Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

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RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO PIANO INDUSTRIALE

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Con la legge 133/2008, che ha integrato il D.lgs. n. 502/92, è stato introdotto il criterio della soglia minima di efficienza per l’accesso all’accreditamento istituzionale, sicché, l’efficienza, ovvero la soglia minima, è al tempo stesso presupposto per la riorganizzazione della rete e requisito per accedere all’accreditamento istituzionale. L’attuale configurazione della rete regionale dei laboratori in Campania è caratterizzata da un elevato numero di strutture di ridotte dimensioni che rendono difficoltoso l’adozione dell’information tecnology con conseguente ripercussione sui costi di gestione. In più, l’adozione del nuovo nomenclatore tariffario per la branca di patologia clinica, che è intervenuto in modo significativo sulla rideterminazione delle tariffe, rende ancor più faticoso, per i laboratori di piccole dimensioni, il raggiungimento dell’equilibrio economico e finanziario.

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RETI DI IMPRESENEL SETTORE SANITARIO

PIANO INDuSTRIALE

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Diritto, Affari, Impresa

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Sommario

Premessa 3

Obiettivi 5

Lo Scenario attuale di riferimento 7

Le Intenzioni Strategiche 13

L’Action plan 17

I presupposti a base della formazione del Piano 21

Dati Prospettici 31

La Gestione degli aspetti critici 37

Considerazioni Finali 41

Allegati

1 - Conto economico comparato elaborato sui bilanci depositati 45

2 - Conto economico percentualizzato elaborato sui bilanci depositati 49

3 - Conto economico prospettico in ipotesi di Rete di Imprese 53

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PREMESSA

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In attuazione del Piano di rientro del disavanzo del servizio sanitario Regionale, il Commissario ad acta

della Regione Campania ha emanato il decreto 109 del 19.11.2013, avviando, così, il riassetto della rete

laboratoristica e di assistenza specialistica ambulatoriale.

La legge finanziaria per l’anno 2007, infatti, nel sancire l’obbligo per le Regioni di adottare un piano di

riorganizzazione delle rete delle strutture pubbliche e private accreditate, ha inteso migliorare l’efficien-

za delle strutture sanitarie mediante un maggiore utilizzo delle metodiche automatizzate.

Con la legge 133/2008, che ha integrato il D.lgs. n. 502/92, è stato introdotto il criterio della soglia mi-

nima di efficienza per l’accesso all’accreditamento istituzionale, sicché, l’efficienza, ovvero la soglia

minima, è al tempo stesso presupposto per la riorganizzazione della rete e requisito per accedere all’ac-

creditamento istituzionale.

L’attuale configurazione della rete regionale dei laboratori in Campania è caratterizzata da un elevato

numero di strutture di ridotte dimensioni che rendono difficoltoso l’adozione dell’information tecnology

con conseguente ripercussione sui costi di gestione. In più, l’adozione del nuovo nomenclatore tariffario

per la branca di patologia clinica, che è intervenuto in modo significativo sulla rideterminazione delle

tariffe, rende ancor più faticoso, per i laboratori di piccole dimensioni, il raggiungimento dell’equilibrio

economico e finanziario.

Con tale prospettiva le strutture accreditate nella branca della patologia clinica in Campania si trovano a

fare i conti e a dover assumere decisioni significative per la vita e il futuro della loro attività.

Doveroso per tutti gli operatori è, quindi, vagliare le previsione della nuova normativa che ancorché un

vincolo costituisce un’opportunità per tutti, anche per coloro che ad oggi sembrano non essere toccati da

tale rivoluzionario cambiamento.

I laboratori di medie dimensioni, infatti, una volta entrato a regime il nuovo sistema, si ritroveranno ad

essere le cellule piccole di un mercato navigato da più grandi competitors, costituiti appunto dalle nasci-

ture aggregazioni, la cui operatività sarà tanto consistente da contrastare significativamente gli outsiders.

Si delinea, quindi, quanto mai opportuna la creazione di network di imprese per il raggiungimento di

masse critiche necessarie a realizzare economie di scala, ottimizzare l’utilizzo delle risorse, accedere

alle più avanzate tecnologie, con conseguente miglior resa del servizio all’utenza.

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OBIETTIVI

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Il presente lavoro si pone come obiettivo generale la verifica dei vantaggi rivenienti da un sistema di

offerta organizzato secondo lo schema della Rete di imprese, attraverso la predisposizione di un piano

industriale ben articolato e finalizzato alla valutazione critica della fattibilità economica, della coerenza

delle previsioni e della attendibilità dei risultati.

L’analisi del cambiamento e delle strategie da adottare per concepire il nuovo modello organizzativo,

muove i suoi passi da un’attenta osservazione delle dinamiche che influenzano l’attuale offerta del set-

tore, le quali riflettono i loro effetti sul conto economico delle aziende impegnate nel comparto.

Gli obiettivi da realizzare con il Programma Comune, che gli eventuali aderenti alla rete andranno a

condividere, costituisce un punto focale del presente lavoro, perché da essi discendono i presupposti

logici che sono alla base delle ipotesi formulate nel Piano di previsione.

Scopo del presente lavoro è anche quello di analizzare le difficoltà che un simile modello può comportare nel-

la fase di entrata a regime, al fine di delineare le più adeguate soluzioni alle problematiche ad esse connesse.

Alla luce di quanto sopra il presente studio persegue i seguenti obiettivi specifici:

* Individuare le aree critiche

* Definire gli ambiti operativi

* Concepire la configurazione di rete

* Verificare gli effetti del modello di rete sui dati economico-finanziari prospettici

* Analizzare i vantaggi della scelta strategica.

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SCENARIO

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Lo Scenario attuale di riferimento

Come si diceva in premessa, l’attuale scenario di riferimento è caratterizzato da un’elevata frammenta-

zione dell’offerta.

Dai dati desunti dallo stesso decreto 109, che monitorizza per ogni struttura accreditata il numero di

prestazioni offerte al Sistema Sanitario Regionale, è agevole individuare il numero degli esami erogati

da ciascun laboratorio per l’anno 2012 in regime di convenzionamento.

Tuttavia, ai fini del calcolo del raggiungimento dei requisiti dimensionali per il mantenimento dell’ac-

creditamento bisognerà tener conto anche delle prestazioni erogate all’utenza privata.

è noto, infatti, che mediamente i laboratori di analisi riservano circa il 35% del monte complessivo dei

loro sevizi a privati.

Partendo quindi da un dato certo che è il numero di prestazioni verso il SSR è possibile stimare, sulla

base del dato medio presunto che le aziende riservano al settore privato, il numero complessivo delle

prestazioni attribuibile per l’anno 2012 a ciascun laboratorio.

Sebbene, il dettato normativo preveda ai fini dell’individuazione della soglia di efficienza l’utilizzo della

PEQ (prestazione equivalente), quale rapporto tra il fatturato complessivo della struttura sanitaria e il

costo medio di tutte le prestazioni secondo le tariffe vigenti alla data del 31/12/2012, partendo dai dati

relativi ai laboratori divisi per ASL e esposti in forma tabellare nel decreto in parola, si è proceduto a

stimare in 342 il numero di strutture al di sotto delle 70.000 prestazioni, in 296 quelle che si attestano tra

le 70.000 e le 200.000, infine in 41 quelle oltre la soglia delle 200.000.

E’ bene precisare che la soglia minima a regime, fissata in 200.000 esami/anno, non rappresenta a nostro

giudizio un volume produttivo tale da garantire la reale efficienza delle strutture. Infatti, se la riorganiz-

zazione del settore è ispirata a sistemi basati su processi di automazione e di ottimizzazione delle risorse

è evidente che tale scopo viene maggiormente garantito quanto più elevata è la massa critica.

Alla luce di quanto sopra l’impatto che le nuove disposizioni avranno nel comparto specialistico sarà

significativo per l’elevato numero di strutture coinvolte.

La pianificazione del cambiamento non può prescindere da un’analisi del contesto attuale.

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A tal fine è stato scelto un campione di aziende operanti nella specialistica delle analisi cliniche di la-

boratorio sufficientemente significativo e tale da garantire un’osservazione attendibile delle dinamiche

economiche del settore.

L’analisi è stata mirata su quindici aziende, selezionate in base a caratteristiche tali da comprendere quei

laboratori che rientrassero in un range di prestazioni incluso tra un minimo di 45.000 ed un massimo di

381.000.

Servendosi della Banca Dati CERVED, sono stati estrapolati gli ultimi Bilanci (anno 2012) presentati

presso il Registro delle Imprese dalle aziende selezionate.

I dati sono stati prima riclassificati secondo gli schemi più adatti all’analisi e successivamente comparati.

L’andamento economico è stato valutato secondo il metodo a Valore Aggiunto, che è quello più conso-

no alle aziende che prestano servizi, poiché mette in risalto il Valore creato dall’azienda, quale primo

margine che residua dopo la copertura di tutti i costi esterni.

Dalla comparazione dei dati economici emerge che i costi di produzione assumono un peso sul fatturato

che spazia in un intervallo di variazione piuttosto ampio, sottolineando diversità nelle logiche gestionali

adottate da ogni singolo laboratorio.

Si riporta nel seguito il campo di variazione che contraddistingue l’incidenza percentuale sul fatturato

dei più significativi aggregati di costo:

DESCRIzIOnE CAmPO DI VARIAzIOnE

mIn mAx

Acquisti di materie prime, sussidiarie, consumo, merce 0,07% 58,53%

Acquisti di servizi 10,07% 50,23%

Godimento beni di terzi (affitti/leasing) 0,54% 15,42%

Oneri diversi di gestione 0,84% 49,20%

Costo del lavoro 31,02% 51,25%

Si è ritenuto, perciò, opportuno, per una corretta analisi dei dati, determinare per il campione selezio-

nato i valori Consolidati, per poi giungere ai valori Medi.

Si rappresenta nel seguito il conto economico che ne deriva:

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CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO VALORI CONSOLIDATI VALORI MEDI

IMpORTO % IMpORTO %

numero Prestazioni Presunto totale 1.708.129 113.875

Ricavi netti 6.900.841 99% 460.056 99%(+) Altri ricavi 42.480 1% 2.832 1%(+/-) variazione rimanenze di prodotti finiti 0 0 (+) Costi capitalizzati 0 0 A) Produzione dell’esercizio 6.943.321 100% 462.888 100% (-) Acquisti di materie prime, sussidiarie, consumo, merce (1.699.980) -24% (113.332) -24%(-) Acquisti di servizi (1.545.978) -22% (103.065) -22%(-) Godimento beni di terzi (affitti/leasing) (479.944) -7% (31.996) -7%(-) Oneri diversi di gestione (384.532) -6% (25.635) -6%(+/-) variazione di rimanenze di materie prime (40.418) -1% (2.695) -1%B) Costi della produzione (4.150.852) -60% (276.723) -60% VALORE AGGIUNTO (A+B) 2.792.469 40% 186.165 40% (-) Salari, stipendi e contributi (2.025.229) -29% (135.015) -29%(-) Accantonamento al TFR (121.380) -2% (8.092) -2%(-) altri costi del personale (1.899) 0% (127) 0%C) Costo del lavoro (2.148.508) -31% (143.234) -31% MARGINE OpERATIVO LORDO (A+B+C) = EBITDA 643.961 9% 42.931 9% (-) Accantonamenti al FSC 0 0% 0 0%(-) Altri Accantonamenti e svalutazioni (6.372) 0% (425) 0%(-) Ammortamento beni materiali (157.453) -2% (10.497) -2%(-) Ammortamento beni immateriali (62.503) -1% (4.167) -1%D) Accantonamenti e ammortamenti (226.328) -3% (15.089) -3% RISULTATO OpERATIVO NETTO (A+B+C+D) = EBIT 417.633 6% 27.842 6% (-) Oneri finanziari (128.116) -2% (8.541) -2%(+) Proventi finanziari 5.775 0% 385 0%(+/-) utili (perdite) su cambi 0 0% 0 0%E) Saldo gestione finanziaria (122.341) -2% (8.156) -2% REDDITO CORRENTE 295.292 4% 19.686 4% (-) Oneri straordinari (223.098) -3% (14.873) -3%(+) Proventi straordinari 40.226 1% 2.682 1%F) Saldo gestione straordinaria (182.872) -3% (12.191) -3% RISULTATO pRIMA DELLE IMpOSTE 112.420 2% 7.495 2% (-) Imposte correnti (178.188) -3% (11.879) -3%(-) Imposte differite (5.569) 0% (371) 0%(-) Imposte anticipate 2.159 0% 144 0%G) Oneri tributari (181.598) -3% (12.107) -3% RISULTATO NETTO (69.178) -1% (4.612) -1%

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Come è agevole desumere i Costi di produzione, rappresentati dalle spese per acquisto di materiali, di ser-

vizi, per godimento di beni di terzi e per oneri vari di gestione, assorbono il fatturato in misura pari al 60%.

Il Valore Aggiunto, dato dalla differenza tra il fatturato e i costi di produzione, pertanto, si determina

in’incidenza media sul fatturato del 40%.

La voce più significativa dei costi fissi di struttura, costituita dalle spese per il personale, impegna

parte considerevole del Valore Aggiunto, giacché si rappresenta con una consistenza media che è pari

al 31% del fatturato.

V’è da dire, tuttavia, che il settore non si caratterizza per un particolare peso degli altri oneri fissi di strut-

tura, quali gli ammortamenti dei beni strumentali, data la scarsa presenza di investimenti in beni durevoli

e la circostanza che le attrezzature e i macchinari sono normalmente assunte in noleggio dai fornitori delle

materie prime. Inoltre, l’incidenza della gestione finanziaria rimane contenuta intorno al 2%.

In definitiva, i dati economici estratti dal campione selezionato generano un Reddito medio della gestione

corrente (al lordo della gestione straordinaria e delle imposte dell’esercizio) pari a circa il 4% del fatturato.

Tale risultato, tuttavia, indica il dato medio, in quanto, come meglio illustrato nella tabella che riporta

i valori analitici di ogni singola struttura, esposta nell’allegato 1, delle quindici aziende analizzate solo

nove raggiungono l’utile della gestione corrente e di queste, solo sei si avvicinano ad un risultato accet-

tabile in termini di profittabilità del business.

Causa evidente di tale situazione è decisamente il numero ridotto delle prestazioni erogate, ovvero il

mancato raggiungimento della massa critica necessaria alla copertura dei costi di gestione.

Quanto sopra può sintetizzarsi nel seguente grafico:

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100%

90%

80%

70%

60%

50%

40%

30%

20%

10%

0%FATTURATO COSTI

3,26%

30,94%

5,54%

6,91%

22,27%

24,48%

Godimento di beni di terzi(affitti / leasing)

Acquisti di servizi

Acquisti di materie prime,sussidiarie, consumo, merce

Accantonamenti e ammortamenti

Costo del lavoro

Oneri diversi di gestioneProduzionedell’esercizio

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INTENTI

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Le intenzioni strategiche

L’analisi del contesto economico alla luce delle evoluzioni normative conduce inevitabilmente gli ope-

ratori del settore ad avvertire il bisogno di intraprendere una strategia di rinnovamento al fine di indivi-

duare un nuovo riposizionamento nell’ambiente competitivo.

L’esigenza di rinnovamento si sintetizza nella ricerca di soluzioni adatte al raggiungimento della massa

critica indispensabile per l’accesso all’accreditamento istituzionale e per l’ottenimento di economie di

scala.

La normativa nel dettare le regole per la realizzazione di un sistema efficiente lascia ampia libertà di

scelta delle forme giuridiche da utilizzare.

La strategia che con il presente studio si intende adottare è individuata nel contratto di rete di imprese,

in quanto ritenuto uno strumento moderno e innovativo che rappresenta la scelta più conveniente per

trasformare il vincolo imposto in una opportunità di business.

La “rete” è un contratto sottoscritto da imprese che, per accrescere la propria capacità innovativa e la

propria competitività sul mercato, si impegnano reciprocamente, in attuazione di un programma comu-

ne, a collaborare, ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale,

tecnica o tecnologica ovvero ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della

propria impresa.

Considerati i programmi da attuare e gli obiettivi da raggiungere, lo schema più adatto alle esigenze del

settore laboratoristico e quello con Soggettività giuridica, dotato di un Fondo patrimoniale e di un

Organo Comune munito di poteri di rappresentanza esterna per l’esecuzione del contratto.

Il nuovo modello di business contemplato nel contratto di rete presuppone, tuttavia, un cambiamento

nella cultura aziendale radicata in ogni organizzazione, ovvero quell’intreccio delle convinzioni, dei

principi di business, degli stili operativi, del clima lavorativo e dei comportamenti fino ad ora adottati.

La predisposizione ad alleanze strategiche, alla collaborazione, alla condivisione di conoscenze e com-

petenze, allo scambio di informazioni, sarà essenziale per poter sviluppare adeguatamente il programma

individuato nella “Rete di imprese” che, salvaguardando la individualità dei singoli permette di raggiun-

gere la massa critica per competere.

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Il comune obiettivo dovrà ispirare l’aggregazione per incrementare la produttività e la competitività dei

singoli, la qualità del processo produttivo e la razionalizzazione dei costi di gestione.

Fare rete significa creare un sistema all’interno del quale collaborare. Solitamente la rete di imprese

nasce da un’opportunità da cogliere insieme o disgiuntamente ad una minaccia da cui ci si può difendere

meglio in gruppo.

In quest’ottica i driver di rete si adopereranno per collaborare ciascuno per le proprie competenze al

successo della rete.

Il decreto 109 fissa il modello organizzativo a cui le costituende aggregazioni dovranno uniformarsi,

dettando i principi generali.

In particolare, la rete dovrà essere articolata in modo da concentrare presso un unico laboratorio i pro-

cessi relativi alla fase analitica e servirsi di vari punti sul territorio per assicurare la fase pre-processing

(pre-analitica) e post-processing (post-analitica) della prestazione diagnostica.

Il nuovo assetto organizzativo, infatti, oltre alla realizzazione delle economie di scale e all’ottimizzazio-

ne dell’uso delle risorse, dovrà garantire:

* Una riduzione dei tempi di risposta e quindi di consegna del referto;

* La trasmissione delle informazioni in tempo reale, eventualmente in diretta relazione con il prescrit-

tore e con la stessa ASL di riferimento ai fini del monitoraggio delle prestazioni erogate.

L’accreditamento è attribuito al soggetto giuridico titolare dell’aggregazione; il contratto ex art. 8 quin-

quis del d.lgs. 509/92 viene sottoscritto tra questo e L’ASL territorialmente competente.

Lo spirito del decreto è quello di scomporre la prestazione diagnostica di laboratorio in tre fasi a cui corri-

spondono specifiche competenze e funzioni che saranno svolte da diversi soggetti (nodi periferici della rete

o Spoke) sotto la regia e il coordinamento di un soggetto giuridico (nodo centrale) il cui compito è quello di

dare attuazione al progetto comune per massimizzare i risultati e l’efficienza dei singoli aderenti.

Tale delicato compito, sarà svolto dall’Organo Comune della rete, nominato dai singoli partecipanti a

garanzia del corretto funzionamento dell’organizzazione.

Questa azione sinergica comporta una programmazione dei ruoli e delle attività dei vari driver di rete a

cui corrispondono distinte competenze economiche.

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Poiché il sistema deve essere orientato all’ottimizzazione dei costi, che deriva dal raggiungimento di una

massa critica quanto più alta possibile e dall’accentramento di alcune funzioni nella sfera di competenza

di un unico soggetto, è evidente il particolare ruolo che dovrà svolgere il nodo centrale.

Ad esso, infatti, sarà demandato l’approvvigionamento delle materie prime e di tutti quei servizi connes-

si al funzionamento della rete (information tecnology, piano di comunicazione integrato, certificazioni

di qualità, accreditamento, sviluppo e progettazione dei processi, servizio del debito), sostenendone

direttamente il costo e realizzando le economie di scala che gli competono.

In tal modo i nodi periferici saranno sgravati di buona parte degli oneri connessi al ciclo produttivo,

dovendo sostenere solo quei costi direttamente pertinenti alle loro strutture (personale, servizi generali,

eventuali fitti dei locali, oneri diversi di gestione).

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ACTION PLAN

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L’Action plan

Una volta captata l’opportunità di business e concepita l’idea della rete, il piano di azione dovrà muover-

si lungo un percorso finalizzato al coordinamento delle conoscenze e alla collaborazione reciproca per la

definizione delle procedure e delle tecnologie che contraddistinguono l’offerta aggregata.

Una lettera di intenti tra i vari soggetti coinvolti sarebbe utile per definire il grado di interesse e tracciare

una prima formalizzazione dell’offerta di rete che preveda:

* l’assegnazione di un nome alla Rete;

* la designazione di un rappresentante comune;

* la generazione di un catalogo di offerta;

* l’elaborazione di un piano di comunicazione.

La fase successiva implicherà necessariamente la definizione dei seguenti aspetti:

* obiettivi della Rete;

* obblighi e diritti dei partecipanti;

* modalità di funzionamento dell’organo di governo della Rete;

* modalità di adesione di nuovi partecipanti;

* modalità di recesso e di risoluzione del contratto per inadempienza;

* modalità di modifica del contratto.

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Gli obiettivi della Rete, che come da contratto tipico sono quelli di accrescere, individualmente e collet-

tivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato, devono essere identifi-

cati in maniera chiara e precisa.

I partecipanti avranno specifici obblighi e diritti. Gli obblighi, ad esempio, andranno dal dover unifor-

marsi alle decisioni dell’organo di governo, eseguire i conferimenti in denaro iniziali, ordinari o straor-

dinari etc. I diritti andranno dalla facoltà di recedere, alla partecipazione della nomina dei rappresentanti

nell’organo di governo, ed altri.

La governance della Rete deve essere strutturata in maniera da poter svolgere efficacemente il suo com-

pito. Svariate possono essere le soluzioni adottabili quanto alla Governance, a seconda delle caratteri-

stiche della rete, della compagine delle imprese partecipanti alla rete e delle dinamiche interne alla rete.

Al vertice della Rete vi sarà un Organo di Gestione di cui potranno fare parte i rappresentanti delle

aziende del raggruppamento.

Se le imprese sono poche vi potrà essere un rappresentante per ogni azienda, al contrario si dovrà deci-

dere chi eleggere.

L’Organo di Gestione può prendere le decisioni a maggioranza semplice tranne per particolari decisioni

per cui verrà richiesta una maggioranza qualificata o l’unanimità.

A capo dell’Organo di Gestione potrà essere eletto un presidente e un vicepresidente che avranno la

rappresentanza della Rete e quindi delle aziende che vi partecipano.

Infine, particolare attenzione dovrà essere dedicata alle regole per l’assunzione delle decisioni dei parte-

cipanti su ogni materia o aspetto di interesse comune che non rientri nelle competenze conferite all’Or-

gano Comune per l’esecuzione del Contratto, nonché, qualora il Contratto preveda la modificabilità a

maggioranza del Programma di rete, le regole relative alle modalità di assunzione delle decisioni di

modifica del Programma medesimo.

Alla luce delle precedenti considerazioni appare quindi chiaro come nel processo di costituzione di una

rete di imprese e nella sua gestione siano individuabili una serie di fattori che sono sostanzialmente

riconducibili alla natura e al livello delle decisioni da prendere che afferiscono a tre livelli di scelte:

strategiche, tattiche e operative.

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PRESUPPOSTI

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I presupposti a base della formazione del Piano

La formulazione delle ipotesi rappresenta una delle fasi più importanti dell’intero processo di elabora-

zione dei preventivi economico-finanziari: non solo, infatti, questi ultimi assumono pieno significato

solo se vengono chiariti puntualmente i presupposti alla loro base, ma la qualità delle stime elaborate

dipende essenzialmente dalla fondatezza delle assunzioni fatte. L’elaborazione delle ipotesi di piano

prende generalmente avvio dall’analisi dei dati storici.

Al fine di giustificare l’andamento dei margini economici, di particolare importanza appaiono:

* l’esistenza di valori percentuali relativamente costanti nel tempo (ad esempio l’incidenza dei costi

operativi sul fatturato), la cui variazione nell’orizzonte di piano deve essere puntualmente motivata;

* l’individuazione di trend registrati negli ultimi esercizi che proseguiranno negli esercizi successivi;

* l’esistenza di azioni destinate ad avere degli effetti significativi sui valori percentuali prospettici.

nel seguito saranno esposte tutte le ipotesi poste a base del business plan, avendo cura di illustrare per

ciascuna di esse i presupposti su cui si fondano.

In particolare, una volta individuati i ruoli e le competenze dei driver di rete ( Punti prelievo, Laboratorio

Centralizzato e nodo Centrale ) sono stati stimati i presumibili costi di struttura e i costi di produzione

imputabili a ciascuno di essi.

Così operando è stato possibile ipotizzare la quota di ricavi attribuibili a ciascun driver, avendo come

principio quello di ripartire equamente i vantaggi connessi alla rete.

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NODO PERIFERICO Preposto alla fase pre e post analitica

Il dimensionamento minimo che scaturisce dalle previsioni normative può essere così definito:

REqUISITI MINIMI STRUTTURALI

DESCRIzIONE mq

Locale prelievo 12

Locale amministrazione 12

Spazio attesa 30

Servizi igienici per utenti 6

Servizi igienici per personale 6

Locale deposito 6

TOTALE 72

REqUISITI MINIMI ORgANIzzATIVI

NUMERO pRESTAzIONI < 70.500 < 141.000 < 282.000

Biologo 1 2 3

Infermiere - - -

Amministrativo - - -

Il personale minimo richiesto per punto prelievo deriva dalla circostanza che l’unico vincolo imposto

dalla normativa è costituito dalla previsione che limita in 15 i prelievi eseguibili in un’ora da ciascuna

risorsa umana. Pertanto, considerando un impiego di circa 4 ore lavorative al giorno per 235 giorni lavo-

rativi, in un anno si ottiene un numero massimo di circa 14.100 prelievi consentiti a ciascun operatore.

Valutando, poi, che mediamente da un prelievo si ottengono circa cinque esami, si determina in 70.500

il numero massimo di prestazioni eseguibili con un operatore in un anno.

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Tale configurazione, però, rappresenta la soglia minima che non corrisponde alla effettiva necessità, in

quanto si ritiene che per la efficiente gestione dei processi, il punto prelievo abbia bisogno almeno di

due operatori che effettuano i prelievi e di un impiegato amministrativo, distribuiti su lavoro part-time,

pertanto:

Prelievi giornalieri 60 120 180 240 300 360

Prelievi annui 14.100 28.200 42.300 56.400 70.500 84.600

Prestazioni corrispondenti < 70.500 < 141.000 < 211.500 < 282.000 <352,500 < 423.000

Biologo 1 1 1 2 2 3

Infermiere 1 2 3 3 3 3

Amministrativo 1 1 1 2 2 2

TOTALE 3 4 5 7 7 8

Il costo connesso a tale struttura organizzativa può essere così rappresentato:

N. pRESTAzIONI < 70.500 < 141.000 < 211,500 < 282.000 <352,500 < 423.000

Biologo 13.944,32 13.944,32 27.769,97 41.714,29 41.714,29 69.484,26

Infermiere 12.177,38 24.354,77 36.532,15 36.532,15 36.532,15 36.532,15

Amministrativo 15.979,78 15.979,78 15.979,78 31.959,55 31.959,55 31.959,55

TOTALE 42.101,48 54.278,87 80.281,90 110.206,00 110.206,00 137.975,97

Il costo del lavoro è stato ricavato applicando al costo orario totale a carico azienda, come contemplato

nel CCNL di riferimento, le ore lavorate previste per ciascuna figura. In particolare si è immaginato

un monte giornaliero di 4 ore per le figure del biologo e dell’infermiere almeno fino alla soglia delle

141.000 prestazioni annue.

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

23

Page 26: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

Passando poi a considerare i costi fissi di struttura connessi al punto prelievo, essi possono essere stimati

come segue:

COSTI FISSI pER pUNTO pRELIEVO CATEGORIA MESE ANNO

Fitti 1.500,00 18.000,00

FITTI TOTALE 18.000,00

Telefoniche 200,00 2.400,00

Energia 250,00 3.000,00

Acqua 25,00 300,00

Smaltimento rifiuti 200,00 2.400,00

Assicurazioni 1.000,00

Pulizie locali 250,00 3.000,00

manutenzioni 100,00 1.200,00

SERVIzI TOTALE 13.300,00

Diritti e certificazioni 50,00

Tasse e Concessioni Governative 309,00

Diritti Camerali 250,00

Altri oneri vari 1.500,00

ONERI GENERALI TOTALE 2.109,00

TOTALE COMpLESSIVO 33.409,00

24

Page 27: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

NODO PERIFERICO preposto alla fase analitica

La fase analitica del processo di erogazione della prestazione, ovvero quella che interessa l’esecuzione

delle analisi e la validazione dei risultati, è demandata ad un unico laboratorio centralizzato. Questo do-

vrà dotarsi di spazi, strumentazione e personale adeguati al carico di lavoro da svolgere e potrà effettuare

tutte le prestazioni relative alla branca di medicina di laboratorio.

La configurazione prevista per il laboratorio centralizzato appartenente alla rete presume l’alta automa-

zione per cui utilizza il coefficiente di correzione massimo (2) ai fini della determinazione della capacità

operativa. La dotazione organica minima contemplata nel decreto risulta così rappresentata:

CONFIGURAzIONE MINIMA

per Laboratori che svolgono la fase analitica in tutti i settori con innovazione tecnologica

N. pRESTAzIONI < 400.000 < 1.000.000 < 1.600.000 < 2.200.000

Biologo 3 3 4 5

Infermiere 1 1 1 1

Amministrativo 1 1 2 3

Tecnico di laboratorio 1 2 3 4

TOTALE 6 7 10 13

Si ritiene, tuttavia, che per assicurare gli standard di qualità ed efficienza richiesti dal sistema la dotazio-

ne organica dovrebbe contenere le seguenti unità:

CONFIGURAzIONE OTTIMALE

per Laboratori che svolgono la fase analitica in tutti i settori con innovazione tecnologica

N. pRESTAzIONI < 400.000 < 1.000.000 <1.600.000 < 2.200.000

Biologo 3 4 5 5

Infermiere 1 1 1 1

Amministrativo 1 3 4 5

Tecnico di laboratorio 1 4 5 5

TOTALE 6 12 15 16

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

25

Page 28: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

Nel consegue che il costo del lavoro risulta essere così strutturato:

COSTI DEL pERSONALE CONNESSI ALLA CONFIGURAzIONE OTTIMALE

per i Laboratori che svolgono la fase analitica in tutti i settori con innovazione tecnologica

N. pRESTAzIONI < 400.000 < 1.000.000 < 1.600.000 < 2.200.000

Biologo 83.309,91 111.079,88 138.849,85 138.849,85

Infermiere 25.598,42 25.598,42 25.598,42 25.598,42

Amministrativo 22.394,35 67.183,06 89.577,41 111.971,76

Tecnico di laboratorio 25.598,42 102.393,67 127.992,09 127.992,09

TOTALE 156.901,10 306.255,03 382.017,77 404.412,12

Gli altri costi di produzione, ovvero i costi per servizi direttamente imputabili al laboratorio, i costi per

godimento di beni di terzi e gli altri oneri generali, sono stati stimati in base all’incidenza media sul

fatturato rilevata nell’analisi di settore compiuta, in particolare:

* Acquisti di servizi 22%

* Godimento di beni di terzi 7%

* Altri Oneri di gestione 6%

26

Page 29: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

NODO CENTRALE Responsabile del funzionamento e del coordinamento dei processi di rete

Il nodo centrale oltre alla sua funzione essenziale di coordinamento di tutti i processi di rete assolve il

compito di accentrare gli approvvigionamenti di materie prime e servizi connessi all’aggregazione, fun-

gendo da “gruppo di acquisto”. Ciò gli permetterà di realizzare economie di scala che saranno tanto più

apprezzabili, quanto più sarà elevato il numero delle prestazioni effettuate dalla rete.

Alla luce di quanto sopra si prevede un’ottimizzazione dei costi tali da consentire una riduzione di ben

3 punti percentuali dell’incidenza media degli acquisti di materie prime sul fatturato, rispetto a quanto

attualmente i laboratori sopportano in media ( 24%).

Per quanto riguarda gli oneri riferiti ai servizi connessi ai processi di rete, essi sono stimati in misura

prudenziale pari al 10% del fatturato e contemplano:

* le spese riferite al piano di comunicazione;

* gli oneri relativi all’acquisizione dei servizi informatici necessari all’automazione dei processi;

* le spese per consulenze gestionali, finanziarie, legali e fiscali;

* le consulenze inerenti l’accreditamento della rete con il SSR;

* le competenze professionali per la certificazione dei processi di rete

Sono previsti, inoltre, oneri per fitti passivi e per gli altri costi di gestione rispettivamente pari ad euro

18.000,00 e 24.000,00.

Per il nodo centrale è poi previsto l’inquadramento di un responsabile amministrativo il cui costo è sti-

mato in base al CCnL.

Infine, essendo la rete il soggetto titolare dei crediti vantati nei confronti delle ASL per le prestazioni

erogate, competerà sempre al Nodo Centrale la ricerca dei canali di finanziamento e il sostenimento

degli oneri finanziari connessi allo smobilizzo dei crediti. Gli oneri connessi al servizio del debito sono

stati stimati prevedendo un incasso medio dei crediti verso ASL a 180 gg., per cui l’esposizione media

col sistema è stata prevista in misura pari al 50% del fatturato.

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

27

Page 30: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

28

Page 31: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

RIPARTIzIONE DEI RICAVI

Alla luce dei costi che ciascun nodo andrà a sopportare e dei rispettivi apporti prestazionali

si è stimata la ripartizione dei ricavi tra i vari driver di rete nel seguente modo:

DESCRIzIONE FATTURATO

nODO PERIFERICO (Punto Prelievo) 50%

nODO PERIFERICO (Laboratorio Centralizzato) 15%

nODO CEnTRALE 35%

TOTALE 100%

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

29

Page 32: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

DATI PROSPETTICI

30

Page 33: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

Per valutare l’impatto che il modello di rete proposto produce sull’andamento economico prospettico si

è proceduto a rielaborare i dati del campione selezionato alla luce delle ipotesi sopra esposte. Sono stati,

quindi, rideterminati i ricavi e i costi per ogni struttura secondo le ipotesi previste.

In particolare, il fatturato indicato in bilancio per ciascuna struttura selezionata è stato attribuito nella

misura del 50%, nella previsione che a ciascun punto prelievo venga assegnato, nello schema di rete, una

quota di ricavo pari al 50% della prestazione fornita al SSR.

Per il laboratorio centrale, che effettua tutte le analisi prodotte dalla rete, stimate in un numero di circa

1.708.129 (fatturato consolidato delle aziende selezionate, euro 6.900.841 diviso la PEQ presunta in

misura pari ad euro 4,04), i ricavi di competenza sono stati riparametrati nella misura del 15%. Al nodo

Centrale, a cui compete il fatturato complessivo della rete, poiché unico interlocutore del SSR, è stato

imputato il costo per lavorazioni esterne ricevute dai partecipanti alla rete in misura pari al 65% dei

ricavi complessivi, in modo da far residuare un margine lordo del 35%.

Sono stati, quindi, considerati per ciascun laboratorio i costi di produzione e di struttura secondo le ipo-

tesi predette, assumendo per semplicità che nessuno dei laboratori selezionati si candidasse a svolgere la

fase analitica, la quale verrebbe svolta con un laboratorio gestito direttamente dalla rete.

Con riferimento alla valutazione degli ammortamenti dei costi ad utilità pluriennale e degli accanto-

namenti a fondi rischi, la proiezione riporta i valori riscontrati nei bilanci delle aziende selezionate, in

quanto tali oneri rientrano in logiche dettate dalle politiche di bilancio che ciascuna società adotta.

Relativamente ai nodi periferici non sono stati determinati gli oneri finanziari e gli oneri e proventi

straordinari, in quanto, i primi, non vengono più sostenuti dai partecipanti alla rete, giacché di essi se

ne farebbe carico il nodo centrale mentre, i secondi, per loro natura sono imprevedibili e non possono

essere oggetto di pianificazione.

Per il Nodo Centrale, invece, sono stati calcolati gli oneri finanziari presupponendo, un’esposizione

media verso il sistema bancario pari al 50% del fatturato ( nella previsione che si incassi a sei mesi

dall’ASL) e un tasso di interesse prudenziale del 6%.

Elaborati, quindi, il conto economico per ciascuna struttura, i valori sono stati totalizzati per poterli age-

volmente comparare con il consolidato ottenuto dall’analisi dei dati sull’attuale andamento economico.

Si riporta nel seguito la comparazione dei Bilanci.

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

31

Page 34: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO VALORI CONSOLIDATI VALORI CONSOLIDATI ATTUALI pROSpETTICI

importo % importo % numero Prestazioni Presunto 1.708.129 1.708.129

Ricavi netti 6.900.841 99% 11.386.388 100%(+) Altri ricavi 42.480 1% 42.480 0%(+/-) variazione rimanenze di prodotti finiti 0% 0%(+) Costi capitalizzati 0% 0% A) Produzione dell’esercizio 6.943.321 100% 11.428.868 100% (-) Acquisti di materie prime, sussidiarie, consumo, merce (1.699.980) -24% (1.449.177) -13%(-) Acquisti di servizi (1.545.978) -22% (1.120.062) -10%(-) Godimento beni di terzi (affitti/leasing) (479.944) -7% (359.551) -3%(-) Oneri diversi di gestione (384.532) -6% (112.962) -1%(+/-) variazione di rimanenze di materie prime (40.418) -1% (-) Lavorazioni esterne (4.485.547) -39%B) Costi della produzione (4.150.852) -60% (7.527.299) -66% VALORE AGGIUNTO (A+B) 2.792.469 40% 3.901.569 34% (-) Salari, stipendi e contributi (2.025.229) -29% (1.249.349) -11%(-) Accantonamento al TFR (121.380) -2% 0%(-) altri costi del personale (1.899) 0% 0%C) Costo del lavoro (2.148.508) -31% (1.249.349) -11% MARGINE OpERATIVO LORDO (A+B+C) = EBITDA 643.961 9% 2.652.220 23% (-) Accantonamenti al FSC 0% 0%(-) Altri Accantonamenti e svalutazioni (6.372) 0% (6.372) 0%(-) Ammortamento beni materiali (157.453) -2% (157.453) -1%(-) Ammortamento beni immateriali (62.503) -1% (91.074) -1%D) Accantonamenti e ammortamenti (226.328) -3% (254.899) -2% RISULTATO OpERATIVO NETTO (A+B+C+D) = EBIT 417.633 6% 2.397.320 21% (-) Oneri finanziari (128.116) -2% (207.025) -2%(+) Proventi finanziari 5.775 0% 0%(+/-) utili (perdite) su cambi 0% 0%E) Saldo gestione finanziaria (122.341) -2% (207.025) -2% REDDITO CORRENTE 295.292 4% 2.190.295 19% (-) Oneri straordinari (223.098) -3% 0%(+) Proventi straordinari 40.226 1% 0%F) Saldo gestione straordinaria (182.872) -3% 0% RISULTATO pRIMA DELLE IMpOSTE 112.420 2% 2.190.295 19% (-) Imposte correnti (178.188) -3% 0%(-) Imposte differite (5.569) 0% 0%(-) Imposte anticipate 2.159 0% 0%G) Oneri tributari (181.598) -3% 0% RISULTATO NETTO (69.178) -1% 2.190.295 19%

32

Page 35: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

E’ di tutta evidenza come gli effetti di un sistema di rete producano indubbi vantaggi economici per i

partecipanti.

In particolare, si illustra nel seguito, il grafico che offre immediata evidenza delle economie di spesa che

si andrebbero a realizzare nelle principali componenti del costo di produzione.

Particolarmente interessanti si palesano i risparmi che si andrebbero a concretizzare nelle due più si-

gnificative componenti del costo della produzione, ovvero, gli acquisti di materie prime, sussidiarie, di

consumo e di merci in generale e le spese per acquisizione di servizi, in quanto, la sinergia della rete si

riverbera positivamente sulla loro gestione economica.

Il nodo centrale, difatti, fungendo da gruppo d’acquisto si potrà approvvigionare a condizioni commer-

ciali molto più vantaggiose rispetto a quanto le singole unità, altrimenti, riuscirebbero a scontare presso

i rispettivi fornitori.

Un’attenta riflessione va poi dedicata agli effetti che si generano sugli oneri del personale, normalmen-

te la voce più consistente dei costi di produzione. Come facilmente estrapolabile dal grafico riportato

nel seguito, la messa in rete dei laboratori produce una riduzione del 42% del costo, passando da €

2.148.508 ad € 1.249.349, frutto del processo di efficientamento e delle economie di scopo e di scala

che ne conseguono.

VALORI COnSOLIDATI ATTUALI

COMPARAzIONE COSTI DI PRODUzIONE

0 500.000 1.000.000 1.500.000 2.000.000

VALORI COnSOLIDATI PROSPETTICI

Acquisti di materie prime,sussidiarie, consumo, merce

Acquisti di servizi

Oneri diversi di gestione

Godimento di beni di terzi(affitti / leasing)

1.699.980

1.449.717

1.545.978

1.120.062

479.944

359.551

384.532

112.962

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

33

Page 36: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

Procedendo alla disamina dei più significativi indicatori economici si è ritenuto opportuno soffermarsi

su Valore Aggiunto e sul mOL che si andrebbero a conseguire con la rete prospettata, la cui compara-

zione con i valori determinati dagli attuali andamenti economici del campione selezionato può essere

così rappresentata:

COMPARAzIONE COSTO DEL LAVORO

VALORI COnSOLIDATI ATTUALI VALORI COnSOLIDATI PROSPETTICI

2.148.508

1.249.349

VALORI COnSOLIDATI ATTUALI

COMPARAzIONE PRINCIPALI MARgINI ECONOMICI

0 1.000.000 2.000.000 3.000.000 4.000.000

VALORI COnSOLIDATI PROSPETTICI

Valore Aggiunto

margine Operativo Lordo

3.901.569

2.792.469

2.652.220

643.961

34

Page 37: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

Il Valore Aggiunto, generato dalla rete evidenzia non solo la sua capacità di creare ricchezza, remune-

rando in modo più che adeguato i fattori della produzione impiegati direttamente nell’attività aziendale,

ma, anche, la sua attitudine a coprire in maniera soddisfacente gli oneri legati al fattore lavoro.

Il MOL, ovvero il margine che la gestione realizza nella sua attività tipica prescindendo da ammorta-

menti e svalutazioni, effetto delle politiche di bilancio adottate dalle società, offre un dato oltremodo

interessante. Inoltre, rapportato agli oneri finanziari, evidenzia come la rete sia in grado, attraverso la

propria operatività, di coprire ben 13 volte i costi per disporre di risorse finanziarie, fattore di fondamen-

tale importanza, percepito positivamente dal sistema bancario.

I dati sopra esposti riguardano i valori consolidati nel loro insieme.

Per una visione dell’andamento economico prospettico relativo a ciascuna azienda si rimanda al conto

economico previsionale, riportato nell’allegato 3.

In questa sede, preme evidenziare l’evoluzione positiva della redditività della gestione operativa che cia-

scuna azienda del campione selezionato consegue a seguito dell’adozione del sistema di rete di imprese.

Si espone nel seguito il grafico che mette a confronto il Margine operativo lordo conseguito da ciascuna

azienda nell’attualità e quello previsto in ipotesi di adesione alla rete di imprese.

mOL COnSEGUITO ATTUALmEnTE

COMPARAzIONE MOL PER SINgOLA AzIENDA CAMPIONE

mOL COnSEGUITO In IPOTESI DI RETE

700.000

600.000

500.000

400.000

300.000

200.000

100.000

0

-100.000

A B C D E G H I L m n O P Q R

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

35

Page 38: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

ASPETTI CRITICI

36

Page 39: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

La gestione degli aspetti critici

Particolare importanza dovrà essere dedicata ad alcuni aspetti critici, la cui gestione è fondamentale per

il buon funzionamento della rete e il conseguente raggiungimento degli obiettivi prefissati.

In particolare occorrerà valutare attentamente le seguenti scelte operative:

* La pianificazione territoriale della rete

* Il mix degli esami di laboratorio

* L’organizzazione interna del laboratorio centralizzato

* La scelta delle tecnologie da utilizzare

* Il tipo ed il numero di apparecchiature di cui dotare il laboratorio centralizzato

* Il livello di informatizzazione del sistema

La pianificazione territoriale della rete è il primo aspetto da curare, poiché, mentre per la fase anali-

tica della diagnostica è opportuna la concentrazione, per i centri prelievo, non godendo dei vantaggi

derivanti dalle economie di scala, in quanto l’attività è prevalentemente svolta manualmente è, invece,

auspicabile una diffusione capillare sul territorio. Caratteristica importante è che tutti i centri di prelievo

facciano riferimento ad un laboratorio quanto più vicino possibile. Per tale motivo, nel definire il nu-

mero e le strutture che dovranno operare in rete sarà opportuno tener presente l’ubicazione geografica,

nonché la tipologia degli esami da loro effettuata.

Il mix degli esami di laboratorio, infatti, costituisce un altro punto cruciale della programmazione, in

quanto, oltre alla distinzione principale delle analisi cliniche in esami di base e esami specialistici, le

prestazioni si distinguono ancora in esami svolti in regime di urgenza e esami programmati. Infine, a

seconda della metodologia di svolgimento, la prestazione clinica può essere effettuata con sistemi au-

tomatici, semiautomatici e manuali. Tutto ciò implica una rilevanza diversa ai fini del calcolo dei costi

ad essi connessi.

L’organizzazione interna del laboratorio centralizzato rappresenta un altro elemento di estrema impor-

tanza nella pianificazione strategica della rete. Questo, infatti, dovrà essere articolato in sezioni, reparti

o moduli produttivi ( chimica-clinica, sierologia, ematologia, etc) che possono variare in relazione al

modello organizzativo prescelto e in riferimento alla tecnologia dei processi produttivi.

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

37

Page 40: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

La tecnologia impiegata e il modo in cui essa viene disposta, assume un ruolo rilevante nella fase di

ideazione strategica del programma. I sofisticati e moderni strumenti e apparecchiature di laboratorio

possono essere disposti:

PER REPARTI O SETTORI PER LINEE

A ISOLE

in cui le macchine tecnologicamente simili ven-

gono localizzate in aree contigue;

dove la disposizione dei macchinari segue fe-

delmente la sequenza operativa delle fasi di la-

vorazione;

in cui le unità produttive vengono raggruppate

in maniera tale che ogni gruppo sia in grado di

processare esami il cui ciclo di lavoro è simile;

A PIATTAFORMA ANALITICAdove la disposizione delle attrezzature segue

fasi di processo ben definite, pre-analitica, ana-

litica e post-analitica.

La soluzione più adatta a soddisfare processi di produzione importanti con grandi volumi di attività è

la piattaforma analitica detta “Total Lab Automation” (TLA), o anche “catena analitica automatizzata”,

caratterizzata da una forte integrazione tra robotica, informatica e tecnologia diagnostica: un “nastro tra-

sportatore” a flusso continuo alimenta gli analizzatori automatici e le provette primarie, identificate con

etichette dotate di barcode, che sono veicolate direttamente sulle strumentazioni e le analisi sono esegui-

te senza alcuna manipolazione da parte dell’operatore che si limita ad avere un unico accesso alla catena.

Questo tipo di scelta tecnologica offre un notevole vantaggio quando si hanno grandi volumi a flusso

costante per lungo tempo e fornisce una soluzione che è sicuramente migliore in termini di produttività,

sicurezza e controllo. Se però il flusso non è costante, l’avere a disposizione un’attrezzatura complessa,

costosa e impegnativa dal punto di vista della gestione informatica e della gestione/manutenzione, non

consente di ottenere i vantaggi attesi e desiderati.

La gestione centralizzata del magazzino per la distribuzione dei reagenti e dei consumabili a tutti i satel-

liti o Spoke della rete, completa il sistema a garanzia dell’approvvigionamento e della minimizzazione

degli sprechi.

Sulla base di questi criteri dovranno essere individuati il tipo e il numero di apparecchiature con cui

dotare il laboratorio centrale. Da questa scelta, infatti, deriveranno i costi di noleggio, assistenza tecnica,

reagenti, materiali di consumo, controlli e calibrazioni.

38

Page 41: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

Per quanto riguarda le apparecchiature è ormai quasi universalmente prassi, non acquistarle, ma no-

leggiarle. Optando, quindi, per la formula del noleggio, il costo di ogni singola apparecchiatura sarà

ripartito nelle seguenti componenti:

* costo locazione o noleggio attrezzature;

* costo dell’assistenza tecnica;

* costo di interfacciamento con il sistema informativo.

Infine, l’informatizzazione del sistema, rappresenta un altro aspetto cardine da vagliare, poiché costi-

tuisce la condizione fondamentale per governare i processi della moderna diagnostica di laboratorio.

Con essa viene garantita la gestione delle risorse informatiche e l’utilizzo al meglio degli strumenti che

sostengono e controllano tutte le operazioni di laboratorio, dal momento della registrazione del cam-

pione al rilascio del risultato. Solo con un sistema di informatizzazione efficiente i laboratori potranno

connettersi in rete con l’obiettivo di ottenere un’unica articolata unità produttiva complessa, nella quale

è definito sia il flusso degli esami che l’assegnazione del lavoro.

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

39

Page 42: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

CONSIDERAzIONI

40

Page 43: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

Considerazioni finali

Alla luce del lavoro fin qui esposto è possibile trarre le seguenti considerazioni.

L’aspetto prudenziale delle proiezioni economiche conferisce al Piano industriale prospettato gli oppor-

tuni requisiti di sostenibilità, coerenza e attendibilità.

Le stime in esso contenute, infatti, appaiono pessimistiche se confrontate con lo studio contemplato nel

documento edito dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in breve AGEnAS, Anno xII

n. 33/2013, in cui viene fatto un focus sulla riorganizzazione della rete dei laboratori a cura di Ragnar

Gullstrand e Fulvio moirano, rispettivamente esperto e direttore generale AGEnAS.

nel dossier viene presentata una proposta di riorganizzazione della rete dei laboratori e vengono analiz-

zati gli effetti organizzativi ed economici.

Sebbene l’analisi sia condotta su bacini di utenza che esprimono volumi di prestazioni compresi tra i

9,5 milioni e i 19 milioni, realizzati con livelli di tecnologia e informatizzazione elevati, gli elementi di

valutazione che emergono risultano i seguenti:

* gli sconti sul listino per acquisti congiunti che si possono ottenere con volumi significativi di presta-

zioni sono quantificati in una misura percentuale che oscilla dal 40% all’80%;

* i costi indiretti legati alla gestione dei laboratori sono stimati in misura pari al 15% dei costi di pro-

duzione;

* la pianta organica prevista per la forza lavoro prevede per il laboratorio centrale (Hub) un numero di:

5 addetti per ogni milione di prestazione, nel caso di rete impostata su un volume di prestazioni ero-

gate di 9,5 milioni; 3 addetti per ogni milione di prestazioni, nel caso di rete calibrata su un volume

di 19 milioni;

* la redditività netta (dopo aver pagato tutti i costi, compresi quelli finanziari) è valutata in misura pari

al 35%, nella prima ipotesi di rete, e sale al 45% nella seconda ipotesi, ovvero quella che ha come

base il maggiore volume di prestazioni.

Nel presente Piano Industriale, invece, per motivi di prudenza e attendibilità delle stime, le economie

di scala ottenute sugli acquisti congiunti misurano un risparmio del 15% soltanto; i costi generali sono

stimati in misura pari al 23% e sono rapportati al fatturato e non ai costi; la pianta organica per il labora-

torio centrale prevede un numero di persone impiegate pari a 9,35 addetti per ogni milione di prestazioni

erogate; infine, la redditività netta che la rete andrebbe a conseguire è stimata nel 19%.

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

41

Page 44: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

Quanto sopra consente di assumere le previsioni prospettate con un ragionevole grado di attendibilità e

veridicità e, quindi, di attribuire un consapevole contenuto alle considerazioni che ne derivano.

Una prima importante considerazione che può trarsi dall’analisi eseguita è che, più è grande il volume

delle prestazioni condiviso in rete, più si ottengono economie di scala e quindi benefici economici per gli

associati ma, soprattutto, si accresce il livello di competitività e la capacità innovativa, elementi questi

che sono alla base delle politiche sanitarie nazionali e regionali.

Tale assunto deve essere di grande monito per tutti gli operatori del settore, in quanto, come è noto le

tariffe per la remunerazione dei test di laboratorio sono fissate sulla base del costo standard, ottenuto

con il metodo del “costo pieno”, ovvero con il ribaltamento di tutti i costi aziendali. Il costo standard è

calcolato sulla base dei costi rilevati presso un campione di soggetti erogatori, pubblici e privati, pre-

ventivamente individuati secondo criteri di efficienza ed efficacia. Ora, poiché le tariffe devono essere

aggiornate almeno ogni tre anni, è facile prevedere che sulla base dell’efficienza che si andrà a determi-

nare con il riassetto della rete laboratoristica, il prossimo adeguamento delle stesse non può che essere

verso un ulteriore ribasso, in linea con gli obiettivi di spending review.

Altra considerazione che merita rilievo è costituita dalla circostanza che la rete così come concepita nel

Piano non contempla un’ulteriore opportunità che le strutture potrebbero cogliere in questa fase di rior-

ganizzazione, rappresentata dalla possibilità di estendere ad altre diagnostiche la partecipazione alla rete.

nella costruzione della rete, specialmente a livello territoriale, potranno essere disegnati sistemi integra-

ti di offerta di altre diagnostiche, che sono integrali e complementari nei processi diagnostico-terapeutici

del paziente.

In tal modo i vari Spoke, satelliti o nodi periferici, come dir si voglia, aderendo ad un progetto di rete,

inteso come network di diverse strutture sanitarie con diverse tipologie di diagnostica medica, potreb-

bero identificarsi, oltre che come punti prelievo, anche come punti di prenotazione e di distribuzione sul

territorio dei referti, con indubbi vantaggi sia per il cittadino che per le imprese aderenti.

Tale scelta sarebbe appropriata e di grande rilevanza anche con riguardo ai processi di progressiva

informatizzazione avviati con i progetti di “ricetta on line” e di “tessera sanitaria informatizzata”

che necessitano di un concreto governo degli erogatori da parte del sistema regionale che, nel rispetto

della libera scelta del cittadino, dia concrete certezze in termini di qualità e sicurezza dei servizi ero-

gati dalle strutture.

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Da ultimo, va valutato, quale considerazione finale che, la complessità del sistema, la laboriosità delle

procedure e l’articolazione dei processi, per garantire il successo dell’aggregazione, presuppongono la

disponibilità di adeguate e specifiche competenze professionali, che devono essere assicurate sia nella

fase di avvio che nella fase di gestione.

Essenziale appare, quindi, il ruolo dei professionisti a cui sarà demandato il compito di ideare, program-

mare e attuare la complessa organizzazione, armonizzandola e per quanto possibile semplificandola al

fine di assicurare le condizioni di successo e sostenibilità del business.

Le figure professionali che dovranno necessariamente essere coinvolte per il buon funzionamento di una

rete di imprese possono essere così identificate:

* Il notaio, che prepara e redige l’atto di costituzione della rete

* I legali o giuristi che elaborano lo Statuto societario, in collaborazione con il notaio

* Il Commercialista che stabilisce, di corredo con notaio e Legali, la forma societaria più giusta, oltre

che le agevolazioni fiscali e finanziarie da poter usufruire, nonché l’impianto di un sistema di con-

trollo di gestione

* L’ingegnere che traccia l’organizzazione, tecnica, strumentale e software della rete

* La software house, per l’integrazione dei processi di collegamento (in house ed out)

* La società di Comunicazione e Marketing, per mettere in giusta luce l’eccellente organizzazione

BST Consulting, è una Associazione Professionale tra Avvocati, Giuristi, notai e Commercialisti che,

oltre ad avere al suo interno le competenze adatte per assumere incarichi di tale complessità, ha stretto

partnership con qualificati ingegneri esperti della materie, nonché con specializzate software house e

società di comunicazioni.

RETI DI IMPRESE NEL SETTORE SANITARIO

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ALLEgATO 1

Conto economico comparato elaborato sui bilanci depositati

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CONTO ECONOMICO ( A) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( G ) ( H ) ( I ) ( L ) ( M ) ( N) ( O ) ( p ) ( Q ) ( R ) VALORI VALORIA VALORE AGGIUNTO CONSOLIDATI MEDI

importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo % importo %

Numero PrestazioNi PresuNto 122.621 28.076 381.539 142.827 39.622 127.071 45.598 136.953 79.818 154.205 72.303 170.492 44.681 114.669 47.653 1.708.129 113.875

Ricavi netti 495.390 113.427 1.541.419 577.022 160.072 513.366 184.217 553.291 322.464 622.989 292.106 688.788 180.510 463.261 192.519 6.900.841 99% 460.056 99% (+) Altri ricavi 8.642 336 4.111 258 168 12.888 197 34 22 8.400 496 21 635 17 6.255 42.480 1% 2.832 1% (+/-) variazione rimanenze di prodotti finiti 0 0 (+) Costi capitalizzati 0 0 A) Produzione dell’esercizio 504.032 113.763 1.545.530 577.280 160.240 526.254 184.414 553.325 322.486 631.389 292.602 688.809 181.145 463.278 198.774 6.943.321 100% 462.888 100% (-) Acquisti di materie prime, sussidiarie, consumo, merce (128.118) (74) (538.660) (97.501) (38.402) (96.352) (26.543) (104.194) (188.735) (120.813) (51.838) (123.798) (26.893) (104.714) (53.345) (1.699.980) -24% (113.332) -24% (-) Acquisti di servizi (124.035) (57.138) (287.122) (86.228) (37.488) (165.385) (69.494) (140.066) (32.468) (79.406) (55.527) (174.293) (65.119) (106.697) (65.512) (1.545.978) -22% (103.065) -22% (-) Godimento beni di terzi (affitti/leasing) (33.776) (2.181) (98.577) (20.420) (24.714) (59.492) (10.900) (35.741) (1.742) (74.665) (4.364) (31.795) (18.726) (56.402) (6.449) (479.944) -7% (31.996) -7% (-) Oneri diversi di gestione (9.383) (55.971) (28.289) (73.978) (3.617) (6.696) (1.555) (44.026) (6.140) (40.840) (19.651) (60.173) (23.343) (7.623) (3.247) (384.532) -6% (25.635) -6% (+/-) variazione di rimanenze di materie prime (1.030) (26.362) 1.627 422 (3.500) 2.303 (13.878) (40.418) -1% (2.695) -1%B) Costi della produzione (295.312) (115.364) (952.648) (278.127) (105.251) (327.925) (108.492) (350.389) (227.458) (315.302) (131.380) (393.559) (131.778) (289.314) (128.553) (4.150.852) -60% (276.723) -60% VALORE AGGIUNTO (A+B) 208.720 (1.601) 592.882 299.153 54.989 198.329 75.922 202.936 95.028 316.087 161.222 295.250 49.367 173.964 70.221 2.792.469 40% 186.165 40% (-) Salari, stipendi e contributi (146.641) (21.888) (553.550) (177.140) (57.744) (79.278) (43.539) (168.098) (64.430) (202.286) (50.112) (159.479) (64.052) (142.239) (94.753) (2.025.229) -29% (135.015) -29% (-) Accantonamento al TFR (9.732) (1.197) (26.944) (8.420) (3.966) (3.442) (3.466) (13.100) (4.318) (12.438) (3.547) (8.134) (6.446) (9.214) (7.016) (121.380) -2% (8.092) -2% (-) altri costi del personale (406) (375) (182) (663) (165) (108) (1.899) 0% (127) 0%C) Costo del lavoro (156.373) (23.491) (580.494) (185.560) (62.085) (82.902) (47.005) (181.198) (68.748) (214.724) (54.322) (167.613) (70.498) (151.618) (101.877) (2.148.508) -31% (143.234) -31% MARGINE OpERATIVO LORDO (A+B+C) = EBITDA 52.347 (25.092) 12.388 113.593 (7.096) 115.427 28.917 21.738 26.280 101.363 106.900 127.637 (21.131) 22.346 (31.656) 643.961 9% 42.931 9% (-) Accantonamenti al FSC 0 0% 0 0% (-) Altri Accantonamenti e svalutazioni (6.372) (6.372) 0% (425) 0% (-) Ammortamento beni materiali (20.520) (14.639) (43.460) (15.428) (4.284) (9.335) (3.400) (2.821) (17.997) (1.334) (4.134) (11.615) (3.480) (5.006) (157.453) -2% (10.497) -2% (-) Ammortamento beni immateriali (35.138) (3.898) (42) (200) (3.439) (250) (169) (5.390) (672) (4.447) (272) (3.036) (5.550) (62.503) -1% (4.167) -1%D) Accantonamenti e ammortamenti (20.520) (49.777) (53.730) (15.470) (4.484) (12.774) (3.650) (2.990) (17.997) (6.724) (4.806) (16.062) (3.752) (8.042) (5.550) (226.328) -3% (15.089) -3% RISULTATO OpERATIVO NETTO (A+B+C+D) = EBIT 31.827 (74.869) (41.342) 98.123 (11.580) 102.653 25.267 18.748 8.283 94.639 102.094 111.575 (24.883) 14.304 (37.206) 417.633 6% 27.842 6% (-) Oneri finanziari (6.638) (16.977) (19.788) (3.665) (512) (35.736) (8.849) (2.610) (14.050) (3.975) (564) (1.554) (4.440) (6.488) (2.270) (128.116) -2% (8.541) -2% (+) Proventi finanziari 142 1.238 3.938 1 15 88 193 160 5.775 0% 385 0%(+/-) utili (perdite) su cambi 0 0% 0 0%E) Saldo gestione finanziaria (6.496) (15.739) (19.788) 273 (511) (35.721) (8.849) (2.610) (13.962) (3.782) (564) (1.394) (4.440) (6.488) (2.270) (122.341) -2% (8.156) -2% REDDITO CORRENTE 25.331 (90.608) (61.130) 98.396 (12.091) 66.932 16.418 16.138 (5.679) 90.857 101.530 110.181 (29.323) 7.816 (39.476) 295.292 4% 19.686 4% (-) Oneri straordinari (4.550) (13.025) (13.366) (601) (754) (82) (7.187) (1.496) (29.319) (58.528) (92.286) (1.904) (223.098) -3% (14.873) -3% (+) Proventi straordinari 12.984 10.386 755 7.707 2.851 2.935 95 2.513 40.226 1% 2.682 1%F) Saldo gestione straordinaria 8.434 (2.639) 0 0 (13.366) (601) 1 7.625 (4.336) 1.439 (29.319) (58.433) (92.286) 2.513 (1.904) (182.872) -3% (12.191) -3% RISULTATO pRIMA DELLE IMpOSTE 33.765 (93.247) (61.130) 98.396 (25.457) 66.331 16.419 23.763 (10.015) 92.296 72.211 51.748 (121.609) 10.329 (41.380) 112.420 2% 7.495 2% (-) Imposte correnti (15.804) (25.616) (35.964) (23.473) (6.234) (7.674) (1.803) (32.452) (24.369) (4.799) (178.188) -3% (11.879) -3% (-) Imposte differite (5.569) (5.569) 0% (371) 0% (-) Imposte anticipate 2.159 2.159 0% 144 0%G) Oneri tributari (15.804) 0 (25.616) (35.964) 0 (23.473) (6.234) (7.674) 356 (32.452) 0 (24.369) 0 (5.569) (4.799) (181.598) -3% (12.107) -3% RISULTATO NETTO 17.961 (93.247) (86.746) 62.432 (25.457) 42.858 10.185 16.089 (9.659) 59.844 72.211 27.379 (121.609) 4.760 (46.179) (69.178) -1% (4.612) -1%

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CONTO ECONOMICO ( A) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( G ) ( H ) ( I ) ( L ) ( M ) ( N) ( O ) ( p ) ( Q ) ( R ) VALORI VALORIA VALORE AGGIUNTO CONSOLIDATI MEDI

importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo % importo %

Numero PrestazioNi PresuNto 122.621 28.076 381.539 142.827 39.622 127.071 45.598 136.953 79.818 154.205 72.303 170.492 44.681 114.669 47.653 1.708.129 113.875

Ricavi netti 495.390 113.427 1.541.419 577.022 160.072 513.366 184.217 553.291 322.464 622.989 292.106 688.788 180.510 463.261 192.519 6.900.841 99% 460.056 99% (+) Altri ricavi 8.642 336 4.111 258 168 12.888 197 34 22 8.400 496 21 635 17 6.255 42.480 1% 2.832 1% (+/-) variazione rimanenze di prodotti finiti 0 0 (+) Costi capitalizzati 0 0 A) Produzione dell’esercizio 504.032 113.763 1.545.530 577.280 160.240 526.254 184.414 553.325 322.486 631.389 292.602 688.809 181.145 463.278 198.774 6.943.321 100% 462.888 100% (-) Acquisti di materie prime, sussidiarie, consumo, merce (128.118) (74) (538.660) (97.501) (38.402) (96.352) (26.543) (104.194) (188.735) (120.813) (51.838) (123.798) (26.893) (104.714) (53.345) (1.699.980) -24% (113.332) -24% (-) Acquisti di servizi (124.035) (57.138) (287.122) (86.228) (37.488) (165.385) (69.494) (140.066) (32.468) (79.406) (55.527) (174.293) (65.119) (106.697) (65.512) (1.545.978) -22% (103.065) -22% (-) Godimento beni di terzi (affitti/leasing) (33.776) (2.181) (98.577) (20.420) (24.714) (59.492) (10.900) (35.741) (1.742) (74.665) (4.364) (31.795) (18.726) (56.402) (6.449) (479.944) -7% (31.996) -7% (-) Oneri diversi di gestione (9.383) (55.971) (28.289) (73.978) (3.617) (6.696) (1.555) (44.026) (6.140) (40.840) (19.651) (60.173) (23.343) (7.623) (3.247) (384.532) -6% (25.635) -6% (+/-) variazione di rimanenze di materie prime (1.030) (26.362) 1.627 422 (3.500) 2.303 (13.878) (40.418) -1% (2.695) -1%B) Costi della produzione (295.312) (115.364) (952.648) (278.127) (105.251) (327.925) (108.492) (350.389) (227.458) (315.302) (131.380) (393.559) (131.778) (289.314) (128.553) (4.150.852) -60% (276.723) -60% VALORE AGGIUNTO (A+B) 208.720 (1.601) 592.882 299.153 54.989 198.329 75.922 202.936 95.028 316.087 161.222 295.250 49.367 173.964 70.221 2.792.469 40% 186.165 40% (-) Salari, stipendi e contributi (146.641) (21.888) (553.550) (177.140) (57.744) (79.278) (43.539) (168.098) (64.430) (202.286) (50.112) (159.479) (64.052) (142.239) (94.753) (2.025.229) -29% (135.015) -29% (-) Accantonamento al TFR (9.732) (1.197) (26.944) (8.420) (3.966) (3.442) (3.466) (13.100) (4.318) (12.438) (3.547) (8.134) (6.446) (9.214) (7.016) (121.380) -2% (8.092) -2% (-) altri costi del personale (406) (375) (182) (663) (165) (108) (1.899) 0% (127) 0%C) Costo del lavoro (156.373) (23.491) (580.494) (185.560) (62.085) (82.902) (47.005) (181.198) (68.748) (214.724) (54.322) (167.613) (70.498) (151.618) (101.877) (2.148.508) -31% (143.234) -31% MARGINE OpERATIVO LORDO (A+B+C) = EBITDA 52.347 (25.092) 12.388 113.593 (7.096) 115.427 28.917 21.738 26.280 101.363 106.900 127.637 (21.131) 22.346 (31.656) 643.961 9% 42.931 9% (-) Accantonamenti al FSC 0 0% 0 0% (-) Altri Accantonamenti e svalutazioni (6.372) (6.372) 0% (425) 0% (-) Ammortamento beni materiali (20.520) (14.639) (43.460) (15.428) (4.284) (9.335) (3.400) (2.821) (17.997) (1.334) (4.134) (11.615) (3.480) (5.006) (157.453) -2% (10.497) -2% (-) Ammortamento beni immateriali (35.138) (3.898) (42) (200) (3.439) (250) (169) (5.390) (672) (4.447) (272) (3.036) (5.550) (62.503) -1% (4.167) -1%D) Accantonamenti e ammortamenti (20.520) (49.777) (53.730) (15.470) (4.484) (12.774) (3.650) (2.990) (17.997) (6.724) (4.806) (16.062) (3.752) (8.042) (5.550) (226.328) -3% (15.089) -3% RISULTATO OpERATIVO NETTO (A+B+C+D) = EBIT 31.827 (74.869) (41.342) 98.123 (11.580) 102.653 25.267 18.748 8.283 94.639 102.094 111.575 (24.883) 14.304 (37.206) 417.633 6% 27.842 6% (-) Oneri finanziari (6.638) (16.977) (19.788) (3.665) (512) (35.736) (8.849) (2.610) (14.050) (3.975) (564) (1.554) (4.440) (6.488) (2.270) (128.116) -2% (8.541) -2% (+) Proventi finanziari 142 1.238 3.938 1 15 88 193 160 5.775 0% 385 0%(+/-) utili (perdite) su cambi 0 0% 0 0%E) Saldo gestione finanziaria (6.496) (15.739) (19.788) 273 (511) (35.721) (8.849) (2.610) (13.962) (3.782) (564) (1.394) (4.440) (6.488) (2.270) (122.341) -2% (8.156) -2% REDDITO CORRENTE 25.331 (90.608) (61.130) 98.396 (12.091) 66.932 16.418 16.138 (5.679) 90.857 101.530 110.181 (29.323) 7.816 (39.476) 295.292 4% 19.686 4% (-) Oneri straordinari (4.550) (13.025) (13.366) (601) (754) (82) (7.187) (1.496) (29.319) (58.528) (92.286) (1.904) (223.098) -3% (14.873) -3% (+) Proventi straordinari 12.984 10.386 755 7.707 2.851 2.935 95 2.513 40.226 1% 2.682 1%F) Saldo gestione straordinaria 8.434 (2.639) 0 0 (13.366) (601) 1 7.625 (4.336) 1.439 (29.319) (58.433) (92.286) 2.513 (1.904) (182.872) -3% (12.191) -3% RISULTATO pRIMA DELLE IMpOSTE 33.765 (93.247) (61.130) 98.396 (25.457) 66.331 16.419 23.763 (10.015) 92.296 72.211 51.748 (121.609) 10.329 (41.380) 112.420 2% 7.495 2% (-) Imposte correnti (15.804) (25.616) (35.964) (23.473) (6.234) (7.674) (1.803) (32.452) (24.369) (4.799) (178.188) -3% (11.879) -3% (-) Imposte differite (5.569) (5.569) 0% (371) 0% (-) Imposte anticipate 2.159 2.159 0% 144 0%G) Oneri tributari (15.804) 0 (25.616) (35.964) 0 (23.473) (6.234) (7.674) 356 (32.452) 0 (24.369) 0 (5.569) (4.799) (181.598) -3% (12.107) -3% RISULTATO NETTO 17.961 (93.247) (86.746) 62.432 (25.457) 42.858 10.185 16.089 (9.659) 59.844 72.211 27.379 (121.609) 4.760 (46.179) (69.178) -1% (4.612) -1%

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ALLEgATO 2

Conto economico percentualizzato elaborato sui bilanci depositati

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Page 52: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

CONTO ECONOMICO ( A) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( G ) ( H ) ( I ) ( L ) ( M ) ( N) ( O ) ( p ) ( Q ) ( R ) VALORI VALORIA VALORE AGGIUNTO CONSOLIDATI MEDI

% % % % % % % % % % % % % % % importo % importo %

Ricavi netti 98,29% 99,70% 99,73% 99,96% 99,90% 97,55% 99,89% 99,99% 99,99% 98,67% 99,83% 100,00% 99,65% 100,00% 96,85% 6.900.841 99,39% 460.056 99,39%

(+) Altri ricavi 1,71% 0,30% 0,27% 0,04% 0,10% 2,45% 0,11% 0,01% 0,01% 1,33% 0,17% 0,00% 0,35% 0,00% 3,15% 42.480 0,61% 2.832 0,61%

A) Produzione dell’esercizio 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 6.943.321 100,00% 462.888 100,00%

(-) Acquisti di materie prime, sussidiarie, consumo, merce -25,42% -0,07% -34,85% -16,89% -23,97% -18,31% -14,39% -18,83% -58,53% -19,13% -17,72% -17,97% -14,85% -22,60% -26,84% (1.699.980) -24,48% (113.332) -24,48%

(-) Acquisti di servizi -24,61% -50,23% -18,58% -14,94% -23,39% -31,43% -37,68% -25,31% -10,07% -12,58% -18,98% -25,30% -35,95% -23,03% -32,96% (1.545.978) -22,27% (103.065) -22,27%

(-) Godimento beni di terzi (affitti/leasing) -6,70% -1,92% -6,38% -3,54% -15,42% -11,30% -5,91% -6,46% -0,54% -11,83% -1,49% -4,62% -10,34% -12,17% -3,24% (479.944) -6,91% (31.996) -6,91%

(-) Oneri diversi di gestione -1,86% -49,20% -1,83% -12,81% -2,26% -1,27% -0,84% -7,96% -1,90% -6,47% -6,72% -8,74% -12,89% -1,65% -1,63% (384.532) -5,54% (25.635) -5,54%

(+/-) variazione di rimanenze di materie prime -0,64% -4,76% 0,50% 0,07% -0,51% 1,27% -3,00% (40.418) -0,58% (2.695) -0,58%

B) Costi della produzione -58,59% -101,41% -61,64% -48,18% -65,68% -62,31% -58,83% -63,32% -70,53% -49,94% -44,90% -57,14% -72,75% -62,45% -64,67% (4.150.852) -59,78% (276.723) -59,78%

VALORE AGGIUNTO (A+B) 41,41% -1,41% 38,36% 51,82% 34,32% 37,69% 41,17% 36,68% 29,47% 50,06% 55,10% 42,86% 27,25% 37,55% 35,33% 2.792.469 40,22% 186.165 40,22%

(-) Salari, stipendi e contributi -29,09% -19,24% -35,82% -30,69% -36,04% -15,06% -23,61% -30,38% -19,98% -32,04% -17,13% -23,15% -35,36% -30,70% -47,67% (2.025.229) -29,17% (135.015) -29,17%

(-) Accantonamento al TFR -1,93% -1,05% -1,74% -1,46% -2,48% -0,65% -1,88% -2,37% -1,34% -1,97% -1,21% -1,18% -3,56% -1,99% -3,53% (121.380) -1,75% (8.092) -1,75%

(-) altri costi del personale -0,36% -0,23% -0,03% -0,23% -0,04% -0,05% (1.899) -0,03% (127) -0,03%

C) Costo del lavoro -31,02% -20,65% -37,56% -32,14% -38,75% -15,75% -25,49% -32,75% -21,32% -34,01% -18,57% -24,33% -38,92% -32,73% -51,25% (2.148.508) -30,94% (143.234) -30,94%

MARGINE OpERATIVO LORDO (A+B+C) = EBITDA 10,39% -22,06% 0,80% 19,68% -4,43% 21,93% 15,68% 3,93% 8,15% 16,05% 36,53% 18,53% -11,67% 4,82% -15,93% 643.961 9,27% 42.931 9,27%

(-) Altri Accantonamenti e svalutazioni -0,41% (6.372) -0,09% (425) -0,09%

(-) Ammortamento beni materiali -4,07% -12,87% -2,81% -2,67% -2,67% -1,77% -1,84% -0,51% -5,58% -0,21% -1,41% -1,69% -1,92% -1,08% (157.453) -2,27% (10.497) -2,27%

(-) Ammortamento beni immateriali -30,89% -0,25% -0,01% -0,12% -0,65% -0,14% -0,03% -0,85% -0,23% -0,65% -0,15% -0,66% -2,79% (62.503) -0,90% (4.167) -0,90%

D) Accantonamenti e ammortamenti -4,07% -43,75% -3,48% -2,68% -2,80% -2,43% -1,98% -0,54% -5,58% -1,06% -1,64% -2,33% -2,07% -1,74% -2,79% (226.328) -3,26% (15.089) -3,26%

RISULTATO OpERATIVO NETTO (A+B+C+D) = EBIT 6,31% -65,81% -2,67% 17,00% -7,23% 19,51% 13,70% 3,39% 2,57% 14,99% 34,89% 16,20% -13,74% 3,09% -18,72% 417.633 6,01% 27.842 6,01%

(-) Oneri finanziari -1,32% -14,92% -1,28% -0,63% -0,32% -6,79% -4,80% -0,47% -4,36% -0,63% -0,19% -0,23% -2,45% -1,40% -1,14% (128.116) -1,85% (8.541) -1,85%

(+) Proventi finanziari 0,03% 1,09% 0,68% 0,00% 0,00% 0,03% 0,03% 0,02% 5.775 0,08% 385 0,08%

(+/-) utili (perdite) su cambi

E) Saldo gestione finanziaria -1,29% -13,83% -1,28% 0,05% -0,32% -6,79% -4,80% -0,47% -4,33% -0,60% -0,19% -0,20% -2,45% -1,40% -1,14% (122.341) -1,76% (8.156) -1,76%

REDDITO CORRENTE 5,03% -79,65% -3,96% 17,04% -7,55% 12,72% 8,90% 2,92% -1,76% 14,39% 34,70% 16,00% -16,19% 1,69% -19,86% 295.292 4,25% 19.686 4,25%

(-) Oneri straordinari -0,90% -11,45% -8,34% -0,11% -0,41% -0,01% -2,23% -0,24% -10,02% -8,50% -50,95% -0,96% (223.098) -3,21% (14.873) -3,21%

(+) Proventi straordinari 2,58% 9,13% 0,41% 1,39% 0,88% 0,46% 0,01% 0,54% 40.226 0,58% 2.682 0,58%

F) Saldo gestione straordinaria 1,67% -2,32% -8,34% -0,11% 0,00% 1,38% -1,34% 0,23% -10,02% -8,48% -50,95% 0,54% -0,96% (182.872) -2,63% (12.191) -2,63%

RISULTATO pRIMA DELLE IMpOSTE 6,70% -81,97% -3,96% 17,04% -15,89% 12,60% 8,90% 4,29% -3,11% 14,62% 24,68% 7,51% -67,13% 2,23% -20,82% 112.420 1,62% 7.495 1,62%

(-) Imposte correnti -3,14% -6,23% -4,46% -3,38% -1,39% -0,56% -5,14% -3,54% -2,41% (178.188) -2,57% (11.879) -2,57%

(-) Imposte differite -1,20% (5.569) -0,08% (371) -0,08%

(-) Imposte anticipate 0,67% 2.159 0,03% 144 0,03%

G) Oneri tributari -3,14% -6,23% -4,46% -3,38% -1,39% 0,11% -5,14% -3,54% -1,20% -2,41% (181.598) -2,62% (12.107) -2,62%

RISULTATO NETTO 3,56% -81,97% -5,61% 10,81% -15,89% 8,14% 5,52% 2,91% -3,00% 9,48% 24,68% 3,97% -67,13% 1,03% -23,23% (69.178) -1,00% (4.612) -1,00%

Page 53: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

CONTO ECONOMICO ( A) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( G ) ( H ) ( I ) ( L ) ( M ) ( N) ( O ) ( p ) ( Q ) ( R ) VALORI VALORIA VALORE AGGIUNTO CONSOLIDATI MEDI

% % % % % % % % % % % % % % % importo % importo %

Ricavi netti 98,29% 99,70% 99,73% 99,96% 99,90% 97,55% 99,89% 99,99% 99,99% 98,67% 99,83% 100,00% 99,65% 100,00% 96,85% 6.900.841 99,39% 460.056 99,39%

(+) Altri ricavi 1,71% 0,30% 0,27% 0,04% 0,10% 2,45% 0,11% 0,01% 0,01% 1,33% 0,17% 0,00% 0,35% 0,00% 3,15% 42.480 0,61% 2.832 0,61%

A) Produzione dell’esercizio 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 6.943.321 100,00% 462.888 100,00%

(-) Acquisti di materie prime, sussidiarie, consumo, merce -25,42% -0,07% -34,85% -16,89% -23,97% -18,31% -14,39% -18,83% -58,53% -19,13% -17,72% -17,97% -14,85% -22,60% -26,84% (1.699.980) -24,48% (113.332) -24,48%

(-) Acquisti di servizi -24,61% -50,23% -18,58% -14,94% -23,39% -31,43% -37,68% -25,31% -10,07% -12,58% -18,98% -25,30% -35,95% -23,03% -32,96% (1.545.978) -22,27% (103.065) -22,27%

(-) Godimento beni di terzi (affitti/leasing) -6,70% -1,92% -6,38% -3,54% -15,42% -11,30% -5,91% -6,46% -0,54% -11,83% -1,49% -4,62% -10,34% -12,17% -3,24% (479.944) -6,91% (31.996) -6,91%

(-) Oneri diversi di gestione -1,86% -49,20% -1,83% -12,81% -2,26% -1,27% -0,84% -7,96% -1,90% -6,47% -6,72% -8,74% -12,89% -1,65% -1,63% (384.532) -5,54% (25.635) -5,54%

(+/-) variazione di rimanenze di materie prime -0,64% -4,76% 0,50% 0,07% -0,51% 1,27% -3,00% (40.418) -0,58% (2.695) -0,58%

B) Costi della produzione -58,59% -101,41% -61,64% -48,18% -65,68% -62,31% -58,83% -63,32% -70,53% -49,94% -44,90% -57,14% -72,75% -62,45% -64,67% (4.150.852) -59,78% (276.723) -59,78%

VALORE AGGIUNTO (A+B) 41,41% -1,41% 38,36% 51,82% 34,32% 37,69% 41,17% 36,68% 29,47% 50,06% 55,10% 42,86% 27,25% 37,55% 35,33% 2.792.469 40,22% 186.165 40,22%

(-) Salari, stipendi e contributi -29,09% -19,24% -35,82% -30,69% -36,04% -15,06% -23,61% -30,38% -19,98% -32,04% -17,13% -23,15% -35,36% -30,70% -47,67% (2.025.229) -29,17% (135.015) -29,17%

(-) Accantonamento al TFR -1,93% -1,05% -1,74% -1,46% -2,48% -0,65% -1,88% -2,37% -1,34% -1,97% -1,21% -1,18% -3,56% -1,99% -3,53% (121.380) -1,75% (8.092) -1,75%

(-) altri costi del personale -0,36% -0,23% -0,03% -0,23% -0,04% -0,05% (1.899) -0,03% (127) -0,03%

C) Costo del lavoro -31,02% -20,65% -37,56% -32,14% -38,75% -15,75% -25,49% -32,75% -21,32% -34,01% -18,57% -24,33% -38,92% -32,73% -51,25% (2.148.508) -30,94% (143.234) -30,94%

MARGINE OpERATIVO LORDO (A+B+C) = EBITDA 10,39% -22,06% 0,80% 19,68% -4,43% 21,93% 15,68% 3,93% 8,15% 16,05% 36,53% 18,53% -11,67% 4,82% -15,93% 643.961 9,27% 42.931 9,27%

(-) Altri Accantonamenti e svalutazioni -0,41% (6.372) -0,09% (425) -0,09%

(-) Ammortamento beni materiali -4,07% -12,87% -2,81% -2,67% -2,67% -1,77% -1,84% -0,51% -5,58% -0,21% -1,41% -1,69% -1,92% -1,08% (157.453) -2,27% (10.497) -2,27%

(-) Ammortamento beni immateriali -30,89% -0,25% -0,01% -0,12% -0,65% -0,14% -0,03% -0,85% -0,23% -0,65% -0,15% -0,66% -2,79% (62.503) -0,90% (4.167) -0,90%

D) Accantonamenti e ammortamenti -4,07% -43,75% -3,48% -2,68% -2,80% -2,43% -1,98% -0,54% -5,58% -1,06% -1,64% -2,33% -2,07% -1,74% -2,79% (226.328) -3,26% (15.089) -3,26%

RISULTATO OpERATIVO NETTO (A+B+C+D) = EBIT 6,31% -65,81% -2,67% 17,00% -7,23% 19,51% 13,70% 3,39% 2,57% 14,99% 34,89% 16,20% -13,74% 3,09% -18,72% 417.633 6,01% 27.842 6,01%

(-) Oneri finanziari -1,32% -14,92% -1,28% -0,63% -0,32% -6,79% -4,80% -0,47% -4,36% -0,63% -0,19% -0,23% -2,45% -1,40% -1,14% (128.116) -1,85% (8.541) -1,85%

(+) Proventi finanziari 0,03% 1,09% 0,68% 0,00% 0,00% 0,03% 0,03% 0,02% 5.775 0,08% 385 0,08%

(+/-) utili (perdite) su cambi

E) Saldo gestione finanziaria -1,29% -13,83% -1,28% 0,05% -0,32% -6,79% -4,80% -0,47% -4,33% -0,60% -0,19% -0,20% -2,45% -1,40% -1,14% (122.341) -1,76% (8.156) -1,76%

REDDITO CORRENTE 5,03% -79,65% -3,96% 17,04% -7,55% 12,72% 8,90% 2,92% -1,76% 14,39% 34,70% 16,00% -16,19% 1,69% -19,86% 295.292 4,25% 19.686 4,25%

(-) Oneri straordinari -0,90% -11,45% -8,34% -0,11% -0,41% -0,01% -2,23% -0,24% -10,02% -8,50% -50,95% -0,96% (223.098) -3,21% (14.873) -3,21%

(+) Proventi straordinari 2,58% 9,13% 0,41% 1,39% 0,88% 0,46% 0,01% 0,54% 40.226 0,58% 2.682 0,58%

F) Saldo gestione straordinaria 1,67% -2,32% -8,34% -0,11% 0,00% 1,38% -1,34% 0,23% -10,02% -8,48% -50,95% 0,54% -0,96% (182.872) -2,63% (12.191) -2,63%

RISULTATO pRIMA DELLE IMpOSTE 6,70% -81,97% -3,96% 17,04% -15,89% 12,60% 8,90% 4,29% -3,11% 14,62% 24,68% 7,51% -67,13% 2,23% -20,82% 112.420 1,62% 7.495 1,62%

(-) Imposte correnti -3,14% -6,23% -4,46% -3,38% -1,39% -0,56% -5,14% -3,54% -2,41% (178.188) -2,57% (11.879) -2,57%

(-) Imposte differite -1,20% (5.569) -0,08% (371) -0,08%

(-) Imposte anticipate 0,67% 2.159 0,03% 144 0,03%

G) Oneri tributari -3,14% -6,23% -4,46% -3,38% -1,39% 0,11% -5,14% -3,54% -1,20% -2,41% (181.598) -2,62% (12.107) -2,62%

RISULTATO NETTO 3,56% -81,97% -5,61% 10,81% -15,89% 8,14% 5,52% 2,91% -3,00% 9,48% 24,68% 3,97% -67,13% 1,03% -23,23% (69.178) -1,00% (4.612) -1,00%

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ALLEgATO 3

Conto economico prospetticoin ipotesi di Rete di Imprese

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Page 56: Reti d'impresa nel settore sanitario - Piano industriale

CONTO ECONOMICO ( A) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( G ) ( H ) ( I ) ( L ) ( M ) ( N) ( O ) ( p ) ( Q ) ( R ) LAB. NODO VALORIA VALORE AGGIUNTO CENT.TO CENT.LE CONSOLIDATI

importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo %

Numero PrestazioNi PresuNto 122.621 28.076 381.539 142.827 39.622 127.071 45.598 136.953 79.818 154.205 72.303 170.492 44.681 114.669 47.653 1.708.129 1.708.129 1.708.129 Ricavi netti 247.695 56.714 770.710 288.511 80.036 256.683 92.109 276.646 161.232 311.495 146.053 344.394 90.255 231.631 96.260 1.035.126 6.900.841 11.386.388 165% (+) Altri ricavi 8.642 336 4.111 258 168 12.888 197 34 22 8.400 496 21 635 17 6.255 42.480 1%A) Produzione dell’esercizio 256.337 57.050 774.821 288.769 80.204 269.571 92.306 276.680 161.254 319.895 146.549 344.415 90.890 231.648 102.515 1.035.126 6.900.841 6.900.841 100% (-) Acquisti di materie prime, sussidiarie, consumo, merce (1.449.177) (1.449.177) -21% (-) Acquisti di servizi (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (230.478) (690.084) (1.120.062) -16% (-) Godimento beni di terzi (affitti/leasing) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (71.551) (18.000) (359.551) -5% (-) Oneri diversi di gestione (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (57.327) (24.000) (112.962) -2% (-) Lavorazioni esterne (4.485.547) 0% (+/-) variazione di rimanenze di materie prime 0%B) Costi della produzione (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (359.356) (6.666.808) (3.041.752) -44% VALORE AGGIUNTO (A+B) 222.928 23.641 741.412 255.360 46.795 236.162 58.897 243.271 127.845 286.486 113.140 311.006 57.481 198.239 69.106 675.770 234.034 3.859.089 56% (-) Salari, stipendi e contributi (54.279) (13.944) (110.206) (80.282) (29.924) (54.279) (42.101) (54.279) (42.101) (80.282) (42.101) (80.282) (42.101) (54.279) (42.101) (404.412) (22.394) (1.249.349) -18% (-) Accantonamento al TFR 0% (-) altri costi del personale 0%C) Costo del lavoro (54.279) (13.944) (110.206) (80.282) (29.924) (54.279) (42.101) (54.279) (42.101) (80.282) (42.101) (80.282) (42.101) (54.279) (42.101) (404.412) (22.394) (1.249.349) -18% MARGINE OpERATIVO LORDO (A+B+C) = EBITDA 168.649 9.696 631.206 175.078 16.871 181.883 16.795 188.992 85.744 206.204 71.039 230.724 15.380 143.960 27.004 271.358 211.639 2.609.740 38% (-) Accantonamenti al FSC 0% (-) Altri Accantonamenti e svalutazioni (6.372) (6.372) 0% (-) Ammortamento beni materiali (20.520) (14.639) (43.460) (15.428) (4.284) (9.335) (3.400) (2.821) (17.997) (1.334) (4.134) (11.615) (3.480) (5.006) (157.453) -2% (-) Ammortamento beni immateriali (35.138) (3.898) (42) (200) (3.439) (250) (169) (5.390) (672) (4.447) (272) (3.036) (5.550) (28.571) (91.074) -1%D) Accantonamenti e ammortamenti (20.520) (49.777) (53.730) (15.470) (4.484) (12.774) (3.650) (2.990) (17.997) (6.724) (4.806) (16.062) (3.752) (8.042) (5.550) (28.571) (254.899) -4% RISULTATO OpERATIVO NETTO (A+B+C+D) = EBIT 148.129 (40.081) 577.476 159.608 12.387 169.109 13.145 186.002 67.747 199.480 66.233 214.662 11.628 135.918 21.454 242.787 211.639 2.354.840 34% (-) Oneri finanziari (207.025) (207.025) -3% (+) Proventi finanziari 0%(+/-) utili (perdite) su cambi 0%E) Saldo gestione finanziaria (207.025) (207.025) -3% REDDITO CORRENTE 148.129 (40.081) 577.476 159.608 12.387 169.109 13.145 186.002 67.747 199.480 66.233 214.662 11.628 135.918 21.454 242.787 4.614 2.147.815 31% (-) Oneri straordinari 0% (+) Proventi straordinari 0%F) Saldo gestione straordinaria 0% RISULTATO pRIMA DELLE IMpOSTE 148.129 (40.081) 577.476 159.608 12.387 169.109 13.145 186.002 67.747 199.480 66.233 214.662 11.628 135.918 21.454 242.787 4.614 2.147.815 31% (-) Imposte correnti 0% (-) Imposte differite 0% (-) Imposte anticipate 0%G) Oneri tributari 0% RISULTATO NETTO 148.129 (40.081) 577.476 159.608 12.387 169.109 13.145 186.002 67.747 199.480 66.233 214.662 11.628 135.918 21.454 242.787 4.614 2.147.815 31%

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CONTO ECONOMICO ( A) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( G ) ( H ) ( I ) ( L ) ( M ) ( N) ( O ) ( p ) ( Q ) ( R ) LAB. NODO VALORIA VALORE AGGIUNTO CENT.TO CENT.LE CONSOLIDATI

importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo importo %

Numero PrestazioNi PresuNto 122.621 28.076 381.539 142.827 39.622 127.071 45.598 136.953 79.818 154.205 72.303 170.492 44.681 114.669 47.653 1.708.129 1.708.129 1.708.129 Ricavi netti 247.695 56.714 770.710 288.511 80.036 256.683 92.109 276.646 161.232 311.495 146.053 344.394 90.255 231.631 96.260 1.035.126 6.900.841 11.386.388 165% (+) Altri ricavi 8.642 336 4.111 258 168 12.888 197 34 22 8.400 496 21 635 17 6.255 42.480 1%A) Produzione dell’esercizio 256.337 57.050 774.821 288.769 80.204 269.571 92.306 276.680 161.254 319.895 146.549 344.415 90.890 231.648 102.515 1.035.126 6.900.841 6.900.841 100% (-) Acquisti di materie prime, sussidiarie, consumo, merce (1.449.177) (1.449.177) -21% (-) Acquisti di servizi (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (13.300) (230.478) (690.084) (1.120.062) -16% (-) Godimento beni di terzi (affitti/leasing) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (18.000) (71.551) (18.000) (359.551) -5% (-) Oneri diversi di gestione (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (2.109) (57.327) (24.000) (112.962) -2% (-) Lavorazioni esterne (4.485.547) 0% (+/-) variazione di rimanenze di materie prime 0%B) Costi della produzione (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (33.409) (359.356) (6.666.808) (3.041.752) -44% VALORE AGGIUNTO (A+B) 222.928 23.641 741.412 255.360 46.795 236.162 58.897 243.271 127.845 286.486 113.140 311.006 57.481 198.239 69.106 675.770 234.034 3.859.089 56% (-) Salari, stipendi e contributi (54.279) (13.944) (110.206) (80.282) (29.924) (54.279) (42.101) (54.279) (42.101) (80.282) (42.101) (80.282) (42.101) (54.279) (42.101) (404.412) (22.394) (1.249.349) -18% (-) Accantonamento al TFR 0% (-) altri costi del personale 0%C) Costo del lavoro (54.279) (13.944) (110.206) (80.282) (29.924) (54.279) (42.101) (54.279) (42.101) (80.282) (42.101) (80.282) (42.101) (54.279) (42.101) (404.412) (22.394) (1.249.349) -18% MARGINE OpERATIVO LORDO (A+B+C) = EBITDA 168.649 9.696 631.206 175.078 16.871 181.883 16.795 188.992 85.744 206.204 71.039 230.724 15.380 143.960 27.004 271.358 211.639 2.609.740 38% (-) Accantonamenti al FSC 0% (-) Altri Accantonamenti e svalutazioni (6.372) (6.372) 0% (-) Ammortamento beni materiali (20.520) (14.639) (43.460) (15.428) (4.284) (9.335) (3.400) (2.821) (17.997) (1.334) (4.134) (11.615) (3.480) (5.006) (157.453) -2% (-) Ammortamento beni immateriali (35.138) (3.898) (42) (200) (3.439) (250) (169) (5.390) (672) (4.447) (272) (3.036) (5.550) (28.571) (91.074) -1%D) Accantonamenti e ammortamenti (20.520) (49.777) (53.730) (15.470) (4.484) (12.774) (3.650) (2.990) (17.997) (6.724) (4.806) (16.062) (3.752) (8.042) (5.550) (28.571) (254.899) -4% RISULTATO OpERATIVO NETTO (A+B+C+D) = EBIT 148.129 (40.081) 577.476 159.608 12.387 169.109 13.145 186.002 67.747 199.480 66.233 214.662 11.628 135.918 21.454 242.787 211.639 2.354.840 34% (-) Oneri finanziari (207.025) (207.025) -3% (+) Proventi finanziari 0%(+/-) utili (perdite) su cambi 0%E) Saldo gestione finanziaria (207.025) (207.025) -3% REDDITO CORRENTE 148.129 (40.081) 577.476 159.608 12.387 169.109 13.145 186.002 67.747 199.480 66.233 214.662 11.628 135.918 21.454 242.787 4.614 2.147.815 31% (-) Oneri straordinari 0% (+) Proventi straordinari 0%F) Saldo gestione straordinaria 0% RISULTATO pRIMA DELLE IMpOSTE 148.129 (40.081) 577.476 159.608 12.387 169.109 13.145 186.002 67.747 199.480 66.233 214.662 11.628 135.918 21.454 242.787 4.614 2.147.815 31% (-) Imposte correnti 0% (-) Imposte differite 0% (-) Imposte anticipate 0%G) Oneri tributari 0% RISULTATO NETTO 148.129 (40.081) 577.476 159.608 12.387 169.109 13.145 186.002 67.747 199.480 66.233 214.662 11.628 135.918 21.454 242.787 4.614 2.147.815 31%

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