DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 15 MAGGIO 2015 · 2020. 11. 26. · DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI...

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 15 MAGGIO 2015 CLASSE V SEZ. A CORSO I.P.I.A. IL CONSIGLIO DI CLASSE (in ordine alfabetico) 1) prof.ssa Balistreri Annalisa 2) prof.ssa Bersanti Lara 3) prof. Bentivegni Marco 4) prof. Cicognani Davide 5) prof.ssa Gentili Annalisa 6) prof.ssa Gonni Gaia 7) prof.ssa Parini Valentina 8) prof.ssa Trinchera Maria Luigia 9) prof.ssa Volentieri Tiziana

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

15 MAGGIO 2015

CLASSE V SEZ. A CORSO I.P.I.A. IL CONSIGLIO DI CLASSE (in ordine alfabetico)

1) prof.ssa Balistreri Annalisa

2) prof.ssa Bersanti Lara

3) prof. Bentivegni Marco

4) prof. Cicognani Davide

5) prof.ssa Gentili Annalisa

6) prof.ssa Gonni Gaia

7) prof.ssa Parini Valentina

8) prof.ssa Trinchera Maria Luigia

9) prof.ssa Volentieri Tiziana

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PROFILO DELLA CLASSE

Situazione di partenza del triennio

L’attuale classe Quinta Sezione A nell’anno scolastico 2012/2013 era costituita da sedici

studenti ed appariva non omogenea riguardo a capacità, impegno, competenze e

conoscenze. Sin dall’inizio, infatti, solo un piccolo gruppo di alunni si distingueva per uno

spiccato spirito critico ed analitico ed una maggiore disponibilità all’approfondimento.

Alcuni stentavano a raggiungere la sufficienza in tutte le discipline, e, pertanto, pur

superando l’esame di qualifica, riportavano debiti da saldare a settembre, mentre quattro

allievi non venivano ammessi a sostenere l’esame di qualifica e risultavano non promossi

alla classe successiva .

Le maggiori carenze evidenziate interessavano l’area culturale.

Alcuni allievi mostravano problemi di apprendimento nelle discipline linguistiche

soprattutto per quanto riguarda la conoscenza corretta degli elementi morfo-sintattici ed una

adeguata competenza nell’espressione propriamente linguistica; a questi problemi si

aggiungevano difficoltà più o meno gravi nell’area logico-matematica.

Nell’ambito delle materie professionalizzanti, invece, i risultati ottenuti erano più positivi,

in alcuni casi anche eccellenti.

L’anno successivo la classe è divenuta più numerosa dato l’inserimento in essa degli alunni

provenienti dalla sezione B. Questo accorpamento , all’inizio, ha provocato qualche

problema , non solo di natura didattica ma anche di ordine comportamentale. La classe, nel

suo insieme, non dava le risposte giuste , come rispetto delle regole, impegno, attenzione,

partecipazione, rispetto delle consegne, lavoro di studio e di approfondimento a casa.

Nel corso dell’anno ci sono stati due abbandoni scolastici da parte di allievi decisamente

non motivati, il che, fa male dirlo, ha, però, migliorato l’atteggiamento degli altri, tanto che,

nonostante la persistenza di lacune in qualche materia, il che ha comportato l’attribuzione di

debiti, tutti gli allievi sono arrivati a frequentare il quinto anno.

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Composizione della classe per sesso con eventuale presenza di alunni inseriti

all’ultimo anno

La classe è composta da dodici alunni di sesso femminile e sei alunni di sesso

maschile, con l’inserimento di due allievi, una femmina ed un maschio in questo

anno scolastico.

Stabilità del corpo docente nel triennio

Nel corso del triennio c’è stata stabilità per i docenti di lingua inglese, di italiano e

storia, di Laboratori tecnologici, Tecniche di produzione ed organizzazione, di

Scienze motorie e Religione, mentre i docenti delle altre materie sono cambiati.,

Cause che hanno inciso sul lavoro della classe in positivo o in negativo

L’attività scolastica, svolta secondo i criteri stabiliti ad inizio anno ed improntata a

continuità ed impegno, è stata condizionata dal modo di porsi degli allievi, che è stato

nella maggior parte dei casi, molto superficiale, poco responsabile, quasi immaturo,

in modo particolare si sono rivelati inefficaci ed insufficienti l’organizzazione dello

studio a casa e l’approfondimento

Nella seconda parte dell’anno, quanto più si avvertiva l’incombere dell’esame, molti

allievi hanno cercato di recuperare, alcuni ci sono riusciti con successo, mentre altri,

pur sforzandosi, lo hanno fatto solo in parte e per alcune discipline. C’è stato anche

chi, pur continuando a frequentare le lezioni, ha rinunciato ad impegnarsi in qualsiasi

attività.

Bisogna sottolineare la presenza tra gli studenti di allievi che emergono, in modo

particolare uno di essi raggiunge livelli di formazione e di preparazione davvero

eccellenti.

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OBIETTIVI RAGGIUNTI

Trasversali (competenze e capacità)

Obiettivi tutti la maggioranza alcuni

Comunicare efficacemente utilizzando linguaggi appropriati,

anche tecnici. X

Analizzare, Interpretare, Rappresentare i dati ed essere in

grado di utilizzarli nella soluzione di problemi. X

Partecipare al lavoro organizzato individuale e/o di gruppo,

accettando ed esercitando il coordinamento. X

Saper individuare le relazioni delle strutture e delle

dinamiche nel contesto in cui si opera. X

Effettuare scelte, prendere decisioni, ricercando ed

assumendo le opportune informazioni. X

Specifici disciplinari (vedi programmi analitici consuntivi allegati)

ATTIVITA’ DIDATTICHE CURRICOLARI

(vedi programmi analitici consuntivi allegati)

Raggiunto da

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TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI

Programmazione didattica pluridisciplinare

Argomento Materie coinvolte Contenuti Obiettivi

Moda e stile

Chanel

Inglese

Laboratori di

esercitazione ed

organizzazione

Tecniche di

produzione

Studio della

evoluzione

della linea

stilistica della

moda

attraverso le

epoche della

vita di Chanel

Tailleur

Giacca

Accessori

Potenziare le capacità operative,

organizzative, relazionali e

decisionali;

Interagire con la realtà esterna;

conoscere ed applicare le fasi

progettuali

Attività integrative (vedi anche documentazione allegata)

Attività Argomento/destinazione Data/durata N. partecipanti

Visite d’istruzione

Firenze

Museo Ferragamo: mostra

equilibrum

Palazzo Pitti: Galleria del

costume

Forlì

Museo San Domenico:

mostra di Boldini

10/04

24/04

12

17

Nei giorni 21,22 e 23 del mese di aprile, l’intera classe è stata impegnata nell’accoglienza e

nell’intrattenimento dei partecipanti alla Gara Nazionale della moda.

Attività di recupero

IN ITINERE

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Frequenza Partecipazione Impegno

Molto irregolare

Discontinua

Regolare

Marginale

Ordinata

Costruttiva

Scarso

Diligente

Rigoroso

Misurazione del grado di apprendimento

Giudizio Livello Voto Conoscenze Competenze Capacità

GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE I 1/3

Conoscenze

frammentarie e

gravemente lacunose

Applica le

conoscenze minime

solo se guidato, ma

con gravi errori

Compie analisi

errate, non

sintetizza, commette

errori

INSUFFICIENTE II 4

Conoscenze carenti

con errori ed

espressione impropria

Applica le

conoscenze minime

solo se guidato, ma

con errori

Compie analisi

parziali, sintetizza

in modo scorretto,

commette errori

MEDIOCRE III 5

Conoscenze

superficiali,

improprietà di

linguaggio

Applica le minime

conoscenze, con

qualche errore

Compie analisi

parziali, sintetizza

con qualche

imprecisione

SUFFICIENTE IV 6

Conoscenze complete

ma non approfondite;

esposizione semplice

ma corretta

Applica

correttamente le

conoscenze minime

Coglie il significato

di semplici

informazioni,

analizza e gestisce

semplici situazioni

DISCRETO V 7

Conoscenze complete,

approfondite ed

esposte usando un

registro linguistico

appropriato

Applica

autonomamente le

conoscenze anche a

problemi più

complessi, ma con

imperfezioni

Coglie le

implicazioni,

compie analisi

complete e coerenti

BUONO VI 8

Conoscenze complete

con approfondimento

autonomo, esposizione

linguistica corretta

Applica

autonomamente le

conoscenze, anche a

problemi più

complessi, in modo

corretto

Coglie le

implicazioni,

individua

correlazioni,

rielabora in modo

corretto

OTTIMO VII 9/10

Conoscenze complete,

approfondite ed

ampliate; esposizione

fluida con utilizzo di

un lessico ricco ed

adeguato

Applica in modo

autonomo e corretto

le conoscenze anche a

problemi complessi,

trova da solo le

soluzioni migliori

Sintetizza

problematiche

complesse ed

esprime valutazioni

critiche originali

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TIPOLOGIE DI TERZA PROVA effettuate nel corso dell’anno

(in allegato i testi delle prove)

Tipologia N. prove

Quesiti a risposta singola

Quesiti a risposta multipla

Due simulazioni già

effettuate

Una da effettuare in data

21/05

Le materie oggetto delle simulazioni sono state Lingua inglese,

Tecnologie applicate ai materiali, Matematica, Conduzione macchine

SIMULAZIONE DELLE ALTRE PROVE DI ESAME effettuate nel

corso dell’anno (in allegato i testi delle prove)

Tipo di Prova N. e data prove

Prima prova Le prove effettuate sono

state due; la prima il

24/02;

la seconda in data 25/03.

Una terza simulazione si

terrà in data 22/05

Seconda prova Verranno effettuate due

simulazioni la prima il

18/05; la seconda in data

28/05

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Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dai docenti del

Consiglio di Classe.

Il Consiglio di Classe

Firma

1. Balistreri Annalisa

2. Bentivegni Marco

3. Bersanti Lara

4. Cicognani Davide

5. Gentili Annalisa

6. Gonni Gaia

7. Parini Valentina

8. Trinchera Maria Luigia

9. Volentieri Tiziana

Savignano sul Rubicone, lì 15 maggio 2015.

Il Preside

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RELAZIONE FINALE

Classe Va A IPIA

Anno scolastico 2014/15

IRC – Insegnamento della Religione Cattolica

Il rapporto didattico ed educativo con gli allievi è iniziato, con la sottoscritta, dalla classe 2,

anche se intervallato da un periodo di maternità; pertanto la conoscenza ed il rapporto nel corso

degli anni è via via accresciuto e consolidato ed ha permesso, soprattutto quest’anno, anche legato

al numero esiguo di studenti, una qualità di ascolto e confronto molto buone.

Da segnalare che l’attuale classe 5 è nata dalla fusione, in 4, delle classi 3A e 3B, con alcune

problematiche che si sono venute a creare, legate alle difficoltà nel ricreare e modulare rapporti ed

amicizie tra i ragazzi e le ragazze delle classi di provenienza.

In particolare è da segnalare, per quanto riguarda la partecipazione e la frequenza all’ora di

Irc, che vi è stato un drastico calo di alunni avvalentisi, nel passaggio dalla classe 4 alla 5, tant’è che

gli studenti presenti durante la lezione erano solamente 6.

Per tale motivo si sono affrontate solo alcune tematiche previste dal programma di Irc per la

classe 5; in particolare:

- la prospettiva cristiana sui principi etici e bioetici;

- la giustizia, il concetto di colpa e di peccato, la misericordia ed il perdono, nella cultura laica e

cristiana;

- la libertà di coscienza, il libero arbitrio, in antitesi anche alla grandi dittature del Novecento.

Nel corso della presentazione di queste tematiche si è sempre utilizzato il confronto tra le

posizioni del Magistero della Chiesa e delle Scritture, motivate dal docente, e le idee ed il pensiero

dei ragazzi. Pertanto la maggior parte delle lezioni, svolte esclusivamente nello spazio dell’aula

scolastica, non si è tenuta secondo una metodologia di insegnamento frontale ma secondo un

dialogo e un confronto reciproco tra il docente e gli studenti, facendo riferimento ad articoli di

giornale, a testi di riflessione e a strumenti audiovisivi, in particolare alcuni film e documentari di

spessore inerenti alle tematiche in questione.

In particolare si è effettuata la visione di:

“Disconnect”, di H.A Rubin, USA, 2012;

“L’Onda”, di D.Gansel, GER, 2008;

“Ausmerzen” di M.Paolini, andato in onda il 26/01/2011 su LA7.

Per quanto concerne i criteri di valutazione adottati ci si è basati sui riscontri di

partecipazione attiva e positiva alle lezioni, all’interesse mostrato agli argomenti, all’esposizione

coerente e ponderata delle proprie idee e punti di vista, sapendo confrontarsi criticamente con i

contenuti emersi.

Riguardo pertanto agli obiettivi realizzati, nonostante le riduzioni di cui sopra, ritengo siano

stati raggiunti: quasi tutti gli studenti hanno saputo cogliere i significati principali delle tematiche

esposte e confrontarsi sia con le proprie posizioni, che con i contenuti esposti dall’insegnante.

13 maggio 2015

Prof. Lara Berzanti

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ANNO SCOLASTICO 2014/2015

RELAZIONE FINALE

DOCENTE TRINCHERA MARIA LUIGIA

CLASSE V^ SEZ. A CORSO I.P.I.A. SEDE SAVIGNANO sul Rubicone

MATERIE LETTERARIE (Italiano e Storia)

La classe è costituita da elementi dalle normali capacità omogenei tra di loro per estrazione sociale .

Tra essi spiccano alcuni interessati a maturare e quindi particolarmente disponibili alle attività

scolastiche attuate, per i quali, pertanto, non è stato necessario intervenire strategicamente per

ottenere impegno ed attenzione riguardo agli argomenti sviluppati nell’ambito delle due discipline.

Il resto della classe, invece, pur avendo buone potenzialità ha avuto un atteggiamento poco

disponibile soprattutto nell’impegno a casa e nell’approfondimento personale.

Anche gli allievi, sotto questo aspetto più difficili, sono entrati, però, nell’ultima parte dell’anno, in

una fase positiva che ha permesso loro di raggiungere gli obiettivi minimi.

Qualche allievo, comunque, nonostante le strategie messe in atto per suscitare attenzione, impegno

ed applicazione, ha mantenuto un atteggiamento di totale rifiuto nei confronti del lavoro scolastico

e, di conseguenza, ha ottenuto risultati negativi.

Nonostante il continuo richiamo, nel corso delle lezioni, ad argomenti grammaticali e sintattici,

alcuni ancora non hanno superato le difficoltà di natura sintattica, grammaticale ed ortografica,

verificabili soprattutto in sede di elaborazione scritta, e, pertanto, non tutti hanno raggiunto gli

obiettivi che nella programmazione di inizio anno erano stati indicati.

Il dialogo formativo ha coinvolto ed interessato quasi tutti, e fondamentale è stato l’apporto di un

gruppo nutrito di essi che ha contribuito con le proprie esperienze e con opinioni personali allo

sviluppo ed all’approfondimento delle tematiche dibattute. In questo ambito sono state affrontate

problematiche attuali e di ampio interesse sociale, storico, economico e politico

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OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI

OBIETTIVO RAGGIUNTO DA

Tutti Maggioranza Alcuni

Capacità di lettura autonoma dei testi X Riconoscimento di caratteristiche formali o tematiche,

storicamente connotate X

Comprensione dei nessi con il contesto sociale e

culturale X

Individuazione di analogie e differenze tra le diverse

problematiche affrontate X

Conoscenza del linguaggio specifico delle singole

discipline X

Usare con proprietà alcuni termini e concetti propri del

linguaggio storiografico X

Distinguere i molteplici aspetti di un evento e

l’incidenza in esso dei diversi soggetti storici X

Ricostruire le connessioni sincroniche e gli sviluppi

diacronici riferiti a un determinato problema storico

studiato

X

Capacità di svolgere una relazione orale su un

argomento culturale X

Padronanza delle fasi di redazione di un testo

informativo X

Padronanza delle fasi di redazione di un testo

argomentativo X

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Metodi di lavoro Mezzi e strumenti Verifiche effettuate

Lettura

estensiva ed intensiva

dei testi affrontati

Discussioni

guidate e conversazioni

Lezioni frontali

Esercitazioni

scritte

Risposta a

questionari

Elaborazione di

brevi testi personali

Esposizione

orale delle tematiche

affrontate

Libro di testo

Fotocopie

integrative

Strumenti

audiovisivi

Quesiti a

risposta aperta

Lettura di brani

con relativi esercizi di

comprensione e

completamento

Prove strutturate

Prove

semistrutturate

Colloquio

tradizionale

Temi

tradizionali

Analisi del testo

Saggi brevi

Articoli di

giornale

STORIA

MODULI OBIETTIVI CONTENUTI

n. 1

Esporre in modo chiaro e coerente fatti

e problemi, usando termini e concetti

propri della disciplina

L’imperialismo del ‘900

L’età giolittiana

La grande guerra

Il regime fascista

Seconda guerra mondiale

n. 2

Individuare e descrivere analogie e

differenze, continuità e rottura fra

fenomeni

Democrazie e totalitarismi i Europa

Primo e secondo dopoguerra

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ITALIANO

n. 1

Comprendere la complessità del

quadro storico

Riconoscere i modelli culturali

dell’epoca

Operare confronti ed individuare

i punti di vista degli autori presi in esame

Dal Romanticismo al Verismo

Il Naturalismo francese

Il Verismo

G. Verga

n. 2

Saper individuare i generi e le

caratteristiche della narrativa del secondo

‘800 e del ‘900

Saper individuare analogie e

differenze presenti nei brani antologici

studiati

G. Verga

L. Pirandello

I. Svevo

n.3

Operare analisi linguistica,

stilistica e tematica dei testi poetici

proposti

Saper operare confronti fra testi

dello stesso autore e/o di autori diversi

Pascoli

D’Annunzio

Ungaretti

Montale

Quasimodo

Saba

I criteri di valutazione adottati sono stati quelli presenti nel POF

La griglia di valutazione della prima prova viene allegata

Viene allegato il programma svolto

Savignano sul Rubicone Trinchera Maria Luigia

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ISTITUTO di ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“MARIE CURIE”

SAVIGNANO sul RUBICONE

PROGRAMMA DI STORIA

Classe V^A

A.S. 2014-2015

Prof.ssa Trinchera Maria Luigia

Il secolo nuovo 1900-1914

Il mondo della seconda rivoluzione industriale

Il mondo alla vigilia della crisi degli equilibri

Sfide per l’egemonia mondiale: l’imperialismo

L’Italia: l’età giolittiana

La prima guerra mondiale

Lo scoppio del conflitto

Un inutile massacro

Verso la fine della guerra

La grande trasformazione 1914-1929

La crisi del dopoguerra in Europa

La crisi dello Stato liberale in Italia e la dittatura fascista

Problemi economici e sociali della ricostruzione e frustrazioni del dopoguerra

L’emergere dell’attivismo fascista e la crisi dello stato liberale

Le potenze democratico-liberali negli anni ’20 e ‘30

Il regime fascista

Il nazismo

La crisi della Germania repubblicana

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La nascita del nazionalsocialismo

La Germania nazista

L’Europa tra le due guerre

Il mondo alla vigilia della seconda guerra mondiale

La grande trasformazione 1929-1945

La seconda guerra mondiale

Verso la guerra

La prima fase delle ostilità: l’Europa sotto il giogo nazista (1939-1941)

La controffensiva degli Alleati (1942-1943)

La situazione italiana (luglio 1943-giugno 1944)

Verso la conclusione del conflitto

Il secondo dopoguerra

La professoressa Gli allievi

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ISTITUTO di ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“MARIE CURIE”

SAVIGNANO sul RUBICONE

Programma di Italiano

A.s. 2014/2015

Classe 5^ sez. A

Prof.ssa Trinchera Maria Luigia

Movimenti culturali ed autori

L’età del realismo.

Caratteri generali; naturalismo francese e verismo italiano.

G. Verga: la biografia; il pensiero; la poetica verista.

Il Decadentismo.

Caratteri generali; la genesi del decadentismo; la poetica; le tematiche.

G. Pascoli: la biografia; il pensiero; La poetica del “fanciullino”; motivi, strutture e forme della

poesia pasco liana.

G. D’Annunzio: la biografia; il decadentismo di D’Annunzio; la poetica.

Crepuscolari e Futuristi.

La poesia crepuscolare: caratteri generali; la poetica, i motivi e le forme; i poeti crepuscolari.

Il Futurismo: caratteri generali, la poetica, i contenuti, le forme.

L. Pirandello: la biografia; la poetica dell’umorismo. Analisi delle opere.

I. Svevo: la biografia; la poetica. Analisi delle opere.

L’Ermetismo.

G. Ungaretti: la biografia; la poetica. Analisi delle opere

E. Montale: la biografia; il pensiero; la poetica.

S. Quasimodo: la biografia; la formazione; la poetica.

U. Saba: la biografia, la formazione; la poetica.

Lettura ed analisi dei seguenti testi

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G. Verga

Da Vita dei campi: Fantasticheria.

Da I Malavoglia: la prefazione; gli uomini son fatti come le dita della mano; il naufragio della

Provvidenza; l’amaro ritorno di ‘Ntoni al paese

G. Pascoli

Da il fanciullino: È dentro di noi un fanciullino

Da Myricae: Lavandare; Novembre; X agosto;

Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno

Da Primi poemetti: Digitale purpurea

G. D’Annunzio

Da Il piacere: Ritratto di un esteta

Da Alcyione: la sera fiesolana; la pioggia nel pineto

G. Gozzano

Da i colloqui: la signorina Felicita

F. T. Marinetti

Dai Manifesti: alcuni principi ideologici e tecnici

L. Pirandello

Da L’umorismo: il sentimento del contrario

Da Novelle per un anno: la patente; la carriola

Tematiche sviluppate in “Il fu Mattia Pascal”, “Uno , nessuno e centomila”; “Sei personaggi in

cerca d’autore”

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I.Svevo

Da “ La coscienza di Zeno”: l’ultima sigaretta; un rapporto conflittuale; il trionfo di Zeno

G. Ungaretti

Da L’allegria: Veglia; I fiumi; Mattina; Soldati; Fratelli; In memoria, San Martino del Carso.

Da “Il dolore”: Non gridate più

E. Montale

Da Ossi di seppia: Meriggiare pallido e assorto; Spesso il male di vivere ho incontrato; Cigola la

carrucola del pozzo

Da “Le occasioni”: Non recidere, forbice, quel volto

S. Quasimodo

Da Acque e terre: Ed è subito sera

Da Giorno dopo giorno: Alle fronde dei salici; Uomo del mio tempo

U. Saba

Da il Canzoniere: Città vecchia; La ritirata di piazza Aldrovandi; Goal; ritratto della mia bambina.

La prof.ssa Gli allievi

RICCIONE,

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INDICAZIONI IN FORMA LIBERA SULLE METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE

Le metodologie hanno tenuto conto della centralità dei discenti, e, pertanto, sono state rapportate

alle loro capacità ricettive. Le lezioni frontali si sono alternate alle lezioni interattive, alle

discussioni su tematiche di ampio interesse, ai lavori di gruppo, alla visione di video cassette e

DVD

TIPOLO GIE DI VERIFICA UTILIZZATE

Verifiche orali

Commento orale di un testo

Esposizione orale di tipo descrittivo

Discussioni collettive su temi e problemi con la guida del docente

Verifiche scritte

Relazioni su esperienze di vita e di studio e ricerche

Commenti ed analisi di testi di vario genere

Quesiti a risposta multipla

Quesiti a risposta sintetica

Trattazione sintetica di argomenti

Tema tradizionali

Articolo di giornale

Si allegano i programmi svolti

SAVIGNANO sul Rubicone,15/05/2015 IL DOCENTE

………………………………..

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ESAME DI STATO a.s.

COMMISSIONE n.

CANDIDATO________________________________

OBIETTIVI TEMA ANALISI

DELTESTO

ARTICOLO

DI

GIORNALE

SAGGIO

BREVE

Comprensione - aderenza alla traccia

Individuazione aspetti nodali

Correttezza espositiva

Contestualizzazione

Capacità rielaborative

Capacità di sintesi

Capacità critiche

Qualità e quantità delle informazioni

Totale

0 = nullo; 1 = insufficiente; 2 = sufficiente; 3 = ottimo

Sono previsti i decimali. Qualora il totale fosse un numero decimale si procederà all’approssimazione

per eccesso o per difetto. Per eccesso nel caso in cui il decimale sia 5 o superiore a 5; per difetto se

inferiore al 5.

La Commissione Il Presidente

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LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

Docente: Valentina Parini

RELAZIONE FINALE

Il percorso della classe VA in Lingua Inglese nel complesso non è stato soddisfacente. Negli anni

precedenti gli studenti hanno partecipato al dialogo educativo in maniera decisamente superficiale e

discontinua, e il lavoro individuale di rielaborazione dei contenuti e di consolidamento delle abilità

espressive è stato mancante, insufficiente o irregolare. Una parte ha evidenziato difficoltà nella

gestione delle strutture della lingua straniera a causa di lacune di base anche gravi, che ha cercato di

compensare con uno studio prettamente mnemonico. Quest’anno la classe ha mostrato maggiore

senso di responsabilità e il dialogo educativo si è sviluppato in un clima sereno, di maggior

impegno e partecipazione per la quasi totalità degli alunni. Qualcuno lo ha arricchito con le proprie

apprezzabili competenze tecniche nel settore, consentendo interessanti approfondimenti e sintesi

degli argomenti proposti, nonché riferimenti e collegamenti all’attualità. Purtroppo a questo lavoro

in classe non è corrisposto un adeguato e sistematico impegno nella preparazione individuale, in

parte anche a causa delle difficoltà evidenziate nella organizzazione dello studio di tutte le

discipline, per cui si sono registrate assenze ripetute da parte di un certo numero di alunni le quali,

aggiunte agli altri fattori, hanno compromesso la continuità del lavoro e il completo raggiungimento

degli obiettivi disciplinari.

Il livello di preparazione raggiunto non risulta, pertanto, soddisfacente per oltre un terzo della

classe, sia per disimpegno che per lacune pregresse. D’altra parte, alcuni alunni dimostrano una

conoscenza approfondita dei contenuti, che sanno organizzare in maniera autonoma e con una certa

fluidità espressiva e pertinenza lessicale, nonostante qualche imperfezione formale. Il resto della

classe si attesta su livelli di piena sufficienza.

L’approccio adottato è quello funzionale-comunicativo, che mira all’apprendimento della lingua in

modo operativo, e alla percezione di essa come strumento di comunicazione. Al fine di facilitare

l’acquisizione dei concetti principali e la produzione si è proceduto all’elaborazione di schemi e

trattazioni sintetiche sia dei testi di civiltà sia di quelli di carattere tecnico. Gli strumenti di lavoro

utilizzati sono il libro di testo, fotocopie, il lettore CD e la LIM. Rispetto a quello preventivo, il

programma non è stato svolto nella sua totalità, a causa delle assenze della docente per motivi di

salute o per impegni legati alle attività scolastiche. Inoltre alcune ore di lezione sono state dedicate

alla attuazione del progetto ”Donazione Sangue”, organizzato e attivato dalla sottoscritta.

La verifica è stata condotta, tra l’altro, con l’obiettivo di individuare e analizzare le difficoltà, al

fine di impostare attività di recupero e rinforzo “in itinere”. Sono state effettuate due verifiche orali

e due prove scritte nel I° quadrimestre e tre prove scritte e almeno due orali nel secondo. Nella

valutazione sommativa si è tenuto conto, oltre che dei risultati delle singole prove, anche della

situazione di partenza, dell’impegno e della partecipazione al dialogo educativo. I criteri di

valutazione adottati sono quelli esplicitati nel POF.

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PROGRAMMA SVOLTO

MODULO 1: BRITAIN'S GLORIOUS PAST

The Industrial Revolution

Working conditions in the coalmines and factories: evidence

The opening of the Liverpool-Manchester railway: evidence

“Coketown”, da “Hard Times” di C. Dickens

“The Ignobile Procession” di D.H.Lawrence

The Great Exhibition: evidence

The British Empire

MODULO 2: GARMENTS

Collections and ranges pp. 40-41

Tops and shirts pp. 43-44

T-shirts: past and present (photocopy)

Skirts pp. 46-47

Trousers pp. 49-50

The story of jeans (photocopy)

Dresses and suits p. 53

MODULO 3: WOMEN’S EMANCIPATION

Emmeline Pankhurst and the suffragette movement (photocopy)

Changes in women’s look in the 1920s (photocopy)

Coco Chanel's innovative everlasting outfits and her use of accessories and details (photocopy)

MODULO 4: DETAILS

Definition and functions p. 70

Closures and fasteners pp. 74-75-76

Types of sleeves: kimono, raglan, puff, ¾ length, bell, American, leg-of-mutton,cap, batwing,

pp. 86-87

Necklines pp. 90-91

Hemlines p.93

Pockets pp. 95-96-97

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MODULO 5: OUTFITS AND TRENDS

Description of outfits

Trends in the 1960s pp 251-252-253

The 1970s trends: Disco Fashion versus Punk Fashion pp 254-255-256

Trends in the 1980s pp 257-258

MODULO 6: FASHION ACCESSORIES

Definition and functions pp. 106-107

The story of shoes pp 110-111

Types of shoes pp 114-115

Types of boots p 117

The story of bags pp. 120-121-122

Types of bags pp. 124-125

Hats pp. 126-127 128-129

Gloves pp. 130-131

Scarves p. 132

Ties pp. 133-134

Belts p. 135

Legwear pp. 137-138

Savignano 08/05/2015

Gli alunni L’insegnante

____________________ _________________ ____________________

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LINGUA E CIVILTA' INGLESE

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE

DELLA TERZA PROVA

Candidato_______________________

a) Quesiti a risposta singola ( tipologia b)

Punteggio massimo: 9

COMPRENSIONE

E PERTINENZA

Molto scarsa

Scarsa

Parziale

Essenziale

Valida

Approfondita

0,5

1

1,5

2

2,5

3

CONOSCENZA DEI

CONTENUTI

Molto scarsa

Scarsa

Mediocre

Sufficiente

Discreta

Buona

0,5

1

1,5

2

2,5

3

COMPETENZA

ESPRESSIVA

Inadeguata

Confusa

Incerta

Accettabile

Appropriata

Rigorosa

0,5

1

1,5

2

2,5

3

b) Quesiti a risposta multipla ( tipologia c)

Punteggio massimo: 6

Si attribuiscono 1,5 punti per ogni scelta corretta.

Punteggio totale della prova: ___________

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RELAZIONE FINALE CLASSE 5A

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

DOCENTE: PROF.SSA GENTILI ANNALISA

MATERIA DI INSEGNAMENTO: MATEMATICA

1. Relazione sulla classe

2. Obiettivi raggiunti

3. Metodologia di lavoro

4. Mezzi e strumenti di lavoro, spazi e tempi del percorso formativo

5. Criteri di valutazione e tipologia delle prove di verifica

6. Contenuti disciplinari

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1. Relazione sulla classe

La docente si è inserita solo quest’anno nel gruppo classe per cui ha avuto, inizialmente,

difficoltà a lavorare in un contesto già formato sia dal punto di vista del metodo che della didattica e

delle relazioni interpersonali. Sono stati pertanto necessari tempo ed energia per raffrontarsi a

questa nuova realtà e per sondare i livelli di capacità e di conoscenze acquisite da cui partire per il

nuovo percorso didattico.

La classe ha dimostrato, durante l’intero anno scolastico, un atteggiamento e una partecipazione

non sempre costanti spesso caratterizzati da irresponsabilità e immaturità; solo una parte dei ragazzi

ha partecipato attivamente al dialogo educativo, nella maggior parte dei casi lo studio è stato

sporadico, finalizzato alle verifiche, spesso superficiale e inadeguato.

La conoscenza delle tecniche elementari dell’algebra è patrimonio solo di pochi. Al fine di

poter effettuare semplici studi di funzione si è lavorato a lungo sul ripasso riguardante disequazioni,

intere e fratte, di primo e secondo grado.

Il libro di testo è stato utilizzato in maniera marginale, sia perché solo pochi studenti ne sono in

possesso, sia perché gli esercizi sono risultati spesso troppo difficili e la parte teorica non adeguata

alle limitatissime conoscenze di base.

La programmazione presentata a inizio anno è stata svolta quasi per intero, ad eccezione

dell’unità sugli integrali, ma la tipologia degli esercizi proposti si è limitata a casi semplici per le

difficoltà incontrate da molti studenti.

2. Obiettivi raggiunti

Si è cercato di perseguire le seguenti finalità:

– suscitare e promuovere le capacità critiche

– favorire la capacità di elaborazione personale e autonoma

– sviluppare la capacità di astrazione

– potenziare l’uso del linguaggio specifico della disciplina

– favorire il rispetto reciproco, la tolleranza, lo spirito di collaborazione e cooperazione nel

perseguire obiettivi comuni

e i seguenti obiettivi cognitivi:

– recuperare le conoscenze assunte

– acquisire contenuti teorici specifici

– adeguare il metodo di studio all’acquisizione dei nuovi contenuti della disciplina

– produrre e utilizzare schemi di sintesi

– utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo

– utilizzare regole e organizzare ragionamenti e deduzioni.

In particolare:

Le funzioni

Obiettivi cognitivi: definizione di funzione e classificazione delle funzioni

definizione di dominio di una funzione.

Abilità: determinare il dominio di una funzione

studiare il suo segno

trovare le intersezioni con gli assi

individuare le parti di piano in cui vi è il grafico della funzione.

dato un grafico saper leggere: il dominio, il segno, gli zeri della funzione

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riconoscere e costruire funzioni iniettive, suriettive e biunivoche, usando vari tipi di

rappresentazione (cartesiana, sagittale)

Limiti e continuità di funzioni algebriche

Obiettivi cognitivi: esprimere il concetto intuitivo di limite

definire la continuità di una funzione

definire la discontinuità

esprimere il concetto intuitivo di asintoto

Abilità: calcolare il limite di una funzione anche nelle forme indeterminate 0/0 e /.

calcolare le equazioni degli asintoti

riconoscere i punti di discontinuità

tracciare il grafico di una funzione con una discreta approssimazione

date alcune informazioni su una funzione, tracciarne il grafico

Derivate, massimi e minimi, flessi, grafico di una funzione

Obiettivi cognitivi: spiegare il significato geometrico di derivata

esprimere il concetto di crescenza, decrescenza, massimo e minimo

esprimere il concetto di concavità, flesso

spiegare l’utilizzo del teorema de l’Hopital

Abilità: calcolare la derivata prima di una f(x) algebrica intera e fratta

determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione

trovare i massimi e i minimi di una funzione

determinare gli intervalli di concavità verso l'alto o il basso di una funzione

trovare i flessi di una funzione

distinguere (graficamente) massimi e minimi assoluti e relativi

studiare il grafico di funzioni polinomiali di 3° (molto semplici) e di semplici equazioni

frazionarie.

dato un grafico saper leggere crescenza, decrescenza, massimi e minimi, concavità, flessi.

OBIETTIVI REALIZZATI

Esposizione: le competenze espositive sono state raggiunte da pochi alunni a un livello adeguato.

La maggioranza della classe non è in grado di presentare un discorso usando il linguaggio specifico

della disciplina. L’utilizzo della simbologia matematica, se pur ridotta al minimo, è patrimonio solo

di pochi.

Applicazione: pochi studenti presentano una competenza applicativa buona, la maggior parte della

classe fornisce risultati sufficienti anche se dipende dal tipo di funzione studiata, una piccola parte

della classe non è sempre in grado di fornire applicazioni sufficienti.

Calcolo: molti studenti presentano problemi di calcolo letterale soprattutto rispetto alle

scomposizioni.

Analisi e organizzazione: buona parte della classe è in grado di inquadrare in modo autonomo un

problema in casi semplici.

3. Metodologia di lavoro

Ogni tema è stato sviluppato seguendo sostanzialmente lo schema seguente:

- fase dell’approccio intuitivo e problematico al tema prescelto tenendo presente che la

motivazione è essenziale per l’apprendimento

- fase della lezione espositiva frontale nella quale si è cercato di stimolare la partecipazione

attiva degli studenti coinvolgendoli in semplici applicazioni

- fase di chiarimento con esercizi, anche a piccoli gruppi, e schemi di sintesi

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- fase di verifica

- fase di recupero.

4. Mezzi e strumenti di lavoro, spazi e tempi del percorso formativo

Il libro di testo è stato utilizzato in maniera marginale in quanto solo pochi studenti ne sono in

possesso; essendo la parte teorica non adeguata alle limitatissime conoscenze di base degli alunni,

l’insegnante ha selezionato le parti essenziali creando schemi di sintesi semplici e maggiormente

fruibili. Anche gli esercizi sono risultati spesso troppo difficili perciò sono state utilizzate schede di

lavoro predisposte dall’insegnante

Altro strumento di lavoro è stata la lavagna di classe, indispensabile per la presentazione degli

argomenti e per gli esempi; qualche volta sono stati utilizzati i gessi colorati.

Qualche volta è stata utilizzata la lavagna interattiva multimediale (LIM) presente in altre aule;

tale strumento ingloba tutte le potenzialità offerte da strumenti meccanici (righe, compassi, gessi

colorati…), utilizzati da sempre, con l’aggiunta di una vasta serie di percorsi multimediali e di

software di tipo matematico a cui far riferimento per esempi e applicazioni.

5. Criteri di valutazione e tipologia delle prove di verifica

Il processo di apprendimento è stato controllato sia in itinere sia nel suo esito finale attraverso

prove sommative aventi le seguenti tipologie: prove strutturate, semistrutturate, non strutturate. Nel

secondo quadrimestre le prove sono state svolte sotto forma di “simulazione di terza prova” in

modo da abituare gli allievi alla prova d’esame; in tali prove sono stati proposti 4 quesiti a risposta

multipla e 2 a risposta aperta. Per avere un feedback dell’andamento didattico della classe sono state

fatte domande dal posto ed esercizi alla lavagna (prove formative).

Nel periodo settembre-dicembre sono state svolte due prove scritte, mentre da gennaio a maggio

tre (una ancora da svolgere, prevista per fine maggio).

Le prove sono state valutate con voti che vanno dal 2 (totale mancanza di svolgimento) al 10

(eccellenza straordinaria), utilizzando come riferimento generale la griglia riportata nel POF, ma

articolata ulteriormente come riportato nel seguente schema:

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

OBIETTIVI

VERIFICATI

INDICATORI LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI

OBIETTIVI

(sono evidenziati gli obiettivi minimi)

VOTO

Conoscenza Capacità di

richiamare alla

memoria concetti

e nozioni studiate

Non conosce alcuna nozione 1-2-3

Ricorda solo qualche isolata nozione 4

Ricorda nozioni frammentarie e/o superficiali 5

Conosce informazioni essenziali 6

Conosce informazioni ampie 7

Conosce informazioni complete e articolate 8

Rielabora le informazioni in modo personale 9-10

Comprensione Capacità di

afferrare il

significato di una

Non coglie il significato di una comunicazione 1-2-3

Non sa cogliere il senso globale del discorso 4

Coglie parzialmente il significato della richiesta 5

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richiesta e

rispondere in

modo adeguato

Coglie il significato essenziale della richiesta 6

Coglie il significato completo della richiesta 7

Riformula con parole proprie in modo completo 8

Sa trarre conclusioni in modo autonomo 9-10

Applicazione Capacità di

utilizzare

procedimenti e

regole in

situazioni nuove

analoghe a quelle

note

Non sa applicare nessun procedimento risolutivo 1-2-3

Commette gravi errori di procedimento 4

Applica le conoscenze in modo parziale e con errori 5

Applica le conoscenze con sufficiente correttezza 6

Applica correttamente le conoscenze acquisite 7

Applica le conoscenze in modo corretto e completo 8

Sa scegliere le tecniche e i procedimenti più

adeguati

9-10

Espressione* Capacità di

utilizzare un

lessico pertinente

e corretto

Si esprime in modo stentato e incomprensibile 1-2-3

Si esprime in modo scorretto e non appropriato 4

Si esprime con difficoltà e usa un lessico

inadeguato

5

Si esprime in modo semplice ma chiaro e

corretto

6

Espone in modo organico e chiaro 7

Dimostra padronanza nell’uso del linguaggio

specifico

8

Espone in modo autonomo, corretto e personale 9-10

*Solo per prove scritte con domande aperte e per l’orale

Per le valutazioni orali (una nel primo periodo e due nel secondo) si è tenuto conto di vari

elementi:

- esercizi svolti alla lavagna,

- esercizi svolti al proprio banco su specifiche richieste del docente

- domande dal posto,

- interventi che mostrano interesse e acquisizione degli argomenti trattati,

- test a risposta multipla o a risposta aperta.

Sono state svolte, inoltre, due simulazioni della terza prova d’Esame il 27 febbraio e il 4 maggio.

Tali simulazioni prevedevano quesiti di tipologia B e C (2 quesiti tipologia B, 4 tipologia C),

relativi a quattro discipline, da svolgere nel tempo di tre ore.

6. Contenuti disciplinari

Modulo 1: Ripasso

Rivisitazione degli argomenti propedeutici all’analisi: equazioni e disequazioni di I e II grado,

disequazioni fratte. Retta e parabola.

Modulo 2: Le funzioni

Contenuti: Concetto di funzione reale di variabile reale.

Dominio di funzioni razionali e irrazionali, intere e fratte.

Funzioni iniettive, suriettive e biunivoche.

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Modulo 3: Limiti e continuità di funzioni algebriche

Contenuti: Concetto intuitivo di limite: determinato e indeterminato.

Limite della somma e del quoziente.

Calcolo dei limiti che si presentano nelle forme indeterminate 0/0 e /.

Continuità di una funzione in un punto e in un intervallo

Cenni ai Punti di discontinuità

Asintoti: orizzontali, verticali e obliqui

Modulo 4: Derivate, massimi e minimi, flessi, grafico di una funzione

Contenuti: Derivate di funzioni elementari.

Derivata della somma e del quoziente.

Funzioni crescenti e decrescenti, massimi e minimi.

Funzioni con concavità verso l'alto o verso il basso, flessi.

Teorema de l’Hopital.

SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI

Modulo 1 – settembre e ottobre

Modulo 2 – novembre e dicembre

Modulo 3 – gennaio e febbraio

Modulo 4 – marzo e aprile

Il mese di maggio è stato dedicato al ripasso e alle simulazione delle prove scritte e orali

dell’esame.

Savignano sul Rubiconde, 15 maggio 2015

La docente

Prof.ssa Annalisa Gentili

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PROPOSTA DI GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA D’ESAME

MATEMATICA – TIPOLOGIA B+C

CANDIDATO

CLASSE

DOMANDE CHIUSE

PUNTI

ASSEGNATI

Punti 1,5 per ogni risposta corretta, punti 0 per ogni domanda lasciata in bianco e

per ogni risposta errata

DOMANDE APERTE

PUNTI

ASSEGNATI

OBIETTIVI PUNTI

TOTALI

LIVELLI PUNTI

Conoscenza

degli

apprendimenti

2

Possiede una conoscenza organica e inquadra i

concetti nell’ambito di schemi teorici noti 2

Conosce gli argomenti in modo essenziale 1,5

Conosce gli argomenti in modo parziale 1

Conosce gli argomenti in modo confuso e

superficiale 0,5

Non conosce gli argomenti trattati 0

Uso del

linguaggio

tecnico e

simbolico,

chiarezza

3

Utilizza in modo appropriato il linguaggio e la

simbologia 3

Utilizza in modo sostanzialmente corretto il

linguaggio e la simbologia 2

Utilizza in modo generico il linguaggio e la

simbologia 1

Utilizza in modo inadeguato il linguaggio e la

simbologia 0

Conoscenza

delle

regole e

tecniche di

calcolo

2

Esprime solida conoscenza di regole e principi

individuando e applicando quelli più efficaci

alla soluzione

2

Coglie in modo sostanziale le regole e i

principi 1,5

Coglie solo in parte le regole e i principi 1

Individua regole e principi in modo confuso e

superficiale 0,5

Non individua o non applica regole e principi 0

Saper

applicare

conoscenze e

tecniche

2

Affronta con padronanza lo sviluppo della

tematica proposta 2

Svolge in modo corretto il tema proposto 1,5

Svolge l’elaborato in modo sostanzialmente

corretto 1

Svolge l’elaborato in modo essenziale ma con

imprecisioni 0,5

Commette gravi errori nell’esecuzione 0

Punteggio realizzato nella prova (espresso in quindicesimi)

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TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI

RELAZIONE FINALE

Classe: 5^A IPIA

Anno scolastico: 2014/2015

Docenti: prof,ssa Annalisa Balistreri, prof.ssa Gaia Gonni (compresenza -

laboratori tecnologici ed esercitazioni)

SITUAZIONE DELLA CLASSE:

La materia si sviluppa su due fronti, da una parte quello della teoria in cui si studiano

sia tecnologia tessile che i processi produttivi del settore; dall'altra, quello della

pratica, in compresenza con la docente di laboratori tecnologici ed esercitazioni.

Per ciò che concerne la continuità didattica, nel corso del terzo anno, gli allievi sono

stati separati in due classi con docenti della materia diversi, nella sezione “A” la

sottoscritta, mentre nella “B” la professoressa Giorgia Foschini; l'anno successivo

sono stati uniti e come docente hanno avuto Giorgia Foschini; in quest'anno scolastico

l'insegnamento è stato svolto dalla sottoscritta.

Relativamente alla compresenza con laboratori tecnologici, la docente fin dal terzo

anno è stata la professoressa Gaia Gonni.

La classe presenta elementi di eterogeneità rispetto le capacità e la preparazione di

base degli alunni ed anche l'interesse e la partecipazione alle attività svolte

nell'ambito scolastico, non sempre risultano costanti per la maggior parte degli allievi.

Fin dall'inizio dell'anno scolastico, infatti, la classe, educata e rispettosa, ha però

dimostrato, per la maggior parte degli allievi, di non osservare sempre i tempi di

consegna, relativamente ai compiti assegnati a casa e, di non possedere un “giusto”

metodo di elaborazione degli argomenti svolti in classe; per altri, invece, lo studio è

stato più costante ed il metodo di lavoro più efficace.

Gli alunni hanno affrontato lo studio della materia in modo alterno, spesso senza

produrre gli approfondimenti.

Per qualche alunno, infatti, gli obiettivi sono stati raggiunti in maniera solo sufficiente

o non del tutto sufficiente, principalmente a causa dello studio modesto e delle

difficoltà espressive.

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OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI:

CONOSCENZE: nell'ambito delle conoscenze è importante che gli allievi:

- conoscano la terminologia specifica del settore

- conoscano le funzioni assolte dagli interni dei capi per effettuare scelte consapevoli

- conoscano la funzione che ogni merceria assolve per abbinarla in modo consapevole

- conoscano i procedimenti che stanno alla base delle attuali tendenze inerenti il capo

“vissuto”

- conoscano le tipologie di imballaggio

- conoscano la struttura di un'azienda di confezioni

- conoscano le caratteristiche principali della struttura di un'azienda calzaturiera

- conoscano il concetto di qualità

- conoscano i concetti base del CAD

- conoscano le caratteristiche della qualità di un prodotto: il capospalla

COMPETENZE ED ABILITA': comprendono:

- sapere scegliere i principali interni, selezionando i più corretti, secondo le

caratteristiche del tessuto e del capo

- saper distinguere le mercerie funzionali da quelle decorative, indicandone i nomi

corretti

- saper eseguire scelte merceologiche ragionate

- sapere riconoscere le caratteristiche di un capo trattato

- saper riconoscere la struttura di un'azienda

- riuscire a distinguere un capo di qualità

- sapere rispettare i tempi e le modalità di esecuzione delle attività.

- avere la capacità di potenziare le conoscenze e le abilità conseguite rielaborando i

contenuti in modo personale.

METODOLOGIA DI LAVORO:

Il metodo di lavoro è stato centrato sulla lezione frontale interattiva realizzata

tramite:

utilizzo della LIM

assegnazione di lavori da svolgere a casa con discussione e correzione in classe

come momento di ripasso e di sintesi dei contenuti

attività di laboratorio svolte in compresenza con la docente di laboratori

tecnologici ed esercitazioni.

Per facilitare la comprensione della disciplina, si sono trattati gli argomenti

suddividendoli in moduli e sviluppando la discussione in classe.

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MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO, SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO

FORMATIVO

La disciplina, durante il quinto anno, viene sviluppata nell'arco di 4 ore settimanali,

suddivise in un'ora di teoria e tre in compresenza.

Nel corso dell'anno sono stati utilizzati i laboratori di indirizzo con la strumentazione

utile al fine delle esercitazioni proposte agli allievi.

Per lo svolgimento dell'attività didattica sono stati utilizzati:

libro di testo: Cosetta Grana “tecnologia e merceologia tessile 2” editrice San

Marco (interni, mercerie, trattamenti su capo, imballaggio)

dispensa “l'azienda” - “l'azienda calzaturiera” - fornita dalla docente

dispensa “la qualità” - fornita dalla docente

appunti

La programmazione iniziale non ha subito rilevanti variazioni.

CRITERI DI VALUTAZIONE E TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA

Le operazioni di verifica, frequenti e sistematiche, hanno avuto lo scopo di valutare e

accertare le conoscenze acquisite dagli alunni, la continuità del grado di

apprendimento e gli elementi di progresso dialettici e cognitivi. In questo modo gli

alunni sono stati seguiti nelle diverse fasi di studio ed elaborazione delle unità

didattiche rilevando celermente eventuali difficoltà e ritardi nella preparazione. Le

verifiche sono state effettuate mediante:

test a risposta chiusa e/o aperta

interrogazioni orali

elaborati eseguiti singolarmente o in gruppo

In particolare, diverse verifiche sono state realizzate sotto forma di terza prova in

quanto la disciplina è oggetto d'esame. Per cui una domanda comprendeva quattro test

a risposta chiusa, mentre gli altri due quesiti sono stati posti sotto forma di domanda

aperta.

Le valutazioni sono state attribuite utilizzando la griglia di valutazione di sotto

riportata:

Elementi di valutazione:

Conoscenze minime ma consapevoli

Aderenza delle risposte ai quesiti formulati

Riproduzione dei contenuti oggetto di studio in forma semplice, lineare

Uso corretto del lessico specifico

Valutazione: SUFFICIENTE

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Elementi di valutazione:

Conoscenze ampie

Coerenza logica nell’argomentare

Riproduzione dei contenuti in modo organico

Conoscenza ed uso specifico del linguaggio disciplinare

Capacità di confronto autonomo

Valutazione: DISCRETO / BUONO

Elementi di valutazione:

Conoscenze complete e approfondite

Lessico specifico adeguato, ricco, fluido

Assimilazione dei percorsi logici, loro interpretazione e rielaborazione

Rielaborazione critica personale degli argomenti oggetto di verifica

Valutazione: OTTIMO / ECCELLENTE

Stabiliti i criteri di valutazione per il livello di sufficienza e di profitto superiore si

evince l’insieme degli elementi che inducono ad assegnare un giudizio insufficiente o

gravemente insufficiente

ATTIVITA' DI RECUPERO, SOSTEGNO E INTEGRAZIONE:

Per ciò che concerne le attività di recupero, per i casi che hanno presentato alcuni

problemi nei metodi di studio, è stato effettuato il recupero in itinere.

Savignano sul Rubicone, 15 maggio 2015

Docenti

Annalisa Balistreri _____________________

Gaia Gonni____________________________

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

QUESITI ELEMENTI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO PER OGNI

ELEMENTO DI

VALUTAZIONE

PUNTEGGIO

ASSEGNATO AD

OGNI ELEMENTO DI

VALUTAZIONE

N. 1 PUNTEGGIO PER CIASCUN QUESITO 1,5

PUNTEGGIO TOTALE QUESITO 6

N. 2 CONOSCENZE DEI CONTENUTI Gravemente

lacunoso

0,6

Semplice ed

essenziale

1,2*

Adeguato 2

ADERENZA DELLE RISPOSTE AI QUESITI

FORMULATI

Gravemente

lacunoso

0,3

Semplice ed

essenziale

0,6*

Adeguato 1

RIELABORAZIONE DEI CONTENUTI

OGGETTO DI STUDIO

Gravemente

lacunoso

0,3

Semplice ed

essenziale

0,6*

Adeguato 1

USO CORRETTO DEL LESSICO SPECIFICO Gravemente

lacunoso

0,1

Semplice ed

essenziale

0,3*

Adeguato 0,5

PUNTEGGIO TOTALE QUESITO 4,5

N. 3 CONOSCENZE DEI CONTENUTI Gravemente

lacunoso

0,6

Semplice ed

essenziale

1,2*

Adeguato 2

ADERENZA DELLE RISPOSTE AI QUESITI

FORMULATI

Gravemente

lacunoso

0,3

Semplice ed

essenziale

0,6*

Adeguato 1

RIELABORAZIONE DEI CONTENUTI

OGGETTO DI STUDIO

Gravemente

lacunoso

0,3

Semplice ed

essenziale

0,6*

Adeguato 1

USO CORRETTO DEL LESSICO SPECIFICO Gravemente

lacunoso

0,1

Semplice ed

essenziale

0,3*

Adeguato 0,5

PUNTEGGIO TOTALE QUESITO 4,5

TOTALE PUNTEGGIO VERIFICA 15

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TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI

PROGRAMMA SVOLTO

Classe: 5^A IPIA

Anno scolastico: 2014/2015

Docenti: prof,ssa Annalisa Balistreri, prof.ssa Gaia Gonni (compresenza -

laboratori tecnologici ed esercitazioni)

UNITA’ DI

COMPETENZA

CAPACITA’

(essere in grado di)

CONTENUTI

Modulo N°1 "GLI

INTERNI”

Unità Didattica N° 1 "la

fodera"

-Saper riconoscere una

fodera.

-Conoscere le denominazioni

più utilizzate in tale ambito.

-Analizzare il tutto sul capo

spalla (compresenza).

Unità Didattica N°2

“l'imbottitura”

-Sapere riconoscere

un'imbottitura e le sue

caratteristiche.

Unità Didattica N°3

“interfodere e rinforzi”

-Sapere riconoscere le varie

tipologie di rinforzo. -

Analizzare il concetto sul

capo spalla (compresenza)

-funzione della fodera.

-fibre utilizzate.

-classificazione commerciale delle

fodere “classiche”.

-altre fodere.

-come scegliere una fodera

-fodere e finissaggi.

-le caratteristiche dell'imbottitura.

-l'imbottitura in piumino. -

caratteristiche dei rinforzi.

-classificazione commerciale.

-interfodere termoadesive.

-i preformati.

-le fettucce di rinforzo.

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Modulo N°2 “LE

MERCERIE”

Unità Didattica N° 3

Unità Didattica N° 1 “le

mercerie funzionali”

-Saper riconoscere la

merceria industrializzata.

-Conoscere la terminologia

tecnica.

-Conoscere le

caratteristiche delle

cerniere. Unità Didattica N° 2 “le

mercerie funzionali-

decorative”

-Conoscere la terminologia

tecnica.

-Conoscere le

caratteristiche dei bottoni.

-Conoscere le

caratteristiche delle fibbie

e delle altre mercerie

decorative.

-La cerniera.

-i bottoni.

-le fibbie.

-le mercerie decorative.

Modulo N°3

“TRATTAMENTI SU

CAPI”

Unità Didattica N° 1 “i

finissaggi”

-Riconoscere le

caratteristiche di base di un

capo trattato.

-Essere consapevoli che

anche una piccola scelta, se

scorretta, può recare

gravissimi danni in

produzione.

-Stimolare la ricerca di

effetti nuovi e particolari.

-Il lavato.

-Il lavaggio a carica e ad acqua-sol.

-Decolorato azzurrato.

-Lo stone washed

-Pietra Pomice e perlite

-Lo stone decolorato.

-Il tinto in capo.

-Nuovi orientamenti.

Modulo N° 4

“IMBALLAGGIO”

Unità Didattica N° 1

“l'imballaggio”

-Conoscere le possibilità di

presentazione del capo.

-Conoscere le tipologie di

distribuzione

-Capi appesi.

-Capi stesi.

-Capi in scatola.

Modulo 5: "L'AZIENDA

DI CONFEZIONE ED I

SERVIZI DELLA

DIREZIONE TECNICA."

Unità didattica n.1: “La

struttura aziendale”

-Conoscere i concetti

fondamentali relativi

all'azienda di confezione.

-L'azienda: generalità, le teorie del

lavoro, le strutture organizzative

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-Cconoscere le strutture

organizzative di un'azienda.

-Conoscere la

documentazione compilata

dai relativi uffici tecnici.

Unità didattica n.2: “I

sistemi produttivi”

-Conoscere i fattori di

misurazione del sistema

produttivo

-Comprendere il principio di

efficienza, efficacia e

flessibilità

-Conoscere la classificazione

dei S.P. : il ciclo industriale ;

continuità produttiva; lay

out

-Comprendere le

caratteristiche dei diversi

tipi di lay out

(organigramma gerarchico,

organigramma funzionale e

organigramma gerarchico-funzionale).

-Uffici: stile, modelli, controllo consumi,

controllo qualità, manutenzione impianti,

tempi e metodi.

-Le schede fondamentali: distinta base,

ciclo di lavorazione, scheda tecnica e

scheda controllo qualità, schema di

fabbricazione.

-Concetti di flessibilità, efficienza ed

efficacia

-Ciclo industriale per cliente e per

magazzino

-Tipologie di layout

Modulo 6: “L'IMPRESA

CALZATURIERA'”

Unità didattica n°1

“l'organizzazione”

-Conoscere le

caratteristiche e le tipologie

dei principali processi

aziendali.

-La struttura organizzativa.

Modulo 7: “LA QUALITA'”

Unità Didattica N° 1 “la

qualita' nell'impresa”

-Conoscere il concetto di

qualità quale risultato di

processi aziendali.

-Sapere che la qualità è

determinata anche dai

clienti e dalle competenze

delle risorse umane.

Unità Didattica N°2 “La

qualità del prodotto”

(COMPRESENZA)

-Conoscere le

caratteristiche di un capo

spalla che rendono il

-La cultura della qualità

-gli elementi che determinano la qualità

sia del prodotto che dell'azienda.

-Le caratteristiche tecniche di un capo

spalla che ne determinano il livello di

qualità.

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prodotto di qualità

Modulo 8: “IL CAPO

SPALLA”

COMPRESENZA

-Conoscere la

documentazione RELATIVA

AL CAPO SPALLA

-Ciclo di lavorazione

-Scheda tecnica (parte

descrittiva)

-Distinta base

-Schema di fabbricazione

-Scheda controllo qualità

Modulo N°9: “IL CAD” COMPRESENZA

-Conoscere i principali

software di CAD

-Le caratteristiche principali del

CAD

-Il CAD della Lectra:

Modaris,Diamino e Vigiprint

(accenni)

Savignano sul Rubicone, 15 maggio 2015

Rappresentanti di classe Docenti

_______________________ Annalisa Balistreri _____________________

_______________________ Gaia Gonni____________________________

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VERIFICA IN COMPRESENZA DI TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI ED AI

PROCESSI PRODUTTIVI

Nome e Cognome Classe 4^A

Savignano sul Rubicone, Docenti: Annalisa Balistreri

Oggetto verifica: La tintura e la stampa Voto assegnato:_____/10

Voto minimo: 2 punti – Voto massimo: 10 punti Firma Docenti

Rispondere ai seguenti quesiti:

1. Definire i seguenti concetti: (2 punti)

a-Tino a cilindri di vetro___________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

b-Stampa a cilindro______________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

c-Provenienza del colorante_________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

D- Coloranti basici________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

2. Indicare se le affermazioni sono vere o false (2 punti)

● L'effetto della stampa a corrosione è visibile immediatamente V F

● La stampa a corrosione può deteriorare il tessile V F

● La tintura a movimento del bagno comprende anche il sistema Obermayer V F

● La tintura dei filati viene eseguita prima della torsione V F

● Nella stampa Batik si utilizza la cera V F

3. Fare la crocetta accanto alle risposte giuste: (2 punti)

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a- Quale, fra le seguenti risposte, indica il concetto di affinità del colorante?

o E' la spontaneità del colorante di fissarsi su una fibra.

o E' la quantità di colore che serve per colorare un tessile.

o E' la capacità di un colorante di migrare favorendo l'uniformità di tinta

o E' la capacità di un colorante di permanere sul tessile.

b- Quali, fra le seguenti risposte, sono elementi indicati nelle cartelle di

tintura ?

o Metodi di tintura

o Tipologia di coloranti da utilizzare nei vari bagni

o Tempi di immersione dei tessili nei bagni di colore

o Quantitativi da utilizzare nelle varie metodologie

c- Quale, fra i seguenti, non è un sistema a movimento del materiale?

o Tino a barca

o Tino foulard

o Tino jigger

o nessuna delle risposte sopra riportate

d- I soggetti preferiti nella stampa a Batik sono forme?

o geometriche

o umane

o simboliche

o religiose

4. Definire i seguenti concetti: (1 punto)

− La stampa è_______________________________________________________

________________________________________________________________

− Si dice che un colorante fa riserva quando_________________________________

________________________________________________________________

− La tintura in filato è_________________________________________________

________________________________________________________________

− La mordenzatura è__________________________________________________

________________________________________________________________

5. Analizzare le caratteristiche della tintura in pezza. (1 punto)

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

6.Analizzare le caratteristiche della stampa floccata e stampa a ruggine (1 punto)

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_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

7. Analizzare i seguenti metodi: tino ad aspo, tino a cilindri di vetro e Obermayer. (1 punto)

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

VOTO FINALE____/10

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RELAZIONE FINALE CLASSE 5^A TEC. ABB. E MODA ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Prof. MARCO BENTIVEGNI

(docente di Tecniche di gestione conduzione macchine e impianti )

La classe 5°A mi viene affidata per lo svolgimento della materia in questione solo quest’anno, la

materia è nuova per il quinto anno e gli alunni la trovano ostica e poco interessante per le loro

competenze.

Comportamento:

I ragazzi inizialmente mi sottolineano più di non avere basi scientifiche mostrando un disinteresse

generale per la materia ribadendo di non poterla capire, tuttavia con il passare del tempo il loro

comportamento è migliorato notevolmente, rimane un gruppetto di persone che hanno difficoltà di

comprensione unito al poco studio a casa. Attualmente apprezzo gli sforzi di molti di loro per

migliorare i risultati, ritengo ora più che soddisfacente la loro condotta in aula.

Svolgimento dei programmi ed obiettivi raggiunti: Essendo la materia nuova per il quinto anno

non esiste storia sul programma di precedenti anni, l’insegnante si è dovuto basare unicamente sulle

linee guida (estremamente generiche inviate dal ministero) in quanto non esiste nemmeno un libro

di testo. Il programma è basato sull’approfondimento di macchine che realizzano le lavorazioni

tipiche del territorio(tessile e calzaturiero) e collegate alle materie del corso di studi dei 5 anni.

Gli obiettivi raggiunti riguardano il recupero delle conoscenze di base dell’anno precedente, il

collegamento con le altre materie di indirizzo, la conoscenza delle macchine che realizzano

determinate lavorazioni nel campo tessile e calzaturiero, la conoscenza dei principi di

funzionamento base di tali macchine, la capacità di lettura delle etichette presenti sulle macchine, la

comprensione della sicurezza sul lavoro per l’uso delle macchine, la capacità di lettura di impianti

base elettrici e oleodinamici ed il loro collegamento con le relative macchine e componenti interni.

Profitto:

La maggior parte degli alunni ha mostrato un interesse mediamente sufficiente per la materia, o

almeno ha impiegato energie per ottenere risultati discreti. Esiste un’altra parte (minoranza) che

non ha mai lavorato con costanza e impegno per cui il raggiungimento dei risultati è tardivo oppure

inferiore alle aspettative minime. Tuttavia in media ritengo che la classe abbia raggiunto gli

obiettivi minimi del corso in oggetto.

Savignano sul Rubicone,15 maggio 2015 Il docente Marco Bentivegni

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PROGRAMMA SVOLTO

Tecniche di gestione conduzione macchine e impianti

Ripasso degli argomenti dell’anno precedente, coordinate polari e cartesiane, teorema di Pitagora

ed esercizi correlati, trigonometria, funzioni sinusoidali seno, coseno, uso della calcolatrice

scientifica. Calcolo di aree di figure complesse mediante il frazionamento in geometrie semplici

come quadrati, rettangoli cerchi e triangoli, mediante l’uso della trigonometria, applicazione di tali

regole per ricavare aree e figure inerenti al taglio delle materie prime tessili e calzaturiere.

Ampio uso del CAD per la digitalizzazione e creazione delle messe in piano dei modelli.

Piazzamento su AUTOCAD e calcolo della superficie di materia prima per il lotto di produzione dei

componenti di 20 camicie, stampa dei modelli e dei piazzamenti, formati per la comunicazione delle

principali macchine da taglio.

Sicurezza sul lavoro, principali criteri per la salvaguardia del lavoratore alle macchine tessili e

calzaturiere, pericoli relativi alle ustioni alle lesioni meccaniche, acustiche, da vibrazioni, elettriche,

folgorazione ed interventi mirati, funzionamento basilare dell’interruttore salvavita e principi di

conduzione della corrente elettrica, resistenza elettrica e leggi Ohm, importanza della messa a terra,

raggi infrarossi e ultravioletti, radiazioni. Pericoli relativi e analisi descrittiva di una roccatrice e

aspatrice e ritorcitoio, rispetto delle aree di lavoro e dell’individuazione del pulsante di emergenza.

Rispetto delle regole, scarpe antinfortunistiche, movimentazione dei pesi.

Richiami di fisica, vettori, forza, lavoro, spostamento, energia, velocità lineare e periferica,

angolare, coppia, potenza, unità di misura e prefissi moltiplicativi.

Meccanica dei materiali, tipologie di sforzo, trazione, compressione, taglio, flessione, torsione.

Concetto di asse neutro e fibre tese e compresse nella flessione. Concetto di tensione, legge di

Hooke, grafico tensione-allungamento relativo, prova di trazione, campo elastico, plastico,

snervamento e rottura.

Telaio tessile, schema principale, componenti principali, subbio tessuto, subbio dell’ordito, licci,

velocità di produzione del telaio, colpi al minuto, esercizio su un caso reale, prova di trazione su di

un ordito di cotone per ricavare i dati sul materiale. Forze agenti sui subbi e sui relativi supporti.

Esercizi numerici sull’analisi delle velocità angolari dei subbi, momento e potenza assorbita dal

subbio del tessuto. introduzione all'analisi del cinematismo del pettine battitore e meccanismo

biella-manovella, analisi dello spostamento del piede di biella in funzione dell’angolo di manovella.

Ripasso sull’oleodinamica, attuatori, cilindri e pistoni, stelo, tenute, valvole limitatrici di pressione,

di non ritorno, uso nei circuiti, ripasso sulla definizione di pressione. Esercizi relativi a potenza e

lavoro dei cilindri oleodinamici. Pompe ad ingranaggi. Esercizi sulla portata, velocità. Circuiti

oleodinamici con pilotaggio, sequenze automatiche dei cilindri, schemi circuitali. Esercizi di

oleodinamica, rendimento e calcoli. Collegamenti relativi all’oleodinamica usata nelle macchine

tessili.

Corrente elettrica, resistenza, leggi di Ohm, tensione, corrente monofase e trifase, generazione della

corrente elettrica alternata, prova in laboratorio. Motore elettrico trifase (concetti base), motori

asincroni trifase e monofase, campo magnetico rotante, rotore a gabbia di scoiattolo, principio di

funzionamento, collegamento a stella e a triangolo, ponticelli e bobine. Sistema trifase, spine di

collegamento con neutro e senza, colori e numero di poli, sistemi equilibrati con assenza di neutro e

squilibrati. Lettura delle etichette sulle macchine e prove di lettura su macchine del laboratorio

tessile presenti in istituto riguardanti corrente assorbita, tensione di lavoro, numero delle fasi, giri

del rotore. Schemi elettrici di potenza, interruttore magnetotermico(concetto base), relè e circuiti di

comando con autoritenuta, contatti normalmente aperti e chiusi, monostabili e bistabili, prova in

laboratorio sul funzionamento di un relè. Introduzione al disegno tecnico industriale(cenni)

Laser concetti basilari, principi di funzionamento, materiali lavorabili, tipologie di lavorazione,

filmati sul suo funzionamento, radiazioni elettromagnetiche visibili e non visibili, monocromatiche,

infrarosse e ultraviolette, fascio di luce collimata, concentrazione del fascio luminoso,

vaporizzazione del materiale, cappa aspirante dei fumi.

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CRITERI DI MISURAZIONE DEI LIVELLI RAGGIUNTI Ottimo (voto di profitto 9-10/10)

Ottima conoscenza e completa padronanza degli argomenti proposti. Partecipazione sempre attenta

e critica da parte dell’alunno.

Buono (voto di profitto 8/10)

Buona conoscenza, padronanza degli argomenti proposti, buona capacità di analisi e di risoluzione

di problemi anche complessi. Buona capacità di valutazione critica di contenuti e procedure.

Discreto (voto di profitto 7/10)

Conoscenza degli argomenti precisa e complessivamente corretta, anche se non sempre supportata

da autonome capacità di analisi critica di situazioni non trattate in classe.

Sufficiente (voto di profitto 6/10)

Conoscenza limitata agli elementi fondamentali degli argomenti trattati senza particolari

elaborazioni personali. Lacune evidenziate in alcuni argomenti non fondamentali; frequenti gli

errori di lieve entità nelle verifiche

Insufficiente (voto di profitto 5/10)

Conoscenza incompleta e superficiale degli argomenti fondamentali. Incertezze ed errori nello

svolgimento di semplici problemi. Limitata autonomia nell’esposizione dei concetti.

Gravemente insufficiente (voto di profitto 4/10)

Gravi lacune nell’acquisizione, comprensione ed elaborazione degli argomenti fondamentali della

disciplina causate da scarso impegno e scarsa partecipazione all’attività didattica.

Scarso (voto di profitto 2-3/10)

Conoscenza pressoché inesistente degli argomenti trattati, totale disimpegno dell’allievo.

Strumenti e metodologie per la valutazione e accertamento delle competenze

Le operazioni di verifica, frequenti e sistematiche, hanno avuto lo scopo di valutare e accertare le

conoscenze acquisite dagli alunni, la continuità del grado di apprendimento e gli elementi di

progresso dialettici e cognitivi. In questo modo gli alunni sono stati seguiti nelle diverse fasi di

studio ed elaborazione delle unità didattiche rilevando celermente eventuali difficoltà e ritardi nella

preparazione. Le verifiche sono state effettuate mediante:

test a risposta chiusa e/o aperta

interrogazioni orali

elaborati grafici eseguiti singolarmente

Le valutazioni sono state attribuite su scala decimale completa e formulate utilizzando la

griglia di valutazione precedentemente descritta.

Elementi di valutazione generali:

applicazione corretta delle regole e dei procedimenti per la realizzazione del grafico;

corretta interpretazione della simbologia grafica impiantistica.

rispetto dei volumi e delle proporzioni;

uso corretto del linguaggio specifico;

uso corretto dell’attrezzatura presente nel laboratorio di disegno tecnico;

rispetto delle fasi previste dal ciclo di lavorazione;

rispetto dei tempi assegnati;

Savignano sul Rubicone, 15 maggio 2015

Firma del docente __________________________

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PROGRAMMA SVOLTO

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

DOCENTE PROF.SSA: TIZIANA VOLENTIERI

MATERIA DI INSEGNAMENTO:

DISEGNO PROFESSIONALE

CLASSE: 5ªA MODA

SITUAZIONE DI PARTENZA:

La classe composta da 18 alunni, di cui: 6 ragazzi e 12 ragazze.

Soprattutto durante il II quadrimestre alcuni di loro hanno frequentato in modo discontinuo. Una parte di allievi ha

dimostrato fin da subito interesse per le attività proposte e previste nella programmazione didattica. La maggior parte di

loro ha lavorato con impegno sia in classe che a casa, mentre alcuni hanno dimostrato poca collaborazione ed interesse

nell’effettuare i temi proposti ma soprattutto gli argomenti assegnati per casa e le loro consegne. Gli allievi sono stati

seguiti fin dagli anni precedenti dalla sottoscritta, e nel percorso didattico affrontato hanno dimostrato di avere acquisito

un discreto metodo di lavoro, ed alcuni di loro denotano spiccate capacità grafiche e creative personalizzate, fino

all’eccellenza.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

La classe nel complesso risulta avere acquisito una metodologia di base e delle capacità grafico-pittoriche che ha

permesso loro di poter lavorare, in maniera autonoma ed autosufficiente sulle progettazioni grafiche di moda.

Tuttavia un terzo degli allievi non ha recepito l’importanza del lavoro casalingo e soprattutto delle consegne complete

richieste dai temi proposti di volta in volta, non rispettandole.

Il lavoro svolto durante l’anno ha comunque portato ad una maturazione grafica ed a prendere coscienza delle proprie

potenzialità. Complessivamente i risultati ottenuti sono discreti.

I Contenuti effettuati come da programmazione sono stati svolti in accordo principalmente con Tecniche di Settore con

riferimento alle riunioni di dipartimento.

Nella programmazione svolta sono stati affrontati argomenti di ripasso ed approfondimento incentrati soprattutto sulla

capacità di personalizzare e stilizzare il figurino per la moda, rappresentato nella resa dinamica e nei particolari

anatomici.

Sono state approfondite le capacità di riconoscere le qualità cromatiche e culturali del tema moda,

realizzando cartelle colore in base al tema assegnato, creando motivi decorativi, e realizzando delle campionature di

texture grafico-pittoriche con tecniche a piacere.

Per riconoscere le linee e le silhouette in funzione dei capi principali dell’abbigliamento nell’evoluzione storica e

stilistica, (gonne, pantaloni, camicie, abiti) sono stati trattati su assegnazione di temi liberi e brevi.

La rappresentazione dei capi sulla figura sono stati disegnati cercando di rispettare la vestibilità specifica di ogni

modello scelto o proposto.

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Seppur con scarsi risultati, per una parte della classe, sono stati eseguiti numerosi esercizi di disegno tecnico al fine di

memorizzare ed utilizzare i segni convenzionali.

La decodificazione ed utilizzazione delle immagini per mood-board sono stati affrontati nell’ambito della presentazione

dei progetti sui temi proposti. Sono state svolte ricerche a tema in approfondimento su termini, stilisti, tendenze moda.

Anche la memorizzazione dell’iter progettuale di un prodotto moda è avvenuta tramite esercizi continui su temi e

tendenze (esercizi grafici brevi, capsule, progetti a tema).

Le simulate d’esame sono state effettuate per imparare a gestire i tempi e la metodologia per affrontare la prova del

nuovo Esame di Stato, che probabilmente comporterà una contrazione nell’orario per lo svolgimento, da otto a sei ore

per la progettazione grafica di moda .

L’intervento operativo è stato inoltre concentrato, nonostante la peculiarità grafica della materia, anche sull’aspetto

orale espositivo, richiedendo di relazionare e spiegare i propri percorsi progettuali: mettendo in evidenza con particolare

attenzione all’uso dei vocaboli e di terminologia appropriati.

ARGOMENTI SVOLTI:

U.D.C. "LA FIGURA FEMMINILE NEL DISEGNO DI MODA”Consolidamento

Con i seguenti contenuti:

Potenziamento e approfondimento degli argomenti già acquisiti nei precedenti anni.

Preparazione figurini di base proporzionati e completi in varie pose, con o senza l’ausilio di basi.

U.D.C. "COLORE & MODA”E“LA STRUTTURA DECORATIVA”

Con i seguenti contenuti:

Consolidamento degli studi effettuati negli anni precedenti applicando il chiaroscuro e tecniche pittoriche

multiple con esercitazioni grafico-pittoriche. Abilità acquisite durante lo svolgimento e messa in atto dei vari

progetti effettuati durante l’anno scolastico, al fine di acquisire una personale tecnica.

Sperimentazioni cromatiche di tecniche grafiche miste utilizzabili per creare durante la progettazione texture,

tessuti operati, fantasie e sfondi.

U.D.C. “LINEE E MODELLI IN RELAZIONE ALLE OCCASIONI D’USO E ALLE STAGIONI”

“CAPISPALLA E MANTELLE”

“LA TUTA”

Con i seguenti contenuti:

Sono state effettuate ricerche ed analisi di modelli di tendenza.

Gli indumenti sono stati rappresentati sui figurini davanti e dietro in modo coerente e proporzionato.

Particolare attenzione è stata rivolta alla corrispondenza dei modelli dei disegni à-plat rispetto al figurino.

Elaborazione di varianti sui modelli studiati.

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Ripasso della tipologia di indumenti base dell’abbigliamento femminile.

U.D.C. “PROGETTARE COLLEZIONI MODA”

Le fasi del progetto moda.

Cartella colore, cartella materiali, produzione di schizzi, figurino d’immagine, capo in piano, scheda tecnica.

Impaginazione cartacea.

Ideazione di varianti moda.

Ideazione di minicollezioni su tema proposto.

Presentazione dei lavori per mezzo di impaginazioni o portofolio cartacei personalizzati.

Mappe concettuali di sintesi per la progettazione moda.

Layout di presentazione, sketch-book e fashion-book per la moda.

U.D.C. “I TEMI DELLA MODA”

”MODA & COLORE”

”MODA & CINEMA”

“MODA & STILE”- “Chanel”.

“ICONE DELLA MODA”

Sono stati affrontati come progetti completi. Partendo dallo studio e l’ispirazione di elementi naturali, recensioni

cinematografiche e da eventi internazionali contemporanei, dalla visione di film attraverso i backstage e l’analisi dei

costumi e dei personaggi e i vari stili che si collegano alla moda nella sua evoluzione.

U.D.C. “LE SIMULAZIONI D’ESAME”

Sono state predisposte due prove di simulazione eseguite nell’ultimo periodo scolastico su indicazioni generiche delle

prove dei nuovi esami di Stato per gli Istituti Professionali Industria Artigianato.

PROGETTO INTERDISCIPLINARE “CLILL”

TECNICHE DI PRODUZIONE ED ORGANIZZAZIONE ED INGLESE

“Chanel-il Mito e lo Stile”:

“Il Logo - L’evoluzione dello stile - Outfit e Accessori”

Finalità del progetto:acquisizione della consapevolezza della relazione tra l’evoluzione dello stile e i mutamenti sociali.

La capacità di saper individuare gli elementi fondamentali che caratterizzano uno stile.

La capacità di saper utilizzare il lessico specifico del settore moda.

Gli argomenti sono stati sviluppati in linea di massima come presentati ma soprattutto sono stati ampiamente favoriti i

collegamenti tra i vari contenuti proposti, integrando teoricamente e praticamente. E’ stato utilizzato inoltre materiale

di ricerca attuale contemporaneo, come presentazione di sfilate di moda, filmati, recensioni, première, video, clips da

youtube per permettere anche l’approfondimento autonomo e casalingo.

Nello specifico sono stati approfonditi:

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L'abbigliamento negli anni '20, "the making of THE GREAT GATSBY".

Approfondimenti: BROOKS BROTHER'S, FOGAL, MIUCCIA PRADA FOR GATSBY, TIFFANY'S.

"The Art of fashion"

"Anatomy of closet" (10 must Della mode)

I colori Moda e le tendenze Autunno –Inverno 2014-2015

Coco by Karl- Inside CHANEL

Chanel: vision filet 'Métiers dart 2014/2015 Paris-Salzburg CHANEL Show'

Chanel-metiers-d’art-2014-15-Paris-Salzburg-Backstage

Chanel fall-Winter- 2014-15- Ready to Wear Show

Chanel Spring-summer- 2014- Ready to Wear

Cruise 2014-2015-CHANEL Show

The behind the scenes film-Cruise 2014/15-Chanel shows

Chanel:visione sfilate Fall-Winter 2014-2015 Paris

Chanel: Fall-Winter 2014-2015 Dubay

Chanel:Haute-Couture fall-winter Paris-2015,

Spring-Summer 2015-Ready to wear Chanel show

Spring-Summer 2015- Haute Couture Chanel show

Cruise 2015-2016 CHANEL Show

Fall Winter 2015-2016- Ready to wear Chanel show

Coco mademoiselle: the film-CHANEL

Karl Lagerfeld's Interview -The Sketch by Karl Lagerfield

Karl Lagerfeld's Interview - Fall Winter 2014-2015 Haute Couture

Karl Lagerfeld's Interview - Fall Winter 2014-2015 Ready to Wear

Karl Lagerfeld's Interview - Cruise 2015-2016 CHANEL Show

Karl Lagerfeld's Interview – Spring Summer 2015 Haute Couture CHANEL show

Karl Lagerfeld's Interview - Fall-Winter 2015/16 Ready-to-Wear CHANEL show

Paris to Seul The story of the Cruise 2015-2016 Collection

Fittings for the Spring-Summer 2014 CHANEL Haute Couture show

Details of the CHANEL Spring-Summer 2014 Ready to Wear Collection

Details of the CHANEL Fall-Winter 2014-2015 Haute Couture Collection

Details of Fall-Winter 2013-2014 Ready to Wear-CHANEL

CHANEL N°5 Set-The Location,

The Making of the CHANEL bicolor Cardigan,

The Secrets of the Workshop-Chanel Eyewear,

Making of the CHANEL ’Paris-Dallas’ Collection-Savoir Faire

Making of the CHANEL Fall-Winter 2014-2015 Haute Couture-Le Savoir Faire

Behind the scenes film-Cruise 2013-2014 CHANEL show

Behind the scenes film-Cruise 2014-2015 CHANEL show

CHANEL FALL 2014-Backstage ft.Karl Lagerfield,Rihanna, Cara Delevingne

‘Reincarnation’ film by Karl Lagerfield ft.Pharrell Williams, Cara Delevingne, Geraldine Chaplin

‘Reincarnation’ film by Karl Lagerfield-The making of

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‘The Return’ film by Karl Lagerfield ft. Geraldine Chaplin

‘The Return’ by Karl Lagerfield - The making of

Making of CHANEL 'Metiers d'Art 2014/2015 Paris-Salzburg Collection

Making of the CHANEL Spring Summer 2015 Haute Couture Collection

Chanel: Documentario storico-Donne straordinarie.

Chanel visione di video in lingua inglese per progetto interdisciplinare CLILL:

Vari clip sulla biografia di Chanel:Once upon a time dal sito www.Chanel.com

Chanel:”Once upon a time…”by Karl Lagerfield.

Coco-Inside CHANEL, Mademoiselle- Inside CHANEL Gabrielle Chanel- Inside CHANEL, Paris by CHANEL,

The colors-Inside CHANEL, The Lion-Inside CHANEL, Chanel by Karl- Inside CHANEL, The jacket- Inside CHANEL,

Chanel and the diamond- Inside CHANEL, Marilyn and N°5- Inside CHANEL, CHANEL N°5-For the first time- Inside

CHANEL,

Giorgio Armani: visione sfilata Autunno-Inverno 2014-2015

Giorgio Armani: visione Primavera-Estate 2015. Caratteristiche dello Stile Armani.

Oscar 2015-Academy Awards 2015-Red Carpet 2015

Cenni sull’Evoluzione storico e stilistica della moda attraverso la visione degli schemi stilistici grafici (Marangoni).

STRATEGIE EDUCATIVE, STRUMENTI E TECNICHE DI LAVORO, ATTIVITÀ DI LABORATORIO,

ATTIVITÀ DI PROGETTO.

Il metodo adottato è stato quello della spiegazione di ogni argomento da sviluppare indicando fasi e tempo di

svolgimento. Le verifiche del lavoro degli alunni sono state effettuate mediante: elaborati grafici eseguiti singolarmente.

Le operazioni di verifica, frequenti e sistematiche, hanno avuto lo scopo di valutare e accertare le conoscenze acquisite

dagli alunni, la continuità del grado di apprendimento e gli elementi di progresso nell’acquisizione di abilità cognitive e

grafiche. In questo modo gli alunni sono stati seguiti costantemente nelle diverse fasi di studio ed elaborazione delle

unità didattiche rilevando celermente eventuali difficoltà e ritardi nella preparazione.

Sono stati utilizzati a supporto della spiegazione libri, riviste tecniche, settimanali e periodici, materiale audiovisivo, la

postazione grafica ed internet, visione di video e sfilate moda, visione di elaborati grafici derivati dal mondo del lavoro.

A conclusione di ogni argomento gli allievi hanno consegnato, a scadenze regolari, delle mini-collezioni

utilizzando sia i materiali tecnici della scuola che materiali di loro acquisizione. La consegna degli elaborati

per molti di loro è avvenuta con sistematico ritardo rispetto alle date previste influenzando così

negativamente la loro valutazioni finali.

A completamento del giudizio complessivo si sono svolte delle verifiche grafiche in classe tese a testare le

capacità tecnico-grafiche di ognuna.

I criteri di valutazione degli elaborati, gli stessi previsti per la progettazione grafica della seconda prova, si sono basati

sulla griglia depositata in scala decimale completa e sono stati comunicati alla classe spiegandone la tipologia. Inoltre

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dopo la correzione la restituzione degli elaborati è stata effettuata individualmente al fine di osservare e far capire gli

errori commessi ad ognuno di loro.

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RELAZIONE FINALE CLASSE 5^A TEC. ABB. E MODA ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Prof.ssa GAIA GONNI

(docente di Lab.tecnologici ed esercitazioni ) sulla classe 5^A tec.abb. e moda

La classe come è attualmente composta, deriva in origine da due terze che sono poi state unite nel

corso del successivo anno, creando tuttavia un gruppo coeso ma eterogeneo nella formazione,

nell’impegno e nell’interesse dimostrati

Comportamento:

Durante il percorso scolastico relativo alla quinta, gli allievi da subito hanno dimostrato un

atteggiamento che li ha contraddistinti in due gruppi, di cui uno, il più numeroso, ha sin dall’inizio

evidenziato un interesse alla materia e partecipazione attiva al dialogo educativo attraverso anche

un comportamento educato. L’altro gruppo ha mantenuto uno scarso impegno e disinteresse nei

confronti della materia.

La maggior parte degli allievi ha dimostrato puntualità nello svolgimento del lavoro scolastico

grazie ad un discreto metodo di lavoro e, soprattutto, nel corso dell’anno scolastico, si è potuto

notare un sensibile miglioramento anche da parte di coloro che all’inizio evidenziavano gravi

carenze . Altri, invece, non hanno superato le gravi lacune rilevate da subito.

Svolgimento dei programmi ed obiettivi raggiunti: Lo svolgimento del programma scolastico

non ha subito rilevanti variazioni rispetto a quanto previsto dal piano di lavoro iniziale. Si sono

potuti così raggiungere di massima gli obiettivi relativi alle conoscenze, competenze e capacità

della materia.

Nei mesi di settembre – ottobre 2014 è’ stato attuato il progetto di alternanza scuola-lavoro che ha

visto impegnati gli alunni per un monte ore totale pari 120 svolte in stage presso aziende del settore

Il progetto si è svolto nella tempistica preventivata all’inizio dell’anno scolastico.

Profitto:

La maggior parte degli allievi ha dimostrato puntualità nello svolgimento del lavoro scolastico

grazie ad un discreto metodo di lavoro e, soprattutto, nel corso dell’anno scolastico, si è potuto

notare un sensibile miglioramento anche da parte di coloro che all’inizio evidenziavano gravi

carenze . Altri, invece, non hanno superato le gravi lacune rilevate da subito.

Savignano sul Rubicone, 15 maggio 2015

La docente

Gaia Gonni

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PROGRAMMA SVOLTO (Lab. Tecnologici ed esercitazioni )

UNITA’ DI COMPETENZA

CAPACITA’ (essere in grado di)

CONTENUTI

UC1 STAGE AZIENDALE

Il tirocinante è stato in grado di: - adeguarsi alle regole di organizzazione lavorativa; - comprendere i compiti che vengono assegnati -rapportarsi all’interno della struttura aziendale - dimostrare autonomia in relazione allo sviluppo delle attività concordate

- dimostrare conoscenze e abilità basilari nell’utilizzo delle attrezzature di laboratorio - collaborare con le persone presenti nell’organizzazione -essere disponibile ad accogliere indicazioni e suggerimenti da parte del personale aziendale - approfondire le proprie conoscenze relative all’iter produttivo dei capi di abbigliamento, calzature e accessori - approfondire le conoscenze inerenti alle caratteristiche dei principali materiali normalmente utilizzati per le calzature ( cuoio, pellame, tessuti, interni, rinforzi,ecc) - possedere le informazioni utili all’approccio per il disegno della calzatura: anatomia umana del piede e aspetti ergonomici della calzatura - riconoscere le caratteristiche dei principali modelli di calzatura -orientarsi nel settore calzaturiero - approfondire il ciclo di progettazione delle calzature - approfondire le proprie conoscenze relative alla filiera produttiva delle calzature - conoscere l’utilizzo del CAD in riferimento all’abbigliamento e/o alla calzatura

Luogo: 1 azienda di abbigliamento lingerie o accessori di moda 2 azienda della filiera calzaturiera 3 ricamifici Le competenze in oggetto sono state prevalentemente acquisite basandosi su apprendimenti che derivano da: 1. contesto nel quale il tirocinante è satto inserito 2. modello di riferimento (tutor aziendale) 3. pratica individuale 4. comunicazione (possibilità di confrontarsi, di essere coinvolto nelle attività quotidiane, ecc.)

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UC 2 GIACCA BLAZER UNITÀ DIDATTICA 1:

COSTRUZIONE GRAFICO GIACCA BLAZER

UNITÀ DIDATTICA 2 INTERFODERE ED INTERNI

UNITÀ DIDATTICA 3 REALIZZAZIONE DEL TRACCIATO MANICA A DUE PEZZI

saper interpretare il figurino in chiave modellistica;

saper utilizzare un’attenta terminologia specifica;

saper analizzare e scegliere il grado di vestibilità più appropriato al capo studiato

saper individuare le differenze che caratterizzano il tracciato del capospalla in quanto a tessuto e interni

comprendere e saper applicare le regole utili per costruire graficamente la giacca Blazer;

comprendere e saper applicare concetti, regole e principi necessari per l’esecuzione del grafico della giacca blazer

saper compilare la scheda tecnica

conoscere ed applicare le regole per l’industrializzazione del modello elaborato

fornire informazioni basilari sulle interfodere e gli interni

conoscere quali sono i vari tipi di interfodere

conoscere quali le varie tipologie di interni

conoscere la funzione che assolvono sui capi

rendersi conto che dalla scelta del rinforzo dipende in buona parte la qualità di un capo

saper analizzare , interpretare e tradurre il figurino in modello;

comprendere e saper applicare concetti, regole e principi necessari per l’esecuzione del grafico e la sua industrializzazione;

Attribuire la denominazione

Tracciato del grafico della giacca blazer

Realizzazione delle interfodere e fodere della giacca blazer Realizzazione della manica a due pezzi e relativa industrializzazione con finta per bottoni sul fondo

UC 3 REALIZZAZIONE CAMPIONATURA DI GIACCHE BLAZER E GILET UNITÀ DIDATTICA 1: REALIZZAZIONE CAMPIONATURA GIACCHE BLAZER E GILET

Saper realizzare il capo campione curando la qualità di ogni semilavorato realizzato e la rispondenza alle richieste iniziali

Tecniche di realizzazione di modelli complessi

Tecniche di confezione industriali

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UC 4 ILCONTROLLO QUALITA’ UNITÀ DIDATTICA 1 CONTROLLO QUALITÀ DI PRODOTTO

conoscere le varie

interpretazioni del termine “qualità”

possedere gli elementi sufficienti per comprendere capitolati scritti e per iniziare a destreggiarsi a riconoscere le principali caratteristiche che determinano la qualità

avere ben chiara la suddivisione fra difetti palesi e difetti occulti

riconoscere i principali difetti palesi e iniziare a catalogarli in base alla loro gravità

il concetto di qualità di processo

e di prodotto Materiali in uso nell’abbigliamento Scelta di tessuti per la confezione

e specifiche di controllo Il ciclo produttivo dei principali

prodotti moda Attrezzature e tecnologie di

produzione La Qualità: concetti ed evoluzioni I diversi livelli di qualità Metodi e strumenti di valutazione

e controllo della qualità di prodotto e processo

Strumenti e metodologie per la valutazione e accertamento delle competenze

Le operazioni di verifica, frequenti e sistematiche, hanno avuto lo scopo di valutare e accertare le conoscenze acquisite dagli alunni, la continuità del grado di apprendimento e gli elementi di progresso dialettici e cognitivi. In questo modo gli alunni sono stati seguiti nelle diverse fasi di studio ed elaborazione delle unità didattiche rilevando celermente eventuali difficoltà e ritardi nella preparazione. Le verifiche sono state effettuate mediante:

test a risposta chiusa e/o aperta

elaborati grafici eseguiti singolarmente

Le valutazioni sono state attribuite su scala decimale completa e formulate utilizzando la griglia di valutazione sempre allegata alla verifica stessa e che si rifà alla griglia che uniforma i giudizi ai voti decimali

Elementi di valutazione generali:

applicazione corretta delle regole e dei procedimenti per la realizzazione del grafico;

corretta interpretazione del figurino;

rispetto dei volumi e delle proporzioni;

uso corretto del linguaggio specifico;

uso corretto dell’attrezzatura presente nel laboratorio di confezione;

rispetto delle fasi previste dal ciclo di lavorazione;

rispetto dei tempi assegnati;

Firma del docente ____________________________

Firma dei rappresentanti ____________________________ ____________________________ Savignano sul Rubicone, 15 maggio 2015

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Istituto Statale D’Istruzione Superiore “M.Curie”

Professionale Abbigliamento e Moda di Savignano sul Rubicone – a. s. 2014/15

Educazione Fisica Classe 5^A

RELAZIONE SULLA CLASSE

La classe ha evidenziato apertura e disponibilità al lavoro proposto.

Sotto il profilo dell’impegno e della partecipazione sono emersi alcuni allievi/e per le ottime

capacità operative e per la regolarità con la quale hanno affrontato il lavoro.

La frequenza è stata regolare.

METODO DI LAVORO

Il metodo principalmente adottato è stato quello globale, si è partiti dal movimento completo per poi

correggere gli eventuali errori.

Gli obiettivi sono stati raggiunti attraverso lezioni frontali, momenti di attività pratica individuale e

di gruppo.

Si è cercato attraverso i più praticati sport di squadra di motivare gli allievi al fine di conseguire dei

miglioramenti nella motricità generale.

MEZZI

Le lezioni pratiche si sono svolte nella palestra del Seven, utilizzando le attrezzature presenti. E’

stato possibile l’accesso alla palestra di cardio-fitness, alla palestra danza dalle ore 8.00 alle ore

10.00 del venerdì.

STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE

Le verifiche si sono svolte attraverso test fisici iniziali e alla fine di ogni quadrimestre. La

valutazione, oltre a basarsi su griglie con livelli e relativi punteggi, ha tenuto conto dei progressi

fatti, della regolarità dell’impegno dell’interesse e della partecipazione dimostrata.

Per la valutazione si sono tenuti presenti i seguenti punti:

L’impegno

Le attitudini per la disciplina

I processi conseguiti nelle attività svolte, in rapporto al livello di partenza

La partecipazione personale e matura alle discussioni e alle attività

A questo riguardo si può senz’altro affermare che ogni lezione è stata una buona opportunità per

acquisire informazioni sul carattere, sulle capacità e sull’impegno d’ogni singolo ragazzo/a , senza

che ci sia stata la necessità di ricorrere a test specifici.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli obiettivi preventivati circostanziati in fase di programmazione sono stati tutti conseguiti in

modo completo. In particolare gli alunni/e mostrano di aver migliorato le proprie conoscenze in

ordine a:

1. Argomenti teorici d’educazione fisica d’ordine generale riguardanti l’utilizzazione del tempo

libero, l’alimentazione e la prevenzione degli infortuni.

2. Giochi sportivi, attraverso i quali hanno migliorato la propria cooperazione, il rispetto delle

norme, la capacità di esporsi a confronti e assunzioni di responsabilità.

3. Potenziamento fisiologico, in ordine al quale si sono ottenuti miglioramenti verificati

riguardanti le funzioni cardio-respiratorie e le capacità coordinative.

L’insegnante

Davide Cicognani

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Istituto Statale D’Istruzione Superiore “M.Curie”

Professionale Abbigliamento e Moda di Savignano sul Rubicone – a. s. 2014/15

Programma svolto - Educazione Fisica Classe 5^A

Rilevamento dei livelli di partenza attraverso test fisici iniziali.

Somministrazione di test fisici alla fine di ogni quadrimestre.

Attività a carattere generale per il miglioramento delle qualità fisiche:

- resistenza

- velocità

- mobilità articolare

- potenziamento

- allungamento, stretching

Corsa prolungata; corsa con cambi di ritmo; corsa con andature atletiche e ginnastiche; per

l’incremento delle capacità di resistenza aerobica.

Prove ripetute di velocità e prove intervallate per l’incremento delle capacità di resistenza

anaerobica.

Preatletismo generale per gli arti inferiori e superiori.

Esercizi di tonicità e potenziamento muscolare per i vari settori corporei a carico naturale.

Esercizi di stretching.

Affinamento delle funzioni neuro muscolari:

- esercizi di coordinazione segmentaria

- esercizi di coordinazione generale

- esercizi di equilibrio a corpo libero

- esercizi posturali

Esercizi a corpo libero di interesse generale tendenti ad incrementare qualità quali la resistenza

organica, coordinazione neuro-muscolare ed agilità.

Acquisizione delle capacità operative sportive:

- pallavolo, beach volley

- calcio a 5

- atletica leggera

- fondamentali

- cenni sui regolamenti

- situazioni di gioco

- partite

- biliardino

- danza

- preparazione all’esame di stato di educazione fisica prova orale

- teoria dell’allenamento

- la pratica sportiva

- i regolamenti sportivi

L’insegnante I rappresentanti di classe

Davide Cicognani …………………………

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