COMUNE DI BRUGNERA VARIANTE AL PRGC · Allegato V Relazione di coerenza con la normativa di settore...

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PROVINCIA DI PORDENONE Settore Pianificazione Territoriale COMUNE DI BRUGNERA VARIANTE AL PRGC Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n.25 “di Tamai” e le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas” in Comune di Brugnera (PN) APPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO (ai sensi dell’art. 63 della L.R. 5/2007 e s.m.i. e art. 17 c. 1 del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres.) ELENCO ELABORATI Relazione Tecnica Allegato I Dichiarazione di applicabilità della VAS ai sensi dell’articolo 6, comma 12, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 Allegato II Asseverazione ai sensi dell’articolo 10, comma 4 ter, della L.R. 27/88 e s.m.i. Allegato III Asseverazione ai sensi dell’articolo 17, comma 9, del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. Allegato IV Relazione di coerenza con il limite di flessibilità ai sensi dell’articolo 17, comma 14, lettera f, del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. Allegato V Relazione di coerenza con la normativa di settore e con la pianificazione sovraordinata ai sensi dell’articolo 17, comma 14, lettera g, del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. Allegato VI Valutazione di Incidenza Ecologica SIC/ZSC – ZPS Allegato VII Tavola 1 (Tavola grafica di variante) Maggio 2014 Responsabile Unico del Procedimento arch. Emanuela DEL BIANCO Progettista della variante pianif. terr. Martina ZANETTE Collaboratore tecnico geom. Francesco DAINESE

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PROVINCIA DI PORDENONE

Settore Pianificazione Territoriale

COMUNE DI BRUGNERA

VARIANTE AL PRGC

Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n.25 “di Tamai” e le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas”

in Comune di Brugnera (PN)

APPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO

(ai sensi dell’art. 63 della L.R. 5/2007 e s.m.i. e art. 17 c. 1 del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. )

ELENCO ELABORATI � Relazione Tecnica � Allegato I Dichiarazione di applicabilità della VAS ai sensi dell’articolo 6, comma 12, del D.Lgs. 3

aprile 2006, n. 152 � Allegato II Asseverazione ai sensi dell’articolo 10, comma 4 ter, della L.R. 27/88 e s.m.i. � Allegato III Asseverazione ai sensi dell’articolo 17, comma 9, del D.P.R. del 20.03.2008 n.

086/Pres. � Allegato IV Relazione di coerenza con il limite di flessibilità ai sensi dell’articolo 17, comma 14,

lettera f, del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. � Allegato V Relazione di coerenza con la normativa di settore e con la pianificazione sovraordinata

ai sensi dell’articolo 17, comma 14, lettera g, del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. � Allegato VI Valutazione di Incidenza Ecologica SIC/ZSC – ZPS � Allegato VII Tavola 1 (Tavola grafica di variante)

Maggio 2014 Responsabile Unico del Procedimento arch. Emanuela DEL BIANCO Progettista della variante pianif. terr. Martina ZANETTE Collaboratore tecnico geom. Francesco DAINESE

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Settore Pianificazione Territoriale

COMUNE DI BRUGNERA

VARIANTE AL PRGC

Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n.25 “di Tamai” e le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas”

in Comune di Brugnera (PN)

APPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO

(ai sensi dell’art. 63 della L.R. 5/2007 e s.m.i. e art. 17 c. 1 del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres.)

RELAZIONE TECNICA

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Comune di Brugnera – Variante al PRGC Rotatoria tra S.P.25 “di Tamai” e SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas” per apposizione del vincolo preordinato all’esproprio

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INDICE 1. PREMESSA................................................................................................ 3 2. CONTENUTI DELLA VARIANTE........................... .................................... 3 3. ASPETTI URBANISTICI................................ ............................................. 5 4. ASPETTI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE .................. ........................... 5 4.1 Valutazione Ambientale Strategica............................................................. 5 4.2 Valutazione di Incidenza ............................................................................ 6 5. ALLEGATI ........................................... ....................................................... 7

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1. PREMESSA A seguito dell’elaborazione del progetto preliminare (approvato con Delibera di Giunta Provinciale n. 67 del 03.04.2014) della rotatoria tra la S.P. n. 25 “di Tamai” e le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas”, in Comune di Brugnera, si è reso necessario predisporre una variante urbanistica finalizzata all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. Il Comune di Brugnera si è dotato di Piano Regolatore Generale Comunale, approvato con D.P.G.R. n. 90-URB del 26.08.1970, pubblicato sul BUR n. 35 del 06.11.1970, adeguato poi alla L.R. 52/1991 con la variante n. 18 approvata con D.P.G.R. n. 0549/Pres. del 24.11.1987. Successivamente sono state elaborate numerose varianti di cui la n. 23 e n. 30 sono varianti generali, la variante n. 38 viene definita “di assestamento”, mentre le altre hanno interessato solo porzioni limitate di territorio. Attualmente è vigente la variante del secondo assestamento n. 49, approvata con Delibera di Consiglio Comunale n. 4 del 21.01.2013, pubblicata sul BUR n. 7 del 13.02.2013. Ad oggi le ultime adottate sono le varianti n. 50 (di revisione dei vincoli e altro) e n. 51 (variazione di destinazione urbanistica di un’area specifica) ed entrambe non interessano gli ambiti in oggetto della presente variante. Non vi sono, inoltre, strumenti attuativi che riguardino l’area in questione. La presente relazione costituisce, unitamente agli elaborati grafici ad essa allegati, variante puntuale al PRGC finalizzata all’apposizione del vincolo urbanistico preordinato all’esproprio per un progetto di opera pubblica di cui all’art. 10 del D.P.R. 327/2001.

2. CONTENUTI DELLA VARIANTE La variante è elaborata ai sensi dell’art. 63 comma 5 lettera a) della L.R. 5/2007 e s.m.i. che consente ai Comuni di adottare varianti non sostanziali agli strumenti urbanistici generali, in particolare ai sensi del Decreto del Presidente della Regione del 20.03.2008 n. 086/Pres. art. 17, comma 1, lettere:

e) varianti che hanno ad oggetto l’individuazione di nuove aree ovvero l’ampliamento di quelle esistenti per la realizzazione di progetti di opere pubbliche e di pubblica utilità e per servizi pubblici;

f) varianti che hanno ad oggetto la revisione dei vincoli urbanistici e procedurali.

La variante è finalizzata all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio che si rende necessario per l’acquisizione delle aree ove realizzare le opere previste dal progetto della rotatoria tra la S.P. 25 “di Tamai” e le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas” in Comune di Brugnera, un’opera di

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urbanizzazione di limitata entità che modifica un’intersezione stradale già esitente. Nello specifico, il progetto interessa l’intersezione della viabilità provinciale S.P. 25 “di Tamai” (“via Ungaresca di Brugnera”) con le strade comunali succitate, situata internamente al limite del centro abitato. In prossimità della rotatoria di tipo urbano che verrebbe realizzata (12,50 m di raggio esterno, con isola centrale sormontabile per 1,50 m e anello circolatorio di 3,50 m di raggio) è prevista una corsia di 3,50 m per la svolta in destra che funge da by-pass alla rotatoria e un’aiuola spartitraffico lunga 67 m circa, situata lungo la strada provinciale verso il centro di Brugnera, per impedire l’uscita in sinistra dagli accessi delle attività artigianali. L’intervento prevede anche il potenziamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche con nuove caditoie e mantenendo i fossati esistenti lungo la viabilità. Inoltre è prevista anche la realizzazione dell’impianto di pubblica illuminazione e la predisposizione dei cavidotti per la futura posa della fibra ottica, ai sensi delle normative regionali di settore. Il progetto nasce dalla volontà della Provincia di Pordenone di mettere in sicurezza l’intersezione della strada provinciale S.P. 25 “di Tamai” che presenta un notevole flusso di traffico, anche pesante, superiore rispetto alle strade comunali, in quanto costituisce una porta d’accesso verso il centro di Brugnera e va a servire una serie di attività industriali e artigianali che si attestano sulla stessa. Negli anni ’90 la Provincia aveva avviato un processo di messa in sicurezza della strada provinciale con la realizzazione dell’allargamento della strada stessa inserendo una corsia specializzata per agevolare le svolte in sinistra verso le strade comunali. Col tempo però l’allargamento si è dimostrato insufficiente e nel 2011 la Provincia ha ritenuto opportuno avviare uno studio di fattibilità per verificare l’inserimento di un’intersezione a rotatoria di tipo urbano (minirotatoria) nella quale far confluire la strada provinciale e le due strade comunali, rendendo le manovre di svolta più omogenee e fluide e riducendo la velocità di tutti i mezzi, sia leggeri sia pesanti, che si apprestano ad impegnare l’incrocio. L’intervento dunque prevede la realizzazione di un’opera di urbanizzazione primaria di limitata entità che modifica un’intersezione stradale esistente e che interessa aree di proprietà provinciale e aree di proprietà privata; queste ultime saranno acquisite dall’Amministrazione Provinciale attraverso procedura espropriativa. Le superfici interessate dalla variante, al fine dell’apposizione del vincolo, sono quelle individuate dall’elaborato cartografico (Allegato VII – Tavola 1). Tale tavola fa propria l’individuazione lenticolare dell’elaborato “Individuazione ditte proprietarie e relative aree ai fini dell’imposizione di vincoli preordinati all’esproprio” - Allegato ESP.IA del Progetto Preliminare dell’opera.

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3. ASPETTI URBANISTICI L’intervento prevede la sostituzione dell’intersezione esistente con una rotatoria, così come previsto dal PRGC vigente. Nello specifico vi è già la conformità urbanistica (rispetto alla tipologia di opera che si andrà a realizzare) per la quasi totalità dell’intervento, ma non vi è la sussistenza del vincolo preordinato all’esproprio, prodromico all’acquisizione delle aree. Dunque la variante in oggetto è necessaria per apporre il vincolo preordinato all’esproprio. Per una limitata porzione di territorio (piccola porzione della particella catastale n. 796 del foglio n. 20) interessato dall’intervento, ricadente nella zona omogenea B3 “di completamento, estensiva”, la presente variante inserisce anche la campitura necessaria alla previsione urbanistica dell’opera, ossia la zona omogenea “Viabilità veicolare”. Le aree soggette al vincolo preordinato all’esproprio interessano superfici poste in contiguità con la viabilità esistente.

4. ASPETTI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE L’area oggetto della presente variante non interessa alcun vincolo di natura paesaggistica. Tale area, inoltre, non ricade in ambiti individuati come Siti di Importanza Comunitaria/Zone Speciali di Conservazione (SIC/ZSC) o Zone di Protezione Speciale (ZPS). 4.1 Valutazione Ambientale Strategica In relazione al processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ed in riferimento all’evoluzione normativa si presentano, in sintesi, i principali riferimenti normativi ed attuativi della VAS:

- Normativa europea: Direttiva 42/2001/CE; - Normativa nazionale: D.Lgs. 152/2006 “Norme in materia

ambientale”; D.Lgs. 4/2008 “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative al D.Lgs. 152/06, recante norme in materia ambientale”; D.Lgs. 128/2010 “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69”;

- Normativa regionale: L.R. 11/2005 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Regione Friuli Venezia Giulia derivanti dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea. Attuazione delle Direttive

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2001/42/CE, 2003/4/CE e 2003/78/CE” (Legge comunitaria 2004); L.R. 13/2009 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Regione Friuli Venezia Giulia derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee. Attuazione della direttiva 2006/123/CE. Attuazione dell’articolo 7 della direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Attuazione del Regolamento (CE) n. 853/2004 in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. Modifiche a leggi regionali in materia di sportello unico per le attività produttive, di interventi sociali e artigianato, di valutazione ambientale strategica (VAS), di concessioni del demanio pubblico marittimo, di cooperazione allo sviluppo, partenariato internazionale e programmazione comunitaria, di gestione faunistico-venatoria e tutela dell’ambiente naturale, di innovazione” (Legge comunitaria 2008); L.R. 26/2012 “Legge di manutenzione dell'ordinamento regionale 2012” che modifica le L.R. 11/2005 e L.R. 13/2009.

In relazione alla normativa sopra citata ed in relazione alle finalità della VAS, che si pone come obiettivo l’integrazione degli aspetti ambientali all’interno del processo di piano, è opportuno sottolineare che la presente variante per tipologia non è da assoggettare alla Valutazione Ambientale Strategica in quanto la stessa è finalizzata alla apposizione di una vincolo di tipo espropriativo e pertanto non interessa aspetti legati alla riorganizzazione complessiva della mobilità del Comune. Si ritiene, inoltre, che i contenuti della presente variante:

- siano legati al livello attuativo della progettazione e pertanto da non considerarsi come piano o programma e quindi assoggettabili alla VAS;

- non abbiano un’incidenza negativa e significativa sull’ambiente nelle componenti relative al suolo, all’acqua, alla biodiversità, al paesaggio.

4.2 Valutazione di Incidenza L’area oggetto della presente variante non ricade in ambiti individuati come Siti di Importanza Comunitaria/Zone Speciali di Conservazione (SIC/ZSC) o Zone di Protezione Speciale (ZPS). Al fine di verificare i possibili impatti indiretti dell’intervento sui SIC/ZSC e ZPS più prossimi (presenti nelle Province di Pordenone, Treviso e Venezia) è stata predisposta, in allegato, una Valutazione di Incidenza ai sensi dei commi 3 e 4 dell’art. 6 della direttiva 92/43/CEE e dell’art. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.

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5. ALLEGATI I Dichiarazione di applicabilità della VAS ai sensi dell’articolo 6, comma 12,

del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; II Asseverazione ai sensi dell’articolo 10, comma 4 ter, della L.R. 27/88 e

s.m.i.; III Asseverazione ai sensi dell’articolo 17, comma 9, del D.P.R. del

20.03.2008 n. 086/Pres.; IV Relazione di coerenza con il limite di flessibilità ai sensi dell’articolo 17,

comma 14, lettera f), del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres.; V Relazione di coerenza con la normativa di settore e con la pianificazione

sovraordinata ai sensi dell’articolo 17, comma 14, lettera g), del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres.;

VI Valutazione di Incidenza Ecologica SIC/ZSC – ZPS; VII Tavola grafica di variante:

- Tavola 1 (contenente zonizzazione del PRGC vigente e variante ed estratto catastale con individuazione delle particelle a cui viene apposto il vincolo preordinato all’esproprio).

Pordenone, 16 maggio 2014

Il progettista pianif. terr. Martina Zanette

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ALLEGATO I DICHIARAZIONE Applicabilità della VAS ai sensi dell’articolo 6, comma 12, del D.Lgs. 3 ap rile 2006, n. 152 e s.m.i. Oggetto: Variante al Piano Regolatore Generale Comunale Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n.25 “di Tamai” e le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas” in Comune di Brugnera (PN) La sottoscritta arch. Emanuela Del Bianco, Responsabile Unico del Procedimento dell'intervento di cui in oggetto, con la presente dichiara che ai sensi dell'art. 6 comma 12 del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i., la Variante urbanistica in oggetto non è soggetta a procedura di VAS , così come specificato nel paragrafo 4.1 della “Relazione tecnica”. Pordenone, 16 maggio 2014

Il Responsabile Unico

del Procedimento arch. Emanuela Del Bianco

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per apposizione del vincolo preordinato all’esproprio

ALLEGATO II ASSEVERAZIONE ai sensi dell’articolo 10, comma 4 ter, della L.R. 27/88 e s.m.i. Oggetto: Variante al Piano Regolatore Generale Comunale Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n.25 “di Tamai” e le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas” in Comune di Brugnera (PN) La sottoscritta pianif. terr. Martina Zanette, in qualità di progettista della Variante al PRGC in oggetto, considerato che l’area di variante non ricade in aree a pericolosità idraulica e/o geologica individuate nel Progetto di prima variante al Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Livenza (PAIL) adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione con delibera n. 4 del 09.11.2012; attesta che per detta Variante non sostanziale, che non interessa aree a rischio, non è necessario il parere (geologico) di cui agli articoli 10 e 11 della L.R. 27/88 “Norme sull’osservanza delle disposizioni sismiche ed attuazione dell’art. 20 della legge 10 dicembre 1981, n. 741” e s.m.i., poiché:

a) in sede di PRGC – variante n. 30 è stato reso il parere dalla Direzione regionale dell’Ambiente, Servizio Geologico, con nota prot. n. AMB/29187-PN/PG/V del 03.10.2003;

b) in sede di PRGC – variante n. 49 è stato reso il parere dalla Direzione regionale dell’Ambiente, Energie e Politiche per la Montagna, Servizio Geologico, n. 44/2002, prot. n. SGEO23912/PN/PG/V del 10.07.2012.

Pordenone, 16 maggio 2014

Il Progettista pianif. terr. Martina Zanette

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ALLEGATO III ASSEVERAZIONE ai sensi dell’articolo 17, comma 9, del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. Oggetto: Variante al Piano Regolatore Generale Comunale Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n.25 “di Tamai” e le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas” in Comune di Brugnera (PN) La sottoscritta arch. Emanuela Del Bianco, Responsabile Unico del Procedimento, con le modalità previste dall’art. 22, comma 4, della L.R. 5/2007, dichiara che la Variante in oggetto - non sostanziale ai sensi dell’art. 63, comma 5, lett. a), della L.R. 5/2007 - rispetta i limiti indicati dal comma 1 dell’art. 17, del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. “Regolamento di attuazione della Parte I urbanistica, ai sensi della legge regionale 23 febbraio 2007, n.5. Approvazione”.

In particolare, detta Variante è elaborata ai sensi del menzionato D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres., art. 17, comma 1, lettere:

e) varianti che hanno ad oggetto l’individuazione di nuove aree ovvero l’ampliamento di quelle esistenti per la realizzazione di progetti di opere pubbliche e di pubblica utilità e per servizi pubblici;

f) varianti che hanno ad oggetto la revisione dei vincoli urbanistici e procedurali.

Pordenone, 16 maggio 2014

Il Responsabile Unico del Procedimento

arch. Emanuela Del Bianco

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ALLEGATO IV RELAZIONE DI COERENZA CON IL LIMITE DI FLESSIBILITÀ ai sensi dell’articolo 17, comma 14, lettera f) del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. Oggetto: Variante al Piano Regolatore Generale Comunale Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n.25 “di Tamai” e le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas” in Comune di Brugnera (PN) L’articolo 17, comma 14, del D.P.R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. “Regolamento di attuazione della Parte I urbanistica, ai sensi della legge regionale 23 febbraio 2007, n.5. Approvazione” prevede per le varianti non sostanziali ai sensi dell’articolo 63, comma 5, lettera a), della L.R. 5/2007 anche una relazione di coerenza con il limite di flessibilità. Come evidenziato nel paragrafo 2 della “Relazione tecnica”, l’intervento prevede la realizzazione di una rotatoria all’intersezione della S.P. n. 25 “di Tamai” con le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas”, un’opera di urbanizzazione di limitata entità che per la maggior parte della superficie presenta già la conformità urbanistica rispetto alla tipologia di opera che si andrà a realizzare, mentre non è vigente un vincolo preordinato all’esproprio, prodromico all’acquisizione delle aree. La Variante in argomento, quindi, è finalizzata all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio che si rende necessario per l’acquisizione delle aree ove realizzare le opere previste dal progetto della rotatoria (vedi Allegato VII – Tavola 1). Rispetto al limite di flessibilità, la Variante è coerente con quanto previsto dal vigente Piano Regolatore Generale Comunale. Pordenone, 16 maggio 2014

Il Progettista pianif. terr. Martina Zanette

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per apposizione del vincolo preordinato all’esproprio

ALLEGATO V RELAZIONE DI COERENZA CON LA NORMATIVA DI SETTORE E CON LA PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA ai sensi articolo 17, comma 14, lettera g) del D.P. R. del 20.03.2008 n. 086/Pres. Oggetto: Variante al Piano Regolatore Generale Comunale Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n.25 “di Tamai” e le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas” in Comune di Brugnera (PN) La Variante in argomento è finalizzata all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio che si rende necessario per l’acquisizione delle aree ove realizzare le opere previste dal progetto della rotatoria in oggetto (vedi Allegato VII – Tavola 1). Come evidenziato nel paragrafo 2 della “Relazione tecnica”, l’intervento prevede la realizzazione di una rotatoria all’intersezione della S.P. n. 25 “di Tamai” con le SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas”, un’opera di urbanizzazione di limitata entità che per la maggior parte della superficie presenta già la conformità urbanistica rispetto alla tipologia di opera che si andrà a realizzare, mentre non è vigente un vincolo preordinato all’esproprio, prodromico all’acquisizione delle aree. Data la natura ed entità limitata della modifica in programma, non si rinvengono controindicazioni di sorta dal quadro normativo regionale di settore e dalla pianificazione sovraordinata: − Legge Regionale Friuli Venezia Giulia 23 febbraio 2007, n. 5 - Riforma

dell'urbanistica e disciplina dell'attività edilizia e del paesaggio - e s.m.i.; − Decreto del Presidente della Regione 20 marzo 2008, n. 086/Pres. -

Regolamento di attuazione della Parte I urbanistica, ai sensi della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5. Approvazione;

− Legge Regionale 21 ottobre 2008, n. 12 - Integrazioni e modifiche alla legge regionale 5/2007 (Riforma dell'urbanistica e disciplina dell'attività edilizia e del paesaggio);

− Piano Urbanistico Regionale Generale del Friuli Venezia Giulia approvato con D.P.G.R. del 15.09.1978 n. 0826/Pres e s.m.i.;

− Piano Territoriale Regionale del Friuli Venezia Giulia adottato con Decreto del Presidente della Regione in data 16 ottobre 2007, n. 0329/Pres., successivamente abrogato;

− Piano del Governo del Territorio del Friuli Venezia Giulia adottato con Decreto del Presidente della Regione del 31 ottobre 2012, n. 267 e approvato con Delibera di Giunta Regionale del 11 aprile 2013, n. 693; la LR 22/2009, modificata dalla LR 5/2013, prevede che il Piano entri in vigore il

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per apposizione del vincolo preordinato all’esproprio

diciottesimo mese a decorrere dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione sul BUR e, comunque, non prima del 1 gennaio 2015.

Pordenone, 16 maggio 2014

Il Progettista pianif. terr. Martina Zanette

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I

ALLEGATO VI

Valutazione di Incidenza Ecologica SIC/ZSC - ZPS

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II

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE DI INCI DENZA Check list di supporto alla decisione se il piano/progetto/intervento deve essere sottoposto a procedura di Valutazione d’Incidenza ai sensi del DPR 357/97 e della Deliberazione di Giunta Regionale n. 2203 del 21/09/2007. Sc. 1 A - Verifica preliminare per i progetti/inter venti Il progetto rientra nelle categorie di progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale in base all’allegato A del DPR 12 aprile 1996 e della LR 43/90 e ricade all’interno di un pSIC e/o ZPS o è situato in aree limitrofe?

NO

Il progetto ricade all’interno di un pSIC e/o ZPS, area sensibile ai sensi dell’art. 5 del Regolamento regionale VIA (BUR n.37 dd 11/09/96) e rientra nelle categorie di cui all’art.7 del Regolamento medesimo?

NO

Il progetto ricade all’interno di un pSIC e/o ZPS o è situato in aree limitrofe e rientra nelle categorie di progetti sottoposti a screening di cui all’allegato B del DPR 12 aprile 1996 e della LR 43/90?

NO

Il progetto ricade all’interno di un pSIC e/o ZPS e non rientra nelle categorie sopra individuate?

NO

Sc. 1 B - Verifica preliminare per i piani territor iali, urbanistici o di settore Il piano territoriale, urbanistico o di settore è di valenza regionale, provinciale ed interessa pertanto territori comprendenti siti Natura 2000?

NO

Il piano è un nuovo piano regolatore generale comunale o una variante generale che interessa un Comune sul cui territorio è presente un’area pSIC o ZPS? Il piano è un nuovo piano regolatore generale comunale o variante generale che interessa un Comune che confina con un’area pSIC o ZPS? Il piano è un piano particolareggiato che interessa o confina con un’area pSIC o ZPS?

NO È una variante non sostanziale ai sensi dell’art. 63 LR 5/2007 e art. 17 c. 1 del DPR del 20.03.2008 n.086/Pres.

NO

NO

Sc. 1 C - Piano/progetto/intervento non ricadente n elle categorie sopra individuate Il piano/progetto/intervento può comportare interferenze con un sito e permane un’incertezza se possa esserci un’incidenza significativa?

NO

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III

Ad esempio Il piano/progetto/intervento interessa aree distanti dal pSIC o ZPS, ma con le quali può esservi un collegamento funzionale:

- piano/progetto/intervento che interessa aree lungo un’asta fluviale a monte di un pSIC o ZPS;

- piano/progetto/intervento che interessa aree costiere, che per tipologia dello stesso o per le caratteristiche ambientali può avere effetti a distanza su pSIC o ZPS.

Il piano/progetto/intervento non presenta alcuna interferenza fisica o funzionale con il sito?

NO

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IV

Elementi e criteri di valutazione da prendere in co nsiderazione per la verifica di incidenza significativa sui siti della Rete Natura 2000 per un PROGETTO/INTERVENTO/ATTIVITA’ 1) Denominazione e descrizione del piano/progetto Variante urbanistica non sostanziale finalizzata all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio necessario per l’acquisizione delle aree ove realizzare le opere previste dal progetto della rotatoria tra la Strada Provinciale S.P. 25 “di Tamai” e le Strade Comunali SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas” in Comune di Brugnera. L’opera consiste nella realizzazione di una rotatoria di tipo urbano (minirotatoria), così come definito dal DM 19/04/2006, in sostituzione dell’esistente intersezione tra la strada provinciale e le due strade comunali sopra citate. Il raggio esterno della rotatoria è pari a m 12,50, misurato da centro alla segnaletica orizzontale di delimitazione dell'aiuola spartitraffico, l'isola centrale sormontabile per m 1,50 e anello circolatorio di raggio m 3,50, corsie di ingresso e di uscita rispettivamente di larghezza pari m 3,50 e m 4,50, innesti in rotatoria dei rami principali dimensionati in modo tale da avere una lunghezza delle aiuole spartitraffico idonea per incentivare la riduzione della velocità, ed aiuole spartitraffico delimitate da cordonate e pavimentate. A completare l’intervento verrà potenziato il sistema di smaltimento delle acque meteoriche con nuove caditoie e mantenendo i fossati esistenti lungo la viabilità, verrà realizzato l’impianto di pubblica illuminazione e verranno predisposti dei cavidotti per la futura posa della fibra ottica, ai sensi delle normative regionali di settore. Informazioni dimensionali: − sviluppo lineare raggio esterno della rotatoria m 12,50 (Tav. arc 02 del Progetto Preliminare) − superficie mq 4.200 circa − superficie coperta mq (non sono previsti volumi) − volume mc (non sono previsti volumi) − altezza massima m (lavori eseguiti sul piano di campagna) − profondità m 1 – 1,20 (lavori per l’impianto di pubblica illuminazione e per predisposizione

cavidotti futura posa della fibra ottica) − investimento complessivo € 240.000,00 (€ 138.000,00 per lavori)

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V

2) Denominazione e breve descrizione del/dei sito/i Natura 2000 e/o della/e ZPS.

Mappa SIC, ZSC, ZPS e relativa distanza dall’area di intervento (pallino rosso)

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VI

Si riportano i Siti di Importanza Comunitaria/Zone Speciali di Conservazione e Zone di Protezione Speciale (D.M. 25.03.2005) presenti in Provincia di Pordenone che risultano essere più prossimi all’area di intervento. IT3310006 - SIC/ZSC Foresta del Cansiglio Caratteristiche del sito Altopiano a forma di ampia conca (polje), priva di deflusso superficiale, costituita da calcari di scogliera molto fossiliferi e da calcari marnosi. L'idrografia è prevalentemente ipogea. Il sito racchiude un'ampia foresta di faggi, di rilevanza storica (vincolati a partire dalla Repubblica di Venezia). Questa fustaia è di tipo altimontano e vi sono spesso mescolati abete bianco e abete rosso. Nelle doline si hanno dei fenomeni di inversione termica, presenza di Salicetum retuso-reticulatae a quote molto basse e formazioni a Juniperus communis L. ssp. alpina (Neilr.) Celak. e Rhododendron hirsutum L. di inversione termica. Stazioni di Senecio alpinus (L.) Scop. Presenza di nardeti di bassa quota, legati ad acidificazione del substrato. Qualità ed importanza Nel sito è da segnalare una foresta di faggio di tipo altimontana fra le meglio conservate. Presenza rilevante di avifauna. Si segnala in particolare la presenza di tetraonidi e di rapaci diurni e notturni. Per queste zone esiste un unico dato distributivo di Felis silvestris che si colloca all’estremo occidentale della frazione nord orientale dell’areale italiano del felide. In questi ambienti montani vivono discrete popolazioni di Martes martes (Martora). Lepus timidus varronis è abbastanza ben diffusa nella zona. L’area sostiene una ricca fauna erpetologica, con diverse specie di allegato II (Bombina v. variegata, Triturus carnifex), IV (Salamandra a.atra, Podarcis muralis, Zamenis longissimus, ecc.) e V (Rana temporaria). La zona è popolata dalla forma ovipara relitta Zootoca vivipara carniolica. Ursus arctos e Lynx lynx vi compiono rare sortite. Il Massiccio del Monte Cavallo ospita diversi endemiti tra i coleotteri ipogei , tra cui alcune specie del genere Orotrechus. La presenza di Erebia calcaria nell’area merita particolare attenzione. La specie infatti mostra un areale distributivo limitato alle Alpi Sud-orientali, ed è presente in Friuli venezia Giulia con due sottospecie: E. calcaria calcaria, diffusa nelle Apli e Prealpi Giulie, e E. calcaria cavallus, localizzata nel massiccio del Monte Cavallo (PN). Nell’area è segnalata inoltre Rosalia alpina. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi La zona è facilmente accessibile e vi sono numerose strade forestali che l’attraversano. È quindi sensibile la presenza turistica. La zona è distante 14,5 km circa dall’ambito d’inte rvento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3310009 - SIC/ZSC Magredi del Cellina - Compreso nella ZPS Magredi di Pordenone Caratteristiche del sito Il sito comprende un'area semiplaniziale formata dalle ampie conoidi di deiezioni di origine würmiana e da alluvioni recenti costituiti da sedimenti grossolani calcarei e dolomitici. Le particolari condizioni pedologiche hanno favorito la formazione di praterie di tipo substeppico, in cui assumono un ruolo dominante specie pontiche e subpontiche. Accanto a queste entità di tipo steppico, sono presenti numerose specie alpine fluitate lungo i corsi d'acqua (dealpinismo) che dimostrano un collegamento fra questi ambienti planiziali ed i rilievi alpini. Sono presenti quindi diverse formazioni erbacee xeriche di tipo substeppico, che si sviluppano lungo un gradiente edafico (dalla prima colonizzazione del greto a crisopogoneti su substrato ferrettizzato). Nel sito è incluso anche il greto attivo del torrente Cellina. Qualità ed importanza Il sito comprende alcune delle ultime superfici occupate da queste formazioni prative, molto importanti da un punto di vista floristico e fitogeografico. Sono presenti la maggior parte delle stazioni di Brassica glabrescens Poldini, ed italiane di Crambe tataria Sebeok. Sono presenti numerose specie alpine qui fluitate lungo il corso del Cellina-Meduna. Sito ornitologico di rilevanza primaria per dimensioni e presenza di specie rare a livello nazionale e nella regione, come ad esempio Burhinus oedicnemus, Grus grus, ecc. Presenza di Aquila chrysaetus (Aquila reale) e Circaetus gallicus (Biancone) in area di pianura; abbondante presenza di Milvus migrans (Nibbio bruno) e altri rapaci legati alle zone aperte. Vulnerabilità Questi habitat pionieri presentano un equilibrio delicato, anche a causa della bassa possibilità di ripristino. Ampie

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VII

superfici sono state convertite a coltura intensiva o semplicemente dissodate. Si osserva quindi una continua contrazione delle superfici prative tanto che si preservano principalmente le zone sottoposte a demanio militare. La zona è distante 19 km circa dall’ambito d’interv ento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3310010 - SIC/ZSC Risorgive del Vinchiaruzzo - Compreso nella ZPS Magredi di Pordenone Caratteristiche del sito Il sito è formato da alluvioni recenti con falda freatica emergente, il cui livello è stato abbassato in seguito ad opere di canalizzazione e bonifica. Il paesaggio vegetale è caratterizzato da un mosaico di habitat acquatici, umidi ed aree antropizzate. Sono presenti molte specie caratteristiche degli ambienti umidi planiziali. Qualità ed importanza Nel sito sono presenti lembi di vegetazione umida e prati polifiti. Presenza di numerose specie di uccelli legati alle zone umide interne. Si segnala in modo particolare la presenza di Cyrcus pygargus nidificante. Occorre sottolineare che Vipera aspis francisciredi è qui citata in quanto popolazione di pianura ormai isolata. Nella zona è tra l’altro presente Mustela putorius, Rana latastei, Emys orbicularis e una eterotopica popolazione di Podarcis sicula. Vulnerabilità La vulnerabilità è elevata data la vicinanza di una vasta area industriale (Pordenone) e dell'abitato di Cordenons. Nelle vicinanze sono presenti attività di ittiocultura. La pressione antropica nel sito è elevata soprattutto per motivi agricoli. La zona è distante 16,5 km circa dall’ambito d’inte rvento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3310011 - SIC/ZSC Bosco Marzinis Caratteristiche del sito Il sito include uno degli ultimi lembi di bosco planiziale a carpino bianco e farnia frammisto a bosco golenale a salice bianco e pioppo nero; all'interno vi scorre infatti un rio a deflusso libero. Qualità ed importanza Uno degli ultimi lembi di bosco planiziale e di bosco golenale legato ad un corso d'acqua a deflusso libero. Sito di qualche interesse a livello regionale per la presenza di uccelli, non necessariamente di rilevanza comunitaria, nidificanti in ambiente boschivo nella bassa pianura coltivata. Occorre sottolineare che Vipera aspis francisciredi è qui citata in quanto popolazione di pianura ormai isolata. Vulnerabilità La vulnerabilità è alta sia per le dimensioni ridotte del sito sia perchè è circondato da colture intensive. La zona è distante 18 km circa dall’ambito d’interv ento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3310012 - SIC/ZSC Bosco Torrate Caratteristiche del sito Il sito include un'area formata da alluvioni con falda freatica emergente e completamente boscata. Il bosco è composto prevalentemente da farnia e carpino bianco. Grazie al particolare microclima sono presenti specie di orizzonti superiori quali Veratrum album L. ssp. lobelianum (Bernh.) Arc., Daphne mezereum L. e Lilium martagon Qualità ed importanza Uno degli ultimi lembi di bosco della pianura friulano veneta, che si distingue fitogeograficamente da quelli della rimanente pianura padana per una maggiore presenza dell'elemento illirico-balcanico. Sito rilevante a livello regionale per la presenza di uccelli non necessariamente di interesse comunitario nidificanti in ambiente boschivo, nella bassa pianura coltivata. Occorre sottolineare che Vipera aspis francisciredi è qui citata in quanto

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VIII

popolazione di pianura ormai isolata. Le locali popolazioni di Mustela putorius sono probabilmente minacciate da fenomeni di competizione con Mustela vison derivanti dall’allevamento “Le pissarelle”. In località “Le pissarelle” nel 1975 fu raccolto Pelobates cuscus insubricus. Tale sito è molto vicino al Bosco Torrate e in un’area limitrofa al bosco è attualmente in corso un’esperienza di re-stocking di Pelobates fuscus insubricus che ha portato al rilascio di circa seimila larve dell’anuro nell’arco di cinque anni. Vulnerabilità L'area è di dimensioni ridotte ed è circondata da colture di tipo intensivo. L'abbassamento del livello della falda ne rende precaria la sopravvivenza. La zona è distante 20 km circa dall’ambito d’interv ento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3311001 - ZPS Magredi di Pordenone - Comprende i SIC/ZSC Magredi del Cellina e Risorgive del Vinchiaruzzo Caratteristiche del sito Il sito comprende un'area semiplaniziale formata da ampi conoidi di deiezioni di origine würmiana e da alluvioni recenti costituite da sedimenti grossolani calcarei e dolomitici. Le particolari condizioni pedologiche hanno favorito la formazione di praterie di tipo substeppico, in cui assumono un ruolo dominante specie pontiche, subpontiche ed illirico-mediterranee, molto importanti da un punto di vista floristico e fitogeografico. Accanto a queste entità di tipo steppico, sono presenti numerose specie alpine fluitate lungo i corsi d'acqua (dealpinismo) che dimostrano un collegamento fra questi ambienti planiziali ed i rilievi alpini. Sono presenti formazioni erbacee xeriche di tipo substeppico, a diverso grado di evoluzione (dalla prima colonizzazione del greto a crisopogoneti su substrato ferrettizzato). Si nota un’interessante mescolanza di specie alpine che discendono sotto quota con elementi steppici e mediterranei. Nel sito è incluso anche il greto attivo del torrente Cellina. Nella parte meridionale il sito comprende un area umida con sedimenti costituiti perlopiù da alluvioni recenti con falda freatica emergente, il cui livello negli ultimi anni si è abbassato per effetto di una serie di concause fra cui: la graduale ma costante variazione del regime pluviometrico medio, l'eccessivo sfruttamento della falda superficiale, la realizzazione di opere idrauliche di captazione di canalizzazione e bonifica. Il paesaggio vegetale è caratterizzato da un mosaico di habitat acquatici, umidi ed aree antropizzate. Sono presenti molte specie caratteristiche degli ambienti umidi planiziali. Nella parte che si sviluppa a nord est il sito comprende una zona di torbiera già individuata come SIC ed in cui sono riconoscibili associazioni del Caricion davallianae. Inoltre sono presenti numerose specie rare fra le quali Drosera rotundifolia L., Menyanthes trifoliata L., Liparis loeselii (L.) Rchb., Spiranthes aestivalis (Poir.) Rich. L'area complessiva va ad includere anche una superficie collinare con lembi di bosco a rovere e carpino nero ed elementi frammentari di molinieti, oltre che formazioni con presenza di boschi a carattere maggiormente mesofilo, con presenza di carpino bianco, associato ad acero di monte e frassino maggiore sui versanti più freschi ed ombreggiati e di castagneti sui versanti meridionali posti a contatto con le aree umide di torbiera. Oltre alle formazioni naturali il sito comprende anche vaste estensioni a carattere prossimo naturale o più spesso adibite alla coltivazione di specie cerealicole, frutteti e barbatelle. Nel complesso la varietà del paesaggio agrario associato ai vicini ambienti naturali dei magredi, greti ed aree umide è in grado di attrarre un gran numero di specie avifaunistiche nidificanti, migratrici e svernanti. Qualità ed importanza Il sito comprende alcune delle ultime superfici occupate da formazioni prative, molto importanti da un punto di vista floristico e fitogeografico. Sono presenti alcune delle pochissime stazioni esistenti di Brassica glabrescens Poldini, ed italiane di Crambe tataria Sebeok. Sono presenti numerose specie alpine qui fluitate lungo il corso del Cellina-Meduna. Le abbondanti popolazioni di Podarcis sicula di queste zone sono fra le più settentrionali tra quelle italiane. Sito ornitologico di rilevanza primaria per dimensioni e presenza di specie rare a livello nazionale e nella regione, come ad esempio Burhinus oedicnemus, Anthus campestris, Grus grus, ecc. Presenza di Aquila chrysaetos e Circaetus gallicus (Biancone) in area di pianura; abbondante presenza di Milvus migrans (Nibbio bruno) e altri rapaci legati alle zone aperte. Fra gli anfibi è possibile ricordare Bombina variegata (Ululone dal ventre giallo), Triturus carnifex (Tritone crestato) , Bufo viridis e una popolazione eterotopica di Triturus alpestris (S. Leonardo Valcellina). Fra gli insetti è degna di nota la presenza di Euplagia quadripunctaria e Proserpinus proserpina. Tra i mammiferi di queste zone spicca Suncus etruscus (il mustiolo che è un piccolo insettivoro), qui in una delle stazioni più settentrionali italiane. Nelle aree meridionali sono ricchi i fenomeni di risorgiva con lembi di vegetazione umida e prati polifiti. E con presenza di numerose specie di uccelli legati alle zone umide interne. Si segnala in modo particolare la presenza di Circus pygargus (Albanella minore) nidificante. Nell'area è ben diffuso Austropotamobius pallipes (Gambero di fiume) e Lethenteron zanandrei. In queste zone umide di risorgiva

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IX

sono ben diffuse Triturus carnifex (Tritone crestato) , Rana latastei, Emys orbicularis, Bombina variegata. Zootoca vivipara ssp. carniolica è abbastanza comune. Poco più a Est sono recentemente stati raccolti due esemplari di Plecotus macrobullaris. Nei dintorni del vicino comune di Zoppola è stato recentemente segnalato il rinvenimento di Osmoderma eremita. La parte più settentrionale comprende invece gli ultimi importanti lembi di torbiera pedemontana.Qui si trovano tre specie di Tritoni (T. carnifex, T. alpestris, T. vulgaris meridionalis), che coabitano con discrete popolazioni di Bombina variegata (Ululone dal ventre giallo)e Rana latastei. Nell'area sono segnalati Vertigo angustior e Lucanus cervus. Vulnerabilità Gli habitat magredili sono estremamente delicati, anche a cusa della bassa possibilità di ripristino. Ampie superfici sono state convertite a coltura intensiva o semplicemente dissodate; si osserva quindi una continua contrazione delle superfici prative tanto che si preservano principalmente le zone sottoposte a demanio militare. In passato l’area è stata interessata da gare automobilistiche con mezzi fuori strada. Le stesse non sono più autorizzabili ma permane l’utilizzo abusivo dell’area da parte di mezzi motorizzati. Un altro fattore di disturbo può essere rappresentato dalla presenza di greggi di pecore durante la stagione riproduttiva per il grave danno agli uccelli che iniziano in maggio la nidificazione sul terreno. Nella parte meridionale la vulnerabilità è elevata data la vicinanza di una vasta area industriale (Pordenone) e dell’abitato di Cordenons, la pressione antropica nella trasformazione di aree umide ad opera dell’agricoltura e nella tendenza del tessuto urbano alla massima espansione verso est. Nelle vicinanze sono inoltre presenti attività di ittiocoltura. Nella parte nord la vulnerabilità è molto elevata per la presenza di una facile via di accesso, di lavori di bonifica, canalizzazioni ed avanzamento progressivo delle colture agrarie. Sulla strada Sequals-Travesio, posta a nord della torbiera, si registra un imponente mortalità di anfibi sia nel periodo riproduttivo sia nel periodo autunnale. Fra le specie più frequentemente investite spicca rana latastei. Anche nelle zone soggette agli effetti della bonifica, le aree agricole coltivate a mais, soia, frutteti e barbatelle negli ultimi decenni hanno eroso spazio agli ultimi rimasugli di magredo naturale posti al di fuori delle aree di competenza del demanio militare. La zona è distante 16,5 km circa dall’ambito d’inte rvento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito.

____________________________________

Si riportano i Siti di Importanza Comunitaria e le Zone di Protezione Speciale (D.M. 25.03.2005) presenti nelle Province di Treviso e Venezia (Regione Veneto) che risultano essere più prossimi all’area di intervento.

IT3230077 - SIC e ZPS Foresta del Cansiglio

Caratteristiche del sito Faggeti del Luzulo-Fagetum; faggeti dell’Asperulo-Fagetum; faggeti calcicoli (Cephalanthero-Fagion); foreste montane di Picea abies; foreste di Picea abies con sfagno e torbiere; comunità di erbe subalpiene ed alpine; praterie montane; torbiere alte attive. Qualità ed importanza Piccola valle stretta e senza sbocco, caratterizzata dal fenomeno dell’inversione termica. Intenso fenomeno carsico evidenziato dalla presenza di numerose doline e, nelle zone argillose, dalla formazione di pozze d’acqua stagnante (“lame”). Sito importante per l’aspetto paesaggistico, ecologico, botanico e naturalistico per la presenza di specie rare legate agli habitat umidi e di cenosi rupicole caratteristiche del settore alpino sud-orientale. Zona di vetta con rocce affioranti con intenso e diffuso processo morfogenetico di natura carsica che dà origine a doline, vaschette di erosione, solchi carsici. La mancanza di circolazione idrica superficiale ha permesso la formazione di ampie pianure sommitali. Importante per l’aspetto paesaggistico e per i siti ecologici, botanici e naturalistici, per la presenza di specie rare e di cenosi rupicole caratteristiche del settore SE alpino. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Escursionismo, elevata presenza antropica, danneggiamento del sottobosco, disturbo della fauna, in particolare degli ungulati. Inoltre l’eccessivo pascolo e le attività ricreative possono danneggiare irrimediabilmente le zone umide. L’ambito è distante 17 km circa dall’area d’interve nto.

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Provincia di Pordenone – Settore Pianificazione Territoriale

Comune di Brugnera – Variante al PRGC Rotatoria tra S.P.25 “di Tamai” e SS.CC. “via Dante Alighieri” e “via Del Mas” per apposizione del vincolo preordinato all’esproprio

X

Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3240006 - SIC e ZPS Bosco di Basalghelle Caratteristiche del sito Relitto di boschi di querce insediatesi nell’ultimo post-glaciale; bosco planiziale misto. Qualità ed importanza Frammento relittuale di bosco planiziale a prevalenza di Quercus robur, Carpinus betulus e Fraxinus oxycarpa (Carpino-Quercutum roboris – Carpinion illyricum). Ecosistema isolato, molto diverso dalle aree circostanti fortemente antropizzate. Presenza di specie vegetali divenute ormai rarissime nel resto della pianura padana. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Isolamento del biotopo, circondato da aree a forte sfruttamento agricolo e fortemente antropizzate. L’ambito è distante 8,5 km circa dall’area d’interv ento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3240013 - ZPS Ambito Fluviale del Livenza - Compreso nel SIC Ambito fluviale del Livenza e corso inferiore del Monticano

Caratteristiche del sito Corso d’acqua di pianura meandriforme a dinamica naturale e seminaturale. Presenza di fasce con boschi igrofili ripariali contenenti elementi di bosco planiziale, prati umidi, canneti anfibi e vegetazione acquatica composta. Qualità ed importanza Fiume di pianura con valenze faunistiche e vegetazionali. Si tratta di un sistema di popolamenti fluviali compenetrati, tipici di acque lente costituito da vegetazioni sommerse dal Ranunculion fluitantis, del Potamogetonion pectinati e del Myriophyllo-Nupharetum, da Lemnetea minoris e da cariceti e canneti ad elofite del Magnocaricion elatae e del Phragmition. Sono inoltre presenti boschetti riparii inquadrabili nei Salicetea purpureae e Alnetea glutinosae. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Antropizzazione delle rive, inquinamento delle acque. L’ambito è distante 2,5 km circa dall’area d’interv ento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3240016 - SIC e ZPS Bosco di Gaiarine

Caratteristiche del sito Relitto delle selve di querce insediatesi nell’ultimo post-glaciale; bosco planiziale misto, ceduo. Qualità ed importanza Frammento di bosco planiziale a prevalenza di Quercus robur, Carpinus betulus, Fraxinus oxycarpa, Fraxinus ornus e Ulmus minor (Carpino-Quercetum roboris, Carpinion illyricum). Ecosistema isolato, molto diverso dalle aree circostanti fortemente antropizzate. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Forte isolamento dell’habitat, inserito in un contesto fortemente antropizzato. Disboscamento e coltivazioni. L’ambito è distante 6 km circa dall’area d’interven to. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3240017 - SIC e ZPS Bosco di Cavalier

Caratteristiche del sito Relitto delle selve di querce insediatesi nell’ultimo post-glaciale; bosco planiziale misto, ceduo.

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Provincia di Pordenone – Settore Pianificazione Territoriale

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XI

Qualità ed importanza Frammento di bosco planiziale a prevalenza di Quercus robur, Carpinus betulus, Fraxinus oxycarpa (Carpino-Quercetum roboris, Carpinion illyricum). Ecosistema isolato, molto diverso dalle aree circostanti fortemente antropizzate. Presenza di specie tipiche dei boschi planiziali altrove quasi scomparse. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Coltivazioni, disboscamento, alterazioni del sottobosco, inquinamento. Forte isolamento dell’habitat, inserimento in un contesto urbanizzato. L’ambito è distante 16 km circa dall’area d’interve nto. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3240023 - ZPS Grave del Piave - Compresa nel SIC Grave del Piave - Fiume Soligo - Fosso Negrisia Caratteristiche del sito Area di espansione fluviale costituita da alluvioni grossolane colonizzate in parte da vegetazione pioniera, da prati xerofili si terrazzi particolarmente consolidati, boschetti ripariali e macchie con elementi di vegetazione planiziale e, nelle depressioni, canneti. Tratto di fiume soggetto a frequenti cambiamenti dovuti al regime del fiume. Qualità ed importanza Presenza di saliceti riferibili al Salicion eleagni (Salicetum eleagni) e al Salicion albae a cui sono frequentemente associati, nelle zone a substrato maggiormente stabilizzato, arbusti eliofili ed elementi dei Querco-Fagetea. Sono presenti tratti di canneto ad elofite (Phragmition) e praterie xeriche su substrati ghiaiosi e sabbiosi, altrove infrequenti, riferibili ai Festuco-Brometea con ingressione di specie mesofile dove il terreno è meno drenato. Il sito riveste anche importanza per l’avifauna e la fafuna interstiziale. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Rischi derivanti dalla gestione dell’assetto idrogeologico, dalle coltivazioni e dalle cave abusive e discariche. L’ambito è distante 19,5 km circa dall’area d’inter vento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3240029 - SIC Ambito fluviale del Livenza e corso inferiore del Monticano - Comprende la ZPS Ambito Fluviale del Livenza

Caratteristiche del sito

Corso d’acqua di pianura meandriforme a dinamica naturale e seminaturale. Presenza di fasce con boschi igrofili ripariali contenenti elementi di bosco planiziale, prati umidi, canneti e vegetazione acquatica composita. Qualità ed importanza

Fiume di pianura con valenze faunistiche e vegetazionali.Si tratta di un sistema di popolamenti fluviali compenetrati, tipici di acque lente costituito da vegetazioni sommerse del Ranunculion fluitantis, del Potamogenetonion pectinati e del Myriophyllo-Nupharetum, da lamineti dei Lemnetea minoris e da cariceti e canneti ad elofite del Magnocaricion elatae e del Phragmition. Sono inoltre presenti boschetti riparii inquadrabili nei Salicetea purpureae e Alnetea glutinosae. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Antropizzazione delle rive, inquinamento delle acque. L’ambito è distante 2,5 km circa dall’area d’interv ento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito.

IT3240030 - SIC Grave del Piave - Fiume Soligo - Fo sso Negrisia - Comprende la ZPS Grave del Piave

Caratteristiche del sito Area di espansione fluviale costituita da alluvioni grossolane colonizzate in parte da vegetazione pioniera, da prati xerofili su terrazzi particolarmente consolidati, boschetti ripariali e macchie con elementi di vegetazione

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XII

planiziale e, nelle depressioni, canneti. Tratto di fiume soggetto a frequenti cambiamenti dovuti al regime del fiume. Qualità ed importanza Presenza di saliceti riferibili al Salicion eleagni (Salicetum eleagni) e al Salicion albae a cui sono frequentemente associati, nelle zone a substrato maggiormente stabilizzato, arbusti eliofili ed elementi dei Querco-Fagetea. Sono presenti tratti di canneto ad elofite (Phragmition) e praterie xeriche su substrati ghiaiosi e sabbiosi, altrove infrequenti, riferibili ai Festuco-Brometea con ingressione di specie mesofile dove il terreno è meno drenato. Il sito riveste anche importanza per l’avifauna e la fafuna interstiziale. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Rischi derivanti dalla gestione dell’assetto idrogeologico, dalle coltivazioni e dalle cave abusive e discariche. L’ambito è distante 19,5 km circa dall’area d’inter vento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito.

IT3240032 - SIC Fiume Meschio

Caratteristiche del sito Tratto di corso di risorgiva con ampie fasce di vegetazione di cinta, rive con copertura arborea arbustiva e praterie umide o marcite. Qualità ed importanza Nel complesso ben conservato, anche per la sistemazione agricola ancora con caratteristiche a rotazione. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Cambiamenti dell’idrodinamica e dell’assetto agricolo. L’ambito è distante 8,5 km circa dall’area d’interv ento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito.

IT3250012 - ZPS Ambiti fluviali del Reghena e del L emene - Cave di Cinto Caomaggiore – Compresa nel SIC Fiumi Reghena e Lemene – Canale Taglio e rogge limitrofe – Cave di Cinto Caomaggiore Caratteristiche del sito Corsi d’acqua di risorgiva meandriformi a dinamica naturale. Fiumi di pianura con elevata valenza vegetazionale e faunistica; presenza di risorgive con vegetazione acquatica radicante e natante del Ranunculion fluitantis e, nelle acque più fresche, dal Ranunculo-Sietum erecto-submersi; cariceti, giuncheti e canneti ripariali (Sparganio-Glycerion e Phragmition), prati igrofili, boschi igrofili ripariali a Salix alba, S.cinerea e S. triandra, Alnus glutinosa, Populus nigra e P.alba (Salicetea purpureae). Elementi di bosco planiziale a Quercus robur, Acer campestre, Fraxinus ornus e Ulmus minor. Qualità ed importanza Presenza di zone umide di origine artificiale (Cave di Cinto) importanti per la sosta, lo svernamento e la nidificazione di uccelli acquatici, in particolare per lo svernamento di Ardeidi, Anatidi e Rallidi. Risulta la più importante colonia di tipica di fiumi di risorgiva in buono stato di salute. Importante sito di sopravvivenza di una delle ultime colonie di Bombina variegata della pianura veneta. Presenza di associazioni vegetali ovunque minacciate. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Antropizzazione delle zone di riva/sponda. L’ambito è distante 21 km circa dall’area d’interve nto. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito. IT3250022 - SIC e ZPS Bosco Zacchi

Caratteristiche del sito Lembo di bosco naturale inserito in un contesto strettamente agrario e antropizzato. Relitto di bosco planiziale,

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XIII

con prevalenza di Quercus robur, Carpinus betulus, Acer campestre e Ulmus minor (Carpino-Quercetum roboris). Qualità ed importanza Presenza di specie tipiche dei boschi planiziali, altrove quasi scomparse. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Disboscamento, inquinamento da aree adiacenti. Biotopo fortemente isolato, con territori agrari confinanti che alterano i lembi boschivi adiacenti. L’ambito è distante 20,5 km circa dall’area d’inter vento. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito.

IT3250044 - SIC Fiumi Reghena e Lemene - Canale Tag lio e rogge limitrofe - Cave di Cinto Caomaggiore – Comprende la ZPS Ambiti fluviali del Reghena e del Lemene - Cave di Cinto Caomaggiore

Caratteristiche del sito Corsi d’acqua di risorgiva meandriformi a dinamica naturale. Fiumi di pianura con elevata valenza vegetazionale e faunistica; presenza di risorgive con vegetazione acquatica radicante e natante del Ranunculion fluitantis e, nelle acque più fresche, dal Ranunculo-Sietum erecto-submersi; cariceti, giuncheti e canneti ripariali (Sparganio-Glycerion e Phragmition), prati igrofili, boschi igrofili ripariali a Salix alba, S.cinerea e S. triandra, Alnus glutinosa, Populus nigra e P.alba (Salicetea purpureae). Elementi di bosco planiziale a Quercus robur, Acer campestre, Fraxinus ornus e Ulmus minor. Qualità ed importanza Presenza di zone umide di origine artificiale (Cave di Cinto) importanti per la sosta, lo svernamento e la nidificazione di uccelli acquatici, in particolare per lo svernamento di Ardeidi, Anatidi e Rallidi. Risulta la più importante colonia di tipica di fiumi di risorgiva in buono stato di salute. Importante sito di sopravvivenza di una delle ultime colonie di Bombina variegata della pianura veneta. Presenza di associazioni vegetali ovunque minacciate. Vulnerabilità ed eventuali effetti negativi Antropizzazione delle zone di riva/sponda. L’ambito è distante 21 km circa dall’area d’interve nto. Considerando quelli che potrebbero essere i possibi li vettori di propagazione (acqua e aria) verso l’ambito in argomento e considerate le possibili es ternalità causate dalle lavorazioni in fase realizz ativa e quelle derivanti dall’utilizzo della rotatoria, si ritiene che non vi siano impatti negativi sul sito.

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XIV

3) Breve descrizione di altri piani/progetti che insieme al progetto in questione possono influire su un pSIC o ZPS.

Nelle immediate vicinanze dell’ambito di interesse non vi sono altri progetti a cui la realizzazione della rotstoria potrebbe aumentare l’impatto cumulativo, tenendo presente che la tipologia dell’opera da realizzare e la notevole distanza dai siti sono garanzia di non interferenza sia rispetto agli habitat naturali sia rispetto alle specie tutelate.

4) Descrivere i singoli elementi del progetto, o dell’intervento che possono produrre un impatto sul sito Natura 2000 (singolarmente o congiuntamente con altri piani/progetti).

Nessun elemento di progetto e nessuna lavorazione, considerati i possibili vettori (aria e acqua), potrebbe avere un effetto negativo sui SIC/ZSC o ZPS in oggetto.

5) Descrivere eventuali impatti diretti, indiretti e secondari del progetto o dell’intervento (singolarmente o congiuntamente con altri piani/progetti) sul/i sito/i Natura 2000 in relazione ai seguenti elementi:

• dimensioni ed entità; • superficie occupata; • distanza dal sito Natura 2000 o dagli

elementi chiave del sito; • fabbisogno in termini di risorse

(estrazione di acqua, ecc.); • emissioni (smaltimento al suolo, in acqua

o in aria, rumore, ecc.); • dimensionamento di escavazioni,

depositi, dragaggi, ecc.; • variazione nel settore dei trasporti; • durata dell’attuazione dell’intervento

(fase di costruzione, gestione, smantellamento e recupero);

• altro.

Considerata la modesta entità delle trasformazioni (vedi indicazioni dimensionali riportate all’inizio) e la notevole distanza dai siti sensibili, non si ravvisano possibilità di impatti significativi. Il fabbisogno inerente l’utilizzo di risorse non interessa gli ambiti tutelati. Le emissioni in aria o sonore sono presenti solo nella fase di esecuzioni dei lavori. Emissioni comunque di carattere ordinario legate all’utilizzo di mezzi meccanici. Non sono previste esternalità nella fase di esercizio e utilizzo della rotatoria. Le emissioni non hanno vettori (vento) in grado di propagare le stesse verso gli habitat oggetto di tutela. I movimenti terra sono di ridotte entità e riferite al piano di campagna e di poco sottostanti e comunque non interessano i siti tutelati. Per quanto riguarda i trasporti e la mobilità l’intervento non modifica la situazione esistente.

6) Descrivere i cambiamenti che potrebbero verificarsi nel sito in seguito a:

• una riduzione dell’area di habitat prioritari e non prioritari;

• la frammentazione di habitat prioritari e non prioritari;

• la perturbazione di specie in termini di spostamenti, riduzione, frammentazione della popolazione, disturbo alle aree ed al periodo riproduttivi ecc.;

• la riduzione nella densità della specie; • variazioni negli indicatori chiave del

valore di conservazione (qualità dell’acqua, caratteristiche del suolo, ecc.);

• cambiamenti microclimatici (es. temperatura dell’acqua, ecc.);

Considerata la modesta entità delle trasformazioni e la notevole distanza dai siti sensibili non si ravvisano possibilità di impatti significativi né cambiamenti che possano incidere sugli habitat.

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XV

• altro. 7) Descrivere ogni probabile impatto sul/i siti Natura 2000 complessivo in termini di:

• interferenze con le principali relazioni ecologiche che determinano la struttura del sito (es. abbondanza, composizione e distribuzione delle comunità, diversità e ricchezza specifica, ecc.);

• interferenze con le principali relazioni ecologiche che determinano il funzionamento del sito (es. ciclo dei nutrienti, disponibilità delle risorse, produttività, ecc).

Le lavorazioni in fase di realizzazione ed i materiali utilizzati non provocano alcuna interferenza ed alterazione ecosistemica degli ambiti SIC/ZSC e ZPS.

8) Fornire indicatori atti a valutare la significatività dell’incidenza sul sito, identificati in base agli effetti sopra individuati in termini di:

• perdita di habitat; • frammentazione; • distruzione; • perturbazione; • cambiamenti negli elementi principali del

sito (ad esempio, qualità dell’acqua, ecc.).

Considerato che non sono desumibili impatti sulle aree SIC/ZSC e ZPS, si ritiene non necessario definire un core set di indicatori ed una relativa attività di monitoraggio.

9) Descrivere, in base a quanto sopra riportato, gli elementi del piano/progetto o la loro combinazione, per i quali gli impatti individuati possono essere significativi o per i quali l’entità degli impatti non è conosciuta o prevedibile.

Considerata la tipologia degli interventi da eseguirsi, si ritiene non prevedibile la presenza di impatti.

E’ possibile concludere in maniera oggettiva che è improbabile che si producano effetti significativi sui siti Natura 2000.

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XVI

SCHEDA comparativa di supporto alla valutazione deg li impatti su Siti di Importanza Comunitaria (SIC), sulle Zone Speciali d i Conservazione (ZSC) e sulle Zone di Protezione Speciale (ZPS) potenzialme nte interessati.

Valutazioni

Elementi considerati

Fase di cantiere A regime

Localizzazione ESTERNA Distanza dal SIC e ZSC in Provincia di Pordenone

IT3310006: > di 14,5 km IT3310009: > di 19 km IT3310010: > di 16,5 km IT3310011: > di 18 km IT3310012: > di 20 km nelle Province di Treviso e Venezia IT3230077: > di 17 km IT3240006: > di 8,5 km IT3240016: > di 6 km IT3240017: > di 16 km IT3240029: > di 2,5 km IT3240030: > di 19,5 km IT3240032: > di 8,5 km IT3250022: > di 20,5 km IT3250044: > di 21 km

Distanza dalla ZPS in Provincia di Pordenone IT3311001: > di 16,5 km nelle Province di Treviso e Venezia IT3230077: > di 17 km IT3240006: > di 8,5 km IT3240013: > di 2,5 km IT3240016: > di 6 km IT3240017: > di 16 km IT3240023: > di 19,5 km IT3250012: > di 21 km IT3250022: > di 20,5 km

Utilizzo di risorse naturali:

acqua SI non provengono dal

SIC/ZSC/ZPS

NO assente

materie di suolo o sottosuolo SI non provengono dal

SIC/ZSC/ZPS

NO assente

materie di soprasuolo SI non provengono dal

SIC/ZSC/ZPS

NO assente

Emissioni prodotte: smaltimento al suolo (rifiuti) SI ma irrilevante

NO assente

smaltimento in acqua (scarichi) SI ma irrilevante

NO assente

smaltimento in aria (gas) SI ma irrilevante

NO assente

rumore SI ma irrilevante

NO assente

luce SI ma irrilevante

NO assente

Traffico indotto: veicolare SI ma irrilevante

NO assente

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XVII

Attività e opere indotte: residenza1 NO assente

NO assente

industria e artigianato NO assente

NO assente

agricoltura NO assente

NO assente

Incidenza:

assente

irrilevante

significativa

rilevante

1 Comprende destinazioni d’uso compatibili, quali alberghiera e agrituristica; artigianale di servizio alla residenza; commerciale al minuto; direzionale; opera di interesse collettivo .

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XVIII

SCHEDA per la esclusione di qualsiasi possibile eff etto sui Siti della Rete Natura 2000 1) Descrivere in sintesi come il progetto/piano (singolarmente o congiuntamente con altri progetti o piani) può produrre effetti sul sito Natura 2000.

Non si prevede che la variante non sostanziale, finalizzata alla localizzazione del tracciato e al vincolo preordinato all’esproprio, possa produrre degli effetti di significatività sui SIC/ZSC e ZPS considerati.

2) Spiegare le ragioni per qui tali effetti non sono stati considerati significativi.

− I SIC/ZSC e le ZPS sono fisicamente notevolmente distanti dalle opere di progetto.

− L’opera non interseca corridoi ecologici aventi origine o destinazione e/o comunque connessi con i siti da tutelare.

− L’opera non interferisce direttamente con habitat costituenti connessione ecologica e/o comunque rinvenibili all’interno dei SIC/ZSC o ZPS.

− Le interferenze con le componenti floristiche e faunistiche risultano praticamente inesistenti.

3) Consultazione eventuale con Organismi e Enti competenti (indicare il soggetto consultato e i risultati).

Consultazioni interne ai servizi dell’Ente che si occupano della tutela ambientale. Non si è ritenuto necessario attivare delle consultazioni in quanto le previsioni non hanno effetti impattanti sui siti da tutelare.

4) Risultati della consultazione. ----------------------------------

5) Dati raccolti ai fini della valutazione. 5a) Responsabili della verifica.

pianif. terr. Martina Zanette

5b) Fonte dei dati.

Leggi e decreti regionali, bibliografie specialistiche e giudizi di esperti nel settore dell’ecologico-forestale.

5c) Livello di completezza delle informazioni.

Sufficienti al livello di approfondimento necessario a valutare gli impatti della variante.

5d) Luogo dove sono conservati e visionabili i dati utilizzati.

Settore Pianificazione Territoriale della Provincia di Pordenone - Largo San Giorgio, 12 33170 Pordenone

6) Valutazione riassuntiva. Le opere che costituiscono variante al PRGC non pot ranno determinare situazioni di criticità sui SIC, ZSC e ZPS -presenti nelle Province di Pord enone, Treviso e Venezia- più prossimi (i più vicini sono localizzati nei comuni di Portobuffolè, Gaiarine, Mansuè e Cordignano) né in termini diretti, vista la considerevole distanza, né indire tti. Si prevede pertanto che la Variante non abbia incid enza significativa su SIC, ZSC e ZPS. 7) Dichiarazione firmata dal/dai professionisti.

Il Progettista

pianif. terr. Martina Zanette