Canzoniere Politico-popolare Ildeposito

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Il treno che pareva un balcone Canzoniere politico-popolare a cura de ilDeposito.org aggiornato il 11/12/2008

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Il treno che parevaun balcone

Canzoniere politico-popolarea cura de ilDeposito.org

aggiornato il 11/12/2008

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Canzoniere politico-popolare a cura de ildeposito.orgPDF generato tramite classe FPDF.I diritti dei testi e degli accordi sono dei rispettivi proprietari.Questo canzoniere puo' essere stampato e distribuito come meglio si crede.CopyLeft www.ildeposito.org

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Questo Canzoniere politico-popolare raccoglie i contenuti dell'archivio de ildeposito.org (omeglio: è la proposizione in altra forma dei contenuti del sito) con i suoi pregi e i suoidifetti, uno su tutti: è molto probabile che ci siano errori e refusi nei testi, negli accordi enelle catalogazioni.Chiediamo preventivamente scusa e ci impegniamo a correggere tali errori il primapossibile (a partire dai contenuti del sito).Questo canzoniere sarà quindi periodicamente aggiornato, e ampliato, in parallelo conl'aggiornamento e l'ampliamento del sito.

La fonte dei testi e degli accordi è varia: alcuni testi sono stati presi da libri, altri sono statitrascritti ascoltando la musica, altri ancora da qualche altro sito.Lo stesso dicasi per gli accordi... Molti sono stati presi 'a orecchio', per cui è probabileche ci sia qualche imprecisione.Ci auguriamo che questo non sia un problema e saremo più che contenti di riceveresegnalazioni per correzioni e rettifiche, di ogni natura.

Per concludere: questo Canzoniere politico-popolare, come tutti i progetti deildeposito.org è portato avanti senza fini di lucro, ma con l'unico obiettivo di dare il nostropiccolo contributo per la conservazione e la diffusione dei canti di protesta politica esociale.Nessuno guadagna niente dalla diffusione di questo canzoniere e vorremmo chenessunoci guadagnasse.

In particolare: è permessa (e auspicata) la diffusione, sia in formato cartaceo che digitale,di questo canzoniere purché ciò avvenga SENZA SCOPO DI LUCRO e NON PER FINICOMMERCIALI.

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IntroduzioneIl Deposito (www.ildeposito.org) è un sito internet che si pone l'obiettivo di essere unarchivio di testi e musica di canti di protesta politica e sociale, canti che hanno sempreaccompagnato la lotta delle classi oppresse e del movimento operaio, cherappresentano un patrimonio politico e culturale di valore fondamentale, da preservare efare rivivere.Questo è lo spirito che anima il Deposito, e di conseguenza il presente Canzonierepolitico-popolare.

In questi canti è racchiusa e raccolta la tradizione, la memoria delle lotte politiche esociali che hanno caratterizzato la storia, in Italia ma non solo, con tutte le contraddizionitipiche dello sviluppo storico, politico e culturale di un società. Dalla rivoluzione franceseal risorgimento, passando per i canti antipiemontesi. Dagli inni anarchici e socialisti deiprimi anni del '900 ai canti della Grande Guerra. Dal primo dopoguerra, ai canti dellaResistenza, passando per i canti antifascisti. E poi il secondo dopoguerra, laricostruzione, il 'boom economico', le lotte studentesche e operaie di fine anni '60 e deglianni '70.Ogni periodo ha avuto i suoi canti, che sono più di semplici colonne sonore: sono veri epropri documenti storici che ci permettono di entrare nel cuore degli avvenimenti,passando per canali non tradizionali.

Il treno che pareva un balcone. Il titolo che abbiamo voluto dare a questo canzoniere èun omaggio a una delle figure più importanti nella storia della musica popolare, diprotesta e non solo, Giovanna Marini. I treni per Reggio Calabria, scritta nel 1975, unacanzone significativa, sotto tutti i punti di vista. In primo luogo perché è una delle canzonidella cosiddetta linea rossa, cui fanno genericamente riferimento l'insieme dei cantautorie ricercatori che facevano riferimento al Nuovo Canzoniere Italiano, alle produzione de IDischi del Sole, etc.Ma è anche un documento che vuole mettere in evidenza l'unità di classe del proletariato,unità che supera le differenze geografiche, in Italia, tra nord e sud. E l'autonomia diclasse del proletariato, per i ricercatori che giravano intorno al Nuovo Canzoniere Italiano,si riflette anche nell'autonomia culturale delle classi subalterne rispetto alla cultura altadelle classi al potere. Si riprende quindi la definizione di De Martino e di Gianni Bosiodella cultura popolare come cultura autonoma dalla cultura dominante, tendenzialmenteportatrice dei valori e dei modi di concepire il mondo delle classi al potere.

Questo Canzoniere politico-popolare, e i contenuti de ildeposito.org, non rappresentanoun canzoniere di musica popolare, ma neanche un canzoniere di musica impegnata, opolitica. Sappiamo benissimo che queste categorie non possono essere mai definite inmodo assoluto e perenne, ma sono categorie dialettiche, che cambiano nel tempo e nellospazio. Ma, ai fini di un lavoro di raccolta e di riproposizione come quello che portiamoavanti, queste categorie hanno sicuramente una loro funzionalità, ed è con questo spiritole stiamo utilizzando.

Per quanto riguarda il rapporto con la musica popolare, sono sicuramente presenti cantipopolari, ma, come recita il titolo del sito, canti di protesta politica e sociale. Per cui sono

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presenti i canti marcatamente politici della grande 'famiglia' della musica popolare,nell'accezione cui si è già fatto riferimento. Il repertorio e la tradizione cui si fa riferimento,per i canti del secondo dopoguerra, sono quelli legati da una parte alle ricerche effettuatedal gruppo dei Cantacronache prima, e del Nuovo Canzoniere Italiano successivamente.Dall'altra parte si è seguito il filone della nuova canzone politica, senz'altro legata sia alleesperienza dei Cantacronache e del Nuovo Canzoniere Italiano. Ma anche il repertoriodei numerosi Canzonieri legati direttamente alle realtà di lotta di quegli anni (mi riferiscoal Canzoniere Pisano, al Canzoniere del Proletariato, etc).

Non si tratta invece, come già detto, di una generica raccolta di canti politici. Salterebberoall'occhio grandi assenze: il repertorio di Guccini, di De Andrè, o di De Gregori, e moltialtri (repertorio che ci è tutt'altro che indifferente!). C'è una ragione di questa lacuna. Cisono limiti oggettivi, come la mancanza fisica di persone che collaborino al sito, dato chel'ampliamento dell'archivio in quel senso sarebbe un grosso aggravio di lavoro. Mapensiamo anche che cantautori come Guccini, De Andrè etc, abbiano avuto(giustamente) il loro spazio nei media, alla televisione, nei negozi di dischi, nelle librerie. Ilnostro impegno è quindi teso a valorizzare e riproporre un filone della canzone di protestache è oramai praticamente ignorato da certi canali, sia culturali che commerciali.Ad alcuni potrà sembrare una scelta non condivisibile, ma possiamo assicurare che sitratta di una scelta consapevole e motivata.

Quello che ci auguriamo è che questo Canzoniere politico-popolare, come ildeposito.orge tutti i progetti da esso promossi, possano servire alla riscoperta, alla diffusione e allavalorizzazione di questo repertorio, non solo come recupero di un materiale passato elegato ad esperienze storiche passate, ma anche come stimolo per la ripresa di un cantopolitico che sia in qualche modo legato a una tradizione esistente, una tradizioneimportante e significativa.

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Rivoluzioni, Restaurazione, Risorgimento(1789-1870)

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Rivoluzioni, Restaurazione, Risorgimento (1789-1870)

Camicia rossaR. Traversa - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

Mi- Si7 Mi-Quando all'appello di Garibaldi Si7 Mi-tutti i suoi figli suoi figli baldiMi7 La- Mi-daranno uniti fuoco alla mina Si7 camicia rossa garibaldinaMi7 La- Re7 Soldaranno uniti fuoco alla minaMi- Si7 Mi-camicia rossa garibaldina.

E tu ti svegliasti col sol d'aprilee dimostravi che non sei vileper questo appunto mi sei più caracamicia rossa camicia rarae poi per questo appunto mi sei più caracamicia rossa camicia rara.

E porti l'impronta di mia feritasei tutta lacera tutta scucitaper questo appunto mi sei più caracamicia rossa camicia raraper questo appunto mi sei più caracamicia rossa camicia rara.

Fin dall'istante che ti indossaile braccia d'oro ti ricamaiquando a Milazzo passai sergentecamicia rossa camicia ardentequando a Milazzo passai sergentecamicia rossa camicia ardente.

Odi la gloria dell'ardimentoil tuo colore mette spaventoVenezia e Roma poi nella fossacadremo assieme camicia rossaVenezia e Roma poi nella fossacadremo assieme camicia rossa.

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Rivoluzioni, Restaurazione, Risorgimento (1789-1870)

E a Roma a RomaItalia, italiano

Tematica: anticlericali

Fa DoE a Roma a Roma Sol-ci sta un papaFa Doche di soprannome Fasi chiama Pio Nono Do7 lo butteremo giù dal trono dei papa in Roma Fa non ne vogliamo più

Lo butteremo...

Prima in San Pietroe poi in San Paoloe le lor testevogliamo far saltar

e in piazza d'armi la ghigliottina e le lor teste vogliamo far saltar

E in piazza d'armi...

E a Roma a Romasuonavan le campanepiangevan le puttanegh'è mort al puttanè

lo butteremo in una pignatta o brutta vacca buon brodo ci darà

Lo butteremo,,,

Chi siete voi?Noi siamo piemontesiVoi siete vilibarbari e assassiniSìNo!

Siam valorosi garibaldini che anche Roma vogliamo liberar

Siam valorosi...

ReE sulle mura di quei conventi La7 piazzeremo piazzeremo

Rei nostri cannoni

e ai preti e ai frati

quei birbantoni Mi-il buon giorno La7 Relor lo daremo noi La7E ai preti e ai frati Requei bi-quei birbantoni Mi-il buon giorno La7 Relor lo daremo noi

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Rivoluzioni, Restaurazione, Risorgimento (1789-1870)

GuantanameraCuba, spagnolo

Tematica: sociali

Re MiYo soy un hombre sinceroLa Re Mi- Lade donde crece la palma Re MiYo soy un hombre sinceroLa Re Mi- Lade donde crece la palma Re Mi- Lay antes morir me quiero Re Mi- Laechar mi versos del alma.

Sol La Re La Guantanamera, guajira guantanamera Sol Mi-La Re Mi-La Guantanamera, guajira guantanamera

My verso es de un verde claroy de un carmín encendido,my verso es un cervo heridoque busca en el monte amparoGuantanamera, guajira guantanamera

Cultivo la rosa blanca,en julio come en eneropara el amigo sinceroque me da su mano francaGuantanamera, guajira guantanamera

Y para el cruel que me arrancael corazón con que vivo,cardos ni ortigas cultivo:cultivo la rosa blancaGuantanamera, guajira guantanamera

Yo sé de un pensar profundoentres la pena sin nombre:la esclavitud de los hombreses la gran pena del mundoGuantanamera, guajira guantanamera

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Il povero LuisinItalia, lombardo

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

LaUn dì per sta cuntradaRe Lapasava un bel fiö Re Lae un masulin del ros Mi Lala trà in sul mè pugiö.

E per tre mes de fila,e squasi tüti i dì,el pasegiava semperdumà per vedem mi.

Vegnü el cinquantanöv,che guera desperada!E mi per sta cuntrada Lu pü vedü a pasà.

Un dì piuveva, ver siraS?ciupavi del magun,quand m?è rivà ?na jeteracul bord de cundiziun.

Scriveva la surelaDel pover LuisinChe l?era mort in gueraDe fianc al Castelin.

Hin già pasà tri an,le mort, el vedi pü,epür stu pover cörle chi ancamò per lü.

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Inno a OberdanItalia, italiano

La- Morte a Franz, viva Oberdan! Mi7 Morte a Franz, viva Oberdan!

La- Re-Le bome, le bombe all'Orsini, Mi7 La-il pugnale, il pugnale alla mano; Re-a morte l'austriaco sovrano, Mi7 La-noi vogliamo la libertà.

Morte a Franz, viva Oberdan! Morte a Franz, viva Oberdan!

Vogliamo formare una lapidedi pietra garibaldina;a morte l'austriaca gallina,noi vogliamo la libertà.

Morte a Franz, viva Oberdan! Morte a Franz, viva Oberdan!

Vogliamo spezzar sotto i piedil'austriaca odiata catena;a morte gli Asburgo Lorena,noi vogliamo la libertà.

Morte a Franz, viva Oberdan! Morte a Franz, viva Oberdan! Morte a Franz, viva Oberdan!

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Inno dell'alberoItalia, italiano

Re La7 Re SolLa7Or che innalzato è l'albero,Re Sol ReLa7Res'abbassino i tiranni La7 ReSolLa7dai suoi superbi scanniRe SolLa7Rescenda la nobiltà.

Si Mi4 Mi- Un dolce amor di patria Sol Sol- La7 Sol-Re s'accenda in questi lidi La7 ReSoLa7 formiam comuni i gridi: Re SolLaRe viva la libertà!

L'indegno aristocratico Non osi alzar la testa se l'alza, allor la festatragica si farà.

Un dolce amor di patria...

Reso uguale e libero, ma suddito alla legge, è il popolo che reggesovrano ei sol sarà.

Un dolce amor di patria...

Duri implacabili odioai feudi, alle coronee sempre la Nazionelibera resterà.

Un dolce amor di patria...

Sul torbido Danubiopenda l'austriaca spadanell'itala contradamai più Iampeggerà.

Un dolce amor di patria...

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La presa di RomaItalia, romanesco

Tematica: anticlericali

ReAlli sedici agnedero all'armi La7 Reantiboini zanfritti e gendarmi

alli diciassette li papalini La7 Reevvero tutti li santi abbitini Sol Realli diciotto che stava alle strette La7 Rediedero a tutti le sante crocette Sol Realli diciannove li confessorno La7 Ree tutti quanti li comunicorno

Sol Re A San Pietro e ar Vaticano La7 Re C'è Nino Bixio che fa er guardiano A San Pietro e ar Vaticano C'è Nino Bixio che fa er guardiano

Era il venti settembre der mesesuonava le cinque l'orologio francesee se sentiva da Porta Piale cannonate che annaveno viae se sentiva un bombardamentoche anche ar bon dio metteva spaventobombardamento a grossa mitragliapare un campo de vera battaglia

A San Pietro...

Chi gridava Gesù e la madre pietosachi scappava all'Acqua Acetosadopo scappato chi ha destra e chi a mancaarzata fu la bandiera biancaquanno che furno a Santa Agneseallegri italiani che Roma l'è presaquanno che entrorno a Porta Piali caccialepre scapporno via

A San Pietro e ar Vaticano mo' c'è Cadorna che fa er guardiano

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Lamento del contadinoItalia, toscano

Tematiche: anticlericali, lavoro, economia, capitale

Do Vi prego tutti, o cittadini

di ascoltare o po'eri contadini, Sol7che dopo tanto che si lavora Doe mai di pace non abbiamo un'ora.

Colla zappa e lo zapponee lo zaino i 'ssu gropponegiovani e vecchi, tutti armati,noi sembriamo tanti soldati.

Si va colla speranza della raccolta,si spera sempre sarà di morta,poi vene la ruggine e la brinata:ecco la vita bell'e disperata.

Quando la faccenda è fattaqui' po' di grano s'arraccattae po' viene la battiturae tutti còrgano co' gran premura.

I' primo frate che vien sull'aiasaluta i' cappoccia e po' la massaiae a sedere si mette a i' frescolo vole i' grano pe' San Francesco.

Poi c'è i' cappuccino con quella barbache gli ci viene dopo l'alba:padre Dionigi e San Gregorioaccattate l'anime del Purgatorio.

Po' c'è la monica colla sacchettalo vole i' gran per Santa 'Lisabetta,per mantenere l'uso e 'l sistemae a 'i contadino la raccolta scema.

Po' c'è i' sensale colla bugia,lui più di tutti ne porta viae colla scusa di vedé la stallalo vuole il fieno per la cavalla.

Poi c'è i' dottore, i' veterinario,il fabbro, il sarto e i' carzolaio,la levatrice con i' becchino,e tutti addosso al po'ero contadino.

Mangiare e bere a' mietitori,e po' pagarli saran dolori;e gli ci corre giù alla lesta,al contadino cosa gli ci resta?

Lasciamo stà queste partite,ma ce n'è d'artre più squisitee di tutte questa è peggiore:la mezza parte la vol i' padrone.

Poi vien i' tempo della vendemmiae allora sì che si bestemmia:e gli si mette dentro la bottee gli si vende e bona notte.

Po' si prende un po' di vinaccia,so fa una botte con acquettacciae lì di beve tutto l'inverno,si soffre pene dell'inferno.

Poi c'è la massaia che viene in piazzacon que' be' polli di prima razza;per rivestire i lor bambinia casa porta de' savattini.

Po' c'è le ragazze fresche e belle:pe' fassi il letto e le gonnellee dietro l'uscio depongan l'uova,e chi le schiaccia e poi nessun le cova.

Così success'a' mie' finalie si sta peggio de' maiali,e si lavora quant'e vvoie i maltrattati siamo sempre noi.

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Mie care puteItalia, veneto

DoMie care pute,

d'acordo tute Sol7no steve maridar

Perché sti tosi

sti peociosi Dove manda a lavorar

E lavorando e sfadigandocossa vegnì a ciapar?

bote da orbibote da orbie in leto sensa magnar!

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O PiamontesiItalia, italiano

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

La Mi La Mi LaO Piamontesi, mandì-mandimi a casa, Mi Lache io- io son stanco ma di fa ?l soldà, Re Lao Piamontesi mandi-mandimì a casa, Mi Lache io son stanco ma di fa ?l soldà(2)

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O VeneziaItalia, italiano

Do Sol7O Venezia che sei la più bella DoE te di Mantova che sei la più forte Sol7Gira l?acqua d?intorno alle porte DoSarà difficile poterti pigliar

O Venezia ti vuoi maritareMa per marito ti daremo AnconaE per dote le chiavi di RomaE per anello le onde del mar

Un bel giorno entrando in VeneziaVedevo il sangue scorreva per terraE i feriti sul campo di guerraE tutto il popolo gridava pietà

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Partire partirò, partir bisognaAnton Francesco Menchi - Italia, italianoTematica: antimilitaristi/contro la guerra

La RePartire partirò, partir bisogna La Mi Ladove comanderà nostro sovrano;La Rechi prenderà la strada di Bologna La Mi Lae chi andrà a Parigi e chi a Milano

Mi La Se tal partenza, o cara, Mi La ti sembra amara, non lacrimare; Re La Mi La vado alla guerra e spero di tornare

Quando saremo giunti all'Abetoneriposeremo la nostra bandierae quando si udirà forte il cannoneaddio, Gigina, bona sera!

Ah, che partenza amara, Gigina cara, mi convien fare! sono coscritto e mi conviene marciare

Di Francia e di Germania sono venutia prenderci per forza militare,però allorqaundo ci sarem battutitutti, mia cara, speran di tornare

Ah, che partenza amara, Gigina cara, Gigina bella! di me non udrai forse più novella

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

A morte la casa SavoiaItalia, italiano

Tematiche: anarchici, lavoro, economia, capitale

ReA morte la Casa Savoia La7bagnata da un'onda di sangue, si sveglia il popol che langue, Sol Resi sveglia il popol che langue!

O ladri del nostro sudore La7nel mondo siam tutti fratelli, Sol Renoi siamo le schiere ribelli, Sol La7 Resorgiamo che giunta è la fin! Sol La7 Resorgiamo che giunta è la fin!

La7A morte il Re e il principin, Rea morte il Re e il principin!

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Addio a LuganoPietro Gori - Italia, italiano

Tematiche: anarchici, carcere/confino

Re Addio Lugano bella La7o dolce terra miacacciati senza colpa Regli anarchici van via La7 e partono cantando Recon la speranza in cuor. La7E partono cantando Recon la speranza in cuor.

Ed è per voi sfruttatiper voi lavoratoriche siamo incatenatial par dei malfattorieppur la nostra ideaè solo idea d'amor.Eppur la nostra ideaè solo idea d'amor.

Anonimi compagni,amici che restatele verità socialida forti propagateè questa la vendettache noi vi domandiam.E questa la vendettache noi vi domandiam.

Ma tu che ci discaccicon una vil menzognarepubblica borgheseun dì ne avrai vergognanoi oggi ti accusiamoin faccia all'avvenir.Noi oggi ti accusiamoin faccia all'avvenir.

Cacciati senza treguaandrem di terra in terraa predicar la paceed a bandir la guerrala pace tra gli oppressi,la guerra agli oppressor.La pace tra gli oppressila guerra agli oppressor.

Elvezia il tuo governoschiavo d'altrui si rended'un popolo gagliardole tradizioni offendee insulta la leggendadel tuo Guglielmo Tell.

E insulta la leggendadel tuo Guglielmo Tell.

Addio cari compagniamici luganesiaddio bianche di nevemontagne ticinesii cavalieri errantison trascinati al nord.I cavalieri errantison trascinati al nord.

[Vittorio Emanuele,figlio di un assassinoEvviva Gaetano Bresciche uccise Umberto I]

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Addio, bella, addio!Andrea Costa - Italia, italiano

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

Re Addio, bella, addio, La7alla morte incontro si va; Ree se non partissi anch'io, Mi-La7 Resarebbe una viltà! La7 ReE se non partissi anch'io, M-La7 Resarebbe una viltà!

Ci hanno tanto martoriato,tanto fatto ci hanno soffrir,che morire di fame o di piombodi piombo o di fame, è tutt'un morir.

La bandiera è già spiegata,né mai più la ripiegherem;o con essa otterem la vittoria,o intorno ad essa noi morirem.

Non pianger, mio tesoro,se alla morte incontro si va:non moriamo per nuovi padroni,moriamo invece per l'umanità!

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Amore ribellePietro Gori (1895) - Italia, italiano

Tematica: anarchici

ReAll'amor tuo fanciulla La7 ReAltro amor io preferìa E' un ideal l'amante mia La7 ReA cui detti braccio e cor.

La7 Re Il mio cuore aborre e sfida La7 Re I potenti della terra La7 Re Il mio braccio muove guerra La7 Re Al codardo e all'oppressor.

Perché amiamo l'uguaglianzaCi han chiamati malfattoriMa noi siam lavoratoriChe padroni non vogliam.

Dei ribelli sventoliamo Le bandiere insanguinate E innalziam le barricate Per la vera libertà.

Se tu vuoi fanciulla caraNoi lassù combatteremoE nel dì che vinceremoBraccio e cor ti donerò.

Se tu vuoi fanciulla cara Noi lassù combatteremo E nel dì che vinceremo Braccio e cor ti donerò.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Bandiera rossaItalia, italiano

Tematica: comunisti

ReAvanti o popolo alla riscossa La7 ReBandiera rossa, bandiera rossaReAvanti o popolo alla riscossa La7 Re La7 ReBandiera rossa trionferà

Re La7 Bandiera rossa la trionferà Re Bandiera rossa la trionferà Sol Bandiera rossa la trionferà Re La7 Re Evviva il comunismo e la libertà

Avanti popolo tuona il cannonerivoluzione rivoluzioneavanti popolo tuona il cannonerivoluzione vogliamo far

Rivoluzione noi vogliamo far Rivoluzione noi vogliamo far Rivoluzione noi vogliamo far Evviva il comunismo e la libertà

Degli sfruttati, l'immensa schieraLa pura innalzi rossa bandiera,O proletari, alla riscossaBandiera rossa trionferà

Bandiera rossa la trionferà ...

Dai campi al mare, alla miniera,All' officina, chi soffre e spera,Sia pronto, è l'ora della riscossa.Bandiera rossa trionferà

Bandiera rossa la trionferà ...

Non più nemici, non più frontiere,Lungo i confini rosse bandiere.O comunisti alla riscossaBandiera rossa trionferà

Bandiera rossa la trionferà ...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Battan l'ottoItalia, italiano

Tematica: anarchici

Fa- Do7 Fa-Battan l'otto ma saranno le nove, Do7 Fa-i miei figlioli ma son digiuni ancora Sib- ma viva il coraggio, Fa-ma chi lo sa portare Do7 Fa-infame società, dacci mangiare.

Viva il coraggio, ma chi lo sa portarel'anarchia la lo difenderebbema viva il coraggio,ma chi lo sa portarei miei bambini han fame, chiedono pane.

Anch'io da socialista mi voglio vestirebello gli è i' rosso,rosse son le bandierema verrà qui' giorno della rivoluzioneinfame società, dovrai pagare.

Verrà qui' giorno della rivoluzione,verrà qui' giorno che la dovrai pagarema verrà qui' giornodella rossa bandierainfame società, dovrai pagare.

Bella è la vita, più bello gli è l'onoreamo mia moglie e la famiglia miama viva i' coraggio,ma chi lo sa portarinfame società, dacci mangiare.

Dei socialisti è pieno le galere,bada governo, infame maltrattorema verrà qui' giorno della rivoluzioneinfame società, dovrai pagare.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Bevi bevi compagno [La canzone che ammazza li preti]Italia, romanesco

Tematiche: anarchici, anticlericali

Do"Bevi, bevi compagno Sol7 Dosennò t'ammazzerò"

"Nun m'ammazza compagno Sol7 Doche adesso beverò"

Mentre il compagno bevela canteremo, la canteremo.Mentre il compagno bevela cantaremo larillerà

Fa Do La la la la Sol7 Do La canzone che ammazza li preti Fa Do La la la la Sol7 Do 'mazza monache, preti e fra'!

La la la la La canzone che ammazza li preti La la la la 'mazza monache, preti e fra'!

DoSe nasce l'anarchia Sol7un bel pranzo s'ha da fa

tutto vitella e manzo Do Sol7 Dose duimo da magnà (duimo da magnà)

E fritarelle di monachepreti e frati spezzatil'ossa de 'sti maialiai cani s'ha da dà

E le chiese son bottegheLi preti son mercantiVendono madonne e santie a noi ce credono vecchi poveri e ignorantivecchi poveri e ignoranti

La la la la La canzone che ammazza li preti La la la la 'mazza monache, preti e fra'!

La la la la La canzone che ammazza li preti La la la la 'mazza monache, preti e fra'!

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Canto dei lavoratori [Inno dei lavoratori]Filippo Turati, Amintore Galli - Italia, italiano

Tematica: socialisti

La Mi7 LaSu fratelli, su compagne, Mi7su, venite in fitta schiera: La Mi7 Lasulla libera bandiera Mi Si Misplende il sol dell'avvenir. Re La Nelle pene e nell'insulto Re Do#7 ci stringemmo in mutuo patto, Si- Mi La la gran causa del riscatto Si- Mi La niun di noi vorrà tradir.

Re La7 Re Il riscatto del lavoro La dei suoi figli opra sarà: Sol Re o vivremo del lavoro La 7 Re o pugnando si morrà.

Si- Fa#7 o vivremo del lavoro Si- Fa#7 o pugnando si morrà. Mi - La Re o vivremo del lavoro La Re o pugnando si morrà.

La risaia e la minieraci han fiaccati ad ogni stentocome i bruti d'un armentosiam sfruttati dai signor.

I signor per cui pugnammo ci han rubato il nostro pane, ci han promessa una dimane: la dima si aspetta ancor.

Il riscatto del lavoro...

L'esecrato capitalenelle macchine ci schiaccia,l'altrui solco queste bracciason dannate a fecondar.

Lo strumento del lavoro nelle mani dei redenti spenga gli odii e fra le genti chiami il dritto a trionfar.

Il riscatto del lavoro...

Se divisi siam canaglia,stretti in fascio siam potenti;sono il nerbo delle gentiquei che han braccio e che han cor.

Ogni cosa è sudor nostro, noi disfar, rifar possiamo; la consegna sia: sorgiamo troppo lungo fu il dolor.

Il riscatto del lavoro...

Maledetto chi gavazzanell'ebbrezza dei festini,fin che i giorni un uom trascinisenza pane e senza amor.

Maledetto chi non geme dello scempio dei fratelli, chi di pace ne favelli sotto il pie dell'oppressor.

Il riscatto del lavoro...

I confini scelleraticancelliam dagli emisferi;i nemici, gli stranierinon son lungi ma son qui.

Guerra al regno della Guerra, morte al regno della morte; contro il dritto del del più forte, forza amici, è giunto il dì.

Il riscatto del lavoro...

O sorelle di faticao consorti negli affanniche ai negrieri, che ai tirannideste il sangue e la beltà.

Agli imbelli, ai proni al giogo mai non splenda il vostro riso: un esercito diviso la vittoria non corrà. Il riscatto del lavoro...

Se eguaglianza non è frode,fratellanza un'ironia,se pugnar non fu folliaper la santa libertà;

Su fratelli, su compagne, tutti i poveri son servi: cogli ignavi e coi protervi il transigere è viltà.

Il riscatto del lavoro...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Carabina 30-30Messico, spagnolo

Tematica: antimperialisti

Re La7 Carabina 30-30 Re que los rebeldes portaban La7 y decà­an los maderistas Re que con ellas no mataban.

La7 Con mi 30-30 me voy a marchar Re a engrosar las filas de la rebeliòn, La7 si mi sangre piden, mi sangre les doy Re por los habitantes de nuestra naciòn.

Gritaba Francisco Villa, "¿dònde te hallas, Argumedo?Ven, parate aquà­ adelante, tຠque nunca tienes miedo". Con mi 30-30 me voy a marchar...

Ya nos vamos pa' Chihuahua, ya se va tu negro santo,si me quebra alguna balave a llorarme al camposanto. Con mi 30-30 me voy a marchar...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Che cosa vogliamoItalia, italiano

Tematica: anarchici

LaNoi siamo da secoli calpesti e derisiMi7perchè siam pecore, perchè siam divisi Lama un giorno, sia presto, faremo l'unione Mi7allora i padroni avran da pensar

Re Mi7 La Giuriam giuriam, padron non ne vogliamo Re La Vogliamo la pace, la scienza, il lavoro Re Mi7 La La grande famiglia dell'umanità Re La Non più vagabondi che sfrutta con loro Re Mi7 La la razza dei ladri dispersa sarà

Vogliamo che la terra sia patria di tuttiche chi lavora raccolga i suoi fruttiE noi dai signori siam sempre sfruttatici han sempre rubato il nostro sudor

Giuriam giuriam...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Dimmi bel giovaneItalia, italiano

Tematica: anarchici

Re La7Dimmi bel giovane Reonesto e biondo La7dimmi la patria Retua qual'èLa7 Retua qual'è

Adoro il popolola mia patria è il mondoil pensier liberoè la mia fe'è la mia fe'

Re La casa è di chi l'abita La7 è un vile chi lo ignora

il tempo è dei filosofi Re il tempo è dei filosofi

La casa è di chi l'abita La7 è un vile chi lo ignora

il tempo è dei filosofi Re la terrà è di chi la lavora.

Addio mia bellacasetta addiomadre amatissimae genitore genitor

Io pugno intrepidoper la comunecome Leonidasaprò morirsaprò morir

La casa è di chi l'abita...

La casa è di chi l'abita...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

E per la stradaItalia, italiano

Tematica: socialisti

Do Sol7E per la strada gridavan i scioperanti; DoNon più vogliam da voi esser sfruttati; Sol7siam liberi, siam forti e siamo tanti Doe viver non vogliam di carcerati.

Fa Do E nelle stalle più non vogliam morir; Sol7 Do è giunta l'ora, siam stanchi di soffrir.

Ma da lontano giungono i soldatiavanti tutti assieme coi padronie contro gli scioperantì disarmatis'avanzan sguainando gli squadroni.

Essi non fuggono, forti del loro ardir; i figli del lavoro son pronti anche a morir,

Eppur convien restar senza dolore,pronti a soffrir la fame e ogni tormento;bisogna far tacer pur anche il cuore,di madre il puro affetto e il sentimento.

Sebbene oppressi e torturati ancor, noi combattiamo sempre, combatteremo ognor.

E presto il dì verrà che, vittoriosi,vedrem la redenzion nell'albeggiare;muti staran crumìri e paurosivedendo l'idea nostra trionfare.

Così il lavoro redento alfin sarà e il sol del socialismo su noi splendera

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

E verrà il dì che innalzerem le barricate1926, Italia, italianoTematica: anarchici

Sol Prona la fronte sotto il peso del lavoro Re7piegato a corda è lo scudiscio del potente

purchè la gioia dia a chi vive nell'oro Solsenza dimani il lavorator morente.

Siam nel dolore di un schiavitù tirannauniti insieme da sacramental promessasulla terra del duol, tutti pronti a moriralla luce del sol.

Sol In questa notte Re7 di tenebre secolari

il nero drappo Sol sventola su un carro di fuoco

E redentrice Re7 una marcia, sian proletari Do Sol l'anarchica gloria Re7 Sol alla nuova umanità.

E verrà il dì che innalzerem le barricatee tu borghese salirai alla ghigliottinaper quanto fosti sordo alle stremategrida di chi morìa nell'officina

Pei nostri figli fino all'ultimo momentocontro te vile borghesia combatteremosu da forti pugnamper la lotta finall'Anarchia salutiam.

In questa notte...

E redentrice...

E verrà il dì che innalzerem le barricatee tu borghese salirai alla ghigliottinaper quanto fosti sordo alle stremategrida di chi morìa nell'officina

Pei nostri figli fino all'ultimo momentocontro te vile borghesia combatteremosu da forti pugnamper la lotta finall'Anarchia salutiam.

In questa notte...

E redentrice...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Figli della plebeItalia, italiano

Tematica: anarchici

La Si7O figli oppressi di plebe in catena Mi7 LaTanta ingiustizia dovrà ben finir Si-Se nostra vita è un calvario di pena La Mi7 LaAnziché schiavi è più fiero morir Fa#- Si- Fa#-Gli eroi borghesi ai superbi agli avari Do#7 Fa#-Che mal dispregian l'umanità Si- Fa#-Saran dispersi da noi libertari Sol#7 Do# Mi7All'alto grido di libertà La Vessillo ner non più soffrir Si- Lo sfruttamento si danni a perir

Popolo in piè per l'ideal Mi7 La Al grido di rivoluzion social

La Vendetta ognor dobbiam voler Do#7 Fa#- solo l'union la potrà ottenere Si- Mi7 La vessillo ner trionferà Re Mi7 La e il vil borghese morrà morrà

Se in petto un cuor all'unisono batteper una causa d'amore e di bense con ardore e con fe' si combattedella vittoria la palma otterrem

O proletario la vil borghesiadovrai sfidar con dignitàdovrai dei ricchi troncar mla lor malvagia avidità

La Vessillo ner....

La Vendetta ognor dobbiam....

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Gli anarchici noi siamo di Milano1920, Italia, italiano

Tematiche: anarchici, antifascisti

Re La7Gli anarchici noi siamo di Milano ReE dei borghesi non abbiam paura LA7 Fanno gli arditi con le bombe a mano ReCarabinieri e guardie di questura La7 Re Ma noi abbiamo forze unite La7 Re Il pensier la dinamite La7 Ed il pugnale Re La fiamma agitiam di un'ideale

Gli anarchici non hanno guerreggiatoPer gli interessi della borghesiaOltre i confini abbiamo disertatoSfidando la più atroce tirannia

Troppi estranei in un conflitto Tra la forza ed il diritto E le frontiere Vogliamo unire tutte le bandiere

Per la bandiera nostra in ogni terraNoi lotteremo con nuova energiaAbbiam da rinnovar la nostra guerraE vincerla nel nome dell'anarchia

Urlerà la dinamite Getterem le nostre vite Farem sul serio L'esempio ce lo dan Bresci e Caserio

La nostra storia è storia di vendettaContro una classe rea di ogni delittoContro una società ch'è maledettaAlla vita ha negato ogni diritto

Seminando la tempesta Rugge già sulla sua testa Il gran ciclone Che si chiama sociale rivoluzione

Hanno versato il sangue a fiotti a riviPer questa infame guerra della morteMolti soldati son restati viviDi ribellione la massa più forte

Bomba a mano dinamite Banclastite balistite Farem la festa Che ad ogni mal taglierà la testa

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Gli scariolantiItalia, italiano

Tematica: lavoro, economia, capitale

DoA mezzanotte in punto Sol7si sente un grande rumor

sono gli scariolanti lerì lerà Doche vengono al lavor.

Do Volta, rivolta Sol7 e torna a rivoltar.

noi siam gli scariolanti lerì lerà Do che vanno a lavorar.

A mezzanotte in puntosi sente una tromba suonarsono gli scariolanti lerì leràche vanno a lavorar.

Volta, rivolta...

Gli scariolanti bellison tutti ingannatorvanno a ingannar la bionda lerì leràper un bacin d'amor.

Volta, rivolta...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Guarda giù dalla pianuraItalia, italiano

Tematica: socialisti

DoGuarda giù dalla pianura Sol Dole ciminiere non fanno più fumo

I padroni dalla paura Sol Re7 Solson compagnati dai carabinier

Fa Do A centinaia ne sono usciti Sol Re7 Sol gli operai dal loro lavor Fa Do E hanno ingaggiato una gran battaglia Sol7 Do ma per distruggere il capital

Facce nere mani calloseson gli stemma degli operaiNelle miniere scaviamo l'oronelle soffitte ci manca il pan

E fate presto rivoluzione che noi siam stanchi ma di soffrir

Avanti popolo alla riscossa Sol7Bandiera rossa trionferà Fa DoBandiera rossa trionferà Sol7 DoEvviva il socialismo e la libertà Fa Do Sol7 DoEvviva il socialismo e la libertà

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Guarda là 'n cula pianuraItalia, piemontese

Tematica: lavoro, economia, capitale

LaGuarda là 'n cula pianura, Mi le ciminéie fan pì nèn füm Lafan pì nèn fümLaGuarda là 'n cula pianura, Mile ciminéie fan pì nèn füm Lafan pì nèn fümRe Lasa l'è 'na cosa straurdinaria Mi Lai lavurié i lavurié i la fan tüt l'an tüt l'an i la fanRe Lasa l'è 'na cosa straurdinaria Mi Lai lavurié i lavurié i la fan tüt l'an

tüt l'an i la fan

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Il crak delle bancheItalia, italiano

Tematica: satirici

Re La7S'affondano le mani nelle casse -- crak! Resi trovano sacchetti pieni d'oro -- crak! La7e per governare, come fare? ReRubar, rubar, rubar, sempre rubare! La7 Re I nostri governator son tutti malfattor, La7 Re ci rubano tutto quanto per farci da tutor. La7 Re Noi siam tre celebri ladron La7 Re che per aver rubato ci han fatto senator.

Mazzini, Garibaldi e Masaniello -- crak!erano tutti quanti malfattori; -- crak!gli onesti sono loro: i Cuciniello,Pelboux, Giolitti, Crispi e Lazzaroni.

I nostri governator... Noi siam tre, ladri tutti e tre, che per aver rubato ci han fatto cugini del re.

Se rubi una pagnotta a un cascherino[-- crakte ne vai dritto iii cella senza onore[-- crak!se rubi invece qualche milioncìnoti senti nominar comnìendatorc.

I nostri governator... Noi sìam tre celebri ladron che per aver rubato ci han fatto senator.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Il feroce monarchico BavaItalia, italiano

Tematica: anarchici

Sol Do SolAlle grida strazianti e dolenti Re7 SolDi una folla che pan domandava, Do SolIl feroce monarchico Bava Re7 SolGli affamati col piombo sfamò.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Il tragico affondamento del SirioItalia, italiano

Tematica: emigrazione

Do Sol7E da Genova i Sirio partivano Doper l?America varcare, varcare i confin Sol7e da bordo cantar si sentivano Dotutti allegri del suo, del suo destin.

Urtò il Sirio un terribile scoglio,di tanta gente la mi-la misera fin:padri e madri abbracciava i suoi figliche sparivano tra le onde, tra le onde delmar.

Più di centocinquanta annegati,che trovarli nessu-nessuno potrà;e fra loro un vescovo c?eradando a tutti la sua be-la sua benedizion.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Inno abissinoU. Barbieri - Italia, italianoTematica: antimperialisti

La Mi7In nome d'un dritto che a noi si contende Laognun le sue leggi la patria difende Si-i martiri nostri li chiaman spioni La ReMi Lacon forti e cannoni ci voglion domar.

Mi Si7 Le tende dei nostri son fatte per noi Mi son là oltremare le case dei tuoi!

Su armiamoci a battaglia! Si7 Su armiamoci a legioni Mi le forche e i cannoni sapremo sfidar!

La Mi7 Va fuori dall'Africa La Mi7 Non siamo predoni

va fuori dall'Africa

va fuori dall'Africa La va fuori stranier

Dei nostri deserti son vaste le arene,ruggisce il leone vi urlan le ienee noi del leone più forte il ruggitomandiam per l'immenso deserto infinito

Ruggito di liberi che ai vostri moschetti baluardo invincibile oppongono i petti Son cupe le gole dei nostri burroni, saremo legioni la patria a salvar!

Va fuori dall'Africa...

Son pochi mandati! Più ancor ne vogliamomigliaia e migliaia mandatene ancorapiù bella la festa sarà se aspettiamopiù grande la strage che anela ogni cuor!

Intorno alle teste recise danzando le membra dei corpi col fuoco bruciando troncato col ferro l'anelito estremo ancora urleremo "Va fuori stranier"!

Coll'odio nell'anima ancora urleremo va fuor dall'Africa va fuor dall'Africa va fuori stranier!

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Inno dei malfattoriAttilio Panizza (1892) - Italia, italiano

Tematica: anarchici

LaAi gridi ed ai lamenti Mi7di noi plebe tradita,

la lega dei potenti Lasi scosse impaurita;

e prenci e magistrati La7 Regridaron coi signori Mi7che siam degli arrabbiati, Ladei rudi malfattori!

Folli non siam né tristiné bruti né birbanti,ma siam degli anarchistipel bene militanti;al giusto, al ver mirandostrugger cerchiam gli errori,perciò ci han messo la bandocol dirci malfattori!

La Deh t'affretta a sorgere Re o sol dell'avvenir: La vivere vogliam liberi, Mi7 La non vogliam più servir.

Noi del lavor siam figlie col lavor concordi,sfuggir vogliam gli artiglidei vil padroni ingordi,che il pane han trafugatoa noi lavoratori,e poscia han proclamatoche siam dei malfattori!

Natura, comun madre,a niun nega i suoi frutti,e caste ingorde e ladreruban quel ch'è di tutti.Che in comun si viva,si goda e si lavori!tal è l'aspettativach'abbiam noi malfattori!

Deh t'affretta a sorgere...

Chi sparge l'imposturaavvolto in nera veste,chi nega la natura

sfuggiam come la peste;sprezziam gli dei del cieloe i falsi lor cultori,del ver squarciamo il velo,perciò siam malfattori!

Amor ritiene unitigli affetti naturali,e non domanda ritiné lacci coniugali;noi dai profan mercatidistor vogliam gli amori,e sindaci e curatici chiaman malfattori!

Deh t'affretta a sorgere...

Divise hanno con frodicittà, popoli e terre,da ciò gli ingiusti odiche generan le guerre;noi, che seguendo il vero,gridiamo a tutti i coriche patria è il mondo intero,ci chiaman malfattori!

Leggi dannose e gramedi frodi alti strumentisecondan sol le bramedei ricchi prepotenti;dàn pane a chi lavora,onor a sfruttatori,conferman poscia ancorache siam dei malfattori!

Deh t'affretta a sorgere...

La chiesa e lo stato,l'ingorda borghesiacontendono al creatodi libertà la via;ma presto i dì verrannoche papa, re e signoricoi birri lor cadrannoper man dei malfattori!

Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Inno della libertàItalia, italiano

Tematica: anarchici

DoLe plebi sotto il giogo del borghese Sol7 DoLanguendo stan (x2)

Da fame stenti da pellagra offese

Morendo van (x2)

Mi- Si7 Mi- Si7 Mi-Ma delle smorte plebi unite a un patto Si7 Mi#-Il dì verrà (x2) Sol Re7 Sol Re7 SolMa il dì solenne e grande del riscatto Re7 SolPresto verrà (x2)

Sol Re7 Sol Su compagni liberi sorgiam Re7 Do Su compagni su la fronte alziam Mi- La- Già splende il Sol dell'avvenir Mi- Fa Già splende il Sol dell'avvenir Do Sol7 Di pace e libertà glorioso il Sol Do risplenderà Fa Do Sol7 Di pace e libertà glorioso il Sol Do risplenderà

Ci succhian senza posa quei signoriSangue e sudorChi più non ha nè sangue nè sudoriNon fa per lor Ma delle smorti plebi unite a un pattoIl dì verràMa il dì solenne e grande del riscattoPresto verrà

Su compagni liberi sorgiam Su compagni su la fronte alziam Già splende il Sol dell'avvenir Già splende il Sol dell'avvenir Di pace e libertà glorioso il Sol risplenderà Di pace e libertà glorioso il Sol risplenderà

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Inno della rivoltaLuigi Molinari (1896) - Italia, italiano

Tematica: anarchici

Fa Do7Nel fosco fin del secolo morente, Fasull'orizzonte cupo e desolato, Do7già spunta l'alba minacciosamente Fadel dì fatato.

Urlan l'odio, la fame ed il doloreda mille e mille facce ischeletrit ed urla col suo schianto redentorela dinamite.

Siam pronti e dal selciato d'ogni via,spettri macàbri del momento estremo,sul labbro il nome santo d'Anarchia,Insorgeremo.

Per le vittime tutte invendicate,là nel fragor dell'epico rimbombo,compenseremo sulle barricatepiombo con piombo.

E noi cadrem in un fulgor di gloria,schiudendo all'avvenir novella via:dal sangue spunterà la nuova istoriade l'Anarchia

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Inno dell'internazionale [Inno della pace]Stanislao Alberici Giannini (1874) - Italia, italiano

Tematica: anarchici

Mi La6 MiSu leviamo alta la fronte Fa#- Si7 Mio curvati dal lavoro Si7 già sul culmine del monte Mi splende il sol dell'avvenir. Si7 Splende il sol dell'avvenir. MiI superbi eroi dell'oro Do#- Fa#-i pastori d'ogni greggia Do Sisia nel tempio o nella reggia Do Sifa quell'astro impallidir.

Mi Si Pace pace al tugurio del povero Mi Si guerra guerra ai palagi e alle chiese Mi non sia scampo all'odiato borghese Si7 Mi che alla fame agli stracci insultò.

I signori ci han rubatoil sudor dei nostri padrile sorelle ci han stupratoogni gioia ci rapir.

ogni gioia ci rapir.Ma un sol grido: morte ai ladrisia dal campo all'officinanon più leggi di rapinanon più l'onta del servir.

Pace pace al tugurio del povero...

Sotto vel di patrio amoregittan l'odio tra fratellima dovunque è un oppressoreun fratello oppresso sta.

un fratello oppresso sta.Nostro è il mondo e di novellia noi sacri un patto adducee quel patto e vita e lucefratellanza e libertà.

Pace pace al tugurio del povero...

O giustizia nostra spemeil tuo regno affretta affrettaè da secoli che gemela percossa umanità.

la percossa umanità.Ma nel dì della vendettaquesta plebe ognor traditacome belva inferocitada ogni lato insorgerà.

Pace pace al tugurio del poveroguerra guerra ai palagi e alle chiesenon sia scampo all'odiato borgheseche alla fame agli stracci insultò.

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Inno individualista1901, Italia, italianoTematica: anarchici

La- Re- La-Pria di morir sul fango della via, Re- Mi7 La-imiteremo Bresci e Ravachol;

chi stende a te la mano, o borghesia,

è un uomo indegno di guardare il sol.

La Le macchine stridenti dilaniano i pezzenti Re La e pallide e piangenti Mi7 LA stan le spose ognor,

restano i campi incolti e i minator sepolti e gli operai travolti da omicidio ognor.

La E a chi non soccombe si schiudan le tombe, Mi7 s'apprestin le bombe, La s'affili il pugnal. Mi7 La È l'azione l'ideal!

Francia all'erta, sulla ghigliottina,tronca il capo a chi punirla vuol;Spagna vil garrotta ed assassina;fucila Italia chi tremar non suol.

In America impiccati, in Africa sgozzati, in Spagna torturati a Montjuich ognor; ma la razza trista del signor teppista l'individualista sa colpir ancor.

E a chi non soccombe...

Finché siam gregge, è giusto che ci siacricca social per leggi decretar;finché non splende il sol dell'anarchiavedremo sempre il popol trucidar.

Sbirri, inorridite, se la dinamite voi scrosciare udite contro l'oppressor; abbiamo contro tutti, sbirri e farabutti, e uno contro tutti noi li sperderem.

E a chi non soccombe...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Italia bella mostrati gentileItalia, toscano

Tematica: emigrazione

La Mi7Italia bella, mostrati gentile

e i figli tuoi non li abbandonare,

sennò ne vanno tutti ni' Brasilee 'un si ricordan più di ritornare.

Ancor qua ci sarebbe da lavoràsenza stà in America a emigrà.

Il secolo presente qui ci lascia,il millenovecento s'avvicina;la fame ci han dipinto sulla facciae per guarilla 'un c'è la medicina.Ogni po' noi si sente dire: «E voLà dov'è la raccolta del caffè».

Nun ci rimane più che preti e frati,moniche di convento e cappuccini,e certi commercianti disperatidi tasse non conoscono i confini.

Verrà un dì che anche loro dovran partìlà dov'è la raccolta del caffè.

Ragazze che cercavano maritovedan partire il loro fidanzato,vedan partire il loro fidanzatoe loro restan qui co' i' sor curato.

Verrà un dì che anche loro dovran partìlà dov'è la raccolta del caffè.

Le case restan tutte spigionate,l'affittuari perdano l'affitto,e i topi fanno lunghe passeggiate,vivan tranquilli con tutti i diritti.

Verrà un dì che anche loro dovran partìlà dov'è la raccolta del caffè.

L'operaio non lavorae la fame lo divorae qui' braccianti'un san come si fare a andare avanti.Spererem ni' novecento,finirà questo tormento,ma questo è il guaio:il peggio tocca sempre all'operaio.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

La bojeItalia, emiliano-romagnolo

Tematica: socialisti

LaL'Italia l'è malada MiSartori l'è il dutur Per far guarì l'ItaliaLaTajem la testa ai sciur

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

La colonia Cecilia [Il canto della foresta]1891, Italia, italiano

Tematiche: anarchici, carcere/confino

ReL'eco delle foreste La7dalle città insorte al nostro grido

Or di vendetta sì, ora di morte Reliberiamoci dal nemico.

Sol Re All'erta compagni dall'animo forte Sol Re più non ci turbino il dolore e la morte Sol Re All'erta compagni, formiamo l'unione La7 Re evviva evviva la rivoluzione.

ReTi lascio Italia, terra di ladri La7 Recoi miei compagni vado in esilio

e tutti uniti, a lavorare La7 Ree formeremo una colonia sociale.

E tu borghese, ne paghi il fio tutto precipita, re patria e dio e l'Anarchia forte e gloriosa e vittoriosa trionferà,

sì sì trionferà la nostra causa e noi godremo dei diritti sociali saremo liberi, saremo uguali la nostra idea trionferà.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

La legaItalia, italiano

Tematiche: antimilitaristi/contro la guerra, femminili, socialisti

LaSebben che siamo donne, Mi7Paura non abbiamo:

Per amor dei nostri figli, LaPer amor dei nostri figli;

Sebben che siamo donne,Paura non abbiamo,Per amor dei nostri figliIn lega ci mettiamo.

La Mi7 A oilì oilì oilà e la lega la crescerà

E noialtri socialisti, La e noialtri socialisti Mi7 A oilì oilì olià e la lega la crescerà La E noialtri socialisti vogliamo la libertà .

E la libertà non vienPerchè non c'è l'unione:Crumiri col padroneSon tutti da ammazzar.

A oilì oilì oilà ...

Sebben che siamo donne,Paura non abbiamo:Abbiamo delle belle buone lingueE ben ci difendiamo.

A oilì oilì...

E voialtri signoroniChe ci avete tanto orgoglio,Abbassate la superbiaE aprite il portafoglio.

A oilì oilì oilà e la lega la crescerà E noialtri socialisti, e noialtri socialisti A oilì oilì olià e la lega la crescerà E noialtri socialisti i voroma vess pagà .

A oilì oilì olià ...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

La malcontentaItalia, italiano

Tematica: femminili

La- Mi-Teresina la malcontenta La-babbo gode e mamma stenta

La- Mi-Babbo va all'osteria La-mamma tribola tuttavia

Babbo mangia l'erbe cottemamma tribola giorno e notteBabbo mangia e beve vinomamma tribola col cittino

Babbo mangia li fagiolimamma tribola coi figlioliBabbio mangia il baccalàmamma tribola a tutt'andà

Babbo mangia le polpettemamma fa delle crocetteTeresina la malcontentababbo gode e mamma stenta.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

La marsigliese del lavoro [L'inno dei pezzenti]Carlo Monticelli - Italia, italiano

Tematiche: anarchici, emigrazione

Re La7 Re La7Noi siamo i poveri siamo i pezzentiRe La7 Re La7la sporca plebe di questa etàRe La7 Re La7la schiera innumere dei sofferentiRe7 Sol La7per cui la vita gioie non ha. Sol ReNel crudo inverno la nostra prole Sol Reper lunga inedia languir vediam Sol La7 Resolo pei ricchi risplende il sole. La7 ReMentre essi esultano noi fame abbiam.

Sol Re Per natura tutti eguali Sol Do vi è diritti sulla terra. Sol E noi faremo un'aspra guerra Re Sol ai ladroni sfruttator.

Mi- Si7 Non sia pace tra i mortali Mi- Si7 finchè un uom' sovr'altro imperi Do Sol i nemici a noi più fieri Re Sol La7 sono i nostri sfruttator

Triste spettacolo le nostre donneper noi primizie non hanno d'amorancora impuberi sciolgon le gonnesi danno in braccio a lor signor.

Son nostre figlie le prostituteche muoion tisiche negli ospedalle disgraziate si son venduteper una cena o per un grembial.

Per natura tutti eguali...

Di patria al nome talor sospinticontro altri popoli noi si pugnòma vincitori fossimo vintila sorte nostra mai non mutò.Tedesco o italico se v'ha padroneil sangue nostro vuole succhiarla patria italica è un'irrisionese ancora il basto ci fa portar.

Per natura tutti eguali...

Nelle officine sui monti e i pianinelle miniere sudiam sodiamma delle nostre fatiche immaniil frutto intiero non raccogliam.Poi fatti vecchi veniam rinchiusidentro un ricovero di caritàe sul berretto di noi reclusibollano i ricchi la lor pietà.

Per natura tutti eguali...

Ma se sperare non è utopianella giustizia dell'avveniril privilegio di tiranniae turpe regno dovrà finir!Le nostre lacrime, gli stenti, l'ontele grandi ambasce sparir dovrannoi già leviamo alta la fronteper salutar l'astro lontan.

Per natura tutti eguali...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Le ultime ore e la decapitazione di Sante CaserioP. Cini - Italia, italianoTematica: anarchici

Re Il sedici di agosto, La7sul far della mattina,

Il boia avea disposto Rel'orrenda ghigliottina, Sol Re Mentre Caserio dormiva ancor La7 Re Senza pensare al triste orror.

Entran nella prigionedirettore e prefetto,Con voce di emozionesvegliarono il giovinetto;Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?"."è giunta l'ora, alzatevi in piè".

Udita la notiziasi cambiò nell'istante,Veduta la giustiziastupì tutto tremante;Il chieser: "Prima di andare a morir,Dite se avete nulla da dir".

Così disse al prefetto:"Allor ch'io morto sia,Prego, questo bigliettodate alla madre mia;Posso fidarmi che lei lo avrà ?Mi raccomando per carità .

Altro non ho da dire:schiudetemi le porte,Finito è il mio soffrire,via datemi la morte;E tu, mia madre, dai fine al duolE datti pace del tuo figliuol".

Poi con precauzionedal boia fu legatoE in piazza di Lione fu quindi trasportatoE spinto a forza il capo entròNella mannaia che lo troncò.

Spettacolo di gioiala Francia manifesta,Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò latesta!"Gente tiranna e senza cuor,Chi sprezza e ride l'altrui dolor.

Allor che n'ebbe avvisol'amata genitrice,Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;Era contenta la madre almenPria di morire stringerlo al sen.

L'orribile dolorele fè bagnare il ciglio,Pensar solo al terrore che li piombò nelfiglio;Misera madre, quanto soffrìQuando tal nuova del figlio udì!

Io pregherò l'Eterno,o figlio sventurato,Che dal tremendo avernoti faccia liberato;Così, pregando con forte zel,L'alma divisa ritorni in ciel!

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

L'internazionaleItalia, italiano

Tematica: socialisti

La SimMi7Compagni, avanti! Il gran Partito Sim Mi7 Lanoi siamo dei lavorator. SimRosso un fiore in noi è fiorito Mi7 Lae una fede ci è nata in cuor. Do#mNoi non siamo più nell'officina, Si7 Mientro terra, nei campi, al mar, Sol#m Fa#mla plebe sempre all'opra china Si7 Misenza ideale in cui sperar. Mi7 La Su lottiam! Sim Mi7 La L'Ideale nostro alfine sarà, SimMi7 Re Si l'Internazionale, futura umanità! Mi7 La Su lottiam! Sim Mi7 La L'Ideale nostro alfine sarà, Do#m Sim La Mi7 La l'Internazionale, futura umanità!

Un gran stendardo al sol fiammanteinnanzi a noi glorioso va,noi vogliamo per esso giù infrantele catene alla libertà!Che giustizia venga, noi vogliamonon più servi, non più signor!Fratelli tutti esser vogliamonella famiglia del lavor.

Su lottiam...

Lottiam, lottiam, la terra siadi tutti eguale proprietà,più nessuno nei campi dial'opra ad altri che in ozio sta.E la macchina sia alleatanon nemica ai lavorator;così la vita rinnovataall'uom darà pace ed amor!

Su lottiam...

Avanti, avanti, la vittoriaè nostra e nostro è l'avvenir;più civile e giusta, la storiaun'altra era sta per aprir.Largo a noi, all'alta battaglianoi corriamo per l'Ideal:

via, largo, noi siam la canagliache lotta pel suo Germinal!

Su lottiam...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Mamma mia dammi cento lireItalia, italiano

Tematica: emigrazione

DoMamma mia dammi cento lire Sol7che in America voglio andar DoMamma mia dammi cento lire Sol7 Doche in America voglio andar

Cento lire te le daròma in America no no noCento lire te le daròma in America no no noCento lire te le daròma in America no no no

Se in America non vuoi che vadavo lontano vo a fa il soldàSe in America non vuoi che vadavo lontano vo a fa il soldà

Vattene pure o figlio ingratoilbastimento si affonderàVattene pure o figlio ingratoil bastimento si affonderà

E quan fui stato in mezzo al mareil bastimento si rivoltòE quan fui stato in mezzo al mareil bastimento si rivoltò

E le parole della miai mammason venute la veritàE le parole della miai mammason venute la verità

E invece quelle dei miei fratellison stà quelle che m'han tradìE invece quelle dei miei fratellison stà quelle che m'han tradì

I miei capelli ricci e belliin fondo al mare si marciranI miei capelli ricci e belliin fondo al mare si marciran

E la mia carne è tanto tenerai pesci del mare la mangeranE la mia carne è tanto tenerai pesci del mare la mangeran

Ed il mio sangue è tanto dolcela balena lo beveràEd il mio sangue è tanto dolcela balena lo beverà

Addio mamma addio fratelliaddio tutti più non vi vedròE addio mamma addio fratelli

addio tutti più non vi vedrò

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Marcia socialista mondialeItalia, italiano

Tematica: socialisti

ReSu su compagni socialisti LaAlziamo al vento la bandiera Re In noi ciascun s?affida e spera La Mi LaGiustizia e nuova libertà La7 ReLa verde terra e il Sol lucente La7 ReL'onor del braccio e della mente

E dell'intera umanità

La7 SolRe Viril crociata del lavoro SolRe La7 Lo sdegno vuoi non la pietà Sol La7 Re Leviamo al cielo l'inno sonoro SolLA7 Re E in marcia orsù si vincerà

O voi falangi innumerateTraete qui da campi e mineUscite fuor dalle officinePerché sudar senza mercè? Perché quel fiacco inutil piantoLa voce unite al nostro cantoIn passo egual moviamo il piè

Viril crociata...

Non più fraterne guerre omicideNon più di sangue oscena gloriaAvrà pacifica vittoriaForte senno dei dolor A te gloria a te letiziaA te onore e te doviziaO forte o nobile lavor

Viril crociata...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Maremma amaraItalia, italiano

Tematiche: lavoro, economia, capitale, emigrazione

La ReTutti mi dicon Maremma, Maremma, La Mi Lama a me mi pare una Maremma amara.La ReL'uccelo che ci va perde la penna, La Laio c'ho perduto una persona cara.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Merica, MericaItalia, italiano

Tematiche: lavoro, economia, capitale, emigrazione

Re LaCari fratelli ora state a sentire, Reche molti braccianti l?Italia abbandonan, Sollasciando la terra e l?aria si bona Re Laandare in America a lavorar.

Ben si guadagna al giorno sei lire,vestiti leggeri ma ben casermati,soggetti ai padroni coma i soldatise ben si fatiga c?è più libertà

Re La Merica, Merica, Merica Re Merica, Merica, Merica Sol Merica, Merica, Merica Re Merica?a lavorar! La Merica?a lavorar! Re Merica?a lavorar!

Il viaggio ci costa, ma è tutto pagato,chi attende da Italia i lavoranti,paga già prima in buoni contantise vuol nostre braccia per lavorar.L?America è grande ben più dell?Italia,le terre son boschi, arene e vallate,per quanti ci vanno son già preparatele squadre in colonia per lavorar.

Merica, Merica...

Fatica, lavora e mai non si stanca,che ricco e istruito ben presto sarai,così dall?America scorda i tuoi guai,e torni con l?oro i fondi a comprar.Io lascio la casa, io lascio l?amanteviaggio per terra e anche per mare,se dall?america posso tornare,lo giuro non voglio mai più lavorar.

Merica, Merica...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Noi siamo la canaglia pezzenteItalia, italiano

Tematiche: anarchici, comunisti, lavoro, economia, capitale

Chi siamo noi?!ReNoi non siam la canaglia pezzente: La7noi siamo chi suda e lavora, cessiam di soffrire ch'è l'ora, Sol Recessiam di soffrire ch'è l'ora!

Ai giorni del nostro sudore, La7Giustizia vedrà di cambiare Sol Resvestiam le sublimi catene Sol La7 Resorgiamo che giunta è la fin! Sol La7 ReSorgiamo che giunta è la fin!

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Noi vogliamo l'eguaglianzaItalia, italiano

Tematica: anarchici

ReNoi vogliamo l'uguaglianza, La7 ReSiam chiamati malfattori

Ma noi siam lavoratori La7 Reche padroni non vogliamo.

ReE giù la schiavitù,

Vogliam la libertà, La7Siamo lavoratori, ReSiamo lavoratori.

ReE giù la schiavitù,

Vogliam la libertà, La7 Siamo lavoratori, ReVogliamo la libertà!Dei ribelli sventoliamole bandiere insanguinatee farem le barricateper la vera libertà

E giù la schiavitùvogliam la libertà siamo lavoratorisiamo lavoratoriE giù la schiavitùvogliam la libertà siamo lavoratorivogliamo la libertà

E ancor ben che siamo donnenoi paura non abbiamoper amor dei nostri figlinoi in lega ci mettiamo

E giù la schiavitùvogliam la libertà siamo lavoratorisiamo lavoratoriE giù la schiavitùvogliam la libertà siamo lavoratorivogliamo la libertà

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Nuovi stornelli socialistiItalia, italiano

Tematiche: anticlericali, socialisti

Re La7E quando muoio io non voglio preti, Renon voglio avemarie nè paternostri, La7non voglio avemarie nè paternostri Rema la bandiera rossa dei socialisti.

Re E la rigi- la rigi- la rigiri, La7 la rigira la sempre arditi,

evviva i socialisti, Re abbasso i gesuiti! (x2)

Hanno arrestato tutti i socialisti,l'arresto fu ordinato dai ministri,l'arresto fu ordinato dai ministrie questi sono i veri camorristi.

E la rigi- la rigi- la rigiri, la rigira e mai la sbaglia, evviva i socialisti, abbasso la sbirraglia!

La Francia ha già scacciato i preti e i[frati,le monache, i conventi ed i prelati,le monache, i conventi ed i prelati,perchè eran tutte spie e perciò pagati.

E la rigi- la rigi- la rigiri, la rigira e la ferindora, abbasso tutti i preti e chi ci crede ancora!

Ma se Giordano Bruno fosse campato,non esisterebbe più neanche il papato,non esisterebbe più neanche il papatoe il socialismo avrebbe già trionfato. E la rigi- la rigi- la rigiri, la rigiri la sul ventuno, evviva i socialisti, evviva Giordano Bruno!

E quando muoio io non voglio preti,ma quattro bimbe belle alla mia barella,ma quattro bimbe belle alla mia barella,ci voglio il socialista con la sua bella.

E la rigi- la rigi- la rigiri, la ruota e la rotella,

evviva Giordano Bruno, Garibaldi e Campanella!

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

O Roma RomaItalia, romanescoTematica: sociali

La Mi7O Roma Roma città tanto cara Ladove se magna se beve (poco) e se paga

La eee si c'è qualche disoccupato che nun ha magnato ce stà'l cosimato Mi7 c'è villa borghese pe annà a digerì La regina coeli pe annacce a dormì

e la mia cara gente ce stà 'n po de tutto 'l ladro 'l farabbutto e l'impiegato c'è io ce so stato e ce se stà bè pe li vecchi ce sta santa calla pe le vecchie ce stà sant'onofrio

e allora cara gente a Roma nostra nun ce manca niente ce stà la ricchezza e la gran povertà chi magna tanto e chi stà a sbadiglia

O Roma Roma città tanto cara ce stà caro perfino il carbone e la mia cara gente ce sta 'n po de tutto 'l ladro 'l farabbutto e l'impiegato c'è ce mancavamo noantri tre.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Quando che more un preteItalia, italiano

Tematiche: anticlericali, socialisti

La-Quando che more un prete Re-suonano le campane La-piangono le puttaneMi7 La-ch'è morto un avventor

Quando che more un papasuonano il misererema io c'ho un gran piacereche è morto il puttanier

Quando che moio ionon voglio gesù cristima la bandiera rossadei veri socialisti.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Regina CoeliPompeo Bettini - Italia, italiano

Tematiche: antimperialisti, satirici

Do Fa- DoIl signor Commendatore La Re-è un po' smorto poverino!

Ha gli accoliti d'onore Sol7 Doche lo stringono al polsino. Fa DoE' un'accusa molto grave Sol7 Dosarà messo sotto chiave. Fa- MibLa Giustizia ha una gran mano, La7 Solridi o popolo sovrano.

DoFa Do La- Regina Coeli, Sol7 Do Commendatorum sponsa Fa DoLa- latromun advocata Re-Sol7 Do ora pro eo!

Regina Coeli...

Non si beffa: c'è il processonove giudici han cambiato;l'istruttoria in luce ha messofalso, truffa e peculato.Già passaron cento occhialisulla firma di cambiali.Viene il dì pei farabutti;la Giustizia c'è per tutti!

Regina Coeli Auxilium sgraffignorum Domus iustitiae caecae ora pro eo! Regina Coeli...

Nella sala delle Assisiè il signor Commendatore;strizza l'occhiio, fa sorrisi:par che sia di buon umore.Cosa è stato? Mancan provese ne dicono di nuove:C'è la donna, c'è l'amico...ma che storie, c'era un plico.

Regina Coeli Aula sacra misteriis Schola sapientiae novae ora pro eo! Regina Coeli...

Fa un inchino il presidente,

si sberretta il cancelliere;tra gli evviva della gentreapre l'uscio il carceriere.Nella cella vuota e tristachi si metta? un socialista.La Giustizia ha una gran manoridi o popolo sovrano.

Regina Coeli Claustrum populi ciuchi Riccorum gabbia aperta et laus deo! Regina Coeli...

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Sacco e VanzettiItalia, italiano

Tematiche: anarchici, emigrazione

FaIl ventitre d'agosto Do7 a Boston in America

Sacco e Vanzetti Fasopra la sedia elettrica Sibe con un colpo Fadi elettricità Do7all'altro mondo Fali vollero mandar.

Circa le undici e mezzogiudici e la gran corteentran poi tutti quantinella cella della morte«Sacco e Vanzettistate a sentirdite se aveteda raccontar».

Sacco e Vanzettitranquilli e sereni«Noi siamo innocentiaprite le galere».E Ior risposero«Non c'è pietà voi alla mortedovete andar».

Entra poi nella cellail bravo confessoredomanda a tutti e duela santa religione.Sacco e Vanzetticon grande espressione«Noi moriremosenza religion».

E tutto il mondo interoreclama la loro innocenzama il presidente Fullernon ebbe più clemenza«Siano puredi qualunque nazionnoi li uccidiamocon gran ragion».

«Addio moglie e figlioa te sorella cara.E noi per tutti e duec'è pronta già la bara.Addio amici,

in cuor la fe',viva l'Italiae abbasso il re.

Addio amici,in cuor la fe',viva l'Italiae abbasso il re.

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Sante CaserioPietro Gori - Italia, italiano

Tematica: anarchici

Re- La7Lavoratori a voi diretto è il canto Re-di questa mia canzon che sa di pianto La7e che ricorda un baldo giovin forte Re-che per amor di voi sfidò la morte. Sol- Re-A te, Caserio, ardea nella pupilla La7 Re-de le vendette umane la scintilla, Sol- Re-ed alla plebe che lavora e geme La7 Re-donasti ogni tuo affetto, ogni tua speme.

Eri nello splendore della vita,e non vedesti che notte infinita;la notte dei dolori e della fame,che incombe sull'immenso uman carname.E ti levasti in atto di dolore,d'ignoti strazi altero vendicatore;e t'avventasti, tu si buono e mite,a scuoter l'alme schiave ed avvilite.

Tremarono i potenti all'atto fiero,e nuove insidie tesero al pensiero;e il popolo cui l'anima donastinon ti comprese, e pur tu non piegasti.E i tuoi vent'anni, una feral mattinagettasti al mondo dalla ghigliottina,al mondo villa tua grand'alma pia,alto gridando: «Viva l'Anarchia!».

Ma il dì s'appressa, o bel ghigliottinato,che il tuo nome verrà purificato,quando sacre saranno le vite umanee diritto d'ognun la scienza e il pane.Dormi, Caserio, entro la fredda terradonde ruggire udrai la final guerra,la gran battaglia contro gli oppressorila pugna tra sfruttati e sfruttatori.

Voi che la vita e l'avvenir fataleofriste su l'altar dell'idealeo falangi di morti sul lavoro,vittime de l'altrui ozio e dell'oro,martiri ignoti o sciera benedetta,già spunta il giorno della gran vendetta,de la giustizia già si leva ilsole;il popolo tiranni più non vuole.

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So stato a lavora' a Monte SicuroItalia, romanesco

Tematica: lavoro, economia, capitale

La- Re- La-So stato a lavorà a Montesicuro Re- La-se tu sapessi quanto ho guadagnato, Re- Mi7 Laci manca quattro pavele a uno scudo.

Non posso dì però quanto ho sudato,so mezzo morto me se schianta il coree l?anema me va pè conto suo.

Mannaggia all?ora quanno ci ho pensatod?annatte a laorà ma a quel disero,che p?arricchì ?n brigante so crepato.

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Son ciecoItalia, italiano

Tematica: socialisti

Re La7Son cieco e mi vedete Redevo chieder la caritàRe7 SolHo quattro figli, piangono, Re La7 Redel pane non ho da dar.

Ho quattro figli, piangono,del pane non ho da dar.

Noi anderemo a Romadavanti al papa e al reNoi grideremo ai potentiche la miseria c'è.Noi grideremo ai potentiche la miseria c'è.

E per le vie di Romala bandiera vogliamo alzar.Sventola la bandierail socialismo trionferàSventola la bandierail socialismo trionferà

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Son maritata giovaneItalia, italiano

Tematiche: lavoro, economia, capitale, emigrazione

Mi Si7Son maritata giovane, Mison maritata giovane, Lason maritata giovane, Mil?età di quindici anni, Si7l?età di quindici anni, Mil?età di quindici anni.

Mio marito è morto,è morto militar.

E son rimasta vedovacon due figli al cuor.

Uno lo tengo in braccioe l?altro per la man.

Uno si chiama Pietroe l?altro Franceschin.

Tutte le ore che passanomi sento di morir,

E devo andare in ?Merica,?Merica a lavorar.

?Merica, ?Merica, ?Merìca,?Merica a lavorar.

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SorgiamoItalia, italiano

Tematiche: anarchici, antifascisti

La Mi7Schiavo secolar pari a del selvaggio Lache alla fame ognor ti forza l'oppressor Mi7la sorte lieta sta nel tuo coraggio Lanon più mendicanti non più sfruttator

Mi7 La Il pingue fannullon non vuol capir ragion Mi7 La cavazza col sudor frutto del tuo lavor Mi7 La Morte ai ladron, non vogliam più padron Mi7 La perchè non han pietà dell'umanità

La Re Mi Sorgiam, sorgiam, sorgiamo! La Orsù lavorator, che spunta già l'albor Mi7 il dritto affermiamo all'esistenza

e dell'avvenir il sole splenderà La d'indipendenza! Se uniti noi sarem, da forti pugnerem Re la vile tirannia disperderem' corriamo ad espugnar' i troni e gli La7 [altar' Mi7 La pel grande ideal dell'anarchia!

Il politicante che promette ogn'oraè un vile menzogner mai sazio di poter'Leggi sopra leggi ei ti die' fin'orasol' per affamarti e farti massacrar'

Giura fede al re, non si cura di te spergiuro e mentitore uomo senza cuor' Ministri e senator', deputati e signor' crudeli son' con noi, del lor già son gli [eroi

Sorgiam, sorgiam, sorgiamo...

Popolo oppresso da quest'orda infameVano il tuo ciarlar impugna orsù l'acciarVittima sei sempre delle inique bramemistificator che ti dicon "malfattor"

Non devi più servir, non devi più soffrir

è questo l'ideal, lo scopo tuo final Per te sarà l'onor, la gioia, lo splendor se da oggi in poi combatterai con noi

Sorgiam, sorgiam, sorgiamo...

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Stornelli d'esilioPietro Gori (1904) - Italia, italiano

Tematica: emigrazione

La Mi7O profughi d'Italia a la ventura Lasi va senza rimpianti nè paura.

Nostra patria è il mondo interonostra legge è la libertàed un pensieroribelle in cor ci sta.

Dei miseri le turbe sollevandofummo d'ogni nazione messi al bando.

Nostra patria è il mondo interonostra legge è la libertàed un pensieroribelle in cor ci sta.

Dovunque uno sfruttato si ribellinoi troveremo schiere di fratelli.

Nostra patria è il mondo interonostra legge è la libertàed un pensieroribelle in cor ci sta.

Raminghi per le terre e per i mariper un'Idea lasciamo i nostri cari.

Nostra patria è il mondo interonostra legge è la libertàed un pensieroribelle in cor ci sta.

Passiam di plebi varie tra i doloride la nazione umana precursori.

Nostra patria è il mondo interonostra legge è la libertàed un pensieroribelle in cor ci sta.

Ma torneranno Italia i tuoi proscrittiad agitar la face dei diritti.

Nostra patria è il mondo interonostra legge è la libertàed un pensieroribelle in cor ci sta.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Trenta giorni di nave a vaporeItalia, piemontese

Tematica: emigrazione

RE LATrenta giorni di nave a vapore REfino in Merica ghe semo arivati, LAfino in Merica ghe semo arivati, REno abbiam trovato né paglia né fieno LAabbiam dormito sul nudo terreno REcome le bestie che va a riposà?LA REcome le bestie che va a riposà?

RE LA America allegra e bella

tutti ti chiamano RE l?America sorella!

Tutti ti chiamano LA l'America sorella

tralallallero lallallero RE lallallà REAndremo coi carri dei zingari LAandremo coi carri dei zingari

andremo coi carri dei zingari REin America io voglio andar.

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Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

Vittorio Emanuele figlio di un assassinoItalia, italiano

Tematica: anarchici

LaVittorio Emanuele Mi7figlio di un assassino.

Evviva Gaetano Bresci Lache ha ucciso Umberto Primo. Mi7 È questa la vendetta Lache gli anarchici san far.

È questa la vendettache gli anarchici san far.

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La prima guerra mondiale (1914-1918)

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La prima guerra mondiale (1914-1918)

Addio padre e madre addioItalia, italiano

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

Do Sol7Addio padre e madre addio, Doche per la guerra mi tocca di partir,Fa Doma che fu triste il mio destino, Sol7 Doche per l'Italia mi tocca morir.

Quando fui stato in terra austriacasubito l'ordine a me l'arrivò,si dà l'assalto la baionetta in canna,addirittura un macello diventò.

E fui ferito, ma una palla al petto,e i miei compagni li vedo a fuggired io per terra rimasi costrettomentre quel chiodo lo vedo a venir.

"Fermati o chiodo, che sto per morire,pensa a una moglie che piange per me",ma quell'infame col cuore crudelecol suo pugnale morire mi fé.

Sian maledetti quei giovani studentiche hanno studiato e la guerra voluto,hanno gettato l'Italia nel lutto,per cento anni dolor sentirà

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La prima guerra mondiale (1914-1918)

E anche al mi' maritoItalia, toscano

Tematiche: antimilitaristi/contro la guerra, socialisti

DoE anche al mi' marito tocca andare Re-a fa' barriera contro l'invasore, Sol7 Doma se va a fa' la guerra e po' ci more Sol7 Dorimango sola con quattro creature.

E avevano ragione i socialisti:ne more tanti e 'un semo ancora lesti;ma s'anco 'r prete dice che dovresti,a morì te 'un ci vai, 'un ci hanno cristi.

E a te, Cadorna, 'un mancan l'accidenti,ché a Caporetto n'hai ammazzati tanti;noi si patisce tutti questi piantie te, nato d'un cane, non li senti,

E 'un me ne 'mporta della tu' vittoria,perché ci sputo sopra alla bandiera;sputo sopra l'Italia tutta 'nterae vado 'n culo al re con la su' boria,

E quando si farà rivoluzioneti voglio ammazzà io, nato d'un cane,e a' generali figli di puttanegli voglio sparà a tutti cor cannone.

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La prima guerra mondiale (1914-1918)

Fuoco e mitragliatriciItalia, italiano

Tematiche: comunisti, antimilitaristi/contro la guerra

La-Non ne parliamo di questa guerra La7 che sarà lunga un'eternità; Re- La-per conquistare un palmo di terra Re- Mi7 La-quanti fratelli son morti di già!

Mi7 Fuoco e mitragliatrici, La- si sente il cannone che spara; Mi7 per conquistar la trincea: La- Savoia! - si va.

Trincea di raggi, maledizioni,quanti fratelli son morti lassù!Finirà dunque 'sta flagellazione?di questa guerra non se ne parli più.

O monte San Michele, bagnato di sangue italiano! Tentato più volte, ma invano Gorizia pigliar.

Da monte Nero a monte Cappucciofino all'altura di Doberdò,un reggimento più volte distrutto:alfine indietro nessuno tornò.

Fuoco e mitragliatrici, si sente il cannone che spara; per conquistar la trincea: Savoia! - si va.

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La prima guerra mondiale (1914-1918)

La mia morosa caraItalia, lombardo

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

La La mia morosa caraMi la fa la filanderaLa Mila vègn a cà la sera Lacol scossarín bagnàa Micol scossarín bagnàa Lacol scossarín bagnàa

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La prima guerra mondiale (1914-1918)

La tradotta che parte da NovaraItalia, italiano

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

LaLa tradotta che parte da Novara Mi7e va diretta al Montesanto, Lae va diretta al Montesanto, Mi7 Lail cimitero della gioventù.

Sulle montagne fa molto freddoed i miei piedi si son gelati,ed i miei piedi si son gelatie all'ospedale mi tocca andar.Appena giunto all'ospedale il professore mi ha visitato:O figlio mio, sei rovinato ed i tuoi piedi li dohhiam tagliar.

Ed i miei piedi mi hanno tagliato. due stampelle mi hanno dato, due stampelle mi hanno dato e a casa mia br mi han mandà.

Appena giunto a casa mia,fratelli e madre compiangentìe tra i singhiozzi e tra i lamenti:Ofiglio caro, tu sei rovinà.

Mi hanno assegnato una pensionedi una lira e cinquantotto,mi tocca fare il galeottoper potermi ben disfamar,

Ho girato tutti i paesie tutti quanti ne hanno compassione,ma quei vigliacchi di quei signorinemmeno un soldo lor mi hanno dà.

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La prima guerra mondiale (1914-1918)

O GoriziaItalia, italiano

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

Re- Sol- Re- Re7La mattina del cinque di agosto Sol- Do7 Fa La7si muovevano le truppe italiane Re7 La7 Re- Re7per Gorizia, le terre lontane Sol- La7 Re-e dolente ognun si partì.

Sotto l'acqua che cadeva a rovesciograndinavano le palle nemiche;su quei monti, colline e gran vallisi moriva dicendo così:

O Gorizia, tu sei maledettaper ogni cuore che sente coscienza;dolorosa ci fu la partenzae il ritorno per molti non fu

O vigliacchi che voi ve ne statecon le mogli sui letti di lana,schernitori di noi carne umana,questa guerra ci insegna a punir.

Voi chiamate il campo d'onorequesta terra di là dei confini;qui si muore gridando: assassini!maledetti sarete un dì.

Cara moglie, che tu non mi sentiraccomando ai compagni vicinidi tenermi da conto i bambini,che io muoio col suo nome nel cuor.

Traditori signori ufficialiche la guerra l'avete voluta,scannatori di carne venduta,e rovina della gioventù

O Gorizia, tu sei maledettaper ogni cuore che sente coscienza;dolorosa ci fu la partenzae il ritorno per molti non fu.

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La prima guerra mondiale (1914-1918)

Regazzine vi prego ascoltare1918, Italia, italiano

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

LaRegazzine vi prego ascoltare Mila mia storia con giusta ragìon, Laio la voglio davver raccontare, Mi Lache mi trovo nei grandi dolor.

Da quel dì dalla morte crudelefianco mio l'amor mi rapì,a pensar ch'ero tanto fedele,trovo pace né notte e né di.

Mi voleva per Pasqua sposarmima il destino non volle così:non avendo compiuto i vent 'anniche sul Piave innocente morì.

Mi ricordo dei cari suoi baciche mi dava stringendo al mio sen;mi diceva: sei bella, mi piaci,sulla terra sei nata per me.

Regazzine che fate l'amore,capirete quant'è il mio soffrir:non c'è al mondo più grande doloredi vedere l'amante a morir.

Son rimasta nel mondo smarrita,senza aver la mia gioia al sen;prego Dio che mi tolga la vitaper andare a viver con sé.

Così disse con voce tremante,per tre volte così replicò;chiuse gli occhi dolenti all'istantepoi in cielo con lui se ne andò.Chiuse gli occhi dolenti all'istantepoi in cielo con lui se ne andò.

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo(1918-1943)

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

A las barricadasValeriano Orobón Fernández (1933) - Spagna, spagnolo

Tematica: anarchici

Re-Negras tormentas agitan los aires,La7 Re- La7nubes oscuras nos impiden ver,Re-aunque nos espere el dolor y la muerte,La7 Re- La7 Re-contra el enemigo nos manda el deber. Fa Do El bien más preciado es la libertad. Re- La7 Hay que defenderla con fe y con valor.

Re- Alta la bandera revolucionaria La7 Re- que del triunfo sin cesar La7 nos lleva en pos. Re- Alta la bandera revolucionaria La7 Re-7 La7 que del triunfo sin cesar nos lleva Re- en pos.

¡En pie pueblo obrero, a la batalla! ¡Hay que derrocar a la reacción!

¡A las barricadas! ¡A las barricadas por el triunfo de la Confederación! ¡A las barricadas! ¡A las barricadas por el triunfo de la Confederación!

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Amore mio non piangereItalia, italiano

Tematica: lavoro, economia, capitale

Re Amore mio non piangere La7se me ne vado via Io lascio la risaia Reritorno a casa mia

Amore mio non piangerese me ne vò lontanoTi scriverò da casaper dirti che io t'amo

Non sarà più la capache sveglia la mattinaMa là nella casettami sveglia la mammina

Vedo laggiù tra gli alberila bianca mia casettaE vedo laggiù la mammache ansiosa lei m'aspetta

Mamma papà non piangerese sono consumataE' stata la risaiache mi ha rovinata

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

E la mi' mammaItalia, toscano

Tematica: sociali

LA- MI LA-E la mi' mamma la me lo diceva: MI LA-piglià marito e nun sarà ma'bene;RE- SOL DOandare a letto al lume della lunaLA- MIil piatto in grembio e il piede sulla LA- cuna.

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

E quando alfineItalia, italiano

Tematiche: anticlericali, comunisti

Re E quando alfine sarà la resa La7 Reandremo in chiesa andremo in chiesa e quando alfine sarà la resa La7 Reandremo in chiesa a pregar Lenin Re La7 Andremo in chiesa a pregar Lenin Re andremo in chiesa a pregar Lenin Re7 Sol andremo in chiesa a pregar Lenin Re con la camicia rossa La7 Re e 'l bottiglion del vin.

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Figli dell'officinaItalia, italiano

Tematiche: anarchici, antifascisti, socialisti

DoFigli dell'officina Re-o figli della terra, Sol La-Mi7già l'ora s'avvicinaLa- Re7 Fa Sol7della più giusta guerra,Dola guerra proletaria, Re-guerra senza frontiere, Sol La-Mi7innalzeremo al ventoLa- Re7 Fa Solbandiere rosse e nere,

Do Fa Do Avanti, siam ribelli, Fa fiori vendicator Do un mondo di fratelli Sol7 Do di pace e di lavor.

Dai monti e dalle valligiù giù scendiamo in fretta,con queste man dai callinoi la farem vendetta;

del popolo gli arditi,noi siamo i fior più puri,fiori non appassitidaI lezzo dei tuguri.

Avanti, siam ribelli...

Noi salutiam la morte,bella vendicatrice,noi schiuderem le portea un'era più felice;

ai morti ci stringiamoe senza impallidireper l'anarchia pugnamo;o vincere o morire,

Avanti, siam ribelli...

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Fra il '19 fra l'anno 20Italia, italiano

Tematiche: comunisti, sociali

Re Si- Re Si-Fra il diciannove fra l'anno ventiRe Si- Re LaGran cambiamenti gloriosi si danSol La Sol LaCon l'elezioni con le comunali Sol La ReScaccià i clericali l'agrario e il pipì

Re Si-Re Si- Via e via Re Si- Re La La borghesia l'agrario e il pipì Sol Re Via e via Sol La Re Fai i conti con Lenin

Affittuari rimasti e mezzadriÈ morto l'agrario e sta male il pipìFan compassione soltanto a vederliQuei poveri merli che in gabbia restan Via e via La borghesia...

Siam comunisti artisti e valentiIntelligenti e per lavorarPer minor ansa c'è qualce pipìMa poverino più forza non ha

Basta e basta Massacratori dell'umanità...

Maledizione la guerra e il cannoneLa munizione che USA vi dàO santo giusto verrà quell'oraChe chi non lavora non deve mangiar

Basta e basta Massacratori dell'umanità...

Le guardie regie figura più bruttaLa carne venduta che uccide ogni dìRubare ammazzare pipì e clericaliLe cose bestiali non è santità

Basta e basta La borghesia l'agrario e il pipì Basta e basta Fai i conti con Lenin

Dal '19 ormai giunti al '20dei gran cambiamenti si doveva far:bandiere rosse son tutti i comuni,ormai più nessuno strappar li potrà.Questo gran fascio vigliacco e imprudentemaltratta la gente che colpa non ha:le guardie regie, gli agrari e i borghesison tre corpi intesi per fà massacra.

Via e via...

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

La guardia rossaRaffaele Mario Offidani [Spartacus Picenus] - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Re Sol La7 Re Quel che si avanza è uno strano soldato Mi7 La7viene da Oriente e non monta destrier Re Solla man callosa ed il viso abbronzato Sol Re La7 Reè il più glorioso fra tutti i guerrier. La7 Sol Non ha pennacchi e galloni dorati Mi7 La7 ma sul berretto scolpiti e nel cor Re Mi7 La7 mostra un martello e una falce incrociati Mi7 La7 gli emblemi del lavor

viva il lavor.

Re Sol Re È la guardia rossa Sol La7 Re che marcia alla riscossa Si7 e scuote dalla fossa Mi- La7 Re la schiava umanità.

Giacque vilmente la plebe in catene sotto il tallone dei ricco padron dopo millenni di strazi e di pene l'asino alfine si cangia in leon.

Sbrana furente il succhion coronato spoglia il nababbo dell'or che rubò danna per fame al lavoro forzato chi mai non lavorò non lavorò.

È la guardia rossa...

Accorre sotto la rossa bandiera tutta la folla dei lavorator rimbomba il passo dell'immensa schiera sopra la tomba di un mondo che muor.

Tentano invano risorgere i morti tanto a che vale lottar col destin marciano al sole più ardenti e più forti le armate di Lenin viva Lenin.

È la guardia rossa...

Quando alla notte la plebe riposa nella campagna e nell'ampia città più non la turba la tema paurosa

del suo vampiro che la svenerà.

Ché sempre veglia devota e tremenda la guardia rossa alla sua libertà la tirannia cancrenosa ed orrenda più non trionferà trionferà.

Ché la guardia rossa già l'inchiodò alla fossa nell'epica riscossa dell'umanità.

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

La nostra società l'è la filandaItalia, lombardo

Tematica: lavoro, economia, capitale

LaLa nostra società l'è la filanda Miquaranta lazarón che me comanda

i gh'eva l'assistenta forastiera Lala manderemo in galera

LaGh'el diseremo, gh'el diseremo Mial direttór

che la 'sistenta la va di basso Laa fare l'amór

LaLa va di basso la va di basso Miin punta di piè ma per vedere ma per vedere Lase 'l direttor el gh'è

LaLa 'n voeur i sigari

la 'n voeur i soldi Mila 'n voeur i sigari e de fa 'l caffè

La 'n voeur i sigari

la 'n voeur i soldi Lala 'n voeur i sigari e de fa 'l caffèLaLa 'n voeur i sigari

la 'n voeur i soldi Mila 'n voeur i sigari e de fa 'l caffè

Mi LaBiondina carina non sei più per me.

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Lenin e StalinRaffaele Mario Offidani [Spartacus Picenus] - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, sociali

Re- La7Quasi un ventennio è passato Re-Da quando sorge quaggiù La7Un genio atteso e adorato Re-Come un novello GesùLa7 Re-Ed ogni oppresso cantavaLa7 Mi7 LaNon lagrimando già più

Re La7 Lenin la tua dottrina si diffonde e vola Re Lenin la tua parola è quella che consola

Il dolce sogno santo La7Della gran città del Sole Re-Che vagheggiava ogni cuoreMi7 LaTu realizzasti quaggiù

Sol La Lenin il più grand'uomo Re del mondo sei tu Sol Re E come il Sole La7 Re il tuo ideale non si spegne mai più

Piomba la belva fascistaSopra ogni gran civiltà L'umanità socialistaOr si accingeva a sbranarMa un uomo tutto d'acciaioAd aspettarlo era là

Stalin di Stalingrado la leggenda vola Stalin fermava il mostro la tua forza sola

Gloria sia a te in eternoSenza la tua grande vittoriaRitorna indietro la storiaDi due millenni o anche più

Stalin il degno erede del gran Lenin sei tu Due vostri pari sopra la terra non verranno mai più Sol- Re La7 Re

Stalin mai più

Sol- Re

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Mamma mia mi sun stufa1940, Italia, lombardo

Tematica: lavoro, economia, capitale

Re LaMamma mia mi sun stufa ReO de fa la filerina Lael cal e el poc a la matina Reel pruvin du volt al di.

Mamma mia mi sun stufatutt al di a fa andà l?aspavoglio andare in bergamascain bergamasca a lavorar.

El mestè de la filandal?è el mestè degli assassinipoverette quelle figlie che son dentro a lavorar.

Siam trattati come cani,come cani alla catena,non è questa la manierao di farci lavorar.

Tutt me disen che sun gialdal?è ?l culur della filandaquando poi sarò in campagnamiei colo ritorneran.

Tutt me disen che sun neral?è ?l culur della candelail mio amor me lo dicevade fa no ?stu brut mestè.

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Mano alla bombaItalia, italiano

Tematica: anarchici

ReSu mano alla bomba che scoppi mitraglia La7 ReDisponi i petardi e impugna le Star

Si propaga l'idea rivoluzionaria La7 ReLa gran libertaria che i ceppi spezzò

Presto anarchici accorriamo La7 Re A pugnar per la vittoria od il morire

Con petrolio e dinamite La7 Ogni classe ed il governo Re La7 Re a disfar e debellar

à ora che spenta sia la dittaturaVergogna e tortura del mondo civilNon più militari ne classi borgheseSu fuoco alle chiese e abbasso il poter

Presto anarchici...

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Ningú no compren ningúSpagna, catalano

Tematica: antifascisti

La- MI7 La-Ningú no compren ningú MI7peró nosaltres som nosaltres La-i sabem alló que és bó: Re-Sentir el sol damunt la cara, La-i estimar-se de debó, MI7 i trobar-se viu encara, La- MI7 La-i cantar sense cap dò.

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Povre filandereItalia, lombardo

Tematica: lavoro, economia, capitale

DoPovre filandere Sol7non gh'avrì mai ben

dormerì 'n de paja Docreperì nel fen

dormerì 'n de pajacreperì nel fenpovre filanderenon gh'avrì mai ben

Al suna la campanelagh'è né ciar né scürpovre filanderepichi 'l co nel mür

al suna la campanelagh'è né ciar né scürpovre filanderepichi 'l co nel mür

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Quattro signoriItalia, italiano

Tematiche: comunisti, sociali

Re7 SolQuattro signori a Parigi vanno La- Re7 Sola commerciare e a dividere il bottino; Re7 Solla guerra han fatto, altro più non sanno, Mi- La7 Re7e la vittoria vuol la pace-inganno.

Sol Il tribunale han confezionato Re7di giudicare la pace imputata Sole la giustizia han dimenticato: Re7 Solhan troppa fame, han voglia di rubar,

Finito giugno, pace non è fattain sette mesi e più di discussione;fan fallimento, tutto il mondo scatta,gambe per aria par che debba andar,

Evviva dunque la rivoluzione,la "borghesia più non regnerà ,il bolscevismo sta per trionfare:o dunque, o popolo, unito sta!

La dittatura del proletariato,dopo la Russia, avremo in tutto il mondo;viva il Soviet, Lenin glorificatoin un gran simbolo di civiltà !

Evviva dunque la rivoluzione...

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Se arriverà LeninItalia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

ReSe arriverà Lenin La7faremo una gran festa:

andremo dai signori, Regli taglierem la testa

Re A oilì oilì oilà La7 e la lega la crescerà

E noialtri socialisti, Re e noialtri socialisti

A oilì oilì olià e la lega la crescerà E noialtri socialisti vogliamo la libertà

Le guardie regie in pentolale fanno il brodo giallo,carabinieri in umidoe arrosto il maresciallo.

Oilà oilà e la lega la crescerà ...

State attente vedovelle,che g'han firmà la pace,ghe vegnarà a ca' i zuven,ve basarà 'e calate.

Oilà oilà e la lega la crescerà ...

E se verrà Leninfaremo una gran festa:andremo dai signori,gli taglierem la testa.

Oilà oilà e la lega la crescerà ...

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Sento il fischio del vaporeItalia, italiano

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

DoSento il fischio del vapore, Sol7 Dol'è il mio amore che 'l va via,Sento il fischio del vapore,l'è il mio amore che 'l va via,

Do e l'è partito per l'Albania, Sol7 Do chissà quando ritornerà! e l'è partito per l'Albania, chissà quando ritornerà!

Ritornerà sta primaveracon la spada insanguinata;Ritornerà sta primaveracon la spada insanguinata; e se mi trova già maritata, oh che pena, oh che dolor!

Oh che pena, oh che dolore,che brutta bestia è mai l'amore!Oh che pena, oh che dolore,che brutta bestia è mai l'amore! Starò piuttosto senza mangiare, ma l'amore lo voglio far.

Lo voglio far mattina e serafinchè vien la primavera;Lo voglio far mattina e serafinchè vien la primavera; la primavera è ritornata, ma il amore m'ha abbandonà.

Mi hanno rinchiuso in un conventoe mi han tagliato i miei capelli;Mi hanno rinchiuso in un conventoe mi han tagliato i miei capelli; ed eran biondi e ricci e belli, m'han tagliato le mie beltà

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Su comunisti della capitaleItalia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti, antimilitaristi/contro la guerra

Re La7Su, comunisti della capitale, Reè giunto alfine il dì della riscossa, Re7 La7quando alzeremo sopra al Quirinale Rebandiera rossa.

Questa città ribelle e mai domatadalle rovine e dai bombardamenti;la guardia rossa suona l'adunata:tutti presenti.

Vent'anni e più di tirannia fascista,col carcere, il confino ed il bastone,non hanno menomato al comunistala convinzione.

La convinzione di una nuova erache al mondo porterà la redenzionee porta scritto sulla sua bandiera:rivoluzione.

E se la polizia 'n ce lascia pèrde,e se la polizia 'n ce lascia in pace,risponderemo sulle barricatepiombo con piombo.

E se cadremo in un fulgor di gloria,schiacciando borghesia e capitalismo,neI sangue sorgerà la nuova storiadel comunismo.

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Sventola bandiera rossaRaffaele Mario Offidani [Spartacus Picenus] - Italia, italiano

Tematica: comunisti

ReT'amo, con tutto il cuore La7o mia bellissima rossa bandieratu sei il vero amoredel derelitto che sospira e speraquando morrò, ti baceròcome si bacia l'amante sincera

Si Io ti vedrò lassù Mi- Si7 Mi- sulle rovine di un mondo che fu Sol Re Bandiera rossa sventolare ognor' La7 Re sul tuo gran popolo in rivolta

E' vano ogni tormentoper ogni comunista assassinatosorgono nuovi a centoribelli dal terreno insanguinatoe l'oppressor, preda al terrorla nostra forza l'ha ormai schiaccato Io ti vedrò...

La vile guardia biancache i comunisti mette alla torturaorsù, compagni avantidella sbirraglia non abbiam paura.La libertà, trionferàla nostra meta è ormai sicura

Io ti vedrò... La ReBandiera rossa sventolerai lassù!

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Union MaidWoody Guthrie (1940) - Stati Uniti d'America, inglese

Tematiche: lavoro, economia, capitale, femminili

DoThere once was a union maid, Fa Doshe never was afraid Fa DoOf goons and ginks and company finks Fa Soland the deputy sheriffs who made the raid.

She went to the union hall when a meeting it was called,And when the Legion boys come 'roundShe always stood her ground.

FaOh, you can't scare me, DoI'm sticking to the union, SolI'm sticking to the union, DoI'm sticking to the union.

Oh, you can't scare me, I'm sticking to the union,I'm sticking to the union 'til the day I die.

This union maid was wise to the tricks of company spies,She couldn't be fooled by a company stool, she'd always organize the guys.She always got her way when she struck for better pay.She'd show her card to the National GuardAnd this is what she'd say

You gals who want to be free, just take a tip from me:get you a man who's a union man and join the ladies' auxiliary.Married life ain't hard when you got a union card,A union man has a happy life when he's got a union wife.

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Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

Viva LeninRaffaele Mario Offidani [Spartacus Picenus] - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale, contro le forze dell'ordine

La Fa#- Si-Fuggite o schiavi la malinconia Re Mi LaPerché incomincia la felicità Do#7 Fa#-Sullo sfacelo della borghesiaSi7 Mi7Nasce l'aurora della libertà

La Si- Mi La Si la bandiera di Lenin s'innalzerà Si- Mi E nella terra e nel cielo Si- Mi La La legge di Lenin trionferà

L'imboscato guerrier nazionalistaInnaffia i suoi tartufi col BordeauxIl povero soldato trinceristaSon tanti mesi che non si sfamò

Si grida il soldato si Lenin verrà E i vili pescicani Colpisce con la spada del destin

La pallida figliola della viaSui marciapiedi il corpo trascinòLa vile e lussuriosa borghesiaPer un tozzo di pane la comprò

Si geme l'afflitta si verrà Lenin Che mi darà il mio pane E punirà l'infamia del destin

Nei pressi della lurida galeraIl figlio dell'ergastolano vaE al soffio della rossa primaveraImplora che gli renda il suo papà

Si grida il bambino si viva Lenin Perché Lenin soltanto Ritorna l'innocente al suo piccin

Venite libertari e socialistiLe turbe degli oppressi a liberarIl santo gonfalone dei comunistiSventoli vittorioso in ogni mar

Si grida la folla si Lenin verrà Viva Lenin ch'è amore Ch'è faro do giustizia e libertà

Si la bandiera di Lenin s'innalzerà Nella terra e nel cielo La legge di Lenin trionferà

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo(1943-1945)

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Addio Bologna bellaAlberto Marzoli - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

LaAddio Bologna bella, Mi7o dolce terra pia,

per una vil menzogna Lai partigiani van via.

Mi7 Vanno sulle montagne La con la speranza sul cuor

E tu che ci discaccicon una vil menzogna,repubblica fascista,un dì ne avrai vergogna

Il partigiano errante ha la sua fede nel cuor.

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Bella ciaoItalia, italiano

Tematica: antifascisti

La-Stamattina mi sono alzato

o bella ciao bella ciao La7bella ciao ciao ciao Re- La-stamattina mi sono alzato Mi7 La-e ci ho trovato l'invasor.

O partigiano, portami viao bella ciao bella ciaobella ciao ciao ciaoo partigiano, portami viache mi sento di morir.

E se muoio da partigianoo bella ciao bella ciaobella ciao ciao ciaoe se muoio da partigianotu mi devi seppellir.

Seppellire lassù in montagnao bella ciao bella ciaobella ciao ciao ciaoseppellire lassù in montagnasotto l"ombra di un bel fior.

E le genti che passerannoo bella ciao bella ciaobella ciao ciao ciaoe le genti che passerannoe diranno: o che bel fior!.

E" questo il fiore del partigianoo bella ciao bella ciaobella ciao ciao ciaoè questo il fiore del partigianomorto per la libertà

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Brigata partigianaItalia, italiano

Tematica: antifascisti

LA MIMentre il popolo languiva LAtriste e stanco nel dolor RE LAcon le armi si partiva MI LAper la PAtria e per l'onor RE LAcon le armi si partiva MI LAper la Patria e per l'onor

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Col parabello in spallaItalia, italiano

Tematica: antifascisti

FaCol parabello in spalla

caricato a palla

sempre bene armato Do7paura non ho

quando avrò vinto Faquando avrò vinto

col parabello in spalla

caricato a palla

sempre bene armato Do7paura non ho

quando avrò vinto Faritornerò.

E allora il capobandagiunta la pattugliami vuol salutaree poi mi dissee poi mi disse

e allora il capobandagiunta la pattugliami strinse la manoe poi mi disse«I fascisti son là».

E a colpi disperatimezzi massacratidalle bombe scippei fascisti sparivanogridando «Ribelli»gridando «Ribelli»

e a colpi disperatimezzi massacratidalle bombe scippei fascisti sparivanogridando «Ribelliabbiale pietà!»

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Con la guerrigliaItalia, italiano

Tematica: antifascisti

La MiE noi farem del mondo un baluardo LaSapremo rider e disprezzar la vita Si-Per noi risorgerà la nuova ItaliaMi7 La7Con la guerriglia La7 Re Si-Per noi risorgerà la nuova ItaliaMi7 LaCon la guerriglia Per tutte le vittime nostre invendicatePer liberar l'oppressa nostra genteRitorna sempre invitto nella lottaIl patriotaRitorna sempre invitto nella lottaIl patriota

Il nostro grido è libertà o morteSull'aspro monte ci siam fatti lupiAl piano scenderem per la battagliaPer la vittoria Al piano scenderem per la battagliaPer la vittoria

Famelici di pace e di giustiziaAnnienterem il fascismo ed i tiranniRossi di sangue e carichi di gloriaNel fior degli anniRossi di sangue e carichi di gloriaNel fior degli anni

Ai nostri morti scaverem la fossaSulle rupestri cime sarà postaPer noi risorgerà la nuova ItaliaCon la guerrigliaPer noi risorgerà la nuova ItaliaCon la guerriglia

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Dai monti di SarzanaItalia, italiano

Tematiche: anarchici, antifascisti

Sol Momenti di dolore, Do Regiornate di passione, Solti scrivo cara mamma, La7 Redomani c'è l'azione Sole la brigata nera, La Re7noi la farem morire.

SolDai monti di Sarzana Reun dì discenderemo

all'erta partigiani Soldel battaglion Lucetti.

Il battaglion Lucetti Doson libertari e nulla più Solcoraggio e sempre avanti Do Re Solla morte e nulla più.Do- SolCoraggio e sempre avanti Do Re Solla morte e nulla più.

Bombardano i cannonidai monti sarzanesiall'erta partigianidel battaglion Lucettipiù forte sarà il gridoche salirà lassùfedeli a Pietro Gorinoi scenderemo giù.Fedeli a Pietro Gorinoi scenderemo giù.

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Dalle belle cittàCarlo Pastorino, Emilio Casalini - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, antimilitaristi/contro la guerra

La- Dalle belle città date al nemico Re- La-fuggimmo un dì su per l'aride montagne, Mi7 La-cercando libertà tra rupe e rupe,Si7 Mi7contro la schiavitù del suol tradito. La-Lasciammo case, scuole ed officine, Re- La-mutammo in caserme le vecchie cascine, Re- La-armammo le mani di bombe e mitraglia, Si7 Mi7temprammo i muscoli ed i cuori inbattaglia.

La Siamo i ribelli della montagna, Mi7 viviam di stenti e di patimenti, La ma quella fede che ci accompagna Mi7 La sarà la legge dell'avvenir Mi7 La ma quella fede che ci accompagna Mi7 Re sarà la legge dell'avvenir.

Di giustizia è la nostra disciplina,libertà è l'idea che ci avvicina,rosso sangue è il color della bandierapartigian della folta e ardente schiera.

Sulle strade dal nemico assediatelasciammo talvolta le carni straziate.sentimmo l'ardor per la grande riscossa,sentimmo l'amor per la patria nostra.

Siamo i ribelli della montagna...

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Dopo tre giorni di strada asfaltataItalia, italiano

Tematica: antifascisti

Re LaDopo tre giorni di strada asfaltata:

La7 Redopo tre giorni di lungo cammino,

Sol La Rel'ardita banda di Mario Gordini

La7 Reraggiunse il fronte per fare il suo dover.

Nei bei paesi della Romagna

or mi mamma con ansia mi aspetta,

ma i nostri morti che gridan vendetta

nostro dovere è andarli a vendicar.

Abbiam la fiamma che brucia nel petto

e per le pene il sangue ribelle,

e dei fascisti vogliamo la pelle

perchè già troppo c'han fatto soffrir!

Farem la pelle a quel boia di Hitler

e a quel vigliacco di Mussolini

perchè per colpa di quegli assassini

già troppa gente ha dovuto morir.

Voi tedeschi che siete i più forti

venite avanti se avete il coraggio:

se per l'inglese è vietato il passaggio

noi partigiani fermarvi saprem!

Se per l'inglese è vietato il passaggio

noi partigiani fermarvi saprem!

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

E' festa d'aprileFranco Antonicelli (1948) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti, sociali

La E' già da qualche tempo Mi7che i nostri fascisti

si fan vedere poco Lae sempre più tristi,7hanno capito forse, Mi7se non son proprio tonti,che sta arrivare Lala resa dei conti.

Re Forza che è giunta l'ora, La7 infuria la battaglia

per conquistare la pace, Re per liberare l'Italia;

scendiamo giù dai monti La7 a colpi di fucile;

evviva i partigiani! Re è festa d'Aprile.

Nera camicia nera,che noi abbiam lavata,non sei di marca buona,ti sei ritirata;si sa, la moda cambiaquasi ogni mese,ora per il fascistas'addice il borghese.

Forza che è giunta l'ora...

Quando un repubblichinoomaggia un germanoalza il braccio destroal saluto romano.ma se per caso incontranoi altri partigianiper salutare alzaentrambe le mani.

Forza che è giunta l'ora... In queste settimane,miei cari tedeschi,maturano le nespole

persino sui peschi;l'amato Duce e il Fuhrerci davano per mortima noi partigianisiam sempre risorti.

Forza che è giunta l'ora...

Ma è già da qualche tempoche i nostri fascistisi fan vedere spesso,e non certo tristi;forse non han capito,e sono proprio tonti,che sta per arrivarela resa dei conti.

Forza che è giunta l'ora...

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Fischia il ventoFelice Cascione - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

La- Mi7Fischia il vento e infuria la bufera, La-scarpe rotte e pur bisogna andar Re- La-a conquistare la rossa primaveraRe- La- Mi7 La-dove sorge il sol dell'avvenir.

A conquistare...

Ogni contrada è patria del ribelle,ogni donna a lui dona un sospir,nella notte lo guidano le stelle,forte il cuor e il braccio nel colpir.Nella notte...

Se ci coglie la crudele morte,dura vendetta verrà dal partigian;ormai sicura è già la dura sortedel fascista vile e traditor.Ormai sicura...

Cessa il vento, calma è la bufera,torna a casa il fiero partigian,sventolando la rossa sua bandiera;vittoriosi, al fin liberi siam!Sventolando...

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

I partigiani di CastellinoItalia, italiano

Tematica: antifascisti

Re Al comando di Granzino, La7dalle Langhe noi veniam Repartigiani di CastellinoMi7 La7che la patria difendiam.

ReBarbe lunghe e scarpe rotte La7un fucile nella manLa7 Renoi pugnamo sempre giorno e notte La7 Ree l'onor ti vendichiam.

La Quando il cammin si fa più duro Mi7 La noi resistiam e non ci arrestiam quando il ciel si fa più scuro Mi7 La7 allora noi cantiam!

Re Tra boschi e macchie nelle tane Mi- come lupi noi viviam

aspra guerriglia Re che da giorni e da mesi conduciam! La nostra fede Mi- sarà quella che sui vili vincerà Sol Re c'è una voce che dirà: La «Viva i baldi, viva i veci Re partigian di Castellin!»

C'è una voce che dirà: «Viva i baldi, viva i veci partigian di Castellin!»

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Il bersagliere ha cento penne [Il partigiano]Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

Sol Re7 Sol Il bersagliere ha cento penne Re7e l'alpino ne ha una sola, Solil partigiano ne ha nessuna Re Sole sta sui monti a guerreggiar.il partigiano ne ha nessuna e sta sui monti a guerreggiar.

Là sui monti vien giù la neve,la bufera dell'inverno,ma se venisse anche l'infernoil partigiano riman lassù.

Quando viene la notte scuratutti dormono alla pieve,ma camminando sopra la neveil partigiano scende in azion.

Quando poi ferito cadenon piangetelo dentro al cuore,perchè se libero un uomo muoreche cosa importa di morir.

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

La badoglieideItalia, italiano

Tematiche: antifascisti, satirici

ReO Badoglio, o Pietro Badoglio La7ingrassato dal Fascio Littorio,

col tuo degno compare Vittorio Reci hai già rotto abbastanza i coglion.

T' l'as mai dit parei,t' l'as mail dit parei,t' l'as mai dit, t' l'as mai fait,t' l'as mai dit parei,t' l'as mai dilu: sì sìt' l'as falu: no notutto questo salvarti non può.

Ti ricordi quand'eri fascistae facevi il saluto romanoed al Duce stringevi la mano?sei davvero un gran porcaccion.

Ti ricordi l'impresa d'Etiopiae il ducato di Addis Abeba?meritavi di prendere l'amebaed invece facevi i milion.

Ti ricordi la guerra di Franciache l'Italia copriva d'infamia?ma tu intanto prendevi la manciae col Duce facevi ispezion.

Ti ricordi la guerra di Greciae i soldati mandati al macello,e tu allora per farti più bellorassegnavi le tue dimission?

A Grazzano giocavi alle boccementre in Russia crepavan gli alpini,ma che importa ci sono i quattrinie si aspetta la grande occasion.

L'occasione è arrivataè arrivata alla fine di luglioed allor, per domare il subbuglio,ti mettevi a fare il dittator.

Gli squadristi li hai richiamati,gli antifascisti li hai messi in galera,la camicia non era più nerama il fascismo restava il padron.

Era tuo quell'Adami Rossiche a Torino sparava ai borghesi;se durava ancora due mesitutti quanti facevi ammazzar.

Mentre tu sull'amor di Petaccit'affannavi a dar fiato alle trombe,

sull'Italia calavan le bombee Vittorio calava i calzon.

I calzoni li hai calatianche tu nello stesso momento,ti credevi di fare un portentoed invece facevi pietà .

Ti ricordi la fuga ingloriosacon il re, verso terre sicure?Siete proprio due sporche figuremeritate la fucilazion.

Noi crepiamo sui monti d'Italiamentre voi ve ne state tranquilli,ma non crederci tanto imbecillidi lasciarci di nuovo fregar.

No, per quante moine facciatestate certi, più non vi vogliamo,dillo pure a quel gran ciarlatanoche sul trono vorrebbe restar.

Se Benito ci ha rotto le taschetu, Badoglio, ci hai rotto i coglioni;pei fascisti e pei vecchi cialtroniin Italia più posto non c'è.

T' l'as mai dit parei,...

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

La Brigata GaribaldiItalia, italiano

Tematica: antifascisti

ReFate largo che passa La7La Brigata Garibaldi

La più bella la più forte ReLa più forte che ci sia

Fate largo quando passa SolIl nemico fugge allor ReSiam fieri siam forti La7 RePer cacciare l'invasor Re Abbiam la giovinezza in cor La7 Simbolo di vittoria

Marciamo sempre forte Re E siamo pieni di gloria

La stella rossa in fronte La libertà portiamo Ai popolo oppressi La libertà noi porterem

Fate largo che passaLa Brigata GaribaldiLa più bella la più forteLa più ardita che ci siaFate largo quando passaIl nemico fugge allorSiam fieri siam fortiPer cacciare l'invasor

Col mitra e col fucile Siam pronti per scattare Ai trditori fascisti Gliela la faremo pagare Con la mitraglia fissa E con le bombe a mano Ai traditor e ai fascisti Gliela farem pagar Noi lottiam per l'Italia Per il popolo ideale Per il popolo italiano Noi sempre lotterem

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Lassù sulle colline del PiemonteItalia, italiano

Tematica: antifascisti

LaLassù sulle colline del Piemonte Mi Laci stanno i partigiani a guerreggiar

guardando la pianura all'orizzonte Mi Laaspettano il momento di calar,Re Lama un dì pure tu laggiù ritorneraiMi Lala mamma e la bella abbraccerai,Re Lama un dì pure tu laggiù ritorneraiMi Lala mamma e la bella bacerai.

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Le tre bandiereItalia, italiano

Tematiche: comunisti, socialisti

ReBandiera nera la vogliamo: No!

Bandiera nera la vogliamo: No! Sol RePerchè l'è il simbolo della galera La7 ReBandiera nera la vogliamo: No!

Perchè l'è il simbolo della galera

Bandiera nera la vogliamo: No!

Bandiera bianca la vogliamo: No! Bandiera bianca la vogliamo: No! Perchè l'è il simbolo dell'ignoranza Bandiera bianca la vogliamo: No!

Perchè l'è il simbolo dell'ignoranza Bandiera bianca la vogliamo: No!

Bandiera rossa la vogliamo: Si! Bandiera rossa la vogliamo: Si! Perchè l'è il simbolo della riscossa Bandiera rossa la vogliamo: Si!

Perchè l'è il simbolo della riscossa Bandiera rossa la vogliamo: Si!

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L'esercito rosso verràRaffaele Mario Offidani [Spartacus Picenus] - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

Re-Sangue ed orror

Fame e terror La7Regnano sopra le campagne e le città

L'umanità

In altre età Re-Mai non conobbe sì feroci iniquità Fa DoCosì il fascismo maledetto e scellerato La7Ha rovinato Re-L'umanità Sol- La7Dal cuore affranto di dolore di chi Re-sussiste ancor Sol- La7 ReSi leva un grido di speranza e di passion

La7 Re L'esercito rosso verrà La7 Re Ci porterà la libertà La7 Re L'esercito rosso è in cammin Mi7 La Verrà Stalin verrà Stalin Re Fa#- Si- Si vieni o glorioso Stalin Sol Re Mi La7 E impicca il fascista assassin Re La Vederlo impiccar Re La Qual voluttà Re La7 Re- Che importa poi morir

Verrà Stalin Il gran StalinPer giustiziare chi gli innocenti torturòIncatenò E trucidòE la terra in mar di sangue tramutòOr tutti i morti in coro chiedono vendettaUna vendetta Senza pietà Nessun fascista sfugge al giusto suo destinoL'inesorabile giustizia di Stalin

L'esercito rosso verrà Ci porterà la libertà L'esercito rosso è in cammin

Verrà Stalin verrà Stalin Si vieni o glorioso Stalin E impicca il fascista assassin Vederlo impiccar Qual voluttà Che importa poi morir

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Marciar MarciarItalia, italiano

Tematica: antifascisti

Fa E sotto il sole ardente Do7col passo accelerato

cammina il partigiano Facol zaino affardellato Sibcammina il partigiano

che stanco ormai si sente Facammina allegramente Do Facon gioia e con ardor.

Marciar marciar, Do7 marciar gli batte il cuore

s'accende la fiamma, Fa la fiamma dell'amore

s'accende la fiamma, Sib la fiamma dell'amore Fa Do quando vede un partigian passar

Fanon c'è tenente, ne' capitano, Done' colonnello, ne' generale:

questa è la marcia,

dell'ideal, dell'ideal... Faun partigiano vorrei sposar!

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Noi siamo la classe operaiaItalia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

ReNoi siamo la classe operaia La7che suda, che soffre e lavora;

smettiam di soffrire ch'è l'ora, Sol Refiniam di soffrire ch'è l'ora.

O ladri del nostro sudore, La7l'Italia farem comunista, Sol Rescacciam la canaglia fascista, Sol La7 Resorgiamo, che giunta e la fin, Sol La7 Resorgiamo, che giunta è la fin.

La falce e il martello e l'emblema:non più vagabondi e signori,il pane ha sol chi lavora,il pane ha sol chi lavora.

Giustizia, Eguaglianza vogliamo,al mondo sìam tutti fratelli,noi siamo le schiere ribelli,sorgiamo, che giunta e la fin,sorgiamo, che giunta e la fin.

Già trema la classe borghese,già sporca, già lorda dì sangue;si sveglia il popol che langue,si sveglia il popol che langue.

O ladri del nostro sudore,l'italia farem comunista,scacciam la canaglia fascista,sorgìamo, che giunta è la fin,sorgiamo, che giunta è la fin

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Noi vogliam Dio1945, Italia, italiano

Tematiche: anticlericali, comunisti

Do Re-Sol DoNoi vogliam Dio in camicia rossa Fa Re7 Sol Sol7e la madonna col mitra in man Do Re-Sol Doe San Giuseppe in motocicletta Sol Re7 Sola far la staffetta da partigian

Do La7 Re- Lo benedici o Stalin Sol7 Do al grido di Lenin La7 Re- vogliam Togliatti che nostro padre Do Re7 Sol Luigi Longo che nostro re Fa Do vogliam Pajetta per far la legge Sol Do per la la difesa ai lavorator

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

O Germania che sei la più forteItalia, italiano

Tematica: antifascisti

Do Sol7O Germania che sei la più forte Dofatti avanti se ci hai del coraggio Fa Dose la repubblica ti lascia il passaggio Sol7 Donoi partigiani fermarti saprem.

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Pietà l'è mortaNuto Revelli - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

Do Sol DoLassù sulle montagne bandiera nera: Fa Sol Doè morto un partigiano nel far la guerra. Fa Sol DoE' morto un partigiano nel far la guerra,un altro italiano va sotto terra.

Laggiù sotto terra trova un alpino,caduto nella Russia con il Cervino.caduto nella Russia con il Cervino.

Ma prima di morire ha ancor pregato:che Dio maledica quell'alleato!che Dio maledica quell'alleato!

Che Dio maledica chi ci ha traditolasciandoci sul Don e poi è fuggito.lasciandoci sul Don e poi è fuggito.

Tedeschi traditori, l'alpino è mortoma un altro combattente oggi è risorto.ma un altro combattente oggi è risorto.

Combatte il partigiano la sua battaglia:Tedeschi e fascisti, fuori d'Italia!

Tedeschi e fascisti, fuori d'Italia!Gridiamo a tutta forza: Pietà l'è morta!

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Quei briganti neriItalia, italiano

Tematiche: antifascisti, carcere/confino

Do Sol7E quei briganti neri mi hanno arrestato, DoIn una cella scura mi han portato. Sol7 Mamma, non devi piangere per la mia triste Do[sorte: Sol7 DoPiuttosto di parlare vado alla morte.

E quando mi han portato alla tortura,Legandomi le mani alla catena:Tirate pure forte le mani alla catena,Piuttosto che parlare torno in galera.

E quando mi portarono al tribunaleDicendo se conosco il mio pugnale:Sì sì che lo conosco, ha il manico[rotondo,Nel cuore dei fascisti lo cacciai a fondo.

E quando l'esecuzione fu preparata,Fucile e mitraglie eran puntati,Non si sentiva i colpi, i colpi di[mitraglia,Ma si sentiva un grido: Viva l'Italia!

Non si sentiva i colpi della fucilazione,Ma si sentiva un grido: Rivoluzione!

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Se non ci ammazza i crucchiItalia, italiano

Tematica: antifascisti

Do Sol7 Se non ci ammazza i crucchi, Do Se non ci ammazza i bricchi, Sol7 I bricchi ed i crepacci Do E il vento di Marenca, Se non ci ammazza i crucchi, Se non ci ammazza i bricchi, Quando saremo vecchi Ne avrem da raccontar

Quando saremo vecchi Ne avrem da raccontar Se non ci ammazza i crucchi...

Do Sol7 DoLa mia mamma la mi diceva Sol7Non andare sulle montagne DoMangerai sol polenta e castagne Sol7 DoTi verrà l'aciditàMangerai sol polenta e castagneTi verrà l'acidità

La mia morosa la mi dicevaNon andare con i ribelliNon avrai più i miei lunghi capelliSul cuscino a riposarNon avrai più i miei lunghi capellìsul cuscino a riposar

Se non ci ammazza i crucchi...

Questa notte mi sono insognatoCh'ero sceso giù ibn città,C'era mia mamma vestita di rossoChe ballava col mio papàC'era mia mamma vestita di rossoChe ballava col mio papà

C'era i tedeschi buttati in ginocchioChe chiamavano pietàC'era i tedeschi buttati in ginocchioChe chiamavano pietà

C'era i fascisti vestiti da preteChe scappavan di qua e di làC'era i fascisti vestiti da preteChe scappavan di qua e di là

Se non ci ammazza i crucchi...

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Senti le rane che cantanoItalia, italiano

Tematica: antifascisti

LASenti le rane che cantano MIche gusto che piacere

lasciare la risaia LAtornare al mio paese MIlasciare la risaia LAtornare al mio paese

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La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

Un giorno Mussolini andò al balconeFranco Antonicelli - Italia, romanesco

Tematica: antifascisti

La Mi7Un giorno Mussolini andò al balcone LAe disse che facessero attenzione, Mi7che aveva ricevuto li dispacci, Lache je mannava i baci la Petacci.

Mi7 La E poi disse "Ho un modo novo Mi7 La perchè er gallo faccia l'ovo! Mi7 Vittoria o fuga, La dovete adoperà er bagnasciuga"

Er re se vorse allora a la rigginae disse "Seti un po', montenegrina,qui si nun se combina n'antra legafinisce tutti quanto che ce frega!"

Je rispose la riggina: "Caro re, perdirindina, lo sai che vojo, che je lo metti in culo co' Badojo".

Se venne allora ar granne guazzabujoche fu chiamato "er venticinque lujo".Er duce fu portato all'ospedalema er re nun vole che je fanno male.

J'hanno tolto lo stipendio ma poi tutto quell'incendio a poco a poco l'hanno smorzato sotto ar coprifuoco

E s'arivenne allora ar tira e molla,c'erano i pezzi, ma nun c'era colla.E li fascisti se so' convertiti,e l'itajani fecero li partiti.

Ma poi vennero i tedeschi, tutti quanti stamo freschi. Ma la Nazione ci ha er Comitato de Liberazione

Er re e l'è squajata ar primo sole,ce vole la repubblica, ce vole.e chi la vole farsa e chi la vera,nessuno vole più camicia nera!

Nun importa si è lontano er sordato americano quello che 'mporta ce de priggione ce apreno la porta!

E quando sorte chi 'n priggione è stato

l'hai da vedé che razza de bbucato!Chi ha fatto er male ce l'ha da pagà,chi ha fatto er bene lo po' continuà.

Rifaremo, sacramento, er governo e 'r parlamento. Rivoluzione! N'ammazza più er cervello che 'r bastone!

Ragazzi, sotto che c'è la battajae maledite, donne, chi se squaja!E chi annerà pe' mare e chi pe' monte,chi more ha da morì la palla 'n fronte.

Quando soneno l'appello ogni ono è mi fratello. Chi more spera

che n'antro j'arricoje la bandiera

E la bandiera è bianca, verde e rossama er fascio sta seporto nella fossae su ce starà scritta quella datache tutt'Itaja avremo liberata.

Libertà nun mette fiore si sei nato servitore. Risorgimento, te faccelo sbocciare cor tuo vento!

Asciughete quell'occhi, mamma mia,ché doppo er pianto viene l'allegria.Io ci ho i capelli neri e tu l'hai bianchi,te vojo fà contenta finché campi.

E me vò' sposà 'na Tizia ch'è la fija de Giustizia e dall'amore ce nascheno du' fiji: fede ed onore.

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Anche per quest'annoItalia, italiano

Tematiche: lavoro, economia, capitale, femminili

Do Anche per quest'anno, Sol7 Doragazza, ci han fregato, con tutte le sue chiacchere Sol7 Doin risaia ci han mandato

Fa e noi povere donne Do ci tocca lavorar Sol7 per mantenere i ricchi Do al suo paese a passeggiar.

Ci sono dei padroniche sono un po' impazienti,comandano, bestemmiano,con la bava fra i denti, dicendo: "Queste donne lavor non lo san far. Dovrebbero far presto come il treno a camminar".

Se si parla del trapiantol'è una cosa da spavento,lo voglion le file dritteanche se siamo in duecento; se c'è una povera donna che la si sente mal vanno col rallentamento per portarla all'ospedal.

C'è poi un'altra cosada fare ben presente:con pane, riso e vittonon si capisce niente; e riso e sempre riso, con acqua in quantità, e Scelba è al governo coi signori a consolar.

E tutto quel sudoreche noi quaggiù prendiamosaranno poi le lacrimedei figli che abbiamo; e grideranno "mamma, vogliamo da mangiar!" allora lotteremo per lavoro e libertà.

E grideranno "mamma, vogliamo da mangiar!" e lotteremo allora per lavoro e libertà.

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Con De Gasperi non se magnaItalia, italiano

Tematica: satirici

ReQui comincia la rassegna La7dei ministri democristiani,

attaccati ah portafogli, Reaffamati come cani

Re Ole ole olè, con De Gasperi La7 non se magna

ole ole ole, il cancelliere Re arrivòle il re.

Ministro dei trasportiè Guido Corbellinì:se magna li binarico tutti i traversini.

Olè olè...

A commerciar con l'esterohan messo Merzagòra:lui sta in Brasile e ingrassae noi restamo fora,

Olè olè...

Poi viene Mario Scelba,ministro per l'interno:prima spara sul prossimopoi prega il Padreterno.

Olè olè...

Ministro del lavoroè Amintore Fanfani:vorra porta in Italiai sistemi americani.

Ole olè olè...

Per i lavori ppubblicice sta Umberto Tupini:farà la vita facilea Vaselli e Manzolini.

Ole olè olè...

All'istruzione pubblicac'è san Guido Gonella,occupato tutto il giornoa istruire la cappella.

Ole olè olè...

Il ministro dell'industriaci vien da Pontedera:egli è Giuseppe Togni,amico di Scalera.

Ole olè olè...

Il feudatario SegniResta all'agricoltura:nelle nostre saccoccevuoi far la trebbiatura.

Ole olè olè...

A bordo di un navigliogridava Paolo Cappa:" Merlin, rnettici il bollo,che qui tutti si pappa ".

Ole olè olè..,

Einaudi, Sforza e Grassifanno gli indipendenti,ma senza averne l'arias'arrotano già i denti,

Ole olè olè...

Guida la processione,con il messale in mano,Alcide von De Ga peri,il cancelliere americano,

Ole olè olè...

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Ha detto De Gasperi a tutti i divotiDe Marco - Italia, calabrese

Tematica: satirici

DoHa detto De Gàspere a tutti i divoti Sol Dodàtemi u voto e non ci pinzate. Lu voto chi vua mi date Sol Dolu paradiso vi l'accattate. Fa Do Vi l'accattate ppe vitam aeternam Sol Do jennu raminghi ccu na linterna.

A ppe dispietto dei comunistichi vonno a morte dei capitalisti.I capitalisti nui a ci vulemosi no a sso munnu cume suffremo? 'Bbiato chi soffre, a dissi Piu, di fare soffrire ci pienzo io.

Vi fazzu fare na cura sto viernoma se murite nun gghiate a lu infìerno.A lu infierno arrasusìa.meglio murire di checchisìa. Di checchisìa nun mora a nissuno supa na lunga cura e dijuno.

Co'u dijunare sun fatti li santino co 'u mangiari brutt'ignorantebrutte ignorante ch' 'un capiscitichi mi parrati quannu 'un sapete. Quannu 'un sapete chillu chi fazzu m'avete a dire ca signu pazzu.

Nun signu pazzu né testa di rapaca pazzu è chillu chi volu lu papa.Lu papa ha ditto pòari pizzientisalvaci l'anima e tìraci i dienti. Tìraci i dienti ppe non mangiari tàppaci 'a vucca ppe non fumà.

Io né li dienti l'aiu tiratee né la vucca m'aiu tappatu.Mi l'aiu lassata ppi cc'incantà avanzi di ziti ppe 'unn'accattà ppe 'unn'accattare nemmenu na sarda ppe penitenza rrobba si guarda.

Quannu si guarda c'è l'abbundanzaca pu sperare e t'inchi la panza.T'inchi la panza asciuttasi ti lamienti ssi farabuttu.Si farabuttu senza cuscienzaa nnomu du papa ti bbenedicu.

Ti bbenedicu gran populunica si legatu ccu su curdunu.Sii cristiane e statti cuntientuti salvi l'anima e campi di viento.

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Il diciotto aprileItalia, italiano

Tematiche: comunisti, femminili

SolIl diciotto aprile Re7a votare noi andrem

per il Fronte uniti Soltutti quanti voterem

e se c'è qualcuno Doche capito ancor non ha

ancor non ha Re Solguardi al due giugno Reche qualche cosa Sollui capirà.

ReSenza pane senza paga senza lavoro Solvivon oggi gli operai in quantitàmanganello sfollagente la prigionesono i doni che De Gasperi ci dà.

Il diciotto aprile...

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Il fazzoletto rossoFausto Amodei, Cantacronache (1962) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

Intro: Do Sol Do Do Fadim Re- Sol

DoC'era una volta un soldato Re7un piccolo soldato del nostro paese Solmandato alla guerra sul fronte albanese DoFadim Re- Solcon tanta paura addosso.DoLa fidanzata quel giorno, Re7che lui saliva sulla tradotta a vapore, Solgli annodò al collo, in pegno d'amore, Do Sol#Sol Doun gran fazzoletto rosso.

Fa Per darsi un po' di speranza Sol fu cura di quel piccolo bravo soldato Re7 tener sempre quel fazzoletto annodato SolSi7LaRe sull'uniforme d'ordinanza

Sol Mi La Re Era più prezioso quel fazzoletto, Sol Mi La- Re delle scarpe rotte o del moschetto Sol Si7 Mi- Fa Do FadimRe-Sol e valeva tutto intero il romano impero!

Ma quel colore violentoche non era per niente regolamentarelo fece in principio un po' tribolareper via del regolamento. Poi quando col 91aveva da mirare e schiacciare il grillettolui stava a guardare il suo fazzolettoe non colpì mai nessuno. Il fazzoletto servì di nascosto a metter dentro i lamponi e le more ma non si sporcò perchè i frutti del bosco avevano un egual colore. E se qualche volta fasciò un ferito il suo fazzoletto restò pulito perchè il sangue, è naturale, ha un colore eguale!

Il fazzoletto sbiadìper il sole ed il sudore di tanta faticae si colorò di mirtilli, di more,

del sangue di gente amica.

Ma venne un giorno diversoun giorno ben diverso dai giorni passatiin cui quel soldato con gli altri soldaticapì cosa aveva perso.

Avevo perso per niente degli anni di lavoro, degli anni felici per fare la guerra alla povera gente per far la guerra degli amici.

A dei contadini, dei muratori a degli operai, a dei pastori senza avere proprio niente contro quella gente!

Ed il soldato partìtutto solo e senza frettaportandosi addossola vecchia divisa, la vecchia gavettaed il fazzoletto rosso.

Ed un mattino di soledai monti e giù dai prati,a rotta di collo,gli vennero incontro degli uomini armaticon un fazzoletto al collo.

E il fazzoletto era rosso era rosso come quello del bravo soldato ma in più c'era sopra una falce e un martello chissà in che modo ricamato!

Sol Mi La Re Ogni contadino e muratore Sol Mi La Re ogni operaio e ogni pastore Sol Si7 Mi- Fa Do Mi- di quel fazzoletto si era fatta una La7 Re bandiera! Era una bandiera fatta di stracci come si conviene ai poveracci che han deciso, per protesta, con la propria testa

DoChe han deciso che in fondo Re7su tutti i paralleli ed i meridiani Fala povera gente di tutto 'sto mondo Sol Do Faè fatta di paesani... Sol Do Fadi paesani...

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Sol Do Fadi paesani...

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Il Fronte PopolareRaffaele Mario Offidani [Spartacus Picenus] - Italia, italiano

Tematica: comunisti

La- Mi7Le elezioni le preparò Scarpìa La-per schiacciare il Fronte Popolar La7 Re- La-Viva il Ministro della Polizia Re- La- Mi7 La-che Mussolini volle superar La7 Re- La-Viva il Ministro della Polizia Re- La- Mi7 La-che Mussolini volle superar

La calunnia non è un venticelloquando vuole i rossi diffamarma un ciclone un orrido flagelloche solo i preti sanno scatenar

Preti e frati ladri e stampa giallapescicani giunti da oltremarmoribondi defunti a Santa Gallatutti contro il Fronte Popolar

Negator di Dio della famigliadistruttore della civiltàtali accuse dall'Alpe alla Siciliason piovute sul Fronte Popolar

Han tiratofuori il Padre Eternofame guerra e bombe a volontàhan promesso le fiamme dell'infernooa chi vota per Fronte Popolar

Ci han dipinti peggio di una pesteche l'Italia vuole rovinarci han promesso subito Triestese non vince il Fronte Popolar

Non è ver che Cristo stia con voitraditori della libertàfoste sempre gli aguzzini suoima lui sta col Fronte Popolar

Stretti intorno al Fronte Popolareper l'Italia noi si vinceràViva sempre il Fronte PopolareViva il fronte della libertà

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

L'attentato a TogliattiMarino Piazza - Italia, italianoTematiche: comunisti, sociali

ReAlle ore undici del quattordici luglio La7dalla Camera usciva Togliatti,

quattro colpi gli furono sparati Reda uno studente vile e senza cuor.

L'onorevole, a terra colpito,soccorso venne immediatamente,grida e lutto ovunque si sente,corron subito deputati e dottor.

L'assassino è stato arrestatodai carabinieri di Montecitorioe davanti all'interrogatorioha confessato dicendo così:

"«Già da tempo io meditavodi riuscire a questo delitto,appartengo a nessun partito,è uno scopo mio personal"».

Rita Montagnana, che è al Senato,coi dottori e tutto il personale,han condotto il marito all'ospedalesottoposto alla operazion.

L'onorato chirurgo Valdoni,con i ferri che sa adoperare,ha saputo la pallottola levaree la vita potergli serbare.

Il gesto insano, brutale e crudeleal deputato dei lavoratori,protestino contro gli attentatoridella pace e della libertà .

L'onorevole Togliatti auguriamoche ben presto ritorni al suo posto,a difendere il paese nostro,l'interesse di noi lavorator.

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

La canzone delle reggiane [R60]Rivetti - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, lavoro, economia, capitale

Sol Do Sol DoSchiere d'eroi umili ed offesiFa Do Re7 Sol7Affratellati da un idealRe- Fa DoMarciano uniti contro i borghesiSol7 Re- Re7 Sol7Pronti a sferrare l'attacco fatal

Do All'erta compagni Re-Sol7 Do Io giogo si schianta Fa Re- Alziamo il vessillo Sull'erre sessanta Do Sul nostro cammino Sol7 Do Di strazi e di pene Fa Do Bandiera di pace e di liberta' Sol7 Do Trattore passa e va Fa Do La- Bandiera di pace e di liberta' Sol7 Do Trattore passa e va

Grande e gloriosaE' la classe operaiaAlle Reggiane lotta con valorDalla miniera alla risaiaS'ode il fragore del nuovo tarttor

All'erta compagni...

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

La morte di Anita GaribaldiMassimo Dursi - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

ReNoi t'aspettiamo nell'alba fiorita La7camicia rossa, fiore di vita

noi t'aspettiamo nell'alba fiorita Recamicia rossa, piena di vita.

Per i tuoi figli sola a morireo sposo mio mi devi lasciare.Se gli occhi miei ti voglion miraretu con un bacio li chiuderai.

Sale la febbre nella lagunacome l'allodola trema l'Anita.Tende allo sposo la mano sfinita,la guarda e prega con un sospir.

«Per il tuo cuore questo sospiroper i miei figli questo sorriso...»Ma della morte sul tuo bel visoè già discesa l'ombra crudel.

La barca nera sulla lagunaporta l'Anita come una cuna.Canta nel cielo l'Ave Mariache l'accompagna nell'agonia.

È morta Anita all'Ave Mariaquando la rondine scende dal cielo.Il Generale la bacia e piange.Deve lasciarla.Deve salvarsi,per riportarci la libertà.

E chi lo salva e dai Tedeschi,e tutta Italia la salverà,e chi lo salva e dai Tedeschie tutta Italia la salverà.

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

L'amarezza delle mondineItalia, italiano

Tematica: lavoro, economia, capitale

LaQuando saremo a Reggio Emilia Mial mè murùs al sarà in piassa

Bella mia sei arrivata Labella mia sei arrivata

quando saremo a Reggio Emiliaal mè murùs al sarà in piassaBella mia sei arrivatadimmi un po' come la va

Di salute la mi va benele borsette quasi vuotee di cuor siam malcontented'aver tanto lavorà

Quando saremo a Reggio Emiliai creditùr i v'gnarà incuntraMundarìs föra la bursaca vuruma a ves pagà

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L'ecatombeGeorges Brassens - Francia, italiano

Tematiche: satirici, contro le forze dell'ordine

DoAl mercato ieri mattina Do7per un mazzo di qualche ortaggio Fa Dodi massaie una dozzina Re- Sol7si esibiva in un bel pestaggio.

Do A piedi, a cavallo, in vettura Do7 intervenne l'autorità Fa Do a provarsi nell'avventura Re- Sol7 Do di fermare le ostilità!

Senza dubbio sapete tutti di una ben radicata usanzase per dar contro ai poliziottitutti quanti fanno alleanza.

Sui gendarmi furiosamentesi gettarono le matronedando vita in quel frangentead un numero d'eccezione!

Nei confronti dei piedipiattisono pervaso da tanto amoreche nel vederli sopraffattiio tifavo per le signore.

E dal lato del mio abbainole mie grida univo al clamoreincoraggiando il plotoncinocome fosse la squadra del cuore!

Attaccandosi una comarea un maresciallo di polizia"Morte alla legge!" lo fa gridareed inneggiare all'anarchia.

Una delle più forsennatestringe il cranio di un questurinotra le chiappe sue smisuratecome macine d'un mulino!

La più grassa del gruppettocon due tette che fanno per sei,sbottonato il reggipetto, mena sberle alla Cassius Clai.

Il fioccare di tali bombeè il sigillo della vittoria,è la fine di un ecatombeda citare nei libri di scuola!

Non contente del consuntivoe di quella bella razionecome oltraggio definitivoprima di lasciar la tenzone.

Le comari a quel nemico,perdonatemi l'indecenza,certe cose volevan tagliare,per fortuna ne eran già senza!

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Mira la rondondellaItalia, romanesco

Tematiche: comunisti, satirici

DoUno, non lo può saper nessuno

solo Andreotti co curato

può saper per chi ha votato

se giammai si pentirà

Fa Do Mira la rondondella, Sol7 Do mira la rondondà.

Mira la rondondella,

mira la rondondà.

Due, 'sto governo c'ha la dues'e ammalato con li pianide Marshall e de Fanfaniquello è pure c'è sta'

Mira...

Tre, noi volissimo sape'se Rumor mo' s'è decisoa mandarci al paradiso,se all'inferno ce vo' manna'

Mira...

E quattro, c'è Romita sotto sotto'sto vecchiaccio rimbambitoce dà sempre qualche invitomo' de qua e mo' de là

Mira...

E cinque c'è Bevin che se distinguec'è Truman che accende er fococ'è Baffo' che parla pocoma de fatti assai ne fa

Mira...

Sei, s'hanno tanti fariseistanno a fa' la finta unionepe' paura de Baffoneche giammai s'aggredirà.

Mira...

Sette, pure il papa ce se mettesta facendo ogni espostope' non fa' approva' il divorzioma nessuno ce crederà.

Mira...

Otto, l'ho dovete fa' er fagottove daremo la pensionesenza la liquidazionevoi 'n sapete amministra'.

Mira...

Nove, ve l'avemo date le proveche noi semo superioriper domarli 'sti signorivoi 'n sapete amministra'.

Mira...

Dieci, ce sta' Longo fa' le vecide la gente che lavora'sto governo ce se accoraperchè niente gli fa fa'.

Mira...

Undici, no' ce vonno manco li giudicil'hanno sempre mascheratitutti i nostri deputatial Parlamento nel parla'.

Mira...

Dodici, noi volemo che al Governoc'è chi c'abbia er polso fermotutti quanti so' persuasiabbian visto mille casitanto è chiaro ormai si vedesempre giusto andando il preteper le pizze e le scudelle*ce vo' Longo e Berlinguer!

Mira...

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O cancellier che tieni la penna in manoItalia, italiano

Tematica: carcere/confino

Do Sol7O cancellier che tieni la penna in mano Doscrivé 'na letterina alla mia mamma Sol7 Doscrivé 'na letterina alla mia mamma.

Scrivé 'na letterina alla mia mammadille che so' in galera per una lottadille che so' in galera per una lotta.

Per una lotta giusta m'han condannatolor m'han promesso il pane non me l'han[datolor m'han promesso il pane non me l'han[dato.

Sentii chiamar «Giancarlo fatti coraggiotre anni di galera son di passaggiotre anni di galera son di passaggio».

Andrem tanto lontano, tanto lontanodove la bella Russia ci dona il panedove la bella Russia ci dona il pane.

Dove la bella Russia ci dona il panenon vogliam più menzogne democristianenon vogliam più menzogne democristiane.

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Oltre il ponteItalo Calvino (1959) - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

Re Si- La4O ragazza dalle guance di pesca Lao ragazza dalle guance d'aurora Si- Mi-La Re Fa#7 io spero che a narrarti riesca Sol Lala mia vita all'eta` che tu hai ora.

Coprifuoco, la truppa tedescala citta` dominava, siam pronti:chi non vuole chinare la testacon noi prenda la strada dei monti.

Re- Avevamo vent'anni e oltre il ponte La oltre il ponte ch'e` in mano nemica Re- vedevam l'altra riva, la vita La Re- tutto il bene del mondo oltre il ponte.

Tutto il male avevamo di fronte tutto il bene avevamo nel cuore a vent'anni la vita e` oltre il ponte oltre il fuoco comincia l'amore.

Sol

Silenziosa sugli aghi di pinosu spinosi ricci di castagnauna squadra nel buio mattinodiscendeva l'oscura montagna.

La speranza era nostra compagnaa assaltar caposaldi nemiciconquistandoci l'armi in battagliascalzi e laceri eppure felici.

Avevamo vent'anni...

Non e` detto che fossimo santil'eroismo non e` sovrumanocorri, abbassati, dai corri avanti!ogni passo che fai non e` vano.

Vedevamo a portata di manooltre il tronco il cespuglio il cannetol'avvenire di un giorno piu' umanoe piu' giusto piu' libero e lieto.

Avevamo vent'anni...

Ormai tutti han famiglia hanno figliche non sanno la storia di ieriio son solo e passeggio fra i tiglicon te cara che allora non c'eri.

E vorrei che quei nostri pensieriquelle nostre speranze di allorarivivessero in quel che tu sperio ragazza color dell'aurora.

Avevamo vent'anni...

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Operai e contadiniItalia, italiano

Tematica: comunisti

SolOperai e contadini Re7abbiamo perso le elezioni, è stata colpa dei traditori Solche han tradito la libertà.

Si son lasciati comperareda quei signori capitalistie han tradito i comunisti,i suoi compagni lavorator.

Voialtre mamme dell'Italiache ancora un giorno si pentirannoe i lor figli ancor vedrannoabbandonare il suo casolar.

Cosa dirà poi Mario Scelbacon la sua celere questurama i comunisti non han pauradifenderanno la libertà.

Forza compagni lavoratori,che sempre uniti noi saremoe tutti in coro noi canteremo«Bandiera rossa la trionferà».

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Or che mussoliniItalia, italiano

Tematica: antifascisti

Or che MussoliniAmaj non si frutta piùEmaj7L'hanno messo in alto Emaj7 con la testa in giùAmajTutta Milano l'ammirò Dmaj Amajma di sputacchi l'onoròEmaj AmajQuesta è la giusta fin Emaj7del boia Mussolin Amaj

Venticinque anni solo lui parlòE la folla schiava per forza l'ascoltòSempre voleva aveva ragion il delinquente di quel buffonOr già non parla più e sta col bel [...]

Col manganello con l'olio di ricininConquistò il potere il boia del MussolinMa chi sorgevan suo rival li eliminava col pugnalL'infame traditor, di belva aveva il cuor

Quando Mussolino all'inferno andòAppena che lo vide il diavolo scappòSubito un fascio rifondò e duce ancora si proclamòStringendo con ardor la sua Petacci al cuor

E la gerarchia l'han raggiunto giàChe la maggior parte son ancor di quaVolevan viver di leon ed ora fanno i pecoronMa andate per piacer del vostro conto fier

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Questa democraziaMario Pogliotti, Cantacronache - Italia, italiano

Tematica: satirici

Re- La7Ammesso e non concesso Re-che l'italiano medio è un poco fesso Sol- Do Fa è democratico, ma è un gran pericolo La7 Re-lasciar permettere troppe libertà.

Re- La7 Re-Abbiam la libertà di esporre i panni al vento Sol- Do Fa nell'ore consentite dal regolamentoSol- Re- Abbiam la libertà di attraversare i vialiSol- La7fruendo delle strisce pedonali.

D'appenderci sui tram al mancorrentedi scendere e salire ripetutamente.Di far firmare il padre o chi ne fa le vecied innalzare al cielo laudi e preci.

Do Fa Eppoi la libertà, Do dove la mettiamo Fa d'emettere un assegno, Sol- Do di sporgere reclamo, Fa d'evadere le pratiche Sol- Do emarginare i codici Fa estendere le analisi Sol- La7 estinguere i depositi?

Ammesso e non concessoche l'italiano medio è un poco fessodovete credere è un gran pericololasciar permettere siffatte libertà.

La libertà di sessodi mistificazioned'accattonaggio di supposizione.La libertà di motoe, questo ci conforta,la libertà di palpo e manomorta.La libertà di fumola libertà d'ingressoquella d'affermare«c'accà nisciuno è fesso!»Di stendere verbalispedire contrassegno,

la libertà di nuotoe tiro a segno.

D'emettere cambiali condurre cani sciolti di tutelar minori capovolti. Di battere primati di catturare vermi di far votare suore, frati e infermi.

Ammesso e non concessoche l'italiano medio è un poco fessoè democratico, ma è un gran pericololasciar permettere troppe libertà.

E non abbiam parlatodi libertà di stampala carta ed i caratterinessun vi mette zampa.E poi la libertà cosiddetta di pensiero:poter pensare un gatto od un veliero!La libertà di sogno: sognare donne nuded'andare in aeroplano alle Bermude,eppoi la libertà che a queste s'accompagnaè di salir lassù sulla montagna.

E là in questa Italiache al rosso dei vulcaniaccosta il verde degli ippocastanie il magico candore delle sue nevi annaliche cosa ci consentonole autorità centrali?La libertà più bellapotete qui trovareè quella di sciare sciare sciare sciaaareee !

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Ricordo di TogliattiItalia, italiano

Tematica: comunisti

(parlato)A Genova in via albergo dei poveriAi coniugi Antonio e Teresa TogliattiIl 26 di marzo dell'anno 1893nasceva un bimboCui veniva dato il nomedi Palmiro Michele Nicola Togliatti.

(cantato)La- Mi7Aveva tanta sete di sapere La-Studiava con profitto e con passione La7 Re-Palmiro era il modello di studente La- Mi7 La-La borsa poi di studio conquistò.

Studente all'università a TorinoConobbe Antonio Gramsci e con luiCollaborò col quotidiano AvantiMa poi la grande guerra lo chiamo'.

Re- La- Era un alpino di gran valore Mi7 La- Per la sua Italia combattè Re- La- A fine guerra fu congedato Mi7 La- la sua dottrina riabbracciò

La Avanti o popolo alla riscossa Mi7 La bandiera rossa trionferà.

Furon momenti tristi per l'Italiaovunque generava la discordiaCome un presagio nero si spandeval'ombra di quel fascismo distruttor.

Togliatti combattè con tanto ardorecontro quell'orda nera di spavaldiMa il fascio era soretto e finanziatoda pescicani senza un po' di cuor.

Antonio Gramsci venne arrestato e torturato senza pietà Mentre Palmiro eletto capo del comunismo combatte ancor.

Avanti o popolo alla riscossa...

Le scorribande di camice nerepredoni nella pace e nel lavoroDistrussero le sedi dei giornaliche difendevano i lavorator.

I pescicani entraron a far partein massa del partito dei fascistiEd il 28 ottobre Mussolinia Roma istallava il suo quartier.

Ed il partito del comunismo fu fuorilegge dichiarò Fu messa a sacco la redazione di ogni giornale dei lavorator.

Avanti o popolo alla riscossa...

Nel millenovecentoventiquattrofiniva assassinato MatteottiNel millenovecentoventiseiil carcere anche Gramsci inghiotti.

Egli cercò riparo verso Algeraun abitato sul lago maggioreE' qui che il comitato esecutivodel comunismo si riprestinò

Già dilagava l'ombra del duce in ogni casa ogni quartier Il manganello di ogni sicario faceva strage fra i lavorator

Avanti o popolo alla riscossa...

Fu vana ogni rivolta nei cantierila resistenza in ogni officinaLa forza della legge soffocavanel sangue il grido dei lavorator

Togliatti combattè con più energiama fu braccato e presto arrestatoDopo tre mesi venne liberatosotto la sorveglianza lui restò

Tra le torture moriva Gramsci incarcerato senza ragion Intanto il duce portò la guerra nell'abbissinia senza pudor

Avanti o popolo alla riscossa...

Ed operava ancora clandestinoTogliatti tra le file comunisteAlla difesa del lavoratoresi dedicò sempre con più ardor

E mentre Antonio Gramsci si spengevanel carcere del duce dittatoreIl fascio si recava nella Spagnaper soffocare il grido del lavor.

Ogni italiano buon comunista contro il fascismo si schierò Ma per togliatti non ci fu scampo

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e nella Russia lui riparò.

Avanti o popolo alla riscossa...

E si batteva prode nella SpagnaTogliatti contro il fascio traditoreMa vana fu la lotta senza mezzicontro il capitalismo distruttor

E quando a fine guerra molto sanguescorreva nella lotta fratricidaNell'Africa Togliatti riparavadeciso a non arrendersi ancor.

Ma mussolini formava l'asse l'apocalisse tornò ancor Con i nazisti sferrò la guerra contro la Russia lavorator

Avanti o popolo alla riscossa...

Dall'Africa tornava nella Russiae dalla Russia ancora nella FranciaE qui che ricercato fu arrestatoma scarcerato solo per error.

E mentre a Stalingrado la battagliavolgeva contro il fascio ed i nazistiTogliatti trasmetteva con la radiocontro la guerra ai lavorator.

Intanto Longo formò le bande di partigiani che con valor Dissero basta con la mitraglia contro il mondo lavorator.

Avanti o popolo alla riscossa...

Fini a piazza Loreto mussolinirisorse più gagliardo il comunismoTogliatti che guidava con periziala causa di noi lavorator

E l'Unità giornale comunistaguidato da Palmiro difendevaLa giusta libertà ed il dirittodi tutti i proletari con amor

La rigogliosa bandiera rossa tornò a sventolare ancor Ma un sicario venne armato perché Togliatti facesse fuor.

Avanti o popolo alla riscossa...

Fu vile l'attentato di Pallantema fu più vile chi pagò il sicarioLa fibra di Togliatti resistetteal piombo vile di un traditor

Con più ardore dopo l'attentatoTogliatti ritornò alla battagliaAlla battaglia del lavoratorea cui tutta la vita dedicò

Passò il tempo la chioma bianca lo sguardo fiero del condottier All'avanguardia del comunismo si dedicava Togliati ancor

Avanti o popolo alla riscossa...

E si preoccupò di addolcirele divergenze tra Mosca e PechinoE rafforzò le sedi dei giornalialla difesa dei lavorator

Togliatti baluardo del lavorouna muraglia contro i pescicaniUn uomo che la vita ha dedicatoper il lavoro pace e libertà

Nelle officine nelle campagne la gente mai l'abbandonò Sempre più forte la rossa schiera del condottiero lavorator

Avanti o popolo alla riscossa...

Andava a riposarsi qualche giornoTogliatti nello stato bolscevicoIl grande stato che gli fu amicoamico dell'Italia e del lavor

Un male inesorabile lo colselontano dalla terra sua amataEd ogni cura medica fu vana aYalta in ospedale lui morì.

Morì con lui il condottiero di ogni ceto lavorator Ma resta ancora Luigi Longo il partigiano liberator

Avanti o popolo alla riscossa...

(parlato)

un uomo che ha donato se stessoper la causa di giustizia del suo similepuò morire solo nelle carni,lo spirito della sua vita vissutaappartiene alla storia.

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Rosso levante e ponenteItalia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

LaRosso a levante e ponente Mi7Rosso scolpito nel cuorRe LaRossa è la nostra bandiera Mi7 LaEmblema di pace e lavor.

La celere ci lega le maniIl clero ci lega il cervelChi libera i popoli schiaviè solo la falce e martel.

Schiere di masse compattePronte se occorre a morirMarcia con noi chi combatteDietro al compagno Stalin.

La guerra è voluta dai ricchiNon porta che fame e terrorSu avanti compagni lottiamoA morte il fascismo oppressor

Quanti son morti per noiLunga la lotta fatalGloria eterna agli eroiMorti son per l'ideal

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Saluteremo il signor padroneItalia, italiano

Tematica: lavoro, economia, capitale

Re La7Saluteremo il signor padrone RePer il male che ci ha fatto La7Che ci ha sempre maltrattato ReFino all?ultimo momen?

Saluteremo il signor padronePer la sua risera netaPochi soldi in la cassetaEd i debiti a pagar

Re Macchinista macchinista faccia sporca La7 Metti l?olio nei stantuffi

Di risaia siamo stufi Re Di risaia siamo stufi

Macchinista macchinista faccia sporca Metti l?olio nei stantuffi Di risaia siamo stufi A casa nostra vogliamo andar

Con un piede con un piede sulla staffa E quell?altro sul vagone Ti saluto cappellone Ti saluto cappellone Con un piede con un piede sulla staffa E quell?altro sul vagone Ti saluto cappellone

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Se non è oggiItalia, italiano

Tematica: anticlericali

DoSe non è oggi sarà un altr'anno Sol7 Domonache e preti lavoreranno

Se non è oggi sarà staseracamicia nera la pagherà

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Se otto ore vi sembran pocheItalia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti, lavoro, economia, capitale

ReSe otto ore vi sembran poche La7provate voi a lavorare Sol Ree sentirete la differenza La7 Redi lavorar e di comandar.

O Mario Scelba se non la smettidi arrestare i lavoratorinoi ti (e noi) faremo come al ducein Piazza Loreto ti ammazzerem.

E noi faremo come la Cina,suoneremo il campanello,innalzeremo falce e martelloe griderem viva Mao Tse Tung.

E noi faremo come la Russia,suoneremo il campanello,innalzeremo falce e martelloe grideremo viva Stalin.

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Siamo l'Emilia rossaItalia, italiano

Tematica: comunisti

DoSe non ci conoscete Sol7guardateci la bocca Siamo l'Emilia rossa Dosiamo l'emilia rossa Do Se non ci conoscete Sol7 guardateci la bocca

siamo l'Emilia rossa Do siamo lavorator Fa Sol Do viva la libertà

Se non ci conoscete guardateci all'occhielloportiam falce e martelloportiam falce e martello

Se non ci conoscete guardateci all'occhiello portiam falce e martello simboli del lavor viva la libertà

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Son la mondina son la sfruttataPietro Besate - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti, lavoro, economia, capitale

SolSon la mondina, son la sfruttata Re7Son la proletaria che giammai tremò

Mi hanno uccisa e incatenata SolCarcere e violenza nulla mi fermò

Coi nostri corpi sulle rotaieNoi abbiam fermato il nostro sfruttatorC'è tanto fango nelle risaieMa non porta macchia il simbol del lavor

Ed ai padroni farem la guerraTutti uniti insieme noi vinceremNon più sfruttati sulla terraMa più forti dei cannoni noi sarem

Questa bandiera gloriosa e bellaNoi l'abbiam raccolta e la portiam più suDal Vercellese a MolinellaAlla testa della nostra gioventù

E lotteremo per il lavoroPer la pace il pane e per la libertà E costruiremo un mondo nuovoDi giustizia e di vera civiltà E costruiremo un mondo nuovodi giustizia e di vera civiltà

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Tredici milioni di uominiEmilio Jona - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

Re- Sol-Re- Ero per una strada, La7chiedevo solo di camminare. Ero un contadino, Re-andavo i verdi campi a lavorare.

Sib Fa Ero un ragazzo ebreo, Sib Do Fachiedevo una vita agli altri uguale.La7 Re- Ero un partigiano, Sib Fa Sol-La7volevo la mia terra liberare.

Re- Sol- La7 Erano tredici milioni Re- Sol- La Re di uomini ed i nazi fecero Sol- La7 Tredici milioni Re- Sol- La7 Re- di grigia grigia cenere... Fa Sib La7 Re- non lo dovete dimenticare: Sol- Re- scolpitelo nei cuori Sol- La7 Re- e in ogni casolare.

La7 Re-La7 Re-La7

Per le terre d'Europa, correvano vagoni piombati.Un popolo di uomini, spingevano tra fili spinati.

Di odio e di paura, vivevano tra volti spietati.Sol- Re- Di fame e di tortura, Re-Sol-Re- Sol- La7morivano tutti assassinati.

Erano tredici milioni di uomini...

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, Tematica: lavoro, economia, capitale

La Mi7Tutti ciànno quarche cosa, Laer più misero so' io. Mi7Trallallero lallero lallero Latrallallero lallero lallà.

Tutta colpa di coloroche su fanno il concistoroe c'è pure chi se lagnache nun rende la campagna.

Chi lavora è pallido e giallo:va sempre a piedi e mai a cavallo,chi lavora fa la gobba,chi non lavora fa la robba.

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Tutti gli amoriFranco Fortini, Cantacronache - Italia, italiano

La- Mi7 La-Io non avrei creduto mai Do Re- Sol Do (La7)che un giorno t'avrei vista senza gioia.Re- Sol Do La7Tu non avresti mai creduto Re- Re7 Sol che un giorno avrei vissuto senza te.

La- Re- Sol Do Nulla rimane eguale, La- Re- Sol Do La7si muta il bene in male, Re- Sol Do La7si muta il bianco in nero Re- La- Re7 Solma quel che è stato vero sempre ritornerà.

Do Fa Do Tutti gli amori cominciano bene: Sol l'amore di una donna, l'amore di un [lavoro, Do La7 Re- Sol Do e anche l'amore per la libertà.

Spesso gli amori finiscono male, chi tanto amò va via, lavoro è servitù, la libertà diventa una bugia.

Fa Ma non si perde più quel che è stato vero, Mi- un anno un giorno. La7 Re- Sol Do Altri nel mondo si vorranno bene, La7 Re- Sol Do altri lavoreranno senza pene, La7 Re- Sol Do Mi La- altri vivranno in libertà.

Io non avrei creduto maidi rivedere il popolo ingannato.Tu non avresti mai credutoche ci sfrutta insegni la virtù.

Nulla rimane eguale:si muta il bene in male,si muta il bianco in nero,ma quel che è stato vero sempre ritornerà.

Tutti gli amori cominciano bene: l'amore di una donna, l'amore di un [lavoro, e anche l'amore per la libertà

Spesso gli amori finiscono male, chi è amato nonsa amare, lavora chi tradì la libertrà è di chi la pouò comprare

Ma ricomincia qui, quel che è stato vero un nostro giorno. Tanti ne mondo già si voglion bene, tanti lavoran già senza più pene, tanti già ridon nella libertà.

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Uno, evviva Giordano BrunoItalia, romanesco

Tematica: comunisti

ReUno, evviva Giordano bruno La7che diceva la verità,

trionfa socialismo, Resocialismo trionferà!

Due, le mie braccia co' le tue,tutte so' per lavora',trionfa socialismo, socialismo trionferà!

Tre, so' formato come te,più nessuno deve ozia',trionfa socialismo,socialismo trionferà!

Re Uno, non lo po' sape' nessuno manco Andreotti cor curato po' sape' per chi ha votato, e se mai si pentirà... Sol Re La7 Re Mira la rondondella, mira la rondondà! Mira la rondondella, mira la rondondà!

Quattro, chi lavora è un gran mattose si lascierà sfrutta',trionfa socialismo,socialismo trionferà!

Cinque, traditore è chiunquesia il crumiro o lo farà, trionfa socialismo,socialismo trionferà!

Sei, i tuoi figli come i mieitutti devono studia',trionfa socialismo,socialismo trionferà!

Due, 'sto governo c'ha la due c'ha la due de li piani de Marshall e de Fanfani quello pure ce sta' Mira la rondondella, mira la rondondà! Mira la rondondella, mira la rondondà!

Sette, chi 'n c'ha 'r core 'n ce se [ mettequando er botto se faràtrionfa socialismo,socialismo trionferà!

Otto, er crumiro fa er fagottoperchè er posto nun ce sta,trionfa socialismo,

socialismo trionferà!

Nove, cominciamole a fa' le provepe' campare in libertà,trionfa socialismo,socialismo trionferà!

Tre, noi volessimo sape' se Andreotti s'è deciso a mandarce in paradiso, ché all'inferno ce stiamo già! Mira la rondondella, mira la rondondà! Mira la rondondella, mira la rondondà!

Dieci, tutti quanti semo amici,chi è che vo' la libertà,trionfa socialismo,socialismo trionferà!

Undici, no volemo più li giudici,giusto er popolo sarà,trionfa socialismo,socialismo trionferà!

Dodici, chi sta in camera e chi in [ cucina,e chi sta a letto a riposa',trionfa socialismo,socialismo trionferà!

Tre, noi volessimo sape' se Andreotti s'è deciso a mandarce in paradiso, ché all'inferno ce stiamo già! Mira la rondondella, mira la rondondà! Mira la rondondella, mira la rondondà!

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Vi ricordate quel diciotto aprileLanfranco Bellotti - Italia, italiano

Tematica: comunisti

ReVi ricordate quel diciotto aprile La7d'aver votato democristiani Senza pensare all'indomani Rea rovinare la gioventù

O care madri dell'Italiae che ben presto vi pentireteI vostri figli ancor vedreteabbandonare lor casolar

Ma cosa fa quel Mario Scelbacon la sua celere questura?Ma i comunisti non han pauradifenderanno la libertà

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Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Vien la primaveraItalia, italiano

Tematica: lavoro, economia, capitale

REE vien la primavera, fioriscono i bei LAfiori, LAchi non lavora son tutti sfruttatori.

REE cielo mare e terra che ci appartiene a LA tutti REsu combà che liberi siam già LAche liberi siam già REche liberi siam già.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Avola, 2 dicembre 1968Canzoniere di Rimini - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, sociali

ReDue dicembre, giorno bianco Laper la gente in ufficio

e che si vede passare Resolite carte e fatture.

Due dicembre, giorno bianco per mia madre in cucina, che cantando prepara il pranzo e la cena.

Due dicembre, giorno nero per la gente che è stanca e che scende nelle strade perchè vuole un po' di pane.

Re La7 Due dicembre, giorno nero, Re da finire al cimitero, La7 da finirci, assassinati Re da quei servi mal pagati.

Sol6 Re Ma si sa, si sa che, Sol6 Re ma si sa, si sa che

La7 loro vengon coi fucili, Re loro vengono coi mitra, La7 loro vengono in cento, Re mai che siano da soli.

Loro vengon coi fucili, loro vengono coi mitra, loro vengono in cento, mai che siano da soli.

Due dicembre, giorno bianco per mio padre, che è sereno: oramai è assicurato, ogni mese paga lo Stato. Due dicembre, giorno bianco per la gente che è tranquilla e che approva con la testa quello che scrive la stampa.

Due dicembre, giorno nero

per chi cerca una risposta, per chi agisce e più non parla e si difende come può.

Due dicembre, giorno nero per chi chiede un aumento e la risposta è solo una, la risposta è di violenza.

Due dicembre, giorno nero, da finire al cimitero, da finirci, assassinati da quei servi mal pagati.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Ballata ai dittatoriFausto Amodei, Cantacronache (1963) - Italia, italiano

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

Mi- Tiranni e generali, La-6 Si7 Mi-marescialli e imperatori,

uomini del destino, La-6 Si7 Mi-colonnelli e dittatori,Do Solvoi che credete d'essere Mi- Si7diversi da noi altri,Do Solvoi che credete d'essere La-6 Si7più forti, saggi e scaltri:

Mi- ora, finché ne avete il tempo, Re su, date agli altri il buon esempio, Mi- e scomparite ai nostri sguardi La- Re Mi- prima che sia già tardi. Quanti di voi non sentonotimori ed apprensioni,solo perché posseggonole bombe ed i cannoni,quanti di voi non temonnemici e congiuratiperché son ben sicuridi averli già ammazzati:

faran la parte, prima o dopo, non più del gatto, ma del topo, con una corda al collo stretta, come una marionetta.

Quel che di voi si sentepotente ed importante,solo perché è pagatodal ricco e dal mercante,e pensa di comprare,persino a buon mercato,la libertà soppressa,l'onore calpestato:

la sua carogna, è cosa certa, la lasceranno all'aria aperta, e il suo valore andrà stimato meno di un bue scannato.

Quanti di voi ci credonoun gregge di montoniche solo col bastonesi può far stare buonie pensan che si scusino

le loro bastonateperché non perdon Messale feste comandate:

avranno la soddisfazione di recitare un'orazione per affidare, a malincuore, l'anima al Creatore.

Mi Tiranni e generali, La6 Si7 Mimarescialli e imperatori,

uomini del destino, La6 Si7 Micolonnelli e dittatori,Do Solvoi che credete d'essere Mi- Si7diversi da noi altri,Do Solvoi che credete d'essereLa-6 Si7più forti, saggi e scaltri:

Mitutti gli oppressi di 'sto mondo Reun dì faranno un girotondoMie suoneran tamburi e trombeLa Re Mi La Misopra le vostre tombe.

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Ballata del Pinelli1969, Italia, italianoTematica: anarchici

Ballata del Pinelli

La- Re-Quella sera a Milano era caldo Sol Doma che caldo, che caldo faceva. La- Re-«Brigadiere, apra un po' la finestra» Mi7 La-ad un tratto Pinelli cascò.

«Signor questore, io gliel'ho già detto,lo ripeto che sono innocente:anarchia non vuoI dire bombe,ma giustizia, amor, libertà».

«Poche storie, confessa Pinelli,il tuo amico Valpreda ha parlato:è l'autore del vile attentatoe il suo socio, sappiamo, sei tu».

«Impossibile - grida Pinelli -un compagno non può averlo fattoe l'autore di questo misfattotra i padroni bisogna cercar».

«Stiamo attenti, indiziato Pinelli,questa stanza è già piena di fumo;se tu insisti apriam la finestraquattro piani son duri da far».

Quella sera a Milano era caldoma che caldo, che caldo faceva.«Brigadiere, apra un po' la finestra»ad un tratto Pinelli cascò.

L'hanno ucciso perchè era un compagnonon importa se era innocento;«era anarchico e questo ci basta».disse Guida, il feroce questor.

C'è una bara e tremila compagnistringevamo le nostre bandierein quel giorno l'abbiamo giurato«non finisce di certo così».

Calabresi e tu Guida assassiniche un compagno ci avete ammazzatol'anarchia non avete fermatoed il popolo alfin vincerà .

Quella sera a Milano era caldoma che caldo, che caldo faceva.«Brigadiere, apra un po' la finestra»ad un tratto Pinelli cascò.

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Ballata per Ciriaco SalduttoIvan Della Mea (1972) - Italia, italiano

Tematica: emigrazione

Re La Lui ha quindici anni, Re Lacognome Saldutto, Re Sol alunno alle medie, Re Lascuola Pacinotti, Re La Re Solvenuto di Puglia, "terrone" immigrato: Re Sol La ReTorino lo boccia e lui s'è impiccato

Sol Re La Per essere chiari diciamo: è un delitto, Re Sol Re La un altro delitto della repressione, Re La Re Sol che usa la legge, il fucile, la scuola Re Sol La Re per farci più servi del nostro padrone

Si sa che il padronele sue maestranzele vuole istruitee ben educate;con la sua cultura, la sua disciplinalui plasma i servi di ogni officina

La tua cultura e del tuo paese, sia chiaro, "terrone", va buttata via; la scuola ti dà un'altra cultura, quella dei padroni, della borghesia

E tu puoi scordarel'azzurro del cielodi Puglia e il dialettodella tua terra:tuo cielo è la FIAT, tua terra è Torino,la scuola, Saldutto, è il campo di guerra.

Ma non c'è battaglia, non c'è condizioni, "terrone", ti adegui oppure accadrà che la repressione di tutti i padroni con l'arma del voto ti escluderà

Così a quindici anniti han tolto anche il cieloe in cambio ti han datoun vuoto di niente,e l'ultimo gioco che ti han lasciatoè un pezzo di corda: ti sei impiccato. Per fare chiarezze diciamo: è un delitto, un altro delitto della repressione, che usa la legge, il fucile, la scuola per farci più servi del nostro padrone

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Ballata per l'ArdizzoneIvan Della Mea (1963) - Italia, milanese

Tematiche: comunisti, contro le forze dell'ordine

Mi- La-M'han dit che incö la pulisia Si7 Mi-a l'ha cupà un giuvin ne la via; La-sarà stà, m'han dit, vers i sett ur Si7 Mi-a un cumisi dei lauradur.

Mi- Si7 Mi- Giovanni Ardizzone l'era el so nom, Mi7 La- de mesté stüdent üniversitari, Si7 Mi- comunista, amis dei proletari: Si7 Mi-Si7Mi- a l'han cupà visin al noster Domm.

E i giurnai de tüta la tera diseven: Castro, Kennedy e Krusciòv; e lü 'l vusava: «Si alla pace e no alla guerra!» e cun la pace in buca a l'è mort.

In via Grossi i pulé cui manganell,vegnü da Padova, specialisà in dimustrasiun,han tacà cunt i gipp un carusele cunt i röd han schiscià l'Ardissun.

A la gent gh'è andà inséma la vista, per la mort del giuvin stüdent e pien de rabia: «Pulé fascista - vusaven - mascalsun e delinquent».

E i giurnai de l'ultima edisiun a disen tücc: «Un giovane studente, e incö una gran dimustrasiun, è morto per fatale incidente, è morto per fatale incidente, è morto per fatale incidente».

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Canzone alla mia chitarraCantacronache, Fausto Amodei - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, satirici

La Re Mi LaHo trovato la vera amica mia Fa#- Si-7 Mi Lache quando mi si chiude l'uscio in faccia Re-7 Sol Do MiResta a lungo a farmi compagnia La- Re-7 Sol Do Mie fa l'amore qui tra le mie braccia

La Re Mi LaE quando l'altra gente a me vicina Fa#- Si-7 Mi LaNon posso amarla più perchè m'inganna Re-7 Sol DoMi viene in braccio come una bambinaMi La- Fa#7 Si7e si lascia cantar la ninna nanna

Mi La La mia chitarra canta Fa#- Si7 Mi senza darsi importanza Do#- La Fa#- se canta cose tristi Si7 Mi Sol#7 lascia un po' di speranza Do#7 Fa#- se canta cose allegre Si7 MiSol#7 le rende un poco tristi Do#- Fa#- proprio come è la vita Si7 Mi Sol#- di noi poveri cristi Do#7 Fa#- proprio come per noi Fa#7Si7Mi Mi7 poveri cristi

La mia chitarra lei non se l'ha a malese il potente o il mercante di cannoninon la paga a cantar nelle fanfarele sue glorie con pifferi e tromboni

Lei sa, la mia chitarra forte e scaltrache un giorno canterà canti feliciper gente amica nostra, mentre l'altrale rape guarderà dalle radici

La mia chitarra allora si darà un po' importanza e canterà soltanto la gioia e la speranza quando le cose allegre saran più delle tristi quando non ci saranno mai più poveri cristi non ci saranno più poveri cristi

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Canzone del popolo algerinoFausto Amodei (1959) - Italia, italiano

Tematica: antimperialisti

Re- Sol-Re-Chi ti ha mandato, soldato,La7 Re-col fucile alla mano?chi ti ha mandato, ragazzo,a sparare lontano?

Re- Sol- Re- Tu vieni con la rabbia nella voce, Fa Re- La7 vieni con l?odio in faccia: Re- è tuo dovere d?essere feroce, Mi La7 sangue lasci per traccia.

Non senti ribellarsi nelle vene il grido della gente, non sai più cosa sono il male e il bene quando gridi "presente!".

Chi ti ha mandato, soldato,col fucile alla mano?chi ti ha mandato, ragazzo,a ferire lontano?

La terra che ti brucia sotto i piedi ci costa tanti morti: fermati e pensa a tutto ciò che vedi, al grido degl?insorti.

Dal tuo paese un giorno, dalla Francia, venne una luce immensa: dicevano "uguaglianza, fratellanza" ora fermati e pensa:

Chi ti ha mandato, soldato,col fucile alla mano?chi ti ha mandato,ragazzo, a morire lontano?

Re- Sol- Re-Ritorna a casa, racconta,La7 Re-tutto quello che vedi: Re7 Sol-DoFa La7offesa, invasa, sconvolta, Re- La- Fa Mi-Re- FaLa7Sol Re+la terra d?Algeria rimane in piedi!

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

ContessaPaolo Pietrangeli - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Mi Do "Che roba contessa, Si7 Miall'industria di Aldohan fatto uno scioperoquei quattro ignoranti;volevano averei salari aumentati,gridavano, pensi,di esser sfruttati.

E quando è arrivatala poliziaquei pazzi straccionihan gridato più forte,di sangue han sporcatoil cortile e le porte,chissa quanto tempoci vorrà per pulire...".

Do#- Mi Compagni, dai campi e dalle officine Do#- Mi prendete la falce, portate il martello, Fa#- Si7 scendete giù in piazza, Mi picchiate con quello, Fa#- Si7 scendete giù in piazza, Mi affossate il sistema.

Voi gente per bene che pace cercate, la pace per far quello che voi volete, ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra, vogliamo vedervi finir sotto terra, ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato, nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato.

"Sapesse, mia carache cosa mi ha dettoun caro parente,dell'occupazioneche quella gentagliarinchiusa lì dentrodi libero amorefacea professione...

Del resto, mia cara,di che si stupisce?anche l'operaio

vuole il figlio dottoree pensi che ambienteche può venir fuori:non c'è più morale,contessa..."

Se il vento fischiava ora fischia più forte le idee di rivolta non sono mai morte; se c'è chi lo afferma non state a sentire, è uno che vuole soltanto tradire; se c'è chi lo afferma sputategli addosso, la bandiera rossa ha gettato in un fosso.

Voi gente per bene che pace cercate...

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Creare due tre molti VietnamIvan Della Mea (1968) - Italia, italianoTematiche: antimperialisti, comunisti

Mi LaSi MiA chi mi aspetta in buona o mala fede La Si Mia chi mi chiede «A Cuba cos'hai visto?»

risponderò La Si«La rivoluzione». Si Fa#Mi Amico ho visto la rivoluzione Fa# Si da L'Avana a Santiago nella gente Fa# Mi giorno per giorno la rivoluzione Fa# Si uomo per uomo la rivoluzione Fa#Mi come lotta continua nel presente.

A chi mi aspetta in buona o mala fedea chi mi chiede «Fidel tu l'hai visto?»risponderò«Amico si l'ho vistosette milioni ho visto di Fidelda L'Avana a Santiago nella gentegiorno per giorno sempre con Fideluomo per uomo sempre con Fidelnella lotta continua col presente»

A chi mi aspetta in buona o mala fedea chi mi chiede «Fidel ti ha parlato»io urlerò«Cuba mi ha parlato».

Il dovere del rivoluzionario è solo fare la rivoluzione e sola via è la lotta armata è la guerriglia nel Vietnam come in Bolivia come nel Vietnam.

A chi aspetta in sola malafedee ancora chiede «Fidel ti ha parlato»io urlerò«Cuba mi ha parlato»io urlerò«Cuba mi ha parlato».

Creare due tre molti VietnamCreare due tre molti VietnamCreare due tre molti Vietnam.

Anche di te Cuba mi ha parlatoanche per te Cuba mi ha parlatocontro di te Cuba mi ha parlatoè nella tua fabbrica il tuo Vietnamnel tuo padrone il tuo Vietnamnella tua scuola il tuo Vietnamnella carica della polizia il tuo Vietnam.

Creare due tre molti VietnamCreare due tre molti VietnamCreare due tre molti Vietnam.

Giorno per giorno sei nel Vietnamora per ora sei nel Vietnamcontro di te Cuba mi ha parlatocontro di te Cuba mi ha parlatocontro di te Cuba mi ha parlato.

Creare due tre molti VietnamCreare due tre molti VietnamCreare due tre molti Vietnam.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

El me gattIvan Della Mea (1963) - Italia, milanese

Re- La7 Re-A l'han trovàa distes in mezz a i orti Re7 Sol-i oeucc a eren ross e un poo sversàa Re-me piasaria savè chi l'è quel ostia La7 Re-che al me gatt la panscia al g'ha sbusàa.

Sol- Re- L'era insci bell, insci simpatich La7 Re- negher e bianch, propri on belée Sol- Re- se ciapi quel che l'ha copàa La7 Re- mi a pesciàa ghe s'ceppi 'l dedrée.

I amis m'han dit «L'è stada la Ninettaquella cont la gambetta sifolinal'emm vista in mezz a i orti ier matinache la lumava 'l gatt cont on cortel».

L'è malmostosa, de bruta cera, e l'ha g'ha on nas svisser e gross vedella in gir fa propi péna e tucc i fioeu ghe dann adoss.

Incoeu a l'hoo spetada in via Savonadopo mezzdì, quand lee la torna a càghe sont rivàa adrée a la barbonae su la gamba giusta giò legnàa.

Ho sentù on crach de ossa rott l'è 'ndada in terra come on fagott lee la vosava «oi mamma mia» me sont stremì, sont scapàa via

Stasera voo a dormì al riformatóriin quel di Filangieri al numer duum'han dàa del teddy-boy, del brutt demonimi sont convint istess d'avegh reson.

Se g'hoo de divv, o brava gent de la Ninetta me frega niént l'è la giustissia che me fa tort Ninetta è viva, ma el gatt l'è mort,

l'è la giustissia che me fa tort Ninetta è viva, ma el gatt l'è mort.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Ero un consumatoreFausto Amodei, Cantacronache (1960) - Italia, italiano

Tematica: satirici

Do Sol7 Do La7Ero un bravo cittadino senza ubbie Re- La7 Re-e badavo solamente a cose mie: Sol Dodavo il voto a chi sedeva già al potere Sol Do Si7per timor d'avere qualche dispiacere; Mi- Si7 Mi-concordavo col padrone e la Questura Si7 Do Re7su un progresso senza l'ombra d'avventura. Sol Re7 SolLa mia pace fu, però, pregiudicata, Re7 Sol Sol7per il fatto che mi piace l'insalata. Do Sol7 La condivo con genuino olio d'olivo; Do ero ignaro ch'era olio di somaro, Mi- Si7 Mi- Re7 messo insieme a carogne di balene; Sol l'olio è sterilizzato, Re7 Sol contraffatto e adulterato, Do Sol7Do reni, fegato e budella mi schiantò.

Per escludere del tutto dai miei pastiil pericolo di condimenti guasti,fui costretto a eliminar dalla cucinaburro, lardo, grasso, strutto e margarina.Ed a forza di pensare, infine vollifar la prova di mangiare solo polli:polli lessi, fatti in pentola, alla buona,con dell'acqua, sale, pepe e qualche aroma.

Ma i pollastri son più grassi se li castri, e i capponi son castrati con gli ormoni, che son cose sempre un po' pericolose, tant'è vero che io, adesso, sono lì per cambiar sesso e una femmina tra un po' diventerò.

Abitavo in un moderno appartamentocon struttura "a faccia vista" di cemento,marmo rosa nel soggiorno e nell'ingressoe mosaico rosso e verde dentro il cesso;il mobilio, per mio gusto personale,era in stile barocchetto e chippendale,ma convenni, poi, con grossa delusione,che l'alloggio era di speculazione.

L'impresa, per ridurre un po' la spesa, ha messo, anziché cemento, gesso; con cura ha ridotto l'armatura e così l'appartamento con struttura di cemento

una notte sulla testa mi crollò.

*

E così, per questa storia sfortunata,mi trovai colla salute rovinata,e mia moglie mi privò del proprio affettoe restai senza famiglia e senza tetto;immerso in una gran disperazione,cercai conforto nella religione,sperando di ottener consolazionein atti di profonda devozione.

Ma, pensate! Le candele eran truccate: dopo un poco non facevano più fuoco. Che disdetta! Anche l'acqua benedetta era stata mescolata con dell'acqua sconsacrata che, per sempre, la mia anima dannò.

*Fui convinto d'aver perso la partita,non cercai più alcun conforto, dalla vita;mi decisi, lì per lì, di farle corte,e cercare quel conforto dalla morte.Sono andato in farmacia una mattina,ho comprato mezzo chilo di stricnina,poi mi son nascosto, presso il Cimitero,e ho mangiato il mezzo chilo, tutto intero.

Or saprete come mai qui mi vedete, ben vivo, sano, trullare e giulivo: per dire come tutto andò a finire la stricnina ingurgitata era stata adulterata e soltanto una diarrea mi procurò.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Hasta siempre comandanteCarlos Puebla (1965) - Cuba, spagnolo

Tematica: comunisti

La- Re- Mi7Aprendimos a quererteLa- Re- Mi7desde la historica alturaLa- Re- Mi7donde el sol de tu bravuraLa Re- Mi7le puso cerco a la muerte. La- Re- Mi7 Aqui se queda la clara, La- Re- Mi7 la entrañable transparencia La- Sol de tu querida presencia, Fa Mi7 comandante Che Guevara.

Tu mano gloriosa y fuertesobre la historia dispara,cuando todo Santa Clarase despierta para verte.

Aqui ...

Vienes quemando la brisacon soles de primaverapara plantar la banderacon la luz de tu sonrisa.

Aqui ...

Tu amor revolucionariote conduce a nueva empresa,donde esperan la firmezade tu brazo libertario.

Aqui ... Seguiremos adelantecomo junto a ti seguimosy con Fidel te decimos:"Hasta siempre, Comandante!"

Aqui ...

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Il censoreCantacronache, Fausto Amodei (1963) - Italia, italiano

Tematiche: carcere/confino, satirici

La Sol# Mi7 LaLa Sol# Mi7 La

La Sol# Si7 Mi7Non so dirvi se sia nato sotto un cavolo La Sol# Si7Mi7o se l'abbia trasportato una cicogna, Re-7 Sol Do6 La-ma per lui sarebbe stata una vergogna Fa7 Re-6 Mi7esser nato come siete nati voi.

Solamente colle pappe artificialilo poterono allattare da neonatoperché, certo, non avrebbe mai succhiato Fa7 Mi7 La-qualche cosa che non fosse il biberon.

La7 Re Era un tutore Fa#7 Si- Si7 della pubblica morale Sidim Do#-Fa#- che vede il maleSi7 Mi7 La La Sol# Si-7 Mi7 anche dove non ce n'è.

All'età di sette anni e quattro mesivide un giorno per la strada, con orrore,due formiche che facevano all'amoreed allora, detto fatto, le schiacciò.

A trent'anni, divenuto adolescente,non sofferse né di crisi né di dramma:gli bastava la sottana della mammaper godersi la sua bella gioventù.

Era un tutore ecc.

Ed ancora lui leggeva Il Vittoriosonell'età che l'altra gente, anche se [austera,legge almeno già Il Corriere della seraquando non arriva a legger L'Unità.

Fu boy-scout fino all'età di quarant'annie divenne, nel frattempo, un vero magoa far nodi d'ogni specie con lo spagoe ad accender degli splendidi falò.

Era un tutore ecc.

Mise un giorno un bell'annuncio su un [giornale:« Illibato, con ingente patrimoniorelazionerebbe scopo matrimoniocon fanciulla d'incrollabile onestà ».

Prese in moglie una distinta signorina

religiosa, possidente e molto brutta,ma la signorina ce la mise tuttae d'un colpo nove figli gli sfornò.

Era un tutore ecc.

L'evidenza lo costrinse a rinnegarel'esperienza di quell'unico atto impuroe a promettere a se stesso che in futuronon l'avrebbe ripetuto proprio più.

E scoperto finalmente il suo nemicointraprese una carriera di successo:dàgli e dàgli a far la guerra contro il [sessodiventò procuratore generale

ed è un tutore della pubblica morale che vede il male anche dove non ce n'è.

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Il galloCantacronache, Fausto Amodei (1963) - Italia, italiano

Tematica: satirici

LaSon nato maschio al duecento per cento Mi7sono fornito di un grande talento

tutte le donne a cui faccio la corte Lasono il mio debole e pure il mio forte

Aspiro al titolo di professore Mi7nell'arte nobile di far l'amore

e le mie leggi teoriche e pratiche Lason più precise di molte grammatiche

Re- La- Poichè sottratte alla rozza esperienza Si7 Mi7 si son portate al livello di scienza

La Mi7 L'amor non è soltanto La l'effimero diletto Mi7 che provi andando a letto La con una che ci sta

L'amore è soprattutto l'orgoglio ed il prestigio di chi sa d'esser ligio a un mito nazional

Fino da giovane avevo intenzionedi sviluppare la mia vocazionecontro il giudizio piuttosto antiquatodi chi voleva che fossi avvocato

Feci le prime esperienza amorosecon delle donne non molto virtuosema mi convinsi che era umiliantecomprar l'amore e pagarlo in contante

Finchè mi venne a portata di mano un'occasione per fare il ruffiano

L'amor non è soltanto l'effimero diletto...

Sotto il ventennio non persi di vistadi usare il mito del maschio fascistaduci, gerarchi milizie ufficialiincrementarono i miei capitali

Con questi soldi, che male c'è in fondo

mi fu permesso di entrar nel gran mondoe proseguire i miei studi praticisopra le mogli di quei diplomatici Finchè sposai con un colpo di mano la ricca figlia di un conte romano

L'amor non è soltanto l'effimero diletto...

Dopo la guerra di liberazioneper evitare di andare in prigioneebbi l'idea, in fondo assai savia,di rifugiarmi lassù in scandinavia

ed in quel tempo fra genti stranieriebbi da assolvere al grande doveredi dimostrar che la patria lontanaera pur sempre virile italiana

Feci ritorno perchè là oltre al resto nessuna donna pagava per questo

L'amor non è soltanto l'effimero diletto...

Feci ritorno perchè al mio passatotutto il mio merito fu addebitatoma in quel frattempo con leggi inauditele case chiuse eran state proibite

Riorganizzai per innata missionequalche altra forma di prostituzionetrovai appoggi con mossa maestrapresso taluni partiti di destra

Per la difesa che è sacra ed umana della potenza sessuale italiana

L'amor non è soltanto l'effimero diletto che provi andando a letto con una che ci sta L'amore è soprattutto La Fa#7 di chi sa d'esser ligio Si7 Mi7 La Mi7 La a un mito nazional.

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Il giorno dell'eguaglianzaFausto Amodei, Cantacronache (1963) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

La-6 Fa7Ci sveglieremo un mattino Mi La-6 Fa7Midiverso da tantiLa-6 Fa7e sentiremo un silenzio Mi La-6 Fa7La5mai prima ascoltato,Re-6 Sib7spalancheremo finestre La7 Re-6 Sib7Mi5e persiane, esitanti,La-6 Fa7ci accorgeremo che il mondo, Mi La-6 Fa7Miquel giorno, è cambiato.

E sentiremo che quellamattina è venuta,che porterà sulla terrauna vita migliore,Re- Fa-6che il giorno prima si è chiuso, Mi5 Mia nostra insaputa,La- Fa Sibun tempo triste che non Re-6 Mi7rivedremo mai più.

La- Re-6 Da quel mattino in poi Sol Sol6 Do+7 sapremo finalmente La- Re-6 che ciascuno di noi Mi7 La- è uguale all'altra gente.

Ladim Mi7 Ciascuno, tutt'a un tratto, Re-6 Mi7 LA-4La- sarà così capace Fa LadimMi7 di dirsi soddisfatto La-6 Fa Mi e viversene in pace.

Sapremo tutti, da quellamattina in avanti,e penseremo lo stessodi noi e di tutti,d'essere, in fondo, degli ottimistinchi di santi,e, nello stesso momento,dei bei farabutti.

Non ci sarà più nessunoche spinga la gente

ad "obbedire, combattere e credere" in lui,e che prometta un Imperoa chi fa l'obbedienteed un Inferno a chi, invece,gli dice di no.

Così, d'allora in poi, non sarem più costretti a giocare agli eroi, ai reprobi e agli eletti.

'Sto mondo, che ora è pieno di oppressi e di oppressori, 'sto mondo farà a meno di vinti e vincitori.

Non ci saranno più martiri,boia e tiranni,saremo tutti un po' santied un po' peccatori;non ci sarà più, per moltemigliaia di anni,gente che voglia atteggiarsia nostri tutori.

Scompariranno i soldatied i generali,scompariranno scomuniche,preti e censori,diventeremo un pianetadi esseri ugualidove ciascuno ha rispettodegli altri e di sé.

Per essere beati, per vivere contenti, non saremo obbligati a sentirci potenti.

Saremo alfine onesti senza essere scaltri, La- Re-7 Re-6Sol7 senza che si calpesti Sl Sol6 Do+7 la libertà degli altri.

La- Re-6 Quel giorno, non lontano, Mi7 La- faremo un girotondo La- Fa SibFadim per le piazze del mondo, Mi7 Re-LAdimMi7La-6 tenendoci per mano.

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Il mio partito saluta MoscaAlberto D'Amico - Italia, italiano

Tematiche: anticlericali, comunisti

DoIl mio partito saluta Mosca Sol7 Do Do7e va cercando nuove città Fa Doil Parlamento lo vuole in tasca Sol7 Docome una copia dell'Unità.

E voi compagni quando fa serafate l'amore con la TVfate la tessera a primaverail socialismo la fa Gesù.

E poi piangete per la questioneche a Praga i carri hanno mandàperò la vera occupazionel'ha fatta il papa a Bogotà.

Tutto di bianco come colombaai contadini ha predicà:fate la rumba fate la sambama la guerriglia a Dio non va.

Avanti Praga col nuovo corsoche l'occidente trionferàavanti papa che bel discorsoil mio partito l'ascolterà.

Il socialismo nel mio paesema chissà quando che si faràsarà la colpa di troppe chiesedi troppe feste dell'Unità.

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Il ratto della chitarraFausto Amodei, Cantacronache (1960) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, satirici

Re- Sol- Do7La mia povera chitarraFa7 Sib7 Sol-6Laha subito un incidente Re- Sol- Do7l'altro giorno fu rapitaFa7 Sib7 Sol-6Lada un ignoto malvivente Re7 Sol-era una chitarra vecchia, Do7 Fa7senza classe, un po' ridicola Sib7 Sol-6non aveva sangue illustre La7 Re-nè una cifra di matricola

Non so proprio la ragioneche me l'han portata viae no ho neppur pensatod'avvertir la poliziaperchè so che alla questuraera in fondo un po' mal vista Sib7 Rediml'han schedata sotto il nome Mi7 Ladi "chitarra comunista"

Re Cantava senza paura Do-6Si7 dei versi un poco insolenti Mi- La-6 in barba alla censura, Mi- Mi#dimLa7 contro i padroni e i potenti. Re Era alle volte estremista, Fa# e la sua grande ambizione Si- Mi La7 era di accompagnare la musica Re Si-MiLa7Re Sol- La7 della rivoluzione

La chitarra ripulitaben lavata ed elegantesarà spinta a far la partedi chitarra benpensanteper seguire la corrente,per salvarsi un po' la facciad'ora in poi dovrà evitaredi dir qualche parolaccia

Mi vorrei proprio sbagliarema so già che il rapitoreporterà la mia chitarrasulla via del disonoreprostituta e svergognata

un bel dì la sentiremoa suonar sui marciapiedile canzoni di Sanremo

Cantava senza timore, senza badare agli offesi anche argomenti d'amore, ma senza far sottointesi Si era una coppia ideale, c'era una splendida intesa si stava insieme anche se non eravamo sposati in chiesa

Non mi han detto fino ad oraqual'è il prezzo del riscattoma ci sono altre maniereper far ben fruttare un rattoper esempio legalmentenon c'è manco un codicilloche consideri reatolo sfruttar chitarre squillo

Istruiranno la chitarraa sedurre gli italianimiagolando e dando bacisu dei ritmi afro-cubaniprenderanno loro i soldied a mo' di conclusionela faranno anche cantarealla Rai Televisione

La mia chitarra perduta era chitarra d'onore non si sarebbe venduta neppure per un milione poichè era molto espansiva non era certo illibata ma concedeva i propri favori Re Si- Mi-6Fa# soltanto se innamorata Si- Mi La7 ma concedeva i propri favori Re Si-MiLa7Re6 soltanto se innamorata...

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Il rosso è diventato gialloIvan Della Mea (1969) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

ReCompagno, Sol Requando il partito, finalmente, sbaglia Sol Ree a tutti è dato scrivere sui muri Sol Rela libertà d'interpretare il mondo Sol Redi criticare i propri dirigenti Sol Lasenza i tabù del 'glorioso passato', Re Sol La allora, credi, si vincerà.

Compagno,quando il soldato non ha generalie il fucile è come un compagno,quando il soldato è popolo che lottaora per ora, così nella scuola,così in fabbrica, in casa e nel campo,allora, credi, si vincerà.

Compagno,quando il tuo soldo di nullatenenteche Agnelli chiama fame comunistadiventa, o per amore o per forza,uguale a quello d'ogni dirigenteoggi al partito, domani al potere,allora, credi, si vincerà.

Compagno,quando chi fa l'idea con la penna,che qui da noi si chiama intellettuale,prova ogni giorno la rivoluzionecon il martello, la falce, il fucilee a tutto questo la sua penna è uguale,allora, credi, si vincerà.

Compagno, questa è la voglia di un comunismo senza dogmi, papi e frontiere, un comunismo da costruire sulle rovine del riformismo, dell'unità nella diversità allora, credi, si vincerà.

La Compagno, Re La questa è la fede in un comunismo Re La tutto da vivere, tutto da fare, Re La un comunismo da costruire Re La sulle rovine del riformismo, Re La è una rivoluzione culturale.

Re La Io chiedo a voi se oggi vedo giusto: Re La nel mondo il rosso è diventato giallo, nel mondo il rosso è diventato giallo, nel mondo il rosso è diventato giallo, nel mondo il rosso è diventato giallo, nel mondo il rosso è diventato giallo.

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Il tarloFausto Amodei, Cantacronache (1963) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale, sociali

DoIn una vecchia casa, Sol#piena di cianfrusaglie, Do#di storici cimeli, Sol7 Dopezzi autentici ed anticaglie, c'era una volta un tarlo, La-di discendenza nobile,Fa Mi7che cominciò a mangiare La- Mi7LA-un vecchio mobile.

Mi7 Avanzare con i denti La- per avere da mangiare Re7 Sol e mangiare a due palmenti Sol7 Do per avanzare. Re- La- Il proverbio che il lavoro Fa Do ti nobilita, nel farlo, Sib Fa non riguarda solo l'uomo, Re-6 Mi Sol7 ma pure il tarlo.

Il tarlo, in breve tempo,grazie alla sua ambizione,riuscì ad accelerareil proprio ritmo di produzione:andando sempre avanti,senza voltarsi indietro,riuscì così a avanzardi qualche metro.

Farsi strada con i denti per mangiare, mal che vada, e mangiare a due palmenti per farsi strada. Quel che resta dietro a noi non importa che si perda: ci si accorge, prima o poi, ch'è solo merda.

Per legge di mercato,assunse poi, per via,un certo personale,con contratto di mezzadria:di quel che era scavato,grazie al lavoro altrui,una metà se la mangiava lui.

Avanzare, per mangiare qualche piccolo boccone, che dia forza di scavare per il padrone. L'altra parte del raccolto ch'è mangiato dal signore prende il nome di "maltolto" o plusvalore.

Poi, col passar degli anni,venne la concorrenzada parte d'altri tarli,colla stessa intraprendenza:il tarlo proprietarioristrutturò i salarie organizzò dei turnistraordinari.

Lavorare a perdifiato, accorciare ancora i tempi, perché aumenti il fatturato e i dividendi. Ci si accorse poi ch'è bene, anziché restare soli, far d'accordo, tutti insieme, La7 dei monopoli.

ReSi sa com'è la vita: La#ormai giunto al traguardo, Re#per i trascorsi affanni La7 Reil nostro tarlo crepò d'infarto.

Sulla sua tomba è scritto: Si-"per l'ideale nobileSol Fa# Si-di divorarsi tutto quanto un mobile".Mi7 La Re7 SolChiaro monito per i posteriDo7 Fa Fa#7 Si-questo tarlo visse e morì.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Il vestito di RossiniPaolo Pietrangeli (1969) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Do Re-"Come ti chiami?". "Ve l'ho già detto". Sol Do"Ripeti ancora, non ho capito". Re- Do"Sono Rossini, iscritto al partito, Sol Dosor commissario, mi conoscete".

"Confessa allora, tu l'hai colpito,non mi costringere a farti del male,tu sai benissimo, conosco dei mezziche anche le tombe fanno parlare".

"Sor commissario, i vostri mezzisono due ore che li sopportoe se volete vedermi mortocontinuate pure così".

Do Sol Aveva solo un vestito da festa, Do Sol se lo metteva alle grandi occasioni; Da Do a lui gli dissero: domani ai padroni Sol Do gliela faremo, faremo pagar.

E l'indomani, quando era già l'alba, apri l'armadio e il vestito si mise, guardo allo specchio e la faccia sorrise, guardo allo specchio e si disse di sì.

E andò alla fabbrica ed erano in mille, tutti gridavano l'odio e il furore; forse Giovanna il vestito vedeva in quella folla fra tanto colore.

"Ti han visto tutti, tu sei finito,c'è anche del sangue sul tuo vestito:quei cinque uomini che sono mortisulla coscienza li hai anche tu".

"Sor commissario voi lo sapetequali che sono i veri assassini,quelli al servizio degli aguzziniche questa vita ci fanno fare.

E questo sangue che ho sul vestitoè solo il sangue degli innocentiche protestavano perchè fra i dentisolo ingiustizia hanno ingoiato".

Aveva solo un vestito da festa, se lo metteva alle grandi occasioni; a lui gli dissero: domani ai padroni gliela faremo, faremo pagar.

Ma l'hanno visto con un sasso in mano che difendeva un ragazzo già morto, ma quel che conta è che a uno di loro un sampietrino la testa sfasciò.

Ed ha scontato vent'anni in prigione perchè un gendarme s'è rotto la testa; ormai Giovanna ha tre figli, è in pensione, chissà se ha visto il vestito da festa ormai Giovanna ha tre figli, è in pensione, chissà se ha visto il vestito da festa.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Io so che un giornoIvan Della Mea (1966) - Italia, italiano

Tematica: sociali

ReIo so che un giorno

verrà da me

un uomo bianco

vestito di bianco Solmi dirà:La Re«Mio caro amico tu sei stanco» Sole la sua manoLa7 Recon un sorriso mi darà.

Mi porteràtra bianche casedi bianche murain bianchi cielimi vestiràdi tela greggia dura e biancae avrò una stanzaun letto bianco anche per me.

Re Vedrò il giorno

e tanta gente

anche ragazzi

di bianco vestiti Sol mi parleranno Mi dei loro sogni La come se fosse La7 la realtà.

Li guarderòcon occhi calmie dirò lorodi libertà;verrà quell?uomocon tanti altri forti e bianchie al mio lettostretto con cinghie mi legherà.

«La libertà- dirò - è un fatto,voi mi legatema essa resiste».Sorrideranno:«Mio caro amico tu sei matto,la libertà,

la libertà più non esiste».

Io riderò il mondo ha un prezzo tutto ha un prezzo anche il cervello «Vendilo, amico, con la tua libertà e un posto avrai in questa società».

Viva la vitapagata a ratecon la Seicentola lavatriceviva il sistemache rende uguale e fa felicechi ha il poteree chi invece non ce l'ha.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

La canzone del PinelliGildo dei Fantardi (1969) - Italia, italiano

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

La FanfaneideFausto Amodei (1972) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, anticlericali, satirici

ReAll'armi all'armi

all'armi fanfascisti La7non solo democristi.

ReA noi ci fan fanfare un presidente Mi-e noi lo fanfaremo a tutti i costi La7 Recolle teorie degli estremisti opposti Mi7 La7o della maggioranza silenziosa.

Re O fanfalangi di fanfaniani Mi- Re formiamo uniti il nuovo «Opus Dei» Mi- La7 Re se perderem muoia Fanfani Mi- La7 Re assieme a tutti i filistei.

All'armi all'armiserrati in un sol rangoballiamo il fanfandango.

Il presidente che noi fanfaremoper cui noi lotterem fino alla mortesarà sicuramente l'uomo forteche il fato, anzi il fanfato, ci ha indicato.

L'ordine nuovo che avrem domani quando faremo il nuovo « Opus Dei » ce lo garantirà Fanfani con il Girotti e il Bernabei.

All'armi all'armicon note forti e chiaresuoniamo le fanfare.

Per la prossima notte di Nataleal vecchio posto di Gesù Bambinoavremo un fanfanciullo piccolinoassiso in mezzo a un asino e ad un bue.

Noi siamo arditi, siamo fanfanti Montecitorio è il nostro Pordoi di posti all'ENI ce n'è tanti se ne vuoi uno vien con noi.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

La leggenda della suoraFausto Amodei, Georges Brassens - Francia, italiano

Tematica: satirici

Intro: Re Sol Re Mi La- Re Sol Re Sol

Sol Do SolVenite voi gente curiosa Re Re7 Solper una nuova storia ancor: Sol Doquesta è la storia avventurosa Sol Dodi Doña Padilla del Flor.

Re Sol La sua terra che vide i mori Re Mi nutre cinghiali in libertà. La- Re Sol Attenti che passano i tori: Re Sol chi veste in rosso, via di qua!

Ci son ragazze qui a Granadaed a Siviglia anche ce n'èche ascoltano ogni serenataquasi a cantarla fosse un re!

Quindi si intrecciano gli amori di sera in tutta la città! Attenti che passano i tori: chi veste in rosso, via di qua!

Nessuna infamia e nessun dolomai su Padilla trapelòperchè in nessun occhio spagnolofuoco più casto mai brillò.

Sotto gli alberi e in mezzo ai fiori nessuno l'ebbe in potestà. Attenti che passano i tori: chi veste in rosso, via di qua!

Lei prese i voti e questa finedestò il rimpianto pure mio,quasi che solo alle bruttinefosse concesso sposar Dio.

Furono pianti e gran dolori tra maschi di qualunque età. Attenti che passano i tori: chi veste in rosso, via di qua!

Fattasi monaca da un mesel'amore giunse là per làquando un bandito del paesevenne e le disse "Eccomi qua!".

I banditi son rubacuori più di certuna nobiltà Attenti che passano i tori: chi veste in rosso, via di qua!

Non era bello, questo è vero,era volgare, anzi che no,ma l'amore, si sa, è un misteroe la suora il bandito amò.

C'è chi concede i suoi favori a ceffi privi di beltà. Attenti che passano i tori: chi veste in rosso, via di qua!

A quel bandito che, si dice,fosse legato a Belzebùai piedi di Santa Beatricela suora diede un rendez-vous

All'or che i corvi vengon fuori gracchiando nell'oscurità. Attenti che passano i tori: chi veste in rosso, via di qua!

Or quando entrata nella chiesala suora il bandito chiamò,al posto della voce attesaun grande fulmine scoppiò

Dio volle con questi bagliori colpire a morte l'empietà. Attenti che passano i tori: chi veste in rosso, via di qua!

Questa leggenda che ho narratosant'Idelfonso decretòper preservare dal peccatochi la sua vita a Dio votò

La raccontassero i priori in conventi e comunità. Attenti che passano i tori: chi veste in rosso, via di qua!

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Le basi americane [Rossa provvidenza]Rudi Assuntino - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, antimilitaristi/contro la guerra

Sol Do SolLa cosa più penosa Do Solin giorni come questi Do Mi-è di trovar tra voi La- Re7le facce di sempre Sol Do SolE invece sta cambiando Do Solla storia di ciascuno Do Mi-perchè dai grandi fatti La- Re7 Solmatura una lezione"

Sol Do Re7 Buttiamo a mare le basi americane Sol Do Re7 cessiamo di fare da spalla agli assassini Sol Do Re7 giriamo una pagina lunga di vent'anni Sol Do Re7 Sol andiamo a guadagnare la nostra libertà

In una ragnateladi fatti quotidianiabbiam dimenticatodi essere compagni

Nel mondo c'è una lottache non si è mai placatarompiamo le abitudinitorniamo ad esser uomini

Buttiamo a mare...

Non serve domandarese poi ce la faremolasciamo alle paroleil tempo di aspettare

O forse qui si aspettala rossa provvidenzaper cui gli altri decidonoe noi portiam pazienza"

Buttiamo a mare...

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Mario della Piaggio [Povero Mario]Canzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1968) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

Re Povero Mario, La7 Rel'hanno licenziato

Era il più bravodi tutto il capannoneMa il tempo è tempo,e trenta pezzi all'oraPer quel merda del controllonon sono tanti

Trenta è la regola,e un pò di più non guastaL'ha detto Piaggioall'ultima riunioneChi fa di menosicambia e mi dispiaceMa la catena non si ferma,non c'è ragione

Mi Povero Mario, Si7 Mis'era fatto maleQuando allo scioperodi due giorni primaQuel celerinocon la ghigna caneGli calòla mazzata sulla spalla

Andava piano,con la spalla gonziaAmmonta i pezzidietro alla catenaE il caporale,ruffiano del padroneCon l"orologio in manostava a ride'

Fa Ma un giorno Mario, Do7 Favedrai quella catenaSi fermeràperchè nelle turbineCi si buttapadrone e caporaleChe stanno bene insieme,insieme morti

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Nei reparti della FIATFausto Amodei - Italia, italiano

Tematica: lavoro, economia, capitale

La-Se lavori al reparto sbavatura La7 Re-che si trova alla FIAT Grandi Motori La-tu respiri soltanto spazzatura Si7 Mi7perché mancano fin gli aspiratori.

I martelli pneumatici fan chiassoc'è un gran fumo che è dei più schifosinon si vede lontano qualche passoe ti becchi una bella silicosi.

La Re Però il signor Primus, dottore modello Mi7 La non vede quel fumo non sente il martello La7 Re se fa le statistiche ai vostri polmoni Mi7 La poi dopo le mostra soltanto ai padroni.

Se lavori al reparto Grandi Pressenon ci trovi neppure un sostitutocerte cause per lì non sono ammesseche ti fanno assentar per un minuto.

Chi ha bisogno di fare i suoi bisognili fa addosso così va tutto benee se poi, putacaso si vergogninon può farci un bel niente e se li tiene.

E il capo-macchina, che vien pagato quattordici lire all'ora di più per quei pochi soldi si sente obbligato a farti tener la pipi e la pupù.

Al reparto per la pomiciaturac'è tanta acqua da farci i gargarismise quest'acqua ti rende l'aria purad'altro canto procura i reumatismi.

In un anno perdete sette chilied avete un bel mettercela tuttasi fan deboli gli organi virilie la moglie vi resta a bocca asciutta.

Vi dicono i medici in camice bianco: Con tutte le scocche che hai già [pomiciato è chiaro che a casa poi sei troppo stanco per ripomiciare di nuovo in privato».

Va be' scherzi a parte però resta il [guaio che queste storielle son tutte ben vere ma per conquistare il controllo operaio lottiam nelle fabbriche e dentro il

[quartiere.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Nove maggioIvan Della Mea (1965) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Re SolE nei giorni della lotta Re Solrosso era il mio colore Do Solma nell'ora del ricordo Re Sologgi porto il tricolore.

Tricolore è la piazzatricolori i partigiani«Siamo tutti italiani»«Viva viva la nuova unità».

Do Sol E che festa e che canti Re Sol e che grida e che botti Do Sol e c'è Longo e c'è Parri Re Sol e c'è anche Andreotti.

E c'è il mio principalequello che mi ha licenziatoquello sporco liberaleanche lui tricolorato.

Mi son tolto il fazzolettoquello bianco verde e rossoed al collo mi son messoquello che è solo rosso.

E mi hanno dato del cinese mi hanno detto "disfattista" ho risposto secco secco «Ero e sono comunista».

Ieri ho fatto la guerracontro il fascio e l'invasoreoggi lotto contro il padroneper la stessa libertà.

E se vi va bene il liberalecon Andreotti e il tricoloreio vi dico «Siete fottutivi siete fatti incastrar».

E mi hanno dato del cinese mi hanno detto "disfattista" ho risposto secco secco «Ero e sono comunista».

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

O cara moglieIvan Della Mea (1966) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti, lavoro, economia, capitale

Do Sol DoO cara moglie, stasera ti prego, Fa Sol Dodì a mio figlio che vada a dormire, Fa Sol Doperchè le cose che io ho da dire Fa Sol Do non sono cose che deve sentir.

Proprio stamane là sul lavoro,con il sorriso del caposezione,mi è arrivata la liquidazion,m'han licenziato senza pietà.

E la ragione è perchè ho scioperatoper la difesa dei nostri diritti,per la difesa del mio sindacato,del mio lavoro, della libertà .

Quando la lotta è di tutti per tuttiil tuo padrone, vedrai, cederà ;se invece vince è perchè i crumirigli dan la forza che lui non ha.

Questo si è visto davanti ai cancelli: noi si chiamava i compagni alla lotta,ecco: il padrone fa un cenno, una mossa,e un dopo l'altro cominciano a entrar.

O cara moglie, dovevi vederlivenir avanti curvati e piegati;e noi gridare: crumiri, venduti!e loro dritti senza piegar.

Quei poveretti facevano penama dietro loro, la sul portone,rideva allegro il porco padrone:l'ho maledetto senza pietà .

O cara moglie, prima ho sbagliato,dì a mio figlio che venga a sentire,chè ha da capire che cosa vuol direlottare per la libertà chè ha da capire che cosa vuol direlottare per la libertà.

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Padrone OlivettiCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1968) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

Sol Do Padrone Olivetti, un nostro compagno Sol Re Ha perso la testa s'è andato ad ammazzareSol DoTu potrai dire che era malato Sol Re SolMa noi la sappiamo la verità !

Padrone Olivetti, una macchina un uomoNei tuoi progetti han la stessa funzioneTu vedi solo la produzioneE quel che si guasta si deve buttar!

Sol Padrone Olivetti, la tua baracca Re SolResterà in piedi, finchè ti si ascolta DoLe tue invenzioni sono la morsa Re SolChe noi soltanto potremo spezzar

Dividi e comanda: è il motto di sempreDi tutti i padroni di questa terraLa nostra vita è tutta una guerraA stare attenti a non farci fregar!

Tu ci hai divisi in categorieChi è più capace guadagni piùMa il tuo discorsoDavanti alla pressaE" una menzogna non regge più!

E quest"inganno, uno dei tantiE" il loro giogo per farci tacereSiam tutti uguali senza il potereE tutti assieme dovremo lottar

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Partigiani fratelli maggioriCantacronache, Michele Luciano Straniero - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

La Mi-Partigiani che adesso cantate, La Sol FaMi partigiani che fate all?amore sulla montagnaSol Do Fa Sol ricordando le notti passateMi7 La- Re- Mi7quando l?aria sapeva di foglie La7 Re- Sol Do vi mancava la madre e la moglie e l?Italia(La7)Re- Sol Do ascoltate le nostre parole, Mi7ascoltate le nostre parole.

Se cerchiamo sui libri di storia,se cerchiamo tra i grossi discorsi fattid?arianon troviamo la vostra memoria,ma se invece spiamo sui voltidei fratelli, sui tratti sconvolti dell?Italiariviviamo quegli anni trascorsi.

Eravate partiti cantandola speranza nel cuore, occhi aperti, sullamontagna,eravate partiti sognando.Noi sapemmo di favole strane,noi ragazzi, e di guerre lontane per l?Italia,noi fratelli minori inesperti.

Una voce nell?ora dei mortici ha chiamati alle vostre bandiere conl?Italiaa vegliare la fiamma sui monti;ma se un giorno tornasse quell?ora,per i morti che avete lasciato sulla montagna,partigiani, chiamateci ancora!

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Pensa un po'Paolo Pietrangeli (1969) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

SolPensa un po'.

Pensa un po' Mi7 La-tu che sei portato in giro da un risciò Do e un cinese che ti tiri Sol"No, alla prossima lei giri" Repensa un po' Solpensa un po'.

Perché noperché nosette schiave e una lettiga rococò,due palmizi sulla testae domani è sempre festaperché noperché no.

Si7 Mi- Siam costretti a lavorare Si7 Mi- siam costretti a costruire Do Mi- quel che invece vogliamo Do Mi- quel che invece dobbiamo Fa Fa# Re7 buttar giù.

Pensa un po'che quei palmiziche ti fan ombra dal soleson due lampadine accese sul comòe ti svegli e non è festasenti un vuoto nella testae una voglia una gran voglia di fumar.

Ti ricordi a fine mesenon ci arrivi con le spesehai buttato un paio d'ore per sognare ti vesti in fretta in frettacorri in fabbrica e t'aspettauna sirena che non è quella del mar.

Pensa un po'pensa un po'avvitare due bulloni e il terzo nofare tutto presto e beneperché ai soldi uno ci tieneanche se poi vende la sua libertà.

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Per i morti di Reggio EmiliaCantacronache, Fausto Amodei (1960) - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

Mi- La-6Compagno cittadino Re7 Solfratello partigiano La-6 Mi-teniamoci per mano La-6 Si7in questi giorni tristi Mi- La-6Di nuovo a reggio Emilia Re7 Soldi nuovo là in Sicilia La-6 Mi-son morti dei compagni Fa# Si7per mano dei fascisti

Mi- Si-Mi-6 Si- Di nuovo come un tempo Mi- Si-Mi-6 Si- sopra l'Italia intera DoMi-7La- Mi-La-6 Mi- La-6 Midim Fischia il vento infuria la bufera Do Mi-7 La-Mi-La-6 Mi- La-6 Midim Si7

A diciannove anni e`morto Ovidio Franchi per quelli che son stanchio sono ancora incerti Lauro Farioli e` mortoper riparare al torto di chi si è gia` scordatodi Duccio Galimberti

Son morti sui vent'anni per il nostro domani Son morti come vecchi partigiani

Marino Serri e` mortoe` morto Afro Tondelli ma gli occhi dei fratellisi son tenuti asciutti Compagni sia ben chiaroche questo sangue amaro versato a Reggio Emiliae` sangue di noi tutti

Sangue del nostro sangue nervi dei nostri nervi Come fu quello dei Fratelli Cervi

Il solo vero amicoche abbiamo al fianco adesso e` sempre quello stessoche fu con noi in montagna Ed il nemico attualee` sempre ancora eguale a quel che combattemmo

sui nostri monti e in Spagna

Uguale la canzone che abbiamo da cantare Scarpe rotte eppur bisogna andare

Compagno Ovidio Franchi,compagno Afro Tondelli e voi Marino Serri,Reverberi e Farioli Dovremo tutti quantiaver d'ora in avanti voialtri al nostro fiancoper non sentirci soli

Morti di Reggio Emilia uscite dalla fossa fuori a cantar con noi Bandiera Rossa!

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Perchè mai parlarvi di paceIvan Della Mea (1969) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Re Sol Ma perché mai Re Sol parlar di pace Re La7 voi lo sapete Re del freddo e dei figli Sol e il costo di Re Sol scarpe e vestiti Re La7 e il ritmo del Re vostro martello.

Re La7 RePerché mai parlarvi di pace Re La7 Revoi sapete del freddo e dei figli Sol Reed il costo di scarpe e vestiti Re La7 Reed il ritmo del nostro martello.

Perché mai parlarvi del Vietnamvoi l'avete scolpito sui voltinelle truffe dei vostri salariconcordati sul vostro lavoro.

Perché mai parlarvi di Nixonvoi l'avete in ogni padronedenti bianchi fraterno sorrisoe l'insulto della sua pietà.

E la scelta è il cancello per capirecon le cento e le mille e più vocie le grida «Agnelli» è «Vietnam»e la pace cantata da voi.

Questa pace cantata da voioggi è grido di vera violenzaagli Ingrao di buona coscienzaai Novella ai Pirelli ai padroni.

Perché mai parlarci di pacese ogni giorno si vive alla guerrase per uno di loro per terrasono mille i morti per noi.

Perché mai parlarci di pacePerché mai parlarci di pacePerché mai parlarci di pacePerché mai parlarci di pace.

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Piccolo uomoPaolo Ciarchi - Italia, italiano

Tematica: sociali

Re Sol La7Piccolo uomo, oggi è la tua festa Ree la tua donna è pronta per l'amore; Sol La7tuo figlio è in piazza, grida la protesta Reper il Vietnam; «Ma è così lontano!», Sol La7tu pensi e ridi e poi scuoti la testa Ree cerchi il seno caldo con la mano.

Piccolo uomo oggi è lunedì- com'era caldo il seno nella mano! -.Compra il giornale: «Ieri quattro negrinegli USA son stati massacrati».Ma che t'importa? Leggi i risultati:l'Inter ha vinto allora stiamo allegri.

Sol Re Sol Re Dì, come va, piccolo uomo? Sol Re Sol Re Tu mi rispondi che non va male. Sol Re Sol Re Bene, amico, buon anno nuovo Sol Re Sol Re e buone feste e buon Natale!

Piccolo uomo oggi è martedì- com'era caldo il seno nella mano! -.Tuo figlio Piero torna dalla scuola.«Com'è andata?». «Be', tutto normale?papà, hai letto le stragi in Angola?».«Io lavoro, tu pensa a studiare».

Piccolo uomo oggi è mercoledì- com'era caldo il seno nella mano! -.Sei stanco, corri a casa come il vento;ecco la radio: «Frana ad Agrigento,case distrutte, morti e senza tetto».Spegni la radio, spegni e corri a letto.

Dì, come va, piccolo uomo...

Piccolo uomo oggi è giovedì- com'era caldo il seno nella mano! -.La tua strada è piena di operai:«Oggi si lotta, evviva il sindacato!».Ti gridano crumiro, e perché mai?Non ti riguarda, tu sei un impiegato.

Piccolo uomo oggi è venerdì- com'era caldo il seno nella mano! -.In tasca hai l'assegno del padrone:«Lei è fedele, non ha scioperato»;e tu sei fiero e mandi un bel maglione a qualche fiorentino alluvionato.

Dì, come va, piccolo uomo?

Piccolo uomo, è sabato vigilia- com'era caldo il seno nella mano! -.Stamane tu lavori quattro ore;a mezzogiorno stop: pace e famiglia.Scende la sera, TV, primo canale:«Accendi, Piero, c'è 'Scala Reale!'».

Piccolo uomo; è ancora la mia festae la mia donna ancora chiede amore,mio figlio Piero ancora fa protestaper il Vietnam, ancora ben lontano;io rido ancora e poi scuoto la testae ancora cerco il seno con la mano?

Dì, come va, piccolo uomo? Io mi rispondo che non va male. Così comincia quest'anno nuovo, per noi c'è sempre un bel carnevale.

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Qualcosa da aspettareFausto Amodei, Cantacronache (1959) - Italia, italiano

Tematica: sociali

Re- Sol-Ogni sera, fra i rumori Re- Sibdi serrande che si abbassano La Re-e gli scoppi dei motori La Re-delle macchine che passano, Re- Faalla luce dei lampioni Sol- Lache si sono accesi appena, Mi La-puoi assistere agli amori Sol Doche si fan prima di cena...

Fa La- Sporchi ancora del sudore Sib Fa del lavoro appena smesso, Sol- Re- per un bacio, un po' d'amore, Sib La ci si vuol bene lo stesso.

Basta già quell'ora sola per tenersi per le mani e per darsi la parola di vedersi all'indomani;

Re Sol La Re quella parola è poi la sola cosa Si- Mi- Fa# che importa ed ha uno scopo: Re Sol- Do Fa ci fa sembrare un po' meno noiosa Re- Sol- Do la vita il giorno dopo... Fa Re SOl- Do Anche domani non ci potrà mancare Fa Sol- La Re- qualcosa da aspettare!

Le domeniche che piove,guardi i vetri che si bagnano;e la goccia che si muove,e le gocce che ristagnano...Quando il buio è poi venuto,nell'oscuro della stanzatu ti accorgi che hai perdutotutto un giorno di vacanza...

Ne hanno fatto miglior uso, dentro i cine ed a ballare, tante coppie che, anche al chiuso, non rinunciano ad amare; che poi, prima di lasciarsi, si daranno brevemente

la promessa di trovarsi la domenica seguente:

questa promessa che è poi la sola cosa che importa ed ha uno scopo: ci fa sembrare un pò meno noiosa la settimana dopo... Per sette giorni non ci potrà mancare qualcosa da aspettare! Se tu vuoi che nel momentoche vi avete da lasciarenon si senta lo spaventodi non saper più cosa fare.Se la tua vita normale,in assenza del tuo amore,vuoi che resti tale e quale,e persino un po' migliore.

Se pretendi che il lavoro, l'amicizia, l'altrui stima abbian sempre un senso loro chiaro ancora più di prima. Basta solo ricordarsi, perchè avvenga tutto questo, la promessa di trovarsi e vedersi ancora presto.

Questa promessa è poi la sola cosa che abbia un valore vero ti fa sembrare un po' color di rosa il mondo anche più nero... Basta che non ci debba mai mancare qualcosa da aspettare!

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Quando 'riva 'l caldIvan Della Mea (1966) - Italia, milanese

Tematiche: comunisti, satirici

Do La-Quand riva 'l cald, mi riessi no a dormì Re Sole troeuvi pu la strada de 'ndà a cà, Do La-riva la nott e mi son an'mò in gir Re Solpiazza del Domm, Lorett de chi e de là.

Cosa te diset (se te frega a ti? )Speta compagno, mi voeuri cuntàquel che gh'hoo vist, speta, l'alter dìcioè l'altra nott e tant per no sbajà.

Sagrat del Domm, la vuna, giò per terragh'è un giuinott de quej consciaa a[l'artistache scriv tranquill: «Sia guerra alla[guerra».Cosa te diset? A sì, a l'è un trotskista.

Quand l'ha finii l'è 'ndaa 'rcivescovado,g'ha scritt sul mur: «Padroni al macello».bel ciar e nett, ma ti cosa te diset?Ah sì, l'è vun del grupp Falce e Martello.

L'è tornaa indree fino in Tommaso Grossilà 'ndove 'l tram el svolta giò a[sinistra.Perché te ridet? Ah sì. Quaderni Rossi,eh già, 'l g'ha scritt: «No al[centro-sinistra!»

Mes'ora a pee, Milan l'è on gran paes;l'ha tiraa el fiaa domaa in Piazza[Argentina;fiadi anca mi lu 'l scriv: «Viva la Cina».Tas lì, ho capìi, quel lì a l'è on cines.

Metes d'acord: alora l'è un trotskistaoppure vun del grupp Falce e Martello,magari anca dei Quaderni Rossi,Classe Operaia, cines o stalinista...

Re La verità, compagni, Sole questo è il bello! Requel giuin là, Solè solo comunista...

Dare etichette è sempre da coglioni,chi ci guadagna poi sono i padroni,a meno che il gioco sia finito,e allora ci guadagna anche il Partito.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Quella notte davanti alla bussolaCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

La- Re- La- Quella notte davanti alla Bussola, Re- La-nel freddo di San Silvestro. Re- La-Quella notte di Capodanno Re- Mi7non la scorderemo mai. La-Arrivavano i signori, Re- La-sulle macchine lucenti Re- La-e guardavan con disprezzo Mi7 La-gli operai e gli studenti. La-Le signore con l'abito lungo, Re- La-con le spalle impellicciate, Re- La-i potenti col fiocchino, Mi7 La-con le facce inamidate.

Eran gli stessi signoriche ci sfruttano tutto l'anno,quelli che ci fan creparenelle fabbriche qui attorno.Son venuti per brindare,dopo un anno di sfruttamento,a brindare per l'anno nuovo,che gli vada ancora meglio. Non resistono i compagni,che li han riconosciuti,ed arrivan pomodoried arrivano gli sputi.

Per difendere gli sfruttatori,una tromba ha squillato,mentre già i carabinierihanno corso ed han picchiato;come son belli i carabinieri,mentre picchiano con le manettei compagni studenti medidai quattordici ai diciassette!E non la smettono di picchiarefinché Garoppo non alza il dito:sono l'immagine più fedeledel nostro ordine costituito.

Già vediamo i carabinieriche si stanno organizzandoper iniziare la caccia all'uomocon pantere ed autoblindo.Non possiamo andare via,né lasciare i dispersi,siamo ormai tagliati fuoriper raggiunger gli automezzi.

Decidiamo di resisteree si fan le barricate:sono per meglio difendercidalle successive ondate.

Dalla prima barricataalla zona dei carabinierisono circa quaranta metritutti sgombri e tutti neri.Quando cominciano ad avanzareuno di loro spara in aria.i compagni tirano sassiper cercare di fermarli.Loro si fermano un momentoe poi continuano ad avanzare;non è più uno soltanto,sono in molti ora a sparare.

Dalla prima barricatasi vedon bene le pistole,dalla seconda tutti pensanoche sian solo castagnole.Ci riuniamo tutti assiemealla seconda barricata,i 'carruba' tornano indietro,vista la brutta parata.Ancora un'ora di avanti e indietro,noi con i sassi loro sparando;tutti crediamo che sparino a salve,anche da dentro un'autoblindo.

Ad un tratto vedo cadereun compagno alla mia destrail ginocchio con un bucoed il sangue sui calzoni.Mi volto e grido: " Sparan davvero!e corro indietro di qualche passo:due compagni portano a spalleil ferito nella gamba.Correndo forte sulla strada,con alle spalle i carabinieri,vedo il Ceccanti, colpito a morte,trasportato sul marciapiedi.

Malgrado gli sforzi di aiutarlo,� difficile trovar soccorsomentre i gendarmi ti corron dietroe non ti danno un po' di riposo.Trovata un'auto utilitariae portato via il Ceccanti,più non ci resta altro da fareche scappare tutti quanti.Forse alla Bussola, per quella notte,i signori si sono offesi,lor che offendono e uccidonoper tutti gli altri dodici mesi.

Sarebbe meglio offenderli spessoe non dare loro respiro

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tutte le volte che lor signoricapitan sotto il nostro tiro.A questo punto sembra opportunofare qualche considerazionesulle diverse e brutte facceche ci mostra oggi il padrone:ha i soldi per comprarci,la miseria per sfruttare,i suoi armati per ucciderci,la TV per imbrogliare.

Non ci resta che ribellarcie non accettare il giuocodi questa loro libertà,che per noi vale ben poco.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Sciopero internoFausto Amodei - Italia, italiano

Tematica: lavoro, economia, capitale

DoAbbiam trovato Sol7 un metodo d'azione per romper meglio Do le scatole al padrone Faè il sistema più rapido e moderno Do Sol Doe che si chiama lo sciopero interno

Sciopero internoda dentro all'officinanoi perdiam pocoe Agnelli va in rovinase si sta a scioperar dentro i cancellichi ci rimette è soprattutto Agnelli

Basta che siamoduecento scioperantitutta la FIATnon può più andare avantici rimette la paga poca gentema tutti gli altri non producon niente

Sciopero internocaliamo il rendimentoed abbassiamoil cottimo giù a centochè con lo scasso della produzionenoi riusciremo a battere il padron

Sciopero internovuol dire che in sostanzaoggi io lottoe non che sto in vacanzama che incontro i compagni con lo scopodi migliorar la lotta il giorno dopo

Sciopero internofacciamo l'assembleaai nostri capigli viene la diarreanel veder che senza chiedere permessonoi comandiamo in fabbrica già adesso

Sciopero internofacciamo anche i corteii nostri capistan li come babbeinel vedere che dentro queste muranoi altri non abbiamo più paura

Forza compagnifacciam sciopero internonon c'è demonio e non c'è padreternoche ci possa oramai più trattenere

d'andare avanti e prendere il potere

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Se tu bagni il tuo piedePaolo Pietrangeli (1969) - Italia, italiano

Tematica: sociali

Sol7 DoSe tu bagni il tuo piede in un lago Sol7 Dodi un paese chiamato Cultura Sol# Fa-poi tirar dietro il piede è assai dura Do Sol7 Doma è più duro imparare a nuotar.

Ed è pieno di barche lucenticon pennacchi e con mille bandieretu ti accosti vai lì per vederee ti accorgi che fondo non han.

Do Mi7 Fa E tu t'agiti, gridi ti muovi Sol7 Do e gli urli che stanno affondando Fa Do ma ti guardano tutti ridendo Fa Sol7 Do non è cosa che faccia per lor.

C'è una barca che dovrebbe andare ma perdìo non va ben manco quella vi assicuro è più grande e più bella e nel tondo, no, buchi non ha.

E' legata con mille catenee con corde e legacci alla rivama si muove si vede che è vivae nessuno che pensi a guidar.

C'è una barca che dovrebbe andare ma per dìo non va ben manco quella vi assicuro è più grande e più bella e nel fondo, no, buchi non ha.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Una vita di cartaCantacronache, Fausto Amodei (1963) - Italia, italiano

Tematica: satirici

Si- Do Fa#7Un certificato di nascita Si- e dopo un certificato Do Fa#7di nazionalità italiana,Si7 Mi7 La7un certificato di residenza,Re7 Sol Do SidimFa#un certificato di nullatenenza,

un certificato di Cresima,subordinato a un precedentecertificato di Battesimo,un certificato di Comunione,un certificato di vaccinazione.

Si7

Mi Sol#- La Si Il sottoscritto, Signor Tizio Caio, Mi Sol#- La Si nato a Torino il ventotto Febbraio, Do Si chiede gli venga notificato Do Sol cosa comporta l'essere nato. Mi- Si- Fa# Si- Previa vidimazione del notaio, Sol Do La-7 Fa#7 firmato: In fede Signor Tizio Caio.

Un certificato di iscrizioneal primo corso obbligatoriodi scuola mista elementare,un elogio scritto su pergamenaper il patriottismo col quale ha svolto [il tema;poi c'è la pagella di fine annoche rimanda, in tre materie,agli esami di riparazione,i conti correnti, ben compilati,per un'iscrizione al Collegio dei frati.

Il sottoscritto, Signor Tizio Caio, nato a Torino il 28 Febbraio, con un apposito documento fa qui presente d'esser scontento, e chiede i documenti da presentare per esser libero di protestare.

Una cartolina precettoe, in seguito, il Fogliodi Congedo Illimitato Provvisorio,la domanda su bollo competenteper il primo impiego da militesente;le pubblicazioni di matrimonio,i documenti delle nozze per fare la luna [di miele,

la domanda di assegni di famigliadopo ch'è venuta al mondo una figlia.

Il sottoscritto, Signor Tizio Caio, nato a Torino il 28 Febbraio, dato che s'incomincia a stufare di questa vita così regolare, chiede d'esercitare, per via legale, un poco d'infedeltà coniugale.

Poi c'è l'attestato del Parrocodi non aver mai fatto partedi alcun partito di sinistra,la dichiarazione dei Tribunaliche ti danno privo di carichi penali;poi c'è pure la raccomandazione,sopra carta intestatadel noto Sottosegretario,la dichiarazione di bancarotta,il certificato di buona condotta.

Il sottoscritto, Signor Tizio Caio, nato a Torino il 28 Febbraio, chiede se gli si vuole accordare di fare a meno d'andare a votare la scheda elettorale è un grosso [intralcio; Fa DodimSi7 meglio, se mai, quella del Totocalcio.

Mi Sol#- La Si Il sottoscritto, Signor Tizio Caio, Mi Sol#- La Si nato a Torino il 28 Febbraio, Do Si non è sicuro d'essersi accorto Do Sol se è ancora vivo o già bell'e morto, Mi- Si- Fa#7 Si- e chiede che il decesso sia confermato Sol Do Do7 Fa#7Si- con un apposito certificato.

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Valle GiuliaPaolo Pietrangeli (1969) - Italia, italiano

Tematica: contro le forze dell'ordine

Re La7 RePiazza di Spagna, splendida giornata, La7 Retraffico fermo, la città ingorgata Sol Ree quanta gente, quanta che n'era! Sol ReCartelli in alto e tutti si gridava:Sol Mi7«No alla scuola dei padroni! La7Via il governo, dimissioni!».

E mi guardavi tu con occhi stanchi, mentre eravamo ancora lì davanti, ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti c'erano cose certo più importanti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!».

Undici e un quarto avanti a architettura, non c'era ancor ragion d'aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!».

Re- La7 Re- La7 Hanno impugnato i manganelli Do Fa Mi7 ed han picchiato come fanno sempre La7 loro;

ma all'improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un

fatto nuovo: Re Sol La7 Re non siam scappati più, non siam scappati più!

Il primo marzo, sì, me lo rammento,saremo stati millecinquecento e caricava giù la polizia ma gli studenti la cacciavan via. «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!».

E mi guardavi tu con occhi stanchi, ma c'eran cose molto più importanti;ma qui che fai, ma vattene un po' via!Non vedi, arriva giù la polizia! «No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!».

Le camionette, i celerini

ci hanno dispersi, presi in molti e poi [picchiati; ma sia ben chiaro che si sapeva; che non è vero, no, non è finita là. Non siam scappati più, non siam scappati più.

Il primo marzo, sì, me lo rammento... ...No alla classe dei padroni, non mettiamo condizioni, no!

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Vedrai com'è belloGualtiero Bertelli (1966) - Italia, italianoTematica: lavoro, economia, capitale

DoM?hanno detto a quindici anni Fadi studiare elettrotecnica Solè un diploma sicuro, Do Sold?avvenire tranquillo,

con quel pezzo di cartanon avrai mai problemi,non avrai mai padroni,avrai sempre il tuo lavoro.

Vedrai com?è bello Fa lavorare con piacere Sol in una fabbrica di sogno Fa Do tutta luce e libertà!

M?hanno detto a quindici annifai la specializzazione,è importante, nella fabbricafarai il lavoro che ti piace.

lo l?ho fatta, ed a vent?annipoi mi sono diplomatoe ad un corso aziendalem?hanno pur perfezionato

Vedrai com?è bello?

Tutto quello che hai studiatodentro qui non serve a niente,non importa un accidentecosa poi tu voglia fare

il diritto più importanteè catena di montaggio,modi e tempi di lavoroogni giorno, ogni ora.

Qui dentro non c?è tempo, non c?è spazio per la gente, qui si marcia con le macchine e non si parla di libertà.

La tua libertà resta fuori dai cancelli, la puoi ritrovare fra le mura di casa. Vedrai com?è bello?

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Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

We shall not be movedStati Uniti d'America, inglese

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

Do Sol7We shall not, we shall not be moved DoWe shall not, we shall not be moved FaJust like a tree Dothat's standing by the waterSol7 DoWe shall not be moved.

We shall not, we shall not be movedWe shall not, we shall not be movedThe union is behind us,We shall not be moved

We shall not, we shall not be movedWe shall not, we shall not be movedWe're fighting for our freedom,We shall not be moved

We shall not, we shall not be movedWe shall not, we shall not be movedWe're fighting for our children,We shall not be moved

We shall not, we shall not be movedWe shall not, we shall not be movedWe'll building a mighty union,We shall not be moved

We shall not, we shall not be movedWe shall not, we shall not be movedBlack and white together,We shall not be moved

We shall not, we shall not be movedWe shall not, we shall not be movedYoung and old together,We shall not be moved

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

A le case minimeGualtiero Bertelli (1965) - Italia, veneto

Tematiche: antifascisti, comunisti, sociali

Do- Sol7L'altro giorno a le case minime Do-i ga lassà libera 'na casa Do7 Fa-e fin dale sinque de la matina Sol7 Do-ghe gera gente che aspetava.

Ghe gera un pare de famegiaco quatro fioi da mantenir,che da trent'ani vive in sofitapien de sorsi, de aqua e de sporco.

Do7 Fa- Ghe ne gera un'altra infinità Mib co e careghe e i tavoini Fa- Do- Fa- Do- che i spetava el momento bon Lab Sol Lab7 Sol7 de romper la porta e ocupar la casa.

I le ciama case co un bel coragioperchè de le case decenti e ga pocola xe 'na stansa de quattro metrico un gabineto de quei a la turca.

I le ciama case quei disgrassiai che ga vissuo per ani da bestie, che ga ciamà case e sofite, i magaseni, i sotoscala.

I ga spetà chieti fin e novedopo a l'assalto, come pirati,su par e finestre e dentro per le scale,sa massa enorme di disperai.

Dopo do mesi de 'sta facendaza lo savemo par esperienza,vien senza ciacole la questura,che li ciapa tuti e li sbate fora.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Al compagno presidenteFausto Amodei (1974) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

La-Niente bandiere esposte a mezz'asta, La7 Re-a Valparaiso, Santiago, AntofagastaRe- La- Re-Mi7per Salvador Allende

Hanno paura di ricordareche un vero presidente popolaremuore ma non s'arrende.

La- Re- La- Per chi è vissuto e morì con coraggio Re- Fa Mi7La- non ci si attende un omaggio

da quelli che sono vissuti e più tardi dovran morir da codardi.

Niente uniformi, né generali,né nobil donne né autorità ufficialidi fianco al tuo sudario.

Per chi ti ha ucciso non conta nientela morte di un compagno presidentemorto da proletario

I traditori si sono già accorti d'esser più morti dei morti:

anche da vivi a loro è concesso d'essere carogne lo stesso.

Nessun cannone ti ha tributato,sparando a salve, l'ultimo commiato,andando al cimitero.

Nixon non spreca inutilmentele munizioni per un presidentemorto da guerrigliero.

Ogni suo colpo lo devo serbare per chi ti vuol vendicare.

Chi c'ha la forza e non la ragione si affida solo al cannone.

Ma, mille a mille, si sono mossein tutto il mondo le bandiere rosseper te compagno Allende.

Si sono mosse per ricordareche solo un presidente popolaremuore ma non s'arrende.

E' stato il popolo a darti in omaggio questo tuo grande coraggio.

Questo coraggio che tu ora da morto Rendi al tuo popolo insorto.

Chi ti ha voluto render gli onorisono milioni di lavoratoridi rivoluzionari.

Perchè è un esempio ormai leggendario,che un presidente muoia proletariotra gli altri proletari.

Ma dietro ad un proletario ammazzato c'è tutto il proletariato.

C'è tutto il proletariato che aspetta di compier la sua vendetta.

E quei fucili che hanno volutorenderti ancora l'ultimo saluto,entrando al cimitero,

son stati i primi che hanno indicatocome seguir l'esempio che tu hai datocompagno guerrigliero.

Ora la forza ce l'ha un traditore ma il socialismo non muore.

Esso è ben vivo e continua a lottare con unità popolare.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Al poeta compagno Vinh LongCanzoniere delle Lame (1972) - Italia, italiano

Tematica: antimperialisti

LA-Là nella terra del tuo Vietnam RE- LA-la pioggia è sangue compagno Vinh LongMIil sole è neroLA-il cielo è morteMI MI7 LA-ma tu combatti ancor.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Al referendum rispondiamo "NO"Fausto Amodei (1974) - Italia, italiano

Tematiche: anticlericali, sociali

Re La7 Re La7ReE al referendum rispondiamo ?NO!? Re La7 Re La7ReE al referendum rispondiamo ?NO!? Sol ReVoglion dividere i lavoratori, La7 Re Re7son truffatori a cui diremo ?NO!? Sol ReVoglion dividere i lavoratori, La7 Reson truffatori a cui diremo ?NO!?

E al referendum rispondiamo ?NO!?E al referendum rispondiamo ?NO!?Voglion portarci indietro di vent?anni,ma ai loro inganni rispondiamo ?NO!?Voglion portarci indietro di vent?anni,ma ai loro inganni rispondiamo ?NO!?

E al referendum rispondiamo ?NO!?E al referendum rispondiamo ?NO!?Son cose vecchie sanno un po' di muffa,ed è una truffa a cui diremo ?NO!?Son cose vecchie sanno un po' di muffa,ed è una truffa a cui diremo ?NO!?

E al referendum rispondiamo ?NO!?E al referendum rispondiamo ?NO!?Sono i fascisti che ce l?han proposto,ma ad ogni costo rispondiamo ?NO!?Sono i fascisti che ce l?han proposto,ma ad ogni costo rispondiamo ?NO!?

E al referendum rispondiamo ?NO!?E al referendum rispondiamo ?NO!?Contro chi vuole farci andare a destra,la via maestra è risponder ?NO!?Contro chi vuole farci andare a destra,la via maestra è risponder ?NO!?

E agli Andreotti rispondiamo ?NO!?E agli Andreotti rispondiamo ?NO!?I petrolieri li hanno già corrotti,agli Andreotti rispondiamo ?NO!?I petrolieri li hanno già corrotti,agli andreotti rispondiamo ?NO!?

Gabrio Lombardi rispondiamo ?NO!?Gabrio Lombardi rispondiamo ?NO!?è troppo amico di chi ci ha i miliardi,Gabrio Lombardi rispondiamo ?NO!?è troppo amico di chi ci ha i miliardi,Gabrio Lombardi rispondiamo ?NO!?

A Luigi Gedda rispondiamo ?NO!?A Luigi Gedda rispondiamo ?NO!?è un vecchio amante della guerra fredda,a Luigi Gedda rispondiamo ?NO!?

è un vecchio amante della guerra fredda,a Luigi Gedda rispondiamo ?NO!?

E ad Almirante rispondiamo ?NO!?E ad Almirante rispondiamo ?NO!?Ieri era il boia ed oggi è il mandante,ad Almirante rispondiamo ?NO!?Ieri era il boia ed oggi è il mandante,ad Almirante rispondiamo ?NO!?

Su quella scheda scriveremo ?NO?Su quella scheda scriveremo ?NO?Contro le bombe di Ventura e Freda,su quella scheda scriveremo ?NO?Contro le bombe di Ventura e Freda,su quella scheda scriveremo ?NO?

12 maggio noi diremo ?NO!?12 maggio noi diremo ?NO!?Basta buon senso e un poco di coraggio,al 12 maggio per risponder ?NO?Basta buon senso e un poco di coraggio,al 12 maggio per risponder ?NO?Basta buon senso e un poco di coraggio,al 12 maggio per risponder ?NO?Basta buon senso e un poco di coraggio,al 12 maggio per risponder ?NO?

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

All'armi siam digiuniCanzoniere delle Lame (1975) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, satirici

Re La7Era giugno e faceva un gran caldo ReAlmirante affamato sbuffava SolA Bologna di mangiare sperava Re La7E al suo autista ordinò di frenar Re La7Fermo al Motta di Cantagallo RePer pranzare e per fare benzina SolMa il gran caldo di quella mattina Re La7 Re Per un pezzo dovrà ricordar

Sol Re Con i suo bravi sedette era stanco La7 Re Poi si alzò per andare nel bagno Sol Re Ma lo vide un barista compagno La7 E la lotta improvvisa scattò Re E la lotta improvvisa scattò.

È Almirante si sparge la voceÈ arrivato con i suoi cameratiEssi aspettan di essere servitiOggi in bianco dovranno restarBasta un cenno e tutti i compagniDal self service ai distributoriPer i fascisti e i fucilatori Gli gridavan qui posto non c'è Marzabotto è ancor troppo vicina Faccia presto ad alzare le suole Nelle fogne può dir ciò che vuole Ma a Bologna non deve parlar. Ma a Bologna non deve parlar.

Fu così che schiumante di rabbiaSe ne andò la squadraccia missinaPancia vuota e senza benzinaCantagallo dovette lasciàEra giugno e sull'autostrada Ma che caldo che caldo facevaAlmirante affamato spingevaNelle fogne a piedi tornò Ed adesso come naturale Il Carlino offeso si lagna ?Poc da fèr mo? què a Bulagna pr?i fasesta an?gn?è gnanc un panein."t.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Ballata autocriticaFausto Amodei (1972) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Re- Sol

Re- SolSono dieci anni suonati che suonoRe- Solquesta chitarra e che canto di cuore Fa Micanti di vario modello;La- Regià mille volte ho cambiato di tonoLa- Redal do maggiore al do diesis minore Do Si7dal valzer allo stornello;Mi- Re7colla ciaccona colla marcia turcaDo Si-col madrigale la giga il flamencoDo Si7la ciarda la controdanzaMi- Recol tango col samba e con la mazurkaDo Si-dei vari ritmi ho esaurito l'elencoLa- Fa# Si7ma ho mai cambiato sostanza.

Mi La Si Ho cantato sempre in base Mi La Fa#Si7 ad una convinzione Mi La Si che la cosa più importante Mi La Si La è battere il padrone;

Mi La Si ogni canto l'ho composto Mi La Fa#Si7 perché ci aiutasse Mi La Si a portare fino in fondo Mi La Si Do la lotta di classe;

Fa Si Do ho sperato che ogni strofa Fa Sib SolDo quando l'ho cantata Fa Sib Do ci aiutasse a battere Fa Sib Do Fa la proprietà privata.

Sono dieci anni che canto le lottee i mille scioperi e la strategiaper far la rivoluzione;ma son dieci anni che canto le bottee i caroselli della polizia

e le condanne in prigione;c'è il canto triste se siamo battutic'è il canto allegro se mille operaiscendono in piazza a lottare;ma dopo tanti gorgheggi ed acutimi sono accorto che forse oramainon c'è più gusto a cantare.

Il padrone ci ha uno stomaco da mille lire e per quanta merda mangi la sa digerire; lui aumenta i prezzi segli strappi più salari poi ti taglia i tempi e ti fa far più straordinari ; figurarsi se i miei canti, lui che ingoia tutto, non ci riesce a digerirli e a farci sopra un rutto.

Per quanti acuti abbia emesso di testanessun padrone ha perduto un quattrinodi rendita o di profitto;non basta un canto sia pur di protestaperché succeda che qualche inquilinoabbia ridotto l'affitto;un ritornello non serve per nientenon c'è ballata che serva a qualcosané un ritmo di monferrinaper render soffice uno sfollagenteper affrettare la morte gloriosadi un yankee nell'Indocina.

Forse occorre che questa chitarra a ciondoloni si trasformi in mitra e possa emettere altri suoni; e che le sei corde per produrre altri rumori si trasformino di colpo in sei caricatori;

Fa Sib Do e che queste dita per Fa Do Sol Do produrre qualche effetto Fa Sib La anziché grattare arpeggi Re- Re7 Sol Do premano un grilletto;

Fa Sib Do forse può servire solo Fa Sib Fa#Si7 più la passacaglia Fa Sib Do che con la sua voce sa Fa Sib Do Fa

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intonare la mitraglia.

Sib Fa Sib Fa

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Ballata del piccolo AnIvan Della Mea - Italia, italiano

Tematica: antimperialisti

Do La- Re-O Cheu io vorrei che tu fossi qui Sol7 Docon me a gioire degli ilang in fiore La- Sol Mi-con me a sentire cantar le campane Re- Sol Doma tu sei lontano nel Nord Vietnam.

È marzo a Kam-Tho ed è poesiala nostra poesia ma io non ho pacela nostra Kam-Tho dai viali di saoè stretta tra maglie di ferro nemico.

Fa Sol Do La- Ma un giorno il viale dei fiori di ilang Re- Sol Do avrà nome viale del piccolo An.

O Cheu anche noi nel Sud si combattee nel nostro cuore c'è un solo Vietnamil nostro Vietnam per lui si resisteper lui è morto il piccolo An.

Due salti un sorriso è pieno di vitaè ricco di gioia il piccolo Ansul braccio la giacca e due bombe a manoè già un partigiano il piccolo An.

Ma un giorno il viale...

Ma ecco il nemico rastrella la stradae se ci sorprende per noi è finitama in fondo alla via c'è il piccolo Anche scappa e grida « c'è la polizia ».

O piccolo An sei scaltro e veloceassai più veloce di quei mercenariil branco s'affanna t'insegue ferocecosi tu ci salvi da quei sanguinari.

E un giorno il viale dei fiori di ilang avrà nome viale del piccolo An.

Tu piccolo An sei in un vicolo ciecoe l'occhio riluce nel viso un po' biancotu prendi una bomba sorridi serenoe quindi la lanci nel mezzo del branco.

Lo scoppio il silenzio e poi l'altra bombasui volti assassini c'è solo il terroreterrore e sgomento negli occhi velatitu fissi quegli occhi con freddo furore.

E un giorno il viale...

Il piccolo An ci ha dato la vitaè morto gridando « viva lo zio Ho »siam pazzi di rabbia di puro dolore

e il fuoco più rosso ci brucia nel cuore.

O Cheu verrà marzo una primaverala nostra poesia allora saràKam-Tho liberata cogli alberi in fiorecol dolce profumo dei fiori di ilang.

Da oggi il viale dei fiori di ilang ha il nome di viale del piccolo An. Da oggi il viale dei fiori di ilang ha il nome di viale del piccolo An.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Ballata dell'emigrazioneAlberto D'Amico (1970) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, emigrazione

La- Re- La-Quel giorno che so' andato al settentrioneRe- Sol Dol'hai maledetto tanto moglie miaRe- Sol La-peggio però la disoccupazioneRe- Mi7 La-che dalla nostra terra non va via.

La svizzera ci accoglie a braccia chiuseci mette il pane duro dentro in baccotre anni l'ho inghiottito a 'sto paesetre anni carcerato alle barecche

Alla periferia in mezzo ai fossisiamo 40 uomini e una radiose vado in centro a fare quattro passile strade sono piene, piene d'odio

Lo sfruttamento è calcolato beneci carica fatica ogni minutoè un orologio di gran precisionela svizzera cammina col nostro fiato

Sono ritornato al maggio per il votofalce e martello ho messo all'elezionenoi comunisti abbiamo guadagnatoma ha vinto la ruffiana del padrone

Padroni sulla terra ci voleteper far la fame e per tirarne contoma verrà il giorno che la pagheretee che non partirà neanche um emigrante

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Banane e Coca ColaFranco Trincale - Italia, italiano

Tematiche: antimperialisti, antimilitaristi/contro la guerra

RePer ogni Coca Cola che tu bevi La7un proiettile all'america hai pagato.

E se il marine la mira non fallisce, Reun compagno vietnamita assassinato.

Per ogni banana Ciquita che tu mangi,ancora soldi per gli americaniancora tonnellate di napalmper ammazzare i bimbi del Vietnam.

Piccolo uomo che leggi il corriere,metti un dito in bocca per vomitarel'oppio che ti dà la borghesia,e vieni nelle file dei proletari.

Contro la Nato e contro i padroni,per l'eguaglianza e per la libertà,non ber più Coca, non mangiar banane,e grida "Via le basi americane!".

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

BorghesiaClaudio Lolli (1972) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Intro: Si- Sol La7 Re Mi- Si- Fa#7 Si-

Si- Sol Vecchia piccola borghesia La7 Re per piccina che tu sia Mi- Si- non so dire se fai più rabbia, Fa#7 Si- pena, schifo o malinconia. Si- SolSei contenta se un ladro muore La7 Rese si arresta una puttanaMi- Si-se la parrocchia del Sacro Cuore Do#7 Fa#7acquista una nuova campana. Mi-7 La7 ReSei soddisfatta dei danni altrui La7 Reti tieni stretti i denari tuoiSi7 Mi-assillata dal gran tormento La7 Re Fa#7che un giorno se li riprenda il vento.

E la domenica vestita a festa con i capi famiglia in testati raduni nelle tue Chiese in ogni città, in ogni paese.Presti ascolto all'omelia rinunciando all'osteriacosi grigia così per bene, ti porti a spasso le tue catene.

Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.

Godi quando gli anormali son trattati da criminalichiuderesti in un manicomio tutti gli zingari e intellettuali.Ami ordine e disciplina, adori la tua Poliziatranne quando deve indagare su di un bilancio fallimentare.

Sai rubare con discrezione meschinità e moderazionealterando bilanci e conti fatture e bolle di commissione.Sai mentire con cortesia con cinismo e vigliaccheriahai fatto dell'ipocrisia la tua formula di poesia.

Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.

Non sopporti chi fa l'amore più di una volta alla settimanachi lo fa per più di due ore, chi lo fa in maniera strana.Di disgrazie puoi averne tante, per esempio una figlia artistaoppure un figlio non commerciante, o peggio ancora uno comunista.

Sempre pronta a spettegolare in nome del civile rispettosempre lì fissa a scrutare un orizzonte che si ferma al tetto.Sempre pronta a pestar le mani a chi arranca dentro a una fossasempre pronta a leccar le ossa al più ricco ed ai suoi cani.

Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia per piccina che tu sia il vento un giorno ti spazzerà via.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Buone feste compagno lavoratoreAlfredo Bandelli (1974) - Italia, italianoTematica: lavoro, economia, capitale

La-Buone feste compagno lavoratore Mil'azienda ci dà il pacco di Natale Re- La-la bottiglia di spumante e il panettone Re- Mi7e tanti auguri di Buon Natale.

Ma compagno ti ricordi tempo fache veniva il ruffiano del padronecon le multe e con le sospensioniper farci fare più produzione.

La Il nostro sor padrone Mi7 è buono come il pane

ci dà una letterina La di auguri di Natale.

C'è scritto "ad anno nuovo per ristrutturazione l'azienda la ritiene a cassa integrazione".

Buone feste, suonano le campaneil prete ci dà la benedizionetutti insieme operai con il padronee tanti auguri per la produzione.

Ma compagno ti ricordi tempo fail rinnovo del contratto di lavorole battaglie ai picchetti la mattinala polizia ci dava legnate...

Il nostro sor padrone dobbiamo festeggiare quello che ci ha sfruttato e ci vuoi licenziare.

Abbiamo appeso al muro la corda da impiccato con scritto "Al sor padrone il posto è riservato!"

Abbiamo appeso al muro la corda da impiccato...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Canción del poder popularInti Illimani - Cile, spagnolo

Tematica: antimperialisti

La-Si nuestra tierra nos pide Fatenemos que ser nosotros Sollos que levantemos Chile, Do Miasí es que a poner el hombro.

Vamos a llevar las riendasde todos nuestros asuntosy que de una vez entiendanhombre y mujer todos juntos.

La7 Re- Porque esta vez no se trata Sol7 Do de cambiar un presidente, Fa Sib será el pueblo quien construya Mi7 La- un Chile bien diferente.

Porque esta vez no se trata...

Todos vénganse a juntar,tenemos la puerta abierta,y la Unidad Populares para todo el que quiera.

Echaremos fuera al yanquiy su lenguaje siniestro.Con la Unidad Popularahora somos gobierno.

Porque esta vez no se trata de cambiar un presidente, será el pueblo quien construya un Chile bien diferente.

Porque esta vez no se trata...

La patria se verá grandecon su tierra liberada,por que tenemos la llaveahora la cosa marcha.

Ya nadie puede quitarnosel derecho de ser libresy como seres humanospodremos vivir en Chile

Porque esta vez no se trata de cambiar un presidente, será el pueblo quien construya un Chile bien diferente.

Porque esta vez no se trata...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Che bella festaItalia, italiano

Tematica: lavoro, economia, capitale

Re La7Io c'ho un padrone che non paga mai, Reperò a Natale fa una bella festa. La7Il mio padrone fa una bella festa Ree allora invita tutti gli operai.

La7 Re [I Rit] Che bella festa, tutta pagata La7 Re dalla minestra all'insalata! Sol Re Ed alla fine della bella festa La7 Re una sigaretta a testa. Lui dice a tutti di collaborareper costruire i nuovi fabbricati, in bici noi corriamo a lavoraree lui ci viene incontro in Maserati. [II Rit] Che bella festa, che bella festa per un secondo e una minestra! Ed alla fine della bella festa una sigaretta a testa. Lui dice che di notte fa più frescoe a turno mi concede di provare, ed al mattino quando me ne escomi aspetta mentre torna da ballare. [II Rit] E dopo un anno che ho collaborato mi ha convocato il Capo Personale: all'improvviso lui m'ha licenziato,ma m'ha invitato al prenzo di Natale.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Chi non vuol chinar la testa è comunistaCanzoniere delle Lame (1971) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Re SolScrive la Gazzetta "Non c'è pace sociale" La Ree che gli operai son sempre a scioperare Sol"Fabbriche occupate, scuole picchettateLa Requi non si produce più" SolI giornali dei padroni Regridan "rossi sovversivi" Laci vuol ordine Rec'è troppa libertà.

"Ci vuole repressione, ordine socialebisogna eliminare la lotta sindacale""Ci vuole l'uomo forte con la dittaturae il manganel bisogna usar".

Sol Ma questo è l'ordine fascista Re non si può chinar la testa La Re chi non vuol chinar la testa è comunista.

Ordine vuol dire combattere i fascistiordine vuol dire no alla violenzaordine vuol dire la lotta di classee alla destra dire no.

E se non vuoi chinar la testa fatti aggiungere alla lista chi non vuol chinar la testa è comunista.

Ordine vuol dire poter lavorareordine vuol dire non dovere emigrareordine vuol dire aver la dignitàdi non partire e di star qua.

E se non vuoi chinar la testa...

Ordine vuol dire combattere la mafiaordine vuol dire no allo sfruttamentoordine vuol dire lotta per la terrae agli agrari dire no.

E se non vuoi chinar la testa...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Compagni avanti andiamo Canzoniere delle Lame (1975) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

Sol7 DoAuf, auf zum Kampf, zum Kampf, Soluniti nella lotta Docompagni avanti andiam, Sol7noi pronti siamo già Fa Dodi Karl Liebknekht seguiamo gli ideali Sol7 Doa Rosa Luxemburg noi darem la man.

Noi non temiamo noil tuono del cannonee non ci fermerà la nera repressionese Karl Liebknekht ci hanno assassinatocon Rosa Luxemburg marcia fra di noi

un altro uomo è quicompagno partigianoe tante lotte ormai passaron su di luie se domani egli sarà colpitoin altri mille al suo posto siamo già.

Auf, auf zum Kampf, zum Kampf,uniti nella lottacompagni avanti andiam, noi pronti siamo giàdi Karl Liebknekht seguiamo gli idealia Rosa Luxemburg noi darem la man.di Karl Liebknekht seguiamo gli idealia Rosa Luxemburg noi darem la man.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Compagno Saltarelli noi ti vendicheremoCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1971) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

La Il dodici dicembre Mi7un anno era passato

dal giorno delle bombe Ladella strage di Statoe in uno scontro in piazza,con una bomba al cuoreammazzan Saltarelligli sbirri del questore.

Se cambiano i governi,i mezzi, sono uguali:padroni e riformistiammazzan proletari.Restivo e Berlinguer,con le stesse paroledicono: «Sì, è morto,gli si è fermato il cuore».

Ma la gente dei quartieridice: «Ieri Pinellice l'hanno assassinato,ed oggi Saltarelli».

Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,burocrati e padroni tutti li impiccheremo.

Studenti del Feltrinelli,nella nebbia del mattino,vanno tutti alla O.M.dal compagno Martino;e lì Martino piange,non crede nel vederequando entrano in fabbricacon le rosse bandiere.

E poi con gli operaisono tornati in piazza:«Basta con i padroni,con questa brutta razza!».Operai della Pirelli,una gran folla enormehanno bruciato in piazzacartelli delle riforme.

Poi tutti quanti insieme,tremilacinquecento,sono entrati alla Siemenscon le bandiere al vento.E per tornare al centronon han fatto il biglietto:«Noi viaggiamo gratis,paga Colombo», han detto.

Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,burocrati e padroni tutti li impiccheremo.

Restivo e Berlinguersi sono accaloratinel dir che gli estremistivanno perseguitati;

Restivo e Berlinguervanno proprio d'accordo,le loro istituzionivalgono bene un morto!Sei morto sulla stradache porta al Comunismo,ucciso dai padroni e dal revisionismo.

Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,burocrati e padroni tutti li impiccheremo.

Le bombe e le riformeson armi del padrone,la nostra sola armaè la rivoluzione;

ed oggi nelle piazze,senz'esser stabilito,abbiamo visto nascerenei fatti un gran partito;contro tutti i padroni,contro il revisionismo,uniti nella lottaper il Comunismo!

Compagno Saltarelli, noi ti vendicheremo,burocrati e padroni tutti li impiccheremo.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Con la lettera del preteIvan Della Mea (1965) - Italia, milanese

Tematiche: anticlericali, lavoro, economia, capitale, emigrazione

Mi7 LaCon la lettera del prete Mi7 Lal'è vegnùu chì a Milan Do#7 Fa#-l'è vegnùu per laurà Si-6 Do#7per fà su quatter danèe

Gira gira e on alter pretg'ha truàa on bel laurl'è andàa a fà el muradorper fà su quatter danèe

Si- Fa#- Dai lavora sei un terrone Do#7 Fa#- dai lavora che tu sei forte Si- Fa#- dai a Dio qualche soldo Do#7 Fa#- per comprarti il tuo aldilà.

Il padrone gli disse"Per accordo con il preteti trattengo un tanto al meseper la chiesa e la carità".

L'è andàa innanz a streng i dentper tri ann e quatter mesl'ha fàa su on bel poo de gescol lavoro e la carità.

Dai lavora sei un terrone...

L'è cascàa l'alter dìl'è borlàa dal campanill'è restàa lì inciodàacont i gamb paralisàa

Con la lettera del pretel'è tornàa al sò paésl'è andàa via da Milanl'è andàa a vivv de carità

Non lavori sei un terrone con le gambe rotte e morte con i soldi dati a Dio hai comprato il tuo aldilà.

Mi7 LaQuando suona la santa messa Mi7 Lagiù al paese o il mattutino Si- Fa#-lui è lì su di un gradino Do#7 Fa#-a cercar la sua carità Si- Fa#-

lui è lì su di un gradino Do#7 Fa#-a cercar la sua carità

La la la la...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Da quando son partito militareAlfredo Bandelli (1971) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, antimilitaristi/contro la guerra

Do Sol7 LaDa quando son partito militare Sol7sapessi tutto quello che ho passato...Do Fa Docon gli ufficiali sempre a comandare, Sol7 Doè peggio che se fossi carcerato.

Ed i sottufficiali di carriera devono mantenere la disciplina, proprio come quel boia d'un caporalequand'ero a lavorare nell' officina.

Quando non c'è la marcia c'è la guardia,oppure otto ore da sgobbare,e quello schifo che ci fan mangiareè roba che ti fa solo crepare.

E non ti venga in mente di parlare;o sei contento oppure la galera;proprio come faceva la questuraquando si andava in piazza a protestare.

Un anno e mezzo, non lamentarti,devi imparare ad arrangiarti;cos'è il lavoro, cos'è la fame?Devi imparare a non lamnentarti.

Quando esci fuori devi stare attentoe in ogni caso niente discussioni;han fatto apposta quel regolamentoper mantener le loro divisioni;

Con la paura quando siamo fuoried i favoritismi se siam dentro;perché se siamo uniti hanno paurache noi si possa usare la nostra forza.

Ma noi ci s'organizza per lottarenella caserma come in officina;a noi ci tocca sempre di obbediree a loro tocca sempre comandare.

La nostra lotta è la lotta di classe ed è di tutti quanti gli sfruttati;perciò la lotta dura, tutti unitinelle caserme, in fabbrica e quartiere.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Dante Di NanniStormy Six (1975) - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

Mi- Mi7 Nel traffico del centro La La7pedala sopra il suo triciclo Mi-e fischia forte alla garibaldina.

Il carico che piegale sue gambe è l'ingiustizia,la vita è dura per Dante di Nanni.

L'alba prende il trenoe c'è odore di porcilesui marciapiedi della sua pazienza,

e nella testa pesanovolumi di bugie.La sera studierà, Dante di Nanni.

Trent'anni son passati,da quel giorno che i fascistici si son messi in cento ad ammazzarlo

E cento volte l'hanno ucciso,ma tu lo puoi vedere:gira per la città, Dante di Nanni.

L'ho visto una mattinasulla metropolitanaE sanguinava forte, e sorrideva.

Su molte facce intornoc'era il dubbioe la stanchezza.Ma non su quella di Dante di Nanni.

Trent'anni son passati,da quel giorno che i fascistiCi si son messi in cento ad ammazzarlo

E ancora non si sentonotranquilli, perché sannoche gira per la città, Dante di Nanni.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Dato che [Risoluzione dei Comunardi]Paolo Pietrangeli (1969) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

La Mi7Dato che, noi deboli, le vostre Laleggi avete fatto, e servi noiRe Laquelle leggi non le obbediremo Mi7 Ladato che servire non vogliamo più.

La Mi7 dato che voi ora minacciate La con cannoni e con fucili, noi Fa#7 Si- decretiamo d'ora in poi da bestie vivere Mi7 La peggio che morire è.

dato che noialtri avremo famese ci lasceremo derubareverificheremo che tra il pane buonoche ci manca e noi solo un vetro sta.

dato che voi ora...

dato che laggiù ci sono casementre senza tetto ci lasciatedecretiamo: c'entreremo e subito!stare nelle tane non ci garba più.

dato che voi ora...

dato che non può riuscirvi maiun salario buono di pagarcelod'ora in poi le fabbriche noi le guideremodato che a noi basta mentre con voi no

dato che voi ora...

dato che ai governi che promettonosempre tanto non si crede piùverificheremo che con queste maniuna vita vera ci si costruirà.

dato che voi ora...

dato che il cannone lo intendetee che a ogni altro lingua siete sordisi contro di voi ora quei cannoninoi si volterà

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Delle vostre galere un giornoAlfredo Bandelli (1974) - Italia, italianoTematiche: carcere/confino, comunisti

Re- Sol-Botte su botte poi l'isolamento Re-spesso finisce cosiSol- Re-quei brutti boia, figli di troia La7non fanno che pestare.Re- Sol-Non ci si può neanche lamentare Re-non si può neanche parlareSol- Re-basta un lamento per il carcerato La7per essere massacrato.

La7 Delle vostre galere un giorno Re un buon uso sapremo far, La7 prima apriremo le porte agli schiavi Re li accoglieremo nell'umanità La7 e dopo in fila uno per uno Re vi metteremo tutti là La7 il tribunale del proletariato Re i vostri delitti dovrà giudicar.

Siamo saliti tutti sul tettogridando "porci nazistivogliamo avere i nostri dirittio la dovrete pagare"Ci ha risposto il direttorecon mille poliziottied ai giornali è andato a direch'era disposto a trattare.

Delle vostre galere un giorno un buon uso sapremo far...

E se per caso voi sentiretech'è morto un carceratocerto è possibile che quel disgraziatosia stato massacratoMa se vi parlano di rivoltedi lotte nelle prigioni,è perché cresce la lotta di classecontro tutti i padroni...

Delle vostre galere un giorno un buon uso sapremo far...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

E lui ballavaRudi Assuntino - Italia, italiano

Tematica: sociali

Mi Fa#-Ho visto un ragazzo dai lunghi capelliMi Fa#-uno di quelli che han scelto la strada Mi Fa#-lui stava ballando, la testa chinata, Do#- Sitra note lontane, le gambe stregate.

Mi LaMi E lui ballavaDo#- Re tra i fanali delle auto Mi LaMi e lui ballavaDo#- Re#- tra i fanali delle auto.

Ballava una danza di moda nel mondoche è un modo correttodi stare al presentelanciava anche grida, le piccole grida,se un camion passava, ritmava e ballava E lui ballava...

A traffico intenso nessuno potevafermarsi un momento, poi non importava;io credo che fosse lì lì per finirequalcuno ha paura, lo va ad investire.

E lui ballava...

E' un fatto accaduto: ho visto un ragazzomorire di notte, tra i fari, per strada;lui stava ballando, la testa chinata,tra note lontane, le gambe stregate.

E lui ballava...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

E qualcuno poi disseGianni Nebbiosi (1972) - Italia, italiano

Tematica: sociali

Si- Fa#7Fu l'idea di vedere i tuoi occhi La- Si-di abbracciare la nostra creatura Fa#7che mi diede la forza e il coraggio La- Si-di andar contro la natura Do# di sorridere agli infermieri Mi. Fa#di pesare ogni parola Si- Fa#e alla notte ogni grido che usciva La- Si-ricacciarmelo dentro in gola.

Do E qualcuno poi disse La- Si- « Guarda lì l'agitato: Do son passati otto mesi, La- Si-Fa# sembra un po' migliorato ».

Fu l'idea di vedere i tuoi occhidi giocare con la bambinache mi fece ingoiare in silenzioogni loro medicinae mi diede la forza e il coraggiodi rispondere senza urlareal dottore che aveva schedatola mia malattia mentale.

E un bel giorno venisti col tuo abito a fiori mi prendesti la mano mi portasti di fuori.

Ma di fuori la voglia di usciresi trasforma in voglia di panema il discorso era sempre lo stesso:« Torni fra due settimane »Imparai a riconoscere prestodietro a quello strano impacciouna legge senza parolefredda e dura come il ghiaccio.

Quella sera, ricordo, tu dormivi al mio fianco ma la stanza girava e di colpo fui stanco.

Furon sempre le stesse faccea legare questo mio malee la stessa iniezione nel braccioa condurmi all'ospedalecon lo stesso soffitto imbiancato

con gli stessi scarabocchidove ormai le paure e il silenzionascondevano i tuoi occhi.

E qualcuno poi disse: «Guarda lì l'agitato: son passati otto giorni e c'è già ricascato».

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E' finito il '68Paolo Pietrangeli (1974) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, satirici

MiÈ finito il sessantotto

È finito con un botto

Tutti a casa siam tornati

Gli ideali ripiegati Si7In tasca MIn tasca

E poi tutte quelle piazzeChe sembravano ragazzeTutte quante infiocchettateLe bandiere rosse alzateDappertuttoOra è più brutto Fa#- Si7 Son bastati pochi mesi Do#7 Fa#- Qualche po' di Calabresi Si7 Mi Una Guida non sicura Fa#- Si7 Poco allegra è la ventura Mi Mentre

Fa#- Si7 Chi di solito Restivo Do#7 Fa#- Se ne stava tutto schivo Si7 Mi Ha suonato le sue trombe Fa#- Si7 Per far rosse quelle bombe Mi Con Rumor

Ed il re della forestaCelebrando la sua festaHa voluto per coppieriQuei ben noti corvi neriUn'altra voltaUn'altra volta

Son ben labili ricordiDi questi suddetti corviCui non molto tempo addietroDemmo il nome di LoretoIn un piazzaleIn un piazzale

Ora questa filastrocca Che m'è uscita dalla bocca Io vorrei che fosse intesa

Come vituperio offesa Da coloro

Da coloro che al potere Sopra canottiere nere Si7 MiVestono abiti azzurriniE son pieni di santiniCon i quali compran tuttoLe coscienze ed il prosciuttoCredon che democraziaSia la serva della ziaDella zia di quel questoreChe ti può fermar se vuoleSolo perché porti addossoUn bel fazzoletto rossoFan governi sulle bombeE dischiudono le tombeSe non bastan prece e motti Volan bassi i candelotti La Che fan rima Si MiChe fan rima con Andreotti

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E' mezzanotteAlfredo Bandelli (1974) - Italia, italiano

Tematiche: satirici, contro le forze dell'ordine

Mi Si7È mezzanotte e cominciano gli appostamenti

ma chi ci sarà su quella 500 Miche scorrazza per la città?

Sono le due, la centrale si è mobilitata?a tutte le auto, è stato segnalatomovimento in corso Italia?...

Mi Si7 La polizia dello stato italiano Mi ci garantisce la tranquillità Si7 che sempre l'ordine sia rispettato Mi che si lavori in serenità

Tutte le notti si ripete la stessa storiasorveglianza stretta dei centri focalidove vengono fatte le scritte

E al comando c'è chi urla e chi si incazza?Questa volta basta, siete incapaci,io vaccio trasferir?... La polizia dello stato italiano...

E sul giornale abbiamo lettoquesta mattinasui muri della questurac'era scritto in rosso?il potere a chi lavora?

Un poliziotto, inseguendoun gruppo di ribelliper caso è scivolatocon la pistola in manodue colpi son partiti,ci sono 3 feriti denunciati....

La polizia dello stato italiano...

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El pueblo unido jamás será vencidoQuilapayun (1970) - Cile, spagnolo

Tematica: comunisti

El pueblo unido jamás será vencido![solo]El pueblo unido jamás será vencido![coro]

La- Do Re- Mi7El pueblo unido jamás será vencido! La- Do Re- Mi7El pueblo unido jamás será vencido!

La- Do Re- Mi7De pie cantar que vamos a triunfar La- Do Re- Mi7avanzan ya banderas de unidad Re- Sol7 y tu vendrás Do La- Re- Mi7marchando junto a mi y asi verás La- La7 Re-tu canto y tu bandera florecer Sol7 Do La-la luz de un rojo amanacer Re- Mi7 La- Mi7annuncia ya la vida que vendrá

De pie marciarque el pueblo va a triunfarserá mejor la vida que vendrá,a conquistar nuestra felicidady en un clamor mil vocesde combate se alzarándirán canción de libertad,con decisión la Patria vencerá

Re- Si7Y ahora el pueblo que se alza en la lucha La- Mi7con voz de gigante gritando: adelante!

La- Do Re- Mi7El pueblo unido jamás será vencido! La- Do Re- Mi7El pueblo unido jamás será vencido!

La Patria está forjandola unidad,de norte a sur se movilizarádesde el salar ardiente y mineralal bosque austral,unidos en la luche y el trabajo iránla Patria cubrirán, su paso yaanuncia el porvenir

De pie cantar que el pueblo va a triunfarmiliones ya imponen la verdad,de acero son, ardiente batallónsus manos van llevandola justicia y la razón mujercon fuego y con valorya estás aquí junto al trabajador

Y ahora el pueblo que se alza en la luchacon voz de gigante gritando: adelante!

El pueblo unido jamás será vencido...

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Fucile e bisacciaAlberto Cesa, Franco Lucà - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

DoCon il fucile, con la bisaccia in spalla, Facol casolare e la mamma dentro il cuore, Do Soladdio Ninetta devo lasciarti sola, Dosuona l'ora mi tocca di partir.

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GaribaldiStormy Six (1972) - Italia, italiano

Tematiche: antimperialisti, comunisti

Re SolE parliamo di Garibaldi Re SolE dei suoi garibaldini Re SolVenuti per far giustizia La ReA noi poveri contadini.

Arriva GaribaldiE i baroni fa tremareLa gente per le stradeSi sente già cantare:

Sol Mi ?Garibaldi, ma chi è? La7 Re Sol Re E? più forte e bello dello Re! Sol Mi Garibaldi, cosa fa? La7 Re Do Re Sol Porterà giustizia e libertà?.

E? arrivato GaribaldiE i Borboni son scappatiSon scappati nella nottePer non essere ammazzati.Ma il 14 di maggioIl barone gli fa omaggioE il notaro RosolinoGià lo chiama Don Peppino

?Garibaldi, ma chi è?...

Se ne è andato GaribaldiCon i suoi garibaldiniSe ne è andato con il paneDi noi poveri contadini.E ilnotaro RosolinoAll?uscita del paeseHa brindato a GaribaldiCol buon vino piemontese

?Garibaldi, ma chi è?...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Gino della PignoneCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] - Italia, romanesco

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

Mi7 La-Gino è 'r nome der Mafredi Mi7 La-che lavora alla Pignone; Mi7 La-alle cinque egli è già 'n piedi Mi7 La-per quer porco der padrone.

Re- La- Dai, pedala, vai più in fretta, Mi7 La- la sirena non ti aspetta.

Re- La- Dai, pedala, vai più in fretta, Mi7 La- La la sirena non ti aspetta..

Una sera, giù ar partito,Gino affronta chi è deluso:"Se lo sciopero è fallitoil conflitto non è chiuso:

Sabotar la produzione: non c'è altra soluzione!" Sabotar la produzione...

Una notte l'han trovatoche scriveva "W Mao!Socialisti col padrone!":dal partito l'han radiato.

Sabotar...

Una volta era il partitoche ci dava gli obiettivi;ora anch'esso ci ha tradito,ma noi siamo sempre vivi.

Sabotar...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

GiudecaAlberto D'Amico - Italia, veneto

Tematica: sociali

La Mi7 La Giudecca nostra abandonada, Mi7 La La7vint'anni de fame e sfrutamento Re Lae adesso s'è rivà el momento Mi7 Lade dirghe basta e de cambià.

'E scole co le pantegane, 'e case sensa gabineto e quando ti te buti in leto te sogni sempre de lavorà.

E i fioj se ciàman l'epatite in mes' ai pantan de la Giudecca; Cipriani se magna la bisteca e da le case ne vò sfratà.

E chi lavora se consuma da Eriunx a Iunga sui cantieri, e i ghebi te fa i oci neri se ti te meti a scioperà.

'E contesse faseva el doposcuola co 'a cipria e coi cioccolatini e el Pro-Giudecca dei paroni ai giudecchini i g'ha embrogià.

Studenti, donne, operari, avemo ocupà el doposcuola; che vegna el prefeto co i ghebi; no se movemo, restemo qua!

Giudecca nostra abandonada, vint'anni de fame e sfrutamento, e adesso s'è rivà el momento de dirghe basta e de cambià.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Here's to you Nicola and BartJoan Baez (1972) - Stati Uniti d'America, inglese

SOL RE MI- SI-Here's to you Nicola and BartSOL RE MI- RERest forever here in our hearts SI- LA- RE7 SOLThe last and final moment is your RE SI7 MI-That agony is your triumph!

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

I padroni posson perdere la testaMovimento Studentesco Milanese (1972) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

LaL'abbiamo letto sul "Corriere" Re Lachi è l'assassino si sa già, Re Lala "belva umana" "quel ballerino!" Mi7 LaE per le prove poi si vedrà.

Quando il "Corriere" parla state pur [sicuri:niente di buono succederà,e come al lampo segue sempre il tuonocominceranno a bastonar!

Così la penna sposa sempre il manganelloe il celebrante è la D.C.,ora il padrone si aspetta il lieto fineperò non è finita lì.

Chi lavora le conosce queste storie,sa quante volte c'han provato già,e sulle piazze migliaia di compagnivanno a gridare la verità.

Però qualcuno dice "Giunti a questo puntochi è l'assassino anch'io lo so,ma a far giustizia ci pensa la Giustizia:solo aspettare ormai si può. "

E mentre aspetta che i padroni dican tuttosta chiuso in casa, non si sa mai,intanto i lupi stan mangiando mezzo greggecol distintivo da pecorai!

E la D.C. mostra il suo cuore popolare,un cuore d'oro, grande così,è così grande che ci stanno anche i [fascistiper dare i voti sappiamo a chi!

Mancava ancora il finale della storiae un uomo morto non può parlar,e come in Grecia il finale è americano,però in Italia non funzionerà.

Per le elezioni Andreotti ha messo in [piedi la dittatura della D.C.:monocolore del grigio-verdee non è ancora finita lì.

Perchè i padroni posson perdere la testae provocare, ed ammazzar,questo vuol dire soltanto che han paurad'aver finito di comandar!

E inventeranno mille trucchi criminaliper accusare, per ammazzar,

ma i comunisti non staranno lì a guardaree con la lotta il socialismo vincerà!Ma i comunisti non staranno lì a guardaree con la lotta il socialismo vincerà!

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

I treni per Reggio CalabriaGiovanna Marini (1975) - Italia, italiano

MiAndavano col treno giù nel meridione La6per fare una grande manifestazione Si7 Miil ventidue d'ottobre del settantadue

Miin curva il treno che pareva un balcone La6quei balconi con la coperta per la processione Si7il treno era coperto di bandiere rosseMislogans, cartelli e scritte a mano

da Roma Ostiense mille e duecento operaivecchi, giovani e donnecon i bastoni e le bandierearrotolatiportati tutti a mazzo sulle spalle

Sol# Il treno parte e pare un incrociatore

tutti cantano bandiera rossa Sol#7 dopo venti minuti che siamo in cammino Si7 si ferma e non vuole più partire

si parla di una bomba sulla ferroviail treno torna alla stazionetutti corrono coi megafoni in manorichiamano "andiamo via Cassino

compagni da qui a Reggio è tutto un campo[minato,chi vuole si rimetta in cammino"dopo un'ora quel treno che pareva un [balconeha ripreso la sua processione

anche a Cassino la linea è saltatasiamo tutti attaccati al finestrinoRoma ostiense Cisterna Roma termini [Cassinoadesso siamo a Roma tiburtino

Il treno di Bologna è saltato a Privernoè una notte una notte d'infernoi feriti tutti sono ripartiticaricati sopra un altro treno

funzionari responsabili sindacalisti sdraiati sulle reti dei bagagli per scrutare meglio la massicciata si sono tutti addormentati

dormono dormono profondamente

sopra le bombe non sentono più nientel'importante adesso è di essere partitima i giovani hanno gli occhi spalancati

vanno in giro tutti eccitatimentre i vecchi sono strematidormono dormono profondamentesopra le bombe non sentono più niente

famiglie intere a tre generazioni son venute tutte insieme da Torino vanno dai parenti fanno una dimostrazione dal treno non è sceso nessuno

la vecchia e la figlia alle rifinitureil marito alla verniciaturala figlia della figlia alle tappezzeriestanno in viaggio ormai da più di venti [ore

aspettano seduti sereni e contentisopra le bombe non gliene importa nienteaspettano che è tutta una vitache stanno ad aspettare

per un certificato mattinate intereanni e anni per due soldi di pensioneerano venti treni più forti del tritologuardare quelle facce bastava solo

con la notte le stelle e con la luna i binari stanno luccicanti mai guardati con tanta attenzione e camminato sulle traversine

mai individuata una regionedai sassi della massicciatadalle chine di erba sulla vallatadai buchi che fanno entrare il mare

piano piano a passo d'uomopareva che il treno si facesse portaretirato per le briglie come un cavallotirato dal suo padrone

a Napoli la galleria illuminata bassa e sfasciata con la fermata il treno che pareva un balcone qualcuno vuol salire attenzione

non fate salire nessunopuò essere una provocazionesi sporgono coi megafoni in manoe un piede sullo scalino

e gridano gridano quello che hanno in [mentesolo comizi la gente senteora passa la notte e con la luce

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la ferrovia è tutta popolata

contadini e pastori che l'hanno [sorvegliatacol gregge sparpagliatola Calabria ci passa sotto i piedi ci [passadal tetto di una casa una signora grassa

fa le corna e alza una manoe un gruppo di bambinici guardano passaree fanno il saluto romano

Ormai siamo a Reggio e la stazione è tutta nera di gente domani chiuso tutto in segno di lutto ha detto Ciccio Franco "a sbarre"

e alla mattina c'era la paurae il corteo non riusciva a partirema gli operai di Reggio sono andati in [testae il corteo si è mosso improvvisamente

è partito a punta come un grosso serpentecon la testa corazzatai cartelli schierati lateralmentel'avevano tutto fasciato

volavano sassi e provocazionima nessuno s'è neppure voltatogli operai dell'Emilia-Romagnaguardavano con occhi stupiti

i metalmeccanici di Torino e Milanopuntavano in avanti tenendosi per manole voci rompevano il silenzioe nelle pause si sentiva il mare

il silenzio di qulli fermi che stavano a guardare e ogni tanto dalle vie laerali si vedevano sassi volare

e alla sera Reggio era trasformatapareva una giornata di mercatoquanti abbracci e quanta commozioneil nord è arrivato nel meridione

e alla sera Reggio era trasformatapareva una giornata di mercatoquanti abbracci e quanta commozionegli operai hanno dato una dimostrazione

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

I vietnamiti son piccoliniLeoncarlo Settimelli - Italia, italiano

Tematiche: antimperialisti, comunisti

DoLo yankee è come un bestione Sol7somiglia ad un elefante sta in alto come un gigante Doperò ha la testa come un coglione.

I vietnamiti son piccolini son piccolini sì ma con un cuore così grande la fanno in barba sì sì a quel gigante sì sì.

I vietnamiti son piccolini...

Lo yankee fa da padroneconquista pure la lunaritorna, ma che fortuna,dal Vietnam scappa come un coglione.

I vietnamiti son piccolini...

I vietnamiti son piccolini...

Lo yankee ha più di un cannoneaerei, fucili e bombeperò ****************perchè in guerra è solo un coglione.

I vietnamiti son piccolini...

I vietnamiti son piccolini...

Lo yankee parte in missionema a terra cade di schianto"Ohi Mamma" urla nel pianto"perchè m' hai fatto così coglione?"

I vietnamiti son piccolini...

I vietnamiti son piccolini...

I vietnamiti son piccolini...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

I volontari di BogsideCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1972) - Italia, italiano

Tematica: antimperialisti

Do Venite tutti attorno Fa Doche vi voglio raccontar la storia di quel giorno Fa Solche m'andai ad arruolarDo era il dodici di Agosto Fa Doe Bogside era il quartier Fa Docosì fu che m'arruolai Sol7 Donei Bogside Volunteers,

così fu che m'arruolainei Bogside Volunteers.

Stavo in giro sfaccendatocon Mac Gilly e con O' Toolero ormai disoccupatoda due anni e forse piùnon c'è più il lavoro a Derry,tutti sanno il perchèe così ero proprio il tipopei Bogside Volunteers,

così ero proprio il tippei Bogside Volunteers.

Arriva eccitato Paddy Murphye dice a noi:"I soldati hanno attaccato,c'è bisogno anche di voi."abbiam fatto barricatetutto intorno al quartiere si sta cercando gentepei Bogside Volunteers,

si sta cercando gentepei Bogside Volunteers.

Giunto alle barricateci trovai il finimondoeravam tutti decisiad andare fino in fondose non c'era chi scappava,tutti sanno il perchèperchè non hanno paurai Bogside Volunteers,

perchè non hanno paurai Bogside Volunteers.

La polizia sparavabombe a gas in quantitàsperava di distruggerci

ma invece eccoci quacon le bombe di benzinanoi gli abbiam fatto saperche han trovato un osso duronei Bogside Volunteers,

han trovato un osso duronei Bogside Volunteers.

I soldati han visto adessoche non c'è più da scherzarchi di loro è meno fessoha pensato di scapparquando son fuggiti tuttiqui la gente del quartierha lanciato un grande "Evviva!"pei Bogside Volunteers,

ha lanciato un grande "Evviva!"pei Bogside Volunteers.

Or che la storia è finitala chitarra poseròma per tutta la mia vitamai mi dimenticheròdi quei tre giorni a Derryquando con grande piacerho lottato per noi tuttinei Bogside Volunteers,

ho lottato per noi tuttinei Bogside Volunteers.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Il Cile è già un altro Vietnam (Morto Allende)Alfredo Bandelli (1973) - Italia, italianoTematiche: antimperialisti, comunisti

Do-Morto Allende, socialista, Fa-morto Allende, assassinato

dall?esercito fascista Do-preparato ed addestrato Sol7a difendere la patria, Do-a difendere lo Stato.

E le strade di Santiagoson bagnate rosse sangue.E le strade a Valparaisoson bagnate rosso sanguedi migliaia di proletari,di migliaia di comunisti...

Do Combatir a los patrones Fa donde sea y como sea Do es la unica ley qui Sol7 Do tenemos nos explotados.

Morto Allende, l?idealeè la via nazionale,morto Allende, la missioneè la socializzazioneno, non si può contrattareil potere popolare.

E le fabbriche occupatesono state bombardate,gli operai massacrati,i compagni fucilatidall?esercito statalecerto costituzionale...

Combatir a los patrones...

Morto Allende alla Moneda,simbolo della nazione,no, non serve la ragionecontro un colpo di cannone:il potere deve usciredalla canna del fucile.

Con il sangue proletarios?è pagato la lezione:perde sempre il riformismo,vince la rivoluzioneed il Cile è un altro Vietnam,ed il Cile è un altro Vietnam...

Combatir a los patrones...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Il figlio del poliziottoPaolo Pietrangeli (1969) - Italia, italiano

Mi- Si7«Vedi sono più importante Mi-ho tre maglie e tu una sola; Si7vedi sono più importante: Mi-ho il papà con la pistola Mi7 La-e combatte contro tutti Re7 Mi-assassini, farabutti; Re7e la sera torna a casa Si7 Mi-con la sua divisa blu Mi7 La-e si siede sul mio letto Re7 Mi-mi racconta quel che ha fatto Re7fino a che non m'addormento Si7 Mie son contento».

«Quando il nostro commissario Sol#7 Do#- con la fascia tricolorLa- Mi lui m'ha detto di sparare Si7 Mi non se ne poteva più.

Eran mille scalmanati noi duecento baschi blu son bastati due o tre morti non si son sentiti più.

Tira un colpo o due per aria poi ti vedo quel barbon: gli ho sparato in mezzo agli occhi e non se ne parli più».

«Vedi sono il bambinopiù importante della scuola:ho il papà con la pistola;e m'ha detto che ha sparatocontro certi esseri straniche gridavan per le piazzeche gridavan come cani;e m'ha detto che'eran bruttie cattivi e sporchi e stortie che non se ne stan buonifino a che non sono morti».

«Quando il nostro commissario con la fascia tricolor lui ci ha detto di sparare

non se ne poteva più. Eran mille scalmanati noi duecento baschi blu: son bastati due o tre morti non si son sentiti più»

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Il galeoneItalia, italiano

Tematiche: anarchici, carcere/confino

La-Siamo la ciurma anemicaMi7 La-d'una galera infameRe- La-su cui ratta la morte Mi7 La-miete per lenta fame.

Mai orizzonti limpidischiude la nostra aurorae sulla tolda squallidaurla la scolta ognora. I nostri dì si involanofra fetide carenesiam magri smunti schiavistretti in ferro catene. La- Mi7 Sorge sul mar la luna La- ruotan le stelle in cielo Re- La- ma sulle nostre luci Mi7 La- steso è un funereo velo.

Torme di schiavi adusti chini a gemer sul remo spezziam queste catene o chini a remar morremo!

Cos'è gementi schiaviquesto remar remare?Meglio morir tra i fluttisul biancheggiar del mare. Remiam finché la navesi schianti sui frangentialte le rossonerefra il sibilar dei venti!

E sia pietosa coltricel'onda spumosa e riama sorga un dì sui martiriil sol dell'anarchia.

Su schiavi all'armi all'armi! L'onda gorgoglia e sale tuoni baleni e fulmini sul galeon fatale.

Su schiavi all'armi all'armi! Pugnam col braccio forte! Giuriam giuriam giustizia! O libertà o morte! Giuriam giuriam giustizia!

O libertà o morte!

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Il popolo è forteYu Kung (1976) - Italia, italiano

La- Mi7 La-Dalle mie parti se si ammazza un uomo Mi7 La-viene un grand'uomo e promesse ci fa.Do Sol La-Resta un bambino a guardare quel treno Mi7 La-e(') un odio che mai si fermerà.

La mia finestra dà sulla stradaun campo e una porta e un certo cortile.Domani parto per qualunque stradaed in città si può anche morir.

Dalle mie parti un uomo si è fermato,ha detto che è un uomo senza età.Alle mie domande lui mi ha cantatouna canzone che mai si fermerà.

La- Mi7 La- Canta ogni popolo il suo destino Mi7 La- giorno per giorno combatterà Do Sol La- anche in Italia quel giorno è vicino Mi7 La- il popolo è forte e vincerà!

E verrà il giorno che tutta la terra il popolo unito combatterà contro chi ancora ci sfrutta e ci inganna il popolo è forte e vincerà!

Tutta la gente si è affacciataper veder quell'uomo che non ha più età,e la speranza non si è più fermatadai campi, al mare, fino in città

Che cosa mai canta chi emigra sul treno,che cosa mai canta chi lavora in città.Fino alle spose aspettare quel trenoe un canto che mai si fermerà.

Canta ogni popolo il suo destino...

E verrà il giorno che tutta la terra...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

In tutto il mondo uniamociAlfredo Bandelli (1974) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, antimperialisti, comunisti

ReSu ogni popolo che lotta La7Per un mondo socialista

Sempre arriva micidiale ReIl potere imperialista

La violenza unica legge SolLa ragione è del cannone ReIl potere è del padrone La7 ReQuesta è la legalità

Re In tutto il mondo uniamoci La7 Perchè il nostro avvenire

Possiamo conquistarcelo Re Solo con il fucile

In tutto il mondo uniamoci Sol In una sola lotta Re La lotta proletaria La7 Re Che il comunismo conquisterà

Ogni stato è da comprareCapitale da investireSono masse da sfruttareFino a quando servirà Il gendarme americanoGarantisce il colonnelloSe non basta il suo controlloDemocratico dc

In tutto il mondo...

Ma nei conti c'è qualcosaChe non potrà mai tornareà la guerra popolareDall'America al Vietnamà la guerra proletariaDichiarata in tutto il mondoPer poterci conquistareUna nuova società

In tutto il mondo...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Inno della TricontinentaleCanzoniere delle Lame (1975) - Italia, italiano

Tematica: antimperialisti

DoAmerica, Africa ed Asia Soltre continenti uniti per unire

tre popoli che stanno conquistando Docon una lotta la libertà.

L'America latina che si sveglia, Do7 FaCile, Bolivia, San Domingo e Panama, Dodi Cuba il grande esempio che s'avanza, Sol Donell'unità vive la Tricontinental.

Fa Do Vive in Africa e vive in Mozambico, Sol Do Do7 vive nel cuore della rivoluzion, Fa Do viva nell'anima del popolo che lotta, Sol Do vive la Tricontinental!

America, Africa ed Asiatre continenti uniti per unireovunque nasce la speranzache farà strada alla liberazion!Marxismo e antimperialsmosono le armi e le idee che noi abbiamper vincere oppressione e sfruttamentonell'unità vive la Tricontinental.

Vive in Asia e vive in Indocina, vive nel Vietnam col popolo che lotta. Per la pace, per il socialismo, per la pace, per il socialismo vive la tricontinental!

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Io vi parlo di MilanoDiego De Palma - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

Re Sol LaIo vi parlo di Milano

che da un po' è un posto insanoRe Soltu respiri solo metanoLa Realla larga da Milano.

Si- Fa# Ero lì in via dei MilleSi- Fa# e la pioggia cadevaMi- Si- anche l'acqua era sporcaMi7 La7 era sporca di smog.

Re Sol Re Diamo una mano per fare Milano pulita Re La7 perché con questo lerciume Re non ci si può star Mi- Sol Re fumo, carbone, metano e puzza di nafta Mi- Sol La7 Re tutte quante le strade dovremmo lavar.

Io vi parlo di Milanoche da un po' è un posto insanoprendi botta a tutto spianoalla larga da Milano.

Ero lì in Largo Augusto e la pula sparava poi insieme ai fascisti continuava a picchiar.

Diamo una mano per fare Milano pulita perché con questo lerciume non ci si può star pula, fascisti, padroni e giornali di destra Dovremmo proprio pulire la nostra città.

Tutti in lotta compagni operai e studenti non saremo contenti se non ci riuscirà

di far venire Milano e l'Italia pulite perché con questo lerciume non ci si può star. Se sai che son tuoi nemici non devi star zitto ma dirlo forte e scendere in piazza a lottar.

Diamo una mano per fare Milano pulita diamo una mano per farla pulita perché se fino adesso una classe ci ha oppresso la vita è giunta l'ora che gliela facciamo pagar!

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Juan sin tierraVictor Jara - Cile, spagnolo

Tematica: antifascisti

La ReYo voy a cantar el corrido Mi7 LaDe un hombre que fue a la guerra, Mi7que anduvo en la sierra herido Lapara conquistar su tierra.

Lo conoci en la batallaY entre tanta balacera,el que es revolucionariopuede morir donde quiera.

El general no decia:"Peelen co mucho valor,les vamos a dar parcelascuando haja reparticion".

Mi padre fu peon de hacienda,y yo un revolucionario:mis hijos pusieron tienday mi nieto es funcionario.

Gritò Emiliano Zapata"Quiero tierra y Libertad!el gobierno se reiacuando lo iban a enterrrar.

Vuela vuela palomita,parate en aquella higuera,que aqui se acaba el corridodel mentado Juan sin Tierra.

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KarlMarxStrasse [La lallera]Paolo Pietrangeli - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, satirici

La Mi7 LaSe le strade cambiassero di nome, Mi7 Laun bel giorno: tutt'a un tratto, Mi7 Laci sarebbe in un caso la ragione Mi7 Ladi girare soddisfatto,

Re se per esempio "Corso Umberto" si La chiamasse: Mi7 La "Karl Marx Strasse"! E una strada che più grande non ce n'è: "Lenin Alé"!

LaVorrei trovar la Lallera: Mi7quest'erba prodigiosa,

qualunque cosa incontri Lala fa meravigliosa.

Re- La Re- Vorrei trovar la Lallera, ma non solo per La me, RE La Mi7 La e avendola trovata...piantarla nel bidet.

Ci fosse un po' di Lallera:quest'erba delicata,tutti vedrebber chiaromangiandola insalata e avendo l'accortezza di mangiarla con l'uovo, niente più confusione: avresti l'uomo nouvo! Se le strade cambiasseo...

Non sarebbero davvero sufficentidue picconi e uno scalpello,ci vorrebbe un'altra sorta di strumenti,che so io, falce e martello!

Ed allora in tutta quanta la città,crescerà la Lallera!Ed allora in tutta quanta la città,crescerà la Lallera!

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Katanga1971, Italia, italiano

Tematiche: comunisti, contro le forze dell'ordine

La-Primo anniversario della strage, Mi7fatta con le bombe dei padroni;

loro l'hanno calcolata bene La-per fregarci con la repressione.

Carcere, denunce, rappresaglie;hanno stipendiato le canaglie,i fascisti, facce da carogne,li hanno ripescati dalle fogne.

Dodici dicembre a Milano,manifestazione per la Spagna,passa un corteo partigianocoi carabinieri alle calcagna.

Poi si scioglie, alcuni vanno via,altri restan lì coi pugni alzati,a gridare "Viva l'Anarchia,Guida, Calabresi fucilati!"

Vittoria vicequestore con la radio,chiama autoblindo e camionette,con la bocca secca sputa odioe ordina la carica e le botte.

Scoppiano dovunque candelotti,bruciano i polmoni da star male.C'è chi cade sotto i poliziottie chi corre verso la Statale.

In via Torino non ci sono santi,San Babila i fascisti sono a messa,in via Larga ci son gli studenticon il casco e la bandiera rossa.

Urlano feroci le sirene,arrivano gli anarchici di corsa;i compagni danno protezionee Vittoria non si perde l'occasione.

Era proprio quello che voleva,con la scusa dell'inseguimento,in via Larga coi caramba arrivae si getta sullo sbarramento.

Rit.: Kata-, Kata, Katanga, -nga x 4

Tanti hanno paura, scappan viaRestano a combattere i Katanga:sulle ossa della polizia,picchiano col ferro della spranga.

La questura spara col fucileE coi sassi noi ci difendiamo;ne mandiamo tanti all'ospedale,

ma stavolta cara la paghiamo.

Rit. x4

Noi ti abbiamo visto lì per terra,con la bocca aperta e gli occhi gialli,eri morto come in una guerra,circondato, ucciso da sciacalli.

Primo anniversario della strage,fatta col le bombe dei padroni;loro l'hanno calcolata beneper fregarci con la repressione.

Rit. x4

Ma vi fregherà il Proletariato,quando, e sarà forse anche domani,non si parlerà di sindacato,ma di Comunismo e munizioni!

E allora tu ci lascerai la pelle,tu, Marzotto! E tu, Giovanni Agnelli!Perché ce ne saranno altri mille,per ogni Saverio Saltarelli! (x2)

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

La ballata della FiatAlfredo Bandelli (1970) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

LaSignor padrone questa volta Mi7per te è andata proprio male

siamo stanchi di aspettare Lache tu ci faccia ammazzare. Noi si continua a lavoraree i sindacati vengono a dire Che bisogna ragionare,di lottare non si parla più.

Signor padrone ci siam svegliati,e questa volta si dà battaglia,e questa volta come lottarelo decidiamo soltanto noi.Vedi il crumiro che se la squaglia,senti il silenzio nelle officine,forse domani solo il rumoredella mitraglia tu sentirai.

Signor padrone questa voltaper te è andata proprio male,d'ora in poi se vuoi trattaredovrai rivolgerti soltanto a noi.E questa volta non ci compricon le cinque lire dell'aumento,se offri dieci vogliamo cento,se offri cento mille noi vogliam.

Signor padrone non ci hai fregaticon le invenzioni, coi sindacati,i tuoi progetti sono sfumatie noi si lotta contro di te.E le qualifiche, le categorie,noi le vogliamo tutte aboliteLe divisioni sono finite:alla catena siam tutti uguali.

Signor padrone questa voltanoi a lottare s'è imparato,a Mirafiori s'è dimostratoe in tutta Italia si dimostrerà .E quando siamo scesi in piazzatu ti aspettavi un funerale,ma è andata proprio maleper chi voleva farci addormentare.

Ne abbiamo visti davvero tantidi manganelli e scudi romani,però s'è visto anche tante maniche a sampietrino cominciano a andar.Tutta Torino proletaria

alla violenza della questurarisponde ora, senza paura:la lotta dura bisogna far.

E no ai burocrati e ai padroni!Cosa vogliamo? Vogliamo tutto!Lotta continua a Mirafiorie il comunismo trionferà . E no ai burocrati e ai padroni!Cosa vogliamo? Vogliamo tutto!

Lotta continua in fabbrica e fuore il comunismo trionferà !

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

La cassa integrazioneAlfredo Bandelli (1974) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

La Mi7 La cassa integrazione Lae poi il licenziamento, Mi7 Lala disoccupazione arriva a tradimento. Mi7E giorni e giorni in giro Lanon c'è niente da fare Mi7 se non ti sai arrangiarenon potrai più campare...

Sol Do Sol Do La produzione si deve salvare Re Sol Re Sol ristrutturare e licenziare. Sol Do Sol Do Tutti d'accordo, patto sociale Re Sol Re Sol La e riprendiamo a lavorare.

"Prego signor padronemi faccia lavorare,un mese di cantiereo un giorno a scaricare"senza assicurazione,i furti sulle oretutto si può accettaredalla disperazione.

Ora il contratto ti hanno firmato non lamentarti se ti han fregato. Attento a te in ogni momento ti può arrivare un licenziamento.

Ci voglion licenziareper farci impaurirepoterci ricattaree non farci lottare,ma la nostra rispostaper non farci fregareè "Col lavoro o senzanoi si vuole campare".

Cresce la crisi la svalutazione ma che ci frega della produzione. Vogliamo avere il diritto alla vita a organizzarci per farla finita.

Lotta compagno, crepa padrone l'ora è vicina, rivoluzione la la la la la la la la la ...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

La fabbricaStormy Six (1975) - Italia, italianoTematiche: antifascisti, comunisti

Mi- Do Mi- La

Mi- Sol Mi- ReIl cinque di marzo del quarantatre Mi- Sol Mi- La- nel fango le armate del duce e del re Re gli alpini che muoiono Do Mi- Do Mi- Latraditi lungo il Don.

Mi- Sol Mi- ReCento operai in ogni officina Mi- Sol Mi- La-aspettano il suono della sirena Re rimbomba la fabbrica Do Soldi macchine e motori Mi più forte è il silenzio La- Sol Ladi mille lavoratori.

Re E poi quando è l'ora Do Sol depongono gli arnesi Mi comincia il primo sciopero La- Sol Re Si nelle fabbriche torinesi. Mi- E corre qua e la Sol Re un ragazzo a der la voce Fa La- si ferma un'altra fabbrica Si Mi- altre braccia vanno in croce.

Mi- E squillano ostinati Sol Re i telefoni in questura Fa La- un gerarca fa l'impavido Mi La- ma comincia a aver paura.

La- Re La- Re Mi- Do Mi- La

Grandi promesse la patria e l'imperosempre più donne vestite di neroallarmi che suonano in macerie le città .

Il dieci marzo il giornale è a Milano

rilancia l'appello il PCI clandestinogli sbirri controllano fan finta di saperesi accende la boria delle camicie nere

Ma poi quando è l'ora si spengono gli ardori perchè scendono in sciopero centomila lavoratori

Arriva una squadraccia armata di bastone fa dietro-front subito sotto i colpi del mattone e come a Stalingrado i nazisti son scappati alla Breda rossa in sciopero i fascisti son crollati.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

La levaPaolo Pietrangeli (1969) - Italia, italianoTematica: lavoro, economia, capitale

La- DoGira gira quella leva Do7 Faspingi a fondo quel bottone Dotu non sai quello che fai Re-tu non sai quello che fai Sol7 Dote lo ordina un padrone.

Torni a casa con la motohai la testa che rimbombariesci a odiare anche i tuoi figliriesci a odiare anche i tuoi figliche ti urlan nelle orecchie.

Mi7 Re- E quell'attimo di sosta Sol che sarebbe la tua vita Fa Do non ti può più appartenere Re- serve solo a caricare Sol la tua molla che è finita.

Gira gira quella levaspingi a fondo quel bottonetu non sai quello che faitu non sai quello che faite lo ordina un padrone.

C'è tua moglie che ti aspettaanche lei ha le sue esigenzecome odi quell'amorequell'amore fatto in frettapoco prima di dormire.

Non puoi avere più problemi non ti è dato di pensare devi essere efficiente non ti resta proprio niente neanche il lusso di impazzire.

Gira gira quella levaspingi a fondo quel bottonetu non sai quello che faitu non sai quello che faite lo ordina un padrone.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

La linea rossaGiovanna Marini - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Do La pace, l'amore, la

giustizia e la verità

siamo d'accordo Do7 Fa son belle cose ma Do si deve andare più in là Do7 Fa Fa- si deve andare più in là Do la Linea Rossa Sol7 Do Sol7 è sempre andata più in là.

Al posto di pace giàci metterei ostilitànon suona cosi beneper tutti masuona bene per chiogni giorno non sase il giorno dopoda mangiare ce l'ha.

La pace, l'amore, la...

Al posto d'amore, sìci metterei guerra contro chibeve il sanguedi chi è sua proprietàè più bello, lo sochiamarlo caritàcerto non fa piacerela verità.

La pace, l'amore, la...

Giustizia e veritàè proprio quello che ci vae qui si parla solodi libertàma anche questa si saora fa parte dellaprosa della canzone d'attualità

La pace, l'amore, la...

[Giustizia e veritàle lascerei per l'aldilàqui parlerei piuttostodi libertàma anche questa si saora fa parte dellaprosa della canzoned'attualità.]

La pace, l'amore, la giustizia e la verità siamo d'accordo son belle cose ma si deve andare più in là si deve andare più in là la Linea Rossa è sempre andata più la Linea Rossa è sempre andata più la Linea Rossa è sempre andata più in là.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

La manifestazioneStormy Six (1972) - Italia, italiano

Tematica: contro le forze dell'ordine

La- Fa Sol La-Sulla strada, alla manifestazionee gridando con la forza di chi ha ragionecamminavi sotto l'ombra di una bandierae gridavi: "Viva la Rivoluzione".

La- Fa Ma lontano Sol La- Fa uno squillo di tromba Sol La- Fa una pietra che vola Sol La- e la strada è già vuota.

Ho lasciato la mano di due compagniho cercato il rifugio in un portonein un attimo senza il tempo di pensareho vissuto ciò che più tu non vivrai.

Cento strade per tornare verso casa tanto fumo ma soltanto per piangere.

Stamattina quando ho letto sul giornalenon capivo, mi sembrava un'altra storiama qualcosa era là sul marciapiedeuna giacca ed un fazzoletto rosso.

Più nessuno che ricordi la tua voce i miei occhi son soltanto per piangere.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

La rabbia esplode a Reggio CalabriaCanzoniere delle Lame (1971) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Re-Reggio la rabbia esplode,Sol- Re-la miccia brucia già,Sol- Fama chi l'accesa sono gli stessiDo Re-che vendon fame qua.

Il capoluogo servealla DC e ai mafiosiper ottenere ancor più poteredi quello che hanno già.

Il sindaco Battagliaserve da coperturadietro agli agrari, i proprietarie tutta la mafia nera.

Non costa far promessealla povera gente,che cosa importa se alla finesi fan scannar per niente?

Le barricate a Sbarre,la gente spara già,spara miseria, spara la famema non sa contro chi.

Fascisti con le bombe,mafiosi col potere,i proletari solo le bracciahanno da far valere.

Fascisti quelle bombevi scoppieranno in mano,i comunisti alla violenzahanno risposto no.

Reggio la rabbia esplode,la gente adesso sacontro chi deve usare la rabbiafascismo non passerà.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

La sepoltura dei mortiStormy Six (1975) - Italia, italiano

Mi- La-Il mese d'aprile tra tutti è crudele, Si- La-sui morti fiorisce il lillà. Mi- La-L'inverno ha sepolto la loro memoria, Re Si-lasciando soltanto pietà,

Mi La9 e adesso una vita è una faccia ingiallita, Mi Re è solo una fotografia, Mi La9 la morte non vale nemmeno il giornale Do Re Mi che leggi e che poi butti via.

Mi- La-

In mezzo al biliardo tre morti ammazzati:tu segna otto punti per te,continui a parlare di cronaca nerache leggi bevendo il caffè.

«Nel '64 era tutto più bello, ma quello era l'anno del boom, Guidavo nel vento la nostra '600 E i morti restavano giù».

In mezzo alla gente che sfila al mattino,sotto l'insegna del tramho riconosciuto un nostro vicinoche gioca a biliardo nel bar.

«Quel corpo che tiene sepolto in giardino di fiori ne dà o non ne dà? Tenga lontano il suo cagnolino: se scava lo ritroverà.»

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

La violenza [La caccia alle streghe]Canzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1970) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

(parlato)à cominciata di nuovola caccia alle streghe:i padroni, il governo,la stampa e la televisione;in ogni scontentosi vede uno sporco cinese;"uniamoci tuttia difendere le istituzioni!

ReMa oggi ho visto nel corteo La7tante facce sorridenti,

le compagne, quindici anni, Regli operai con gli studenti:

"Il potere agli operai!No alla scuola del padrone!Sempre uniti vinceremo,viva la rivoluzione!".

Quando poi le camionettehanno fatto i carosellii compagni hanno impugnatoi bastoni dei cartelli

ed ho visto le autoblindorovesciate e poi bruciate,tanti e tanti baschi nericon le teste fracassate.

La violenza, la violenza,la violenza, la rivolta;chi ha esitato questa voltalotterà con noi domani!

Uno, due, dieci,vent'anni di democrazia;le pietre non sono argomenti,ci dice un borghese;siamo d'accordo con voi,miei cari signori,ma gli argomentinon hanno la forza di pietre.

"Il potere agli operai!No alla scuola del padrone!Sempre uniti vinceremo,viva la rivoluzione!".

Quando poi le camionettehanno fatto i carosellii compagni hanno impugnatoi bastoni dei cartelli

ed ho visto le autoblindo

rovesciate e poi bruciate,tanti e tanti baschi nericon le teste fracassate.

La violenza, la violenza,la violenza, la rivolta;chi ha esitato questa voltalotterà con noi domani!

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Lettere a MicheleIvan Della Mea - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Mi- La-Mio caro Michele, ricordi la lotta, Re Mi-le grida infuocate? ?La fabbrica è nostra, La-7 Sicosì è la città, è nostra la vita!?; Mi-ma poi qualcosa è cambiato, Michele.

E dopo la lotta, ricordi Michele?con giusta premura si fecero i quadridel nuovo partito, e il termine nuovonon fu così nuovo, non troppo, Michele.

Mio caro Michele, nel nuovo partitola nuova avanguardia di fatto sono io:ti dò la teoria e la strategia;non è presunzione, Michele, ma è mia.

Mio caro Michele, qui scopri l?erroree dici convinto: ? Se non sono io,da oggi in eterno, per scelta di classe,la vera avanguardia, può tutto avvenire.

Può tutto avvenire, magari il partito,magari il potere, ma ciò che non viene,che non può venire, sarà il Comunismo ?;tu questo per oggi hai capito, Michele.

E allora, Michele, rifammi compagnoe uniti e insieme lottiamo l?errore:per essere nuovi, per esser diversie comunisti da oggi, Michele.

Da oggi sappiamo che questo programmaavrà tempi lunghi, e non si faràse chi è compagno non impareràa vivere da compagno, Michele.

Pigliarsi la fabbrica e poi la città,far nostra la vita, vuoi dire imparareda oggi tra noi il nuovo rispetto,il solo rispetto che è comunista.

E questo rispetto fra liberi e ugualinon è un merletto o un fatto formale:è violenza di classe, rifiuto totaledel vecchio errore nascosto tra noi.

L?errore che ormai possiamo vedere,l?errore del tuo, del mio potere,di ogni potere un po? personale...per oggi è tutto; avanti, Michele.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Libera BelfastCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1972) - Italia, italiano

Tematica: antimperialisti

Do Io vi canto una canzone Fa Doche in Irlanda sanno già Fa Solche vi parla della libera Belfast Do quando in via delle cascate Fa Dotutti sulle barricate Sol Dodichiarammo la repubblica a Belfast.

Con la guardia popolareche va in giro a perlustraresi è sicuri nella libera Belfastdalla radio clandestinapuoi sentire ogni mattinale notizie della libera Belfast.

E poi via per tutto il giornopuoi sentire tutto attornodolci canti che ti parlan di Belfastdal palazzo del Comunediffondiamo a gran volumeil messaggio della libera Belfast.

Ogni notte verso le unaalla luce della lunasi divertono i compagni di Belfastmentre canti, balli e suoninon ci son preoccupazionidietro le barricate di Belfast.

Or che il popolo è cosciented'esser autosufficientenon si fanno più delitti qui a Belfaste la gente tutta unitavuole il diritto alla vitadichiarando la repubblica a Belfast.

Or che il popolo è cosciented'esser autosufficientenon si fanno più delitti qui a Belfaste la gente tutta unitavuole il diritto alla vitadichiarando la repubblica a Belfast.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Liberare tuttiCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1971) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

ReCi son tanti compagni La7di cui siamo privati

perché questa giustizia Reli vuole carcerati

però son fianco a fiancocon altri proletariche passano la vitadentro i penitenziari.

Si stanno organizzandoper fare delle prigioniuna base di lottacontro i padroni.

Per questo hanno bisognoanche del nostro scudo;se noi lottiamo fuoriper loro sarà un aiuto.

Liberare tutti vuol dir lottare ancora, vuol dire organizzarci senza perdere un'ora.

E tutti i riformisti che fanno i delatori insieme ai padroni noi li faremo fuori.

E Porci padroni,voi vi siete illusinon bastan le galereper tenerci chiusi.

Noi facciam vedereai nostri sfruttatoriche per ognuno dentromille lottano fuori.

Siam tutti delinquentisolo per il padronesiamo tutti compagniper la rivoluzione.

Liberare tutti...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Liberiamo Marini [Libertà per Marini]Antonio Giordano - Italia, italiano

Tematica: anarchici

ReTe ne andavi coi tuoi compagni La7A parlare dell'anarchia

Ed avevano paura ReI fascisti e la questura.

Minacce ed aggressioni Ne hai subite tante Dalle squadre assassine Del boia Almirante.

Ti dissero: "Marini Devi stare molto attento; Se continui ad indagare Noi te la farem pagare".

Ma tu sei andato avanti Per scoprire i mandanti Della strage dello stato Contro il proletariato.

Ma Falvella ha insistito Col coltello nella mano E insieme all' Alfinito Poi ti hanno aggredito.

Ma tu ti sei difeso Dalla vile aggressione E il fascista ha pagato La sua provocazione.

E quando in galeraLa lotta hai continuatoGli sbirri dello statoTi hanno torturato

Difendersi dai fascisti No, non è reato: Compagno Marini, Sarai liberato!

In nome di Mario Lupo E di Franco Serantini, Compagni dobbiamoLiberare Marini

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Lotta continuaCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1971) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

La- Re-Siamo operai, compagni, bracciantiLa- Mi7e gente dei quartieriLa- Re-siamo studenti, pastori sardi,La- Mi7divisi fino a ieri!

La Lotta! Lotta di lunga durata, Re lotta di popolo armata: La Mi7 La Mi7 La lotta continua sarà!

L'unica cosa che ci rimaneè questa nostra vita,allora compagni usiamola insiemeprima che sia finita!

Lotta! Lotta di lunga durata...

Una lotta dura senza pauraper la rivoluzionenon può esistere la vera pacefinchè vivrà un padrone!

Lotta! Lotta di lunga durata...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

L'emigratoYu Kung (1976) - Italia, italiano

Tematica: emigrazione

La Re LaSon dieci anni che sono partito Midal mio paese nel sudFa#- Do#- Re Lason dieci anni che giro il mondo Mi Lacercando un lavoro per vivere.

Ricordo la sera che sono partitoc'era la luna in cielsono passato sotto al balconet'ho sentito piangevi per me.

Fa#-Do#-Re La ReMi Fa# Mai mai più ti rivedrò vado via Fa#-Do#-Re La è appassito come un fior Re Mi7 il tempo dell'amor.

Ripenso ogni tanto al vecchio paesealla casa, agli amici del barripenso a Tommaso il mio vecchio caneormai sarà morto anche lui.

Ricordi confusi velati di piantonon voglio tornare laggiùè meglio pensarti vestita di biancocome quel giorno sul fiume.

Mai mai più ti rivedrò vado via è appassito come un fior il tempo dell'amor.

Son dieci anni che sono partitodal mio paese nel sudson dieci anni che giro il mondocon dentro il ricordo di te.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

L'internazionale di FortiniFranco Fortini - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Re SolNoi siamo gli ultimi del mondo. La ReMa questo mondo non ci avrà. SolNoi lo distruggeremo a fondo. La ReSpezzeremo la società. La Mi7Nelle fabbriche il capitale Mi Lacome macchine ci usò. La7 ReNelle scuole la morale La Mi Ladi chi comanda ci insegnò.

Re Sol Questo pugno che sale La Re questo canto che va Re7 Fa#7Si- è l'Internazionale Mi La un'altra umanità. Re Sol Questa lotta che uguale La Re l'uomo all'uomo farà, Re7 Sol è l'Internazionale. Re La7 Re Fu vinta e vincerà.

Noi siamo gli ultimi di un tempoche nel suo male sparirà.Qui l'avvenire è già presentechi ha compagni non morirà.Al profitto e al suo voleretutto l'uomo si tradì,ma la Comune avrà il potere.Dov'era il no faremo il sì.

Questo pugno che sale...

E tra di noi divideremolavoro, amore, libertà.E insieme ci riprenderemola parola e la verità.Guarda in viso, tienili a memoriachi ci uccise, chi mentì.Compagni, porta la tua storiaalla certezza che ci unì.

Questo pugno che sale...

Noi non vogliam sperare niente.il nostro sogno è la realtà.Da continente a continente

questa terra ci basterà.Classi e secoli ci han straziatofra chi sfruttava e chi servì:compagno, esci dal passatoverso il compagno che ne uscì.

Questo pugno che sale...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

L'ora del fucileCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1971) - Italia, italiano

Tematica: antimperialisti

Sol Do ReTutto il mondo sta esplodendoSol Do Redall'Angola alla Palestina, Sol Do Rel'America Latina sta combattendo, Sol Do Rela lotta armata vince in Indocina; Sol in tutto il mondo i popoli Do Reacquistano coscienza Sol e nelle piazze scendono Do Recon la giusta violenza.

Sol Do Re Sol E quindi: cosa vuoi di più, compagno, Mi- per capire Do Re Sol che è suonata l'ora del fucile?

L'America dei Nixon, degli Agnew eMac Namaradalle Pantere Nere una lezione impara;la civiltà del napalm ai popoli non piace,finché ci son padroni non ci sarà maipace;la pace dei padroni fa comodo ai padroni,la coesistenza è truffa per farci starebuoni.

E quindi: cosa vuoi di più...

In Spagna ed in Polonia gli operaidimostran che la lotta non si è fermatamaicontro i padroni uniti, contro ilcapitalismo,anche se mascherato da un falsosocialismo.Gli operai polacchi che hanno scioperatogridavano in corteo: Polizia Gestapo!Gridavano: Gomulka, per te finisce male!Marciavano cantando l'Internazionale.

E quindi: cosa vuoi di più...

Le masse, anche in Europa, non stanno piùa guardare,la lotta esplode ovunque e non si puòfermare:ovunque barricate: da Burgos a Stettino,ed anche qui da noi, da Avola a Torino,da Orgosolo a Marghera, da Battipaglia aReggio,la lotta dura avanza, i padroni avran la

peggio.

E quindi: cosa vuoi di più...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

MarocchiniYu Kung - Italia, italianoTematica: emigrazione

MiE incomincia 'sta giornata Fa# Sol#-statuette orologi in giro la cittàMitutto il giorno sulla strada Fa#Sol#grattacieli per aria e un cielo di reclam

Sol# Fa# e arrivano nell'alba Sol# come tanti cammellieri Fa# mentre un sole nero Sol# nasce dietro ai grattacieli

e fuori dalle banche e dai grandi magazzini con quattro stracci addosso stan girando i marocchini

E cammina con 'sta fiaccasulle scale del sole in centro dentro ai[barun tappeto sulla spallascarpe rotte un berretto in testa mai un þtram

E vendono di sera come ultima speranza tappeti per volare costruiti su in Brianza e fermano i passanti che attraversano i giardini ma quando è sera niente dà più ascolto ai marocchini

E' finita la giornataper le strade deserte...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Mio caro padrone domani ti sparoPaolo Pietrangeli (1969) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

La- Mi7Circolare a tuttele fabbriche del mondosiano esse per azioni (Mi7)o esse erre elle o come vi pare.La- Micommendatore illustrele scrivo la presenteper renderle notoun fatto increscioso (La)per lei.

per farle presenteche il giorno ventunodel mese correnteabbiamo decisodi farla finita (La)con lei.

LaMio caro padrone domani ti sparo Mi7farò di tua pelle sapon di somaro

ti stacco la testa ch'è lucida e tonda Lacosì finalmente imparo il bowling.

miei cari compagni perché quelle facceho detto qualcosa che un po' vi dispiacese forse ho ecceduto non fateci casovent'anni di rabbia fan parlare così.

pensate che bello Fa#- il giorno ventuno Si7padroni son tanti Mi7e padrone è nessuno La-pensate che bello Re- Mi7 La-pensate che bello Lasarà.

La ma prima ti inchiodo Mi7la lingua al palatoti faccio ingoiare

un pitone salatoe con quei tuoi occhi

porcini e cretinialla mia ragazzafarò gli orecchini.

compagni sia chiaro Fa#- Si7che il giorno ventuno Remigliore vendetta Lasia proprio il perdono La-e allora saremo Mi7più grandi e più forti La-se tutti i rancori Mi7saranno sepolti

però...

LaChi mi pagherà la gioia Mi7di vederti star li appeso

grosso grasso unto e obeso Laproprio come un baccalà.

chi mi pagherà la gioiadi vedere le tue moglitutte piene di cordoglipianger solo il venerdì.che ti importa se ti strippose ti importa accendi un cerote lo spengo tutto interotutto intero dentro il naso Re Mi7 Latutto intero dentro il naso Re Mi7 Latutto intero dentro il naso.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Nina ti te ricordiGualtiero Bertelli - Italia, veneto

Fa Do FaNina ti te ricordi Do Fa Fa7quanto che gavemo messo Sib Do7 Re-a andar su 'sto toco de leto Sib Do Fainsieme a far a l'amor.

Sie ani a far i morosia strenserla franco su francoe mi che sero stancoma no te volevo tocar.

To mare che brontolava«Quando che se sposemo»;el prete che racomandavache no se doveva pecar.

E dopo se semo sposaiche quasi no ghe credevate giuro che a mi me parevaparfin che fusse un pecà.

Adesso ti speti un fioe ancuo la vita xe duraa volte me ciapa la paurade aver dopo tanto sbaglià.

Amarse no xe no un pecato,ma ancuo el xe un lusso de pochie intanti ti Nina te spetie mi so disocupà.E intanto ti Nina te spetie mi so disocupà.

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Nixon viene a RomaGualtiero Bertelli - Italia, italiano

Tematiche: antimperialisti, antimilitaristi/contro la guerra

La-Nixon viene a Roma, Mi7 Lati sei chiesto "Cosa fa?",

non porta certo amore, Mi7 La-né pace e libertà.

La7 Re- Nixon viene a Roma, Sol7 Do ci viene a salutar, La- sorriso sulle labbra, Mi7 La- mani tese ad abbracciar.

Abbraccerà Colomboe forte lo ringrazieràdi tutte le sue tassee della sua fedeltà,

di avere aumentato le spese militari di avere favorito Costa, Agnelli, Borghi e pari.

Entrato in Quirinale,lo accoglie Saragat,non ti preoccuparedi certo gli dirà

"Con bombe bombe e arresti colpi di stato e crisi, l'Italia in mano nostra saldamente resterà".

Volando in elicotterodi certo arriveràai piedi del ponteficeche lo benedirà.

Avrà l'assoluzione, apostolica indulgenza, per tutta quella gente ammazzata nel Vietnam.

Un mare chiaro pienodi navi lui vedràse per il Medio Orientela sua flotta salperà.

Non ci farà paura il Fronte vincerà con tutte le sue navi il boia affonderà.

Saremo molti in Roma,

caro Nixon, ad aspettar,tu non l'avrai previstoma noi si griderà:

"Cacciamo via il padrone, giù le mani dal Vietnam! La guerra imperialista con noi non passerà".

"Cacciamo via il padrone, giù le mani dal Vietnam! La guerra imperialista con noi non passerà".

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

No al FanfascismoCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

La- Re- La-"Ci ho provato con le multe Re- Mi7 La-e la cassa integrazione. Re- La-Li sospendo e li licenzio, Re- Mi7 La-e gli aumento pure i prezzi

Re- La- Sono amico del questore Mi7 La- che mi fa qualche piacere: Re- La- me li arresta nelle case, Mi7 La- nelle piazze, sul lavoro.

Gli dimezzo anche il salarioe gli aumento tempi e ritmi.Coi crumiri ed i fascistila mia fabbrica faccio andare".

Ma lo sciopero continua e la lotta non si vuol fermare. "Qui ci vuole un uomo forte che migliori la nostra sorte!" La Mi7 La Ma per fortuna che c'è Fanfani Mi7 La che ci mette lui mani: Re La venti fasci e manganelli, Mi7 La torneranno i tempi belli.

Ma per fortuna che c'è Fanfani che prepara grandi piani! Non è di grande compagnia Ma è il più fascista che ci sia!

I partiti son d'accordoche così non si può andare.Se le masse non stan zittequi succede un quarantotto.

"Qui c'è la democrazia: solo la legge è la giusta via! Con il voto decideremo qual'è la vostra libertà".

"Abbiam fatto la Costituzione,voti, seggi e cadreghini.Faticando come mattici siamo fatti una posizione".

Ma se il popolo è incazzato qui traballa tutto quanto.

"Qui ci vuole un uomo forte che migliori la nostra sorte!"

Ma per fortuna che c'è Fanfani...

Il P.C. e i sindacatilor si batton per gli sfruttati,col cavallo di battagliadei contratti e le riforme.

Ma anche loro sanno bene che ci vuole la pace sociale. Coesistenza e produzione, perchè qui manca la moderazione!

"Se la base non capisce,noi in alto siam grandi cervelli.Anche Mosca garantisceil suo appoggio contro i ribelli.

Attenzione all'autonomia che ci spazza tutti via! Qui ci vuole un uomo forte che migliori la nostra sorte!"

Ma per fortuna che c'è Fanfani...

Tutti quanti hanno un gran dire"Ma che bello 'sto Fanfani!Lui ci mette tutto a posto,è il rimedio per gli italiani!

Avanguardie e proletari lui sa bene come trattare: repressione, ordine e pace, le magagne ci aggiusterà!"

Ma chi ha chiesto ai proletaricosa pensan dei loro affari?Come vedono il ducetto,cosa pensan dell'ometto.

Nelle fabbriche, nelle scuole, sulle piazze e nei quartieri vostri sbirri ed aguzzini passeranno dei gran giorni neri! I proletari han già capito che cos'è il fanfascismo! Dappertutto si lotta ancora contro il capitalismo

Ma chi ha chiesto ai proletari cosa pensan dei loro affari? Come vedono il ducetto, cosa pensan dell'ometto. Nelle fabbriche, nelle scuole, sulle piazze e nei quartieri

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vostri sbirri ed aguzzini passeranno dei gran giorni neri!

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Non è finita Piazza LoretoFausto Amodei (1974) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

La-Ma no che non é finita

piazza Loreto Re-si é vinta una battaglia La-ma non la guerra Fa Solperché il taglio di una pianta La- non é completo Re- La-finché le radici restano SibLa-sotto terra.

La- Sol Se vuoi togliere sul serio FaLa- anche la radice Do Sol rivolta tutto il terreno FaLa- senza paura Re- Do non basta voltar la crosta SibFa e la superficie Re- La- ma devi volere proprio SibLa- cambiar cultura.

Si-Se non cambi la cultura,

se non fai presto Mi-a togliere la radice Si-ma tutta quanta, Sol Lati trovi ad avere fatto Si-solo un innesto Mi- Si-sul quale si riproduce Do Si-la mala pianta.

Si- La Non basta cambiar concime, SolSi- cambiar letame Re La perché quella nuova pianta SolSi- nasca diversa

Mi- Re finché le radici restano DoSol quelle grame Mi- Si- é solo materia prima Do Si- che viene persa.

La pianta, che cresca poco,che cresca molto,estirpala prima che siacresciuta ancora;é meglio perdere un annotutto il raccoltopiuttosto che tutto il campovada in malora.

Estirpa la mala pianta, ma tutta intera perché non produca seme e non faccia frutto quel frutto che fa venire la peste nera quel seme che da soltanto la morte e il lutto.

Do-Non basta stare a contare

le nostre medaglie Fa-ricordo dei nostri morti Do-caduti allora; Sol# La#bisogna affrontare tante Do-nuove battaglie Fa- Do-per togliere il marcio che Do#Do-ci avvelena ancora.

Do- Sib Quel marcio che ci avvelena Sol#Do- città e officina, Mib Sib famiglia, caserma, scuola Sol#Do- e tribunale Fa- Mib quel marcio che può di nuovo Do#Sol# portar rovina Fa- Do- che può fare andare il nuovo Do#Do-

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raccolto a male.

Fascismo é questo marcioche ci ricattache cambia colore ma restasempre quello,che sopra l'orbace ha messola cravattae che chiama sfollagenteil manganello.

Gli sbirri fascisti ancora sono protetti da quei vecchi protettori, sempre da quelli che un tempo gli han fatto uccidere Gobetti e adesso gli fanno uccidere Pinelli.

Re- Do E quei vecchi protettori SibRe- son parassiti Fa Do Che cambiano il vino buono SibRe- tutto in aceto Sol- Fa ma noi gli dobbiam gridare MibSib più forte e uniti Sol- Re- che non ci può più bastare MibRe- piazza Loreto.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Non piangere oi bella [Partono gli emigranti]Alfredo Bandelli (1974) - Italia, italiano

Tematica: emigrazione

FaNon piangere oi bella se devo partire, Do7se devo restare lontano da te,

non piangere oi bella, non piangere mai Fache presto, vedrai, ritorno da te.

Addio alla mia terra, addio alla mia casa,addio a tutto quello che lascio quaggiù;o tornerò presto, o non tornerò mai,soltanto il ricordo io porto con me.

Fa Do7 Partono gli emigranti, Fa partono per l'Europa

sotto lo sguardo Do7 Fa della polizia;

partono gli emigranti, partono per l'Europa i deportati della borghesia.

Non piangere oi bella, non so quanto tempoio devo restare a sudare quaggiù;le notti son lunghe, non passano maie non posso mai averti per me.

Soltanto fatica, violenza e razzismoma questa miseria più forza ci dà ;e cresce la rabbia, e cresce la voglia lavoglia di avere il mondo per me.

Partono gli emigranti... partono gli emigranti...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Nostro Messico febbraio '23Messico, italiano

Tematica: antimperialisti

Do Sol DoNostro Messico febbraio '23 Fa Sollasciò Carranza passar gli americani Fa Domolti fanti seicento aeroplani Sol Doseguiron Villa per il Messico inter.

Cominciaron a mandare spedizionigli aereoplani cominciarono a volareogni casa venne rastrellatacercavan Villa lo volevano ammazzar.

Quelli a cavallo non potevan cavalcaree quelli a piedi non potevano marciar,allora Villa passò su un aereoplanoe dall'alto li salutò good-bye.

Cominciarono con i bombardamentiallora Villa uno scherzo preparòsi vestì da soldato americanoe i suoi soldati in questo modo trasformò.

E quando i gringos videro le bandierecon quelle strisce che Villa disegnòatterraron coi loro aereoplanie Pancho Villa così li catturò.

A Chihuahua ed a Città Juarezci fu sorpresa tra la popolazionnel vedere tanti gringo e carranzistiche Pancho Villa appese ai lampion.

Ai carranzisti e agli uomini del Texasda Chihuahua a Camargo a CarrizalPancho Villa con tutte le sue forzeinflisse una batosta senza egual.

Cosa credevan di trovar gli Americaniche avevan preso per un gioco questa[guerra?Con la faccia piena di vergognase ne tornaron alla loro terra.

E io vi chiedo fedeli compagnidi rimanere pronti ai piedi del cannone di sparare l'ultima mitragliaper difendere l'idea e la nazion.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

O padrone non lo fare [Se c'avessi cento figli]Giovanna Marini (1966) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

LaSe ci avessi cento figli La7 Retutti quanti belli e forti Mi7 Lagli direi : «Vi preferisco morti Mi7 Lache a lavorare per il padron».

Il padrone in veste neracon la mano sopra il cuore:«Mi fa tanto dispiacerema io vi debbo licenzià».

«O padrone non lo faresiamo in pochi ma a lottaree per farla scomparirela maledetta proprietà».

Il padrone in veste neracon la mano sopra il cuore:«State attenti a lavorareche io vi posso rovinà.

Ci ho la tradotta dei crumiriche li porta a lavorareche li porta a disertarema dalla loro società».

«O padrone non lo fare...

Che farai allora crumiroper i soldi del padronetu rimani a guardareché da solo ti sei rovinà.

«O padrone non lo faresiamo in pochi ma a lottaree per farla scomparirela maledetta proprietàla maledetta proprietàla maledetta proprietà».

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

OstruzionismoCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Do SolFa SolDoOST RU ZI ONI SMO ostruzionismo!

OST RU ZI ONI SMO ostruzionismo!

DoCari compagni per battere il padrone

bisogna colpire la sua produzione: Solpresto la pagherà.

Fa Do Ostruzionismo e sabotaggio Sol Do sono le armi di chi ha più coraggio.

Senza neppure uscir dall'officinanoi possiamo mettere il padrone in rovina,presto la pagherà.

Ostruzionismo e sabotaggio...

Nelle riparazioni faremo l'impossibileper impiegare più tempo possibile;viva la libertà!

Ostruzionismo e sabotaggio...

Quando c'è l'ordine di lubrificareprima le macchine bisogna far fermare;viva la libertà!

Ostruzionismo e sabotaggio...

Non farem lavori a cui non siamo addetti,non useremo utensili inadatti,viva la libertà!

Ostruzionismo e sabotaggio...

Se licenzian qualcuno per questi motivisi presenti ugualmente al lavoro tra i primi;noi lo faremo entrar!

Ostruzionismo e sabotaggio...

E se una ditta proclama la serrata,immediatamente sarà occupataviva la libertà!

Ostruzionismo e sabotaggio...

Il socialismo è ormai vicino, edifichiamo il nostro destino!

OST RU ZI ONI SMO ostruzionismo!OST RU ZI ONI SMO ostruzionismo!

----------E quando un capo comincia a esagerareci rifiutiamo tutti di obbedire,finché non se ne va.

Se il sindacato, strumento del padrone,vuol contrattare la nostra condizionenoi gli si impedirà.

Se il sindacato, strumento del padrone,vuol contrattare la nostra condizionenoi gli si impedirà.

E se i ritmi vogliono aumentarenoi s'allenta un bullone per farli rallentaree la si spunterà.

E se un compagno viene trasferitosi blocca la catena e non si muove un ditofinché non tornerà.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Panchina di quartiereYu Kung - Italia, italiano

Tematica: sociali

Sol Re Do SolLui è la solo a fumare Re Do Solla sua età lo fa stancare.

Re Panchina di quartiere Sol le bocce ed un bicchiere Re sentirsi consumato Sol lui che il mondo ha girato Re e passano le coppie Do Sol che fanno l'amore.

Lei è là più tardi al solescambierà con lui due parole.

E parlano tranquilli avranno avuto figli e lavorare in banca e lavorare stanca e vedono le coppie che fanno l'amore

La sua casa è lì vicinodove è nata lei da bambina

E chiudon le persiane e lascian fuori il sole lei ride nello specchio e non lo trova vecchio e un campanile vede che fanno l'amore Lei amava Toby il suo canenato per strada e perso a Natale

Com'era triste ieri soltanto dispiaceri e adesso che si è vecchi ricamminare stretti e batte forte il cuore nel fare l'amore

La sua tana il suo sorrisonel cortile del paradiso

e infine con gli sguardi ripenseranno agli anni gli amanti vecchi e incerti si dan baci diversi ci metton ore ed ore per fare l'amore

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Pelle scuraYu Kung - Italia, italiano

Tematiche: lavoro, economia, capitale, emigrazione

Re- Sol- Re- Non fiatare sul lavoro Sol- Re- non parlare vieni qua Sol Re- Sol Re- mio fratello pelle scura Do Re- La è arrivato in città.

Re- Sib Do Re-Mio fratello pelle scura Sib Do Fava a cercarli proprio i guaiSol Re- Sol Re-lotta sempre in prima filaDo Re- Ladice un giorno saprai.

Mio fratello pelle scuralicenziato è stato giàora in piedi faccia durasfida lui la città.

Mio fratello pelle scural'han trovato in fondo al marmezzi morti di paurasiamo andati a lavorar.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Piazza Fontana [Luna rossa]Yu Kung (1976) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

La- Re- La-Il pomeriggio del dodici dicembre Mi La-in piazza del Duomo ce l'abete illuminato;Do Fa Sol La-ma in via del Corso non ci sono le luci, Mi La-per l'Autunno caldo il comune le ha [levate.

In piazza Fontana il traffico è animato,c'è il mercatino degli agricoltori.Sull'autobus a Milano in poche ore,la testa nel bavero del cappotto alzato.

Bisogna fare tutto molto in frettaperché la banca chiude gli sportelli;oh come tutto vola così in frettarisparmia gente tutto così in fretta

La- Mi7 La- No, no, no, non si può più dormire Mi7 La- la luna è rossa e rossa di violenza! Do Fa Sol La- Bisogna piangere insonni per capire Re- Mi7 La- che l'ultima giustizia borghese si è [spenta!

Scende Dicembre sopra la sera,sopra la gente che parla di Natale;se questa vita avrà un futurometterò casa potrà anche andare.

Dice la gente che in piazza Fontanaforse è scoppiata una caldaia;là nella piazza 16 mortili benediva un cardinale

No, no, no, non si può più dormire...

Notti di sangue e di terrorescendono a valle sul mio paese;chi pagherà le vittime innocenti?chi darà vita a Pinelli il ferroviere?

Ieri ho sognato il mio padronea una riunione confidenziale;si son levati tutti il cappelloprima di fare questo macello.

No, no, no, non si può più dormire...

Sulla montagna dei martiri nostri,tanto giurando su Gramsci e Matteotti;sull'operaio caduto in cantiere,su tutti i compagni in carcere sepolti

Come un vecchio discende il fascismo,

succhia la vita ad ogni gioventù;ma non sentite l'urlo sulla barricata La classe operaia l'attenderà armata!

No, no, no, non si può più dormire... No, no, no, non si può più dormire...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

PontelandolfoStormy Six (1972) - Italia, italianoTematiche: antimperialisti, sociali

Mi-Era il giorno della festa del patrono Ree la gente se ne andava in processione Lal'arciprete in testa ai suoi fedeli Si7 -predicava che il governo italiano era Mi- senza religione

ed ecco da lontano Reun manipolo con la bandiera bianca Laintima ad inneggiare a re Francesco Si7ed ecco tutti quanti lì a gridare Do Solpoi si corre furibondi al municipio Lae si bruciano gli archivi Si7e gli stemmi dei Savoia

Mi La Pontelandolfo la campana suona per te Mi per tutta la tua gente La per i vivi e gli ammazzati Fa#- per le donne ed i soldati La per l'Italia e per il re.

Per sedare disordine al paesearrivano quarantacinque soldatisventolando fazzoletti bianchiin segno di pace, ma non trovano nessuno.poi mentre si preparano a mangiareil rumore di colpi di fucileli spinge ad uscire allo scopertoe son presi tutti quanti prigionieripoi li portano legati sulla piazzae li ammazzano a sassate,bastonate e fucilate.

Pontelandolfo la campana suona per te...

La notizia arriva al comandoe immediatamente il generale Cialdiniordina che di Pontelandolfonon rimanga pietra su pietraarrivano all'alba i bersaglierie le case sono tutte incendiatele dispense saccheggiate, le donne violentate,le porte della chiesa strappate, bruciatema prima che un infame piemontese

rimetta piede qui, lo giuro su mia madre,dovrà passare sul mio corpo.

Pontelandolfo la campana suona per te...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Portella della ginestraYu Kung - Italia, italiano

Tematica: antifascisti

SolSono arrivati Facon le carriole, con le falci,

con gli aratri,Sol e il cielo freddo, con quelle facce Facoperte da un berretto.

La- Sol Nella piana di Portella c'era La- Sol un carretto, un sasso, una bandiera. La- Sol Tra quei monti era sereno e da lontano La- Sol apparve in mezzo al cielo La- la banda di Giuliano.

Sono arrivatecome le gocce quelle prime fucilate.Senza pensaretutti han guardato se arrivava un temporale.

E a poco a poco quei terreni abbandonati con il sangue venivan seminati. Sulle bestie, sulla gente da lontano scatenava la tempesta la banda di [Giuliano

Sono cadutii primi scialli tra i cavalli, tra gli sputi.Piene di sonnoprima le mule son finite all'altro mondo.

Poi le donne son scappate in mezzo ai [sassi, ma miravan troppo bene quei ragazzi. Nel silenzio generale, da lontano, si sentì solo sparare la banda di [Giuliano.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

PratobelloN.G. Rubanu - Sardegna, sardo

Tematiche: antimperialisti, antimilitaristi/contro la guerra

La7 Re La7 ReOrgòsolo pro terra de bandidos La7 Re La7 ReFin?a eris da-e totu' fis connota La7 Re La7 ReMa oe a Pratobello tot? unidos

Si7 Mi Si7 Mi Fizos tuos falado' sun in lota Si7 Mi Si7 Mi Contra s?invasione militare Si7 Mi Si7 Mi Ki a inie fi faghende lota

Invetze' de tratores pro arareArriban carrarmados e cannonesE trupas de masellu d?addestrare

Mandada da-e sos solitos bufones Ki keren ki rinasca' sa Barbaja Cun parcos pro sas muvras e sirbones

Naran puru ki sa zente es' malvajaKi viven de furtos e ricatosIn sa muntannya infid'e selvaja

Pro ke finire custos malos fatos E dare a sa Sardinnya atera via Custos bufones decidin cumpatos

De mandarene galu politziaSos contadinos e-i sos pastoresE totu canta sa zente famia

Isetavan concimes e tratores Pro aer pius late e pius pane Invetze' totu an dadu a sos sinnyores A Rovelli, Moratti e s'Agacane

Povèrinu e miseru s'anzoneK'iseta late da-e su mariane:d'issu poi si prèa' su bucone

Orgòsolo fiera e corazosa Totu canta sa popolatzione Totu custu a' cumpresu e minaçosa

E si arma' de fuste pro iscaçareCussas trupas fascistas e odiosasKi custrint'est a segu' de torrare

Lassande sas muntannyas e pianos Atraversende de nou su mare.

Non ke banditos ma ke partijanosAn dimostradu a sos capitalistasKi solu cun su fuste e cun sas manos

Orgòsolo ke manda' a sos fascistas

Orgòsolo ke manda' a sos fascistas

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Primo d'agosto Mestre '68Gualtiero Bertelli (1970) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Do Sol7 Do Do7A casa senza voce, e con le maniFa Sol Do Do7sporche dei sassi raccolti sui binari;Fa Sol Doper una volta ancora, dopo tanto, Sol7 Domi son sentito armato e non inerme Sol7 Docontro i nemici nostri di sempre.

Sol7 Hai cercato nei loro volti Do lo scherno e la freddezza Fa Sol Do di chi ti ha caricato tante volte: Sol Do «Pula fascista, vienimi addosso» Sol7 Do una rabbia ed una forza sconosciute.

Primo d?agosto, Mestre, sessantotto:cinquemila di noi alla stazione,trecento celerini lì davantipronti come sempre a sparareper difendere il mio padrone.

Ti sei giurato in cuor tuo che non avresti ceduto mai anche se non dimentichi la paura delle legnate e dei fucili provati troppe volte a tu per tu.

Noi si gridava: «Edison in ginocchio!»e poi: «Montecatini assassini!»:le armi vostre sono lì schierate,padroni, ma stavolta ci temeteperché siamo tanti, troppi per voi.

E mentre vi aspettiamo servi di chi ci sfrutta, vi siete finalmente ritirati in preda anche voi, per una volta, alla paura d?esser picchiati.

Se questa è violenza, o padrone,abbiamo scordato, la tua legalità:solo la tua violenza è autorizzata:a questa noi opponiamo l?unità.

Colpo su colpo, senza illusioni, giorno per giorno, senza più paura, uomo per uomo, nasce la lotta: di tanti primi d?agosto sarà fatta la nostra liberazione; di tanti primi d?agosto sarà fatta la nostra rivoluzione.

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Proclama di Camillo TorresFausto Amodei (1972) - Italia, italiano

Tematiche: antimperialisti, lavoro, economia, capitale

La-Da molti anni i poveri Mi7 La-della nostra patria, Do Fada molti anni attendono Mi7 La-il grido di battaglia, Fa Sol La-il grido per gettarsi nella lotta finaleRe- La- Mi7 La-contro l'oligarchia e contro il capitale.Re- Do Mi7 La-contro l'oligarchia e contro il capitale.

A questo punto il popolonon crede a chi ha il poterea questo punto il popolonon crede alle elezioni,non c'è più via legale che possa esser[tentata,non resta altro al popolo che la lotta[armata.

Il popolo è decisoa offrir la propria vitaper dare ai propri figliun tetto e da mangiare,per dare soprattutto a chi verrà domanila patria non più schiava dei[nordamerìcani."

E devo dire al popoloche io non l'ho tradito,son stato sulle piazzed'ogni città e villaggiochiamando chi lavora ai campi e alle[minierea unirsi e a organizzarsi per prendere il[potere.

Chiunque è un patriotastia sul piede di guerrafinchè possano sorgerei capi guerriglieri;dobbiamo stare all'erta, scambiarci le[opinioni,raccoglier le provviste con armi e[munizioni.

La lotta è prolungatae i colpi all'oppressoresian piccoli, se occorre,purchè siano sicuri;proviamo cosa valgono di fronte agli[avversaricoloro che si dicono dei rivoluzionari."

Agisci senza sosta,

ma agisci con pazienza,la guerra sarà lungae ognuno dovrà agire;importa soprattutto che la rivoluzionequando è il momento giusto ci trovi dall'[azione.

Abbiamo incominciatoperchè la strada è lunga,però questa è la stradaper la rivoluzione:con noi fino alla morte a unire e[organizzare.con voi fino alla morte, la classe[popolare.

Con noi fino alla morteperchè siamo decisi,con voi fino alla morte,a andare fino in fondo:la presa del potere non è ormai più[illusoria,lottar fino alla morte vuoi dire la[vittoria

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Rosso un fioreIvan Della Mea - Italia, italiano

Tematica: comunisti

La-Mi hanno detto: il comunismo Re- La-è la fonte di ogni male Re- La-mi hanno detto: è assassino Re- Mi7è tiranno è bestiale La-mi hanno detto: sì è la tomba Re- La-d'ogni vera libertà Re- La-e non c'è democrazia Mi7 Ladove il rosso ancora sta

Do ma io che ti penso sempre Sol La- e ti cerco con amore Re- io ti sogno ancora La- Re- Mi7 come un segno rosso rosso un fiore Re- io ti sogno ancora La- Mi7 La- come un segno rosso rosso un fiore

Niente eroi né ideologiee vien facile la rimachi sapeva poche balleperché non l' ha detto prima

prima che la nostra ideacosì rossa e così pazzaci portasse a lottaree a morire in ogni piazza

ma io che ti penso sempre...

M' hanno detto si può faredi bei fiori una gran serradando a democraziaacquanuova e nuova terra

mi sta bene ma io dico:non facciamo confusionese io sto con chi lavoraio non sto con il padrone

e io che ti penso sempre...

Noi abbiamo un bell'ortoche può crescere assai benese ci lavoriamo tuttidico tutti quanti assieme

senza voglie di poterepersonale e opportunismose vogliamo questo, bene,io lo chiamo comunismo

Perché io ti penso sempre e ti cerco con amore e ti sogno ancora come un segno rosso rosso un fiore

ma io che ti penso sempre e ti cerco con amore io ti sogno ancora come un segno rosso rosso un fiore io ti sogno ancora come un segno rosso rosso un fiore

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Scade la fermaCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1972) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

ReScade la ferma La7al Quirinale

ogni sette anni Recambia maiale!

Scade la fermaal Quirinaleogni sette annicambia maiale!

Sol Re Grosso e coglione era Peppino, La7 Re Re7 coi telegrammi, le stragi ed il vino Sol Re qual'è l'incognita per il domani, La7 Re stai a vedere che chiaman Fanfani!

Scade la fermaal Quirinaleogni sette annicambia maiale!Qual'è l'incognitaper il domanistai a vedereche chiaman Fanfani!

Piccolo duce, grande cervello, circola, dicono, col manganello che è un fascista, lo sanno tutti, vuol far passare momenti brutti.

Scade la fermaal Quirinaleogni sette annicambia maiale!Qual'è l'incognitaper il domanistai a vederechiaman Fanfani!

Si regge in piedi, col sospensorio, ama parlare, del direttorio piccolo führer dal fiato brutto, odia gli scioperi: vuol cambiar tutto.

Scade la fermaal Quirinaleogni sette annicambia maiale!Qual'è l'incognitaper il domanistai a vederechiaman Fanfani!

«Gli operai, quei delinquenti, vanno fermati! Stiamogli attenti!» leggi antisciopero «Oh ma che bello! Mitra, moschetto e manganello!»

Scade la fermaal Quirinaleogni sette annicambia maiale!Qual'è l'incognitaper il domanistai a vederechiaman Fanfani!

Caro Fanfani stai bene attento: i proletari non han più pazienza saran dolori e giorni tristi per te Fanfani e i tuoi fascisti!

Saran dolori e giorni tristiper te Fanfani e i tuoi fascisti!Saran dolori e giorni tristiper te Fanfani e i tuoi fascisti!Saran dolori e giorni tristiper te Fanfani e i tuoi fascisti!

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Sciopero!Stormy Six (1972) - Italia, italiano

Tematica: lavoro, economia, capitale

La Fa#-Hanno fatto lo scioperoLa Fa#-all'officina di Portici Requattro ore senza lavorare

per protestare per farsi pagare

Hanno fatto lo scioperoper l' orario insopportabileeran dieci ore ma il direttorene voleva ancora di più

La Bisogna fare, sciopero! Re Mi per un lavoro da cane La sciopero! Re La per un salario da fame Fa#- Si- non si può no non si può Re Mi La ammazzarci di fatica così

Quattro ore di scioperoall'officina di Portici quattro ore di tempoper parlare, per giudicareper farsi ascoltare

Quattro ore di scioperoma il direttore non è in fabbricaquattro ore di tempoper denunciare, per far venirei bersaglieri

Sciopero! per un lavoro da cane sciopero! per un salario da fame non si può no non si può ammazzarci di fatica così

Quelli sono brigantidice il direttore sono delinquentie per farli ragionare signor maggiorebisogna picchiare,bisogna sparare

Cinque ore di scioperoe cinque morti all'officina di Porticiquattro ore di tempo per parlarela quinta ora per farsi ammazzare

Sciopero! per un lavoro da cane

sciopero! per un salario da fame e non si può no non si può ammazzarci di fatica così

Bisogna fare, sciopero! per un lavoro da cane sciopero! per un salario da fame e non si può no non si può ammazzarci di fatica così

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Se c'è la crisi per il padroneCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1971) - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

La- Mi7 La-Sindacalisti, padroni e governo Mi7 La-vengono adesso a parlarci di crisi Re- La-a noi operai, che questo inferno Re- Mi7noi lo viviamo da quando siam nati;

parlan di crisi dell?economiae dei pericoli per la nazione,ma questa crisi è solo del padrone,la sua rovina è la nostra forza.

La- Mi7 La- Se c?è la crisi per il padrone Mi7 La- vuol dir che avanza la rivoluzione, Mi7 La- che s?avvicina la resa dei conti, Mi7 La- dovran pagare tutto fino in fondo; Re- La- ora i padroni la loro Indocina Mi7 La- l?hanno a due passi, nell?officina.

La nostra crisi esiste da sempre,crescano i prezzi, le tasse, la fatica,e questa miseria la chiamano vita,a questa miseria ci voglian condannare:ma per ogni colpo alla produzionecresce più forte l?organizzazione;forza lottiamo contro questo ricatto,prendiamoci tutto quello che è nostro!

Se c?è la crisi per il padrone...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Se non li conosceteFausto Amodei (1972) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti, lavoro, economia, capitale, satirici, sociali

La Se non li conoscete Si- Mi7 Laguardateli un minuto Re Li riconoscerete Re#dim Mi7dal tipo di saluto.

LaLo si esegue a braccio teso

mano aperta e dita dritte Do#-Stando a quello che si è appreso Fa# Si-dalle regole prescritte. Fa# Si-È un saluto singolare Fa# Sifatto con la mano destraSol# Do#-Come in scuola elementare Sol# Do#-si usa far con la maestra Si7 Mi Per avere il suo permesso Si Mi7di assentarsi e andare al cesso.

La Ora li riconoscete

senza dubbio a prima vista Re La Solamente chi è fascista Re Mi La fa questo saluto qui.

Se non li conosceteè norma elementareGuardare la manieracon cui sanno marciare

Le ginocchia non piegatevanno al passo tutti quantiChi sta dietro dà pedatenel sedere a chi sta avantijChi le piglia senza darleè chi marcia in prima filaChi le dà senza pigliarlesiano in dieci o in diecimilaÈ chi un po? meno babbeosta alla coda del corteo.

Ora li riconoscete senza dubbio a prima vista Solamente chi è fascista marcia in questo modo qui.

Se non li conosceteguardategli un po? addossoL'organica allergiache c'hanno per il rosso

Non gli riesce di vederesenza scatti di furoreFazzoletti o bandiereche sian di questo coloreForse tu li paragonia dei tori alle corrideMa son privi di coglionie il confronto non coincideSi è saputo da un'inchiestache li tengon nella testa.

Ora li riconoscete come se li aveste visti Solamente dei fascisti sembran tori ma son buoi.

Se non li conosceteguardate quanto valeQuel loro movimentoche chiamano sociale

Movimento di milionima milioni di denariDalle tasche dei padronialle tasche dei sicariGià eran chiare ad Arcinazzole sue vere attribuzioniMovimento ma del cazzocome le masturbazioniFatte a tecnica manualecon la destra nazionale.

Li riconoscete adesso che sapete chi li acquista Solamente chi è fascista sa far bene da lacchè.

Se non li conosceteguardate il capobandaÈ un boia o un assassinocolui che li comanda

Sull'orbace s'è indossatola camicia e la cravattaPerché resti mascheratotutto il sangue che lo imbratta Ha comprato un tricoloree ogni volta lo sbandieraChe si sente un po? l'odoredella sua camicia neraPunta a far l'uomo da benefino a quando gli conviene.

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Ora lo riconoscete Almirante è sempre quello Con il mitra e il manganello ben nascosti nel gilet.

Se non li conoscetepensate alla lontanaAi fatti di Milanoe di Piazza Fontana

Una volta andavan solocon 2 bombe e in bocca un fioreMentre adesso col tritolofan la fiamma tricoloreE ora rieccoli daccapocontro la democraziaCon un dì con la Gestapoora invece con la CIAConcimati dalle fecidi quei colonnelli greci.

Ora li riconoscete 'sti fascisti ste carogne Se ne tornino alle fogne con gli amici che han laggiù.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

SebastianoIvan Della Mea - Italia, italiano

Tematiche: comunisti, lavoro, economia, capitale

ReSebastiano l'operaioil terrone da catenalicenziato stamattinae stasera alla fontana.

Accusato di violenzacontro i capi, terrorista,perché oggi chi picchettaquanto meno è brigatista.

La ReViva la FIAT.

Licenziato con sessantache con lui fa sessantunotutti quanti terroristimentre il terrorista è uno.

Terrorista è chi ci negail diritto alla ragionealla lotta per la vitacontro la disperazione.

Viva la FIAT.

Controllare le assunzionipoi schedare il personale,concordare pseudo-lottee alla fine licenziare.

Incastrare il sindacato,ingolfare la sinistraè il progetto dichiaratodel padrone terrorista.

Viva la FIAT.

Col sorriso doppiopettoil fumeè-democraziala mattina ci licenziae poi svelto corre via.

Lo ritrovi in Quirinale"Anche questa è una scelta",per mostrare al presidentela sua nuova Lancia Delta

una Lancia per lo statonato dalla Resistenzao per la Costituzione,certo contro la violenzadi sessanta Sebastiano,il terrone terrorista,perché oggi chi picchettaquanto meno è brigatista,liquidato con sessanta,che con lui fa sessantuno,tutti quanti terroristi

mentre il terrorista e uno.

Viva la FIAT

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Sempre partigiani anche per il domaniCanzoniere delle Lame (1973) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti

La-Era la sua casa,Mi7 La-era il suo paese Mi7la storia che racconto La-è di tanti anni fa

Re- La- Ma vennero i fascisti Mi7 La- e lui lasciò la casa Re- La- abbandonò il paese Mi7 La- lontano se ne andò

Lontano combattevacon dei nuovi compagnisognava il suo paesetornato in libertà

Tornò da partigiano un'arma per compagna morì nel suo paese trovò la libertà

Un uomo come milledel quale non sta scrittoil nome dentro ai libritante storie così

Ma il popolo la storia fa senza generali la scrive tutti i giorni anche se non lo sa

Fascisti questa Italial'han fatta i partigianirestate nelle fogneil posto qui non è

Compagni stiamo attenti siam sempre partigiani la scelta l'abbiam fatta anche per il domani.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

StalingradoStormy Six (1975) - Italia, italianoTematiche: antifascisti, comunisti

Mi- Do Re La- Mi

Do Re Mi-Fame e macerie sotto i mortaiDo Re Mi-Come l'acciaio resiste la città Do Strade di StalingradoRe La-di sangue siete lastricateMi- D Ride una donna di Re Lagranito su mille barricate Mi- La Sol Sulla sua strada gelata La Mi- la croce uncinata lo sa

D'ora in poi troverà Stalingrado in ogni città

Mi- l'orchestra fa ballare Do Mi- gli ufficiali nei caffè Re l'inverno mette La- il gelo nelle ossa

ma dentro le prigioni l'aria brucia come se cantasse il coro dell'armata rossa

la radio al buio e sette operaisette bicchieri che brindano a Lenine Stalingrado arrivanella cascina e nel fienilevola un berretto un uomoride e prepara il suo fucile

Sulla sua strada gelata...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Stato e padroni, fate attenzionePotere Operaio (1971) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

Re-La classe operaia, compagni, è all?[attacco,La7 Re- La7Stato e padroni non la possono fermare,Re-niente operai curvi più a lavorareLa7 Re- Doma tutti uniti siamo pronti a lottare. Fa Do No al lavoro salariato, Re- La7 unità di tutti gli operai

Re-Il comunismo è il nostro programma,La7 Re- La7 Re-con il Partito conquistiamo il potere.

Stato e padroni, fate attenzione, nasce il Partito dell?insurrezione;

Re- Potere operaio e rivoluzione, La7 Re-La7 Re- bandiere rosse e comunismo sarà.

Nessuno o tutti, o tutto o niente,e solo insieme che dobbiamo lottare,i fucili o le catene:questa è la scelta che ci resta da fare. Compagni, avanti per il Partito, contro lo Stato lotta armata sarà;

con la conquista di tutto il poterela dittatura operaia sarà. Stato e padroni...

Potere operaio e rivoluzione...

I proletari son pronti alla lotta,pane e lavoro non vogliono più,non c?è da perdere che le catenee c?è un intero mondo da guadagnare. Via dalle linee, prendiamo il fucile, forza compagni, alla guerra civile!

Agnelli, Pirelli, Restivo, Colombo,non più parole, ma piogge di piombo!

Stato e padroni...

Potere operaio e rivoluzione...

Stato e padroni, fate attenzione...

viva il Partito e rivoluzione,

bandiere rosse e comunismo sarà!

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Tall el ZaatarYu Kung (1977) - Italia, italiano

Tematica: antimperialisti

Mi-

Do Sol La-Tall El Zaatar sulla collinaDo Re Mi-brucia fin là in PalestinaDo Sol La-nelle baracche poca genteDo Re Mi-SolLadimenticata non s'arrendeDo Re Mi-dimenticata non s'arrende.

Ma i lupi gridano in città:"Arriveremo a Tall El Zaatar".han circondato un cimiteronon hanno fatto un prigionieronon hanno fatto un prigioniero

Verranno sopra carri armatidi croci si son tatuatima Cristo è morto su una minaper liberar la Palestinaper liberar la Palestina.

Tall El Zaatar sulla collinabrucia fin là in Palestinain mezzo ai cedri fuma il cieloconsuma i morti giugno neroconsuma i morti giugno nero.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Ti ricordi NinaGianni Nebbiosi (1972) - Italia, italiano

Tematiche: femminili, sociali

La-Ti ricordi Nina Sib La-il vecchio girotondo Sib La-nella campagna chiara Sib La-di mezza primavera Fa La-per far crescere il grano Fa La-pregavi un dio lontano Sib La-un dio che non si paga: Mi7 La-e ti chiamaron maga.

Ti ricordi Ninaquando arrivò l'estateil tuo parlar col cielocon l'erba e con il meloil tuo fuggir nei campiquando la notte canta:e ti chiamaron santa.

Ti ricordi Ninala luce dell'invernoe le case erano taneper spartirsi la fametu stavi in mezzo al geloe bestemmiavi il cielocon gli occhi di chi prega:e ti chiamaron strega.

Ti ricordi Ninail medico in paesevenuto da lontanocol suo camice biancoed un sorriso stancoinutile e taglientecome la vecchia latta:e ti chiamaron matta.

E ti chiamaron mattae ti chiamaron matta

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Tre fratelli contadini di VenosaStormy Six (1972) - Italia, italiano

Tematica: antimilitaristi/contro la guerra

ReFaceva molto caldo in Lucania Si-nel Luglio ottocentosessantuno Sole la gente si sentiva già tradita La7da un'Italia non voluta e non capita.

Quel fucile alzato al cielo e mai usatonon è pronto per Vittorio Emanueletre fratelli contadini di Venosasi rifiutano di metter la divisa.

Con le foglie dell'autunno sulla stradaè difficile seguire i loro passigià si è sparsa qua e là la loro famacoi briganti han firmato un proclama:

"Contadini rimasti sulla terranon avrete proprio nulla da temere,su nei boschi siamo tanti e bene armatie i soprusi saranno vendicati".

Con il freddo dell'inverno nelle ossae la voglia del fuoco di un caminoi fratelli contadini sono stanchie camminano nel chiaro del mattino

Il ventuno di Gennaio Sant'Agnesei soldati hanno teso un'imboscatali hanno uccisi a un chilometro da casali han portati sulla piazza di Venosa

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Trenta luglio alla IgnisCanzoniere Pisano / del Proletariato [Lotta continua] (1971) - Italia, italiano

Tematiche: antifascisti, comunisti, lavoro, economia, capitale

La- Mi7 La-Quella mattina, davanti ai cancelli La7sono arrivati trenta fascisti: Re- La-erano armati di bombe e coltelli, Mi7 La-questi di Borghi son gli squadristi.

Han cominciato tirando sassicontro i compagni di un capannello;alle proteste han risposto sparando:tre ne han feriti con il coltello.

Noi operai gli siam corsi dietroma quei vigliacchi sono fuggiti,approfittando della confusionementre portiamo in salvo i feriti.

Subito dopo la vile aggressioneecco arrivare due capi fascisti;van con la borsa dal porco padronea prender la paga pei loro squadristi.

Li abbiamo presto riconosciuti:uno è Del Piccolo, quell?assassino,e l?altro è Mitolo, capo fascista,torturatore repubblichino.

Dentro la borsa, coi passaporti,hanno una scure ben affilata:questa è la prova che i due comparila sanno lunga su come è andata.

Gli abbiamo fatto alzare le mani,gli abbiamo messo al collo un cartellocon sopra scritto: « Siamo fascisti,facciam politica con il coltello ».

E dalla Ignis fino in città,mentre tremavano per la vergogna,li abbiam portati in testa al corteoe tutta Trento li ha messi alla gogna.

E in fin dei conti vi è andata bene,perché alla fine della passeggiataquella gran forca che meritatenon ce l?avete ancora trovata.

Cari compagni, quella gran forcadovremo farla ben resistente,per impiccarci, assieme ai fascisti,il padron Borghi porco e fetente.

Cari compagni, quella gran forcadovremo farla ben resistenteper impiccarci, assieme ai fascisti,ogni padrone, porco e fetente.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Tu compagno; e io, e voi, e noiCanzoniere delle Lame (1973) - Italia, italiano

Tematica: comunisti

La-Tu compagno; e io, e voi, e noi

La-Rischiamo il nostro soldo Mi7 La-che soldo più non è

il posto di lavoro Re- La-che tanto non ce n'è

Re- La- Divisi non siamo niente Mi7 La- tutti uniti si vincerà Re- La- Divisi non siamo niente Mi7 La- tutti uniti si vincerà

Tu compagno; e io, e voi, e noi

Rischiamo quel che abbiamoche nulla abbiamo noila casa in cui si dormeci sfrattan prima o poi

Su in strada in combattimento è troppo tardi per aspettar Su in strada in combattimento è troppo tardi per aspettar

Tu compagno; e io, e voi, e noi

Rischiamo il nostro paneche non ne abbiamo piùla nostra stessa vitache è vita a testa in giù

Su in strada a cambiare il mondo e dare all'uomo la libertà Su in strada a cambiare il mondo e dare all'uomo la libertà

Divisi non siamo niente tutti uniti si vincerà.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

UguaglianzaPaolo Pietrangeli (1969) - Italia, italiano

Tematica: contro le forze dell'ordine

ReTi ho visto lì per terra

al sole del mattino

e braccia e gambe rotte Ladal dolore.

Dicevan che eri matto Rema devo ringraziare la tua pazzia.

Ti ho visto lì per terrapoi ti ha coperto il visola giacca del padroneche ti ha ucciso.T'hanno coperto subitoeri ormai per loro da buttar via.

Re Mi- Ci dicon Siamo uguali Fa# ma io vorrei sapere Si- Fa# uguali davanti a chi? Si- Fa# uguali per che per chi?

E' comodo per voidire che siamo ugualidavanti a una giustizia partigiana.Cos'è questa giustiziase non la vostra guardia quotidiana.

Ci dicon siamo uguali...

E' comodo per voiche avete in mano tuttodire che siamo uguali davanti a Dio.E' un Dio tutto vostro,è un Dio che non accetto e non conosco.

Dicevi questo ed altroe ti chiamavan mattoma quello in cui credevi verrà fatto.Alla legge del padronerisponderemo con Rivoluzione.

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Valigie di cartoneYu Kung (1976) - Italia, italiano

Tematica: emigrazione

La Sol LaPrendi le valigie di cartone Sol Lavai sul treno di emigranti Sol Lavai sul treno siamo tanti

e mettici dentro il pane buonoche ti serve per averedentro il cuore il tuo paese

metti bene dentro al portafoglioquella foto di tuo figlioquello lì nato da poco

e poi sali sopra un treno nerotutta gente sola solaturca araba e spagnola

tutti quanti verso la speranzapronti a lavorare moltoper mandare qualche soldo

prendi la valigia e tira fuoriil berretto ed il maglioneper dormire alla stazione

gira la città cercando casama la casa non si trovacerca pure è una parola

trovi soltanto una baraccaproprio là in periferiasenti tanta nostalgia

senti tanta voglia dei tuoi campitanta voglia di tornarealla libertà del mare...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

VenceremosInti Illimani (1970) - Cile, spagnolo

Sol Dom SolDesde el hondo crisol de la patria Sol7 Dose levanta el clamor popular. Lam SolYa se anuncia la nueva alborada, La7 Re7todo Chile comienza a cantar.

Sol Dom SolRecordando al soldado valiente, Sol7 Docuyo ejemplo lo hiciera inmortal, Lam Sol Laenfrentemos primero a la muerte, Sol Re7 Soltraicionar a la patria jamás.

Sol Venceremos, venceremos, Sol7 Do mil cadenas habrá que romper, Lam Sol venceremos, venceremos, Re7 Sol la miseria sabremos vencer.

Campesinos, soldados, mineros,la mujer de la patria también,estudiantes, empleados y obreros,cumpliremos con nuestro deber.

Sembraremos las tierras de gloria,socialista será el porvenir,todos juntos haremos la historia,a cumplir, a cumplir, a cumplir

Venceremos, venceremos...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

VenceremosCanzoniere delle Lame - Cile, italianoTematiche: antimperialisti, comunisti

DoSe tramonta il sol della patria Fagià s'avanza l'idea popolar, Dogià s'annuncia una nuova alba, Sol7ed il Cile comincia a cantar!

DoRicordando l'eroe guerrigliero Fala cui idea per sempre vivrà Doaffrontiamo, compagni, la lotta Sol7 Doed il Cile avrà libertà.

Do Venceremos, venceremos, Fa le catene sapremo spezzar! Do Venceremos, vencereoms, Sol7 Do la miseria mai più ci sarà!

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

Yankee tornatevene a casaCanzoniere delle Lame (1972) - Italia, italiano

Tematica: antimperialisti

La ReLa gioventù del mondo Mi Laha scelto la sua strada Recontro l'imperialismo Mi Laper una nuova società.

Brasile, San DomingoAmerica Latinase giri per le stradesenti gridar così:

Yankee, yankee, yankee,tornatevene a casayankee, yankee, yankee,levatevi di qui.

I falchi americanicon bombe e chewing-gumvolevano piegarela terra del Vietnam.

Ma il vecchio zio Samdovrà partir di quiè troppo forte il ventoche viene da Quang Tri.

Yankee, yankee, yankee...

Nel Vietnam, in Cambogianel Laos, in Indocinagli americani sentonche la fine è vicina.

La gioventù del mondoha scelto la sua stradae fino alla vittoriaè al fianco del Vietnam.

Yankee, yankee, yankee...

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La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

'A FlobertGruppo Operaio 'E Zezi (1976) - Italia, napoletano

Tematiche: antifascisti, comunisti, lavoro, economia, capitale

La-Viernarì unnice aprile Do Re Re-'a Sant'Anastasia Mi7nu tratto nu rummore La-sentiett' 'e ch' paura.

Je ascevo 'a faticàmanc'a forza 'e cammenàp'à via addumandàsta botta che sarrà.

'A Massaria 'e Rumanona fabbrica è scuppiatae 'a ggente ca fujevae ll'ate ca chiagneva.

Chi jeva e chi turnavap'à paura e ll'ati bottema arrivato nnanz' 'o canciellomaronn' e ch' maciello!

Din't vuliette trasìme sentiette ' e svenì'nterr' na capa stevae 'o cuorpo n' 'o teneva.

Cammino e ch' tristezzam'avoto e ncopp' 'a rezzadduje pover' operajecu 'e carne tutt'abbruciat'.

Quann' arrivano 'e pariente'e chilli puveriellechiagnevano disperatipè 'lloro figlie perdute.

«'O figlio mio addò stàaiutateme a cercàfacitelo pè pietàpè fforza ccà adda stà».

«Signò nun alluccateca forse s'è salvato»e 'a mamma se và avvutàsott' 'a terra ' o vede piglià.

Sò state duricie ' e muortep'è famiglie e ch' scunfuortoma uno nun s'è trovatopovera mamma scunzulata.

Sò arrivat' 'e tavulee 'a chiesa simmo jutep'ò l'urdemo salutop'e cumpagne sfurtunate.

P'e mmane nuje pigliammotutti sti telegrammisò lettere 'e condoglianzemannate pè crianza.

Atterrà l'ajmm' accumpagnat'cu arraggiar'a 'ncuorpoe 'ncopp' 'a chisti muort'giurammo ll'ata pavà...

E chi và 'a faticàpur' 'a morte addà affruntàmurimm' 'a uno 'a unop'e colpa 'e 'sti padrune.

A chi ajmma aspettàsti padrune a' cundannàca ce fanno faticàcu 'o pericolo 'e schiattà.

Sta ggente senza corecu 'a bandiera tricolorecerca d'arriparàtutt' 'e sbagli ca fà.

Ma vuje nun'ò sapitequal'è 'o dolore nuostocummigliate cu 'o tricoloresti durici lavoratori.

Ma nuje l'ajmm' capitocagnamm' sti culuripigliammo a sti padrunee mannammel' 'affanculo.

E cu 'a disperazion'sti fascisti e sti padrunefacimmo un ' muntonenu grand' fucarone.

Cert' chisto è 'o mumentoe 'o mumento 'e cagnàe 'a guida nostra è grossaè 'a bandiera rossa.

Compagni pè luttànun s'adda avè pietàme chesta è 'a verità'o comunismo è 'a libertà.

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La canzone politica dagli anni '80 (1980-)

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La canzone politica dagli anni '80 (1980-)

A Silvia [Silvia Baraldini]Alfredo Bandelli - Italia, italiano

Tematiche: carcere/confino, comunisti

ReSilvia è chiusa nella cella La7per un sogno, un'ideale

nell'America sorella, Reprogressita e liberale.

Condannata a lenta mortedentro il carcere specialedal padrone bianco e fortecon il giusto tribunale!

La7 Re No, non si fermerà, La7 Re questa lotta non si fermerà! La7 Re No, non si fermerà La Re uguagliana, pace e libertà!

Ascoltate la coscienza,democratici e cristiani,che sedete ad ogni mensache stringete mille mani.

Date a Silvia un po' di fiato,date a Silvia un po' di vento,perchè possa liberarele sue ali dal cemento!

No, non si fermerà...

E voi muti alberi stanchisollevate le radiciproprio voi compagni avantisenza ipocriti sorrisi.

Via le sbarre, via il gendarmeche sia libertà o sia fiamme!Che ogni Silvia sia raccoltache sia libertà o rivolta!

No, non si fermerà...

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La canzone politica dagli anni '80 (1980-)

Ke a sos bascos ke a sos irlandesosSardegna, sardo

Tematica: comunisti

La- Mi La-Oh Sardigna custa est d'ora Do Sol Doke ti deppes iskidare Re- Sole nos Sardos totu umpare Do La-si ki pesent in bon'ora

Sa rikesa sunt furandein d'una manera indignae sas costas de Sardignade zimentu cuccuzzande

Oh Sardigna patria nostrade sa limba t'ant privaue 'sistoria ant cubaupro sikire in custa zostra

Una tanca fatta a murufatta a s'afferra afferrasi su kelu fit in terrasi l'aiant serradu puru

A sos meres colonialesaperrieli trumba e foguca non paret prus su logupro su ki nos ant fattu heris

Como a Cuba tandho in Vietnamsos Irlandesos kin sos Bascosmoviebos omines sardosbos deppiene iskidare

Non prus votonon prus listasnon prus truffas de eletzionessolu bandas comunistaspro sa sarda rivolutzione

In su monte et in su pianuun su pianu et in su montee kin s'istendardu in manoski est'istadu de su sardu in fronte

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La canzone politica dagli anni '80 (1980-)

La java delle bombe atomicheBoris Vian, Fausto Amodei - Francia, italiano

Tematiche: antimilitaristi/contro la guerra, satirici

La-Mio zio, che amava far da sè,

faceva bombe atomiche Mi7da dilettante

e senza aver studiato mai

raggiunse più La-di un risultato rilevante.

Sol Passava tutto il giorno

chiuso in un laboratorio Do a fare esperimenti. Re- La- La sera ci chiamava a sè Si7 e a noi, tutti contenti, Mi7 raccontava che...

La "Se per fare la bomba A

non c'è difficoltà, Mi7 se non elementare.

Ed anche col detonatore

bastan poche ore La a farlo funzionare.

La7 Invece con la bomba H

c'è un problema pratico Re che mi tormenta: La che quella di mia produzione Mi7 c'ha un raggio d'azione La di tre metri e trenta!

Re- La- E' un difetto a cui però Mi7 La- presto io rimedierò".

Ed ha passato molte orea rimediar l'errore

nella sua officina,pranzando insieme a noisbobbava in un sol colpola sua zuppa di gallina.

Da come è diventato rosso si capì che un osso gli era andato storto. Accadde proprio un martedì che lo zio mezzo morto ci gridò così:

"Più io divento vecchio più mi accorgo che il cervello scema ad ogni mese. Per dir le cose come stanno, non è più un cervello ma una maionese.

Per anni cerco di aumentare la portata della bomba mia diletta, non mi sono reso conto che quello che conta è solo dove la si getta!

Se qualcosa ancor non va, presto si rimedierà."

I gran capi di Statoper veder la bombagli hanno chiesto udienza in fretta,lo zio li ha ricevuti tuttie chiesto scusase la camera era stretta.

Ma quando sono entrati lui li ha chiusi dentro, poi gli detto "State buoni!" La bomba esplose così fu che di 'sti capoccioni non ce n'eran più!

Lo zio, davanti al risultato, non perse la testa e fece il finto tonto. Lo misero davanti al giudice perchè dell'atto lui rendesse conto.

"Signori è stata una sciagura ma non ho paura a dirvi chiaro e tondo che distruggendo 'sti bastardi, anche se un po' tardi, ho salvato il mondo!"

Si fu incerti per un po', e lo si condannò e poi lo si graziò.

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Re- La- E il paese che gradì Mi7 La lo fece capo del governo lì per lì.

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La canzone politica dagli anni '80 (1980-)

Padreterno@aldilà.comFausto Amodei (2006) - Italia, italiano

Tematiche: anticlericali, satirici

Intro: Sol Midim Re7

Sol Aprendo sul pc la mia casella La- della posta elettronica in arrivo Re mi trovo giunto lì alla chetichella Re7 Sol un file di word parecchio impegnativo. Fa# Si- Mi Ho voluto capir chi era il mittente La Mi e il suo indirizzo email La Re-7+ era il seguente Re Fa# padreterno chiocciola aldilà Si- Mi La punto com che diavolo sarà? Re Re7 Sarà mica uno scherzo SolSi7Mi- mi son chiesto Midim Mi- ma ho salvato su hard disk Mi La l'intero testo.

Re Redim Mi La7

Re Re7 Sentite figli cari Midim Resentite figli belli Re7+ si dà purtroppo il caso Re5+ Sole questo dura già da un pezzo Mi- Si che sempre più a sproposito Mi- La-6dei vostro fratelli Mi- mi assillano volendo Mi Lamettermi di mezzo.

Re Re7 Soltanto per citarvi Fadim Reil caso più recente un presidente in carica Fa# Si-potente e molto ingordo Sol Fadim volendo far la guerra

Sib7 Rea un tale in medio oriente Sol Sib gridava ai quattro venti Re Mi- La7Reche io pure ero d'accordo.

La-6 Sol Quel tale in medio oriente Si7 Mi- da prender con le molle Re7 Sol uno dei dittatori Fa# Si- più feroci e sanguinari La7 Re giurava ai propri sudditi Do#7 Re7 per trascinar le folle Midim Mi La che io gli avrei sconfitto Re#dim Re7MiLa Re-7+ gli avversari.

E sempre in quelle zone c'è chi con l'esplosivosi fa saltare in mezzo a donne e bimbi in mille pezzisicuro che quel gesto chissà per che motivonon solo io l'approvi ma anzi io l'apprezzi.

Nel campo avverso invece si spingono colonnedi tanks e carri armati ben convinti chissà comeche anche quando uccidono civili bimbi e donneè una missione sacra che essi compiono a mio nome.

Ma adesso mondo boia adesso dico basta lo dico a destra e a manca in alto in basso fuori e dentro io sono remissivo e son di buona pasta però in queste porcate io non c'entro.

Mi chiamino col nome di Jehovah o di Brahmadi Osiride di Baal di Manitù di Allah di Diosmentisco ufficialmente l'incauto che proclamache ste cazzate le si compia a nome mio.

Sia chiaro che io non c'entro

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con i bombardamenticon tutti gli attentati soprattutto se suicidicon le pulizie etniche e analoghi accidenticome le guerre sante oppure come i genocidi.

Con tutte le crociate e similari imprese e con tutte le notti di san Bartolomeo chi sian fatte per mano di un palestinese oppure di un cristiano o di un ebreo.

Sia chiaro ch'io non c'entro chiunque mi abbia chiestola sponsorizzazione di un'azione bellicosamullah o preti o lama per me non fanno testosciamani e ayatollah sono la stessa cosa.

Sia vescovo che abate sia Pope che braminonon han diritto a dare una bandiera al loro Dionon archimandrita e non ce l'ha il rabbinoperchè il libero arbitrio sia ben chiaro ce l'ho anch'io.

E state bene attenti voi chierici e voi laici e fateci attenzione perchè se m'arrabbio io sia per i musulmani che per cristiani o ebraici fuori d'ogni metafora sarà un'ira di Dio.

Re Re7 C'è infine un caso limite Fadim Reche mi fa proprio affliggere Re7+ è quando ste pretese Re5+ Solme le avanza un impostore Mi- Si7 allora io m'arrabbio Mi- La-6e mando a farsi friggere Mi- chi si proclama unto Mi Re#dimdal Signore Re Re7 allora io m'arrabbio Si7 Mi-e mando a farsi friggere Fadim Re

chi si proclama unto Re#dimMi-Sol Redal Signore.

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La canzone politica dagli anni '80 (1980-)

PasseràGiovanna Marini (1991) - Italia, italiano

Credevo d'esser nata immortaleLa- Re- Mi-che il mondo era da cambiare La- Si7in un momento e non pensarci più Mi- Sol- Do#semd Do#7 Fa#

Oh vita mia, oh vita miaFa# Simin/Fa#quanto è fatta di pauraSisemd Si- Fa#questa mia immobilità Do#7 Fa#

Passerà passeràMi7 LA- Fama la storia chi la fa? LA- Mi7

All'ombra di una quercia con gli occhi nel cielo che pezzo di sereno avuto in premio a quest'età

Oh vita mia, oh vita miaquanto sarà finta o veraquesta mia serenità

Passerà passeràMa la storia chi la fa?

Contenti delle briciole che ci hanDo- Fa- Sol7lasciato i potenti attenti Do- Re7solo alla loro continuitàSol- Sib- Misemd Mi7 La

Oh vita mia, oh vita miaLa Re-/Laquanto si può sopportareSisemd Re- Laquesta finta sazietà Mi7 La

Passerà, passeràSol7 Do- Sol#Ma la storia chi la fa? Do- Sol7

Immersi in questo sonno saremorisvegliati un giorno da unsignore che pensava come me

Oh vita mia, Oh vita miaallora sarò io a cambiarela paura passerà

Passerà e sapremo la storia chi la fa

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Indice sezioni

Rivoluzioni, Restaurazione, Risorgimento (1789-1870)

(

Camicia rossa 8E a Roma a Roma 9Guantanamera 10Il povero Luisin 11Inno a Oberdan 12Inno dell'albero 13La presa di Roma 14Lamento del contadino 15Mie care pute 16O Piamontesi 17O Venezia 18Partire partirò, partir bisogna 19

1

Dall'unità d'Italia alla Grande Guerra (1870-1914)

A morte la casa Savoia 21Addio a Lugano 22Addio, bella, addio! 23Amore ribelle 24Bandiera rossa 25Battan l'otto 26Bevi bevi compagno [La canzone che ammazza li preti] 27Canto dei lavoratori [Inno dei lavoratori] 28Carabina 30-30 29Che cosa vogliamo 30Dimmi bel giovane 31E per la strada 32E verrà il dì che innalzerem le barricate 33Figli della plebe 34Gli anarchici noi siamo di Milano 35Gli scariolanti 36Guarda giù dalla pianura 37Guarda là 'n cula pianura 38Il crak delle banche 39Il feroce monarchico Bava 40Il tragico affondamento del Sirio 41Inno abissino 42Inno dei malfattori 43Inno della libertà 44Inno della rivolta 45Inno dell'internazionale [Inno della pace] 46Inno individualista 47Italia bella mostrati gentile 48La boje 49La colonia Cecilia [Il canto della foresta] 50La lega 51La malcontenta 52La marsigliese del lavoro [L'inno dei pezzenti] 53Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio 54L'internazionale 55Mamma mia dammi cento lire 56Marcia socialista mondiale 57Maremma amara 58Merica, Merica 59Noi siamo la canaglia pezzente 60Noi vogliamo l'eguaglianza 61Nuovi stornelli socialisti 62O Roma Roma 63Quando che more un prete 64Regina Coeli 65Sacco e Vanzetti 66Sante Caserio 67So stato a lavora' a Monte Sicuro 68Son cieco 69Son maritata giovane 70Sorgiamo 71Stornelli d'esilio 72Trenta giorni di nave a vapore 73Vittorio Emanuele figlio di un assassino 74

7

La prima guerra mondiale (1914-1918)

Addio padre e madre addio 76E anche al mi' marito 77Fuoco e mitragliatrici 78La mia morosa cara 79La tradotta che parte da Novara 80O Gorizia 81Regazzine vi prego ascoltare 82

8

Primo dopoguerra, fascismo e antifascismo (1918-1943)

((

A las barricadas 84Amore mio non piangere 85E la mi' mamma 86E quando alfine 87Figli dell'officina 88Fra il '19 fra l'anno 20 89La guardia rossa 90La nostra società l'è la filanda 91Lenin e Stalin 92Mamma mia mi sun stufa 93Mano alla bomba 94Ningú no compren ningú 95Povre filandere 96Quattro signori 97Se arriverà Lenin 98Sento il fischio del vapore 99Su comunisti della capitale 100Sventola bandiera rossa 101Union Maid 102Viva Lenin 103

1

La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

(

Addio Bologna bella 105Bella ciao 106Brigata partigiana 107Col parabello in spalla 108Con la guerriglia 109Dai monti di Sarzana 110Dalle belle città 111Dopo tre giorni di strada asfaltata 112E' festa d'aprile 113Fischia il vento 114I partigiani di Castellino 115Il bersagliere ha cento penne [Il partigiano] 116La badoglieide 117La Brigata Garibaldi 118Lassù sulle colline del Piemonte 119Le tre bandiere 120L'esercito rosso verrà 121Marciar Marciar 122Noi siamo la classe operaia 123Noi vogliam Dio 124O Germania che sei la più forte 125Pietà l'è morta 126Quei briganti neri 127Se non ci ammazza i crucchi 128Senti le rane che cantano 129Un giorno Mussolini andò al balcone 130

1

Il dopoguerra e la ricostruzione (1945-1962)

Anche per quest'anno 132Con De Gasperi non se magna 133Ha detto De Gasperi a tutti i divoti 134Il diciotto aprile 135Il fazzoletto rosso 136Il Fronte Popolare 138L'attentato a Togliatti 139

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La canzone delle reggiane [R60] 140La morte di Anita Garibaldi 141L'amarezza delle mondine 142L'ecatombe 143Mira la rondondella 144O cancellier che tieni la penna in mano 145Oltre il ponte 146Operai e contadini 147Or che mussolini 148Questa democrazia 149Ricordo di Togliatti 150Rosso levante e ponente 152Saluteremo il signor padrone 153Se non è oggi 154Se otto ore vi sembran poche 155Siamo l'Emilia rossa 156Son la mondina son la sfruttata 157Tredici milioni di uomini 158Tutti ciànno quarche cosa 159Tutti gli amori 160Uno, evviva Giordano Bruno 161Vi ricordate quel diciotto aprile 162Vien la primavera 163

1

Dal centrosinistra all'autunno caldo (1963-1969)

Avola, 2 dicembre 1968 165Ballata ai dittatori 166Ballata del Pinelli 167Ballata per Ciriaco Saldutto 168Ballata per l'Ardizzone 169Canzone alla mia chitarra 170Canzone del popolo algerino 171Contessa 172Creare due tre molti Vietnam 173El me gatt 174Ero un consumatore 175Hasta siempre comandante 176Il censore 177Il gallo 178Il giorno dell'eguaglianza 179Il mio partito saluta Mosca 180Il ratto della chitarra 181Il rosso è diventato giallo 182Il tarlo 183Il vestito di Rossini 184Io so che un giorno 185La canzone del Pinelli 186La Fanfaneide 187La leggenda della suora 188Le basi americane [Rossa provvidenza] 189Mario della Piaggio [Povero Mario] 190Nei reparti della FIAT 191Nove maggio 192O cara moglie 193Padrone Olivetti 194Partigiani fratelli maggiori 195Pensa un po' 196Per i morti di Reggio Emilia 197Perchè mai parlarvi di pace 198Piccolo uomo 199Qualcosa da aspettare 200Quando 'riva 'l cald 201Quella notte davanti alla bussola 202Sciopero interno 204Se tu bagni il tuo piede 205Una vita di carta 206Valle Giulia 207Vedrai com'è bello 208We shall not be moved 209

2

La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)

A le case minime 211Al compagno presidente 212Al poeta compagno Vinh Long 213Al referendum rispondiamo "NO" 214All'armi siam digiuni 215Ballata autocritica 216

Ballata del piccolo An 218Ballata dell'emigrazione 219Banane e Coca Cola 220Borghesia 221Buone feste compagno lavoratore 222Canción del poder popular 223Che bella festa 224Chi non vuol chinar la testa è comunista 225Compagni avanti andiamo 226Compagno Saltarelli noi ti vendicheremo 227Con la lettera del prete 228Da quando son partito militare 229Dante Di Nanni 230Dato che [Risoluzione dei Comunardi] 231Delle vostre galere un giorno 232E lui ballava 233E qualcuno poi disse 234E' finito il '68 235E' mezzanotte 236El pueblo unido jamás será vencido 237Fucile e bisaccia 238Garibaldi 239Gino della Pignone 240Giudeca 241Here's to you Nicola and Bart 242I padroni posson perdere la testa 243I treni per Reggio Calabria 244I vietnamiti son piccolini 246I volontari di Bogside 247Il Cile è già un altro Vietnam (Morto Allende) 248Il figlio del poliziotto 249Il galeone 250Il popolo è forte 251In tutto il mondo uniamoci 252Inno della Tricontinentale 253Io vi parlo di Milano 254Juan sin tierra 255KarlMarxStrasse [La lallera] 256Katanga 257La ballata della Fiat 258La cassa integrazione 259La fabbrica 260La leva 261La linea rossa 262La manifestazione 263La rabbia esplode a Reggio Calabria 264La sepoltura dei morti 265La violenza [La caccia alle streghe] 266Lettere a Michele 267Libera Belfast 268Liberare tutti 269Liberiamo Marini [Libertà per Marini] 270Lotta continua 271L'emigrato 272L'internazionale di Fortini 273L'ora del fucile 274Marocchini 275Mio caro padrone domani ti sparo 276Nina ti te ricordi 277Nixon viene a Roma 278No al Fanfascismo 279Non è finita Piazza Loreto 281Non piangere oi bella [Partono gli emigranti] 283Nostro Messico febbraio '23 284O padrone non lo fare [Se c'avessi cento figli] 285Ostruzionismo 286Panchina di quartiere 287Pelle scura 288Piazza Fontana [Luna rossa] 289Pontelandolfo 290Portella della ginestra 291Pratobello 292Primo d'agosto Mestre '68 293Proclama di Camillo Torres 294Rosso un fiore 295Scade la ferma 296Sciopero! 297Se c'è la crisi per il padrone 298Se non li conoscete 299

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Sebastiano 301Sempre partigiani anche per il domani 302Stalingrado 303Stato e padroni, fate attenzione 304Tall el Zaatar 305Ti ricordi Nina 306Tre fratelli contadini di Venosa 307Trenta luglio alla Ignis 308Tu compagno; e io, e voi, e noi 309Uguaglianza 310Valigie di cartone 311Venceremos 312Venceremos 313Yankee tornatevene a casa 314'A Flobert 315

3

La canzone politica dagli anni '80 (1980-)

A Silvia [Silvia Baraldini] 317Ke a sos bascos ke a sos irlandesos 318La java delle bombe atomiche 319Padreterno@aldilà.com 321Passerà 323

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Indice per tematica

I

Anarchici

A las barricadas 84A morte la casa Savoia 21Addio a Lugano 22Amore ribelle 24Ballata del Pinelli 167Battan l'otto 26Bevi bevi compagno [La canzone che ammazza li preti] 27Che cosa vogliamo 30Dai monti di Sarzana 110Dimmi bel giovane 31E verrà il dì che innalzerem le barricate 33Figli della plebe 34Figli dell'officina 88Gli anarchici noi siamo di Milano 35Il feroce monarchico Bava 40Il galeone 250Inno dei malfattori 43Inno della libertà 44Inno della rivolta 45Inno dell'internazionale [Inno della pace] 46Inno individualista 47La colonia Cecilia [Il canto della foresta] 50La marsigliese del lavoro [L'inno dei pezzenti] 53Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio 54Liberiamo Marini [Libertà per Marini] 270Mano alla bomba 94Noi siamo la canaglia pezzente 60Noi vogliamo l'eguaglianza 61Sacco e Vanzetti 66Sante Caserio 67Sorgiamo 71Vittorio Emanuele figlio di un assassino 74

7

Anticlericali

A

Al referendum rispondiamo "NO" 214Bevi bevi compagno [La canzone che ammazza li preti] 27Con la lettera del prete 228E a Roma a Roma 9E quando alfine 87Il mio partito saluta Mosca 180La Fanfaneide 187La presa di Roma 14Lamento del contadino 15Noi vogliam Dio 124Nuovi stornelli socialisti 62Padreterno@aldilà.com 321Quando che more un prete 64Se non è oggi 154

1

Antifascisti

A le case minime 211Addio Bologna bella 105Al compagno presidente 212All'armi siam digiuni 215Bella ciao 106Brigata partigiana 107Camicia rossa 8Col parabello in spalla 108Compagni avanti andiamo 226Con la guerriglia 109Dai monti di Sarzana 110Dalle belle città 111Dante Di Nanni 230Dopo tre giorni di strada asfaltata 112E' festa d'aprile 113Figli dell'officina 88Fischia il vento 114

Fucile e bisaccia 238Gli anarchici noi siamo di Milano 35I partigiani di Castellino 115Il bersagliere ha cento penne [Il partigiano] 116Il fazzoletto rosso 136In tutto il mondo uniamoci 252Io vi parlo di Milano 254Juan sin tierra 255La badoglieide 117La Brigata Garibaldi 118La canzone delle reggiane [R60] 140La fabbrica 260La Fanfaneide 187La morte di Anita Garibaldi 141Lassù sulle colline del Piemonte 119L'esercito rosso verrà 121Marciar Marciar 122Ningú no compren ningú 95No al Fanfascismo 279Noi siamo la classe operaia 123Non è finita Piazza Loreto 281O cara moglie 193O Germania che sei la più forte 125Oltre il ponte 146Or che mussolini 148Partigiani fratelli maggiori 195Per i morti di Reggio Emilia 197Piazza Fontana [Luna rossa] 289Pietà l'è morta 126Portella della ginestra 291Quei briganti neri 127Scade la ferma 296Se non ci ammazza i crucchi 128Se non li conoscete 299Se otto ore vi sembran poche 155Sempre partigiani anche per il domani 302Senti le rane che cantano 129Son la mondina son la sfruttata 157Sorgiamo 71Stalingrado 303Su comunisti della capitale 100Tredici milioni di uomini 158Trenta luglio alla Ignis 308Un giorno Mussolini andò al balcone 130'A Flobert 315

3

Antimilitaristi/contro la guerra

Addio padre e madre addio 76Addio, bella, addio! 23Ballata ai dittatori 166Banane e Coca Cola 220Da quando son partito militare 229Dalle belle città 111E anche al mi' marito 77Fuoco e mitragliatrici 78Il povero Luisin 11La java delle bombe atomiche 319La lega 51La mia morosa cara 79La tradotta che parte da Novara 80Le basi americane [Rossa provvidenza] 189Nixon viene a Roma 278O Gorizia 81O Piamontesi 17Partire partirò, partir bisogna 19Pratobello 292Regazzine vi prego ascoltare 82Sento il fischio del vapore 99Su comunisti della capitale 100Tre fratelli contadini di Venosa 307We shall not be moved 209

2

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Antimperialisti

Al poeta compagno Vinh Long 213Ballata del piccolo An 218Banane e Coca Cola 220Canción del poder popular 223Canzone del popolo algerino 171Carabina 30-30 29Creare due tre molti Vietnam 173Garibaldi 239I vietnamiti son piccolini 246I volontari di Bogside 247Il Cile è già un altro Vietnam (Morto Allende) 248In tutto il mondo uniamoci 252Inno abissino 42Inno della Tricontinentale 253Libera Belfast 268L'ora del fucile 274Nixon viene a Roma 278Nostro Messico febbraio '23 284Pontelandolfo 290Pratobello 292Proclama di Camillo Torres 294Regina Coeli 65Tall el Zaatar 305Venceremos 313Yankee tornatevene a casa 314

3

Carcere/confino

A Silvia [Silvia Baraldini] 317Addio a Lugano 22Delle vostre galere un giorno 232Il censore 177Il galeone 250La colonia Cecilia [Il canto della foresta] 50O cancellier che tieni la penna in mano 145Quei briganti neri 127

1

Comunisti

A le case minime 211A Silvia [Silvia Baraldini] 317Al compagno presidente 212Avola, 2 dicembre 1968 165Ballata autocritica 216Ballata dell'emigrazione 219Ballata per l'Ardizzone 169Bandiera rossa 25Borghesia 221Camicia rossa 8Canzone alla mia chitarra 170Chi non vuol chinar la testa è comunista 225Compagni avanti andiamo 226Compagno Saltarelli noi ti vendicheremo 227Contessa 172Creare due tre molti Vietnam 173Da quando son partito militare 229Dato che [Risoluzione dei Comunardi] 231Delle vostre galere un giorno 232E quando alfine 87E' finito il '68 235El pueblo unido jamás será vencido 237E' festa d'aprile 113Fra il '19 fra l'anno 20 89Fuoco e mitragliatrici 78Garibaldi 239Gino della Pignone 240Hasta siempre comandante 176I padroni posson perdere la testa 243I vietnamiti son piccolini 246Il bersagliere ha cento penne [Il partigiano] 116Il Cile è già un altro Vietnam (Morto Allende) 248Il diciotto aprile 135Il fazzoletto rosso 136Il Fronte Popolare 138Il giorno dell'eguaglianza 179Il mio partito saluta Mosca 180Il ratto della chitarra 181

Il rosso è diventato giallo 182Il tarlo 183Il vestito di Rossini 184In tutto il mondo uniamoci 252KarlMarxStrasse [La lallera] 256Katanga 257Ke a sos bascos ke a sos irlandesos 318L'attentato a Togliatti 139La ballata della Fiat 258La cassa integrazione 259La fabbrica 260La guardia rossa 90La linea rossa 262La rabbia esplode a Reggio Calabria 264La violenza [La caccia alle streghe] 266Le basi americane [Rossa provvidenza] 189Le tre bandiere 120Lenin e Stalin 92Lettere a Michele 267Liberare tutti 269Lotta continua 271L'esercito rosso verrà 121L'internazionale di Fortini 273Mario della Piaggio [Povero Mario] 190Mio caro padrone domani ti sparo 276Mira la rondondella 144No al Fanfascismo 279Noi siamo la canaglia pezzente 60Noi siamo la classe operaia 123Noi vogliam Dio 124Non è finita Piazza Loreto 281Nove maggio 192O cara moglie 193O padrone non lo fare [Se c'avessi cento figli] 285Operai e contadini 147Ostruzionismo 286Padrone Olivetti 194Pensa un po' 196Perchè mai parlarvi di pace 198Piazza Fontana [Luna rossa] 289Primo d'agosto Mestre '68 293Quando 'riva 'l cald 201Quattro signori 97Quella notte davanti alla bussola 202Ricordo di Togliatti 150Rosso levante e ponente 152Rosso un fiore 295Scade la ferma 296Se arriverà Lenin 98Se c'è la crisi per il padrone 298Se non li conoscete 299Se otto ore vi sembran poche 155Sebastiano 301Sempre partigiani anche per il domani 302Siamo l'Emilia rossa 156Son la mondina son la sfruttata 157Stalingrado 303Stato e padroni, fate attenzione 304Su comunisti della capitale 100Sventola bandiera rossa 101Trenta luglio alla Ignis 308Tu compagno; e io, e voi, e noi 309Uno, evviva Giordano Bruno 161Venceremos 313Vi ricordate quel diciotto aprile 162Viva Lenin 103'A Flobert 315

3

Contro le forze dell'ordine

Ballata per l'Ardizzone 169E' mezzanotte 236Katanga 257La manifestazione 263L'ecatombe 143Uguaglianza 310Valle Giulia 207Viva Lenin 103

1

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Emigrazione

Ballata dell'emigrazione 219Ballata per Ciriaco Saldutto 168Con la lettera del prete 228Il tragico affondamento del Sirio 41Italia bella mostrati gentile 48La marsigliese del lavoro [L'inno dei pezzenti] 53L'emigrato 272Mamma mia dammi cento lire 56Maremma amara 58Marocchini 275Merica, Merica 59Non piangere oi bella [Partono gli emigranti] 283Pelle scura 288Sacco e Vanzetti 66Son maritata giovane 70Stornelli d'esilio 72Trenta giorni di nave a vapore 73Valigie di cartone 311

3

Femminili

Anche per quest'anno 132Il diciotto aprile 135La lega 51La malcontenta 52Ti ricordi Nina 306Union Maid 102

1

Lavoro, economia, capitale

A morte la casa Savoia 21Amore mio non piangere 85Anche per quest'anno 132Buone feste compagno lavoratore 222Che bella festa 224Con la lettera del prete 228Dato che [Risoluzione dei Comunardi] 231Gino della Pignone 240Gli scariolanti 36Guarda là 'n cula pianura 38Il tarlo 183La ballata della Fiat 258La canzone delle reggiane [R60] 140La cassa integrazione 259La leva 261La nostra società l'è la filanda 91Lamento del contadino 15L'amarezza delle mondine 142Mamma mia mi sun stufa 93Maremma amara 58Mario della Piaggio [Povero Mario] 190Merica, Merica 59Nei reparti della FIAT 191Noi siamo la canaglia pezzente 60O cara moglie 193Padrone Olivetti 194Pelle scura 288Pensa un po' 196Povre filandere 96Proclama di Camillo Torres 294Quella notte davanti alla bussola 202Rosso levante e ponente 152Saluteremo il signor padrone 153Sciopero interno 204Sciopero! 297Se arriverà Lenin 98Se c'è la crisi per il padrone 298Se non li conoscete 299Se otto ore vi sembran poche 155Sebastiano 301So stato a lavora' a Monte Sicuro 68Son la mondina son la sfruttata 157Son maritata giovane 70Trenta luglio alla Ignis 308Tutti ciànno quarche cosa 159Union Maid 102

Vedrai com'è bello 208Vien la primavera 163Viva Lenin 103'A Flobert 315

3

Satirici

All'armi siam digiuni 215Canzone alla mia chitarra 170Con De Gasperi non se magna 133E' finito il '68 235E' mezzanotte 236Ero un consumatore 175Ha detto De Gasperi a tutti i divoti 134Il censore 177Il crak delle banche 39Il gallo 178Il ratto della chitarra 181KarlMarxStrasse [La lallera] 256La badoglieide 117La Fanfaneide 187La java delle bombe atomiche 319La leggenda della suora 188L'ecatombe 143Mira la rondondella 144Padreterno@aldilà.com 321Quando 'riva 'l cald 201Questa democrazia 149Regina Coeli 65Se non li conoscete 299Una vita di carta 206

2

Sociali

A le case minime 211Al referendum rispondiamo "NO" 214Avola, 2 dicembre 1968 165E la mi' mamma 86E lui ballava 233E qualcuno poi disse 234E' festa d'aprile 113Fra il '19 fra l'anno 20 89Giudeca 241Guantanamera 10Il tarlo 183Io so che un giorno 185L'attentato a Togliatti 139Lenin e Stalin 92O Roma Roma 63Panchina di quartiere 287Piccolo uomo 199Pontelandolfo 290Qualcosa da aspettare 200Quattro signori 97Se non li conoscete 299Se tu bagni il tuo piede 205Ti ricordi Nina 306

3

Socialisti

Canto dei lavoratori [Inno dei lavoratori] 28E anche al mi' marito 77E per la strada 32Figli dell'officina 88Guarda giù dalla pianura 37La boje 49La lega 51Le tre bandiere 120L'internazionale 55Marcia socialista mondiale 57Nuovi stornelli socialisti 62Quando che more un prete 64Son cieco 69

329

Page 331: Canzoniere Politico-popolare Ildeposito

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Elenco autoriAmodei Fausto, 136, 166, 170, 171, 175, 177, 178, 179,

181, 183, 187, 188, 191, 195, 197, 200, 204, 206, 212,

214, 216, 281, 294, 299, 319, 321

Antonicelli Franco, 113, 130

Assuntino Rudi, 189, 233

Baez Joan, 242

Bandelli Alfredo, 222, 229, 232, 236, 248, 252, 258, 259,

283, 317

Barbieri U., 42

Bellotti Lanfranco, 162

Bertelli Gualtiero, 208, 211, 277, 278, 293

Besate Pietro, 157

Bettini Pompeo, 65

Brassens Georges, 143, 188

Calvino Italo, 146

Cantacronache, 136, 149, 160, 166, 170, 175, 177, 178,

179, 181, 183, 195, 197, 200, 206

Canzoniere delle Lame, 213, 215, 225, 226, 253, 264,

302, 309, 313, 314

Canzoniere di Rimini, 165

Canzoniere Pisano / del Proletariato, 190, 194, 202,

227, 240, 247, 266, 268, 269, 271, 274, 279, 286, 296,

298, 308

Carratala Ramon, 34

Casalini Emilio, 111

Cascione Felice, 114

Cesa Alberto, 238

Ciarchi Paolo, 199

Cini P., 54

Corti Poerio, 65

Costa Andrea, 23

D'Amico Alberto, 180, 219, 241

De Marco, 134

De Palma Diego, 254

Degeyter Chrétien , 55, 273

Della Mea Ivan, 168, 169, 173, 174, 182, 185, 192, 193,

198, 199, 201, 218, 228, 267, 295, 301

Dursi Massimo, 141

Eisler Hans, 226

Fernández Valeriano Orobón, 84

Fortini Franco, 160, 273

Galli Amintore, 28

Giannini Stanislao Alberici, 46

Gildo dei Fantardi, 186

Giordano Antonio, 270

Gori Pietro, 22, 24, 67, 72

Gruppo Operaio 'E Zezi, 315

Guthrie Woody, 102

Inti Illimani, 223, 312, 313

Isernia, 140

Jara Victor, 255

Jona Emilio, 158

Liberovici Sergio, 113, 141, 146, 160

Lolli Claudio, 221

Lucà Franco, 238

Marini Giovanna, 244, 262, 285, 323

Marzoli Alberto, 105

Menchi Anton Francesco, 19

Molinari Luigi, 45

Monticelli Carlo, 53

Morricone Ennio, 242

Movimento Studentesco Milanese, 243

Nebbiosi Gianni, 234, 306

Offidani Raffaele Mario, 90, 92, 101, 103, 121, 138

Panizza Attilio, 43

Pastorino Carlo, 111

Piazza Marino, 139

Pietrangeli Paolo, 172, 184, 196, 205, 207, 231, 235,

249, 256, 261, 276, 310

Pogliotti Mario, 149

Potere Operaio, 304

Puebla Carlos, 176

Quilapayun, 237

Revelli Nuto, 126

Rivetti, 140

Rossi Luciano, 111

Rubanu N.G., 292

Settimelli Leoncarlo, 246

Stormy Six, 230, 239, 260, 263, 265, 290, 297, 303, 307

Straniero Michele Luciano, 195

Traversa R., 8

Trincale Franco, 220

Turati Filippo, 28

Vian Boris, 319

Yu Kung, 251, 272, 275, 287, 288, 289, 291, 305, 311

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