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Rapporto MTD 2010 MTD: Le Migliori Tecniche Disponibili Stabilimento Ilva Taranto

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Rapporto MTD 2010MTD: Le Migliori Tecniche Disponibili

Stabilimento Ilva Taranto

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Stabilimento di Taranto

2010

Rapporto MTD

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L’adeguamento degli impianti produttivi secondo le migliori tecniche disponibili (MTD) è stato per il Gruppo Riva una delle principali azioni strategiche per garantire allo Stabilimento Ilva di Taranto la più ampia ecocompatibilità e la necessaria competitività a livello internazionale.

Nel periodo 2005-2009 sono stati investiti più di 500 milioni di euro in MTD per garantire un ambiente di lavoro sicuro, competitivo e sostenibile. Solo per l’ammodernamento delle cokerie sono stati spesi più di 400 milioni di euro dal 1995, e poco più di 150 milioni di euro negli ulimi 5 anni.

Con il Rapporto MTD 2010 il Gruppo Riva vuole presentare alle Istituzioni e alla comunità di Taranto un’analisi di tutti gli interventi in Migliori Tecniche

Disponibili (MTD) eff ettuati per l’ammodernamento e una maggiore ecocompatibilità dello Stabilimento Ilva.

Solo a Taranto il Gruppo Riva ha investito negli ultimi quindici anni 4 miliardi di euro, circa ottomila miliardi di lire, per l’ammodernamento tecnologico degli impianti al fi ne di garantire la competitività dello Stabilimento e la sua più completa ecocompatibilità.

Un miliardo di euro, circa il 25% del totale, è stato investito per l’ecologia e la tutela dell’ambiente. Come si può leggere nel Rapporto, gli investimenti di ambientalizzazione hanno interessato le aree individuate, insieme alle istituzioni, come più critiche per l’ambiente: le aree primarie, produzione ghisa e acciaio.

In particolare le cokerie, da sole, hanno assorbito il 40% di tutti gli investimenti in campo ecologico e ambientale. Dal 2004 tutti gli investimenti per ridurre l’impatto ambientale sono stati realizzati in attuazione di Atti di Intesa stipulati con le autorità nazionali e territoriali. Nel periodo 2005-2009 lo stabilimento ha defi nito un Piano

Questi investimenti hanno garantito importanti risultati in termini di vivibilità e garanzia per la salute, risultati attestati dalle istituzioni e dalle autorità competenti.

La pubblicazione di questo primo “Rapporto MTD 2010” rappresenta un nuovo passo in avanti per un dialogo trasparente e costruttivo con le istituzioni e la comunità di Taranto e, speriamo, un riconoscimento degli investimenti e dei miglioramenti ottenuti in questi anni di lavoro.

La Direzione

d’interventi MTD (o BAT - Best available techniques) di ambientalizzazione pari a 500 milioni di euro, l’80% dei quali già spesi alla fi ne del 2009.

I principali obiettivi del Piano MTD di adeguamento degli impianti alle migliori tecniche disponibili nel mondo sono stati i seguenti:

1. progressiva riduzione delle emissioni in atmosfera attraverso la riduzione dell’impatto ambientale degli impianti produttivi e il potenziamento e il miglioramento delle prestazioni degli impianti di abbattimento delle emissioni;

2. riduzione del carico inquinante nelle acque di scarico;

3. progressiva eliminazione delle sostanze pericolose (prima fra tutto amianto e PCB/PCT);

4. miglioramento della gestione delle emissioni solide (residui, sottoprodotti e rifi uti).

Tutti gli interventi sono stati realizzati avendo inoltre come obiettivo anche la riduzione dei consumi idrici e dei consumi energetici.

Il “Rapporto MTD 2010”Le migliori tecniche disponibili

MTD 2010Le migliori tecniche disponibili

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Investimenti ecologici e ambientali realizzati nel

2009

In un mutato quadro di dialogo con il territorio nelle sue diverse competenze sociali, culturali, politiche ed economiche, lo scopo di questo documento è presentare in forma estesa i principali investimenti (e i risultati raggiunti in termini di miglioramento dell’impatto ambientale) realizzati nel 2009 e, seppur in forma compilatoria, tutti gli interventi in MTD realizzati negli ultimi anni.

Il Rapporto dedica spazio anche ai due investimenti che hanno avuto un maggior risalto mediatico: il nuovo impianto dell’urea per l’abbattimento delle emissioni di diossina - inaugurato il 1° luglio 2009 alla presenza del Ministro dell’ambiente On. Stefania Prestigiacomo, del Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola e di tutte le altre istituzioni e autorità territoriali - e dell’impianto di captazione e depolverazione fumi dell’Acciaieria n. 2 - inaugurato nei primi giorni del mese di gennaio di quest’anno.

I principali investimenti in MTD del 2009 in campo ambientale sono stati:

1. le nuove macchine caricatrici smokeless nella fase di caricamento del coke;

2. la ricostruzione delle murature refrattarie e delle strutture metalliche alle batterie dei forni a coke;

3. il nuovo impianto di captazione fumi e depolverazione allo sfornamento delle batterie;

4. i nuovi sistemi di depolverazione alle stock-house degli altiforni;

5. il nuovo sistema di granulazione loppa agli altiforni;

6. il nuovo impianto di urea per la riduzione delle emissioni di diossina;

7. il nuovo impianto di captazione fumi e depolverazione in Acciaeria 2;

8. la copertura dei nastri trasportatori; 9. il nuovo impianto di trattamento acque e fanghi

sull’altoforno 5; 10. il nuovo impianto di trattamento biologico per le

acque di trattamento del gas di cokeria; 11. il nuovo impianto di trattamento acque del treno

nastri n. 2.

In sintesi i principali risultati raggiunti

Il Rapporto MTD 2010 individua anche per ognuno degli undici principali investimenti la spesa sostenuta e i risultati ottenuti. Solo per fare alcuni esempi, gli interventi eff ettuati hanno garantito una riduzione:

- del 60% delle polveri presenti nei fumi dell’agglomerato;

- dell’80% delle emissioni di ossido di zolfo prove-nienti dal gas coke;

- del 90% delle emissioni di diossina;- del 50 - 60% delle emissioni di polveri dagli altiforni e

dall’acciaieria;- una netta riduzione delle emissioni di polveri, di

benzene e di IPA e Benzo(a)pirene dalla cokeria.

I calcoli sono stati eff ettuati utilizzando i fattori di emissione indicati dal BREF europeo. BREF (acronimo di Best Available Techniques Reference Document) è il documento tecnico di riferimento nell’applicazione delle migliori tecniche disponibili.

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Un impegno per i prossimi anni

L’impegno dell’Ilva negli investimenti in MTD è stato in questi anni ingente. E’ il più grande investimento ambientale mai compiuto in Italia su un singolo sito produttivo. Gli investimenti non sono stati fermati nemmeno durante la crisi economica che ha coinvolto il settore siderurgico negli ultimi anni, proprio in rispetto degli Atti di Intesa siglati con le istituzioni e quindi con tutta la città di Taranto.

Nei prossimi anni si prevedono nuovi investimenti fi nalizzati ad un’ulteriore riduzione:

1. delle emissioni in atmosfera, attraverso l’ottimizza-zione dei sistemi di depolverazione;

2. delle emissioni convogliate ai camini grazie ad interventi sugli impianti e sui materiali in carica;

3. dei consumi idrici e di quelli energetici.

Si tratta di obiettivi impegnativi e ambiziosi, ma in linea con la ferma volontà di lavorare per migliorare sempre di più l’ecocompatibilità ambientale dello Stabilimento.

La qualità dell’aria

Le centraline gestite dalla Agenzia Regionale per l’ambiente (ARPA) evidenziano che i valori medi annuali delle polveri sottili (PM10), negli ultimi anni, sono diminuiti del 20-30% e rispettano i limiti normativi.

In particolare la media dei valori medi annuali di PM10 rilevata da tutte le centraline Arpa dislocate nel territorio di Taranto è stata, nel 2009, di 26,1 microgrammi/m3 mentre era stata di 29,5 microgrammi/m3 nel 2008 (rispetto ad un valore limite di legge di 40 microgrammi/m3). Nella centralina Arpa del rione Tamburi - stazione Machiavelli – dal 2007 al 2009 il livello medio annuo di PM10 è sceso del 20% fi no al valor medio di 33,2 microgrammi/m3 fatto registrare nel 2009.

Sempre con riferimento alle emissioni di polveri sottili PM10, in una classifi ca relativa al 2009 pubblicata da Legambiente, su 82 città italiane Taranto occupa il 57° posto con 27 sforamenti sui 35 ammessi dalla legge. Taranto è dunque tra le 30 città italiane a più basso livello di polveri sottili.

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Già a partire dai primi anni della privatizzazione sono stati realizzati numerosi interventi ed investimenti per ridurre le emissioni in atmosfera della cokeria.

Questi interventi sono poi proseguiti anche in attuazione del Piano di adeguamento degli impianti dello stabilimento alle Migliori Tecniche Disponibili (MTD) presentato per il rilascio della autorizzazione integrata ambientale.

Di seguito si riporta una rappresentazione degli interventi ambientali, di carattere strutturale, realizzati nell’ambito della complessa ed articolata opera di ambientalizzazione dello stabilimento.

• Nel 1999 è entrato in esercizio un nuovo impianto

di desolforazione per ridurre l’idrogeno solforato presente nel gas coke e, conseguentemente, per ridurre le emissioni di ossidi di zolfo durante la fase di combustione dello stesso gas coke nelle diverse utenze termiche dello stabilimento nelle quali viene utilizzato come combustibile.

L’investimento è stato di circa 50 milioni di euro ed ha consentito di ridurre di oltre il 90% le emissioni globali di ossido di zolfo in atmosfera.

• Nell’anno 2000, in sostituzione di due vecchie batterie, è entrata in funzione (per un investimento

complessivo di circa 110 milioni di euro) una nuova

batteria di forni a coke tecnologicamente avanzata e dotata delle migliori tecniche disponibili per il contenimento delle emissioni, sia di quelle a carattere diff uso che convogliato.

Tra le migliori tecniche applicate si ricordano:

- la combustione a stadi per limitare le emissioni di ossido di azoto nella fase di riscaldo dei forni;

- l’adozione di caricatrice smokeless per limitare le emissioni diff use di polveri, IPA (benzoapirene) e benzene nella fase di caricamento;

- l’adozione di porte a tenuta elastica e di coperchi dei tubi di sviluppo a tenuta idraulica per limitare le emissioni convogliate e diff use nella fase di riscaldo e distillazione;

- l’installazione di una nuova torre di spegnimento ad umido del coke equipaggiata con persianine per il trattenimento delle polveri emesse in forma diff usa dalla sommità della torre.

Riduzioni delle emissioni in atmosfera della cokeria

Impianto desolforazione gas di cokeria

Particolare delle persianine inserite

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Negli anni successivi, utilizzando le tecnologie già installate sulla nuova batteria, su tutte le altre batterie sono stati realizzati gli interventi previsti dagli Atti di intesa e dal Piano di adeguamento degli impianti dello stabilimento alle Migliori Tecniche Disponibili.

Lo schema di seguito presentato illustra le Linee guida degli interventi realizzati, nelle varie fasi del processo produttivo, per ridurre le emissioni in atmosfera. Nello schema sono anche mostrati, come confronto rispetto ai valori pre-intervento, i miglioramenti ottenuti.

Interventi gestionali da completare

Organizzare un Sistema di qualità della cokeria renden-do sempre più severe e rigorose le pratiche operative di gestione impianto

LINEE GUIDA DEGLI INTERVENTI

PER RIDURRE LE EMISSIONI DELLA COKERIA

Fase del processo InvestimentiMiglioramenti

pre-post intervento

RISCALDOCOKEFAZIONEDISTILLAZIONE

Ricostruzione delle murature refrattarie, realizzazione di porte e coperchi a tenuta “elastica” per ridurre le emissioni convogliate e

quelle diff use.

Riduzione delle emissioni convogliate di polveri e altri

inquinanti: - 75%

CARICAMENTOdella miscela di carbon fossile nei

forni di distillazione

Nuove caricatrici “smokeless” per limitare le emissioni diff use Riduzione delle

emissioni diff use:

polveri

-60%

IPA

(Benzo(a)pirene)

-50%

Benzene

-30%

SFORNAMENTO COKEImpianti di captazione e

depolverazione allo sfornamento

SPEGNIMENTOa umido del coke nelle torri di

raff reddamento

Rifacimento delle torri di spegnimento ad umido del

coke con inserimento di speciali persianine per trattenere le

polveri

elemento di tenuta

guardia idraulica

Installazione di una nuova batteria

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Riduzione delle emissioni in atmosfera

• Nuove caricatrici “smokeless” in cokeria• Ricostruzione delle murature refrattarie e delle struttu-

re metalliche alle batterie dei forni a coke• Nuovo sistema di captazione e depolverazione allo

sfornamento delle batterie 3-4-5-6• Nuovo impianto urea per la riduzione della diossina• Adozione di sistemi di copertura dei nastri

trasportatori• Miglioramento del sistema di captazione e depolvera-

zione alle stock-house di AFO 5• Nuovo impianto di granulazione loppa in AFO 2• Nuovo impianto di aspirazione fumi in Acciaieria n. 2

Impianti di trattamento delle acque di scarico

• Adeguamento dell’impianto di trattamento biologico delle acque di trattamento del gas di cokeria

• Nuovo sistema di trattamento acque e fanghi di AFO 5• Adeguamento dell’impianto di trattamento acque del

Treno nastri n. 2

MTD 2005 - 2010Principali MTD del 2009

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L’investimento

A partire dal 2006, su tutte le batterie sono state installate nuove macchine caricatrici denominate “smokeless” che consentono di limitare notevolmente le emissioni diff use di polveri, di benzo(a)pirene e di benzene nella fase di caricamento della miscela di carbon fossile dalle tramogge all’interno dei forni di riscaldo che producono il coke. L’attività, partita nel 2006 con la nuova caricatrice delle batterie 5-6, è proseguita nel 2007-2008 con le caricatrici delle batterie 3-4 e 7-8 e si è completata nel 2009-2010 con la nuova caricatrice delle batterie 9-10, essendo le batterie 11 e 12 già dotate di tale sistema.

Le nuove caricatrici sono realizzate in modo da garantire una connessione a tenuta sia tra le tramogge fi sse e il telescopio mobile, sia tra quest’ultimo e le bocche di carica. Per garantire la tenuta e il corretto funziona-mento (tutto in automatico) delle nuove caricatrici “smokeless” è stato necessario il rifacimento dei piani di carica (per evitare disconnessioni nella struttura del pavimento) e la sostituzione delle bocchette di carica.

Le caricatrici sono anche dotate di dispositivi automatici per la pulizia del piano di carica, nonché delle bocchette e dei loro coperchi per evitare eventuali fenomeni emissivi per lo sporcamento delle sedi di tenuta.

Dati dell’investimento

4 anni dallo studio, alla progettazione fi no alla realizza-zione delle nuove caricatrici per un investimento com-plessivo di 20 milioni di euro. Avviamento ultima mac-china batterie 9-10: fi ne 2009; in corso la messa a regime.

Verifi che e controlli

Questo intervento era previsto dagli Atti di Intesa stipulati tra l’Ilva, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto e i Comuni di Taranto e Statte.Le istituzioni e gli enti di controllo interessati hanno eff ettuato la verifi ca dello stato di avanzamento dei lavori di ambientalizzazione come da verbale di sopralluogo redatto in data 24 novembre 2008.

Alcuni dati tecnici

• Peso: 260 ton;• Tempo di ciclo a progetto: 10 minuti;• Numero ruote di traslazione: 16;• Diametro ruote di traslazione: 800 mm;• Potenza elettrica traslazione: 8 motori da 15 KW.

Risultati

Abbattimento delle emissioni diff use del 75% per le polveri, del 91% per gli IPA (benzoapirene) e del 97% per il benzene (stima a parità di livello produttivo).

Riferimenti tecnici

Per la stima delle emissioni diff use pre e post intervento di miglioramento sono stati adottati i fattori di emissione indicati dalla Tab. 6.3 del BREF europeo.

BREF (acronimo di Best Available Techniques Reference Document) è il documento tecnico di riferimento nell’applicazione delle migliori tecniche disponibili.

Nuovi caricatrici “smokeless” in cokeria

Stima della riduzione delle emissioni diff u-se nella fase di caricamento delle batterie

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Polveri

25%

IPA(benzoapirene)

9%

Benzene

3%

Pre interventoPost intervento

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L’investimento

Su tutte le batterie dei forni a coke sono stati eseguiti interventi di ricostruzione delle murature refrattarie e sulle strutture metalliche per limitare le perdite tra la camera di distillazione e la camera di combustione e conseguentemente ridurre le emissioni di polveri dai camini di convogliamento in atmosfera dei prodotti della combustione.

L’ultimo intervento in ordine di tempo è stato quello di adeguamento delle Batterie 3-4-5-6.

Sui camini della cokeria è eff ettuato, ormai da diversi anni, il monitoraggio in continuo delle emissioni. I dati sono trasmessi, on-line, al Dipartimento Provinciale di Taranto dell’Arpa Puglia. Dati dell’investimento

4 anni dallo studio, alla progettazione fi no alla realizzazione per un investimento complessivo di 85,5

milioni di euro, di cui 60,6 per le sole batterie 3-4-5-6.Su queste ultime batterie le attività sono state comple-tate nel settembre del 2009, mentre gli interventi sulle altre batterie erano stati completati nel corso del 2008.

Verifi che e controlli

Questo intervento era previsto dagli Atti di Intesa stipulati tra l’Ilva, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto e i Comuni di Taranto e Statte. Le istituzioni e gli enti di controllo interessati hanno eff ettuato la verifi ca dello stato di avanzamento dei lavori di ambientalizzazione come da verbale di sopralluogo redatto in data 24 novembre 2008.

Risultati

Gli interventi eff ettuati su tutte le batterie hanno consentito di ridurre, ai camini di convogliamento in atmosfera, di circa il 75% le emissioni di polveri dei prodotti della combustione dei gas utilizzati per il riscaldo delle batterie dei forni a coke.

(dati Ilva)

Ricostruzione delle murature refrattarie ed interventi sulle struttu-re metalliche alle batterie dei forni a coke

0

100

200

300

400

500 Polveri (t/anno)

1997-98 2000-01 2006 2007 2008 2009

Andamento delle emissioni convo-gliate di polveri dai camini di com-bustione in cokeria

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L’investimento Nella fase di sfornamento del coke, ossia del trasferi-mento del coke dalle celle al carro di spegnimento, si generano emissioni diff use di fumi.

Per tale motivo su tutte le batterie di forni a coke sono stati installati sistemi di captazione e depolverazione dei fumi allo sfornamento del coke. L’ultimo intervento in ordine di tempo è stato quello di adeguamento delle Batterie 3-6.

L’impianto è essenzialmente costituito da una cappache capta i fumi da ciascun forno e li convoglia, attraverso uno speciale condotto rettangolare che si stende per tutta la lunghezza delle batterie, verso un sistema di abbattimento mediante fi ltro a tessuto.Le polveri abbattute sono poi raccolte in tramogge ed estratte tramite nastri trasportatori meccanici. Un ventilatore di aspirazione posizionato a valle del fi ltro a tessuto permette di tenere la rete in depressione assicurando una perfetta tenuta. I fumi così depolverati e depurati sono poi convogliati in atmosfera attraverso un apposito camino le cui emissioni possono essere quindi misurate.

Dati dell’investimento

3 anni dallo studio, alla progettazione fi no alla realizzazione per un investimento complessivo di 14 milioni di euro. Avviamento e messa a regime dell’impianto delle batterie 3-6: marzo 2009.

Verifi che e controlli

Questo intervento era previsto dagli Atti di Intesa stipulati tra l’Ilva, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto e i Comuni di Taranto e Statte. Le istituzioni e gli enti di controllo interessati hanno eff ettuato la verifi ca dello stato di avanzamento dei lavori di ambientalizzazione come da verbale di sopralluogo redatto in data 24 novembre 2008

Alcuni dati tecnici

• Portata trattata: 330.000 Nm3/h;• Temperatura funzionamento: 80 °C;• Superfi cie fi ltrante: 7544 m2;• Potenza ventilatori: 650 KW (cadauno);• Diametro camino: 3,5 metri;• Altezza camino: 30 metri.

Risultati

Abbattimento del 97% delle emissioni diff use di pol-veri e di IPA (benzoapirene) nella fase di sfornamento coke alle batterie 3-6 (stime eff ettuate a parità di livello produttivo).

Riferimenti tecnici

Per la stima delle emissioni diff use pre e post intervento di miglioramento sono stati adottati i fattori di emissione indicati dalla Tab. 6.3 del BREF europeo.

BREF (acronimo di Best Available Techniques Reference Document) è il documento tecnico di riferimento nell’applicazione delle migliori tecniche disponibili.

Sistema di captazione e depolverazione nella fase di sfornamento del coke alle batterie 3 - 6

Pre interventoPost intervento

IPA (BaP)Polveri

3%0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

3%

Stima della riduzione delle emissioni diff use nella fase di sfornamento del coke - batterie 3-6

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Nel processo di agglomerazione, a causa della con-temporanea presenza di sostanze organiche e di metalli nella matrice di carica, di cloro e di ossigeno nell’aria, alle alte temperature si può avere la formazione di diossina (che è un idrocarburo aromatico alogenato). L’urea, aggiunta alla miscela di agglomerazione, inibisce la formazione della diossina.

L’investimento

Dopo una fase di studio e di sperimentazione è stato realizzato un nuovo impianto che consente di aggiungere con continuità l’urea. L’impianto è stato completato nel mese di giugno 2009 e inaugurato il 1° luglio alla presenza del Ministro dell’Ambiente On. Stefania Prestigiacomo, del Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola e di tutte le autorità e le istituzioni locali.

Dati dell’investimento

L’investimento iniziale dell’impianto urea è stato di circa 800.000 euro, mentre il costo di esercizio è di circa 2,5 milioni di euro all’anno. L’installazione del nuovo impianto di addizione di urea si inserisce in un progetto più ampio di ammodernamento tecnologico e ambientale dell’impianto di agglomerazione per un importo complessivo, al termine dei diversi interventi programmati, di quasi 13 milioni di euro.

Risultati del 2009

Riduzione complessiva di circa il 90% delle emissioni di diossina passando da circa 9 ngTEQ/Nm3 a circa 1 ngTEQ/Nm3, come da ultimi rilievi eff ettuati da ISPRA/ARPA Puglia nel novembre 2009.

La seconda fase

In accordo agli impegni previsti dal Protocollo Integrativo del 19 febbraio 2009 fi rmato presso la Presidenza del Consiglio, lo stabilimento ha presentato, nei termini e nei tempi previsti (ossia entro il 30 dicembre 2009), lo studio di fattibilità per l’ulteriore abbattimento della diossina ai valori previsti dalla legge regionale. La tecnologia individuata consiste nella realizzazione di un sistema di iniezione controllata di carbone a monte degli elettrofi ltri.

La polvere di carbone attivo determina un’azione assorbente delle diossine sulle particelle di carbone, poi abbattute negli elettrofi ltri. In tal modo il livello totale delle diossine emesse viene ridotto. L’iniezione di polvere di carbone non aumenta le emissioni di polvere dell’agglomerato perché questo tipo di polvere è più facilmente captabile dagli elettrofi ltri. La tecnica dell’iniezione di polvere di carbone è utilizzata in altri impianti europei confrontabili, per dimensioni, con Taranto. I tecnici ISPRA ed ARPA, che hanno potuto vedere questa tecnologia funzionare in altri stabilimenti siderurgici europei, hanno concordato con la scelta tecnica di Ilva.

Il programma di prove sperimentali

E’ in corso un programma di prove sperimentali su scala industriale. L’installazione dell’impianto defi nitivo avverrà dopo questa fase di prove sperimentali e si completerà entro la fi ne dell’anno in corso.

Nuovo impianto urea per la riduzione delle emissioni di diossina dall’agglomerato

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

P - 8

P - 7

ARPA -feb

/200

8

ARPA - fe

b/200

8

P - 6

P - 5

P - 4

P - 3

P - 2

ARPA - fe

b/200

8

P - 1

P - 8U

P - 7U

P - 6U

P - 5U

P - 4U

ARPA - Giu/2

008

P - 3U

P - 2U

P - 1U

ARPA - Giu/2

008

CNR - Giu/2

008

CNR - Giu/2

008

ARPA - Giu/2

008

CNR - Giu/2

008

ISPRA/A

RPA - Nov/2

009

ISPRA/A

RPA - Nov/2

009

ISPRA/A

RPA - Nov/2

009

PCDD/F (ng TEQ/Nm3)

Senza Urea Con Urea

Andamento diossine al camino e 312

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Le materie prime che provengono dagli impianti marittimi sono trasportate mediante nastri trasportatori. In alcuni tratti la rete di nastri trasportatori non presentava una copertura atta ad evitare la emissione diff usa di polveri, soprattutto in particolari condizioni meteo-climatiche e di ventosità.

In particolare, il trasferimento in stabilimento, verso i parchi primari, delle materie prime scaricate ai moli del 2° e 4° sporgente avviene mediante nastri convo-gliatori. Al secondo sporgente vi è una doppia linea di convogliamento mentre al quarto sporgente vi è una sola linea di capacità doppia a ciascuna delle due linee del secondo sporgente.

Lungo il percorso sono situate delle torri di giunzione, che creano dei punti di discontinuità lungo le linee nastri, per eff etto della signifi cativa distanza esistente tra i moli e lo stabilimento.

Le misure intraprese per evitare l’eventuale emissione diff usa di polveri sono: la realizzazione di coperture delle linee nastri per riparare i materiali da eff etti meteo avversi, la chiusura delle torri di giunzione e l’attivazione di sistemi di umidifi cazione presenti nelle varie torri di giunzione.

Inoltre, altri nastri trasportatori, presenti all’interno dello stabilimento e adibiti al trasporto di materiali solidi, sono stati sottoposti ad interventi di copertura per la limitazione delle emissioni diff use.

L’investimento

L’intervento è consistito nella realizzazione della copertura dei nastri trasportatori mediante cappottine. Sui sovrappassi delle statali SS 7 (la via Appia) e SS 106 (la statale jonica) sono state inoltre realizzate la copertura laterale e quella inferiore a tenuta.

Obiettivo

Riduzione delle emissioni a carattere diff uso che si possono generare durante il trasporto, soprattutto in particolari condizioni meteo-climatiche, dei materiali tramite nastri trasportatori di con-vogliamento.

Dati dell’investimento

4 anni dallo studio, alla progettazione fi no alla realizzazione per un investimento complessivo di 5,3

milioni di euro. L’attività si è conclusa nel giugno 2009.

Verifi che e controlli

Questo intervento era previsto dagli Atti di Intesa

stipulati tra l’Ilva, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto e i Comuni di Taranto e Statte.

Le istituzioni e gli enti di controllo interessati hanno eff ettuato la verifi ca dello stato di avanzamento dei lavori di ambientalizzazione come da verbale di sopralluogo redatto in data 24 novembre 2008.

Risultati

Non è possibile eff ettuare una stima quantitativa delle emissioni diff use di polveri che si possono generare durante il trasporto su nastri trasportatori, né è possibile stimare il benefi cio ambientale in quanto mancano i fattori di emissione bibliografi ci di riferimento.

Adozione di sistemi di copertura dei nastri trasportatori

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L’investimento

Le stock-house degli altiforni sono costituite da una serie di sili in cui vengono stoccati i materiali in carica all’altoforno (minerali, agglomerato, coke). Nella fase di caricamento dei sili si potrebbero generare emissioni diff use di polveri. Per questo motivo le stock-house degli altiforni sono asservite da sistemi di captazione e di depolverazione per prevenire eventuali dispersioni ed emissioni di polveri in fase di caricamento.

Dopo la realizzazione del sistema su AFO 4, quello qui presentato è l’intervento di adeguamento dell’impianto di aspirazione e abbattimento polveri della Stock-house dell’altoforno 5, con la costruzione di una nuova rete di aspirazione polveri dai nastri trasportatori fi no all’ingresso del nuovo impianto di aspirazione e abbattimento polveri della stock-house.

Dati dell’investimento

4 anni dallo studio, alla progettazione fi no alla realizzazione e all’avviamento per un investimento complessivo di 7,1 milioni di euro, di cui 2,6 milioni di

euro per AFO 5. Avviamento impianto: dicembre 2009.

Verifi che e controlli

Questo intervento era previsto dagli Atti di Intesa sti-pulati tra l’Ilva, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto e i Comuni di Taranto e Statte.

Le istituzioni e gli enti di controllo interessati hanno eff ettuato la verifi ca dello stato di avanzamento dei lavori di ambientalizzazione come da verbale di sopralluogo redatto in data 1° dicembre 2008.

Alcuni dati tecnici

• Portata totale: 370.000 Nm3/h;• Punti di aspirazione: 129;• Superfi cie totale fi ltrante: 3.240 m2;• Consumo elettrico: 3,3 KW.

Risultati

Abbattimento del 38% delle emissioni di polvere dalla stok-house di AFO 5 (stima a parità di livello produttivo).

Riferimenti tecnici

Per la stima delle emissioni diff use pre e post intervento di miglioramento sono stati tenuti in considerazione i fattori di emissione indicati dalla tabella 7.2 del BREF

europeo. BREF (acronimo di Best Available Techniques Reference Document) è il documento tecnico di riferimento nell’applicazione delle migliori tecniche disponibili.

Miglioramento del sistema di captazione e depolverazioneStock-house AFO 5

Pre intervento Post intervento

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Polveri

62%

Stima della riduzione delle emissionitotali di polvere dalla stock-housedi AFO 5

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16

80%

15% 15%

SO2H2S

Pre intervento Post intervento

20%

40%

60%

0%

100%

Durante la colata dell’altoforno la loppa viene separata dalla ghisa e convogliata, in fase liquida, attraverso opportuni canali di colaggio, in una vasca detta di granulazione.

La loppa viene investita, durante la caduta, da un forte getto di acqua di mare che la raff redda riducendola in granuli. Se questo processo avviene in un ambiente aperto, si ha la formazione di vapori a carattere diff uso.

L’investimento

Gli interventi di adeguamento alle migliori tecnologie prevedono, per tutti gli altiforni, la realizzazione di impianti attraverso i quali la granulazione della loppa avvenga in un ambiente chiuso.

L’intervento in AFO 2 è appunto consistito nella realizzazione di un nuovo sistema di granulazione loppa in un ambiente chiuso con relativo circuito acqua e sistema di condensazione dei vapori con la conseguente captazione degli inquinanti H2S e SO2.

L’obiettivo è stato quello di limitare le emissioni diff use che si possono generare nella fase di granulazione della loppa.

Dati dell’investimento

2,5 anni dallo studio, alla progettazione fi no alla realizzazione del nuovo impianto per un investimento

complessivo di 9,5 milioni di euro.

L’avviamento dell’impianto è avvenuto a dicembre 2009.

Verifi che e controlli

Questo intervento era previsto dagli Atti di Intesa stipulati tra l’Ilva, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto e i Comuni di Taranto e Statte.

Le istituzioni e gli enti di controllo interessati hanno eff ettuato la verifi ca dello stato di avanzamento dei lavori di ambientalizzazione come da verbale di sopralluogo redatto in data 1° dicembre 2008.

Riferimenti tecnici

Per la stima delle emissioni diff use pre e post intervento di miglioramento sono stati adottati i fattori di emissio-ne indicati dalla tabella 7.2 e EP.6 capitolo 7 del BREF

europeo.

BREF (acronimo di Best Available Techniques Reference Document) è il documento tecnico di riferimento nell’applicazione delle migliori tecniche disponibili.

Risultati Abbattimento dell’85% delle emissioni diff use di vapori contenenti H2S e SO2 nella fase di granulazione della loppa in AFO 2.

Nuovo impianto granulazione loppa AFO 2

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Nel processo di fabbricazione dell’acciaio si generano emissioni diff use di fumi ad alta temperatura e ad alta concentrazione di polveri. I fumi devono essere captati e depolverati prima della loro emissione in atmosfera.

L’investimento

L’impianto preesistente era costituito da due fi ltri a tessuto, di cui uno di vecchia generazione (operante in pressione) ed uno di nuova generazione, operante in depressione. Il vecchio fi ltro è stato sostituito da uno nuovo, operante in depressione, ad alta effi cienza fi ltrante. La capacità di depolverazione dell’intero sistema è quasi raddoppiata passando da 2,2 a circa 4 milioni di Nm3/h. Sono state previste nuove cappe di carica dei convertitori e cappe sul tetto del capannone collegate al condotto principale di aspirazione. E’ stata potenziata la rete di captazione con l’installazione di un lungo condotto del diametro di 6 metri.Per la prima volta al mondo sono state utilizzate sul nuovo fi ltro maniche fi ltranti della lunghezza di 10 metri per assicurare: una maggiore capacità fi ltrante, un più lungo mantenimento delle prestazioni fi ltranti, una più semplice procedura di manutenzione, un minor consumo di energia elettrica. Obiettivo: riduzione delle emissioni diff use di polveri in atmosfera e nell’ambiente di lavoro.

Dati dell’investimento

3,5 anni dallo studio, alla progettazione fi no alla realizzazione e messa in esercizio per un investimento complessivo di oltre 30 milioni di euro. Avviamento e inaugurazione impianto: 14 gennaio 2010. Messa a punto dell’impianto: al 90% delle prestazioni. Raggiungimento delle prestazioni fi nali: entro il 2010.

Verifi che e controlli

Questo intervento era previsto dagli Atti di Intesa stipulati tra l’Ilva, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto e i Comuni di Taranto e Statte.Le istituzioni e gli enti di controllo interessati hanno eff ettuato la verifi ca dello stato di avanzamento dei lavori di ambientalizzazione come da verbale di sopralluogo redatto in data 1° dicembre 2008.

Alcuni dati tecnici

• capacità di depolverazione del nuovo fi ltro: 2,4 milioni di Nm3/h (che si aggiunge al fi ltro esistente che aveva una capacità di depolverazione di circa 1,5 milioni di Nm3/h);

• diametro condotto principale: 6 metri;• lunghezza maniche fi ltranti nuovo fi ltro: 10 metri;• superfi cie totale fi ltrante nuovo fi ltro: 33.000 m2;• effi cienza di captazione: 95%.

Riferimenti tecnici

Per la stima delle emissioni diff use pre e post intervento di miglioramento sono stati adottati i fattori di emis-sione indicati nel paragrafo 8.2.2.1.2 del BREF europeo. BREF (acronimo di Best Available Techniques Reference Document) è il documento tecnico di riferimento nell’applicazione delle migliori tecniche disponibili.

Risultati

Abbattimento del 50% delle emissioni totali di polveri dell’Acciaieria n. 2 (stima ad intervento completato e a parità di livello produttivo).

Nuovo impianto aspirazione fumi dell’Acciaieria n. 2

Foto dell’impianto

Schema dell’impianto

Pre intervento Post intervento

0%

20%

40%

60%

80%

100%

50%

Stima riduzione emissioni di polverein ACC2

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Durante il processo di distillazione del carbon fossile nelle batterie, si sviluppa il gas di cokeria che, prima di poter essere utilizzato come combustibile nelle varie utenze termiche dello stabilimento, deve essere “lavato”, ossia trattato per eliminarne le impurezze. A sua volta l’acqua di lavaggio, che contiene inquinanti quali ammoniaca, cianuri, fenoli ed altre sostanze organiche, prima di essere immessa nella rete fognaria di stabilimento, deve essere depurata in un impianto di trattamento biologico a fanghi attivi (che contengono batteri che aggrediscono e ossidano, distruggendole, le sostanze organiche inquinanti). L’investimento realizzato ha consentito:

1) di potenziare il sistema di desolforazione del gas per ridurre il carico di ammoniaca presente e quindi aumentare le prestazioni del successivo trattamento di ossidazione a fanghi attivi;

2) di potenziare (attraverso l’ammodernamento tecno-logico) l’impianto biologico a fanghi attivi con la mo-difi ca del vecchio sistema di areazione e l’utilizzo di nuovi areatori a turbina sommersa che ora utilizzano ossigeno per aumentare le prestazioni del processo di purifi cazione attraverso l’ossidazione delle sostan-ze organiche inquinanti presenti nell’acqua;

3) il rifacimento completo dei sistemi di sedimentazione e ricircolo dei fanghi;

4) l’installazione di un nuovo impianto con colonne di distillazione per il successivo abbattimento dell’ammoniaca.

Dati dell’investimento

Circa 4 anni dallo studio, alla progettazione fi no alla realizzazione dei nuovi impianti per un investimento

complessivo di 13,3 milioni di euro. Il completamento dell’impianto è avvenuto nel dicembre 2009.

Verifi che e controlli

Questo intervento era previsto dagli Atti di Intesa stipulati tra l’Ilva, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto e i Comuni di Taranto e Statte.

Le istituzioni e gli enti di controllo interessati hanno eff ettuato la verifi ca dello stato di avanzamento dei lavori di ambientalizzazione come da verbale di sopralluogo redatto in data 24 novembre 2008.

Benefi ci attesi

• Riduzione del carico di ammoniaca in ingresso alla sezione biologica da 1.700 a valori inferiori a 100 mg/l;

• Riduzione dei solidi sospesi, dei cianuri e delle sostanzeorganiche inquinanti ai valori fi ssati dalle prestazioni MTD;

Adeguamento dell’impianto di trattamento biologico delle acque di trattamento del gas di cokeria

• Riduzione del valore di ammoniaca in uscita dalle colonne di distillazione fi nali a valori allineati alle prestazioni MTD.

Miglioramenti conseguenti all’investimento

Riduzione, nell’acqua di scarico in fogna, dell’84%

della concentrazione di solidi sospesi (SS), riduzione dell’87% dei cianuri (CN-), drastica riduzione del

98% della quantità di ammoniaca (NH4+) e del 78% del COD (acronimo di “Chemical oxigen demand” che è un indice che misura il grado di inquinamento di un’acqua da parte di sostanze ossidabili, principalmente organiche) - (dati llva).

Pre intervento Post intervento

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

SS

16%

COD

22%

CN-

13%

NH4+

2%

Riduzione del carico inquinante nelle acque di lavaggio del gas coke

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Il gas dell’altoforno subisce due trattamenti di depurazione: il primo consiste in un abbattimento a secco delle polveri (sistemi di fi ltrazione a tessuto detti sacche a polvere); il secondo in un abbattimento ad umido, ossia un lavaggio. L’acqua di lavaggio del gas dell’altoforno defl uisce in due sedimentatori circolari utilizzati per la separazione dei solidi sospesi. Le acque decantate sono ricircolate mentre i fanghi sono estratti e trasferiti in alcune vasche di ispessimento dove, in virtù dei tempi di permanenza e del drenaggio dell’acqua, i fanghi sono parzialmente disidratati e poi trasferiti per il loro riutilizzo presso gli impianti di agglomerazione. Un impianto di trattamento acque e fanghi di un altoforno ha tre sezioni: una sezione di trattamento acque, una sezione di trattamento fanghi ed una terza sezione di trattamento delle acque di spurgo.

L’investimento

• Per la linea acque i diversi interventi hanno con- sentito di apportare modifi che strutturali ai

sedimentatori, di potenziare la sedimentazione mediante coagulazione, di installare un nuovo sistema di abbattimento dei solidi galleggianti, di rifare tutta l’automazione, di potenziare le stazioni di pompaggio, di inserire una nuova sezione di fi ltrazione con fi ltri a sabbia per le acque di scarico.

• Per la sezione fanghi sono stati installati nuovi sistemi, completamente automatici, per il trattamento e la disidratazione dei fanghi.

Obiettivi

Riduzione del carico di solidi sospesi nelle acque di scarico in modo da raggiungere e garantire le prestazioni previste dalle BAT, miglioramento dell’effi cienza del lavaggio del gas in modo da avere un gas AFO di maggiore qualità, produzione di fanghi con un grado costante di umidità in modo da garantire la stabilità dei processi, riduzione dei consumi idrici e dei consumi energetici mediante l’installazione di pompe ad alto rendimento.

Dati dell’investimento

4 anni dallo studio, alla progettazione fi no alla realizzazione. Investimento complessivo per tutti gli altiforni: 27 milioni di euro. Avviamento e messa a regime impianto AFO 5: giugno 2009.

Alcuni dati tecnici

• Impianto trattamento scarichi: portata trattata fi no a 250 m3/h con 2 fi ltri sabbia di diametro 4,2 m.• Impianto disidratazione fanghi: portata trattata

fi no a 30 m3/h di fanghi al 15% di sostanza secca. Disidratazione con 2 nastropresse con teli larghi 2 m.

Risultati

Riduzione del 91% del carico di solidi sospesi nelle acque di scarico (dati Ilva).

Verifi che e controlli

Questo intervento era previsto dagli Atti di Intesa stipulati tra l’Ilva, la Regione Puglia, la Provincia diTaranto e i Comuni di Taranto e Statte.

Le istituzioni e gli enti di controllo interessati hanno eff ettuato la verifi ca dello stato di avanzamento dei lavori di ambientalizzazione come da verbale di sopralluogo redatto in data 1° dicembre 2008.

Sistemi di trattamento acque e fanghi di AFO 5

Pre intervento Post intervento

0,00

20,00

SS

40,00

60,00

80,00

100,00

9

Riduzione dei solidi sospesi nelle acque di scarico

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Nel processo di laminazione a caldo la rimozione dell’ossido (la scaglia) che si forma sulla superfi cie del materiale in laminazione avviene spruzzando acquaad alta pressione sulla superfi cie del materiale.

Si formano quindi acque refl ue che contengono solidi sospesi (la scaglia di ferro) e oli, inquinanti che vanno rimossi in un impianto di trattamento fi nalizzato al riutilizzo dell’acqua.

L’investimento

L’investimento ha permesso di migliorare l’impianto esistente mediante il potenziamento dei sistemi di rimozione del materiale oleoso e dei materiali sedimentabili, la costruzione di una sezione per il trattamento dei fanghi e la realizzazione di un’altra nuova sezione per il trattamento (mediante fi ltraggio) delle acque di scarico. Le acque destinate allo scarico, prima dell’immissione nelle rete fognaria, sono sottoposte a trattamento depurativo prima di fi ltrazione su sabbia e poi di successiva fi ltrazione con fi ltri al carbone attivo

Obiettivi

Riduzione della concentrazione di inquinanti (solidi sospesi, oli, metalli – ferro) nelle acque di scarico. Possibilità di accumulo e riutilizzo delle acque e quindi riduzione complessiva dei consumi idrici.

Dati dell’investimento (sezione trattamento spurgo)

3 anni dallo studio, alla progettazione fi no alla realizzazione per un investimento di 13 milioni di

euro. Avviamento e messa a regime impianto:settembre 2009.

Risultati (rispetto alla situazione pre-intervento)

Riduzione del carico inquinante: solidi sospesi, idrocarburi/oli, metalli: in particolare abbattimento

del 97% dei solidi sospesi, dell’ 89% del ferro, del 87%dello zinco, del 73% degli idrocarburi/oli presenti.

Qualità delle acque di scarico allineate ai valori

delle prestazioni MTD: solidi sospesi < 20 mg/l,

idrocarburi totali < 5 mg/l, ferro < 10 mg/l.

Verifi che e controlli

Questo intervento era previsto dagli Atti di Intesa stipulati tra l’Ilva, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto e i Comuni di Taranto e Statte.Le istituzioni e gli enti di controllo interessati hanno eff ettuato la verifi ca dello stato di avanzamento dei lavori di ambientalizzazione con sopralluogo e ispezione come da verbale redatto in data 27 novembre 2008.

Alcuni dati tecnici

Impianto trattamento scarico• Portata trattata: fi no a 100 m3/h;• Diametro fi ltro a sabbia: 2,8 m;• Diametro fi ltri carbone attivo: 2,8 m (due fi ltri);• Opere accessorie: vasca da 4500 m3 per accumulo e

riutilizzo.

Adeguamento impianto trattamento acque TNA 2

Pre intervento Post intervento

0%

20%

40%

60%

80%

100%

oli

27%

Zn

13%

Fe

11%

SS

3%

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MTD 2005 - 2010La qualità dell’aria

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Nella provincia di Taranto la qualità dell’aria è tenuta sotto controllo da 12 centraline, di cui 7 nel Comune di Taranto e 2 nel vicino Comune di Statte. Le centraline sono gestite dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (l’ARPA) che giornalmente presenta sul proprio sito (www.arpapuglia.it) lo stato della qualità dell’aria nella Regione. Per ciascun inquinante rilevato dalle centraline dislocate sul territorio, viene elaborato un indice di qualità che classifi ca l’aria secondo la scala sotto indicata.

Prendendo in considera-zione il numero di giorni, nell’arco dell’anno, in cui si è rilevato un determinato in-dice, è possibile defi nire, in forma sintetica, l’andamen-to tendenziale della qualità dell’aria.

Considerando le polveri sottili PM10 (l’insieme delle sostanze solide e liquide con diametro inferiore a 10 micron) e l’andamento ne-gli anni dell’indice di qualità nelle diverse stazioni di monitoraggio, ed in particolare in quelle più prossime all’area industriale (le stazioni Machiavelli e Archimede del rione Tamburi, Paolo VI e SS7-via Appia) è evidente la situazione di miglioramento che si è confi gurata negli ultimi tre anni. Ad esempio, la quota di indice di quali-

tà dell’aria scadente (nella fascia di giudizio scadente-pessima) è notevolmente diminuita in tutte le stazioni di monitoraggio, ma in particolare nelle due più pros-sime allo stabilimento (quelle Machiavelli e Archimede posizionate nell’area del rione Tamburi) dove la quota di aria scadente-pessima si è ridotta, nel 2009 rispetto al 2007) di circa il 60%.

Di conseguenza è migliorata la quota di qualità dell’aria buona (scala da ottima a discreta).

L’altro inquinante che negli anni passati aveva mostrato qualche lieve superamento del limite è il biossido di azoto (NO2). L’indice di qualità dell’aria riferita all’NO2, a partire dal 2007, ha sempre mostrato valori nella sola fascia da ottima a discreta.

Per gli altri inquinanti (Benzene, CO e SO2) i livelli misurati sono sistematicamente inferiori ai limiti di legge, come riportato nei rapporti mensili di Arpa Puglia sul monitoraggio della qualità dell’aria.

Per quanto riguarda l’Ozono (O3) è da segnalare che soprattutto nei mesi estivi (essendo un fenomeno con caratteristiche di stagionalità) vengono registrati sporadici superamenti del valore bersaglio come limite sulla media mobile di 8 ore e nessun superamento delle soglie orarie di informazione o allarme.

La qualità dell’aria

MACHIAVELLI VIA SPEZIALE STATTE ARCHIMEDE TALSANO V. A. ADIGE PAOLO VI S. VITOSS 7

28

24

20

16

12

8

4

02007 2008 2009

Percentuale giorni

98

94

90

86

82

78

74

702007 2008 2009

Percentuale giorni

Indice qualità aria

ottima

non disponibile

buonadiscretascadentepessima

Indice di qualità PM10Aria scadente-pessima

Indice di qualità PM10Aria buona

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MTD 2005 - 2010Piano di adeguamentoalle Migliori Tecniche Disponibili

Elenco di tutti gli investimenti previsti dal Piano di adeguamento alle Migliori Tecniche Disponibili 2005 - 2010

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Piano MTD 2005 - 2010

Presentazione multimediale visibile all’indirizzowww.ilvataranto.com/mtd

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Acciaierie

Emissioni in atmosfera investimento Euro 31.374.000

Adozione sistema di captazione e depolverazio-

ne delle emissioni al taglio dei fondi acciaio nelle

paiole e durante la riparazione delle paiole

L’investimento ha permesso di ridurre le emissioni diff use di polveri che si possono generare durante il taglio dei fondi acciaio nelle paiole e durante l’operazione di scriccatura delle stesse paiole.

Settembre 2007

Investimento Euro 907.000

Adeguamento del sistema di captazione fumi

e depolverazione dell’acciaieria 2

L’investimento ha permesso di potenziare notevol-mente la capacità di captazione e di fi ltrazione dei fumi che si generano in tutte le fasi di lavorazione garantendo una netta riduzione delle emissioni diff use di polveri in atmosfera.

Dicembre 2009

Investimento Euro 30.467.000

Scarichi idrici investimento Euro 13.688.000

Adeguamento impianto di trattamento acque

del circuito spruzzi CCO/1

L’investimento ha consentito di ridurre la concentrazione di solidi sospesi e di altri inquinanti nelle acque di scarico, di ridurre i consumi idrici e i consumi elettrici grazie alla installazione di pompe dotate di inverter.

Settembre 2007

Investimento Euro 8.579.000

Adozione sistema di fi ltrazione agli scarichi degli

impianti di trattamento acque di ACC/1 - ACC/2

L’investimento ha permesso di ridurre la concen-trazione di solidi sospesi e di altri inquinanti nelle acque di scarico delle acciaierie.

Settembre 2008

Investimento Euro 5.109.000

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Emissioni in atmosfera investimento Euro 27.735.000

Miglioramento del sistema di captazione e di

depolverazione delle Stock-house (sili di

stoccaggio dei materiali in carica) degli altiforni

L’investimento permette di ridurre le emissioni diff use di polveri che si possono generare nella zona di caricamento dei sili di stoccaggio materiale delle Stock House.

AFO 5 - dicembre 2009. Altri interventi ancorain corso. Investimento Euro 7.068.000

Miglioramento della captazione emissioni

dal campo di colata degli altiforni

L’investimento permette di ridurre le emissioni diff use di polveri che si possono generare, in particolari condizioni, nella zona del foro di colata e nella zona di versamento della ghisa in carro siluro per gli altiforni 1-2-4-5.

Ancora in corso

Investimento Euro 9.130.000

Adozione di nuovo sistema di granulazione

loppa con relativo circuito acqua e

condensazione dei vapori per AFO/1-2-4

L’investimento permette di ridurre le emissioni diff use di vapori che si generano nella fase di granulazione loppa.

AFO 2 - dicembre 2008. Altri interventi ancorain corso. Investimento Euro 9.550.000

Adozione di sistema per la limitazione

emissioni diff use dallo scarico della sacca a

polvere per gli altiforni 2-4-5

L’investimento permette di ridurre le emissioni diff use di polveri durante le operazioni di evacuazione delle polveri in uscita dalla sacca a polvere.

Ancora in corso

Investimento Euro 1.987.000

Altoforno

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Altoforno

Riduzione consumi energetici investimento Euro 2.089.000

Adozione di un sistema di controllo processo

di riscaldo cowper AFO/4

L’investimento permette di ridurre i consumi energetici con conseguenti rifl essi anche sulla riduzione delle emissioni in atmosfera.

Ancora in corso

Investimento Euro 2.089.000

Scarichi idriciinvestimento Euro 27.065.000

Adozione di misure atte a limitare i solidi sospesi

nel sistema di trattamento acque ed adozione

fi ltropressa in sostituzione dei letti di

essiccamento altiforni 1-2-4-5

L’investimento consente di ridurre la concentra-zione degli inquinanti nelle acque di scarico, di stabilizzare le migliori condizioni operative del processo produttivo ed anche di ridurre i consu-mi energetici grazie alla installazione di pompe ad elevato rendimento.

AFO 5 - giugno 2009. Altri interventi ancorain corso. Investimento Euro 27.065.000

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Recupero energetico investimento Euro 6.421.000

Miglioramento del sistema di recupero calore

L’investimento ha permesso un recupero di energia termica con produzione di vapore.

giugno 2006

Investimento Euro 6.421.000

Agglomerato

Emissioni in atmosfera investimento Euro 15.388.000

Modifi ca sistemi di contenimento caduta del

materiale nei cumuli di stoccaggio agglomera-

to lato nord e lato sud

L’investimento permette di ridurre le emissioni diff use di vapori che si generano nella fase di granulazione loppa.

settembre 2007

Investimento Euro 725.000

Miglioramento dei sistemi di captazione e

depolverazione secondaria

L’investimento consente di migliorare la capta-zione dei fumi e delle polveri e di mantenere le prestazioni di abbattimento da parte degli elettrofi ltri.

Ancora in corso

Investimento Euro 1.903.000

Rifacimento elettrofi ltri D81, E81, D91 ed E91

e altri interventi atti a ridurre le emissioni di

diossina

I diversi investimenti hanno comportato il mi-glioramento delle prestazioni di abbattimento del sistema di depolverazione dei fumi primari di agglomerazione e la netta riduzione delle emissioni di diossina.

Ancora in corso

Investimento Euro 12.760.000

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Area Ghisa

Emissioni in atmosfera investimento Euro 13.956.000

Pavimentazione di aree di passaggio mezzi

stradali per consentirne la pulizia a mezzo di

spazzatrici

L’investimento ha permesso di aumentare note-volmente la superfi cie pavimentata o asfaltata garantendo la riduzione delle emissioni diff use di polveri da movimentazione stradale all’interno dello stabilimento.

giugno 2008

Investimento Euro 13.956.000

Canale 1

Emissioni in atmosfera investimento Euro 1.062.000

Miglioramento del sistema di captazione e

depolverazione delle emissioni della fase di

produzione delle bricchette

L’investimento ha permesso di ridurre le emissioni diff use di polveri che si possono generare all’interno del fabbricato ove è ubicato l’impianto di bricchettazione.

marzo 2009

Investimento Euro 1.062.000

Bricchettazione

Scarichi idriciinvestimento Euro 7.000.000

Dragaggio del tratto terminale del Primo

canale di scarico

L’investimento consente di preservare l’effi cienza depurativa come chiarifi catore del tratto termina-le del canale di scarico e di garantire la comple-tezza del trattamento generale dei refl ui e la pos-sibilità di aff rontare in modo adeguato eventuali condizioni di emergenza legate a disservizi.

giugno 2006

Investimento Euro 7.000.000

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Cokerie

Adeguamento del piano e delle bocchette di

carica della batteria 11

Per garantire la tenuta e il corretto funzionamen-to delle caricatrici smokeless sono stati rifatti i piani di carica (per evitare sconnessioni) e sostituite le bocchette di carica.

marzo 2008

Investimento Euro 291.000

Ripristino delle murature refrattarie a caldo

(testate, bruciatori, rigeneratori) e interventi

sulle strutture metalliche (batteria 11)

Gli interventi di rifacimento delle murature refrattarie e delle altre strutture hanno consentito di limitare le perdite riducendo le emissioni diff use di polveri.

marzo 2008

Investimento Euro 14.039.000

Adozione di nuove porte ad elevata tenuta

sulle batterie 3÷6

Le nuove porte, di tipo “elastico”, adottano un sistema di molle distribuite che consente di mantenere stabile, lungo tutto il perimetro della porta, la tenuta tra porta e telaio della cella. Il miglioramento della tenuta consente di ridurre le emissioni diff use di polveri, benzene ed IPA.

dicembre 2008

Investimento Euro 8.726.000

Emissioni in atmosferainvestimento Euro 135.433.000

Rifacimento delle torri 1 e 3 di spegnimento ad

umido del coke

L’investimento ha avuto lo scopo di aumentare le prestazioni di abbattimento delle emissioni di polverino di coke che può essere trascinato dal vapore durante lo spegnimento del coke.

marzo 2006

Investimento Euro 1.705.000

Miglioramento del sistema di desolforazione

gas di cokeria

L’investimento ha avuto lo scopo di migliorare ulteriormente, attraverso il sistema di refrigera-zione delle acque di lavaggio del gas, le presta-zioni dell’impianto di desolforazione del gas di cokeria entrato in esercizio nel 2000 con lo scopo di ridurre le emisssioni di ossido di zolfo.

dicembre 2006

Investimento Euro 3.851.000

Miglioramento del sistema di captazione

e depolverazione delle emissioni allo

sfornamento coke delle batterie 7 - 12

Sui già esistenti sistemi di captazione e convogliamento dei fumi e di abbattimento delle polveri sono stati realizzati interventi di miglioramento per aumentare la capacità di captazione e ridurre le emissioni (polveri, benzene ed IPA) durante la fase di sfornamento.

dicembre 2006

Investimento Euro 1.780.000

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Emissioni in atmosfera investimento Euro 135.433.000

Ripristino murature refrattarie a caldo (testate,

bruciatori, rigeneratori), batterie 7 - 10

Gli interventi di rifacimento delle murature refrattarie e delle altre strutture hanno consentito di limitare le perdite riducendo le emissioni diff use di polveri.

dicembre 2008

Investimento Euro 10.756.000

Adozione di sistema di captazione e

depolverazione delle emissioni allo

sfornamento del coke alle batterie 3 - 6

Sulle batterie dei forni a coke sono stati installati nuovi sistemi di captazione e depolverazione dei fumi allo sfornamento del coke. In particolare l’aspirazione ha riguardato le emissioni diff use che si sviluppano durante il trasferimento del coke dalla cella al carro di spegnimento.

marzo 2009

Investimento Euro 13.896.000

Cokerie

dicembre 2008

Investimento Euro 10.756.000

marzo 2009

Investimento Euro 13.896.000

Ripristino delle murature refrattarie (testate,

bruciatori, rigeneratori) e interventi sulle

strutture metalliche (batterie 3÷6)

Gli interventi di rifacimento delle murature refrat-tarie e delle altre strutture hanno consentito di li-mitare le perdite tra la camera di distillazione e la camera di combustione riducendo le emissioni di polveri dai camini di convogliamento in atmosfera.

Settembre 2009

Investimento Euro 60.603.000

Adozione di nuove macchine caricatrici

“smokeless” con adeguamento del piano e

delle bocchette di carica (batterie 3÷10)

Le caricatrici smokeless hanno lo scopo di trasferire la miscela di carbon fossile dalle tramogge all’inter-no dei forni attraverso un telescopio mobile che si collega alla bocca di carica dei forni. Sono realizza-te in modo da garantire connessioni a tenuta che consentono di limitare notevolmente le emissioni diff use di fumi (polveri, benzene e IPA) nella fase di caricamento della miscela di carbon fossile nei forni di distillazione che producono il coke.

Completato nel 2009

Investimento Euro 19.786.000

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Cokerie

Scarichi idriciinvestimento Euro 13.278.000

Adeguamento impianto di trattamento

biologico delle acque derivanti dal trattamento

del gas di cokeria

L’investimento ha permesso di migliorare la qualità dell’acqua di scarico della cokeria riducendo la concentrazione degli inquinanti caratteristici tra i quali l’ammoniaca.

dicembre 2009

Investimento Euro 13.278.000

Discarica

Rifi utiinvestimento Euro 8.010.000

Realizzazione discarica ex 2^ categoria di tipo

“B Speciale” in area Cava Mater Gratiae

L’investimento ha introdotto una nuova tecnolo-gia in grado di garantire un alto grado di prote-zione dell’ambiente attraverso lo smaltimento dei rifi uti in impianto appropriato, garantendo inoltre una sensibile riduzione della movimentazionedei rifi uti.

settembre 2008

Investimento Euro 4.699.000

Realizzazione discarica ex 2^ categoria di tipo

“C” in area Cava Mater Gratiae

L’investimento ha introdotto una nuova tecnolo-gia in grado di garantire un alto grado di prote-zione dell’ambiente attraverso lo smaltimento dei rifi uti in impianto appropriato, garantendo inoltre una sensibile riduzione della movimentazionedei rifi uti.

Ancora in corso

Investimento Euro 3.311.000

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Impianti Marittimi

Emissioni in atmosfera investimento Euro 3.549.000

Adozione di misure per ridurre l’altezza di

caduta del materiale e miglioramento dei

sistemi di umidifi cazione nelle tramogge degli

scaricatori del 2° e 4° sporgente

L’investimento ha permesso la riduzione delle emissioni a carattere diff uso che si possono generare, in particolari condizioni meteo-climatiche, nella zona della discarica delle materie prime dalle navi.

marzo 2009

Investimento Euro 1.014.000

Pavimentazione del pontile per consentire la

pulizia con macchine spazzatrici e adozione di

sistemi di raccolta acque del 2° e 4° sporgente

L’investimento permette la riduzione delle emis-sioni a carattere diff uso che si possono generare, in particolari condizioni meteo-climatiche, nella zona del 2° e del 4° sporgente.

Ancora in corso

Investimento Euro 2.535.000

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Laminazione a caldo

Scarichi idrici investimento Euro 46.718.000

Adeguamento impianto di trattamento acque

TNA/1

L’investimento ha permesso di ridurre la concen-trazione di solidi sospesi, idrocarburi e metalli pesanti nelle acque depurate e ricircolate del TNA/1.

giugno 2007

Investimento Euro 20.239.000

Adeguamento impianto di trattamento acque

TLA/2

L’investimento ha permesso di ridurre la concen-trazione di solidi sospesi, idrocarburi e metalli pesanti nelle acque depurate e ricircolate e nelle acque di scarico del treno lamiere.

dicembre 2004

Investimento Euro 13.830.000

Adeguamento impianto di trattamento acque

TNA/2

L’investimento ha permesso di ridurre la concen-trazione di solidi sospesi, idrocarburi e metalli pesanti nelle acque depurate e ricircolate e nelle acque di scarico del TNA/2.

Settembre 2009

Investimento Euro 12.259.000

Impianto di trattamento dello spurgo acque

TLA/2

L’investimento ha consentito di ridurre la concen-trazione degli inquinanti (solidi sospesi, oli, ferro) e di aumentare l’utilizzo delle acque di ricircolo con una conseguente riduzione dei consumi idrici.

giugno 2007

Investimento Euro 390.000

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Materie primee parchi minerali

Miglioramento del sistema di bagnatura lungo

le dorsali e adozione di sistema lavaggio ruote

dei mezzi in uscita dai parchi

L’investimento ha permesso di ridurre e emissioni diff use che si possono generare, in particolari condizioni di ventosità, dalle piste interne e dalle zone di accesso e di uscita dai parchi primari.

giugno 2008

Investimento Euro 537.000

Adozione di sistema di irroramento a bordo

delle macchine di ripresa

L’investimento permette di ridurre le emissioni diff use di polveri che si possono generare nell’area di stoccaggio delle materie prime.

Ancora in corso

Investimento Euro 291.000

Emissioni in atmosferainvestimento Euro 16.371.000

Installazione di due nuove macchine bivalenti

L’investimento ha permesso di ridurre le emissio-ni diff use di polveri che si possono generare nella movimentazione del materiale con mezzi stradali.

giugno 2006

Investimento Euro 14.800.000

Nuova macchina “Chinetti” per la fi lmatura dei

cumuli stoccati nei parchi primari

L’investimento ha migliorato l’attività di fi lmatura dei cumuli garantendo una netta riduzione delle emissioni diff use di polveri dai materiali stoccati ai parchi primari.

settembre 2006

Investimento Euro 682.000

Pavimentazione delle piste di transito

all’interno dell’area dei parchi primari

L’investimento ha permesso di ridurre la polverosità causata dalla movimentazione dei mezzi in condizioni meteo-climatiche avverse.

dicembre 2007

Investimento Euro 61.000

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Nastri trasportatorie punti di caduta

Adozione di sistemi di umidifi cazione/

nebulizzazione alle cadute dei materiali solidi

L’investimento permette di ridurre le emissioni diff use che si possono generare nella fase di caduta dei materiali.

Ancora in corso

Investimento Euro 598.000

Emissioni in atmosferainvestimento Euro 7.877.000

Adozione di nuove linee di trasporto via nastro

L’investimento ha permesso di ridurre le emissioni diff use che si possono generare nella movimenta-zione dei materiali con mezzi stradali.

dicembre 2007

Investimento Euro 2.014.000

Adozione di sistemi di copertura nastri

L’investimento ha permesso di ridurre le emissioni diff use che si possono generare nella movimenta-zione dei materiali durante il trasporto mediante nastri di convogliamento.

giugno 2009

Investimento Euro 5.265.000

Sostanze pericolose

Sostanze pericoloseinvestimento Euro 20.642.000

Dismissione, smaltimento e sostituzione delle

apparecchiature elettriche contenenti PCB/PCT

I diversi interventi hanno permesso una progres-siva riduzione delle sostanze pericolose presenti nello stabilimento.

dicembre 2007

Investimento Euro 14.623.000

Rimozione e smaltimento di materiali

contenenti amianto

I diversi interventi hanno permesso una progres-siva riduzione delle sostanze pericolose presenti nello stabilimento.

Continuo

Investimento Euro 6.019.000

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Produzione Calcare

Adozione di un nuovo sistema di depolvera-

zione secondaria per la vagliatura calcare

all’impianto Forni a calce n. 2

L’investimento ha permesso di ridurre le emissioni convogliate di polveri.

dicembre 2008

Investimento Euro 1.403.000

Emissioni in atmosferainvestimento Euro 4.018.000

Adozione di nuovi sistemi di depolverazione

per la frantumazione e vagliatura del calcare

L’investimento ha permesso di ridurre le emissio-ni convogliate di polveri.

marzo 2006

Investimento Euro 1.649.000

Adozione di copertura cumulo di calcare per

alimentazione Forni a calce n.2

L’investimento ha permesso di ridurre le emissioni diff use che si possono generare dallo stoccaggio del calcare in alimentazione ai Forni a calce n.2.

settembre 2008

Investimento Euro 966.000

Emissioni in atmosfera investimento Euro 1.292.000

Adozione di sistemi di abbattimento dei vapori

organici alle linee di rivestimento tubi

L’investimento consente di ridurre le emissioni diff use di vapori organici.

Ancora in corso

Investimento Euro 1.292.000

Tubi e rivestimenti

Scarichi idrici investimento Euro 3.787.000

Realizzazione di nuovo impianto di trattamen-

to acque del TUL/1

L’investimento consente di ridurre la concentrazione di solidi sospesi ed altri inquinanti nelle acque di sca-rico, di ridurre i consumi idrici ed i consumi energetici e di migliorare la gestione operativa dell’impianto.

Ancora in corso

Investimento Euro 3.787.000

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