SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO … · 2015-03-23 · • Eremo di Monte...
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI
IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1)Ente proponente il progetto:
PROVINCIA DI LECCO
2)Codice di accreditamento:
3)Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4)Titolo del progetto:
PARCO MONTE BARRO, CON EXPO2015 ALL’ORIZZONTE
5)Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
AMBIENTE – SALVAGUARDIA E TUTELA DI PARCHI E OASI NATURALI cod. C04
2^
NZ04654
REGIONALE - LOMBARDIA
6)Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;
identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
PARCO MONTE BARRO
Ente gestore costituito dai Comuni di Galbiate, Garlate, Lecco,
Malgrate, Oggiono, Pescate e Valmadrera, Comunità Montana
Lario Orientale – Valle San Martino e Provincia di Lecco.
La popolazione dei soli 7 comuni consorziati è di oltre 85.000 abitanti.
Superficie: 665 ettari
Altitudine: da 200 a 922 metri s.l.m.
Sede del Parco: Via Bertarelli 11 – 23851 Galbiate (LC) Tel 0341.542266
www.parcobarro.it– [email protected]
L’ente Parco è:
o gestore del Parco naturale del Monte Barro; o gestore del SIC (Sito di Importanza Comunitaria); o gestore della ZPS (Zona di Protezione Speciale); o gestore del CFA (Centro Flora Autoctona – Stazione Sperimentale Regionale); o proprietario e gestore del MEAB (Museo Etnografico dell’Alta Brianza); o proprietario e gestore del MAB (Museo Archeologico del Barro); o proprietario e gestore della stazione ornitologica di Costa Perla (Stazione
Sperimentale Regionale).
L’AMBIENTE DEL PARCO
Il Parco è interamente compreso nel Monte Barro, un rilievo calcareo dolomitico, alto 922
metri, situato al limite meridionale delle Prealpi lombarde e circondato da ambienti
acquatici quali il lago di Annone, il lago di Garlate e il ramo del lago di Como in prossimità
di Lecco. Un monte isolato, ma ricco di notevoli luoghi di interesse naturalistico, storico e
culturale.
Durante il periodo di massima espansione glaciale, la sommità del monte è rimasta al di
fuori dei ghiacci e questo ha notevolmente influenzato sia l’aspetto morfologico del
territorio, sia l’aspetto floristico del monte. A testimonianza si possono trovare e osservare
lungo i versanti del monte Barro depositi morenici, fluvio-glaciali e massi erratici che a
volte presentano particolari cavità di origine sconosciuta, che alcuni considerano antropici,
mentre altri ne assegnano un’origine naturale.
Chi percorre i sentieri del Monte Barro può notare l’elevata biodiversità di ambienti
presenti, dal bosco submediterraneo alle faggete, dalle praterie magre alle rupi e alle
sorgenti calcaree e rimane incantato di fronte alle molteplici specie floristiche presenti. Il
Monte Barro, infatti, è l’area protetta lombarda con maggior diversità floristica (in 665
ettari sono state censite circa 1200 piante).
Divulgare l’importanza della biodiversità e la sua conservazione sono infatti proprio le
missioni del Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia gestito dal Parco e al quale
afferiscono le Università di Pavia e di Varese e la Fondazione Minoprio.
LUOGHI DI PARTICOLARE INTERESSE DEL PARCO
• Villa Bertarelli – Sede dell’Ente Parco e del Centro Flora Autoctona (CFA).
• Camporeso – Sede del Museo Etnografico dell’Alta Brianza (MEAB).
• Piani di Barra – Parco archeologico, insediamento di età gota (V-VI sec. d.C.).
• Eremo – Centro Parco per l’educazione ambientale “Giuseppe Panzeri” e Museo
Archeologico del Barro (MAB).
• Costa Perla – Stazione ornitologica.
• San Michele – Chiesa incompiuta di San Michele (sec. XVII).
• Baita Pescate – Centro visitatori Parco.
• Falesia di Camporeso - Palestra di roccia.
• Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Monte Barro (sec. XV).
GLI IMMOBILI DEL PARCO
Il Parco è proprietario dei seguenti immobili:
• Parte di Villa Bertarelli a Galbiate (LC) e relativi giardini storici – (è la sede del Parco e
del CFA).
• Eremo di Monte Barro (sede di: Museo Archeologico del Barro, Centro Parco per
l’educazione ambientale, nuovo ostello Parco Monte Barro, con cucina e 25 posti letto,
salone multimediale e sale riunioni, bar-ristorante, magazzini del MEAB e di numerosi
locali gestiti in parte anche da Associazioni di Volontariato operanti nel territorio).
• Compendio di Camporeso – Vi è il Museo Etnografico dell’Alta Brianza, la sede delle
Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) e della sezione provinciale del WWF.
• Cinque baite – in uso ad altrettante associazioni i cui Volontari svolgono lavori di
manutenzione ambientale.
• Roccolo di Costa Perla – Sede dell’omonima Stazione Sperimentale Ornitologica e di
una sezione staccata del Museo Etnografico.
PRINCIPALI LUOGHI IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO
� I SENTIERI E GLI AMBIENTI NATURALI DEL PARCO rappresentano luoghi di grande
interesse per i numerosi escursionisti che percorrono il monte sul quale vi è una fitta
rete sentieristica (circa 75 chilometri complessivi di cui circa 44 chilometri sono
opportunamente segnalati con 155 cartelli tipo CAI).
Questi sentieri portano in luoghi assai caratteristici dal punto di vista naturalistico
(fauna fossile, faggete, boschi sub mediterranei a rovere e roverella, praterie primarie
xeriche e prealpino-insubriche, sorgenti carsiche, rupi calcaree …) con elevata diversità
degli habitat ed una elevatissima biodiversità floristica. Il Parco è inoltre proprietario di
aree boschive e prative per un totale di 75 ettari di cui 17 di ceduo, 13 di alto fusto e 45
prativi. Dette aree richiedono costanti interventi di salvaguardia e manutenzione
ambientale e di prevenzione antincendio che vengono effettuati per lo più dai volontari
delle numerose associazioni e gruppi che operano nel Parco.
Nel versante settentrionale della montagna, facilmente accessibile da Lecco è stato
realizzato un campo di orieenting frequentemente utilizzato da gruppi e scolaresche.
Due carte topografiche al 1000 e al 2000 consentono di rilevare tutte le informazioni
necessarie per tracciare e percorrere itinerari nuovi sul grande prato di Pian Sciresa e
sulla pineta e i boschi che lo circondano. � LA VAL FAE’ costituisce uno degli ambienti a maggior naturalità del Monte Barro. La
storica riserva a interesse forestale del Parco è sul versante del monte esposto a nord e
questa sua particolarità la rende molto interessante sia dal punto di vista climatico che
vegetazionale. Ospita belle foreste di faggi, aceri, tigli, frassini, ciliegi e altre specie e
vede la presenza di preziose e storiche sorgenti.
� CENTRO FLORA AUTOCTONA (CFA)
Presso la sede del Parco vi è questa stazione sperimentale della Regione Lombardia il
cui obiettivo fondamentale è quello di promuovere azioni per la tutela della
biodiversità e tali da garantire la disponibilità di piante autoctone compatibili con le
popolazioni lombarde per progetti di conservazione e per interventi di riqualificazione e
recupero ambientale. Il CFA opera a supporto dell’Assessorato all’Ambiente della
Regione Lombardia e si occupa di tutte le fasi che portano alla produzione di sementi o
di piante in vaso, dalla raccolta dei semi in natura, alla loro conservazione nella Banca
del Germoplasma delle Piante Lombarde (realizzata e gestito dal CFA), allo studio del
processo di germinazione e alle successive fasi di coltivazione in serra e in pieno campo.
Il CFA è coinvolto in numerosi progetti quali la riqualificazione floristica di boschi
degradati di pianura, la produzione di sementi per inerbimenti di aree denudate (cave,
piste da sci, ecc.), la produzione di piante rare o minacciate per interventi di
ripopolamento e/o reintroduzione. Al CFA aderiscono, oltre alla Regione stessa, la
Fondazione Minoprio (sperimentazione agronomica) e l’Università degli Studi
dell’Insubria (ecologia vegetale, test di germinazione) e di Pavia (Banca del
Germoplasma).
Nei congelatori della Banca del germoplasma sono conservati 1800 campioni di semi
(un terzo della flora lombarda minacciata); ulteriori campioni sono custoditi presso la
Millenium Seed Bank di Kew (Londra).
� LA STAZIONE ORNITOLOGICA SPERIMENTALE DI COSTA PERLA, costituita dal Parco, è
stata nel 1992 riconosciuta dalla Regione Lombardia ed è situata in un vecchio roccolo
di proprietà del Parco ora riconvertito ad attività scientifica per lo studio delle
migrazioni e per scopi didattici. E’ stato uno dei primi centri di inanellamento italiani ad
operare senza l’impiego di animali vivi. Annualmente vengono fatte campagne di
cattura, una primaverile e una autunnale a cura di esperti ornitologi. Gli uccelli catturati
con le reti vengono inanellati, misurati e rimessi in libertà senza essere danneggiati. Ad
oggi sono stati contrassegnati oltre 30.000 uccelli appartenenti ad 88 specie diverse;
alcuni di questi individui sono stati poi ritrovati in diverse località europee ed africane.
La Stazione esegue anche studi sull’avifauna nidificante sul Monte Barro e partecipa a
programmi di ricerca nazionali ed internazionali. Al roccolo vi è anche la sede della
sezione staccata del Museo Etnografico dell’Alta Brianza dedicata all’illustrazione
dell’uccellagione e della caccia tradizionali.
� IL CENTRO PARCO CON IL MUSEO ARCHEOLOGICO presso l’Eremo Monte Barro, è
unisce il primo centro visitatori, in cui sono illustrate le peculiarità naturalistiche del
Parco ad un laboratorio ecologico didattico dotato di strumentazioni scientifiche
(stereoscopi, kit per analisi terreno e acque, strumentazioni di laboratorio, materiali da
esercitazione) a disposizione per le attività didattiche e al Museo Archeologico del
Barro, ove sono raccolti ed esposti interessanti reperti di V-VI secolo, rinvenuti nel
vicino insediamento goto dei Piani di Barra.
Presso il Centro Parco sono attivi un ostello con 50 posti letto con cucina attrezzata e
sala soggiorno, un bar-ristorante, un salone attrezzato per proiezioni e convegni,
diverse sale riunioni e due grandi terrazzi panoramici spesso utilizzati per serate
astronomiche.
Oltre il parco storico dell’Eremo, sede di un giardino recentemente abbellito e
rinnovato, vi è il “Sentiero botanico Giovanni Fornaciari” in cui, lungo il percorso ad
anello opportunamente attrezzato e illustrato, si succedono cinque tra i più significativi
ambienti delle Prealpi Lombarde: la prateria delle rocce carbonatiche, il prato magro, lo
stipeto, la boscaglia submediterranea e il bosco mesofilo.
� IL MUSEO ETNOGRAFICO DELL’ALTA BRIANZA (MEAB)
si trova in località Camporeso, documenta la vita quotidiana delle classi popolari, e in
particolare contadine in Brianza e nel Lecchese nei secoli XIX e XX. Attraverso l’uso di
un allestimento tecnicamente innovativo, il museo fornisce al visitatore un’occasione
d’incontro con oggetti, immagini, rumori, suoni, gesti della tradizione, con lo scopo di
far conoscere le tecniche di lavoro, le pratiche quotidiane e festive, le forme espressive,
le credenze, le visioni del mondo, presenti nella società di questo territorio. Inserito nel
borgo agricolo di Camporeso, di origini medievali, presenta un’ambientazione articolata
dei suoi materiali in vari spazi: il locale per l’allevamento del baco da seta, la cucina, la
stalla, la cantina, il portico, la sala dedicata al lavoro dei campi, e quella riservata al
flauto di Pan. Come già accennato l’ultimo piano della stabile che ospita il museo
accoglie anche l’ufficio delle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco e la sezione WWF
di Lecco. � SAN MICHELE è una frazione di Galbiate in cui, nei pressi dell’antica chiesa, il Parco ha
realizzato interventi di riqualificazione forestale, di sistemazione di una antica sorgente
e del relativo lavatoio, di manutenzione del corso d’acqua con realizzazione di pozze
per il gambero di fiume ed ha realizzato un bosco didattico con un percorso
naturalistico illustrativo del bosco e degli ambienti naturali circostanti. In loco vi è la
“Baita Pescate”, di proprietà del Comune di Pescate, in cui è ubicato un “Centro
visitatori Parco” attrezzato per conferenze e proiezioni e con annesso un giardino
naturalistico realizzato dal CFA e un campo didattico, denominato “Campo del nonno”
per progetti di semina di archeofite. � I PIANI DI BARRA sono occupati dal Parco archeologico del Barro. Tra il 1986 e il 1997 il
Parco ha qui promosso ricerche archeologiche che hanno confermato la veridicità delle
leggende che, fin dal Medioevo, parlavano del Barro come sede di una mitica città. Gli
scavi hanno messo in luce i resti di un castello di età gota ed un vasto sistema difensivo
che cingeva gran parte del monte. Il Parco Archeologico si articola in terrazze
pianeggianti e si estende per circa 8 ha in un contesto ambientale di notevole impatto
paesaggistico, in cui il visitatore è guidato da cartelli didascalici nella visita dei resti
dell’abitato, costituito da una dozzina di edifici (visitabile tutto l’anno). Molti
interessanti reperti (più di 400) rinvenuti durante le campagne di scavo, tra cui monete,
utensili da cucina, ornamenti ecc. sono esposti nelle sale nell’Antiquarium dell’Eremo
dove pannelli esplicativi conducono i visitatori a conoscere la storia e le abitudini dei
Goti.
LE PROPOSTE DIDATTICHE
Le proposte didattiche per le scolaresche, di diverso ordine e grado, si articolano in
percorsi di visita, laboratori e lezioni in classe che consentono di esplorare tutte le realtà di
maggior interesse presenti nel Parco, con particolare attenzione ai temi della salvaguardia
del patrimonio ambientale e culturale. Bambini e ragazzi, in relazione alle diverse fasce di
età, vengono coinvolti in percorsi con giochi ed esperienze pratiche che fanno leva sulla
loro curiosità, stimolano la capacità di lavorare in gruppo e lo spirito d’avventura. Le
attività didattiche sono curate, tramite apposita convenzione con il Parco, dalla
Cooperativa Eliante.
Numerose altre attività didattiche e visite guidate per bambini, adulti e famiglie vengono
realizzate direttamente dal Parco con l’ausilio della Guardie Ecologiche Volontarie. Si
riportano di seguito i titoli di alcune recenti proposte didattiche rivolte alle scolaresche e ai
gruppi in visita a Monte Barro: Tra semi, fiori e frutti, alla scoperta della biodiversità - Il
campo del nonno - Una giornata da botanico - Evoluzione e biodiversità - Alla scoperta della
biodiversità con la fata Flora. - Dal seme alla pianta: la Pulsatilla ci racconta la sua storia…
- Artisti in erba - L’alfabeto naturale - Il domino del bosco - Chi mangia che cosa - A ciascuno
il suo ambiente - A spasso con gli gnomi. - Un albero per amico - Favolando nei boschi del
Parco - Chi l’ha visto - Per sentieri e per boschi - Il micro...mondo in un prato - Il bosco e i
prati magri: mondi in equilibrio - La vita che viene dall’acqua - Storie di pietre e di fossili -
Che tempo che fa - Un occhio nel terreno - A volo d’uccello.
I BISOGNI
Il sempre crescente afflusso di visitatori nel Parco, dovuto anche al nuovo ostello, evidenzia una
serie di nuovi bisogni di fruizione, valorizzazione e tutela ai quali il Parco cerca di dare soluzioni
positive e dinamiche anche con l’ausilio dei volontari in servizio civile. Ciò anche in previsione
della particolare attività di promozione e accoglienza turistica programmata in occasione di EXPO
2015.
Tali bisogni possono essere così sintetizzati:
• MARKETING MIRATO IN FUNZIONE DI EXPO 2015
Dare maggior visibilità alle iniziative e alle offerte formative che il Parco mette in atto e
migliorarne l’organizzazione e la pubblicizzazione sfruttando nuovi canali comunicativi.
• PORTE APERTE
Aumentare le date delle aperture straordinarie dei musei, dei centri visitatori e della sede del
Parco e dei giardini storici di Villa Bertarelli, prevedendo accoglienza di visite guidate su
prenotazione per gruppi, anche con particolare accoglienza ai gruppi di visitatori provenienti
da EXPO 2015.
• BANCA DEL TEMPO
Migliorare il coordinamento dei gruppi di volontari che operano nel Parco per ottimizzare la
valorizzazione, il controllo e la manutenzione del territorio, anche proponendo alle
Associazioni e ai cittadini l’adesione alle locali Banche del Tempo.
• EDUCAZIONE AMBIENTALE
Incentivare la conoscenza delle attività e delle risorse del Parco per favorire una fruizione
responsabile e fonte di crescita culturale anche prevedendo interventi nelle scuole primarie.
• RACCOLTA DIFFERENZIATA
Riqualificare e tutelare alcuni ambienti naturali di particolare pregio, anche invitando i turisti a
non abbandonare rifiuti o, ove ciò non sia possibile, introducendo nel Parco il servizio della
raccolta differenziata dei rifiuti.
• FOTOTECA DIGITALE
Conservare e rendere disponibili gratuitamente fotografie digitali messe a disposizione dagli
utenti del Parco. La disponibilità di una crescente quantità di materiale fotografico relativo ai
diversi aspetti del Parco, rende interessante il trattamento di tali dati, anche al fine di mettere
a disposizione del pubblico e della stampa materiale fotografico gratuito di buona qualità.
DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO
Destinatari cui questo progetto si rivolge sono i fruitori, anche occasionali, del Parco che
manifestano interesse per le bellezze naturalistiche del territorio e per le proposte didattiche,
culturali e sportive offerte dal Parco.
Destinatari del progetto sono anche tutti gli ambienti gestiti dal Parco che, anche grazie
all’apporto dei volontari in Servizio Civile, potranno essere maggiormente curati e resi fruibili ad
un pubblico più allargato e più informato.
I beneficiari del progetto sono rappresentati in primo luogo dagli abitanti dei comuni limitrofi,
della Brianza e del Milanese, che avranno la possibilità di accrescere le proprie conoscenze
naturalistico/ambientali sviluppando una cultura di rispetto per l’ambiente.
Inoltre le attività contemplate nel progetto stimolano la crescita culturale e l’aumento della
sensibilità ambientale nei visitatori, creando nuovi interessi anche economici nel turismo culturale
e commerciale, coinvolgendo altri settori produttivi e commerciali (es. luoghi di pernottamento e
di ristoro).
Beneficiari del progetto saranno anche i numerosi Gruppi e Associazioni di volontari che operano
all’interno del Parco che saranno maggiormente coordinati nei loro interventi di tutela e
valorizzazione dell’ambiente e potranno trovare nei Volontari nuovi e motivati apporti alle loro
attività.
In secondo luogo, beneficiari sono i turisti ed i visitatori occasionali del parco ed in particolare i
visitatori provenienti da EXPO 2015 che avranno la possibilità di trovare in rete e nel materiale in
distribuzione presso gli uffici turistici nuove proposte e materiale informativo appositamente
preparato, agevolando la fruizione in particolare ai visitatori arrivati nel territorio con i mezzi
pubblici.
Infine tra i beneficiari vanno elencati gli studenti e i membri dei gruppi culturali e sportivi in visita
al Parco che troveranno nei ragazzi in Servizio Civile un valido aiuto, pronto a fornire informazioni
utili ed approfondite e a favorire la loro fruizione alle strutture del Parco che altrimenti non
avrebbero la possibilità di essere aperte al pubblico.
7) Obiettivi del progetto:
A. MIGLIORAMENTO DELLA FRUIBILITA’ DEI BENI
B. OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE
C. EDUCAZIONE AMBIENTALE
Risultati attesi relativi all’obiettivo generale A (miglioramento della fruibilità dei beni):
A1) Rinnovo delle procedure per la programmazione e la diffusione di eventi.
I Volontari si occuperanno, in collaborazione con gli Amministratori e il Personale
dell’ufficio della creazione di mailing list indicizzate, per fornire informazioni differenziate e
dedicate ai vari gruppi di utenti con attenzione speciale ai gruppi di visitatori provenienti
da EXPO2015. Revisione e distribuzione di materiale promozionale e didattico
(depliant, piccole brochure, contenuti multimediali su supporti magnetici o pubblicati in
rete, ecc.), raccolta e analisi dei dati di gradimento anche attraverso questionari proposti
ai visitatori e alle scolaresche presenti nel Parco.
A2) Incremento dei periodi di apertura al pubblico degli ambienti di proprietà del Parco.
I Volontari in Servizio Civile potranno aprire i musei, i giardini, le Chiese di Santa Maria degli
Angeli e di San Michele e i centri Visitatori del Parco, in occasione di manifestazioni
sportive, eventi culturali e giornate di aperture straordinarie o al di fuori degli orari
abituali, in collaborazione con gli organizzatori dei singoli eventi e i Volontari delle
Associazioni operanti nel parco.
A3) Ottimizzazione delle modalità di gestione delle fasi di informazione, prenotazione e
accoglienza dei gruppi e delle scolaresche.
Si prevede di affiancare i volontari alle guide di Eliante nella prossima campagna di
presentazione delle attività didattiche alle scolaresche e di farli collaborare alla
realizzazione del calendario unico on line delle attività didattiche, per gestire le
prenotazioni e gli eventi in modo ottimale.
A4) Miglioramento dell’accoglienza dei visitatori e degli ospiti del Centro Parco per
l’educazione ambientale.
Si prevede di incrementare la fruibilità del centro parco e del parco archeologico
affiancando i volontari alle guide dell’Associazione Amici del Museo Archeologico del Barro
e consentendo un più efficace utilizzo delle attrezzature didattiche multimediali. I ragazzi in
servizio civile si occuperanno anche del noleggio e della gestione delle nuove audioguide.
Risultati attesi relativi all’obiettivo generale B (ottimizzazione delle risorse):
B1) Controllo e ordinaria manutenzione dei percorsi più importanti nel parco.
Sentieri naturalistici e storici più interessanti, sentieri di collegamento tra i manufatti
archeologici, sentieri di accesso ai centri visitatori, collegamenti pedonali con le stazioni
ferroviarie e i principali punti di accesso al parco verranno percorsi e sistemati ove
necessario, verrà curata la ristampa e messa in opera dei pannelli didattici e segnaletici
danneggiati. Saranno sostituiti e integrati i componenti dell’arredo urbano deteriorati
(panchine, edicole, corrimani). Nelle attività è prevista la collaborazione con le associazioni
di volontariato operanti nel parco e incaricate della manutenzione ordinaria e della cura
dei sentieri.
B2) Utilizzo di piattaforme informatiche per la gestione delle attività e la calendarizzazione
degli eventi. Realizzazione di nuove proposte per visitatori provenienti da EXPO2015.
I volontari raccoglieranno e distribuiranno le informazioni sulle attività dei gruppi e delle
Amministrazioni del parco al fine di ottimizzare la valorizzazione, il controllo e la
manutenzione del territorio, anche proponendo alle Associazioni e ai cittadini l’adesione
alla Banca del Tempo come mezzo per favorire lo scambio e la piena utilizzazione delle
diverse disponibilità.
B3) Raccolta, selezione e pubblicazione in rete di fotografie digitali messe a disposizione dagli
utenti del Parco. Etichettatura e ordinamento tematico delle fotografie e realizzazione di
sequenze fotografiche linkate al sito del Parco.
Risultati attesi relativi all’obiettivo generale C (educazione ambientale):
C1) Realizzazione di interventi di gestione e tutela ambientale nelle aree di proprietà del Parco
con particolare attenzione al recupero e alla divulgazione di notizie storiche e scientifiche
relative alle sorgenti dell’ex Albergo Monte Barro, al Giardino Alpino Daphnea, all’ex
Roccolo di Costa Perla, alla cripta della Chiesa di San Michele.
Si prevede di affiancare i Volontari in Servizio Civile ai volontari di Legambiente nella
gestione dell’orto sinergico realizzato presso l’Eremo e agli Amici del Museo Archeologico,
e ai volontari di Spazio Oggiono nella cura del parco storico dell’Eremo.
C2) Collaborazione con le Guardie Ecologiche Volontarie e i volontari delle associazioni
ambientalistiche nella pubblicazione e divulgazione di dati sulla fauna del parco, con
particolare attenzione alle popolazioni di chirotteri, anfibi, molluschi e crostacei, anche
mediante accompagnamento di gruppi in visite guidate all’interno del parco.
C3) Collaborazione con le guide del Museo Archeologico del Barro alla manutenzione della
vasca didattica in zona archeologica e alla gestione del campo di coltivazione di varietà
antiche di cereali realizzato nei pressi dell’area archeologica.
Si prevede di rinnovare la stratigrafia della vasca didattica in zona archeologica, di
ricollocare i cartelli didattici e di sistemare il corrimano del campo di cereali antichi
realizzato nei pressi dell’area archeologica, provvedendo a fotografare le piante nelle loro
fasi di crescita.
C4) Assistenza al personale incaricato della gestione delle catture e dell’inanellamento
all’Osservatorio Ornitologico di Costa Perla, occupandosi della gestione del flusso dei
visitatori e curando l’esposizione della parte storica e la visita alla sezione staccata del
MEAB. I ragazzi in Servizio civile verranno anche affiancati al giardiniere collaborando in
autunno alla potatura e alla piegatura delle piante tradizionalmente impiegate nella
realizzazione del Roccolo storico e della Bresciana.
C5) Collaborazione alla gestione della Banca del Germoplasma e alla produzione di piante
autoctone. Si prevede, con il coordinamento del Centro Flora Autoctona la raccolta e la
pulizia di semi di specie autoctone e un incremento degli interventi di educazione
ambientale gratuita (visita ai giardini, alle serre e ai tunnel della biodiversità) dedicati alle
scuole primarie del territorio e ai gruppi di visitatori provenienti da EXPO2015 .
C6) Collaborazione nella gestione della serra del Centro Flora Autoctona e nella cura del
giardino storico della Villa Bertarelli, curando la raccolta e la produzione di piante di specie
autoctone particolarmente pregiate presenti nel territorio delle aree protette della
Lombardia, conservate e tutelate nella Banca del Germoplasma e la produzione di piante
annuali da utilizzare per la piantumazione nei giardini storici della Villa Bertarelli, sede del
Parco e in altre aree a scopo didattico.
C7) Collaborazione con le guardie ecologiche e i volontari delle associazioni ambientalistiche e
culturali nella pubblicazione e divulgazione di dati relativi alla flora e alla fauna del parco,
anche mediante l’accompagnamento di gruppi visitatori provenienti da EXPO2015 e classi
in visite guidate nei percorsi studiati da Eliante.
C8) Eliminazione dei cestini per la raccolta dei rifiuti da alcune aree del Parco, invitando i turisti
a riportare a casa i loro rifiuti o a trasformarli in risorse, raccogliendoli in apposite aree per
la raccolta differenziata. I volontari si occuperanno della preparazione e della realizzazione
della cartellonistica e cureranno l’allestimento delle nuove aree di raccolta.
8)Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività
previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile
nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Si prevedono i seguenti piani di attuazione per il raggiungimento degli obiettivi:
• prima accoglienza;
• formazione generale e specifica;
• realizzazione delle attività previste;
• monitoraggio;
• valutazione in itinere e valutazione finale.
L’intero percorso verrà monitorato durante tutte le fasi e sarà accompagnato
dall’operatore locale di progetto (OLP) al fine del conseguimento di autonomia operativa
del volontario.
Per il raggiungimento degli obiettivi indicati sono previste le seguenti fasi temporali:
N. Fasi
Tempistica relativa ai 12 mesi
Preliminare 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 Incontri tra le figure
coinvolte nel progetto
2 Riscrittura delle attività
3 Predisposizione logistica
4 Accoglienza/inserimento
5 Formazione generale
6 Formazione specifica
7 Attività di progetto
8 Verifiche/monitoraggio
9 Produzione report
periodici
10 Valutazione finale
Sviluppo del punto 7 con riferimento agli obiettivi generali e relativi risultati attesi sopra
esposti:
Attività Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Rinnovo delle procedure per la programmazione e la
diffusione di eventi.
Aperture straordinarie in occasione di manifestazioni
sportive, eventi culturali e in collaborazione con gli
organizzatori dei singoli eventi e i Volontari delle
Associazioni operanti nel Parco.
Ottimizzazione delle modalità di gestione delle fasi di
informazione, prenotazione e accoglienza dei gruppi e
delle scolaresche. Campagna di presentazione delle
attività didattiche alle scolaresche con i volontari di
Eliante.
Accoglienza dei visitatori e degli ospiti del Centro Parco
per l’educazione ambientale con le guide
dell’Associazione Amici del Museo Archeologico del
Barro. Gestione audioguide.
Attività di manutenzione straordinaria in aree rilevanti in
collaborazione con le associazioni di volontariato
operanti nel Parco.
Controllo e valorizzazione dei percorsi più importanti nel
parco con messa in opera dei cartelli pannelli necessari.
Calendarizzazione degli eventi e collaborazione con le
locali Banche del tempo.
Raccolta e gestione di fotografie digitali messe a
disposizione dagli utenti del Parco.
Gestione dell’orto sinergico realizzato presso l’Eremo con
Legambiente e cura del parco storico dell’Eremo con i
volontari di Spazio Oggiono e gli Amici del Museo
Archeologico
Collaborazione con le Guardie Ecologiche Volontarie e i
volontari delle associazioni ambientalistiche nelle attività
di vigilanza, controllo accessi e accompagnamento di
gruppi su prenotazione, anche fuori dai normali orari.
Collaborazione con le guide del Museo Archeologico del
Barro alla manutenzione e alla cura dei manufatti in area
archeologica. Si prevede di rinnovare la stratigrafia della
vasca didattica in zona archeologica
Assistenza al personale incaricato della gestione delle
catture e dell’inanellamento all’Osservatorio
Ornitologico di Costa Perla, gestione del flusso dei
visitatori e organizzazione della visita alla sezione
staccata del MEAB. Potatura e piegatura delle piante
storiche del Roccolo storico e della Bresciana.
Raccolta e pulizia di semi di specie autoctone e
incremento degli interventi di educazione ambientale
con il coordinamento del Centro Flora Autoctona.
Collaborazione nella gestione della serra del Centro Flora
Autoctona e nella cura del giardino storico della Villa
Bertarelli. Aperture straordinarie su prenotazione.
Accompagnamento di gruppi e classi in visite guidate nei
percorsi studiati da Eliante.
Progetto e gestione aree a raccolta differenziata
8.2) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Le risorse umane coinvolte saranno formate da operatori interni ed esterni con adeguate
esperienze presso gli Enti e che forniranno le proprie conoscenze e la propria esperienza
per l’acquisizione da parte dei volontari delle necessarie competenze per l’espletamento
delle attività previste in modo che i volontari siano motivati all’apprendimento e
all’acquisizione di competenze frutto dell’esperienza diretta e concreta. Complessivamente
i volontari nell’espletamento delle attività saranno seguiti/affiancati da:
• personale in servizio presso il Parco (Direttore, responsabile amministrativo,
responsabile tecnico, incaricati di specifici progetti), la Provincia e i Comuni coinvolti
nelle attività;
• consulenti e collaboratori dell’Ente (tecnici, urbanisti, forestali, consulenti per la
sicurezza, responsabili delle attività didattiche, ecc.);
• Amministratori e Volontari in servizio presso il Parco: (25 Guide, 11 Guardie Ecologiche
Volontarie, volontari WWF Lecco, 30 volontari associazione Amici del Museo del Barro,
7 squadre antincendio boschivo operanti nel Parco, Volontari delle altre associazioni
operanti nel territorio);
• personale del Centro Flora Autoctona (Coordinatrice CFA, 3 ricercatori assunti su
specifici progetti, 5 borsisti, vari stagisti e 42 volontari coinvolti nella raccolta di semi e
altre attività analoghe);
• ricercatori e incaricati (n. 3) per attività specialistiche del CFA (Banca del Germoplasma
– riproduzione specie rare);
• esperti dell’Associazione naturalistica Faunaviva per la Stazione Sperimentale di Costa
Perla (n. 5 incaricati e diversi stagisti);
• educatori e guide (n. 15) di Eliante, associazione che gestisce le visite di istruzione di
scolaresche e le attività didattiche nel Parco;
• volontari (n. 65) del Museo Etnografico dell’Alta Brianza (MEAB);
• volontari delle associazioni locali e dei gruppi di protezione civile che operano per la
salvaguardia e la tutela del territorio.
8.3 ) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il ruolo che i volontari svolgeranno scaturisce dagli obiettivi individuati nel progetto che si
connota come ruolo di affiancamento al personale degli Enti e delle Associazioni
operanti nel Territorio.
Le attività generali sono:
• partecipare e collaborare alla preparazione di incontri finalizzati alla conoscenza del
territorio e dell’ambiente del Parco;
• collaborare alla preparazione e al rinnovo dei materiali didattici e divulgativi;
• collaborare alla progettazione e alla messa in opera delle attività specifiche;
• partecipare gestione delle attività didattiche e divulgative;
• condividere gli strumenti per la verifica e l’analisi dei risultati;
• sperimentare le competenze acquisite per una gestione autonoma delle attività di
progetto e di intervento.
Le attività che si riferiscono agli obiettivi specifici di progetto sono quelle di cui alla tabella
del punto 8.1.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
4
0
4
0
1400
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
o Disponibilità per un orario flessibile con occasionali impegni serali e festivi. o Disponibilità a portare una divisa. o Disponibilità ad effettuare il servizio nelle festività dei mesi estivi.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente
Accreditato:
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Nominativi dei Responsabili Locali di
Ente Accreditato Sede di
attuazio
ne del
progetto
Comu
ne Indirizzo
Cod.
ident.
sede
N.
vol.
per
sede Cognome e
nome
Data di
nascita C.F.
Cognome e
nome
Data di
nascita C.F.
Parco
Monte
Barro
Galbia
te
Via
Bertarelli,
11
108663 4
Negri Diego
24.2.68 NGRDGI68B
24E507Y
Zucchetti
Clotilde 20/10/52
ZCCCTL52R6
0D940M
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Le attività di promozione e sensibilizzazione verranno rese note attraverso un piano di
comunicazione che comprenderà sia azioni riferite a tutti i progetti di servizio civile
dell’Ente sia quelle specifiche per le singole sedi di progetto.
Le attività di promozione saranno così articolate:
Comunicazione:
- pubblicizzazione del bando UNSC e del progetto attraverso comunicati stampa e appositi
volantini e locandine, diffusi agli organi di informazione locale e alle sedi interne ed esterne
degli enti di progetto.
Sarà dedicata particolare attenzione alla comunicazione del progetto direttamente ai
giovani, mediante siti internet della Provincia e dei Comuni e delle Biblioteche, Notiziari
Comunali, newsletter, mailing list, avvisi personalizzati ai giovani interessati al Servizio
civile; inoltre, attraverso i Servizi Informagiovani e i Centri di Aggregazione Giovanile della
provincia di Lecco, le Biblioteche comunali, l’Ufficio d’informazione e accoglienza turistica
della Provincia.
Gli Operatori Locali di Progetto inoltre parteciperanno a uno o più incontri di presentazione
del Progetto organizzati direttamente dalla Provincia o in collaborazione con gli enti del
Tavolo Territoriale di Coordinamento del Servizio Civile Nazionale.
Sensibilizzazione:
- Le attività di sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale saranno realizzate nell’ambito
del progetto di promozione strategica che fa capo al Tavolo Territoriale di Coordinamento
del Servizio Civile Nazionale, la cui segreteria tecnica è gestita dal So.Le.Vol. - Centro Servizi
Volontariato. Fanno parte del Tavolo i principali enti della provincia di Lecco: Provincia e
Comune di Lecco, ARCI Servizio civile, Caritas Ambrosiana, Api Provinciale, Unione Italiana
Ciechi, Consorzio Consolida, Spazio Regione Lombardia, COE Barzio, Associazione Il
Gabbiano di Colico.
5
Le finalità prevalenti del Tavolo sono di promuovere e far crescere la cultura del Servizio
Civile nei giovani e nella comunità territoriale, organizzare strategie comunicative condivise
e mirate, raccordare gli enti di Servizio Civile per elevare la qualità dei progetti affinché essi
siano sempre più rispondenti alla lettura dei bisogni della comunità. Le principali iniziative
riguardano le modalità di promozione del Servizio Civile nelle Scuole superiori del territorio
attraverso la valorizzazione delle testimonianze dei giovani che hanno già svolto l’anno di
Servizio Civile, la produzione di strumenti informativi mirati, l’impiego di canali
comunicativi vicini al linguaggio giovanile (video sul Servizio Civile, trasmissioni
radiofoniche ecc.).
Ore dedicate alla promozione e sensibilizzazione: 30 ore circa.
Per quanto riguarda le attività generali di promozione e sensibilizzazione dell’ente
Provincia si rinvia al “documento sul Sistema di comunicazione e coordinamento del
Servizio civile” prodotto in fase di accreditamento.
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
L’ufficio Servizio Civile della Provincia di Lecco effettuerà l’istruttoria in merito
all’ammissibilità dei vari candidati. Si procederà quindi a costituire un’apposita
Commissione che avrà il compito di esaminare e valutare tutti i candidati ammessi.
PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE AL CURRICULUM
Tot. Max punti 30 – periodo max. valutabile 12 mesi
PRECEDENTI ESPERIENZE PRESSO ENTI CHE REALIZZANO IL PROGETTO:
coefficiente 1,00 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 gg.)
PRECEDENTI ESPERIENZE NELLO STESSO SETTORE DEL PROGETTO PRESSO ENTI DIVERSI DA
QUELLO CHE REALIZZA IL PROGETTO:
coefficiente 0,75 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 gg.)
PRECEDENTI ESPERIENZE IN UN SETTORE DIVERSO PRESSO ENTE CHE REALIZZA IL
PROGETTO:
coefficiente 0,50 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 gg.)
PRECEDENTI ESPERIENZE IN SETTORI ANALOGHI PRESSO ENTI DIVERSI DA QUELLO CHE
REALIZZA IL PROGETTO:
Coefficiente 0,25 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 gg.)
TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato)
Laurea attinente progetto = punti 8
Laurea non attinente a progetto = punti 7
Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto= punti 7
Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto= punti 6
Diploma attinente progetto = punti 6
Diploma non attinente progetto = punti 5
Frequenza scuola media Superiore = fino a 4 punti (per ogni anno concluso punti 1,00)
TITOLI PROFESSIONALI (valutare solo il titolo più elevato)
Attinenti al progetto = fino a punti 4
Non attinenti al progetto = fino a punti 2
Non terminato = fino a punti 1
ESPERIENZE AGGIUNTIVE A QUELLE VALUTATE = fino a 4 punti
Così meglio definiti e precisati:
coefficiente 0,10 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 giorni) per esperienza non
attinente al progetto;
coefficiente 0,20 (mese o fraz. Mese sup. o uguale a 15 giorni) per esperienza attinente al
progetto.
ALTRE CONOSCENZE = fino a punti 4
PUNTEGGI RIFERITI AGLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE
PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE ALLA SCHEDA DI VALUTAZIONE
SCHEDA GIUDIZIO FINALE: fino a un massimo di 60 punti (Per superare la selezione occorre
un punteggio minimo di 36/60)
FATTORI DI VALUTAZIONE APPROFONDITI DURANTE IL COLLOQUIO E LORO INTENSITA’
Pregressa esperienza presso l’Ente: giudizio (max 60 punti)
60 punti a chi ha avuto più di 12 mesi di esperienza;
50 punti a chi ha avuto 6 mesi di esperienza pregressa;
45 punti a chi ha avuto da 3 a 5 mesi di esperienza pregressa;
40 punti a chi ha avuto meno di 3 mesi di esperienza;
30 punti a chi non ha avuto esperienza.
Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d’impiego: giudizio (max 60 punti)
60 punti a chi ha avuto più di 12 mesi di esperienza;
50 punti a chi ha avuto 6 mesi di esperienza pregressa;
45 punti a chi ha avuto da 3 a 5 mesi di esperienza pregressa;
40 punti a chi ha avuto meno di 3 mesi di esperienza;
30 punti a chi non ha avuto esperienza.
Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto: giudizio
(max 60 punti)
Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto: giudizio (max
80 punti)
Disponibilità alla continuazione delle attività al termine del servizio: giudizio (max 60 punti)
Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio
(max 60 punti)
Interesse del candidato per l’acquisizione di particolari abilità e professionalità previste del
progetto: giudizio (max 60 punti)
Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l’espletamento del
servizio (es. missioni, trasferimenti, flessibilità oraria…): giudizio (max 60 punti)
Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato: giudizio (max 60 punti).
Verranno presi in considerazione i seguenti elementi:
• attenzione alle problematiche proprie del servizio civile (es. cittadinanza attiva);
• capacità relazionale ed espositiva;
• proprietà di linguaggio;
• capacità di sintesi.
Altri elementi di valutazione
Durante il colloquio verrà effettuata una prova pratica mediante l’utilizzo di un PC al fine di
accertare la conoscenza base, da parte dei candidati, degli applicativi Word e/o Excel.
Giudizio (max 40 punti)
Valutazione finale: giudizio (max 60 punti)
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Il monitoraggio e la valutazione saranno processi complementari: si prenderanno in
considerazione sia l’iter del progetto (rapporto obiettivi- risultati, stato di avanzamento
delle attività, rispetto dei tempi di lavoro), sia gli aspetti di crescita dei volontari. Saranno rilevati, con misurazione quali-quantitativa, i seguenti fattori, per valutare
aspettative, capacità, competenze, comportamenti organizzativi e livello di soddisfazione,
in fase iniziale, in itinere e alla fine del periodo di servizio:
- motivazione
- coinvolgimento / responsabilizzazione nei processi lavorativi
- flessibilità
- autonomia nello svolgimento dei compiti assegnati
- comunicazione ed attenzione al cittadino utente
- qualità e precisione del lavoro svolto
Si avrà cura di coinvolgere fin dall’inizio del servizio gli stessi volontari nei processi
valutativi, onde favorirne la condivisione dei significati e la motivazione personale.
Saranno utilizzati i seguenti strumenti e metodologie:
- questionario quadrimestrale di autovalutazione (in ingresso, intermedio uno,
intermedio due e finale);
- colloqui individuali quadrimestrali con progettista (in ingresso, intermedio uno,
intermedio due e finale);
- incontri di verifica individuali mensili con OLP;
- incontri periodici di monitoraggio fra progettista e OLP (quadrimestrali);
- scheda di monitoraggio e verifica del progetto per valutare sia il raggiungimento
degli obiettivi sia il ruolo e i compiti dei volontari;
- report di valutazione del progetto (in ingresso, intermedio uno, intermedio due e
finale).
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
o Possesso patente di guida tipo B (per gli spostamenti all’interno del Parco e
spostamenti fuori sede - es. Provincia di Lecco - con l’automezzo del Parco).
o Capacità di operare al personal computer con le comuni applicazioni e
conoscenza essenziale della tecnologia dell'informazione.
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Le risorse finanziarie aggiuntive verranno stanziate dagli Enti per garantire ad ogni
volontario in Servizio Civile:
o postazione PC, scrivania e relativo corredo;
o materiale per la formazione specifica;
o carburante per l’automezzo di proprietà dell’Ente utilizzato per ragioni di servizio;
o buoni pasto per le giornate in cui si prevede il rientro pomeridiano.
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Il progetto, per una sua migliore e più incisiva realizzazione, prevede il concreto apporto, come
da documenti allegati, dei seguenti partner (vedasi documentazione allegata):
o Cooperativa Eliante: affiancamento per visite guidate e attività didattiche di scolaresche e
affiancamento per interventi di riqualificazione ambientale e attività di raccolta e gestione di dati
relativi alla flora e alla fauna del territorio.
o Associazione FaunaViva: affiancamento in occasione delle campagne di cattura e
inanellamento uccelli a scopo scientifico e attività didattiche di scolaresche e gruppi all’interno del
Parco Monte Barro.
o Ditta Morganti s.p.a. Kapriol: fornitura gratuita di divise e materiale tecnico.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Gli enti dispongono di sufficienti risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del
progetto nonché di biblioteche specialistiche con testi relativi alle attività dei volontari.
L’abbigliamento dei volontari e i materiali tecnici necessari verranno forniti gratuitamente dalla
ditta Morganti s.p.a. - Kapriol, partner del progetto.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26)Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO
27)Eventuali tirocini riconosciuti: NO
28)Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: la Provincia attraverso la formazione
specifica, gli interventi sul campo e il confronto con gli operatori professionali e le attività di
monitoraggio e di verifica, favorirà l’acquisizione delle seguenti competenze:
o Capacità di relazione e accoglienza degli utenti dei centri visitatori e degli uffici del
parco.
o Capacità di gestione autonoma di procedure di propagazione e coltivazione di piante
autoctone in campo e in vivaio.
o Utilizzo di personal computer e gestione di dati cartografici GPS.
o Capacità di raccolta ed elaborazione di dati statistici su fiorume di flora autoctona.
FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI
29) Sede di realizzazione:
Sala Riunioni Istituto Bovara – Via XI Febbraio,- LECCO (proprietà della Provincia di Lecco)
30) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’Ente con formatore accreditato.
31)Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO
32)Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il percorso formativo del presente percorso ottempera a quanto stabilito dalle Linee Guida
per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale approvate con Decreto
del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale n. 160 del 19 luglio
2013.
Il Progetto propone un percorso formativo di 43 ore, suddiviso in 8 incontri. La formazione generale si conferma elemento strategico dei sistema affinchè il Servizio
Civile Nazionale onsolidi la propria identità di “Istituzione deputata alla difesa della Patria”
intesa come dovere di salvaguardia e promozione dei valori costituzionali fondanti la
comunità dei consociati e, quindi, di difesa della Repubblica e delle sue Istituzioni, così
come disegnate ed articolate nella Costituzione. Essa è altresì strumento necessario per:
� fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del Servizio
Civile;
� sviluppare all’interno degli Enti la cultura del Servizio Civile;
� assicurare il carattere nazionale e unitario del Servizio Civile;
� promuovere i valori e i diritti universali dell’uomo.
FINALITÁ E OBIETTIVI FORMATIVI Le finalità sono riassumibili nel:
1) prendere coscienza, in maniera riflessa e confrontata, del proprio servizio di difesa alla
Patria, nella forma che rifiuta mezzi ed attività militari;
2) prendere coscienza che il servizio civile contribuisce alla realizzazione dei principi
costituzionali della solidarietà;
3) prendere coscienza che il servizio civile contribuisce al consolidamento dei diritti sociali,
alla costruzione dei servizi alla persona, alla maturazione della pace tra i popoli;
4) prendere coscienza delle motivazioni etico-antropologiche, che fanno della solidarietà
elemento costitutivo del patto sociale di cittadinanza;
5) prendere coscienza delle dimensioni istitutive e costitutive della relazione
interpersonale, nelle situazioni di confine, laddove transitano e talora abitano le
differenziate forme di fragilità;
6) prendere coscienza che un impegno civile e sociale, maturato e implementato nel
periodo del servizio civile, può aprire itinerari e percorsi di possibile impegno sociale,
sia sul piano di prospettive professionali che di possibili scelte di volontariato, ad
esempio nelle molteplici espressioni del terzo settore;
Gli obiettivi sono riassumibili nel:
1. favorire conoscenza e confronto con altri giovani che operano in servizi omologhi e/o
analoghi e/o differenziati, per la crescita di una corretta e matura coscienza civica;
2. favorire conoscenza e confronto sull’evoluzione del concetto di difesa della Patria (art.
11 e 52 Cost.), nell’ottica della promozione sociale e della protezione civile;
3. favorire conoscenza e confronto sui temi della pace, del ripudio della guerra come
strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali (art. 11 cost.), della promozione della giustizia, della difesa
dei diritti umani;
4. favorire conoscenza e confronto delle prospettive di politica sociale, di organizzazione
dei servizi alla persona, di protezione civile, di politiche culturali e ambientali, a partire
dalle singole e personali esperienze di servizio civile;
5. favorire conoscenza e confronto sulla globalizzazione e sulle implicanze, dentro
l’orizzonte economico e finanziario, per i percorsi della solidarietà, che pure evoca e
invoca globalizzazione;
6. favorire conoscenza e confronto sulle prospettive di costruzione e costituzione di una
propria identità, a partire dall’incontro con le differenziate fragilità esistenziali;
7. favorire conoscenza e confronto sulle dimensioni istitutive e costitutive della
condizione giovanile, anche in ordine ai rischi del moltiplicarsi delle forme di disagio
personale, sociale e spesso esistenziale;
8. favorire conoscenza e confronto sui principi fondamentali del patto costituzionale, con
particolare riferimento ai rapporti civili, ai rapporti etico-sociali, ai rapporti economici,
ai rapporti politici;
9. favorire conoscenza e confronto sulla virtuosa crescita di un buon rapporto con se
stessi (identità), con la realtà (esperienza), con gli altri (relazione interpersonale),
proprio a partire dall’esperienza del servizio civile;
10. favorire conoscenza e confronto di possibili ambiti di sviluppo e di continuazione
(professionale e/o volontaria) dell’esperienza del servizio civile, come testimonianza e
implementazione personale e personalizzata dell’inderogabile dovere di solidarietà.
Il percorso formativo sarà realizzato seguendo la metodologia indicata nel succitato
decreto n. 160/2013, ed è progettato e coordinato da un formatore accreditato.
Con i partecipanti verrà definito un “Patto Formativo” per cui la frequenza è
obbligatoria a tutto il percorso.
Saranno realizzate attività interattive e coinvolgenti, brainstorming, lavori di gruppo,
simulazioni, giochi di ruolo, testimonianze, che favoriranno la circolarità delle
esperienze, la comunicazione e l’ascolto.
Saranno distribuite brevi dispense, riferimenti bibliografici, sitografie e testimonianze
scritte per approfondimenti.
33) Contenuti della formazione:
PROGRAMMA:
Si indica per ora un programma indicativo di massima circa i contenuti che verrà poi
definito una volta noto il numero dei partecipanti e gli ambiti di provenienza.
1. Servizio civile: io, persona e cittadino. Cittadinanza delle solidarietà
I fondamenti giuridici e le regole del Servizio Civile
Obiettivo: durante questo modulo vengono indicati ai/lle giovani i principi giuridici e costituzionali (art. 11 e 52 cost. e simili) da cui discende il servizio civile e i riferimenti normativi da cui dipende il loro servizio (legge 64/01, decreto legislativo 77/02, circolare applicative) Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.2 – 1.3; Macro area 3 – moduli 3.4
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, Durata: 4 ore e mezza;
2. Servizio civile: io con l’ente Dove e con chi farò il mio servizio
Obiettivo: fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a
prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche
e le modalità organizzative ed operative dell’Ente accreditato.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 3 – moduli 3.1 Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense Durata: 4 ore e mezza
3. Servizio civile: io con (gli) altri. Perché?
Le mie aspettative dal servizio
Obiettivo: attraverso animazione e dinamiche di gruppo i/le giovani vengono stimolati a interrogarsi sulle loro motivazioni, a esplicitare aspettative e desideri inerenti il servizio, all’acquisizione soggettiva dell’esperienza che hanno iniziato a vivere. Diventa occasione anche per lavorare sulla identità del gruppo e su come lavorare in gruppo. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.1- Macro area 3 – moduli 3.1
Metodo: Lavori di gruppo, role playing Durata: 8 ore
4. Servizio civile: io con (gli) altri. Dove?
Gli attori del servizio civile e la Carta Etica del Servizio Civile
Obiettivo: accompagnare i giovani ad entrare nel sistema servizio civile presentato i diversi attori che a questo sistema partecipano: le istituzioni (Stato UNSC, Regioni), gli enti, i giovani. Andando a definire le relazioni che si istaurano tra essi. Approfondimento della Carta Etica del Servizio Civile.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.4 - Macro area 3 – moduli 3.3 -3.4
Metodo: Lavori di gruppo, role playing Durata: 4 ore e mezza
5. Servizio civile: gli altri con me. Come? Il Servizio Civile in rapporto alla progettazione
Obiettivo: in questo modulo si affronteranno tematiche ed aspetti relativi al progettare (caratteristiche, fasi, tecniche). Partendo dalla definizione di “progetto”, i volontari saranno chiamati ad una lettura critica del proprio progetto di servizio civile e successivamente ad una simulazione vera e propria di progettazione. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 3 – moduli 3.2 Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, Durata: 8 ore
6. Servizio civile: dalla globalizzazione alle globalizzazioni La pace e la non violenza
Obiettivo: partendo dall’analisi di alcune dinamiche del tempo presente, essenzialmente la globalizzazione, e da alcuni eventi significativi del nostro tempo, i/le giovani vengono aiutati a cogliere le ricadute nella collettività del proprio agire, in termini di solidarietà e condivisione. Attenzione viene posta anche ad un’attenta riflessione sul valore della non violenza, sulla difesa dei diritti umani, sulla promozione della giustizia e sulla pace. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.2 – 1.3 Macro area 3 – moduli 3.5
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, utilizzo strumentazione multimediale Durata: 4 ore e mezza
7. Servizio civile: io e tutti gli altri: dalla difesa alla promozione dell’aiuto e delle tutele
La relazione d’aiuto
Obiettivo: a partire dalle esperienze concrete dei servizi ai giovani vengono forniti spunti di riflessione e indicazioni circa la relazione d’aiuto. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 2 – moduli 2.2
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, lavori di gruppo Durata: 4 ore e mezza
8. Servizio civile: gli altri con me nella città Il Servizio Civile scuola di cittadinanza
Obiettivo: Si approfondiranno i concetti di cittadinanza attiva e di responsabilità sociale, a partire dal possibile incontro con testimoni che operano nella società. Essendo anche il modulo conclusivo si vuole verificare il percorso formativo compiuto, per cogliere le acquisizioni e le consapevolezze assunte dai giovani rispetto alla loro esperienza di servizio civile. Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 2 – moduli 2.2 – 2.3 – 2.4
Metodo: Lavori di gruppo, questionario d’uscita e di valutazione Durata: 4 ore e mezza.
34) Durata: 43 ore
FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI 35) Sede di realizzazione:
Parco Monte Barro – Via Bertarelli 11, Galbiate (Lc). Ulteriori attività formative saranno effettuate anche presso le strutture e gli ambienti naturali del Parco.
36) Modalità di attuazione:
35 La formazione avverrà in proprio con formatori individuati tra il personale e gli incaricati del Parco Monte Barro e delle Università e delle altre istituzioni convenzionate con il Parco. La fase di formazione con apprendimento teorico-pratico iniziale comporterà l’esposizione teorica e
pratica dei contenuti formativi attraverso lezioni introduttive e riunioni presso le sedi del Parco e
incontri formativi in campo, nel territorio del Parco Monte Barro.
La formazione specifica dovrà ottemperare alle prescrizioni contenute nel decreto n.160/2013.
In seguito, in base ai risultati raggiunti, alle conoscenze e alle attitudini dei partecipanti, verranno
sperimentati gli ambiti di carattere operativo dei volontari in Servizio Civile con l’affiancamento degli
operatori: questa fase di addestramento implica una modalità di apprendimento sul campo, che
peraltro ricorrerà più volte nel corso dell’anno di servizio civile, in particolare in occasione dei
momenti di valutazione.
Relativamente alla conoscenza del territorio, si prevede di affiancare ai volontari in Servizio Civile le
Guardie Ecologiche Volontarie e gli altri Volontari che hanno pluriennale conoscenza ed esperienza
degli ambienti e delle attività del Parco Monte Barro e dei Musei e Centri Visitatori.
Tempistica di svolgimento del corso e fasi di realizzazione:
la formazione specifica verrà erogata in due fasi secondo quanto previsto dal decreto n.160/2013.
Fasi di realizzazione:
1. presentazione agli operatori delle finalità e dell’intervento formativo e presentazione del
formatore;
2. svolgimento delle lezioni ;
3. rilascio attestato di partecipazione (al termine dell’attività formativa);
4. elaborazione di questionari di customer satisfaction (al termine dell’attività formativa).
37) Nominativi e dati anagrafici dei formatori:
• Dr.Mauro Villa, nato a Milano il 14.03.1960, residente a Abbiategrasso (MI) in Via
C.Pisacane, 12 – C.F. VLLMRA60C14F205U.
• Dr. Lanfredo Castelletti, nato a Lecco l’11 marzo 1942, residente a Erba (Co), in Via
Buonarroti, n°34- C.F. CSTLFR42C11E507Z.
• Dr.Guido Brusa, nato a Varese il 6/1/1972, residente a Varese, in Via Corridoni, 97
C.F.BRSGDU72A06L682G.
• Dr.Antonio Bossi, nato a Como l’11/2/1958, residente a Como, in Via Crispi, 47
C.F.BSSNTN58B11C933V.
• Dr. Bruno Enrico Leone Cerabolini, nato a Pavia (PV) il 10.06.1958, residente a Varese in
Viale Borri, 282 – C.F. CRBBNN58H10388G.
38) Competenze specifiche dei formatori:
• Conoscenza specifica e diretta degli argomenti e delle attività proposte.
• Conoscenza delle procedure di lavoro e dei protocolli ad essi correlate.
• Conoscenza delle normative di legge e delle procedure correlate.
In particolare il prof. Cerabolini, dell’Università dell’Insubria di Varese, si occuperà della
formazione relativa alla riproduzione di specie rare di flora autoctona, il dott.Castelletti, direttore del Museo Archeologico del Barro, si occuperà delle parti storiche, archeologiche e
museali, il dr. Brusa, collaboratore del Parco, seguirà gli aspetti relativi alla gestione delle aree
e ai rilievi ambientali. Il dr.Bossi, di Eliante, si occuperà della didattica e dell’educazione
ambientale e infine il dott.Villa, direttore del Parco Monte Barro curerà la formazione
specifica relativa a tutti gli altri progetti dei volontari.
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
L’operatore locale di progetto e i formatori svolgeranno formazione specifica mediante:
• lezioni con esercitazioni in campo e su personal computer e distribuzione di raccolte
di normativa tecnica specifica;
• ricerca mirata di materiale tecnico in rete e utilizzo di software formativo;
• raccolta, gestione e archiviazione di dati geografici e fotografici con produzione e
modifica di presentazioni multimediali;
• esame di casi simili precedentemente affrontati, analisi delle problematiche e delle
alternative;
• mappatura GPS e rilevamento fotografico di punti d’interesse presenti nel territorio
• periodici aggiornamenti e confronti anche per via telematica;
• uso delle serre e di attrezzature per il trattamento e la conservazione dei semi del
Centro Flora Autoctona;
• utilizzo dei materiali vegetali per la risoluzione di problematiche ambientali con
tecniche di ingegneria naturalistica.
40) Contenuti della formazione
o Conoscenza delle strutture del territorio con particolare riferimento agli immobili e alle
attività delle strutture museali e didattiche oggetto di intervento;
o analisi dell’offerta didattico/formativa del Parco, degli incontri con le scolaresche e
dell’organizzazione delle visite guidate;
o tecniche di raccolta, campionamento e ripulitura di semi e piante per la Banca del
Germoplasma da effettuarsi anche direttamente in campo, nelle aree protette lombarde e
presso il laboratorio e le serre del Centro Flora Autoctona;
o analisi e sperimentazione dei protocolli di riproduzione di specie rare;
o utilizzo sistemi di rilevamento dati GPS con installazione su pc e uso del software per la
creazione di cartografia a partire dai dati GPS;
o analisi delle procedure per il salvataggio, l’archiviazione e il trattamento dei dati geografici;
o organizzazione delle basi di dati relative alla segnaletica sentieristica e viaria;
o raccolta, analisi e gestione delle documentazioni fotografiche e cartografiche;
o gestione, trattamento, analisi e archiviazione dei dati digitali (mappe e tracciati GPS);
o organizzazione di eventi, progetto e realizzazione di attività di marketing territoriale;
o Expo 2015: studio delle strategie e dei protocolli di gestione di flussi di visitatori;
o modalità di aggiornamento e modifica dei contenuti dei siti web degli Enti;
o conoscenza della rete viaria e sentieristica e degli ambienti di maggior interesse;
o nozioni fondamentali e comportamenti da porre in atto in materia di sicurezza in ambiente
di lavoro (D.Lgs. 81/2008), a cura del servizio di prevenzione e protezione incaricato dal
Parco Monte Barro secondo le disposizione di legge e formazione specifica sui rischi per la
salute e per la sicurezza derivanti dallo svolgimento delle attività previste dal presente
progetto.
41) Durata:
Sono previste 72 ore di attività formativa specifica, 50 delle quali entro i primi tre mesi.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
L’attività di monitoraggio seguità le indicazioni contenute nelle Linee Guida per la
formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale approvate con decreto n.
160/2013.
Per tutta l’attività formativa sarà predisposto il Registro generale della formazione, che
conterrà tutti gli elementi fondamentali sulla formazione svolta, compresa quella specifica.
Saranno fornite tutte le informazioni richiesti dall’UNSC per il monitoraggio interno dei
progetti di servizio civile, ai sensi del D.M. 30/05/2014 (”Approvazione del prontuario …”)
Sarà effettuata una valutazione periodica dell'apprendimento di nuove conoscenze e
competenze, nonché della crescita individuale dei volontari. Laddove dovesse emergere dai
volontari qualche esigenza di approfondimento rispetto alle attività formative già realizzate
si valuterà se integrare i contenuti o ridefinire alcuni aspetti metodologici e se è necessario
organizzare nuovi momenti di formazione.
Dopo aver raccolto i dati con i volontari, il responsabile del Servizio civile nazionale
dell’ente Provincia di Lecco si incontrerà con il formatore generale per condividere quanto
rilevato e di utilizzare le diverse osservazioni e i dati raccolti per una più attenta
progettazione e programmazione degli interventi.
Quanto alla formazione specifica, si effettueranno incontri periodici fra formatori e
operatori locali di progetto per verificare l’andamento del percorso formativo, monitorando
così sia il raggiungimento di conoscenze e competenze professionali sia la crescita
individuale dei volontari. Comunque tale verifica convergerà nel monitoraggio complessivo
del progetto di cui al punto 20.
Lecco, 23 luglio 2014 Il Responsabile del Servizio Civile
Nazionale della Provincia di Lecco
Clotilde Zucchetti