ansia o paura, o un fondato timore perl'incolumità propria o dei propri cari”. Se la legge protegge il molestato,molte critiche si muovono sulla sua reale applicazione che riflette la lentezzadel sistema giustizia in Italia, al punto che le denunce ritirate per mancanzadi sostegno reale e paura di ritorsioni, non sono poche. Ciò su cui però sidovrebbe riflettere è la reticenza nel denunciare, per una tendenza diffusadelle donne a giustificare la violenza, segno di un’autostima pericolosamen-te bassa. I soprusi a danno delle donne spesso non vengono percepiti come

segue a pagina 5 segue a pagina 5

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2 aprile 20125

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Idisturbi del-l ’ u m o r ehanno certa-

mente unagenesi comples-sa e la lorointerpretazione

richiederebbe uno sforzo note-vole per comprendere quantovadano “letti” prima di essererimossi. In generale, in un orga-nismo sano, hanno il valore diun indicatore, un po’ come laspia dell’olio o dell’alternatorenella nostra auto: allorquandocompaiono è il momento giustoper rivolgersi al tecnico dellasituazione. Infatti molto spessonoi medici vediamo il pazientesotto la spinta urgente di unsintomo somatico o psichico,magari dopo anni di trascura-tezze: l’ansia spinge a cercareaiuto. In questi casi il medicoattento sa che è il momentogiusto per introdursi delicata-mente nella vita del paziente ecorreggere gli stili di vita errati,o magari consigliare il supportodi un counselor o di uno psico-terapeuta. Quando lo stato di

La Griffonia è la pianta del sano buon umore

di diego Fabra - diego@fabra.biz

disagio è tale da oscurare il pia-cere di stare al mondo, il medi-co si vede sovente costretto asomministrare farmaci per leni-re una sofferenza che rischia difar concentrare troppo l’atten-zione sul sintomo e non sullecause che lo hanno prodotto. Unottimo aiuto nelle situazioni

ansioso-depressive, nelle aste-nie psichiche, nella ruminazionedi pensieri negativi su sé e sulmondo, viene dalla natura. Esiste un aminoacido, il tripto-fano, che si trova in un puntostrategico nella trasmissionedei segnali dell’umore. È il pre-

cursore naturale della serotoni-na, cioè di quella sostanza chefa da mediatore antidepressivoe psicoregolatore. Lo si trova innatura in una pianta, laGriffonia simplicifolia, appar-tenente alla famiglia delleLeguminose, originaria delleregioni tropicali dell'Africa cen-tro-occidentale, diffusa soprat-tutto in Ghana, Costa d'Avorio,Togo. Studi sull’uomo hannodimostrato che la Griffonia èimplicata nella regolazione del-l'umore, del senso di fame e delsonno: infatti la serotonina è, asua volta, un precursore dellamelatonina, la cui concentra-zione è determinante per lafisiologia del sonno e per laregolazione del ciclo sonno-veglia. Il suo uso in fitoterapiaha apportato notevoli vantaggi,soprattutto per la delicatezzadella correzione dei disturbi.Infatti non si comporta come gliantidepressivi di sintesi chimi-ca, alterando lo stato generalecon fastidiosi effetti collaterali,ma corregge delicatamente e inmodo fisiologico, cioè naturale.

La natura può essere un ottimo coadiuvante nelle situazioni ansioso-depressive e nelle astenie psichiche

I precursori della serotonina, il triptofano ed il 5-idrossi-triptofano, se somministrati senzatener conto della loro cinetica e biodisponibilità, non solo sono inefficaci, ma danno ancheluogo a reazioni avverse. BRioPLuS®, per mezzo di un'originale tecnica farmaceutica,la compressa bifasica cronobiologicamente programmata, risolve il problema perché: lostrato “fast” blu, contenente basse dosi di 5-idrossi-triptofano, consente comunque unarisposta rapida ed efficace (entro 1-2 minuti); lo strato “retard” bianco, contenente L-trip-tofano, ne consente il rilascio graduale nell'arco di 8 ore. I vantaggi di BRioPLuS® che gli derivano dalla messa a punto della cinetica e biodispo-nibilità dei precursori della serotonina sono: effetto immediato del 5-idrossi-triptofano, senzaalcun effetto collaterale; un progressivo rilascio di L-triptofano con una costante biodi-sponibilità; la compressa bifasica favorisce quindi una sintesi calibrata di serotonina daentrambi i suoi precursori.Traducendo sul piano clinico questi vantaggi, le indicazioni di BRioPLuS® come coadiu-vante nelle sindromi da deficit serotoninergico sono le seguenti:

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che la rete cittadina antiviolenza di privato sociale, tribunali, forzedell’ordine si attivi concretamente, sostenuta da politiche e da mag-giori fonti di finanziamento”, conclude Messina. Le Onde Onlus ricevo-no in via XX Settembre 57, lunedì dalle 9 alle 13 e martedì e venerdìdalle 15,30 alle 19, il telefono è 091327973.

tali: sempre secondo i dati Istat del 2006 solo il 18,2% delle vittime di stal-king è consapevole di aver subito un reato, mentre il 44% pensa semplice-mente qualcosa di sbagliato e ben il 36% solo qualcosa che è accaduto.Non denunciare però non fa altro che aumentare l’agonia perché, senza unintervento esterno, lo stalker continuerà con i suoi piani di distruzione, spin-to da un insaziabile bisogno di possesso. Come recita un famoso spot tele-visivo, la violenza contro le donne non ha scuse e la denuncia è l’unica armain grado di fermare il circolo vizioso dell’abuso. Senza amore per se stessespinge a dire no e sostiene nella dura lotta per il rispetto dei diritti negati dilibertà e dignità, le donne hanno poche speranze di ricevere (e accettare)adeguato sostegno, e vivere una vita che si possa definire umana.

segue da pagina 4: AUMENTA LA VIOLENZA SULLE DONNE

segue da pagina 4: STALKING, PERCHE’ DENUNCIARE

2 aprile 20126

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NUTRIZIONISTICADOTT. ENRICO BONUSOBiologo Nutrizionista.Determinazione dello StatoNutrizionale e piani alimentari perso-nalizzati per migliorare la forma fisi-

FISIOTERAPISTARiabilitazione ortopedica e neurologi-ca. Riabilitazione sportiva. Massaggioterapeutico. Esegue terapie a domici-lio. Cell. 338 3050911. Email: edoar-do.pirrotta@libero.it

GASTROENTEROLOGIADOTT. SERGIO PERALTADirigente Medico U.O. di Gastro-ente-rologia ed Epatologia - ResponsabileU.O.S. di Endoscopia DigestivaPoliclinico, Piazza delle Cliniche 2, tel.0916552186 - Cell. 338 6963040 -e-mail: peralta.sergio@yahoo.it

MEDICINA INTERNADOTT. M.STEFANIA LETO BARONESpecialista in Medicina Interna. Sieffettuano prove allergologiche perallergia respiratorie ed alimentari,spirometria semplice, patch test, con-sulenza per allergia a farmaci.Si riceve per appuntamento in via P.Mattarella,9 (trav. Via Notarbartolo)Palermo. Tel. 0916268070 - Cell.348 7443341 e-mail: stefanialetoba-rone@gmail.com

NEUROLOGIADOTT. ANDREA GALOFAROSpecialista in Neurologia- Psichiatria-Neuropsichiatria InfantileGià Professore Aggregato di PatologiaNeurovertebrale e Patologia delSistema Nervoso Periferico presso laClinica Neurologica dell'Università diPalermo. Solo per appuntamento in

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L’Organizz-a z i o n eM o n d i a l e

della Sanità, daqualche anno,ha lanciato l’al-larme: l’obesità

è diventata un’epidemia. Nelmondo, ci sono circa 300 milionidi obesi. In Europa il dato è inpreoccupante crescita. Ed inItalia è proprio al Sud che siriscontrano le più alte percen-tuali di persone obese.Chi è obeso e sovrappeso, tendespesso a giustificare la sua condi-zione parlando di predisposizionegenetica. In realtà possono esse-re molte le cause all’origine del-l’obesità. E tra queste effettiva-mente esiste anche una predi-sposizione genetica. Nella storiadell’evoluzione dell’uomo, infat-ti, l’accumulo di tessuto adiposoha rappresentato un vantaggio incaso di carestie ed epidemie.Questo ha favorito la selezione diun patrimonio genetico definito“risparmiatore”, predispostoall’accumulo di grasso piuttostoche alla sua utilizzazione. Ma

C O N S I G L I A T I

Allarme mondiale: l’obesità è diventata un’epidemiaGravi i rischi per il sistema cardiovascolare

nell’attesa...

Potrò condurre una vita normale? Esisteranno tera-pie efficaci? Dovrò rinunciare allo sport? Potròavere un’attività sessuale regolare? Questi ed

altri sono gli interrogativi che ciascun cardiopatico sipone, a partire dal momento in cui scopre la malattia.Nella cardiopatia congenita i comportamenti funziona-li alla gestione della malattia si acquisiscono ed evol-

vono in maniera graduale nel tempo. Diverso è quando la patologiacardiovascolare sopraggiunge nel corso della vita di un individuo. Inquesto caso il soggetto è costretto a confrontarsi con l’idea di morte e

La vita di un cardiopaticodi Claudia Pelaia - Psicologa psicoterapeuta - claudiapelaia@libero.it

di Simona Prestigiacomo - Dietista - prestigiacomo.simona@libero.it

questa predisposizione non puòda sola essere la spiegazione diun così importante aumento del“fenomeno obesità”. I veri fattori scatenanti sonopiuttosto da ricercare in stili divita troppo sedentari, associatiad una alimentazione scorrettae troppo ricca di calorie. Diverse sono le alterazioni meta-boliche favorite da un eccessivoaccumulo di peso: il diabete, ledislipidemie (aumento dei trigli-

ceridi e del colesterolo LDL, ridu-zione del colesterolo HDL), l’i-pertensione. Queste condizionisono importanti fattori di rischioche possono influenzare negati-vamente la corretta funzionalitàdell’apparato cardiovascolare.L’obesità è infatti una condizioneche espone ad un elevato rischiodi eventi cardiovascolari. Gliobesi inoltre hanno un aumentodel volume totale del sangue cir-colante. Ne consegue un aumen-

to del lavoro cardiaco che alungo termine può portare addi-rittura ad uno scompenso ventri-colare sinistro.A livello economico si stima cheil 2-8% dei costi totali della spesadel sistema sanitario nazionalesia legato a patologie correlateall’obesità.Per tutti questi motivi, l’obesitàva affrontata come una veraemergenza sanitaria. Trattandosidi un fattore di rischio cardiova-scolare modificabile, è importan-te mettere in atto delle campa-gne di educazione e prevenzione,incentrate sul raggiungimento diuna variazione duratura delleproprie abitudini alimentari e diuna maggiore attività fisica. Chiè obeso deve aumentare la pro-pria consapevolezza dal fattoche attraverso un dimagrimentoe successivo mantenimento delpeso corporeo corretto, si posso-no ottenere effetti positivi dalpunto di vista metabolico, esoprattutto che tornando adavere un peso ideale si miglioradi gran lunga la qualità della pro-pria vita.segue a pagina 7

ca, per diabetici, allergici/intollerantio semplicemente per piacersi di più.Speciale programma alimentare di12 settimane “Low Col” per ridurre ilcolesterolo ed i trigliceridi nel sanguee prevenire fastidiose complicazionicome l’ipertensione e l’aterosclerosi.Riceve per appuntamento. Cell.3887522485 – mail enricobonu-so@gmail.com

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problemi cardiovascolari2 aprile 20127nell’attesa...

Le malattiecardiovasco-lari sono tra

le prime cause dimorte in tutto ilm o n d o .Determinano inol-

tre una serie di complicanze cli-niche che spesso risultano essereinvalidanti per la persona, cheperde la propria autonomia contutto quello che ciò comporta;inoltre, si assiste ad un incre-mento consistente per la spesasanitaria. Oggi la cura vincente consistenella prevenzione, attuando cioèuna serie di semplici consigli sug-geriti dagli esperti che però pos-sono, se non cambiare la vita,migliorarla sicuramente in salu-te. E’quindi importante saperequali sono i fattori di rischio chedevono risuonare come un cam-panello d’allarme, spingendoci amodificare le nostre malsaneabitudini.Come per tutte la patologie,anche per le malattie cardiova-scolari distinguiamo fattori dirischio maggiori e minori, tra

Per combattere le malattie cardiovascolari sonoimportanti la prevenzione e uno stile di vita salubre

di M. Stefania Leto Barone - specialista in Medicina minterna - stefanialetobarone@gmail.com

questi alcuni sono costitutivi, equindi in quanto tali non modifi-cabili. Tra i fattori maggioriricordiamo età, sesso,Ipertensione arteriosa, Ipercole-sterolemia, Diabete Mellito,fumo di sigaretta; tra i minori:sovrappeso e obesità, inattivitàfisica, Ipertrigliceridemia, etnia,

storia familiare per disturbi car-diovascolari.Esistono infine dei fattori dirischio definiti emergenti, inquanto non ancora supportati danumerosi studi epidemiologici operché necessitano di metodichespecialistiche per essere ulte-riormente dimostrati, ma che di

fatto stanno avendo sempre piùrilevanza clinica.Tra questi fattori di rischio ricor-diamo: l’omocisteina, le lipopro-teine, le disfunzioni endoteliali, ifattori infettivi e infiammatori.Per questo oggi, nell’approccioalla prevenzione di questo tipo dimalattie, si parla di stratificazio-ne del rischio, vale a dire pren-dere in considerazione e valutareun insieme di dati riguardantil’individuo sano, che permettonodi individuare a quale categoriail soggetto appartiene. Tale pro-cesso tiene conto dell’esameobiettivo, delle indagini di labo-ratorio e degli esami strumenta-li. Grazie a tali valutazioni il 30-35%dei soggetti sarà definito a bassorischio, ed invitato ad una rivalu-tazione a cinque anni; il 20-25%sarà definito ad alto rischio equindi sarà data un’adeguataterapia preventiva; il 40-50%delle volte però il paziente non èinquadrabile in una categoria arischio, sarà opportuno effettua-re ulteriori accertamenti diagno-stici.

settimanale di prevenzione medica e di solidarietàRegistr. Trib. di Palermo n° 11 del 29/05/2006 - Iscriz. ROC n. 21038edizioni nell’attesa di S. Fabra & C. s.a.s.

amministratore unico: Sergio Fabra sergio@fabra.bizSede Via Sampolo 56 - Palermo - 091349239 - redazione@nellattesa.it - www.nel-lattesa.it

Direttore responsabile: Michele Guccione micheleguccione@nellattesa.itDirettore editoriale: Diego Fabra diego@fabra.bizResponsabile commerciale: Marcello Barbaro cell. 340 1211397

Hanno collaborato a questo numero: Diego Fabra diego@fabra.biz - Angela Ganciangelaganci@virgilio.it - M. Stefania Leto Barone stefanialetobarone@gmail.com -Giusy Egiziana Munda giusymunda@nellattesa.it - Claudia Pelaiaclaudiapelaia@libero.it - Simona Prestigiacomo prestigiacomo.simona@libero.it -Francesco Sanfilippo francescosanfilippo@nellattesa.it Vignettista: Pierrico Di Trapani giuseppe.ditrapani@nellattesa.it Comitato etico scientifico: Diego Fabra coordinatore - Giovanni Alberti medicinaestetica - Sergio Fasullo cardiologia Silvia Tinaglia psicologia

Distribuzione: MP Grafica Via F. Juvara 33 - Palermo Stampa: Sprint s.a.s. Via Telesino 18/a - Palermo

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 28 marzo 2012. Una copia: Euro 0,20. Un modulo (mm. 48x20): Euro 25,00. Consigliati: 4 annunci50,00 Euro più IVA. 48 annunci 500,00 Euro più IVA (max. 5 righe, ogni riga extraEuro 2,50 più IVA). Una pagina: 48 moduli. Abbonamento sostenitore: 100,00 Euro.Il giornale viene distribuito in circa 500 punti. Gli articoli firmati riflettono esclusivamente l’opinione degli autori. E’ consentita lariproduzione anche parziale citandone la fonte.

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se questo da un lato lo rende felice per il solo fatto di esser rimastovivo, dall’altro lo induce a ripensare alla propria vita, ai propri ritmi enasce dentro di lui l’idea di aver perso qualcosa: la libertà di poter sce-gliere, l’integrità della propria immagine, di un’immagine di sé forte eindipendente. In entrambi i casi tristezza, angoscia, ansia, dolore eforti emozioni possono accompagnare questo periodo critico. La pauradi poter star di nuovo male, di “non essere più capace” o atteggiamentiiperprotettivi da parte dei familiari preoccupati possono creare unblocco nel paziente cardiopatico, fornendogli una percezione distortadella situazione o favorire un atteggiamento di ribellione verso la fami-glia e le cure mediche, soprattutto in età adolescenziale. Si può inne-scare un vissuto depressivo che è necessario supportare psicologica-mente per aiutare il cardiopatico a riprendere una vita “normale”.Basterà mantenere un’alimentazione corretta, praticare una regolata ecostante attività fisica, fatta anche di rapporti sessuali “regolari” peragevolare l’attività cardiaca, da un punto di vista anatomico e funzio-nale. Ancora, effettuare periodici controlli per monitorare i diversiindici di rischio cardiovascolare e condurre una vita pressoché norma-le, evitando semplicemente gli eccessi per una qualità di vita migliore.

segue da pagina 6: LA VITA DI UN CARDIOPATICO

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Sabato 7 aprile (turno 26)Cuccia via Imera 1/b (c.so C. F.Aprile) - tf. 091 320175di Figlia d. via Oreto “08/210 tf. 0916171661Pizzitola via A. Molara 6 tf. 091 6686022Friscia I. c.so dei Mille 528/a tf. 091 6216115indelicato i. via Maggiore Toselli83 - tf. 091341856Marrocco G. via Maria SS.Mediatrice 140 - tf. 091 425266Tobia R. viale Regione Siciliana2322 - tel. 091400219Vetro D. via M.te S. Calogero21 - tf. 0916709605

Sabato 7 - Domenica 8 aprile(turno 26)Cerasola G. via Vanvitelli 122(Cruillas) - tf. 091202900Ciprì V. via Brunetto Latini 14 tf. 091 588942Cupani F. via Mater Dolorosa 2(Pallavicino) - tf. 0916710628Villa Serena via Tasca Lanza 106 -tf. 091213241San Michele via Sciuti 77/Htf. 091343505Giuffrè C. p.zza Tommaso Natale195 - tf. 091530111Lauricella G. via Volturno 83(Porta Carini) - tf. 091321027Listro o. via Sanfilippo 8(Falsomiele) - tf. 091441141Micale M. via Montepellegrino 63tf. 091 361128Motisi c.so Pisani 25 tf. 091 422389Petrone G. c.so Vitt. Emanuele488 - tf. 0916511879Romano M. via A. Diaz 86 (p.zzaTorrelunga) - tf. 091476824Ruffino via Mogadiscio 1/B (Passodi Rigano) - tf. 091222564Simonetti d. via Roma 333 (Postac.le) - tf. 091584067Sirchia P. via Ponte di Mare 77 tf. 0916170693Teresi M. via Maqueda 13 tf. 0916162179Vetro G. via E. Amari 121 (ang.Roma) - tf. 091587775

lunedì 9 aprile (turno 37)Barone M. via V. C. Piazza 19(v. La Loggia) - tf. 0916572247Borsellino p.zza Chiesa S.A.Liguori31 - tf. 0916851809Cacace F. p.zza S. Francesco DiPaola 51 - tf. 091588313Cortegiani M. via Montegrappa114 - tf. 091488421Cuccia G. via C. Parisio 59 tf. 0916821518di Mino A. v.le dei Picciotti 3/a (ang. A. D’Aosta) - tf. 091471600Farmacia La Madonnina viaMontalbo 124 - tf. 091546905Farmacia Trossarelli via F. P. Perez68 - tf. 0916161132Li Calzi G. via E. Amari 2 (ang. Crispi) - tf. 091 585383Lo Casto M. via M.se Ugo 82(Fiamma) - tf. 0916251725Mancino M. p.zza P. Camporeale44 (Zisa) - tf. 0916817849Rappa S. via Leoni 83(p. Don Bosco) - tf. 091362335Sciascia M. via Roma 113(Standa) - tf. 0916164339Scimeca M. e. via Oreto Nuova421 - tf. 091441261Tedesco P. via Dante 15 tf. 091586775zasa v.le Strasburgo 306tf. 0916885445

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cembre da tutti gliorgani d’informa-zione europei circala natura delle pro-

tesi al seno PIP, gli impianti mam-mari prodotti dall’azienda francesePoly Implant Prothese con siliconescadente, quindi fragili, a rischio dirottura e sospettati d’essere cance-rogeni, che ha chiuso i battentidopo l’esplosione del caso. Oggitorniamo sull’argomento per cerca-re di tranquillizzare le migliaia didonne disorientate e preoccupateper la propria salute dopo essersisottoposte ad intervento di masto-plastica additiva. “La risposta alleloro preoccupazioni è arrivatainnanzitutto dal Ministero dellaSalute che con un’ordinanza ha dis-posto il recupero e il ritiro dal mer-cato delle protesi incriminate e l’ob-bligo per le strutture ospedaliere eambulatoriali (pubbliche e private)di rintracciare le pazienti che eranostate impiantate con protesi PIP, sot-toponendole ad intervento di sosti-tuzione”. Così il Dott. Roberto LaMonaca, chirurgo estetico, che pro-

Protesi Pip: “Al momento nessuna prova che causinoil cancro”, assicurano gli esperti

segue: “Dato lo scarso materialecon cui sono state realizzate le pro-tesi incriminate, è naturale temereche la loro facilità di rottura possacausare infiammazioni e in alcunicasi forme tumorali nell’organismo,ma al momento - come ha dichia-

di Giusy egiziana Munda - giusymunda@nellattesa.it

nell’attesa...

rato il Consiglio Superiore di Sanità- non esistono studi scientifici e datiepidemiologici accertati che dimo-strino l’esistenza di una relazionetra protesi al seno e tumore”. Invitando a non alimentare falsiallarmi, il chirurgo tiene a sottoli-

neare di non aver mai utilizzato neisuoi interventi protesi mammariePIP. Una rassicurante informazione che,dopo l’esplosione del caso, il Dott.La Monaca ha tenuto a diffondereimmediatamente tra le propriepazienti attraverso i social network eil proprio sito Internet. Un uso intel-ligente dei nuovi mezzi di comuni-cazione che è stato condiviso damolti altri colleghi, subissati damigliaia di telefonate di pazienti -alcune delle quali operate da più di20 anni - che hanno chiesto di sot-toporsi ad una visita di controllo perogni evenienza. Visita che, dinorma, raccomanda lo specialista,“andrebbe fatta ogni anno pervalutare le condizioni della protesi el’adattabilità dei tessuti circostanti eche, purtroppo, dopo il primo annomolte pazienti non effettuano più”.Il Dott. La Monaca ricorda che “lapaziente che sa di essere stata sot-toposta a impianto mammario conprotesi PIP deve mettersi in contattocon il chirurgo che ha realizzatol’intervento, il quale valuterà, anchecon esami ecografici, lo stato del-l’impianto e deciderà se rimuoveree sostituire le protesi”.

Nel numero 3Per risollevare l’economia, meno tasseTruffa Italia-programmi.netNuove regole per trasferire l’utenza telefonicaCambiano i tempi per contestare le multeIntervista a Maurizio ZampariniAddiopizzo torna nelle strade di BrancaccioMercato del contadino per valorizzare la SiciliaLe strisce blu sono illegali a Palermo?I problemi del Quartiere LibertàLa settimana del Palermo CalcioLa carriera di un giovane tenore palermitano

Film, concerti e spettacoli teatrali in programma a PalermoI consigli del medico per affrontare la primaveraLa ricetta - I giochi - La tecnologia

Il primo giornale dedicato ai quartieri della città di Palermo

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