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Page 1: Clima dell'altro mondo

Documentazione delle Unità di competenza:

«La febbre dell’acqua»«Oro blu»

Istituto scolastico:Istituto Comprensivo G. Pascoli

Destinatari:Scuola Sec. I Grado di Fornaci di Barga,

classi I C e I D

Ore dedicate al percorso:30

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Descrizione della genesi del percorso didattico

Il percorso si è basato sulla necessità di iniziare la permanenza degli studenti nella Scuola Secondaria di I Grado fornendo loro gli strumenti basilari sul problema dei cambiamenti climatici, applicandolo alla risorsa più comune e presente intorno a noi: l’acqua, che è stata vista sotto il punto di vista qualitativo e

quantitativo. In questo modo è stato realizzato un percorso che possa avvicinare gli alunni al problema dei cambiamenti

climatici, puntando molto sulle esperienze pratiche più che sulla discussioni.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Inizialmente i partecipanti sono stati coinvolti in una discussione aperta sulle cause e sugli effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso assorbimento del calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli antropici.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

È stato quindi affrontato il problema della quantità d’acqua a disposizione nelle varie fasce climatiche della Terra, con la costruzione di un mosaico in scala che potesse rappresentare i diversi tipi di utilizzo che un cittadino americano, francese e africano possono fare con la quantità di liquido a disposizione.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Per osservare ed affrontare il problema della scarsità di acqua potabile sono state condotte discussioni ed attività pratiche sulla misura di alcuni principali parametri di qualità, tutte effettuabili in aula senza l’ausilio di strumentazioni tecniche particolari: odore, colore, torbidità, acidità, durezza.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

I partecipanti sono stati divisi in gruppi e successivamente all’introduzione del tema dell’impronta idrica è stato affrontato il problema del miglioramento delle caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua, allestendo una piccola filiera di trattamento in merito a grigliatura, sedimentazione, filtrazione, correzione dell’acidità e disinfezione di un campione contaminato da alcune sostanze.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Nell’ultimo incontro i gruppi di partecipanti hanno illustrato ai compagni, ai docenti ed all’esperto un tema precedentemente assegnato riguardante l’impronta idrica. Da questo sono stati prodotte diapositive ed immagini, oltre che commentati video. Sono stati inoltre preparati alcuni esperimenti che sono stati presentati nello spettacolo finale «Fornaci di Quark».

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

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Risultati ottenuti(analisi critica in relazione agli apprendimenti degli

alunni)

Gli alunni, complice anche l’età vicina agli studi di scuola primaria, portano con loro un bagaglio culturale ancora improntato sull’immediatezza e sul rapporto diretto e di fiducia con insegnanti ed educatori. In questo modo i ragazzi hanno assimilato gli argomenti proposti con maggiore facilità, riuscendo a coinvolgere famiglie, fratelli e sorelle nel percorso. Alcune iniziative che sono state prese da parte degli studenti non sono scaturite necessariamente da una responsabilizzazione da parte di insegnanti ed esperto, ma bensì sono nate per specifica ed autonoma volontà dei ragazzi, che con la presentazione degli argomenti alla classe ed alle famiglie hanno dimostrato di aver assimilato i concetti, nella speranza che a questo primo laboratorio possano seguire quelli svolti nelle classi II e III.

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Documentazione dell’Unità di competenza:«Tanto tuonò che piovve»

Istituto scolastico:Istituto Comprensivo G. Pascoli

Destinatari:Scuola Sec. I Grado di Fornaci di Barga,

classe II C

Ore dedicate al percorso:14

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Descrizione della genesi del percorso didattico

Benché gli studenti della classe II C non avessero durante la classe prima partecipato a laboratori di questo tipo, è stato scelto di effettuare solo un primo incontro in analogia con

quelli delle unità di competenza precedentemente descritte per poi affrontare una tematica diversa, ovvero quella della cura del proprio territorio, essenzialmente dal punto di vista idrogeologico. Tali principi sono stati poi contestualizzati dai ragazzi alla zona in cui vivono, e pertanto ad una realtà di

bassa montagna o di inizio valle.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Anche questi partecipanti sono stati inizialmente coinvolti in una discussione aperta sulle cause e sugli effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso assorbimento del calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli antropici.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Lo sguardo si è posto poi sui principali rischi provenienti da precipitazioni e tessiture di terreno presenti in un territorio montano: quello idraulico, e quindi rivolto alle alluvioni, e quello geologico, ovvero relativo alle frane. È stato mostrato ai partecipanti un metodo per mettere in relazione diretta la dimensione dei sedimenti presenti in un corso d’acqua edil rischio di esondazione. Tale attività è stata poi replicata dai ragazzi su un torrente a propria scelta, esposta ai compagni, agli insegnanti ed all’esperto ed infine divulgata nello spettacolo finale «Fornaci di Quark».

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologicoIl percorso ha poi affrontato due problemi di tipo numerico: uno relativo alla variazione della quantità d’acqua in alcuni corsi d’acqua a seguito dell’intervento dell’uomo (che cambia l’uso del suolo che occupa), un altro relativo alle scelte da compiere nell’allestimento di un impianto idroelettrico, quest’ultimo trattato dopo aver discusso sulle energie rinnovabili. Per semplificare la trattazione di questi argomenti è stata affrontata anche una breve parentesi sul concetto di energia, la sua conversione e gli strumenti in grado di attuarla. A tale incontro hanno partecipato anche gli studenti della classe Quinta della Scuola Primaria di Filecchio, in visita al plesso per il progetto continuità. Le attività hanno notevolmente interessato anche questi ultimi, che si sono già augurati di esservi coinvolti nel prossimo Anno Scolastico, quando saranno nella futura classe prima.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

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Risultati ottenuti

Gli studenti sono stati in grado di approfondire le tematiche affrontate e di elaborare quanto appreso in maniera autonoma o a gruppi, proponendo nello spettacolo finale una serie di esperimenti, riflessioni ed evidenze sul mondo del rischio idrogeologico, sulla consistenza fluida o solida degli oggetti, sulla trasformazione dell’energia, sempre partendo dal problema dei cambiamenti climatici. Tale percorso potrà trovare una sua logica continuazione nelle proprietà dell’aria e dell’acqua e nella meteorologia, che si spera di poter attuare nel prossimo Anno Scolastico.

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Documentazione dell’Unità di competenza:«La febbre dell’orto»

Istituto scolastico:Istituto Comprensivo G. Pascoli

Destinatari:Scuola Primaria di Filecchio,

classe I

Ore dedicate al percorso:12

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Descrizione della genesi del percorso didattico

Il percorso è nato dal voler presentare il problema dei cambiamenti climatici a studenti anche fin dalla prima classe

di scuola primaria: osservando la tematica da un punto di vista semplice ma sfaccettato è infatti possibile iniziare ad

avvicinare i bambini all’argomento fino dai 6 anni, puntando su metodologie intuitive e di gioco. Il collegamento al percorso di educazione alimentare che è stato svolto nella stessa classe prima è risultato essere un ottimo spunto per implementare

nel normale programma didattico il laboratorio che si è perfettamente integrato nelle attività.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Inizialmente è stata condotta una discussione di grande gruppo per poter osservare cosa sia cambiato nella Terra da quando l’uomo ha cominciato a viverci, identificando il cambiamento del clima in una risposta naturale dell’ambiente a noi circostante. Una specie di vendetta nei confronti della razza umana! Sono stati proiettati e commentati video di eventi eccezionali ed estremi occorsi in Garfagnana negli scorsi anni, arrivando a concludere come il mutamento climatico sia dovuto in piccola parte alla natura e per la maggior parte all’uomo.È stato quindi introdotto il problema dell’inquinamento, trattato anche mediante l’impiego di un gioco che prevedesse la trasformazione del carburante in fumo nero. Tale esperienza ha permesso di quantificare in maniera grossolana ma efficace le emissioni inquinanti in funzione dei trasporti effettuati, anche dal punto di vista alimentare. Ne è conseguito che portare il massimo dei passeggeri e di merce consentita per ciascun viaggio ed acquistare preferibilmente prodotti del territorio incide sensibilmente sulla tutela del nostro pianeta.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

L’attenzione si è poi spostata sull’acqua, sulla sua qualità e sulle sue caratteristiche. In classe è stata allestita una piccola filiera di trattamento per grigliare e sedimentare l’acqua sporca. I bambini hanno appositamente creato un campione di acqua contenente terra, erba, foglie, rametti, ecc… e lo hanno poi ripulito rapidamente, rendendosi conto di quanto sia importante avere a disposizione fonti idriche potabili, spesso ridotte a causa degli effetti dei cambiamenti climatici.

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Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

In conclusione del percorso i bambini hanno partecipato ad una caccia al tesoro «a tema», con quesiti riguardanti il percorso effettuato, ed hanno scritto una filastrocca, con l’aiuto dell’insegnante di italiano, che hanno presentato alla classe Quarta.

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Risultati ottenuti

La verifica delle conoscenze acquisite è avvenuta proprio mediante la caccia al tesoro, che ha permesso di osservare la capacità di contestualizzazione, di memoria e di ragionamento degli alunni. Anche se con rapidità differente, tutti i gruppi hanno portato a termine il gioco, sintomo di essere riusciti a risolvere tutti i quesiti a loro posti.La composizione della filastrocca ha invece permesso di mettere a fuoco i punti salienti del laboratorio.Si segnala che molti dei partecipanti sono stati presenti agli spettacoli finali della Scuola Secondaria di Primo Grado di Fornaci di Barga.