San Francesco: G CCIA Edizione specialeEdizione speciale S ... · Claudio Andolfi. La droga, peste...
Transcript of San Francesco: G CCIA Edizione specialeEdizione speciale S ... · Claudio Andolfi. La droga, peste...
GG CCIACCIASan Francesco:
Ottocento anni
in piena regola
SDiventare come
Gesù. Fu questo
il senso della sua
vita espresso nella
Regola per i frati
Cosa dire? A breve di-stanza da "La Dife-sa" ecco un'altraopera di Gino Fiore.Questa volta è il
confronto-dibattito con la co-scienza dell'uomo contempora-neo, che emerge alla ricerca del-l'identità perduta. L'analisi di un"cupio dissolvi" che caratterizzal'odierna civiltà. Dimenticare,cancellare ogni radice che portaall'oscuramento di personaggi diriferimenti, costituisce la passio-ne, la vis poetica, che spingeFiore a ripresentare il messaggiosempre attuale del poverello.
La restituzione al suo naturaleruolo di figura paterna di Pietrodi Bernardone, conferisce al-l'opera un riuscito tentativo dicentralità del genitore nell'am-bito della famiglia.
Il drammatico incontro figlio-
padre evidenzia la complicità ereciprocità di una emulazionedi virtù che arricchisce uno stu-pendo e sorprendente quadrofamiliare.
Per non parlare poi della ri-dondante centralità femminile,che è costante nell'autore. Chia-ra, infatti, è cerniera di ricom-posizione delle parti nel ripren-dere un cammino di speranzacerta verso un mondo, una vitache sappia identificarsi nel cari-sma di Francesco d'Assisi.
Vale per l'uomo l'"essere",farsi coinvolgere da un amoretotalizzante, libero, che sappiadonare.
Gino Fiore si allinea tra colo-ro che scuotono dal torpore unoccidente rassegnato, addor-mentato.
Padre Luigi Rossi
Speciale: “Francesco, il miracolo da otto secoli”, atto unico
di Gino Fiore, messo in scena il 27 e 28 novembre
Il messaggio francescano rIl messaggio francescano restaestaattuale perattuale per i mali dell’umanitài mali dell’umanità
FOGLIO NOTIZIE DELLA PARROCCHIA DI
SAN FRANCESCON. 14 - Dicembre 2009 - Stampa: Arti Grafiche Kolbe Fondi 0771 502296
Direttore editoriale: Padre Luigi Rossi - Curatore ed impaginazione: Gaetano OrticelliEdizione speciale
Edizione speciale
Luigi
de Bonis
Claudio
Andolfi
Gino
FioreAnna Maria
AspriAmbra
Addessi
P. Luigi
Rossi
Fabio
FrattasiLuigi
de Luca
Luigi
di Vito
Fabio Frattasi (san Francesco), Luigide Bonis (generale americano),Luigi di Vito (mandante arabo),
Luigi de Luca (kamikaze), Ambra Ad-dessi (incarnazione del disagio universa-le), Claudio Andolfi (tossicodipendente espacciatore), Anna Maria Aspri (santaChiara), Gino Fiore (Pietro di Bernardo-ne). Questi, in ordine di apparizione sul-la scena, gli attori del lavoro, scritto e di-retto da Gino Fiore, che chiude un tritti-co dal comune filo conduttore: la donna
sinonimo di salvezza.In quest’ultimo lavoro, è Francesco
che, a distanza di otto secoli, parla almondo lenendone i mali, grazie ad unadonna.
Nella prima opera,messa in scena da Gi-no Fiore: “La badantee l’architetto”, è unadonna (interpretata daAnna Maria Aspri),ad infondere fiducia
nella vita in un affer-mato professionista,ormai sfiduciato ditutto e autoinchioda-tosi su una sedia a ro-telle.
Nel secondo testoportato in scena ad
aprile scorso: “La Difesa”, ladonna, magistralmente interpre-tata da Anna Maria Aspri, è laMadre di Gesù, baluardo del ge-nere umano.
Nell’ultima fatica, che chiudeil trittico: “Francesco, il miraco-lo da otto secoli”, Gino Fiore cimostra il poverello d’Assisi tra-slato ai nostri giorni. Smarrito inuna ambientazione cupa e appa-rentemente senza via d’uscita;metafora, quest’ultima, dell’in-
cupimento della coscienza umana delmondo attuale. Qui è sempre una donnaad indicargli la via di uscita: Chiara.
Una Chiara sempre dei nostri giorni,ma con i principi fermi e incisivi che daotto secoli la libertà francescana pone co-me via maestra. E’ sempre Anna MariaAspri, con la sua bravura, ad interpretar-la. Gino Fiore mette in luce che è graziea Chiara, Francesco riparatore dellaChiesa di Dio, continua a lenire i mali del
Gaetano Orticelli
Francesco, strumento cui DioFrancesco, strumento cui Dio
continua a pcontinua a parlare all’umanitàarlare all’umanità
La presentLa presentazione azione
di Gaetdi Gaetano Orticelliano Orticelli
Luigi de Bonis. Generale americano,Luigi de Bonis. Generale americano,
fanatico della guerrafanatico della guerra
Fabio FrattFabio Frattasi. San Francesco, smarrito,asi. San Francesco, smarrito,
in attesa all’aeroportoin attesa all’aeroporto
Luigi de Luca e Luigi di VLuigi de Luca e Luigi di Vito. ito.
La cieca violenza del terrorismoLa cieca violenza del terrorismo
La giovanissimaLa giovanissima
Ambra Ambra Addessi.Addessi.
La perdizione La perdizione
del mondodel mondo
Claudio Claudio Andolfi.Andolfi.
La droga, pesteLa droga, peste
modernamoderna
Chiara e FrancescoChiara e Francesco
mondo.L’ambientazione della scena è sempli-
ce e scarna, potrebbe essere la sala d’at-tesa di un aeroporto per viaggiatori intransito, oppure quella di una metropoli-
tana. Ambiente quindi claustrofobico epauroso in cui i vari personaggi incontra-no il Nostro.
Francesco all’inizio è solo e in un cre-scendo musicale, elenca mentalmentetutte le lingue del mondo a significare laconsapevolezza della sua universalità:l’universalità della sua umiltà. Quindi inun dipanarsi di situazioni, gioco di luci emusiche, si dipanano le varie storie e imalesseri che anneriscono la coscienzadi ognuno di noi.
Toccante l'incontro postumo che avvie-ne tra Francesco e il padre Pietro di Ber-nardone.
Storicamente di Pietro di Bernardone siperdono le tracce nel momento in cui ilfiglio si spogliò per restituirgli gli abiti eindossare l’umile saio. Gino Fiore, oggi,in una nuova lettura, fa sì che Pietro diBernardone incontrando Francesco, gra-zie a Chiara, gli chieda perdono, ricono-
scendo quand’egli fosse nel giusto.In una musica struggente, sotto gli oc-
chi di Chiara, si inginocchia ai suoi piedi,glieli mette a nudo e li bacia, piangendo.
Il figlio lo abbraccia e lui gli consegnal’umile saio che egli stesso aveva male-detto.
Tutta la pièce è avvolta da musiche su-perbe e la regia di luci ha fatto il resto.Bravi gli attori (giusto ricordarli in ordi-ne alfabetico): Ambra Addessi, ClaudioAndolfi, Anna Maria Aspri, Luigi de Bo-nis, Luigi de Luca, Luigi di Vito, GinoFiore, Fabio Frattasi.
Pubblico numeroso e attento nelle dueserate all'interno della chiesa di san Fran-cesco di Fondi. E se è vero, com'è vero,che Dio usa la parola creatrice per parla-re ai cuori degli uomini, facendoli rina-scere a vita nuova, Gino Fiore è uno stru-mento di questa Parola che continua aparlare nei modi che non ti aspetti.
Gaetano Orticelli
Elio Marini
““Francesco, se fossiFrancesco, se fossi
tra noi, volerestitra noi, voleresti
ancora in soccorsoancora in soccorso
cantcantando al Signoreando al Signore
l'amore tra tutte lel'amore tra tutte le
creaturecreature””
Chi non si è accorto in quei duegiorni del 27 e28 novembre
scorso della presenzadi Francesco a Fondi?Chi non ha sentito, ri-vissuto in sé il mira-colo degli ottocentoanni di quella regolache ha rinnovato, rin-verdito nel mondo labase costruita 2000anni fa da Cristo Ge-sù?
Gino Fiore, con l'at-to unico di cui è auto-re e regista, così bene
interpretato da vari attori che, ciascunonella sua parte, s'è calato con verità e pas-sione, ci ha riproposto l'iter del SeraficoPadre immerso nei mali di oggi: abbiamorivisto il lebbroso che lui abbracciò, inquella parte specialmente giovane del-l'umanità, resa schiava dalla droga che èpiù funesta della lebbra.
Abbiamo visto Francesco implorare isignori della guerra, a far tacere le loroarmi di immane distruzione: lo abbiamorivisto pellegrino davanti ai molti sultani,quelli veri, originari della terra di Gesù equelli del moderno mondo industrialeche si atteggiano con più micidiale impe-gno a "Sultani fautori di impensate mac-chine da guerra". E allora non possiamofare a meno dal far emergere dal nostrocuore questa invocazione: se tu fossi qui,Francesco, se fossi tra noi, voleresti an-cora in soccorso cantando al Signorel'amore tra tutte le creature. Tu saresti neilager, nei campi brulicanti di profughi, làdove la fame e la sete si chiamano morte.
Cantando, riproporresti al mondo il di-scorso dimenticato della montagna: can-tando, ti porteresti ancora appresso le co-scienze umiliate dei popoli e ogni arma sispunterebbe al suono della tua canzone:ogni veleno si distillerebbe in unifichegocce di dolce rugiada, ogni creatura ri-tornerebbe a respirare il diritto comunealla Vita.
Elio Marini
Pietro di Bernardone e Francesco,Pietro di Bernardone e Francesco,
ppadre e figlio si ritrovanoadre e figlio si ritrovano
Il pentimento del padre
verso il figlio Francesco
Gino Fiore e Fabio FrattGino Fiore e Fabio Frattasiasi
Fabio FrattFabio Frattasi e asi e Anna Maria Anna Maria Aspri. Francesco e Chiara d’AssisiAspri. Francesco e Chiara d’Assisi
Morena Vincenti
““Un contenuto forte,Un contenuto forte,
colto, intelligente,colto, intelligente,
consapevole e,consapevole e,
soprattutto, fiduciososoprattutto, fiducioso
nella fedenella fede””
L'attualità, la freschezza, l'impe-gno, la profonda cristianità delmessaggio di Francesco, in que-
sto atto unico che Gino Fiore, con la con-sueta maestria, porge alle nostre coscien-ze.
Un contenuto forte, colto, intelligente,consapevole e, soprattutto, "fiduciosonella fede": non un gioco di parole, ma,forse, il più silenzioso e, contemporanea-mente roboante grido comunicato daquesta pièce, che si avvale di interpretisensibili ed efficaci; un grande, magneti-co Francesco, impersonato con espressi-vità, intensità e delicatezza.
La bellezza del testo, che la coinvol-gente regia esalta anche con musiche esilenzi, ci fa riflettere, ci emoziona e cirende migliori, vivificando in questo, ap-punto, il messaggio del santo d'Assisiche, "miracolosamente", da otto secoli, siespande, con una grandezza universal-mente e temporalmente senza pari.
Morena Vincenti
Gianni Baiano
““La lezioneLa lezione
è evidente:è evidente:
siate tuttisiate tutti
FrancescoFrancesco””
C'è un filo conduttore che collega
le ultime opere dell'amico Gino
Fiore: l'amore verso l'umanità,
nonostante le sue debolezze, i suoi pec-
cati, le sue contraddizioni; lo stesso amo-
re che Dio riserva alla sua creazione più
preziosa perché a Sua immagine. La le-
zione è evidente: siate tutti "Francesco",
tutti, tutti i giorni, nella vostra famiglia,
nella gestione dei vostri affetti, nel lavo-
ro. La strada è tracciata ed il tempo: otto
secoli, la rendono incancellabile nono-
stante che troppo di frequente si alzano
scuri venti di guerra.
Gianni Baiano
4 - G4 - GSCCIACCIA
AA Chiara, Francesco lascia il suo saio.Chiara, Francesco lascia il suo saio.
LL’amore verso l’umanità’amore verso l’umanità
LL’abbraccio a tutti’abbraccio a tutti
di Gino Fioredi Gino Fiore
FOTOSERVIZIO
LELLO PADRONE
RIPRESE VIDEO
CANALE 7 TV
Al termine della commedia, l’abbraccio e i ringraziamenti diAl termine della commedia, l’abbraccio e i ringraziamenti di
Padre Luigi Rossi a Gino Fiore e agli interpretiPadre Luigi Rossi a Gino Fiore e agli interpreti