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sguardI aFFIorantI

Io VoglIo essere... gerardo MarazzI

alessandra IMBrIaco

NO NEWSBAD NEWS

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poche persone hanno respIrato arte cosI da VIcIno e

a stretto contatto con MaestrI dalla IMMensa capacI-

tÀ e dal talento e Valore orMaI rIconoscIuto a lIVello

MondIale. peppe MIlItello è Questa persona. deFInIto Il

Menestrello deglI artIstI è dotato dI una sensIBIlItÀ che

lo porta a scrIVere canzonI e MusIcare testI e poesIe dI

tantI artIstI e uoMInI dI cultura da luI conoscIutI per-

sonalMente. peppe cI InVIta ad entrare nel suo Mondo

Fatto dI rIcordI Ma anche dI opere concrete lascIate In-

deleBIlMente alla storIa.

Lo sguardo di Peppe Militello tradiva un en-tusiasmo impetuoso, scaltro. Era come se gli anni passati ad affiancare Renzo Vespigna-ni non fossero mai passati, e le sue parole echeggiassero ancora nell’aria. La meticolo-sità nel rievocare gli eventi si coloriva di forte commozione e quella particolare mescolanza di colori, tanto cari al Maestro, prendeva for-ma, vita. In quel preciso istante, quello della rievocazione, il ritratto della madre di Vespi-gnani sembrava osservarmi, austero. Io ero lì, spettatrice acerba nel mio turbamento ad ispezionare una visione prodigiosa, come se la capacità analitica del Figlio di un chirurgo, mi avesse sedotta. Peppe era raggiante. Irra-diava forza e misticismo nel raccontarmi di un amicizia fatta di autenticità ed un bicchiere di vino all’occorrenza.Le Figure di Vespignani sono visioni che si er-gono nello spazio buio dell’attesa e ne distur-bano l’equilibrio. Saldano l’evento-racconto e la realtà nascosta viene strappata dall’oc-chiata attenta di chi sa cogliere l’intimità del-le cose con oggettività intensa e spietata. Per-sino spazio, luce e colore vanno sottomessi alla dinamica psicologica dell’attesa; la linea di contorno e la prospettiva sono sottratte agli schemi realisti: la realtà si affianca all’ utopia. La memoria interseca l’allucinazione, restando sì ancorata al presente ed al reale, ma consapevole della decomposizione effet-tiva che avviene sul piano del fantastico, in cui l’immagine subisce una rielaborazione da parte della percezione soggettiva/personale. Dipingere è sognare e ricordare con le mani grazie alla tecnica, strumento che permette di entrare nella “buia tana dell’indicibile”. Realtà e memoria collimano perché l’evento reale si orna di memoria: cioè viene ammes-so tramite l’intuizione del filtro mediatore dell’occhio, che vede nell’immagine uno spa-zio popolato di ricordi e di rappresentazioni.MIMESIS: “L’imitazione del bello e della na-tura o si volge ad un singolo oggetto, oppu-re raccoglie le osservazioni fatte su diversi soggetti e le mette su uno solo. La prima si chiama copia, simile, ritratto… . La seconda invece è la via che porta al bello universale e alle figure ideali, ed è quella che hanno seguito i greci”.

J. Winckelmann, 1756

Mimesis per Vespignani vuol dire “Anima del reale”. la visione deve assumere la for-ma compositiva del ciclo dell’oltrepassare e straripare del quadro nella sua successione, rendendosi “racconto”. Non illustrazione o interpretazione, non descrizione. La riprodu-zione artistica non è altro che un’altra faccia dell’esistente, una dimensione oscura della vita, una sequenza fatta di magia e tensione. Vespignani ha ricercato l’alterità del tangibi-le la sua facciata altra. Lo ha fatto arrestando l’esatto momento in cui il soggetto sferra un espressione delirante, catturandone il senso.

Renzo Vespignani

Peppe Militello racconta

Peppe Militello mentre sta spiegandola tecnica dell’acquafortenella grafica di Renzo Vespignani.

Il sudore e la gloria, 1974olio su tela

autoritratto, 1975Tecnica Mista

“Le prime incisioni di Vespignani”, ha scritto Raffaele Car-rieri, “le ho viste esposte dopo la guerra, nelle botteghe di via Margutta i suoi fogli sembravano avere in ogni filo di inchiostro un aculeo una spina, una miccia qualcosa che graffiasse o stesse per prendere fuoco un fuoco invisibile ma impellente. Il silenzio era più temibile, creava vuoti e aloni di vuoti intorno a persone e cose, il segno fortemente scavato ombroso e cromatico la struttura aspra del bianco e nero saranno per molti anni la firma di Vespignani”Con mano espertissima Vespignani lavora su rame o su zinco con la facilità di chi schizza sul foglio di un taccuino e la materia viene piegata a risultati estremamente calibrati e

anche virtuosistici con immagini costruite quasi in punta di matita.Per Vespignani la figura umana sembra partecipe dello stesso deterioramento che intacca e avvelena l’orizzon-te urbano. I suoi personaggi sono testimonianze della vita offesa, pericolante, ai margini di un deserto e le sue periferie sono indicative della morte della natura.“Una materia è un lessico” dice Vespignani, “che non cattura soltanto il contorno della realtà ma la sua carne, le azioni umane, i dati di natura, i fenomeni colti al mas-simo della concentrazione con tutto il loro peso e sudore esistenziale”.

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L’Ecclesiaste, 1979Acquaforte - Acquatinta

Peppe Militellocon il Maestro

28/12/1984

TODARO

BIMBI IN FESTA

PESCE, formaggi, Salumi, SCatolamE, BiBitE, dolCi SECChi E frESChiVia ancona, 10 ladispoli (rm) - tel. 06.99144819

Avete partecipato al cartellone ESTATE IN LADISPOLI 2012?Sì, la sera del 12 agosto abbiamo avuto un grande seguito nella sfilata con gli artisti di strada e l’intervento dei clown Tata di Ovada e Pastasciutta, ricordo il nome dell’evento: “BIMBI IN FESTA” all’interno del programma “CITTA’ PER LA CITTA’” ide-ato per dare nuovo impulso turistico-culturale al centro storico di Ladispoli. Ottima l’idea di rendere pedonale il viale Italia la sera e vivere nella città la prima notte bianca. Ringraziamo per il suo contributo il maestro Wladimiro Lembo che ha dato prova di grande imbonitore e splendido mimo con due maschere sim-paticissime: l’uomo verticale e il conte Wlad che hanno divertito piccoli e grandi. Il giorno successivo lunedì 13 agosto la parata con gli artisti di strada proseguiva ma in orario pomeridiano (ringraziamo il direttore dell’associazione nazionale clown Tata di Ovada, il clown pastasciutta e il bravissimo trampoliere e gio-coliere Valentino Berlino per la parata da Piazza Rossellini a piazza dei Caduti, entrando seguiti da moltissima gente ed eser-centi di diverse attività commerciali della città). Piazza Rossellini era piena di gente, quanti bimbi e quante famiglie hanno par-tecipato allo spettacolo di clownerie, magie e giocolerie. Mol-ti stand erano presenti sin dalla mattina, come anche i castelli gonfiabili, lo zucchero filato, c’era la possibilità di prendere un bel palloncino e andar via con un simpaticissimo trucco atossico che i bambini hanno molto apprezzato. Insomma con la buona volontà e il contributo di tante associazioni e attività commer-ciali siamo riusciti a creare uno spazio idoneo per ” il gioco e l’intrattenimento” nel cuore della nostra città. In particolar modo ringraziamo l’ass.culturale “Allegra brigata”, “Gli amici di Bam-by” che in cooperazione allo staff dell’ass. ”Idee e movimento” e della ”Compagnia dell’allegria” hanno animato e offerto una riuscita programmazione. La raccolta fondi per l’associazione “animali liberi” che si occu-pa anche della sterilizzazione degli animali ha avuto un buon risultato. Un ringraziamento importante va a Gianni Cerreto di-rettore dell’associazione Idee e Movimento che insieme a me ha organizzato l’evento “BIMBI IN FESTA” e che molto si è prodiga-to per il successo dell’evento. Lo scopo principale era mettere, in un momento delicato come quello che viviamo nella nostra Italia, al centro di tutto i bambini e le loro famiglie, dedicando loro al-legria e divertimento. L’esperimento fu già collaudato negli anni scorsi, ricordiamo che questa è la quarta edizione di “BIMBI IN FESTA”. Ci riteniamo soddisfatti del lavoro svolto, anche se siamo consapevoli che si può e si deve sempre migliorare. La ri-

sposta del nostro generoso pubblico fatto di turisti e di residenti è stata di grande incitamento per fare ancora di più il prossimo anno. Siamo molto soddisfatti che Ladispoli abbia questa due giorni di animazione itinerante per le sue vie.Si può parlare di turismo culturale guardando a un evento come il vostro?Con molta franchezza si, mediante eventi simili si creano delle tradizioni che ogni anno la gente aspetta e richiede con entusia-smo. Crediamo che ciò giovi al turismo di Ladispoli e che dia un valore aggiunto anche per il profilo dei destinatari “i bambini e le famiglie”, aggiungo che anche i “giovani” devono essere coinvolti in questo tipo di iniziative dando loro un ruolo di rilievo che serva a farli maturare e confrontare con una valida propo-sta formativa nella quale loro stessi possano essere non gli unici ma certamente “PROTAGONISTI ATTIVI”. E’ stato bello nei rin-graziamenti finali del delegato al centro storico Marco Nica che ringraziamo vivamente per aver creduto sin da subito nell’idea, annunciare il lancio del: LADIS....ART, festival nazionale degli artisti di strada e molto altro. Cogliamo l’occasione per ringra-ziare tutte le associazioni che hanno preso parte alla nostra ini-ziativa e a chi ha permesso che ciò si realizzasse col patrocinio comunale. Ringraziamo rispettivamente l’Assessore alla Cultura Francesca di Girolamo e il delegato al Turismo e Spettacolo Fe-derico Ascani. A proposito, seguiteci perché siamo già a lavoro per la 1° edizione ufficiale del LADIS ART…

luana rossi

Intervista all’attore Walter Caputi, presidente dell’associazione culturale “La Compagnia dell’allegria”

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