Riviera di Cervia - Ottobre 2012

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Editoriale

Riviera di Cervia.itAnno IX - n° 9 - Il mensile di attualità Cervese

Edito da Associazione Commercianti Albergatori di CerviaDirettore responsabile: Cesare BrusiVice Direttore: Giorgio GubertiRedazione: Giovanni Vestrucci, Antonio Ravaglioli, Carlo Pollarini, Monica AsceduRedazione: Via G. Di Vittorio, 26 - 48015 Cervia (RA) - Tel. 0544-913.913 Fax 0544-970.573e-mail: [email protected] editoriale Ascom Cervia Srl Via G. Di Vittorio, 26 - 48015 Cervia (Ra)Iscrizione: ROC n° 10471 del 29/08/2004Registrazione presso il Tribunale di Ravenna n° 1232 del 25/05/2004Pubblicità - Fotocomposizione e Impaginazione: Ascom Cervia Srl - Via G. Di Vittorio, 26 - 48015 Cervia (Ra)Tel. 0544/913903 - Fax 0544/970573 - [email protected]: Sintoni Urbano e Casadei Sandra, Foto Piero, Archivio Ascom, Montanari Giorgio, Uffi cio Turismo del Co-mune di Cervia, Panzavolta Fabio, Foli Mauro;Stampa: TIPOGRAFIA MODERNA RAVENNA Via G. Pastore, 1 - 48123 - tel. 0544 450047Tiratura 8.000 copie

Per inviare materiale da pubblicare (opinioni, lettere, comunicazioni, ecc...) Redazione - Via G. Di Vittorio, 26- 48015 CerviaTel. 0544/913.913 - Fax 0544/970573 - e-mail: [email protected] materiale ricevuto, anche se non pubbicato, non verrà restituito.

Sommario

3 Editoriale

4 Intervista a Sirilli

6 Reinventare il commercio del centro storico: un’emergenza non più eludibile

8 Il caso Rurh, testimonianze di innovazione dal mondo del turismo e del commercio

11 Le vendite del periodo natalizio sono il maggior business per il commercianti.

14 Da settembre inizia la stagione dei cataloghi

16 Novecento

18 Redazionle del Parco della Salina

20 Luciana Rosetti

21 Intervista a Carlo Sangalli

22 Eventi

24 L’orchestra giovanile, eccellenza cervese in campo musicale

26 Ettore Sovera (1898 – 1971)

29 La ricetta del mese

30 News

di Cesare Brusi

Direttore responsabile

INSIEME OLTRE INSIEME OLTRE LA CRISILA CRISI

Sono arrivati, puntuali come sempre, i dati Sono arrivati, puntuali come sempre, i dati

della Provincia di Ravenna sul turismo nei della Provincia di Ravenna sul turismo nei

primi otto mesi dell’anno. Sospiro di sollievo: primi otto mesi dell’anno. Sospiro di sollievo:

si registra una sostanziale tenuta di arrivi e si registra una sostanziale tenuta di arrivi e

presenze. Poi, ai dati uffi ciali si aggiungono presenze. Poi, ai dati uffi ciali si aggiungono

le valutazioni degli albergatori che ragionano, le valutazioni degli albergatori che ragionano,

giustamente, in termini di fatturato: in media giustamente, in termini di fatturato: in media

– 15/20%. Il sollievo diminuisce mentre il so-– 15/20%. Il sollievo diminuisce mentre il so-

spiro si intensifi ca. Non si può negare l’eviden-spiro si intensifi ca. Non si può negare l’eviden-

za: il sistema turismo è in affanno e non ci za: il sistema turismo è in affanno e non ci

consola constatare che ancora una volta Cer-consola constatare che ancora una volta Cer-

via ha avuto una performance migliore delle via ha avuto una performance migliore delle

località vicine.località vicine.

Che fare, allora?Che fare, allora?

Occorre forse ricordare che il turismo è il mo-Occorre forse ricordare che il turismo è il mo-

tore dell’economia cervese e che, se si incep-tore dell’economia cervese e che, se si incep-

pa, a rimetterci non sono solo gli operatori del pa, a rimetterci non sono solo gli operatori del

settore?settore?

In altre parole, il problema in cui siamo im-In altre parole, il problema in cui siamo im-

mersi fi no al collo non è appena degli alber-mersi fi no al collo non è appena degli alber-

gatori o dei bagnini. E’ l’intera società cervese gatori o dei bagnini. E’ l’intera società cervese

a doverlo affrontare. Rilanciare il turismo, in-a doverlo affrontare. Rilanciare il turismo, in-

fatti, equivale a rilanciare la nostra economia. fatti, equivale a rilanciare la nostra economia.

Mi viene in mente un viaggio studio di qualche Mi viene in mente un viaggio studio di qualche

anno fa in Austria, a Innsbruck. Un gruppo anno fa in Austria, a Innsbruck. Un gruppo

di nostri albergatori incontrò un consorzio di di nostri albergatori incontrò un consorzio di

colleghi austriaci, i “Piccoli Hotel del Cuore”, colleghi austriaci, i “Piccoli Hotel del Cuore”,

e mostrò grande stupore nell’apprendere che e mostrò grande stupore nell’apprendere che

la promozione turistica locale era fi nanziata da la promozione turistica locale era fi nanziata da

tutte le categorie economiche della regione in tutte le categorie economiche della regione in

quote parti diverse, a partire dagli operatori quote parti diverse, a partire dagli operatori

del ricettivo a commercianti, artigiani e agri-del ricettivo a commercianti, artigiani e agri-

coltori. Il ragionamento degli albergatori au-coltori. Il ragionamento degli albergatori au-

striaci fu semplice: poiché tutti traggono bene-striaci fu semplice: poiché tutti traggono bene-

fi cio dal turismo, è giusto che tutti partecipino fi cio dal turismo, è giusto che tutti partecipino

alla campagna promozionale.alla campagna promozionale.

Torniamo a Cervia. Perché non adottiamo lo Torniamo a Cervia. Perché non adottiamo lo

stesso sistema? Invece di perdere tempo in stesso sistema? Invece di perdere tempo in

piccole rivendicazioni “di bottega”, che ele-piccole rivendicazioni “di bottega”, che ele-

vano il particolare a unico criterio di giudizio, vano il particolare a unico criterio di giudizio,

guardiamo oltre e diamoci obiettivi comuni. guardiamo oltre e diamoci obiettivi comuni.

Mostriamoci, cioè, uniti nel sostenere il mo-Mostriamoci, cioè, uniti nel sostenere il mo-

tore della nostra economia, comportiamoci da tore della nostra economia, comportiamoci da

vera località turistica! Non ho dubbi. Facendo vera località turistica! Non ho dubbi. Facendo

nostra questa mentalità sapremo attraversare nostra questa mentalità sapremo attraversare

la lunga crisi non per uscrirne indenni ma per la lunga crisi non per uscrirne indenni ma per

rilanciare in forme nuove la capacità ospitale rilanciare in forme nuove la capacità ospitale

che tutti ci riconoscono. Con questo spirito vi che tutti ci riconoscono. Con questo spirito vi

invito a leggere i contributi sul turismo e sul invito a leggere i contributi sul turismo e sul

commercio di questo numero.commercio di questo numero.

3Editoriale

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4 Intervista

Giovedì 20 settembre si è svolta l’assemblea annuale di Ascom Fe-deralberghi Cervia. Alla presenza di oltre cento albergatori, il presi-dente Luca Sirilli ha svolto la re-lazione programmatica partendo dalla valutazione dell’andamento della stagione turistica 2012 e an-ticipando il programma di proget-ti e iniziative che Federalberghi ha messo a punto per il 2013. Ne parliamo con il presidente in que-sta intervista.

D. L’assemblea albergatori si

è svolta “a porte chiuse” per

consentire il confronto interno

fra gli imprenditori e per pre-

parare insieme l’incontro con

la pubblica amministrazione

previsto per novembre. Che

cosa è emerso dal lavoro as-

sembleare?

R. E’ del tutto evidente lo stato di

sofferenza delle nostre imprese

che hanno fatto fronte a un estate

diffi cilissima. Per fortuna, agosto,

aiutato dal clima caldo, ha par-

zialmente contenuto i danni che,

però, restano consistenti in termi-

ni di fatturato. L’indagine da noi

effettuata presso i nostri associati

ha registrato un calo del 15-20%

a fi ne luglio. A questo punto non

ci consola il dato di arrivi e pre-

senze di fi ne estate che segnala

una sostanziale tenuta e, comun-

que, una performance migliore

delle altre località balneari. Ora la

domanda è: che fare in prospetti-

va della prossima stagione?

D. Nella sua relazione ha posto

in evidenza due richieste già

inoltrate all’amministrazione

comunale, l’arredo urbano e le

infrastrutture.

R. Richieste che avanzai già nella

mia relazione del 2011 senza otte-

nere risposte concrete. Per quan-

to riguarda l’arredo urbano, ora

in pentola bolle il progetto “Cer-

via d’amare” di Pentagramma.

Per la sua stessa portata richie-

de un approfondimento accurato

che vogliamo portare avanti con

il Comune. In assemblea mi sono

limitato ad osservare che ancora

una volta restano escluse Pinarel-

la e Tagliata per le quali, oltre a

constatare lo stop totale del piano

colonie, il progetto non prevede

interventi. Sulle infrastrutture,

continuo a insistere sulla priorità

del binomio sport-benessere la cui

promozione esige la realizzazione

di un vero e proprio polo sportivo

capace di attrarre nuovi segmenti

di clientela. E’ inutile continua-

INSIEME DENTRO LA CRISI CON CREATIVITA’ E CORAGGIOINSIEME DENTRO LA CRISI COLuca Sirilli, presidente Ascom Federalberghi, fa il punto sulla situazione del turismo cervese dopo l’assemblea albergatori di metà settembre.Luca Sirilli, presidente Ascom Federalberghi, fa il punto sulla situazione

re a parlare di Cervia città dello

sport se non si individua l’area in

cui realizzare le infrastrutture e

se non si defi niscono gli incenti-

vi per i privati, ad esempio per la

cessione del terreno. Ricordo che

il 5% dei clienti che abbiamo in-

tervistato ha dichiarato di aver ri-

nunciato al soggiorno a Cervia per

l’assenza di strutture e impianti

specializzati.

D. Può riassumere le priorità di

intervento con le quali intende

avviare il confronto con l’am-

di Giovanni Vestrucci

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5Intervista

INSIEME DENTRO LA CRISI CON CREATIVITA’ E CORAGGIOON CREATIVITA’ E CORAGGIOLuca Sirilli, presidente Ascom Federalberghi, fa il punto sulla situazione del turismo cervese dopo l’assemblea albergatori di metà settembre.e del turismo cervese dopo l’assemblea albergatori di metà settembre.

ministrazione comunale?

R. Rapidamente, esaminando il

2013: gli eventi, che devono es-

sere di spessore, orientati all’in-

coming e dotati di una regia che

li coordini e ne aiuti l’effi cacia; la

promozione, indirizzata in primo

luogo ai mercati che hanno regi-

strato i maggiori indici di incre-

mento e portata avanti in colla-

borazione con Cervia Turismo che

sta svolgendo un ottimo lavoro

con i tour operator stranieri; una

maggiore visibilità sui media

garantita da un progetto innovati-

vo di comunicazione; la soluzio-

ne dei disservizi più evidenti e

più nocivi, per il turismo come

la raccolta rifi uti da parte di Hera

e le gravi carenze del trasporto

pubblico che non copre neppure i

collegamenti interni fra le quattro

località del litorale.

D. E la questione “ tassa di

soggiorno”?

R. L’assemblea si è espressa in

modo inequivocabile. Di fronte

all’alternativa prospettata di sce-

gliere fra introduzione della tassa

e creazione di un fondo ad hoc

destinato al turismo, gli impren-

ditori hanno optato per il fondo.

Ora, stiamo mettendo a punto

una proposta che porteremo al

tavolo di confronto con il Comune

a novembre.

D. Lei ha citato più volte il docu-

mento predisposto da Federal-

berghi nazionale che contiene

proposte di grande interesse.

R. E’ un documento davvero ben

fatto che avanza proposte con-

crete al Governo Monti, recepen-

do le diverse problematiche delle

federazioni locali. Basti citare le

richieste di abolizione del visto

per i turisti russi, di semplifi ca-

zione degli adempimenti a nostro

carico per le attività stagionali, di

aumento del limite di pagamento

in contanti per gli stranieri, di ri-

duzione del prelievo contributivo

per il prolungamento della stagio-

ne, di trasferimento dei costi delle

carte di credito, per citarne solo

alcune. L’orientamento del docu-

mento, come ha precisato il presi-

dente Bernabò Bocca, è diminuire

il carico fi scale e burocratico che

grava sulle spalle delle imprese in

modo ormai davvero insostenibi-

le, soprattutto per le aziende non

di proprietà e per quelle più pic-

cole che non riescono più a soste-

nersi. Su quest’ultima situazione,

abbiamo avanzato la proposta di

guidare la fuoriuscita dal mercato

evitando chiusure talora dramma-

tiche.

D. Presidente, c’è chi ha critica-

to la decisione di svolgere l’as-

semblea “a porte chiuse”, senza

amministratori e rappresentan-

ti di altre categorie, come usa di

solito. Quali motivazioni l’hanno

spinta a questa scelta?

R. Non userei l’espressione “a

porte chiuse” che sembra richia-

mare il timore di un confronto

aperto e trasparente. Meglio dire

“ di approfondimento interno” fra

albergatori, che mi pare doveroso

per esprimere valutazioni compiu-

te sullo stato dell’arte del nostro

turismo prima di avviare il dialogo

con l’amministrazione pubblica e

le altre categorie.

Dialogo, sia ben chiaro, che vo-

gliamo noi per primi, ma non

improvvisato e superfi ciale. Vo-

gliamo confrontarci su progetti e

iniziative concrete e cercare “lar-

ghe intese” non sulle intenzioni

ma sui programmi. Questo me-

todo di lavoro può produrre sul

momento meno esposizione sui

media, ma a lungo andare risul-

ta premiante in termini di qualità

delle proposte e di consenso da

parte della nostra base. Diamo

appuntamento all’incontro pubbli-

co di fi ne novembre con l’ammini-

strazione comunale per ascoltare

le risposte alle nostre richieste e

le dovute delucidazioni.

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6 Commercio

Un malato da curare con ur-genzaQuando il malato è grave, è im-portante fare una diagnosi certa e, a seguire, un’immediata terapia d’urto quale preludio di una più meditata ed effi cace cura di me-dio e lungo periodo. Se il malato in questione è il commercio del cen-tro storico di Cervia, le cui precarie condizioni di salute sono da tempo note a tutti, è giunto il momento di iniziare il percorso della cura a partire dalle imminenti festività natalizie che si prestano per dare un primo segnale di volontà di ri-presa. O, meglio, di rinascita.Di questo, infatti, si tratta: re-inventare ex-novo il modo di fare commercio, nel luogo – il centro storico cittadino- in cui esso è nato e cresciuto per secoli. Troppi sono i mutamenti intercorsi, a li-vello nazionale e mondiale prima ancora che locale, per poter anche solo pensare di affrontare la que-stione con interventi superfi ciali e sporadici. E poiché nessuno ha la bacchetta magica che con un toc-co risolve d’incanto i problemi, non resta che rimboccarsi le maniche e lavorare sodo di testa e di braccia. Con una sola condizione: lasciarsi alle spalle vecchi attriti e rivendica-zioni fra le parti coinvolte ( impren-ditori, amministratori, residenti) e ritrovare il coraggio di mettere in gioco le proprie responsabilità, cia-scuno secondo il ruolo che gli com-pete. E’ forse chiedere troppo?

a ogni cosa il suo nomeI concorrenti numero uno sono i moderni centri commerciali, oggi non più solo spazi di consumo ma anche luoghi di incontro che sosti-

tuiscono per migliaia di giovani e famiglie il centro storico, la piaz-za, il paese, i ritrovi, cioè, che per secoli hanno scandito la vita del-le persone e la convivenza civile. L’attacco al cuore della tradizione commerciale è radicale, sempre più simile a un esercito di “avatar” che clonano e riproducono i “ luo-ghi reali”. E’ in gioco la differenza stessa fra “naturale” e “artifi ciale”. Lo hanno ben capito gli strateghi del marketing urbano quando han-no coniato l’espressione “centri commerciali naturali” (alias i centri storici) in antitesi ai centri com-merciali artifi ciali delle periferie. Commettendo, però, in buona fede un imperdonabile errore di comuni-cazione: quello di defi nire se stessi in base all’identità del competitore, non alla propria storia e vocazio-ne originaria. L’espressione giusta, identitaria, con la quale affrontare la concorrenza sul mercato è simi-le a “centri storici del commercio”. Il “centro storico del commercio di Cervia” è lo spazio di socialità e di vendita che occorre re-inventare. Esso vanta bellezze architettoni-che, artistiche e culturali uniche e irripetibili, come quasi tutti i centri storici d’Italia. Basta saper trasfor-mare queste ricchezze in fattori competitivi vincenti adottando i provvedimenti che ne facilitano la fruizione insieme con la frequenta-zione dei negozi da parte di resi-denti e turisti.

a ciascun attore il suo ruolo, poi la squadraProtagonisti delle re-invenzione del centro storico sono gli ammi-nistratori pubblici e gli imprenditori privati. I primi hanno la responsa-

bilità del contesto urbano (edifi ci, affi tti dei locali, elementi di arredo, viabilità, parcheggi…), i secondi quella dell’offerta commerciale in termini di qualità e varietà dell’as-

sortimento. Di vitale importanza è la questio-ne della riqualifi cazione strutturale del centro storico (Quadrilatero dei Salinari, Comparto dei Magazzini

REINVENTARE IL COMMERCIO DEL CENTRO STORICO:REINVENTARE IL COMMERCUN’EMERGENZA NON PIU’ ELUDIBILEUN’EMERGENZA NO

Anche se la crisi incombe e i problemi che attanagliano le imprese commerciali sono gravi, nulla è perduto. Anche se la crisi incombe e i problemi che attanaglianPurchè ciascuno faccia la sua parte, senza cercare alibi, accettando la sfi da di un cambiamento radicale.Purchè ciascuno faccia la sua parte, senza cercare al

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REINVENTARE IL COMMERCIO DEL CENTRO STORICO:CIO DEL CENTRO STORICO:UN’EMERGENZA NON PIU’ ELUDIBILEON PIU’ ELUDIBILE

Anche se la crisi incombe e i problemi che attanagliano le imprese commerciali sono gravi, nulla è perduto. no le imprese commerciali sono gravi, nulla è perduto. Purchè ciascuno faccia la sua parte, senza cercare alibi, accettando la sfi da di un cambiamento radicale.libi, accettando la sfi da di un cambiamento radicale.

del Sale, Asta del Porto Canale), ovvero il pieno recupero funziona-le degli edifi ci dell’area e la crea-zione di un unico percorso com-merciale di forte attrattività. Per questo motivo vanno considerate con attenzione tutte le proposte di investimento in tale direzione, valutandone in modo approfondito la sostenibilità sia economica che ambientale. Spetta alla pubblica amministrazione operare in tale direzione e, nello stesso tempo, provvedere alla semplifi cazione delle procedure di autorizzazione e di locazione commerciale. Le attività commerciali, dal canto loro, sono già impegnate in una si-gnifi cativa azione di riqualifi cazio-

ne e riposizionamento sul mercato, come dimostrano i punti di vendita specializzati di Piazza Pisacane e i nuovi locali lungo il Porto canale nel tratto vicino al ponte vecchio. Oc-corre, però, ripristinare un’offerta commerciale più ricca e diffusa in tutta l’area incoraggiando l’intra-presa privata con iniziative concre-te di sostegno specialmente nella fase di start up (ad esempio, per nuove imprese gestite da giovani). Una volta chiarite le responsabili-tà dei singoli protagonisti, ciò che conta è “fare squadra” fra pubblico e privato, senza riserve alcune gli uni verso gli altri. La re-invenzione del centro storico e del commercio in esso presente è

una questione troppo seria e com-plessa che richiede la collaborazio-ne e l’impegno di tutti.

alcune proposte su cui ra-gionare insiemeLa re-invenzione del commercio del centro storico non parte da zero. Le associazioni imprenditoriali hanno avanzato diverse proposte di innovazione negli ultimi anni alle quali si aggiungono idee e ipotesi di lavoro emerse negli ultimi mesi. Ci limitiamo a indicare le più signi-fi cative:• progettazione di un piano di mar-keting urbano per il rilancio dell’in-tera area• adozione di politiche di sostegno

per la piccola impresa commercia-le (incentivi per nuove aperture, interventi sul costo degli affi tti e sull’accesso al credito, studio di forme di tassazione forfettaria dif-ferenziate per tipo di attività e per zona…);• miglioramento della visibiltà dei punti vendita con posizionamento in “prima linea” a piano terra e con vetrine bene illuminate;• scelta di orari di apertura consoni a una località turistica e incenti-vazione delle aperture prolungate anche in bassa stagione;• programma di eventi e iniziative promozionali innovativi lungo l’in-tero arco dell’anno;• cura dell’arredo urbano con intro-duzione di nuovi elementi come ad-dobbi verdi, piattaforme sull’acqua lungo il porto canale, installazioni provvisorie di copertura esterna;• valorizzazione di Piazza Pisacane come luogo di vendita di produzio-ni tipiche enogastronomiche e di artigianato artistico.Sono proposte concrete che nel loro insieme indicano una strategia di rinnovamento radicale, ambizio-so e realistico al tempo spesso.

Confcommercio rilancia la questione “centro storico” In questa situazione di profon-da crisi del centro storico e delle attività commerciali (è di questi giorni la notizia della chiusura del Bar Roma in Piazza Garibaldi), Confcommercio Cervia ha messo a punto un programma di “pronto intervento” che affi anca le impre-se. In particolare, il ciclo di incontri “Testimonianze di innovazione dal mondo del turismo e del commer-cio” vuole favorire il confronto con esperienze di successo a livello na-zionale e internazionale, dalle quali trarre spunti di rifl essione e indica-zioni concrete di lavoro. Il secon-do appuntamento “Commercio e centri storici: la rinascita possibile” è stato proprio rivolto agli impren-ditori del Quadrilatero.A breve, inoltre, partirà un cor-so di formazione dedicato alla promozione della attività com-merciali, che riserverà un’atten-zione particolare al programma delle inziative natalizie.

5Commercio

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8Turismo

L’idea lanciata dal presidente

Confcommercio Terenzio Medri è

suggestiva: fare della nuova sede

Ascom un luogo di elaborazione di

idee e progetti per lo sviluppo eco-

nomico del territorio. Così è nata

l’iniziativa “ Testimonianze inno-

vative dal mondo del commercio e

del turismo”, il ciclo di incontri con

esperienze di eccellenza qualititi-

va a livello nazionale ed europeo

in campo turistico e commerciale,

con cui confrontare la realtà cer-

vese e trarre spunti di rifl essione

e di lavoro.

Il primo appuntamento “Il caso

Ruhr, da sito industriale e minerario

a destinazione turistica” di giovedì

10 ottobre è stato dedicato alla

regione tedesca che ha saputo

reiventarsi come meta importante

di turismo culturale.

La Ruhr conta 5,3 milioni di ab-

itanti residenti in 53 Comuni. La

crisi della produzione di carbone

e acciaio è stata la molla, 25 anni

or sono, per innescare il cambia-

mento. Grazie ai copiosi fi nanzia-

menti dello Stato tedesco e della

Comunità Europea, industrie e

miniere sono state trasformate in

musei, teatri, e strutture sportive,

ivi compreso un campo di addes-

tramento per scalatori ricavato

dalle vecchie ciminiere. Gli spetta-

coli teatrali si svolgono all’interno

degli spazi ristrutturati delle fab-

briche che consentono la messa

in scena di opere con grandi sce-

nografi e di particolare sugges-

tione. Il risultato di tale riconver-

sione è valsa la nomina della Ruhr

a “capitale europea della cultura”

nel 2010. Heinz Dieter Klink, Gov-

ernatore della regione dal 2005 al

2011, afferma con orgoglio che

la Ruhr è diventata una rinomata

meta turistica frequentata non

IL CASOTESTIMONIANZE DI INN

DEL TURISMO E DInaugurato il ciclo di appuntamenti culturali presso la nuova sede Confcommercio Ascom Ce

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9Turismo

O RUHRNOVAZIONE DAL MONDO DEL COMMERCIOervia con l’incontro dedicato alla regione tedesca nuova meta europea del turismo culturale.

solo dai tedeschi ma anche da vis-

itatori provenienti da altri paesi.

La diffusione della “cultura della

bicicletta” ha aumentato il valore

del “prodotto” al punto tale che

le “due ruote” risultano essere di

gran lunga il mezzo più utilizzato

per recarsi al museo o al centro

sportivo.

Le piste ciclabili sono state in gran

parte ricavate nei binari delle fer-

rovie industriali attraverso un

originale restyling che li ha tras-

formati in pecorsi pianeggianti

facilmente fruibili, lontano dal

traffi co delle auto. In totale, nel

corso dei 25 anni impegnati nella

riqualifi cazione, sono stati 120 i

progetti realizzati.

L’assessore regionale al Turismo

dell’Emilia Romagna, Maurizio

Melucci, presente all’incontro, ha

indicato i termini di un confron-

to serio e costruttivo fra Ruhr e

riviera romagnola: quest’ultima

ha conosciuto una trasformazione

radicale negli anni ’60 del seco-

lo scorso con il passaggio da

un’economia prevalentemente

agricola a un economia turistica,

dando vita ad uno dei principali

bacini balneari a livello mondiale.

Con una differenza fondamentale,

però: la costruzione della riviera

è stata progressiva e ha ridisegnato

il volto delle località costiere ade-

guandole alla nuova realtà sec-

ondo una logica che gli esperti

chiamano “ bottom up” (dal basso

verso l’alto), con un alto tasso

di creatività e di coinvolgimento

della popolazione . Al contrario,

la Ruhr è frutto di una precisa

pianifi cazione da parte delle au-

torità governative in un’area in-

dustriale dismessa. Ricorrendo a

una metafora, mentra la riviera è

un “palazzo storico” di straordi-

naria bellezza che oggi necessita

di restauro, la Ruhr è un edifi cio

moderno costruito “ex novo”. Chi-

arita questa differenza sostan-

ziale, il confronto fra le due realtà

si fa interessante.

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11Commercio

Se gli imprenditori del turismo, quali gli albergatori o i gestori degli stabilimenti balneari, giun-geranno a Natale tra qualche break per il meritato riposo e i progetti per la promozione della stagione 2013, gli imprenditori del commercio si predispongono ad affrontare il periodo più profi -cuo dell’anno solare commerciale ovvero quello delle feste natali-zie. Si rinnovano gli ordini per garan-tirsi gli assortimenti di ogni tipo-logia di merce presente nel pro-prio store e soprattutto le novità che il cliente di certo vorrà avere disponibili. Oggi il tema dell’as-sortimento e del non esaurimen-to delle scorte è tanto più attuale visto l’incremento della pratica degli acquisti on line. Se poi il commerciante volesse anche fare una analisi del proprio punto vendita, valutare le inte-razioni del cliente con i prodotti,

con lo staff e l’impatto che queste interazioni hanno sulle vendite e se volesse fare questa analisi adesso, ovvero in tempo per ap-portare qualche buona modifi ca prima del Natale?C’è un sistema che consente di fare questo in modo non invasi-vo e rapido, si chiama “Shopper Engage Lite” ed è un test per valutare il potenziale di business del proprio punto vendita mes-so a punto dalla IPSOS (www.ipsos.com; www.ipsos-retailper-formance.com): il sistema dà all’imprenditore il feedback sui comportamenti e l’esperienza del cliente da quando entra nel punto vendita a quando ne esce. Può valutare se guarda e cosa guarda, se tocca la merce e se compra soprattutto quello che guarda e tocca, oppure se chiede aiuto allo staff degli addetti alla vendita e se acquista quello che essi gli hanno consigliato o se,

invece, infi ne sceglie solo in au-tonomia. E ancora, se esce senza aver comprato nulla. Viene mo-nitorato il fl usso dei clienti anche in base al genere e all’età. Soprattutto vengono analizzati i percorsi all’interno del punto vendita dall’entrata all’uscita e tra gli scaffali, perché il titolare ha interesse a capire se la dispo-sizione/esposizione della merce è adeguata a farsi reperire dal cliente. C’è interesse anche sul tempo che il cliente trascorre nel negozio e anche, infi ne, in che cosa differiscono colui che acquista e colui che invece esce senza aver scelto alcunché. Non sono previste installazioni elet-troniche. Sul sito web tre video-spot per tre ipotesi di intervento e i riferimenti. Tim Denison, capo del Retail In-telligence alla Ipsos Retail Per-formance spiega che Shopper Engage Lite è ideale laddove

sia necessaria la fl essibilità, ad esempio per i venditori che de-siderano avere un’ istantanea del loro store prima del periodo di maggior business, ovvero il pe-riodo di Natale. Un progetto basico, infatti, dall’inizio al report fi nale impe-gna, meno di 5 settimane, così i commercianti potranno pren-dere decisioni e fare cambia-menti molto velocemente. [Fonte SourceWire News Distribution 9 october 2012]

La notizia è interessante, forse più adeguata alla tipologia di pic-colo market che al negozio tradi-zionale. Tuttavia, ogni titolare di commercio in questo periodo che precede il Natale potrà aiutarsi stilando un indice di domande da porsi sul proprio punto vendita. Eccone alcune: La mia vetrina attira l’attenzio-ne?Quale età hanno le persone che sono attirate e che entrano?Entrano più uomini o più donne?Quale età hanno le persone che entrano?Dove guardano le persone non appena sono entrate?L’ esposizione della merce all’in-terno attira le persone?Quanto tempo si fermano le per-sone nel negozio?Le persone seguono le indicazioni di descrizione della merce?Le persone chiedono aiuto al mio staff per l’acquisto?Quale comparto induce di più all’acquisto?Il percorso che ho studiato all’in-terno del negozio aiuta le perso-ne a trovare ciò che vogliono?Le persone toccano la merce o solo la guardano?Un’auto analisi così dettagliata e sincera e i cambiamenti che essa suggerisce possono dare una spinta alle vendite.

NATALE FRA BUSINESS E APPLICAZIONIINNOVATIVE

L’esperienza dell’Ipsos Retail: un rapido auto test può aiutare le vendite

di Laura Vestrucci

Page 12: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

1212 Eventi

Page 13: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

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13

Page 14: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

14Comunicazione

Settembre tempo di bilanci e di…

cataloghi. La stagione balneare

si è appena conclusa e, insieme

con i bilanci, si deve pensare al

nuovo layout del catalogo. Lo fa-

ranno gli imprenditori del com-

parto alberghiero, se avranno

smaltito le copie dell’ultima edi-

zione stampata, e si preparano

a farlo gli enti turistici locali e

le associazioni delle imprese turi-

stiche attraverso le proprie agen-

zie. Anche di nuovi cataloghi è

fatta la proposta delle località

turistiche, cartacei soprattutto e

poi trasferiti online negli ormai

classici formati pdf e visibili nei

vari siti web.

Il catalogo nuovo ha un destino

già delineato di utilizzo, sia nel-

le prescelte fi ere del settore, sia

nelle diversifi cate iniziative che

verranno ideate dai protagonisti

della promo commercializzazio-

ne, sia infi ne nelle migliori posi-

zioni nelle hall d’albergo, durante

tutta la stagione entrante. Oltre

a ciò, i sempre più numerosi po-

tenziali clienti che scelgono la

meta del loro viaggio-soggiorno

navigando su internet potranno

aprire nei siti specifi ci il pdf del

catalogo e leggerlo.

Nel corso degli anni le agenzie

specializzate nella grafi ca han-

no di certo prodotto una miriade

di progetti e layout forse anche

molto costretti tra le richieste dei

clienti, il budget disponibile e la

propria creatività. E di anno in

anno avranno cercato di apporta-

re solo qualche innovazione allo

schema iniziale in risposta alle

esigenze di contenimento dei co-

sti. Ma in generale, la priorità in

questo lavoro viene data all’im-

magine che si è imposta con la

forza delle tecnologie di defi ni-

DA SETTEMBRE… INIZIA LAChi li vuole, chi li confeziona e chi li leggerà. La descrizione del prodotto si legge, il raccont

E il racconto gen

di Laura Vestrucci

Page 15: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

A STAGIONE DEI CATALOGHIto dell’ esperienza del prodotto intrattiene il pubblico e suscita confronto sugli stili di vita. era persuasione.

15Comunicazione

zione. Con l’immagine si vuole

conquistare l’immaginazione,

suscitare desideri, rinfrescare il

ricordo privandolo di quanto nel-

la propria memoria potrebbe un

po’ offuscarlo. L’immagine deve

essere soprattutto nitida, lumi-

nosa, ampia… in parole semplici

bella. Tra i cataloghi possibili,

destinati a presentare l’offerta di

zona (ovvero le potenzialità del

luogo, le sue caratteristiche am-

bientali, le risorse naturali quali

terme o parchi, le opportunità di

intrattenimento e divertimento,

le tipicità enogastronomiche…)

possiamo trovare ogni sorta di

esempio della evoluzione delle

immagini e della loro collocazio-

ne in layout, sempre in lotta con

gli spazi che un catalogo non ec-

cessivamente costoso consente. I

testi, al contrario, non sono mai

oggetto di cure particolari, spes-

so le agenzie provvedono ai brani

attingendo a precedenti versioni,

o a quanto sul web si può trova-

re, ma succede anche che i testi

vengano forniti, se si tratta di de-

scrivere un hotel, dai titolari de-

gli stessi. Se l’imprenditore vuole

fare un piccolo investimento può

affi dare il progetto redazionale

dei testi ad un writer esperto, as-

sai spesso, tuttavia, confeziona

lui stesso la parte testuale. Oltre

agli elementi qui presentati si

deve poi aggiungere lo/gli spon-

sor per i quali il grafi co ricorre ai

loghi aziendali o a qualche spazio

di redazionale.

Ma il clou del catalogo deve, for-

se, ancora arrivare, tutto infat-

ti prelude alla pagina del listino

prezzi e delle più fantasiose com-

binazioni di offerte per mezza

o piena stagione, con uno o più

bambini in camera, paganti o non

paganti, con uso baby corner per

pappe e biberon.

Se consideriamo il caso del cata-

logo di zona, ovvero quello che

viene pubblicato per promuo-

vere la località e l’insieme delle

imprese, ritroviamo l’evoluzione

soprattutto nella selezione ico-

nografi ca, le immagini sono di

alta defi nizione, ma negli anni

abbastanza ripetitive, e il testo

viene relegato a spazi ristretti,

talora anche su sfondi colora-

ti che lo rendono poco leggibile

e lo si può defi nire di genere

descrittivo. Si può fare qualcosa

di diverso pur utilizzando questi

elementi, ovvero immagini, te-

sti, redazionali e listini prezzi? Si

può, se si prova a considerare,

in primis, che il lettore del cata-

logo, prima di essere il soggetto

interessato all’acquisto, è un cit-

tadino del mondo che ha già nel

proprio background molte altre

esperienze di viaggio e di sog-

giorno.

E, se si vuole attirare nuove

clientele oltre quelle fi delizzate

degli ultimi 20 o 30 anni, si po-

trà fare un montaggio di testi e

immagini che superi la semplice

impaginazione e si sviluppi come

un racconto. La lettura deve fare

vedere anche ciò che non si vede

con gli occhi, cioè l’esperien-

za che il lettore potrà fare nella

località o nell’hotel. Tentiamo di

avvicinarci alla nuova frontiera

del marketing che viene denomi-

nata brand content, cioè quella

miscela di contenuti che dosa ad

arte l’informazione, la pubblicità/

promozione, l’intrattenimento e

che si avvale anche della multi-

medialità.

Alcuni esempi possono essere i

fi lmati di pochi minuti realizzati

quasi come miniserie ad episodi

da alcuni brand famosi, uno per

tutti BMW, che si è avvalsa an-

che della interpretazione della

popstar Madonna, o, nel setto-

re cataloghi il nuovo catalogo-

magazine Ikea che nel formato

cartaceo consente di interagire

anche con le app. dell’iphone.

I contenuti del catalogo tradizio-

nalmente inteso, seppur cura-

to nella grafi ca e sempre un po’

meno nei testi, dovranno diven-

tare un modo per manifestare il

punto di vista dell’ente promo-

tore, sia esso l’albergatore o le

agenzie locali deputate alla pro-

mo-commercializzazione.

Il racconto sia in cartaceo, sia,

se si vuole, in multimedialità,

può diventare un canale a doppio

senso tra chi deve acquistare

un soggiorno in quel luogo e chi

glielo propone, un canale in cui

scorrono le affi nità, gli interessi,

i punti di vista, le esperienze. Un

racconto che si avvalga non più

solo di immagini, ma di ambien-

tazioni e di situazioni così credibili

da coinvolgere il lettore e da tra-

sformarlo in un visitatore-cliente

persuaso della propria scelta.

Si potrebbe creare anche solo con

un catalogo e con un sito web in-

novativi, cioè con due strumenti

già usatissimi ma rinnovabili, un

club, ovvero un “non luogo” defi -

nito dal sentirsi dentro la stessa

storia di vedute, interessi, scam-

bi, incontri, appuntamenti…e, in-

fi ne, anche dal volerci essere in

quel club, in quel luogo.

Page 16: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

16 Cultura

Dopo aver realizzato la mostra

Wildt. L’anima e le forme da Mi-

chelangelo a Klimt, la Fondazio-

ne Cassa dei Risparmi di Forlì,

in collaborazione col Comune di

Forlì, intende approfondire un

altro momento dell’arte del No-

vecento.

La mostra comprende quasi un

trentennio. Dalla fi ne del primo

decennio del ’900 alla seconda

guerra mondiale. Ma il fuoco è

sugli anni ’20 e ’30. Il “campo”

offerto consente di mettere in

luce tutte le tendenze, i movi-

menti, le avanguardie, i prota-

gonisti, i temi, procedendo non

secondo una sequenza cronolo-

gica, ma per polarità dominanti.

Ne emerge uno spaccato di vita,

di costume, che ben ritrae quegli

anni, e che coinvolgerà anche le

nuove arti: il cinema, la moda,

le arti grafi che e decorative; così

come prende nuova luce il con-

fronto sull’istanza morale dell’ar-

te, svolto soprattutto nel dibatti-

to delle riviste.

Ci si dedica, con i debiti confron-

ti nazionali e internazionali (a

partire da Picasso), alla pittura

e alla scultura tra le due guerre:

“Il nuovo Rinascimento italiano”,

come lo chiamò Margherita Sar-

fatti, intendendo allora l’espe-

rienza del gruppo “Novecento”.

Ma oggi quella stessa espres-

sione può forse raccogliere l’in-

sieme, seppur disomogeneo, di

tutte quelle linee di tendenza che

si confrontarono, si giustappose-

ro e si susseguirono all’ombra del

regime, segnando una profonda

fase di rinnovamento delle arti in

Italia. Si tratta infatti di un perio-

do che presenta al proprio inter-

no diversi movimenti: dalla pittu-

ra metafi sica di “Valori plastici”,

al cosiddetto “Ritorno all’ordine”,

al Realismo razionale, all’arte ce-

lebrativa del regime. I nomi sono

quelli di Picasso, Carrà, Severi-

ni, Soffi ci, Casorati, Prampolini,

Balla, Sironi, De Chirico, Oppi,

Sbisà, Funi, Marussig, Campigli,

Donghi, Ferrazzi, Dottori, Macca-

ri, Janni, Martini, Andreotti, Fon-

tana, Messina, Manzù, Guttuso.

Da un lato la mostra intende ri-

evocare le principali occasioni in

cui gli artisti, pensiamo all’archi-

tettura pubblica, alla pittura mu-

rale e alla scultura monumentale,

si prestarono a celebrare l’ideolo-

gia e i miti proposti dal Fascismo.

Apposite sezioni rievocheranno la

I (1926) e la II (1929) Mostra del

Novecento Italiano, organizzate

da Margherita Sarfatti; la grande

Mostra della Rivoluzione Fascista

allestita a Roma nel 1932-1933

in occasione del decennale della

marcia su Roma; la V Triennale di

Milano che ha visto la consacra-

zione della pittura murale vista

come un’arte nazional-popolare

che faceva rivivere una tradizio-

ne illustre; la rassegna dell’E42

a Roma che ha segnato una pro-

fonda trasformazione nell’urbani-

stica e nell’immagine stessa della

capitale. Mentre ancora la pittura

murale e la scultura monumen-

tale vengono indagate all’interno

dei cantieri pubblici, come i Pa-

lazzi di Giustizia, le Poste, le Uni-

versità. La considerazione delle

più impegnative realizzazioni ur-

banistiche, come la piazza della

Vittoria a Brescia o la nuova cit-

tà di Littoria, consente di capire

quanto è stato realizzato a Forlì.

La mostra affronta anche il le-

game culturale e formale con la

prospettiva razionalista e il dibat-

tito sul classicismo in architettura

e nell’urbanistica.

Nella razionalizzazione dei vecchi

centri storici, nel ripensamento

dei rapporti tra città e campagna,

nella fondazione di città nuove si

manifesta una visione plurale che

tenta una sintesi nuova tra mo-

numentalità e modernità. L’ar-

chitettura ne è la protagonista

e la pittura, con la ripresa della

dimensione murale e del mosai-

co, il partner privilegiato. “Edifi -

care senza aggettivi, scrivere a

pareti lisce”, l’ammonimento di

Bontempelli, la norma.

La mostra presenta un percorso

suddiviso in quattordici sezioni

che toccano i temi affrontati nel

Ventennio dagli artisti che hanno

aderito alle direttive del regime,

partecipando al concorso e accet-

tando le commissioni pubbliche,

e quelli che hanno partecipato a

quel clima, alla ricerca di un nuo-

vo rapporto tra le esigenze della

contemporaneità e la tradizione,

tra l’arte e il pubblico. Fino ad

arrivare alla crisi di quel rappor-

to, nella più ampia tragedia nella

quale venne trascinato il paese.

Ancora una volta il percorso

espositivo si articolerà all’interno

delle grandi sale che costituirono

la biblioteca del Convento di San

Domenico e nelle stanze del pia-

no terra dove si sono tenute le

sette precedenti mostre.

NOVECENTOArte e vita in Italia tra le due guerre.

In fase di allestimento la nuova grande mostra organizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ai Musei San Domenico

dal 2 febbraio al 16 giugno 2013

Francesco Casorati, Il Concerto, 1924. Torino, Rai - Radiotelevisione Italiana.

Page 17: Riviera di Cervia - Ottobre 2012
Page 18: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

18 Redazionale

Redazionale a cura del Parco della Salina di Cervia

Grazie al sole e alle buoni

condizioni della salina, la ca-

vadura 2012 può essere ar-

chiviata come la migliore da

anni. “La cavadura – spiega

Giuseppe Pomicetti, presi-

dente della Società Parco

della Salina - è il momento

più importante dell’anno sali-

fero, in quanto si concretizza

il lavoro di un intero anno in

salina che inizia fra marzo e

aprile e che matura giorno

dopo giorno nella primavera e

in estate. Viste le eccezionali

condizioni meteo la raccolta

2012 è stata straordinaria

e io vorrei ringraziare tutti i

collaboratori della salina per

aver fatto del loro meglio”.

In aia, nella saline ci sono

ora numerosi cumuli di sale

che saranno suffi cienti per ri-

spondere alle richieste sem-

pre crescenti di sale.

“Il nostro sale – prosegue Po-

micetti – è sempre più richie-

sto, per le sue qualità uniche

e per il suo sapore, che ben

si abbina con tutti i cibi”. Il

sale dolce di Cervia non ha

risentito della crisi e anzi

sono in aumento le richieste

da parte di ristoranti, negozi,

privati che vogliono il sale di

cervia nelle proprie confe-

zioni natalizie, nelle proprie

cucine e come regalo per gli

amici. Ormai quella del sale

di Cervia è una vera e propria

moda che sta contagiando

tutti, anche oltre oceano. Ad

Eataly a New York City per

esempio il sale di Cervia è di

casa da un paio d’anni.

“La qualità del nostro sale

– spiega il Presidente del

Parco della Salina di Cervia,

Giuseppe Pomicetti – è il

motivo per il quale ormai è

conosciuto nel mondo. Die-

tro c’è un lavoro grande, che

ha un obiettivo principale e

importantissimo, mantenere

l’ecosistema ambientale del-

la salina.

La società che presiedo è

nata essenzialmente per

questo ed è chiaro che più la

promozione del sale migliora

e più il nostro sale è richiesto

più siamo in grado di inve-

stire nella salvaguardia del

nostro ecosistema. Non c’è

dubbio che Cervia sia tornata

ad essere in tutto e per tutto

la città dell’oro bianco.

E’ motivo di grande soddi-

sfazione sapere che la sali-

na è in salute, che il raccolto

di quest’anno è stato buono

e che la domanda dei nostri

prodotti è in continua cre-

scita, anche perché questo

ci consente di chiudere il

bilancio in positivo e di ave-

re ricavi da reinvestire nel

parco, per la conservazione

dell’ambiente naturale, ma

anche per incentivare l’eco-

nomia che il parco produce.

Attualmente lavorano in sa-

lina 28 persone stipendiate.

Si tratta di risultati che solo

poche stagioni fa sembrava-

no impensabili”.

La citta’ dell’oro biancoIl sale dolce di Cervia e’ ormai una vera moda che ha contagiato tutti, anche

oltre oceano. Giuseppe Pomicetti ne spiega il perche’é

di Fernanda Pepoli

Page 19: Riviera di Cervia - Ottobre 2012
Page 20: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

20 Artisti cervesi

Le opere pittoriche di Luciana

Rosetti testimoniano la sua

continua ricerca di equilibri

cromatici, attraverso la raf-

fi gurazione del vivere quoti-

diano, o l’evocazione squisita-

mente romantica di ricordi del

passato.

Le sue nature morte, spesso

fl oreali, gli scorci paesaggisti-

ci della Romagna, le pinete e

il mare di Cervia, narrate con

puntuale e realistica defi nizio-

ne, sono i temi di una narra-

zione che non vuole essere

mera fi gurazione, ma conte-

nuto emozionale dell’anima,

espressione di un’interiorità

raccontata con accenti lirici e

sapienti cromatismi.

I giochi d’ombra e di luce de-

fi niscono l’oggetto che si rin-

nova con la ricerca inesauri-

bile di nuovi e personali modi

espressivi.

La pittrice, premiata in diver-

si concorsi, espone ogni anno

nei mesi estivi al Vialetto degli

Artisti, pregiata parentesi arti-

stica nel centro della modaiola

Milano Marittima, mentre nei

mesi autunnali è possibile tro-

varla a Ravenna, nella galleria

di Via Diaz.

LUCIANA ROSETTI, PITTRICE DELL’INTERIORITA’ATTRAVERSO I PAESAGGI DELL’ANIMA

Page 21: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

21Rassegna stampa

D. Quanto pesano i pagamenti in ritardo dalla pubblica ammini-strazione per i vostri associati?R. Mi lasci fare una premessa. Questo è un problema dramma-tico per le imprese e ne escludo che una quota delle tante attivi-tà che quest’anno hanno chiuso i battenti possa essere un effet-to dei ritardi dei pagamenti del-la Pubblica amministrazione. La sofferenza di tante imprese che vivono di domani dura oramai da anni e, quindi, per queste impre-se tale criticità può essere esseni-

ziale. Detto questo, considerati i tempi previsti dalle procedure di certifi cazione, siamo ancora in at-tesa di un riscontro su quanti dei crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione si sono convertiti in fl ussi fi nanziari per le imprese.

D. Quali solo le aree più critiche?R. Il settore della sanità è quello dove si registrano le maggiori diffi -coltà. Solo per le imprese operanti nel settore della distribuzione dei dispositivi medici l’ammontare dei crediti si aggira intorno ai sette miliardi l’anno; e che quando ve-nissero pagate, i tempi sono più che “biblici”, perché queste im-prese vedono saldate le loro for-niture anche a 210-240 giorni. E pensare che già la media italiana a 180 giorni era da record.

D. Quali sono le vostre richieste?Certamente è stato fatto un passo importante con l’avvio dell’impian-to normativo dello scorso luglio. Occorre però recepire, entro l’an-no, da Direttiva europea sui tem-pi di pagamento perché bisogna

scongiurare il rischio che lo stock di debiti possa continuare ad au-mentare. E’ una priorità assoluta, perché oltre la registrazione cre-ditizia, a un livello di pressione fi -scale da record a una “tassa” della burocrazia di oltre ventitre miliar-di l’anno, le imprese non posso-no morire anche a causa di una Pubblica amministrazione che non onora i suoi impegni. E questo è assolutamente inaccettabile.

D. Presidente Sangalli, allar-me rosso, dunque…R.Soprattutto per le imprese del commercio del turismo, dei tra-sporti, e dei servizi che fanno i conti con il crollo della domanda interna, il vero problema struttu-rale della nostra economia. Archi-vieremo l’anno in corso con oltre un meno 3,3% per i consumi pro capite, e il 2013 non è certo che sia l’anno della ripresa. Ma queste imprese hanno a che fare anche con una pressione fi scale da re-cord mondiale che raggiunge ol-tre il 55%, con la burocrazia che pesa come un macigno sui costi di gestione, con l’aumento delle

spese fi sse, ovvero affi tti, uten-ze, assicurazioni, carburanti che negli ultimi anni sono aumentate. E’ evidente che in questa situa-zione il sistema delle imprese che noi rappresentiamo è prossimo al collasso. Di fronte a tale situazio-ne bisogna fare in fretta e non ci sono scorciatoie.

D. Un collasso da scongiurare, attraverso quali strumenti?Bisogna innanzitutto archiviare defi nitivamente la sciagurata ipo-tesi dell’aumento dell’Iva e pro-cedere con la spending review, insieme al contrasto e al recupero di evasione fi scale e delusione, perché questa è la via maestra per ridurre le tasse su imprese è famiglie. Ed è altrettanto eviden-te che il secondo Decreto cresci-ta, rappresenta un tassello utile, ma non è dai 400 milioni di euro aggiuntivi stanziati per il prossi-mo biennio che potrà arrivare il cambio di marcia decisivo per il contrasto della recensione e per il ritorno alla crescita.*estratto da “Il Giornale” del 15/10/2012 di Laura Verlicchi.

INTERVISTA A CARLO SANGALLI, PRESIDENTE NAZIONALE CONFCOMMERCIO.

Il Presidente nazionale Confcommercio Carlo Sangalli ha rilasciato un’intervista al quotidi-ano “Il Giornale” sulla drammatica situazione delle piccole medie imprese di commercio,

turismo e servizi. Ne riportiamo integralmente il testo.

Page 22: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

22 Eventi

Ilario Fioravanti, architetto, pitto-

re, scultore cesenate, scomparso

il 29 gennaio 2012 all’età di 89

anni, aveva anche casa a Cervia

21 e 28 ottobre

Dovadola, centro storico

Sagra del Tartufo

Tradizionale sagra dedicata al pregia-

to “Tuber magnatum pico” della colli-

na dovadolese. Nelle due domeniche

di ottobre si danno appuntamento

in piazza i buongustai provenienti da

ogni parte d’Italia. Sono in degustazi-

one i migliori piatti a base di tartufo

come tagliatelle fatte a mano, po-

lenta, crostini, salsiccia e panzerotti.

I due tendoni ristorante possono op-

sitare fi no a 400 persone. Il “Premio

Tartufo d’oro” viene assegnato al

“cercatore” che ha scovato il tubero

più grosso

Info 0543-934764

31 ottobre -4 novembre

Cesena, centro storico

Cesena a tavola

I ristoratori cesenati propongono i

migliori piatti della tradizione affi an-

cati dai colleghi provenienti dalle di-

verse regioni italiane. Da non perdere

i “menù di Cesena a tavola”. Nelle vie

del centro viene allestita la “Mostra

Mercato dei prodotti alimentari tipici”

che presenta le migliori specialità re-

gionali italiane, dai salumi ai formag-

gi, dai vini alle confetture e ai dolci.

Info 0547-317435

4 e 11 novembre

Tredozio, centro storico

Sagra del Bartolaccio

La sagra è dedicata alla principale

specialità della zona, il tortello a

forma di mezza luna i cui ingredienti

sono la patata, la pancetta, il grana

stagionato, sale e pepe. Insieme

con “e’ bartlaz” viene proposta la

“paciarela”, una polenta condita con

fagioli e porri. Nel programma spetta-

coli di strada, mostre d’arte mercatini

di prodotti tipici.

Info 0546-943937

4 novembre

Brisighella, centro storico

Le delizie del porcello

Caratteristica sagra che invita a “fare

il porco”: viene rievocato l’antico

rito dell’uccisione del maiale e della

lavorazione della carne da parte di

norcini esperti. Degustazioni di spe-

cialità come ciccioli, coppa di testa,

prosciutto, salsicce e dolce al migliac-

cio. Un’ottima occasione per visitare

il centro storico di Brisighella con la

caratteristica Via degli Asini, la Pieve

ANDAR PER SAGRE E

Page 23: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

23Eventi

E PER... HALLOWEENdel Tho e la Rocca Manfrediana.

Info 0546-81166

11 novembre

Brisighella, centro storico

Sagra dela Pera Volpina

Sagra dedicata al “frutto dimenti-

cato” tipico della Val Lamone, piccole,

tonde e dure, da consumare bollite,

cotte in acqua o vino oppure al forno.

Stand gastronomici e mercatini di

prodotti tipici.

Info: 0546-81166

17-18 novembre

Solarolo, centro storico

Sagra del Sabadò

Il “sabadò” o “sabadone” è un tipico

dolce di castagne bagnate nella saba,

tradizionale sciroppo di mosto d’uva

cotto. Nel grande stand gastronomico

si possono degustare i sabadoni ac-

compagnati da vino brulè e caldar-

roste. Lungo le vie del centro viene

allestito il mercato dei sapori della

campagna con i prodotti tipici romag-

noli. Nel pomeriggio è in programma

la “corsa dei tacchini”.

Info: 335-6511592

27 ottobre e 31 ottobre

Riolo Terme, centro storico

Cena celtica e Notte di Halloween

Nella ristrutturata sala San Giovanni

di Riolo Terme il 27 ottobre è in pro-

gramma la “ Cena celtica” in attesa

della Notte di Halloween. Si gustano

piatti dell’ antica cucina celtica riv-

isitati dagli chef del luogo, mentre

intorno si svolge lo spettacolo in cos-

tume con musiche dal vivo proposto

dalla compagnia teatrale “I Remoti”.

Obbligatoria la prenotazione ( 0546-

71330). Il 31 ottobre è di scena la

“Notte di Halloween, il “capodanno

celtico”, giunta alla sua ventesima ed-

izione. Nel centro storico di Riolo ven-

gono ricostruiti i tipici villaggi celtici

con le rievocazioni dei riti e delle sto-

rie antiche. In programma sfi late di

fi guranti in costume e spettacolo del

rogo fi nale dell’enorme demone che

campeggia nel prato della Rocca.

Info: 0546-70101

30-31 ottobre

San Mauro Pascoli, centro storico

Una notte nera d’autunno

Evento collegato alla notte di Hal-

loween con un caratteristico mer-

cato gotico e artigianale, animazioni

e spettacoli itineranti in costume.

Lungo le vie del centro esposizione

di oltre venti antichi mestieri e dei

banchi dei cioccolatai. Grande novità

la “sfi lata della peggior maschera”

con ricchi premi in palio.

Info: 0541-934021

Page 24: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

24 Arte e musica

L’orchestra Giovanile Città di Cer-

via, giunta al 7° anno d’attività,

è una formazione di oltre 30 gio-

vani musicisti di età compresa

fra i 17 e i 28 anni saldamente

legata alle associazioni musicali

e istituzioni culturali del territo-

rio.

Nata da un piccolo nucleo di stru-

mentisti presso l’Istituto Musicale

G. Rossini di Cervia, l’Orchestra

si è consolidata attingendo alle

realtà più fervide del territorio

romagnolo e nel 2004 si è costi-

tuita in Associazione fi nalizzata

alla diffusione della cultura mu-

sicale fra i più giovani.

L’Orchestra è protagonista di

prestigiose rassegne cittadine

come: i “CONCERTI ALL’ ALBA

SULLA SPIAGGIA”, i “CONCERTI

NELLE PINETE” e i “CONCERTI

NEL MAGAZZINO DEL SALE” che

sono inserite nei più suggestivi

contesti paesaggistici o ambien-

tate presso importanti siti storici

del territorio cervese.

Da diversi anni è comprimaria

in manifestazioni di rilievo come

L’ORCHESTRAECCELLENZA CERVESE

le rievocazioni storiche cittadine

“LA ROTTA DEL SALE A VENEZIA”

e “LO SPOSALIZIO DEL MARE” e

l’evento “CERVIA CITTA’ GIARDI-

NO” al quale partecipano città

provenienti da tutto il mondo.

Il 15 aprile 2011 l’Orchestra è stata

chiamata ad aprire la 4° edizione

della manifestazione “RADIO 3 IN

FESTIVAL”, in diretta da Cervia per

Page 25: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

25Arte e musica

A GIOVANILE, E IN CAMPO MUSICALE

una 3 giorni di eventi e concerti

con personalità del mondo della

cultura e dello spettacolo.

Molteplici sono anche i concerti

tenuti al di fuori della realtà cer-

vese, a Rimini, Porto Garibaldi,

Bolzano, L’Aquila e altri ancora.

Nel 2010 l’orchestra è stata

protagonista in alcune mani-

festazioni trasmesse in diretta

o in differita televisiva come

l’importante premio internazi-

onale “PROFILO DI DONNA” nel

teatro Pavarotti di Modena o la

presentazione in prima nazion-

ale a Forlì del fi lm-documentario

“Dalla Romagna a Medjugorje,

là dove il cielo è più vicino alla

terra”.

Il repertorio dell’Orchestra è mol-

to vario e in costante espansione,

coerentemente con l’intenzione

di voler spaziare in molti generi e

in epoche diverse, e comprende

capolavori della musica barocca

(Bach, Vivaldi), brani del periodo

classico (Mozart, Haydn) e della

tradizione romantica (Schubert,

Verdi, Brahms, Sibelius), senza

tralasciare i più famosi standard

jazzistici, la musica da fi lm e il

tango.

Molti brani eseguiti dall’Orchestra

sono stati orchestrati dal M°. Ful-

vio Penso, da sempre Direttore

Musicale dell’ ensamble, oltre che

Direttore artistico dell’Istituto

G. Rossini di Cervia e dal 1974

docente presso il Conservato-

rio G. Rossini di Pesaro.

Page 26: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

26La nostra storia

Nel quadro delle iniziative del Cente-

nario di Milano Marittima, merita di

essere ricordato un personaggio che

ha avuto un ruolo importante nello

sviluppo della “città giardino”, e più

in generale, nella storia del turismo

cervese: Ettore Sovera.

La sue vicende biografi che si in-

trecciano con la storia dell’Hotel

Mare e Pineta, divenuto un sim-

bolo dell’eccellenza turistica inter-

nazionale durante la sua gestione

(1938-1971). Il suo fu un ruolo

importante anche nelle vicende del

periodo della Liberazione, nella nas-

cita dell’Associazione Albergatori di

Cervia nel secondo dopoguerra e

nell’operato dell’Azienda Autonoma

di Cura Soggiorno e Turismo, nel

tormentato periodo della “ricostruzi-

one”.

La sua vita abbraccia un arco di

tempo che va dalla sua nascita, il

21 maggio 1898, a Genova, fi no alla

sua scomparsa avvenuta il 20 agos-

to 1971. Nell’anno delle celebrazioni

del Centenario di Milano Marittima,

è importante mettere in evidenza

la sua personalità e lo spessore in-

ternazionale del suo operato. Fin da

ragazzo Ettore Sovera fu impegnato

in attività alberghiere, nell’alveo

della tradizione paterna. Il padre,

Amedeo, nell’Ottocento aveva lavo-

rato nei treni internazionali. Nel 1910,

a Vienna, in Austria, Ettore Sovera,

in qualità di “piccolo della birra”,

ebbe il privilegio di servire al tavolo

l’imperatore Francesco Giuseppe.

Successivamente, già dimostrando

una certa padronanza nella cono-

scenza delle lingue straniere, lavorò

per una catena di alberghi in Italia

fi no allo scoppio della Prima Guerra

mondiale. Fu combattente e decorato

e fu nominato Segretario particolare

del Generale Armando Diaz con fun-

zioni di interprete per la sua perfetta

conoscenza delle lingue straniere.

Negli anni del primo dopoguerra

visse importanti esperienze di lavoro

nella direzione di prestigiosi alberghi

nazionali ed internazionali tra questi

il Grand Hotel di Roma, gli Hotel Ritz

di Parigi e di Londra, l’Hotel Adlon

di Berlino. E’ sul fi nire degli anni

trenta che matura la scelta di gestire

l’albergo di maggiore prestigio di

Milano Marittima: il Mare e Pineta.

L’acquisizione dell’albergo avvi-

ene in una fase storica di rinnovato

slancio e sviluppo della “città gia-

rdino” ideata e disegnata dal grande

artista milanese Giuseppe Palanti,

nata uffi cialmente il 14 agosto 1912

sulla base di una convenzione tra il

Comune di Cervia e la Società Anoni-

ma per lo Sviluppo della Spiaggia di

Cervia “Milano Marittima” e con un

piano regolatore ispirato all’idea

della “città giardino”. Nel nuovo in-

sediamento caratterizzato dalla cos-

truzione di numerosi villini in stile

liberty e neogotico, la costruzione e

l’apertura dell’albergo Mare e Pineta

tra il 1926 e il 1927, aveva segnato

una tappa importante per Milano

Marittima. Dobbiamo tener presente

che allora Milano Marittima, aveva

solo alcune piccole pensioni e che

il suo sviluppo era stato legato più

ETTORE SOVERA (1898 – 1971)ETTORE SOVERAUn grande protagonista della storia del turismo cervese e di Milano Marittima. Fu il primo presidente dell’Associazione Albergatori di Cervia.Un grande protagonista della storia del turismo cervese e di Milano Ma

alle residenze turistiche. Cervia, con

un decreto ministeriale del 28 ot-

tobre 1927, era stata riconosciuta

come Stazione di Cura, Soggiorno

e Turismo. Il 1927 è anche l’anno

del conferimento della cittadinanza

onoraria di Cervia a Grazia Deledda,

che segue la consegna del premio

Nobel per la letteratura alla grande

scrittrice sarda. L’albergo Mare e Pi-

neta era divenuto ben presto il punto

di riferimento, per varie attività ed

eventi di rilievo turistico, di rappre-

sentanza istituzionale e di rapporto

con la realtà nazionale. Ettore Sovera

aprì la gestione dell’albergo ad una

dimensione internazionale e le fece

fare un salto di qualità, migliorando

gli standard delle precedenti gestio-

ni, a cominciare da quella di Carlo

Allegri. Sovera abbinò tradizione e

innovazione puntando nella gestione

dell’albergo su personale profession-

alizzato con buona conoscenza delle

lingue straniere, qualifi cando la strut-

tura, portando avanti un’attenzione

alle esigenze della clientela, alla

di Renato Lombardidi Renato Lombardi

Ettore Sovera (il primo da sinistra) con il direttore cucine, il capo cuoco e il direttore del ristorante dell’Hotel Mare e Pineta - anni cinquanta

Page 27: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

27La nostra storia

ETTORE SOVERA (1898 – 1971)A (1898 – 1971)Un grande protagonista della storia del turismo cervese e di Milano Marittima. Fu il primo presidente dell’Associazione Albergatori di Cervia.arittima. Fu il primo presidente dell’Associazione Albergatori di Cervia.

ristorazione, e, diremmo in termini

moderni, un’attenzione al binomio

turismo e sport (a cominciare dal

tennis e dall’equitazione), oltre che

alle attività legate alla balneazione e

alla spiaggia. L’albergo consolidava

in quegli anni la tradizione di mon-

danità, ed ospitava personaggi nobili

e famosi. Ettore Sovera era riuscito

nell’avviare la sua attività a Milano

Marittima, a portarsi dietro uno staff

qualifi cato di chef, cuochi e camerieri

e a portare a Milano Marittima, gran

parte della sua vecchia clientela.

Negli anni della guerra, vi sono

due avvenimenti che segnano la

vita di Ettore Sovera. Alla fi ne del

1943, l’albergo Mare e Pineta era

l’unico rimasto aperto e, dopo l’8

settembre.,ospitava il comando delle

truppe tedesche, che usufruivano

dei servizi dell’albergo e, in partico-

lare, del ristorante. Queste vicende

si intrecciano con la fuga di alcuni

generali inglesi (Neame, O’ Connor

e Boyd), che per un breve periodo

vennero nascosti nell’albergo, con

grave rischio e pericolo di vita per Et-

tore Sovera. In quel periodo vi erano

anche altri ospiti in albergo, che solo

Sovera sapeva di origine ebrea. Tra

questi ospiti vi era la famiglia Ricordi.

Uno dei componenti della famiglia,

Ferruccio, diventerà famoso nel

campo musicale, con il nome d’arte

di Teddy Reno, che ricorderà sem-

pre con grande gratitudine Ettore

Sovera.

Nel secondo dopoguerra e nel periodo

della ricostruzione Sovera fu nomi-

nato Presidente dell’Associazione

albergatori di Cervia. La riunione

costitutiva si era svolta il 30 otto-

bre 1945, in una sala dell’Albergo

Allegri di Cervia. Ad essa avevano

partecipato 15 titolari di alberghi e

pensioni ed era risultato nominato

un Comitato Esecutivo composto

dal Presidente Cav. Ettore Sovera,

da Carlo Bettucchi (Grand Hotel),

Dino Amadei (Albergo Quisisana)

ed Aldo Cereda (Albergo Roma).

E’ un primo passo importante per

l’associazionismo alberghiero, per

“rimettere in effi cienza le aziende

alberghiere locali, danneggiate dal

passato stato di guerra”, per unire

le forze e contribuire a valorizzare il

turismo “come fattore economico di

principale importanza” sia per le at-

tività dirette, che per quelle indotte

e per il lavoro e l’incremento della

manodopera.

Negli anni del secondo dopoguerra,

Ettore Sovera fu componente del

Comitato della ricostituita Azienda di

Cura Soggiorno e Turismo, di cui fu

presidente per un breve periodo. In

questa veste diede un contributo im-

portante allo sviluppo turistico della

città. L’albergo Mare e Pineta viveva

momenti di splendore negli anni del

“boom economico” e della “grande

trasformazione”. Molti erano gli

ospiti italiani e stranieri di prestigio

(tra questi anche componenti della

famiglia reale inglese in incognita).

I tornei di tennis, le competizioni di

equitazione di salto ad ostacoli di

fama internazionale (tra i cavalieri

anche i famosi fratelli D’Inzeo) e i

ritrovi mondani di prestigio erano

eventi importante della stagione

turistica cervese. Il tutto era stret-

tamente legato ad una strategia

di comunicazione e promozione di

grande livello sui mercati interni ed

internazionali. Ettore Sovera è un

personaggio di prestigio che ha fatto

scuola per molti operatori turistici

cervesi.

Segnalo infi ne che per ricordare

questa straordinaria fi gura, in qualità

di componente della Commissione

per la Toponomastica del Comune

di Cervia, che svolge funzioni

consultive, ho proposto di dedicare

ad Ettore Sovera, il tratto di percorso

della Passeggiata a mare, che verrà

realizzato a Milano Marittima nella

zona retrostante gli stabilimenti bal-

neari La proposta è stata condivisa

da tutti i componenti la commissione

per rendere un doveroso atto di

omaggio ad un grande personaggio

cervese.

Hotel Mare e Pineta (foto d’epoca)

Page 28: Riviera di Cervia - Ottobre 2012
Page 29: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

29Gastronomia

La ricette del mese (in collaborazione con il Sindacato ristoratori Confcommercio Ascom Cervia)

A cura di Paola Bonoli proprietaria e responsabile Just Dinner

Ingredienti (per 4 pers.)

gr. 200 di fi letto di manzo

gr. 200 di macinato scelto

gr. 200 di mini scamorza affumicata

gr. 200 di mini scamorza bianca

gr. 50+50 di speck e prosciutto crudo

1 zucchina

1 melanzana

semi di sesamo tostati

salsa di soia

parmigiano reggiano

erba cipollina

sale, pepe

Tagliare il fi letto a cubetti e farlo marinare per alcune ore nella salsa di soia,

passarlo nei semi di sesamo e formare gli spiedini.Preparare dei mini hambur-

ger aggiungendo al macinato l’erba cipollina tritata, il parmigiano grattugiato,

sale e pepe. Avvolgere la scamorza bianca nel prosciutto crudo, la scamorza

affumicata nello speck e formare gli spiedini alternando con cubetti di zucchi-

ne e melanzane. Portare a temperatura la mattonella di sale in forno a 250°

per circa 30 minuti, impiattare su foglie di alloro e porvi sopra gli spiedini e

i mini hamburger. Presentarla al cliente che sceglierà, a suo gradimento, il

giusto livello di cottura.

Antipasto su mattonella al sale dolce di Cervia

Page 30: Riviera di Cervia - Ottobre 2012

30News

Notizie in breve

Codice a barre di moda

Il codice a barre, che consente l’accesso a internet tramite smartphone, sta invadendo il turismo cervese. Dopo le prime apparizioni sul sito del Comune e su quello della Pro Loco di Milano Marittima, sono arrivati i due percorsi turistici del centro storico con tanto di totem descrittivi dei monumenti e QRcode da fotografare per approfondire le informazioni. Ora è la volta di Ascom srl, la società di servizi di Confcommercio Cervia: è stato appena ultimato il portale “Romagnamica” che contiene 20 itinerari inediti di Cervia e della provincia di Ravenna fruibili anche attraverso smartphone- QRcode. A quando un incontro per fare ordine nella selva dei codici a barre?

Olimpiadi di cucina

Dopo le olimpiadi e le paraolimpiadi e’ arrivato il turno delle “Olimpiadi di cucina” che si svolgono ogni 4 anni ad Erfurt capitale della Turingia in Germania. Quest’anno si sono tenute dal 5 al 10 ottobre.L’Equipe Uffi ciali Cuochi Emilia Romagna, capitanata dalla chef cervese Debora Fantini, ha ottenuto un bronzo conquistato nella cucina fredda, un bronzo in intaglio artistico vegetale, un oro in una scultura in cioccolato nella categoria artistica.L’Equipe ha condiviso le ore di lavoro e il ritiro, in vista della competizione, presso l’ Hotel Athena di Cervia.

Natale, cosa bolle in pentola

Natale si avvicina ed è spontaneo chiedersi quali iniziative di animazione siano in cantiere. Purtroppo, ancora una volta, si registra il ritardo di un vero programma che avrebbe dovuto essere pronto in estate per dare fi ato a una promozione effi cace. Comunque sia, trapelano notizie di eventi noti come la pista di ghiaccio, la casetta di Babbo Natale, l’incendio del Magazzino del Sale, La “notte bianca” del commercio, la cena di capodanno e gli artigiani bellunesi…Ci sarà qualche lieta sorpresa nel cartellone defi nitivo?

I tre Presidenti di Techogym

In data 29 settembre è stata inaugurata a Gambettola la “Wellness Valley” di Techogym, la mega-struttura del fi tness ideata da Nerio Alessandri. Il presidente Techonogym ha fatto gli onori di casa al Presidente italiano Giorgio Napolitano e all’ ex-Presidente americano Bill Clinton. Cìè già chi ha sopranniminato Gambettola, già capitale del ferrovecchio e delle tele stampate color ruggine, “ la capitale dei tre Presidenti”.

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