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Pubblicazione registratapresso il tribunale di Gorizia

al n.153 del 22.3.84

Spedizione in abbonamento postale Pubblicità inferiore al 50%Aut. Dir. Prov. P.T. Gorizia

DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Soranzo

REDAZIONE: Flavio De Crignis

COLLABORATORI: Germano Danielis - Valerio De Crignis - Cristina Miklus - Fabio Pauluzzo

Redazione ed inserzioni: tel. 347 3681600 Corrispondenza/Testi: redazione@spoileronline.itAnno XXIX - Numero 214 - Redazione Via 1° Maggio, 112 - Monfalcone (GO)

18 dicembre 2012

di Sturma Mauro & C. s.n.c.

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Gladiatore o samurai? Facciamo pari: fifty-fifty. Come avrete certamente capito sto scrivendo di Fernando Alonso, indomito combattente fino

all’ultimo metro del mondiale di Formula 1, sconfitto solo da 3 punti, dopo ben 20 gare. Anche se le chance nell’ultimo gran premio non erano poi tante, non ha mai mollato e addirittura a un certo punto aveva sopravanzato il rivale Vettel di qualche lunghezza. Virtuale campione del mondo! I cuori dei milioni di tifosi della Rossa sparsi in tutto il mondo in quel momento si sono fermati, per congelare la situazione e chiudere il mondiale a favore del Cavallino Rampante. Ma purtroppo così non è stato e la sfortuna ancora una volta ha fatto la sua parte contro il nostro eroe che, senza le due disavventure di Spa e Suzuka, si sarebbe sicuramente giocato il titolo con maggiori probabilità di vittoria.Ma ora bisogna mettere una pietra sopra al passato e guardare avanti, non prima però di esserci posti una lecita domanda, anzi due: cosa sarebbe successo se effettiva-mente Vettel avesse effettuato il sorpasso incriminato con tutte le bandiere gialle esposte? Cosa sarebbe successo se la Fia avesse penalizzato come da regolamento il tedesco, assegnando di conseguenza la leadership del campionato ad Alonso? Mi piacerebbe proprio conoscere le vostre risposte a queste due semplici domande.Fra tre mesi e mezzo si ricomincia (Melbourne, 17 marzo) e staremo proprio a vedere se e quanto la Ferrari sarà cresciuta, se riuscirà a lottare per la prima fila o dovrà sempre rincorrere la preda. Partendo davanti gli incidenti allo start (o alla prima curva) sono praticamente inesisten-ti e non si “regalano” di conseguenza punti pesanti agli avversari. Intanto la bella notizia è che Sky (acquisitore dei diritti televisivi della Formula 1) sta predisponendo un canale tematico riservato esclusivamente alla massima formula automobilistica sportiva, con una programmazione H24. Ma soprattutto sarà molto bello vivere direttamente i sorpassi dall’on board camera dei protagonisti, come pure godersi il gran premio con i soli rumori di fondo, senza sentire il telecronista. Significa un immergersi praticamente completo nel vivo dei GP, simulando con la propria immagi-nazione di trovarsi là, proprio nel cuore della competizione, magari a bordo, al volante della vostra macchina preferita. La Ferrari, naturalmente!un felice Natale a tutti, e Buon Anno Nuovo, con la speran-za che il 2013 possa essere veramente l’anno buono! Forza Ferrari!

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e-mail: autoscuolazoff@virgilio.it

Corsi di recupero punti

CQC - carta qualificazione conducente

di Claudio Soranzo

EditorialEsommario

5 Editoriale

6 Scuderia Ferrari Club Monfalcone

8 L’opinione tecnica

10 Full racing

12 Tempo Libero in Friuli Venezia Giulia

14 una rarità

18 Mondo auto

20 Autoplanet

23 Piloti terra

24 Emozioni racing

26 FVG racing

28 Mix

30 Star Bene

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Vivo e dinamico con un’attività continua e qualificata, Scuderia Ferrari Club Monfalcone prosegue all’insegna del verbo

crescereTrenta anni di storia Ferrarista nell’isontino e nel Friuli

Venezia Giulia. Scuderia Ferrari Club Monfalcone ha taglia-to un altro importante traguardo di un’avventura carica di

esperienze molteplici e variegate, ma sempre all’insegna del mito del Cavallino Rampante.Trenta anni non sono pochi soprattuto se anno dopo anno hai proposto qualcosa di vivo ed attuale ed ovviamente sociale, fatto che in questi sei lustri ha avvicinato molta gente al nostro sodalizio permettendoci di coltivare e consolidare amicizie sul territorio regionale, ma anche in Slovenia ed Austria, questo può esser definito un altro nostro importante risultato, quello di aver oltrepassato i confini ancor prima dell’abbattimento materiale delle frontiere e questo grazie alla forza emanata dal mito del Cavallino Rampante.La stagione 2012 per il club è stata più che positivo con un incremento di adesioni, fatto questo che ci colloca nelle top five mondiali per quanto concerne le associazioni ferrariste, mentre dal punto di visto sportivo Alonso ha dimostrato in ogni caso di essere il migliore.Pur nel difficile momento anche Spoiler ha continuato ad essere la nostra voce che da sempre ottiene consensi ed apprezzamen-ti, il tutto rafforzato dal grande successo della versione on line.A tutti i soci, a chi ci sostiene, a chi crede nel nostro lavoro, agli inserzionisti di Spoiler il miglior augurio di Buone Feste

Valerio De CrignisPresidente Scuderia Ferrari Club Monfalcone

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a cura diFabio Pauluzzo

Alonso ce l’ha messa tutta, ma contro la Red Bull degli ultimi GP è stata una

Lotta impari

L’opinionetecnica:

> LA MCLAREN HA TENuTO IL PASSO DELLA REDBuLL NEL FINALE DI STAGIONE CON SVILuPPI EFFICACI DELL’ALA ANTERIORE E DEI PROFILI DEI DEVIATORI SuLLE FIANCATE. I PROBLEMI DI AFFIDABILITà DELLA MP4-27 HANNO PERò COMPROMESSO LE POSSIBILITà DI LOTTA PER IL MONDIALE DEL TEAM DI WOkING.

L’emozionante gara di Interlagos, epi-logo del Mondiale F1 2012, ha sicura-mente deluso i tifosi della Rossa, ma anche gli appassionati che valutavano Alonso meritevole del titolo, in virtù della stagione straordinaria disputata dal pilota spagnolo.Tuttavia, mettendo da parte la passio-ne, per lasciare spazio ad un’analisi più oggettiva, bisogna ammettere che

Vettel e la Red Bull hanno meritato pienamente entrambi i titoli, sia pur con alcune ombre.La Ferrari si è dimostrata molto affida-bile ma raramente quest’anno è stata la macchina più veloce, soprattutto in qualifica. McLaren e Red Bull si sono alternate in testa occupando stabil-mente le prime file della griglia di par-tenza, mentre Alonso e Massa hanno

spesso faticato perfino a difendere la 5a piazzola di partenza dall’assalto delle Renault e, a volte, anche di qual-che outsider come Willams, Mercedes e Force India. In gara la situazione è quasi sempre migliorata, ma Alonso è arrivato a gio-carsi il titolo all’ultima gara soprattutto grazie a numerosi piazzamenti ottenuti per merito della tenacia del pilota

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> A CONFRONTO LA DISTANzA DAL SuOLO DEL PROFILO ALARE ANTERIORE DI FERRARI E REDBuLL. EVIDENTE LA FLESSIONE DI quEST’uLTIMA ALL’AuMENTARE DEL CARICO AERODINAMICO.

asturiano, del lavoro al muretto e ai pit-stop che, a dispetto delle limiti della F2012, sono risusciti a massimizzare i risultati dei week-end di gara, sfruttan-do ogni défaillance delle vetture che occupavano le posizioni di testa. Dopo un inizio di campionato stentato, i tecnici Ferrari parevano aver trovato il bandolo della matassa e nei primi GP Europei le performance della vettura erano cresciute, raggiungendo l’api-ce a Monza e a SPA. Dopo l’estate invece a Maranello non sono più riu-sciti a tenere il passo di Red Bull e McLaren che hanno fatto un notevole salto di qualità. questo fatto stupisce se pensiamo che la RB8 rappresenta un’evoluzione delle monoposto degli anni precedenti, ovvero deriva da un progetto di Newey risalente a 3 anni fa, mentre la F2012 è frutto di un progetto totalmente nuovo, che si spe-rava potesse offrire un potenziale di sviluppo superiore ai rivali. Aldilà dei problemi legati al mancato riscontro in pista dei dati della galleria del vento, la Ferrari si è arenata sui soliti problemi di carico aerodinamico al posteriore con conseguente carenza di trazione

in uscita dalle curve lente. La maggior parte delle ali e dei nuovi diffusori svi-luppati nell’ultima parte della stagione è stata bocciata dalla pista, pertanto, dall’ungheria in poi, le uniche migliorie apportate alla F2012 hanno riguardato elementi di microaerodinamica, specie sull’ala anteriore.Di ben altra portata, invece, il progres-so di McLaren e, soprattutto, Red Bull. Entrambi i costruttori hanno rivisto completamente la zona posteriore con interventi che, nel caso di RB, hanno portato addirittura a modifiche degli attacchi delle sospensioni. Stesso approccio all’anteriore, dove i due team si sono spinti ai limiti del regola-mento per ottenere un certo grado di libertà all’ala anteriore, ovvero consen-tire alla stessa di avvicinarsi al suolo per migliorare l’efficienza aerodinamica della vettura. Come negli anni precedenti, la Red Bull è stata al centro di numerose polemi-che per vere o presunte violazioni del regolamento. Aldilà delle mappature irregolari e del trucchetto per variare l’assetto tra il sabato e la domenica, poi vietati dalla FIA, probabilmente la

sola vera violazione della RB riguarda l’unico elemento che non porta a san-zioni ovvero lo sforamento del budget cap: ciò appare evidente dalla quantità di modifiche portate in pista dalla Red Bull ad ogni Gran Premio, che non può essere interamente attribuita al genio di Newey ma è frutto di una massiccia e costante attività di ricerca e sviluppo da parte di un team di tecnici alta-mente qualificati. La Ferrari si è trovata suo malgrado costretta ad inseguire, proprio nel terreno storicamente meno congeniale ai tecnici di Maranello: l’ae-rodinamica. C’è il rischio che tale situazione possa perpetuarsi anche il prossimo anno, in attesa che l’introduzione dei nuovi V6 turbo, prevista nel 2014, riporti la meccanica in primo piano, ovvero i motori ritornino fare la differenza.

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Grande partecipazione con una stella d’eccezione, il campione mondiale Sandro Munari ospite d’onore di una serata

Full racing

Scuderia Ferrari Club Monfalcone ringrazia:BANCA DI CREDITO COOPERATIVO TuRRIACOAzIENDA AGRICOLA LORENzON PIERISCANTINE VALPANERA VILLA VICENTINACANTINE CA’ TuLLIO AquILEIAMARTINIS uDINEAuTORICAMBI GORIzIANA MONFALCONEPELLETTERIE MANFRINI MONFALCONEPIzzERIA GIARDINO MONFALCONEESSA F.LLI MININEL MONFALCONE

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per la collaborazione ricevuta in occasione della Cena Sociale 2012

1. Valerio De Crignis consegna un ricor-do della nostra serata alla signora Ariella Pangaro Mannucci.2. I fratelli De Crignis con Mauro Apicella della Ferrari Spa.3. Ha destato genuino entusiasmo la par-tecipazione del campione mondiale rally 1977 Sandro Munari vera icona dell’auto-mobilismo sportivo nazionale. Tanti i soci che non hanno perso l’occasione per rice-vere un autografo dal mago di Cavarzere. Anche per Sandro Munari (qui con Flavio e Valerio De Crignis) c’è stato un simpatico ricordo della bella serata.4. Claudio Soranzo con il mitico Gianni Marchiol.5. Il gioco del “driver” ha agitato l’atmosfe-ra donandole un ulteriore tocco racing.6. Giuseppe Martinis con Claudio Soranzo e Flavio De Crignis.

Foto di Riccardo Gressani e Maurizio Alessi

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TEMPO LIBEROin Friuli Venezia Giulia

LIGNANO SABBIADORODal 17 dicembre al 10 gennaio: Presepe di Sabbia

SUTRIODal 23 dicembre al 6 gennaio: Borghi e Presepi

FORNI DI SOTTO30 dicembre: Palio delle Slitte

ARTA TERME5 gennaio: La Femenate

RIVIGNANO/ARIIS5 gennaio: Incendio sul fiume

LATISANA5 gennaio: Falò sul Tagliamento a Pertegada

SAURIS5 gennaio: Der Orsh Vander Belin a Lateis

6 gennaio: Sauris Ciaspolada

9 febbraio: Carnevale di Sauris

TARCENTO5 6 gennaio: Epifania Friulana

CIVIDALE DEL FRIULI6 gennaio: Messa dello Spadone e Rievocazione Storica

GEMONA DEL FRIULI6 gennaio: Epifania del Tallero

MONFALCONE11 gennaio 17 febbraio: Magnemo fora de Casa

6 7 febbraio: Ridendo la Cantada

12 febbraio: La Cantada e Carnevale Monfalconese

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FVG mosaico di culturee tradizioniUNA PROPOSTA PER VOI

L’olio d’oliva del CarsoLa pratica dell’olivicoltura nel Friuli Venezia Giulia ed in particolare sul Carso, risale a diversi secoli or sono.Nel secolo passato la Grande Guerra prima, e la forte gelata del 1929 poi furono due eventi che bloccarono lo sviluppo di questa attività.L’impulso regionale mirato all’impianto di alcune spe-cie adatte al clima locale ha determinato una buona ripresa, oggi in pieno sviluppo.Al rilancio, oltre alla qualità del prodotto che si pre-senta con un proprio gusto, delicato e comunque forte di sé ha pure contribuito il riconoscimento della DOP all’olio denominato Tergeste ottenuto in prevalenza da olivi della varietà autoctona Bianchera, nonché da altre qualità quali il Leccino, il Pendolino, il Moraiolo ed il Leccio del Corno.MONTEREALE

VALCELLINA12 gennaio: Maialata

STARANZANO13 gennaio: Bobolar d’oro

MARTIGNACCO25 26 27 30 31 gennaio 1 2 3 febbraio: Purcit in Ostarie

FORNI DI SOPRA1 febbraio: Ski Krono Varmost

PONTEBBA3 febbraio: Festa della Tae

MUGGIA dal 7 al 13 febbraio: Carnevale Muggesano

TRAMONTI DI SOTTO10 febbraio: CarneValle 2013

FIUMICELLO13 febbraio: Polenta e Renga

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a cura diFlavio De Crignis

Otto vincitori in un’unica stagione non sono un fatto consueto, anzi sono

una rarità

Il titolo conduttori è andato a Sebastian Vettel, ma se c’era un pilota che lo merita-va in modo specifico, questo era Fernando Alonso.un grande pilota, a nostro avviso il miglio-re del momento, che negli ultimi tre cam-pionati, per ben due

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> HAMILTON: LASCIA LA SuA SCuDERIA DI ADOzIONE DOPO uN CAMPIONATO IN CuI LA SuA MONOPOSTO LO HA FATTO VINCERE, MA LO HA LASCIATO ANCHE A PIEDI

> ALONSO: PER LA SECONDA VOLTA IN TRE ANNI PERDE uN TITOLO (CHE SAREBBE STATO MERITATAMENTE SuO) PER uN’INEzIA DI PuNTI

> BuTTON: DOPO IL GRAN PREMIO D’AuSTRALIA SEMBRAVA ESSERE IL GRANDE FAVORITO, LA REALTà è STATA BEN DIVERSA

> ROSBERG: DOPO quARANTOTTO ANNI HA AVuTO IL MERITO DI RIPORTARE LA MERCEDES ALLA VITTORIA

volte si è visto sfuggire il titolo, all’ultima gara, e, il tutto per un distacco (complessivo) inferiore ai dieci punti. Lungo tutto il campionato il cam-pione spagnolo ha saputo ottenere il massimo da una monoposto sì buona, ma che solo in qualche occasione ha dimostrato di essere superiore alle altre.In questo contesto sono emer-se le qualità di Fernando, sempre combattivo e presente e sempre pronto a portare a casa il massimo consentito dalla situazione contingente, per questo avrebbe meritato quel titolo che ancora una volta è andato a Vettel, il pilota che disponeva della monoposto più performante in special modo dopo la pausa estiva. Non fosse stato per due collisioni subite Alonso sarebbe comunque diventato campione, ma questo è il par-lare di poi.E’ stato un Campionato molto diverso da quello del 2011: ben otto piloti sono saliti sul gradino più alto del podio, un risultato che non si verificava da lustri e che ha coinvolto ben sei team, uno delle quali (la Mercedes) non vinceva dal 1955 (come scuderia) e un’altro (la Lotus) dal 1978.Per il titolo costruttori l’affer-mazione della Red Bull è indi-scutibile, mentre la Ferrari ha

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> RAIkkONEN: ICEMAN AL SuO RIENTRO HA DIMOSTRATO DI ESSERE SEMPRE uNO DEI MIGLIORI. NON SARà uN uOMO DA MEDIA, MA è SICuRAMENTE uN PILOTA DI VERTICE E CI HA TOLTO PuNTI PREzIOSI....

> WEBBER: è RIuSCITO AD ESSER COMPETITIVO IN quALCHE SITuAzIONE: GLI è MANCATA quELLA CONTINuITà CHE SERVIVA PER uN CAMPIONATO DI VERTICE

migliorato la sua posizione finale sca-valcando in classifica la Mc Laren che a inizio stagione e nella seconda parte della stessa era sembrata addirittura la migliore del lotto. Peccato perché se

Massa avesse cominciato a segnare piazzamenti e podi con maggior rego-larità non si poteva escludere anche l’affermazione della Casa del Cavallino Rampante.

Il campionato ha comunque offerto anche delle sorprese a cominciare dal messicano Sergio Perez che con la Sauber è andato più volte sul podio unitamente a Pastor Maldonado, primo

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> MASSA: CON uNA SECONDA GuIDA PIù PROLIFICA quEST’ANNO SI SAREBBE POTuTO PuNTARE ANCHE AL MONDIALE MARCHE, PuRTROPPO FELIPE HA INGRANATO A CORRENTE ALTERNATA

> MALDONADO: HA AVuTO IL GRANDE MERITO DI ESSERE IL PRIMO VENEzuELANO A VINCERE uN GRAN PREMIO ED A FAR RIVINCERE LA WILLIAMS DOPO OTTO ANNI

> LA FERRARI HA DIMOSTRATO CONTINuITà GRAzIE ANCHE ALLE GRANDI DOTI DI ALONSO

venezuelano a vincere un Gran Premio di Formula 1: assieme a loro non pos-siamo non menzionare il rientrante kimi Raikkonen, al traguardo in tutti e venti i Gran Premi sempre combattivo e determinato dopo l’infelice espe-rienza rallistica. Dovrebbe aver chiuso (stavolta definitivamente) Michael Schumacher, grande campione con la Ferrari, ma che con la Mercedes in tre stagioni ha portato a casa un solo podio, tre stagioni in cui il suo mito è stato avvolto da una leggera nebbioli-na……Sono previsti diversi cambiamenti negli organici dei vari team per la prossima stagione, nonché nuovi tipi di pneu-matici ed altro ancora: speriamo arrivi pure un pilota italiano per proseguire quella presenza attiva di drivers nazio-nali quest’anno bruscamente interrotta.

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La Lincoln Futura è una concept car, mai prodotta in serie, progettata dalla Lincoln Division della Ford Motor Company. Lo stile della Futura era stravagante ed eccessivo anche per i canoni delle vetture americane degli anni cinquan-ta: l’abitacolo era coperto da due cappottine in plastica trasparente, i gruppi fari anteriori erano montati su due enormi palpebre e sulla parte po-

LINCOLN FUTURA “Batmobile”steriore spiccavano due grandi pinne inclinate verso l’esterno.Dopo queste apparizioni si persero le tracce dell’auto e si suppose che fosse stata demo-lita. Invece, in qualche modo, finì nelle mani di George Barris, uno dei più grandi personalizza-tori di auto, che la conservò per diversi anni nella sua collezione, e quando negli anni ’60 gli fu chiesto di realizzare, nel più bre-ve tempo possibile, la vettura di Batman egli, in sole sei settima-ne, approntò la Lincoln Futura che divenne la prima Batmobile.

a cura diGermano Danielis

MERCuRY EL GATO Vettura laboratorio presentata al salone di Detroit del 1970, la El Gato era stata così battezzata in ossequio alle sue forme sinuose che ricordavano quelle di un felino. Le maniglie per l’apertura delle porte erano stata inserite nella carrozzeria in modo che le fiancate della vettura fossero perfettamente lisce, e le ruote montavano cerchi in lega leggera da 16” a tre razze, con pneumatici radiali Polyglass Goodyear appositamente progettati. un piccolo rostro che terminava con una presa d’aria sul cofano motore conferiva maggiore aggressività alla parte frontale, mentre il posteriore era caratterizzato da una fanaleria “fuori tutto” e due terminali di scarico quadrati centrali. ufficialmente questa vettura non esiste più, anche se negli States voce di popolo vuole che un paio di El Gato siano rimaste nelle mani di collezionisti.

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LINCOLN FUTURA “Batmobile”

La Holden Hurricane è una concept car realizzata dalla casa automobilistica australiana Holden per essere esposta al salone di Melbourne del 1969. La vettura presentava per l’epoca soluzioni tecnologiche altamente all’avanguardia, quali un cruscotto digitale per tenere sotto controllo tutti i parametri della vettura e un sistema di navigazione denominato Pathfinder, che era in grado di suggerire il percorso al conducente della vettura tramite dei magneti integrati negli incroci della rete stradale.Il propulsore che spingeva la Hurricane era un 4.2 V8 da 262 cv, in grado di spingere la vettura da 0 a 100 km/h in 5,3 secondi. una particolarità di ques-

HOLDEN HURRICANE

Nei primi anni ’50 la gamma Citroen si componeva di due soli modelli, la 2 CV e la serie dei DS, così per colmare il gap vennero alla luce due progetti, uno portò alla costruzione in serie della Ami 6, l’altro purtroppo mai lanciato era la Goccia d’Acqua. Correva il 1953 quando si pensò di sviluppare un veicolo mod-erno e compatto a trazione anteriore, con un corpo vettura a forma di goccia che le avrebbe dato il nome, anche se per altri il nome più adatto sarebbe stato Coccinella.Il peso di telaio e carrozzeria era di soli 382 kg., carreggiata larga all’anteriore e stretta al posteriore.

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ta carrozzeria è che non implementava le portiere: i passeggeri infatti potevano accedere all’abitacolo tramite il tettuc-

cio che si apriva verso l’alto grazie a un azionamento idraulico. La vettura è stata totalmente restaurata nel 2011.

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una Ferrari “comoda” come la FF chia-mava di per sé un tetto panoramico. La superficie in cristallo viene sottoposta a un trattamento “low emission” che respinge il calore del sole nei giorni più caldi e mantiene l’abitacolo più caldo quando la temperatura esterna si abbassa. Il tutto senza variazioni di colore o di opacità.

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La filosofia è quella delle persona-lizzazioni spinte, così come vuole il programma Fuori Serie di Abarth. Al Salone di Parigi è stata esposta la 695 con un motore da 180 CV. Sono previste due serie differenti: la Heritage, con livree che hanno fatto la storia del marchio, e New Wave, ispirate alla supercar dei nostri giorni. All’interno finiture in carbonio.

Berlina tre volumi che si inserisce nel segmento medio. utilizza il pianale dell’Opel Insigna con la quale condivide anche parte della componentisti-ca. Buona l’abitabilità grazie agli spaziosi interni, vasta l’offerta degli optional proposti di serie.

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autoplanet

Il motore è il 4700cc da 450 CV della Gran Turismo coupè che spinge la Gran Cabrio MC (con capote chiusa) a 289 kmh e permette di accelerare da 0 a 100 kmh in 4,9 secondi. Sono state create specifiche appendici aerodinamiche con un paraurti anteriore più profilato, c’è anche uno spoiler posteriore (in tinta o in carbonio) il tutto in attesa della nuova Ghibli.

Maserati Gran Cabrio MC

La Ford Ecosport sarà lanciata prima in paesi come India e Cina per arrivare poi in Europa. Linee consistenti e mas-sicce per un prodotto che farà della versatilità un suo punto di forza.

Ford Ecosport

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Si è conclusa la stagione 2012 che ci ha visto protagonisti nel Campionato Regionale, triveneto e italiano.Il campionato 2013 si preannuncia molto ricco di avvenimenti di rilievo quali:1 Gara di campionato austriaco FIA 12 maggio1 Gara di campionato italiano CSAI 16 giugno1 Gara di campionato CEz EuROPEO A zONE FIA 8 settembre

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CLASSE A 1° TADDIO MARCO2 BASSI GIORGIO

CLASSE B1 GRASSI ANTONIO3 quARINA DENNY

CLASSE C1 NARDINI ELIANO3 SOTTANA DORIANO

CLASSE D1 MOGNOL LORENzO2 ALTOè MATTEO3 MODOLO OMAR

CLASSE E1 WILFRIED MOSER

PANDA CUP1 MOTTA STEFANO2 BEARzI GIANLuCA3 CIMENTI EMANuELE

FORMULA CHALLENGE DIV. 21 zENAROLA DAVID2 LAPINI GIOVANNI

DIV.31 zOPPAS CLAuDIO

DIV.4 DEL MEDICO WALTER

CAMPIONATO TRIVENETO

CLASSE A1 VISINTINI ALESSANDRO

CLASSE C1 FORNASIERO RICARDO2 MATTIuz ANDREA

CLASSE D1 DOTTA FEDERICO2 MODANO RAFFAELE3 BELLOTTO FABIO

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IL CAMPIONATO FVG 2012 SI È COSÌ CONCLUSO:

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racing

CIVIDALE CASTELMONTE. Capitolo trentacinquesimo: bene come sempre, per il pubblico e per i piloti chi c’era ha avuto la sua parte di spettacolo e di emozioni

Il vincitore delle auto moderne Diego De Gasperi su Lola zytek

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La trentacinquesima edizione della Cividale Castelmonte ha proposto delle indubbie novità rispetto al copione che si poteva ipotizzare solo qualche giorno prima della disputa.Innanzi tutto è venuto a mancare il vin-citore delle ultime quattro edizioni, quel Franco Cinelli che non è riuscito a por-tare al via la sua vettura danneggiata in una gara precedente. Poi è “saltato” anche Denny zardo che alla prima curva rovinava pesantemente la sua Lola, fattostà che questi due tasselli mancanti hanno aperto nuove opportu-nità a tutto il resto dei partecipanti.In taò modo sul gradino più alto del podio c’è andato un “esordiente” in fatto di vittorie e cioè Diego De Gasperi che con la sua Lola zytek è stato autore di due salite regolari preceden-do sul traguardo la Osella PA 21/s di Adriano zerla di 3”29 e di 4”26 la Lola B06/51 di Hermann Waldi.Al quarto posto il primo dei piloti regio-nali, quel Gianni di Fant che con la Porche 997 GT3 ha sfiorato il podio piazzando una prestazione di vertice, tra i regionali da segnalare anche il

decimo posto di Michele Buiatti con la Lancer Evo IX.Nelle storiche dominio di Franco Cremonesi con l’Sella PA9 davanti alla Porsche 911 di Massimo Guerra e la Ford Escort RS di Rino Muradore.Dunque la Red White ha superato bril-lantemente la boa della trentacinque-sima edizione dimostrando risponden-za organizzativa alle molteplici neces-sità che si sono sviluppate nell’arco

della manifestazione. E bisogna dirlo, ancora una volta la Madonna ha vegliato su tutta la manifestazione permettendo una disputa con il bel tempo, piacevole intervallo in un con-testo meteorologico di tutt’altre carat-teriristiche.una gara la Cividale Castelmonte che conserva il suo fascino e promette anche per gli anni a venire spettacolo e divertimento.

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Mazzoniracing

FVG drivers FVG drivers FVG drivers

stagione 2012Si è conclusa con risultati eccellenti la stagione sportiva del Team Mazzoni Racing.I risultati raggiunti sono la riprova della qualità del sodalizio isontino che conta un buon numero di appassionati aderenti, che della pas-sione dei motori hanno fatto un elemento basilare dell’associazione.una strada intrapresa all’insegna della sana competizione che ha visto in questo 2012 Ivan Ghermi laurearsi Campione Italiano di Formula Driver nella categoria D2.Altro titolo nazionale è quello conquistato da Paolo Milotti Campione Italiano Formula Driver nella categoria A, oltre a ciò sempre nella stessa categoria, Milotti si è laureato anche Campione Triveneto.Buona anche la stagione di Daniele zambon sesto nel Campionato Italiano e in quello Triveneto come pure quella di Franco Pirro quarto nel Trofeo Pista.

Ivan Ghermi Daniele Zambon

Il team manager Marco Mazzoni

Paolo Milotti Franco Pirro

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team IL CROSSFVG racing FVG racing FVG racing

Intensa, anche nel 2012 l’attività del team “Il Cross” di Fogliano, da decenni ormai punto di riferimento per gli appassionati del settore.La stagione appena conclusa vedeva al suo via, sulla scena del cross triveneto, il team isontino nella cate-goria Top Rider con il forte pilota sloveno Sebastjan Bahur, emergente nella sua categoria. Purtroppo alla terza gara del campionato il pilota subiva un gravis-simo incidente che determinava lo stop della sua attività.Il team constatata la gravità dell’episodio ha sospeso l’assistenza sui campi di gara ai piloti limitandosi a preparare i mezzi presso la propria sede.Conseguentemente a ciò il lavoro si è concentrato sulle gare di Campionato Triveneto di Enduro e su Campionato Italiano Motorally.Molto buoni ad ogni buon conti i risultati ottenuti.Primo posto nel Triveneto classe 50 con Riccardo FORZA SEBASTJAN!

Sturm che a quindici anni si è pure laureato campione Regionale.Nel Campionato italiano Motorally ottimo quarto posto nella classe 450 per l’esperto Andrea Cabass che conseguentemente può vantare una sua significativa presenza nei top ten nazionali della specialità.Di rilievo pure il quarto posto nella classe 125 (moto Honda) di Luca Pellizoni.Conclusa la stagione 2012 adesso si andrà a porre le basi per l’attività del prossimo anno, anche se in questo momento tutti i pensieri del team sono rivolti allo sfortunato Sebastjan con l’augurio che possa recuperare almeno in parte le conseguenze del brutto incidente.

Riccardo Sturm

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ACI CSAI premia la FERRARI per gli importanti risultati ottenuti nel 2012

Master in Transportation & Automobile Design

“Siamo orgogliosi di voi e siamo certi che altri e importanti traguardi arriveranno presto ad allungare la infinita storia dei vostri successi”.In una lettera indirizzata al Presidente Luca di Montezemolo, a Piero Ferrari, Vice Presidente Ferrari, a Stefano Domenicali, Team Principal Gestione Sportiva Ferrari e a tutti gli uomini e le donne di Maranello, il Presidente ACI e CSAI, ha voluto esprimere la soddisfazione per quanto fatto dalla scuderia di Maranello in questo 2012.“E’ certo che nel cuore e nella mente di milioni di persone nel mondo la Ferrari occupi uno spazio ben preciso e radicato. uno spazio permanen-te che resiste al tempo, agli alti e bassi della vita. Avere questo spazio dentro di sé vuol dire nutrire una passione profonda verso quella cosa, quell’idea, quel soggetto che lo occu-pa. La passione si alimenta da sola, nasce quando meno te lo aspetti e valica ogni confine. La passione si alimenta di vittorie, di delusioni, di belle imprese, di sconfitte, di gioie e di dolori , rimanendo sempre forte e salda nel tempo. La passione per la Ferrari in particolare non trova confini di razionalità, ma entra a fare parte di sfere superiori , dell’irrazionale più estremo, dell’amore senza confini, del mito.

Sarà per questo che anche quest’anno le imprese della Ferrari ci hanno fatto impazzire e che i risultati ottenuti e il modo con cui essi lo sono stati, ci hanno riempito di orgoglio. Io credo che aldilà del giusto

rammarico per un titolo ampiamen-te meritato perso per pochi punti, in tutti Voi debba rimanere saldo un concetto, quello di essere stati in tutto e per tutto degni del mito Ferrari e dell’amore che milioni di persone hanno verso la vostra scu-deria. Avete ancora una volta centra-to ampiamente l’obiettivo principale, quello di rinsaldare questo rapporto straordinario, e di questo vi ringrazio. Sull’onda di queste sensazioni forti vorrei uscire dalla fredde rotaie del protocollo, per abbracciarvi tutti, per portarvi come Presidente dell’auto-mobilismo sportivo italiano, l’affetto e il ringraziamento di tutti gli uomini

e le donne del motorismo tricolore.Siamo orgogliosi di voi e siamo certi che altri e importanti traguardi arriveranno presto ad allungare la infinita storia dei vostri successi.”La Scuderia Ferrari e i suoi piloti verranno premiati, nel corso dell’an-nuale Festa dei Campioni dell’Automobilismo Tricolore, per gli impor-tanti risultati ottenuti in questa stagione.

Continuano le selezioni per la V edizione del Master universitario in Transportation & Automobile Design, promosso dalla Scuola del Design del Politecnico di Milano in col-laborazione con Volkswagen Group Design. Il Master ha l’obiettivo di formare designer che siano in grado di sviluppare la propria creatività, integrandola in maniera innovati-va con le conoscenze accademiche proprie degli scenari formativi e di sperimentare, al contempo, l’intero processo di sviluppo di stile tipico del mondo dell’industria auto-mobilistica. Grazie a queste competenze, gli studenti avranno l’opportunità di approcciare il settore dei mezzi di trasporto, non solo nei ruoli e nelle aziende più tradizionali, ma

anche presso la rete di aziende che agisce, interagisce e collabora con i Centri Stile per lo sviluppo di progetti in co-design.La commissione del Master mette a dispo-sizione Borse di Studio a parziale copertura della quota di iscrizione che verranno asse-gnate agli studenti più meritevoli. Il percor-so formativo prevede 18 moduli didattici articolati in lezioni frontali, seminari di pro-getto, workshop e una tesi finale di Master sviluppata in piccoli gruppi di lavoro, seguiti e coordinati da una faculty composta da docenti universitari e professionisti del car design.I temi progettuali, assegnati dai designer di Volkswagen Group Design, sono parte

di un programma di collaborazione con il Comune di Milano denominato Moving Milan. urban Mobility Culture associa-ted to Expo2015 che vede gli allievi cimentarsi sul tema della mobilità decli-

nandolo, di volta in volta, per i diversi marchi di proprietà del gruppo Volkswagen.Tra i punti di forza del Master, l’utilizzo delle strutture del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, quali il Laboratorio di Modelli e quello di Virtual Prototyping, garan-tisce la disponibilità di strutture all’avanguar-dia e coerenti con le finalità didattiche.Il Master si rivolge ai possessori di laurea del vecchio ordinamento o di laurea di primo o secondo livello appartenenti alle discipline del progetto (ingegneria, architettura, dise-gno industriale).La commissione di gestione del master si riserva di ammettere candidati in possesso dei suddetti titoli in discipline diverse da quelle sopra elencate.L’ammissione al Master universitario in “Transportation & Automobile Design” è subordinata a una selezione basata sulla valutazione del curriculum e di un portfolio di progetti e/o disegni.Il Master è a numero chiuso, per un massimo di 20 allievi. L’inizio delle lezioni è previsto per Marzo 2013. L’organizzazione didattica prevede un impegno a tempo pieno.

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Pininfarina al Museo Ferrari

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C’è tempo fino al 7 gennaio per andare ad ammirare “Le grandi Ferrari di Sergio Pininfarina”. questo il titolo della mostra inaugurata il 26 ottobre scor-so nel museo della Casa del Cavallino a Maranello. L’esposizione, un tributo all’ingegnere torinese recentemente scomparso, ripercorre i sessant’anni di collaborazione tra Pininfarina e Ferrari, raccogliendo le vetture più affascinanti e innovative, modelli che sono stati pietre miliari nella storia dell’automobile. La mostra è suddivisa in tre sale, ognuna dedicata a uno specifico tema, così da dimostrare come Pininfarina abbia sempre saputo interpretare il Dna Ferrari. Nella prima sala, dedicata a Pininfarina e le corse, sono esposte la 250 LM, vincitrice della 24 Ore di Le Mans, la 250 SWB con la quale Stirling Moss vinse il Touring Trophy e la Formula 1 sperimentale Sigma propo-sta da Pininfarina negli anni sessanta, affiancata a una Formula 1 attuale. Pininfarina e le concept car è il titolo della seconda sala, che raccoglie alcuni prototipi realizzati dalla carrozzeria torinese come la Modulo, la P6 e la Pinin, unico esempio di Ferrari a quattro porte. Nella terza sala, Pininfarina e le vettu-re Gran Turismo, ospita le undici vetture stradali più rappresentative, suddivise nelle tre fasi evolutive della Ferrari. Dalle origini, le berlinette a motore anteriore, all’epoca del motore posteriore centrale – incluso il prototipo della BB – per concludere con l’evoluzione crea-tiva dell’era contemporanea. Come supporto multimediale un’intervista inedita a Sergio Pininfarina, che racconta i suoi rapporti con Enzo Ferrari e Luca di Montezemolo, e una grande parete dove sono riprodotte tutte le Ferrari realiz-zate da Pininfarina dal 1952 a oggi.

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YOGA

Con il termine Yoga nella terminologia delle religioni originarie dell’India si indicano le pratiche ascetiche e meditative.Il termine Yoga si riscontra già nel più antico racconto dei Veda (il primo popolo conosciuto dell’antica India, del quale anche Hitler cercò di carpire i suoi insegnamenti con diverse spedizioni archeologiche), il Ŗgveda, con il significato di “unire”, “attaccare”, “imbrigliare”. Cosa si unisce dunque nello Yoga? Il primo passo consiste nel ritrovare la perduta armonia e unione fra i diversi piani di cui siamo composti, fisico, mentale e spirituale. Nel senso più alto, poi, secondo la filosofia tradizionale, l’anima individuale viene ricondotta al suo originario stato di congiungimento con l’anima universale e divina.La diffusione di pratiche risalenti a quella tradizione in occidente, avvenuta tra il diciannovesimo e ventunesimo secolo, come la

meditazione, gli esercizi di controllo del respiro (le celebri “posizioni” con cui lo Yoga viene comunemente identificato), ha tralasciato quasi sempre gli altri livelli. Ciò è dovuto al fatto che nella società occidentale il rapporto con lo Yoga non è mai stato strettamente relazionato alla religione (in particolare quindi all’unione dell’anima con Īśvara, il Signore), ma è sempre stato inteso come una disciplina che mira al semplice riequilibrio psicofisico dell’uomo e al raggiungimento di un generico stato di “benessere”.Le tecniche insegnate dallo yoga si fondano sulla fisiologia indiana secondo la quale il corpo umano è attraversato da

canali energetici nei quali scorre il prana, l’energia universale. In Italia lo Yoga più praticato è lo Hata Yoga, che si compone di molteplici posizioni o posture. Secondo tale sistema, attraverso l’assunzione di diverse posizioni del corpo, il praticante diviene in grado di purificare i canali energetici, incanalare l’energia verso specifici punti del corpo e ottenere così un notevole beneficio psico-fisico.

Auto Europa 2013 alla 208 Peugeot

E’ la Peugeot 208 l’”Auto Europa 2013”. A eleggerla sono stati i Soci uIGA (unione Italiana Giornalisti dell’Automotive – di cui fa parte anche il nostro direttore) , che hanno scelto l’Auto Europa 2013 durante il tradizionale evento che elegge la migliore vettura prodotta in almeno 10.000 esemplari (1.000 per le sporti-ve) nei 27 Paesi dell’unione Europea, e commercializzata fra il primo settembre e il 31 agosto dell’anno immediatamen-te precedente. Come tradizione anche quest’anno lo scrutinio ha avuto luogo in forma palese, per corrispondenza o tramite la consegna personale della scheda di voto, nell’ambito delle gior-nate dell’ uIGA DAY a Roma, nel centro Congressi di Eataly. L’auto regina ha col-lezionato complessivamente 318 voti, che le hanno consentito di vincere age-volmente la sfida con le altre finaliste di quest’anno. La piazza d’onore è andata alla Citroën DS5, mentre la Fiat 500L ha conquistato un’ideale medaglia di bronzo, ai danni della Ford B-Max supe-

rata di pochissimi voti.Alle premiazioni sono stati pure assegnati il Green Gold Award alla Opel Ampera e alla Chevrolet Volt (a pari merito essendo due auto diverse, ma che condivido-no la stessa architettura). Altri riconoscimenti alla Fiat per la gamma a metano, alla kia per l’impegno nel GPL con la nuova Venga, alla Toyota per le ibride, e alla Nissan Leaf per esse-re l’automobile elettrica più venduta al mondo.Marina Terpolilli, Presidente del gruppo che ufficialmente riunisce i giornalisti italiani del settore automotive, ha dichiarato: “Il successo di Peugeot 208 e la seconda piazza conquistata da Citroën DS5 sottolineano lo sforzo di PSA Peugeot Citroën nell’azione di rilancio dei due marchi transalpini, ora più che mai pronti a competere a livello

mondiale nei segmenti più importanti del settore auto, anche con vetture dotate di tecnologie particolarmente avanzate come l’innovativo sistema propulsivo ibrido diesel. I soci uIGA non sono stati insensibili al fascino della inedita 500L che, pur scontrandosi con una vasta e agguerritissima concorrenza, ha ottenu-to un ottimo terzo posto”.

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