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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA LIMITAZIONI AL PROGETTO: Si escludono le attività di riordino e sistemazione delle camere, movimentazione e messa a letto dell'anziano e la somministrazione dei pasti in quanto non riconducibili alle finalità della L. 64/01. Si escludono gli spostamenti ed i trasferimenti di sede da parte dei volontari in quanto, dalle attività progettuali, non se ne rileva la necessità. ENTE 1) Ente proponente il progetto: PROVINCIA DI TORINO 2) Codice di accreditamento: R01-NZ00346 3) Albo e classe di iscrizione: Regione Piemonte 1^

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

LIMITAZIONI AL PROGETTO: Si escludono le attività di riordino e sistemazione delle camere, movimentazione e messa a letto dell'anziano e la somministrazione dei pasti in quanto non riconducibili alle finalità della L. 64/01. Si escludono gli spostamenti ed i trasferimenti di sede da parte dei volontari in quanto, dalle attività progettuali, non se ne rileva la necessità.

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

PROVINCIA DI TORINO

2) Codice di accreditamento:

R01-NZ00346

3) Albo e classe di iscrizione:

Regione Piemonte 1^

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CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

GIAVENO PER GLI ANZIANI: UN AMICO A DOMICILIO

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore A: AssistenzaArea: 01 Anziani

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6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Il Servizio Civile e la PROVINCIA DI TORINOL’approvazione della Legge 226 del 23 agosto 2004, ha portato alla sospensione del servizio di leva obbligatorio a partire dal 1 gennaio 2005. Con l’attuazione della legge, gli enti locali hanno visto come prima conseguenza, scomparire i giovani impegnati nello svolgimento del servizio civile obbligatorio. Si tratta di centinaia di ragazzi che nei nostri comuni hanno contribuito a fornire milioni di ore di servizio in ambiti di primaria importanza quali assistenza, prevenzione, cura e riabilitazione, reinserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, difesa ecologica, salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico e culturale.La Provincia di Torino ha raccolto il bisogno di un inserimento “strategico” di nuove e giovani risorse all’interno degli enti locali con l’obiettivo di sostituire il servizio civile obbligatorio con la nuova forma del “Servizio Civile Nazionale”.A questo scopo il programma di interventi in tema di servizio civile rivolto agli enti locali del proprio territorio, ha preso le mosse da una serie di convegni e pubblicazioni rivolte agli amministratori e ai dirigenti per sottolineare la necessità di un cambiamento di mentalità nel considerare il servizio civile all'interno dei comuni rispetto al precedente modo di concepire l'obiezione di coscienza, al fine di valorizzare l'attività dei giovani volontari come esperienza di formazione e apprendimento naturale in un'ottica di training on the job, oltre che come esperienza di cittadinanza attiva e solidarietà.Le nuove forme delle “politiche giovanili” vedono, infatti, il giovane seriamente impegnato nel contesto organizzativo dell’Ente locale, in un’ottica innovativa che lo riconosce non solo come fruitore di servizi ma come protagonista di percorsi di cittadinanza attiva. La Provincia di Torino ha perciò deciso di accreditarsi come ente di prima classe al fine di:

a) promuovere e favorire lo sviluppo delle politiche giovanili sul territorio, sostenendo gli enti locali nella gestione dei progetti di servizio civile;b) favorire l’accesso degli enti locali pubblici e privati al sistema Servizio Civile Nazionale con un ruolo attivo e propositivo, coordinando i loro sforzi a livello territoriale e progettando interventi di servizio civile innovativi e qualificati;c) definire una strategia politica di servizio civile degli enti locali comune e condivisa, che sappia progettare servizi utili ai giovani e al territorio, e realizzi criteri omogenei di qualità e strumenti efficaci di controllo e monitoraggio dell’attività;d) far convergere sull’attività le migliori risorse umane disponibili quali educatori, selettori, formatori, senza che l’intero staff di progetto debba essere a carico del singolo ente;e) democratizzare l’accesso al servizio, permettendo che anche soggetti deboli organizzativamente possano realizzare progetti di qualità;f) costruire sinergie tra attori diversi, che favoriscano lo sviluppo delle reti territoriali già esistenti (come per esempio le Unioni di Comuni, i piani di zona socio sanitari, i consorzi territoriali di servizi bibliotecari) e la nascita di nuove reti per altri tipi di intervento.

In un’ottica di promozione del sistema Servizio Civile e di creazione di sinergie significative sul territorio la Provincia di Torino ha siglato accordi con la Provincia di Biella e la Provincia di Alessandria.

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CONTESTO TERRITORIALE LOCALEIl Comune di Giaveno (m, 506 s.l.m) è il capoluogo della Val Sangone, possiede una estensione complessiva di 71.98 kmq. All’ultimo censimento (31.12.2001) la popolazione era di 14.981 abitanti.Alla data del 30.12.2007 la popolazione residente era di 16.097 abitanti. Il Comune ha uno sviluppo viario di oltre 100 km di strade. La peculiarità del territorio è la presenza di 7 frazioni e di oltre 108 borgate, tutte abitate.L’ambiente naturale copre il 75% della superficie comunale: boschi, terreni montani di alta quota, una caratterizzazione generale ricca di acque (Sangone ed altri torrenti), alture che si estendono dai 500 ai 2.000 metri.In questo Comune ha sede il distretto Sanitario con l’Ospedale Civile dell’Asl TO 3, il Pronto Soccorso ed i servizi della Croce Rossa Italiana attivi per tutto il territorio di valle.A Giaveno ha inoltre sede la stazione dei Carabinieri, la Sede della Protezione Civile, il distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontario, l’ufficio postale e l’Ufficio Uniriscossione, l’ufficio Smat (Servizio Gestione Acquedotto).Il Comune di Giaveno gestisce direttamente un Asilo Nido ed una Residenza per Anziani (Nuova Residenza Assistenziale Silvana Ramello – Raf convenzionata con l’Asl nr. 5). Gestisce, inoltre, un Centro Permanente di accoglienza (Cpa), una Comunità alloggio per persone in difficoltà e con problematiche abitative in convenzione con il Servizio Socio Assistenziale della Comunità Montana e una Micro Comunità per anziani.Dispone di un Centro di incontro e sportello di ascolto per adolescenti e giovani, di impianti sportivi (stadio con pista di atletica e campo di calcio , più due campi di calcio in Via Beale e presso S.M.S Gonin), campi da bocce, campi da tennis e diverse palestre presso le scuole territoriali ed al Palazzetto dello Sport.

Il settore anziani fa capo direttamente al Rappresentante legale dell’Ente. La materia socio assistenziale, ha trovato delega all’Ente di Valle (Comunità Montana Val Sangone con Sede in Giaveno), che l’ha seguita fino alla fine del 2009. Dall’anno 2010, infatti, in seguito al processo di accorpamento delle comunità montane piemontesi, la delega in materia verrà assunta dal Consorzio socio assistenziale costituito tra i 6 comuni della Val Sangone.Le materie residuali fanno capo e vengono seguite dall’area anziani del Comune, cui fanno pure capo la gestione delle realtà gestite direttamente dal Comune (Raf, Comunità alloggio, Micro Comunità per anziani ecc…). La gestione della pratiche burocratico- amministrative viene svolta da due unità di personale dipendente

INDICATORI DELL’ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALEDescrizione indicatore del contesto territoriale MisuraSuperficie comunale totale (Giaveno) 71,98 kmqSuperficie totale Val Sangone 167,28 kmqsuperficie viaria 100 kmTotale frazioni 7totale borgate abitate 106Popolazione residente (Giaveno) 16097Popolazione residente Val Sangone 29390collegamento pubblico con centro cittadino da principali frazioni 3Mononuclei familiari (Giaveno) 2378Mononuclei familiari (Val Sangone) 4234ospedali 1servizi socio sanitari presenti in Giaveno 15case di riposo per anziani (Giaveno) 10Fonte: anagrafe comunale, dati piano di zona al 31/12/2007, ufficio socio scolastico e Staff del Sindaco

Residenti over 65 su totale popolazioneFASCE ETA’ PERCENTUALI

0-50 anni 58,69% 50-64anni 18,58% 65-74anni 11,12%

22,73%75-…anni 11,61%Centenari 8 persone

Fonte: anagrafe comunale luglio 2008

Comuni/territorio OVER 65 TOTALE % su tot. popolazionePinerolo 8.483 34.640 24,49

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Torino 213.799 900.569 23,74Regione Piemonte 986.985 4.352.828 22,67Giaveno 3.535 15.702 22,51PROVINCIA DI TORINO 490.944 2.248.955 21,83Rivarolo Canavese 2.619 12.031 21,77Italia nord-occ 3.322.440 15.630.959 21,26Beinasco 3.844 18.125 21,21Ciriè 3.740 18.600 20,11Italia 11.792.752 59.131.287 19,94Alpignano 3.248 17.015 19,09Avigliana 2.245 11.984 18,73Piossasco 3.115 17.381 17,92Vinovo 2.384 13.489 17,67Leinì 2.244 13.226 16,97Caselle Torinese 2.784 17.161 16,22Borgaro Torinese 1.823 13.513 13,49

Fonte Istat http://demo.istat.it/pop2007/index.html al primo gennaio 2007

Incremento residenti in Giaveno tra over 65 triennio 2003/2007 + 14,9 %incremento totale popolazione di Giaveno triennio 2003/2007 + 4,8 %

variazione sul totale della popolazione dei residenti over 65 triennio 2003/2007 + 1,98 %

Elaborazione dati a cura dell’Ufficio di staff del Sindaco di Giaveno su fonti comunali e Comunità Montana

La situazione della popolazione anzianaDescrizione indicatore del contesto territoriale Misurapersone ultra 65enni (Giaveno) 3563 (22,13% su tot. popolazione)persone ultra 65enni (Val Sangone) 4504 (21,11% su tot. popolazione)persone ultra 75enni (Giaveno) 1791 (11,12% su tot. popolazione)persone ultra 75enni (Val Sangone) 2930 (9,97% su tot. popolazione)persone ultra 65enni che vivono da sole (Giaveno) 1035 (6,4% su tot. popolazione)persone ultra 65enni che vivono da sole (Val Sangone) 1675 (5,7% su tot. popolazione)servizi che si occupano della popolazione anziana 4associazioni che si occupano della popolazione anziana 7case di riposo per anziani (Giaveno) 10

luoghi di aggregazione per soggetti anziani (circoli, sedi di associazioni, università terza età, bocciofile, chiese, cinema, teatro ecc.) 30n° di soggetti iscritti ad associazioni che operano a favore di anziani sul territorio 1347luoghi di interesse generale per anziani (ospedale, cimitero, chiese, supermercati ecc.) 40Fonte: anagrafe comunale, dati piano di zona al 31/12/2007, ufficio socio scolastico e Staff del Sindaco

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AREA DI INTERVENTO

La residenza anziani comunale “Silvana Ramello” registra una preferenza di accesso dell’utenza e delle rispettive famiglie rispetto alle strutture private, oltre che per motivi economici per le attività di integrazione sociale e intergenerazionale attivate dalla struttura in collaborazione con le realtà associative locali. Attualmente la casa di riposo per anziani è autorizzata al funzionamento in qualità di RAF (residenza assistenziale flessibile) per 40 posti letto, con all’interno, un repartino per non autosufficienti di 10 posti letto. Si è attuato il convenzionamento con la locale Asl TO 3 per l’intero numero di posti previsto in tale reparto.I locali distribuiti su due piani più seminterrato rispettano la normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche.Il progetto di vita della Residenza RAMELLO pone particolare attenzione ai contatti con l'Ospite e i Parenti; una serie di procedure specifiche vengono attivate e formalizzate all'ingresso dell'Ospite al fine di consentirgli il miglior adattamento possibile al suo nuovo contesto di vita, ben coscienti che l'ingresso in una Residenza può risultare destabilizzante per l'Ospite ed i suoi familiari. Nel momento di farsi carico dell'assistenza completa dell'Ospite, oltre agli aspetti medico-sanitari, devono essere attentamente considerati la storia di vita, le abitudini culturali ed i desideri di ciascuno.

Descrizione indicatori relativi all’area di intervento Misuran. utenti presso Raf: 40soggetti non autosufficienti in Raf 10soggetti autosufficienti in Raf 15soggetti parzialmente autosufficienti in Raf 15media età utenti residenti in Raf 89

n. servizi attivi presso Raf (fisioterapia, psicologia, medico sanitario, prestazioni infermieristiche, mensa) 8

Momenti di animazione e vita comune all’interno della struttura 1 al giorno

Uscite esterne degli ospiti accompagnati da personale della struttura 1 al mese

Partecipazione a momenti di vita sociale esterni alla struttura (teatro, università terza età, circoli anziani, visite ad amici e conoscenti ecc.)

Si tratta di momenti legati alla disponibilità delle famiglie, per lo più nei fine settimana e non vengono garantiti dalla struttura

Media annuo di inserimento di nuovi utenti 9

La residenza anziani opera conformandosi il più possibile ai ritmi ed alle abitudini delle persone, compatibilmente con le esigenze della collettività. Il personale garantisce una globale ed adeguata assistenza tutelare nell'arco delle 24 ore: aiuto per la vestizione, nutrizione, pulizie personali, alzata dal letto, accompagnamento nelle stanze di soggiorno e preparazione al riposo notturno, promuovendo nel contempo le capacità di autonomia residue attraverso interventi di mobilizzazione attiva e passiva, cambiamenti di postura, coinvolgimento attivo negli atti della vita quotidiana; si garantisce un'adeguata assistenza sanitaria mediante il personale sanitario; si assicura un vitto adeguato, considerando anche le diete particolari individuali previste da prescrizioni mediche e formulate dalla dietista incaricata.La tabella precedente mostra in maniera aggregata i servizi presenti all’interno della struttura. Tra questi particolare rilievo hanno assunto nel tempo quelli relativi all’animazione ed alla partecipazione a momenti di vita comune degli ospiti.L’aumento dell’età media dei residenti in struttura avvenuto nell’ultimo periodo ha posto, infatti, la necessità di valorizzare e promuovere in ogni momento della giornata l'autonomia della persona attraverso la possibilità per l’anziano di continuare a gestire in maniera quanto più indipendente possibile le proprie abitudini di vita quali l’effettuazione di spese personali, la partecipazione a sodalizi di natura sociale, circoli, associazioni o l’adesione ad iniziative di tipo culturale o turistico (sagre di paese, mostre artistiche, cinema, teatro, università della terza età ecc.).Come evidenziato in tabella le attività che prevedono uscite in esterna alla struttura vengono principalmente garantite dalle famiglie nei fine settimana non garantendo però una continuità di realizzazione. A tale fatto si aggiunge che nel corso della settimana, le famiglie degli ospiti, per ovvi motivi lavorativi non possono garantire l’accompagnamento per lo svolgimento delle attività sopra elencate, negando di fatto numerose opportunità di

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svago e di intrattenimento ai propri familiari. Si aggiunge, infine, che numerosi degli eventi organizzati dalle associazioni locali, sono realizzati dal lunedì al venerdì, momento nel quale per i motivi già enunciati precedentemente le persone anziane non possono essere accompagnate da familiari. Come meglio evidenziato nell’analisi dei bisogni che segue, natura analoga hanno anche le problematiche degli anziani che abitano presso la propria abitazione specialmente se risiedono in borgata, con alcuni aggravanti quali l’impossibilità di accedere a momenti di vita comune garantiti presso la Silvana Ramello. In questo contesto si è infine ritenuto opportuno fare ricorso ad alcune associazioni locali che svolgono attività a favore di anziani, coinvolgendole al fine di attivare e promuovere nuove opportunità di accesso ad una serie di attività sociali e culturali sia per i residenti presso la struttura Silvana Ramello sia per i residenti in generale, collaborando infine anche nelle attività di informazione sui diritti e sulle occasioni a disposizione dei residenti over 65 in Giaveno.

BISOGNI, PROBLEMI E NODI CRITICINel quadro generale sopradescritto, di forte presenza sul territorio di persone anziane, anche rispetto ad altri comuni della Provincia di Torino con simili servizi e popolazione, si aggiunge la considerazione che, in base a recenti indagini espletate in materia, oltre il 45 % di questi è residente fuori dal concentrico cittadino ovvero nelle sette frazioni e nelle 108 borgate che compongono Giaveno.

Allo scopo di comprendere meglio le finalità del progetto che in seguito verranno proposte, risulta indispensabile delineare le principali problematiche/necessità che caratterizzano tale popolazione. Nel fare questo è inoltre fondamentale considerare la condizione di territorio montano che talvolta può produrre situazioni di parziale emarginazione sociale specialmente per soggetti soli o che, per motivi diversi, non possono contare costantemente sulla presenza od il riferimento di familiari vicini.Le analisi di seguito esposte vengono realizzate sulla scorta di osservazioni e dati ottenuti da questo ente nel corso degli anni attraverso: 1) azioni di analisi dei fabbisogni degli anziani nell’ambito dei tavoli tematici del Piano di Zona; 2) azioni di analisi realizzate nel corso di passate esperienze del S.C.V.N.; 3) azioni di analisi realizzate presso la Residenza Anziani Silvana Ramello finalizzate a comprendere le necessità ed i bisogni dell’utenza nell’ambito di passate esperienze del S.C.V.N. ovvero progetti autonomi; 4) indagini a campione tra soggetti over 65 realizzate durante manifestazioni o eventi locali; 5) collaborazione e confronto con il mondo dell’associazionismo locale che opera a favore di soggetti over 65 (Unitre, circolo anziani CSA, circolo anziani Il Paschè, bocciofila Selvaggese, associazione Albedo Onlus).

Problemi rilevati per la popolazione over 65 del comune di GiavenoDifficoltà di accesso al servizio di trasporto pubblico Stante la particolare conformazione morfologica del territorio e la ampiezza delle rete viaria Comunale, il raggiungimento del Centro urbano, sede dei principali servizi cittadini, è particolarmente difficoltoso e complesso, soprattutto per le persone anziane.L’unico servizio di trasporto pubblico viene garantito dalla Ditta locale di pubblico trasporto – la Ditta Martoglio Spa – normalmente con tre servizi diurni (mattino – pomeriggio e sera). Tale servizio non raggiunge, peraltro, tutte le Frazioni del territorio e spesso non coincide con i servizi di trasporto che da Giaveno raggiungono Torino.A tali difficoltà di natura logistica, di scarsa presenza di mezzi di trasporto pubblico e di compatibilità e coincidenza di orari, si aggiunge il disagio legato alla percorribilità delle strade di montagna nei periodi autunnali o invernali, interessate da pioggia o da neve, che limitano la percorribilità o che, comunque, le rendono oltremodo difficoltose e pericolose.Questa serie di difficoltà incidono in maniera prevalente sulla popolazione anziana in special modo se caratterizzata da particolari difficoltà di movimento/spostamento che pertanto non possono accedere in maniera agevole al trasporto pubblico locale ed allo stesso tempo mostrano significative problematiche economiche per impiegare mezzi di trasporto alternativi a quelli pubblici e a pagamento. Le difficoltà maggiori si rilevano in ordine a due tipologie di necessità: 1) nel raggiungimento di determinati luoghi quali centri medici, ospedali pubblici, luoghi di interesse personale

come chiese, cimiteri, cinema, musei; 2) nel disbrigo delle piccole commissioni quotidiane.

Difficoltà di accesso e fruizione alle informazioni istituzionali o di interesse generale dell’anziano.Questo genere di difficoltà sono dovute in alcuni casi anche alle condizioni di solitudine e svantaggio economico e/o sociale in cui vivono molti anziani, specialmente quanti risiedono in borgata.Per quanto riguarda la prima problematica, infatti, coloro che sono condizionati da situazioni di disagio economico difficilmente hanno accesso ai mezzi di comunicazione “di massa” come giornali, in particolare quelli locali, o internet.Internet è infatti assente in numerose borgate o accessibile unicamente con il ricorso a provider locali più costosi rispetto alle tariffe presenti nel centro cittadino. Si tratta del c.d. digital divide che è presente ancora in numerosi territori montani tra i quali proprio Giaveno.

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A queste difficoltà generali, dal mese di settembre 2009 è chiusa l’emittente televisiva locale “Giaveno TV”. A causa dello switch off analogico e dall’impossibilità di inserirsi sui canali digitali, sia per gli elevati costi sia per difficoltà tecniche specifiche, è così venuta meno una fonte di informazione locale tra la più seguite per gli utenti over 65. Essa trasmetteva, infatti, da oltre 25 anni programmi di interesse locale quali telegiornale, iniziative culturali, di costume e sociali realizzate in Val Sangone, Val Susa e nel Pinerolese. La frequenza era giornaliera per 5 giorni su 7. Tale avvenimento oltre a ridurre la possibilità di conoscenza di iniziative locali e provinciali di possibile interesse rischia di divenire un ulteriore elemento di isolamento sociale.

Difficoltà di carattere economico.Le problematiche elencate nei punti precedenti si riflettono infine sulla effettiva capacità per determinati soggetti over 65 di partecipare ad eventi di interesse culturale o comunque correlati al mantenimento di una vita sociale soddisfacente vissuta in piena autonomia.Tali criticità, così come nelle altre precedentemente elencate, vengono acuite dalla presenza di problematiche di carattere economico laddove l’anziano non è in grado di accedere a momenti di vita qualificante per costi troppo onerosi rispetto alle sue possibilità.Per tali soggetti risulta pertanto indispensabile l’accesso ad eventi ed iniziative qualificate ed a basso costo o gratuite.

Difficoltà rilevate per la popolazione over 65 domiciliata o residente presso la residenza anziani Silvana Ramello di Giaveno.Le difficoltà analizzate nei punti precedenti sono, seppur in minore misura, caratteristiche anche di alcuni gruppi di anziani residenti presso la RAF (residenza assistenziale flessibile) di Giaveno.Nello specifico si tratta delle problematiche legate al disbrigo delle commissioni quotidiane o alla possibilità di frequentare circoli od iniziative a loro dedicate nel corso della settimana. La problematica principale anche in questo caso risiede nell’impossibilità di spostamento all’interno della città in quanto caratterizzati da difficoltà di deambulazione. Negli ultimi anni, inoltre, si sono registrate alcune variazioni rispetto alla presenza presso la Raf e più precisamente:- aumento della età media degli ospiti in residenza anziani (media 89 anni);- aumento dei nuovi inserimenti annui presso le altre strutture (circa 9 all’anno).- aumento n. utenti Raf ospedalizzati per periodi medio/lunghi – circa 8 all’anno (imputabile all’aumento

dell’età media).Queste caratterizzazioni portano a valutare diversamente anche la tipologia di attività da attivare con l’ausilio dei volontari del SCN nei confronti dell’utenza e nello specifico sia i momenti di aggregazione e di animazione per tutte le diverse tipologie di residenti sia una serie di iniziative che aiutino i nuovi inserimenti. A quanto appena precisato è da aggiungersi l’aggiornamento di una attività di mappatura dei bisogni emergenti presso la RAF Silvana Ramello così da identificare le migliori pratiche da attuare nei successivi periodi di programmazione dell’attività.In special modo i momenti di aggregazione e socializzazione oltre che di accompagnamento in attività quotidiane è risultato essere di utile beneficio per gli utenti della struttura. Queste attività influiscono positivamente, infatti, sul miglioramento della qualità della vita degli utenti della struttura. Favoriscono, infine, il mantenimento dello stato di autonomia individuale degli ospiti presenti nella Raf. Risulta però difficile garantire la continuità di tali eventi oltre al mantenimento dei legami con le realtà esterne alla struttura così come occasioni qualificate di socializzazione con le realtà del terzo settore esistenti in Giaveno. Si delineano pertanto, oltre alle problematiche caratteristiche di tutta la popolazione over 65 di Giaveno, alcune specifiche problematiche per i residenti dalla RAF alle quali il presente progetto con il contributo dei volontari previsti può rispondere garantendo nello specifico il miglioramento della qualità di vita degli anziani presenti nella Casa di riposo, l’intensificazione delle attività esistenti e la promozione di nuove occasioni con finalità di aggregazione e socializzazione a favore degli utenti stessi con una contestuale maggiore apertura nei confronti del territorio.

Sulla scorta delle passate progettazioni di servizio civile nazionale il presente progetto vuole impiegare le positive esperienze maturate nelle azioni del settore anziani e far divenire la Residenza Anziani Silvana Ramello un punto di riferimento e di guida anche nella promozione e incentivazione di iniziative destinate alla popolazione over 65 di tutto il territorio di Giaveno che soffre delle problematiche precedentemente ricordate.

Valutazione complessiva delle difficoltà vissute dai soggetti over 65 in Giaveno.

In particolare per i soggetti anziani che vivono in condizione di solitudine (il 30% circa della popolazione over 65 di Giaveno) o che comunque per diverse motivazioni non possono contare sul supporto costante dei familiari, specialmente nel corso della settimana, l’analisi dei bisogni ha rilevato le seguenti tematiche:

BISOGNI SITUAZIONE DI PARTENZA

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necessità di un servizio di trasporto a bassi costi o gratuito per le attività quotidiane o di vita sociale di tutti i residenti del territorio di Giaveno over 65

Non è presente un servizio dedicato ad attività di natura sociale. Attualmente è presente un servizio di accompagnamento presso le strutture sanitarie. Questo è garantito da un progetto del SCVN. A fine progetto il servizio per le strutture sanitarie si prevede venga istituzionalizzato.

necessità di nuovi canali di informazione in grado di garantire a tutti i soggetti over 65 la conoscenza di diritti ed opportunità loro dedicate

Circa il 65% degli utenti over 65 non è adeguatamente informato sulle opportunità locali e regionali a loro dedicate

necessità di eventi dedicati di animazione ed intrattenimento in gruppo di varia natura a costi estremamente bassi o gratuiti

Circa due eventi all’anno in occasione delle festività patronali

necessità di accompagnamento ad eventi di animazione ed intrattenimento in gruppo di varia natura da parte dei residenti della struttura RAF Silvana Ramello

Attualmente l’accompagnamento è garantito unicamente dai familiari e principalmente nei fine settimana.

necessità di accompagnamento per acquisti personali diversi degli utenti RAF Silvana Ramello

Attualmente 1 al mese per ogni utente.

Realizzazione di eventi dedicati di animazione per gli utenti della RAF Silvana Ramello

4 momenti nel corso dell'anno in collaborazione con le realtà locali (associazioni, scuola ecc.)

Attività nel settore anziani attualmente realizzate e prospettive future per il SCVN.Attualmente sul settore anziani il Comune di Giaveno ha attivi due progetti di SCVN.1) Centro anziani insieme si può: 4 volontari presso la residenza anziani Silvana Ramello che contribuiscono alla realizzazione di attività di animazione e ascolto;2) Città al servizio degli anziani: 4 volontari presso altra sede per attività di accompagnamento principalmente presso strutture ospedaliere.L’Amministrazione Comunale intende istituzionalizzare per il prossimo anno il servizio di accompagnamento presso le strutture ospedaliere.

Il progetto di seguito proposto intende offrire un supporto alle difficoltà precedentemente citate che caratterizzano gli anziani residenti in Giaveno. La finalità è quella di proporre una serie di azioni in grado di promuovere il miglioramento della qualità della vita in generale per tutti quei soggetti anziani che manifestano specifiche difficoltà legate principalmente a problemi economici e di salute.Il volontario in tale contesto diviene lo strumento a favore della comunità in grado di collegare necessità dei residenti over 65 alle opportunità presenti sul territorio.Il presente progetto è stato infine contestualizzato sulla scorta delle previsioni di istituzionalizzare l’attuale servizio di accompagnamento a strutture sanitarie del progetto “Città al servizio degli anziani” e sulla scorta delle richieste e preferenze formulate dai volontari della struttura RAF nell’ambito del progetto “Centro anziani, insieme si può” di poter potenziare la loro attività in servizi di animazione, socializzazione e accompagnamento.

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DESTINATARI

Il progetto andrà ad incidere in modo mirato sugli anziani over 65 residenti nel territorio del comune di Giaveno che presentino evidenti difficoltà legate principalmente a problematiche economiche, di salute o di natura sociale.Di seguito viene proposta una stima quantitativa dei possibili destinatari di progetti, effettuata sulla scorta delle esperienze precedenti su analoghe azioni:SERVIZIO/ATTIVITA’ N° DESTINATARIservizio di trasporto gratuito per le attività quotidiane o di vita sociale di tutti i residenti del territorio di Giaveno over 65

1500 residenti nel comune di Giaveno over 65

Realizzazione di iniziative di informazione in grado di garantire a tutti i soggetti over 65 la conoscenza di diritti ed opportunità loro dedicate

1500 utenti residenti nel comune di Giaveno over 65

Realizzazione di eventi dedicati di animazione ed intrattenimento in gruppo di varia natura a costi estremamente bassi o gratuiti fuori dalla struttura

1500 utenti residenti nel comune di Giaveno over 65

necessità di accompagnamento ad eventi di animazione ed intrattenimento in gruppo di varia natura da parte dei residenti della struttura RAF Silvana Ramello

40 utenti della RAF Silvana Ramello

necessità di accompagnamento per acquisti personali diversi degli utenti RAF Silvana Ramello

40 utenti della RAF Silvana Ramello

Realizzazione di eventi dedicati di animazione in RAF 40 utenti della RAF Silvana Ramello

BENEFICIARIIl progetto consente infine di promuove una serie attività delle quali saranno beneficiari una pluralità di soggetti così riassunta: Famiglie degli utenti: circa 2.000 soggetti, parenti di anziani ultra 65enni in quanto vedranno promossa l’autonomia e valorizzata la qualità della vita del proprio caro; Comunità Locale: l’intera comunità locale in quanto vede accrescere il proprio senso di coesione sociale, di informazione su diritti e opportunità ed assiste infine a positivi esempi di solidarietà da riproporre e promuovere nel tempo;Associazioni coinvolte: tra le 5 e 10 associazioni locali in quanto vedono accrescere il proprio numero di partecipanti nell’ambito delle proprie attività acquisendo inoltre nuovi saperi e nuove idee per future iniziative.

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7) Obiettivi del progetto:

Obiettivi generali:Migliorare la qualità della vita degli anziani residenti nella Residenza Anziani Flessibile Silvana Ramello e sul territorio, in particolare per tutti quei soggetti che manifestano specifiche difficoltà legate principalmente a problemi economici, di salute o di natura sociale.

Obiettivi specifici

OBIETTIVO SPECIFICO 1 INDICATORE Situazione di partenza risultato atteso

Promuovere, ampliare e qualificare i momenti di relazione, aggregazione ed animazione per

gli ospiti della Residenza, in un’ottica di apertura

verso il territorio

n° di momenti di aggregazione realizzati

presso la struttura

4 momenti nel corso dell'anno in

collaborazione con le realtà locali (associazioni,

scuola ecc.)

6 momenti realizzati

Occasioni di coinvolgimento nelle

attività ricreative, culturali e sociali realizzate da

soggetti diversi dalla RAF (Associazioni, scuole, ecc.) e condotti all'esterno della

struttura

Media di n. 4 all'anno per il 50% degli utenti.

Occasioni legate alla disponibilità di

accompagnamento da parte dei familiari.

Gli utenti partecipano ad

attività esterne. Il 60% degli utenti

vi partecipa costantemente

Concorrere alla realizzazione di nuove

attività soprattutto coinvolgendo le realtà

territoriali come associazioni, scuole ecc;

Circa 3 attività l'anno realizzate 5 attività all'anno

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OBIETTIVO SPECIFICO 2 INDICATORE Situazione di partenza risultato atteso

Concorrere alla conservazione nel tempo dello stato di

autonomia degli ospiti della struttura

Occasioni di contatto degli ospiti con il mondo esterno (amicizie, partecipazione al mercato settimanale-attività

promosse dal territorio-disbrigo diretto di piccole

commissioni..)

garantite 3 occasioni nel corso della settimana

garantite 4 occasioni nel corso della settimana

attività di ambientazione per i nuovi inserimenti

tempo dedicato di almeno 2 ore settimana

mantenute il numero di ore

dedicate a settimana ai nuovi ospiti

Mappatura di bisogni/problemi/nodi critici

per la realizzazione ed attivazione di nuove

iniziative dedicate

In fase di realizzazione una mappatura dei

bisogni nell'ambito di specifico progetto di

SCNV

Aggiornata la mappatura dei

bisogni in relazione a processo di

invecchiamento e nuovi inserimenti

OBIETTIVO SPECIFICO 3 INDICATORE Situazione di partenza risultato atteso

Promuovere e qualificare i momenti di relazione,

informazione ed aggregazione per i soggetti over 65 residenti

sul territorio

n. di accompagnamenti per partecipazione ad

attività di natura sociale, aggregazione o

partecipazione ad eventi culturali locali ed

extracomunali

attualmente il servizio non è attivo

garantire almeno il 30 % di richieste

pervenute

grado di informazione degli utenti over 65 su

diritti ed opportunità a loro dedicati sia in ambito locale sia regionale

attualmente si stima che circa il 60% della

popolazione interessata non sia adeguatamente

informata

ridurre del 30% il vuoto di

informazione presente

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n. di lettere informative, volantini distribuiti soggetti over 65 su notizie di diretto

interesse

attualmente realizzato solo su richiesta o attraverso canali

istituzionali classici quali manifesti e comunicati

stampa

realizzazione nell'arco dell'anno di

svolgimento del progetto di 10.000 lettere, volantini

informativi

possibilità di accesso al servizio di

accompagnamento in settimana per

partecipazione a momenti di vita associativa con le

realtà locali

attualmente non garantito

realizzare 5 giorni su 7 accompagnamenti presso sedi sociali di associazioni o punti

di interesse

garantire l'accesso a momenti di vita sociale

anche ad utenti residenti fuori dal concentrico

cittadino

attualmente non garantito

garantito il servizio per tutte le frazioni e borgate del territorio

OBIETTIVI SPECIFICI TRASVERSALI RIVOLTI AI VOLONTARI

Gli obiettivi qui descritti saranno perseguiti attraverso il ruolo e le attività svolte dai volontari (come dettagliato nel punto 8.3 della presente scheda progetto) ed attraverso la partecipazione alla formazione generale ed alla formazione specifica. Tali competenze verranno formalmente riconosciute dall'Ente di prima classe Provincia di Torino e dall'Ente partner/dagli Enti partner, presso la/le cui sede/i si realizzerà il progetto, come esplicitato al punto 28 della presente scheda progetto)

La presenza del volontario rappresenta per l’Ente una risorsa e nello stesso tempo è anche il beneficiario del progetto di volontariato in quanto il medesimo consente di:

acquisire meta-competenze individuali quali: autoefficacia, autostima, flessibilità, presa di coscienza e senso di responsabilità, problem solving, di lavoro per obiettivi, in gruppo, per la collettività, ecc.

conoscere la realtà locale, quale mediatore tra i bisogni / richiesta dell’utenza e le modalità di intervento dell’Ente

acquisire la consapevolezza della “dimensione sociale”, cioè del ruolo che il volontario può rivestire sul e nel territorio, quale attore sociale

sviluppare relazioni positive con i soggetti dell’Ente, con I destinatari e con I beneficiari del progetto

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8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

Il complesso delle azioni progettuali, qui di seguito descritte, favoriscono: Il potenziamento delle politiche di pari opportunità la riduzione dell’esclusione sociale l’accesso all’informazione l’aumento della partecipazione attiva e diretta l’offerta di nuovi stimoli a territori a rischio di spopolamento

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi.

FASE PREPARATORIAAttività dell’ente titolare del progetto

analisi delle situazioni in merito agli ambiti e agli interventi in cui il progetto andrà ad operare, individuazione dei problemi che si intendono affrontare, analisi dei vincoli e delle opportunità del

contesto locale, definizione degli obiettivi e pianificazione di massima delle azioni che dovranno essere realizzate;

quantificazione delle risorse necessarie per la gestione del progetto; definizione delle eventuali partnership operative Incontri per la definizione del progetto con lo staff dell’Ufficio Servizio Civile della Provincia di Torino

Attività di supporto e consulenza della Provincia di Torino Incontri individualizzati con il referente della progettazione degli enti partner, al fine di rendere efficace,

in relazione ai bisogni emersi, la singola progettazione esecutiva. Durante gli incontri viene presentato e distribuito il materiale di supporto alla progettazione, realizzato e

costantemente aggiornato dalla Provincia di Torino a partire dagli incontri organizzati dall’Ufficio Servizio Civile della Regione Piemonte.

Fasi dell’anno di Servizio Civile

ACCOGLIENZA: Tempi di attuazione: 1 mese Accoglienza e inserimento nella sede di progetto Avvio fomazione specifica Avvio formazione generale

Accoglienza e inserimento nella sede di progettoNel corso del primo mese di attività vengono dedicati spazi specifici di riflessione per la stesura del Patto di servizio. Si pensa a questa modalità come ad uno strumento per favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva del giovane volontario nella costruzione di una “idea-progetto”, in cui far emergere la propria soggettività, un percorso di autonomia e di assunzione (in prima persona) di responsabilità e impegni precisiIl volontario, sia attraverso il programma di formazione specifica, sia attraverso il graduale inserimento all’interno della sede di attuazione, acquisisce le informazioni e le competenze necessarie ad un suo positivo coinvolgimento nella realizzazione del progetto.

Formazione specificaLa formazione specifica comincerà da subito al fine di fornire una preparazione adeguata sin dalle prime giornate. I primi argomenti trattati riguarderanno la conoscenza della struttura del servizio e degli operatori con cui collaborerà

Formazione generale

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I volontari parteciperanno ad un incontro di benvenuto a cura dell’Ufficio Giovane e Servizio Civile della Provincia di Torino durante il quale riceveranno informazioni relative all’esperienza di Servizio Civile e al percorso di formazione generale

AVVIO: Tempi di attuazione: 1 mese Avvio al Servizio Civile Formazione Specifica Formazione generale e sua conclusione

Avvio al servizio civile I volontari, attraverso i corsi di formazione interna e la diretta conoscenza dell’utente, saranno informati sia sui bisogni individuali di ogni ospite che sui contenuti del piano di assistenza individuale redatto dal personale che opera nella struttura. Ciò per assolvere in modo adeguato e consono alle varie esigenze degli ospiti e realizzare le proprie attività in maniera coordinata alle stesse.I volontari saranno chiamati a conoscere e condividere:

gli obiettivi perseguiti dal personale OSS per uniformare gli interventi ai bisogni assistenziali degli utenti; i protocolli personali di assistenza, quali le cartelle personali degli ospiti, le schede assistenziali, il

protocollo d’accoglienza, di mobilizzazione, contenzione fisica, somministrazione del vitto, ecc.., risultano momenti obbligatori di conoscenza per offrire un servizio completo, competente e condiviso.

Nel corso del secondo mese i volontari cominceranno a svolgere le attività previste dal progetto in affiancamento alle risorse umane della struttura

Formazione specifica Prosecuzione della formazione specifica come descritto al punto 40 della presente scheda.

Formazione generale I volontari verranno inseriti nei gruppi formativi e parteciperanno alla formazione generale per la durata

di 42 ore suddivisa in 7 giornate formative secondo il programma articolato nel punto 33 della scheda. L’attività formativa ha la finalità di introdurre i volontari ai principi e alla conoscenza del sistema servizio

civile e ad orientarli a vivere l’esperienza del servizio in un’ottica di cittadinanza attiva.

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ATTIVITA’ DEL PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE: Tempi di attuazione: 8/9 mesiOBIETTIVO SPECIFICO 1: Promuovere, ampliare e qualificare i momenti di relazione, aggregazione ed animazione per gli ospiti della Residenza, in un’ottica di apertura verso il territorio

AZIONI/ATTIVITA’ TEMPISTICHEuscite sul territorio per effettuazioni commissioni per i singoli utenti o per la casa anziani - disbrigo di commissioni diverse sul territorio Dal 2° mese di servizioAccompagnamento degli ospiti in uscite esterne - Affiancamento, accompagnamento e supporto agli utenti durante le uscite esterne periodiche o giornaliere (mercato settimanale, visite a sedi di associazioni, cimitero, chiesa o a realtà da cui si sono allontanati dopo l'inserimento nella struttura. Dal 2° mese di servizioattività ricreative e di gestione del tempo libero - Coinvolgimento degli utenti nelle attività ricreative e di gestione del tempo libero, secondo il programma predisposto dalla Direzione della struttura: gioco delle carte, giochi didattici, terapia occupazionale, lettura del giornale, giochi di gruppo, laboratori, utilizzo della palestra, utilizzo degli spazi esterni ed interni destinati a tali attività, guida e stimolo alla conversazione Dal 2° mese di serviziocollegamento tra casa anziani e mondo dell'associazionismo locale - promuovono e coordinano l'accesso alle opportunità di intrattenimento, culturali e/o sociali (partecipazione a momenti di socializzazione, laboratori artistici) Dal 2° mese di servizioanimazione durante occasioni speciali o festività - i volontari assistono e compartecipano all'organizzazione dei momenti di festa; supportano gli animatori nella realizzazione delle giornate; assistono famiglie ed utenti nelle necessità che si presentano nel corso delle giornate; Dal 2° mese di servizio

OBIETTIVO SPECIFICO 2: Concorrere alla conservazione nel tempo dello stato di autonomia degli ospiti della struttura

AZIONI/ATTIVITA’ TEMPISTICHEsomministrazione pasti (colazione, pranzo, merende, cena) Garantire una presenza continuativa dedicata al dialogo, all'ascolto di eventuali problematiche ed alla socializzazione durante i momenti comuni di consumo dei pasti. Il volontario partecipa a questi momenti interagendo con gli ospiti della struttura Dal 2° mese di servizioattività di assistenza alla persona Attività di gruppo a supporto del personale di ruolo o affiancamento, accompagnamento e supporto agli utenti durante le attività di riordino nelle camere e negli spazi comuni Dal 2° mese di servizioattività di supporto ai neoresidenti i volontari forniscono informazioni sulla struttura, supportano i familiari ed utenti nella predisposizione di documentazioni necessarie, ascoltano e concorrono insieme al personale di ruolo nella gestione delle problematiche quotidiane promuovono i loro coinvolgimento con gli altri utenti della struttura Dal 2° mese di serviziomappatura dei bisogni - Somministrazione di questionari o interviste per la valutazione delle esigenze dell’utente e dei famigliari Dal 4° mese di servizio

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OBIETTIVO SPECIFICO 3: Promuovere e qualificare i momenti di relazione, informazione ed aggregazione per i soggetti over 65 residenti sul territorio

AZIONI/ATTIVITA’ TEMPISTICHEAttività in RAF• potenziamento dell’ufficio di coordinamento e di prenotazione;• acquisizione delle richieste provenienti dall’esterno;• schedatura;• accettazione o loro verifica attraverso il responsabile del servizio;• inoltro delle richieste accolte per l’attivazione della fase operativa e per la loro evasione;• supporto e trasmissione informazioni agli operatori presenti sul territorio;• contatti con questi;• formazione banca dati informatica;• catalogazione cartacea;• disbrigo di piccole commissioni sul territorio per es: accesso agli ambulatori pubblici e privati, prenotazioni, ritiro medicinali, esecuzione adempimenti burocratico-amministrativi, acquisizione di informazioni, elaborazione e trasmissione di queste; • concorso alla compilazione della “scheda dei bisogni e delle esigenze” degli utenti anziani;• caricamento dati su supporti informatici;• stesura di semplici comunicazioni, anche in forma scritta o in veste informatica;• raccolta, ricerca, elaborazioni informazioni via internet o telefoniche;• attività di sportello;• realizzazione di fogli e volantini informativi Dal terzo meseAttività sul territorio• spostamenti sul territorio e nei comuni limitrofi, compreso il capoluogo, a piedi o con i mezzi posti a disposizioni e sopra descritti, per l’espletamento delle attività e degli interventi previsti dal progetto;• attività di intrattenimento e colloquio con gli anziani;• attività finalizzata all’acquisizione di informazioni sui bisogni e sulle esigenze degli anziani;• disbrigo di commissioni, accesso agli uffici e alle attività pubbliche e private, assunzione di informazioni, disbrigo di pratiche, prenotazioni, ecc…;• attività di accompagnamento e di compagnia, supporto all’anziano nell’espletamento dell’attività programmata, consulenza;• contatti con la base operativa, logistica ed organizzativa;• rispetto delle consegne, delle tabelle operative esecutive dell’intervento;• compilazione delle schede operative e delle tabelle di marcia;• contatti con i responsabili;• distribuzione di fogli informativi e volantini sia nel centro urbano che nelle frazioni e borgate di Giaveno Dal terzo mese

Formazione specifica e sua conclusione Prosecuzione e conclusione della formazione specifica con approfondimento sul lavoro educativo e sulla

relazione di aiuto. Sostegno e supporto nell’espletamento di un’attività specificatamente incentrata sulla relazione

interpersonale con persone anziane.

Formazione generale e conclusione. I volontari continueranno la formazione generale per il completamento del percorso formativo secondo il

programma come articolato nel punto 33 della scheda.

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Attività di Monitoraggio Verranno attivate le azioni di monitoraggio del progetto e dell’attività formativa come da sistema

accreditato. Tale attività coinvolgerà sia gli operatori locali di progetto che i volontari, al fine di rilevare e rielaborare in itinere l’andamento del percorso progettuale.

CONCLUSIONE DELL’ANNO DI SERVIZIO CIVILE: Tempi di attuazione : 1 mese Nel corso dei dodici mesi di realizzazione del progetto, l’ente proponente e la sede di attuazione, al fine di raccogliere elementi utili alla eventuale riprogettazione in itinere dell’esperienza, predispongono e realizzano interventi di monitoraggio, aventi per focus sia il volontario in servizio, sia il progetto realizzato.

La fase conclusiva del Servizio Civile da parte dei volontari prevede una serie di attività finalizzate all’elaborazione e documentazione dell’esperienza da parte dei volontari. Con l’obiettivo di restituire al territorio l’esperienza fatta ed i risultati conseguiti dal progetto, nel corso degli ultimi mesi, i volontari, con l’aiuto e la collaborazione in primis dell’Operatore Locale, sono chiamati raccogliere e sistematizzare dati, materiali documentali e riflessioni in merito a quanto realizzato nell’ambito del progetto.Inoltre, tenuto conto dei principi legislativi che prevedono che il Servizio Civile debba essere finalizzato ad una crescita “civica, sociale, culturale e professionale” dei volontari, i giovani partecipano al percorso di “Lettura delle competenze” con l’obiettivo di rileggere l’esperienza realizzata nel corso dei 12 mesi.

Conclusione monitoraggio Nell’ultimo periodo del Servizio si concluderanno le procedure di rilevazione dati e monitoraggio

dell’andamento progettuale. I dati raccolti verranno rielaborati, da un punto di vista qualitativo e quantitativo. Si procederà alla restituzione dei contenuti emersi, utili ad una futura riprogettazione degli interventi, attraverso la redazione del report annuale.

Le attività del progetto potranno essere svolte in altre sedi, aventi pari requisiti, per temporanei trasferimenti logistici, rispettando il vincolo del periodo non superiore di 30 giorni nell’arco dell’anno, come previsto dalla normativa specifica vigente.

Diagramma di Gantt relativo all’anno di Servizio Civile

Mese: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12AccoglienzaAvvioFormazione specificaFormazione generaleAttività nell’ottica di apertura verso il territorioAttività per l’autonomia degli ospiti della strutturaAttività di relazione, informazione ed aggregazione per i soggetti over 65 residenti sul territorioMonitoraggioConclusione

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

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TIPOLOGIA PROFESSIONALITA’ RUOLO IN MERITO ALLE ATTIVITA’ DEL PROGETTO

NUMERO DELLE RISORSE UMANE IMPIEGATE

Dipendenti di ruolo O.S.S. Operatori /tricisocio sanitari

Si occupa in generale di tutte le attività di assistenza a favore degli utenti della Silvana Ramello garantendo supporto al volontario ed alle sue attività. Assiste il volontario consigliandolo nelle diverse azioni che mette in pratica.

8

Da Cooperativa TINAPADO di Torino

O.S.S. Operatori /tricisocio sanitari

Si occupa in generale di tutte le attività di assistenza a favore degli utenti della Silvana Ramello garantendo supporto al volontario ed alle sue attività. Assiste il volontario consigliandolo nelle diverse azioni che mette in pratica.

3

Libero professionista Medico Assiste il volontario consigliandolo nelle diverse azioni che mette in pratica.

1

Libero professionista infermiere Assiste il volontario consigliandolo nelle diverse azioni che mette in pratica.

1

Libero professionista fisioterapista Si occupa della formazione del Volontario sulle tematiche id propria competenza. Assiste il volontario consigliandolo nelle diverse azioni che mette in pratica.

1

Libero professionista psicologa Si occupa della formazione del Volontario sulle tematiche di propria competenza. Assiste il volontario consigliandolo nelle diverse azioni che mette in pratica. Assiste il volontario in eventuali momenti di difficoltà psicologica o sociale all’interno della struttura.

1

Libero professionista animatore Forma il volontario nel corso dei momenti di animazione e nel corso di riunioni specifiche preparatorie. Assiste il volontario consigliandolo nelle diverse azioni che mette in pratica.

1

Personale della ditta appaltatrice servizio refezione

Addetto mensa Si occupa dello scodellamento dei pasti presso la struttura.

3

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8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

OBIETTIVO SPECIFICO 1: Promuovere, ampliare e qualificare i momenti di relazione, aggregazione ed animazione per gli ospiti della Residenza, in un’ottica di apertura verso il territorio

AZIONI/ATTIVITA’ ruolo del volontario

uscite sul territorio per effettuazioni commissioni per i singoli utenti o per la casa anziani - disbrigo di commissioni diverse sul territorio

Il volontario si occupa di effettuare per gli utenti impossibilitati o che lo richiedono per particolari necessità prenotazioni visite mediche specialistiche, acquisto di medicinali, disbrigo di piccole incombenze espresse dagli ospiti

accompagnamento degli ospiti in uscite esterne - Affiancamento, accompagnamento e supporto agli utenti durante le uscite esterne periodiche o giornaliere (mercato settimanale, visite a sedi di associazioni, cimitero, chiesa o a realtà da cui si sono allontanati dopo l'inserimento nella struttura.

il volontario affianca, accompagna e supporta gli utenti durante le uscite esterne periodiche o giornaliere (mercato settimanale, visite a sedi di associazioni, cimitero, chiesa o a realtà da cui si sono allontanati dopo l'inserimento nella struttura) l'attività a seconda dell'utente interessato viene svolta sia in autonomia dal volontario sia in gruppo con altro personale.

attività ricreative e di gestione del tempo libero - Coinvolgimento degli utenti nelle attività ricreative e di gestione del tempo libero, secondo il programma predisposto dalla Direzione della struttura: gioco delle carte, giochi didattici, terapia occupazionale, lettura del giornale, giochi di gruppo, laboratori, utilizzo della palestra, utilizzo degli spazi esterni ed interni destinati a tali attività, guida e stimolo alla conversazione

il volontario compartecipa, insieme al personale di ruolo o incaricato del complesso, nella organizzazione e gestione dei momenti del tempo libero e delle attività ricreative; Partecipa attivamente nell'organizzazione e gestione delle attività promosse dalla casa di riposo a favore di tutti gli utenti, delle associazioni o dei gruppi anziani operanti sul territorio: condivisione delle iniziative avviate all’interno della struttura, gestione e costruzione di attività comuni, incontri, attività, laboratori, utilizzo della palestra, condivisione degli interventi promossi dalle professionalità che operano all’interno della struttura (psicologa – fisioterapista – infermiera professionale ecc

collegamento tra casa anziani e mondo dell'associazionismo locale - promuovono e coordinano l'accesso alle opportunità di intrattenimento, culturali e/o sociali (partecipazione a momenti di socializzazione, laboratori artistici)

i volontari assistono e compartecipano alla realizzazione di momenti di collegamento tra la residenza anziani e le associazioni del territorio per la realizzazione e l’accesso ad opportunità di intrattenimento, culturali e sociali in generale;

animazione durante occasioni speciali o festività - i volontari assistono e compartecipano all'organizzazione dei momenti di festa; supportano gli animatori nella realizzazione delle giornate; assistono famiglie ed utenti nelle necessità che si presentano nel corso delle giornate;

i volontari assistono e compartecipano all'organizzazione dei momenti di festa; supportano gli animatori nella realizzazione delle giornate; assistono famiglie ed utenti nelle necessità che si presentano nel corso di queste giornate;

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OBIETTIVO SPECIFICO 2: Concorrere alla conservazione nel tempo dello stato di autonomia degli ospiti della struttura

AZIONI/ATTIVITA’ RUOLO DEL VOLONTARIO

somministrazione pasti (colazione, pranzo, merende, cena) Garantire una presenza continuativa dedicata al dialogo, all'ascolto di eventuali problematiche ed alla socializzazione durante i momenti comuni di consumo dei pasti. Il volontario partecipa a questi momenti interagendo con gli ospiti della struttura

il volontario partecipa ai momenti conviviali con gli ospiti fungendo da promotore di dialogo tra i diversi utenti (soggetti autosufficienti, non autosufficienti, ospiti delle altre strutture quali microcomunità ecc.

attività di assistenza alla persona Attività di gruppo a supporto del personale di ruolo o affiancamento, accompagnamento e supporto agli utenti durante le attività di riordino nelle camere e negli spazi comuni

il volontario partecipa insieme agli utenti del complesso nelle attività diverse e quotidiane (sistemazione e riordino camera e spazi comuni, spostamenti all'interno delle strutture, passeggiata nel complesso ecc.

attività di supporto ai neoresidenti i volontari forniscono informazioni sulla struttura, supportano i familiari ed utenti nella predisposizione di documentazioni necessarie, ascoltano e concorrono insieme al personale di ruolo nella gestione delle problematiche quotidiane promuovono i loro coinvolgimento con gli altri utenti della struttura

i volontari forniscono informazioni sulla struttura, supportano i familiari ed utenti nella predisposizione di documentazioni necessarie, ascoltano e concorrono insieme al personale di ruolo nella gestione delle problematiche quotidiane promuovono i loro coinvolgimento con gli altri utenti della struttura

mappatura dei bisogni - Somministrazione di questionari o interviste per la valutazione delle esigenze dell’utente e dei famigliari

i volontari insieme al persona di ruolo o incaricato predisposngono uno o più questionari da sottoporre agli utenti del complesso ed ai loro parenti per individuare necessità/bisogni/valutazione dei servizi ottenuti; i volontari somministrano i questionari ad utenti e familiari; i volontari insieme al personale di ruolo o incaricato analizzano i primi risultati/dati dei questionari

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OBIETTIVO SPECIFICO 3: Promuovere e qualificare i momenti di relazione, informazione ed aggregazione per i soggetti over 65 residenti sul territorio

AZIONI/ATTIVITA’ Ruolo dei volontariAttività in RAF• potenziamento dell’ufficio di coordinamento e di prenotazione;• acquisizione delle richieste provenienti dall’esterno;• schedatura;• accettazione o loro verifica attraverso il responsabile del servizio;• inoltro delle richieste accolte per l’attivazione della fase operativa e per la loro evasione;• supporto e trasmissione informazioni agli operatori presenti sul territorio;• contatti con questi;• formazione banca dati informatica;• catalogazione cartacea;• disbrigo di piccole commissioni sul territorio per es: accesso agli ambulatori pubblici e privati, prenotazioni, ritiro medicinali, esecuzione adempimenti burocratico-amministrativi, acquisizione di informazioni, elaborazione e trasmissione di queste; • concorso alla compilazione della “scheda dei bisogni e delle esigenze” degli utenti anziani;• caricamento dati su supporti informatici;• stesura di semplici comunicazioni, anche in forma scritta o in veste informatica;• raccolta, ricerca, elaborazioni informazioni via internet o telefoniche;• attività di sportello;• realizzazione di fogli e volantini informativi

Attività in Raf• presenza all’interno dell’ufficio in turni prestabiliti e con applicazione della massima flessibilità;• utilizzo telefono;• utilizzo dotazioni informatiche e programmi semplici di caricamento dati e schede;• accesso a internet e suo utilizzo per l’interazione al servizio svolto;• attività di sportello con colloquio diretto con l’utenza interessata;• trasmissione informazioni sia in forma diretta (front-office) che in via telefonica e per radio; • compilazione schede sia manualmente che con l’applicazione di semplici procedure informatiche,• partecipazione alle riunioni di aggiornamento, verifica, coordinamento;• segnalazione criticità e problemi – concorso alla loro soluzione;

Attività sul territorio• spostamenti sul territorio e nei comuni limitrofi, compreso il capoluogo, a piedi o con i mezzi posti a disposizioni e sopra descritti, per l’espletamento delle attività e degli interventi previsti dal progetto;• attività di intrattenimento e colloquio con gli anziani;• attività finalizzata all’acquisizione di informazioni sui bisogni e sulle esigenze degli anziani;• disbrigo di commissioni, accesso agli uffici e alle attività pubbliche e private, assunzione di informazioni, disbrigo di pratiche, prenotazioni, ecc…;• attività di accompagnamento e di compagnia, supporto all’anziano nell’espletamento dell’attività programmata, consulenza;• contatti con la base operativa, logistica ed organizzativa;• rispetto delle consegne, delle tabelle operative esecutive dell’intervento;• compilazione delle schede operative e delle tabelle di marcia;• contatti con i responsabili;• distribuzione di fogli informativi e volantini sia nel centro urbano che nelle frazioni e borgate di Giaveno

ATTIVITA’ SUL TERRITORIO• guida diretta dei mezzi;• spostamenti a piedi sul territorio;• attività di diretto contatto con gli anziani – colloquio con questi – somministrazione di informazioni, direttive, consulenze;• utilizzo del telefono e della radio;• compilazione di schede e questionari;• raccolta di informazioni e di dati; • espletamento di tutte le attività e mansioni dirette e residuali legate all’attività prevista dal progetto;

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9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

4

10) Numero posti con vitto e alloggio: 0

11) Numero posti senza vitto e alloggio:0

12) Numero posti con solo vitto:4 (il vitto sarà assicurato attraverso la mensa interna, ove l’orario giornaliero superi le cinque ore o l’articolazione di questo prevede lo stacco, mattino pomeriggio)

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:1400 ore annue con un minimo di 12 ore settimanali

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :5

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:In riferimento al complesso delle attività previste ed al ruolo individuato per i volontari in Servizio Civile (rif. punti 8.1 e 8.3 della scheda progetto):

Disponibilità a flessibilità oraria giornaliera, nel rispetto del numero di ore stabilite da progetto Disponibilità ad essere impegnati nei giorni festivi Disponibilità a spostamenti e trasferimenti sul territorio per la realizzazione degli interventi previsti. Disponibilità (previa autorizzazione dell’Ufficio Regionale competente) a spostamenti e trasferimenti

(per un massimo di 30 giorni nell’arco dell’anno di Servizio Civile)

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

A livello provincialeTutte le azioni di promozione verranno concertate e realizzate in collaborazione con:

- l’Ufficio Giovani della Provincia di Torino,- gli Enti partner,- i Centri per l’impiego,- i Circondari,- i Centri Zona della Provincia di Alessandria,- i Job placement delle Università di Torino e del Piemonte Orientale,- le associazioni giovanili del territorio,- la Cooperativa Animazione Valdocco.

Verranno attivate le seguenti attività di promozione:Incontri sul territorio organizzati in collaborazione con i Centri per l’Impiego e gli InformagiovaniAperitivi Informativi presso le strutture territoriali e in collaborazione con i Centri Giovani, gli Informagiovani e gli Enti Partner

Strumenti e Media:Sito web della Provincia di Torino;conterrà una scheda sintetica del progetto con le modalità per la partecipazione e gli allegati da compilare per i candidati.New media – social network:la grande diffusione degli strumenti del web 2.0 tra i giovani ne fanno uno strumento indispensabile per diffondere capillarmente informazioni anche istituzionali ed aprire nuovi canali comunicativi, capaci di coinvolgere centinaia di persone interessate. L'Ufficio Giovani e Servizio Civile della Provincia di Torino, fin dalla fase di promozione per il 1° bando 2009 (luglio), si è dotato di una propria pagina su Facebook e Twitter (http://www.facebook.com/home.php?#/group.php?gid=87744143647 e http://twitter.com/serviziocivile).

Manifesti e brochure informative Pubblicazione delle schede sintetiche dei progetti e invio a: Università, Informagiovani, Infopoint Europa, 5

Circondari della Provincia di Torino, 15 Centri per l'impiego, URP, Enti partner. Card e Manifesti, realizzazione e diffusione di card e manifesti informativi, in collaborazione con l’Ufficio

Giovani della Provincia e la Cooperativa Animazione Valdocco.

Consulenza agli Enti partnerL'Ufficio Giovani e Servizio Civile organizzerà appositi incontri e seminari per supportare gli Enti partner nella promozione (dall'ideazione degli strumenti di comunicazione agli incontri, fino alla diffusione sul territorio locale) dei progetti che si realizzeranno sul loro territorio

La Provincia di Torino, in collaborazione con gli enti partner, attraverso incontri seminariali per la promozione, persegue anche la finalità di diffondere i principi e i valori del Servizio Civile nei singoli territori.

Per un totale di 50 ore

A livello locale- Invio lettera informativa ai ragazzi target tra i 18 e i 28 anni- Sito web del comune di Giaveno

conterrà una scheda sintetica del progetto, il progetto, le modalità per la partecipazione e la modulistica per presentare domanda oltre ai riferimenti telefonici ed indirizzi dei responsabili ai quali chiedere specificazioni sul bando

- ManifestiStampa e affissione di manifesti informativi 70x100 su tutto il territorio comunale e nelle località viciniore.

- Diffusione su giornali e tv localiRealizzazione di conferenza stampa con presentazione del progetto, delle sue finalità, del numero di volontari ricercati. Realizzazione di una cartella stampa da diffondere ai giornalisti di giornali e tv locali (Luna Nuova, La ValSusa, La Stampa, TV Giaveno.

- Realizzazione spot per maxi schermo cittadino

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Realizzazione di uno spot video dedicato al progetto da trasmettere quotidianamente ogni 30’ per il periodo di apertura del bando sul maxi schermo collocato in centro città presso Piazza San Lorenzo

Per un totale di 25 ore

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:Si fa riferimento al Sistema di Selezione accreditato presso L'Ufficio Servizio Civile della Regione Piemonte

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Si fa riferimento al Sistema di Monitoraggio accreditato presso L'Ufficio Servizio Civile della Regione Piemonte

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

I seguenti requisiti di scolarità e di formazione sono richiesti coerentemente alle attività del progetto (descritte al punto 8.1) ed al ruolo dei volontari (descritto al punto 8.3)

Requisiti obbligatori: Possesso Diploma Scuola Media Inferiore

Requisiti preferenziali: Possono fare la differenza in sede di colloquio:

Precedenti esperienze maturate nello specifico settore Possesso patente di guida categoria B

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

A livello provinciale

Dettaglio Costo a volontario Realizzazione di Manifesti e brochure informative

Schede sintetiche dei progetti stampa e invio: Università, Informagiovani, Infopoint Europa, 5 Circondari della Provincia di Torino, 15 Centri per l'impiego, URP, Enti partner.

Inviti personalizzati ai giovani dei vari territori (sms, lettere,ecc) a cura dei Centri per l’Impiego

Card studio e realizzazione grafica, distribuzione

€ 600,00

A livello localeVoce Risorse economiche

Predisposizione e distribuzione del materiale pubblicitario legato all’iniziativa € 500,00

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Costo per la formazione da attuarsi attraverso incarico a docenti esterni € 2.500,00

Costo dei tirocini guidati , condotti dalla Responsabile della struttura (12 mesi di servizio per 5 ore al mese di durata del tirocinio = 60 ore

€ 1.500, 00

Fornitura scarpe apposite per il servizio per n. 4 soggetti € 500,00Costo corso di primo soccorso per n. 4 volontari per € 16 cad. € 64,00

rimborso spese o contributi ad associazioni locali per realizzazione momenti di animazione o spettacoli dedicati ad ospiti della struttura

€ 1.200,00

Costo per realizzazione dispense e materiale vario di formazione € 500,00

Costo ammortamento pc e software per realizzazione e gestione mappatura bisogni/necessità

€ 300,00

Budget finalizzato alla redazione, pubblicazione e diffusione del Report di Progetto € 400,00

TOTALE € 7.464,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Collaborano alla realizzazione del progetto i seguenti enti partner (vedi lettere allegati):Ente Ruolo nel progetto

1) Circolo Ricreativo del Centro Sociale Aperto; 2) Bocciofila Selvaggese; 3) Circolo del Paschè, 4) Unitre.

a) accompagnamento e sostegno degli ospiti, in occasione di uscite all’esterno a vario titolo: passeggiate sul territorio, disbrigo di commissioni, ecc; b) sostegno nell’organizzazione e animazione di momenti di festa anche in occasioni speciali o festività rivolti agli stessi ospiti; c) proposte ed attuazione di attività di aggregazione ed animazione di attività ricreative e di gestione del tempo libero da svolgere presso le strutture comunali; d) coinvolgimento degli ospiti ad attività di aggregazione ed animazione rivolti ai propri associati da svolgersi presso la propria sede, attigua alle strutture comunali; e) fornire un associato per associazione a supporto del progetto per un totale di 5 ore settimanali per un totale di 4 volontari

5) Associazione Albedo Onlus a) accompagnamento e sostegno degli ospiti, in occasione di uscite all’esterno a vario titolo: passeggiate sul territorio, disbrigo di commissioni, ecc; b) sostegno nell’organizzazione e animazione di momenti di festa anche in occasioni speciali o festività rivolti agli stessi ospiti; c) proposte ed attuazione di attività di aggregazione ed animazione di attività ricreative e di gestione del tempo libero da svolgere presso le strutture comunali; d) coinvolgimento degli ospiti ad attività di aggregazione ed animazione rivolti ai propri associati da svolgersi presso la propria sede, attigua alle strutture comunali; e) fornire due associati per associazione a supporto del progetto per un totale di 10 ore settimanali

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Per la realizzazione di tutte le attività illustrate al punto 8.1, finalizzate al raggiungimento dei tre obiettivi descritti al punto 7, vengono messi a disposizione:

LOCALI

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locali e dotazione di attrezzature e arredi idonei alla accoglienza e formazione (segreteria, ufficio ricevimento pubblico, sala conferenze, sala tv, palestra, ecc…) della città Giaveno

automezzi di proprietà comunale ( per le uscite sul territorio) gli spazi e gli arredi presenti nella casa di riposo, necessari al corretto funzionamento di questa e che

concorrono al mantenimento dei requisiti previsti dalla legislazione in materia di autorizzazione al funzionamento in qualità di Raf (residenza assistenziale flessibile), in particolare le attrezzature sanitarie e non sanitarie in dotazione alla struttura sono:- N. 2 sollevatori;- N. 5 carrozzine;- N. 12 girelli;- N. 10 letti ortopedici;- N. 1 poltrona ergonomica;- N. 1 bagno assistito attrezzato con vasca regolabile in altezza e relativo alzapersone;

Dotazione di armadi, comodini, tavolini, sedie, cassettiere e poltrone in numero sufficiente ai 10 posti del nucleo R.A.F.

ATTREZZATURE N. 2 pc, oltre a dotazioni informatiche con presenza di programmi informatici normalmente in utilizzo ed uso

(windows – excell – power point – posta elettronica – internet – word ecc.. ) per inserimento dati monitoraggio ed attività quotidiane

Collegamento a internet Adsl tramite wireless con copertura di tutto il Complesso tutte le dotazioni e attrezzature richieste per il funzionamento della casa di riposo e presenti nella stessa,

anche sotto il profilo della movimentazione dei carichi e del rispetto della sicurezza sui luoghi di lavoro; n. 2 telefoni destinazione dei mezzi già in dotazione:

- mezzi : 1 auto a cinque posti della Residenza anziani Silvana Ramello; - 1 auto a cinque posti posta a disposizione dalla Associazione Albedo con Sede in Giaveno; - 1 auto a cinque posti posta a disposizione dal Comune di Giaveno;- 1 pulmino a otto posti;

4 cellulari

MATERIALI Dispense distribuite ai volontari in occasione della Formazione specifica Questionari di monitoraggio e di valutazione finale per volontari e Operatori Locali di progetto Vestiario e calzature

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:nessuno

27) Eventuali tirocini riconosciuti :nessuno

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae :

La Provincia di Torino, con propria Deliberazione n. 1168-385359/2005 del Settembre 2005, riconosce all’anno di servizio effettivamente prestato e certificato, lo stesso valore del servizio prestato presso un Ente pubblico, anticipando le disposizioni del D. Lgs. 77 del 2002. Si allega il testo della Deliberazione della Giunta Provinciale

In riferimento agli obiettivi (punto 7 della scheda progetto), alle azioni (punto 8.1 della scheda progetto) e al ruolo dei volontari (punto 8.3 della scheda progetto), l’ente sede di progetto riconosce le competenze acquisite, come da Deliberazione di Giunta Comunale n. 7 del 21-01-2010

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Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione: In base al criterio del decentramento territoriale delle attività formative, ai fini dell’organizzazione degli incontri di formazione così come descritti di seguito, la Provincia di Torino, utilizzerà oltre alle proprie sedi distaccate secondo le articolazioni territoriali dei 5 Circondari della Provincia di Torino - ovvero presso i Comuni di Pinerolo, Susa, Ivrea, Ciriè e nella città di Torino presso le sedi dei Servizi “Sviluppo Risorse Umane” e “Istruzione e Servizi Didattici”- anche alcune sedi esterne in base alle necessità e sedi esterne afferenti agli altri due enti partner della Provincia di Torino nelle Province di Biella e Alessandria.

30) Modalità di attuazione:

La formazione è svolta in proprio presso l'ente, con Formatori accreditati della Provincia di Torino.

Il percorso formativo generale per i Volontari è strutturato in 7 giornate della durata di 6 ore ciascuna.

Nell’arco dei primi cinque mesi di servizio i Volontari parteciperanno al corso di Formazione Generale, articolato in 7 giornate formative, per un totale di 14 moduli formativi. Ogni modulo formativo ha una durata di tre ore. Il corso ha una durata complessiva di 42 ore.

Ogni gruppo classe fruirà, nell’arco dei primi 5 mesi di servizio, delle attività formative, così come dettagliate, per quanto concerne i contenuti al punto 33 della presente scheda.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La metodologia utilizzata nella conduzione degli incontri di Formazione generale è di tipo partecipativo; gli incontri sono proposti come occasione di incontro e confronto tra tutti i Volontari che svolgono il Servizio Civile Nazionale presso i progetti della Provincia di Torino, organizzati secondo un sistema integrato di tecniche formato da:

1. Lavori di gruppo,2. Discussioni facilitate,3. Simulazioni e role-playing,4. Ricerca d’aula,5. Lezioni frontali,6. Sussidi disponibili sulla rete intranet dell’ente,7. Dispense formative.8. Proiezione materiali audiovisivi a fini didattici

Nel complesso del percorso le metodologie utilizzate sono misurabili nel 50% con lezione frontale e 50% con dinamiche non formali.

33) Contenuti della formazione:

La formazione generale verterà sui seguenti temi: Analisi dell’immaginario sul servizio civile, le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali dei volontari ai

fini della creazione di un’identità di gruppo; (1° modulo formativo) Inquadramento storico dell’esperienza Servizio Civile, dall’obiezione di coscienza alla nascita del Servizio Civile

Nazionale volontario; (2° modulo formativo) Ruolo del Servizio Civile nel passare degli anni e dell’inquadramento legislativo: finalità condivise, motivazioni e

differenze rispetto all’obiezione di coscienza; (2° modulo formativo)

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Il sistema Servizio Civile Nazionale: la normativa di base ed i suoi collegamenti alla Carta Costituzionale, alla Carta di impegno etico del SCN e alla Dichiarazione universale dei diritti umani; (3° e 5° modulo formativo)

Il sistema Servizio Civile Nazionale: i soggetti, le relazioni, i diritti e doveri di tutte le parti coinvolte (4°modulo) Modalità di gestione dell’esperienza in generale: Carta di impegno etico, modalità di servizio, diritti e doveri del

volontario e dell’Ente, condizioni assicurative, ferie, permessi, malattia, orario, compenso, eventuali benefit; (4° modulo formativo)

Il ruolo del volontario in Servizio Civile all’interno della sede di attuazione, le interazioni possibili, condizioni organizzative specifiche, opportunità e criticità; (4° e 14° modulo formativo)

Analisi dello strumento “Patto di servizio” tra volontario ed ente, come attenzione alla valorizzazione del ruolo del volontario nell’incontro con le esigenze dell’ente - simulazione di stesura dei singoli patti ad opera dei volontari (4° modulo)

Elementi di educazione civica: cittadinanza attiva attraverso la conoscenza delle istituzioni, dalla seconda parte della Costituzione italiana all’Unione Europea e le Nazioni Unite; i diritti umani e le politiche per le pari opportunità (5° e 6° modulo formativo)

Prospettive nonviolente ed elementi di Difesa civile non armata e nonviolenta, elementi teorici tratti dalla ricerca per la pace e orientamento ad un’analisi dei conflitti in chiave nonviolenta; (11° e 12° modulo)

La trasformazione (o gestione) nonviolenta dei conflitti dal livello micro a quello macro: simulazioni in aula e casi storici; (9° e 10° modulo formativo)

Elementi di protezione civile ed esperienze di cittadinanza attiva in campo ambientale, come modalità possibile per difesa dell’ambiente e del territorio; (7° modulo formativo)

Le ricadute del proprio servizio sul territorio, in termini di difesa civile non armata e nonviolenta; (14° modulo formativo)

Orientamento all’analisi delle proprie competenze di partenza, elaborazione di strumenti di misurazione dell’acquisizione di nuove competenze nello svolgimento del servizio; (8° modulo formativo)

Orientamento alla fruibilità di quanto appreso durante il Servizio Civile dopo la conclusione dell’esperienza; (13° modulo formativo)

Esercitarsi a valutare e valorizzare le abilità acquisite, dall’autoanalisi delle competenze alla rappresentazione della propria esperienza nella futura ricerca del lavoro; (13° modulo formativo)

Elementi essenziali della legislazione del lavoro (13° modulo formativo) Valutazione del percorso formativo (14° modulo)

34) Durata:

42 ore

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

I diversi moduli formativi saranno svolti presso: la singola sede di attuazione previste dal progetto aule di formazione a disposizione dell’ente proponenteComune di Giaveno Via Francesco Marchini n. 1 e 2 Comune di Giaveno Via Maria Ausiliatrice n. 63

36) Modalità di attuazione:

La formazione è effettuata:a) in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente;

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Modulo Cognome / Nome Data di nascita Luogo di nascita

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1 Dott.ssa Monfrino Fabrizia 10.10.1956 Giaveno1 Dott.ssa Grosso Laura 14.04.1952 Torino1 Morelli andrea 4.3.1970 Torino2 Palermiti Giuseppa 28.3.1954 Brancaleone3 Personale della CRI (come da lettera di

adesione)

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Modulo Cognome / Nome Titolo di studio Ruolo / esperienze1 Dott.ssa Monfrino Fabrizia Laurea Psicologa1 Dott.ssa Grosso Laura Laurea Medico responsabile Raf1 Morelli Andrea Diploma Fisioterapista2 Palermiti Giuseppa Diploma Olp, Responsabile RAF3 Personale della CRI (formatori di primo

soccorso qualificati) Qualifica Personale CRI

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39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione specifica dei volontari in servizio civile nazionale si articola in: un percorso di formazione d’aula svolto nei primi mesi di servizio; una fase di addestramento al servizio

Con l’obiettivo di favorire la partecipazione attiva dei volontari all’attività didattica, per la realizzazione dei diversi moduli formativi saranno variamente utilizzati strumenti quali:

Lezioni d’aula Accompagnamento formativo Lavoro a gruppi Visite guidate Analisi di testi e discussione

Nel corso dell’anno di servizio i volontari saranno inoltre attivamente coinvolti in tutte le attività di coordinamento e formazione dell’ente e verrà promossa la loro partecipazione a convegni e seminari sulle tematiche specifiche del progetto.

40) Contenuti della formazione:

La formazione specifica consiste in un percorso finalizzato a fornire ai volontari il bagaglio di conoscenze, competenze e capacità necessarie per la realizzazione delle attività previste dal progetto.Il percorso formativo prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi:

Modulo Titolo Contenuti affrontati1 Seminari formativi Modulo 1 – Seminari formativi

a) Primo seminario: Cenni sulla psicologia gerontologica ( aspetti relazionali ed emotivi

dell’utente anziano) ; Cenni sulle principali malattie degli anziani (alzhaimer, parkinson e

demenza senile) cenni di primo soccorso;b) Secondo seminario: Approcci strutturati alle attività di gruppo (empatia, capacità di

ascolto, reti di comunicazione); Cenni sulla movimentazione dei carichi e prevenzione sulle

patologie tipiche;c) Terzo seminario: Tecniche sulla gestione e conduzione del gruppo (ruoli, metodo,

clima, obiettivi) Gestione e organizzazione del vivere quotidiano;d) Quarto seminario: Approfondimento di alcune emozioni ( tristezza, paura); Condivisione dei piani di assistenza;e) Quinto seminario: Cura farmacologia dei disturbi d’ansia e depressione;

Tecniche di animazione ;2 Conoscenza dell’anziano L’apprendimento teorico, scaturente dai seminari di formazione, viene

concretamente applicato alla realtà gestionale con momenti di osservazione diretta dell’operato della Oss. I volontari sono invitati ad applicare direttamente e concretamente quanto appreso, con lo svolgimento di attività ed interventi specifici rivolti sia agli ospiti che alle dotazione presenti: movimentazione dell’anziano accompagnamento messa a letto aiuto nel momento del pasto colloqui e conversazioni attività di animazione e socializzanti informare l’anziano: metodi e strumenti Seguiranno momenti di verifica di quanto appreso e dei risultati

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ottenuti, delle difficoltà incontrate, delle criticità da risolvere, con la contestuale presenza dei volontari, del personale incaricato (Oss) e della responsabile della struttura. I momenti di verifica verranno verbalizzati. Sono previsti momenti di riflessione e di consolidamento della esperienza acquisita. In particolare il volontario sarà stimolato e sollecitato a formulare proposte, anche innovativo, rispetto all’esperienza di servizio vissuta ed alla formazione compiuta.La finalità è quella di coinvolgere il volontario nella gestione e organizzazione del servizio cui è destinato, offrendo l’opportunità di rielaborare l’esperienza vissuta e la formazione acquisita anche con la formulazione di proposte e suggerimenti che possono concorrere al miglioramento del servizio.

3 Primo soccorso Chiamata di emergenza al 118 Modalità di accesso al sistema di emergenza del 118 Il BLS (Basic Life Support) negli adulti e nel bambino La gestione dell’infortunato a seguito di trauma Il sistema cardiovascolare e relative patologie Il sistema nervoso Malori, intossicazione da farmaci , da alimenti o da sostanze tossiche Morsi di animali Ustioni e loro primo soccorso Ferite ed emorragie e relativo primo soccorso Dipendenze e relativo primo soccorso Tecniche di primo soccorso ed esercitazione pratica in merito ai punti

sopraindicati

41) Durata:

MODULO DURATA DEL MODULOModulo 1Seminari formativi

25

Modulo 2Conoscenza dell’anziano

37

Modulo 3Primo soccorso

10

Durata totale della formazione 72

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Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Si fa riferimento al Sistema di Monitoraggio e Valuzione e al Sistema di Formazione accreditati, saranno utilizzati durante la formazione strumenti per la verifica e per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti.

Per la Formazione Generale:a. Attività d’entrata sulla rilevazione delle aspettative;b. Verifica finale della formazione tramite questionario, per la rilevazione ed analisi di: Positività e negatività Carenze Opportune integrazioni Clima e rapporti interpersonali Utilità generale/specifica.

Per la Formazione Specifica:Rilevazione delle ore di formazione specifica svolte, delle competenze acquisite e di positività e negatività, tramite la scheda trimestrale di monitoraggio.

Data

Il Responsabile legale dell’ente /

Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente