Repubblica Italiana BOLLETTINO UFFICIALE · 2 14.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE...

mercoledì, 14 gennaio 2015 Firenze

Parte Seconda n. 2

Anno XLVI

Bollettino Ufficiale: piazza dell'Unità Italiana, 1 - 50123 Firenze - Fax: 055 - 4384620

BOLLETTINO UFFICIALEdella Regione Toscana

Repubblica Italiana

E-mail: [email protected]

Il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblica-zione avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre parti separate.

L’accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della Regione Toscana, è libero, gra-tuito e senza limiti di tempo.

Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della Regione, nonché gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la Regione Toscana, le ordi-nanze degli organi regionali.

Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della Regione, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della Regione, gli atti della Regione aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della Regione aventi carattere organizzativo generale.

Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l’attribuzione di borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefi ci economici e fi nanziari e le relative graduatorie della Regione, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fi ni della loro massima conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro).

Ciascuna parte, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all’edizione ordinaria di riferimento, per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifi che esigenze connesse alla tipologia degli atti.

2 14.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

SEZIONE I

CONSIGLIO REGIONALE- Comunicati

Avviso di approvazione del piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati, ai sensi dell’articolo 17, comma 7, della legge regionale 3 gen naio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio). pag. 7

PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE- Decreti

- 2014

DECRETO 30 dicembre 2014, n. 214

Rideterminazione del mandato commissariale di cui al D.P.G.R. n. 144 del 07/08/2013 e al D.P.G.R. n. 105 del 10.07.2014 dell’Ing. Oreste Tavanti per la at-tività connesse alla realizzazione del primo, secondo e terzo lotto funzionale del sistema di casse di espansio-ne Pizziconi, Restone, Prulli e Leccio. ” 7

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L.r. 53/2001 Integrazione D.P.G.R. 163/2014 rela-tiva alla nomina di consulenti e collaboratori del com-missario ad acta. ” 11

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L.R. 53/2001 Integrazione al D.P.G.R. 170/2014 relativo alla nomina di consulenti e collaboratori del commissario ad acta. ” 12

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- 2015

DECRETO 7 gennaio 2015, n. 1

Commissione di degustazione dei vini della CCIAA di Massa Carrara. Ricostituzione. pag. 13

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Conferenza regionale per il diritto allo studio uni-versitario. Sostituzione componente. ” 15

GIUNTA REGIONALE Deliberazioni

DELIBERAZIONE 22 dicembre 2014, n. 1210

Procedimento di valutazione di impatto ambien-tale regionale relativo al progetto di relativo al per-messo di ricerca per acque minerali ai sensi della L.R. 38/2004 denominato “Acqua di Montalcino” in locali-tà Piancornello, Comune di Montalcino (SI). Provve-dimento conclusivo. ” 16

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Procedimento di VIA regionale relativo al proget-to di attività di ricerca geotermica denominato “Mac-chia Casella” nei Comuni di Manciano e Scansano (GR) Provvedimento conclusivo. ” 25

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L.R. 29 dicembre 2010 n. 65 art. 118 quinquies Interventi speciali di recupero e incremento del pa-trimonio di edilizia residenziale pubblica in aree ad alta criticità abitativa. Approvazione proposta di in-tervento presentata dal Comune di Pisa attraverso APES scpa. ” 38

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Fondo Nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli di cui al D.L. 102/2013 convertito dalla L. 124/2013 Sostituzione allegato “B” della DGR n. 1044/2014. ” 43

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Programma regionale di edilizia residenziale pub-blica 20032005 Razionalizzazione dell’utilizzo dei proventi derivanti dalla cessione e dalla gestione del patrimonio E.R.P. e chiusura di pregressi program-mi regionali ex edilizia sovvenzionata Deliberazione C.R n. 38 del 27 aprile 2006. Approvazione del piano operativo di reinvestimento delle risorse del L.O.D.E. di Pisa relativo all’anno 2013. ” 46

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Finanziamento, ai sensi della legge regionale 16

SOMMARIO

314.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ago sto 2001, n. 38, degli interventi attivati dagli enti lo ca li finalizzati all’istituzione ovvero al sostegno del l’attività dei corpi di polizia municipale aventi le ca rat teristiche organizzative di cui all§articolo 14, com ma 2, della legge regionale 3 aprile 2006, n. 12. ” 51

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Piattaforma Regionale “Abitare Mediterraneo” per la competitività delle imprese toscane nell’edilizia sostenibile. Approvazione protocollo d’intesa. ” 59

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Approvazione del piano regionale di program-mazione dell’offerta formativa e del dimensiona-mento della rete scolastica per l’anno scolastico 2015/2016. ” 66

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Reg. (CE) 1698/05 PSR 2007/2013 Misura 323 sotto misura a) “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale”. Modifica dei paragrafi 3.4 e 3.5 dell’allegato 1) alla deliberazione GRT n. 648 del 23.07.2012. ” 83

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Intesa regionale sul tratto di metanodotto “Sesti-noMinerbio” DN 1200 (48”) Proponente Snam Rete Gas S.p.A. ” 86

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Consorzio LaMMA. Piano annuale delle attività 2015. ” 89

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Approvazione dello schema di accordo di collaborazione tra Regione Toscana, Comune di San Vin-cenzo, e Società Marina di San Vincenzo S.p.A. per l’in stalla zione di un’antenna del sistema RADAR HF per il monitoraggio dei dati oceanografici presso il por to turistico di San Vincenzo. Progetto SICO-MAR. ” 136

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Integrazione al Programma di attività 2014 di Fonda zione Sistema Toscana con azioni relative alla parte A) SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DEL LA CONOSCENZA, CITTADINANZA DI GITA LE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA TERRI-TORIALE. ” 147

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Approvazione del disciplinare dell’archivio stori-co della Regione Toscana e dichiarazione di separata sezione d’archivio. ” 161

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Modifica dotazione organica dell’Agenzia per le attività di informazione degli organi di governo della Regione. ” 177

- Dirigenza-Decreti

Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle CompetenzeArea di Coordinamento Sviluppo RuraleSettore Programmazione AgricolaForestale, Zootecnia, Sistemi Informativi, Promozione e Comunicazione in Agricoltura

DECRETO 24 dicembre 2014, n. 6376certificato il 30-12-2014

Reg.(CE)1234/07. Azioni AB. Campagna 20142015. Approvazione domande di ammissibilità dell’Associazione Apicoltori delle Province Toscane (AAPT), dell’Associazione Regionale Produttori Api-stici Toscani (ARPAT) e della Toscanamiele Associa-zione Produttori Apistici. ” 177

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Direzione Generale Politiche Ambientali, Energia e Cambiamenti Climatici


Arch. Carla Chiodini attribuzione responsabilità dirigenziale del settore organico “Energia, tutela del-la qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagne-tico e acustico”. ” 178

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Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale



Settore “Politiche per le persone immigrate” At-tribuzione incarico di responsabilità al dirigente Dr. Alessandro Salvi. ” 181

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Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle CompetenzeArea di Coordinamento Cultura


L.R. 5/2012. Approvazione istruttoria per l’Elen-co regionale delle Associazioni e Manifestazioni di ricostruzione e rievocazione storica. Aggiornamento 2014. ” 182

ALTRI ENTI

AUTORITA’ DI BACINO DEL FIUME SERCHIO

Avvio della partecipazione sul “Progetto di Piano di Gestione delle acque del Distretto idrografico del fiume Serchio Primo aggiornamento”. ” 189

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Avvio della partecipazione sul “Progetto di Piano di gestione del rischio di alluvioni del Distretto Idro-grafico del fiume Serchio”. ” 189

ALTRI AVVISI

AQUAPUR MULTISERVIZI S.P.A. LUCCA

Avviso di avvio del procedimento di verifica di as-soggettabilità. ” 189

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ASA S.P.A. LIVORNO

Procedura espropriativa - Costituzione Deposito presso il MEF per indennità di servitù DECRETO 16 gennaio 2014, n. 1 Conferenza territoriale n. 5 “To-scana Costa” “Realizzazione pozzo Ortano 3 e col-legamento alla rete idrica potabile del comune di Rio Marina”. Decreto di convalida esproprio ed imposi-zione di servitù dei beni immobili occorrenti, ai sen-si del D.P.R. 08.06.2001 n. 327 e art. 3 c. 5 O.P.C.M. 3598/07. ” 189

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MAGGINI ELIO DI MAGGINI STEFANO

Avviso pubblico per la procedura di verifica di as-soggettabilità a V.I.A. per il Progetto: “Comunica-zione ai sensi dell’art. 216 del DLGS 152/06 e ss.mm.ii. per impianto di recupero di rifiuti inerti da demo-lizioni esistente” Comune di SIGNA, Provincia di Fi-renze. ” 190

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TERZIANI S.R.L. LUCIGNANO (Arezzo)

Richiesta di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 48 della L.R. 12 febbraio 2010 n. 10 del progetto di coltivazione e recupero ambientale dei lotti n. 7 e n. 8 della cava di calcare “Sant’Alberto” sita in Comune di Asciano (SI). ” 190

SEZIONE II

Deliberazioni

COMUNE DI ORCIANO PISANO (Pisa)


Piano particolareggiato attuativo in località La Spiaggiola Cacciafuria, variazione alla convenzione rep. 413 del 28.07.2001. Adozione. ” 191

- Decreti

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE


Asse stradale Firenze (Perfetti Ricasoli) Prato (Mez zana) Lotto 5 A bis Rotatoria delle Idee. De cre to di esproprio repertorio n. 21569/2014. ” 191

- Determinazioni

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA

DETERMINAZIONE 24 dicembre 2014, n. 6092

Pratica 4880 utilizzazione acqua pubblica T.U. 11.12.1933 n. 1775 s. m. e i. avviso di concessione di emungimento acqua dal sottosuolo nel Comune di Borgo a Mozzano ad uso servizi vari ed antincendio Pieroni Adelmo di Pieroni Dino e C. S.n.c. ” 192


- Disposizioni

COMUNE DI SAN VINCENZO (Livorno)

DISPOSIZIONE 5 dicembre 2014, n. 30

Autorizzazione allo svolgimento di attività di trasporto sanitario, di soccorso e di rianimazione mediante nuova ambulanza. ” 192

- Avvisi


Avviso relativo al rilascio della concessione di ac -qua pubblica R.D. n. 1775 del 1933 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque) R.D. n. 1285 del 1920 art. 20 (Regolamento per le derivazioni e utilizzazioni di acque pubbliche), e art. 29 regolamento per le concessioni di beni del demanio idrico della Provincia di Firenze pratica n. 3749. ” 193

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Avviso relativo al rilascio della concessione di acqua pubblica R.D. n. 1775 del 1933 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque) R.D. n. 1285 del 1920 art. 20 (Regolamento per le derivazioni e utilizzazioni di acque pubbliche), e art. 29 regolamento per le concessioni di beni del demanio idrico della Provincia di Firenze pratica n. 148. ” 193

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AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISTOIA

Domanda di concessione per utilizzare prelievo di acqua sotterranea pratica n. 32102. ” 194

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COMUNE DI BIBBIENA (Arezzo)

Avviso di deposito nella segreteria comunale degli atti relativi a “Variante al Regolamento Urbanistico per l’apposizione di un vincolo preordinato all’esproprio in via Burraia a Bibbiena Adozione”. ” 194

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Avviso di deposito nella segreteria comunale degli atti relativi a “Variante al Regolamento Urbanistico per la riorganizzazione del Piano attuativo PA23/C Adozione”. ” 195

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COMUNE DI BIENTINA (Pisa)

Variante al P.C.C.A. zone Toscana Pallets e Area Industriale Prato Grande. Approvazione. ” 195

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COMUNE DI BORGO A MOZZANO (Lucca)

Avviso di approvazione della “Terza variante al regolamento urbanistico approvato con deliberazione di C.C. n. 46 del 25.10.2008 relativa all’adeguamento al P.R.A.E. della Cava Pedogna in frazione Partigliano”, del Parere Motivato e della Dichiarazione di Sintesi in materia di V.A.S. ” 195

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COMUNE DI CECINA (Livorno)

Avviso di deposito Variante di rettifica ed in tegrazione alle norme tecniche di attuazione del Re -golamento Urbanistico 2014 Adozione. ” 196

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COMUNE DI MARCIANA (Livorno)

Adozione Regolamento Urbanistico Delibera di Con siglio Comunale n. 75 del 29/12/2014. ” 196

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COMUNE DI MONTESPERTOLI (Firenze)

Accordo di programma per la realizzazione della “Casa della Salute”. ” 197

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COMUNE DI MONTEVERDI MARITTIMO (Pisa)

Piano di lottizzazione “IU1 D11” Le Quer ciolaie approvato con delibera di Consiglio Comu nale n. 69 del 25/11/2005 variante distributiva del le cu bature tra UMI, parziale variazione della de sti nazione e di parte dell’articolo 3 delle N.T.A. Ap pro va zione. ” 197

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COMUNE DI PIENZA (Siena)

Liquidazione saldo indennità di esproprio (D.P.R. n. 327/08.06.2001) lavori di riqualificazione urbana via della Madonnina - 1° STRALCIO - tratto zona campo sportivo via dell’Acero. ” 197

AVVISI DI RETTIFICA




Approvazione dei macroambiti di attività e dei criteri specifici per la concessione di contributi ex DGR 30/2009 annualità 2014. (Pubblicata sul B.U. n. 51, del 24 dicembre 2014, parte seconda). ” 198

SUPPLEMENTI

Supplemento n. 5 al B.U. n. 2 del 14/01/2015



Programmazione annuale contrattuale 2015 dei con tratti relativi all’acquisizione di forniture e servizi.




Modifiche e integrazioni al manuale Flussi Doc.


GIUNTA REGIONALE- Dirigenza - Decreti

Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione SocialeArea di Coordinamento Politiche di Solidarietà Sociale e Integrazione Socio-Sanitaria

Settore Politiche di Welfare Regionale, per la Famiglia e Cultura della Legalità


L.R. n. 28/1993 Pubblicazione sul BURT del Registro regionale delle Organizzazioni di Volon-tariato.

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L.R. n. 87/1997 Pubblicazione sul BURT dell’Albo regionale delle Cooperative Sociali.

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L.R. n. 42/2002 Pubblicazione sul BURT del Registro regionale delle Associazioni di Promozione Sociale.


- Statuti

COMUNE DI PRATOVECCHIO STIA (Arezzo)

Statuto Comunale.


SEZIONE I

CONSIGLIO REGIONALE- Comunicati

Avviso di approvazione del piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati, ai sensi dell’articolo 17, comma 7, della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territo rio).

II Consiglio regionale della Toscana, con propria deliberazione 18 novembre 2014, n. 94, ha approvato il piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati, costituito dai seguenti elaborati:

- Allegato A “Parte Prima - Sezione conoscitivo pro-gram ma tica - Obiettivi e linee di intervento” e relativi al le gati di piano:

- Allegato di Piano - 1 - Quadro normativo e conosci-tivo;

- Allegato di Piano - 2 - Programma regionale per la prevenzione (lett. r dell’articolo 199 del d.lgs. 152/2006);

- Allegato di Piano - 3 - Programma regionale per la riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili da collocare in discarica (lett. o bis) dell’articolo 9, comma 1 della l.r. 25/1998);

- Allegato di Piano - 4 - Criteri localizzativi di nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti (lett. e) articolo 9, comma 1, della l.r. 25/1998);

- Allegato di Piano - 5 - Standard di qualità del servizio (lett. g bis dell’articolo 9 comma 1 della l.r. 25/1998);

- Allegato di Piano - 6 - Bonifiche: Modello “Multicriteria” di calcolo per la classificazione dei siti da bonificare;

- Allegato di Piano - 7 - Bonifiche: Aspetti tecnici e progettuali;

- Allegato di Piano - 8 - Bonifiche: Guida all’articola-zione progettuale delle bonifiche dei siti inquinati;

- Allegato di Piano - 9 - Decontaminazione e smalti-men to degli apparecchi e dei PCB in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE.

- Allegato B “Parte Seconda - Sezione valutativa - Quadro delle valutazioni;

- Allegato C “Rapporto ambientale per la valutazione ambientale strategica, redatto ai sensi dell’articolo 24 della l.r. 10/2010”;

- Allegato D “Sintesi non tecnica ai fini della valutazione ambientale strategica, redatta ai sensi dell’articolo 24, comma 4, della l.r. 10/2010”;

- Allegato E “Relazione del responsabile del procedi-mento, redatta ai sensi dell’articolo 16 della l.r. 1/2005;

- Allegato F “Rapporto del Garante della comunica-zione, redatto ai sensi dell’articolo 20, comma 2, della l.r. 1/2005 (Allegato F della del. c.r. 106/2013);

- Allegato G “Dichiarazione di sintesi ai fini della

valutazione ambientale strategica, redatta ai sensi dell’ar-ti colo 27 della l.r. 10/2010”.

- Allegato H “Rapporto del Garante della comunicazione, redatto ai sensi dell’articolo 20, comma 2, della l.r. 1/2005.

È stata data comunicazione dello strumento della pianificazione territoriale approvato, ai sensi dell’articolo 17, comma 6, della l.r. 1/2005.

La documentazione è consultabile telematicamente sul sito web della Giunta regionale, all’indirizzo:

www.regione.toscana.it/rifiuti-prb

PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE- Decreti

- 2014


Rideterminazione del mandato commissariale di cui al D.P.G.R. n. 144 del 07/08/2013 e al D.P.G.R. n. 105 del 10.07.2014 dell’Ing. Oreste Tavanti per la at-tività connesse alla realizzazione del primo, secondo e terzo lotto funzionale del sistema di casse di espansio-ne Pizziconi, Restone, Prulli e Leccio.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 31 ottobre 2001, n. 53 “Disciplina dei Commissari nominati dalla Regione”;

Visto il regolamento di attuazione della L.R. 53/2001 emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 49/R del 5 agosto 2009;

Vista la legge regionale 23 luglio 2009, n. 40 “Norme sul procedimento amministrativo, per la semplificazione e la trasparenza dell’attività amministrativa”, ed in parti-co la re l’articolo 34 octies, relativo alla nomina del Com-mis sario ad acta;

Visto il Decreto Legislativo 8 aprile 2013, n. 39 “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le Pubbliche Amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190”;

Visto il decreto legge n. 95 del 2012, modificato dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90;

Vista la Circolare n. 6/2014 del Ministero per la


semplificazione e la pubblica amministrazione di interpre-ta zio ne e applicazione dell’art. 5, comma 9, del decreto legge n. 95 del 2012, come modificato dall’articolo 6 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90;

Visto l’Accordo di programma per la realizzazione del sistema di casse di espansione di Pizziconi, Restone, Prulli e Leccio (di seguito “Accordo”), sottoscritto in data 12 novembre 2009 da Regione Toscana, Autorità di Bacino del fiume Arno, Provincia di Firenze, Provincia di Arezzo, Comune di Figline Valdarno, Comune di Bagno a Ripoli, Comune di Fiesole, Comune di Firenze, Comune di Incisa in Val d’Arno, Comune di Pelago, Comune di Pontassieve, Comune di Reggello, Comune di Rignano sull’Arno, Comune di Castelfranco di Sopra, Comune di Pian di Scò, e approvato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 196 del 23.11.2009;

Visto il D.P.G.R. n. 97 del 24.04.2012, con il quale si è provveduto alla nomina dell’Ing. Oreste Tavanti quale Commissario per le attività connesse alla realizzazione del primo lotto funzionale (lotto 1 - Pizziconi) del sistema di casse di espansione di Pizziconi, Restone, Prulli e Leccio;

Rilevato che il sopra citato decreto stabilisce che il Commissario deve provvedere:

a) alla presentazione, entro trenta giorni dalla nomi na, del cronoprogramma delle attività al Presidente del Col-le gio di Vigilanza ed alla Direzione Generale regio nale delle Politiche territoriali, ambientali e per la mobi lità;

b) al completamento della consegna dei lavori;c) all’ultimazione dei lavori;d) all’emissione del certificato di collaudo dell’ope-

ra;e che è stato stabilito che il Commissario provveda

ad esple tare l’incarico conferito entro la data del 30/06/2014;

Visto il D.P.G.R. n. 144 del 07.08.2013, con il quale si è provveduto alla nomina dell’Ing. Oreste Tavanti quale Commissario per le attività connesse alla realizzazione del secondo e del terzo lotto funzionale (lotto 2 - Pizziconi e lotto 3 - Restone) del sistema di casse di espansione di Pizziconi, Restone, Prulli e Leccio;

Rilevato che il sopra citato decreto stabilisce che il Commissario deve provvedere:

a) alla presentazione, entro trenta giorni dalla nomina, del cronoprogramma delle attività al Presidente del Colle-gio di Vigilanza ed alla Direzione Generale regionale delle Politiche ambientali, Energia e Cambiamenti climatici;

b) all’approvazione della progettazione definitiva del lotto 2 entro il 28.02.2014;

c) all’approvazione della progettazione esecutiva del lotto 2 entro il 31.07.2014;

d) all’aggiudicazione dei lavori del lotto 2 entro il 31.12.2014;

e) all’approvazione della valutazione di impatto ambientale del lotto 3 entro il 31.05.2014;

f) all’approvazione della progettazione definitiva del lotto 3 entro il 31.12.2014;

e che è stato stabilito che il Commissario provveda ad espletare l’incarico conferito entro la data del 31/12/2014;

Visto il D.P.G.R. n. 105 del 10.07.2014 con il quale sono state rideterminate le attività del Commissario nominato con D.P.G.R. n. 144 del 07.08.2013 connesse alla realizzazione dei lotti 2 e 3 del sistema di casse di espansione di Pizziconi e Restone integrandolo con le attività connesse alla realizzazione del primo lotto funzionale (Pizziconi - lotto 1) dello stesso sistema di casse di espansione;

Preso atto che nella relazione trimestrale del 18 Dicembre 2014, il Commissario ha evidenziato che non è possibile garantire la tempistica prevista, in ultimo, dal D.P.G.R. 105/2014, e che durante lo svolgimento del mandato commissariale ricevuto, a causa di oggettive criti cità manifestate, vi sono stati i ritardi di seguito detta gliati:

- Lotto 1: lo spostamento dei tralicci di alta tensione di alimentazione della linea ferroviaria Direttissima Firenze-Roma, interferenti con i lavori, ha avuto inizio, a causa della necessità di acquisire le dovute autorizzazioni e permessi, il 10 ottobre 2014 e ne è prevista la conclusione a gennaio 2015. Inoltre, con determinazione commissariale n° 9/504 del 17.04.2014 è stato approvato il progetto di bonifica e gestione delle terre. Il suddetto progetto è stato redatto nella forma esecutiva e consegnato dai progettisti nel mese di luglio 2014. E’ stato possibile procedere all’approvazione del progetto solo dopo che ne è stata conclusa la verifica e dopo che è stata garantita la copertura economica con D.G.R. 832 del 6 ottobre 2014, a seguito dell’esito della riunione del Collegio di Vigilanza del 30 settembre 2014, e successivo D.D. 5765 del 21.11.2014.

- Lotto 2: in data 29.04.2014 si è svolta la seduta conclusiva della conferenza dei servizi sul progetto definitivo. Considerato che il costo dell’opera supera l’importo stimato nell’Accordo di Programma approvato con D.P.G.R. n. 196 del 23.11.2009, l’approvazione del progetto definitivo è stata possibile solo nel momento in cui è stata garantita la copertura economica con D.G.R. 832 del 6 ottobre 2014, a seguito dell’esito della riunione del Collegio di Vigilanza del 30 settembre 2014, e successivo D.D. 5765 del 21.11.2014. In data 19.12.2014 si è tenuta la conferenza di servizi per l’approvazione dell’aggiornamento del progetto definitivo, con riferi-mento alla gestione delle terre di risulta derivanti dalla realizzazione dell’opera di presa, che è stata sospesa a


causa dei pareri pervenuti. E’ ancora in atto la definizione della convenzione con la Società Autostrade relativa alla realizzazione dell’opera di presa in sottoattraversamento del rilevato autostradale.

- Lotto 3: Il progetto definitivo è da sottoporre alla procedura di VIA, per la quale è però necessaria l’inte-grazione del progetto con il Piano di utilizzo previsto dal D.M. 161/2012 e quindi è necessario vengano effettuati specifici sondaggi ed analisi chimiche, che, considerata l’estensione dell’area interessata dagli scavi per il reperimento delle terre necessarie per la realizzazione degli argini, richiedono costi e tempi appropriati;

Preso atto quindi che per cause non imputabili alla sua responsabilità il Commissario non può rispettare i tempi previsti dal D.P.G.R. n. 105/2014 e quindi della necessità che sia stabilito un nuovo termine per la conclusione dei compiti assegnati al Commissario medesimo;

Preso atto che, nello specifico, la Relazione trimestrale indica come necessaria la seguente tempistica:

Lotto 1:- ultimazione dei lavori entro il 31.12.2015;- emissione del certificato di collaudo dell’opera entro

il 30.06.2016;Lotto 2:- approvazione della progettazione esecutiva del lotto

2 entro il 31.03.2015;Lotto 3:- attivazione dell’istanza di Valutazione di Impatto

Ambientale del lotto 3 entro il 30.04.2015;

Preso atto che, come indicato nel sopra richiamato D.P.G.R. 144/2013, la durata dei lavori del lotto 2 poteva essere stabilita solo a conclusione degli atti progettuali oggetto dell’attività commissariale e che, per tale motivo, l’esecuzione delle opere non era oggetto del mandato Commissariale;

Preso atto inoltre di quanto segnalato nella relazione trimestrale del 18 dicembre 2014, riguardo al fatto che “a causa dei ritardi accumulati nell’esecuzione dell’appalto del lotto I, l’esecuzione dei lavori dei due lotti si sta allineando, consentendo l’inizio delle lavorazioni del lotto II mentre si concluderanno quelle del lotto I; stante quanto sopra, la responsabilità dell’esecuzione dei lavori da parte della stessa stazione appaltante consentirebbe una più agevole gestione dei cantieri e delle relative problematiche anche con riferimento alla risoluzione di tutte le interferenze con gli enti terzi gestori di infra strut-tu re e servizi”;

Ritenuto pertanto che sussistano le condizioni previste alla lettera b, comma 2, articolo 6 della l.r. 26 ottobre 2001, n. 53, ovvero di “rideterminare il contenuto e la durata del mandato commissariale in relazione al

verificarsi di eventi straordinari o imprevisti, intervenuti successivamente alla nomina e non imputabili a inadempi-menti del Commissario”;

Ritenuto pertanto di rideterminare il contenuto e la durata del mandato commissariale di cui allo stesso D.P.G.R. n. 105/2014 integrandolo come segue:

Lotto 1: - ultimazione dei lavori entro il 31.12.2015;- emissione del certificato di collaudo dell’opera entro

il 30.06.2016;Lotto 2:- approvazione della progettazione esecutiva del lotto

2 entro il 31.03.2015;- aggiudicazione dei lavori del lotto 2 entro il

31.08.2015;- ultimazione dei lavori entro il 31.08.2016;- emissione del certificato di collaudo dell’opera entro

il 28.02.2017;Lotto 3:- attivazione dell’istanza di Valutazione di Impatto

Ambientale del lotto 3 entro il 30.04.2015;- approvazione della valutazione di impatto ambientale

del lotto 3 entro il 31.10.2015;- approvazione della progettazione definitiva del lotto

3 entro il 31.12.2015;

Dato atto che l’ing. Oreste Tavanti è già stato nominato Commissario per i lotti 1, 2 e 3 e che possiede adeguata qualificazione professionale in relazione all’incarico come da curriculum vitae agli atti;

Vista l’accettazione dell’ing. Oreste Tavanti ad assu-mere l’incarico di Commissario ad acta;

Preso atto che sono già state accertate da parte della Direzione Generale delle Politiche Ambientali, Energia e Cambiamenti climatici, in occasione dei precedenti Decreti di nomina, la sussistenza dei requisiti soggettivi, l’acquisizione delle autorizzazioni previste all’articolo 4 comma 4 del regolamento n. 49/R del 2009 e la veridicità delle dichiarazioni del soggetto interessato;

Richiamati gli effetti e obblighi che, ai sensi dell’arti-colo 7 della L.R. 53/2001, derivano dalla nomina;

Preso atto dell’insussistenza delle cause di incompati-bilità ed inconferibilità previste dal D.Lgs. 39/2013, come da comunicazione prot. n. 313101 del 19-12-14;

Ritenuto di riconoscere al Commissario una indennità forfettaria per l’intero mandato pari a euro 30.000,00. Alla spesa farà fronte il Comune di Figline e Incisa Valdarno ai sensi dell’articolo 7 comma 5 della L.R. 53/2001 e dell’articolo 7 comma 2 del regolamento n. 49/R del 2009 con le seguenti modalità:


- al 31 marzo 2015 euro 5.000,00;- al 30 settembre 2015 euro 5.000,00; - al 31 marzo 2016 euro 5.000,00;- al 30 settembre 2016 euro 5.000,00; - al 28 febbraio 2017 euro 10.000,00;

Considerato che al Commissario spetta, altresì, il rim borso delle spese sostenute, a norma dell’articolo 10, comma 2, della L.R. 53/2001, nella misura stabilita dall’articolo 7, comma 12, del regolamento n. 49/R del 2009, e che anche dette spese sono a carico del Comune di Figline e Incisa Valdarno;

Preso atto che gli stanziamenti preordinati alla con-clu sione della progettazione e alla realizzazione degli interventi sono stati già impegnati a favore del Comune di Figline e Incisa Valdarno ed in parte già liquidati;

Ritenuto che il Commissario possa individuare altro soggetto a cui affidare l’incarico di Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.);

DECRETA

1. Di rideterminare il contenuto del mandato commis-sa riale di cui al D.P.G.R. n. 144 del 07.08.2013 e al D.P.G.R. 105 del 10.07.2014 dell’Ing. Oreste Tavanti per le attività connesse alla realizzazione del primo, secondo e del terzo lotto funzionale (rispettivamente: Pizziconi - lotto 1, Pizziconi - lotto 2 e Restone - lotto3) del sistema di casse di espansione di Pizziconi, Restone, Prulli e Leccio.

2. Il Commissario deve provvedere ad esercitare le funzioni e le attività, nonché agli atti ad esse propedeutici, finalizzati:

Lotto 1: - all’ultimazione dei lavori entro il 31.12.2015;- all’emissione del certificato di collaudo dell’opera

entro il 30.06.2016;Lotto 2:- all’approvazione della progettazione esecutiva del

lotto 2 entro il 31.03.2015;- all’aggiudicazione dei lavori del lotto 2 entro il

31.08.2015;- all’ultimazione dei lavori entro il 31.08.2016;- all’emissione del certificato di collaudo dell’opera

entro il 28.02.2017;Lotto 3:- attivazione dell’istanza di Valutazione di Impatto

Ambientale del lotto 3 entro il 30.04.2015;- approvazione della valutazione di impatto ambientale

del lotto 3 entro il 31.10.2015;- approvazione della progettazione definitiva del lotto

3 entro il 31.12.2015;

3. Ferma restando la tempistica di cui al punto 2, il mandato commissariale si concluderà il 28/02/2017;

4. È’ altresì disposto che: 4.1. le funzioni esercitate, gli atti, le attività e i rap-

por ti a qualsiasi titolo instaurati dal Commissario sono direttamente e soggettivamente imputati al Comune di Figline e Incisa Valdarno;

4.2. il Comune di Figline e Incisa Valdarno dovrà assegnare al Commissario uno o più capitoli di bilancio per l’espletamento del mandato conferito;

4.3. al Commissario è attribuita una indennità forfetta-ria per l’intero mandato pari a euro 30.000,00. Alla spesa farà fronte il Comune di Figline e Incisa Valdarno ai sensi dell’articolo 7 comma 5 della L.R. 53/2001 e dell’articolo 7 comma 2 del regolamento n. 49/R del 2009 con le seguenti modalità:

- al 31 marzo 2015 euro 5.000,00;- al 30 settembre 2015 euro 5.000,00; - al 31 marzo 2016 euro 5.000,00;- al 30 settembre 2016 euro 5.000,00; - al 28 febbraio 2017 euro 10.000,00;4.4. al Commissario spetta, altresì, il rimborso delle

spese sostenute, a norma dell’articolo 10, comma 2, della L.R. 53/2001, nella misura stabilita dall’articolo 7, comma 12, del regolamento n. 49/R del 2009;

4.5. gli oneri finanziari derivanti dall’attività commis-sa riale, compresi quelli di cui ai punti 4.3 e 4.4 e quelli derivanti da contenzioso a qualsiasi titolo insorgente, sono a carico del Comune di Figline e Incisa Valdarno;

4.6. il Commissario può individuare altro soggetto a cui affidare l’incarico di Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.);

4.7. il Comune di Figline e Incisa Valdarno assicura al Commissario ogni necessaria collaborazione per lo svolgimento della sua attività. In particolare, il Commis-sario si avvale delle risorse strumentali e professionali del Comune di Figline e Incisa Valdarno secondo quanto previsto dal comma 7 dell’articolo 7 della L.R. 53/2001;

4.8. il Commissario, per l’espletamento del mandato conferito, potrà avvalersi di risorse strumentali e professionali esterne al Comune, nel rispetto delle norma-tive vigenti e del quadro economico di spesa del progetto, qualora le stesse risorse non siano disponibili ai sensi del precedente punto 4.7;

4.9. gli atti del Commissario sono soggetti agli stessi controlli degli atti compiuti dagli organi del Comune competenti in via ordinaria;

4.10. il Commissario è tenuto a trasmettere alla Direzione Generale regionale delle Politiche Ambientali, Energia e Cambiamenti climatici e al Presidente del Collegio di Vigilanza di cui all’articolo 4 dell’Accordo, con cadenza trimestrale, una relazione sull’attività svolta, sulle residue attività necessarie al completamento dell’incarico e sulle eventuali cause ostative che ne


impediscono la conclusione; nella relazione è indicato altresì lo stato cui è pervenuto il procedimento amministra-tivo relativo alla realizzazione degli interventi e delle opere da realizzare;

5. Il Commissario, entro la scadenza del mandato conferito, dovrà trasmettere la relazione finale, prevista dal comma 10 dell’articolo 8 della L.R. 53/2001, al Presidente del Collegio di Vigilanza ed al Direttore Generale della Direzione regionale Politiche ambientali, Energia e Cambiamenti climatici;

6. Per tutto quanto non diversamente disciplinato nel presente decreto, si applicano le disposizioni di cui alla L.R. 53/2001 ed al regolamento n. 49/R del 2009 di attuazione della legge medesima, relative ai commissari;

7. Il presente atto è trasmesso tramite raccomandata A/R all’Ing. Oreste Tavanti e tramite PEC:

- al Comune di Figline e Incisa Valdarno;- all’Autorità di Bacino del fiume Arno;- alla Provincia di Firenze;- alla Provincia di Arezzo;- al Comune di Bagno a Ripoli;- al Comune di Fiesole;- al Comune di Firenze;- al Comune di Pelago;- al Comune di Pontassieve;- al Comune di Reggello;- al Comune di Rignano sull’Arno;- al Comune di Castelfranco di Sopra - Pian di Scò;

8. Il presente atto è altresì partecipato al Presidente del Consiglio Regionale.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollet-ti no Ufficiale della Regione Toscana ai sensi degli arti co-li 4, 5 e 5 bis della legge regionale n. 23/2007 e sulla ban-ca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima legge regio-nale.

La Vice PresidenteStefania Saccardi


L.r. 53/2001 Integrazione D.P.G.R. 163/2014 re-lativa alla nomina di consulenti e collaboratori del commissario ad acta.


Vista la legge regionale 31 ottobre 2001 n. 53 (disciplina dei commissari nominati dalla Regione);

Visto il regolamento di attuazione della l.r. 53/2001 emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 49/R del 5 agosto 2009;

Visto il D.P.G.R. n. 163 del 27.10.2014 con il quale viene nominato Commissario ad acta, per la Provincia di Massa Carrara, l’Ing. Antonio Cinelli per le attività connesse alla realizzazione degli interventi di :

- Sistemazione del ramo di Colonnata del Torr. Carrio-ne, compresa la demolizione degli ostacoli al deflusso delle acque tra la sez.131 e 141 (I° lotto) - finanziato per euro 548.000,00;

- Sistemazione del ramo di Torano del Torr. Carrione compresa la demolizione degli ostacoli al deflusso delle acque - finanziato per euro 1.475.000,00;

Richiamate le disposizioni dell’articolo 6, comma 2, della l.r. 53/2001, secondo il quale è facoltà della Regione Toscana procedere alla formulazione di atti aggiuntivi;

Dato atto che la Provincia di Massa Carrara è tenuta ad assicurare al Commissario ogni necessaria collaborazione per lo svolgimento dell’incarico conferito e che il Commissario si avvale delle risorse strumentali e professionali della Provincia stessa, secondo quanto previsto dall’articolo 7, comma 7, della l.r. 53/2001;

Vista la nota prot. n. 29334 del 14/11/2014 con la quale il Presidente della Provincia di Massa Carrara dichiara di non poter accogliere le richieste di specifiche figure professionali interne all’amministrazione avanzate dal Commissario;

Vista la richiesta, in data 25/11/2015, con la quale il Commissario chiede alla Regione Toscana, secondo le procedure di legge, di potersi avvalere di consulenti e collaboratori esterni all’amministrazione, necessari per il completamento dell’ufficio commissariale;

Ritenuto, in considerazione dell’insufficienza delle risorse professionali della Provincia di Massa Carrara idonee a fornire il necessario supporto alle attività del Commissario, che questi, per l’espletamento del proprio mandato - anche al fine di costituire uno specifico gruppo di lavoro formato anche da personale interno all’amministrazione provinciale - possa avvalersi, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della l.r. 53/2001, di collabora-tori o consulenti esterni i cui incarichi sono attivati, nel rispetto della vigente normativa, entro un limite massimo di spesa a carico del bilancio della Provincia di Massa Carrara di euro 25.000,00 onnicomprensivi e appositamente finalizzati;

Dato atto che ai sensi dell’articolo 7, comma 7, della l.r. 53/2001, le strutture della Provincia di Massa Carrara assicurano al Commissario il necessario supporto per la


predisposizione degli atti finalizzati all’individuazione dei collaboratori o consulenti esterni di cui al punto precedente e per l’espletamento delle relative procedure, nel rispetto della normativa vigente;

Richiamato il D.P.G.R. n. 163 del 27.10.2014;

Richiamati, specialmente, gli effetti ed obblighi che, ai sensi dell’articolo 7 della l.r. 53/2001, derivano dalla nomina di Commissario e ricordato in particolare che, ai sensi e per gli effetti dei commi 2 e 3 del medesimo articolo :

- le funzioni esercitate, gli atti e le attività posti in essere dal Commissario, nonché i rapporti a qualsiasi tipo instaurati dal medesimo, sono direttamente e soggettiva-mente imputati alla Provincia di Massa Carrara;

- gli oneri finanziari derivanti dall’attività commissa-riale, compresi quelli derivanti da contenzioso a qualsiasi titolo insorgente, sono esclusivamente a carico della Provincia di Massa Carrara;

Dato atto che per quanto non espressamente previsto trova applicazione la disciplina dettata dalla l.r. 53/2001 e dal relativo regolamento di attuazione emanato con dpgr 49/R del 2009;

DECRETA

1) di integrare, ai sensi dell’articolo 6, comma 2, della l.r. 53/2001, il D.P.G.R.n. 163 del 27.10.2014 affinchè l’Ing. Antonio Cinelli, nominato Commissario ad acta, per la Provincia di Massa Carrara, per le attività connesse alla realizzazione degli interventi di :

- Sistemazione del ramo di Colonnata del Torr. Carrione, compresa la demolizione degli ostacoli al deflusso delle acque tra la sez.131 e 141 (I° lotto) - finanziato per euro 548.000,00,

- Sistemazione del ramo di Torano del Torr. Carrione compresa la demolizione degli ostacoli al deflusso delle acque - finanziato per euro 1.475.000,00,

possa avvalersi, come indicato all’articolo 8, comma 6, della l.r. 53/2001, di collaboratori o consulenti esterni i cui incarichi sono attivati, nel rispetto della vigente normativa, entro un limite massimo di spesa a carico del bilancio della Provincia di Massa Carrara di euro 25.000,00 onnicomprensivi e appositamente finalizzati;

2) di dare atto che quanto altro disciplinato nel D.P.G.R. n. 163 del 27.10.2014 è interamente confermato;

3) di dare atto che per tutto quanto non diversamente disciplinato nel presente decreto, si applicano le disposizioni di cui alla l.r. 53/2001 ed al regolamento n. 49/R del 2009, nonché, specialmente, gli effetti ed obblighi che, ai sensi dell’articolo 7, commi 2 e 3, della l.r. 53/2001, derivano dalla nomina di Commissario :

- le funzioni esercitate, gli atti e le attività posti in essere dal Commissario, nonché i rapporti a qualsiasi tipo instaurati dal medesimo, sono direttamente e soggettiva-mente imputati alla Provincia di Massa Carrara

- gli oneri finanziari derivanti dall’attività commissa-riale, compresi quelli derivanti da contenzioso a qualsiasi titolo insorgente, sono esclusivamente a carico della Provincia di Massa Carrara.

Il presente atto è partecipato al Presidente del Consiglio Regionale ed è trasmesso tramite raccomandata AR all’Ing. Antonio Cinelli e tramite posta elettronica certificata alla Provincia di Massa-Carrara.

Il presente provvedimento è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. n. 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 della stessa legge.

La VicepresidenteStefania Saccardi


L.R. 53/2001 Integrazione al D.P.G.R. 170/2014 relativo alla nomina di consulenti e collaboratori del commissario ad acta.


Vista la legge regionale 31 ottobre 2001 n. 53 (disciplina dei commissari nominati dalla Regione);

Visto il regolamento di attuazione della l.r. 53/2001 emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 49/R del 5 agosto 2009;

Visto il D.P.G.R. n. 170 del 30.10.2014 con il quale viene nominato Commissario ad acta, per la Provincia di Massa Carrara, l’Ing. Antonio Cinelli per le attività connesse alla realizzazione dell’intervento di :

- Messa in sicurezza idraulica del centro abitato di Aulla e dell’abitato di Bagni in Comune di Podenzana alla confluenza tra il torrente Aulella ed il fiume Magra” finanziato per l’importo complessivo disponibile di euro 3.181.246,16;

Richiamate le disposizioni dell’articolo 6, comma 2, della l.r. 53/2001, secondo il quale è facoltà della Regione Toscana procedere alla formulazione di atti aggiuntivi;

Dato atto che la Provincia di Massa Carrara è tenuta ad assicurare al Commissario ogni necessaria collaborazione per lo svolgimento dell’incarico conferito e che il Commissario si avvale delle risorse strumentali


e professionali della Provincia stessa, secondo quanto previsto dall’articolo 7, comma 7, della l.r. 53/2001;

Vista la nota prot. n. 29334 del 14/11/2014 con la quale il Presidente della Provincia di Massa Carrara dichiara di non poter accogliere le richieste di specifiche figure professionali interne all’amministrazione avanzate dal Commissario;

Vista la richiesta, in data 25/11/2015, con la quale il Commissario chiede alla Regione Toscana, secondo le procedure di legge, di potersi avvalere di consulenti e collaboratori esterni all’amministrazione, necessari per il completamento dell’ufficio commissariale;

Ritenuto, in considerazione dell’insufficienza delle risorse professionali della Provincia di Massa Carrara idonee a fornire il necessario supporto alle attività del Commissario, che questi, per l’espletamento del proprio mandato - anche al fine di costituire uno specifico gruppo di lavoro formato anche da personale interno all’amministrazione provinciale - possa avvalersi, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della l.r. 53/2001, di collaboratori o consulenti esterni i cui incarichi sono attivati, nel rispetto della vigente normativa, entro un limite massimo di spesa a carico del bilancio della Provincia di Massa Carrara di euro 25.000,00 onnicomprensivi e appositamente finalizzati;

Dato atto che ai sensi dell’articolo 7, comma 7, della l.r. 53/2001, le strutture della Provincia di Massa Carrara assicurano al Commissario il necessario supporto per la predisposizione degli atti finalizzati all’individuazione dei collaboratori o consulenti esterni di cui al punto precedente e per l’espletamento delle relative procedure, nel rispetto della normativa vigente;

Richiamato il D.P.G.R. n. 170 del 30.10.2014;

Richiamati, specialmente, gli effetti ed obblighi che, ai sensi dell’articolo 7 della l.r. 53/2001, derivano dalla nomina di Commissario e ricordato in particolare che, ai sensi e per gli effetti dei commi 2 e 3 del medesimo articolo :

- le funzioni esercitate, gli atti e le attività posti in essere dal Commissario, nonché i rapporti a qualsiasi tipo instaurati dal medesimo, sono direttamente e soggettiva-mente imputati alla Provincia di Massa Carrara;

- gli oneri finanziari derivanti dall’attività commissa-riale, compresi quelli derivanti da contenzioso a qualsiasi titolo insorgente, sono esclusivamente a carico della Provincia di Massa Carrara;

Dato atto che per quanto non espressamente previsto trova applicazione la disciplina dettata dalla l.r. 53/2001 e dal relativo regolamento di attuazione emanato con dpgr 49/R del 2009;

DECRETA

1) di integrare, ai sensi dell’articolo 6, comma 2, della l.r. 53/2001, il D.P.G.R. n. 170 del 30.10.2014 affinchè l’Ing. Antonio Cinelli, nominato Commissario ad acta, per la Provincia di Massa Carrara, per le attività connesse alla realizzazione dell’intervento di:

- Messa in sicurezza idraulica del centro abitato di Aulla e dell’abitato di Bagni in Comune di Podenzana alla confluenza tra il torrente Aulella ed il fiume Magra” finanziato per l’importo complessivo disponibile di euro 3.181.246,16,

possa avvalersi, come indicato all’articolo 8, comma 6, della l.r. 53/2001, di collaboratori o consulenti esterni i cui incarichi sono attivati, nel rispetto della vigente normativa, entro un limite massimo di spesa a carico del bilancio della Provincia di Massa Carrara di euro 25.000,00 onnicomprensivi e appositamente finalizzati;

2) di dare atto che quanto altro disciplinato nel D.P.G.R. n. 170 del 30.10.2014 è interamente confermato;

3) di dare atto che per tutto quanto non diversamente disciplinato nel presente decreto, si applicano le disposi-zio ni di cui alla l.r. 53/2001 ed al regolamento n. 49/R del 2009, nonché, specialmente, gli effetti ed obblighi che, ai sensi dell’articolo 7, commi 2 e 3, della l.r. 53/2001, derivano dalla nomina di Commissario :

- le funzioni esercitate, gli atti e le attività posti in essere dal Commissario, nonché i rapporti a qualsiasi tipo instaurati dal medesimo, sono direttamente e soggettiva-mente imputati alla Provincia di Massa Carrara

- gli oneri finanziari derivanti dall’attività commissa-riale, compresi quelli derivanti da contenzioso a qualsiasi titolo insorgente, sono esclusivamente a carico della Pro-vin cia di Massa Carrara.

Il presente atto è partecipato al Presidente del Consiglio Regionale ed è trasmesso tramite raccomandata AR all’Ing. Antonio Cinelli e tramite posta elettronica certificata alla Provincia di Massa-Carrara.

Il presente provvedimento è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. n. 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 della stessa legge.

La VicepresidenteStefania Saccardi

- 2015



Commissione di degustazione dei vini della CCIAA di Massa Carrara. Ricostituzione.


Visto l’art. 34 dello Statuto regionale;Visto il D.Lgs. 8 aprile 2010 n. 61 “Tutela delle

denominazioni di origine e delle certificazioni geografiche dei vini, in attuazione dell’articolo 15 della legge 7 luglio 2009, n. 88” ed in particolare il comma 5 dell’articolo 15 che rinvia a successivo DM la definizione dei criteri per il riconoscimento delle commissioni di degustazione e la nomina dei componenti;

Visto il D.M. 11.11.2011 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che disciplina gli esami analitici per i vini DOP e IGP, gli esami organolettici e l’attività delle commissioni di degustazione per i vini DOP e il relativo finanziamento ed in particolare l’articolo 5 con il quale si stabiliscono i criteri di nomina, di composizione e di durata delle commissioni di degustazione come segue:

“4. Ciascuna commissione di degustazione è composta dal Presidente, dal relativo supplente, da quattro membri, dal Segretario e dal relativo supplente. Il Presidente e almeno due membri devono essere tecnici degustatori. Soltanto con deroga della competente Regione è consentita una diversa rappresentanza tra tecnici ed esperti degustatori, qualora esistano effettive carenze di iscrizione agli elenchi dei tecnici degustatori.

5. Il Presidente e il relativo supplente sono nominati dalla competente Regione per un triennio.

6. Il Segretario e il relativo supplente sono nominati dalla competente Regione su indicazione della struttura di controllo per un triennio.

7. Per ciascuna seduta di degustazione il Presidente d’intesa con il Segretario costituisce la Commissione scegliendo i componenti tra gli iscritti negli elenchi di cui all’articolo 6, tenendo conto del criterio della comprovata esperienza professionale per la/le relativa/e denominazione/i.”;

Visto inoltre l’articolo 6, comma 4, del D.M. sopracci-tato contenente criteri per la formazione degli elenchi dei tecnici degustatori e degli esperti e l’elenco dei requisiti richiesti per tali figure professionali che andranno a far parte delle commissioni di degustazione;

Vista la L.R. 68/2012 “Disciplina per la gestione e il controllo del potenziale viticolo” ed in particolare l’art. 20 che disciplina la composizione delle commissioni di degustazione come segue:

“1. Le commissioni di degustazione di cui all’articolo 15, comma 3, del D.Lgs. 61/2010 e al D.M. politiche agricole 11 novembre 2011, sono istituite con atto della Giunta regionale su indicazione della competente struttura

di controllo pubblica designata o dell’organismo privato autorizzato di cui all’articolo 13 del D.Lgs. 61/2010 competente per le specifiche DO.

2. In attuazione dell’articolo 5, commi 3 e 4, del D.M. politiche agricole 11 novembre 2011, la commissione di degustazione è costituita dal presidente, dal relativo supplente, da quattro membri, scelti dagli elenchi dei tecnici e degli esperti degustatori, nonché dal segretario e dal relativo supplente.

3. Con atto del Presidente della Giunta regionale ai sensi degli articoli 5 e 6 del D.M. politiche agricole 11 novembre 2011 e secondo la disciplina dettata dalla legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 (Norme in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli organi amministrativi di competenza della Regione), per ciascuna commissione di degustazione sono nominati per un triennio il presidente, il segretario ed i relativi supplenti.

4. Eventuali compensi e rimborsi spese ai membri delle commissioni di degustazione sono a totale carico della struttura di controllo.

5. Le strutture di controllo, sessanta giorni prima della scadenza delle nomine di cui al comma 3, o al momento dell’indicazione di nuove commissioni di degustazione, indicano per ciascuna di esse il segretario e il relativo supplente, nonché una rosa di almeno tre nominativi rispettivamente riferiti al presidente e al relativo supplente, scelti dall’elenco dei tecnici degustatori.

6. È consentita una diversa indicazione del numero dei nominativi di cui al comma 5, su proposta motivata dalla struttura di controllo.

7. Per quanto non previsto dalla presente legge, alle commissioni di degustazione si applica la normativa sta-tale vigente in materia”;

Visto il DPGR n. 24/R del 13.5.2013 “Regolamento di attuazione della legge regionale 30 novembre 2012 n. 68 ( Disciplina per la gestione e il controllo del potenziale viticolo) ed in particolare l’art. 21 che disciplina l’attività delle strutture di controllo ai fini dell’istituzione delle commissioni;

Vista la DGR n. 1251 del 27.12.2011 e relativo All. A (Elenco delle commissioni di degustazione) con la quale si istituiscono, in ottemperanza al D.M. 11.11.2011, le commissioni di degustazione e le norme per la tenuta degli elenchi dei tecnici e degli esperti degustatori;

Richiamato il proprio decreto n. 29 del 16.1.2012 con il quale fu costituita la commissione di degustazione CCIAA Massa-Carrara;

Considerato che la commissione durerà in carica fino al 15.1.2015;


Visto, con riferimento alla nomina del presidente e del relativo supplente, l’articolo 2, comma 2 lett. d) della legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 (Norme in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli organi amministrativi di competenza della Regione), che assegna agli organi di governo della Regione la competenza in materia di nomine e designazioni negli organismi con funzioni di natura tecnica;

Visto, con riferimento alla nomina del segretario e del relativo supplente, l’articolo 1, comma 1 bis lett b) della legge sopracitata che stabilisce che le designazioni vincolanti effettuate da soggetto esterno alla Regione e non disciplinate in via esclusiva da normativa regionale, non sono soggette alla disciplina della legge medesima;

Visto l’articolo 2, comma 5 della medesima legge

regionale n. 5/2008, in base al quale “Tutte le nomine e designazioni di competenza degli organi di governo sono effettuate dal Presidente della Giunta regionale”;

Visto l’articolo 7, comma 1 lett. e) della medesima legge regionale n. 5/2008 in base al quale le nomine in organismi che svolgono funzioni di natura tecnica non sono sottoposte a candidatura;

Viste le due note del 22/10/2014 con le quali la CCIAA di Massa-Carrara, organismo di controllo della commissione di degustazione CCIAA Massa-Carrara, ha comunicato i nominativi dei dipendenti camerali che svolgeranno le funzioni di segretario effettivo e supplente e una sola terna con i nominativi per la nomina del presidente e del vicepresidente;

Vista la nota del 3/11/2014 inviata alla CCIAA Massa-Carrara dalla DG Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze, settore produzioni agricole vegetali, con la quale si contesta la presentazione di una sola terna per entrambe le cariche di presidente e vicepresidente e, nel contempo, si chiede l’indicazione della doppia terna;

Vista la nota del 4/11/2014 del medesimo organismo di controllo CCIAA Massa-Carrara nella quale motiva la deroga al dettato normativo che indica la necessità di una terna di nominativi per la carica di presidente e una terna per la carica di vicepresidente, sulla base della indisponibilità della quasi totalità dei tecnici degustatori iscritti per la provincia di Massa-Carrara a far parte della commissione di degustazione;

Considerato che il dettato del comma 6 dell’articolo 20 della L.R. 68/2012 consente una diversa indicazione del numero dei nominativi su proposta motivata dalla struttura di controllo;

Vista la nota del 10.12.2014 con la quale il Direttore generale della D.G. Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze ha proposto, verificatone i requisiti, i nominativi per la carica di presidente e vicepresidente nonché i nominativi del segretario e vicesegretario nella Commissione di degustazione CCIAA - Massa-Carrara;

Considerato che per ciascuna seduta è prevista l’erogazione di un gettone di presenza da parte dell’organi-smo di controllo a favore del Presidente e del supplente;

Preso atto delle dichiarazioni, resa ai sensi dell’art. 47 d.p.r. 445/2000, con le quali i soggetti in questione, oltre ad accettare l’incarico, attestano, in ottemperanza a quanto previsto dalla l.r. 5/2008, il possesso dei requisiti richiesti per la designazione e l’assenza di cause ostative alla stessa.

DECRETA

Di nominare nella Commissione di degustazione CCIAA - Massa-Carrara:

Raffaella Fontana (presidente)Giorgio Baccigalupi (supplente del presidente)Paolo Gallerini (segretario)Paola Cordiviola (supplente del segretario).

La commissione entrerà in carica a far data dal 16.1.2015 e avrà durata triennale ai sensi dell’art. 5, commi 5, 6 del D.M. 11.11.2011.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 della medesima legge.

La Vicepresidente Stefania Saccardi


Conferenza regionale per il diritto allo studio uni-versitario. Sostituzione componente.


Visto l’art. 34, comma 2, dello Statuto della Regione Toscana;

Vista la legge regionale 26 luglio 2002 n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” ed in particolare l’articolo 10


quinquies, che istituisce la Conferenza regionale per il diritto allo studio universitario prevedendo che la stessa sia nominata con DPGR e sia composta, fra gli altri, da un rappresentante designato dalla Scuola superiore di studi universitari Sant’Anna di Pisa;

Richiamato il proprio DPGR n. 24 del 14.2.2011 con il quale è stata ricostituita la Conferenza regionale per il diritto alla studio universitario e con il quale fu nominata fra i membri della Conferenza stessa, la Prof.ssa Chiara Busnelli su designazione della Scuola superiore di studi universitari Sant’Anna di Pisa ;

Vista la legge regionale 8 febbraio 2008 n. 5 “Norme in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli organi amministrativi di competenza della Regione”, ed in particolare:

- l’articolo 7, comma 1, lett. a) secondo il quale le no-mi ne in organismi disciplinati esclusivamente dalla nor-mativa regionale, ai quali si accede a seguito di designa-zioni vincolanti, non devono essere precedute dalla presentazione di candidature;

- l’articolo 1, comma 1-bis, lettera b), per il quale le designazioni vincolanti relative ad organismi disciplinati esclusivamente dalla normativa regionale devono conte-nere, a pena di inammissibilità, un numero pari di nomi-nativi di entrambi i generi;

Vista la nota del 12.12.2014 con la quale il Direttore Generale della Direzione Generale “Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze” comunica che in data 1.12.2014 è pervenuta dal Rettore della Scuola superiore di studi universitari Sant’Anna di Pisa una richiesta di sostituzione della Prof.ssa Chiara Busnelli, e indica le designazioni pervenute dallo stesso ente nel rispetto del principio della parità di genere;

Preso atto delle dichiarazioni rese ai sensi dell’articolo 47 D.P.R. 445/2000, con le quali i soggetti proposti, oltre ad accettare l’incarico, attestano, in ottemperanza a quanto disposto dalla L.r. 5/2008, il possesso dei requisiti richiesti per la nomina in questione e l’assenza di cause ostative alla stessa;

Considerato che per l’ incarico in questione non sono previsti emolumenti di nessun tipo;

DECRETA

di sostituire la Prof.ssa Chiara Busnelli con il Prof. Luca Sebastiani in qualità di rappresentante della Scuola superiore di studi universitari Sant’Anna di Pisa all’interno della Conferenza regionale per il diritto allo studio universitario, di cui all’art. 10 quinquies della legge regionale 26 luglio 2002 n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di

educazione, istruzione, orientamento, formazione profes-sio nale e lavoro”.

La presente nomina avrà validità per la durata residua della Commissione in oggetto, in base a quanto disposto dall’articolo 17 della l.r. 5/2008.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 della l.r. 23/2007.

La VicepresidenteStefania Saccaridi



Procedimento di valutazione di impatto ambien-tale regionale relativo al progetto di relativo al per-messo di ricerca per acque minerali ai sensi della L.R. 38/2004 denominato “Acqua di Montalcino” in locali-tà Piancornello, Comune di Montalcino (SI). Provve-dimento conclusivo.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la L.R. 8 gennaio 2009, n. 1 e s.m.i.;

Visto il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;

Vista la L.R. 10/2010 e s.m.i.;

Visto il D.P.R. 357/1997 e s.m.i.;


Visto il R.D.L. 3267/1923;

Vista la L.R. 39/2000 e s.m.i. ed il Regolamento Regionale 48R/2003 e s.m.i.;

Visto il D.Lgs 42/2004 e s.m.i.;


Vista la L.R. 20/2006 e smi ed il Regolamento Regionale 46R/2008, così come modificato dal Regolamento 76R/2012;

Visto il D.M.10.09.2010, con particolare riferimento all’Allegato 4;


Visto il Piano di Indirizzo Energetico Regionale (PIER) di cui alla D.C.R. 47/2008;

Vista la D.C.R. n. 58 del 02.07;

Dato atto che:la proponente Società Terre di Montalcino S.r.l.,

con istanza depositata in data 30/08/2014, ha richiesto al competente Settore VIA Regionale l’attivazione del proce di mento di valutazione di impatto ambientale (VIA), ai sensi degli articoli 52 e seguenti della L.R. 10/2010, per il progetto di permesso di ricerca per acque mine-rali denominato “Acqua di Montalcino” in località Pian-cornello nel Comune di Montalcino (SI) provvedendo con te stualmente al deposito della documentazione previ-sta presso la Regione Toscana e le Amministrazioni inte-res sate;

in data 30/08/2014 il Proponente ha effettuato la pubblicazione del prescritto avviso al pubblico sul quotidiano “Il corriere di Siena”;

il proponente ha provveduto a pubblicare l’avviso a mezzo stampa sul quotidiano “Il corriere di Siena” del 30/08/2014;

il procedimento è stato avviato in data 30.08.2014;la documentazione depositata a corredo dell’istanza è

stata pubblicata sul sito web della Regione Toscana ed è rimasta a disposizione del pubblico presso l’U.R.P. della Giunta Regionale dal 30.08.2014 al 28.10.2014, ed è pervenuta una osservazione da parte del pubblico;

il progetto rientra tra quelli di cui alla lettera a) dell’Allegato B1 della L.R. 10/2010 “Attività di ricerca sulla terraferma delle sostanze minerali di miniera di cui all’art. 2, comma 2, del Regio Decreto 29 luglio 1927, n.1443, ivi comprese le risorse geotermiche, incluse le attività minerarie” ed è soggetto alla procedura di VIA di competenza della Regione Toscana poiché le attività in esso previste sono localizzate all’interno dell’ANPIL Val d’Orcia;

Dato altresì atto che:nel corso dell’istruttoria sono stati acquisiti i pareri ed

i contributi dei Soggetti interessati;in data 12.12.2014 si è svolta la Conferenza interna,

nel corso della quale è stato concordato di proporre alla Giunta Regionale di esprimere, ai sensi dell’art. 57 della L.R. 10/2010, pronuncia positiva sulla compatibilità ambientale del progetto in esame, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e con la formulazione delle raccomandazioni elencate nel relativo Verbale;

Rilevato che:- l’area del permesso di ricerca risulta inserita

nell’Area Protetta dell’ANPIL Val d’Orcia;- gli interventi in progetto interessano aree soggette

a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D.3267/1923 e a vincolo paesaggistico ex D.Lgs 42/04 art 142 punto g) aree boscate;

Visto il Verbale della suindicata Conferenza interna del 12.12.2014, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale (Allegato A), nel quale è contenuta la decisione di proporre alla Giunta Regionale l’espressione di pronuncia positiva con prescrizioni sulla compatibilità ambientale del progetto in esame;

Ritenuto di condividere le valutazioni e le conclusioni espresse nel citato Verbale;

A voti unanimi

DELIBERA

1) di esprimere, ai sensi dell’art. 57 della L.R. 10/2010, pronuncia positiva di compatibilità ambientale sul progetto relativo al permesso di ricerca per acque mine ra li ai sensi della L.R. 38/2004 denominato “Acqua di Montalcino” in località Piancornello, Comune di Montalcino (SI), subordinatamente al rispetto delle pre-scrizioni e raccomandazioni di cui al Verbale della Confe-renza interna svoltasi in data 12.12.2014, costituen te parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato A);

2) di dare atto delle competenze di controllo stabilite dalla normativa ambientale vigente;

3) di stabilire in anni cinque, a far data dalla pubblicazione del presente atto sul B.U.R.T., la durata della validità della pronuncia di compatibilità ambientale, ai sensi dell’art. 58 comma 3 della L.R. 10/2010;

4) di notificare, a cura del Settore VIA - Opere pubbli-che di interesse strategico, il presente atto alla Socie tà proponente Terre di Montalcino Srl e alla Provin cia di Siena;

5) di comunicare, a cura del Settore VIA - Opere pubbliche di interesse strategico, il presente atto alle altre Amministrazioni interessate, nonché agli altri Uffici regionali ed agli altri Soggetti interessati.

Si avverte che contro il presente atto può essere proposto ricorso innanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale o al Presidente della Repub-bli ca entro, rispettivamente, 60 e 120 giorni dalla sua notificazione o piena conoscenza.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera g) della LR 23/2007 e s.m.i. e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima legge regionale.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Antonio Davide Barretta

SEGUE ALLEGATO



Procedimento di VIA regionale relativo al proget-to di attività di ricerca geotermica denominato “Mac-chia Casella” nei Comuni di Manciano e Scansano (GR) Provvedimento conclusivo.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la L.R. 1/2009;

Visto il D.Lgs. 152/2006, parte seconda;


Visto il D.P.R. 357/1997;


Visto il R.D.L. 3267/1923;

Vista la L.R. 39/2000 e s.m.i. ed il Regolamento Regionale 48R/2003 e s.m.i.;

Visto il D.Lgs 42/2004;


Visto D.P.R. 395/1991 ed il D.P.R. 485/1994;

Vista l’integrazione del Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) con valenza di piano paesaggistico, adottato con D.C.R. n. 58 del 2/7/2014 ed in particolare l’art. 38 “Misure generali di salvaguardia” della Disciplina di Piano;

Dato atto che:la Società Vega Engineering S.r.l., in data 27/6/2014, ha

depositato istanza di avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA), presso il Settore VIA – VAS – Opere pubbliche di interesse strategico regionale della Regione Toscana (Settore VIA), ai sensi degli articoli 52 e seguenti della L.R.10/2010, relativamente al progetto per le attività di ricerca geotermica denominato “Macchia Casella”, nei Comuni di Manciano e Scansano (GR), provvedendo contestualmente al deposito della documentazione prevista presso Regione Toscana e le Amministrazioni interessate;

il progetto di cui trattasi rientra tra quelli di cui alla lettera a) “Attività di ricerca sulla terraferma delle sostanze minerali di miniera di cui all’art. 2, comma 2, del regio decreto 29 Luglio 1927, n.1443, ivi compreso le ricerche geotermiche, incluse le relative attività minerarie” dell’allegato B1 della L.R.10/2010, e come tale sarebbe sottoposto a procedura di Verifica di Assoggettabilità di competenza regionale, tuttavia le

attività di ricerca previste ricadono in parte all’interno di un Sito della Rete Natura 2000 (SIC-ZPS) e pertanto devono essere sottoposte a procedimento di VIA ai sensi dell’art.43 comma 4 della L.R. 10/2010;

la Società proponente, a seguito di una specifica richiesta del Settore VIA, in data 18/7/2014 ha deposita to la documentazione ad integrazione formale e ha provve-duto altresì a pubblicare un nuovo avviso di avvenuto deposito sul quotidiano “Corriere della Sera”;

la documentazione è stata messa a disposizione del pubblico presso l’U.R.P. della Giunta Regionale e le Amministrazioni Comunali interessate, nonché sul sito web della Regione Toscana; sono pervenute due osservazioni da parte del pubblico;

la Società proponente ha provveduto al prescritto pagamento degli oneri istruttori, pari allo 0,5 per mille del costo delle opere;

Dato altresì atto che:nel corso dell’istruttoria sono stati acquisiti i pareri ed

i contributi dei Soggetti interessati;in data 28/11/2014 si è svolta la Conferenza interna (ai

sensi dell’art.55 della L.R.10/2010 e della D.G.R.n.1217 del 23/12/2013), la quale si è conclusa con la proposta alla Giunta Regionale di esprimere, ai sensi dell’art.57 della L.R. 10/2010, pronuncia negativa sulla compatibilità ambientale del progetto in esame, per le motivazioni e le considerazioni sviluppate in premessa nel Verbale, allegato al presente atto quale parte integrante (Allegato A);

il Settore VIA, in data 03/12/2014, ha fatto pervenire alla Società proponente, ai sensi dell’art.10bis della L. 241/1990, la comunicazione circa i motivi ostativi all’espressione di una pronuncia positiva di compatibilità ambientale, motivi contenuti nel Verbale di cui al capoverso precedente;

a tale comunicazione, la Società proponente non ha dato riscontro;

Rilevato che:- il progetto prevede l’effettuazione di alcune

attività di ricerca (acquisizione e sistematizzazione dati esistenti, prospezione aerea eseguita con drone tele gui-dato e prospezione geofisica attraverso rilievi geochi-mici, gravimetrici, magnetotellurici, geoelettrici, Very Low Frequency e sismici a riflessione) finalizzate all’individuazione di fluidi geotermici presumibilmente presenti nell’area d’indagine, ai fini dell’eventuale coltivazione della risorsa;

- l’area dell’intervento interessa in parte zone soggette a vincolo paesaggistico ai sensi dell’art.142 comma 1, lettere c), g) e m) del D.Lgs.42/2004 (fiumi e torrenti; boschi; interesse archeologico); aree soggette a vincolo idrogeologico; aree a pericolosità geomorfologica e idraulica elevata e molto elevata;

- l’attività di ricerca in oggetto è interessata in parte


dal SIC-ZPS IT51A0021 “Medio Corso del Fiume Albegna”, Sito della Rete Natura 2000 ed alcune attività di ricerca sono svolte al suo interno;

- la provincia di Grosseto e i comuni interessati, Manciano e di Scansano, hanno espresso motivata posizione contraria alla ricerca esplorativa profonda ed alla coltivazione geotermica;

- sono pervenute 2 osservazioni contrarie al progetto, da parte delle Terme di Saturnia e del Comitato per i Beni Comuni di Grosseto;

Visto il Verbale della suindicata Conferenza interna del 28/11/2014 (Allegato A), nel quale è contenuta la decisione di proporre alla Giunta Regionale l’espressione di pronuncia negativa per le motivazioni e le considerazioni ivi sviluppate;

Ritenuto di condividere le valutazioni e le conclusioni espresse nel citato Verbale;

A voti unanimi

DELIBERA

1) di esprimere, ai sensi dell’art.57 della L.R.10/2010, pronuncia negativa di compatibilità ambientale sul progetto relativo alle attività di ricerca geotermica denominato “Macchia Casella” nei Comuni di Manciano e Scansano (GR), proposto da Vega Engineering S.r.l., per le motivazioni e le considerazioni sviluppate in premessa, dando atto di conseguenza, della non necessità di controdedurre alle osservazioni presentate da parte del pubblico;

2) di dare atto che è facoltà del proponente presentare

una nuova domanda di avvio del procedimento di VIA che tenga conto di quanto evidenziato in premessa al presente atto, con riferimento alle carenze documentali riscontrate;

3) di dare atto che presso la sede del Settore VIA, Piazza dell’Unità Italiana 1 a Firenze, è possibile prende-re visione della documentazione relativa al presente procedimento;

4) di notificare, a cura del Settore VIA il presente atto alla Società proponente Vega Engineering S.r.l.;

5) di comunicare, a cura del Settore VIA il presente atto alle altre Amministrazioni interessate, nonché agli altri Uffici regionali ed agli altri Soggetti interessati.

Si avverte che contro il presente atto può essere proposto ricorso innanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale o al Presidente della Repubblica entro, rispettivamente, 60 e 120 giorni dalla sua notificazione o piena conoscenza.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera g) della LR 23/2007 e s.m.i. e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima legge regionale.



SEGUE ALLEGATO


��

Regione ToscanaDirezione Generale della Presidenza

Area di Coordinamento ProgrammazioneSettore Valutazione Impatto Ambientale -Valutazione Ambientale Strategica

Opere pubbliche di interesse strategico regionale

CONFERENZA INTERNA (art.55 della L.R.10/2010; D.G.R. n.1217 del 23.12.2013)Riunione del 28 novembre 2014

Oggetto: L.R. 10/2010, artt. 52 e seguenti. Procedimento di valutazione di impatto ambientale relativo alprogetto per le attività di ricerca geotermica denominato “Macchia Casella” nei Comuni di Manciano eScansano (GR).Proponente: VEGA ENGINEERING S.r.l.

LA CONFERENZA INTERNA VISTIla L.R. 1/2009;il D.Lgs. 152/2006, parte seconda;il D.Lgs. 22/2010;la L.R. 10/2010;il D.P.R. 357/1997;la L.R. 56/2000; il R.D.L. 3267/1923;la L.R. 39/2000 e s.m.i. ed il Regolamento regionale 48R/2003;il D.Lgs. 42/2004;la L.R. 1/2005;il D.P.R. 395/1991 ed il D.P.R. 485/1994;l'integrazione del Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) con valenza di piano paesaggistico, adottato conD.C.R. n. 58 del 2/7/2014 ed in particolare l'art. 38 “Misure generali di salvaguardia” della Disciplina diPiano;

PREMESSO che:la Società Vega Engineering S.r.l., in data 27/6/2014, ha depositato istanza di avvio del procedimento divalutazione di impatto ambientale (VIA), presso il Settore VIA – VAS – Opere pubbliche di interessestrategico regionale della Regione Toscana (Settore VIA), ai sensi degli articoli 52 e seguenti della L.R.10/2010, relativamente al progetto per le attività di ricerca geotermica denominato “Macchia Casella”, neiComuni di Manciano e Scansano (GR), provvedendo contestualmente al deposito della documentazioneprevista presso Regione Toscana e le Amministrazioni interessate;

il proponente ha provveduto altresì a pubblicare il previsto avviso di avvenuto deposito sul quotidiano “LaStampa” in data 27/6/2014;

il progetto di cui trattasi rientra tra quelli di cui alla lettera a) “Attività di ricerca sulla terraferma dellesostanze minerali di miniera di cui all'art. 2, comma 2, del regio decreto 29 Luglio 1927, n.1443, ivi

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compreso le ricerche geotermiche, incluse le relative attività minerarie” dell’allegato B1 della L.R.10/2010,e come tale sarebbe sottoposto a procedura di Verifica di Assoggettabilità di competenza regionale, tuttaviale attività di ricerca previste ricadono in parte all'interno di un Sito della Rete Natura 2000 (SIC-ZPS) epertanto devono essere sottoposte a procedimento di VIA ai sensi dell'art.43 comma 4 della L.R. 10/2010;

a seguito della verifica di completezza formale della documentazione presentata, ai sensi dell'art.52 commi 3e 4 della L.R.10/2010, con nota del 2/7/2013 (AOOGRT/164368/P.140.020) il Settore VIA regionale hachiesto al proponente l'integrazione formale della documentazione e la pubblicazione di un nuovo avviso sulquotidiano

in data 18/7/2014 il proponente ha provveduto al deposito della documentazione di integrazione formalerichiesta ed alla nuova pubblicazione dell'avviso al pubblico sul quotidiano “Corriere della Sera”;

la documentazione è stata pubblicata sul sito web della Regione Toscana ed è rimasta a disposizione delpubblico presso l'U.R.P della Giunta Regionale dal 18/7/2014 al 15/9/2014, e sono pervenute dueosservazioni da parte del pubblico;

il Settore VIA, con note del 22/7/2014, ha richiesto i pareri ed i contributi di competenza alleAmministrazioni Interessate, alle Agenzie, ai Settori Regionali ed agli altri Soggetti interessati; sono statiacquisiti i pareri dei Comuni di Manciano e Scansano, della Provincia di Grosseto, dell'Unione dei ComuniMontani Colline del Fiora, della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Siena e Grossetoe della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana ed i contributi tecnici del Settore Tutela evalorizzazione delle risorse ambientali, Settore Energia, tutela della qualità dell'aria e dall'inquinamentoelettromagnetico e acustico, Settore Rifiuti e bonifiche dei siti inquinati, Settore Autorità di vigilanza sulleattività minerarie, Ufficio Tecnico del Genio civile di area vasta Grosseto Siena e opere marittime(attualmente Genio Civile di bacino Toscana sud – opere marittime), Settore Forestazione, promozionedell'innovazione e interventi comunitari per l'agroambiente, Settore Disciplina, politiche e incentivi delcommercio e attività terziarie, Settore Pianificazione del territorio, Settore Tutela, riqualificazione evalorizzazione del paesaggio, dell'Azienda USL 9 di Grosseto, dell'Acquedotto del Fiora Spa, dell'ARPATSettore VIA-VAS;

la documentazione complessivamente depositata dal proponente (in data 27.6.2014 e 18.7.2014) consiste in:

RELAZIONI:Documento preliminare e di programma presentazione del progetto;Relazione tecnica;Studio inquadramento territoriale;Sintesi non tecnica;Studio di Impatto Ambientale;Valutazione di Incidenza;Prime indicazioni sulla sicurezza dei lavoratori;Relazione specialistica 1;Relazione specialistica 2;Programma dei lavori;

TAVOLE:Tavola 1 – Estratto Regione Toscana “Carta Geologica” della - scala 1:50 000;Tavola 2 – Estratto P.A.I. Autorità di Bacino Fiume Ombrone “Carta di tutela del territorio” - scala1:50 000;Tavola 3 – Estratto S.I.T Provincia di Grosseto - “Vincoli Paesaggistici” - scala 1:50 000;Tavola 4 – Estratto S.I.T Provincia di Grosseto - “Vincoli Paesaggistici” - scala 1:50 000;Tavola 5 – Estratto tavole di sintesi Regione Toscana “Uso del Suolo” - scala 1:100 000;Tavola 6 – Inquadramento dell'area di “Macchia Casella” - scala 1:50 000;Tavola 7 – Prospezioni geofisiche - scala 1:10 000;

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DATO ATTO che, in base alla documentazione presentata dal proponente, risulta quanto segue:

l'area interessata dalle attività di ricerca, finalizzate all'individuazione di siti idonei all'estrazione di risorsegeotermiche, si sviluppa territorialmente nella Provincia di Grosseto, nei Comuni di Manciano e Scansano;

la zona da investigare si estende complessivamente su un’area di 22,64 kmq; ricade interamente nel bacinoidrografico del Fiume Albegna; mostra un andamento basso collinare con valli incise e piccole creste conquote inferiori ai 300m s.l.m.; presenta un'altitudine che diminuisce progressivamente da nord a sud, fino adun minimo di 65m s.l.m. in corrispondenza dell'alveo del fiume;

l'obiettivo finale della ricerca geotermica, una volta ottenuto il titolo minerario (cioè il permesso di ricerca)consiste nel reperimento di fluidi sotterranei idonei ad alimentare una centrale geotermoelettrica a ciclobinario di potenza inferiore a 4MW elettrici, comprensiva dei relativi pozzi produttivi e pozzi di reiniezione;

le fasi operative del programma delle attività di ricerca previste sono strutturate in modo tale da individuaree valutare le caratteristiche della risorsa geotermica presente;

la Società proponente ha depositato uno studio per la Valutazione di Incidenza sul Sito della Rete Natura2000, SIC e ZPS (IT51A0021), anche Sito di Importanza Regionale SIR 121, “Medio Corso del FiumeAlbegna”, nell'ambito del quale è prevista la realizzazione di una parte delle attività previste;

il progetto prevede attività di: - acquisizione, sistemazione ed elaborazione dei dati geologici, gravimetrici, stratigrafici, geochimici egeotermici esistenti in modo da definire il modello geologico e geotermico di riferimento;- verifica di campagna, analisi chimiche, geochimiche ed isotopiche delle acque e dei gas, censimento deipozzi e delle sorgenti presenti nell'area e studi idrogeologici e geochimici di dettaglio;- definizione del modello geochimico e geologico preliminare con individuazione delle rocce serbatoio e delpossibile percorso dei fluidi geotermici;- prospezione aerea eseguita con drone a 4 rotori teleguidato;- prospezione geofisica attraverso rilievi:

- gravimetrici (circa 200 postazioni);- magnetotellurici MT (circa 40 sondaggi);- geoelettrici integrativi (circa 10 sondaggi);- Very Low Frequency VLF;- sismici a riflessione (2 profili della lunghezza totale presunta di 8-9 km eseguiti con massa vibrante -vibroseis);

in particolare:- il rilievo gravimetrico permette di misurare l'accelerazione di gravità terrestre e le sue perturbazioniattribuibili a fattori geologici. La strumentazione è costituita da un gravimetro portatile e le stazioni dimisura, circa 200, saranno distribuite uniformemente con densità pari a 10 per kmq;- il rilievo magnetotellurico (MT) consente di rilevare le variazioni di resistività elettrica nel sottosuoloimputabili a cambi di litologia, a strutture geologiche profonde, nonché all'eventuale circolazione di fluidigeotermici; le stazioni di misura, circa 40, saranno ubicate tenendo conto anche di eventuali precedentirilievi;- il rilievo geoelettrico consente di caratterizzare il sottosuolo in base alle sue proprietà elettriche, dalle qualiè possibile desumere informazioni sulla presenza di anomalie stratigrafiche e/o tettoniche; i rilievi, di brevedurata, si realizzano mediante l'infissione, nei primi 15-30cm di terreno, di coppie di elettrodi dienergizzazione e dipoli di misura; i sondaggi eventualmente previsti sono circa dieci;-il rilievo VLF consente di individuare zone fratturate e permeabili potenzialmente adatte ad ospitare unserbatoio geotermico. La metodica VLF sfrutta il campo elettromagnetico generato da trasmettitori radio ingrado di emettere onde su bande di frequenza molto basse. Tali onde, che penetrano nel terreno in funzione

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della resistività naturale, in presenza di cambi di densità emettono campi di corrente secondari la cuideviazione è chiamata anomalia. Sull’area di ricerca viene realizzato un reticolo di picchietti sul quale sieffettua una scansione via terra e/o con l'ausilio di un drone; il rilievo non comporta movimenti di suolotuttavia i picchetti, che potrebbero costituire un intralcio, verranno opportunamente segnalati;- il rilievo sismico a riflessione permette di ricostruire la geometria del presunto serbatoio geotermicoattraverso l'analisi della propagazione delle onde sismiche generate artificialmente da una fonte dienergizzazione e registrate da geofoni posti in superficie. In particolare, si prevede di eseguire due profiliper una lunghezza di 8-9km e di utilizzare come sorgente energizzante una massa vibrante - vibroseis;

in questa fase di ricerca non sono previste attività di perforazione ed il proponente assicura che verrannoadottate modalità di ripristino delle aree interessate dalle attività;

la ricerca è finalizzata all'individuazione di fluidi geotermici a media entalpia;

in funzione dei risultati ottenuti nell'ambito della prima fase di ricerca, oggetto del presente procedimento,verrà redatto un programma lavori, che sarà oggetto di un nuovo procedimento di valutazione, che conterràl'ubicazione dei pozzetti termometrici che raggiungeranno circa i 100m di profondità e l'ubicazione di uno odue pozzi esplorativi che scenderanno fino a circa 2000m di profondità dal piano campagna; il proponente,non prevede di eseguire nuovi pozzetti al margine orientale del permesso poiché sono disponibili datiesistenti rilevati in un pozzetto già realizzato in passato;

l’area risulta in parte interessata dal vincolo idrogeologico, ai sensi del R.D.L.3267/1923 e dellaL.R.39/2000;

nell'area interessata dalle attività di ricerca, si rilevano aree soggette a tutela paesaggistica ai sensi delD.Lgs.42/2004 lettere: c – fiumi, torrenti e corsi d'acqua e relative sponde e piedi di argini, g – i territoricoperti da foreste e da boschi e m – le zone di interesse archeologico;

sono presenti aree a pericolosità elevata e molto elevata, di cui al Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) delBacino Regionale Ombrone;

l’area non è soggetta a vincoli architettonici anche se, in prossimità del suo perimetro, sussistono alcuneemergenze architettoniche ubicate a Montemerano;

poiché la caratteristica principale dell’energia geotermica è la sua totale dipendenza dal sito scelto, talerisorsa risulta essere strettamente connessa alla geologia ed alla conformazione morfologica dei luoghi.Pertanto, il proponente dichiara che non esistono alternative di localizzazione ed esiste solo l’alternativa“zero”, che comporterebbe la non realizzazione del progetto e quindi la non conoscenza di eventuali risorseenergetiche in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi posti in materia di energie rinnovabili;

il proponente dichiara inoltre che, all'interno dell'area in esame, non sono presenti manifestazioni di acquetermali, mentre in prossimità dell'area di ricerca, in direzione nord-est sono presenti le manifestazionitermali di Saturnia;

DATO ATTO che sono pervenute due osservazioni:

n Dataricezione

Mittente Oggetto

1 15/09/14 Andrea Marciani

Comitato per i Beni Comuni Grosseto

Il Comitato segnala che l'area di ricerca poggia in gran parte sulla zona apicaledell'Acquifero della Pianura di Albegna, denominato 31OM020 nell'elenco dei CISSToscano, la cui capacità volumetrica è stimata pari a 876 milioni di mc di acqua. Adifferenza di quanto dichiarato dal proponente, studi ufficiali indicano comel'acquifero appaia costituito da strati più permeabili alternati a strati meno permeabili,con limiti di difficile, se non di arbitraria, localizzazione. Non essendo possibile una

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Sottoscritto da:

WWF Grosseto

Forum Ambientalista Grosseto

Associazione Partecipazione e Trasparenza Manciano

e

12 Cittadini/e

reale ricostruzione di tali strati, non è da escludere che si possa verificare unacontaminazione delle falde idriche superficiali a seguito del contatto con i vaporigeotermici del bacino magmatico, ricchi di una vasta gamma di inquinanti qualiarsenico, mercurio, boro, antimonio e anidride solforosa.Il Comitato precisa che, la distanza tra la fonte primaria delle Terme di Saturnia e illimite est dell'area di ricerca in argomento, sia di 3,6km e non di 6km come dichiara ilproponente. Inoltre, segnala che sulla medesima area insistono altre due concessioniper lo sfruttamento di fonti termali, intestate a due imprenditori locali, Ghezzi eGuzzetti, una già attiva mentre l'altra in attesa di approvazione.Avverte che, qualora l'estrazione di fluidi geotermici per un uso industrialecompromettesse le falde termali, il danno sarebbe tale da non poter essere lenito daalcuna compensazione ambientale.Il Comitato precisa che, quella che al proponente appare come una zona spoglia edisabitata, in realtà una è piana fertilissima, dove l'opera instancabile di abiliagricoltori ha forgiato uno splendido paesaggio, con coltivazioni di grani antichi,vigneti di Morellino DOC ed uliveti secolari a cui, negli ultimi anni, si è aggiunta unacapacità ricettiva agrituristica di grande pregio.Il Comitato segnala che la Provincia di Grosseto già produce il 150% del suofabbisogno da fonti rinnovabili. Suggerisce dunque di provvedere, piuttosto cheall'autorizzazione di nuove centrali geotermiche, alla sostituzione delle vecchieesistenti tipo “Flash” con queste nuove la cui tecnologia è a ciclo binario.Il Comitato sottolinea quanto, la esiguità delle royalties e delle compensazioniambientali richieste in Italia per questo tipo di insediamenti industriali, non arrivi acoprire neanche l'importo delle incentivazioni pubbliche. Questo fa sì che i cittadini, aconti fatti, non traggano alcun beneficio da tali insediamenti.

2 19/09/14 Terme di Saturnia S.p.A. & Golf Resort

La Società rileva la mancanza di una tavola che metta in evidenza l'ubicazionedell'area del permesso di ricerca in argomento rispetto alle aree delle concessioniminerarie per acqua termale in atto nel bacino termale di Saturnia.Allega all'osservazione una tavola, nella quale, l'area del permesso di ricerca, risultaessere:- dentro il bacino termale di Saturnia;- a circa 500m dall'area della concessione mineraria di “SATURNIA”;- a circa 1500m dall'area del permesso di ricerca “STELLATA 3” Soc. FattoriaPianetti (con domanda di concessione in istruttoria);- a circa 2300m dall'area della concessione mineraria “CLODIA” di Ghezzi Giancarlo.Inoltre, in direzione NE a circa 2km dalla concessione Saturnia, è stata autorizzata laconcessione "MONTECCHIO" della Soc. Terme e Acque degli Etruschi, in comune diSemproniano, che ricade ancora all'interno del bacino termale di Saturnia.La Società cita studi e lavori effettuati nell'area, quali:- le indagini sismiche del 2000 effettuate dal Dott. Fiordelisi ed altri, che hannoindividuato due grandi fratture nel bacino termale di Saturnia fino a circa 7-8km diprofondità. Dunque, le perforazioni previste dal progetto, a profondità di 1000-2000m, potrebbero intercettare dette fratture e provocare gravi conseguenze allasorgente stessa;- la relazione del prof. Paolo Canuti Ordinario di Geologia Applicata dell'Università diFirenze di marzo 2009 che calcola, a tutela delle attività termali, un raggio diinfluenza pari 4,5km.La Società cita l'art.8bis della L.R.38/2004, che dà disposizioni relative al rilascio dipremessi di ricerca in prossimità di altri permessi e concessioni, sulla base del quale,viene disposto che debba essere “verificata, nel corso dell'istruttoria, anche in viapresuntiva, ovvero sulla base del quadro idrogeologico di dettaglio basato sui datidisponibili, la non sostenibilità in termini quantitativi e qualitativi” della risorsa.Chiede che venga a maggior ragione tenuta in considerazione tale norma, poiché conle perforazioni profonde delle indagini geotermiche, si potrebbero causare maggioridanni.La Società osserva che il bacino termale di Saturnia non è tutelato da un

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provvedimento regionale, ai sensi dell'art.6, c.3, della L.R.38/2004, come inveceavviene per i bacini termali di Montecatini Terme e Monsummano Terme (v. Deliberadi Giunta n.73 del 3 febbraio 2014). Alla Società osservante risulta anche che nel PTCdella Provincia di Siena sia stata istituita una fascia di protezione di 5km attorno alleconcessioni termali.La Società fa inoltre presente che, la falda termale di Saturnia è in pressione dunque ilnumero delle attività termali e dei pozzi esistenti sono da considerare una condizioneabbastanza critica per il bacino termale. Quindi una ulteriore concessione geotermicaandrebbe a creare maggiori condizioni di pericolo.Se alla Società, un minimo di tranquillità nel breve termine viene assicurato dalleprove di interferenza fatte dal Genio Civile e dal Comune di Manciano, la coesistenzanel lungo termine delle attività termali già autorizzate, con in aggiunta una eventualeulteriore concessione geotermica, non permette di escludere interferenze.La Società osservante, che in passato ha fatto opposizione al TAR e al Consiglio diStato contro le vicine concessioni minerarie, nel futuro si limiterà a tenere sottocontrollo la situazione, coadiuvata da un impianto di monitoraggio del pozzo e dellasorgente storica. Assicura comunque che farà una drastica opposizione ad ulterioritrivellazioni sia di ricerca termale che di ricerca geotermica.Infine, evidenzia come la costruzione della centrale elettrica prevista andrebbe adanneggiare l'ambiente e quindi anche l'economia delle attività agrituristiche e termaliesistenti nel territorio comunale di Manciano e Scansano.

delle suddette osservazioni si è tenuto conto nell'ambito dell'istruttoria condotta;

RITENUTE condivisibili, seppur riferite alle eventuali e successive fasi di ricerca esplorativa profonda e dicoltivazione geotermica, le preoccupazioni evidenziate nelle osservazioni sopra riportate e riferite alla tuteladella risorsa termale delle terme di Saturnia, in quanto di importanza strategica regionale, in relazione agliaspetti ambientali, turistici ed occupazionali;

DATO ATTO che sono pervenuti i seguenti pareri e contributi, conservati agli atti del Settore VIA - VAS -Opere pubbliche di interesse strategico regionale:

la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Siena e Grosseto, nel parere prot.n.9967POO341907 del 7/8/2014, “ritiene che la fase iniziale di ricerca per quantità, entità, caratteristichemetodologiche degli interventi e delle opere connesse, presenta alcuni elementi di criticità, sullacomponente “paesaggio e beni architettonici” presenti. In sede di rilascio del parere ai sensi dell'art.146del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs.42/2004) dovrà essere specificatamente dimostrata lacompatibilità paesaggistica dei sondaggi e delle opere connesse con un'adeguata definizione progettualeche illustri le interferenze con gli ambiti sottoposti a tutela paesaggistica e architettonica”;

la Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, prot. n.14119 Class.34,19,07/117 dell'11/9/2014,esprime, per quanto di competenza, “parere favorevole in quanto gli interventi previsti non ricadono in areasottoposta a procedimenti di tutela ai sensi del D.Lgs.42/04 e hanno carattere circoscritto e temporaneo chenon sembra arrecare effetti negativi a carico dei beni culturali. Tuttavia, si ricorda che in sede di rilasciopareri delle fasi successive della ricerca, dovrà essere prodotta documentazione in particolar modo delposizionamento dettagliato dei siti interessati dalle indagini invasive per il sottosuolo e un'attenta relazionepaesaggistica con riferimento all'evidenza archeologica. Si ricorda altresì che qualora durante i lavori inoggetto si verificassero scoperte archeologiche fortuite, è fatto obbligo, ai sensi della normativa vigente inmateria (art.90 e ss D.Lgs.42/04) degli artt.822, 823 e specialmente, 826 del Codice Civile, nonchédell'art.733 del codice penale, di sospendere i lavori e avvertire entro 24 ore questo ufficio, il sindaco ol'autorità di Pubblica Sicurezza competente per il territorio e provvedere alla conservazione temporaneadei beni rinvenuti”;

la Provincia di Grosseto, nel parere prot.AOOGRT/221100/P.140.020 del 12/9/2014, rileva che “... leattività di studio e le prospezioni geofisiche previste nel programma dei lavori della proposta di permesso

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di ricerca, sono da considerarsi attività di ricognizione a carattere non invasivo, pertanto per le stesse nonsi ritiene necessario formulare osservazioni o specifiche prescrizioni per l'esecuzione”.Per quel che riguarda le fasi successive, la provincia fa presente che:“[…] L’area di ricerca geotermica, include un’attività estrattiva in cui sono presenti vincoli connessi allaprescrizione localizzativa denominata “Le Volte”, codice 41 SG e contenuta nel PAERP1, approvato conD.C.P. n.49 del 27/10/2009”. Nel Piano Territoriale di Coordinamento (PTC), all’art.34, c.11, si legge che“[...] Lo sfruttamento delle fonti geotermiche tradizionali sarà consentito solo nei due poli della geotermia(Amiata e Colline Metallifere). Per quanto riguarda in particolare il bacino dell’Amiata, ogni forma disfruttamento sarà subordinata alla dimostrata assenza di rischi di compromissione fisicochimica ebiologica dell’acquifero, nonché del microclima, dell’atmosfera, del suolo e delle acque superficiali, anchein ragione della ricaduta dei fumi. Lo sfruttamento della risorsa a bassa entalpia sarà incentivato su tutto ilterritorio provinciale”. Inoltre, nella Scheda 13A del PTC lett.c, p.1, si stabilisce che “Le centraligeotermiche possono essere localizzate nei comuni di Santa Fiora, Monterotondo Marittimo e Montieri”.Ciò sta “a significare che i territori dei comuni di Scansano e Manciano non risultano contemplati fra i polidella geotermia [...] Pertanto, per quanto sopra evidenziato, la localizzazione di un futuro possibileimpianto a media entalpia proposto nel territorio dei comuni di Manciano e Scansano non risulterebbecoerente con le disposizioni del PTC […]”;

il Comune di Scansano, prot. n.9068 dell'11/9/2014, rileva che l’area di ricerca è interessata da:“- vincolo idrogeologico, - SIR (in parte), - Fasce di rispetto delle acque - art.142 lett.c del D.Lgs.42/2004 (in parte), - Aree boscate - art. 142 lett.g D.Lgs.42/2004 (in parte)”.Per quel che riguarda le fasi successive, il Comune fa presente che “... l’intervento proposto non risultaconforme alla disciplina comunale...” poiché “... la disciplina del P.S. comunale in materia di energiaproveniente da fonti geotermiche dispone...” che “[...] In merito alla localizzazione di impianti perl’utilizzazione da fonte geotermica l’obiettivo è quello, di consentire la realizzazione di impianti nelterritorio rurale a fini di autoconsumo per l’utilizzazione di fonti geotermiche a bassa entalpia [...]”;

il Comune di Manciano, prot. n.11514 del 22/7/2014, ritiene necessario precisare che, pur tenendo contodella non invasività delle operazioni previste, l'area interessata “... è palesemente ricadente in uno degliambiti idrogeologici più importanti del territorio comunale, ovvero l'area termominerale di Saturnia, chedal punto di vista ambientale e socio economico rappresenta una delle più grandi risorse del territoriocomunale stesso, oltre ad essere oggettivamente riconosciuta come una delle più importanti sorgenti termalia livello europeo. In questa fase propedeutica, è necessario evidenziare almeno quanto segue:a. le indagini sismiche a riflessione devono essere descritte esaurientemente dal punto di vista tecnico,indicando materiali impiegati, mezzi utilizzati, accesso alle aree e ai luoghi, valutazione impatti relativiecc.;b. sono necessarie maggiori informazioni sui pozzi presenti nell'area di ricerca, mediante rilievipiezometrici, schemi di tubaggio, analisi delle acque (sia per parametri fisici che chimici), ecc.;c. il quadro idrogeologico delineato negli elaborati presentati, in ogni caso, non è sufficiente a garantirel'esclusione di interferenze tra le attività dichiarate nel programma dei lavori e le risorse ambientalicoinvolte, con ovvio riferimento a quella idrotermale.Pur non facendo parte della presente istanza, come apertamente dichiarato nella Relazione Tecnica, èopportuno sottolineare anche le fasi successive, ove sono invece previste le attività a maggior invasività,con particolare riguardo a:- realizzazione di pozzetti termometrici di circa 100 ml di profondità;- realizzazione di pozzo esplorativo di circa 2000 m1 di profondità.Tali operazioni, seppur condotte nella massima sicurezza e nel rispetto dei vincoli territoriali interessati,non escludono potenziali interferenze con la falda acquifera idrotermale anzidetta, che rappresenta un benedi rilevante interesse per tutto il territorio comunale.

1 L’acronimo ‘PAERP’ indica il Piano delle Attività Estrattive, di Recupero delle aree escavate e riutilizzo dei residui recuperabilidella Provincia.

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A riguardo, si ribadisce in particolare la carenza di dettaglio con cui gli elaborati idrogeologici affrontanoquesta tematica; inoltre, lo Studio di Impatto ambientale risulta scarno e generico non calato nella realtàambientale e paesaggistica dei luoghi ignorando di fatto attività umane ed emergenze ambientaliconsolidate da tempo.A quanto sopra esposto, è altresì da aggiungere quanto segue:- il P.T.C. della Provincia di Grosseto, approvato con D.C.F. n. 20 del 11/06/2010, all'art. 34 comma 11 ealla Scheda 13 A, individua le aree in cui è consentito lo sfruttamento della risorsa geotermica tradizionaleesclusivamente nei due poli dell'Amiata e delle Colline Metallifere;- il Piano Strutturale Comunale, approvato con D.C.C. n. 41 del 13/12/2011, detta precise indicazioni nellesue Normative di attuazione (N.T.A.), prevedendo (art. 15) quale unica possibile l'installazione di impiantidi produzione di calore da risorsa geotermica, senza prelievo di fluido geotermico, destinati alriscaldamento e alla climatizzazione di edifici.In conclusione, quindi, si afferma che, per ragioni di salvaguardia e di tutela dell'ambiente e del paesaggio,con particolare attenzione all'integrità del suolo e del sottosuolo interessato ed alla conservazione degliequilibri idraulici ed idrogeologici - con particolare riferimento alla risorsa idrotermale di Saturnia, cherappresenta un bene di rilevante interesse dal punto di vista territoriale, ambientale e socio economico - lascrivente Amministrazione ritiene sostanzialmente negativo l'impatto che può avere globalmente lo sviluppodel permesso di ricerca anzidetto.Per le attività propedeutiche, qualora sia comunque interesse del proponente svilupparle ai fini di ricerca, ènecessario adempiere a quanto richiesto ai punti a. b. e c. sopra elencati, fermo restando il parere negativoespresso per le successive operazioni”;

l'Unione dei Comuni Montani Colline del Fiora, prot. n.5473 del 28/8/2014, esprime parere favorevole;

l'Acquedotto del Fiora, prot. n.29938 del 26/9/2014, quale ente gestore della risorsa idrica, evidenzia “lapresenza di alcune condotte di piccoli diametri che distribuiscono la risorsa nell'area interessata”; riferiscealtresì che “Non si rilevano pertanto problematiche sull'effettuazione degli interventi così come indicatonella documentazione inviata”;

PRESO ALTRESÌ ATTO dei contributi tecnici pervenuti dagli Uffici Regionali, da ARPAT, nonché dallacompetente Azienda USL;

CONSIDERATO che:

l'area interessata dalle attività ricerca, perimetrata dal proponente con un rettangolo rappresentato in rossoriportante le lettera A, B, C, D ai vertici (Tavola 6), ricade interamente nel bacino idrografico del FiumeAlbegna ed è caratterizzata da una morfologia prevalentemente collinare, con la presenza di aree boscate chesi alternano ad aree coltivate e prati;

il territorio del Comune di Manciano è interessato dalla falda termale che alimenta le concessioni dicoltivazione “Saturnia” e “Clodia” e dalla falda oggetto del permesso di ricerca termale “Stellata”. Laporzione nord-est dell'area di ricerca ricade all'interno delle aree di protezione ambientale della concessionetermale di Saturnia;

relativamente al piano di assetto idrogeologico (PAI), l'area di ricerca interessa aree classificate come apericolosità idraulica elevata e molto elevata (PIE e PIME) ed aree a pericolosità da frana elevata e moltoelevata (PFME e PFE);

l’area di ricerca è attraversata da NE a SO dal SIC-ZPS IT51A0021 “Medio Corso del Fiume Albegna”, Sitodella Rete Natura 2000 ed alcune attività di ricerca sono previste al suo interno;

nell'area di ricerca sono presenti aree sottoposte a vincolo paesaggistico e a vincolo idrogeologico;

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PRESO ATTO della posizione contraria espressa nel presente procedimento dai Comuni di Manciano e diScansano e dalla Provincia di Grosseto, seppur con riferimento alle eventuali e successive fasi di ricercaesplorativa profonda e di coltivazione geotermica;

RITENUTE in particolare condivisibili, seppur riferite alle eventuali e successive fasi di ricerca esplorativaprofonda e di coltivazione geotermica, le preoccupazioni evidenziate dal Comune di Manciano e riferite allatutela della risorsa termale delle terme di Saturnia, in quanto di importanza strategica regionale, in relazioneagli aspetti ambientali, turistici e occupazionali;

RILEVATO inoltre come il Comune di Manciano evidenzi alcune carenze documentali negli elaboratipresentati dal proponente, relativi alle attività di ricerca oggetto del presente procedimento;

CONSIDERATO infine che, con riferimento alla documentazione presentata dal proponente, relativamentealle attività di ricerca oggetto del presente procedimento:

per quanto riguarda i rilievi sismici, che il proponente intende effettuare mediante massa vibrante lungo dueprofili sismici rappresentati nella Tavola 7, i medesimi non sono adeguatamente progettati, in quantol'effettuazione del rilievo con massa vibrante presuppone l'utilizzo di un autocarro o altro mezzo semoventegommato di grandi dimensioni, sul quale viene installata l'apparecchiatura portante il dispositivo vibrante -vibroseis. I mezzi meccanici devono necessariamente muoversi lungo la viabilità esistente o di nuovarealizzazione. Dalla Tavola 7, emerge invece che il rilievo sarebbe svolto secondo una linea retta (profilo 1)o secondo una spezzata composta di 4 segmenti rettilinei (profilo 2), allineamenti che non tengonominimamente conto della presenza o meno di viabilità esistente, ovvero della morfologia dei terreniinteressati. Pertanto, i profili sismici così come previsti dal proponente non sono realizzabili, a meno che ilmedesimo non intenda realizzare circa 8-9 km di viabilità di cantiere, di cui tuttavia non ha presentato ilprogetto, né ha individuato i relativi impatti. Il livello di definizione della progettazione definitiva, richiestanell'ambito dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale, non è compatibile con l'indeterminatezzadegli elaborati presentati dal proponente, secondo il quale: “… le tracce indicate in figura sonoassolutamente indicative e inoltre, per adattarsi alla viabilità ed accessibilità esistenti, oltre che per evitarearee di pregio paesaggistico, i profili stessi potranno seguire percorsi più curvilinei...”. Le analisi e levalutazioni che il proponente rimanda a successivi e non ben determinati momenti procedurali, avrebberodovuto essere svolti nell'ambito della progettazione definitiva ed essere oggetto del presente procedimentodi VIA;

per quanto riguarda il rilievo magnetotellurico, il proponente non ha previsto e progettato la necessaria“stazione remota” di rilevamento, ossia un ulteriore sondaggio da effettuare, su un'area priva di disturbi (adesempio Isola di Capraia), in contemporanea con i rilievi magnetotellurici previsti sull'area di MacchiaCasella. Questo poiché, la metodologia MT, non necessitando di alcuna sorgente di energizzazione esterna,registra i segnali elettromagnetici naturali legati alle naturali variazioni del campo magnetico e del campoelettrico terrestre, ma poiché tali segnali sono di limitata entità, la misura viene spesso influenzata dallapresenza di “rumore elettromagnetico” dovuto all’attività antropica, alla presenza di linee elettricheferroviarie e linee di distribuzione o trasmissione elettrica in tensione. Il dato fornito dalla stazione remotaconsente dunque di processare correttamente i dati acquisiti in campagna, depurandoli dal segnale nonlegato al campo elettromagnetico terrestre.Inoltre il livello di definizione che dovrebbe avere il progetto definitivo non è compatibile conl'indeterminatezza degli elaborati presentati dal proponente, secondo il quale “saranno eseguiti n.40 rilievimagnetotellurici ... la cui ubicazione, salvo possibili lievi variazioni in relazione all’accessibilità deiluoghi, è riportata indicativamente nella tavola dello studio ambientale preliminare allegato”. Le analisi ele valutazioni che il proponente rimanda a successivi e non ben determinati momenti procedurali, avrebberodovuto essere svolti nell'ambito della progettazione definitiva ed essere oggetto del presente procedimentodi VIA;

per quanto riguarda la Valutazione di Incidenza, l'elaborato presentato dal proponente non può intendersicome uno specifico studio di incidenza; eventualmente si potrebbe identificare come uno studio di incidenza

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a livello di screening. Tenuto conto della tipologia di intervento, si ritiene essenziale che sia svolta una piùattenta e adeguata valutazione dei possibili impatti, sottolineando a tal proposito che le attività di ricerca,non configurandosi come interventi direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato diconservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito (così come indicato all’art.5,comma 3 del DPR 357/1997), non può avere effetti positivi su habitat, flora e fauna (per cui il sito è statoistituito) così come invece riportato nelle conclusioni (cap.6) del documento trasmesso (“Valutazione diincidenza”- ultima pagina “In definitiva si ritiene che il progetto abbia una incidenza positiva nei confrontidelle componenti ambientali analizzate”);

DATO ATTOche con lettera prot.AOOGRT/282711/P.140.020 del 17/11/2014 a firma del Responsabile del SettoreValutazione Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica e Opere pubbliche di interessestrategico regionale della Regione Toscana è stata convocata per la data odierna la Conferenza Interna aiSettori ed alle Agenzie regionali, alla quale sono stati invitati i soggetti responsabili dei seguenti Uffici edAgenzie Regionali per esprimere le valutazioni di rispettiva competenza sull’intervento di cui trattasi:

Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali

Settore Energia, tutela della qualità dell'aria e dell'inquinamento elettromagnetico ed acustico

Settore Tutela e gestione delle risorse idriche

Settore Rifiuti e bonifiche dei siti inquinati

Settore Difesa del suolo

Settore Autorità di vigilanza sulle attività minerarie

Settore Genio civile di Toscana sud e opere marittime

Settore Forestazione, promozione dell'innovazione e interventi comunitari per l'agroambiente

Settore Disciplina, politiche e incentivi del commercio e attività terziarie

Settore Pianificazione del territorio

Settore Tutela, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio

Settore Viabilità di interesse regionale

Settore Infrastrutture di Trasporto Strategiche e Cave nel Governo del Territorio

Settore VIA-VAS dell’ARPAT

Azienda USL n. 9 di Grosseto

che l’odierna Riunione della Conferenza, avente luogo in data 28/11/2014 presso gli uffici del SettoreValutazione Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica e Opere pubbliche di interessestrategico regionale, in Firenze, Piazza dell'Unità Italiana n.1, è stata aperta alle ore 10:15 dal Responsabiledel Settore Ing. Aldo Ianniello che ha verificato la validità delle presenze nonché delle deleghe prodotte, coni seguenti risultati:

Struttura Rappresentante (nome cognome) Funzione (responsabile/delegato)

Settore Disciplina, politiche e incentivi del commercio e attività terziarie

Maria Pia Rafanelli Delegata

che sono altresì presenti i funzionari regionali Lorenzo Galeotti e Rosa D’Alise;

che sono stati presi in esame gli elaborati progettuali ed ambientali presentati dal proponente, i pareri e i

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contributi tecnici, nonché le osservazioni, pervenuti nel corso dell’istruttoria;

RITENUTO che le significative carenze riscontrate nella documentazione depositata dal proponente edevidenziate nel dettaglio nelle premesse al presente atto, in quanto riferite principalmente alla correttaprogettazione e localizzazione dei rilievi sismici e magnetotellurici (ivi inclusa la relativa stazione remota)non possano essere superate con la presentazione di eventuale documentazione integrativa, in quanto la noncorretta definizione del progetto ha poi, inevitabilmente, determinato una non adeguata valutazione deirelativi impatti, anche con riferimento alla mancanza di ubicazione dei siti interessati da tali attività diricerca, risulta necessario che il proponente, ove lo reputi opportuno, provveda ad una nuova ed adeguataprogettazione e localizzazione delle attività di ricerca e ne stimi i relativi impatti, da fare oggetto di unnuovo procedimento di VIA. In relazione alla localizzazione delle indagini, risulta necessario garantire lapartecipazione del pubblico, che in assenza di localizzazione, come avvenuto nel presente procedimento,non può ritenersi essere stato adeguatamente informato;

DATO ATTO che è facoltà del proponente presentare una nuova domanda di avvio del procedimento di VIAche tenga conto di quanto evidenziato nel presente atto, con riferimento alle carenze documentaliriscontrate;

PRESO ATTO della motivata posizione contraria alla ricerca esplorativa profonda ed alla coltivazionegeotermica, espressa nell'ambito del presente procedimento da parte dei Comuni di Manciano e di Scansanoe della Provincia di Grosseto;

DECIDEdi proporre alla Giunta Regionale

1) di esprimere, ai sensi dell’art.57 della L.R.10/2010, pronuncia negativa di compatibilità ambientalesul progetto relativo alle attività di ricerca geotermica denominato “Macchia Casella” nei Comuni diManciano e Scansano (GR), proposto da VEGA ENGINEERING S.r.l., per le motivazioni e leconsiderazioni sviluppate in premessa, dando atto, di conseguenza, della non necessità di controdedurre alleosservazioni presentate da parte del pubblico;

2) di dare atto che è facoltà del proponente presentare una nuova domanda di avvio del procedimento di VIAche tenga conto di quanto evidenziato in premessa al presente atto, con riferimento alle carenze documentaliriscontrate;

2) di dare altresì atto di quanto riportato in premessa e risultante dai pareri delle Amministrazioni localiinteressate.

Del presente verbale viene data lettura da parte del Responsabile ai presenti che lo confermano e losottoscrivono.

Non essendovi null’altro da discutere, il Responsabile conclude i lavori e chiude la Conferenza alleore 10,45.

Firenze, 28/11/2014

I Partecipanti alla Riunione Firma

Maria Pia Rafanelli FIRMATO

Il ResponsabileIng. Aldo Ianniello

FIRMATO

11/11



L.R. 29 dicembre 2010 n. 65 art. 118 quinquies Interventi speciali di recupero e incremento del pa-trimonio di edilizia residenziale pubblica in aree ad alta criticità abitativa. Approvazione proposta di in-tervento presentata dal Comune di Pisa attraverso APES scpa.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge 5 agosto1978, n. 457 (Norme per l’edilizia residenziale);

Vista la legge 17 febbraio 1992, n. 179 (Norme per l’edilizia residenziale pubblica);

Vista la legge regionale 3 novembre 1998, n. 77, (Riordino delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica);

Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015 approvato dal Consiglio Regionale con risoluzione n. 49 del 29.6.2011, e in particolare il Progetto Integrato di Sviluppo 5.2 “abitare sociale in Toscana”;

Visto il Documento di Programmazione economica e finanziaria 2014 ed in particolare le linee di intervento per la valorizzazione e qualificazione del patrimonio edilizio, nell’ambito delle politiche per l’inclusione sociale;

Visto il Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2012 – 2015 approvato con D.C.R. n. 91 del 5 novembre 2014, ed in particolare il paragrafo 2.1.4.2 “Sviluppo dell’edilizia sociale”;

Vista la Legge Regionale 29 dicembre 2010 n. 65 (Legge finanziaria per l’anno 2011) come modificata dalla Legge Regionale 29.6.2011 n. 25;

Visto in particolare l’art. 118 quinquies della L.R. 65/2010, introdotto dall’art. 22 della L.R. 25/2011, che prevede:

- l’attivazione di interventi speciali di recupero e incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica in aree ad alta criticità abitativa, autorizzando la spesa massima di euro 90.000.000,00 finalizzata a potenziare l’offerta di abitazioni in locazione in favore delle fasce deboli della popolazione, nonché a superare situazioni critiche d’emergenza abitativa;

- che le proposte di intervento sono approvate dalla Giunta regionale che, tenuto conto delle Intese preventivamente intercorse, assegna il contributo e definisce le modalità di attuazione;

Vista la propria precedente deliberazione n. 747 del

29 agosto 2011, che stabilisce le “Modalità generali per l’elaborazione e la presentazione delle proposte di intervento”;

Visto il Protocollo di Intesa sottoscritto in data 15.2.2011 da Regione Toscana, Comune di Pisa e APES scpa, recepito dal LODE pisano con deliberazione n. 57 del 22 ottobre 2014, con il quale le parti concordano sulla necessità di dare ulteriore sviluppo al Programma Integrato interessante il Quartiere di Edilizia Residenziale Pubblica di Sant’Ermete il cui 1° Stralcio Funzionale è stato finanziato nell’ambito del Programma di Riqualificazione Urbana per Alloggi a Canone Sostenibile di cui al D.M. 2295 del 26 Marzo 2008, e si impegnano a costituire un apposito gruppo tecnico che provvederà alla predisposizione di una proposta specifica di intervento in materia di edilizia residenziale sociale;

Preso atto che la proposta presentata dal Comune di Pisa attraverso APES scpa costituisce parte di un più ampio programma di intervento che complessivamente prevede la riorganizzazione del tessuto edilizio del quartiere popolare di Sant’ Ermete attraverso la demolizione dei 14 fabbricati esistenti e la nuova costruzione di 7 fabbricati di edilizia residenziale pubblica;

Considerato che il gruppo di lavoro istituito a seguito del Protocollo di Intesa, come risulta dal verbale Allegato A alla presente deliberazione, ha valutato che la proposta di cui al punto precedente è articolata trattando esaurientemente i punti indicati all’art. 7 dell’Allegato A alla DGR 747/2011, ed inoltre soddisfa le caratteristiche indicate all’art. 6 dello stesso Allegato;

Ritenuto pertanto che la stessa proposta, descritta nella scheda Allegato B alla presente deliberazione possa rientrare fra le proposte di intervento di cui all’art. 118 quinquies della L.R. 29 dicembre 2010 n. 65;

Ritenuto inoltre, per quanto attiene alle modalità attuative, di condividere le indicazioni contenute nella proposta di intervento, come descritte nella scheda Allegato B alla presente deliberazione;

Ritenuto pertanto opportuno, destinare a favore di APES scpa la somma di € 10.000.000,00 sul capitolo 33058 del bilancio regionale 2014 che presenta la necessaria disponibilità;

Preso atto che il contributo regionale di cui al punto precedente, sarà corrisposto al soggetto attuatore APES scpa, secondo le modalità indicate nella scheda Allegato B alla presente deliberazione, previa presentazione della necessaria documentazione;

Ritenuto di incaricare il Settore Politiche Abitative


di predisporre gli atti necessari alla erogazione del contributo secondo le modalità sopra descritte;

Vista la D.G.R. n. 2 del 7.1.2014 relativa all’approva-zione del Bilancio Gestionale per l’Anno Finanziario 2014 e Pluriennale 2014-2016;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di prendere atto degli esiti della valutazione da parte del Gruppo di lavoro istituito a seguito del Protocollo di Intesa fra Regione Toscana, Comune di Pisa e APES scpa, relativamente alla proposta di intervento di cui all’oggetto, come risulta dal verbale Allegato A alla presente deliberazione;

2. di approvare, ai sensi della DGR 747/2011 - Allegato A art. 5 la proposta di intervento presentata dal Comune di Pisa, in attuazione dell’art. 118 quinquies della L.R. 29 dicembre 2010 n. 65, come descritta nella

scheda Allegato B alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

3. di dare atto che la copertura finanziaria della somma complessiva pari ad euro 10.000.000,00 è assicurata nell’ambito delle risorse vincolate dell’esercizio 2014, sul capitolo 33058;

4. di dare atto che all’assunzione degli impegni di spesa provvederà il dirigente competente subordinatamente all’approvazione della delibera suddetta.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 della l.r. 23/2007.



SEGUONO ALLEGATI


ALLEGATO A

Protocollo di Intesa sottoscritto in data 15.02.2011 da Regione Toscana, Comune di Pisa eAPES Pisa.

Interventi di interesse regionale finalizzati al recupero e/o all’incremento del patrimonio ERP in aree ad alta criticità abitativa.

Verbale riunione Gruppo Tecnico 29 maggio 2014

Presenti:

Gianluca Giovannoni Regione ToscanaMaurizio De Zordo Regione ToscanaLorenzo Mugnaini Regione ToscanaDaniele Scaturro Regione ToscanaGiorgio Federici Apes PisaChiara Cristiani Apes PisaSara Pasquale Apes PisaMarco Guerrazzi Comune di Pisa

I soggetti interessati allo sviluppo del progetto illustrano la versione definitiva dello stesso, come definita a seguito dei lavori del Gruppo Tecnico, e consegnano il materiale comprendente gli elaborati progettuali aggiornati ed i relativi calcoli inerenti i costi ammissibili.

Il progetto nella sua forma definitiva è così composto:

- Quota parte di demolizione di n° 6 fabbricati per un totale di n° 48 alloggi;

- Costruzione Fabbricato “A” n° 39 alloggi;

- Costruzione porzione fabbricato “D” n° 3 alloggi su un totale di n° 33 alloggi;

- Costruzione servizi fabbricato “D”;

- Costruzione Fabbricato “B” n° 20 alloggi compresi servizi;

- Costruzione Parcheggi eccedenti gli standard ERP.

Il Gruppo Tecnico verifica che il progetto nel suo complesso risponde alle caratteristiche di cui al punto 6 dell’Allegato A alla DGR 747/2011, che sono presenti tutti gli elementi richiesti dal punto 7 dello stesso Allegato, e che pertanto il progetto stesso rientra nelle condizioni generali e specifiche di applicazione della DGR 747/2011 e possiede i requisiti per essere approvato.


ALLEGATO “B”

L.O.D.E. di riferimento Pisa

Comuni interessati Pisa

Soggetto attuatore Azienda Pisana Edilizia Sociale s.c.p.a

Altri soggetti partecipanti

1

Identificazione ambito territoriale diriferimento, composizione della popolazionee del fabbisogno abitativo

L'ambito territoriale di riferimento si sviluppa nel Comune di Pisa in una zona periferica della città, con precisione nel quartiere di Sant’ Ermete, non lontano dall' aeroporto, delimitata ad ovest dalla strada ferrata e a nord dal "cavalcavia di Sant' Ermete". La trasformazione demografica, dovuta all'invecchiamento della popolazione e alla diminuzione della natalità, ha accentuato negli ultimi anni un processo di frammentazione del tessuto sociale, riscontrando un notevole aumento delle famiglie monoparentali. Alla collocazione periferica del quartiere rispetto al centro cittadino si sono aggiunte nel corso degli anni numerose altre situazioni problematiche (degrado delle case popolari, carenza di spazi e servizi sociali, attraversamento di importanti vie di comunicazione, vicinanza all'aeroporto e all'inceneritore) che hanno contribuito a ridurre la qualità della vita. Queste ed altre problematiche ne fanno un territorio in cui è forte la richiesta di interventi da parte dell'amministrazione comunale. L'intervento di riqualificazione comprende oltre agli spazi abitati anche la realizzazioni di spazi comuni ccompensino il bisogno di luoghi di socialità nel quartiere.

2Interventi di edilizia sociale in atto Nuova Costruzione n. 43 alloggi - Via da Fabriano - Misura "B

Nuova Costruzione n. 14 alloggi - Via Bernini/Via Vecelio - Misura "B"Manutenzione Straordinaria e Recupero funzionale di alloggi per 11 milioni.

3

Localizzazione degli interventi edimensionamento degli stessi, le finalitàsociali in relazione ai bisogni individuati

L'intervento è localizzato nel Q.re di S. Ermete e prevede:Demolizione di parte di n. 4 Fabbricati in Via Emilia (la restante quota è finanziata con altri fondi).Nuova Costruzione Fabbricato "A" n. 39 alloggi con parcheggi interrati. Nuova Costruzione di n° 3 appartamentinel Fabbricato "D" di complessivi n. 33 alloggi per incrementareil numero degli alloggi a locazione rispetto a quanto previsto dall'accordo di programma per il DPCM26/3/2008.Nuova Costruzione di Servizi nel fabbricato "D" per incrementare i Sevizi al Quartiere rispetto a quantoprevisto dall'accordo di programma per il DPCM 26/3/2008. Nuova costruzione n° 20 alloggi e Servizi Blocco "B" per incrementareil numero degli alloggi a locazione,ed i servizi, rispetto a quanto previsto dall'accordo di programma per il DPCM 26/3/2008.

4

Tipologie di intervento, soggetti attuatori edeventuali altri soggetti partecipanti,caratteristiche fisico-dimensionali deglialloggi, spazi e servizi funzionali allaresidenza e all'aggregazione sociale, ognieventuale ulteriore elemento caratterizzantela proposta

L'intervento prevede la riorganizzazione del tessuto edilizio del quartiere popolare di Sant' Ermeteattraverso la demolizione dei 14 fabbricati esistenti e la nuova costruzione di 7 fabbricati. Lariorganizzazione dei fabbricati, anche grazie allo sviluppo in altezza dei fabbricati, compatibile con lasicurezza aeronautica, permette di riqualificare, e incrementare significativamente, il verde pubblicoattrezzato. I parcheggi pertinenziali saranno realizzati in due ampie zone sotterranee mentre quellirelazionali saranno realizzati a raso lungo le strade di penetrazione. Gli alloggi saranno progettati perraggiungere i livelli di prestazione energetiche previsti per il 2020 (edifici passivi) utilizzando sistemi diteleriscaldamento con geotermia a bassa entalpia (dato che per la vicinanza dell’aereoporto non sipossono utilizzare superfici specchianti quali i pannelli solari). Il primo lotto, oggetto di questoprogramma, ad integrazionedel programma di riqualificazione per alloggi a canone sostenibile, prevede,con la costruzione degli edifici A, B e D, la possibilità di demolire 9 fabbricati e realizzare la prima parte

5

Apporto dei Comuni ed eventuali ulterioriagevolazioni a favore degli operatori;apporti di eventuali altri soggettipartecipanti alla proposta

L'apportodel Comune, oltre alla messa a disposizionedell'areasu cui sono in corso di costruzione (con ilprogramma di riqualificazione per alloggi a canoni sostenibile) è dato dagli oneri di esproprio per gli 11alloggi in proprietà ed al contributo del costo di costruzione di ulteriori 12 alloggi in modo da incrementaredi 12 alloggi da destinare ad alloggi ERP nel programma complessivo di riqualificazione del QuartierePopolare di Sant’ Ermete. Inoltre il Comune di Pisa è impegnato nel completamento dell'interoprogramma.

L.R. 29 dicembre 2010 n. 65 art.118 quinquies - Interventi speciali di recupero e incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica inaree ad alta criticità abitativa

Protocollo d'intesa tra la Regione Toscana, Comune di Pisa e APES

1 di 2


6

Durata del vincolo alla locazione,determinazione del canone in funzione delquadro complessivo dei contributi e delleagevolazioni, e del costo di gestionedell'alloggio per quanto attiene in particolareall'approvvigionamento e ai consumienergetici

Tutti gli alloggi realizzati (n° 140) , compresi quelli previsti dall'Accordo di Programma del DPCM26/3/2008, saranno destinati alla locazionepermanenteed assegnati ai soggetti in possesso dei requisitidi cui alla L.R.T. 96/96 e s.m.i., ed ai canoni da questa prevista, siano essi già assegnatari (n° 108) onuovi assegnatari (n° 32 di cui n° 31 in più rispetto l'Accordo di Programma del DPCM 26/3/2008) . Ciòfatta salva la possibilità di trasferimento in permuta degli alloggi agli 11 proprietari.

7

Quadro tecnico finanziario INTERVENTO N. All. (1) S.c. (2) Importo parziali finanz.(2)(3)Demolizione n. 6 Fabbricati (quota parte) 215.831,00Costruzione Fabbricato "A" con parcheggi 39 2.922,00 5.683.787,00Porzione Fabbricato "D" con parcheggi 3 253,00 491.774,00Costruzione Servizi Fabbricato "D" 68,00 132.100,00 Costruzione Fabbricato “B” con parcheggi 20 1.408,00 2.738.344,00CostruzioneParcheggi Eccedenti il 45% s.u. 380,00 738.164,00 TOTALE Max Finanziamento (3) 10.000.000,00

(1) numero minimo di alloggi da realizzare(2) dati indicativi di riferimento(3) comprensivi di IVA gravante

8

Coerenza con gli strumenti urbanistici emodalità di attuazione degli interventiproposti

Il programma è coerente con gli strumenti urbanistici del Comune di Pisa ed in modo particolare alleprevisionidella scheda norma 30.3 che prevedeperaltro la realizzazionediretta degli interventi. Inoltre condelibera n° 109 del 23 Luglio 2013 è stato approvatodalla Giunta del Comune di Pisa il Masterplan delpiù complessivo intervento di riqualificazione del Quartiere Popolare di Sant' Ermete, di cui il presenteprogramma rappresenta il 1^ lotto del 1^ stralcio funzionale, coerente con i nuovi vincoli del piano dirischio aereoportuale.

9

Cronoprogramma con indicati i tempipresunti per la progettazione degliinterventi, l'inizio e l'ultimazione dei lavori,ecc…

INTERVENTO N. All. Inizio FineDemolizione n. 4 Fabbricati 01/01/2015 20/04/2015Costruzione Fabbricato "A" con parcheggi e servizi 39 22/04/2015 07/09/2016Costruzione Fabbricato "D" con parcheggi 33 22/04/2015 07/09/2016Demolizione n° 2 Fabbricati 01/11/2016 31/12/2016Costruzione Fabbricato "B" 20 07/01/2017 30/06/2018

L'intervento di demolizione dei 4 fabbricati inizia a Gennaio 2015 in quanto il termine dei lavori per i 48 alloggi volano, in cui è previsto il trasferimento degli attuali assegnatari, è previsto per Dicembre 2014. La costruzione del Fabbricato "B". potrà avvenire solo dopo la demolizione degli ulteriori 2 fabbricati che non potrà iniziare fino alla fine della costruzione dei blocchi "A" e "D" in cui verranno trasferiti i nuclei assegn

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Fondo Nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli di cui al D.L. 102/2013 convertito dalla L. 124/2013 Sostituzione allegato “B” della DGR n. 1044/2014.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la Legge 9 dicembre 1998 n. 431 e successive modifiche ed integrazioni, recante “Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili ad uso abitativo”;

Visto il Decreto legge 31 agosto 2013, n. 102, recante “Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici”, convertito con modificazioni dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124 ed in particolare l’art. 6, comma 5;

Considerato che l’art. 1, comma 2. del D.M. del 14 maggio 2014, stabilisce che le regioni individuano i comuni ad alta tensione abitativa, di cui alla delibera CIPE n. 87 del 13 novembre 2003, ivi compresi i comuni capoluogo di provincia;

Vista la propria delibera n. 1044 del 25.11.2014 con la quale vengono ripartite le risorse del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli pari a € 2.166.521,00;

Dato atto che per mero errore materiale è stato inserito l’allegato “B” “Riparto risorse ai Comuni capoluogo e ad alta tensione abitativa in base alle famiglie residenti” con inclusione di alcuni comuni non rientranti fra quelli ad Alta tensione abitativa di cui alla delibera CIPE sopra citata;

Ritenuto per quanto sopra modificare l’allegato “B”

approvato con la succitata delibera 1044 del 25.11.2014, sostituendolo con nuovo prospetto di riparto;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di modificare l’allegato “B” approvato con propria delibera 1044 del 25.11.2014, sostituendolo con nuovo prospetto di riparto, facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli art, 4, 5 e 5 bis della legge regionale 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale, ai sensi dell’art. 18 della legge 23/2007.



SEGUE ALLEGATO


Fondo Nazionale morosità incolpevole D.M.. 14.5.2014Riparto risorse ai Comuni Capoluogo e ad alta tensione abitativa in base alle famiglie residenti

All. B

% IMPORTO

Arezzo AR 43.544 77,63 € 122.944,73

Capolona AR 2.089 3,72 € 5.891,46

Castiglion Fibocchi AR 874 1,56 € 2.470,61

Civitella della Chiana AR 3.524 6,28 € 9.945,80

Monte San Savino AR 3.454 6,16 € 9.755,76

Subbiano AR 2.611 4,65 € 7.364,33

56.096 100,00 € 158.372,69

Bagno a Ripoli FI 10.504 3,43 € 19.454,80

Calenzano FI 7.269 2,37 € 13.442,53

Campi Bisenzio FI 17.513 5,72 € 32.443,56

Empoli FI 19.637 6,41 € 36.357,21

Firenze FI 186.876 61,03 € 346.159,22

Impruneta FI 6.359 2,08 € 11.797,66

Lastra a Signa FI 8.298 2,71 € 15.370,99

Scandicci FI 21.721 7,10 € 40.270,86

Sesto Fiorentino FI 20.635 6,74 € 38.228,96

Signa FI 7.382 2,41 € 13.669,40

306.194 100,00 € 567.195,19

Castiglione della Pescaia GR 3.613 6,87 € 9.476,96

Follonica GR 10.328 19,63 € 27.090,51

Grosseto GR 36.887 70,11 € 96.755,21

Scarlino GR 1.786 3,39 € 4.684,71

52.614 100,00 € 138.007,39

Collesalvetti LI 6.848 6,13 € 14.741,66

Livorno LI 71.902 64,34 € 154.727,30

Piombino LI 16.287 14,57 € 35.038,49

Rosignano Marittimo LI 16.718 14,96 € 35.976,38

111.755 100,00 € 240.483,83

Camaiore LU 13.669 12,42 € 24.863,17

Capannori LU 18.566 16,87 € 33.771,47

Lucca LU 39.608 35,99 € 72.047,14

Massarosa LU 9.034 8,21 € 16.435,31

Viareggio LU 29.168 26,51 € 53.069,45

Ripartizione ai ComuniCOMUNI ALTA TENSIONE ABITATIVA(delibera CIPE 13 novembre 2003 n.

87/03) Prov

inci

a

FAMIGLIERESIDENTI AL

31.12.2013(a)*


Fondo Nazionale morosità incolpevole D.M.. 14.5.2014Riparto risorse ai Comuni Capoluogo e ad alta tensione abitativa in base alle famiglie residenti

All. B

% IMPORTO

Ripartizione ai ComuniCOMUNI ALTA TENSIONE ABITATIVA(delibera CIPE 13 novembre 2003 n.

87/03) Prov

inci

a

FAMIGLIERESIDENTI AL

31.12.2013(a)*

110.045 100,00 € 200.186,54

Carrara MS 28.291 43,78 € 40.501,08

Massa MS 31.818 49,24 € 45.552,15

Montignoso MS 4.510 6,98 € 6.457,22

64.619 100,00 € 92.510,45

Cascina PI 17.917 20,39 € 47.709,39

Pisa PI 44.755 50,94 € 119.191,59

Pontedera PI 12.085 13,75 € 32.172,84

San Giuliano Terme PI 13.107 14,92 € 34.910,45

87.864 100,00 € 233.984,27

Agliana PT 6.753 10,93 € 23.916,88

Montale PT 4.128 6,68 € 14.617,08

Pistoia PT 40.975 66,32 € 145.120,51

Quarrata PT 9.930 16,07 € 35.164,15

61.786 100,00 € 218.818,62

Montemurlo PO 6.959 8,32 € 14.600,62

Prato PO 76.661 91,68 € 160.887,58

83.620 100,00 € 175.488,20

Poggibonsi SI 12.376 32,69 € 46.247,79

Siena SI 25.482 67,31 € 95.226,03

37.858 100,00 € 141.473,82

TOTALE 972.451 € 2.166.521,00

* Fonte: elaborazione Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio regionale di Statistica su dati Demo Istat



Programma regionale di edilizia residenziale pub-blica 20032005 Razionalizzazione dell’utilizzo dei proventi derivanti dalla cessione e dalla gestione del patrimonio E.R.P. e chiusura di pregressi program-mi regionali ex edilizia sovvenzionata Deliberazione C.R n. 38 del 27 aprile 2006. Approvazione del piano operativo di reinvestimento delle risorse del L.O.D.E. di Pisa relativo all’anno 2013.

LA GIUNTA REGIONALE

Richiamato il Programma regionale di edilizia residenziale pubblica 2003-2005 approvato con delibera-zio ne C.R. n. 51 del 26 maggio 2004 che, all’allegato A sub lettera B, prevede l’azione “Razionaliz za zione dell’utilizzo dei proventi derivanti dalla cessione e dalla gestione del patrimonio ERP ” e stabilisce che la Giunta regionale provveda all’adozione degli atti necessari all’attuazione del Programma stesso;

Considerato in particolare che tale azione, al fine di accelerare e razionalizzare l’utilizzo dei proventi derivanti dalla cessione e dalla gestione del patrimonio ERP, prevede che la Giunta Regionale quantifichi le risorse disponibili attraverso i soggetti gestori ex L.R. n. 77/1998;

Vista la propria deliberazione n 49 del 24.01.2005, con la quale sono state approvate le modalità per la quantificazione di tali risorse nonché dell’effettivo stato di attuazione dei relativi interventi;

Richiamato il “punto D-1” dell’ Allegato A al citato “Programma regionale di edilizia residenziale pubblica 2003- 2005 relativo all’azione “Consolidamento e chiusura di pregressi programmi regionali Ex edilizia sovvenzionata” che, nell’ambito di riferimento costituito dagli interventi ri-localizzati prevede che la Giunta Regionale provveda ad accertare le somme relative agli interventi eventualmente non pervenuti all’effettivo inizio dei lavori che possono essere utilizzate ad integrazione delle risorse di cui al sopraccitato punto B del programma;

Preso atto che il Consiglio Regionale con la Deliberazione C.R n. 38 del 27 aprile 2006, ha approvato i criteri, le modalità e i termini per l’utilizzazione delle risorse disponibili derivanti dalla cessione e gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica;

Rilevato che con tale atto il Consiglio Regionale ha dato mandato alla Giunta di procedere per ciascun LODE alla predisposizione dei piani operativi di reinvestimento delle risorse impegnandola a:

a) verificare l’effettivo stato di attuazione degli inter-ven ti già autorizzati con provvedimenti regionali di utilizzo dei proventi derivanti dalla cessione e dalla gestione del patrimonio ERP e conseguentemente quantificare le somme riferite agli interventi eventualmente non perve-nuti all’effettivo inizio dei lavori;

b) procedere al completamento degli atti ricognitivi derivanti dalla cessione e dalla gestione del patrimonio ERP;

c) procedere per ciascun LODE alla predisposizione delle integrazioni al piano operativo con le risorse di cui alle lettere a) e b).

Preso atto che con Decreto Dirigenziale n° 4710 del 12.10.2006, al fine di fondare l’accertamento delle risorse e del rispetto delle modalità e termini stabiliti su univoci presupposti di certezza e di uniformità amministrativa, sono state approvate le modalità attuative e procedurali per l’attuazione della deliberazione del Consiglio regionale n° 38 del 27.4.2006 nonché la relativa modulistica;

Vista la DGR n. 852 del 21.10.2013 con la quale è stato approvato il POR del LODE di Pisa relativo agli anni 2010-2012;

Vista la proposta di destinazione ed impiego delle risorse derivanti dall’attività di gestione e di cessione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica relativo all’anno 2013 (piano operativo di reinvestimento 2013) presentata dal soggetto gestore APES scpa in data 21.7.2014, sulla base delle decisioni assunte dai comuni facenti parte del LODE di Pisa in data 14.5.2014, ed utilizzando gli appositi modelli “Proposta di localizzazione: Mod. B/1” e “Piano operativo di reinvestimento: Mod. B/2”;

Viste le successive integrazioni inviate dal soggetto gestore APES scpa in data 7.11.2014;

Dato atto che gli uffici competenti della Giunta Regionale hanno verificato l’ammissibilità della proposta sulla base del punto 2 dell’ All. B alla del. C.R. 38/06, accertando la rispondenza della proposta alle finalità, criteri e priorità, tipologie e modalità stabiliti nelle direttive del Consiglio, ed in particolare:

- presenza di dichiarazioni dove si dia atto della sussistenza delle condizioni per l’effettivo inizio dei lavori nei termini stabiliti;

- effettiva copertura finanziaria del programma con i versamenti effettuati negli appositi conti correnti istituiti presso la sezione di tesoreria provinciale a fronte dei programmi già autorizzati in corso od in fase di avvio;

Preso atto dello stato della rendicontazione delle risorse relative all’attività di gestione e di cessione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica relativo


all’anno 2013, quale risulta in sintesi nella scheda istruttoria di cui all’Allegato “A”, parte integrante della presente deliberazione;

Visto il quadro riepilogativo delle proposte di localizza zione degli interventi di cui al piano operativo di reinvestimento, quale risulta dall’allegato “B”, parte integrante della presente deliberazione;

Considerato che a sensi del punto 2.4 dell’ All.B alla citata delibera .C.R. 38/06 tutti gli interventi finanziati devono pervenire all’inizio dei lavori entro dodici mesi dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT) della presente delibera che approva il piano operativo;

A voti unanimi

DELIBERA

- di prendere atto dello stato della rendicontazione delle risorse relative all’attività di gestione e di cessione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica attinente all’anno 2013, così come riportata nella scheda istruttoria

di cui all’Allegato “A”, parte integrante della presente deliberazione;

- di approvare il piano operativo di reinvestimento delle risorse del L.O.D.E. di Pisa relativo all’anno 2013, quale risulta nell’allegato “B”, parte integrante della presente deliberazione;

- di subordinare l’utilizzo di tali risorse alla verifica della conformità di ciascun intervento alle norme tec-nico-economiche, con le procedure di cui alla propria deliberazione n. 1195 del 19.10.1998, e le modalità di prelievo di esse sono quelle fissate con la propria deliberazione n. 1109 del 14.10.2002.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della l.r. 23/2007.



SEGUONO ALLEGATI


PROGRAMMA OPERATIVO DI REINVESTIMENTO 2013LODE DI PISA

Allegato A

Proventi da cessione alloggi ex L. 560/93 Euro

2013 1.086.763,13

TOTALE 1.086.763,13

Proventi gestione alloggi (art. 23 LR 96/96) Euro

2013 370.740,45

TOTALE 370.740,45

Economie POR 2003-2008 952.545,27

Interventi realizzati in via di urgenza (DGR 947/2010) 370.740,45

Versamenti effettuati 1.086.763,13

Totale risorse incassate 1.457.503,58

Totale risorse localizzate 3.461.095,24

Economie interventi precedenti al 2003 1.051.046,39

Totale risorse localizzabili 3.461.095,24


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Finanziamento, ai sensi della legge regionale 16 agosto 2001, n. 38, degli interventi attivati dagli enti locali finalizzati all’istituzione ovvero al sostegno dell’attività dei corpi di polizia municipale aventi le caratteristiche organizzative di cui all§articolo 14, comma 2, della legge regionale 3 aprile 2006, n. 12.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 16 agosto 2001 n. 38 recante “Interventi regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della Comunità toscana” e, in particolare:

- l’articolo 6, comma 1, il quale prevede che “la Giunta regionale, con propria deliberazione, stabilisce criteri e modalità per l’assegnazione dei finanziamenti per lo svolgimento delle attività e degli interventi previsti dalla presente legge, nonché le modalità di verifica sull’impiego dei finanziamenti da parte degli enti locali e dell’eventuale revoca dei finanziamenti medesimi. Una quota dei finanziamenti destinati agli enti locali può essere finalizzata alla realizzazione degli interventi previsti dagli atti di collaborazione istituzionale per la sicurezza di cui all’articolo 2, comma 3.”;

- l’articolo 6, comma 2, il quale dispone che “il finanziamento regionale destinato ai progetti di intervento degli enti locali è annuale e non può superare il 60 per cento della spesa prevista per la realizzazione di ciascun progetto”;

- l’articolo 6, comma 3, il quale dispone che “costituisce requisito per l’ammissione al finanziamento regionale il fatto che il territorio interessato dall’intervento proposto dagli enti locali singoli o associati comprenda una popolazione di almeno 10 mila abitanti”;

- l’articolo 6, comma 4, il quale dispone “le richieste di finanziamento sono presentate annualmente e sono corredate dalle descrizione degli interventi, dei risultati attesi e della spesa prevista”;

Vista la legge regionale 3 aprile 2006, n. 12, recante “Norme in materia di polizia comunale e provinciale” e, in particolare:

- l’articolo 14, comma 1, il quale prevede che “i comuni, singoli o associati, per lo svolgimento delle attività di cui all’articolo 2 possono istituire corpi di polizia municipale”;

- l’articolo 14, comma 2, il quale prevede che “i comuni istituiscono il corpo di polizia municipale nel rispetto delle seguenti caratteristiche strutturali ed operative minime:

a) organizzazione giornaliera, nell’ambito territoriale di competenza, di due turni ordinari di vigilanza sul territorio in servizio antimeridiano e pomeridiano, compresi i festivi e organizzazione di un terzo turno di vigilanza ordinaria sul territorio in servizio serale-

notturno per almeno centoventi giorni, anche non consecutivi, per ogni anno solare;

b) predisposizione e dotazione di una struttura operativa centralizzata per telecomunicazioni di servizio, attiva tutti i giorni dell’anno;

c) organizzazione di un sistema che consenta l’attivazione dei controlli di polizia amministrativa locale nell’arco delle ventiquattro ore, compresi i festivi, nell’ambito territoriale di competenza;

d) organizzazione e svolgimento del servizio di rilevazione degli incidenti stradali con danni alle persone o rilevanti conseguenze sulla circolazione stradale nei due turni antimeridiano e pomeridiano ed organizzazione dell’eventuale attivazione del servizio per almeno un turno serale-notturno, compresi i festivi, nell’ambito territoriale di competenza”;

- l’articolo 14, comma 4 , il quale prevede che “la Regione promuove l’istituzione e sostiene l’attività dei corpi di polizia municipale aventi le caratteristiche organizzative di cui al presente articolo, mediante i finanziamenti previsti dalla L.R. n. 38/2001, relativi alle funzioni di polizia locale”;

Ritenuto opportuno destinare lo stanziamento presente sul capitolo 11308 “Interventi ed attività regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della comunità toscana – spese d’investimento” del bilancio regionale dell’anno 2014 al finanziamento degli interventi attivati dagli enti locali in materia di politiche locali per la sicurezza urbana finalizzati all’istituzione ovvero al sostegno dell’attività dei corpi di polizia municipale che evidenziano le caratteristiche organizzative di cui all’articolo 14, comma 2, della legge regionale 3 aprile 2006, n. 12;

Vista la legge regionale 24 dicembre 2013, n. 78, relativa all’approvazione del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016 e la deliberazione della Giunta regionale 7 gennaio 2014, n. 2, con la quale è stato approvato il bilancio gestionale per l’anno finanziario 2014 ed il bilancio gestionale pluriennale 2014-2016;

Acquisito il parere favorevole del Comitato tecnico di direzione espresso nella seduta del giorno 11 dicembre 2014;

A voti unanimi

DELIBERA

1) di approvare, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della l.r. 38/2001, i criteri e le modalità per l’assegnazione dei finanziamenti relativi agli interventi attivati dagli enti locali in materia di politiche locali per la sicurezza urbana, secondo quanto indicato nell’allegato “A” che


costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2) i finanziamenti di cui al n. 1) sono finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza delle comunità locali e, in particolare, all’istituzione ovvero al sostegno dell’attività dei corpi di polizia municipale aventi le caratteristiche organizzative di cui all’articolo 14, comma 2, della legge regionale 3 aprile 2006, n. 12;

2) le risorse finanziarie stanziate sul capitolo 11308 “Interventi ed attività regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della comunità toscana - spese d’investimento” del bilancio regionale dell’anno 2014 sono destinate al finanziamento degli interventi di cui al n. 1);

3) di prenotare, ai fini di cui al n. 1), la somma di euro 620.000,00 sul capitolo 11308 “Interventi ed attività regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della comunità toscana - spese d’investimento” del bilancio di previsione 2014.




SEGUE ALLEGATO


Allegato A

Finanziamento, ai sensi della legge regionale 16 agosto 2001, n. 38, degli interventi degli enti locali finalizzati all’istituzione ovvero al sostegno dell’attività dei corpi di polizia municipale aventi le caratteristiche organizzative di cui all’articolo 14, comma 2, della legge regionale 3 aprile 2006, n. 12.

1) Soggetti interessati alla presentazione del progetto.

Sono ammissibili a finanziamento i progetti in materia di politiche locali per la

sicurezza urbana presentati da comuni ed unioni di comuni che abbiano una

popolazione di almeno 10.000 abitanti, attivati in attuazione della legge regionale 16

agosto 2001, n. 38, e dell’articolo 14 della legge regionale 3 aprile 2006, n. 12,

relativo alle caratteristiche del corpo di polizia municipale.

Ai fini della verifica del dato demografico si prenderà a riferimento quello ufficiale al

1 gennaio 2014, ovvero più recente, rilevabile dal sito http://demo.istat.it.

In caso di unione di comuni il cui statuto preveda l’attribuzione dell’esercizio della

funzione di polizia municipale alla medesima ovvero di convenzione con identico

oggetto, il progetto può essere presentato unicamente dall’unione.

Saranno dichiarati inammissibili i progetti presentati dai singoli comuni partecipanti

all’unione.

2) Termini e modalità di presentazione.

La richiesta di finanziamento deve essere inoltrata a:

Regione Toscana - Direzione generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale,

area di coordinamento “Politiche di solidarietà sociale e integrazione socio-

sanitaria”.

L’inoltro dovrà essere fatto utilizzando esclusivamente l’indirizzo di posta elettronica

certificata [email protected] ovvero il protocollo interoperabile

(interPRO).

Ciascun ente locale può presentare un solo progetto. In caso di presentazione di più

progetti si prenderà in considerazione unicamente l’ultimo pervenuto in ordine di

tempo.

In successivi decreti del dirigente della struttura regionale competente sono

determinati:

- il termine perentorio per la presentazione del progetto;


- il termine perentorio per la presentazione della relazione intermedia di cui al

n. 9);

- il termine perentorio per la conclusione del progetto e per la presentazione

della relazione finale di cui al n. 9).

Con i medesimi decreti sono approvate:

- la modulistica per la presentazione del progetto;

- la modulistica per la presentazione della relazione intermedia di cui al n. 9);

- la modulistica per la presentazione della relazione finale di cui al n. 9).

3) Progetto.

Il progetto contiene una descrizione sintetica degli interventi che, a fronte di specifici

problemi per la sicurezza riscontrati sul territorio, l’ente locale ha promosso oppure

ha intenzione di promuovere al fine del miglioramento delle condizioni di sicurezza

delle comunità locali e, in particolare, per l’istituzione ovvero il sostegno dell’attività

dei corpi di polizia municipale aventi le caratteristiche organizzative di cui

all’articolo 14, comma 2, della legge regionale 3 aprile 2006, n. 12.

4) Fattispecie ammissibili a finanziamento.

Il progetto deve contiene uno o più interventi. Ai fini dell’ammissibilità, ciascun

intervento deve oggettivamente essere inquadrabile in almeno una delle seguenti

categorie:

a) rafforzamento del presidio territoriale da parte degli operatori di polizia

locale;

b) attivazione di strumenti tecnici per la sorveglianza degli spazi pubblici;

c) potenziamento delle dotazioni tecniche e strumentali della polizia locale;

d) sviluppo delle attività di prevenzione e di mediazione dei conflitti sociali.

Nel progetto vengono dettagliatamente indicate le spese relative a ciascun intervento

e gli indicatori di risultato attraverso i quali misurare l’efficacia dei medesimi.

5) Ripartizione dello stanziamento.


E’ destinato al finanziamento dei progetti presentati da enti locali con popolazione

inferiore a 50.000 abitanti fino ad un massimo del 30% dello stanziamento presente

sul capitolo 11308.

La parte residua dello stanziamento è destinato al finanziamento dei progetti

presentati da enti locali con popolazione uguale o superiore a 50.000 abitanti.

In ogni caso il finanziamento regionale non può eccedere il 60 per cento della spesa

prevista per la realizzazione del progetto.

Il contributo massimo erogabile in relazione a ciascun progetto è:

a) 21.000,00 euro per gli enti locali con popolazione inferiore a 50.000 abitanti;

b) 45.000 euro per gli enti locali con popolazione uguale o superiore a 50.000

abitanti.

Di conseguenza, tenendo conto della percentuale a carico dell’ente locale, la spesa

massima ammissibile, ammonta a:

a.1) 35.000,00 euro per gli enti locali con popolazione inferiore a 50.000 abitanti;

b.1) 75.000,00 euro per gli enti locali con popolazione uguale o superiore a 50.000

abitanti.

6) Graduatorie.

Il finanziamento verrà assegnato previa la formazione di due graduatorie, la prima

relativa agli enti locali con popolazione inferiore a 50.000 abitanti (graduatoria A), la

seconda agli enti locali con popolazione uguale o superiore a 50.000 abitanti

(graduatoria B).

Per quanto riguarda la valutazione delle richieste pervenute verrà attribuito un

punteggio con riferimento ai seguenti parametri:

Graduatoria A - enti locali con popolazione inferiore a 50.000 abitanti:

A.1) progetto presentato da ente locale con oltre 30.000 abitanti: punti 3;

A.2) progetto presentato da ente locale che ha sottoscritto un patto per la sicurezza

con la competente prefettura e con la Regione Toscana, che sia vigente al momento

della presentazione della richiesta di finanziamento e che contenga un intervento

riconducibile all’oggetto del patto, non finanziato con altri provvedimenti regionali:

punti 2

A.3) progetto contenente un intervento relativo al potenziamento tecnico o

tecnologico della centrale operativa della polizia municipale, che si concreti in un


complessivo miglioramento dei sistemi a disposizione della struttura (attrezzature,

hardware o software), in modo da assicurare una maggiore efficacia degli interventi

sul territorio: punti 2;

A.4) progetto contenente un intervento relativo all’acquisto di strumenti tecnici o

informatici finalizzati all’adozione o al potenziamento di modelli operativi di polizia

locale di prossimità: punti 2;

A.5) progetto contenente un intervento relativo all’acquisto di strumenti tecnici o

informatici destinati al servizio di rilevazione degli incidenti stradali: punti 1;

A.6) progetto contenente un intervento relativo all’acquisto di autovetture,

ciclomotori o motoveicoli: punti 1;

Graduatoria B enti locali con popolazione uguale o superiore a 50.000 abitanti:

B.1) progetto presentato da comune capoluogo di provincia: punti 3;

B.2) progetto presentato da ente locale che ha sottoscritto un patto per la sicurezza

con la competente prefettura e con la Regione Toscana, che sia vigente al momento

della presentazione della richiesta di finanziamento e che contenga un intervento

riconducibile all’oggetto del patto, non finanziato con altri provvedimenti regionali:

punti 2;

B.3) progetto contenente un intervento relativo al potenziamento tecnico o

tecnologico della centrale operativa della polizia municipale, che si concreti in un

complessivo miglioramento dei sistemi a disposizione della struttura (attrezzature,

hardware o software), in modo da assicurare una maggiore efficacia degli interventi

sul territorio: punti 2;

B.4) progetto contenente un intervento relativo all’acquisto di strumenti tecnici o

informatici finalizzati all’adozione o al potenziamento di modelli operativi di polizia

locale di prossimità: punti 2;

B.5) progetto contenente un intervento relativo all’acquisto di strumenti tecnici o

informatici destinati al servizio di rilevazione degli incidenti stradali: punti 1;

B.6) progetto contenente un intervento relativo all’acquisto di autovetture, motocicli,

o motoveicoli: punti 1.

Nel caso in cui l’intervento sia valutabile alla luce di più di uno dei precedenti

parametri, si prenderà in considerazione il parametro che assegna un punteggio

maggiore, ovvero, in caso di parità, uno soltanto dei punteggi possibili.


Verranno finanziati i progetti inseriti in graduatoria fino ad esaurimento dello

stanziamento, con riferimento alla fascia demografica di competenza.

Qualora, in virtù della redazione delle graduatorie, un progetto sia finanziabile solo in

parte, l’erogazione del finanziamento è sottoposta alla presentazione da parte

dell’ente locale di una dichiarazione contenente l’accettazione del finanziamento

parziale e l’eventuale rimodulazione del progetto. Se l’accettazione non è presentata

nel termine assegnato si procederà allo scorrimento della graduatoria.

In caso di ex-aequo all’ultimo posto utile della graduatoria verrà privilegiato l’ente

locale che ha inserito, all’interno del progetto presentato, un intervento di cui ai

precedenti punti A.3 ovvero B.3. In caso di ulteriore ex-aequo, verrà privilegiato

l’ente locale con popolazione più numerosa.

7) Spese ammissibili ed inammissibili

Sono finanziabili esclusivamente le spese di investimento.

Tra le spese non ammissibili rientrano in ogni caso quelle relative all’assunzione di

personale, all’incentivazione del personale dipendente, alla formazione del personale,

all’acquisto di uniformi ed armamento, all’acquisto, ristrutturazione e manutenzione

di immobili ed all’acquisto di arredi.

8) Erogazione del finanziamento

Il finanziamento sarà erogato al beneficiario in due parti. Il 70 per cento all’atto di

concessione del medesimo, il restante 30 per cento successivamente, a seguito della

presentazione della relazione finale di cui al numero seguente.

9) Relazione intermedia e finale.

Entro il termine stabilito con decreto dirigenziale ai sensi del n. 2), l’ente beneficiario

presenta alla struttura regionale competente, utilizzando l’indirizzo di posta

elettronica certificata indicato al n. 2), una relazione intermedia che descriva gli

interventi realizzati e le spese effettuate fino a quel momento.

Entro novanta giorni dalla effettiva conclusione del progetto ovvero entro novanta

giorni dal decorso del termine finale stabilito ai sensi del n. 2), l’ente beneficiario

presenta alla struttura regionale competente, utilizzando il citato indirizzo di posta

elettronica certificata, una relazione sull’attuazione del progetto che evidenzi la


coerenza tra gli interventi attuati in esecuzione del medesimo ed il finanziamento

ottenuto dalla Regione Toscana.

Nella relazione sono indicati gli obiettivi del progetto realizzati, i motivi della

eventuale mancata realizzazione di alcuni e viene dato complessivamente conto delle

spese liquidate per la realizzazione del progetto.

10) Revoca del finanziamento.

La mancata presentazione della relazione finale, la presentazione di una relazione che

non rendiconti in tutto o in parte il contributo erogato ovvero che non dia conto della

coerenza tra progetto presentato, interventi attivati e finanziamento ottenuto comporta

la revoca totale del finanziamento.

La presentazione di una relazione che rendiconti spese liquidate inferiori a quelle

necessarie ad ottenere il contributo regionale, comporta la riduzione proporzionale del

medesimo e la conseguente revoca parziale.

In ogni caso, prima di provvedere alla revoca, la struttura regionale competente

assegna all’ente un termine perentorio, non inferiore a trenta giorni dalla data di

ricevimento della comunicazione, entro il quale presentare o integrare la relazione

finale.



Piattaforma Regionale “Abitare Mediterraneo” per la competitività delle imprese toscane nell’edilizia sostenibile. Approvazione protocollo d’intesa.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 27 aprile 2009, n. 20 “ Disposizioni in materia di ricerca e innovazione” che ha fra le proprie finalità quella di favorire la diffusione e il progresso della conoscenza e della ricerca fondamentale con riferimento agli ambiti di particolare eccellenza e specificità strettamente connessi con i programmi fondamentali per lo sviluppo regionale;

Visto che il Programma regionale di sviluppo (PRS) 2011-2015, approvato con risoluzione del Consiglio regionale n. 49/2011;

Visto l’Atto di Indirizzo pluriennale in materia di ricerca e di innovazione approvato con delibera del Consiglio regionale n. 46 del 6 luglio 2011;

Visto il Documento “Strategia di ricerca e innovazione per la Smart Specialization in Toscana”, approvato con la delibera GR n. 1018 del 18.11.2014” all’interno della quale la Regione Toscana, in sintonia con la Strategia Europa 2020, ha elaborato una propria strategia identificando le aree e i temi prioritari di intervento, una sorta di ombrello programmatico sotto cui rientrano le politiche del prossimo decennio in vista di una crescita intelligente, verde e inclusiva;

Viste le seguenti deliberazioni di Giunta regionale: n.603/210, n. 67/2011, n. 137/2011, n. 566/2014 che danno indirizzi per la riorganizzazione del sistema regionale del trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e poli di innovazione);

Visto, in particolare, la delibera di G.R. n. 566 del 7/7/2014 che individua i seguenti Distretti tecnologici regionali:

- Distretto tecnologico regionale Moda- Distretto tecnologico regionale Interni e Design- Distretto tecnologico regionale marmo e pietre

ornamentali- Distretto tecnologico regionale Scienze della vita- Distretto tecnologico regionale Nuovi materiali- Distretto tecnologico regionale Automotive e

meccanica- Distretto tecnologico regionale per la nautica e la

portualità- Distretto tecnologico regionale ferroviario- Distretto tecnologico regionale energia/economia

verde

- Distretto tecnologico regionale FORTIS- Distretto tecnologico regionale smart city/turismo/

beni culturali- Distretto tecnologico regionale cartario;

Considerato che la Regione Toscana ha finanziato, nell’ambito del POR CREO FESR 2008-2013, il progetto “Abitare Mediterraneo”, sviluppato dall’Università di Firenze in sinergia con alcune aziende, per realizzare un sistema aperto in cui l’innovazione tecnologica e la qualità architettonica trovino reale applicazione alle diverse fasi del processo edilizio, per progettare e costruire in chiave di sostenibilità energetico-ambientale e ecoefficienza;

Ritenuto opportuno, in continuità con il suddetto progetto, sostenere quelle azioni che contribuiscano a fare della Toscana un laboratorio internazionale dell’abitare mediterraneo per la ricerca, la sperimentazione progettua-le su casi di studio e la realizzazione degli edifici ecoso-stenibili del futuro, pensati e progettati nell’ambito storico, culturale e climatico del bacino mediterraneo;

Valutato di instaurare con l’Università degli Studi di Firenze, Unioncamere, Rete di imprese Filiera del legno mediterraneo, ANCE, FORMEDIL, LUCENSE e Legambiente attività di consultazione e collaborazione anche al fine di favorire la creazione di un “Centro di competenza tecnologica” che serva da punto di riferimento per lo studio, la ricerca, l’innovazione e la realizzazione di buone pratiche per la sostenibilità ambientale, energetica, la qualità, vivibilità e sicurezza dell’abitare e dell’edilizia in sinergia con le attività dei Distretti tecnologici e dei poli di innovazione coerenti per ambito di intervento;

Ritenuto opportuno, in considerazione dei molteplici ambiti settoriali interessati al tema oggetto del Protocollo, prevedere il coinvolgimento delle diverse strutture regionali attraverso la costituzione di un Gruppo di lavoro interdirezionale;

Visto lo schema di Protocollo d’intesa per la promozione di una “Piattaforma Abitare Mediterraneo per la competitività delle imprese toscane nell’edilizia sostenibile” di cui all’allegato A) parte integrante e sostanziale del presente atto;

Valutate positivamente e pienamente condivise le finalità previste dal precitato protocollo di intesa;

Visto il parere espresso dal CTD nella seduta del 11/12/2014;

A voti unanimi

DELIBERA


1. di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, lo schema di Protocollo d’intesa per la promo-zio ne di una “Piattaforma Abitare Mediterraneo per la competitività delle imprese toscane nell’edilizia sostenibile” di cui all’allegato A) parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di dare atto che il protocollo d’intesa non comporta oneri a carico del bilancio regionale;

3. di incaricare l’Area di Coordinamento Educazione, Istruzione, Università e Ricerca del coordinamento di un Gruppo di lavoro interdirezionale che affronti le tematiche relative, direttamente o indirettamente, all’oggetto del

Proto collo e a porre in essere gli adempimenti amministra-ti vi necessari alla formalizzazione e all’attuazione del Protocollo stesso.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT, ai sensi dell’art. 4, 5 e 5bis della legge regionale n. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della medesima legge regionale n. 23/2007.



SEGUE ALLEGATO


Allegato A

Piattaforma regionale Abitare Mediterraneo per la competitivitàdelle imprese toscane nell’edilizia sostenibile

PROTOCOLLO D’INTESA

L’anno _______ il giorno _________________ del mese di _____________

TRA

- Regione Toscana – C.F. e partita I.V.A con sede in Via di Novoli 26 – 50127 Firenze, nella persona del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi;

- Università degli studi di Firenze con sede in Piazza San Marco,1 Firenze, rappresentata da …………………………………………;

- UNIONCAMERE Toscana con sede in ……………………………..………, rappresentata da …………………………………………;

- Rete di imprese Filiera del legno edilizia mediterranea con sede in ……………………………..………, rappresentata da …………………………………………;

- ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili con sede in ……………………………..………, rappresentata da …………………………………………;

- FORMEDIL – Scuole Edili con sede in ……………………………..………, rappresentata da …………………………………………;

- LUCENSE ScpA in qualità di soggetto gestore del Centro Documentazione e Formazione di Abitare Mediterraneo con sede in con sede in ……………………………..………, rappresentata da …………………………………………;

- Legambiente con sede in ……………………………..………, rappresentata da …………………………………………;

PREMESSO CHE

La strategia Europa 2020 punta a rilanciare l'economia dell'UE nel prossimo decennio.In un mondo che cambia l'UE si propone di divenire un'economia intelligente, sostenibile e solidale. Queste tre priorità, che si rafforzano a vicenda, sono volte a far conseguire all'UE e agli Stati membri elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale.


Questi obiettivi rafforzeranno la leadership europea nel campo della greeneconomy, nella quale un ruolo sempre più determinante sarà assunto dall'edilizia sostenibile che si prevede possa contribuire significativamente ai risultati di riduzione della domanda energetica. Il consumo di energia nell’edilizia residenziale e commerciale rappresenta infatti oggi circa il 40% del consumo totale di energia ed è responsabile del 36% delle emissioni totali di CO2 nell’UE.Per rilanciare il settore edile quale settore di punta nella green economy,l'Europa ha già predisposto gli strumenti per indirizzarlo verso obiettivi di maggior efficienza: la Energy performance of building Directive (2002/91/EC; 2010/31/EC) e gli altri strumenti operativi predisposti dalla Commissione Europea stanno indirizzando il settore delle costruzioni verso una profonda trasformazione.La Regione Toscana ha, da tempo, concentrato l’attenzione sul mondo dell’Edilizia Sostenibile, consapevole della necessità di rivedere il modello di sviluppo attuale, e di agire propositivamente e con atti concreti per favorire la riconversione in senso ecologico proprio di quei settori che maggiormente contribuiscono al deficit negativo del consumo irreversibile delle risorse primarie non rinnovabili.

La Regione Toscana ha approvato le seguenti deliberazioni di G.R. n. 603/210,n. 67/2011, n. 137/2011, n. 566/2014 che danno indirizzi per la riorganizzazione del sistema regionale del trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e poli di innovazione);

La regione Toscana, in particolare, con la delibera di G.R. n. 566 del 7/7/2014individua dodici Distretti tecnologici regionali alcuni dei quali con ambito di attività coerente e funzionale ai temi oggetto del presente Protocollo di Intesa;

Il Consiglio Regionale della Toscana ha recentemente approvato la Legge n. 65/2014 – Norme per il Governo del Territorio, che tra le finalità al fine di garantire lo sviluppo sostenibile, indica tra gli obiettivi la valorizzazione del patrimonio territoriale inteso come bene comune, nel rispetto delle esigenze legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future.

La Regione Toscana ha finanziato, nell’ambito del POR CREO FESR 2007-2013,il progetto “Abitare Mediterraneo”, sviluppato dall’Università di Firenze in sinergia con le aziende, per realizzare un sistema aperto in cui l’innovazionetecnologica e qualità architettonica trovino reale applicazione alle diverse fasi del processo edilizio, per progettare e costruire in chiave di sostenibilità energetico-ambientale ed e coefficienza.

In continuità con il suddetto progetto i soggetti sottoscrittori del Protocollo di Intesa ravvisano l'opportunità di sostenere quelle azioni che contribuiscano afare della Toscana un laboratorio internazionale dell’abitare mediterraneo perla ricerca, la sperimentazione progettuale su casi di studio e la realizzazione degli edifici ecosostenibili del futuro, pensati e progettati nell’ambito storico, culturale e climatico del bacino mediterraneo.


I soggetti sottoscrittori del Protocollo valutano, altresì, di promuovere attività di consultazione e collaborazione anche al fine di favorire la creazione di un “Centro di competenza tecnologica” che serva da punto di riferimento per lo “studio, la ricerca, l’innovazione e la realizzazione di buone pratiche, per la sostenibilità ambientale, energetica, la qualità e vivibilità dell’abitare” in sinergia con le attività dei Distretti tecnologici e dei poli di innovazione coerenti per ambito di intervento;

La Regione Toscana, in questi ultimi anni, con la collaborazione di ARSIA, del CNR IVALSA e della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze, ha realizzato alcune azioni coordinate per lo sviluppo dell’uso del legno toscano in edilizia anche con tecnologie innovative.

Le azioni attivate e attualmente già concluse riguardano in particolare:1. redazione e pubblicazione nel luglio 2009 delle “Linee Guida per l'Edilizia in

legno in Toscana” finanziate con risorse PRAA dalla DG Presidenza e finalizzato a illustrare ai professionisti come operare con il legno strutturale;

2. redazione e pubblicazione nel novembre 2011 delle "Linee Guida sugli edifici a struttura in legno di supporto alle associazioni sportive” con la collaborazione del CONI regionale del CNR IVALSA e della Facoltà di Ingegneria di Firenze finanziate con risorse PRAA;

3. finanziamento con risorse POR CREO FESR 2007/2013 e attraverso un Bando regionale di una Associazione Temporanea di Impresa (attualmente CALET) che a Bibbiena (AR) ha avviato una attività di trasformazione del legno toscano per uso edilizio;

4. attuazione di progetti formativi finanziati con Bando POR ob2 FSE 2007/2013 dalla DG Formazione e sviluppati dalla Scuola Edile Senese sui territori di Siena, Arezzo e Grosseto.

Su sollecitazione della Regione Toscana e dell’UNCEM si è costituita la Rete d'imprese “Filiera Legno Edilizia Mediterranea” formata attualmente da 12 aziende che hanno sede nella regione e che punta a sfruttare le enormi potenzialità del patrimonio boschivo toscano, sia per la costruzione di edifici sostenibili che in campo energetico e nella prevenzione del dissesto idrogeologico;

I soggetti sottoscrittori del presente protocollo rappresentano il primo nucleo di un tavolo di confronto permanente, al quale potranno aderire gli altri enti toscani che operano nella filiera dell’edilizia.

I soggetti sottoscrittori convengono sull’opportunità di formalizzare la Piattaforma regionale Abitare Mediterraneo sull’edilizia sostenibile.


Tutto ciò premesso si approva e sottoscrive quanto segue:

Art. 1

1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto

Art. 2

1. Con la sottoscrizione del presente atto i soggetti firmatari costituiscono, nel rispetto delle specifiche autonomie dei soggetti aderenti, la Piattaforma regionale Abitare Mediterraneo sull’edilizia sostenibile, (di seguito indicata con il termine Piattaforma), quale rete regionale per perseguire le finalità e porre in essere le attività di cui all’art. 3.2. La sede operativa della Piattaforma è presso LUCENSE SCpA con sede in LUCCA, loc. Sorbano del Giudice, via della Chiesa XXXII, trav. I, n. 231

Art. 3

1. La Piattaforma promuove, realizza e sviluppa attività tese a:a) favorire la crescita economica sostenibile delle imprese e dei territori;b) individuare soluzioni a problematiche di filiera/settore;c) integrare ricerca-formazione-innovazione-imprese attraverso la creazione

di specifiche reti;d) valorizzare programmi strategici di ricerca, di sviluppo tecnologico e

innovazione, coerenti con le agende strategiche di riferimento a livello europeo e globale (in particolare Horizon 2020), ed in linea con i programmi di sviluppo e innovazione nazionali ed internazionali;

e) sviluppare un sistema di appalti pubblici che valorizzi la qualità del costruito e i temi sulla salute e sicurezza nei cantieri edili;

f) promuovere un coordinamento regionale per massimizzare l’efficacia dei programmi, progetti e azioni dei soggetti firmatari;

g) divulgare l’approccio ‘toscano’ dell’edilizia sostenibile nell’area del Mediterraneo, con l’obiettivo di farne un ‘laboratorio internazionale’;

h) costituire un organismo di consultazione della Regione Toscana per le tematiche connesse all’edilizia sostenibile (risparmio ed efficientamento energetico, certificazione energetica e di sostenibilità ambientale, uso delle risorse naturali come il legno ecc.)

2. Le parti si impegnano ad organizzare periodici momenti di confronto, programmazione e verifica nell'ambito delle attività di cui al comma 1., a cadenza almeno semestrale, per facilitare l’integrazione tra le politiche regionali, il mondo della ricerca e il mondo delle imprese interessate alle problematiche oggetto del presente Protocollo. 3. Le parti si impegnano a favorire l’adesione alla piattaforma di altri enti interessati a collaborare per il perseguimento degli obiettivi indicati al c.1.


Art. 4

1. Qualora vi sia la necessità di disciplinare le modalità e i termini di collaborazione su specifici argomenti di interesse comune a due o più soggetti appartenenti alla Piattaforma, questi potranno essere oggetto di atti successivi tra le parti interessate.

Art. 51. Il presente atto ha validità di tre anni dalla conclusione e può essere rinnovato.

Art. 6

1. I contenuti oggetto del presente Protocollo d’intesa rientrano nello svolgimento corrente delle funzioni attribuite dalla normativa ai soggetti firmatari del presente atto e non determinano alcun onere a carico degli stessi singolarmente o reciprocamente.

Regione Toscana _________________________________________________

Università degli studi di Firenze______________________________________

UNIONCAMERE Toscana ___________________________________________

Rete di imprese Filiera del legno edilizia mediterranea _____________________________________________

ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili ________________________

FORMEDIL – Scuole Edili _________________________________________

LUCENSE ScpA ________________________________________________

Legambiente __________________________________________________

Firenze,



Approvazione del piano regionale di programma-zione dell’offerta formativa e del dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2015/2016.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di Educazione, Istruzione, Orientamento, Formazione professionale e Lavoro” e successive modifiche e integrazioni;

Visto il Regolamento 8 agosto 2003 n. 47/R di esecuzione della L.R. 32/2002, citata al punto precedente, e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare la lett. a), comma 2 dell’art. 39 bis ai sensi del quale la Giunta regionale provvede all’elaborazione ed approvazione di uno specifico piano regionale dell’offerta formativa e del dimensionamento della rete scolastica sulla base delle proposte contenute nei piani provinciali;

Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 147 del 2012 che ha ribadito ciò che aveva già stabilito con propria sentenza n. 200 del 2009, ovvero che il dimensionamento della rete scolastica è competenza regionale;

Visto il Piano di Indirizzo Generale Integrato (PIGI) 2012-2015, approvato con delibera del Consiglio Regionale n. 32/2012, ed in particolare l’obiettivo specifico 1.b. e l’azione 1.b.1. “Programmazione dell’of-fer ta formativa e del dimensionamento della rete scolasti-ca” che detta i principi generali per la redazione dei piani provinciali di dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa;

Visto il Decreto del Presidente della Repubblica n. 81/2009, sulla razionalizzazione della rete scolastica;

Vista la riforma degli ordinamenti scolastici della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, avviata con D.P.R. n. 89/2009 e successive modifiche e integrazioni, nonché il riordino degli istituti professionali, degli istituti tecnici e dei licei, avviato rispettivamente con DD.PP.RR. n. 87/2010, 88/2010 e 89/2010 e successive modifiche e integrazioni;

Richiamato il D.P.R. 5 marzo 2013 n. 52 avente ad oggetto “Regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei, a norma dell’articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89” ai sensi del quale, a partire dall’a.s. 2014/2015, possono essere istituite sezioni ad indirizzo sportivo nei percorsi dei licei scientifici;

Richiamato il D.P.R. 29 ottobre 2012 n. 263 che approva il “Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” e le successive disposizioni attuative;

Visto il Decreto Direttoriale istitutivo dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) n. 239 del 30 settembre 2014, con il quale sono stati istituiti a decorrere dal 1° settembre 2014 sul territorio regionale toscano n. 8 CPIA;

Richiamata la Delibera di Giunta Regionale n. 771 del 23 settembre 2013 avente ad oggetto “Istruzione e formazione tecnica superiore e istituzione dei poli tecnico professionali. Approvazione programmazione territoriale triennale”, il Decreto Dirigenziale n. 4782 del 11 novembre 2013 e i successivi atti regionali, ai sensi dei quali si sono formalmente costituiti in Toscana n. 24 poli tecnico professionali;

Visto che, con comunicazione dell’Assessore alla Scuola, Università e Ricerca - del 30 giugno 2014, prot. A00GRT/161019/S.050, per l’anno scolastico 2015-2016 sono stati confermati gli indirizzi per la programmazione e il dimensionamento già approvati dalla Delibera di Giunta Regionale n. 708/2011 ed è stata richiamata la normativa nazionale vigente in materia;

Visti i Piani provinciali annuali di organizzazione della rete scolastica che contengono la programmazione dell’offerta formativa e il dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome per l’anno scolastico 2015/2016, trasmessi dalle Amministrazioni provinciali, relativi al I e II Ciclo di Istruzione, alla programmazione dell’offerta di percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) e ai poli tecnico professionali, conservati agli atti del Settore “Istruzione e Educazione”;

Ritenuto di procedere, per quanto sopra, all’approva-zione del piano regionale di programmazione dell’offerta formativa e del dimensionamento delle istituzioni scola-stiche autonome per l’anno scolastico 2015/2016 secon-do quanto indicato negli Allegati A, B, C e D parte integrante e sostanziale del presente atto che contengono rispettivamente:

- Allegato A - l’offerta formativa e del dimensiona-mento delle istituzioni scolastiche autonome per l’anno scolastico 2015/2016 del I ciclo di istruzione;

- Allegato B - l’offerta formativa e del dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome per l’anno scola sti-co 2015/2016 del II ciclo di istruzione;


- Allegato C - i percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) per l’anno scolastico 2015/2016;

- Allegato D - i poli tecnico professionali formalmente costituitisi in Toscana;

Ritenuto opportuno disporre che il Settore “Istruzione e Educazione” della Giunta regionale trasmetta il presente atto all’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana per gli adempimenti di competenza necessari per la sua attuazione;

Visto il parere favorevole espresso dal Comitato Tecnico Direttivo in data 18 dicembre 2014;

Considerato che l’argomento risulta iscritto all’o.d.g. della seduta del Comitato di Coordinamento Istituzionale di cui all’articolo 24 della L.R. 32/2002, del 19 dicembre 2014;

Preso atto del parere favorevole espresso dalla Commissione Regionale Permanente Tripartita, di cui all’articolo 23 della L.R. 32/2002, nella seduta del 19 dicembre 2014;

A voti unanimi

DELIBERA

1. Di prendere atto dei Piani annuali di organizzazione della rete scolastica che contengono la programmazione

dell’offerta formativa e del dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome per l’anno scolastico 2015/2016, approvati e trasmessi dalle Amministrazioni provinciali, relativi al I e al II Ciclo di istruzione, ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) e ai poli tecnico professionali, conservati agli atti del Settore Istruzione e Educazione;

2. Di approvare il piano regionale relativo alla programmazione dell’offerta formativa e al dimensiona-men to delle istituzioni scolastiche autonome per l’anno scolastico 2015/2016 di cui agli allegati A, B, C e D, parte integrante e sostanziale del presente atto;

3. Di disporre che il Settore “Istruzione e Educazione” della Giunta regionale trasmetta entro il 31 dicembre 2014 il presente atto all’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana per gli adempimenti di competenza necessari per la sua attuazione.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/2007.



SEGUONO ALLEGATI


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ZIO

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2003

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GR

Gro

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RIC

8260

0DIs

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6G

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Com

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Cod

.M

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l Ple

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tico

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Cod

.M

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IAR

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emen

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il p

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tti c

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si a

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tizza

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zion

e sc

uola

prim

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Per

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umen

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i adu

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fica,

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nza,

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pian

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man

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zion

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mec

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cola

stic

ade

nom

inaz

ione

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uzio

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dice

mec

cano

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inaz

ione

del

pun

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gaz

indi

care

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del

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gura

pr

ofes

sion

ale

com

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e

indi

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la d

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ione

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pr

ofes

sion

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com

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rio

regi

onal

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Pro

pone

nte

Iden

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noga

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Ris

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zion

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Add

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iona

men

to d

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co

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vazi

one

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ttam

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rime

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la p

repa

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dei p

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orgo

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Ris

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Add

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men

to d

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cuc

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co

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one

e tra

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del

le m

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ie p

rime

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la d

istri

buzi

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di p

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e be

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orgo

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talit

à a

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nza

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Add

etto

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zio

di a

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lienz

a al

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i di

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otaz

ioni

alla

ges

tione

dei

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d al

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men

to d

elle

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di s

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FIR

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trollo

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anut

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FIFi

renz

eFI

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rollo

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man

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C00

601V

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ento

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alla

real

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, rifi

n, s

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n pr

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to g

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o e

di

real

izza

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e di

pro

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mul

timed

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GR

Gro

sset

oG

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0060

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GR

RA

0060

1CIP

Leo

pold

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oren

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erat

ore

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olo

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arb

oree

, er

bace

e, o

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oric

ole

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gli i

nter

vent

i tec

nici

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omic

i sul

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la g

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ne d

i im

pian

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acch

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GR

Gro

sset

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ione

, pre

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zion

e pa

sti

adde

tto a

ll'app

rovi

gion

amen

to d

ella

cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

ater

ie p

rime,

e

alla

pre

para

zion

e de

i pas

ti

GR

Gro

sset

oG

RIS

0060

0CIS

IS L

eopo

ldo

II di

Lor

ena

GR

RC

0060

2CIP

Leo

pold

o II

di L

oren

aop

erat

ore

della

rist

oraz

ione

, ser

vizi

di s

ala

e ba

r

adde

tto a

ll'app

rovi

gion

amen

to d

ella

cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

ater

ie p

rime,

e

alla

dis

tribu

zion

e di

pie

tanz

e e

beva

nde

GR

Gro

sset

oG

RIS

0060

0CIS

IS L

eopo

ldo

II di

Lor

ena

GR

RC

0060

2CIP

Leo

pold

o II

di L

oren

aop

erat

ore

dei s

ervi

zi d

i pro

moz

ione

e

acco

glie

nza

(stru

tture

rice

ttive

)

adde

tto a

l ser

vizi

o di

acc

oglie

nza,

all'a

cqui

sizi

one

di

pren

otaz

ioni

, alla

ges

tione

dei

recl

ami,

ed

all'e

sple

tam

ento

del

le a

ttivi

tà d

i seg

rete

ria

amm

inis

trativ

aG

RG

ross

eto

GR

IS00

600C

ISIS

Leo

pold

o II

di L

oren

aG

RR

C00

602C

IP L

eopo

ldo

II di

Lor

ena

oper

ator

e de

l ben

esse

re -

este

tica

este

tista

(add

etto

)

GR

Mas

sa M

aritt

ima

GR

IS00

8004

ISIS

B. L

otti

GR

RI0

0801

QIP

B. L

otti

oper

ator

e de

lla ri

stor

azio

ne, p

repa

razi

one

past

i

adde

tto a

ll'app

rovi

gion

amen

to d

ella

cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

ater

ie p

rime,

e

alla

pre

para

zion

e de

i pas

ti

GR

Mas

sa M

aritt

ima

GR

IS00

8005

ISIS

B. L

otti

GR

RI0

0801

QIP

B. L

otti

oper

ator

e de

lla ri

stor

azio

ne, s

ervi

zi d

i sal

a e

bar

adde

tto a

ll'app

rovi

gion

amen

to d

ella

cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

ater

ie p

rime,

e

alla

dis

tribu

zion

e di

pie

tanz

e e

beva

nde

GR

Mas

sa M

aritt

ima

GR

IS00

8006

ISIS

B. L

otti

GR

RI0

0801

QIP

B. L

otti

oper

ator

e el

ettro

nico

adde

tto a

lla p

repa

razi

one,

inst

alla

zion

e,

man

uten

zion

e e

cont

rollo

deg

li im

pian

ti el

ettro

nici

GR

Mon

te A

rgen

tario

GR

IS00

900X

ISIS

R. d

el R

osso

- G

. da

Ver

razz

ano

GR

RC

0090

2XIP

R. d

el R

osso

oper

ator

e ai

ser

vizi

di p

rom

ozio

ne e

ac

cogl

ienz

a (s

truttu

re ri

cetti

ve)

adde

tto a

l ser

vizi

o di

acc

oglie

nza,

all'a

cqui

sizi

one

di

pren

otaz

ioni

, alla

ges

tione

dei

recl

ami,

ed

all'e

sple

tam

ento

del

le a

ttivi

tà d

i seg

rete

ria

amm

inis

trativ

a

GR

Mon

te A

rgen

tario

GR

IS00

900X

ISIS

R. d

el R

osso

- G

. da

Ver

razz

ano

GR

RC

0090

2XIP

R. d

el R

osso

oper

ator

e de

lla ri

stor

azio

ne, p

repa

razi

one

past

i

adde

tto a

ll'app

rovi

gion

amen

to d

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cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

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ie p

rime,

e

alla

pre

para

zion

e de

i pas

ti

GR

Mon

te A

rgen

tario

GR

IS00

900X

ISIS

R. d

el R

osso

- G

. da

Ver

razz

ano

GR

RC

0090

2XIP

R. d

el R

osso

oper

ator

e de

lla ri

stor

azio

ne, s

ervi

zi d

i sal

a e

bar

adde

tto a

ll'app

rovi

gion

amen

to d

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cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

ater

ie p

rime,

e

alla

dis

tribu

zion

e di

pie

tanz

e e

beva

nde

Alle

gato

C -

3/8


note

Pro

v.C

omun

eco

dice

mec

cano

graf

ico

istit

uzio

ne s

cola

stic

ade

nom

inaz

ione

istit

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ne s

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aco

dice

mec

cano

grad

enom

inaz

ione

del

pun

to d

i ero

gaz

indi

care

la d

enom

inaz

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del

la fi

gura

pr

ofes

sion

ale

com

e da

rep

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rio

nazi

onal

e

indi

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la d

enom

inaz

ione

del

la fi

gura

pr

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ale

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e da

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rio

regi

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Pro

pone

nte

Iden

tific

ativ

i scu

ole

Den

omin

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ne p

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rso

di q

ualif

ica

trie

nnal

e*

GR

Mon

te A

rgen

tario

GR

IS00

900X

ISIS

R. d

el R

osso

- G

. da

Ver

razz

ano

GR

RI0

0901

GIP

G. d

a V

erra

zzan

oop

erat

ore

del m

are

e de

lle a

cque

inte

rne

adde

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pera

zion

i di n

avig

azio

ne, p

esca

e p

rima

prep

araz

ione

del

pes

cato

e d

i con

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deg

li im

pian

ti di

acq

uaco

ltura

/mar

icol

tura

GR

Arc

idos

so G

RIS

0030

01IS

IS E

. Fer

mi -

L. d

a V

inci

GR

RI0

0301

LIP

L. d

a V

inci

oper

ator

e al

la ri

para

zion

e de

i vei

coli

a m

otor

e- r

ipar

azio

ne d

i par

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ecca

nich

e ed

el

ettro

mec

cani

che

del v

eico

lo a

mot

ore

adde

tto a

lla ri

para

zion

e di

aut

ovei

coli

e au

toar

ticol

ati

GR

Arc

idos

so G

RIS

0030

01IS

IS E

. Fer

mi -

L. d

a V

inci

GR

RI0

0301

LIP

L. d

a V

inci

oper

ator

e m

ecca

nico

adde

tto a

lla la

vora

zion

e, c

ostru

zion

e e

ripar

azio

ne d

i pa

rti m

ecca

nich

e

GR

Arc

idos

so G

RIS

0030

01IS

IS E

. Fer

mi -

L. d

a V

inci

GR

RI0

0301

LIP

L. d

a V

inci

oper

ator

e di

impi

anti

term

oidr

aulic

iad

detto

alla

pre

pazi

one,

inst

alla

zion

e, c

ontro

llo e

m

anut

enzi

one

degl

i im

pian

ti te

rmoi

drau

lici

GR

Follo

nica

GR

IS00

1009

ISIS

Fol

loni

caG

RR

I001

011

IP F

ollo

nica

oper

ator

e m

ecca

nico

adde

tto a

lla la

vora

zion

e, c

ostru

zion

e e

ripar

azio

ne d

i pa

rti m

ecca

nich

e

GR

Gro

sset

oG

RIS

0120

0QIS

IS L

. Bia

ncia

rdi

GR

RC

0120

1PIP

L. B

ianc

iard

iop

erat

ore

graf

ico-

mul

timed

iaad

detto

all'

orga

nizz

azio

ne d

el p

roce

sso

di

real

izza

zion

e gr

afic

a, d

i ela

bora

zion

e di

un

prod

otto

gr

afic

o e

di re

aliz

zazi

one

di p

rodo

tti m

ultim

edia

li

GR

Gro

sset

oG

RIS

0120

0QIS

IS L

. Bia

ncia

rdi

GR

RC

0120

1PIP

L. B

ianc

iard

iop

erat

ore

amm

inis

trativ

o-se

gret

aria

lead

detto

all'

orga

nizz

azio

ne e

ges

tione

del

le a

ttivi

tà d

i se

gret

eria

, all'

acco

glie

nza

e al

le in

form

azio

ni

LILI

VO

RN

OLI

IS00

0900

CI.I

.S. "

BU

ON

TALE

NTI

-CA

PP

ELL

INI -

OR

LLI

RI0

0901

4I.P

.S.I.

A. "

L.O

RLA

ND

O"

Ope

rato

re M

ecca

nico

Add

etto

alla

lavo

razi

one

cost

ruzi

one

e rip

araz

ione

di

parti

mec

cani

che

LILI

VO

RN

OLI

IS00

0900

CI.I

.S. "

BU

ON

TALE

NTI

-CA

PP

ELL

INI -

OR

LLI

RI0

0901

4I.P

.S.I.

A. "

L.O

RLA

ND

O"

Ope

rato

re E

lettr

ico

Add

etto

alla

pre

para

zion

e, in

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lazi

one,

con

trollo

e

man

uten

zion

e de

gli i

mpi

anti

elet

trici

LILI

VO

RN

OLI

IS00

0900

CI.I

.S. "

BU

ON

TALE

NTI

-CA

PP

ELL

INI -

OR

LLI

RI0

0901

4I.P

.S.I.

A. "

L.O

RLA

ND

O"

Ope

rato

re E

lettr

onic

oA

ddet

to a

lla p

repa

razi

one,

inst

alla

zion

e, c

ontro

llo e

m

anut

enzi

one

degl

i im

pian

ti el

etttr

onic

i

LILI

VO

RN

OLI

IS00

0900

CI.I

.S. "

BU

ON

TALE

NTI

-CA

PP

ELL

INI -

OR

LLI

RI0

0901

4I.P

.S.I.

A. "

L.O

RLA

ND

O"

Ope

rato

re d

el m

onta

ggio

e d

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m

anut

enzi

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di im

barc

azio

ni d

a di

porto

Add

etto

alle

ope

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oni d

i mon

tagg

io, f

initu

ra e

m

anut

enzi

one

di im

barc

azio

ni d

a di

porto

LILI

VO

RN

OLI

IS00

0900

CI.I

.S. "

BU

ON

TALE

NTI

-CA

PP

ELL

INI -

OR

LLI

RI0

0901

4I.P

.S.I.

A. "

L.O

RLA

ND

O"

Ope

rato

re d

elle

pro

duzi

oni c

him

iche

A

ddet

to a

l tra

ttam

ento

, alla

lavo

razi

one

e al

la

cons

erva

zion

e di

mat

erie

prim

e, s

emila

vora

ti e

prod

otti

chim

ici

LIP

OR

TOFE

RR

AIO

LIIS

0010

0TIS

IS F

OR

ES

I LI

RI0

101D

IPS

SA

R-IP

IA B

RIG

NE

TTI

Ope

rato

re E

lettr

onic

oA

ddet

to a

lla p

repa

razi

one,

inst

alla

zion

e,co

ntro

llo e

m

anut

enzi

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degl

i im

pian

ti el

ettro

nici

LIP

OR

TOFE

RR

AIO

LIIS

0010

0TIS

IS F

OR

ES

I LI

RI0

101D

IPS

SA

R-IP

IA B

RIG

NE

TTI

Ope

rato

re d

ella

rist

oraz

ione

- se

rviz

i di s

ala

e ba

r

Add

etto

all'

appr

ovvi

gion

amen

to d

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cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

ater

ie p

rime

e al

la p

repa

razi

one

e di

strib

uzio

ne d

i pie

tanz

e e

beva

nde

LIP

IOM

BIN

OLI

IS01

100C

Isis

Car

ducc

i Vol

ta P

acin

otti

LIR

I011

014

IPS

IA A

.Vol

taO

pera

tore

alla

ripa

razi

one

dei v

eico

li a

mot

ore

- Rip

araz

ioni

par

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sist

emi m

ecca

nici

ed e

lettr

omec

cani

ci

Add

etto

alla

ripa

razi

one

di a

utov

eico

li ed

au

toar

ticol

ati

LIP

IOM

BIN

OLI

IS01

100C

Isis

Car

ducc

i Vol

ta P

acin

otti

LIR

I011

014

IPS

IA A

.Vol

taop

erat

ore

elet

troni

coad

detto

alla

pre

para

zion

e, in

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lazi

one,

con

trollo

e

man

uten

zion

e de

gli i

mpi

anti

elet

troni

ci

LIR

osig

nano

Mar

ittim

oLI

S00

6001

IISS

E. M

atte

iLI

RC

0060

1XIP

AR

Sol

vay

Ope

rato

re d

ella

Ris

tora

zion

e - p

repa

razi

one

past

i

Add

etto

all'

appr

ovvi

gion

amen

to d

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cuc

ina:

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

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ie p

rime

e

alla

pre

para

zion

e de

i pas

ti

LIR

osig

nano

Mar

ittim

oLI

S00

6001

IISS

E. M

atte

iLI

RC

0060

1XIP

AR

Sol

vay

Ope

rato

re d

ella

Ris

tora

zion

e - s

ervi

zi d

i sal

a e

bar

Add

etto

all'

appr

ovvi

gion

amen

to d

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cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le-m

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ie p

rime

e al

la p

repa

razi

one

e di

strib

uzio

ni d

i pie

tanz

e e

beva

nde

LIR

osig

nano

Mar

ittim

oLI

S00

6001

IISS

E. M

atte

iLI

RC

0060

1XIP

AR

Sol

vay

Ope

rato

re a

i Ser

vizi

di P

rom

ozio

ne e

A

ccog

lienz

a - s

truttu

re ri

cetti

ve

Add

etto

al s

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zio

di a

ccog

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a, a

ll’ac

quis

izio

ne d

i pr

enot

azio

ni, a

lla g

estio

ne d

ei re

clam

i ed

all’e

sple

tam

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del

le a

ttivi

tà d

i seg

rete

ria

amm

inis

trativ

a

LIR

osig

nano

Mar

ittim

oLI

S00

6001

IISS

E. M

atte

iLI

RC

0060

1LIP

AR

Sol

vay

Ope

rato

re a

lla ri

para

zion

e de

i vei

coli

a m

otor

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ipar

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ni p

arti

e si

stem

i mec

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cied

ele

ttrom

ecca

nici

Add

etto

alla

ripa

razi

one

di a

utov

eico

li e

auto

artic

olat

i

LIR

osig

nano

Mar

ittim

oLI

S00

6001

IISS

E. M

atte

iLI

RC

0060

1LIP

AR

Sol

vay

Ope

rato

re d

i im

pian

ti te

rmo-

idra

ulic

i A

ddet

to a

lla p

repa

razi

one,

inst

alla

zion

e, c

ontro

llo e

m

anut

enzi

one

degl

i im

pian

ti te

rmo-

idra

ulic

i

LIC

EC

INA

LIIS

0020

0NIS

ISS

MA

RC

O P

OLO

LIR

C00

201L

sez.

asso

ciat

a M

.PO

LOO

pera

tore

ai s

ervi

zi d

i ven

dita

adde

tto a

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pera

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i di a

ssis

tenz

a, o

rient

amen

to,

info

rmaz

ione

del

clie

nte

all'a

llest

imen

to e

rifo

rnim

ent o

degl

i sca

ffali

LIC

EC

INA

LIIS

0020

0NIS

ISS

MA

RC

O P

OLO

LIR

C00

201L

sez.

asso

ciat

a M

.PO

LOO

pera

tore

ai s

ervi

zi d

i pro

moz

ione

e

acco

glie

nza

- ser

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del

turis

mo

adde

tto a

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ttivi

tà d

i ass

iste

nza

e co

nsul

enza

tu

ristic

a al

ban

co e

/o a

l tel

efon

o

LIC

EC

INA

LIIS

0020

0NIS

ISS

MA

RC

O P

OLO

LIR

C00

201L

sez.

asso

ciat

a M

.PO

LOO

pera

tore

gra

fico

mul

timed

iaad

detto

all'

orga

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azio

ne d

el p

roce

sso

di

real

izza

zion

e gr

afic

a, d

i ela

bora

zion

e di

un

prod

otto

gr

afic

o e

di re

aliz

zazi

one

di p

rodo

tti m

ultim

edia

li

LIP

iom

bino

LIIS

0040

09E

inau

di-C

ecch

erel

liLI

RC

0040

18C

ecch

erel

liO

pera

tore

del

la R

isto

razi

one-

prep

araz

ione

pa

sti

Add

etto

all'

appr

ovvi

gion

amen

to d

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cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

ater

ie p

rime

e al

la p

repa

razi

one

dei p

asti

LIP

iom

bino

LIIS

0040

09E

inau

di-C

ecch

erel

liLI

RC

0040

18C

ecch

erel

liO

pera

tore

del

la R

isto

razi

one-

serv

izi d

i sal

a ba

r

Add

etto

all'

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gion

amen

to d

ella

cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

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le m

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ie p

rime

e al

la d

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buzi

one

di p

ieta

nze

e be

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e

LIP

iom

bino

LIIS

0040

09E

inau

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ecch

erel

liLI

RC

0040

18C

ecch

erel

liO

pera

tore

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segr

etar

iale

Add

etto

all'

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nizz

azio

ne e

ges

tione

del

le a

ttivi

tà d

i se

gret

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, all'

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glie

nza

e al

le in

form

azio

ni

LIP

iom

bino

LIIS

0040

09E

inau

di-C

ecch

erel

liLI

RC

0040

18C

ecch

erel

liO

pera

tore

ai s

ervi

zi d

i ven

dita

Add

etto

alle

ope

razi

oni d

i ass

iste

nza,

orie

ntam

ento

, in

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azio

ne d

el c

lient

e e

all'a

llest

imen

to e

rif

orni

men

to d

egli

scaf

fali

Alle

gato

C -

4/8


note

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v.C

omun

eco

dice

mec

cano

graf

ico

istit

uzio

ne s

cola

stic

ade

nom

inaz

ione

istit

uzio

ne s

cola

stic

aco

dice

mec

cano

grad

enom

inaz

ione

del

pun

to d

i ero

gaz

indi

care

la d

enom

inaz

ione

del

la fi

gura

pr

ofes

sion

ale

com

e da

rep

erto

rio

nazi

onal

e

indi

care

la d

enom

inaz

ione

del

la fi

gura

pr

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sion

ale

com

e da

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rio

regi

onal

e

Pro

pone

nte

Iden

tific

ativ

i scu

ole

Den

omin

azio

ne p

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ica

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nnal

e*

LIP

iom

bino

LIIS

0040

09E

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di-C

ecch

erel

liLI

RC

0040

18C

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erel

liO

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tore

ai s

ervi

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ione

e

acco

glie

nza

indi

rizzo

stru

tture

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ttive

Add

etto

al s

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zio

di a

ccog

lienz

a, a

ll'acq

uisi

zion

e di

pr

enot

azio

ni, a

lla g

estio

ne d

ei re

clam

i ed

all'e

sple

tam

ento

del

le a

ttivi

tà d

i seg

rete

ria

amm

inis

trativ

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52)

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RN

OLI

IS00

800L

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PU

CC

I CO

LOM

BO

LIR

C00

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CO

LOM

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ddet

to)

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e de

l ben

esse

re (e

stet

ica)

com

plem

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LIV

OR

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LIIS

0080

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MB

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RC

0080

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C C

OLO

MB

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isex

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l ben

esse

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ccon

ciat

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com

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re

LILI

VO

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OLI

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BO

LIR

C00

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rato

re a

i ser

vizi

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taA

ddet

to a

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pera

zion

i di a

sssi

tenz

a, o

rient

amen

to,

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rmaz

ione

del

clie

nte

e al

l'alle

stim

ento

e

rifor

nim

ento

deg

li sc

affa

liin

tegr

ativ

o

LULU

CC

ALU

IS01

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PE

RTI

NI"

LUR

C01

201N

ISI "

PE

RTI

NI"

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rato

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inis

trativ

o S

egre

taria

leA

ddet

to a

ll'org

aniz

zazi

one

e ge

stio

ne d

elle

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vità

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segr

eter

ia, d

i acc

oglie

nza

e al

le in

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azio

niin

regi

me

di s

ussi

diar

ietà

inte

grat

iva

LULU

CC

ALU

IS01

200P

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PE

RTI

NI"

LUR

C01

201N

ISI "

PE

RTI

NI"

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rato

re g

rafic

o - S

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pa e

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stim

ento

Add

etto

all'o

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e de

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cess

o di

la

vora

zion

e gr

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a di

ela

bora

zion

e di

un

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otto

gr

afic

o e

di p

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e e

alle

stim

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deg

li st

ampa

ti

in re

gim

e di

sus

sidi

arie

tà in

tegr

ativ

a N

UO

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LULU

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etto

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la

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gr

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o e

di re

aliz

zazi

one

di p

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li

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e di

sus

sidi

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tegr

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iatu

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di s

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CC

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LUR

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alla

pre

para

zion

e, in

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lazi

one,

con

trollo

e

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uten

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e de

gli i

mpi

anti

elet

trici

in re

gim

e di

sus

sidi

arie

tà in

tegr

ativ

a

LULU

CC

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LUR

I016

01N

IPS

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re E

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ddet

to a

lla p

repa

razi

one,

inst

alla

zion

e, c

ontro

llo e

m

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i im

pian

ti el

ettro

nici

in re

gim

e di

sus

sidi

arie

tà in

tegr

ativ

a

LULU

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LUR

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i Im

pian

ti Te

rmoi

drau

lici

Add

etto

alla

pre

para

zion

e, in

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lazi

one,

con

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e

man

uten

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e de

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mpi

anti

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oidr

aulic

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me

di s

ussi

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ietà

inte

grat

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etto

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lavo

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one,

cos

truzi

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di

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e di

sus

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a

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ipar

azio

ne d

i Vei

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to a

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zion

e di

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coli

e au

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gim

e di

sus

sidi

arie

tà in

tegr

ativ

a

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AR

GA

LUIS

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AR

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LUR

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SA

R "F

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lli P

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i ser

vizi

di p

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ne e

ac

cogl

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a

Add

etto

al s

ervi

zio

di a

ccog

lienz

a, a

ll'acq

uisi

zion

e di

pr

enot

azio

ni, a

lla g

estio

ne d

ei re

clam

i ed

all'e

sple

tam

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del

le a

ttivi

tà d

i seg

rete

ria

amm

inis

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e di

sus

sidi

arie

tà in

tegr

ativ

a

LUB

AR

GA

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LUR

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SA

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rato

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ella

rist

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ione

(pre

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zion

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sti)

Add

etto

all'a

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vvig

iona

men

to d

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cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

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ie p

rime

e al

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razi

one

dei p

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gim

e di

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tegr

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(ser

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sal

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to a

ll'app

rovv

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nam

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del

la c

ucin

a,

cons

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zion

e e

tratta

men

to d

elle

mat

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prim

e e

alla

dis

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zion

e di

pie

tanz

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beva

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in re

gim

e di

sus

sidi

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tà in

tegr

ativ

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LUV

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LUR

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etto

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01B

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tore

Ele

ttric

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llo e

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me

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ostru

zion

e e

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azio

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regi

me

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inte

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iva

MS

Car

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MS

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Add

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para

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care

la d

enom

inaz

ione

del

la fi

gura

pr

ofes

sion

ale

com

e da

repe

rtor

io

nazi

onal

e

indi

care

la d

enom

inaz

ione

del

la fi

gura

pr

ofes

sion

ale

com

e da

repe

rtor

io re

gion

ale

Prop

onen

teId

entif

icat

ivi s

cuol

eD

enom

inaz

ione

per

cors

o di

qua

lific

a tr

ienn

ale*

MS

Mas

saM

SIS

0060

0AI.I

.S. "

Bar

sant

i"M

SR

I006

012

I.P.I.

A. "

Bar

sant

i"O

p. Im

p. T

erm

oidr

aulic

iA

ddet

to a

lla p

repa

razi

one,

inst

alla

zion

e,

man

uten

zion

e e

cont

rollo

deg

li im

pian

ti te

rmoi

drau

lici

MS

Mas

saM

SIS

0060

0AI.I

.S. "

Bar

sant

i"M

SR

C00

6019

I.P.C

.T. "

Sal

vetti

"O

p. A

mm

inis

trativ

o se

gret

aria

leA

ddet

to a

ll'org

aniz

zazi

one

e ge

stio

ne d

elle

atti

vità

di

segr

eter

ia, a

ll'acc

oglie

nza

e al

le in

form

azio

ni

MS

Bag

none

MS

IS01

100T

I.I.S

. "P

acin

otti"

MS

RI0

1101

DI.P

.I.A

. "P

acin

otti"

- B

agno

neO

p. M

ecca

nico

Add

etto

alla

lavo

razi

one,

cos

truzi

one

e rip

araz

ione

di

parti

mec

cani

che

MS

Bag

none

MS

IS01

100T

I.I.S

. "P

acin

otti"

MS

RI0

1101

DI.P

.I.A

. "P

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otti"

- B

agno

neO

p. E

lettr

ico

Add

etto

alla

pre

para

zion

e, in

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lazi

one,

m

anut

enzi

one

e co

ntro

llo d

egli

impi

anti

elet

trici

MS

Bag

none

MS

IS01

100T

I.I.S

. "P

acin

otti"

MS

RI0

1102

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.I.A

. "P

acin

otti"

- Fi

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ano

Op.

Ele

ttric

oA

ddet

to a

lla p

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one,

inst

alla

zion

e,

man

uten

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e e

cont

rollo

deg

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pian

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agno

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sere

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ista

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etto

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etis

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MS

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MS

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otti"

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neO

p. R

isor

azio

ne -

Pre

p. P

asti

Add

etto

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ppro

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iona

men

to d

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cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

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ie p

rime

e al

la p

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razi

one

dei p

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MS

Bag

none

MS

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MS

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ne -

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Add

etto

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ppro

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ina,

co

nser

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one

e tra

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del

le m

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ie p

rime

e al

la p

repa

razi

one

e di

strib

uzio

ne d

i pie

tanz

e e

beva

nde

MS

Pon

trem

oli

MS

IS00

8003

I.I.S

. "B

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esse

ri"M

SR

C00

8011

I.P.C

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"O

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Add

etto

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zion

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l pro

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re

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zazi

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ica,

di e

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di u

n pr

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to

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ico

e di

real

izza

zion

e di

pro

dotti

mul

timed

iali

PI

Pon

tede

raP

IRI0

2000

GIP

SIA

“A. P

acin

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PIR

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IA “A

. Pac

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ti”O

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tore

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ttric

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acin

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. Pac

inot

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pera

tore

di i

mpi

anti

term

o-id

raul

ici

Add

etto

alla

pre

para

zion

e, in

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lazi

one,

m

anut

enzi

one

e co

ntro

llo d

egli

impi

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o-id

raul

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PI

Pon

tede

raP

IRI0

2000

GIP

SIA

“A. P

acin

otti”

PIR

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IPS

IA “A

. Pac

inot

ti”O

pera

tore

del

l'abb

iglia

men

toA

ddet

to a

lla re

aliz

zazi

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rifin

itura

e s

tirat

ura

di c

api

di a

bbig

liam

ento

PI

Pon

tede

raP

IRI0

2000

GIP

SIA

“A. P

acin

otti”

PIR

I020

00G

IPS

IA “A

. Pac

inot

ti”O

pera

tore

alla

ripa

razi

one

dei v

eico

li a

mot

ore

Add

etto

alla

ripa

razi

one

di a

utov

eico

li e

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artic

olat

i

PI

Pon

tede

raP

IRI0

2000

GIP

SIA

“A. P

acin

otti”

PIR

I020

00G

IPS

IA “A

. Pac

inot

ti”O

pera

tore

Mec

cani

coA

ddet

to a

lla la

vora

zion

e, c

ostru

zion

e e

ripar

azio

ne d

i pa

rti m

ecca

nich

e

PI

Pon

tede

raP

IRI0

2000

GIP

SIA

“A. P

acin

otti”

PIR

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. Pac

inot

ti”O

pera

tore

del

pun

to v

endi

taA

ddet

to a

lle o

pera

zion

i di a

ssis

tenz

a, o

rient

amen

to,

info

rmaz

ione

del

clie

nte

e al

l’alle

stim

ento

e

rifor

nim

ento

deg

li sc

affa

li

PI

Pis

aP

IRH

0100

0DI.P

.S.S

.A.R

. "G

. Mat

teot

ti"P

IRH

0100

0DI.P

.S.S

.A.R

. "G

. Mat

teot

ti"O

pera

tore

del

la ri

stor

azio

ne –

pre

para

zion

e pa

sti

Add

etto

all'a

ppro

vvig

iona

men

to d

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cuc

ina,

co

nser

vazi

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trat

tam

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del

le m

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ie p

rime

e al

la

prep

araz

ione

dei

pas

ti

PI

Pis

aP

IRH

0100

0DI.P

.S.S

.A.R

. "G

. Mat

teot

ti"P

IRH

0100

0DI.P

.S.S

.A.R

. "G

. Mat

teot

ti"O

pera

tore

del

la ri

stor

azio

ne –

ser

vizi

di s

ala

eba

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Add

etto

all’

appr

ovvi

gion

amen

to d

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cuc

ina,

co

nser

vazi

one

e tra

ttam

ento

del

le m

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ia p

rime

e al

la p

repa

razi

one

e di

strib

uzio

ne d

i pie

tanz

e e

beva

nde

PI

Pis

aP

IRH

0100

0DI.P

.S.S

.A.R

. "G

. Mat

teot

ti"P

IRH

0100

0DI.P

.S.S

.A.R

. "G

. Mat

teot

ti"O

pera

tore

ai s

ervi

zi d

i pro

moz

ione

e

acco

glie

nza

- stru

tture

rice

ttive

Add

etto

al s

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zio

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ccog

lienz

a, a

ll’ac

quis

izio

ne d

i pr

enot

azio

ni, a

lla g

estio

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ei re

clam

i e

all’e

sple

tam

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del

le a

ttivi

tà d

i seg

rete

ria

amm

inis

trativ

a

PI

Pis

aP

IRH

0100

0DI.P

.S.S

.A.R

. "G

. Mat

teot

ti"P

IRH

0100

0DI.P

.S.S

.A.R

. "G

. Mat

teot

ti"O

pera

tore

gra

fico

- mul

timed

iaA

ddet

to a

ll'org

aniz

zazi

one

del p

roce

sso

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real

izza

zion

e gr

afic

a, d

i ela

oraz

ione

di u

n pr

odot

to

graf

ico

e di

real

izza

zion

e di

pro

dotti

mul

timed

iali

Per

cors

o at

tivab

ile n

el c

aso

sia

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ata

l'Opz

ione

Pro

moz

ione

co

mm

erci

ale

e pu

bblic

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PI

Vol

terr

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0BIT

CG

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PIT

D04

000B

ITC

G "F

.Nic

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pera

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ne –

pre

para

zion

e pa

sti

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co

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vazi

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trat

tam

ento

del

le m

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ie p

rime

e al

la

prep

araz

ione

dei

pas

ti

2 cl

assi

(la

prim

a ne

l cor

so d

iurn

o, la

se

cond

a pr

esso

la C

asa

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clus

ione

G

razi

ani a

sco

rrim

ento

del

cor

so

attu

ale)

PI

Pis

aP

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Istit

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one

Sup

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.San

toni

"PIT

E03

0011

Sez

ione

Ass

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AS

Gam

baco

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pera

tore

del

Ben

esse

re -

Est

etic

aE

stet

ista

(Add

etto

)S

i ric

hied

ono

2 cl

assi

prim

e

PI

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Ben

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ciat

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(Add

etto

)

PI

Pis

aP

IRI0

1000

1IP

SIA

"G. F

asce

tti"

PIR

I010

001

IPS

IA "G

. Fas

cetti

"O

pera

tore

alla

ripa

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dei v

eico

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Pis

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1000

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ico

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m

anut

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llo d

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PI

San

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iato

PIT

D07

0007

ITC

"C.C

atta

neo"

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elle

pro

duzi

oni c

him

iche

Add

etto

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men

to, a

lla la

vora

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alla

co

nser

vazi

one

di m

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ie p

rime,

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rati

e pr

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imic

i

PT

PIS

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PTR

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E F

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NC

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. DE

FR

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RIC

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E, E

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DE

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D

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LLE

CO

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LLA

G

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TIO

NE

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TI, M

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Prov

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eco

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mec

cano

graf

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istit

uzio

ne s

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stic

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nom

inaz

ione

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mec

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ione

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pun

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ale

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AZI

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RIE

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SS

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Reg. (CE) 1698/05 PSR 2007/2013 Misura 323 sottomisura a) “Tutela e riqualificazione del patrimo-nio rurale”. Modifica dei paragrafi 3.4 e 3.5 dell’alle-gato 1) alla deliberazione GRT n. 648 del 23.07.2012.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR, modificato ed integrato con i Reg. n. 363/2009, n. 482/2009 e n. 335/2013;

Vista la DGR n. 340 del 28/4/2014: “PSR 2007-2013 della Regione Toscana: presa d’atto della versione 10 del Programma in seguito all’approvazione da parte della Commissione europea’’;

Vista la DGR n. 1125 del 10/12/2012 con la quale si approvava il testo della revisione 16 del Documento Attuativo Regionale del PSR 2007/2013, nonché le delibere n. 126 del 27/2/2013, n. 472 del 17/6/2013, n. 17 del 13/1/2014, n. 314 del 16/4/2014, n. 602 del 21/7/2014 con le quali si apportavano successive modifiche al suddetto testo;

Vista la DGR n. 850 del 13/10/2014 “Reg. 1698/2005 - PSR 2007-13 - Asse IV metodo LEADER. Disposizioni per le fasi conclusive del programma. Investimenti pubblici - differimento termine ultimo domanda di pagamento a saldo;

Considerato che il citato Reg. (CE) n. 1698/2005 stabilisce che, ai fini dell’implementazione dell’asse 4 ‘Metodo LEADER’ del Programma di sviluppo rurale (PSR) 2007/13, i Gruppi di azione locale (GAL) selezionano i progetti da finanziare nell’ambito della propria strategia;

Considerato che nel Programma di sviluppo rurale (PSR) 2007-2013 della Regione Toscana si prevede che tutte le misure dell’asse 3 del PSR (escluso la misura 311 ‘Diversificazione verso attività non agricole’) e alcune misure dell’asse 1 del PSR (la misura 124 ‘Cooperazione’ e la misura 133 ‘Informazione e promozione per prodotti di qualità’, per iniziative a carattere locale) siano programmate e gestite esclusivamente dai Gruppi di Azione Locale (GAL), riconosciuti quali unici soggetti

responsabili dell’attuazione dell’Asse 4 del PSR “Metodo LEADER” nel territorio di riferimento;

Vista la scheda di misura 323 denominata “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale (art. 52, b, iii/art. 57 Reg.(CE) n. 1698/05) della sopra citata decima versione del PSR 2007-13 ed in particolare i contenuti della sottomisura a) “tutela e riqualificazione del patrimonio naturale;

Preso atto che per l’attuazione della misura 323 - sottomisura a) si sono attivati quali soggetti attuatori soltanto i GAL Consorzio Sviluppo Lunigiana e Leader Siena, attraverso l’approvazione delle relative SISL;

Vista la Deliberazione n. 648 del 23 luglio 2012 inerente “Reg. (CE) 1698/05 - PSR 2007/2013 - Indirizzi ai Gruppi di Azione Locale per la programmazione della misura 323 - sottomisura a) “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale”.

Visto in particolare l’Allegato 1 alla sopra citata DGR contenente gli indirizzi necessari ai GAL per garantire l’attuazione della misura 323 – sottomisura a);

Vista la nota inviata dalla Provincia di Siena in data 4/12/2014 prot. 187371 con la quale, stante la situazione di transitorietà e precarietà in cui versano le Province dovuta al riassetto istituzionale non ancora definito, richiede di poter prevedere l’adozione dei Piani di gestione dei SIC successivamente alla scadenza di presentazione della domanda di pagamento fissata al 15.12.2014, fermo restando che il pagamento del contributo a saldo avverrà solo dopo l’adozione dei Piani di gestione;

Confermata per le vie brevi anche dal GAL Consorzio Sviluppo Lunigiana e dal GAL Leader Siena la richiesta pervenuta dalla Provincia di Siena;

Ritenuto di condividere le motivazioni espresse dalla Provincia di Siena con la nota sopra citata, tenuto conto anche della oggettiva situazione di riordino di tutte le Amministrazioni provinciali;

Ritenuto quindi opportuno procedere alla modifica dei paragrafi 3.4 e 3.5 denominati rispettivamente “Termini per la presentazione delle domande di pagamento” e “Istruttoria delle domande di pagamento” dell’Allegato 1 della DGR n. 648/2012, sostituendo integralmente gli stessi con quelli riportati nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, al fine di consentire ai GAL ed ai soggetti competenti alla redazione dei piani di gestione l’espletamento di tutti gli atti amministrativi necessari per addivenire alla adozione dei “Piani di Gestione” dei SIC;


Preso atto che la proposta di modifica dei paragrafi 3.4 e 3.5 sopra richiamata è stata elaborata tenuto conto anche delle indicazioni formulate della DG Competitività e risulta coerente con quanto previsto nella DGR n. 340 del 28/4/2014 nonché con le modalità procedurali previste ai paragrafi nn. 3.1.5.3.2, 3.1.5.4.1. e 3.1.5.10 del Documento Attuativo Regionale PSR 2007/2013 approvato con DGR n. 602 del 21/7/2014;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di modificare i paragrafi 3.4 e 3.5 denominati rispettivamente “Termini per la presentazione delle

domande di pagamento” e “Istruttoria delle domande di pagamento” dell’Allegato 1 della DGR n. 648/2012 sostituendoli integralmente con quelli riportati nell’Alle-gato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.




SEGUE ALLEGATO


Allegato A

Reg. (CE) 1698/05 - Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013Misura 323 - sottomisura a) - “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale”

Modifica dei paragrafi 3.4 e 3.5 dell’allegato 1)

alla Deliberazione n. 648 del 23 luglio 2012

3.4 - Termini per la presentazione delle domande di pagamentoLa domanda di pagamento a titolo di saldo finale deve essere presentata dal beneficiario entro e non oltre 540 giorni dalla data dell’emissione dell’atto di assegnazione, pena la riduzione del contributo se pervenuta nei 25 giorni successivi alla scadenza, ovvero la decadenza del contributo e la revoca dell’atto di assegnazione se pervenuta oltre tale termine.

3.5 Istruttoria delle domande di pagamentoL’istruttoria delle domande di pagamento avviene in analogia a quanto previsto dal DAR ai parr. 3.1.5.3.2 e 3.1.5.4.1.Il GAL, a seguito della ricezione della domanda di pagamento a titolo di saldo da parte del Beneficiario ed acquisito il parere favorevole in linea tecnica sulla proposta di piano di gestione, daparte della struttura di supporto all’organo competente all’adozione del piano medesimo, invia entro 7 giorni dalla data di ricevimento di quest’ultimo, copia di tutta la documentazione ricevuta al Settore “Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali” della Giunta Regionale Toscana. Il citato Settore regionale, valutata la documentazione ricevuta, provvede ad acquisire il parere della Consulta Tecnica Regionale nonché le eventuali osservazioni e/o contributi dei settori regionali interessati, entro 60 giorni dalla data di ricezione della documentazione.Lo stesso Settore regionale, entro 7 giorni dalla data della seduta, riporta gli esiti delle valutazioni tecnico-scientifiche della Consulta Tecnica Regionale al GAL e al beneficiario; quest’ultimo,acquisito il parere positivo della Consulta e le eventuali osservazioni, può procedere all’adozionedel piano di gestione.Solo a seguito di tale adozione la domanda può intendersi formalmente completa di ogni elemento ed il GAL tenuto conto di quanto previsto dal DAR – par. 3.1.5.10 – fase 13, può procedere all’ammissione delle spese sostenute, in analogia a quanto previsto dal DAR al par. 3.1.5.4.1. .



Intesa regionale sul tratto di metanodotto “Sesti-noMinerbio” DN 1200 (48”) Proponente Snam Rete Gas S.p.A.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto l’articolo 52-quinquies del DPR 327/2001 come modificato dal d.lgs. 330/2004 e dal decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164 ed in particolare:

- il comma 2 per il quale le infrastrutture lineari energetiche appartenenti alla rete nazionale dei gasdotti sono soggette ad autorizzazione unica del Ministero dello Sviluppo Economico, comprendente la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, la valutazione di impatto ambientale, ove prevista dalla normativa vigente, ovvero la valutazione di incidenza naturalistico-ambientale di cui al DPR 8 settembre 1997, n. 357, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio dei beni in essa compresi e la variazione degli strumenti urbanistici e dei piani di gestione e tutela del territorio comunque denominati. L’autorizzazione inoltre sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi nonché paesaggistici, ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere, atto di assenso e nulla osta comunque denominati, previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire e ad esercire tutte le opere e tutte le attività previste nel progetto approvato, fatti salvi gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti. Per il rilascio dell’autorizzazione, ai fini della verifica della conformità urbanistica dell’opera, è fatto obbligo di richiedere il parere motivato degli enti locali nel cui territorio ricadano le opere da realizzare. Il procedimento si conclude entro il termine di nove mesi dalla data di presentazione della richiesta, o di sei mesi dalla stessa data ove non sia prescritta la procedura di valutazione di impatto ambientale;

- il comma 5 per cui l’atto conclusivo del procedimento di cui al comma 2 è adottato d’intesa con le Regioni interessate, previa acquisizione del parere degli enti locali ove ricadono le infrastrutture, da rendere entro trenta giorni dalla richiesta, decorsi i quali il parere si intende acquisito;

- il comma 6 che disciplina i casi di mancata definizione dell’intesa con la Regione o le Regioni interessate nel termine prescritto per il rilascio dell’autorizzazione;

Vista la legge regionale 24 febbraio 2005, n. 39 “Disposizioni in materia di energia” ed in particolare l’art. 4 che disciplina il rilascio dell’atto di intesa per le opere e le infrastrutture energetiche la cui autorizzazione è riservata allo Stato;

Considerato che la procedura per il rilascio dell’intesa ai sensi dell’art. 8 della legge 340/2000 è richiamata

ed integrata dall’art. 46 del decreto legge 159/2007, convertito con modificazioni dalla legge 29 novembre 2007, n. 222;

Vista la legge 23 luglio 2009, n. 99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” ed in particolare l’articolo 27, comma 33, che abroga l’articolo 8 della legge 340/2000;

Visto l’art. 38 del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, che introduce disposizioni di semplificazione delle attività di realizzazione di infrastrutture energetiche;

Visti gli artt. 37 e 38 del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164;

Premesso che:- La società Snam Rete Gas S.p.A. con istanza del

29 ottobre 2008 ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico l’autorizzazione alla costruzione ed all’eserci-zio del metanodotto “Sestino-Minerbio” in applicazione dell’art. 57-bis del DPR 8 giugno 2001 n. 327, come integrato dal d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 330;

- Il metanodotto “Sestino-Minerbio”, con diametro nominale DN 1200 mm (48”) di lunghezza pari a 142,252 km, pressione massima di progetto 75 bar, il cui tracciato interessa la Regione Toscana e la Regione Emilia Romagna, rappresenta un tratto funzionalmente autonomo del progetto che prevede la realizzazione di una dorsale che si snoderà dal Sud al Centro-Nord Italia per complessivi 700 km circa ed ha come finalità quella di garantire il trasporto dei volumi di gas attualmente immessi dal punto di entrata di Mazara del Vallo, per i metanodotti internazionali che collegano l’Italia all’Algeria, e di Gela per i metanodotti provenienti dalla Libia. Il progetto è inoltre finalizzato ad incrementare lo sviluppo delle capacità dei citati punti di entrata e dei nuovi che dovessero svilupparsi nel resto del Sud Italia, oltre a potenziare localmente le reti esistenti con la realizzazione di importanti magliature;

- Il tracciato del metanodotto “Sestino-Minerbio” ha origine nell’impianto di interconnessione con il metanodotto esistente denominato “Rimini-S.Sepolcro” ubicato in località Castelnuovo nel Comune di Sestino (AR) e termina in corrispondenza della centrale Snam Rete Gas S.p.A. nel Comune di Minerbio (BO);

- Il tracciato del metanodotto in oggetto si sviluppa, per quanto riguarda la Regione Toscana, nei territori comunali di:

- Sestino (AR): 2,865 km di condotta- Badia Tedalda (AR): 5,085 km di condotta;

Vista la nota del 30 dicembre 2008 prot. n. 60784 con


cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha attivato la procedura per l’autorizzazione alla costruzione, con accertamento della conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità ex DPR 8 giugno 2001, n. 327 del metanodotto in oggetto ed ha trasmesso, per il tramite della società Snam Rete Gas S.p.A., copia degli elaborati progettuali al fine del rilascio degli atti di competenza;

Considerato che l’opera in oggetto era stata sottoposta alla procedura di valutazione di impatto ambientale nazionale ai sensi del d.lgs. 152/06 a seguito della quale il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il decreto di compatibilità ambientale DSA-DEC-2008-0001693 del 9 dicembre 2008 aveva espresso parere positivo di compatibilità ambientale;

Richiamata la deliberazione GRT n. 373 del 28/05/2007 con cui la Regione aveva espresso parere favorevole ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale di competenza statale sul progetto “Metanodotto Sestino-Minerbio DN 1200 (48”)” interessante il territorio dei Comuni di Sestino e di Badia Tedalda subordinatamente al rispetto delle condizioni riportate nell’Allegato A alla delibera medesima;

Visto che con nota n. 111 del 25 gennaio 2012 la società Snam Rete Gas S.p.A. ha comunicato al Ministero per lo Sviluppo Economico che, per aderire alle prescrizioni contenute nel decreto VIA rilasciato dai competenti Ministeri in data 9 dicembre 2008 e per soddisfare le richieste avanzate da parte delle Amministrazioni locali, nonché per ulteriori approfondimenti progettuali effettuati sul progetto definitivo, di aver apportato modifiche al progetto del tracciato originario;

Visto che le varianti e le ottimizzazioni di tracciato interessano, per quanto concerne la Regione Toscana, il Comune di Badia Tedalda (AR);

Considerato che con nota n. 3264 del 17 febbraio 2012 il Ministero dello Sviluppo Economico ha inviato a tutti gli Enti ed a tutte le Amministrazione interessate copia della documentazione integrativa trasmessa dalla società Snam Rete Gas S.p.A. al Ministero dello Sviluppo Economico in data 25/01/2012, convocando contestualmente riunione di Conferenza di Servizi per il giorno 29 marzo 2012;

Dato atto che con nota prot. n. 64785 del 05/03/2012 è stata richiesta ai Comuni ed alla Provincia interessati da parte della Regione Toscana, Settore “Energia, tutela della qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagnetico e acustico” la comunicazione di proprie determinazioni, in vista della riunione di Conferenza di Servizi indetta

per il 29/03/2012, in considerazione della necessità della Regione di esprimere l’intesa al Ministero sul progetto;

Considerato che con nota n. 7262 del 23 marzo 2012 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale Valutazioni ambientali - ha comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico la necessità di attivazione da parte della società Snam Rete Gas S.p.A. della verifica di assoggettabilità ex art. 20 d.lgs. 152/06 per le varianti al progetto, sebbene elaborate in ottemperanza del decreto VIA n. 1693 del 09/12/2008;

Visto il verbale della Conferenza di Servizi del 29/03/2012, trasmesso dal Ministero dello Sviluppo Economico con nota prot. n. 6695 del 02/04/2012, nelle cui conclusioni si evidenzia la necessità di attivazione del procedimento di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA per le varianti al progetto proposte dalla società Snam Rete Gas S.p.A.;

Preso atto che nel verbale della Conferenza di Servizi citata si fa riferimento all’acquisizione dei seguenti pareri:

- Comune di Badia Tedalda (AR): parere favorevole, espresso con Deliberazione C.C. n. 2 del 21/03/2012;

- Comune di Sestino (AR): parere favorevole, espresso con Deliberazione C.C. n. 3 del 14/03/2012;

- Provincia di Arezzo - Servizio Programmazione Territoriale, Urbanistica: con nota del 28/03/2012 prot. n. 57854 comunica che il progetto presentato non presenta aspetti di incompatibilità con i disposti del piano territoriale di coordinamento della Provincia di Arezzo: prima dell’inizio dei lavori dovranno essere perfezionati presso i rispettivi Servizi provinciali eventuali procedimenti per il rilascio di concessioni e/o occupazione di aree gestite dalla Provincia;

Vista la deliberazione GRT n. 1077 del 11/12/2012 con cui la Regione ha espresso parere favorevole in merito all’esclusione dalla procedura di VIA del progetto “Metanodotto Sestino-Minerbio DN 1200 (48”), Varianti di progetto sviluppate successivamente alla data di emanazione del Decreto di compatibilità ambientale DSA-DEC-2008-0001693 del 09/12/2008”, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e con la formulazione delle raccomandazioni riportate nell’Allegato A alla delibera medesima;

Visto il Provvedimento n. 25650 del 01/08/2014 con cui il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha disposto l’esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale delle varianti al progetto in oggetto;

Vista le note prot. n. 17088 del 12/09/2014 e prot. n.


20798 del 04/11/2014 con cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha trasmesso copia dell’avviso di prosieguo del procedimento per l’autorizzazione alla costruzione, ai sensi dell’art. 52-quinquies del DPR 8 giugno 2001, n. 327, dell’opera in oggetto ed ha convocato Conferenza di Servizi per il giorno 27 novembre 2014 ai fini del rilascio dell’autorizzazione alla costruzione ed esercizio del metanodotto in oggetto;

Richiamata la nota prot. n. 227489 del 19/09/2014 con la quale è stato richiesto ai Settori “Pianificazione del Territorio” e “Tutela, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio” della Regione Toscana da parte del Setto-re regionale “Energia, tutela della qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagnetico e acustico” di verifi-care la coerenza del metanodotto con il Piano d’Indirizzo Territoriale vigente e la relativa implementa zio ne paesaggistica;

Vista la nota prot. n. 287859 del 21/11/2014 trasmessa dal Settore regionale “Pianificazione del Territorio” al Settore “Energia, tutela della qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagnetico e acustico” della Regione Toscana in cui si comunica che:

“non si evidenziano particolari incoerenze tra l’inter-vento previsto e le parti del PIT 2007 non in contrasto con le misure di salvaguardia del Piano Paesaggistico adottato.

In ogni caso, ai fini della realizzazione delle opere provvisorie necessarie alla realizzazione della condotta, sono da tenere in considerazione le seguenti raccomanda-zioni:

- per quanto possibile dovranno essere utilizzati i percorsi naturali e/o artificiali esistenti, evitando le aperture di nuove piste di cantiere;

- nelle aree agricole dovrà essere mantenuta per quanto possibile la continuità funzionale delle eventuali opere di irrigazione e drenaggio, salvaguardando la presenza delle colture arboree;

- dovranno essere salvaguardati i tratti caratterizzati dalla presenza di manufatti (muri di sostegno, opere di difesa idraulica, ecc.);

- nel corso dei lavori di realizzazione dell’opera, dovrà essere sempre garantito il normale deflusso delle acque meteoriche;

- dopo l’ultimazione dei lavori, dovranno essere eseguite tutte le opere (ripristini geomorfologici e vegeta-zionali) necessarie a riportare l’ambiente circo stante allo stato preesistente;

Accertato, come da nota prot. n. 295485 del 01/12/2014 trasmessa al Settore “Energia, tutela della qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagnetico e acustico” della Regione Toscana da parte del Settore regionale “Tutela, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio”, che l’intervento non presenta elementi di

incompatibilità rispetto alla tutela dei beni paesaggistici prevista dall’integrazione paesaggistica del PIT adottata dal Consiglio della Regione Toscana con deliberazione del Consiglio Regionale n. 58 del 2 luglio 2014;

Richiamata la nota prot. n. 238129 del 01/10/2014 con cui è stata richiesta ai Comuni di Badia Tedalda e di Sestino ed alla Provincia di Arezzo da parte della Regione Toscana, Settore “Energia, tutela della qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagnetico e acustico” la comunicazione di eventuali integrazioni ai pareri già espressi e riportati nel verbale della Conferenza di Servizi del 29/03/2012 ai fini della predisposizione dell’intesa Stato-Regione;

Vista la nota prot. n. 199726/07.18.20.13 del 07/11/2014 trasmessa dal Servizio Pianificazione Territoriale - Valorizzazione Ambiente della Provincia di Arezzo in cui si conferma il parere di compatibilità con i disposti del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Arezzo espresso per il progetto originario con nota prot. n. 57854 del 28/03/2012 dato atto che le modifiche apportate al progetto originario risultano di modesta entità “facendo salva la condizione secondo la quale prima dell’inizio dei lavori vengano perfezionati, presso i rispettivi Servizi provinciali, tutti i procedimenti per il rilascio di concessioni ed autorizzazioni per l’attraversamento e/o occupazione di aree gestite dalla Provincia di Arezzo, come pure i procedimenti per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue, se necessario”;

Preso atto che nella seduta della Conferenza di Servizi del 27/11/2014 presieduta dal Ministero dello Sviluppo Economico sono stati acquisiti dalla Regione Toscana i seguenti pareri:

- Comune di Badia Tedalda (AR): conferma del parere favorevole già espresso e richiesta di misure di compensazione di carattere ambientale e territoriale, come previsto dalla legge 239/04, da individuare successivamente, espresso con Deliberazione C.C. n. 47 del 26/11/2014;

- Comune di Sestino (AR): conferma del parere favorevole, limitatamente a quanto attiene l’aspetto urba-ni stico, alla realizzazione del metanodotto tratto Sestino-Minerbio di cui al Progetto di Variante trasmesso dal Ministero dello Sviluppo Economico con prot. n. 3264 del 17/02/2012 con prescrizioni e dichiarazione della volontà di avvalersi della facoltà di richiedere misure di compensazione di carattere ambientale e territoriale, come previsto dalla legge 239/04, da individuare successivamente, espresso con Deliberazione C.C. n. 51 del 22/11/2014;

Richiamato il verbale della seduta della Conferenza di Servizi conclusiva del 27 novembre 2014 presieduta dal Ministero dello Sviluppo Economico, trasmesso


dallo stesso Ministero con nota prot. n. 22805 del 27/11/2014, in cui si dà conto dei pareri pervenuti dalle Amministrazioni, delle osservazioni presentate da parte di privati e delle relative controdeduzioni della società Snam Rete Gas S.p.A.;

Ritenuto pertanto di rilasciare l’intesa di cui all’arti-colo 52-quinquies del DPR 327/2001, come modificato dal d.lgs. 330/2004 e dal decreto legge n. 133 del 12 settembre 2014, convertito in legge 11 novembre 2014, n. 164, vincolandola al rispetto delle condizioni sopracitate, esplicitate nella DGRT n. 373/2007, nella DGRT n. 1077/2012 e nella nota prot. n. 287859 del 21/11/2014 trasmessa dal Settore regionale “Pianificazione del Territorio” al Settore regionale “Energia, tutela della qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagnetico e acustico”;

A voti unanimi

DELIBERA

di esprimere l’intesa di cui all’art. 52-quinquies del DPR 327/2001, come modificato dal d.lgs. 330/2004 e dal decreto legge n. 133 del 12 settembre 2014, convertito in legge 11 novembre 2014, n. 164, ai fini del rilascio dell’autorizzazione unica, prevista dalle stesse disposizioni, inerente l’istanza di cui alle premesse, presentata dalla società Snam Rete Gas S.p.A. ed avente ad oggetto il tratto di progetto di metanodotto “Sestino-Minerbio”, condizionata al rispetto delle prescrizioni e delle raccomandazioni dettate da:

- la deliberazione di Giunta Regionale Toscana n. 373 del 28/05/2007;

- la deliberazione di Giunta Regionale Toscana n. 1077 del 11/12/2012;

- la citata nota prot. n. 287859 del 21/11/2014 trasmessa dal Settore regionale “Pianificazione del Territo rio” al Settore “Energia, tutela della qualità dell’aria e dall’in-quinamento elettromagnetico e acustico” della Regione Toscana.

La presente deliberazione è trasmessa al Ministero dello Sviluppo Economico per i successivi adempimenti di competenza e, per opportuna conoscenza, alla società Snam Rete Gas S.p.A., al Comune di Badia Tedalda, al Comune di Sestino ed alla Provincia di Arezzo.





Consorzio LaMMA. Piano annuale delle attività 2015.

LA GIUNTA REGIONALE

Dato atto che il Consorzio Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile - LaMMA - si è costituito il 20 Dicembre 2007 con atto notarile Repertorio n. 60151 - Fascicolo 25614;

Visto che il Consiglio Regionale, con delibera 10 febbraio 2010, n. 20, ha approvato il nuovo Statuto e la nuova Convenzione del Consorzio Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile – LaMMA”;

Vista la legge regionale n. 39/2009 “Nuova disciplina del Consorzio Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile - LaMMA”;

Visto il comma 1 dell’articolo 5 della sopra richiamata legge, il quale prevede che le attività del Consorzio siano svolte secondo quanto previsto nel piano annuale delle attività, il quale è elaborato dall’Amministratore Unico del LaMMA, sulla base degli indirizzi di cui all’articolo 16, adottato dall’assemblea dei soci e trasmesso alla Giunta regionale che lo approva;

Visto che lo stesso comma prevede altresì che, all’interno del piano annuale, le attività del Consorzio siano distinte in:

a) attività ordinarie, finanziate con il contributo ordina-rio annuale della Regione e degli altri enti consorziati;

b) attività straordinarie, richieste dagli enti consorziati in aggiunta alle attività ordinarie e finanziate con i contributi straordinari degli stessi consorziati;

Preso atto che con Delibera n. 1032/2014 la Giunta Regionale ha approvato gli Indirizzi per il Consorzio nel 2015, di cui all’articolo 16 LR 39/09;

Preso atto altresì che in data 02.12.2014 , l’assemblea dei soci del consorzio LaMMA ha approvato sulla base degli Indirizzi di cui sopra, il Piano annuale delle attività per l’anno 2015 (ALL A parte integrante e sostanziale della presente deliberazione);

Preso atto che il Piano annuale delle attività 2015 è stato redatto tenendo conto degli indirizzi formulati con la ricordata Delibera n. 1032/2014 ;

Preso atto che le attività ordinarie e straordinarie del Piano sono coerenti con quelle individuate nella


Delibera n. 1032/2014 e rispondo agli obiettivi della programmazione regionale;

Preso atto che il Piano è coerente con i contenuti del bilancio di previsione 2015 approvato nella stessa Assemblea del 02.12.2014;

Preso atto che il Piano è stato elaborato tenendo conto degli obiettivi di cui al Capo III “Attività straordinarie istituzionali obbligatorie” e al capo IV “Ulteriori attività straordinarie” dell’Allegato 1 alla deliberazione n. 1032/2014;

Visto che la quota a carico della Regione Toscana per il finanziamento di attività ordinarie corrisponde ad euro 1.325.000,00 € e che tali risorse sono già state oggetto di prenotazione con la delibera n. 1032 /2014;

Visto che la quota a carico della Regione Toscana per il finanziamento delle attività straordinarie istituzionali obbligatorie corrisponde ad Euro 217.000,00 e che tali risorse sono già state oggetto di prenotazione con la delibera n. 1032/2014 “Approvazione: indirizzi per l’attività del Consorzio LAMMA 2015” ovvero Attività relativa alla “Sezione Meteo” del Centro Funzionale Regio nale, finalizzata alle previsioni meteo h24, all’in-terno del Sistema Regionale della Protezione Civile regionale”;

Considerato che il piano annuale delle attività per l’anno 2015 prevede, oltre alle attività ordinarie e all’attività straordinari sopra indicata, le seguenti attività straordinarie:

1) Formazione ed educazione ambientale2) Informazione Geologica3) Servizio di previsione superamenti PM10 4) Manutenzione e aggiornamento DB PCCA5) Supporto attività recepimento Direttiva Alluvioni

2007/60/CE e per implementazione archivio unico difesa del suolo;

Preso atto che per l’attività di cui al punto 1) il contributo regionale risulta pari a € 40.000,00;

Preso atto che per l’attività di cui al punto 2) il contributo regionale per l’anno 2015 ammonta a € 600.000,00;

Preso atto che per l’attività di cui al punto 3) il contributo regionale per l’anno 2015 ammonta a € 70.0000;

Preso atto che per l’attività di cui al punto 4) il contributo regionale per l’anno 2015 ammonta a € 15.0000;

Preso atto che per l’attività di cui al punto 5) il contributo regionale ammonta a € 250.000;

Ritenuto quindi di dover prenotare le risorse per le seguenti attività:

- attività punto n. 1 per un importo pari ad Euro 40.000,00 sul capitolo 61035;



- attività punto n. 4 per un importo pari ad Euro 15.000,00 sul capitolo 42250, dando atto che nel corso dell’esercizio 2015 verrà predisposta opportuna variazione di bilancio sul pertinente capitolo 42063;


Considerato inoltre che in base alla L.R. 39/2009, il consorzio svolge le proprie funzioni senza scopo di lucro e a supporto delle attività istituzionali dei soggetti facenti parte del consorzio medesimo e che la relativa copertura finanziaria è determinata unicamente dai contributi ordinari e straordinari dei soci;

Stabilito inoltre che tutte le attività contenute nel piano si configurano come strumentali all’espletamento di funzioni pubbliche o al perseguimento di interessi pubblici propri dei soci, ancorché del risultato ne possano usufruire anche indirettamente altri soggetti;

Ritenuto pertanto di approvare il Piano di attività del LaMMA per l’anno 2015, allegato A) alla presente deliberazione;

Vista la L.R. n. 78 del 24 dicembre 2013 con la quale si approva il bilancio di previsione per l’anno 2014 e il pluriennale 2014-2016;

Vista la Delibera di Giunta n. 2 del 7 gennaio 2014 che approva il bilancio gestionale 2014 e il bilancio pluriennale 2014-2016;

Visto il parere del CTD espresso nella seduta del 11 dicembre 2014;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare il Piano annuale delle Attività del LaMMA per l’anno 2015, allegato A) quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che include anche le seguenti attività straordinarie:

1) Formazione ed educazione ambientale2) Informazione Geologica


3) Servizio di previsione superamenti PM10 4) Manutenzione e aggiornamento DB PCCA5) Supporto attività recepimento Direttiva Alluvioni

2007/60/CE e per implementazione archivio unico difesa del suolo;

2. di prenotare per le attività straordinarie risorse pari a 975.000,00 così suddivise:

- per l’attività di cui al punto n. 1 per un importo pari ad Euro 40.000,00 sul capitolo 61035;



- per l’attività di cui al punto n. 4 per un importo pari ad Euro 15.000,00 sul capitolo 42250, dando atto che nel corso dell’esercizio 2015 verrà predisposta opportuna variazione di bilancio sul pertinente capitolo 42063;


3. di dare atto che le attività di cui al punto 2) soddisfano quanto previsto dall’art. 3 comma 18 della L. 350/2003 (Legge Finanziaria per il 2004), in ordine al finanziamento mediante ricorso all’indebitamento delle spese di investimento e che il rispetto di tale condizione

verrà verificato anche successivamente; e che tali risorse sono finalizzate alla realizzazione di una base dati geografica di esclusiva proprietà della Regione Toscana;

4. di dare atto che si provvederà all’impegno delle risorse per euro 15.000,00 relativamente all’attività di cui al punto 4) sopraindicata, subordinatamente all’esecutività della variazione di bilancio in via amministrativa;

5. di stabilire l’invio al Consiglio del Piano Annuale delle attività del LaMMA per l’anno 2015, di cui al ricordato allegato A), a norma dell’articolo 5, comma 3, della LR 39/09.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, della medesima Legge regionale.



SEGUE ALLEGATO


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Approvazione dello schema di accordo di collabo-razione tra Regione Toscana, Comune di San Vincen-zo, e Società Marina di San Vincenzo S.p.A. per l’in-stallazione di un’antenna del sistema RADAR HF per il monitoraggio dei dati oceanografici presso il porto turistico di San Vincenzo. Progetto SICOMAR.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali e richiamati in particolare:

- l’articolo 70, comma 1, lettera a), ove sono conferiti alle regioni i “compiti di protezione e di osservazione delle zone costiere”;

- l’articolo 81, commi 1, lettere b) e d), e 2, ove sono conferiti alle regioni le funzioni relative rispettivamente alla “tenuta e all’aggiornamento dell’elenco delle acque destinate alla molluschicoltura, al monitoraggio sullo stato di eutrofizzazione delle acque interne e costiere”;

- l’articolo 89, comma 1, lettera h), ove sono conferiti alle regioni le funzioni relative alla “programmazione, pianificazione e gestione integrata degli interventi di difesa delle coste e degli abitati costieri”;

Visto l’art. 4 della L.R.39/2009 “Nuova disciplina del consorzio Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile - LAMMA” che prevede tra le attività del consorzio, la rilevazione, lo studio e l’elaborazione dei dati nei settori della meteorologia, climatologia, idrologia e oceanografia fornendo in particolare previsioni metereologi che alla Regione;

Considerato che i sinistri occorsi negli ultimi anni in prossimità delle aree della costa toscana hanno messo a rischio un territorio di grande valore ambientale nonché di elevata rilevanza socio-economica, rendendo opportuna ogni azione volta ad aumentare gli interventi di tutela già esistenti;

Richiamato il progetto SICOMAR - SIstema di COntrollo MARino del Programma Operativo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo” promosso e guidato, quale capofila, dalla Regione Toscana, che intende affrontare il tema della sicurezza e della qualità dell’ambiente marino transfrontaliero comune ai territori regionali di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana;

Considerato che l’obiettivo generale di SICOMAR è quello di istituire un sistema di controllo marino sostenibile per l’area transfrontaliera attraverso un

insieme integrato di investimenti materiali e immateriali da parte di istituzioni regionali, attori pubblici e centri di ricerca con la messa a punto di un sistema di sette investimenti integrati, fra cui l’acquisto e l’installazione di un Sistema Radar HF costituito da due postazioni sul territorio toscano e finalizzato, per scopi civili, al monitoraggio dei dati oceanografici;

Dato atto che quale sito per l’installazione di una delle due postazioni previste dal Sistema radar HF è stato individuato il Porto Turistico di san Vincenzo ed in particolare l’edificio denominato “Torretta” situato all’ingresso del porto;

Considerato che il Comune di San Vincenzo è particolarmente interessato a temi quali la tutela delle zone marino costiere e la mitigazione dei rischi connessi con le attività che si svolgono in mare in quanto strettamente connessi sia al tema più generale della protezione ambientale sia alla vocazione turistico ricreativa del proprio territorio attestata anche dalla presenza del porto turistico;

Dato atto che le strutture del porto turistico, poste in area demaniale marittima, risultano in concessione al Comune di San Vincenzo;

Dato atto che la Società Marina di San Vincenzo s.p.a. gestisce le infrastrutture portuali in virtù del contratto di concessione di lavori pubblici stipulato con il Comune di san Vincenzo in data 3 Novembre 2011 con il quale è stato affidato alla stessa società, ai sensi dell’Art.19 comma 2 della L. 109/94, il diritto di “gestire funzionalmente e sfruttare economicamente le opere realizzate” e che pertanto risulta concessionaria di pubblico servizio;

Visto che ai sensi dell’art. 15 della legge 07.08.1990, n. 241, le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

Considerato pertanto che la Regione Toscana, il Comune di San Vincenzo e la Società Marina di San Vincenzo s.p.a. ritengono opportuno addivenire ad un accordo allo scopo di definire i rapporti reciproci per procedere all’istallazione e la gestione della postazione radar HF presso il porto turistico di San Vincenzo e, più in generale, di avviare un processo di collaborazione nel campo della conoscenza e del monitoraggio dei fenomeni che interessano l’ambiente marino;

Dato atto che quanto stabilito nel suddetto accordo, per la parte che riguarda l’utilizzo dei locali presso il porto di San Vincenzo, sarà oggetto di specifico contratto di commodato d’uso tra Regione Toscana e Società Marina di San Vincenzo s.pa.;


Dato atto che l’acquisto e l’installazione della strumentazione è interamente a carico della Regione Toscana che vi provvede attraverso i fondi stanziati nell’ambito del progetto SICOMAR del Po Italia Francia Marittimo;

Dato atto che le risorse necessarie all’acquisto ed installazione del sistema radar HF oggetto dell’accordo, trovano copertura finanziaria nell’ambito del progetto europeo SICOMAR del PO Italia Francia Marittimo come da decreto n. 4681 del 13/10/2014 con il quale è stata impegnata la somma complessiva di euro 388,509,00 iva inclusa a favore della ditta fornitrice, sui seguenti capitoli di spesa: 42433 (impegno 5399), 42434 (impegno 5400), 42437 (impegno 5398) e 42438 (impegno 5370) del bilancio regionale annualità 2014 e 2015;

Dato atto che le risorse necessarie per le spese generali di funzionamento della struttura ove verrà installato l’impianto pari a euro 7.300,00 di cui all’art.7 dell’accordo allegato, trovano copertura finanziaria nell’ambito del progetto europeo SICOMAR del Po Italia Francia Marittimo: per il 75% pari a euro 5.475,00 sul capitolo 42433 (Quota UE) e per il restante 25% pari a euro 1.825,00 sul capitolo 42434 (Quota Stato) del bilancio pluriennale vigente 2014/2016 annualità 2015;

Dato altresì atto che le spese a titolo di oneri di registrazione del contratto di commodato d’uso pari a euro 300,00, di cui all’articolo 7 dell’accordo allegato, trovano anch’esse copertura finanziaria nell’ambito del progetto europeo SICOMAR del Po Italia Francia Marittimo secondo la seguente articolazione per capitolo del bilancio pluriennale vigente 2014/2016, annualità 2015:

- per il 75% pari a euro 225,00 sul capitolo 42433 (Quota UE);

- per il 25% pari a euro 75,00 sul capitolo 42434 (Quota Stato)

precisando che per tali importi saranno operate, nel corso dell’anno 2015, le necessarie variazioni di bilancio in via amministrativa ai fini dello storno su capitoli che presentino la corretta classificazione economica;

Dato atto che l’assunzione dei successivi impegni di spesa per il sopra citato importo complessivo di euro 300,00 sarà subordinata all’esecutività della sopra richiamata variazione di bilancio;

Dato atto che per tutte le altre attività di cui agli art. 6 e 7 dell’accordo e che non rientrano tra le spese previste al punto precedente non sono previsti specifici oneri a carico del bilancio regionale;

Dato atto che nell’attività di installazione e gestione dell’impianto la Regione Toscana sarà supportata dal

Consorzio Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale “La.M.MA.”, partecipato dalla stessa Regione, secondo le modalità previste dalla l.r. 39/2009;

Visto lo schema dell’accordo di collaborazione per gli scopi di cui al punto precedente, allegato alla presente delibera, (allegato A);

Ritenuto di individuare nel Settore Protezione e Valorizzazione della Fascia Costiera e dell’Ambiente marino della DG Politiche Ambientali Energia e Cambiamenti Climatici, la struttura organizzativa inca-ri ca ta di porre in essere gli adempimenti necessari all’attuazione dell’accordo di collaborazione;

Visto il parere favorevole con richiesta di adegua-mento/miglioramento del testo espresso dal CTD nella seduta del 18 Dicembre 2014;

A voti unanimi

DELIBERA

Di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, lo schema di accordo di collaborazione tra Regione Toscana , Comune di san Vincenzo e Società Marina di San Vincenzo s.p.a. (allegato A ) facente parte integrante e sostanziale del presente atto;

Di dare atto che le risorse necessarie all’acquisto ed installazione del sistema radar HF oggetto dell’accordo, trovano copertura finanziaria nell’ambito del progetto europeo SICOMAR del PO Italia Francia Marittimo come da decreto n. 4681 del 13/10/2014 con il quale è stata impegnata la somma complessiva di euro 388,509,00 iva inclusa a favore della ditta fornitrice, sui seguenti capitoli di spesa: 42433(impegno 5399), 42434 (impegno 5400), 42437 (impegno 5398) e 42438 (impegno 5370) del bilancio regionale annualità 2014 e 2015;

Di dare atto che le risorse necessarie per le spese generali di funzionamento della struttura ove verrà installato l’impianto pari a euro 7.300,00 di cui all’art. 7 dell’accordo allegato, trovano copertura finanziaria nell’ambito del progetto europeo SICOMAR del Po Italia Francia Marittimo: per il 75% pari a euro 5.475,00 sul capitolo 42433 (Quota UE) e per il restante 25% pari a euro 1.825,00 sul capitolo 42434 (Quota Stato) del bilancio pluriennale vigente 2014/2016, annualità 2015;

Di dare atto che le spese a titolo di oneri di registrazione del contratto di commodato d’uso pari a euro 300,00, di cui all’articolo 7 dell’accordo allegato, trovano anch’esse copertura finanziaria nell’ambito del progetto europeo SICOMAR del Po Italia Francia Marittimo secondo la seguente articolazione per capitolo del bilancio plu-riennale vigente 2014/2016, annualità 2015:


- per il 75% pari a euro 225,00 sul capitolo 42433 (Quota UE);

- per il 25% pari a euro 75,00 sul capitolo 42434 (Quota Stato)

precisando che per tali importi saranno operate, nel corso dell’anno 2015, le necessarie variazioni di bilancio in via amministrativa ai fini dello storno su capitoli che presentino la corretta classificazione economica;

Di dare atto che l’assunzione dei successivi impegni di spesa per il sopra citato importo complessivo di euro 300,00 sarà subordinata all’esecutività della sopra richiamata variazione di bilancio;

Di dare atto che per tutte le altre attività di cui agli art. 6 e 7 dell’accordo e che non rientrano tra le spese previste al punto precedente non sono previsti specifici oneri a carico del bilancio regionale;

Di individuare nel Settore Protezione e Valorizzazione della Fascia Costiera e dell’Ambiente Marino della Direzione Generale Politiche Ambientali, Energia e Cam-biamenti Climatici, la struttura organizzativa incari cata di porre in essere gli adempimenti necessari all’attuazione dell’allegato accordo di collaborazione.




SEGUE ALLEGATO


ACCORDO PER L’INSTALLAZIONE DI UNA POSTAZIONE RADAR HF FINALIZZATA AL RILEVAMENTO DI DATI

OCEANOGRAFICI PRESSO IL PORTO TURISTICO DI SAN VINCENZO

TRA

Regione Toscana

Comune di San Vincenzo

Marina di San Vincenzo s.p.a.


L’anno 2014, il giorno_____del mese di_____________presso la sede della Regione Toscana tra:

- Regione Toscana (in seguito indicata come Regione), rappresentata dall’Assessore all’Ambiente e Energia dott.ssa Anna Rita Bramerini

- Comune di San Vincenzo rappresentato da………………………………………………

- Marina di San Vincenzo S.p.A. con sede Legale in Roma Via Nizza 11, Cod. Fisc. e Registro Imprese Roma n. 08639941007, partita IVA 08639941007, rappresentata da …………………….

PREMESSO che

l’art.15 della legge n°241/90 prevede che “ …omissis... amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune …”;

la Regione Toscana concorre, nel rispetto delle competenze proprie dello Stato e in coerenza con il ruolo ad essa assegnato dal quadro normativo nazionale, alle attività di protezione e valorizzazione dell’ambiente marino e della fascia costiera ed in particolare che il D.Lgs. n. 112/1998 conferisce, tra l’altro, alle Regioni: compiti di protezione e osservazione delle zone costiere, monitoraggio delle acque marino costiere e controllo dell’eutrofizzazione e controllo della qualità delle acque di balneazione;

L’art.4 della L.R.39/2009 “Nuova disciplina del consorzio Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile – LAMMA” prevede tra le attività del consorzio la rilevazione, lo studio e l’elaborazione dei dati nei settori della meteorologia, climatologia, idrologia e oceanografia fornendo in particolare previsioni metereologi che alla Regione.

I sinistri occorsi negli ultimi anni in prossimità delle aree della costa toscana hanno messo a rischio un territorio di grande valore ambientale nonché di elevata rilevanza socio-economica, rendendo opportuna ogni azione volta ad aumentare gli interventi di tutela già esistenti;

Il Comune di San Vincenzo è particolarmente interessato a temi quali la tutela delle zone marino costiere e la mitigazione dei rischi connessi con le attività che si svolgono in mare in quanto strettamente connessi sia al tema più generale della protezione ambientale sia alla vocazione turistico ricreativa del proprio territorio attestata anche dalla presenza del porto turistico.

Le strutture del porto turistico, poste in area demaniale marittima, risultano in concessione al Comune di San Vincenzo a seguito dell’atto concessorio n…….. del ………….. rilasciato dal …………

La Società Marina di San Vincenzo s.p.a. gestisce le infrastrutture portuali in virtù del contratto di concessione di lavori pubblici stipulato con il Comune di san Vincenzo in data 3 Novembre 2011 con il quale è stato affidato alla stessa società, ai sensi dell’Art.19 comma 2 della L.109/94, il diritto di “gestire funzionalmente e sfruttare economicamente le opere realizzate”

La società Marina di San Vincenzo s.p.a. risulta pertanto concessionaria di pubblico servizio


Il progetto SICOMAR - Sistema di Controllo Marino del Programma Operativo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo” promosso e guidato, quale capofila, dalla Regione Toscana, intende affrontare il tema della sicurezza e della qualità dell’ambiente marino transfrontaliero comune ai territori regionali di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana;

L’obiettivo generale di SICOMAR è quello di istituire un sistema di controllo marino sostenibile per l’area transfrontaliera attraverso un insieme integrato di investimenti materiali e immateriali da parte di istituzioni regionali, attori pubblici e centri di ricerca con la messa a punto di un sistema di sette investimenti integrati, fra cui l’acquisto e l’installazione di un Sistema Radar HF costituito da due postazioni sul territorio toscano, grazie al quale sarà possibile rilevare le caratteristiche oceanografiche di un vasto tratto di mare e di conseguenza migliorare le capacità previsionali dei modelli matematici già in uso.

L’acquisto, l’installazione e la gestione della strumentazione sarà interamente a carico della Regione Toscana che vi provvederà attraverso i fondi del progetto europeo SICOMAR del P.O. Transfrontaliero Italia-Francia “Marittimo”; nelle suddette attività la Regione sarà supportata dal Consorzio Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale “L.A.M.M.A.” partecipato dalla stessa Regione Toscana.

Quale sito per l’installazione di una delle due postazioni del Sistema radar HF è stato individuato dalla Regione Toscana il porto turistico di San Vincenzo e precisamente porzione del tetto della Torre di controllo. Prima della sottoscrizione del presente accordo preliminare, tecnici incaricati dalla Regione Toscana hanno verificato l’idoneità della postazione prescelta per l’installazione avuto riguardo anche alle attività portuali svolte nelle sue vicinanze.

La Regione Toscana, il Comune di San Vincenzo e la Società Marina di San Vincenzo s.p.a. condividono l’importanza dell’istallazione dell’impianto quale opera di interesse pubblico ai fini della sicurezza marittima e della protezione dell’ambiente marino ed a tal fine ritengono opportuno stipulare il presente accordo allo scopo di definire i rapporti reciproci nelle fasi di istallazione e gestione dell’impianto e di avviare un processo di collaborazione nel campo della conoscenza e del monitoraggio dei fenomeni che interessano l’ambiente marino

SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE

ART. 1Le parti contraenti dichiarano che la premessa narrativa costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.

ART. 2 (Scopo e Oggetto)

Il presente accordo ha come finalità la definizione dei rapporti reciproci per addivenire all’istallazione ed alla gestione di una postazione radar HF finalizzata al monitoraggio dei dati oceanografici, presso la Torre del porto turistico di San Vincenzo nonché la collaborazione delle parti nel campo della conoscenza e del monitoraggio dei fenomeni che interessano l’ambiente marino con il comune obiettivo di migliorare ed incrementare le capacità del sistema pubblico di proteggere e conservare gli ecosistemi e prevenire gli incidenti in mare.


ART. 3 (Impegni/Azioni delle parti)

Le parti si impegnano: - a definire i dettagli tecnici dell’installazione e l’installazione stessa nei tempi utili ad

addivenire alla messa in funzione dell’impianto entro il mese di marzo 2015 e comunque entro il termine, non precedente al mese di marzo 2015, previsto dal progetto europeo SICOMAR;

- a collaborare in tutte le fasi amministrative propedeutiche all’istallazione della postazione presso la Torre del porto turistico di San Vincenzo;

- a valorizzare i rapporti di specifica collaborazione che scaturiscono dal presente atto attuando tutte le possibili sinergie per assicurare la più ampia comunicazione per la divulgazione e sensibilizzazione degli utenti dell’infrastruttura portuale e della popolazione in generale sul funzionamento dell’impianto e sull’importanza del controllo delle aree marittime ai fini della sicurezza e della protezione del’ambiente marino.

ART. 4 (Impegni/Azioni del Comune di San Vincenzo)

Il Comune di San Vincenzo condivide la scelta della Regione circa la localizzazione dell’antenna presso il porto turistico di San Vincenzo. Il Comune di San Vincenzo s'impegna altresì a garantire la massima collaborazione tecnico-amministrativa nell'istruttoria degli atti permessuali di sua competenza. Nell’ipotesi di cessazione di validità della concessione di lavori pubblici di cui al successivo art.14, e fino alla scadenza della concessione demaniale, il Comune si impegna a mettere in atto quanto di propria competenza per garantire la permanenza dell’impianto nella postazione individuata.

ART. 5 (Impegni/Azioni della società Marina di San Vincenzo s.pa.)

La Società Marina di San Vincenzo s.p.a. in qualità di concessionario di lavori pubblici giusto atto di concessione sopracitato, promette di concedere in comodato alla Regione Toscana, che accetta:

porzione esterna del solaio di copertura della Torre del porto per l'installazione dell'antenna Radar (palo di circa 3 metri + antenna di circa 4 metri), porzione interna dell'ultimo piano della Torre d'ingresso per l'installazione dell'apparato Hardware di controllo che occuperà, all'interno di un apposito armadio rack di fornitura del comodatario, le dimensioni di 150*80*80 cm; porzione interna ed esterna dell'ultimo piano della Torre d'ingresso per l'installazione di apposito split con motore autonomo di aria condizionata affinché la temperatura del locale dove verrà alloggiato l'armadio rack sia sempre quella ottimale per il funzionamento dell’apparato.

Il contratto di comodato concederà, tra l'altro, alla Regione Toscana di effettuare i necessari collegamenti tra l'antenna ed il suddetto armadio rack, semprechè gli stessi non pregiudichino la stabilità, l'agibilità ed il decoro interno ed esterno dell'immobile. La Marina di San Vincenzo S.p.a. garantirà la fornitura di energia elettrica i cui costi le verranno rimborsati secondo quanto disposto al successivo art.7.


L'allaccio alla rete telefonica per i collegamenti internet degli apparati verrà effettuato a cura e spese dalla Regione Toscana, fermi restando gli impegni di cui in precedenza sotto il profilo di sicurezza-agibilità-decoro estetico.

Gli ulteriori dettagli tecnici relativi all'installazione dell'impianto saranno concordati in sede di specifico incontro tecnico e sempre salve eventuali prescrizioni che dovessero essere emanate in seguito all'espletamento delle pratiche amministrative. L'accesso ai locali d'installazione sarà garantito al personale incaricato dalla Regione Toscana per effettuare la manutenzione.

La Marina di San Vincenzo s.pa. dovrà fornire la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico e l’esito della verifica periodica dell’impianto di messa a norma nonché una planimetria per la sicurezza (vie d’esodo, ubicazione estintori etc.)

La durata del contratto di comodato sarà di anni 5, l’eventuale rinnovo dovrà essere oggetto di apposita pattuizione. Alla scadenza del contratto di comodato la Regione Toscana sarà obbligata a ripristinare lo status quo ante l'installazione dei suddetti apparati.

Nelle more della formalizzazione del contratto di comodato d’uso la Marina di San Vincenzo s.p.a si impegna a garantire l’accesso ai locali per permettere i rilievi necessari alla progettazione esecutiva e le attività di allestimento della postazione impiantistica previa comunicazione da parte della Regione dei nominativi del personale che accederà ai locali.

ART. 6 (Impegni/Azioni della Regione Toscana)

La Regione Toscana provvederà a sostenere le spese per l'acquisto e l'installazione di tutta la strumentazione necessaria; montaggio che verrà effettuato da apposita impresa già individuata con procedura ad evidenza pubblica.L’installazione la messa in funzione dell'impianto avverrà con la collaborazione del Consorzio Lamma partecipato dalla stessa Regione Toscana.

La Regione Toscana garantisce che l'installazione di cui al presente contratto non creerà interferenze con gli attuali apparati elettrici-elettronici-radio della Marina di San Vincenzo e di quelli installandi anche per fonia, non avendo nulla da eccepire che in futuro porzione del tetto della Torre del porto possa essere utilizzata anche per l'installazione di antenne per telefonia cellulare.

Per una migliore interpretazione dei dati rilevati dall'impianto radar, la Regione provvederà ad installare negli spazi di cui al precedente articolo 5 anche una stazione di rilevamento dati di velocità e direzione del vento, dati che verranno messi nella disponibilità pubblica.

Le attrezzature installate rimarranno di proprietà della Regione Toscana che esonera espressamente la Marina di San Vincenzo da alcun onere al riguardo compreso quello di custodia e vigilanza da atti vandalici, nonchè da alcuna responsabilità e/o rivalsa, anche di terzi, per i danni che allo stesso possano essere procurati da incendio, caso fortuito e forza maggiore. Al riguardo la Regione Toscana dichiara di essere dotata di apposita polizza assicurativa per responsabilità civile per danni contro terzi che copre anche tutti i rischi derivanti dall'installazione ed esercizio dell'apparato in questione.


Per una più ampia divulgazione ed informazione degli utenti sullo scopo e sicurezza dell'installazione, la Regione Toscana provvederà ad installare in tre distinte posizioni, che saranno concordate con la Marina di San Vincenzo, un'apposita cartellonistica informativa per gli utenti del porto nonché a fornire apposita brochure informativa (anche in formato pdf) da distribuire a chiunque ne faccia richiesta. La Regione Toscana s'impegna inoltre ad istituire in collaborazione con il Consorzio Lamma sul sito di quest'ultimo un'apposita pagina web per le previsioni meteo marine (direzione del vento - altezza d'onda - etc etc per almeno 72 ore) a scala locale della zona di mare antistante il porto di San Vincenzo.

ART.7 (Oneri di registrazione e spese per servizi)

Le parti stabiliscono per le spese generali di funzionamento della struttura ove verrà installato l’impianto, comprese le utenze elettriche, in via forfettaria, una tantum, e per l’intera durata del presente accordo l’importo di euro 7.300 iva compresa Tale somma sarà a carico della Regione Toscana che provvederà corrisponderla alla Società Marina di San Vincenzo s.p.a. entro 30 giorni dalla stipula del contratto di comodato e comunque non oltre 30 giorni dall’attivazione dell’impianto.

Le utenze elettriche saranno assicurate fino ad un massimo di consumi pari a 7.500 KWH/anno Al fine di evidenziare eventuali anomalie nel funzionamento dell’impianto e tenere sotto controllo i consumi, la Regione Toscana installerà, a monte del proprio impianto radar e di condizionamento, un apposito contatore per la rilevazione dei consumi elettrici.

Qualora nel periodo di validità del comodato si evidenziasse un aumento dei costi per la fornitura di energia elettrica superiori al 10% del costo attuale o si rilevassero consumi anomali imputabili alle attrezzature installate superiori al consumo annuo sopra individuato, le parti si impegnano a rideterminare il suddetto importo previa modifica del contratto di comodato.

Gli oneri di registrazione del contratto di comodato sono a carico della Regione Toscana.

ART. 8 (Referenti tecnici e per le comunicazioni)

Le Parti nominano qui di seguito i referenti tecnici e i soggetti autorizzati a trasmettere e/o ricevere comunicazioni sulla base del presente Accordo: Per la Regione Toscana …………………………………………… Per il Comune di San Vincenzo ………………………….. Per la Società Marina di San Vincenzo s.p.a. ……………………………… Ciascuna Parte si riserva il diritto di sostituire il referente sopra individuato, dandone tempestiva comunicazione alla controparte.

ART. 9 (Esclusione di rischi per la salute umana)

Il contratto di comodato, oltre a contenere tutte le condizioni di cui al presente accordo preliminare, dovrà prevedere apposita dichiarazione da parte della Regione Toscana nella quale venga garantito


che l'esercizio dell'impianto in questione non comporterà alcun rischio per la salute del personale dipendente della Marina di San Vincenzo (specialmente per quello che lavora all'interno della Torre del porto), dei suoi utenti e per tutta la cittadinanza di San Vincenzo. Il mancato inserimento della clausola di cui al presente articolo all’interno del contratto definitivo di comodato costituirà valido motivo per la Marina di San Vincenzo S.p.a. di rifiuto alla stipula dello stesso.

ART. 10 (Modifiche dell’Accordo)

Eventuali modifiche o integrazioni al presente accordo potranno essere inserite con il consenso unanime degli Enti sottoscrittori mediante apposito atto integrativo.

ART. 11 (Entrata in vigore e durata)

Il presente accordo di collaborazione viene sottoscritto con firma digitale, ai sensi dell’art.15 comma 2-bis, legge 241/1990, come successivamente modificato dal d.l. 18 ottobre 2012, n.179 convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n.9. Il presente accordo di collaborazione decorrerà dalla data di conclusione, avrà durata quinquennale e potrà essere rinnovato a scadenza annuale.

ART. 12 (Divulgazione delle attività)

In ogni azione di divulgazione, comunicazione delle attività oggetto del presente accordo è tassativamente obbligatorio richiamare in lingua italiana e lingua francese:- il progetto SICOMAR con il relativo logo ufficiale, - il P.O. Transfrontaliero Italia-Francia “Marittimo” con il relativo logo ufficiale, - il logo ufficiale della Comunità Europea e la dizione “Progetto cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale”.

ART. 13 (Oneri)

Il presente accordo di collaborazione non comporta oneri economici a carico degli Enti firmatari se non quelli di cui ai precedenti articoli 6 e 7. I finanziamenti per l’acquisto, l’installazione e l’attivazione della strumentazione di cui ai precedenti articoli 6 e 7 sono previsti ed assicurati nell’ambito del progetto SICOMAR del P.O. Transfrontaliero Italia-Francia “Marittimo”.

Eventuali ulteriori oneri che dovessero conseguire alle attività di collaborazione oggetto del presente accordo verranno regolati attraverso appositi atti convenzionali.

ART. 14 (Clausole di salvaguardia)

La mancata inclusione di una delle clausole di cui al presente accordo all’interno del contratto di commodato d’uso tra Regione e Marina di san Vincenzo s.p.a. potrà essere motivo, per la parte in favore della quale le stesse clausole sono state poste, di rifiuto della stipula dello stesso.


Il contratto di comodato prevederà inoltre la sua risoluzione automatica, senza alcuna responsabilità per la Marina di San Vincenzo, nell'ipotesi di cessazione di validità della concessione di lavori pubblici di cui sopra.

La Regione si riserva la possibilità di recedere dall’accordo in qualsiasi momento per motivi di interesse pubblico

In caso di cessazione anticipata del presente accordo e del successivo contratto di commodato, dovuto alle previste ipotesi di recesso o risoluzione automatica, si procederà al conguaglio delle somme erogate ai sensi dell’art.7, con riconoscimento delle sole spese di funzionamento effettivamente sostenute.

La Regione si riserva sin d’ora la possibilità di cedere il contratto di comodato d’uso al Consorzio Laboratorio di modellistica ambientale LAMMA dallo stesso Ente partecipato.

ART. 15 (Foro competente)

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 15, comma 2 della legge n. 241/1990, le eventuali controversie che dovessero insorgere in merito all’esecuzione del presente accordo sono riservate alla giurisdizione esclusiva del Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana.

ART 16 (Atto di comodato)

Il contratto di comodato, della durata di anni 5 con possibilità di rinnovo, dovrà essere stipulato, entro il termine di 60 giorni dalla sottoscrizione del presente accordo .



Integrazione al Programma di attività 2014 di Fon-dazione Sistema Toscana con azioni relative alla parte A) SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA, CITTADINANZA DIGITALE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA TERRITORIA-LE.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il PRS 2011-2015 di cui alla Risoluzione del Consiglio regionale n. 49 del 29/6/2011;

Vista la legge regionale 26 gennaio 2004, n. 1 “Pro-mo zione dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema re-gio nale. Disciplina della Rete telematica regionale toscana”;

Vista la Deliberazione di Consiglio regionale 4 dicembre 2012, n. 104 con la quale è stato approvato il Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’infor-mazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015 (Programma SIC);

Vista la Deliberazione di Consiglio regionale 11 luglio 2012, n. 55 con la quale è stato approvato il Piano della Cultura 2012-2015;

Vista la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 18 del 12 febbraio 2014 che approva il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM);

Vista la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 59 del 11/7/2012 che approva il PRSE 2012-2015 Linea 3.1.A che prevede interventi a favore del commercio con programmi e progetti di innovazione qualificazione e sviluppo delle PMI commerciali;

Tenuto conto di quanto previsto dall’art. 4 del D.L. 95/2012;

Vista la L.r. 44/2013 “Disposizioni in materia di programmazione regionale” con particolare riferimento all’art. 17 comma 2;

Vista la legge regionale 25 febbraio 2010, n. 21 “Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali” ed in particolare l’articolo 44 comma 1 che prevede che la Regione sostenga l’attività della Fondazione Sistema Toscana, istituita su iniziativa della Regione stessa;

Ricordato l’Art. 44 comma 3 della l.r. 21/2010 che

prevede che la Fondazione presenti entro il entro il 30 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’esercizio, il proprio programma di attività per l’anno successivo, elaborato nel rispetto degli indirizzi previsti dagli atti della programmazione regionale;

Considerato che il sopra richiamato Programma di attività 2014 si sviluppa secondo due principali aree tematiche di intervento denominate rispettivamente A) SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA, CITTADINANZA DIGITALE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA TERRITORIALE e B) VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI DELLA REGIONE, SOSTEGNO AL CINEMA DI QUALITÀ’ (anche negli ambiti educativi e sociali), MEDIATECA REGIONALE;

Viste la DGR 165 del 3 marzo 2014 con la quale la Giunta regionale ha preso atto del Programma delle attività della Fondazione Sistema Toscana per l’anno 2014 (allegato A della suddetta Delibera) e ne ha valutato la coerenza, secondo quanto previsto dall’art. 44 comma 3 della L.R. 21/2010, con il Piano della Cultura 2010-2015;

Vista la DGR 729 del 1 settembre 2014 con la quale si da attuazione ad alcune azioni del Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015 in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana ed attivando le azioni della parte A) SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA, CITTADINANZA DIGITALE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA TERRITORIALE del Piano di attività 2014;

Dato atto che il Programma di attività 2014 di Fondazione Sistema Toscana comprende le seguenti due azioni che sono già state attivate con la DGR 729 del 1 settembre 2014: “9. ICT e servizi digitali per la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico della Toscana: sito web, social media team, booking online, toscana card, help desk, digital marketing” e “12. Servizi di infomobilità: piattaforma web per i pendolari del treno”;

Considerato che Fondazione Sistema Toscana ha presentato un’integrazione al Programma di Attività 2014 specificata nell’allegato 1) PROPOSTE DI INTEGRAZIONE AL PROGRAMMA DI ATTIVITA’ 2014, parte integrante e sostanziale del presente atto, riguardante l’area A) SOCIETÀ DELL’IN FORMA-ZIONE E DELLA CONOSCENZA, CITTADI NANZA DIGITALE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA TERRI-TO RIALE, prevedendo una integrazione dell’azione “9.


ICT e servizi digitali per la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico della Toscana: sito web, social media team, booking online, toscana card, help desk, digital marketing” con un PROGETTO “RETE ONLINE DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA PER LE DESTINAZIONI TURISTICHE INSERITE NEL PROGETTO TOSCANA TURISTICA SOSTENIBILE E COMPETITIVA” ed una integrazione all’azione “12. Servizi di infomobilità: piattaforma web per i pendolari del treno” prevedendo una attività di predisposizione di un sistema innovativo che utilizzi le piattaforme social per consentire poi alle strutture regionali preposte di informare meglio i cittadini ed i pendolari riguardo l’uso della Piattaforma WEB e del cruscotto informativo per la mobilità, nonché per integrare tali piattaforme in OPEN Toscana;

Dato atto che il Progetto “RETE ONLINE DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA PER LE DESTINAZIONI TURISTICHE INSERITE NEL PROGETTO TOSCANA TURISTICA SOSTENIBILE E COMPETITIVA” viene valutato con un costo di € 410.000,00 e la predisposizione di un sistema innovativo che utilizzi le piattaforme social per consentire poi alle strutture regionali preposte di informare meglio i cittadini ed i pendolari riguardo l’uso della Piattaforma WEB e del cruscotto informativo per la mobilità, nonché per integrare tali piattaforme in OPEN Toscana in € 40.000,00;

Dato atto che per la realizzazione dell’insieme delle attività contenute nell’integrazione al Piano 2014, la Fondazione Sistema Toscana fa richiesta di un contributo pari ad euro 450.000,00;

Ritenuto di prendere atto della sopra richiamata integrazione al Piano di attività anno 2014 di Fondazione Sistema Toscana, rilevando che quanto proposto va ad integrare azioni da realizzare nell’area A) SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA, CITTADINANZA DIGITALE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA TERRITORIALE, azioni che sono coerenti con il Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015, con il PRSE 2012-2015 e con il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM);

Ritenuto necessario integrare, a seguito della presentazione della proposta di Fondazione Sistema Toscana, il Documento di attuazione per l’anno 2014 del Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015, Azioni in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana di cui alla DGR 729,

approvando come allegato 2) alla presente deliberazione, della quale va a costituire parte integrante e sostanziale, il nuovo Documento di attuazione;

Visto quindi l’allegato 2) alla presente deliberazione, della quale va a costituire parte integrante e sostanziale, che sostituisce l’allegato A) della DGR 729/2014 quale Documento di attuazione per l’anno 2014 del Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015, Azioni in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, integrato al paragrafo che descrive l’Obiettivo 2.10 - Diffondere servizi di infomobilità, nonché al paragrafo che descrive l’Obiettivo 2.13 - Sostenere la realizzazione di servizi per il commercio e il turismo, e l’Obiettivo 2.12 - Sviluppare e diffondere servizi per il patrimonio dei beni culturali e museali;

Dato atto che le integrazioni sopra descritte devono essere attivate con urgenza al fine di rendere al meglio operative le due azioni citate;

Vista le Delibera della Giunta Regionale n. 507/2010 che approva la linea progettuale 6. Attuazione del documento programmatico “Guadagnare salute - rendere facili le scelte salutari”, in cui si trova il progetto “Pranzo Sano Fuori Casa” di qualificazione delle imprese di somministrazione, così indicato nell’allegato 1) in relazione alla descrizione del progetto “RETE ONLINE DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA PER LE DESTINAZIONI TURISTICHE INSERITE NEL PROGETTO TOSCANA TURISTICA SOSTENIBILE E COMPETITIVA, attuato nell’ambito del PRSE 2012-2015 in collaborazione con il sistema Sanitario Regionale che ha espresso la prenotazione n. 20112752 sul capitolo 53112 per l’importo di Euro 30.000;

Considerata la necessità di inserire lo sviluppo del progetto “Pranzo Sano Fuori Casa di qualificazione delle imprese di somministrazione” nel quadro di attività Open Data in quanto facente parte di un segmento dinamico della comunità toscana;

Considerato inoltre che:- sul capitolo 53144 del bilancio regionale 2014

sono disponibili euro 380.000,00 e sul capitolo 53112 del bilancio regionale 2014 a valere sulla prenotazione 20112752 assunta con DGR 507/2010 sono disponibili euro 30.000,00, per un totale di € 410.000,00 di risorse aggiuntive per il finanziamento del Progetto “RETE ONLINE DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA PER LE DESTINAZIONI TURISTICHE INSERITE NEL PROGETTO TOSCANA TURISTICA SOSTENIBILE E COMPETITIVA”;

- sul capitolo 32084 del bilancio regionale 2014


“piattaforma web dedicata ai pendolari che utilizzano il trasporto pubblico su rotaia - trasferimenti a fondazione sistema toscana “sono disponibili euro 40.000,00 di risorse aggiuntive per il finanziamento di una attività di predisposizione di un sistema innovativo che utilizzi le piattaforme social per consentire poi alle strutture regionali preposte di informare meglio i cittadini ed i pendolari riguardo l’uso della Piattaforma WEB e del cruscotto informativo per la mobilità, la quale rientra negli obiettivi del Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM), nonché per integrare tali piattaforme in OPEN Toscana;

Vista la Legge Regionale 24 dicembre 2013 n. 78 che approva il Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2014 e il Bilancio pluriennale 2014/2016;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 2 del 7 gennaio 2014 che approva il bilancio gestionale per l’esercizio finanziario 2014 e il bilancio gestionale pluriennale 2014-2016;

Visto il parere positivo del Comitato Tecnico di Direzione espresso nella seduta del 18 Dicembre 2014;

A voti unanimi

DELIBERA

1) di prendere atto delle integrazioni al Programma delle attività 2014 di Fondazione Sistema Toscana, come specificate nell’allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto;

2) di prendere atto, per le motivazioni espresse in narrativa, della richiesta di Fondazione Sistema Toscana pari ad euro 450.000,00 per la realizzazione delle stesse attività previste nell’allegato 1) come da integrazioni indicate;

3) di dare atto che la dotazione finanziaria prevista per gli interventi individuati nell’allegato 1) è pari a euro 450.000,00 di cui:

- euro 380.000,00 disponibili sul capitolo 53144 del bilancio regionale 2014 e euro 30.000,00 disponibili sul capitolo 53112 del bilancio regionale 2014 a valere sulla prenotazione 20112752 assunta con DGR 507/2010, per il finanziamento del Progetto “RETE ONLINE DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA PER LE DESTINAZIONI TURISTICHE INSERITE NEL PROGETTO TOSCANA TURISTICA SOSTENIBILE E COMPETITIVA” integrativo all’azione “9. ICT e servizi digitali per la valorizzazione del patrimonio

culturale e turistico della Toscana: sito web, social media team, booking online, toscana card, help desk, digital marketing”;

- euro 40.000,00 disponibili sul capitolo 32084 del bilancio regionale 2014 “piattaforma web dedicata ai pendolari che utilizzano il trasporto pubblico su rotaia - trasferimenti a fondazione sistema toscana “ per il finanziamento dell’azione di promozione verso i cittadini ed i pendolari della Piattaforma WEB e del cruscotto informativo per la mobilità tramite i social network, nonché una analisi per l’integrazione di tali piattaforme e azioni in OPEN Toscana, integrativa dell’azione “12. Servizi di infomobilità: piattaforma web per i pendolari del treno”;

4) di dare atto che, a seguito del citato incremento, la dotazione finanziaria complessiva per la realizzazione nell’anno 2014 della parte del Programma di Attività SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONO-SCENZA, CITTADINANZA DIGITALE E COMPE-TITIVITÀ DEL SISTEMA TERRITORIALE, diventa pari a 3.855.000;

5) di sostituire l’allegato A) della DGR 729/2014 con l’allegato 2) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale, quale Documento di attuazione per l’anno 2014 del Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015, Azioni in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, che riporta integrazioni al paragrafo che descrive l’Obiettivo 2.10 - Diffondere servizi di infomobilità, nonché al paragrafo che descrive l’Obiettivo 2.13 - Sostenere la realizzazione di servizi per il commercio e il turismo, e l’Obiettivo 2.12 – Sviluppare e diffondere servizi per il patrimonio dei beni culturali e museali;

6) di dare atto altresì che all’impegno delle risorse assegnate con il presente atto provvederà il dirigente competente per materia.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/2007.



SEGUONO ALLEGATI


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www.fondazionesistematoscana.it

Allegato�1).�

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PROPOSTE�DI�INTEGRAZIONE�AL�PROGRAMMA�DI�ATTIVITA’�2014�

Di� seguito�vengono� indicate�due�proposte�di� integrazione�al�Programma�di�attività�2014�di�Fondazione�Sistema�Toscana�per�il�2014�del�quale�la�Regione�Toscana�ha�preso�atto�con�DGR�165/2014�e�729/2014.�

Entrambe�le�proposte�si�riferiscono�ad�azioni�afferenti�alla�parte�A)�del�Programma:�SOCIETÀ�DELL'INFORMAZIONE� E� DELLA� CONOSCENZA,� CITTADINANZA� DIGITALE� E�COMPETITIVITÀ�DEL�SISTEMA�TERRITORIALE.�

Il� PROGETTO� “RETE� ONLINE� DI� INFORMAZIONE� E� ACCOGLIENZA� TURISTICA� PER� LE�DESTINAZIONI� TURISTICHE� INSERITE� NEL� PROGETTO� TOSCANA� TURISTICA�SOSTENIBILE�E�COMPETITIVA”�è� stato�definito�al� fine�di� integrare� l’azione� “9.� ICT�e�servizi�digitali�per�la�valorizzazione�del�patrimonio�culturale�e�turistico�della�Toscana:�sito� web,� social� media� team,� booking� online,� toscana� card,� help� desk,� digital�marketing"�

La�proposta�di�attività�di�promozione�verso�i�cittadini�ed�i�pendolari�della�Piattaforma�WEB�e�del�cruscotto�informativo�per�la�mobilità�tramite�i�social�network�nonché�una�analisi�per� l’integrazione� di� tali� piattaforme� e� azioni� in� OPEN� Toscana� si� riferisce� invece�all’azione�“12.�Servizi�di�infomobilità:�piattaforma�web�per�i�pendolari�del�treno”.�

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PROGETTO�“RETE�ONLINE�DI�INFORMAZIONE�E�ACCOGLIENZA�TURISTICA�PER�LE�DESTINAZIONI�TURISTICHE�INSERITE�NEL�PROGETTO�TOSCANA�TURISTICA�SOSTENIBILE�E�COMPETITIVA”�

�Un�progetto�di�Regione�Toscana�–�Servizio�Disciplina�Sviluppo�e�Promozione�del�Turismo�e�del�Commercio�della�Regione�Toscana,�in�collaborazione�con�FST��Premessa:��

� Il�Progetto�Turismo.in(novazione)Toscana.it�è�stato�finanziato�al�ministero�sulla�base�dell’art.�1,�comma�1228,�della�Legge�27�dicembre�2006,�n.�296,��

� un�primo�acconto�è�stato�erogato�alla�fine�del�2013�ma�reso�disponibile�sul�bilancio�regionale�solo�a�giugno�2014�

� la�scadenza�del�progetto�(da�accordo�di�programma�firmato�con�il�Ministero�a�giugno�2013)�è�il�31�dicembre�2015�

�Contenuto:��

� il� progetto� era� stato� costruito� su� tre� filoni:� aumentare� la� capacità� di�infrastrutturazione� web� del� sistema� turistico� regionale,� mantenere� il� livello� di�presenza�web�della�regione�toscana,�sviluppare�la�creazione�di�cluster�di�imprese�sul�web�

� Rispetto�a�quanto� indicato�nel�progetto� (datato� fine�2010),� l’evoluzione�tecnologica�ha� modificato� alcune� azioni� previste� dato� che� gli� strumenti� si� sono� evoluti.� Al�Ministero,�nei�report�semestrali,�abbiamo�indicato�queste�variazioni�

� Oggetto� del� presente� progetto� è� quanto� indicato� nella� Linea� 2� del� piano� esecutivo�(“infrastrutturazione”):� � � � “Questa� seconda� linea� di� intervento� si� propone� di�incrementare�la�dotazione�strutturale�ed�infrastrutturale�dell’offerta�turistica�con�una�più� capillare� diffusione� delle� possibilità� di� accesso� alle� informazioni.� Ciò� potrà�avvenire�sia�con�un�ampliamento�dei�servizi�erogati�attraverso�il�portale�istituzionale,�sia�attraverso� le�postazioni� tecnologiche�con�cui� l’utente/turista�può� interagire;�con�una� più� capillare� copertura� nei� servizi� di� trasmissione� dati,� anche� attraverso�collegamenti�WiFi�con�adeguamento�strutturale�dell’offerta�ricettiva.�Inoltre,�si�vuole�aumentare�la�fidelizzazione�e�la�facilità�di�accesso�all’offerta�turistica�del�viaggiatore�attraverso�punti�informativi.�Lo�scambio�di�informazioni��avverrà�su�mobile�device�o�altra�piattaforma”�

�Il�progetto�prevede�la�creazione�di�una�rete�di� informazione�e�accoglienza�turistica�per�le�singole� destinazioni� turistiche� integrata� e� sviluppata� all'interno� dell'ecosistema� web�regionale�dedicato�al�turismo,�a�partire�dal�sito�ufficiale�turismo.intoscana.it�e�dai�relativi�servizi�digitali�sviluppati�da�FST�per�conto�di�Regione�Toscana/Toscana�Promozione.��Si� tratta� del� primo� progetto� innovativo� di� dimensione� regionale� ipotizzato� e� realizzato� in�Italia.��Lo� schema� operativo� vede� la� possibilità� che� un� turista� disponga� di� una� aggiornata�


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applicazione�con�le�informazioni�inerenti�la�destinazione�ogniqualvolta�vi�arrivi�o�lo�richieda�espressamente.��La�base�di� partenza�è� costituita�dall'applicazione� regionale� “TravelinToscana”� già� esistente�con�l'integrazione�delle�informazioni�della�singola�destinazione.��Queste�serie�di�applicazioni�territoriali�vedranno�due�livelli�informativi:��

� da�una�parte,�tutti�i�dati�che�il�sistema�regionale�è�in�grado�di�mettere�a�disposizione�(banca� dati� strutture� ricettive,� booking� online,� schede� informative� sul� territorio�redatte�per�turismo.intoscana.it,�elenco�eventi�da�“Toscanaevents”);��

� dall'altro�la�destinazione�(intesa�come�comune�o�associazione�fra�comuni)�aggiornerà�le� informazioni�utili�al� turista�ma�anche�al�cittadino� (dalle� informazioni�di� servizio�–�viabilità,� servizi� sanitari,� orario� uffici� pubblici,� parcheggi� ecc� –� fino� alle� attività�esistenti�sul�territorio�non�riportate�dei�database�regionali).��

�Tutto� ciò,� ovviamente,� in� modalità� opendata� in� tal� modo� acquisendo� anche� ulteriori�informazioni�quali,�ad�esempio,�il�Memorario�dei�servizi�ferroviari�ed�essendo�integrata�con�il�progetto�“OpenToscana”.��Inoltre� il� progetto� sviluppa� le� tecnologie� atte� alla� integrazione,� in� versione� opendata,� con�altri� progetti� di� valenza� regionale� che� vedono� coinvolti� imprese� e� uffici� regionali.� In�particolare�si�opererà�alla�integrazione�con�il�progetto�“Pranzo�Sano�Fuori�Casa”�coordinato�dal�settore�sanità,�“Vetrina�Toscana”�coordinato�dal�settore�commercio,�“Cantine�d’Autore”�coordinato� congiuntamente� fra� settore� turismo� e� agricoltura� ,� l’implementazione� del�progetto� “Toscana� da� ragazzi”� che� vede� quattro� assessorati� coinvolti� in� una� strategia�integrata�di�sviluppo�armonico�delle�giovani�generazioni�,�il�progetto�“Via�Francigena”�con�le�implicazioni�di�un�nuovo�modello�di�turismo�sostenibile�ed�altri�ancora.��Già�con�queste� indicazioni�attiviamo�circuiti�relativi�a�circa�20.000� imprese�contribuendo�al�raggiungimento� degli� obiettivi� di� innovazione� sociale� coerenti� con� le� ultime� strategie�dell’Unione�Europea.��Schema�operativo:��per�raggiungere�gli�obiettivi�delineati�è�stato�valutato�il�seguente�percorso�operativo:�

� avviso�pubblico�per�i�comuni�o�le�associazioni�dei�comuni�che�aderiscono�al�progetto�manifestando� l'intenzione� di� mettere� a� disposizione,� attraverso� risorse� locali,� le�informazioni�richieste�e� i�necessari�aggiornamenti.� In�questa�prima�fase�di�carattere�sperimentale,� il� bando� sarà� riservato� ai� comuni� partecipanti� al� progetto� “Toscana�Turistica�Sostenibile�e�Competitiva”�seconda�fase�(Piattaforma�Informatica�OTD)�

� tale�avviso�contiene�la�concessione�di�un�voucher�per�una�risorsa�economica�messa�a�disposizione� di� Fondazione� Sistema� Toscana� che� funge� da� “pivot”� dell'operazione�essendo� la� struttura� preposta� alla� gestione� dell'ecosistema� web� turistico� della�Regione�Toscana��

�Questo�percorso�presenta�alcuni�vantaggi:�da�un�lato,�una�maggiore�velocità�nell'avvio�della�fase� operativa;� dall'altro� permette� di�mantenere� un� effettivo� coordinamento� tecnico� sulle�


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varie�esperienze�locali.�Infine�permette�di�operare�alla�integrazione�delle�realtà�informatiche�già�presenti�sul�territorio�e�di�coordinarsi�con�il�lavoro�svolto�dagli�OTD��Per�lo�sviluppo�del�progetto�è�utile,�inoltre,�attivare�altre�sinergie�operative:�

� da�una�parte�con�ANCI�Toscana�che�può�svolgere�azioni�di�animazione�stante�il�lavoro�già�svolto�per�la�piattaforma�informatica�OTD�

� dall'altra� con� il� progetto� GiovaniSì� per� la� costruzione� di� una� rete� territoriale� di�assistenza�e�promozione�del�progetto�

�Risorse�economiche:��Dal� Progetto� Turismo.in(novazione)Toscana.it� sono� immediatamente� attivabili� 410.000,00�euro�con�disponibilità�di�Patto�di�Stabilità�per�il�2014.�Grazie�alle�altre�erogazioni�previste�dal�Ministero�il�progetto�può�raggiungere�un�milione�di�euro�di�investimento.��


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PROGETTO�“Predisposizione�di�un�sistema�basato�sulle�piattaforme�social�riguardante�l’uso�della�Piattaforma�WEB�e�del�cruscotto�informativo�per�la�mobilità,�con�studio�di�integrazione�in�OPEN�Toscana”�

Premessa:�L’azione� contenuta� nel� Programma� di� Attività� 2014� definita:� Servizi� di� infomobilità:�piattaforma�web� per� i� pendolari� del� treno� ha� consentito� di� realizzare� la� piattaforma�web�Mouversi�in�Toscana�ed�il�relativo�osservatorio.�Al� fine� di� una� diffusione� ampia� e� condivisa� di� tali� strumenti,� è� opportuno� predisporre� un�sistema�innovativo�che�utilizzi�le�piattaforme�social�per�consentire�poi�alle�strutture�regionali�preposte�di�informare�meglio�i�cittadini�ed�i�pendolari�riguardo�l’uso�della�Piattaforma�WEB�e�del� cruscotto� informativo� per� la� mobilità� nonché� per� integrare� tali� piattaforme� in� OPEN�Toscana.

Contenuto:�� Definizione�di�una�piattaforma�basata� sui� social�network�e�di�una�una� social�media�

strategy,� che� consenta� alle� strutture� regionali� preposte� di� promuovere� la� visibilità�della�piattaforma�e�il�suo�effettivo�utilizzo�da�parte�dei�cittadini.�

� Individuazione� dei� contenuti� da� produrre� per� alimentare� l'engagement� sulla�piattaforma�

� Analisi�ed� individuazione�delle�migliori�modalità�di�relazione�e�collaborazione�con� la�piattaforma�Open�Toscana�

Schema�operativo�Le� azioni� si� svolgeranno� utilizzando� le� strutture� di� Fondazione� Sistema� Toscana� con� un�impegno�sul�fronte�dell’analisi�e�della�progettazione�della�piattaforma�con�il�coinvolgimento�del� Social� Media� Team� rivolto� agli� strumenti� Social� per� definire� gli� oggetti� innovativi� più�funzionali�per�la�massima�diffusione�di�Muoversi�in�Toscana.�Si�analizzerà� la�possibilità�di� integrazione�con�Open�Toscana�e�di�apertura�di�una�stanza�di�partecipazione�su�Partecipa�Toscana.

RISULTATI�ATTESI�Il� principale� obiettivo� delle� azioni� descritte� è� di� creare� una� piattaforma� basata� sui� social�network� che� consenta� la� diffusione� della� piattaforma� sulla�mobilità,� quindi� di� favorirne� la�percezione�e�la�conoscenza�da�parte�dei�cittadini,�incentivandone,�nel�contempo,�l'utilizzo.��La� piattaforma� social� deve� mirare� alla� creazione� di� una� relazione� tra� cittadini/fruitori� e� i�referenti� della� piattaforma� della� mobilità� per� promuovere� dialogo,� sentiment� positivo� e�interscambio�rispetto�ad�un�settore�cruciale�e�vitale�per�la�percezione�sociale�dei�cittadini.�

Risorse�economiche:�Dal�Settore�regionale�che�si�occupa�delle�politiche�della�mobilità�sono�stati�resi�disponibili�euro�40.000,00�euro.�


ALLEGATO 2

Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'amministrazione elettronica e della società dell'informazione e

della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015

Documento di attuazione per l’anno 2014 Azioni in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana

ELEMENTI IDENTIFICATIVIDENOMINAZIONE PIANO/PROGRAMMA DA ATTUARE Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015 – Attuazione delle azioni di cui agli obiettivi specifici: 1.3 - Potenziare e diffondere l'interoperabilità e gli standard, 2.4 - Ampliare e potenziare le competenze digitali di tutti i cittadini toscani, 2.14 – Promuovere lo sviluppo del villaggio digitale, 2.6 – Sviluppare servizi per la scuola e la didattica, 2.10 - Diffondere servizi di infomobilità, 2.12 – Sviluppare e diffondere servizi per il patrimonio dei beni culturali e museali, 2.13 – Sostenere la realizzazione di servizi per il commercio e il turismo, 1.6 - Garantire la fatturazione elettronica – Annualità 2014.

RIFERIMENTI NORMATIVI L.R. 1/2004 L.R. 21/2010

RIFERIMENTI PROGRAMMATICI DPEF 2014 Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015 (DCR n.104 del 4 dicembre 2012). Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM) approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 18 del 12 febbraio 2014. PRSE 2012-2015 approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 59 del 11/7/2012. Piano della Cultura 2012-2015 approvato con Deliberazione di Consiglio regionale 11 luglio 2012, n. 55.

ASSESSORE PROPONENTE Vittorio Bugli

DIREZIONE GENERALE Organizzazione e Risorse


DIRIGENTE RESPONSABILE Laura Castellani

SETTORE COMPETENTE Infrastrutture e tecnologie per lo sviluppo della società dell'informazione

SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI Fondazione Sistema Toscana

AZIONI, ATTIVITÀ ED INTERVENTI PER L’ANNO DI RIFERIMENTOLa principale sfida del Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015 è data dalla necessità di coniugare rigore, sviluppo e crescita: rigore, in quanto anche in materia di società dell’informazione le risorse dovranno essere concentrate su pochi obiettivi strategici costantemente controllati in ordine ai risultati conseguiti e capaci di agire sulle leve dell’innovazione, della semplificazione e del cambiamento; sviluppo e crescita, in quanto le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) possono rappresentare un elemento fondamentale per la crescita dei sistemi produttivi e per il miglioramento della qualità di vita e lavoro dei cittadini, contribuendo alla costruzione della Toscana del futuro, più moderna e più efficiente.

Il Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015 è orientato a stimolare la domanda di servizi pubblici e privati digitali, innovativi e interoperabili e ad aumentarne la diffusione tra cittadini e imprese, anche contribuendo ad innalzare le competenze in ambito digitale. Tra gli obiettivi del Programma, declinati in tre macroaree (Infrastrutture e piattaforme di servizio; Cittadinanza digitale e competitività; Semplificazione e amministrazione elettronica, ciascuno espresso in relative azioni), i primi due in particolare si sviluppano e trovano rispondenza anche in una serie di attività inserite nel piano attività di Fondazione Sistema Toscana 2014, che, nella sezione A) SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA, CITTADINANZA DIGITALE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA TERRITORIALE, persegue obiettivi di innovazione tecnologica con particolare riferimento alla rete, al web 2.0, al superamento del digital divide anche culturale tra i cittadini toscani e allo sviluppo di competenze digitali per incrementare la competitività dell'intero territorio regionale.

Il Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015 si collega su alcuni obiettivi con il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM) e con il PRSE 2012-2015.Il collegamento con il PRIIM è in relazione all’Obiettivo specifico 2.10 - Diffondere servizi di infomobilità, azione 2.10.2: Realizzazione di servizi di infomobilità per la distribuzione dei contenuti in materia laddove il PRIIM implementa l’Obiettivo generale 5. - Azioni trasversali per informazione e comunicazione, ricerca e innovazione, sistemi di trasporto intelligenti, nonché l’Obiettivo specifico 5.1 - Sviluppo infrastrutture e tecnologie per l’informazione in tempo reale dei servizi programmati e disponibili del trasporto pubblico e dello stato della mobilità in ambito urbano ed extraurbano. Il collegamento con il Piano della Cultura 2012-2015 è relativo a tutti gli obiettivi specifici che coinvolgono attività cultarali, per i musei, le biblioteche, ecc. Il collegamento con il PRSE 2012-2015 è in relazione con l’Obiettivo specifico 2.13 - Sostenere la realizzazione di servizi per il commercio e il turismo, al quale si collega con la parte del


PROGETTO “RETE ONLINE DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA PER LE DESTINAZIONI TURISTICHE INSERITE NEL PROGETTO TOSCANA TURISTICA SOSTENIBILE E COMPETITIVA” che riguarda il progetto “Pranzo Sano Fuori Casa” (Delibera della Giunta Regionale n. 507/2010).

Gli interventi previsti dal Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015, nonché dai Piani e programmi sopra citati per i collegamenti indicati, risultano coerenti con i principali obiettivi di missione di Fondazione Sistema Toscana, che si configura come fondazione partecipativa no profit che promuove la cittadinanza digitale, la cultura, l’innovazione e la competitività del sistema territoriale della Toscana, (oggetto dei contributi regionali ai sensi della L.R. 21/2010), ovvero:

a) operare in favore della comunità regionale, attraverso la valorizzazione dell'immagine della Toscana;b) favorire lo sviluppo della società dell'informazione e della conoscenza, la crescita della partecipazione democratica e delle nuove modalità di comunicazione anche quale contributo alla riduzione del digital divide; c) realizzare e gestire il portale Internet della Toscana, quale piattaforma comune di comunicazione per cittadini, aziende, istituzioni, soggetti sociali […] per promuoverli, offrire opportunità, semplificare e velocizzare l'accesso a informazioni e servizi, e crearne di nuovi in sintonia con l'evoluzione della società e dei suoi bisogni; d) contribuire all'azione della Regione e delle istituzioni locali per il rinnovamento della Pubblica amministrazione e per migliorare i servizi al cittadino, con l'attuazione di progetti nell'ambito e secondo gli indirizzi del programma regionale di e-government.

In tal senso Fondazione Sistema Toscana: � realizza progetti ed iniziative per la riduzione del cultural-digital divide � agisce con servizi digitali e tecnologie innovative finalizzati alla crescita competitiva del

territorio regionale; � opera per la valorizzazione dei beni e delle attività culturali della Regione Toscana; � sviluppa e sostiene attività in campo cinematografico e audiovisivo, anche negli ambiti

educativi e sociali; � progetta e gestisce eventi culturali complessi per conto della Regione Toscana.

Con il presente documento si descrivono gli interventi attuativi per l'anno 2014 relativi ad alcune azioni del Programma per la società dell'informazione, da realizzarsi con il supporto di Fondazione Sistema Toscana per quanto riguarda per la sezione A) SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA, CITTADINANZA DIGITALE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA TERRITORIALE del Piano di Attività 2014:

- nell'ambito dell'Obiettivo 2.4 - Ampliare e potenziare le competenze digitali di tutti i cittadini toscani, si prevede di attivare l'azione 2.4.3 “Promozione e diffusione di interventi formativi di alfabetizzazione digitale per la cittadinanza” e l'azione 2.4.4 “Sensibilizzazione e realizzazione di interventi di partecipazione attraverso l'uso di strumenti digitali”. Sono previsti interventi da parte di Fondazione Sistema Toscana di realizzazione e attivazione di strumenti online e di eventi dedicati all’innovazione legata al Festival Internet, in particolare si prevedono interventi sul sistema di comunicazione multimediale che ruota intorno a intoscana.it, l'organizzazione dell'evento Internet Festival e l'attivazione del laboratorio itinerante ToscanaLab dedicato al web 2.0 e al superamento del digital divide culturale; in questo ambito rientra anche il Progetto Giovanisì, che dal 2014 si pone l'obiettivo specifico di allargare le possibilità offerte ai temi dell’ICT e


dell’innovazione tecnologica con un'attenzione specifica verso le competenze digitali, quindi verso la dimensione del web e delle nuove tecnologie, intesi anche come ambito di sperimentazione e di opportunità lavorative e di crescita personale, di sviluppo delle capacità individuali, di qualità del lavoro, di emancipazione e partecipazione sociale.

- nell’ambito dell’Obiettivo 2.14 – Promuovere lo sviluppo del villaggio digitale, si prevede di attivare l’azione 2.14.1: Attivazione di una piattaforma di servizi con accesso autenticato tramite CNS regionale, che integri tutti i servizi disponibili della PA regionale e locale, oltre quelli di altri soggetti che agiscono su un territorio e renda interoperabili i sistemi di back office funzionali alla piattaforma. In questo ambito sono previsti interventi di supporto da parte di Fondazione Sistema Toscana per la promozione e integrazione dei servizi

- nell'ambito dell'Obiettivo 2.6 - Sviluppare servizi per la scuola e la didattica, si prevede di supportare la realizzazione dell'azione 2.6.2 “Interventi e strumenti didattici per promuovere l'accesso alla rete di tutti i bambini e l'uso consapevole e sicuro di internet”. È prevista la gestione del progetto innovativo per la didattica TROOL – Tutti i Ragazzi Ora Online - progetto TROOL), sviluppato nella nuova versione dall’Istituto degli Innocenti con la collaborazione di Fondazione Sistema Toscana;

- nell'ambito dell'Obiettivo 1.3 - Potenziare e diffondere l'interoperabilità e gli standard, si prevede l'attuazione dell'azione 1.3.5 “Consolidamento dell'azione dei Centri di Competenza regionali finalizzata allo studio, alla ricerca e al supporto per l'elaborazione di standard, di processi e di strumenti utili al dispiegamento di infrastrutture e servizi nel sistema regionale”. È previsto lo svolgimento di una azione i diffusione di quanto fatto da Regione Toscana per l’innovazione tecnologica nell’ambito degli standard, delle infrastrutture e dei servizi ICT, anche con l’azione dei centri di competenza; in questo senso sarà data attuazione all'attività inserita nel Piano di attività di Fondazione Sistema Toscana denominata “Comunicare la Ricerca Toscana” esclusivamente nella componente che prevede interventi di supporto alla diffusione di innovazione, con una particolare attenzione al settore delle imprese e della ricerca ed ai servizi da essi generati nel sistema regionale.

- nell’ambito dell’Obiettivo 2.10 - Diffondere servizi di infomobilità si prevede che fondazione Sistema Toscana supporti lo sviluppo dell’azione 2.10.2: Realizzazione di servizi di infomobilità per la distribuzione dei contenuti in materia. Nello specifico si tratta di attivare servizi digitali per il calcolo del percorso, per la pubblicità delle ordinanze, per la diffusione di informazioni in tempo reale sullo stato del traffico, della mobilità e dei servizi del trasporto pubblico offrendo una piattaforma web per i pendolari del treno. Inoltre si prevede una attività di predisposizione di un sistema innovativo che utilizzi le piattaforme social per consentire poi alle strutture regionali preposte di informare meglio i cittadini ed i pendolari riguardo l’uso della Piattaforma WEB e del cruscotto informativo per la mobilità (in collegamento con il PRIIM 2012-2015, Obiettivo generale 5. - Azioni trasversali per informazione e comunicazione, ricerca e innovazione, sistemi di trasporto intelligenti, Obiettivo specifico 5.1 - Sviluppo infrastrutture e tecnologie per l’informazione in tempo reale dei servizi programmati e disponibili del trasporto pubblico e dello stato della mobilità in ambito urbano ed extraurbano), nonché per integrare tali piattaforme in OPEN Toscana;

- nell'ambito dell'Obiettivo 2.13 - Sostenere la realizzazione di servizi per il commercio e il turismo, e dell’Obiettivo 2.12 – Sviluppare e diffondere servizi per il patrimonio dei beni culturali e museali, si prevede di attuare l'azione 2.13.1 “Potenziamento dei sistemi informatici e telematici per l'informazione turistica attraverso il sito www.turismo.intoscana.it”.Fondazione Sistema Toscana ha svolto e svolge una importante attività mirata a creare servizi web per il turismo con alti contenuti di innovazione rispetto agli strumenti digitali, in relazione non solo


al sito web .ma anche al digital marketing ed al booking online tramite fra l’altro il social media team. Esempio di questo è il sito www.turismo.intoscana.it, rispetto al quale l’azione svolta mira al potenziamento innovativo per la sua fruizione da parte di tutti gli strumenti della Rete. A completamento dell’azione, la Fondazione sviluppa inoltre altre azioni connesse quali la BTO – Borsa del Turismo Online 2013 e Toscana Card (azione svolta senza il contributo regionale), che rappresenta una carta virtuale ad alto contenuto di innovazione, nella forma di app scaricabile su dispositivi mobili in grado di fornire indicazioni ed informazioni per la fruizione della destinazione, e una serie di premialità per i possessori in collaborazione con aziende e gruppi del territorio regionale e nazionale. Infine Fondazione Sistema Toscana svolge azioni di promozione turistica e culturale del territorio tramite il portale zoes.it sulla sostenibilità territoriale e la collaborazione con l’Università di Siena, tramite il social media team, per la promozione turistica del territorio.Inoltre si prevede l’attivazione del PROGETTO “RETE ONLINE DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA PER LE DESTINAZIONI TURISTICHE INSERITE NEL PROGETTO TOSCANA TURISTICA SOSTENIBILE E COMPETITIVA”.

- nell’ambito dell’Obiettivo 1.6 - Garantire la fatturazione elettronica si prevede che Fondazione Sistema Toscana supporti l’azione 1.6.2: definizione del processo e fornitura di strumenti che consentono alla Pubblica Amministrazione e a soggetti Privati di concordare specifiche di interoperabilità finalizzate all'integrazione degli applicativi di soggetti diversi, tramite lo sviluppo di sistemi collegati al Controllo di Gestione per la fatturazione elettronica ed i pagamenti on line

Con riferimento alla legge regionale n. 21/2010 e coerentemente con quanto previsto dal Programma regionale per la società dell’informazione (per le azioni da realizzare in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana), Regione Toscana interviene a sostegno dell’attività di Fondazione Sistema Toscana al fine di assicurare lo svolgimento delle mission istituzionali previste dallo Statuto, relative in particolare agli obiettivi di innovazione tecnologica con particolare riferimento alla rete, al web 2.0, al superamento del digital divide culturale tra i cittadini toscani e allo sviluppo di competenze digitali per incrementare la competitività dell'intero territorio regionale. In coerenza con quanto sopra esposto, la Giunta Regionale ritiene di dare attuazione per l’anno 2014 agli interventi sopra dettagliati con riferimento alle azioni di cui all'area tematica A) SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA, CITTADINANZA DIGITALE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA TERRITORIALE, previste nel Piano di attività 2014 di Fondazione Sistema Toscana, recepito con Delibera di Giunta n.165 del 3 marzo 2013.

PROCEDURE DI ATTUAZIONELe risorse complessive assegnate a Fondazione Sistema Toscana per le azioni attuative 2014 del Programma regionale per la società dell'informazione e della conoscenza 2012-2015, come sopra dettagliate, sono pari ad euro 3.405.000,00 alle quali si aggiungono risorse per ulteriori € 450.000,00 per le integrazioni ai paragrafi che descrivono l’Obiettivo 2.10 - Diffondere servizi di infomobilità nonché l'Obiettivo 2.13 - Sostenere la realizzazione di servizi per il commercio e il turismo, e l’Obiettivo 2.12 – Sviluppare e diffondere servizi per il patrimonio dei beni culturali e museali.Le risorse sono state quantificate sulla base di quanto stabilito dall’art. 44 comma 5 della legge regionale n. 21/2010 e tenendo conto della necessaria revisione della spesa corrente del bilancio regionale anno 2014. La somma complessiva di euro 3.405.000,00 oltre a € 450.000,00 sarà liquidata a Fondazione Sistema Toscana attraverso decreto del dirigente responsabile del competente settore regionale (Settore Infrastrutture e Tecnologie per lo sviluppo della società dell’informazione), in due soluzioni compatibilmente con i budget del patto di stabilità:


- l’80% contestualmente all’adozione del decreto di impegno delle risorse; - il 20% a presentazione della documentazione a consuntivo, come indicata all’art. 44 comma 4 della l.r. 21/2010, entro il 30 aprile 2015.

QUADRO FINANZIARIO COMPLESSIVO DEGLI INTERVENTI ATTUATIVISi riportano nella seguente tabella le risorse stanziate nel bilancio regionale per l’anno 2014 destinate agli interventi attuativi da realizzarsi con Fondazione Sistema Toscana:

Fonte UPB Codice Piano Capitolo Importo €Regione 141 4200 14275 3.405.000,00 Regione 531 - 53144 380.000,00 Regione 533 1100 53112 30.000,00 Regione 322 2500 32084 40.000,00



Approvazione del disciplinare dell’archivio stori-co della Regione Toscana e dichiarazione di separata sezione d’archivio.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il d.lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” che all’art. 10, comma 2 lettera b individua “gli archivi e i singoli documenti ... delle Regioni ...” come bene culturale;

Considerato, in particolare, che ai sensi dell’art. 10 comma 2 lettere b, comma 4 e comma 5 del d.lgs. 42/2004 gli archivi e i singoli documenti prodotti o comunque conservati dalla Regione Toscana, nonché “le carte geografiche e gli spartiti musicali aventi carattere di rarità e di pregio”, “le fotografie, con relativi negativi e matrici, le pellicole cinematografiche ed i supporti audiovisivi in genere, aventi carattere di rarità e di pregio” sono da intendersi come bene culturale, sottoposti a regime di demanio pubblico, escluse quelle che sono opera di autore vivente o la cui esecuzione non risalga ad oltre cinquanta anni;

Atteso che, l’Amministrazione regionale, individua nell’archivio, quale complesso organico degli atti e dei documenti prodotti o acquisiti nel corso della attività amministrativa, un servizio essenziale per garantire la salvaguardia e la valorizzazione della sua memoria storica e assicurare la trasparenza dell’azione amministrativa; e che, a tal fine, riconosce la necessità di un corretto fun-zionamento del servizio archivistico, sia nella sua fase corrente di protocollazione, classificazione e gestione docu mentale, sia nelle successive fasi di archiviazione, ordi namento, inventariazione e conservazione dei docu-menti;

Considerato che la Regione Toscana fissa la sede dell’archivio storico, bene culturale di sua appartenenza, “nel luogo di ... destinazione, nel modo indicato dal Soprintendente” (art. 30 comma 2, d.lgs 42/2004); che tale luogo di conservazione è individuato in locali appositamente adibiti ad Archivio Generale della Regione Toscana, e dislocati in sedi dedicate e debitamente attrezzate; e che in tali sedi avviene una corretta conservazione del patrimonio archivistico “mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro” (art. 29 comma 1 dlgs 42/2004);

Atteso che risultano facenti parti dell’“Archivio Storico della Regione Toscana” tutti gli atti, i documenti, le foto e i fondi archivistici, di qualunque tipologia e

natura e su qualunque supporto, anche digitale, prodotti o comunque conservati dalla Regione Toscana;

Atteso che l’Amministrazione regionale si è da anni impegnata a far sì che l’Archivio Storico sia correttamente conservato e che la sua documentazione non venga “distrutta, danneggiata o adibita ad usi non compatibili con il suo carattere storico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione” o smembrata (art. 20 comma 1 e 2 dlgs 42/2004); nonché a garantire la sicurezza e la conservazione degli archivi di propria appartenenza, mantenendoli nella loro organicità, ordinandoli e inventariandoli (art. 30 comma 4 e art. 54 dlgs 42/2004);

Visto che, ai sensi dell’art. 61 del d.p.r. 445/2000 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”, per la parte dell’archivio corrente, della sua regolamentazione, gestione e dematerializzazione, le competenze del responsabile del “Servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi” sono state individuate e attribuite con decreto dirigenziale n. 2169/2005;

Atteso che, ai sensi dell’art. 31 del d.p.r. 1409/1963, la direzione dell’Archivio Storico regionale “deve essere affidata a impiegati che siano in possesso del diploma conseguito nelle Scuole di archivistica, paleografia e diplomatica istituite presso gli Archivi di Stato o nelle Scuole speciali per archivisti e bibliotecari istituite presso le Università degli studi”, e che il coordinamento delle attività dell’Archivio Storico regionale è attribuito alla Posizione Organizzativa “Archivi e sistema documentale” competente in materia di “Organizzazione e gestione degli archivi regionali di deposito e storici, valorizzazione del patrimonio documentario”, che ha il compito di organizzare il servizio archivistico nel rispetto della vigente normativa nazionale in tema di archivi e nel rispetto dello Statuto regionale;

Visti gli artt. 21 e 116 del dlgs 42/2004 e quindi il parere favorevole ed una positiva valutazione tecnico-scientifica dello strumento “Disciplinare dell’archivio storico della Regione Toscana” espressi dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana;

Visto il parere favorevole espresso dal CTD nella seduta del 18/12/2014;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di istituire in una “Sezione Separata” il proprio Archivio Storico, costituito “dai documenti relativi


agli affari esauriti da oltre quaranta anni” prodotti dalla Regione Toscana nell’espletamento delle proprie funzioni e competenze, e quelli confluiti a seguito della cessazione delle funzioni di enti e da documentazione facente parte di fondi archivistici chiusi (art. 30 comma 4 dlgs 42/2004; art. 2 comma 1 lett. o dlgs. 62/2008);

2. di affidare la responsabilità della Sezione Separata dell’Archivio Storico Regionale e delle attività inerenti comprese quelle di valorizzazione, a Ilaria Pescini, funzionario in possesso dei requisiti richiesti e responsabile della P.O. “Archivi e sistema documentale”;

3. di approvare e di dare massimna pubblicità al “Disciplinare dell’archivio storico della Regione Toscana”, allegato al presente atto di cui costituisce parte integrante e sostanziale, attraverso i canali tradizionali o telematici e informatici che si riterranno di volta in volta più adeguati;

4. di demandare alla struttura regionale competente in materia di archivi ed in particolare al responsabile della Sezione Separata dell’Archivio Storico Regionale la definizione e approvazione di atti che disciplinino attività e strumenti che si rendano necessari nel corso dell’espletamento dei vari servizi.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli artt. 4, 5 e 5bis della l.r. n. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della a l.r. 23/2007.



SEGUE ALLEGATO


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Modifica dotazione organica dell’Agenzia per le attività di informazione degli organi di governo della Regione.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto l’articolo 6, della legge regionale 2 agosto 2006, n. 43 concernente le disposizioni di prima applicazione in materia di “Dotazione Organica Giornalistica” della struttura operativa denominata “Agenzia per le Attività di Informazione degli Organi di Governo della Regione” e la Delibera n. 349 del 12 maggio 2008 con la quale veniva fissato il primo contingente di organico;

Vista la deliberazione n. 1080 del 11 dicembre 2012 con la quale si modificava la Dotazione organica dell’Agenzia di Informazione degli Organi di Governo della Regione;

Preso atto della nota del Direttore Toscana notizie - Agenzia di Informazione della Giunta regionale (del 9 dicembre 2014) con la quale si richiede la modifica della dotazione organica della sopracitata agenzia tenuto conto dell’aumento consistente non solo delle attività relative all’aggiornamento del sito internet istituzionale ma anche e sopratutto al suo sviluppo in direzioni sempre nuove, tecnicamente più impegnative, come attestano i progetti di nuove piattaforme Web di recente realizzazione (Open Toscana, Muoversi in Toscana, Geoblog e Blog agricoltura sociale) che richiedono figure lavorative di più alte caratteristiche professionali;

Preso atto della lettera del Direttore Generale della Presidenza (del 11 dicembre 2014 protocollo n. 305515) relativa alla richiesta di modifica della dotazione organica del Direttore della sopracitata Agenzia al fine di potenziare la redazione Web con una unità lavorativa professionale di categoria D per rispondere alle nuove esigenze organizzative e funzionali;

Ritenuto pertanto opportuno modificare la Dotazione organica all’Agenzia di Informazione degli Organi di Governo della Regione incrementando il personale della redazione web di un posto di categoria D e contempo-raneamente diminuire di 2 posti di categoria B (uno relativo al personale addetto alla redazione web e uno relativo al personale amministrativo) dando atto che tale modifica determina una riduzione della spesa in ordine ai posti previsti in dotazione organica.

Visto il parere favorevole espresso dal CTD in data 18 dicembre 2014;

Data informazione alle Rappresentanze Sindacali dei lavoratori;

A voti unanimi

DELIBERA

di modificare la Dotazione organica della struttura denominata “Agenzia per le Attività di Informazione degli Organi di Governo della Regione”, alla luce di quanto indicato in narrativa come di seguito riportato:

Personale giornalistico a cui si applica il CNL Giorna-listico:

Qualifica Numero postiDirettore 1Vicedirettore 1Caposervizio e Redattori 17Totale 19Personale della redazione web a cui si applica il

CCNL Regioni - Autonomie Locali:Categorie Numero postiD 8C 7Totale 15Personale amministrativo a cui si applica il contratto

CCNL Regioni – Autonomie Locali:Categoria Numero postiC 2B 1Totale 3.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4,5 e 5 bis della L.R. n. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18, della medesima L.R. 23/2007.



- Dirigenza-Decreti

Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle CompetenzeArea di Coordinamento Sviluppo RuraleSettore Programmazione AgricolaForestale, Zootecnia, Sistemi Informativi, Promozione e Comunicazione in Agricoltura


Reg.(CE)1234/07. Azioni AB. Campagna 20142015. Approvazione domande di ammissibilità del


l’As so ciazione Apicoltori delle Province Toscane (AAPT), dell’Associazione Regionale Produttori Api-stici Toscani (ARPAT) e della Toscanamiele Associa-zione Produttori Apistici.

IL DIRIGENTE

Vista la Legge Regionale 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale” ed in particolare l’articolo 2 “Rapporti tra organi di direzione politica e dirigenza”, comma 4 e l’articolo 9 “Responsabile del Settore”;

Visto il Decreto del Direttore Generale 19/04/2013 n. 1389, con il quale il sottoscritto è stato nominato responsabile del Settore “Programmazione agricola - fore stale, zootecnia, sistemi informativi, promozione e comunicazione”;

Visto il Reg. (CE) n. 1234 del 22/10/2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) che comprende le azioni dirette a migliorare le condizioni della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura;

Visto il D.M. del 23 gennaio 2006 - Attuazione dei regolamenti comunitari sul miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’api-coltura;

Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1051 del 25 novembre 2014 di approvazione, in attuazione del programma nazionale triennale 2014-2016 e annuale per la campagna 2015, degli interventi regionali in apicoltura;

Preso atto del D.M. del 13 novembre 2001, con il quale il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha riconosciuto ARTEA quale Organismo pagatore regionale del FEOGA sezione “Garanzia”, ai sensi del D. Lgs. 165/99 e successive modifiche e integrazioni;

Vista la legge regionale della Toscana 19 novembre 1999, n. 60 istitutiva dell’Agenzia Regionale Toscana per le erogazioni in agricoltura (ARTEA);

Vista la domanda, ai sensi del Reg. (CE) n. 1234/07, dell’Associazione Apicoltori delle Province Toscane (AAPT), prot. R.T. n. 298207 del 03 dicembre 2014;

Vista la domanda, ai sensi del Reg. (CE) n. 1234/07, dell’Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani (ARPAT), prot. R.T. n. 298196 del 03 dicembre 2014;

Vista la domanda, ai sensi del Reg. (CE) n. 1234/07, della Toscanamiele Associazione Produttori Apistici, prot. R.T. n. 304203 del 10 dicembre 2014;

Preso atto che dalle istruttorie riguardanti le Associa-zioni suddette, rappresentative ai sensi del D.M. 23 gennaio 2006, si evince la valutazione positiva dei programmi per i quali è richiesto il contributo, la completezza delle informazioni richieste, della documentazione allegata alla domanda iniziale e il possesso dei requisiti d’accesso;

Dato atto che il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicità di cui al D. Lgs. 33/2013;

DECRETA

1 - di approvare il programma attuativo per l’anno 2015, i relativi preventivi di spesa e la documentazione allegata alla domanda ai sensi del Reg. (CE) n. 1234/07, dell’Associazione Apicoltori delle Province Toscane (AAPT);

2 - di approvare il programma attuativo per l’anno 2015, i relativi preventivi di spesa, la documentazione allegata alla domanda ai sensi del Reg. (CE) n. 1234/07, dell’Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani (ARPAT);

3 - di approvare il programma attuativo per l’anno 2015, i relativi preventivi di spesa e la documentazione allegata alla domanda ai sensi del Reg. (CE) n. 1234/07, della Toscanamiele Associazione Produttori Apistici;

4 - di trasmettere il presente decreto alle suindicate Associazioni e all’Agenzia Regionale Toscana Erogazioni in Agricoltura (ARTEA).

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT

ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della l.r. 23/2007.

Il DirigenteAlvaro Fruttuosi

Direzione Generale Politiche Ambientali, Energia e Cambiamenti Climatici


Arch. Carla Chiodini attribuzione responsabilità dirigenziale del settore organico “Energia, tutela del-la qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagne-tico e acustico”.


IL DIRETTORE GENERALE

Visto quanto disposto dalla legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale” e, in particolare, dall’articolo 7 inerente le competenze del Direttore generale;

Vista la Delibera n. 230 del 02/04/2013 con cui viene costituita la Direzione Generale Politiche ambientali, energia e cambiamenti climatici;

Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 105 del 03/06/2013 con il quale al sottoscritto è stato conferito l’incarico di Direttore generale della Direzione generale Politiche Ambientali, Energia e Cambiamenti Climatici;

Visto il proprio decreto n. 3109 del 01/08/2013 relativo all’assetto organizzativo della Direzione Generale Politiche ambientali, energia e cambiamenti climatici;

Preso atto della nota prot. n. 29392 del 05/11/2014 con cui il dirigente dell’Area Risorse Umane e Finanziarie della Provincia di Prato esprime parere favorevole al trasferimento, presso la Regione Toscana, della dipendente Dott.ssa Chiodini Carla a far data dal 31/12/2014;

Visto il decreto dirigenziale n. 4998 del 10/11/2014 della Direzione Generale Organizzazione, ad oggetto “ Dott.ssa Chiodini Carla, dirigente della Provincia di Prato: revoca comando e contestuale trasferimento nei ruoli organici della Regione Toscana”;

Visto il decreto 2145 del 29/05 con cui, all’arch. Carla

Chiodini, è stata attribuita la responsabilità dirigenziale del settore organico “Energia, tutela della qualità dell’aria e dell’inquinamento elettromagnetico e acustico”;

DECRETA

1. di attribuire, sulla base delle motivazioni espresse in narrativa, all’arch. Carla Chiodini la responsabilità dirigenziale del settore organico “Energia, tutela della qualità dell’aria e dall’inquinamento elettromagnetico e acustico”;

2. attribuire, per conto del titolare Regione Toscana - Giunta Regionale, alla dirigente Carla Chiodini la responsabilità dei trattamenti dei dati personali, come definiti dal D.lgs. 196/2003, relativamente alle attività e funzioni dallo stesso presidiate, disponendo che adotti, nell’ambito della struttura dirigenziale diretta, le disposizioni e le misure attuative del “Codice in materia di protezione dei dati personali” secondo le disposizioni contenute nella direttiva regionale di cui alla delibera G.R. n. 319 del 28.4.2014 e nel rispetto delle istruzioni di cui all’allegato A) parte integrante del presente provvedimento.


Il Direttore GeneraleEdo Bernini

SEGUE ALLEGATO


Allegato A)

Istruzioni per il responsabile del trattamento dati personali ex art. 29 comma 5 D.Lgs. 196/2003

Il trattamento dei dati personali effettuati nell’ambito delle attività e delle funzioni della struttura dirigenziale in oggetto, che risultano dall’archivio regionale dei trattamenti dati (procedura informatizzata TDP), deve avvenire nel rispetto delle disposizioni della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali e delle ulteriori disposizioni impartite con Direttiva della Giunta Regionaleapprovata con DGR 319/2014 e s.m.i.

In particolare la S.V., in qualità di Responsabile del trattamento dei dati personali, deve:

a) nominare con ordine di servizio gli incaricati del trattamento; fornire loro le istruzioni relative alle operazioni da compiere e vigilare sulla corretta osservanza delle istruzioni impartite;aggiornare sistematicamente l’individuazione dell’ambito di trattamento consentito ai singoli incaricati, qualora se ne presentino le condizioni;

b) dare l’informativa agli interessati, preferibilmente per iscritto, sugli elementi previsti dall’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003, ogniqualvolta si provveda alla raccolta dei dati personali, predisponendo la necessaria modulistica e facendo espressamente riferimento agli obblighi e i compiti in base al quale è effettuato il trattamento, in caso di dati sensibili e giudiziari;

c) adottare e far adottare dagli incaricati del trattamento le misure di sicurezza secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 196/2003 e dalla direttiva regionale approvata con Deliberazione della Giunta regionale n. 319 del 28.04.2014;

d) procedere con propria determinazione, per conto del titolare, alla designazione del responsabile esterno, qualora l’affidamento all’esterno di un determinato servizio, relativo all’ambito di propria competenza, comporti anche il trattamento di dati personali, con espressa richiesta di idonea garanzia del pieno rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento dei dati personali, ivi compreso il profilo relativo alla sicurezza;

e) rispondere alle richieste degli interessati, ai fini dell’esercizio dei diritti dell’interessato, ai sensi degli artt. 7-10 D.lgs 196/2003 e collaborare con l’Ufficio privacy regionale per rispondere alle istanze del Garante per la protezione dei dati personali;

f) segnalare all’Ufficio privacy regionale la necessità di provvedere alla notificazione al Garante ex art. 37 D.Lgs. 196/2003;

g) identificare le tipologie di dati sensibili e giudiziari trattati nell’ambito delle attività di rilevante interesse pubblico inerenti la propria struttura dirigenziale, nonché le operazioni eseguibili, aisensi degli artt. 20 e 21 del D.lgs 196/2003, e procedere periodicamente alla verifica della loro completezza e al loro aggiornamento;

h) sovrintendere ai procedimenti di comunicazione, diffusione, blocco, aggiornamento, rettificazione, integrazione e cancellazione dei dati personali;

i) conformare il proprio comportamento alle ulteriori regole previste nella Deliberazione della Giunta regionale n. 319 del 28.04.2014 per la corretta attuazione del D.Lgs. n. 196/2003 da parte degli uffici regionali.


Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale


Settore “Politiche per le persone immigrate” At-tribuzione incarico di responsabilità al dirigente Dr. Alessandro Salvi.

IL DIRETTORE GENERALE

Visto l’articolo 2 della legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale”;

Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 99 del 31.05.2013, con il quale al sottoscritto, a decorrere dalla data del 1° giugno 2013, è stato conferito l’incarico di direttore generale della direzione generale “Diritti di cittadinanza e coesione sociale”;

Visto quanto disposto dalla citata legge regionale n. 1/2009 e, in particolare, l’articolo 7 inerente le compe-tenze del direttore generale;

Preso atto della deliberazione della Giunta regionale n. 602 del 14.06.2010 e le successive che ne hanno modificato e integrato il contenuto, con le quali sono state definite, nel numero e nelle competenze, le direzioni generali di propria competenza e le relative aree di coordinamento, tra le quali l’area di coordinamento “Sistema socio-sanitario regionale” e l’area di coordinamento “Politiche sociali di tutela, legalità, pratica sportiva e sicurezza urbana. Progetti integrati strategici”;

Preso atto, inoltre, della deliberazione n. 223 del 24.03.2014, con la quale la Giunta regionale ha provveduto a modificare, così come di seguito indicato, la denominazione e la declaratoria delle due aree di coordinamento citate al punto precedente:

- area di coordinamento “Sistema sanitario re-gionale”

- area di coordinamento “Politiche di solidarietà so-cia le e integrazione socio-sanitaria”;

Visti: - il decreto n. 1463 del 10 aprile 2014 per effetto

del quale è stato parzialmente modificato l’assetto organizzativo della direzione generale “Diritti di cittadi-nanza e coesione sociale” e, in particolare, nell’ambito dell’area di coordinamento “Politiche di solidarietà sociale e integrazione socio sanitaria” è stato costituito il settore “Politiche per le persone immigrate” con responsabilità affidata al Dr. Giovanni Lattarulo, dirigente dipendente

del Ministero dell’Interno in regime di comando presso la Regione Toscana;

- il decreto n. 5604 del 2 dicembre 2014 con il quale, a seguito della revoca del comando del Dr. Lattarulo, la responsabilità del sopra citato settore “Politiche per le persone immigrate” è stata attribuita, a scavalco e a decorrere dal 1° dicembre 2014, al coordinatore dell’area “Politiche di solidarietà sociale e integrazione socio-sanitaria” Dr. Vinicio Ezio Biagi;

Preso atto che con decreto del direttore generale della direzione generale “Organizzazione” n. 6362 del 29 dicembre 2014, in seguito a specifica richiesta avanzata dalla direzione generale “Diritti di cittadinanza e coesione sociale”, si è provveduto a prendere atto del comando, con decorrenza dalla data del 31 dicembre 2014, presso l’amministrazione regionale del Dr. Alessandro Salvi, dirigente dipendente del Comune di Firenze;

Preso atto della proposta del responsabile dell’area di coordinamento “Politiche di solidarietà sociale e integrazione socio-sanitaria”;

Visto l’articolo 19 (Incarichi di funzioni dirigenziali) del decreto legislativo n. 165/2001 e successive modifiche e integrazioni;

Richiamato l’articolo 10 (Affidamento incarichi diri-gen ziali) del CCNL per il quadriennio normativo 2002-2005 e per il biennio economico 2002-2003 relati vo all’area della dirigenza del comparto “Regioni-Auto-nomie locali”;

Visto l’accordo decentrato integrativo del personale regionale di qualifica dirigenziale per il periodo 1998-2001 siglato in data 20.04.2000 e richiamato, in particolare, l’articolo 8 relativo all’affidamento e revoca degli incarichi dirigenziali;

Ritenuto di procedere al conferimento dell’incarico di responsabilità del settore “Politiche per le persone immigrate” al Dr. Alessandro Salvi, tenuto conto del curriculum professionale, degli incarichi specificatamente svolti e delle esperienze precedentemente acquisite;

Ritenuto, infine, di fare decorrere gli effetti del presente decreto dalla data del 31 dicembre 2014;

Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali”;

Vista la direttiva per l’attuazione del decreto legisla tivo 30 giugno 2003 n. 196, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali”, approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 319 del


28.4.2014, che attribuisce ai direttori generali la nomina dei responsabili dei trattamenti;

DECRETA

1. di procedere, in base alle motivazioni indicate in premessa, al conferimento dell’incarico di responsabilità del settore “Politiche per le persone immigrate” al Dr. Alessandro Salvi, dirigente dipendente del comune di Firenze in regime di comando presso l’amministrazione regionale a decorrere dalla data del 31 dicembre 2014;

2. di fare decorrere gli effetti del presente atto dalla data del 31 dicembre 2014;

3. di attribuire al Dr. Salvi la responsabilità dei trattamenti dei dati personali, come definiti dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, relativamente alle attività ed alle funzioni di competenza disponendo che il medesimo, in qualità di responsabile del trattamento, adotti, nell’ambito della struttura dirigenziale diretta, i provvedimenti e le misure attuative del “Codice in materia di protezione dei dati personali” secondo le disposizioni di dettaglio contenute nella direttiva regionale approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 319 del 28.04.2014 e nel rispetto delle istruzioni di cui all’allegato n. 1 al presente decreto.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della legge regionale n. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 della medesima legge regionale n. 23/2007.

Il Direttore Generale Valtere Giovannini

Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle CompetenzeArea di Coordinamento Cultura


L.R. 5/2012. Approvazione istruttoria per l’Elen-co regionale delle Associazioni e Manifestazioni di ricostruzione e rievocazione storica. Aggiornamento 2014.

IL DIRIGENTE

Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R. 08/01/2009 n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordina-

mento del personale”, che definisce i rapporti tra organi di direzione politica e dirigenza;

Visti gli artt. 6 e 8 della richiamata L.R. 08/01/2009 n. 1 inerenti le competenze dei responsabili di area di coordinamento;

Vista la DGR n. 882/2010, avente per oggetto “Aree di coordinamento della Giunta Regionale”;

Visto il decreto del Direttore Generale della Direzione Generale Presidenza n. 3486 /2010, con il quale al sottoscritto si attribuisce l’incarico di responsabile dell’Area di Coordinamento “Cultura”;

Visto il decreto n. 5192/ 2010 relativo all’assetto organizzativo delle direzione “Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze”;

Vista la L.R. 14 febbraio 2012, n. 5 “Valorizzazione delle associazioni e delle manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica della Toscana. Modifiche alla legge regionale 25 febbraio 2010, n. 21 (Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali)”;

Preso atto che l’art. 3, comma 1, della L.R. 5/2012 prevede che entro 180 giorni dall’entrata in vigore della stessa legge venga istituito presso la competente struttura della Giunta Regionale l’elenco delle associazioni e delle manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica, articolato nelle seguenti sezioni:

Associazioni di ricostruzione storica; Associazioni di rievocazione storica; Manifestazioni di ricostruzione storica; Manifestazioni di rievocazione storica;

Richiamato l’art. 3, comma 2, della L.R. 5/2012 che dispone che tale elenco regionale sia pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana e aggiornato annualmente entro il 31 dicembre di ogni anno;

Considerato che l’art. 4, comma 2, e l’art. 5, comma 1, della L.R. 5/2012 prevedono che il termine per la presentazione delle domande di iscrizione alle diverse sezioni dell’elenco regionale delle associazioni e delle manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica sia fissato per il 30 settembre di ogni anno;

Considerato che la Delibera della Giunta Regionale n. 458 del 28 maggio 2012 stabilisce anche di individuare nell’Area di coordinamento “Cultura” della DG “Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze” la struttura incaricata ad adottare gli atti necessari allo svolgimento delle attività derivanti dalla citata legge regionale;


Preso atto che sono state presentate per l’anno 2014 complessivamente n. 32 domande di iscrizione alle diverse sezioni dell’Elenco regionale delle Associazioni e delle Manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica (Allegato A);

Vista l’istruttoria svolta dagli uffici, tesa a valutare la completezza della documentazione presentata in base a quanto espressamente richiesto dagli artt. 4 e 5 della L.R. 5/2012, dalla quale risultano non accettabili complessivamente n. 8 domande di iscrizione di cui all’allegato B);

Considerato che dalla stessa istruttoria risultano accettabili complessivamente n. 24 domande di iscrizione alle diverse sezioni dell’Elenco regionale delle Associazioni e delle Manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica (Allegato C);

DECRETA

1. Di dare atto che sono state presentate per l’anno 2014 complessivamente n. 32 domande di iscrizione alle diverse sezioni dell’Elenco regionale delle Associazioni e delle Manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica di cui all’allegato A), parte integrante del presente atto;

2. Di approvare l’istruttoria svolta dagli uffici, tesa a valutare la completezza della documentazione presentata in base a quanto espressamente richiesto dagli artt. 4 e 5 della L.R. 5/2012, dalla quale risultano non accettabili complessivamente n. 8 domande di iscrizione all’Elenco regionale delle Associazioni e delle Manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica, di cui all’Allegato B parte integrante del presente atto, che riporta in breve la motivazione dell’esclusione per ogni singola domanda;

3. Di approvare l’istruttoria svolta dagli uffici, tesa a valutare la completezza della documentazione presentata in base a quanto espressamente richiesto dagli artt. 4 e 5 della L.R. 5/2012, dalla quale risultano accettabili complessivamente n. 24 domande di iscrizione all’Elenco regionale delle Associazioni e delle Manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica, di cui all’Allegato C parte integrante del presente atto.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della l.r. 23/2007.

Il DirigenteGian Bruno Ravenni

SEGUONO ALLEGATI


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ALTRI ENTI


Avvio della partecipazione sul “Progetto di Piano di Gestione delle acque del Distretto idrografico del fiume Serchio Primo aggiornamento”.

Si comunica, nel rispetto dell’articolo 14 comma 1 della Direttiva 2000/60CE, ai sensi degli articoli 1 e 26 della L. 241/1990 s.m.i., che a seguito della delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del Serchio n. 178 del 22 dicembre 2014, si dà avvio alla partecipazione sul “Progetto di Piano di Gestione delle acque del Distretto idrografico del fiume Serchio - Primo aggiornamento”.

Tutta la documentazione costituente il Progetto di Piano è pubblicata sul sito internet dell’Autorità di bacino del fiume Serchio all’indirizzo www.autorita.bacinoserchio.it ed è disponibile presso la sede dell’ente in Via Vittorio Veneto, 1, Lucca.

Entro sei mesi dalla pubblicazione della presente notizia sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana chiunque potrà presentare osservazioni scritte sui contenuti del Progetto di Piano, con le seguenti modalità:

- a mezzo posta ordinaria, all’Autorità di Bacino Pilota del fiume Serchio, via Vittorio Veneto 1, 55100 - Lucca;

- per posta elettronica: [email protected];- per posta elettronica certificata: bacinoserchio@

postacert.toscana.it

Il Segretario GeneraleRaffaello Nardi


Avvio della partecipazione sul “Progetto di Piano di gestione del rischio di alluvioni del Distretto Idro-grafico del fiume Serchio”.

Si comunica, nel rispetto degli articoli 9 e 10 della Direttiva 2007/60CE e dell’art. 14 comma 1 della Direttiva 2000/60CE, ai sensi degli articoli 1 e 26 della L. 241/1990 s.m.i., che a seguito della delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del Serchio n. 179 del 22 dicembre 2014, si dà avvio alla partecipazione sul “Progetto di Piano di gestione del rischio di alluvioni del Distretto Idrografico del fiume Serchio”.

Tutta la documentazione costituente il Progetto di Piano è pubblicata sul sito internet dell’Autorità di bacino del fiume Serchio all’indirizzo www.autorita.bacinoserchio.it ed è disponibile presso la sede dell’ente in Via Vittorio Veneto, 1, Lucca.

Entro sei mesi dalla pubblicazione della presente notizia sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana chiunque potrà presentare osservazioni scritte sui contenuti del Progetto di Piano, con le seguenti modalità:

- a mezzo posta ordinaria, all’Autorità di Bacino Pilota del fiume Serchio, via Vittorio Veneto 1, 55100 - Lucca;

- per posta elettronica: [email protected];- per posta elettronica certificata: bacinoserchio@

postacert.toscana.it

Il Segretario GeneraleRaffaello Nardi

ALTRI AVVISI

AQUAPUR MULTISERVIZI S.P.A. LUCCA

Avviso di avvio del procedimento di verifica di as-soggettabilità.

AQUAPUR MULTISERVIZI S.P.A. con sede in Via di Lucia 67 a Porcari (LU) comunica l’avvio del procedimento di verifica assoggettabilità a VIA (art. 15 DL 24/06/2014 n. 91 - Legge 116/2014 del 20/08/2014) per l’intervento “Rinnovo concessione emungimento acqua ad uso industriale”. Il progetto è depositato presso l’Amministrazione Provinciale di Lucca - Servizio Difesa del Suolo, U.O. Demanio Idrico e VIA. Eventuali osservazioni o memorie scritte relative al progetto depositato dovranno pervenire a detto servizio, entro 45 giorni dalla pubblicazione.

ASA S.P.A. LIVORNO

Procedura espropriativa - Costituzione Deposito presso il MEF per indennità di servitù DECRETO 16 gennaio 2014, n. 1 Conferenza territoriale n. 5 “To-scana Costa” “Realizzazione pozzo Ortano 3 e col-legamento alla rete idrica potabile del comune di Rio Marina”. Decreto di convalida esproprio ed imposi-zione di servitù dei beni immobili occorrenti, ai sen-si del D.P.R. 08.06.2001 n. 327 e art. 3 c. 5 O.P.C.M. 3598/07.

IL DIRIGENTE AFFARI ISTITUZIONALI E LEGALE

Visto il decreto n. 1 del 16.01.2014 della Autorità Idrica Toscana - Firenze - pubblicato il 5.2.2014 sul BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 5 che, tra le altre, prevede di “di dare mandato alla Società ASA di provvedere al pagamento o al deposito delle indennità ai sensi dell’art. 27 del D.P.R.


327/2001, a seguito di comunicazione da parte dell’AIT di decorrenza del termine di 30 gg dalla notifica di cui al p.to 5;

Considerato che è trascorso il termine di trenta giorni dalla notificazione dell’atto senza che l’indennità sia stata espressamente accettata;

RENDE NOTO

Che è stata richiesta la costituzione di un deposito definitivo amministrativo presso il Ministero dell’Econo-mia e delle Finanze, Ragioneria Territoria le di Livorno in favore di Giovanni Corbelli (CRBGNN32M22H297D), a titolo di indennità di servitù sul la particella 7 del foglio 18 del Comune di Rio Marina (LI) così come previsto dal decreto di esproprio 1/2014 della Autorità Idrica Toscana.

I terzi ed in generale Coloro che ritenessero di vantare qualsivoglia diritto sulle indennità in parola possono

proporre opposizione alla scrivente società (ASA SpA, via del Gazometro, 9 LIVORNO 57100 - tel. 0586 242836) entro 30 (trenta) giorni successivi alla pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana.

Decorso tale termine, ASA SPA provvederà al versamento della indennità sul deposito indicato.

Il Dirigente del ServizioAlessandro Postorino

MAGGINI ELIO DI MAGGINI STEFANO

Avviso pubblico per la procedura di verifica di as-soggettabilità a V.I.A. per il Progetto:”Comunicazione ai sensi dell’art. 216 del DLGS 152/06 e ss.mm.ii. per impianto di recupero di rifiuti inerti da demolizioni esistente” Comune di SIGNA, Provincia di Firenze.

Il proponente MAGGINI ELIO DI MAGGINI STEFANO, con sede legale in via DEI LAVATOI 38, nel comune di SIGNA, ha presentato all’autorità competente, Provincia di Firenze - Direzione Ambiente - Ufficio VIA-VAS, via Ginori 10 -50129 Firenze, richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA ai sensi dell’art. 48 LR 10/2010, del progetto indicato in oggetto in quanto ricadente nell’allegato B2, lettera bl) della suddetta legge. Il progetto, la relazione ambientale e una sintesi non tecnica sono depositati presso gli uffici della Provincia di Firenze e dei Comune/i di SIGNA e possono essere consultati nella loro interezza. I principali elaborati potranno essere consultati/scaricati in formato pdf anche alla pagina web della Provincia di Firenze: http://www.provincia.fi.it/ambiente/tutela-del-territorio/via/

La consultazione è possibile previo appuntamento, chiamando il numero 055 2760.839-036 e/o per email all’indirizzo: [email protected]

Ai sensi dell’art. 48 della LR 10/2010 chiunque abbia interesse può presentare in forma scritta osservazioni sul progetto in oggetto, indirizzandole alla Provincia di Firenze - Ufficio VIA-VAS, via Ginori 10 -50129, Firenze, FAX 0552761255, entro e non oltre 45 (quarantacinque) giorni dalla data del presente annuncio. Il presente avviso è pubblicato all’albo pretorio del/i comune/i interessato/i.

Il Proponente

TERZIANI S.R.L. LUCIGNANO (Arezzo)

Richiesta di avvio della procedura di verifica di as-soggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 48 della L.R. 12 febbraio 2010 n. 10 del progetto di coltivazione e recu-pero ambientale dei lotti n. 7 e n. 8 della cava di calca-re “Sant’Alberto” sita in Comune di Asciano (SI).

Il sottoscritto Cresti Rossano, nato a Sinalunga (SI) il 09-04-1956 e residente in Sinalunga (SI) , Via Cavour, 39/A, codice fiscale CRSRSN56D09A468B, in qualità di legale rappresentante della “Terziani s.r.l.” con sede in Comune di Lucignano (AR), Via delle Selve, 47, partita IVA 01648970513, con la presente

RENDE NOTO CHE

-) in data 29/07/2013 (numero di registro generale 6802) è stata depositata presso il Comune di Asciano – Corso Mattteotti 45 – 53041 Asciano (SI) - la richiesta di procedura di assoggettabilità a V.I.A., ai sensi dell’art. 48 della L.R. 12 febbraio 2010 n. 10, per il progetto di coltivazione e recupero ambientale dei lotti n. 7 e n. 8 della cava di calcare denominata “Sant’Alberto”;

-) il progetto di coltivazione e recupero ambientale proposto rientra nell’elenco dell’allegato B3 della L.R. Toscana n. 10/2010 “Progetti sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilità di competenza del Comune”;

-) gli elaborati del “progetto preliminare” dell’opera e lo “studio preliminare ambientale” sono consultabili durante gli orari di apertura al pubblico;

-) entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T. del presente avviso è possibile presentare osservazioni presso gli Uffici del Comune di Asciano.

Il ProponenteRossano Cresti


SEZIONE II

- Deliberazioni

COMUNE DI ORCIANO PISANO (Pisa)


Piano particolareggiato attuativo in località La Spiaggiola - Cacciafuria, variazione alla convenzione rep. 413 del 28.07.2001. Adozione.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Omissis

DELIBERA

1. di richiamare le premesse quale parte integrante e sostanziale;

2. di non poter accogliere, per intervenuta decadenza delle prescrizioni del Regolamento Urbanistico Comu-nale, la richiesta di variante del piano particolareggiato attuativo di cui alla convenzione rep. 413 del 28.07.2003 nella parti relative alla modifica distributiva dell’area con la soppressione di una costruzione ad uso foresteria, ed alla modifica alla tipologia di piscina inizialmente proposta, sia di sagoma che di posizione;

3. di rivalutare, eventualmente, tale richiesta di variante, se ed in quanto ammissibile, successivamente all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Urbanistico Comunale (ora Piano operativo ai sensi della L.R.T. 65/2014);

4. di dare atto che la convenzione per l’attuazione del piano particolareggiato in parola prevedeva, alla data di scadenza della convenzione stessa, la cessione al Comu-ne delle aree destinate a verde pubbliche e delle aree destinate a parcheggio;

5. di accogliere la richiesta del lottizzante di sostitu-ire la cessione delle aree e delle opere di urbanizzazione insistenti sulle aree stesse, di cui all’art. 4 della conven-zione rep. 413 del 28.11.2003, con una monetizzazione pari al valore equivalente dei beni da cedere stimato nella perizia (All. “A”) in € 21.000,00;

6. di dare atto che tali somme hanno un vincolo di destinazione potendo essere utilizzate solo ed esclusi-vamente per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria.

- Decreti



Asse stradale Firenze (Perfetti Ricasoli) - Prato (Mezzana) - Lotto 5 A bis - Rotatoria delle Idee. De -creto di esproprio repertorio n. 21569/2014.

IL DIRIGENTE DI PATRIMONIO ESPROPRI GESTIONE IMMOBILI E TPL

Omissis

DECRETA

1) a favore della Provincia di Firenze, con sede lega-le in Firenze via Cavour n.1, C. F. 80016450480 quale soggetto beneficiario dell’espropriazione, è pronunciata l’espropriazione degli immobili interessati dalla realizza-zione del “Asse stradale Firenze (Perfetti Ricasoli) - Prato (Mezzana) - Lotto 5 A bis - Rotatoria delle Idee” al Cata-sto Terreni del Comune di Sesto Fiorentino in testati alle ditte di seguito indicate:

MARCHIANI ALFA, nata a Castelfranco di Sotto il 18/07/1925, c.f. MRCLFA25L58C113I propr.3/4

MAZZANTI MIRELLA nata a Sesto Fiorentino il 20/01/1951, c.f. MZZMLL51A60I684Z proprietaria per ¼

Foglio di mappa n.48 particella 548 per mq.130 Indennità definitiva di esproprio di € 3.036,15Indennità di occupazione finalizzata all’esproprio di

€ 716,81;

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE, cod fisc. 01279680480 con sede in Firenze Piazza San Marco n. 4

Foglio di mappa n.48 particella 552 per mq. 1280 e particella 553 per mq 15

Indennità definitiva di esproprio di € 30.244,72Indennità di occupazione finalizzata all’esproprio di

€ 7.140,49;

POGGINI ROBERTO nato a Sesto Fiorentino il 10/02/1950, c.f. PGGRRT50B10I684T Foglio di mappa n.48 particella 550 per mq. 5 e particella 551 per mq. 47


€ 286,72;

BELLI PAOLO nato a Sesto Fiorentino il 01/09/1943 c.f. BLLPLA43P01I684L comproprietario per 4/5 in co -munione legale con Picone Imola

PICONE IMOLA nata a Avellino il 29/01/1943

192 14.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2com proprietario per 4/5 in comunione legale con Belli Paolo

BELLI MARIA nata a Barberino di Mugello il 22/4/1935 c.f. BLLMRA35D62A632K comproprietaria per 1/5 in comunione legale con Tallori Giovanni

TRALLORI GIOVANNI nato a Prato il 31/08/1935 c.f. TRLGNN35M31G999I comproprietario per 1/5 in comunione legale con Belli Maria

Foglio di mappa n.48 particella 555 per mq. 30, parti-cella 554 per mq. 450 e particella 549 per mq. 680


€ 6.396,12.

2) Di dare atto che la Provincia dispone già del possesso dei beni e quindi il passaggio del diritto di pro-prietà degli immobili di cui al punto 1) non è sottoposto alla condizione sospensiva di notifica ed esecuzione del presente decreto.

3) Di pubblicare integralmente il presente atto all’al-bo pretorio online del sito istituzionale della Provincia di Firenze e per estratto sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 23 comma 5 del D.P.R. n.327/2001; l’opposizione del terzo è proponibile entro 30 giorni successivi alla pubblica-zione dell’estratto. Decorso tale termine in assenza di impugnazioni, anche per il terzo l’indennità resta fissata nella somma depositata.

4) Di disporre che il presente provvedimento sia noti-ficato alle ditte sopra elencate con le modalità previste dall’art. 13, comma 1 della L.R. n. 30 del 18.02.2005.

5) Di disporre, altresì, che il presente atto, venga registrato presso l’Agenzia delle Entrate e trascritto presso l’Agenzia delle Entrate Ufficio Provinciale di Firenze – Territorio – Servizio di pubblicità immobiliare e volturato presso l’Agenzia delle Entrate Ufficio Pro-vinciale di Firenze – Territorio - Servizi catastali a spese della Provincia di Firenze.

6) Di dare atto che dopo la trascrizione del presente decreto tutti i diritti relativi ai beni espropriati potranno essere fatti valere unicamente sull’indennità.

7) Di dare atto che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso al T.A.R della Toscana ai sensi dell’art. 53 del D.P.R. n. 327/2001 entro il termine di sessanta giorni dalla notificazione ovvero ricorso straordinario al capo dello Stato entro centoventi giorni dallo stesso termine.

8) Di dare atto che il presente atto è esente da bollo a norma dell’art. 22 del D.P.R. 642/1972, è soggetto alle imposte ipotecarie e catastali nella misura fissa di Euro 50,00 per ogni ditta catastale e all’imposta di registro

nella misura del 9% dell’indennità di esproprio e del 3% dell’indennità di occupazione.

9) Di incaricare della notificazione, pubblicazione nonché registrazione, trascrizione e volturazione catasta-le del presente atto l’Unità Organizzativa Espropri.

10) Di dare atto che il presente decreto, ai sensi degli artt. 10 e 67 del D.P.R. 131/1986 viene iscritto nel Regi-stro degli atti soggetti a registrazione tenuto dal Segreta-rio Generale dell’Ente.

Il DirigenteMaria Cecilia Tosi

- Determinazioni

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA

DETERMINAZIONE 24 dicembre 2014, n. 6092

Pratica 4880 utilizzazione acqua pubblica - T.U. 11.12.1933 n. 1775 s. m. e i. avviso di concessione di emungimento acqua dal sottosuolo nel Comune di Borgo a Mozzano ad uso servizi vari ed antincendio - Pieroni Adelmo di Pieroni Dino e C. S.n.c.

IL DIRIGENTE

DETERMINA

Omissis

di concedere, salvi i diritti di terzi, a: PIERONI ADELMO DI PIERONI DINO E C. SNC, di emungere acqua dal sottosuolo attraverso un pozzo ad uso SER-VIZI VARI E ANTINCENDIO nel Comune di Borgo a Mozzano loc. Pastino per la portata di medi lt/sec 1;

Omissis

Estratto del disciplinare in data 17/12/2013 relativo alla concessione di cui sopra.

Art. 5 – Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e mantenute tutte le opere necessarie sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della proprietà e del buon regime della falda in dipendenza del concesso emungimento.

Il Responsabile della U.O.C.Giorgio Mazzanti

- Disposizioni

COMUNE DI SAN VINCENZO (Livorno)

19314.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2DISPOSIZIONE 5 dicembre 2014, n. 30

Autorizzazione allo svolgimento di attività di tra -sporto sanitario, di soccorso e di rianimazione me -diante nuova ambulanza.

IL DIRIGENTE DELL’AREA SERVIZI ALLA PERSONA

Visto il provvedimento Sindacale n. 21 del 5 giugno 2014, con cui viene conferito al sottoscritto l’incarico di dirigente dell’Area Servizi alla persona;

Vista la Legge Regionale n. 25/2011 “Disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sull’attività di tra-sporto sanitario”;

Visto l’art. 3 del Regolamento regionale di attuazione della LRT 22 maggio 2001 n. 25, approvato con decreto del Presidente della Giunta Regionale del 1/10/2001, n. 46/R;

Premesso che con decreto dirigenziale della RT

n.1192 del 5 marzo 1997 la Confraternita della Miseri-cordia di San Vincenzo è stata autorizzata all’esercizio dell’attività di trasporto sanitario di infermi e feriti ai sensi della LRT n. 60/1993;

Dato atto che ai sensi dell’art. 3 del Regolamento regionale 46/2001:

- la Confraternita Misericordia di San Vincenzo ha informato in data 27 ottobre 2014 nota prot. n. 23138 sia l’Amministrazione comunale che il dipartimento Emer-genza Urgenza dell’ASL 6 Livorno della sostituzione del mezzo ambulanza Renault Trafic targato DY 507 YH con un nuovo mezzo Fiat Ducato targato EX 978 JH;

- la Responsabile C.O.118 dell’Asl 6 in data 13/11/2014 ha trasmesso al sindaco una nota registrata al protocollo comunale con il n. 24474 nella quale certifica di aver provveduto alla verifica tecnica del nuovo mezzo Fiat Ducato targato EX 978 JH e di averlo giudicato idoneo al trasporto sanitario come mezzo di categoria A Renault Trafic targato DY 507 YH, in modo da consenti-re l’adozione del presente provvedimento;

AUTORIZZA

La Confraternita della Misericordia di San Vincenzo all’esercizio di attività di trasporto sanitario, di soccorso e di rianimazione, anche mediante l’utilizzo del mezzo Fiat Ducato targato EX 978 JH di tipo A;

DISPONE

Di notificare la presente autorizzazione alla Confra -

ternita della Misericordia di San Vincenzo e copia al -l’Azienda ASL 6 di Livorno;

Di pubblicare sul BURT la presente autorizzazione, ai sensi dell’art. 3 comma 7 del Regolamento regionale n. 46/R del 1/10/2001.

Il Dirigente Area Servizi alla PersonaRoberto Guazzelli

- Avvisi


Avviso relativo al rilascio della concessione di ac -qua pubblica R.D. n. 1775 del 1933 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque) - R.D. n. 1285 del 1920 art. 20 (Regolamento per le derivazioni e uti-lizzazioni di acque pubbliche), e art. 29 regolamento per le concessioni di beni del demanio idrico della Provincia di Firenze pratica n. 3749.

A seguito istanza di concessione presentata in data 21/06/2011 prot. 249981 (pratica n. 3749) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immo-bili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Pas-saniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4712 del 19/12/2014alla Fondazione Don Carlo Gnocchi, con sede in piazzale Rodolfo Morandi n. 6, nel Comune di Milano, (C.F. 04793650583 P.I. 12520870150), conces-sione per captazione acqua pubblica da pozzo, per uso irriguo verde privato.

Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Torregalli via di Scandicci foglio catastale n. 86 All. E, particella n. 1882, di proprietà della Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus), per un prelievo di portata massima pari a 1 l/sec e volume annuo di 8.352 mc.

La durata della suddetta concessione è stata determi-nata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo rivalutato per gli anni suc-cessivi in base al tasso d’inflazione programmato.

Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali.

Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del proce-dimento è il Dott Alfredo Galli.


Avviso relativo al rilascio della concessione di ac -qua pubblica R.D. n. 1775 del 1933 (Testo unico delle

194 14.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2disposizioni di legge sulle acque) - R.D. n. 1285 del 1920 art. 20 (Regolamento per le derivazioni e utiliz -zazioni di acque pubbliche), e art. 29 regolamento per le concessioni di beni del demanio idrico della Pro vincia di Firenze pratica n. 148.

A seguito istanza di concessione presentata in data 17/02/2002 prot. 73244 (pratica n. 148) il Dirigente della Provincia di Firenze “Direzione Gestione Immo-bili, Uff. Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” l’Ing. Domenico Ennio Maria Pas-saniti, ha rilasciato, con Atto Dirigenziale n. 4761 del 23/12/2014, al Sig. Vespignani Giuseppe, con sede in Loc. Giardino, nel Comune di Marradi (FI), frazione Lutirano (C.F.VSPGPP59L18D458H), concessione per captazione acqua pubblica da pozzo, per usi forza motri-ce ed irriguo agricolo.

Il punto di prelievo di acque pubbliche è ubicato in località Lutirano, nel terreno individuato al N.C.T. del Comune di Marradi (FI) al foglio di mappa n. 97 par-ticella n. 64; per un prelievo di portata massima pari a 2 l/sec per produzione forza motrice e 0,1 l/sec per uso irriguo agricolo, per un volume annuo di 63.072 mc.

La durata della suddetta concessione è stata determi-nata in 10 anni fino al 31/12/2024 e soggetta a canone annuo in base all’uso irriguo rivalutato per gli anni suc-cessivi in base al tasso d’inflazione programmato.

Presso la “Direzione Gestione Immobili Ufficio Progetti Edilizia LL.PP. Difesa del suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali.

Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del proce-dimento è il Dott Alfredo Galli.

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISTOIA

Domanda di concessione per utilizzare prelievo di acqua sotterranea - pratica n. 32102.

Il richiedente GRADI GUALTIERO SRL residente in Comune di QUARRATA, VIA STATALE 66 N. 835 in data 12/12/2014 ha presentato domanda di Concessione per utilizzare un prelievo medio annuo pari a 0,01 litri al secondo di acqua dalle acque sotterranee in località CASINI del Comune di QUARRATA per uso BENI E SERVIZI.

Il Responsabile del Procedimento è il Dirigente dello scrivente Dipartimento Ing. Delfo Valori.

La domanda e gli allegati tecnici relativi sono deposi-tati, ai fini di eventuale visione, all’ ufficio del Demanio Idrico dell’ Amministrazione Provinciale; tale visione sarà possibile solo dopo il trentesimo giorno dalla avve-nuta presente pubblicazione.

Chiunque abbia interesse, può presentare all’ uffi-

cio suddetto, osservazioni, reclami o opposizioni entro cinquanta giorni dalla avvenuta presente pubblicazione, oppure al Comune di QUARRATA nei termini previsti nell’ ordinanza istruttoria. Pratica n. 32102.

Il FunzionarioMichele Caramelli

COMUNE DI BIBBIENA (Arezzo)

Avviso di deposito nella segreteria comunale degli atti relativi a “Variante al Regolamento Urbanistico per l’apposizione di un vincolo preordinato all’espro-prio in via Burraia a Bibbiena - Adozione”.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

- vista la Deliberazione Consiliare n. 60 del 28/11/2014: variante al Regolamento Urbanistico per l’apposizione di un vincolo preordinato all’esproprio in via Burraia a Bib-biena - Adozione - Artt. 30-32-224, Legge Regionale 10 novembre 2014, n. 65;

- visto il parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 49, comma 1, del d.lgs n. 267 del 18/08/2000, dal Re -sponsabile del Servizio geom. Graziano Binozzi in ordi-ne alla regolarità tecnica;

- Visti gli artt. 30-32-224, Legge Regionale 10 no -vembre 2014, n. 65;

RENDE NOTO

L’adozione della “Variante al Regolamento Urba-nistico per l’apposizione di un vincolo preordinato all’esproprio in via Burraia a Bibbiena – Artt. 30-32-224 , Legge Regionale 10 novembre 2014, n. 65, costituita dai seguenti elaborati:

1. Certificazione del Responsabile del procedimento2. Rapporto del garante della comunicazione 3. Relazione tecnica4. Tavola n. 2 Bibbiena centro5. Provvedimento di esclusione dal processo di VAS Sarà depositato presso l’ufficio segreteria del comu-

ne di Bibbiena in data 14/01/2015 per 30 (trenta) giorni consecutivi in libera visione del pubblico.

A norma dell’art. 32, comma 2 della Legge Regionale 10 novembre 2014, n. 65, entro 30 (trenta) giorni dalla scadenza del deposito chiunque può presentare osserva-zioni.

Il Responsabile del ServizioGraziano Binozzi

19514.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2COMUNE DI BIBBIENA (Arezzo)

Avviso di deposito nella segreteria comunale degli atti relativi a “Variante al Regolamento Urbanistico per la riorganizzazione del Piano attuativo PA23/C - Adozione”.


- vista la Deliberazione Consiliare n. 61 del 28/11/2014: variante al Regolamento Urbanistico per la riorganiz-zazione del Piano attuativo PA23/C - Adozione - Artt. 30-32-224, Legge Regionale 10 novembre 2014, n. 65.

- visto il parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 49, comma 1, del d.lgs n. 267 del 18/08/2000, dal Responsabile del Servizio geom. Graziano Binozzi in ordine alla regolarità tecnica;

- Visti gli artt. 30-32-224, Legge Regionale 10 novembre 2014, n. 65;

RENDE NOTO

L’adozione della “Variante al Regolamento Urba-nistico per l’apposizione di un vincolo preordinato all’esproprio in via Burraia a Bibbiena – Artt. 30-32-224, Legge Regionale 10 novembre 2014, n. 65, costituita dai seguenti elaborati:

1. Certificazione del Responsabile del procedimento2. Rapporto del garante della comunicazione 3. Relazione tecnica4. Tavola n. 3 Bibbiena nord5. Normativa tecnica di attuazione stato attuale6. Normativa tecnica di attuazione stato attuale7. Rapporto sul dimensionamento 8. Provvedimento di esclusione dal processo di VAS 9. Relazione di fattibilità geologico tecnicaSarà depositato presso l’ufficio segreteria del comu-

ne di Bibbiena in data 14/12/2014 per 30 (trenta) giorni consecutivi in libera visione del pubblico.

A norma dell’art. 32, comma 2 della Legge Regionale 10 novembre 2014, n. 65, entro 30 (trenta) giorni dalla scadenza del deposito chiunque può presentare osserva-zioni.

Il Responsabile del ServizioGraziano Binozzi

COMUNE DI BIENTINA (Pisa)

Variante al P.C.C.A. zone Toscana Pallets e Area Industriale Prato Grande. Approvazione.


Visti gli atti di ufficio;

Visto l’art. 5 della LRT 1 dicembre 1998, n. 89;

RENDE NOTO

- che con atto consiliare n. 60 del 06 Novembre 2014, dichiarata immediatamente eseguibile, è stata approvata, ai sensi dell’art. 5 della LRT n. 89/1998, la variante al vigente Piano di Classificazione Acustica avente ad oggetto “Variante al P.C.C.A. zone Toscana Pallets e Area Industriale Prato Grande. Approvazione”;

- la Variante al P.C.C.A. sopra citata è efficace dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana;

- che la documentazione potrà essere consultata dagli interessati presso l’Ufficio Edilizia Privata – Urbanisti-ca- Patrimonio, nonché sul sito internet www.comune.bientina.pi.it;

- che gli atti sono stati trasmessi alla Provincia di Pisa ed alla Regione Toscana.

Il Responsabile del ServizioLuca Buti

COMUNE DI BORGO A MOZZANO (Lucca)

Avviso di approvazione della “Terza variante al regolamento urbanistico approvato con deliberazione di C.C. n. 46 del 25.10.2008 relativa all’adeguamento al P.R.A.E. della Cava Pedogna in frazione Partigliano”, del Parere Motivato e della Dichiarazione di Sintesi in materia di V.A.S.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO 4 - ASSETTO DEL TERRITORIO

Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 17, comma 4 della legge Regionale Toscana 3.1.2005 n. 1 e successive modifiche e integrazioni, e dell’art. 28 della legge Regio-nale Toscana 12.02.2010 n. 10;

RENDE NOTO

- che con deliberazione n. 65 del 19.11.2014 il Consiglio Comunale ha approvato ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005, la “terza variante al regolamento urbanistico approvato con deliberazione di C.C. n. 46 del 25.10.2008 relativa all’adeguamento al P.R.A.E. della Cava Pedogna in frazione Partigliano”, il Parere Motiva-to espresso dall’Autorità competente in materia di V.A.S. e la Dichiarazione di Sintesi;

- che gli atti approvati sono stati trasmessi alla Regio-ne Toscana ed alla Provincia di Lucca;

- che gli atti relativi alla deliberazione consiliare

196 14.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2sopra richiamata con gli elaborati della variante al rego-lamento urbanistico ed il Rapporto Ambientale sono depositati presso il Servizio N. 4 Assetto del Territorio del Comune, in libera visione al pubblico, e sono resi accessibili in via telematica sul sito web del Comune di Borgo a Mozzano, all’indirizzo: http://www.comune.borgoamozzano.lucca.it;

- che le previsioni dell’atto di governo del territorio suddetto acquistano efficacia a partire dalla data di pub-blicazione del presente avviso sul BURT.

Il Responsabile del ServizioAlessandro Brunini

COMUNE DI CECINA (Livorno)

Avviso di deposito - Variante di rettifica ed in te -grazione alle norme tecniche di attuazione del Re -golamento Urbanistico 2014 - Adozione.

IL DIRIGENTE

Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 17, comma 2 della legge Regionale Toscana 3.1.2005 n. 1 ora art. 19 della legge Regionale Toscana 10.11.2014 n. 65;

RENDE NOTO CHE:

1. Con deliberazione n. 96 del 27.11.2014 il Con-siglio Comunale ha adottato, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005, la variante di rettifica ed integrazione alle norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbani-stico 2014.

3. La suddetta deliberazione e gli elaborati della variante di rettifica ed integrazione alle norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico 2014 sono stati trasmessi alla Regione Toscana e alla Provincia di Livorno, come previsto dall’art. 17, comma 1 della L.R. 1/2005, ora art. 19, comma 1 L.R. 65/2014.

4. In adempimento alla normativa vigente gli elabo-rati della variante di rettifica ed integrazione alle norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico 2014 sono depositati e liberamente consultabili presso il Settore Segreteria Amministrativa, ufficio gare, contratti e deposito atti, (via Landi n. 4) dal lunedì al venerdì (9.00 – 12.30) , martedì e giovedì (15.30-17.30) e in formato elettronico , sul sito web del Comune di Cecina all’indirizzo www.comune.cecina.li.it.

6. Entro 60 (sessanta) giorni consecutivi a decorre-re dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., chiunque ha facoltà di presentare al Comune osservazioni scritte (n. 3 copie in carta semplice) da inoltrare all’indirizzo: Comune di Cecina , via Landi n. 4 – 57023 Cecina (LI). Nel caso di invio tramite servizio postale le osservazioni devono essere inoltrate a mezzo

raccomandata con avviso di ricevimento e la data di spedizione è comprovata dal timbro dell’Ufficio posta-le accettante; le osservazioni potranno essere inoltrate anche a mezzo posta elettronica certificata (PEC) all’in-dirizzo: [email protected].

Il DirigenteAlessandra Cheli

COMUNE DI MARCIANA (Livorno)

Adozione Regolamento Urbanistico - Delibera di Consiglio Comunale n. 75 del 29/12/2014.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AREA TECNICA

Vista la L.R.T. n. 1/2005 ss.mm.ii. nonché la nuova L.R.T. n. 65/2014

Vista la L.R.T. n. 10/2010 ss.mm.ii

RENDE NOTO

- che con Deliberazione del Consiglio Comunale n.75 del 29/12/2014, dichiarata immediatamente esecutiva, è stato adottato, ai sensi della L.R.T. n. 1/2005 ss.mm.ii. e della nuova L.R.T. n. 65/2014, Regolamento Urbanisti-co del Comune di Marciana;

- che la predetta Delibera di Consiglio Comunale n.75 del 29/12/2014 insieme agli elaborati che costitui-scono il Regolamento Urbanistico rimarranno depositati presso il Palazzo Comunale – Ufficio Urbanistica in libera visione al pubblico per un periodo di 60 (sessanta) giorni consecutivi con decorrenza dalla data della pre-sente pubblicazione; inoltre saranno accessibili sul sito informatico istituzionale del Comune di Marciana (www.comune.marciana.li.it);

- che con la medesima Deliberazione del Consiglio Comunale n. 75 del 29/12/2014, dichiarata immediata-mente esecutiva, è stato adottato, ai sensi della L.R.T. n. 10/2010 ss.mm.ii., il Rapporto Ambientale di Valu-tazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e la Sintesi Non Tecnica;

- che il Rapporto Ambientale di Valutazione Ambien-tale Strategica (V.A.S.) e la Sintesi Non Tecnica di cui sopra sono depositati, congiuntamente con la Delibera-zione del Consiglio Comunale n. 75 del 29/12/2014 e gli elaborati che costituiscono il Regolamento Urbanistico, presso il Palazzo Comunale – Ufficio Urbanistica in libera visione al pubblico per un periodo di 60 (sessanta) giorni consecutivi con decorrenza dalla data della pre-sente pubblicazione; inoltre saranno accessibili sul sito informatico istituzionale del Comune di Marciana (www.comune.marciana.li.it);

19714.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2- che eventuali osservazioni debbono pervenire

all’Ufficio Protocollo del Comune di Marciana entro 60 (sessanta) giorni dalla data della presente pubblicazione; le osservazioni che perverranno oltre il termine soprain-dicato non saranno prese in considerazione da questa Amministrazione;

- che, poiché il Rapporto Ambientale di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e la Sintesi Non Tecnica sono oggetti di osservazioni autonome rispetto al Rego-lamento Urbanistico, le osservazioni dovranno indero-gabilmente essere presentate separatamente su ciascuno dei due documenti in adozione indicando espressamente nell’oggetto il documento osservato (Regolamento Urba-nistico oppure Rapporto Ambientale VAS).

Il Responsabile del ProcedimentoElena Dini

COMUNE DI MONTESPERTOLI (Firenze)

Accordo di programma per la realizzazione della “Casa della Salute”.

Si rende noto, ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 267/ 2000, che, in data 29/12/2014, è stato stipulto tra il Comune di Montespertoli e l’Azienda USL 11 di Empoli, un accordo di programma finalizzato alla realizzazione della “Casa della Salute” nel Comune di Montespertoli.

L’accordo definisce i modi e i termini di progettazio-ne, acquisizione delle aree interessate, realizzazione e gestione funzionale ed amministrativa della “Casa della Salute di Montespertoli” che sarà inserita in un comples-so immobiliare realizzato in tre distinte aree:

1. un’area utilizzata per gli scopi previsti dall’art. 1 della Legge n. 189 del 08/11/2012 e per le finalità di integrazione dei servizi socio-sanitari previsti dalla legge regionale n. 40 del 24/02/2005 e dalla delibera G.R.T. n. 1235 del 28/12/2012;

2. un’area dedicata a sede operativa di un soggetto abilitato a svolgere, nel territorio di Montespertoli, il servizio di trasporto sanitario ed il servizio territoriale di emergenza/urgenza;

3. un’area dedicata allo sviluppo commerciale nel rispetto dei limiti imposti dalla destinazione prevista dal regolamento urbanistico vigente.

Il testo integrale dell’accordo di programma è pub-blicato all’albo pretorio on line del Comune di Monte-spertoli, all’indirizzo internet www.comune.montesper-toli.fi.it.

Il Responsabile del Settore Affari Generali e Servizi alla Persona

Cristina Gabbrielli

COMUNE DI MONTEVERDI MARITTIMO (Pisa)

Piano di lottizzazione “IU1 - D11” Le Querciolaie approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 69 del 25/11/2005 variante distributiva delle cubature tra UMI, parziale variazione della destinazione e di parte dell’articolo 3 delle N.T.A. Approvazione.


In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 69 c. 6 della L.R.T. 1/2005 nonché dell’art. 111 c.5 della L.R.T. 65/2014;

RENDE NOTO

che a decorrere dalla data di pubblicazione del pre-sente avviso prende efficacia la variante distributiva delle cubature tra UMI, parziale variazione della desti-nazione e di parte dell’articolo 3 delle N.T.A. al Piano di Lottizzazione “IU1 - D11” per la realizzazione di edifici a destinazione turistico ricettiva in Località Le Querciolaie approvata con deliberazione consiliare n. 57 del 22/12/2014, immediatamente eseguibile.

Il Responsabile del ServizioElena Bellucci

COMUNE DI PIENZA (Siena)

Liquidazione saldo indennità di esproprio (D.P.R. n. 327/08.06.2001) lavori di riqualificazione urbana via della Madonnina - 1° STRALCIO - tratto zona campo sportivo - via dell’Acero.

IL RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA

Richiamati i seguenti atti assunti da questo Comune:- Deliberazione di G.C. n. 104 del 20/05/2009 con

la quale è stato approvato il Progetto definitivo aggior-nato - Dichiarazione di pubblica utilità - dei LAVORI DI REALIZZAZIONE PERCORSO PEDONALE VIA DELLA MADONNINA - 1° STRALCIO - di cui costi-tuisce parte integrante il Piano Particellare di esproprio - funzionale all’acquisizione delle aree in Pienza - Via della Madonnina - e con individuazione delle consisten-ze e dati catastali provvisori;

- Determinazione n. 6/04.01.2011 con la quale veniva approvato il Piano particellare - Indennità provvisorie - ai fini della liquidazione dell’ Indennità provvisoria (sulla base del Progetto Esecutivo) a fronte dell’intervenuto accordo per cessione volontaria e disposto debito impe-gno di spesa delle somme a copertura delle indennità di esproprio/cessione volontaria da corrispondere;

- Determinazione n. 1311/19.12.2014 con la quale

198 14.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2veniva aggiornato il Piano particellare - Indennità defini-tive - predisposto ai fini della sottoscrizione dell’ Atto di cessione - aggiornato per effetto delle cessioni volontarie assentite e delle indennità accettate e/o aggiornate per effetto delle intervenute variazioni delle previsioni urbani-stiche - con individuati i dati catastali e consistenze defini-tive, oltre che interessi per ritardato pagamento, indennità di occupazione aree in esproprio, indennità di occupazione temporanea di cantiere, ed abbattimento alberature;

Visto il Piano particellare - Indennità definitive - per la liquidazione delle seguenti indennità:

1) BUTTERI FRANCO (C.F. BTT FNC 50E10 G395P) - Cessione volontaria terreno censito al Foglio 54 particella n° 448 - Indennità definitiva di €. 301,33 - Saldo indennità in liquidazione €. 64,17;

2) PERUGINI LUCIA (C.F. PRG LCU 55A68 G602L) e PERUGINI PAOLA (C.F. PRG PLA 64P53 G602K) - Cessione volontaria terreno censito al Foglio 54 particella n° 446 - Indennità definitiva di €. 2.854,34, di cui €. 1.427,17 per ogni comproprietaria - Saldo indennità in liquidazione €. 1.449,86;

3) FREGOLI MARILENA (C.F. FRG MLN 55P70 G602Z) e FREGOLI GIOVANNA (C.F. FRG GNN 51E61 G602J) - Cessione volontaria terreno censito al Foglio 56 particella n° 620 - Indennità definitiva di €. 794,52, di cui €. 397,26 per ogni comproprietaria - Saldo indennità in liquidazione - €. 72,61;

4) FREGOLI MARILENA (C.F. FRG MLN 55P70 G602Z) e FREGOLI GIOVANNA (C.F. FRG GNN 51E61 G602J) - Cessione volontaria terreno censito al Foglio 56 particella n° 623 - Indennità definitiva di €. 604,92, di cui €. 403,28 per FREGOLI MARILENA ed €. 201,64 per FREGOLI GIOVANNA - Saldo indennità in liquidazione €. 19,68;

5) FREGOLI MARILENA (C.F. FRG MLN 55P70 G602Z) e FREGOLI GIOVANNA (C.F. FRG GNN 51E61 G602J) - Cessione volontaria terreno censito al Foglio 56 particella n° 625 - Indennità definitiva di €. 3.361,70, di cui €. 2.241,13 per FREGOLI MARILE-NA ed €. 1.120,57 per FREGOLI GIOVANNA - Saldo indennità in liquidazione €. 112,29;

6) FREGOLI MARILENA (C.F. FRG MLN 55P70 G602Z) e CROCINI CELSO (C.F. CRC CLS 51P23 D077B) - Cessione volontaria terreno censito al Foglio 56 particella n° 622 - Indennità definitiva di €. 462,00, di cui €.

308,00 per FREGOLI MARILENA ed €. 154,00 per CRO-CINI CELSO - Saldo indennità in liquidazione €. 3,08;

Visti in particolare il disposto dei commi 1, 2, 7 e 8 dell’art. 26 del D.P.R. n. 327/ 08.06.2001;

COMUNICA

- ai sensi dell’art. 26 comma 7 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., del pagamento delle indennità di esproprio alle Ditte espropriande in elenco ad eventuali terzi che risul-tino titolari di un diritto sul bene oggetto di esproprio;

- ai sensi dell’art. 26 comma 8 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., il provvedimento di liquidazione, ove non sus-sistano impedimenti, verrà assunto nel termine di 30 giorni dalla pubblicazione nel BURT se non è proposta da terzi opposizione per la liquidazione e/o l’ammontare dell’indennità;

DISPONE

- ai sensi dell’art. 26 comma 8 del D.P.R. 327/2001, la pubblicazione per estratto nel Bollettino Ufficiale Regione Toscana (BURT).

Il Responsabile dell’Area TecnicaLidia D’Errico

AVVISI DI RETTIFICA

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni


Approvazione dei macroambiti di attività e dei criteri specifici per la concessione di contributi ex DGR 30/2009 - annualità 2014. (Pubblicata sul B.U. n. 51, del 24 dicembre 2014, parte seconda).

Avviso di rettifica: nell’allegato A al punto 1 Ambiti di attività secondo capoverso DELE “a tre macroambiti” ADDE “a due macroambiti” e all’ultimo capoverso DELE “analoghi a quelle di interesse locale di cui alla lettera B) ADDE “analoghi a quelle di interesse locale di cui alla lettera A)”.

MODALITÀ TECNICHE PER L’INVIO DEGLI ATTI DESTINATI ALLA PUBBLICAZIONE

Con l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2008 della L.R. n. 23 del 23 aprile 2007 “Nuovo ordinamento del Bollettino Ufficiale della Regione Toscana e norme per la pubblicazione degli atti. Modifiche alla legge regionale 20 gennaio 1995, n. 9 (Disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di accesso agli atti)”, cambiano le tariffe e le modalità per l’invio degli atti destinati alla pubblicazione sul B.U.R.T.

Tutti gli Enti inserzionisti devono inviare i loro atti per la pubblicazione sul B.U.R.T. in formato esclusivamente digitale. Le modalità tecniche per l'invio elettronico degli atti destinati alla pubblicazione sono state stabilite con Decreto Dirigenziale n. 5615 del 12 novembre 2007. L’invio elettronico avviene mediante interoperabilità dei sistemi di protocollo informatici (DPR 445/2000 artt. 14 e 55) nell’ambito della infrastruttura di Cooperazione Applicativa Regionale Toscana. Le richieste di pubblicazione firmate digitalmente (D.Lgs. 82/2005) hanno come allegato digitale l'atto di cui è richiesta la pubblicazione. Per gli enti ancora non dotati del protocollo elettronico, per i soggetti privati e le imprese la trasmissione elettronica deve avvenire esclusivamente tramite posta certificata (PEC) all’indirizzo [email protected].

Il materiale da pubblicare deve pervenire all’Ufficio del B.U.R.T. entro il mercoledì per poter essere pubblicato il mercoledì della settimana successiva.

Il costo della pubblicazione è a carico della Regione. La pubblicazione degli atti di enti locali, altri enti pubblici o soggetti privati obbligatoria per previsione di

legge o di regolamento è effettuata senza oneri per l’ente o il soggetto interessato.I testi da pubblicare, trasmessi unitamente alla istanza di pubblicazione, devono possedere i seguenti requisiti

formali: • testo - in forma integrale o per estratto (ove consentito o espressamente richiesto); • collocazione fuori dai margini del testo da pubblicare di firme autografe, timbri, loghi o altre segnature; • utilizzo di un carattere chiaro tondo preferibilmente times newroman, corpo 10; • indicazione, all’inizio del testo, della denominazione dell’ente emettitore e dell’oggetto dell’atto sintetizzato nei

dati essenziali; • inserimento nel testo di un unico atto o avviso; più atti o avvisi possono essere inseriti nello stesso testo se

raggruppati per categorie o tipologie omogenee.

Per ogni eventuale chiarimento rivolgersi alla redazione del B.U.R.T. tel. n. 0554384611-4631

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