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UN PO’ DI STORIA…

L’idea del giornalino scolastico nacque nel 1925 dal

pedagogista francese Célestin Freinet, che lo adottò come

metodo per insegnare ai suoi bambini a scrivere meglio e

con più entusiasmo. Negli anni ‘70 ha avuto una ampia

diffusione, cresciuta fino a oggi e arricchita dal web.

Protagonisti: tutti i bambini e tutti gli insegnanti della scuola primaria aldo moro

Anno Scolastico 2015-2016

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Per la scelta del titolo da dare al nostro giornalino,

noi bambini di classe quinta, i “grandi” della scuola, ci

siamo riuniti, abbiamo dialogato ed abbiamo

elaborato delle proposte…

La scelta del titolo

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…Non è stato poi difficile giungere

ad una scelta condivisa!!!!!

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Come ogni anno, l’accoglienza dei bambini di classe prima

è stata preparata e gestita dai bambini di classe quinta.

Tanta è stata l’emozione dei bambini che hanno dato inizio

al loro nuovo viaggio, ma anche di coloro che hanno avuto

l’impegno e il piacere di … prendersi cura dei più piccoli…

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È mattina presto, Orsetto e Orsetta sono già svegli.

Oggi è una giornata speciale, perché è il loro primo giorno di scuola.

Orsetta e Orsetto fanno colazione poi si lavano.

Orsetta chiede alla mamma di pettinarla e di metterle il cerchietto con i

fiorellini rosa. Orsetto, invece, la guarda con aria spavalda.

Orsetta si piazza davanti all’armadio per scegliere un bel vestito da mettersi.

Eccolo lì appeso, il suo vestitino preferito, è a righe gialle e blu.

Veloce veloce, si infila i sandaletti gialli e afferra la sua cartella nuova, è

stupenda: è tutta rossa!

Intanto Orsetto indossa i suoi jeans dalle tante tasche, la maglietta azzurro

cielo col taschino, poi decide di mettere il suo cappello portafortuna a colori

vivaci. È faticoso infilarlo sulla ‘cresta’ appiccicosa per il gel.

Adesso Orsetto e Orsetta sono proprio pronti per uscire.

Sono molto emozionati e hanno anche un po’ paura.

Chissà come saranno la nuova maestra e i loro nuovi compagni.

Orsetta e Orsetto però sono felici perché sanno che non saranno da soli a

cominciare questa nuova avventura, perché, tra i loro compagni, ci saranno

anche Leprottino e Volpina, i loro vecchi amici della Scuola dell’Infanzia.

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È stato bello ascoltare la storia di

Orsetto e Orsetta!

(Thomas e Giulia 1B)

Ci siamo divertiti tanto a

colorare!

(Anita e Omar 1C)

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La felicità è avere

amici che ci vogliono

bene!

(Vittoria e Bryant 1B)

Quanti nuovi

amici abbiamo

conosciuto!

(Irene 1C)

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Ti piace l’esperienza in questa nuova scuola?

Milena : -Sì, mi piace la scuola; sto bene.

Ti piace imparare cose nuove?

Michele: - Sì, mi piace imparare cose nuove, anche se è un po’ difficile.

Cosa hai provato quando sei entrata nell’edificio scolastico?

Anita : - Mi è piaciuto perché è tutto colorato e ho visto tanta gente.

Come ti sei sentito il primo giorno di scuola?

Alessandro:- Mi sono sentito bene, un po’ emozionato. Mi è piaciuto

disegnare, fare l’intervallo e uscire in cortile.

Gerry : - Ero un po' triste perché volevo restare a casa a giocare.

Ti piacciono le maestre?

Anita: -Mi piacciono perché sono gentili e ci fanno fare un sacco di lavori.

Alberto : La maestra è bella e ci insegna.

Quando ti ho aiutato il primo giorno di scuola, come ti sei sentita?

Mi sono comportata bene?

Nataly :- Sì, ti sei comportata bene; io ero emozionata. Abbiamo colorato

insieme l’orsetto.

Quando hai visto entrare in classe tanti ragazzini più

grandi, cosa hai pensato?

Andy: - Ero curioso di sapere cosa volevate, ma anche un

po’ timoroso.

Gerry: - Ero tranquillo perché sembravate bravi e educati.

Ora ti piace la scuola?

Martina : - Sì, molto; mi piacciono soprattutto i compagni.

Preferisci la scuola primaria o la scuola materna?

Alberto - Mi piacciono tutte e due, però mi piace di più fare

i compiti. Qui ci sono bambini che conosco e mi diverto.

Ti è piaciuta la storia che ti è stata raccontata?

Giovanni : - Sì, la storia e il disegno con te mi sono piaciuti.

Avrei voluto disegnare ancora insieme a te.

Quale materia preferisci?

Gioele: - Matematica!

Voi insegnanti come vi siete sentite

quando avete accolto i nuovi alunni?

Maestre : - Eravamo emozionate, ma entusiaste

di vedere i nuovi alunni!

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A scuola di vita Progetto di educazione alla salute

ll Progetto “A Scuola di Vita”,

patrocinato dall’AUSL, al

quale partecipano le classi

quarte e quinte della scuola,

ha come principale obiettivo

quello di promuovere, in

maniera ludico-ricreativa, la

prevenzione oncologica in

termini di stili di vita sani e

salutari e di educazione

alimentare.

Per ogni classe sono previsti

tre incontri di due ore

ciascuno, dove esperti

qualificati dell’A.R.R.T.,

Associazione Romagnola

Ricerca Tumori, danno vita a

momenti creativi in cui i

ragazzi sono protagonisti e

dove la scuola diventa un

vero e proprio incontro fra

esperienze qualificanti

diverse.

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IL NOSTRO “VIAGGIO” COLORATO

IL BOSCO DELLA 2°B

Il verde è il colore più diffuso in natura: prati, foglie, alberi, boschi interi hanno un manto bellissimo che a ogni primavera si rinnova. Il verde è un colore fresco, rassicurante e rilassante. Parte dal “ verde” il nostro viaggio che attraversa le sfumature e i toni dei colori.

Quante sfumature ha il “verde”? Utilizzando i colori a legno verdi e scambiandoceli, coloriamo tanti riquadri. Scopriamo tante tonalità e sfumature diverse.

Poi proviamo a metterle in ordine cromatico, dal più chiaro al più scuro, in un unico pannello: ci accorgiamo ancora meglio delle differenze.

Che bell’effetto! Sembra un’opera d’arte monocromatica.

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Il gioco del “Verde come…” Osservando carta e materiale di recupero portato da casa, abbiamo ancora una volta notato che i “verdi” sono tantissimi. Proviamo a dare un nome alle diverse tonalità. Costruiamo un piccolo librettino utilizzando la tecnica del collage e, ricorrendo ancora una volta alla natura, classifichiamo i colori. Abbiamo trovato: il verde mela, il verde pisello, il verde rana, il verde acido, il verde lucertola, il verde salvia, il verde prato, il verde bottiglia, il verde oliva… ecco alcuni esempi:

Una foglia, un albero, un bosco… In collegamento con l’esperienza di osservazione e classificazione delle foglie in base alla forma, svolta in scienze, abbiamo scelto una tonalità di verde ed una forma ciascuno ed abbiamo ritagliato delle foglie che abbiamo poi incollato sui rami di un albero precedentemente realizzato individualmente.

Ognuno di noi ha ritagliato il suo albero e lo ha incollato sopra un pannello, realizzando così un bosco verde, formato da alberi tutti diversi.

Un bosco… una classe! Abbiamo ammirato il nostro capolavoro, di cui siamo molto fieri, ed abbiamo ragionato sul fatto che, come il bosco è formato da tanti alberi con foglie tutte diverse per forma e tonalità che lo rendono bellissimo, così anche la nostra classe è formata da bambine e bambini diversi per colore, statura… e che, proprio per questo, è bellissima! W la 2° B!

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CHE COS’ È L'AMICIZIA PER TE ?

Linda : è quando una persona vuole molto bene ad un’altra persona.

Alessio : è una persona da sola che vuole trovarsi delle amicizie.

Bora : è quando due o più persone si aiutano a vicenda.

Stefano : quando le persone si fanno le confidenze.

Gloria : sono delle persone che si vogliono bene.

Damiano : è una cosa che si può guadagnare con un atto gentile.

Samuele : quando si sta assieme.

Alessandro : quando si gioca assieme.

Sara : quando delle persone stanno in compagnia.

Kristina : sono due persone che stanno tra di loro.

Michael : quando ci si aiuta se si sta male.

Michele : è qualcosa tra più persone che si vogliono bene.

Vittoria : è molto importante così non stai solo.

Alessia : quando due o più persone stanno assieme.

Francesco : quando si sta assieme...

Klarisa : quando ci si vuol bene.

Camilla .quando si sta assieme ...

Riccardo : è quando si sta assieme, ma può essere anche tra molte

persone, non solo tra due...

Cristian : è brutto star da soli... è bello avere gli amici!!!!!!!!!!!!!!

“…Più di ciò che si dice,

conta il fatto di dire, di

dire e di ascoltare, di

mettere a confronto

opinioni, vissuti,

desideri…”

Andrea Canevaro

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COSA HO CAPITO

Gabriele: che è bene rispettarsi.

Camilla: che bisogna avere rispetto per un amico.

Kristina: che se a qualcuno cade qualcosa non bisogna ridere.

Alessia: non si deve ridere se uno per sbaglio inciampa e cade.

Michele: non è bello ridere degli altri.

Alessandro: nel gioco non c'è il capo.

Samuele: non si ride quando uno cade.

Klarisa: non si deve ridere quando uno non ha capito qualcosa...

Sara: uno deve poter giocare con gli altri, non deve per forza chiedere il

permesso e gli altri poi gli dicono di no...

Damiano: non si devono dire parolacce e non si deve dire: “Tu non giochi ”

Alessio: se due bambini si vogliono isolare, è meglio che lo facciano in casa

loro, non in classe. E non si devono fare le boccacce!

Gloria: se un bambino vuol giocare... non si deve dire : “ Non giochi”.

Linda: non deve essere sempre lo stesso bambino a decidere il gioco...

Bora: bisogna rispettare gli altri e non esistono i capi.

Cristian: ho capito che bisogna essere più gentili con gli amici, altrimenti si

rimane da soli...

Stefano: io ho capito che nel gioco non ci devono essere né i capi né gli

avvocati !

Riccardo: non si devono dire brutte parole e si deve chiedere scusa.

Michael: bisogna stare assieme e non bisogna dire a qualcuno : “No, tu non

giochi !”

Vittoria: bisogna aver rispetto e non bisogna prendere in giro.

Francesco: non bisogna fare le boccacce perché uno ci può rimanere male...

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Il mio migliore amico si chiama L. e abita in

via Tavolicci a Savignano, vicino all’Eurospin.

Non so L. che sport faccia.

L. ha i capelli marroncini con delle sfumature

bionde; è magro e oggi indossa una maglia

bianca, dei pantaloni blu e un grembiule

azzurro.

Gli piace vestirsi in modo comodo e, quando

giochiamo insieme, io mi sento felice.

Quando andiamo a prendere il gelato io

scelgo il gusto alla crema e lui al limone senza

glutine perché è celiaco.

L. per me è importante perché siamo amici da

sempre e spero che questa amicizia duri per

sempre.

Voglio raccontare di quel giorno in cui

eravamo a catechismo e io sono caduta da un

tronco tagliato di un albero; lui è andato a

chiamare gli educatori e mi hanno portato a

casa.

È stato un vero eroe! Evviva!! Senza di lui mi

farebbe ancora male! Elena

La mia amica del cuore si chiama G. ,

fa pallavolo e nuoto.

Lei fisicamente è magra e oggi è

vestita con una maglia marrone con

disegnate delle giraffe, i pantaloni

sembrano dei jeans, ma in realtà

sono dei leggins, le sue scarpe sono

marroni con dei brillantini.

Non so molto bene quali siano i suoi

gusti, però so che le piacciono molto i

panini (con la nutella, con il

prosciutto, con il tacchino….), ma le

piacciono anche le schiacciatine e i

crackers.

Quando sono con G. mi diverto molto

perché lei mi fa sempre ridere.

Uno o due anni fa è venuta a casa

mia e abbiamo giocato a fare le

modelle; abbiamo messo tutte le cose

che c’erano nel mio armadio (gonne,

maglie, vestiti, scarpe e sandali.)

Quando gioco con G. mi diverto e

sembra che il tempo voli, invece

quando litighiamo sono triste e

sembra che in questo caso il tempo

non passi mai.

Spero che G. venga più spesso a casa

mia e desidero che rimanga la mia

migliore amica per sempre. Victoria

La mia amica del cuore si chiama Agnese e, fra l'altro, è proprio mia sorella. Qualche

volta però litighiamo, ma so che è la mia migliore amica. Ha i capelli marroni e lunghi,

ha gli occhi marroni, il naso a goccia e la bocca arrotondata. È alta e magra. È nata il

ventisei luglio; siamo quasi gemelle perché abbiamo due anni di differenza, solo che lei

è più grande, però siamo sempre insieme. Una domenica siamo andati agli Scout , lei

quel giorno è diventata del CDA e io quel giorno ero molto contenta. Lei per me è

importante perché so che nessuno prenderà il suo posto nel mio cuore. Poi io mi sento

molto contenta quando sono con lei. Ho imparato che se hai una sorella avrai sempre

un'amica del cuore. Per me è bellissimo avere una sorella per amica, è la cosa più bella

che c'è. Cecilia

IL MIO AMICO DEL

CUORE

Classi 4B e 4C

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Il mio amico del cuore si chiama M.

Abita a San Mauro da un anno e mezzo e viene alla scuola “A. Moro” ed è proprio qui che l'ho

conosciuto. È un bambino molto intelligente, ma non lo dimostra per niente. Ha i capelli marroni

e arricciati, sempre un po' con la cresta e in questo periodo sono molto lunghi. Ha gli occhi

marroni con le ciglia corte e le sopracciglia lunghe; la bocca è carnosa, il naso è a patata e infine

le orecchie sono piccoline. Ha il fisico molto bello e pratica calcio alla Savignanese con un altro

mio amico. Il suo carattere è che quando sente qualcosa che vuole, la vuole a tutti i costi e riesce

a convincere sempre tutti. Delle volte è un po' scatenato, quando gioca e prende delle sgridate,

non è un bambino tanto bravo a scuola, però resterà per sempre il mio amico del cuore. Con lui

gioco a carte oppure, quello che facciamo di più , è parlare di cose dell'altro oppure guardiamo

gli altri che giocano a carte. M. è importante per me, perché sulla faccia, anche quando è triste, a

me sembra che abbia un sorriso e quindi lo aiuto. È importante per me anche perché racconta

barzellette divertenti e insieme a lui mi diverto di più. Delle volte litighiamo “leggermente” , ma

subito, il giorno dopo, siamo già tornati amici del cuore. Quando sono con M. mi sento felice

perché so che quando io sono in pericolo lui verrà sempre ad aiutarmi. Tommaso

Il mio amico del cuore si chiama F.

G. e abita vicino alla nuova Conad.

Di solito gioca con i trattori oppure

va da suo babbo che ha un’azienda

che lavora il ferro/acciaio. Lui

nell’azienda di suo babbo ha una

casetta sull’albero e un salone di

circa dieci metri, che suo babbo non

usa. F. è alto, biondo; ha la faccia né

grande né piccola, è abbastanza

magro e ha le gambe abbastanza

magre. Di scarpe dovrebbe portare

il trentotto. Ha nove anni e il suo

colore preferito è il giallo. Il suo

carattere è buono e gentile. Quando

siamo insieme giochiamo quasi

sempre con i trattori perché abbiamo

la stessa passione per i trattori e i

camion. Per me F. è importante

come amico perché ci piacciono le

stesse cose e non ci arrabbiamo mai.

Spero che io e F. saremo sempre

amici. Alex

Il mio amico del cuore si chiama E., ha i capelli marroni e abita a Longiano, ma delle volte

viene a Savignano a casa di sua nonna

Giovanna non poco distante dalla mia. Viene

dalla nonna tutti i giorni tranne il martedì, il

sabato o il giovedì. Lui è magro e il suo

carattere….non so come descriverlo. Alcune

volte si arrabbia per gioco, ma delle volte

seriamente. Quando ci siamo noi fa sempre lo

sciocchino. Gli piace molto il gelato a cioccolato

perché è il suo gusto preferito. Tutte e due

abbiamo una grande passione per Star Wars (

Guerre Stellari). Quando sono con lui mi diverto molto e noi siamo amici del cuore e gli amici

non si dicono bugie. Più o meno…..! Perché ieri

mi aveva detto che si era rotto il mio DVD di

Batman e io stavo per crederci….. Un giorno

abbiamo giocato insieme con le spade laser di

Star Wars, nel parchetto di fronte a casa mia,

ma lui aveva dimenticato la spada a casa sua e

io gli ho prestato una delle mie. Insieme

abbiamo giocato felici. Un mese fa siamo

rimasti chiusi in garage per un sacco di tempo

gridando:

-Aiuto, aiuto!

Ci siamo però divertiti lo stesso. Questo amico

mi fa sentire speciale, ma quando litighiamo ci

sentiamo male. Quando è andato in crociera è

mancato a tutti. Spero che questa amicizia duri

per sempre. Marco

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Classe 5C

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Reagire ai prepotenti nel

modo giusto non è facile,

perché bisogna evitare di

imitarli…

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Parlare

Reagire

Evitare, non

Picchiare, non

Odiare

Tormentare

E

Non

Trattare male chi

È prepotente

Puoi

Ritornare amico

E

Provare

Ogni

Tanto

Emozioni

Nuove

Tenere

E dolci

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Il bambino prepotente

prende in giro tutta la gente.

Col suo fare arrogante

si crede importante.

Cammina come un bullo,

ma sembra un citrullo.

Agendo d’istinto

picchia ogni bimbo.

Dicendo parolacce

lascia le sue tracce.

Con la sua aria strafottente

prima o poi si pente.

La sua faccia è minacciosa

e la mano dispettosa,

sempre pronta a tormentare

chi in pace vuol restare.

Caro bimbo prepotente

che proprio non vali niente,

se il mio amico vuoi diventare

il comportamento devi migliorare.

Sii gentile, riflettici su

vedrai, la gente ti amerà di più!

21

è ...

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DOPO LE

DISCUSSIONI

FARE LA

PACE

STARE IN

CLASSE COME

SE FOSSE UNA

FAMIGLIA

FARE

SILENZIO

DURANTE

LA

LEZIONE

METTERSI NEI

PANNI DEGLI

ALTRI

METTERSI

NEI PANNI

DEGLI ALTRI

ESSERE

GENTILI

CON GLI

ALTRI

NON

PRENDERE LE

COSE ALTRUI

NON LITIGARE

GIOCARE

INSIEME

ESSERE

GENTILI

CON GLI

ALTRI

STARE

INSIEME

AIUTARE

CHI HA

BISOGNO

PRESTARE A CHI

NON HA

NON

COPIARE IL

LAVORO

DEGLI ALTRI

CON GLI AMICI SII

FEDELE COME è

FEDELE UN CANE

NON LITIGARE

ASCOLTARE I

CONSIGLI

DELLE

MAESTRE

SPIEGARE LE PROPRIE

EMOZIONI

VOLERE

BENE AGLI

AMICI

NON

ESCLUDERE

GLI ALTRI

CONSOLARE

UN

COMPAGNO

QUANDO è

TRISTE

CONSOLARE

UN

COMPAGNO

QUANDO è

TRISTE

SPIEGARE LE PROPRIE

EMOZIONI AIUTARE

CHI HA

BISOGNO

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Ho provato a desiderare

ed è stato come giocare,

nel mio cuore c’era tanta allegria

che mi faceva compagnia.

Un desiderio devo esprimere

e poi lo voglio descrivere

e questa attività

mi fa provare tanta felicità.

Se gioco sola provo noia

desidero un amico che mi porti

gioia,

un amico è come una sostanza

che mi porta speranza.

Classe 4B

Poesie filastrocche racconti… e tanto altro…

Desiderando si può sognare

così posso anche amare

e ogni giorno capire

se i miei sentimenti devo seguire.

Camminando con vantaggio

posso avere più coraggio,

non mi manca la fantasia

per non avere un’amnesia.

Io cammino verso il futuro

e me lo catturo

così a volare

potrò imparare.

Classe 4C

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Poesie filastrocche racconti e tanto altro…

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Che cos’è la Scienza?

La scienza sono le piante, i fiori,

i leoni e i conigli,

le stelle del cielo

e i delfini del mare.

Che cos’è la Geometria?

La geometria

sono i tetti delle case,

gli orologi appesi ai muri,

i dadi per giocare.

Che cos’è l’Inglese?

L’inglese

è un viaggio in Inghilterra,

è parlare rischiando di non capire niente,

è essere disposti a incontrare tanta gente!

Che cos’è la Ginnastica

La ginnastica

è saltare su due piedi,

correre come matti,

è sudare a più non posso

far capriole a testa in giù.

Che cos’è l’Intervallo?

l’intervallo

è urlare a squarciagola,

è rompersi la testa

e far drizzare in alto

i capelli alla maestra!

Che cos’è la SCUOLA?

la scuola è stare insieme e essere felici,

è imparare a non essere soli

e ad avere tanti amici! Classe 4^A

Quattro materie di scuola

Che cos’è la Geografia?

La geografia

è dove stanno gli amici,

le strade con le bici

I posti felici.

Che cos’è la Storia?

La storia

sono i giochi di ieri,

i ricordi leggeri

lasciati sui sentieri.

Che cos’è la

Grammatica?

La grammatica

è fare filastrocche,

far feste con le bocche

senza sentirsi sciocchi.

Che cos’è l’Aritmetica?

L’aritmetica

siamo io più te più tutti

I belli insieme ai brutti,

le radici più le foglie più i frutti.

R. Piumini

Continuiamo la filastrocca

Poesie filastrocche racconti e tanto altro…

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È arrivato l’autunno!!!

È

È

Poesie filastrocche racconti e tanto altro…

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L’autunno d’oro

Una mattina di ottobre, Floriana, mentre andava a scuola,

vide intorno a sé tante foglie:

la foglia gialla

la foglia marrone

la foglia arancione

la foglia rosso chiaro

la foglia rosso scuro

la foglia verde muschio.

All'improvviso, tutte le foglie si sollevarono e cominciarono a

danzarle intorno, rapite dal vento come farfalle.

Sull'albero era rimasta l'ultima foglia che attendeva di

raggiungere le sue sorelle.

Era giunto l'autunno tutto d'oro!

Classe 2^B

Poesie filastrocche racconti e tanto altro…

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Poesie filastrocche racconti e tanto altro…

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Poesie filastrocche racconti e tanto altro…

C’era una volta un coniglio di nome Aurelio. Aurelio era molto gentile, lui era molto buffo perché era di colore rosa, azzurro e verde. Aurelio aveva le orecchie grandi e lunghe, così poteva sentire tutto quello che si diceva nella foresta. I suoi occhi erano di un celeste mare mai visti prima, lui aveva un naso corto e “rosina” con dei baffi neri e lunghi. Aurelio aveva delle gambe lunghe per correre più velocemente e scappare dagli animali feroci, la sua coda era a forma di “batuffolo”. Un giorno Aurelio sentì dei passi veloci e leggeri, andò dietro a un cespuglio di rose spinose per vedere cosa provocava quei passi. Ad un certo punto vide uno gnomo, così andò più vicino per vedere meglio. Quando lo gnomo si accorse che dietro di lui c’era un coniglio non si spaventò affatto. Lo gnomo domandò: -Come ti chiami? Il coniglio sorpreso rispose: -Aurelio e tu? Lo gnomo rispose: -Eugenio. Possiamo diventare amici? Aurelio affermò: -Sì!!!, Ma non hai avuto paura quando mi hai visto? -No- rispose lo gnomo. Il coniglio allora propose allo gnomo: -Vuoi venire ad abitare da me? Lo gnomo affermo: -Sì, ma adesso avrei voglia di giocare a nascondino, se per te va bene! Il coniglio rispose: -Ok, ma conti tu. Il coniglio affermò: -Certo- e iniziò a contare. Il coniglio si nascose sopra un albero; quando lo gnomo si accorse che il coniglio era sopra un albero lo “tanò” e il gioco finì. In seguito andarono a dormire e il coniglio disse: - È stata una bellissima giornata, ma faticosa!!!! Lo gnomo affermò: -Sì è vero. Dopo qualche minuto spensero la luce e si misero a dormire. Stella e Soraya

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IL CONIGLIO E LO GNOMO DIVENTANO AMICI

C’era una volta un coniglio di nome Aurelio che stava girando in un campo fiorito per cercare le carote. Aurelio era un coniglio molto bello perché era un coniglio multicolore. Aveva degli occhi azzurri molto belli e le orecchie molto lunghe. Dopo un po’ arrivò uno gnomo di nome Eugenio e anche lui stava cercando delle carote per mangiarle, però non stava guardando in basso, così cadde in una buca. Lo gnomo era molto grasso, aveva i capelli marroni e il vestito verde e marrone e aveva anche un cappello che di notte brillava. Le sue gambe erano molto corte. Il coniglio Aurelio e lo gnomo Eugenio erano stanchi e si riposarono sotto un albero; il coniglio Aurelio diede le carote allo gnomo Eugenio, così il coniglio e lo gnomo diventarono amici. Lo gnomo Eugenio invitò a casa sua il coniglio Aurelio e insieme mangiarono tutte le carote. Alla fine decisero di organizzare una grande festa con altri amici. Marco e Fabio

L’AVVENTURA DI AURELIO E DI EUGENIO

C’era una volta un coniglio di nome Eugenio che abitava sopra le nuvole insieme al suo amico gnomo di nome Eugenio. Aurelio ed Eugenio erano amici e andavano molto d’accordo fra loro. In seguito i due amici andarono al parco giochi. Dopo Aurelio non vide che davanti a lui c’era una pozzanghera di fango così ci cadde dentro e quando si alzò divenne marrone. Eugenio non lo riconobbe e lo scambiò per un altro coniglio. Eugenio andò a casa senza Aurelio. Passò la primavera, Eugenio si ricordò che quel coniglio marrone gli sembrava qualcuno di famigliare. Aurelio andò davanti alla porta di casa e bussò; Eugenio uscì e disse: -Sei venuto? Ti ho cercato! Ma perché ti sei ridotto così??? Aurelio rispose: -Sono caduto dentro a una pozzanghera di fango e tu non mi hai riconosciuto!!!!! Aurelio si lavò, poi insieme andarono a fare un pic-nic per festeggiare il ritorno dell’amico. Finito il pranzo cominciarono a raccogliere le ciliegie . Andarono a casa ed Eugenio preparò una torta di ciliegie che era dolce, grande, succosa, saporita e squisita. Aurelio decise di fare anche una crostata di fragole, la mise nel forno. Poi Aurelio vide che la crostata cresceva un po’ troppo, aprì il forno e l’impasto scoppiò! La cucina era piena di impasto e Aurelio era scoppiato a piangere perché la sua crostata era scoppiata per tutta la cucina. Eugenio allora gli disse: -Non ti preoccupare, puliremo la cucina insieme e mangeremo la mia torta di ciliegie. Infine i due amici mangiarono la torta e andarono a dormire. Alla fine Aurelio ed Eugenio dissero: -Questa giornata ci è piaciuta tanto e vorremmo riviverla!!!!!!! Victoria e Noemi

Poesie filastrocche racconti e tanto altro…

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Aurelio ed Eugenio

C’erano una volta un coniglio di nome Aurelio e uno gnomo di nome Eugenio che vivevano in Spagna. Aurelio era bianco con una macchia marrone sull’occhio sinistro, aveva gli occhi azzurri e le sue orecchie erano lunghe. Indossava un poncio e strisce gialle, arancioni, verdi, azzurre e viola. Eugenio era basso con i capelli mori e gli occhi gialli, le sue orecchie erano piccoline. Indossava un sombrero a zig-zag di colore rosso, giallo, verde, blu, viola, arancione e fucsia. Il coniglio adorava i tacos alle carote piccanti e lo gnomo adorava i burritos allo ialapeno. Il loro ristorante preferito era Tacoburry da Pepitos. I due si sono conosciuti in discoteca, Aurelio è saltato sulla palla da discoteca ed è caduto sopra Eugenio e sono diventati subito amici. Aurelio aveva detto:

- Scusa gnomo…..

- Io sono Eugenio e tu sei….

- Io sono Aurelio. Insieme sono andati in cerca di avventure. Un giorno Eugenio ha detto: - Adios amigos devo andare in Italia per qualche mese. - Ma ritornerai vero- ha chiesto Aurelio. Eugenio ha risposto: -Certo che ritornerò, me se vuoi puoi venire con me! I due amici sono così partiti per l’Italia per conoscere nuovi amici e vivere nuove avventure. Arrivati a destinazioni, hanno incontrato la sorella minore di Aurelio di nome Liliana. Liliana ha fatto vedere il luogo e insieme hanno mangiato una pizza napoletana. Liliana era una pop-star che faceva dei concerti qua e là; Aurelio era molto felice di aver incontrato sua sorella, ma lei ha detto: -Scusami fratello, ma non posso rimanere, ho un tour a Roma, a Parigi, a Londra, a Dublino, a Scutari e ad Atene. Aurelio era un po’ triste, ma poi ha detto alla sorella: -Stai tranquilla, va pure in tour…. -Grazie, sei il migliore- ha risposto Liliana. Aurelio ed Eugenio, dopo che Liliana è partita, sono andati a trovare una casa. Hanno trovato una mega villa da sogno. La villa era bianca, con un giardino lungo due chilometri, con alberi da frutto, un orto gigante; sul retro della casa c’era una piscina di cinquanta metri con un piccolo bar; dentro c’erano settantaquattro camere, venti bagni, cinque cucine, dieci salotti e una mega sala relax. Il bello è che costava solo dieci euro!!!!! Dopo cinque anni Aurelio ed Eugenio sono ritornati in Spagna. Da allora hanno fatto sempre avventure e hanno vissuto felici e contenti. Adriana Melissa

Poesie filastrocche racconti e tanto altro…

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IL CONIGLIO E LO GNOMO VIAGGIATORI Tanto tempo fa c’era un coniglio di nome Eugenio, era bianco con della macchioline marroni. Un giorno andò al mare e vide uno gnomo di nome Eugenio che stava prendendo il sole mentre dormiva. Aveva degli occhiali da sole a forma di gnomo, il costume con gli gnomi , il cappello a forma di gnomo. Dopo un po’ il coniglio gli disse: -Ehi- scuotendolo per svegliarlo. Lo gnomo si svegliò di colpo gridando: -Ahhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!- e svenne. Dopo cinque minuti il coniglio gli disse di nuovo: -Ehi- e lo gnomo si svegliò e gli rispose: -Se vuoi stenderti da qualche parte, vai a stenderti laggiù, lontano da me. Successivamente arrivò un arcobaleno che li portò in un mondo di dolci, quando arrivarono si resero conto che erano diventati tutti colorati e si tolsero i colori buttandosi in una cascata di cioccolato blu, così poi diventarono tutti blu. Dopo un’ora uscirono dalla cascata e si pulirono e lo fecero con dell’ortica che credevano fosse cioccolato. Si pulirono il sederino e si punsero il sederino, poi urlarono: -Ahiiiiiiii!!!! Infine diventarono amici inseparabili e vissero fantastiche avventure. Anna Violetta

DUE PICCOLI AMICI E UNA GRANDE AVVENTURA C’era una volta uno gnomo di nome Eugenio che passeggiava in un bosco. Eugenio aveva i capelli corti, ricci, rossi e un po’ disordinati; di statura era basso e non era né magro, né grasso. Eugenio era simpatico e allegro, gentile e un po’ matto. Gli occhi li aveva piccoli, teneri e di giorno erano azzurri e di notte diventavano verdi-fosforescenti. Il volto era ovale e molto abbronzato, le sopracciglia erano chiare e ben disegnate. Aveva la bocca carnosa e grande. Il naso era piccolo e corto. Eugenio si vestiva in modo comodo e i suoi vestiti erano sportivo: la giacca era verde-scuro, i suoi pantaloni erano verde-smeraldo con pois bianchi. Eugenio un giorno, passeggiando per la foresta, incontrò un coniglio con i capelli lisci e abbastanza lunghi, aveva due orecchie di media grandezza e una bocca sottile e piccola. Il coniglio si chiamava Aurelio. I due fecero subito amicizia; decisero di iniziare un viaggio verso la Foresta Incantata e quando arrivarono videro un castello arcobaleno con brillantini argentati. Entrarono dentro e fu lì che videro la regina unicorno di nome Fluffy. Alla fine della giornata andarono in una stanza piena di diamanti e di cristalli; c’erano anche due letti comodi per i due amici. Senza dire una parola i due amici provarono i letti e si addormentarono subito, mentre la regina andò a dormire nella stanza reale. Visto che era un palazzo davvero bello decisero di rimanere lì per sempre. Da allora vissero sempre felici e contento. Il coniglio Aurelio e lo gnomo vi mandano tanti saluti. Elena Giada

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UNO GNOMO DAL FUTURO

Tanto tempo fa in un bosco c’era un coniglio di nome Aurelio con la sua famiglia. Un giorno d’estate il coniglio Aurelio decide di andare a fare una gita nel bosco. Aurelio per tutto il giorno fa tante avventure: passa in mezzo a una cascata, incontra animali feroci, sorpassa burroni…. Finché non si fa sera, a quel punto il coniglio tira fuori il suo pasto al sacco e si mette a mangiare. Più tardi inizia a sentirsi stanco e si mette sotto un albero a riposare, ma ad un tratto inizia a piovere. Aurelio allora si va a riposare sotto un albero più folto e lì si addormenta. Nel cuore della notte, il coniglio Aurelio si sveglia e vede una luce provenire da una grotta nascosta, che prima non aveva visto e entra. Il coniglio Aurelio nella grotta vede tanti esperimenti e incontra uno gnomo di nome Eugenio. Lo gnomo Eugenio spiega ad Aurelio che lui viene dal futuro perché deve fare degli esperimenti in quest’epoca. Lo gnomo Eugenio dice al coniglio Eugenio: -Se vuoi puoi stare da me stanotte. Aurelio risponde: -Va bene Eugenio, ne sarei molto contento! Allora il coniglio decide di restare e la mattina dopo lo gnomo Eugenio lo porta dalla sua famiglia. La sua famiglia per ringraziarlo gli offre una torta alle carote. Infine lo gnomo Eugenio va a trovare il coniglio Aurelio e insieme fanno tante avventure e tanti bei giochi. Nicolò, Tommaso, Arbian

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LEGGERE…INSIEME

Poesie tratte dal libro di testo e tradotte in simboli

Classe 3^A

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Otto bambini

Poesie filastrocche racconti e tanto altro…

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ARTE

Tanti capolavori…

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ARTE

Pittori…

classe 5^A

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1

2

3

4

5

6

7

Orizzontali

1. la usi se sbagli

5. puoi ricercarci le

informazioni

6. per scrivere i compiti

7. porta tutto il resto

Verticali

2. va temperata

3. ha pagine bianche

4. sono come un

arcobaleno

https://crosswordlabs.com/view/oggetti-di-scuola

?

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Il nostro gioco matematico….

Classe 4^A

Metti in ordine dal più piccolo al più grande i numeri

ottenuti e, con le lettere che li accompagnano, otterrai

una parola molto importante!!!!

Il numero che si

ottiene aggiungendo

1 decina di migliaia a

7 decine di migliaia

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