BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

166
BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA 8 Serie Ordinaria - Mercoledì 19 febbraio 2014 SOMMARIO C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Seduta di Giunta regionale n. 49 del 14 febbraio 2014 Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 1355 al n. 1376) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 1377 al n. 1378) . . . . . . . . . . . . . . . 3 Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n. 1379 al n. 1386) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1356 Nomina di due componenti del consiglio di indirizzo dell’azienda di servizi alla persona “Valsasino” con sede legale in co- mune di San Colombano al Lambro (MI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1366 Determinazioni in ordine ai criteri di gestione obbligatoria e delle buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi del reg. CE 73/2009 così come modificato dal reg. UE 1310/2013 - Modifiche ed integrazioni alla d.g.r. 4196/2007 . . . . . . 5 Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1376 Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.p.r. 383/1994, in ordine al “Progetto NR. 6/2013”, comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa “Città di Milano”. Conferenza dei servizi permanente per l’approva- zione dei progetti del sito di impianto dell’esposizione universale del 2015, nonchè dei relativi manufatti . . . . . . . 83 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Culture, identità e autonomie Decreto dirigente struttura 17 febbraio 2014 - n. 1207 POR OB 2 FSE 2007-2013 – Asse IV capitale umano e Asse V transnazionalità e interregionalità. Approvazione dei percorsi e costituzione del catalogo «Nuova Learning Week – Anni scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015» . . . . . . . . 102 D.G. Agricoltura Decreto dirigente struttura 13 febbraio 2014 - n. 1108 Programma di sviluppo rurale 2007-2013 – Approvazione del bando 2014 della Misura 211 «Indennità a favore degli agricol- tori delle zone montane» ai sensi del regolamento (UE) n. 1310 del 17 dicembre 2013 . . . . . . . . . . . . . 147 Anno XLIV – N. 45 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Marco Pilloni – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 4107 – 5644; e-mail: [email protected]

Transcript of BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Page 1: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

BOLLETTINO UFFICIALE

REPUBBLICA ITALIANA

8Serie Ordinaria - Mercoledì 19 febbraio 2014

SOMMARIO

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORISeduta di Giunta regionale n. 49 del 14 febbraio 2014Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 1355 al n. 1376) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 1377 al n. 1378) . . . . . . . . . . . . . . . 3Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n. 1379 al n. 1386) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1356Nomina di due componenti del consiglio di indirizzo dell’azienda di servizi alla persona “Valsasino” con sede legale in co-mune di San Colombano al Lambro (MI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1366Determinazioni in ordine ai criteri di gestione obbligatoria e delle buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi del reg. CE 73/2009 così come modificato dal reg. UE 1310/2013 - Modifiche ed integrazioni alla d.g.r. 4196/2007 . . . . . . 5

Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1376Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.p.r. 383/1994, in ordine al “Progetto NR. 6/2013”, comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa “Città di Milano”. Conferenza dei servizi permanente per l’approva-zione dei progetti del sito di impianto dell’esposizione universale del 2015, nonchè dei relativi manufatti . . . . . . . 83

D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

D.G. Culture, identità e autonomieDecreto dirigente struttura 17 febbraio 2014 - n. 1207POR OB 2 FSE 2007-2013 – Asse IV capitale umano e Asse V transnazionalità e interregionalità. Approvazione dei percorsi e costituzione del catalogo «Nuova Learning Week – Anni scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015» . . . . . . . . 102

D.G. AgricolturaDecreto dirigente struttura 13 febbraio 2014 - n. 1108Programma di sviluppo rurale 2007-2013 – Approvazione del bando 2014 della Misura 211 «Indennità a favore degli agricol-tori delle zone montane» ai sensi del regolamento (UE) n. 1310 del 17 dicembre 2013 . . . . . . . . . . . . . 147

Anno XLIV – N. 45 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Marco Pilloni – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 4107 – 5644; e-mail: [email protected]

Page 2: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 2 – Bollettino Ufficiale

Seduta di Giunta regionale n. 49 del 14 febbraio 2014Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n.  1355 al n. 1376)

A) PROPOSTE DI ALTA AMMINISTRAZIONEDIREZIONE CENTRALE AA LEGALE, LEGISLATIVO, ISTITUZIONALE E CONTROLLI(Relatore il Presidente Maroni)1355 - PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE «DISPOSIZIONI PER LA RIDUZIONE DEL CONSUMO DEL SUOLO E PER IL RIUSO DEL SUOLO EDIFICATO. MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005, N. 12 (LEGGE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO)»

1356 - NOMINA DI DUE COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI INDI-RIZZO DELL’AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA «VALSASINO» CON SEDE LEGALE IN COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO (MI)

B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEPRESIDENZA AA1 - PRESIDENZA A(Relatore il Presidente Maroni)1357 - DETERMINAZIONE PER L’AVVIO DELL’AZIENDA REGIONALE CENTRALE ACQUISTI S.P.A.: II° PROVVEDIMENTO ATTUATIVO - ART. 6 COMMA 12 LETTERA A) DELLA L.R. 31 LUGLIO 2013, N. 5

A132 - COMUNICAZIONE(Relatore il Presidente Maroni)1358 - ADESIONI AD ASSOCIAZIONI ED ENTI PER L’ANNO 2014 AI SENSI DELLA L.R. 12 SETTEMBRE 1986, N. 50

DIREZIONE CENTRALE AA LEGALE, LEGISLATIVO, ISTITUZIONALE E CONTROLLIAA01 - AVVOCATURA(Relatore il Presidente Maroni)1359 - PROPOSIZIONE DI RICORSO AVANTI IL TAR LOMBARDIA SE-ZIONE DI BRESCIA AVVERSO LA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI IDRO N. 39 DEL 14 DICEMBRE 2013 DI APPROVA-ZIONE DEL PGT. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. PIERA PUJATTI DELL’AVVOCATURA REGIONALE

1360 - COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI IL CONSI-GLIO DI STATO PER LA RIFORMA DELLA SENTENZA TAR LOMBARDIA N. 2074/2013 CONCERNENTE IL PIANO CAVE DELLA PROVINCIA DI VARESE. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. VIVIANA FIDANI DELL’AVVOCATURA REGIONALE (632/2013)

DIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZAAD - DIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA(Relatore il Presidente Maroni)1361 - APPROVAZIONE DEI COSTI STANDARD PER LE COMUNITÀ MONTANE LOMBARDE E DETERMINAZIONI IN ORDINE AL CONTRI-BUTO DI FUNZIONAMENTO PER L’ANNO 2014

1362 - MODALITÀ APPLICATIVE PER LA FRUIZIONE DELL’AGEVOLA-ZIONE FISCALE PREVISTA DELL’ART. 4 COMMA 8 DELLA L.R. 21 OT-TOBRE 2013, N. 8 («NORME PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMEN-TO DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO»). REGIME D’AIUTO PRESCELTO. COMUNICAZIONE RELATIVA ALLA COMPILAZIONE DEL-LA DICHIARAZIONE IRAP

AD02 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA(Relatore l’assessore Garavaglia)1363 - MODALITÀ APPLICATIVE DEL PATTO DI STABILITÀ TERRITORIALE 2014

DIREZIONE GENERALE H SALUTE(Relatore il Vice Presidente Mantovani)H133 - GOVERNO DEI DATI, DELLE STRATEGIE E PIANI DEL SISTEMA SANITARIO1364 - APPROVAZIONE DEL PROGETTO SPERIMENTALE DI RICERCA «VALUTAZIONE COMPARATIVA DI MODELLI GESTIONALI PER L’ERO-

GAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI ODONTOIATRIA SOCIALE DI QUA-LITÀ NELL’ETÀ GERIATRICA»

DIREZIONE GENERALE L CULTURE, IDENTITÀ E AUTONOMIE(Relatore l’assessore Cappellini)L131 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI ISTITUTI CULTURALI1365 - PROGRAMMA OPERATIVO DI COOPERAZIONE TRANSFRON-TALIERA ITALIA - SVIZZERA 2007-2013. PROGETTO NUOVO STRATE-GICO ECHI 2 ETNOGRAFIE ITALO-SVIZZERE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE

DIREZIONE GENERALE M AGRICOLTURA(Relatore l’assessore Fava)M130 - PROGRAMMAZIONE, SVILUPPO RURALE E SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA1366 - DETERMINAZIONI IN ORDINE AI CRITERI DI GESTIONE OB-BLIGATORIA E DELLE BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AM-BIENTALI AI SENSI DEL REG. CE 73/2009 COSÌ COME MODIFICA-TO DAL REG. UE 1310/2013 - MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA D.G.R. 4196/2007

DIREZIONE GENERALE R ATTIVITÀ PRODUTTIVE, RICERCA E INNOVAZIONE(Relatore l’assessore Melazzini)R131 - COMPETITIVITÀ, IMPRENDITORIALITÀ E ACCESSO AL CREDITO1367 - PROPOSTA DI ACCREDITAMENTO AL MINISTERO DELLO SVI-LUPPO ECONOMICO, AI SENSI DELL’ART. 3, COMMA 2 DEL D.P.R. N.  159/2010, PER L’ESERCIZIO PROVVISORIO DELL’ATTIVITÀ DI AGENZIA PER LE IMPRESE DELLA «AGENZIA NAZIONALE PER LE IM-PRESE DEI PROFESSIONISTI S.R.L. - AGIPRO S.R.L.»

DIREZIONE GENERALE T AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE(Relatore l’assessore Terzi)T131 - ENERGIA E RETI TECNOLOGICHE1368 - ASSENSO ALL’INTESA DI CUI ALL’ART. 1, COMMA 26, DELLA LEGGE 23 AGOSTO 2004, N. 239, NELL’AMBITO DEL PROCEDIMEN-TO UNICO RELATIVO AL PROGETTO DELLA SOCIETÀ TERNA RETE ITALIA S.P.A. INERENTE LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DELL’AM-PLIAMENTO DELL’ESISTENTE «STAZIONE ELETTRICA A 380/132 KV DI CHIARI», NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI CHIARI (BS)

T134 - PARCHI, TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E PAESAGGIO1369 - PROPOSTA NUOVO ENTE GESTORE DEL MONUMENTO NA-TURALE ALTOPIANO DI CARIADEGHE - COMUNE DI SERLE  (BS) - (ART. 24, L.R. 86/1983)

1370 - PROPOSTA NUOVO ENTE GESTORE RISERVA E SITO D’IMPOR-TANZA COMUNITARIA LAGO DI MONTORFANO

DIREZIONE GENERALE Y SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE(Relatore l’assessore Bordonali)Y130 - PROTEZIONE CIVILE1371 - PROMOZIONE DELLA CULTURA E PERCORSO FORMATIVO INERENTI LA PROTEZIONE CIVILE PER IL TRIENNIO 2014/2016 - STAN-DARD FORMATIVI - ADEGUAMENTO ORGANIZZATIVO DELLA SCUO-LA SUPERIORE DI PROTEZIONE CIVILE (ART. 4, L.R. 16/2004)

Y132 - INTERVENTI INTEGRATI PER LA SICUREZZA, L’IMMIGRAZIONE ED IL SISTEMA DI POLIZIA LOCALE1372 - INTERVENTI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO AI REATI CHE COLPISCONO LA POPOLAZIONE ANZIANA - INTEGRAZIONE DELLA MISURA DI SOSTEGNO FINANZIARIO AD INTERVENTI REGIO-NALI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ, APPROVATA DALLA D.G.R.  366/2013 PER IL BIENNIO 2013-2014 (L.R. 9/2011)

DIREZIONE GENERALE Z TERRITORIO, URBANISTICA E DIFESA DEL SUOLO(Relatore l’assessore Beccalossi)Z131 - PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA

Page 3: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 3 –

1373 - COMUNE DI LEZZENO (CO) - DETERMINAZIONI IN ORDINE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (ART. 13, COMMA 8, L.R. N. 12/2005)

1374 - COMUNE DI CASTELSEPRIO (VA) - DETERMINAZIONI IN OR-DINE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (ART. 13, COMMA 8, L.R. N. 12/2005)

Z132 - DIFESA DEL SUOLO1375 - PROGRAMMA, PER L’ANNO 2014, DEGLI INTERVENTI DI RE-GIMAZIONE IDRAULICA MEDIANTE ESCAVAZIONE DI MATERIALE INERTE DAI CORSI D’ACQUA DI COMPETENZA REGIONALE. R.D. 25 APRILE 1904, N. 523, ART. 97, LETT. M)

1376 - MANIFESTAZIONE DI FAVOREVOLE VOLONTÀ D’INTESA, AI SENSI DEL D.P.R. 383/1994, IN ORDINE AL «PROGETTO NR. 6/2013», COMUNE DI SOMMA LOMBARDO (VA). PROGETTO DEFINITIVO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE COLLEGAMENTO FERROVIARIO FRA IL TERMINAL 1 ED IL TERMINAL 2 DELL’AEROPORTO INTERCONTINEN-TALE DI MILANO MALPENSA «CITTÀ DI MILANO». CONFERENZA DEI SERVIZI PERMANENTE PER L’APPROVAZIONE DEI PROGETTI DEL SITO DI IMPIANTO DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL  2015, NONCHÉ DEI RELATIVI MANUFATTI

Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 1377 al n. 1378)

B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEDIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZAAD02 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA(Relatore l’assessore Garavaglia)1377 - PRELIEVO DAL «FONDO DI RISERVA SPESE IMPREVISTE» (ART. 40, L.R. N. 34/1978)

DIREZIONE GENERALE L CULTURE, IDENTITÀ E AUTONOMIE(Relatore l’assessore Cappellini)L131 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI ISTITUTI CULTURALI1378 - DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA REALIZZAZIONE DI UNA «CARTA DELLA CULTURA» PER LA FRUIZIONE DI ISTITUTI E LUOGHI DELLA CULTURA DELLA LOMBARDIA A FAVORE DEI CITTADINI RESI-DENTI E DEI VISITATORI IN OCCASIONE DI EXPO 2015

Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n.  1379 al n. 1386)

1379 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE MELAZZINI AVENTE OGGETTO: «DOCUMENTO STRATEGICO PER LE POLITICHE INDU-STRIALI DI REGIONE LOMBARDIA 2013/2018»

1380 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE BECCALOSSI AVENTE OGGETTO: «PREDISPOSIZIONE DI UN MARCHIO REGIONALE «NO SLOT» (ARTICOLO 4, COMMA 2, DELLA LEGGE REGIONALE N. 8 DEL 21 OTTOBRE 2013, «NORME PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMEN-TO DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO»)»

1381 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSO-RE CAVALLI AVENTE OGGETTO: «VENDITE PROMOZIONALI NEL PERIODO ANTECEDENTE I SALDI: ESITI DEL GRUPPO DI LAVORO «VEDIAMOCI CHIARO» ALL’INTERNO DELL’OSSERVATORIO DEL COMMERCIO»

1382 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE DEL TENNO AVENTE OGGETTO: «PONTE DELLA BECCA»

1383 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE DEL TENNO AVENTE OGGETTO: «TRASPORTO PUBBLICO: ATTUAZIO-NE DELLA LEGGE REGIONALE DEL 4 APRILE 2012 N. 6 «DISCIPLINA DEL SETTORE DEI TRASPORTI» NEL BACINO DI MILANO, MONZA E BRIANZA, PAVIA E LODI»

1384 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE DEL TENNO AVENTE OGGETTO: «AUTOSTRADA REGIONALE BRONI -

PAVIA - MORTARA E RACCORDO AUTOSTRADALE INTERREGIONALE MORTARA - STROPPIANA A26»

1385 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSO-RE BORDONALI AVENTE OGGETTO: «DANNI CONSEGUENTI AGLI EVENTI METEOROLOGICI DEGLI ULTIMI DUE MESI, IN LOMBARDIA ED IN PARTICOLARE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI PAVIA»

1386 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE BECCALOSSI AVENTE OGGETTO: «EMERGENZA DISSESTO IDROGE-OLOGICO IN LOMBARDIA ED IN PARTICOLARE IN PROVINCIA DI PAVIA»

Page 4: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 4 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 14 febbraio 2014 - n. X/1356Nomina di due componenti del consiglio di indirizzo dell’azienda di servizi alla persona “Valsasino” con sede legale in comune di San Colombano al Lambro (MI)

LA GIUNTA REGIONALEVisti:

− la legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni pubbliche di Assistenza e Bene-ficenza operanti in Lombardia»;

− il regolamento regionale 4 giugno 2003, n.  11»Regola-mento di attuazione della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle istituzioni pubbli-che di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»;

Dato atto che con i dpgr. nn. 4453 del 23 maggio 2012, 9633 del 29 ottobre 2012, 10686 del 23 novembre 2012, 5888 del 1 lu-glio 2013 e 12827 del 30 dicembre 2013 è stato, rispettivamente, nominata e prorogata sino alla ricostituzione dell’organo di am-ministrazione e comunque non oltre il 31 marzo 2014, la signora Stefania Bartoccetti quale Commissario dell’ASP «Valsasino»;

Vista la nota 8 ottobre 2013 prot. 13808 con la quale il Com-missario Straordinario ha trasmesso l’avviso che avvia la proce-dura di presentazione delle candidature per la nomina di ammi-nistratore dell’ASP «Valsasino»;

Dato atto che il termine stabilito dal Commissario Straordinario per l’inoltro delle candidature alla Giunta regionale e al Comu-ne di San Colombano al Lambro è scaduto il 15 novembre 2013;

Visto il dispositivo dell’art. 6 dello statuto dell’ASP «Valsasino» con sede in San Colombano al Lambro il quale prevede che la Giunta Regionale nomini due componenti del Consiglio di Indi-rizzo su proposta dell’Assessore competente per materia;

Viste le candidature presentate dai soggetti interessati al-la nomina di Consigliere dell’organo amministrativo dell’ASP «Valsasino»;

Visto l’atto di nomina del 20  dicembre  2013, con il quale il Sindaco del Comune di San Colombano al Lambro ha nomi-nato i signori Emiliano Gaffuri, Elisabetta Segalini e Tiziano Carlo Sangermani, quali componenti, in rappresentanza del Comune, del Consiglio di Indirizzo dell’ASP «Valsasino» e che con lo stes-so provvedimento viene designato quale Presidente dell’ente il signor Emiliano Gaffuri ai sensi dell’art. 8, comma 3, lett. B e C) della legge regionale 1/2003 e s.m.i.;

Ritenuto di poter conferire gli incarichi predetti, in ragione de-gli elementi curriculari, dagli stessi candidati evidenziati, in at-tuazione all’art. 15 del Regolamento Regionale 4 giugno 2003, n. 11, unitamente alle dichiarazioni rese in merito all’inesistenza di cause di incompatibilità di cui alla legge regionale 1/2003, sottoscritte dagli interessati ai sensi del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445, a:

– Graziella Marini;– Elena Gazzola;

Dato atto che si procederà all’atto dell’accettazione degli incarichi da parte dei soggetti sopra elencati, alla verifica, per quanto di competenza, dei requisiti e dell’assenza di cause di incompatibilità di cui alle dichiarazioni sopra citate;

Ravvisata l’urgenza di insediamento del Consiglio di Indirizzo a causa della scadenza dell’incarico del Commissario straordi-nario, signora Stefania Bartoccetti, fissata per il 31 marzo 2014;

Vista la legge regionale n.  20/2008 e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura;

All’unanimità dei voti, espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1. di nominare, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1, quali componenti del Consiglio di Indirizzo dell’Azienda di Servizi alla Persona «Valsasino»:

– Graziella Marini;– Elena Gazzola;

2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia, So-lidarietà Sociale e Volontariato, il presente atto all’Azienda di Ser-vizi alla Persona e ai soggetti interessati, nonché all’ASL di Lodi e al Comune di San Colombano al Lambro per gli adempimenti di loro competenza, nonché la pubblicazione del dispositivo sul BURL.

Il segretario: Marco Pilloni

Page 5: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 5 –

D.g.r. 14 febbraio 2014 - n. X/1366Determinazioni in ordine ai criteri di gestione obbligatoria e delle buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi del reg. CE 73/2009 così come modificato dal reg. UE 1310/2013 - Modifiche ed integrazioni alla d.g.r. 4196/2007

LA GIUNTA REGIONALERichiamato il regolamento del Consiglio (CE) 73/09, e le sue

successive modifiche e integrazioni, che sostituisce il Regola-mento 1782/2003 e che stabilisce norme comuni relative ai regi-mi di sostegno diretto nell’ambito della politica agricola comu-ne e in particolare:

− l’articolo 4 comma 1: «Ogni agricoltore beneficiario di pagamenti diretti ottempera ai criteri di gestione obbli-gatori elencati nell'allegato II e alle buone condizioni agronomiche e ambientali di cui all'articolo 6. Gli obbli-ghi di cui al primo comma si applicano solo per quanto riguarda l'attività agricola dell'agricoltore o la superficie agricola dell'azienda.»;

− l’articolo 4 comma 2: «Le autorità nazionali competenti forniscono agli agricoltori, anche attraverso mezzi elet-tronici, l'elenco dei criteri di gestione obbligatori e delle buone condizioni agronomiche e ambientali che devo-no rispettare.»;

− l’articolo 6 comma 1: «Gli Stati membri provvedono affin-ché tutte le terre agricole, specialmente le terre che non sono più utilizzate a fini di produzione, siano mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali. Gli Sta-ti membri definiscono, a livello nazionale o regionale, requisiti minimi per le buone condizioni agronomiche e ambientali sulla base dello schema stabilito nell'allegato III, tenendo conto delle caratteristiche peculiari delle su-perfici interessate, comprese le condizioni pedologiche e climatiche, i metodi colturali in uso, l'utilizzazione del suo-lo, la rotazione delle colture, le pratiche agronomiche e le strutture aziendali. Gli Stati membri non devono definire requisiti minimi che non siano previsti in detto schema.»;

− l’allegato II che elenca le normative comunitarie che en-trano a far parte dei criteri di gestione obbligatori;

− l’allegato III che individua obiettivi e standard per la defi-nizione dei requisiti minimi di buona conduzione agrono-miche e ambientali dei terreni;

Richiamato il regolamento del Consiglio (CE) del 20 settem-bre 2005, n. 1698 e le sue successive modifiche e integrazioni re-lativo allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e in particolare:

− l’articolo 51 comma 1 recante riduzione e esclusione dei pagamenti che stabilisce che «Se in qualsiasi momento di un dato anno civile (in seguito denominato «anno civile considerato») i criteri di gestione obbligatori o la buona condizione agronomica e ambientale non sono rispettati a causa di atti o omissioni direttamente imputabili al beneficiario che ha presentato la domanda di pagamento ai sensi dell’articolo 36, lettera a), punti da i) a v), e lettera b), punti i), iv) e v), nell’anno civile considerato, l’importo totale dei pagamenti erogati o che devono essere erogati a detto beneficiario in relazione all’anno civile considerato è ridotto oppure il beneficiario è escluso dall’erogazione di tali pagamenti secondo le modalità di applicazione di cui al paragrafo 4»;

Richiamato il regolamento del Consiglio (CE) del 22 Ottobre 2007 n. 1234, e le sue successive modifiche e integrazioni, recan-te Organizzazione Comune dei Mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) e in particolare:

− l’articolo 85 unvicies (Condizionalità) che stabilisce che: «Qualora si constati che gli agricoltori, in qualsia-si momento nei tre anni successivi alla riscossione del pagamento del premio di estirpazione (dei vigneti), non hanno rispettato, nella loro azienda, i criteri di gestione obbligatori e le buone condizioni agronomiche e am-bientali di cui agli articoli da 3 a 7 del regolamento (CE) n. 1782/2003, se l’inadempienza deriva da un’azione o da un’omissione imputabile direttamente all’agricoltore l’importo del pagamento è ridotto o azzerato, parzial-mente o totalmente, in funzione della gravità, della por-tata, della durata e della frequenza dell’inadempienza e all’agricoltore è richiesto, se del caso, il rimborso dell’im-porto percepito, alle condizioni stabilite in tali articoli»;

− l’articolo 103 septvicies (Condizionalità) che stabilisce che: «Qualora si constati che gli agricoltori, in qualsiasi momento nei tre anni successivi alla riscossione di pa-gamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o in qualsi-asi momento nel primo anno dalla riscossione del pa-gamento nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde, non hanno rispettato, nella loro azien-da, i criteri di gestione obbligatori e le buone condizioni agronomiche e ambientali di cui agli articoli da 3 a 7 del regolamento  (CE) n.  1782/2003, se l’inadempienza deriva da un’azione o da un’omissione imputabile di-rettamente all’agricoltore l’importo del pagamento è ri-dotto o azzerato, parzialmente o totalmente, in funzione della gravità, della portata, della durata e della frequen-za dell’inadempienza e all’agricoltore è richiesto, se del caso, il rimborso dell’importo percepito, alle condizioni stabilite in tali articoli»;

Richiamati altresì: − il regolamento  (CE) n.  1120/09 della Commissione del 29 ottobre 2009, recante modalità di applicazione del re-gime del pagamento unico di cui al regolamento (CE) n. 73/2009 s.m.i.;

− il regolamento (CE) n. 1122/09 della Commissione del 30 novembre 2009 s.m.i., recante modalità di applicazione della condizionalità, della modulazione e del sistema in-tegrato di gestione e controllo di cui al regolamento (CE) n. 73/2009 s.m.i.;

− il regolamento (UE) n. 65/2011 della Commissione del 27 gennaio 2011che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio s.m.i. per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello svi-luppo rurale e che abroga il Reg. (CE) 1975/2006;

Visto inoltre il nuovo quadro normativo relativo alla PAC 2014-2020 ed in particolare i seguenti regolamenti:

− regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che abroga il regolamen-to  (CE) n. 1698/2005 del Consiglio e che entra in vigore dal 1° gennaio 2014;

− regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune che abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del Consiglio e il regolamento  (CE) n. 73/2009 del Consiglio e che entra in vigore dal 1° gennaio 2015;

− regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamen-to, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agri-cola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e  (CE) n. 485/2008, che al titolo VI «Condizionalità» definisce le nuove regole di condizionalità, ed entra in vigore dal 1° gennaio 2014 con le eccezioni previste all’art.121, par. 2;

− regolamento  (UE) n.  1308/2013 del Parlamento Eu-ropeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agri-coli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n.  234/79,  (CE) n.  1037/2001 e  (CE) n.  1234/2007 del Consiglio che entra in vigore dal 1° gennaio 2014 con le eccezioni previste all’art. 232;

− regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che stabilisce alcu-ne disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo ru-rale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all’anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio e i regolamenti  (UE) n.  1307/2013,  (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1308/2013 del Parlamento euro-peo e del Consiglio per quanto concerne la loro appli-cazione nell’anno 2014;

Preso atto dei seguenti consideranda del suddetto regola-mento n.. 1310/2013 riferiti al regime di condizionalità:

Page 6: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 6 – Bollettino Ufficiale

− (5) «Il regolamento  (UE) n.  1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce nuovi regimi di so-stegno, si applica a decorrere dal 1 gennaio 2015. Il re-golamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio continua per-tanto a costituire la base su cui sarà concesso sostegno al reddito degli agricoltori per l’anno civile 2014, ma si dovrebbe tenere in debita considerazione il regolamen-to (UE) n. 1311/2013 del Consiglio. Al fine di garantire la coerenza nell’applicazione delle disposizioni relative alla condizionalità e il rispetto delle norme richieste per talu-ne misure, è opportuno che le pertinenti disposizioni, in vigore nel corso del periodo di programmazione 2007-2013 continuino ad essere applicate fino all’entrata in vigore del nuovo quadro legislativo...».

− (15) «La direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ha previsto l’abrogazione della direttiva 80/68/CEE del Consiglio a decorrere dal 22 dicembre 2013. Al fine di mantenere le stesse regole di condiziona-lità in materia di protezione delle acque sotterranee pre-viste dalla direttiva 80/68/CEE fino all’ultimo giorno del-la sua validità, è opportuno adeguare la portata della condizionalità e definire una norma per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambien-tali che contempli i requisiti degli articoli 4 e 5 di detta direttiva»

− (16) «L’articolo 83 del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio prevede che il riferi-mento all’articolo 3 della direttiva 91/414/CEE del Con-siglio che figura nell’allegato II del regolamento   (CE) n. 73/2009 s’intenda fatto all’articolo 55 del regolamen-to  (CE) n.  1107/2009. Tuttavia, nel regolamento  (UE) n. 1306 /2013, tale riferimento è limitato, cosicché ora ri-guarda solo la prima e la seconda frase dell’articolo 55 del regolamento (CE) n. 1107/2009. Al fine di assicurare la coerenza tra le prescrizioni d’uso di prodotti fitosanitari nell’anno 2014 e negli anni seguenti, si dovrebbe modi-ficare di conseguenza l’allegato II del regolamento (CE) n. 73/2009.»

Preso atto altresì che lo stesso reg.  (UE) n.  1310 per l’anno 2014, per quanto concerne il regime di condizionalità prevede:

− all’ articolo 4 «Applicazione di talune disposizioni del re-golamento (CE) n. 73/2009 nel 2014» punto a), in dero-ga al regolamento  (UE) n.  1305/2013, che, per l’anno 2014 per gli articoli 28, 29, 30 e 33 del regolamento (UE) n. 1305/2013, il riferimento al titolo VI, capo I, del regola-mento (UE) n. 1306/2013 si legge come riferimento agli articoli 5 e 6 del regolamento (CE) n. 73/2009 e agli alle-gati II e III di quest’ultimo;

− all’art. 8 «Modifiche del regolamento UE n. 1306/2013», la modifica dell’art. 121 « Entrata in vigore e applicazione’» del reg. UE 1306/2013, stabilendo, tra l’altro, che anche il titolo VI «Condizionalità» entrerà in vigore dal 1° gennaio 2015;

− all’allegato II le modifiche agli allegati II e III del reg. (CE) 73/2009;

Richiamati inoltre: − il decreto ministeriale n. 1787 del 5 agosto 2004 del Mi-paaf, recante disposizioni per l’attuazione della riforma della politica agricola comune, in particolare l’articolo 5 che detta disposizioni sull’applicazione della condiziona-lità e le sue successive modifiche ed integrazioni;

− il decreto ministeriale n. 30125 del 22 dicembre 2009 del Mipaaf recante «Disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento (CE) n. 73/2009 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei paga-menti diretti e dei programmi di sviluppo rurale» così co-me integrato dal d.m. n. 10346 del 13 maggio 2011 (GU 176 del 30 luglio 2011), dal d.m. 27417 del 22 dicembre 2011 (GU 303 del 30 dicembre 2011) e dal d.m. 15414 del 10 dicembre 2013;

Richiamata la deliberazione della Giunta Regionale VIII/4196 del 21 febbraio 2007 recante «Elenco dei criteri di gestione obbli-gatoria e delle buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi del regolamento (CE) n. 1782/2003 (Disciplina del regime di condizionalità dei pagamenti diretti della PAC) e in recepi-mento del DM n. 12541 del 21 dicembre 2006»;

Dato atto che la sopra richiamata deliberazione è stata mo-dificata ed integrata con cadenza annuale al fine di renderla coerente con l’evoluzione normativa comunitaria, nazionale e regionale attraverso i seguenti provvedimenti:

•deliberazione di Giunta regionale VIII/5993 del 5 dicem-bre 2007;

•deliberazione di Giunta regionale VIII/8739 del 22 dicem-bre 2008;

•deliberazione di Giunta regionale VIII/10949 del 30 dicem-bre 2009;

•deliberazione di Giunta regionale IX/1060 del 22 dicem-bre 2010;

•deliberazione di Giunta regionale IX/2738 del 22 dicem-bre 2011;

•deliberazione di Giunta regionale IX/4613 del 28 dicem-bre 2012, così come integrata dalla deliberazione di Giun-ta regionale X/67 del 24 aprile 2013;

Preso atto che la deliberazione della Giunta Regionale VIII/4196 del 21 febbraio 2007 così come integrata e modificata dai citati provvedimenti è composta dai seguenti allegati:

•gli allegati 1, 2, 3 e 4 recanti rispettivamente i Criteri di Ge-stione obbligatori, le Norme di mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali, gli elenchi delle Zone di Protezione Speciale e dei Siti di Importanza Comunitaria in conformità con la vigente normativa co-munitaria e in coerenza con quella nazionale e regionale;

•gli allegati 5, 6, 7, 8 e 9 recanti rispettivamente le cartogra-fie delle Zone di protezione speciale, dei Siti di Importanza Comunitaria, delle Zone Vulnerabili ai nitrati e gli elenchi dei Comuni vulnerabili e parzialmente vulnerabili;

•l’allegato 10, recante l’elenco degli obblighi riguardanti i requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari, che si applica ai beneficiari dei pagamenti agro-ambientali (misura 214 del PSR 2007-2013) e che si configura come elenco di impegni aggiuntivi di condizio-nalità rispetto agli obblighi di condizionalità di cui agli allegati 1 e 2;

Preso atto degli esiti del Gruppo di Lavoro regionale interdi-rezionale «Condizionalità» ricostituito con decreto del Diretto-re Generale della Direzione Generale Agricoltura n.  11115 del 28 novembre 2013, finalizzato all’aggiornamento del regime di condizionalità applicabile al periodo di transizione tra la pro-grammazione comunitaria PAC 2007/2013 e quella 2014/2020, con particolare riferimento alla modifica degli allegati 1, 2, 3, 4 e 10 alla DGR a valere per l’anno 2014 (come da verbale del 2 dicembre 2013, conservato agli atti della Direzione Generale proponente);

Preso atto altresì degli incontri tenuti con le Organizzazioni Pro-fessionali aventi ad oggetto l’aggiornamento degli obblighi di condizionalità per l’anno 2014;

Dato atto di aver ottemperato a quanto previsto dall’art.22 comma 2 del d.m. 22 dicembre 2009 e smi, che prevede che ciascuna regione trasmetta al Mipaaf le proprie bozze di lavoro al fine di armonizzare le proprie bozze regionali di condizionalità con le disposizioni del decreto ministeriale di condizionalità;

Visto il parere favorevole espresso dal MIPAAF con nota prot. n. 0002050 del 28 gennaio 2014, (ns. prot. M1.2014.0007269 del 28 gennaio 2014), in merito alla proposta di modifica della deli-bera di condizionalità di Regione Lombardia;

Vista la nota prot. n. T1.2014.0004715 del 30 gennaio 2014 con cui la DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile ha trasmesso alla DG Agricoltura, relativamente ad alcuni corpi idrici superfi-ciali di torrenti, fiumi o canali indicati nell’elaborato 5 del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e nell’elaborato «Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco» del Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali, l’aggiornamento dello stato ecologico e/o chimico basato sui dati di monitoraggio delle acque del primo triennio di classificazione 2009-2011 effet-tuato da ARPA Lombardia, così come previsto dal d.lgs. 152/06 e smi.;

Ritenuto pertanto necessario da parte del Dirigente propo-nente aggiornare gli allegati della deliberazione della Giunta Regionale VIII/4196 del 21 febbraio 2007 e s.m.i., recependo i contenuti del Regolamento (UE) 1310 del 17 dicembre 2013, del d.m. 15414 del 10 dicembre 2013 e le risultanze emerse in sede di gruppo di lavoro regionale di Condizionalità, ed in particolare:

a) l’ allegato 1, denominato «Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola» è modifi-cato così come di seguito:

− nell’atto A1 sono stati inseriti i riferimenti alla d.g.r. X/632 del 6 settembre 2013 «Determinazioni relative alle misu-re di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde –

Page 7: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 7 –

Modifiche alle deliberazioni 9275/2009 e 18453/2004, classificazione della ZPS IT 2030008 «Il Toffo» e nuova individuazione dell’ente gestore del sic IT2010016 «Val Veddasca» che modifica alcune determinazioni relati-ve alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS, con conseguente aggiornamento degli allegati 3 e 4 al presente atto;

− l’atto A2, in coerenza con quanto stabilito dall’allegato II del reg. UE n. 1310/2013 è stato stralciato dall’allega-to 1 del presente atto;

− nell’atto A4 sono stati inseriti i riferimenti alle disposizio-ni regionali relative ai tempi ed alle modalità di pre-sentazione e/o aggiornamento, per l’anno 2014, della comunicazione per l’utilizzazione agronomica degli ef-fluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati e ai periodi di divieto di spandimento degli stessi;

− nell’atto A5 sono stati inseriti i riferimenti alla DGR X/1029 del 5/12/ 2013, con cui vengono adottate mi-sure di conservazione applicabili a 46 SIC (futuri ZSC) indicati in delibera, con conseguente aggiornamento dell’allegato 4 al presente atto;

− nell’atto A7 sono stati inseriti i riferimenti all’allegato C2 della d.g.r. 1105 del 20 dicembre 2013, approvata dal-la Direzione Generale Salute, relativa al progetto spe-rimentale di «dematerializzazione degli adempimenti amministrativi per la movimentazione degli animali della specie bovina»;

− nell’atto B9 sono stati inseriti i riferimenti al decreto legi-slativo 14 agosto 2012 n. 150 relativo all’attuazione del-la direttiva 2009/128/CE – utilizzo sostenibile ai pesticidi ed inoltre è stato recepito quanto previsto dal reg. UE n. 1310/2013, che prevede che l’applicazione dell’art. 55 del regolamento Ue n. 1107/2009 «I prodotti fitosa-nitari sono utilizzati in modo corretto. Un uso corretto comporta l’applicazione dei principi di buona pratica fitosanitaria e il rispetto delle condizioni stabilite con-formemente all’articolo 31 e specificate sull’etichetta. Comporta altresì il rispetto delle disposizioni della diret-tiva 2009/128/CE e, in particolare, dei principi gene-rali in materia di difesa integrata, di cui all’articolo 14 e all’allegato III di detta direttiva, che si applicano al più tardi dal 1 gennaio 2014» si limiti alla prima e alla seconda frase;

b) l’ allegato 2, denominato «Standard per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali» è modificato così come di seguito:

− lo standard 5.2 è stato rivisto armonizzandolo con i contenuti del d.m. 15414 del 10 dicembre 2013 ed inol-tre è stato inserito il riferimento alla sopracitata nota prot. n. T1.2014.0004715 del 30 gennaio 2014 della DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile;

− è stato inserito ex novo, in coerenza con quanto stabili-to dall’allegato II del reg. UE n. 1310/2013, lo standard denominato 5.3 «Protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento: divieto di scarico diretto nelle ac-que sotterranee e misure per prevenire l’inquinamento indiretto delle acque sotterranee attraverso lo scarico nel suolo e la percolazione nel suolo delle sostanze pe-ricolose elencate nell’allegato della direttiva 80/68/CEE nella sua versione in vigore l’ultimo giorno della sua validità, per quanto riguarda l’attività agricola» che ha mantenuto gli stessi contenuti dell’atto A2 che è stato stralciato dall’allegato 1 del presente atto;

c) l’ allegato 10, denominato «Elenco degli obblighi riguar-danti requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari (art. 39, paragrafo 3, reg (CE) n. 1698/2005 e s.m.i.)» è modificato così come di seguito:

− nell’atto A4RM sono stati aggiornati i periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati per la stagione autunno-inverna-le 2013/2014 e sono stati inseriti i riferimenti alle disposi-zioni regionali relative ai tempi ed alle modalità di pre-sentazione e/o aggiornamento, per l’anno 2014, della comunicazione per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati;

A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge;DELIBERA

per le motivazioni indicate in premessa che si intendono inte-gralmente qui riportate:

1. di modificare la d.g.r. VIII/4196 del 21 febbraio 2007, così come da ultimo modificata con la d.g.r. X/67 del 24 aprile 2013, così come di seguito:

a) l’allegato 1 «Criteri di gestione obbligatori: impegni appli-cabili a livello di azienda agricola»;

b) l’allegato 2 «Standard per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali»;

c) l’allegato 3 «Area Natura 2000 - Elenco delle Zone di pro-tezione speciale»

d) l’allegato 4 «Area Natura 2000 - Elenco dei Siti di Impor-tanza Comunitaria/Zone Speciali di Conservazione»;

e) l’allegato 10 «Elenco degli obblighi riguardanti i requi-siti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari»;

sono sostituiti con i rispettivi allegati 1, 2, 3, 4 e 10 alla presente deliberazione, di cui costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di dare atto che tutto il resto della dgr n. VIII/4196 del 21 febbraio 2007 e s.m.i. è invariato;

3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul sito del-la Direzione Agricoltura e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

II segretario: Marco Pilloni

——— • ———

ALLEGATO 1

________________________________________________________________________________________________________________________________

CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORI: IMPEGNI APPLICABILI A LIVELLO DI AZIENDA AGRICOLA A norma dell’allegato II Reg.(CE)73/09

Campo condizionalità: AMBIENTE

Atto A1 Direttiva 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici

Articolo 3, paragrafo 1 e paragrafo 2, lettera b), Articolo 4, paragrafi 1,2,4,

Articolo 5, lettere a), b) e d) (GUUE L20 del 26 gennaio 2010)

Recepimento nazionale - Deliberazione 26 marzo 2008. Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e

Bolzano. Modifica della deliberazione 2 dicembre 1996 del Ministero dell’ambiente, recante: «Classificazione delle Aree protette». (Repertorio n. 119/CSR). (G.U. n. 137 del 13 giugno 2008)

Page 8: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 8 – Bollettino Ufficiale

- DPR 8 settembre 1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (Supplemento ordinario n. 219/L G.U. n. 248 del 23 ottobre 1997), artt. 3, 4, 5, 6 come modificato dal DPR 12 marzo 2003 n. 120 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (G.U. n. 124 del 30 maggio 2003) e successive modifiche ed integrazioni

- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 3 settembre 2002 – Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000 (G.U. n. 224 del 24 settembre 2002)

- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 n. 184 relativo alla “Rete Natura 2000 – Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative alle zone speciali di conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale (ZPS)” (G.U. n. 258 del 6 novembre 2007) e successive modifiche ed integrazioni

- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 19 giugno 2009 “Elenco delle zone di protezione speciale (ZPS) classificate ai sensi della direttiva 79/409/CEE” (G.U. n. 157 del 9 luglio 2009).

Recepimento regionale- Legge Regionale n. 86/1983 “Piano generale della aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve,

dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale” (2° S.O. BURL n. 48 del 02/12/1983) e Legge Regionale 12/2011 art. 25 bis “Rete Natura 2000” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.31 del 5/08/2011)

- DGR n. VII/14106 del 8 agosto 2003 - Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l’applicazione della valutazione d’incidenza (3° Suppl. Straordinario BURL n.37 del 12 settembre 2003).

- DGR n. VII/15648 del 15 dicembre 2003 “Revoca delle deliberazioni VII/2572 del 11.12.00 e 7/11707 del 23.12.02 e contestuale individuazione di 17 ZPS (Zone di protezione Speciale) ai sensi dell’art4 della direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici”.

- DGR n. VII/16338 del 13 febbraio 2004 “Individuazione di nuove ZPS ai sensi dell’art. 4 della direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici”.

- DGR n. VII/18453 del 30 luglio 2004 “Individuazione degli enti gestori dei proposti siti di importanza comunitaria (pSIC) e dei siti di importanza comunitaria (SIC), non ricadenti in aree naturali protette, e delle zone di protezione speciale (ZPS), designate dal Decreto del Ministro dell’Ambiente 3 aprile 2000” (SO BURL n.32 del 2 agosto 2004).

- DGR n. VII/19018 del 15 ottobre 2004 - Procedure per l’applicazione della valutazione di incidenza alle Zone di protezione Speciale (ZPS ai sensi della direttiva 79/409/CEE, contestuale alla presa d’atto dell’avvenuta classificazione di 14 ZPS ed indivi-duazione dei relativi soggetti gestori (2° Suppl. Straordinario BURL n.44 del 28 ottobre 2004).

- DGR n. VII/21233 del 18 aprile 2005 - Individuazione di nuove aree ai fini della loro classificazione quali ZPS (Zone di Protezione Speciale) ai sensi della DIR 79/409/CEE (3° Suppl. Straordinario BURL n. 18, del 6 maggio 2005).

- DGR n. VIII/1791 del 25 gennaio 2006 - Rete Europea Natura 2000: individuazione degli enti gestori di 40 Zone di Protezione Speciale (ZPS) e delle misure di conservazione transitorie per le ZPS e definizione delle procedure per l’adozione e l’approvazione dei piani di gestione dei siti (2° Suppl. Straordinario BURL n. 8 del 20 febbraio 2006).

- DGR n. VIII/3798 del 13 dicembre 2006 - Rete Natura 2000: modifiche e integrazioni alle DDGGRR n. 14106/03, n, 19018/04 e n. 1791/06, aggiornamento della banca dati natura 2000 ed individuazione degli enti gestori dei nuovi SIC proposti. (SO BURL n.2 del 8 gennaio 2007).

- DGR n. VIII/5119 del 18 luglio 2007 - Rete Natura 2000: determinazioni relative all’avvenuta classificazione come ZPS delle aree individuate con dd.gg.rr. 3624/06 e 4197/07 e individuazione dei relativi enti gestori (1° Suppl. Straordinario BURL n. 33 del 14 agosto 2007).

- DGR n. VIII/6648 del 20 febbraio 2008 - Nuova classificazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e individuazione di relativi divieti, obblighi e attività, in attuazione degli articoli 3, 4, 5 e 6 del D.M. 17 ottobre 2007, n. 184 «Criteri minimi uniformi per la defi-nizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) (3° SS BURL n.10 del 6 marzo 2008).

- DGR n. VIII/7884 del 30 luglio 2008 - Misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde ai sensi del d.m. 17 ottobre 2007, n. 184 - Integrazione alla d.g.r. n. 6648/2008 (1° SS BURL n.35 del 26 agosto 2008) e successive modifiche e integrazioni.

- DGR n. VIII/9275 del 8 aprile 2009 – Determinazioni relative alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde in attuazione della Direttiva 92/43/CEE e del D.P.R. 357/97 ed ai sensi degli articoli 3, 4, 5, 6 del d.m. 17 ottobre 2007, n. 184 – Modi-ficazioni alla d.g.r. n. 7884/2008. (BURL 20 aprile 2009, n. 16, suppl. straord. 23 aprile 2009, n. 4).

- DGR n. X/632 del 6 settembre 2013 – Determinazioni relative alle Misure di Conservazione per la tutela delle ZPS lombarde – mo-difiche alle deliberazioni 9275/2009 e 18453/2004, classificazione della ZPS IT2030008 “Il Toffo” e nuova individuazione dell’ente gestore del SIC IT2010016 “Val Veddasca” (BURL 10 settembre 2013, n.37 S.O.).

Piani di gestione in vigore per la correlazione con le aree (vedi allegati 3 e 5 al presente atto):

1) DAC n. 14 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS IT2040402 «Riserva regionale Bosco dei Bordighi» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 40 del 6 ottobre 2010)

2) DA n. 24 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione della ZPS IT20406202 «Val dei Ratti e Cima di Gaiazzo» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010)

3) DA n. 23 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito SIC/ZPS IT2040018 «Val Codera» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010)

4) DCD del 12.6.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito Natura 2000 IT2060506 «Belviso Barbellino» (Serie Inserzio-ni e Concorsi All. al BURL n.28 del 14 luglio 2010)

5) DCP n. 32 del 28.03.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080023 «Garzaia di Cascina Villarasca» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.20 del . 18/05/2011)

6) DCP n. 21 del 24.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040016 «Monte di Scerscen – Ghiacciaio di Scerscen – Monte Motta» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.30 del 27.7.2011)

7) DCP n. 83 del 26.11.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040017 «Disgrazia - Sissone» (Serie Inser-zioni e Concorsi All. al BURL n.50 del 15 dicembre 2010

8) DCP n. 88 del 1.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Val di Togno – Pizzo Scalino» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 30 del 27 luglio 2011)

9) DCP n. 26 del 28/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080017 «Garzaia di Porta Chiossa» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

10) DCP n. 22 del 28/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080018 «Garzaia della Carola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) + dgr 16800/19.03.2004: Approvazione del Piano di gestio-

Page 9: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 9 –

ne del Sito ZPS/SIC IT20B0007 «Isola Boschina» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 17 del 20 aprile 2004) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali)

11) DAC n.12 del 21/09/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Vallazza» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)

12) DD n. 11/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT20B0011 «Bosco Fontana» (Serie Inserzioni e Concor-si All. al BURL n. 7 del 16 febbraio 2011)

13) D.C.P. 69/27.10.2008: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2020003 «Palude di Albate» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 23 del 10 giugno 2009)

14) dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali): Approvazione gestione Misu-re di Conservazione dei Siti IT2020301 «Triangolo Lariano», IT2020302 «Monte Generoso», IT2060301 «Monte Resegone», IT2060302 «Costa del Pallio», IT2060304 «Val di Scalve», IT2070301 «Foresta di Legnoli», IT2070302 «Val Caffaro», IT2070303 «Val Grigna»,

15) DGR 240 del 14.07.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020303 «Valsolda» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 32 del 10 agosto 2010)

16) DAC n. 2 del 24.01.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2040401«Parco Regionale Orobie Valtellinesi» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 6 del 9 febbraio 2011)

17) DCD n. 84 26/11/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2040601 «Bagni di Masino-Pizzo Badile-Val di Mello-Val Torrone-Piano di Preda Rossa» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 50 del 15 dicembre 2010)

18) DCD n. 10/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050401 «Riserva regionale Fontanile Nuovo» (Serie Inser-zioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011)

19) 23/02/2011 n. 8: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060401 «Parco Regionale Orobie Bergamasche» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)

20) DA N. 3 28.01.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2070402 «Alto Garda Bresciano» (Serie Inserzioni e Con-corsi All. al BURL n. 6 del 9 febbraio 2011)

21) DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0401 «Riserva regionale Bosco Ronchetti» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)

22) DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0402 «Lanca di Gerole» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)

23) DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0501 «Spinadesco» (Serie Inserzioni e Concor-si All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)

24) DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0502 «Lanca di Gussola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)

25) DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0503 «Isola Maria Luigia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)

26) DCC n. 80 21/12/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0008 «Palude di Ostiglia» (Serie Inserzioni e Con-corsi All. al BURL n. 2 del 12 gennaio 2011)

27) DAC n.15 del 21/09/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0009 «Valli del Mincio» (Serie Inserzioni e Con-corsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)

28) DAC n. 15 del 16/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0401 «Parco Regionale Oglio Sud» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)

29) DCP n.16 del 30/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0501 «Viadana, Portiolo, San Benedetto Po e Ostiglia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 16 del 20 aprile 2011)

30) DAC n. 14 del 15/09/2010 Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2040042 «Pian di Spagna e Lago di Mezzola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 39 del 29 settembre 2010)

31) DGR 3578 del 6.06.2012: Approvazione piano di gestione della riserva naturale Torbiere del Sebino o d’Iseo (Serie Ordi-naria BURL n.24 del 11 giugno 2012)

32) DCC n. 40 del 29/11/2011: Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano di gestione SIC/ZPS IT20B0006 della “Riserva Naturale Isola Boscone” (Serie Inserzione e Concorsi All. al BURL n. 13 del 29 marzo 2012)

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricolaAi sensi della DGR n. VII/14106 dell’8 agosto 2003, gli interventi, non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nelle aree Natura 2000, che possono avere incidenze significative sugli stessi, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, sono sottoposti alla procedura di Valutazione d’Incidenza.

Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 le cui superfici aziendali ricadono in Zone di Protezione Speciale, ai sensi della direttiva 2009/147/CE, deve condurre l’azienda nel rispetto dei provvedimenti attuativi vigenti nell’area e in particolare deve rispettare le misure di conservazione, di seguito riportate, stabilite con DGR n. VIII/7884 del 30 luglio 2008 e successive modifiche e integrazioni, secondo le tipologie (riportate in allegato 3 alla presente deliberazione) attribuite con D.G.R. VIII/7884 del 30 luglio 2008, tenuto conto degli aggiornamenti della legislazione comunitaria:

a) Misure di conservazione generali (vigenti in tutte le Zone di Protezione Speciale)

a) Divieto di eliminazione degli elementi naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario con alta valenza ecolo-gica individuati dalla regione o dalle amministrazioni provinciali;

b) Divieto di eliminazione dei terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da muretto a secco oppure da una scarpata inerbita, sono fatti salvi i casi regolarmente autorizzati di rimodellamento dei terrazzamenti eseguiti allo scopo di assicurare una gestione economicamente sostenibile;

c) Divieto di esecuzione di livellamenti non autorizzati dall’ente gestore; sono fatti salvi i livellamenti ordinari per la prepara-zione del letto di semina e per la sistemazione dei terreni a risaia;

d) Divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ai sensi dell’art. 2, lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/2009, ad altri usi, salvo diversamente stabilito dal piano di gestione del sito;

e) Divieto di bruciatura delle stoppie e delle paglie, nonché della vegetazione presente al termine dei cicli produttivi di prati naturali o seminati, sulle superfici specificate ai punti seguenti:1) Superfici a seminativo ai sensi dell’art. 2, lettera a) del regolamento (CE) n.1120/2009, ed escluse le superfici

di cui al successivo punto 2);2) Superfici a seminativo ritirate dalla produzione, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a

norma dell’art. 6 del regolamento (CE) n. 73/2009.Sono fatti salvi, in ogni caso, gli interventi di bruciatura connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall’au-torità competente o a superfici investite a riso e salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione;

Page 10: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 10 – Bollettino Ufficiale

f) Obbligo sulle superfici a seminativo ritirate dalla produzione, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a norma dell’art. 6 del regolamento (CE) n. 73/2009, di garantire la presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l’anno e di attuare pratiche agronomiche consistenti esclusivamente in operazioni di sfalcio, trin-ciatura della vegetazione erbacea, o pascolamento sui terreni ritirati dalla produzione. Dette operazioni devono essere effettuate almeno una volta all’anno, fatto salvo il periodo di divieto annuale di intervento compreso fra il 15 marzo e il 15 agosto di ogni anno, ove non diversamente disposto dal piano di gestione del sito e comunque non inferiore a 150 giorni consecutivi.In deroga all’obbligo della presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l’anno sono am-messe lavorazioni meccaniche sui terreni ritirati dalla produzione nei seguenti casi:1) pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio o piante biocide;2) terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi;3) colture a perdere per la fauna, ai sensi dell’articolo 1, lettera c), del decreto del Ministero delle politiche agri-

cole e forestali del 7 marzo 2002;4) nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario;5) sui terreni a seminativo ritirati dalla produzione per un solo anno o, limitatamente all’annata agraria prece-

dente all’entrata in produzione, nel caso di terreni a seminativo ritirati per due o più anni, lavorazioni del terre-no allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria, comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio dell’annata agraria precedente all’entrata in produzione;

Sono fatte salve diverse prescrizioni della competente autorità di gestione.

b) Misure di conservazione specifiche per tipologia di Zone di Protezione Speciale:

1) ZPS in ambienti aperti alpini.a) è vietata la realizzazione di nuove infrastrutture che prevedano la modifica dell’ambiente fluviale e del regime idrico,

ad esclusione, e previa valutazione di incidenza che tenga conto dell’effetto cumulativo con le altre opere esistenti ed in progetto, delle opere idrauliche finalizzate: alla difesa del suolo; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’ap-provvigionamento idropotabile o ad uso idroelettrico con potenza nominale di concessione non superiore a 50 kW e potenza installata inferiore a 150 kW; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’approvvigionamento ad uso idroelettrico per eventuali concessioni idroelettriche cumulative, a servizio di strutture ricettive e agricole, con valore di potenza pari al fabbisogno complessivo delle diverse strutture servite e condizionate all’interramento delle relative linee di alimentazione; alle derivazioni d’acqua superficiali finalizzate all’alimentazione degli impianti di innevamento artifi-ciale nei demani sciabili a servizio di piste già esistenti o per le quali sia stato avviato il procedimento di autorizzazione comprensivo di valutazione di incidenza alla data del 6.11.2007 (data di pubblicazione del DM 184/07);

b) in prossimità di siti ospitanti nidi di Aquila reale, Gufo reale e Gipeto è vietato il passaggio di cavi sospesi;c) è vietato l’utilizzo di motoslitte e battipista al di fuori delle strade, fatti salvi l’utilizzo per ragioni di servizio nelle aree sciabili

e in rapporto all’attività dei rifugi, limitatamente al trasporto dei clienti e all’approvvigionamento delle derrate alimentari e dei materiali d’uso corrente;

d) - è vietata la realizzazione di nuove strade permanenti ad eccezione delle strade agro-silvo-pastorali di cui sia docu-mentata la necessità al fine di garantire il mantenimento delle attività agro-silvo-pastorali con particolare riferimento al recupero e alla gestione delle aree aperte a vegetazione erbacea, al mantenimento e recupero delle aree a prato pascolo, alla pastorizia; tali infrastrutture dovranno essere state previste nei Piani comprensoriali di sviluppo e gestione degli alpeggi o nei piani della viabilità agro-silvo-pastorali di cui all’art.59 comma 1 l.r. n. 31/2008 e dovrà essere valuta-ta l’incidenza che la loro realizzazione potrebbe avere rispetto agli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie presenti nel Sito- è vietata l’asfaltatura delle strade agro-silvo-pastorali e delle piste forestali salvo che per ragioni di sicurezza e incolu-mità pubblica ovvero di stabilità dei versanti;

e) è vietata l’attività di rimboschimento su pascoli, versanti erbosi e nelle aree con prati stabili (come già previsto dalla regolamentazione forestale), arbusteti e brughiere.

2) ZPS in ambienti forestali alpini.a) è vietata la realizzazione di nuove infrastrutture che prevedano la modifica dell’ambiente fluviale e del regime idrico,

ad esclusione, e previa valutazione di incidenza che tenga conto dell’effetto cumulativo con le altre opere esistenti ed in progetto, delle opere idrauliche finalizzate: alla difesa del suolo; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’ap-provvigionamento idropotabile o ad uso idroelettrico con potenza nominale di concessione non superiore a 50 kW e potenza installata inferiore a 150 kW; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’approvvigionamento ad uso idroelettrico per eventuali concessioni idroelettriche cumulative, a servizio di strutture ricettive e agricole, con valore di potenza pari al fabbisogno complessivo delle diverse strutture servite e condizionate all’interramento delle relative linee di alimentazione; alle derivazioni d’acqua superficiali finalizzate all’alimentazione degli impianti di innevamento artifi-ciale nei demani sciabili a servizio di piste già esistenti o per le quali sia stato avviato il procedimento di autorizzazione comprensivo di valutazione di incidenza alla data del 6.11.2007 (data di pubblicazione del DM 184/07);

b) - è vietata la realizzazione di nuove strade permanenti ad eccezione delle strade agro-silvo-pastorali di cui sia docu-mentata la necessità al fine di garantire il mantenimento delle attività agro-silvo-pastorali con particolare riferimento al recupero e alla gestione delle aree aperte a vegetazione erbacea, al mantenimento e recupero delle aree a prato pascolo, alla pastorizia; tali infrastrutture dovranno essere state previste nei Piani comprensoriali di sviluppo e gestione degli alpeggi o nei piani della viabilità agro-silvo-pastorali di cui all’art.59 comma 1 l.r. n. 31/2008 e dovrà essere valuta-ta l’incidenza che la loro realizzazione potrebbe avere rispetto agli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie presenti nel Sito- è vietata l’asfaltatura delle strade agro-silvo-pastorali e delle piste forestali salvo che per ragioni di sicurezza e incolu-mità pubblica ovvero di stabilità dei versanti;

c) è vietata l’attività di rimboschimento su pascoli, versanti erbosi e nelle aree con prati stabili (come già previsto dalla regolamentazione forestale), arbusteti e brughiere;

d) è vietata la distruzione dei formicai (come già previsto dalla regolamentazione forestale).

3) ZPS in zone umide.a) è vietata la bonifica idraulica delle zone umide naturali;b) è vietata l’irrorazione aerea;c) nelle aree umide e nei canneti sono vietati le attività di taglio e i lavori di ordinaria gestione nel periodo dal 1 marzo al

10 agosto; d) è vietata la captazione idrica nella stagione riproduttiva delle specie ornitiche caratteristiche della tipologia ambienta-

Page 11: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 11 –

le, ai sensi del D.M. 17.10.2007 n. 184, fatto salvo autorizzazione dell’ente gestore, dalle zone umide che ospitano specie caratteristiche della tipologia ambientale o habitat di interesse comunitario;

e) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione;f) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo

alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali.

4) ZPS in ambienti fluviali.a) è vietata la captazione idrica nella stagione riproduttiva delle specie ornitiche caratteristiche della tipologia ambien-

tale, ai sensi del D.M. 17.10.2007 n. 184, fatto salvo autorizzazione dell’ente gestore, dalle zone umide perifluviali che ospitano specie caratteristiche della tipologia ambientale o habitat di interesse comunitario;

b) è vietata la realizzazione di nuove infrastrutture che prevedano la modifica dell’ambiente fluviale e del regime idrico, ad esclusione delle opere idrauliche finalizzate alla difesa del suolo;

c) è vietata l’immissione o il ripopolamento con specie alloctone;d) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione;e) Nelle aree del demanio idrico fluviale e pertinenze idrauliche e demaniali, oggetto di concessione rilasciata successi-

vamente alla data di entrata in vigore della DGR 9275/09 l’impianto e il reimpianto di pioppeti è soggetto alle procedu-ra di presentazione all’ente gestore e autorizzazione del progetto di gestione stabilito dalla DGR 9275/09 e deve esser a questa conforme.

f) è vietata l’irrorazione aerea;g) nelle aree umide e nei canneti sono vietati le attività di taglio e i lavori di ordinaria gestione nel periodo dal 1 marzo al

10 agosto; h) è vietata la distruzione dei formicai;i) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo

alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali, fatte salve eventuali diverse disposizioni definite in dettaglio dai piani di gestione delle ZPS.

5) ZPS in ambienti agricoli.a) è vietata l’irrorazione aerea;b) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione;c) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo

alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali, fatte salve eventuali diverse disposizioni definite in dettaglio dai piani di gestione delle ZPS.

6) ZPS in risaie.a) è vietata l’irrorazione aerea;b) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione;c) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo

alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali, fatte salve eventuali diverse disposizioni definite in dettaglio dai piani di gestione delle ZPS;Nelle aree del demanio idrico fluviale e pertinenze idrauliche e demaniali, oggetto di concessione rilasciata succes-sivamente alla data di entrata in vigore della DGR 9275/09 l’impianto e il reimpianto di pioppeti è soggetto alle pro-cedura di presentazione all’ente gestore e autorizzazione del progetto di gestione stabilito dalla DGR 9275/09 e deve esser a questa conforme.

Atto A3 Direttiva 86/278/CEE concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura

Articolo 3 (GU L 181 del 4.7.1986, pag. 6)

Recepimento nazionale- Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 99 “Attuazione della Direttiva 86/278/CEE, concernente la protezione dell’ambiente, in

particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura” (Supplemento Ordinario GU 15 febbraio 1992, n 38)

Recepimento regionale- DGR n. VII/15944 del 30 dicembre 2003 “Delega alle province delle funzioni amministrative, ai sensi degli artt. 27 e 28 del D.Lgs.

5 febbraio 1997, n. 22 e successive modiche ed integrazioni, in materia di approvazione dei progetti ed autorizzazione alla rea-lizzazione degli impianti ed all’esercizio delle inerenti operazioni di messa in riserva (R13), trattamento/condizionamento (R3) e spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura (R10) di rifiuti speciali non pericolosi; Art. 1 della L.R. 3 aprile 2001, n. 6.” (BURL n. 4 del 19 gennaio 2004)

- DGR VIII/5868 del 21 novembre 2007 “Integrazione con modifica al programma d’azione per la tutela e risanamento delle ac-que dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art 92 e d.m. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla Dgr n. VI/17149/1996, approvati con deliberazione di Giunta n. VIII/5215 del 2 agosto 2007” - Art. 19 - Divieti di utilizzazione dei fanghi

- DGR n. IX/2208 del 14 settembre 2011 “Approvazione del programma d’azione regionale per la tutela ed il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile” -Art. 19 - Divieti di utilizzazione dei fanghi

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, sui cui terreni si effettua lo spandimento di fanghi di depurazione dell’azienda o di terzi deve:a) Usare fanghi provenienti da un Centro di trattamento e stabilizzazione autorizzato e accertare che lo spandimento sia effettuato

da un soggetto autorizzato;b) Usare/verificare l’uso di fanghi con caratteristiche chimico-fisiche stabilizzate e compatibili con le attitudini/condizioni tecniche

dei suoli agricoli sui quali sono utilizzati e osservare i divieti di spandimento vigenti su:1. Terreni allagati, soggetti ad esondazioni e/o inondazioni, gelati o coperte da coltre nevosa

Page 12: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 12 – Bollettino Ufficiale

2. Terreni con pendii maggiori del 15% 3. Terreni con pH inferiore a 5 4. Terreni destinati a pascolo o a foraggere nelle 5 settimane precedenti lo sfalcio e il pascolamento5. Terreni destinati all’orticoltura e alla frutticoltura nei 10 mesi precedenti il raccolto e durante lo stesso6. Terreni con colture in atto (escluse le colture arboree)

c) Rispettare i seguenti adempimenti: 1. Se non è né produttore né utilizzatore di fanghi ai sensi del d.lgs 99/92 deve conservare in azienda:

- copia della notifica dell’inizio delle operazioni di utilizzazione dei fanghi- copia del registro di utilizzazione relativamente alla parte che interessa l’azienda- convenzione stipulata con l’azienda produttrice e/o utilizzatrice di fanghi

2. Se è anche produttore e/o utilizzatore di fanghi di depurazione deve conservare in azienda:- autorizzazione allo spandimento - notifica dell’inizio delle operazioni di utilizzazione dei fanghi - registro di utilizzazione dei terreni- scheda di accompagnamento dei fanghi- formulario di identificazione dei fanghi ed inoltre deve:- essere iscritto all’albo delle imprese che effettuano gestione rifiuti (se azienda utilizzatrice) - avere registro carico-scarico aggiornato (se azienda produttrice)

Lo spandimento dei fanghi di depurazione, fatti salvi gli obblighi imposti dalla presente direttiva e dai vigenti provvedimenti attuativi, è soggetto anche al rispetto delle disposizioni attuative della direttiva nitrati 91/676/CEE per i cui adempimenti si rimanda all’atto A4 e all’atto A4RM.

Atto A4 Direttiva 91/676/CEE concernente la protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole

Articoli 4 e 5(GU L 375 del 31.12.1991, pag. 1)

Recepimento nazionale- Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” (G.U. n. 88 del 14-04-2006 - Supplemento Ordinario n.

96) e successive modifiche e integrazioni.- Art. 74, lett. pp, Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, definizione di “zone vulnerabili”- Art. 92 Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152.

Designazione di zone vulnerabili da nitrati di origine agricola- Sono designate vulnerabili all’inquinamento da nitrati provenienti da fonti agricole le zone elencate nell’allegato 7/A-III

del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, nonché le ulteriori zone vulnerabili da nitrati di origine agricola designate da parte delle Regioni.

- Art. 112 Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152. “Utilizzazione agronomica”

- D.M. 19 aprile 1999, “Approvazione del codice di buona pratica agricola” (Supplemento Ordinario n. 86 G.U. n. 102 del 04-05-1999)

- Decreto interministeriale 7 aprile 2006 recante “Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, di cui all’articolo 38 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152. (S.O. n. 120 alla G.U. n.109 del 12-05-2006)

- Decisione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011, che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla prote-zione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole

Recepimento regionale

- L.R. n. 31/2008 e s.m.i. - Titolo VIII quater “Disposizioni in materia di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati inclusi gli effluenti di allevamento, le acque di vegetazione dei frantoi oleari e le acque reflue derivanti da aziende agricole e da piccole aziende agroalimentari”

- Direttiva autorità di bacino del Po 12/96- DGR VII/1048 del 28 luglio 2004 “Atto di indirizzo per la politica di uso e tutela delle acque della Regione Lombardia – Linee

strategiche per l’utilizzo razionale, consapevole e sostenibile della risorsa idrica” (BURL SO n. 35 del 23 agosto 2004)- DGR VIII/2244 del 29 marzo 2006 “Approvazione del programma di tutela e uso delle acque ai sensi dell’articolo 44 del d.lgs.

152/99 e dell’articolo 55, comma 19 della l.r. 26/2003 (2° Supplemento straordinario BURL n° 15 del 13 aprile 2006) - DGR VIII/3297 del 11 ottobre 2006 “Nuove aree vulnerabili ai sensi del d.lgs. 152/2006: criteri di designazione e individuazione

(BURL SO n° 45 del 6 novembre 2006) così come confermate con DGR IX/4984 del 07/03/2013 “Determinazioni in ordine alle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola in attuazione all’art. 36, comma 7 ter del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, con-vertito in legge n. 221 del 17/12/2012”;

- DGR n. IX/2208 del 14 settembre 2011 avente per oggetto “Approvazione del programma d’azione regionale per la tutela ed il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile” (Serie Ordinaria BURL n.38 – del 22 settembre 2011).

- Decisione di esecuzione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011 che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio rela-tiva alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole

- DGR n. IX/2379 del 22 dicembre 2011 presa d’atto della Decisione di esecuzione della Commissione del 3 novembre 2011 che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della Direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole [notificata con il numero c(2011) 7770];

- DGR n. IX/4534 del 19 dicembre 2012 “Determinazioni in ordine alla Comunicazione Nitrati 2012 e 2013”;- DDG 386 del 24 gennaio 2012 “Approvazione delle disposizioni attuative per la presentazione delle domande di adesione alla

deroga nitrati ai sensi della Decisione di esecuzione della Commissione del 3 novembre 2011 che concede una deroga richie-sta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del

Page 13: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 13 –

Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole” così come modificata dal DDG 295 del 22/1/2013 “Modifica delle disposizioni attuative per la presentazione delle domande di adesione alla deroga nitrati ai sensi della decisione di esecuzione della commissione del 3 novembre 2011 che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, approva-te con decreto n. 386 del 24/01/2012”.

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricolaLa Regione Lombardia ha approvato le Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN) di cui alla DGR VIII/3297 dell’11 ottobre 2006 riportate in alle-gato al presente atto ai sensi del Reg (CE) 73/09.La Regione Lombardia ha approvato il programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile e adeguato i rispettivi criteri e norme tecniche generali di cui alla DGR n. IX/2208 del 14 settembre 2011.Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità, le cui superfici aziendali ricadono in zone vulnerabili ai nitrati, che utilizza agronomicamente gli effluenti di allevamento, di seguito indicati con e.a., i fertilizzanti azotati, gli ammendanti e, co-munque, tutti gli apporti azotati, deve rispettare tutti gli impegni disposti dal programma d’azione in vigore collegati ai seguenti aspetti:

a) adempimenti amministrativib) obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamentoc) divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti azotatid) rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti azotati

Inoltre l’impresa agricola ricadente in zona vulnerabile ai nitrati che aderisce alla deroga nitrati, concessa con Decisione della Com-missione 2011/721/UE del 3 novembre 2011, è tenuta anche al rispetto di impegni aggiuntivi previsti dalla Decisione stessa.

Deroga nitratiCon Decisione di esecuzione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011 è stata concessa alle regioni Piemonte, Lombardia Veneto ed Emilia Romagna una deroga sull’applicazione delle direttiva nitrati.La deroga resta in vigore per quattro anni, fino al 31/12/2015 ed è possibile per le aziende agricole interessate e con superficie ricadente in zone vulnerabili ai nitrati aderirvi.L’adesione alla deroga comporta la possibilità di utilizzare agronomicamente i reflui zootecnici nel limite di 250 kg/ha di azoto in zona vulnerabile a condizione di presentare una specifica richiesta di adesione all’Autorità competente entro il 15 febbraio di ogni anno e di rispettare gli impegni previsti dalla Decisione, in particolare quelli riportati negli articoli 5, 6 e 7 per quanto riguarda:

• il trattamento degli effluenti di origine suina;• le regole di applicazione dell’effluente di allevamento e di altri fertilizzanti;• la gestione dei terreni.

Regione Lombardia ha recepito la Decisione della Commissione con DGR 2739 del 22/12/2011 e ha definito le disposizioni attuative per l’adesione alla deroga nitrati con DDG 386 del 24/01/2012, così come da ultimo modificata dalla DDG 295 del 22/1/2013

Impegni a) Adempimenti amministrativi La comunicazione da parte dell’impresa localizzata in zona vulnerabile deve essere presentata mediante la procedura predisposta dalla Regione Lombardia e conservata presso l’azienda su supporto cartaceo. La stessa, redatta secondo le indicazioni contenute nell’Allegato III PARTI B e C della DGR 2208/2011, deve riportare quantità, tempi e modalità di distribuzione dei fertilizzanti organici, minerali, di sintesi e ammendanti.Il Programma Operativo Aziendale deve essere presentato dal legale rappresentante dell’azienda. Il Piano di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti (PUA), limitatamente al 1° anno di presentazione, deve essere redatto da dottori agronomi, periti agrari o agrotecnici iscritti ai rispettivi albi professionali e sottoscritto dal legale rappresentante dell’azienda. La redazione del PUA negli anni successivi al primo può prescindere dall’apporto di un professionista in caso di sostanziale invarianza delle situazioni aziendali. Se in base alla classe dimensionale un’azienda non è tenuta ad alcuna forma di comunicazione, dovrà comunque essere in possesso o dotarsi di idonee strutture di stoccaggio e rispettare le norme generali di utilizzo dei fertilizzanti.

Comunicazione per l’utilizzazione agronomica dell’effluente di allevamentoLe aziende agricole esistenti devono provvedere a predisporre idonea Comunicazione, in relazione alla classe dimensionale in cui rientrano, come da modello e indicazioni di cui all’Allegato III della DGR 2208/2011.Comunicazione (POAs/POA) per le aziende nuove.Le aziende nuove sono tenute alla presentazione della comunicazione come da prospetto 1 “obblighi di comunicazione in funzione della classe dimensionale degli allevamenti e tipologie aziendali” di cui all’art. 24 della DGR 2208/2011. L’adeguamento alle condizio-ni del programma, inclusa la capacità minima di stoccaggio, deve essere dimostrato ai fini dell’inizio dell’attività.

Comunicazione per l’utilizzazione agronomica da parte delle aziende non zootecnicheLe aziende di cui all’art. 25 della DGR 2208/2011 che utilizzano dosi di fertilizzante diverso degli e.a. con contenuto di azoto superiore a 3.000 kilogrammi per anno, sono tenute alla presentazione della comunicazione (POA) comprensivo di PUAs. Se la dose di fertilizzante di cui sopra eccede i 6.000 Kg sono tenute alla presentazione di un POA comprensivo di PUA. Gli adempimenti amministrativi sono riassunti nel prospetto 2 “Prospetto n. 2 – “Obblighi di comunicazione in funzione del quantitativo d’uso di azoto di provenienza diversa dagli e.a.” di cui al sopracitato articolo della DGR 2208/2011.

E’ obbligo del gestore dell’azienda provvedere ad aggiornare informaticamente e conservare in azienda la documentazione qualora subentrino modifiche riguardanti la tipologia, la quantità e le caratteristiche degli effluenti e delle acque reflue, nonché i terreni utiliz-zati agronomicamente. Il POA/POAs ha validità 5 anni fatte salve eventuali modifiche che, se non sostanziali, comportano aggiorna-mento informatico dello stesso, e, se sostanziali, comportano la ripresentazione del POA/POAS .Il PUAs/PUA deve essere annualmente: - aggiornato informaticamente utilizzando il supporto predisposto dalla Regione Lombardia per l’applicazione della Direttiva Nitrati;- conservata copia in azienda a disposizione per eventuali controlli. Con provvedimento del Direttore Generale Agricoltura verranno fissate le scadenze e modalità per la presentazione della comuni-cazione o aggiornamenti della stessa. Per l’anno 2014 il riferimento è il Decreto del Direttore generale d.d.g. 22 ottobre 2013, n. 9515 - “Determinazioni in merito ai tempi ed alle modalità di presentazione e/o aggiornamento, per l’anno 2014, della comunicazione per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati prevista dalle d.g.r. N. 2208/2011 allegato i (zone vulnerabili) e n. 5868/2007 – allegato 2 (zone non vulnerabili) e modifiche al ddg n. 386/2012 (deroga nitrati)”.

Page 14: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 14 – Bollettino Ufficiale

Impegni b) Obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamentoLo stoccaggio degli e.a. destinati all’utilizzazione agronomica deve avvenire in apposite strutture dimensionate in base alla consisten-za di allevamento, secondo le esigenze colturali e di capacità sufficiente a garantirne il corretto impiego agronomico.b1) - Strutture di stoccaggio dei materiali palabiliLo stoccaggio dei materiali palabili deve avvenire su platea impermeabilizzata, avente una portata sufficiente a sostenere, senza cedimenti o lesioni, il peso del materiale accumulato e degli eventuali mezzi utilizzati per la movimentazione. In relazione alla consi-stenza palabile dei materiali la platea di stoccaggio deve essere munita di idoneo cordolo o muro perimetrale di contenimento con possibilità di accesso ai mezzi meccanici per l’apporto e l’asportazione del materiale e deve essere dotata di adeguata pendenza per il convogliamento verso appositi sistemi di raccolta e stoccaggio dei liquidi di sgrondo e/o delle eventuali acque di lavaggio della platea. In generale, la capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza di allevamento stabulato e al periodo in cui il bestiame non è al pascolo, non deve essere inferiore al volume di materiale palabile prodotto in 90 giorni. Per il dimensionamento della platea di stoccaggio dei materiali palabili, qualora non sussistano esigenze particolari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento all’Allegato III PARTE A tabella 1 e all’art. 9 della DGR 2208/2011.b2) - Strutture per lo stoccaggio dei materiali non palabili Gli stoccaggi dei materiali non palabili devono essere realizzati in modo da poter accogliere, ove previsto, anche le acque di lavag-gio delle strutture, degli impianti e delle attrezzature zootecniche. Alla produzione complessiva di liquami da stoccare deve essere sommato il volume delle acque meteoriche, convogliate nei contenitori dello stoccaggio da superfici scoperte, interessate dalla pre-senza di e.a.. E’ necessario prevedere l’esclusione delle acque bianche provenienti da tetti e tettoie nonché delle acque provenienti da aree non connesse all’allevamento. Le dimensioni dei contenitori non dotati di copertura, atta ad allontanare l’acqua piovana, devono tenere conto delle precipitazioni medie e di un “franco minimo di sicurezza” di 30 centimetri. Il fondo e le pareti dei contenitori devono essere adeguatamente impermeabilizzati mediante materiale naturale od artificiale al fine di evitare percolazioni o disper-sioni degli effluenti.E’ possibile realizzare anche contenitori in terra così come descritti all’art. 11 della DGR 2208/2011. Per le aziende in cui venga prodotto un quantitativo di oltre 6000 kg di azoto/anno, al fine di indurre un più alto livello di stabilizzazione dei liquami nel caso di costruzione di nuove strutture di stoccaggio o ampliamento di quelle esistenti, deve essere previsto il frazionamento dello stoccaggio in almeno due contenitori. Il prelievo a fini agronomici deve avvenire dal bacino contenente liquame stoccato da più tempo. Qualora la stabiliz-zazione dell’e.a. sia garantita da un trattamento preliminare dello stesso (quali ad esempio la digestione anaerobica) la suddivisione delle strutture di stoccaggio in più bacini non è necessaria. La capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza dell’allevamento stabulato, ed al periodo in cui il bestiame non è al pascolo, deve essere adeguata alle esigenze di una corretta gestione agronomica e comunque non inferiore al volume prodotto in 120 giorni in aziende di bovini da latte, bufalini, equini e ovicaprini con coltivazione dei terreni caratterizzata da assetti colturali che prevedono la presenza di pascoli o prati di media o lunga durata o erbai e cereali autunno-vernini. In assenza di tali condizioni e per tutti gli altri allevamenti il volume di stoccaggio deve essere di almeno 180 giorni. Per le dimensioni, qualora non sussistano esigenze particolari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento all’Allegato III PARTE A tabella 1 della DGR 2208/2011.Per i nuovi allevamenti e gli ampliamenti di quelli esistenti limitatamente alle parti di nuova edificazione non sono considerate utili al calcolo dei volumi di stoccaggio le fosse sottostanti i pavimenti fessurati e grigliati (ad esclusione degli allevamenti localizzati in comuni di montagna).

Impegni c) Divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti

c.1) Accumulo temporaneo dei letami e lettiere esauste di allevamenti di avicunicoli, esclusi gli altri materiali assimilati Condizioni per accumulo- deve essere praticato ai soli fini della utilizzazione agronomica - è ammesso solo previo uno stoccaggio di almeno 90 giorni - è consentito solo sui terreni agricoli utilizzati per lo spandimento e/o in prossimità degli stessi- deve avere una durata non superiore a tre mesi- la quantità accumulata deve essere funzionale alle esigenze delle colture dell’appezzamento utilizzato per l’accumulo

e/o degli appezzamenti limitrofi- non può essere ripetuto nello stesso luogo nell’ambito di una stessa annata agraria. - deve essere realizzato prevedendo tutti gli accorgimenti per contenere ogni fuoriuscita di liquidi e/o percolati e per

garantire il mantenimento di condizioni microaerobiche all’interno della massa.

Divieto di accumulo a distanze inferiori a:- 5 m dalle scoline;- 30 m dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali;- 40 m dalle sponde dei laghi, nonché delle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio

1971. Per gli allevamenti avicoli a ciclo produttivo inferiore a 90 giorni le lettiere possono essere stoccate al termine del ciclo produttivo sottoforma di cumuli in campo, fatti salvi specifici provvedimenti in materia igienico-sanitaria, conseguenti ad epizoozie, lotte obbligatorie.

c.2) Divieti di utilizzazione agronomica dei letami L’utilizzo agronomico è vietato:1) Entro le seguenti distanze dai corpi idrici naturali:

a) 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali individuati come non significativi dal Piano di tutela e uso delle Acque, approvato con d.g.r. VIII^/2244 del 29 marzo 2006;

b) 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali significativi;c) 25 m di distanza dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali, nonché dai corpi idrici ricadenti nelle zone umide

individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati.Nelle fasce di divieto, ove tecnicamente possibile, è opportuna una copertura vegetale permanente anche spontanea ed è raccomandata la costituzione di siepi e/o fasce boscate tampone.

2) Su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per aree a verde pubblico e privato e per aree sogget-te a recupero e ripristino ambientale;

3) nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;

Page 15: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 15 –

4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e su terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione;

5) nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 Novembre a fine febbraio; in particolare sono previsti i seguenti periodi minimi di divieto:

- 90 giorni, per i letami ed i materiali ad essi assimilati, ad esclusione del letame bovino, ovicaprino e di equidi con contenuto di sostanza secca pari almeno al 20%, ed assenza di percolati, per il quale se utilizzato su prati permanenti e/o avvicendati, il divieto vige dal 15 dicembre al 15 gennaio;

- 120 giorni, per le deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65%.Per le modalità applicative dei presente divieto si applica quanto disposto ai commi 2 e 3 dell’art.26 del D.M. 7/04/2006;

6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno;

7) in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizio-ne in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici;

8) in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente9) in caso di rischi significativi di perdite di nutrienti per scorrimento superficiale o percolazione in profondità, di norma

sui terreni con pendenza media, riferita ad un’area aziendale omogenea superiore al 10%. Tale pendenza può essere incrementata dal 10% al 15%, applicando ove possibile l’aratura entro le 12 ore successive. L’applicazione del letame su pendenze superiori al 10% è in ogni caso vietata quando sono previste piogge, da parte dei servizi agro-meteorologici, superiori a 10 mm entro i successivi 3 giorni.

c.3) Divieti di utilizzazione dei liquami e dei materiali ad essi assimilati: L’utilizzo di liquami e dei materiali ad essi assimilati è vietato:1) Entro le seguenti distanze dai corpi idrici naturali:a) 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali;b) 30 m di distanza dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali, nonché dai corpi idrici ricadenti nelle zone umide indivi-

duate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971;Tali disposizioni “non si applicano” ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati. Nelle fasce di divieto, ove tecnicamente possibile, è obbligatoria una coper-tura vegetale permanente anche spontanea ed è raccomandata la costituzione di siepi e/o fasce boscate tampone arboree o arbustive.

2) su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per aree a verde pubblico e privato e per aree soggette a recupero e ripristino ambientale;3) nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione;5) nella stagione autunno invernale, di norma dal 1° novembre a fine febbraio; in particolare sono previsti i seguenti periodi minimi di divieto:

- 90 giorni nei terreni con prati, cereali autunno vernini, colture ortive, arboree con inerbimenti permanenti o con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;- 120 giorni nei terreni destinati ad altre colture;

6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno;7) in terreni con coltivazioni in atto destinate direttamente - senza processi di trattamento dei prodotti- alla alimentazione umana;8) dopo l’impianto della coltura nelle aree adibite a parchi o giardini pubblici, campi da gioco, utilizzate per ricreazione o destinate in genere ad uso pubblico;9) su colture foraggere nelle tre settimane precedenti lo sfalcio del foraggio o il pascolamento;10) in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e immediatamente interrato;11) di norma, sui terreni con pendenza media, riferita ad un’area aziendale omogenea, superiore al 10%. Tale pendenza può essere incrementata dal 10% al 15% nel caso siano adottate delle migliori tecniche di spargimento disponibili (es. iniezione diretta nel suolo o distribuzione superficiale a bassa pressione con aratura entro le 12 ore per le terre arabili; iniezione diretta, se tecnicamente possibile, o distribuzione superficiale a bassa pressione su prati e pascoli; spandimento a bassa pressione in bande, o spargimento superficiale a bassa pressione su cereali o su secondo raccolto).L’applicazione del liquame su pendenze superiori al 10% è in ogni caso vietata quando sono previste piogge, da parte dei servizi agro-meteorologici, superiori a 10 mm entro i successivi 3 giorni.12) Nelle zone svantaggiate ai sensi dell’articolo 18 del regolamento (CE) n. 1257/1999, l’applicazione dei liquami e dei materiali assimilati su pendenze fino a 30% è permessa assicurando che il quantitativo di azoto e di effluente applicato per ciascun singolo intervento non ecceda rispettivamente i 50 kg/ha di azoto e le 35 t/ha di effluente. Nel caso di colture primaverili-estive (come il mais), sulle superfici con pendenza declinante verso corpi idrici devono essere rispettate inoltre le seguenti disposizioni aggiuntive:

a) tali superfici devono essere interrotte da colture seminate in bande trasversali, ovvero da solchi acquai provvisti di copertura vegetale, ovvero da altre misure equivalenti atte a limitare lo scorrimento superficiale (run-off) dei fertiliz-zanti; oppure

b) devono essere mantenute fasce di rispetto tra le aree che si intendono fertilizzare e il limite dei corpi idrici, larghe almeno 20 metri; oppure

c) le coltivazioni devono essere seminate trasversalmente rispetto alla massima pendenza o usando procedimenti atti a prevenire il run-off; oppure:

d) deve essere assicurata una copertura vegetale anche durante tutta la stagione invernale.13) Nei Comuni classificati svantaggiati di montagna, individuati ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1257/1999, i divieti di cui al comma 12 non si applicano esclusivamente nel caso di appezzamenti coltivati di superficie inferiore ad un ettaro.14) in prossimità di strade e di centri abitati a meno che i liquami siano distribuiti con tecniche atte a limitare l’emissione di

odori sgradevoli, o vengano immediatamente interrati;15) nelle aree di salvaguardia così come definite dalla sez. II capo II art. 94 del D.lgs 152/06;16) se si applicano le seguenti tecniche:

a) irrigatori a lunga gittata;b) distribuzione da strada a bordo campo; c) tubazioni o manichette di irrigazione a bocca libera.

Page 16: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 16 – Bollettino Ufficiale

c.4) Divieti e/o limitazioni dell’utilizzazione agronomica dei fanghi L’utilizzazione agronomica dei fanghi derivanti da trattamenti di depurazione di cui al D.Lgs. n. 99 del 1992:1) nelle more della definizione delle nuove linee guida, è limitata dalle disposizioni di cui alla D.G.R. 30 dicembre 2003 n. 7/15944 (BURL S.O. n. 4 del 19.1. 2004);2) deve avvenire previo dettagliato piano di fertilizzazione; 3) è vietata nella stagione autunno invernale, di norma dal 1° novembre a fine febbraio; in particolare sono previsti i seguenti periodi minimi di divieto:

- 90 giorni nei terreni con prati, cereali autunno vernini, colture ortive, arboree con inerbimenti permanenti o con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;- 120 giorni nei terreni destinati ad altre colture;

Per le modalità applicative del presente divieto si applica quanto disposto ai commi 2 e 3 dell’art.26 del D.M. 7/04/2006;4) è vietato su terreni che ricevono e.a., e comunque nel rispetto delle disposizioni di cui alla d.g.r. n. 7/ 15944/03;

c.5) Divieti di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati diversi dall’e.a.: L’utilizzo agronomico è vietato:1) Entro le seguenti distanze dai corpi idrici naturali:

a) 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali individuati come non significativi dal Piano di tutela e uso delle Acque, approvato con d.g.r. VIII/2244 del 29 marzo 2006;b) 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali significativi;c) 25 m di distanza dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali, nonché dai corpi idrici ricadenti nelle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971.

Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati. Nelle fasce di divieto, ove tecnicamente possibile, è opportuna una copertura vegetale permanente anche spontanea ed è raccomandata la costituzione di siepi e/o fasce boscate tampone;2) sulle superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree soggette a recupero e ripristino ambientale;3) nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali;4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione;5) nella stagione autunno invernale per un periodo di 90 giorni (dal 1 novembre a fine febbraio) per i concimi azotati e gli ammendanti organici di cui al D.Lgs 75/2010, ad eccezione dell’ammendante compostato verde e dell’ammendante compostato misto, per i quali è ammessa l’applicazione anche nei mesi invernali, in presenza di tenori di Azoto totali inferiori al 2,5% sul secco, di cui non oltre il 15% in forma di azoto ammoniacale.6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno;7) in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici;8) in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente.

Su terreni in pendenza la distribuzione del materiale palabile e dei concimi azotati e degli ammendanti organici deve rispettare quan-to definito dal CBPA in relazione alla lavorabilità dei suoli, alle sistemazioni idraulico-agrarie e alle modalità di spandimento.

Con i provvedimenti del Direttore generale agricoltura vengono individuati i periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti azotati. Per la stagione autunno-vernina 2013/2014 i provvedimenti in vigore sono:• d.d.g. 31 ottobre 2013, n. 9953- “Individuazione dei periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti

azotati per la stagione autunno vernina 2013/2014” - ai sensi del D.M. 7 aprile 2006”• d.d.g. 26 novembre 2013, n. 10925 - “Rideterminazione dei periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e dei

fertilizzanti azotati per la stagione autunno vernina 2013/2014 - ai sensi del D.M. 7 aprile 2006”

Impegni d) il rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti d1) Dosi di applicazione degli e.a.Sui terreni agricoli devono essere impiegati come fertilizzanti prioritariamente gli e.a. le cui quantità di applicazione devono tenere conto del rispetto del bilancio dell’azoto calcolato secondo quanto previsto nell’Allegato III PARTE C della DGR 2208/2011. La quantità di e.a. nella SAU ricadente in zona vulnerabile non deve in ogni caso superare un apporto superiore a 170 kg per ettaro e per anno di azoto al campo, inteso come quantitativo medio aziendale; tale quantità, da distribuire e frazionare in base ai fabbisogni delle colture, al loro ritmo di assorbimento, ai precedenti colturali, è calcolata sulla base dei valori della tabella 2 della parte A dell’Allegato II alla DGR 2208/2011. In alternativa possono essere utilizzati altri valori determinati secondo le procedure di calcolo o di misura citate nell’Allegato III PARTE A. Il limite d’uso di 170 kg/ha/N/anno è comprensivo delle deiezioni depositate dagli animali quando sono tenuti al pascolo e degli eventuali fertilizzanti organici derivanti dagli effluenti di allevamento di cui al d.lgs. 29 aprile 2010 n.75 e dalle acque reflue. Sono fatte salve diverse quantità di azoto concesse con deroga della Commissione Europea con propria decisione ai sensi del Paragrafo 2 B dell’allegato III della Direttiva 91/676/CEE. Il digestato, i fertilizzanti azotati, per entrambi se di origine organica non zootecnica, e i fanghi di depurazione come normati dal d.lgs. 92/99, possono essere utilizzati, nel rispetto del bilancio dell’azoto calcolato secondo quanto sopra stabilito, purché le epoche e le modalità di distribuzione siano tali da garantire un’efficienza media aziendale dell’azoto pari a quella prevista per gli effluenti di allevamento. Gli apporti massimi di azoto utilizzabile per le singole colture non possono superare le quantità previste dall’Allegato II MAS (Azoto efficiente). Per le aziende ricadenti in parte anche in zone non vulnerabili, il quantitativo medio aziendale, pari a 170 kg di azoto è rife-rito esclusivamente alla superficie ricadente in zona vulnerabile. In caso di digestione anaerobica, il cui processo preveda l’aggiunta di biomassa agli effluenti di allevamento, è soggetta al limite di 170 kg/ha/anno la quota parte dell’azoto derivante da questi ultimi. L’azoto introdotto con la biomassa viene comunque conteggiato quale contributo da fertilizzanti nell’ambito del bilancio dell’azoto.d2) Dosi applicazione per fertilizzanti diversi dagli e.a.La quantità di azoto totale apportato non deve superare le esigenze delle colture nel rispetto della metodologia, riportata nell’Allega-to III PARTE C della DGR 2208/2011, inerente il calcolo del bilancio dell’azoto. L’apporto di azoto (azoto efficiente) non può superare, comunque, i limiti di cui alla tabella dell’Allegato II (Apporti massimi di azoto alle colture), nel rispetto delle condizioni ivi riportate.

Page 17: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 17 –

Atto A5 - Direttiva 92/43/CEE Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche Articoli 6, 13 paragrafo 1 lettera a).

(GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7)

Recepimento nazionale- DPR 8 settembre 1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli

habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (Supplemento ordinario n. 219/L G.U. n. 248 del 23 ottobre 1997), artt. 3, 4, 5, 6 come modificato dal DPR 12 marzo 2003 n. 120 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (G.U. n. 124 del 30 maggio 2003)

- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 3 settembre 2002 – Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000 (G.U. n. 224 del 24 settembre 2002)

- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 n. 184 relativo alla “Rete Natura 2000 – Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative alle zone speciali di conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale (ZPS) (G.U. n.258 del 6 novembre 2007) e successive modifiche e integrazioni

- Deliberazione 26 marzo 2008 - Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Modifica della deliberazione 2 dicembre 1996 del Ministero dell’ambiente, recante: «Classificazione delle Aree protette». (Repertorio n. 119/CSR) (G.U. n. 137 del 13 giugno 2008)

- Decreto Ministero Ambiente del 2 agosto 2010 - Terzo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione bio-geografica alpina in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE (GU n. 197 del 24-8-2010 - Suppl. Ordinario n. 205)

- Decreto Ministero Ambiente 2 agosto 2010 Terzo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeo-grafica mediterranea in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE (GU n. 197 del 24-8-2010 - Suppl. Ordinario n. 205)

- Decreto Ministero Ambiente 2 agosto 2010 Terzo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeo-grafica continentale in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE (GU n. 197 del 24-8-2010 - Suppl. Ordinario n. 205)

Recepimento regionale - Legge Regionale n. 86/1983 “Piano generale della aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve,

dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale” (2° S.O. BURL n. 48 del 02/12/1983) e Legge Regionale 12/2011 art. 25 bis “Rete Natura 2000”) (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.31 del 5/08/2011)

- DGR n. VII/14106 del 8 agosto 2003 - Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l’applicazione della valutazione d’incidenza (3° Suppl. Straordinario BURL n. 37 del 12 settembre 2003)

- DGR n. VII/18453 del 30 luglio 2004 “Individuazione degli enti gestori dei proposti siti di importanza comunitaria (pSIC) e dei siti di importanza comunitaria (SIC), non ricadenti in aree naturali protette, e delle zone di protezione speciale (ZPS), designate dal Decreto del Ministro dell’Ambiente 3 aprile 2000” (BURL n.32 del 2 agosto 2004)

- DGR n. VII/18454 del 30 luglio 2004 Rettifica dell’Allegato A della D.G.R. 8 agosto 2003, n. 7/14106 “Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della Direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità pro-cedurali per l’applicazione della valutazione d’incidenza” (BURL n. 32 del 2 agosto 2004)

- DGR. n. VIII/1876 del 8 febbraio 2006 e succ. mod “Rete Natura 2000 in Lombardia: trasmissione al Ministero dell’Ambiente della proposta di aggiornamento della banca dati, istituzione di nuovi siti e modificazione del perimetro di siti esistenti” (1° Suppl. Straordinario BURL n.21 del 23 maggio 2006)

- DGR n. VIII/3798 del 13 dicembre 2006 - Rete Natura 2000: modifiche e integrazioni alle DDGGRR n. 14106/03, n, 19018/04 e n. 1791/06, aggiornamento della banca dati natura 2000 ed individuazione degli enti gestori dei nuovi SIC proposti. (SO BURL n.2 del 8 gennaio 2007)

- DGR n. VIII/5119 del 18 luglio 2007 – Rete Natura 2000: determinazioni relative all’avvenuta classificazione come ZPS delle aree individuate con DD.GG.RR. 3624/06 e 4197/07 e individuazione dei relativi enti gestori. (1° Suppl. Straordinario BURL n.33 del 14 agosto 2007)

- DGR n. X/632 del 6 settembre 2013 – Determinazioni relative alle Misure di Conservazione per la tutela delle ZPS lombarde – mo-difiche alle deliberazioni 9275/2009 e 18453/2004, classificazione della ZPS IT2030008 “Il Toffo” e nuova individuazione dell’ente gestore del SIC IT2010016 “Val Veddasca” (BURL 10 settembre 2013, n.37 S.O.).

- DGR n. X/1029 del 5 dicembre 2013 – Adozione delle Misure di Conservazione relative ai Siti di Importanza Comunitaria e delle Misure sito-specifiche per 46 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), ai sensi del D.P.R. 357/97 e s.m.i. e del D.M. 184/2007 e s.m.i.

Piani di gestione in vigore per la correlazione con le aree (vedi allegati 4 e 6 al presente atto):1) Deliberazione del Consiglio Regionale 26 novembre 2003 - n. VII/919 Disciplina del Piano territoriale di coordinamento del

Parco Naturale della Valle del Ticino, ai sensi dell’art. 18, comma 2-bis, della l.r. 86/1983 e successive modifiche ed integrazioni (BURL n.1 2 gennaio 2004)

2) Deliberazione del Consiglio Regionale del 6 aprile 2004 - n. VII/992 Piano territoriale di coordinamento del Parco naturale del Monte Barro _ Obiettivo 9.6.1. «Pianificazione delle aree protette» (BURL n. 19 – 3 maggio 2004)

3) Deliberazione del Consiglio Regionale 15 dicembre 2004 - n. VII/1136 Disciplina del Piano territoriale di coordinamento del Parco Naturale della Alto Garda Bresciano, ai sensi dell’art. 19, comma 2-bis, della l.r. 86/1983 (2° Supplemento straordinario al BURL n.4 del 27 gennaio 2005)

4) D.G.R. 1 ottobre 1990, n. 5/639 - Approvazione del piano della riserva naturale «Lago di Piano» (Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86). (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 51 del 18 dicembre 1990)

5) D.G.R. 21 febbraio 1990, n. 4/51878 Approvazione del piano della riserva naturale «Fontanile Nuovo» (Art 14 della LR 30 novem-bre 1983, n. 86). (1°Supplemento Straordinario al BURL n.20 del 15 maggio 1990) + DCD n. 10/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.14 del 6 aprile 2011)

6) D.G.R. 20 marzo 1990, n. 4/52935 Approvazione del piano della riserva naturale «Boschi del Giovetto di Paline» (Art 14 della LR 30 novembre 1983, n. 86). (2°Supplemento Straordinario al BURL n.18 del 4 maggio 1990) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali)

7) D.G.R. 21 marzo 1990, n. 4/53282 Approvazione del piano della riserva naturale «Valli di S. Antonio» (Art 14 della LR 30 novembre 1983 n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n.26 del 26 giugno 1990)

8) D.G.R. 14 novembre 1991, n. 5/14720 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia della Carola», ai sensi dell’Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86. (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 8 del 18 febbraio 1992) + DCP n. 22 del 28.03.2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

9) D.G.R. 19 novembre 1991, n. 5/14947 Approvazione del piano di riserva naturale «Garzaia della Verminesca» (Art 14 della lr

Page 18: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 18 – Bollettino Ufficiale

30 novembre 1983, n. 86). (6°Supplemento Straordinario al BURL n. 8 del 18 febbraio 1992) + DCP n. 31 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

10) D.G.R. 28 novembre 1991, n. 5/15196 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia della Rinalda» (Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86). (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 14 del 2 aprile1992) + DCP n. 27 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

11) D.G.R. 28 novembre 1991, n. 5/15198 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia di S. Alessandro» (Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86). (5°Supplemento Straordinario al BURL n. 14 del 2 aprile1992) + DCP n. 29 del 28/03/2011 2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

12) D.G.R. 2 dicembre 1991, n. 5/15495 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia di Porta Chiossa» (Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86) (7°Supplemento Straordinario al BURL n. 14 del 2 aprile1992 + DCP n. 26 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

13) D.G.R. 27 aprile 1993, n V/35674 Approvazione del piano della riserva naturale “Naviglio di Melotta» (Art 14 della LR 30 novem-bre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 27 del 6 luglio 1993) + DCP n.44 del 21/03/2011 2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)

14) D.G.R. 22 settembre 1993, n. 5/41299 Approvazione del piano della riserva naturale «Le Bine» (Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86) (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 47 del 26 novembre 1993)

15) D.G.R. 25 luglio 1995, n. 6/444 Approvazione del piano della riserva naturale “Pian di Gembro” (art.14 della lr 30.11.83, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 40 del 3 ottobre 1995) + DAC 14 del 26/04/2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 52 del 30 dicembre 2010)

16) D.G.R. 1 agosto 1996, n. 6/17286 Istituzione del monumento naturale Garzaia di Sartirana situato nei comuni di Sartirana Lo-mellina e Torre Beretti (PV). art 24 l.r. 30.11.83 n. 86. (3° Supplemento Straordinario al BURL n. 39 del 27 settembre 1996) + DCC n. 38 11.12.2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 51 del 22 dicembre 2010)

17) D.G.R. 20 dicembre 1996 - n. 6/22903 Approvazione del piano della riserva naturale «Pian di Spagna-Lago di Mezzola» (art. 14 della l.r. 30 novembre 1983, n. 86) (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 47 del 25 febbraio 1997) + DAC n. 14 del 15/09/2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 39 del 29 settembre 2010)

18) D.G.R. 23 gennaio 1998 - n. 6/34326 Approvazione del piano della riserva naturale «Palata Menasciutto» (art. 14 della l.r. 30 novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 9 del 3 marzo 1998)

19) D.G.R. 6 marzo 1998 - n. 6/34933 Approvazione del piano della riserva naturale «Riva orientale del lago di Alserio» (art. 14 l.r. 30 novembre 1983 n. 86) ) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 17 del 28 aprile 1998) + DCA n.60/20.12.2010 2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.1 del 5 gennaio 2011)

20) D.G.R. 8 maggio 1998 - n. 6/36022 Modificazione del piano della riserva naturale «Paludi di Ostiglia» (art. 14 della l.r. 30 no-vembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 23 del 9 giugno1998) + DCC n. 80 21/12/2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 2 del 12 gennaio 2011)

21) D.G.R. 11 dicembre 2000, n. 7/2616 Approvazione del piano della riserva naturale «Torbiere di Marcaria» (art. 14 L.R. 30 novem-bre 1983, n. 86) (4°Supplemento Straordinario al BURL n. 2 del 11 gennaio 2001) + DAC n. 13 del 16/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)

22) D.G.R. 18 maggio 2001, n. 7/4675 Approvazione del piano della riserva naturale «Paluaccio di Oga» (art. 14 della L.R. 30 novem-bre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 25 del 19 giugno 2001)

23) D.G.R. 2 agosto 2001 n. 7/5983 - Approvazione della variante generale al piano territoriale di coordinamento del Parco Lom-bardo della Valle del Ticino (art. 19, comma 2, l.r. 86/83 e successive modificazioni) rettificata dalla d.g.r. 14 settembre 2001, n. 6090 ) (2° Supplemento Straordinario al BURL n. 40 del 5 ottobre 2001) – rettificata dalla d.g.r. 21 febbraio 2007, n.4186 (2° Suppl. Straordinario al n.10 del 8 marzo 2007)

24) D.G.R. 29 ottobre 2001, n. 7/6632 Approvazione del piano territoriale di coordinamento del parco regionale dell’Adamello (art. 19, comma 2, L.R. 30 novembre 1983, n. 86 e successive modifiche e integrazioni) (2°Supplemento Straordinario al BURL n. 48 del 29 novembre 2001) e successive modifiche:

- D.G.R. 24 marzo 2005 n. 7/21201 Approvazione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco regionale dell’Adamello, ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 86/83 e successive modifiche ed integrazioni - Obiettivo 9.6.1 «Pianifica-zione delle aree protette». (3° Supplemento Straordinario al BURL n. 16 del 18 aprile 2005)

25) D.G.R. 18 ottobre 2002, n. 7/10706 Approvazione del piano della riserva naturale «Palude Brabbia» (art. 14 della L.R. 30 novem-bre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 46 del 12 novembre 2002)

26) D.G.R. 1 agosto 2003 - n. 7/13939 - Approvazione del Piano territoriale di coordinamento del Parco regionale dell’Alto Garda Bresciano (ai sensi dell’art. 19, comma 2, della l.r. n. 86/83 e successive modifiche ed integrazioni) (1°Supplemento Straordina-rio al BURL n. 37 del 9 settembre 2003)

27) D.G.R. 28 novembre 2003 - n. 7/15367 - Approvazione del piano del monumento naturale «Garzaia della Cascina Villarasca» (art. 14 l.r. 30 novembre 1983, n. 86). ) (BURL n. 52 del 22 dicembre 2003) + DCP n. 32 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

28) D.G.R. 19 marzo 2004, n. 7/16800 Revoca della deliberazione n. 7/16102 del 23 gennaio 2004 e riapprovazione del piano della Riserva naturale «Isola Boschina» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1. (1° Supplemento straordi-nario al BURL n.17 del 19 aprile 2004) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali)

29) D.G.R. 29 ottobre 2004, n. 7/19213 Approvazione del Piano della Riserva Naturale «Valle del Freddo» e PS.I.C. IT2060010 (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86; art. 4 D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1. (3° Supplemento straordinario al BURL n.46 del 12 novembre 2004)

30) D.G.R. 29 ottobre 2004, n. 7/19214 Approvazione del Piano della Riserva Naturale «Garzaia del Bosco Basso» e pS.I.C. IT2080007 «Garzaia del Bosco Basso» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86; art. 4 D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1. (3° Supplemento straordinario al BURL n.46 del 12 novembre 2004) + DCP n. 21 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Con-corsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio2011)

31) D.G.R. 26 novembre 2004, n. 7/19609 Approvazione del piano della riserva naturale «Sasso Malascarpa» e pS.I.C. IT2020002 «Sasso Malascarpa» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86; art. 4 D.P.R. n. 357 del 8 settembre 1997.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1. (2° Supplemento straordinario al BURL n.52 del 21 dicembre 2004) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali)

32) D.G.R. 4 agosto 2005, n. 8/548 Approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Regionale Oglio Nord, ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 86/83 e successive modifiche ed integrazioni. (1° Supplemento straordinario al BURL n.37 del 12 settem-bre 2005)

33) L.R. 20 agosto 1994, n. 22 Piano territoriale di coordinamento del parco naturale dell’Adda Sud. (1° Supplemento Ordinario al BURL n 34 del 23 agosto 1994)

34) L.R. 13 aprile 1991 n. 8 Piano territoriale di coordinamento del parco dei colli di Bergamo. (1° Supplemento Ordinario al BURL n 16 del 18 aprile 1991) e:

- L.R. 18-04-1992, n. 12 Modifica all’art. 20 (tutela della fauna: esercizio della caccia e della pesca) delle norme tecniche di attuazione della L.R. 13 aprile 1991, n. 8 «Piano territoriale di coordinamento del parco dei Colli di Bergamo». . (1°

Page 19: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 19 –

Supplemento Ordinario al BURL n 17 del 23 aprile 1992) - D.G.R. 11 febbraio 2005, n. 7/20658, Approvazione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco regio-

nale dei Colli di Bergamo (ai sensi dell’art. 19, comma 2, della L.R. n. 86/1983 e successive modifiche ed integrazioni) - Obiettivo 9.6.1 «Pianificazione delle aree protette». (3° Supplemento straordinario al BURL n.10 del 10 marzo 2005)

35) L.R 1 dicembre 2003 n. 23 - Istituzione del Parco naturale dell’Adamello (1° Supplemento Ordinario al BURL n.49 del 5 dicembre 2003)

36) Deliberazione 22 maggio 2006 n.15 del Parco Oglio Sud – Adozione del Piano di gestione del S.I.C. Lanche di Gerre Gavazzi e Runate (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 28 giugno 2006)

37) Deliberazione 13 luglio 2007 n.7 del Parco lombardo della Valle del Ticino Approvazione del piano del Sito ‘IT2010008 “Lago di Comabbio” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 19 settembre 2007);

38) Deliberazione 23 gennaio 2007 n.20 della C.M. Valtellina di Morbegno – Approvazione definitiva piani di gestione dei SIC IT2040019 Bagni di Masino – Pizzo Badile – Pizzo del Ferro e IT2040020 Val di Mello – Piano di Preda Rossa (Serie Inserzioni e Concorsi All.al BURL n.23 del 6 giugno 2007)

39) DAC n.28 del 28 novembre 2007: Approvazione definitiva del Piano di gestione S.I.C. IT2010001 Lago di Ganna – Parco Regio-nale “Campo Dei Fiori” Brinzio VA (Serie Inserzioni e Concorsi All.al BURL n.52 del 27 dicembre 2007)

40) DCP n.12 del 27 febbraio 2008: Approvazione definitiva Piano di Gestione S.I.C. IT2040012 Val Viola Provincia di SO (Serie Inser-zioni e Concorsi All.al BURL n.16 del 16 aprile 2008)

41) DAC n. 4/2008: Approvazione definitiva Piani di Gestione dei S.I.C. IT2050001 Pineta di Cesate e IT205002 Boschi delle Groane (Serie Inserzioni e Concorsi All.al BURL n.12 del 19 marzo 2008)

42) DCP n. 63 del 16.10.2008: Approvazione del piano di gestione del SIC IT2030002 Grigna Meridionale (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 2 del 14 gennaio 2009)

43) D.C.P. 69/27.10.2008: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2020003 «Palude di Albate» (Serie Inserzioni e Con-corsi All. al BURL n. 23 del 10 giugno 2009)

44) DAC n. 12 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010002 «Monte Legno-ne e Chiusarella» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010)

45) DAC n. 14 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010004 «Grotte del Campo dei Fiori » (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010)

46) DAC n. 13 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010003 «Versante Nord del Campo dei Fiori » (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010)

47) DAC n. 15 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010005 «Monte Mar-tica » (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010)

48) DA n. 9 del 3.6.2010: Approvazione del piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2020010 «Lago del Segrino» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.24 del 16 giugno 2010)

49) DAC n. 35 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040027 «Valle del Bitto di Gerola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)

50) DAC n. 42 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040035 «Val Bondone – Val Caronella» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)

51) DAC n. 41 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040034 «Val d’Arigna e Ghiacciaio di Pizzo Coca» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)

52) DAC n. 37 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040030 «Val Madre» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)

53) DAC n. 36 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040029 «Val Tartano» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)

54) DAC n. 43 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040036 «Val Belviso» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)

55) DAC n. 40 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040033 «Val Venina» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)

56) DAC n. 39 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040032 «Val del Livrio» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)

57) DAC n. 38 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040031 «Val Cervia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)

58) DAC n. 34 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040026 «Val Lesina» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)

59) DCP n. 68 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040011 «Monte Vago –Val di Campo – Val Nera» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010)

60) DCP n. 67 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040007 «Passo e Monte di Foscagno» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010)

61) DCP n. 64 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040003 «Val Federia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010)

62) DCP n. 65 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040005 «Valle della Forcola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010)

63) DCP n. 66 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040006 «La Vallaccia – Pizzo Filone» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010)

64) DA n. 24 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040023 «Val dei Ratti e Cima di Gaiazzo» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010)

65) DA n. 23 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito SIC/ZPS IT2040018 «Val Codera» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010)

66) DA n. 25 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040041 «Piano di Chia-venna» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 43 del 27 ottobre 2010)

67) DAC n. 4 del 16.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2070018 «Altopiano di Cariadeghe» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 39 del 29 settembre 2010)

68) DAC n.3 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010009 “Sorgenti del Rio Capricciosa” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.21 del 25 maggio 2011)

69) DAC n.3 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010011 “Paludi di Arsago” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.21 del 25 maggio 2011)

70) DAC n.3 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010014 “Turbigaccio, Boschi di Castelletto e Lanca di Bernate” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.21 del 25 maggio 2011)

71) DA n. 5 28.01.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010018 “Monte Sangiano” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)

Page 20: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 20 – Bollettino Ufficiale

72) DA n. 6 28.01.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010019 “Monti della Valcuvia” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)

73) DCA n. 58 del 20/12/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020006 “Lago di Pusiano” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 1 del 5 gennaio 2011)

74) Dgr n. 9/181 - 30/06/10 - Approvazione del Piano di gestione della Riserva naturale Fontanile Brancaleone Sito di Importanza Comunitaria IT2060013 Fontanile Brancaleone (art.14 della l.r. 30 novembre 1983 n. 86) - BURL 30 del 27/07/10 I° - ssBURL

75) DCA n. 61 del 20/12/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050003 “Valle del Rio Pegorino” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 1 del 5 gennaio 2011)

76) DCA n. 59 del 20/12/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050004 “Valle del Rio Cantalupo” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 1 del 5 gennaio 2011)

77) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060001 “Valtorta Valmoresca” (Serie Inserzioni e Con-corsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)

78) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060002 “Valle di Piazzatorre Isola di Fondra” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)

79) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060003 “Alta Val Brembana Laghi Gemelli” (Serie Inser-zioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)

80) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060004 “Alta Val di Scalve” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)

81) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060005 “Val Sedornia Val Zurio Pizzo della Presolana” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)

82) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060008 “Valle Parina” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)

83) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060009 “Val Nossana Cima di Grem” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)

84) DCP n. 83 del 26.11.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040017 «Disgrazia - Sissone» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.50 del 15 dicembre 2010

85) DAC n.12 del 21/09/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Vallazza» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)

86) DD n. 11/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT20B0011 «Bosco Fontana» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 7 del 16 febbraio 2011)

87) DAC n.2 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020007 “Pineta Pedemontana di Appiano Gentile” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)

88) DCP 39/30.05.2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020009 “Valle del Dosso” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 26 del 29 giugno 2011)

89) DAC n. 16 del 8.11.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2030006 “Valle Santa Croce e Valle del Curone” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 16 del 20 aprile 2011)

90) DCC n.6 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2030007 “Lago di Sartirana” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011)

91) DCD n. 10/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050008 “Bosco di Cusago” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011)

92) DCD n. 10/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050009 “Sorgenti della Muzzetta” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011)

93) DCD n. 10/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050010 “Oasi di Lacchiarella” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011)

94) DCP n. 23 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080001 “Garzaia di Celpenchio” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

95) DCP n. 24 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080004 “Palude Loja” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

96) DCP n. 21 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080007 “Garzaia del Bosco Basso” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

97) DCP n. 30 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080008 “Boschetto di Scaldasole” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

98) DCP n. 25 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080009 “Garzaia Cascina Notizia” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

99) DCP n. 20 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080011 “Abbazia Acqualunga” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

100) DCP n. 28 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080020 “Garzaia della Roggia Torbida” (Serie Inserzio-ni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)

101) DAC n.3 del 16/03/2011: appovazione del Piano di gestione del Sito IT2080013 “Garzaia della Cascina Portalupa” (Serie Inser-zioni e Concorsi All. al BURL n. 21 del 25 maggio 2011)

102) DAC n.3 del 16/03/2011: appovazione del Piano di gestione del Sito IT2080016 “Boschi del Vignolo” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 21 del 25 maggio 2011)

103) DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0013 “Lanca di Gerole” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011)

104) DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0014 “Lancone di Gussola” (Serie Inserzioni e Con-corsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011)

105) DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0015 “Bosco Ronchetti” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011)

106) DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0016 “Spiaggioni di Spinadesco” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011)

107) DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0018 “Cave Danesi” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011)

108) DAC n. 17 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0001 “Bosco Foce Oglio” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)

109) DAC n. 14 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0002 “Valli di Mosio” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)

110) DAC n. 16 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0003 “Lanca Cascina S. Alberto” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)

111) DAC n. 13 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0005 “Torbiere di Marcaria” (Serie Inserzioni e Con-

Page 21: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 21 –

corsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)112) DAC n.11 del 21/09/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0012 “Complesso Morenico di Castellaro Lagusello”

(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)113) DAC n.9 del 21/09/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0014 “Chiavica del Moro” (Serie Inserzioni e Concorsi

All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)114) DAC n.15 del 21/09/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0017 “Ansa e Valli del Mincio” (Serie Inserzioni e

Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)115) DCP n. 21 del 24.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040016 «Monte di Scerscen – Ghiacciaio di

Scerscen – Monte Motta» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.30 del 27.7.2011)116) DCP n. 88 del 1.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Val di Togno – Pizzo Scalino» (Serie Inserzioni e

Concorsi All. al BURL n. 30 del 27 luglio 2011)117) DCP n. 22 del 28/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080018 «Garzaia della Carola» (Serie Inserzio-

ni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)118) DAC n.10 del 26.04.2011: Avviso di approvazione del piano di gestione del sito di importanza comunitaria (SIC) IT2040028

”Valle del Bitto di Albaredo” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 22 del 1 giugno 2011)119) DCP n. 61 del 20.11.2011: Avviso di approvazione del piano di gestione del SIC IT2040040 ”Val Bodengo” (Serie Inserzioni e

Concorsi All. al BURL n.1 del 4 gennaio 2012)120) DCP n. 62 del 29.11.2011: Avviso di approvazione del piano di gestione del SIC IT2040039 “Val Zerta” (Serie Inserzioni e Concorsi

All. al BURL n.1 del 4 gennaio 2012)121) DG n. 31 del 18.01.2012: Approvazione piano di gestione sito di importanza comunitaria IT2060016 ”Valpredina” (Serie

Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 6 del 8 febbraio 2012) 122) DGR 3578 del 6.06.2012: Approvazione del piano di gestione della riserva naturale “Torbiere del Sebino o d’Iseo” (Serie Ordina-

ria BURL n. 24 del 11 giugno 2012)123) DGR 250 del 26.05.2011: Approvazione definitiva piano di gestione SIC IT2080021 “Monte Alpe” (Serie Avvisi e Concorsi All. al

BURL n. 24 del 15 giugno 2011)124) DCC n. 40 del 29.11.2011: Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano di gestione SIC/ZPS

IT20B0006 della “Riserva Naturale Isola Boscone” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 25 marzo 2012)125) DCP n.56 del 28.09.2012: Avviso di approvazione del piano di gestione del SIC IT2040037 “Rifugio Falk” (Serie Avvisi e Concorsi

All. Al BURL n. 45 del 7 novembre 2012)126) DGR 4219 del 25.10.2012: Approvazione del piano di gestione della riserva naturale e sito d’importanza comunitaria SIC

IT2020004 “Lago di Montorfano” (Serie Ordinaria BURL n.46 del 16 novembre 2012)

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricolaAi sensi della DGR n. VII/14106 dell’8 agosto 2003, gli interventi, non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nelle aree Natura 2000, che possono avere incidenze significative sugli stessi, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, sono sottoposti alla procedura di Valutazione d’Incidenza.

Il beneficiario dei pagamenti comunitari, soggetti al regime di condizionalità, stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, avente superfici aziendali ricadenti in Siti di Importanza Comunitaria o in Zone Speciali di Conservazione, ai sensi della direttiva 92/43/CEE, deve condurre l’azienda agricola nel rispetto delle pertinenti disposizioni di cui all’art. 2 del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 n. 184 e smi e dei provvedimenti vigenti nell’area ai fini dell’attuazione della presente direttiva (vedi allegato 4 e piani di gestione).

Campo condizionalità: sanità pubblica, salute delle piante e degli animali

Atto A6 - Direttiva 2008/71/CE del Consiglio, del 15 luglio 2008, relativa all’identificazione e alla registrazione dei suini Articoli 3, 4 e 5

(GU L 213 dell’8.8.2008, pag. 31)

Recepimento nazionale- Decreto legislativo n. 200/2010 “ Attuazione della direttiva 2008/71/CE relativa all’identificazione e registrazione dei suini” – GU

n. 282 del 02 dicembre 2010

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità, stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, che alleva suini ha l’obbligo di:

a) Registrare l’azienda in Banca Dati Regionale/Banca Dati Nazionale

L’azienda zootecnica deve essere identificata e registrata in BDR/BDN attraverso un codice aziendale e di allevamento, entro 20 giorni dall’inizio dell’attività; qualsiasi variazione anagrafica o fiscale deve essere comunicata in BDR/BDN

b) Avere il registro di stalla aggiornato rispetto alla realtà aziendale e tenere aggiornata la BDR/BDN

L’agricoltore è tenuto a riportare nel registro di stalla il numero degli animali presenti in azienda alla data del 31 marzo di ogni anno, le movimentazioni in ingresso ed uscita entro 3 giorni dall’evento ed il numero di animali nati/ morti entro 30 giorni dall’evento. Inoltre ogni qualvolta movimenta i capi deve compilare la dichiarazione di provenienza e di destinazione degli animali (Modello IV) e inviar-ne copia all’ente delegato (CAA, APA, ASL) entro 7 giorni dalla movimentazione stessa per l’aggiornamento in BDN/BDR.

c) Identificare correttamente i capi

L’agricoltore è tenuto ad assicurare che gli animali siano contrassegnati nell’azienda di origine attraverso un tatuaggio che riporta il codice allevamento (e non è individuale), prima della movimentazione e comunque entro 70 giorni dalla nascita.

Page 22: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 22 – Bollettino Ufficiale

Il tatuaggio è apposto sull’orecchio sinistro, a livello del padiglione auricolare in maniera che risulti leggibile. In alternativa il tatuag-gio potrà essere effettuato sulla parte esterna delle cosce, secondo le modalità stabilite dal relativo disciplinare per i suini allevati in aziende che aderiscono a consorzi di tutela della denominazione d’origine dei prosciutti. È consentito, in aggiunta al tatuaggio, l’uso di una marca auricolare in materiale non deteriorabile da apporre al padiglione auricolare dell’orecchio destro. Il tatuaggio e, ove presente, la marca auricolare riportano il codice identificativo dell’azienda di nascita (o dell’azienda di prima destinazione per gli animali importati da Paesi terzi e destinati a rimanere sul territori nazionale).

Deroghe

1) In base alla Decisione 2005/458/CE del 21 giugno 2005, l’Italia è autorizzata ad applicare la deroga prevista all’art. 3, paragrafo 2 della direttiva 92/102/CEE nei confronti dei detentori di non più di un suino. Di conseguenza le aziende detentrici di un solo capo suino da ingrasso, destinato al consumo personale, sono tenute solo a:

- Identificare il suino tramite tatuaggio riportante il codice dell’azienda di nascita o dell’azienda di prima destinazione se impor-tato da Paesi terzi, secondo quanto stabilito dalla normativa;

- comunicare all’autorità sanitaria territorialmente competente la detenzione dell’unico capo suino ed il suo destino finale.

2) Inoltre, in base all’Ordinanza Ministeriale 12 aprile 2008 i detentori di suini da ingrasso, fino ad un massimo di 4 animali, destinati all’auto-consumo e non a scopo commerciale, che non movimentano animali verso altri allevamenti, sono obbligati a registrare l’allevamento presso l’ASL, a detenere il registro di stalla ed a registrare in proprio o tramite l’ente delegato i soli ingressi (mediante il modello IV).

Atto A7 - Regolamento (CE) n. 1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un sistema di identificazione e registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine e che abroga il

regolamento (CE) n. 820/97.Articoli 4 e 7

(GU L 204 dell’11.8.2000, pag. 1)

Recepimento nazionale- D.P.R. 30 aprile 1996, n. 317 “Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 92/102/CEE relativa all’identificazione

e registrazione degli animali.”(G.U. 14.06.1996 n. 138)- D.M. 16 maggio 2007 recante modifica dell’Allegato IV del D.P.R. 317/96 (G.U. 28.06.2007 n. 148)- D.P.R. 19 ottobre 2000, n. 437 “Regolamento recante modalità per l’identificazione e la registrazione dei bovini” (G.U. n. 30 del 06

febbraio 2001) e successive modifiche e integrazioni- D.M. 18 luglio 2001 “Modifica degli allegati al D.P.R. 19 ottobre 2000, n. 437, riguardante «Regolamento recante modalità per la

identificazione e la registrazione dei bovini»”(G.U. n. 205 del 4 settembre 2001);- D.M. 31 gennaio 2002 “Disposizioni in materia di funzionamento dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 72 del 26 marzo 2002) e succes-

sive modifiche e integrazioni- D.M. 7 giugno 2002 “Approvazione del manuale operativo per la gestione dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 152 del 1° luglio 2002,

S.O.) - Provvedimento 26 maggio 2005 concernente Accordo Stato-Regioni recante “Approvazione del manuale operativo per la ge-

stione dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 243 del 18 ottobre 2005, S.O. n. 166)

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 che alleva bovini e /o bufalini, ha l’obbligo di:

a) Registrare l’azienda in Banca Dati Regionale/Banca Dati Nazionale L’azienda zootecnica deve essere identificata e registrata attraverso un codice aziendale, entro 20 giorni dall’inizio dell’attività; qualsiasi variazione anagrafica o fiscale deve essere comunicata in BDR/BDN entro 7 giorni.

b) Avere il registro di stalla aggiornato rispetto alla realtà aziendale e tenere aggiornata la BDR/BDN L’allevatore è tenuto a:- riportare le nascite entro 3 giorni dall’avvenuta marcatura sul registro di stalla;- riportare le movimentazioni e le morti entro 3 giorni dall’evento sul registro di stalla;- comunicare le movimentazioni in entrata e in uscita (comprese anche nascite e morti) entro 7 giorni dall’evento all’ente de-legato o, in caso di registro informatizzato, entro 3 giorni dall’evento per l’aggiornamento in BDR/BDN. Inoltre in caso di decesso dell’animale, l’allevatore è tenuto a:- informare il Servizio veterinario competente per territorio entro 24 ore dal verificarsi dell’evento;- inviare entro 7 giorni all’ente delegato (CAA, APA, ASL) il passaporto.

Infine in caso di furto o smarrimento dell’animale, l’allevatore è tenuto a:

- informare il Servizio Veterinario competente per territorio entro 24 ore dal verificarsi dell’evento;- aggiornare la BDR/BDN entro 2 giorni dalla denuncia di furto/smarrimento;- consegnare all’ASL entro 2 giorni il relativo passaporto.

c) Identificare correttamente i capi L’allevatore deve identificare i capi con una doppia marca auricolare. Ogni capo deve essere contrassegnato da un codice identificativo entro 20 giorni dalla nascita o comunque prima che lasci l’azienda. Contestualmente alla marcatura, l’allevatore deve compilare la cedola identificativa con i dati anagrafici del capo e deve tra-smetterla entro 7 giorni alla ASL o all’ente delegato per la registrazione in BDR/BDN e ai fini del rilascio del passaporto. Il passaporto viene rilasciato dal Servizio Veterinario, o per il tramite dell’Ente Delegato, e deve sempre accompagnare l’anima-le in ogni spostamento in quanto documento di identificazione individuale. Se un bovino viene introdotto in allevamento, l’al-levatore deve annotare il passaggio di proprietà sul retro del passaporto e aggiornare entro 3 giorni il registro di stalla. In caso di smarrimenti di passaporti, l’allevatore è tenuto a darne comunicazione al Servizio veterinario competente per territorio per il rilascio di nuovi passaporti.

Page 23: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 23 –

In caso di smarrimenti delle marche auricolari, l’allevatore è tenuto a darne comunicazione nel più breve tempo possibile al Servizio Veterinario competente per territorio per il rilascio di marche sostitutive.

L’allevatore che introduce in allevamento un capo proveniente da un Paese comunitario, è tenuto solamente a registrare i dati anagrafici e la sua introduzione in BDR/BDN e sul registro aziendale, in quanto l’animale mantiene lo stesso identificativo e do-cumento di identificazione del Paese di origine.

L’allevatore che invece introduce in allevamento un capo proveniente da Paesi terzi, è tenuto a re-identificare e registrare l’ani-male conformemente alla normativa vigente entro 20 giorni dai controlli di ispezione frontaliera. Si precisa che con deliberazione n° X/1105 del 20/12/2013 (BURL 8 gennaio 2014) è stato approvato da parte della DG Salute il progetto sperimentale “dematerializzazione degli adempimenti amministrativi per la movimentazione degli animali della specie bovina” di cui all’ allegato C2, nel quale è previsto che il passaporto bovino non sia rilasciato ai capi per i quali si applica il pro-getto. Il progetto decorre a partire dalla data di comunicazione da parte della DG Salute di piena operatività delle funzionalità dedicate in Banca Dati Regionale.

Atto A8 - Regolamento (CE) n. 21/2004 del Consiglio del 17 dicembre 2003 che istituisce un sistema di identificazione e registrazione degli ovini e dei caprini e che modifica il regolamento (CE) n. 1782/2003 e le direttive 92/102/CEE e 64/432/CEE

Articoli 3, 4 e 5. (GU L 5 del 9.1.2004, pag. 8)

Recepimento nazionale - D.P.R. 30 aprile 1996, n. 317 “Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 92/102/CEE relativa all’identificazione

e registrazione degli animali.”(G.U. 14.06.1996 n. 138)- D.M. 16 maggio 2007 recante modifica dell’Allegato IV del D.P.R. 317/96 (G.U. 28.06.2007 n. 148)

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 che alleva ovini e/o caprini ha l’obbligo di:

a) Registrare l’azienda in Banca Dati Regionale/Banca Dati Nazionale L’azienda zootecnica deve essere identificata e registrata, anche qualora sia detenuto un solo capo, attraverso un codice aziendale, entro 20 giorni dall’inizio dell’attività; qualsiasi variazione anagrafica o fiscale deve essere comunicata in BDR/BDN entro 30 giorni.

b) Avere il registro di stalla aggiornato rispetto alla realtà aziendale e tenere aggiornata la BDR/BDN

L’allevatore è tenuto a possedere un registro di stalla aggiornato manualmente o informatizzato, che deve essere disponibile in forma cartacea in qualsiasi momento presso l’azienda. E’ prevista la possibilità di tenere il registro in sola modalità informatizzata ai sensi del Reg CE 21/2004.La consistenza totale divisa per specie e i singoli capi con codice univoco ed individuale devono essere obbligatoriamente riportati nel registro aziendale e in BDR/BDN. Per i capi con identificazione semplificata è obbligatorio registrare il solo numero di animali appartenenti alla partita sull’apposito registro per partite. L’allevatore ha inoltre l’obbligo di registrazione in BDR/DBN della consistenza dell’allevamento al 31 marzo di ogni anno. Qualora tutti i capi siano stati registrati individualmente in BDR/BDN unitamente alle loro movimentazioni, ad eccezione degli agnelli de-stinati a macellazione entro i 12 mesi di età, non è necessario procedere alla comunicazione del censimento annuale in quanto tale comunicazione si considera così soddisfatta (nota ministeriale n 4618 dell’8/3/2012). A decorrere dal 9 luglio 2005 ad ogni loro movimentazione gli animali devono essere scortati dal documento di trasporto (modello IV). Ogni spostamento degli animali deve essere comunicato al CAA o APA o ASL entro 7 giorni dall’evento al fine di registrarlo in BDR/BDN nei successivi 5 giorni lavorativi. Le registrazioni sul registro di stalla devono essere effettuate entro 3 giorni dal verificarsi dell’evento individualmente e non per partita.

c) Identificare correttamente i capi

Capi nati prima del 9 luglio 2005Per i capi nati prima del 9 luglio 2005 il sistema di identificazione degli ovi-caprini consisteva nell’applicazione di un tatuaggio (recante il codice di allevamento) e di un marchio auricolare (n. individuale).

Capi nati dopo il 9 luglio 2005Tutti i capi (sia quelli da riproduzione che quelli destinati ad essere macellati entro i 12 mesi di età) nati dopo il 9 luglio 2005, devono essere identificati entro 6 mesi dalla nascita o comunque prima della loro movimentazione mediante doppia marca auricolare tradizionale univoca ed individuale (IT+13 numeri oppure a partire dal 1° giugno 2006 IT + 12 numeri).

Capi nati dopo il 31 dicembre 2009Ogni singolo individuo nato dopo il 31 dicembre 2009 deve essere identificato entro 6 mesi dalla nascita o comunque prima della movimentazione mediante apposizione di doppia marca auricolare univoca ed individuale. Una delle due marche deve essere di tipo elettronico ai sensi del Reg (CE) 21/2004, l’altra di tipo convenzionale. E’ consentito, previo accordo con la Regio-ne Lombardia, identificare il capo mediante bolo endoruminale in aggiunta al marchio auricolare tradizionale o in aggiunta al tatuaggio recante il medesimo identificativo.Per gli animali destinati alla macellazione entro il 12° mese di età è tuttavia ammesso un sistema di identificazione semplificato mediante apposizione di un unico marchio auricolare all’orecchio sinistro recante il codice di identificazione dell’azienda di nascita dell’animale (es. IT 001BG001).

In caso di smarrimento/illeggibilità della marca, il detentore degli animali è tenuto a richiedere il rilascio del duplicato della marca smarrita applicandola nel più breve tempo possibile.

L’allevatore che introduce in azienda un capo proveniente da un Paese comunitario, è tenuto solamente a registrare i dati ana-

Page 24: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 24 – Bollettino Ufficiale

grafici e la sua introduzione in BDR/BDN e sul registro aziendale, in quanto l’animale mantiene lo stesso identificativo del Paese di origine.

L’allevatore che invece introduce in allevamento un capo proveniente da Paesi terzi, qualora l’animale non sia destinato diretta-mente alla macellazione entro 5 giorni successivi all’introduzione in azienda, è tenuto a re-identificarlo entro i 14 giorni successivi all’ispezione transfrontaliera e comunque prima che lasci l’azienda.

Atto B9Reg (CE) n. 1107/2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio

79/117/CEE e 91/414/CEEArticolo 55 (prima e seconda frase)

(G.U.U.E. 24 novembre 2009, n. L 309)

- Recepimento nazionale Decreto legislativo n. 194 del 17 marzo 1995 “Attuazione della dir. 91/414/CEE in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari” (GU n.122 del 27 maggio 1995, SO n. 60) e successive modifiche ed integrazioni

- D.P.R. n. 290 del 23 aprile 2001 Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immis-sione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (n. 46, allegato 1, legge n. 59/1997) [art. 42] (G.U. 18.07.2001 n. 165 S.O.) così come modificato dal DPR n. 55 del 28 febbraio 2012 [art. 20]

- Circolare MiPAAF 30/10/2002 Modalità applicative dell’art. 42 del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290, relativo ai dati di produzione, esportazione, vendita ed utilizzo di prodotti fitosanitari e coadiuvanti di prodotti fitosanitari (G.U. 5 febbraio 2003, n. 29, S.O. n. 18)

- Articolo 5 e Allegato 5 del Decreto del Ministro della salute 27 agosto 2004 relativo ai prodotti fitosanitari: limiti massimi di residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all’alimentazione (GU n. 292 del 14 dicembre 2004 - Suppl. Ordinario n.179) e successive modifiche e integrazioni.

- D.P.R. n. 55 del 28 febbraio 2012 “Regolamento recante modifiche al decreto del del Presidente della repubblica 23 aprile 2001, n. 290, per la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti”;

- Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comu-nitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.

Recepimento regionale- DGR 25 novembre 2002 n. VII/11225 Disposizioni per l’attuazione degli adempimenti di competenza regionale, di cui al D.P.R. 23

aprile 2001, n. 290, regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in com-mercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (BURL n. 50 del 9 dicembre 2002).

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 ha l’ob-bligo di:

a) rispettare correttamente le modalità di impiego dei prodotti, facendo particolare attenzione a:- rispetto delle specifiche riportate sull’etichetta- ammissibilità dei prodotti utilizzati rispetto alla coltura- corretta modalità di deposito dei prodotti in azienda- dotazione di dispositivi di protezione individuale - rispetto dei tempi di carenza

b) tenere o delegare formalmente la tenuta del registro dei trattamenti eseguiti, procedere al suo costante e conforme ag-giornamento al più tardi entro trenta giorni dall’esecuzione del trattamento stesso e conservarlo per i tre anni successivi a quello a cui si riferiscono gli interventi annotati. Il registro dei trattamenti può essere compilato anche dall’utilizzatore dei prodotti fitosanitari diverso dal titolare dell’azienda; in questo caso il titolare deve sottoscriverlo al termine dell’anno solare. Gli utilizzatori di prodotti fitosanitari possono avvalersi, per la compilazione del registro dei trattamenti, dei centri di assisten-za agricola, previa notifica alla ASL di competenza. Detto registro può essere compilato e sottoscritto anche da persona diversa qualora l’utilizzatore dei prodotti fitosanitari non coincida con il titolare dell’azienda e nemmeno con l’acquirente dei prodotti stessi. In questo caso dovrà essere presente in azienda, unitamente al registro dei trattamenti, relativa delega scritta da parte del titolare. Nel caso in cui i trattamenti siano realizzati da contoterzisti, il registro dei trattamenti deve essere compilato dal titolare dell’azienda sulla base del modulo, di cui al paragrafo 6 della circolare 30 ottobre 2002 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per ogni singolo trattamento dal contoterzista. In alternativa il contoterzista po-trà annotare i singoli trattamenti direttamente sul registro dell’azienda controfirmando ogni intervento fitosanitario effettuato. Nel caso di cooperative di produttori che acquistano prodotti fitosanitari con i quali effettuano trattamenti per conto dei loro soci il registro dei trattamenti può essere conservato presso la sede sociale dell’associazione e deve essere compilato e sottoscritto dal legale rappresentante previa delega rilasciatagli dai soci. Il registro dei trattamenti deve essere compilato anche quando gli interventi fitosanitari vengono eseguiti per la difesa delle derrate alimentari immagazzinate. Il registro dei trattamenti deve essere utilizzato inoltre per gli impieghi effettuati in ambito extra-agricolo (verde pubblico, diserbo canali, sedi ferroviarie, ecc.). Sono esentati dalla compilazione del registro dei trattamenti i soggetti che utilizzano prodotti fitosani-tari esclusivamente in orti e giardini familiari il cui raccolto è destinato al consumo proprio.

c) Conservare per il periodo di tre anni la documentazione prevista per legge: - in caso di impiego diretto: fatture di acquisto dei prodotti fitosanitari nonché la copia dei moduli di acquisto dei pro-

dotti fitosanitari Molto Tossici, Tossici o Nocivi (T+,T,XN) - in caso di trattamenti effettuati da contoterzisti: la fattura, se contenente i dati quantitativi e qualitativi sui prodotti di-

stribuiti, è da ritenersi sostitutiva di bolle d’acquisto e/o fatture di acquisto diretto dei prodotti fitosanitari- delega alla tenuta del registro qualora necessaria

d) nel caso di impiego di prodotti fitosanitari classificati Molto Tossici, Tossici o Nocivi (T+,T,XN) l’utilizzatore deve possedere un’autorizzazione per l’acquisto e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari (patentino) in corso di validità, o aver una domanda di rinnovo in corso.

Page 25: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 25 –

Atto B10 - Direttiva 96/22/CE e successive modifiche apportate dalla direttiva 2003/74/CE del Consiglio, concernente il divieto d’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali e

abrogazione delle direttive 81/602/ CEE, 88/146/CEE E 88/299/CEEArticolo 3, lettere a), b), d) ed e), e articoli 4, 5 e 7

(GU L 125 del 23.5.1996, pag. 3)

Recepimento nazionale- Decreto dirigenziale del 14/10/2004 del Ministero della Salute (G.U. n. 245 del 18/10/2004)- D.Lgs. 16-3-2006 n. 158 “Attuazione della direttiva 2003/74/CE che modifica la direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996,

concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni di animali e della direttiva 96/23/CE, del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti, come modificata dal regolamento 882/2004 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, nonchè abrogazione del D.Lgs. 4 agosto 1999, n.336” (G.U. n. 98 del 28 aprile 2006), e successive modifiche e integrazioni (D.Lgs. n. 232 del 9 novembre 2007 (G.U. n. 291 del 15 dicembre 2007)

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricolaIl beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 che alleva bovini, bufalini, suini, ovi-caprini, equini, avicoli, acquacoltura conigli, selvaggina d’allevamento e/o produce latte, uova, miele deve rispettare le prescrizioni previste dalla vigente normativa. In particolare:1) Divieto di somministrazione, detenzione in azienda, immissione sul mercato e trasformazione

1.1. Per tireostatici, stilbeni e derivati dello stilbene e loro sali ed esteri, estradiolo-17 beta e suoi derivati sotto forma di esteri e sostanze beta-agoniste e per sostanze ad azione estrogena - diverse dall’estradiolo-17 beta e dai suoi derivati sotto forma di esteri - androgena o gestagena, nonché qualsiasi altra sostanza ad effetto anabolizzante fatto salvo quanto previsto agli articoli 4 e 5 del D.Lgs. 158/2006:

a) divieto di somministrazione, mediante qualsiasi metodo, agli animali d’azienda e agli animali d’acquacoltura;b) divieto di detenzione in azienda, escluse quelle sotto controllo ufficiale, di animali d’azienda e di acquacoltura, nonché di immissione sul mercato o di macellazione per il consumo umano di animali d’azienda che contengono sostanze di cui al presente punto o nei quali è stata constatata la presenza di tali sostanze, salvo che venga provato che detti animali sono stati trattati a norma degli articoli 4 o 5 del d.lgs 158/2006;c) divieto di immissione sul mercato per il consumo umano di animali d’acquacoltura cui sono state somministrate le so-stanze di cui al presente punto 1.1, nonché di prodotti trasformati provenienti da detti animali;d) divieto di immissione sul mercato delle carni degli animali di cui alla lettera b);e) divieto di trasformazione delle carni di cui alla lettera d) ovvero la successiva immissione delle stesse sul mercato.

1.2. è vietata la detenzione nelle aziende in cui si allevano animali da produzione di medicinali contenenti le sostanze di cui al punto 1.1.Alcune di queste sostanze possono tuttavia essere impiegate a scopo terapeutico, purché ne sia in questo caso prescritto l’uso da un medico veterinario ai sensi del d.gls 158/2006 articoli 4 e 5.

2) Il responsabile delle aziende in cui gli animali sono allevati, o detenuti, anche transitoriamente può commercializzare soltanto:2.1. animali ai quali non siano stati somministrati sostanze o prodotti non autorizzati, ovvero che non siano stati oggetto di un trattamento illecito;2.2. animali per i quali, in caso di somministrazione di sostanze o prodotti autorizzati, sia stato rispettato il periodo di sospensio-ne prescritto.2.3. prodotti provenienti dagli animali di cui ai punti 2.1 e 2.2.

Atto B11 - Regolamento (CE) 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’autorita’ europea per la sicurezza alimentare e fissa le procedure nel campo della

sicurezza alimentareArticolo 14, 15, 17 Paragrafo 1 (1), 18, 19 e 20

(GU L 31 del 1 febbraio 2002)(1) Attuazione dell’articolo 17 paragrafo del Regolamento (CE) 178/2002:

- Regolamento (CE) n. 852/2004: articolo 4, paragrafo 1 e allegato I, parte A (cap. II, sez. 4 (lettere g), h) e j)), sez. 5 (lettere f) e h)) e sez. 6; cap. III, sez. 8 (lettere a), b), d) e e)) e sez. 9 (lettere a) e c)));

- Regolamento (CE) n. 853/2004: articolo 3, paragrafo 1 e allegato III, sezione IX, capitolo 1 (cap. I-1, lettere b), c), d) e e); cap. I-2, lettera a) (punti i), ii) e iii)), lettera b) (punti i) e ii)) e lettera c); cap. I-3; cap. I-4; cap. I-5; cap. II-A paragrafi 1, 2, 3 e 4; cap. II-B 1(lettere a) e d)), paragrafi 2, 4 (lettere a) e b)) e allegato III, sezione X, capitolo 1, paragrafo 1);

- Regolamento (CE) n. 183/2005: articolo 5, paragrafo 1) e allegato I, parte A, (cap. I-4, lettere e) e g); cap. II-2, lettere a), b) e e)), articolo 5, paragrafo 5 e allegato III (cap. 1 e 2), articolo 5, paragrafo 6;

- Regolamento (CE) n. 396/2005: articolo 18;- Regolamento (CE) n. 470/2009: articoli 1, 2, 14, 16, 23, 27;- Regolamento (UE) n. 37/2010: articolo 1 e allegato “Elenco delle sostanze farmacologicamente attive e loro classificazione per

quanto riguarda i limiti massimi di residui (LMR)”.

Recepimento nazionale- Decreto del Ministro della salute 9 agosto 2002 “Recepimento della direttiva n. 2002/42/CE e modifica del D.M. 19 maggio

2000 del Ministro della sanità, concernente i limiti massimi di residui di sostanze attive dei prodotti fitosanitari tollerate nei prodotti destinati all’alimentazione.” (G.U. n. 265 del 12 Novembre 2002);

- Decreto del Ministro delle Attività Produttive e del Ministro delle Politiche agricole e forestali 27 maggio 2004 recante “rintrac-ciabilità e scadenza del latte fresco” (G.U. n.152 dell’1.7.2004) e successive modifiche ed integrazioni;

- Articolo 4 e allegati 2, 3, 4 del Decreto del Ministro della salute 27 agosto 2004 relativo ai prodotti fitosanitari: limiti massimi di residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all’alimentazione (G.U. n. 292 del 14 dicembre 2004 - S. O. n. 179) e successive modifiche e integrazioni;

- Decreto del Ministro delle Attività Produttive e del Ministro delle Politiche agricole e forestali 14 gennaio 2005 recante “linee

Page 26: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 26 – Bollettino Ufficiale

guida per la stesura del manuale aziendale per la rintracciabilità del latte” (G.U. n. 30 del 7.2.2005)- Linee guida approvate dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 15 dicembre 2005 (S.O. alla G.U. n.294 del 19 dicembre

2005)- D.Lgs. 16 marzo 2006 n. 158 “Attuazione della direttiva 2003/74/CE che modifica la direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile

1996, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali e della direttiva 96/23/CE, del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti, come modificata dal regolamento 882/2004 del Parlamento euro-peo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, nonchè abrogazione del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 336.” (G.U. 28 aprile 2006, n. 98)

- Provv. 18 aprile 2007, n. 84/CSR Intesa, ai sensi dell’art. 8, c. 6 della L. 05.06.2003, n. 131, tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano su «Linee guida vincolanti per la gestione operativa del sistema di allerta rapida per mangimi». (G.U. n. 107 del 10.05.2007)

Recepimento regionale- Decreto Direzione Generale Sanita’ n. 5851 del 20 aprile 2005 recante “Approvazione del documento “Indicazioni per l’applica-

zione degli articoli 17,18,19 e 20 del Regolamento 178/2002/CE”.- Decreto Direzione Generale Sanita’ n. 1835 del 21 febbraio 2006 recante “Approvazione del documento «Indicazioni relative

alla attuazione dell’articolo 19 del Regolamento (CE) n. 178/2002 per quanto riguarda la comunicazione al consumatore del ritiro e l’eventuale richiamo» “ (BURL n. 10 del 6 marzo 2006)

- Decreto del Direttore Generale Sanità n. 5593 del 27 maggio 2010 avente ad oggetto “Definizione dell’ambito di applicazione dei regolamenti CE 852/2004 e 853/2004”

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola 1. Gli operatori agricoli coinvolti nelle filiere del settore alimentare che producono alimenti e/o mangimi devono:- garantire che gli alimenti o i mangimi soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare inerenti alle loro attività in tutte le fasi

della produzione, della trasformazione e della distribuzione e verificare che tali disposizioni siano soddisfatte- essere in grado di individuare chi abbia fornito loro un alimento, un mangime, un animale destinato alla produzione alimentare

o qualsiasi sostanza destinata o atta a entrare a far parte di un alimento o di un mangime- disporre di sistemi e di procedure che consentano di mettere a disposizione delle autorità competenti, che le richiedano, le

informazioni al riguardo- disporre di sistemi e procedure per individuare le imprese alle quali hanno fornito i propri prodotti. Le informazioni al riguardo

sono messe a disposizione delle autorità competenti che le richiedano- devono adeguatamente etichettare o identificare gli alimenti o i mangimi che sono immessi sul mercato della Comunità o che

probabilmente lo saranno per agevolarne la rintracciabilità, mediante documentazione o informazioni pertinenti secondo i requisiti previsti in materia da disposizioni più specifiche.

2. Gli allevamenti di bovini da latte, coinvolti nella filiera produttiva del latte alimentare fresco hanno l’obbligo di:- realizzare il manuale aziendale previsto dalla normativa vigente- far sì che il manuale sia sempre presente e reperibile in azienda, anche in copia

3. Gli operatori agricoli sono tenuti ad rispettare le disposizioni richiamate in allegato II del Regolamento (CE) 73/2009 in attuazione dell’articolo 17 paragrafo 1 del Regolamento (CE) 178/2002 di cui si riportano i testi vigenti alla stesura del presente atto:

Reg. (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari (G.U.U.E. 30 aprile 2004, n. L 139 e successiva rettifica pubblicata nella G.U.U.E. 25 giugno 2004, n. L 226)Estratto dall’articolo 4 in collegamento con la Parte A dell’allegato I come sotto specificatoII. Requisiti in materia di igiene4. Gli operatori del settore alimentare che allevano, raccolgono o cacciano animali o producono prodotti primari di origine animale devono, se del caso, adottare misure adeguate per:

g) immagazzinare e gestire i rifiuti e le sostanze pericolose in modo da evitare la contaminazione; h) prevenire l’introduzione e la propagazione di malattie contagiose trasmissibili all’uomo attraverso gli alimenti, anche adottando misure precauzionali al momento dell’introduzione di nuovi animali e comunicando i focolai sospetti di tali malattie alle autorità competenti;j) usare correttamente gli additivi per i mangimi e i medicinali veterinari, come previsto dalla normativa pertinente.

5. Gli operatori del settore alimentare che producono o raccolgono prodotti vegetali, devono, se del caso, adottare misure adeguate per:

f) immagazzinare e gestire i rifiuti e le sostanze pericolose in modo da evitare la contaminazione;h) utilizzare correttamente i prodotti fitosanitari e i biocidi, come previsto dalla normativa pertinente.

6. Gli operatori del settore alimentare devono adottare opportune misure correttive quando sono informati di problemi individuati durante controlli ufficiali.III Tenuta delle registrazioni 8. Gli operatori del settore alimentare che allevano animali o producono prodotti primari d’origine animale devono tenere registrazioni, in particolare, riguardanti:

a) la natura e l’origine degli alimenti somministrati agli animali;b) i prodotti medicinali veterinari o le altre cure somministrate agli animali, con le relative date e i periodi di sospensione;d) i risultati di tutte le analisi effettuate su campioni prelevati da animali o su altricampioni prelevati a scopi diagnostici, che abbiano rilevanza per la salute umana; ee) tutte le segnalazioni pertinenti sui controlli effettuati su animali o prodotti di origine animale.

9. Gli operatori del settore alimentare che producono o raccolgono prodotti vegetali devono tenere le registrazioni, in particolare riguardanti:

a) l’uso di qualsiasi prodotto fitosanitario e biocida;c) i risultati di tutte le analisi pertinenti effettuate su campioni prelevati da piante o altri campioni che abbiano rilevanza per la salute umana.

Reg. (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale (G.U.U.E. 30 aprile 2004, n. L 139 e successiva rettifica pubblicata nella G.U.U.E. 25 giugno 2004, n. L 226)

Page 27: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 27 –

Obblighi degli operatori del settore alimentare Estratto dall’Articolo 3 in collegamento con l’allegato III come sotto specificatoALLEGATO III - SEZIONE IX CAPITOLO I: LATTE CRUDO – PRODUZIONE PRIMARIAI REQUISITI SANITARI PER LA PRODUZIONE DI LATTE CRUDO1 Il latte crudo deve provenire da animali:

b) che denotano uno stato sanitario generale buono e non evidenziano sintomi di malattie che possano comportare una contaminazione del latte e, in particolare, non sono affetti da infezioni del tratto genitale con scolo, enteriti con diarrea accompagnate da febbre, o infiammazioni individuabili della mammella;c) che non sono affetti da ulcerazioni della mammella tali da poter alterare il latte;d) ai quali non sono stati somministrati sostanze o prodotti non autorizzati, ovvero che non sono stati oggetto di un trattamento illecito ai sensi della direttiva 96/23/CE;e) per i quali, in caso di somministrazione di prodotti o sostanze autorizzati, siano stati rispettati i tempi di sospensione prescritti per tali prodotti o sostanze.

2 a) In particolare, per quanto riguarda la brucellosi, il latte crudo deve provenire da:i) vacche o bufale appartenenti ad una mandria che, ai sensi della Direttiva 64/432/CEE (2), indenne o ufficialmente indenne da brucellosi;ii) pecore o capre appartenenti a un allevamento ufficialmente indenne o indenne da brucellosi ai sensi della direttiva 91/68/CEE 2, oiii) femmine di altre specie che appartengono, se trattasi di specie sensibili alla brucellosi, ad allevamenti regolarmente controllati per tale malattia in base a un piano di controllo approvato dall’autorità competente;

b) per quanto riguarda la tubercolosi, il latte crudo deve provenire da:i) vacche o bufale appartenenti a un allevamento che, ai sensi della direttiva 64/432/CEE, è ufficialmente indenne da tubercolosi, oii) femmine di altre specie che appartengono, se trattasi di specie sensibili alla tubercolosi, ad allevamenti regolarmente controllati per tale malattia in base ad un piano di controllo approvato dall’autorità competente;

c) in caso di compresenza di caprini e bovini, i caprini devono essere soggetti ad un controllo e ad un’analisi per la tubercolosi.3. Tuttavia, il latte crudo proveniente da animali che non soddisfano i requisiti di cui al paragrafo 2 può essere utilizzato previa autorizzazione dell’autorità competente:a) nel caso di vacche e bufale che non presentano reazione positiva alle prove per la tubercolosi o la brucellosi né sintomi di tali malattie, previo trattamento termico che consenta di presentare una reazione negativa alla prova di fosfatasi;b) nel caso di ovini o caprini che non presentano reazione positiva alle prove per la brucellosi, o che sono stati vaccinati contro la brucellosi nel quadro di un programma approvato di eradicazione, e che non presentano sintomi di tale malattia:

i) per la fabbricazione di formaggi che richiedono un periodo di maturazione di almeno due mesi, oii) previo trattamento termico che consenta di presentare una reazione negativa alla prova di fosfatasi;

c) nel caso di femmine di altre specie che non presentano reazione positiva alle prove per la tubercolosi o la brucellosi né sintomi di tali malattie, ma appartengono a un allevamento in cui la tubercolosi o la brucellosi sono state individuate a seguito dei controlli di cui al paragrafo 2, lettera a), punto iii) o al paragrafo 2, lettera b), punto ii),se sottoposto ad un trattamento che ne garantisca la sicurezza.4. Il latte crudo provenente da animali che non soddisfano i requisiti di cui ai paragrafi 1, 2 e 3, in particolare animali che presentano individualmente una reazione positiva alle prove di carattere profilattico per la tubercolosi o la brucellosi eseguite a norma delle direttive 64/432/CEE e 91/68/CEE, non deve essere utilizzato per il consumo umano.5. Deve essere efficacemente assicurato l’isolamento degli animali affetti o che si sospetta siano affetti da una delle malattie di cui al paragrafo 1 o 2, in modo da evitare conseguenze negative per il latte di altri animaliII. IGIENE NELLE AZIENDE PRODUTTRICI DI LATTEA. Requisiti per i locali e le attrezzature1. Le attrezzature per la mungitura, e i locali in cui il latte è immagazzinato, manipolato o refrigerato devono essere situati e costruiti in modo da evitare rischi di contaminazione del latte.2. I locali per il magazzinaggio del latte devono essere opportunamente protetti contro gli animali infestanti o parassiti, essere separati dai locali in cui sono stabulati gli animali e ove necessario per soddisfare i requisiti di cui alla parte B, essere muniti di impianti di refrigerazione adeguati.3. Le superfici delle attrezzature destinate a venire a contatto con il latte (utensili, contenitori, cisterne, ecc., utilizzati per la mungitura, la raccolta o il trasporto del latte) debbono essere facili da pulire e, se necessario, da disinfettare e debbono essere mantenute in buone condizioni. Ciò richiede l’impiego di materiali lisci, lavabili e atossici.4. Dopo l’impiego, tali superfici debbono essere pulite e, se necessario, disinfettate. Dopo ogni viaggio, o ogni serie di viaggi se il lasso di tempo tra lo scarico e il carico successivo è estremamente contenuto, ma ad ogni modo almeno una volta al giorno, i contenitori e i bidoniusati per il trasporto del latte crudo devono essere puliti e disinfettati adeguatamente prima di una loro riutilizzazione.B. Igiene della mungitura, della raccolta e del trasporto1. La mungitura deve essere effettuata nel rispetto delle norme d’igiene, accertando in particolare:

a) che prima dell’inizio della mungitura i capezzoli, la mammella e le parti adiacenti siano pulite;d) che siano identificati gli animali sottoposti a trattamento medico che potrebbero trasferire al latte residui e che il latte ottenuto da tali animali prima della fine del periodo di sospensione prescritto non sia utilizzato per il consumo umano.

2. Il latte deve essere posto, immediatamente dopo la mungitura, in un luogo pulito, progettato e attrezzato in modo da evitare la contaminazione. Deve essere immediatamente raffreddato a una temperatura non superiore a 8°C in caso di raccolta giornaliera e non superiore a 6°C qualora la raccolta non sia effettuata giornalmente.4. Gli operatori del settore alimentare non sono tenuti a ottemperare ai requisiti termici di cui al paragrafo 2 se il latte rispetta i criteri definiti nella parte III e se:

a) la trasformazione del latte avviene entro le due ore successive alla fine della mungitura, ob) è necessaria una temperatura più elevata per motivi tecnologici connessi alla fabbricazione di taluni prodotti lattiero-caseari e l’autorità competente lo consente.

SEZIONE X: UOVA E OVOPRODOTTICAPITOLO I: UOVA1. Nei locali del produttore, le uova vanno conservate pulite, all’asciutto e al riparo da odori estranei, protette in modo efficace dagli urti e sottratte all’esposizione diretta ai raggi solari.

Reg. (CE) n. 183/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi (G.U.U.E. 8 febbraio 2005, n. L 35)Estratto dall’articolo 5(1) in collegamento con l’allegato I come sotto specificato:

Page 28: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 28 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO I - PARTE A: PRODUZIONE PRIMARIAI. Disposizioni in materia di igiene4. Se del caso, gli operatori del settore dei mangimi adottano misure appropriate, in particolare:

e) per immagazzinare e manipolare i rifiuti e le sostanze pericolose separatamente e in modo sicuro in modo da prevenire contaminazioni pericolose;g) per tener conto dei risultati di tutte le analisi pertinenti effettuate su campioni prelevati da prodotti primari o altri campioni pertinenti per la sicurezza dei mangimi.

II. Tenuta di registri2. Gli operatori del settore dei mangimi (FORAGGI COMPRESI) devono in particolare tenere registrazioni di:

a) ogni uso di prodotti fitosanitari e di biocidi;b) l’uso di sementi geneticamente modificate;e) la fonte e la quantità di ogni mangime in entrata nonchè la destinazione e la quantità di ogni mangime in uscita.

Estratto dall’articolo 5(5) in collegamento con l’allegato III come sottospecificato:ALLEGATO III BUONA PRATICA DI ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI1. Immagazzinamento dei mangimi.I mangimi sono immagazzinati separatamente dai prodotti chimici e da altri prodotti vietati nell’alimentazione degli animali.I mangimi medicati e i mangimi non medicati destinati a diverse categorie o specie di animali sono immagazzinati in modo da ridurre il rischio di somministrazione ad animali cui non sono destinati.2. DistribuzioneI mangimi non medicati sono manipolati separatamente dai mangimi medicati per evitare contaminazioni.Articolo 5(6)Gli operatori del settore dei mangimi e gli agricoltori si procurano e utilizzano soltanto i mangimi prodotti da stabilimenti registrati e/o riconosciuti a norma del presente regolamento.

Reg.(CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio. (G.U.U.E. 16 marzo 2005, n. L 70.) e successive modifiche e integrazioni.Capo III LMR applicabili a prodotti di origine vegetale e animale Articolo 18 - Rispetto degli LMR.

1. A partire dal momento in cui sono immessi sul mercato come alimenti o mangimi o somministrati ad animali, i prodotti di cui all’allegato I non devono contenere alcun residuo di antiparassitari il cui tenore superi:

a) gli LMR stabiliti per tali prodotti negli allegati II e III;b) 0,01 mg/kg per i prodotti per i quali non siano stati fissati LMR specifici negli allegati II o III, o per le sostanze attive non elencate nell’allegato IV a meno che per una sostanza attiva non siano fissati valori di base diversi tenendo conto dei consueti metodi analitici a disposizione. Tali valori di base sono elencati nell’allegato V. Tali misure intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 45, paragrafo 4. Per motivi imperativi d’urgenza, la Commissione può avvalersi della procedura d’urgenza di cui all’articolo 45, paragrafo 5, per assicurare un elevato livello di protezione dei consumatori.

2. Nel loro territorio gli Stati membri non possono vietare od ostacolare l’immissione in commercio o la somministrazione ad animali destinati alla produzione alimentare dei prodotti di cui all’allegato I a motivo della presenza di residui di antiparassitari, a condizione che:

a) detti prodotti siano conformi al paragrafo 1 e all’articolo 20; oppure cheb) la sostanza attiva sia elencata nell’allegato IV.

3. In deroga al paragrafo 1, gli Stati membri possono autorizzare, in seguito ad un trattamento successivo alla raccolta con un fumigante sul loro territorio, livelli di residui per una sostanza attiva che superano i limiti specificati negli allegati II e III per un prodotto di cui all’allegato I, quando tali combinazioni di sostanza attiva e prodotto sono elencate nell’allegato VII, purché:

a) tali prodotti non siano destinati al consumo immediato;b) si effettuino adeguati controlli per garantire che tali prodotti non possano essere messi a disposizione degli utenti o dei consumatori finali, se sono forniti direttamente a questi ultimi, finche i residui non superino più i livelli massimi precisati negli allegati II o III;c) gli altri Stati membri e la Commissione siano stati informati circa le misure adottate.Le misure intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento e che definiscono le combinazioni di sostanza attiva e prodotto elencate nell’allegato VII sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 45, paragrafo 3.

4. In circostanze eccezionali e, in particolare, in seguito all’uso di prodotti fitosanitari a norma dell’articolo 8, paragrafo 4, della direttiva 91/414/CEE o in ottemperanza ad obblighi previsti dalla direttiva 2000/29/CE , uno Stato membro può autorizzare, nel proprio territorio, l’immissione in commercio e/o la somministrazione ad animali di alimenti o mangimi trattati non conformi al paragrafo 1, a condizione che tali alimenti o mangimi non rappresentino un rischio inaccettabile. Tali autorizzazioni sono immediatamente notificate agli altri Stati membri, alla Commissione e all’Autorità, unitamente ad un’opportuna valutazione del rischio, affinché siano tempestivamente esaminate ai fini della fissazione di un LMR provvisorio per un periodo determinato o dell’adozione di qualsiasi altra misura necessaria in relazione a tali prodotti. Tali misure, intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento completandolo, sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 45, paragrafo 4. Per motivi imperativi d’urgenza, la Commissione può avvalersi della procedura d’urgenza di cui all’articolo 45, paragrafo 5, per assicurare un elevato livello di protezione dei consumatori.

Regolamento (CE) n. 470/2009 stabilisce procedure comunitarie per la determinazione di limiti di residui di sostanze farmacologicamente attive negli alimenti di origine animale, abroga il regolamento (CEE) n. 2377/90 del Consiglio e modifica la direttiva 2001/82/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (G.U.U.E. 16 giugno 2009, n. L 152)

Page 29: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 29 –

Estratto articoli del Reg. (CE) n.470/2009Articolo 1 Oggetto e ambito di applicazione1. Al fine di garantire la sicurezza degli alimenti, il presente regolamento definisce norme e procedure volte a stabilire:a) la concentrazione massima del residuo di una sostanza farmacologicamente attiva che può essere autorizzata negli alimenti di origine animale («limite massimo di residui»); b) il livello del residuo di una sostanza farmacologicamente attiva stabilito a fini di controllo nel caso di determinate sostanze per le quali non è stato fissato un limite massimo di residui in conformità del presente regolamento («valore di riferimento per interventi»).2. Il presente regolamento non si applica:a) ai principi attivi di origine biologica utilizzati in medicinali veterinari immunologici e destinati a produrre un’immunità attiva o passiva o a diagnosticare uno stato di immunità; b) alle sostanze rientranti nell’ambito di applicazione del regolamento (CEE) n. 315/93; 3. Il presente regolamento si applica fatte salve le disposizioni comunitarie che vietano l’utilizzo di alcune sostanze ad azione ormonica o tireostatica e delle sostanze ß-agoniste negli animali destinati alla produzione di alimenti, in conformità della direttiva 96/22/CE.

Articolo 2 DefinizioniOltre alle definizioni di cui all’articolo 1 della direttiva 2001/82/CE, all’articolo 2 del regolamento (CE) n. 882/2004 e agli articoli 2 e 3 del regolamento (CE) n. 178/2002, ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti definizioni:a) «residui di sostanze farmacologicamente attive»: tutte le sostanze farmacologicamente attive, espresse in mg/kg o ìg/kg sulla base del peso fresco, siano esse sostanze attive, eccipienti o prodotti della degradazione, e i loro metaboliti che rimangono negli alimenti ottenuti da animali;b) «animali destinati alla produzione di alimenti»: animali selezionati, allevati, detenuti, macellati o raccolti allo scopo di produrre alimenti. Articolo 14 Classificazione delle sostanze farmacologicamente attive1. La Commissione classifica le sostanze farmacologicamente attive previo parere dell’agenzia relativo al limite massimo di residui in conformità dell’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi.2. La classificazione comprende un elenco delle sostanze farmacologicamente attive e le classi terapeutiche alle quali appartengono. La classificazione definisce inoltre, per ciascuna di queste sostanze e, se del caso, per prodotti alimentari o specie determinati, una delle seguenti opzioni:a) un limite massimo di residui; b) un limite massimo di residui provvisorio; c) l’assenza della necessità di stabilire un limite massimo di residui; d) un divieto di somministrazione di una sostanza.3. Un limite massimo di residui è fissato ove risulti necessario per la tutela della salute umana:a) secondo il parere dell’agenzia a norma dell’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi; ob) in seguito a una decisione della Commissione del Codex Alimentarius, senza obiezioni da parte della delegazione della Comunità, a favore di un limite massimo di residui per una sostanza farmacologicamente attiva destinata all’utilizzo in medicinali veterinari, purché i dati scientifici considerati siano stati messi a disposizione della delegazione della Comunità prima della decisione della Commissione del Codex Alimentarius. In questo caso non è necessaria una valutazione supplementare dell’agenzia.4. Un limite massimo di residui provvisorio può essere fissato nei casi in cui i dati scientifici siano incompleti, purché non vi sia motivo di supporre che i residui di tale sostanza, al livello proposto, costituiscano un rischio per la salute umana.Il limite massimo di residui provvisorio è valido per un arco di tempo determinato, non superiore a cinque anni. Tale termine può essere prolungato una volta per un periodo non superiore a due anni, ove si dimostri che il prolungamento consentirebbe il completamento di studi scientifici in corso.5. Non è fissato alcun limite massimo di residui qualora, in base al parere di cui all’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi, risulti che non è necessario per la tutela della salute umana.6. La somministrazione di una sostanza ad animali destinati alla produzione di alimenti è vietata conformemente al parere di cui all’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi, in una delle seguenti circostanze:a) ove la presenza di una sostanza farmacologicamente attiva o di suoi residui in alimenti di origine animale possa costituire un rischio per la salute umana; b) ove non sia possibile trarre una conclusione definitiva in merito agli effetti sulla salute umana dei residui di una sostanza.7. Qualora risulti necessario per la tutela della salute umana, la classificazione comprende condizioni e restrizioni in merito all’utilizzo o all’applicazione di una sostanza farmacologicamente attiva utilizzata in medicinali veterinari che sia soggetta a un limite massimo di residui o per la quale non sia stato fissato alcun limite massimo di residui.

Articolo 16 Somministrazione di sostanze agli animali destinati alla produzione di alimenti1. Solo le sostanze farmacologicamente attive classificate a norma dell’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), b) o c), possono essere somministrate agli animali destinati alla produzione di alimenti all’interno della Comunità, purché tale somministrazione sia conforme alla direttiva 2001/82/CE.2. Il paragrafo 1 non si applica nel caso di prove cliniche autorizzate dalle competenti autorità previa notifica o autorizzazione conformemente alla legislazione vigente e che non lascino negli alimenti ottenuti da animali da produzione alimentare sottoposti a tali prove residui che costituiscono un rischio per la salute umana.

Articolo 23 Immissione in commercioGli alimenti di origine animale contenenti residui di una sostanza farmacologicamente attiva:a) classificata conformemente all’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), b) o c), a un livello superiore al limite massimo di residui fissato a norma del presente regolamento; ob) non classificata conformemente all’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), b) o c), a meno che non sia stato fissato un valore di riferimento per interventi per tale sostanza a norma del presente regolamento e il livello di residui non sia pari o superiore a tale valore di riferimento per interventi,sono considerati non conformi alla legislazione comunitaria.La Commissione adotta, secondo la procedura di regolamentazione di cui all’articolo 26, paragrafo 2, del presente regolamento, norme dettagliate relative al limite massimo di residui da prendere in considerazione a scopo di controllo per i prodotti alimentari derivati da animali che sono stati trattati secondo l’articolo 11 della direttiva 2001/82/CE.

Page 30: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 30 – Bollettino Ufficiale

Articolo 27 Classificazione di sostanze farmacologicamente attive a norma del regolamento (CEE) n. 2377/901. Entro il 4 settembre 2009 la Commissione adotta, secondo la procedura di regolamentazione di cui all’articolo 25, paragrafo 2, un regolamento contenente le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui di cui agli allegati da I a IV del regolamento (CEE) n. 2377/90, senza apportarvi modifiche.2. Per ogni sostanza di cui al paragrafo 1 per la quale è stato stabilito un limite massimo di residui a norma del regolamento (CEE) n. 2377/90, la Commissione o uno Stato membro possono inoltre presentare all’agenzia una richiesta di parere sull’estrapolazione ad altre specie o tessuti ai sensi dell’articolo 5.Si applica l’articolo 17.

Regolamento (UE) n. 37/2010 concernente le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui negli alimenti di origine animale Estratto articoli del Reg. (UE) n. 37/2010 Articolo 1Le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui sono contenute nell’allegato.

Allegato “Elenco delle sostanze farmacologicamente attive e loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui (LMR)”.

Atto B12 - Regolamento (CE) 999/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili e successive modifiche e integrazioni

Articolo 7, 11, 12, 13 e 15(GU L 147 del 31 maggio 2001)

Recepimento regionale- Decreto Direzione Generale Sanità’ n. 29956 del 30 novembre 2001 - Piano regionale di segnalazione dei casi sospetti di infe-

zione da BSE negli animali presenti sul territorio della Regione Lombardia. (BURL S.O. n.52 del 24.12.2001).

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Gli allevamenti, in base alla normativa vigente, fatte salve le deroghe previste dal Reg. (CE) 1292/05, allegato IV par. II, devono rispet-tare:

a) Divieto di somministrazione ai ruminanti di proteine derivate da mammiferi;b) Divieto di somministrazione agli animali d’allevamento di:

a. proteine animali trasformate, b. gelatina ricavata da ruminanti, c. prodotti a base di sangue, proteine idrolizzate, d. fosfato dicalcico e fosfato tricalcico di origine animale (“fosfato dicalcico e fosfato tricalcico”), e. mangimi contenenti le proteine di cui sopra,

c) Divieto di somministrazione ai ruminanti di proteine di origine animale e dei mangimi che le contengono. d) Obbligo di immediata denuncia alle autorità competenti in ogni caso di sospetta infezione da TSE in un animale.

Atto B13 - Direttiva 85/511/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente misure comunitarie di lotta contro l’afta epizootica, abrogata dalla Direttiva 2003/85/CE del Consiglio del 29 settembre 2003 relativa a misure comunitarie di lotta

contro l’afta epizooticaArticolo 3

(GU L 315 del 26 novembre 1985 pag 11 – 18)

Recepimento nazionale- Articolo 3 del D.lgs 18 settembre 2006 n. 274 “Attuazione della direttiva 2003/85/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l’afta epizootica” (GU n.258 del 6 Novembre 2006, S.O. n.210) che sostituisce il D.P.R. n. 229 del 1.3.1992

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola1. Obbligo di notifica immediata dei casi sospetti o palesi di afta epizootica in allevamento. (ruminanti bovini, bufalini, ovini

caprini e suini).

ATTO B14 - Direttiva 92/119/CEE del Consiglio che introduce misure generali di lotta contro alcune malattie degli animali nonché misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini.

Articolo 3(GUL 62 del 15 marzo 1993)

Recepimento nazionale- Articolo 2 del DPR n. 362 del 17.5.1996 relativo alla “Introduzione di misure generali di lotta contro alcune malattie degli animali

nonché di misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini“ (GU n.160 del 10.7.1996 SO) e successive modifiche e integra-zioni.

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricolaObbligo di notifica immediata dei casi sospetti di:

a) Peste bovina b) Peste dei piccoli ruminanti c) Malattia vescicolare dei suini d) Febbre catarrale maligna degli ovinie) Malattia emorragica epizootica dei cervi f) Vaiolo degli ovicaprini

Page 31: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 31 –

g) Stomatite vescicolareh) Peste suina africana i) Dermatite nodulare contagiosa j) Febbre della Rift Valley

ATTO B15 - Direttiva 2000/75/CE del Consiglio che stabilisce disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione della febbre catarrale degli ovini.

Articolo 3(GU L 327 del 22 dicembre 2000)

Recepimento nazionale- Articolo 3 del Decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 225 recante Attuazione della direttiva 2000/75/CE relativa alle misure di lotta

e di eradicazione del morbo «lingua blu» degli ovini (GU n.194 del 22.8.2003 SO n.138)

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola- Obbligo di notifica immediata dei casi sospetti di febbre catarrale (lingua blu) degli ovini.

Campo condizionalità: BENESSERE DEGLI ANIMALI

Atto C16 – Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008 che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli (Versione codificata) che abroga la Direttiva 91/629/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991, che stabilisce le norme minime

per la protezione dei vitelli Articoli 3 e 4

(G.U.U.E. 15 gennaio 2009, n. L 10)

Recepimento nazionaleD.Lgs. 7-7-2011 n. 126 “Attuazione della direttiva 2008/119/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli” (Pubblicato nella Gazz. Uff. 4 agosto 2011, n. 180).

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricolaLe aziende che allevano vitelli, animali della specie bovina di età inferiore a sei mesi, devono soddisfare tutti i seguenti impegni:

1. nessun vitello di età superiore alle otto settimane deve essere rinchiuso in un recinto individuale, a meno che un veterinario non abbia certificato che il suo stato di salute o il suo comportamento esiga che sia isolato dal gruppo al fine di essere sottoposto ad un trattamento diagnostico e terapeutico. La larghezza del recinto individuale deve essere almeno pari all’altezza al garrese del vitello, misurata quando l’animale è in posizione eretta, e la lunghezza deve essere almeno pari alla lunghezza del vitello, misurata dalla punta del naso all’estremità caudale della tuberosità ischiatica e moltiplicata per 1,1. Ogni recinto individuale per vitelli, salvo quelli destinati ad isolare gli animali malati, non deve avere muri compatti, ma pareti divisorie traforate che consentano un contatto diretto, visivo e tattile tra i vitelli.

2. per i vitelli allevati in gruppo, lo spazio libero disponibile per ciascun vitello deve essere pari ad almeno 1,5 metri quadrati per ogni vitello di peso vivo inferiore a 150 chilogrammi, ad almeno 1,7 metri quadrati per ogni vitello di peso vivo superiore a 150 chilogrammi e inferiore a 220 chilogrammi e ad almeno 1,8 metri quadrati per ogni vitello di peso vivo superiore a 220 chilogrammi.

Impegni estratti dall’allegato al d.lgs 126/2011:3. I materiali utilizzati per la costruzione dei locali di stabulazione, e in particolare dei recinti e delle attrezzature con i quali i vitelli pos-sono venire a contatto, non devono essere nocivi per i vitelli e devono poter essere accuratamente puliti e disinfettati.

4. Fino all’istituzione di regole comunitarie in materia, l’installazione delle apparecchiature e dei circuiti elettrici deve essere conforme alla regolamentazione nazionale in vigore volta ad evitare qualsiasi scossa elettrica.

5. L’isolamento termico, il riscaldamento e la ventilazione devono consentire di mantenere entro limiti non dannosi per i vitelli la circo-lazione dell’aria, la quantità di polvere, la temperatura, l’umidità relativa dell’aria e le concentrazioni di gas.

6. Ogni impianto automatico o meccanico indispensabile per la salute ed il benessere dei vitelli deve essere ispezionato almeno una volta al giorno. Gli eventuali difetti riscontrati devono essere eliminati immediatamente; se ciò non fosse possibile, occorre prendere le misure adeguate per salvaguardare la salute ed il benessere dei vitelli fino a che non sia effettuata la riparazione, ricorrendo in parti-colare a metodi alternativi disponibili di alimentazione e provvedendo a mantenere condizioni ambientali soddisfacenti.Se si utilizza un impianto di ventilazione artificiale, occorre prevedere un opportuno sistema sostitutivo che permetta un ricambio di aria sufficiente per preservare la salute e il benessere dei vitelli in caso di guasti all’impianto, nonché un sistema di allarme che segnali i guasti all’allevatore. Il sistema di allarme deve essere verificato regolarmente.

7. I vitelli non devono restare continuamente al buio. A tal fine, onde soddisfare le loro esigenze comportamentali e fisiologiche, è opportuno prevedere, date le diverse condizioni climatiche degli Stati membri, una illuminazione adeguata naturale o artificiale che, in quest’ultimo caso, dovrà essere almeno equivalente alla durata di illuminazione naturale normalmente disponibile tra le ore 9.00 e le ore 17.00. Dovrà inoltre essere disponibile un’illuminazione adeguata (fissa o mobile) di intensità sufficiente per consentire di controllare i vitelli in qualsiasi momento.

8. Tutti i vitelli allevati in locali di stabulazione devono essere controllati dal proprietario o dalla persona responsabile almeno due volte al giorno e quelli allevati all’esterno almeno una volta al giorno. I vitelli che presentano sintomi di malattie o ferite debbono ricevere immediatamente le opportune cure e, qualora un vitello non reagisca al trattamento dell’allevatore, deve essere consultato al più presto un veterinario. Se necessario, i vitelli malati o feriti debbono essere isolati in locali appropriati con lettiera asciutta e confortevole.

Page 32: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 32 – Bollettino Ufficiale

9. I locali di stabulazione devono essere costruiti in modo da consentire ad ogni vitello di coricarsi, giacere, alzarsi ed accudire a se stesso senza difficoltà.

10. I vitelli non debbono essere legati, ad eccezione di quelli stabulati in gruppo che possono essere legati per un periodo massimo di un’ora al momento della somministrazione di latte o succedanei del latte. Se si utilizzano attacchi, questi non devono provocare lesioni al vitello e debbono essere regolarmente esaminati ed eventualmente aggiustati in modo da assicurare una posizione confortevole agli animali. Ogni attacco deve essere concepito in modo tale da evitare il rischio di strangolamento o ferimento e da consentire ai vitelli di muoversi secondo quanto disposto al punto 9.

11. La stalla, i recinti, le attrezzature e gli utensili devono essere puliti e disinfettati regolarmente in modo da prevenire infezioni incrocia-te o lo sviluppo di organismi infettivi. Gli escrementi, l’urina e i foraggi che non sono stati mangiati o che sono caduti sul pavimento devono essere rimossi con la dovuta regolarità per ridurre al minimo gli odori e la presenza di mosche o roditori.

12. I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli e senza asperità per evitare lesioni ai vitelli e devono essere costruiti in modo da non causare lesioni o sofferenza ai vitelli in piedi o coricati. Essi devono essere adeguati alle dimensioni ed al peso dei vitelli e costituire una superficie rigida, piana e stabile. La zona in cui si coricano i vitelli deve essere confortevole, pulita, adeguatamente prosciugata e non dannosa per i vitelli. Per tutti i vitelli di età inferiore a due settimane deve essere prevista una lettiera adeguata.

13. Ai vitelli deve essere somministrata un’alimentazione adeguata alla loro età e al loro peso e conforme alle loro esigenze com-portamentali e fisiologiche, onde favorire buone condizioni di salute e di benessere. A tal fine gli alimenti devono avere un tenore di ferro sufficiente per raggiungere un tasso di emoglobina di almeno 4,5 mmol/litro: una dose giornaliera di alimenti fibrosi deve essere somministrata ad ogni vitello dopo la seconda settimana di età e il quantitativo deve essere portato da 50 a 250 g al giorno per i vitelli di età compresa fra le 8 e le 20 settimane. Ai vitelli non deve essere messa la museruola.

14. Tutti i vitelli devono essere nutriti almeno due volte al giorno. Se i vitelli sono stabulati in gruppo e non sono alimentati «ad libitum» o mediante un sistema automatico di alimentazione, ciascuno vitello deve avere accesso agli alimenti contemporaneamente agli altri vitelli del gruppo.

15. A partire dalla seconda settimana di età, ogni vitello deve poter disporre di acqua fresca adeguata in quantità sufficiente oppure poter soddisfare il proprio fabbisogno in liquidi bevendo altre bevande. Tuttavia, i vitelli malati o sottoposti a condizioni atmosferiche di grande calore devono poter disporre di acqua fresca in ogni momento.

16. Le attrezzature per la somministrazione di mangimi e di acqua devono essere concepite, costruite, installate e mantenute in modo da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione degli alimenti o dell’acqua destinati ai vitelli.

17. Ogni vitello deve ricevere colostro bovino quanto prima possibile dopo la nascita e comunque entro le prime sei ore di vita.

Gli impegni 1 e 2 non si applicano alle aziende con meno di sei vitelli o ai vitelli mantenuti presso la madre ai fini dell’allattamento.

Atto C17 – Direttiva 2008/120/del Consiglio del 18 dicembre 2008 che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini (Versione codificata) che abroga la Direttiva 91/630/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991, e successive modifiche, che

stabilisce le norme minime per la protezione dei suiniArticolo 3 e articolo 4

(G.U.U.E. 18 febbraio 2009 n. L 47)

Recepimento nazionaleD.Lgs. 7-7-2011 n. 122 “Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini “ (Pubblicato nella Gazz. Uff. 2 agosto 2011, n. 178).

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricolaAi sensi della vigente normativa per gli allevamenti di suini: 1) Le aziende che allevano suini devono essere conformi ai seguenti requisiti:

a) le superfici libere a disposizione di ciascun suinetto o suino all’ingrasso allevato in gruppo, escluse le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe, deve corrispondere ad almeno:

Peso vivo kg m2 Fino a 10 0,15 Da 10 fino a 20 0,20 Da 20 fino a 30 0,30 Da 30 fino a 50 0,40 Da 50 fino a 85 0,55 Da 85 fino a 110 0,65 Oltre 110 1,00

b) le superfici libere totali a disposizione di ciascuna scrofetta dopo la fecondazione e di ciascuna scrofa, qualora dette scrofette e/o scrofe siano allevate in gruppi, devono essere rispettivamente di almeno 1,64 m2 e 2,25 m2. Allorché i suini in questione sono allevati in gruppi di meno di sei animali, le superfici libere disponibili devono essere aumentate del 10%. Allor-ché i suini in questione sono allevati in gruppi di 40 o più animali, le superfici libere disponibili possono essere ridotte del 10%.

2) Le pavimentazioni devono essere conformi ai seguenti requisiti: a) per le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe gravide: una parte della superficie di cui al punto 1, lettera b), pari ad al-meno 0,95 m2 per scrofetta e ad almeno 1,3 m2 per scrofa, deve essere costituita da pavimento pieno continuo riservato per non oltre il 15% alle aperture di scarico; b) qualora si utilizzino pavimenti fessurati per suini allevati in gruppo:

Page 33: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 33 –

I) l’ampiezza massima delle aperture deve essere di: - 11 mm per i lattonzoli, - 14 mm per i suinetti, - 18 mm per i suini all’ingrasso, - 20 mm per le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe. II) l’ampiezza minima dei travetti deve essere di: - 50 mm per i lattonzoli e i suinetti, - 80 mm per i suini all’ingrasso, le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe.

3) È vietato costruire o convertire impianti in cui le scrofe e le scrofette sono tenute all’attacco, nonché il re-lativo utilizzo.

4) a) Le scrofe e le scrofette sono allevate in gruppo nel periodo compreso tra 4 settimane dopo la fecondazione e 1 settimana pri-ma della data prevista per il parto. I lati del recinto dove viene allevato il gruppo di scrofe o di scrofette devono avere una lunghezza superiore a 2,8 m. Allorché sono allevati meno di 6 animali i lati del recinto dove viene allevato il gruppo devono avere una lunghezza superiore a 2,4 m. b) In deroga alle disposizioni di cui alla lettera a), le scrofe e le scrofette allevate in aziende di meno di 10 scrofe possono essere alle-vate individualmente nel periodo di cui alla lettera a) a condizione che gli animali possano girarsi facilmente nel recinto. 5) Fatti salvi i requisiti di cui alle condizioni generali di seguito riportate, le scrofe e le scrofette hanno accesso permanente al materiale manipolabile che soddisfi almeno i pertinenti requisiti elencati in detto allegato. 6) Le scrofe e le scrofette allevate in gruppo devono essere alimentate utilizzando un sistema atto a garantire che ciascun animale ottenga mangime a sufficienza senza essere aggredito, anche in situazione di competitività. 7) Per calmare la fame e tenuto conto del bisogno di masticare, tutte le scrofe e le scrofette asciutte gravide devono ricevere mangi-me riempitivo o ricco di fibre in quantità sufficiente, così come alimenti ad alto tenore energetico. 8) I suini che devono essere allevati in gruppo, che sono particolarmente aggressivi, che sono stati attaccati da altri suini o che sono malati o feriti, possono essere temporaneamente tenuti in recinti individuali. In tal caso, il recinto individuale deve permettere all’ani-male di girarsi facilmente se ciò non è in contraddizione con specifici pareri veterinari.

Le disposizioni di cui al punto 4, lettera a), non si applicano alle aziende con meno di dieci scrofe.

Condizioni generali In aggiunta alle disposizioni pertinenti di cui all’allegato del decreto legislativo 20 marzo 2001, n. 146, relativo alla protezione degli animali negli allevamenti, si applicano i seguenti requisiti: 1. Nella parte del fabbricato dove sono stabulati i suini vanno evitati i rumori continui di intensità pari a 85 dBA nonché i rumori costanti o improvvisi. 2. I suini devono essere tenuti alla luce di un’intensità di almeno 40 lux per un periodo minimo di 8 ore al giorno. 3. I locali di stabulazione dei suini devono essere costruiti in modo da permettere agli animali di: - avere accesso ad una zona in cui coricarsi confortevole dal punto di vista fisico e termico e adeguatamente prosciugata e pulita, che consenta a tutti gli animali di stare distesi contemporaneamente, - riposare e alzarsi con movimenti normali, - vedere altri suini; tuttavia, nella settimana precedente al momento previsto del parto e nel corso del medesimo, scrofe e scrofette possono essere tenute fuori dalla vista degli animali della stessa specie. 4. I suini devono avere accesso permanente a una quantità sufficiente di materiali che consentano loro adeguate attività di esplo-razione e manipolazione (paglia, fieno, legno, segatura, compost di funghi, torba o un miscuglio di questi) senza comprometterne la salute o il benessere. 5. I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli e senza asperità per evitare lesioni ai suini e progettati, costruiti e mantenuti in modo da non arrecare lesioni o sofferenze ai suini. Essi devono essere adeguati alle dimensioni e al peso dei suini e, se non è prevista una lettiera, costituire una superficie rigida, piana e stabile. 6. Tutti i suini devono essere nutriti almeno una volta al giorno. Se i suini sono alimentati in gruppo e non «ad libitum» o mediante un sistema automatico di alimentazione individuale, ciascun suino deve avere accesso agli alimenti contemporaneamente agli altri suini del gruppo. 7. A partire dalla seconda settimana di età, ogni suino deve poter disporre in permanenza di acqua fresca sufficiente. 8. Sono vietate tutte le operazioni effettuate per scopi diversi da quelli terapeutici o diagnostici o per l’identificazione dei suini in con-formità della legislazione pertinente e che possono provocare un danno o la perdita di una parte sensibile del corpo o un’alterazione della struttura ossea. Tuttavia sono consentite: - la riduzione uniforme degli incisivi dei lattonzoli mediante levigatura o troncatura entro i primi sette giorni di vita, che lasci una su-perficie liscia intatta; - la riduzione delle zanne dei verri, se necessario, per evitare lesioni agli altri animali o per motivi di sicurezza, - il mozzamento di una parte della coda, - la castrazione di suini di sesso maschile con mezzi diversi dalla lacerazione dei tessuti, - l’apposizione di un anello al naso è ammessa soltanto quando gli animali sono detenuti in allevamenti all’aperto e nel rispetto della normativa nazionale. Né il mozzamento della coda né la riduzione degli incisivi dei lattonzoli devono costituire operazioni di routine, ma devono essere praticati soltanto ove sia comprovata la presenza di ferite ai capezzoli delle scrofe o agli orecchi o alle code di altri suini. Prima di ef-fettuare tali operazioni si devono adottare misure intese ad evitare le morsicature delle code e altri comportamenti anormali tenendo conto delle condizioni ambientali e della densità degli animali. È pertanto necessario modificare condizioni ambientali o sistemi di gestione inadeguati. Tutte le operazioni sopra descritte devono essere praticate da un veterinario o da altra persona, formata ai sensi dell’articolo 5 del D.Lgs. 122/2011, che disponga di esperienza nell’eseguire le tecniche applicate con mezzi idonei e in condizioni igieniche. Qualora la castrazione o il mozzamento della coda siano praticati dopo il settimo giorno di vita, essi devono essere effettuati unicamente sotto anestesia e con somministrazione prolungata di analgesici da parte di un veterinario.

Disposizioni specifiche per le varie categorie di suini A. VERRI 1. I recinti per i verri devono essere sistemati e costruiti in modo da permettere all’animale di girarsi e di avere il contatto uditivo,

olfattivo e visivo con gli altri suini. Il verro adulto deve disporre di una superficie libera al suolo di almeno 6 m2. 2. Qualora i recinti siano utilizzati per l’accoppiamento, il verro adulto deve disporre di una superficie al suolo di 10 m2 e il re-cinto deve essere libero da ostacoli.

B. SCROFE E SCROFETTE 1. Vanno adottate misure per ridurre al minimo le aggressioni nei gruppi.

Page 34: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 34 – Bollettino Ufficiale

2. Le scrofe gravide e le scrofette devono, se necessario, essere sottoposte a trattamento contro i parassiti interni od esterni. Se sono sistemate negli stalli da parto, esse devono essere pulite. 3. Nella settimana precedente al momento previsto del parto, scrofe e scrofette devono disporre di una lettiera adeguata in quantità sufficiente, a meno che ciò non sia tecnicamente realizzabile per il sistema di eliminazione dei liquami utilizzato nello stabilimento. 4. Dietro alla scrofa o alla scrofetta deve essere prevista una zona libera che renda agevole il parto naturale o assistito. 5. Gli stalli da parto in cui le scrofe possono muoversi liberamente devono essere provvisti di strutture (quali ad esempio apposite sbarre) destinate a proteggere i lattonzoli.

C. LATTONZOLI 1. Una parte del pavimento, sufficientemente ampia per consentire agli animali di riposare insieme contemporaneamente, deve esse-re piena o ricoperta da un tappetino, da paglia o da altro materiale adeguato. 2. Nel caso si usi uno stallo da parto, i lattonzoli devono disporre di spazio sufficiente per poter essere allattati senza difficoltà. 3. Nessun lattonzolo deve essere staccato dalla scrofa prima che abbia raggiunto un’età di 28 giorni, a meno che la permanenza presso la madre influenzi negativamente il benessere o la salute del lattonzolo o di quest’ultima. I lattonzoli possono tuttavia essere svezzati fino a sette giorni prima di tale età, qualora siano trasferiti in impianti specializzati, che vengano svuotati e accuratamente puliti e disinfettati prima dell’introduzione di un nuovo gruppo e che siano separati dagli impianti in cui sono tenute le scrofe, in modo da ridurre al minimo i rischi di trasmissione di malattie ai piccoli.

D. SUINETTI E SUINI ALL’INGRASSO 1. Quando i suini sono tenuti in gruppo, occorre prendere misure per evitare lotte che vadano oltre il comportamento normale. 2. Essi dovrebbero essere tenuti in gruppi con il minimo di commistione possibile. Qualora si debbano mescolare suini che non si co-noscono, occorre farlo il prima possibile, di preferenza prima dello svezzamento o entro una settimana dallo svezzamento. Quando i suini sono mescolati, devono disporre di spazi adeguati per allontanarsi e nascondersi dagli altri suini. 3. Qualora si manifestino segni di lotta violenta, occorre immediatamente indagare le cause e adottare idonee misure, quali fornire agli animali abbondante paglia, se possibile, oppure altro materiale per esplorazione. Gli animali a rischio o particolarmente aggres-sivi vanno separati dal gruppo. 4. La somministrazione di tranquillanti per facilitare la commistione va limitata a condizioni eccezionali e solo dopo aver consultato un veterinario.

Atto C18 – Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamentiArticolo 4

(GU L 221 del 8 agosto 1998)

Recepimento nazionale- Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 146 “Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli alleva-

menti” (GU n. 95 del 24 aprile 2001) modificato dalla Legge 27/12/2004, n. 306 (G.U. 27/12/2004, n. 302) e successive modifi-cazioni

- Circolare del Ministero della Salute del 5 novembre 2001, n. 10 (G.U. n. 277 del 28/11/2001)

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricolaGli allevamenti animali devono rispettare la vigente normativa:PERSONALE

1. Gli animali sono accuditi da un numero sufficiente di addetti. Controllo 2. Tutti gli animali tenuti in sistemi di allevamento, il cui benessere richieda un’assistenza frequente dell’uomo, sono ispezionati almeno una volta al giorno. Gli animali allevati o custoditi in altri sistemi sono ispezionati a intervalli sufficienti al fine di evitare loro sofferenze. 3. Per consentire l’ispezione completa degli animali in qualsiasi momento, deve essere disponibile un’adeguata illuminazione fissa o mobile. 4. Gli animali malati o feriti devono ricevere immediatamente un trattamento appropriato e, qualora un animale non reagisca alle cure in questione, deve essere consultato un medico veterinario. Ove necessario gli animali malati o feriti vengono isolati in appositi locali muniti, se del caso, di lettiere asciutte o confortevoli.

REGISTRAZIONE 5. Il proprietario o il custode, ovvero il detentore degli animali, tiene un registro dei trattamenti terapeutici effettuati. La registra-zione e le relative modalità di conservazione sono effettuate secondo quanto previsto dal decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 119 (abrogato e sostituito dal D.Lgs. 6 aprile 2006, n. 193 Attuazione della direttiva 2004/28/CE recante codice comunitario dei medicinali veterinari) e dal decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 336 (abrogato e sostituito dal D.Lgs. 16 marzo 2006, n. 158 Attuazione della direttiva 2003/74/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali). Le mortalità sono denunciate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320. 6. I registri sono conservati per un periodo di almeno tre anni e sono messi a disposizione dell’autorità competente al momento delle ispezioni o su richiesta.

LIBERTÀ DI MOVIMENTO 7. La libertà di movimento propria dell’animale, in funzione della sua specie e secondo l’esperienza acquisita e le conoscenze scientifiche, non deve essere limitata in modo tale da causargli inutili sofferenze o lesioni. Allorché continuamente o regolarmente legato, incatenato o trattenuto, l’animale deve poter disporre di uno spazio adeguato alle sue esigenze fisiologiche ed etologi-che, secondo l’esperienza acquisita e le conoscenze scientifiche.

FABBRICATI E LOCALI DI STABULAZIONE 8. I materiali che devono essere utilizzati per la costruzione dei locali di stabulazione e, in particolare, dei recinti e delle attrezzature con i quali gli animali possono venire a contatto, non devono essere nocivi per gli animali e devono poter essere accuratamente puliti e disinfettati. 9. I locali di stabulazione e i dispositivi di attacco degli animali devono essere costruiti e mantenuti in modo che non vi siano spigoli taglienti o sporgenze tali da provocare lesioni agli animali. 10. La circolazione dell’aria, la quantità di polvere, la temperatura, l’umidità relativa dell’aria e le concentrazioni di gas devono essere mantenute entro limiti non dannosi per gli animali. 11. Gli animali custoditi nei fabbricati non devono essere tenuti costantemente al buio o esposti ad illuminazione artificiale senza

Page 35: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 35 –

un adeguato periodo di riposo. Se la luce naturale disponibile è insufficiente a soddisfare esigenze comportamentali e fisiologi-che degli animali, occorre prevedere un’adeguata illuminazione artificiale.

ANIMALI CUSTODITI AL DI FUORI DEI FABBRICATI 12. Agli animali custoditi al di fuori dei fabbricati deve essere fornito, in funzione delle necessità e delle possibilità, un riparo ade-guato dalle intemperie, dai predatori e da rischi per la salute. Impianti automatici o meccanici 13. Ogni impianto automatico o meccanico indispensabile per la salute ed il benessere degli animali deve essere ispezionato almeno una volta al giorno. Gli eventuali difetti riscontrati devono essere eliminati immediatamente; se ciò non fosse possibile, occorre prendere le misure adeguate per salvaguardare la salute ed il benessere degli animali. Se la salute ed il benessere degli animali dipendono da un impianto di ventilazione artificiale, deve essere previsto un adeguato impianto di riserva per garantire un ricambio di aria sufficiente a salvaguardare la salute e il benessere degli animali. In caso di guasto all’impianto deve essere previsto un sistema di allarme che segnali il guasto. Detto sistema d’allarme deve essere sotto-posto a controlli regolari.

MANGIMI, ACQUA E ALTRE SOSTANZE 14. Agli animali deve essere fornita un’alimentazione sana, adatta alla loro età e specie, e in quantità sufficiente a mantenerli in buona salute e a soddisfare le loro esigenze nutrizionali. Gli alimenti o i liquidi sono somministrati agli animali in modo da non causare loro inutili sofferenze o lesioni e non contengono sostanze che possano causare inutili sofferenze o lesioni. 15. Tutti gli animali devono avere accesso ai mangimi ad intervalli adeguati alle loro necessità fisiologiche. 16. Tutti gli animali devono avere accesso ad un’appropriata quantità di acqua, di qualità adeguata, o devono poter soddisfare le loro esigenze di assorbimento di liquidi in altri modi. 17. Le attrezzature per la somministrazione di mangimi e di acqua devono essere concepite, costruite e installate in modo da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione degli alimenti o dell’acqua e le conseguenze negative derivanti da rivalità tra gli animali. 18. Nessuna altra sostanza, ad eccezione di quelle somministrate a fini terapeutici o profilattici o in vista di trattamenti zootecnici come previsto nell’art. 1, paragrafo 2, lettera c) della direttiva 96/22/CE, deve essere somministrata ad un animale, a meno che gli studi scientifici sul benessere degli animali e l’esperienza acquisita ne abbiano dimostrato l’innocuità per la sua salute e il suo benessere.

MUTILAZIONI E ALTRE PRATICHE 19. È vietata la bruciatura dei tendini ed il taglio di ali per i volatili e di code per i bovini se non a fini terapeutici certificati. La cauterizzazione dell’abbozzo corneale è ammessa al di sotto delle tre settimane di vita. Il taglio del becco deve essere effettuato nei primi giorni di vita con il solo uso di apparecchiature che riducano al minimo le sofferenze degli animali. La castrazione è consentita per mantenere la qualità dei prodotti e le pratiche tradizionali di produzione a condizione che tali operazioni siano effettuate prima del raggiungimento della maturità sessuale da personale qualificato, riducendo al minimo ogni sofferenza per gli animali. A partire dal 1° gennaio 2004 è vietato l’uso dell’alimentazione forzata per anatre ed oche e la spiumatura di volatili vivi. Le pratiche di cui al presente punto sono effettuate sotto il controllo del medico veterinario dell’azienda.

PROCEDIMENTI DI ALLEVAMENTO 20. Non devono essere praticati l’allevamento naturale o artificiale o procedimenti di allevamento che provochino o possano provocare agli animali in questione sofferenze o lesioni. Questa disposizione non impedisce il ricorso a taluni procedimenti che possono causare sofferenze o ferite minime o momentanee o richiedere interventi che non causano lesioni durevoli, se consentiti dalle disposizioni nazionali. 21. Nessun animale deve essere custodito in un allevamento se non sia ragionevole attendersi, in base al suo genotipo o fenotipo, che ciò possa avvenire senza effetti negativi sulla sua salute o sul suo benessere.

——— • ———

Page 36: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 36 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO 2

STANDARD PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI IN BUONE CONDIZIONI

AGRONOMICHE E AMBIENTALI(Art. 6 e Allegato III del Regolamento (CE) n.73/09)

Obiettivo 1: EROSIONE DEL SUOLOProteggere il suolo mediante misure idonee

NORMA 1: Misure per la protezione del suolo

STANDARD 1.1: Gestione minima delle terre che rispetti le condizioni locali specifiche

Ambito di applicazione Per l’impegno a): superfici a seminativo, come definite ai sensi dell’articolo 2 lettera a) del regolamento (CE) n. 1120/09; Per gli impegni b) e c): qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:

- di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento

(CE) n. 1698/05;- di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei paga-

menti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di favorire la protezione del suolo dall’erosione e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicem-bre 2009 e s.m.i., fatta salva la normativa vigente in materia di difesa del suolo, il presente standard prevede:

a) la realizzazione di solchi acquai temporanei sui terreni declivi che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni. I solchi acquai temporanei devono essere realizzati in funzione delle caratteristiche specifiche dell’appezzamento e devono avere una distanza tra loro non superiore a metri 80. Nel caso di ricorso alla deroga, in considerazione dell’elevata acclività o dell’assenza di canali naturali o artificiali dove convogliare l’ac-qua raccolta dai solchi acquai temporanei, è necessario realizzare fasce inerbite. Queste sono finalizzate al contenimento dell’erosione e realizzate ad andamento trasversale rispetto alla massima pendenza, di larghezza non inferiore a metri 5, ad una distanza tra loro non superiore a metri 60 e con modalità in grado di assicurare la sicurezza delle macchine e dei relativi operatori

b) Divieto di effettuare livellamenti non autorizzatic) Manutenzione della rete idraulica aziendale e della baulatura

Sono esenti dall’impegno di cui alla lettera a) le superfici stabilmente inerbite o impegnate con colture che permangono per l’intera annata agraria.Qualora i fenomeni erosivi del suolo siano presenti nonostante l’applicazione del suddetto standard la condizionalità è da ritenersi rispettata.

DerogheIn relazione all’impegno a) sono ammesse deroghe laddove, oltre una determinata pendenza, vi siano rischi per la stabilità del mezzo meccanico necessario alla realizzazione dei solchi acquai, o laddove sia assente una rete di canali naturali o artificiali in cui convo-gliare l’acqua raccolta dai solchi acquai temporanei. In tali casi, è necessario attuare gli impegni alternativi previsti (fasce inerbite o altri interventi conservativi equivalenti) finalizzati a proteggere il suolo dall’erosione.

In relazione all’impegno b) sono consentiti i livellamenti ordinari per la messa a coltura e per la sistemazione dei terreni a risaia.

In relazione all’impegno c):1. sono fatte salve le disposizioni di cui alle Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE;2. sono ammesse deroghe in presenza di drenaggio sotterraneo;3. in caso di trasformazione fondiaria, è concesso il ridisegno della rete scolante, fatte salve le norme vigenti in materia. E’ ob-

bligatorio il mantenimento della nuova rete scolante.

STANDARD 1.2: Copertura minima del suolo

Ambito di applicazione Per l’impegno di cui alla lettera a): superfici a seminativo non più utilizzate a fini produttivi, mantenute in buone condizioni agro-

nomiche e ambientali; Per l’impegno di cui alla lettera b): qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:- di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n.

1698/05;- di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’am-

bito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni;con l’esclusione delle superfici non più utilizzate a fini produttivi, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali.

Page 37: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 37 –

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di assicurare la copertura minima del suolo, prevenendo fenomeni erosivi e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., fatta salva la normativa vigente in materia di difesa del suolo, il presente standard prevede:

a) di assicurare la presenza di una copertura vegetale, naturale o seminata, durante tutto l’anno per le superfici a seminativo che non sono più utilizzate a fini produttivi e che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni;

b) per tutti i terreni che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) ovvero di feno-meni di soliflusso:

b.1) di assicurare una copertura vegetale o, in alternativa, l’adozione di tecniche per la protezione del suolo (come ad esempio la discissura o la ripuntatura in luogo dell’ordinaria aratura, lasciare i residui colturali, ecc.), per almeno 90 giorni consecutivi, nell’intervallo di tempo compreso tra il 15 settembre e il 15 maggio;b.2) il divieto di lavorazioni di affinamento del terreno per 90 giorni consecutivi a partire dal 15 novembre.

DeroghePer l’impegno di cui alla lettera a), sono ammesse le seguenti deroghe:

1. la pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio o piante biocide; 2. per terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi;3. nel caso di colture a perdere per la fauna, lettera c) articolo 1 del Decreto ministeriale del 7 marzo 2002;4. nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario; 5. nel caso di lavorazioni del terreno eseguite allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria,

comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio dell’annata agraria precedente all’entrata in produzione; 6. a partire dal 15 marzo dell’annata agraria precedente a quella di semina di una coltura autunno-vernina, per la pratica

del maggese, laddove essa rappresenti una tecnica di aridocoltura, giustificabile sulla base del clima caldo-arido e della tessitura del terreno, come indicato nei provvedimenti regionali. Sono ammesse al massimo due lavorazioni del terreno nel periodo compreso tra il 15 marzo e il 15 luglio di detta annata agraria.

Per l’impegno di cui alla lettera b) per le superfici oggetto di domanda di estirpazione e/o re-impianto di vigneti, ai sensi del regolamento (CE) 1234/2007, sono ammesse le lavorazioni funzionali all’esecuzione dell’intervento.

STANDARD 1.3: Mantenimento dei terrazzamenti

Ambito di applicazioneQualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:

- di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE)

n. 1698/05;- di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti

nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di assicurare la protezione del suolo dall’erosione nei casi di terreni terrazzati e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., fatta salva la normativa vigente in materia di difesa del suolo, il presente standard prevede il divieto di eliminare i terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da un muretto a secco oppure da una scarpata inerbita.

DerogheE’ consentito il rimodellamento dei terrazzamenti allo scopo di renderli economicamente validi e meccanizzabili, mantenendone la funzionalità.

Obiettivo 2: SOSTANZA ORGANICA DEL SUOLOMantenere i livelli di sostanza organica del suolo mediante opportune pratiche

NORMA 2: Misure per il mantenimento dei livelli di sostanza organica nel suolo

STANDARD 2.1: Gestione delle stoppie

Ambito di applicazione:Superfici a seminativo, come definite ai sensi dell’articolo 2 lettera a) del regolamento (CE) n. 1120/09.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di favorire la preservazione del livello di sostanza organica presente nel suolo nonché la tutela della fauna selvatica e la prote-zione dell’habitat, è opportuno provvedere ad una corretta gestione dei residui colturali e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i.; il presente standard prevede il divieto della bruciatura delle stoppie e delle paglie. Nel caso di ricorso alla deroga di cui al successivo punto 2 è necessario effettuare interventi alternativi di ripristino del livello di sostan-za organica del suolo tramite sovescio, letamazione o altri interventi di fertilizzazione organica.

Deroghe:La bruciatura delle stoppie e delle paglie è ammessa:

1. per le superfici investite a riso;2. nel caso di interventi connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall’Autorità competente.

Page 38: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 38 – Bollettino Ufficiale

STANDARD 2.2: Avvicendamento delle colture

Ambito di applicazione Superfici a seminativo, come definite ai sensi dell’articolo 2 lettera a) del regolamento (CE) n. 1120/09.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di mantenere il livello di sostanza organica nel suolo e di salvaguardare la sua struttura, è opportuno favorire l’avvicendamento delle colture sullo stesso appezzamento di terreno agricolo.Pertanto, a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede una durata della monosuccessione massima pari a cinque anni per i seguenti cereali: frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio, scagliola, farro, mais e sorgo. Per monosuccessione di cereali s’intende la coltivazione dello stesso cereale sul medesimo appezzamento per 2 o più anni conse-cutivi. Il computo degli anni di monosuccessione decorre a partire dall’anno 2008.Non interrompono la monosuccessione le colture intercalari in secondo raccolto. La successione dei seguenti cereali (frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio, scagliola, farro) è considerata, ai fini del presente standard, come monosuccessione dello stesso cereale.Nel caso di ricorso alla deroga di cui al successivo punto 2. a) (analisi del terreno) e di accertamento della diminuzione del livello di sostanza organica, è necessario effettuare interventi di ripristino del livello di sostanza organica del suolo tramite sovescio, letamazione o altri interventi di fertilizzazione organica.

DerogheRispetto allo standard sopraindicato la deroga è ammessa nei seguenti casi:

1 . monosuccessione di riso;2. a) dimostrazione del mantenimento del livello di sostanza organica mediante analisi del terreno da eseguirsi, in conformità alle meto-dologie ufficiali, in uno degli anni del periodo di monosuccessione e dopo il raccolto del cereale coltivato nel “periodo in deroga”. Per “periodo in deroga” si intende ogni anno successivo al termine della durata massima prevista per la monosuccessione.2. b) Per le aziende agricole che utilizzano effluente di allevamento, palabili e non palabili, quali quelli definiti dall’art. 3 lett. i) della DGR IX/2208/2011 (letami, liquami e prodotti assimilati) in alternativa all’analisi del terreno è consentito adottare tecniche agronomiche e colturali atte ad assicurare il mantenimento della sostanza organica nel terreno. La tracciabilità dell’uso agrono-mico dei fertilizzanti azotati organici è assicurata qualora le superfici oggetto di monosuccessione risultino ricomprese fra quelle dichiarate nella “comunicazione nitrati”. L’agricoltore è tenuto al rispetto di tutte le seguenti condizioni sui terreni interessati dalla monosuccessione:

• avere presentato la comunicazione nitrati (PUA/PUAS) e aggiornare il relativo registro delle fertilizzazioni;• apportare un quantitativo di azoto organico di origine zootecnica pari ad almeno 165 kg per ettaro e per anno di azoto

al campo per il mais e ad almeno 150 kg per ettaro e per anno di azoto al campo per altre colture (es. orzo, frumento, triticale,..) distribuito con le modalità e nei periodi consentiti dalla normativa vigente.

Obiettivo 3: STRUTTURA DEL SUOLOMantenere la struttura del suolo mediante misure adeguate

NORMA 3: Misure per la protezione della struttura del suolo

STANDARD 3.1: Uso adeguato delle macchine

Ambito di applicazioneQualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:- di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05;- di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’am-

bito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di mantenere la struttura del suolo, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard stabilisce che gli agricoltori devono assicurare un uso adeguato delle macchine nelle lavorazioni del ter-reno tramite l’esecuzione delle lavorazioni del terreno in condizioni di umidità appropriate (stato di “tempera”) e con modalità d’uso delle macchine tale da evitare il deterioramento della struttura del suolo. Sono fatte salve le disposizioni di cui alle Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE.

Obiettivo 4: LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTOAssicurare un livello minimo di mantenimento ad evitare il deterioramento degli habitat

NORMA 4: Misure per il mantenimento dei terreni e degli habitat

STANDARD 4.1: Protezione del pascolo permanente

Ambito di applicazionePascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09

Page 39: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 39 –

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard stabilisce che tutte le superfici a pascolo permanente sono soggette ai seguenti impegni:

a) divieto di riduzione della superficie a pascolo permanente a norma dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 1122/09 e suc-cessive modifiche e integrazioni;

b) divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ad altri usi all’interno dei siti di importanza comunitaria, delle zone speciali di conservazione e delle zone di protezione speciali, individuati ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE, salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione;

c) esclusione di lavorazioni del terreno fatte salve quelle connesse al rinnovo e/o infittimento del cotico erboso e alla gestione dello sgrondo delle acque.

DerogheIn relazione agli impegni a) e c) sono ammesse deroghe nel caso in cui il Regolamento (CE) n. 1122/09 e specifiche disposizioni comunitarie e nazionali prevedano interventi agronomici e/o adempimenti diversi da quelli del presente standard.

STANDARD 4.2: Evitare la propagazione di vegetazione indesiderata sui terreni agricoli

Ambito di applicazioneQualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:

- di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamen-

to (CE) n. 1698/05;- di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei

pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estir-pazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni;

ad esclusione di:- oliveti, con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative;- vigneti, come individuati ai sensi dell’articolo 75 del regolamento (CE) n. 555/2008 e successive modifiche ed integrazioni, con

riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative;- pascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di evitare l’abbandono progressivo delle superfici agricole, di prevenire la formazione di potenziali inneschi di incendi, in partico-lare nelle condizioni di siccità, di evitare la diffusione delle infestanti e di tutelare la fauna selvatica, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede:

− l’attuazione di pratiche agronomiche, consistenti in operazioni di sfalcio o altre operazioni equivalenti (es. trinciatura), da effettuarsi almeno una volta all’anno:

• per le aree Natura 2000, individuate ai sensi della direttiva 2009/147/CE e della direttiva 92/43/CEE, il periodo di divieto annuale di sfalcio, o altre operazioni equivalenti, è compreso tra il 15 marzo e il 15 agosto di ogni anno;

• per le altre aree, è vietato lo sfalcio, o altre operazioni equivalenti, per almeno 120 giorni consecutivi compresi nell’intervallo di tempo tra il 15 marzo e il 15 agosto di ogni anno

E’ fatto comunque obbligo di sfalci e/o lavorazioni del terreno per la realizzazione di fasce antincendio qualora previsto e conforme-mente alle normative in vigore.

Deroghe 1. Sono escluse le superfici ordinariamente coltivate e gestite.2. Sono ammesse operazioni di sfalcio o trinciatura, da eseguirsi in deroga alle epoche prestabilite, al fine di evitare la fioritura

delle piante infestanti e quindi la successiva disseminazione. E’ comunque escluso qualsiasi intervento che comporti la rot-tura del cotico erboso.

La deroga di cui al punto 2 non si applica ai terreni ricadenti nelle aree della Rete Natura 2000, ai sensi delle direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE, salvo diversa indicazione dell’autorità di gestione dell’area.

STANDARD 4.3: Mantenimento degli oliveti e dei vigneti in buone condizioni vegetative

Ambito di applicazionePer l’impegno a): oliveti, con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative. Per l’impegno b): vigneti, come individuati ai sensi dell’articolo 75 del regolamento (CE) n. 555/2008 e successive modifiche ed inte-grazioni, con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat e l’abbandono, gli oliveti ed i vigneti sono mantenuti in buone condizioni vegetative mediante attuazione di tecniche colturali rivolte alla pianta, allo scopo di mantenere un equilibrato sviluppo vegetativo dell’impianto, secondo le forme di allevamento, gli usi e le consuetudini locali, nonché evitare la propagazione delle infestanti ed il rischio di incendi. A norma dell’articolo 5 comma 2 del DM 5 agosto 2004 e del DM 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prescrive:

a) per gli oliveti:• l’esecuzione della potatura, da eseguirsi almeno una volta ogni 5 anni;• l’eliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare la chioma delle piante, da effet-

tuarsi almeno una volta ogni 3 anni;• la spollonatura degli olivi, da eseguirsi almeno una volta ogni 3 anni

Page 40: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 40 – Bollettino Ufficiale

b) per i vigneti:• l’esecuzione della potatura invernale del vigneto, da effettuarsi entro il 30 maggio di ogni anno;• l’eliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare le piante di vite, da effettuarsi alme-

no una volta ogni 3 anni.

Deroghe Sono ammesse deroghe nei seguenti casi:

1. in presenza di motivazioni di ordine fitosanitario2. per i terreni compresi nelle aree di cui alle Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE e dei Parchi Nazionali e Regionali, ove previsto

da specifiche disposizioni applicabili sul territorio regionale.

STANDARD 4.4: Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio

Ambito di applicazioneQualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:

- di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamen-

to (CE) n. 1698/05;- di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei

pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estir-pazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat tramite il mantenimento degli elementi naturali caratteristici del paesaggio sull’intero territorio nazionale e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede:

a) il rispetto delle prescrizioni cogenti, inerenti la tutela degli elementi caratteristici del paesaggio, contenuti: - all’art. 134 del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” (Parte Terza) così come

recepito dalla normativa regionale; - nel Piano Paesaggistico Regionale contenuto nell’Allegato 3 del Piano Territoriale Regionale (d.c.r. 19 gennaio

2010, n. VIII/951, pubblicato sul BURL N. 13 1° s.s. del 30/03/2010 – relativi allegati scaricabili dal sito: http://www.reti.regione.lombardia.it), con particolare riferimento al Volume 6, relativo alla normativa di piano ed agli indirizzi di tutela, fatte salve le indicazioni più puntuali contenute nei provvedimenti di individuazione e disciplina dei singoli Beni paesaggistici;

- nei P.T.C.P. (Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali) e P.T.C. (Piani Territoriali di Coordinamento dei Parchi regio-nali).

Le prescrizioni cogenti applicabili sono quelle che riguardano le superfici agricole compresa la non eliminazione di muretti a secco, siepi, stagni, alberi isolati o in filari, laddove prevista dai suddetti provvedimenti o piani. Ai fini dell’individuazione dell’elemento caratteristico del paesaggio per il suo mantenimento, è stabilita una lunghezza lineare minima di 25 metri. Per filare si intende un andamento lineare e/o sinuoso caratterizzato dalla ripetizione di elementi arborei in successione o alternati. Per alberi isolati sono da intendersi gli esemplari arborei identificati nel registro nazionale degli alberi monumentali o tutelati da legislazione regionale e nazionale.Il sistema complessivo dei Beni paesaggistici di cui all’art. 134 del D.Lgs. 42/2004 è individuato e consultabile sul SIBA WEB – Sistema Informativo Beni e Ambiti paesaggistici (http://www.cartografia.regione.lombardia.it/viewer25/index.jsp?config=config-siba2.xml).

b) Nelle more dell’adozione delle misure di conservazione della direttiva 92/43/CEE, fatto salvo quanto previsto dalla l.r. 12/2005, ai fini del rispetto degli elementi naturali presenti nella aree SIC/ZSC sono soggetti a comunicazione all’ente gestore di cui all’allegato 4 al presente provvedimento, che nei casi di legge emette la prevista autorizzazione, gli interventi di: a) Eliminazione di siepi e filari, boschetti, fasce boscate, senza adeguata compensazione da definirsi

sulla base di parametri forniti dall’ente gestore;b) Eliminazione o compromissione di ambienti umidi (stagni, maceri, fontanili o risorgive);c) Modifica di aree e/o modalità di conduzione agro-forestale caratteristiche del territorio (es. marcite, risaie) e/o sistema-

zioni agrarie e forestali tradizionali;d) Eliminazione di elementi morfologici naturali quali terrazzamenti o dossi, sbancamento con asportazione di materiale;e) Utilizzazione di fanghi di depurazione.

DerogheSono ammesse deroghe nei seguenti casi:

1. Presenza di motivazioni di ordine fitosanitario riconosciute dalle Autorità Competenti.2. Formazioni arbustive od arboree, realizzate anche con l’intervento pubblico, che non presentino i caratteri della permanen-

za e della tipicità.3. Interventi di ordinaria manutenzione delle formazioni arboreo/arbustive, comprendenti anche il taglio a raso di ceppaie e il

taglio dei ricacci delle capitozze.4. Eliminazione di soggetti arborei o arbustivi appartenenti a specie invadenti, pollonanti o non autoctone (ad es. ailanto,

robinia pseudoacacia, ecc …) o eliminazione di soggetti arbustivi lianosi (ad es. rovo).

STANDARD 4.5: Divieto di estirpazione degli olivi

Ambito di applicazioneQualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:

Page 41: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 41 –

- di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n.

1698/05;- di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’am-

bito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni olivetati e delle singole piante di olivo, ai sensi del Decreto Luogote-nenziale 27 luglio 1945, n. 475 e s.m.i. e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prescrive il divieto di estirpazione delle piante di olivo.

DerogheSono ammesse deroghe nei casi di reimpianto autorizzato o di estirpazione autorizzata dall’autorità competente in base a quanto previsto dal Decreto Luogotenenziale n.475 del 1945 e s.m.i. o da specifiche leggi regionali vigenti.

STANDARD 4.6: Densità di bestiame minime e/o regimi adeguati

Ambito di applicazionePascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento dell’habitat, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., tutte le superfici a pascolo permanente sono soggette al rispetto della densità di bestiame da pascolo per ettaro di superficie pascolata. Il carico minimo non può essere inferiore a 0,2 UBA/Ha anno, il carico massimo non può essere superiore a 4 UBA/Ha anno. Per le superfici a prato permanente o a prato pascolo, in alternativa al pascolamento, è considerata regime adeguato la pratica di almeno uno sfalcio all’anno.

DerogheSono ammesse deroghe nel caso di interventi agronomici e/o impegni, diversi da quelli del presente standard, ove previsti dal rego-lamento (CE) n. 1122/09.

Obiettivo 5: PROTEZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHEProteggere le acque dall’inquinamento e dal ruscellamento e gestire l’utilizzo delle risorse idriche

NORMA 5: Misure per la protezione e la gestione delle acque

STANDARD 5.1 : Rispetto delle procedure di autorizzazione quando l’utilizzo delle acque a fini di irrigazione è soggetto a autorizzazione

Ambito di applicazioneQualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:

- di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamen-

to (CE) n. 1698/05;- di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei

pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del p r e -mio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consi-glio e successive modifiche ed integrazioni.

Descrizione dello standard e degli impegni da rispettareAl fine di assicurare un minimo livello di protezione delle acque, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede il rispetto delle procedure di autorizzazione (concessione, licenza di attingi-mento, ecc.) quando l’utilizzo delle acque a fini di irrigazione è soggetto ad autorizzazione a titolo gratuito od oneroso, ai sensi della normativa vigente.Lo standard si ritiene rispettato qualora sia in corso l’iter procedurale necessario al rilascio dell’autorizzazione.

Le aziende agricole che utilizzano acque per uso irriguo, fatto salvo quanto previsto dalla vigente normativa, ai fini del presente stan-dard devono:

a) in caso di prelievo da acque superficiali:- o essere consorziate in consorzi irrigui e/o di miglioramento fondiario o di bonifica o di miglioramento fondiario di secondo

grado (che sono i titolari di concessioni di acque pubbliche) come utenza agricola limitatamente all’uso irriguo dell’acqua erogata;

- o aver presentato all’ente competente domanda di concessione di derivazione o possedere concessione di derivazione e attenersi alle prescrizioni ivi contenute.Si precisa che il rilascio della concessione è di competenza: a) della regione per grandi derivazioni con portata superiore ai 1000 l/s o superficie irrigata superiore a 500 ha;b) della provincia per piccole derivazioni, con portata inferiore ai 1000 l/s o superficie irrigata inferiore a 500 ha alla pro-

vincia;- o possedere Domanda per il rilascio o Licenza di attingimento rilasciata dalla provincia la cui durata non è superiore

all’anno ed è rinnovabile massimo 5 volte, e rispettare la portata massima di acqua attinta non superiore a 40 l/s, nonché il volume complessivo annuo non superiore ai 300.000 m3.

Page 42: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 42 – Bollettino Ufficiale

b) in caso di prelievo da acque sotterranee:- aver presentato all’ente competente domanda di concessione di derivazione o possedere concessione di derivazione e

attenersi alle prescrizioni ivi contenute. Si precisa che il rilascio della concessione è di competenza:

a) della regione per grandi derivazioni con portata superiore ai 1000 l/s o superficie irrigata superiore a 500 ha;b) della provincia per piccole derivazioni, con portata inferiore ai 1000 l/s o superficie irrigata inferiore a 500 ha alla provincia.

E’ esente, in quanto non pertinente all’attività di gestione agronomica dei terreni, l’uso domestico di acque sotterranee, che peraltro non prevede il rilascio di concessione (il limite è 1 l/s o 1.500 mc/a), che non sia per fini irrigui e l’uso domestico di acque sotterranee che non configuri un’attività economico-produttiva o avente finalità di lucro.

Normativa applicabile in materia di uso irriguo delle acque- R.D. 11-12-1933 n. 1775 “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici.”(G.U. 8 gennaio 1934, n. 5) - D.lgs.152/06 “Norme in materia ambientale” (G.U. 14 aprile 2006, n. 88, S.O.)- Reg. 24 marzo 2006, n. 2 recante “Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque a uso dome-

stico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione dell’articolo 52, comma 1, lettera c) della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26.” (BURL 28 marzo 2006, I S.O al BURL del 27 marzo 2006, n. 13)

- Titolo VII “Disposizioni in materia di bonifica e irrigazione” della L.R. 5-12-2008 n. 31 recante “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”. (BURL Lombardia 9 dicembre 2008, n. 50, suppl. ord. 10 dicembre 2008, n. 1).

Si riportano alcune disposizioni normative per definire i limiti dello standard sull’uso delle acque irrigue rispetto ad altri usi:

R.D. 11-12-1933 n. 1775 “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici.”(G.U. 8 gennaio 1934, n. 5) − Comma 1 Articolo 17 di seguito riportato:

Salvo quanto previsto dall’articolo 93 e dal comma 2, è vietato derivare o utilizzare acqua pubblica senza un prov-vedimento autorizzativo o concessorio dell’autorità competente.

− Comma 2 Articolo 17 di seguito riportato:La raccolta di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici è libera e non richiede licenza o concessione di derivazione di acqua; la realizzazione dei relativi manufatti è regolata dalle leggi in materia di edilizia, di costruzioni nelle zone sismiche, di dighe e sbarramenti e dalle altre leggi speciali.

− Comma 6 Articolo 23 di seguito riportato:Le concessioni di grandi derivazioni accordate in base al D.Lgt. 20 novembre 1916, numero 1664 (*), per le quali sia stata stabilita la durata massima prevista all’art. 11 di esso, restano di diritto prorogate sino al termine della durata massima stabilita all’art. 21 della presente legge. Per le piccole derivazioni concesse in base al predetto D.Lgt. 20 novembre 1916, n. 1664, resta immutato il termine fissato nel decreto di concessione (**).

--------------------------------------------------------------------------------(*) Abrogato dal R.D.L. 9 ottobre 1919, n. 2161. (**) La durata delle piccole derivazioni è stata prorogata dalla L. 8 gennaio 1952, n. 42, dalla L. 2 febbraio 1968, n. 53 e dalla L. 24 maggio 1978, n. 228.

D.lgs.152/06 “Norme in materia ambientale”(G.U. 14 aprile 2006, n. 88, S.O.)Commi 3, 4 e 5 Articolo 167. Usi agricoli delle acque di seguito riportati:

− Comma 3. La raccolta di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici è libera.− Comma 4. La raccolta di cui al comma 3 non richiede licenza o concessione di derivazione di acque; la realizza-

zione dei relativi manufatti è regolata dalle leggi in materia di edilizia, di costruzioni nelle zone sismiche, di dighe e sbarramenti e dalle altre leggi speciali.

− Comma 5. L’utilizzazione delle acque sotterranee per gli usi domestici, come definiti dall’articolo 93, secondo com-ma, del testo unico delle disposizioni di legge sulle acque sugli impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, resta disciplinata dalla medesima disposizione, purché non comprometta l’equilibrio del bilancio idrico di cui all’articolo 145 del presente decreto.

Articoli 90 e 91 della L.R. 5-12-2008 n. 31 recante “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale. (BURL Lombardia 9 dicembre 2008, n. 50, suppl. ord. 10 dicembre 2008, n. 1).

STANDARD 5.2 Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua

Ambito di applicazione Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:

- di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE)

n. 1698/05;- di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti

nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni

Normativa nazionale e sovra – regionale• Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” (Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2006 - Supple-

mento Ordinario n. 96) ed in particolare:- Art 117 , commi 1 e 2 (Piano di gestione) - Parte III “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento

e di gestione delle risorse idriche”:- Sezione I - Titolo II “I distretti idrografici, gli strumenti, gli interventi” Capo I “Distretti idrografici”- Sezione II “Tutela delle acque dall’inquinamento” - Titolo II “Obiettivi di qualità” Capo I - Obiettivo di qualità

ambientale e obiettivo di qualità per specifica destinazione (art 76)

Page 43: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 43 –

- Allegato alla parte III ed in particolare: - Allegati 1 “Monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale” e s.m.i.

- Allegato 3 “Rilevamento delle caratteristiche dei bacini idrografici e analisi dell’impatto esercitato dall’attività antropica”

- Allegato 4 “Contenuti dei piani” - Parte A. Piani di gestione dei bacini idrografici

• D.M. 131/2008 - Regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante: «Norme in materia ambientale», predisposto ai sensi dell’articolo 75, comma 4, dello stesso decreto. (GU n. 187 del 11-8-2008, Suppl. Ordinario n. 189)

• Decreto 17 luglio 2009 - Individuazione delle informazioni territoriali e modalità per la raccolta, lo scambio e l’utilizzazione dei dati necessari alla predisposizione dei rapporti conoscitivi sullo stato di attuazione degli obblighi comunitari e nazionali in materia di acque. (GU n. 203 del 2-9-2009)

• D.M. 260/2010 - Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali, per la mo-difica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell’articolo 75, comma 3, del medesimo decreto legislativo (GU n. 30 del 7 febbraio 2011 - Suppl. Ordinario n. 31)

• Piano di gestione delle acque adottato dall’Autorità di Bacino del Po con deliberazione n. 1 del 24 febbraio 2010 (art. 13 e allegato VII della Direttiva 2000/60/CE) – Allegato 5

• Piano di gestione delle acque adottato dall’Autorità di bacino del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali con delibe-razione n. 1 del 24 febbraio 2010 (art. 13 e allegato VII della Direttiva 2000/60/CE) – Elaborato “Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco”.

Descrizione dello standard Al fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall’inquinamento derivante dalle attività agricole, il presente standard pre-vede: - il rispetto di determinate condizioni per l’esecuzione degli interventi di fertilizzazione organica e inorganica sul terreno adiacente ai corsi d’acqua (di cui al seguente impegno a); - la costituzione/non eliminazione di una fascia stabilmente inerbita spontanea o seminata che può ricomprendere anche specie arboree o arbustive, qualora presenti, di larghezza variabile tra 3 e 5 metri, adiacente ai corpi idrici1 superficiali di torrenti, fiumi o canali indicati nell’elaborato 5 del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e nell’elaborato “Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco” del Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali. Tale fascia è definita “fascia inerbita” (di cui al seguente impegno b).

Pertanto il presente standard stabilisce i seguenti impegni:

a) Divieto di fertilizzazioni Devono essere rispettati i divieti spaziali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti inorganici, dei letami e dei materiali ad essi assi-milati, nonché dei concimi azotati e degli ammendanti organici, e dei liquami secondo quanto stabilito dalla DGR IX/2208 del 14/09/2011 sia per le zone vulnerabili ai nitrati (ZVN) sia per le zone NON vulnerabili ai nitrati. Eventuali deiezioni di animali al pascolo o bradi in prossimità dei corsi d’acqua non costituiscono violazione del presente impegno.

L’eventuale inosservanza del divieto di fertilizzazione, costituendo al contempo violazione sia per il presente Standard sia per l’atto A4 ed eventualmente per l’Atto A4RM (in caso di adesione alla Misura 214 del PSR), viene considerata un’unica infrazione.

L’impegno relativo al divieto di fertilizzazione inorganica, in presenza di colture permanenti inerbite di produzione integrata o biologica,- si intende rispettato con il limite di 3 metri;- si considera assolto, nel caso di utilizzo di fertirrigazione con micro-portata di erogazione

b) Costituzione/non eliminazione di fascia inerbita La fascia da costituire o non eliminare deve essere stabilmente inerbita, spontanea o seminata, e può ricomprendere anche specie arboree o arbustive qualora presenti; la sua ampiezza varia in funzione della combinazione dello stato ecologico e/o chimico2 asso-ciato ai corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali, indicati nell’elaborato 5 del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e nell’elaborato “Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco” del Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali.

Le possibili classi di stato sono:a) stato ecologico: “ottimo/elevato”, “buono”, “sufficiente”, “scarso/scadente” e “pessimo/cattivo”, b) stato chimico: “buono”, ”non buono”,

L’impegno si considera assolto nel caso in cui lo stato ecologico del corpo idrico superficiale interessato sia di grado “ottimo/eleva-to” e lo stato chimico sia buono o non definito.L’ampiezza della fascia inerbita è pari a tre metri nel caso in cui:

- lo stato ecologico del corpo idrico superficiale interessato sia di grado “sufficiente” o “buono” e lo stato chimico sia buo-no o non definito- lo stato ecologico sia non definito e quello chimico sia “buono”.

In tutti gli altri casi, l’ampiezza della fascia inerbita è pari a 5 metri.

Nel caso di assenza della suddetta classificazione, ma in presenza della precedente classificazione, basata sullo stato complessivo del corpo idrico così come definito nell’ambito del Piano di gestione del distretto idrografico di appartenenza, e nella fase di ag-giornamento dei criteri di classificazione, le ampiezze della fascia inerbita sono così definite: 5 metri in presenza di stato complessivo “scarso” o “cattivo”, 3 metri in presenza di stato complessivo “buono” o “sufficiente”; in caso di stato complessivo “elevato”, l’impegno della fascia inerbita è assolto.

1 I “corpi idrici” sono le unità a cui fare riferimento per riportare e accertare la conformità con gli obiettivi ambientali di cui al Dlgs 152/06. I criteri per l’identificazione dei corpi idrici tengono conto principalmente delle differenze dello stato di qualità, delle pressioni esistenti sul territorio e dell’estensione delle aree protette. Una corretta identificazione dei corpi idrici è di particolare importanza, in quanto gli obiettivi ambientali e le misure necessarie per raggiungerli si applicano in base alle caratteristiche e le criticità dei singoli “corpi idrici”. Un fattore chiave in questo contesto è pertanto lo “stato” di questi corpi.

2 Con nota prot. n. T1.2014.0004715 del 30/01/2014 la DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile ha comunicato alla DG Agricoltura l’aggiornamento dello stato ecologico e/o chimico sulla base dei dati di monitoraggio delle acque del primo triennio di classificazione 2009-2011 effettuato da ARPA Lombardia, così come previsto dal D.lgs. 152/06 e smi. Tale aggiornamento in alcuni casi può determinare la modifica dell’ampiezza della fascia inerbita rispetto agli anni 2012-2013. L’informazione aggiornata sull’ampiezza della fascia è presente a SIARL.

Page 44: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 44 – Bollettino Ufficiale

L’informazione della classificazione sopra descritta, ossia l’informazione sull’ampiezza della fascia inerbita da realizzare/non eliminare, deve essere assicurata a livello di singola azienda agricola per garantire l’effettiva controllabilità del requisito.

L’ampiezza della fascia inerbita viene misurata prendendo come riferimento il ciglio di sponda; i 3 o 5 metri devono considerarsi al netto della superficie eventualmente occupata da strade, eccetto i casi di inerbimento, anche parziale, delle stesse.

Sulla superficie occupata dalla fascia inerbita, oltre al rispetto dell’obbligo di cui al precedente punto a), è vietato effettuare le lavo-razioni, escluse quelle propedeutiche alla capacità filtrante della fascia inerbita esistente. Sono escluse tutte le lavorazioni che elimi-nano, anche temporaneamente, il cotico erboso, con eccezione per le operazioni di eliminazione di formazioni arbustive o arboree, le quali vanno condotte con il minimo disturbo del cotico; in ogni caso, è fatto salvo il rispetto della normativa vigente in materia di opere idrauliche e regime delle acque e delle relative autorizzazioni, nonché della normativa ambientale e forestale.

Si precisa che gli impianti arborei coltivati a fini produttivi e/o ambientali preesistenti alla data di entrata in vigore del presente provve-dimento e ricompresi in una fascia inerbita, così come sopra descritta, sono considerati parte integrante della fascia stessa.

Ai fini del presente standard, si intende per:“Ciglio di sponda”: il punto della sponda dell’alveo inciso (o alveo attivo) a quota più elevata; “Alveo inciso”: porzione della regione fluviale associata a un corso d’acqua compresa tra le sponde dello stesso, sede normalmente del deflusso di portate inferiori alle piene esondanti. “sponda”: alveo di scorrimento non sommerso. “Argine”: rilevati di diverse tipologie costruttive, generalmente in terra, che servono a contenere le acque onde impedire che dilaghino nei terreni circostanti più bassi;

Sono esclusi dagli impegni di cui alla lettera a) e alla lettera b) gli elementi di seguito indicati e descritti:

Scoline e fossi collettori (fossi situati lungo i campi coltivati per la raccolta dell’acqua in eccesso) ed altre strutture idrauliche artificiali, prive di acqua propria e destinate alla raccolta e al convogliamento di acque meteoriche, presenti temporaneamente. Adduttori d’acqua per l’irrigazione: rappresentati dai corpi idrici, le cui acque sono destinate soltanto ai campi coltivati.Pensili: corpi idrici in cui la quota del fondo risulta superiore rispetto al campo coltivato.Corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al campo coltivato che determinano una barriera tra il campo e l’acqua.

Deroghe

La deroga agli impegni a) e b) è ammessa nel caso di risaie e nel caso dei corsi d’acqua “effimeri” ed “episodici” ai sensi del D.M. 16/06/2008 n. 131.

La deroga all’impegno b) è ammessa nei seguenti casi: - particelle agricole ricadenti in “aree montane” come da classificazione ai sensi della Direttiva CEE 268/75 del 28 aprile 1975

e s.m.i.;- terreni stabilmente inerbiti per l’intero anno solare;- oliveti con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative; - pascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09.

STANDARD 5.3 - Protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento: divieto di scarico diretto nelle acque sotterranee e misure per prevenire l’inquinamento indiretto delle acque sotterranee attraverso lo scarico nel suolo e la percolazione nel suolo delle sostanze pericolose elencate nell’allegato della direttiva 80/68/CEE nella sua versione in vigore l’ultimo giorno della sua validità, per quanto riguarda l’attività agricola

Recepimento nazionale Articoli 103 e 104 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” (G.U. n. 88 del 14-04-2006, Sup-

plemento Ordinario n. 96) e successive modifiche e integrazioni.

Recepimento regionale DGR VIII/2244 del 29 marzo 2006 “Approvazione del programma di tutela e uso delle acque ai sensi dell’articolo 44 del d.lgs.

152/99 e dell’articolo 55, comma 19 della l.r. 26/2003 (2° Supplemento straordinario BURL n. 15 del 13 aprile 2006)

Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, fatte salve le norme sull’utilizzo a fini agronomici delle acque reflue, deve:

a) rispettare il divieto di scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo;

Page 45: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 45 – Bollettino Ufficiale

b) rispettare il divieto di scarico indiretto sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo delle sostanze di cui all’allegato I e II della direttiva 80/68/CEE. Il rispetto di tale requisito è anche rilevabile dalla assenza di fenomeni di dispersione di combustibili, oli di origine petrolifera e minerali, lubrificanti usati, filtri e batterie esauste che possano diffondere sostanze pericolose per percolazione nel suolo o sottosuolo. Tale dispersione può essere evitata stoccando le predette sostanze in un locale, o in un contenitore chiuso o protetto, posto su un pavimento impermeabilizzato, a perfetta tenuta;

c) possedere l’autorizzazione in corso di validità allo scarico diretto in acque superficiali e/o in fognatura e rispettarne le prescrizioni, se esercita attività di trasformazione eccedenti i limiti di normalità e complementarietà ai sensi dell’art 101, comma 7 del d.lgs. 152/06.

Si evidenzia che tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati (art. 124 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152).La verifica di condizionalità non si applica alle acque reflue domestiche e a quelle assimilate alle domestiche. Ai sensi dell’art. 101 (7) lettere a), b), c), salvo quanto previsto dall’art. 112, sono assimilate alle acque reflue domestiche le acque reflue, fatto salvo per le acque reflue domestiche e le acque reflue a queste assimilate (art. 101 (7), lettere a), b), c)), provenienti da imprese: • dediteesclusivamenteallacoltivazionedelterrenoe/oallasilvicoltura;• dediteadallevamentodibestiame;• deditealleattivitàdicuialleletterea)eb)cheesercitanoancheattivitàditrasformazioneodivalorizzazionedellaprodu-zione agricola, inserita con carattere di normalità e complementarietà funzionale nel ciclo produttivo aziendale e con materia prima lavorata proveniente in misura prevalente dall’attività di coltivazione dei terreni di cui si abbia a qualunque titolo disponibilità.

Si definiscono acque reflue domestiche (art. 74 (1), lettera g) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152) le acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche.

Si definisce scarico (art. 74 (1), lettera ff) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152) qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sot-toposte a preventivo trattamento di depurazione.

Tutte le aziende che non si trovano nelle condizioni previste ai punti suindicati devono essere autorizzate allo scarico.Ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs 152/2006, è vietato lo scarico sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo (art. 103), fatta eccezione per insediamenti, installazioni o edifici isolati che producono acque reflue domestiche. Al di fuori di questa ipotesi, gli sca-richi sul suolo esistenti devono essere convogliati in corpi idrici superficiali, in reti fognarie ovvero destinati al riutilizzo in conformità alle prescrizioni fissate. Ai sensi del comma c dell’art. 103 per gli scarichi di acque reflue industriali per i quali sia accertata l’impossibilità tecnica o l’eccessiva onerosità, a fronte dei benefici ambientali conseguibili, a recapitare in corpi idrici superficiali, è possibile lo scari-co sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo purché siano rispettati i valori limite di emissione della Tabella 4 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06.E’ sempre vietato lo scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo (art. 104).

——— • ———

Page 46: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 46 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ALLEGATO 3

AREE NATURA 2000 - ELENCO DELLE ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

1 IT2010007 PALUDE BRABBIA

CASALE LITTA, CAZZAGO BRAB-BIA, INARZO, TER-NATE, VARANO

BORGHI

VA PROVINCIA DI VARESE

DM 3.4.2000

DGR 18453/04

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMI-DE 459,79 C SIC/

ZPS IT2010007 PALUDE BRABBIA E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE PALUDE BRAB-

BIA

PROVIN-CIA DI VARESE

2 IT2010401

PARCO REGIONA-LE CAM-PO DEI FIORI

BARASSO, BEDE-RO VALCUVIA,

BRINZIO, CASTEL-LO CABIAGLIO,

COCQUIO-TREVISAGO,

COMERIO, CU-VIO, GAVIRATE,

INDUNO OLONA, LUVINATE, ORI-

NO, VALGANNA, VARESE

VACONSORZIO PARCO CAM-PO DEI FIORI

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI APERTI AL-PINI - ZONE

UMIDE

1.298,40 J ZPS

IT2010001 IT2010002 IT2010003 IT2010004 IT2010005

LAGO DI GAN-NA, MONTE LE-GNONE E CHIU-SARELLA, VER-SANTE NORD

DEL CAMPO DEI FIORI, GROTTE

DEL CAMPO DEI FIORI, MONTE

MARTICA

E.G. PARCO REGIONALE

PARCO REGIONALE CAMPO DEI

FIORI

CON-SORZIO PARCO CAMPO DEI FIORI

Page 47: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 47 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

3 IT2010501 LAGO DI VARESE

AZZATE, BARDEL-LO, BIANDRON-

NO, BODIO LOMNAGO,

BUGUGGIATE, CAZZAGO BRAB-

BIA, GALLIATE LOMBARDO, GA-VIRATE, VARESE

VA PROVINCIA DI VARESE

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMI-DE 1.738,03 J ZPS IT2010022 ALNETE DEL LA-

GO DI VARESEPROVINCIA DI VARESE

4 IT2010502

CANNETI DEL LAGO MAGGIO-

RE

ANGERA, BE-SOZZO, BREBBIA, ISPRA, MONVAL-LE, RANCO, SE-STO CALENDE

VA PROVINCIA DI VARESE

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMI-DE 227,27 F ZPS

IT2010015 IT2010017 IT2010021

PALUDE BRU-SCHERA, PALUDE

BOZZA-MON-VALLINA, SABBIE

D’ORO

PROVINCIA DI VARESE

5 IT2020301TRIANGO-LO LARIA-

NO

CANZO, VAL-BRONA, VALMA-

DRERA

CO LC ERSAF

DGR 15648/03

DGR 19018/04

dgr 10822/ 16.12.2009

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

592,78 J ZPS IT2020002 SASSO MALA-SCARPA

E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE SASSO MALA-SCARPA, FO-RESTA DEMA-NIALE CORNI

DI CANZO

ERSAF

6 IT2020302MONTE

GENERO-SO

LANZO D’INTELVI, PELLIO INTELVI CO ERSAF

DGR 15648/03

DGR 19018/04

dgr 10822/ 16.12.2009

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

236,88 A ZPS - -

FORESTA DEMANIALE

MONTE GENE-ROSO

ERSAF

Page 48: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 48 – Bollettino Ufficiale

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

7 IT2020303 VALSOLDA VALSOLDA CO ERSAF

DGR 15648/03

DGR 19018/04

DGR 240 del

14.07.2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

327,45 A ZPS - -FORESTA

DEMANIALE VALSOLDA

ERSAF

8 IT2030301 MONTE BARRO

GALBIATE, MAL-GRATE, VALMA-DRERA, PESCATE

LCCONSORZIO PARCO MON-

TE BARRO

DGR 15648/03

DGR 19018/04

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI - VALICHI

MONTANI

411,24 J ZPS IT2030003 MONTE BARRO E.G. PARCO REGIONALE

PARCO REGIONALE MONTE BAR-

RO

CON-SORZIO PARCO MONTE BARRO

9 IT2030601 GRIGNE

ABBADIA LARIA-NA, BALLABIO, CORTENOVA, ESINO LARIO,

MANDELLO DEL LARIO, PASTURO

LC PROVINCIA DI LECCO

DGR 3624/06

DGR 5119/07

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

7.161,48 J ZPS IT2030001 IT2030002

GRIGNA SET-TENTRIONALE/ GRIGNA MERI-

DIONALE

C.M. VALSAS-SINA, VAL-VARRONE,

VAL D’ESINO E RIVIERA

(fuori parco); E.G.PARCO (nel parco) /PROVINCIA

DI LECCO (fuori parco); E.G. PARCO (nel parco)

PARCO REGIONALE GRIGNA SET-TENTRIONALE

C.M. VAL-SASSINA, VALVAR-RONE,

VAL D’ESINO E RIVIERA (temp.)

Page 49: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 49 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

10 IT2040016

MONTE DI SCER-

SCEN - GHIAC-

CIAIO DI SCER-

SCEN - MONTE MOTTA

LANZADA SO PROVINCIA DI SONDRIO

DGR 3624/06

DGR 5119/07

DCP n. 21 del

24/6/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

9.666,25 C SIC/ZPS IT2040016

MONTE DI SCER-SCEN - GHIAC-CIAIO DI SCER-SCEN - MONTE

MOTTA

PROVINCIA DI SONDRIO

11 IT2040017DISGRA-ZIA - SIS-SONE

CHIESA IN VAL-MALENCO SO PROVINCIA DI

SONDRIO

DGR 3624/06

DGR 5119/07

DCP n. 83 26/11/2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

3.010,48 C SIC/ZPS IT2040017 DISGRAZIA - SIS-

SONEPROVINCIA DI SONDRIO

12 IT2040018 VAL CO-DERA

NOVATE MEZ-ZOLA SO

COMUNITA’ MONTANA

VALCHIAVEN-NA

DGR 3624/06

DGR 5119/07

DAC 2010/23

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

818,00 C SIC/ZPS IT2040018 VAL CODERA

COMUNITA’ MONTANA

VALCHIAVEN-NA

13 IT2040021

VAL DI TOGNO - PIZZO

SCALINO

MONTAGNA IN VALTELLINA,

SPRIANASO PROVINCIA DI

SONDRIO

DGR 3624/06

DGR 5119/07

DCP n. 88 del 1.6.2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

3.150,00 C SIC/ZPS IT2040021 VAL DI TOGNO -

PIZZO SCALINOPROVINCIA DI SONDRIO

Page 50: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 50 – Bollettino Ufficiale

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

14 IT2040022

LAGO DI MEZZOLA E PIAN DI SPAGNA

DUBINO, GERA LARIO, NOVATE MEZZOLA, SORI-

CO, VERCEIA

CO SO

CONSORZIO R.N. PIAN DI SPAGNA E

LAGO DI MEZ-ZOLA

DM 3.4.2000

DGR 18453/04

DAC n. 14 del

15/09/2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMIDE -

AMBIENTI AGRICOLI

1.610,55 J ZPS IT2040042PIAN DI SPAGNA - LAGO DI MEZ-

ZOLA

E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE LAGO DI MEZ-ZOLA E PIAN DI SPAGNA

CON-SORZIO

R.N. PIAN DI SPA-GNA E

LAGO DI MEZZOLA

15 IT2040044

PARCO NAZIONA-LE DELLO STELVIO

BORMIO, LIVI-GNO, PONTE DI LEGNO, SON-DALO, TEMU’,

VALDIDENTRO, VALDISOTTO,

VALFURVA, VEZZA D’OGLIO, VIONE

BS SO

COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STEL-

VIO

DM 3.4.2000

DGR 18453/04

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI - VALICHI

MONTANI

59.744,33 J ZPS

IT2040001 IT2040002 IT2040004 IT2040008 IT2040009 IT2040010 IT2040013 IT2040014

VAL VIERA E CIME DI FOPEL,

MOTTO DI LIVIGNO-VAL SA-LIENTE, VALLE AL-PISELLA, CIME DI PLATOR E MON-TE DELLE SCALE, VALLE DI FRAELE, VALLE DEL BRAU-LIO - CRESTA DI REIT, VAL ZEBRU’ - GRAN ZEBRU’ - MONTE CON-FINALE, VALLE

E GHIACCIAIO DEI FORNI - VAL CEDEC - GRAN ZEBRU’ - CEVE-

DALE

E.G. PARCO NAZIONALE

PARCO NA-ZIONALE DEL-LO STELVIO

COMI-TATO DI GESTIO-NE PER

LA PARTE LOMBAR-DA DEL PARCO NAZIO-NALE DELLO

STELVIO

Page 51: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 51 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

16 IT2040401

PARCO REGIONA-LE OROBIE VALTELLI-

NESI

ALBAREDO PER SAN MARCO, ALBOSAGGIA,

ANDALO VALTEL-LINO, APRICA,

BEMA, CAIOLO, CEDRASCO,

COLORINA, CO-SIO VALTELLINO, DELEBIO, FAEDO VALTELLINO, FOR-COLA, GEROLA ALTA, PEDESINA, PIATEDA, PIAN-TEDO, PONTE IN VALTELLINA,

RASURA, TEGLIO, FUSINE, ROGO-LO, TARTANO

SO

CONSORZIO PARCO ORO-BIE VALTELLI-

NESI

DGR 3624/06

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DAC n. 2 24.01.2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI - VALICHI

MONTANI

22.815,46 J ZPS

IT2040026 IT2040027 IT2040028 IT2040030 IT2040031 IT2040032 IT2040029 IT2040033 IT2040034 IT2040035 IT2040036

VAL LESINA, VALLE DEL BITTO

DI GEROLA, VALLE DEL BITTO DI ALBAREDO,

VAL MADRE, VAL CERVIA, VALLE DEL LIVRIO, VAL TARTANO, VAL VENINA, VALLE D’ARIGNA E

GHIACCIAIO DI PIZZO COCA,

VAL BONDONE-VAL CARONEL-LA, VAL BELVISO

ENTE GESTO-RE P.R.

PARCO REGIONALE OROBIE VAL-

TELLINESI

CON-SORZIO PARCO OROBIE VALTELLI-

NESI

17 IT2040402

RISERVA REGIONA-LE BOSCO DEI BOR-

DIGHI

ALBOSAGGIA, FAEDO VALTELLI-NO, MONTAGNA

IN VALTELLINA

SOC.M. VALTEL-LINA DI SON-

DRIO

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DAC 2010/14

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI47,49 A ZPS

RISERVA NATURALE

REGIONALE BOSCO DEI BORDIGHI

C.M. VAL-TELLINA DI SON-

DRIO

18 IT2040403

RISERVA REGIO-

NALE PA-LUACCIO DI OGA

VALDISOTTO SO C.M. ALTA VALTELLINA

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMIDE -

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI

36,66 J ZPS IT2040015 PALUACCIO DI OGA

E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE PALUACCIO

DI OGA

C.M. ALTA VAL-TELLINA

Page 52: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 52 – Bollettino Ufficiale

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

19 IT2040601

BAGNI DI MASINO-PIZZO BA-DILE-VAL

DI MELLO-VAL

TORRONE-PIANO

DI PREDA ROSSA

ARDENNO, BU-GLIO IN MONTE,

VAL MASINOSO PROVINCIA DI

SONDRIO

DGR 15648/03,

DGR 3624/06

DGR 5119/07

DGR 19018/04

DCD n. 84 26/11/2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

9.643,26 F ZPS IT2040019 IT2040020

BAGNI DI MA-SINO - PIZZO

BADILE, VAL DI MELLO - PIANO

DI PREDA ROSSA

PROVINCIA DI SONDRIO

FORESTA DEMANIALE VALMASINO

ERSAF

20 IT2040602

VALLE DEI RATTI-CIME DI

GAIAZZO

NOVATE MEZZO-LA, VERCEIA SO CM VALCHIA-

VENNA

DGR 3624/06

DGR 5119/07

DA 24/ 27.9.2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

1.362,58 F ZPS IT2040023 VALLE DEI RATTI

COMUNITA’ MONTANA

VALCHIVEN-NA

21 IT2050006 BOSCO DI VANZAGO

ARLUNO, PO-GLIANO MILANE-

SE, VANZAGOMI WWF ITALIA

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMIDE -

AMBIENTI AGRICOLI

192,66 C SIC/ZPS IT2050006 BOSCO DI VAN-

ZAGOE.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE BOSCO WWF DI VANZAGO

WWF

22 IT2050401

RISERVA REGIONA-

LE FON-TANILE

NUOVO

BAREGGIO MI PROVINCIA DI MILANO

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DCD n. 10/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMIDE -

AMBIENTI AGRICOLI

36,91 J ZPS IT2050007 FONTANILE NUOVO

E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE FONTANILE

NUOVO

PROVIN-CIA DI

MILANO

23 IT2060006

BOSCHI DEL GIO-VETTO DI PALINE

AZZONE, BORNO BG BS ERSAF

DGR 15648/03

DGR 19018/04

DGR 52935 del

20/03/1990 + DGR

10822 del 16/12/2009

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI596,57 C SIC/

ZPS IT2060006BOSCHI DEL GIOVETTO DI

PALLINE

E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE BOSCHI DEL GIOVETTO DI

PALLINE

ERSAF

Page 53: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 53 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

24 IT2060015 BOSCO DE L’ISOLA

ORZINUOVI, ROCCAFRANCA, SONCINO, TORRE

PALLAVICINA

BG BS CR

CONSOR-ZIO PARCO

OGLIO NORD

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 91,55 C SIC/

ZPS IT2060015 BOSCO DE’ L’ISOLA

E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE BOSCO DE

L’ISOLA

PARCO OGLIO NORD

25 IT2060301MONTE

RESEGO-NE

BRUMANO, LEC-CO

BG LC ERSAF

DGR 15648/03

DGR 19018/04

dgr 10822/ 16.12.2009

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

429,01 A ZPSFORESTA

DEMANIALE RESEGONE

ERSAF

26 IT2060302COSTA DEL PAL-

LIO

BRUMANO, MOR-TERONE

BG LC ERSAF

DGR 15648/03

DGR 19018/04

dgr 10822/ 16.12.2009

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

295,08 A ZPSFORESTA

DEMANIALE RESEGONE

ERSAF

27 IT2060304 VAL DI SCALVE ANGOLO TERME BS ERSAF

DGR 15648/03

DGR 19018/04

dgr 10822/ 16.12.2009

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

670,85 A ZPSFORESTA DE-MANIALE VAL

DI SCALVEERSAF

Page 54: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 54 – Bollettino Ufficiale

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

28 IT2060401

PARCO REGIONA-LE OROBIE

BERGA-MASCHE

ARDESIO, AVE-RARA, AZZONE, BRANZI, CAME-

RATA CORNELLO, CARONA, CAS-SIGLIO, CUSIO, DOSSENA, FOP-POLO, GANDEL-LINO, GORNO, GROMO, ISOLA

DI FONDRA, LENNA, MEZZOL-DO, MOIO DE’

CALVI, OLMO AL BREMBO, OLTRE

IL COLLE, OL-TRESSENDA ALTA, ONETA, ORNICA,

PARRE, PIAZZA BREMBANA,

PIAZZATORRE, PIAZZOLO, PRE-

MOLO, RONCO-BELLO, ROVETTA, SAN GIOVANNI BIANCO, SANTA BRIGIDA, SCHIL-PARIO, SERINA, TALEGGIO, VAL-BONDIONE, VAL-GOGLIO, VALLE-VE, VALNEGRA,

VALTORTA, VEDE-SETA, VILMINORE

DI SCALVE

BG

CONSORZIO PARCO ORO-BIE BERGA-MASCHE

DGR 16338/04

DGR 3624/06

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DCA n. 43 30.09.2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI - VALICHI

MONTANI

48.974,78 J ZPS

IT2060004 IT2060003 IT2060001 IT2060009 IT2060007 IT2060002 IT2060008 IT2060005

ALTA VAL DI SCALVE, ALTA

VAL BREMBANA - LAGHI GEMELLI,

VALTORTA E VALMORESCA, VAL NOSSANA - CIMA DI GREM, VALLE ASININA,

VALLE DI PIAZZA-TORRE-ISOLA DI FONDRA, VALLE

PARINA, VAL SEDORNIA-VAL

ZURIO-PIZZO DELLA PRESO-

LANA

E.G. PARCO REGIONALE

PARCO REGIONALE OROBIE BER-GAMASCHE

CON-SORZIO PARCO OROBIE BERGA-

MASCHE

Page 55: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 55 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

29 IT2060506BELVISO

BARBELLI-NO

VALBONDIONE BGAFV VALBEL-

VISO BARBEL-LINO

DGR 21233/05

DGR 1791/06

D.C.D. 2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

1.943,84 A ZPS

PARCO REGIONALE OROBIE BER-GAMASCHE

CON-SORZIO PARCO OROBIE BERGA-

MASCHE

30 IT2070020 TORBIERE D’ISEO

CORTE FRANCA, ISEO, PROVA-GLIO D’ISEO

BS

CONSORZIO PER LA GE-

STIONE DELLE TORBIERE DEL

SEBINO

DM 3.4.2000

DGR 18453/04

dgr 3578/ 6.6.2012

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMI-DE 362,28 C SIC/

ZPS IT2070020 TORBIERE D’ISEO E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE TORBIERE

D’ISEO

CON-SORZIO PER LA

GESTIO-NE DELLE TORBIERE DEL SEBI-

NO

31 IT2070301FORESTA

DI LE-GNOLI

ONO SAN PIE-TRO BS ERSAF

DGR 15648/03

DGR 19018/04

dgr 10822/ 16.12.2009

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI331,90 A ZPS

FORESTA DEMANIALE

LEGNOLIERSAF

32 IT2070302 VAL CAF-FARO BAGOLINO BS ERSAF

DGR 15648/03

DGR 19018/04

dgr 10822/ 16.12.2009

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI1.238,28 A ZPS

FORESTA DEMANIALE ANFO-VAL CAFFARO

ERSAF

33 IT2070303 VAL GRI-GNA

BERZO INFERIO-RE, BIENNO, BO-VEGNO, DARFO BOARIO TERME, ESINE, GIANICO

BS ERSAF

DGR 15648/03

DGR 19018/04

dgr 10822/ 16.12.2009

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - VALICHI

MONTANI

2.872,99 A ZPSFORESTA DE-MANIALE VAL

GRIGNAERSAF

Page 56: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 56 – Bollettino Ufficiale

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

34 IT2070401

PARCO NATURALE ADAMEL-

LO

BRAONE, BRENO, CEDEGOLO, CETO, CEVO, CIMBERGO,

EDOLO, NIARDO, PASPARDO, PON-

TE DI LEGNO, TEMU’, SAVIORE DELL’ADAMELLO, SONICO, VEZZA D’OGLIO, VIONE

BS C.M. VALLE CAMONICA

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI

21.722,34 J ZPS

IT2070001 IT2070002 IT2070003 IT2070004 IT2070005 IT2070006 IT2070007 IT2070008 IT2070009 IT2070010 IT2070012 IT2070013

TORBIERE DEL TONALE, MONTE

PICCOLO - MONTE COLMO,

VAL RABBIA E VAL GALINERA,

MONTE MARSER - CORNI DI BOS, PIZZO BADILE -

ALTA VAL ZUMEL-LA, PASCOLI DI CROCEDOMINI - ALTA VAL CAF-

FARO

E.G. PARCO REGIONALE

PARCO REGIONALE ADAMELLO

C.M. VALLE

CAMONI-CA

35 IT2070402

PARCO NATURALE

ALTO GARDA

BRESCIA-NO

GARGNANO, MAGASA, TIGNA-LE, TOSCOLANO

MADERNO, TREMOSINE, VAL-

VESTINO

BSC.M. PARCO ALTO GARDA BRESCIANO

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DA N. 3 28.01.2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FORESTALI

ALPINI - AMBIENTI

APERTI ALPINI - VALICHI

MONTANI

21.527,00 J ZPS

IT2070021 IT2070022 IT2070016 IT2070015

VALVESTINO, CORNO DELLA

MAROGNA, CIMA COMER, MONTE CAS-CI-MA DI CORLOR

E.G. PARCO REGIONALE

PARCO REGIONALE

ALTO GARDA BRESCIANO / F.D. ALTO

GARDA

C.M. PAR-CO ALTO GARDA

BRESCIA-NO / ERSAF

36 IT2080017GARZAIA DI PORTA CHIOSSA

SAN GENESIO ED UNITI, SANT’A-

LESSIO CON VIALONE

PV PROVINCIA DI PAVIA

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DCP n. 26 del

28/03/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMIDE -

AMBIENTI AGRICOLI

- RISAIE

80,45 C SIC/ZPS IT2080017 GARZAIA DI

PORTA CHIOSSAE.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE GARZAIA DI

PORTA CHIOS-SA

PROVIN-CIA DI PAVIA

Page 57: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 57 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

37 IT2080018GARZAIA

DELLA CA-ROLA

SAN GENESIO ED UNITI PV PROVINCIA DI

PAVIA

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DCP n. 22 del

28/03/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMIDE -

AMBIENTI AGRICOLI

- RISAIE

31,58 C SIC/ZPS IT2080018 GARZAIA DELLA

CAROLAE.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE GARZAIA DEL-LA CAROLA

PROVIN-CIA DI PAVIA

38 IT2080023

GARZAIA DI CASCI-NA VILLA-RASCA

ROGNANO PV PROVINCIA DI PAVIA

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DCP n. 32 del

28/03/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMIDE -

AMBIENTI AGRICOLI

- RISAIE

53,35 C SIC/ZPS IT2080023

GARZAIA DI CASCINA VILLA-

RASCA

ENTE GE-STORE MO-NUMENTO NATURALE

MONUMENTO NATURALE

GARZAIA DEL-LA CASCINA VILLARASCA

PROVIN-CIA DI PAVIA

39 IT2080301BOSCHI DEL TICI-

NO

ABBIATEGRASSO, BEREGUARDO,

BERNATE TICINO, BESATE, BOFFA-LORA SOPRA

TICINO, BORGO SAN SIRO, CAR-

BONARA AL TICINO, CASSOL-NOVO, CASTANO PRIMO, CUGGIO-NO, GAMBALO’, GARLASCO, GO-LASECCA, GROP-PELLO CAIROLI, LINAROLO, LO-NATE POZZOLO, MAGENTA, MEZ-ZANINO, MORI-

MONDO, MOTTA VISCONTI,

MI PV VA

CONSORZIO PARCO DEL

TICINO

DGR 15648/03

DGR 19018/04

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI - AMBIENTI AGRICOLI

20.553,08 J ZPS

IT2010010 IT2010012 IT2010013 IT2010014 IT2050005 IT2080002 IT2080013 IT2080014 IT2080015 IT2080019

BRUGHIERA DEL VIGANO,

BRUGHIERA DEL DOSSO, ANSA DI CASTELNOVATE, TURBIGACCIO

- BOSCHI DI CASTELLETTO E LANCA DI BER-NATE, BOSCHI

DELLA FAGIANA, BASSO CORSO E SPONDE DEL

TICINO

E.G. PARCO REGIONALE

PARCO REGIONALE VALLE DEL

TICINO

CON-SORZIO PARCO DEL TICI-

NO

Page 58: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 58 – Bollettino Ufficiale

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

NOSATE, OZ-ZERO, PAVIA,

ROBECCHETTO CON INDUNO,

ROBECCO SUL NAVIGLIO, SAN MARTINO SICCOMARIO, SESTO CALEN-DE, SOMMA

LOMBARDO, TRA-VACO’ SICCO-MARIO, TORRE D’ISOLA, TURBI-

GO, VALLE SALIM-BENE, VIGEVANO, VIZZOLA TICINO,

ZERBOLO’

Page 59: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 59 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

40 IT2080501RISAIE

DELLA LO-MELLINA

BREME, CANDIA LOMELLINA, CASTELLO

D’AGOGNA, CASTELNOVETTO, CERETTO LOMEL-

LINA, COZZO, FRASCAROLO, GAMBARANA, LANGOSCO,

LOMELLO, MEDE, PIEVE DEL CAI-RO, ROSASCO, SANTANGELO LOMELLINA,

SARTIRANA LO-MELLINA, SEMI-ANA, SUARDI, TORRE BERETTI E CASTELLARO, VALLE LOMELLI-NA, VELEZZO LO-MELLINA, VILLA BISCOSSI, ZEME

PV PROVINCIA DI PAVIA

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

RISAIE - AMBIENTI AGRICOLI

30.940,14 F ZPS

IT2080001 IT2080003 IT2080004 IT2080005 IT2080006 IT2080007 IT2080009 IT2080010 IT2080011

GARZAIA DI CELPENCHIO,

GARZAIA DELLA VERMINESCA, PALUDE LOJA, GARZAIA DEL-LA RINALDA, GARZAIA DI

S.ALESSANDRO, GARZAIA DEL

BOSCO BASSO, GARZAIA DELLA CASCINA NO-TIZIA, GARZAIA DI SARTIRANA, ABBAZIA AC-QUALUNGA

E.G. RISERVE NATURALI

M.N. GARZAIA DI CELPEN-CHIO, M.N GARZAIA

DELLA VERMI-NESCA, R.N.

PALUDE LOJA, M.N.GARZAIA DELLA CASCI-NA NOTIZIA,

M.N. GARZAIA DI SARTIRANA, R.N.ABBAZIA ACQUALUN-

GA, R.N. GAR-ZAIA BOSCO BASSO, R.N.

GARZAIA CA-SCINA ISOLA, R.N. GARZAIA

VILLA BI-SCOSSI

PROVIN-CIA DI PAVIA

41 IT2080701

PO DA AL-BAREDO

ARNABOL-DI AD ARE-

NA PO

ALBAREDO AR-NABOLDI, ARENA PO, BELGIOIOSO,

PORTALBERA, SAN CIPRIANO PO, SAN ZENO-NE PO, SPESSA,

ZERBO

PV PROVINCIA DI PAVIA

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 907,32 D ZPS IT2080019 BOSCHI DI VAC-

CARIZZA

ENTE GE-STORE AREA

PROTETTA

Page 60: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 60 – Bollettino Ufficiale

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

42 IT2080702

PO DI MON-TICELLI

PAVESE E CHIGNO-

LO PO

MONTICELLI PA-VESE, CHIGNO-

LO POPV PROVINCIA DI

PAVIA

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 290,49 D ZPS

43 IT2080703PO DI PIE-VE PORTO MORONE

PIEVE PORTO MORONE PV PROVINCIA DI

PAVIA

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 33,33 A

44 IT2090001 MONTIC-CHIE SOMAGLIA LO COMUNE DI

SOMAGLIA

DGR 3624/06

DGR 5119/07

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMIDE -

AMBIENTI AGRICOLI

237,66 C SIC/ZPS IT2090001 MONTICCHIE E.G. RISERVA

NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE MONTICCHIE

COMUNE DI SOMA-

GLIA

45 IT2090501SENNA

LODIGIA-NA

GUARDAMIGLIO, SAN ROCCO AL PORTO, SENNA

LODIGIANA, SO-MAGLIA

LO PROVINCIA DI LODI

DGR 21233/05

DGR 4197/07

DGR 5119/07 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 326,64 A ZPS

46 IT2090502

GARZAIE DEL PAR-

CO ADDA SUD

CREDERA RUB-BIANO, TURANO

LODIGIANO, ZELO BUON PER-

SICO

CR LO

CONSORZIO PARCO ADDA

SUD

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI - AMBIENTI AGRICOLI

98,00 J ZPSIT2090004 IT2090005 IT2090008

GARZAIA DEL MORTONE,

GARZAIA DELLA CASCINA DEL

PIOPPO, LA ZER-BAGLIA

E.G. PARCO REGIONALE

PARCO REGIONALE ADDA SUD

CON-SORZIO PARCO ADDA SUD

47 IT2090503

CA-STELNUO-

VO BOCCA D’ADDA

CASTELNUOVO BOCCA D’ADDA LO PROVINCIA DI

LODI

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 164,62 A ZPS

Page 61: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 61 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

48 IT2090701PO DI SAN ROCCO

AL PORTO

SAN ROCCO AL PORTO LO PROVINCIA DI

LODI

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 131,95 A ZPS

49 IT2090702PO DI

CORTE S.ANDREA

ORIO LITTA, SEN-NA LODIGIANA LO PROVINCIA DI

LODI

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 135,38 D ZPS

50 IT20A0005LANCA DI GABBIO-

NETA

GABBIONETA BINANUOVA CR

CONSOR-ZIO PARCO

OGLIO NORD

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMI-DE 22,50 H ZPS IT20A0020 GABBIONETA E.G. RISERVA

NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE LANCA DI

GABBIONETA

PROVIN-CIA DI

CREMO-NA

51 IT20A0008ISOLA

UCCEL-LANDA

AZZANELLO, GENIVOLTA, VIL-

LACHIARA

BS CR

CONSOR-ZIO PARCO

OGLIO NORD

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMI-DE 76,26 C SIC/

ZPS IT20A0008 ISOLA UCCEL-LANDA

E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE ISOLA UCCEL-

LANDA

PARCO OGLIO NORD

52 IT20A0009 BOSCO DI BARCO

ORZINUOVI, SON-CINO,

BS CR

CONSOR-ZIO PARCO

OGLIO NORD

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 35,26 H ZPS IT20A0019 BARCO E.G. RISERVA

NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE BOSCO DI

BARCO

PARCO OGLIO NORD

53 IT20A0401

RISERVA REGIONA-LE BOSCO

RON-CHETTI

PIEVE D’OLMI, SAN DANIELE PO,

STAGNO LOM-BARDO

CR PROVINCIA DI CREMONA

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DCP n.44 del

21/03/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 299,75 J ZPS IT20A0015 BOSCO RON-

CHETTIE.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE BOSCO RON-

CHETTI

PROVIN-CIA DI

CREMO-NA

Page 62: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 62 – Bollettino Ufficiale

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

54 IT20A0402

RISERVA REGIO-NALE

LANCA DI GEROLE

MOTTA BALUFFI, TORRICELLA DEL

PIZZOCR PROVINCIA DI

CREMONA

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DCP n.44 del

21/03/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMI-DE 1.179,86 J ZPS IT20A0013 LANCA DI GE-

ROLEE.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE LANCA DI GE-

ROLE

PROVIN-CIA DI

CREMO-NA

55 IT20A0501 SPINADE-SCO

CREMONA, CROTTA D’ADDA,

SPINADESCOCR PROVINCIA DI

CREMONA

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DCP n.44 del

21/03/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 1.039,13 F ZPS IT20A0016 SPIAGGIONI DI

SPINADESCOPROVINCIA

DI CREMONA

PARCO REGIONALE ADDA SUD

CON-SORZIO PARCO ADDA SUD

56 IT20A0502 LANCA DI GUSSOLA GUSSOLA CR PROVINCIA DI

CREMONA

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DCP n.44 del

21/03/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMI-DE 152,24 J ZPS IT20A0014 LANCONE DI

GUSSOLAPROVINCIA

DI CREMONA

57 IT20A0503ISOLA MARIA LUIGIA

GUSSOLA, MAR-TIGNANA DI PO, TORRICELLA DEL

PIZZO

CR PROVINCIA DI CREMONA

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DCP n.44 del

21/03/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 556,18 A ZPS

58 IT20B0006 ISOLA BO-SCONE

BORGOFRANCO SUL PO, CARBO-

NARA DI POMN

COMUNE DI CARBONARA

DI PO

DM 3.4.2000

DGR 18453/04

DCC n. 40 29/11/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 139,00 C SIC/

ZPS IT20B0006 ISOLA BOSCO-NE

E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE ISOLA BO-

SCONE

COMUNE DI CAR-

BONARA DI PO

59 IT20B0007 ISOLA BO-SCHINA OSTIGLIA MN ERSAF

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DCP n. 22 del

28/03/2011 + dgr 16800 del 19.03.2004 + dgr 10822 del 16.12.2009

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 38,93 C SIC/

ZPS IT20B0007 ISOLA BOSCHI-NA

E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE ISOLA BO-SCHINA

ERSAF

Page 63: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 63 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

60 IT20B0008 PALUDI DI OSTIGLIA OSTIGLIA MN COMUNE DI

OSTIGLIA

DM 3.4.2000

DGR 18453/04

DCC n. 80 21/12/2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

ZONE UMI-DE 122,77 J ZPS IT20B0016 OSTIGLIA E.G. RISERVA

NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE PALUDE DI OSTIGLIA

COMUNE DI OSTI-

GLIA

61 IT20B0009 VALLI DEL MINCIO

CURTATONE, MANTOVA, POR-TO MANTOVA-NO, RODIGO

MNCONSORZIO PARCO DEL

MINCIO

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DAC n.15 del

21/09/2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 1.947,72 J ZPS IT20B0017 ANSA E VALLI

DEL MINCIOE.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE VALLI DEL MINCIO

CON-SORZIO PARCO

DEL MIN-CIO

62 IT20B0010 VALLAZZA MANTOVA, VIR-GILIO MN

CONSORZIO PARCO DEL

MINCIO

DGR 4197/07

DGR 5119/07

DAC n.12 del

21/09/2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 529,72 C SIC/

ZPS IT20B0010 VALLAZZA E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE VALLAZZA

CON-SORZIO PARCO

DEL MIN-CIO

63 IT20B0011 BOSCO FONTANA MARMIROLO MN C.F.S.

DM 3.4.2000

DGR 18453/04

DD n. 11/2010

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 236,11 C SIC/

ZPS IT20B0011 BOSCO FON-TANA

E.G. RISERVA NATURALE

RISERVA NA-TURALE STA-TALE BOSCO

FONTANA

C.F.S.

Page 64: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 64 – Bollettino Ufficiale

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

64 IT20B0401

PARCO REGIONA-LE OGLIO

SUD

ACQUANEGRA SUL CHIESE,

BORGOFORTE, BOZZOLO, CAL-

VATONE, CANNE-TO SULL’OGLIO,

CASALROMANO, COMMESSAG-GIO, DRIZZONA,

GAZZUOLO, ISOLA DOVARE-SE, MARCARIA, MOTTEGGIANA, OSTIANO, PES-SINA CREMO-

NESE, PIADENA, SAN MARTINO SULL’ARGINE,

SUZZARA, VIADA-NA, VOLONGO

CR MN

CONSOR-ZIO PARCO OGLIO SUD

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DAC n. 15 del

16/03/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI - AMBIENTI AGRICOLI

4.023,71 J ZPS

IT20A0004 IT20B0001 IT20B0002 IT20B0003 IT20B0004 IT20B0005

LE BINE, BOSCO FOCE OGLIO,

VALLI DI MOSIO, LANCA CASCI-NA S. ALBERTO,

LANCHE DI GER-RA GAVAZZI E

RUNATE, TORBIE-RE DI MARCARIA

E.G. PARCO REGIONALE

PARCO REGIONALE OGLIO SUD

CON-SORZIO PARCO OGLIO

SUD

65 IT20B0402

RISERVA REGIONA-

LE GAR-ZAIA DI

POMPO-NESCO

POMPONESCO MNCOMUNE DI POMPONE-

SCO

DGR 16338/04

DGR 1791/06

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 96,08 F ZPS IT20B0015 POMPONESCO E.G. RISERVA

NATURALE

RISERVA NATURALE

REGIONALE GARZAIA DI POMPONE-

SCO

COMUNE DI POM-PONE-SCO

Page 65: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 65 – Bollettino Ufficiale

ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*

N. R

IGA

CO

DIC

E ZP

S

NO

ME

ZPS

CO

MU

NI I

NTE

RESS

ATI

PRO

V.

EN

TE G

ESTO

RE Z

PS

NO

RMA

TIVA

DI I

ND

IVID

UA

ZIO

NE

ZPS

E EN

TE G

ESTO

RE

PIA

NO

DI G

ESTI

ON

E A

PPRO

VATO

MIS

URE

DI C

ON

SERV

AZI

ON

E

TIPO

LOG

IA A

MBI

ENTA

LE A

I SEN

SI

DEL

LA D

GR

7884

/08

ETTA

RI

TIPO

ZPS

TIPO

SIT

O

INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORE-STE DEMANIALI

CODICE SIC INTE-RESSATI

NOME SIC INTE-RESSATI

ENTE GESTO-RE SIC INTE-

RESSATI

AREA PROTET-TA/FORESTA DEMANIALE INTERESSATA

ENTE GESTORE

AREA PRO-

TETTA/FORESTA DEMA-NIALE

66 IT20B0501

VIADANA, PORTIOLO SAN BE-

NEDETTO PO E OSTI-

GLIA

BAGNOLO SAN VITO,

BORGOFORTE, CASALMAGGIO-

RE, DOSOLO, MARCARIA,

MOTTEGGIANA, OSTIGLIA, PIEVE

DI CORIANO, POMPONESCO, QUINGENTOLE, REVERE, SAN

BENEDETTO PO, SERRAVALLE A PO, SUZZARA,

VIADANA

MN PROVINCIA DI MANTOVA

DGR 21233/05

DGR 1791/06

DCP n.16 del

30/03/2011

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009

AMBIENTI FLUVIALI 7.223,19 J ZPS IT20B0001

IT20B0015

BOSCO FOCE OGLIO, POMPO-

NESCO

E.G.PARCO REGIONALE, E.G. RISERVA NATURALE

PARCO REGIONALE OGLIO SUD, RISERVA NA-TURALE GAR-ZAIA DI POM-

PONESCO

CON-SORZIO PARCO OGLIO

SUD, CO-MUNE DI POMPO-NESCO

67 IT2030008 IL TOFFOCALCO, PON-

TIDA, VILLA D’ADDA

LC- BG

PARCO ADDA NORD

DGR 11343/ 2010

+ DGR 632/2013

DGR VIII/9275

del 8 aprile 2009 e

smi

ZONE UMIDE,

AMBIENTI FLUVIALI, AMBIENTI AGRICOLI

88,00 A ZPS

TIPO: A = SENZA RELAZIONI CON SIC; C = ZPS COINCIDENTE CON UN SIC; F = ZPS CONTENENTE SIC; H = ZPS CONTENUTA IN UN SIC; J = ZPS PARZIALMENTE SOVRAPPOSTA A UN SIC

* Il presente elenco è allegato ai sensi del Reg (CE) 73/2009 - la normativa di recepimento della DIR. 2009/147/CE fa fede in caso di eventuali discrepanze

——— • ———

Page 66: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 66 –

ALLEGATO 4

AREE NATURA 2000 - ELENCO DEI SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA / ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

1 IT2010001 LAGO DI GAN-NA

BEDERO VALCU-VIA VALGANNA

VARISERVA NATURALE LAGO DI GANNA DCR 1856 19/12/84

ALPINA

CONSORZIO PARCO DEL CAM-PO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84

DAC n.28 - 28/11/2007 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

2 IT2010002MONTE LE-GNONE E CHIU-SARELLA

BRINZIO INDUNO OLONA VARESE

VAPARCO DEL CAM-PO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84

ALPINA

CONSORZIO PARCO DEL CAM-PO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84

D.A.C. 2010/12 + DGR X/1029 del

5/12/2013

3 IT2010003

VERSANTE NORD DEL CAMPO DEI FIORI

BRINZIO CASTELLO CABIA-GLIO COCQUIO - TREVI-SAGO CUVIO LUVINATE ORINO VARESE

VAPARCO DEL CAM-PO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84

ALPINA

CONSORZIO PARCO DEL CAM-PO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84

D.A.C. 2010/13 + DGR X/1029 del

5/12/2013

4 IT2010004GROTTE DEL CAMPO DEI FIORI

BARASSO COCQUIO - TREVI-SAGO COMERIO GAVIRATE LUVINATE ORINO VARESE

VAPARCO DEL CAM-PO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84

ALPINA

CONSORZIO PARCO DEL CAM-PO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84

D.A.C. 2010/14 + DGR X/1029 del

5/12/2013

5 IT2010005 MONTE MAR-TICA

BEDERO VALCU-VIA BRINZIO INDUNO OLONA RANCIO VALCU-VIA VALGANNA VARESE

VAPARCO DEL CAM-PO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84

ALPINA

CONSORZIO PARCO DEL CAM-PO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84

D.A.C. 2010/15 + DGR X/1029 del

5/12/2013

6 IT2010006 LAGO DI BIAN-DRONNO

BARDELLO BIANDRONNO BREGANO

VA

RISERVA NATURALE LAGO DI BIAN-DRONNO - DCR 1857/19.12.84

CONTINENTALE PROVINCIA DI VARESE

7 IT2010007 PALUDE BRAB-BIA

CASALE LITTA CAZZAGO BRAB-BIA INARZO TERNATE VARANO BORGHI

VARISERVA NATURALE PALUDE BRABBIA - DCR 1855/19.12.84

CONTINENTALE PROVINCIA DI VARESE DGR 2002/10706

8 IT2010008 LAGO DI CO-MABBIO

MERCALLO COMABBIO TERNATE VERGIATE VARANO BORGHI

VAPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.73

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

D.A.C. 2007/7

9 IT2010009SORGENTI DEL RIO CAPRIC-CIOSA

SESTO CALENDE VAPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DAC n.3 del 16/03/2011

10 IT2010010 BRUGHIERA DEL VIGANO

GOLASECCA SOMMA LOM-BARDO VERGIATE

VAPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DCR 2003/919 e DGR 2001/5983

11 IT2010011 PALUDI DI AR-SAGO

ARSAGO SEPRIO, VERGIATE BESNATE SOMMA LOM-BARDO

VAPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DAC n.3 del 16/03/2011

12 IT2010012 BRUGHIERA DEL DOSSO

SOMMA LOM-BARDO VIZZOLA TICINO

VAPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DCR 2003/919 e DGR 2001/5983

Page 67: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 67 –

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

13 IT2010013 ANSA DI CA-STELNOVATE

SOMMA LOM-BARDO VIZZOLA TICINO

VAPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DCR 2003/919 e DGR 2001/5983

14 IT2010014

TURBIGACCIO, BOSCHI DI CASTELLETTO E LANCA DI BER-NATE

BERNATE TICINO BOFFALORA SO-PRA TICINO CASTANO PRIMO CUGGIONO NOSATE ROBECCHETTO CON INDUNO TURBIGO LONATE POZZOLO

MIPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DAC n.3 del 16/03/2011

15 IT2080001 GARZAIA DI CELPENCHIO

CASTELNOVETTO COZZO ROSASCO

PV

MONUMENTO NA-TURALE GARZAIA DI CELPENCHIO - DCR 211/26.03.86

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 23 del 28/03/2011

16 IT2080002BASSO CORSO E SPONDE DEL TICINO

ABBIATEGRASSO BESATE MORIMONDO MOTTA VISCONTI OZZERO BEREGUARDO BORGO SAN SIRO CASSOLNOVO GAMBOLO` VIGEVANO ZERBOLO`

MIPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DCR 2003/919 e DGR 2001/5983

17 IT2080003 GARZAIA DELLA VERMINESCA

CASTELNOVETTO COZZO SANT`ANGELO LOMELLINA

PV

MONUMENTO NATU-RALE GARZAIA DELLA VERMINESCA - DCR 1179/28.07.88

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 31 del 28/03/2011

18 IT2080004 PALUDE LOJA ZEME PVRISERVA NATURALE PALUDE LOJA - DCR 758/1.10.87

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 24 del 28/03/2011

19 IT2080005 GARZAIA DELLA RINALDA

CANDIA LOMEL-LINA PV

MONUMENTO NA-TURALE GARZAIA DELLA RINALDA - DCR 207/26.03.86

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 27 del 28/03/2011

20 IT2080006 GARZAIA DI S. ALESSANDRO

ZEME, VALLE LO-MELLINA PV

MONUMENTO NA-TURALE GARZAIA DI S.ALESSANDRO - DCR 250/29.04.86

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 29 del 28/03/2011

21 IT2080007 GARZAIA DEL BOSCO BASSO

BREME SARTIRANA LO-MELLINA

PV

RISERVA NATURALE GARZAIA DEL BO-SCO BASSO - DCR 209/26.03.86

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 21 del 28/03/2011

22 IT2080008 BOSCHETTO DI SCALDASOLE SCALDASOLE PV

RISERVA NATURALE BOSCHETTO DI SCALDASOLE - DCR 1734/11.10.84

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 30 del 28/03/2011

23 IT2080009GARZAIA DELLA CASCINA NO-TIZIA

LOMELLO MEDE PV

MONUMENTO NATU-RALE GARZAIA DELLA CASCINA NOTIZIA - DCR 208/26.03.86

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 25 del 28/03/2011

24 IT2080010 GARZAIA DI SARTIRANA

SARTIRANA LO-MELLINA TORRE BERETTI E CASTELLARO

PV

MONUMENTO NA-TURALE GARZAIA DI SARTIRANA - DGR 17286/1.08.96

CONTINENTALE COMUNE DI SARTI-RANA LOMELLINA

DCC n. 38 del 11/12/2010

25 IT2080011 ABBAZIA AC-QUALUNGA

FRASCAROLO MEDE TORRE BERETTI E CASTELLARO

PV

RISERVA NATURALE ABBAZIA ACQUA-LUNGA - DCR 249/29.04.86

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 20 del 28/03/2011

26 IT2080012 GARZAIA DI GALLIA

GALLIAVOLA PIEVE DEL CAIRO PV

MONUMENTO NA-TURALE GARZAIA DI GALLIA - DGR 17287/1.08.96

CONTINENTALE COMUNE DI GALLIA

Page 68: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 68 – Bollettino Ufficiale

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

27 IT2080013GARZAIA DELLA CASCINA POR-TALUPA

VIGEVANO PVPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DAC n.3 del 16/03/2011

28 IT2080014BOSCHI SIRO NEGRI E MO-RIANO

BEREGUARDO CARBONARA AL TICINO TORRE D`ISOLA ZERBOLO`

PVPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DCR 2003/919 e DGR 2001/5983

29 IT2080015 SAN MASSIMO

GARLASCO GROPELLO CAI-ROLI ZERBOLO`

PVPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DCR 2003/919 e DGR 2001/5983

30 IT2080016 BOSCHI DEL VIGNOLO

GARLASCO ZERBOLO` PV

PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DAC n.3 del 16/03/2011

31 IT2080017GARZAIA DI PORTA CHIOS-SA

SAN GENESIO ED UNITI SANT`ALESSIO CON VIALONE

PV

RISERVA NATURALE GARZAIA DI PORTA CHIOSSA - DCR 1733/11.10.84

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 26 del 28/03/2011

32 IT2080018 GARZAIA DELLA CAROLA

SAN GENESIO ED UNITI PV

RISERVA NATURALE GARZAIA DELLA CAROLA - DCR 1330/31.05.89

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 22 del 28/03/2011

33 IT2080019 BOSCHI DI VAC-CARIZZA LINAROLO PV

PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

34 IT2080020GARZAIA DELLA ROGGIA TOR-BIDA

BRESSANA BOTTA-RONE PV

RISERVA NATURALE GARZAIA DELLA ROG-GIA TORBIDA - DCR 210/26.03.86

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 28 del 28/03/2011

35 IT2080021 MONTE ALPEMENCONICO ROMAGNESE VARZI

PVRISERVA NATURALE MONTE ALPE - DCR 1968/6.03.85

CONTINENTALE ERSAF DGR 2011/250

36 IT2020001 LAGO DI PIANOBENE LARIO CARLAZZO PORLEZZA

CORISERVA NATURALE LAGO DI PIANO - DCR 1808/15.11.84

ALPINA C.M. ALPI LEPON-TINE DGR 1990/639

37 IT2030001 GRIGNA SET-TENTRIONALE

CORTENOVA ESINO LARIO MANDELLO DEL LARIO PASTURO

LC ALPINA

COMUNITA’ MON-TANA VALSASSINA VALVARRONE VAL D’ESINO E RIVIERA

38 IT2030002 GRIGNA MERI-DIONALE

ABBADIA LARIANA BALLABIO LECCO MANDELLO DEL LARIO PASTURO

LC ALPINA PROVINCIA DI LECCO

DCP n.63 del 16/10/ 2008 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

39 IT2020002 SASSO MALA-SCARPA

CANZO, CIVATE, CESANA BRIANZA VALMADRERA

CORISERVA NATURALE SASSO MALASCARPA - DCR 1967/6.03.85

CONTINENTALE ERSAF DGR 2004/19609

40 IT2030003 MONTE BARRO

GALBIATE MALGRATE PESCATE VALMADRERA

LCPARCO DEL MON-TE BARRO - l.r. 78/16.09.83

ALPINA

CONSORZIO PARCO DEL MON-TE BARRO - l.r. 78/16.09.83

DCR 2004/992

41 IT2020003 PALUDE DI AL-BATE

CASNATE CON BERNATE COMO SENNA COMA-SCO

CO CONTINENTALE PROVINCIA DI COMO

D.C.P. 69/27.10.2008

42 IT2020004 LAGO DI MON-TORFANO

CAPIAGO INTI-MIANO, MONTORFANO

CORISERVA NATURALE LAGO DI MONTORFA-NO - 1796/15.11.84

CONTINENTALE CONSORZIO DI GE-STIONE DGR 2012/4219

Page 69: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 69 –

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

43 IT2020005 LAGO DI AL-SERIO

ALBAVILLA ALSERIO ANZANO DEL PARCO ERBA MONGUZZO

CO

RISERVA NATURALE RIVA ORIENTALE DEL LAGO DI ALSERIO DCR 1798 15/11/84

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83

DCA n.60/20.12.2010

44 IT2020006 LAGO DI PU-SIANO

ERBA EUPILIO MERONE PUSIANO BOSISIO PARINI CESANA BRIANZA ROGENO

COPARCO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83

DCA n. 58 del 20/12/2010

45 IT2030004 LAGO DI OLGI-NATE

CALOLZIOCORTE OLGINATE LC

PARCO DELL’AD-DA NORD - l.r. 80/16.09.83

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’AD-DA NORD - l.r. 80/16.09.83

46 IT2030005 PALUDE DI BRIVIO

BRIVIO CISANO BERGA-MASCO MONTE MAREN-ZO

LCPARCO DELL’AD-DA NORD - l.r. 80/16.09.83

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’AD-DA NORD - l.r. 80/16.09.83

47 IT2020007

PINETA PEDE-MONTANA DI APPIANO GENTILE

APPIANO GENTILE CASTELNUOVO BOZZENTE TRADATE

CO

PARCO DELLA PINETA DI APPIANO GEN-TILE E TRADATE - l.r. 76/16.09.83

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELLA PINETA DI APPIANO GEN-TILE E TRADATE - l.r. 76/16.09.83

DAC n.2 del 16/03/2011 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

48 IT2030006VALLE S. CRO-CE E VALLE DEL CURONE

CERNUSCO LOM-BARDONE LOMAGNA MERATE MISSAGLIA MONTEVECCHIA OLGIATE MOL-GORA OSNAGO PEREGO VIGANO` ROVAGNATE SIRTORI

LC

PARCO DI MONTE-VECCHIA E DELLA VALLE DEL CURONE - l.r. 77/16.09.83

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DI MONTEVEC-CHIA E DELLA VALLE DEL CURONE - l.r. 77/16.09.83

DAC n. 16 8.11.2010 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

49 IT2020008 FONTANA DEL GUERCIO CARUGO CO

RISERVA NATURA-LE FONTANA DEL GUERCIO - DCR 1801/15.11.84

CONTINENTALE COMUNE DI CA-RUGO

50 IT2030007 LAGO DI SARTI-RANA MERATE LC

RISERVA NATURALE LAGO DI SARTIRANA - DCR 1802/15.11.84

CONTINENTALE COMUNE DI ME-RATE

DCC n.6 del 21/03/2011

51 IT2040001 VAL VIERA E CI-ME DI FOPEL LIVIGNO SO

PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIO-NALE DELLO STELVIO

ALPINA

COMITATO DI GE-STIONE PER LA PAR-TE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

52 IT2040002MOTTO DI LIVIGNO - VAL SALIENTE

LIVIGNO SOPARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIO-NALE DELLO STELVIO

ALPINA

COMITATO DI GE-STIONE PER LA PAR-TE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

53 IT2040003 VAL FEDERIA LIVIGNO SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO

D.C.P. 2010/64 + DGR X/1029 del

5/12/2013

54 IT2040004 VALLE ALPI-SELLA

LIVIGNO VALDIDENTRO SO

PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIO-NALE DELLO STELVIO

ALPINA

COMITATO DI GE-STIONE PER LA PAR-TE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

55 IT2040005 VALLE DELLA FORCOLA LIVIGNO SO ALPINA PROVINCIA DI SON-

DRIO

D.C.P. 2010/65 + DGR X/1029 del

5/12/2013

Page 70: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 70 – Bollettino Ufficiale

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

56 IT2040006 LA VALLACCIA - PIZZO FILONE

LIVIGNO SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO

D.C.P. 2010/66 + DGR X/1029 del

5/12/2013

57 IT2040007PASSO E MON-TE DI FOSCA-GNO

LIVIGNO VALDIDENTRO SO ALPINA PROVINCIA DI SON-

DRIO

D.C.P. 2010/67 + DGR X/1029 del

5/12/2013

58 IT2040008CIME DI PLATOR E MONTE DELLE SCALE

VALDIDENTRO SOPARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIO-NALE DELLO STELVIO

ALPINA

COMITATO DI GE-STIONE PER LA PAR-TE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

59 IT2040009 VALLE DI FRA-ELE VALDIDENTRO SO

PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIO-NALE DELLO STELVIO

ALPINA

COMITATO DI GE-STIONE PER LA PAR-TE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

60 IT2040010VALLE DEL BRAULIO - CRE-STA DI DI REIT

BORMIO VALDIDENTRO SO

PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIO-NALE DELLO STELVIO

ALPINA

COMITATO DI GE-STIONE PER LA PAR-TE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

61 IT2040011MONTE VAGO - VAL DI CAMPO - VAL NERA

LIVIGNO VALDIDENTRO SO ALPINA PROVINCIA DI SON-

DRIO

D.C.P. 2010/68 +DGR X/1029 del

5/12/2013

62 IT2040012

VAL VIOLA BOR-MINA - GHIAC-CIAIO DI CIMA DEI PIAZZI

GROSIO LIVIGNO VALDIDENTRO VALDISOTTO

SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO

DCP n.12 del 27/2/ 2008

63 IT2040013

VAL ZEBRU’ - GRAN ZEBRU’ - MONTE CON-FINALE

VALFURVA SO

PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIO-NALE DELLO STELVIO

ALPINA

COMITATO DI GE-STIONE PER LA PAR-TE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

64 IT2040014

VALLE E GHIAC-CIAIO DEI FOR-NI - VAL CEDEC - GRAN ZEBRU’ - CEVEDALE

VALFURVA SOPARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIO-NALE DELLO STELVIO

ALPINA

COMITATO DI GE-STIONE PER LA PAR-TE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

65 IT2040015 PALUACCIO DI OGA VALDISOTTO SO

RISERVA NATURALE PALUACCIO DI OGA - DCR 1795/15.11.84

ALPINA C.M. ALTA VALTEL-LINA DGR 2001/4675

66 IT2040016

MONTE DI SCERSCEN - GHIACCIAI DI SCERSCEN E DEL VENTINA E MONTE MOTTA - LAGO PALU’

LANZADA SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO

DCP n. 21 del 24/6/2011 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

67 IT2040017 DISGRAZIA - SIS-SONE

CHIESA IN VALMA-LENCO SO ALPINA PROVINCIA DI SON-

DRIO

DCP n. 83 26/11/2010 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

68 IT2040018 VAL CODERA NOVATE MEZZOLA SO ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALCHIA-VENNA

D.A. 2010/23 + DGR X/1029 del

5/12/2013

69 IT2040019BAGNI DI MA-SINO - PIZZO BADILE

VAL MASINO SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO DCD 20/23.1.2007

70 IT2040020VAL DI MELLO - PIANO DI PRE-DA ROSSA

ARDENNO BUGLIO IN MONTE VAL MASINO

SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO DCD 20/23.1.2007

71 IT2040021 VAL DI TOGNO - PIZZO SCALINO

MONTAGNA IN VALTELLINA SPRIANA

SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO

DCP n. 88 del 1.6.2011 + DGR

X/1029 del 5/12/2013

72 IT2040042LAGO DI MEZ-ZOLA E PIAN DI SPAGNA

GERA LARIO SORICO DUBINO NOVATE MEZZOLA VERCEIA

CO

RISERVA NATURALE PIAN DI SPAGNA LAGO DI MEZZOLA - DCR 1913/6.02.85

ALPINA CONSORZIO DI GE-STIONE

DAC n. 14 del 15/09/2010 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

Page 71: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 71 –

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

73 IT2040023 VALLE DEI RATTI NOVATE MEZZOLA VERCEIA SO ALPINA

COMUNITA’ MON-TANA VALCHIA-VENNA

D.A. 2010/24 + DGR X/1029 del

5/12/2013

74 IT2040024DA MONTE BELVEDERE A VALLORDA

CORTENO GOLGI SERNIO TIRANO VILLA DI TIRANO

BS ALPINAPROVINCIA DI BRE-SCIA - PROVINCIA DI SONDRIO

75 IT2040025 PIAN GEMBRO VILLA DI TIRANO SORISERVA NATURALE PIAN GEMBRO DCR 1180/28.07.88

ALPINA C.M. VALTELLINA DI TIRANO

DAC 14 del 26/04/2010

76 IT2040026 VAL LESINAANDALO VALTEL-LINO DELEBIO

SOPARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2010/34 + DGR X/1029 del

5/12/2013

77 IT2040027 VALLE DEL BITTO DI GEROLA

ANDALO VALTEL-LINO COSIO VALTEL-LINO GEROLA ALTA PEDESINA RASURA ROGOLO

SOPARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2010/35 + DGR X/1029 del

5/12/2013

78 IT2040028 VALLE DEL BITTO DI ALBAREDO

ALBAREDO PER SAN MARCO BEMA GEROLA ALTA

SOPARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2011/10 + DGR X/1029 del

5/12/2013

79 IT2040029 VAL TARTANO MEZZOLDO TARTANO BG

PARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2010/36 + DGR X/1029 del

5/12/2013

80 IT2040030 VAL MADRE COLORINA FORCOLA SO

PARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2010/37 + DGR X/1029 del

5/12/2013

81 IT2040031 VAL CERVIACAIOLO CEDRASCO FUSINE

SOPARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2010/38 + DGR X/1029 del

5/12/2013

82 IT2040032 VALLE DEL LI-VRIO

ALBOSAGGIA CAIOLO FAEDO VALTEL-LINO

SOPARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2010/39 + DGR X/1029 del

5/12/2013

83 IT2040033 VAL VENINA VALBONDIONE PIATEDA BG

PARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2010/40 + DGR X/1029 del

5/12/2013

84 IT2040034

VALLE D’ARI-GNA E GHIAC-CIAIO DI PIZZO DI COCA

CASTELLO DELL`ACQUA CHIURO PONTE IN VALTEL-LINA

SOPARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2010/41 + DGR X/1029 del

5/12/2013

85 IT2040035VAL BONDONE - VAL CARO-NELLA

TEGLIO SOPARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2010/42 + DGR X/1029 del

5/12/2013

86 IT2040036 VAL BELVISO TEGLIO SOPARCO DELLE ORO-BIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89

D.A.C. 2010/43 + DGR X/1029 del

5/12/2013

87 IT2060001 VALTORTA E VALMORESCA

AVERARA CUSIO MEZZOLDO SANTA BRIGIDA GEROLA ALTA

BG

PARCO DELLE ORO-BIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

DCA n. 43 30.09.2010 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

Page 72: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 72 – Bollettino Ufficiale

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

88 IT2060002VALLE DI PIAZ-ZATORRE - ISO-LA DI FONDRA

BRANZI ISOLA DI FONDRA LENNA MOIO DE` CALVI VALNEGRA OLMO AL BREM-BO PIAZZA BREM-BANA PIAZZATORRE PIAZZOLO

BG

PARCO DELLE ORO-BIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

DCA n. 43 30.09.2010 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

89 IT2060003ALTA VAL BREM-BANA - LAGHI GEMELLI

BRANZI CARONA GANDELLINO VALGOGLIO

BG

PARCO DELLE ORO-BIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

DCA n. 43 del 30.09.2010 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

90 IT2060004 ALTA VAL DI SCALVE

AZZONE SCHILPARIO VILMINORE DI SCALVE

BG

PARCO DELLE ORO-BIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

DCA n. 43 del 30.09.2010 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

91 IT2060005

VAL SEDORNIA - VAL ZURIO - PIZZO DELLA PRESOLANA

ARDESIO CASTIONE DELLA PRESOLANA CLUSONE COLERE FINO DEL MONTE VILMINORE DI SCALVE GANDELLINO GROMO OLTRESSENDA ALTA ONORE ROVETTA VALBONDIONE VILLA D`OGNA

BG

PARCO DELLE ORO-BIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

DCA n. 43 del 30.09.2010 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

92 IT2060006BOSCHI DEL GIOVETTO DI PALINE

AZZONE BORNO BG

RISERVA NATURALE BOSCHI DEL GIO-VETTO DI PALLINE, DCR.895 30/01/85

ALPINA ERSAF

DGR 52935 del 20/03/1990 + DGR 10822 del

16/12/2009

93 IT2060007 VALLE ASININA

CAMERATA COR-NELLO CASSIGLIO SAN GIOVANNI BIANCO TALEGGIO VEDESETA

BG

PARCO DELLE ORO-BIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

DCA n. 43 del 30.09.2010 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

94 IT2060008 VALLE PARINA

DOSSENA LENNA OLTRE IL COLLE SAN GIOVANNI BIANCO SERINA

BG

PARCO DELLE ORO-BIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

DCA n. 43 del 30.09.2010 +

DGR X/1029 del 5/12/2013

95 IT2060009 VAL NOSSANA - CIMA DI GREM

ARDESIO GORNO OLTRE IL COLLE ONETA PARRE PREMOLO

BG

PARCO DELLE ORO-BIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90

DCA n. 43 del 30.09.2010+

DGR X/1029 del 5/12/2013

96 IT2060010 VALLE DEL FREDDO SOLTO COLLINA BG

RISERVA NATURALE VALLE DEL FREDDO DCR. 2015 25/03/85

CONTINENTALE COMUNITA’ MON-TANA ALTO SEBINO DGR 2004/19213

97 IT2060011CANTO ALTO E VALLE DEL GIONGO

PONTERANICA SORISOLE VILLA D`ALME`

BGPARCO DEI COLLI DI BERGAMO - L.R. 36/18.08.77

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DEI COLLI DI BERGAMO - L.R. 36/18.08.77

98 IT2060012

BOSCHI DELL’ASTINO E DELL’ALLE-GREZZA

BERGAMO BGPARCO DEI COLLI DI BERGAMO - L.R. 36/18.08.77

ALPINA

CONSORZIO PAR-CO DEI COLLI DI BERGAMO - L.R. 36/18.08.77

l.r. 8/1991

Page 73: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 73 –

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

99 IT2060013 FONTANILE BRANCALEONE CARAVAGGIO BG

RISERVA NATURALE FONTANILE BRAN-CALEONE - DCR 1894/5.02.85

CONTINENTALE COMUNE DI CARA-VAGGIO

Dgr n. 181 del 30/06/10

100 IT2060014

BOSCHETTO DELLA CASCI-NA CAMPA-GNA

PUMENENGO BG

RISERVA NATURALE BOSCHETTO DELLA CASCINA CAM-PAGNA DCR 135 20/03/91

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO NORD - l.r. 18/16.04.88

DGR 2005/548

101 IT2060015 BOSCO DE’ L’ISOLA

TORRE PALLAVI-CINA ORZINUOVI ROCCAFRANCA SONCINO

BGRISERVA NATURALE BOSCO DE’ L’ISOLA DCR 196 28/05/91

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO NORD - l.r. 18/16.04.88

DGR 2005/548

102 IT2050001 PINETA DI CE-SATE

CESATE, LIMBIATE GARBAGNATE MILANESE SOLARO

MI PARCO DELLE GROA-NE - l.r. 31/20.08.76 CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELLE GROANE - l.r. 31/20.08.76

AC n. 4/2008

103 IT2050002 BOSCHI DELLE GROANE

BARLASSINA CERIANO LA-GHETTO CESANO MADER-NO COGLIATE LAZZATE LENTATE SUL SE-VESO MISINTO SEVESO SOLARO

MI PARCO DELLE GROA-NE - l.r. 31/20.08.76 CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELLE GROANE - l.r. 31/20.08.76

AC n. 4/2008

104 IT2050003 VALLE DEL RIO PEGORINO

BESANA IN BRIAN-ZA CORREZZANA LESMO TRIUGGIO

MIPARCO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83

DCA n. 61 del 20/12/2010

105 IT2050004 VALLE DEL RIO CANTALUPO TRIUGGIO MI

PARCO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83

DCA n. 59 del 20/12/2010

106 IT2050005 BOSCHI DELLA FAGIANA

BOFFALORA SO-PRA TICINO MAGENTA ROBECCO SUL NAVIGLIO

MIPARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICI-NO - l.r. 2/9.01.74

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TI-CINO - l.r. 2/9.01.74

DCR 2003/919 e DGR 2001/5983

107 IT2050006 BOSCO DI VAN-ZAGO

ARLUNO POGLIANO MILA-NESE VANZAGO

MIRISERVA NATURALE BOSCO DI VANZAGO - DCR 2113/27.03.85

CONTINENTALE WWF

108 IT2050007 FONTANILE NUOVO BAREGGIO MI

RISERVA NATURALE FONTANILE NUOVO- DCR 1799 15/11/84

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90

DCD n. 10/2011

109 IT2050008 BOSCO DI CU-SAGO CUSAGO MI

PARCO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90

DCD n. 10/2011

110 IT2050009 SORGENTI DEL-LA MUZZETTA

PANTIGLIATE RODANO SETTALA

MI

RISERVA NATURALE SORGENTI DELLA MUZZETA DCR 1800 15/11/84

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90

DCD n. 10/2011

111 IT2050010 OASI DI LAC-CHIARELLA

LACCHIARELLA MI

PARCO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90

CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90

DCD n. 10/2011

112 IT2090001 MONTICCHIE SOMAGLIA LORISERVA NATURALE MONTICCHIE - DCR 1177/28.07.88

CONTINENTALE COMUNE DI SOMA-GLIA

113 IT2090002BOSCHI E LANCA DI CO-MAZZO

COMAZZO MERLINO

CR PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

l.r. 1994/22

Page 74: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 74 – Bollettino Ufficiale

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

114 IT2090003 BOSCO DEL MORTONE

ZELO BUON PER-SICO LO PARCO DELL’ADDA

SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALECONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

l.r. 1994/22

115 IT2090004 GARZAIA DEL MORTONE

ZELO BUON PER-SICO LO PARCO DELL’ADDA

SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALECONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

l.r. 1994/22

116 IT2090005GARZAIA DELLA CASCINA DEL PIOPPO

ZELO BUON PER-SICO LO PARCO DELL’ADDA

SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALECONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

l.r. 1994/22

117 IT2090006SPIAGGE FLU-VIALI DI BOFFA-LORA

SPINO D`ADDA BOFFALORA D`ADDA GALGAGNANO ZELO BUON PER-SICO

CR PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

118 IT2090007 LANCA DI SOL-TARICO

CAVENAGO D`ADDA CORTE PALASIO SAN MARTINO IN STRADA

LO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

119 IT2090008 LA ZERBAGLIA

CREDERA RUB-BIANO CAVENAGO D`ADDA TURANO LODI-GIANO

CR PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

l.r. 1994/22

120 IT2090009 MORTA DI BER-TONICO BERTONICO LO PARCO DELL’ADDA

SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALECONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

l.r. 1994/22

121 IT2090010 ADDA MORTA

FORMIGARA CAMAIRAGO CASTIGLIONE D`ADDA

CR PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE

CONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

122 IT2090011 BOSCO VALEN-TINO

CAMAIRAGO CAVACURTA LO PARCO DELL’ADDA

SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALECONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

l.r. 1994/22

123 IT2070001 TORBIERE DEL TONALE PONTE DI LEGNO BS

PARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003

124 IT2070002MONTE PIC-COLO - MONTE COLMO

EDOLO INCUDINE BS

PARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632

125 IT2070009 VERSANTI DELL’AVIO

EDOLO TEMU` BS

PARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003

126 IT2070013GHIACCIAIO DELL’ADAMEL-LO

EDOLO PONTE DI LEGNO SAVIORE DELL`ADAMELLO TEMU`

BSPARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003

127 IT2070003 VAL RABBIA E VAL GALLINERA

EDOLO SONICO BS

PARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003

128 IT2070011 TORBIERA LA GOIA BERZO DEMO BS

PARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

129 IT2070010 PIZ OLDA - VAL MALGA

BERZO DEMO SONICO BS

PARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003

130 IT2070004MONTE MAR-SER - CORNI DI BOS

SAVIORE DELL`ADAMELLO SONICO

BSPARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003

131 IT2070007 VALLONE DEL FORCEL ROSSO

CEVO SAVIORE DELL`ADAMELLO

BSPARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003

132 IT2070008

CRESTA MONTE COLOMBE’ E CIMA BARBI-GNANA

PASPARDO BSPARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003

Page 75: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 75 –

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

133 IT2070005PIZZO BADILE - ALTA VAL ZU-MELLA

CETO CIMBERGO BS

PARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003

134 IT2070014 LAGO DI PILE CETO BSPARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

135 IT2070012 TORBIERE DI VAL BRAONE BRAONE BS

PARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

136 IT2070006

PASCOLI DI CROCEDOMINI - ALTA VAL CAF-FARO

BRENO NIARDO PRESTINE

BSPARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

137 IT2070017 VALLI DI SAN ANTONIO CORTENO GOLGI BS

RISERVA NATURALE VALLI DI SANT’AN-TONIO - DCR 1902/5.02.85

ALPINA COMUNE CORTE-NO GOLGI DGR 1990/53282

138 IT2070015MONTE CAS - CIMA DI COR-LOR

TIGNALE TREMOSINE BS

PARCO DELL’ALTO GARDA BRESCIANO - l.r. 58/15.09.89

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA ALTO GARDA BRESCIANO

DGR 2003/13939

139 IT2070016 CIMA COMER GARGNANO BSPARCO DELL’ALTO GARDA BRESCIANO - l.r. 58/15.09.89

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA ALTO GARDA BRESCIANO

DGR 2003/13939

140 IT2070019 SORGENTE FUNTANI` VOBARNO BS

RISERVA NATURALE SORGENTE FUNTANI’ - DCR 1904/5.02.85

ALPINA COMUNE DI VO-BARNO

141 IT2070018 ALTOPIANO DI CARIADEGHE SERLE BS

MONUMENTO NATU-RALE ALTOPIANO DI CARIADEGHE - DCR 2080 27/03/85

ALPINA CONSORZIO DI GE-STIONE

D.A.C. 2010/4 + DGR X/1029 del

5/12/2013

142 IT2070020 TORBIERE D`ISEO

CORTE FRANCA ISEO PROVAGLIO D`ISEO

BSRISERVA NATURALE TORBIERE D’ISEO - DCR 1846/19.12.84

CONTINENTALE CONSORZIO DI GE-STIONE DGR 2012/3578

143 IT20A0003 PALATA MENA-SCIUTTO

PIANENGO RICENGO CR

RISERVA NATURALE PALATA MENA-SCIUTTO - DCR 1178/28.7.1988

CONTINENTALECONSORZIO PAR-CO DEL SERIO - l.r. 70/1.06.85

DGR 1998/34326

144 IT20A0002 NAVIGLIO DI MELOTTA

CASALETTO DI SOPRA ROMANENGO TICENGO

CR

RISERVA NATU-RALE NAVIGLIO DI MELOTTA DCR 1736/11.10.84

CONTINENTALE PROVINCIA DI CRE-MONA

DCP n.44 del 21/03/2011

145 IT20A0019 BARCO ORZINUOVI SONCINO BS

RISERVA NATURALE BOSCO DI BARCO DCR 1804 31/05/89

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO NORD - l.r. 18/16.04.88

DGR 2005/548

146 IT20A0007 BOSCO DELLA MARISCA

SONCINO, OR-ZINUOVI, VILLA-CHIARA GENIVOLTA

BS

RISERVA NATURALE BOSCO DELLA MA-RISCA DCR 1387 31/05/89

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO NORD - l.r. 18/16.04.88

DGR 2005/548

147 IT20A0008 ISOLA UCCEL-LANDA

VILLACHIARA, GE-NIVOLTA AZZANELLO

BSRISERVA NATURALE ISOLA UCCELLANDA DCR 1329 31/05/89

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO NORD - l.r. 18/16.04.88

DGR 2005/548

148 IT20A0006 LANCHE DI AZ-ZANELLO

AZZANELLO CASTELVISCON-TI, BORGO S.GIACOMO

CR

RISERVA NATURALE LANCHE DI AZZA-NELLO DCR 1388 13/05/89

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO NORD - l.r. 18/16.04.88

DGR 2005/548

149 IT20A0020 GABBIONETAGABBIONETA BI-NANUOVA, OSTIA-NO, SENIGA

CR

RISERVA NATURALE LANCA DI GABBIO-NETA - DCR 1389 31/05/89

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO NORD - l.r. 18/16.04.88

DGR 2005/548

150 IT20A0004 LE BINECALVATONE ACQUANEGRA SUL CHIESE

CRRISERVA NATURALE LE BINE - DCR 759 01/10/87

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO SUD - l.r. 17/16.04.88

DGR 1993/4199

151 IT20A0001 MORTA DI PIZZI-GHETTONE PIZZIGHETTONE CR PARCO DELL’ADDA

SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALECONSORZIO PAR-CO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83

Page 76: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 76 – Bollettino Ufficiale

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

152 IT20B0005 TORBIERE DI MARCARIA MARCARIA MN

RISERVA NATURALE TORBIERE DI MAR-CARIA DCR 1390 31/05/89

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO SUD - l.r. 17/16.04.88

DAC n. 13 del 16/03/2011

153 IT20B0004LANCHE DI GERRA GAVAZ-ZI E RUNATE

CANNETO SULL`OGLIO MN PARCO DELL’OGLIO

SUD - l.r. 17/16.04.88 CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO SUD - l.r. 17/16.04.88

DAC 12/9.6.2007

154 IT20B0002 VALLI DI MOSIO ACQUANEGRA SUL CHIESE MN PARCO DELL’OGLIO

SUD - l.r. 17/16.04.88 CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO SUD - l.r. 17/16.04.88

DAC n. 14 del 16/03/2011

155 IT20B0003 LANCA CASCI-NA S. ALBERTO MARCARIA MN PARCO DELL’OGLIO

SUD - l.r. 17/16.04.88 CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO SUD - l.r. 17/16.04.88

DAC n. 16 del 16/03/2011

156 IT20B0001 BOSCO FOCE OGLIO

BORGOFORTE MARCARIA MOTTEGGIANA SUZZARA VIADANA

MN PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO SUD - l.r. 17/16.04.88

DAC n. 17 del 16/03/2011

157 IT20B0012

COMPLESSO MORENICO DI CASTELLARO LAGUSELLO

CAVRIANA MONZAMBANO MN

RISERVA NATURA-LE CASTELLARO LAGUSELLO DCR 1738/11.10.84

CONTINENTALE PARCO DEL MIN-CIO

DAC n.11 del 21/09/2010

158 IT20B0011 BOSCO FON-TANA MARMIROLO MN

RISERVA NATURALE BOSCO FONTANA D.M.29.03.72-D.M.10.04.76

CONTINENTALE CORPO FORESTALE STATO DD n. 11/2010

159 IT20B0017 ANSA E VALLI DEL MINCIO

CURTATONE MANTOVA PORTO MANTO-VANO RODIGO

MN

RISERVA NATURALE VALLI DEL MINCIO DCR 1739 11/10/84 / PARCO DEL MIN-CIO - l.r. 47/8.09.84

CONTINENTALECONSORZIO PAR-CO DEL MINCIO - l.r. 47/8.09.84

DAC n.15 del 21/09/2010

160 IT20B0010 VALLAZZA MANTOVA VIRGILIO MN

RISERVA NATURALE VALLAZZA DCR 102 24/01/91

CONTINENTALECONSORZIO PAR-CO DEL MINCIO - l.r. 47/8.09.84

DAC n.12 del 21/09/2010

161 IT20B0016 OSTIGLIA OSTIGLIA, SERRA-VALLE A PO MN

RISERVA NATURALE PALUDI DI OSTIGLIA - DCR 1737/11.10.84

CONTINENTALE COMUNE DI OSTI-GLIA

DCC n. 80 21/12/2010

162 IT20B0007 ISOLA BOSCHI-NA OSTIGLIA MN

RISERVA NATURALE ISOLA BOSCHINA - DCR 1966/6.03.85

CONTINENTALE ERSAF

DCP n. 22 del 28/03/2011

+ dgr 16800 del 19.03.2004

+ dgr 10822 del 16.12.2009

163 IT20B0006 ISOLA BOSCO-NE

BORGOFRANCO SUL PO CARBONARA DI PO

MNRISERVA NATURALE ISOLA BOSCONE - DCR 566/29.01.87

CONTINENTALE COMUNE DI CAR-BONARA PO DCC 2011/40

164 IT2040037 RIFUGIO FALK GROSIO SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO DCP 2012/56

165 IT2040038 VAL FONTANACHIURO PONTE IN VALTEL-LINA

SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO

DCP 82/26.11.2010 + DGR X/1029 del

5/12/2013

166 IT2040039 VAL ZERTACAMPODOLCINO SAN GIACOMO FILIPPO

SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO

DCP 2011/62 + DGR X/1029 del

5/12/2013

167 IT2040040 VAL BODENGO GORDONA SO ALPINA PROVINCIA DI SON-DRIO

DCP 2011/61 + DGR X/1029 del

5/12/2013

168 IT2040041 PIANO DI CHIA-VENNA

GORDONA MESE NOVATE MEZZOLA PRATA CAMPOR-TACCIO SAMOLACO

SO ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALCHIA-VENNA

D.A. 2010/25 + DGR X/1029 del

5/12/2013

169 IT2010015 PALUDE BRU-SCHERA ANGERA VA CONTINENTALE PROVINCIA DI

VARESE

Page 77: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 77 –

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

170 IT2010016 VAL VEDDASCA

AGRA CURIGLIA CON MONTEVIASCO DUMENZA MACCAGNO PINO SULLA SPON-DA DEL LAGO MAGGIORE TRONZANO LAGO MAGGIORE VEDDASCA

VA ALPINACOMUNITA’ MON-TANA VALLI DEL VERBANO

171 IT2010017 PALUDE BOZZA-MONVALLINA

BESOZZO MONVALLE VA CONTINENTALE PROVINCIA DI

VARESE

172 IT2020009 VALLE DEL DOSSO

DOSSO DEL LIRO LIVO CO ALPINA PROVINCIA DI

COMO

DCP 39/30.05.2011 + DGR X/1029 del

5/12/2013

173 IT2070021 VALVESTINO

CAPOVALLE GARGNANO MAGASA TIGNALE VALVESTINO

BSPARCO DELL’ALTO GARDA BRESCIANO - l.r. 58/15.09.89

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA ALTO GARDA BRESCIANO

DGR 2003/13939 (PTC) e DCR 2004/1136

174 IT2070022 CORNO DELLA MAROGNA

TIGNALE TREMOSINE BS

PARCO DELL’ALTO GARDA BRESCIANO - l.r. 58/15.09.89

ALPINACOMUNITA’ MON-TANA ALTO GARDA BRESCIANO

DGR 2003/13939 (PTC) e DCR 2004/1136

175 IT2070023 BELVEDERE - TRI PLANE

CEDEGOLO PASPARDO BS

PARCO DELL’A-DAMELLO - l.r. 79/16.09.83

ALPINACOMUNTA’ MON-TANA VALLE CAMO-NICA

DGR 2001/6632

176 IT2020010 LAGO DI SE-GRINO

PROSERPIO, CAN-ZO, LONGONE AL SEGRINO, EUPILIO

CO PLIS DGR 602/17.07.84 ALPINA CONSORZIO DI GE-

STIONE D.A. 2010/9

177 IT2020011 SPINA VERDE

COMO, DREZZO, CAVALLASCA, PA-RE’, SAN FERMO DELLA BATTAGLIA CAPIAGO INTI-MIANO

COPARCO REGIONALE SPINA VERDE - l.r. 10/4.03.93

CONTINENTALE CONSORZIO DI GE-STIONE

178 IT2050011OASI LE FOPPE DI TREZZO SULL’ADDA

TREZZO SULL’AD-DA MI

PARCO DELL’AD-DA NORD - l.r. 80/16.09.83

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’AD-DA NORD - l.r. 80/16.09.83

179 IT20B0014 CHIAVICA DEL MORO

MANTOVA, RON-COFERRARO MN PARCO DEL MINCIO -

l.r. 47/8.09.84 CONTINENTALECONSORZIO PAR-CO DEL MINCIO - l.r. 47/8.09.84

DAC n.9 del 21/09/2010

180 IT20B0015 POMPONESCO POMPONESCO MN RISERVA NATURALE - DCR 1176/28.07.88 CONTINENTALE COMUNE DI POM-

PONESCO

181 IT20A0018 CAVE DANESI SONCINO, CASA-LETTO DI SOPRA CR CONTINENTALE PROVINCIA DI CRE-

MONADCP n.44 del 21/03/2011

182 IT20A0016 SPIAGGIONI DI SPINADESCO

CROTTA D’ADDA, SPINADESCO CR CONTINENTALE PROVINCIA DI CRE-

MONADCP n.44 del 21/03/2011

183 IT20A0014 LANCONE DI GUSSOLA GUSSOLA CR CONTINENTALE PROVINCIA DI CRE-

MONADCP n.44 del 21/03/2011

184 IT20A0015 BOSCO RON-CHETTI

STAGNO LOMBAR-DO, PIEVE D’OLMI CR RISERVA NATURALE -

DCR 421/27.02.2002 CONTINENTALE PROVINCIA DI CRE-MONA

DCP n.44 del 21/03/2011

185 IT20A0013 LANCA DI GE-ROLE

MOTTA BALUFFI, TORRICELLA DEL PIZZO

CR RISERVA NATURALE - DCR 178/6.02.2001 CONTINENTALE PROVINCIA DI CRE-

MONADCP n.44 del 21/03/2011

186 IT20A0017 SCOLMATORE DI GENIVOLTA

GENIVOLTA, AZZANELLO, VILLA-CHIARA

CRPARCO DELL’O-GLIO NORD - l.r. 18/16.04.88

CONTINENTALE

CONSORZIO PARCO DELL’O-GLIO NORD - l.r. 18/16.04.88

187 IT2060016 VALPREDINA CENATE SOPRA BG RISERVA NATURALE - DCR 2114/27.05.85 ALPINA WWF riserva Valpre-

dina DG 2012/31

188 IT2010021 SABBIE D’ORO BREBBIA, ISPRA VA CONTINENTALE PROVINCIA DI VARESE

189 IT2010022ALNETE DEL LAGO DI LAGO DI VARESE

VARESE, BODIO LOMNAGO, GAL-LIATE LOMBARDO, BUGUGGIATE, AZZATE.

VA CONTINENTALE PROVINCIA DI VARESE

Page 78: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 78 – Bollettino Ufficiale

ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*

SITO

CO

D_S

ITO

NO

ME

SITO

NO

ME

CO

MU

NE

PRO

V.

ARE

A P

ROTE

TTA

REG

ION

E

BIO

GEO

GRA

FIC

A

ENTE

GES

TORE

PIA

NO

DI

GES

TIO

NE

A

PPRO

VATO

190 IT2010020 TORBIERA DI CAVAGNANO

CUASSO AL MONTE VA CONTINENTALE PROVINCIA DI

VARESE

191 IT2010018 MONTE SAN-GIANO

SANGIANO, CITTI-GLIO, CARAVATE, LAVENO MOM-BELLO

VA ALPINA CM VALCUVIADA n. 5 28.01.2010 + DGR X/1029 del

5/12/2013

192 IT2010019 MONTI DELLA VALCUVIA

CASSANO VAL-CUVIA, CASALZUI-GNO, LAVENO MOMBELLO, CITTIGLIO, CUVE-GLIO, RANCIO VALCUVIA

VA ALPINA CM VALCUVIADA n. 6 28.01.2010 + DGR X/1029 del

5/12/2013

193 IT2080023GARZAIA DI CASCINA VILLA-RASCA

ROGNANO PVMONUMENTO NATURALE - DCR 1331/31.05.89

CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA

DCP n. 32 del 28/03/2011

* Il presente elenco è allegato ai sensi del Reg (CE) 73/2009 - la normativa di recepimento della DIR. 92/43/CEE fa fede in caso di eventuali discrepanze

——— • ———

Page 79: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 79 –

ALLEGATO 10

________________________________________________________________________________________________________________________________

ELENCO DEGLI OBBLIGHI RIGUARDANTI I REQUISITI MINIMI RELATIVI ALL’USO DEI FERTILIZZANTI E DEI PRODOTTI FITOSANITARI (art. 39, paragrafo 3, Reg (CE) n. 1698/2005 e s.m.i.)

I beneficiari di tutte le azioni previste dalla misura 214 (Pagamenti Agroambientali) del PSR 2007-2013 sono tenuti al rispetto dei requisiti minimi relativi all’uso di fertilizzanti e all’uso di prodotti fitosanitari sull’intera azienda per tutto il periodo di impegno.

Atto A4 RM - Requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti nelle aziende che aderiscono ai pagamenti agroambientali ai sensi dell’art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005 s.m.i.

Recepimento nazionale e recepimento regionaleDGR VIII/5868 del 21 novembre 2007 “Integrazione con modifica al programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inqui-namento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art. 92 e d.m. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, approvati con deliberazione di Giunta n. 8/5215 del 2 agosto 2007 (2° Supplemento Straordinario del 6 dicembre 2007 BURL n° 49)” così come modificata dalla DGR n. VIII/10892 del 23 di-cembre 2009 “Modifica degli Allegati 1, 2 e 3 della DGR n. 8/5868 del 21 novembre 2007 ”Integrazione con modifica al programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art. 92 e D.M. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, approvati con d.g.r. n. 8/5215 del 2 agosto 2007” (Serie Ordinaria BURL n.1 del 4 gennaio 2010) e successive modifiche ed integrazioni.

Per gli altri riferimenti normativi, si rimanda a quanto previsto dall’atto A4 “Direttiva 91/676/CEE concernente la protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole” - articoli 4 e 5” (allegato 1 alla presente deliberazione)

Il beneficiario che aderisce ai pagamenti agroambientali (Misura 214 - art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005 s.m.i.) ed utilizza agronomicamente gli effluenti di allevamento, di seguito indicati con e.a., i fertilizzanti azotati, gli ammendanti o, comunque, apporta azoto in qualche forma, deve rispettare tutti gli impegni disposti dal programma d’azione in vigore per le ZVN e dai criteri e dalle norme tecniche per le ZNVN e precisamente dalla:

- D.G.R. IX/2208 del 14/09/2011 per le zone vulnerabili ai nitrati (ZVN)

- D.G.R. VIII/5868 del 21/11/2007 per le zone NON vulnerabili ai nitrati

Per i terreni ricadenti in ZVN gli obblighi previsti sono quelli descritti nell’atto A4.

Viceversa, sui terreni ricadenti in zona NON vulnerabile ai nitrati, l’agricoltore è tenuto a rispettare gli impegni, derivanti dalla D.G.R. VIII/5868 del 21/11/2007, che sono collegati ai seguenti aspetti:

a) adempimenti amministrativi

b) obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamento

c) divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti azotati

d) rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti azotati

Pertanto per le aziende beneficiarie della misura 214, l’atto A4RM si attiva sempre sia sui terreni ricadenti in ZVN sia su quelli ricompresi in zone NON vulnerabili ai nitrati.

a) Adempimenti amministrativiObbligo di comunicazione, fatto salvo quanto previsto dalla DGR 5868/2007 e successive modifiche e integrazioni:Le aziende con centro aziendale localizzato in zona NON vulnerabile o che hanno più del 50% di terreni in zona NON vulnerabile, devono aver predisposto la comunicazione (come da modello e indicazioni di cui alla parte B e C dell’allegato 3 della DGR 5868/07 e s.m.i.) in relazione al quantitativo di azoto al campo prodotto e/o utilizzato (Kg/anno) (rif. Titolo V Prospetto 1 - DGR 5868/07 e s.m.i.) mediante la pro-cedura predisposta dalla Regione Lombardia. Copia della comunicazione su supporto cartaceo deve essere conservata presso l’azienda.

Le aziende nuove che producono e /o utilizzano effluenti di allevamento sono tenute alla presentazione della comunicazione come da prospetto 1 di cui all’art. 36 comma 2 della DGR 5868/2007 e successive modifiche e integrazioni. L’adeguamento alle condizioni del programma di azione, inclusa la capacità minima di stoccaggio, deve essere dimostrato ai fini dell’inizio dell’attività.

Le aziende non zootecniche che utilizzano fertilizzanti con azoto proveniente da fonti diverse dagli e.a. devono aver predisposto la comunicazione secondo quanto stabilito dagli artt. 37-38-39, prospetti n. 2-3-4 dell’allegato 2 della DGR 5868/07 e s.m.i. (modello e indicazioni di cui alla parte B, C, D dell’allegato 3 della DGR 5868/07 e s.m.i.) mediante la procedura predisposta dalla Regione Lom-bardia. Copia della comunicazione su supporto cartaceo deve essere conservata presso l’azienda.

In generale le aziende sono obbligate a:

− aggiornare annualmente il PUA/PUAS ai sensi del vigente programma di azione regionale;

− integrare/aggiornare la documentazione in caso di modifiche sostanziali così come definite dal vigente programma di azione;

− conservare la documentazione aggiornata presso il centro aziendale;

− predisporre ed aggiornare il piano di monitoraggio secondo le disposizioni del programma d’azione vigente.Con provvedimento del Direttore Generale Agricoltura verranno fissate le scadenze e modalità per la presentazione della comunica-zione o aggiornamenti della stessa. Per l’anno 2014 il riferimento è il Decreto del Direttore generale d.d.g. 22 ottobre 2013, n. 9515.

b) Obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamentoLo stoccaggio degli e.a. destinati all’utilizzazione agronomica deve avvenire in apposite strutture dimensionate in base alla consisten-za di allevamento, secondo le esigenze colturali e di capacità sufficiente a garantirne il corretto impiego agronomico.

Page 80: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 80 – Bollettino Ufficiale

b1) Caratteristiche dello stoccaggio e accumulo dei materiali palabiliLo stoccaggio dei materiali palabili deve avvenire su platea impermeabilizzata, avente una portata sufficiente a sostenere senza cedi-menti o lesioni il peso del materiale accumulato e degli eventuali mezzi utilizzati per la movimentazione. In relazione alla consistenza palabile dei materiali la platea di stoccaggio deve essere munita di idoneo cordolo o muro perimetrale di contenimento, con possibili-tà di accesso ai mezzi meccanici per l’apporto e l’ asportazione del materiale. Inoltre deve essere dotata di adeguata pendenza per il convogliamento verso appositi sistemi di raccolta e stoccaggio dei liquidi di sgrondo e delle eventuali acque di lavaggio della platea. Sono considerate utili ai fini del calcolo della capacità di stoccaggio le superfici della lettiera permanente, purché alla base siano impermeabilizzate, nonché, nel caso delle galline ovaiole, le cosiddette “fosse profonde” dei ricoveri a due piani e le fosse sottostanti i pavimenti fessurati (posatoi) nell’allevamento a terra. In generale la capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza di allevamento stabulato ed al periodo in cui il bestiame non è al pascolo, non deve essere inferiore al volume di materiale palabile prodotto in 90 giorni. Per il dimensionamento della platea di stoccaggio dei materiali palabili, qualora non sussistano esigenze parti-colari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento alla tabella 1 della parte A dell’allegato 3 e all’allegato 2 - art. 9 della DGR 5868/07 .

b2) Caratteristiche e dimensionamento delle strutture per lo stoccaggio dei materiali non palabiliGli stoccaggi dei materiali non palabili devono essere realizzati in modo da poter accogliere,ove previsto, ai fini della successiva utilizzazione agronomica, anche le acque di lavaggio delle strutture, degli impianti e delle attrezzature zootecniche. Alla produzione complessiva di liquami da stoccare deve essere sommato il volume delle acque meteoriche, convogliate nei contenitori dello stoc-caggio da superfici scoperte, interessate dalla presenza di e.a. E’ necessario prevedere l’esclusione delle acque bianche provenienti da tetti e tettoie nonché delle acque provenienti da aree non connesse all’allevamento. Le dimensioni dei contenitori non dotati di copertura atta ad allontanare l’acqua piovana, devono tenere conto delle precipitazioni medie e di un franco minimo di sicurezza di 30 centimetri. Il fondo e le pareti dei contenitori devono essere adeguatamente impermeabilizzati mediante materiale naturale od artificiale al fine di evitare percolazioni o dispersioni degli effluenti.E’ possibile realizzare anche contenitori in terra così come descritti all’allegato 2 -art. 11 della DGR 5868/07. Per le aziende in cui venga prodotto un quantitativo di oltre 6.000 kg di azoto/anno al fine di indurre un più alto livello di stabilizza-zione dei liquami, nel caso di costruzione di nuove strutture di stoccaggio o ampliamento di quelle esistenti, deve essere previsto il frazionamento dello stoccaggio in almeno due contenitori. Il prelievo a fini agronomici deve avvenire dal bacino contenente liquame stoccato da più tempo.Nel caso di costruzione di nuovi contenitori di stoccaggio sono da privilegiare soluzioni atte a minimizzare le superfici di impluvio, quali ad esempio pareti verticali a ridotto rapporto superficie libera/volume o copertura al fine di ridurre la raccolta delle acque meteoriche.La capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza dell’allevamento stabulato ed al periodo in cui il bestiame non è al pascolo, deve essere adeguata alle esigenze di una corretta gestione agronomica e comunque non inferiore al volume prodotto in 120 giorni in aziende di bovini da latte, bufalini, equini e ovicaprini con coltivazione dei terreni caratterizzata da assetti colturali che prevedono la presenza di pascoli o prati di media o lunga durata o erbai e cereali autunno-vernini. In assenza di tali condizioni e per tutti gli altri allevamenti il volume di stoccaggio deve essere di almeno 180 giorni.Per gli allevamenti di bovini, bufalini, equini, suini e ovicaprini in comuni classificati di montagna, qualora il peso vivo allevato non su-peri i 3.000 kg, è richiesta una capacità della vasca di stoccaggio non inferiore a 90 giorni. Per le dimensioni, qualora non sussistano esigenze particolari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento alla tabella 1 della parte A dell’allegato 3 della DGR 5868/2007.Per i nuovi allevamenti e gli ampliamenti di quelli esistenti limitatamente alle parti di nuova edificazione non sono considerate utili al calcolo dei volumi di stoccaggio le fosse sottostanti i pavimenti fessurati e grigliati, ad esclusione degli allevamenti localizzati in comuni di montagna.

c) Divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti azotatic.1) Accumulo temporaneo dei letami e lettiere esauste di allevamenti di avicunicoli, esclusi gli altri materiali assimilati

Condizioni per accumulo:

− deve essere praticato ai soli fini dell’utilizzazione agronomica

− è ammesso solo previo uno stoccaggio di almeno 90 giorni

− è consentito solo sui terreni agricoli utilizzati per lo spandimento e/o in prossimità degli stessi

− deve avere una durata non superiore a tre mesi

− la quantità accumulata deve essere funzionale alle esigenze delle colture dell’appezzamento utilizzato per l’accumulo e/o degli appezzamenti limitrofi

− non può essere ripetuto nello stesso luogo nell’ambito di una stessa annata agraria

− deve essere realizzato prevedendo tutti gli accorgimenti per contenere ogni fuoriuscita di liquidi e/o percolati e garan-tire il mantenimento di condizioni microaerobiche all’interno della massa.

Divieto di accumulo a distanze inferiori a:

− 5 m dalle scoline;

− 30 m dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali;

− 40 m dalle sponde dei laghi, nonché delle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971.

Per gli allevamenti avicoli a ciclo produttivo inferiore a 90 giorni, le lettiere possono essere stoccate al termine del ciclo produttivo sottoforma di cumuli in campo, fatte salve obbligatorie diverse disposizioni delle autorità sanitarie.

c.2) Divieti di utilizzazione agronomica dei letami:

L’utilizzo agronomico è vietato:

1. In relazione ai corpi idrici naturali a meno di 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali individuati come non significativi dal Piano di tutela e uso delle Acque, approvato con d.g.r. VIII/2244 del 29 marzo 2006 e dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati.

2. su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree soggette a recupero e ripristino ambientale;

Page 81: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 81 –

3. nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;

4. sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e su terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione;

5. nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1° dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamen-to meteorologico, delle condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014 sono previsti i seguenti periodi minimi di divieto:

- dal 15 dicembre al 15 gennaio vige il divieto di spandimento ai fini agronomici di letame proveniente da alleva-menti di bovini, bufalini, ovicaprini ed equidi con contenuto di sostanza secca pari almeno al 20% utilizzato su prati permanenti e/o avvicendati,

- dal 1 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di letame e materiale assimilato (diverso da quello di cui al punto precedente), su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;

6. nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno;

7. in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizio-ne in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici;

8. in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente.

c.3) Divieti di utilizzazione dei liquami:

L’utilizzo dei liquami e dei materiali ad essi assimilati è vietato:

1) In relazione ai corpi idrici naturali a meno di 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua e dall’inizio dell’arenile per le ac-que lacuali. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati.

2) su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree soggette a recupero e ripristino ambientale;

3) nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;

4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione;

5) nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico, delle condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014, dal 1 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di liquami, su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;

6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipa-mento del terreno;

7) in terreni con coltivazioni in atto destinate direttamente - senza processi di trattamento dei prodotti- alla alimentazione umana;

8) dopo l’impianto della coltura nelle aree adibite a parchi o giardini pubblici, campi da gioco, utilizzate per ricreazione o desti-nate in genere ad uso pubblico;

9) su colture foraggiere nelle tre settimane precedenti lo sfalcio del foraggio o il pascolamento;

10)in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e immediatamente interrato;

11) su terreni con pendenza media, riferita ad un’area aziendale omogenea, superiore al 10%. Tale limite, in presenza di sistemazio-ni idraulico-agrarie o sulla base delle migliori tecniche di spandimento riportate nel CBPA (codice di buona pratica agricola), o nel Piano d’azione, può essere incrementato al 20%.

12) in prossimità di strade e di centri abitati a meno che i liquami siano distribuiti con tecniche atte a limitare l’emissione di odori sgradevoli o vengano immediatamente interrati o si effettui la fertirrigazione;

13) in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici.

c.4) Divieti e/o limitazioni dell’utilizzazione agronomica dei fanghi:

L’utilizzazione agronomica dei fanghi derivanti da trattamenti di depurazione di cui al D.Lgs. n. 99 del 1992:

1) nelle more della definizione delle nuove linee guida, è limitata dalle disposizioni di cui alla D.G.R. 30 dicembre 2003 n. VII/15944 (BURL S.O. n. 4 del 19.1. 2004);

2) deve avvenire previo dettagliato piano di fertilizzazione;

3) è vietata nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico, delle condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014, dal 1 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di fanghi, su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con iner-bimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;

4) è vietata su terreni che ricevono e.a., fatte salve le disposizioni di cui alla D.G.R. 30 dicembre 2003 n. VII/15944.

c.5) Divieti di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati diversi dall’e.a.

L’utilizzo agronomico è vietato:

1) in relazione ai corpi idrici naturali a meno di 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali e dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati.

Page 82: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 82 – Bollettino Ufficiale

2) sulle superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree sogget-te a recupero e ripristino ambientale;

3) nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;

4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione;

5) nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico, delle condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014, dal 1 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di fertilizzanti azotati diversi dagli e.a. e dalle acque reflue, su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;

6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipa-mento del terreno;

7) in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici;

8) in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente.

Su terreni in pendenza la distribuzione del materiale palabile e dei concimi azotati e degli ammendanti organici deve rispettare quan-to definito dal CBPA in relazione alla lavorabilità dei suoli, alle sistemazioni idraulico-agrarie e alle modalità di spandimento.

d) Rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti azotati

La quantità di azoto al campo apportato da effluenti da allevamento nella SAU ricadente in zona NON vulnerabile non deve superare il valore di 340 kg per ettaro e per anno, inteso come quantitativo medio aziendale. Il limite d’uso di 340 kg/ha/N/anno al campo è comprensivo delle deiezioni depositate dagli animali quando sono tenuti al pascolo. La quantità di azoto apportata deve comunque tenere conto delle esigenze delle colture in atto o previste.

Atto B9RM - Requisiti minimi relativi all’uso dei prodotti fitosanitari nelle aziende che aderiscono ai pagamenti agroambientali ai sensi dell’art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005 s.m.i.

Il beneficiario che aderisce ai pagamenti agroambientali (misura 214 - art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005 s.m.i.), oltre agli impegni previsti dall’atto B9, deve rispettare:

• le disposizioni sull’uso dei pesticidi nelle vicinanze di corpi idrici o altri luoghi sensibili, conformemente alla legislazione nazionale (articolo 93, dlgs n. 152/2006 in materia di individuazione delle zone vulnerabili da fitosanitari);

• l’obbligo di verifica statica della funzionalità dell’attrezzatura aziendale utilizzata per la distribuzione di prodotti fitosanitari, con cadenza almeno quinquennale. La sopracitata verifica, eseguita da un tecnico, secondo quanto previsto dall’allegato 5 delle disposizioni attuative della misura 214 – anno 2011, deve essere svolta nel rispetto della seguente tempistica:

- entro il 30 giugno 2011 se l’impegno relativo alla misura 214 è stato attivato negli anni 2007, 2008 e 2009;

- entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui si assume l’obbligo, se l’impegno relativo alla misura 214 è stato o sarà attivato negli anni successivi al 2009.

Il beneficiario che aderisce alle azioni A e/o B della misura 214 è esonerato dall’obbligo di verifica statica della funzionalità dell’attrezzatura aziendale, in quanto assolve ad un impegno di certificazione funzionale che va oltre tale requisito minimo di condizionalità.

Page 83: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 83 –

D.g.r. 14 febbraio 2014 - n. X/1376Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.p.r. 383/1994, in ordine al “Progetto NR. 6/2013”, comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa “Città di Milano”. Conferenza dei servizi permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’esposizione universale del 2015, nonchè dei relativi manufatti

LA GIUNTA REGIONALEPreso atto che:

•con decreto Provveditoriale n. 12088 del 20 dicembre 2013, il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche ha in-detto la Conferenza dei Servizi volta al conseguimento dell’Intesa di cui all’art. 3 del d.p.r. 383/94 relativamente al «Progetto n. 6/2013. Comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa «Città di Milano».- Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti;

•la documentazione attinente il progetto in oggetto è stata pubblicata sul portale della Conferenza dei Servizi (piat-taforma telematica);

Preso atto dei pareri redatti dalla: − U.O. Infrastrutture viarie e aeroportuali della D.G. Infra-strutture e Mobilità, con nota n.S1.2014.0005273 del 28 gennaio 2014;

− Struttura Pianificazione Territoriale della D.G. Territorio, Ur-banistica e Difesa del Suolo, con nota n. Z1.2014.0000775 del 20 gennaio 2014;

− Struttura Paesaggio della DG Ambiente, Energia e Svi-luppo Sostenibile, con nota n.T1.2014.0004750 del 30 gennaio 2014;

− U.O. Qualità dell’aria, emissioni industriali e rumore della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, con nota n. T1.2014.0003494 del 23 gennaio 2014;

− Struttura Rumore e inquinanti fisici della D.G. Am-biente, Energia e Sviluppo Sostenibile, con nota n. T1.2014.0003750 del 24 gennaio 2014;

− Sede Territoriale di Varese della D.C. Presidenza, con nota n. AE12.2014.0000121 del 15 gennaio 2014;

Rilevato che il progetto consiste nella realizzazione del colle-gamento ferroviario tra il Terminal 1 (capolinea attuale della li-nea ferroviaria Milano-Malpensa) e il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Malpensa e nella costruzione della stazione ferroviaria al Terminal 2.Detto collegamento, lungo circa 3,4 Km e con uno sviluppo prevalentemente in trincea aperta e galleria artificiale coperta, rappresenta la prima fase esecutiva di un di-segno progettuale di più ampia portata geografica e economi-ca denominata «Accessibilità da Nord a Malpensa».

Nel progetto il collegamento ferroviario è stato suddiviso in due lotti: Lotto 1 che riguarda la nuova stazione ferroviaria pres-so il Terminal 2 e il lotto 2 che interessa l’infrastruttura ferroviaria compresa tra la nuova stazione ferroviaria del terminal 2 e la sta-zione ferroviaria del Terminal 1.

Il collegamento ferroviario in progetto e la nuova stazione ri-cadono nel «Parco regionale della Valle del Ticino»; inoltre il col-legamento ferroviario T1-T2 interessa, per circa 500m, il «Parco Naturale della Valle del Ticino», l’area SIC «Brughiera del Dosso» e l’area ZPS «Boschi del Ticino»;

Visti: − il programma regionale di sviluppo della X legislatura ap-provato con d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013;

− il p.t.r., approvato dal Consiglio regionale con delibera-zione n. 951 nella seduta del 19 gennaio 2010 e succes-sivi aggiornamenti;

− l’art.29 della legge 17 agosto 1942, n.  1150 - «Legge Urbanistica»;

− il d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383, avente per oggetto «Regola-mento recante la disciplina dei procedimenti di localizza-zione delle opere di interesse statale»;

− le ulteriori disposizioni in materia di localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale contenu-te nel Capo II del Titolo III del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112;

− la deliberazione n. VII/2464 del 1 dicembre 2000, avente per oggetto «Definizione delle modalità tecnico-operative per l’esplicazione delle procedure di localizzazione delle opere dello Stato e di Interesse Statale»;

− la legge 7 agosto 1990, n. 241 «Nuove norme sul procedi-mento amministrativo» e s.m.i;

− la legge regionale 1 febbraio 2012, n. 1 «Riordino norma-tivo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria»;

− il Protocollo d’Intesa avente per oggetto «Criteri di razio-nalizzazione e di semplificazione dei procedimenti di in-tesa Stato-Regione per gli interventi di competenza dello Stato, di cui al d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383», sottoscritto dal-la Regione Lombardia e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Regionale alle Opere Pubbli-che per la Lombardia in data 6 dicembre 2001;

− la propria deliberazione n. VIII/007561 del 27 giugno 2008, avente per oggetto «Determinazioni sul programma annuale delle opere di interesse statale proposte da en-ti pubblici, nell’ambito della procedura di localizzazione delle stesse di cui alla d.g.r. 2464/2000»;

− il d.d.u.o. 5 ottobre 2012 n.  8766 «Progetto del collega-mento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di Malpensa, nel comune Somma Lombardo  (VA). Propo-nente: Ferrovienord s.p.a. - Milano. Pronuncia di compa-tibilita’ ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r.5/2010;

− il decreto n. 569 del 30 gennaio 2014 «Progetto del col-legamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di Malpensa, nel comune Somma Lombardo (VA).Propo-nente: Ferrovie Nord s.p.a. - Milano. Modifica e integrazio-ne della pronuncia di compatibilita’ ambientale di cui al decreto dirigenziale n. 8766»;

Ad unanimità di voti, espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1. di manifestare favorevole volontà di Intesa, ai sensi dell’art. 3 del d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383, in ordine al Progetto n. 6/2013. Comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavo-ri di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa «Citta’ di Milano»- Conferenza dei Servizi Permanente per l’ap-provazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Uni-versale del 2015, nonché dei relativi manufatti;

2. di considerare quale parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo l’Allegato A e l’elenco degli elaborati identificati nell’Allegato B;

3. di integrare l’elenco di cui alla d.g.r. n.VIII/007561 del 27 giugno 2008, avente per oggetto «Determinazioni sul program-ma annuale delle opere di interesse statale proposte da enti pubblici, nell’ambito della procedura di localizzazione delle stes-se di cui alla d.g.r. 2464/2000»,con l’inserimento del progetto di cui trattasi;

4. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

Il segretario: Marco Pilloni

——— • ———

Page 84: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 84 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

RELAZIONE RELATIVA AL “PROGETTO N. 6/2013. COMUNE DI SOMMA LOMBARDO (VA). PROGETTO DEFINITIVO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE COLLEGAMENTO FERROVIARIO FRA IL TERMINAL 1 ED IL TERMINAL 2 DELL’AEROPORTO INTERCONTINENTALE DI

MILANO MALPENSA “CITTA’ DI MILANO”.- CONFERENZA DEI SERVIZI PERMANENTE PER L’APPROVAZIONE DEI PROGETTI DEL SITO DI IMPIANTO DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 2015, NONCHÉ DEI RELATIVI MANUFATTI;

PRESO ATTO che:• con Decreto Provveditoriale n. 12088 del 20.12.2013, il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche ha indetto la Conferenza

dei Servizi volta al conseguimento dell’Intesa di cui all’art. 3 del d.p.r. 383/94 relativamente al Progetto n. 6/2013. Comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa “Citta’ di Milano”.- Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti;

• la documentazione attinente il progetto in oggetto è stata pubblicata sul portale della Conferenza dei Servizi (piattaforma telematica);

• il Presidente della Conferenza di Servizi Permanente, ha convocato l’adunanza della Conferenza di Servizi Permanenti l’8 gennaio 2014 per la presentazione del progetto definitivo in sessione referente;

RILEVATO dalla documentazione depositata sul portale della Conferenza di Servizi che il progetto consiste nella realizzazione del collegamento ferroviario tra il Terminal 1 (capolinea attuale della linea ferroviaria Milano-Malpensa) e il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Malpensa e nella costruzione della stazione ferroviaria al Terminal 2.Detto collegamento, lungo circa 3,4 Km e con uno sviluppo prevalentemente in trincea aperta e galleria artificiale coperta, rappresenta la prima fase esecutiva di un disegno progettuale di più ampia portata geografica e economica denominata “Accessibilità da Nord a Malpensa”.Nel progetto il collegamento ferroviario è stato suddiviso in due lotti: Lotto 1 che riguarda la nuova stazione ferroviaria presso il Terminal 2 e il lotto 2 che interessa l’infrastruttura ferroviaria compresa tra la nuova stazione ferroviaria del Terminal 2 e la stazione ferroviaria del Terminal 1.Il collegamento ferroviario in progetto e la nuova stazione ricadono nel “Parco regionale della Valle del Ticino”; inoltre il collegamento ferroviario T1-T2 interessa, per circa 500 m, il “Parco Naturale della Valle del Ticino”, l’area SIC “Brughiera del Dosso” e l’area ZPS “Boschi del Ticino”.

PRESO ATTO inoltre che:- il soggetto proponente del progetto è il Ferrovienord S.p.A.;- il Decreto del Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche n. 12088 del 20.12.2013 evidenzia che la localizzazione delle

opere si pone in vigente difformità degli strumenti urbanistici del comune di riferimento, nonostante sia già stato approvato recentemente il Piano di Governo di Territorio (P.G.T.) ed i relativi atti siano in corso di pubblicazione per il rispetto delle procedure di legge;

- l’intervento è qualificato come opera “connessa” alla programmazione del Grande Evento dell’Esposizione Universale e risulta incluso nell’Allegato “B” del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2013;

- la procedura in oggetto si inserisce in quella autorizzatoria svolta nell’ambito della “Conferenza di servizi permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, e dei manufatti inclusi nel dossier di registrazione del grande evento” istituita con Decreto del Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia n. 12161 del 21 ottobre 2011, in accoglimento della proposta formulata dal Commissario Straordinario del Governo per l’Expo 2015;

- l’intervento risulta coerente con la programmazione regionale, in quanto il Piano Territoriale Regionale (PTR) partecipa al “progetto Expo 2015” con l’obiettivo di promuovere azioni di sistema, di riqualificazione ed innovazione territoriale ed urbana;

- le opere relative al Progetto del collegamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di Malpensa, nel comune Somma Lombardo, sono state oggetto di procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 conclusa in data. 5 ottobre 2012 con d.d.u.o. 8766 recante giudizio positivo con prescrizioni ;

- la pronuncia di compatibilità ambientale è stata modificata ed integrata con decreto n. 569 del 30.01.2014 “Progetto del collegamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di Malpensa, nel comune Somma Lombardo (VA).Proponente: Ferrovie Nord s.p.a. - Milano. Modifica e integrazione della pronuncia di compatibilita’ ambientale di cui al decreto dirigenziale n°8766”, a seguito di accoglimento di istanza, presentata da Ferrovie Nord alla Struttura Valutazione di Impatto Ambientale, di stralcio della prescrizione contenuta nel decreto VIA n°8766 del 05/10/2012 concernente la realizzazione del ponte ecologico (lett. d), quarto punto, del quadro prescrittivo “ambientale” contenuto nella relazione istruttoria individuata quale Allegato A ;

Per la predisposizione dell’atto di espressione della Regione Lombardia è stata svolta la necessaria istruttoria regionale così articolata:

- acquisizione del parere della U.O. Infrastrutture viarie e aeroportuali della D.G. Infrastrutture e Mobilità che, con nota n. S1.2014.0005273 del 28.1.2014 esprime quanto segue . “Il progetto in esame consiste nella realizzazione del prolungamento della linea elettrificata a doppio binario dall’attuale attestazione al Terminal 1 fino al Terminal 2, tramite un collegamento ferroviario delle medesime caratteristiche che si sviluppa prevalentemente in trincea aperta e galleria artificiale coperta, per una lunghezza di circa 3.8 km (la distanza tra gli assi banchine dei due terminal è di circa 3,4 km) e nella costruzione della stazione interrata a servizio del Terminal 2, organizzata su 4 binari e predisposta per il futuro proseguimento dei due binari centrali verso nord, comprensiva di area di parcheggio integrata e di un collegamento pedonale con l’aerostazione del Terminal 2.Il progetto definitivo in esame è stato approvato in linea tecnica dalla scrivente Direzione Generale con decreto n. 8975 del 10 ottobre 2012, al quale si rimanda per gli indirizzi ivi contenuti da adottare nello sviluppo delle successive fasi - progettuale e realizzativa - del collegamento ferroviario Terminal 1 – Terminal 2.Con riferimento al quadro programmatico infrastrutturale, il collegamento T1 - T2 oltre ad essere un’“opera connessa” nell’ambito dell’accessibilità al sito di EXPO 2015, costituisce la prima tratta del progetto globale “Accessibilità da Nord a Malpensa”, inserito tra i progetti strategici di Legge Obiettivo e appartenente alle reti della programmazione CE TEN-T 2007-2013 (Trans European Network- Transport), e riconfermata nella sua priorità dalla nuova programmazione TEN-T 2014-2020, dove gli aeroporti classificati come “CORE network” – come l’aeroporto di Malpensa – debbono essere collegati entro l’anno 2030 alla rete ferroviaria principale. Tutto ciò coerentemente con la proposta di Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale, redatto da ENAC nel febbraio 2012, attualmente in fase di approvazione da parte del MIT, che assume tra i principali obiettivi il potenziamento dell’accessibilità e dell’intermodalità degli aeroporti. L’estensione del collegamento ferroviario rappresenta pertanto il passaggio fondamentale per mettere l’aeroporto di Malpensa in rete con i collegamenti ferroviari nazionali e internazionali in direzione Gallarate, in direzione Sempione e in direzione Varese-Lugano.

Page 85: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 85 –

Il progetto in oggetto non interferisce con altre opere infrastrutturali viarie e ferroviarie che rientrano nella programmazione regionale.Analizzate inoltre le possibili interferenze tra l’opera in esame e le esistenti infrastrutture, per il successivo sviluppo della progettazione esecutiva e delle fasi realizzative, si ritiene indispensabile il coordinamento con i gestori delle infrastrutture viarie, aeroportuale e del Parco e Museo del Volo “Volandia” per la piattaforma elicotteristica esistente ed interferita dal tracciato ferroviario in oggetto. Tale piattaforma risulta essere una delle ipotesi di approdo e decollo per una rete elicotteristica a servizio di EXPO. In quest’ultimo caso, particolare attenzione dovrà essere posta, all’interferenza intesa sia delle fasi di cantiere e realizzazione, sia al coordinamento dei tempi che garantiscano l’utilizzo della piattaforma in tempo utile anche per fasi di affinamento preparatorie alla verifica tecnica del servizio elicotteristico in funzione di EXPO Si raccomanda pertanto il costante coordinamento nel corso dell’esecuzione dei lavori finalizzato a garantire l’ottimale realizzazione di tutti gli interventi”.

- acquisizione del parere della Struttura Paesaggio della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, che con nota n. T1.2014.0004750 del 30.1.2014 evidenzia che , l’ambito interessato dall’intervento riguarda aree sottoposte a tutela paesaggistica ai sensi del D.lgs. 42/2004 parte terza, in quanto comprese negli ambiti di cui all’art. 142 comma 1 lett. f), Parco lombardo della Valle del Ticino, e lett. g), boschi e foreste, del suddetto D.lgs.Le opere relative al progetto in esame sono state oggetto di procedura di compatibilità ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e della L.R. 5/2010 ( Decreto n. 8766 in data 05/10/2012) e nell’ambito della procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale la scrivente struttura ha espresso parere paesaggistico favorevole.Verificata la documentazione progettuale ribadisce le indicazioni già dettate ed incluse nel Decreto citato.

- acquisizione del parere della U.O. Qualità dell’aria, emissioni industriali e rumore della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, che con nota n. T1.2014.0003494 del 23.01.2014 ha rilevato che nel materiale fornito non si sono reperiti elementi nuovi, in merito al tema della qualità dell’aria, rispetto a quanto già analizzato nell’ambito della procedura di VIA, dunque non possono formulare ulteriori osservazioni in materia. Ribadiscono dunque le osservazioni e prescrizioni già formulate sul tema nel decreto di compatibilità ambientale (n. 8766 del 5/10/2012;

- acquisizione del parere della Struttura Rumore e inquinanti fisici della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile che, con nota n. T1.2014.0003750 del 24.01.2014 ha espresso e fornito, per quanto riguarda gli aspetti relativi all’impatto acustico e da vibrazioni, le seguenti considerazioni e indicazioni. Il progetto è stato sottoposto a procedura di valutazione di impatto ambientale conclusasi con decreto 8766 del 5/10/2012 con espressione di giudizio positivo di compatibilità ambientale condizionata all’ottemperanza alle prescrizioni indicate nel decreto medesimo.In particolare, per quanto riguarda il tema rumore e vibrazioni le prescrizioni sono riportate ai paragrafi 5.3.h, 5.3.i, 5.3.j.L’ottemperanza alla prescrizione 5.3.h, riguardante la previsione ed la definizione in dettaglio di soluzioni di mitigazione delle vibrazioni di maggior efficacia rispetto a quelle previste in progetto, attiene la fase di progettazione esecutiva e quindi si rimanda a tale successiva fase la verifica dell’ottemperanza, ribadendo la prescrizione e ricordando di corredare adeguatamente la progettazione esecutiva con le previsioni, definizioni e valutazioni richieste.L’ottemperanza alla prescrizione 5.3.i dovrà essere verificata in fase di esercizio post operam e quindi, nel ribadire tale prescrizione, si rimanda a tale fase.La prescrizione 5.3.j attiene la fase di cantiere e quindi si ribadisce tale prescrizione rimandando la verifica di ottemperanza alla fase di cantiere.Si evidenzia inoltre che, in fase di esercizio, l’infrastruttura dovrà garantire il rispetto dei limiti di rumore stabiliti dal dPR 459/98 e, per quanto attiene le vibrazioni, queste dovranno essere contenute per i recettori residenziali sotto le soglie di percezione ed in generale al di sotto dei livelli che possano determinare interferenza con le attività connesse alla fruizione dei recettori.;

- acquisizione del parere della Struttura Pianificazione Territoriale della D.G. Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo che, con nota n. Z1.2014.0000775 del 20.1.2014, osserva che l’intervento infrastrutturale in oggetto consiste nella realizzazione di un collegamento ferroviario tra il Terminal 1 – capolinea attuale della linea ferroviaria Milano-Malpensa – e la futura stazione del Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Malpensa.Per l’espressione del parere di competenza è stata effettuata una verifica di compatibilità con gli atti di programmazione e pianificazione di rango regionale ed in particolare con il Piano Territoriale Regionale approvato con d.c.r. n. 951 del 19 gennaio 2010 e successivi aggiornamenti.Il PTR individua le infrastrutture strategiche per il conseguimento degli obiettivi di piano, e fra queste vi è uno specifico richiamo alle Infrastrutture per la mobilità.Su questo tema le strategie regionali per la mobilità si orientano su alcune principali linee d’azione tra le quali:• rafforzare l’integrazione della regione nella rete europea per aumentarne la competitività;• favorire gli spostamenti, programmare l’offerta e agire sulla domanda;• realizzare un servizio pubblico d’eccellenza e sviluppare forme di mobilità sostenibile;• equilibrare le risposte di mobilità pubblica e privata secondo un modello integrato;• riorganizzare il sistema delle merci per uno sviluppo del settore più sostenibile e competitivo;Al fine di migliorare la mobilità pubblica e privata di persone e imprese che vivono e lavorano sul territorio, all’interno di tali grandi capitoli di azione particolare attenzione viene posta al superamento del deficit infrastrutturale che caratterizza la Lombardia a dispetto del ruolo trainante del sistema economico-produttivo, in Italia e sul panorama europeo.Tra gli obiettivi di strategia regionale è sottolineata la necessità di affermazione di Malpensa come aeroporto di carattere intercontinentale: anche in questo caso lo sviluppo del sistema necessita di azioni di potenziamento infrastrutturale e attenzione alla rete di adduzione. In particolare, il rafforzamento del ruolo di Malpensa quale scalo di riferimento principale nel più ampio sistema aeroportuale nazionale non può prescindere dall’adeguamento e completamento del sistema di accessibilità, attraverso la realizzazione dei collegamenti con la rete primaria nazionale e internazionale, stradale e ferroviaria: tra questi viene espressamente citato il “Terminal 2 di Malpensa con il prolungamento dell’attuale linea al momento attestata al Terminal 1”.Il progetto della nuova infrastruttura, è contemplato tra gli obiettivi prioritari di interesse regionale e sovraregionale elencati negli Strumenti Operativi del PTR che in particolare si riferisce al “Collegamento Malpensa a nord” il cui definitivo trasmesso da SEA e Ferrovienord in data 05.09.2012 è stato licenziato favorevolmente dalla Regione con Decreto dirigenziale n. 8975 del 10.10.2012.Il progetto inoltre è qualificato come opera “connessa” alla programmazione del Grande Evento dell’Esposizione Universale, e risulta incluso nell’Allegato “B” al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2013.Tutto ciò premesso ritiene di esprimere parere positivo sulla compatibilità dell’intervento in oggetto rispetto al Piano Territoriale Regionale mentre, per quanto riguarda gli adempimenti di carattere urbanistico locale, richiama l’articolo 166, comma 5, del d.lgs. 163/06, che impegna gli Enti Locali a provvedere all’adeguamento definitivo degli elaborati urbanistici di competenza.

Page 86: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 86 – Bollettino Ufficiale

- acquisizione del parere della Sede Territoriale di Varese della D.C. Presidenza che, con nota n. AE12.2014.0000121 del 15.01.2014, comunica che il progetto non coinvolge corpi idrici dei reticoli principale o minore.Peraltro, è previsto il convogliamento e smaltimento, mediante pozzi perdenti, delle acque reflue provenienti dai drenaggi superficiali, senza incidere su alvei né esulare dall’ambito di intervento

In relazione a quanto sopra evidenziato si ritiene che sussistano i presupposti per il raggiungimento dell’intesa, con le prescrizioni e le indicazioni sopra riportate.

Milano, 31.1.2014

Il dirigente della strutturaDiego Terruzzi

——— • ———

Page 87: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 87 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATOB

ELENCO ELABORATI

Intesa Stato-Regione ai sensi del DPR 18 aprile 1994, n. 383, per interventi di competenza dello Stato.

“Progetto n. 6/2013. Comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa “Citta’ di Milano”.- Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti.

ALLEGATO B

Page 88: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 88 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

Page 89: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 89 – – 89 – Bollettino Ufficiale

Page 90: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 90 – Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 90 –

Page 91: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 91 – Bollettino Ufficiale– 91 –

Page 92: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 92 – Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 92 –

Page 93: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 93 – Bollettino Ufficiale– 93 –

Page 94: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 94 – Bollettino Ufficiale – 94 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2LOTTO 2

Descrizione Codicecommessa

Livelloprogettazione

Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala

A RELAZIONE GENERALEElenco Elaborati

Relazione generaleM19 D a 001 IT -- R0 ===

Relazione illustrativa di sintesi LOTTO1 e LOTTO 2 M19 D a 002 IT -- R0 ===B RELAZIONI TECNICHE E SPECIALISTICHE

Relazione geologica-geomorfologica-idrogeologica M19 D b 001 IG -- R0 ===Allegato 1 - Carta idrogeologica generale 1:10.000Allegato 2 - Carta geologica generale 1:10.000Allegato 3 - Carta geomorfologica generale 1:10.000Allegato 4 - Carta idrogeologica 1:5.000Allegato 5 - Carta geologica 1:5.000Allegato 6 - Carta geomorfologica 1:5.000Allegato 7 - Profilo geologico-idrogeologico - TAV.1 1:2.000/1:200Allegato 8 - Profilo geologico-idrogeologico - TAV.2 1:2.000/1:200

Relazione geotecnica-sismica M19 D b 002 IG -- R0 ===Allegato 1 - Verifiche geotecniche ===Allegato 3 - Planimetria con ubicazione indagini geognostiche e geofisiche 1:5.000Allegato 4 - Risultati delle indagini geognostiche e geofisiche ===Allegato 5 - Profilo geotecnico - TAV. 1 1:2.000/1:200Allegato 6 - Profilo geotecnico - TAV. 2 1:2.000/1:200Allegato 7 - Profilo geotecnico - TAV. 3 1:2.000/1:200

Relazione idrologica e idraulica M19 D b 003 IG -- R0 ===Relazione archeologica M19 D b 004 IG -- R0 ===

Allegato 1 - Carta dei siti archeologici 1:2.000Relazione Bonifica Ordigni Bellici (all. planimetria) M19 D b 005 IT -- R0 ===Relazione tecnica opere civili di linea M19 D b 006 OS -- R0 ===Relazione tecnica tracciato ferroviario M19 D b 007 AR -- R0 ===Relazione opere stradali M19 D b 008 OV -- R0 ===Relazione opere di compensazione (Ambientale) M19 D b 009 IA -- R0 ===

Allegato 1 - Ponte - Mitigazione a verde - Planimetria e sezioniAllegato 2 - Ponte - Carpenteria - Pianta e sezione

Cantierizzazione - Relazione tecnica M19 D b 010 IT -- R0 ===Relazione impianti tecnologici M19 D b 011 IM -- R0 ===Relazione tecnica impianti ferroviari (segnalamento, armamento, trazione elettrica, SCMT) M19 D b 012 IT -- R0 ===Relazione tecnica impianti di telecomunicazione M19 D b 013 TL -- R0 ===Cantierizzazione - Piano scavi M19 D b 014 IT -- R0

Allegato 1 - Inquadramento geografico 1:10.000Allegato 2 - Ubicazione opere tracciato e stazione 1:5.000Allegato 3 - Ubicazione sondaggi indagini pregresse 1:5.000Allegato 3bis - Stratigrafie indagini pregresse ===Allegato 4 - Ubicazione sondaggi proposti 1:5.000Allegato 5 - Ubicazione aree cantiere e aree stoccaggio Lotto 1 1:10.000Allegato 6 - Viabilità di cantiere Lotto 1 1:10.000Allegato 7 - Ubicazione aree cantiere e aree stoccaggio Lotto 2 1:5.000Allegato 8 - Ubicazione cave 1:5.000

C RILIEVI PLANOALTIMETRICI E STUDIO DI INSERIMENTO URBANISTICOInquadramento urbanistico territoriale - Pianificazione ambientale e paesaggistica: PGT Somma Lombardo

M19 D c 001 IT -- R01:25.000

1 di 8

Page 95: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 95 – – 95 – Bollettino Ufficiale

MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2LOTTO 2

Descrizione Codicecommessa

Livelloprogettazione

Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala

Inquadramento urbanistico territoriale - Pianificazione urbanistica: PGT Somma Lombardo M19 D c 002 IT -- R0 1:10.000Rilievo topografico - Planimetria generale M19 D c 003 IT -- R0 1:2.500Rilievo topografico - Planimetria quotata parcheggi Nord Terminal 1 M19 D c 004 IT -- R0 1:500Rilievo topografico - Planimetria quotata case Nuove Sud M19 D c 005 IT -- R0 1:500Rilievo topografico - Planimetria quotata case Nuove Nord M19 D c 006 IT -- R0 1:500Rilievo topografico - Planimetria quotata svincolo SS336 Somma Lombardo M19 D c 007 IT -- R0 1:500Rilievo topografico - Planimetria quotata S336 M19 D c 008 IT -- R0 1:500Rilievo Topografico - Planimetria quotata centro manutentivo Malpensa M19 D c 009 IT -- R0 1:500Rilievo Topografico - Planimetria quotata parcheggio multipiano Terminal 2 M19 D c 010 IT -- R0 1:500Rilievo Topografico - Planimetria quotata Terminal 2 M19 D c 011 IT -- R0 1:500Rilievo topografico - Pianta stazione FNM e asta di manovra M19 D c 012 IT -- R0 1:500Rilievo topografico - Monografie capisaldi M19 D c 013 IT -- R0 1:5000Rilievo topografico - Relazione di rilievo M19 D c 014 IT -- R0 ===

D ELABORATI GRAFICIGeneraliCorografia generale con inserimento del sistema infrastrutturale M19 D d 001 IT -- R0 1:100.000Corografia con inserimento del sistema infrastrutturale M19 D d 002 IT -- R0 1:25.000Planimetria generale di progetto M19 D d 003 IT -- R0 1:5.000Linea ferroviariaPlanimetrie e profiliPlanimetria di progetto con indicazione delle opere - TAV. 1 M19 D d 006 IT -- R0 1:2.000Planimetria di progetto con indicazione delle opere - TAV. 2 M19 D d 007 IT -- R0 1:2.000Planimetria di progetto su fotopiano - TAV. 1 M19 D d 008 IT -- R0 1:2.000Planimetria di progetto su fotopiano - TAV. 2 M19 D d 009 IT -- R0 1:2.000Profilo longitudinale - TAV. 1 M19 D d 010 IT -- R0 1:2.000/1:200Profilo longitudinale - TAV. 2 M19 D d 011 IT -- R0 1:2.000/1:200Planimetria di progetto ad opere finite - TAV. 1 M19 D d 012 IT -- R0 1:1.000Planimetria di progetto ad opere finite - TAV. 2 M19 D d 013 IT -- R0 1:1.000Planimetria di progetto ad opere finite - TAV. 3 M19 D d 014 IT -- R0 1:1.000Planimetria recinzioni - TAV. 1 M19 D d 015 IT -- R0 1:1.000Planimetria recinzioni - TAV. 2 M19 D d 016 IT -- R0 1:1.000Planimetria recinzioni - TAV. 3 M19 D d 017 IT -- R0 1:1.000Sezioni tipologicheSezione tipo in galleria di raccordo con galleria esistente T1 - OPERA 1 M19 D d 021 IT -- R0 1:50Sezioni tipo in galleria prefabbricata - OPERA 2 / 3 M19 D d 022 IT -- R0 1:50Sezione tipo in galleria prefabbricata - OPERA 4a e gettata in opera - OPERA 4b M19 D d 023 IT -- R0 1:50Sezione tipo in galleria gettata in opera - OPERA 5 e prefabbricata - OPERA 15 M19 D d 024 IT -- R0 1:50Sezione tipo in trincea aperta con paratie su ambo i lati - OPERA 6 M19 D d 025 IT -- R0 1:50Sezione tipo in galleria con paratie - OPERA 7 M19 D d 026 IT -- R0 1:50Sezione tipo in trincea aperta con paratia e opera di sostegno - OPERA 8 M19 D d 027 IT -- R0 1:50Sezioni tipo in trincea aperta con muro di sostegno - OPERA 9 / 14 / 17 M19 D d 028 IT -- R0 1:50Sezioni tipo in trincea aperta - OPERA 10 / 12 M19 D d 029 IT -- R0 1:50Sezione tipo in galleria con paratie - OPERA 11 M19 D d 030 IT -- R0 1:50Sezione tipo in galleria prefabbricata con paratie - OPERA 13 / 16 M19 D d 031 IT -- R0 1:50Sezioni tipo - recinzioni - tipologie e dettagli M19 D d 033 IT -- R0 1:20Nicchie per casse di manovra e C.d.B. M19 D d 034 IT -- R0 1:20Sezioni trasversaliSezioni trasversali - Album A3 M19 D d 035 IT -- R0 1:200Opere d'arte di linea

2 di 8

Page 96: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 96 – Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 96 –

MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2LOTTO 2

Descrizione Codicecommessa

Livelloprogettazione

Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala

OPERA 1 - DEMOLIZIONE PARZIALE PIU' NUOVA GALLERIA ARTIFICIALEPlanimetria e profilo longitudinale M19 D d 041 OS 01 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 042 OS 01 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 044 OS 01 R0 varieOPERA 2 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO SOTTO PARCHEGGIOPlanimetria e profilo longitudinale M19 D d 051 OS 02 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 052 OS 02 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 054 OS 02 R0 varieOPERA 3 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO SOTTO PARCHEGGIO (CON U.S. n.2)Planimetria e profilo longitudinale M19 D d 061 OS 03 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 062 OS 03 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 064 OS 03 R0 varieOPERA 4 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO SOTTO STRADA Planimetria e profilo longitudinale M19 D d 071 OS 04 R0 1:200Carpenteria - Sezioni - OPERA 4a M19 D d 072 OS 04 R0 1:100Carpenteria - Sezioni - OPERA 4b M19 D d 073 OS 04 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi - OPERA 4a M19 D d 074 OS 04 R0 varieFasi di esecuzione e pianta scavi - OPERA 4b M19 D d 075 OS 04 R0 varieOPERA 5 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO A CIELO APERTOPlanimetria e profilo longitudinale M19 D d 081 OS 05 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 082 OS 05 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 084 OS 05 R0 1:100 - 1:500OPERA 6 - TRINCEA APERTA TRA PARATIE DI PALI ACCOSTATIPlanimetria e profilo longitudinale M19 D d 091 OS 06 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 092 OS 06 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 094 OS 06 R0 varieOPERA 7 - GALLERIA ARTIFICIALE TRA PARATIE DI PALI ACCOSTATIPlanimetria e profilo longitudinale M19 D d 101 OS 07 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 102 OS 07 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 104 OS 07 R0 varieOPERA 8 - TRINCEA CON PARATIA DI PALI ACCOSTATI LATO STRADA E MURO LATO PARCOPlanimetria e profilo longitudinale - TAV.1 M19 D d 111 OS 08 R0 1:200Planimetria e profilo longitudinale - TAV.2 M19 D d 112 OS 08 R0 1:200Planimetria e profilo longitudinale - TAV.3 M19 D d 113 OS 08 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 114 OS 08 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 115 OS 08 R0 varieOPERA 11 - GALLERIA ARTIFICIALE CON PARATIA LATO SS336Planimetria e profilo longitudinale M19 D d 121 OS 11 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 122 OS 11 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 124 OS 11 R0 varieOPERA 13 - GALLERIA ARTIFICIALE CON PARATIA LATO SS336Planimetria e profilo longitudinale M19 D d 131 OS 13 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 132 OS 13 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 134 OS 13 R0 varieOPERA 15 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO A CIELO APERTOPlanimetria e profilo longitudinale M19 D d 141 OS 15 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 142 OS 15 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 144 OS 15 R0 varieOPERA 16 - GALLERIA ARTIFICIALE CON PARATIA LATO SS336

3 di 8

Page 97: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 97 – – 97 – Bollettino Ufficiale

MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2LOTTO 2

Descrizione Codicecommessa

Livelloprogettazione

Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala

Planimetria e profilo longitudinale M19 D d 151 OS 16 R0 1:200Carpenteria - Sezioni M19 D d 152 OS 16 R0 1:100Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D d 154 OS 16 R0 varieMuri di sostegnoMuri di sostegno OPERE 9 - carpenterie e profilo longitudinale M19 D d 161 OS 17 R0 1:100Muri di sostegno OPERE 14 - carpenterie e profilo longitudinale M19 D d 162 OS 17 R0 1:100Muri di sostegno rampa accesso carrabile intermedio - carpenterie M19 D d 163 OS 17 R0 1:100Muri di sostegno OPERE 17 - carpenterie e profilo longitudinale M19 D d 164 OS 17 R0 1:100Uscite di sicurezzaUscita di sicurezza 1 - piante e sezioni M19 D d 173 IT 18 R0 varieUscita di sicurezza 2 - piante e sezioni M19 D d 174 IT 18 R0 varieUscita di sicurezza 3 - piante e sezioni M19 D d 175 IT 18 R0 varieUscita di sicurezza 4 - piante e sezioni M19 D d 176 IT 18 R0 varieUscita di sicurezza 5 - piante e sezioni M19 D d 177 IT 18 R0 varieUscita di sicurezza 6 - piante e sezioni M19 D d 178 IT 18 R0 varieUscita di sicurezza 7 - piante e sezioni M19 D d 179 IT 18 R0 varieUscita di sicurezza 8 - piante e sezioni M19 D d 180 IT 18 R0 varieAccessi carrabili mezzi di soccorsoAccessi carrabili mezzi di soccorso T1 M19 D d 191 IT 19 R0 varieAccessi carrabili mezzi di soccorso - accesso intermedio M19 D d 192 IT 19 R0 varieAccessi carrabili mezzi di soccorso T2 M19 D d 193 IT 19 R0 varieCentrale di trasformazione MT-BTPiante e sezioni M19 D d 201 IT 20 R0 varieOpere di ViabilitàSezioni tipo M19 D d 211 OV 21 R0 varieSezioni tipo - particolari costruttivi M19 D d 212 OV 21 R0 varieRotatoria Via Francesco Baracca - SP 52Planimetria di progetto M19 D d 221 OV 21 R0 1:500Planimetria di tracciamento M19 D d 222 OV 21 R0 1:2000Profilo longitudinale M19 D d 223 OV 21 R0 1:1.000-100Sezioni trasversali M19 D d 224 OV 21 R0 1:200Deviazione SP 52 - Ramo di accesso rotatoria SS 336Planimetria di progetto M19 D d 231 OV 21 R0 1:1.000Planimetria di tracciamento M19 D d 232 OV 21 R0 1:2000Profilo longitudinale M19 D d 233 OV 21 R0 1:1.000-100Sezioni trasversali - TAV.1 M19 D d 234 OV 21 R0 1:200Sezioni trasversali - TAV.2 M19 D d 235 OV 21 R0 1:200Sezioni trasversali - TAV.3 M19 D d 236 OV 21 R0 1:200Ripristino Via C. FacchinettiPlanimetria di progetto M19 D d 241 OV 21 R0 1:1.000Planimetria di tracciamento M19 D d 242 OV 21 R0 1:2000Profilo longitudinale M19 D d 243 OV 21 R0 1:1.000-100Sezioni trasversali - TAV.1 M19 D d 244 OV 21 R0 1:200Sezioni trasversali - TAV.2 M19 D d 245 OV 21 R0 1:200Sezioni trasversali - TAV.3 M19 D d 246 OV 21 R0 1:200Opere IdraulichePlanimetria collettamento e smaltimento acque meteoriche - Tav. 1/3 M19 D d 251 IM 22 R0 1:1.000Planimetria collettamento e smaltimento acque meteoriche - Tav. 2/3 M19 D d 252 IM 22 R0 1:1.000Planimetria collettamento e smaltimento acque meteoriche - Tav. 3/3 M19 D d 253 IM 22 R0 1:1.000

4 di 8

Page 98: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 98 – Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 98 –

MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2LOTTO 2

Descrizione Codicecommessa

Livelloprogettazione

Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala

Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in trincea con scarpate naturali M19 D d 254 IM 22 R0 1:100Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in trincea con muri - Tav. 1/2 M19 D d 255 IM 22 R0 1:100Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in trincea con muri - Tav. 2/2 M19 D d 256 IM 22 R0 1:100Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in galleria M19 D d 257 IM 22 R0 varieCollettamento e smaltimento acque meteoriche - dettagli M19 D d 258 IM 22 R0 varie

IMPIANTI FERROVIARIArmamentoPlanimetria di tracciamento M19 D d 570 AR -- R0Sezioni della sovrastruttura ferroviaria M19 D d 571 AR -- R0Segnalamento M19Piano schematico Terminal 1-Modifiche M19 D d 572 SG -- R0Piano schematico Terminal 1-Finale M19 D d 573 SG -- R0Piano schematico Terminal 2 M19 D d 574 SG -- R0Trazione elettricaPiano di elettrificazione M19 D d 575 TE -- R0 1:1.000Schema di alimentazione M19 D d 576 TE -- R0 ===Sezione tipo - Opera 1, 2, 3, 4a, 4b M19 D d 577 TE -- R0 1:50Sezione tipo - Opera 5, 6, 7, 15 M19 D d 578 TE -- R0 1:50Sezione tipo - Opera 8, 9/14/17, 10/12 M19 D d 579 TE -- R0 1:50Sezione tipo - Opera 11, 13, 16, prossimità imbocchi M19 D d 580 TE -- R0 1:50SCMTTerminal 1Piano schematico SCMT M19 D d 590 SG -- R0Tabella dati di Impianto M19 D d 591 SG -- R0Allegato 1 alla Tabella dati di impianto-Distanze Obbiettivo SCMT M19 D d 592 SG -- R0Allegato 3 alla Tabella dati di impianto - Pendenze SCMT M19 D d 593 SG -- R0Terminal 2Piano schematico SCMT M19 D d 594 SG -- R0Tabella dati di Impianto M19 D d 595 SG -- R0Allegato 1 alla Tabella dati di impianto-Distanz Obbiettivo SCMT M19 D d 596 SG -- R0Allegato 3 alla Tabella dati di impianto - Pendenze SCMT M19 D d 597 SG -- R0

TELECOMUNICAZIONISchema cavi in rame e fibre ottiche M19 D d 601 TL -- R0Facciata armadio ATPS24-A-ATPS24-B M19 D d 602 TL -- R0Nuovo Terminal - Schema impianto telefonia DCO M19 D d 603 TL -- R0Schema impianti speciali delle US M19 D d 604 TL -- R0Nuovo Terminal_Schema Help Poin M19 D d 605 TL -- R0Nuovo Terminal - Schema SBME M19 D d 606 TL -- R0Nuovo Terminal - Schema cartelli indicatori M19 D d 607 TL -- R0Nuovo Terminal - Schema Orologi M19 D d 608 TL -- R0Nuovo Terminal - Schema diffusione sonora M19 D d 609 TL -- R0Nuovo Terminal - Schema TVCC M19 D d 610 TL -- R0Nuovo Terminal - Planimetria distribuzione impianti M19 D d 611 TL -- R0Terminal 1 - Modifica Armadio ATPS/24 A - ATPS S/24 B M19 D d 612 TL -- R0Terminal 1 - Schema impianto telefonia DCO M19 D d 613 TL -- R0Modifiche consolle DCO Busto Arsizio M19 D d 614 TL -- R0Terminal 2 - Schema Armadi TVCC-Rete-dati M19 D d 615 TL -- R0

5 di 8

Page 99: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 99 – Bollettino Ufficiale– 99 –

MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2LOTTO 2

Descrizione Codicecommessa

Livelloprogettazione

Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala

IMPIANTI DI LINEASchema a blocchi generale M19 D d 630 IM -- R0 //Cabina di trasformazione MT/bt di linea - schemi quadri elettrici M19 D d 631 IM -- R0 //Cabina di trasformazione MT/bt di linea - lay-out ed impianto di messa a terra M19 D d 632 IM -- R0 1:50Cabina di trasformazione MT/bt di linea - impianti elettrici e distribuzione principale M19 D d 633 IM -- R0 1:50Cabina di trasformazione MT/bt di linea - impianti speciali M19 D d 634 IM -- R0 1:50Uscite di sicurezza - schemi quadri elettrici M19 D d 635 IM -- R0 //U.S. n°1 - impianti elettrici ed affini M19 D d 636 IM -- R0 1:50U.S. n°2 - impianti elettrici ed affini M19 D d 637 IM -- R0 1:50U.S. n°3 - impianti elettrici ed affini M19 D d 638 IM -- R0 1:50U.S. n°4 - impianti elettrici ed affini M19 D d 639 IM -- R0 1:50U.S. n°5 - impianti elettrici ed affini M19 D d 640 IM -- R0 1:50U.S. n°6 - impianti elettrici ed affini M19 D d 641 IM -- R0 1:50U.S. n°7 - impianti elettrici ed affini M19 D d 642 IM -- R0 1:50Impianti di linea - impianti elettrici ed affini M19 D d 643 IM -- R0 1:100Cabina di trasformazione MT/bt di stazione - schemi quadri elettrici M19 D d 650 IM -- R0 //U.S. n°8 - impianti elettrici ed affini M19 D d 651 IM -- R0 1:50Stazione Terminal T2 - locali tecnici FNM pianta piano banchina M19 D d 652 IM -- R0 1:100Stazione Terminal T2 - pianta piano banchina M19 D d 653 IM -- R0 1:200Stazione Terminal T2 - pianta piano mezzanino e atrio M19 D d 654 IM -- R0 1:200Schema a blocchi impianti speciali di linea M19 D d 655 IM -- R0 1:200Schema a blocchi impianti speciali di stazione M19 D d 656 IM -- R0 1:200Schema a blocchi impianti di telecomunicazioni di stazione M19 D d 657 IM -- R0 1:200Schema a blocchi impianto controllo illuminazione corrimano di galleria ed emergenza di linea M19 D d 658 IM -- R0 1:200Schema a blocchi sistema di supervisione elettronica M19 D d 659 IM -- R0 1:50Schema a blocchi sganci di emergenza M19 D d 660 IM -- R0 1:2500

CANTIERIZZAZIONEPlanimetria localizzazione cantieri M19 D d 801 IT -- R0 1:5.000Corografia ubicazione cave e depositi M19 D d 802 IT -- R0 1:25.000Inquadramento e ripristino ambientale M19 D d 803 IT -- R0 1:5.000Deviazioni stradali provvisorieZona A - Opere interferenti con via C. Facchinetti M19 D d 704 IT -- R0 1:1.000Zona B - Opere interferenti con la deviazione della SP52 M19 D d 705 IT -- R0 1:1.000Zona C - Opere interferenti con la realizzazione della rotatoria sulla SP52 M19 D d 706 IT -- R0 1:1.000Zona D - Opere interferenti con il parcheggio del Terminal 1 e con la nuova viabilità SEA M19 D d 707 IT -- R0 1:1.000OPERE COMPLEMENTARIBanchine di servizio tratto asta di manovra eistente M19 D d 850 IT -- R0 varieNuova sala relè T1 M19 D d 851 IT -- R0 varie

E STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE OVVERO STUDIO DI FATTIBILITA' AMBIENTALEStudio di impatto ambientale M19 D e 001 IA -- R0 ===Sintesi non Tecnica dello sudio di impatto ambientale M19 D e 002 IA -- R0 ===Studio di incidenza M19 D e 003 IA -- R0 ===INTERVENTI DI INSERIMENTO PAESAGGISTICO E AMBIENTALERelazione specialistica M19 D e 011 IT -- R0Disciplinare descrittivo e prestazionale M19 D e 012 IT -- R0Relazione paesaggistica M19 D e 013 IT -- R0Planimetria generale - Tav. 1/2 M19 D e 014 IT -- R0 1:2.000Planimetria generale - Tav. 2/2 M19 D e 015 IT -- R0 1:2.000

6 di 8

Page 100: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 100 – Bollettino Ufficiale – 100 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2LOTTO 2

Descrizione Codicecommessa

Livelloprogettazione

Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala

Modelli tipologici - Tav. 1/2 M19 D e 016 IT -- R0 1:200Modelli tipologici - Tav. 2/2 M19 D e 017 IT -- R0 1:200Sezioni esplicative M19 D e 018 IT -- R0 1:200Passaggio ecologico: rotatoria M19 D e 022 IT -- R0 1:200PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALERelazione del Piano di Monitoraggio Ambientale M19 D e 019 IT -- R0 ===Planimetria con ubicazione dei punti di monitoraggio - Tav. 1/2 M19 D e 020 IT -- R0 1:2.000Planimetria con ubicazione dei punti di monitoraggio - Tav. 2/2 M19 D e 021 IT -- R0 1:2.000

F CALCOLI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTIOpere di lineaRelazione di calcolo M19 D f 001 IT -- R0 ===Centrale di trasformazione MT-BTRelazione di calcolo M19 D f 002 IT -- R0 ===Uscite di SicurezzaRelazione di calcolo uscite di sicurezza e accesso ai mezzi di soccorso M19 D f 003 IT -- R0 ===Impianti di lineaRelazione di calcolo impianti tecnologici M19 D f 015 IM -- R0 ===

G DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICIDisciplinare descrittivo e prestazionale opere civili M19 D g 001 IT -- R0 ===Disciplinare descrittivo e prestazionale di progettazione esecutiva

M19 D g 003 IT -- R0 ===

Disciplinare descrittivo e prestazionale impianti tecnologici M19 D g 002 IT -- R0 ===Disciplinare descrittivo e prestazionale impianti TLC e dotazioni emergenza M19 D g 004 IT -- R0 ===

H CENSIMENTO E PROGETTO DI RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZEPlanimetria interferenze Linea Elettrica 1/2 M19 D h 001 IT -- R0 1:2.000Planimetria interferenze Linea Elettrica 2/2 M19 D h 002 IT -- R0 1:2.000Planimetria interferenze LineaTelefonica 1/2 M19 D h 003 IT -- R0 1:2.000Planimetria interferenze LineaTelefonica 2/2 M19 D h 004 IT -- R0 1:2.000Planimetria interferenze Illuminazione Pubblica M19 D h 005 IT -- R0 1:2.000Planimetria interferenze Acquedotto e Fognature 1/2 M19 D h 006 IT -- R0 1:2.000Planimetria interferenze Acquedotto e Fognature 2/2 M19 D h 007 IT -- R0 1:2.000Planimetria interferenze Metanodotto 1/2 M19 D h 008 IT -- R0 1:2.000Planimetria interferenze Metanodotto 2/2 M19 D h 009 IT -- R0 1:2.000Planimetria interferenze Fibra Ottica M19 D h 010 IT -- R0 1:2.000Planimetria interferenze drenaggi acque nere e bianche M19 D h 011 IT -- R0 1:1.000Planimetria interferenze linee esterne SEA M19 D h 012 IT -- R0 1:1.000Planimetria interferenze acque bianche Parcheggio P4 M19 D h 013 IT -- R0 1:500Planimetria interferenze idrico antincendio Parcheggio P4 M19 D h 014 IT -- R0 1:500Planimetria interferenze elettriche e opere civili Parcheggio P4 M19 D h 015 IT -- R0 1:500Libretto sottoservizi M19 D h 016 IT -- R0 ===

I PIANO PARTICELLARE DI ESPROPRIOPiano particellare TAV. 1 M19 D i 001 IT -- R0 ===Piano particellare TAV. 2 M19 D i 002 IT -- R0 ===Piano particellare TAV. 3 M19 D i 003 IT -- R0 ===Elenco ditte e valutazione economica M19 D i 004 IT -- R0 ===

L ELENCO PREZZI UNITARI Elenco prezzi ed analisi nuovi prezzi

M19 D l 001 IT -- R0 ===

M COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

7 di 8

Page 101: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 101 – Bollettino Ufficiale– 101 –

MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2LOTTO 2

Descrizione Codicecommessa

Livelloprogettazione

Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala

Computo metrico estimativo opere civili M19 D m 001 IT -- R0 ===Computo metrico estimativo Risoluzione Interferenze Sottoservizi ed Opere civili M19 D m 010 IT -- R0 ===Computo metrico estimativo segnalamento M19 D m 002 SG -- R0 ===Computo metrico estimativo armamento M19 D m 003 AR -- R0 ===Computo metrico estimativo trazione elettrica M19 D m 004 TE -- R0 ===Computo metrico estimativo impianti tecnologici M19 D m 005 IM -- R0 ===Computo metrico estimativo Bonifica Ordigni Bellici M19 D m 006 OB -- R0 ===Computo metrico estimativo telecomunicazioni e dotazioni emergenza M19 D m 007 IT -- R0 ===Computo metrico estimativo opere complementari M19 D m 011 IT -- R0 ===Computo metrico estimativo SCMT M19 D m 012 SG -- R0 ===

N AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO CONTENENTE LE PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZALinee guida M19 D n 001 IT -- R0 ===

O QUADRO ECONOMICOQuadro economico M19 D o 001 IT -- R0 ===

8 di 8

Page 102: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 102 – Bollettino Ufficiale

D.d.s. 17 febbraio 2014 - n. 1207POR OB 2 FSE 2007-2013 – Asse IV capitale umano e Asse V transnazionalità e interregionalità. Approvazione dei percorsi e costituzione del catalogo «Nuova Learning Week – Anni scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015»

LA DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SPETTACOLO, ARTE CONTEMPORANEA E FUND RAISING PER LA CULTURA

Visti:

•Il regolamento (CE) n. 1081/2006 recante disposizioni sul FSE 2007-2013, come modificato e integrato dal regola-mento (CE) n. 396/2009;

•Il regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni ge-nerali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, come modifica-to e integrato dal regolamento (CE) n. 284/2009;

•Il regolamento (CE) n. 1828/2006 che stabilisce modali-tà di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e del Regolamento n. 1080/2006 e successive modifiche e integrazioni;

•La decisione C(2007) 5465 del 6 novembre 2007 di appro-vazione del «Programma Operativo Regionale Ob. 2 FSE 2007-2013 IT 052PO006» e successive modifiche e integra-zioni;

•La l.r. 28 settembre 2006 N. 22 «Il mercato del lavoro in Lom-bardia» e successive modifiche e integrazioni;

•La l.r. 6 agosto 2007 n. 19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia» e suc-cessive modifiche e integrazioni;

Richiamati

•La d.g.r. 26 ottobre 2011, n. 2412 «Procedure e requisiti per l’accreditamento degli operatori pubblici e privati per ero-gazione dei servizi di istruzione e formazione professionale, nonché dei servizi per il lavoro»;

•La d.g.r. 18 aprile 2012, n. 3318 «Approvazione del calen-dario scolastico regionale per l’anno scolastico e formati-vo 2012/2013 e seguenti (ai sensi del d.lgs. n. 112/1998 e della l.r. n. 19/2007);

•Il d.d.u.o. del 20 maggio 2009, n. 5013 «Disposizioni in me-rito all’attuazione degli interventi di istruzione, formazione e lavoro con il sistema dote»;

•Il d.d.u.o. 3 agosto 2010, n.  7699 recante approvazione della metodologia di calcolo di determinazione delle ta-belle standard di costo della dote;

•Il d.d.g. 13 novembre 2012, n.  10187 «Approvazione dei requisiti e delle modalità operative per la richiesta di iscri-zione all’albo regionale degli accreditati per i servizi di istruzione e formazione professionale - Sezione A - in attua-zione della d.g.r. n. IX/2412 del 26 ottobre 2011;

Visto il d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 che, in coerenza con gli obiettivi specifici del POR OB 2 FSE 2007-2013 (Asse IV - Capi-tale Umano; Asse V – Transnazionalità e interregionalità), con le Leggi regionali n. 22/2006 e n. 19/2007 e con gli indirizzi delle istituzioni comunitarie in materia di sviluppo delle competenze dei cittadini dell’Unione Europea, ha approvato l’invito per la presentazione di percorsi formativi ed educativi rivolti ai giovani studenti, denominati percorsi Nuova Learning Week da realizzar-si negli anni scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015, con la finalità di contribuire a:

•contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e for-mativa dei giovani lombardi, sostenendo la loro motivazio-ne all’impegno e allo sviluppo delle capacità dei talenti personali, attraverso la definizione di un’offerta didattica più attraente, personalizzata e capace di connettersi con il sistema produttivo;

•rinnovare l’offerta formativa tradizionale attraverso l’inno-vazione didattica e metodologica e il riferimento a stan-dard di qualità più elevati;

•favorire il confronto fra modelli educativi, formativi e pro-fessionali di diversi Paesi UE, anche ai fini dell’individuazio-ne e della trasferibilità dei casi di buona pratica e raffor-zare la consapevolezza della cittadinanza attiva europea tra i giovani;

Considerato che i percorsi Nuova Learning Week sono setti-mane di studio, apprendimento, acquisizione di esperienze e sviluppo di relazioni, in modalità intensiva «full immersion» – an-che residenziali – da organizzare durante l’anno scolastico da parte degli operatori accreditati iscritti alla sezione «A» dell’albo dei soggetti accreditati presso Regione Lombardia, insieme alle istituzioni scolastiche e agli interlocutori del mondo socio-eco-nomico, culturale e ambientale del territorio regionale;

Dato atto che il d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 ha ripartito, così come sotto specificato, le risorse disponibili per la realizzazione dei percorsi Nuova Learning Week anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015, che ammontano complessivamente a € 6.500.00,00 a valere sul POR Ob 2 – FSE 2007-2013 e trovano copertura al Cap. 2.3.0.2.237.7286, di cui:

•€ 5.000.000,00 destinati ai percorsi rientranti nelle aree di intervento «Successo formativo», «Educazione alla cittadi-nanza e ai diritti umani», «Orientamento» e «Bisogni educa-tivi speciali», a valere sull’Asse IV - Capitale Umano – Obiet-tivo Specifico i) – categoria di spesa 73;

•€  1.500.000,00 destinati esclusivamente ai percorsi rien-tranti nell’area di intervento «Transnazionalità», a valere sull’Asse V – Trasnazionalità e Interregionalità – Obiettivo Specifico m) – categoria di spesa 73;

Dato atto che l’Autorità di gestione FSE 2007/2013 si riserva la possibilità di ampliare le risorse destinate ai percorsi rientranti in quest’area qualora se ne presentasse la necessità, nei limiti del fabbisogno e delle risorse che si renderanno disponibili;

Accertato che entro la scadenza del 15 ottobre 2013, fissa-ta nel richiamato d.d.s. n. 1756/2013, sono pervenuti presso gli uffici competenti n. 488 progetti tra i quali è compresa una ri-nuncia, da parte del soggetto proponente CIAS Formazione pro-fessionale – Impresa Sociale di Como, con lettera del 15 ottobre 2013 prot. n. L1.2013.0204564 per il progetto con ID 41515918;

Dato atto che il termine di 60 giorni dalla chiusura dell’invito per la conclusione dell’istruttoria, indicato nel d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271, è slittato al 7 febbraio 2014 a causa l’elevato nu-mero dei progetti presentati e che ne è stata data notizia ai sog-getti proponenti;

Dato atto che, a seguito dell’istruttoria formale degli uffici competenti, n.  20 progetti risultano formalmente inammissibili (Allegato C parte integrante e sostanziale del presente atto);

Visto il d.d.s. del 28 novembre 2013, n. 11092 avente ad ogget-to «Costituzione del Nucleo interdirezionale per la valutazione tecnica delle proposte progettuali presentate a valere sull’invi-to per la costituzione del catalogo Nuova Learning Week – Anni scolastici e formativi 2013/2014 – POR OB FSE 2007-2013»;

Considerato che l’attività istruttoria propedeutica ai lavori del Nucleo di Valutazione interdirezionale, al fine di assicurare l’apporto delle diverse competenze necessarie alla valutazione delle proposte progettuali, è stata curata dalla Struttura Spetta-colo, Arte contemporanea e Fund raising per la cultura con il supporto di una task force di funzionari della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie;

Dato atto che il Nucleo di Valutazione ha svolto l’istruttoria tecnica relativa a n. 467 progetti formalmente ammissibili, sulla base delle indicazioni contenute nel bando, assegnando i pun-teggi e la premialità addizionale nelle sedute del 9, 14, 16, 21, 24, 28 e 30 gennaio 2014 e del 4, 6 e 11 febbraio 2014;

Dato atto che i verbali delle sedute sopra citate sono con-servati agli atti della Struttura Spettacolo, Arte contemporanea e Fund Raising per la cultura della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie;

Considerato che il d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 prevede che il catalogo dei percorsi Nuova Learning Week sia costituito dalle proposte progettuali con un punteggio minimo di 60/90;

Dato atto che, a seguito dell’istruttoria tecnica, risultano am-missibili al catalogo n. 413 progetti (Allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto) e non ammissibili al catalogo n. 54 progetti (Allegato B parte integrante e sostanziale del pre-sente atto);

Preso atto dei seguenti allegati che costituiscono parte inte-grante e sostanziale del presente decreto:

•Allegato A: graduatoria dei progetti ammissibili a seguito dell’istruttoria tecnica con punteggio pari o superiore a 60/90;

•Allegato B: elenco progetti non ammissibili a seguito dell’i-struttoria tecnica con punteggio inferiore a 60/90;

•Allegato C: elenco dei progetti non ammissibili a seguito

D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

D.G. Culture, identità e autonomie

Page 103: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 103 –

dell’istruttoria formale e relativa motivazione;Ritenuto di approvare la costituzione del catalogo dei percorsi

Nuova Learning Week contenuta nell’Allegato A parte integrale e sostanziale del presente decreto;

Evidenziato che , al fine di avviare l’accesso ai percorsi da parte degli studenti, si procederà all’approvazione «Avviso Dote Nuova Learning Week»;

Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le compe-tenze della Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea e Fund Rai-sing per la Cultura individuate dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 e dal decreto del segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013;

Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni;Dato atto che, a seguito del finanziamento dei percorsi attra-

verso lo strumento della dote Nuova Learning Week, in sede di adozione dei provvedimenti di impegno e liquidazione si assol-verà l’obbligo di pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013;

Vista la l.r. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi relati-vi alla X legislatura regionale;

DECRETA1. Di approvare i seguenti allegati:

•Allegato A: graduatoria dei progetti ammissibili a seguito dell’istruttoria tecnica con punteggio pari o superiore a 60/90;

•Allegato B: elenco progetti non ammissibili a seguito dell’i-struttoria tecnica con punteggio inferiore a 60/90;

•Allegato C: elenco dei progetti non ammissibili a seguito dell’istruttoria formale e relativa motivazione;

2. Di dare atto che i percorsi contenuti nell’allegato A costi-tuiscono le proposte progettuali del catalogo Nuova Learning Week;

3. Di dare atto che, al fine di avviare l’accesso ai percorsi con-tenuti nel catalogo da parte degli studenti, si procederà all’ap-provazione «Avviso Dote Nuova Learning Week;

4. Di dare atto che, a seguito del finanziamento dei percorsi attraverso lo strumento della dote Nuova Learning Week, in sede di adozione dei provvedimenti di impegno e liquidazione si as-solverà l’obbligo di pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del d. lgs 33/2013;

5. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie www.cultura.regione.lombardia.it.

La dirigente della struttura spettacolo, artecontemporanea e fund raising per la cultura

Graziella Gattulli

——— • ———

Page 104: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 104 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

GRADUATORIA DEI PROGETTI AMMISSIBILI A SEGUITO DELL’ISTRUTTORIA TECNICA CON PUNTEGGIO PARI O SUPERIORE A 60/90

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

1 43989801 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA

IL LEGNO PER L'UOMO E NELL'ARTE C. Orientamento II. Orientamento al

lavoro Residenziale Ammissibile 87 10 97 Ammissibile 6 6 6

2 43448946A.C.O.F. (ASSOCIAZIO-NE CULTURALE OLGA FIORINI)

WHEN ATTITUDES BECOME FORM : l’atto curatoriale come nar-razione

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 85 10 95 Ammissibile 6 6 6

3 43943399IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COO-PERATIVA

lo spazio pubblico: luogo da riconquistare, condividere e curare

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 84 10 94 Ammissibile 2 6 2

4 42991351CENTRO SERVIZI FOR-MAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L.

PLAYING MATHS A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Residenziale Ammissibile 84 10 94 Ammissibile 4 6 4

5 43410146A.C.O.F. (ASSOCIAZIO-NE CULTURALE OLGA FIORINI)

RENDERING YOUR SKILLS: sviluppa le competenze trasversali attraverso il 3D

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 83 10 93 Ammissibile 6 6 6

6 44066046 I.S.I.S. GIULIO NATTA Quando un materiale diventa un'opera d'arte

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 83 10 93 Ammissibile 4 6 4

7 43873346 FONDAZIONE LUIGI CLERICI

La bussola ambien-tale: Caring for Water, Caring for Life

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 83 10 93 Ammissibile 4 6 4

8 44215416

C.I.L.F Centro per l'Inno-vazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S

Shakespeare for teens A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 83 10 93 Ammissibile 6 6 6

9 43521731 C.F.P. UNIONE ARTIGIANIOra mi guarda, o mon-do! Musica, luoghi e personaggi di Rigoletto

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 82 10 92 Ammissibile 5 6 5

10 43885301

AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMA-ZIONE

Io non ballo con i bulli: educare alla lega-lità e all'integrazione attraverso strumenti psicopedagogici e teatrali

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 82 10 92 Ammissibile 2 6 2

11 44065855 GALDUS SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE

VIAGGIO NELL'IMMA-GINARIO FIGURATIVO MILANESE

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 82 10 92 Ammissibile 1 6 1

Page 105: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 105 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

12 44346370 FONDAZIONE LUIGI CLERICI

L'UNIVERSO MATEMA-TICO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 82 10 92 Ammissibile 4 6 4

13 43225634 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA

Green Attitude 2.0 - Ecology and Techno-logy in the UK

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 82 10 92 Ammissibile 6 6 6

14 43158553

CR FORMA AZIENDA SPE-CIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFES-SIONALE

TUTTA MIA LA CITTA'B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 82 10 92 Ammissibile 6 6 6

15 42730244A.C.O.F. (ASSOCIAZIO-NE CULTURALE OLGA FIORINI)

LE PROFESSIONI DELLA MODA E DELLO SPETTA-COLO: orientamento alla formazione

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 81 10 91 Ammissibile 6 6 6

16 43984946CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L.

BE GLOBAL OR NOT A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 81 10 91 Ammissibile 2 6 2

17 44070262

ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLI-FUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIA-TA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI

L'Aquila di Mandello: la Moto Guzzi

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 80 10 90 Ammissibile 2 6 2

18 43458710CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI

Nord Sud-Ovest Est: LOMBARDIA la nostra casa

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 80 10 90 Ammissibile 6 6 6

19 43462347 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA

ECO-VALORI DI UN TERRITORIO: VALTORTA DA SCOPRIRE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 80 10 90 Ammissibile 6 6 6

20 44197950Ente Morale Associa-zione Scuole Studio e Lavoro

'ALBERI MAESTRI' a le-zione dagli abitanti ve-getali per costruire una relazione ecologica

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 79 10 89 Ammissibile 6 6 6

21 44355803

ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLI-FUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIA-TA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI

“IO SONO, IO SENTO, CON GLI ALTRI MI CI GIOCO, approcci esperienziali alle arti visive, performative, mediali”

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 79 10 89 Ammissibile 4 6 4

22 43178912

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO

In viaggio con l'Altro, in viaggio con l'Arte

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 2 6 2

Page 106: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 106 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

23 43187219

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO

Edutainment: nuovi format televisivi di intrattenimento per la comunicazione scienti-fica e tecnologica

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 2 6 2

24 44146340 SCUOLA EDILE DI BER-GAMO

SCOPRENDO CRESPI D'ADDA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 3 6 3

25 42610722

SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOL-FO VANTINI

Pietraviva: storia, arte e lavoro nel territorio della Valverde

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 6 6 6

26 44065781 GALDUS SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE

MILANO LIBERTY:LA CULTURA DELL'ARTE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 1 6 1

27 43846412

SCUOLA SUPERIORE DEL COMMERCIO, DEL TURI-SMO, DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI

ABITARE MILANO: GRAMMATICA DIGITALE PER NARRARE LA CITTA'

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 6 6 6

28 43084173Ente Morale Associa-zione Scuole Studio e Lavoro

Il giro del monte in 40 ore

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 6 6 6

29 43995923

C.I.L.F Centro per l'Inno-vazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S

Matematica: il linguag-gio universale

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Residenziale Ammissibile 88 0 88 Ammissibile 6 6 6

30 43921807 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA

IL RILIEVO MULTIMEDIA-LE SULLE TRACCE DEI LONGOBARDI

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 6 6 6

31 44023963 CENTRO ITARD LOMBAR-DIA srl

Il campo poetico della città

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 2 6 2

32 44146748 SCUOLA EDILE DI BER-GAMO EDILIZIA RURALE A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 77 10 87 Ammissibile 3 6 3

33 43225751 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA

Orienta-menti: alla scoperta della salute e delle professioni socio-sanitarie

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 87 0 87 Ammissibile 6 6 6

34 42868803CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L.

METTI IN AZIONE LE TUE RISORSE C. Orientamento I. Orientamento alla

formazione Residenziale Ammissibile 77 10 87 Ammissibile 3 6 3

Page 107: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 107 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

35 44352171

ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche

FRIBURGO: LA CULTURA SI TINGE DI VERDE E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 77 10 87 Ammissibile 6 6 6

36 43938540A.C.O.F. (ASSOCIAZIO-NE CULTURALE OLGA FIORINI)

VERSO EXPO 2015 - un'occasione per sperimentarsi come protagonisti del nostro futuro

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 87 0 87 Ammissibile 5 6 5

37 44063419 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI 'A regola d'Arte' A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 77 10 87 Ammissibile 2 6 2

38 44419197 STARTING WORK IMPRESA SOCIALE S.R.L. Uno spazio per tutti

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 87 0 87 Ammissibile 6 6 6

39 43933122A.C.O.F. (ASSOCIAZIO-NE CULTURALE OLGA FIORINI)

LEARNING HOW TO DEBATE E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 87 0 87 Ammissibile 6 6 6

40 44023773 CENTRO ITARD LOMBAR-DIA srl IL SENSO SIAMO NOI

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 77 10 87 Ammissibile 2 6 2

41 44746615

ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche

Oceano Prealpino C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 77 10 87 Ammissibile 3 6 3

42 43936555A.C.O.F. (ASSOCIAZIO-NE CULTURALE OLGA FIORINI)

BOOST YOU CHAN-CHE OF GETTING A JOB - Aumentare le possibilità di entrare nel mondo del lavoro gra-zie all’EUCIP - European Certification of Informa-tics Professionals

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 87 0 87 Ammissibile 6 6 6

43 43985357CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L.

Dall’Everest alla proto-tipazione 3D: la mecca-nica d'eccellenza nel cremasco

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 87 0 87 Ammissibile 6 6 6

44 43408651 SCUOLA D'ARTE APPLICA-TA ANDREA FANTONI

Dream a little dream of me

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 4 6 4

Page 108: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 108 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

45 42716421

SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOL-FO VANTINI

Learning musical week: Rafforzamento delle competenze plurilin-guistiche in un ottica di interdisciplinarità funzionale all’acqui-sizione di prerequisiti espressivi ed espositivi per l’accesso a percor-si formativi in lingua.

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6

46 43581679A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA

CARBURANTI GASSOSI E GREEN ECONOMY: UN FUTURO ALTERNATIVO

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 4 6 4

47 43789222

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

TeatrON! C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6

48 44354369 ENFAPI CENTRO OPERATI-VO DI COMO LOOK AROUND LAB

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 86 0 86 Ammissibile 6 6 6

49 42991337CENTRO SERVIZI FOR-MAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L.

TEATRO TERAPIA ED EDUCAZIONE DIGITALE ALL’USO DEI SOCIAL NETWORK e DEI VIDEO-GIOCHI

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6

50 43222479A.C.O.F. (ASSOCIAZIO-NE CULTURALE OLGA FIORINI)

CAREER COACHING: laboratorio di orienta-mento al lavoro

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 86 0 86 Ammissibile 6 6 6

51 42734328

IAL INNOVAZIONE AP-PRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRE-SA SOCIALE

ORIENT EXPRESS : tutti a bordo...

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 86 0 86 Ammissibile 6 6 6

52 44119886ASSOCIAZIONE SCUOLE PROFESSIONALI G.MAZZINI

PARLA ANCHE DI ME: IL BENE CULTURALE COME LUOGO CONDIVISO

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6

53 44052686CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L.

DOMOTICA E QUALITA’ DELL’ABITARE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 4 6 4

54 44344304 FONDAZIONE IKAROS In viaggio nel GustoB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 4 6 4

55 44668822

ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche

Fabbrica aperta C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6

Page 109: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 109 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

56 44057442 SCUOLA EDILE CREMO-NESE

Il progetto sostenibile- idee e progetti per una edilizia del confort

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6

57 43719665

EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIA-LE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE ONLUS

Tra chiese e palazzi: Ciceroni per la Città

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2

58 43409848 FONDAZIONE MADDALE-NA DI CANOSSA Hidalgo D. Bisogni educati-

vi speciali

II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento

Residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 4 4 4

59 43789570

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

LETTURE D'AUTORE D. Bisogni educati-vi speciali

II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento

Residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 6 4 4

60 41731501

IAL INNOVAZIONE AP-PRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRE-SA SOCIALE

FOOD FIND DESIGN C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2

61 43470001 FONDAZIONE MADDALE-NA DI CANOSSA LA LANTERNA MAGICA A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2

62 43854949 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA

ITALIA-SLOVACCHIA: confrontarsi per cresce-re in Europa

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 6 4 4

63 43236767

IAL INNOVAZIONE AP-PRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRE-SA SOCIALE

DAL LIBRO AL LIBRO: dalla lettura come pia-cere alla lettura come strumento educativo per l'infanzia

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 6 4 4

64 43939799CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIO-NALE DEL PIAMBELLO

Cielo e Terra: un viaggio alla scoperta e alla tutela delle risorse naturalistiche della nostra Regione

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2

65 43052256 C.F.P. UNIONE ARTIGIANILab Theatre: integra-zione tra arte, parola e 'Segno'

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2

66 44023771 CENTRO ITARD LOMBAR-DIA srl

“Viaggiatori e viag-gianti…'

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2

67 43579279A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA

FORMA E AZIONE A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 3 4 3

Page 110: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 110 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

68 44587751CONSORZIO A.S.T. - AGENZIA PER LO SVILUP-PO TERRITORIALE

Pura integrazione! Mostra-evento a Palaz-zo Esposizioni

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2

69 43869018

ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' E AI DIRITTI UMANI PER LA PREVEN-ZIONE DI COMPORTA-MENTI DI BULLISMO

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 1 4 1

70 44415166 GALDUS SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE Generazione Expo C. Orientamento II. Orientamento al

lavoroNon residenziale Ammissibile 85 0 85 Ammissibile 1 4 1

71 44760415

COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S.

UNO SCATTO DI VITA: dal processo produttivo al processo di appren-dimento attraverso la rappresentazione fotografica

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 5 4 4

72 43870732O.D.P.F. OPERA DIOCE-SANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE

TANTI NASI ROSSI D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 2 4 2

73 44148403 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI

TIC - Theatre Integration Creativity

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 2 4 2

74 43084133CONSORZIO A.S.T. - AGENZIA PER LO SVILUP-PO TERRITORIALE

Castelli della Lomellina A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 4 4 4

75 44197958 FONDAZIONE IKAROS

I Giovani della 'Rosa Bianca': Fare teatro a Monaco per riviverne la Storia

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 6 4 4

76 44421881CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIO-NALE DEL PIAMBELLO

TURISMO ECCELLENTE 2.0

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 84 0 84 Ammissibile 2 4 2

77 44517037

C.I.L.F Centro per l'Inno-vazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S

COME TOGETHER: INCONTRIAMO LA MUSICA

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 2 4 2

78 44418899 STARTING WORK IMPRESA SOCIALE S.R.L. La concierge territoriale A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 4 4 4

79 44832376

COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S.

Orti Urbani a Como sulla Via delle Spezie

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 1 4 1

80 41256208 STARTING WORK IMPRESA SOCIALE S.R.L.

Tre uomini in... coope-rativa C. Orientamento II. Orientamento al

lavoro Residenziale Ammissibile 84 0 84 Ammissibile 4 4 4

Page 111: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 111 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

81 44814494ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE

FuoriAula: 'MOSTRA' il tuo Orientamento C. Orientamento I. Orientamento alla

formazione Residenziale Ammissibile 73 10 83 Ammissibile 2 4 2

82 44347175

ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche

I SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI (GIS) PER LA SALVAGUARDIA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE MATERIALE E IMMATE-RIALE DEL TERRITORIO LOMBARDO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 73 10 83 Ammissibile 6 4 4

83 41792417E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORA-TORI

Matemarte: recuperare le competenze ma-tematiche attraverso un percorso pratico e laboratoriale

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Non residenziale Ammissibile 73 10 83 Ammissibile 3 4 3

84 43938059

E.C.FO.P. ENTE CAT-TOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA

Supporto al succes-so formativo per il superamento delle difficoltà: Area scien-tifica – MECCANICA E TERMOTECNICA

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Non residenziale Ammissibile 83 0 83 Ammissibile 2 4 2

85 44360500

ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche

Musica e matematica A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 73 10 83 Ammissibile 4 4 4

86 44116171 FONDAZIONE LE VELE

La fotografia come non l’avete mai fatta: Laboratorio per una generazione digitale

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2

87 43018459

CR FORMA AZIENDA SPE-CIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFES-SIONALE

TEKNO FORMA C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 82 0 82 Ammissibile 6 4 4

88 43056641

CR FORMA AZIENDA SPE-CIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFES-SIONALE

BUONO, GIUSTO, PULITO...QUESTO E' IL PROBLEMA

D. Bisogni educati-vi speciali

II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento

Residenziale Ammissibile 82 0 82 Ammissibile 6 4 4

89 43063570 FONDAZIONE LUIGI CLERICI ENGLISH BIKE E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2

90 44125947 ENFAPI CENTRO OPERATI-VO DI COMO RI-CUCI L'ARTE C. Orientamento II. Orientamento al

lavoro Residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 6 4 4

91 43919765O.D.P.F. OPERA DIOCE-SANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE

IL DISSESTO IDROGEO-LOGICO IN OLTREPÒ PAVESE: STUDIO DI UN CASO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 82 0 82 Ammissibile 2 4 2

Page 112: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 112 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

92 44066969

FONDAZIONE DELL'AS-SOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AGGIOR-NAMENTO PROFESSIO-NALE A.S.F.A.P. - ONLUS

WANNA BE GLEE: in scena con il musical per orientarsi

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 1 4 1

93 41762369

E.C.FO.P. ENTE CAT-TOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA

SimulAgency - Svilup-pare le proprie com-petenze valorizzando tesori ed eccellenze lombarde

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2

94 43389529

FORMAZIONE MANTO-VA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova

'Beni comuni e valoriz-zazione - promozione dell'identità turistico - culturale'

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 6 4 4

95 43514276 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE

L'orto dei sensi: profumi e sapori per il ben-essere

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2

96 43843183 SCUOLA D'ARTE APPLICA-TA ANDREA FANTONI

2.A Azulejos e Affresco: due culture a con-fronto

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2

97 44432066 SCUOLA D'ARTE APPLICA-TA ANDREA FANTONI Dal cielo al fiume A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2

98 43182944

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO

Professione youtuber: start up di una Impresa Culturale Creativa

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 71 10 81 Ammissibile 2 4 2

99 44431586

IAL INNOVAZIONE AP-PRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRE-SA SOCIALE

LAVORARE IN TEATRO: LE PROFESSIONI DIETRO LE QUINTE

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 71 10 81 Ammissibile 2 4 2

100 44136796

COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S.

Sirio: verso il futuro lavorativo C. Orientamento II. Orientamento al

lavoroNon residenziale Ammissibile 81 0 81 Ammissibile 4 4 4

101 43919750O.D.P.F. OPERA DIOCE-SANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE

UNA BUSSOLA SCIEN-TIFICA C. Orientamento I. Orientamento alla

formazione Residenziale Ammissibile 81 0 81 Ammissibile 6 4 4

102 44333675

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI COMO

Benessere 2.0 A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 81 0 81 Ammissibile 2 4 2

103 43183121

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO

Togliamo le ragnatele alla storia! Arte, territo-rio ed effetti speciali

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 71 10 81 Ammissibile 2 4 2

Page 113: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 113 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

104 44355753SCUOLE CIVICHE DI MILANO - FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE

Verso l’Expo 2015, 'interpretare' il cibo

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 81 0 81 Ammissibile 3 4 3

105 44064190ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE

CREATIVAMENTEABILE D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 81 0 81 Ammissibile 2 4 2

106 41226037 PROMOS SOCIETA' COO-PERATIVA A R.L. CIAK SI CONTA!!!!! A. Successo

formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Non residenziale Ammissibile 71 10 81 Ammissibile 1 4 1

107 42001226

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO

Conservare, catalo-gare, rendere fruibile: orientamento ai mestie-ri dei Beni Culturali e del Patrimonio

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 71 10 81 Ammissibile 2 4 2

108 43856993

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

“ CITTADINI E CITTADINE DEL FUTURO VERSO LA DEMOCRAZIA PARITARIA”

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 71 10 81 Ammissibile 6 4 4

109 43848886 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA

I SEGNI E LE TRACCE DI NARRAZIONE MAGICHE IN VALCAMONICA: come valorizzare un SITO UNESCO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 70 10 80 Ammissibile 6 4 4

110 44431827 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE

LA DONNA COME PON-TE INTERCULTURALE

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 80 0 80 Ammissibile 2 4 2

111 44431590

ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche

Creatività, diritto d’au-tore e privacy nei nuovi mezzi dell’informazione

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 70 10 80 Ammissibile 4 4 4

112 43116070

ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLI-FUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIA-TA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI

LEGALITA', DEMOCRA-ZIA E CITTADINANZA ATTIVA: IN-CONTRO PER RIFLETTERE

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 80 0 80 Ammissibile 2 4 2

113 43403365 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA

Ridisegnare la città: una nuova natura dell’arte.

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 70 10 80 Ammissibile 6 4 4

114 44007430 FONDAZIONE LUIGI CLERICI Colourville: il musical

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 70 10 80 Ammissibile 2 4 2

Page 114: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 114 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

115 44216409

C.I.L.F Centro per l'Inno-vazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S

Ingegneri smart per una smart community C. Orientamento I. Orientamento alla

formazione Residenziale Ammissibile 80 0 80 Ammissibile 6 4 4

116 44438246

AGENZIA PER LA FORMAZIONE L'ORIENTA-MENTO E IL LAVORO SUD MILANO

IL RITMO PERCUSSIVO (dalla citta' alla cam-pagna)

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 70 10 80 Ammissibile 4 4 4

117 44903459AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA'

Realizzare e gestire una coltivazione di piccoli frutti in Lombardia

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 70 10 80 Ammissibile 2 4 2

118 44569256

AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMA-ZIONE

'L'Europa che voglia-mo': cittadinanza in stopmotion (labo-ratorio di cinema di animazione)

E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 4 4 4

119 41351607 SCUOLA D'ARTE APPLICA-TA ANDREA FANTONI Life Game

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 4 4 4

120 44215613

C.I.L.F Centro per l'Inno-vazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S

SPOT NO SLOTB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 6 4 4

121 44429342 SCUOLA DI ARTI E ME-STIERI F. BERTAZZONI

ATTORI SULL'ONDA DELLA LEGALITA'

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 1 4 1

122 43939911CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIO-NALE DEL PIAMBELLO

Impariamo a parlare coi grandi discorsi

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 1 4 1

123 43178830

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO

Caratteri di spicco: sperimentazioni tipo-grafiche dall'archivio al laboratorio

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 2 4 2

124 41222104 GALDUS SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE

LO STILE LIBERTY A MILANO: L'ARTE COME STRUMENTO DI INTE-GRAZIONE

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 1 4 1

125 41254096CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TICINO-MALPENSA

“Alla scoperta di sé e del territorio“: autobio-grafia come itinerario

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 2 4 2

Page 115: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 115 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

126 43387968

ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLI-FUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIA-TA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI

arti per formare A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 2 4 2

127 43135874ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE

Citizen Journalism Culturale: rendi la tua passione un lavoro

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 4 4 4

128 43160184CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TICINO-MALPENSA

L'EDIFICIO ECOLOGICO: PROGETTARE LA SOSTE-NIBILITA' IN EDILIZIA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 2 4 2

129 44118373

ASSOCIAZIONE FORMA-ZIONE PROFESSIONALE DEL PATRONATO SAN VINCENZO

Incrocio dei venti - uno spazio aperto

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 4 4 4

130 43788685

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

CON-NESSI A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 6 4 4

131 44053140

ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA

LA LOGICA ED I NUMERI: SVILUPPIAMO LA CAPA-CITA’ DI ANALISI E SINTE-SI DEI DATI ATTRAVERSO IL CASO APPLICATO DI LABVIEW

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 2 4 2

132 44057910 SCUOLA EDILE CREMO-NESE

La valutazione soste-nibile-pianificazione e valutazione del confort nell'edilizia green

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 3 4 3

133 41722794 FONDAZIONE IKAROSMemoria e identità: viaggio nella nuova Europa

E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 78 0 78 Ammissibile 6 4 4

134 44052074ASSOCIAZIONE SCUOLE PROFESSIONALI G.MAZZINI

L'OPERA E' DI MODA C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 68 10 78 Ammissibile 6 4 4

135 43935721A.C.O.F. (ASSOCIAZIO-NE CULTURALE OLGA FIORINI)

MATERIA E MATERIE: dalla disciplina alla competenza artistica

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 68 10 78 Ammissibile 2 4 2

136 43724038 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI Cosa farò da grande? C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 78 0 78 Ammissibile 2 4 2

137 43985782 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI

Scrittura crossmediale per il racconto di sé

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 68 10 78 Ammissibile 2 4 2

Page 116: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 116 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

138 43389384

FORMAZIONE MANTO-VA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova

'Bottega di mestiere nel gusto mantovano'

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 78 0 78 Ammissibile 6 4 4

139 43109264CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI

“IO…l’espressione più profonda di me”

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 78 0 78 Ammissibile 1 4 1

140 43459059CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI

R...EVOLUTION'S COLORS

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 78 0 78 Ammissibile 6 4 4

141 44069291 ENFAPI CENTRO OPERATI-VO DI COMO

Ospitalità diffusa. Un modello sostenibile di turismo.

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Residenziale Ammissibile 78 0 78 Ammissibile 6 4 4

142 43389647

FORMAZIONE MANTO-VA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova

'Orientamento Scuola - Impresa' C. Orientamento II. Orientamento al

lavoroNon residenziale Ammissibile 78 0 78 Ammissibile 6 4 4

143 43665410

CONSORZIO SIR SOLIDA-RIETA' IN RETE - CON-SORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE

Il sistema delle cascine milanesi e la nuova ruralità

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 6 4 4

144 42991208CENTRO SERVIZI FOR-MAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L.

SULLA LINEA DI FRON-TIERA DELLA RICERCA SCIENTIFICA all' IMPE-RIAL COLLEGE LONDON

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 6 4 4

145 43926435CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIO-NALE DEL PIAMBELLO

Dall’identità all’ar-chitettura; esempi dalle città lombarde tra Storia, Tradizioni, Cultura locale e prospettive internazionali

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 2 4 2

146 43651691Ente Morale Associa-zione Scuole Studio e Lavoro

Scatti in musica tra terra e acqua

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 6 4 4

147 43174435CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TICINO-MALPENSA

UNA SETTIMANA DA ...TECNICO CHIMICO AMBIENTALE

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 2 4 2

148 44572942O.D.P.F. OPERA DIOCE-SANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE

MASSIMO RISPETTO!B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 4 4 4

149 44065761 ENFAPI CENTRO OPERATI-VO DI COMO

Public Speaking: una competenza per comunicare

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 6 4 4

Page 117: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 117 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

150 43581354A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA

L’UMANA COMMEDIA: METTIAMOCI IN SCENA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 3 4 3

151 41643917

CR FORMA AZIENDA SPE-CIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFES-SIONALE

MateATtiva: allarisco-perta delle curve

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Residenziale Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 4 4 4

152 44023772 CENTRO ITARD LOMBAR-DIA srl

Donne al lavoro, la memoria del futuro

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 2 4 2

153 44435968

AGENZIA PER LA FORMAZIONE L'ORIENTA-MENTO E IL LAVORO SUD MILANO

Al lavoro sulle terre confiscate

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 3 4 3

154 43941699IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COO-PERATIVA

Mestieri dietro lo spetta-colo. Con i miei occhi , in un video

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 4 4 4

155 43993454

ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA

INCONTRIAMO LA SPA-GNA: UN'OCCASIONE DI SCAMBIO DI ESPE-RIENZE TRA STUDENTI SU PERCORSI FORMATIVI E PROFESSIONALI DI AREA TECNICA IN UN CONTE-STO EUROPEO

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 2 4 2

156 44007828 FONDAZIONE LE VELE Sul filo della Moda A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 2 4 2

157 43923071AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI-VE - A.P.A.F.

CHEF PER UNA SETTI-MANA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 2 4 2

158 42893668

CR FORMA AZIENDA SPE-CIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFES-SIONALE

SALVA UN CREMASCO! ANTROPOSOFIA E AL-CHIMIA DI UN SAPORE ANTICO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 4 4 4

159 43186972

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO

La Musica fa ScuolaB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 2 4 2

Page 118: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 118 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

160 41217166

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO

Identità e lavoro al femminile

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 2 4 2

161 43458820CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI

Ready to start! C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 4 4 4

162 44518292 ENFAPI CENTRO OPERATI-VO DI COMO

LE NUOVE PROFESSIO-NALITA' DELLA FILIERA VITIVINICOLA

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 6 4 4

163 44813935

COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S.

SOCIAL-MEDIA: il conte-sto digitale e il contesto lavorativo

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 6 4 4

164 44216408 FONDAZIONE IKAROS L'esperienza di sè D. Bisogni educati-vi speciali

II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento

Residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 5 4 4

165 44419103 STARTING WORK IMPRESA SOCIALE S.R.L.

Un dovere per ogni diritto

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 4 4 4

166 44585199

CONSORZIO SIR SOLIDA-RIETA' IN RETE - CON-SORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE

Scrivere di gusto. Scritture e scrittori per riscoprire la tradizione gastronomica lom-barda

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 3 4 3

167 44885154 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. ETA' DELL'ORO

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 3 4 3

168 41286371O.D.P.F. OPERA DIOCE-SANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE

SHAKESPEARE IN LOVE E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 2 4 2

169 44011667CONSORZIO A.S.T. - AGENZIA PER LO SVILUP-PO TERRITORIALE

Ambienti della Lomel-lina

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 4 4 4

170 44360498 CENTRO ITARD LOMBAR-DIA srl

LOW COST DESIGN PARK WORSHOP @ MILANO

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 4 4 4

171 44429868 FONDAZIONE IKAROS From Rosetta Stone to the iBook. E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 3 4 3

172 44071976 FONDAZIONE IKAROS Sport e Matematica: un Binomio vincente

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 6 4 4

Page 119: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 119 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

173 42991328CENTRO SERVIZI FOR-MAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L.

IL MONDO LATINO E GRECO, NOSTRO CON-TEMPORANEO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 1 4 1

174 44196335

ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLI-FUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIA-TA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI

AN APP FOR EGGSSPE-RIENCE, percorso esperienziale per la creazione di app e file multimediali per la rete di scuole grafiche europee EGGS.

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 3 4 3

175 44732455 ENFAPI CENTRO OPERATI-VO DI COMO

CONOSCI L'ARTE, FAI COMUNICAZIONE, CREA IDENTITA'

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 6 4 4

176 44748924

Consorzio per la Forma-zione Professionale e per l'Educazione Perma-nente

A SCUOLA DI SCALO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 3 4 3

177 43939655CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIO-NALE DEL PIAMBELLO

CIAK SI GIRA: PRO-MUOVIAMO IL NOSTRO TERRITORIO!

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 2 4 2

178 44000153IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COO-PERATIVA

viaggio assaggio nell'agroalimentare lombardo

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 3 4 3

179 44050054 Università degli Studi di Milano

SCATTI DI SCIENZA: la scienza in un'imma-gine

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 2 4 2

180 43230417ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE

L' 'ARTE' DI CONOSCERE L'ALTRO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 3 4 3

181 43876756 FONDAZIONE MADDALE-NA DI CANOSSA

LA GOVERNANCE DELLE SPA SUL CAMPO

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Non residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 2 4 2

182 44418736 STARTING WORK IMPRESA SOCIALE S.R.L. La parola creatrice A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 6 4 4

183 44661911 CENTRO ITARD LOMBAR-DIA srl

GUARDARE CERCARE TROVARE

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 1 4 1

184 43941433

E.C.FO.P. ENTE CAT-TOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA

AFFRONTARE L’ESAME: ISTRUZIONI PER L’USO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2

Page 120: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 120 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

185 43228391O.D.P.F. OPERA DIOCE-SANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE

BIODIVERSITA' NELL'OL-TREPO PAVESE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 4 2 2

186 43873408 FONDAZIONE LUIGI CLERICI

Viaggio nell'aviazione del futuro: innova-zione e sostenibilita' ambientale

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2

187 43186931

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO

Città intelligenti, ener-gia verde e sostenibi-lità: orientamento nel mondo delle tecnolo-gie green

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 2 2 2

188 44002976 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA

TECNICHE ARTISTICHE ANTICHE PER UN ME-STIERE MODERNO

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 6 2 2

189 44759743

COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S.

Il teatro: ad ognuno la sua parte C. Orientamento II. Orientamento al

lavoroNon residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 5 2 2

190 44065904 GALDUS SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE

CINEMA E MULTIMEDIALE:LE PRO-FESSIONI DELLA PRODU-ZIONE AUDIOVISIVA A MILANO

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 1 2 1

191 43178080

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO

Nuove mappe: LA MINIFABBRICA per imparare®

D. Bisogni educati-vi speciali

II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento

Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2

192 43925946

ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA

ESPLORIAMO PROFES-SIONALITÀ E COMPE-TENZE TECNICHE DEL MONDO DEL LAVORO

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2

193 43389717

FORMAZIONE MANTO-VA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova

'Laureati mantovani cercasi' C. Orientamento I. Orientamento alla

formazioneNon residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 6 2 2

194 44115420 ASSOCIAZIONE CNOS/FAP Regione Lombardia ...SORGENTI dall’acque A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 1 2 1

195 44267414E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORA-TORI

ORIENTAModa: per-corso di orientamento professionale per i tecnici della moda

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 1 2 1

Page 121: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 121 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

196 44490612

Consorzio per la Forma-zione Professionale e per l'Educazione Perma-nente

PROFESSIONI LOGISTI-CO-PRODUTTIVE : PA-TRIMONIO CULTURALE, MATERIALE E IMMATE-RIALE DEL LAVORO IN UN TERRITORIO CHE CAMBIA

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 3 2 2

197 43789353

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

MAIL ART: l'arte che fa rete

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 6 2 2

198 43853959 Università degli Studi di Milano

Un tuffo nelle Bioscien-ze per immaginare il proprio domani

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 4 2 2

199 43789210

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

Artigiani 'all'Opera' C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 6 2 2

200 44048029 Associazione Istituti Santa Paola SKY METEO NETWORK A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 2 2 2

201 44891498IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COO-PERATIVA

Dalle Alpi ai laghi di Lombardia nel contesto di Milano Expò 2015

E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2

202 44335236O.D.P.F. OPERA DIOCE-SANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE

CINE'PARIS E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 2 2 2

203 43080496AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA'

IMPARIAMO A RISPAR-MIARE LA PREZIOSA RISORSA IDRICA VA-LORIZZANDO IL VERDE URBANO DELLA NOSTRA CITTA'

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2

204 44062663 GALDUS SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE

ORIENTAMENTO ALLE PROFESSIONI DEL SOCIALE

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 1 2 1

205 41304045

C.I.L.F Centro per l'Inno-vazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S

Imprenditori 'Sostenibili' si diventa C. Orientamento I. Orientamento alla

formazione Residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 6 2 2

206 41700820

IAL INNOVAZIONE AP-PRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRE-SA SOCIALE

LA QUESTIONE DEL LAVORO: STORIA E ATTUALITA'

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 64 10 74 Ammissibile 1 2 1

Page 122: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 122 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

207 43646004AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI-VE - A.P.A.F.

RICOSTRUIRE PER ORIENTARE C. Orientamento I. Orientamento alla

formazione Residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 2 2 2

208 41565461A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA

LA TERRA STRETTA - percorso educativo per la comprensione della diversità, in un’ottica di rispetto e legalità

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 3 2 2

209 41733445E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORA-TORI

Un Passo Dopo l'Altro: percorso di orienta-mento e di avvicina-mento degli studenti al mondo del lavoro

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 4 2 2

210 43789214

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

SEGNI PER NAVIGARE D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 6 2 2

211 41777819 SCUOLA EDILE DI BER-GAMO TOUR VIRTUALE A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 64 10 74 Ammissibile 3 2 2

212 43409823 FONDAZIONE MADDALE-NA DI CANOSSA

La grande abbuffata... on demand

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 64 10 74 Ammissibile 2 2 2

213 43412986

ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLI-FUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIA-TA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI

Corpo in azione: esperienze di contatto e integrazione

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 2 2 2

214 42702578AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA'

Gli alberi raccontano: applicazioni pratiche di biologia e fisiologia degli alberi

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 64 10 74 Ammissibile 2 2 2

215 43664754

CONSORZIO SIR SOLIDA-RIETA' IN RETE - CON-SORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE

Navigare per cono-scere - Cittadini sulla stessa rotta

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 6 2 2

216 43937711CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIO-NALE DEL PIAMBELLO

“Cittadinanza”, “umanità” e “diritti”: un percorso dalle radici umanistiche agli esiti giuridici

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 1 2 1

Page 123: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 123 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

217 44737574 Associazione Istituti Santa Paola

VIAGGIO AL CENTRO DEL RESTAURO: un per-corso per la scoperta e la valorizzazione delle proprie attitudini nel recupero dei Beni Culturali

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 64 10 74 Ammissibile 2 2 2

218 43225194

CONSORZIO SIR SOLIDA-RIETA' IN RETE - CON-SORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE

Rappresentare per capire: il teatro per la legalità e la consape-volezza

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 6 2 2

219 44056617

CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA

GIOCHI SPECIAL: UNIFI-CHIAMO LO SPORT PER INTEGRARE LE ABILITA'

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 1 2 1

220 44053463CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIO-NALE DEL PIAMBELLO

LA PREPARAZIONE DELL'ESAME DI STATO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 2 2 2

221 41722339 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA

Rafforzamento delle competenze chiave attraverso le arti espres-sive

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 6 2 2

222 44063212 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI Stars walk: muoversi tra le stelle E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 2 2 2

223 44424711

ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLI-FUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIA-TA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI

Carta Canta A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 2 2 2

224 44067179

FONDAZIONE DELL'AS-SOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AGGIOR-NAMENTO PROFESSIO-NALE A.S.F.A.P. - ONLUS

SALUS PER AQUAM: orientarsi con lo sport C. Orientamento II. Orientamento al

lavoroNon residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 1 2 1

225 41394430

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO NORD OVEST MILANO

Conciliare Conviene. La Mediazione Civile tra futuro professionale e rafforzamento delle competenze scola-stiche

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 3 2 2

226 43393861

FORMAZIONE MANTO-VA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova

'Agricoltura sociale Mantova: dalla tradizio-ne all'Expo'

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 6 2 2

Page 124: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 124 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

227 43994443ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE

Le Maschere sociali C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 63 10 73 Ammissibile 2 2 2

228 43408539 SCUOLA D'ARTE APPLICA-TA ANDREA FANTONI Labirinti C. Orientamento II. Orientamento al

lavoroNon residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 4 2 2

229 41894625 FONDAZIONE LUIGI CLERICI

GLI UOMINI DELLE CAVERNE: MINATORI E SOLDATI LUNGO LA FRONTIERA NORD

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 63 10 73 Ammissibile 2 2 2

230 44813995

COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S.

Quel luogo a me 'sì caro” - Racconto au-diovisivo di un episodio della storia locale con protagonista una villa sul lago e il poeta Ugo Foscolo

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 63 10 73 Ammissibile 1 2 1

231 44965048 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA

Rafforzamento delle competenze chiave attraverso le arti espres-sive MILANO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 3 2 2

232 41721650 FONDAZIONE LUIGI CLERICI

CASTELLI PERSONALI E STORICI IN BRIANZA

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 63 10 73 Ammissibile 2 2 2

233 44370556 FONDAZIONE IKAROS

Domotica e risparmio energetico: l’applica-zione di nuove tecno-logie per migliorare la fruibilità del proprio istituto riducendone l’impatto ambientale

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 3 2 2

234 44354170ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE

Le caratteristiche del leader in Europa: per stare meglio a scuola e con se stessi.

E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 2 2 2

235 44045514 FONDAZIONE MADDALE-NA DI CANOSSA Sunset limited

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 63 10 73 Ammissibile 2 2 2

236 44419023 STARTING WORK IMPRESA SOCIALE S.R.L. Scuola Diritti Umani

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 4 2 2

Page 125: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 125 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

237 44005628

ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA

RAFFORZIAMO LE COM-PETENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE PER PROSEGUIRE CON SUCCESSO GLI STUDI ED ENTRARE EFFICACE-MENTE NEL MONDO DEL LAVORO: IL CASO APPLICATO DELLA SMART GRID

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 2 2 2

238 44125043 FONDAZIONE LUIGI CLERICI Ma chi sei? Fatti capire! A. Successo

formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Residenziale Ammissibile 72 0 72 Ammissibile 2 2 2

239 44145812Ente Morale Associa-zione Scuole Studio e Lavoro

DIFFERENZI-AMO A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 72 0 72 Ammissibile 6 2 2

240 43862813

SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOL-FO VANTINI

Lavorare con la musi-ca: Competenze Uma-nistiche e Musicali in nuove forme di profes-sionalità per Integrare competenze curriculari acquisite e trasferirle in un piano creativo e professionale.

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 62 10 72 Ammissibile 6 2 2

241 44145641 SCUOLA EDILE DI BER-GAMO VIE DEL COMMERCIO A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 62 10 72 Ammissibile 3 2 2

242 44653004CFP SAN GIUSEPPE COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

I DOCUMENTI RACCON-TANO

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 62 10 72 Ammissibile 2 2 2

243 41737309 CENTRO ITARD LOMBAR-DIA srl

L'infinito tra scienza e filosofia

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 72 0 72 Ammissibile 2 2 2

244 43862904

SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOL-FO VANTINI

Passeggiate Letterarie: riscoprire gli itinerari storico- artistici della provincia di Brescia promuovendo com-petenze curriculari ed extracurriculari nell’am-bito delle professioni di promozione culturale e del territorio.

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 62 10 72 Ammissibile 6 2 2

245 43470597 ART SCHOOL S.R.L.

IL MESTIERE DEL CINE-MA - LABORATORIO PER LA REALIZZAZIONE DI UN CORTOMETRAGGIO

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Non residenziale Ammissibile 62 10 72 Ammissibile 3 2 2

Page 126: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 126 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

246 44216602

FONDAZIONE DELL'AS-SOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AGGIOR-NAMENTO PROFESSIO-NALE A.S.F.A.P. - ONLUS

SUI GENERISB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 72 0 72 Ammissibile 1 2 1

247 44759279

COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S.

COOPERATIVE LEAR-NING: sperimentare sé stessi nella progettazio-ne e realizzazione di un evento

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 72 0 72 Ammissibile 6 2 2

248 43595362 C.F.P. UNIONE ARTIGIANIRADIO-ATTIVI: creativi in onda per promuovere la cittadinanza attiva

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 3 2 2

249 44189376 FONDAZIONE MADDALE-NA DI CANOSSA

L'economia e la teoria dei giochi in un conte-sto di cooperazione

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 2 2 2

250 43872841 FONDAZIONE LUIGI CLERICI

Io ... robot: interazione uomo-macchina-am-biente nelle performan-ce artistiche

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 4 2 2

251 41516494CIAS FORMAZIONE PRO-FESSIONALE - IMPRESA SOCIALE S.R.L.

Sulle orme di FogazzaroB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 61 10 71 Ammissibile 3 2 2

252 42531160CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TICINO-MALPENSA

BENVENUTI: servizio di accoglienza, integrazio-ne, cultura.“

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 2 2 2

253 44418933 STARTING WORK IMPRESA SOCIALE S.R.L. Itinerari di sostenibilità A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 2 2 2

254 44428698EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

Conoscersi per orientarsi nella scelta universitaria

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 2 2 2

255 44061744

ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA

RICONOSCIAMOCI CIT-TADINI NELLA DIFFEREN-ZA: PER UN PERCORSO DI PARI OPPORTUNITA' E VALORIZZAZIONE DEI DIRITTI UMANI

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 1 2 1

256 41616187 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA Orientamento al lavoro C. Orientamento II. Orientamento al

lavoroNon residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 6 2 2

257 43393842

FORMAZIONE MANTO-VA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova

'Mantova e Architet-tura: un percorso di orientamento'

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Non residenziale Ammissibile 61 10 71 Ammissibile 6 2 2

258 43516937SCUOLE CIVICHE DI MILANO - FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE

Il videogioco C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 61 10 71 Ammissibile 2 2 2

Page 127: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 127 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

259 43586195 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE

Viaggio nei sapori del-la tradizione lombarda: alla scoperta della nostra identità

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 61 10 71 Ammissibile 3 2 2

260 42654583CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIO-NALE DEL PIAMBELLO

Conoscere, conservare, comunicare: I beni culturali come risorsa – il caso di Castelseprio

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 61 10 71 Ammissibile 2 2 2

261 44152607

ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLI-FUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIA-TA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI

INTEGRAZIONE SOCIO-CULTURALE E ARTE: Milano, la tela su cui disegniamo il nostro incontro

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 3 2 2

262 44419251 STARTING WORK IMPRESA SOCIALE S.R.L. GamesLab A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 4 2 2

263 43665432

CONSORZIO SIR SOLIDA-RIETA' IN RETE - CON-SORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE

Videomaking e creativi-tà multimediale C. Orientamento II. Orientamento al

lavoroNon residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 6 2 2

264 41943547A.C.O.F. (ASSOCIAZIO-NE CULTURALE OLGA FIORINI)

VIRTUAL JOB CENTER C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 4 2 2

265 42894387

CR FORMA AZIENDA SPE-CIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFES-SIONALE

APP-LINCHIAMOCI: UN AMBIENTE VISUALE PER LA PROMOZIONE CULTURALE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 4 2 2

266 44485993 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L.

LE ALI DEL PENSIERO: DAL CANTO ALL'ORCHE-STRA SULLE ORME DI DONIZETTI

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 3 2 2

267 41220243AZIENDA SPECIALE 'AGENZIA FORMATIVA DON ANGELO TEDOLDI'

CONSOSCERE IL TEATRO DIETRO LE QUINTE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 2 2 2

268 44502768AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, ORIENTAMENTO E LAVORO NORD MILANO

Profughi dell'animaB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 2 2 2

269 43885116

AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMA-ZIONE

EquitAbili sentieri: per-corso di integrazione tra scuderia e teatro

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 2 2 2

Page 128: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 128 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

270 44492467AZIENDA SPECIALE 'AGENZIA FORMATIVA DON ANGELO TEDOLDI'

IL 'MESTIERE' DEL TEATRO A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 2 2 2

271 41778638 ENAC LOMBARDIA - C.F.P. CANOSSA Appunti di Viaggio A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 1 2 1

272 42894820

CR FORMA AZIENDA SPE-CIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFES-SIONALE

NEW VOCATIONAL HORIZONS: SKILLS AND KNOWLEDGE IN THE U.K.

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 4 2 2

273 43941288 Università degli Studi di Milano

Global Citizen: Cultura, globalizzazione e citta-dinanza nella società multiculturale

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 1 2 1

274 43134859ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE

NORDIC WALKING PARK:SVILUPPO DEL TURISMO SOSTENIBILE LOMBARDO TRA NATU-RA, SPORT E ARTE.

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 2 2 2

275 44434243 SCUOLA D'ARTE APPLICA-TA ANDREA FANTONI Diverso da chi? D. Bisogni educati-

vi specialiI. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 3 2 2

276 43389451

FORMAZIONE MANTO-VA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova

'Mantova, un territorio che accoglie: il cittadi-no / steward per un'ac-coglienza d'eccellenza'

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 6 2 2

277 44569541 FONDAZIONE LE VELE OLTRE IL SIPARIO A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 2 2 2

278 44064224

Consorzio per la Forma-zione Professionale e per l'Educazione Perma-nente

LA RADIOTTIVITA': TEO-RIA E PRATICA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 2 2 2

279 44643170SCUOLE CIVICHE DI MILANO - FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE

I mestieri del Teatro C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 3 2 2

280 43941414

E.C.FO.P. ENTE CAT-TOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA

THROUGH OUR EYES: LONDON STORIES E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 2 2 2

281 43387823 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE

Imbarchiamoci in questa impresa! C. Orientamento I. Orientamento alla

formazione Residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 2 2 2

282 43934278A.C.O.F. (ASSOCIAZIO-NE CULTURALE OLGA FIORINI)

Imparare a valorizzare i siti UNESCO sul proprio territorio

E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 6 2 2

Page 129: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 129 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

283 41792718E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORA-TORI

Indovina chi sono? Percorso di orienta-mento per un progetto di studio e di vita con tecniche di teatro sociale

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 4 2 2

284 43052335 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI'From 0 to C' Imparare a programmare con la creatività

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 4 2 2

285 43938445

E.C.FO.P. ENTE CAT-TOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA

Supporto al succes-so formativo per il superamento delle difficoltà: Area scien-tifica – Elettronica ed elettrotecnica

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Non residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 2 2 2

286 41605435 FONDAZIONE MADDALE-NA DI CANOSSA

EWB: movie of a mini-company partnership E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 2 2 2

287 44751902 FONDAZIONE IKAROS English and Information Technology E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 6 2 2

288 44659020 FONDAZIONE LE VELE

RAGIONIERI EUROPEI: UN PERCORSO FORMA-TIVO PER LE COMPETEN-ZE DEL FUTURO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 2 2 2

289 44052347 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA

LE PROFESSIONI DEL RESTAURO AL SERVIZIO DEI BENI CULTURALI

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 6 2 2

290 41353287 FONDAZIONE LE VELEEuropa: una dimensio-ne irrinunciabile per la formazione dei giovani

E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2

291 41609098 Società Umanitaria “Cultura del progetto” a scuola.

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2

292 43080629AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA'

IL COMPOSTAGGIO A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 1 2 1

293 42991346CENTRO SERVIZI FOR-MAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L.

BETWEEN TRA TE E ME: TEATRO E VIDEO PER VALORIZZARE LE DIFFE-RENZE GENERE

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 4 2 2

294 44571932

Consorzio per la Forma-zione Professionale e per l'Educazione Perma-nente

NUTRIRE IL PIANETA C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2

Page 130: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 130 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

295 43941374

E.C.FO.P. ENTE CAT-TOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA

IRLANDA-ITALIA - Tre culture a confronto: italiana, irlandese, britannica

E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2

296 44645129AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI-VE - A.P.A.F.

'FAI LA TUA MAPPA.....TRACCE PER IMPARARE

D. Bisogni educati-vi speciali

II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento

Residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2

297 43388249

EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIA-LE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE ONLUS

Dalla tassonomia alla bioinformatica: percor-so di orientamento alla formazione in ambito scientifico

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2

298 43940149

E.C.FO.P. ENTE CAT-TOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA

STEPS BACK INTO BRI-TISH HISTORY E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2

299 44590952 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE

Conoscersi per com-prendere

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2

300 44188611 FONDAZIONE MADDALE-NA DI CANOSSA What, are you afraid? E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2

301 44855022

COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S.

I giovani leggono il ter-ritorio: turismo giovanile sul Lago di Como

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 1 2 1

302 44362700 FONDAZIONE LE VELE Cittadinanza, apparte-nenza e diversità

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2

303 42937840

SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOL-FO VANTINI

Universitime: Sviluppare competenze trasversali per sapersi orienta-re nella scelta del percorso formativo e lavorativo futuro

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 6 2 2

304 41792880E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORA-TORI

INTER-CULTURA: Dialo-gare per crescere

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 1 2 1

305 44431588 ENFAPI CENTRO OPERATI-VO DI COMO

Moda & Made in Como C. Orientamento II. Orientamento al

lavoroNon residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2

306 44265841E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORA-TORI

MATUR-I-NSIEME: per-corso di rafforzamento delle competenze per la preparazione all’Esa-me di Stato

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 3 2 2

Page 131: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 131 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

307 44418157 STARTING WORK IMPRESA SOCIALE S.R.L.

h_OUT una mappa per orientarsi… diversa-mente

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2

308 44759730

COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S.

VIDEO MAKER PROFES-SIONALS: la multimedia-lità del conoscere

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 6 2 2

309 41792495E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORA-TORI

SUL PEZZO! Redigere un video notiziario come palestra per rafforzare le competenze relative all’area linguistico-espressiva

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2

310 44568783

AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMA-ZIONE

LA MONTAGNA CHE FA SCUOLA: rafforzare le competenze attraverso la montagna come catalizzatore di interessi ambientali, imprendito-riali, sportivi e di preven-zione degli incidenti

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2

311 43171841AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA'

PRODOTTI DI ECCELLEN-ZA NELLA BERGAMASCA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2

312 43515911

EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIA-LE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE ONLUS

Green Jobs: quale formazione per le pro-fessioni dell'ambiente

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2

313 44429301

IAL INNOVAZIONE AP-PRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRE-SA SOCIALE

CITTADINO E LAVORA-TORE EUROPEO E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2

314 44579015 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L.

CYBERBULLISMO E COMPUTERS CRIMES

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 3 2 2

315 43665319

CONSORZIO SIR SOLIDA-RIETA' IN RETE - CON-SORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE

Energie per il futuro: cittadini per l'ambiente

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 6 2 2

Page 132: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 132 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

316 43862926

SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOL-FO VANTINI

Spendibilità professio-nale delle ricchezze artistiche presenti sul territorio della Valleca-monica: riscoprire il Ri-nascimento Bresciano per promuovere nuove professionalità ecoso-stenibili a “KM 0”.

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 66 0 66 Ammissibile 6 2 2

317 44507197

Consorzio per la Forma-zione Professionale e per l'Educazione Perma-nente

PARCHI DI PIANURA E DI MONTAGNA UNA OPPORTUNITA'

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 66 0 66 Ammissibile 2 2 2

318 44353072CENTRO SERVIZI FOR-MAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L.

UN CREATIVO DA MUSEO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 66 0 66 Ammissibile 2 2 2

319 43160561ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I SESSI DI BER-GAMO

La “diversità” dei sensi : sviluppare l’inclusione sociale condividendo i profumi, i sapori, le arti e il patrimonio culturale del territorio berga-masco

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 2 2 2

320 43580403A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA

IL LAVORO MI CHIAMA: CREATIVITA’ E MONDO DEL LAVORO

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 3 2 2

321 44484123 ENTE DI FORMAZIONE SACRA FAMIGLIA LA LUCE DEL SILENZIO D. Bisogni educati-

vi specialiI. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 1 2 1

322 44052639CFP SAN GIUSEPPE COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

La vida es sueno?El siglo de oro tra teatro e realtà

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 3 2 2

323 44487758

Consorzio per la Forma-zione Professionale e per l'Educazione Perma-nente

TEAM BUILDING GREEN D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 3 2 2

324 44413885 FONDAZIONE IKAROSCREARE E GESTIRE UN SITO PER FARSI CONO-SCERE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 4 2 2

325 43555102 SCUOLA D'ARTE APPLICA-TA ANDREA FANTONI Archè A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 2 2 2

326 44018956ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE

Dall'acquaforte all'ebo-ok. Un percorso multi-mediale che recupera un'antica tradizione artistica.

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 3 2 2

Page 133: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 133 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

327 44430610

IAL INNOVAZIONE AP-PRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRE-SA SOCIALE

I PARCHI DEL GUSTO: ITINERARIO TRA LE PRODUZIONI AGRO-ALIMENTARI DEI PARCHI LURA E TICINO

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 2 2 2

328 43789568

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

Leggero come un soffio di vento C. Orientamento II. Orientamento al

lavoro Residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 6 2 2

329 44047815 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE

Piantiamola! Nessuno è perfetto.

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 2 2 2

330 44663518 FONDAZIONE LE VELERADICI COMUNI E UNI-TA' EUROPEA PER UNA CITTADINANZA ATTIVA

E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 2 2 2

331 42732865

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI COMO

Fashion Week A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 2 2 2

332 43447502 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE Cake Design... sul Serio! A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 2 2 2

333 43587945 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE

Love is in the hair! - Lombardia e Langue-doc Roussillon: uno spot di creatività e stile

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 3 2 2

334 43800469

AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMA-ZIONE

Cooking Culture E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 2 2 2

335 44491555

CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA

LEGALITA' IN CAMPOB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 1 2 1

336 44655721

ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche

Navigare nel sapere A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 4 2 2

337 43655282 Associazione Istituti Santa Paola

TECNICHE DI PANIFICA-ZIONE: DUE CULTURE A CONFRONTO

E. TransnazionalitàI. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 2 2 2

338 44508656 FONDAZIONE LE VELEIN ONDA! Laboratorio radiofonico di cittadi-nanza attiva

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 3 2 2

Page 134: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 134 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

339 44217396 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI

Orientamento alla lavoro: comprendere le abilità e saper creare le opportunità

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 2 2 2

340 44056554

CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA

CINEMA, TEATRO E COIFFURE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 1 2 1

341 44013862 CENTRO ITARD LOMBAR-DIA srl AGRICOLTURE IN WALES E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 1 2 1

342 44214035 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI

Apicultura d'eccellen-za: il miele italiano e sue lavorazioni

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2

343 44503023 I.S.I.S. GIULIO NATTA Cisco Full Immersion: tecnologia delle reti

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 3 2 2

344 44936699

AGENZIA PER LA FORMAZIONE L'ORIENTA-MENTO E IL LAVORO SUD MILANO

Laboratorio VIP (Valori, Idee, Percorsi)

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2

345 44065814 GALDUS SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE

IL CUORE DI MILANO: STORIA E IDENTITA' DEGLI ENTI BENEFICI MILANESI

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 1 2 1

346 44418094 STARTING WORK IMPRESA SOCIALE S.R.L. H...in D. Bisogni educati-

vi specialiI. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2

347 44581028 PROMOS SOCIETA' COO-PERATIVA A R.L. UNO PER TUTTI D. Bisogni educati-

vi specialiI. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 1 2 1

348 43593696AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, ORIENTAMENTO E LAVORO NORD MILANO

noi uccelli migratori: il lavoro oggi

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2

349 43595330 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI La voce delle immagini A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2

350 44639605AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI-VE - A.P.A.F.

NOI MEDIAMOB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2

351 44639767AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI-VE - A.P.A.F.

FARE PER CONOSCERE A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2

Page 135: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 135 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

352 44198391CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L.

MADE IN ITALY DA VALORIZZARE: CAPPELLI FAMOSI IN TUTTO IL MONDO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2

353 44439730CENTRO FORMATIVO E PROFESSIONALE ALDO MORO

Comunicare ad arte! A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 1 2 1

354 43919720O.D.P.F. OPERA DIOCE-SANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE

CULTURAL-MENTEB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2

355 44379405 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI

LO ZEN E L'ARTE DELLA MANUTENZIONE DELLA MOTOCICLETTA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2

356 44064793 FONDAZIONE LE VELEI muri raccontano: Laboratorio cinemato-grafico partecipato

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 3 2 2

357 44517029

C.I.L.F Centro per l'Inno-vazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S

DIAMO VOCE ALL'AC-QUA: PERCORSO DI VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE MILANESI

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 62 0 62 Ammissibile 2 2 2

358 42716392

SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOL-FO VANTINI

Conosci te stesso: Il Bilancio di competenze personali come stru-mento per favorire una scelta consapevole dei percorsi formativi in ambito universitario.

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 62 0 62 Ammissibile 6 2 2

359 44438503Ente Morale Associa-zione Scuole Studio e Lavoro

No-violenze.labB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 62 0 62 Ammissibile 6 2 2

360 42707706 CENTRO ITALIANO OPERE FEMMINILI SALESIANE Comun.I.Care A. Successo

formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 62 0 62 Ammissibile 2 2 2

361 44056491

CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA

LO SGUARDO, ESPRES-SIONE DELL'ANIMA UMANA: PENSIERO E ARTE SI INCONTRANO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 62 0 62 Ammissibile 1 2 1

362 44575571 GALDUS SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE

MILANO NUOVE SFIDE PER NUOVI CITTADINI

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 1 2 1

363 42461337

EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIA-LE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE ONLUS

DAL DIRE AL FARE A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2

Page 136: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 136 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

364 44747313

Consorzio per la Forma-zione Professionale e per l'Educazione Perma-nente

LOGISTICA PER L'INTER-NAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2

365 44581636CIAS FORMAZIONE PRO-FESSIONALE - IMPRESA SOCIALE S.R.L.

incontriB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2

366 44901854

CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA

Insieme per motivarci e non perderci

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 1 2 1

367 44643523AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI-VE - A.P.A.F.

UNA PICCOLA COMUNI-TA’ SOLIDALE, ESEMPIO DI CITTADINANZA ATTIVA

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2

368 41792628E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORA-TORI

MentEconomica: percorso di recupero delle competenze rela-tive all’area giuridico-economica attraverso tecniche di studio alternative.

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 1 2 1

369 43990040AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI-VE - A.P.A.F.

GENERAZIONE DI VINCENTI C. Orientamento II. Orientamento al

lavoro Residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2

370 43719670

EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIA-LE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE ONLUS

'SARANNO MATURI'. Sviluppo di competen-ze trasversali attraverso la preparazione e la presentazione di un elaborato

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 3 2 2

371 44119609ASSOCIAZIONE SCUOLE PROFESSIONALI G.MAZZINI

BES: Better Every Season

D. Bisogni educati-vi speciali

II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 6 2 2

372 43463402 Università degli Studi di Milano Pronti a scegliere? C. Orientamento I. Orientamento alla

formazioneNon residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2

373 44428666EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

La riabilitazione eque-stre per l’integrazione di persone diversamen-te abili

D. Bisogni educati-vi speciali

II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2

374 41784340AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA'

IL CIBO IN LOMBARDIA: CHE STORIA!!!

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2

375 43877376 PROMOS SOCIETA' COO-PERATIVA A R.L.

RICONOSCERSI NEL PIATTO

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 1 2 1

Page 137: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 137 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

376 44353673

AGENZIA PER LA FORMAZIONE L'ORIENTA-MENTO E IL LAVORO SUD MILANO

Milano depura! C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2

377 42461517

EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIA-LE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE ONLUS

DALLO SCONTRO ALL'IN-CONTRO

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

378 44583481

AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO NORD OVEST MILANO

IMPRENDERE TRA LE NUVOLE: START UP DI UN'ATTIVITA' DI E-COMMERCE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 3 2 2

379 44505431 GALDUS SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE

A.G.I.R.E. - Ambiente, Giovani e Impresa: in-sieme per una Respon-sabilità Ecosostenibile

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1

380 42406634 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE

MUOVERSI TRA ARTE E TECNOLOGIA E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

381 41213762

IAL INNOVAZIONE AP-PRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRE-SA SOCIALE

L'ARTIGIANATO DI ECCELLENZA ITALIANO: IL VETRO DI MURANO e l'OREFICERIA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

382 43941452

E.C.FO.P. ENTE CAT-TOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA

OFFICINA DEL RAC-CONTO - LA COMU-NICAZIONE E LE SUE FORME

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

383 44509576

C.I.L.F Centro per l'Inno-vazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S

ATTRAVERSANDO TRIESTE: ALLE RADICI DEL PRESENTE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

384 44119968

FONDAZIONE DELL'AS-SOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AGGIOR-NAMENTO PROFESSIO-NALE A.S.F.A.P. - ONLUS

ARTIGIANATO: orientarsi tra scuola lavoro e impresa

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1

385 44435644CENTRO FORMATIVO E PROFESSIONALE ALDO MORO

Aspettando EXPO 2015 : un ponte per il mondo del lavoro

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1

386 44982752ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I SESSI DI BER-GAMO

Formazione del cittadi-no: integrazione, ecolo-gia e diritti umani

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

387 43925907AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI-VE - A.P.A.F.

MAPA DI SITTB. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

Page 138: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 138 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

388 42729477AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA'

Orient-azioni C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

389 44887791 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA

Orientamento al lavoro Milano C. Orientamento II. Orientamento al

lavoroNon residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 3 2 2

390 44641396 ASSOCIAZIONE CNOS/FAP Regione Lombardia Renewables outline E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1

391 44663656IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COO-PERATIVA

“Milano e le città lom-barde, arte e cultura in vista di Milano Expo 2015”

E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

392 44515815AGENZIA PER LA FORMA-ZIONE, ORIENTAMENTO E LAVORO NORD MILANO

passato presente A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

393 44065967 GALDUS SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE

PERCORSI GASTRONO-MICI MENEGHINI: L'ARTE DOLCIARIA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1

394 42507036

EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIA-LE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE ONLUS

IL BELLO DELLE IDEE A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

395 42531181CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TICINO-MALPENSA

IL TICINO IN RETE: LE LIN-GUE STRANIERE COME RISORSA PER IL MARKE-TING TERRITORIALE.

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1

396 42960101

CR FORMA AZIENDA SPE-CIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFES-SIONALE

COMMERCIO ESTERO E VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO TIPICO LODIGIANO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 6 2 2

397 43076039

Consorzio per la Forma-zione Professionale e per l'Educazione Perma-nente

IMPARA L'ARTE (ECO-NOMICA) E METTILA DA PARTE

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

398 44579218 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L.

IL COSMO: L'INFINITO NELLE COSE DI TUTTI I GIORNI

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 3 2 2

399 43872440AGENZIA FORMATIVA DELLA PROVINCIA DI VARESE

fare e rifare con le mani

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1

Page 139: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 139 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

400 41792690E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORA-TORI

360 gradi: rafforzamen-to delle competenze chiave a servizio della formazione e dell’ap-prendimento degli studenti

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1

401 41792776E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORA-TORI

The BEST for BES: come tecniche di studio alternative, nuove tecnologie, teatro sociale ed espressività corporea possono svelare agli studenti con bisogni educativi speciali le loro poten-zialità nascoste.

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1

402 42460880

EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIA-LE SOCIETA' COOPERATI-VA SOCIALE ONLUS

IDEE IN TESTA A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

403 44575830 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI Riciclare la plastica una sfida europea E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

404 44754187 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L.

NOI AMBASCIATORI ALL'ONU - Model United Nations

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sen-sibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 3 2 2

405 44121511 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE

Il legno canta. Gli strumenti musicali lombardi tra passato e futuro

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

406 44932090 FONDAZIONE LE VELE GRANADA, CROCEVIA DI CULTURE E. Transnazionalità

II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

407 44428435EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

Rafforzare le com-petenze nell’area linguistica

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

408 44056275

CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA

GLI OPERATORI DEL BENESSERE SI SERVONO DELLA NATURA RISPET-TANDOLA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1

409 44427161

IAL INNOVAZIONE AP-PRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRE-SA SOCIALE

INCLUDERE TEATRANDO D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

Page 140: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 140 – Bollettino Ufficiale

N.Id

domandaOperatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione

Tipologia progetto

Esito istruttoria formale

Punteggio base

Punteggio premialità

Punteggio totale

Esito istruttoria tecnica

N. edizioni richieste

N. teorico di edizioni

N. edizioni

concesse

410 44517079

C.I.L.F Centro per l'Inno-vazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S

LA NOVITA' DEL SUONO E 'L GRANDE LUME: UNA RILETTURA DEL PARADISO DANTESCO IN CHIAVE TEATRALE

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamento delle difficoltà

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

411 44434060 ESSENCE S.R.L. BENESSERE, INGLESE : EXPO 2015 E. Transnazionalità

I. Confronto fra model-li educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 5 2 2

412 44056658

CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA

ORIENTA-mens C. Orientamento I. Orientamento alla formazione

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2

413 44055821 SCUOLA EDILE CREMO-NESE

L'alfabeto sostenibile- idee e materiali per una edilizia green

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 6 2 2

——— • ———

Page 141: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 141 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

ALLEGATO B

ELENCO PROGETTI NON AMMISSIBILI A SEGUITO DELL’ISTRUTTORIA TECNICA CON PUNTEGGIO INFERIORE A 60/90

N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia

progettoEsito istruttoria

formalePunteggio

totaleEsito istruttoria

tecnica1 42846592 FONDAZIONE MINOPRIO ISTITUTO

TECNICO SUPERIORE' PER BREVITA' 'FONDAZIONE MINOPRIO

Sosteniamoci! Un pianeta in trasformazione fa i conti con l'e-nergia e la creatività dei giovani di EXPO.

A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà

Residenziale Ammissibile 57 Non ammissibile

2 44053496 CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIONALE DEL PIAMBELLO

RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE PER IL SUCCESSO DELL'APPRENDIMENTO FORMATI-VO E L'INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residen-ziale

Ammissibile 57 Non ammissibile

3 44123637 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO

SHARE_IT B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discrimina-zione

Residenziale Ammissibile 54 Non ammissibile

4 43581473 A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMA-ZIONE GIOVANNI PIAMARTA

LA DANZA DELLE IDEE - compe-tenze e risorse creative per un percorso di scelte

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residen-ziale

Ammissibile 56 Non ammissibile

5 41734940 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA

Inclusione sociale e cittadinanza attiva

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discrimina-zione

Non residen-ziale

Ammissibile 55 Non ammissibile

6 44650371 CENTRO ITARD LOMBARDIA srl YEP - Youth Expo People E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 55 Non ammissibile

7 44347642 AZIENDA SPECIALE 'AGENZIA FOR-MATIVA DON ANGELO TEDOLDI'

'BRESCIA E PROVINCIA PATRIMO-NIO UNESCO

A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Non residen-ziale

Ammissibile 55 Non ammissibile

8 44488430 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO

GeaPentathlon A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Non residen-ziale

Ammissibile 54 Non ammissibile

9 44011974 PROMOS SOCIETA' COOPERATIVA A R.L.

DAL CAOS ALL'ORDINE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Residenziale Ammissibile 54 Non ammissibile

10 44820136 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI

Galoppando verso la meta D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità

Residenziale Ammissibile 53 Non ammissibile

11 43394044 FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova

'Verso Mantova 2019 Smart Human City'

E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile

12 44150142 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNA-MENTO DELLE ARTI GRAFICHE

Uno per tutti, tutti per uno. D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità

Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile

13 44673437 ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I SESSI DI BERGAMO

Orientamento e formazione: uni-versità, imprenditoria e sbocchi professionali

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile

14 44189160 FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA

La fisica in barca a vela A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile

Page 142: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 142 – Bollettino Ufficiale

N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia

progettoEsito istruttoria

formalePunteggio

totaleEsito istruttoria

tecnica

15 43789574 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

REGISTI PER UNA SETTIMANA A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà

Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile

16 44218584 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AG-GIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS

GUIDE TURISTICHE: Orientarsi attraverso un'agenzia simulata di incoming

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residen-ziale

Ammissibile 52 Non ammissibile

17 41699015 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMEN-TO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE

THE RULES FOR SPORT TALENTS E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e professionali differenti

Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile

18 44892591 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. ORIENTARSI NEL MERCATO DEL LAVORO OGGI

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residen-ziale

Ammissibile 51 Non ammissibile

19 44965108 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA

Rafforzamento autonomia DSA BSE

D. Bisogni educativi speciali II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento

Non residen-ziale

Ammissibile 51 Non ammissibile

20 44331451 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AG-GIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS

INFO JOB: orientarsi nel mondo del lavoro

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Non residen-ziale

Ammissibile 50 Non ammissibile

21 42960326 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

SCENARI DI MARKETING CULTURA-LE E DI MERCATO

A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Non residen-ziale

Ammissibile 50 Non ammissibile

22 44428866 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPE-RATIVA SOCIALE ONLUS

Le scelte future orientate da un percorso di testing

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residen-ziale

Ammissibile 50 Non ammissibile

23 44428980 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPE-RATIVA SOCIALE ONLUS

Testa le tue abilità per scegliere il percorso universitario

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residen-ziale

Ammissibile 50 Non ammissibile

24 43939483 CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIONALE DEL PIAMBELLO

TALENT CUP - COMPETENZE PER COMPETERE

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residen-ziale

Ammissibile 50 Non ammissibile

25 44646903 ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I SESSI DI BERGAMO

Formazione del cittadino: integra-zione, ecologia e diritti umani

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 50 Non ammissibile

26 44013079 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPE-RATIVA SOCIALE ONLUS

Rafforzare le competenze nell’a-rea matematica

A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Non residen-ziale

Ammissibile 49 Non ammissibile

27 43677216 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPE-RATIVA SOCIALE ONLUS

Rafforzare le competenze dell’a-rea d’italiano

A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Non residen-ziale

Ammissibile 49 Non ammissibile

28 44062452 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI Alla scoperta delle diversità B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discrimina-zione

Non residen-ziale

Ammissibile 49 Non ammissibile

29 43665898 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO

OUR LANDSCAPES B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 48 Non ammissibile

30 44832843 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S.

ITALIA - IRLANDA: giovani cittadini europei

E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva

Residenziale Ammissibile 48 Non ammissibile

31 44428735 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPE-RATIVA SOCIALE ONLUS

Conoscersi per orientarsi nel mercato del lavoro

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residen-ziale

Ammissibile 48 Non ammissibile

Page 143: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 143 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia

progettoEsito istruttoria

formalePunteggio

totaleEsito istruttoria

tecnica

32 44429092 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPE-RATIVA SOCIALE ONLUS

Percorsi motivazionali per gli allievi delle classi terze

C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residen-ziale

Ammissibile 48 Non ammissibile

33 44428548 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPE-RATIVA SOCIALE ONLUS

Rafforzare le competenze dell’a-rea tecnico-scientifica

A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Non residen-ziale

Ammissibile 47 Non ammissibile

34 44438440 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AG-GIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS

INSIDE MANAGER: imparare a gestire e gestirsi

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Non residen-ziale

Ammissibile 47 Non ammissibile

35 44887095 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. WEB 2.0 - SOCIAL MEDIA MAR-KETING

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 47 Non ammissibile

36 44589790 PROMOS SOCIETA' COOPERATIVA A R.L.

I quattro elementi: acqua, terra, aria, fuoco. Conoscere, creare, trasmettere e interagire attraverso uno stile di vita sostenibile.

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Non residen-ziale

Ammissibile 47 Non ammissibile

37 42461403 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COO-PERATIVA SOCIALE ONLUS

LA MODA NEL TEMPO: E' TEMPO DI MODA

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Non residen-ziale

Ammissibile 47 Non ammissibile

38 43686731 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO NORD OVEST MILANO

ODISSEA DI UNA VENDITA DI SUCCESSO

A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà

Non residen-ziale

Ammissibile 47 Non ammissibile

39 44414991 AZIENDA SPECIALE 'AGENZIA FOR-MATIVA DON ANGELO TEDOLDI'

IL TRUCCO E L'ACCONCIATURA D'EPOCA NEL TEATRO

A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Non residen-ziale

Ammissibile 47 Non ammissibile

40 43664315 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATI-VE SOCIALI - SOCIETA' COOPERA-TIVA SOCIALE

I ruoli e le professioni del sociale C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residen-ziale

Ammissibile 45 Non ammissibile

41 43458734 CENTRO FORMATIVO PROVINCIA-LE GIUSEPPE ZANARDELLI

Il Basket da... i numeri A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Residenziale Ammissibile 45 Non ammissibile

42 44988875 FONDAZIONE IKAROS Nonni e Nipoti: generazioni a confronto

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 45 Non ammissibile

43 44072512 CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L.

TOGONNE: processi etici di co-produzione

A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Residenziale Ammissibile 43 Non ammissibile

44 43052380 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNA-MENTO DELLE ARTI GRAFICHE

Progettualità di sè tra arte, creati-vità e teatro

A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà

Non residen-ziale

Ammissibile 42 Non ammissibile

45 43997245 AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATIVE - A.P.A.F.

S COOL DAY A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Residenziale Ammissibile 42 Non ammissibile

46 44890496 ASSOCIAZIONE CNOS/FAP Regio-ne Lombardia

COSMOPOLIS: punto di arrivo o punto di partenza?

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Non residen-ziale

Ammissibile 42 Non ammissibile

47 44221163 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AG-GIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS

MI PRESENTO E RAPPRESENTO: orientarsi nella scuola e nel lavoro

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residen-ziale

Ammissibile 42 Non ammissibile

48 44577137 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. MEDIA 3.0 - IN TV CI VADO IO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 41 Non ammissibile

49 44581901 CIAS FORMAZIONE PROFESSIONA-LE - IMPRESA SOCIALE S.R.L.

fumetti e fiabe, che passione B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Non residen-ziale

Ammissibile 40 Non ammissibile

Page 144: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 144 – Bollettino Ufficiale

N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia

progettoEsito istruttoria

formalePunteggio

totaleEsito istruttoria

tecnica

50 44220776 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI

Il fiume Chiese tra storia, arte, economia e società

A. Successo formativo II. Rafforzamento delle compe-tenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici

Residenziale Ammissibile 40 Non ammissibile

51 44976022 Associazione Istituti Santa Paola ORIZZONTE LAVORO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residen-ziale

Ammissibile 40 Non ammissibile

52 43919735 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRE-SERVAZIONE DELLA FEDE

LOcalMELLownessInAqua: Lomelli-na, una terra in mezzo alle acque

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 39 Non ammissibile

53 44360522 Associazione Istituti Santa Paola ESPRESSO FORMAZIONE: un bina-rio preferenziale per il supera-mento del debito formativo

A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà

Non residen-ziale

Ammissibile 38 Non ammissibile

54 44578678 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. PRODUZIONE EVENTI MUSICALI C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 34 Non ammissibile

——— • ———

ALLEGATO C

ELENCO DEI PROGETTI NON AMMISSIBILI A SEGUITO DELL’ISTRUTTORIA FORMALE E RELATIVA MOTIVAZIONE

N. ID Pro-getto

n. Protocollo Data Proto-collo

Titolo percorso Operatore capofila Area di intervento Linea di azione Esito istruttoria formale

Motivazione non ammissibilità

1 43117735 L1.2013.0204362 14/10/2013 Videointervistiamoci SCUOLE CIVICHE DI MILANO - FONDA-ZIONE DI PARTECI-PAZIONE

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

L'accordo di partenariato non è conforme , man-ca completamente la parte con indicato ruolo, attività e impegni dei soggetti partner.

2 42991344 L1.2013.0204704 15/10/2013 WORKING AROUND EUROPE

CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COO-PERATIVA SOCIALE A R.L.

E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e profes-sionali differenti

Non ammissibile Mancata presenza nel partenariato di almeno un'istituzione formativa o azienda del Paese UE ospitante

Il progetto è presentato sull'area di intervento 'Trasnazionalità' l'avviso prevede la presenza di almeno un'istituzione formativa (Scuola, Centro di formazione professionale, Università) o un'azien-da del paese ospitante UE, coerentemente con gli obiettivi del percorso NLW. Il partner straniero York Homestay, dalla documentazione risulta agenzia di sistemzione in famiglia di studenti e turisti stranieri, e non un'istituzione formativa, non risponde pertanto ai criteri dell'avviso.

3 43995325 L1.2013.0204948 15/10/2013 EUROPEAN CITIZENS AGENZIA PRO-VINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI-VE - A.P.A.F.

E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura euro-pea e della citta-dinanza attiva

Non ammissibile Mancata presenza nel partenariato di almeno un'istituzione formativa o azienda del Paese UE ospitante

Il Bando , per l'area di intervento "Trasnazionalità" prevede obbligatoriamente la presenza di alme-no un'istituzione formativa (Scuola, Centro di For-mazione professionale, Univeristà) o un'azioneda del paese UE ospitante. Unico partner straniero del progetto è l'amministrazione comunale di Etterbeek, soggeto che non risponde al requisito previsto dall'avviso.

4 44587682 L1.2013.0204860 15/10/2013 Un cuoco straniero a Londra

ASSOCIAZIONE CNOS/FAP Regione Lombardia

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non ammissibile Mancato rispetto dei requisiti previsti nell'invito

Il progetto presentato sull'area di intervento 'Orien-tamento' prevede una residenzialità all'estero (Londra). I termini e le indicazioni dell'avviso pre-vedono lo svolgimento all'estero per i soli percorsi rientranti nell'area 'Trasnazionalità'.

Page 145: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale – 145 –

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

N. ID Pro-getto

n. Protocollo Data Proto-collo

Titolo percorso Operatore capofila Area di intervento Linea di azione Esito istruttoria formale

Motivazione non ammissibilità

5 44324594 L1.2013.0204712 15/10/2013 Comunicare oltre le barriere dell'autismo ad alta funzionalità

ISTITUTO D'ISTRUZIO-NE SUPERIORE DON MILANI

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non ammissibile Incompletezza della documentazione

L’accordo di partenariato non è conforme: non è stato sottoscritto da uno dei soggetti in partena-riato.

6 44067174 L1.2013.0205105 15/10/2013 Cultura, Internet e Impresa: da Tallinn - Capitale Europea della Cultura 2011 - alle candidature lombarde per il 2019

FONDAZIONE LUIGI CLERICI

E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura euro-pea e della citta-dinanza attiva

Non ammissibile Mancato rispetto dei requisiti previsti nell'invito

L'invito prevede che i percorsi dell'area Transna-zionalità siano organizzati all'estero.Il progetto pre-sentato sull'area di intervento "Transnazionalità" è organizzato parte all'estero e parte in Italia.

7 44662046 L1.2013.0205107 15/10/2013 I tesori artistici e culturali nella terra dei camuni e della repubblica di Scalve

ASSOCIAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE DEL PATRONATO SAN VINCENZO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

L'accordo di partenariato non è conforme, l'articolo 4 non è stato compilato in nessuna parte: mancano i nomi dei partner, relativi ruoli e impegni assunti nell'ambito del partenariato

8 42827004 L1.2013.0204605 15/10/2013 TALENTI CREATIVI PER LA COSMESI

CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SER-VIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

C. Orientamento II. Orientamento al lavoro

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

L’accordo di partenariato non è conforme: man-ca completamente il testo, sono elencati solo i partners in premessa.

9 43399941 L1.2013.0205204 15/10/2013 Le Muse in cucina ENTE DI FORMA-ZIONE SACRA FAMIGLIA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

L'accordo di partenariato non è conforme: man-ca corrispondenza tra soggetti partner indicati in premessa e quelli indicati all’art. 4 e firmatari.

10 44357232 L1.2013.0204733 15/10/2013 BELLEZZA IN MOVI-MENTO: APPROFON-DIMENTO DEL CON-CETTO DI BELLEZZA PARTENDO DALLO STUDIO DI PERSO-NAGGI DELL'OPERA LIRICA

ACCADEMIA PRO-FESSIONALE P.B.S.

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non ammissibile Mancato rispetto dei requisiti rispetto alla composizione del parte-nariato

Il soggetto capofila risulta essere ente gestore dell'istituto paritario in partenariato. Non am-missibile, in ragione dei rapporti intercorrenti tra ente accreditato in qualità di gestore e l’istituto paritario medesimo.

11 44639700 L1.2013.0204466 14/10/2013 Percorsi di terra e di acqua: storie dietro le maschere

AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

L'accordo di partenariato non pè conforme: man-cano corrispondenze tra soggetti partner indicati in premessa e quelli indicati all’art. 4, e i firmatari.

12 41323605 L1.2013.0204392 14/10/2013 QUASI FOSSE CASA MIA. Un'esperienza di valorizzazione e gestione diretta di un bene culturale della Lombardia

AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO NORD OVEST MILANO

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

Sono state firmate 7 convenzioni distinte con ognuno dei 7 partners, due convenzioni non sono conformi: l'art 4, non è stato compilato, mancano impegni in capo ai partners (ruoli e attività). L'accordo di partenariato, considerato comples-sivmante, è pertanto non conforme e incompleto.

13 44214426 L1.2013.0204690 15/10/2013 Every.com ISTITUTO D'ISTRUZIO-NE SUPERIORE DON MILANI

D. Bisogni educati-vi speciali

I. Integrazione degli studenti con disabilità

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

L'accordo di partenariato non è conforme: man-ca la firma di un soggetto partner

Page 146: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 146 – Bollettino Ufficiale

N. ID Pro-getto

n. Protocollo Data Proto-collo

Titolo percorso Operatore capofila Area di intervento Linea di azione Esito istruttoria formale

Motivazione non ammissibilità

14 42991497 L1.2013.0204143 11/10/2013 IL PALCOSCENICO DELL’INTEGRAZIONE

CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COO-PERATIVA SOCIALE A R.L.

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della le-galità e delle pari opportunità e non discriminazione

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

L'accordo di partenariato non è conforme: man-ca completamente il testo, è allegata solo una pagina con le firme.

15 43174546 L1.2013.0204622 15/10/2013 CONOSCERE IL PAS-SATO PER PREPARARSI AL FUTURO - attra-verso i linguaggi del teatro e dell’arte, alla scoperta di un luogo di interesse storico e culturale del nostro territorio: IL MAUSO-LEO DEI VISCONTI DI MODRONE in Cassa-go Brianza

ASSOCIAZONE LA NOSTRA FAMIGLIA

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

L'accordo di partenariato non è conforme: l'art 4 non è stato compilato in nessuna parte: non sono indicati partner, relativi ruoli, impegni di ogni sog-getto partner all'interno del partenariato

16 44354081 L1.2013.0205040 15/10/2013 Conoscere il territorio e i suoi beni culturali attraverso lo sport

ASSOCIAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE DEL PATRONATO SAN VINCENZO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

L’accordo di partenariato non è conforme: l'art. 4 non è stato compilato in nessuna parte, non sono indicati partner e relativi ruoli, impegni di ogni soggetto partner all'interno del partenariato.

17 41547488 L1.2013.0204685 15/10/2013 AMICI: ACQUA E MI-LANO CITTA D'ARTE

SCUOLA SUPERIORE DEL COMMERCIO, DEL TURISMO, DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non ammissibile Mancato rispetto dei requisti richiesti

La proposta presentata indica una durata del percorso di 5 giorni. L'Invito che al punto 5.2 prevede che: " i percorsi NLW devono avere una durata di 6 giorni per un totale di 40 ore".

18 44350342 L1.2013.0204862 15/10/2013 Incontri con i luoghi manzoniani e realizzazione di un video promozionale; ciak si gira: 'Lario e tradizioni sulle orme di Manzoni'. A scuola di integrazione socio-culturale con 'I Promessi Sposi'.

ASSOCIAZIONE PA-DRE MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI

B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani

I. Integrazione socio-culturale

Non ammissibile Mancato rispetto dei requisti richiesti rispetto alla composizione del Partenariato

Nel partenariato è presente una persona fisica.

19 44662856 L1.2013.0205115 15/10/2013 Alla scoperta dei beni culturali con un'ottica ecoam-bientale

ASSOCIAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE DEL PATRONATO SAN VINCENZO

A. Successo formativo

II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei pro-grammi scolastici

Non ammissibile Incompletezza della do-cumentazione richiesta

L'accordo di partenariato non è conforme: l'ar-ticolo 4 non è stato compilato in nessuna parte, non sono indicati i partner e i relativi ruoli e gli impegni di ogni soggetto partner all'interno del partenariato.

20 43238114 L1.2013.0207381 19/12/2013 Mille Miglia in Bellezza

OK SCHOOL ACA-DEMY SRL - IMPRESA SOCIALE

A. Successo formativo

I. Supporto al suc-cesso formativo per il superamen-to delle difficoltà

Non ammissibile Mancato rispetto dei ter-mini perentori di presen-tazione della proposta secondo le procedure indicate

Il progetto è protocollato il 19 dicembre 2013

Page 147: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

D.G. Agricoltura

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 147 –

D.d.s. 13 febbraio 2014 - n. 1108Programma di sviluppo rurale 2007-2013 – Approvazione del bando 2014 della Misura 211 «Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane» ai sensi del regolamento (UE) n. 1310 del 17 dicembre 2013

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SVILUPPO DELL’AGRICOLTURA DIMONTAGNA E DELL’UTILIZZO SOSTENIBILE DEI TERRENI AGRICOLI Richiamati:

− il regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 set-tembre 2005, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR);

− il regolamento CE n. 74/2009 del Consiglio, del 19 genna-io 2009, che modifica il Regolamento CE 1698/2005;

− il regolamento CE n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, recante disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio sul soste-gno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR);

− il regolamento CE n. 363/2009 del Consiglio, del 4 mag-gio 2009, che modifica il Regolamento CE n. 1974/2006;

− il regolamento  (UE) n.  65/2011 della Commissione, del 27 gennaio 2011, che stabilisce modalità di applicazio-ne del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello svi-luppo rurale;

− il regolamento  (UE) n.  1310/2013 del Parlamento Euro-peo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e in particolare l’art. 1 «Impegni giuridici assunti nel 2014 ai sensi del re-golamento (CE) n. 1698/2005;

− la decisione della Commissione C(2007) 4663 del 16 ot-tobre 2007, che approva il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia per il periodo di programma-zione 2007-2013 modificato ed integrato sulla base delle osservazioni della Commissione stessa;

− la decisione della Commissione C(2007) 10347 del 17 di-cembre 2009, che approva la revisione del Programma di Sviluppo rurale della Regione Lombardia per il periodo di programmazione 2007-2013 e modifica la Decisione del-la Commissione C(2007) 4663 del 16 ottobre 2007;

− la decisione della Commissione C(2011) 3621 del 24 maggio 2011, che approva la revisione del Programma di Sviluppo rurale della Regione Lombardia per il periodo

di programmazione 2007-2013 e modifica la Decisione della Commissione C(2007) 10347 del 17 dicembre 2009;

Visti: − la d.g.r. n. 6276 del 21 dicembre 2007 di approvazione delle Disposizioni Attuative Quadro delle misure 111, 112, 123, 124, 132, 211, 214, 221, 311, progetti concordati e piani di sviluppo locali;

− la d.g.r. n.  10086 del 7  agosto  2009 di modifica e integrazione delle Disposizioni Attuative Quadro delle misure 112, 121, 211, 214, 216, 311A, 311B, 311C, 312, 323B e 323C;

− il d.d.u.o. n. 7107 del 16 luglio 2010 di approvazione del Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni relativi al Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;

Considerato che le sopra citate deliberazioni demandano a un successivo atto dirigenziale l’approvazione dei bandi per la presentazione delle domande;

Visto il bando della misura 211 di cui all’allegato 1, compo-sto di n. 24 pagine, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Considerato che le risorse finanziarie disponibili per il presente bando ammontano a 12.000.000,00 euro;

Vista la l.r. n. 20 del 7 luglio 2008 e successive modifiche e inte-grazioni e in particolare l’art. 17 che individua le competenze dei dirigenti, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura;

Considerato che il presente provvedimento rientra tra le com-petenze della Struttura/U.O. individuate dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 (Ovvero altro provvedimento organizzativo successi-vo) e dal decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013;

DECRETARecepite le premesse:1. di approvare il bando 2014 della misura 211 «Indennità a

favore degli agricoltori delle zone montane» di cui all’allegato 1, composto di n. 24 pagine, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. che le risorse finanziarie disponibili per il presente bando ammontano a 12.000.000,00 euro la cui spesa graverà sul bilan-cio dell’Organismo Pagatore Regionale (OPR);

3. di attestare che il presente atto non è soggetto agli obbli-ghi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;

4. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Lombardia e sul sito web della Direzione Ge-nerale Agricoltura.

Il dirigente Alberto Lugoboni

——— • ———

ALLEGATO 1

FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

MISURA 211 Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane

BANDO DOMANDE 2014

INDICE

1) OBIETTIVI

2) COS’È L’INDENNITÀ COMPENSATIVA

3) CONDIZIONI GENERALI

4) PER QUALI TERRENI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA

5) PER QUALI ALLEVAMENTI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA

6) CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA

7) A QUANTO AMMONTANO I PREMI

7.1) Pascoli e ATI

7.1.1) Regole ulteriori per la costituzione dell’A.T.I. e la presentazione della domanda

7.2) Determinazione della superficie sulla quale si può calcolare l’aiuto

7.2.1) Tolleranza in caso di difformità fra quanto dichiarato e quanto accertato

Page 148: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 148 – Bollettino Ufficiale

7.2.2) Obbligo di dichiarazione dell’intera superficie aziendale

7.3) Riduzione percentuale proporzionale dei premi

8) CONDIZIONI PER POTER OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA

8.1) Rispetto regime delle quote latte

8.2) Condizioni legate alla natura ed estensione delle coltivazioni

8.3) Condizioni legate al possesso dei terreni

8.4) Condizioni legate al rispetto della condizionalità

9) PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

9.1) Quando presentare la domanda

9.1.1) Penalità per presentazione in ritardo della domanda

9.2) A chi presentare la domanda

9.3) Come presentare la domanda

9.4) Cosa allegare alla domanda

9.5) Domande di modifica

9.5.1) Documentazione mancante sanabile e non sanabile

9.5.2) Errori palesi

9.5.3) Scadenza termini in giorno festivo

9.6) Cause di forza maggiore e circostanze eccezionali

9.7) Controllo della ricevibilità delle domande

10) AMMISSIONE A FINANZIAMENTO E PREDISPOSIZIONE DEGLI ELENCHI

10.1) Ammissione a finanziamento dei richiedenti

10.2) Predisposizione degli elenchi di liquidazione

10.2.1) Determinazione della superficie foraggera ammissibile

10.3) Erogazione dei premi ai beneficiari

11) CONTROLLI

11.1) Controlli in loco dei beneficiari

11.2) Controlli sul rispetto della “condizionalità”

11.3) Controlli “ex post”2

11.4) Controlli dell’attività dei CAA (controlli II livello)

12) IMPEGNI E PENALITÀ

12.1) Prosecuzione dell’attività agricola per 5 anni

12.2) Mantenimento di un adeguato carico di bestiame

13) DECADENZE

13.1) Comunicazione dell’avvio del procedimento di decadenza

13.2) Richieste di riesame

13.3) Provvedimento di decadenza

14) RECESSO E TRASFERIMENTO DEGLI IMPEGNI

15) RICORSI

15.1) Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli in loco e sul rispetto della condizionalità

15.2) Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli ex post

16) SANZIONI

17) INFORMATIVA TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

18) MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

19) RIFERIMENTI NORMATIVI

20) ELENCO DEI COMUNI RICADENTI IN AREE SVANTAGGIATE

21) ELENCO DEI CODICI COLTURA AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO

22) DICHIARAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

_____________________

1) OBIETTIVI

La misura 211, prevista dall’Unione Europea, si inserisce nel quadro di azioni del programma volte:

• contrastarel’abbandonodell’agricolturainmontagna;

• ridurreildeclinodellabiodiversitàmantenendosoprattuttoleprateriealpine,habitatdivitaleimportanzaperlaconservazionedellaflora e fauna tipica.

La misura è finalizzata a mantenere e sostenere l’attività degli agricoltori delle zone montane, mediante l’erogazione di specifiche indennità con cui compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito derivanti dagli svantaggi che ostacolano la produzione agricola in montagna.

Tali aiuti mirano altresì a contrastare l’abbandono delle superfici agricole di montagna, in particolare di quelle pascolive e foraggere.

Si intende così riconoscere la valenza sociale ed ambientale svolta dall’agricoltura di montagna ed attuare una semplificazione

Page 149: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 149 –

amministrativa a vantaggio dei beneficiari e degli Enti.

2) COS’È L’INDENNITÀ COMPENSATIVA

L’indennità compensativa consiste in un aiuto annuale che serve per compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito causati dagli svantaggi che ostacolano la produzione agricola in montagna.

3) CONDIZIONI GENERALI

I richiedenti:

• possono presentare una sola domanda per ciascun anno;

• devono esercitare l’attività agricola in Lombardia su terreni dei Comuni ricadenti in aree svantaggiate (vedi par. 20);

• devono essere in regola con il regime delle quote latte (vedi paragrafo 8.1);

• devono rispettare la condizionalità1;

• devono impegnarsi a proseguire l’attività agricola per almeno 5 anni a decorrere dal primo pagamento.

Non sono erogati pagamenti nel caso in cui il richiedente abbia diritto a un premio di indennità compensativa inferiore a 100,00 €.

4) PER QUALI TERRENI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA

L’indennità compensativa è calcolata sui terreni che si trovano in Lombardia all’interno di comuni ricadenti in aree svantaggiate, riportati in allegato 20.

TABELLA 1

Richiedente Il premio può essere richiesto per Condizioni per presentare la domanda

Imprese agricole con allevamento

Frutteti, oliveti e vigneti - minimo 0,5 ha

Prati e prato-pascoli - minimo 0,5 ha - rapporto UB/ha fra 0,2 e 3

Pascoli- minimo 3 ha- rapporto UB/ha fra 0,2 e 3- gestione diretta del pascolo

Imprese agricole senza allevamentoFrutteti, oliveti e vigneti - minimo 0,5 ha

Prati e prato-pascoli - minimo 0,5 ha

Imprese agricole senza allevamento di proprietà, con bestiame conferito

nell’ambito di una associazione temporanea d’impresa (“caricatore

d’alpe”)

Frutteti, oliveti e vigneti - minimo 0,5 ha

Prati e prato-pascoli - minimo 0,5 ha

Pascoli - minimo 3 ha- gestione diretta del pascolo

imprese agricole con bestiame di proprietà, conferito a un caricatore nell’ambito di

una associazione temporanea d’impresa (“conferente”)

Pascoli - minimo 3 ha- rapporto ub/ha fra 0,2 e 3

Il rapporto UB/ha è calcolato sulle superfici foraggere in base ai dati contenuti nel fascicolo aziendale, compresi anche i terreni fuori regione. Per il calcolo delle UB si fa riferimento alla consistenza media giornaliera su base annua (dal 1° gennaio al 31 dicembre) determinata attraverso le informazioni dell’Anagrafe Zootecnica.

Le uniche superfici a vigneto ammissibili sono quelle in zone DOC, DOCG e IGT.

Le uniche superfici a frutteto ammissibili sono quelle monospecifiche. Nel caso di castagneti da frutto, sono ammissibili solo i castagneti in attualità di coltura e monospecifici.

Le indennità sono variabili in base alla superficie posseduta dalle singole aziende e, fermo restando il rispetto del rapporto UB/ha indicato nella tabella 1, possono essere erogate fino ad una superficie massima indicata nella tabella 2 (paragrafo 7).

Nel paragrafo 21 sono indicati i codici coltura per i quali è possibile richiedere l’indennità compensativa.

5) PER QUALI ALLEVAMENTI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA

Il pagamento dell’indennità per le imprese agricole con allevamento è subordinato alle seguenti condizioni:

• allevare animali di specie bovina, equina, ovina e caprina;

• impegnarsi a mantenere un rapporto fra UB e superficie foraggera compreso tra 0,2 e 3 UB/ha.

I codici coltura delle superfici foraggere che sono utilizzati per il calcolo del rapporto fra UB e superficie foraggera sono riportati nel paragrafo 21.

6) CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA

Possono presentare la domanda:

a. imprese agricole individuali:

• titolari di partita IVA;

1 A livello europeo, gli obblighi di condizionalità sono stabiliti ai sensi degli articoli 5 e 6 e agli allegati II e III del Reg. (CE) n. 73/2009, così come modificati, per l’anno 2014, dal Reg. UE n. 1310/2013. I criteri di gestione obbligatori, le buone condizioni agronomiche e ambientali sono stati approvati dalla Regione Lombardia con DGR n. VIII/4196/2007 e successive modifiche ed integrazioni.

Page 150: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 150 – Bollettino Ufficiale

• iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “Imprenditori agricoli” o sezione “coltivatori diretti”).

b. società agricole”2:

• titolari di partita IVA;

• iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “imprese agricole”).

c. società cooperative:• titolari di partita IVA;

• iscritte all’albo delle società cooperative3 di lavoro agricolo e/o di conferimento di prodotti agricoli e di allevamento.

7) A QUANTO AMMONTANO I PREMIL’indennità compensativa è erogata in base alla superficie in conduzione del beneficiario (proprietà, affitto, ecc.) e ammonta fino a un massimo indicato nella seguente tabella 2:

TABELLA 2

Superficie

Codice sotto azione e

raggruppamento SIARL

Premio intero (€/ha) Premio ridotto al 50% (€/ha)Nessun

premio per superfici oltre:

Pascoli con contratto ATI per il caricatore con bestiame 1.a.1 125,00 fino a 100 ha 62,50 oltre i 100 ha 400 ha

Pascoli con contratto ATI per il caricatore senza bestiame 1.a.1 50,00 fino a 100 ha 25,00 oltre i 100 ha 400 ha

Pascoli con contratti ATI per il conferente il bestiame 1.a.2 75,00 fino a 100 ha 37,50 oltre i 100 ha 400 ha

Pascoli senza contratti ATI 1.b 125,00 fino a 125 ha 62,50 oltre i 125 ha e fino a 250 ha 250 haPrati per aziende con allevamento 2 185,00 fino a 21 ha 92,50 oltre i 21 ha e fino a 30 ha 30 ha

Prati per aziende senza allevamento 2 185,00 fino a 21 ha 92,50 oltre i 21 ha e fino a 30 ha 30 ha

Vigneto in Valtellina e Valcamonica 3.a 300,00 fino a 5 ha 150,00 oltre i 5 ha e fino a 8 ha 8 ha

Vigneto in altre zone 3.b 175,00 fino a 5 ha 87,50 oltre i 5 ha e fino a 8 ha 8 ha

Oliveto 4 175,00 fino a 3 ha 87,50 oltre 3 ha e fino a 8 ha 8 ha

Frutteto 5 175,00 fino a 3 ha 87,50 oltre 3 ha e fino a 10 ha 10 ha

Il massimale di 300,00 €/ha per le aziende viticole della Valtellina4 e della Valle Camonica5 è in relazione all’onerosità della coltivazione di vigneti su terrazzamenti di piccole dimensioni in zone fortemente acclivi. Tali sistemazioni agrarie comportano costi supplementari, sia per il maggior numero di ore di lavoro necessarie alla manutenzione dei muretti a secco, sia per la scarsa possibilità di meccanizzazione delle aziende. Inoltre, tali coltivazioni sono svolte da aziende di piccole dimensioni (spesso inferiori ad un ettaro di superficie), che tuttavia svolgono nel loro complesso un indispensabile ruolo di salvaguardia del territorio e di tutela del paesaggio.

7.1) Pascoli e ATI

La gestione e lo sfruttamento dei pascoli e delle malghe in Lombardia avviene, normalmente, attraverso due figure: il caricatore d’alpe, che prende in gestione l’alpeggio conducendo il bestiame al pascolo, turnando le superfici di pastura e occupandosi della trasformazione del latte, ed il conferente che cede temporaneamente al caricatore del bestiame, normalmente allevato in fondo valle, eventualmente partecipando con varie modalità agli oneri per l’acquisizione dei diritti di pascolamento.

L’onere maggiore della gestione e dello sfruttamento dell’alpeggio è in capo al caricatore che però, senza il bestiame fornito dal conferente, non potrebbe garantire un adeguato carico di bestiame al pascolo.

Per consentire il prosieguo di questa pratica storicamente affermatasi e permettere agli allevatori che conferiscono il loro bestiame a un caricatore d’alpe di beneficiare della misura 211, caricatore e conferenti possono costituire una associazione temporanea d’impresa (di seguito “ATI”).

I Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (di seguito “CAA”) inseriscono le informazioni relative all’ATI nel SIARL, accedendo all’apposita area di registrazione.

Caricatore e conferenti hanno diritto al premio della misura 211 in base a specifiche quote del pascolo concordate nel momento di costituzione dell’associazione e aggiornate annualmente con atti specifici allegati al contratto ATI recanti la firma degli interessati.

Per riconoscere i diversi ruoli delle due figure precedentemente citate, i premi relativi ai pascoli, in caso di ATI, saranno così differenziati:

• il conferente accederà al premio in misura ridotta, pari al massimo a 75,00 € per ogni ettaro di pascolo con cui partecipa all’ATI, nel limite dei massimali indicati in tabella 2;

• il caricatore percepirà, in aggiunta al premio di cui al punto precedente, un aiuto pari al massimo a € 50,00 per ogni ettaro di pascolo complessivamente condotto dall’ATI.

In tal modo è assicurato per l’intera superficie a pascolo dell’ATI un premio fino a 125,00 €/ha di pascolo condotto, fermo restando il rispetto di un carico di bestiame compreso tra 0,2 e 3 Unità di Bestiame (“UB”) ad ettaro (“ha”).

2 Ai sensi dell’articolo 2 del d.lgs. n. 99 del 29 marzo 2004 e dell’articolo 3 dell’allegato 1 della deliberazione di Giunta Regionale n. 20732 del 16/02/2005, pubblicata sul BURL n. 9 serie ordinaria 28/02/2005.

3 L’albo delle società cooperative è curato dal Ministero delle attività produttive (d.m. 23 giugno 2004 “Istituzione dell’Albo delle società cooperative, in attuazione dell’art. 9 del d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, e dell’art. 223-sexiesdecies delle norme di attuazione e transitorie del codice civile” e pubblicato nella Gazz. Uff. 13 luglio 2004, n. 162)

4 Per “Valtellina” si intende il territorio delle Comunità montane di Bormio, Tirano, Sondrio e Morbegno e il territorio del Comune di Sondrio. Non comprende pertanto la Comunità montana della Valchiavenna.

5 Per “Valcamonica” si intende il territorio dell’omonima Comunità Montana.

Page 151: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 151 –

7.1.1) Regole ulteriori per la costituzione dell’A.T.I. e la presentazione della domanda

• La costituzione dell’ATI deve essere registrata secondo le normative vigenti.

• L’ATI deve essere inserita nel SIARL con appositi codici identificativi.

• Le aziende costituenti l’ATI concordano le modalità di suddivisione della superficie dell’alpeggio, che può essere anche non proporzionale alla consistenza del bestiame delle singole aziende. Tale suddivisione è formalizzata con atti specifici allegati all’ATI recanti la firma degli interessati

• Un’azienda può partecipare a una o più di una ATI ma nel presentare la domanda a SIARL deve indicare espressamente tutte le domande ATI cui partecipa.

• Presso il CAA è conservata la documentazione che riguarda l’ATI, ossia copia dello statuto registrato unitamente al contratto di affitto (o altro titolo di conduzione) stipulato dal caricatore (legale rappresentante ATI) con il proprietario dell’Alpe.

• L’inserimento dell’ATI in SIARL è competenza del CAA delegato dal legale rappresentante dell’ATI.

• Le superfici assegnate alle singole aziende socie dell’ATI sono inserite nei fascicoli aziendali di ciascuna azienda da parte del CAA mandatario. Tale suddivisione deve comunque essere dimostrata da un atto specifico, allegato all’ATI, conservato presso il CAA, recante la firma di tutti gli interessati o, in alternativa, da più atti recanti la firma dei singoli interessati. Nei fascicoli deve essere inserita copia dello statuto dell’ATI registrato.

7.2) Determinazione della superficie sulla quale si può calcolare l’aiuto

La superficie dichiarata dal richiedente per l’erogazione del premio viene sottoposta a verifica incrociata attraverso il Sistema Integrato di Gestione e Controllo (SIGC) del Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIARL).

Le superfici saranno finanziate sulla base delle informazioni di eleggibilità presenti nel GIS-SIARL; per quanto riguarda la vite, la determinazione delle superfici ammissibili a premio farà riferimento a quelle registrate nell’Inventario viticolo regionale all’interno del fascicolo SIARL del produttore.

Nel caso di pascoli con tare (pascolo arborato, pascolo cespugliato, pascolo con roccia affiorante eccetera), l’aiuto viene calcolato sulla superficie pascoliva al netto della tara6, ferma restando la compatibilità con la superficie eleggibile e il rispetto del carico di bestiame.

Prati, prati pascoli e pascoli sono ammessi a finanziamento solo in presenza di un corretto rapporto UB/ha, sia per il pagamento dell’anticipo che del saldo, entro i massimali previsti.

7.2.1) Tolleranza in caso di difformità fra quanto dichiarato e quanto accertato

Non è prevista l’applicazione della tolleranza in caso di difformità tra superfici richieste a premio e quelle “eleggibili” a GIS, rilevate a SIARL, a livello di particella catastale. Pertanto, eventuali differenze di superficie saranno considerate anomalie7.

È quindi opportuno che il richiedente dichiari la superficie eleggibile GIS, salvo situazioni per le quali intenda richiedere modifiche di eleggibilità GIS, supportate da idonea documentazione.

7.2.2) Obbligo di dichiarazione dell’intera superficie aziendale

È fatto obbligo di:

• dichiarare tutta la superficie aziendale nelle domande di aiuto o di pagamento, sia se richieste a premio che non richieste a premio. Qualora la superficie riportata nel fascicolo aziendale superi del 3% o più la superficie dichiarata in domanda (sommando sia quella a premio che quella non a premio), è prevista una sanzione, che consiste nella riduzione del premio fino al 3%8;

• richiedere a premio una superficie non superiore al limite massimo previsto dal bando.9

7.3) Riduzione percentuale proporzionale dei premi

In ogni caso, qualora l’ammontare totale dei premi richiesti fosse superiore alle risorse finanziare disponibili nel Programma di Sviluppo Rurale, tutti i premi subiranno una riduzione percentuale proporzionale all’effettiva disponibilità. Per esempio, se le risorse finanziare disponibili fossero pari al 90% dell’ ammontare totale dei premi richiesti, sarà pagato un premio pari al 90% dell’importo indicato in tabella 2.

8) CONDIZIONI PER POTER OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA

Il pagamento dell’indennità è subordinato:

• al rispetto del regime delle quote latte;

• alla natura e all’estensione delle coltivazioni;

• al possesso dei terreni;

• al rispetto della “condizionalità”;

• al rispetto dei limiti riguardo al carico di bestiame.

8.1) Rispetto regime delle quote latte

Il richiedente deve essere in regola con il rispetto degli obblighi previsti dal regime delle quote latte relativamente al versamento del prelievo supplementare dovuto maturato.

I richiedenti che risultano essere primi acquirenti del regime delle quote latte devono avere rispettato gli obblighi previsti dallo stesso.

Regione Lombardia verifica il rispetto degli obblighi connessi con il regime delle quote latte e verifica l’esistenza di situazioni debitorie a carico del richiedente con le modalità indicate nella nota n. 17405 del 15/10/2010 così come modificata dalla nota n. 14191 del

6 Fatto salvo quanto previsto del Manuale PSR – cap. 21.1 – parte II.7 Esempio, se una superficie di un ettaro (ossia 10.000 mq) di pascolo cespugliato avesse una tara al 20%, l’aiuto sarà calcolato su una superficie di 8.000 mq.8 Art 55 Reg (CE) 1122/20099 Art 1 paragrafo 5 comma a) Reg(CE) 484/2009

Page 152: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 152 – Bollettino Ufficiale

04/10/2012.

8.2) Condizioni legate alla natura ed estensione delle coltivazioni

Le condizioni legate alla natura ed estensione delle coltivazioni sono quelle sopra indicate nel paragrafo 4.

Nelle aziende con allevamento il rapporto ottenuto tra le UB allevate e la superficie foraggera in fascicolo aziendale deve essere compreso tra 0,2 e 3 UB/ettaro. I richiedenti che non rispettano il rapporto UB/ettaro indicato nel presente bando non possono ottenere il premio. Non sono ammesse riparametrazioni di alcun tipo.

8.3) Condizioni legate al possesso dei terreni

I richiedenti devono dimostrare il possesso, fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento della domanda, dei terreni per i quali chiedono l’aiuto, tramite la documentazione indicata nel Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni dell’Organismo Pagatore Regionale per la gestione del fascicolo aziendale, (di seguito “Manuale OPR”) cui si rimanda. Fanno eccezione i terreni a pascolo per i quali il possesso deve essere dimostrato almeno fino al 30 settembre dell’anno di riferimento della domanda.

Nella determinazione della superficie foraggera aziendale si tiene conto anche:

• della quota di comproprietà;

• delle partecipazioni a proprietà collettive e consortili e ad interessenze, regole, comunità agrarie;

• di diritti attivi o di uso civico.

Nel caso di superfici foraggere di uso collettivo e di uso civico per calcolare le superfici foraggere che il richiedente può dichiarare in domanda è necessaria una dichiarazione scritta del proprietario con una quota certa di partecipazione oppure la costituzione di un’ATI, fermo restante il possesso dei restanti requisiti, in particolare il rapporto UB/ettaro.

In particolare, in caso di proprietà collettive, il caricatore d’alpe, in mancanza di contratto di affitto, deve dimostrare il possesso dei terreni mediante idonea documentazione scritta rilasciata dal soggetto che rappresenta la proprietà collettiva (es. consorzio).

8.4) Condizioni legate al rispetto della condizionalità

I richiedenti sono tenuti a rispettare la condizionalità10 non solo sulle superfici per cui è richiesto il premio ma su tutta l’azienda agricola.

9) PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

9.1) Quando presentare la domanda

La domanda di aiuto, che vale anche come domanda di pagamento, deve essere presentata contestualmente alla domanda unica e pertanto entro il 15 maggio 2014.

9.1.1) Penalità per presentazione in ritardo della domanda

In caso di presentazione in ritardo della domanda:

• si applica una riduzione del contributo pari all’1% per ogni giorno lavorativo di ritardo.

• se il ritardo è superiore a 25 giorni di calendario la domanda è irricevibile, il termine ultimo per la presentazione delle domande con riduzione è pertanto il 9 giugno.

9.2) A chi presentare la domanda

La domanda deve essere inviata alla Regione Lombardia – Direzione Generale Agricoltura- esclusivamente per via informatica (vedi punto successivo).

9.3) Come presentare la domanda

La domanda di contributo deve essere presentata tramite i CAA riconosciuti dalla Regione Lombardia attraverso il sito www.siarl.regione.lombardia.it , nella sezione dedicata al Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia11.

Al termine della compilazione, la domanda sarà inviata per via telematica alla Regione Lombardia. Il SIARL rilascia al richiedente una ricevuta attestante la data di presentazione che coincide con l’avvio del procedimento e l’avvenuta ricezione della domanda da parte della Regione Lombardia.

La domanda dovrà essere stampata, a cura del CAA, e firmata in originale da parte del richiedente, allegando copia di un documento d’identità valido.

La copia cartacea della domanda e la documentazione allegata o presentata successivamente (es. autocertificazione relativa alla monticazione) sono conservate presso i CAA.

In fase di compilazione della domanda, il SIARL effettua l’incrocio tra i dati contenuti nel fascicolo aziendale, i dati contenuti nella domanda e quelli contenuti nelle banche dati SIARL.

Prima della presentazione della domanda, i CAA devono provvedere ad aggiornare il fascicolo aziendale informatizzato, sulla base della documentazione fornita dal richiedente che dovrà essere allegata alla domanda o inserita nel fascicolo aziendale, in modo tale che i dati inseriti siano gli stessi utilizzati per la compilazione della domanda.

In base alla convenzione con Regione Lombardia, i CAA provvedono alla compilazione e alla presentazione elettronica della domanda in forma gratuita, senza alcun onere per i richiedenti.

10 Vedi nota 1.11 Nell’ambito del SIARL sono stati costituiti l’anagrafe delle imprese agricole ed il fascicolo aziendale, che contengono le informazioni certificate di carattere generale

relative alle imprese. A partire da tale sistema è stato sviluppato il modello di domanda informatizzato, direttamente collegato all’anagrafe delle imprese agricole e al fascicolo aziendale, attraverso il quale è possibile compilare e presentare le domande di finanziamento relative alla misura 211. La costituzione o l’aggiornamento del fascicolo aziendale consente la compilazione automatica della parte generale del modello di domanda, alla quale è collegata una scheda di misura che contiene dati e informazioni specifiche della misura.

Page 153: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 153 –

9.4) Cosa allegare alla domanda Copia del “registro di stalla12”, nel caso siano richieste a premio superfici foraggere e contemporaneamente il bestiame sia costituito da equini13.

9.4.1) Documentazione da presentare dopo la domanda

Il richiedente, qualora chieda a premio una superficie a pascolo (codici coltura da 380 a 389 del SIARL), deve presentare al CAA o inviare, anche tramite PEC, entro il 31 luglio dell’anno di presentazione della domanda, autocertificazione relativa alla monticazione del bestiame che deve contenere le seguenti informazioni:• il luogo di pascolamento (comune censuario, foglio/i mappale/i);

• il periodo nel quale il bestiame viene condotto al pascolo;

• la quantità e il tipo di bestiame effettivamente condotto.

In assenza dell’autocertificazione, la domanda perde il diritto a ricevere l’indennità compensativa per i terreni a pascolo in oggetto.

9.5) Domande di modifica Il richiedente può presentare una o più domande di modifica alla domanda già presentata entro il termine del 15 maggio, secondo i limiti di seguito esposti:

1. entro il 31 maggio per modificare le superfici14, anche in aumento rispetto alla domanda che si intende correggere.

La presentazione di una domanda di modifica di superfici oltre il termine del 31 maggio comporta una riduzione dell’1% per giorno lavorativo di ritardo. Il termine ultimo di presentazione della domanda di modifica delle superfici è fissato al 9 giugno.

2. entro il termine fissato dalla circolare della domanda unica per la domanda di revoca15.

Si ricorda che una domanda di aiuto può essere revocata, in tutto o in parte sempre che non sia stato comunicato al beneficiario direttamente o tramite il CAA che sono state riscontrate irregolarità o che è in previsione un controllo in loco.

Con la domanda di revoca è ammessa soltanto la riduzione della superficie dichiarata con riferimento esclusivamente alle particelle presenti nell’ultima domanda valida, fatti salvi i casi di frazionamento.

Le informazioni fornite dall’agricoltore con la domanda di revoca comportano l’adeguamento della domanda alla situazione reale dell’azienda.

Qualora pervengano più domande di revoca parziale, si considera valida l’ultima pervenuta. La domanda di revoca, parziale o totale, sostituisce integralmente l’ultima domanda valida.

Eventuali proroghe del termine sopra indicato potranno essere concesse, entro e non oltre il 31 dicembre, in forma congiunta OPR – Direzione Generale Agricoltura previa valutazione dell’effettiva necessità.

3. entro il termina fissato dalla circolare della domanda unica per comunicare la cessione dell’azienda16 o comunque dei terreni soggetti ad impegno. Il soggetto che acquisisce a vario titolo l’azienda o i terreni dopo la presentazione della domanda di pagamento da parte del precedente beneficiario deve presentare una domanda di modifica, allegando, a seconda dei casi, la documentazione di seguito riportata:

a) nel caso di successione effettiva:

• copia del certificato di morte del de cuius;

• scrittura notarile indicante la linea ereditaria o, in alternativa:

• atto notorio mortis causa rilasciato dal Comune;

• copia documento di identità in corso di validità del nuovo richiedente;

• nel caso di coeredi: delega di tutti i coeredi al richiedente, unitamente a copia documento di identità in corso di validità di tutti i deleganti;

• certificato di attribuzione della P. IVA al nuovo intestatario.

b) nel caso di successione anticipata:

• copia atto di successione;

• certificato di attribuzione della P. IVA del nuovo richiedente;

• copia documento di identità in corso di validità del nuovo richiedente.

c) nel caso di acquisto, affitto e modifica CUAA:

• copia dell’atto di vendita o di affitto dell’azienda del cedente al rilevatario debitamente registrati contenenti il dettaglio delle particelle catastali dichiarate in domanda;

• copia del certificato di attribuzione della P. IVA del nuovo richiedente;

• eventuale copia del nuovo statuto nel caso di modifica CUAA.

La domanda di modifica deve essere corredata di tutta la documentazione probante l’acquisizione dell’azienda o dei terreni. Il CAA, dopo averne verificato il valore probante, archivia la documentazione nel fascicolo di domanda del nuovo richiedente.

9.5.1) Documentazione mancante sanabile e non sanabile

Se entro i termini indicati per la presentazione non sono stati presentati i seguenti documenti:

• copia cartacea della domanda firmata dal richiedente con copia del documento di identità;

• copia del registro di stalla, nei casi richiesti;

la domanda viene rigettata e archiviata.

12 Il registro di stalla è previsto dal DPR 317/199613 Il registro di stalla dei bovini non è necessario perché l’ammissibilità a premio della superficie foraggiera è verificata prima del pagamento, sulla base della consisten-

za zootecnica media aziendale dall’inizio dell’anno. I dati sono desunti direttamente dalla banca dati regionale (Anagrafe zootecnica).14 Ai sensi dell’articolo 14 del Reg. (CE) 1122/2009 (ex articolo 15 del Reg. 796/2004)15 Ai sensi dell’articolo 25 del Reg. (CE) 1122/2009 (ex articolo 22 del Reg. 796/2004)16 Ai sensi dell’articolo 82 del Reg. (CE) 1122/2009 (ex articolo 74 del Reg. 796/2004)

Page 154: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 154 – Bollettino Ufficiale

9.5.2) Errori palesi

Gli errori palesi, ai sensi del Reg. UE n. 65/2011, presenti nelle domande di aiuto e di pagamento, se riconosciuti come tali dalla Regione Lombardia, possono essere corretti nei limiti e con le modalità previste dalle “Linee guida per la valutazione dell’errore palese”17.

9.5.3) Scadenza termini in giorno festivo

Ogni qualvolta un termine indicato nel presente bando coincida con un giorno non lavorativo, detto termine è posticipato al primo giorno lavorativo successivo.

9.6) Cause di forza maggiore e circostanze eccezionali

Qualora ricorrano cause di forza maggiore o le circostanze eccezionali18, l’agricoltore può presentare, anche al di fuori dei termini temporali sopra elencati, un’apposita comunicazione.

Le cause di forza maggiore cui far riferimento per la misura 211 sono quelle previste dal Manuale OPR.

Le comunicazioni19 devono essere presentate entro 10 giorni lavorativi a decorrere dal momento in cui sia possibile procedervi e devono essere corredate di tutta la documentazione probante le cause di forza maggiore invocate.

Il CAA invia copia della documentazione probante, per la relativa valutazione di merito, alla Direzione Generale Agricoltura e all’Organismo Pagatore Regionale.

9.7) Controllo della ricevibilità delle domande

I CAA effettuano il controllo della ricevibilità delle domande mediante:

• la verifica della presenza della documentazione allegata alla domanda di cui ai precedenti punti 9.4 e 9.4.1;

• la verifica della presenza e autenticità della firma e della presenza della copia del documento di identità in corso di validità;

• la verifica della congruenza dei dati relativi alle superfici dichiarate in domanda con le informazioni contenute nel fascicolo aziendale e se necessario provvedono al relativo aggiornamento;

• la verifica e il supporto alla risoluzione delle anomalie rilevate da SIARL sulla base di idonea documentazione acquisita dal richiedente.

Relativamente agli equini, i CAA aggiornano il dato del patrimonio zootecnico presente sul fascicolo aziendale sulla base della documentazione allegata alla domanda.

Al termine della verifica, i CAA compilano all’interno del SIARL una “scheda di controllo” (“check-list”) di ricevibilità e di correttezza dei dati dichiarati e al termine la stampano e la sottoscrivono. La “scheda di controllo” in originale deve essere presente nel fascicolo della domanda.

Al termine delle attività di verifica della ricevibilità, il CAA compila un prospetto riepilogativo relativo all’esecuzione delle verifiche previste dalle disposizioni attuative e dal Manuale OPR. Tale prospetto deve essere inviato alla Regione Lombardia – Organismo Pagatore Regionale - entro il 31 luglio dell’anno di presentazione delle domande.

10) AMMISSIONE A FINANZIAMENTO E PREDISPOSIZIONE DEGLI ELENCHI 10.1) Ammissione a finanziamento dei richiedenti

La dotazione finanziaria complessiva della misura che si ipotizza di utilizzare per le domande presentate nell’anno 2014 è pari a € 12.000.000,00.

La Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura, verifica il rispetto della normativa relativa al regime delle quote latte e comunica a OPR i nominativi dei richiedenti per i quali sono in corso procedimenti connessi all’applicazione del regime delle quote latte. OPR approva l’elenco delle domande ammissibili a finanziamento e dispone la liquidazione dell’aiuto ai beneficiari20.

Contestualmente OPR, d’intesa con la Direzione Generale Agricoltura, stabilisce anche la percentuale di eventuale riduzione lineare del premio, così come previsto al paragrafo 7.3.

10.2) Predisposizione degli elenchi di liquidazione

OPR effettua il pagamento di un anticipo, pari al massimo al 75% del premio ammesso, dopo l’effettuazione dei controlli amministrativi. La percentuale dell’anticipo è la stessa per tutti i beneficiari, siano essi estratti nel campione per il controllo in loco o meno.

Il pagamento del saldo avverrà:

• per le domande estratte nel campione per il controllo in loco9, solo dopo la definizione dell’esito del controllo stesso;

• per le domande non estratte nel campione dopo che siano stati avviati tutti i controlli in loco riguardanti le domande stesse.

Il pagamento dell’anticipo potrà avvenire solamente dopo l’effettuazione, sul 100% delle domande, dei controlli di tipo amministrativo:

• verifica della presenza, correttezza e validità della documentazione presentata;

• verifica incrociata dei dati dichiarati dal richiedente attraverso il Sistema Integrato di Gestione e Controllo (SIGC) del Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIARL); le superfici saranno finanziate sulla base delle informazioni di eleggibilità presenti nel GIS-SIARL; per quanto riguarda la vite, la determinazione delle superfici ammissibili a premio farà riferimento a quelle registrate nell’Inventario viticolo regionale all’interno del fascicolo SIARL del produttore;

• segnalazione al CAA delle anomalie presenti nella domanda e segnalate dal SIGC, per l’attuazione dell’attività di correzione;

• verifica del rapporto UB/ha;

• verifica del rispetto delle superfici minime di intervento;

• verifica del rispetto dell’importo minimo erogabile (100,00 €);

• verifica a SIARL della presenza e correttezza del contratto ATI;

17 Ai sensi dell’art. 3, comma 4 del Reg. UE n. 65 del 27 gennaio 2011. 18 Ai sensi dell’art. 75 del Reg. (CE) n. 1122/2009. Ex Art. 72 del Reg. (CE) 796/200419 Ai sensi dell’art. 7520 I richiedenti ammessi a finanziamento sono di seguito indicati come “beneficiari” degli aiuti.

Page 155: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 155 –

10.2.1) Determinazione della superficie foraggera ammissibile

Per determinare la superficie foraggera su cui calcolare l’indennità, nel caso delle aziende con allevamento, prima del pagamento verrà calcolata la consistenza zootecnica dell’azienda, sulla base dei seguenti dati:

• per i bovini: anagrafe zootecnica (consistenza zootecnica media calcolata dall’inizio dell’anno di presentazione della domanda);

• per gli ovi-caprini: anagrafe zootecnica;

• per gli equini: dato presente sul fascicolo aziendale del richiedente corrispondente alla consistenza, riferita alla data di presentazione della domanda, presente sul “registro di stalla”;

L’indennità potrà essere liquidata per la superficie accertata dopo i controlli amministrativi o in loco, per cui è rispettato un carico di bestiame compreso tra 0,2 e 3 UB/ha.

Nel caso in cui il rapporto UB/ettaro superi il valore massimo (3 UB/ha) o sia inferiore al valore minimo (0.2 UB/ha) non viene concesso alcun contributo.

Al fine di verificare che il carico di bestiame sia compreso tra 0,2 e 3 UB/ha viene presa in considerazione tutta la superficie foraggera aziendale, anche se:

• posta fuori dal territorio dei comuni svantaggiati indicati nel paragrafo 20;

• costituita da superfici non ammissibili a finanziamento.

10.3) Erogazione dei premi ai beneficiariLe fasi procedurali relative al pagamento dei premi da parte di OPR comprendono:

• pagamento al beneficiario;

• comunicazione al beneficiario del pagamento;

e sono definite nel “Manuale OPR”.

10.4) Esito dei controlliLe tipologie di irregolarità riscontrabili durante i controlli, la comunicazione dell’esito di questi e le relative conseguenze sono descritte nel Manuale operativo dell’Organismo Pagatore Regionale inerente i controlli in loco per le Misure connesse a superficie e animali.

11) CONTROLLI Le domande possono essere sottoposte a differenti controlli a campione21:

• controlli in loco di ammissibilità: questo controllo riguarda almeno il 5% dei richiedenti;

• controlli in loco “sul rispetto della condizionalità”: questo controllo riguarda ogni anno almeno l’1% dei richiedenti.

• controlli “ex post”: questo controllo riguarda almeno l’1% dei beneficiari che hanno ricevuto un contributo negli anni precedenti, ma non hanno presentato domanda di indennità compensativa nell’anno del controllo, e che sono soggetti all’impegno di proseguire l’attività agricola per 5 anni;

• controllo in loco dell’effettivo pascolamento;

• controllo a campione delle autocertificazioni di cui al precedente punto 9.4.1• controlli dell’attività dei CAA (controlli II livello).

11.1) Controlli in loco dei beneficiariAlmeno il 5% delle domande presentate è sottoposto a controllo in loco.

Il controllo in loco di ammissibilità ha l’obiettivo di verificare:

• l’esistenza della superficie minima per l’accesso alla misura;

• l’effettiva estensione delle superfici ammesse a premio;

• l’identificazione delle colture presenti sulle superfici dichiarate;

Il controllo in loco, eseguito secondo le modalità previste dal Manuale operativo dei controlli redatto da OPR, comprende l’ispezione delle particelle richieste a premio per la verifica della destinazione colturale, la misurazione delle tare rilevate e il calcolo delle superfici ammissibili attraverso le ortofoto dell’anno.

In caso di difformità tra le superfici dichiarate in domanda e quelle accertate durante il controllo in loco, si applicano le riduzioni e le esclusioni dal contributo previste dal Manuale OPR.

Si precisa che le superfici dichiarate a pascolo abbinate ad un’eleggibilità “bosco” riscontrate nel registro storico dei pascoli saranno assoggettate a controllo in loco a campione (5% delle domande) mentre quelle che non vi rientrano, saranno assoggettate a controllo in loco sistematico (100 delle domande).

11.2) Controlli sul rispetto della “condizionalità”Almeno l’1% delle domande di pagamento è sottoposto ogni anno al controllo sul rispetto della condizionalità. Il controllo riguarda l’intera l’azienda e non solamente le superfici richieste a premio.

In caso di mancato rispetto dei requisiti previsti dalla condizionalità l’aiuto viene ridotto o annullato.

La percentuale di riduzione dell’aiuto è determinata in base alla portata, alla gravità e alla durata dell’infrazione constatata:

• portata dell’infrazione: determinata tenendo conto in particolare dell’impatto dell’infrazione stessa, che può essere limitato all’azienda oppure più ampio

• gravità dell’infrazione: che dipende in particolare dalla rilevanza delle conseguenze dell’infrazione medesima alla luce degli obiettivi del requisito o della norma in questione;

21 I controllo in loco sono controlli presso l’azienda agricola e si effettuano secondo quanto previsto nel Manuale operativo dell’Organismo Pagatore Regionale inerente i controlli in loco per le Misure connesse a superficie e animali

Page 156: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 156 – Bollettino Ufficiale

• durata di una infrazione: dipendente in particolare dal lasso di tempo nel corso del quale ne perdura l’effetto e dalla possibilità di eliminarne l’effetto con mezzi ragionevoli.

Inoltre la percentuale di riduzione dell’aiuto aumenta in caso di ripetizione dell’infrazione.

Le modalità di effettuazione del controllo e le percentuali di riduzione dell’aiuto a seguito di infrazione sono riportate nel “Manuale operativo per il controllo della condizionalità”.

11.3) Controlli “ex post”Questo controllo riguarda almeno l’1% dei beneficiari che hanno ricevuto un contributo negli anni precedenti, ma non hanno presentato domanda di indennità compensativa nell’anno del controllo. I controlli “ex post” hanno l’obiettivo di verificare il proseguimento dell’attività agricola da parte del beneficiario, per almeno 5 anni a partire dal primo pagamento percepito.

11.4) Controlli dell’attività dei CAA (controlli II livello)L’attività svolta dai CAA è soggetta a controlli a campione effettuati dall’Organismo Pagatore Regionale. Il controllo è effettuato su un campione di domande e concerne la verifica del corretto svolgimento dei controlli di ricevibilità affidate ai CAA tramite l’esame della documentazione contenuta nel fascicolo di domanda e nel fascicolo aziendale del richiedente al fine di verificarne la conformità.

12) IMPEGNI E PENALITÀGli impegni sono gli obblighi che i beneficiari devono mantenere durante un periodo variabile a seconda del singolo impegno. Tale periodo è chiamato “periodo di impegno”:

Il mancato rispetto degli impegni per cause di forza maggiore22 non comporta penalità o decadenza della domanda, purché il beneficiario degli aiuti informi Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura) circa il verificarsi dell’evento con le modalità e nei tempi stabiliti dal “Manuale OPR”.

Gli impegni sono:

• prosecuzione dell’attività agricola per 5 anni;

• mantenimento di un adeguato carico di bestiame;

12.1) Prosecuzione dell’attività agricola per 5 anniTutti i beneficiari devono impegnarsi a proseguire l’attività agricola, all’interno di comuni classificati montani e svantaggiati, per almeno cinque anni a partire dall’anno successivo a quello di presentazione della prima domanda di indennità compensativa (misura “e” del PSR 2000-2006 o misura 211 del PSR 2007-2013).

L’inadempimento comporta il recupero delle indennità erogate al beneficiario, tranne il caso in cui vi sia il subentro nella conduzione aziendale a favore del coniuge, di parenti fino al 4° grado o di affini fino al 2° grado, che mantengono l’impegno assunto dal beneficiario.

Non costituisce inadempimento la cessazione dell’attività agricola per cause di forza maggiore, descritte nel manuale OPR.

La verifica di questo impegno avviene in occasione dei controlli ex-post.

12.2) Mantenimento di un adeguato carico di bestiame

Per quanto riguarda l’impegno “mantenimento di un adeguato carico di bestiame” si rimanda al paragrafo 10.2.1 “Determinazione della superficie foraggera ammissibile”

13) DECADENZE In presenza di irregolarità che comportino la decadenza parziale o totale di una domanda di contributo, la Regione – Direzione Generale Agricoltura -comunica la decadenza al beneficiario nel modo indicato nei paragrafi seguenti e nel “Manuale OPR”.

13.1) Comunicazione dell’avvio del procedimento di decadenza Qualora l’esito del controllo sia parzialmente o totalmente negativo, la Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura) comunica al richiedente l’avvio del procedimento di decadenza, indicando le modalità per la richiesta di riesame. La comunicazione deve essere inviata al richiedente tramite raccomandata con avviso di ricevimento o con posta elettronica certificata.

13.2) Richieste di riesameIl richiedente, entro e non oltre 15 giorni continuativi dalla data di ricevimento della comunicazione di avvio dell’iter del provvedimento di decadenza da parte della Regione, può presentare a quest’ultima memorie scritte per chiedere il riesame23 della pratica.

Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura ) comunica l’esito positivo o negativo del riesame entro i termini stabiliti dal “Manuale OPR”.

13.3) Provvedimento di decadenzaRegione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura) emette il provvedimento di decadenza con le modalità e i termini stabiliti dal “Manuale OPR”.

14) RECESSO E TRASFERIMENTO DEGLI IMPEGNIIl recesso o rinuncia anticipata, parziale o totale, agli impegni assunti con la domanda è possibile, in qualsiasi momento del periodo d’impegno, tranne nei casi in cui il beneficiario è stato già avvisato dell’esistenza di una procedura di controllo nei suoi confronti, con le modalità e con le conseguenze che sono definite dal “Manuale OPR”.

22 Le cause di forza maggiore sono indicate nel “Manuale OPR” al paragrafo 12.223 Le richieste di riesame sono regolamentare dalla l. 241/1990.

Page 157: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 157 –

L’obbligo della restituzione dei premi già percepiti, maggiorati degli interessi legali, vale sempre tranne che in presenza di cause di forza maggiore.

Anche il trasferimento degli impegni assunti e il cambio beneficiario sono precisati nel Manuale OPR.

15) RICORSI

Contro gli atti con rilevanza esterna emanati dagli Organismi Delegati e dalla Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura od OPR), l’interessato può presentare ricorso secondo le modalità di seguito indicate:

15.1) Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli in loco e sul rispetto della condizionalità

Contro i provvedimenti di decadenza totale o parziale dal contributo, emessi dopo i controlli in loco e sul rispetto della condizionalità, l’interessato può proporre azione entro 60 giorni avanti al giudice amministrativo competente per territorio (TAR) nonché ricorso al Capo dello Stato entro 120 giorni dal ricevimento della comunicazione di decadenza.

15.2) Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli ex post

Contro i provvedimenti di decadenza o di riduzione del contributo, emanati a seguito dell’effettuazione di controlli, al soggetto interessato è data facoltà di esperire azione proposta avanti il Giudice Ordinario entro i termini previsti dal Codice di procedura Civile.

16) SANZIONI

L’applicazione di sanzioni amministrative ai sensi della l. 898/1986 avviene secondo le modalità e con i criteri individuati nel “Manuale OPR”.

17) INFORMATIVA TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

I dati acquisiti dai beneficiari nelle diverse fasi procedurali vengono trattati nel rispetto della normativa vigente ed in particolare al Decreto Legislativo n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

Al fine di esplicitare l’obbligo comunitario di pubblicare le informazioni relative ai beneficiari di fondi provenienti dal bilancio comunitario (Reg CE n. 1995/2006 del Consiglio) l’Autorità di Gestione del PSR 2007-2013 pubblica l’elenco dei beneficiari (con relativo titolo delle operazioni e importi della partecipazione pubblica assegnati a tali operazioni) del sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Reg. CE 1974/2006, all. VI).

Per maggiori approfondimenti si rimanda al capitolo 2 del documento “Disposizioni in materia di pubblicità e trattamento dei dati personali” approvate con d.d.u.o. n. 11998 del 16 novembre 2009, pubblicate sul BURL n. 46, 4° supplemento straordinario del 20 novembre 2009 e disponibili sul sito della Direzione Generale Agricoltura www.agricoltura.regione.lombardia.it nella sezione dedicata al PSR 2007-2013.

18) MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

Il competente dirigente della Direzione Generale Agricoltura, con proprio provvedimento, può modificare o integrare il presente bando, soprattutto per motivi legati alle disponibilità finanziarie, in particolare:

• modificando la data di presentazione delle domande;

• prevedendo ulteriori bandi o eliminandone alcuni;

• limitando la possibilità di presentare domanda solo per alcune tipologie di superfici.

Non possono essere modificate con provvedimento del competente dirigente solamente le parti definite dalle Disposizioni Attuative Quadro approvate con deliberazione di Giunta regionale.

19) RIFERIMENTI NORMATIVI

Si riepilogano i principali riferimenti normativi e regolamentari24 alla base delle presenti disposizioni attuative:

• Titolo IV, Capo I, Sezione II, Sottosezione II, Articolo 37 del Reg. (CE) n. 1698/2005 del Consiglio europeo, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e s.m.i.;

• Capo III, sezione 1, sottosezione 2, del Reg. (CE) n. 1974/2006 della Commissione europea del 15 dicembre 2006 recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), nonché Paragrafo 5.3.2.2.1 dell’allegato III dello stesso regolamento;

• Allegati II e III e artt. 5 e 6 del Reg. (CE) n. 73/2009 così come modificato dal Reg. UE 1310/2013 per l’anno 2014 e la DGR 4196/07 e s.m.i. relativi al regime di condizionalità;

• Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni dell’Organismo Pagatore Regionale, approvato con decreto n. 7107 del 16/07/2010 e s.m.i.;

• Manuale operativo dei controlli in loco per le misure a superficie e animali dell’Organismo Pagatore Regionale, approvato con decreto n. 605 del 31/01/2012 e s.m.i.;

• Manuale operativo dei controlli di condizionalità dell’Organismo Pagatore Regionale, approvato con decreto n. 9662 del 24/10/2013 e s.m.i.;

20) RIEPILOGO TEMPISTICHE

FASE PERIODO /TERMINEPresentazione della domanda a SIARL Entro 15 maggio 2014Stampa e firma della domanda da parte del richiedente e formazione del fascicolo di domanda presso il CAA

Contestualmente alla presentazione della domanda informatica

24 La normativa europea è rintracciabile sul sito http://eur-lex.europa.eu e quella regionale sul sito http://www.regione.lombardia.it

Page 158: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 158 – Bollettino Ufficiale

FASE PERIODO /TERMINEPresentazione domanda di modifica in aumento Entro il 9 giugnoPresentazione delle autocertificazioni Entro il 31 luglioPresentazione domanda di revoca/cessione Entro il termine fissato dalla circolare della domanda unicaControllo di ricevibilità da parte del CAA Entro il 31 luglioPagamento dell’anticipo (75% del premio) Entro il 31 dicembreControllo in loco da parte di AGEA su un campione del 5% di beneficiari Entro il 31 dicembre

Pagamento del saldo alle aziende non a campione Non appena avviati tutti i controlliPagamento del saldo alle aziende a campione Successivamente all’esito dei controlli

21) ELENCO DEI COMUNI RICADENTI IN AREE SVANTAGGIATE

Codice ISTAT Provincia Comune

016001 BG ADRARA SAN MARTINO016002 BG ADRARA SAN ROCCO016004 BG ALBINO016006 BG ALMENNO SAN BARTOLOMEO016007 BG ALMENNO SAN SALVATORE016008 BG ALZANO LOMBARDO016012 BG ARDESIO016014 BG AVERARA016015 BG AVIATICO016017 BG AZZONE016022 BG BEDULITA016023 BG BERBENNO016025 BG BERZO SAN FERMO016026 BG BIANZANO016027 BG BLELLO016032 BG BORGO DI TERZO016033 BG BOSSICO016035 BG BRACCA016036 BG BRANZI016039 BG BREMBILLA016041 BG BRUMANO016048 BG CAMERATA CORNELLO016050 BG CAPIZZONE016052 BG CAPRINO BERGAMASCO016056 BG CARONA016058 BG CASAZZA016060 BG CASNIGO016061 BG CASSIGLIO016064 BG CASTIONE DELLA PRESOLANA016065 BG CASTRO016067 BG CAZZANO SANT’ANDREA016068 BG CENATE SOPRA016070 BG CENE016071 BG CERETE016074 BG CISANO BERGAMASCO016077 BG CLUSONE016078 BG COLERE016080 BG COLZATE016082 BG CORNA IMAGNA016085 BG COSTA VALLE IMAGNA016086 BG COSTA VOLPINO016088 BG CREDARO016090 BG CUSIO016092 BG DOSSENA016093 BG ENDINE GAIANO016094 BG ENTRATICO016099 BG FINO DEL MONTE016100 BG FIORANO AL SERIO

Codice ISTAT Provincia Comune

016102 BG FONTENO016103 BG FOPPOLO016104 BG FORESTO SPARSO016106 BG FUIPIANO VALLE IMAGNA016107 BG GANDELLINO016108 BG GANDINO016109 BG GANDOSSO016110 BG GAVERINA TERME016111 BG GAZZANIGA016112 BG GEROSA016116 BG GORNO016118 BG GROMO016119 BG GRONE016121 BG ISOLA DI FONDRA016124 BG LEFFE016125 BG LENNA016127 BG LOCATELLO016128 BG LOVERE016130 BG LUZZANA016134 BG MEZZOLDO016136 BG MOIO DÈ CALVI016137 BG MONASTEROLO DEL CASTELLO016144 BG NEMBRO016145 BG OLMO AL BREMBO016146 BG OLTRE IL COLLE016147 BG OLTRESSENDA ALTA016148 BG ONETA016149 BG ONORE016151 BG ORNICA016156 BG PALAZZAGO016158 BG PARRE016159 BG PARZANICA016161 BG PEIA016162 BG PIANICO016163 BG PIARIO016164 BG PIAZZA BREMBANA016165 BG PIAZZATORRE016166 BG PIAZZOLO016168 BG PONTE NOSSA016169 BG PONTERANICA016171 BG PONTIDA016173 BG PRADALUNGA016174 BG PREDORE016175 BG PREMOLO016178 BG RANICA016179 BG RANZANICO016180 BG RIVA DI SOLTO016182 BG ROGNO

Page 159: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 159 –

Codice ISTAT Provincia Comune

016184 BG RONCOBELLO016185 BG RONCOLA016186 BG ROTA D’IMAGNA016187 BG ROVETTA016188 BG SAN GIOVANNI BIANCO016190 BG SAN PELLEGRINO TERME016191 BG SANTA BRIGIDA016192 BG SANT’OMOBONO IMAGNA016193 BG SARNICO016195 BG SCHILPARIO016196 BG SEDRINA016197 BG SELVINO016199 BG SERINA016200 BG SOLTO COLLINA016201 BG SONGAVAZZO016202 BG SORISOLE016204 BG SOVERE016205 BG SPINONE AL LAGO016208 BG STROZZA016210 BG TALEGGIO016211 BG TAVERNOLA BERGAMASCA016218 BG TRESCORE BALNEARIO016221 BG UBIALE CLANEZZO016223 BG VALBONDIONE016225 BG VALGOGLIO016226 BG VALLEVE016227 BG VALNEGRA016228 BG VALSECCA016229 BG VALTORTA016230 BG VEDESETA016234 BG VERTOVA016235 BG VIADANICA016236 BG VIGANO SAN MARTINO016237 BG VIGOLO016239 BG VILLA D’ALMÈ016240 BG VILLA DI SERIO016241 BG VILLA D’OGNA016242 BG VILLONGO016243 BG VILMINORE DI SCALVE016244 BG ZANDOBBIO016246 BG ZOGNO016247 BG COSTA DI SERINA016248 BG ALGUA016249 BG CORNALBA017003 BS AGNOSINE017005 BS ANFO017006 BS ANGOLO TERME017007 BS ARTOGNE017010 BS BAGOLINO017012 BS BARGHE017016 BS BERZO DEMO017017 BS BERZO INFERIORE017018 BS BIENNO017019 BS BIONE017022 BS BORNO017023 BS BOTTICINO017024 BS BOVEGNO017025 BS BOVEZZO017027 BS BRAONE017028 BS BRENO017030 BS BRIONE

Codice ISTAT Provincia Comune

017031 BS CAINO017035 BS CAPO DI PONTE017036 BS CAPOVALLE017044 BS CASTO017047 BS CEDEGOLO017049 BS CERVENO017050 BS CETO017051 BS CEVO017054 BS CIMBERGO017055 BS CIVIDATE CAMUNO017058 BS COLLIO017061 BS CONCESIO017063 BS CORTENO GOLGI017065 BS DARFO BOARIO TERME017068 BS EDOLO017070 BS ESINE017074 BS GARDONE RIVIERA017075 BS GARDONE VALTROMPIA017076 BS GARGNANO017077 BS GAVARDO017079 BS GIANICO017081 BS GUSSAGO017082 BS IDRO017083 BS INCUDINE017084 BS IRMA017085 BS ISEO017087 BS LAVENONE017089 BS LIMONE SUL GARDA017090 BS LODRINO017094 BS LOSINE017095 BS LOZIO017096 BS LUMEZZANE017098 BS MAGASA017100 BS MALEGNO017101 BS MALONNO017104 BS MARCHENO017105 BS MARMENTINO017106 BS MARONE017110 BS MONNO017111 BS MONTE ISOLA017112 BS MONTICELLI BRUSATI017115 BS MURA017117 BS NAVE017118 BS NIARDO017121 BS ODOLO017123 BS OME017124 BS ONO SAN PIETRO017128 BS OSSIMO017131 BS PAISCO LOVENO017132 BS PAITONE017135 BS PASPARDO017139 BS PERTICA ALTA017140 BS PERTICA BASSA017141 BS PEZZAZE017142 BS PIAN CAMUNO017143 BS PISOGNE017144 BS POLAVENO017148 BS PONTE DI LEGNO017153 BS PRESEGLIE017154 BS PRESTINE017157 BS PROVAGLIO VAL SABBIA

Page 160: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 160 – Bollettino Ufficiale

Codice ISTAT Provincia Comune

017164 BS ROÈ VOLCIANO017168 BS SABBIO CHIESE017169 BS SALE MARASINO017170 BS SALO’017174 BS SAREZZO017175 BS SAVIORE DELL’ADAMELLO017176 BS SELLERO017178 BS SERLE017181 BS SONICO017182 BS SULZANO017183 BS TAVERNOLE SUL MELLA017184 BS TEMU’017185 BS TIGNALE017187 BS TOSCOLANO MADERNO017189 BS TREMOSINE017191 BS TREVISO BRESCIANO017193 BS VALLIO017194 BS VALVESTINO017197 BS VESTONE017198 BS VEZZA D’OGLIO017199 BS VILLA CARCINA017201 BS VILLANUOVA SUL CLISI017202 BS VIONE017204 BS VOBARNO017205 BS ZONE017206 BS PIANCOGNO013003 CO ALBAVILLA013004 CO ALBESE CON CASSANO013011 CO ARGEGNO013013 CO ASSO013015 CO BARNI013019 CO BELLAGIO013021 CO BENE LARIO013025 CO BLESSAGNO013026 CO BLEVIO013030 CO BRIENNO013032 CO BRUNATE013037 CO CAGLIO013042 CO CANZO013044 CO CARATE URIO013047 CO CARLAZZO013050 CO CASASCO D’INTELVI013052 CO CASLINO D’ERBA013060 CO CASTIGLIONE D’INTELVI013062 CO CAVARGNA013063 CO CERANO D’INTELVI013065 CO CERNOBBIO013070 CO CIVENNA013071 CO CLAINO CON OSTENO013074 CO COLONNO013075 CO COMO013076 CO CONSIGLIO DI RUMO013077 CO CORRIDO013083 CO CREMIA013085 CO CUSINO013087 CO DIZZASCO013089 CO DOMASO013090 CO DONGO013092 CO DOSSO DEL LIRO013095 CO ERBA013097 CO EUPILIO

Codice ISTAT Provincia Comune

013098 CO FAGGETO LARIO013106 CO GARZENO013107 CO GERA LARIO013108 CO GERMASINO013111 CO GRANDOLA ED UNITI013112 CO GRAVEDONA013113 CO GRIANTE013119 CO LAGLIO013120 CO LAINO013122 CO LANZO D’INTELVI013123 CO LASNIGO013125 CO LENNO013126 CO LEZZENO013130 CO LIVO013134 CO LONGONE AL SEGRINO013139 CO MAGREGLIO013145 CO MENAGGIO013148 CO MEZZEGRA013152 CO MOLTRASIO013155 CO MONTEMEZZO013160 CO MUSSO013161 CO NESSO013172 CO OSSUCCIO013178 CO PEGLIO013179 CO PELLIO INTELVI013183 CO PIANELLO DEL LARIO013184 CO PIGRA013185 CO PLESIO013186 CO POGNANA LARIO013187 CO PONNA013188 CO PONTE LAMBRO013189 CO PORLEZZA013192 CO PROSERPIO013193 CO PUSIANO013194 CO RAMPONIO VERNA013195 CO REZZAGO013203 CO SALA COMACINA013204 CO SAN BARTOLOMEO VAL CAVARGNA013205 CO SAN FEDELE INTELVI013207 CO SAN NAZZARO VAL CAVARGNA013208 CO SANT’ABBONDIO013210 CO SANTA MARIA REZZONICO013211 CO SCHIGNANO013216 CO SORICO013217 CO SORMANO013218 CO STAZZONA013222 CO TAVERNERIO013223 CO TORNO013225 CO TREMEZZO013226 CO TREZZONE013229 CO VALBRONA013233 CO VAL REZZO013234 CO VALSOLDA013236 CO VELESO013239 CO VERCANA013246 CO ZELBIO097001 LC ABBADIA LARIANA097004 LC BALLABIO097007 LC BARZIO097008 LC BELLANO097013 LC CALOLZIOCORTE

Page 161: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 161 –

Codice ISTAT Provincia Comune

097014 LC CARENNO097015 LC CASARGO097018 LC CASSINA VALSASSINA097021 LC CESANA BRIANZA097022 LC CIVATE097023 LC COLICO097024 LC COLLE BRIANZA097025 LC CORTENOVA097027 LC CRANDOLA VALSASSINA097029 LC CREMENO097030 LC DERVIO097032 LC DORIO097033 LC ELLO097034 LC ERVE097035 LC ESINO LARIO097036 LC GALBIATE097038 LC GARLATE097040 LC INTROBIO097041 LC INTROZZO097042 LC LECCO097043 LC LIERNA097045 LC MALGRATE097046 LC MANDELLO DEL LARIO097047 LC MARGNO097050 LC MOGGIO097052 LC MONTE MARENZO097055 LC MORTERONE097059 LC OLGINATE097060 LC OLIVETO LARIO097063 LC PAGNONA097064 LC PARLASCO097065 LC PASTURO097067 LC PERLEDO097068 LC PESCATE097069 LC PREMANA097070 LC PRIMALUNA097077 LC SUEGLIO097078 LC SUELLO097079 LC TACENO097080 LC TORRE DÈ BUSI097081 LC TREMENICO097082 LC VALGREGHENTINO097083 LC VALMADRERA097084 LC VARENNA097085 LC VENDROGNO097086 LC VERCURAGO097089 LC VESTRENO018007 PV BAGNARIA018016 PV BORGO PRIOLO018017 PV BORGORATTO MORMOROLO018021 PV BRALLO DI PREGOLA018028 PV CANEVINO018042 PV CECIMA018064 PV FORTUNAGO018073 PV GODIASCO018074 PV GOLFERENZO018089 PV MENCONICO018094 PV MONTALTO PAVESE018098 PV MONTESEGALE018117 PV PONTE NIZZA018126 PV ROCCA SUSELLA

Codice ISTAT Provincia Comune

018128 PV ROMAGNESE018132 PV RUINO018142 PV SANTA MARGHERITA DI STAFFORA018166 PV VAL DI NIZZA018170 PV VALVERDE018171 PV VARZI018183 PV VOLPARA018184 PV ZAVATTARELLO014001 SO ALBAREDO PER SAN MARCO014002 SO ALBOSAGGIA014003 SO ANDALO VALTELLINO014004 SO APRICA014005 SO ARDENNO014006 SO BEMA014007 SO BERBENNO DI VALTELLINA014008 SO BIANZONE014009 SO BORMIO014010 SO BUGLIO IN MONTE014011 SO CAIOLO014012 SO CAMPODOLCINO014013 SO CASPOGGIO014014 SO CASTELLO DELL’ACQUA014015 SO CASTIONE ANDEVENNO014016 SO CEDRASCO014017 SO CERCINO014018 SO CHIAVENNA014019 SO CHIESA IN VALMALENCO014020 SO CHIURO014021 SO CINO014022 SO CIVO014023 SO COLORINA014024 SO COSIO VALTELLINO014025 SO DAZIO014026 SO DELEBIO014027 SO DUBINO014028 SO FAEDO VALTELLINO014029 SO FORCOLA014030 SO FUSINE014031 SO GEROLA ALTA014032 SO GORDONA014033 SO GROSIO014034 SO GROSOTTO014035 SO MADESIMO014036 SO LANZADA014037 SO LIVIGNO014038 SO LOVERO014039 SO MANTELLO014040 SO MAZZO DI VALTELLINA014041 SO MELLO014042 SO MENAROLA014043 SO MESE014044 SO MONTAGNA IN VALTELLINA014045 SO MORBEGNO014046 SO NOVATE MEZZOLA014047 SO PEDESINA014048 SO PIANTEDO014049 SO PIATEDA014050 SO PIURO014051 SO POGGIRIDENTI014052 SO PONTE IN VALTELLINA014053 SO POSTALESIO

Page 162: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 162 – Bollettino Ufficiale

Codice ISTAT Provincia Comune

014054 SO PRATA CAMPORTACCIO014055 SO RASURA014056 SO ROGOLO014057 SO SAMOLACO014058 SO SAN GIACOMO FILIPPO014059 SO SERNIO014060 SO SONDALO014061 SO SONDRIO014062 SO SPRIANA014063 SO TALAMONA014064 SO TARTANO014065 SO TEGLIO014066 SO TIRANO014067 SO TORRE DI SANTA MARIA014068 SO TOVO DI SANT’AGATA014069 SO TRAONA014070 SO TRESIVIO014071 SO VALDIDENTRO014072 SO VALDISOTTO014073 SO VALFURVA014074 SO VAL MASINO014075 SO VERCEIA014076 SO VERVIO014077 SO VILLA DI CHIAVENNA014078 SO VILLA DI TIRANO012001 VA AGRA012004 VA ARCISATE012007 VA AZZIO012008 VA BARASSO012010 VA BEDERO VALCUVIA012011 VA BESANO012015 VA BISUSCHIO012019 VA BRENTA012020 VA BREZZO DI BEDERO012021 VA BRINZIO012022 VA BRISSAGO-VALTRAVAGLIA012024 VA BRUSIMPIANO012027 VA CADEGLIANO-VICONAGO012030 VA CANTELLO012037 VA CASALZUIGNO012041 VA CASSANO VALCUVIA012043 VA CASTELLO CABIAGLIO012045 VA CASTELVECCANA012051 VA CITTIGLIO012052 VA CLIVIO012053 VA COCQUIO-TREVISAGO012055 VA COMERIO012056 VA CREMENAGA012058 VA CUASSO AL MONTE012059 VA CUGLIATE-FABIASCO012060 VA CUNARDO012061 VA CURIGLIA CON MONTEVIASCO012062 VA CUVEGLIO012063 VA CUVIO012065 VA DUMENZA012066 VA DUNO012069 VA FERRERA DI VARESE012072 VA GAVIRATE012074 VA GEMONIO012076 VA GERMIGNAGA012081 VA GRANTOLA

Codice ISTAT Provincia Comune

012083 VA INDUNO OLONA012086 VA LAVENA-PONTE TRESA012087 VA LAVENO-MOMBELLO012092 VA LUINO012093 VA LUVINATE012094 VA MACCAGNO012097 VA MARCHIROLO012099 VA MARZIO012100 VA MASCIAGO PRIMO012102 VA MESENZANA012103 VA MONTEGRINO VALTRAVAGLIA012110 VA ORINO012112 VA PINO SULLA SPONDA DEL LAGO M012113 VA PORTO CERESIO012114 VA PORTO VALTRAVAGLIA012115 VA RANCIO VALCUVIA012117 VA SALTRIO012129 VA TRONZANO LAGO MAGGIORE012131 VA VALGANNA012133 VA VARESE012135 VA VEDDASCA012139 VA VIGGIU’

Page 163: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 163 –

22) ELENCO DEI CODICI COLTURA AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO

DESCRIZIONE UTILIZZO O PRODOTTO

CODICE UTILIZZO O PRODOTTO

SIARL

CODICE PRODOTTO

AGEA

CODICE VARIETÀ AGEA

Premio per

pascoli

Premio per

prati

Premio per

viticole

Premio per

olivicole

Premio per

frutticole

Foraggere utilizzate per il rapporto (UB/ha)

SILOMAIS E MAIS CEROSO 020 108 00           sì

SORGO DA FORAGGIO 102 693 001 sì

INSILATO DI CEREALI 110 523 000           sìNAVONI RUTABAGA E ALTRI PRODOTTI SIMILI DA FORAGGIO

181 955 000           sì

DIGITALIS LANATA, SECALE CORNUTUM E HYPERICUM PERFORATUM

241 560 000           sì

VECCIA 308 159 000           sìVICIA SATIVA L. 309 389 000           sìVICIA VILLOSA ROTH. 311 390 000           sì

ERBA MEDICA 330 562 005           sìMEDICAGO LUPOLINA L. 331 372 000           sì

MEDICAGO SATIVA L. 332 357 000           sì

TRIFOGLIO 340 152 005           sìTRIFOLIUM ALEXANDRINUM L. 341 379 000           sì

TRIFOLIUM HYBRIDUM L. 342 381 000           sì

TRIFOLIUM INCARNATUM L. 343 383 000           sì

TRIFOLIUM PRATENSE L. 344 384 000           sì

TRIFOLIUM REPENS L. 345 385 000           sìTRIFOLIUM RESUPINATUM L. 346 388 000           sì

PRATO POLIFITA DA VICENDA 350 068 005   sì       sì

PRATO POLIFITA NON AVVICENDATO (PRATO STABILE)

360 068 007   sì       sì

PRATO-PASCOLO 370 067 008   sì       sìPASCOLO 380 065 009 sì         sìPASCOLO CESPUGLIATO/ARBORATO (TARA 20%)

381 103 009 sì         sì

PASCOLO ARBORATO (TARA 50%)

382 054 009 sì         sì

PASCOLO CON ROCCIA AFFIORANTE (TARA 50%)

383 064 009 sì         sì

PASCOLO CON ROCCIA AFFIORANTE (TARA 20%)

384 063 009 sì         sì

PASCOLO CONTRATTO ATI 385 065 009 sì         sì

PASCOLO CESPUGLIATO/ARBORATO CONTRATTO ATI (TARA 20%)

386 103 009 sì         sì

Page 164: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 164 – Bollettino Ufficiale

DESCRIZIONE UTILIZZO O PRODOTTO

CODICE UTILIZZO O PRODOTTO

SIARL

CODICE PRODOTTO

AGEA

CODICE VARIETÀ AGEA

Premio per

pascoli

Premio per

prati

Premio per

viticole

Premio per

olivicole

Premio per

frutticole

Foraggere utilizzate per il rapporto (UB/ha)

PASCOLO ARBORATO CONTRATTO ATI (TARA 50%)

387 054 009 sì         sì

PASCOLO CON ROCCIA AFFIORANTE CONTRATTO ATI (TARA 50%)

388 064 009 sì         sì

PASCOLO CON ROCCIA AFFIORANTE CONTRATTO ATI (TARA 20%)

389 063 009 sì         sì

MAIS DA FORAGGIO 390 604 001           sì

ALTRE FORAGGERE 400 519 000           sìVITE PER UVA DA VINO IN ZONA DOC E/O DOCG

414 163 000     sì      

VITE PER UVA DA VINO IN ZONA IGT 415 163 000     sì      

VITE PER UVA VINO DA TAVOLA IN ALTRE ZONE

416 163 000         sì  

VITE PER UVA DA MENSA 417 849 000         sì  

OLIVO PER OLIVE DA TAVOLA 421 100 000       sì    

OLIVO PER OLIVE DA OLIO 422 111 000       sì    

ARANCIO 431 201 000         sì  BERGAMOTTO 432 432 000         sì  CHINOTTO E CEDRO 433 433 000         sì  CLEMENTINA 434 203 000         sì  LIMETTA 435 435 000         sì  LIMONE 436 204 000         sì  MANDARINO 437 202 000         sì  POMPELMO 438 205 000         sì  MELO 440 441 000         sì  PERO 450 451 000         sì  PESCO 460 801 000         sì  NETTARINA 461 804 000         sì  LOTO O KAKI 471 471 000         sì  FICO 472 472 000         sì  LAMPONE 473 473 000         sì  MORA 474 474 000         sì  MIRTILLO 475 475 000         sì  NESPOLO 476 476 000         sì  RIBES 477 477 000         sì  UVA SPINA 478 478 000         sì  SULLA 600 840 005           sìAGROSTIS CANINA L. 601 350 000           sì

AGROSTIS GIGANTEA ROTH. 602 351 000           sì

AGROSTIS STOLONIFERA L. 603 352 000           sì

AGROSTIS CAPILLARIS L. 604 353 000           sì

ARRHENATHERUM ELATIUS L. 605 354 000           sì

DACTYLIS GLOMERATA L. 606 355 000           sì

Page 165: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 165 –

DESCRIZIONE UTILIZZO O PRODOTTO

CODICE UTILIZZO O PRODOTTO

SIARL

CODICE PRODOTTO

AGEA

CODICE VARIETÀ AGEA

Premio per

pascoli

Premio per

prati

Premio per

viticole

Premio per

olivicole

Premio per

frutticole

Foraggere utilizzate per il rapporto (UB/ha)

F E S T U C A A R U N D I N A C E A SCHREB.

607 359 000           sì

FESTUCA OVINA L. 608 360 000           sìFESTUCA PRATENSIS HUDS. 609 361 000           sì

LUPINELLA 610 612 005           sìFESTUCA RUBRA L. 611 362 000           sìFESTULOLIUM 612 363 000           sìLOLIUM MULTIFLORUM LAM. 613 368 000           sì

LOLIUM PERENNE L. 614 370 000           sìLOLIUM X BOUCHEANUM KUNTH

615 369 000           sì

PHLEUM BERTOLINII (DC) 616 364 000           sì

PHLEUM PRATENSE L. 617 365 000           sìPOA NEMORALIS L. 618 374 000           sìPOA PRATENSIS L. 619 375 000           sìERBAIO DI GRAMINACEE 620 519 001           sì

POA PALUSTRIS - POA TRIVIALIS L. 621 376 000           sì

HEDYSARUM CORONARIUM L. 622 378 000           sì

ONOBRICHIS VICIIFOLIA SCOP. 623 371 000           sì

ERBAIO DI LEGUMINOSE 630 519 002           sì

FIENO GRECO 631 862 005           sìERBAIO MISTO 640 519 003           sìALBICOCCO 671 671 000         sì  CILIEGIO 672 672 000         sì  SUSINO 673 673 000         sì  PRUGNE DA DESTINARE ALLA TRASFORMAZIONE

674 950 000         sì  

CARRUBO 821 075 000         sì  CASTAGNO 822 542 000         sì  MANDORLO 823 072 000         sì  NOCCIOLO 824 071 000         sì  NOCE 825 073 000         sì  PISTACCHIO 827 074 000         sì  ACTINIDIA 831 831 000         sì  

Page 166: BOLLETTINO UFFICIALE - Unimont

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014

– 166 – Bollettino Ufficiale

23) DICHIARAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ(art. 47 D.P.R. 28/12/2000, n. 445)

Il/La sottoscritto/a ______________________________________________________________________________________________________________

CUAA __________________________________________________________________________________________________________________________

Titolare della domanda relativa alla misura 211 n. _____________________________ e conduttore delle superfici identificate come “pascoli” (codici coltura da 380 a 389) nella medesima domanda, consapevole che in caso di falsa dichiarazione verranno applicate le sanzioni previste dal codice penale, che comportano inoltre la decadenza dal beneficio ottenuto sulla base della dichiarazione non veritiera e che l’Amministrazione effettuerà controlli anche a campione sulla veridicità delle dichiarazioni rese

DICHIARA:

Di non disporre del certificato di monticazione (modello 7) per i seguenti motivi (barrare la causa):

Superficie dichiarate a pascolo limitrofe alla stalla per le quali non è previsto il rilascio del certificato di monticazione;

Impossibilità/indisponibilità del Servizio Veterinario dell’ASL di ____________ a rilasciare il certificato di monticazione pur in presenza di formale richiesta;

Altro (fornire descrizione della motivazione);

Di effettuare il pascolo, indicativamente, nel periodo da _____ a ______ (indicare i mesi) sulle seguenti superfici (indicare comune, sezione censuaria, foglio e mappale):

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Di condurre al pascolo il seguente bestiame:

Numero ______ bovini di età inferiore a 6 mesi

Numero ______ bovini di età compresa tra 6 mesi e 2 anni

Numero ______ bovini di età superiore a 2 anni

Numero ______ ovini

Numero ______ caprini

Numero ______ equini di età superiore a 6 mesi

Il/La sottoscritt_, ai sensi del D.L.vo 196/2003, autorizza l’Amministrazione ad utilizzare i dati personali dichiarati solo per i fini istituzionali e necessari nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.

Si allega fotocopia di un valido documento d’identità.

Luogo e data

…………………......................……

IL/LA DICHIARANTE

………...........................………………